Lazio 100 03 aprile

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periodico d’informazione delle sezioni della s.s. lazio | aprile 2016



L’editoriale Gianluca Montebelli

LAZIALI DI TUTTO IL MONDO...

L’

orgoglio dei laziali esce fuori, è la storia che lo dice e

Siamo ad un punto di non ritorno. Neanche l’arrivo di Messi e Ronaldo,

lo conferma, in momenti come questi. Quando tutto

parliamo per iperbole, potrebbe cambiare le cose. Nascosto dietro alle ci-

sembra crollare, quando la fede (sportiva ovviamente)

fre del bilancio e dietro le proprie convinzioni Lotito ha perso troppe occa-

vacilla, il popolo biancoceleste trova la forza per com-

sioni per riavvicinarsi a quella gente che probabilmente lui ha sempre visto

pattarsi, per lottare, per combattere ed affermare la vera Lazialità.

come nemici (ribadendolo in più di un’occasione), senza capire che il calcio è passione allo stato puro e che non serve a nulla tenere i conti a posto se

Fu così quando la Lazio rischiava la serie C, quando il calcio scommesse

poi si spegne “il Sacro Fuoco”. Alla lunga una società senza supporters è

sembrava travolgerla, quando il fallimento era ormai alle porte.

destinata a veder fallire ogni progetto, a vedere a rischio il proprio futuro.

E’ stata proprio la gente laziale a recitare, in quelle circostanze, un ruolo

Al contrario di altri non abbiamo in mano formule magiche. Allo stato del-

importante contribuendo fattivamente alla rinascita.

le cose non sapremo indicare soluzioni, non ne vediamo, non basteranno

Come dimenticare l’esodo verso Napoli il giorno dello spareggio con il

passi indietro o pubbliche ammende, le distanze sono talmente abissali da

Campobasso o le proteste sotto la Federcalcio quando sembrava che vo-

non lasciare margini ad eventuali riavvicinamenti.

lessero scipparci il secondo scudetto in due anni, o l’imponente manifesta-

Ed in questi giorni, in cui freneticamente si cerca di creare, da parte di tifo-

zione davanti all’Agenzia delle Entrate al fianco dell’attuale presidente.

si più o meno VIP, movimenti di opinione o comitati di “pronto intervento”,

Nessuna tifoseria come la nostra ha inciso in maniera determinante e

la sensazione è che ogni tentativo serva a dividere ancora di più invece

positiva sulle sorti della società.

che unire.

Oggi però la situazione è profondamente diversa rispetto al passato. Il

Lo scaltro Lotito sa che il motto romano divide et impera gioca a suo favo-

momento certo non raggiunge i livelli di drammaticità di quando la se-

re. Una tifoseria spaccata è più debole, meno decisa, meno incisiva.

zione calcio rischiava di scomparire ma forse, per certi versi, le stato delle

Non bisogna cadere nell’errore. Qualunque siano gli intenti e gli obiettivi

cose è ancora peggiore.

il popolo laziale deve compattarsi, come ha sempre fatto nelle disgrazie.

Nei momenti più bui infatti società e tifoseria sono stati un tutt’uno. Han-

Prendere posizione compatta, far sentire la propria voce forte ed unita.

no lottato fianco a fianco per scalare montagne e compiere imprese im-

Forse ci sarà da combattere una guerra nei prossimi mesi. E’ essenziale

pensabili.

farlo tutti insieme, senza spaccature. Una miriade di piccoli eserciti con-

Oggi la dicotomia fra la proprietà e la gente è talmente marcata che non

trapposti non va da nessuna parte.

vediamo alcuno spiraglio di riconciliazione. Una spaccatura che nel corso

La Lazio è un bene comune da tutelare, partendo da questo si può pensa-

dei 12 anni della gestione Lotito si è fatta sempre più ampia ed insanabile.

re di dare una svolta, quanto meno di sollecitare l’interesse di qualcuno,

La cosa più grave però è che dalla contestazione e dalla passionale rabbia

altrimenti va tutto a scatafascio .

dei tifosi si sia passati ad un disinteresse sempre più grande.

Laziali di tutto il mondo unitevi!

Gli spalti dell’Olimpico desolatamente vuoti fanno più male dell’1-4 del derby. Stanno li a mostrare a tutti di come sia stata spenta, progressiva-

Direttore Responsabile Gianluca Montebelli Capo Redattore Arianna Saroli Progetto Grafico Flavia Aliverti R e s p o n s a b i l e We b D a r i o F a l c h i

mente, una passione che affonda le radici in 116 anni di storia. Il laziale, mai come adesso, è stanco di lottare, di battersi contro i mulini a vento, di essere respinto da quello che da sempre è stato il suo mondo. E’ brutto parlare di rassegnazione ma non troviamo un altro termi-

Redazione via Polibio, 36 tel.06.35.34.80.27 Email lazio.100@libero.it

ne che possa oggi descrivere il sentimento che alberga nei cuori laziali. Intendiamoci l’amore c’è sempre, le schiere biancocelesti lo riverseranno

Stampa Printek 2.0 srlsu Via N.Parisi 86 Foggia, Italia Te l . 0 8 8 1 . 0 7 . 0 0 . 1 8 Email contatti@printel2.com Sede operativa Via San Giuliano,15 Foggia

a profusione nella seconda edizione di “Di Padre in Figlio” ma si stanno allontanando ogni giorno di più dalla propria squadra, dai calciatori, da un ambiente che non sentono più loro e dal quale sono stati estromessi con cieca arroganza.

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Per Giorgio e i suoi Amici Roma, Chiesa del Cristo Re - 1 aprile 2016

Poster commemorativo esposto nella Chiesa in occasione della messa di suffragio per i defunti Laziali 2


Un libro di Alessandro Tozzi

Lazio100 piace sul web

“La mia Lazio” e quell’urlo per il gol di Fiorini

S

Lazio 100 new edition ottiene importanti riscontri sul web. Sono quasi 4500 i lettori che hanno sfogliato, in Italia e all’estero, le pagine del nostro mensile.

critto da Alessandro Tozzi, “La mia Lazio” (Edizioni Libreria Sportiva Eraclea,

9,50 €, pag. 96) è un viaggio di

Lazio100 | I NUMERI

sola andata verso l'isola che non c'è di Peter Pan, raccontando

LETTURE DEL MESE DI FEBBRAIO

una tifoseria attraverso la sta-

4438

gione della Lazio dei meno 9,

CONTATTI RAGGIUNTI

e altre storie di Lazio, fino alla

49.944

partita di Napoli del 31 maggio 2015.

MINUTI DI LETTURA MEDIA

Chi ha vissuto quei giorni non potrà che sorridere pensando a

2,14

quella squadra, forse l'ultima Lazio del calcio antico, prima di

PAESI RAGGIUNTI

entrare nel nuovo millennio dei diritti televisivi: il gol di Fiorini

Turchia, Italia, Spagna, Portogallo

in Lazio-Vicenza, nel giugno 1987, lo poté vedere solo chi era allo stadio quel giorno. Ed era uno stadio pieno, senza divisioni, barriere, contestazioni, nonostante si stesse giocando la serie C e la stessa esistenza del club. Attraverso quell'incredibile avventura, che ha fatto di quella

CIAO, UMBERTONE

squadra la seconda più amata della storia della Lazio, seconda

Che cosa hai fatto Umbertone? Te ne sei andato senza avvertire

solo alla Lazio di Maestrelli, dall'estate della retrocessione in

nessuno, con la signorilità con la qua-

C alla penalizzazione dei 9 punti, per finire con gli spareggi

le hai vissuto e che sempre ti ha contraddistinto. La tua figura di gigante

di Napoli finiti con il cuore in gola, l'autore ci racconta il suo

buono ci mancherà, lasciandoci den-

amore per la Lazio, iniziato in un Lazio-Juve del 1974, man-

tro un vuoto incolmabile. Ci manche-

giando bruscolini sulle ginocchia del padre.

rai Umberto, chi ti ha conosciuto non

Perché nella vita si può cambiare religione, partito politico,

potrà che ricordarti per sempre. Gli

sesso, ma la squadra del cuore rimane sempre quella, almeno

Angeli celesti, ti accoglieranno come fossi uno di loro. Il tuo impe-

fino a che il vecchio cuore biancoazzurro dentro di noi cesserà

gno era la tua famiglia, il divertimento i tuoi nipoti, il passatempo i

di battere.

tuoi animali, il tuo amore la tua splendida moglie, la tua passione la Lazio. Sì, proprio la Lazio di cui narravi le gesta a tutti i bambini che venivano al Bar Pontoni. Il tuo teorema è sempre stato “un laziale in più sarà un romanista in meno” e perciò con garbo facevi prose-

Lazio 100 è il periodico d’informazione delle sezioni della S.S. Lazio

litismo, regalando ilarità, buonumore e soprattutto tanta, tanta umanità. Ti salutiamo senza malinconia e senza piagnistei, nel rispetto della tua dignità di grande uomo, come meriti. Vigila sulle persone che ti

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hanno voluto e che ti vogliono e che ti vorranno bene per sempre. P.S. Salutaci tutti i laziali del cielo. Dario Falchi

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stata molto intensa e per la Lazio è terminata con un grande rammarico perché giunta prima al traguardo è stata poi squalificata per invasione di corsia. Un vero peccato ma la bella prova degli uomini in maglia bian-

Due medaglie agli Assoluti Master

coceleste resta tutta ! I campionati italiani si chiudono dunque per la Lazio con la consapevolezza di avere un bel gruppo di atleti ed ottime prospettive per il futuro. I risultati forse avrebbero potuto essere migliori ma già si guarda ai

L

prossimi obiettivi al motto “chi si ferma…

a Lazio Atletica Leggera ritorna dai Campionati Italiani Ma-

Fabrizio Sardo

ster di Ancona con due podi che rimpinguano il già ricco albo d’oro. Alla rassegna marchigiana la rappresen-

tativa biancoceleste si è presentata con sette atleti: Sandro Cosi, Marco Di Toro, Valerio Di Toro, Umberto Di Venanzi, Bruno Loreti, Andrea Paternesi e Jampier Pellorca Le gare si sono svolte in tre giornate. Il primo giorno in campo gli atleti del pentathlon (60 ostacoli, salto in lungo,lancio del peso salto in alto e 1000 metri piani). Per la Lazio a cimentarsi in questa specialità, all’esordio in una gara ufficiale, Jampier Pellorca, che si è fatto valere conquistando un eccellente quarto posto a soli 34 punti dal podio. Nella stessa sessione di gare, la sera in pista anche i protagonisti dei

SI SONO DISPUTATI AD ANCONA I CAMPIONATI ITALIANI MASTER INDOOR

3000 metri dove il laziale Bruno Loreti si è reso protagonista di una prova tutta all’attacco. Di grande valore la prestazione cronometrica,12”25”02 che vale il quinto posto.

A rappresentare i colori della SS Lazio Atletica Leggera:

La seconda giornata ha visto diversi atleti biancocelesti in gara. Um-

Sandro Cosi

berto Di Venanzi nei 60 metri piani, Jampier Pellorca nel salto in alto,

Marco Di Toro

Andrea Paternesi nei 1500 metri piani, Sandro Cosi nel getto del peso.

Valerio Di Toro

Di Venanzi ha cercato nella gara individuale di scaldare le gambe e rifi-

Umberto Di Venanzi

nire la preparazione in vista della staffetta del giorno seguente. Senza

Bruno Loreti

forzare ha concluso la prova con un buon tempo finale.

Andrea Paternesi

Nel salto in alto arriva invece la prima medaglia biancoceleste. Pellorca

Jampier Pellorca

ha conquistato un bronzo davvero inatteso visto che era all’esordio an-

Le gare si sono svolte sulle tre giornate, il primo giorno vedeva in

che in questa disciplina in gare ufficiali.

campo gli atleti del Pentathlon (60 ostacoli,salto in lungo,lancio del

Ed i colori biancocelesti ancora in evidenza per merito di Andrea Pater-

peso,salto in alto e 1000 metri piani), a cimentarsi su questa specialita’

nesi che nei 1500 ha chiude con 4”24”03, un riscontro cronometrico che

per la prima volta in uma gara ufficiale è Jampier Pellorca,chiudendo

gli vale il sesto posto assoluto.

con un quarto posto ed a soli 34 punti dal podio.

Vicino al podio anche Sandro Cosi nella gara del getto del peso che al

La sera vede anche di scena per i 3000 metri Bruno Loreti, gara all’at-

termine della prova è finito al quarto posto.

tacco che chiude con 12”25”02 e quinto posto.

Nella terza ed ultima giornata è sceso in pedana il giavellottista Umber-

La seconda giornata vede scendere in pista Umberto Di Venanzi sui 60

to Di Venanzi che non ha mollato fino all’ultimo lancio utile con il quale

metri piani, Jampier Pellorca sul salto in alto, Andrea Paternesi sui 1500

ha lanciato a 32,54, una performance che gli vale l’argento.

metri piani, Sandro Cosi nel getto del peso.

La tre intense giornate si sono chiuse con la staffetta 4 x 200. Il quar-

il Di Venanzi soprattutto per muovere le gambe in vista della staffetta

tetto composto dai i fratelli Di Toto, Di Venanzi E Pellorca. La gara è

del giorno seguente,conclude comunque con un buon tempo i 60 metri.

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Doniamo il sangue a Piazza della Libertà

nel salto in alto arriva invecela prima medaglia biancoceleste della manifestazione, un bronzo portato da Pellorca, nella gara che meno lo rappresentava e per la prima volta eseguita in gare ufficiali, il salto in alto. Grande prestazione sui 1500 metri piani di Andrea Paternesi che chiude con 4”24”03 e conquista un ottimo sesto posto,a poco anche lui da podio.

Va avanti il progetto di adozione della Piazza della Libertà da parte del-

Ottima anche la prestazione di Sandro Cosi sul getto del peso un altro

la SS Lazio Atletica Leggera.

quarto posto.

Per sabato 30 aprile la sezione ha organizzato una giornata dedicata

Nella terza ed ultima giornata scende in campo il giavellottista Umber-

alla donazione del sangue, alla prevenzione e alla medicina sportiva.

to Di Venanzi che con testardaggine all’ultimo lancio utile coglie l’ina-

A Piazza della Libertà saranno organizzate le seguenti attività

spettato e meritatissimo secondo posto, è argento con 32,54, per la

1. Stazione Avis per donazione sangue

seconda volta la SS Lazio Atletica Leggera sale sul podio.

