Febbraio

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p e r i o d i c o d ’ i n f o r m a z i o n e d e l l e s e z i o n i d e l l a s . s . l a z i o | a n n o 3 n ° 2 f e bbr a i o 2 0 1 5

Romana Ambiente, semplicemente...soluzioni

S p o n s o r

u f f i c i a l e

S . S .

L a z i o

S c h e r m a

A r i c c i a



L’Editoriale | Gianluca Montebelli

IO SONO DELLA LAZIO SE...

D

erby, 9 gennaio, la maglia del -9.

pante vitalità di una società che ha segnato il corso della storia e che rappresenterà indelebilmente per sempre una pietra miliare dello Sport Italiano e mondiale.

Gennaio è stato il mese delle forti emozioni per il popolo biancoceleste che per un

Quella sera ci siamo sentiti davvero orgogliosi di essere laziali nell’ammirare le imprese non

intero mese ha respirato lazialità allo stato puro, ribadendo a se stessi quanto sia

solo della nostra squadra di calcio ma di nuotatori, pallanuotisti, ciclisti, schermidori che si

forte quell’indefinito sentimento che ci unisce nei momenti più importanti. Non

sono battuti su campi, pedane, piscine, piste con l’Aquila sul petto ma soprattutto nel cuore.

importa che essi siano attimi vincenti o tragici.

Tutto questo probabilmente verrà perpetrato nel futuro e come in passato la Lazio continuerà

E’ qualcosa che sboccia in maniera spontanea, un tam tam del cuore che porta a ritrovarsi, a

a battersi, a vincere a perdere, dimostrando di essere un’entità davvero immortale.

cercarsi, a condividere quello che indissolubilmente ci unisce.

Siamo certi che i nostri figli, i nostri nipoti potranno continuare ad avere i nostri colori come

Basterebbe far propria questa verità assoluta per entrare nel cuore e nella testa di chi ha scelto

sempiterno riferimento.

i colori del cielo e della bandiera greca.

Quello che è incredibile come questo sia un frutto assolutamente spontaneo. Uomini e diri-

Il giorno che la SS Lazio ha festeggiato il proprio compleanno all’Auditorium di via della Conci-

genti, giocatori e sostenitori, non quelli del calcio ma di tutte le altre sezioni della SS Lazio, non

liazione sono scorse sullo schermo le immagini di uno video, editato proprio dalla Polisportiva

possono infatti far leva su altro che sulla loro passione, sulle loro risorse, sulla loro indomabile

in collaborazione con l’Istituto Luce, che ha ripercorso gli anni dal 1900 ai Giochi Olimpici di

volontà.

Roma del ’60, rievocando fatti storici, personaggi, avventure sportive che hanno riempito gli

Ecco essere della Lazio è proprio questo. Avere la capacità di lottare, di soffrire, di battersi solo

occhi e l’anima di chi ha avuto la fortuna di poterlo vedere.

per un effimero obiettivo di gloria, da conquistare giorno dopo giorno.

Si tratta solo del primo segmento di una trilogia, le prossime due “puntate” verranno proiettate

Senza fare propria questa Fede, senza assimilare i concetti di sportività che in passato hanno

in occasione dei due prossimi 9 gennaio, fino ad arrivare ai giorni nostri.

fatto della Lazio un “Ente Morale”, non si può vantare veramente di essere laziale.

Al di la di ogni parola, di ogni teoretica affermazione, dalle immagini si può evincere la stra-

Ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto…

LAZIO100 | Periodico d’informazione delle Sezioni della Società Sportiva Lazio DIRETTORE RESPONSABILE Gianluca Montebelli PROGETTO GRAFICO Flavia Aliverti PUBBLICHE RELAZIONI Emanuela Blanchi CONCESSIONARIA ESCLUSIVA DI PUBBLICITÀ Cactus ADV 345.3365882 REDAZIONE Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma | Tel. 333.6554876 | segreterialazio100@gmail.com EDITORE La Bici della Lazio s.r.l. Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma STAMPA Maintenance Solution srl Via Enrico Mattei 2 | Villasanta (MB) TESTATA REGISTRATA Reg.Trib. Roma N°50/2013 Del 18/02/2013


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PINO MONTINI

Pane, bicicletta e Lazio

di Claudia Anzidei

F

austo Montini, in arte Pino, oggi Direttore Sportivo della S. S. Lazio Ciclismo, approdò alla Lazio negli anni ’80, dopo anni di passione per il ciclismo. Una passione tramandatagli dalla sua famiglia di Brescia, in particolare dal papà, che lo aveva visto salire sulla bici sin da piccolissimo: “Pane e bicicletta in casa mia.” Dopo una lunga carriera da atleta,

Montini inizia ad avere grandi soddisfazioni allenando giovani e promettenti ciclisti

di tutta Italia e non solo. Fu durante un congresso di medicina sportiva che Franco Di Lillo, allora dirigente laziale, lo avvicinò e gli propose di incontrarsi a Roma per parlare di una collaborazione: “Trovai interessante il programma tecnico che Di Lillo mi presentò e fu così che accettai, ed oggi sono ancora qui, la Lazio è diventata per me un componente della mia famiglia.” Iniziò un lungo rapporto che portò Montini ad innamorarsi dei colori biancocelesti e ad ottenere importanti successi con i suoi migliori atleti: nel 1986 Mario Gentili era un ciclista della Lazio quando a Zurigo divenne Campione Mondiale del Ciclismo Stayer su Pista, ed è con la maglia biancoceleste che Silvia Parietti nel 2005 ha vinto il Campionato italiano del Ciclismo Donne su Strada Elité. L’avventura di Montini alla Lazio ebbe comunque inizio, come è giusto che sia, dai giovani, con un parco atleti costituito da allievi e juniores. Cambiarono i Presidenti, dal mitico Romano Pontisso ad Alfredo Di Stefano che, dalla Lazio Calcio, dopo aver assistito ad una corsa dei ciclisti laziali, si innamorò del ciclismo e per 2-3 anni gestì la società. Finché un giorno, era il 1992, il Segretario Generale Domenico Rinaldi, un uomo storico della S.S. Lazio Ciclismo, presentò il nuovo Presidente Franco Anzidei a Fausto Montini, dando il via a quello che è stato un rapporto di collaborazione che ha garantito per ben 24 anni l’attività della S. S. Lazio Ciclismo, portando ad una serie di importanti successi e consolidandosi nel tempo, con lo stesso entusiasmo.

Montini, se pur uomo di poche parole, confida le sue emozioni a noi di Lazio 100: “In questi anni alla Lazio abbiamo sempre ottenuto buoni piazzamenti e abbiamo vinto molto. Sono state poche le stagioni meno esaltanti. La migliore senza dubbio è stata quella del 1986 quando, alla strepitosa vittoria mondiale di Mario Gentili, si aggiunse la vittoria del fratello Sandro ad una tappa del Giro dei Paesi Baschi, contribuendo al posizionamento della Lazio al 5° posto in classifica generale. Il Giro dei Paesi Baschi è una prestigiosa corsa a tappe di livello internazionale che si svolge nel nord della Spagna e per partecipare sono necessari i nulla osta regionali e nazionali, rilasciati solo se la squadra ha un livello di capacità elevate.” Da quando è stata ricostituita la squadra dilettanti, la Lazio ha sempre avuto almeno due corridori in rappresentanza del Lazio al Giro d’Italia dilettanti. “In quegli anni”, ricorda Montini, “ci distinguemmo anche nella Settimana Bergamasca (oggi Settimana Ciclistica Lombarda), la corsa più rappresentativa del mondo ciclistico dilettantistico, insieme al Giro d’Italia. Arrivammo 2° ad una tappa con Orlandi e 10° in classifica generale. Lo stesso Orlandi che arrivò 2° al Gran Premio della Liberazione, dietro al mitico Bugno. Perse la corsa nella volata finale per un tubolare! Quella corsa cambiò la vita di entrambi quei ragazzi: Bugno divenne un Campione del ciclismo, Orlandi divenne un corridore della Nazionale. Il Gran Premio della Liberazione è una corsa a tappe che si tiene ogni anno, il 25 aprile, alle Terme di Caracalla, ed è considerato il Campionato Dilettanti di primavera a cui partecipano tutte le migliori squadre europee. Il 26 aprile invece ha inizio il Trofeo delle Regioni e in quegli anni la Lazio vinse con Catarci la tappa del Giro d’Abruzzo, e in classifica generale chiuse 3° a 10 secondi. Anche negli anni ‘90 abbiamo avuto grandi soddisfazioni: Catarci arrivò 2° ad una tappa del Giro d’Italia battuto dall’olimpionico Lombardi, ma vinse il Gran Premio della Montagna e la Lazio arrivò prima anche nella classifica dei Traguardi Volanti. Fummo l’unica squadra, ad iniziare e a finire il giro con 6 elementi…Pantani quell’anno arrivò terzo…mi pare fosse il ’92, si gareggiava con corridori veri, non era semplice! Le vittorie e i posizionamenti avevano un valore tecnico non indifferente.” Tra le tante soddisfazioni, Montini ricorda anche dei momenti difficili e la buona sorte che non sempre è stata al fianco della Lazio Ciclismo: “Marinelli vinse una tappa del Giro del Lazio e prese la maglia di 1° in classifica ma chiuse il Giro con un 3° posto a causa di un incidente che lo penalizzò gravemente. Stessa sorte toccò a Massimiliano Catarci, vinceva giro e tappa ma un temporale, seguito da grandine, lo portò a scivolare ad una curva, un brutto incidente che lo fece uscire dalla strada e finire sotto un tornante.” Arrivò per la S. S. Lazio Ciclismo anche il momento di guardare allo sport in rosa. Fu così costituita la squadra Donne Elité che contava 8 giovani e talentuose atlete, tra cui Silvia Parietti. Montini ricorda quell’esperienza con il sorriso: ”Non mi parlare di donne! Durante i primi tre mesi ero convinto di dover abbandonare l’idea. Gestire una squadra ciclistica di donne è la cosa più difficile che ci possa essere. Alla fine abbiamo ottenuto ottimi risultati. Per me è stata un’esperienza importante…però, quasi traumatica!”


la necessità dell’autorevolezza di una guida per i suoi ragazzi: “Io né mi emoziono, né mi deprimo. Non mi metto mai in prima linea, non sono neanche salito sul palco con Orlandi in quel Gran Premio della Liberazione, così come non sono corso ad abbracciare la Parietti.” E’ così che vede il ciclismo: “La bicicletta è uno sport di fatica, bisogna pedalare, punto e basta. Se sei nato campione (perché campioni si nasce) e se fatichi e ti impegni, allora arrivi, altrimenti no. Non ci sono vie di mezzo. Bisogna anche avere la testa ed essere un uomo di carattere perché la vita di un atleta e il suo impegno sono delle determinanti indispensabili per vincere. E poi conta pure la società, le gare a cui un corridore può partecipare, il tipo di allenamenti di cui un corridore può avvalersi, gli obiettivi che società ed atleti si prefiggono. Poi è necessario pedalare, pedalare, pedalare. Nei momenti più difficili, i ciclisti cercano di aiutarsi per arrivare al traguardo: i velocisti fanno gruppo in salita, in discesa se un ciclista è particolarmente stanco, può veleggiare ma solo se riesce a mantenere i tempi necessari. L’unico sport che ritengo più massacrante del ciclismo è la maratona perché non hai il mezzo meccanico, che un po’ comunque aiuta. In vita mia infatti non ho mai visto ciclisti arrivare all’arrivo sconvolti come i maratoneti. Inoltre un ciclista, se si allena, può partecipare a tutti i grandi giri in una stessa stagione (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España) e ad altri giri secondari, un maratoneta invece no, deve scegliere non più di 2-3 maratone l’anno, un perché ci sarà…”. Sentire parlare Montini è affascinante, c’è professionalità, esperienza, pasPer promuovere i giovani e lo sport, nel 2002 la S. S. Lazio Ciclismo ha anche scavalcato il Tirreno per approdare in Sardegna grazie alla collaborazione con un ex corridore biancoceleste Gabriele Lapadula che ha creato e gestito una squadra di juniores. I giovani sono rimasti al centro degli interessi della società: ad oggi ottimi sono i risultati della squadra di ciclismo fuoristrada, che ha visto recentemente Luca De Nicola conquistare il titolo di Vice Campione Italiano di Ciclocross 2015 che si somma al titolo di Campione Intersud 2014, e l’imminente ascesa sui circuiti del ciclismo su strada della talentuosa squadra Allievi di I e II anno seguita da Marco Cacciamani, ex corridore biancoceleste. Tutti sono sotto la guida del Direttore Sportivo Pino Montini: “Bisogna investire sui giovani, e noi lo stiamo facendo anche se inizierei ancora prima, dagli esordienti.” Giovani ma anche meno giovani,

perché Montini nel dare spazio alle nuove leve, non ha dimenticato i suoi atleti del passato. E’ per questo che gli ex ciclisti biancocelesti ancora corrono e vincono nella grande famiglia della Lazio Ciclismo, sotto il nome di S. S. Lazio Ciclismo Master, composta da grandi atleti che non hanno dimenticato la passione per la bici e per i colori biancocelesti. Anzi si può dire a ragione che la S. S. Lazio Ciclismo sia completamente incentrata su quello che oggi appare come il motto del laziale, di padre in figlio: dopo il grande corridore Massimiliano Catarci, oggi corre infatti per la Lazio anche Ivan Catarci,

