periodico d’informazione delle sezioni della s.s. lazio | luglio - agosto 2016
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VOLTE
SCUDETTO
L'editoriale Gianluca Montebelli
I
punto manca intorno alla Lazio Calcio.
SENZA RITORNO
Manifestazioni di popolare coinvolgimento, come quella del 9 gennaio, come la seconda edizione di “Di Padre in Figlio”, dicono che la Lazialità è viva e vegeta, e che in tanti non aspettano altro che un’occasione per tirarla fuori di nuovo, per tornare a stringersi ai colori che tanto ama. Due mondi paralleli sembrano rappresentare oggi la Lazio. Quello
vessilli biancocelesti continueranno a sventolare, sempre e
della gente che la porta nel cuore e quello di chi la gestisce in
comunque. La SS Lazio continua a dimostrare a se stessa e
maniera fredda ed arida, senza capire che lo sport, senza coin-
al mondo che nulla e nessuno potrà mai far ammainare la
volgimento popolare è il nulla. La strada percorsa fino ad oggi
gloriosa bandiera che è sul pennone fin dal 1900.
ha desertificato il sentimento, ha tenuto a posto i bilanci ma alla
Dal punto di vista emotivo sono certamente tempi difficili per
fine finirà per non portare da nessuna parte. Come si potrà in fu-
tutti coloro che hanno nel cuore la Lazialità. La Lazio calcio,
turo sedersi al tavolo dei grandi senza avere un concreto seguito
assurta a palatina del sentimento popolare, per quel che rappre-
alle spalle? Presto scricchioleranno anche le cifre, si sfalderanno
senta dal punto di vista sportivo e sociale, in questo momento
anche le certezze di oggi, ma tornare indietro a quel punto sarà
ha allontanato da sè l’amore e la passione della propria gente.
impossibile.
Le cause sono note a tutti. La dicotomia, crediamo irreversibile,
Tutto questo in nome di che? Di cosa? Pur sforzandoci non ri-
fra la proprietà e il popolo laziale si è sedimentata anno dopo
usciamo proprio a comprenderlo. Non sappiamo neanche cosa
anno, stagione dopo stagione, senza che chi la stava provocan-
consigliare, anche perché, qualunque cosa potremmo suggerire,
do se ne rendesse conto, incapace di cogliere le occasioni per
siamo certi che non verremmo ascoltati.
cerare di sanarla, anzi acuendo in maniera sempre più profonda
Ci limitiamo soltanto a sognare che la stagione che verrà sia te-
il distacco.
stimone di un cambiamento epocale, reale e concreto, che possa
La stagione volta al termine ha fatto registrare uno Stadio Olim-
risvegliare gli animi ed invertire la tendenza, ma è solo una fle-
pico desolatamente vuoto, un disinteresse che lascia, sempre di
bile speranza. Sarebbe necessario un miracolo.
più, un senso di vuoto che ha via via sostituito la rabbia e la
Qualche volta avvengono…
voglia di ribellione. La discesa in basso ha aumentato la propria velocità e ad oggi, volgendosi indietro, sembra non avere ritorno.
CIAO BUD
Il mondo biancoceleste guarda attonito a quanto è avvenuto, e sta ancora avvenendo, intorno a sè, senza avere la possibilità di
Se ne è andato in punta di piedi, come era nel suo carattere. Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer, un personaggio che nei suoi 87 anni di vita ha lasciato una traccia davvero importante di se. Eroe divertente e buono, insieme a Terence Hill ha formato una coppia che, oltre a demolire record di incassi, ha segnato un’epoca del nostro cinema. Ma Carlo Pedersoli, Napoletano di nascita e Laziale per scelta, prima ancora di diventare una star del grande schermo è stato atleta di altissimo livello internazionale, primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 stile libero. Una vita vissuta intensamente per un uomo che rimarrà nei cuori di tutti, soprattutto di noi Laziali.
confronto, senza potere esprimere il proprio dissenso, può solo manifestare la propria delusione abbandonando a se stessa la navicella, lasciando con dolore quella che è stata la propria passione da tutta la vita. Attendiamo con forte preoccupazione l’inizio della prossimo campionato, la nostra amata Lazio giocherà in un contesto sempre più desolante, surreale, si esibirà per se stessa e per pochi, irriducibili, intimi. Eppure dal mondo Lazio sono arrivati, in più di un’occasione segnali importanti che fanno capire che una fede non può morire ne spegnersi facilmente, neanche in un contesto così buio. Dalle sezioni della SS Lazio arrivano notizie di successi,di imprese sportive, corredate da partecipazione e pathos, quello che ap-
Direttore Responsabile Gianluca Montebelli Capo Redattore Arianna Saroli P r o g e t t o G r a f i c o F l a v i a A l i v e r t i R e s p o n s a b i l e We b D a r i o F a l c h i Redazione via Polibio, 36 Roma tel.06.35.34.80.27 Email lazio.100@libero.it Stampa Pignani Printing srl via Cassia km 36,300 - 01036 Settevene - Nepi (VT) tel. 0761.52.73.23
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OLINDO BITETTI
il testimone oculare della storia della LAZIO
I
l Corriere dello Sport del 23 maggio 1973 riporta la noti-
calciatore, non perde mai un appuntamento con la storia, sia
zia della morte di Olindo Bitetti, avvenuta il giorno prima
come atleta, sia come dirigente. Non manca al primo derby cal-
a Roma.
cistico in Piazza d’Armi tra Lazio e Club Sportivo Virtus, diviene
La storiografia ha sempre (erroneamente) ritenuto che fosse
vice presidente della Sezione Sportiva nell’Assemblea del 6 gen-
nato a Roma il 6 maggio 1885, ma il certificato di nascita consegnato dal figlio Emilio al Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento dimostra inequivocabilmente che era nato a Caserta un anno dopo. Olindo Bitetti rappresenta un’icona della storia biancoceleste, oltre che dello sport italiano. “Testimone oculare di tutta l’attività laziale”: pare infatti che Olindo, non ancora quattordicenne, fosse presente già il 9 gennaio 1900 in Piazza della Libertà, contribuendo attivamente alla fondazione della Lazio. “Fiumarolo” e atleta polisportivo per eccellenza: podista, nuotatore e pallanuotista, ciclista, escursionista, canottiere, ma anche
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nel 1909, appena ventitreenne, viene nominato presidente del primo Comitato Regionale del Lazio istituito dalla F.I.G.C.; dal 1937 al 1940 è presidente della Federazione Italiana Nuoto. Pasquale Trane Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento
naio 1912. Si deve a lui la costruzione della casina sul Tevere nel 1923, sede del Circolo Canottieri Lazio, del quale sarà il primo presidente. Nel 1925 guida l’opposizione di alcuni soci contro la strategia societaria di Ballerini, che si dimette dalla presidenza generale. Nel
1927,
l’onnipresente
Olindo è ancora una volta al centro della storia: è lui che riceve il telegramma di convocazione presso la sede della
federazione
fascista
“per urgenti comunicazioni da parte del federale”. Il Nostro intuisce immediatamente che il disegno di Italo Foschi è giunto nella sua fase cruciale e, senza perdere un
Lazio 100 è il periodico d’informazione delle sezioni della S.S. Lazio
minuto, si catapulta nell’ufficio di Giorgio Vaccaro, dove i due mettono a punto le contromosse strategiche che salvano la Lazio dalla fusione. Nel 1959, Olindo corona il suo sogno e viene eletto presidente
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generale della Società Sportiva Lazio. Ma nel suo curriculum troviamo anche che è stato giornalista professionista del Corriere della Sera (per il quale fu inviato nella prima guerra mondiale), della Gazzetta dello Sport e del Popolo;
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colori biancocelesti. Nei 400 m Juniores, presenti le due atlete, Claudia Janas ed Erica Coratella. Grande spirito sportivo quello di Erica, che no-
A BRESSANONE IN PISTA SOTTO LA PIOGGIA
nostante non sia scesa i pista al meglio della condizione fisica, ha voluto lo stesso concludere la gara. Brava anche la compagna di squadra Claudia, che ha saputo combattere contro le cattive condizioni meteo correndo in 59.70. Nei concorsi, la Junior Claudia De Cenzo ha concluso la sua gara a 3,00 m. Anche la sua, una gara un po’ combattuta, tra pista bagnata e scivolosa (causa pioggia), non ha di certo potuto esprimersi al suo meglio puntando magari ad un personale. Nella
S
pedana del salto in alto invece Chiara Crippa, con la misura di
ulla pista verde della Raiffeisen Arena di Bressanone
1,63 m, ha ottenuto l’ottava posizione, in una gara dove la bra-
i giovani della Lazio hanno preso parte all’appunta-
vissima Desirèe Rossit (G.S Fiamme Oro Padova) ha agguantato
mento più atteso dell’anno, il Campionato Italiano di
la migliore prestazione mondiale 2016 saltando 1,97 m.
categoria Juniores e Promesse.
Per concludere, nel mezzofondo, ultima atleta biancoceleste pre-
Non è stata esattamente un’esperienza tutta rose e fiori, il mal
sente alla rassegna nazionale, è stata Lucia Mitidieri. La Promes-
tempo l’ha fatta da padrone per tutti e tre i giorni di gare. La
sa ha concluso la sua gara correndo in 4:47.45.
pioggia ed il vento incessante, che non hanno dato tregua, hanno
Facendo un bilancio possiamo senz’altro complimentarci con le
infatti reso alquanto difficile eseguire prestazioni degne di nota
atlete biancocelesti che si sono impegnate in questo campionato,
tranne in qualche caso sporadico. Più di cento le società iscritte
tuttavia siamo certi che il prossimo anno le ragazze faranno me-
a questo campionato, e tra queste anche la S.S. Lazio Atletica
glio completando la loro crescita sportiva.
Leggera, che con la sua piccola rappresentanza ha tenuto alti i
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A MAGGIO FIORI & MOTORI hanno esitato a partecipare esponendo le loro vetture presso via F.lli Colabona incuriosendo passanti e visitatori intervenuti da tutte le parti del mondo compresi i nostri amici della SS Lazio Motociclismo al seguito del presidente e segretario generale della Società Sportiva Lazio Mario Notari e gentile consorte ai quali abbiamo riservato una visita dal balcone del Comune di Genzano dal quale hanno potuto ammirare la bellezza dei quadri allestiti dai tanti volontari cittadini di Genzano maestri infioratori, uno spettacolo dall’alto che credo difficilmente riusciranno a dimenticare. Infine Maggio è anche il mese che ci ha tolto qualche soddisfazione anche in ambito sportivo con il nostro socio Marco Iacoangeli che nel campionato CIVM (campionato di cronoscalate )è riuscito a vincere le due
A
gare in programma, il 15/05/2016 a Selva di Fasano è nche Maggio 2016 è trascorso ricco di Impegni e
arrivato primo nella sua categoria la E1 Italia , e primo
soddisfazioni per la SS Lazio Automobilismo , che
il 29/05/2016 alla Verzegnis - Sella Chianzutan a bordo della sua
per la prima volta ha partecipato attivamente all’e-
BMW 320i, nonostante le tante difficoltà ,sempre alla ricerca di
vento svoltosi nelle giornate del 22 e 23 maggio “
sponsor, e l’agguerrita concorrenza, insieme al papà Maurizio,
Di Padre in Figlio” destando non poca commozione ai nostri soci
che con la sua decennale esperienza riesce in poche ma sapienti
partecipanti, alle ore 14,00 della domenica splendida ed asso-
mosse rendere la sua BMW 320i competitiva e difficile da batte-
lata, abbiamo schierato le nostre autovetture Storiche all’interno
re, infatti nella gara di Verzegnis oltre ad arrivare primo nella sua
dello stadio dei Marmi, facendo da cornice agli stand di tutte le
categoria è anche arrivato terzo assoluto, riuscendo a lasciarsi
altre discipline della Società Sportiva Lazio presenti, destando
dietro anche qualche prototipo, compito non facile da realizzare,
molta curiosità ed interesse tra i visitatori, commovente il mo-
ma con la sua abilità ed un pò di fortuna che non guasta mai ci
mento della foto con Olimpyia al fianco della Lancia Augusta del
dà appuntamento al 12 Giugno a Morano Calabro.
1937
(una delle auto più prestigiose presenti all’interno della
nostra associazione) del nostro amico e socio Giovanni De Angelis. Mentre la sera del 23 alla nostra prima sfilata all’interno dello stadio Olimpico, Abbiamo contribuito a colmare la pista di atletica insieme alle altre discipline con i nostri soci partecipanti che per l’occasione erano più di cento. Maggio è stato anche il mese dove a Genzano si è svolta la “Famosa Infiorata” festa conosciuta in tutto il mondo per il suo fascino e la sua bellezza , in una domenica quella del 29 dove il tempo si alternava a sprazzi di sole e fastidiosa pioggia che non ha scoraggiato i nostri soci che anche in questa occasione non
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ruyama. Tutti i ragazzi provengono dalla scuola media di Poggio Mirteto ed hanno iniziato il loro percorso sportivo grazie all’impegno e sacrificio della prof.ssa Marina Marchetti ed alla dedizione e passione dei propri genitori che si sono impegnati non poco per consentire ai propri figli un’adeguata preparazione tecnica. Ma veniamo ad una breve cronaca dei due incontri che hanno visto prevalere nettamente la compagine della SS lazio che ha vinto tutte le partite in cui è stata impegnata e perdendo, complessivamente, solo un set ( nella disciplina del doppio misto contro il Bracciano badminton). Proprio l’incontro con il Bracciano , alla vigilia, sembrava essere un ostacolo difficilmente superabile ma la tenacia e la volontà dei ragazzi e la tecnica espressa sul terreno di gioco hanno permesso agli stessi di raggiungere questo
PICCOLI ATLETI GRANDI RISULTATI
prestigioso obiettivo. Adesso, però , arriva il difficle perchè a settembre, nella finale nazionale, i ragazzi laziali dovranno affrontare i migliori team d’Italia e saranno necessari 3 mesi di intenso lavoro per gareggiare ad armi pari con le rappresentative delle altre regioni. La grinta, l’impegno e la passione dei piccoli players fanno ben sperare perchè questo grande risultato sia solo lìinizio di ulteriori e più
G
li under 13 della SS Lazio badminton conquistano il
prestigiosi traguardi.
passi per la finale nazionale del Trofeo CONI 2016 che si disputerà a Cagliari alla fine di settembre. Sabato 11 giugno, sui campi dell’impianto sportivo
dell’Acqua Acetosa, i giovanissimi talenti biancazzurri si impongono nella finale regionale battendo sia il team dell’ASD Sportlab e sia il team del Bracciano badminton, vincendo entrambi gli incontri con un netto e perentorio 3 a 0. La competizione a squadre prevedeva un girone all’italiana in cui si disputavano 2 incontri di singolare , maschile e femminile, ed il doppio misto per ogni partita .La giovane formazione annovera i seguenti piccoli talenti: Filippo Frezza, Edoardo Remediani,Giulia Iatrino,fabiana Fiorvanti ed Andreana Herghilijiu coordinati dal coach giapponese Yuri Ma-
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dimostrato anche dal minutaggio in campo. Per poter cogliere ancora migliori soddisfazioni in futuro, la Lazio dovrà e meglio sia sull’aspetto fisico che su quello mentale e
I GIOVANI CRESCONO
psicologico visto che si dovrà affrontare un campionato Senior. Va comunque apprezzato il lavoro svolto dal tecnico Paolo Santi e dai suoi collaboratori.
