periodico d’inform azione sulle sezioni dell a s.s. l azio | anno 2 n° 5 m aggio 2014
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N
ell’album dei ricordi che ogni uomo porta nel cuore ci sono immagini indelebili che
avremmo venduto neanche per 10 milioni (all’epoca si comprava un appartamento con quella
gli anni non cancellano, che anzi ingrandiscono sotto la lente d’ingrandimento del
cifra). Valicati i cancelli (senza troppi controlli) abbracci, baci , saluti, l’emozione si toccava, era
tempo. Non è la retorica che detta le mie parole, anzi lo sforzo è quello non infarcire
qualcosa di tangibile, guai di tutti i giorni dimenticati, lasciati da parte, quello che stavamo per
queste righe di ovvie banalità, ma ripensare a quel giorno, al 12 maggio di quarant’anni fa, non
vivere era qualcosa di unico, meraviglioso e tutto il resto…chissenefrega…
può che farmi battere forte il cuore.
Eravamo in curva sud, il tifo ribollente, ma al contempo deformati dalla tensione. La paura di
Il rituale di sempre prima della partita, i soliti amici, Mauro, Stefano, Augusto, Giulio, Fabrizio,
perdere, perdere tutto, proprio sul traguardo era un pensiero fastidioso ma anni di delusioni
Luciano, l’appuntamento davanti al Radio City, il cinema ospitato una volta sotto il Ministero
frullavano pericolosamente nell’aria.
delle Finanze a Via XX Settembre, per il matinee delle 9,30 che faceva da preludio alla marcia
Poi la partita, ma questa è cronaca, il rigore, il goool di Giorgio. L’abbraccio lungo intermina-
di avvicinamento allo Stadio Olimpico. La busta di nylon con i panini e la bibita (allora si pote-
bile, volevamo toccarci tutti, condividere quel momento con ognuno dei 90000 sugli spalti.
va entrare con lattine e bottiglie), ed un entusiasmo, una febbre d’attesa, mai provata prima
Urlavamo impazziti, ebbri di gioia fino al fischio finale di Panzino. Era vero, eravamo Campioni
e probabilmente dopo, ingigantiti dai nostri 16 anni, dalla nostra esuberanza, dalla voglia di
d’Italia, quella scritta sui vecchi tabelloni dell’Olimpico, un’immagine che non dimenticheremo
essere protagonisti con la vita tra le mani.
mai e poi l’invasione di campo, il pezzetto di zolla rubato e conservato gelosamente, la festa.
Erano giorni speciali quelli e quello dello scudetto più speciale di tutti. Pulici, Petrelli, Martini…
Una festa non organizzata, spontanea fatta di clacson che suonano, di vino dei castelli, di ca-
Maestrelli, soprattutto Chinaglia, sì proprio lui “Long John”, ci facevano gonfiare il petto, or-
roselli per le vie del centro e quella sensazione di onnipotenza che ancora ci portiamo dentro,
gogliosi della nostra Lazialità, termine allora sconosciuto, ma che era cresciuta dentro di noi,
dopo 40 anni.
dirompente, dopo le stagioni della serie B, dopo anni difficili, oggi eravamo noi i più forti, i
Ogni uomo dovrebbe vivere il suo 12 maggio, per diventare una persona migliore, conservarlo
padroni di Roma e dell’Italia. Mancava solo il suggello, l’ultimo tassello, l’ultimo ostacolo da
nello scrigno del suo cuore come un prezioso tesoro.
saltare. Giravamo per la città con il petto gonfio, godendo della nostra estasi e naturalmente
Abbiamo voluto raccontare tutto questo, così di getto, per rivivere insieme a tutti voi, soprat-
della rabbia sordida e mal celata dei romanisti. La Lazio, la nostra Lazio, stava per scrivere la
tutto ai laziali più anziani che quel momento lo hanno vissuto, ma anche a quei giovani che
pagina più bella della sua storia.
hanno conosciuto le gesta di quella squadra dal racconto dei padri e dei nonni.
Dopo il film, non chiedetemi quale fosse, probabilmente non lo vedemmo neanche, come
L’evento del 12 maggio 2014 servirà a ritornare indietro nel tempo, per solennizzare e per ri-
al solito salimmo sul 67, l’autobus che dal centro portava all’Olimpico, allora non c’era ne la
tornare a gioire intorno alla nostra Lazio. In un momento difficile come questo i laziali si attac-
metropolitana ne il tram per piazza Mancini. Su quella vecchia vettura dell’ATAC sembrava
cano al passato “ Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c’è certezza…” cantava Lorenzo ‘de
essere in curva. Bandiere fuori ai finestrini, cori, sotto gli occhi divertiti di un bigliettaio e di un
Medici e mai il poeta fu più vicino all’attuale realtà della Lazio. Il futuro è incerto ma intanto
autista probabilmente laziali. Il nostro arrivo sul Lungotevere fu accolto da una marea bianco-
godiamoci quello che è stato…
celeste gli occhi non bastavano per tutto lo spettacolo che ci si parava davanti. il Ponte Duca D’Aosta un mare di vessilli e di gente impazzita di gioia. Mancavano più tre ore all’inizio della
E’così bello essere laziali…
partita, una volta bisognava arrivare presto, molto presto, per prendere posto, per non restare in piedi…quel 12 maggio poi…volevano esserci tutti. Non c’era la diretta televisiva…Eravamo in trance, attraversavamo la storia e non lo sapevamo. Il biglietto d’ingresso in tasca che non
Gianluca Montebelli
LAZIO100 | Periodico d’informazione sulle Sezioni della Società Sportiva Lazio DIRETTORE RESPONSABILE Gianluca Montebelli PROGETTO GRAFICO Flavia Aliverti PUBBLICHE RELAZIONI Emanuela Blanchi REDAZIONE ROMA Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma | Tel. 333.6554876 | segreterialazio100@gmail.com EDITORE La Bici della Lazio s.r.l. Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma STAMPA Maintenance Solution srl Via Enrico Mattei 2 | Villasanta (MB) TESTATA REGISTRATA Reg.Trib. Roma N°50/2013 Del 18/02/2013
Il tributo al Campione
RIVIVE IL MITO DI
FOTO SERGIO via Guido Nati 43 Velletri
PIOLA
24
marzo 1935, il Prater di Vienna è un catino di emozioni, il Wunderteam è la squadra dei sogni. L’Austria dovrà ancora vivere l’umiliazione dell’Anschluss, dell’annessione alla Germania nazista e della conseguente fine della nazionale
di calcio. In campo, guidato dall’allenatore Meisl , c’è il giocatore più famoso dell’epoca al pari di Meazza e Mazzola, Matthias Sindelar, “carta velina”, la classe, l’orgoglio e la fierezza di un calciatore che diventerà l’icona della lotta alle ingiustizie e alle barbarie del nazismo. La scuola danubiana è l’esempio di un calcio moderno, efficace e spettacolare. L’Austria è una delle tre nazionali più forti dell’epoca insieme a Cecoslovacchia e Ungheria. L’Italia ha da poco trionfato nei mondiali casalinghi, Vittorio Pozzo è l’eroe di questo successo. In un campo ostico, come quello Viennese, l’infortunio di Peppin Meazza permette a Pozzo di lanciare nella mischia un giovane che diventerà leggenda. Un esordio folgorante, coronato da una doppietta e dalla vittoria finale. I maestri austriaci conosceranno così la potenza, la fisicità, l’astuzia e la classe di Silvio Piola. Nel calcio epico, a cavallo tra due guerre mondiali, in un paese lacerato dalle divisioni e dalle
mito di Piola continua risplendere in tutta l’Italia, perché il calcio, per molti appassionati, è ancora romanticismo e passione. Sentimenti questi che hanno spinto la Città di Velletri a intitolare al grande attaccante nato a Gattinara una nuova specie di camelia. Un gesto romantico appunto, perché la camelia simboleggia legami forti, indissolubili. Una camelia bianca, come i colori della Pro Vercelli, in una città, Velletri, che da sempre è sinonimo di Lazilaità. Infatti nei giorni della festa delle Camelie, una mostra dedicata a Piola, organizzata dal Comune di Velletri e da Lazio100, ha fatto riscoprire la generosità, l’impegno e la dedizione di questo straordinario campione che per anni ha vestito i colori biancocelesti della S.S. Lazio. Grazie a Piola, il calcio si è unito ai fiori, in maniera passionale, perché questo sport stupendo ha bisogno di questo per riavvicinarsi agli appassionati, ha bisogno di cuore e romanticismo, di trasporto, slancio ed esaltazione, sentimenti questi che Piola, ancora oggi, riesce a evocarci.
persecuzioni, tra le folle ebbre di ideali, un calciatore saprà tenere la testa alta senza cadere nella morsa del regime ed entusiasmando l’Italia intera. 25 anni di carriera e una valanga di gol, senza però la gioia di uno scudetto. Questo basta per
E’ nata la Camelia Silvio Piola
far capire quanto il mito di Piola sia legato alla sua disciplina e alla sua morale, prima ancora che ai suoi successi. Certamente la vita in azzurro sarà il suo marchio di fabbrica, come le rovesciate e i gol di testa. L’azzurro che solo Gigi Riva seppe sfruttare meglio in senso realizzativo, l’azzurro trionfante del Mondiale ’38 che Piola giocò da protagonista nella Francia ostile, che pure seppe rendere onore alla squadra più forte del mondo, l’Italia. Era il calcio eroico, fatto di passione e sentimento, del calcio come normalità, dello sport come rivincita sulle sofferenze di tutti i giorni. Era il tempo in cui all’aggettivo “valore” si dava il significato di morale non di economico. Era il tempo in cui le ingiustizie erano all’ordine del giorno e solo l’impegno e la costanza avrebbero fatto la differenza. Piola prima di Gigi Riva, di Paolo Rossi, di Roberto Baggio. Piola l’antidivo, Piola con la testa fasciata, con il pallone di cuoio che pesava come un macigno, Piola che insegnava calcio e rispetto e l’amicizia come valore universale. Piola senza scudetti, Piola con Loik, Gabetto e Mazzola, Piola con Blason, Busani e Ferri. Piola prima di Maradona è stato la mano di Dio, quando l’imbattibile Inghilterra fu fermata sul pareggio il 13 maggio del 1939. Piola nell’epoca del dualismo tra Coppi e Bartali, del “Mantovano Volante” Tazio Nuvolari, Piola al tempo del grande Torino che solo il fato seppe battere. Piola con la maglia bianca della Pro Vercelli, Piola nella parentesi sfortunata con la Juventus, Piola nella Lazio grazie al Generale Vaccaro, Piola che ritrova se stesso con il Novara in serie B. Troppo spesso si dice che il calcio sia la metafora della vita, io direi che è piuttosto vero il contrario. La vita è fatta di corse lungo la fascia, di entrate dure, di colpi di testa, di sconfitte brucianti e di vittorie esaltanti, di autogol clamorosi e salvataggi sulla linea. In questo Piola è stato un maestro perché ci ha insegnato che il calcio deve trasmettere valori e sentimenti, quelli che ancora oggi ci fanno guardare la classifica dei goleador di tutti i tempi non come fredda statistica ma come intesa poesia. Sarà per questo che a 100 anni dalla nascita e a 18 dalla morte, il
I
l politico Americano Henry Ward Beecher disse che “I fiori sono le creature più dolci che Dio abbia mai fatto e alle quali si sia dimenticato di infondere un’anima”. Forse Beecher non avrebbe mai immaginato che nel 2014, la Città di Velletri avreb-
be dato un’anima a una camelia. Un’anima nobile e fiera come quella del grande centravanti Silvio Piola. Si perché dall’intuizione di Mario Notari, Presidente della S.S. Lazio Motociclismo e del Presidente del Consiglio Comunale Daniele Ognibene e grazie alla disponibilità dell’azienda agricola Le Camelie del Generale è nata appunto una nuova varietà del bellissimo fiore, la Camelia Silvio Piola. Il colore purtroppo non è biancoceleste perché la natura non prevede questo colore, ma bianca come i colori della Pro Vercelli, in cui Piola ha militato per anni. Un gesto poetico ed elegante, molto apprezzato dalla figlia Paola che ha partecipato, insieme al Presidente della S.S. Lazio Antonio Buccioni, all’inaugurazione della mostra e all’intitolazione della Camelia. L’evento era chiaramente inserito all’interno della Festa delle Camelie di Velletri, arrivata ormai alla ventesima edizione, organizzato da Lazio 100 e dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Velletri, con il patrocinio del Coni. Una kermesse arricchita da molti eventi sportivi, come per esempio la partita tra le vecchie glorie della Lazio e della Vjs Velletri. Una bella occasione per riabbracciare gli amici di un tempo come è accaduto per i ragazzi del Velletri che nel 1993 vinsero la Coppa Italia Regionale. La S.S. Lazio è stata senza dubbio la protagonista assoluta della Festa delle Camelie con molte discipline sportive che hanno arricchito le giornate di festa cittadina. Dal Ciclismo, tra le bellezze del Parco Regionale dei Castelli Romani, al Calcio Tavolo con un torneo internazionale. Intense e suggestive le dimostrazioni della Lazio Scherma, che molto probabilmente aprirà una sede proprio nella Città Castellana e della S.S. Lazio Bowling, che ha dato spazio anche ai diversamente abili. I tanti appassionati che hanno invaso Velletri, visitando la mostra e partecipando agli eventi, sono la dimostrazione di una passione viscerale che non è mai venuta meno. Tutto ciò dovrebbe far riflettere soprattutto chi non comprende cosa vuol dire far parte della famiglia biancoceleste, di questo mondo fatto di vittorie e di sconfitte, di gioie e di dolori, ma senza dubbio di orgoglio, valori morali ed entusiasmo. Perché la Lazio è una famiglia in cui la solidarietà e il rispetto per il prossimo sono caratteristiche irrinunciabili.