“Per me oggi allenare suo figlio è un’emozione speciale.”, ci confida Montini. Un passaggio di testimone tra generazioni, i più esperti insegnano alle nuove leve, è questo il meccanismo che permette ad un gruppo e ad una società di crescere. E’ quello che prevede anche il progetto di Marco Cacciamani, anche lui ciclista biancoceleste, che ha creato all’interno della S. S. Lazio Ciclismo, un gruppo di Allievi per rilanciare il ciclismo tra i giovani e portare la maglia biancoceleste sul podio. E’ quello che ancor prima aveva realizzato il Lapadula con il Porgetto Sardegna. Il DS Montini è il vero collante tra tutti questi ciclisti, è il papà di una grande famiglia di atleti appassionati e determinati, e dalle sue parole emerge tutto il suo affetto per loro: “Nel ciclismo mi ha dato più soddisfazioni essere Direttore Sportivo che correre. Ciò che mi rende più fiero è il rapporto umano instaurato con i miei corridori, un rapporto sincero che neanche io saprei spiegare, so solo che c’è ed è intenso e vero. E’ un rapporto che si fortifica soprattutto grazie alle sconfitte e alle difficoltà, perché è li che bisogna essere forti e supportarsi a vicenda. Un grande merito dello sport infatti è che insegna a perdere. Le sconfitte fanno bene. Sono esperienze formative anche per la vita. Per ciò che riguarda i miei atleti sono al corrente di tutto, anche delle cose più personali. Lo sport si basa anche sul sacrificio delle famiglie. Negli anni ho avuto anche qualche corridore che ‘non marciava bene’, diciamo così. Li ho aiutati ad uscire da una serie di situazioni di vita difficili. Lo sport li ha aiutati.” Allo stesso modo lo sport per Montini è anche rigore e sobrietà, stile Lazio: niente orecchini, tatuaggi o creste per i suoi atleti, “Con me in quelle condizioni non ci stai, quando si sta con la squadra bisogna essere perfetti e composti. Queste sono le mie regole.” Montini appare tanto vero quanto rigido, un uomo di sport d’altri tempi, che nel condividere una passione con i suoi corridori conosce

sione, per uno sport, il ciclismo, e per una società, la Lazio. In una parola: lazialità. Dalla fierezza della sua persona traspare un’emozione inaspettata quando apre il baule dei suoi ricordi, delle foto, dei ritagli di giornale custoditi con cura. Ricorda ogni storia legata a quei materiali, ogni particolare, e con un sorriso misto a commozione, ci racconta le vicende legate a quella giornata o a quel corridore e ci fa notare l’eleganza della sua squadra negli anni e l’orgoglio di portare un’aquila sul petto e di indossare i colori biancocelesti. Ci mostra insieme alla sua signora i trofei che espone nei migliori angoli della sua casa, e un numero de Il Messaggero del 9 giugno 1987 che titola “Lazio in fuga”. E’ questo lo sport, è questa la Lazio. Una grande famiglia costituita da persone appassionate e vere che hanno scelto di dedicare una vita a queste attività, dovendo affrontare difficoltà e rinunce in nome di un sentire e della gioia di vincere, con l’impegno a fare sempre meglio per onorare una maglia. E’ per questo che auguriamo a Montini un futuro pieno di successi. Il Presidente Anzidei ha sempre avuto fiducia in lui, e continua a confidare nel suo lavoro, puntando sui giovani, e convinto che tra loro emergerà il Coppi del XXI secolo. Forza Lazio!


Personaggi

LUCA CRECCO “VOGLIA DI TORNARE”

Parliamo

proprio

del

dopo: ti sei ripreso velocemente e hai avuto la possibilità di giocare in Serie B con la Ternana… “Non

se

lo

aspettava

quasi nessuno, vista anche l’entità dell’infortunio, ma dopo un’intensa riabilitazione

mi

sono

ripreso bene e in fretta. Ho rinunciato alle vacanze estive, ma ne è valsa la pena. In estate si è prospettata la possibilità di andare alla Ternana, in realtà il club umbro mi stava seguendo già da diversi mesi e il mio infortunio non ha cambiato la loro volontà di prendermi. Non ho quindi avuto dubbi nell’accettare la loro proposta. Dopo qualche mese posso dire che ho fatto bene, che questa è una grande possibilità per crescere e lavorare bene”. Le soddisfazioni sono anche tinte d’azzurro, che emozione è quella di indossare la maglia dell’Italia? “Anche in Nazionale sto portando avanti un bel percorso, iniziato circa due anni fa con l’Under 18, mentre attualmente gioco in Under 20. Ovviamente il mio sogno – e quello di tutti – è arrivare un giorno a vestire la maglia della Nazionale maggiore. Chissà, nel frattempo mi godo questa bella esperienza, un’occasione di crescita a 360 gradi che ti permette di confrontarti con persone di ogni paese”. Torniamo alla Lazio: stai seguendo la squadra di Pioli? Con quali calciatori sei rimasto in contatto? “Certo, seguo sempre la Lazio. e credo che quella attuale sia la squadra più forte degli ultimi

C

resciuto nel settore giovanile biancoceleste con l’aquila sul petto, due stagioni in Primavera (con due trofei conquistati), l’esordio in prima squadra nello stadio che sente suo fin da quando era bambino. Tutto questo è Luca Crecco, centrocampista classe 1995 romano e laziale, quest’anno in prestito alla Ternana. Abbiamo intervistato Luca per farci raccontare come sta andando la

sua esperienza in Umbria, e ovviamente per parlare di Lazio. Luca, raccontaci un po’ di te e del tuo percorso nel settore giovanile della Lazio: “Mi definisco un ragazzo semplice, come tanti altri, sono cresciuto a Roma nel quartiere Balduina. In totale sono stato sei anni nel settore giovanile della Lazio, facendo tutta la trafila: dai Giovanissimi agli Allievi, per poi arrivare in Primavera dove sono stato due anni”. Parlaci allora di questi due anni trascorsi con la Primavera: “Sono salito in Primavera sei mesi prima, insieme ai ragazzi del ’91 e del ’92. Ho quindi trascorso con loro questi sei mesi, più le due stagioni piene. E’ un salto importante, sia dal punto di vista qualitativo che dell’intensità di gioco. Per me sono stati due anni molto importanti, formativi ma anche impegnativi. Gli allenatori in Primavera sono stati Bollini e Inzaghi, poi con mister Petkovic ho fatto la spola tra Primavera e prima squadra, provando anche l’emozione dell’esordio il 15 aprile 2013 in una gara particolare, quella giocata in casa contro la Juventus”. Lo Scudetto vinto nel 2013 e la Coppa Italia conquistata nel 2014: i due momenti più belli? “Assolutamente sì, sono state le emozioni più forti vissute con la Lazio Primavera. Quella dello Scudetto è stata una stagione semplicemente fantastica, eravamo davvero una grande squadra. Purtroppo non ho potuto giocare la finalissima contro l’Atalanta (il 9 giugno 2013 a Gubbio, ndr) per un problema di salute che non mi ha permesso neanche di essere lì con i miei compagni. Ma ho fatto il tifo per loro da casa, è stata comunque una grande gioia. Stesso discorso per la Coppa Italia vinta contro la Fiorentina il 9 aprile 2014. Anche quella è stata una grande vittoria, due gare di andata e ritorno in cui non c’è stata storia. Una soddisfazione doppia per me: al “Franchi” abbiamo conquistato la Coppa Italia e io ho messo a segno una doppietta”. A giugno 2014 le finali Scudetto: all’amarezza dell’uscita in semifinale si è sommata la grande paura per il tuo infortunio: “Sì, purtroppo quella semifinale contro il Torino è stata davvero una gara maledetta. Avevamo iniziato bene battendo la Roma, poi contro i granata è arrivata quella sconfitta rocambolesca (4-3 il risultato finale dopo i tempi supplementari, ndr). Il mio infortunio è avvenuto nei primi minuti di gioco: l’intervento scomposto di un avversario e la ginocchiata presa in pieno petto mi hanno provocato uno pneumotorace e la frattura di clavicola sinistra e due costole. Sono stati giorni difficili, tra Roma e Rimini ho trascorso due settimane in ospedale, e dopo qualche giorno sono stato operato. Fortunatamente, poi, la ripresa è stata piuttosto rapida”.

anni. Stavolta è più che mai possibile lottare per le prime posizioni. L’arma in più può essere sicuramente Felipe Anderson: sta facendo cose mostruose! Già lo scorso anno era potenzialmente fortissimo, poi finalmente si è sbloccato e il suo talento è esploso. Della prima squadra sento con piacere Ledesma, Marchetti e Radu, mentre per quanto riguarda i miei compagni della Primavera sono in contatto con molti di loro, in particolare Pollace e Murgia”. Il tuo futuro si tingerà nuovamente di biancoceleste? “Adesso sono molto concentrato sulla Ternana, voglio continuare la stagione nel migliore dei modi. Poi si inizierà a pensare al prossimo anno, non ho mai nascosto il mio desiderio di tornare alla Lazio più forte, per giocarmi le mie chance in prima squadra. Sto lavorando per questo, per crescere dal punto di vista tecnico e caratteriale”. Luca, un’ultima domanda: cos’è per te la Lazio? “La Lazio per me è tutto! E’ la mia squadra del cuore, la maglia che amo fin da bambino. Indossare quei colori è sempre una grande emozione, così come lo è stato l’esordio nello stadio in cui da piccolo andavo a fare il tifo”. Alessandra Russo


noi sono già tutti Campioni, poi perche no, magari tra loro c’è il campionissimo”. Rivolgiamo una domanda a Rachele. Ma com’è Patrizio nel ballo? “Patrizio come ballerino è veramente un talento, e non lo dico solamente perché sono sua sorella. L’ho visto crescere nel ballo, l’ho visto migliorare e so cosa è in grado di fare. Insegnare insieme è una cosa fantastica, che ti spinge a migliorare sempre di più, grazie al supporto reciproco e all’aiuto che ci si da l’un l’altro. Questo ha fatto si che il nostro legame è diventato sempre più forte. Voglio bene a mio fratello e sono contenta di ballare e condividere tutto ciò con lui”. Torniamo da Patrizio, com’è lavorare con tua sorella? “Devo molto a Rachele, è con lei che ho iniziato ad insegnare e grazie a lei sono cresciuto in molte cose. Sono veramente felice di lavorare con lei perché mi sostiene in tutto quello che faccio. Star Dance, Ariston, Forte Forte Forte, dove vuoi arrivare? “ Tutto ciò per me ha voluto dire molto. Ho avuto l’opportunità di ballare a Sanremo, come corpo di ballo ad Amici , ad Italia’s got talent, su Rai 1 assieme alla Carrà e devo dire che tutti queste sono state esperienze positive per me, durante le quali mi sono divertito e ho potuto fare quello che davvero mi piace. Di certo non voglio fermarmi qui, voglio continuare a ballare con l’intento di far vedere a tutti il mio talento e quello che sono in grado di fare”. Sappiamo che sei un grande Aquilotto, come vivi la tua lazialità? “Una cosa che mi è sempre piaciuta è andare allo stadio. Andare a vedere la squadra per cui tifi e dare un supporto ai giocatori durante una partita è una cosa veramente emozionante. Da piccolo, spesso mi capitava di andare allo stadio a vedere la Lazio, la maggior parte delle volte ci andavo proprio con Luca Leoni e devo dire che mi divertivo veramente tanto. Purtroppo ora, dati i diversi impegni, non sono più riuscito a frequentare lo stadio con regolarità ma quando posso...” Raffaella Carrà, Joaquin Cortes, Jamal Sims, cosa senti quando sei davanti a questi mostri sacri? “ E’ veramente un bel traguardo. Avere a che fare con personaggi come la Carrà, che ha fatto la storia della televisione Italiana, o come Joaquin Cortes, ballerino di fama internazionale o Jamal Sims , coreografo di film come ‘Step Up’ e ‘Footloose’, rappresenta un emozione e una grande crescita professionale”.

