Lazio100 gennaio-

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periodico d’inform azione delle sezioni dell a s.s. l azio | anno 3 n° 1 gennaio 2015

SPECIALE

| CALCIO A 5 FEMMINILE |

ALL’INTERNO



L’Editoriale | Gianluca Montebelli

L’IMMORTALITÀ DELL’AQUILA

G

di fare sport con indosso la maglia biancoceleste, facendone parte attiva e non spettatrice della propria storia e della vita di tutti i giorni. Per questo la Lazio oggi è la Polisportiva più grande d’Europa capace, nei numeri, di rivaleggiare con club del calibro del Barcellona, del Ferencvaros, dell’ Olympiacos, Panionios, del Racing Club de France, tanto per citarne alcune. Oggi, in tempi di crisi, sono oltre 60 le sezioni, le discipline che si possono praticare nella Lazio. Un oceanico mondo che lo scorso 12 maggio nella storica giornata “Di Padre in Figlio” ha gonfiato il petto e sfilato sulla pista dell’Olimpico raccogliendo quell’interminabile applauso da parte di uno Stadio gremito che gli spettava da sempre e che in passato non aveva mai potuto avere. Un attribuzione di merito simbolica ma significativa e doverosa.

razie Luigi e Giacomo Bigiarelli, grazie Odoacre Aloisi, Arturo Balestrieri, Al-

Il compleanno della SS Lazio coincide con l’inizio di un nuovo anno, un 2015 che ci si augura

ceste Grifoni, Giulio Lefevre, Galileo Massa, Alberto Mesones ed Enrico Ve-

sia foriero di novità importanti per tutti noi e nel quale si auspica un rilancio dell’intero sistema

nier. Oggi festeggiamo 115 anni della nostra Lazio, della nostra fede, grazie a

Italia. La Lazio continuerà però ad essere, qualunque cosa accada, capace di risorgere sempre

Voi. Grazie per la vostra passione per lo sport, per la voglia di iscrivervi, in quel

dalle proprie ceneri come l’Araba Fenice. Un’immortalità conquistata sui campi, tramandata

freddo 9 gennaio del 1900, al Giro di Castel Giubileo in programma il successivo 21 a cui

appunto da padre in figlio.

potevano partecipare solamente atleti di società ufficiali. Vi mancavano le risorse per poter

L’Aquila continuerà a volare alta nel cielo biancoceleste. Per sempre.

tesserarvi con uno degli esclusivi Circoli romani dell’epoca e fondaste una nuova società senza lontanamente immaginare, quel giorno, la portata della vostra iniziativa, la storia che avreste

Buon Compleanno Lazio.

scritto. Eravate sportivi, eravate amici, eravate pieni di entusiasmo. E’ passato più di un secolo

CONCORDIA PARVAE RES CRESCUNT.

ma il seme che avete gettato, il sentimento puro, scevro, da secondi fini, continua ad albergare nei cuori e negli animi di tutti coloro (o almeno in gran parte) che oggi vestono o sostengono i colori biancocelesti. La nostra Lazio, la vera Lazio aggiungeremmo, è questa. Quella animata e costituita da appassionati, da uomini di sport, la cui voglia è quella di portare in campo, sulle piste, sulle strade, nelle pedane, nelle palestre, tutti coloro che condividono la stessa voglia. La Lazio, che vogliamo ricordare già nel 1921, per Decreto Regio, fu eretta ad Ente Morale, per le sue benemerenze sociali, culturali e sportive, è senz’altro qualcosa in più di una Società Sportiva. I colori, quei colori ispirati al Sacro Fuoco di Olimpia, alla bandiera della Grecia Patria non solo dell’Olimpiade ma dello sport antico e moderno, incarnano una vera e propria filosofia. I 115 anni della Lazio non vanno identificati con la squadra di calcio, che pure è il fulcro di tanta passione e spesso di sofferenza. La nostra storia passa attraverso imprese e uomini che poco anno a che vedere con le Spa, con i bilanci, con i contratti, con il marketing, con gli affari. La nostra vera natura è rappresentata da figure come quelle di Renzo Nostini, di Fausto Coppi, di Giulio Glorioso, di Carlo Pedersoli (poi Bud Spencer), di Daniela Beneck, tanto per citarne alcuni, i quali conquistarono i nostri colori attaccandosi al collo medaglie senza valore economico ma incommensurabilmente cariche di una gloria incancellabile. Il nostro palmares è un patrimonio che nessuno ci potrà togliere mai e del quale si potrà andare sempre fieri. Il Dio Pallone ha spesso offuscato tutto questo anche se ha contribuito a far crescere e proliferare le nostre schiere. Un altro pioniere, Bruto Seghettini, lo portò a Roma già nel 1901 senza immaginare quello che la sua allora goliardica iniziativa avrebbe significato per tante gente. La Lazio però, al contrario di tante altre società dell’epoca, non ha mai dimenticato le sue origini, il suo unico modo di essere. Nel corso degli anni ha certamente posto sul piedistallo più alto la propria squadra di calcio ma ha continuato a dare ai giovani di ogni tempo l’opportunità

LAZIO100 | Periodico d’informazione delle Sezioni della Società Sportiva Lazio DIRETTORE RESPONSABILE Gianluca Montebelli PROGETTO GRAFICO Flavia Aliverti PUBBLICHE RELAZIONI Emanuela Blanchi CONCESSIONARIA ESCLUSIVA DI PUBBLICITÀ Cactus ADV 345.3365882 REDAZIONE Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma | Tel. 333.6554876 | segreterialazio100@gmail.com EDITORE La Bici della Lazio s.r.l. Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma STAMPA Maintenance Solution srl Via Enrico Mattei 2 | Villasanta (MB) TESTATA REGISTRATA Reg.Trib. Roma N°50/2013 Del 18/02/2013


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I 115 anni della SS Lazio nelle parole di Gabriele De Bari, prima firma del Messaggero, che

i calciatori più forti al mondo, portati a Roma dal grande presidente Sergio Cragnotti, un im-

ha voluto regalare ai lettori di Lazio 100, una spremuta di Lazialità. Una testimonianza

prenditore lungimirante che ha contribuito a cambiare il mondo del calcio, pilotando la squadra

arguta e frizzante, una spremuta di cuore di cui i tifosi biancocelesti in questo momento

ai vertici del calcio internazionale. Un presidente nato proprio il 9 gennaio, un predestinato

hanno davvero bisogno.

al timone del club che festeggia il compleanno proprio in questo giorno magico. Cragnotti ha

115 ANNI D’AMORE

portato la Lazio prima alla pari della Roma, quindi a superarla, compiendo un salto di qualità straordinario non soltanto per le vittorie ma anche nell’immagine e nella capacità imprenditoriale, prima del triste declino. E’ arrivata l’epoca di Lotito, cominciata con enormi sofferenze, poi con la risalita e qualche bel trofeo messo ancora in bacheca. Anche in questi anni non sono mancati i momenti complicati ma non è mai mancata la lazialità, quella che sorregge sempre

di Gabriele De Bari

U

n compleanno è sempre una data particolare ma quando si festeggia una ricorrenza che va oltre il secolo di vita, tutto assume una sapore speciale. La Lazio è arrivata a quota 115, una delle società più antiche e blasonate d’Italia: tentacolare, seguita, amata, celebrata. In nome di quella lazialità che è diventata uno stile di vita, un

modo per farsi riconoscere, con l’eleganza, la passione e la classe che hanno sempre caratterizzato il popolo di fede biancoceleste. Una storia ultrasecolare costellata di successi e ricordi ma anche di momenti difficili che, però, hanno cementato la fede verso i colori e verso i grandi protagonisti che si sono succeduti negli anni. Da Silvio Piola a Fausto Coppi, i due grandi Miti del calcio e del ciclismo che hanno dato lustro al club Lazio negli anni drammatici del Paese, tra le macerie della Seconda Guerra Mondiale. Due Miti, senza voler trascurare i pionieri della storia laziale, quelli che hanno aperto la strada dei primi trionfi, autentici eroi in epoche molto complicate ma sempre portando in alto la bandiera biancoceleste. Sfogliando album di foto, ingiallite dal tempo, si vedono immagini di pionieri, di personaggi che hanno contribuito a fare la storia. Camminando nel tempo troviamo le foto dei vincitori del primo scudetto, che riuscirono a iscrivere il nome della Lazio nel prestigioso albo d’oro del campionato. Anche loro, da Maestrelli a Chinaglia, vanno inseriti nel club dei leggendari, quelli che fanno scendere dagli occhi una goccia di nostalgia. Ancora oggi le loro imprese sono celebrate e sono di grande attualità, perché quello scudetto resterà il più bello, esaltante, indimenticabile e non soltanto per gli aspetti puramente calcistici. La Lazio ha saputo sempre rialzarsi dalle cadute e questa è stata la sua grande forza, una sorte di Araba Fenice a testimonianza del carattere, della capacità di soffrire e lottare di un popolo intero. Non si è vergognata delle disgrazie capitatale lungo il lungo cammino, trovando ogni volta il coraggio per ripartire e tornare in alto. Il secondo scudetto, i trofei internazionali,

la tifoseria, garantendole la spinta e la forza per tornare sempre a galla. La lazialità è una peculiarità molto particolare, che distingue e nobilita il tifo verso i colori del cielo, non soltanto degli appassionati di calcio. La Polisportiva copre tante discipline, dà visibilità e stimoli a tutti, rende diversi, a volte persino unici. Perché la Lazio è una fede che non crolla mai, che supera ogni ostacolo, che rende tutti protagonisti. E così, dopo ben 115 anni, possiamo dire ancora AUGURI LAZIO: oggi è proprio un giorno speciale da vivere tutti insieme.


RENZO TRULLI

Un Laziale a bordo vasca

di Claudia Anzidei

italiani sono quelli più preparati nel mondo, lo posso garantire. Io stesso ho contribuito alla

“N

stesura di un protocollo che prevede un nuovo linguaggio, inclusivo di tutti gli aspetti che coin-

asco laziale a Testaccio. Grazie a mio padre.” Renzo Trulli, classe

volgono il nuoto, fornendo una metodologia di allenamento, dall’anatomia alla biomeccanica.

1950, cresce laziale in uno dei quartieri di Roma più difficili per un

I bambini, i giovani, sarebbero in ottime mani, avvicinarli a questo sport sarebbe positivo per

laziale. Il suo amore si consolida quando suo papà nel 1958, per

loro.”

premio, lo porta a vedere allo Stadio Olimpico la prima finale di

Secondo Trulli è importante che nello sport ci sia prima di tutto la passione e le doti fisiche ma

Coppa Italia del dopoguerra, Lazio – Fiorentina, circa 55 mila spettatori, vince la Lazio 1 a 0,

anche programmazione, pianificazione e risorse economiche. Ci dice infatti che per lui lo sport

gol di Prini: “Un’emozione unica per me!”. Pochi anni

è tutto, è benessere ed è meraviglioso, sia a livello amatoriale che a livello professionistico.

dopo, la sua passione per l’acqua lo rende un grande

“Consiglio a tutti di fare sport!”. Tuttavia la gestione degli atleti e degli allenamenti è fonda-

nuotatore e pallanuotista in biancoceleste, atleta e

mentale. “La Lazio Nuoto era la società più forte d’Italia ma ha commesso l’errore di cullarsi

mister in azzurro per la nazionale.

sulle sue capacità senza adeguarsi ai tempi che cambiano, un esempio su tutti la tecnologia. E

“Abitavo in Via Amerigo Vespucci, poi con la mia fa-

questo le ha fatto perdere delle posizioni.” Da tre anni, grazie al Presidente Antonio Buccioni

miglia ci trasferimmo in Lungotevere degli Artigiani.

e al Presidente Moroli, Trulli collabora di nuovo con la Lazio, quella Lazio che lasciò prima di

All’epoca i ragazzini facevano il bagno nel Tevere. Era

partire per il militare, per tentare di riportare la società ai più alti livelli del nuoto agonistico.

estate, faceva caldo e un giorno non resistetti alla

“Stiamo facendo grandi passi, sono contento. Credo però in generale che si debbano fare

tentazione e mi tuffai, nonostante mia madre me lo

meno chiacchiere e più fatti perché lo sport non si fa con la politica ma con la preparazione e

avesse vietato. Si arrabbiò moltissimo ma quell’epi-

le prestazioni. Io sono un animale da bordo vasca e la penso così.”

sodio convinse mio padre a trovare una soluzione

Trulli è orgoglioso della sua lazialità ed é grato alla sua Lazio ma non approva certi filoni di

per farmi nuotare. Un suo amico e collega di lavoro

pensiero: “La Lazio è stato tutto per me, mi ha dato tantissimo. Grazie, grazie, grazie! La

Gianni Rossi (papà di Sandro Rossi, entrambi grandi

lazialità è un fiore all’occhiello, è un orgoglio, è uno stato d’essere. Lazio 100 ne esprime

sportivi e soprattutto grandi laziali) mi portò al Circolo Canottieri Lazio dove lui nuotava con i

perfettamente la vera essenza. Racconta di tutte le discipline con le parole del laziale vero.

biancocelesti. Era il 1 settembre del 1960. L’allenatore era Enzo Zabberoni, uno dei migliori in

‘Te piacerebbe esse laziale…’: noi possiamo dirlo! Purtroppo

Italia. C’era anche Franco Baccini che in quegli anni stava crescendo come tecnico. E così iniziai

però oggi la lazialità rischia di essere minata, è in un mo-

la mia avventura nel nuoto, con la Lazio. Ero felicissimo. Allora la Lazio Nuoto era la squadra

mento difficile a causa di alcune gestioni che non sono in

più forte d’Italia, era una grande famiglia. Erano davvero dei tempi bellissimi.”

linea con quelli che sono i valori biancocelesti. Vorrei scam-

Come spesso accadeva ai nuotatori della Lazio, e ne sono testimonianza molti dei personaggi

biare ad esempio quattro chiacchiere con il Presidente Lotito

che abbiamo incontrato per questa nostra rubrica, dal nuoto si passava ad uno sport affine ma

per spiegargli cosa è lo sport e cosa è la Lazio, quali sono i

allo stesso tempo molto diverso: la pallanuoto. Fu così anche per il giovanissimo Renzo: “Per

nostri valori…ferma restando ovviamente la gratitudine per

essere un forte pallanuotista bisogna essere prima un ottimo nuotatore, la storia lo insegna:

ciò che di buono ha fatto. Ho avuto modo di esprimergli il

penso a Paolo Pucci, contemporaneamente nazionale di nuoto e pallanuoto; Giancarlo Guer-

mio dissenso personalmente durante una cena ma mi pia-

rini, che alle Olimpiadi di Roma dovette scegliere se partecipare come nuotatore o pallanuo-

cerebbe condividere delle riflessioni con lui per dargli dei

tista, Massimo Vassallo, Pierluigi Formiconi, Riccardo Catalani. Baccini stesso faceva nuotare e

consigli. Mi piacerebbe dargliene, poi potrà farne ciò che vuole.”

giocare tutti i suoi atleti, ci faceva allenare contemporaneamente per entrambe le discipline.”