A Maputo il campionato inizia ora! Giovani giocatrici e giocatori che si rincorrono urlando, magliette celesti con l’aquila in evidenza, una giornata di sole di inizio giugno. Nulla di così insolito, se non fosse che ragazze e ragazzi della Lazio Basket sorridono a Maputo in un fresco (in Mozambico inizia l’inverno, in questo mese) pomeriggio di fine settimana. Protagonisti, alcuni degli ospiti dell’orfanotrofio Arco Iris (“arcobaleno”, in portoghese), situato a Zimpeto, sobborgo di Maputo, capitale del Mozambico. È dal 2009 che la Lazio Basket, attraverso il “Progetto Colors” che meglio rappresenta la sua vocazione sociale, è presente anche in questo meraviglioso Paese africano, offrendo a bimbe e bimbi del centro Arco Iris e dell’area
L
circostante la possibilità di trovare nello sport e nel basket
a stagione sportiva 2015-2016 ha visto i ragazzi della SS
in particolare uno strumento di crescita e di integrazione e una
Lazio Basket partecipare al campionato U18 Elite con un
speranza per provare a guardare il futuro a testa alta.
roster di 14 giocatori, 10 del 1999 e 4 del 1998.
L’impegno sociale della Lazio Basket, nato nelle periferie di Roma
Con la riforma dei campionati giovanili operata dalla FIP,
e del Lazio con il “Progetto Colors” che ha ridato vita a campi
questo ha significato quindi, per la maggior parte dei ragazzi, do-
di basket trascurati, offrendo a bimbe e bimbi svantaggiati la
versi confrontare con atleti di età maggiore alla loro. Certamente
possibilità di giocare e nello stesso tempo di crescere in un con-
i giovani aquilotti avranno fatto un’ utile esperienza per il futuro.
testo di regole, è quindi cresciuto fino a raggiungere l’Africa sub-
Nel primo girone di qualificazione del torneo, composto da 10
sahariana, dove quest’anno vi sono ben 4 squadre (3 femminili
formazioni, la Lazio ha ottenuto otto vittorie e dieci sconfitte.
ed una maschile) che scendono in campo orgogliose con il nome
Fatto salve le prime due classificate, che hanno fatto campionato
di Lazio Basket.
a se e sono state artefici di quattro delle sconfitte, si può dire che la squadra è riuscita a giocarsela un po’ con tutte, ottenendo sia qualche successo di prestigio ma anche qualche sconfitta che si poteva sicuramente evitare. Nel secondo girone di consolazione, valido per la Coppa Lazio, l’andamento è stato più o meno identico: sei vittorie e sei sconfitte con più di qualche rammarico. Alla fine è stato conquistato il terzo posto che regala comunque gioia a tutto l’ambiente biancoceleste. A chiusura della stagione si può in definitiva affermare che, sebbene le buone potenzialità del gruppo si siano viste a sprazzi, c’è’ stata una crescita del livello generale
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dove ha vissuto subito dopo la laurea, di cui si è innamorato, ricambiato, tanto che per molti anni è stato Console Onorario del Mozambico a Milano e di recente ha assunto il ruolo di Presidente del Business Council Mozambico-Italia. L’estensione al Mozambico del progetto di integrazione tramite la pallacanestro è stato quindi un passo naturale, tanto più che il Paese vanta una tradizione piuttosto consolidata in questo sport, soprattutto a livello femminile. Tra le prime “madrine” del progetto della Lazio Basket c’è stata infatti la giocatrice di pallacanestro Clarisse Machanguana, pivot mozambicana che ha lungamente giocato in Italia, dopo avere calcato le scene della WNBA e avere trascinato la nazionale del proprio Paese, e che recentemente è stata nominata “Ambasciatrice di buona volontà” dall’UNICEF in Mozambico. Le ragazze dell’ Associação Desportiva Lazio Basket Maputo (questo il nome della squadra a Maputo) hanno potuto confrontarsi sul campo di cemento di Zimpeto (ristrutturato sempre grazie all’impegno di Progetto Colors) anche con l’ex giocatrice di serie A e della Nazionale italiana Silvia Gottardi, che in occasione di una delle sue molteplici avventure di blogger e viaggiatrice, ha voluto testimoniare la propria vicinanza a questa iniziativa di sport e solidarietà. Sono infatti molti i volti noti e meno noti che consentono ormai da 9 anni a Progetto Colors di impegnarsi “per un futuro a colori” di numerose ragazze e ragazzi. “Tutto questo non sarebbe possibile” ricorda infatti Simone Santi “senza l’impegno costante di
Un impegno che coinvolge in prima persona il Presidente La-
volontari, professionisti e amici, che ci fanno sentire la loro vici-
zio Basket Simone Santi e che vede nell’instancabile José Neves
nanza e sostengono il progetto. Con il sito di crowdfunding Rete
Checo (per tutti semplicemente “Tosé”) un “direttore operativo”
del Dono abbiamo raccolto ad oggi oltre 10.000 euro ed impor-
capace di seguire ogni aspetto organizzativo, dalle trasferte agli
tantissimi risultano anche i primi contributi che stiamo ricevendo
allenamenti, al materiale da gioco da recuperare, al pranzo post-
con il 5 x mille . In realtà le spese vive sono moltissime –solo
partita, alle piccole grandi sfide che ogni squadra è chiamata ad
in Mozambico sono quasi 100 i piccoli giocatori che necessitano
affrontare.
di materiale, devono essere accompagnati in trasferta, hanno
“Qui in Mozambico abbiamo tre tornei diversi” ci spiega Tosé che
bisogno almeno di un pranzo post partita- ma la soddisfazione
partendo dal mercato dei batik (gli splendidi tessuti colorati che si trovano in ogni angolo di Maputo) si è impegnato a crescere con la squadra, imparando anche ad usare il computer “il primo è un pre-campionato di preparazione, dove sono ammesse tutte le squadre e dura il solo mese di marzo. Poi c’è la coppa Maputo che inizia ad aprile ed anche in questo caso l’iscrizione è aperta a tutti. Infine vi è il campionato, che inizia ora a giugno e termina a fine novembre. Vi sono due categorie giovanili diverse, under 14 (nate/i negli anni 2002/2003) e under 16 (nate/i negli anni 2000 e 2001)”. Il Presidente della Lazio Basket, Simone Santi, è prima di tutto un imprenditore che dal 1996 lavora con il Mozambico, Paese
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nel vedere che lo sport significa davvero integrazione e futuro e
Per la cronaca, ad aggiudicarsi il primo Old Star Game è stata la
–perché no- che diventano bravi ad andare a canestro- è qualco-
Fortitudo grazie al primo posto nella categoria Over 50 ottenuto
sa di impagabile per me e per tutti gli amici di Progetto Colors”.
battendo la Vis Nova 43-25, e al secondo posto nella categoria Over 40. Appuntamento al prossimo anno, per bissare il successo di una manifestazione che fin da questa sua prima edizione ha saputo proporsi come evento da iscrivere nella storia del basket laziale. Risultati 1a semifinale Over 40: Lazio Basket-Stella Azzurra 41-34 2a semifinale Over 40: Vis NovaFortitudo 26-30 Finale 1/2 posto Over 40: Lazio Basket-Fortitudo 27-20 Finale 3/4 posto Over 40: Stella Azzurra-Vis Nova 42-32
Old Star Game, la Lazio è seconda
1a semifinale Over 50: Stella Azzurra-Vis Nova 14-19 2a semifinale Over 50: Fortitudo-Lazio Basket 27-23
Sorrisi, ricordi, pacche sulla spalla e “persino” qualche buona gio-
Finale 1/2 posto Over 50: Fortitudo-Vis Nova 43-25
cata: tutto questo è andato in scena sabato 11 giugno in occa-
Finale 3/4 posto Over 50: Lazio Basket-Stella Azzurra 47-24
sione della prima edizione dell’Old Star Game organizzato dal Comitato Regionale FIP Lazio.
Classifica torneo over 40
Per oltre quattro ore, si sono sfidati sul parquet dell’Arena Altero
Lazio 4
Felici le vecchie (ma ancora in forma!) glorie di Fortitudo 1908,
Fortitudo 3
S.S. Lazio Basket, Stella Azzurra e Vis Nova, in un divertente re-
Stella Azzurra 2
vival della pallacanestro di qualche anno fa, che ha riunito amici
Vis Nova 1
e avversari di un tempo all’insegna di una passione mai sopita. “è stato un evento superiore a qualsiasi aspettativa – ha com-
Classifica torneo over 50
mentato Gianfranco Santi, vicepresidente della Lazio Basket e
Fortitudo 4
ideatore della manifestazione – una grande parte della storia del
Vis Nova 3
basket romano ha reso favolosa una serata piena di ricordi. Cele-
Lazio 2
brare 60 anni di basket insieme a tanti amici è stata la migliore
Stella Azzurra 1
festa che mi sarei augurato. Grazie al Comitato FIP Lazio e al suo presidente Francesco Martini, e con la preziosa collaborazione
Classifica finale (somma dei due tornei)
della famiglia Sansoni, della ditta Stegip e di Marco Sforza, sia-
Fortitudo 7
mo riusciti a ricordare un pezzo di storia della pallacanestro, con
Lazio 6
oltre 100 giocatori tra cui campioni d’Europa, campioni giovanili,
Vis Nova 4
glorie di serie A che hanno deciso di tornare a esibirsi davanti a
Stella Azzurra 3
un pubblico di circa 400 spettatori, riempiendo le strutture della Stella Azzurra a cui va il mio più sincero ringraziamento”
(Ufficio stampa CR FIP Lazio)
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che diventava leggenda. Totem inarrivabile per chiunque: pensi ad un diamante, ad una mazza da baseball e l’accostamento con te e’ automatico.
A GIULIO
Alla Lazio, alla sua storia ti sei romanticamente legato. Fermati su quella nuvola dove ti sei appollaiato, Giulio, e registra l’esempio che hai lasciato in questa landa terrena. I nostri ragazzi e le nostre ragazze indossano la nostra casacca pensando che un giorno
Ad un anno dalla morte di Giulio Glorioso, pubblichiamo la com-
di tanti anni fa la Lazio si lego’ al giocatore italiano più forte e
movente lettera che la “sua” Lazio Baseball gli scrisse, testamen-
più completo di tutti i tempi. Hai tracciato un solco per gli altri,
to postumo di un sentimento che mai potrà evaporare.
“C
Giulio. Ed è questa l’eredità più luccicante che ci hai lasciato. Pensando poco ai soldi, al business, cavalcando soltanto i palpiti
aro Giulio,
del cuore. Continua a seguirci con affetto. Lanciaci da lassù in-
ora che hai smesso di soffrire, ti potrai diver-
flussi benefici. Resteremo per sempre i tuoi ragazzi. Quelli che
tire, sopra una nuvola, a constatare le eredità
sono cresciuti nel mito di Giulio Glorioso, Mister Baseball”.
che hai lasciato. C’è una Arena che ti è’ stata
intitolata mesi fa, che abbiamo costruito in via Galba. Ricordi
La tua Lazio Baseball
quando ne parlammo? Era una buca incolta e decidemmo di riqualificarla perché – ne convenimmo – questa città ha bisogno soprattutto di colorare un futuro diverso per tutti i giovani. Non sei stato solo un amico, un bel signore che i tepori di Roma hanno gradualmente addolcito: tu, con la tua tempra friulana, il carattere e la grinta marchi di fabbrica. Sei stato enormemente di più: una guida, un nume, un eroe buono. Anche grazie a te, gli anni dopo la guerra, con i crateri ancora fumanti e il boom economico che, lentamente, faceva capolino sono stati pieni di palpiti. Ricordi come emergesti, potenziale re dei battitori e dei fuoricampo? Grazie ad un incontro improvvisato con una selezione dell’Ambasciata statunitense di Roma. Ti notarono, registrarono che avevi stoffa e via, vestito di bianco e celeste. I Laziali degli Anni Settanta, oltre che in Chinaglia, nel calcio, si riconoscevano in te, in Renzo Nostini, in Romano Pontisso. I quattro cavalieri, la Lazio compagna di vita. Tu poi alla Lazio hai dato molto: lo stile, la classe, il comportamento sempre corretto. Le stimmate che ci contraddistinguono. La Lazio, gradualmente, e’ entrata in te: grazie a quei due scudetti, nel 1949 e nel 1954, ricordi? Roma che sognava di dimenticare in fretta la guerra, l’età dei sogni calpestata, un futuro incerto. Ti guardavano giocare, i ragazzi dell’epoca, ammirando quello sport importato dagli americani-salvatori. Un diamante, una mazza da baseball, tu che incantavi, il berretto calzato e un’aquila che pulsava dentro al cuore. Sei stato il migliore, Giulio, Mister Baseball. E resta un mistero perché nella Hall of fame della disciplina che amiamo ne sei stato riconosciuto degno solo dieci anni fa. Il migliore, Giulio, sei stato tu: primo italiano ad aver varcato, nel 1953, l’Oceano per un clinic con la franchigia statunitense di Cleveland. Il celeste della Lazio e della Nazionale: e quel nome
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6 APRILE 2009... NOI NON DIMENTICHIAMO strato come sia possibile trasmettere con semplicità ed immediatezza le nozioni basiche della disciplina a chi pratica un’altra attività sportiva. I ragazzi della Paganica rugby hanno velocemente memorizzato quelli che sono stati i consigli che gli istruttori davano loro e al termine delle oltre due ore di gioco hanno raggiunto una
D
omenica 8 maggio è andata in scena l’ormai tradi-
buona autonomia.
zionale manifestazione organizzata dalla S.S. Lazio
Sulle piste anche la no-
bowling “6 aprile 2009...noi non dimentichiamo“ per
stra Giorgia con il sempre
ricordare la drammatica ricorrenza del
verde Lucianino, solo...70
terremoto
che ha devastato l’Aquila e l’Abruzzo. Quest’anno, oltre la nostra
anni di differenza!
mascotte Giorgia Casinova
Come tradizione c’è stata
, la bimba nata la notte del
la visita del Presidente del
terremoto simbolicamente
C.O.N.I. Regionale il Dott.
adottata dalla Lazio bow-
Riccardo Viola che è rimasto entusiasta dell’iniziativa e ha di-
ling,
partecipato
spensato parole veramente importanti su quelli che sono i valori
all’evento gli Under 14 del-
hanno
dello Sport che riescono sempre a dare un senso alla vita anche
la Paganica rugby, l’A.S.D.
in momenti bui.