“VOLA COME UN’ AQUILA E PUNGE COME UN APE”

C

ome la sua Aquila vola leggero, come la sua Aquila è fiero ed orgoglioso, come la sua Aquila non molla mai la preda, ma soprattutto come la sua Lazio è orgoglioso di essere se stesso, Patrizio Ratto., giovane talento della recentemente scoperto dalla Rai, vive a Tarquinia, città marittima nel viterbese, storica dimora degli Etruschi, città del vento. Si allena nella palestra Star

Dance, che fu aperta da Luca Leoni. Luca, non c’è più, una malattia infame l’ha strappato hai suoi cari e a tutto il mondo del ballo. Una grave perdita, umana e sportiva. Ci ha lasciati troppo presto un grande professionista, un ballerino di grandissimo carisma, ultimo tra gli Italiani a vincere il Campionato del Mondo di Blackpool.. Alla Star dance incontriamo il suo allievo Patrizio, ballerino professionista, di fama internazionale nel Hip-Hop. Nel 2014 viene chiamato a far parte del gruppo di ballo del Festival di Sanremo, sul mitico palco dell’Ariston e quest’anno la Carrà, si è ricordata di lui per il programma Forte,Forte,Forte che la Raffaellona Nazionale conduce in prima serata su Rai 1, Ma Patrizio ha visto riconosciuto il suo talento. La sua lazialità invece è stata chiara da sempre. Eccolo che ci racconta le sue due passioni. “Fin da piccolo sono stato uno sportivo. Tra le diverse attività che ho praticato il calcio, il tennis, il nuoto, c’era anche il ballo. Da subito mi sono appassionato all’hip-hop, iniziando ad avere soddisfazioni e raggiungere dei traguardi importanti, ho capito che questo era quello che volevo e che mi piaceva fare”. Nella palestra Star Dance insegni hip hop ai ragazzi con tua sorella, nella tua sala, intravedi qualche campione del futuro? “Siamo molto fieri dei nostri ragazzi, stanno crescendo molto, mettendo davvero tanto impegno in quello che fanno. La cosa che più ci rende felici è che stiamo trasmettendo a loro quella che è la nostra passione. Per quanto riguarda i campioni del futuro, sono fiero di dire che per

Dario Falchi


Atletica Leggera

IL RITORNO DEI 9 FONDATORI

parte del Tevere e si arriva sulla piazza. L’intuizione finale, si esce da Piazza del Popolo e si viene dritti sul ponte. Insieme ai nove un altro atleta, vestito moderno, in tuta, con la bandiera, a testimoniare il passaggio generazionale. Perfetto. Manca ancora qualcosa… I ragazzi della tifoseria tirano fuori un jolly incredibile, un’idea grandiosa dentro l’idea grandiosa. Una cortina di fumo biancoceleste in mezzo al ponte ed un corridoio di torce accese. Ponte Regina Margherita sarebbe diventato un teatro a cielo aperto. In una riunione si annuncia al presidentissimo Antonio Buccioni l’idea. Viene subito girata agli organizzatori dell’evento a teatro che cominciano pure loro a macinare neuroni per inserire i nove nella scena inziale, dapprima una semplice apertura tipo foto di gruppo, poi una vera e propria recita, i nove che sotto la voce raccontante di Pino Insegno mimano una chiacchierata sulla panchina, la panchina di Piazza della Libertà. Ma intanto per la notte dell’8 sembra essere tutto pronto. Arriva l’alba dell’8. Su whatsapp la chat dei cinque diventa incandescente. Iniziano a tremare le gambe a qualcuno. Si sente l’emozione di qualcosa di unico. Nonostante quella sottile certezza di andare a fare qualcosa di davvero speciale, c’è sempre quel pizzico di paura che ci sia poca attenzione e che non si desti così tanta sorpresa o così tanto interesse. I media laziali invece la prendono più che seriamente. E trasmettono subito agli ideatori che la cosa sta davvero prendendo una piega incredibile. Arriva il tramonto. Si esce da casa e ci si vede tutti per una pizza in zona ponte. L’eccitazione è alle stelle. Con la nonchalance e l’incoscienza di chi le cose le fa per gioco passano le ore ed improvvisamente suona la campanella. Bisogna andare! Sono le 11, manca un’ora e ci si trova ad un’auto per cambiarsi e prendere le sembianze. Da qualche macchina nel traffico arrivano sguardi curiosi. Tutti di bianco, in pantaloncini corti in una notte di gennaio, i baffetti arricciati, roba da chiamare la neuro. Tutto è pronto. L’eccitazione non è ormai più misurabile. Il “gancio” coi ragazzi della tifoseria va a prendere gli ultimi ac-

E’

cordi. Intanto gli otto testano il passo. Bisogna corricchiare lentamente col gomito ed il pugno

passato poco più di un mese dal compleanno della S.S. Lazio ma quest’anno

chiusi, quell’immagine del Bigiarelli diventa un modello di uno stile di corsa d’altri tempi che

l’eco della festa si continua a trascinare in quella che è stata una iniziativa sen-

sta per essere riportato in vita. Per chi corre abitualmente è faticoso perché è un movimento

za precedenti nei 115 anni di storia della nostra amata polisportiva.

innaturale, ma si cerca il più possibile di imitare quella marcia. Ci siamo, mancano venti minuti.

Era la sera del 12 dicembre, cinque amici, atleti e dirigenti della sezione atletica

Le mura di Piazza del Popolo e sotto lo sguardo divertito dei poliziotti che ogni anno schierano

si trovano per una pizza di lavoro. Una di quelle tante occasioni comuni a tutte

le camionette da quel lato del Tevere ci si sente pronti. Quella piazza è vicinissima, si riescono

le associazioni sportive in cui ci si trova con la scusa di stare qualche ora insieme per pianifica-

a vedere le bandiere e quella macchia di migliaia di persone, di tifosi della Lazio che aspetta

re l’anno che sta per cominciare. Ad un certo punto esce fuori così per ridere una immagine di

mezzanotte.

Bigiarelli post trattamento photoshop col volto di uno del gruppo. E’ stato un flash istantaneo.

Ci sono alcune testate giornalistiche, i collegamenti in diretta via web. E intanto si sparge la

Tra il serio ed il faceto esce la frase: “Ragazzi! Che spettacolo se riuscissimo a fare la notte

voce che i 9 si stanno davvero reincarnando. La parola d’ordine per tutti era di imparare bene

della festa della Lazio una ricostruzione storica, tutti in corsa in giro per le strade fino a Piazza

la propria parte, il proprio personaggio, conoscere la propria storia. Magari cercare di parlare

della Libertà vestiti alla Bigiarelli…”. Attimo di silenzio. Tutti un po’ distratti ancora dalla frase

con il linguaggio del tempo. Essere sorpresi di questa improvvisa apparizione in un millennio

che si stava lentamente insinuando in quelle cinque teste. Pochi secondi e ciascuno prende il

diverso, 115 anni distanti dai propri tempi.

proprio smartphone guardando attentamente quella foto di Bigiarelli podista e quelle degli altri

Arriva il via. Si parte. Si comincia a correre e si arriva con lo slalom tra le auto ancora in giro

otto fondatori. Si analizza tutto. Il pizzetto col baffo arricciato di quell’inizio secolo, la coppola

quasi all’inizio del ponte. Anche i vigili della Polizia di Roma Capitale si divertono e sorridono.

anni luce distante dal cappellino in tessuto tecnico d’oggi, la maglia a manica lunga rigorosa-

Si accendono i fumogeni e le torce: è il segnale!

mente di lana ed a collo a lupetto, quel bermuda che sembrava più un pantalone semplice-

I 9 fondatori scortati da 4 ragazzi della sezione atletica ai lati e con il “figlio” alle loro spalle col

mente tagliato sopra al ginocchio, i calzettoni rivoltati, spesso lungo tutta la scarpa perché non

bandierone iniziano ad attraversare il ponte. Tra i nove si sentono commenti di incredulità per

c’erano tante alternative… Gli occhi dei cinque brillano e cominciano sempre più sul ludico ad

tutto quello che sta succedendo e di commozione. Si passa la cortina di fumo. Scena bellissi-

immaginare una scenetta, non c’era ancora nella loro testa la convinzione di riuscire a mettere

ma, chi sta dall’altra parte vede i nove sbucare fuori da quel fumo che diventa una immagina-

in piedi quello che poi è stato. Qualcuno dice: “Pensa se riuscissimo a far correre tutti i nostri

ria macchina del tempo. Il tifo è alle stelle, applausi, urla, cori. Si attraversa il ponte e si chiude

tesserati vestiti quella notte cosi”. “Ma no! E’ Giovedì notte, ma come fai” gli fa eco un altro.

la rappresentazione con un altro messaggio. Luigi Bigiarelli che consegna la canottiera della

Pian piano prende sempre più corpo il progetto.

sezione atletica all’attuale Presidente Gianluca Pollini, discendente diretto (la sorella di Bigiarelli

Entra in gioco whatsapp, indispensabile strumento del terzo millennio in grado di mettere in-

è la bisnonna di Pollini). Si consegna la bandiera al Presidente Buccioni. Ed è festa! Un bagno

sieme per giorni e giorni idee e sviluppi di un progetto che improvvisamente non è più ludico.

di folla sotto alla torretta con la targa a ricordo di quel giorno di 115 anni fa.

Un progetto che tutto insieme diventa qualcosa di serio, perché senza bisogno di dirsi nulla,

Le foto e le interviste prima, il brindisi coi tifosi poi. L’abbraccio quasi come se i nove fossero

ciascuno si mette al lavoro per cercare l’abbigliamento. Chi va a caccia di baffi, chi di coppole,

i giocatori di oggi dopo una importantissima vittoria. Tutti che si vogliono fare le foto con i

chi di maglie e pantaloncini. Insomma diventa una vera e propria ricerca. I giorni sono pochi,

nove. Poi un altro momento bellissimo, approfittando di uno spazio circolare sulla strada di una

ci sono le feste, il tempo è davvero tiranno ma in poco tempo si riesce a reperire quasi tut-

ventina di metri di diametro lasciato libero per l’esplosione di qualche petardo, i nove lo vanno

to. Si tenta l’impossibile, si provano a contattare anche quei negozi di forniture teatrali che

ad occupare e girandosi verso tutta la folla applaudono salutando tutti quei figli del nuovo

potrebbero fornire le scarpe dell’epoca. Sono tutti chiusi e riaprono clamorosamente il sette

secolo. Il ricordo di una notte memorabile.

gennaio. Intanto viene fuori il disegno di quello che sarà. Si contattano gli altri 4 protagonisti, inutile dire che non c’è stato bisogno di andare oltre con le chiamate perché il “SI” è stato più che immediato. Inizia il lavoro di public relations. Ci si interfaccia con chi quella notte a Piazza della Libertà da una vita da anima e cuore per fare in modo che la festa sia grandiosa. Sono gli amici della tifoseria organizzata. Quelli della Tevere Parterre e quelli della Curva Nord. Le feste ci sono anche per loro e se anche l’iniziativa piace non sembra ancora decollare perché ovviamente anche loro sono tanti e devono organizzare comunque qualcosa per fare in modo che quella notte i 9 non siano una apparizione casuale ed anonima. I giorni diventano a cifra unica, meno di una settimana, il weekend in mezzo a spezzare ancora di più i ritmi. Spunta fuori l’idea di una sfilata organizzata col corteo da Piazza Risorgimento su tutta Via Cola di Rienzo, ma i permessi non arriveranno, peccato, sarebbe stata anche questa una bellissima scena con tutte le sezioni a marciare la notte. I cinque organizzatori della Lazio Atletica definiscono il programma finale cambiando più e più volte percorso ed orari. A mezzanotte ci sono i fuochi d’artificio e la gente che festeggia, bisogna partire prima, almeno con 10-15 minuti di anticipo sulla mezzanotte, si pensava ad un giro completo con partenza ed arrivo a Piazza della Libertà, poi si cambia, si parte dall’altra

Giuseppe Vasapollo


Footvolley

L

IL RUGGITO DEL “GATINHO”

a Lazio Footvolley subito sul pezzo. L’inizio dell’anno non poteva essere migliore. Paolo Mazzieri il 4 gennaio scorso ha trionfato nella Coppa Italia winter disputata presso il centro Spiaggia23 di Cesena. Il player savonese, in coppia con Filippo Antoniacci, ha la meglio contro la coppa emiliana Pacileo Marani al termine di una avvincente finale. A gennaio si è svolta anche la 4° tappa del Campionato Città di Roma, nella quale

è l’altro atleta di punta della SS Lazio, Marco Graziani (in coppia con Marco Santoprete) ad aggiudicarsi la vittoria di tappa contro la coppia pescarese Cavallito Di Carlo. Buon piazzamento anche per il Presidente Ieradi in coppia con Tommaso Landi che arrivano quarti. Marco Grazianidetto gatto o gatinho alla brasiliana, guida la classifica generale a tre tappe dal termine.

squadre sono ancora più numerose: l’Under 13 con il campionato federale promozionale, l’Under 13 B, l’Under 16 nel campionato Elite, una squadra composta da ragazze di 18-20 anni che gioca in prima divisione. A completare il quadro, una squadra mista di minivolley 3x3 (nuova iniziativa lanciata dalla Federazione, possono partecipare ragazzi nati dal 2002 al 2004), e il beach volley due volte campione d’Italia master. Tutte le squadre si allenano nella palestra della scuola Dante Alighieri in via Camozzi. Le partite si giocano invece nella palestra del Liceo Pasteur, mentre la Serie C è al Pala De Chirico. Per scoprire che 2015 sarà per la Lazio Pallavolo – tra prospettive e iniziative in cantiere – abbiamo parlato direttamente con il presidente Giorgio D’Arpino. “Sicuramente l’obiettivo primario per il 2015 è la ripresa dei lavori di Casa Lazio, con il termine previsto per l’inizio del 2016. I lavori sono iniziati ben otto anni fa, si tratta di una struttura davvero importante per lo sport romano. Sarà un palazzetto per la pallavolo dotato di 1500 posti, ma ci saranno anche una piscina sempre con 1500 posti, bar, ristoranti e foresteria. Sorgerà a Roma Nord, in zona Labaro, vi giocheranno non soltanto la Lazio Pallavolo ma anche il calcio a 5 maschile e femminile e il basket. Anche per quanto riguarda questo progetto che porto avanti ormai da anni, sottolineo a malincuore la gestione a mio modo di vedere insoddisfacente della Polisportiva, che sta dando poco risalto allo sport e troppo al lato ‘politica’. Per Casa Lazio non sono stato aiutato da nessuno, i miei colleghi mi hanno lasciato solo: chiedo più democrazia. In ogni caso, quando questo palazzetto vedrà finalmente la luce tutti potranno goderne, io sono a favore del vero sport, della sua parte più sana”. Come di consueto, anche quest’anno a maggio andrà in scena la manifestazione benefica Amorvolley, che D’Arpino racconta così: “Siamo ormai alla 18^ edizione di questa manife-