Trulli ci racconta di un’esperienza che ha vissuto con la Nazionale nell’87, quando l’Italia par-

La lunga carriera di Trulli, è iniziata a 10 anni, per arrivare già a 12 anni ai Campionati Italia-

tecipò ad una coppa latina a Buenos Aires. Atleti e staff furono ospitati dalla polisportiva del

ni Giovanili di pallanuoto ed esordire in Serie A a soli 14 anni: “Come premio Mister Baccini

River Plate. “Il loro centro era una città, all’interno il maestoso Estadio Monumental. Il Presi-

mi convocò in prima squadra. Andammo in Liguria e giocammo il sabato contro il Camogli,

dente della Polisportiva era anche Presidente del Calcio ma conosceva esattamente tutte le

la domenica contro la Pro Recco, o viceversa. Avevo paura. Stare in acqua con Eraldo Pizzo

altre sezioni, sono rimasto sbalordito dalla sua approfondita percezione di tutta la realtà spor-

(soprannominato il Caimano, uno dei più grandi campioni italiani di pallanuoto), con Franco

tiva che presiedeva. Per essere Presidenti di una Polisportiva come quella della Lazio bisogna

Lavoratori, con tutti gi altri, per me era un sogno e una grande responsabilità. Erano nostri

conoscerla ed esserne appassionati, nel profondo. La Polisportiva conta circa 100 mila anime

avversari ma avevo molto rispetto per loro.” Trulli è stato nazionale di nuoto e di pallanuoto,

perciò esserne Presidente equivale ad essere il Governatore di una piccola città. Bisogna sfrut-

ha vinto alcuni titoli Juniores, un Campionato Europeo under 21 con la pallanuoto, un secondo

tarne le potenzialità in favore dello sport e degli atleti che indossano la divisa biancoceleste,

posto ai Campionati del Mondo militari di nuoto a Teheran. A 26 anni era assistente del Mister

da un punto di vista economico ma non solo. La prima domanda che mi viene in mente è:

della Nazionale, Franco Baccini: “Baccini era un grande, è stato il mio mentore. Con lui ab-

perché non abbiamo una casa? Siamo erranti, nomadi. E’ possibile che una polisportiva così

biamo partecipato a tantissime manifestazioni sportive ai massimi livelli e ho girato il mondo.

non abbia un centro comune dove poter condividere passione, conoscenze tecniche, idee? Lo

Ho imparato moltissimo.”

Stadio Flaminio sarebbe perfetto, perché non possiamo abitarlo? Nello sport, per vincere, ci

In quegli anni Trulli allenò anche diversi club, come l’Imperial, la Chiavari Nuoto e a mezza

vuole programmazione e questi aspetti gestionali, se pur di contorno rispetto alla prestazione,

bocca, ci dice: “Purtroppo ho allenato anche la Roma nuoto e per 4 anni di fila abbiamo vinto

sono fondamentali.”

la classifica delle società. La professionalità mi ha portato lì e da sportivo sono orgoglioso delle

Ed è proprio in un’ottica futura che Trulli lancia spunti di riflessione e proposte in favore dello

vittorie ma ho mantenuto sempre il cuore e l’orgoglio biancoceleste. Il mio più grande ramma-

sport in biancoceleste, spendendo tra l’altro bellissime parole nei confronti delle donne: “Lo

rico è non aver mai avuto l’opportunità di allenare la Lazio Nuoto, per me avrebbe significato

sport è femmina. La donna è più forte, sopporta il

molto. Anzi, il momento più difficile della mia carriera è stato proprio quando nel periodo della

dolore e la fatica in maniera incredibile. La donna è

leva militare ho dovuto lasciare la Lazio. Andai alle Fiamme Oro, la società sportiva della Poli-

fantastica, è più volitiva, più professionale.” E’ su lei

zia. Mi accolsero a braccia aperte e gli sarò sempre grato ma, finito il periodo di leva, contavo

dunque che bisogna puntare per portare la Lazio sul

di rientrare nella mia Lazio, e invece non fu così per una serie di circostanze.”

podio, sulle lei e sui giovani: “Ho proposto di dedicare

Oggi Trulli è docente della FIN (Federazione Italiana Nuoto) e si occupa dei corsi e degli esami

una giornata alla leva, al reclutamento di giovani ta-

per gli allenatori di secondo livello. Gestisce inoltre un suo centro sportivo a Roma, il Blueagles

lenti nel nuoto. Incontriamo i bambini e verifichiamo

(il nome è tutto dire): “Oggi insegno e credo di essere talentuoso, mi piace e mi rimane molto

le loro doti e le loro passioni.

facile. A tal proposito mi sento però di lanciare un allarme, già segnalato alla FIN: i bambini

Incontriamoci, per quanto riguarda l’acqua garantisco

oggi non fanno sport a sufficienza e stanno perdendo la destrezza, sono impacciati, hanno

che sappiamo consigliarvi bene!”

perso l’equilibrio perché si muovono troppo poco. Comprendo tutte le problematiche delle

Grazie Renzo e forza Lazio!

famiglie, economiche e non, ma credo che sia urgente intervenire ed elaborare un protocollo

“Sempre! Ma soprattutto ricordiamoci di non mollare

su questo. Il nuoto italiano è all’avanguardia, siamo migliorati rispetto al passato. Gli allenatori

mai!”


Cronisti per un giorno

L

faticoso. Essendo uno sport di squadra ci ha permesso di fare nuove

amicizie e di capire l’importanza del gruppo. In ogni partita è indispen-

sabile il lavoro di ognuno per raggiungere il risultato finale che rende felici tutti.

a splendida e costruttiva giornata dedicata ai ragazzi della scuola “Enzo Biagi” di Tra-

gliata, ha regalato emozioni e creato le basi per scoprire qualche giovane talento del

giornalismo del futuro. Nella nostra redazione sono piovuti gli articoli scritti dai giovani

alunni i quali, sotto l’attenta guida dei loro insegnanti si sono cimentati nel descrivere il

loro sport preferito. Pubblichiamo i più significativi, dimostrando impegno e talento. Restiamo

sorpresi dell’abilità e della maturità dimostrata.

LA DANZA, IL MIO SPORT

“L

Martina Falchi 2I

a danza, è uno sport divertente, di grande movimento, che ti fa sentire libera di volare, perché i suoi movimenti

sono delicati, vanno a ritmo di musica, esprimendo sempre un significato”.

Mi chiamo Martina Falchi, ho 12 anni e faccio danza sportiva presso la

S.S. Lazio, nella sede della pro loco di Ponte Galeria.

Dopo tanto

cercare, appena entrata nella sede, ho trovato lo sport che faceva per me. Vidi ragazze che piroettavano e facevano coreografie stupende, la

musica ti coinvolgeva e i passi ti venivano spontanei anche se non eri capace. Subito dopo ho chiesto ai miei genitori di segnarmi alla scuola

di danza. Ad oggi è passato oltre un anno ed ho imparato tanti passi e tante coreografie, ho partecipato insieme alla mia squadra a tantissime

gare, come la coppa Lazio, gli assoluti di Roma fino ad arrivare all’im-

pegno più importante, il campionato italiano di Rimini che ogni anno ospita i migliori ballerini.

Rimini è stata, per me, una delle esperienze più grandi da quando ballo, quando sono entrata, le tribune erano piene di gente e l’ansia cominciava a salire. Importante è stato avere al mio fianco

i miei maestri,

Barbara Costa e Roberto Amidani, che mi hanno tranquillizzato per farmi scendere in pista .

A settembre è iniziata la nuova stagione, ci stiamo preparando per le

gare, adesso stiamo facendo allenamenti molto impegnativi, imparando nuove coreografie, con più di 150 passi ogn’una. Nella mia scuola ci

sono 3 categorie di ballo, le under 9, le under 11 e le under 15, io faccio parte delle under 15. La stagione delle gare inizia a novembre, la prima

che incontriamo è la coppa Lazio il 23 novembre, a Genzano di Roma. Sono fiera del mio sport perché, oltre a tanta fatica, tanti allenamenti,

mi ha fatto conoscere le mie migliori amiche e compagne di squadra, come Gaia Stella e Aurora Pergola, a cui voglio un mondo di bene. Per

finire vorrei ringraziare i miei genitori, perché con i loro sacrifici mi permettono di fare lo sport che mi piace.

L

Azzurra Adviji, Claudia Piacentini 1IH

a pallavolo fu inventata nel 1895 dall’americano Willam G. veniva chiamato “mintonette”. La

pallavolo è uno sport giocato da due squadre

di sei giocatori

chiamati difensori, schiacciatori o alzatori, viene praticato su

una superficie liscia o in materiale sintetico. L’area di gioco è rettangolare suddivisa in settori da linee bianche parallele ai lati più corti del

campo. Il campo di gioco è largo 9m e lungo 18m, la rete è disposta di un’altezza superiore di 2,43m per gli uomini, invece 2,24m per le donne.

In Italia, si utilizza un pallone con i colori della bandiere verde,

bianco e rosso, mentre per le competenze internazionali i colori sono: bianco, giallo e blu. L’obbiettivo del gioco è quello di far cadere a terra il pallone

nell’area di gioco avversaria, facendolo passare sempre al

di sopra della rete. Ogni partita si svolge al meglio di cinque set, ogni errore significa in punto alla squadra avversaria, ma per aggiudicarsi un

set bisogna fare venticinque punti con uno scarto di due. La pallavolo è stata ammessa nel programma olimpico a partire dai giochi della XVIII olimpiade di Tokyo nel 1964.

L’

Marco Illuminati, Leonardo Dari, Giulia Martella, Alessandro Pierri 1H hip hop è composto da alcune discipline di ballo,

una, sicu-

ramente la più conosciuta, è la break dance. Le sue origini

sono incerte, ma possiamo dire che è nata negli anni “60”. Una delle caratteristiche della break dance è la Cypher Battle, una

sfida chiamata

Seven 2 Smoke, la cui regola fondamentale è quella di

ballare uno contro l’altro. La break dance è un ballo acrobatico che si è sviluppato nel Bronx di New York .

L’hip hop è nato nel Bronx negli anni 70. Il termine hip hop si dice lo abbiano inventato i fenomeni dei BLOCK PARTY DJ KOOL HERC e DJ AFRICA. Il movimento, il suono della musica, la gestualità sono sempre il riflesso della cultura afro americana.

L’hip hop ha praticamente mosso i primi passi con il lavoro dei BLOCK

PARTY, insieme alla break dance, ed anche se sono molto praticati, non sono sport olimpici.

Praticare questo sport è entusiasmante ci aiuta nel rilassarci, facendoci dimenticare le fatiche della giornata divertendosi. Fare Hip Hop, ci rende

liberi, siamo solo noi e la strada, è vero che non è conosciuto o famoso come il calcio, ma a noi piace questo e poi magari due calci al pallone li diamo comunque, ma l’Hip Hop non si batte.

IL CALCETTO

I

Gabriel Celesti, Angelo Mileto, Luca Onori e Gabriele Santin 1H

l calcio a 5, conosciuto anche come calcetto, è uno sport di squadra di origine uruguaiana nato negli anni 30. Il suo obiettivo era quello di ideare un gioco di squadra che potesse essere praticato sia all’aperto che in strutture coperte. E’ molto simile

al calcio, perché sul campo piccolo si acquista una maggiore familiari-

tà con la palla, si affina meglio la tecnica e ci si diverte di più. Sono molte le differenze tra le due discipline come la metratura del terreno

di gioco, il numero di giocatori, la durata della partita… Ma si asso-

migliano per tecnica calcistica e per i principi fondamentali del gioco. Il rettangolo di gioco è segnato con linee. Tali linee appartengono alle aree da esse delimitate. Le due linee di delimitazione più lunghe sono denominate “linee laterali”. Quelle più corte sono denominate “linee di porta”. Il rettangolo di gioco è diviso in due parti dalla linea mediana,

al centro di questa è tracciata una circonferenza con un raggio di m. 3. Da entrambe le linee di porta, facendo centro in ciascun palo e con un raggio di 6m.

Per noi il calcio ed il calcetto è qualcosa che ci diverte e ci appassiona,

LA PALLAVOLO

Morgan il gioco in origine

HIP HOP E BREAK DANCE

Pratichiamo pallavolo da poco tempo, è uno sport molto bello ma anche

ci fa restare uniti, lo preferiamo ai videogiochi ai telefonini, tablet, ecc. E’ uno sport che possiamo praticare anche al mare o la domenica con gli amici del nostro gruppo.

L

IL NUOTO Gaia Storani 2H

o sport che pratico da quando ho sette anni è il nuoto. Ini-

zialmente non ero molto propensa ad entrare in una piscina e mettermi a nuotare seguendo un istruttore sconosciuto. Ma poi,

con il tempo aumentavano anche l’interesse verso una disciplina

che prepara non solo per quanto riguarda la tecnica sportiva ma che trasmette il rispetto reciproco all’interno di una sana competizione.

Prima il dorso, poi lo stile libero, la rana e infine il delfino, sono stati

gli obbiettivi da raggiungere per arrivare fino all’ultimo brevetto, quello per cui mi alleno quest’anno.

Ogni anno, dopi tre mesi di vacanze estive mi diverto a notare i cam-

biamenti della mia piscina dal giorno della chiusura. Il nuoto mi piace molto, ma sarei bugiarda se dicessi di non aver avuto momenti di sconforto, che mi portavano a pensare di lasciare tutto e cambiare sport, ma

poi l’amore per questa splendida disciplina mi faceva passare i momenti brutti e mi faceva tornare il sorriso e la voglia di andare avanti.


Parlando del rapporto tra noi ragazzi, credo ci sia una specie di con-

Eccomi qui, ho fatto molti sport e fra tutti quanti, solo con questo mi

persona, magari più combattiva o più scherzosa. Non conoscendoci fuo-

e non in un’accademia, è un modo di danzare che si ispira alle tribù

sapevolezza in comune di esserci creati un’altra immagine della nostra ri dall’acqua, quando nuotiamo c’è una sintonia, una collaborazione,

un’euforia e un divertimento sincero, privo di un secondo fine o di gelosie che potrebbero manifestarsi nella vita quotidiana.

Tra tutti gli stili quello che preferisco è il mio stile libero. Lo definisco

“mio”, perché sento veramente che mi appartiene. In ogni lezione, un’ondata di determinazione mi spinge a battere sempre più forte le gambe

ed a spezzare l’acqua con bracciate di volta in volta più potenti. Ammetto che oltre alla passione c’è comunque un pizzico di ambizione che bagna i pensieri di ogni atleta ai primi passi, compresa me.

Pur senza

raggiungere risultati straordinari, sono convinta che ogni sport regali a

chi lo pratica un’infinità di nozioni che completano la propria vita, che

concedono la forza di affrontare i momenti difficili e di esultare per il raggiungimento di un obbiettivo. Lo sport è gioia, fatica, perseveranza,

commozione…lo sport può cambiare il mondo…Il mio motto? Tuffati nella vita senza restare immobile durante il suo svolgersi.

IO ED IL MIO AMICO A KICK BOXING

I

Chiara Regano e Mattia Di Santo 1H

l termine Kick Boxing è stato coniato in Giappone negli anni 60’.

sento libera e soddisfatta. L’hip Hop è una danza che è nata nella strada africane.

Amo fare questo sport, perché mi rispecchia è allegro, spontaneo, divertente, libero. Quando la musica inizia, io non sono più Beatrice, Bea

per gli amici, ma sono una giovane che si lascia trasportare dal ritmo frenetico della musica e dal ritmo incessante, in allenamento davanti

allo specchio noto il mio corpo muoversi in sintonia con quello della mia squadra e questo mi rende orgogliosa e felice.

Sono una ragazza timida e so che dipende da me, devo riuscire a vincerla e forse, l’Hip Hop, potrebbe essere la giusta medicina. Un consiglio, fate come me, provate, buttatevi, non rimarrete delusi.