Il rispetto e la solidarietà appunto, valori che Silvio Piola ha trasmesso nella sua carriera di calciatore e di uomo e a cui ogni sportivo dovrebbe ispirarsi.
Claudia Anzidei
La nostra filosofia.
M
i chiamo e sono un atleta della Polisportiva; sono un atleta Master della Sezione Atletica Leggera iscritto anche alla sezione Motociclismo. Ho 44 anni e vivo con passione il mondo Lazio sin da sempre. E’ nel DNA d’altron-
de… Sono abbonato allo Stadio Olimpico sin da quando avevo 12 anni; ed è sempre stata un festa per me andare allo stadio, anche nei tempi bui della B e degli spareggi così come negli anni gloriosi intorno al 2000.
s.s. lazio
arti marziali
Vivo con la stessa partecipazione, trasporto ed emozione la mia esperienza all’interno della
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atletica leggera
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attività subacquee
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badminton
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baseball e softball
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basket
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beach soccer
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bowling
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canoa polo
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ciclismo
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cricket e lacrosse
Polisportiva, impegnandomi negli allenamenti e portando domenicalmente con onore ed orgoglio la casacca di gara nellestrade in giro per i quartieri di Roma, della Provincia e della nostra Regione. Il nostro motto è “stessa maglia stesso amore poche chiacchiere e tanto sudore” Infatti con i miei compagni di squadra l’appuntamento della gara è il culmine del lavoro e dello sforzo fatto durante gli allenamenti ed è l’occasione per indossare i colori del cielo sulla pelle. Due domeniche fa ad esempio con altri 17 ci siamo impegnati nella classicissima distanza dei 42,195 Km della Maratona di Roma, il che vuol dire che oltre alla gara evento significa minimo 2 mesi e mezzi di costanti allenamenti. Questa necessaria premessa per far capire quanto è importante e vitale respirare per me, come per tantissimi compagni, il mondo Lazio; sono certo che la mia dedizione ed il mio Amore è lo stesso di tanti, tantissimi altri atleti, alcuni molto più giovani, alcuni anche giovanissimi, invece altri più maturi, alcuni addirittura anziani, che ogni “maledetta domenica” si alzano con un solo pensiero nella testa, nel cuore e nell’anima: “Onorare la Maglia”. Dai primi calci al Basket, dalla Pallanuoto al Ciclismo, dagli Scacchi alle Arti Marziali, dal Golf alla Vela e dallo Sci al Paracadutismo. Penso che l’informazione biancoceleste abbia il dovere di togliere un po’ dello spazio al Calcio e di darne un po’ di più anche alle altre sezioni; questo oltre che per far conoscere la variegata realtà del mondo sportivo targato Lazio alimentato dalla passione di coloro che si fregiano
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danza sportiva
di portarne l’aquila sul petto, anche quale dovuto riconoscimento allo sforzo di quelli che
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darts
sebbene non atleti dedicano per l’organizzazione, alle Segreterie e nelle Direzioni, parte delle
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difesa personale
proprie giornate e domenica, alla Vita della Polisportiva. Penso anche agli accompagnatori ed
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equitazione
ai tantissimi allenatori che lo fanno gratuitamente, molto spesso rimettendoci se non econo-
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escursionismo
micamente, sicuramente togliendo del tempo alle proprie famiglie.
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footvolley
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ginnastica flaminio
Paolo Natalini
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golf
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hockey su prato
Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’appassionata lettera di un lettore, di uno sportivo, di
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marines aft football americano
un laziale vero.
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master
Concordiamo quasi su tutto quello che lei scrive, tanto che Lazio 100 ha scelto come filoso-
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motociclismo
fia di dare spazio proprio a coloro che, pur facendo attività con passione e impegno, hanno
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nuoto
scarsa visibilità sui media. L’amore per il calcio e per la nostra amata Lazio sono sempre
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paddle
ai primi posti ma lo sport, quello vero, fatto di sudore e passione, non è certo quello che
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pallamano
trasmettono quotidianamente radio e televisioni. La nostra è una battaglia difficile, proba-
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pallavolo
bilmente persa in partenza, ma siamo fieri di poterla combattere. Continui a seguirci, vedrà
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paracadutismo
che non la deluderemo.
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paralimpica
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pattinaggio
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pentathlon moderno
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pesca sportiva
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Serie B. Quella Lazio di Ghio e Massa, che fece innamorare Enrico Montesano, il quale prima di ogni partita andava all’Hotel degli Aranci a consegnare al tecnico argentino una bottiglia di vino bianco. Un rituale che Lorenzo credeva portasse bene alla squadra. “Lorenzo è stato sicuramente l’allenatore più superstizioso tra tutti gli allenatori della Lazio. Un giorno per fargli
Dante ai Gracchi
uno scherzo prendemmo un gattino nero e lo mettemmo sotto la sua panchina. Lui sospese gli allenamenti e portò tutti ad allenarsi a Cerveteri. Un’altra volta invece la Lazio era in ritiro ad Ostia. Il pullman su cui viaggiava la squadra per andare dall’albergo sul lungomare al campo di allenamento, ebbe un guasto. C’era una piccola salita da affrontare e il pullman che era un pullmino vecchio non ce la fece e si fermò, costringendo tutti ad una sosta di due ore. C’erano quattro case e un bar con una tabaccheria. Tra i giocatori, prima di ripartire, c’era chi scrisse una cartolina, chi fece altro. Quella domenica la Lazio vinse. Ebbene, 15 giorni dopo, la Lazio fu di nuovo in ritiro ad Ostia, Lorenzo fece fermare il pullman nello stesso punto e costrinse tutti i calciatori a rifare esattamente le stesse cose.” Dante era davvero sempre presente e descrive il clima di gioia ma anche di difficoltà che si respirava in quegli anni. Era una Lazio che stava tra la serie B e la serie C ma era una Lazio che appassionava, che univa. Un clima particolare. Del gruppo di fedelissimi faceva parte anche Nanni Gilardoni: “Aiutammo tutti la Lazio finanziariamente perché c’erano problemi economici. Mettevamo tutti un po’ di soldi in base alle disponibilità di ognuno ma fu Nanni a dare il
Il cuoco poeta “S
sostegno più importante. Lui faceva ‘il giro’, raccoglieva i soldi, ed essendo il più facoltoso, era sempre quello che contribuiva di più. A volte mettevamo i soldi per le trasferte e al ritorno, dopo qualche settimana, quando la Lazio ne aveva disponibilità, li riprendevamo per rientrare del debito, Nanni invece spesso non li riprendeva. E’ anche vero che lui poteva permetterselo, noi invece no”. Nel suo ristorante il Signor Dante espone delle foto del passato, piene di gente che purtroppo non c’è più ma che era parte integrante della realtà biancoceleste. Foto da cui traspare il fermento di una Lazio che era in crescita, che viveva, che pulsava emozioni, che aveva speranza nel futuro. Erano i tempi in cui c’era in porta Cei, giocava Zanetti, ancora prima allenava Mister Bernardini: “Era una persona squisita”. Dante ricorda quella Lazio come un’altra Lazio, quei
paghetti e aneddoti” titola un vecchio articolo su di lui. Dante Mililli il ristoratore
tempi come altri tempi. Forse la nostalgia ma non solo. Anche la sostanza, i valori. E’ per
dei laziali, un cuoco in biancoceleste, colui che ha curato per anni l’alimenta-
questo che il Signor Dante mi prega di riportare testualmente le sue parole, un pensiero per
zione di tutti i calciatori della Lazio. Nato nel 1933 a Capitignano (AQ), venne a
commentare il brutto clima che si vive oggi in casa Lazio Calcio: “Voglio dire due parole sulla
Roma nel 1948, a soli 15 anni, per lavorare in una trattoria come lavapiatti, ma era solo l’inizio
contestazione al Presidente Lotito. Ebbene, abbiamo un Presidente che come uomo, come
di una brillante carriera. “Ero un ragazzotto, stavo lavando i piatti ed entrò nel ristorante uno
persona, è assolutamente discutibile, anzi, molto discutibile, ma che come amministratore
dei migliori clienti: Aldo Fabrizi. Chiese delle ciambelline. Prima a Roma nelle trattorie, ad inizio
devo riconoscere che è stato bravo. Però ciò che mi preme dire a tutti i laziali e che io, dopo
pasto, si usava servire queste ciambelline che a Fabrizi piaceva mangiare inzuppate nel vino.
tanti anni di Lazio, dopo ben 60 anni di passione per la Lazio, ho visto passare tanti perso-
Appena si sedette al tavolo chiamò il cameriere chiedendogli di portargli le sue ciambelline.
naggi: buoni, onesti, disonesti, pavoni. Ma gli uomini passano, la Lazio invece rimane. Non
Io lo guardavo dallo spiraglio della porta della cucina che era rimasta lievemente aperta. Lui
bisogna abbandonarla. Bisogna tifare ed essere presenti. E contestare, perché no. E ripeto a
si accorse del mio sguardo. Evidentemente colse lo spirito di ammirazione che esprimevano
gran voce, io, che porto sulle spalle una certa esperienza in questo senso: gli uomini passano,
i miei occhi, l’aria sognante nello scrutare la sua energia e il suo entusiasmo e mi chiamò,
la Lazio rimane!”
dicendomi: ‘Regazzì, vieni qua, siediti con me e magnamose du ciambelle insieme’. Mi regalò
Chiedo a Dante quale sia stato per lui il miglior Presidente. Mi risponde “Lenzini! Lo conoscevo
così un ricordo che conservo ancora vivo e regalò ad un ragazzino lavapiatti un momento di
bene, molto spesso andavamo a cena insieme. Era una persona discreta e umile, aveva rispet-
gioia. Un gesto che solo una grande persona può fare, oggi sembrano tutte star anche se non
to per gli altri, non guardava nessuno dall’alto verso il basso, dava confidenza senza problemi.
sono nessuno, prima invece…”.
Al contrario di Lotito che sembra non conoscere il vero senso del rispetto verso il prossimo.
Nella stessa trattoria lavorava come cameriere anche Paolino, un ragazzo originario della pro-
Comunque il Presidente che ci ha dato di più è stato senza dubbio Cragnotti ma bisogna dire
vincia de L’Aquila come Dante. “Lui nella vita non aveva altro interesse che la Lazio. Nel po-
che in un certo senso ci ha anche lasciato in eredità Lotito. Tuttavia considero Cragnotti una
meriggio mi portava sempre nella sede della Lazio in centro e alla Rondinella a vedere Flamini,
persona rispettosa ma, Zoff a parte perché considero anche lui una persona eccezionale, era
Cecconi, Antoniotti… E fu così che mi innamorai della Lazio. Grazie a Paolino.”
circondato da persone sbagliate, arroganti.”
Il ragazzo divenne uomo, il lavapiatti divenne cameriere e cuoco, il simpatizzante divenne
Il nodo cruciale della storia della Lazio per Dante sembra essere proprio questo: il valore delle
tifoso. Il tifoso iniziò a frequentare assiduamente i campi di allenamento e a seguire la Lazio
persone. Le persone che hanno reso grande la Lazio, non tanto in termini di vittorie e risultati
durante le partite. Entrò a far parte di un gruppo di 6-7 persone che avevano accesso al cam-
quanto in termini di passione, di coinvolgimento, di condivisione dei valori che contraddistin-
po, agli spogliatoi. “Ho vissuto tutto della Lazio, ho vissuto anni e anni accanto alla Lazio e ho
guono la storia della Lazio. Quelle persone che, se pur con tutti i loro difetti, si lasciavano
visto e sentito tutto. Una vita vissuta con la Lazio nel cuore.” Passano gli anni e il lavapiatti nel 1961 apre un suo ristorante in zona Prati, in Via dei Gracchi, e lo chiama appunto “La Taberna de’ Gracchi”. Da subito diventa il ristorante dei laziali, frequentatissimo da tutti i biancocelesti, calciatori, allenatori, Presidenti e tifosi, gente comune, attori, cantanti. Inizia a godere di buona fama e a divenire cornice di momenti di vita della Roma di quegli anni. Tra i vari aneddoti il Sig. Dante ne ricorda in particolare uno che lo fa sorridere e che vede protagonista il Dott. Renato Ziaco: “Il dottore era un amico e un personaggio incredibile. Il tecnico Corsini con Brignani vennero qui al ristorante. Francesco Brignani era un giocatore che Corsini stesso aveva portato alla Lazio. Mister Corsini era fissato con lui e lo metteva in campo anche quando non era nella massima forma. Ma io e molti altri non lo vedevamo come elemento fondante della squadra. Chiamai al telefono Renato e gli dissi: ‘Come facciamo con questo Brignani, è il pupillo di Corsini, sempre in campo, non è possibile!’. Ziaco mi rispose: ‘Tranquillo Dante, l’altro giorno si è presentato con una caviglia appena dolorante…gliel’ho ingessata!’. E fu così che Brignani nonostante avesse un dolore superabile in un paio di giorni non giocò per un mese e mezzo…il calcio di prima era diverso, lasciava spazio anche a queste piccole simpatiche astuzie.” Dante mi racconta anche di episodi legati alla scaramanzia di Lorenzo, tecnico della Lazio di
queste persone e senza di loro non può esistere. Quindi un invito ad un bagno di umiltà e che la manifestazione per festeggiare i quarant’anni dallo scudetto sia un’occasione di riflessione per lui. Il tutto esaurito parla già da sé, il popolo laziale sta urlando a gran voce il suo amore per la Lazio, che questa giornata sia un risorgere da un medioevo che tutti ci auguriamo di dimenticare presto.