2. Controllo gratuito della glicemia con medici specialisti

Ora rimane solo la staffetta 4x200 con i fratelli Di Toto, Di Venanzi e

3. Tecnici ortopedici per analisi gratuita

Pellorca, la possiamo definire come il grosso rammarico della compe-

tizione, per due minuti assaporiamo la conquista del titolo italiano, ma

4. colloquio con medico sportivo

poi giunge sul maxischermo la squalifica per invasione di corsia...ci ri-

5. Possibilità di partecipare al concorso

faremo.

della Fondazione Cesare Serono

I campionati italiani ci hanno donato tre giorni intensi, con due podi,

con premio di € 1500 http://10000-tshirts.it/

forse nelle specialità con meno aspettative, tante ottime prestazioni

6. Percorso ludico - sportivo per i più piccoli

di tutti i partecipanti, la delusione della staffetta ci aiuterà a lavorare

ancora più duro per raggiungere i prossimi obiettivi.

del passo con baropodometro e stampa dei risultati

organizzato da SS Lazio Atletica Leggera

Per chi volesse donare il sangue 1. Mandare mail a capitano@sslazioatletica.org 2. Presentarsi a digiuno o con colazione leggera

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(caffè / tè con fette biscottate)


durante tutta la stagione hanno dato il massimo e l'obiettivo di inizio campionato è stato centrato, considerato l'alto

Ancora in serie A!

livello tecnico delle altre squadre il risultato è sicuramente da annoverare come un grande successo. E' quindi doveroso un grandissimo grazie a tutti coloro hanno preso parte alla competizione che di seguito elenchiamo Paolo Viola, grandissima volontà e grande tecnica, il nostro vero trascinatore, Alessandra Tiburzi, in alcune giornate incontenibile sopratutto dal punto di vista tecnico, ha dovuto combattere con notevoli guai fisici per tutta la stagione, Klara Moller,grande volontà e determinazione si è dedicata alla squadra in maniera esemplare, Antonio La Rocca, grande esempio di vero sportivo si fa trovare pronto sempre e quando non viene chiamato direttamente in gioco, si dimostra il

A

nostro uomo in più per passione e sostegno ai compagni, Joel Douse, grandissimo talento forse ancora troppo giovane ma dal futuro pieno l termine di un'esaltante ultima giornata la Lazio bad-

di soddisfazioni,Afzal Thalichalam ,il ragazzo indiano nella sua unica

minton riesce a conquistare la salvezza ed a conservare

apparizione è parso ancora un pò spaesato ma il talento c'è ed infine

il diritto di disputare la massima serie nella prossima sta-

la giovanissima Ludovica Ruggeri che con il suo entusiasmo e la voglia

gione.

di giocare, anche se alle primissime armi, ha di fatto consentitto alla SS

Infatti nella nona ed ultima giornata gli atleti laziali battono per 3 a 2 la

Lazio di ottenere la salvezza.

compagine palermitana delle Piume d'Argento, disputando un grandis-

Sicuramente è stata una salvezza difficile e complicata da ottenere e

simo incontro per determinazione e grinta. Si parte subito alla grande

solo la determinazione del presidente Morino supportata dalla volon-

con il doppio femminile composta da Alessandra Tiburzi e dalla tedesca

tà dei ragazzi ha consentito il raggiungimento di quell'obiettivo che a

Klara Moller che si aggiudicano il primo ed importamtissimo punto con

metà campionato sembrava assolutamente impossibile.

un netto 2 a 0 (21/13 e 21/17 i parziali) sulla coppia palermitana compo-

Grande soddisfazione nella regione Lazio perchè nel prossimo anno ci

sta da Elena Chepurnova ed Elisa Pettinato. Di segno diametralmente

sarà il derby regionale in quanto il Bracciano badminton ha conquistato

opposto il risultato del doppio maschile in cui la collaudata coppia si-

la promozione nella massima serie. Complimenti per la grande affer-

cula (Caracausi - Agnello) ha surclassato il duo laziale Viola- LaRocca

mazione ed un in bocca al lupo per la prossima stagione

con un 21/8 ed 21/18, apparso estremamente nervoso e falloso. Ma i

Adesso per i ragazzi un pò di riposo per gli impegni di squadra ma l'at-

due singolari con Alessandra Tiburzi nel femminile e Paolo Viola nel

tività individuale cresce con alcuni tornei tra aprile e maggio estrema-

maschile regalano al team biancoceleste i 2 punti fondamentali per la

mente importanti e nel mezzo i Campionati Regionali Assoluti dove gli

vittoria di giornata ma anche e sopratutto per la salvezza matematica.

atleti biancocelesti andranno con buone ambizioni di far bene.

Sicuramente molto più sofferto il singolo di Paolo che deve arrivare al terzo set per avere la meglio sul più giovane ma estremamente tecnico avversario. Nel doppio misto finale la coppia Moller - LaRocca si presenta un pò scarica e cede nettamente al duo Caraucasi - Chepernova. Sicuramente decisiva la grinta e la volontà dei ragazzi laziali ma anche la scelta della formazione è stata assai determinante.Da considerare che il giovane talento inglese Joel Douse in forza alla SS Lazio ha dovuto dare forfait per un' improvvisa indisponibilità, creando alla vigilia dell'ultima gara non poche apprensioni. Ma ancora una volta i ragazzi della SS Lazio che hanno preso parte

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De Latialitate

suo papà: “Era un derby di Coppa Italia, io e mio padre in tribuna tra 10.000 romanisti, ad un tratto segna la Lazio, io scoppio in un’esultanza esagerata, mio padre imbarazzato, si guardava intorno, tutta la gente era seduta e in silenzio. Avevo 9 o 10 anni”. Oggi Gianni è un fotografo di professione, che adora immortalare gli atleti della Lazio nelle loro migliori prestazioni, in tutte le diverse discipline, principalmente rugby e pallacanestro, ed, ovviamente, è affascinato dal bordo campo. “Quando sei lì, dietro il cartellone, è un’emozione unica, io ho difficoltà a scattare perché quando segna la Lazio non riesco a trattenere l’esultanza e così, per questioni di lavoro, ho dovuto imparare ad

F

iglio di un amante dello sport che lo portava allo stadio fin da bambino a vedere le belle partite di calcio, indipendentemente dai colori della maglia, Gianni Barberi confessa di aver da subito avuto una forte antipatia per due colori in particolare,

il giallo e il rosso. Poi, un amico di famiglia, ha cominciato a portarlo con sé la domenica, a tifare Lazio: “Ed è così che è cominciato tutto” ci rivela con un sorriso. Ma il suo ricordo più caro è legato comunque a

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aspettare quell’istante necessario al click, prima di lasciarmi andare

quanto riguarda la polisportiva, le altre sezioni regalano molte emo-

alla gioia. I miei colleghi mi inviano spesso messaggi con foto di me

zioni: sono legato alle ragazze della pallavolo, alla pallanuoto, alla

che esulto come un pazzo ai gol della Lazio, chiedendomi ogni vol-

Lazio basket, dove ho giocato da ragazzo. Erano gli anni della mitica

ta: “Ma quando pensi a scattare?”. La sua foto del cuore tuttavia non

Eldorato Lazio Basket. Ero innamorato del logo sulle nostre maglie,

è legata alla Lazio. Memorabile è infatti lo scatto in volo a Maradona

una testa d’aquila. La portai in curva, tra gli Eagles, ebbe un gran suc-

capellone, che si avvita in rovesciata, mentre fa la linguaccia: “Quella

cesso e divenne il nostro stemma. Ero in curva dal ’77, ero uno degli

fu un’emozione unica. Franco Ceci, mio maestro, mi mandò a Firenze

attivisti, andavo a tutte le trasferte, ci vedevamo sempre i martedì e

per un Fiorentina-Napoli. Maradona fece un gesto atletico fuori dal

i giovedì nel tardo pomeriggio dopo il lavoro, e nelle occasioni speciali

comune. Le macchinette fotografiche di allora erano diverse, e si sen-

ci vedevamo tutti i giorni, per tutta la notte, fino alla mattina. E quel

tiva lo scatto. Io e i miei colleghi ci rendemmo subito conto del mio,

logo, che oggi porto al collo, divenne uno dei simboli biancocelesti più

che aveva anticipato tutti, Maradona stesso. Questo significava che

famosi, rimasto impresso nel cuore di tutti i laziali”.

avevo appena scattato una foto spettacolare. E così infatti emerse

Sono molti gli scatti in biancoceleste nella collezione di Barberi, i più

dallo sviluppo del rullino”.

belli dei quali sono raccolti in una pubblicazione oggi in vendita, il cui

Il cuore di Gianni è stato sempre e ininterrottamente legato alla Lazio

ricavato è interamente dedicato all’ADMO (Associazione Donatori Mi-

ma ci confessa che oggi l’emozione durante quei pochi gol che mettia-

dollo Osseo).

mo a segno, non è più la stessa di prima. Anche con i calciatori è cam-

Grazie Gianni e Forza Lazio!

biato il rapporto:

Claudia Anzidei

“Prima c’era più umanità, oggi se ti capita di scambiare qualche parola con loro, arriva subito qualcuno ad allontanarti. Non è così per

Maradona immortalato da Gianni Barberi

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Blu Run

un servizio importanti per il raggiungimento di obiettivi proprio attraverso l’operato quotidiano”. La strada da fare è tanta. Spesso dimentichiamo ciò che vuol dire accogliere. Le Associazioni aiutano le famiglie e si sostituiscono a quanto dovrebbero garantire le istituzioni. La Blu Run è riuscita a creare uno spirito di unione, solidarietà, vicinanza, la coralità del gruppo, degli operatori, dei tecnici. La Marato-

I

na è un impegno fisico notevole

l 2 aprile è stata la giornata mondiale dedicata all’autismo. Sono

e proprio per questo è la dimo-

state molte le manifestazioni volte alla sensibilizzazione su tale

strazione che attraverso fatiche

problematica che sempre più colpisce famiglie bisognose del sup-

e privazioni si ha comunque la

porto morale e materiale di tutta la collettività.

certezza di poter raggiungere,

Il Progetto Filippide opera proprio a questo scopo e sono molte le asso-

magari un giorno, un traguardo.

ciazioni che da ogni parte d’Italia vi aderiscono.

La motivazione alimenta l'azione

La Bfd ha seguito una di queste, la Filippide del Fermano, fornendo le

e i singoli percorsi che affrontia-

maglie per la maratona del 3 aprile che si è svolta sul lungo mare di

mo nella vita ci permettono di

Porto Sant’Elpidio.

evolvere e di maturare. I ragazzi

Patrocinata dal comune di Fermo, la maratona di domenica è stata pre-

autistici sono un aiuto per tutte le

ceduta dalla serata di spettacolo svoltasi sabato sera presso il teatro

persone che gli vivono accanto ogni giorno e rappresentano un valore

delle Api di Porto Sant’Elpidio. Ad aprire le danze il giovane sindaco

aggiunto, un “dono”.

Paolo Calcinaro. Durante la serata si sono esibiti ragazzi autistici, ma

Queste esperienze virtuose non tolgono il problema del “dopo di noi”.

anche comici e attori, tra cui Neri Marcoré, il quale ha anche tagliato il

Le associazioni non possono sostituirsi in toto alla famiglia, che fin

nastro di partenza della maratona di domenica.

quando c’è si prende carico di oneri logistici ed economici che le istitu-

Sul palco sono salite le varie associazioni appartenenti al progetto Filip-

zioni purtroppo non riescono a garantire. Non si può parlare di autismo

pide provenienti da varie parti di Italia, tra cui quella di Roma.

in senso generale, ci sono vari gradi di questa complicata patologia, e

Proprio Nicola Pintus, fondatore

anche per la scuola non è sempre facile intervenire in modo corretto ed

della stessa, ha affermato che “i

efficace. Ci sono casi più gravi in cui l’isolamento emotivo e relazionale

protagonisti sono i ragazzi, in quan-

è talmente forte che difficilmente i ragazzi “speciali” riescono ad essere

to riescono a portarci fuori dal no-

aiutati e raggiunti. Proprio in queste situazioni la specializzazione e la

stro mondo e dalle nostre certezze,

professionalità fanno la differenza per trovare un canale diverso di ac-

smentendo così chi dice “non ce la

cesso al loro mondo.

farò mai”, attraverso grandi impre-

Ogni essere umano attraverso la sua diversità può arricchire la colletti-

se sportive ma anche piccoli gesti

vità e apportare qualcosa in più.

quotidiani o un’esibizione sul palco;

Madre Teresa di Calcutta diceva: “Non siamo che una goccia nel mare

Mandela diceva che il vincitore è un

ma se al mare mancasse quella goccia probabilmente non sarebbe quel

sognatore che non si arrende mai, e

mare”.

l’associazione offre un sostegno e

Arianna Saroli

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Donne e motori…

caratteristiche delle flessuose linee di desìgn che hanno reso famosi i marchi e impresso i nomi dei modelli nella storia deII' automobiIìsmo mondiale, venivano immortalate dagli obiettivi di una nota scuola d’arte fotografica di Albano Laziale che si avvaleva anche della bellezza mozzafiato dì alcune modelle. AI momento dell' iscrizione veniva consegnato ad ogni equipaggio il

S

numero di gara, un gadget con il logo dell'evento, un bonus di 100 punti e una busta chiusa che doveva essere aperta prima della parteni è disputata Domenica 13 Marzo la prima edizione del tro-

za.

feo ”Donne e Motori“ organizzato dalla SS Lazio Automobi-

Dopo una abbondante colazione offerta dai gestori del bar e le foto di

lismo sezione Vintage ìn collaborazione con il Club Amici di

rito ad equipaggi e auto, alle 9,00 in punto veniva dato il vìa ufficiale

Singen sezione auto storiche di Pomezia.

con l'apertura delle buste gara e la partenza. In quel momento driver e

II trofeo, nato per celebrare la festa della donna dell'appena trascorso

navigatore venivano a conoscenza della successione dei punti tappa

8 marzo, aveva la finalità di mettere in competizione equipaggi fem-

da raggiungere, del tempo da impiegare, del percorso da effettuare e

minili a bordo di vetture storiche risaltandone le doti di guìda e di or-

l'elenco degli oggetti da recuperare durante il tragitto, perchè la gara

ganizzazione.

in realtà era anche una grande caccia al tesoro. Le prove di abilità, da

La competizione, articolata in quattro tappe dislocate tra i comuni di

svolgere in successioni diverse a seconda del numero dì gara, variava-

Ariccia, Ardea e Pomezia in un circuito di lunghezza media di 90 Km

no dal pìù classico tiro con le freccette presso il piazzale dello "Street

circa che gli equipaggi dovevano coprire in tempi stabiliti per poi af-

bar" dì Ardea, ad una tortuosa gimcana tra i birilli tutt'altro che facile da

frontare a turno le prove di abilità di ogni singolo step.

compiere con vetture a trazione posteriore la maggior parte delle quali

Accredito vetture e iscrizione degli equipaggi è avvenuto alle 8, 30 la

senza servosterzo realizzata sul piazzale del bar ristorante "La sosta"

mattina del 1 3 presso il piazzale antistante il bar ristorante “La rosa dei

di Pomezia fino ad arrivare al bar " Enjoi" di Ariccia dove gli equipaggi

ventì" dì Ardea dove le vetture partecipanti alla gara ed altre dei soci

dovevano dare la soluzione ad una dozzina di quiz utilizzati per il con-

del club organizzatori, schierate in mostra cosi da risaltarne i colori e le

seguimento della patente auto, il cui risultato complessivo ha fatto

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arrivati con il classico premio di consolazione. A seguire il podio partendo dal terzo, secondo e primo equipaggio classificato ai quali veniva consegnato targa ricordo con l'ordine di arrìvo e un bracciale da polso per ogni partecipante, l'ordine di arrivo generale per poi terminare il rituale con uno scambio di targhe fra i club gemellati per l’occasione. AI termine la classica torta Mimosa con la riproduzione del logo manifestazione e deì club organizzatori. Alle 7 come da programma, era di nuovo il rombo dei motori a riecheggiare con vetture e partecipanti che riprendevano la via di casa. Il risultato della manifestazione è stato buono e il successo ci è stato riconosciuto dalle stesse partecipanti che abbiamo sollecitato ad esprimere il proprio parere sui social, che troverete in versione integrale sul sito e ricredere chi, tra i proprietari maschi, temeva di non rivedere il proprio

delle quali estrapoliamo qualche frase:

giocattolo a quattro ruote integro al rientro la sera.

