periodico d’informazione delle sezioni della s.s. lazio | aprile 2017
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Ridateci lo Stadio Flaminio!
F
iumi di inchiostro consumati nelle ultime settimane
Inutile stare a ripercorrere l’assurda storia che ridotto il Fla-
sulla questione dello Stadio della Roma, sull’oppor-
minio alle attuali condizioni. I vincoli architettonici (reali o
tunità che vengano concessi o meno i permessi per
presunti, scaduti o in essere, la situazione non è chiara) e
la realizzazione di una struttura che i tifosi gialloros-
un colpevole scarico di responsabilità ha portato al totale
si (soprattutto la proprietà e coloro che dovranno realizzar-
abbandono di una struttura che, in una città che per l’im-
lo) rivendicano come un’opera socialmente utile capace di
piantistica sportiva è ferma al 1960, avrebbe comunque rap-
regalare sogni sportivi, ma anche (ovviamente) molto altro
presentato un’eccellenza.
dal punto di vista urbanistico ed economico.
Non sappiamo se sia economicamente conveniente, per la
Un megaprogetto che potrà essere una grande opportunità,
pubblica amministrazione o per l’imprenditoria privata, ri-
soprattutto se verranno rispettati i vincoli ambientali richie-
mettere mano su quel che resta dello Stadio, crediamo però
sti e se verranno realizzare quelle infrastrutture di pubblico
che socialmente l’operazione non sia soltanto necessaria
interesse di cui la città ha drammaticamente fame e che le
ma addirittura eticamente doverosa.
ultime amministrazioni hanno completamente trascurato.
Siamo convinti che Lotito non abbia alcun interesse a chie-
Da cittadini e da sportivi facciamo il tifo affinchè lo Stadio
dere la concessione dello Stadio che, collocato al centro dei
della Roma si faccia, soprattutto perché sarebbe un segnale
Parioli, non consentirebbe la costruzione di nuove strutture
forte per la nostra martoriata città, si uscirebbe finalmente
e non permetterebbe lucrosi guadagni “collaterali”. Abbia-
da quell’immobilismo nel quale si è caduti nell’ultimo de-
mo dunque la certezza che lo Stadio Flaminio non sarà mai
cennio e che ha ridotto la città più bella del mondo alla stre-
lo stadio di proprietà della Lazio Calcio.
gua di una Capitale da terzo mondo.
Tuttavia è necessario che si intervenga, finchè si è in tempo,
È ovvio, però, che da laziali non possiamo non guardare a
per restituire l’impianto alla città e all’utenza che, per gene-
quanto sta avvenendo sull’altra sponda del Tevere con pre-
razioni, ha fatto attività sportiva al suo interno.
occupazione e anche un pizzico di rabbia.
Diversi movimenti di sportivi si stanno attivando per sen-
Il primo a parlare di Stadio di proprietà fu proprio Claudio
sibilizzare le pubbliche amministrazioni, non ultimo quello
Lotito il cui progetto si bloccò quasi sul nascere per l’inade-
messo in piedi dal Presidente della Lazio Pallavolo Giorgio
guatezza delle aree proposte e per l’insormontabile monta-
D’Arpino, volto quanto meno a smuovere le acque e a co-
gna burocratica da scalare per riuscire a realizzarlo.
agulare intorno ad un progetto concreto, tutti coloro a cui
Da imprenditore navigato e cinico qual è, il presidente della
il Flaminio sta a cuore. Sarà ovviamente una strada lunga
sezione calcio ha capito subito che l’impresa sarebbe stata
e tortuosa quella da percorrere ma, vivaddio, è importante
titanica ed ha rivolto altrove i suoi interessi.
che qualcuno abbia preso il coraggio a due mani e fatto
Oggi però il popolo biancoceleste rivendica, alla stregua dei
finalmente qualcosa. Che questo qualcuno poi sia vestito di
“cugini”, una propria casa che possa rappresentare il sim-
biancoceleste e rivendichi lo Stadio per metterlo a disposi-
bolo della lazialità non soltanto a livello calcistico, capace di
zione della Lazio è ancor più significativo.
ospitare le attività delle sezioni ed essere il coagulo di tutto
Siamo pronti ad a entrare nell’agone e a sostenere l’iniziati-
il movimento di una polisportiva che è, per numero di atleti
va. Forse un giorno sui pennoni più alti del nuovo Flaminio
e discipline praticate, una delle più grandi d’Europa.
sventoleranno le bandiere biancocelesti.
Da Romano e Laziale il cruccio più grande è vedere lo stato
Gianluca Montebelli
di degrado nel quale, colpevolmente, è stato lasciato lo Stadio Flaminio, un gioiello architettonico nel cuore della città,
Direttore Responsabile Gianluca Montebelli Progetto Grafico Flavia Aliverti Redazione via Polibio, 36 Roma tel.06.35.34.80.27 Email lazio.100@libero.it Stampa Pignani Printing srl via Cassia km 36,300 01036 Settevene - Nepi (VT) tel. 0761.52.73.23
che, oltre ad essere perfetto per lo spettacolo calcistico, ha (ma sarebbe meglio dire aveva) al suo interno una piscina semi - olimpica coperta e riscaldata, una palestra per la scherma e altre per allenamenti di lotta, sollevamento pesi, boxe e ginnastica.
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Un libro di Maurizio Milazzo e Alessandro Staiti
PALLA AVVELENATA
P
alla Avvelenata è un romanzo, scritto a quattro mani dai lazialissimi Maurizio Milazzo e Alessan-
bili riferimenti alla realtà, gli avvenimenti che sconvolgono
GLI AUTORI
un’immaginaria cittadina di cinquemila della Ciociaria, Tho-
Maurizio Milazzo è nato a Roma nel 1968. Lavora in
la. La locale squadra di calcio conquista la promozione di
Sogei S.p.a. Presidente della Promoit Onlus. Socio
serie B, scatenando l’entusiasmo di tutto il paese, ma con-
della Free Lance International Press. Pubblicazioni:
temporaneamente scoppia lo scandalo legato un disastro
Rompete le righe… ma anche i quadretti (2012), So-
ambientale che ha irrimediabilmente inquinato le acque del
gno o son destro? (incubi di un mancino) (2009),
fiume Sacco.
La Pietra di Cesare (2014), Strada Facendo (2013), Il
Protagonisti della storia Nicola Enaldi, manager della Vertex
Mistero di Thola (2014) scritto con Luigi D’Ippolito.
dro Staiti da leggere a tutto di un fiato che racconta, in maniera ironica e irriverente con tangi-
Farmaceutici e Sandro Nobili, cronista sportivo, ed il sedicente presidente del Thola, l’imprenditore Tito Mezzacapa,
Alessandro Staiti nasce a Roma nel 1959. Laureato
intorno al quale si dipanano le due vicende.
in Storia della Letteratura Italiana e specializzato in
Il romanzo è uno spaccato della società italiana e fotografa
Comunicazione, è giornalista pubblicista dal 1984.
in maniera illuminante, e neanche troppo velata, quelli che
Ha pubblicato Robert Fripp & King Crimson (1982),
sono gli interessi che ruotano nel mondo del calcio e al bu-
In The Court Of The Crimson King (Arcana, 2016),
siness dello smaltimento di rifiuti. Un intreccio di connessio-
instant book su Sting, a-ha, Peter Gabriel. Lavora in
ni tra politica ed imprenditoria che ha numerose analogie e
AgID, collabora con “Classic Rock”, “LiberNews”, è
riscontri con quanto è avvenuto, e continua ad avvenire nel
caporedattore Musica e Sport di “MP News.it” e opi-
nostro Paese.
nionista in radio e TV.
Leggerlo è divertente, ritrovarcisi è inevitabile!
Lazio 100 è il periodico d’informazione delle sezioni della S.S. Lazio
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CARLO PERRONE 5
CUORE LAZIALE!
febbraio 1978, la Lazio sale al Bentegodi per affron-
all’ultima giornata contro il Milan, forte anche di aver solle-
tare il Verona. I biancocelesti non cominciano nei
vato in cielo come capitano la prima Coppa Italia Primavera
migliori dei modi, la compagine gialloblu è agguer-
nella storia della Lazio, insieme ad altri compagni che in se-
rita e molto spesso Manfredonia deve ricorrere alle
guito esordiranno in prima squadra come Pochesci, Tassotti
maniere forti per fermare gli avversari.
e Ferretti.
Ma proprio in uno di questi tentativi, il difensore si infortuna
Si arriva così per la Lazio alla disastrosa annata 1979/80,
al 21’ del primo tempo ed è costretto ad uscire. A quei tempi
quando scoppia il caso del totonero e a sei giornate dalla
si potevano portare solo tre giocatori in panchina per le so-
fine, con i biancocelesti in piena zona retrocessione, a Pe-
stituzioni e quella domenica, l’allora allenatore Vinicio, optò
scara, i giocatori Cacciatori, Wilson, Giordano e Manfredo-
per un giovane dalla primavera: Carlo Perrone.
nia vengono arrestati.
Ironia della sorte, fu proprio lui a sostituire il difensore della
Tocca così ai giovani prendersi carico delle mancanze in
Nazionale e, a neanche diciotto anni di età, Carlo fa il suo
campo e condurre la Lazio alla salvezza e Carlo Perrone
esordio in Serie A accanto a calciatori del calibro di Wilson,
sarà l’unico di quella compagine Primavera a scendere in
Giordano, Agostinelli, solo per citarne alcuni.
campo in tutte le partite rimanenti per portare la squadra
In quel campionato non scese più in campo ma si acco-
alla salvezza sul campo, vanificata poi dalla sentenza della
modò in panchina in casa con l’Inter, a Pescara e a Foggia.
CAF che punisce la società biancoceleste con la retroces-
Ma proprio dopo la deludente partita negativa contro i ros-
sione in serie B.
soneri pugliesi, l’allora presidente Lenzini, esonera l’allena-
Così la Lazio si ritrova l’anno successivo a giocare il campio-
tore Vinicio per lasciare la guida tecnica nelle mani di Bob
nato cadetto. Carlo, diventato titolare inamovibile, in quella
Lovati che lascerà Perrone a giocare esclusivamente con la
stagione salterà solo le partite con Rimini, Cesena e Taranto,
Primavera.
giocando una splendida stagione, tanto da far mettere gli
Con Lovati confermato anche per la stagione successiva,
occhi su di lui parecchie squadre blasonate di quell’epoca,
Carlo si affaccerà nuovamente nel massimo torneo solo
incluso la Roma.
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E proprio la Roma riuscirà ad aggiudicarsi le sue prestazioni
lenatore. Prima società a dargli fiducia la Viterbese che gli
per il campionato 1981-82, grazie ad uno scambio con De
affidò la formazione Beretti, dal 2004 al 2006, dove ebbe
Nadai.
l’intuizione di trasformare un giovanissimo Leonardo Bo-
Un passaggio che Perrone non ha troppo gradito, mal si
nucci, da attaccante a difensore centrale. Passato a con-
vedeva con la maglia giallorossa addosso, la sua lazialità
durre la prima squadra, viene esonerato alla terza giornata,
comprovata ne soffriva parecchio. Giocò solo cinque volte
per accasarsi l’anno successivo sulla panchina del Tivoli e
in quel campionato prima di tornare a Tor di Quinto, a casa
successivamente al Pescina, dove conquisterà la promozio-
sua, e a vestire l’amata maglia biancoceleste.
ne in Lega Pro Prima Divisione.