Claudia Anzidei
permeare da questi stessi valori e vivevano la Lazio in termini di gruppo, di famiglia, di rispetto reciproco, in direzione di un unico obiettivo: il bene della Lazio. “Lotito ha sbagliato soprattutto nell’allontanare tutte queste persone, le persone che fanno parte della Lazio, invece di farne tesoro, è reo di aver distrutto un valore importante, costruito con il tempo e con la passione. E tutto perché ha preferito circondarsi di vassalli invece che di persone di esperienza che amano la Lazio.” In occasione della grande manifestazione per la celebrazione dei 40 anni dal primo scudetto, tutti i ragazzi del ’74 si sono ritrovati nel ristorante di Dante: “Quella era una bella Lazio. Un gruppo particolare, formato da coppie di amici e meno amici ma che in campo erano capaci di buttarsi tutto alle spalle e combattere insieme come fratelli per portare la Lazio alla vittoria. Chinaglia ad esempio era capace di bere una bottiglia intera di whiskey il giovedì e di lottare in campo come un leone la domenica. Il giovedì qui al ristorante era giorno di partita a carte, appuntamento fisso. Chinaglia veniva sempre. Eravamo tre coppie e ci sfidavamo a tresette, un gioco da osteria! Chinaglia quando vinceva voleva essere pagato in dollari. Ma vinceva raramente perché noi eravamo più abili! E veniva Maestrelli che ci diceva: ‘Vi prego fatelo vincere se no questo poi mi si innervosisce.’ Ma non era necessario perché Chinaglia quando scendeva in campo dava tutto. Era uno di personalità, un motivatore, un trascinatore. Basta ricordare il calcio sul sedere dato a D’Amico che secondo lui non si impegnava abbastanza.” Dante però tra tutti i calciatori porta nel cuore Cei, che fu anche un caro amico tanto da essere suo testimone di nozze. Dante ha sposato Lucia, che inizialmente si lamentava perché la domenica rimaneva sistematicamente sola a causa della Lazio ma che poi si è lasciata travolgere dalla passione del marito a cui si sono uniti anche i figli. Nella gestione Cragnotti, Dante è stato anche il responsabile dell’alimentazione dei calciatori per le trasferte all’estero della Lazio. Con il suo cuoco Semi, ha seguito la Lazio in Giappone, nella Repubblica Ceca con Zeman e in Svezia con Eriksson. Per un mese in Giappone si dice che Dante abbia caricato mille chili di pasta, tre prosciutti, sessanta chili di grana, olio, caffè e cento bottiglie di vino.
Le sezioni della SS Lazio sfilano allo Stadio Olimpico
La puntata della Domenica Sportiva dedicata alla finale di Supercoppa, aprì con un’intervista a Dante proprio da Parigi. Il responsabile della Rai a Parigi era un grande laziale e suo amico.
Le sezioni della Polisportiva SS Lazio saranno protagonisti della festa biancoceleste del 12
Ha girato il mondo con la Lazio, seguendola ovunque ma la trasferta che più porta nel cuore
maggio. Nel contesto della manifestazione “Di Padre in Figlio” gli atleti delle varie discipline,
come l’emozione più forte è quella di Napoli, quella degli spareggi per evitare la serie C, Lazio-
rigorosamente in tuta sociale, sfileranno sulla pista dello Stadio Olimpico portando i rispettivi
Campobasso. “Quell’emozione fu unica, fino al 20’ del secondo tempo eravamo in serie C. Poi
gonfaloni. Le squadre faranno il giro del campo intorno alle 17,00 per raccogliere gli applausi
invece andò bene.”
del pubblico laziale ed avere, finalmente, in momento di grande visibilità, consono ai valori
Ma che cos’è la lazialità per Dante? “Io come tutti i tifosi della Lazio tifo per due squadre: la
sportivi che rappresentano.
Lazio e la squadra che gioca contro la Roma.” E sorride. “La Lazialità per me è importante. L’ho trasmessa a tutta la mia famiglia, a mia moglie e ai miei figli. Mia figlia soprattutto, che odiava il calcio perché noi (io, mia moglie e mio figlio) la lasciavamo sempre sola in occasione delle partite della Lazio, oggi è laziale perché sono riuscito a far appassionare alla Lazio anche mio nipote, ovvero suo figlio. La Lazio mi ha dato tanto da un punto di vista morale. Dal punto di vista materiale forse ci ho rimesso ma è una scelta di cui non mi pento, anzi che rifarei mille volte. Mi ha permesso di girare il mondo e di fare mille esperienze: posso dire che dove è arrivata la Lazio sono arrivato io.” Anche il Signor Dante è uno di quelli che ha scritto una parte della storia della Lazio e ne è stato comunque testimone e anche lui è uno di quelli che oggi purtroppo guarda con ram-
Il Segretario Generale della Società Sportiva Lazio, Andrea Penza, a nome personale e di tutto il movimento biancoceleste, partecipa commosso al dolore che ha colpito il il Presidente Generale della S.S. Lazio Antonio Buccioni, per la scomparsa del caro cognato Valerio.
marico a quella Lazio che non c’è più e a quello spirito di lazialità legata al calcio che si sta affievolendo. E il responsabile è un Presidente che non ha avuto il rispetto necessario per una storia centenaria e per un mondo fatto di laziali, di persone e di appassionati, che esisteva
I funerali si svolgeranno Martedi, 29 Aprile 2014 alle ore 10.30, presso la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo all’Eur.
prima di lui e che lui invece ha completamente ignorato. Inutile nascondersi: tutto questo con il tempo si sta sgretolando finché non rimarrà completamente solo, lui con i suoi vassalli. Ma allora non avrà più in mano la Lazio, avrà in mano un’altra cosa perché la Lazio è fatta di
Roma, 27 Aprile 2014
Dal passato al presente
26 MAGGIO 2014
FIORINI DAY E
Lazio 1900 Antonio Buccioni al Responsabile della Comunicazione della SS Lazio calcio Stefano De Martino, oltre ovviamente agli organizzatori dell’evento Ottavio Napoli in primis e Paolo Arcivieri. Durante la conferenza hanno preso la parola tutti, perché volevano lasciare comunque il loro contributo ed il loro pensiero sull’evento e sull’amico Giuliano. Il primo a parlare è stato Felice Pulici, spiegando che la loro presenza a questa manifestazione deve essere vista da tutti noi, come quell’anello di congiunzione tra passato, presente e futuro, come la continuità della storia della SS Lazio. Ovviamente si lascia andare in un saluto alla famiglia di Fiorini. E poi Gabriella Grassi ricordando la prima volta che vide Giuliano: “La prima volta l’ho visto in sede racconta la Grassi e non mi sembrava un giocatore, sembrava più un cantante dell’epoca, con il pacchetto delle sue sigarette girate nei calzini. Poi col passare del tempo ho capito che era un uomo che viveva alla giornata. Come posso dimenticare il gol che ci fece piangere”. Successivamente il microfono si dirige verso la Moglie del Calciatore scomparso che visibilmente emozionata non riesce a parlare e quindi a fare gli onori della famiglia Fiorini ci pensa Fabiana la figlia, che dice:” Sono molto emozionata ogni volta che sono con voi Laziali, mi
ssere Laziale è uno stile di Vita. Quante
trattate come fossi molto speciale, a Bologna questo non succede anche se ci viviamo e papà
volte abbiamo sentito queste parole?
era conosciuto, non c’è questo amore che avete voi nei suoi confronti”.
Ma da dove viene questo stile di vita?
Poi la parola passa ad un suo amico Stefano Zanerini che ricorda di aver avuto l’onore di cono-
Il rispetto per gli avversari, il genio la sregola-
scere Giuliano ai provini col Bologna: “Giuliano era grande perché era semplicemente Giuliano.
tezza, la gioia la delusione, le divisioni interne,
Arriva il turno di Massimo Piscedda che è stato compagno di Giuliano e col sorriso ricorda
per i diversi modi di pensare, la forza di risor-
l’amico cosi : “Giuliano era persona bellissima dentro e fuori, avevo un rapporto bellissimo con
gere più forti di prima, dopo essere caduti al
lui, riusciva a sdrammatizzare ogni tensione di pre partita, quella che solo chi ha fatto calcio
tappeto colpiti da un pugno di Mike Tyson.
può capire. Sempre pronto a farci sorridere con la sua parlata e le sue battute in dialetto bo-
Lo stile di vita che ci distingue da secoli ormai
lognese. Si allenava poco ma la domenica dava tutto quello che aveva”. Poi continua Massimo
è la capacità di non mollare mai, di combat-
raccontando un aneddoto divertente: ”Eravamo a Gubbio per il ritiro, dovevamo fare tre giri
tere sino all’ultimo respiro, di scacciare via i
del monte, lui al primo giro si nascose dietro una fratta e al terzo giro si riaggregò. Lo ricordo
fantasmi di una serie c a 7 minuti dalla fine e
con immenso amore e con tantissimo affetto e rispetto”.
di aggiudicarsi la storia di Roma a 19 minuti dal
Il capitano Pino Wilson invece ringrazia a nome di tutti i laziali gli organizzatori dell’evento poi
termine di un derby indelebile, senza dimenti-
ricorda di aver conosciuto Giuliano al Bar Fiocchetti e che ci fu un saluto e un abbraccio cosi in-
care le ricorrenze della nostra stoiria.
tenso che gli fece capire cosa significava indossare la maglia della Lazio. Poi continuando porta
Due date storiche a 26 anni di distanza, come
il sorriso a tutta la conferenza prendendo in giro Piscedda: ”Massimo è diventato famoso con
26 anni sono passati dallo scudetto del 74 a
Giuliano per un gol sbagliato ,perché lui aveva intenzione di tirare in porta, questo non l’ha
quello del 2000, come 26 erano i minuti gio-
mai detto“. Poi continua il capitano facendo un saluto alla famiglia di Giuliano e confermando
cati nel secondo tempo di quel derby di coppa Italia del 26 maggio, senza dimenticare che tutti
che il 26 maggio saremo tutti li a festeggiarlo unitamente alla Coppa Italia.
e due, Fiorini e Lulic sono nati a Gennaio, mese di nascita della nostra amata Lazio, tutti e due
E’ il turno di Sulfaro che scherza con Felice Pulici sul ruolo del portiere poi fa un saluto alla
hanno cominciato la loro carriera a 17 anni. Questo rientra nello Stile di Noi Laziali.
famiglia Fiorini e augurandosi che ci siano altri 26 maggio. Prende la parola Alessandro Zap-
Due giocatori due epoche diverse, destini segnati, quelli di rimanere nella memoria dei laziali
pulla, Direttore de Lalaziosiamonoi, asserendo che: “Stefano De Martino, ha garantito un vide-
per tutta la vita,chi per un motivo chi per un altro. Le lacrime di entrambi, coscienti di aver
omessaggio di Lulic, che essendo impegnato per i Mondiali non ci sarà e che la Lazio dovrebbe
fatto qualcosa di grande.
mandare alcuni calciatori”.
Giuliano Fiorini, Modenese di nascita viene alla luce nel il 21 gennaio del 1958, la sua carriera
Parola agli organizzatori ed Ottavio Napoli, spiega che si inizierà alle 16:00 con l’apertura di
calcistica inizia nel lontano 1974, anno del primo scudetto della Lazio e dopo aver cambiato
gonfiabili per i più piccolini, poi alle 19:27 ci sarà il saluto di Lulic e si brinderà con il cocktail
diverse squadre giunge nella squadra capitolina nel 1985 dove gioca 50 partite segnando 10
chiamato Lulic71, a seguire la premiazione per gli atleti della SS Lazio che hanno fatto brillare
gol, ma uno di questi il 21.06.1987 salva la Lazio dalla serie C.
la nostra stella, annunciando un video a sorpresa e auspicando una serata emozionante per
Un gol a sette minuti dalla fine di una partita, quella col Vicenza, che rappresentava la linea
tutti i laziali. Paolo Arcivieri ricorda che l’idea è partita da Ottavio e dalla famiglia Fiorini che
di non ritorno. La Lazio veniva da una stagione ove, a causa di una sanzione inflitta dalla FIGC
ringrazia, spiega che non era possibile fare questa ricorrenza nella vera data di Lazio Vicenza
di – 9 punti, era data per spacciata. Alla guida di questi uomini veri c’era Eugenio Fascetti che
per la concomitanza dei mondiali e che quindi è stata fatta coincidere con quella della vittoria
riuscì a tirare fuori da questi ragazzi lo Stile Lazio, non hanno mai mollato un centimetro, un
della Coppa Italia. Poi elenca alcuni nomi di partecipanti come il Presidente Calleri, il Presiden-
pallone, contro tutto e tutti sono riusciti nell’impresa.
te Cragnotti, Eugenio Fascetti, Gigi Simoni e tanti altri.
Giuliano Fiorini era il bomber di quella squadra, l’uomo che ridiede la vita ad una Lazio quasi
Antonio Buccioni ricorda Giuliano Fiorini come il Vasco Rossi del Calcio , che è stato con la
morta. Si dice che nei momenti difficili il Laziale esce fuori, lui lo era. Sapeva che non era
Lazio solo due anni ma che è rimasto un mito. Poi continua asserendo che Lazio - Vicenza
ancora finita che non poteva essere finita e a sette minuti dal termine, sotto la nord, la Lazio
è una di quelle giornate che non si dimenticherà mai, poi si lascia andare ricordando tutte le
riapre gli occhi esce dal coma ed oggi, grazie a lui, siamo ancora qui, a ricordare le sue gesta
ricorrenze del mese di maggio, da Longo a Nostini. Conclude dicendo che Fiorini dal punto di
ad amare la nostra Lazio. Giuliano muore all’età di 47 anni a Bologna, sua città d’adozione,
vista laziale si è ritagliato un posto nel nostro firmamento.
stroncato da un brutto male con il quale combatteva da anni, lasciando la giovane moglie e
Stefano De Martino, responsabile della comunicazione della sezione SS Lazio Calcio, dice di
tre splendidi figli due maschi ed una femmina.
essere presente e di portare il saluto della Società, che lui lega l’immagine di Fiorini all’emo-
Senad Lulic, nato a Mostar il 18 gennaio 1986 centrocampista. Arriva nel mercato del 2011,
zione personale più grande da tifoso laziale e
ed esordisce nella partita contro il Robotniki vinta per 6-0. Arriva in sordina e circondato da
che quel gol ha fatto si che la storia andasse
molta diffidenza, ma pian piano e a suon di prestazioni e gol si ritaglia lo spazio meritato e
avanti . Poi dice che l’evento del 26 maggio
diventa una pedina insostituibile. Lulic è un giocatore di sostanza con piedi buoni, amato sino
celebrerà la Coppa Italia e Giuliano Fiorini. Poi
al 26 maggio 2013, per essere un calciatore della Lazio, ma nella finale di Coppa Italia quel
conferma la disponibilità della Lazio, lanciando
gol storico lo pone nell’Olimpo di coloro che hanno segnato la storia della nostra squadra. Il
l’idea di creare una giornata a Formello che sia
gol vittoria arriva al 26 minuto del secondo tempo da un cross di Antonio Candreva deviato da
d’incontro per tutti quelli che amano la Lazio o
Lobont e corretto a rete proprio dal Bosniaco. Questa parentesi, anacronistica, era dovuta per
con l’evento del 12 maggio o dopo.
farvi capire il filo conduttore che continua a legare la storia della SS Lazio.
