Lazio100 giugno

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periodico d’inform azione delle sezioni dell a s.s. l azio | anno 3 n° 6 giugno 2015

Foto Calzuola

EMOZIONI IN VATICANO

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LAZIO100 | Periodico d’informazione delle Sezioni della Società Sportiva Lazio DIRETTORE RESPONSABILE Gianluca Montebelli PROGETTO GRAFICO Flavia Aliverti PUBBLICHE RELAZIONI Emanuela Blanchi CONCESSIONARIA ESCLUSIVA DI PUBBLICITÀ Cactus ADV 345.3365882 REDAZIONE Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma | Tel. 333.6554876 | segreterialazio100@gmail.com EDITORE La Bici della Lazio s.r.l. Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma STAMPA Maintenance Solution srl Via Enrico Mattei 2 | Villasanta (MB) TESTATA REGISTRATA Reg.Trib. Roma N°50/2013 Del 18/02/2013




PRESIDENTE PER SEMPRE!

L’affascinante storia di Olindo Bitetti, raccontata dal figlio Emilio. Ecco il secondo capitolo di una narrazione che assume contorni sempre più appassionanti. di Claudia Anzidei

T

ornato in Italia, Olindo Bitetti rientrò sin da subito nel mondo della sua amata Lazio e si confermò determinante per le sue sorti divenendone meritatamente Presidente nel 1959. Suo figlio Emilio ci racconta anche il Bitetti Presidente: “Papà amava lo sport e amava la Lazio. Era stato atleta e ne era il primo tifoso. Era Presidente di tutte le sezioni, gestiva

la Lazio in maniera trasversale finanziando le attività pur senza avere alcun ritorno, né in termini economici né in termini di visibilità. Non aveva niente a che fare con i Presidenti di oggi e con le loro pance, Presidenti che non hanno mai praticato lo sport e non ne conoscono i valori, Presidenti che hanno altri interessi. Durante la sua Presidenza, nonostante, ripeto, la sua gestione fosse trasversale, diede un forte impulso al calcio portandolo a livelli professionistici. Non poteva immaginare cosa sarebbe poi diventato, il suo unico scopo era di permettere ai talentuosi di diventare calciatori senza dover lavorare per vivere e senza essere costretti a sottrarre energie determinanti allo sport. Spesso infatti la Lazio perse calciatori importanti per questo motivo, nonostante mio papà in più occasioni si preoccupò di trovare un lavoro a quei ragazzi. Mi viene in mente un esempio per tutti: Fuffo, tanto caro ai cugini, il Fulvio Bernardini al quale è oggi intitolato il centro sportivo di Trigoria. Lui fu una creatura di mio padre. Gli dissero che a Trastevere c’era un ragazzino bravo a tirare calci al pallone, mio padre lo vide e lo prese con se: lo tirò fuori dalla povertà di Trastevere dove viveva indossando stracci e scarpe rotte, lo fece studiare, lo accolse come un figlio; più tardi gli trovò lavoro in una tipografia e spesso gli diede anche dei soldi di tasca sua per aiutarlo. Fuffo rispose con il suo impegno divenendo un grande giocatore della Lazio. Purtroppo però, più tardi, tradì la sua fiducia. Di ritorno da un suo viaggio di lavoro, mio papà scoprì che il suo Fuffo aveva firmato per ‘a tragica’, come la chiamava lui. Fu un colpo al cuore. Mio padre non era solito cadere in sproloqui, aveva una sua eleganza, ma ogni volta che rivedeva Fuffo o sentiva parlare di lui o leggeva i giornali, sospirava e diceva ‘ah, questa figura porca’. Mio papà morì con questo dispiacere ma recentemente, io e mia sorella, siamo stati avvicinati dalla figlia di Fulvio Bernardini al Circolo Canottieri Lazio durante una manifestazione. Eravamo restii ad ascoltarla, conoscendo la storia e quanto avesse ferito papà Olindo, ma lei con timidezza ci ha chiesto perdono a nome di suo padre. Fulvio Bernardini le raccontava infatti del suo grande rammarico per il tradimento; non aveva mai trovato il coraggio di chiarire con mio padre i motivi dell’’orrendo crimine’. Oggi, però, possiamo dire di aver fatto pace, io e mia sorella abbiamo accettato di buon grado le sue scuse, spero che anche papà e Fulvio abbiano visto e ascoltato da lassù.” Storie di altri tempi. Ma non del tutto. Un’altra storia che ci racconta Emilio sembra infatti una storia di questi giorni eppure risale a mezzo secolo fa. Olindo Bitetti aveva intenzione di

Bernabéu, con 120 mila posti a sedere coperti. “Ho consegnato le carte del progetto al Presi-

costruire un grande stadio tutto biancoceleste al Torrino, uno stadio gigante, più grande del

dente Buccioni affinché siano custodite nell’archivio storico della Lazio. E’ un progetto che risale al 1960 circa, sviluppato da un grande studio di architetti di Torino. Un progetto visionario di circa 4 miliardi di vecchie lire che nel 1960 erano moltissimi soldi. E questo fu il problema che ne impedì la realizzazione. Mio padre mise a disposizione 1 miliardo ma le istituzioni non riuscirono a trovare gli altri 3.” Olindo era un uomo oltre le righe tanto che concesse in sposa, a soli 15 anni, la sua primogenita Gloria a Luciano Ramella, calciatore della Lazio e centrocampista della Nazionale, comprato dalla Juventus. “Allora era un’assurdità, soprattutto per una famiglia come la nostra. I calciatori non erano considerati come ora. Ricordo ancora i commenti di mia zia che con accento napoletano chiedeva: ma Gloria sta ancora con quello sparacalci di Luciano? Una bella ragazza come a lei?” Gloria fu anche nuotatrice della Lazio e il fratello Ivo un pallanuotista biancoceleste, raggiunsero anche traguardi importanti. Olindo Bitetti diede davvero tutto alla Lazio ed ebbe moltissime soddisfazioni ma anche diversi dispiaceri. Si allontanò dal mondo biancoceleste soprattutto a causa di alcune vicende legate al Circolo Canottieri Lazio. Suo figlio Emilio racconta del suo stupore di ritorno da due diversi viaggi, dal Brasile e dal Portogallo dove aveva i suoi affari: “Una volta tornò dal Brasile e scoprì che al Circolo si era deliberato l’ingresso delle donne. Stessa meraviglia, in una seconda circostanza, quando scoprì che si giocava a bridge, canasta e burraco. Lui aveva in mente un Circolo di gentleman di stampo inglese, dove svagarsi e fare affari, dove le donne avrebbero dovuto essere ammesse come socie sportive, con accesso alle strutture, ma non come socie effettive. Papà fu ad esempio un grande tifoso delle sorelle Beneck. Era un moderno e non un


misogino, solo credeva nelle regole e voleva che fossero rispettate. Stava costruendo un Cir-

Identificare la Lazio nel calcio è un crimine e vedere le altre sezioni essere considerate delle

colo, non un’osteria aperta a tutti. Nonostante fosse il fondatore, non rispettarono la sua idea

sorelle povere è una vera e propria tristezza.”

e mancandogli di rispetto, cambiarono le cose approfittando della sua assenza. Non tollerò

Noi di Lazio 100 speriamo, con queste poche righe, di aver reso omaggio ad un grande fonda-

questo fatto, lo visse come un tradimento e abbandonò tutto. Erano gli anni ’70, e iniziò ad

tore, atleta, dirigente e tifoso della Lazio e confidiamo con questa testimonianza di avviare un

allontanarsi dal mondo Lazio. Aveva avuto anche un brutto incidente con 16 fratture e 6 mesi

processo di revisione storica che riconosca ad Olindo Bitetti il merito di aver portato lo sport a

di convalescenza in ospedale, solo il suo fisico poteva resistere ad una cosa così, ha resistito

Roma e di averlo reso grande sotto il nome della Lazio. Che tutti sappiano.

ma ha avuto un duro colpo, e fu da lì che iniziò il suo declino.”

Grazie Olindo e sempre forza Lazio!

Olindo Bitetti morì infatti di lì a poco, il 22 maggio 1973. “Papà era un puro, ci credeva davvero nella Lazio e nello sport. Avrebbe dovuto morire un anno dopo per vivere la gioia dello scudetto del 1974 e invece non fu così fortunato. Investì nella Lazio due patrimoni, il suo e quello di sua moglie. Una follia, ma lui ha vissuto lo sport per il piacere di farlo e la Lazio come una passione. Non ha mai avuto un rimorso per i soldi spesi. Portò sempre la Lazio nel cuore, anche nei suoi ultimi anni di vita: comprava sempre Il Tifone, un giornale sportivo romano e dedicava ore, giornate, a raccontare la storia della Lazio agli storici che però non gli resero il giusto onore perché attinsero ai suoi ricordi senza poi neanche citarlo.” Olindo Bitetti è una delle figure più importanti ma anche meno raccontate della storia della Lazio e dello sport. E ad oggi non esiste neanche una via o un parco in suo nome, nonostante il grande contributo reso al mondo sportivo e biancoceleste. “Papà era sempre avanti a tutti. Quello che sta accadendo oggi lui lo aveva già visto. Ma era troppo avanti per i suoi tempi e forse era anche troppo idealista. Mi farebbe piacere che fosse ricordato in qualche modo ma credo che debba essere un sentimento condiviso e sentito, altrimenti non avrebbe senso, neanche lui apprezzerebbe.” Di Olindo Bitetti rimangono alcune veline della corrispondenza che scambiava per la Lazio, da lui conservata con cura, e i racconti di chi lo ha conosciuto ma principalmente quelli di suo figlio Emilio, che ha voluto condividerli con grande generosità con noi di Lazio 100. Nonostante fosse scrittore e giornalista, non ha lasciato le sue memorie, non scrisse un libro sull’emozionante storia biancoceleste di cui era stato protagonista. “Guardava sempre avanti e non amava guardarsi indietro. Era un moderno e un visionario”. Olindo Bitetti, “Il grande sconosciuto” lo ha definito suo figlio Emilio con un velo di rammarico, “colui che per la Lazio ha fatto molto di più che scegliere il suo nome”, ha continuato orgoglioso. “La Lazio è grande” ci confessa Emilio tirando fuori la sua tessera S. S. Lazio Motociclismo, “Papà ha puntato molto sul calcio ma oggi la mia tessera non è quella per entrare allo stadio.