IL NUOTO

L

Mirko, Valentina, Samuele e Ilaria 1H

a storia del nuoto trova le sue origini sin dall’ antichità, oltre 7000 anni fa, come testimonia il rinvenimento di pitture rupestri rappresentanti uomini nell’atto del nuoto risalenti al’età della pietra. Il nuoto infatti veniva praticato solo come allenamento dai guerrieri, le fonti ci parlano di gare organizzate già nel 1° secolo a.C. in partico-

lare i guerrieri greci e romani, ne attribuivano considerevole importanza ai fini dell’educazione non solo fisica dei giovani, anticipando da questo punto di vista il generale giudizio della medicina moderna che ritiene il nuoto esercizio completo, utile allo sviluppo fisico equilibrato. Il

Questo sport richiede molta forza fisica ed è necessario munirsi

nuoto competitivo in Europa iniziò attorno al 1800, principalmente con il dorso.

parti basse,i guanti (più piccoli di quelli da boxe) un casco aper-

non meno di 21, e la vasca piccola, lunga 25 metri. e larga non meno di 10 m.

di un adeguato kit di protezioni, ci sono quelle che proteggono

Le dimensioni delle piscine sono di 2 tipi: esiste una vasca grande, lunga 50 m. e una larga

to o chiuso con una gabbia che copre la mascella, un paradenti senza

La temperatura dell’acqua non deve essere inferiore ai 24 c° e viene mantenuta constante

coprono tibia e collo del piede. Le cinture di Kick Boxing sono uguali

Alcuni lo praticano al Village, a Valcanneto ed altri all’Athena Sporting Club di Bracciano. Noi

il quale non ci si può neanche allenare e infine un paio di calzari che

grazie al continuo ricambio.

al Karate: bianca, gialla, arancione, blu, marrone, verde, rossa e nera.

pensiamo che sia uno sport costruttivo e benefico per la propria salute.

L’uniforme che si usa nel Karate si chiama “Karatgi” oppure “Kimono”.

«Io pratico Kick Boxing da 2 anni e faccio parte del “Catarci Team” da

quando ho iniziato ad allenarmi. Io penso che questo sport sia molto faticoso quanto divertente, ancora non ho ottenuto nessuna cintura però mi sto allenando sempre più per ottenerne al più presto una.».

«Io questo sport lo pratico da due anni alla palestra Be First, sono

cintura arancione e penso che questo sport oltre ad essere molto impegnativo è anche molto divertente. Ogni giorno dopo una competizione

vinta, si festeggia sempre con un banchetto dove chi ha conquistato il primo posto fa un brindisi chiamato Campai Shima Sho. Tutto organizzato dal nostro maestro Roberto.

L’ACQUA LA MIA VITA

S

Rachele Meuti 2H

e vuoi avere tutto dallo sport, prima devi dargli tutto

Dal mio punto di vista,tutti gli sport sono divertenti. La mia passione è il nuoto perché mi piace stare in acqua, mi rilassa e mi

sento a mio agio. Il nuoto lo ritengo uno sport eccezionale per-

ché esercita tutti i muscoli del corpo. Da sette anni pratico nuoto ho

iniziato a sei anni e nel tempo mi sono sempre più innamorata di questa disciplina. Il nuoto è uno sport Olimpico dal 1986.

Il nuoto è una sfida con te stesso, si nuota sempre da soli a differenza degli sport di squadra, sei solo tu e l’acqua. Lo ritengo spettacolare e

adatto per la postura e per tutti i muscoli del corpo, secondo me è lo sport più completo.

Nella mia piscina ho degli ottimi insegnanti, che oltre a fare di tutto per

farci nuotare nel migliore dei modi, ci danno anche un insegnamento di vita, ci ripetono sempre che l’importante, quando si è giovani,non è vincere ma divertirsi in compagnia con i nostri amici e conoscere gente nuova.

HIP HOP: UNA PILLOLA DI ALLEGRIA

N

Beatrice Cecchetto 2H

on solo una danza ma un modo di essere liberi. Fino a qualche tempo fa solo a sentire nominare l’Hip Hop come sport o meglio come danza, sorridevo, poi per caso, un giorno mi sono detta : proviamo!

C

IL FLAMENCO Giulia Polisciano 2I

iao a tutti i mio chiamo Giulia Polisciano, ho 12 anni e fre-

quento il terzo anno di flamengo, non so molto della storia del mio ballo ma so solo che quando vado in palestra e sento

la musica, la mia testa si svuota, sento il mio corpo volare

ed il ritmo entra dentro di me con una forza tale da farmi dimenticare

tutto qullo che ho intorno. Faccio Flamenco nella palestra di Anguillara con la mia maestra Caterina.

Abbiamo fatto alcune gare, un po’ vinte altre perse ma alla fine della giornata agonistica, per noi,

non conta molto il risultato agonistico,

perché l’importante è stare insieme e divertirsi. Io consiglio a tutti di

fare sport, perché uno ti lascia sempre fisicamente in forma e poi il fatto di fare gare ti da quel sale in più per cercare di vincere, perché è vero

che l’amicizia e il partecipare conta ma fare le gare è bellissimo e vincere ti rendere comunque felice.

IL CALCIO E LA SUA STORIA

I

Lorenzo Berto, Davide Goldin, Casian Petri, Alessio Manoni 1H

l calcio sembra avere origini antichissime, la prima vera forma di calcio risulta essere stata praticata in Giappone tra VIII e XI secolo a.C. Quel tipo di calcio si chiama KEMARI che tutt’ora

viene praticato. Si diffuse in Cina intorno alla metà del IV .Verso

la metà dell’ 800 venne fondato il primo club di FOOTBALL al mondo.

La FIFA nacque a Parigi nel 1904, ed è l’organo mondiale che organiz-

za grandi eventi e che ha il comando su tutte le federazioni nazionali,

grazie a numerosi tornei, organizzati oltre che dalla FIFA anche dalla Uefa e dalle federazioni Nazionali, il calcio, divenne lo sport più popolare del mondo.

Pratichiamo questo sport da quando siamo piccoli, è sempre stato la

nostra passione, forse perché trasmessa dai nostri papà. Sicuramente gli allenamenti ci impegnano molto,

ma ci hanno permesso di conoscere

nuovi amici e di capire l’importanza di essere un gruppo e ci ha dato la

consapevolezza, che in ogni sport di squadra, uniti si vince. Non lo pratichiamo nella stessa società ma alcuni lo praticano nella polisportiva “I Terzi” e altri nella polisportiva “Fregene”.


L

LA MIA DISCIPLINA Samuele Mileto 2I

Danza Sportiva

NEL NOME DI ANNA TINA

a mia disciplina è il calcio, mi da sicurezza e provo una grande passione per questo sport. Gioco nella polisportiva de “I Terzi”.

Gioco a 7, a 9, e a 11, ma il campionato è a 9. Sono della cate-

goria dei giovanissimi. Ho quattro Mister: Eros, Emanuele, Marco

e Andrea. Ci alleniamo il Lunedì e il Mercoledì, il Sabato c’è la partita. Il nostro kit è blu e giallo e abbiamo: la tuta d’allenamento, la tuta di

rappresentanza, il giubbotto e una borsa molto capiente. Il calcio è molto

faticoso perché negli allenamenti facciamo vari esercizi di stretching e corsa e alla fine disputiamo una partita, il mercoledì chi è interessato

oltre agli allenamenti normali ci sono pure gli allenamenti per i portieri. Il nostro capitano si chiama Andrea. Abbiamo giocato con molte squa-

dre: L’Aureliana, Totti Soccer, Virtus Ladispoli e molte altre. La squadra

con cui ho trovato più difficoltà è stata il Virtus Ladispoli, perché molto tecnica.

Il calcio per me e anche un punto di ritrovo con i miei amici e tra di noi si e formato un rapporto speciale, Infatti a volte portiamo la pizza e facciamo una cena.

Certe persone che venivano a giocare con noi se ne sono andate a Tragliatella e a volte mi dicono se vado anch’io in quella squadra ma io li ignoro perché se sei bravo a giocare lo sei da tutte le parti.

Il calcio è uno sport che da molte soddisfazioni, ma a me dispiace sentire alla televisione che in una partita i tifosi litigano e fanno a botte,

perché rovinano l’atmosfera di gioia che si forma in quel momento, pure il razzismo è una cosa sbagliata.

In famiglia piace molto questa disciplina, mia madre era contraria a

mandarmi in una società sportiva, ma quando ha conosciuto gli allenatori mi ha portato.

Q

uando la luna illumina la notte, il romanticismo la fa da padrone, quando il sole riscalda gli animi l’amore arde dentro ogni bellissima creatura, quando la SS Lazio Danza mette in campo tutto il suo sapere in materia di coreografia e teatro, il risultato è uno spettacolo da far emozionare tutti i presenti in platea.

Sabato 13 dicembre nel Teatro Santa Chiara, la sezione ha mandato di nuovo in scena Il Colore dell’Invisibile, collaudato ed apprezzato spettacolo che non vuole essere soltanto una rappresentazione ma toccare il cuore anche attraverso risvolti di carattere sociale. il bianco ed il nero sono i colori che hanno fatto da cornice a tutto l’evento, storie di vita che si ripetono da millenni, ma che la squadra delle piccole aquilotte è riuscita a far rivivere in 80 minuti. Due tempi nei quali il pubblico è stato catturato da quanto stava avvenendo sul palco senza mai togliere lo sguardo, per non perdere un solo dettaglio. Il bianco e nero ha voluto sottolineare l’assoluta simbiosi fra le razze, annullando quell’assurda dicotomia che non ha ragione di essere. Significativo, frizzante, coinvolgente, la rappresentazione del duetto tra il bene ed il male tra l’angelo e il diavolo Una spremuta di sentimenti che ha lasciato in chi ha avuto il piacere di esserci una sensazione di appagamento di tutti i sensi. E in un momento di gioia, nei giorni immediatamente precedenti al Natale, i maestri Barbara Costa e Roberto Amidani, hanno voluto dedicare lo spettacolo all’indimenticata Anna Tina Mirra era certamente li, in un angolino della platea a sostenere le ragazze della sezione che amava tanto. Dario Falchi

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Ginnastica

Nuoto |

CONQUISTATA LA SERIE A!

L’

emozione di Anna Vera Pifano e Chiara Bria, al termine della gara, descrive

meglio di ogni parola l’impor-

Pallanuoto

LAZIO, IL REGALO PIU’ BELLO

L

e aquile chiudono l’anno con una vittoria che sa di regalo di Natale, battuta la Canottieri 9 a 8 alla Scandone e sesto posto in classifica. Triplette di Vittorioso e Cannella. Colosimo: “Saranno feste stupende”. Formiconi: “Non ci fermiamo più”. Moroli: “Questa è una grande squadra”. Ora la sosta, poi il Savona.

tanza del ritorno in Serie A

SCANDONE Ancora una vittoria per la Lazio Nuoto che espugna la Scandone per la prima

della Società Lazio Ginnastica

volta da quando Formiconi è tornato a sedere sulla panchina biancoceleste. Con un perentorio

Flaminio. E’ il 30 novembre:

9 a 8 i biancocelesti si portano a casa i tre punti contro la Canottieri, al termine di un match

le ragazze di Anna Vera e

decisamente equilibrato e valido per la 10^ giornata di A1. Giovani ed esperti, un mix mici-

Chiara, prime alle Regionali

diale: dalle triplette di Cannella e Vittorioso, passando per le parate di Vespa e la fatica di un

di Roma del 26 ottobre, prime a Catania alle Interregionali del 9 novembre, sono arrivate

gruppo uscito dall’acqua esausto ma felice per l’ulteriore balzo in classifica che ora regala ai

alle finali di Arezzo con un obiettivo ambizioso: conquistare il podio e qualificarsi per l’anno

capitolini il sesto posto.

prossimo in serie A2. Obiettivo centrato, con una gara perfetta delle quattro ginnaste nelle sei

LA CRONACA Canottieri subito pericolosa con Vespa che risponde bene, la Lazio spreca con

prove: tutte bravissime, senza sbagliare, hanno raggiunto il secondo posto assoluto.

Samuels il primo uomo in più, ma l’americano si fa perdonare l’errore trasformando con un

Inizia la più piccola del gruppo, Nina Corradini, 11 anni, che esordisce con una splendida esibi-

bel destro per l’1 a 0. Pareggio di Mattiello su una bella azione dei padroni di casa. Scorrono

zione al corpo libero; poi è la volta di Valeria Pomponi, 14 anni, con una emozionante prova

i minuti fino al vantaggio di Migliaccio con la prima superiorità partenopea, ad una decina di

alla fune seguita da una performance alle clavette; quindi Camilla Cavaliere, 16 anni e già

secondi dalla fine del tempo però capitan Vittorioso riporta il punteggio in parità (2-2). Nei se-

convocata in nazionale, che

condi 8 minuti ancora avanti Napoli con Borrelli, ma Samuels non fa scappare gli avversari (3-

si presenta sulla pedana del

3) a metà parziale. Due ottimi interventi di Vespa frenano la Canottieri, ma Turriello non è da

Palasport Le Caselle di Arez-

meno su Vittorioso e così all’intervallo lungo il risultato è ancora in equilibrio. Dopo il cambio

zo con sicurezza ed eleganza,

di vasca, i padroni di casa trovano la rete di Esposito a cui replica Maddaluno con un tiro che

e si conferma con due bellis-

plana sull’acqua. I pali non aiutano la Lazio, Vespa invece si con due chiusure fondamentali,

sime prove, al cerchio e poi

ma il portiere non può nulla

al nastro; ed ecco Martina

su Mattiello (5-4) che per-

Musa, 19 anni, che conduce

mette ai suoi di chiudere il

con la tranquillità che può

tempo in vantaggio di una

avere solo un’atleta matura

rete. Cannella non ci sta e in

(Martina è campionessa nazionale 2014) una perfetta esibizione con la palla. Il punteggio della

apertura mette il suo doppio

giuria le premia, e con loro premia il grande lavoro quotidiano delle due allenatrici: Anna Vera

sigillo che regala il più uno

Pifano, che di questa disciplina sportiva ha fatto (e sta facendo!) la storia, e Chiara Bria, l’ami-

alla Lazio (5-6). Mattiello è in

ca esigente delle ‘sue’ ragazze, la regista che firma con originalità e competenza le coreografie

giornata, ma Vittorioso regala

e la scelta delle musiche. Il pubblico e la giuria lo sanno: quando si esibisce la Lazio Ginnastica

subito il nuovo vantaggio con

Flaminio sulla pedana c’è qualcosa in più, quel mix composto da eleganza, rigore, fantasia, che

un diagonale divino, lo imita

a giugno le ha fatte diventa-

il suo piccolo erede Cannella

re Campionesse d’Italia in

per la tripletta personale (6-

Ginnastica Ritmica d’Insieme.