Tornò in campo da titolare nell’anno del riscatto, quello che vedeva il ritorno dopo la squalifica di Giordano e Manfredonia, grazie alla vittoria ai mondiali di Spagna della Nazionale Italiana. La Lazio alla fine di quel campionato riuscì finalmente a risalire nella massima serie.Carlo Perrone giocò 22 partite. L’arrivo a fine stagione di Giorgio Chinaglia alla presidenza della società portò tanto entusiasmo nella tifoseria, ma tanti di quei giovani cresciuti in società, furono costretti a cambiare casacca per far spazio alle false certezze calcistiche di Long John. Carlo è costretto a migrare ad Ascoli, insieme al suo compagno Pochesci. Nelle Marche i due formeranno la coppia difensiva solidissima e invidiata da molti. Nel capoluogo marchigiano Perrone vi rimarrà per quattro stagioni, totalizzando 91 presenze, prima di continuare la carriera a Lecce, Avellino e alla Lodigiani, dove segnerà l’unica rete da professionista. Appesi gli scarpini al chiodo, intraprende la carriera da al-
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tifato fin da bambino, non ha mai dimenticato quella maglia che gli è rimasta incollata addosso come una seconda pelle e il suo sogno nel cassetto è dichiaratamente quello sempre di poter guidare un giorno la compagine biancoceleste. Carlo, cominciamo da quel campionato 1977-78, quando Vinicio ti disse che toccava entrare in campo a Verona, quali pensieri sfiorarono la tua mente? “All’epoca quella fu la mia prima convocazione, il calcio era molto diverso rispetto ad adesso. In panchina vi erano solamente due giocatori oltre al secondo portiere. Non pensavo di poter esordire, ma essendo l’unico difensore a disposizione, fu una scelta obbligata. Si fece male Lionello (Manfredonia) e Vinicio mi fece entrare al suo posto, forse perché ero giovane e incosciente, entrai in campo senza emozione, pensando solo a giocare. La dato “freddezza” è una mia caratteristica, in campo cercavo sempre di essere lucido e mai istintivo. Quel giorno questa peculiarità si rilevò un pregio, in quella partita riusciì ad essere quello che normalmente ero quando giocavo nella Primavera, non pensando che in quel momento stavo giocando con dei professionisti molto più grandi di me, in Serie A. Credo che quell’esordio fotografi tutta la mia carriera successiva. Avevo qualità discrete ma non eccezionali, però riuscivo a sempre il 100% ”. Passa finalmente a condurre una compagine biancoceleste
Anno 1981-82. Il presidente Casoni ti cede ai rivali cugini
nell’anno 2010-11, quella degli allievi nazionali. Le sue capa-
della Roma e a quei tempi non si poteva rifiutare un tra-
cità tecniche lo portano l’anno successivo tecnico del Saler-
sferimento altrimenti rischiava di rimanere fuori rosa. Non
no Calcio in Serie D, chiamato da Lotito che aveva appena
andò benissimo e l’esperienza durò solo una stagione. Cosa
acquistato il club, riuscendo a portare la compagine cam-
avvenne realmente?
pana in Lega Pro.
“La mia cessione fu figlia del mio rapporto con l’allora al-
Si sa nel calcio la gratitudine non esiste e Perrone non viene
lenatore della Lazio, Ilario Castagner, che si era deteriora-
confermato per la stagione successiva. Gli insuccessi nella
to alla fine del campionato 1980-81, in cui noi sfiorammo
parte iniziale del campionato convincono la dirigenza della
soltanto la promozione in Serie A, dopo un cammino sfor-
squadra campana a richiamarlo al posto dell’esonerato Gal-
tunato conclusosi il famoso rigore sbagliato in casa con-
derisi. Perrone riuscirà nell’impresa di risalire dai bassifondi
tro il Vicenza. Ebbi un confronto piuttosto animato con lui.
della classifica fino alla vittoria del campionato e successi-
Gli rimproverai alcuni atteggiamenti. Era una persona che
vamente alla conquista della Supercoppa di Lega Pro.
quando le cose andavano bene si prendeva i meriti, mentre
Fra abbandoni, riconferme ed esoneri sulla panchina gra-
quando le cose andavano male scaricava sempre la colpa
nata, arriva la chiamata dell’Aquila Calcio nel campionato di
su noi giocatori. Si creò una insanabile frattura, vedevamo
Lega Pro dello scorso anno. Tanta sfortuna nel corso di tut-
le cose diversamente anche da un punto di vista tecnico-
to il campionato e una fatale sconfitta nella play out contro
tattico. Castagner preferiva nel ruolo di libero un gioca-
il Rimini che costa la retrocessione in Serie D. Decide così
tore più esperto rispetto ad un giovane che aveva fatto il
di risolvere consensualmente il contratto che lo legava alla
primo campionato da professionista e trovai poco spazio.
società rossoblu e a tutt’oggi è in attesa di una chiamata da
Venne fuori questa opportunità di andare alla Roma A Nils
parte di qualche club per offrire tutta la sua esperienza al
Liedholm piacevano i giocatori con le mie caratteristiche e
servizio di una nuova squadra.
dopo avermi più volte visionato diede l’ok per lo scambio
Perrone, in tutti questi anni, ha conservato la sua profonda
con De Nadai. La Roma era una squadra molto forte all’e-
fede per i colori biancocelesti.
poca, aveva appena sfiorato la vittoria del campionato, e
Non ha mai dimenticato la squadra per la quale ha sempre
in quella stagione imparai parecchio anche con poche pre-
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positivi. Ad Ascoli ho trovato un allenatore, Carlo Mazzone, che mi ha insegnato molto, calcisticamente e umanamente. Lì mi sono fermato quattro anni ed è stata una tappa importante. All’inizio andai con riluttanza ma, come spesso mi succede, le cose che all’inizio sembrano negative, riesco sempre a trovare un lato positivo e sono felice delle scelte che ho fatto. Ora sei un allenatore professionista anche se attualmente in cerca di una squadra che possa sfruttare la tua esperienza e il tuo brillante curriculum. Puoi confessarci se ci sono novità all’orizzonte in tal senso. “ Sono una persona scrupolosa che cerca di far bene il proprio lavoro, però siamo in tanti e spasso capita di dover
senze. Riconosco che in rosa c’erano giocatori all’interno
aspettare abbastanza per trovare una collocazione. Il pro-
più bravi di me”.
blema di noi allenatori è che spesso e volentieri siamo l’a-
Ricordiamo Carlo Perrone in un Lazio-Perugia del 24 otto-
nello debole della catena e a volte proprio per il desiderio,
bre 1982, dove al termine della partita ti sei abbandonato ai
la voglia e il piacere che uno ha nell’allenare, si accettano
calorosi abbracci dei tifosi laziali che avevano pacificamen-
anche delle situazioni che invece con un ragionamento più
te il campo (compreso il sottoscritto ndr) come se cono-
razionale non si dovrebbero accettare. Ora purtroppo, so-
scessi tutti da sempre senza sottrarti a nessuno di quelli ti
prattutto nelle serie inferiori rispetto ad una Serie A, dove
veniva incontro. Era così forte allora il legame che univa noi
il livello dei dirigenti non è sempre altissimo, si guarda solo
tifosi a voi protagonisti in campo?
e soltanto al risultato immediato. Se perdi due partite di
“ Certo quella era un’epoca profondamente diversa rispetto
seguito ti esonerano. Tutto diventa più difficile, sei sempre
a quella attuale, sicuramente vi era molto più contatto tra
sull’orlo di un precipizio. Fino adesso non mi è capitata nes-
noi giocatori e la gente laziale. Basta pensare che a Tor di
suna situazione che mi soddisfi e aspetto… Ribadisco il mio
Quinto i cancelli erano sempre aperti, ognuno poteva tran-
fatalismo, probabilmente è scritto da qualche parte che in
quillamente venire a vedere l’allenamento e ogni volta vi
questo momento debba fare cose”.
erano centinaia di persone che venivano a sostenerci so-
Torniamo alla Lazio. Ritorna con la memoria a quegli anni e
prattutto quando si era alla vigilia di partite importanti. Che
raccontaci il momento più emozionante che hai vissuto con
tifo durante la partitella il giovedì! I ricordi mi riportano ai
indosso la maglia biancoceleste.
primi anni, quando giocavo nella Primavera, venivamo spes-
“E’ difficile selezionare i tanti momenti belli vissuti nella La-
so chiamati a giocare contro i titolari. Era emozionante gio-
zio. Le emozioni che hai le vivi e ti sembrano grandissime
care davanti a tanta gente. Fuori dai cancelli ci aspettavano
quando le provi. Quindi, dopo tantissimi anni, dare un or-
per gli autografi e per conoscerci, parlavamo con i tifosi,
dine a queste sensazioni che ho provato, non ci riesco. Si-
ci confrontavamo anche attraverso la rete di recinzione.
curamente l’esordio a Verona fu una tappa importante, ma
Era un rapporto più diretto. I giornalisti venivano a bordo
probabilmente anche la partita di Cava dei Tirreni quando
campo, non come adesso dove i giocatori sono pilotati dal-
conquistammo la promozione in Serie A. E poi anche tutta
le società e possono parlare solamente se accompagnati.
la serata a seguire che trascorremmo tutti insieme anche
Umanamente penso che si sia perso molto di quello che
in televisione. Tra questi due, che rappresentano l’inizio e
c’era a quei tempi”.
la fine del mio percorso all’interno della Lazio, sicuramente
Arrivò poi Chinaglia e tanti di voi giovani cresciuti nelle
ci sono state anche tante altre giornate belle, i ricordi mi-
giovanili siete stati costretti a cambiare aria. Pensi che il tuo
gliori sono ovviamente legati alle vittorie e al rapporto con
apporto a quella squadra avrebbe fatto comodo negli anni
i tifosi”.
successivi considerato che le cose non è che andarono poi
Un cuore biancoceleste non potrà mai smettere di battere
secondo i piani della vigilia?
per questi colori, un cuore biancoceleste non dimenticherà
“Vinto il campionato di Serie B 1982-83, Lazio fu acquista-
mai di aver gettato lottato duramente per questa squadra...
ta da Chinaglia e quell’estate decisero di rinnovare. Sono
Carlo Perrone uno di noi.
contento comunque di aver fatto le mie scelte, ma mi resta dentro un certo rammarico perché andai via da Roma e dal-
Raffaele Galli eaglesgallerylazio.it
la Lazio. La mia carriera però ha avuto dei momenti molto
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ATLETICA LEGGERA
TRE LAZIALI ALLA COPPA INVERNALE DI PROVE MULTIPLE
D
omenica 12 marzo si è disputata presso l’impianto
dati a cimentarsi in tutte le tipologie di concorsi (lanci, salti
indoor di Roma delle Fiamme Azzurre a Casal
in elevazione e salti in estensione), prove multiple.
del Marmo, la seconda prova della Coppa Inver-
Una gara intensa e davvero molto lunga iniziata alla 9.30
nale di prove multiple per la categoria Ragazzi/e.
del mattino e durata sino alle 16.30. Sicuramente qualche
La società SS. Lazio atletica leggera è ha partecipato con
problema di organizzazione si è visto, dovuto soprattutto
tre suoi atleti Cristiano Belardi, Ambra Quattrociocchi e
alla straordinaria presenza di atleti all’evento.
Emanuele Nuccorini, per una manifestazione che ha visto
Un grande plauso va fatto quindi ai nostri atleti che no-
tanti giovanissimi misurarsi nella specialità del Biathlon
nostante le lunghe attese pre-gara sono stati capaci di
nelle sue diverse combinazioni, a conferma che l’atletica in
battagliare contro le più grandi corazzate (Fiamme Gialle
questa fascia di età deve essere vista come multidisciplina-
E Azzurre Giovani, Esercito ecc..), ottenendo degli ottimi
rietà e deve essere ben lontana dalle facili specializzazioni.
piazzamenti, come nel caso di Ambra Quattrociocchi classe
“l’atletica non è solo corsa” ed i ragazzi devono essere gui-
2005 che è andata ben oltre i 1000 punti.
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AUTOMOBILISMO
SI RIPARTE DA BORGO CARSO
È
partita domenica 12 Marzo sulla pista di Borgo Carso a
niconi seguito da Leonardo Cioccoloni su Alfa Romeo 75
Latina la Stagione 2017 della SS Lazio Automobilismo
Twin Spark e Paolo Callieri su Fiat 850 che si sono classifi-
in occasione della giornata “ Passione e Solidarietà ”,
cati nell’ordine.
organizzata dallo stesso club biancoceleste.