Una Domenica diversa del solito, divertente, che ha permesso a me e

L'arrivo e l'ultima tappa era per tutti l'agriturismo "La rosa scarlatta“ a

mia figlia di condividere una bella giornata di gioco e divertimento in

Santa Palomba dove gli equipaggi dovevano consegnare alla giuria gli

uno testa tutta dedicata e noi donne. Grazie e tutti gli organizzatori e

oggetti da recuperare, tutti di uso più o meno comune, che avevano

con un impegno maggiore, contiamo l’anno prossimo di arrivare sul

nella Iìsta, il foglio di gara timbrato e firmato dai giudici di percorso del-

podio. FDR

le singole tappe con ora di arrivo e penalità accumulate ed il foglio con le risposte ai quiz per poi poter prendere parte all'ultima prova sportiva

Nostalgy Day

sul campo di calcetto che consisteva nel tiro di punizione con barriera con la barriera composta da due intrepidi giudici che con alto sprezzo

S

del pericolo si sono immolati come immobili statue di cera rischiando l'incolumità fisica sotto le bordate dai quindici metri delle signore, alcune delle qualì hanno dimostrato doti calcistiche degne di Messi e Ronaldo. AI termine delle prove, mentre una severa giuria controllava i referti di

filata e mostra di auto e moto degli anni 70 lungo la storica via Italo Belardi la via che diventa protagonista ogni anno con la Celeberrima Festa Dell’Infiorata. L’Associazione SS Lazio Automobilismo ha organizzato per

l’intera mattinata di domenica 3 Aprile la manifestazione “Nostalgy

gara per togliere i punti penalità dal bonus iniziale e calcolare così la graduatoria finale con podio e ordine di arrivo che vedeva premiata in

Day”, con auto, moto e abiti in stile anni 70, periodo tanto caro agli

caso di parità I'equipaggio con la vettura più anziana, ci raggiungevano

attuali cinquantenni e non solo. L’obiettivo era quello di far provare ,

il Presidente Generale della SS Lazio Antonio Buccioni e il segretario

anche se solo per poche ore, un pizzico di nostalgia, la nostalgia di un

Mario Notari accompagnati dalle proprie consorti dando cosi al no-

periodo destinato a restare irripetibile, e solo chi lo ha vissuto può con-

stro fotografo l'opportunità di fotografare le due personalità accanto

dividere ed apprezzare. L’impegno è stato notevole e stressante, ma

alle scintillanti vetture dell' associazione.

tanti sacrifici sono stati ripagati dalla partecipazione ed aggregazione

AII' interno del ristorante dove avevano preso posto ai tavoli per il pranzo invitati, organizzatori e partecipanti il Presidente Buccioni rinnovava la speranza di vedere tutti presenti all'evento "Di padre in figIio” del 23 maggio allo stadio Olimpico di Roma e dopo un breve discorso era costretto a salutare per seguire le performance sportive delle altre discipline della Polisportiva. Durante le portate del pranzo, ottimo e abbondante, le partecipanti sfilavano ìn ordine di gara e venivano presentate una per una e, al termine delle portate, il Presidente del Club SS Lazio Automobilismo sig. Spinetti coadiuvato dal sig. Mondazzi del club Amici di Singen e dal Segretario della SS Lazio sig. Notari con l'aiuto di una valletta scelta tra le partecipanti, davano inizio alla premiazione investendo l'ordine di arrivo e premiando per primi gli ultimi

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all’iniziativa, dalle centinaia di persone accorse per l’occasione e visto il successo ottenuto, mi viene da pensare che forse non aspettavano altro per rispolverare antichi cimeli e vecchi ricordi. Anche il sole non è voluto mancare all’appuntamento rendendo la manifestazione ancor più indimenticabile. Non sono mancati i colpi di scena, infatti in tarda

Flavio Gabbarini. A nome dell’associazione ringrazio tutti I negozianti

mattinata nei pressi della piazza

della storica via che hanno gentilmente offerto una degustazione di

centrale è stata organizzata an-

prodotti tipici locali, l’amministrazione comunale, il comando dei Vigi-

che una scena con simulazione di un rapimento con omicidio da parte

li Urbani di Genzano e non ultimi tutti i protagonisti, che con la loro

della famigerata banda della Magliana, con successivo intervento del-

presenza hanno reso unica la manifestazione, e colgo l’occasione per

la polizia, super sgommante, fughe, inseguimento con le mitiche Alfa

invitarli a partecipare il prossimo anno per la seconda Edizione. FDR

Romeo e sparatoria finale. Sono stati centinaia i visitatori giunti per ammirare i mezzi di quei favolosi anni 70 e tutte le iniziative collegate. Grande soddisfazione ha espresso il Presidente della SS Lazio Automobilismo Sandro Spinetti per il successo dell’iniziativa, a cui ha partecipato e portato il saluto dell’amministrazione comunale anche il Sindaco

Alessandro Pasquali, Presidente SS Lazio Burraco

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Ricordando le vittime di Bruxelles

S

olito, bel gesto solidale della Lazio Baseball che non smentisce la propria nobiltà d’animo: in occasione, infatti, del derby di Coppa Italia contro i Lupi Roma, disputata all’Acquacetosa, i ragazzi biancocelesti sono scesi sul diamante

con un drappo nero sul cuore in segno di vicinanza alle vittime degli attentati terroristici di Bruxelles. Sotto il profilo dei tecnico intanto la squadra di serie C continua il suo percorso consolidando il gruppo con l’arrivo continuo di nuove leve. Nuove generazioni di giocatori e giocatrici si avvicendano nella casa della Lazio Baseball e presto anche per loro inizieranno i campionati.

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Psicologia dello sport

Integrazione culturale nello sport e buone pratiche quotidiane sola essa non assicura l’integrazione, prodotta invece da un processo che richiede sforzi di adattamento da parte di tutti gli interlocutori coinvolti per comunicare davvero con un linguaggio universale, compreso e parlato da tutti. Per uno staff tecnico che voglia garantire il meglio in

E

termini di inclusione ed efficacia di risultati è essenziale videnze ampiamente riconosciute pongono lo

comprendere le individualità e conoscere le culture di

sport come modello di integrazione sociale,

provenienza per proporre un’offerta commisurata alle

cioè un processo attraverso cui gli individui

differenti potenzialità L’atleta cambia in funzione dell’e-

diventano parte integrante di un sistema so-

tà in cui pratica sport e in funzione del contesto di pro-

ciale, ritengono la sua pratica un importante veicolo

venienza. L’allenatore si dovrà porre come facilitatore di

di salute e benessere psico-fisico e ne riconoscono un

processi e promotore di coesione, preservando i valori

grande valore nella costruzione dell’identità personale.

del gruppo, valorizzando ed amalgamando le differen-

Per Hofstede con il termine “cultura” si intende il contesto

ze. L’integrazione va aiutata con metodo, con apertura

sociale entro cui le persone vivono, una specie di sof-

mentale, con autoironia, custodendola, proteggendola

tware, o programma mentale collettivo, che distingue i

e senza nasconderla. Per questo diventa centrale aprir-

membri di un gruppo umano da un altro. La cultura non

si ad un’adeguata informazione e formazione.

è innata ma appresa e le differenze tra culture nascono

L’attenzione verso le politiche di integrazione cultura-

da un insieme di forze a cui i singoli devono adattarsi.

le costituisce un nodo importante per tutta la Società

Tali forze sono il risultato della storia di una nazione,

Sportiva Lazio, il cui ruolo di guida a livello Europeo

della sua geografia, delle risorse, del clima e di altri

nell’Associazione EMCA la pone a tutti gli effetti cu-

fattori da cui scaturiscono valori dominanti e credenze

stode e promotore di questo valore, così delicato al

che governano il comportamento umano, facilitano le

giorno d’oggi, per la creazione di un circolo virtuoso

relazioni in una società e diventano così fondamentali

che dallo sport si diffonda a tutti i livelli della società.

da risultare invisibili ai propri membri. Questa invisibilità rende la cultura così potente da guidare il comporta-

Francesca Giambalvo

mento, le percezioni e i giudizi degli individui senza che

Psicologo, consulente in Psicologia dello sport

essi se ne rendano conto. Alzi la mano chi ha condiviso un progetto sportivo con atleti di altre culture! Parlare di atleti stranieri apre una riflessione interessante su due aspetti: la pratica di una disciplina sportiva e il contesto culturale in cui avviene. Per sua inclinazione lo sport permette una facilità di accesso alla pratica, promuove la naturale costituzione di un gruppo favorendo al suo interno le potenzialità dei singoli. Sebbene l’appartenenza ad un club o ad una squadra costituisca un forte simbolo d’identità da

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De Latialitate Junior

Sebastian come Veron sognando Felipe

A caccia della finalissima

S

È

stata una stagione lunghissima per la Lazio basket in carrozzina, prima la regular season e poi le fatiche dei play off per la promozione nella serie A. I quarti di finale sono stati molto facili per i biancocelesti. La

ebastian Lommi nasce il 7 luglio 2009 a Genzano di Roma accolto con gioia da una famiglia

di super laziali, primi tra tutti

sorte benevola ha abbinato i ragazzi di Moreno Paggi al Trapani. Troppo

papà Alessandro e zio Luca. In

netto il divario fra le due formazioni. La Lazio Bic non ha faticato ad

casa Lommi non ci sono dubbi, il

imporsi con 50 punti di scarto.

bambino si chiamerà Sebastian,

Ora però l’asticella si alza. Prima c’è da superare l’ostacolo Treviso, poi,

in onore del campionissimo

qualora si raggiungesse la finale, probabilmente la temibile squadra del

Veron, il giocatore che più im-

Gradisca. Ma la Lazio non ha paura ed è pronta per queste esaltanti

pressionava per la sua immensa

sfide.

classe il palcoscenico laziale del-

Ne è convinto anche il presidente Moreno Paggi “Archiviati i quarti di

la corazzata Cragnottiana, quella che entusiasmava ed appassionava.

finale ci ora aspettiamo Treviso. I veneti sono una formazione legger-

Il piccolo Sebastian ha da subito iniziato ad essere all’altezza del suo

mente al di sotto di noi, quindi possiamo legittimamente sperare di

nome, crescendo ha maturato il suo amore per la Lazio, anche grazie

centrare la finalissima. Giocheremo il 9 aprile in Veneto e il ritorno il

alla buona educazione sportiva dettata dal fratello maggiore Denis,

16 a Roma, sul nostro parquet. Treviso è giunta nei play off da seconda

oggi calciatore del Cynthia 1920.

nel proprio raggruppamento e quindi spetta alla Lazio, che invece lo ha

Nella foto Sebastian è con Ledesma, in un momento indelebile della

vinto, il vantaggio della gara di ritorno in casa. Siamo pronti a giocarci

sua infanzia, durante i festeggiamenti dei 113 anni della Lazio. Ma oggi

fino in fondo le nostre carte “.

il suo sogno è di diventare come il nostro Felipe Anderson e magari riu-

Probabilmente in finale troverete il Gradisca squadra davvero forte. E

scire a conoscerlo per farsi dare qualche consiglio.

Paggi spinge il proprio gruppo: “Ora dobbiamo dare tutto quello che

Te lo auguriamo Sebastian, sempre forza Lazio!

abbiamo. Arrivare nei play off e giocarci concretamente la promozione

Claudia Anzidei

era il nostro obiettivo quando, lo scorso novembre, abbiamo presentato la squadra. Ora ci siamo, mancano poche sfide per sapere come andrà a finire, vogliamo conquistare la finalissima e vincerla e poi…

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sperare. Sperare poi di trovare le risorse per la prossima stagione ma questa è un altra storia!! ”.

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S

i sono da poco concluse le giornate promozionali all’in-

Lazio Bowling con il nostro sempre efficiente Martino Pota, SS

terno delle scuole, quelle meglio note come MultiSport

Lazio Basket con l’esperto Gianfranco Santi, SS Lazio Baseball

Days, parte del progetto Europeo in corso che coinvol-

con il simpaticissimo coach Stefano Murano,

ge la SS Lazio.

SS Lazio Lacrosse con l’energico coach Fabio

Lo sviluppo dell’inizia-

Antonelli, SS Lazio Atletica Leggera con le

tiva, rispetto a quanto

giovanissime Erica Picher e Chiara Grippa,

proposto in passato da

SS Lazio Badminton con il bravissimo Paolo

altri,

completamen-

Viola, SS Lazio Hockey su prato con il gran-

te nuovo. La volontà è

de Roberto Brocco, SS Lazio Scacchi con

quella di introdurre fra

l’insostituibile Fabrizio Maggi.

gli studenti il concept un

Abbastanza difficile descrivere le singole

sistema polisportivo per

giornate, ma tutte nessuna esclusa sono

la diffusione di discipline

state un successo, lasciando un segno

meno praticate o conosciu-

positivo in tutti i ragazzi che hanno par-

te e troppo spesso sottova-

tecipato.

lutate.

Le Scuole coinvolte:

è

La programmazione è stata

Succ. Istituto Leonardo Da vinci Via dell’Elettronica 3

concepita in modo schematico e divertente per i ragazzi per coin-

Istituto Rosmini Via Giorgio del Vecchio 24

volgerli e renderli partecipi regalando loro spunti di riflessione e

Istituto Primo Levi Via Morandini 64

motivi di interesse su quello che andranno ad apprendere.

Istituto Prandello Via Cutigliano 84

Si inizia con la presentazione del progetto alla presenza dei tecni-

Istituto Quartaro Via Pieve Fosciana

ci biancocelesti, ovvero della Lazio fatta di persone che praticano

Convitto Nazionale c/o CPO Giulio Onesti L.go Giulio Onesti 1.

molte discipline. Varie classi ruotano ogni ora in questo circuito ed ogni volta oltre a ricominciare si cerca di fare meglio, il tempo è tiranno 1 ora, 50 min a volte 40 tante cose da dire tante da far provare domande a cui rispondere… Nessuno demorde, il sorriso dei ragazzi le loro facce divertite sono state il premio agli sforzi, nello specifico chi ha vissuto quest’impresa che spesso iniziava alle 6.00 del mattino per finire alle ore 14.00 senza sosta sono state: SS Lazio Danza Sportiva con la ns. bravissima Barbara Costa, SS

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Una Sezione che rinasce

D

opo due anni circa di stop riprende il volo la S.S. Lazio Burraco con una formazione del tutto diversa.

nuiamo imperterriti a vedere le cose in questa maniera”.

Dopo la gestione del vicepresidente Dario Falchi, ora la

Parli al plurale. Chi ti accompagna in questa avventura?

guida della sezione numero 57 della Polisportiva passa

“Perché le cose funzionino bene bisogna lavorare in team, con me in-

nelle mani di Alessandro Pasquali che ricopriva in precedenza l’incarico

fatti ci sono Vitapaola Cervellera in qualità di vice-presidente e Catia

di direttore degli eventi.

Filetti quale segretario/tesoriere. Una scelta del team dettata dalla

Alessandro ti senti pronto per iniziare questa avventura?

comune passione per il gioco del burraco e dalla certezza di interpre-

“Credo di aver maturato nel tempo l’esperienza giusta per fare della

tare quest’avventura nel modo giusto, una grande soddisfazione ma

S.S. Lazio Burraco una sezione che fa dello sport dilettantistico un pun-

allo stesso tempo una grande responsabilità, dovuta alla certezza di far

to di riferimento e che si completa attraverso le manifestazioni, i tornei

parte di una grande organizzazione”.

appunto. Questi creano momenti aggregativi importanti per “allenar-

Passione senz’altro ma a volte si sente parlare del burraco in termini

si” e migliorare sempre, interpretando lo spirito della Polisportiva più

diversi..

grande d’Europa”.

“In effetti a volte parlare di passione nell’ambiente del burraco fa sorri-

Ci sembra di capire che l’elemento che tu reputi centrale sia quello di

dere, ed è anche vero che questo è dovuto al fatto che molte persone

mantenere alto lo spirito dilettantistico delle manifestazioni, come le

interpretano male questo gioco, ma io mi ostino a portarlo avanti se-

chiami tu.

condo i principi che lo animarono anni fa e, per questo, siamo deter-

“Lo sport è una grande opportunità per potersi esprimere e poter misu-

minati a circondarci di giocatori che vogliono vivere i tornei in piena

rare le proprie capacità senza lo stress dettato dai risultati, per questo

serenità”.

ogni torneo è una manifestazione sportiva e i cosiddetti “giocatori” non

Leggiamo tra le righe che hai idee chiare su come condurrai le attività.

sono altro che degli atleti. A volte non ci si riconosce nemmeno in que-

“Certo, chiarissime. I progetti sono molti e bisogna solo metterli in

sta definizione ma si pensa solo di partecipare ad un torneo singolo,

campo. Per questo stiamo iniziando con la ricerca di una location che ci

scollegato da un contesto più ampio. Invece la continua frequentazione

consenta di proporre ai nostri futuri soci e amici dei momenti importan-

dei tavoli da gioco porta a dei risultati importanti in termini di esercizio

ti di aggregazione. Una sede tutta nostra sarà un elemento importante

mentale. Non più solo torneo ma esercizio continuo. Almeno noi conti-

perché consentirà ai soci di potersi “allenare” costantemente e di poter rafforzare l’elemento aggregativo. Faremo anche degli eventi itineranti al fine di far conoscere la nostra realtà, quella della S.S. Lazio Burraco e della Polisportiva tutta, anche in altre sedi. Credo molto nello scambio con le altre sezioni della Polisportiva e credo molto nella collaborazione reciproca, invitando sin d’ora tutti i nostri amici lettori a seguirci e a supportarci. Del resto ad ogni manifestazione dei nostri atleti delle varie discipline perché non proporre dei momenti di relax e confronto a familiari ed amici? C’è anche molto altro, tenendo sempre presente che l’elemento fondamentale è quello di far uscire dei “campioni” di fair play in grado di portare alla nostra associazione importanti risultati divertendosi e vincendo”. INFO E CONTATTI alessandropasquali@burracoup.it facebook burracouplazio | twitter @sslazio_burraco

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poi il successivo sorpasso, andando in pressione sul portiere castellano e rimpallandone il lancio in fondo al sacco. Manca una vita alla fine, esattamente undici minuti, la Lazio crea una quantità enorme di palle

L’Under21 eliminata dalla Cogianco

gol, ma non le sfrutta: mangiandosi le mani, si va ai supplementari. Qui la Cogianco è abile nell’impattare nuovamente la gara con Paschoal, costringendo la Lazio a dover tornare sopra di un gol per garantirsi almeno i calci di rigore. Le possibilità ci sarebbero pure, i biancocelesti

R

se le creano, ma continuano ad essere imprecisi sotto porta. Al suono

ammarico e parecchi rimpianti per l’Under 21 della Lazio

della sirena del secondo supplementare è 4-4, con la Lazio che esce di

Calcio a 5 eliminata dai Play Off dalla Cogianco, squadra

scena colma di rammarico per quello che poteva essere e invece non

Campione d’Italia, al termine di una super prestazione.