8). Esposito accorcia le distanze, Formiconi viene espulso per proteste e Migliaccio trova il

Obiettivo centrato, quindi: è

pari (8-8). Gli ospiti non mollano, a 50 secondi dalla fine è il capitano a mostrare la strada,

un nuovo successo della La-

Vittorioso sigla il gol decisivo perché il palo dice di no alla Canottieri nell’ultima azione valida,

zio Ginnastica Flaminio, che

e così la Lazio vince e vola in classifica.

quest’anno compie 50 anni

VOCI Pierluigi Formiconi, Allenatore Lazio Nuoto Non ci fermiamo più e ora aspettiamo il

e che si impegna nelle due

Savona - ride il mister - questa squadra mi segue molto, soprattutto in difesa, ci sta aiutando

discipline, ritmica ed artistica,

Vespa e mettiamo in difficoltà gli avversari. Cerchiamo di prendere poche espulsioni, alcune

con uno staff di allenatrici ed

oggi gliele hanno regalate cercando di farli rientrare in partita. Siamo felici, questo è un buon

allenatori di grande capacità ed esperienza, e che ogni anno allena più di 300 ragazze e ra-

Natale per tutti i laziali, sono contento per loro, è una squadra che si vuole bene.

gazzi. La S.S. Lazio Ginnastica Flaminio è certamente, nel panorama della capitale, un piccolo

Federico Colosimo, attaccante Sicuramente il derby è stata una partita fondamentale per

gioiello, e il palmarès lo conferma: ben 20 scudetti nella Ginnastica Ritmica (18 a squadre e 2

noi, ci ha dato maggior consapevolezza dei nostri mezzi. Gli obiettivi ora sono quelli di con-

nell’individuale), 2 scudetti nella Ginnastica Artistica Femminile individuale, e la partecipazione

tinuare la nostra marcia, arrivare tra il quinto e il sesto posto potrebbe essere un grande

a campionati europei, del mondo, alle Olimpiadi di Monaco, Los Angeles, Seul, Atene. Un’as-

risultato. Oggi è stata una gara combattuta, ma alla fine l’abbiamo portata a casa con merito

sociazione riservata solo a chi vuol fare sport seriamente, “perchè il nostro è un impegno per

e questo ci permetterà di festeggiare alla grande.

formare i ragazzi non solo atleticamente - sottolinea il direttore sportivo Guido Menchi - ma

Massimo Moroli, Presidente Lazio Nuoto E’ stato un buon 2014, la squadra cresce, peccato

soprattutto per farli crescere nel carattere e nella volontà: ricordiamoci che le ragazze di Anna

per l’avvio un po’ stentato. Ci sono delle note positive come la crescita dei giovani che dimo-

Vera

che

stra come la nostra politica sui vivai cominci a dare i suoi frutti. La nostra squadra riesce a

quest’anno ci hanno

sintonizzare bene l’energia dei più piccoli con l’esperienza dei grandi. Questo è un ben regalo,

regalato il ritorno in

quello per il 2015 sarebbe riuscire ad entrare ai play off e cercare di andare il più avanti pos-

serie A si allenano per

sibile. Un sogno, ma non così irrealizzabile.

ore tutti i giorni, e per

Renato Siniscalchi, Vicepresidente Lazio Nuoto Ci abbiamo sperato e lo credevamo, una

farlo con profitto de-

vittoria bellissima che è rivolta a tutti, vedere così tanti valori e crescite in vasca è una soddi-

vono avere equilibrio e

sfazione immensa che spero possa regalarci ulteriori gioie.

e

Chiara

serenità”. Grazie cam-

C.C. NAPOLI-S.S. LAZIO NUOTO 8-9 C.C. NAPOLI: Turiello P. , Buonocore F. , Vitullo A. , Migliaccio M.

pionesse, e un grande

2, Brgulian D. , Borrelli B. 1, Ronga F. , Campopiano E. , Mattiello G. 3, Velotto A. , Baraldi F. , Esposito U.

in bocca al lupo per un

2, Vassallo G. . All. Zizza S.S. LAZIO NUOTO: Vespa L. , Samuels J. 2, Di Rocco L. , Africano R. , Gianni

felice 2015, in serie A!

G. , Colosimo F. , Cannella G. 3, Vittorioso A. 3, Leporale M. , Calcaterra A. , Maddaluno R. 1, Mele A. ,

Sylvie Pariset

Correggia V. . All. Formiconi Arbitri: Piano e Pinato Parziali: 2-2 1-1 2-1 3-5 Nessuno è uscito per limite

foto di Stefano Musa

di falli. Espulso nel quarto tempo Formiconi (all. Lazio) per proteste. Superiorità numeriche: Napoli 3/7 e Lazio 5/7. Spettatori 100 circa


PENSIERI & PAROLE DI UN 2014 PERFETTO Vanessa, Ana Catarina, Martina Cacciola, Benedetta De Angelis e Antonella Corio oltre a Marta Schirò. Un

gruppo

ancora

più forte, quindi, arricchito da ragazze di caratura internazionale. E così da agosto a dicembre ci sono state altre battaglie, altre partite, altri punti e record da conquistare. E la Lazio si è ripetuta diventando campione d’inverno (del girone B) come la scorsa stagione. Anche se non a punteggio pieno per quel pareggio a Montesilvano, ma ripetersi era difficile e in casa Lazio si sapeva. Poco importa. Sono quattordici mesi che le biancocelesti non perdi Serena Cerracchio

E’

stato un 2014 perfetto quello della S.S. Lazio c5 femminile. Una stagione da incorniciare, un sogno che si è realizzato dopo i tanti sacrifici della società in questi anni. Coppa Italia a marzo, scudetto a giugno, supercoppa italiana a settembre. Tre trofei vinti contro la Ternana, avversario che ci ha provato in tutti i modi a rovinare

la festa biancoceleste, senza risultato però. Un cammino duro, partito da settembre 2013. Un gruppo nuovo arricchito da grandi giocatrici come Luciléia e Cely Gayardo trascinatrici di una Lazio che ha saputo unirsi nelle difficoltà che in una stagione lunga ci possono stare. Cento gol nella regular season per la brasiliana, pallone d’oro 2013, punta di diamante non solo del futsal biancoceleste ma di una polisportiva intera. E la nuova stagione è ricominciata proprio da qui. Da una base solida con le conferme, oltre che delle brasiliane, del capitano Pamela Presto, Marcella Violi, Valentina Siclari, Sara Giustiniani e Pamela Guercio. E poi le nuove, Ceci, Carla

dono una gara, tanta roba potremmo dire. E il 2015 porterà ancora trofei da giocare a partire dall’ultimo weekend di febbraio (27-28/ 1 marzo) con le finali di coppa Italia, ancora a Pescara. Campo fortunato per la Lazio, non c’è che dire. E poi anche un mondiale nel mezzo e tante novità per l’Italia del futsal. In Costarica, infatti, la Lazio ha potuto schierare quattro ragazze con tre maglie diverse, unica società nel mondo ad avere questo vanto: Luciléia con il Brasile, Ana Catarina e Carla Vanessa con il Portogallo, Ceci con la Spagna. E il podio si è tinto anche un po’ di biancoceleste. Brasile campione del mondo per la quinta volta in cinque mondiali disputati, Portogallo secondo e Spagna sul terzo gradino del mondo. E una delle notizie più belle per l’intero movimento del futsal è proprio quella della nazionale italiana nel 2015. Quindi aspettiamo con ansia il prossimo mondiale in cui, speriamo, ci sarà anche l’Italia con altre possibili biancocelesti a portare in alto i nostri colori. Ma intanto rimaniamo ancora un po’ a pensare ai trofei, le risate, gli abbracci di un 2014 da sogno…e prepariamoci a un 2015 tutto da vivere.

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LAZIO TOP CLUB MONDIALE

CRONACA DI UNA FINALE TUTTA BIANCOCELESTE stanze: portiere di movimento, giro palla, Luciléia la mette in mezzo e ancora Sofia Ferreira la butta dentro. Si, ma nella porta sbagliata stavolta. Il Brasile ci crede, il Portogallo non molla. Peccato che ancora Sofia Ferreira si faccia un’altra clamorosa autorete stavolta facendosi espellere per fallo su Vanessa. E proprio Vanessa su punizione fa esplodere di gioia la panchina verdeoro ristabilendo la parità. La gara è cambiata psicologicamente. Il Brasile ci crede, il Portogallo è frastornato. E a 58 secondi dalla fine la migliore della gara (e probabilmente del torneo) Amandinha, si inventa la rete del 4-3. I secondi passano, lenti. Ma alla fine è il Brasile a festeggiare mentre le lacrime amare delle portoghesi sono lo specchio di quanto il futsal a volte sia ingiusto.

U

n oro, due argenti e un bronzo. Un bottino niente male per le biancocelesti nell’ul-

Onore al piccolo Portogallo che per il ­

timo mondiale di futsal in rosa disputato in Costarica. Il Brasile vince, ancora, laure-

mondiale disputato avrebbe meritato di vincere il suo primo campionato. Onore però anche al

andosi pentacampeão in cinque mondiali disputati. E fino a qui tutto sembrerebbe

Brasile che ha dimostrato un cuore infinito e una concentrazione da grande squadra. Perché

normale. Ma tanto “normale” non è stato perché il Brasile se l’è vista brutta. Basti

ribaltare un risultato in una finale mondiale a cinque minuti dalla sirena non è da tutti. Intanto

pensare che a cinque minuti dalla fine Luciléia e co perdevano 3-1 contro un Portogallo fanta-

nella finalina per il terzo posto la Spagna aveva battuto il Costarica per 8-2 dopo i pianti per

stico che fino a quel momento ci aveva creduto, eccome se ci aveva creduto. Ma andiamo per

non aver raggiunto il Brasile in finale. Un altro mondiale archiviato che chiude un 2014 impor-

ordine. Brasile in vantaggio con Vanessa raggiunto da un’altra Vanessa, Carla, che poco prima

tante per le biancocelesti internazionali e ora testa al nuovo anno.

del fischio del primo tempo pareggiava i conti. Un caso strano, anche questo. Carla è stata la giocatrice degli 1-1 già a segno contro Brasile (nel girone), Russia e Spagna per recuperare il risultato. Suona la sirena, si va negli spogliatoi sull’1-1. Nella ripresa ecco che il Portogallo trova la rete del vantaggio con Joana Carvalho. La paura in casa Brasile si fa sentire ma è ancora il Portogallo a trovare il gol. Espulsione di Tati e 4 contro 3 arriva la terza rete firmata stavolta Sofia Ferreira. A cinque dalla fine il Brasile è sotto di due reti e la disfatta sembra a un passo. Ma proprio quando meno te lo aspetti la Seleçao accorcia le di-

R


UN MONDIALE IN BIANCOCELESTE

Qui Portogallo | Carla Vanessa Era la mia seconda esperienza con la nazionale dopo il mondiale in Spagna. Ci sentivamo bene, abbiamo giocato da grande squadra, compatta e unita fino alla fine. Il Portogallo

di Alessio Bruni

ha dimostrato di essere forte ed è

Q

un peccato, abbiamo pianto molto e

uattro le giocatrici della Lazio calcio a 5 che hanno preso parte ai recenti

credo che ancora non mi rendo con-

mondiali in Brasile. Lucileia lo ha vinto con la nazionale carioca. Ana Cata-

to davvero di quello che è successo.

rina e Carla Vanessa con il Portogallo hanno lottato fino all’ultimo pallone

Forse negli ultimi minuti abbiamo

nelle file del Portogallo, Cecilia Puga ha difeso i colori della Spagna. Questo

avuto un po’ di ansia di vincere, è

il racconto delle loro esperienze al ritorno a Roma.

stata questa la differenza con il Brasile. Loro sono riuscite a controllare le emozioni e non hanno mollato ma

Qui Brasile | Luciléia

abbiamo dimostrato di potercela gioDopo tante incertezze sulla partecipazione

care anche con loro. Ora il mondiale

del Brasile al mondiale (il Brasile è andato

è passato e bisogna ricominciare a

contro la propria federazione….uno sponsor ha pagato tutte le spese) penso che

pensare alla Lazio. Qui sto davvero bene, dopo le vacanze inizieranno le gare importanti e non vedo l’ora.

siamo riuscite a entrare nella storia del futsal vincendo il quinto mondiale consecutivo e non poteva andare meglio. In otto

Qui Spagna | Cecilia Puga

anni che sono in nazionale non abbiamo

C’è stato dispiacere per non aver rag-

mai sofferto cosi tanto come nella finale

giunto la finale contro il Brasile ma

di quest’anno ma credo che la concentra-

abbiamo giocato contro un ottimo

zione e il cuore ci abbiano aiutato a vin-

Portogallo che ha fatto molto bene

cere. Ora pensiamo alla Lazio: è stato un

durante tutto il mondiale. Noi non

2014 bellissimo ma vorrei che il 2015 fosse ancora meglio.

siamo state fortunate anche a causa di qualche infortunio di troppo:

Qui Portogallo | Ana Catarina Sentivo che ce l’avremmo fatta a diventare campioni del mondo perché quest’anno il Portogallo ha giocato più che mai da squadra ma il Brasile ha dimostrato di crederci fino alla fine. Ho pianto tantissimo ma ora voglio solo pensare a vincere tutto qui perché quando perdo, piango e non mi piace farlo. La Lazio è molto forte: Luciléia per me rimane la giocatrice più forte al mondo e anche tutte le altre ragazze sono molto forti, sia le italiane che le altre straniere. Ora voglio vincere qui.

prima del mondiale abbiamo “perso” due giocatrici e durante il torneo altre due. Ma la Spagna resta una nazionale forte e il prossimo anno ci sarà un altro mondiale da disputare e ci faremo trovare pronte. Ora l’obiettivo è vincere tutto con la Lazio, coppa Italia e scudetto. E’ un onore per me giocare con tutte queste ragazze, italiane e straniere. Abbiamo una squadra molto forte e mi trovo bene con tutte. Il gioco di squadra è importante e credo che insieme arriveremo a raggiungere obiettivi importanti.


Decima giornata di campionato | 30 novembre 2014

Olimpus: 1 Menichelli, 4 Sias, 5 Sorvillo, 6 Catrambone, 7 Lisi, 8 Colatriani, 9 Visconti, 10 Muzi, 11 Salemi, 13 Brancati, 21 Sergi, 25 Ricci. All. Roberto Lelli

S

i deve anche saper soffrire per essere grandi! Nella decima giornata di serie A

S.S.Lazio: 1 Ana Catarina, 5 Presto, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 11 Ceci, 12 Giusti-

gir. B la Lazio vince a fatica in casa de L’Acquedotto per 4-2. Una partita intensa

niani, 13 Violi, 17 Carla Vanessa, 21 Guercio, 22 De Angelis, 27 Cacciola. All. Daniele D’Orto

e divertente per i tanti spettatori accorsi nel pomeriggio al Pala Gems ex casa

Arbitri: Rizzo (Marsala), Cafaro (Sala Consilina) CRONO: Bongiorni (Roma1)

proprio delle biancocelesti lo scorso anno. Un tira e molla per tutti i primi venti

Reti: 7° e 14° Ceci, 16° Muzi, 17° Ceci, 23° Gayardo, 34° Luciléia, 35° Guercio, 37° e 38°

minuti del primo tempo con la squadra di casa ben messa in campo e aggressiva al punto

Vanessa

giusto, tanto da mettere in grande difficoltà le biancocelesti campioni d’Italia come aveva-

Ammoniti: Lisi, Colatriani, Siclari, Presto, Muzi, Cacciola, Gayardo

mo anticipato sarebbe successo. Ci pensa Luciléia al settimo minuto ad aprire le danze ma dopo due minuti è brava Benvenuto a riportare in parità la partita. Ancora Luciléia al sedicesimo duetta con Siclari al limite dell’area e mette a segno la sua seconda rete personale. Nel finale di primo tempo a pochi secondi dalla fine è ancora L’Acquedotto a trovare la rete del pareggio con Rebe. Nella ripresa partita bloccata fino al minuto 24 quando Pomposelli

IL GIRONE DI RITORNO DELLE BIANCOCELESTI

in contropiede pesca una traversa a portiere battuto. Ma la rete del nuovo vantaggio arriva tre minuti dopo ed è firmata Carla Vanessa. Punizione dal limite, Cely serve la portoghese che con un destro forte e preciso insacca sotto al sette alle spalle di Vecchione. La squadra

1^ giornata | 6 gennaio 2015

di casa ci prova con il portiere di movimento ma è ancora la Lazio a trovare il gol ancora

Salernitana – S.S. Lazio

con Luciléia che con un pallonetto pregevole batte ancora il portiere di casa.

2^ giornata | 11 gennaio 2015

L’Acquedotto - S.S. Lazio 2 – 4 (p.t. 2 - 2)

S.S. Lazio – Vis Concordia Morrovalle

L’Acquedotto: 2 Pomposelli, 5 Alvino, 8 Benvenuto, 9 Agnello, 12 Salinetti, 17 Perez, 19 D’An-

3^ giornata | 18 gennaio 2015

gelo, 21 Rebe, 22 Amici, 23 Vecchione, 28 Di Turi.