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Calcio a 5

SI RIPARTE DA MANNINO

L

a Lazio Calcio a 5 ha terminato la sua stagione e pensa al futuro. Un’annata a due volti quella dei biancocelesti di Massimiliano Mannino che alla sua prima esperienza nella massima serie ha lavorato bene con un gruppo omogeneo e ben strutturato. Nella prima parte della stagione la Lazio è stata la sorpresa del campionato, ha battuto tutte o quasi le squadre pretendenti alla vittoria finale laureandosi Campione

d’Inverno e raggiungendo la semifinale di Coppa Italia. Poi qualcosa è andato storto: infortuni a raffica, molta sfortuna ed un po’ di flessione fisiologica hanno rovinato quello che di ottimo era stato costruito fino a febbraio. Qualche passaggio a vuoto di troppo ed una classifica che pur permettendo la qualificazione ai play off scudetto ha complicato la corse verso il titolo. Il settimo posto ha messo la Lazio al cospetto della Luparense che vincendo sia in gara uno che in gara due ha eliminato i biancocelesti. La prima stagione dell’era Chilelli però può dirsi positiva, un nuovo assetto societario che ha dato solidità e stabilità ad una gloriosa società. L’Under 21 non ha vinto lo scudetto di categoria ma ha conquistato la Supercoppa Italiana e la

Ma la prima vera occasione è per Luciléia dopo sette minuti: pallonetto su Ghanfili che coglie la parte alta della traversa. Dopo pochi secondi ancora Lazio e soprattutto ancora traversa, stavolta colta da Cely Gayardo. In due minuti, però, il Montesilvano ribalta il risultato: prima, al decimo minuto, con il tiro rasoterra di Di Turi, poi, al dodicesimo contropiede Montesilvano e stavolta è Bruna a metterla in rete. Due a zero per la squadra abruzzese e tutto da rifare per la Lazio. A quattordici secondi dalla sirena, però, è Luciléia a tirare fuori dalla manica il jolly vincente: tiro dal limite su cui Ghanfili non arriva. Squadre a riposo sul 2-1 per la squadra di casa. Nella ripresa la storia non

Coppa Italia dimostrando che negli anni avvenire si potrà contare su ragazzi di grande qualità.

cambia: sempre il Montesilvano a

Ora si programma il futuro che dovrà essere tanto radioso come ricco di passione.

fare la partita e biancocelesti chiu-

Marco Anselmi

se nella propria metà campo pronte a ripartire in contropiede. Dopo cinque minuti è ancora Luciléia a rendersi pericolosa ma stavolta Di Turi è brava e fortunata a salvare sulla linea di porta. Montesilvano a sei minuti dalla fine con il portiere di movimento ed è per Iturriaga l’occasione più grande che a porta vuota riesce a tirare sull’esterno della rete. Ma c’è ancora da soffrire, perché stavolta è Ana Catarina a compiere un vero miracolo sul tiro di Bruna. Suona la sirena, la Lazio è finale. Il Presidente della Lazio, Valerio Piersigilli, a fine gara ha commentato così la finale raggiunta:

Calcio a 5 Femminile

E’ FINALE

“Sono state tutte grandissime, contro tutto e tutti ed è una grande soddisfazione. Una vittoria meritata tra andata e ritorno contro un Montesilvano che oggi soprattutto ce l’ha messa tutta. E’ una soddisfazione immensa essere arrivati in finale, molto più dello scorso anno. Ringrazio i nostri tifosi perché sono stati sempre presenti e anche oggi si sono fatti sentire per quaranta minuti e considerando che avevamo tutto il palazzetto “contro” una bella mano in più. E un ringraziamento anche alla Divisione calcio a 5 perché la finale in diretta su Rai Sport 2 è una vittoria per tutto il movimento”. Il tabellino: Montesilvano - S.S. Lazio 2 – 1 (p.t. 2 - 1) Montesilvano: 4 Iturriaga, 6 Di Pietro, 7 Amparo, 10 Reyes, 12 Borges, 13 Brandolini, 14 Di Turi, 20 Bellucci, 21 Di Gaetano, 23 Ghanfili, 25 Troiano, 27 Esposito, 28 D’Incecco. All. Francesca Salvatore S.S.Lazio: 1 Ana Catarina, 4 Schirò, 5 Presto, 7 Siclari, 9 Cely Gayardo, 10 Luciléia, 11 Ceci, 12 Giustiniani, 17 Vanessa, 19 Corio, 22 De Angelis, 27 Cacciola. All. Andrea Petricca Arbitri: Giulia Fedrigo (Pordenone), Francesco Novellino (Potenza), CRONO: Antonino Tupone (Lanciano) Reti: 10’52” Di Turi, 12’22” Borges, 19’46” Luciléia Note: ammonite Bruna, Bellucci, Presto Spettatori: 400 c.ca Serena Cerracchio

S

arà ancora Lazio – Ternana la finale scudetto, come lo scorso anno. Una gara tutto cuore delle biancocelesti che senza Marcella Violi squalificata, escono sconfitte per 2-1 dal Pala Roma di Montesilvano, ma forti del 3-1 casalingo. Un gol che vale più dell’oro e che regala per il secondo anno consecutivo la finale scudetto alla Lazio che ora ha la possibilità di cucirsi di nuovo il tricolore sul petto.

La gara di andata si giocherà lunedì 8 giugno alle 21.00 al Pala Di Vittorio di Terni e sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 2 per la prima volta nella storia del futsal femminile. La Lazio sarà ancora protagonista, meritatamente. La cronaca: in un Pala Roma un po’ scarno a dire la verità parte forte il Montesilvano con le due reti da recuperare rispetto alla gara di andata persa 3-1 a Fiano Romano. Dai primi secondi di gara si capisce che sarà proprio la squadra di casa a fare la partita com’è giusto che sia.

Football Americano

UNA GIORNATA STORICA

A

nche la Lazio Marines ha gremito la Sala Nervi. La delegazione, composta da oltre 100 persone fra tecnici, atleti e dirigenti, è stata guidata dal Presidente Pacelli che ha omaggiato Sua Santità di un pallone autografato da tutti i tesserati della società, cosa che ha suscitato grande curiosità da tutto il seguito ed un sorriso cordiale dal Papa.


La nostra piccola, grande realtà

U

n altro anno è passato, sembrava un anno di transizione e di assestamento. Ai ranghi di partenza una sola categoria per il calcio, poi con il passare dei giorni un’evoluzione inaspettata, in pochi mesi ci siamo ritrovati a dover gestire non più una scuola calcio ma una vera e propria Polisportiva. In poco tempo si sono iscritte due categorie di Esordienti ed un gruppetto di “primi calci” per il nostro settore principale, il calcio, tre categorie, (U.11/U.14/Senior), per l’Unihokey/Floorball ed una categoria di pallavolo femminile. Siamo stati ospiti di un’emittente televisiva, siamo stati citati su più di un giornale, anche a tiratura nazionale. Un vero e proprio boom , che ci aspettiamo di incrementare per il prossimo anno, consolidando le attuali attività e aggiungendone delle nuove, in programma abbiamo il fitness, ed un corso di salsa, ma non ci fermeremo di certo qui. Per l’estate avvieremo per la prima volta un campus estivo incentrato sullo sport e l’attività fisica, già reclutato lo staff, aspettiamo solo di poter iniziare. Sembra ieri quando è iniziata quest’avventura, quasi per gioco, ma il riscontro ricevuto in questi ultimi mesi ci ha riempito di orgoglio e di voglia di continuare, migliorare, crescere e soprattutto far diventare grandi i nostri “piccolini”, perché sono loro, i nostri ragazzi, la nostra maggiore soddisfazione, perché vederli crescere,apprendere socializzare è una gioia che non ha eguali. Sensazioni che solo lo sport è in grado di trasmettere. Emanuele

“Si è vero il calcio è il nostro cavallo di battaglia, ma noi vogliamo che questo sia un punto per tutti i ragazzi della zona anche quelli che non amano il calcio. Per queste negli ultimi anni abbiamo cominciato a dare un senso alla parola polisportiva, portando altre discipline sportive, belle ed importanti”. Grandi soddisfazioni dalla pallavolo “Dopo appunto aver radicato il calcio abbiamo portato per tutte le ragazze il volley, che ha cominciato proprio quest’anno a dare i suoi primi frutti. Abbiamo vinto un torneo casalingo e speriamo il prossimo anno di partecipare per la prima volta ad un Campionato di categoria. Poi arriva il Floorball, che presumo tu neanche conoscessi, cosa ti ha spinto a dire: si proviamo? “E’ vero non lo conoscevo, e per imparare il nome Unihokey Floorball ci ho messo un pochino di tempo, però negli occhi di chi mi proponeva questa nuova disciplina ho visto lo stesso scintillio che c’è nei miei. Ho capito che sarebbe stata la scelta giusta. Abbiamo acquisito nel nostro staff persone che hanno la stessa nostra passione”. Cosa stai proponendo con la Polisportiva e quale obbiettivo ti poni per il prossimo anno? “Vogliamo consolidare e migliorare ciò che abbiamo costruito fino ad oggi, inserire altre discipline, consentendo un ampio ventaglio di scelta, rendere la nostra struttura sempre più forte”. Dario Falchi

Giochiamo a Floorball

Andrea Di Pietrantonio, ds tutto fare

C

i sono molte realtà sportive nel Lazio, molte dedite al calcio, sport più popolare in Italia. Questa regola vale anche per la Polisportiva I Terzi, società che opera nel omonimo borgo in provincia di Cerveteri in un crocevia vicino a Roma, Bracciano Anguillara, Valcanneto, Ceri, dove da anni, sostenuta da alcuni sponsor locali e dalla tenacia del suo direttore sportivo Andrea Di Pietrantonio, risulta essere un punto di riferimento per tutti i ragazzi del posto. Di Pietrantonio non sarà Moggi, Tare o Sabatini ma fidatevi per andare avanti fa molta più fatica, “Sono semplicemente definirmi un amante dello sport-ci racconta Andrea- attento al significato sociale dello sport. Nella mia storia sportiva ho un trascorso una vita nel calcio giocato e mi sono accorto quanto o necessario lavorare in maniera profonda con i giovani per inculcare loro i veri valori dandogli i giusti insegnamenti di vita”. Perché l’idea di una Polisportiva “Tutto nasce per caso, mi sono trovato un giorno davanti ad una struttura abbandonata e me ne sono innamorato, ho quindi rispolverato un vecchio statuto, denominato appunto Polisportiva “ I Terzi” e l’ho riattivato con non poche difficoltà”. Come si fa a tirare avanti una società cosi senza particolari sostegni? “E’ molto difficile e non ti nego che molte volte sono stato sul punto di mollare, le difficoltà erano tantissime, magari mi aspettavo un aiuto, invece da queste persone, arrivavano opposizioni gratuite. Poi quando la mia testa sembrava dire basta, mi giravo guardavo il sorriso dei ragazzi la loro passione per lo sport e le batterie si ricaricavano”. Negli anni avete sviluppato maggiormente il settore calcio, oggi a che punto siamo?

N

el piccolo centro de “I Terzi” nel comune di Cerveteri (RM) nasce un nuovo Floorball Club, ASD Polisportiva I Terzi, che già da quest’anno metterà in campo una rappresentativa, i “Black Lions”, nel Campionato U14 Lazio e nella Coppa Lazio CP Senior. Tutto nasce dalla passione di Dario Falchi per lo sport e in particolare per l’hockey. Scopre casualmente il Floorball e decide di provarci. Con il supporto del comitato regionale ha ormai avviato due corsi di allenamento per ragazzi e uno per adulti. Federazione Italiana Unihockey/Floorball - www.fiuf.it


Una giornata fantastica, realizzata con il cuore che avrà un seguito nei prossimi mesi.

Unihockey Floorball…chi lo avrebbe mai detto?

A

Ricordando Davide

E

mozioni allo stato puro in occasione del Il Memorial Davide Sassu, evento dedicato ad un ragazzo recentemente scomparso che ha toccato i cuori di tutti. I ragazzi del Floorball-Unihockey, si sono dati battaglia con l’educazione ed il rispetto che solo lo sport sa regalare. La manifestazione ha riscosso molto successo, in molti sono venuti per sostenere i giovani protagonisti, gli esordienti della scuola calcio, nonché le debuttanti ragazze del volley. Presenti anche società che hanno raccolto l’invito degli organizzatori: il Calice, i Viking, Ostia, gli Smit Roma, per il Floorball-Unihokey, la DL68 ed il Citta’ di Cerveteri per il calcio ed il Green Volley per la pallavolo All’evento sono intervenuti i genitori di Davide, Antonello e Stefania, visibilmente commossi ed emozionati. Non si sono persi nemmeno un incontro dei Black-Lions, i ragazzi della Polisportiva, che hanno voluto fortemente questo torneo, in onore del loro amico scomparso. Sono state premiate tutte le squadre, bambini e adulti e Stefania con Antonello hanno regalato un sorriso a tutti i partecipanti. Bellissime le parole spese da una delle firme più autoritarie del Messaggero, Gabriele De Bari, per Davide e la sua Famiglia. Non conosceva il Floorball si è stupito dell’agonismo e dell’ardore dei partecipanti.

Filosofia vincente

I

l tecnico della categoria Esordienti 2003, Eros Granato ha voluto spiegare la filosofia della Polisportiva I Terzi: “La società ha sempre creduto nel potenziale dei ragazzi, i giovani devono avere a mente i veri valori dello sport. Sono queste le prerogative per un buon cammino e per la crescita di una piccola realtà che cerca di farsi spazio tra le più blasonate e già solide società calcistiche. Il calcio non è solo un gioco, ma qualcosa di più grande: lealtà, coraggio, tenacia, senso d’appartenenza, rispetto, spirito di sacrificio, un’opportunità di crescita individuale e umana. Crescere con questi valori, divertendosi in un ambiente sano è l’obbiettivo che la Polisportiva per la quale lavoro si è prefissata. I ragazzi da parte loro hanno mostrato la piena voglia di intraprendere questo cammino che li porterà inevitabilmente ad affrontare momenti duri, altri invece più favorevoli, ma che comunque li aiuteranno ad arricchire il loro bagaglio personale. Vivere lo sport rispettando i veri valori, per i quali esso è nato, aiuterà i ragazzi a maturare sotto tutti i punti di vista, insegnandogli che nella vita non ci viene regalato niente e tutto va sudato e guadagnato. Esorto quindi tutti i ragazzi che avessero voglia di cimentarsi in una qualsiasi attività sportiva, non necessariamente calcistica, ad iniziare subito a vivere lo sport da protagonisti e non da spettatori. Non bisogna essere campioni, non si è costretti neanche a diventarci, è lo spirito, le motivazioni, la voglia, la determinazione, la costanza che fanno fare la differenza nello sport e nella vita e ci permettono di fare il salto di qualità, anche a livello personale. Vivete lo sport all’insegna del rispetto per tutti, compagni di squadra e avversari. Non abbiate alcuna forma di pregiudizio nei confronti di nessuno e vivete lo sport da persone libere quali siamo nati e quali purtroppo spesso dimentichiamo di essere. Queste sono le ragioni per le quali insegno nella mia Polisportiva e per cui faccio questo mestiere, per regalare una possibilità a chiunque ne abbia voglia”.

ncora ricordo il giorno, lontano ormai sei mesi, quando mi presentai davanti ad Andrea Di Pietrantonio Direttore Sportivo della Polisportiva I Terzi, chiedendogli se nella palestra loro disposizione, vi fosse uno spazio di due giorni per insegnare il Floorball. Lo stupore di Andrea era visibile, anche se lui da uomo di sport voleva nasconderlo, mi disse si parliamone. L’onestà della persona in quel momento è venuta fuori confessandomi che non sapeva di cosa stessimo parlando. Grande risata e spiegai la mia disciplina. Ricordo che la sua disponibilità fu immediata ma sul suo viso leggevo i dubbi sull’esito del successo di questo sport. Oggi l’Unihockey-Floorball conta una squadra under 11, una squadra under 14, da settembre prossimo nascerà una under 17, nonché la squadra senior, tutte partecipanti ai campionati di categoria. Sono sincero, immaginavo che potesse piacere perché è uno sport molto intuitivo, ma si è andati oltre le aspettative iniziali, aspettative che speriamo crescano ancora. Per chi non lo conosce, l’Unihockey-Floorball è uno sport praticato in più di 50 nazioni, nasce negli Stati Uniti nei primi anni 50, ed era semplicemente un metodo di allenamento per i giocatori dello sport sul ghiaccio. Ma da semplice metodo di allenamento, diventa popolarissimo nell’Europa del nord. In Svezia poi in Svizzera e Finlandia. Queste nazioni decidono di dare corpo, ad uno sport che sicuramente da li a poco avrebbe creato molto interesse, quindi nel 1986 fondano la IFF , International Floorball Federation. Dal 1996 la IFF organizza negli anni pari i mondiali maschili ed in quelli dispari quelli femminili. Nel 2000, diventa socio del GAISF ( Heneral Association of International Sport), associazione riconosciuta dal CIO, il Comitato Internazionale Olimpico e nel 2011 il GAISF ottiene il pieno riconoscimento. La struttura oggi conta più di 4000 club con più di 280.000 atleti iscritti. . Coach Dario Falchi Responsabile e Coach Stefano Lombardi vi aspettano. Per info potete visitare il sito polisportivaiterzi.jimbo.com oppure il sito della squadra floorballblacklions. altervista.org nella voce contatti troverete i nostri numeri di telefono oppure inviate una mail a floorballblacklions@gmail.com . Dario Falchi

La mia passione per il calcio

P

er me è sempre stato “croce e delizia” diciamo cosi. Figlia di un giovane uomo che a 19 anni si divideva tra scarpini, lavoro, allenamenti e pannolini. Cosi mio malgrado, mi sono ritrovata con le mie scarpette lucide di vernice e il vestitino rosso della domenica a correre nei tanti campi sterrati di periferia accanto a papà. Il calcio è parte della mia esistenza. Da sempre. Ne ho viste tante in quei bellissimi anni. Abbracci, vittorie, discussioni, risse, sconfitte, arbitri spaventati, parenti esaltati. In un misto di sudore, fatica e fratellanza. Perché il calcio è anche questo. Ti entra dentro e rinsalda legami che dureranno se si è fortunati per tutta la vita. L’ho visto. Molti anni sono passati da allora e quei ragazzotti baldanzosi oggi sono diventati uomini, qualcuno purtroppo non c’è più, altri hanno i capelli bianchi e qualche chilo di troppo; molti hanno figli e qualche nipote ma ancora, si ritrovano, ogni giovedì per la “partitella”. Mentre per loro il tempo sembra si sia fermato...tutto il resto corre veloce. Oggi i campi sono sintetici, i scarpini non sono più di cuoio ma di plastica colorata, i ragazzini non giocano quasi più in mezzo alla strada ma in “scuole calcio”...troppo spesso impersonali e fredde dove moltissimi bambini si litigano un pezzetto di campo. I bambini sono bambini, si dice, e dovrebbero semplicemente giocare per divertirsi, crescere insieme, condividere la gioia di una vittoria e imparare ad accettare la sconfitta. Troppo spesso li trovo invece ultra competitivi, magari spinti da genitori che li vorrebbero tutti come Messi o Ronaldo. Quanta tristezza. Poi siamo approdati qui. In questa piccola isola felice de “I Terzi” qui non ci sono “prime donne”. Qui scarseggiano le vittorie è vero ma non l’entusiasmo e la passione.. Qui sono nati forti legami e altri per noi si sono rinsaldati. Con mio grande piacere ho trovato anche due ragazze in squadra, due vere forze della natura tenaci e simpatiche, integrate perfettamente in un gruppo prevalentemente maschile. Non li conosco certo bene...abbiamo iniziato a settembre quest’avventura ma questi ragazzi hanno risvegliato in me un grande entusiasmo. Seguo ogni partita con affetto e partecipazione e anche se vinciamo poco non importa... le vittorie arriveranno ne sono certa. Mi sembra di essere tornata quella ragazzina felice con le scarpette di vernice che rincorreva un pallone su un campo sterrato di periferia. Grazie Katiuscia


ragazzo che ci affittava la palestra, ci disse che era un po’ che ci osservava e siccome eravamo ad un livello molto basso ci propose di metterci a disposizione un allenatore a patto che fossimo rimaste così unite e volenterose di imparare. Eravamo tutte entusiaste e non vedevamo l’ora di fare il primo allenamento. Già dalle prime settimane i miglioramenti furono evidenti e con il passare del tempo arrivarono anche le soddisfazioni. Ci piaceva tutto questo e ci impegnavamo sempre di più! Fortunatamente, sempre grazie agli insegnamenti ricevuti, non si sentì mai quell’aria di competizione in campo né durante l’allenamento né quando facevamo le partite tra di noi, perché non è importante chi vince ma divertirci e fare del nostro meglio, questo lo pensiamo perché fin dal principio c’è sempre stato insegnato il concetto di squadra, di gruppo. Durante il corso dell’anno si instaurò anche un solido rapporto di amicizia tra le giocatrici e gli allenatori. Tant’è che tutti insieme sembriamo un’enorme famiglia ed ora che la stagione è quasi finita siamo tutte molto tristi, ma ci tiriamo subito su se pensiamo che settembre arriva presto! Speriamo di trovare qualche nuova iscritta, per incrementare il gruppo e fare nuove amicizie!” questo è tutto. Ho deciso di scrivere questo articolo per condividere la loro storia, la loro passione ed i valori in gioco con tutti voi. Daniela

Lo sport è coesione

L

a pallavolo, uno sport di squadra, una pratica sportiva che porta a di lottare con altri per un comune obbiettivo, il sacrificio necessario per ottenere un qualsiasi risultato e la gioia e la soddisfazione conseguenti all’averlo raggiunto. Uno degli sport di squadra, dove il gruppo, la coesione e la collaborazione sono i principali fondamenti. Due squadre contrapposte e divise da una rete, elemento essenziale per farsi che il gruppo possa contare esclusivamente sui propri mezzi per lottare e competere, e non possa utilizzare mezzi scorretti o la prevaricazione fisica. Nella pallavolo il piccolo ha la possibilità di lottare con l’alto, il grasso con il magro, il muscoloso con il mingherlino, su un piano paritetico, utilizzando l’astuzia e la tecnica. Ognuno può mettere in campo le sue qualità e le sue risorse dalla stessa base di partenza. Il gruppo, il senso di squadra, nella pallavolo non si vince per un solo goal, per un’azione determinante, nella pallavolo si ottiene la vittoria con azioni corali, con il coinvolgimento di tutta la squadra, azione dopo azione, mattone dopo mattone, punto dopo punto, con pazienza e perseveranza, senza perdersi d’animo. Le iniziative personali non sono consentite, non ci sono eccessi di personalismo, tutti i giocatori in campo devono collaborare, anche coloro non direttamente coinvolti nell’azione di gioco, chiamati a coprire le possibili zone scoperte, si possono fare tre soli “tocchi” palla e non è possibile toccare la palla due volte consecutive allo stesso giocatore, tutto ciò implica la partecipazione di tutti, senza esclusioni. Ponendo come concetto fondamentale la collaborazione e la cooperazione. A proprie spese si impara che, tra due squadre poste di fronte, l’una con giocatori individualmente forti, ma disuniti e slegati tra loro, ognuno ansioso di essere al centro dell’attenzione, e l’altra composta da giocatori meno potenti, ma più umili, più affiatati, ognuno ansioso di mettere le sue risorse al servizio dei compagni e della squadra, è sempre quest’ultima ad avere la meglio. Nella pallavolo non è possibile pareggiare, si può solo vincere o perdere. Il fatto che sempre ci sia un vincente, nonché l’equivalente “perdente”, non è come potrebbe apparire un concetto “spietato”. Solo se si perde è possibile innescare la molla dell’autoanalisi che porta alla correzione degli errori, a quell’evoluzione che innesca la crescita e la voglia di migliorare. Quanto è importante il gruppo, la coesione tra gli elementi facenti parte, il livello di collaborazione fuori e dentro il campo, per conseguire il risultato? Se non tutto è quasi tutto. La pallavolo insegna, praticamente costringe, a lottare insieme con altri, a sacrificarsi per un compagno, ad avere fiducia nell’altro, ad incoraggiarlo in un difficile momento. Perdonando l’errore. Ognuno è costretto a non vergognarsi di sé stesso se vuole partecipare, è un grande e continuo esercizio di umiltà. La pallavolo è concreta, la pallavolo è sport. Emanuele

Allegria è…un campo da Volley

U

na mattina andai a vedere una partita di pallavolo alla Polisportiva I Terzi, giocavano le padrone di casa contro la compagine del Green Volley. Vidi la partita e vedendo quanto impegno, quanta allegria e concentrazione ci stavano mettendo le ragazze della polisportiva chiesi ad una di loro: “siete state bravissime! Ma da quanto tempo giocate?” e mi rispose: “questo è stato per tutte il primo anno di pallavolo!”. Ci ero rimasto quando mi disse così perché erano veramente brave! “ma come è iniziato tutto questo? Mi sembra strano che nessuna avesse mai giocato prima a pallavolo, siete in gamba!”, la ragazza sembrava che stesse proprio aspettando quella domanda e iniziò a raccontarmi... “beh... Devi sapere che iniziò tutto per pura casualità... Nell’estate 2014 eravamo in panchina a vedere una partita di calcetto... E siccome ci stavamo annoiando proposi di organizzare una partita di pallavolo la prossima volta che i ragazzi avrebbero giocato. Erano tutte d’accordo e organizzammo il tutto. Dopo varie partite, Andrea, il

Amore per il Volley

V

orrei approfittare di questo spazio per fare una riflessione sull’importanza che la nostra Polisportiva attribuisce alla diverse attività sportive, che accoglie presso il centro sportivo de I Terzi, nello specifico alla pallavolo femminile. Il gruppo della pallavolo è composto da circa quindici ragazze, squadra di cui ne faccio parte. Il corso iniziò nel mese di settembre, quasi per gioco, per il solo desiderio di stare in compagnia e divertirsi, ma allenamento dopo allenamento, tutte insieme abbiamo tirato fuori la nostra grinta e da un gruppo di amiche siamo diventate una squadra unita e indirizzata verso un solo obiettivo, giocare a pallavolo. Così l’amore per questo sport pian piano cresceva. I nostri allenamenti sono stati e continuano ad essere accompagnati da grandi risate e una forte complicità, senza mai dimenticare la base dello sport, lo spirito di sacrificio. Grazie ai nostri allenatori, che hanno creduto in noi, siamo cresciute moltissimo, tanto da essere in grado, in poco tempo, di riuscire a fare cose che noi stesse pensavamo impossibili. La nostra prima grande soddisfazione si e’ avverata poco tempo fa, giocando la nostra prima gara “ufficiale”, una partita di esibizione durante il Memorial “Davide Sassu”. L’esito? Abbiamo vinto! Risultato che ci ha riempito di gioia e ripagato di tutti i sacrifici di una stagione. Tutto questo, grazie alla coesione del gruppo e al lavoro di squadra. A capo della polisportiva ci sono dei veri e propri supporter per noi che fin dall’inizio si sono prodigati e hanno lavorato per farsi che tutto andasse per il meglio, ci hanno sostenuto, elogiato ed anche rincuorato nei momenti di difficoltà. Questo perché per riuscire e farsi che un obiettivo si realizzi il lavoro di squadra deve essere totale sia dentro il campo che fuori, perché e’ vero, l’amore e la passione per lo sport unisce tutti quanti. Chiara



Calcio da Tavolo | Tfc

PAGATA L’INESPERIENZA

S

i è disputato presso il Pala Speca di San Benedetto del Tronto (AP) il girone di ritorno dei Campionati italiani a squadre di Calcio da Tavolo Subbuteo di Serie A, Serie B e Serie C.

La S.S. Lazio Table Football Club, impegnata da neopromossa in Serie B, non è riuscita a confermare pienamente lo splendido girone di andata, nel quale era prima in classifica da sola alla penultima giornata e seconda in condominio con Warriors Torino e Real Celeste Stabiae dopo l’ultimo incontro. Il sogno di continuare a lottare per il vertice e la promozione in Sere A è svanito rapidamente, in quanto i ragazzi del Presidente Stefano Tagliaferri sono incappati in un avvio da incubo, con tre sconfitte ed un pareggio nei primi quattro incontri.

La Lazio, agli ordini del capitano – giocatore Simone Trivelli, dispone di Micael Caviglia, Gianmarco Del Brocco, Matteo Del Brocco, Patrizio Lazzaretti, Patrick Pace e Stefano Tagliaferri, tutti magistralmente coordinati dal Team Manager Alessandro Spoto. Forse l’intima, eccessiva euforia per il secondo posto e per la Serie A che sembrava ad un passo, forse l’idea che fosse scontato proseguire nel trend positivo di prestazioni e vittorie, forse tutto questo ed altro insieme hanno in qualche modo condizionato la Lazio, che si blocca dopo soltanto un tempo della prima partita, quella con il Master Sanremo: al riposo in vantaggio, i biancocelesti si fanno rimontare e superare per 0 – 1 dai matuziani. Tre pareggi rendono decisivo l’incontro che oppone Micael Caviglia a Claudio Dogali, nel quale il biancoceleste, in vantaggio per 1 – 0 alla fine della prima frazione, si farà rimontare e superare nella seconda (1- 2 il finale). S.S. Lazio TFC – Master Sanremo 0 – 1. Non si può più scherzare, bisogna svegliarsi e cominciare a fare punti … ma il Catania, prima

quanto oppone alla Lazio il Serenissima Mestre che è appena dietro in classifica. E’ vera battaglia sportiva: Patrick Pace domina con Naskos, ma viene beffato e soccombe per 1 – 2; per fortuna ci pensa Patrizio Lazzaretti a riequilibrare la situazione superando Mastropasqua 4 – 0. Decisivi, allora, i campi nei quali Micael Caviglia è opposto a Korologos e Simone Trivelli a Bernardi: i due alfieri biancocelesti vanno entrambi sotto per 0 – 1 ma riescono entrambi a recuperare e portarsi sull’ 1 – 1. A questo punto la situazione fra le due squadre è di perfetta parità (1 – 1) ad un minuto e mezzo dalla fine, allorquando Simone Trivelli, che per tutto il secondo tempo ha assediato la porta dell’avversario, trova il diagonale giusto e tira fuori l’acuto che vale il 2 – 1 su Bernardi ed il 2 – 1 della Lazio sui lagunari, che sarà anche il risultato finale al suono della sirena. Nel nono turno di gioco ad aspettare la Lazio c’è il Leonessa Brescia, indietro in classifica di un solo punto: il match è molto difficile e soltanto Patrizio Lazzaretti riesce a mettere presto al sicuro il proprio risultato con il forte Gazzoldi [2 – 0], mentre Gianmarco Del Brocco passa soltanto momentaneamente in vantaggio con Colpani per poi farsi travolgere per 1 – 5. Contemporaneamente, sugli altri due campi, Micael Caviglia deve sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio sullo scorbutico Torano e Simone Trivelli deve arrendersi 0 – 1 a Visentin dopo una partita giocata in attacco ma stregata in zona gol, risultato che ferma così l’incontro sul 2 – 2, utile a tenere dietro i giocatori bresciani. Con una posizione in classifica ormai matematicamente tranquilla, la Lazio ha voglia di giocarsela alla pari con la Real Celeste Stabiae grande partita con il forte Vincenzo Varriale, al quale dovrà inchinarsi per 1 – 2 soltanto nel finale. Sul risultato di 1 – 1 fra le due squadre, diventa decisivo l’incontro che vede Patrick Pace opposto a Setale: il biancoceleste va sotto di due reti ma, mai domo, accorcia le distanze e nel finale di partita assedia l’avversario, arrivando nelle concitate battute finali a colpire un clamoroso palo che nega alla Lazio di pareggiare l’incontro e fissa il punteggio sul 2 – 1 per i campani. Si arriva così all’ultimo turno di gioco, che prevede il match con il Subbuteo Club Grosseto. Ottimo Stefano Tagliaferri che supera Capponi con un pirotecnico 5 – 1 e buona anche la prova di Matteo Del Brocco che raggiunge nel finale Gouveia sull’1 – 1 con un bellissimo gol al volo. Due sconfitte, invece, negli altri due campi, fissando l’incontro sul 2 – 1 per Grosseto. Alla fine del campionato la Lazio si classifica al settimo posto: un girone di andata fenomenale ed uno di ritorno da brividi, almeno nella prima giornata di gare.

in classifica, non sembra l’occasione migliore. Simone Trivelli va su Testa ed impatta 0 – 0, Gianmarco Del Brocco supera 2 – 0 Balzano e riequilibra la sconfitta di Matteo Del Brocco contro lo spauracchio Panebianco. La partita si decide sul quarto campo, dove Patrizio Lazzaretti è in vantaggio sino a pochissimi minuti dal termine con Longo, dal quale si farà però imporre il pareggio nel finale, cosa che farà sfumare la vittoria della Lazio e lascerà le squadre in parità. S.S. Lazio TFC – Catania 1 – 1. Il quarto turno di gioco oppone alla Lazio la Virtus 4 Strade Rieti. La partita è molto difficile, ma comincia bene perché dopo il difficile avvio, Micael Caviglia ritrova il proprio gioco spumeggiante e travolge Mattiangeli per 5 – 2, riequilibrando la sconfitta di Patrizio Lazzaretti con Salvati (1 – 2 , che diventerà 1 – 3 nella ripresa quando subentrerà Simone Trivelli nel tentativo di rimontare). La gara allora si decide sugli altri due campi, dove Gianmarco Del Brocco è opposto a Brunelli e Patrick Pace a Capossela: i due incontri sono in bilico sino all’ultimo, ma vedranno prevalere i sabini per 1 – 0 su entrambi i campi, cosicchè la Lazio incassa la terza sconfitta su quattro partite disputate. S.S. Lazio TFC – Virtus 4 Strade Rieti 1 – 3. Ed il destino oppone nel quinto turno ai biancocelesti la Sessana 1982. Alla fine, dopo un’altalena di risultati (soprattutto in considerazione dei continui cambiamenti del match Trivelli – Riccio) viene fuori un pareggio per 1 – 1 che consente di tenere i campani a distanza, pur mantenendo la squadra biancoceleste in acque tutt’altro che tranquille: Patrizio Lazzaretti batte 4 – 0 Ferrante e riequilibra la sconfitta rocambolesca di Simone Trivelli con Riccio (2 – 3), mentre Patrick Pace impatta con Kapsabelis per 0 – 0 e Micael Caviglia con il forte Ciano per 2 – 2. S.S. Lazio TFC – Sessana 1982 1 – 1. L’avversario di turno è ora il CTS Genova che viene superato agevolmente per 3 – 1 L’ultimo incontro del sabato propone la fortissima squadra dei Warriors Torino. Patrick Pace cede a Perazzo (1 – 3), ma Micael Caviglia riequlibra le sorti del match strapazzando Bianco (4 – 1), mentre Patrizio Lazzaretti impatta 1 – 1 con Mazzilli. Il destino della partita è nel match fra Simone Trivelli e Finardi: ne esce una partita bellissima, senza esclusione di colpi, con il biancoceleste due volte in vantaggio sul fortissimo avversario, dal quale viene raggiunto soltanto a novanta secondi dalla sirena, che fissa lo score sul 2 – 2. S.S. Lazio TFC – Warriors Torino 1 – 1. Il primo match della domenica è decisivo in

Biliardo

CHIUDE UN ANNO DI SUCCESSI

S

empre in piena attività i giocatori di biliardo della S. S. Lazio. Oltre al torneo per il titolo di campione regionale del Lazio della specialità Carambola tre sponde (Ostia Lido, sabato 6 e domenica 7 giugno, Sala biliardi King), i gilet blu si batteranno per onorare l’ultimo appuntamento della stagione: l’Umbria Open edizione 2015 che si terrà a Perugia dal 31 luglio al 2 agosto. Un appuntamento estivo di grande livello

che, alla sua 3° edizione, si sta attestando come uno dei momenti più importanti per la Carambola tre sponde. Si tratta infatti di un torneo nazionale open che attira i migliori giocatori di tutta Italia. Inutile ricordare che nell’edizione 2014 la nostra Lazio ha nuovamente volato alto grazie al campione biancoceleste Stefano Ponti che ha conquistato il podio chiudendo al 2° posto. Per questa edizione puntiamo ovviamente alla vittoria, tutti a Perugia dunque per sostenere i nostri giocatori! Senza dimenticare l’appuntamento, già annunciato tra le pagine di Lazio 100, che vedrà i biancocelesti impegnati in un torneo nel contesto dell’Expo di Milano, una 4-5 giorni tra il 17 e il 27 settembre. In attesa di conoscere le date esatte, auguriamo ai nostri campioni di brillare con quelle che certamente, come sempre, saranno tra le migliori prestazioni della competizione. Claudia Anzidei


Basket in Carrozzina

IL CANTIERE È APERTO

L

a Lazio basket in carrozzina ha mandato in archivio una buona stagione, con un secondo posto nel Girone C della serie B che, viste le difficoltà gestionali, può essere accolto con grande soddisfazione e lasciare spazio all’ottimismo per il proseguo dell’attività nella stagione a venire. E’ ovvio che il nodo più grande da sciogliere rimane quello dell’impianto sportivo. In

questa stagione la squadra ha vissuto una situazione di estrema precarietà, allenandosi sempre in ore improponibili, finendo gli allenamenti del venerdì addirittura dopo la mezzanotte,

Motociclismo

I

PROTAGONISTI A VALLELUNGA

l 16 e 17 maggio si è svolta a Vallelunga la 3^ e 4^ prova del civ 2015 moto 3 600 supersport dove la Elle 2 Promotion - SS Lazio Motociclismo ha recitato il ruolo da protagonista centrando in entrambe le gare un 9^ e 8^ posto nella moto 3 con Coletti, piazzamenti che gli valgono la settima posizione nella classifica generale. Il centauro biancoceleste ora è pronto ad inseguire la top five stagionale. Il Team Manager Lommi, convinto che la

stagione iniziata in salita abbia preso la giusta direzione. Finalmente il team è competitivo e all’altezza delle tradizioni della compagine di Genzano di Roma.

a poche ore dalla partenza per le trasferte, alcune molto disagevoli come quelle di Barletta,

Nella classe 600 la sfortuna si è accanita con i piloti della Lazio sotto forma di una caduta in

Sassari e Giulianova-

Gara 1 mentre in Gara 2 il rider campano Sabatino ha centrato la 4^ piazza a pochi secondi dal

Il presidente Moreno Paggi non molla e punta, con tutte le sue forze e la sua caparbietà, ad

battistrada a dimostrazione di una efficienza tecnica superlativa che collocherà al più presto la

avere una struttura che possa diventare il punto di riferimento per la squadra e la società

struttura sportiva tra le protagoniste in Italia.

“Il nostro sogno-ci dice- è quello di avere una nostra casa per poter mettere le radici per realizzare in pieno tutti i nostri progetti. Un impianto ci permetterebbe di auto sostenerci e di dare spazio a tanti giovani che si avvicinerebbero allo sport attivo. Purtroppo le istituzioni non ci aiutano e non ci ascoltano ma noi teniamo duro. Chiediamo un’ area per montare la nostra Tensostruttura, niente altro. Spero che qualcuno, prima o poi renda possibile quello che chiediamo”. La squadra intanto, a campionato finito, non ha smesso di allenarsi. Il prossimo 7 giugno tutta la squadra si incontrerà a Amatrice per fare una passeggiata che rientra nei programmi di preparazione in montagna; Il 5 Luglio la Lazio Baskest in Carrozzina sarà a Nettuno per il Memorial “ Fabio Di Gabriele” ultimo appuntamento della stagione. Intanto la società ha confermato tutti gli atleti del campionato appena concluso ma il Presidnete Paggi sta lavorando di portare in biancoceleste alcuni rinforzi in vista della prossima stagione Continuano intanto le trattative con Lottomatica e Il Gioco del Lotto per la conferma della sponsorizzazione. La società intanto cerca nuovi partners che possano sostenerla e sposarne iniziative e filosofia. Ne sapremo di più nei prossimi mesi.

Hockey su Prato

CAMPIONI D’ITALIA UNDER 14

B

attendo 7-5 il Savona in finale, la Lazio Hockey Giovani, falcidiata da importanti assenze, si laurea campione d’Italia 2014/15 nella categoria Under 14 maschile. A Padova, la squadra romana ha conquistato lo scudetto al termine di una partita a dir poco emozionante, che al 20’ vedeva i liguri avanti 4-1. Sorprendente la reazione della Lazio, affidata principalmente a Claudio Brocco

(premiato come miglior realizzatore del torneo), che oltre al gol del momentaneo 1-2 al minuto 14, realizza altre cinque reti: sei in totale in una finale che questo giovane hockeysta ricorderà a lungo. Di Giulio Brocco l’altra rete biancoceleste.

Claudia Anzidei


Vela

Badminton

IMPARARE NAVIGANDO

G

CAMPIONI REGIONALI !

rande affermazione degli atleti della SS lazio badminton nei campionati Regionali Assoluti disputatisi ieri a Vignanello ,nel cuore della Tuscia. Nelle 5 discipline previste dal programma delle gare , per ben 3 volte gli atleti della SS lazio hanno conquistato l’oro , laureandosi Campioni Regionali per l’anno 2015.

Vero mattatore della giornata è stato Paolo Viola che ha conquistta due titoli regionali nel singolare maschile e nel doppio misto insieme ad Alessandra Tiburzi, nell’ormai esperta e pluridecorata coppia del misto della SS lazio. Paolo per chiudere in bellezza ha anche conquistato la medaglia d’argento nel doppio maschile in coppia con l’atleta del Vignanello BC, Gino Capati. Viola , presentatosi a questi campionati non al massimo della forma , ha saputo controllare gli avversari nei vari e molteplici incontri disputati confermando la sua ormai collaudata tecnica e determinazione , gestendo al meglio le proprie condizioni fisiche e dimostrando ancora una volta la grande professionalità che lo distingue in campo. Una grande figura di sportivo nel senso più alto del termine e grande esempio per le nuove generazioni che si avvicinano al badminton. Ottima anche la prestazione ottenuta da Alessandra Tiburzi che fino all’altimo è stata in forse a causa di un persistente virus che l’ha debilata non poco nelle ultime settimane. Alessandra

D

ha infatti conquistato il titolo regionale nel doppio misto, come dicevamo in coppia con Paolo

all’11 al 16 maggio si è svolta la 2^ edizione del progetto “Imparare navigando”,

Viola, e la medaglia d’argento del doppio femminile in coppia con Thaira Mengani, del gruppo

realizzato dal Lazio Vela Club Velico Riva Azzurra ASD in collaborazione con l’Hotel

sportivo Aquile del Tirreno.

Miramare di Latina, che ha coinvolto 14 ragazzi dell’Istituto Istruzione Superiore

Nel singolare , invece, è stata eliminata nei quarti di finale ma le sue condizioni fisiche non

“San Benedetto” di Borgo Piave.

consentivano assolutamente altro.

I ragazzi, accompagnati dai loro docenti, hanno potuto carpire i fondamenti della

Grande la sua dedizione e la tenacia nel voler affrontare un cosi gravoso impegno agonistico

pratica velica alternando parti teoriche con lezioni in mare, andando alla scoperta di uno sport

nelle sue attuali condizioni fisiche.

avvenente e allo stesso tempo coinvolgente, l’ideale per sviluppare uno spirito di gruppo e col-

E veniamo alla grande sorpresa della giornata, l’oro conquistato da Marianna Viola nel dop-

laborazione. Spinti da tale spirito, a conclusione del progetto, i ragazzi si sono resi protagonisti

pio femminile in coppia con l’atleta Lorena Bella della soc. Roma XII. E’ proprio vero che il

di una vera e propria gara a squadre svoltasi sulla spiaggia del hotel Miramare, durante la quale

badminton può abbattere qualsiasi frontiera , il doppio femminile vincente ne è un’assoluta

i neo-velisti si sono cimentati in diverse prove, l’ultima delle quali li ha visti unirsi in un vero e

testimonianza,le due atlete delle opposte società della capiatale invece di fronteggiarsi come

proprio equipaggio alle prese con l’armo ed il disarmo di una barca a vela.

accade in quasi tutte le discipline , giocano insieme e vincono!!!.

Grande soddisfazione al termine del corso per i ragazzi, i docenti intervenuti ed il preside

Marianna conclude la sua splendida giornata con la conquista della medaglia di bronzo nel

dell’istituto Vincenzo Lifranchi che ha voluto partecipare alla consegna degli attestati ai propri

singolare femminile, dimostrando di essere finalmente sulla strada di un pieno recupero ago-

ragazzi, elogiandoli per lo spirito e per il carattere mostrato per l’intera settimana velica e

nistico.

confermando nuovamente l’intento dell’istituto a collaborare con il Lazio Vela Club Velico Riva

Nelle altre due discipline si sono imposti nel doppio maschile la collaudata ed esperta coppia

Azzurra come partner per lo sviluppo formativo dei propri studenti.

formata da Enrico Galeani e Nicola Spagnuolo del BC Aquile del Tirreno e nel singolare femmi-

Con queste premesse la Lazio Vela si prepara all’inizio dei corsi di vela che inizieranno dal mese

nile si è imposta la giovane speranza del badminton regionale Giulia Cimini del BC Bracciano.

di Giugno, indirizzati a tutti coloro che vogliano avventurarsi in questo magnifico sport, grandi

Giulia assieme alla giovane coppia del BC Vignanello Di Lorenzi - Lupi ( terzi nel doppio ma-

e bambini. La grande novità di quest’anno sarà la presenza dell’offerta formativa per l’intera

schile )hanno bissato in questi campionati la medaglia recentemente conquistata ai campionati

stagione estiva anche a Latina, sempre negli spazi concessi dal Hotel Miramare. L’auspicio per

italiani di categoria , confermandosi come i futuri protagonisti del badminton laziale.

il 2015 è confermare il grande successo dello scorso anno e di trascinare con grinta la vela

Concludendo ad oggi la sfida tra giovani leve e gli affermati ed irriducibili “ vecchietti “ ha visto

biancoceleste anche a Latina, un territorio non ancora molto aperto agli sport nautici, ma che

prevalere ancora quest’ultimi che dimostrano di non voler mollare mai.

darebbe l’opportunità di svolgere l’attività velica anche al di fuori dei mesi estivi, creando un nuovo polo di aggregazione e di crescita per tutti i ragazzi del sud pontino.


Sci

Burraco

VIVA PAPA FRANCESCO PAPA FRANCESCO! UN ASSO DI CUORI

A

I

nche la sezione Sci Club della Società Sportiva Lazio ha avuto l’onore e l’im-

l 7 maggio è una data che per

menso piacere di partecipare all’udienza della Società Sportiva Lazio da Papa

la SS Lazio burraco, per il suo

Francesco. Una giornata di festa condita dall’emozione per tutti i partecipanti

Presidente Emanuele Blanchi,

di ascoltare e vedere il santo Padre da vicino. Bambini, giovani e meno giovani

resterà per sempre nella storia

hanno partecipato con trasporto e passione all’evento e si sono sentiti parte

e nel cuore.

come tutt’uno di un altro capitolo importante per la comunità biancoceleste.

“Quando si incontra una persona

La Sala Nervi ha aspettato l’arrivo di Papa Francesco insieme a tutti gli invitati biancocelesti

come il Papa vorresti dire tanto ma

e l’attesa è stata scandita, oltre che dalle sempre emozionanti musiche di Donati, Malco e

non trovi aggettivo idonei, perché

Lenni, anche dai filmati dedicati alla storia di tutte le attività della società Lazio, compresa la

sembra sempre poco, l’energia di

nostra con le immagini dei nostri atleti e soci. L’emozionante incontro ha coronato la fine di

Papa Francesco si palava si senti-

una stagione che ha visto la sezione Sci Club unita nel ricevere grandi soddisfazioni e superare

va a distanza un uomo che sembra

grandi traguardi”

gracile e indifeso porta con se un energia di un leone si sente un forza positiva che ti lascia felice”.. Cosa avete donato a Papa Francesco? “Il Vicepresidente della nostra sezione ha portato per conto di tutti gli iscritti, una maglia autografata da tutti della nostra sezione, la tessera di Presidente Onorario della SS Lazio Burraco”. Cosa le lascia questa giornata ?“Mi lascia tanto, mi lascia sensazioni assolutamente positive, il suo volto la sua eleganza, la sua bontà, il suo sorriso sono immagini indelebili. Grazie alla SS Lazio 1900 ed al suo Presidente Buccioni, nonché a tutti coloro che nell’anonimato hanno lavorato, per avermi e averci dato la possibilità di vivere questo momento, che non dimenticheremo mai.”. Dario Falchi

Circolo Canottieri Lazio

PROTAGONISTI A SABAUDIA

G

iornata piena di successi per il Circolo Canottieri Lazio, domenica 19 aprile, che lo ha visto trionfare alla seconda Gara

interregionale che si è svolta a Sabaudia. La giornata inizia subito con il Primo e Terzo posto nel singolo Cadetti maschile di Valerio Scansalegna e Andrea Piccoli,

Stravittoria per i veterani del remo Nicola Cilli, Paolo Soda, Luca Dell’Elice ed Enrico Cresta nel quattro di coppia Master, che fanno fermare il cronometro a 2 minuti e 56 secondi, staccando i secondi di ben 18 secondi. E l’ottima forma dei nostri quattro atleti ci fa ben sperare per il prossimo evento del Derby. Buon Terzo posto per i Singoli ragazzi di Riccardo Musci ed Edoardo Antonini. La decima medaglia la porta l’ammiraglia nell’8 Ragazzi maschile con l’Argento di Edoardo Antonini, Walter Benedetti, Cristian Fioravanti, Garcias Lambert Sindri, Edoardo Martinelli, Riccardo Musci, Nicola Pelosi, Luca Talocco e il timoniere Francesco Guidi. Merito di medaglia, senza dubbio, si deve anche ai coach Carlo Artico e Luigi Vanti, che li porterà alla prossima gara Nazionale. Seconda medaglia ma di Bronzo per Ludovica Paolozzi nel doppio Cadetti femminile, misto con la canottieri The Core con l’atleta Calisi Ilaria. Dominio nel doppio Cadetti maschile dove vede arrivare Primi con l’equipaggio di Valerio Scansalegna e Andrea Piccoli, Secondi con l’equipaggio di Alessandro Bosatelli e Alessandro Teghini su una durissima finale ad otto equipaggi. I giovani campioni fanno registrare i tempi di 5:19 e 5:35. Terminiamo con un quinto posto dei promettenti laziali Lorenzo Luvisetto, Giorgio Massaroni, Valerio Nardi e Marco Ferrazza.

dove il vincitore laziale rompe il muro dei sei minuti facendo registrare un bel 5:59, battendo il forte toscano della canottieri Orbetello ‘Terramoccia’ distaccandolo di ben sette secondi. A seguire un altro Oro anche nella categoria singolo Cadette femminile con Ludovica Paolozzi, anche lei con sette secondi sulla seconda. Triste epilogo per il 7,20 Cadetti maschile del talentuoso Edoardo Scoppola che a 200 metri dal traguardo ha rotto il carrello dell’imbarcazione ed è stato costretto a terminare la gara con le sole braccia e quindi terminando in sesta posizione. Invece Vittoria nel 7,20 Cadetti maschile per Alessandro Bosatelli con un distacco di nove secondi sul secondo. Benissimo l’esordio del quattro di Coppia allievi C (4xACm) giunto Secondo con i canottieri bianco azzurri Tommaso Vanti, Pietro Valli, Mario Monarchi e Andrea Corbucci. Finale difficile per i due equipaggi laziali nella categoria Doppio Ragazzi con Cristian Fioravanti e Garces Lambert Sindri giunti quarti e Walter Benedetti e Edoardo Martinelli giunti quinti. Anche qui finale difficile ma vede conquistare il Terzo posto del doppio Allievi C con Giovanni Hohenegger e Bernardo Massaccesi alla sua prima gara.

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Danza Sportiva

UNA STAGIONE DA INCORNICIARE

S

ta per concludersi una stagione sportiva e Lazio Danza può gonfiare il petto per il successo, ottenuto in queste ore, dalle Aquilotte che hanno dominato la selezione regionale, sia in formazione che in duo, acquisendo il diritto di rappresentare il Coni Lazio alle prossime Finali Nazionali. E’ stato soltanto l’ultimo tassello di una stagione che ha visto la società biancoceleste centrare risultati straordinari in tutte

5 classificate Giulia Granella e Claudia Ciavarella 16 MAGGIO – 3° TAPPA di COPPA ITALIA - Italian Latin Show: 12/15 classe B DUO: ORO Denisa Epure e Aurora Pergola 12/15 classe A DUO: ORO Lucrezia Amidani e Ilaria De Santis 12/15 classe A SOLO: BRONZO Lucrezia Amidani RANKING LIST NAZIONALE 12/15 classe B DUO: 1 POSIZIONE Denisa Epure e Aurora Pergola (passaggio per merito in classe A) 12/15 classe A DUO: 1 POSIZIONE Lucrezia Amidani e Ilaria de Santis 8/11 classe A DUO: 1 POSIZIONE Dumitrita Miruna Cojoc e Ilaria Catalano 12/15 classe A SOLO: 2 POSIZIONE Lucrezia Amidani 8/11 classe A SOLO: 2 POSIZIONE Dumitrita Miruna Cojoc 12/15 classe A SOLO: 5 POSIZIONE Gaia Stella

le categorie e discipline, dalla classe D al più alto agonismo, dalla Coppa Lazio al Campionato Regionale, dalle gare private a quelle in trasferta fuori regione fino alla Coppa Italia. A suggello di tutto questo anche e il riconoscimento alla professionalità che ha visto la Lazio Danza ottenere il titolo di 1^ scuola d’Italia per il Latino Show! Il carico di lavoro è stato tanto e i tanti nuovi iscritti ai corsi dei Maestri Barbara Costa e Roberto Amidani sono stati catapultati nel magico mondo delle danze artistiche, spesso confuso con la baby dance o i balli di gruppo: un mix di disco dance, latino americani, caraibici, hip hop, dance jazz e contemporanee che difficilmente si trova in un unico corso. L’allenamento 2/3 volte a settimana per 2h, i sabati full immersion , le tante esibizioni all’ultimo momento per beneficenza, su convocazione federale o semplicemente per il piacere di essere insieme: tutto questo ha fatto di noi un gruppo fortissimo, difficile da contrastare. La Lazio danza ha dimostrato che essere vincenti non significa affrontare una singola gara, vincerla e adattarsi al titolo di campione; vincere significa riaffrontare tutte le competizioni con rinnovato entusiasmo e determinazione, senza distribuire colpe a terzi in caso di un risultato mancato. Essere dei veri campioni significa dimostrare uno stile di vita che non trascura nessun valore: una gioia vedervi in divisa anche in occasione dell’udienza privata da Papa Francesco il 7 Maggio: rispondendo perfettamente alle aspettative dei vostri insegnanti, siete stati esempio di disciplina ed educazione raccogliendo anche i complimenti delle altre sezioni presenti.

Questi i titoli conquistati dalla Lazio Danza nell’ultimo periodo di gare 25 APRILE - CAMPIONATO REGIONALE DANZE FREESTYLE e CARAIBICHE 2015 - Synchro Latin Specialità 7/10 anni classe D 4 classificate Michela Bonanni e Giulia Granella 5 classificate Martina Catalano e Giulia Ceci 6 classificate Camilla Fabbrizi e Claudia Ciavarella - Synchro Latin Specialità 8/11 classe A ORO Dumitrita Miruna Cojoc e Ilaria Catalano ARGENTO Giulia Andreucci e Martina Andreucci - Synchro Latin Specialità 12/15 classe A ORO Lucrezia Amidani e Ilaria De Santis 7 cl Gaia Stella e Aurora Pergola - Synchro Latin Formazioni: und 11 classe D PG: ORO und 11 classe U PG: ARGENTO und 15 classe U PG: ORO OPEN classe U GD: BRONZO - Show Freestyle: und 11 classe D PG: ORO - Italian Latin Show: 8/11 classe A SOLO: ORO Dumitrita Miruna Cojoc 8/11 classe A DUO: Dumitrita Miruna Cojoc e Ilaria Catalano 12/15 classe A SOLO: ORO Lucrezia Amidani 12/15 classe A SOLO: ARGENTO Gaia Stella - Breakdance: 8/11 classe C: ARGENTO Joele Farace - Salsa Shine: 16 over classe U SOLO: BRONZO Gaia Ortenzi 9 MAGGIO – TROFEO INFIORATA - Synchro Latin Formazioni: und 11 classe D PG: ORO und 11 classe U PG: ARGENTO und 15 classe U PG: ARGENTO - Synchro Latin Specialità 7/10 anni classe D 2 classificate Michela Bonanni e Fabbrizi Camilla 3 classificate Martina Catalano e Giulia Ceci

Ciclismo

LUCA DE NICOLA SESTO SIGILLO

L

uca De Nicola si laurea Campione Regionale del Lazio per il sesto anno consecutivo nella specialità Mountain Bike. Il talento della S.S. Lazio Ciclismo si è aggiudicato il titolo nel III° Trofeo Mastrosanti - Città di Ferentino. Ottima prova anche per Samuele Giuseri (Under 23) che ha chiuso in quarta posi-

zione.


Unihockey Floorball

Calcio Gaelico

NASCE UNA NUOVA SEZIONE

S

arà riconosciuta nel prossimo consiglio ma già nasce sotto una buona stella, la SS Lazio Floorball, ultima nata nel sodalizio Laziale, battezzata da Papa Francesco. A rappresentarla c’era il suo Presidente Daniele D’Anna che in esclusiva ci rilascia le

PAPA FRANCESCO, UN CUORE DA TIFOSO !

F

in dal giorno nel quale salì al soglio Pontificio, tutti abbiamo apprezzato l’umiltà, la grande umanità e la simpatia di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco! Una delle prime cose che si raccontarono sul nuovo successore di San Pietro, riguardava la sua

sue prime parole.

passione per il calcio e la rivelazione che il suo cuore di tifoso era per la squadra del

Proprio D’Anna ci presenta la nuova realtà

Non conoscevo il mondo Lazio. Sono stato travolto dalla passione di tanti atleti e di tanti dirigenti. Questo è un sodalizio che corre verso un inarrestabile crescita, che si arricchirà ancora

San Lorenzo de Almagro.

Una passione vera, quella del Santo Padre, per la squadra fondata nell’Aprile del 1908 da don

con il nostro ingresso”.

Lorenzo Massa nell’oratorio dei Salesiani di Buenos Aires, lo stesso oratorio dove diversi anni

Soddisfatti di questa opportunità ?

dopo il futuro Papa Francesco giocava a pallone con i suoi compagni di scuola tra i quali c’era

“Ne siamo onorati. Ci impegneremo

anche un certo Alfredo Di Stefano futuro campionissimo del Real Madrid!

a fare bene già dalla prossima sta-

Una passione ininterrotta per la squadra del quartiere Boedo di Buenos Aires tanto che, anche

gione agonistica. Speriamo anche nel

quest’anno, la tessera n. 88.235 intestata al socio Jorge Mario Bergoglio, è stata rinnovata e

riconoscimento da parte del CONI e

consegnata direttamente in Vaticano. Una passione per il calcio, più in generale estesa a tutto

visto che la disciplina è già ricono-

lo sport, che Papa Bergoglio, da buon salesiano fedele all’insegnamento di San Giovanni Bosco,

sciuta dal Cio”.

ha sempre coltivato sostenendo l’utilità di unire l’educazione scolastica e religiosa alla pratica

Quando vedremo giocare la Lazio a

sportiva, come fece nel lontano 1908 quel don Lorenzo Massa, il prete salesiano anche lui di

Floorball?

origini piemontesi, che in Argentina fondò la squadra del San Lorenzo de Almagro tanto cara

“Ad Ottobre, con l’inizio della sta-

al Pontefice. Per questi motivi, quella di mercoledì scorso dev’essere stata un’udienza parti-

gione agonistica,

parteciperemo al

colare anche per il Santo Padre che si preparava ad incontrare tutti i rappresentanti della S.S.

campionato nazionale Under 19, poi

Lazio, una delle più grandi polisportive al mondo, che proprio quest’anno festeggia i 115 anni di

ci saranno novità che però ora non

storia. I colori sociali, il bianco e l’azzurro, avranno ricordato a Papa Bergoglio i colori nazionali

voglio svelarvi, sorprese davvero importanti”

della sua Terra e tutti quei giovani atleti accompagnati dai dirigenti delle più svariate discipline

L’abbiamo vista commosso davanti a Papa Bergoglio

sportive, avranno sicuramente reso felice lo sportivissimo Francesco! Nel suo discorso il Papa

“Chi non tremerebbe davanti a tanto carisma, la sua energia è immensa come la semplicità

ha voluto ricordare il motto latino scelto dalla piu’ antica Società sportiva di Roma: “Concordia

che dimostra in ogni circostanza. Si è accorto della mia trepidazione e mi ha tranquillizzato

parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur”.

è stato un momento speciale. Quando gli ho donato la nostra maglia mi sono emozionato

“Sarebbe interessante chiedere la traduzione a qualcuno dei vostri ragazzi…Ma meglio di no!”

all’inverosimile, non lo dimenticherò mai”.

Ha scherzato prima di provvedere personalmente alla traduzione del motto, pur con la premesDario Falchi

sa che: ”In realta’ non e’ difficile. “Nella concordia le piccole cose crescono, nella discordia le piu’ grandi decadono” – ha poi scandito Francesco rilevando che – la lunga storia della Lazio ha confermato quest’antica sentenza” . Un passaggio che avrà di certo inorgoglito i “laziali” presenti, tra i quali Sergio Corsini, presidente della sezione “calcio gaelico” l’ultima nata in seno alla gloriosa Polisportiva. “Incontrare Papa Francesco – ha affermato Sergio – è stata un’emozione indescrivibile. La sala Nervi era gremita di gente, di atleti, di famiglie, ma soprattutto di bambini. E la cosa più bella è stata vedere il Papa che se avesse potuto li avrebbe baciati tutti. Rappresentare il calcio gaelico per me è stato un onore! Non dimenticherò mai lo sguardo interessato del Pontefice mentre gli parlavo del mio sport offrendogli in omaggio il pallone da gioco. Per questa fantastica giornata dobbiamo ringraziare il presidente Antonio Buccioni, una persona straordinaria che dedica la sua vita ai colori biancocelesti, si parli di calcio, di rugby o… di calcio gaelico!” Grazie a Sergio Corsini ed alla Società S.S. Lazio del presidente Buccioni, anche il football gaelico italiano ha un sostenitore importante che con le sue preghiere potrà accompagnare la crescita di tutto il movimento. E’ bello pensare che da oggi, in un angolo dell’appartamento papale nella Casa di Santa Marta, faccia bella mostra di se un pallone da gaelic football, un piccolo omaggio che Papa Bergoglio avrà certamente apprezzato! Raffaello Franco


Scherma

IL FIORETTO MASCHILE CONQUISTA LA SERIE A1 Questi gli atleti biancocelesti protagonisti: SPADA Debora Bellucci, Marta Boi, Andrea Capitani, Lorenzo Di Chiara, Francesca Di Giulio, Damiano Esposito, Riccardo Lupi, Alice Paoletti, Lucrezia Paulis, William Sica e Chiara Valdiserri. FIORETTO Agnese Bolini, Riccardo Bonvini, Luca Carabella, Valeria Cascioli, Angelica Di Luzio e Cristian Troìa. SCIABOLA Leonardo Amore, Alessio Aresu, Massimo Ken Casalino, Francesco Carbone, Martina Cotoloni, Sara Corsetti Fanasca, Adriano Gatti, Chiara Giansanti, Sara Gramshi, Filippo Iacometti, Simone Lolletti, Andrea Marini, Federico Marini, Riccardo Mazzarano, Andrea Mignucci, Alessandro Perugini, Alessia Piccoli, Mattia Russo e Giosuè Testa.

COPPA ITALIA - FASE NAZIONALE Si è svolta ad Ancona la fase nazionale della Coppa Italia a cui hanno avuto accesso gli atleti selezionati attraverso le prove regionali. I primi 16 della classifica finale di ogni arma hanno staccato il pass per i Campionati Italiani Assoluti, che si svolgeranno a Torino nel mese di giugno. Si sono qualificati per gli Assoluti gli sciabolatori Daniele Biaggi, 3° classificato e autore di un’ottima prova, e Fabio Bianchi 14°; questi due atleti si aggiungono a Pierfrancesco Albanese, Stefano Scepi (FFOO), Sofia Ciaraglia

I

l 9 maggio è stata una giornata storica per la scuola di Scherma “Emmanuele F.M. Ema-

(FFOO), Paola Guarneri (Esercito) e Veronica Palombo. Parteciperà inoltre il fiorettista Damiano Rosatelli (Forestale), allievo del M° Guido De Bartolomeo.

nuele”… ha infatti segnato il passaggio della squadra di fioretto maschile nella massima serie, grazie al secondo posto nel Campionato di Serie A2. Federico Colamarco, Andrea Funaro, Filippo Gasperini e Alessio Piazza hanno collezionato due vittorie al girone con la Asd Arte Scherma di Montebelluna e con il Club Scherma

Ancona, eliminando nella fase della diretta il Busto Arsizio 45-26 e la squadra di Como, con il medesimo punteggio. I ragazzi biancocelesti hanno ceduto le armi solo in finale con la squadra della Forestale (Filippo Guerra, Francesco Trani e Damiano Rosatelli). Doppia soddisfazione per Guido De Bartolomeo, Responsabile del settore fioretto della S.S. Lazio Scherma Ariccia e Maestro anche del Campione Damiano Rosatelli. Buone notizie dalla squadra di fioretto femminile: Ludovica Allegrini, Flaminia Gambino, Beatrice Gasperini ed Elena Sofia Manca si sono piazzate al 9° posto, evitando la retrocessione, e rimanendo in Serie A2,!

Luci ed ombre per gli under 14 Da sempre in maggio si svolge il Gran Premio Giovanissimi, il Campionato Italiano dedicato alle categorie Under 14, una vera e propria festa della scherma dei piccoli. Quest’anno la Lazio si è classificata al 5° posto su 265 Club, un risultato di tutto rispetto, che però non soddisfa il team che sperava di salire sul podio Complessivamente la società biancoceleste ha portato in gara 41 atleti i quali sono fatti frenare dal timore e da quella paura di vincere che a volte blocca anche schermidori più grandi di età e di maggiore esperienza; se poi calcoliamo la media punto il risultato non va disprezzato. Soddisfazione comunque per il terzo posto dello sciabolatore Federico Cuccioletta. Nel fioretto si sono distinti Ludovica Genovese 6a, Alessio Aresu 7°, Joel Ciani 8° e Viorel Fioravanti 8°.

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Vds e Ultraleggero

PRONTI PER “LE GIORNATE DEL VOLO” PROTAGONISTA A “SPORT IN FAMIGLIA 2° FESTA DEL CUORE”

L

o sport come momento aggregativo, condivisione delle regole, partecipazione alla vita sociale e, sopratutto, accettazione delle differenze. Si chiamano sani valori sportivi, concetti universali che elevano ogni atleta nella competizione come nella vita. La

S

abato 20 e domenica 21 Giugno 2015, la Sezione Volo Da Diporto - Sportivo, in collaborazione Con Il Museo Di Piana Delle Orme organizzerà la terza edizione delle “Giornate Del Volo” 2015; una due giorni interamente dedicata agli appassionati

S.S. Lazio Volo da Diporto Sportivo fa suoi questi valori rappresentandoli, all’insegna dei colori biancocelesti, alla manifestazione “Sport in famiglia – 2° Festa del Cuore”.

Dal 25 aprile al 3 maggio il Laghetto dell’Eur di Roma si è trasformato in un’immensa palestra a cielo aperto, oltre 10 mq attrezzati con gonfiabili per i più piccoli, parco avventura, palestra

del mondo aeronautico.

outdoor e numerose discipline sportive con esibizioni e dimostrazioni pratiche. Protagoniste 17

L’evento nasce dall’impegno della Sezione VDS nel settore della promozione delle

Federazioni e innumerevoli associazioni, con il patrocinio del CONI Regionale.

varie discipline di volo e non di meno dalla qualificata Attività Didattica svolta nel tempo a

Il weekend del 3 e 4 maggio, a rappresentare le discipline aeronautiche c’era lo stand della La-

favore di tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del volo e provare l’emozione di vedere

zio Volo da Diporto, per la promozione del volo nelle sue varie forme quale “mission” dell’Aero

il mondo “dall’alto”.

Club Artena, a cui i soci fanno capo. Due giorni trascorsi ad illustrare a migliaia di persone le

Aeromodelli, Elicotteri, Ultraleggeri, Motoalianti, Paramotori, Deltaplani, Autogiro, si esibiranno

attività del club, con due paramotori stand allestiti sul posto e centinaia di volantini pubblicitari

nel cielo sopra Piana delle Orme a ciclo continuo durante le due giornate.

distribuiti in due giornate. La buona volontà dei soci è stata premiata dalla Federazione Aero

Ma ci saranno molte altre attività a terra, oltre ai vari stand riservati ad operatori del settore,

Club d’Italia, per aver rappresentato le discipline aeree nell’ambito di questa importante ma-

quale un percorso multimediale, uno stage di pilotaggio, corsi per superare la paura del volo,

nifestazione sportiva. La targa di riconoscimento è stata consegnata nelle mani del Presidente

dimostrazioni delle attrezzature di sicurezza, laboratorio di Aerei di Carta per i più piccini e

Medardo Marchetti, che per il merito ricevuto ha ringraziato, innanzitutto, i membri del proprio

molto altro ancora.

gruppo: “L’evento è riuscito alla grande. La Lazio Volo da Diporto Sportivo – dichiara Medardo

L’Ente Poste, anche per questa terza edizione dell’Evento, ha curato un annullo speciale e

Marchetti - è stata in prima linea a rappresentare con onore le discipline aeree nell’ambito di

nella mattinata di sabato 20 giugno, saranno a disposizione degli appassionati alcune serie di

una manifestazione così importante, portando in alto i colori ed i valori del club. Il mio ringra-

cartoline appositamente realizzate.

ziamento, oltre che all’AeCI, va ai miei compagni, che con sacrificio hanno presieduto lo stand

Gli appassionati potranno ammirare le evoluzioni di velivoli Ultraleggeri e di Aviazione Gene-

per due giorni, percorrendo 300 km di strada con sveglia alle 5.30 di mattina e chiusura alle

rale, oltre ai sempre emozionanti Lanci dei Paracadutisti della Sezione Paracadutismo - “’Aero

22.00 inoltrate di sera”.

Club Real Lazio”.

Prossimo obiettivo, la riuscita della manifestazione “Le giornate del volo”, il 20 e 21 giugno

Non mancherà la presenza dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia.

a Piana delle Orme (LT). