p e r i o d i c o d ’ i n f o r m a z i o n e d e l l e s e z i o n i d e l l a s . s . l a z i o | a n n o 2 n ° 1 1 d i c e m br e 2 0 1 4
SPECIALE
| CALCIO A 5 FEMMINILE |
ALL’INTERNO
L’Editoriale
I
L’ANNO CHE VERRÀ
PASTICCERIA ARTIGIANALE
morsi della crisi continuano a farsi sentire, forti, anche nello sport e ovviamente nel mondo biancoceleste. Le Asd che fanno parte del variegato universo laziale ogni giorno si trovano a fare i conti con impianti fatiscenti, quando ci sono, con i soldi che non bastano mai, con la difficoltà quotidiana a trovare sponsorizzazioni e accesso ai fondi pubblici, con le nuove
incombenze fiscali. Fare sport nella nostra città come, e forse di più del resto d’Italia, appare sempre più difficile. Una ventata di speranza potrebbe arrivare, ma per ora siamo soltanto ai “pour parler”, dal rilancio sulla possibile candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. Data lontanissima per chi opera tutti sul campo ma che comunque in prospettiva può regalare sogni e speranze. La nuova corsa verso i Giochi, dopo la solenne bocciatura del Governo Monti a quella del 2020, rimetterebbe in piedi un volano importante. L’economia sportiva potrebbe riprendere slancio, si guarderebbe con fiducia alla costruzione di nuovi impianti ed al restauro di strutture che sono ormai al collasso. Soprattutto l’idea Olimpica risveglierebbe le coscienze, ridarebbe speranze ad un Universo depresso e sfiduciato dagli accadimenti degli ultimi tempi. Ne sapremo di più nei prossimi mesi. Il 2015 potrebbe portare un nuovo entusiasmo che vedrebbe lo sport capitolino in prima fila verso l’obiettivo comune. Intanto però c’è da incassare un altro fiero colpo, passato forse troppo sotto silenzio. Le dimissioni dell’Assessore Luca Pancalli, sportivo e dirigente di lunga milizia, illuminato e lungimirante che ha sul petto medaglie e trofei conquistati sul campo e dietro una scrivania, non possono che essere registrate come un segnale ulteriormente negativo sull’attenzione che Roma Capitale vuole dedicare al nostro mondo.
Da mezzo secolo la tradizione napoletana nel cuore di Roma
Pancalli, pur fra le difficoltà del momento, avrebbe garantito esperienza, competenza, passione, tutti ingredienti che speriamo di poter ritrovare nel suo successore. Se l’attuale presidente del Comitato Paralimpico sarà chiamato a guidare la squadra che lavorerà per la candidatura del 2024 saremo i primi a rallegrarcene e a fare il tifo per lui. La Roma dello sport ha bisogno però di certezze quotidiane, di uomini capaci di rimboccarsi le maniche, di andare oltre la burocrazia, di trovare risorse ed idee nuove per uscire dall’impasse al fianco e al servizio delle Asd. Senza entrare nelle pieghe di discorsi politici, che potrebbero essere male interpretati, diciamo che nel caos in cui naviga l’attuale Giunta Comunale, Sindaco Marino in testa, non vediamo come possa esserci attenzione e riguardo nei confronti del mondo sportivo e come possa essere fatta una scelta consona alle esigenze dell’intero movimento. Il ventilato rimpasto, come siamo drammaticamente abituati da tempo, sa tanto di risistemazione degli equilibri interni, di ridistribuzione degli incarichi, secondo le vecchie logiche della spartizione che poco hanno a che spartire con la funzionalità degli uffici. L’anno che verrà dovrà portarci chiarezza anche in questo delicato ambito. Per non morire, come sta morendo gran parte del Paese, di burocrazia e di cattiva politica.
Buon Natale e Buon Anno a tutti. GIANLUCA MONTEBELLI
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Ivo Mazzucchelli | Per un mondo sempre più ovale e biancoceleste
E
ra bambino quando iniziò a frequentare la piscina grazie al papà che allo-
prattutto in volo, grazie alla tecnica imparata nella pallanuoto. Era l’inverno del 1961. Dopo soli
ra lavorava come magazziniere sportivo al Foro Italico: prima nello stadio
4 mesi Ivo Mazzucchelli fu convocato per il Torneo delle Regioni vinto dal Lazio (la Regione,
Olimpico, poi nelle piscine per l’arrivo delle Olimpiadi del ’60. Il piccolo Ivo,
non la società), dopo lo scontro in finale, il giorno della Befana, con la fortissima Emilia Ro-
imparò a nuotare nel Tevere quando andava a pescare con il nonno ma
magna. Arrivò quindi anche la convocazione nella Nazionale Giovanile, contro la Francia. Per
divenne uno sportivo solo più tardi:
lui fu un’emozione fortissima:
“Ricordo che c’erano i bagnini, ‘Er tigre’, ‘Er cammello’, che mi davano consigli per migliorare il
“In poco tempo, dalla Tomba di Nerone dove vivevo con la mia famiglia, arrivai a Ponte Milvio,
mio stile. Finché arrivò la ‘Giornata delle Olimpiadi’, un’iniziativa che permetteva a tutti coloro
per poi approdare in Francia. Quando tornai nel mio quartiere mi accolsero come fossi un sin-
che non erano tesserati di nuotare e gareggiare a titolo personale. Mi pare fosse il 1958. Mio
daco. La maggior parte dei miei compagni di classe non aveva mai visto il mare, immaginate
padre era restio ma partecipai e vinsi su tutti, un po’ grazie al fisico che mi hanno regalato
il loro stupore quando raccontavo queste storie…”
mamma e papà, un po’ grazie ai consigli dei bagnini. I miei rivali erano tutti poco dotati fisica-
Lo sport, la Lazio, che portano il mondo in una zona della periferia di Roma e cambiano per
mente, prima si mangiava poco e i bambini non avevano fisici forti, inoltre le tecniche di nuoto
sempre la vita di un bambino, offrendogli un’opportunità di riscatto sociale:
erano poco raffinate, ed io vinsi facilmente, anche se fui squalificato a rana perché non sa-
“Per me è stata un’esperienza fantastica, che mi ha fatto crescere culturalmente e che mi ha
pevo che all’arrivo si dovesse toccare con due
spianato la strada nella vita. Tutto ciò che ho fatto, anche la laurea
mani. Fu lì che mi notò lo staff della Lazio.
di Biologo Nutrizionista, è nato dal rugby. La Lazio poi mi ha davvero
Credo che andarono a parlare con mio padre
coccolato e cresciuto. Purtroppo ho dovuto tradirla due volte…”.
Zabberoni e Baccini, per convincerlo a farmi
Ivo Mazzucchelli definisce ‘tradimenti’ i suoi due trasferimenti: alla
entrare in squadra. Mio padre non voleva, non
Rugby Roma e al Rugby Parma, in momenti in cui la Lazio aveva
ero bravo a scuola ed inoltre aveva paura di
problemi di tipo societario. Entrambe soluzioni che gli permettevano
non riuscire a darmi l’alimentazione necessa-
di incastrare tutti i suoi impegni e la sua vita: lo sport, gli amori, gli
ria per un’atleta, a non poter comprare bistec-
studi universitari (pagati grazie a piccoli rimborsi spese che gli davano
che a sufficienza. Eravamo molti in famiglia e
le società), la politica e in seguito anche il lavoro, soprattutto la colla-
i menù di casa mia non erano esattamente
borazione all’interno dell’Istituto Nazionale della Nutrizione.
abbondanti e nutrienti, spesso mangiavamo la
Ma la sua storia sportiva è comunque legata alla Lazio. Ricorda gli
razza bollita (ieri un piatto povero, oggi un
anni della Lazio di Maestrelli, la festa dello scudetto del ’74, in parti-
piatto conosciuto come ‘brodo d’arzilla’). E io
colare quella organizzata dal calcio con le altre sezioni della Polispor-
ero fortunato tra tutti perché ero il piccoletto di casa e le mie porzioni erano sempre le più
tiva, tra cui il Rugby. Ricorda quando Chinaglia andò a trovare la squadra sul campo, durante
grandi. Mio padre si convinse”. Fu così che Ivo iniziò ad indossare i colori biancocelesti.
gli allenamenti:
Ricorda in particolare quei fantastici allenamenti negli anni 60’ quando, durante le Olimpiadi
“Chinaglia calciava benissimo anche il pallone ovale, ricordo che quel giorno scoprii che aveva
di Roma, nuotava vicino ai campioni di tutto il mondo.
giocato a rugby da bambino per via del padre che si era trasferito con tutta la famiglia in
“Avevo la possibilità di entrare anche al Villaggio Olimpico con mio padre. Lo ricordo come un
Paesi dove il rugby era lo sport nazionale. Aveva infatti anche l’impostazione e la postura di
sogno, avevo 17 anni e ricordo ancora tutto il mio stupore nel vedere atleti di tante naziona-
un giocatore di rugby.”
lità diverse, provenienti da Paesi che ai quei tempi non sapevo neanche dove fossero. Prima
Ivo Mazzucchelli alla Lazio ha dato molto con le sue prestazioni sportive, nel nuoto, nella
lo scambio culturale tra persone di diversa nazionalità era limitatissimo e queste occasioni
pallanuoto e poi nel rugby dove, conclusa la sua carriera sportiva, si è occupato anche di at-
erano davvero delle grandi feste, momenti di incontro di realtà tra loro tanto diverse e molto
tività dirigenziali. Partecipò, insieme a Bernabò, alla ricostituzione di quella che, dopo alcune
lontane.”
vicende alternate di scissioni e fusioni, è l’attuale S. S. Lazio Rugby 1927.
Ivo era certamente un amante dello sport ma sentiva in qualche modo che non era il nuoto
“Tutto per stupidaggini personali interne”, confessa amareggiato Mazzucchelli. Oggi è Presi-
il suo destino:
dente della S. S. Lazio Rugby Junior:
“Ne raggiunsi la consapevolezza dopo una gara dei 1.500 metri, ero talmente stremato che
“I bambini rappresentano un patrimonio dell’intera società. Il nostro compito non è quello si
ero entrato in confusione, nuotavo, nuotavo, continuai a nuotare anche a gara finita e dovet-
creare campioni ma di stanare in ognuno di essi il potenziale campione che c’è. Se il campione
tero fermarmi. Ero sconvolto”.
c’è, prima o poi uscirà fuori. E’ come un fungo, bisogna solo creargli delle condizioni favorevoli.
Ma il mondo Lazio è davvero un mondo pieno di opportunità e fu così che a qualcuno venne
Ai genitori ricordo sempre la ‘Regola delle 3 A’: davanti ai bambini non parlare mai male: A)
in mente di mettere una palla in mano al giovane nuotatore.
dell’Arbitro, B) dell’Avversario, C) dell’Allenatore. Spesso i genitori si lasciano andare, succede
“Quando iniziai a giocare a pallanuoto cambiò tutto. A nuoto non ero bravo, a pallanuoto
più nel calcio ma ora inizia a vedersi anche nel rugby. Quando succede, noi chiediamo loro di
avevo un’agilità che pochi potevano vantare.”
allontanarsi dal campo”.
Tuttavia, il destino del giovane Ivo non si era ancora totalmente compiuto, non aveva ancora
Il Presidente Mazzucchelli ci racconta comunque delle belle iniziative che prima e dopo la
incontrato quello che poi è stato il suo sport, la passione della sua vita: il rugby.
partita coinvolgono i genitori e tutte le famiglie, iniziative a cui il rugby si presta più degli altri
“Un compagno di scuola mi invitò ad andare con lui agli allenamenti di rugby. Io non volevo,
sport, con la sua tradizione del terzo tempo, ad esempio.
vedevo i rugbisti confrontarsi sui campi dell’Acqua Acetosa quando passavo di lì durante l’esta-
“Questo è il modo giusto di vivere lo sport. La Lazio come polisportiva ha enormi potenzialità
te e pensavo che erano dei pazzi, li vedevo scontrarsi duramente. Nonostante ciò, il mio amico
in questo senso, mi piacerebbe che avesse un punto di aggregazione funzionale, un impianto
riuscì a convincermi. Era un martedì, andammo, ma venne giù un forte temporale che do-
sportivo che possa ospitare tutti e permetta uno scambio tra le varie discipline. Mi piace-
vemmo rinviare al giovedì successivo. Tornammo il giovedì, giocai, l’allenatore era entusiasta,
rebbe vedere
un rugbista che va ad assistere alle gare di nuoto o una ballerina
più di me. Avevo un buon fisico, saltavo, venivo dalla pallanuoto
che va a vedere le partite di rugby. Il recente Memorial Renzo
ed avevo dimestichezza con il pallone. Mi disse che domenica ero
Nostini è stato la prova che si può fare davvero molto in questa
convocato per la partita. Ero nella squadra della S. S. Lazio Rug-
direzione.”
by. Ero felice ma capii che avrei avuto bisogno degli scarpini e io,
Ivo Mazzucchelli è un esempio di sport e di laziale: maglia n.
pallanuotista, non avevo scarpini, e non potevo neanche comprarli.
8 con la Lazio e n.4 e 5 in Nazionale, a 71 anni gioca ancora
Pensai, mi feci coraggio e presi delle scarpe di mio fratello. Erano
a rugby. Quando lo incontriamo per questa intervista stenta a
scarpe invernali, con una bella suola sulla quale inchiodai dei tacchet-
stringerci la mano per un forte dolore alla spalla:
ti di cuoio. Avevo i miei scarpini. Giocai e mi affrettai a rimettere le
“Ieri ho avuto una partita”, ci dice sorridendo a denti stretti. E’
scarpe al loro posto, togliendo i tacchetti. Mio fratello però mi chiamò
davvero percepibile tutta la sua passione per il rugby:
chiedendomi cosa fossero quei buchi sotto le sue scarpe…”.