Alla stupenda giornata di sport non poteva mancare la
L’evento è stato salutato da una grande partecipazione di
grande partecipazione femminile. Donne protagoniste nel
pubblico che ha assistito ad uno spettacolo entusiasmante
Gran Premio Rosa nel quale si sono assistite ad evoluzioni
e di davvero godibile da tutti gli appassionati.
mozzafiato. Prima assoluta è stata Sabrina Capomagi, su
Ben sedici equipaggi maschili hanno dato vita ad un Gran
BMW 318i, seguita Stefania Porcù su Fiat 500. Terzo posto
Premio ad inseguimento senza precedenti. In gare solo vet-
per Milva Varesi su Alfa Romeo Duetto.
ture storiche che niente hanno da invidiare a quelle moder-
Importante è stata la soddisfazione per il riconoscimento
ne. Grazie all’abilità dei piloti si è potuto assistere a perfor-
attribuito da parte di tutti i partecipanti, agli organizzatori
mance di tutto rispetto sull’ impegnativo circuito fatto di
dell'evento, vale a dire tutti i membri del Direttivo dell'Asso-
curve e tornanti. Fra le auto in gara vetture di tutti i tipi e
ciazione SS Lazio Automobilismo .
modelli, dalla Fiat 500 alle Alfa Romeo Giulia , dalla Fiat 850
Il prossimo targato Lazio Automobilismo si terrà il 2 Aprile
Special alla Citroen Dyane 6 .
a Nemi , dove si svolgerà la seconda edizione del “NO-
Per la cronaca il trionfatore della giornata è stato Giulio Me-
STALGY DAY“.
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BADMINTON
FELICEMENTE QUINTI di cui tre di misura 3-2 (con il Caldaro, il Merano ed il Boccardo Novi). L'unica partita persa nettamente è stata quella con i riconfermati Campioni d'Italia del Milano. E' stata comunque in cui la Lazio ha raggiunto il maggior punteggio mai raggiunto nella sua storia ed ottenuto il miglior piazzamento in classifica. Sicuramente senza l'infortunio di Ivanova i risultati sarebbero stati ancor migliori, con la possibilità di arrivare nelle prime quattro posizioni che avrebbe garantito, per la prima volta, i play off scudetto. Bravissimi comunque tutti i ragazzi biancocelesti, a cominciare dal duo maschile Nicola Spagnuolo e Lilyan Mihaylov che hanno sempre interpretato gli incontri con grandissima professionalità e talento e che di fatto hanno perso solo due doppi nei nove incontri disputati. Lilyan nel singolo ha perso solo una volta. Splendide, fino a quando ha potuto gareggiare, le prestazioni di Rumyana Ivanova che in singolo, fino a quando ha giocato, ha sempre vinto i propri match, e che in doppio con Alessandra Tiburzi ha perso solo il primo incontro ad Acqui. Buone per dedizione ed impegno le prestazioni dei giovanissimi Under Ludovica Ruggeri e Jacopo Benedetti.
S
Purtroppo la Lazio anche quest’anno ha affrontato il cam-
iamo arrivati al termine del Campionato nazionale
pionato senza il sostegno di uno sponsor. Visti gli alti costi
di serie A di badminton e la S.S. Lazio ha conqui-
della serie A lascità sta valutando se continuare o rinunciare
stato il quinto posto a pari merito con il Boccardo
dolorosamente all’attività di vertice per dedicarsi esclusiva-
Novi. Un traguardo che all'inizio era considerato
mente al settore giovanile.
quasi un miraggio e che, invece, strada facendo è diventa-
La SS Lazio infatti su questo fronte sta cercando di crescere
to un risultato, sicuramente ottimo, ma con moltissimi rim-
ed i risultati fino ad ora stanno supportando tutto lo sforzo
pianti. La stagione della SS Lazio, infatti, è partita in salita
che la dirigenza sta facendo sia in termini economici che lo-
con la sconfitta di misura contro l' Acqui ma è proseguita
gistici. Il gruppo, ormai consolidato, di ragazzi Under stanno
con quattro vittorie consecutive di cui, le prime due, contro
disputando i Campionati studenteschi con ottimi risultati e
le squadre che sono poi arrivate al secondo e terzo posto
prossimamente si cimenteranno nella seconda edizione, per
(il Bolzano ed il Malles) nella classifica finale.
il badminton del Trofeo CONI e si spera di ripetere l'exploit
Purtroppo nel quarto incontro (quello contro le Piume d'Ar-
della passata stagione dove la nostra società conquistò il
gent ) la Lazio ha avuto di vedersi privare, a causa di grave
titolo regionale ed il passi per la finale nazionale di Cagliari.
infortunio, della bulgara Rumyana Ivanova che di fatto ha
A maggio sono in programma i Campionati Italiani Under
pregiudicato tutto il prosieguo del Campionato.
e la Lazio conta di portare alcuni dei suoi migliori atleti a
Non è un caso infatti che nelle quattro partite restanti la for-
giocare per i titoli tricolori.
mazione biancoceleste abbia raccolto altrettante sconfitte,
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BASEBALL
LA LAZIO ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA
I
l movimento nazionale del baseball sarà rappresentato
dalla Presidenza del CONI, e con una grande testimonian-
dalla Lazio Bsl 1949 che con il patrocinio della Fibs par-
za del mondo dello sport con la partecipazione attiva della
teciperà alla 47ma celebrazione della Giornata Mondiale
FIGC, CIP, Corpi Militari, numerosissime Federazioni, Socie-
della Terra organizzata dalle Nazioni Unite in una cinque
tà, Club e Campioni di tante discipline.
giorni che vedrà presenti a Roma le sezioni sportive della Stefano Lesti
Lazio Generale con attività dedicate e la partecipazione di atleti, campioni e testimonial biancocelesti. La Giornata Mondiale si tiene dal 1970 ogni 22 di aprile ed è il momento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta più impattante al mondo poichè vede la mobilitazione di oltre un miliardo di persone attraverso un’estesa rete di partner ed intense campagne internazionali di sensibilizzazione. Nell’ambito dell’Earth Day Network le celebrazioni di Earth Day Italia sono considerate una delle migliori esperienze a livello globale e dal 2015 la Roma è divenuta sede europea del network internazionale con sede a Washington. Obiettivo di Sport4Earth è riaffermare i valori più autentici dello sport, coniugare la passione per lo sport, attraverso i suoi valori, all’attenzione per l’ambiente e per il sociale ed infine coinvolgere ed educare i ragazzi e le loro famiglie a un rapporto diretto con la natura, attraverso l’attività fisica e sportiva. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza, grazie al succedersi di eventi profondamente significativi al Villaggio per la Terra fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco. Per l’edizione del 2017 Earth Day Italia intende celebrare questo importante momento con iniziative di assoluta qualità che saranno ospitate per il quarto anno consecutivo a Villa Borghese dal 21 al 25 aprile all’interno del Villaggio per la Terra. I principali eventi al Villaggio per la Terra 2017: · 21 Aprile - Natale di Roma città più verde d’Europa · 22 Aprile - Giornata Mondiale della Terra · dal 21 al 25 Aprile - Villaggio Sport4Earth Sarà allestito un grande Villaggio sportivo che porterà il titolo della campagna di sensibilizzazione Sport4Earth sostenuta con forza dal Pontificio Consiglio per la Cultura e
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I
Pietro Rossi è il nuovo Manager l dado è tratto e Pietro Rossi sarà il nuovo manager del-
ha condotto l’incontro di presentazione ufficiale alla prima
la prima squadra della SS Lazio Baseball per la stagione
squadra. Dopo un breve e commosso discorso di presenta-
2017. Sostituirà Oscar Herrera approdato negli Usa.
zione si è messo subito a lavoro e ha diretto il primo allena-
Classe sessantaquattro e una lunga esperienza alle
mento in campo. Il neo manager Rossi sarà coadiuvato da
spalle ha iniziato a giocare a tredici anni. In carriera ha mili-
Sergio Pugliese e dallo staff di tecnici e dirigenti delle Aqui-
tato con le franchigie di Capannelle, Roma, Caserta, Monte-
le del diamante che quest’anno dovranno affrontare una
fiascone e Fiorentina.
stagione lunga e difficile quanto entusiasmante che si apri-
È stato introdotto ai ragazzi lo scorso sabato all’Arena Giu-
rà ufficialmente il 2 aprile con le qualificazioni della Coppa
lio Glorioso, il campo di allenamento della Lazio, dal pre-
Italia di Serie B dopo diciassette lunghi anni di assenza dei
sidente Giuseppe Sesto e dal diesse Sergio Pugliese che
biancocelesti dal campionato cadetto.
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BASKET IN CARROZZINA
GIOVANI E TENACI!
L
a giovanile della S. S. Lazio Basket in carrozzina è così
vino i sostegni necessari per decollare.
che ama definirsi.
“Spero che le istituzioni abbiano voglia di credere in que-
“Noi può!” scrivono sul loro blog questi ragazzi tra gli 8
sto bel progetto” dichiara Paggi “Parlo con la speranza ma
e i 18 anni che grazie allo sport hanno creato una squa-
sono fiducioso”. La palla passa dunque proprio alle istitu-
dra in biancoceleste, un’unione che fa la forza, un tutti per
zioni, attendiamo tutti il loro assist per fare canestro. La
uno e uno per tutti, e, se le formiche si mettono d’accordo
partita è importante perché in palio c’è lo sport e la gioia
– recita un proverbio del Burkina Faso – possono spostare
di tanti ragazzi e delle loro famiglie, c’è la speranza e c’è il
un elefante.
futuro…e c’è un elefante da spostare…!
Tutto questo grazie alle famiglie e alla grinta del Presidente Claudia Anzidei
Moreno Paggi che con il suo lavoro ha dato vita a questa sezione biancoceleste che si rinnova, partecipando al Campionato Nazionale Settore Giovanile del Basket in Carrozzina. Il 26 marzo la Lazio ha giocato in casa, nella palestra dell’Istituto Vittorio Veneto di Latina, alla presenza del Presidente del Latina Basket Benacquista che sta supportando il progetto di promozione di questo sport avviato dal Presidente Paggi, riservando alla società una preziosa ospitalità. Anche Flavio Insinna in panchina, Testimonial Ufficiale dei Giovani e Tenaci. Sugli spalti famiglie e giovani, tifosi e sostenitori, che insieme stanno scoprendo questo affascinante sport. C’è anche l’allegria, che non manca mai. E c’è la volontà di attrarre i riflettori su questo campo, affinché arri-
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BEACH SOCCER
TORNA MARADONA
L
a notizia era nell’aria già da qualche tempo, c’era, infatti, un po’ di fibrillazione nell’entourage della Lazio Beach Soccer, il Direttore sportivo Tonino Quadrini era impegnatissimo nella trattativa che doveva por-
tare Diego Armando Maradona Jr. alla Lazio Beach Soccer e nessuna notizia o indiscrezione trapelava. Qualche difficoltà era data dagli innumerevoli impegni di “Dieguito”, ma come ci tiene a precisare il D.S. Quadrini: “Non c’è stata di fatto nessuna trattativa, Diego ha dimostrato immediatamente una forte volontà di tornare a vesti-
IL NUOVO TECNICO È ROBERTO PASQUALI
te la maglia biancoceleste con la quale aveva già giocato e vinto nel 2013“. Il binomio Quadrini – Maradona, è iniziato nel 2008 in altro club, ma è evidentissima la reciproca stima che lega i
S
due, una combinazione che spesso è risultata produttiva
gione straordinaria portando la Lazio a vincere il campio-
“sai perché mi batte il corazon? Ho visto Maradona Ho visto
nato senza subire sconfitte e vincendo ben due derby, uno
Maradona …“
arà Roberto Pasquali il coach della Lazio Beach
e vincente che poi è quello che entrambi auspicano per la
Soccer per la stagione 2017. Il tecnico di Terracina
stagione 2017.
torna in biancoceleste dopo quattro anni, quando
Ora che il primo colpo, e che colpo, di mercato è stato as-
nel 2013 con questa maglia aveva giocato una sta-
sestato i tifosi aspettano nuove notizie intonando le note
spettacolare ed esaltante proprio sulla sabbia di Ostia. Proprio in quell’ occasione Pasquali, a 5 secondi dalla fine con una splendida acrobazia, portava ancora in paradiso i tifosi laziali che in quell’occasione, ancora inebriati dalla vittoria della storica Coppa Italia e dal gol di Lulic, coniarono lo slogan “vi abbiamo alzato anche la coppa sulla sabbia”. Pasquali è una vera leggenda nel panorama del beach soccer nazionale e internazionale, vero leader della nazionale con la quale ha sfiorato il titolo mondiale a Marsiglia nel 2008, dove trascinò l’Italia con una serie di prestazioni straordinarie coronate da un bellissimo gol in finale che illuse gli azzurri che cercavano la rimonta su uno stratosferico Brasile. Nella sua prima dichiarazione ufficiale il nuovo mister ha convocato “se stesso“, affermando di essere intenzionato a vestire il duplice ruolo di allenatore–giocatore perché si ritiene certo di poter ancora essere utile anche in campo alla causa bianco-celeste. Siamo convinti che lo vedremo ancora esultare e segnare con la sua maglia numero 7 e l’inconfondibile fascia fermacapelli.
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BURRACO La questione è molto più semplice: non si possono eliminare le sconfitte perché verrebbero a mancare anche le vittorie, non si possono eliminare le regole perché verrebbe meno il senso dell’ambito all’interno del quale si svolge la manifestazione, quindi dovendo convivere con questi parametri non resta che rassegnarsi a saper perdere, o meglio a vivere la sconfitta come un episodio tale e quale alla vittoria. La S.S. Lazio Burraco ha iniziato una campagna proprio in questa direzione, perché il gioco non diventi un terreno di scontro è necessario mettere il massimo dell’impegno e migliorare sempre per arrivare alla vittoria e al successo sportivo ma tenendo in considerazione l’ineluttabilità della sconfitta eventuale. Fare cultura quindi e insistere perché
Bisogna saper perdere
alla fine di ogni partita sia meglio un sorriso e una stretta di mano. Prossimo appuntamento per i giocatori della S.S. Lazio Burraco è a Sibari dal 26 al 28 maggio per un Master Nazionale dove incontreremo di nuovo le regioni italiane e
S
i susseguono le manifestazioni di Burraco a livello na-
dove porteremo questo nostro senso del gioco, questa no-
zionale di BurracoUp alle quali partecipano sempre i
stra volontà di vincere accompagnata dalla consapevolezza
giocatori della S.S. Lazio Burraco con il presidente im-
che anche perdere non è significativo perché al prossimo
pegnato come arbitro in team con gli altri.
torneo torneremo sicuramente a vincere.
Questa opportunità di confronto tra arbitri con esperienze diverse e l’incontro con giocatori di altre regioni permette di acquisire esperienza e, soprattutto, di avere una visione più ampia del “fenomeno Burraco”. Quando un amico non molto ferrato in materia pose il quesito relativo al motivo per il quale servisse un arbitro per un gioco di carte, la difficoltà a rispondere ha imposto una riflessione. Solo ora, a distanza di tempo, con il soccorso dell’esperienza si può dare una risposta, tanto semplice quanto complessa, ovvero che nessun vuole e soprattutto sa perdere. Proprio così! Allora dove sta la novità? In nessuna competizione è accettata la sconfitta, neanche al bar sotto casa. L’ipotesi ulteriore poteva essere che a far accendere la competitività fosse il montepremi a disposizione, ma da un’attenta analisi anche senza nulla in palio si trova chi è disposto a perdere. Siamo giunti quindi a determinare che in nessun gioco con le regole si trova chi vuole perdere. Sarebbe utile eliminare le regole? Certo che no, anzi proprio il rispetto delle stesse dovrebbe far nascere nel giocatore la consapevolezza che la guida imposta dalle regole dà proprio il senso del limite della competizione e quindi anche delle forti possibilità di sconfitta.
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RITROVATA IN SUDAFRICA LA TOMBA DI
ALBERTO MESONES menti storici, si sono superati, facendo piena luce sulla vita Alberto Mesones, uno dei nove fondatori, che tutti gli altri studiosi davano per morto negli anni ’50 e sepolto nella la tomba di famiglia presso il cimitero del Verano. Con la solita tenacia, gli amici del Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento hanno condotto un’approfondita e complicata ricerca in collaborazione con Angelo Franzé, riuscendo a reperire una serie incredibile di documenti e addirittura a raccogliere le testimonianze di persone ancora in vita che avevano incrociato direttamente il nostro fondatore. Andiamo per ordine e dipaniamo la complicata matassa di notizie. Che Alberto Maria Annibale Mesones, figlio di Emanuele Maria Mesones e Maria Luigia Iacobini, nato a Roma il 5 febbraio 1882, podista, nuotatore e pallanuotista, si fosse stabilito in Sudafrica era ormai noto. Da ultima lo aveva confermato Emilia Corelli – figlia di Corrado e nipote di Filiberto, due celebri footballers biancocelesti –nel suo libro “Nel nido dell’aquila. I fratelli Corelli e la Podistica Lazio”. E anche i riscontri trovati dal Centro Studi hanno confermato che Mesones era in Sudafrica sia nel 1920 (come testimonia un articolo del New York Times), sia nel 1922, quando Alberto litigava in tribunale con un tale di nome Massimo Pintucci. Tuttavia, nel mese di agosto 1923 Mesones era a bordo della la nave Balranald, con rotta da Città del Capo a
N
Londra. Al momento dello sbarco, aveva dichiarato di esse-
el 2010 hanno scovato un documento del 1907 in
re negoziante e di aver preso alloggio allo Swiss Hotel, nel
originale sull’attività commerciale avviata dai fratelli Bigiarelli a Bruxelles, risultato poi decisivo per il ritrovamento del luogo di sepoltura di Luigi, presso
il cimitero di Ixelles. Nel 2013, sono riusciti a ricostruire – sulla base di documentazione certa – la vita di Giacomo Bigiarelli, da tutti ritenuto morto di febbre spagnola nei primi anni del ‘900, mentre era vivo e vegeto in Nord America almeno fino al 1918, dove era emigrato nel 1909. Lo scorso anno, dopo aver restituito alla Lazio Ciclismo la vera data di inaugurazione della Sezione (16 ottobre 1904), hanno trovato, a Nizza, la tomba di Bruto Seghettini, colui che nel gennaio 1901 portò il pallone da calcio nella sede della Lazio. Dopo aver raccolto decine di migliaia di immagini e docu-
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quartiere di Soho. Dopo quasi un anno, il 19 giugno 1924, si
non aveva avuto figli. Per chiudere il cerchio, mancava solo
era imbarcato sulla nave Bendigo per percorrere la rotta
il ritrovamento del luogo di sepoltura. Gli studiosi sono dun-
inversa e tornare in Sudafrica.
que riusciti ad entrare in contatto con il Signor Giuseppe,
Successive ricerche hanno portato all’acquisizione del pri-
che da bambino aveva conosciuto personalmente Alberto,
mo documento fondamentale, che attestava inequivocabil-
amico personale di suo padre Armando. Grazie alla cortesia
mente come Mesones fosse ancora vivo il 29 ottobre 1969,
di Giuseppe è stato possibile acquisire la foto della tomba,
quando aveva sottoscritto la dichiarazione di morte della
situata all’interno del cimitero di Zandfontein, a Pretoria. Lo stesso Giuseppe, inoltre, ha messo in contato i nostri ricercatori con un altro amico di Mesones, Paolo, che a dispetto dei suoi attuali 97 anni, ha raccontato con estrema lucidità i suoi ricordi. Lasciata l’Italia, Alberto Mesones trascorse alcuni anni in Argentina, occupandosi dell’esportazione di limoni in Sudafrica. Finché ad un certo punto della sua vita decise di imbarcarsi su una nave cargo
moglie Elsie (Elsa), nata in Ungheria nell’aprile del 1901 e na-
per approdare definitivamente in Sudafrica. Qui si occupò
turalizzata americana nel 1926, che in precedenza era stata
di vendere stoffe ai sarti di Johannesburg e, inizialmente,
la moglie del fratello di Alberto, Leon, scomparso negli USA
divise un appartamento con altri Italiani, tra i quali proprio
nel settembre 1964. Alberto ed Elsie risiedevano a Pretoria,
Paolo e Armando (il padre di Giuseppe). Dalla narrazione
al n. 176 di Blood Street.
di Paolo è altresì emerso che Mesones aveva sposato una
La prova che Mesones fosse ancora in vita nel 1969 apriva
donna di origine slava, che gestiva un locale di Fish & Chips.
uno scenario nuovo e completamento diverso rispetto alle
E le ricerche in tal senso hanno portato all’identificazione
notizie diffuse in precedenza da altri storici. E naturalmente,
della prima moglie di Alberto, di nome Marie, nata a Konice,
rendeva necessario approfondire ulteriormente le ricerche.
in Moravia, una regione dell’attuale Repubblica Ceca. Dal
E così, dopo mesi, i “segugi” del Centro Studi Nove Gennaio
suo certificato di morte acquisito, risulta che i due avevano
Millenovecento sono riusciti ad entrare in possesso di un
già divorziato al momento della morte di Marie, avvenuta l’11
altro documento determinante: il certificato di morte di Me-
giugno 1950, a 57 anni.
sones, che fissa il decesso addirittura a pochi mesi dal suo
Paolo ha infine ricordato le passioni di Mesones: la caccia e
centounesimo compleanno, il 31 ottobre 1982, presso la casa
l’astronomia, il gioco delle carte e lo sport. Parlava spesso
di risposo per anziani Mothwa Haven Old Age di Pretoria,
di Giuseppe Meazza, che riteneva il miglior calciatore del
dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua lunghissima
mondo.
vita. Alberto aveva acquisito la cittadinanza sudafricana e
Ancora una volta grazie agli storici del Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento per l’ennesima scoperta che arricchisce ulteriormente la Storia (con la S maiuscola) della Società Sportiva Lazio. Si, perché loro hanno il grande merito
16
di pubblicare ricerche e scoperte solo quando raggiungono certezze, mai lasciandosi andare a semplici congetture. Grazie ragazzi, alla prossima perla!
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CALCIO GAELICO
LA LAZIO PARLA ITALIANO
N
on si fermano le attività in casa calcio gaelico
scorso dicembre.Risultati il cui valore è amplificato dall’im-
e la sezione, come il movimento tutto, prose-
portante periodo di transizione che i ragazzi capitanati da
gue nella sua crescita. Nel 2016 i biancocelesti
Sergio Corsini stanno attraversando: infatti gli abbandoni
hanno portato a casa i primi notevoli successi:
importanti, in ultimo quello dell’apprezzato centrocampista
alla vittoria nella prima manifestazione internazionale vinta
irlandese O’Sullivan, hanno contribuito a velocizzare il pro-
dalla compagine maschile, l’Azur Gaelic Festival, ha fatto
cesso di “italianizzazione” della rosa, affermando la squadra
seguito il primo storico titolo italiano, la Coppa Italia LGFA
non più come espressione di una misconosciuta disciplina
2016, vinta dalle ragazze capitanate da Helen Harrington lo
d’oltremanica, ma come realtà radicata nel tessuto sportivo
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cittadino. L’attuale rosa è il risultato evidente di ragazzi che
Va sottolineato come alcuni degli elementi della formazione
hanno saputo apprezzare consigli e insegnamenti da com-
degli Allievi hanno mostrato ottime potenzialità e la loro
pagni più esperti, che hanno saputo far tesoro della guida
evidente crescita in questi mesi di allenamento al fianco di
di Mr. Niall Boyle e che hanno infine perseverato nella ricer-
atleti più navigati potrebbe permettergli di essere presi in
ca del miglioramento continuo, fino a rappresentare oggi
considerazione per gli imminenti tornei internazionali. Già
i solidi elementi di un gruppo importante. In questo qua-
perchè finalmente, è arrivato il momento clou della stagio-
dro è cresciuta anche l’importante collaborazione con gli
ne europea di questa entusiasmante disciplina: i campionati
Allievi dell’Associazione Santi Pietro e Paolo di Monsignor
continentali della Gaelic Athletic Association. Si comincia
Murphy, assieme ai quali ogni ultimo sabato del mese fino
l’8 aprile: i biancocelesti sono inseriti nella Central Eastern
ad aprile si sono interessantissimi match nei quali, seppur
Region, e il Round 1 si disputerà a Vienna, dove la S.S. La-
la differenza di esperienza si è fatta sentire, lo spettacolo
zio, che sarà presente con la sola squadra maschile, se la
non è mancato affatto, così come un’importante cornice di
vedrà con alcuni rivali ormai tradizionali, come i Rómhógs
pubblico. L’ultimo di questi appuntamenti in ordine di tem-
di Asburgo, i Colmcilles di Monaco e i cugini Paddies da Pa-
po è stato quello del 25/3, con l’amichevole conclusasi con
dova, ma anche con interessanti novità come il St. Stephes
un significativo 45 (9 gol e 18 punti) a 7 (1 gol e 4 punti);
Budapest o il Basilea. La stagione proseguirà a maggio,
gli atleti biancocelesti hanno approcciato la gara con spi-
quando Zurigo ospiterà il Round 2 e la società romana si
rito preparatorio per l’imminente primo round europeo e
metterà in gioco anche con la squadra femminile. Nuovo
hanno prodotto il massimo sforzo, sovrastando gli avversari
appuntamento a Praga ad inizio giugno, per poi concludere
in ogni zona del campo; difficile trovare prestazioni insuffi-
la stagione con le finali di Monaco di Baviera. La Lazio dovrà
cienti in casa Lazio, ma in evidenza si sono messi il solito
non solo cercare di confermare i discreti risultati ottenuti
Brian O’Cuiv, miglior marcatore della partita, tornato anche
lo scorso anno, ma dovrà dimostrare di saper continuare a
a essere preciso anche dalla grande distanza e il giovane
crescere, non solo per la squadra, non solo per questi colori
Marco Ligia, autore di una solidissima prestazione difensiva.
ma anche per la realtà italiana di questo fantastico sport.
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CICLISMO
UNA STORIA NATA NEL 1928
L
a S.S. Lazio Ciclismo esiste da 89 anni. A decre-
tarlo la Federazione Ciclistica Italiana che ha riconosciuto la prima affiliazione biancoceleste all’Unione Velocipedistica Italiana nell’anno 1928 con
tessere numero 8. La nascita della Lazio è datata dunque undici anni prima rispetto al 1939, anno in cui è registrata la nascita della S.S. Lazio Ciclismo. Indiscrezioni da noi raccolte vorrebbero inoltre che il Centro Studi S.S. Lazio 1900 sia sulle tracce di documenti che attesterebbero la partecipazione di Sante Ancherani, leggendario centravanti della Lazio, ad alcune gare ciclistiche fra il 1902 e il 1904 con la maglia biancoceleste, perché, oltre ad essere stato un grandissimo calciatore, era un grandissimo appassionato di ciclismo. Luca Priori
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DANZA SPORTIVA
“Non si perde mai o si vince o s’impara”
U
n mese pieno di gare per le ragazze della Lazio
sto dovrà servire da sprone alle ragazze biancocelesti per
Danza Sportiva, impegnate prima nel Meeting
continuare a migliorare. L’obiettivo di tutte le componenti
della Danza (Follonica), poi nel Roma Dance Art
della squadra infatti era, e sarà sempre quello di crescere
Festival (Ciampino) e subito dopo nella 4a tap-
ed acquisire esperienza.
pa del Gran Prix (Velletri). In tutte le competizioni le atlete
È questo che spesso contraddistingue le atlete della Lazio
si sono distinte per dedizione, umiltà e spirito di squadra e
Danza, le quali danno sempre la giusta importanza al voto
queste tre qualità hanno portato le classi B e A ad ottenere
che un giudice può assegnare loro, sia esso negativo che
buonissimi risultati nella gara di Velletri.
positivo.
Nella la classe C invece i risultati nelle classifiche delle diver-
La vera vittoria infatti è il clima si crea fra tutte le ragazze.
se competizioni non sono state così soddisfacenti, ma que-
Non è raro vedere un ex-atleta della Lazio Danza trascor-
21
rere giornate intere nei Palazzetti per seguire le più giova-
in sala anche per correggere un solo passo.
ni della scuola sacrificando il proprio tempo libero. La vera
La vera vittoria si ha quando i Coach vanno incontro agli
vittoria del gruippo si ha quando appena finito di ballare si
l’atleti, gratificati dalla loro esibizione. “Non si perde mai, o
esce dalla pista e ci si sente soddisfatti delle ore trascorse
si vince o s’impara”.
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FOOTGOLF
AL VIA IL CAMPIONATO INTERREGIONALE CENTRO - SUD Footgolf e Vetralla FootGolf. Altra novità di quest’anno, l’aggiunta della categoria Seniores, riservata agli over ‘50 che va ad aggiungersi alle altre categorie presenti anche nei campionati passati (Assoluto, Over ‘45, Donne, Under 18 e Squadre). Inoltre, per uniformarsi al campionato nazionale, da quest’anno saranno presenti anche le categorie suddivise in Prima, Seconda e Terza che renderanno il campionato più avvincente e stimolante. Sabato 11 marzo si è disputata, nel meraviglioso scenario del Golf Club di Perugia la prima tappa del Campionato Interregionale 2017 Centro – Sud AIFG. La gara, caratterizzata da un vento fortissimo ha riservato non pochi colpi di scena. Pronti via e Buca 1, per colpa delle condizioni meteorologiche avverse e delle pendenze che prevede, ha creato non pochi grattacapi a tutti i giocatori, risultando decisiva per il risultato finale. A vincere è stato il Presidente Alessandro Iannone che, con un imperioso -5 sotto al par si è aggiudicato il primo po-
R
sto nella categoria Assoluto. Anche il resto del podio par-
iparte il Campionato Interregionale di Footgolf 2017
la biancoceleste: secondo classificato il nuovo acquisto, ex
targato AIFG.
Sorrento Footgolf, Marco Esposito (-4 sotto il par) e terzo il
Il campionato, articolato in 8 tappe, si disputerà in
solito Andrea Piscopo (-3 sotto il par).
4 regioni differenti: Lazio, Umbria, Abruzzo e la new
Grazie a questi risultati la Lazio Footgolf si è aggiudicata
entry Campania, due delle quali daranno punteggio anche
anche il primo posto nelle categorie a Squadre.A rendere la
per il torneo FIFG WORLD TOUR, il campionato mondia-
giornata perfetta ci ha pensato il solito “bomber” Sparacca
le a tappe organizzato dalla federazione internazionale di
che si aggiudica il primo posto nella categoria Over ’45 (se-
FootGolf.
condo Mauro Pizzonia, sempre S.S. Lazio Footgolf).
Tantissime le squadre che prenderanno parte al campiona-
Ciliegina sulla torta il premio speciale Hole in One (Pallone
to: SS Lazio FootGolf (che quest’anno sarà l’associazione
messo in buca con un solo colpo) vinto da Andrea Piscopo
referente AIFG per l’organizzazione del campionato), Fer-
sul compagno di squadra Alessio Galeoni (anche lui Hole
mana FootGolf, L’Aquila FootGolf, Lecce FootGolf, Rollin-
in one alla buca 14) per il miglior piazzamento nel ranking.
gballs FootGolf, Roma FootGolf, Sorrento FootGolf, Sor-
La Lazio Footgolf, dunque, riparte da dove aveva finito, vin-
rento FootGolf, The Footbeergolfers, Trivio FootGolf, Vasto
cendo e convincendo.
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La strada è ancora lunga e, considerando quanto il il tasso
Di seguito tutta la rosa della Lazio footgolf: Alessandro
tecnico quest’anno si sia alzato non sarà facile ripetersi a
Canfora, Alessandro Iannone, Alessio Arena, Alessio Gale-
livello interregionale e confermarsi a livello nazionale.
oni, Andrea Piscopo, Arnaldo Cimitan, Daniele Lorenzoni,
La squadra si è notevolmente rinforzata rispetto allo scorso
Daniele Sparacca, Daniele Tumminaro, Davide Giustiniani,
anno grazie agli arrivi di Marco Esposito, Simone Di Bello,
Federico Del Genio, Filippo Lionetti, Gabriele Rosito, Gian-
Giovanni Spada, Mauro Dell’Orco e Filippo Lionetti e, so-
luca La Verde, Giorgio Martino, Giovanni Di Nardo, Giovanni
prattutto, non ha visto l’uscita di nessun giocatore, segno,
Spada, Giuseppe Arena, Marco Di Francesco, Marco Espo-
anche questo, dell’ottimo lavoro svolto dal Presidente Ian-
sito, Mauro Dell’Orco, Mauro Pizzonia, Mirko Piani, Rober-
none e da tutto il Direttivo. A questo va aggiunto, sicura-
to Nardi, Roberto Salvi, Simone Di Bello, Simone Terrinoni,
mente, una maggiore consapevolezza dei propri mezzi.
Stefano Iannone, Vittorio Ricci.
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HOCKEY SU PRATO Tutti in campo per ricordare
Guido Braca
D
omenica 5 Febbraio, si è svolta, presso l’impianto sportivo “Giulio Onesti” di Roma, la III edizione del Trofeo “Guido Braca” per ricordare, nel giorno in cui avrebbe compiuto 55
anni, la prematura scomparsa di Guido, amico e punto di riferimento della sezione hockey prato della quale è stato dirigente ed ex atleta sin dalla fine degli anni settanta allorché, dalle ceneri del gruppo sportivo dei VV.UU., è nata la S.S. Lazio hockey. Guido, insieme ai genitori Michele e Livia, è stato la forza propulsiva, organizzativa che economica della gestione dei primi anni di vita della Società scrivendo pagine importanti della storia della società biancoceleste. Guido Braca è stato, nell’arco della sua carriera sportiva, il più alto esponente dell’hockey italiano all’interno della co-
25
munità hockeystica europea ed internazionale, partecipan-
contributo organizzativo in qualità di dirigente.
do in qualità di giudice di gara a ben tre Olimpiadi: Atene
Il bellissimo evento giovanile ha visto l’ entusiastico coin-
2004 - Pechino 2008 - Londra 2012.E’ stato inoltre membro
volgimento di atleti e genitori di tutto il settore giovanile
del Competition Commitee della Federazione Internaziona-
maschile e femminile; tutti i tesserati delle squadre Under
le (dal 2004) e Segretario dell’Indoor Committee della Fe-
8, Under 10, Under 12, Under 14, Under 16, Under 21, nes-
derazione Europea (sempre dal 2004).
suno escluso, si sono affrontati tra di loro e contro i pari
Il figlio minore, Riccardo, oggi è un eccellente atleta della
età dell’ H.C. Tevere, dando vita ad un notevole spettacolo
Lazio, capitano dell’attuale under 16. Sua madre Mara, mo-
sportivo. Alle premiazioni hanno preso parte il Presidente
glie di Guido, è impegnata in prima persona nella gestione
Federale Sergio Mignardi e di alcuni componenti del Con-
del settore giovanile della società portando un notevole
siglio Federale.
Bar Ristorante Pizzeria Happy Hour Via Ugo de Carolis 79/c (angolo Largo G. Maccagno)
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26
LO SPORT SI MUOVE SULLE AUTOSTRADE
DEL MEDITERRANEO
I
l 2017 sarà un anno da ricordare per l’Europa e il pro-
pe sarde e poi il giro si imbarcherà a Cagliari, navigherà nel-
getto di sviluppo delle Autostrade del Mediterraneo
le acque del Mediterraneo, per sbarcare in Sicilia a Cefalù,
perché mai come quest’anno gli sportivi di tutto il
salutare l’Etna e “saltare” sullo stivale, risalire il bel Paese,
mondo attraverseranno le acque del Mare Nostrum
percorrere diversi chilometri sulle alpi e concludersi proprio
per confrontarsi in competizioni di assoluto livello e di ca-
lì dove è nato, a Milano, esattamente al Duomo. Un percorso
rattere internazionale.
ricco di sorprese con 3.605,4 km di emozioni, distribuiti su
Si inizia con il Centenario del Giro d’Italia che passerà per le
21 tappe di diversa fattura, che metteranno a dura prova i
autostrade del Mediterraneo, lasciando la penisola per par-
corridori.
tire dalle isole e farsi ancora una volta viaggio nella storia
Questa importante ricorrenza del Centenario sarà un’occa-
del nostro Paese. E’ la Sardegna che quest’anno avrà l’onore
sione unica per celebrare uno sport che tanto appassiona,
di ospitare il via di un’edizione memorabile. L’appuntamen-
ricordare le storiche imprese e commemorare i grandissimi
to per ciclisti e appassionati è per il 5 maggio nella città di
campioni, come il nostro amato Fausto Coppi.
Alghero dove la Grande Partenza torna dopo 10 anni.
L’avventura iniziò nei primi del 900 con poche risorse e
Prima tappa: Alghero-Olbia, risalendo la costa. Altre 2 tap-
materiale tecnico non paragonabile alla tecnologia odierna,
27
siasmo ad ospitare il gran Giro, i Comuni della Riviera del Corallo sono in gran fermento. Sono gli effetti positivi dello sviluppo delle Autostrade del Mediterraneo che, grazie ai vantaggi che il potenziamento dei collegamenti assicura dal punto di vista sociale, economico, turistico ed ambientale, favoriscono l’integrazione di cittadini europei prima al limite dell’isolamento. E lo sport, nelle sue diverse espressioni, si conferma grande occasione di scambio. La Sardegna infatti questa primavera
con una preparazione e una flotta limitati. E’sulla forza delle
sarà impegnata anche nei Campionati del Mondo a squadre
gambe, sulla pedalata e sulla resistenza che si doveva con-
di Tennis in Carrozzina, che si terranno tra il 3 e il 7 maggio
tare. Da subito il giro destò curiosità e ciò ne determinò una
ad Alghero, e il Rally Italia Sardegna, che rappresenta una
crescita esponenziale, l’aumento dei chilometri percorsi e
delle gare migliori del calendario del Campionato del Mon-
una maggiore attenzione che lo pose sotto i riflettori, tanto
do di Rally, previsto sempre nella città di Alghero tra l’8 e
che, in poco tempo, divenne un evento di carattere inter-
l’11 giugno.
nazionale e d’avanguardia. Sebbene fu capace di attrarre i
Dunque un grande traffico di atleti, appassionati e turisti
più famosi corridori, andando ben oltre i confini nazionali,
quest’anno sulle rotte per Alghero, che collegheranno la
trattenne le tappe sulla penisola perché non c’erano mezzi
Sardegna con ogni Stato Membro dell’Unione Europea. Lo
navali adeguati per garantire un rapido trasporto di tutte le
sport così si fa promotore delle Autostrade del Mare, lo svi-
squadre e delle loro merci.
luppo delle quali è considerato prioritario e strategico per la
Arrivò infatti, solo nel 1930 in Sicilia e bisognerà attendere
coesione dell’Europa e il suo sviluppo in ottica sostenibile.
il 1961 perché il Giro d’Italia decida di attraversare il Medi-
L’Italia e la Sardegna hanno l’opportunità, grazie a questi
terraneo e di sbarcare in Sardegna. Fu un tentativo virtuoso
importanti eventi, di mostrarsi all’Europa come alto esem-
ma a causa delle difficoltà di trasporto tornerà a solcare
pio di cooperazione territoriale e dovranno mettere in cam-
il Mediterraneo solo 30 anni dopo, e successivamente nel
po la loro capacità di attrarre turismo e sviluppo perché
2007. In 100 edizioni, dunque, le bici del Giro hanno toccato
riflettori di livello internazionale saranno puntati su questo
terra sarda solo 3 volte. Quest’anno la scelta della Sardegna
angolo di paradiso del Mediterraneo, da cui si attende un
per la Grande Partenza non è casuale. Il Giro d’Italia numero
segnale tangibile come risultato di una strategia in cui si è
100 è stato infatti definito come la sintesi moderna di se
investito molto.
stesso. C’è la volontà di sottolineare che l’Italia, e l’Europa,
Ma, per concludere, ciò che merita una profonda riflessione
sono anche mare, Mare Nostrum, un mare che non rappre-
da parte di tutti è lo sport che si fa ancora una volta virtuo-
senta più una barriera bensì una risorsa. Oggi infatti, grazie
sa occasione di unione di culture e popoli, andando anche
alle Autostrade del Mediterraneo, è possibile portare il Giro
oltre i confini Europei.
d’Italia anche sulle isole, con navi sicure e veloci, in grado di garantire viaggi confortevoli ai corridori e alle loro squa-
Claudia Anzidei
dre, agli appassionati e ai professionisti di tutto il mondo. Autostrade che permettono così alle regioni più periferiche dell’Europa una connessione ottimizzata, paragonabile a quella su strada, coinvolgendoli in eventi di caratura mondiale. E così anche le aziende si adeguano in ottica di connessione e scambio tra le culture e le genti del Mediterraneo, e non, contribuendo all’iniziativa con l’offerta di promozioni ad hoc per seguire il Giro, al fine di rendere il viaggio sostenibile anche da un punto di vista economico ed aprirsi ad un numero maggiore di viaggiatori. La Grimaldi Lines offre, ad esempio, viaggi convenzionati per l’evento, supportando non solo lo sport ma anche il progetto europeo di fare del Mediterraneo un’area di scambi. Intanto, la Sardegna si tinge di rosa e si prepara con entu-
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MOTOCICLISMO
MORRENTINO TRIONFA A VALLELUNGA
clismo è pronta ad affrontare la prima prova del Campionato Italiano di Velocità in programma ad Imola il prossimo 22 aprile. Nella stagione sportiva 2017 appena iniziata inoltre la Lazio sarà protagonista nella categoria Pitbike 160 STK nel trofeo
I
centro-sud Italia. Tre i piloti protagonisti: Marco Di Nicola, l 26 marzo, nell’autodromo di Vallelunga , tutti in pista
Marco Espa e Stefano Franze’.
per il Trofeo d’Apertura di motociclismo che ha visto
Questi gli appuntamenti con del Trofeo Centro Sud Italia:
protagonista il centauro biancoceleste Niky Morrenti-
23-4 Viterbo 7-5 Latina 18-6 Rieti 2-7 Latina 6-8 Viterbo
no in sella ad una Kawasaki e protagonista nella cate-
goria 600 Supersport.
Overture sui Monti Lepini
Morrentino, è partito dal pole position conquistata dopo
Domenica 12 Marzo tutta la Lazio Motociclismo si è data
due turni di prove ufficiali. In gara si è reso protagonista
appuntamento per il tradizionale raduno di inizio anno, che
di un’ottima partenza che lo ha visto prendere subito la
ha visto l’entusiastica partecipazione dei tantissimi soci del
testa della gara e tagliare per primo la gara senza conce-
club. L’evento si è concluso con un pranzo a Genzano al
dere possibilità di replica ai rivali. L’affermazione del pilota
quale hanno partecipato il Presidente Mario Notari e l’intero
biancoceleste ha dimostrato inequivocabilmente il buon set
Consiglio Direttivo. Preludio del pranzo è stato il giro moto-
up sulla moto ottenuto grazie alla professionale struttura
turistico, come prevede la tradizione, che abbina la passio-
tecnica della Renzi Corse che ha reso competitivo al massi-
ne per la guida delle moto alla passione per le visite culturali
mo il mezzo. Il pilota di Ariano Irpino naturalmente ha fatto
nelle belle località della nostra regione, che ha portato i mo-
il resto facendo segnare anche il giro veloce in gara.
tociclisti in visita alla cittadina di Artena sita all’interno della
Dopo questo folgorante inizio di stagione la Lazio Motoci-
Comunità Montana dei Monti Lepini.
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La Lazio alla Motosciatoria 2017 Domenica 26 Marzo la Lazio Motociclismo, invitata dal Guzzi Club Rieti Motoclub 97 di Santa Rufina, ha partecipato alla 6^ edizione della Motosciatoria 2017, rievocazione storica della manifestazione nata nel 1938 che prevede l’abbinamento di una gara motociclistica da Roma al Terminillo ad una gara di sci da fondo. Ai giorni d’oggi ovviamente la parte agonistica è stata sostituita dall’attività turistica in cui già da molti anni la fanno da protagonisti, insieme agli organizzatori, anche altri prestigiosi moto club della regione. All’edizione di quest’anno hanno preso parte la Sez. Mototurismo dell’ATAC, il Vespa Club Rieti ed i Bikers Sabini… ed ovviamente la S.S. Lazio Motociclismo!
Via Liguria 19 - 00045 Genzano di Roma tel / fax 06.9398156 elle2promotion@gmail.com
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Psicologia dello Sport
Allenarsi a focalizzare
selezionare l’azione appropriata. Per un allenatore conoscere questi funzionamenti, e “scomporre” un’azione in tutte le sue parti durante l’allenamento, rappresenta un modo efficace per esercitare la capacità di “scansione” dell’ambiente sulla base di “scarto cosa non serve e seleziono ciò che conta” dei propri atleti. Allenarsi per migliorare la propria capacità di focalizzazione è fondamentale per agire come un laser rispetto alle circostanze di gara, così da aumentare la velocità di esecuzione ed essere più precisi. Se sei interessato a temi specifici o se vuoi saperne di più sui processi psicologici funzionali al tuo sport, contattami. Sarò felice di trattare argomenti utili! Dott.ssa Francesca Giambalvo Psicologa, consulente in Psicologia dello sport francescagiambalvo.it
N
egli ultimi articoli abbiamo visto quanto la focalizzazione, cioè quell’attività che precede la
AMPIEZZA -----------------DIREZIONE
AMPIO
RISTRETTO
ESTERNO
Rivolto agli stimoli ambientali, come la distanza e i gesti degli avversari. occorre allargare il focus per cogliere gli stimoli rilevanti nel campo e leggere rapidamente i cambiamenti.
Rivolto ai movimenti fini, come il cambio di ritmo durante la gara. questa focalizzazione è necessaria in compiti che richiedono precisione.
INTERNO
Rivolto alla pianificazione/ agli obiettivi prefissati. opera un’integrazione di pensieri/idee provenienti da aree differenti. Richiede un’abilità di programmazione del gioco nella mente; analisi dei movimenti avversari e anticipazione; rapidità negli aggiustamenti tattici.
Rivolto verso un movimento accurato. abilità a diagnosticare gli errori di strategia o prestazione. rischio di eccesso o di autoanalisi critica.
prestazione e attraverso la quale ti prepari a eseguire l’azione, sia correlata alla disciplina
sportiva praticata. Lo stile attentivo che consideri più adatto, quello cioè che in una frazione di millisecondi “selezioni” per dare seguito all’azione, è determinato dal mix di due dimensioni: l’ampiezza, intesa come quantità d’informazioni da considerare (ampia o ristretta) e la direzione (interna, se rivolta verso i pensieri, o esterna, se rivolta a ciò che accade nel campo, all’avversario, alle grida del pubblico, ecc). Scegliere lo stile attentivo più adatto è fondamentale ai fini della prestazione, perché permette di concentrare l’attenzione sulla parte di ambiente che serve in quel momento e per quella specifica situazione. Vediamo attraverso questo schema, semplice ma esaustivo, quali sono le porzioni di ambiente cui prestare attenzione. Il mix da considerare, per ogni atleta, è dato chiaramente dalle caratteristiche della propria disciplina e del proprio ruolo. Questi stili attentivi non sono fissi e immutabili ma si modellano sulla base dell’azione che si sta compiendo, per questo occorre operare un cambiamento di focus secondo necessità. Certamente ogni atleta vive queste azioni in modo automatico e spesso istintivo ma la conoscenza di tali meccanismi è fondamentale, perché lo aiuta ad osservare in
Nideffer, 1976. Riadattamento del modello dello stile attentivo.
maniera consapevole, a riconoscere i segnali importanti e a
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PALLANUOTO
I
I L D E R BY È DELLA LAZIO
biancocelesti superano 8-6 la Vis Nova, colgono la se-
in quattro giorni e si assestano ad un punto proprio dalla
conda vittoria di fila e si vicinissimi alla “salvezza diret-
stessa Vis Nova, che occupa l’ultimo posto per evitare i pla-
ta”. Capitan Colosimo cala il tris, Correggia “chiude”
yout. Un traguardo impensabile fino a qualche settimana fa.
la porta, ma Tafuro tiene i piedi per terra: “Successo
Ad assistere al match Sandro Campagna, ct della Nazionale
speciale, ma la strada è ancora lunga”
Italiana. Si tratta della quinta vittoria nel girone di ritorno
Le aquile volano sempre più in alto nel cielo di Roma. E’
per la Lazio (la sesta in totale). I biancocelesti sono stati
8-6 per la Lazio Nuoto nel derby contro la Vis Nova nella
trascinati dal capitano Federico Colosimo, che nella parti-
21^ giornata di A1. In un Foro Italico completamente pieno, i
ta più importante dimostra di saper segnare e realizza la
ragazzi di Massimo Tafuro colgono la seconda vittoria di fila
“bellezza” di tre gol, ma è stato il successo di tutto il grup-
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po che è sceso in vasca consapevole di voler ottenere i tre
momenti di défaillance, poi queste lacune nel tempo si sono
punti e ha indirizzato la partita fin dai primi secondi. Anche
ridotte: facciamo cose semplici, difesa e contrattacco, e alla
Cannella ha calato il tris, mentre Correggia ha “chiuso” lo
fine il lavoro paga. Siamo diventati anche furbi in certe si-
specchio ed è stato autore di ottime parate, soprattutto nei
tuazioni, la svolta è stata la prima vittoria in casa contro
momenti più delicati. La Vis Nova è stata sempre costret-
l’Acquachiara. Da quel momento è aumentata la nostra au-
ta ad inseguire, mentre la Lazio ha controllato la gara con
tostima”.
grande personalità, anche nei momenti in cui la pressione dei padroni di casa era maggiore. L’allenatore della Lazio Nuoto, Massimo Tafuro a fine partita è raggiante: “Vincere il derby ha un sapore speciale, anche perché all’andata avevamo perso 10-5, devo dire che è una bella vittoria, ma la strada per la salvezza è ancora lunga. Lo stato d’animo oggi è sicuramente diverso rispetto a quando abbiamo perso all’andata. Nel girone di ritorno non è cambiato nulla, diciamo che nella prima parte del campionato non eravamo continui, durante le gare avevamo dei
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PALLAVOLO
“Flaminio, casa della lazialità”
P
er volontà del presidente della Lazio Pallavolo Gior-
minio trasformandolo in un punto di riferimento per tutte
gio d’Arpino, responsabile degli impianti sportivi
le attività sportive e culturali delle tante sezioni della Lazio.
della S.S. Lazio, è nato il gruppo “Flaminio: casa
Non c’è alcun legame esclusivo con il mondo del calcio, l’in-
della lazialità”, comunità online che vuole solleti-
tento è che il Flaminio ritorni al suo originario utilizzo con il
cate la partecipazione attiva dei tifosi laziali e dei cittadini
restauro di tutte le strutture che per anni hanno permesso
romani allo scopo di restituire lo stadio Flaminio alla città
la pratica di numerose discipline sportive.
di Roma.
Con tale iniziativa si desidera anche dare spazio a un azio-
Un’ iniziativa che vuole sollecitare la passione e l’impegno
nariato popolare che possa finalmente rappresentare i ti-
di tutto il mondo laziale. Il gruppo ha nasce su Facebook e
fosi del mondo Lazio. Il progetto infatti ha un costo che
si estrinseca attraverso diverse iniziative online per crea-
le sezioni intendono sostenere con le proprie forze dando
re aggregazione, divulgazione, aggiornamento e iniziative
però spazio anche a tutti i tifosi laziali, perché tutti possano
attive.
sentire proprio il Flaminio.
Si vuole in questo modo restituire dignità allo stadio Fla-
Giorgio D’Arpino si auspica che questa iniziativa, collega-
35
ta anche alla disponibilità di numerosi imprenditori romani,
Flaminio: la casa della lazialità” supportano l’operato della
porti lo stadio Flaminio a essere il centro del mondo della
società. Oramai è virale l’iniziativa dei selfie con il cartello
lazialità.
ufficiale della campagna, accompagnati dagli hashtag #io-
Nello specifico, da alcuni mesi il presidente intrattiene un
tifoflaminio #flaminiobiancoceleste. Anche il capitano Pino
fitto dialogo con l’amministrazione capitolina per sviluppare
Wilson e Giancarlo Oddi, nonché diversi rappresentanti del-
insieme il miglior progetto di recupero e ripristino dello Sta-
le istituzioni, hanno contribuito posando per un memorabile
dio Flaminio, progetto a cui la S.S. Lazio sta concretamente
scatto.
dando vita grazie al lavoro di un pool di tecnici finanziari e
La Lazio Pallavolo intende prendere parte attiva al ripristino
ingegneri. Questo impegno ha conquistato, nell’arco di una
del Flaminio, che immagina come luogo per tutte le discipli-
settimana dall’avvio della campagna, già oltre 1100 perso-
ne e per la diffusione di una cultura dello sport, dove i bam-
ne, laziali e non, che attraverso il gruppo Facebook: “Stadio
bini possano praticare attività agonistica e promozionale,
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dove le diverse squadre possano giocare le proprie partite
imprenditori in rete di promuovere i propri servizi nel con-
e le famiglie possano trovare un luogo di cultura, intratteni-
testo della Lazio Pallavolo, a vantaggio delle centinaia di
mento, aree di ristoro e addirittura networking, grazie a un
famiglie che ogni giorno vivono la lazialità nei suoi centri
coworking interno.
sportivi di Prati. Per entrare nel Club: sslaziopallavolo.com/
La Lazio Pallavolo ha trovato ampio sostegno a questo pro-
club-dei-mille.
getto da parte del mondo imprenditoriale: da marzo, infat-
In attesa di poter realizzare le sue iniziative estive nell’ama-
ti, al via ufficiale il Club dei Mille, un circuito esclusivo e a
to stadio Flaminio, la Lazio Pallavolo si prepara al tradizio-
numero chiuso costituito da imprenditori e commercianti
nale camp estivo, che quest’anno si svolgerà a Pizzoferrato
romani che condividono la medesima lazialità e gli stessi
(CH), presso l’hotel Delberg. Sono già aperte le iscrizioni!
valori sportivi e si prefiggono di prendere parte attiva nel-
Tutte le informazioni si trovano qui: sslaziopallavolo.com/
le iniziative del mondo biancoceleste. Il Club consente agli
lazio-camp-2017.
In lotta per la promozione
C
onserva ancora il terzo posto in classifica la serie C maschile che, a 10 punti dalla prima posizione incassa tre importanti vittorie. Fondamentale la partita di ritorno contro il Casal Bertone, che si chiude al 5 set con una vittoria schiacciante delle aquile dopo una partita accesissima e molto attesa. La squadra inciampa sul 3-2 contro Roma 12, ma tiene saldo il proprio terzo posto in attesa dei playoff.
Le squadre giovanili subiscono, invece, una battuta d’arresto nelle partite di marzo: il presidente d’Arpino incoraggia tutti, in particolare gli aquilotti della Terza Divisione Under 19 e le ragazze della I divisione Femminile a esprimere il proprio potenziale al massimo in vista del rush finale, ma si dichiara orgoglioso della grinta manifestata in campo e del fair play che contraddistingue tutti loro, grandi e piccoli.
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PESCA SPORTIVA
LAZIO DAY, NEL NOME DELLA LAZIALITÀ
È
stata una grande giornata, intrisa di lazialità e di
indossando la nuova divisa della S.S.Lazio Pesca Sportiva,
sport quella che si è vissuta ad Ariccia nella dome-
ha voluto partecipare per ringraziare personalmente le se-
nica delle Palme.
zioni presenti rimarcando come nella zona dei Castelli Ro-
Il “Lazio Day”, organizzato dal nostro giornale, in
mani l’attività sia molto qualificata grazie a tanti solerti ed
collaborazione con la S.S.Lazio Pesca Sportiva e la fattiva
appassionati dirigenti mossi da passione a dall’amore per i
partecipazione delle sezioni della SS Lazio operanti nella
colori biancocelesti.
zona dei Castelli Romani,
La manifestazione è continuata per tutta la giornata con
Scherma. Ciclismo, Automobilismo e Motociclismo, ha visto
iniziative sportive e ludiche che hanno coinvolto tutti i pre-
la partecipazione di tanta gente, tifosi, sportivi praticanti,
senti.
semplici appassionati.
Alle ore 10.30 è partito il giro cicloturistico della zona dei
Il taglio del nastro è stato effettuato alle mani del Presiden-
Castelli guidato dagli atleti della Sezione Ciclistica.
te della Società Sportiva Lazio Antonio Buccioni il quale,
La Sezione scherma, durante tutto l’evento ha promosso
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l’attività dando particolare attenzione ai bambini presenti impartendo i primi rudimenti agonistici, alla pratica dello sport schermistico grazie all’impegno di tutti gli istruttori che si sono prestati con pazienza al lavoro di proselitismo. Dopo le prime lezioni sono stati organizzati incontri fra i giovani partecipanti ai quali è stato fornito abbigliamento specifico a seconda dell’età. La Sezione della Pesca sportiva ha interessato sia i bambini, con giochi propedeutici, che gli adulti mettendo in mostra attrezzature specialistiche di altissimo livello tencico. Le sezioni automobilismo e il motociclismo hanno organizzato due raduni con moto e auto storiche e non.
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POWERLIFTING
CAROLINA GARRA V
È NATA UNA STELLA
enticinque nazioni ed oltre 350 atleti hanno dato vita
non sono così remote.
a Thisted in Danimarca al Campionato Europeo Clas-
In Italia la Federazione Italiana Powerlifting (FIPL) orga-
sic di powerlifting.
nizza e coordina, sotto la tutela ed il controllo dell’IPF e
Il powerlfting, cooordinato dall’International Power-
dell’EPF tutte le attività che si svolgono nel nostro paese.
lifting Federation (IPF) ed in Europa dall’European power-
Nella FIPL la SS Lazio-powerlifting 1900 di Eutimio e Pier-
lifting Federation (EPF), ha raggiunto recentemente numeri
paolo Ranieri è oggi la società leader ed è la prima del
importanti, tali da poter ambire ad entrare nel programma
ranking delle 50 Società affiliate.
Olimpico. La richiesta di ammissione al CIO verrà inoltrata
Nella società biancoceleste è sbocciato recentemente un
nei prossimi mesi, il cammino sarà lungo ma le possibilità
talento che potrà regalare alla Lazio grandissime soddisfa-
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zioni: Carola Garra. Atleta della categoria juniores ai recenti Europei ha stradominato, come nel 2016, la propria categoria quella dei 63kg, ed ha vinto il titolo assoluto Juniores. Inoltre Carola, nella speciale graduatoria della miglior atleta femminile, ha tallonato da vicino le avversarie senior, fortissime e dal ricco palmares internazionale. Carola non ha avuto paura ed ha stabilito con 161kg, il nuovo record mondiale juniores di squat, dimostrando di avere nelle gambe, ma soprattutto nella testa, il record mondiale open. Irraggiungibile nella distensione su panca (125kg) e con uno stacco da terra di 160kg, Carola non ha lasciato scampo alle avversarie. Il grandissimo lavoro dei Tecnici della Lazio Antonio Contenta e Francesco Cimini, ha dato risultati prestigiosi con questa su questa ragazza che sta facendo parlare di se tutto il mondo del powerlifting. Antonio Contenta, Istruttore Internazionale IPF e Docente ai Corsi istruttori della FIPL, sta lavorando, oltre che su Carola Garra, con eccezionali risultati su tutti i giovani della Lazio. Se son rose...Ora la Squadra è in preparazione per i XXXV Campionati Italiani Assoluti di powerlfting, che si svolgeranno a Terni dal 20 al 23 aprile. La gara potrà essere seguita in diretta intenet, collegandosi al sito della FIPL: powerliftingitlai-fipl.it.
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RUGBY
Pronti per lo sprint finale
L’
Eccellenza della Lazio rugby si appresta ad af-
oggi a più quattro dall’ultima, ad una maggiore tranquillità
frontare il finale di stagione con grande impe-
in chiave salvezza. Come testimonia Edoardo Paglione, ad-
gno.
detto stampa della sezione, “la Lazio, escludendo la gara
La salvezza, obiettivo stagionale, è a portata di
contro Piacenza, ha approcciato sempre in modo giusto le
mano. Reduci dalla sconfitta nel derby romano che ha visto
partite, faticando a mantenere alto il livello di concentra-
vincente la squadra delle Fiamme Oro e dove i limiti della
zione per gli interi 90 minuti”. L’importanza della partita è
giovane squadra laziale hanno ancora una volta scritto il
riconosciuta anche dalla società stessa che ha organizzato
copione della partita. Lazio, come al solito determinata e
la trasferta, portando le giovanili a sostenere il Primo XV;
presente fin dall’inizio, paga il caratteristico calo di concen-
queste avranno successivamente un torneo a Parma. Inizia-
trazione nella seconda parte del match. Così il Primo XV
no, infatti, i tornei di fine stagione – giocati soprattutto nel
concentrerà tutte le proprie attenzioni nella partita esterna
Nord Italia – che comprendono gli under dai 6 ai 16: impor-
contro la Conad a Reggio Emilia, partita dove è necessa-
tanti esperienze formative per le giovanili di una sezione
ria e possibile trovare la vittoria che porterebbe la squadra,
unica a Roma, che si può permettere di schierare tre under
42
14, tre under 16 e due under 18. Ancora positivo il Secondo
vanto della Lazio rugby, una società che crede e scommette
XV che, dopo aver battuto l’Arnold Spartaco, disputerà due
sempre nei giovani: è nell’appartenenza al territorio – sono
importanti match contro l’US Roma e la Primavera per con-
molti i giovani della regione Lazio – e nell’attaccamento ai
quistare la promozione in C1, campionato sempre regionale
colori bianco-celesti che crescono i giocatori di domani.
ma sicuramente più competitivo. Le giovanili sono il grande Jacopo Leandri
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SCHERMA
RIFLETTORI SU ALESSIO PASSERINI dedizione mette a disposizione la sua esperienza al servizio dei ragazzi andiamo a conoscerlo più da vicino. Alessio, raccontaci la tua formazione universitaria “Ho conseguito la Laurea presso lo IUSM del Foro Italico e successivamente la Laurea Magistrale in “Attività motorie preventive ed adattate” presso l’Università degli studi di Tor Vergata. Frequento abitualmente corsi di aggiornamento presso la facoltà di medicina di Tor Vergata e presso le Federazioni degli Sport, che attualmente seguo e curo nella preparazione atletica”. Come sei entrato a far parte dello staff della S.S. Lazio Scherma Ariccia? “Avendo svolto molti anni di attività agonistica come karateka, mi sarebbe piaciuto poter lavorare con atleti di uno sport che presentasse similitudini e affinità nella metodologia della preparazione atletica, con lo sport dal quale
N
ella Lazio S.S. Lazio Scherma Ariccia operano
provengo. L’occasione è arrivata quando ho saputo che la
grandi e poco conosciuti personaggi che, in-
Lazio Scherma Ariccia cercava un nuovo preparatore, all’e-
seriti nel progetto della società, riescono ad
poca ero in contatto con un ex consigliere della Società e,
offrire agli atleti del team un altissimo livello
dopo aver presentato il mio curriculum, sono stato contat-
di professionalità. Il loro lavoro, spesso oscuro e poco pub-
tato e ho iniziato la mia collaborazione con il club”.
blicizzato, insieme a quello dei tecnici e dei dirigenti, è alla
I genitori dei ragazzi spesso si lamentano affermando che
base dei grandi risultati che le lame biancocelesti ottengo-
la scherma sviluppa soltanto una parte del fisico. E’ una af-
no sulle pedane. Uno di loro è Alessio Passerini, ormai sto-
fermazione corretta ?
rico preparatore atletico della squadra, che con passione e
“La scherma è indubbiamente uno sport monolaterale, ma
FONDAZIONE TERZO PILASTRO ITALIA E MEDITERRANEO
a sostegno del Progetto “Lo Sport per tutti” della S.S.Lazio Scherma Ariccia 44
molto meno di quanto si creda: analizzando i movimenti
fare acquisire ai piccoli Under 14 soprattutto coordinazione,
correttamente eseguiti è evidente l’utilizzo quasi globale
equilibrio e mobilità articolare. Negli Under 20 il lavoro è più
della muscolatura del corpo. In ogni caso la preparazione
mirato al miglioramento della forza, della velocità e della
atletica compensa eventuali maggiori carichi”.
resistenza. Negli Under 14 il lavoro è comune per le tre armi
Quali sono i benefici di questo sport?
(fioretto, spada e sciabola) mentre nella categoria Under
“I benefici della scherma sono molteplici: essendo uno
20 occorre differenziare il programma atletico, a seconda
sport di destrezza e di confronto diretto con un avversario,
dell’arma praticata”.
influisce sicuramente sulla capacità di concentrazione e mi-
Da alcuni anni segui Damiano Rosatelli, cosa puoi raccon-
gliora la coordinazione generale”.
tarci del lavoro svolto con questo giovane campione?
Non è certo semplice curare la preparazione atletica degli
“Ho la fortuna di lavorare con un ragazzo che, seppur gio-
schermidori della Lazio Scherma che hanno atleti che van-
vanissimo, è già un grande professionista...e lui ha la fortuna
no dagli under 14 agli under 20. Come differenzi il lavoro
di essere allenato, sul piano atletico, da me!! Scherzi a parte,
tenendo conto dell’età dei ragazzi?
abbiamo chiuso un ciclo vincente, e ne abbiamo aperto un
“ Con i più piccoli il lavoro si basa su lezioni e allenamenti
altro, ancora più duro del precedente, che prevederà mol-
caratterizzati da una notevole componente ludica, cerco di
teplici sedute di allenamento, anche più volte al giorno. Il
45
segreto è stato e sarà la fiducia reciproca, l’applicazione e
“Innanzitutto spero vogliano riconfermare l’attuale prepa-
la voglia di vincere”.
ratore atletico! ... A parte gli scherzi, il bello di lavorare con
Come è cambiata la preparazione fisica nella scherma negli
la Lazio è che si programma sempre e si cercano di seguire
ultimi dieci anni?
tutte le strade per trasformare i nostri ragazzi in piccoli e
“Negli ultimi tempi alla preparazione atletica è stata attri-
grandi campioni”.
buita un’importanza maggiore rispetto al passato e questo
Dalle pedane internazionali...
perché i maestri hanno compreso quanto sia importante la figura del preparatore atletico nella propria sala di scherma: la collaborazione fra Maestro e preparatore consente di lavorare con atleti sempre più sani e performanti.
Lo sciabolatore Stefano Scepi ha conquista il terzo posto
L’evoluzione della scherma, come in molti altri sport, porta
nella Coppa Europa con la squadra delle Fiamme Oro, men-
ad un aumento delle competenze e ad una notevole spe-
tre la sciabolatrice Sofia Ciaraglia (Fiamme Oro) ha vinto
cializzazione dei preparatori, il cui continuo aggiornamento
la medaglia di bronzo con la squadra di sciabola femminile
fornisce, a mio avviso, un contributo importante alla cre-
nella prova di Coppa del Mondo di Atene del 19 febbraio
scita degli atleti, anche se il nostro lavoro rimane spesso
2017. Momento d’oro per Scepi che ha conquistato anche
nell’ombra.
il bronzo nella tappa italiana del circuito internazionale Un-
Da questo punto di vista la Lazio Scherma è sempre stata
der 23, gara di spessore internazionale (presente fra gli al-
all’avanguardia, infatti ha sempre valorizzato la nostra pro-
tri anche Aldo Montano) dove lo sciabolatore ariccino ha
fessionalità “.
confermato di essere in grado di esprimere una scherma di
Quali sono gli obiettivi e programmi futuri della Società?
altissimo livello.
46
William David Sica ha ottenuto un ottimo terzo posto nella 2a prova nazionale di spada riservata alle categorie Under 14. Bel risultato anche i piccolissimi della sciabola nella loro prova nazionale. Francesco Pagano argento, sesti Filippo Monteferri e Alessia Piccoli, settimo Leonardo Amore, ottavi Jacopo Imbastari e Andrea Mignucci. Bronzo per la giovane spadista Lucrezia Paulis nella 3a tappa Trofeo Pegaso. Carolina Campoli e Leonardo Cetroni conquistano la medaglia d’oro, nella 2a prova interregionale, nelle rispettive categorie di fioretto, mentre Martina Guerrieri sale sul terzo gradino del podio nella categoria bambine di spada; bene anche i fiorettisti Niccolò Paoletti, Rebecca e Roele d’Ange-
...E nazionali
lo giunti sesti, e Lorenzo Fabrizi arrivato settimo. La Società si prepara alla fase finale della stagione, che si
La squadra di spada della scuola “Emmanuele F.M. Ema-
chiuderà con i Campionati Italiani di tutte le categorie, dagli
nuele” (Elisabetta Castrucci, Francesca Di Giulio, Giulia
Under 14 ai Master.
Giannattasio e Susan Maria Sica) ha staccato il pass per la serie A2, dopo aver
Gina Trombetta
disputato una gara ec-
sslazioscherma.com
cellente conquistando il secondo gradino del podio nella serie B1. Nella sciabola, ottimo terzo posto per Giacomo Mignuzzi nella 2a prova nazionale categoria Giovani. Nel Torneo nazionale Kinder+Sport
Under
14, fantastico terzo posto, su 37 squadre, per i maschietti della sciabola: Angelo Formiconi,
Filippo
Montefer-
ri e Francesco Pagano.
Romana Ambiente, semplicemente...soluzioni
S p o n s o r
u f f i c i a l e
S . S .
L a z i o 47
S c h e r m a
A r i c c i a
SCI BEATRICE MORICONI TORNA A BRILLARE, È CAMPIONESSA REGIONALE in pista, tra le lacrime di gioia di papà Gianni e l’orgoglio del Presidente Gremese. Poi ancora quarto posto in Slalom Speciale agli Interappenninici di febbraio sulle pendici dell’Etna e gradino più alto del podio alle selezioni regionali del Pinocchio sugli Sci, con un tempo di 57.38 e quasi 4 secondi sulla seconda classificata. Infine, lo scorso 12 marzo, arriva a Campo Felice il titolo che consacra definitivamente il ritorno della Moriconi ai vertici dello sci alpino nazionale giovanile: Campionessa Regionale Trofeo Salice “4° Memo-
I
rial Nando Ceccaroni” nella categoria Allievi.
l Vincitore, quello vero, è chi cade, si rialza e vince, nello
Ora Beatrice si gode il trionfo già pronta ad affrontare la
sport come nella vita. E’ chi arriva al traguardo con le
prossima importante sfida, quella sulle nevi dell’Abetone, in
unghie e con i denti, chi soffre senza mollare. Chi ha il
occasione delle Finalissime 2017 del Pinocchio sugli Sci, dal
cuore biancoceleste per natura sa, meglio di chiunque
25 marzo al 1 aprile.
altro, dare un senso alla frase “non mollare mai”. Lo sa an-
Una nuova stella ora illumina il cielo biancoazzurro, dopo
che Beatrice Moriconi, la giovane promessa dello sci che da
aver ritrovato la propria luce originaria, intenzionata a ri-
fine anno 2016 decide di rinascere, non a caso, indossando
splendere più forte che mai.
i gloriosi colori dello Sci Club S.S. Lazio, come se li avesse già impressi nell’animo e nel temperamento senza saperlo.
Cristina Casini
Beatrice, quindicenne di Guarcino, con gli sci ai piedi è sempre stata capace di spiccare il volo, conquistando i podi più prestigiosi della sua categoria. Poi lo stop, di quelli che ba-
QUI TROVI IL TUO LAZIO 100
stano a far sbiadire un sogno, soprattutto alla sua età. Ma quando la passione supera la malattia, le ali dei veri sognatori tornano a librarsi in cielo più forti che mai, restituendo tutto il tempo perso. Da gennaio ad oggi, la giovane guerriera ha regalato a sé stessa e al proprio Sci Club traguardi che trasudano coraggio e classe da vendere. A gennaio i podi agli Interregionali di Campo Felice - prima classificata in Slalom Gigante e seconda il Slalom Speciale - decretano il rientro della Campionessa
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