Pallavolo

D’ARPINO: “STAGIONI DI TRANSIZIONE”

stazione che vede al centro la pallavolo e i bambini di quarta e quinta elementare e prima media. Potranno partecipare anche i ragazzi disabili. Sarà una festa in cui vinceranno tutti. La fase preliminare si disputerà nelle scuole, con il coinvolgimento di 1000 campi da minivolley e 2000 bambini. La finale allo stadio della Farnesina: giocheranno tutti, con i ragazzi di terza media che faranno gli arbitri. Poi ci sarà un derby della solidarietà che coinvolgerà attori, vip e giornalisti di Lazio e Roma. Il ricavato di questa partita, unito all’euro che ogni bambino porterà, verrà consegnato all’AGOP, l’associazione genitori oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli”. Il connubio tra la Lazio Pallavolo e le scuole è più che mai attivo: “La mattina, in orario scolastico, i nostri allenatori si recano nelle scuole elementari – spiega D’Arpino – per insegnare la pallavolo ai bambini. Il tutto in maniera assolutamente gratuita, ci piace sottolinearlo”. Infine, il presidente traccia un bilancio e getta un occhio al futuro, senza lesinare ringraziamenti per chi contribuisce ogni giorno a mantenere viva la Lazio Pallavolo: “La stagione passata e quella attuale saranno di passaggio dal punto di vista agonistico. Purtroppo i soldi non sono molti e ho preferito concentrarmi su Casa Lazio, per dare finalmente un punto di riferimento ai nostri atleti e non solo. Mentre prima disputavamo campionati più importanti come la Serie A2, quest’anno siamo in Serie C. Voglio ringraziare tutto il mio gruppo, che mi è sempre vicino soprattutto nei momenti di difficoltà. Tutti hanno continuato a spendersi per la Lazio Pallavolo con grande affetto e professionalità, per me è estremamente importante”. Alessandra Russo

A

nche quest’anno la Lazio Pallavolo sarà tra le sezioni più attive, non solo grazie alle tante squadre impegnate nelle varie categorie ma anche per i progetti in cantiere, che si svilupperanno o continueranno a prendere forma nell’arco del 2015. Ma andiamo con ordine, presentando le squadre – sia maschili che femminili -

che compongono la Lazio Pallavolo. Per quanto riguarda la categoria maschile, c’è l’Under 17 che prende parte al campionato ACSI, l’Under 19 che fa il campionato federale promozionale e la squadra che questa stagione sta disputando la Serie C. Per quanto riguarda il femminile, le


LAZIO 100

CONTINUA LA CRESCITA

C

ontinua con successo la crescita di Lazio 100 on line, la rivista mensile dedi-

ne i dati relativi ai 10 top, che sono in ordine: Italia, Francia, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito,

cata alle sezioni della SS Lazio 1900.

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Ciclismo | su Strada

dell’italianità, punto di riferimento per mamme e bambini di tutto il mondo. Il patron Renato Mazzocconi, amante dello sport e del ciclismo, ha deciso di contribuire con lo stesso entusiasmo della dirigenza biancoceleste. E’ stato così siglato l’accordo tra la Primigi Store e la S.S. Lazio Ciclismo su Strada, che vedrà l’aquila affiancata dal logo ufficiale Primigi. Sono 6 i ragazzi selezionati per comporre la squadra degli Allievi di I e II anno. I corridori laziali, classe 1999-2000, hanno straordinarie doti tecniche e una grande passione per il ciclismo. Indosseranno dunque la maglia biancoceleste: i fratelli Jodi e Juri Passa di Anagni; Ivan Catarci, figlio del grande corridore Massimiliano Catarci, campione della Lazio Ciclismo negli anni ‘80; Jacopo Scarfagna, figlio del coordinatore di RAI Sport Luigi Scarfagna; Alessandro Bonanno e Jacopo Profico, entrambi atleti di Ladispoli.

La S.S. Lazio Ciclismo cresce e punta sui giovani senza dimenticare la preziosa esperienza di chi del ciclismo ne ha fatto una passione già da diversi

“Siamo consapevoli che sarà un’avventura impegnativa per tutti, dirigenza, staff, corridori e per

anni. La Lazio si conferma una grande famiglia con atleti di grande talento,

le famiglie dei ragazzi, ma siamo tutti determinati”, afferma Marco Cacciamani “La squadra è

determinati ad onorare una maglia e portare i colori biancocelesti sul podio,

già molto affiatata, abbiamo tanta voglia di fare. Ci unisce l’amicizia e la passione, veniamo

a qualsiasi età, pronti a confrontarsi e scambiarsi suggerimenti per migliorare

tutti dal mondo biancoceleste. Siamo partiti con il piede giusto”.

le prestazioni e vincere. Determinante la gestione del Presidente Franco Anzidei e del Direttore Spor-

La S.S. Lazio Ciclismo crede fermamente nei giovani ed è convinta che il ciclismo debba ri-

tivo Pino Montini, una sinergia che ha avuto inizio 24 anni fa e ha scritto una

partire dai nuovi talenti e dalla passione per questo sport. Lo Sponsor Primigi Store condivide

storia di successi che oggi più che mai si fa promettente.

questa visione e per questo ha deciso di affiancarsi a questa iniziativa.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla sezione Strada, Fuoristrada (Ciclocross e MTB) e Master: www.sslaziociclismo.it.

Le aspettative sono alte. La stagione inizierà l’ultima domenica di marzo e i ciclisti sono ora concentrati sulla preparazione, ma è già prevista una manifestazione che si terrà tra le strade del centro di Ladispoli a fine aprile. Un primo appuntamento in cui si sfideranno gli Allievi di tutta Italia, realizzato dalla S.S. Lazio, con il supporto di Primigi Store e il patrocinio della Città di Ladispoli, grazie soprattutto all’interessamento del consigliere comunale Fabio Ciampa. Sarà

una

manifestazione

dedicata al ciclismo e ai giovani, nella convinzione che lo sport possa aiutare i ragazzi ad essere campioni anche nella vita. Claudia Anzidei

I

PARTE IL NUOVO PROGETTO

Si ringraziano per il supporto anche

l Ciclismo su Strada in biancoceleste riparte dai giovani. E’ questo il nuovo progetto della S.S. Lazio Ciclismo, sviluppato grazie al supporto di Primigi Store. L’obiettivo è quello di rilanciare il ciclismo tra i giovani e riportare i corridori laziali a volare sulle vette del ciclismo nazionale ed internazionale.

L’idea di Marco Cacciamani, corridore cresciuto nella S.S. Lazio Ciclismo, ha immediatamente

REAG (Real Estate Advisory Group) e sport: un sodalizio ultraventen-

trovato il supporto di Angelo Citracca, già suo compagno di squadra e grande amico, oggi

nale. Da oltre vent’anni REAG, società leader in Italia nella consulenza

Team Manager della squadra professionistica Southeast Pro Cycling Team 2015, e di Federico

immobiliare, ha voluto essere vicina al mondo sportivo, supportando

Lanzi, massaggiatore e preparatore atletico: “Il mio cuore biancoceleste e la grande passione

iniziative sia amatoriali che di professionisti in numerose discipline

per il ciclismo mi hanno portato a credere sempre di più in questo progetto e ringrazio Angelo

quali rally, motociclismo, vela, ciclismo, corsa, golf, calcio e basket.

Citracca per avermi affiancato in questa iniziativa, che insieme siamo riusciti a concretizzare”.

Una fervida passione che va indietro nel tempo ed è molto radicata nello spirito del management e dei dipendenti. Infatti molti dei valori

Il Presidente della S. S. Lazio Ciclismo Franco Anzidei ha subito accolto la proposta con entu-

che contraddistinguono lo sport in senso ampio rappresentano an-

siasmo insieme al Direttore Sportivo Pino Montini, uomo di rilievo del ciclismo italiano, che si è

che alcuni degli elementi distintivi di REAG. La sana competizione, la

immediatamente attivato per la realizzazione del progetto.

tensione verso il raggiungimento di risultati sempre più ambiziosi, il rispetto del valore degli avversari, la tenacia ed il rigore professionale, ma soprattutto lo spirito e la coesione di squadra

Sarà Primigi Store a sponsorizzare l’iniziativa, affiancando i ragazzi per tutta la stagione. Da ol-

per il conseguimento di un obiettivo comune sono i tratti caratteristici che hanno permesso alla

tre 35 anni PRIMIGI è un marchio sinonimo di qualità, ricerca stilistica e innovazione nel segno

società brianzola di crescere costantemente sino a conquistare il primato a livello nazionale.


Ciclismo | Master

Ciclismo | Ciclocross

SIAMO LA STORIA

L

a S.S. Lazio Ciclismo è presente con una storia quasi centenaria nel panorama del ciclismo nazionale ed internazionale, ed è parte integrante della più grande polisportiva d’Europa. Tra le sue fila hanno corso molti campioni, tra cui Fausto Coppi,

DE NICOLA SI VESTE D’ARGENTO

Bruno e Romano Pontisso, Mario Gentili e Silvia Parietti, i suoi colori sono il bianco

Luca De Nicola, classe 1994, ha recentemente conquistato il titolo di Vice Campione Italiano

e il celeste e il suo simbolo è l’aquila. E’ per questo che oltre a coltivare i nuovi

Ciclocross nella gara di Pezze di Greco in Puglia. Una gara fantastica, risultato di mesi di pre-

campioni, fa tesoro degli atleti che hanno scritto la storia del suo passato più recente. La S.S.

parazione: “Ringrazio tutti, la famiglia, la squadra, gli amici e i nostri sostenitori!” ha dichiarato

Lazio Ciclismo Master è nata alcuni anni fa e svolge attività agonistica su strada per il settore

commosso De Nicola.

amatoriale, sempre sotto la guida del Direttore Sportivo Pino Montini. Sono sempre di più i

Sono soddisfatti del risultato anche il Presidente Franco Anzidei e il Direttore Sportivo Pino

corridori categoria Master che coronano il sogno di vestire la maglia biancoceleste. Molti di loro

Montini, nonché il Direttore Sportivo Ciclocross e MTB, Felice De Nicola: “Questo risultato è

stanno anche mettendo a disposizione dei più giovani la propria esperienza. La passione che

frutto della programmazione, siamo una squadra importante a livello nazionale, 85 anni di

tutti mettono in ogni pedalata sta alimentando la voglia di allenarsi per conquistare vittorie

storia sono tanti e da due anni e mezzo a questa parte, con tutto il team, li stiamo onorando

sempre più ambiziose.

come meritano e il risultato di oggi ne è la dimostrazione. Il piazzamento odierno deve fare da Claudia Anzidei

volano per altre grandi imprese che sicuramente, con il lavoro e con la dedizione che ci hanno contraddistinto sino ad oggi, sono alla portata. Il materiale umano di certo non manca!”. E’ numeroso infatti il parco atleti della S. S. Lazio Ciclismo Fuoristrada e tutti i ragazzi si allenano con passione e determinazione. La stagione del Ciclocross si è conclusa a metà gennaio con un’altra buona gara della squadra biancoceleste. La settima ed ultima tappa del Cross Cup Lazio di Posta Fibreno ha registrato infatti la vittoria di De Nicola e le ottime, se pur sfortunate, prestazioni dei biancocelesti Giuseri e Leoni. Forza ragazzi, forza Lazio! Claudia Anzidei

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Canoa Polo

A ANNA SZCEPANSKA LA STELLA DI BRONZO Zamprioli e dalle veterane Masseroni e Postiglioni riescono a strappare il quinto posto nella finalina contro i “maschietti” del Mariner Canoa Club. Le due squadre Juniores della SS Lazio Canoa Polo schierano invece in campo i giovanissimi Eliseo Giuseppe, Micheal D’Andrea, Casalino Taro, Riccardo Corduas, Pinato Matteo, Grassi Cristian, Salvi Brandon, Matheuz Szcepanski, Zelori Cristopher , Elena Calafiore e Conversi Federico, che aiutati da giocatori esperti riescono a strappare il terzo e il secondo posto in una finale mozzafiato contro il fortissimo Gruppo Canoe Roma. Durante la premiazione il presidente del comitato regionale Gennaro Cirillo, il vicepresidente Giuseppe Spinelli e il consigliere regionale per la canoa polo Fernando Gigli hanno consegnato la medaglia di bronzo al valore sportivo del CONI all’azzurra Maria Anna Szcepanska che a soli 17 anni era già il capitano della nazionale femminile di canoa polo.

I

l Laghetto dell’Eur poco prima delle festività è stato teatro della Coppa di Natale. E’ nuvolo e le temperature non sono delle migliori, ma le giovanissimi aquile del gruppo sportivo della Canoa Polo hanno il coraggio di scendere in canoa e affrontare le squadre degli altri circoli laziali. Età media 13 anni, anche piccoli di 11 che sfidano (aiutati dai loro coach) squadre di serie

B composte da atleti veterani. Un occasione quella del torneo per schierare in acqua anche le nuovissime leve della squadra femminile (vicecampionesse d’Italia 2014) , Jasmine de Maria, Michela Privitera e le super sorelle Laura e Erika Scarpisi aiutate dalle nazionali Szcepanska e

Calcio a 5

nuovo sotto, in questi casi la fiducia viene un po’ a mancare

OBIETTIVO CAMPIONATO

e bisogna stringere i denti. Ora che la luce si è riaccesa, speriamo

di

fare

bene a lungo come nel girone di andata…”. L’augurio del numero 10 dovrà essere dimostrato in campo e certamente sarà così perché quanto costruito in estate dalla dirigenza e soprattutto dal DS Ruggeri sembra non avere difetti troppo evidenti. Non c’è la perfezione è vero ma se tutto fosse perfetto non ci sarebbe gusto a giocarsi un campionato. La Lazio calcio a 5 ha sempre voglia di migliorarsi, di porsi obiettivi che possano creare sempre stimoli nuovi per crescere come squadra e come singoli. Questo è il momento della verità perché se è vero che la Lazio calcio a 5 è inciampata e altrettanto reale la ripresa della corsa verso il play off scudetto. Mesi di passione attendono i biancocelesti.