Città di Falconara – S.S. Lazio

S.S.Lazio: 1 Ana Catarina, 4 Schirò, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 12 Giustiniani, 13 Violi, 17 Vanessa, 19 Corio, 21 Guercio, 22 De Angelis, 27 Cacciola. All. D’Orto

4^ giornata | 25 gennaio 2015

Arbitri: Acquafredda (Molfetta), Carone (Bari). CRONO Lombardi (Roma1)

S.S. Lazio – PMB Futsal

Reti: 7° Luciléia, 9° Benvenuto, 16° Luciléia, 19° Rebe, 27° Vanessa, 37° Luciléia

5^ giornata | 1 febbraio 2015

Ammoniti: 8° Alvino, 21° Luciléia, 31° Corio, 36° Rebe

Vis Lanciano – S.S. Lazio

Undicesima giornata di campionato | 7 dicembre 2014

6^ giornata | 8 febbraio 2015

N

ella terz’ultima gara del girone d’andata di serie A gir. B la Lazio mantiene la

testa della classifica e affonda la squadra romana dell’FB5 per 7-0. Una Lazio

S.S. Lazio – Woman Napoli 7^ giornata | 15 febbraio 2015

in versione mondiale ovvero senza le sue stelle straniere impegnate con le

Città di Sora – S.S. Lazio

rispettive nazionali per il mondiale in Costa Rica (9-15 dicembre), anzi per

8^ giornata | 22 febbraio 2015

dirla meglio una Lazio in versione italiana a parte Cely Gayardo, che comunque è brasiliana

ma anche italo. In panchina, data l’assenza di mister D’Orto, Leonardo Schiavoncini. La

S.S. Lazio – Montesilvano

squadra gioca bene e le tante assenze non si fanno sentire. La partita è una staffetta del

9^ giornata | 8 marzo 2015

gol tra Cely Gayardo e Siclari: la sblocca la calabrese dopo sette minuti ma poi è la brasi-

Futsal C.P.F.M. – S.S. Lazio

liana a salire in cattedra mettendo a segno tre reti consecutive. Nella ripresa arrivano altre due reti per Siclari e a chiudere il valzer dei gol è ancora Gayardo. Da segnalare l’esordio nella massima serie di Alessia Grieco, quindici anni e un futuro che sembra già segnato.

S.S. Lazio – FB5 7 – 0 (p.t. 3 - 0) S.S.Lazio: 4 Schirò, 5 Presto, 7 Siclari, 8 Grieco, 9 Cely Gayardo, 12 Giustiniani, 13 Violi, 19

10^ giornata | 15 marzo 2015

S.S. Lazio – L’Acquedotto 11^ giornata | 22 marzo 2015

FB5 Team Rome – S.S. Lazio

Corio, 21 Guercio, 22 De Angelis, 27 Cacciola. All. Schiavoncini

12^ giornata | 29 marzo 2015

FB5: 1 Canu, 2 Petrolini, 3 Casciani, 4 Desideri, 6 Papadopoulou, 7 Felicetti, 10 Grieco, 13

Riposo

Pieranunzi, 14 Valluzzi, 15 Felicetti D., 17 Moriconi. All. Bracci Arbitri: Pagano (Torre Annunziata), Miranda (Castellammare), CRONO. Parastesh (Ostia Lido) Reti: 7° Siclari, 13°, 14° e 28° Gayardo, 29° e 32° Siclari, 38° Gayardo

Tredicesima giornata di campionato | 21 dicembre 2014

L

a Lazio è campione d’inverno del girone B di serie A. Come lo scorso anno le

biancocelesti chiudono imbattute il girone d’andata vincendo l’ultima gara in

casa dell’Olimpus per 8-1. Due punti in meno rispetto alla stagione passata persi

in casa del Montesilvano ma d’altra parte ripetersi non era semplice. Primo obiet-

tivo raggiunto, comunque. In tasca il pass diretto per le finali di Coppa Italia che si gioche-

ranno il prossimo febbraio (27-28/1 marzo). Ma oggi contro l’Olimpus la Lazio ha potuto schierare quattro ragazze reduci da un podio mondiale, mica da tutti. Anzi, un vanto solo per la Lazio, l’unica squadra a portare al mondiale quattro ragazze con tre maglie diverse: Luciléia campionessa del mondo per la quinta volta consecutiva, Ana Catarina e Carla Vanessa vice campionesse del mondo con il Portogallo e Ceci sul terzo gradino con la Spagna. Tutte a segno anche oggi (tranne Ana, ovviamente tra i pali). Proprio la spagnola è stata protagonista con una tripletta in una gara intensa e combattuta come traspare dalle sette ammonizioni, quattro per le biancocelesti. A chiudere i conti dei gol Cely Gayardo, Guercio, Carla Vanessa con una doppietta e Luciléia su tiro libero che si conferma capocannoniere del girone B di serie A con 37 reti.

Olimpus - S.S. Lazio 1 – 8 (1-3 p.t.)

13^ giornata | 12 aprile 2015

S.S. Lazio - Olimpus


Baseball & Softball

Lacrosse

LA STAGIONE DEL RISCATTO

FINALMENTE SI GIOCA

U

na nuova stagione è alle porte per le compagini biancocelesti sia maschile che femmini-

le della Lazio Baseball e Softball. La bandiera a scacchi è idealmente stata sventolata in occasione della cena di fine anno che ha coinvolto tecnici, dirigenti e atleti della società i quali, nel farsi gli auguri di Buone feste si sono dati anche l’in bocca al lupo in vista dell’imminente via dei campionati.

L

a SS Lazio Lacrosse nel 2015 si affaccerà per la prima volta nel panorama agonistico di questa disciplina. Con l’anno nuovo parte infatti il campionato.

A fare gli onori di casa, come sempre il vulcanico presidente Giuseppe Sestu, il quale presen-

E’ Kristian Sesto, vice presidente della società, che incontriamo sul campo durante gli allenamenti a raccontarci quello che i suoi ragazzi si apprestano a vivere.

“La Lazio Lacrosse fa parte della sezione baseball e softball della quale sono dirigente, perso-

tato la nuova annata e le speran-

nalmente mi dedico a questa disciplina. Nella prossima stagione sportiva ci presenteremo nella

ze del club

nuova serie “B” appositamente creata dalla FIGL (Federazione Italiana Giuoco Lacrosse) per

Presidente, guardando questi ra-

confrontarci con altre realtà. Il nostro sport non è ufficialmente riconosciuto dal CONI, visti gli

gazzi cosa le viene in mente?

ancora esigui numeri di praticanti che comunque sono in crescita. Il nostro obbiettivo è quello

“Tenacia, e voglia di battersi con questa maglia addosso. Hanno sempre creduto nella Lazio e

di fungere da flashpoint per la diffusione del Lacrosse in Italia e di creare un settore giovanile.

nel progetto sportivo della nostra sezione, ne fanno intensamente parte, la sentono loro. Con

Questo sport, trascurato e poco conosciuto qui da noi, negli Stati Uniti viene praticato in oltre

questi presupposti non è difficile scendere in campo e dare sempre il massimo

6000 college, ed è il principale sport estivo canadese ed australiano. In Giappone e Thailandia

Presidente questa che verrà sarà una stagione importante per molti motivi, quali sono gli

ha una diffusione enorme, tanto per citare alcuni paesi dove va per la maggiore. Noi cerche-

obiettivi che vi prefiggete di raggiungere”. cosa si aspetta dalle sue Aquile?

remo di conquistare subito la serie “A”, ne abbiamo tutte le possibilità. Devo ringraziare per la

“Siamo carichi e vogliosi di riscatto, la precedente stagione è stata deludente, ci aspettavamo

riuscita del nostro progetto soprattutto Fabio Antonelli e il suo gruppo che hanno fortemente

molto di più considerando che l’anno siamo arrivati ad i playoff in maniera brillante. Quest’an-

voluto con me che questa squadra prendesse vita. Abbiamo tre giocatori di eccellente livello,

no vogliamo assolutamente tornare sui livelli che ci competono, abbiamo la caratura tecnica

Tommaso Salvago, Luca Costantino e Filippo Costantino sui quali puntiamo molto”.

per riuscirci”.

Oltre a loro fanno parte della squadra Alessandro Zazza, Niccolò Ciferri, Paolo Lucidi, Jacopo

Nel panorama del baseball romano ci sono tante squadre sentite profumo di derby?

Leoncini, Roberto Capucci, Guglielmo Sepe, Massimiliano Ferone, Francesco Cinci, Carlo Ver-

“ La parola derby è un po’ un azzardo perché ci sono tante Roma, fortunatamente una ma una

gara, Andrea Fontana e Antonio Betulia.

sola Lazio: noi. Sfideremo tutti con la consapevolezza e l’orgoglio di ciò che rappresentiamo”.

Cosa significa far scendere in campo una squadra di Lacrosse con la maglia della Lazio? Sap-

Possiamo dire che Lazio rappresenta una continuità storica del baseball romano?

piamo che l’ha voluta fortemente. “E’ un onore, un primato, un vanto, soprattutto nell’ambito del sogno biancoceleste di creare il fatidico museo, saremmo i primi, io con la mia famiglia saremmo i fondatori effettivi del settore Lacrosse con un certificato inoppugnabile quali laziali DOP!”. Cosa si aspetta quest’anno dai suoi ragazzi ? “Mi aspetto che diano il meglio di se stessi, che si divertano e che facciano del proselitismo. Nella nostra città esiste già la Roma con la quale speriamo di duellare presto, loro hanno iniziato prima ma noi stiamo lavorando forte ci allineeremo”.! E’ prevista una sfida con i giallorossi? “Lo calendarizzeremo entro l’estate. Stiamo prendendo contatti con loro per trovare una location adatta a questa elettrizzante sfida”. Dario Falchi

“Ci sono squadre che nascono e si sciolgono nel breve volgere di poche stagioni. Nel nostro caso vogliamo essere custodi di un tesoro sportivo e della memoria storica lasciatici da Giulio Glorioso, il più grande giocatore che la Lazio abbia mai avuto, uno dei più grandi di sempre del baseball italiano”. Un nuovo campo di gioco per tutte le squadre della sezione, un impianto moderno e funzionale che però non ha ancora un nome ufficiale. Ce lo vuole svelare? “Stiamo discutendo questo tema con il Municipio e con la presidenza generale della Lazio, abbiamo un orientamento ma ancora non possiamo svelarlo. Sarà una bella sorpresa”. Alla serata sono intervenuti il Presidente della SS Lazio Antonio Buccioni, il Segretario Aggiunto Pasquale Trane, il Presidente delle Eagles Alessandra Cirelli.. Dario Falchi

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Football Americano

IL RITORNO DELLE AQUILE

i Blu-arancio ci avevano sconfitto 3 volte su 3 ed erano arrivati ad un passo dalla semifinale nazionale. Il torneo comunque dal primo incontro, proprio il derby con i Grizzlies, consacrava una formazione rinata e dotata di un gioco spumeggiante. All’intervallo di quella partita, sotto 13 a 14 nel punteggio, sarebbe stata l’ultima volta che i laziali erano dietro l’avversario. I giovani inanellavano 6 partite vinte su 6 disputate, demolendo gli avversari con una media di 32 punti segnati e solo subiti, e terminando la stagione regolare al primo posto del girone e terzi nel ranking nazionale. L’accoppiata coach americano che supervisiona e italiani che implementano si è rivelata eccellente, il gruppo si è compattato in un nucleo solidissimo e determinato. conscio dei propri mezzi e mai domo. All’ultima uscita dell’anno.il quarto di finale disputato il 21 dicembre contro i fortissimi Predatori di Chiavari, i laziali hanno mandato un messaggio sonoro ed inequivocabile al resto del panorama nazionale: 36 a 8, il punteggio finale, in una gara mai in discussione. i liguri, che si presentavano all’appuntamento con il miglior attacco sulle corse del torneo, completamente neutralizzati e sottomessi da una difesa asfissiante che ha visto emergere il giovanissimo Mohammed Atta, classe 1997, come mattatore della giornata. Nell’altra categoria giovanile, l’U16, i ragazzi di coach Leone hanno seguito le orme dei fratelli maggiori inanellando una serie di 9 vittorie consecutive, imbattuti nel 2014 e vincitori di tutti i concentramenti a cui hanno partecipato. Ancora una volta, i settori giovanili dei Lazio Marines si sono confermati di altissimo livello, e di grandi prospettive, in quanto composti da atleti molto giovani che hanno ancora parecchie stagioni da disputare in questo ambito; ad esempio, il fortissimo quarterbcak dell’U19, Giovanni Biancolella, forse il migliore nel suo ruolo a livello nazionale, ha solo 17 anni. Il processo di rigenerazione della franchigia ovviamente non si completa senza la categoria senior. E’ qui che i Marines hanno investito moltissimo, a cominciare dallo staff, completamente rinnovato e composto da eccellenze italiane ed estere. Il fiore all’occhiello è coach Stan Bedwell, uno dei piu’ vincenti allenatori che hanno mai messo piede in Europa, dove ha vinto campionati nazionali in Finlandia, Serbia e Danimarca. Ad aiutarlo in attacco, dalla Francia,

I

l football, con il suo mix di velocità, tecnica e strategia, è uno degli sport di squadra per

arriva Coach Hugo Pointillart, che ha allenato sotto coach Bedwell in Nord Dakota. e che si oc-

eccellenza.Negli anni i Lazio Marines, hanno raggiunto i vertici del panorama nazionale,

cuperà delle linee d’attacco, il cuore di ogni sistema offensivo. Per i ricevitori , uno dei reparti

vincendo titoli a livello giovanile e disputando numerosi playoffs, culminati con la finale

di maggior talento dei biancocelesti, arriva coach JT Tartacoff, direttamente dall’Università di

del 2009.

Rutgers, nel New Jersey, avrà il compito di curare la crescita degli atleti nell’ambito del nuovo

Ttpico degli sport di squadra è quell’andamento curvilineo del rendimento, quell’alternarsi di

attacco aereo. A chiude-

stagioni favorevoli e momenti difficili, legato principalmente alla vita sportiva degli atleti.

re la rosa degli allenatori,

I Marines, dopo il Superbowl perso di poco contro Bolzano, hanno trascorso alcuni anni cer-

coach Sergio Scoppetta

cando di capire se la finestra per ripetersi in finale fosse ancora aperta, oppure fosse tempo di

allenerà i runningbacks,

rigenerarsi attraverso un percorso doloroso ma necessario. L’anno scorso, forse il piu’ duro, a

dopo aver concluso la

livello senior, dal 2009, il presidente Pacelli ha deciso di dare una svolta al settore senior dando

stagione come Coordina-

spazio ai tanti giovani di talento che le giovanili della squadra hanno, negli anni, continuato a

tore Offensivo dell’U19.

sfornare con continuità. I nostri hanno disputato il massimo campionato con il “roster” (termi-

Per la difesa, Coach Kel-

ne con il quale si indica la totalità dei giocatori a disposizione) piu’ giovane del torneo; la di-

len Pruitt continuerà il

fesa, ad esempio, ha schierato titolari per tutto il torneo i giovanissimi Abera e Vallini, appena

gran lavoro iniziato con

diciasettenni, che hanno cosi’ acquisito una grande esperienza nonostante i momenti difficili.

la giovanile e coordinerà

Come il dott. Pacelli sa bene, non è possibile ricostruire qualcosa senza un “architetto”, una

il reparto senior, aiutato

guida capace di traghettare il parco giocatori verso un progetto pluriennale. Nel corso della

da Coach Roberto Capata per i linebackers, Coach Darryl Perez per le linee difensive e Coach

stagione, pertanto, i Marines hanno cercato un condottiero e lo hanno finalmente trovato in

Gianluca Cerratti per i defensive backs.

coach Stan Bedwell.