All Blacks di Modena, le A.S.D. B.C. Quirinale e Banda del Buco
La manifestazione si è chiusa con l’intervento del Presidente Ge-
di Roma. Per l’Associazione del presidente Pota l’evento rappre-
nerale della Società Sportiva Lazio Dott. Antonio Buccioni che
senta un momento di vicinanza ai nostri con gli amici abruzzesi
ha ancora una volta ringraziato la Lazio Bowling per l’impegno
che ancora stanno lottando per ritornare a una vita normale, e
volto all’integrazione sociale e la diffusione dell’attività sportiva
per dare una giornata di svago a dei fantastici ragazzi che hanno
nelle realtà svantaggiate.
scelto di praticare uno sport straordinaria come il rugby.
Presente anche Presidente della Onlus “Carrozzine determinate”
La giornata ha visto oltre 70 Atleti sulle piste fra atleti con disa-
di Pescara l’Amico Moreno Di Giandomenico, il quale ha ringra-
bilità e i giovani di Paganica, in ogni pista era presente un socio
ziato dell’invito rammaricandosi di non avere potuto portare i
agonistico della Lazio che
suoi atleti
ha seguito i ragazzi.
do i ragazzi della Lazio
La sezione Bowling
ma invitan-
ha
al bowling di Pescara per
da poco portato a termi-
una giornata insieme che
ne
un progetto europeo
sarà sicuramente l’inizio
sulle attività Multisport e
dell’attività di bowling in
nell’occasione ha dimo-
Abruzzo.
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Mi sono sentito protagonista e con me il gruppo della S.S. Lazio Burraco che ha vissuto le emozioni di vedere riuniti tutti insieme i protagonisti di quasi 50 anni di calcio. Ma dal momento che queste manifestazioni lasciano un profondo segno e invitano alla riflessione si capisce anche come qualsiasi passione debba essere alimentata e sostenuta, non dico quotidianamente ma almeno ad intervalli regolari. Allora viene in mente come questo è quello che facciamo noi con la S.S. Lazio Burraco, trasformando settimanalmente un non - luogo in un circolo di soci animati da passione per il gioco e per la competizione. Qualsiasi luogo, circolo o piazza che sia, prende vita e si trasforma in un terreno competitivo e di aggregazione dove prevale la socialità e il confronto. Essere parte poi di una realtà cosi vera, qual è la
EMOZIONE ALLO STADIO OLIMPICO
Polisportiva Lazio, aumenta le emozioni, la volontà di fare sempre meglio e la consapevolezza che l’impegno è finalizzato a diffondere il messaggio che la manifestazione del 23 maggio ci ha trasmesso: uniti nello sport e nella convivialità. Vogliamo portare avanti questo segnale lanciato da “Di padre in figlio” e al non - luogo delle strutture sostituire un luogo formato da persone unite nella passione, dare vita a ciò che sembra
Riceviamo e Pubblichiamo dal Presidente della Lazio Burraco Alessandro Pasquali
inanimato. La S.S. Lazio Burraco farà sempre questo, darà sempre un carat-
E
ntrare allo Stadio Olimpico da “protagonista” e passare
tere aggregativo ai propri tornei e svolgerà tutta l’attività sportiva
sotto la Curva Nord in passato vissuta per tante do-
all’insegna del rispetto e della condivisione di principi morali sani.
meniche sugli spalti lascia delle sensazioni veramente
E questo farà sempre la Polisportiva, aggregherà tutti nello sport.
particolari.
Avanti quindi nel dare anima ai non - luoghi e a far risplendere
È la prima volta che partecipo a “Di padre in figlio” da protago-
lo Stadio Olimpico, esigenza manifestata dalle migliaia di tifosi
nista, o meglio come parte di un tutto che è la Polisportiva e le
che sentivano il bisogno di riappropriarsi del loro luogo, del loro
sezioni che ne fanno parte, e ti senti subito parte di una realtà
spazio.
che fa sognare in molti, che rievoca miti e leggende oltre ad una
Alla prossima edizione quindi, con lo spirito che abbiamo raccolto
passione sempre presente. È vero, magari un po’ sopita ma che si
il 23 maggio 2016.
ridesta ad ogni soffio. La manifestazione del 23 maggio non era un soffio ma un vento teso che ha sospinto tanti cuori e ha fatto vivere di nuovo un non-luogo; lo Stadio Olimpico. Non-luogo perché prende un suo significato solo con i tifosi che lo fanno vivere e che con la loro passione lo fanno diventare un luogo, perché senza le persone sarebbe uno dei tanti statici elementi architettonici senz’anima. Invece lì dentro il 23 maggio l’anima c’era, anzi c’erano 50 mila anime che con la loro passione hanno dato vita alle panchine, al prato, alle porte, alle aree tecniche e hanno trasformato tutto in un momento magico.
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“L’importante è lavorare all’unisono, tutti nella stessa direzione. Essere responsabile di un progetto del genere mi rende fiero”. Il mister fa luce sui movimenti di mercato della società: “Fare-
CONFERMATO IL TECNICO MANNINO
mo un mercato diverso, inserendo i giocatori nelle giuste caselle: questo è il primo passo che ci siamo prefissati. Giocatori di spessore, che siano dei riferimenti all’interno dello spogliatoio, abbinati a giovani interessanti. Sia per quello che riguarda la prima squadra, che per le giovanili, proveremo a fare un ulteriore salto di qualità, provando sempre a migliorarci sul piano della professionalità”.
S
i scoprono le pri-
Chiesto il ripescaggio in serie A
me carte in casa biancoceleste e si ripartirà da alcu-
Nell’ottica dell’organizzazione della prossima stagione sportiva, la
ne certezze.
Lazio Calcio a 5 ha sciolto alcuni nodi legati alla progettualità. In
Il club, molto attivo su tut-
primis si chiederà il ripescaggio nella massima serie.
ti i fronti dal punto di vista
Dopo l’annuncio della riconferma di Massimiliano Mannino, la S.S.
degli annunci, ha dato già
Lazio C5 comunica che, a seguito della retrocessione conseguita
delle risposte: Mannino re-
sul campo, inoltrerà presso le sedi competenti la richiesta for-
sta alla guida tecnica della
male di ripescaggio in Serie A maschile. Ripescaggio che in casa
prima squadra, facendosi
biancoceleste si spera e si attende possa venire accolto, sia per
carico anche della supervi-
il blasone e la matricola di una società unica e storica come la
sione tecnica delle giovanili;
Lazio, sia per il grande impegno che il club ha profuso e conti-
Pol Pacheco e David Patrizi
nuerà a profondere nel nostro amato futsal. Non esistono in Italia
sono i primi confermati in prima squadra. Annunciate, invece, le
società come la Lazio: un club che non fa distinzione di genere,
partenze di Goia, Pilloni (F. Isola), T. Chilelli (mercato), i rientri
sia per le prime squadre che per le giovanili, dando risalto ed im-
alla base per fine prestito di Nardacchione, Perri e Rocha, così
portanza tanto al maschile quanto al femminile. “Vogliamo fare
come la separazione delle strade con Sachet. Nei prossimi giorni
la Serie A” è il ritornello che continua a rimbalzare nel quartier
verranno sciolti i nodi legati anche a tutti gli altri. Nel frattempo,
generale della Lazio.
importante conferma – la seconda dopo il mister – nello staff
La certezza che il ripescaggio verrà accolto ovviamente ancora
tecnico: la Lazio rinnova per l’ottavo anno di fila con il prof. Gian-
non c’è, ma una cosa è sicura: la Lazio allestirà una rosa com-
luca Scacchi che resta il preparatore atletico della prima squadra,
petitiva, che sia per fare una Serie A tranquilla, con l’obiettivo
ma anche di U21 e Juniores.
della salvezza, o per una Serie A2 a “salire” non fa differenza. La
Il tecnico Massimiliano Mannino, dopo la conferma, pensa alla
società ha infatti scelto di investire diversamente il suo budget,
prossima stagione. “Arrivare in Serie A con la Lazio e rimanerci
rivedendo alcuni piani economici.
per il terzo anno di fila, considerando che di mezzo c’è stata una
Come già annunciato, il punto fermo della nuova riorganizzazione
retrocessione, per me è motivo di orgoglio –si legge nel comu-
biancoceleste sarà Massimiliano Mannino. Lui è il riferimento, lo
nicato ufficiale della società -. Ne approfitto per ringraziare il
standard da seguire sul piano tecnico. Oltre alla prima squadra
presidente che mi ha dato ulteriore fiducia. Riparto più motivato
maschile, infatti, curerà in quanto supervisore tutte le altre cate-
di prima, convinto che abbiamo la possibilità di riscattare la sta-
gorie dei settori giovanili, senza distinzione di genere, come nella
gione da poco conclusa. Vogliamo confermare quanto di buono
filosofia della società. Inoltre, la prima squadra ripartirà da una
fatto e crescere sotto tanti aspetti, primo fra tutti il coordina-
base solida che verrà svelata nel corso dei prossimi giorni.
mento tecnico delle squadre delle giovanili: un ulteriore stimolo e
Infine, un’ultima news riguarda il settore giovanile: con un ap-
motivo di orgoglio”. Sì, perché già come accaduto in questa sta-
posito comunicato stampa verranno svelate tutte le novità, ma
gione, Mannino supervisionerà l’operato delle squadre e dei tec-
ciò che è già certo è che Under 21 e Juniores saranno un gruppo
nici giovanili biancocelesti, cercando di imprimere uno stile Lazio:
unico, composto da ragazzi nati fra il 1998 e il 1999.
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Gli allenamenti degli Iron Mavericks si svolgono presso la Palestra Tosi in Via dei Corazzieri 110 a Roma (metro Laurentina), nei giorni lunedi’-mercoledi’-venerdi’, dalle ore 18.30 alle ore 20.30. I componenti della squadra hanno dai 14 anni in su: sono ragazzi e ragazze delle scuole superiori e delle Università. Sono previste prove gratuite per tutti gli aspiranti Cheerleaders. La loro coach si chiama Karina ed è una campionessa a livello mondiale. Sono aperte le selezioni per la stagione sportiva 2016-2017, rivolte ad entrami i sessi ma soprattutto ai ragazzi! Per i più piccolini è nata quest’anno anche una squadra di Peewee (piccoli cheerleaders) dai 5 ai 13 anni. Da poco è nato anche il progetto Team Italia, la nazionale italiana di cheerleading ed è con grande orgoglio che annunciamo l’entrata nella Nazionale di Alice Mocci e Federica Nobili, giovani promettenti atlete della squadra romana Iron Mavericks che sono state selezionate per partecipare ai Mondiali di Cheerleading che si svolgeranno a Disney World, Orlando, nell’aprile del 2017.