I

l campionato biancoceleste della Lazio calcio a 5 riprende come si era concluso, la pausa invernale ha portato la squadra di Mannino però all’eliminazione dalla Winter Cup. Il sorteggio, nonostante la classifica della Serie A, in cui la Lazio si era laureata Campione d’inverno, è stato malevolo. Paulinho e compagni non sono riusciti a vincere contro l’Acqua e Sapone battuta pochi

giorni prima in campionato. La massima serie però rimane l’obiettivo primario per la squadra del presidente - giocatore Chilelli. Le prossime sfide della serie A potranno dare alla Lazio, se tutto andrà come deve, una posizione ancora più importante dell’attuale secondo posto. Nella Lazio è tornato lo spirito che ha contraddistinto tutta la prima parte del campionato. Le due sconfitte in Winter Cup ed in campionato contro l’Asti sono ormai alle spalle e a confermarlo è il numero 10 biancoceleste Manfori: “Venivamo da due sconfitte, stavamo di


Nonno Mario, Laziale d.o.c

“PAPÀ MI DISSE: NUN TE MISCHIA’ CO’ L’OSPITI”

I

Proviamo ad incalzarlo con qualche domanda, ma Mario mi interrompe per non perdere il filo “aspetta senti”. Gli lasciamo riprendere il suo monologo: ”Sai come andavo allo stadio? Ero piccolo e ci andavo facendo tutta la Cassia con la bicicletta, mica c’era l’asfalto, era sterrata, mica cosi come è oggi. Seguivo le partite e gli allenamenti muovendomi ore prima, era sempre un evento, era sempre una festa, gli spalti erano sempre pieni, non c’erano i muri tra curve e tribune, si stava tutti insieme, non c’era divisione”. Prosegue tutto di un fiato… “Una volta i campi di calcio erano di terra mica con l’erbettai. Per noi i giocatori all’epoca erano dei miti. I miei idoli, in ormai 85 anni di Lazio, sono stati tanti. Piola lo ricordo appena, ero piccolo ma era grandissimo, prendeva la palla dai terzini e andava in porta senza passarla a nessuno, oggi non esiste uno come lui, poi Sentimenti IV, meraviglioso portiere scomparso da poco. Ci sono rimasto male, le parava veramente tutte. Ricordo le vittorie nei derby e la prima

l nostro viaggio alla ricer-

Coppa Italia, quella del 58, avevo trent’anni, quella fu la nostra prima grande affermazione,

ca della storia, non quella

ero al settimo cielo”.

scritta sui libri, ma quella

Ma com’erano i giocatori di una volta?

fatta di racconti da parte di

“Mi riferiscono che oggi a Formello non si può neanche entrare, pensa che quando ero piccolo

chi ha ”vissuto” una bella

io i giocatori li incontravamo fuori, al bar, a passeggio, con loro parlavamo di tutto, ci faceva-

fetta dei 115 anni della storia

no autografi, scherzavano con noi, insomma erano dei nostri. Noi spiegavamo loro che cosa

della Lazio, ci porta a Ponton

significava essere della Lazio, ci rispondevano che in campo avrebbero sempre dato il massimo

Dell’Elce piccola frazione nel

per vincere. La Lazio ce l’avevamo nel sangue, ci scorreva nelle vene, era ed è per quanto mi

comune di Fiumicino.

riguarda parte della mia vita”.

La nostra memoria storica si

Oggi come vede la Lazio?

chiama Mario Pettini, nato a

“Oggi ! Io dico che gli ultimi che hanno dato tutto per la Lazio sono Wilson, Oddi, Facco

Roma nel lontano 1928. Ci

Garlaschelli, Chinaglia, Re Cecconi e Pulici, Fiorini e Poli insomma i ragazzi del 74 e quelli del

organizza un incontro Stefano

-9, loro giocavano per la maglia e per lei avrebbero dato la vita, erano guerrieri, noi ci rico-

Pontoni nel suo bar. Spaccando

noscevamo in loro perché somigliavano ai nostri idoli di quando eravamo giovani. Oggi seguo

il minuto, il signor Pettini, varca la soglia del locale e dopo aver preso il suo caffè, si siede

ancora la mia Lazio e lo farò sino alla fine dei miei giorni, perché è come una malattia. Sono

con noi. Come un vulcano comincia a parlare facendo appello ai ricordi, impossibile fermarlo,

arrabbiato perché le gambe non mi permettono più di andare allo stadio, ma a casa su media-

troppo bello ed emozionante ascoltarlo.

set e con la voce di Guidone non me ne perdo una. Con me ci sono quasi sempre i miei nipoti,

“Figlio mio io sono della Lazio da quando sono nato, perché mio padre era della Lazio e

ne ho 14 ai quali ho cercato di spiegare la differenza tra noi e “loro”.

quando ho cominciato a capire qualcosa mi disse che io dovevo tifare i colori biancocelesti

Grazie Nonno Mario. “Grazie a voi perché mi avete dato la possibilità di ricordare, vi voglio

perchè gli altri , quelli delle altre squadre, erano ospiti in questa città, e i veri depositari del

bene fratelli laziali”.

calcio eravamo noi, solo noi. La palla a Roma ha cominciato a rotolare proprio grazie ai prodi biancocelesti”.

Dario Falchi


Pallamano

MENO POESIA E PIÙ REALTÀ

L

promesse. Fino ad oggi alcuni personaggi hanno assunto la carica di Presidenti senza portare alcuna risorsa, anzi procurando solo notevoli danni, sia economici che di immagine . A dare il colpo di grazia a Pino Langiano e alla Lazio pallamano è stato il titolare di un’azienda, uno sponsor, che per molti mesi ha dichiarato di volersi impegnare economicamente, promettendo interventi finanziar che però nessuno ha mai visto. Su questi impegni e promesse si è portato avanti un campionato, sostenendo spese che, si credeva in buona fede, potessero essere coperte. Se le cose fossero state chiare e oneste dall’inizio, la Lazio, sia pure a malincuore, avrebbe rinunciato ai campionati di vertice. Sarebbe ripartita da categorie inferiori, portando comunque

a nostra cara Lazio in questo ultimo periodo di storia, ha vissuto di grandi progetti , voli pindarici, grandi illusioni e promesse dimenticando spesso la realtà di tutti i giorni. La crisi economica morde ogni giorno di più e molte Sezioni devono stringere la cinghia trovando sempre maggiori ostacoli a sopravvivere.

La Pallamano Lazio ne è un esempio lampante. La gloriosa sezione è sopravvissuta fino ad oggi grazie all’abnegazione e al notevole impegno, anche economico di Pino Langiano, anima di questo sport nella Lazio e nella città di Roma animato da sacra passione. Un sentimento che rischia di andar disperso perché i fardelli da sostenere sono sempre più gravose.

avanti i propri progetti giovanili, senza dispendere risorse e senza indebitarsi. Non siamo ancora in grado di vedere la fine di questa triste storia, speriamo soltanto che chi ha fatto promesse fino ad ora non mantenute si renda finalmente conto si aver messo persone per bene in una situazione dalla quale non è possibile vedere via di uscita, e possa alla fine ravvedersi. Lo merita, per rispetto la Lazio Pallamano e tutto il nostro mondo. Ed in futuro tutto il mondo biancoceleste ci pensi su due volte prima di introdurre incensandoli personaggi che perseguono soltanto i propri interessi di facciata, si presentano in doppio petto, si fanno belli alle spalle di chi suda per la propria maglia e per i propri ragazzi, prendendo quanto più possibile prima di fuggire lasciando macerie e rabbia. Forza Lazio

Chi amministra e ha amministrato questa città, gli imprenditori, l’ambiente sportivo capito-

Mario Notari

lino si sono spesso pavoneggiati alla presentazione di progetti volta alla costruzione di nuovi impianti (e Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno) ma all’atto pratico poco o nulla si è fatto in questi anni per lo sport praticato e attivamente vissuto da tanti giovani e per coloro che permettono che ciò sia possibile. Nessuno ha dato una mano ad una gloriosa sezione che rischia di scomparire. Le vicende della Lazio Pallamano esemplificano chiaramente quanto affermiamo. Nell’ultimo fine settimana, vista la drammatica situazione finanziaria, la squadra è riuscita ad andare in trasferta solo stipando di giocatori due auto private di giocatori, potendo così ridurre al minimo le spese di trasferta, con i costi ovviamente tutti a carico del buon Langiano. Ma negli ultimi tempi è accaduto anche di peggio. La Under è stata sfrattata da Tor di Quinto. Per evitare multe e penalizzazioni anche per la prima squadra è andata a giocare, sempre grazie al lavoro dell’impagabile Pino e alla cortese disponibilità degli avversari in un campo di periferia reperito all’ultimo secondo. Una situazione drammatica, insostenibile che crediamo possa andare avanti ancora per poco tempo senza interventi finalmente concreti e senza fatue

Pugilato

R

TUTTI SUL RING

oberto Chierici presidente della Lazio pugilato ci racconta i programmi della sua sezione in vista dei prossimi impegni agonistici “ La Lazio pugilato parteciperà all’ “All for Victoria”, un Gran Galá di beneficenza al quale siamo stati invitati. Nel corso della serata ci saranno varie esibizioni tra le quali quelle degli allievi della nostra scuola, e quelle di altri sport da combattimento

come wrestling, kick boxing, arti marziali. Ovviamente non mancherà l’intrattenimento per grandi e piccoli con balli country-western e il mago delle bolle. Padrino e testimonial della serata sarà Francesco Totti. L’incasso della serata sarà devoluto alla piccola Victoria, una bambina che necessita di un importante e costoso intervento agli occhi negli Stati Uniti”. Sappiamo anche che sta organizzando il primo grande evento nazionale per celebrare la resur-

rezione della Lazio Pugilato. “Posso annunciare ufficialmente che stiamo preparando una manifestazione sportiva proprio nella nostra struttura, dove si scontreranno la compagine laziale e quella dell’Umbria. Con precisione non posso ancora darvi dettagli perché stiamo definendo i particolari, la cosa certa è che si terrà nella nostra palestra in via Geminiano Montanari,3 (località Parco da Vinci) il prossimo 6 marzo a partire dalle 20.00, e che saliranno sul ring i nostri pugili Miguel Juniors Fernandez ed Emanuel Mauro, i quali saranno protagonisti di incontri sulle 3 riprese da 3 minuti ”. Quanti match avete intenzione di proporre?

Calcio a 5 Femminile

FEBBRAIO, IL MESE DELLA VERITÀ

L

a strabiliante corsa delle ragazze di mister Daniele D’Orto non si ferma. Si prosegue senza ostacoli e senza frenate, quasi a ricalcare la trionfale cavalcata della scorsa stagione, culminata con la vittoria dello Scudetto e il successo in Coppa Italia. Sarebbe però un delitto abbassare proprio ora la guardia, visto che alle porte ci sono

due appuntamenti a dir poco importanti. Partendo dal campionato, il prossimo 22 febbraio la Lazio affronterà il Montesilvano secondo in classifica, che anche in questa stagione sembra essere l’unica compagine in grado di competere con le biancocelesti nel Girone B. Arrivò proprio nella gara d’andata con il Montesilvano l’unico pareggio per la squadra romana, che a parte quella battuta d’arresto, è sempre uscita vittoriosa nei restanti confronti disputati finora. Le ragazze avranno quindi bisogno di tutto il sostegno del pubblico di Fiano Romano, finora sempre numeroso nel palazzetto del paese appena a nord di Roma. Qualche giorno dopo questo importante match sarà il turno della Final Eight di Coppa Italia. Le fasi finali si svolgeranno per il terzo anno consecutivo a Pescara, e avranno inizio venerdì 27 febbraio. L’atto finale è previsto invece per domenica 29 febbraio.

“Anche questo lo stiamo valutando, dovrebbero essere almeno 7 ma è possibile che siano di

La Lazio si presenta come campione uscente, ma le avversarie non mancheranno di certo. Le

più”.

teste di serie saranno quattro, e oltre alla Lazio figurano altre 3 selezioni di livello come Real Statte, Kick Off e Isolotto. Bisognerà fare molta attenzione anche alle restanti quattro mine vaganti, una su tutte il solito Montesilvano, capace di far fuori chiunque. Qualche riga va però dedicata al vivaio biancoceleste, un settore in continua crescita. Questo perché nella quarta giornata del girone di ritorno, durante la sfida fra Lazio e PMB Futsal vinta dalle biancocelesti per 8-1, è arrivato il primo gol per Cecilia Barca, giovane aquilotta classe ’99. Anche il vivaio continua quindi a sfornare piccoli talenti, grazie soprattutto al lavoro di Giorgio Regni con la sua juniores Campione d’italia. Se si continuerà su questa falsa riga, il futuro è senza dubbio assicurato. Alessio Bruni


Circolo Canottieri Lazio

CELEBRATA LA GIORNATA DELLA MEMORIA

A

nche il Circolo Canottieri Lazio, quest’anno, ha celebrato la Giornata della Memoria. E lo ha fatto attraverso il cinema e la letteratura, proponendo una delle opere simbolo dedicate alla tragedia dell’Olocausto. Nel 70° anniversario della ricorrenza, martedì 27 gennaio, si è svolta infatti la proiezione del film ‘La Tregua’, l’ultimo diretto da Francesco Rosi, nel 1997, e tratto dall’omonimo roman-

zo del 1963 di Primo Levi, che gli valse il Premio Campiello. L’opera narra la storia di un gruppo di deportati liberati dai russi dal lager di Auschwitz, e del loro viaggio di ritorno. Con questa iniziativa prende il via il programma del ‘Nuovo cineforum Canottieri Lazio’, che nei prossimi mesi offrirà ai soci e ai loro ospiti un’ampia selezione di film d’autore accompagnati di volta in volta da un dibattito con autorevoli esponenti del mondo del cinema e della cultura. La proiezione è stata preceduta da un incontro per riflettere sul significato della Giornata della Memoria e per ricordare vicende che hanno coinvolto anche soci del Sodalizio. A fare gli onori di casa la vicepresidente del Circolo, Donatella Visconti: “Abbiamo scelto di cominciare questo nuovo percorso dedicato al cinema proprio da questa ricorrenza, con un film che racconta una storia del ‘dopo’”. L’incontro ha visto la partecipazione di autorevoli ospiti, come Enrico Modigliani (già presidente della Federlazio e deputato nella XI Legislatura), che ha sottolineato l’importanza di trasmettere questa memoria ai giovani. Anche Aldo Pavia (rappresentante dell’Aned-Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) si è soffermato sul valore della memoria affermando che “la conoscenza rende liberi e questo è il nostro impegno”. A moderare l’incontro è stato Enrico Campagnano che, insieme a un altro socio storico del Circolo, Roberto Piperno, ha raccontato episodi di vita vissuta dalla sua famiglia in quei tragici giorni delle deportazioni. E da Piperno un commosso ricordo del primo giorno dopo la liberazione di Roma, trascorso proprio al Circolo Canottieri Lazio, per la prima volta dopo tanto tempo a contatto con il fiume.