Per quanto riguarda i due giocatori stranieri per la stagione 2015, i biancocelesti hanno pescato

Coach Bedwell aveva militato per un breve periodo al termine della stagione 2012 in bianco-

dai ranghi della Prima Divisione del College Football. Il quarterback sarà Chas Dodd, prove-

celeste, come quarterback, conseguendo buoni risultati, salvo poi infortunarsi alla terza gara

niente dagli Scarlet Knights dell’università di Rutgers; Chas ha giocato 4 stagioni nella Big East

disputata. Tutta la dirigenza era rimasta favorevolmente impressionata dall’etica di questo

lanciando per oltre 4000 yards e 27 touchdowns. E’ un passatore potente e preciso, dotato di

giovane atleta/allenatore e Bedwell, dal canto suo, aveva subito il fascino di Roma e si era

grande mobilità, qualità che lo rendono ideale per il nostro sistema offensivo. Per la difesa, è

riproposto, qualora si fosse ripresentata l’occasione, di ritornare.

stato scelto Corey Miller, monumentale Defensive End dall’univeristà del Tennessee. 1m e 93

A maggio, il coach era a Roma, per una visita esplorativa; a giugno era di nuovo qui per

cm per 120 kg, con una velocità da sprinter, ha terrorizzato le difese avversarie nei 4 anni in

chiudere gli ultimi dettagli, prima di tornare negli States, dove, durante la stagione autunnale,

cui ha vestito la maglia arancione dei Volunteers. A gennaio 2014 è stato invitato a parteicpare

allena come coordinatore offensivo (colui che allena l’attacco e chiama gli schemi durante una

al College All Star Bowl dove si è messo in mostra come una delle linee piu’ dominanti dell’in-

partita) l’università delle Scienze del Nord Dakota.

contro. Sarà una pedina fondamentale nello schema difensivo laziale, che fa dell’aggressività

Da settembre, con un parco allenatori rinnovato, che ha visto l’inserimento di numerosi gio-

la sua caratteristica principale.

vani, i Marines hanno intrapreso la prima stagione sotto la nuova guida. Innanzitutto, è stato

Altro importante fattore che ha portato ulteriori energie nell’ambito biancoceleste è stata la

rivoluzionato il gioco d’attacco: è arrivata a Roma la filosofia Air Raid, ovvero molti lanci

fusione con la squadra dei Black Hammers Ostia, che hanno militato con successo nel cam-

spettacolari e schemi che coinvolgono ogni giocatore della formazione, con un ritmo di gara

pionato di terza divisione, e che hanno deciso di riunirsi ai Marines per dare l’opportunità ai

alto, che stanca la difesa avversaria. Coach Mirko Cappelacci, veterano di mille incontri come

propri atleti di disputare il Campionato di Prima Divisione; la fusione porterà circa venti atleti

giocatore dei Marines, ha avuto, in qualità di capo allenatore, l’incarico di implementare il

ad aggiungersi al già nutrito gruppo laziale.

nuovo progetto tecnico giovanile, coadiuvato da Coach Sergio Scoppetta, una new entry in

A completare il roster senior, il Direttore Sportivo dei Lazio Marines, Fabrizio Cupellini, è andato

biancoceleste, avendo allenato al nord e con i cugini della Legio XIII. La difesa, un reparto che

a caccia di giocatori provenienti dalle categorie inferiori ma pronti per fare il grande salto e

vanta tra i migliori giocatori d’I-

vogliosi di cimentarsi al massimo livello; ecco che si sono aggiunti al gruppo alcuni atleti prove-

talia, nelle rispettive categorie,

nienti da Bari, Terni e Grosseto, che avevano dimostrato grandi qualità nelle rispettive squadre.

è stata affidata a Coch Kellen

Insomma, questo 2015 si presenta come un anno importante; i Lazio Marines sono dati favoriti

Pruitt, americano di Washington,

alla vittoria della Divisione Sud e tra i pretendenti al titolo nazionale, conquistato la scorsa

anche lui ex giocatore Marines.

stagione dai Seamen Milano.

Il Campionato Nazionale U19 si

Appuntamento perciò per tutti i tifosi, gli appassionati o anche solo per i curiosi che vogliono

presentava difficile, con la sfida

avvicinarsi a questo meraviglioso sport dall’8 marzo in diretta sul canale streaming Livestre-

tra noi ed i Grizzlis che promet-

am Lazio Marines Tv, oppure presso il nostro campo di casa: Lungotevere Dante 311 (zona

teva scintille, dopo che nel 2013

Marconi).


Calcio Gaelico

UN PEZZO D’IRLANDA

Basket in Carrozzina

P

NON TI CURAR DI LOR…

er la Lazio basket in carrozzina si prospetta uno splendido 2015 dopo le prodezze di inizio campionato che hanno visto i ragazzi del presidente Moreno Paggi partire a razzo vincendo tutte le partite fra cui, perla delle perle, il derby contro la Roma, Note positive di questa squadra, il carattere, la voglia, la determinazione che mette

in campo in ogni occasione. La Lazio Basket in carrozzina, le cui difficoltà sono note da tempo, soprattutto per quel che riguarda l’impianto di allenamento e di gioco, va dunque avanti sicura per la sua strada, il motto è “ non ti curar di loro ma guarda e passa”. Il traguardo è quello di vincere il campionato, poi sarà quel che sarà, con la speranza che qualcuno intervenga per salvare il patrimonio sportivo che la società rappresenta. Paggi, da grande laziale certamente non molla !

S

ocietà di pionieri e sensibile alle novità la SS Lazio si arricchisce di un’altra sezione che potrà portare lustro ai gloriosi colori biancocelesti. E’ recentissimo infatti l’ingresso della Lazio Calcio Gaelico, club alfiere di una disciplina che in Irlanda è sport nazionale e che conta un gran numero di praticanti in tutto il mondo anglosassone.

Il Calcio Gaelico in Europa è uno sport che sta avendo una crescita esponenziale (grazie alla forte emigrazione della popolazione Irlandese). Per esempio la Francia ha appena festeggiato i 10 anni di federazione e vanta ben 19 squadre attive. In Italia siamo un po’ indietro, contiamo di far nascere una federazione nazionale entro Febbraio 2015. La società, che fino a un mese fa si chiamava Rome Gaelic Football Club nasce il 20 Settembre 2012, grazie a Christopher Taggart, un irlandese trapiantato nella Capitale per motivi di lavoro che amante di questo sport ha voluto creare un team per fare sport insieme e per essere un punto d’incontro per la comunità irlandese a Roma. In poco tempo l’idea attira ragazzi e ragazze romani, inglesi, americani, belgi e australiani. Dando il via ad una vera e propria attività agonistica. I giocatori, ed i tanti che grazie al passaparola nei pub cittadini vengono a conoscenza della nuova realtà i ritrovano ogni giovedì negli impianti della Rugby Roma Club in Via delle Tre Fontane all’Eur. Oggi che Taggart per motivi di lavoro ha lasciato Roma il suo testimone è stato raccolto da Sergio Corsini, lazialissimo presidente che si è innamorato di questo sport e sta lavorando con impegno per farne crescere le attività. E stato lui a olerne l’ingresso nella SS Lazio. La squadra è oggi totalmente autofinanziata e, allo scopo di coprire le spese necessarie per l’organizzazione dei tornei e le trasferte, organizza spesso eventi di raccolta fondi o giochi a

L

La Lazio chiude col botto

uci colorate, vischio e pandori, come si può sperare in un Natale più beneaugurante di quello trascorso guardando dall’alto in basso il resto delle squadre in classifica? Al terzo anno dalla sua fondazione la Lazio di Moreno Paggi sembra aver trovato la sua dimensione nel palcoscenico italiano del basket su due ruote, troppo acerba per competere

con i campioni ma molto ben organizzata nell’esprimere le proprie potenzialità nella serie ca-

premi da cui ricava un piccolo profitto.

detta. Ed ecco che come in un dejavù della prima stagione i biancocelesti solcano i parquet da

Intanto è regolarmente iscritta alla GAA (Gaelic Athletic Association) la federazione che dal

protagonisti, trovando un’eleganza ed una compostezza nel gioco che lascia poco spazio agli

1884 regola gli sport gaelici in Irlanda e nel mondo. Questa federazione suddivide l’Europa in

avversari, una squadra “tenace” a detta del coach Castellucci soddisfatto dei suoi ragazzi che

regioni (Lazio, Rovigo e Padova le tre squadre attualmente presenti sul territorio italiano fanno

gli hanno confezionato per il compleanno un regalo firmato 25 – 49.

parte della regione Italo-Svizzera) le cui squadre si sfidano in tornei tra Aprile e Luglio allo

Come sempre in questo sport sono i valori che prevalgono sui risultati, ed è così che a di-

scopo di qualificarsi per le finali europee che si giocano a settembre (generalmente in Olanda).

stanza di un anno riabbracciare un vecchio compagno di squadra diventa un’occasione per

L’Italia, lo scorso 14 novembre, , proprio in occasione dei festeggiamenti del loro 10° anniver-

ritrovare un amico che si era perso di vista da tempo. Commosso Angelo Loperfido, fautore

sario della federazione francese, è stata a creare una selezione nazionale che è stata ospitata

del maggior numero di canestri che consentirono l’exploit della Lazio orchestrata dal coach

a Tolosa per disputare la prima partita in assoluto tra due nazionali di calcio gaelico! Proprio

Carpentieri, coglie l’occasione per rinnovare un legame mai dissolto con i suoi vecchi compagni

Sergio Corsini di essere il capitano degli azzurri che, nonostante la sonora sconfitta, hanno

di spogliatoio. “

vissuto una giornata veramente emozionante.

“Sapevo che sarebbe stato emozionante rivedere vecchi amici – scrive Angelo su facebook –

Per quanto riguarda il gioco il calcio gaelico è uno sport caratterizzato dal ritmo intenso e dai

ma non avrei mai pensato che mi sarei emozionato al punto tale da scoppiare a piangere e

contatti abbastanza fisici. Si gioca su campi da rugby adattati allo scopo (viene montata una

dovervi chiedere dei fazzoletti per asciugare le lacrime – un affetto sincero, candido e senza

traversa all’altezza di 2,5mt per formare la porta) lo scopo è quello di calciare il pallone sopra

dubbio ricambiato, anche quando il presidente Paggi chiede come mai non avesse fermato il

la traversa per ottenere un punto, o segnare un goal come nel calcio valevole però 3 punti.

giovane Torquati, mandandolo facilmente a canestro durante gli ultimi scampoli di gioco, An-

Il pallone tondo si porta con le mani ed ogni 4 passi bisogna effettuare una “giocata”: ovvero

gelo risponde “Era giusto cosi, Alessio è un grande a cui auguro tanta fortuna in questo sport,

palleggiare, passarlo o tirare.

ma soprattutto nella vita”.

Il palleggio può essere fatto a terra come nel basket oppure al volo sul piede, questo movi-

Tante emozioni e tanta soddisfazione a chiusura del 2014 senza però adagiarsi troppo sugli

mento molto tecnico si chiama “soloing” e, nonostante sia più difficile da eseguire rispetto al

allori, la partita del 17 gennaio che ci vedrà ospiti della Dinamo Lab eleggerà la capolista del

palleggio normale, va fatto perchè non è possibile palleggiare due volte di seguito il pallone a

girone d’andata, poi si dovranno trovare conferme nel girone di ritorno che si chiuderà il 21

terra. In altre parole, un giocatore che corre col pallone può effettuare un palleggio a terra ma

marzo tra le mura del Pamphili Village.

dopo 4 passi deve per forza fare un “soloing” prima di poter palleggiare di nuovo.

La caccia ai playoff sembra già volersi concludere in una sfida dal sapore di scontro diretto,

I passaggi possono essere eseguiti colpendo il pallone di pugno o calciandolo col piede, quindi

dentro o fuori!

non si lancia il pallone come nella pallamano.

Dario Falchi


Calcio a 5

FootGolf

LA SPLENDIDA MARCIA

PALLONE IN BUCA

L

a famiglia biancoceleste diventa sempre più grande. Dopo il calcio Gaelico ha fatto il suo ingresso nella SS Lazio 1900 la disciplina del FootGolf disciplina emergente che sta trovando con il passare del tempo un numero crescente di estimatori. Per saperne di più questa nuova realtà, siamo andati sul campo da gioco per incontrare il Presidente/

Giocatore Alessandro Iannone. Quando è nata l’idea di far entrare il suo club nella Società Sportiva più grande d’Europa. “Io sono laziale da sempre! Fin da piccolo sognavo di indossare o rappresentare quei colori tanto amati. Ho sempre seguito la nostra squadra di calcio da tifoso. Quando lo scorso maggio ho scoperto questo nuovo sport ho subito intravisto la possibilità di unire il Footgolf alla Lazio. Appena ho proposto la cosa al Presidente Antonio Buccioni ne è stato entusiasta ed eccoci qua!” Ci racconti come si gioca a FootGolf? “Il nostro è un nuovo sport nato in Olanda e arrivato in Italia solamente un’ anno fa. Come si evince dal nome è un mix tra calcio e golf, le regole sono quelle del golf, con tanto di buche da centrare, ma al posto della mazza si usa il piede e al posto della pallina si usa un tradizionale pallone da calcio”. E su quale tipo di campo si gioca? “Si gioca nei campi da golf, che vengono modificati con delle buche da 50 cm”. Quali sono le regole de gioco? “Lo sport è ha carattere sia individuale sia a squadre, ognuno gareggia per se e il punteggio individuale dei migliori tre, costituisce il punteggio del team. Ad ogni torneo una squadra può partecipare con un minimo di tre giocatori a un massimo di 15”. La neonata SS Lazio FootGoolf quale attività farà nella prossima stagione? “Nel 2015 la SS Lazio FootGolf parteciperà sia al campionato nazionale, che prevede 11 tappe in tutta Italia. Si parte il prossimo 24 gennaio. Giocheremo le partite interne al Golf Club Terre Dei Consoli

P

di Monterosi. Successivamente, in primavera prenderanno il via i campionati interregionali e

er la Lazio calcio a 5 è stato un anno di cambiamenti di società, di calciatori e di staff un anno che ha portato sicuramente a qualcosa di diverso e di nuovo. La società rivelata da Chilelli - Pandalone e Persici ha subito iniziato a marciare spedita. Sin dall’inizio si era capito che le cose avevano preso il giusto binario. Smantellata una

squadra che con tutte le probabilità aveva finito il proprio ciclo e ricostruita per far bene e ma-

regionali”. Come fanno i nostri amici biancocelesti e non, per venire a giocare ed iscriversi con voi? “Facile! Basta contattarci all’indirizzo mail info@sslaziofootgolf.it possono seguirci anche sul sito www.sslaziofootgolf.it o alla pagina facebook S.S. Lazio FootGolf”. Dario Falchi

gari, perché no, per vincere. Un trofeo è già stato vinto, perché ripercorrendo a ritroso la storia recente del club proprio ad inizio stagione la squadra Under 21 ha vinto la supercoppa Italiana. La squadra in questo campionato deve confermarsi e lo sta facendo senza troppi problemi infatti, i ragazzi di Medici, si stanno imponendo nel proprio girone ed hanno già staccato la Cogianco di 6 punti. Le basi del futuro si creano dalle categorie dei più piccoli, questa è la

Hockey su Prato

SODDISFAZIONI

filosofia della nuova Lazio calcio a 5 e non è un caso infatti che anche la Juniores sia in testa al proprio campionato con 27 punti insieme con la Virtus Romanina. Se le basi sono queste non ci saranno problemi per il futuro, ma c’è anche un presente da affrontare: la Banda Mannino sta stupendo, è campione d’Italia e non ha intenzione di fer-

2

marsi. In questa stagione già sono state battute le due squadre pretendenti al titolo, l’Asti e

014 ricco di soddi-

la Luparense e se non bastasse anche l’Acqua e Sapone ha dovuto fare i conti con Paulinho

sfazioni per la Lazio

e compagni. Al termine del girone d’andata i biancocelesti sono in vetta alla classifica e non

hockey

vogliono abdicare.

in

campo

giovanile grazie alla

Il gruppo è solido ed anche se si è perso un tassello importante come Duarte, non sembra aver

crescita esponenziale del suo

perso quella tranquillità che la squadra aveva dimostrato di avere nel corso di tutto il periodo

avviatissimo e promettente vi-

precedente.

vaio; quasi tutte le formazio-

Il bilancio non può che essere positivo e in società tutti vogliono solo crescere e migliorarsi. Da

ni giovanili dell’under 12 e 14

qui alla fine della stagione ci saranno tante battaglie da vincere, l’obiettivo rimane lo stesso,

sia maschili che femminili han-

quello di imporsi, senza troppi voli pindarici ma con la consapevolezza di essere una squadra

no vinto i rispettivi Campionati

che può arrivare in alto. La S. S. Lazio calcio a 5 augura a tutti i tifosi biancocelesti i migliori

regionali e si sono molto ben

auguri per delle serene festività.

comportate anche nelle finali nazionali di categoria. Marco Anselmi

Ottima e ormai collaudatissima l’iniziativa del Campus estivo che quest’anno si è svolto in Spagna a Terrasa (Barcellona) e che ha ricevuto adesioni quasi di massa e l’ entusiasmo contagioso dei ragazzi e delle ragazze, per 10 giorni splendidamente ospitati dalle famiglie catalane del Club “Le Gara”. La prima squadra procede nel suo cammino di crescita già intrapreso negli scorsi anni con la speranza di essere in grado di lottare per i vertici della classifica e tornare quanto prima nell’elite dell’hockey nazionale. A livello societario invece l’avvenimento che ha caratterizzato e dato lustro all’intera stagione agonistica è il riconoscimento

dell’onorificenza

della “Stella d’Oro al merito sportivo” che il Presidente del CONI ha voluto attribuire alla Lazio hockey, per i risultati conseguiti e per i 55 anni di ininterrotta militanza nell’hockey nazionale.