Il Cheerleading Il Cheerleading è uno sport che combina coreografie composte da elementi di ginnastica, danza e acrobazie ginniche (stunt). E’ uno sport di squadra dove il rispetto e la disciplina sono regole primarie. E’ altamente tecnico, ed è pertanto necessario un alle-
IRON MAVERICKS
namento costante per affinare le tecniche delle performance. E’ un’attività sportiva altamente formativa che punta sul gruppo, la squadra e non sul singolo individuo, perseguendo così obiettivi
ENTUSIASMO CONTAGIOSO
comuni. E’ uno dei pochi sport di gruppo esistenti, che crea affiatamento e rispetto reciproco verso il prossimo e si basa su valori
L
sani. Nessun altro sport crea cosi affiatamento tra gli elementi
a Lazio è anche cheerleading. Gli Iron Mavericks sono la
di un team legandoli prima di tutto ad un aspetto pratico dove
squadra romana della Federcheer e nascono a Roma nel
gli stunt (le “prese” di Cheerleading) non possono esser eseguiti
2013, l’anno successivo entrano a far parte, come Atti-
se non si ha la piena fiducia
vità Associata, della S.S. Lazio, racconta Stefania Geri,
nei propri compagni.
una delle anime di questo gruppo contagioso per entusiasmo e
Con oltre 1 milione e mezzo
voglia di stare insieme.
di partecipanti (esclusi i mi-
Gli Iron Mavericks sostengono le partite della Lazio Rugby , in
lioni di atleti delle scuole e
passato hanno animato anche le partite della squadra di Football
dei college), il Cheerleading
Lazio Marines e del Calcio a A5 femminile. Le loro esibizioni
è uno degli sport più prati-
sono sempre molto apprezzate ed insieme alla S.S. Lazio hanno
cati negli Stati Uniti.
partecipato alla festa “Di Padre in Figlio” con le loro maestrali
Gli elementi fondamentali
acrobazie.
sono: Arm Motions (movi-
Ad aprile 2016 la squadra si è classificata al terzo posto del Cam-
mento di braccio stilizza-
pionato Nazionale Italiano di Cheerleading ed al terzo posto del
ti), le Sideline/Cheer/Chant
contest Internazionale Universitario di Euroroma nel novembre
(slogan eseguito con una
2015.
combinazione di Arm Mo-
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tions), Jump (salti stilizzati eseguiti in varie posizioni), Tumbling (tecniche di ginnastica artistica), Stunt (tecnica acrobatica in cui una persona viene sollevata da una o più persone), Pyramid (un
DE NICOLA: "NIBALI SIMBOLO DI UN'ITALIA ANTICA"
insieme di Stunts collegati uno con l’altro), Cheer Dance (balletto stilizzato, veloce, energico ed allegro), Cheer Routine (una coreografia composta da una combinazione di elementi di Cheerleading) Le prime manifestazioni di Cheerleading cominciarono ad apparire spontaneamente negli Stati Uniti negli ultimi periodi del 1880, quando durante alcune partite il pubblico cantava insieme per incitare le proprie squadre. Il primo caso di cui si hanno
F
notizie risale al 1894 alla Princeton University. Il 2 novembre
elice De Nicola, Direttore Generale della Lazio, vive il ci-
1898 viene segnalato come giorno della nascita del Cheerleading
clismo con passione e partecipazione, gli abbiamo chie-
organizzato, quando cioè lo studente Johnny Campbell diresse il
sto di far vivere anche a noi le sue impressioni sull’im-
tifo del pubblico. Poco dopo l’università del Minnesota organizzò
presa di Vincenzo Nibali al giro d’Italia.
una squadra di sei studenti maschi, che continuarono ad usa-
“Non credo si possa aggiungere altro a quanto sia stato già detto
re i cori di Campbell. Nel 1903 nacque la prima organizzazione
e scritto su Nibali, i fatti parlano da soli. Posso solo cogliere dalla
di Cheerleading “Gamma Sigma. Il Cheerleading quindi nacque
sua straordinaria impresa lo spunto per una personale considera-
come attività prettamente maschile, ma dal 1923 cominciarono
zione, che va anche al di là del ciclismo e dello sport. Nibali rap-
ad entrare anche le donne.
presenta il modo di agire e di pensare di un Italia antica che non
Il progetto di sviluppo e diffusione della disciplina sportiva del
si rassegna mai, che non si sente mai sconfitta anche andando
Cheerleading in Italia è iniziato nel 2009 grazie alla nascita di
contro il pensiero comune che ti da ormai per spacciato. Infatti
FICAD (Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico Dance) oggi
non bisogna mai dire che è finita, fintanto esiste anche una mi-
Federcheer. Sino ad allora il Cheerleading in Italia era quasi sco-
nima speranza per risollevarsi, mai perdere di vista la concretezza
nosciuto, oggi è praticato da circa 15.000 atleti in oltre 150 città
degli obiettivi a favore delle chimere dell’apparenza!
e 18 province ed è in costante crescita.
Ma quell’Italia così temeraria esiste ancora?
Il Cheerleading è uno sport, denominato tale e riconosciuto a
“Mah, quell’Italia oggi rischia di scomparire per sempre se non
livello Mondiale nel 2013 da Sport Accord.
diamo a questi uomini, in tutti i settori della vita, la possibilità di
Alcuni tra i tanti Cheerleader celebri: Christina Aguilera, Kim Ba-
dimostrare alle nuove generazioni che soltanto con il sacrificio,
singer, Sandra Bullock, George W.Bush, Sheryl Crow, Cameron
l’applicazione, la serietà e la costanza si possono raggiungere
Diaz, Kirk Douglas, Jack Lemmon, Jerry Lewis, Madonna, Steve
grandi risultati. Dobbiamo dimostrare che il “tutto e subito” e il
Martin, Ronald Reagan, Franklin D. Roosevelt, Meryl Streep e
correre dietro alle apparenze, a lungo andare non porta da nes-
Raquel Welch.
suna parte. Il ciclismo invece può dare molto per la formazione
INFO Iron Mavericks Cheerleading Team
di un giovane ragazzo, in quanto è una disciplina dove il sacrifi-
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cio e la fatica sono elementi imprescindibili e senza pedalare non si riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato. E’ sempre stato così e così sempre sarà. Onore a te Vincenzo Nibali, Italiano vero!
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L'indissolubile legame di LUIGI CORINO con quella maglia
“A
ddirittura ho promesso di dare un cazzotto
lezionò in totale 42 presenze in tre anni con i colori biancocelesti,
a Mutu, perché ha detto che se avesse se-
ma nell’ultimo anno, quello del campionato 1993-94, la fortuna
gnato sarebbe venuto ad abbracciarmi”. Così
non gli arrise: durante l’amichevole precampionato contro l’Inter
parlò Luigi Corino in una intervista del Feb-
del 24 Agosto, si infortunò seriamente al ginocchio sinistro, di-
braio 2012, all’indomani della vittoria in campionato sul Cesena,
strazione con sospetto interessamento ai legamenti. Quasi tutta
quando egli era il collaboratore tecnico della società romagnola.
la stagione la passò in convalescenza riuscendo a rientrare solo
Sono questi i calciatori veri che hanno indossato la nostra maglia
alla quart’ultima di campionato contro l’Atalanta rimanendo a di-
biancoceleste, quelli che hanno venerato quell’aquila sul petto e
sposizione in panchina anche per le successive partite contro
non riescono a dimenticarla anche a distanza di anni.
Juventus, Lecce e Sampdoria. Ma leggere ed udire uno di quelli
Acquistato nel 1991 dalla Triestina nell’era di Calleri presidente,
che hanno respirato l’atmosfera dei nostri colori che afferma:
Luigi fu un ottimo rincalzo difensivo per quella Lazio vincente che
“L’ambiente Lazio è rimasto nel mio cuore, tre anni meravigliosi”
stava nascendo, sotto l’egemonia nell’anno successivo con Sergio
è motivo di orgoglio per tutti i nostri tifosi. Significa che anche
Cragnotti. Seguì il suo vincente esordio in massima serie contro
sotto la sapiente guida di Dino Zoff, quei tre anni che ha passato
Torino allo stadio Delle Alpi e dopo quel campionato 1991-92 col-
nella capitale, quei colori, quel simbolo sono entrati con tenacia
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avuto la fortuna di indossare questa maglia nei derby e soprattutto quando mi sono infortunato al ginocchio e sentire un coro dedicato a te dalla curva, è sicuramente una cosa speciale che rimane nel cuore per tutta la vita”. Torniamo indietro nel tempo e parliamo di quel 24 Agosto 1993, cosa successe in quella amichevole precampionato con l’Inter? “Era il mio terzo anno alla Lazio e probabilmente visto le altre amichevoli, mister Zoff mi teneva in grandissima considerazione, probabilmente sarebbe potuto essere l’anno della definitiva consacrazione. Infatti in quella partita iniziai dalla panchina perchè la domenica successiva sarebbe iniziato il campionato e avrei dovuto giocare, invece tra il primo e secondo tempo Luzardi chiese il cambio e quindi entrai, al 20 del secondo tempo, ho fatto un movimento innaturale sulla mia gamba e mi ruppi il crociato anteriore (rimasi 1 anno fermo)”. Chi fu a decidere che per te nella Lazio non c’era più posto ed andasti a giocare a Brescia? “Zeman, ma non solo me, perchè quell’anno non volle nemmeno Ciro Ferrara con cui la Lazio già aveva trovato l’accordo, probabilmente cercava un difensore con caratteristiche diverse dalle mie e da quelle di Ferrara”. Quanto pesò sul tuo morale l’allontanamento dalla Lazio? “Tantissimo, infatti da quel momento è iniziata la mia discesa calcistica anche perchè non riuscivo a vedermi con una altra maglia per i motivi spiegati sopra “. Ed ora quanto ti mancano quei momenti vissuti con i colori biane caparbietà dentro il suo cuore, e che se avrebbe la possibilità
cocelesti?
tornerebbe volentieri a vestire quei panni che tanto soddisfazione
“Molto, anche se sono consapevole di aver vissuto momenti me-
interiore gli hanno dato. Luigi Corino non ha dimenticato la Lazio
ravigliosi che custodisco gelosamente. Vivendo a Roma spesso mi
e molti di noi tifosi ricordano ancora le magliette dove Gascoigne
capita di assistere alle partite della Lazio, e adesso capisco ancora
fece stampare gli attributi del figlio, come il coro che lo inneg-
di più i tifosi anche perchè adesso mi comporto come loro “.
giava quando giocava.
Di cosa ti occupi oggi?
“Ricordo Gazza che fece fare le magliette. Sono stato veramente
“Sono collaboratore tecnico di Arrigoni seguendolo nelle espe-
bene, tre anni meravigliosi. Mio figlio poi era felice per la vittoria
rienze di Palermo, Cagliari, Torino e Cesena “.
della Lazio, questo ambiente è rimasto nel mio cuore”.
Forse Gigi non sarà un stato campione, Un talento puro del calcio
Terminata quella sua travagliata stagione, fu ceduto al Brescia e
ma al tifoso della Lazio importa poco, continua ad amarlo e ricor-
prima di concludere la carriera con il Messina, indossò le maglie
darlo con affetto come tuttitutti coloro che si sono innamorati di
di Cosenza, Ancona, Triestina, Cavese e Tivoli. Ma cosa spinge
quella maglia anche se portata per poche partite, per pochi anni,
un calciatore nato a Benevento come lui ad essere ancora legato
ma che per amore che avevano per la stessa, la onoravano fino
a quella nostra maglia?
alla fine, fino alla fine di ogni battaglia sul campo. Luigi Corino:
Luigi, te, come tanti altri calciatori, metaforicamente non vi siete
un esempio per tanti che la indossano oggi e per quelli che la
mai sfilati la nostra maglia di dosso. Puoi spiegarci come nasce
indosseranno domani!
questo amore? “Questo amore nasce soprattutto dall’appoggio avuto fin dal pri-
Raffaele Galli
mo momento da parte della tifoseria, poi con il tempo inizi a
(eaglesgallerylazio.it)
capire realmente la storia di questa gloriosa società, e poi avendo
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e un grande applauso a Barbara Viti con Repilot trofeo 1 grado (cat.115) . Mentre per il settore pony un super Mohican III montato da Olivia Morzo è medaglia d’argento nel trofeo brevetti pony (cat. 100). Nel campionato under 11 (cat.80) troviamo Giorgia Festa con Napoleon de Javeon e Giorgia Malatesta con Idenoir Lescouley rispettivamente al quinto ed al nono posto, brava Federica Gozi insieme al suo Atlantic Valley, quinti classificati nel criterium pony brevetto (cat.110 ) ed ottima Federica Puccetti con Oscar nel criterium pony ( cat. 115), per loro un eccellente sesto posto.
ARGENTO AI REGIONALI 2016
L
a S.S. Lazio equitazione Villa Glori
Senza dimenticare tutti gli altri piccoli cavalieri che hanno dato il meglio di loro, Leonardo Bizzarri, Allegra Baracchini, Diletta Baracchini, a Elisa Passalia, Margherita Navone, Zoe Tomassini e Federica Insardi. Bravissimi tutti ed ora...avanti tutta verso i campionati italiani!
ha conquistato
la medaglia d’argento ai Campionati Regionali 2016. Un risultato importante che ha regalato una grande soddisfazione agli atleti biancocelesti che hanno parti-
colarmente brillato sui campi del magnifico e suggestivo Ippodromo Militare dei Lanceri di Montebello. Tra le performance più convincenti la medaglia d’argento conquistata nel campionato assoluto 2 grado ( cat.145 ) da Stefano Falzini in sella a Rembrando, ottima prestazione anche per Clementina Casuscelli, con il suo Tinky Winky, che si aggiudica il quinto posto nella prima prova nel criterium 1 grado ( cat.120 )
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concludendo il percorso con 66 colpi ha piazzato un eccellente -8 sotto il par, sufficiente a garantirgli la vittoria in un campo, al primo impatto facile, ma dimostratosi poi pieno di insidie.
DOMINATORI A VARESE!
La classifica Over 45 è stata vinta con 67 colpi da un sempre più convincente Daniele Sparacca il quale sta man mano diventando uno dei più forti Over 45 nel panorama footgolfistico italiano. Chiude il terzetto che ha dato la vittoria alla Lazio nella classifica a Squadre il solito Piscopo, sempre più in lotta per il primo posto nella classifica nazionale, piazzando un giro da 66 colpi. Quella di Varese è stata la vittoria di tutti i ragazzi della Lazio Footgolf, che in poco più di 12 mesi di vita, hanno portato questa squadra all’importantissimo traguardo della vittoria di una Tappa Nazionale. Il presidente Iannone non può far altro che gioire di questi risultati forse inaspettati ad inizio stagione.
N
ello scorso numero di Lazio100 ci eravamo lasciati dandovi appuntamento al Golf Club dei Laghi di Varese per la IV Tappa del Campionato Italiano AIFG. Nell’incantevole cornice del Golf Club dei Laghi, la
nostra compagine arrivava a questo appuntamento con prospettive di vittoria molto alte visti i risultati sempre più in crescita
A Riolo Terme senza Salvi
ottenuti da parte di tutta la squadra, e le aspettative dell’attesa non hanno tradito, la Lazio Footgolf ha portato a casa un tris di risultati storico vincendo il titolo a squadre con il trio Salvi, Pi-
Dopo lo strepitoso risultato ottenuto a Varese, la Tappa di Riolo
scopo, Sparacca, centrando il primo posto assoluto con Roberto
Terme non è partita sotto la migliore delle stelle. Con il vincitore
Salvi ed il primo posto Over 45 con Daniele Sparacca.
della Tappa di Varese, Roberto Salvi, costretto a dare forfait per
Sbaragliata anche la forte compagine Trevigiana che sta domi-
un problema fisico alla schiena sopraggiunto proprio alla vigilia
nando la scena footgolfistica ormai da 3 anni.
della partenza per Riolo, la Lazio Footgolf ha cercato di affrontare
La vittoria di tappa è andata al nostro Roberto Salvi, domina-
la gara con il massimo impegno proprio per far fronte all’emer-
tore tra l’altro della classifica interregionale del Centro Sud, che
genza Salvi. Condizioni meteo altalenanti ed un campo reso a
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della Lazio Footgolf Eagles che, con un La Verde in forte crescita, il buon Tumminaro che in attesa del recupero dal grave infortunio , ha deciso di dare una mano per questa stagione, alla causa degli Eagles, ed al sorprendente Arnaldo Cimitan, conquistano uno splendido quarto posto a squadre.
Prossimo appuntamento a L’Aquila La prossima tappa Nazionale si terrà invece a L’Aquila tra le incantevoli montagne che incorniciano lo splendido San Donato tratti impraticabile da violenti acquazzoni, non hanno permesso
Resort Golf Club. Dolci ricordi ancora nella mente quelli della pas-
ai nostri ragazzi di esprimersi al meglio. Ovviamente le condizioni
sata stagione, dove la compagine bianco-celeste, con il terzetto
meteo non possono essere una scusa per un modesto decimo
Iannone-Salvi-Galeoni, avrebbe vinto a mani basse la tappa, gio-
posto nella classifica di tappa a squadre, ma probabilmente, una
ia negata alla Lazio per alcuni cavilli di regolamento(1*).
maggior fortuna con gli orari di partenza, avrebbe permesso a qualcuno dei nostri di poter piazzare punteggi decisamente mi-
Quella di Acquapendente purtroppo è stata una gara totalmente
gliori.
falsata dalle condizioni metereologiche. Il campo di Acquapen-
Migliore della Lazio, con un -6 sul par, il buon Piscopo che ha
dente infatti è un campo a 9 buche, ciò significa che il footgolfer
nella testa ancora le 2 buche nelle quali ha buttato via la sua
deve compiere 2 volte il giro delle 9 buche per completare il
prima gioia nazionale. Chiudono il terzetto valido per il punteggio
percorso regolamentare di 18 buche(*2). I gruppi partiti alle 9 ed
di squadra, Daniele Sparacca ed Alessio Galeoni rispettivamente
alle 12 hanno trovato condizioni di gioco decisamente migliori
con 71 colpi e 73 colpi. Un decimo posto di squadra che sa di
rispetto al terzo gruppo partito alle 15 che si è dovuto confron-
agrodolce visto comunque, con i punti acquisiti, il raggiungimen-
tare con venti che soffiavano ad oltre 40-50 km/h costanti con
to del terzo posto assoluto nella classifica nazionale a Squadre.
raffiche da 65-70 km/h. Tappa vinta dal fortissimo Marco Esposito, del Sorrento Footgolf,
Ancora vittorie a Terre dei Consoli
che ha sfruttato le felici condizioni meteo trovate nel primo turno delle 9:00. La nostra Lazio si è classificata seconda ad un solo colpo dalla squadra vincitrice di tappa. Migliori dei nostri, Roberto
La Lazio vince ancora. Anche a Monterosi, nello splendido Golf
Salvi che è riuscito a consolidare il suo primo posto in classifi-
Club diretto da Ascanio Pacelli, la Lazio Footgolf fa sua la tappa
ca nell’Interregionale, Alessandro Canfora che si è posizionato al
con l’ennesima vittoria di Andrea Piscopo con un pesantissimo
quinto posto in classifica nell’Interregionale grazie all’ennesima
-11 sufficiente per superare un sorprendente Paolo di Canio che
ottima prestazione e Daniele Sparacca, vincitore anche della clas-
infila un -10 che grida vendetta, colpevole il grossolano errore
sifica Over 45.
alla buca 18 che nega all’ex campione la possibilità di effettuare lo spareggio per la vittoria. Il capolista Salvi con un -8 ed un quarto posto, conferma la sua posizione di testa. Il -3 di Galeoni completa il terzetto che porta a casa la vittoria di tappa per la Lazio. Con questo risultato ormai la Roma è vicinissima nella classifica a squadre del Campionato Interregionale Centro Sud...il sogno di inizio stagione non è poi così lontano. Da segnalare inoltre l’ottima prestazione
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CON ORGOGLIO ALLO STADIO OLIMPICO
volley. Il torneo sarà disputato dal 2 al 5 giugno in Germania e sarà proprio il laziale Marco Graziani insieme al socio Santoprete a rappresentare l’Italia. Avanti Gatinho.
A
nche la sezione footvolley a “Di Padre in Figlio”, la festa del 23 maggio allo Stadio Olimpico. Per l’occasione il presidente Giovanni Ieradi ha realizzato una rete mobile con la scritta Footvolley ed
insieme ai propri atleti ha fatto una dimostrazione itinerante di questa disciplina poco conosciuta. Intanto è tutto pronto per il primo Europeo ufficiale della appena nata lega Europea di Foot-
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Protocollo d’intesa fra la SS Lazio e SCAIS
È
stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra la Società
Sportive ad Associazioni Sportive, inclusa la verifica delle
Sportiva Lazio e la Società di Consulenza e Assi-
eventuali migliorie apportabili negli impianti sportivi già esi-
stenza Impiantistica Sportiva (SCAIS), Associazione
stenti;
benemerita riconosciuta dal CONI, al fine di avviare
Istituzione del Premio “Renzo Nostini”: è stata decisa l’isti-
iniziative comuni tese allo sviluppo ed alla diffusione sociale
tuzione di un premio intitolato a Renzo Nostini nella dupli-
della pratica sportiva, alla promozione dei valori e della cul-
ce veste di Ingegnere specializzato in impiantistica sportiva
tura dello sport, favorendo l’inclusione sociale e il senso di
e di grande atleta della Lazio, finalizzato a valorizzare chi
appartenenza ad una comunità.
si contraddistingue sia nella progettazione che nella pratica
Più in particolare, sono stati fissati i seguenti obiettivi:
sportiva.
Consulenza in materia di impiantistica sportiva, volta ad una
Si tratta di un accordo particolarmente significativo e dall’im-
cooperazione per la pianificazione degli investimenti urbani
portante valore strategico mediante il quale la Società Spor-
in materia di impiantistica sportiva;
tiva Lazio si prefigge, nell’immediato futuro, di dotare molte
Collaborazione per la formazione: le due Società riconoscono
proprie Sezioni ed Attività Associate di impianti sportivi certi
la necessità di garantire sul territorio una costante attività di
e condivisi, alleviando, pertanto, i molteplici disagi che molti
“formazione-informazione”, rivolta ai Dirigenti Sportivi e ai
tesserati biancocelesti devono sostenere quotidianamente.
Tecnici progettisti sui temi legati all’impiantistica sportiva;
Particolarmente romantica e suggestiva, inoltre, l’istituzio-
Sicurezza sui luoghi di lavoro e negli impianti sportivi: parti-
ne di uno speciale riconoscimento dedicato alla memoria di
colare attenzione dovrà essere dedicata alla spiegazione dei
Renzo Nostini, uno degli atleti e dei dirigenti più decorati e
profili di responsabilità in capo ai Presidenti delle Società
lungimiranti della lunga storia biancoceleste.
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ANTONIO BUCCIONI
“La Lazio si è conquistata l’immortalità”
T
rentacinque anni di dirigenza sportiva e non sentirli ! An-
partecipazione.
tonio Buccioni, Presidentissimo della SS Lazio, ha dedi-
“L’affetto che ricevo continuamente dai laziali è per me la gratifi-
cato, con passione e con amore, la sua vita ai colori
cazione più bella. In occasione dei festeggiamenti del 9 gennaio,
biancocelesti, navigato in acque tranquille ed in acque
nella giornata di “Di Padre in Figlio” ma anche su tutti i campi
agitate, senza però farsi travolgere dagli eventi, senza perdere
dove mi reco ogni settimana, trovo tanta gente che mi regala
mai quel desiderio di trasmettere la Lazialità e di diffondere il
emozioni, sinceri attestati che mi fanno capire di rappresentare
verbo dei padri fondatori.
qualcosa di importante”.
Lo incontriamo in occasione di un torneo di vecchie glorie del ba-
Presidente ma che cos’è oggi la SS Lazio, quale posto occupa nel
sket romano , protagonista ovviamente una rappresentitiva con
panorama sportivo di questa città ?
indosso la maglia della Lazio. Lo osserviamo fare il tifo, come
“Io credo che questo club si sia conquistato, in 116 anni di storia,
se fosse una finale scudetto, come se il risultato contasse per
l’immortalità. Quei ragazzi che sulla panchina di Piazza della Li-
un obiettivo importante. La sua voglia di veder primeggiare i
bertà le diedero i natali hanno creato le basi per un movimento
colori che tanto ama lo porta a non fare differenze, basta che
che non morirà mai. Ci sarà sempre qualcuno che avrà voglia di
ci sia in campo la Lazio per avere lo stesso trasporto, la stessa
portare avanti le attività, di mandare in campo ragazzi e meno
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giovani. E’ un qualcosa che va al di la dell’aspetto agonistico è
degli sponsor ?
un fenomeno culturale che non si spegnerà mai”.
“La Lazio potrebbe definirsi una Repubblica di Stati Confederati.
Ma qual è l’attuale stato di salute dell’intero movimento .
Può essere il nostro limite ma è anche la nostra forza. Nel 1960
“Non voglio tirare fuori ancora i problemi legati alla crisi ma tutte
all’interno del mondo Lazio fu deciso di rendere le sezioni auto-
le nostre sezioni ovviamente di questi tempi devono fare i conti
nome, soprattutto sotto il profilo economico, questo per evitare
con la mancanza di risorse. Gli enti locali non erogano più da
che il tracollo di una venisse ad incidere sui bilanci delle altre.
tempo contributi allo sport, le aziende sono in difficoltà ed inevi-
Quello che lei osserva è giusto ma l’attuale status ha garantito
tabilmente c’è sofferenza. Tuttavia il nostro movimento, almeno
per quasi 60 anni la continuità della nostra polisportiva e delle
nei numeri , è in crescita. Per alcune sezioni che annaspano, ma
nostre sezioni. Un Sistema diverso porterebbe grandi rischi, an-
che spero possano risolvere i loro problemi, parlo della pallamano
che se capisco che in alcuni ambiti una maggiore collaborazione
e del basket in carrozzina soprattutto, ci sono altre realtà che
porterebbe evidenti vantaggi”.
spingono per entrare a far parte della nostra polisportiva. Stiamo
E’ un momento davvero buio, forse il più brutto della più che
per battezzare l’ingresso del tamburello e della lotta libera, due
centenaria storia del club, per quel che concerne il rapporto fra
sport che daranno ulteriore lustro alla nostra famiglia”.
l’ambiente e la Lazio Calcio. Un disamore, determinate dalla di-
Una famiglia fatta di realtà indipendenti, forse anche troppo. Non
cotomia della gente con il presidente Lotito. Situazione che po-
pensa, anche per uno sviluppo più ampio, sia necessario attivare
trebbe avere ripercussioni, a cascata, su tutto il movimento.
maggiori sinergie fra le sezioni, per far fronte comune operando
“Il mondo Lazio ha dimostrato, in più di una circostanza, di non
insieme nel marketing, nella strategia economica, nella ricerca
essersi dissolto. La seconda edizione di Di Padre in Figlio,ed an-
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problemi di bilancio, con i quali ha convissuto invece per anni, almeno fino all’avvento della gestione Bocchi-Calleri, e che ha una squadra di buon valore tecnico, di sicuro più forte di alcune formazioni del passato, la situazione è davvero assurda.Il tutto va ricondotto a fattori che con lo sport non c’entano nulla. Senza entrare nel merito direi che occorerebbe che ci fosse una profonda riflessione da parte di chi guida la Lazio, che porti a capire il perchè di tutto questo e si faccia un passo per riavvicinare il popolo laziale. Vedere l’Olimpico vuoto come quest’anno fa davvero male al cuore “. Chiudiamo con una chiosa sullo Stadio Flaminio non pensa che potrebbe diventare, con un progetto serio, la casa della Lazio. “E’ più corretto dire una delle case della Lazio. La nostra è una cor più l’udienza con Papa Francesco nella Sala Nervi dello scorso
realtà con molte anime, come abbiamo sottolineato. Pochi hanno
anno, tanto per fare due esempi, attestano l’entusiasmo e la
posto l’accento sul fatto che il Flaminio è inserito nei progetti
grande Laziallità che è radicata fra la nostra gente.
per Roma 2024. Speriamo che al di la delle Olimpiadi venga
Del resto il calcio professionistico, oggi, è lontano dallo sport di
restituito alla città. Per i nostri colori potrebbe essere un cen-
base, non rappresenta certo la realtà più fulgida dei valori spor-
tro importante di attività sportive ma anche culturali, sarebbe la
tivi, almeno per come noi li intendiamo. Questo rischio non c’è”.
location ideale per ospitare il museo della Lazio. Seguiremo con
Ma perchè secondo lei si è arrivati a questo punto che sembra
attenzione l’evolversi della vicenda”.
senza ritorno ? “Se si pensa ache la Lazio Calcio in questo period storico non ha
Gianluca Montebelli
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LAZIALI
È PER SEMPRE FOTO GIANNI BARBERI/ANTONIO FRAIOLI
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Di Padre in Figlio: le sezioni della SS Lazio trattate da intruse! hanno dovuto ritornare indietro per problemi di claustrofobia e di respirazione. Inoltre , secondo gli organizzatori le Sezioni avrebbero dovuto iniziare la sfilata in uno stadio praticamente vuoto, scelta incomprensibile considerato che una volta finita la sfilata per almeno 15/20 minuti il terreno di gioco è stato inutilizzato e successivamente occupato sbandieratori e Ballerine!!! potevano comodamente condividere il campo con le sezioni lungo la pista.. Il fatto più increscioso però è avvenuto durante la sfilata stessa, gli atleti delle sezioni. Adulti e bambini venivano sollecitati in modo volgare, a spintoni da parte degli organizzatori ad accele-
N
rare il passo e a togliersi dalla pista. A Lampedusa coloro che
fermarsi una bella giornata di festa per tutte le sezioni della
contenti di non avere più a che fare con atleti, allenatori ,dirigenti
Società Sportiva Lazio, ma purtroppo così non è stato.
che considerano soltanto un fastidio capaci solo di creare proble-
Già i presupposti si sono rivelati incresciosi: le maglie utilizza-
mi. Penso inoltre che l’evento abbia il suo significato iniziale:
te dalle squadre storiche , presentate nella conferenza stampa
quello di coinvolgere tutti i laziali con la stessa dignità pur non
dell’evento, avevano sul lato cuore, il nostro
essendo star del football o idoli dei tifosi. Forza Lazio!
onostante l’emozione di aver ancora una volta sfila-
sbarcano dalle navi vengono trattati con maggiore garbo!
to allo Stadio Olimpico, devo affermare con amarezza
La mia considerazione personale, e quella di molti responsabili
che, dopo l’esperienza positiva dell’evento del 2014,
delle Sezioni, è che non si debba partecipare all’evento in questo
pensavamo che anche l’edizione 2016 potesse ricon-
modo, quasi da intrusi. Gli organizzatori stessi in futuro saranno
logo, quello da
sempre utilizzato sia dalla Società che dalle Sezioni, sin dal 1973 e regolarmente registrato, e di cui abbiamo dato regolare auto-
Mario Notari
rizzazione all’utilizzo. La S.S.Lazio s.p.a. (Lazio Calcio) ha intimidito l’organizzazione dell’evento “di Padre in Figlio” ingiungendo di non utilizzare tale logo, e dopo varie diatribe si decideva di sostituirlo con quello del 1911. Dopo questo fastidioso ed incomprensibile episodio speravamo che almeno l’evento potesse rivelarsi positivo, così non è stato. Per poter pianificare la manifestazione nel migliore dei modi, abbiamo partecipato a riunioni tecniche con le autorità preposte, concordando varie procedure che all’inizio della manifestazione, che, al momento dell’entrata delle sezioni nello Stadio Olimpico sono improvvisamente mutate, con notevoli disagi e situazioni pericolose come il notevole assembramento nel piccolo tunnel che porta da sotto la Tribuna Tevere alla pista dell’Olimpico dove sono stati ammucchiati i tanti partecipanti i quali si sono trovati di fronte ad una porta incredibilmente sbarrata che ha provato una calca enorme e momenti di panico, con molte persone che
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VOLFANGO PATARCA I GIOVANI E QUELL’AMORE MAI SBOCCIATO CON LOTITO valorizzarlo. “Nella squadra Primavera Campione d‘Italia di Mimmo Caso, giocavano Di Vaio, Nesta, Cristiano, Orfei, Piccioni, Napoleoni, tutti ragazzi della scuola calcio, di cui 8 hanno esorditoin serie A, altri hanno fatto carriera tra serie B e C, non dimenticandoci poi di Di Canio e Rizzolo!”. Più di un allenatore per tanti, era quasi un padre che faceva finta di non vedere quello che i suoi ragazzi combinavano fuori dal campo, specie con lo stesso Di Canio che amava andare negli allora Eagles’ Supporters per seguire la Lazio sia in casa che in trasferta. “Successivamente abbiamo poi rivinto il Campionato Primavera con in panchina Bollini, dove giocavano Pinzi, Berrettoni, Domizzi e nel 2011 quello Giovanissimi addirittura in finale contro
N
la Roma che schierava anche Cerci e Rosi”.
esta, Di Vaio, Di Canio, e poi ancora Flavio Roma, Fran-
Ma c’è anche un altro giocatore che, cresciuto nelle giovanili, è
ceschini, Iannuzzi e Pinzi. Possiamo andare avanti per ore
divenuto importante all’estero: Federico Macheda.
a tirare fuori nomi di talenti scoperti da Volfango Patarca.
“Su Macheda era stato detto che erano stati chiesti soldi alla
“Sono usciti tutti dalla stessa persona e cioè io, in quanto
Lazio per rimanere, ma la verità è che i genitori si recarono in
le basi per far crescere questi ragazzi dalla scuola calcio sono
società per chiedere solamente un rimborso spese per portarlo ad
stati impostate tutte in maniera eccezionale”.
allenare a Formello, dato che entrambi lavoravano e non poteva-
Lui fu un uomo che fin dal 1981, una volta entrato come respon-
no sopperire a questo. Gli fu negato. E poi, il rimborso obbligato-
sabile della scuola calcio ed allenatore delle giovanili, ha dedicato
rio per gli anni fatti alla Lazio, non sono statipagati alla Lazio?”.
per più di venticinque anni della sua vita alla Lazio, ma qualcosa
Ma dal 2005, con l’avvento della nuova presidenza, Volfango, in
con la nuova gestione non ha funzionato:
contrasto con la società, viene messo alla porta senza neanche
“Tu arrivi e te la prendi con me? Vai dicendo in giro che sei
un ringraziamento per il lavoro svolto dopo tanti anni. Sono sto-
laziale e che vuoi fare dei miglioramenti, ma così fai solo danni
rie da Lazio recente, dove la riconoscenza, la passione e l’amore
alla società!”.
per i colori biancocelesti non sono riconosciuti e vengono messi
Nella sua presidenza, Cragnotti, che aveva compreso le sue co-
ai margini.
noscenze tecniche, lo aveva mandato addirittura negli Stati Uniti
“Era la scuola calcio più potente d’Europa, vi erano 830 ragazzi,
ad insegnare il calcio negli stage che stavano facendo nel nuovo
dei quali 330 erano al Dabliu e 500 al Francesca Gianni. Questi
continente. “Io nella scuola calcio dividevo i compiti, ma non vo-
ragazzi, tutte le domeniche che la Lazio giocava all’Olimpico,
glio prendermi meriti da solo, c’erano tutti ragazzi che mi aiuta-
erano presenti con la divisa ufficialenella Tribuna Tevere e ge-
vano e per questo li ringrazierò sempre. Come premio del lavoro
nitori, amici e parenti pagavano tutti il loro regolare biglietto.
svolto, ne prendevo uno e lo portavo con me in America”.
Quanto era bella quella tribuna tutta colorata di celeste di quei
Amava i suoi giocatori, sapeva essere severo e al tempo stesso li
ragazzi!”.
metteva sotto la sua ala protettrice, perché sapeva comprendere
E contrattacca: “Ora la scuola calcio della Lazio gioca in posti
le doti calcistiche che ogni suo ragazzo aveva e sapeva anche
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diversi, ma puoi rinunciare ad un centro come il Francesca Gianni
denza ti disse che non era più necessaria la tua opera all’interno
che è nel cuore di Roma? A chi è venuta quest’idea dato che
della società?
quell’impianto, come bacino di utenza, è invidiabile? Il Dabliu
“ Lotito arrivò il 19 Luglio ed io la settimana prima avevo chiuso
poi lo aprii io insieme ad Elisabetta Cragnotti, la figlia dell’allora
uno stage estivo di 314 bambini a Formello della scuola calcio. Io
presidente solo nel 2000 entrarono quasi 300 bambini”.
ero l’unico che stava lavorando visto la parentesi estiva e per la
Un lavoro svolto con meticolosità e pignoleria non sono serviti
prima volta lo feci proprio a Formello. All’inizio si presentò anche
a fare breccia in questa nuova gestione, la crescita esponenziale
in maniera molto amichevole, ma poi mi sono accorto che era
ottenuta con risultati certificati e scritti, non lo hanno salvato
tutta falsità. Quando mise a lavorare il Generale all’interno, io
dalla scure della nuova società.
consegnai tutto il lavoro in segreteria ed i ragazzi che si trovaro-
“Tutto poteva fare, meno che togliermi da là se voleva mante-
no al settore giovanile, li confermai tutti io. Successivamente mi
nere il settore giovanile a livello vincente, che all’epoca oltretutto
manda a chiamare ed io mi reco alla sua residenza a Villa San
si autogestiva. Per il pagamento tutti dovevano effettuare un
Sebastiano e lì mi comunica che doveva risanare la società e che
bonifico in banca ed automaticamente facevi parte della scuola
per motivi di bilancio non può darmi quello che precedentemente
calcio”.
prendevo di stipendio. Mi offre 400 euro mensili e che l’indomani
Ma gli aneddoti sconosciuti, quelli che soltanto chi lavora per
avrei trovato il contratto da firmare. Così mi mise letteralmente
il bene di un giovanissimo calciatore di prospettiva, li conosce
in mezzo ad una strada, con quella cifra era impossibile mandare
solo lui:
avanti una famiglia e mi vidi costretto a rifiutare l’incarico ed
“Io avevo la facoltà di provare e visionare i ragazzi che si presen-
andarmene. Non fu lui a mandarmi via, anche se sapeva che
tavano e quelli bravi li prendevo a prescindere. Basta ricordare
a quella cifra le mie dimissioni erano scontate. Fortunatamente
gente come Faraoni, Russotto, Di Cesare, Sestu, Grillo, tutti che
andai a lavorare per un anno al Lanciano e successivamente alla
giocano tutt’ora a livello professionistico tra serie A e serie B, ma
scuola calcio del fratello di Nesta, ed anche lì fu un successo
nessuno sa’ che provengono dalla mia scuola calcio”.
strepitoso “.
Un fiume in piena Volfango, che non si tira certo indietro anche
Nella tua gestione, giocatori di livello che hai tirato su, hanno fat-
al calzare di domande un po’ scomode.
to la fortuna economica della squadra nei momenti di difficoltà.
Cosa successe realmente quel giorno del 2005, quando la presi-
Secondo te, perchè oltre Cataldi, grossi nomi non ne sono usciti?
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“Ora non si parla altro che di Cataldi proveniente dal settore
Pensi avresti potuto condurre meglio l’attuale settore giovanile?
giovanile ed io sono contento, ma ne dovrebbero essere usciti
“Ho vissuto tutti i presidenti da Lenzini a Cragnotti, passando per
molti di più! In una città come Roma, tu presidente mi prendi
Calleri, Casoni e Longo:
un olandese per insegnare calcio, ma non c’è un’altra persona
secondo voi come avrei potuto andare d’accordo con tutti questi
che è capace di farlo e che sia anche di fede laziale? Nessuno
se non avessi svolto il mio lavoro in maniera egregia? Ho lavorato
che hanno in organigramma adesso può insegnarmi qualcosa di
con capi del settore giovanile del calibro di Felice Pulici, Lovati, il
calcio e sono pronto a confrontarmi con loro quando vogliono.
grande maestro Vatta e Giancarlo De Sisti, che assunse diretta-
Lotito si deve ricordare che i giocatori sono usciti anche quando
mente Cragnotti, e nessuno di loro si lamentò mai di me”.
lui non era il presidente della Lazio e quindi c’era qualcuno che
Infine, definisci questa gestione e il suo modus operandi.
faceva il bene della società. Perché adesso non ne escono? Trop-
“Era inevitabile che avrebbe perso tutti i tifosi, dato il suo carat-
pi Cataldi dovrebbero uscire da un settore giovanile come quello
tere e soprattutto mandando via tutti i veri laziali dall’interno del-
della Lazio!“.
la società. I ragazzi che ho cresciuto, quando mi vedono, ancora
Ora le squadre, specie quella Primavera, sono piene di stranieri
mi salutano calorosamente, ora è solo business. Ma nonostante
che scompaiono nel giro di pochi anni, quando c’eri te, era una
tutte queste mie vicissitudini, tutt’ora ho mantenuto un rapporto
scelta di puntare solo su italiani o non ve ne erano di tasso su-
eccezionale con la tifoseria della Lazio“.
periore ai nostri? “Oramai i settori giovanili sono pieni di stranieri. Almeno si rile-
Raffaele Galli
vassero nel futuro dei giocatori che arrivano al grande calcio, ma
(eaglesgallerylazio.it)
inevitabilmente poi vediamo che si perdono!>>
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S
CONQUISTATO IL 23° TITOLO ITALIANO D'INSIEME
i rinnova la tradizione della S.S. Lazio Ginnastica Fla-
la, Chiara De Simone e Nina Corradini, la più giovane, 13 anni
minio nel campionato nazionale d’insieme di ginnastica
ancora da compiere, appartenente alla categoria junior ma già
ritmica. L’ennesimo tricolore, il 23° nella storia del club
promossa nella formazione senior per la sua maturità tecnica ed
capitolino, è stato conquistato domenica 5 giugno sulla
agonistica.
pedana prestigiosa dell’Adriatic Arena di Pesaro, da anni sede
Un esercizio di alto e raffinato contenuto tecnico che Daniela
della Coppa del Mondo e il prossimo anno della rassegna iridata,
Delle Chiaie, ex DT delle nazionali azzurre e attuale membro
la prima a svolgersi nel nostro Paese.
della commissione tecnica internazionale, ha definito “in assoluto
Il successo è arrivato nell’esercizio con 6 clavette e 2 cerchi con-
il più bello al mondo”. Nonostante due gravi errori di esecuzione
fezionato dalla maestria di Annavera Pifano e Chiara Bria, ed
nella finale a 10, il quintetto romano è riuscito infatti a collocarsi
eseguito da Camilla Cavaliere, il capitano, Martina Musa, Valeria
in vetta alla classifica, guidata già dopo la fase di qualificazione
Pomponi (tutte e tre tricolori anche due anni fa), Marta Martel-
con oltre un punto sulla seconda, a pari merito con le piemon-
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promossa in Serie A1. Martina Musa nata a Roma il 6 ottobre 1994. Ha iniziato la ritmica a 9 anni, attrezzo preferito palla, iscritta all’Università Cattolica di Roma. Campionessa italiana specialità nastro 2015. Campionessa d’Italia d’insieme 2014 e 2016. Valeria Pomponi nata a Jesi (AN) il 13 agosto 2000. Ha iniziato la ritmica a 8 anni, attrezzo preferito clavette, frequenta il 2° anno del Liceo Classico. 3ª classificata Criterium Giovanile 2013. Campionessa d’Italia d’insieme 2014 e 2016. Componente la formazione vincitrice del Campionato di serie A2 2015 promossa in Serie A1. tesi della Rhythmic School. A convincere la giuria sono state la raffinata ed originale composizione e l’attinenza con la musi-
Marta Martella nata a Marino (Roma) il 4 gennaio 2001. Ha ini-
ca, che hanno scaturito una prestazione emozionante e molto
ziato la ritmica a 5 anni, attrezzo preferito palla, frequenta il 2°
coinvolgente, molto apprezzata dal pubblico e accompagnata dai
superiore. Campionessa d’Italia d’insieme 2016. Vicecampionessa
complimenti delle avversarie. “Bravissime tutte, veramente un
interregionale di categoria. Componente la formazione vincitrice
gruppo compatto - afferma Chiara Bria – che in soli tre anni è
del Campionato di serie A2 2015 promossa in Serie A1.
riuscito a passare dalla serie B alla Serie A1 con la promozione conquistata la passata stagione e che da ottobre ci permetterà di
Chiara De Simone nata a Roma il 2 agosto 2001. Ha iniziato la
confrontarci con le migliori società italiane”. Saranno quattro le
ritmica a 4 anni, attrezzo preferito clavette, frequenta il 1° anno
prove del massimo campionato in programma ad Arezzo, Ostia,
di Scienze Umane. Campionessa d’Italia d’insieme 2016.
Padova e Spoleto. “La forza della squadra - aggiuge Annavera Pifano – è anche e soprattutto la mentalità vincente”.
Nina Corradini nata a Roma l’8 agosto 2003. Ha iniziato la ritmi-
Quella che, nonostante la giovane età, ha dimostrato di posse-
ca a 8 anni, attrezzo preferito palla, frequenta la 2ª media. Cam-
dere Nina Corradini, vincitrice del Criterium Nazionale catego-
pionessa d’Italia d’insieme 2016. 1ª classificata Criterium Giova-
ria junior, prestigiosa vetrina delle migliori giovani, ex aequo con Annapaola Cantatore dell’Iris Giovinazzo. Nei due esercizi con fune e palla la tredicenne romana ha sfoggiato tutte le sue qualità tecniche, fisiche ed espressive.
Le 6 ginnaste tricolori della Lazio Ginnastica Flaminio Camilla Cavaliere nata a Roma il 19 dicembre 1998. Ha iniziato la ritmica ad 8 anni, attrezzo preferito cerchio, frequenta il 4° Liceo Scientifico. Campionessa d’Italia d’insieme 2014 e 2016, vicecampionessa d’Italia d’insieme 2015. Componente la formazione vincitrice del Campionato di serie A2 2015 2015
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nile 2016. Componente la formazione vincitrice del Campionato di serie A2 2015 promossa in Serie A1.
Sportinsieme per crescere sani La S.S. Lazio Ginnastica Flaminio Roma, con il patrocinio del Ad intervallare le performance degli atleti si sono svolte le pre-
Comune di Monopoli (Ba) e la collaborazione dell’ASD Ginnastica
miazioni, che nel corso della stagione sportiva hanno vinto nu-
Adriatica, organizza “Sportinsieme per crescere sani”, collegiale
merose manifestazioni sportive.
estivo di ginnastica che si svolgerà a Monopoli dal 3 al 10 luglio
Tra gli atleti e dirigenti Sportivi che hanno premiato da ricordare
prossimi. Le attività di ginnastica si svolgeranno presso il Pa-
l’olimpionico della Sciabola Michele Maffei , il Presidente della
lazzetto dello Sport del Comune di Monopoli e presso l’Impian-
S.S. Lazio Antonio Buccioni, il presidente della S.S. Lazio moto-
to Sportivo della ASD Ginnastica Adriatica. Gli impianti sportivi,
ciclismo Mario Notari.
perfettamente attrezzati, sono da diversi anni sede di importanti
La stupenda manifestazione della sezione dell’instancabile Pre-
incontri sportivi ginnici di livello sia nazionale che internazionale
sidente Avv. Mario Tonucci e del Direttore Sportivo Prof. Guido
Al Palazzetto un saggio dal sapore Olimpico
Menchi è terminata con la sfilata di tutti gli atleti con la bellissima T-schirt del Comitato “Roma 2024”. Foto Gianni Barbieri
Lunedi 13 giugno al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano si è riempito di atlete e di pubblico per il tradizionale Saggio di fine anno sportivo della SS Lazio Ginnastica Flaminio L’evento organizzato con il patrocinio del comitato organizzatore di “Roma 2024” e del CONI , è stato di notevole impatto scenografico. Il tema, particolarmente suggestivo, degli atleti della Lazio ha avuto come tema conduttore la storia delle Olimpiadi da Atene 1896 . Ogni quadro scenografico era riferito alla storia olimpica delle città organizzatrici dei Giochi e ha avuto come protagonisti i ginnasti delle varie categorie dai più piccoli ai più grandi, uno spettacolo che i presenti hanno potuto godersi dall’inizio alla fine! Particolare ovazione è stata riservata alle ginnaste della ritmica che hanno recentemente conquistato il titolo Italiano.
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schile che femminile hanno colto i frutti di una regolar season condotta sempre da protagonisti e sono entrambe approdate alle finali nazionali di Roma del 20, 21 e 22 maggio.
I RAGAZZI E LE RAGAZZE DI BROCCO SUL PODIO
A
Ottimi sono stati i risultati finali della compagine maschile che ha conquistato la qualifica di vice campione d’Italia inchinandosi solo di fronte allo strapotere del Bonomi, compagine lombarda peraltro composta da tutti ragazzi al limite di età rispetto ai nostri, molti dei quali schierati sotto età anche di un paio di anni. Molto bene ha fatto anche la rappresentativa femminile che con grinta e determinazione
si è aggiudicata - contro ogni previsione - la
terza piazza in palio e quindi la medaglia di bronzo, perdendo di fatto la sola prima partita del girone di qualificazione. Come sottolineato i ragazzi che, senza mai perdere né impattare tutte le partite disputate da settembre a maggio, hanno stravinto il loro “Campionato di Area” con il supporto di numeri davvero impressionanti, 96 gol fatti e solo 12 subiti, hanno stravinto anche le tre partite del girone di finale approdando meritatamente alla finale scudetto in cui si sono arresi ai loro avversari ma con
rchiviato il Campionato di A2 con il conseguimento
l’assoluto onore delle armi. Un bravissimi va anche ai ragazzi
dell’obiettivo minimo prefisso di una comoda sal-
dell’under 18 – quasi tutti sotto età di 2/3 anni - che con un bril-
vezza, gli interessi del finale della stagione ago-
lantissimo finale di stagione, hanno anch’essi raggiunto la finale
nistica della Lazio hockey si sono spostati sulle
nazionale di Villar Perosa dove al di là dell’ottavo posto finale
compagini giovanili, sicuramente il settore più prolifero e rappre-
non hanno affatto demeritato al cospetto di avversari molto più
sentativo per la sezione in questi ultimi anni.
grandi, facendosi comunque volere per il bel gioco espresso.
In particolare evidenza le rappresentative dell’Under 16 sia ma-
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all’ultimo parziale. Nel quarto tempo Lapenna segna il gol decisivo, Camilleri riporta l’Ortigia - 1, ma gli uomini di Formiconi
L
riescono a mantenere il vantaggio fino alla fine e ottengono una
È FESTA SALVEZZA!
meritata salvezza. Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli è raggiante. “E’ stato un bello spettacolo, finale al cardiopalma. L’Ortigia nel finale ha avuto occasioni per pareggiare, negli ultimi secondi ho tremato, poi alla sirena finale sono esploso. Sono quelle partite che ti fanno morire, ma se le vinci ti danno una soddisfazione maggiore. Mi dispiace per gli amici dell’Ortigia, ma siamo conten-
a Lazio resta in A1. Nel playout sconfitta l’Ortigia 9-8,
ti così. Una partita che mi ripaga di tante sofferenze, nonostante
al termine di una delle più belle partite della stagione.
ci augurassimo tutti un campionato più tranquillo. L’importante
Il presidente Moroli: “Una gioia che mi ripaga di molte
è stata evitare la retrocessione, sarebbe stata una punizione im-
sofferenze”. Formiconi: “Rispettata una data straordi-
meritata. Ora ci mettiamo subito al lavoro per prepararci all’anno
naria”. Radic: “Gara ed emozioni magnifiche. Ho capito cos’è la
prossimo, dobbiamo muoverci subito per cogliere alcune oppor-
vera lazialità”La Lazio è salva e ottiene l’obiettivo al termine di
tunità di mercato”.
una delle più belle partite della stagione. I biancocelesti hanno
Il tecnico sul piano vasca della Lazio Nuoto, Pierluigi Formiconi:
vinto una gara al cardiopalma contro l’Ortigia 9-8 e anche l’anno
“La partita l’abbiamo gestita bene, abbiamo sbagliato al solito
prossimo disputeranno il campionato di serie A1.
alcuni gol, ma alla fine è andata bene così. Da un mese stavamo
Si chiude il sipario dopo un campionato lunghissimo e probabil-
lavorando per questo spareggio, credo che abbiamo meritato di
mente al di sotto delle aspettative. Una risposta magnifica da
rimanere in serie A1. Oggi è un bel giorno.. E’ il 26 maggio, una
parte di un gruppo che si è dimostrato compatto e deciso fino
data importante per i laziali: tre anni fa la nostra squadra di cal-
in fondo. Tutti hanno dato il massimo in vasca: Radic ha chiuso
cio ha vinto la Coppa Italia nel derby contro la Roma, qualcuno
la porta in più occasioni, Di Rocco, Giorgi e Leporale sono stati
me l’ha ricordato prima della partita e siamo stati contenti di aver
i cannonieri della gara con due gol a testa. Bene anche Madda-
rispettato questa data regalando un’impresa”.
luno e capitan Colosimo, entrambi in rete quando l’Ortigia stava
Il portiere della Lazio Nuoto, Zradvko Radic: “E’ stato un lungo
cercando di rimontare. Il loro strappo dal 5-4 al 7-4 ha dato una
anno, se avessimo iniziato meglio la stagione ci saremmo evi-
spinta decisiva ai biancocelesti, mentre Lapenna ha sferrato il
tati questa sofferenza. Ma la partita di oggi è stata magnifica,
colpo del ko realizzando il 9-7 in apertura dell’ultimo parziale.
voglio ringraziare i miei compagni di squadra, il mister Pierluigi
Tanta sofferenza negli ultimi trenta secondi sul 9-8, con la Lazio
Formiconi che ha fatto di tutto per noi. Anche la società è stata
che ha difeso con un uomo in meno in vasca, ma che è riuscita
splendida con me per tutto l’anno. Una gioia incredibile, la prima
a mantenere la porta inviolata. In avvio le aquile in avanti con
volta che gioco playout e devo dire che è stata come una finale
Di Rocco e Giorgi, ma c’è la risposta pronta dell’Ortigia che tra
per vincere un titolo. Tanto nervosismo all’inizio, poi una gioia
la fine del primo e l’inizio del secondo tempo rimonta grazie a
immensa. Ho capito cos’è la vera lazialità, spero di rimanere
Danilovic e ad una doppietta di Ivovic. La Lazio reagisce e impo-
anche il prossimo anno”.
ne un altro break di 3-0 con due
E’ stato fondamentale il lavoro
volte Leporale a segno intervallato
di Claudio Sebastianutti e Filip-
da Di Rocco (5-3); poi in superio-
po Loreto nel contribuire al rag-
rità numerica Maddaluno risponde
giungimento dell’obiettivo. Hanno
a Camilleri per il 6-4 di metà gara.
sostenuto e compattato il gruppo
La Lazio raggiunge il +3 in apertu-
per tutta la stagione, soprattutto
ra di terzo tempo con Colosimo e
nei momenti più difficili. Presen-
lo conserva con Giorgi. I siracusani
ti a Sori anche Antonio Buccioni,
però riprendono campo e tornano
Tommaso Pesapane, Renato Sini-
in scia con i gol di Camilleri e Ca-
scalchi e altri esponenti di spicco
sasola per l’8-7 che rimanda tutto
della dirigenza biancoceleste.
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Psicologia dello sport
Di padre in figlio: Diffondere la propria cultura
S
olo pronunciare il nome Lazio rievoca, nell’immagina-
prescindibile: la cultura nazionale della quale l’organizzazione fa
rio di tutti coloro che si riconoscono in questo ideale,
parte.
immagini, emozioni, simboli inconfondibili. Seppur in
E’ la cultura nazionale che modella quella organizzativa, è da lì
maniera diversa è valido anche il contrario, e cioè chi
che tutto prende avvio.
non fa parte dell’ambiente ha comunque degli elementi che per-
Sarebbe la stessa cosa se la SS Lazio avesse affondato le sue
mettono di identificare questa realtà, ad esempio i colori.
radici in Cina? Tanto per dirne una di cultura!
Cosa fa della Lazio “La Lazio”?
Sicuramente NO.
E nello specifico, cosa rende ogni sezione appartenente alla so-
Strettamente legati all’aspetto nazionale risultano altri due fattori
cietà unica nel suo genere al punto da differenziarla nettamente
esterni: l’ambiente naturale e gli eventi storici, entrambi potenti
da una qualsiasi altra squadra del proprio campionato?
condizionatori a livello psicologico e sociale.
La cultura organizzativa definisce l’identità di una collettività at-
Ecco come una sintesi di tante parole trova una sua manifesta-
traverso la costruzione di un’immagine ben definita al suo inter-
zione visibile nell’evento “Di padre in figlio” un’attività che con-
no e riconoscibile anche dall’esterno.
solida varie forme di espressione culturale.