“Per me giocare a rugby è stata una delle più grandi gioie
Questa fu l’origine della sua fortuna: era bravo a rubare la palla, so-
della mia vita, mi ha dato tanto e credo sia una delle discipli-
ne più educative che ci siano. Nei fondamentali somiglia molto alla pallanuoto ma ha in più il prima e il dopo, e l’unione tra le squadre. Io dico sempre che per giocare a rugby ci vuole un pizzico di sana follia: bloccare un uomo gigante in corsa con il proprio corpo (e non solo mettendo il piede come nel calcio ad esempio) fa malissimo ma il rugbista è orgoglioso e non lo ammette mai. Come si dice: il rugby è uno sport da carrettieri ma solo dei gentiluomini lo possono giocare. Questo perché nel rugby c’è un equilibrio perfetto che tutti rispettano. La scorrettezza, se c’è, rimane sul campo, ed è punita dagli stessi compagni di squadra. Quando
De Latialitate Junior
Tamara e Umberto Junior: figli di una fede
L
giocavo nella Lazio, ricordo che uno dei nostri diede un calcio in testa all’avversario. Il nostro
azio 100 arriva nella periferia di Roma nord
capitano, il grande Guglielmo Colussi, il mio maestro, andò dall’arbitro che non aveva visto,
per incontrare una grande aquilotta e il suo
dicendogli che se non avesse buttato fuori e punito il giocatore, sarebbe uscito dal campo lui
fratellino. Si chiama Tamara Pontoni, ha 12
stesso. E così fece.”.
anni, frequenta la scuola media Don Lorenzo
Mazzucchelli ci racconta della sua vita da rugbista e di come sia tutto strettamente connesso
Milani. Con Umberto Junior sono tifosi scatenati della
a questo sport: ci racconta degli anni caldi e del suo impegno in politica, di come i compagni di squadra lo difesero quando c’era chi voleva affrontarlo per le sue idee durante la partita
S.S. Lazio.
Italia-Spagna al Flaminio, del suo articolo pubblicato dall’Unità sulla Coppa Davis in Cile nel
La loro Lazialità deriva da una fede di quasi 100 anni,
1976 e del clamore della maglia rossa di Panatta quando i tennisti potevano giocare solo in
trasmessa dal papà di nonno Umberto, gestore del
bianco, della sua rinuncia alla convocazione in nazionale per andare a giocare in Sud-Africa
bar di Tragliatella, nella frazione di Ponton dell’Elce
durante l’Apartheid, della sua lettera al Presidente Nelson Mandela. Oggi è molto impegnato
(Comune di Anguillara), da sempre punto di ritrovo
nel seguire la Lazio Rugby Junior, nell’educare e crescere i bambini attraverso lo sport, la Lazio,
per tutti i laziali del posto. Umbertone raccontava
il rugby. E’ stato anche nutrizionista della Nazionale di rugby per 2 anni e ha insegnato all’ISEF
storie di Lazio ai piccoli del posto facendoli innamora-
come assistente associato. Ha scritto ‘Il Rugby nel
re di Wilson, di Garlaschelli, di Chinaglia, di Re Cecco-
piatto’, un opuscolo contenente alcune nozioni fon-
ni e di tutti gli altri. Così ha fatto con i suoi figli, primo
damentali per far crescere bene il rugbista:
tra tutti Stefano, zio di Tamara e del piccolo Umberto.
“L’alimentazione è importante ma non determinan-
Tamara è innamorata di Miroslav Klose, ma ci tiene a precisare che vuole bene a tutti i gio-
te, gli integratori non decidono la vittoria. Il mio
catori della rosa biancoceleste. Adora andare allo stadio, spesso con zio e nonno, e spera di
consiglio è quello di avere un alimentazione varia
crescere in fretta per portare con se anche il fratellino Umberto. Ricorda il 26 maggio scorso
ed equilibrata. Non facciamo degli integratori ‘l’ar-
come il più bel giorno da tifosa della Lazio: “Zio mi raccontava di Cragnotti e della grande Lazio
ma segreta per la vittoria’ o la giustificazione della
del 2000; nonno mi raccontava della Lazio di Maestrelli; ed io avevo paura di non riuscire a vi-
sconfitta. Per vincere è sufficiente mangiarsi l’av-
vere da tifosa un’emozione come la loro, ed invece…grazie a Lulic…!”. Il suo sogno è quello di
versario…!”.
conoscere i giocatori della SS Lazio e di fare una foto con Olympia, insieme ad Umberto Junior.
Per un mondo sempre più ovale e biancoceleste.
Di padre in figlio, di nonno in figlio, di figlio in nipoti…un’unica fede.
Grazie e Forza Lazio!
Sempre forza Lazio!
CLAUDIA ANZIDEI
CLAUDIA ANZIDEI / DARIO FALCHI
ANTIPASTI Involtini di melanzane, pesce spada e pinoli Salmone affumicato Cocktail di gamberi in salsa rosa Crostino di alici PRIMI Ravioli di pesce al curry in vellutata di zucca Tagliolini con filetto di spigola, pistacchio e pomodorini SECONDI Filetto di orata all’arancia con radicchio trevigiano Involtino di gamberoni gratinati con pancetta affumicata Insalata capricciosa Dolce della casa Caffè Acqua e vino inclusi Cotechino e lenticchie per iniziare il nuovo anno insieme € 60,00
BENVENUTI AL RISTORANTE PERDINGIANU & CROCCORIGA Il Ristorante è situato nel centro storico di Roma tra Via Nazionale e Via Cavour, poco distante da Piazza Venezia e Fontana di Trevi. La gestione familiare rende il locale accogliente e gradevole per gustare un piacevole pasto. Per la cena è consigliabile prenotare. ripieni conditi con sugo di pomodoro e pecorino sardo). Tra i secondi merita senz’altro di essere nominato l’ottimo porceddu al forno con patate, mentre alla fine del vostro pasto potrete deliziarvi il palato con le dolcissime seadas al miele. Accanto alle ricette della tradizione sarda il menù offre piatti tipici della cucina romana, come i bucatini all’amatriciana o gli spaghetti alla carbonara, e ottime specialità a base di pesce che la fa da padrone sia tra i primi che tra i secondi. Non temete però, anche gli amanti della carne resteranno ampiamente soddisfatti.
LE NOSTRE SPECIALITÀ Il ristorante propone un menù che spazia dalle tipiche specialità dell’autentica cucina sarda a piatti della tradizione italiana e romana. La cucina sarda è molto ricca di specialità tutte accomunate però dalla semplicità della loro realizzazione e dalla genuinità e alta qualità dei prodotti utilizzati. Tra i primi piatti potrete assaggiare i famosissimi malloreddus (gnocchetti di farina di semola e acqua, rigati e conditi con pomodoro e salsiccia) oppure gli altrettanto noti culurgiones (ravioli PERDINGIANU & CROCCORIGA da Matteo e Tiberio SPECIALITÀ TIPICHE SARDE
Vicolo dei Serpenti 8/9, Roma (a due passi da Via Nazionale) Tel. 06.4884713 facebook: Perdingianu e Croccoriga| perdingianucroccoriga.altervista.org | perdicrocco@tiscali.it
LA MIA LAZIO Due conduttori competenti, laziali doc, accattivanti e professionali, Michele De Angelis ed Enrico Sarzanini, hanno dato vita ad una trasmissione, in onda su Gold TV ogni mercoledì a partire dalle 21.00 ad una trasmissione che parla di storie biancocelesti a tutto tondo. Scopriamo i due personaggi in un simpatico faccia a faccia.
T
utti i mercoledì dalle ore 21:00 sulle frequenze di Gold Tv, per gli appassionati delle vicende biacocelesti appuntamento
con “La Mia Lazio” programma condotto egregiamente da Michele De Angelis ed Enrico Sarzanini, scopriamo insieme
Michele De Angelis: “Una sola parola… immensa. Questo aggettivo racchiude tutte le qualità
chi sono e perché hanno voluto regalare
della nostra fantastica Polisportiva. Quella panchina deve essere stata toccata da un’invisibile
e regalarsi questa nuova, coinvogente
bacchetta magica perché non era certo immaginabile che si potesse arrivare a qualcosa di
esperiensa televisiva.
così grande”.
Quando sono davanti la telecamera,
Enrico Sarzanini: “E’ sempre una grande emozione vedere tutte quelle discipline che portano
sono un po’ come il diavolo e l’acqua santa, noi non ci prendiamo la responsabilità di dire chi
il nostro simbolo sul petto. Ogni volta che invitiamo i ragazzi in studio, sono sempre molto
dei due chi sia l’uno o chi sia l’altro, lo chiediamo direttamente a loro. Ciao Michele,ciao Enrico,
curioso di vedere come viene inserita l’aquila nelle varie divise e non vi nascondo che mi fa
allora cominciamo il nostro viaggio alla scoperta de “La Mia Lazio”
un certo effetto essendo abituato a vederla solo sulle maglie da calcio. Certo quei magnifici
Ci sono tanti programmi di Lazio c’era bisogno e spazio per un’altra trasmissione come la
ragazzi che diedero vita alla Lazio, agli albori del secolo scorso, non avrebbero mai potuto
vostra ?
pensare che saremmo diventati una delle Polisportive più grandi d’Europa”.
Michele De Angelis: “ Il panorama televisivo laziale è assai vasto, ci sono programmi storici che
La Mia Lazio regala molto spazio alle sezioni che compongono la SS Lazio. Raccontateci il
sembrano intramontabili e altri come il nostro ancora in fasce. Non ho certo la presunzione di
perché di questa coraggiosa ed inedita scelta editoriale?
dare giudizi ma, in un momento così delicato per il mondo laziale, abbiamo voluto dar vita ad
Michele De Angelis: “Partiamo dal presupposto che la nostra è una trasmissione libera, da qui
un format dinamico e ‘popolare’, nel quale anche il titolo è stato scelto dalla gente. Noi siamo
la scelta di non avere ospiti fissi. Per quanto riguarda il rapporto con la Polisportiva ammetto
giornalisti con il cuore biancoceleste e cerchiamo di regalare ai tifosi due ore di passione, con
il mio sbalordimento di fronte allo stupore della gente. Penso che sia un qualcosa di normale
la speranza di contribuire a ricompattare il nostro fantastico popolo”.
quello che stiamo facendo. Tutte le sezioni meritano avere spazio e coccolate perché espan-
Enrico Sarzanini: “Il nostro è un format che vuole dare spazio soprattutto alla gente e dunque a
dono i confini della nostra passione per questi colori. In più, anche in base ai riscontri che
chi ci ascolta, insomma ai laziali. Per questo abbiamo deciso, oltre ad interagire attraversi i vari
stiamo avendo, sono certo che ciò stia contribuendo prepotentemente all’innalzamento della
social, anche di aprire le dirette: vogliamo sapere cosa pensa la gente laziale, d’altronde i tifosi
qualità del nostro programma. Il vero spirito sportivo, purtroppo sempre più sbiadito nella no-
sono la vera forza . L’idea di non parlare solo di calcio e di invitare in studio i rappresentanti
stra squadra di calcio, è ben rappresentato dalle numerose discipline della nostra Polisportiva”.
delle diverse sezioni della SS Lazio rientra nella nostra filosofia, nel nostro modo di intendere il
Enrico Sarzanini: “Siamo convinti che, oltre al calcio sia giusto dare la giusta visibilità a coloro
l’universo laziale. Gli opinionisti in studio cambiano di puntata in puntata, per poter avere una
che fanno sport con i colori biancocelesti addosso e che continuano a regalarci vittorie e grandi
visuale a 360° sulla squadra biancoceleste e su quella che è l’opinione di tutti”.
risultati nei vari ambiti sportivi”.
Cosa significa essere tifosi della Lazio a Roma e perché secondo voi molti personaggi pubblici
Enrico e Michele quali sono i vostri interessi, professionali e personali, fuori da Gold TV ?
nascondono la loro fede?
Enrico Sarzanini: “Conduco il radiogiornale su Dimensione Suono Roma (101,9 Fm) e Dimen-
Enrico Sarzanini: “Sono convinto che alcuni lo facciano perché temono di dover “pagare”
sione Suono Due (105,3 Fm) e collaboro per il Free Press Leggo”.
questa loro scelta, mi riferisco soprattutto ad alcune star dello spettacolo che magari hanno
Michele De Angelis: “L’altra passione della mia vita sono i libri, la letteratura. Ho lavorato per
paura di essere poi invisi a chi laziale non è. Essere tifoso della Lazio dovrebbe invece essere
cinque anni in una casa editrice, facendo da relatore per la presentazione di centinaia di testi.
un vanto, un onore: è la squadra più antica della Capitale nata a Piazza della Libertà. Ma non
Sto cercando di trasformare anche questo mio amore in professione. Conduco infatti una tra-
tutti la pensano così...”.
smissione letteraria nella quale diamo spazio sia agli autori emergenti che a quelli affermati.
Michele De Angelis: “Questa è una domanda filosofica! Essere della Lazio in questa città
Vi invito dunque a seguirmi anche ne “LA VOCE DEGLI SCRITTORI”, in onda tutti i martedì
significa aver scelto la strada più difficile ma la più bella, significa dover soffrire sempre più
e i giovedì alle 20:30 su Lazio tv (ch 12 e in streaming sul sito). Sport e letteratura possono
degli altri per raggiungere un obiettivo potendone poi assaporare il gusto come nessun altro.
rappresentare un binomio vincente, anche in tv!”
Significa essere fedeli ad uno stile, fatto di sportività e sentimento, che ci contraddistingue”.
Domanda piccante. Chi è tra di voi il diavolo e chi l’acqua Santa? Com’è Enrico, lo chiedo a
Per quanto riguarda i personaggi pubblici mi limito a dire che qualcuno ha semplicemente
Michele e viceversa, senza la cravatta da conduttore?
timore di perdere consensi. Non tutti sono così però, quelli “veri” portano sempre alta la ban-
Michele De Angelis: Io ed Enrico ci conosciamo da meno di due anni ma c’è stata subito una
diera laziale”.
forte intesa, grazie alla quale ora riusciamo a spalleggiarci scherzosamente durante la condu-
La Società Sportiva Lazio ad oggi, comprende più di 59 sezioni sportive, cosa vi viene da dire?
zione.
Secondo voi era pensabile che dal 1900, da quella panchina potesse nascere tutto ciò?
C’è una grande alternanza nel fornire assist e concretizzarli, la stessa con la quale ci scambiamo continuamente le vesti del diavoletto e la boccetta dell’Acqua Santa… Senza cravatta Enrico è semplicemente irresistibile. Un personaggio nel personaggio, pieno di carica e di spunti creativi. Ha una grande capacità narrativa e interpretativa. Gli dico spesso che se non avesse fatto il giornalista avrebbe certamente fatto carriera nel cinema! Enrico Sarzanini: In realtà io faccio la parte del Santo e do del Diavolo a Michele, ma chissà, la verità potrebbe essere un’altra... Grazie Mille ad entrambi come al solito persone molto cortesi. A nome di Lazio 100, in becco all’aquila per tutto. Enrico Sarzanini: Grazie a voi per lo spazio che vi avete concesso e in becco all’aquila a tutti i ragazzi della Polisportiva. Forza Lazio! Michele De Angelis: Grazie e complimenti ancora per tutto quello che fate. Ah, dimenticavo di ricordare a tutti che siamo la prima squadre della capitale e la Polisportiva più grande d’Europa… FORZA LAZIO!