Scherma

LA STORIA DELLA S.S. LAZIO SCHERMA

UN 2014 CON IL BOTTO

Lunghissima la tradizione della Lazio Scherma, come testimoniano queste fotografie d’epoca. Volti ed espressioni che rimandano ad un passato lontano nel tempo, ma vicino per rispetto di regole e per l’intento educativo che la scherma ha ancora oggi. Così come all’epoca si salutava l’avversario e l’arbitro, ancora oggi si rispetta questa convenzione, evidenziando la sportività che deve essere alla base di ogni agone. Gina Trombetta

È

stato davvero un anno pieno di emozioni, quello vissuto dagli atleti della S.S. Lazio Scherma Ariccia. Fra i momenti più belli da incorniciare quando Il Maestro Vincenzo Ca-

strucci ha alzato due volte la Coppa Italia, vincendo l’ambito riconoscimento con la squadra di Sciabola, femminile e maschile. Eccellenti le prestazioni del quartetto biancoceleste, formato da Pierfrancesco Albanese, Daniele Biaggi, Fabio Bianchi e Nicola Possenti, che ha bissato il risultato dello scorso anno e conquistato la prestigiosa Coppa, vincendo 45 a 40 contro la Gemina Scherma (società emergente della Provincia di Udine).

Bravissime anche le ragazze: Romina Biaggi, Veronica Ermacora, Carlotta Fondi e Veronica Palombo hanno sconfitto le avversarie del Club Scherma Roma 45 a 43, confermando l’eccel-

Anno 1923 - Roma Via Veneto, Sala del Convento dei Cappuccini. Vito Resse con i Soci.

lenza della sala di Scherma “Emmanuele F.M. Emanuele”. Le gare individuali hanno premiato l’elevato livello qualitativo raggiunto dal settore sciabola, con Sofia Ciaraglia a novembre sul primo gradino del podio nella Prima Prova Nazionale Giovani; la stessa atleta si è classificata 2a nella Prova di Coppa del Mondo di Dormagen, disputatasi a dicembre 2014. Sofia, grazie all’intenso lavoro in sala e alla ottima preparazione atletica con il Prof. Alessio Passerini, ha vinto il Campionato Italiano U23; non accontentandosi dei podi nazionali è giunta 3a nel Campionato Europeo U20 e 1a nella stessa Competizione a squadre con Camilla Fondi, altra promettente atleta biancoazzurra. Nella Spada, Susan Maria Sica, alla sua prima partecipazione in una gara del Circuito Europeo Cadetti, trionfa a Klagenfurt dopo un percorso netto di 13 vittorie su 13 assalti, sconfiggendo in finale la tedesca Johanna Tisch 15 a 11.

8 agosto 1923 - Frascati,

Villa

Torlonia.

Incontro amichevole tra l’Accademia

Scherma

Frascati e la S.S. Lazio Scherma Incredibile la compostezza questi atleti e la fierezza dei visi impressi nelle fotografie.

Il circuito Europeo Cadetti è una gara valida per la selezione ai Mondiali, e vede la presenza di tutte le migliori atlete italiane e straniere. Il gruppo della spada è in forte crescita e anche i piccoli stanno dando grande soddisfazione alla Ma Elisabetta Castrucci, come Damiano Esposito, Vice Campione d’Italia nella categoria Maschietti. La qualità della scuola di scherma “Emmanuele F.M. Emanuele” è testimoniata dai continui e numerosi risultati... il settore fioretto non è da meno e nel 2014 ha conquistato il titolo di Campione Italiano Cadetti con Andrea Funaro. Andrea è un promettente fiorettista e sta dando buona prova di sé anche all’estero: a Terrasa, in Spagna, si è classificato 15° gareggiando con atleti più grandi. La Prova spagnola di Coppa del Mondo di Fioretto U20 è stata vinta da Damiano Rosatelli, atleta di grandi qualità, nato e cresciuto presso il nostro Club ed attualmente in forza al Gruppo Sportivo Forestale. Molto soddisfatto dei risultati, Guido De Bartolomeo, Responsabile del Settore Fioretto La S.S. Lazio Scherma Ariccia è pronta ad affrontare le sfide agonistiche del 2015, con il coraggio che contraddistingue gli atleti biancocelesti.

Settembre 2014 Coppa Italia alla S.S. Lazio Scherma Ariccia - da sinistra: Antonio Buccioni, Fabio Bianchi, Nicola Possenti, Daniele Biaggi, Pierfrancesco Albanese, Emmanuele F.M. Emanuele, Fabio Di Muro, Vincenzo Castrucci, Mario Castrucci. Foto Bizzi/Trifiletti F.I.S.

Sp on s o r u ffi c iale S. S. Lazio Scher m a Ar iccia


Sci

Circolo Canottieri Lazio

UN CLUB IN CRESCITA

I

l 2014 è stato un anno di grandi risultati per la Lazio Sci Club. Grazie al suo campioncino Riccardo Allegrini, la società biancoceleste si è potuta fregiare di molteplici successi tra i quali ricordiamo qui i più significativi: dal primo posto al Criterium Interappenninico sia in Slalom che in Super G alle vittorie nei Campionati Regionali Lazio e Sardegna in Slalom e

Gigante. Dagli ottimi piazzamenti alle gare internazionali del Memorial Fosson, passando per i successi al Trofeo Orsello e Trofeo Extreme, fino ai prestigiosissimi risultati del Topolino Nazionale (una vittoria in Slalom ed un secondo posto in Gigante) e Topolino Internazionale (una medaglia di bronzo in Slalom e un 4º posto in Gigante), per finire con gli ottimi piazzamenti al Trofeo Pinocchio e Campionati Italiani. Risultati questi che hanno permesso alla società con l’aquila sul petto di classificarsi tra i primi 15 sci club a livello nazionale nello Sci Alpino giovanile. Grandi sono dunque le aspettative per la stagione che è appena incominciata a metà dicembre con il Memorial Fosson 2015 che ha portato già delle conferme in termini di risultati con Ric-

cardo Allegrini che ha ottenuto un ottimo 6° posto in Slalom ed un 8° posto in Gigante, classificandosi per altro sempre tra i primi due posti per i classe 2000.

U

IL MUSCHIO “FIUMAROLO” DEL PAPA

n muschio ‘fiumarolo’, destinato come ogni Natale al Papa, è stato donato anche al Circolo Canottieri Lazio. E adornerà il piccolo presepe che quest’anno il prestigioso Sodalizio romano, presieduto da Raffaele Condemi, ha deciso di allestire per addobbare la casina in vista delle prossime festività, insieme al consueto albero di

Natale scintillante di colori e luci rigorosamente biancocelesti. Il muschio proviene infatti dal Monte Fumaiolo, dove il Tevere nasce, ed è stato portato a Roma per essere recapitato, come da tradizione ormai quindicennale, in Vaticano, per i presepi di Piazza San Pietro e dell’alloggio del Santo Padre. Lungo il tragitto, ha fatto tappa proprio in lungotevere Flaminio, dove una cassetta è stata consegnata alla vicepresidente del Circolo Canottieri Lazio, Donatella Visconti, per sottolineare l’impegno che ha visto il Sodalizio in prima fila per la rivalorizzazione del Tevere, insieme alle istituzioni e ai soggetti interessati, e tra i

Per quanto riguarda le attività di club, dopo il successo delle scorse stagioni, sono previsti i

promotori di un ‘contratto di fiume’. Così, tramite l’Associazione Amici del Tevere e il Consorzio

corsi di perfezionamento della tecnica e preparazione all’agonismo per le categorie ragazzi,

Tiberina, guidati da Giuseppe Maria Amendola, ci è arrivato direttamente dalla Pro Loco di Bal-

allievi, giovani, senior e master.

ze, la frazione del Comune di Verghereto (FC) situata proprio dove nasce il Tevere, e che con

Prosegue inoltre la partnership con le Scuole di Sci delle località sciistiche più rinomate nei

il nostro fiume (che ogni estate fa da

dintorni della capitale, per giornate all’insegna degli allenamenti e del divertimento sulla neve.

cornice alla processione della ‘Madon-

Grande attenzione sarà dedicata ai corsi degli sciatori “junior” e ai “futuri campioni”, seguiti,

na fiumarola’) ha in comune anche il

come di consueto, passo dopo passo in questa loro divertente avventura da istruttori pro-

culto mariano, perché vi si venera la

fessionali e qualificati dello Sci Club. In particolare segnaliamo qui il corso al Terminillo per 6

Madonna dell’Apparizione. Un motivo

week-end, 3 ore al giorno il sabato e la domenica, 36 ore complessive a Euro 250,00 + tes-

veramente speciale, quindi, è stato

seramento FISI + giornaliero o stagionale. Infine, allenamenti, pali e gare per i più agguerriti…

l’occasione per introdurre quest’anno

Contattateci per informazioni e costi dei vari pacchetti.

questa piccola innovazione natalizia di un presepe, per augurare buone feste

FootVolley

B

LA LAZIO DOMINA NEL CITTÀ DI ROMA

ella affermazione della Lazio Footvolley nella seconda tappa del Campionato Città di Roma, manifestazione che ha visto la partecipazione di atleti di altissimo livello, nazionali ed internazionali. Nell’occasione la formazione del Presidente Giovanni Ieradi ha potuto contare anche sulla presenza del savonese Paolo Mazzieri che ha contribuito in

maniera decisiva al successo della squadra. Netto il dominio laziale visto che la finale ha visto sfidarsi due coppie biancocelesti Mazzieri, in coppia col francese Charles Lazny, contro il neo acquisto Marco Graziani, detto Gatto, in coppia con Marco Santoprete. Match molto intenso con un secco di 2-0 per il campione savonese ed il suo compagno che però non rende giustizia ai due avversari che si sono battuti con grande ardore fino all’ultimo punto. Non è finita qui perché un altro atleta SS Lazio, Riccardo Corsi, raggiunge un ottimo quarto posto. Ed ora riflettori puntati sulla Coppa Italia Winter del 3 gennaio a Cesena nella Spiaggia 23. Il laziale Marco Graziani è il campione uscente e vuole difendere il titolo con le unghie e con i denti. Le festività natalizie gli serviranno per preparare adeguatamente l’appuntamento.

a tutti i soci nel segno della tradizione fiumarola.


Badminton

Ciclismo

LAZIO SPRECONA

N

ella terza giornata del Campionato di serie A la SS Lazio ha perso per 4 a 1 contro il Boccardo Novi. Incontro estremamente combattuto e molto spesso spettacolare con le singole partite giocate sempre al massimo dagli atleti di entrambe le squadre . La SS Lazio ha forse sprecato troppo nelle fasi topiche delle singole partite

perdendo punti decisivi per l’aggiudicazione dell’incontro. Nel dettaglio i match incontri: Doppio femminile la coppia laziale Viervermans ~ Tiburzi affronta la coppia piemontese Cor-

radi ~ Cherniavskaya : primo set combattuto e perso malamente 23 a 25, si aggiudicano il secondo per 21 a 18, nel terzo e decisivo set perdono 21 a 14. Punto buttato un po’ via

LE INSIDIE DEL FANGO VENETO NON FERMANO LA LAZIO

P

sopratutto il primo set dove si era in vantaggio 18 a 12. Il doppio maschile Viola ~ Sonderriis

er la seconda Domenica consecuti-

perde in due set con un netto 7/21 e 14/21 contro un duo del Boccardo Kostner ~ Uggiate

va la S.S. Lazio Ciclismo con il suo

apparso decisamente superiore. Tocca all’Aquilotta olandese Elcke giocare nel singolo contro l’

Capitano Luca De Nicola riesce a

esperta piemontese Silvia Corradi e regalare il primo e, purtroppo, unico punto per la squadra

tenere il colpo su un terreno reso

biancoceleste. Il risultato 21/12 , 14/21 e 22/20 dice di una partita giocata punto a punto e

insidioso e pesante dal fango in seguito

che ha visto la giovane olandese compiere un piccolo miracolo recuperando, nel terzo set, un

alle piogge. Infatti il portacolori biancoce-

parziale di 14 a 20 per finire 22 a 20. Niente da fare anche per Antonio La Rocca che opposto

leste, sul tracciato di Silvelle di Trebasele-

al pakistano Uggallage ha lottato un set alla pari, conclusosi con il punteggio di 15 a 21, per

ghe, teatro della IV^ tappa del Giro d’Italia,

cedere abbastanza nettamente nel secondo 8 a 21.

si è difeso con grinta e alla fine di un’ora di

il quinto ed ultimo incontro vedeva il doppio misto laziale Viola ~ Tiburzi affrontare il doppio

gara, segnata dall’enorme fatica, ha portato

misto Kostner ~ Cherniavskaya e perdere una partita apparsa in alcuni tratti assolutamente alla

a casa un’onorevole 7^ piazza tra gli Under

propria portata. Il punteggio finale e’ stato il seguente 21 a 19 in entrambi i set per la coppia

23. Per far comprendere quanto fosse dura

del Boccardo. Quindi 4 a 1 per il Boccardo e adesso in classifica generale una grande ammac-

la competizione, basti dire che solo ventitrè

chiata dopo le due capolista Milano e Bolzano. Si riprendera’ dopo la pausa natalizia con una

atleti sui cinquantuno partenti hanno con-

difficilissima trasferta a Caldaro per la compagine capitolina l’ 11 gennaio.

cluso la gara a pieni giri. Queste le parole

Peccato per il risultato ma grande atmosfera per il numeroso pubblico che ha assistito all’

dell’ atleta di Albano Laziale: “Buon risultato ma non posso accontentarmi perche’ so’ di poter

incontro ed ha partecipato alla giornata dello “ Sport modello di vita “ promossa in occasione

fare molto meglio. Nel fango soffro molto viste le mie caratteristiche fisiche e per questo con-

dell’ evento agonistico di serie A e che ha visto la partecipazione dell’ Alma sport Latina e della

fido che al Campionato Italiano di gennaio in Puglia, su terreni senz’altro a me piu’ congeniali

società Wiking Roma, nella splendida cornice del Pala De Pinedo.

potrò veramente far bene. Comunque mi tengo stretto questo settimo posto che mi consente di mantenere la quarta posizione in classifica generale del Giro d’Italia e da punti per avanzare in classifica Top Class”.