Hockey su Prato

PRONTI PER L’OUTDOOR

dopo le londinesi del Woodford hockey club, sono giunte a Roma le ragazze argentine del Belgrano Day School e a metà febbraio sarà la volta delle inglesine di Blackpool del Lytham st Annes College. Fin ora le nostre giovani leve hanno disputato bellissime partite sul nostro campo nel Centro dell’Acqua Acetosa dove - ricordiamolo sempre - aspettiamo ragazzi e ragazze dagli otto anni in su, disposti a sudare per apprendere questa bellissima disciplina olimpica e portare sempre più in alto i colori biancocelesti. Le amichevoli, oltre a permettere un importante e consolidabile scambio culturale, servono a preparare al meglio la fase finale del Campionato che ci vede già grandi protagonisti con le squadra Under 14 femminile (5V, 0P, 0S con 39 Gol fatti e 0 subiti) e maschile (4V, 0P, 0S con 36 Gol fatti e 5 subiti) che dovrebbero approdare alle finali nazionali di fine maggio, dove potremmo veramente “divertirci”. La Lazio hockey con i suoi promettente settore giovanile è proiettata nel futuro ma non dobbiamo, ne possiamo dimenticare chi siamo e che cosa rappresentiamo. 56 anni ininterrotti di attività e di storia ci hanno permesso, di certo non per caso, di ottenere l’ambita onorificenza della “stella d’oro al merito sporrtivo” e proprio la concomitanza della presentazione e dell’ impiego da parte della Lazio calcio della storica maglia con l’aquila stilizzata del -9, ci piace ricordare come proprio la Lazio hockey nel Campionato Nazionale di Serie A1 del 1983, grazie all’ impagabile intercessione di un allora giovanissimo Segretario Generale della Polisportiva Antonio Buccioni, ebbe il grandissimo onore e l’immenso piacere di scendere in campo e difendere i colori biancocelesti con le “stesse maglie” che utilizzava la Lazio calcio (Pelè, mitico ed indimenticabile magazzieniere del Maestrelli, ce le affidava il sabato pomeriggio, noi immediatamente dopo l’utilizzo della domenica mattina, gliele riconsegnavamo e la mitica sig.ra Gina, con estrema celerità, provvedeva a lavarle, stirarle e rimetterle al loro posto senza che

I

n attesa della ripresa del campionato outdoor è tempo di hockey indoor e di amichevoli internazionali per la Lazio Hockey. Per la particolare disciplina indoor in cui 5 giocatori contro 5 si affrontano ad alta velocità e con rapidissimi scambi di palla su di un campo tipo calcetto con le sponde laterali, la nostra società ha concorso per la categoria Under 21 e per quella Senior. I risultati sono

stati modesti (metà classifica finale per entrambe le formazioni dopo i due concentramenti di inizio e fine gennaio) ma non era questo lo scopo della partecipazione perchè l’intento primario era quello di tenere comunque in attività i ragazzi nel periodo delle festività natalizie, facendoli esercitare in una disciplina in cui la tecnica e la velocità delle giocate ne sono la principale caratteristica. Per l’attività giovanile invece si susseguono le amichevoli di alto profilo internazionale infatti

nessuno se ne accorgesse).


Basket in Carrozzina

Equitazione

IMBATTIBILI NEI DERBY

IN SELLA NEL CENTRO DI ROMA

E’

stato un girone d’andata sicuramente positivo per la Lazio Basket in Carrozzina. Dieci punti in classifica che fanno certamente ben sperare per la fase discendente del campionato. Fra le note più belle i successi nei due derby contro Don Orione ed il Santa Lucia B. Quest’ultima partita ha fatto gonfiare il petto ai ragazzi di Moreno Paggi, soprattutto per il blasone degli avversari che i pronostici

della vigilia davano certamente favoriti. Buona stagione per la Lazio BiC che chiude il girone di andata a 10 punti. E’ stata una partita spaccata a metà, giocata fino all’ultimo respiro e, come spesso accade in questo gioco, vinta a qualche secondo dalla sirena finale e per questo di ancor maggiore soddisfazione per i giocatori e per i tifosi biancocelesti che hanno riempito gli spalti facendo da contraltare ai tanti tifosi degli avversari. Ancor più bella è stata la vittoria perché centrata contro un ex come Davide Obino, e davanti altri due che hanno giocato nella Lazio come Christian Fares (S.Lucia A) e Saverio Valentini (Don Orione). Alla la gioia traspare dalle parole di coach Castellucci esprime tutta la sua soddisfazione: “Ero sicuro che non sarebbe stata una partita facile: la tensione causata da una squadra ben organizzata unita al tifo di un pubblico così caloroso rallenta molto spesso anche i giocatori più esperti. Ma siamo stati bravi a non mollare mai credendo nelle nostre forze. La mia personale soddisfazione sta nell’esser riuscito a trasmettere convinzione ai miei giocatori nei momenti più difficili della partita. Alcune volte basta vedere che una cosa sia possibile per poterla realizzare”.

I

colori biancocelesti da portare in alto nell’equitazione e un patrimonio da difendere, quello dello storico impianto di Villa Glori, una vera e propria oasi naturale nel pieno centro di Roma. Tutto questo – e molto altro – è la Lazio Equitazione, sezione della Polisportiva nata nel 1970, e grazie alla quale riprese vita anche l’impianto di villa Glori dopo un

ALESSIO TORQUATI PREMIATO DALLA SS LAZIO

lungo periodo di inattività. Tanti i cavalieri che ne hanno portato alto il nome, a partire

dal colonnello Raimondo Dinzeo, tra l’altro vincitore delle Olimpiadi nel 1960. Ma torniamo al presente: La Lazio Equitazione conta oggi più di 300 iscritti, che la rendono la prima scuola

L’emozione di salire sul palco all’Auditorium della Conciliazione in occasione della festa per i

della Regione per numero di tesserati. Il 90% essi sono giovanissimi, bambini e ragazzi che

115 della Lazio. Alessio Torquati, stellina della Lazio basket in carrozzina, ha potuto vivere una

quotidianamente imparano a cavalcare, godendosi qualche ora di svago e di contatto con la

serata davvero speciale andando a prendere il premio assegnato ai migliori biancocelesti della

natura. Ma non mancano le sorprese: non di rado sono pronti a salire in sella anche persone

stagione.

più mature, con l’età degli iscritti che varia dai 5 ai 70 anni. Ad assisterli costantemente ci

Alessio ha raccolto il giusto tributo per la convocazione nella nazionale under 22 proiettandolo

sono i tre istruttori della scuola, pronti a far incontrare cavalli e pony con atleti e appassionati,

fra le promesse più belle di questo sport.

dal livello principiante a quello agonistico. Lo scorso anno non sono mancate le soddisfazioni,

Un punto di partenza importante per un prodotto del vivaio biancoceleste pronto a scrivere

con la partecipazione a diverse gare prestigiose – sia nazionali che internazionali – da parte

importanti pagine di storia sportiva nei prossimi anni

dei tesserati biancocelesti. Una di esse è riuscita anche a portare a casa un terzo posto in occasione della finale dei campionati nazionali, tenutasi a Verona. Praticamente ogni settimana ci sono atleti che partecipano a concorsi: “I colori biancocelesti arrivano quasi sempre sul podio”, ci confessa il presidente della Lazio Equitazione Arturo Casuscelli con la voce piena di soddisfazione. E per il 2015? La nostra chiacchierata con il presidente continua per scoprire che anno sarà per l’Equitazione. “Vorrei sottolineare intanto l’importante progetto al quale abbiamo preso parte qualche mese fa, di concerto con il II Municipio e il Corpo Forestale. ‘Battesimo della sella’ è nato per far avvicinare i bambini al cavallo e per fargli capire il valore della natura. E’ stato un bell’impegno, gestire delle giornate con venti bambini delle scuole elementari nel nostro impianto non è stato facile, ma speriamo vivamente che il progetto venga riproposto a breve. Nel frattempo ci dedichiamo con costanza e professionalità alle prossime gare dei nostri atleti, senza dimenticare un’attività alla quale tengo in maniera particolare. Si chiama ippoterapia, e coinvolge nel nostro impianto i ragazzi portatori di handicap. Un istruttore specializzato tiene lezioni singole a questi ragazzi, tramite una tecnica particolare che li porta ad avvicinarsi gradualmente al cavallo, per poi arrivare a gestirlo autonomamente, ovviamente con alcuni accorgimenti, alla fine del percorso. Siamo felici di questa attività soprattutto per i grandi miglioramenti che vediamo nei ragazzi”. In chiusura, il presidente Casuscelli traccia gli obiettivi, senza dimenticare dei ringraziamenti speciali: “La Lazio Equitazione è una grande realtà, una delle prime scuole nel Lazio. Le nostre priorità saranno nuovamente rivolte alla tutela dell’impianto di Villa Glori e naturalmente al raggiungimento di nuovi traguardi nel segno dei colori biancocelesti. A tal proposito, un sentito ringraziamento va a chi ogni giorno collabora per far sì che l’Equitazione continui ad avere successo”. Alessandra Russo


Calcio da Tavolo | Tfc

Escursionismo

CAVIGLIA, SEGNI PARTICOLARI: FORTISSIMO

CHE FESTA PER I 115 ANNI

D

iciotto anni, all’ultimo anno del liceo classico, biancoceleste dalla culla, giocatore di calcio da tavolo – subbuteo …

è Micael Caviglia, segni particolari … fortissimo!

Nel giorno della celebrazione del 115° anniversario della fondazione della Società Sportiva Lazio, Micael ha ricevuto dalle mani del Presidente Generale del Sodalizio, Antonio Buccioni, una targa – riconoscimento al merito sportivo per i risultati conseguiti, con i quali ha tenuto altissimi i colori biancocelesti. L’evento è stato l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con l’asso romano del calcio da tavolo – subbuteo, che ha risposto a dieci domande dieci. Allora Micael, raccontaci cosa prova un laziale a ricevere dal Presidente Generale della Società Sportiva Lazio, di fronte ad una platea di centinaia di persone con gli stessi colori, un riconoscimento al merito sportivo come quello che ti è stato tributato. “È un onore. Ho trovato particolare essere premiati per un gioco come il subbuteo, portato allo stesso livello di sport come Calcio, Atletica, Pugilato, Pallanuoto ecc.. ma questa è la nostra

U

n’uggiosa pioggerella e un cielo grigio, hanno accompagnato domenica 11 gennaio la festa per il 115° anniversario della nostra Società di Escursionismo al Soratte.; certamente il tempo non era favorevole, ma nonostante tutto 63 soci sono partiti all’avventura per nulla intimoriti o dubbiosi. E’ stata la voglia di stare insieme per la nostra festa,che ha trasformato una

giornata metereologicamente avversa in una bella giornata, che ci ha permesso di effettuare le escursioni programmate in un ambiente familiare, ma sotto un aspetto insolito e sorprendente.

polisportiva, unica nel mondo”.

Anche la nebbia ha il suo fascino: ovatta, attutisce, richiama ad una maggiore attenzione e

Quando hai iniziato a giocare a calcio da tavolo e come hai scoperto questo gioco – sport?

quindi ad osservare meglio l’ambiente naturale : quello del Soratte non lo conoscevamo sotto

“ Ho cominciato a giocare a 11 anni perché ci giocava mio padre. A forza di vedere i tornei che

questa veste!

organizzava a casa con i suoi amici, mi sono appassionato”.

Durante il percorso ci siamo soffermati davanti la lapide posta nel 1950 , in prossimità della

Quali sono i titoli più significativi che hai conquistato dall’inizio della tua carriera agonistica?

chiesa di S.Maria delle Grazie, per ricordare i soci Ballarini e Palmieri : quest’ultimo aveva fatto

“Ricordo con più piacere il campionato italiano Under 15 vinto nel 2009. Poi a livello di squadra

piantare un cedro nelle vicinanze, che ancor oggi rigoglioso testimonia la fede e la tenacia dei

è sempre bello vincere i mondiali con l’Italia, ma vedere un gruppo di amici come il nostro che

nostri Soci.

riesce a dar filo da torcere a tutti, è la vittoria più bella”.

Per coloro che non se la sentivano di affrontare la salita per vari motivi, un socio li ha guidati

Cosa rappresenta per te il tuo sport ?

lungo un sentiero meno impegnativo,ma no meno ricco di interessi culturali,trasformando così

“È un Hobby, un’occasione per divertirmi con gli amici al di là dei risultati”.

una semplice passeggiata in un arricchimento anche per la mente.

Quali sono i tuoi interessi oltre al calcio da tavolo?

Non poteva concludersi meglio la giornata, che con un pranzo sociale a Morlupo,in un am-

“Mi piacciono tantissimo il calcio ed il tennis. Inoltre mi interessa scrivere e commentare di

biente accogliente e con un bel camino acceso. Durante il pranzo il nostro Presidente Luciano

questi. Nella musica sono appassionato di Bruce Springsteen”.

Palaia ha ricordato la vitalità della Lazio Escurionismo (1900- 2015), invitando tutti a parteci-

Calcio da tavolo o play station … uno è di troppo: con quali argomenti cercheresti di convincere

pare alle attività dell’associazione, non dimenticando con un minuto di silenzio, coloro che ci

un amico a giocare a punta di dito piuttosto che con il joystick?

hanno preceduto, ma che purtroppo oggi non sono più tra noi.

“Lo convincerei dicendogli che se gli piace il calcio, il subbuteo è la sua riproduzione più fedele.

Rifocillati, riscaldati, ancor più uniti,abbiamo preso il pullman per tornare a Roma,portando nei

Deve solo avere un po’ di pazienza prima di imparare a giocare!”.

nostri cuori il ricordo di una giornata insieme e indimenticabile.

Qual è ad oggi il ricordo più bello e quale il più brutto della tua carriera agonistica? “Il ricordo più bello è la trasferta a Bruxelles per un torneo internazionale, il più brutto quando abbiamo perso i play-off per andare in Serie B due anni fa”. Quali sono i tuoi punti di forza nel gioco e cosa, invece, vorresti ancora migliorare? “Quando attacco mi piace andare al volo, invece dovrei migliorare nel capire quando è meglio aspettare per entrare in area, a volte mi faccio prendere dalle tentazioni di fare subito gol, senza avere pazienza”. “Esiste una giocata o un gol che ricordi in particolare? Ce lo puoi raccontare come se fossi il telecronista? “Quello che ricordo immediatamente è il gol segnato ad una partita di girone. La palla era dentro l’area di tiro e la vedevo a mala pena con un giocatore della difesa spostato a sinistra, il margine di errore era ridottissimo. Mancavano 10 secondi al termine, così mi sono concentrato guardando la palla ed ho tirato sotto la traversa. Il mio avversario stava in porta ma con poca concentrazione, perché convinto che non ci sarei riuscito. Quel gol mi ha fatto qualificare al turno successivo”. Pur essendo giovanissimo hai già vinto tanto, ma puoi giocare soltanto un’altra partita, quale vorresti che fosse? “Rigiocherei la finale del mondiale Under 19 persa quest’anno in Belgio contro Luigi Di Vito. Lui è stato bravo, ma avrei potuto fare di più in certe occasioni della partita”.

Maria Teresa Paribelli


Badminton

– olandese Tiburzi – Vievermans al doppio altoatesino Kofler – Ortner.

BATTUTI IN ALTO ADIGE

L

a prima partita del 2015 della SS Lazio badminton ha visto la squadra laziale uscire nettamente sconfitta dalla trasferta in terra

altoatesina. Infatti l’SV Kaltern ha vinto l’incontro con un perentorio 4 a 1, con l’unico punto della Lazio conquistato da un volitivo e determinato Antonio La Rocca nel singolo maschile. La prestazione dei ragazzi biancocelesti è stata sicuramente al di sotto delle proprie possibilità ed anche priva, in alcuni momenti degli incontri, della necessaria grinta e determinazione . Questo risultato, associato a tutti gli altri della giornata , porta la squadra laziale in una pericolosissima posizione di classifica, esattamente al

terz’ultimo posto. Quindi anche quest’anno come già ampiamente pronosticato ci sarà da lottare fino all’ultimo colpo. Il dettaglio degli incontri: Si comincia, come al solito, con il doppio femminile che vede opposto la nostra coppia italo

Calcio Gaelico

I

SFIDIAMO GLI IRLANDESI

l 21 Febbraio, la Lazio Calcio Gaelico ospiterà presso gli impianti della Rugby Roma Club in Via delle tre Fontane 5, la squadra di Castlederg (contea di Tyrone, Irlanda del Nord). Questa partita ha un sapore speciale: oltre ad essere la prima uscita ufficiale della Lazio Calcio Gaelico, Castlederg è il paese dove è nato e cresciuto Chris Taggart, il fondatore

Il risultato 21- 14 e 21 – 18 per la coppia del Kaltern sta a dimostrare una chiara e netta supremazia, aiutata anche dai numerosi errori che la coppia laziale ha collezionato durante l’incontro. Il doppio maschile del Kaltern si è presentato con l’inedita coppia composta dal giovane e talentuoso malese Saha Jojihannif e dal tedesco Daniel Mogerle che si impongono in due set contro la coppia laziale – campana Viola – La Rocca con un tranquillo 21 a 16 e 21 a 17. Il risultato numerico è, forse, meno netto della differenza vista in campo. Si passa al singolo femminile dove una irriconoscibile Elcke Vievermans cede in due set alla giovane e promettente Franziska Kofler per 12 a 21 e 5 a 21. Davvero una brutta prestazione condizionata in parte dalle non perfette condizioni fisiche dell’atleta olandese. Ad evitare il cappotto, fortunatamente, ci pensava un determinato e grintoso Antonio La Rocca che si imponeva in due set al giovane altoatesino Manfred Spitaler. Bella e convincente la prova di Antonio, alla sua prima vittoria con la maglia laziale, che regola l’avversario con un tranquillo 21-16 e 21-13. Note negative e assai preoccupanti arrivano invece dal doppio misto (Viola – Tiburzi) che perde in tre set per 9 -21, 21-19 e 14-21 contro Ortner-Jojihannif. Partita che vede un primo set a senso unico dove la coppia biancoceleste è parsa assolutamente fuori dal match e priva di capacità reattiva. Secondo set che ha visto una parziale ripresa del duo Viola –Tiburzi che con fatica si aggiudica il set. Il terzo set abbastanza combattuto ha visto prevalere la coppia altoatesina, complice anche un leggero infortunio alla caviglia per Paolo Viola. Situazione di classifica assai complicata, come dicevamo, ma ancora non completamente compromessa.

FootGolf

I

BUONA LA PRIMA

l Footgolf, ha cominciato la sua avventura nel mondo Lazio. Nella prima tappa del Campionato Italiano svoltasi al “ Terre dei Consoli” di Monterosi , la compagine biancoceleste si è resa artefice di un ottima prova. La squadra del presidente Alessandro Iannone, si è classificata al 5° posto a pari merito con il Sorrento, ma sopra i “cugini” della Roma. La squadra biancoceleste si porta a casa comunque tre premi di categoria. Il Premio gio-

vanissimi è andato Mirko Piani; il premio Juniores a Gabriele Rosito mentre alla buca 18 il Long Schot è stato vinto da Giulio

della prima squadra di gaelic football a Roma che il 9 Gennaio ha fatto il suo ingresso nella

Boccia. Lo stesso Iannone ha

polisportiva. Questa amichevole dunque rappresenta una forma di rispetto verso le origini ir-

conquistato un buonissimo

landesi della Lazio Calcio Gaelico e vuole sancire l’inizio di una serie di sfide tra le due squadre

ottavo posto su centoventi

che si giocheranno tra Italia e Irlanda.

partecipanti.

I biancocelesti saranno guidati da Cormac McLaughlin, anche lui cresciuto a Castlederg. Arbitro

Come si suol dire Buona la

dell’amichevole sarà Padre Stephen Duffy, sacerdote irlandese che vive a Roma ed è molto

prima!

vicino alla squadra laziale.

“E’ andata bene-dice raggian-

Il 7 Marzo, in preparazione ai tornei ufficiali GAA che cominceranno ad Aprile, la Lazio Calcio

te il presidente laziale- sono

Gaelico organizzerà due tornei triangolari in cui sono invitate le squadre maschili e femminili

soddisfatto, non solo del mio

di Londra (London Eire Og) e Rovigo (Ascaro Rovigo maschile, Venetian Lionesses femminile).

risultato personale, soprat-

Questo torneo amichevole segnerà dunque l’esordio anche per la squadra femminile della La-

tutto per i miei ragazzi che si

zio Calcio Gaelico, al momento formata esclusivamente da ragazze Irlandesi e Inglesi.

sono battuti sul campo come leoni”.

I due tornei verranno giocati entrambi nella mattina di Sabato 7 Marzo, quello femminile pre-

Personalmente si aspettava di arrivare alla prima nei primi dieci giocatori del Campionato

cederà quello maschile. Ogni

Italiano ?

partita durerà 25 minuti.

“Avevo preparato bene la tappa, avevo studiato bene le buche, la buona sorte mi è stata vicina

Sia dopo amichevole del 21

e ho raccolto quanto seminato”.

Febbraio, sia dopo il torneo del

La prossima tappa dove si giocherà e cosa prevede.

7 Marzo, seguiranno le cele-

“Al Golf Club Ca Laura, in provincia di Ferrara partiremo in dieci da Roma e cercheremo di

brazioni e le premiazioni delle

bissare gli ottimi risultati ottenuti a terre dei consoli”.

squadre allo Scholar’s Lounge,

Dario Falchi

il pub di riferimento della squadra laziale.

Chi fosse interessato al footgolf può inviare una mail a: info@sslaziofootgolf.it


Scherma

E’

GASPERINI A FOGGIA Andrea Funaro è stato protagonista anche a Foggia, dove ha conquistato il 3° posto nella 2a

UN MESE DI TRIONFI

prova nazionale categoria cadetti; il compagno di sala Filippo Gasperini è arrivato 5°. IL VIVAIO CRESCE: OTTIMI RISULTATI ANCHE DAI PICCOLI DEL GRAN PREMIO GIOVANISSIMI Moltissimi piccoli schermidori della S.S. Lazio hanno partecipato ad Anguillara Sabazia, alla 2a prova interregionale del GPG (riservato alle categorie U14), conquistando numerosi podi e piazzamenti: SPADA

stato un mese di grandi risultati per la Lazio scherma. Vediamo nel dettaglio le “imprese” delle lame biancocelesti.

DOURDAN COPPA DEL MONDO U20 - SCIABOLA FEMMINILE

Sofia Ciaraglia termina agli ottavi di finale nella prova individuale della Coppa del Mondo U20 di Dourdan (Fra,) ma sale sul 3° gradino del podio con la squadra U20 dell’Italia, fermata in semifinale 45-43 dall’Ungheria. BRATISLAVA COUPE DU DANUBE - SPADA FEMMINILE Eccellente prestazione di Susan Maria Sica, 3a a Bratislava nel Circuito Europeo Cadetti, fermata per due sole stoccate ad un passo dalla finale dall’ungherese Kinga Nagy.

Damiano Esposito 2°, Chiara Valdisseri 3a, Marta Boi 9a, Lucrezia Paulis 9 a,William Sica 13°,

GRANDI SODDISFAZIONI INTERNAZIONALI PER IL FIORETTISTA ANDREA FUNARO Andrea Funaro conquista un eccellente 8° posto a Montecatini, nella prova italiana del Circuito Europeo U17.

Alice Paoletti 14a, Debora Bellucci 21a, Francesca Di Giulio 40a, Valeria Meoli 55a e Michele Bandinelli. Esordio assoluto per gli spadisti della sezione di Velletri Matteo Bernado, Marta Boi, Andrea Capitani e Lorenzo Di Chiara.

In una gara dominata dagli atleti statunitensi, l’atleta della sala di scherma “Emmanuele F.M. Emanuele” conferma le sue qualità centrando un ottimo risultato, conquistato cedendo solo in semifinale, 15 a 13, a Nick Itkin (USA). Nella stessa gara buona anche la prova di Filippo Gasperini 14°!

SCIABOLA Federico Marini 2°, Alessia Piccoli 2a, Giosuè Testa 3°, Sara Gramshi 3a, Federico Cuccioletta 6°, Andrea Marini 6°, Ken Casalino 7°, Sara Daniela Corsetti Fanasca 8a, Martina Cotoloni 9a, Filippo Iacometti 11°, Alessandro Perugini 11°, Leonardo Amore 13°, Adriano Gatti 13°, Simone

Il giovane Andrea non ha fatto in tempo a posare premio, che subito ha conquistato una nuova medaglia!

Lolletti 15°, Andrea Mignucci 16°, Francesco Carbone, Mattia Russo Chiara Giansanti e Giada Navarra

Dopo essere stato premiato (il premio è stato ritirato dal fratello Leonardo) al Galà per i 115 anni della Polisportiva Lazio all’Auditorium della Conciliazione a Roma... ecco che il giorno dopo conquista l’8° posto nella Eden Cup di Londra (prova di Coppa del Mondo U20). ANTICIPAZIONI: LA S.S. LAZIO SCHERMA ARICCIA AI CAMPIONATI DEL MEDITERRANEO La Lazio Minimes (1° anno Cadetti), Cadetti e Giovani, in programma da venerdì 30 gennaio a domenica 1 febbraio a Guadalajara (Spagna). A vestire i colori della Nazionale in Spagna saranno: Edoardo Ritorto e Giacomo Mignuzzi (riserva in Italia) per la Sciabola; Filippo Gasperini per il Fioretto. SUL PODIO GLI ATLETI DELLA S.S. LAZIO SCHERMA ARICCIA ANCHE A NORCIA NELLA PROVA DI QUALIFICAZIONE ZONA CENTRO DI FIORETTO E SCIABOLA Si è svolta a Norcia a metà gennaio la prova di qualificazione per la selezione degli atleti che parteciperanno all’Open Nazionale di Fioretto e Sciabola; la gara è aperta a tutti gli atleti, dai Cadetti (nati nel 2000) in su, con esclusione di chi al termine della 1a prova nazionale è rientrato nel gruppo d’Elite della singola arma. SCIABOLA Paola Guarneri, atleta del CS Esercito, vince 15-10 su Camilla Fondi del CS Aeronautica Militare! Entrambe le atlete sono nate e cresciute presso la nostra sala, che hanno scelto come sede di allenamento. Si sono qualificate anche due atlete vestite con i colori della S.S. Lazio: 7a Veronica Palombo e Veronica Ermacora. Molto bene hanno fatto anche gli sciabolatori: Daniele Biaggi termina al 3° posto fermato solo in semifinale 15-7 dal carabiniere Stefano Sbragia, vincitore della gara. Qualificati anche Edoardo Ritorto, Edoardo Bagni e Giacomo Mignuzzi. FIORETTO Si qualificano Leonardo Funaro, Filippo Gasperini e Federico Colamarco; fra le ragazze si qualificano Flaminia Gambino e Beatrice Gasperini. OTTIMA PRESTAZIONE PER FUNARO E

FIORETTO Joel Ciani 5°, Ludovica Genovese 9a, Agnese Bolini 12a, Viorel Fioravanti 12°, Riccardo Bonvini 21°, Luca Carabella 21°, Cristian Troìa 23°, Angelica Di Luzio 26a, Valeria Cascioli 34a e Giulia Montemurro 43a. Gina Trombetta


Tennis

Sci

AQUILE CON LA RACCHETTA

M

VOLANO LE AQUILE DELLA NEVE

ai come in questo momento, il tennis

sembra

essere

ritorna-

to ai fasti di un

tempo. Sono di certo lontane le imprese di Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, ma in questi ultimi anni tanta gente, e soprattutto

“A

d maiora” è il motto della Lazio Sci Club per questa stagione 2015. Il sodalizio biancoceleste si è tuffato con entusiasmo nella nuova stagione agonistica con l’obiettivo di eguagliare, se non di superare, i grandi successi collezionati durante la scorsa stagione, obiettivo che non fa poi così paura alle aquile della neve. Soprattutto se si può contare su atleti con la

stoffa da Campioni, come Riccardo Allegrini.

tanti giovani, sono tornati ad af-

Tra i quindici sci club a livello nazionale nello Sci Alpino giovanile. Il 2014 per la società con

follare i circoli di tutta Italia. C’è

l’aquila sul petto è stato un anno foriero di grandi risultati, alcuni davvero sorprendenti in po-

chi vuole emulare i propri idoli che

sitivo, con un Allegrini che ha fatto incetta di medaglie: dal primo posto al Criterium Interap-

rispondono ai nomi di Roger Federer, Rafael Nadal o Novak Djokovic, e c’è chi più semplice-

penninico, sia in Slalom che in Super G, alle vittorie nei Campionati Regionali Lazio e Sardegna

mente vuole mantenersi in forma con uno sport sano e ricco di valori. La S.S.D (società spor-

in Slalom e in Gigante a cui hanno fatto seguito alcuni ottimi piazzamenti in gare internazionali

tiva dilettantistica) Lazio Tennis risponde a entrambe le esigenze, visto che in collaborazione

come Memorial Fosson, passando per i successi al Trofeo Orsello e Trofeo Extreme, fino ai

con la S.S. Ponte Mollo, organizza tutte le attività dello sport con la racchetta presso il Circolo

prestigiosissimi risultati del Topolino Nazionale (una vittoria in Slalom ed un secondo posto

Sportivo Dell’Aeronautica Militare. Quest’ultimo è situato lungo lo splendido scenario del Fiume

in Gigante) e Topolino Internazionale (una medaglia di bronzo in Slalom e un 4º posto in Gi-

Tevere, nonché dalla vicinanza sia con Ponte Milvio che con Corso di Francia. Questa non è

gante), per finire con le splendide performance al Trofeo Pinocchio e ai Campionati Italiani.

l’unico luogo dove si può giocare a tennis con l’aquila sul petto, visto che nella zona Nord di

E il 2015 sembra avere tutti i prodomi per altre grandi affermazioni. La stagione è appena

Roma, altri circoli ospitano la sezione della polisportiva più grande d’Europa.

iniziata ma l’aquilotto Allegrini vola già in picchiata, con il 6° posto in Slalom e l’ 8° posto in

La sezione tennistica presieduta dal Presi-

Gigante guadagnati in occasione del Memorial Fosson dello scorso dicembre, con una classifica

dente Massimo Macagni unitamente ai figli

finale che lo ha visto sempre tra i primi due posti per i classe 2000.

Marco e Matteo , organizza insieme ai diret-

Il giovane sciatore biancoceleste lo scorso 19 gennaio ha centrato un’ importante vittoria nel

tori della scuola tennis, i maestri nazionali

Gigante di Campo Felice, successo che lo ha catapultato direttamente sulla neve dell’Abetone,

Enrico di Vito e Mirna Pistolese, attività per

con la classificazione alle finali nazionali e internazionali del Pinocchio sugli Sci, a fine marzo:

tutte le età e per tutti i livelli. Si comincia

“Il Pinocchio nazionale è una gara a cui tengo molto. Il principale obiettivo della stagione –

con i più piccoli con i corsi di minitennis ge-

afferma la promessa biancoceleste- è quello di classificarmi alle finali internazionali, sarebbe la

stiti dalla maestra nazionale Laura Boni, per

prima volta per me. Anche se, il mio trionfo più grande, al di là dei risultati, è sempre quello

poi salire ai corsi di addestramento per i ra-

di dare il meglio in pista e sciare bene. Il resto viene da se”.

gazzi dai 9 ai 15 anni. Una nota va proprio riservata a questa fascia di età, visto che la

Ma lo Sci Club non punta certamente soltanto sulle affermazioni del suo giovane asso. Le at-

stagione passata, le categorie Under 12 e

tività del club, dopo il successo delle scorse stagioni, proseguiranno anche con i corsi di perfe-

Under 14 sono arrivate nelle finali del circuito

zionamento della tecnica e preparazione all’agonismo per le categorie ragazzi, allievi, giovani,

regionale. Proprio per le suddette categorie,

senior e master. Confermata, inoltre, la partnership con le Scuole di Sci delle località sciistiche

vengono spesso organizzate delle amichevoli

più rinomate nei dintorni della capitale, per giornate all’insegna degli allenamenti e del diver-

sia con altri circoli italiani e sia con delle ac-

timento sulla neve. Grande attenzione sarà dedicata ai corsi degli sciatori “junior” e ai “futuri

cademie internazionali, in modo di innalzare

campioni”, seguiti, come di consueto, da istruttori professionali e qualificati dello Sci Club. In

il livello dei giovani tennisti.

particolare il corso al Terminillo per 6 week-end, 3 ore al giorno il sabato e la domenica, per

Tornando alle diverse categorie che scendono in campo e salendo ancora di età, è poi possibile

36 ore complessive (250,00

prendere parte ai corsi di pre-agonistica o ai più classici corsi serali per gli adulti.

euro + tesseramento FISI +

C’è n’è quindi per tutti i gusti, anche per chi vuole provare l’ultima variante del tennis che sta

giornaliero o stagionale).

ormai spopolando fra i circoli romani e non: il Paddle Tennis. Per chi non lo conoscesse ancora,

“I corsi che ogni anno promuo-

possiamo sintetizzare che si tratta di un mix fra il tennis e lo squash, visto che si gioca con

viamo sono un fiore all’oc-

l’ausilio delle sponde presenti intorno al terreno di gioco. Le dimensioni del campo sono ridotte

chiello del nostro Club, ai quali

rispetto a un classico rettangolo

personalmente tengo molto. Il

da tennis, ma il punteggio adot-

nostro obiettivo– ci spiega il

tato è il medesimo.

Presidente del Lazio Sci Club,

All’interno della struttura sono

Ernesto Gremese - è quello di

presenti dei campi coperti, in

far crescere nuovi campioni in

modo che possiate provare que-

seno al sodalizio, costruire at-

sta “novità” con tutte le condi-

leti possano raggiungere grandi

zioni metereologiche.

risultati come è stato per Riccardo Allegrini. Per quanto riguarda la nuova stagione – continua

Il Presidente e i maestri vi aspet-

Gremese – ci auguriamo di riconfermare gran parte dei risultati dello scorso anno e, perché

tano, buon tennis a tutti!

no, superarli”.

Alessio Bruni

Insomma, una stagione sciistica 2014-15 dalle temperature bollenti per la Lazio Sci Club. E che, complici la neve candida ed il cielo terso, non potrà che essere a tinte biancocelesti.

Per chi volesse contattare la Lazio Tennis: Lungotevere Salvo D’Acquisto Telefono: 06.3242563 ss.laziotennis1@teletu.it

GLI APPUNTAMENTI IN PISTA DI FEBBRAIO: 3/4/5 febbraio: Criterium Interappenninico a Roccaraso. Lo scorso anno Riccardo Allegrini ha trionfato nella categoria Ragazzi. Questa stagione è passato nella categoria Allievi e le premesse ci sono tutte perché riesca a primeggiare anche in questa categoria; 21/22 febbraio: Campionati Regionali Children a Campo Catino. Riccardo Allegrini campione uscente in Slalom e Gigante. Sempre a febbraio anche i Campionati Regionali Giovani, Senior e Master a Campo Felice. Non ultima la partecipazione alle gare regionali da parte degli atleti Senior e Master.


Danza Sportiva

REGINE DEL LATIN SHOW

L

a Stagione iniziata alla grande in Coppa Italia per il settore giovanile della Lazio Danza sportiva: al palazzetto di Foligno, ancora una volta le nostre ragazze sono state incoronate regine indiscusse del Latino Show (1a scuola del Lazio) e si sono rese protagoniste di performance che le hanno fatte balzare in avanti nel ranking nazionale. Questi i risultati più importanti conseguiti in Umbria.

1° CLASSIF. -- ITALIAN LATIN SHOW, 8/11 ANNI Classe A Solo: Dumitrita Miruna Cojoc 1° CLASSIF. -- ITALIAN LATIN SHOW, 8/11 ANNI Classe A Duo: Denisa Epure, Aurora Pergola 1° CLASSIF. -- ITALIAN LATIN SHOW, 8/11 ANNI Classe A

De Latialitate Junior FLAVIO, UN LAZIALE CHE SOGNA IL RUOLO “DI PORTA”

L

azio 100 ha incontrato Flavio Gessini, 8 anni e mezzo, lazialissimo: “Sono della Lazio da quando sono nato, grazie a papà e nonno”. La storia si ripete anche in famiglia Gessini: di padre in figlio… Ora Flavio pratica il nuoto ma la sua passione è il calcio e probabilmente presto sarà sui campi da gioco: “Mi piace il ruolo di porta!”, ci dice. Il suo idolo è Marchetti e il

suo sogno è quello di giocare con la Lazio e indossare la maglia biancoceleste. La sua più grande soddisfazione è la stessa di tantissimi aquilotti: il gol di Lulic in quell’indimenticabile finale del 26 maggio. Per i laziali ha significato moltissimo quel 71° minuto, ma per i piccoli biancocelesti deve essere stato davvero un grande riscatto, soprattutto tra i banchi

Duo: Ilaria Catalano, Dumitrita Miruna Cojoc M.

di scuola.

1° CLASSIF. -- ITALIAN LATIN SHOW, 12/15 ANNI Classe A

Flavio quel giorno ha seguito la partita a casa con suo papà, in salotto, mentre mamma e

Duo: Ilaria De Santis, Lucrezia Amidani

sorellina erano rinchiuse in camera da letto per non sentirli urlare…in quei minuti erano inav-

1° CLASSIF. -- ITALIAN LATIN SHOW, 12/15 ANNI Classe A

vicinabili.

Solo: Lucrezia Amidani

E dopo la gioia di Lulic 71, auguriamo a Flavio una gioia ancora più intensa, quella di coronare

5° CLASSIF. -- ITALIAN LATIN SHOW, 12/15 ANNI Classe A

presto il suo sogno dalle tinte bianche e celesti!

Solo: Gaia Stella

Forza Lazio!

Claudia Anzidei

Non sono mancate le lacrime di gioia e soddisfazione per il risultato del duo esordiente in Coppa Italia: Denisa Epure ed Aurora Pergola le quali hanno furoreggiato guadagnandosi un importante piazzamento alla loro prima gara dopo l’esordio al Campionato Italiano (dove hanno conquistato un ottimo 4° posto). Nel duo, riconfermano i risultati Lucrezia Amidani ed Ilaria Catalano, Dumitrita Miruna Cojoc ed Ilaria Catalano. Nel solo, la Cojoc continua ad incantare con padronanza tipica di chi al podio è ormai abituato. Grande emozione anche per Amidani che con grinta e tenacia ha riconquistato il suo primo posto nel solo, dimostrando che gli imprevisti sono solo un contributo al successo se affrontati con determinazione e coerenza. Non sono mancate le soddisfazioni anche per il comparto delle coppie nelle danze latino americane: 3° posto al Campionato Provinciale per Lucrezia Amidani e Matteo Paterlini.

Pizzeria - Forno a legna - Birra alla spina - Carni Danesi

VIGNOLA

Locale climatizzato - Sky Via del Vignola 25/27 Tel. 06 3200582 - 06 3227451 ristorantevignola.it - pizzeriavignola@hotmail.it chiuso mercoledì



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