DARIO FALCHI
Badminton
mille difficoltà di uno sport poco diffuso e conosciuto. In particolare vorrei sot-
PAOLO E MARIANNA FRATELLI VINCENTI
A
tolineare la volontà e la determinazione della coppia del doppio misto Alessandra Tiburzi e Paolo Viola che, oltre a trascinare la squadra nel Campionato, hanno anche l’appuntamento degli assoluti da onorare”. La SS Lazio Badminton, oggi ha una buona squadra, ma voi siete sempre alla ricerca di nuovi giocatori. “In parte è vero anche se riuscire ad
ncora una grande affer-
amalgamare il gruppo esistente è già un
mazione per la SS Lazio
ottimo risultato. Considerate, infatti, che
badminton che nel Primo
nel campionato a squadre tre dei cinque
Trofeo
delle
incontri totali sono dei doppi (femminile,
Gravine, primo storico grande appunta-
maschile e misto) e molte volte prevale
mento nazionale nella città di Taranto.
l’affiatamento della coppia rispetto alle
Grazie a Paolo e Marianna Viola, i colori
individuali abilità tecniche del singolo. Poi è evidente che riuscire a scovare dei talenti è quan-
biancocelesti trionfato.
to mai utile dato anche il fatto che fino alla fine di dicembre è possibile tesserare atleti che
.Marianna Viola , alle prese ancora con i
possono prendere parte al campionato in corso.
postumi di un serio infortunio alla spal-
Ci descrive per caratteristiche, la squadra attuale della SS Lazio Badminton?
la, è riuscita nell’impresa di aggiudicarsi
“Partiamo dal nostro atleta più esperto Paolo Viola è sicuramente il nostro “coach” in campo
il singolo femminile ed il doppio misto
per il suo grande bagaglio tecnico e tattico e per come trascina e motiva i suoi compagni.
in coppia con Antonio La Rocca , atle-
In un ipotetica pagella lo definirei “Insostituibile”.
ta ormai “ adottato “ dalla SS Lazio . Il
Il nostro nuovo acquisto Antonio La Rocca è il combattente della squadra, grandissimo spesso-
risultato acquisito spinge ora Marianna
re atletico, lotta e non demorde mai , nell’ultimo anno ha scalato molte posizioni nel ranking
nella fascia A del ranking nazionale nelle
nazionale grazie alla sua determinazione e combattività.
due specialità.
Continuando nel gioco delle pagelle lo definirei “ La Roccia “
Per non essere da meno della sorella
L’ultimo arrivato, l’estroverso e simpatico danese Mikkel Sonderriis, ha grandissime potenzialità
anche Paolo Viola ha conquistato due
sia tecniche che atletiche speriamo che riesca a superare l’impatto emotivo della gara che
Grand
Prix
allori vincendo il singolo maschile ed il doppio in coppia con Antonio La Rocca, confermandosi
potrebbe danneggiare le sue prestazioni.
in un momento di ottima forma e proiettandosi sempre più in alto nel ranking individuale del
Come definizione direi per adesso “ l’oggetto misterioso”.
singolo.
Passiamo al settore femminile ed iniziamo con Alessandra Tiburzi, grande tecnica ed acu-
Nell’occasione non ha partecipato Alessandra Tiburzi per un piccolo risentimento muscolare.
me tattico in campo, peccato che in alcune occasioni non abbia la giusta determinazione e
Finita questa fase di tornei individuali , il badminton nazionale si tuffa nelle competizioni a
cattiveria agonistica necessarie per primeggiare. Se opportunamente supportata può fare la
squadre e per la SS Lazio inizia l’avventura della serie A che la vedrà protagonista nella sta-
differenza in campo.
gione 2014/2015.
Per la pagella potrebbe essere “ più che positiva ma può fare molto di più”
Al via quest’anno ci saranno 9 team e la SS lazio sarà l’unica società di tutto il centro e sud
La nostra straniera è l’olandese Elcke Vievermans, una scoperta veramente positiva per tecnica
Italia ( ad esclusione delle isole ) .
e grinta in campo, è giovane ma ha dimostrato un assoluto controllo della gara da grande, esperta atleta .
OBIETTIVO SALVEZZA
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hi ben comincia è a metà dell’opera, il vecchio detto si attaglia perfettamente alla Lazio Badminton che appare avviata ad una grande stagione. Dopo le belle prestazioni alla kermesse di Santa Marinella, dove tutta la squadra ha ben figurato, pronti via arriva la vittoria in campionato contro la formazione
siciliana delle Fiamme Azzurre. Ne parliamo con il Presidentissimo Dott. Claudio Morino. Presidente se il buon giorno si vede dal mattino… “Nei detti popolari c’è sempre qualcosa di vero. Dobbiamo, però, essere bravi a superare i molti ostacoli che ci separano dal traguardo”. Che campionato si immagina per i colori biancocelesti? “Il nostro primo obiettivo resta la salvezza e riuscire a centrarla non è affatto scontato, specie quest’anno, perché le concorrenti si sono quasi tutte rinforzate . Il buon inizio, - è la prima volta nei quattro anni di serie A che partiamo con una vittoria - , ci da morale ed entusiasmo e ci spinge a pensare positivo. La determinazione e la grinta che i ragazzi hanno mostrato nel loro primo incontro mi conforta e mi induce a sperare in un risultato migliore delle passate edizioni. Fondamentali, a tal proposito, saranno i prossimi impegni prima della pausa natalizia. L’anno passato contro le due squadre che andremo ad incontrare prossimamente, raccogliemmo complessivamente un misero punto. Se riuscissimo a migliorarci sensibilmente allora potremmo sperare concretamente in qualche obiettivo più grande. Ma, ripeto, stiamo con i piedi ben piantati a terra”. I risultati che state ottenendo sono frutto del grande lavoro che svolgete quotidianamente in palestra. “Sappiamo tutti benissimo che nello sport i risultati arrivano se ci si allena e ci si impegna
In pagella si potrebbe dire “talentuosa e spietata” Arriviamo a Marianna Viola, penalizzata da vari guai fisici che le impediscono da alcuni mesi di potersi adeguatamente allenare, sembra finalmente sulla strada della guarigione e con essa speriamo che arrivino anche i risultati agonistici assolutamente alla sua portata. Per adesso la pagella non può che essere” grandissime potenzialità ancora inespresse” A quale età si comincia a giocare a Badminton e sino a quale età si può espletare questa attività agonistica? Per iniziare con approccio ludico motorio si può cominciare anche in età prescolare , per una vera attività agonistica non prima dei 11/12 anni. La grande peculiarità di questo sport e che con gli opportuni ritmi ed intensità di gioco si può giocare anche in tardissima età. In questo ci avviciniamo moltissimo al tennis, abbiamo, infatti, campionati master over 60 e 65. Direi insomma che volendo si può giocare a qualunque età purchè si prendano le dovute precauzioni e lo si faccia con una certa costanza ed assiduità”. Dove vi allenate? In chiave promozionale avete in mente giornate aperte a tutti per far conoscere ancora di più la vostra disciplina? Come ci si iscrive alla vostra sezione? C’è una selezione? Ci da qualche contatto? “Qui arrivano le dolenti note. Ci sono pochissimi impianti adatti alla pratica del badminton e spesso siamo osteggiati dalle altre Federazioni per segnare i nostri campi su quelli già esistenti (pallavolo e basket in primis). A mio avviso una “scusa” per mantenere un duopolio francamente anacronistico. Nella mia duplice veste di Presidente della SS Lazio e Presidente del Comitato Regionale Lazio stiamo predisponendo varie iniziative soprattutto nelle scuole per divulgare la disciplina. Tra queste vorrei già segnalare l’iniziativa che partirà a breve denominata la “Coppia d’Oro”, che coinvolgerà un ragazzo ed una ragazza insieme e che si prefigge, oltre alla diffusione e conoscenza del badminton, di promuovere il rispetto e la collaborazione tra il mondo maschile e femminile”.
con costanza ed abnegazione e questo i miei atleti lo stanno facendo, pur alle prese con le DARIO FALCHI
Calcio a 5
SIAMO GRANDI!!!
IN OLANDA SI PARLA DI LAZIO
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on grande sorpresa e soddisfazione abbiamo appreso che un giornale olandese racconta delle prodezze delle sorelle Vievermans, Anne e
Elcke. Quest’ultima gioca quest’anno nella Lazio e nell’articolo a lei diedicato racconta la propria esperienza vissuta nella prima giornata di campionato di serie A in terra italiana, dal viaggio in aereo per Palermo, alla visita lampo alla città , al pranzo leggero ma tipico siciliano , alla vittoria del doppio , alla sconfitta nel singolo, al successo finale sulle Frecce azzurre con il presidente pieno di gioia , la fuga per l’aeroporto per riuscire a prendere in tempo l’aereo di ritorno. “Un giorno che non dimenticherò mai “. Ha commentato l’aquilotta biancoceleste. L’articolo prosegue con i prossimi impegni agonistici e la consapevolezza di Elcke di dover tornare a casa , ma anche il desiderio e la volontà della squadra di farla venire in Italia per le restanti partite del campionato. E’ la grande lezione dello sport che lega ragazzi e ragazze lontane per lingua e cultura, che supera barriere e che costruisce rapporti veri ,fondati sul rispetto e sull’amicizia.
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a Lazio calcio a 5 è una grande squadra e lo sta dimostrando. I biancocelesti, con una nuova società, una nuova identità, un nuovo staff medico e tecnico ed una squadra praticamente tutta nuova, stanno stupendo. Organizzazione di gioco incredibile, giocatori di un livello decisamente oltre la media non solo nel quintetto base ed un lavoro
certosino anche nel settore giovanile che domina in tutte la categorie. La squadra di Mannino in questo inizio di stagione ha già battuto l’Asti ad inizio stagione e la Luparense (squadra campione d’Italia) le due compagini più accreditate alla vittoria finale e non nasconde gli obiettivi di stagione: rimanere tra le prime della Serie A. Non è un caso che la nuova struttura societaria curata nei minimi dettagli stia già dando dei risultati così a breve termine, sia sul campo che fuori. Sì perché nonostante la professionalità, la gestione soprattutto nei rapporti appare più come una vera e propria grande famiglia. Questo fa si che la nuova Lazio rappresenti molto più di una squadra di calcio a 5 che sta facendo bene, ma che sia un fiore all’occhiello della polisportiva più grande d’Europa. I risultati sportivi non sono certi perché lo sport rappresenta anche incertezza ma chi lavora bene, lo fa con passione e determinazione arriva in alto. Il Direttore Sportivo Antonio Ruggeri ed i collaboratori hanno costruito una rosa importante che può competere a grandi livelli come ha dimostrato finora. Il tecnico ha modellato la squadra che si trova a memoria e che ha nelle proprie fila dei giocatori di valore assoluto. Dal capitano Duarte, a Paulinho, da Manfroi a Saul senza dimenticare Molitierno e Schininà attualmente nazionali italiani. Il clima poi è eccezionale, l’allegria dei brasiliani ha contagiato tutti, il gruppo è unito, lo si capisce dagli allenamenti, dalle esultanze ai gol ed alle vittorie ma soprattutto dalle vittorie stesse perché, senza una squadra unita in ogni parte, non si riesce a fare quello che si sta facendo. La Lazio calcio a 5 è una realtà solida, vincente a prescindere da quelli che saranno i risultati ed i tifosi si stanno innamorando di questa società e di questi giocatori, lo dice il PalaGems che ad ogni gara casalinga è sempre pieno. L’ultima vittoria contro la Luparense campione d’Italia ha regalato ancora più consapevolezza nei propri mezzi. La Lazio è in crescita costante, dovrà solo non aver paura di volare. MARCO ANSELMI
Hockey su prato
LA STELLA D’ORO SUL PETTO
Basket in carrozzina
IL DERBY È DELLA LAZIO
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a SS Lazio Basket in carrozzina del Presidente Moreno Paggi coglie la prima grande soddisfazione della stagione vincendo il derby capitolino andando ad espugnare il campo del Don Orione dove i biancocelesti si sono imposti 71-46 in casa del Don Orione. I ragazzi del coach Castellucci partono subito forte piazzando un 16-0 in meno di dieci
minuti...la partita continua senza problemi con i laziali anche a +30. Molto soddisfatto il coach che ha potuto ruotare tutti i ragazzi. “Buona la concentrazione e intensità difensiva tutti hanno rispettato i compiti richiesti dal coach. Castellucci, devo fare i complimenti al “piccolo” Torquati ha tutte le caratteristiche per diventare il “nuovo” Pennino...a patto che aumenti il sacrificio e la concentrazione negli allenamenti” cosi capitan Pennino a fine partita.
L’
orgoglio di tutte le schiere laziali schizza ai massimi livelli per l’alta onorificenza che il Comitato Olimpico Nazionale, che nella persona del Presidente Giovanni Malagò, ha conferito alla S.S. Lazio hockey insignita Stella D’Oro al merito sportivo per i risultati conseguiti nel corso della sua gloriosa e lunghissima storia sportiva ma e soprattutto
per la sua ultracinquantennale, ininterrotta, attività hockeystica che ha consentito a tantissimi ragazzi di praticare questa difficile ma splendida e formativa disciplina La Stella D’Oro L’11 dicembre sarà consegnata ai dirigenti della SS Lazio Hockey a Tuscania, nel corso di una cerimonia a cui ovviamente faranno seguito i festeggiamenti. In campionato intanto la formazione biancoceleste ha chiuso il girone di andata con un pizzico di delusione. La compagine del Presidente Rossi, ha conquistato solo sette punti nelle sette partite del girone di andata.. Una sola vittoria all’attivo anche se molto pesante perchè maturata negli ultimi minuti del derby contro il Butterfly, poi tanti pareggi ed una sconfitta immeritata, all’ultima giornata, in terra sarda dove la compagine biancoceleste è stata letteralmente “affossata” nella partita contro la Pol. Juvenilia da un arbitro troppo casalingo - in tutti i sensi - e “recidivo”. La signora Caria, ha pilotato la gara a senso unico per tutti i settanta minuti, coronando l’ opera negando due solari tiri di rigore ai nostri biancocelesti. La zona play-off però è distante solo 4 punti ma bisognerà non sbagliare più nel girone di ritorno che inizierà il 1° marzo 2015 con la trasferta di Pisa, la penultima della stagione. Le altre cinque partite si giocheranno tutte a Roma un indiscutibile vantaggio da sfruttare. Ora ci sarà la consueta pausa invernale dedicata alla particolare disciplina dell’ hockey indoor dove la Lazio è iscritta al Campionato di League ed a quello Under 21 maschili. Concentramenti regionali a gironi di 4 squadre che serviranno per stabilire le due compagini che potranno accedere alle finali nazionali di metà febbraio 2015.