L’ultimo a parlare è Alessandro Tozzi, autore
Il 26 maggio 2014 arriva il Fiorini Day, un appuntamento da non mancare, Lazio 100 era
del libro “La Mia Lazio ricordando lo striscione
presente, alla conferenza stampa, organizzata dal nostro Direttore Gianluca Montebelli, per la
allo stadio - Sei anche tu nel paradiso degli
presentazione dell’evento.
eroi’- e aggiungo io con tutti i diritti.
Erano presenti tutti, dagli amici di Giuliano ai compagni di squadra, Piscedda, Wilson, Pulici, Sulfaro, la famiglia con la moglie Ernestina e la figlia Fabiana, il Presidente Generale della SS
Grazie Giuliano.
VI RACCONTO LA MIA LONDRA
L
a mia London Marathon 2014 parte probabilmente un mercoledì pomeriggio dei primi giorni di mar-
zo, quando tornando a casa dal lavoro, ho trovato un pacco proveniente da Roma davanti la porta di casa . Felice come un bambino alla vigilia di Natale, varco la soglia e corro a scartare quel dono tanto atteso senza neanche togliermi la giacca
gara, passo alla mezza appena sotto l’ora e 24 ottimo tempo per me, ma mi rendo conto di
per la frenesia di vedere il contenuto... in
non essere in grado di mantenere quel ritmo fino alla fine anche perchè finita la discesa della
realtà sapevo benissimo cosa c’era den-
prima parte, il percorso è ondulato e non così piatto come mi aspettavo. Decido precauzional-
tro, infatti da meno di un mese ero iscrit-
mente di rallentare. Ma non basta.... dal trentaduesimo chilometro entro in crisi..... ho finito
to alla mia nuova squadra di atletica ed
le mie riserve, la corsa si fa più pesante, i muscoli rigidi, sento l’acido lattico formarsi nei miei
ero in attesa della divisa e del materiale
muscoli, sta per partire un crampo..... No... ti prego, non adesso... manca ancora un’eternità
ufficiale. Una volta aperto il tutto sono
all’arrivo! Ed è li, nella City, cuore finanziario della capitale inglese, tra ultra moderni palazzi in
volato in camera davanti allo specchio ad
vetro che mi tornano in mente le parole che Fabrizio mi aveva detto solo un mese prima.....
indossare la mia nuova canotta ed i pantaloncini.. Ero finalmente diventato Laziale!!! Con-
Maledetta la mia testa dura, penso.... bisogna sempre ascoltare i podisti più esperti! Per un at-
tentissimo chiamo Fabrizio, responsabile del settore master della S.S. Lazio Atletica Leggera
timo, solo per un attimo mi balena l’idea del ritiro..... ma poi dico no! non oggi, non dopo tutto
mittente del pacco per ringraziarlo della cortesia che mi ha fatto spedendomi tutto a casa mia
il sudore che ho versato negli allenamenti per questa gara, non con questa maglia addosso!
a Reggio Emilia. Ed è in quella telefonata che mi dice:” bellissima la maratona di Londra, l’ho
Sento ancora una volta provenire dal pubblico un coro “LAZIOOOO LAZIOOO” in perfetto stile
fatta anche io nel 2004.... occhio che parte in discesa ma poi ti frega....” Parte in discesa???
Hooligans che mi da la carica, mi faccio coraggio e proseguo correndo con la gamba rigida con
meglio, penso io....ancora piu veloce!!!!
un movimento innaturale per quasi 50 metri poi fortunatamente riesco a stirare il polpaccio e
Ma arriviamo a sabato 12 aprile, sera prima della gara, dopo aver girato in cerca di un ristorante
riprendo la mia corsa affannosa. Fino al trentasettesimo per me è un calvario dove moltissimi
italiano per fare il pieno di carboidrati mangiando pasta, io e il mio amico Christian, anche lui
runner partiti con più prudenza mi sfrecciano da entrambi i lati... vado avanti per inerzia poi
maratoneta, rientriamo abbastanza presto in hotel. Comincia a salire la tensione, fisso con le
una leggera discesa mi da morale e riprendo a correre decentemente, ad al successivo ristoro
spillette il pettorale alla canotta mentre arrivano via sms e facebook i messaggi di incoraggia-
assalto il volontario che distribuisce gel energetici....in un briciolo di lucidità davanti al palazzo
mento degli amici. Sul letto, prima di addormentarmi come ogni volta ripasso la tattica di gara
di Westminster guardo il tempo totale sul gps, mancano 2 km, il personal best non è ancora
da seguire, i vari passaggi al kilometro entro cui dovrò transitare per essere in linea con il mio
compromesso. tiro fuori dentro di me gli ultimi sprazzi di energia, vedo il big Ben, passo Bu-
personal best, poi finalmente mi addormento.
ckingham Palace, vedo le tribune con la folla festosa e urlante, poi finalmente l’arrivo. Quasi
Domenica 13 Aprile, il grande giorno. Il giorno della Maratona, l’appuntamento che ha condi-
quasi vomito per lo sforzo della progressione finale ma dopo aver bevuto mi riprendo. Guardo
zionato la mia vita sportiva da gennaio ad oggi.
di nuovo il gps e vedo il tempo finale che ho stoppato sulla linea del traguardo: real time
Sveglia prestissimo alle ora 6.00, solito rito, bagno, colazione poi ancora bagno, vestizione e
2.54.01.... esattamente come a Firenze a qualche mese prima. incredibile.....ho eguagliato
via si parte verso Greenwich, subborgo di Londra noto ai piu’ per il passaggio del meridiano
Personal Best! un’altra 42 km è stat messa in cantiere.... anzi no... stavolta sono state 26
ma famoso per noi runners come luogo di partenza della maratona. Splende il sole, cosa
miglia... e allora go Eagle... next stop Amsterdam!!!!
abbastanza insolita a Londra, e la temperatura prevista per l’ora della partenza è attorno gli undici gradi. Perfetta! Ci vuole più di un’ora dal nostro albergo per arrivare all’immenso prato dove 3 aerostati gonfiabili segnalano ai runners la propria griglia di partenza in base al colore del pettorale. Io e Christian siamo nel settore rosso ed una volta entrati nell’area di cambio, previo controllo di un’addetta facciamo un’altra tappa in uno dei numerosissimi bagni chimici. poi abbiamo consegnato la sacca sui camion che ci porteranno gli indumenti asciutti all’arrivo e via in griglia sotto il gonfiabile della partenza ad attendere lo start. Tutto perfetto, organizzazione magnifica senza intoppi. Saluto Christian, so che non lo rivedrò più fino all’albergo perchè molto più veloce di me, e gli faccio il mio più sincero in bocca al lupo. La partenza come da programma è alle 10.00 in punto e già dai primi metri parto a razzo, favorito dalla discesa iniziale e dal pubblico assordante ai lati della strada. E’ uno spettacolo... famiglie intere ai lati della strada a tifare, bambini che ti chiedono il 5 da dietro le transenne, ragazze pon pon impegnate in balletti sincronizzati, venditori ambulanti che preparano hot dog per il pubblico, locali con band che suonano musica dal vivo e clienti che si gustano una birra incitando i maratoneti di passaggio, dal primo top runner all’ultimo amatore. Ed è proprio davanti ad un tipico pub inglese che al mio passaggio sento :’Go Lazio Go!!!!!’ ed un altro : Come on Eagle!!!..... sono ancora lucido.... ricambio il saluto alzando la mano e proseguo.... passano i kilometri, anzi le miglia, e questo fiume di gente ti porta con il tifo quasi a non sentire la fatica. Dopo circa 4 miglia ci uniamo con corridori partiti dagli altri settori ma senza trovare intralcio alla corsa perchè la strada in cui cunfluiamo è larga ed ormai il gruppo iniziale è sgranato. I ristori sono alternati, in uno trovi l’acqua ed in quello successivo ci sono i sali, entrambi abbondanti con i volontari che quasi ti irincorrono se non riesci a prendere al volo la bottiglietta. Proseguo spedito e regolare fino al Tower Bridge, attorno al 19 km dove sento la pendenza del ponte, ma stringo i denti e riprendo fiato nella discesa in uno dei punti più spettacolari della
Alessandro Sartini
Kick Boxing Karate
LAZIALI DA COMBATTIMENTO
GIULIA RITROSI È GRANDE!
S
i è svolta a Napoli, la seconda tappa del campionato WTKA per le qualificazioni di kick boxing categoria low kick a contatto
pieno: per la categoria femminile -55 il ring ha
I
l 3 marzo si e’ svolto il Campionato Regio-
visto scontrarsi in due round da due minuti le atle-
nale di Kumite, la competizione ha otte-
te Giulia Ritrosi, campionessa italiana WTKA 2013,
nuto grande successo. I partecipanti erano
atleta della nazionale WTKA, allenata dal maestro
numerosi (circa trecento) e questo a messo a
Massimo Luna, contro Francesca Francola, la favo-
dura prova la pazienza di tutti, a partire dagli organizzatori, arbitri, maestri e atleti che hanno messo in atto una delle caratteristiche fondamentali del karate che e’ la Pazienza...il saper attendere...e questo grazie anche ai genitori e ai sostenitori dei ragazzi che hanno saputo aspettare dando la possibilità ai propri ragazzi di crescere e facendogli capire che credono in quello che loro fanno. Gli atleti della Lazio, oltre a dimostrare la grande marzialità nell’attesa hanno ottenuto grandi vittorie sia in medaglie che a livello di crescita interiore. Da evidenziare sono le prestazioni di Giulia Illiano una vera combattente che quest’anno ha portato a casa un oro sia nel kata che nel kumite; di Martina Mini ancora imbattuta nel kumite individuale mantenendo così per il secondo anno consecutivo il titolo di Campionessa Regionale; di Alessandro Cuomo che conquista la sua prima medaglia d’oro. Nicole Giorgetti che anche se al momento non e’ riuscita ad ottenere ciò che voleva, la sua determinazione ci fa ben pensare che i risultati arriveranno presto medaglia d’argento comunque meritata; di Dinu Lascu il piccolo grande gladiatore della Shikado che in una categoria molto difficile conquista l’argento; di Piertommaso Imperatori alla sua prima competizione dimostra subito di essere all’altezza della situazione e guadagna il secondo posto; di Gabriele Gusso il quale, tornato in gara dopo qualche anno di stop partecipa nella categoria più alta contro atleti di alto livello nazionale e con la sua tranquilla determinazione conquista la medaglia di bronzo. Bene anche Jemuel Fuentes, anche se nel kumite non ha molta fiducia nelle sue capacità. Da registrare il grande ritorno di Valerio Corradi il quale. insieme a Gabriele Salandri e Lascu Dinu, ha conquistato il terzo posto a squadre. Tiziano Turchetta, dopo il suo primo incontro un po’ sfortunato, ha tirato fuori tutta la sua grinta e diventando il trascinatore della sua squadra che si piazza al terzo posto insieme a Cristian Tommassini e Alessio Pratesi che alla loro prima esperienza, hanno dimostrato grandi capacità. Grande spirito di squadra tra Luca Illiano, Leonardo Bianchi e Gabriele Gusso i quali in una categoria di alto livello conquistano il bronzo. Giuliano Bruzzese che fin dal primo incontro ha dimostrato una nuova determinazione rispetto allo scorso anno ed ha tutte le capacità per migliorare ancora. In particolare poi va evidenziato il grande spirito marziale di Valerio Tommassini che a causa di eventi sfortunati si e’ ritrovato da solo a dover combattere nella categoria a squadre guadagnandosi il bronzo. Vanno anche menzionate le prestazioni dei ragazzi alle prime esperienze di gara, come Marta Musumeci che nonostante le difficoltà che ha incontrato ha tutte le capacità per migliorare. Alessandro Luca ha dimostrato subito un forte spirito combattivo. Francesco Nuzzo che in questa gara ha confermato che quest’anno sta migliorando molto. Rafael Lopes che ha combattuto come se avesse già una grande esperienza ed ha dimostrato di poter gareggiare ad alti livelli.
rita, campionessa del mondo WTKA Carrara 2013, facente parte della Nazionale Fight1. L’incontro, nonostante i pronostici, è sofferto per entrambe le atlete, nel primo round, abbastanza equilibrato, nessuna delle due riesce a primeggiare, ma nel secondo la caparbietà della Ritrosi emerge e le regala la vittoria. Grande soddisfazione per il team Luna e soprattutto per la SS Lazio che conferma di aver ben riposto la sua fiducia nella promettente Giulia Ritrosi, che ha raggiunto un ottimo risultato affrontando un’atleta più esperta come Francesca Francola. Ora tornati agli allenamenti, l’impegno e il sudore si concentrano verso il prossimo obbiettivo, le finali, che quest’anno si svolgeranno a Roma e non alla Fiera di Rimini, non resta che prepararsi al meglio per confermare il titolo italiano e il posto in Nazionale. Bella ma sfortunata prova della giovanissima Sara Stirparo, avvicinatasi da poco al mondo della kick boxing , nelle qualificazioni di categoria kick light -50kg ha mostrato impegno e coraggio, ,ma non sono mancati però errori e distrazioni dati dall’inesperienza sul tatami, che hanno favorito l’avversaria. La vittoria è quindi sfumata per questa volta, per Sara al suo terzo incontro. La SS Lazio e il suo Maestro, Massimo Luna, sono comunque fieri dell’atteggiamento serio e deciso che dimostra, certi che presto porterà altri risultati.