Burraco

DIETRO LE QUINTE

C

osa c’è dietro un evento che coinvolge tante persone? Sicuramente tanto lavoro, impegno e passione. L’organizzazione di un torneo potrebbe sembrare una cosa facile ma in realtà presuppone la cura ogni minimo particolare per l’ottima riuscita. Per farvi capire come si svolge la preparazione di un torneo ce lo facciamo

N

Super Lazio in Umbria

ella gara di Domenica scorsa ben poco hanno potuto fare gli avversari nella batteria riservata agli Open, in cui ha gareggiato nostro Capitano Luca De Nicola che sin dall’inizio del secondo giro ha messo alle spalle il resto del gruppo prendendo il largo e accumulando, una tornata dopo l’altra , secondi preziosi che al traguardo si

spiegare dal Direttore degli eventi della SS Lazio Burraco, Alessandro Pasquali. “Per organizzare al meglio- ci racconta Alessandro- non ci si può improvvisare. Bisogna cu-

sono trasformati in minuti nei confronti dei due Elite umbri Ridolfi e Chieruzzi, rispettivamente

rare ogni particolare. Posso dire con orgoglio che i tornei della SSLazio Burraco sono stati un

secondo e terzo.

successo perché abbiamo cercato di dargli un immagine ed una struttura il più possibile pro-

Ottima prestazione anche dell’amasenese Giuseri che con una gara esemplare, senza cali fisici

fessionali. Chi è venuto a giocare si è divertito ed al contempo ha trascorso una serata in cui

o errori si è aggiudicato la quinta piazza assoluta e terza di categoria U23.

tutto era programmato. In questo modo si accresce la nostra fama e la voglia di chi partecipa

Leggermente piu’ indietro il nemese Leoni che ha conquistato la quinta posizione U23.

a tornare”.

Il commento del nostro Direttore Sportivo Felice De Nicola: “Come avevo pronosticato sui ter-

Per un torneo di grandi dimensioni, quanto tempo bisogna lavorarci?

reni anche se fangosi e sconnessi ma compatti siamo stati irresistibili ed abbiamo dimostrato

“Tanto, davvero tanto, il segreto è farsi coadiuvare da un ottimo team. In A.S:C.-BurracoUp

tutte le nostre capacita’ atletiche. In questi casi il fisico aiuta ed i ragazzi non si sono fatti

c’è un grande spirito, una simbiosi perfetta fra tutti noi. Più ci si impegna e più le cose rie-

sfuggire l’occasione per ribadire chi comanda in questo frangente!”

scono bene”. Quali sono i vostri segreti per la riuscita delle manifestazioni ? “Nessun segreto. Come detto serve l’attenzione ai particolari e soprattutto alle esigenze dei giocatori che rimangono sempre il centro del Torneo”. L’Ente di Promozione Sportiva di riferimento del team è ASC, quale collaborazione avete instaurato con loro? “Questo è un punto di cui mi fa piacere parlare perché sono sempre dell’idea che nulla riesce al di fuori di un sano contesto. Con l’ASC c’’è forte reciprocità, grande stima e rispetto per il lavoro che si svolge. L’A.S.C. è l’unico Ente di Promozione Sportiva ad aver stilato le categorie dei giocatori di Burraco e ad avere un settore tecnico ufficiale. Questo significa che c’è grande attenzione nei confronti di questa nostra passione. Voti alti quindi e grandi stimoli ad andare avanti”. Dario Falchi


Biliardo

Atletica Leggera

LA LAZIO VOLA VERSO L’EXPO

C’

P

…DAL 1900

er storia e tradizione. Così recita uno dei motti più sentiti dalla tifoseria biancoceleste. Ed è forse quello che meglio veste addosso alla sezione Atletica Leggera, un po’ perché la disciplina è considerata in tutto il mondo sportivo quella più antica e tradi-

è grande fermento nel mondo del biliardo italiano per un importante evento che vedrà in gara tutte le specialitàdi cui

si parla da tempo e che è in vi di definizione, che si terrà a settembre nel contesto dell’Expo di Milano.

zionale appunto; un po’ perché quel 9 gennaio 1900 nacque tutto così.

E non è un caso se oggi alla guida della sezione c’è il pronipote di Luigi Bigiarelli, il Dr. Gianluca Pollini. La rinascita della sezione di Atletica si deve a suo papà nel 1982, quando l’atletica in quegli anni era solo quella su pista, non esisteva se non in minima parte l’attività su strada. L’esplosione nel nuovo millennio della corsa ha invece fatto crescere esponenzialmente i numeri e la gestione dell’atletica. Ed il nuovo corso intrapreso a fine 2014 è teso proprio a cavalcare l’onda della crescita investendo in risorse manageriali per portare ancora più successi

Tuttavia, per la Lazio Biliardo il 2014 non si è concluso come sperato: i laziali non hanno brillato nella prima tappa del Campionato Centro-Sud di Carambola tenutasi a Bari il 13 e 14 dicembre. L’armata pugliese ha avuto la meglio sugli atleti biancocelesti che non sono riusciti a conquistare nessuna delle prime 4 posizioni. La distanza ha comportato qualche difficoltà alla Lazio che ha partecipato con una ridotta rappresentanza. Il migliore, Di Graci, con una buona prestazione tecnica si è aggiudicato il 5° posto, mentre Malacrita in questa occasione non è riuscito ad entrare in partita, strappando così solo un 8° posto; stessa sorte per Mansi che, nonostante le sue origini pugliesi, non ha potuto contrastare i suoi compaesani.

nella sezione “regina”. La scuola di atletica è il vero fiore all’occhiello della sezione. L’attività su pista è nei piani della dirigenza comunque il nucleo fondamentale intorno al quale gira tutta la sezione. Nell’ultimo triennio la scuola è divenuta una delle più importanti a livello nazionale e nella regione miete titoli su titoli vantando anche piccoli campioni in erba che ci auguriamo un giorno possano calpestare il tartan dei più importanti palcoscenici europei e mondiali. Erik Maestri ed Alessandra Palombo sono i due tecnici dirigenti che hanno in mano le redini di tutta la scuola e che coordinano l’attività degli altri allenatori impegnati sulle varie discipline e sulle diverse fasce di categorie di età. Sono oltre cinquecento i bambini e ragazzi tesserati che allo Stadio della Farnesina, sede principale della Lazio Atletica Leggera, e nei due altri impianti di Tor Tre Teste e degli Eucalipti all’Eur, si allenano e gareggiano portando medaglie e titoli alla Lazio. Qualche tempo fa nacque anche la simpatica idea di affiancare ai giovani un tecnico per adulti. Si, per-

Già nei primi mesi del nuovo anno, ci sarà sicuramente occasione di recuperare la falsa partenza: le prossime tappe nel Lazio e in Campania.

ché un giorno ci si accorse che i tanti giovanissimi venivano accompagnati dai genitori che il più delle volte se ne stavano passivamente seduti in tribuna o al bar a prendere un caffè, allora

In questo 2015, grazie all’EXPO, i gilet blu avranno inoltre l’opportunità di brillare di fronte ad un pubblico internazionale. Siamo certi che da veri laziali sapranno essere rapaci. Forza Lazio!

la Lazio Atletica Leggera ha pure aperto una sorta di “corso genitori”, dove gli accompagnatori dei più giovani atleti possono cambiarsi e scendere in pista per praticare un paio d’ore di sano sport. Inutile sottolineare quanto l’idea sia stata accolta calorosamente dai genitori che oggi vengono anche loro al campo di allenamento con la loro tuta e la borsa per il cambio.

Per avere tutte le informazioni necessarie, assistere alle gare, diventare atleta o avvicinarti alla carambola con attività di formazione ed avvicinamento al biliardo sportivo, visita la pagina Facebook della S. S. Lazio ASD o il sito web della Federazione Italiana del Biliardo Sportivo. Se preferisci, telefona ai numeri 347.8067556 o 06.44252234. Claudia Anzidei

Ma mentre per la scuola il progetto è più legato ai protocolli rigidi del calendario regionale e nazionale di gare, per la sezione gare su strada il discorso cambia radicalmente. Ripartita tre anni fa, sullo slancio che ha avuto il movimento nazionale della corsa, la sezione “master” delle corse su strada oggi conta 200 tesserati, un ottimo numero considerata la concorrenza assidua delle oltre 150 società presenti nel territorio affiliate alla FIDAL. Il coordinatore, Fabrizio Sardo, ha fino ad ora lavorato come one-man-band riuscendo ad arrivare a questi numeri ed ora è stato affiancato da altri atleti-managers che stanno progettando il triennio 2015-18 per arrivare a numeri ancora più importanti e far avvicinare all’aquila tutti quei laziali che oggi sono invece tesserati per altre società del territorio e che magari non si avvicinavano per timore di dover avere tempi necessariamente competitivi. La Lazio vuole creare un ambiente ancora più completo con atleti di tutti i livelli, dove gli individuali forti saranno da un lato il vanto dal punto di vista tecnico, ma dove pure gli amatori che vivono la corsa su strada come espressione di socializzazione e benessere saranno fonte di maggior coesione ed adesione alla Lazio Atletica Leggera. Dopotutto la corsa è il miglior allenamento per qualsiasi disciplina sportiva, quindi sono benvenuti anche i laziali che appartengono ad altre sezioni della polisportiva e che vogliono praticare meglio l’attività atletica. Dulcis in fundo. Già per i festeggiamenti del 115° compleanno, la Lazio Atletica Leggera sta preparando una iniziativa, proprio all’insegna della storia e della tradizione. E’ il modo migliore per brindare al nuovo anno ed al nuovo corso della sezione della disciplina sportiva più importante al mondo. Giuseppe Vasapollo


Motociclismo

L

De Latialitate Junior

SI SCALDANO I MOTORI!

a S. S. Lazio Motociclismo saluta il 2014 e apre ad una nuova avventura per il 2015. L’aquila sarà impressa sul “verdone”, una Kawasaki 600, la casa considerata più competitiva per la categoria 600 Stock. Sarà Francesco Cocco a guidarla sui circuiti italiani ed europei. Il pilota potrà contare sulla struttura tecnica della Renzi Corse e sulla strut-

MATHIAS MESSORE: “MAMMA, FORZA LAZIO!”

A

priamo l’anno della rubrica con Mathias Messore, 10 anni, lazialissimo. Ha la fisionomia del laziale, l’eleganza del laziale e la determinazione del laziale: “Tifo Lazio grazie a mio cugino, mia mamma è dell’altra squadra e mio papà è interista. Ho molti amichetti della Lazio e a scuola, anche se siamo in minoranza, ci difendiamo

come si deve.” Ama giocare a calcio, è un attaccante, e il suo giocatore preferito è Djordjevic

tura manageriale della Elle 2 Promotion.

che con la sua bella tripletta al Palermo, ha rubato a Klose il primo posto nella personale clas-

Per ora il team sta lavorando sulla moto e sta eseguendo vari test in preparazione del primo

sifica del nostro amico biancoceleste.

appuntamento di marzo, data in cui si svolgeranno sul circuito di Misano i test del CIV, il

Incontriamo Mathias nel negozio dei tifosi della Lazio in zona Prati dove tenta di farsi regalare

Campionato Italiano Velocità, che vedrà la prima gara svolgersi un mese più tardi nello stesso

dal papà l’ennesimo pallone della Lazio: “Gli altri sono un po’sgonfi…”, motiva convinto. Come

circuito. Il 16-17 maggio sarà la volta del centro-Italia, circuito di Vallelunga.

dargli torto…?

In aprile partirà invece il Campionato Europeo che vedrà la moto biancoceleste sul suolo spa-

Mathias è orgoglioso della sua

gnolo di Aragona. Una tappa in Olanda per arrivare, il 10 maggio, sul circuito italiano di Imola.

lazialità e spesso indossa una

Con l’anno nuovo quindi la Lazio inizia a scaldare i motori. Si lavora per arrivare preparati a

delle sue tute, dei suoi giac-

marzo, pronti ad affrontare nuovi importanti sfide e a portare l’aquila sulla cima del podio

chetti, dei suoi calzini, delle

nazionale ed europeo. Pubblichiamo i calendari della CIV 2015 e del Campionato Europeo

sue maglie: “Della Lazio ho

SuperStock 600 con le singole date per permettere ai tutti i laziali di tifare per la moto bian-

tutto!”.

coceleste e non mancare agli appuntamenti. Forza Lazio!

Mamma Pia continua a speClaudia Anzidei La sezione motociclismo, per i consueti auguri di Natale, si è radunata al “Vignola” noto ristorante “biancoceleste” punto di ritrovo di tanti laziali. Mauro, il proprietario, socio della sezione, ha fatto gli onori di casa riservando ai presenti, in trattamento al solito fantastico.

rare che Mathias un giorno completerà in maniera diversa la frase che spesso gli ripete: “Mathias, forza…?”, ma Mathias ci racconta che risponde sempre, con fermezza e senza esitazione: “Mamma, forza Lazio!”. Bravo Mathias! Sempre, ma sempre sempre, forza Lazio! Claudia Anzidei

Executive Master in Sport Management: grandi successi derivano da grandi professionisti Lavorare nel mondo dello sport non significa necessariamente calcare un campo da gioco, anzi, spesso e volentieri i maggiori successi nelle diverse discipline sono frutto di un enorme lavoro dietro le quinte. L’Executive Master in Sport Management ideato da GEMA – in partnership con la Federazione Italiana di Atletica Leggera – mira alla formazione di manager e professionisti sempre più richiesti da realtà sportive a tutti i livelli. Dalle grandi organizzazioni ai club, fino ai più innovativi centri di wellness e fitness, diventano sempre più fondamentali figure professionali in grado di gestire i diversi aspetti dell’attività. Figure polivalenti, con competenze tecniche e manageriali che spaziano dal marketing e la comunicazione alla gestione delle risorse umane, capaci di comprendere e sviluppare strategie in grado di garantire alle aziende un ritorno economico di alto profilo. L’Executive Master in Sport Management di GEMA, la cui seconda edizione avrà inizio l’8 novembre, offre un percorso formativo completo articolato in 80 ore di lezione, distribuite in weekend alterni per consentire ai partecipanti di conciliare la didattica con i ritmi aziendali. Tutti i partecipanti, fino a un massimo di dodici, verranno guidati nella

didattica da manager di successo e affermati professionisti con alle spalle importanti esperienze nel settore, al fine di acquisire le competenze fondamentali per operare in tutte le realtà del mondo dello sport. Il materiale didattico ad hoc, distribuito in formato elettronico, ed un area web riservata in cui confrontarsi e interagire con docenti e compagni, rappresentano strumenti innovativi, che puntano ad ottimizzare l’esperienza formativa. A conclusione del Master, oltre alla consegna del diploma, sono previste delle giornate di counseling individuale: seminari gratuiti sul Personal Branding e il Self Marketing, ideati per trasferire agli allievi le tecniche e gli strumenti necessari per dare la maggiore visibilità e favorire l’empowerment per interpretare al meglio il ruolo da ricoprire. Con quasi 30 anni di attività alle spalle, GEMA Business School è oggettivamente riconosciuta come una struttura di eccellenza nell’alta formazione. Una credibilità costruita nel tempo e – soprattutto - sul campo, come testimoniato dai riconoscimenti ricevuti e dalle numerose aziende che hanno visto in GEMA un partner solido e affidabile.



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