Ginnastica
SUGLI SPALTI DEL MANDELA FORUM
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rande tifo dei nostri atleti al Grand Prix di ginnastica, evento più prestigioso dell’anno organizzato dalla Federazione Ginnastica d’Italia che ha visto in campo gli atleti della nazionale azzurra di tutte le discipline, ginnastica artistica maschile e femminile, ginnastica ritmica, trampolino elastico e aerobica.
Spalti del Mandela Forum gremiti da più di 5.000 spettatori che hanno applaudito atleti quali Vanessa Ferrari, Carlotta Ferlito, Matteo Morandi, Alberto Busnari, le “farfalle” della ritmica capitanate da Marta Pagnini solo per citarne alcuni. Ad arricchire la scena anche atleti di calibro internazionale quali la spagnola Roxana Popa, il russo Nikolai Kusenkov e il croato Mario Moznik, tutti ginnasti tornati di recente dai Campionati del Mondo svoltisi ad ottobre in Cina. Molte le autorità presenti primo fa tutti il Presidente della FGI Riccardo Agabio accompagnato dal Vicepresidente Regione Toscana Stefania Saccardi e dell’Assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci, nonché Tiziano Manco ed Enrico Baldacci del Gruppo Granarolo SpA. I ragazzi della SS Lazio ginnastica sono partiti in treno da Roma accompagnati dai loro insegnanti e da alcuni genitori, per assistere ad una manifestazione così prestigiosa. Trovandosi in una città d’arte come Firenze, prima di arrivare al Mandela Forum, la nostra delegazione ha avuto l’opportunità di girare per il centro di Firenze dando ai nostri ragazzi anche l’opportunità di tornare a casa con gli occhi non solo pieni di ginnastica. Grande la loro emozione nell’assistere alle esibizioni di atleti di così alto valore, tanti applausi e rincorse a caccia degli autografi.
LAZIO
IN VERSIONE MONDIALE e Benedetta De Angelis. Ma andiamo per ordine. Vittoria a Napoli con la Woman di Enzo Tramontana per 11 – 2 con quattro reti di Luciléia e vittoria in casa con il Sora di Piras e compagne per 13 – 1 con il poker firmato Carla Vanessa. Poi? Il tanto atteso big match in casa del Montesilvano finito in pareggio con otto gol totali. Uno spettacolo per il valore delle giocatrici in campo con emozioni altalenanti in una gara che la Lazio poteva vincere quanto perdere. Protagoniste Ana Catarina e Valentina Siclari, la prima autrice di grandi parate soprattutto una a dieci secondi dal triplice fischio, la seconda, la “piccola” calabrese, premio sky per la tripletta rifilata alla squadra abruzzese. Davanti al prossimo allenatore della nazionale italiana femminile Roberto Menichelli, tanto per dire. Un pareggio che comunque fa riflettere sul campionato di quest’anno più livellato, forse, rispetto allo scorso anno. Per chiudere, poi, l’8-0 casalingo con il Futsal CPFM quarto della classe. All’appello manca l’ultima partita di novembre, la delicatissima trasferta con il Real L’Acquedotto in quel Pala Gems che lo scorso anno vide trionfare le biancocelesti e alzare lo scudetto. Dicembre chiuderà il girone d’andata e in gioco ci sono le di SERENA CERRACCHIO | Le foto pubblicate nell’inserto sono di Paolo Cassella
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qualificazioni dirette alle Final Eight (27-28 febbraio/1 marzo probabilmente a Pescara). E quindi non si scherza. Anche perché la Lazio
el mese clou del campionato di serie A gir. B la Lazio campione d’Italia mantiene
dovrà fare a meno delle straniere impegnate con il mondiale femminile che si giocherà dal 9
la sua imbattibilità, punto di forza da più di un anno. Già, perché le biancocelesti
al 15 dicembre in Costa Rica. Luciléia con il Brasile alla ricerca del quinto successo mondiale
del futsal, non perdono una gara da quindici mesi, esattamente dall’arrivo di quelle
consecutivo, Ceci con la Spagna e poi Ana Catarina e Carla Vanessa con il Portogallo. E non
ragazze tanto semplici nella vita quanto “extraterrestri” dentro al campo, capaci di
è un caso che la Lazio sia l’unica squadra al mondo ad avere quattro giocatrici impegnate al
battere e disintegrare ogni record. Luciléia, Cely Gayardo, Pamela Presto, Valentina Siclari,
mondiale con tre nazionali diverse. Un vanto, tanto per cambiare. Ma che non si perda di vista
Marcella Violi, Sara Giustiniani, Pamela Guercio le ragazze rimaste dallo scorso anno a cui,
l’obiettivo principale, ovvero il primato alla fine del girone d’andata. Mancano ancora le partite
poi, si sono aggiunte Ana Catarina, Carla Vanessa, Ceci, Martina Cacciola, Antonella Corio
con L’Acquedotto, l’FB5 e l’Olimpus e la parola d’ordine è VIETATO SBAGLIARE.
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VALENTINA SICLARI E SARA GIUSTINIANI SI RACCONTANO FUORI DAL CAMPO
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onosciamo la calabrese Valentina Siclari uno dei punti di forza della
obiettivi cerco sempre di raggiungerli”.
Lazio Calcio a 5 femminile. La stagione è iniziata nel migliore dei modi anche in questa occasio-
Hai qualche hobby in particolare?
ne. Te lo aspettavi?
“No non ho hobby. Frequento l’università e spero di laurearmi presto. Inoltre alleno i
“Si, perché nonostante in estate siano partite delle ragazze, la società ha fatto
bambini della scuola calcio, e questa la possiamo definire la mia passione. In futuro mi
degli acquisti di eguale qualità. Poi va detto che il “gruppo forte” dello scorso
piacerebbe allenare, sempre ovviamente nel calcio a 5”.
anno è rimasto, quindi partiamo avvantaggiate visto non serve conoscerci”. Cosa preferisci fare il fine settimana quando non hai impegni con la squadra? Quanto può essere forte una squadra che è imbattuta da più di un anno?
“Si sta insieme con le compagne di squadra. Ci piace viaggiare e fare ogni volta una cosa
“Abbastanza. Siamo le favorite insieme al Montesilvano che ha fatto degli
diversa, come può essere una passeggiata o una partita a baseball”.
ottimi acquisti in estate. Ce la giocheremo con loro fino alla fine, sperando di ripetere i risultati dello scorso anno, pur sapendo che è sempre difficile con-
Fai un saluto ai lettori di Lazio 100 e a tutti i tifosi che vi seguono ogni domenica.
fermarsi”.
“Un saluto a tutti, e ringrazio specialmente gli orgogliosi che ci seguono ovunque. Speriamo di potergli regalare grandi soddisfazioni anche quest’anno”.
Che differenze hai notato in termini di ambiente rispetto a Reggio Calabria? “Sinceramente nessuna, visto che lì ho lasciato una famiglia e qui ne ho trovata un’altra. Il Presidente e tutto lo staff ci hanno accolto benissimo”.
Il Montesilvano sembra essere la squadra più accreditata a darvi battaglia per il primo posto. Nell’incontro disputato poco tempo fa contro di loro, hai realizzato una tripletta. Che sensazione è stata? “E’ stata una bella sensazione, perché mi trovo in una squadra ricca di giocatrici straniere che giocano nelle loro rispettive nazionali, e per noi italiane è sempre un po’difficile trovare spazio. Quest’anno per fortuna ho la fiducia del mister, e quando entro in campo cerco sempre di dare il massimo”.
Qual è il tuo obiettivo e quello della tua squadra in questa stagione? “Per la squadra, la Coppa Italia e lo Scudetto restano gli obiettivi principali. Personalmente voglio continuare a fare delle belle prestazioni, anche perché in futuro ci sarà la Nazionale e spero di farle anche per questo”.
Giusto appunto, apriamo la parentesi Nazionale: nel 2015 inizieranno gli stage. Speri in una convocazione? “Ci spero. Io continuo a dare il massimo nella mia squadra di club, e penso non ci siano problemi purché mi arrivi una chiamata. Devo continuare così, perché anche le altre ragazze italiane sono molto brave”.
Passiamo ad altro: ci racconti com’è Valentina fuori dal campo? “Sono una ragazza abbastanza introversa, timida e riservata. Preferisco i fatti alle parole, anche dentro il campo. Penso di essere una persona determinata, e quando mi pongo degli
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ALESSIO BRUNI
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iancoceleste nel profondo del cuore Sara Giustiniani ha coronato il suo
è inutile abbonarsi, vado solo quando c’è l’occasione che me lo permette”.
sogno sportivo nel difendere colori della Lazio calcio a cinque. “Ho sempre tifato Lazio. Penso che sia il massimo indossare la maglia
Parlando delle tue compagne di squadra, oltre al rapporto in campo, con qualcuna di loro è
della squadra che sostieni”.
nata un’amicizia? “Ovviamente sono molto legata a tutte, perché la squadra la vivi tanto. C’è un legame par-
Una domanda che può avere una risposta scontata. Oltre alle misure della porta,
ticolare con il vecchio gruppo, dato che lo scorso anno eravamo tutti a Roma e si passava
che differenze ci sono per un portiere di calcio a 5, rispetto a chi gioca a 11?
molto tempo insieme, anche al di fuori del calcio a 5”.
“Lavori sicuramente più sulla rapidità, sulla velocità e sull’esplosività nel breve. Campo e porta sono più piccoli, quindi è tutto più concentrato. Nel calcio a 11
Cosa vorresti fare al termine della carriera se potessi scegliere?
può capitare di stare fermi per cinque minuti, mentre nel calcio a 5 no, perché
“Ancora non lo so. Io oltre alla mia attività sportiva sono un operatore socio sanitario, e
tempi morti non ci sono. Magari la propria squadra è in attacco e perde palla,
lavoro all’interno di una RSA per anziani. Per me è veramente difficile riuscire ad abbinare
ed ecco che le avversarie sono in porta in due secondi. Bisogna tenere sempre
entrambe le cose, ma lo faccio con tutta la professionalità immaginabile. Quando mi si
alta l’attenzione”.
chiede se in futuro mi vedo come una allenatrice o come preparatrice di portieri rispondo no, quindi ancora non so se riuscirò a vedermi in un ambito lavorativo nel calcio a 5”.
Ti aspettavi di far parte di una squadra così forte al momento della firma sul ALESSIO BRUNI
contratto? “No. Ti dico la verità, quando ho parlato con Leonardo e Valerio ho capito che c’era un progetto importante, ma non mi aspettavo di essere così competitivi da subito. Poi ci sono stati tanti acquisti importanti come quelli di Lucileia e Cely, ed ecco che siamo riuscite a vincere tutto in poco tempo”.
Se ti dovessi chiedere un’istantanea della passata stagione, quale mi indicheresti? “Il primo trofeo vinto, la Coppa Italia. E’ stato in bilico nella prima partita e siamo state brave a non mollare, anche con un pizzico di fortuna. E’ stata davvero una grande gioia”.
Al momento siete prime in classifica. Dai un giudizio a questo inizio di campionato, sia individuale che sulla squadra. “Personalmente mi do un 6 e mezzo, per via comunque del recupero dall’infortunio che sta avvenendo con cautela. Ho iniziato la preparazione con la squadra ma a ritmi blandi, anche perché non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo ai vari traumi e agli allenamenti. Mi do quel voto perché so di poter dare di più, mentre alla squadra voglio dare un 7 più, dato che possiamo giocare molto meglio. Va detto che abbiamo cambiato molto e che ci può stare un periodo di rodaggio”.
Lo scorso anno hai appunto combattuto con un’ernia e questa estate sei dovuta andare sotto i ferri. Hai comunque recuperato a pieno regime? “Ora sono al top e devo tutto a Nicola Serio, il neurochirurgo che mi ha seguito. Lo scorso anno ho sofferto tanto, e probabilmente avrei dovuto fare prima questo intervento. A oggi sto veramente bene, e devo ancora mandare un ringraziamento al dottore”.
Le tue compagne intervistate finora, ci hanno detto di trovarsi benissimo a Fiano Romano. Concordi con loro? “La maggior parte di loro vivono a Fiano, mentre io abito a Roma, ma devo dire che il pubblico è sempre più numeroso, e i nostri tifosi storici continuano a seguirci sia in casa che in trasferta. Secondo me è stata un ottima scelta quella di spostarsi da Roma, e il pubblico locale sta rispondendo veramente bene”.
Visto che sei tifosa laziale, segui anche la Lazio allo stadio Olimpico? “Si, anche se negli ultimi quattro anni è diventato quasi impossibile visto che noi giochiamo di domenica. Se c’è un anticipo o un posticipo vado volentieri, e per esempio a Lazio-Juventus sono andata. Negli anni passati ero abbonata, ma visti i miei impegni ora
Programma partite dicembre 11^ giornata | 7 dicembre 2014 S.S. Lazio – FB5 12^ giornata | 14 dicembre 2014 S.S. Lazio riposo 13^ giornata | 21 dicembre 2014 Olimpus – S.S. Lazio
LE PARTITE DI NOVEMBRE
ne sfortunata di Ceci che spiazza Ana e vantaggio Montesilvano. Lazio frastornata e raddoppio del Montesilvano esattamente al decimo minuto di gioco, scodellata perfetta di Iturriaga e Borges arriva puntuale all’appuntamento con il gol. Ma dopo appena 21 secondi ecco la sveglia biancoceleste che porta il nome di Siclari, volata sulla destra e destro rasoterra che si insacca alle spalle di Ghanfili. A due minuti dalla fine del primo tempo sempre la piccola calabrese recupera un pallone a centrocampo che arriva sui piedi di Ceci, la spagnola di destro piega le mani a Ghanfili per il pareggio laziale. Mister D’Orto allora tenta la carta portiere di movimento mettendo Gayardo a protezione della porta. Una mossa che nei secondi finali porta in vantaggio le biancocelesti sempre con Siclari. Nella ripresa sempre alta l’intensità della gara ma è il Montesilvano a trovare la rete del pareggio al minuto 26 con la spagnola Iturriaga servita perfettamente da Borges. Nove secondi, neanche il tempo di esultare in pratica che la Lazio ristabilisce il vantaggio sempre con Siclari che beffa Ghanfili da posizione proibitiva, quasi dalla linea di fondo campo. La squadra di casa però gioca bene e dopo un minuto trova il gol del 4 – 4 ancora con Iturriaga servita dopo una splendida discesa dalla connazionale Amparo. La Lazio ci prova con il portiere di movimento ma è la squadra di casa che a un secondo dalla fine rischia di portarsi a casa i tre punti, superba Ana Catarina che in tuffo sventa la rete della beffa. Il tabellino:
Sesta giornata di campionato: 2 novembre 2014 Nel primo appuntamento di novembre la Lazio espugna Napoli per 11-2. Una gara sentita da parte di entrambe le squadre soprattutto dal gruppo calabrese biancoceleste. Già perché in panchina per la Woman Napoli c’era il mister ex Pro Reggina, Enzo Tramontana e in campo tra Lazio e Napoli tutta quella bellissima squadra che qualche anno fa vinse il primo scudetto di serie A. Da una parte le laziali Presto, Siclari, Corio e Cacciola (oggi in campo dal primo minuto poi sostituita nella ripresa da Giustiniani), dall’altra Politi, Mezzatesta e Napoli con, appunto, Tramontana sulla panchina partenopea. Al di là del romanticismo la Lazio passa anche nella
Montesilvano - S.S. Lazio 4 – 4 (p.t. 2 - 3) Montesilvano: 23 Ghanfili, 4 Iturriaga, 6 Di Pietro, 7 Amparo, 8 Colatriani, 9 D’Ambrosio, 10 Noe, 11 Ciferni, 12 Borges, 13 Brandolini, 25 Troiano, 28 D’Incecco. All. Francesca Salvatore S.S.Lazio: 1 Ana Catarina, 4 Schirò, 5 Presto, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 11 Ceci, 12 Giustiniani, 13 Violi, 17 Vanessa, 19 Corio, 22 De Angelis. All. Daniele D’Orto Arbitri: Vannucchi (Prato), Bensi (Grosseto) CRONO: Tiberio (Teramo) Reti: 4° e 10° Borges, 11° Siclari, 18° Ceci, 19° Siclari, 26° Iturriaga, 26° Siclari, 27° Iturriaga Ammoniti: 31° Vanessa, 36° Siclari
delicata trasferta di Napoli mettendo a segno undici reti. Nona giornata di campionato: 23 novembre 2014 Il tabellino:
Nella nona giornata di campionato di serie A gir. B la Lazio torna a volare davanti ai suoi tifosi
Woman Lazio - S.S. Lazio 2 – 11 (p.t.0 - 4)
dopo lo stop con il Montesilvano, battendo per 8-0 il Futsal CPFM quarto in classifica. La Lazio
Woman Napoli: 1 Macchia, 7 Napoli, 9 Mezzatesta, 10 Filocaso, 11 Politi, 12 De Luca, 16 Men-
senza il suo capitano Pamela Presto indisponibile e Martina Cacciola infortunata è stata sempre
dolia, 18 Pugliese, 30 Di Deo, 21 Potolicchi, 22 Milione. All. Tramontana
padrona del campo rischiando praticamente niente durante tutta la gara. Ad aprire le danze
S.S.Lazio: 1 Ana Catarina, 4 Schirò, 5 Presto, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 12 Giusti-
Cely Gayardo dopo cinque minuti e ancora Siclari, Ceci (doppietta), Luciléia e De Angelis.
niani, 17 Vanessa, 19 Corio, 21 Guercio, 22 De Angelis, 27 Cacciola.
Nella ripresa biancocelesti sempre protagoniste con Giustiniani che rilevava Ana tra i pali. Le
Arbitri: Sallese (Vasto), Palombi (Avezzano) CRONO: Supino (Benevento)
reti messe a segno dalle due brasiliane Gayardo e Luciléia chiudevano l’incontro sul punteggio
Reti: 1° De Angelis, 3° Gayardo, 8° Guercio, 18° Siclari, 24° Gayardo, 25° e 26° Luciléia, 27°
netto di 8-0 in favore delle biancocelesti.
Vanessa, 28° Luciléia, 32° Politi, 33° Siclari, 38° Luciléia, 39° De Luca Ammoniti: 6° Politi
Il tabellino: S.S. Lazio – Futsal CPFM 8 – 0 (p.t. 6 - 0)
Settima giornata di campionato: 9 novembre 2014 Nella settima giornata di serie A gir. B la Lazio batte 13-1 il Città di Sora davanti al proprio pubblico nel palazzetto di Fiano Romano. Partita bloccata nei primi dieci minuti con le biancocelesti che con un po’ di sfortuna non riuscivano a insaccare il pallone merito anche di un’ottima Anna Piras a difendere i pali della squadra ospite. Gara sbloccata all’undicesimo con Siclari che dava il via, poi, anche alle reti di De Angelis, Vanessa (poker), Luciléia (tripletta), Guercio e Cely Gayardo (doppietta). Nei minuti finali poi la rete della bandiera del Sora con Juninha, sfortunata all’inizio del secondo tempo quando regalava una rete alle biancocelesti con un autogol. Il tabellino: S.S. Lazio – Città di Sora 13 – 1 (p.t. 7 - 0) S.S. Lazio: 4 Schirò, 5 Presto, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 12 Giustiniani, 13 Violi, 17 Vanessa, 19 Corio, 21 Guercio, 22 De Angelis, 27 Cacciola. All. Daniele D’Orto Città di Sora: 1 Piras, 27 Cedrino, 10 Di Flumeri, 8 Papitto, 12 Juninha, 5 Balona, 14 Riccelli, 11 Rovito, 16 Pisani, 2 Collalti, 6 Sacchetti, 22 Nobili. All. Eugenio Boranga Arbitri: Francesco D’Angelo e Giuseppe Del Rosso (Campobasso). CRONO: Bottini (Roma 1) Reti: 11° Siclari, 12° De Angelis, 16° Vanessa, 18° e 19° Luciléia, 19° Guercio, 20° Vanessa, 24° aut. Juninha, 29° Gayardo, 36° Luciléia, 38° Juninha, 39° Vanessa, 39° Gayardo, 40° Vanessa
Ottava giornata di campionato: 16 novembre 2014 Pareggio spettacolare nel big match dell’ottava giornata di campionato. Al Pala Roma di Montesilvano finisce infatti 4 – 4 tra la squadra di casa, il Montesilvano appunto e la Lazio. Inizia forte la squadra di casa che dopo un paio di minuti già impegna Ana con Iturriaga. E non è un caso che il vantaggio arrivi esattamente dopo quattro minuti di gioco: tiro di Borges, deviazio-
S.S.Lazio: 1 Ana Catarina, 4 Schirò, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 11 Ceci, 12 Giustiniani, 13 Violi, 17 Vanessa, 19 Corio, 21 Guercio, 22 De Angelis. All. D’Orto Futsal CPFM: 1 Acciarresi, 3 Boutimah, 11 Pinto Dias, 17 Pastorini, 20 Scagnetti, 21 Pizi, 22 Pedace, 23 Nobilio, 25 Verzulli. All. Segundo Arbitri: Burletti (Ragusa), Cilia (Caltanissetta). CRONO: Bottini (Roma 1) Reti: 5° Gayardo, 8° Siclari, 13° Ceci, 19° Luciléia, 20° De Angelis, 20° Ceci, 22° Gayardo, 29° Luciléia
Football Americano
MARINES, UNA FANTASTICA AVVENTURA
S
ono questi i mesi in cui si disputa il Campionato di Football americano negli States, competizione che giungerà alla sua finale in Gennaio nell’evento sportivo più seguito del pianeta, il Superbowl. Il Football americano è una disciplina con regole di non immediata comprensione
ma non difficili se spiegate e che racchiude in se la fisicità del rugby e la tattica di una vera
scolastico dei ragazzi da cui l’impegno sportivo non può prescindere.
partita di scacchi!;
In questo scorcio di anno l’attività dei play off della U 19 presumibilmente contrapposta a for-
uno sport in cui si cura nei minimi particolari la preparazione fisica degli atleti e contempo-
tissime formazioni “del Nord” infiammerà il mese di Dicembre e la speranza è arrivare a tifare
raneamente si lavora alla lavagna per predisporre e assimilare schemi in cui ogni giocatore ha
i nostri ragazzi sino alla Finale nazionale che si disputerà a Gennaio: seguiteli sul Sito internet
un ruolo e una funzione, nessuno escluso.
www.Lazio-Marines.com e tifateli la domenica pomeriggio alle 14 30 nella diretta streaming
Questo sport che alcuni pensano sia riservato ai super muscolatissimi atleti americani è invece
con telecronaca organizzata e diretta dal vulcanico presidente dalla Società su www. Live-
accessibile anche alle nostre latitudini e a partire dai settori giovanili!
stream.com alla pagina Marines Lazio tv
Per avvicinarsi a questo sport non serve essere rambo o avere doti atletiche stratosferiche, per
Nel 2015 l’attività di allenamento e agonistica dei giovani Marines continuerà affiancandosi
iniziare basta un paio di scarpe di ginnastica, una tuta e la voglia di provare, per ogni tipologia
all’ entrata in scena di una formazione di “serie A” che quest’anno rinforzata nei numeri e in
fisica c’è un ruolo diverso in cui specializzarsi e trovare spazio, in uno sport in cui non c’è
alcune stelle d’oltreoceano messe a contratto … promette scintille!
nessuno che prende la polvere a bordo campo, in cui durante una partita vengono schierate in
La giovane Under16 aspetta nuovi ragazzi per continuare, assieme e con entusiasmo, la stri-
campo ben 3 formazioni a seconda della situazione di gioco.
scia di vittorie negli incontri in programma con formazioni di tutta Italia.
A Roma, nell’ ambito della Polisportiva Lazio, da anni opera e cresce con successo la Società
La forte formazione femminile della Società( Le MARINES) si preparerà al Campionato nazio-
di Football americano del Presidente Fabio Pacelli, i Lazio Marines.
nale pronta ad accogliere eventuali nuove compagne che volessero provare questo sport e in
Forti di una tradizione vincente nei vivai e nella massima serie del campionato italiano, i Lazio
breve essere inserite nel vivo del gioco.
Marines in attesa del campionato seniores da disputare in primavera, hanno iniziato quest’
Sui campi d’ allenamento di Lungotevere Dante 311 (vicino alla fermata Marconi della Metro)
anno in maniera Travolgente la stagione 2014-2015.
presso il campo Mario Tobia,GS Vigili Urbani ci alleniamo con le nostre formazioni.
La Under 19 dei ragazzi Bianco celesti “con l’aquila sul casco” inserita nel Girone A del Cam-
Le “invincibili” juniores Under 16 e 19 il Lunedì e il Mercoledì dalle ore 19 alle 21 e il Giovedì
pionato Nazionale di Categoria è alla quinta larga vittoria su 5 partite disputate essendo
dalle ore 21 alle 23 coltivano passione e tecnica, forza e disciplina.
qualificata per i Play off di Dicembre con
Per far parte di questo bel tassello di sto-
una giornata di anticipo e statistiche alla
ria sportiva della Polisportiva basta veni-
mano, puntando direttamente al primato
re al campo e provare, l’ attrezzatura ne-
nazionale.
cessaria al gioco la mette a disposizione
I Lazio Marines Under 19 (formazione in
la società senza alcun onere, l’entusia-
cui possono militare giovani atleti delle
smo e la voglia ..saranno contagiose …
classi da 1998 al 1995) hanno battuto in
e per chi volesse qualche informazione
casa e in trasferta le altre due compagini
in più, basterà chiamare il 339 3068678
Capitoline assicurandosi il primato cittadi-
e Marco Fiordalice, giocatore e membro
no in termini di qualità di gioco e risultati.
della dirigenza Marines, sarà contento di
I “piccoli” Marines Under16 (formazione
dare ogni tipo di chiarimento.
in cui militano atleti delle classi da 1998
C’e’ un casco e un aquila che attendono
a 2001), hanno accolto quest’ anno nu-
nella capitale i ragazzi dai 12 anni in su
merosi ragazzi che per la prima volta si
che vogliano volare alto e far parte di
sono avvicinati a questo sport, dapprima
una fantastica avventura!
titubanti e poi entusiasti. Nel corso di questi primi mesi della loro attività agonistica sono apparsi letteralmente scatenati
MAURIZIO ELISIO
conseguendo 6 vittorie su 6, superando nettamente in due occasioni i pur validi cugini dei Grizzlies Roma e mietendo successi anche in campo extra regionale grazie alla vivacità di una società che li ha portati ad incontrare e battere squadre pari categoria di calibro nazionale come i Condors Grosseto e i Dolphins Ancona. Come nella tradizione della Polisportiva Lazio, massima è l’attenzione che i Marines dedicano alla crescita non solo fisica e tecnica ma anche mentale dei giovani atleti bianco celesti; Le formazioni giovanili dei Lazio Marines si allenano seguite da staff di allenatori diversificati in base alla categoria e allo specifico ruolo ricoperto. La competenza tecnica dei Coaches, alcuni dei quali direttamente provenienti dai campionati americani, assicura risultati di assoluta rilevanza come quelli che in questa stagione hanno visto la Società IMBATTUTA in 11 incontri su 11 con le sue due formazioni juniores. Medici e fisioterapisti presenti sul campo garantiscono inoltre una tutela assoluta dei giovani atleti. Grande rilievo è dato alla disciplina e alla cultura sportiva dei giovani Marines nelle cui squadre non sono ammessi comportamenti non consoni ai principi di lealtà e correttezza sportiva in campo e fuori e, soprattutto nella categoria U16, attenzione è riservata anche al rendimento
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S p onsor S.S. Lazio Motociclis mo
Motociclismo
Sci
ANCORA PIÙ FORTI
L
uca Lommi, Team Manager della Elle 2 Promotion, annuncia l’arrivo in
casa Lazio di Francesco Cocco nuovo pilota di riferimento per la stagione 2015. Diciottenne di Fiuggi, il forte rider aveva già corso per il Team nel 2010, appena 14enne, vincendo il Trofeo Dunlop
600 Stock e raggiungendo ottimi risultati nel CIV (Campionato Italiano Velocità). Nel 2011 arriva ad esserne protagonista assoluto, riuscendo a distinguersi anche nel Campionato Europeo, sempre in sella ad una Yamaha 600. Nel 2012 purtroppo un infortunio gli impone uno stop per l’intera stagione. Nel 2013 riprende a fatica, tornando sulla moto a fine stagione, senza però riuscire ad esprimersi al meglio a causa dei postumi dell’infortunio alla gamba destra. Per il 2015, legato da una forte amicizia e stima reciproca con il Team Manager Lommi, Francesco raccoglie l’invito e decide di tornare a correre su una moto targata S. S. Lazio. Un ottimo curriculum e la voglia di tornare a vincere, lo proiettano quindi nel mondo del Campionato Europeo 600 Stock e CIV 2015. Il suo esordio, il 30 novembre al ‘Trofeo di Natale’ 600 Stock, lo vede già sul podio. Francesco chiude la gara al 3^ posto dopo essere partito dalla 19^ posizione a causa di un difficile impatto sul bagnato. Il Team Manager Lommi aggiunge dunque un nuovo tassello alla preparazione della nuova stagione con l’obiettivo di far volare la Lazio sulle piste del motociclismo internazionale.
A
NEL SEGNO DI RICKY!
lla Lazio Sci tutto è pronto per ripartire con una nuova stagione piena di impegni e attività con l’augurio che si possano ripetere
gli strabilianti risultati dello scorso anno. Grandi traguardi arrivati soprattutto per merito del campioncino Riccardo Allegrini che nella passata stagione invernale ha sbaragliato la concorrenza vincendo moltissime competizioni importanti e piazzandosi sempre nei gradini più alti del podio in tutte le gare affrontate nella stagione 2013/2104. In particolare spiccano il primo posto conquistato in slalom al Trofeo Topolino fase nazionale e l’ottimo terzo posto, sempre in slalom, alla fase internazionale. Successi che hanno proiettato il sodalizio biancoceleste in alto, tra gli sci club che contano nel panorama dello sci alpino giovanile. Come detto, la stagione invernale è alle porte e si attendono le prime copiose nevicate sugli Appennini, che permettano di aprire tute le stazioni invernali nelle regioni limitrofe in modo da poter iniziare con le attività dello Sci Club. Sono previsti, infatti, come ogni anno, i corsi di avviamento all’agonismo e perfezionamento della tecnica per bambini, ragazzi e adulti. Come sempre, c’è anche il settore agonistico con gli atleti di ogni età pronti a dare il massimo per il sodalizio. Il tesseramento al club (sempre inclusa la tessera FISI) e le iscrizioni ai corsi sono aperti ormai da qualche settimana e chiunque sia interessato ad entrare nella famiglia dello Sci Club S.S. Lazio e a svolgere attività sulla neve e in montagna per semplice svago o praticando sport invernali con più o meno intensità agonistica, in ogni caso coadiuvati e guidati da tecnici specializzati, può contattare la segreteria del club su info@sslaziosci.it o visitare il sito www.
CLAUDIA ANZIDEI
Surf & Boarding
I
sslaziosci.it o andare sulla pagina ufficiale www.facebook.com/sslaziosci
Pugilato
INGAGGIATO GIUSEPPE CARNEVALI
FORZA FERNANDEZ
D
opo lo splendido esordio, con la maglia della SS Lazio Pugilato, Miguel Fernandez si è ripe-
l Presidente Massimo Fraternali della Lazio Surf e Boarding ha ufficializzato nei giorni scorsi
tuto nelle gare regionali vale-
il tesseramento di un promettente atleta, Giuseppe Carnevali. Tra qualche giorno il nuovo
voli per l’accesso alle finali, dove però ha
biancoceleste, partirà alla volta della Sicilia per iniziare preparazione in vista della prossima
incontrato un buon pugile di livello Fabio
stagione agonistica. Sulla sua tavola, oltre alle insegne della Lazio comparirà lo stemma del
Riccio nella categoria 60 kg. che ha fatto
suo Comune di origine, Rocca di Papa.
suo il match. Il verdetto non è stato unanime, qualche fischio e brusio si è sentito
DARIO FALCHI
dal pubblico, ma in piena sportività Miguel, campione di stile, ha abbracciato il suo avversario congratulandosi con lui, consapevole di dover rialzare la testa immediatamente e ricominciare ad allenarsi con la voglia di prima per migliorare i propri risultati. “Quello con Riccio stato un incontro alla pari, il primo round l’ha vinto lui, il secondo io, poi nel terzo i giudici hanno stabilito che a vincere fosse stato il mio avversario. La prendo come un esperienza comunque positiva, sono tranquillo perché so di aver dato tutto, ora ricomincio ad allenarmi con più voglia di prima con l’obbiettivo di fare bene nei prossimi impegni” Il Presidente Roberto Chierici può essere soddisfatto del ragazzo che sta venendo su come atleta e come persona, merito oltre che della famiglia anche di chi lo allena.. DARIO FALCHI
Circolo Canottieri Lazio
Danza Sportiva
RIVALORIZZIAMO IL TEVERE
PREMIATE LE AQUILOTTE BIANCOCELESTI
U
n impegno condiviso a tener vivo un tavolo fra Roma Capitale, Regione Lazio, Autorità di bacino del fiume Tevere, Acea e Consorzio Tiberina, il soggetto pubblico-
I
privato comprendente università, enti locali, enti di ricerca, associazioni, imprendi-
l Palazzetto di Genzano di Roma
tori, presso il quale hanno sede i due comitati promotori del ‘contratto di fiume’ del
è stato il teatro della premiazione
Tevere nell’area urbana di Roma e del ‘contratto di foce’. E’ quanto ribadito in occasione del
delle atlete laziali vittoriose ai cam-
convegno ‘Tevere e litorale: Roma Capitale per il ‘contratto di fiume’, che si è svolto presso il
pionati Italiani che era stata rinviata
Circolo di Marina.
a settembre a causa dell’alluvione che
Molto significativa la partecipazione attiva, al convegno, di soggetti fino ad oggi su posizioni
aveva colpito Civitavecchia dove era
spesso assai differenti, come gli operatori commerciali, i piccoli concessionari e conduttori di
stata precedentemente organizzata.
galleggianti e i dopolavoro sul Tevere, raccolti in buon numero nel Consorzio Tevere Centro, e i
Alla manifestazione hanno preso parte
Circoli storici. Fra gli altri, il presidente e la vicepresidente del Circolo Canottieri Lazio, Raffaele
il della del Presidente Nazionale FIDS
Condemi e Donatella Visconti, hanno ribadito, come nelle precedenti occasioni di lancio del
Christian Zamblera, e il Presidente Re-
‘contratto di fiume’ ospitate a luglio e a ottobre, la totale disponibilità a supportare il processo
gionale del CONI, Riccardo Viola, La Lazio ha avuto la soddisfazione di vedere salire sul palco
di coesione.
quattro giovanissime atlete per aver ottenuto il massimo risultato nella scorsa stagione sporL’obiettivo, è stato sottolineato, è quello
tiva. Martina e Giulia Andreucci, Ilaria Catalano e Miruna Cojoc Dumitrita, sono state premiate
di mettere a punto una struttura di gover-
rispettivamente per aver conseguito i seguenti prestigiosi titoli: Campionato Assoluto, oro nel
nance che consenta di ovviare ai ritardi del
latin show, duo 8/11 anni; successo nel latin show solo e duo 8/11 anni; Titolo Italiano nel
passato e alla mancanza di una visione stra-
Syncro Latin piccolo gruppo classe A; Titolo Italiano nel latino show solo classe A.
tegica del sistema, nonché alla frammen-
E’ stata una giornata speciale per le piccole aquile biancocelesti che, hanno coronato una
tazione delle deleghe e delle competenze,
stagione davvero trionfale.
per un’azione intersettoriale che valorizzi
La SS Lazio Danza da appuntamento a tutti alla rappresentazione Il Colore Dell’Invisibile che
storia, natura, culture, turismo e viver sano,
andrà in scena il prossimo 13 dicembre e dedicato all’ indimenticabile Anna Tina Mirra.
andando oltre l’emergenza e la questione DARIO FALCHI
essenziale ma annosa della manutenzione.
Footvolley
I
Biliardo
GRAZIANI SUL GRADINO PIÙ ALTO
LA PARTENZA È OK!
l neo acquisto della Lazio Footvolley Marco Graziani, detto Gatto, ha vinto la I Tappa del Campionato Città di Roma. Grande risultato per questa disciplina che vede la Lazio ai vertici nazionali. Ricordiamo che il Footvolley
è uno sport prettamente estivo e campionato e tornei nazionali si svolgono di solito sulle spiagge. Ma ormai grazie alle numerose strutture
al
coper-
to possiamo dire che questa disciplina straordinaria non conosce stagione. Infatti soprattutto a Roma, ma anche Pescara, Cesena, Milano e Savona ( dove si allena l’altro nostro campione Mazzieri) ci
I
niziano le attività nazionali di biliardo sportivo: primo impegno sostenuto quello a Campodarsego (PD) in occasione dell’IPT (Italian Pool Tour), la prima delle quattro tappe del circuito nazionale valido per l’accesso alle finali del campionato italiano 2014/2015. La S. S. Lazio Biliardo con Alessandro Pasquino di Roma, ha conquistato le semifinali di
Serie B, ottenendo un prezioso 3° posto. Seguirà un periodo prenatalizio ricco di impegni per i biancocelesti: da Malacrita, che si trova a difendere il titolo di Campione Regionale di Carambola del Lazio, alla sfida di Bari dove i gilet blu devranno conquistare punti per le qualificazioni nazionali ed il Titolo di Campione Centro-Sud. Per avere tutte le informazioni necessarie e assistere alle gare, visita la pagina Facebook della S.S. Lazio ASD o telefona ai numeri 347.8067556 o 06.44252234.
sono raduni e tornei tutto l’anno.
CLAUDIA ANZIDEI
Scherma
realizzato degli ottimi nel Gran Prix Italia di sciabola; il quinto e settimo posto ottenuti dal tredicenne Alessio
SCIABOLE EUROPEE
Aresu nel fioretto e nella sciabola a Lucca e a Zevio (Verona); il settimo posto di Mauro Mochi nel Trofeo Italia Master a Nocera Umbra; i due ottavi posti realizzati della tredicenne Martina Cotoloni e della undicenne Sara Gramschi sempre a Zevio. Il sole è tornato a splendere nel “Nido delle Aquile” del Palariccia solo domenica 30 novembre, con la vittoria della bella e fortissima Sofia Ciaraglia (Campionessa d’Europa a squadre), di Scuola “Emmanuele F. M. Emanuele”, ed ora arruolata nella nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, gestito dal biancoceleste di cuore e di scuola, il popolare Stefano Pantano, già campione del Mondo ed Olimpionico della spada. Sofia Ciaraglia ha nella semifinale prima la napoletana Rebecca Gargano con un secco 15/8, ripetendosi poi nella finalissima vinta sempre per 15/8, contro la compagna di colori sociali delle Fiamme Oro Flaminia Prearo, frascatana di origini schermistiche in un q derby tutto dei Castelli Romani. Ottimi i piazzamenti delle altre tre ragazze della Lazio Scherma, Veronica Ermacora al 15° posto, Carlotta Fondi al 17° e Veronica Palombo al 18°.
L
a Lazio aveva dominato nella Coppa Italia 2014 a squadre, battendo nella finale per il primo posto in un infuocato derby la Roma Scherma e quindi con tale successo si era qualificata per la fase finale della Coppa dei Campioni d’Europa di sciabola femminile di Orlèans, città della pulzella di Francia, Giovanna D’Arco.
Dopo la qualificazione, la squadra femminile della S.S. Lazio Scherma Ariccia con Romina Biaggi, Carlotta Fondi, Veronica Palombo e Veronica Ermacora, assistite in panchina dal Maestro Vincenzo Castrucci, nei quarti di finale della eliminazione diretta si trova ad affrontare le Campionesse di Francia dell’Armee de France (il nostro Esercito Italiano) composta dalle quattro nazionali francesi che stanno affermandosi anche nella Coppa del Mondo a squadre 2015 da poco iniziata. “Contro tale colosso mondiale, - ci dice il Vincenzo Castrucci- le nostre ragazze, con una età media di poco inferiore ai venti anni e con esperienze tecniche di gran lunga inferiori alle ventiseienni espertissime campionesse francesi già da molti anni protagoniste sulle pedane dei cinque continenti, nulla hanno potuto se non salvare l’onore dei loro colori sociali”. Il finale di gara vede le transalpine imporsi 45 a 28. Dalla trasferta francese comunque restano tracce altamente positive, innanzitutto l’esperien-
za maturata dalle ragazze in un contesto di altissimo valore tecnico, e la soddisfazione per la partecipazione della ad una delle massime rassegne schermistiche d’Europa dove i colori biancocelesti sono tornati dopo cinquanta anni ad essere ammirati dopo i fasti del campione del Mondo Roberto Ferrari e della squadra da lui capitanata composta da Carlo Plebani (unico ancora in vita), Ilio Nicolini e Michele Resse. “Sono più che soddisfatto-prosegue il Maestro Castrucci- per quanto hanno mostrato di valere le nostre ragazze, le quali, senza remore si sono battute mostrando gestualità tecniche di classe di frontealle fortissime avversarie”. Le francesi hanno terminato la loro corsa per il titolo e la Coppa d’Europa, davanti alla squadra di Varsavia vincitrice per 45/38, capitanata da una nostra vecchia conoscenza Alexsandra Socha, vincitrice nel Palariccia di Ariccia nel 2006 di una prova di Coppa del Mondo Under 20. Presenti ad Orlèans anche le ragazze delle Fiamme Gialle, squadra Campione d’Italia, sconfitte anche esse nei quarti di finale dalla squadra dell’Ukraina capitanata da Olga Kharlan, più volte Campionessa del Mondo e d’Europa. Protagoniste ad Orlèans anche le Campionesse della Bielorussia, della Germania, dell’Ungheria e della Gran Bretagna.
Sofia Ciaraglia vince ad Ariccia, nella prima prova di qualificazione ai Campionati Italiani Under 20 Novembre è stato un mese di risultati non eccezionali per le lame bianco celesti della Lazio Scherma Ariccia. Sicuramente è stato un mese di riposo attivo, che serve a prepararsi per la lunga stagione che attende i ragazzi ariccini e che terminerà solo nel mese di Giugno. Tra le note positive va registrato cheDamiano Rosatelli, schermidore formato nella “Scuola di Scherma Emmanuele F. M. Emanuele” arruolato recentemente nel Gruppo Sportivo della Polizia Forestale, ha centrato un bel terzo posto in Coppa del Mondo Under 20 di fioretto a Bratislava; il secondo e terzo posto degli gli undicenni Federico Cuccioletta e Alessia Piccoli hanno
Sp on s o r u ffi c iale S. S. Lazio Scher m a Ar iccia
Bowling
Ciclismo
LA LAZIO DOMINA IN UMBRIA
D
I
LAZIO IN STRIKE
l centro bowling Brunswick di Roma è stata teatro, come ormai tradizione, della Manifestazione Nazionale riservata agli atleti con disabilità organizzata dalla Lazio Bowling. L’evento ha concluso nel migliore dei modi la stagione sportiva 2014.
ominio della S.S. Lazio Ciclismo nella I^ tappa dell’Umbria Master Cross svoltasi a Petrignano di Assisi.
Iscritti oltre 110 atleti tesserati per diversi team, fra i quali la Federazione Sammarinese
Sport Speciali, ragazzi provenienti da Bari e da Lucca. 50 quelli con la divisa biancoceleste.
Il capitano biancoceleste Luca De Nicola ha trionfato nella categoria Under23. “El Puma” di Albano Laziale ha staccato al terzo giro gli inseguitori Luca Ursino di Se-
nigallia e Michael Capati di Viterbo i quali non hanno saputo resistere all’incessante passo del ciclista laziale classe 1994. Con questa vittoria De Nicola ha confermato la continua crescita in previsione del Campionato italiano di gennaio. Segnali positivi anche da Samuele Giuseri e Patrizio Leoni, rispettivamente quarto e quinto negli Under23. I due atleti hanno dimostrato una condotta di gara esemplare nonostante fossero entrambi alla prima esperienza nel ciclocross in condizioni di guida estreme, dettate dal tanto fango sul tracciato.
Tre giorni di gare iniziate di venerdì 24 e conclusesi la domenica di grande coinvolgimento per partecipanti ed organizzatori. Ad onorare la manifestazione il Presidente del C.O.N.I. Lazio Riccardo Viola e il Pres. Generale della S.S. Lazio Dott. Antonio Buccioni. Entrambi hanno messo in risalto il valore sociale della pratica sportiva come mezzo d’integrazione sociale, specialmente in gare di Sport Unificato. Come al solito entusiasmo alle stelle e grande stupore da parte degli atleti normodotati che hanno giocato nelle squadre, per la grinta, la determinazione, l’entusiasmo che gli atleti con disabilità hanno messo in pista durante il gioco...tutti hanno chiesto di essere di nuovo “con-
I ragazzi del Direttore Sportivo Felice De Nicola hanno dunque portato a casa l’ennesimo risultato positivo conquistando ben tre piazzamenti nella top five. Il DS ha commentato così il weekend di gara: “Un plauso ai miei ragazzi che nel fango hanno lottato come leoni dimostrando qualità e temperamento. Tanto lavoro ma anche tante soddisfazioni. Lasciatemi ringraziare in modo particolare i miei collaboratori ai box, capitanati dal nostro capo meccanico Paolo Verbani, perfetti ad ogni giro per il cambio bici. Un grande team è fatto da grandi atleti come i nostri ma anche da altrettante figure professionali che con il loro operato consentono di arrivare sempre a punto, grazie a loro il mio compito di guida del team è davvero più agevole” LUCA PRIORI
vocati” al prossimo evento. Le famiglie, gli amici e gli accompagnatori hanno fatto da cornice alla manifestazione incitando e applaudendo anche per un solo birillo abbattuto. ESORDIENTI VINCENTI Si è svolto dal 21 al 23 novembre u.s. a Bologna il Campionato Italiano Esordienti 2015. Nella rappresentativa del Lazio cinque atleti biancocelesti: Emauele Marulli, Daniele Remigi, Loredana Dogali, Patrizia Di Benedetto e Cristiana De Gregorio che hanno ottenuto splendidi risultati. Ottimi poi il 1° posto e medaglia d’Oro nel Tris femminile per Loredana Dogali, Patrizia Di Benedetto e Cristiana De Gregorio, il 2° posto e medaglia d’Argento nel doppio femminile per Patrizia Di Benedetto, il 3° posto e medaglia di Bronzo nella squadra maschile per Emauele Marulli, Daniele Remigi e il 3° posto e medaglia di Bronzo nel doppio maschile per Emauele Marulli, Daniele Remigi, LAZIO QUARTA AI CAMPIONATI ITALIANI Si è svolto il 29 e 30 novembre u.s. il Campionato italiano a squadre. La Lazio ha partecipato al Campionato per le categorie A-B con 6 atleti: Massimo Branchesi, Tony Nigro, Orlando Piccotti, Antonio Mastrogiacomo, Paolo De Gioia e Luciano Petrossi. Dopo una semifinale, nella quale hanno forse perso qualche birillo di troppo, i nostri ragazzi hanno giocato una grande finale, ma, visto il ritardo iniziale, non sono riusciti a raggiungere il podio e si sono fermati al 4° posto dietro le formazioni che oggi sono il top del bowling Italiano.
DE NICOLA IN CIMA AL LAZIO
C
ampionato Regionale all’insegna delle curve, ben ottantasei a giro per un totale di più di settecento che hanno tolto molto allo spettacolo del ciclocross, con l’impossibilità per gli atleti di esprimere al massimo le loro capacità atletiche. Nonostante le difficoltà, la S.S. Lazio Ciclismo ha portato a casa per il quarto anno
consecutivo la maglio di Campione Regionale del Lazio con il capitano Luca De Nicola che ha
trovato non poche difficoltà, dimostrando ancora una volta la propria supremazia. Ottima sesta piazza per Samuele Giuseri, sempre più costante nel suo processo di miglioramento palpabile gara dopo gara. Prestazione nervosa e sfortunata invece per il nemese Patrizio Leoni che a metà gara ha urtato con un ginocchio un palo dell’illuminazione, utilizzato come delimitazione e non protetto con gli appositi dispositivi, compromettendo la gara che comunque ha portato coraggiosamente a termine. Buon quinto posto fra gli Juniores per Matteo Noro, impegnato nella rincorsa degli avversari dopo una partenza deficitaria. Sul tracciato, è da sottolineare la presenza del Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Fausto Scotti, venuto per osservare da vicino i giovani del Lazio fra cui il Capitano Luca De Nicola. Il Direttore Sportivo Felice De Nicola ha commentato così la gara: “Rimane qualche perplessità sulla scelta della location che per le sue ridotte dimensioni ha prodotto un circuito che poco ha a che vedere con il ciclocross, anche per il ridottissimo chilometraggio. Detto questo, sottolineo l’ottima prestazione dei nostri ragazzi che sono abituati a gestire con professionalità anche situazioni del genere.”
Triathlon
Basket
3O ANNI DI GLORIA
UNA STORIA CHE RICOMINCIA
S
abato 22 Novembre a Maccarese, presso il Ristorante San Giorgio la Lazio Triat-
lhon ha festeggiato insieme i 30 anni dalla fondazione. A raccontarci, con emozione ed orgoglio la storia del team è “il padre fondatore” Otello Donati. “Quanta acqua è passata sotti i ponti da quel del 16 Settembre a Ostia e da quel 3 Ottobre 1984, giorno in cui, insieme a mia moglie Luisa ed agli
“N
on ci sono ceneri da raccogliere, ma c’è da ridare dignità e appartenenza ad una società sportiva antica e gloriosa, dal valore inestimabile per migliaia di tifosi e per tutti coloro che hanno avuto l’onore di farne parte.” Prendiamo spunto dal sito www.sslaziopallacanestro.it per raccontare una
storia che ricomincia, quella della Lazio Pallacanestro, una tra le più antiche società di basket
amici di tante “battaglie” sulla fatidica distanza di Maratona, Renzo Frattari e Carlo Barretta,
di Roma. Essa prende le mosse nel giugno del 1932 e conta di 11 stagioni in serie A e tanti
diedi vita, con la prima stesura dell’atto costitutivo, ad un nuovo sodalizio denominato Lazio,
anni tra A2 e B, prima del fallimento del 2005. Un’avventura rinata grazie alla passione e al
aderendo come prima società Italiana, al nascente innovativo movimento multidisciplinare, già
coraggio della famiglia Bocci, in grado di portare i colori biancocelesti dal baratro alla Serie C
famoso dal 1977 negli Stati Uniti, che prevedeva per un solo atleta di cimentarsi senza solu-
Nazionale.
zione di continuità in tre diverse discipline sportive, appunto il Triathlon.
La Lazio Pallacanestro in 82 anni di storia ha visto indossare i suoi colori da tanti campioni,
Sono stati trent’anni ricchi di successi sportivi personali e di Club, che rimarranno vivi per
alcuni dei quali in campo anche con la Nazionale italiana, tra cui Alberto Margheritini, Gian-
sempre nella mia memoria di atleta e dirigente di questo sodalizio che ho voluto fortemente
carlo Primo, Rolando Rocchi, Aldo Corno, Enrico Gilardi, Stefano Sbarra, Giulio Iellini e tanti
chiamare Lazio, perché ispirato e affascinato da quegli stessi ideali che alcuni atleti “pedestri”
altri. Ma non solo, tra i laziali sono tanti anche i campioni internazionali come George Johnson,
a Roma il 9 Gennaio 1900 in Piazza della Libertà fondarono la prima Società Sportiva Lazio”.
Bob Elmore, Leroy McDonald, Steve Sheppard e Abdul Kadir Jeelani, nella capitale prima del
Dai ricordi al presente. Otello Donati è sempre in prima linea.
grande salto in NBA.
“Oggi 76enne, ritengo di aver fatto quanto a me possibile per questa società, conciliando sport,
Oggi, la Lazio Pallacanestro (che sta spingendo per tornare a chiamarsi S.S.Lazio 1932 per
lavoro e famiglia, mi farebbe piacere che altri, amanti di questo sport meraviglioso e possibil-
riprendere la tradizione) è una realtà consolidata della zona di Roma Nord in grado di collega-
mente “Biancocelesti”, avessero cura di questo sodalizio, assumendone incarichi dirigenziali,
re i centri di Riano, Monterotondo, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Rignano Flaminio e Prima
tecnici, manageriali, addetti stampa, medici, fisioterapici, amministrativi/contabili, pubblicisti e
Porta. Il progetto, oltre alla prima squadra maschile, comprende anche tutto il settore giovanile
quant’altro necessario per proiettare la Ss Lazio Triathlon, verso obiettivi che da sempre hanno
(dall’Under 21 al minibasket) e la squadra femminile di Serie C, allenata da Luigi Ferrara. La
caratterizzato il mio modo di essere, chiaramente espresso nel nostro atto costitutivo che così
prima squadra gioca le gare interne il sabato alle 18.00 nella palestra comunale di via XXV
tra l’altro, succintamente recita “è costituita in Roma (nei pressi di Ponte Milvio 109 a.c.) una
aprile a La Rosta di Riano.
associazione sportiva denominata Lazio, per l’avviamento dei giovani, alla pratica sportiva
Per quanto riguarda la maschile, l’obiettivo stagionale è la salvezza, dopo un inizio difficile
in genere ed in particolare del nuoto, ciclismo, atletica leggera, per la formazione ultima del
e una squadra fatta di molti buoni tiratori, ma attualmente con poca fisicità sotto canestro.
triathleta”; il suo motto è “E Pluribus Unum” a significare un solo atleta per più sport” .
Il progetto societario comunque non si pone limiti; l’ambizione è quella di lanciare i ragazzi
attitudini, cariche sociali, mansioni e quant’altro vorranno o potranno fare per la migliore con-
del settore giovanile in prima squadra, creando così le basi per un futuro sempre più radioso.
duzione della nostra società.
Il roster a disposizione di coach Bocci per la stagione 2014-15: Alessio Cipriani 4 (Play) Yuri Porcaro 5 (Ala/Centro) Ramundo Giovanbattista 6 (Play) Lucas
Le parole di Otello Donati ai suoi atleti:
Simeone 7 (Ala) Paolo Tavelli 9 (Centro) Fabio Bertaggia 10 (Guardia) Valerio Ficini 11 (Ala) Andrea Francicanava 12 (Play) Marco Guidi 13 (Guardia) Alessio Malamov 17 (Play) Federico
“I HAVE A DREAM”
Baldoni 18 (Guardia, Ala) Antonio Cherchi 20 (Ala) Paolo Buralli 21 (K) (Guardia/Ala) Francesco
(Io ho un sogno, diceva una persona migliore di me)
Milazzo 23 (Play) Di Gangi Giuseppe 19 (Play)
...E vorrei che questo sogno si avverasse: poter vedere tanti giovani avviarsi alla pratica di questa disciplina sotto la guida di valenti personaggi, per dare forma e continuità al nostro sodalizio attraverso un vero movimento pilota denominato “Ss Lazio Triathlon Academy” tramandando così alle future generazioni, gli stessi ideali ed i successi sportivi di quegli atleti che
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO Presidente: Giannicola Pizzoni Vicepresidente: Eraldo Bocci Allenatore: Giampaolo Bocci Dirigente Responsabile: Simona Bocci Consiglieri/Dirigenti: Egisto Guidi, Roberto Pojero, Marco Mariani, Augusto Faraoni
hanno fatto ed alcuni ancor oggi ne continuano a farla, la storia della nostra società: PALMUCCI Danilo, MATULA Martin, BOTTONI Alessandro, COPPA Gianfranco, ANTONELLI Matteo, DONATI Otello, CUCCHETTI Fabrizio, SPINA Stefano, LAUCHARD Marco, CARDARELLI Orlando, FAVOTTO Vanny, GRENGA Vincenzo, DI STEFANO Adolfo, AMATO Luigi, BELOCCHI Lorenzo, CIARLA Giorgio, PENTA Domenico, CATALINI Valerio, ROGHI Paolo, CANUZZI Marco, GENGA Livio, BERRETTA Laura, GIOVANNELLI Marianna, PACCA Stefania, SOSSI Raffaella, MONOTTI Giuliana, ed a tutti coloro che in questo trentennio hanno fatto la storia della SS Lazio Triathlon, ai quali va il mio più affettuoso sentito ringraziamento. Grazie di cuore a tutti!!!
Otello Donati, Presidente
Novembre 2014
GIORGIO MAROTA
Parashow 2014
Atletica Leggera
PIOVONO UOMINI
DANIELA REINA È BIANCOCELESTE
S
ull’Aviosuperficie del Fly Roma di Via Prenestina Nuova km 2, nuova casa da un anno circa della S. S. Lazio Paracadutismo, è andato in scena il
ParaShow 2014. Al tradizionale grido di “Piovono Uomini!” la kermesse di lanci, acrobazie aeree e di tutte quelle specialità legate al mondo del volo hanno trovato spazi verdi ed aperti attraendo tantissimi curiosi ed appassionati che nonostante le condizioni meteo hanno comunque abbracciato l’evento orga-
nizzato come sempre magistralmente da Lino Della Corte nel weekend del 15 e 16 novembre. La tradizionale gara di lanci di precisione ha avuto però vita soltanto la domenica. Durante la giornata di sabato le condizioni di vento non hanno consentito nemmeno il decollo dell’aereo con gli atleti pronti lo stesso all’imbarco per tutta la giornata. La gara è un po’ il fulcro intorno a cui si snoda tutto il ParaShow, gli atleti lanciandosi da circa 1000-1500 metri devono atterrare toccando un disco di 16 centimetri di raggio, cercando di realizzare sempre un perfetto zero, atterrando cioè su un punto largo come una moneta da un euro per meglio rendere il significato. Il regolamento prevedeva un vento entro i 7 metri al secondo con lo stop immediato oltre i 9 metri. Ciò significa che entro i 7 metri i lanci sono validi; tra i 7 ed i 9 gli atleti in volo hanno diritto di chiedere il “re-jump”, la ripetizione del lancio; sopra i 9 metri i giudici devono immediatamente interrompere la competizione e se ci sono atleti in aria viene dato il “re-jump” automatico. Alfiere della gara, il vincitore della passata edizione Paolo Filippini,
B
ellissima sorpresa sotto l’albero di Natale per la Lazio Atletica che è riuscita abilmente a tesserare la primatista italiana sui 400 metri. Non poteva che andare così dopo tanti anni di pista con la squadra della Polizia Penitenziaria, le Fiamme Azzurre, visto che il cuore di Daniela Reina batte sin da piccolina per i colori biancocelesti. Ed oggi
vestire quell’aquila sul petto le da ancora più onore e orgoglio, ricordando da ragazza le gesta dei calciatori e quello scudetto del 2000 festeggiato appena maggiorenne proprio a Camerino, in provincia di Macerata, dove è nata e cresciuta. La sua carriera agonistica si forma nella sua terra, famosa per la “Corsa alla Spada”. Figlia di una insegnante ISEF, non poteva non percorrere almeno da piccola una fase sportiva importate. E lo fa avvicinandosi dapprima alla danza, poi a scuola per caso partecipa ai Giochi della Gioventù. E proprio in seguito a questa partecipazione l’atletica comincia ad entrarle nella testa e nel cuore. Mai fino ad allora avrebbe pensato ad una carriera agonistica in quella disciplina, tantomeno così importante. La prende l’Atletica Avis Macerata e sotto la guida tecnica di Sergio Biagetti vince davvero tutto in ciascuna delle categorie giovanili in cui ha militato. La prima di queste vittorie importanti arriva a Caorle il 12 ottobre del 1996, per il Criterium Nazionale Cadetti, primo posto e medaglia d’oro con sui 300 in 40”88. Due anni dopo, sempre a Caorle, stavolta per i campionati italiani allieve, si laurea Campionessa d’Italia in 57”91 sulla distanza che sposerà, i 400 metri. Altro passaggio di categoria ed altro titolo italiano in 53”81 a Milano nel 2001. I titoli nazionali non si fermano, anche sulla pista di casa, a Camerino, arriva un altro oro italiano. E’ il 2006 il suo anno magico. Altre vittorie indoor ed outdoor, poi agli Europei di Goteborg ad
che quest’anno non concorreva alla vittoria del trofeo
agosto arriva il primato personale sui 400, in 52”07. La crescita è inarrestabile. E poche set-
ormai ambitissimo, la spada che viene consegnata e
timane più tardi, il 27 agosto, arriva il famosissimo Meeting Internazionale IAAF di Rieti. Viene
portata a casa di colui che in tutta la serie di lanci re-
anche tutta la sua famiglia a vederla. Prima della partenza dice al suo coach di sentirsi leggera,
alizza per sommatoria la misura inferiore. La vittoria è
di stare bene. Parte la gara. Le avversarie sono di spessore mondiale. Sull’ultima curva riesce
andata a Luigi Conga che lo scorso anno lottò proprio
a stare in linea con le altre, pensa siano loro ad essere più lente. Esce sul rettilineo finale,
col suo maestro Filippini per il titolo 2013. Quest’anno
la russa Stambolova con la giamaicana Williams sono imprendibili. Chiude la gara al settimo
si è pure registrata la piacevole ed importante parte-
posto, seconda delle europee in gara, ma registra un tempo fantastico. 51”18, nuovo record
cipazione di un team venuto apposta dalla Svizzera e
italiano sui 400 metri. Non se ne accorge finché non arriva l’annuncio dello stadio che la fa
che ha ben figurato piazzandosi al quarto posto da-
esplodere di gioia insieme a tutta la sua famiglia. Ed il 2006 si conferma il suo anno magico.
vanti alla S. S. Lazio. Mentre sul podio il gradino più
Altro primato italiano, sulla distanza atipica dei 500 metri, li fa in 1’09”63. Le Fiamme Azzurre
alto è andato al C. S. Esercito, davanti al C. S. Carabi-
continuano a portarla ai grandi eventi, i mondiali di Osaka e Berlino la vedono protagonista, la
nieri con al terzo posto la Scuola Nazionale.
sua favola atletica continua, prova anche a cimentarsi sugli 800 metri e ci va agli Europei di
La pioggia, minacciosa ed a lunghi tratti scesa in gran-
Barcellona sul doppio giro di pista.
di quantità sulla Capitale, ha invece concesso tutto il weekend di tregua sull’aviosuperficie offrendo a grandi e bambini uno spettacolo davvero
E durante tutta questa carriera agonistica il tempo libero, gli amici ed i rapporti sentimentali vengono messi da parte. Bisogna stare concentrati sugli allenamenti e ripagare chi ha creduto
unico. Oltre alla parte agonistica infatti erano in programma gli ormai tradizionali lanci con le tute alari da parte dello staff dell’organizzatore con la presenza anche di stunt-men molto noti nell’ambiente cinematografico. Le tute alari hanno incantato il pubblico volando a lungo in orizzontale prima di aprire il proprio paracadute. Ma quest’anno la sorpresa più bella è venuta da un gruppo speciale, gli Atmonauti. Si lanciano con vele tradizionali, ma anche solo sono in grado di volare in orizzontale al pari delle tute alari e di compiere delle figure particolarissime. Praticamente la loro tecnica è l’uovo di colombo, i loro zaini con le vele invece di essere perfettamente aderenti alla schiena, hanno un piccolo gap. In quello spazio d’aria si crea la portanza che sostiene in aria gli uomini e gli consente di restare in volo più a lungo di un lancio tradizionale. Se a questo ci aggiungiamo tanto allenamento per creare alcune figure speciali, insieme a dei fumogeni tricolori attaccati alle loro gambe, l’effetto a terra era quello delle Frecce Tricolori. Solo che non si trattava di aerei, ma di uomini liberi in aria. Semplicemente
in lei. Quel poco spazio che ricava lo dedica al suo grande amore: la Lazio. Quando nel 2013 la Polizia Penitenziaria la fa trasferire a Roma, lo Stadio di Casal del Marmo diventa casa sua e con esso anche il vicino Stadio della Farnesina, il più importante nido di aquile di Roma. Mentre a Casal del Marmo inizia quella che vorrebbe diventasse anche la sua professione per il futuro, l’istruttrice atletica dei giovanissimi, alla Farnesina si allena sotto la magistrale guida di Giorgio Frinolli. Sfiora di continuo le maglie delle atlete della Lazio Atletica e conosce i due bravissimi tecnici biancocelesti, Alessandra Palombo ed Erik Maestri. Il corteggiamento è stato sicuramente facilitato da un innamoramento reciproco ed a novembre arriva l’annuncio. Daniela Reina è della Lazio Atletica! Ora è orgogliosissima di questo nuovo corso. Non dimentica assolutamente i risultati ottenuti sotto le Fiamme Azzurre che l’hanno portata ai mondiali, ma con la maglia della Lazio sarà come correre con una seconda pelle addosso. Ed avrà anche più possibilità di andare allo stadio a vedere la sua squadra. Ricorda ancora emozionata, poco più che ventenne il suo debutto all’Olimpico in occasione di un Lazio-Chievo del 2003. Il 26
fantastico. Ma anche gli aerei non sono mancati, a partire da quelli piccolini dei modellisti di Artena che a terra hanno fatto subito breccia negli occhi di grandi e bambini fino alle magnifiche evoluzioni degli aerei acrobatici, capaci di catturare subito l’attenzione di tutti nei momenti di pausa della
maggio non era a Roma, stava a casa sua, al gol di Lulic è scoppiata in un grido che hanno sentito in tutto il quartiere. Poi spegne la tv per lo stress, aspetta che la partita finisca perché l’ansia era troppa. Riaccende e vede gli ultimi istanti, il fischio finale ed esulta come se fosse stata allo stadio. Della squadra di quest’anno ama in particolar modo Djordjevic, Candreva e
gara. Appuntamento al ParaShow 2015. Sicuramente il FlyRoma non ha sostituito la cornice bellissima dello Stadio dei Marmi ma ha saputo comunque dare uno spettacolo maggiore grazie agli spazi enormi della bellissima zona archeologica in cui risiede. E chissà che il sogno di Lino Della Corte non si avveri realmente presto regalando a tutti i romani uno spettacolo senza precedenti in una cornice ancor più unica e spettacolare in cui pioveranno uomini nel Circo Massimo. GIUSEPPE VASAPOLLO
Mauri. Guarda tutte le settimane il calendario per vedere se ha la possibilità di andare nel suo settore preferito, i distinti, ad urlare i cori che sin da bambina aveva imparato. Nel frattempo, ancora tanto spazio per l’atletica e per lo studio, si vorrebbe laureare in “Scienza e tecnologia del fitness”. Il lavoro da tecnico dei giovani è la sua passione nuova. Una campionessa, una laziale doc, per l’atletica di domani.
GIUSEPPE VASAPOLLO
Calcio da Tavolo | Tfc
N
LAZZARETTI E CAVIGLIA SUPER
ella suggestiva cornice del centro commerciale Porto Grande di San Benedetto del Tronto, nella giornata di venerdì 14 novembre, si sono disputati gli incontri individuali valevoli per l’assegnazione della Supercoppa Italiana 2014 di Subbuteo. Nella categoria U19 il biancoceleste Micael Caviglia, Campione d’Italia in carica si è
imposto su Andrea Ciccarelli dei Napoli Figthers con il risultato di 3-2 suggellando così un’anno da incorniciare. Nella categoria cadetti OPEN è ancora il Campione Italiano in carica “Tank” Patrizio Lazzaretti
Burraco
BEFANA A CASCIA
S
i parte. Dopo i molti tornei locali, la Lazio Burraco ha deciso di partecipare al torneo organizzato per il Week end della Befana a Cascia in Umbria dal 4 al 6 gennaio 2015. Un ottimo weekend all’insegna del gioco ma anche speciale per le famiglie che godranno delle bellezze del posto.
Nell’intenso programma i partecipanti arrivati a Cascia troveranno subito un salone dedicato per i tornei previsti dal programma, si comincerà il 4 sera (seguirà by-night a richiesta) e per il 5 dal pomeriggio alla sera formula 7 turni (5 mitchell e 2 Danese) con superpremio finale. La SS Lazio Burraco sarà presente alla manifestazione e invierà i propri arbitri a sostenere l’iniziativa di BurracoUp Lazio. nata dall’idea del Direttore degli Eventi Alessandro Pasquali, con l’intento di iniziare il nuovo anno agonistico all’insegna della convivialità e dell’aggregazione più sana.
che si impone con il risultato di 3-2 su Michele Ferrucci, sempre dei Napoli Fighters. Per il nostro Patrizio Lazzaretti è “triplete”, infatti in questa stagione si porta a casa Coppa Italia, Campionato Italiano e SuperCoppa Italiana. Grande Lazio.
Per favorire una grande partecipazione sono stati stabiliti prezzi vantaggiosi dedicati a tutti i giocatori. Trattamento di pensione completa (bevande incluse e scelta del menù tra varie opzioni, possibilità richieste menù per intolleranze).
Navetta disponibile per visite nella zona. Tutto per 140 € a persona compreso il pullman, sistemazione in camera doppia (iscrizione ai tornei facoltativi). Bambini da 0 a 3 anni soggiorno gratuito. Bambini da 4 a 12 anni 50% in meno sul prezzo del soggiorno. Supplemento singola 30%. Se siete interessati e volete partecipare alla serata, prenotate il prima possibile per una migliore sistemazione. Non resta che accettare l’invito, ma ricordatevi l’importante è partecipare e divertirsi tutti insieme, però…Daje Lazio torniamo vittoriosi.
Per info sulla SS Lazio Burraco contattare sslazioburraco@gmail.com
DARIO FALCHI
Executive Master in Sport Management: grandi successi derivano da grandi professionisti Lavorare nel mondo dello sport non significa necessariamente calcare un campo da gioco, anzi, spesso e volentieri i maggiori successi nelle diverse discipline sono frutto di un enorme lavoro dietro le quinte. L’Executive Master in Sport Management ideato da GEMA – in partnership con la Federazione Italiana di Atletica Leggera – mira alla formazione di manager e professionisti sempre più richiesti da realtà sportive a tutti i livelli. Dalle grandi organizzazioni ai club, fino ai più innovativi centri di wellness e fitness, diventano sempre più fondamentali figure professionali in grado di gestire i diversi aspetti dell’attività. Figure polivalenti, con competenze tecniche e manageriali che spaziano dal marketing e la comunicazione alla gestione delle risorse umane, capaci di comprendere e sviluppare strategie in grado di garantire alle aziende un ritorno economico di alto profilo. L’Executive Master in Sport Management di GEMA, la cui seconda edizione avrà inizio l’8 novembre, offre un percorso formativo completo articolato in 80 ore di lezione, distribuite in weekend alterni per consentire ai partecipanti di conciliare la didattica con i ritmi aziendali. Tutti i partecipanti, fino a un massimo di dodici, verranno guidati nella
didattica da manager di successo e affermati professionisti con alle spalle importanti esperienze nel settore, al fine di acquisire le competenze fondamentali per operare in tutte le realtà del mondo dello sport. Il materiale didattico ad hoc, distribuito in formato elettronico, ed un area web riservata in cui confrontarsi e interagire con docenti e compagni, rappresentano strumenti innovativi, che puntano ad ottimizzare l’esperienza formativa. A conclusione del Master, oltre alla consegna del diploma, sono previste delle giornate di counseling individuale: seminari gratuiti sul Personal Branding e il Self Marketing, ideati per trasferire agli allievi le tecniche e gli strumenti necessari per dare la maggiore visibilità e favorire l’empowerment per interpretare al meglio il ruolo da ricoprire. Con quasi 30 anni di attività alle spalle, GEMA Business School è oggettivamente riconosciuta come una struttura di eccellenza nell’alta formazione. Una credibilità costruita nel tempo e – soprattutto - sul campo, come testimoniato dai riconoscimenti ricevuti e dalle numerose aziende che hanno visto in GEMA un partner solido e affidabile.