A CACCIA DEI TITOLI MASTER
L
STECCHE DA CAMPIONI
C
a SS Lazio Burraco parteciperà, insieme alle As-
omplimenti a Giuseppe De Franceschi
sociazioni di A.S.C. BurracoUp, alla terza tappa
che si qualifica ai campionati italiani
del Campionato Nazionale Master Italia 2014.
di biathlon che prevedono le speciali-
L’evento si svolgerà a Roma il prossimo 17 maggio, pres-
tà della carambola a tre sponde e dei 5 biril-
so l’hotel Mercure Roma West di Eur-Spinaceto.
li. L’obiettivo per le selezioni è stato raggiunto
Sono previsti 7 turni (5 mitchell e due Danesi). La pro-
all’Accademia del Biliardo di Ostia lo scorso 29
va di Roma è valida per qualificare le prime 16 coppie
marzo. Sempre nel mese di marzo la S.S. La-
classificate nelle serie dedicate che porteranno alla con-
zio Biliardo ha ottenuto buoni piazzamenti nel
quista del titolo di Campione d’Italia BurracoUp 2014.
Campionato Open Zonale del Centro-Sud Italia 2014, valido per le qualificazioni ai Campionati
I primi quattro classificati nella classifica generale en-
Assoluti di Biliardo nella specialità della Carambola a tre sponde. Garantita così una buona
treranno di diritto nella Serie Nazionale (quella che si
presenza dei biancocelesti nelle finali nazionali nelle diverse categorie.
giocherà il titolo nazionale), le successive quattro coppie
Stefano Malacrita, Campione in carica nella 2° Categoria, ha ottenuto il 4° posto che gli per-
in classifica generale del torneo di Campionato entreranno nella Serie A e così via. In tutto si
metterà di competere nelle finali nazionali di 1° Categoria; Stefano Ponti si aggiudica la 7°
svolgeranno 9 prove (già disputate le prime due a Matera e a Pisa), alle quali seguirà Roma,
posizione, seguito da Giuseppe De Franceschi in 13° posizione, da Raffaele Manzi in 14° e da
poi il campionato raggiungerà Napoli, Milano, Palermo, Vasto, Bari, e la Calabria.
Alberto Ulizio in 17°. Infine si qualifica nella Categoria Juniores Alessandro Abate.
Questa, come è nello spirito della SS Lazio Burraco, sarà una manifestazione sportiva che si
Il prossimo appuntamento è previsto per il 3-4 maggio p.v. nella cornice di Ostia Lido, ultima
giocherà secondo lealtà e spirito sportivo, tutte le coppie partecipanti sapranno interpretare al
gara ufficiale in vista delle Finali Nazionali. Chi vincerà conquisterà il titolo di Campione Re-
meglio il carattere dell’evento e sapranno contribuire alla riuscita stessa della manifestazione.
gionale di Carambola a tre sponde.
Le iscrizioni si chiuderanno venerdì 16 maggio e saranno accettati al torneo solo le coppie
Aprile, mese di allenamento: forza aquilotti!
prenotate e in regoloa con l’iscrizione annuale a BurracoUp (costo annuale della tessera 6 €,
Claudia Anzidei
con la possibilità di tesseramento in loco il giorno dell’evento). La SS Lazio Burraco vi aspetta alla prova di Campionato e ricorda che ci si può iscrivere solo attraverso i referenti dei circoli Maggiori informazioni sono disponibili sul profilo Facebook S. S. Lazio Biliardo A.S.D. e visi-
BurracoUp.
tando il The Cathedral Club in Via Alessandria, 74 (nei pressi di Porta Pia), tel. 06.44252234. Alessandro Pasquali
Chiama per la tua prova gratuita per entrare nella S. S. Lazio Biliardo!
LA GRANDE BELLEZZA L
a Lazio Golf ha centrato un grande risultato organizzativo con il 3° Trofeo Driving Eagles, svoltosi nel meraviglioso scenario del Circolo di Golf Archi di Claudio. Numerosissimi i partecipanti che non sono voluti mancare in una due giorni in cui il sole ha baciato
le gare suggellando nel modo migliore un evento unico in quella che oramai consideriamo la nostra casa. Per chi fosse intenzionato al golf con i colori biancocelesti addosso può contattare la Lazio Golf alla mail sslaziogolf@gmail.com. È uno sport salutare, è uno sport per tutti.
salumeria e vineria con cucina formaggeria servizio a domicilio banqueting Roma-via dei Giubbonari 21/22 tel. 066875287-fax. 066865621 www.salumeriaroscioli.com
Quali sono le differenze fra il football in Italia e il football in America? “Ci sono tantissime differenze tra le due realtà, ma tutto si spiega con una semplice parola: soldi. In Italia, il Football è uno sport giocato da persone che lo amano e che giocano gratis.
UN LAZIALE A STELLE E STRISCE
S
Qui ci sono molti fondi e il Football è molto più seguito. I coach sono pagati tantissimo e gli studenti prendono borse di studio che gli permettono di concentrarsi al 100% su questo sport, senza preoccuparsi di lavorare o di pagare affitti”. Come sta proseguendo la tua avventura negli States? “Sta andando molto bene. Sono “sopravvissuto” a 3 tagli del roster e sono stato chiamato per il
e hai un sogno e lavo-
Fall Football, quello più importante. Gli allenamenti non sono semplici, richiedono molto tempo
ri alacremente purché si
e dedizione, ma è quello che volevo. Come mi dice mio padre: Hai voluto la bici, ora pedala!”.
realizzi, ce la puoi fare,
Cosa prevedi per il tuo futuro?
sempre. Queste parole si adattano
“Il futuro è sempre molto incerto. Ho appena realizzato uno dei miei sogni, giocare in un col-
perfettamente alla storia di Loren-
lege americano, poi si è dimostrato essere un college di prima divisione. Non potevo sperare
zo D’Angelo, nome non nuovo per
di meglio. Penso che se una persona si applica al massimo delle sue potenzialità può sempre
chi mastica il Football Americano.
farcela. Ho ancora tre anni di college davanti a me, ed è ancora troppo presto per parlare di
In passato ha vestito con orgoglio
un futuro certo”.
la maglia dei Lazio Marines, ma Alessio Bruni
ora ha effettuato il grande salto, l’avventura negli USA, la vera e propria patria del Football. Il mondo si iniziò ad accorgere di lui nel 2011, quando venne convocato per sfida fra le selezioni Under 19 di Stati Uniti ed Europa: in poche parole i migliori talenti che il Football Americano poteva offrire a livello globale. Oggi Lorenzo D’Angelo frequenta la Coastal Carolina University e veste la casacca degli Chanticleers, la squadra di Football della sua Università. Per sapere come procede la sua avventura, e per scoprire qualcosa in più su di lui, abbiamo contattato l’atleta romano classe 1992.
L’Italia è un paese di calciofili, e il football americano non è di certo fra i primi sport praticati. Come ti ci sei avvicinato? “Ho iniziato a 14 anni, quasi per gioco.Stavo guardando la mia prima partita di football in televisione con mio padre, lui segue il football da tanti anni. Sono stato subito attratto da questo sport e volevo provarlo in qualche maniera. Sono andato on-line e ho cercato se esistevano delle squadre in Italia, e ho scoperto che ce n’erano molte, anche a Roma. Scorrendo tra i roster delle varie squadre ho riconosciuto un giocatore, Simone Tortrici, che in passato abitava nel mio palazzo. Appena l’ho incontrato gli ho chiesto riguardo la squadra, e lui mi ha dato tutte le informazione che mi servivano. Dopo il primo allenamento, mi sono innamorato di questo sport e ho continuato fino ad ora”. Raccontaci l’inizio della tua carriera “Ho iniziato proprio alla Lazio e ho sempre giocato là, a parte un anno in cui sono stato ceduto in prestito ai Grizzlies Roma per una stagione. Questo accadde poiché ero troppo giovane per giocare nel campionato di massima serie”. Il tuo ruolo è quello del tight end. Ci spieghi bene in cosa consiste? “Per essere semplici, e credetemi in questo sport non è affatto facile, il TE è un ruolo offensivo ed è coinvolto sia nei blocchi che nelle azioni di passaggio. In realtà adesso gioco A-back, che è un misto tra TE e fullback; sono sempre coinvolto nelle corse, molto spesso come lead blocker, e sono usato anche nei passaggi”. Che ricordi hai del periodo trascorso alla Lazio? “Ne ho diversi e molto belli, la maggior parte mi mettono sempre di buon umore. Molti ricordi riguardano le giovanili, tanti dei quali riguardo all’anno in cui siamo arrivati in finale nazionale. Poi senza dubbio la mia prima partita di serie A contro i Giants Bolzano, e le varie esperienze nella nazionale maggiore con i miei compagni di squadra”.
E
ESTATE A FREGENE
la chiamano Estate...ma che Estate sarebbe senza la S.S. Lazio Surf & Boarding!!!! Il sole caldo, il profumo del mare, i colori della natura nel pieno del suo vigore, le giornate si allungano questa è la bellezza dei mesi estivi.
A partire da Maggio, nei fine settimana, riaprirà il Centro Nautico di Fregene presso lo Stabilimento Balneare del Ministero della Difesa Lungomare di Levante N^ 50, dove sarà possibile fare una prova gratuita di discipline come il Surf e il SUP – Stand Up Paddle. Nel Centro inoltre si organizzano anche altre attività come il Windsurf Kitesurf Vela Canoa e Beach Tennis/Volley, con corsi e noleggio attrezzatura chiaramente a prezzi agevolati per il nostro Sodalizio.
Nel 2011 hai partecipato anche alla sfida tra la selezione americana e quella del Resto del Mondo Under 19. Come hai vissuto quell’esperienza? “Quella è stata senza dubbio la mia esperienza più importante nell’ambito del Football. Ho trascorso 10 giorni con i migliori giocatori della mia età e i migliori allenatori di tutto il mondo, e, cosa più importante, ho capito cosa volevo davvero: Football ad un livello che non avevo mai immaginato prima. Quella è stata la motivazione che mi ha spinto ad arrivare dove sono adesso”.
Successivamente lasci la Lazio per sbarcare negli Stati Uniti, e ora giochi nelle fila della tua università, la Coastal Carolina University e vesti la maglia degli Chanticleers . Ti aspettavi questo salto di qualità? “Il passaggio dalla Lazio agli States non è stato facile. Ho dovuto studiare inglese per 6 mesi a Boston, superare un esame di lingua per poi essere accettato dall’università. Finalmente, dopo più di un anno di problemi con l’NCAA (l’organizzazione che si occupa di tutti gli sport dei college americani) sono riuscito a farmi notare nei tray n outs (i provini) e a fare parte della squadra”.
Per chi volesse passare delle giornate in completo Relax lo Stabilimento offre tutti i servizi per tutti i gusti che vanno dal bar al noleggio dei lettini e degli ombrelloni, alla pizzeria e mensa per il pranzo finendo con il Ristorante aperto la sera.
paracadutismo, molti atleti hanno partecipato alle più importanti competizioni nazionali ed internazionali e nel Lazio, tra le altre, 4 edizioni della Manifestazione Aerea “Volare a Frosinone“, con l’intervento della P.A.N.
MORRENTINO FRA SODDISFAZIONE E RIMPIANTI
Nella primavera del 2013, l’ Areo Club Artena ha organizzato un evento di grande risonanza che si è svolto all’interno dell’Autodromo di Vallelunga, che è culminato in una competizione fra una Ferrari GT ed un velivolo ultraleggero, rievocando la sfida del 1931, fra l’Alfa Romeo di Tazio Nuvolari ed il Caproni C 100 del Com. Vittorio Suster. Forti di questa passione e delle esperienze maturate nel tempo, il 15 e 16 giugno 2013 il club ha organizzato, sotto l’egida dell’Aero Club d’Italia, la prima edizione delle “Giornate del Volo” presso il “Museo Storico di Piana delle Orme” (LT), dove al visitatore è stato dato modo di effettuare un percorso tematico “tecnico-aeronautico”, arricchito da una mostra statica di Velivoli Ultraleggeri. Inoltre si è potuto assistere a dimostrazioni in volo di diverse tipologie di Mezzi, dai più tradizionali ai più innovativi, oltre ai lanci di Paracadutisti, esibizioni di Paramotore ed Aeromodelli. Da rimarcare, sempre nel 2013, la fattiva partecipazione ai Pratoni del Vivaro, con un proprio Stand con la partecipazione di Paramotori Velivoli Ultraleggeri ed Elicotteri. Quest’anno, la seconda edizione delle “Giornate del Volo”, sarà riproposta, nel week-end del 24 e 25 maggio 2014. Presso il Museo (Borgo Faiti – LT), avremo a disposizione un’ampia area esterna per predisporre l’esposizione statica dei mezzi aerei e una zona delimitata dove si svolgeranno le attività di Volo Leggero, Aeromodellismo e Paracadutismo oltre ad una estesa area espositiva coperta. All’interno di un Hangar di ca. 1.000 mq sarà allestito un percorso orientato alla cultura aeronautica, con una stazione multimediale, finalizzata ad avvicinare al volo, in ogni sua forma, i visitatori, attraverso un mini-concorso a quiz che destinerà ai vincitori una esperienza di volo presso il nostro Club. Ad arricchire il valore della Manifestazione concorrerà, anche quest’anno,
I
l 5 e 6 Aprile si è svolta nella fredda Toscana in quel del Mugello la 1^ prova del CIV 600 Supersport dove Niky Morrentino, in sella ad una super-competitiva moto Yamaha R 6 non seguendo in pieno le indicazioni dategli prima delle prove non è riuscito a dare il meglio.
l’Ente Poste il quale sarà presente con un ricchissimo Stand, costituito dalla collezione di cartoline speciali, a tema Aeronautico, create nel tempo. Anche quest’anno, sarà proposto una Anullo Speciale, in occasione delle “Giornate del Volo 2014“.
Su una pista asciutto-bagnata-asciutto, ha peccato nelle qualifiche, costretto a partire dalla 34esima posizione. Niky che però in gara si è trasformato. Imperiosa rimonta. Ottavo già al terzo giro, poi giri veloci su giri veloci fino a conquistare la sesta posizione in gara 1, risultato
L’ingresso sarà libero, e quindi, tale da attirare, come e più dello scorso anno, decine di migliaia di visitatori nel week-end
che profuma di grande impresa. In gara 2 Morrentino è partito sempre 34°risalendo parecchie posizioni. Il team Lazio è certamente soddisfatto ma Morrentino e la moto ha ben altre poten-
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE ‘GIORNATA DEL VOLO’ PIANA DELLE ORME.
zialità. Il prossimo obiettivo dunque dovrà essere la vittoria. Si gareggerà sul circuito amico di Vallelunga il prossimo 18 maggio.
SABATO 24 / DOMENICA 25 MAGGIO 2014
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA GENERALI E DI VOLO
PROGRAMMA MATTUTINO
AD ARTENA SI VOLA...
L’
Areo Club Artena iscritto all’Aero Club d’Italia, fin
PRE - APERTURA CON LE EVOLUZIONI CON PARAPENDIO A MOTORE ORE 09.30 INTERVENTO DEL CAPPELLANO MILITARE ORE 10.00 EVOLUZIONI CON PARAPENDIO A MOTORE. ORE 10.30 PASSAGGIO ‘TRICOLORE’ VELIVOLI DELL’AEROCLUB DI ARTENA. ORE 11.00 PASSAGGIO VELIVOLI ULTRALEGGERI “ VINTAGE ” ORE 11.30 DIMOSTRAZIONE AEROMODELLI & VELEGGIATORI A TRAZIONE ELETTRICA ORE 12.00 TEAM DI VOLO MOTOALIANTISTICO ORE 12.30 DIMOSTRAZIONE AEROMODELLI
dal 1990, ha senza dub-
bio, nel corso degli anni, compiu-
PAUSA PRANZO
to un percorso importante che oggi lo pongono nell’eccellenza della propria disciplina sportiva. Il
PROGRAMMA DEL POMERIGGIO
club svolge la propria attività, sia turistica che didattica, nell’ambito del Volo da Diporto o Sportivo, con scuole certificate dall’Aero Club d’Italia, che hanno formato nel tempo centinaia di piloti di VDS nelle varie Specialità. Inoltre svolge attività Turistica e Spor-
ORE 15.30 DIMOSTRAZIONE AEROMODELLI ORE 16.00 TEAM DI VOLO MOTOALIANTISTICO ORE 16.30 DIMOSTRAZIONE AEROMODELLI VELEGGIATORI E A TRAZIONE ELETTRICA ORE 17.00 PASSAGGIO VELIVOLI ULTRALEGGERI “ VINTAGE ” ORE 17.30 PASSAGGIO ‘TRICOLORE’ VELIVOLI DELL’AEROCLUB DI ARTENA ORE 18.00 LANCIO PARACADUTISTI SS LAZIO PARACADUTISMO ORE 18.30 CIRCUITO CON ‘BANDIERA’ PARAPENDIO A MOTORE
tiva nel campo degli: Aeroplani Leggeri, Elicotteri, Deltaplano a
SECONDA GIORNATA
Motore, Motoaliante, Paramotore e Paratrike , Parapendio, Paracadutismo, Aeromodellismo. Dal 1997 l’Aero Club Artena è entrato a far parte della Polisportiva Lazio nella Sezione Volo da Diporto e Sportivo, conseguendo, in ambito agonistico apprezzabili risultati in campo Nazionale ed Internazionale. Nel corso degli anni ha organizzato diverse edizioni dei Campionati Italiani sia di VDS che di
SI REPLICA CON GLI STESSI ORARI
Cascioli su Fassio (3 – 0), grandissima e anche suggestiva perché conseguita dal giocatore che tanto ha dato alla causa biancoceleste per portare la squadra dall’interregionale alla Serie C. Al suono dell’ultima sirena, complice la sconfitta di Real Celeste Stabiae con Messina, la Lazio
N
SI VOLA IN SERIE B
arriva ad affiancare al primo posto con 21 punti proprio i partenopei ed è promossa in Serie B. Gioia, euforia e soddisfazione: l’abbraccio del gruppo le testimonia più di ogni altra cosa, tuttavia sono composte perché questo è lo stile del Sodalizio Biancoceleste e perché è stato raggiunto un obiettivo importante sì, ma intermedio … la missione non è ancora finita! Concordia parvae res crescunt.
el primo pomeriggio della Domenica delle Palme 2014 il cielo di San Benedetto del Tronto si è tinto biancoceleste: in un PalaSpeca gremito la squadra con l’aquila sul petto ha spiccato il volo e, dopo un week end di battaglie a punta di dito, si è
guadagnata con pieno merito la promozione nella Serie B del Calcio da Tavolo – Subbuteo, terminando il campionato con 21 punti, tanti quanti i campani della Real Celeste Stabiae, cui è andato il primo posto per la vittoria nello scontro diretto, sebbene la formazione biancoceleste avesse la miglior differenza tra singoli incontri vinti e perduti (+ 19 contro i + 16 dei ragazzi partenopei). Tre “c” per dire addio alla Serie C: cuore, coraggio e capacità tecniche … questi gli ingredienti con i quali la Lazio ha affrontato la competizione sportiva e grazie ai quali si è messa alle spalle la delusione degli spareggi – promozione perduti negli ultimi anni. Simone Trivelli, nuovo capitano della squadra e giocatore allo stesso tempo, ha convocato per la due giorni adriatica Paolo Barone, Giuseppe Cascioli, Micael Caviglia, Gianmarco Del Brocco, Matteo Del Brocco, Patrizio Lazzaretti e Stefano Tagliaferri. La compagine, sapientemente coordinata dal team manager Alessandro Spoto, nel turno d’esordio ha battuto Cosenza 4-0 poi, nel secondo turno il primo vero ostacolo, i forti estensi del Subbito Gol Ferrara, retrocessi dalla Serie B e desiderosi di ritornare immediatamente nella categoria di competenza. I biancocelesti riescono ad applicare la stessa “tariffa” anche agli emiliani, 4 – 0 e a casa. Lazio, dopo due giornate, prima in classifica a punteggio pieno insieme a Real Celeste Stabiae, la formazione di Castellammare di Stabia, entrambe davanti ai favoriti della vigilia, i giocatori del Subbuteo Club Grosseto. Vibrante lo scontro diretto con la Real Celeste Stabia. Bene Barone nella prima parte di gara con il temutissimo Varriale, che però prende il largo nella ripresa aggiudicandosi il match per 3 – 0, mentre soltanto nei minuti finali Lazzaretti lascia strada ad un ottimo Giosuè Esposito (1 – 2), cosicchè spetta a Caviglia su Massimo Esposito e a Gianmarco Del Brocco su Pino Setale cercare di riequilibrare le sorti dell’incontro. Le due partite sono difficili e molto spigolose: Caviglia va sotto ma recupera subito e termina sull’1 – 1 la prima frazione di gioco; Gianmarco Del Brocco sfiora diverse volte il vantaggio ma
U
TRAVOLTA CIVITAVECCHIA
n altro grande risultato centrato delle racchette biancocelesti, che fuoricasa, con molta personalità, si sono andate a prendere il primo posto del proprio girone di serie C garantendosi la qualificazione al tabellone regionale come teste di serie. Travolta
Civitavecchia per 4-2 con le vittorie nei singolari di Cantagalli, De Vecchis e del piccolo Ghe-
poi subisce l’affondo dell’avversario ed è 0 – 1 all’intervallo, con una situazione ambientale che
rardi; il punto decisivo è arrivato grazie a un doppio straordinario della coppia Cantagalli-De
induce il capitano ad entrare in sostituzione del proprio compagno di squadra.
Vecchis.
Nel secondo tempo è bagarre, Trivelli recupera lo svantaggio su Setale ma non va più in là
Dopo il sorteggio del tabellone regionale presso il Comitato regionale del Lazio; il CC Lazio
dell’1 – 1, mentre Caviglia non riesce a superare il proprio avversario: il risultato finale è di
riscenderà in campo il 4 maggio prossimo, con l’obiettivo di raggiungere il tabellone nazionale
2 – 0 per i partenopei.
valido per la promozione in Serie B.
Il quarto turno di gioco mette di fronte ai biancocelesti i giallorossi del Messina, pronto riscatto laziale3 – 1, grazie alle affermazioni di Lazzaretti su Giliberto (4 – 2), Caviglia su Magrì (2 – 0 ) e di Matteo Del Brocco su Cortese (da 0 – 1 a 2 – 1 in zona Cesarini), che vanno a neutralizzare la sconfitta di Gianmarco Del Brocco al cospetto dell’ottimo Berselli. Arriviamo così al quinto turno di gioco (il penultimo della prima giornata di gare) e l’avversario designato sono i Lugo Roosters, che schierano lo spauracchio Giancarlo Giulianini, campione del mondo nel 2004. I laziali sono inarrestabili, Lazzaretti piazza la zampata vincente e supera Giulianini per 1 – 0, fissando il risultato finale tra le due squadre sul 3 – 1 per la Lazio. Il sesto turno di gioco oppone i biancocelesti al Subbuteo Club Grosseto, che schiera i forti portoghesi Ramos (ex Lazio) e Miguel, i quali non lasciano scampo a Gianmarco e Matteo Del Brocco. Ciononostante il match può essere riequilibrato perché Trivelli su Stellato e Lazzaretti su Petrini sono in parità e mostrano di poter assestare il colpo vincente. In effetti Lazzaretti passa nel finale su Petrini (1 – 0), ma l’impresa viene solo sfiorata in quan-
SHOPPING PARADISE
to la traversa nega a Trivelli il vantaggio sul proprio campo, lasciando il relativo score sull’1 – 1, con il punteggio finale tra le due squadre che arride ai toscani per 2 – 1. Termina così la prima giornata di gare. La notte serve per riordinare le idee, La Domenica delle Palme diventa una marcia trionfale, Biella viene superata per 3 –0, Modena subisce la stessa sorte ed il 3 – 0 viene suggellato dalle grandi prestazioni di Barone su Manfredi (2 – 0). Arriviamo all’ultimo turno di gioco, la Lazio ora è seconda, avendo scavalcato Grosseto, che, mentre la squadra biancoceleste metteva il turbo, incappava nella sconfitta con la Real Celeste Stabiae e in un pareggio con la forte Genova, quarta in classifica. Ed è proprio Genova l’ultima avversaria della Lazio, la quale si impone perentoriamente per 4 – 0, risultato frutto delle sicure affermazioni di Trivelli su Maggio (4 – 0), Caviglia su Bacchin (4 – 1), Gianmarco Del Brocco su Tinebra (3 – 0) e, infine, della grandissima vittoria di Giuseppe
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EMOZIONI SENZA FINE
OBIETTIVO SCUDETTO
I
n un clima festoso e di grande partecipazione, domenica 6 aprile si è svolta al Bowling BrunswicK“ 6 aprile 2009…NOI non dimentichiamo” manifestazione organizzata dalla Lazio bowling che ha avuto il prestigioso Patrocinio della Regione Lazio, dell’Assessorato allo
L’
appuntamento con la storia la Lazio non
Sport di Roma Capitale, della F.I.S.B., del C.O.N.I. Regionale e del C.I.P. Regionale.
l’ha fallito! Le biancocelesti entrano di
La giornata è stata fortemente voluta per rinsaldare ancora di più il legame fra con Paganica
diritto nell’olimpo del futsal che conta.
frazione dell’Aquila, legame iniziato subito dopo il terremoto del 2009 quando la Lazio ha sim-
Nessuna squadra femminile né maschile della
bolicamente adottato Giorgia Casinova, bambina nata proprio quell’infausta notte. Ospiti degli organizzatori quindici studenti della
massima serie aveva infatti vinto tutte le partite
Scuola Media della cittadina abruzzese, giunti a
di regular season, ventisei in questo caso. Sotto le
Roma con le loro famiglie che hanno entusiastica-
312 reti messe a segno dai cecchini biancocelesti
mente partecipato alle gare.
sono passate Montesilvano, Ternana, Az e tutte le
Per quasi tutti loro era la prima volta che prati-
squadre del girone B, non ultima la Virtus Roma. E
cavano il bowling, ma grazie all’aiuto degli atleti
poi lei, l’unica a segnare da centrocampo, pallone
agonistici della Lazio hanno superato con facilità
d’oro e trascinatrice di un Brasile campione del
l’impatto emotivo di trovarsi di fronte a una realtà
mondo per quattro volte consecutive. Tanto umile
nuova. Tutti i ragazzi hanno ricevuto la maglietta
quanto forte. Cento reti in campionato e l’ennesimo obiettivo personale raggiunto.
dell’Associazione, sono state composte squadre
Un anno stupendo per Luciléia Renner
miste, con un atleta proveniente dall’Abruzzo, un
Minuzzo, per gli amici Lù. Ma questa è la
ragazzo disabile e da un agonistico. Su una pista hanno giocato Giorgia, 5 anni, e Lucianino
squadra di tutti: del trio calabrese Presto,
Benevento, oltre 70 primavere…Potenza del bowling. A sorpresa è intervenuto Guido De An-
Siclari e Violi le uniche in Italia ad aver
gelis, icona dell’informazione biancoceleste, che aveva promesso alla giovane Serena una sfida
vinto tutto, Scudetto e Supercoppa ita-
all’ultimo birillo…naturalmente Serena ha vinto 76 a 60.
liana con la Pro Reggina e, poi, la Coppa
Fra i ragazzi di Paganica era presente Giorgia Palmerini, una ragazza con un grave problema
Italia con la Lazio. La squadra dell’altro
a un braccio che per questo non voleva venire a Roma. Si è convinta, è venuta con la sorella
trio, quello brasiliano, Luciléia, Gayardo e
e i genitori e dopo un attimo di titubanza ha iniziato a giocare senza più sentirsi diversa tanto
Nanà, fatto di fantasia, estro e dedizione.
che, una volta iniziato non voleva più
La squadra dell’argentina Gimena Blan-
smettere chiedendo di poter giocare an-
co, delle sorelle a stelle e strisce Melissa
che nel pomeriggio.
e Brenda Cary. La squadra delle romane
Indescrivibile gioia dei genitori e di colo-
Pamela Guercio, Sara Giustiniani, Francesca Giandesin e Silvia Cariani. La squadra di Da-
ro che avevano lavorato per convincerla
vid Calabria e del suo staff, la squadra
a partecipare… un altro miracolo dello
dei quattro soci Valerio Piersigilli, Le-
Sport e del Bowling in particolare.
onardo Schiavoncini, Umberto Ferrini
Dopo due ore di gioco premi e gadget
e Gianluca Guagnetti. Dopo la Coppa
per tutti offerti dagli amici sponsor sen-
Italia, quindi, un altro pezzo di storia
za il cui sostegno non si sarebbe potuta organizzare una giornata così. Vanno citati ed applau-
in bacheca. E ora sotto con i play off
diti tutti: la Double Consulting, la MECAP srl, la Sildo snc, l’Holiday Inn Roma Aurelia, Iniziative
scudetto.
Nautiche, la Ferramenta Appetito, la SI LINE e la F.I.S.B. La consegna delle medaglie è stata effettuata dal Presidente del C.O.N.I. Regionale Dott. Ric-
Serena Cerracchio
cardo Viola e dal presidente del C.I.P. Regionale Dott. Pasquale Barone. Presenti anche i Presidenti delle Sezioni Motociclismo (Mario Notari) e Basket in carrozzina(Moreno Paggi) che hanno contribuito a dimostrare che lo Sport non è fortunatamente, solo il calcio. La Lazio bowling Prima dell’estate ricambierà la visita a Paganica portando le piste da dimostrazione. Sarà organizzata, alla Paganica Rugby, un’altra indimenticabile giornata di Sport e solidarietà.
OGNI GIORNO NOTIZIE SULLA LAZIO E SU TUTTA LA POLISPORTIVA CON APPROFONDIMENTI E INTERVISTE ESCLUSIVE
L
ASSOLUTI D’ORO
a Lazio nuoto ha fatto registrare eccellenti prestazioni ai Campionati Italiani giovanili di nuoto dimostrando la bontà di una scuola in grado di sfornare talenti importanti a livello nazionale. La squadra biancoceleste, composta da tredici giovanissimi, tutti fra i
13 e i 15 anni (7 femmine e 6 maschi) ha conquistato importantissimi piazzamenti. In ambito femminile è arrivato il dodicesimo posto di squadra assoluto. Le ragazze biancocelesti sono
ALLEGRINI TERZO AL TOPOLINO INTERNAZIONALE
P
rimo piccolo grande passo nella storia per Riccardo Allegrini, che oggi ha vinto la medaglia di bronzo in Slalom Speciale sulla pista di Folgaria (TN) alla fase internazionale del Trofeo Topolino, categoria Ragazzi. Allegrini mette così il suo nome nell’albo d’oro della
manifestazione di Sci Alpino più importante al mondo, che ha visto quest’anno la partecipazio-
la seconda società laziale alle spalle dello squadrone del C.C.Aniene ma davanti a formazioni
ne dei 350 giovani, Ragazzi e Allievi, più bravi a livello mondiale. Riccardo chiude in bellezza
quotatissime come Aurelia nuoto, Forum e Larus.
la quattro giorni di gare che lo ha visto su tutti e tre i gradini del podio (senza dimenticare
A livello individuale sono arrivate grandi prestazioni soprattutto da Giulia Pangallo, che con-
l’ottimo quarto posto nel gigante ieri alla fase internazionale).
quista il quarto posto sia nei 400 sl a soli 6 decimi dal terzo posto ed negli’800 sl. Ottima la
Per gli incontentabili va aggiunto che Ricky avrebbe potuto vincere la gara, forte del suo primo
prestazione della 4x200 sl (Silvia David, Giulia Pangallo, Miriana Bandini e Martina Rossetti)
posto alla fine della 1a manche con un ottimo distacco sugli inseguitori. Purtroppo, un paio di
sesta classificata con una formazione giovanissima al primo anno di attività, tutte ragazze che
errori sul muro finale, che per chiunque altro avrebbero significato la fine della gara, hanno
saranno sicuramente protagoniste l’anno prossimo!
eroso il suo vantaggio facendolo scivolare alla fine della prova in terza posizione. Ricky a detta
Buone le anche le prestazioni individuali di Martina Rossetti nei 200 sl capace di migliorare il
di tutti ha fatto due recuperi da marziano che gli hanno permesso di acciuffare il terzo posto.
suo personale di 2 secondi e mezzo circa e di Silvia David che compie l’impresa nei 50, nei
Cose che solo i purosangue riescono a fare! Grande Riccardo, orgoglio della S.S. Lazio Sci!
100 e nei 200 sl di demolire tutti tutti i suoi Personal best.
Grazie ad Allegrini il sodalizio biancoceleste mette un piedino nell’albo d’oro più importante del
Di buon livello anche le prestazioni di Ludovica Rosi Ludovica, Nicole, Miglior Nicole e Valen-
settore giovanile al livello mondiale!
tina Attili.
“Ho fatto un piccolo errore, c’era una vasca su quel paletto e ho toccato con lo scarpone – ha commentato Allegrini alla fine – comunque benone così sono felice del risultato ottenuto.”
La formazione maschile ha potuto festeggiare la straordinaria vittoria di Cristiano Maurizi nei 100 dorso ed il bronzo di Emanuele Bartocci nei 200 dorso. Tra le due medaglie ci sono stati piazzamenti di rilievo. Alessio De Luca nei 400 mi è settimo , lo stesso Maurizi quinto nei 100 sl, Emanuele Bartocci sesto 100 dorso. Risultati che, insieme a quelli centrati dagli altri atleti biancocelesti Nicola Meo, Lorenzo Bartocci e Matteo De Angelis, hanno contribuito a portare la squadra maschile al 17º posto nazionale nella la categoria ragazzi, ottima posizione visto il numero delle società partecipanti, (3º posto nel Lazio dietro solo ad Aurelia ed Aniene).
L
A PASSO DI CARICA
a Lazio hockey ha iniziato nel modo migliore la stagione. La squadra biancoceleste, allenata da Fabio Toreti, dalla ripresa del Campionato di Serie A2, avvenuta il 15 marzo con la 1^ giornata del girone di ritorno, è ancora imbattuta ed ha collezionato
convincenti ed assai autoritarie prestazioni di squadra che le hanno permesso di collocarsi
L
DOVE OSANO LE AQUILE
assù dove Osano le Aquile, un grande film del 1969, la cui trama narrava le gesta, di una squadra di uomini che si spingevano oltre, dove gli altri non immaginavano neanche pensare, cosi le piccole Aquile della Lazio Danza volano spedite verso la loro vetta,
quanto sarà alta non si sa e non importa, loro in ogni gara sono consapevoli che c’è una cima
in una tranquilla posizione di classifica, risultati davvero inaspettati dopo una prima fase del
da scalare e lo fanno senza paura.
campionato assai stentata.
La SS Lazio Danza sportiva insegue nei suoi obiettivi senza fermarsi a pensare a quello appena
Ottime sono state in particolare le due prestazioni contro la capolista Cus Padova, partita
raggiunto, frutto di una mentalità vincente, merito del grande e duro lavoro svolto in settimana
terminata in pareggio per 3 a 3 ma nella quale biancocelesti sono avanti di 3 gol nel corso del
nella loro scuola.
primo tempo gioco mettendo a lungo alla sbarra la forte formazione veneta.
Allenamenti duri. Lunedì 2 ore, Mercoledì 2 ore, Sabato 2 ore quando non si è in prossimità
Da incorniciare poi la prestazione di forza sfoderata contro il Bondeno, travolto per 7 a 3 con
della gara, perché quando si avvicina il giorno fatidico il sabato ci si ritrova dalle ore 10:00
un predominio di gioco davvero straripante.
alle ore 17:30.
Anche per il settore giovanile il nuovo anno si è aperto con i migliori auspici.
Dopo aver ben figurato nella gara di Monterotondo, nei primi giorni di aprile, i biancocelesti
L’under 14 femminile è già in finale ed il 23, 24 e 25 maggio a Bra (Cuneo) affronterà le pari
hanno dato il massimo nella Coppa Lazio del 13 aprile a Velletri, dove hanno ottenuto primi
età per l’assegnazione del titolo nazionale
secondi e terzi posti nellevarie competizioni, sono andate sempre a dama, segno di ottimo
L’under 14 maschile dovrà superare un altro turno - non proibitivo, prima di approdare, nello
lavoro.
stesso periodo delle ragazze, sempre a Bra per il titolo nazionale
Questi risultati costituiscono un il biglietto da visita per gli importantissimi impegni dei prossi-
L’under 12 femminile infine, ha ottime possibilità di approdare alle finali di Cagliari di inizio
mi mesi : si comincia con i Campionati Regionali, passando per i Campionati Italiani Assoluti,
giugno.
prima di affrontare con i Campionati Italiani di categoria che si svolgeranno nel mese di luglio da 7 al 13 a Rimini. Ovviamente prima di Rimini, andrà di nuovo in scena lo spettacolo, ormai celeberrimo, Colore dell’invisibile, che dopo il successo del 14 dicembre scorso e visto le tante richieste, si ripete il prossimo 30 maggioalle ore 20:00, presso l’ Auditorium Santa Chiara di Via Caterina Troiani 90 a Roma Il Presidente ne parla in termini entusiastici. “Abbiamo trasferito la nostra principale missione sul palcoscenico, e subito il gesto tecnico, comunque importante, ha lasciato il posto alla magia del teatro! Il lusinghiero successo di dicembre ci ha spinto a riproporre l’esperienza in modo più articolato e complesso. Due gli atti per questa edizione che regalerà un sorriso ed una lacrima allo spettatore!” Passiamo alla SS Lazio Danza Sportiva. Ci faccia un bilancio sul presente e quali sono le aspettative future. “ Siamo orgogliosi dei nostri allievi che, in particolare per le Danze a Squadre ,si attestano senza ombra di dubbio tra le migliori formazioni a livello regionale nazionale. I piazzamenti (nella quasi totalità a podio) sono arrivati nonostante l’inserimento di nuove leve alle prime esperienze agonistiche. Bilancio? Sicuramente positivo! Ma se mi chiede qual è la formazione migliore della nostra squadra la risposta è semplicissima e trae origine dal pensiero del mitico Enzo Ferrari: “La prossima che verrà”!
UN’AMARA RETROCESSIONE
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a stagione della Lazio calcio a 8 si è conclusa come nessuno voleva finisse. Non ci saranno play out per i biancocelesti che dopo un’annata decisamente negativa retrocede in serie A2. Un campionato davvero difficile fatto di infortuni, poco impegno in alcune
situazioni ed un bandolo della matassa mai trovato. Tutto il contrario rispetto all’anno scorso quando la Lazio ha addirittura sfiorato la finale scudetto con Marco Cardella in panchina. L’ex tecnico quest’anno dopo qualche gara ha rassegnato le sue dimissioni, al suo posto è arrivato Francesco Stazi che con grande dedizione ed impegno ha provato il tutto per tutto fino all’ultimo respiro. Il suo lavoro non ha portato i risultati sperati nonostante il miglioramento di prestazioni e risultati, purtroppo però non è bastato. “Per noi è una sconfitta cocente-ci diceci abbiamo provato fino alla fine senza riuscire a salvarci dalla retrocessione. Serviva maggiore impegno da parte di tutti. Noi siamo la Lazio e non possiamo permetterci di avere un crollo così drastico. La scorsa stagione abbiamo fatto un miracolo e forse abbiamo pagato proprio quello. Forse ci siamo sentiti appagati, poi, siamo stati anche molto sfortunati, mai come in questa stagione abbiamo dovuto combattere con tantissimi infortuni e molte defezioni. In al-
cune situazioni, è sceso in campo persino il sottoscritto. Dispiace ma si deve iniziare a pensare già a tornare nel campionato che compete alla Lazio. La fine di una stagione disgraziata però, può essere un nuovo inizio. Serve una rivoluzione vera e propria...”
Marco Anselmi
Cosa bisogna fare per entrare nel vostro magico mondo con voi? “E’ sufficiente raggiungerci il lunedì, il mercoledì o il sabato alle ore 17,00 con tuta e scarpe da ginnastica presso la nostra sede principale di Via Portuense 1425 (Ponte Galeria). I requisiti richiesti? voglia di divertirsi, ambizione e spirito di squadra. Al resto pensiamo noi!”.
LAZIALI VESTITI ADESSO VIENE D’AZZURRO IL BELLO
V
olano sempre in alto, le Aquile della S. S. Lazio Scherma Ariccia. A Plovdiv, in Bulgaria
nei Campionati del Mondo 2014 Under 17 e 20 quattro aquilotti Andrea Storaro, Campione d’Italia 2014 di fioretto, Damano Rosatelli Argento ai Campionati Europei Under 23 2013 di fioretto, Sofia Ciaraglia e Camilla Fondi Campionesse d’Europa a squadre 2014 a Gerusalemme di sciabola qualche settimana fa, hanno rappresentato con onore l’Italia.
San Severo, Trofeo Nazionale Under 14 di sciabola A San Severo, nel centro del Tavoliere della Puglia, sede di prestigiose e antiche società dedite alla sciabola, i giovani Under 14 ariccini della “Scuola di Scherma Emmanuele F. M. Emanuele”, sono tornati a casa con una vittoria centrata da Federico Marini negli Under 12, che in finale ha battuto il napoletano Salvatore Iodice per 19 a 5, un secondo posto conseguito da Martina Cotoloni nelle Under 12, battuta nella finale dalla padrona di casa Gaia Carella per 9 a 10, un quinto posto conquistato negli Under 11 da Leonardo Amore, un sesto posto di Francesco Ercolani negli Under 14 e un 7° ottenuto da Filippo Iacometti. Come sempre, i biancocelesti hanno confermato le qualità di una scuola di sciabola, che da diciotto anni si è affermata come la prima realtà della sciabola italiana.
Ariccia, Trofeo Primavera 2014 Mentre a Pesaro Damiano Esposito, Under 11 di spada, conseguiva un ottimo secondo posto
D
oveva essere una stagione di transizione per la SS Lazio calcio a 5 e invece sono arrivate delle grandi soddisfazioni che stanno facendo crescere questo gruppo fantastico. Il tecnico D’Orto è riuscito a trovare l’equilibrio necessario per avere la quadratura
del cerchio. Il campionato volge al termine e i biancocelesti hanno strappato in anticipo di due gare il pass per i play off scudetto, concludendo la regular season senza particolari difficoltà. E’ successo tutto in una notte. Primo successo in trasferta e qualificazione matematica ai play off. La Lazio passa 5-4 al PalaCercola battendo in extremis il DHS Napoli. Nelle fasi finali il primo scoglio uscito dall’urna è il Kaos Futsal. La squadra bolognese ha chiuso il campionato in terza posizione e nei due incontri stagionali sono usciti fuori altrettanti pareggi: uno a uno alla terza giornata del girone di andata in casa biancoceleste e rocambolesco quattro a quattro al ritorno. Particolarità della squadra felsinea è che disputa le proprie partite in casa nella vicina Ferrara. Come durante il campionato, anche ai play off l’andata sarà giocata al PalaGems e il ritorno in terra emiliana. Per una fase finale che sta per cominciare, c’è stata quella per Coppa Italia che ha visto i colori biancocelesti ad un passo dalla vittoria del trofeo, con la sconfitta in finale ad opera dell’Acqua&Sapone.
con il suo compagno di colori Williams Sica terzo, nel Trofeo Nazionale di spada Under 14, ad
Nonostante l’amaro in bocca finale l’av-
Ariccia si svolgeva il 10° Trofeo Primavera riservato ai nati nel 2004 e 2005, gli esordienti del
ventura alle Final Eight è stata eccellen-
prossimo anno.
te e inaspettata dato il sorteggio.
Molti biancocelesti vincenti o piazzati nei primissimi posti.
Ai quarti di finale infatti lo scontro con
Federico Cuccioletta ha vinto nella sciabola, seguito dai suoi compagni di nidiata Andrea Ma-
l’Asti, capolista e imbattuto da 41 par-
caluso, Angelo Formiconi, Gabriele Mancini e Ken Casalino classificati rispettivamente al 3°,
tite, sembrava insormontabile e invece
5°, 6° e 7° post.
i ragazzi di D’Orto mettono in campo
Tra le femmine vittoria della piccola peste Alessia Piccoli con Maria Menditto piazzata tra
una prova superba che annichilisce i
le prime. Nel fioretto maschile un ottimo 3° posto conquistato da Joel Ciani seguito nella
piemontesi con un netto sette a due.
classifica finale dai suoi coetanei Adriano Genovese, Luca Carabella, Piermattei Alessio, Mirco
Questa vittoria ha dato fiducia e morale
Albanese, Leonardo Cetroni e Lorenzo Fabrizi.
al gruppo che è sceso in campo in semi-
Mentre nel fioretto femminile al 3° posto Carolina Campoli seguita dalle altre due bianco celesti Valentina latini e Maria Grazia Storaci. Soddisfatto al termine delle gare l’Istruttore di sciabola Matteo Martini “Abbiamo da sempre puntato le nostre migliori risorse nei piccoli schermidori di 8, 9 e 10 anni, senza tralasciare i più piccoli di 6, 7 anni affidati alla Professoressa Giovanna Ciacchi. Gli oltre 520 posti conseguiti dalla nostra società in gare ufficiali Regionali, Nazionali e Internazionali, ci stimolano a dare sempre di più, preso atto anche, dalla fiducia che i moltissimi genitori ci riservano, affidandoci i loro bambini per avviarli e formarli nel gioco della scherma”.
finale contro l’Alter Ego Luparense con la consapevolezza di poter superare anche questo traguardo e raggiungere la finale. E così è stato. La squadra della provincia di Padova è stata regolata con quattro reti a due. In finale la Lazio però non è riuscita nell’ennesima impresa e, nonostante una buona prestazione, il trofeo prende la direzione di Pescara con la vittoria per tre segnature ad uno per l’Acqua&Sapone. “Ai nostri ragazzi bisogna rivolgere soltanto elogi e applausi a scena aperta per come sono andate le cose. La sconfitta in finale - dice il Dg Di Saverio a fine gara - lascia in tutti noi un grande dispiacere, ma nello sport si può anche perdere. Abbiamo disputato comunque una grande Coppa Italia, e se non l’abbiamo vinta è anche per merito dei nostri avversari. Andiamo avanti, ripartiamo, dopo aver dimostrato di essere alla pari con le altre big del calcio a cinque italiano”. La delusione è rimasta ma ora bisogna concentrarsi sul campionato, dopo un avvio a rilento i biancocelesti hanno trovato il giusto ritmo. Il portiere biancoceleste David Patrizi spiega la partita che ha cambiato il campionato e gli obiettivi dei play off: “La gara di andata con la Luparense in cui siamo riusciti a qualificarci per la Coppa Italia ci ha permesso di capire che qualcosa era cambiato. Merito anche del secondo allenatore, Domenico Luciano, arrivato a campionato iniziato che ci ha dato molto a livello di carica motivazionale, una marcia in più soprattutto a livello psicologico. La finale di Coppa Italia non l’abbiamo dimenticata ma è questo lo stimolo che ci fa andare avanti. Noi abbiamo la consapevolezza – conclude Patrizi - che i play off ce li possiamo giocare alla grande”.
Andrea Iustulin
ILMESTIERE DI OSSERVATORE CALCISTICO
F
PROFUMO MONDIALE
inisce nel migliore dei modi l’avventura della SS Lazio nel primo Mondiale per Club di Footvolley disputato in Brasile a Caldas Novas. Una vittoria contro Santiago del Cile e contro gli amici corsi di Ajaccio permettono alla squadra biancoceleste accede ai quarti
di finale.
a colloquio con Matteo Sassano
U
no dei temi più dibattuti sulle difficoltà attuali del nostro sistema calcio è legato alla scarsa fiducia che le società professionistiche hanno nei giovani e sugli scarsi investimenti che ne vengono fatti nei vivai. Una volta nei club lavoravano gli osservatori,
uomini di esperienza, che girando per i campi di tutta Italia riuscivano a scovare talenti, pepite grezze da ma dalle prospettive importanti. La figura, visti i periodi di crisi che attraversiamo tornerà, a detta di molti, ad essere centrale. Matteo Sassano è il presidente della Roi Italia, associazione che indice in tutta la penisola corsi per osservatori, per qualificarne la figura professionale e offrire alle società di calcio uomini preparati e competenti. Abbiamo voluto approfondire proprio con Sassano i temi in questione
Il grande entusiasmo si affievolisce quando sul tabellone compare il nome dell’avversaria dei quarti. Si tratta dei mostri del San Paolo, squadra che annovera fra le proprie file i più forti brasiliani della specialità, Fabio Tenorio, Bello Soares , Vinicius Sousa e Alexandre Dantas. La squadra di Mazzieri da veramente tutto, ma con un dignitoso 25-14 lascia il passo ai campioni che trionfano in finale contro il Flamengo di Anderson Targinho e Tata. Nella classifica finale la Lazio è sesta, un risultato incredibile data la poca esperienza nella specialità, visto che in Italia si gioca 2 contro 2. Da incorniciare in ogni caso le prestazioni di Paolo Mazzieri, di Rubens Pasino ”il Baggio” del Modena che nell’occasione ha vestito con entusiasmo ed onore la maglia biancoceleste ed i professionisti brasiliani Rodrigo Lacraia, giovane emergente di grandissimo spessore e Ricardo Duarte, detto Indio, grande difensore ed alzatore. La Lazio torna in Italia con un bagaglio di esperienza straordnaria, fiera di essere stata scelta per rappresentare l’Italia in Brasile grazie a Nicinha, presidente della Federazione Brasiliana che ha invitato i biancocelesti all’evento e grazie Francesco Montanari, della Footvolley Italia, che individuato nella SS Lazio il team più accreditato per il Mondiale.
e saperne di più sulla sua attività. Il successo della Roi Italia è ormai sotto gli occhi di tutti, qual è la strada che stare percorrendo? “Da 4 anni lavoriamo a questo progetto che sta riscontrando dei buoni risultati. Il segreto sta nel circondarsi di persone capaci e preparate che possano darti una mano nella progettualità e nel percorso organizzativo. Ho la fortuna di avere al mio fianco persone valide dall’addetto stampa Luca Esposito al direttore Enrico Maria Amore. Ma devo fare un plauso davvero a tutti coloro che hanno creduto nella R.O.I. Italia, in primis i corsisti perchè la soddisfazione più grande sono proprio loro!” Quanto conta professionalità nel mondo del calcio dove spesso è tutto apparenza? “La serietà è alla base di tutto. Il calcio è lo sport più popolare nel quale gravitano figure professionali ma anche molti millantatori. Fortunatamente si sta cambiando rotta” Nel 2014, a parte qualche magnate che si sta svenando per ambizione personale, sembra volgere al tramonto l’era dei soldi facili. Torna ad essere è importante investire sul settore giovanile? “Non è importante investire nel settore giovanile...è fondamentale!! Le squadre della Lega Nazionale Dilettanti, in particolar modo, vedono nel vivaio l’unica possibilità di guadagno per indirizzare i ricavi verso la prima squadra. Il problema più grande sta nel fatto che ad oggi i giovani giocatori che passano dai dilettanti ai professionisti sono davvero pochi e questo è dato dalla mancanza di progettazione e pianificazione volta alla loro valorizzazione” Quanto è importante per il calcio italiano la ricerca di nuovi talenti attraverso la ricerca da parte di esperti ? “Lo scouting è fondamentale per la crescita del nostro calcio. Consiglio a tutte le squadre di togliere ridurre qualche ingaggio e di investire negli osservatori Solo le società che lavorano in questo sensopossono ambire a grandi palcoscenici!“ L’osservatore è dunque una figura importante nel mondo del calcio, perché ancora non gli si riconosce un ruolo professionistico? Cosa sta facendo la F.I.G.C. in merito? “La Federcalcio sta lavorando per riconoscere la figura. Da molti anni ormai sono una miriade gli osservatori che lavorano in Italia senza alcun riconoscimento. Staremo a vedere come si evolverà la situazione” Nell’era dell’informatica quanto vale un video e quanto conta invece una relazione dell’osservatore? “Relazione e video vanno ormai a pari passo. L’avvento informatico ha stravolto in maniera positiva il calcio. Il video serve maggiormente per un primo approccio con il giocatore. Al momento della scelta finale interverrà sempre l’osservatore” Quali progetti ha la Roi Italia? “Stiamo lavorando per l’organizzazione di un corso in concomitanza con il “Torneo giovanile internazionale di Ostuni”, i prossimi 16 e 17 maggio, strutturato in una parte teorica e una parte pratica sul campo, visionando una partita del torneo. Per iscriversi basta inviare una mail a diventaosservatore@roitalia.com . Ovviamente abbiamo riservato anche delle convenzioni alberghiere e di trasporti per i corsisti fuori sede” Ma lei lavorerà per qualche società sportiva il prossimo anno? “Ho ricevuto varie offerte di lavoro in vista della prossima stagione. Sto cercando di capire quale progetto possa essere il più consono alle mia idea di calcio. Accetterò indipendentemente dalla categoria e da eventuali remunerazioni” Ci indichi, in conclusione di questa lunga chiacchierata quattro giovani uno per ogni ruolo dal portiere all’attaccante che faranno parlare di loro nei prossimi anni. “Mi soffermo sui professionisti che si stanno mettendo in luce nei vai campionati: Portiere,
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Simone Scuffet classe 1996, un giovane che gioca come un veterano. Difensore, Daniele Ru-
VIGNOLA
gani classe 1994, talento dell’Empoli. Centrocampista Mario Pasalic classe 1995 di nazionalità
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croata, gioca all’Hajduk Spalato in prestito dal Chelsea, lo segnalai personalmente a settembre ad una squadra italiana non se ne fece nulla, Attaccante, Patrick Roberts, classe 1997 di nazionalità inglese, gioca nel Fulham “.
Dario Falchi