Un fenomeno affascinante, dunque, da cui nessun’organizzazio-
Un evento, questo, capace di convogliare diffusione di conoscen-
ne, che sia sportiva, sociale, economica è esente.
za, manifestazione di simboli, trasmissione di un fortissimo senso
Facciamo una prova.
di appartenenza in un unico rito, che rappresenta inconfondibil-
Che tu sia un atleta, un genitore, un appassionato, un tecnico o
mente il popolo biancoceleste perpetuando così questa cultura,
un dirigente pensa un momento alla tua squadra.
di generazione in generazione, in un inarrestabile vortice che
Quali sono gli elementi caratteristici che la rendono unica?
lega passato, presente e futuro.
Oltre alla divisa, che mostra concretamente i colori della società, Dott.ssa Francesca Giambalvo
trovi altri elementi che permettono, a chi ne fa parte, di ricono-
Psicologa, consulente in Psicologia dello sport
scersi? L’identità di una collettività e gli aspetti specifici che caratterizzano una cultura, come il linguaggio, la conoscenza, l’insieme dei valori e delle norme sociali, dei simboli e delle cerimonie che si perpetuano permettono, a tutti i suoi membri, di riconoscersi in quegli aspetti, di condividerli e di tramandarli attraverso i propri comportamenti, in una modalità spesso inconsapevole. Percepire un senso d’appartenenza tanto forte, quando si parla della propria squadra, non ha sempre una corrispondenza tangibile e generalmente si rivela attraverso le azioni, i comportamenti e il linguaggio condiviso dai suoi membri. Per creare una cultura è necessario fare una considerazione circa una dimensione più ampia e im-
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stato ovviamente l’arrivo di Olympia, l’aquila simbolo della Lazio calcio, accompagnata da Juan Bernabè, ha fatto il giro dei campi fiera ed al tempo stesso civettuola, facendosi immortalare insie-
AMORVOLLEY NEL NOME DI ANNA TINA MIRRA
me ai piccoli partecipanti suscitando oooh di ammirazione anche da parte di quelli di fede calcistica avversa… Un altro momento di grande lazialità è stato l’arrivo di Francesco Scarcelli che, a sorpresa e senza base, ha preso il microfono intonando “Non Mollare Mai” l’inno della squadra biancoceleste che lo ha reso celebre fra i tifosi laziali. E poi tanti amici della Lazio Pallavolo che non hanno voluto mancare a questo appuntamento. Da Antonio Buccioni, presidente della SS Lazio, a Paola Camilletti, in rappresentanza della Fipav Lazio, a Gianni Barberi, il fotografo dei grandi eventi biancocelesti, alla giornalista Laura Cigna, ad Alfredo Parisi, Presidente di Federsupporters, Claudio Saltari in rappresentanza dell’Associazione Donatori e Volontari della Polizia di Stato, associazione alla quale verrà devoluto il ricavato delle sottoscrizioni, Paola Catenacci, in rappresentanza della Banca Popolare di Novara. Il momento più emozionante è stato però quello dedicato di Anna Tina Mirra, la giornalista a cui l’evento è stato da quest’anno dedicato. La presenza della zia Antonella, dell’amica del cuore Sandra e di Giampiero Giuffrè (che dirige il portale www.giroma.it ,da Anna Tina
U
fondato e diretto fino alla sua scomparsa) hanno portato com-
na giornata di sport, solidarietà e di grande emozio-
mozione e gioia fra tutti i presenti, permettendo di ricordarla nel
ni, nel ricordo di Anna Tina Mirra. La XVI edizione di
modo che lei avrebbe voluto: fra i ragazzi che fanno sport, con
Amorvolley giovedì 19 maggio, ha radunato, all’in-
la maglia biancoceleste addosso.
terno dello Stadio della Farnesina di Roma, oltre
Dopo oltre tre ore di gare, i bambini, stremati e felici, hanno fatto
800 bambini delle scuole elementari e medie di Roma che, dopo il rinvio causa pioggia della settimana scorsa, hanno dato vita alla tradizionale kermesse di minivolley, capace di regalare mille ed una sorpresa ai partecipanti. Sui 40 campetti i ragazzi, in compagnia dei loro insegnanti, hanno dato vita a partite combattute e divertenti il cui risultato finale era ovviamente l’aspetto meno significativo. L’obiettivo della Lazio Pallavolo, società organizzatrice dell’evento era quello di regalare un momento ludico-sportivo agli alunni delle scuole e di avviare i neofiti al volley. Obiettivo centrato in pieno, visto che nei ricordi dei partecipanti certamente questa giornata non verrà dimenticata facilmente. Le sorprese non sono certo mancate. Il momento più atteso è
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ritorno a casa. Amorvolley ritornerà il prossimo anno, loro ovviamente sperano di poter partecipare ancora. “E’ stata una giornata straordinaria-ha dichiarato al termine un raggiante Giorgio D’Arpino presidente della Lazio pallavolo - una tradizione che ogni anno si rinnova, che ci costa tanti sacrifici ma che ci appaga enormemente. Momenti di sport come questi sono di grande valore per i giovani e per la nostra società che in questo modo assolve al meglio il suo compito di promuovere lo sport. Olympia, il ricordo di Anna Tina, la partecipazione di tanti amici, hanno reso tutto meraviglioso. Appuntamento al prossimo anno “. Gianluca Montebelli
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MONTELLA È IL NUOVO TECNICO impegnato nella valorizzazione dei giocatori e tecnici provenienti dal proprio vivaio, dal territorio romano e da tutto il centro sud Italia. Il progetto portato avanti dal club ha permesso a molti dei suoi atleti di vestire più volte la maglia delle nazionali azzurre, portando oggi ad avere 5 giocatori convocati nella nazionale maggiore impegnata nel Tour delle Americhe. Nato a Roma nel 1975, Daniele Montella da giocatore oltre ad aver militato nella Lazio, ha vestito la maglia della Rugby Roma con cui ha esordito nel massimo campionato italiano ed in Heiniken Cup. Nella propria carriera da allenatore vanta esperienze in numerose società romane prima del passaggio alla US Primavera Rugby, dove ha ricoperto negli ultimi due anni il ruolo di direttore tecnico e di allenatore della prima squadra, centrando la promozione in serie A e
L
la permanenza in tale categoria per la
a Lazio Rugby 1927 nella prossima stagione avrà un
prossima stagione.
nuovo allenatore. A guidare il club dalla panchina sarà,
Daniele Montella è già al lavoro insieme all’assistant coach De-
Daniele Montella.
lio Coppeto, confermato dopo l’ottimo lavoro svolto nell’ultimo
Continua dunque la tradizione della società biancoce-
campionato, per valutare la rosa a disposizione e gli eventuali
leste nell’affidare la guida tecnica a giocatori che hanno mili-
nuovi innesti.
tato nelle file della società più antica d’Italia. Come accaduto in precedenza con Carlo Pratichetti, Alfredo De Angelis e Victor Jimenez, anche Daniele Montella ha vestito la maglia della Lazio
issuu.com facebook | Lazio100
Rugby ricoprendo il ruolo di tallonatore, collezionando 58 presenze con la casacca biancoceleste . Questa scelta è nel segno della filosofia del club, ormai da anni
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schietti)!, Martina Cotoloni (sciabola allieve) e Vincenzo Pellegrini (fioretto allievi)! Argenti... bronzi e piazzamenti per Flavia Castellacci, Joel Ciani,
UNDER 14 D'ASSALTO
Francesca Di Giulio, Angelica Di Luzio, Lorenzo Fabrizi, Angelo Formiconi, Adriano Gatti, Chiara Giansanti, Filippo Iacometti, Simone Lolletti, Federico Marini, Andrea Mignucci, Nicolò Paoletti, Alessandro Perugini, Alessia Piccoli, Alessio Piermattei, William David Sica e Chiara Valdiserri
GIOVANI EMERGENTI Da tenere d’occhio gli sciabolatori Daniele Biaggi, argento alla seconda prova nazionale ct. cadetti, e Giacomo Mignuzzi, protagonista del progetto “Generazione 2024” della Federazione Italiana Scherma e brillantemente qualificato per i Campionati Italiani Assoluti, dove darà del filo da torcere ai veterani. Convocato ad aprile ai Campionati del Mondo Cadetti di Bourges, Giacomo ha ottenuto un ottimo quinto posto, fermato dal russo Artem Tselyshev col punteggio di 15-13, nell’assalto per l’accesso alla semifinale. Sofia Ciaraglia ha vinto la medaglia d’oro con la squadra di Sciabola, ai Campionati Europei U23 di Plovdiv. Nel fioretto Ludovica Genovese splendido argento nella Coppa Italia Nazionale cat. Cadetti e Damiano Rosatelli, fiorettista eccellente del G.S. Forestale e allenato dal M° Guido De Bartolo-
L
a nuova generazione di schermidori che gli eccellen-
meo, ha conquistato un prestigioso argento a Roma nella prova
ti tecnici della scuola di scherma “Emmanuele F.M. Emanuele” stanno crescendo è agguerrita e battagliera; ottimi i risultati nelle prove regionali ed interregio-
nali, mentre è mancato qualcosa nel Gran Premio Giovanissimi (il Campionato Italiano riservato alle categorie U14) dove hanno comunque conquistato il sesto posto, piazzandosi ancora una volta nella top ten delle 338 Società di Scherma italiane. Al GPG di Riccione conquistiano un titolo italiano con la talentuosa Martina Cotoloni nella categoria Allieve di sciabola e un bel sesto posto con Alessia Piccoli, nella categoria Giovanissime di sciabola. I fiorettisti Luca Carabella, Joel Ciani, Rebecca D’Angelo, Lorenzo Fabrizi, Adriano Genovese, Vincenzo Pellegrini e Valentina Latini; gli sciabolatori Alice Calabresi, Martina Cotoloni, Federico Cuccioletta, Angelo Formiconi,Riccardo Mazzarano, Alessia Piccoli e le spadiste Alice Paoletti e Chiara Valdiserri sono stati comunque protagonisti nella 2^ prova interregionale Under 14. Soddisfazione anche per i titoli regionali conquistati da Alice Calabresi (sciabola bambine), Leonardo Cetroni (fioretto ma-
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italiana del Circuito Europeo U23 e l’oro con la squadra di Fioretto ai Campionati Europei U23 di Plovdiv. Nella spada occhi puntati su Susan Maria Sica, argento nella Coppa Italia nazionale e qualificata per i campionati Italiani Assoluti.
SPADISTE DI BRONZO La Lazio Ariccia e orgogliosa anche di Costanza Colella, Sofia Drag, Giulia Giannattasio e Susan Maria Sica, che in tre anni hanno scalato tre serie, passando dalla C2 alla B1 e che, durante la prossima stagione, avranno la possibilità di lottare per accedere alla serie A. Meritatissimo il bronzo al termine della prova di serie B2.
FIORETTISTE DA SERIE A Ludovica Allegrini, Flaminia Gambino e Ludovica Genovese hanno confermato la presenza nella serie A2 e lotteranno il prossimo anno per l’accesso alla massima serie.
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L a z i o 45
S c h e r m a
A r i c c i a
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aprile, invece, Riccardo si è dovuto “accontentare” di un quarto posto, classificazione che ha contribuito a siglare il dominio indiscusso della Nazionale Italiana in questa edizione 2016.
ALLEGRINI CHIUSA UNA STAGIONE
“Si conclude una stagione fatta di grandi successi e di soddisfazioni uniche per il nostro sodalizio – ha dichiarato Ernesto Gremese, Presidente dello Sci Club S.S. Lazio. “Sono molto contento per Riccardo, fiore all’occhiello della nostra squadra, che quest’anno ha condotto una stagione strepitosa e si è confermato ai vertici dello sci mondiale under 16, conquistando l’oro al Trofeo Inter-
TINTA DI SUCCESSI
nazionale Sette Nazioni, il più prestigioso della cate-
L
a stagione della stella della Lazio Sci, Riccardo Allegrini,
goria. Poi ci sono i gio-
è stata foriera di risultati di grande prestigio. Primo e
vanissimi
secondo gradino del podio in slalom e gigante al Tro-
fratelli Astridge, Beatrice e
feo Internazionale Fosson. Oro in slalom al Trofeo Sette
Alex, nuove linfe vitali del
Nazioni. Secondo classificato in slalom nella fase nazionale del
club. La prossima stagione
Trofeo Topolino e quarto in quella internazionale. Oro in GS ai
ripartiremo più competitivi
Campionati Italiani Studenteschi. Terzo in super G ai Campionati
e carichi che mai, puntan-
Italiani Sci Children. Secondo posto in gigante nella fase naziona-
do a traguardi sempre più
le del Pinocchio sugli Sci e quarto in quella internazionale.
importanti”.
e
promettenti
Una riconferma ed un affermazione sempre più prepotente, nel Cristina Casini
panorama dello sci mondiale under 16, di un atleta pronto a scalare le vette più alte.
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Dopo i successi in occasione dell’ultimo Trofeo Topolino, affievoliti da quel quarto posto in slalom speciale nella fase internazio-
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nale, Allegrini torna in pista sulle nevi dell’Alto Friuli per disputare i Campionati Italiani Studenteschi di Sport Invernali, andati in
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scena dal 7 all’11 marzo scorsi. Qui l’atleta biancoceleste si fa immediatamente riconoscere tra gli oltre mille partecipanti in gara
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categoria under 16 uomini, con un tempo di 1’10’’83. Il 30 marzo è stata la volta dei Campionati Italiani Sci Children, in
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Bardonecchia. Anche in questo caso il podio, tanto caro ad Allegrini, si è lasciato sedurre e conquistare, concedendo il 3 gradino
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nel super G della categoria allievi, portando il nome dello Sci Club S.S. Lazio ai vertici di un’altra prestigiosissima competizione per lo sci Italiano. “Un bronzo che sa d’oro”, come sostiene il suo
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allenatore di sempre Truddaiu, considerando i soli 27 centesimi di secondo di distacco dagli atleti che lo hanno preceduto sul podio.
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Poi, dal 6 aprile, il tanto atteso Trofeo Pinocchio sugli Sci 2016, appuntamento al quale Allegrini è arrivato lanciato a tutta velo-
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cità dopo aver dominato la categoria allievi maschile durante la selezione regionale. La competizione dell’Abetone si apre favore-
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volmente per il giovane aquilotto, con un ottimo secondo posto in gigante nella fase nazionale. Nella fase internazionale dell’8
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