è stato.

Scalambretti e compagni infatti hanno ribaltato il passivo

dell’andata, costringono quotati aversari ai tempi supplementari, ma alla fine hanno pagato l’eccessiva quantità di palle gol non sfruttate. La gara finisce 4-4 con la Lazio che esce con rammarico ma comunque a testa altissima. Così come nella gara di andata, è la Lazio a fare la partita, ma è la Cogianco ad andare a segno per prima. Al settimo minuto l’incontro lo sblocca il solito Michele Raubo con una giocata da attaccante consumato. I romani rispondono per le rime, al decimo colpiscono un palo con Tiziano Chilelli, poi creano con Pacheco ma non sfruttano le chance. Al dodicesimo arriva il pari siglato da Chilelli che, con un classico movimento da pivot, supera Del Ferraro per l’1-1 che riequilibra l’incontro. Il momento è favorevole alla Lazio: Corvino trova il 2-1 che rimette in parità la sfida fra andata e ritorno. Nella ripresa, ancora Raubo va a segno, infilando il 2-2 al terzo minuto. La squadra di Medici non si disunisce e anzi, continua a spingere: Pacheco è imprendibile per tutti, ma non per Del Ferraro, che ne neutralizza le iniziative, complice la scarsa lucidità sotto porta dello spagnolo. L’ex Barcellona sfiora per due volte la rete,

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così come Tiziano Chilelli. Gol sbagliato(i), gol subito: Paschoal batte

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Ciattaglia e riporta sul 3-2 la Cogianco. Ma la Lazio è viva e non molla la presa: Pacheco approfitta di un passaggio a vuoto di Del Ferraro e nel giro di dieci secondi, prima trova il 3-3 con una puntata dalla distanza,

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Si riparte dai play-out

L

a S.S.D. Lazio Calcio a 8 ha iniziato la sua avventura l’anno scorso, nel Campionato 2014-2015 registrando buoni risultati ma proseguendo con difficoltà nell’attuale stagione, anche a causa di infortuni vari. Si giocherà quindi il tutto per tutto nei

play-out per mantenere la presenza nella Categoria A2 da cui si ripartirà per programmare il futuro. Per questo il Direttore Sportivo Mario Pagano, ha convocato una riunione con il Presidente Luciano Zaccardi e lo staff, richiamando i ragazzi all’impegno e al rigore sportivo. “E’ necessario fare squadra ed impegnarsi tutti verso un obiettivo comune, all’altezza della maglia e del simbolo che indossiamo” sottolinea Mario Pagano in un’intervista a noi di Lazio 100. “Non è mia intenzione lasciare nulla di incompiuto. Bisogna trovare un punto di convergenza comune con il Mister Patassini e il vice Ranuncolo, con tutto lo staff e gli atleti. La Polisportiva è una realtà immensa che merita l’impegno e il rispetto di tutti. L’udienza con il Papa dell’anno scorso mi ha motivato moltissimo, ho respirato i valori veri dello sport e l’unione di una grande organizzazione, sana e basata su validi principi. Un posto dove mi sento a casa. Voglio rispondere con risultati alla fiducia che il Presidente Zaccardi ha risposto in me e portare questa squadra ad essere all’altezza della Polisportiva più grande d’Europa.” Claudia Anzidei

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commenti di fine serata di chi coi lacrimoni agli occhi – gente che ha scavalcato gli “anta”, mica ragazzini di primo pelo - è tornata indietro nel tempo, a quando l'Olimpico non soccombeva sotto una tensostruttura mastodontica e costruita male e la Madonnina di Monte Mario faceva capolino per una preghiera che le veniva sempre dedicata quando la squadra del cuore era in sofferenza; a quando non c'erano i muraglioni in curva e ci si poteva assiepare sugli spalti con pane e mortadella portato da casa. Spettacolo gradevole esattamente come quelli che l'hanno preceduto (“Italia-Brasile '82 e le altre”, “Andiamo, Chinaglia, andiamo!” e “Roma-Liverpool”),

Laziali di ieri e di oggi a Viterbo

per il “meno 9” dei Maritozzi

N

on c'è trucco e non c'è inganno, signori, quando

Il reading dei “Maritozzi” non riserva sorprese ma conferme fra

c'è la passione calcistica di mezzo non c'è prote-

note di ogni genere, appunti meticolosi e genialate improvvise,

sta che possa tenergli testa. E' bastato poco per

cambi di voce e gestualità di rito. Poi, fine serata, le interviste

accorgersene, e il sold out per lo spettacolo tea-

con i tre ospiti d'onore, a partire dall'ultimo allenatore italiano

trale “La Lazio dei meno 9” andato in scena all'Eat di Viterbo

che ha vinto qualcosa di internazionale, Massimo Piscedda, me-

ne è stata ampia dimostrazione. Eh si, perché se è vero che la

daglia d'oro all'Universiade 2015, pronto a raccontare qualche

squadra allenata da Stefano Pioli la sera prima aveva perso mal-

episodio, non ultimo il motivo che spinse Acerbis ad ammutolirsi:

destramente all'Olimpico uscendo in maniera mesta dall'Europa

“In Spagna, per festeggiare un successo, la moglie cominciò a

league, è altrettanto vero che nella chiesa sconsacrata viterbese

ballare sui tavoli e i giornali scrissero di tutto e di più su quell'esi-

dove oggi sorge un locale apprezzato per cucina e scelta di vini

bizione tanto ingenua quanto sincera, e lui decise di non parlare

c'è stato il tutto esaurito per la quarta opera portata in scena dai

con la stampa, nessuno escluso”; e i due Primavera, con Rossi

“Maritozzi”, al secolo il professore delle superiori Antonello Ricci,

pronto a rammentare il momento più bello, fino a oggi, della

l'avvocato Alessandro Tozzi, il giornalista Massimiliano Morelli.

sua breve carriera (“Un gol nel finale di un derby, che diede la

Ecco, “La Lazio dei meno 9” (le foto sono una gentile conces-

vittoria alla Lazio”) e Manoni, che non conosceva la storia di

sione di Viterbonews24, ndr) ha riconciliato per una sera almeno

quel campionato ma che ne è rimasto affascinato. L'opera sarà

quegli spettatori che hanno pensato bene di abdicare momen-

replicata anche in altre città del Lazio, mentre è certo che il ciclo

taneamente dal dolore a tinte biancocelesti decidendo di fare un

sulla squadra biancoceleste proseguirà con un'altra opera – che i

tuffo nel passato, riassaporando le gioie del gol di Fiorini, delle

tre stanno elaborando – pronta a chiudere il trittico dedicato alla

sgroppate di Poli, dei silenzi di Acerbis, delle puntate in avanti di

creatura che oggi vanta centosedici anni di storia. Pietro Paolo Dorigo

Podavini, di Magnocavallo schierato un paio di volte perfino con la maglia numero nove, di quel toscanaccio di Eugenio Fascetti, genio incompreso d'un football che non c'è più. In platea, ad assistere allo spettacolo, tre laziali, uno di ieri e due di oggi: Massimo Piscedda, che fece parte di quella squadra datata ormai trent'anni fa, e con lui i Primavera Alessandro Rossi e Francesco Manoni, col primo visibilmente commosso dall'amarcord e gli altri due incuriositi dalle gesta di un squadra che ha vissuto la sua esistenza quando loro neanche erano nati. “La Lazio dei meno 9” è stata un successo, dettato non tanto dagli applausi, quanto dai

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Partita la Stagione 2016

L

o scorso 12 Marzo, sui campi dell’U.S. Roccia Rubano Rugby

giocato il 27 Febbraio un’amichevole di lusso a Barcellona) e la cosa che

in provincia di Padova, si è svolta la tradizionale amichevole

lascia più ben sperare è l’ottima prestazione dei nuovi innesti: Daniele

tra il Padova Gaelic Football e la S.S. Lazio Calcio Gaelico.

Giannarini e Patrick Leisure hanno giocato una partita di grande sacri-

Il campo ha visto le squadre prevalere un tempo per parte:

ficio e passione a centrocampo, mentre Riccardo Pinto ha messo la sua

nella prima metà di gioco i biancoscudati hanno da subito imposto il

velocità al servizio della squadra nella linea dei mezzi-attaccanti arri-

loro gioco grazie a uno scatenato David Greenan, l’irlandese di Wicklow

vando a impreziosire il suo esordio addirittura con un punto.

tagliava come il burro la difesa laziale trovandosi più volte contro un

Il 9 Aprile si torna a giocare, sarà proprio lo stesso campo ad ospitare

D’Alpa sugli scudi. Nella ripresa è uscita fuori la Lazio, Giorgio Carda-

la prima delle tre tappe del campionato regionale sud/est europeo che

rello ha messo in grande difficoltà la difesa veneta realizzando un goal

vedrà confrontarsi oltre alla Lazio e al Padova squadre di grande bla-

e potendone segnare almeno altri tre. Purtroppo la rimonta non sarà

sone come Rovigo, Vienna, Monaco, Berlino, Praga, Varsavia e tante

completa, il risultato finale vede i padroni di casa imporsi per 3 goal e

altre. Sarà una giornata lunga e intensa in cui il gioco di squadra sarà

13 punti a 2 goal e 12 punti. Aldilà del risultato i biancocelesti possono

fondamentale per portare a casa un risultato soddisfacente. La Lazio è

essere soddisfatti del primo impegno stagionale (il Padova aveva già

pronta a dimostrare di meritare questi palcoscenici internazionali.

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Trofeo Romano Scotti

premiati De Nicola, Guglielmetti e Fortunati

V

enerdì 4 marzo, presso la sala congressi romana del Pala

La Lazio Ciclismo correva già nel 1904…

Cavicchi, sono stati assegnati i premi per i piazzamenti ottenuti Trofeo “Romano Scotti”. Fra i premiati anche tre atleti della S.S. Lazio Ciclismo. Nell’ordine Luca De Ni-

cola vincitore della categoria “open”; Diego Guglielmetti primo fra gli

categorie internazionali, le più importanti, “open” e “junior” e con un

L

secondo posto nelle categorie giovanili con Nicolò Fortunati che ricor-

ternazionali conquistati, tra i

do era al debutto assoluto.

quali il campionato mondiale

La Lazio Ciclismo si conferma società attenta alla valorizzazione dei

su pista con Mario Gentili e il

giovani con serietà e competenza, l’unica a poter anche garantire ai

campionato italiano su strada

suoi atleti la massima visibilità internazionale sia nel ciclismo che nello

con Silvia Parietti.

sport in generale grazie ai sostenitori del nostro sodalizio che ci seguo-

In passato, Bruno Pontisso si è

no da ogni angolo del pianeta».

laureato campione italiano su strada nei dilettanti.

Felice De Nicola ha infine concluso: «Un plauso particolare anche alle

Ma il fiore all’occhiello del sodalizio è sempre stato il campio-

istituzioni ciclistiche del Lazio ed all’organizzazione guidata da Massi-

nissimo Fausto Coppi, che (insieme al fratello Serse) che viene

mo Folcarelli ed ai suoi collaboratori ai quali il sottoscritto ha espresso

tesserato dalla Lazio nel 1945, appena tornato in sella dopo la

la più completa disponibilità, delle nostra Società alla collaborazione

guerra e la prigionia.

affinché il ciclocross possa ancor più crescere nel centro sud e portare

Sotto il segno dell’aquila, Fausto vince la Coppa Salvioni, la

la nostra regioni ai vertici del movimento sia nazionale che internazio-

Coppa Candelotti, il circuito degli Assi a Milano, il circuito

nale».

di Ospedaletti e il circuito di Lugano.

“junior”; Nicolò Fortunati secondo fra gli “allievi”. Comprensibilmente soddisfatto il Direttore Generale biancoceleste Fe-

a Sezione Ciclismo

lice De Nicola: «Anche quest’anno la stagione di ciclocross ci ha visto

della Società Sporti-

protagonisti assoluti con il quinto posto al Campionato Italiano del no-

va Lazio deve la sua

stro Capitano e il trionfo con la vittoria del Trofeo “Romano Scotti” nelle

fama recente agli im-

portanti titoli nazionali e in-

Erroneamente, la nascita della Sezione Ciclismo della Lazio è sempre stata da tutti collocata nel 1939, quando Aurelio Aureli e Remo Zenobi ne affidarono la direzione a Vittorio Spositi. Il Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento, a seguito di un approfondito lavoro di ricerca, è oggi in grado di dimostrare con assoluta certezza che la sezione ciclistica

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biancoceleste ha visto la luce

sociale “a tempo massimo in ore 2,45”, da Roma a Braccia-

diversi decenni prima.

no (40 km); il 1° ottobre Zoffoli e Torchio della Lazio Ciclismo

Già il 30 gennaio 1904, Fortu-

disputano le gare a Villa Borghese; l’8 ottobre la Lazio orga-

nato Ballerini – eletto Presi-

nizza una gara ciclistica sociale sul percorso Ponte Molle-Viale

dente della Lazio appena cin-

Angelico; il 22 ottobre Zoffoli della Lazio giunge terzo sulla

que giorni prima – partecipa al

distanza dei 50 km; il 1° novembre Remo Forlivesi della Lazio

Cimento Invernale dell’Audax

conquista il secondo posto nella corsa Roma-Frattocchie e ri-

Italiano di 206 chilometri, sul

torno; il 19 novembre Antonio Rotondi della Lazio si piazza

percorso Tivoli-Carsoli-Rieti-

terzo al Giro di Castel Giubileo (18 km).

Roma.

Siamo lieti di aggiungere un’altra tessera al mosaico della me-

Qualche mese dopo, il 5 ot-

ravigliosa storia biancoceleste e di restituire alla Lazio Cicli-

tobre 1904, Il Messaggero annuncia l’inaugurazione della

smo (e al suo Presidente, Franco Anzidei) la sua corretta data

“sezione ciclistica” della Lazio con una gita sociale Roma-

di nascita.

Monterotondo-Mentana-Roma di 50 km, in programma per

Pasquale Trane

la domenica successiva (16 ottobre 1904). Nel medesimo ar-

Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento

ticolo si da anche conferma del banchetto sociale fissato per il 23 ottobre, in occasione del battesimo della nuova bandiera sociale, presso la trattoria dell’Olmo. Un mese dopo, si disputa la prima corsa ciclistica sociale indetta dalla Lazio, sul percorso Porta Salaria-Castel GiubileoGrotta Rossa-Due Ponti-Salita di Tor di Quinto-Viale dell’Olmo-Piazza d’Armi (20 km), con medaglie in palio per i primi cinque arrivati. Il 1905 vede crescere l’attività ciclistica della Lazio:il 15 gennaio viene organizzata un’altra corsa ciclistica sociale sul percor-

1904.01.31 Il Messaggero Ballerini partecipa al cimento invernale di ciclismo

so Ponte Salario-Castel Giubileo-Via Flaminia-Viale Angelico (18 km), che vede vincitore Remo Forlivesi, seguito da Gioacchino Fumagalli, Alfonso Stanghetti, Guido Mariotti e Vittorio Spositi (proprio colui che nel 1939 assumerà la direzione sportiva della Sezione); sempre il 15 gennaio si svolge un’altra gara organizzata dal Circolo Ciclistico Roma, nella quale il bianco-

1904.10.05 Il Messaggero Inaugurazione sezione ciclistica della Lazio e banchetto alla trattoria dell’Olmo per la nuova bandiera

celeste Giulio Gizzi (anche valente podista) si classifica terzo; l’11 giugno Boaselli della Lazio partecipa alla gita di resistenza Roma-Mentana-Monterotondo; il 30 luglio la Lazio organizza una corsa ciclistica sociale di velocità (400

1904.11.25 Il Messaggero S.P. Lazio convocazione soci audax podistici e prima corsa ciclistica sociale

m) sul Viale delle Milizie, che viene vinta da Zoffoli, seguito da Gizzi e Monacelli, che vide la partecipazione anche di Tuzi, Giardini e Gerlini; il giorno di Ferragosto la Lazio bandisce una gita ciclistica

23


1905.01.07 Il Messaggero Corsa ciclistica e gare podistiche organizzate dalla S.P. Lazio

1905.10.02 Il Messaggero La Lazio partecipa alla festa sportiva a Villa Borghese pro terremotati della Calabria (ciclismo e podismo)

1905.01.17 Il Messaggero Corsa ciclistica con Giulio Gizzi della Lazio giunto terzo

1905.01.19 Il Messaggero Gara ciclistica sociale della S.P. Lazio con Forlivesi Fumagalli Stanghetti Mariotti Spositi Cruciani

1905.10.23 Il Messaggero Gare pro terremotati Calabria della Fulgur con il ciclista Zoffoli della Lazio giunto III (e Fantacone)

1905.01.19 Il Messaggero Gara ciclistica sociale della S.P. Lazio con Forlivesi Fumagalli Stanghetti Mariotti Spositi Cruciani

1905.08.02 Il Messaggero Corsa ciclistica sociale della S.P. Lazio

1905.08.14 Il Messaggero Gita ciclistica sociale della S.P. Lazio

1905.11.02 Il Messaggero Remo Forlivesi della Lazio alla gara ciclistica dell’Unione Sportiva Tiburtina

1905.10.03 Il Messaggero Gare sociali podistica e ciclistica della S.P. Lazio

1905.11.21 Il Messaggero Gara ciclistica della societĂ The Sport con Rotondi della Lazio terzo

24


di Claudia Anzidei

che pervade le strade, per arrivare con pochi passi di fronte alla

C

urve tortuose in salita. Le luci della città diventano

grande scalinata del Duomo, risultato di sovrapposizioni e affian-

sempre meno nitide. Il Vesuvio in lontananza, impo-

camenti architettonici che hanno dato vita a numerose chiese in

nente di notte sul Golfo come una grande ombra scu-

diverse epoche, alternatesi sulle fondamenta di un tempio roma-

ra. Dopo l’ufficio, subito in macchina verso Salerno

no. Amalfi, vecchia fortezza bizantina, fu la prima Repubblica

per l’imbarco, diretti in Sicilia. Come ogni venerdì, c’è una gran

Marinara del Mediterraneo, terra natia della bussola, come stru-

voglia di week-end. La strada è sempre più tortuosa e ora in

mento di navigazione, e delle Tavole Amalfitane, il più antico

discesa. Incontriamo paesi arroccati, muri che iniziano solo dove

statuto marittimo italiano, redatto per regolare i commerci di

la roccia finisce, limoneti ordinati e ben curati che spuntano in

Amalfi con i mercanti arabi della Sicilia, della Spagna e dell’Africa,

alto, sopra la strada, al di là delle mura di contenimento. Arrivia-

rimasto in vigore in tutto il Mediterraneo fino al XVI secolo e

mo a Ravello, prezioso gioiello della Costiera Amalfitana, che di

padre del primo codice marittimo italiano del 1781. Siamo in un

giorno regala viste mozzafiato, d’estate pullula di vita ed euforia,

posto ricco di storia del mare, dove si sono alternate genti di

ma in questa serata di fine inverno a noi appare come mai

tempi e culture diversi, merci di ogni tipo. Oggi come in passato,

avremmo immaginato, immobile e silenzioso, padrone della sce-

incontriamo persone venute da molto lontano, per turismo so-

na come non mai, tanto che il nostro sguardo sale verso il mon-

prattutto: coreani euforici, e bramosi di foto sulla bellissima sca-

te anziché scendere verso il mare. Ma non ci fermiamo, siamo

linata del Duomo; in un ristorantino locale ci sediamo vicino ad

diretti ad Amalfi, che ci appare quasi all’improvviso. Proseguiamo

un tavolo di donne mediorientali per gustare un meraviglioso

a piedi, tra i vicoli, nei cunicoli, inebriati dal profumo delle cucine

piatto di spaghetti alle vongole preparato con cura da chef del

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luogo, accompagnato da un gustoso vino bianco amalfitano, e

ordine, o forse per il frastuono alternato delle rampe di carico, o

servito da una simpatica cameriera, sorridente e accogliente an-

per il suono soffocato ma continuo dell’areazione della nave. Ci

che in una serata di bassa stagione, a conferma della rinomata

imbarchiamo, inizia l’avventura. L’equipaggio ci riceve con calda

solarità della popolazione locale. Di nuovo tra curve tortuose,

accoglienza e ci accompagna in cabine ben arredate. Posiamo le

quelle a picco sul mare che spaventano tutti i visitatori della co-

valigie e in un attimo siamo sul ponte per assistere alla partenza.

stiera. Noi però vediamo solo navi e pescherecci in lontananza,

Ora è il porto a farsi sempre più piccolo e cresce la sensazione di

che emergono nell’oscurità della notte. E ancora rimaniamo rapi-

addentrarsi in un’altra dimensione, a sé stante, lontana da quella

ti dalla bellezza dei paesi e dal silenzio dei porticcioli: Atrani,

reale. Il vento è forte, il silenzio è accompagnato solo dal rumo-

Castiglione, Maiori, Minori, fino a Erchie dove si apre alla nostra

re leggero dei motori e delle onde che si infrangono sulla nave, i

vista il meraviglioso Golfo di Sorrento, con il suo grande porto. E’

gomiti poggiano sulla ringhiera bianca, siamo sull’eliporto, vicino

a Vietri sul Mare che scorgiamo la nostra nave, una Grimaldi

le scialuppe, e anche i pensieri lasciano la costa per tuffarsi nel

bianca e azzurra, imponente, tra i container e altre navi da cari-

mare. Il Mediterraneo, luogo di storia e di scambio, dove religioni,

co. La vediamo dall’alto e diventa sempre più grande man mano

lingue, etnie e tradizioni diverse hanno interagito nel tempo, in

che scendiamo nel porto. Alla quiete che percepivamo dai caval-

un processo di fusione e scissione che ne ha delineato le forme.

cavia, si contrappone ora l’operosità di tutto lo staff e dei mari-

Hanno navigato in queste acque mercanti, militari, marinai e pi-

nai, intenti a sbrigare le operazioni necessarie per procedere

rati, uomini, donne e bambini, su rotte diverse, in epoche diver-

all’imbarco delle persone e al carico delle merci. Ascoltiamo gli

se, con storie diverse, raccontate nelle pagine di diari o tra i libri

echi delle loro urla, senza comprenderli, forse per il rumore

di storia o di epica. Gocce di storia del mondo. Dalla Magna

dell’acciaio dei container che una gru sta impilando con rigoroso

Grecia, alle Guerre Puniche quando gli Antichi Romani denomi-

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narono queste acque Mare Nostrum, ai traffici e alle guerre ai

in azioni di adeguamento all’interno dei porti affinché sia possi-

tempi delle Repubbliche Marinare, alla prosperità dei porti e dei

bile sfruttare appieno le potenzialità del trasporto intermodale e

cantieri navali sotto il Regno delle Due Sicilie, alla Battaglia del

dare il via al processo virtuoso, in parte già in atto, di sviluppo

Mediterraneo nel ‘900 combattuta per l’importanza strategica

dei traffici sulle Autostrade del Mare. Attracchiamo. Sbarchiamo.

del bacino. Quante storie potrebbe raccontare questo mare,

Il cielo è grigio ma ci sono raggi di sole che vincono le nuvole. Ciò

quanti misteri cela nei suoi fondali. Una tra tutti, risale al 18 giu-

che approda sulla banchina diviene in un attimo un tutt’uno con

gno 1834, quando Federico I, Re delle Due Sicilie, viaggiò da

la città perdendosi tra le vie trafficate. Anche noi. Palermo è

Napoli a Palermo, in compagnia di sua moglie Maria Cristina di

bellissima, raggiungiamo il centro, a pochi passi dal porto. Arri-

Savoia. Raggiunsero la Sicilia a bordo della leggendaria Francesco

viamo nella cosiddetta Piazza della Vergogna, definita così per la

I, capace di una velocità inaspettata per quei tempi, tanto che al

nudità delle statue rinascimentali della Fontana Pretoria, scolpite

loro arrivo, trovarono gli abitanti ancora intenti negli allestimenti

in marmo bianco di Carrara e giunte qui da Firenze, anche loro

di accoglienza. Ed ora noi, pur senza corona ma in questo stesso

via mare; entriamo nell’affascinante Piazza ottagonale dei Quat-

mare, percorriamo su una moderna nave, ad una velocità di cro-

tro Canti, punto di incontro dei principali assi viari di Palermo, Via

ciera di 20 nodi, quella che è oggi definita un’Autostrada del

Maqueda, da cui proveniamo, e Via Vittorio Emanuele, che per-

Mediterraneo, diretti in Sicilia per un’avventura in un bel week-

corriamo fino ad arrivare alla Cattedrale, un esempio, forse unico

end di fine inverno, senza pretese di conquista o affari da con-

nel suo genere, di commistione di culture e popoli, da quella

cludere, ma ugualmente conquistati dal fascino di un viaggio in

romana a quella bizantina, araba, normanna e spagnola. Luogo

mare aperto. E’ tardi ormai, ed è ora di tornare sottocoperta e

rappresentativo di tutta la Sicilia, centro del Mediterraneo e cro-

riposare, domani ci attendono le meraviglie della Sicilia. Siamo

cevia di popoli, terra che ha favorito, in pace e in guerra, lo

nella cabina di comando quando scorgiamo il porto di Palermo. Il

scambio tra civiltà. Ne è testimonianza anche il Palazzo dei Nor-

Comandante ci ha ricevuto con cortesia, la notte è stata tempe-

manni, la più antica residenza reale d’Europa, e la Cappella Pala-

stosa ma abbiamo dormito come fossimo cullati dal mare grazie

tina, accecante con l’oro dei suoi mosaici. Ma è un iscrizione su

alla stazza della nave e alle sue tecnologie: la Catania ha un peso

marmo in latino, greco e arabo, a catturare la nostra attenzione.

di 26 mila tonnellate, per una lunghezza di 186 metri e un totale

Fu ordinata da Ruggero II nel 1142, a ricordo dell’orologio idrauli-

di 26 mila cavalli. Il Comandante ci spiega che è in grado di tra-

co, ed è oggi emblema della serena convivenza di culture e civil-

sportare 1000 passeggeri compreso l’equipaggio. A bordo incon-

tà nella Palermo Normanna. Nonostante tanti influssi diversi la

triamo persone di molte nazionalità: tunisini, italiani e stranieri di

Sicilia ha individuato e consolidato nel tempo una sua identità,

ogni parte del mondo in vacanza in Italia, si respira un’atmosfera di multiculturalità. La nave da Palermo si dirigerà in Tunisia per poi tornare, e concludere il viaggio a Salerno. Sono molte le merci che trasporta all’interno di vani di carico, in attesa di essere agganciati dagli autocarri nei diversi porti. Il Comandante sottolinea le potenzialità del trasporto via mare e l’importanza strategica dell’intermodalità che garantisce un trasbordo dei container tra mezzi di tipo diverso, con una riduzione dei costi, tempi ridotti e con un minor rischio di danneggiamento delle merci, nonché un beneficio per l’ambiente in termini di sostenibilità. La tecnologia navale è pronta e si sta procedendo allo stanziamento di investimenti in innovazione e

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coltivata grazie alla forza delle sue tradizioni. E’ possibile perce-

mincia il nostro viaggio verso Agrigento. Passiamo tra le colline

pirlo nel brulicante mercato di Ballarò, esposizione di risorse lo-

che circondano terre coltivate, scorgiamo di tanto in tanto casali

cali, tra cui pesce, arance, verdure, e prodotti lavorati con ricette

abbandonati, resti del sistema latifondista siciliano. Arrivati a

antiche. Incontriamo turisti spaesati e al contempo affascinati

Marsala ci ritroviamo circondati dai vigneti, bassi e ben curati,

dalle urla dei venditori, da donne, uomini, ragazzi, genti del Nord

come richiede il vino Marsala, prodotto di assoluta qualità e pri-

Africa che parlano un sorprendente dialetto siciliano, bambini che

mo vino D.O.C. della storia vinicola italiana. Risultato di tradizio-

come adulti lavorano la merce, divertiti e nascosti, per altezza,

ne, per il particolare metodo di invecchiamento, e di storia, visto

dalla folla del mercato. Le vie, le case e i balconi diroccati, i mu-

che la leggenda narra di un commerciante inglese che nel 1773

rales, le cupole bellissime delle Chiese che sbucano negli scorci,

pensò di aggiungere dell’acquavite di vino nelle botti caricate

le donne affaccendate che conversano da un balcone all’altro, le

sulla nave, per migliorarne la conservazione durante il lungo

botteghe, i mastri, i motorini elettrici che sfrecciano tra le strade,

viaggio in mare. Ancora una volta testimonianza di una Sicilia,

una mobilità sostenibile che colpisce in questo luogo dal sapore

crocevia e collegamento tra terre lontane, e di un Mediterraneo

antico, ma che al contempo segnala un grande potenziale di

centrale nei traffici del mondo. Sull’orizzonte scorgiamo delle

sviluppo che proviene dal basso, dal popolo, e attende irrequieto

pale eoliche, di nuovo, antico e moderno che si fondono insieme,

di conquistare queste terre. Continua il nostro viaggio verso i

con piacevole sorpresa per lo spettatore. Arriviamo a Mazara del

luoghi incantati della Riserva dello Zingaro, la Tonnara di Scopel-

Vallo, il più grande porto peschereccio d’Europa, tra i volti degli

lo, Erice che domina incontrastata, in questa occasione vestita di

uomini si leggono vite di pescatori, di età diverse, molti dei qua-

fitta nebbia. Una nebbia che purtroppo nasconde la meravigliosa

li al lavoro sulle loro imbarcazioni, anche in questa domenica

vista verso l’orizzonte del mare, ma che avvolge ogni muro e

mattina, intenti a sciogliere le reti per la prossima pesca. Dunque

ogni persona, mostrandoceli in forme ovattate, come in un qua-

giù, lungo la costa, attraversiamo aranceti, valli verdeggianti,

dro impressionista. E poi Trapani, il tramonto nelle saline tra mu-

come se non fosse inverno, da cui di tanto in tanto si aprono

lini e fenicotteri, il suo porto, la cortesia della sua gente, la sua

scorci di mare azzurrissimo. Prima di giungere ad Agrigento, ci

cucina: anche qui ordiniamo pasta alle vongole ma la cucina si-

fermiamo per ammirare la candida Scala dei Turchi, una falesia a

ciliana, di influenza araba, arricchisce i suoi piatti con ingredienti

picco sul mare, in passato riparo dei pirati saraceni. Ma eccoci ad

diversi, ed è così che alle vongole si aggiungono delle zucchine

Agrigento, quasi 2.600 anni, città focale nella storia del Mediter-

alla julienne fritte e della bottarga: squisite. Pioggia, tanta, ma la

raneo, che ospitò il più grande Tempio della Magna Grecia, il

domenica ci svegliamo con un bel sole e qualche nuvola. Rico-

Tempio di Zeus, oggi parte del complesso archeologico più vasto al mondo, la Valle dei Templi. Ancora Agrigento si attesta polo del Mare Nostrum, anche per geografia: guarda alle coste europee e fronteggia quelle del Nord Africa, facilmente raggiungibile dai Balcani via mare e aperta al Medio Oriente. La troviamo verde e in fiore, profumata e soleggiata, delicata. E’ proprio in questo fine settimana che si festeggia il suo carattere cosmopolita con la Festa del Mandorlo in fiore, occasione in cui, da più di sessant’anni, le porte della Valle dei Templi si aprono per ospitare vari gruppi folcloristici provenienti da tutte le parti del mondo. E’ in festa che lasciamo gli agrigentini, i peruviani, gli spagnoli, i messicani, che, entusiasti di conoscersi, cantano e ballano indossando abiti tipici. Li lasciamo

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dopo aver ammirato la valle, dirigendoci a Palermo per l’imbarco.

zare, ci sono ancora bagliori di umanità, che se opportunamente

Sulla strada sfioriamo Corleone, paese famoso nel mondo grazie

coltivati possono vincere tanta indifferenza. Ripartiamo dunque

alla cinematografia hollywoodiana, simbolo di una Sicilia che af-

da Lampedusa, da una Sicilia di nuovo pioniera, da un Meridione

ferma la propria centralità e il proprio primato, purtroppo, anche

che riconquisti la sua centralità e la sua forza come un tempo,

in vicende di malavita. Il nostro fine settimana è giunto alla con-

quando vantava la quarta flotta mercantile al mondo, con 40

clusione ma non prima di un tuffo in mare, per una nuova rifles-

cantieri che diedero vita a navi storiche come la Ferdinando I, la

sione sul pontile della nostra Grimaldi. A bordo salutiamo lo stes-

Sicilia o il vascello Monarca. Investiti dal vento del ponte, ci vol-

so equipaggio del viaggio di andata che ci accoglie sorridente,

tiamo per l’ultima volta verso quelle terre, ormai inghiottite dal

primi tra tutti Giuseppe, Antonio e Josè, e poi il Commissario

buio della notte. Dovremmo tutti scommettere di nuovo su quel

Alessio e il Comandante Fina. Posiamo le valigie in cabina e as-

Meridione che seppe stupire il mondo intero, e impegnarci nel

sistiamo alla partenza della nave dal porto, guardando le luci

recupero della pari dignità dei popoli del Mediterraneo, conditio

della Sicilia che si fanno sempre più fioche. La salutiamo con un

sine qua non, affinché il Mare Nostrum recuperi il suo antico

arrivederci. Siamo sullo stesso eliporto, vicino alle stesse scialup-

splendore e sia di nuovo all’altezza degli scambi culturali e com-

pe e con i gomiti sulla

merciali che lo hanno da

stessa ringhiera bianca,

sempre contraddistinto.

accompagnati dal rumore

Non una talassocrazia,

del mare, con il vento

ma una fusione di cultu-

che sollecita i nostri pen-

re, senza contaminazio-

sieri. Sorridiamo, ci por-

ne disordinata, nella sal-

tiamo ora dentro i sapori,

vaguardia delle singole

i profumi e le bellezze

tradizioni, scrigni della

mediterranee di questo

bellezza di cui abbiamo

bellissimo week-end di

potuto godere in questo

fine inverno. Ma i nostri

surreale

pensieri

fine inverno. Così, tor-

si

incupiscono

week-end

di

Mare

neremo di nuovo a la-

alla

sciare senza parole il

nostra mente la missione

sultano di Costantinopo-

di salvataggio in mare dei

li, sbigottito alla vista

inevitabilmente: Nostrum

richiama

della Francesco I che,

migranti. E’ a loro che pensiamo, nelle vesti di turisti, dalla nostra sicura e imponente

inizialmente in servizio per coprire le rotte di collegamento nel

Grimaldi, e ai loro viaggi su imbarcazioni fatiscenti, e riflettiamo

Tirreno, divenne nel 1833 la prima crociera turistica del mondo,

su come questo stesso affascinante mare possa anche terrorizza-

con almeno 50 anni di anticipo sulle altre crociere. Ma ecco il

re. Il Mediterraneo, mare di primati mondiali, in diverse epoche,

lunedì mattina. Sbarchiamo a Salerno, io e la mia macchinetta

in campo commerciale, turistico e militare, è divenuto oggi cimi-

fotografica. Per lei è tempo di tornare nello zaino, per me in uf-

tero di migliaia di bambini, donne e uomini che cercano una

ficio. Entrambe abbiamo impresso in maniera indelebile, nelle

speranza verso nuove terre, costretti a lasciare le loro case per

nostre memorie, ricordi e paesaggi affascinanti di questa avven-

scommettere in un futuro ignoto, spinti dalla sopravvivenza. Sol-

tura. Nonostante il lungo viaggio, sono riposata e pronta a torna-

leviamo ora i gomiti e stringiamo la ringhiera con le mani, ci

re alla routine quotidiana, arricchita da questa esperienza e con

pervade un senso di rabbia, sta davvero avvenendo tutto in que-

la speranza che l’Europa, raccogliendo l’invito di Papa Francesco,

ste stesse acque, sotto i nostri occhi. Siamo forse diventati cie-

decida finalmente di assumersi la responsabilità di queste vite di

chi? Noi, sostenitori della democrazia, un tempo padri della civil-

popoli del Mediterraneo. Popoli che hanno egualmente contribu-

tà del Mediterraneo, pensatori della centralità dell’uomo, della

ito a scrivere la sua storia e, allo stesso modo, sono imprescindi-

sua libertà e dei suoi diritti, fautori per l’intera umanità di con-

bili per il rilancio della centralità del Mare Nostrum e per il pro-

cetti, che invece sembrano oggi così lontani dalle riflessioni

gresso della sua civiltà, attraverso le Autostrade del Mare, in un

dell’uomo mediterraneo moderno. Ma non è corretto generaliz-

florido futuro di pace.

29


Marines sul trono di Roma

U

n secco 34 a 12 sancisce la superiorità della Lazio Marines

risveglia dal torpore e decontrae tutta la squadra.

contro i Grizzlies. Il derby del Football Americano fa sven-

Dodd ci mette sopra due segnature personali ed il sole ricomincia a

tolare ancora una volta le bandiere biancocelesti.

splendere sulla panchina Marines.

I Grizzlies appartengono alla “nobiltà “ della, avendo vin-

Secondo tempo e subito un’altro dei nostri “gioielli”, il cornerback della

to tantissimo in terza e seconda divisione, e si presentavano a questo

Nazionale Lorenzo Scaperrotta intercetta il pur bravo qb degli ospiti

appuntamento forti dell’esperienza acquisita nel vincere partite impor-

Davide Mingoli e con una paurosa accelerazione riporta l’ovale in meta.

tanti.

26 a 12 e campane che suonano a morto per i Grizzlies che non riescono

I laziali, contratti forse per l’importanza dell’impegno, cominciano dav-

più ad avere continuità in attacco, complici anche le giocate del sempre

vero male, che più male non si può, mangiandosi almeno 3 touchdowns

valido Miller.

con il ricevitore da solo che non trattiene la palla, e concedendone due,

L’attacco dei nostri si lascia andare, forse già contento del risultato sul

il secondo addirittura su un terzo e venticinque su un gran ricezione del

tabellone e spreca un sacco di occasioni con una caterva di penalità san-

TE blu -arancio Cingolani. E così termina il primo quarto, con quel vago

guinose e qualche sack di troppo sul prezioso quarterback americano.

sentore di tregenda ed il gelo ché scende piano piano lungo la schiena

Fortunatamente, il secondo tempo vede emergere un altro giovanis-

dei numerosi appartenenti alla Nazione Marines, accorsi a sostenere la

simo interprete del nostro attacco, Edoardo Serrini, classe 1994, che

squadra nonostante il tempo incerto.

prende degli ottimi palloni e trascina il gruppo verso l’ultima segnatura

Ma le grandi squadre giocano senza farsi distrarre dal punteggio o dal

dell’incontro, confezionata con una ricezione e super sprint in end zone

trascorrere del tempo, ed in un secondo quarto al fulmicotone, i ragaz-

del nostro Nicola Bacaro, uno dei leader silenziosi di questo rinato so-

zi di Coach Bedwell, mettono a segno venti punti e vanno al riposo in

dalizio.

vantaggio sul 20 a 12.

C’è il tempo per far assaggiare il campo a tutti, e poi doccia veloce e tut-

Grande merito va al giovane ricevitore Paolo Biancalana, sempre più

ti a festeggiare il primo posto in classifica e, cosa oggi più importante,

determinante, che con due eccellenti ricezioni, una in TD e l’altra quasi

il Trono di Roma.

30


Piscopo sugli scudi merito con altri 2 under 16. Con questo secondo posto, Andrea Piscopo conquista un prestigioso secondo posto provvisorio nella graduatoria nazionale, che tiene conto dei risultati ottenuti nel campionato in corso, alle spalle del solito Marco Caverzan, campione italiano 2015, ed entra nella Top 24 del ranking

N

Italiano di footgolf, ovvero la classifica che tiene conto delle ultime 18

ello splendido scenario del Golf Club Poggio dei Medici

tappe, con sole 4 tappe nazionale al suo attivo, ovvero l'ultima del 2015

di Scarperia (FI) si è conclusa da poche ore la terza Tappa

e le prime 3 di questo 2016.

Nazionale del Campionato Italiano di Footgolf, una tap-

Prossime Tappe

pa dal sapore agrodolce per la compagine biancoceleste

che, seppur spinta da un sontuoso Piscopo, secondo posto parimerito,

L'appuntamento con la quarta tappa del Campionato Nazionale di Fo-

con una prestazione da 10 colpi sotto il par, non è riuscita a sfruttare

otgolf AIFG è fissata per sabato 30 aprile in quel del Golf Club dei Laghi

l'occasione per salire sul podio fermandosi al quarto posto. Completa-

di Varese, dove la Lazio Footgolf , forte dell'appena conquistato quin-

no il trittico laziale Galeoni, 13esimo parimerito con un ottimo -6, ri-

to posto nella Classifica Nazionale a squadre, sulle 63 in lizza, tenterà

entrato in tempo da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi

l'attacco alle posizioni più alte occupate attualmente da Brescia, Ge-

quasi 2 mesi, e da un opaco Salvi, l'attuale leader della classifica Inter-

nova, Roma e Treviso. Appuntamento invece al 9 aprile nel Golf Club di

regionale del Centro Sud, che con -4 fissa il punteggio di squadra a 20

Acquapendente (VT) per la terza tappa del Campionato Interregionale

colpi sotto il par. Buona anche la prestazione di tutti i componenti della

del centro Sud dove Roberto Salvi dovrà difendere il suo primo posto

squadra che vede ben 8 giocatori scendere sotto il par. Da segnalare tra

assoluto conquistato con 2 splendidi primi posti nelle rispettive 2 tappe

questi la prestazione di Marco Di Francesco, uno degli ultimi acquisti

iniziali.

della Lazio Footgolf che, dopo essersi messo in evidenza nella prima

Come si gioca a Footgolf

Tappa Nazionale a Salerno, porta a casa un grande risultato, un -3 che fino a 2 buche dalla fine era addirittura un -5.

Molti lettori che hanno

La trasferta di Firenze va quindi archiviata come una Tappa altamente

iniziato a seguire questa

positiva, oltre al secondo posto assoluto di Piscopo su 220 partecipanti,

splendida rivista sulla

ed al quarto posto di squadra tra le otre 35 squadre, porta a casa an-

nostra amata Polispor-

che 3 premi di categoria: il Longest Tee shot, ovvero il colpo più lungo

tiva ci hanno contatta-

calciato dal tiro iniziale, con oltre 120 metri di distanza sempre con Pi-

to chiedendo maggiori

scopo, il Best Approach, che premia il giocatore che con un solo colpo

informazioni su questa

da una buca prestabilita si avvicina di più alla bandierina, vinto dal rien-

nuova disciplina che,

trante Tumminaro che posiziona la sfera a soli 50 cm dalla bandierina

mese dopo mese, sta

con un colpo calciato da 60 metri, chiude il trittico Alessio Arena, il nuo-

raccogliendo

vo che avanza della Lazio footgolf, il quale vince la Categoria Giovanis-

tra giovani e meno gio-

simi piazzandosi anche al primo posto nella graduatoria nazionale pari

vani, e noi volentieri in

31

consensi


ad evitare zone di erba alta, laghetti, torrenti, zone sabbiose, alberi etc.etc. Il percorso da Footgolf solitamente si sviluppa in un tracciato di circa 2500 metri, con un "par", ovvero il numero indicativo di colpi con i quali si dovrebbe chiudere la gara, di 72 colpi. Ogni buca ha un suo par che può essere di tre, quattro o cinque colpi, questo viene assegnato in base alla lunghezza della buca ed alle difficoltà presenti. Nel circuito di 18 buche sono presenti 4 buche par 3 che hanno una lunghezza che varia dai 55 metri ai 95 metri, 10 par 4 che hanno una lunghezza che varia dai 100 metri ai 160 metri e 4 buche par 5 che hanno una lunghezza compresa dai 180 ai 250 metri. Se il giocatore chiude il tracciato con meno di 72 colpi, significa che questo è sceso sotto il par accumulando quindi un punteggio negativo (es. chiudendo a 65 colpi il punteggio è -7), se invece lo chiude con più di 72 colpi, allora il footgolfista è andato sopra il par accumulando quindi un punteggio positivo (es. chiudendo a 75 colpi il punteggio è +3). Il Footgolf è quindi uno sport che racchiude in se la fase divertente del calcio, ovvero il calciare, ed il bello del golf, ovvero la precisione e la concentrazione assoluta, il tutto giocato in uno scenario splendido come può esserlo quello di un campo da golf. Purtroppo se come al solito all'estero, come tutte le novità, questo sport è stato accolto con entusiasmo dall'ambiente golfista, con centinaia di golf club che hanno aperto le porte a questa nuova disciplina, in Italia la situazione è più difficile, seppur con un quantitati-

poche righe vi spieghiamo cosa è il footgolf.

vo di partecipanti che raddoppia di anno in anno. Purtroppo i golf club

Il Footgolf è uno sport che si gioca sui campi da golf ma, invece della

che hanno deciso di accogliere nel loro percorso le 18 buche da footgolf

pallina c'è il pallone da calcio regolamentare, invece delle mazze ci sono

sono pochissimi, la maggior parte dislocati al nord, pensate infatti che

le gambe ed invece dei minuscoli fori delle buche, ci sono ovviamente

da Roma in giù, sono soltanto 3 i campi attivi contro le svariate decine

fori da 50 cm adatti ad accogliere le dimensioni del pallone da calcio. E'

presenti da Viterbo fino ad arrivare ai confini di stato.

uno sport che nasce non più di 4-5 anni fa in Olanda e rapidamente ha iniziato a diffondersi a macchia d'olio in tutto il mondo annoverando ad oggi oltre 40 nazioni che hanno creato associazioni nazionali ed ora

Continuate a seguirci anche su Facebook alla pagina S.S. Lazio Fo-

fanno parte della FIFG, ovvero la Federation for International FootGolf.

otgolf, aiutateci ad arrivare a 1000 like! Vi ricordiamo che chi volesse

Regole e scopo del gioco sono le stesse del Golf, ovvero concludere un

unirsi alla nostra allegra brigata, potete contattarci tramite Facebo-

percorso di 18 buche con il minor numero di colpi facendo attenzione

ok o nel nostro sito SSLAZIOFOOTGOLF.IT

32


Graziani campione italiano invernale

C

on 3000 punti Marco Graziani, alias il Gatinho, insieme al

ferri, ed oggi Graziani-Santoprete, gli unici che girano tutta l’Italia per

compagno Marco Santoprete, è Campione Italiano winter.

seguire la loro passione e sete di vittoria. Complimenti quindi a loro an-

Per il primo anno nel periodo invernale la Footvolley Fe-

che se Marco Santoprete è della Roma… per una volta non si può fare

deration Italia ha organizzato un mini tour, per scaldare i

a meno di togliersi il cappello e celebrare quello che è il più talentuoso

motori in vista della stagione estiva, che è partito da Ferrara, è passato

piede sinistro del momento nel panorama nazionale.

da Cesena e si è concluso a Rimini.

Ed gli sguardi vanno al prossimo appuntamento, le qualifiche per i il

E sì, teatro delle partite è stata ancora l’Emilia Romagna la regione

mondiale che si terrà in Germania 2-5 giugno, che si svolgeranno il 30

dove per caratteristiche climatiche e per tradizione si concentra il mag-

aprile proprio a Roma. Quindi spazio al Campionato Italiano effettivo,

gior numero di giocatori, ma a far la voce grossa, in quanto a titoli con-

quello estivo, dove tornerà in campo l’altro campione biancoeleste Pa-

quistati, sono stati spesso i romani a salire sul gradino più alto.

olo Mazzieri, quest’anno più agguerrito che mai col suo nuovo compa-

Qualche anno fa era Frattarelli a far saltare il banco, poi il laziale Gian-

gno Luca Pacileo.

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consentito di proseguire oltre. Con l’avvento del pattino in linea la squadra maschile ha iniziato a partecipare alla serie "8" e in pochi anni si è conquistata la serie A dove ha

Obiettivo Promozione

militato per una retrocedendo per mancanza di fondi. La Lazio attualmente milita in serie "8" ed il 24 aprile inizierà a giocare i play off per passare alla serie superiore. Eccellenti anche i risultati delle formazioni giovanili. L’Under 14 ha conquistato la finale nazionale, mentre l'under 12 è l’unica squadra laziale iscritta al campionato della zona 5 che comprende, oltre alla nostra regione anche Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nel campionato "Uisp" la Lazio è al primo posto, imbattuta dopo 10 incontri, vantando anche la miglior difesa del campionato. L'ingresso

della

società

S.S.Lazio è il riconoscimento

Q

degli sforzi che i dirigenti hanno profuso in questi anni. uella della Lazio hockey, nata dalla caparbia volontà di

Un giusto riconoscimento va fatto anche a tutto lo staff tecnico com-

Giuseppe Di Veronica, è una bella storia già ricca di tra-

posto da:

dizione. Nel 1982 la società, ha iniziato a partecipare ai

Giuseppe Di Veronica, direttore sportivo, allenatore hockey pista, in li-

con campionati di hockey pista prima in serie "d" poi in

nea e tecnico federale a disposizione;

pochi anni ha raggiunto la serie "8".

Marco Panella, allievo allenatore hockey in linea coach della serie "b";

Parallelamente alla squadra maschile nasceva quella femminile che ha

Gianmarco Picca, allievo allenatore C, coach Under 14 e Under 12;

praticato attività per oltre 15 anni, fornendo diverse atlete alla nazio-

Leonardo Tonin, allievo allenatore hockey in linea, coach Under 14 e

nale azzurra, collezionando molte vittorie e risultati di prestigio prima

Under 12 ;

di arrendersi alle difficoltà economiche che purtroppo non hanno più

Jlenia Di Veronica maestra di pattinaggio e istruttrice giovanile.

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È IN EDICOLA i simboli della

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36


Nei segreti di un gioco affascinante

veloce correrà, chi è preciso lancerà, chi è grande difenderà. Il gioco del baggataway spesso era un vero e proprio evento a cui prendevano parte da 100 a 1.000 uomini provenienti da villaggi o tribù avversarie. Le partite si disputavano giocate in spazi aperti che si trovano tra i villaggi, e le dimensioni dell’ area di gioco variavano da 500 iarde (460 m) a 6 miglia (9,7 km) di distanza.

M

Generalmente non c'era fuori dal campo, e la palla non poteva essere toccata con le mani. Gli obiettivi sarebbero stati selezionati come granolti si chiedono, che sport è il lacrosse ne hanno senti-

di rocce o alberi; negli anni successivi sono stati utilizzati pali di legno. Il

to parlare ma non ne conoscono le regole ne le origini.

tempo di gioco definito andava quasi sempre dall'alba fino al tramonto.

Vogliamo spiegarvelo noi attraverso gli amici della La-

Si facevano punti colpendo un palo segnato appositamente, contrasse-

zio Lacrosse che tanto impegno mettono per la diffu-

gnato da un marchio sul fronte alto. Bisognava colpire la parte sopra il

sione a Roma della disciplina.

marchio per fare punto, La metà superiore del palo, ben al di sopra del-

Le origini di questo sport vengono fatte risalire intorno all’ anno 1100,

la portata di mano, valeva due punti quando viene colpita. Il punteggio

quando ancora Cristoforo Colombo era ben lontano da scoprire le Americhe. Il suo antenato è un antichissimo gioco praticato dagli amerindi chiamato “Baggataway” che veniva praticato dai Nativi Americani anche come modo per risolvere dispute di vario tipo tra le tribù: le partite potevano durare giorni e vedevano coinvolti centinaia di giocatori. La disciplina tradizionale era giocata senza protezioni e richiedeva grande preparazione e prestanza fisica così in tempo di pace gli indiani manifestavano tramite questa forma tribale di competizione la loro importanza nella tribù. Originariamente si giocava con stecche in legno intagliate da un tronco del bosco sacro, “il creatore” che secondo la tradizione ha dato la possibilità a tutti gli uomini di giocare anche se differenti fisicamente utilizzando con abilità la stecca, con essa si possono le loro differenze di forza e potenza utilizzando, per ognuno le caratteristiche peculiari, chi è

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di solito si aggira su una ventina di punti prima di concludere.

davano messe nel gioco. Lo sciamano eseguiva rituali per preparare i

Il gioco aveva inizio con la palla lanciata in aria e le “due squadre” che

partecipanti e benediva le stecche da gioco La notte prima di una par-

corrono per prenderla. A causa del gran numero di giocatori coinvolti,

tita, i giocatori indossavano insegne cerimoniali e tenevano una danza

questi giochi in genere tendevano a coinvolgere un enorme folla di at-

speciale.

leti che si muovevano per il campo. Passare la palla era considerata una

Il giorno della partita, le squadre camminavano sul campo rallentati da

vigliaccheria per schivare un avversario.

rituali tradizionali. Una cerimonia importante era "per l'acqua", in cui i

Gli sciamani agivano come allenatori, e le donne della tribù erano in

giocatori immergevano i loro bastoni e lo sciamano faceva un discorso

genere chiamate a servire generi alimentari ai i giocatori per aiutarli a

di incoraggiamento spirituale e strategico. Molto interessante e poi al

sopportare le fatiche.

tramonto

Esisteva comunque anche la versione femminile dell’antico lacrosse

Quando la partita era finiva si dava vita, tutti insieme, un'altra danza

chiamato amtahcha, che usava bastoni molto più corti con le teste più

cerimoniale iniziava insieme a una grande festa per i giocatori affamati!

grandi.

I discendenti degli antichi americani sono ancora molto legati al La-

Il Lacrosse tradizionalmente aveva diversi scopi. Alcuni tornei erano

crosse, che rappresenta per loro un'importante tradizione oltre che uno

organizzati anche per risolvere le controversie inter-tribali. Questa fun-

sport. Per questo motivo la Federazione Internazionale, ILF (Internatio-

zione era essenziale per mantenere le Sei Nazioni irochesi unite ed in

nal Lacrosse Federation), ha stabilito che essi possono partecipare alle

pace. Si giocava anche per motivi religiosi:. "Per il piacere del Creatore"

competizioni internazionali con una loro Nazionale, che prende il nome

e per pregare insieme per qualcosa.

di nazionale Irochese.

Prima della partita, i giocatori ed i loro sostenitori passavano la notte a

Il primo a darne notizia in tempi moderni fu il missionario gesuita Jean

cantare, ballare sollecitando il sostegno divino.

de Brebeuf documentando una sfida tra due squadre Huron, nell'attua-

I rituali pre-partita erano molto simili a rituali connessi con la guerra.

le Sud-Est dell'Ontario, in Canada, nel 1636. Nella metà del 1800 i fran-

I giocatori decoravano i loro corpi con la vernice e carbone. Venivano

cesi rivoluzionarono le regole del gioco originale creando a Montreal, in

dipinti anche i bastoni figure che rappresentavano le qualità che an-

Canada, il moderno lacrosse.

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Domenica 13 Marzo a…Viterbo

È l’ora dei test ufficiali

P

P

arallelamente all’inizio dell’attività agonistica che ci vedrà protagonisti nel Campionato Italiano Superbike, classe

er la Lazio Motociclismo è arrivata l'ora dei Test ufficiali e

1000 con una Yamaha R1 guidata dal ventenne fiuggino

prove convincenti sulla nuova Yamaha 1000 Superbike a

Francesco Cocco prosegue senza soluzione di continuità

disposizione del rider Cocco pronto per affrontare il Cam-

l’attività sociale del nostro Moto Club.

pionato Italiano da protagonista come di solito per la Elle 2

Promotion-SS Lazio. Una nuova avventura nella classe regina del mo-

Questa volta la meta del raduno è stata Viterbo, capoluogo dell’omoni-

tociclismo che ha bisogno di una preparazione fisica eccellente oltre ad

ma provincia nel Lazio settentrionale in occasione della manifestazione

una competitività tecnica e soprattutto data dagli pnemautici sempre

folcloristica “Sicilia in Festa”. Come spesso accade per le gite dirette

al top a livello di mescola. Il nostro obiettivo è fare esperienza ad inizio

verso il nord della capitale punto d’incontro è stato il Centro Euclide

stagione per migliorare di gara in gara fino ad arrivare ad una discreta

sulla via Flaminia dopodiché ci si siamo instradati sulla via Braccianese

competitività sul finale di Campionato per poi affrontare la stagione

Claudia per giungere a Manziana dove si è effettuata la classica sosta

seguente partendo ai nastri di partenza con il piede giusto da subito

tecnica, 4chiacchiere-caffè-sigarette-esigenze fisiologiche. Caso ha vo-

senza timori dei tanti piloti e team presenti che affrontano già da oggi

luto che nello stesso momento e nello stesso luogo si stesse svolgendo

campionati Internazionali come il Mondiale Superbike senza sfigurare.

la gara ciclistica “Gran Fondo dei Laghi” per cui, quasi inconsapevol-

Nel complesso io Team manager da sempre pessimista nei miei con-

mente, ripartendo verso Viterbo per un bel po’ di chilometri, ci siamo

fronti sento di avere fiducia sia nel rider che nella struttura tecnica a

improvvisati a Scorta Tecnica degli atleti in gara. Giunti nel capoluogo

cui abbiamo affidato il progetto e sono sicuro di ottenere i risultati nel

viterbese la prima tappa è stata la visita alle Sorgenti termali del Bulli-

triennio che ci aspetta positivi come da nostra abitudine data ai nostri

came dopodiché si è giunti in Piazza dei Caduti sede della manifesta-

partner pubblicitari e tifosi.

zione siciliana. Ciliegina sulla torta è stata la possibilità di assistere nella Sala degli Almadiani ad una bella mostra in 3D sulla vita e le opere degli Etruschi, antico popolo locale che si unì alla civiltà romana intorno al 396 a.C. a seguito della conquista dei romani della cittadina di Veio. Rinfocillati per benino, con arancini cannoli e leccornie varie, causa una condizione meteorologica non proprio clemente si è deciso di tornare a casa, questa volta con la via Cassia dove giunti in prossimità del Grande Raccordo Anulare il gruppo si è diviso per far raggiungere ad ognuno la propria destinazione finale. Ancora una volta una bella giornata in compagnia di tanti amici amanti del motociclismo ed innamorati di Lazio, innamorati momentaneamente non contraccambiati, ma questa è tutta un’altra storia. Per ora quello che ci importa è essere parte di questo immenso e magnifico… Popolo biancoceleste! Scusate se è poco! Per concludere come si suol dire... da tutti noi… ciao alla prox!

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IL PROGETTO SPORT & SUPPORT

I

È INNOVAZIONE

l Progetto guidato dalla Polisportiva Lazio e co-finanziato

lo sviluppo del pieno potenziale.

dalla UE denominato Sport & Support sta aprendo nuovi sce-

Ma torniamo a volgere lo sguardo all’interno delle Società Spor-

nari per lo sviluppo dello sport europeo. Attori del Progetto

tive: Il profilo del tecnico oggi non può più limitarsi alla ricerca

sono le società multisport o polisportive facenti capo all’EM-

della perfezione del gesto ed al risultato di eccellenza, ma appare

CA (la European Multisport Club Association) che promuovono

sempre più chiamato ad operare a livello di base, dove bisogni

diverse discipline sportive all’interno di un’ organizzazione che

sempre nuovi

condivide denominazione, colori sociali e…sport declinato in tan-

non solo sotto il profilo tecnico ma sempre più spesso motivazio-

tissime forme!

nale e valutativo, per poter efficacemente offrire soluzioni e sup-

Si è partiti dall’concetto di sport come sinonimo di molteplicità:

porto mirato alle esigenze dei singoli, rafforzando nei praticanti la

molteplicità di discipline (sia professionali sia di base), moltepli-

motivazione a fronte di obiettivi raggiungibili e stimolanti.

cità di attori (atleti, allenatori, dirigenti, sostenitori), molteplicità

Da questa semplice quanto importante riflessione e proprio dalle

dei risultati (in termini di salute, di inclusione sociale, d’istruzio-

Società multisport potrebbe prendere nuovo slancio un impegno

ne, di crescita, di occupazione, ecc).

verso lo sport e l’attività fisica praticata a tutte le età, ed in par-

Ma l’approccio alla multisportività, alla pratica di più discipline

ticolar modo dai più giovani, troppo spesso affascinati dallo sport

richiedono aumentate preparazione e capacità,

sportive, pone spesso i tecnici di fronte al tema delle abilità che tali discipline richiedono di mettere in campo e che spesso nei più giovani non sono sufficientemente coltivate e sviluppate, conducendo alla disaffezione o alla rinuncia. E’ quindi importante aprire un fronte di riflessione sulla motivazione all’attività sportiva e sullo sviluppo delle abilità motorie fondamentali (manualità,

Sport&Support

mobilità ed equilibrio) che rappresentano il patrimonio personale di ciascun individuo e come l’approfondimento delle prime ed il

Il Progetto europeo delle Associazioni Polisportive

consolidamento delle seconde rappresenti – almeno in parte – una mission delle organizzazioni sportive. Recenti studi scientifici sugli stili di vita riportano dati estremamente allarmanti sulla portata attuale della sedentarietà (così diffusa anche tra i più giovani!)e sulle sue inevitabili conseguenze: uno studio condotto da Nike fornisce a livello globale dati sull’aspettativa di vita delle nuove generazioni, che risulta essere inferiore a quella dei loro genitori, mentre il Prof. Dario Riva dell’International Society of Proprioception and Posture pone l’accento sulla regressione delle abilità motorie che colpisce la popolazione come un’epidemia silenziosa. La ricerca più recente inoltre indica il movimento e l’attività fisica quali componenti fondamentali dello sviluppo del capitale umano che deve essere curato e sostenuto sin dalla primissima infanzia per consentirne

www.sportandsupport.eu

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Tutti insieme per il Progetto Europeo

mediatico ma poco attratti da un’attività fisica praticata in modo ludico e coinvolgente. Un’attività fisica per tutti e nelle forme adeguate per ciascuna fascia di età risulta quindi essere la risposta più diretta ed

Sport & Support

utile a contrastare e prevenire importanti patologie, ma anche a consolidare partecipazione, relazioni e confronto in un clima di disponibilità e apertura verso il prossimo. E le sezioni di una società polisportiva rappresentano il luogo ideale al quale fare riferimento, un ambiente ludico ma professionale dove poter inseguire grandi passioni o piccoli sogni., imparare nuovi giochi o sostenere le squadre del cuore. I tecnici delle diverse sezioni sportive della S.S. Lazio coinvolti nel progetto Sport & Support hanno partecipato a sessioni formative

L

comuni nelle quali hanno condiviso i principi educativi dello sport

a splendida cornice dello Stadio dei Marmi di Roma do-

e le differenti modalità didattiche. L’esperienza avviata potrebbe

menica 22 Maggio 2016, dalle 14.30 alle 19.30 ospi-

rappresentare un primo step di un percorso di approfondimen-

terà un simbolico e significativo evento che chiuderà

to delle tematiche trattate, anche con tecnici dei Club europei

l’iniziativa “Progetto Europeo Sport and Support delle

partner di EMCA e portatori di realtà ed esperienze dei propri

Polisportive europee”

contesti storici e sociali, per poter restituire allo sport quel ruolo

Alla manifestazione sono state invitate tutte le sezioni della SS

di insostituibile strumento educativo che possiede.

Lazio che hanno partecipato

I mass media raramente danno voce alle prestazioni sportive più

al progetto ma avranno l’opportunità di essere presenti anche

nobili, e dedicano un sempre più ampio spazio a quella deriva

tutte le altre sezioni per promuovere le proprie iniziative e fare

valoriale ma non rappresentativa di un movimento sportivo di

proselitismo fra il pubblico presente.

base vivo e solidale che invece vuole alzare la voce e con Sport

Il nutrito programma del pomeriggio prevede che sul campo di

& Support ha lanciato lo slogan d’inizio.

gioco e nella pista di atletica si daranno raduno i giovani invitati dalle scuole che hanno partecipato al progetto, quelli invitati dai

Un progetto pan-europeo

ragazzi del ’74, e gli atleti delle sezioni presenti. L’obiettivo è quello di provare insieme le singole discipline e di

Sport&Support è un progetto europeo di partenariato collaborativo cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Programma Erasmus+ Sport e realizzato grazie alla sinergia tra la Società Sportiva Lazio e altre undici Polisportive del nostro continente. Ad esse si aggiunge la partnership con la FESI (Federation of European Sporting Goods Industry) e con Coni Servizi.

dare occasione ai partecipanti dei clinic di testare le proprie capacità. L’evento avrà un seguito lunedi 23 Maggio 2016 nell’ambito del-

SS Lazio (Italia)

la manifestazione “Di Padre in Figlio”, quando all’interno dello

Crvena Zvezda (Serbia) Levski Sofia (Bulgaria)

Stadio Olimpico si svolgerà la sfilata di tutte le sezioni sulla pista

Aalborg (Danimarca)

d’atletica.

Everton (Regno Unito) Olympiacos (Grecia)

Al termine della sfilata tutti i partecipanti troveranno posto nei

APOEL Nicosia (Cipro) Ferencvaros (Ungheria)

Distinti Sud-Est (tra Tevere e curva Maestrelli).

Sporting Clube (Portogallo)

Per amici e familiari sono a disposizione i biglietti dello stesso

Buducnost (Montenegro) HASK Mladost (Croazia)

settore al costo di € 3,00 che dovranno essere prenotati e ritirati

Racing Club (Francia)

entro 30/04/2016 .

Attraverso un percorso di incontri nelle scuole, seminari ed eventi in tutta Europa, le società Polisportive promuovono la consapevolezza dell'importanza dell'attività fisica per la salute, come anche la dimensione sociale dello sport e le sue caratteristiche formative. Lo sport è maestro di vita: insegna a convivere con gli altri, ad accettare le differenze e ad apprezzare sia le vittorie sia le sconfitte.

Per informazioni inerenti l’evento del 22 maggio telefonare a: Kristian Sesto tel 393.3355430 Mario Notari tel. 328.5980591

Le Polisportive racchiudono in sé le due facce dello sport: quello professionistico e quello amatoriale. Attraverso “Sport&Support” è possibile riunire queste due dimensioni: veicolando la passione dei tifosi per lo sport verso un’attività fisica pratica. Tutti hanno dei talenti: e le Polisportive, con le loro molteplici discipline, permettono a ciascuno di trovare l’attività giusta per svilupparli.

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42


Gli Under 11 vincono il Sardellitto

G

Laura Cigna corre con la maglia del volley

G

li under 11 della Lazio Pallanuoto hanno vinto il torneo dedicato alla memoria di Franco Sardellitto, storica figura della pallanuoto laziale, scomparso nel 2010 dopo aver dedicato la

che ha dedicato tutta la sua vita all’insegnamento e ai giovani. Sar-

iornalista e grande appassionata di sport, Laura Cigna è anche una podista amatoriale di buon valore. Recentemente ha partecipato alla Mezza Maratona di Malta con indosso la maglia della Lazio Pallavolo che, per

una volta, a valicato i confini nazionali.

dellitto ha lavorato nei Centri FIN di Roma dal 1976. E’ stato tecnico di

Dai bastioni dell’antica capitale di Mdina, la 21 chilometri si è snodata

club nella AS Roma, nella SS Lazio, nel NC Balduina, e nella Libertas

attraverso le principali strade di Rabat per arrivare a Sliema.

San Saba e dal 2003 è stato anche dirigente dell’Europa Sporting As-

Laura ha concluso la prova con grande impegno realizzando anche un

sociation. Nel 1994 ha ricevuto dal CONI la Croce al merito sportivo.

buon tempo, ovviamente portando in alto i colori biancocelesti.

Non potevano che essere i ragazzini della Lazio ad aggiudicarsi il Trofeo

Nella foto la consegna ufficiale della maglia da parte del presidente del-

a lui dedicato che si è svolto nella splendida cornice della “Piscina dei

la Lazio Pallavolo Giorgio D’Arpino.

Mosaici” al Foro Italico. I giovani allenati da Igor Sunzin hanno superato in finale per 9-7 ai rigori la Campus Roma dopo aver giocato e vinto in un'unica giornata nei gironi eliminatori, nei quarti ed in semifinale. Questi i giovani che si sono aggiudicati il trofeo: Matteo Sforza, Gabriele Liberati, Alessandro Colella, Daniel Messali, Riccardo D’Eramo, Mattia Marini, Giuseppe Alessandrini, Renato Giovannini.

issuu.com facebook | Lazio100 43


con un ottimo e abbondante terzo tempo offerto dai disponibilissimi genitori del SA XV, con tanto di birre e salsicce. Pasqua diversa dal solito per i biancocelesti nella quale l'accogliente Chaban-Delmas, stadio

Pasqua in terra di Francia

dell' Unión Bordeaux Bégles, prende il posto della classica corallina e

n’esperienza che non dimenticheranno facilmente gli

le valigie in vista della partenza del giorno di Pasquetta.

Under 18 della Lazio Rugby che, in occasione delle festi-

Bilancio della trasferta che appare senza dubbio positivo per i ragazzi

vità pasquali hanno partecipato ad una tournee ad An-

dell' Under 18, anche come test in vista delle imminenti finali di catego-

gouleme, cittadina francese dove il rugby è una sorta di

ria che inizieranno il 17 aprile.

U

delle uova pasquali. Scenario suggestivo quello dello stadio Bordolese, nel quale i padroni di casa si piegano per 19-24 di fronte a un Clermont Ferrand primo in classifica. Ultima serata, quella di domenica, in famiglia per preparare

sport nazionale. Partiti da Roma, i giovani biancocelesti sono arrivati,

Un ringraziamento speciale va alle famiglie ospitanti per la calorosa

via Bordeaux ad Angouleme dove sono stati ospitati da famiglie dei

ospitalità e alla famiglia Brusco per aver reso possibile questa bella

rugbysti del posto. Tra pathé, fromage e vin si chiude festosamente la

esperienza internazionale.

prima serata.

Questi i biancocelesti ad aver partecipato alla tournée: Buccieri, Cala-

Prima dell'allenamento congiunto con il SA XV, del secondo giorno, i

bró, Castellini, Ceci, D'Armini, De Santis, Di Pirro, Federico, Giancarlini,

ragazzi sono invitati a visitare una distilleria e il museo della rinomata

Gloriani, Mattea, Mastrangelo, Menarini, Molinari, Morbidoni, Pagani,

casa produttrice di cognac Meukow, con successivo ritorno

Rosi, Savignani, Teresi, Tipo, Valente, Vella, Venturoli.

a casa nella serata in vista della partita del giorno dopo. Saturday match decisamente non impegnativo per i biancocelesti, che riescono a imporsi per un secco 0-73 su una formazione molto rimaneggiata, causa infortuni e convocazioni alle selezioni locali, che cede alla netta superiorità fisica degli aquilotti. Tra festeggiamenti e rimpianti per un match al di sotto delle aspettative, la giornata si chiude

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Giovanni Castrucci si racconta

da diverso tempo senza grandi acuti. In quel periodo il Frascati-Cocciano Scherma, grazie ai successi del mio gruppo di Sciabola e del gruppo di Fioretto, guidato allora da Stefano Simoncelli, riprese slancio fino ad arrivare ai vertici della scherma italiana e mondiale. Nel 1997 una mia allieva, oggi mia moglie, mi suggerì di creare un nuovo club ad Ariccia, l'idea mi parve buona, così attivai mio padre all'epo-

I

ca direttore tecnico del CS Roma e partimmo!"

l Maestro Vincenzo Castrucci ci racconta diciannove anni di succes-

Quali sono stati i risultati di maggior pregi ottenuti in questi anni di at-

si e di soddisfazioni. La Lazio scherma, una delle sezioni biancoce-

tività ?

lesti più ricche di gloria, guarda avanti, le vittorie del passato saran-

"2 titoli mondiali, 10 titoli europei, 34 titoli italiani, 7 Coppe Italia indi-

no uno stimolo, non certo un punto di arrivo, in vista dei prossimi

viduali, 3 Coppa Italia a squadre, più di 20 medaglie d'argento e bronzo

impegni e delle prossime stagioni.

nei vari campionati Europei e Mondiali dalle categorie degli under 17

Maestro Castrucci, come è iniziata questa avventura?

agli assoluti... e molti, moltissimi atleti convocati nelle nazionali under

"Lavoravo nella palestra di Frascati e con un gruppo di sciabolatori vo-

17, 20, 23 e assoluti. Risultati costruiti grazie alla passione e all'impegno

lenterosi centrammo i primi risultati di alto livello, conquistando 6 titoli

mio, degli altri Responsabili di Settore, Guido De Bartolomeo (fioretto)

italiani e 1 titolo mondiale, in un club nato quarant'anni prima e ormai

45


e Elisabetta Castrucci (spada), dei nostri collaboratori, primo fra tutti il

Guarneri, Luca Iacometti, Stefano Scepi, nel fioretto Damiano Rosatelli

prof. Alessio Passerini e degli stessi ragazzi."

e Filippo Gasperini."

Oltre ai risultati agonistici cosa caratterizza il vostro club ?

La Società sta diventando sempre più internazionale

"C'è molto più del nostro mdagliere. Nel corso dei miei anni di insegna-

"Sì, sono attualmente consulente internazionale per la ZFencing Singa-

mento ho constatato come lo sport possa validamente aiutare i ragazzi

pore, società di scherma di altissimo livello, per la quale seguo gli atleti

ad esprimere se stessi, tenendoli lontani da giri pericolosi; il mio im-

in alcune prove di Coppa del Mondo e organizziamo annualmente due

pegno in questo senso è stato sempre massimo e penso che la Lazio

stage di alta specializzazione per la sciabola con il M° Igor Celli, respon-

Scherma Ariccia abbia dato un ottimo contributo alle politiche sociali,

sabile del Settore sciabola presso la società singaporiana."

anche grazie all'intervento della Fondazione "Terzo Pilastro - Italia e

Quali è Il futuro?

Mediterraneo", presieduta dal prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele."

"Abbiamo recentemente operato grandi cambiamenti a livello gestio-

I numeri parlano chiaro: sembra che lei sia il Maestro che è riuscito a far

nale e stiamo lavorando tutti duramente, con la speranza di continuare

entrare nei Gruppi Sportivi Militari più atleti di qualsiasi altro."

a scovare talenti, nei giovani che si avvicinano a questo meraviglioso

"Tre quando stavo a Frascati, otto qui ad Ariccia (tre di questi otto

sport.

hanno lavorato più spesso con mio fratello Gianni). In un'epoca come

Non tutti possono diventare campioni, ma per ogni ragazzo a noi affi-

questa di forte crisi lavorativa, mi dà grande soddisfazione pensare di

dato esiste un percorso di crescita e miglioramento, sportivo e umano.

aver contribuito a creare nuovi professionisti: in questi diciannove anni,

Speriamo di lasciare sempre il segno."

grazie ai molti risultati agonistici ottenuti e al notevole lavoro svolto dai

Gina Trombetta

Dirigenti, i collaboratori sono passati da due a quattordici... Inoltre tre nostri ex allievi attualmente lavorano presso altri club di scherma. Risultati prestigiosi che vanno oltre lo sport e che spero potremo confermare nei prossimi anni, mantenendo l'alto livello raggiunto." Qualche nome? "Sono tantissimi i ragazzi nati nella nostra Società, che calcano o hanno calcato le pedane internazionali, con risultati eccellenti: nella sciabola Enrico Berrè, Fabio Bianchi, Sofia Ciaraglia, Camilla Fondi, Gabriele Foschini, Paola

Romana Ambiente, semplicemente...soluzioni

S p o n s o r

u f f i c i a l e

S . S .

L a z i o 46

S c h e r m a

A r i c c i a


Una pioggia di medaglie mero che calza stretto a chi, come Allegrini, sul podio ci sguazza. Ma chi lo sostiene da sempre, come il suo mentore ed allenatore Andrea Truddaiu, negli occhi non ha tanto quel podio mancato, quanto la fierezza e la consapevolezza del talento di un atleta ormai ai vertici dello sci mondiale under sedici: "Questo per Riccardo era, per limiti di età, l'ultimo Trofeo Topolino. Grazie per le tante emozioni che ci hai regalato negli anni in questa manifestazione, partecipando per tre volte alla fase internazionale con diverse medaglie. Ringrazio tutti gli amici vicini e lontani per il sostegno. Bravo Riccardo, la strada da scrivere è ancora molto lunga e noi stiamo imparando l'alfabeto" – si legge in un post su Facebook scritto da Truddaiu dopo la manifestazione sciistica. Il 6 marzo scorso è stata la volta della selezione regionale del Pinocchio

U

sugli Sci 2016 - che apre le porte alle finali nazionali, dal 2 al 6 aprile all'Abetone - e del 39° Granpremio Giovanissimi. Campo Felice si è n marzo, quello vissuto dalla S.S. Lazio Sci Club, all'inse-

letteralmente tinta di biancoceleste, grazie ai successi di Allegrini e

gna di una copiosa pioggia di medaglie. Il merito è degli

dei giovanissimi fratelli Astridge. La S.S. Lazio Sci Club colleziona due

atleti più giovani del sodalizio, Riccardo Allegrini, Beatri-

primi posti al Pinocchio: Riccardo Allegrini domina la categoria Allievi

ce Astridge e Alexander Astridge, agli albori di una carrie-

Maschile, mentre Beatrice Astridge si aggiudica il gradino più alto del

ra sciistica che promette di lasciare il segno.

podio nella categoria Cuccioli 2 Femminile. Terzo posto nella catego-

Allegrini ormai non stupisce più e continua a confermarsi ai vertici del-

ria Baby 2 Maschile per Alexander Astridge. Due quarti posti invece, al

lo sci mondiale under sedici. Dopo il trionfo al prestigioso Trofeo Set-

Granpremio Giovanissimi, per i fratelli biancocelesti, che a soli dieci e

te Nazioni, l'atleta biancoceleste fa il bis agli Interappenninici di fine

dodici anni sono già forieri di importanti risultati, promettendo di por-

febbraio, conquistando lo Slalom Speciale e lo Slalom Gigante, miglior

tare avanti a testa alta la tradizione vittoriosa del sodalizio laziale.

tempo in tutte le manche. Un trampolino dorato che catapulta Ricky

La sezione sciistica della Polisportiva più grande d'Europa guarda al

direttamente sulle nevi del Trentino, alle prese con uno dei Trofei più

futuro, grazie ad un vivaio di fuoriclasse che in pochi hanno il vanto di

ambiti della categoria, il Topolino nazionale ed internazionale. In en-

possedere.

trambe le fasi Allegrini porta a casa ottimi risultati: il secondo posto

Cristina Casini

nello Slalom Speciale ed il quarto nello Slalom Gigante della fase nazionale gli bastano per qualificarsi nella squadra A che andrà a disputare la fase internazionale, quella più emozionante ed adrenalinica del Trofeo. Qui, il quarto posto nello Slalom Speciale portato a casa da Folgaria lascia un apparente amaro in bocca, un nu-

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prattutto una corposa parte pratica che metterà in luce potenziali futuri velisti ancora tutti da scoprire. Questo non è altro che l’antipasto della stagione del Lazio Vela che pro-

Riparte il progetto “Imparare Navigando”

seguirà con l’inizio dei corsi settimanali di vela per adulti e bambini e le regate del Campionato del Golfo 2016 durante il periodo estivo, che vedranno impegnati gli atleti del Lazio Vela nella ormai consueta sfida con gli atleti dei circoli limitrofi di Terracina e di San Felice Circeo.

R

iparte con l’ormai collaudato progetto “Imparare Navigan-

QUI TROVI IL TUO LAZIO 100

do” la nuova stagione del Lazio Vela Club Velico Riva Azzur-

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ra di Terracina. Anche quest’anno il circolo mette a disposizione dell’Istituto di Istruzione Superiore “San Benedetto”

di Borgo Piave (LT), i propri istruttori e la propria professionalità per

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proseguire nel lungo cammino di sviluppo della cultura velica nella provincia di Latina.

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"Imparare Navigando" persegue gli stessi obiettivi del progetto "Velascuola", sviluppato su scala nazionale dalla Federazione Italiana Vela,

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ed è un valido strumento formativo in cui l'istruttore di vela rappresenta colui che, in collaborazione con i docenti, osserva, analizza, progetta

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e mette in pratica le proprie conoscenze a supporto degli obiettivi della scuola. Quindi, tale progetto rappresenta uno strumento fondamenta-

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le per gli insegnanti, di stimolo per lo studio dei ragazzi in quanto soggetti al centro dell'interesse generale della scuola.

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Il progetto partirà lunedì 2 maggio e vedrà coinvolti circa 30 studenti dell’Istituto San Benedetto che svolgeranno lezioni teoriche, ma so-

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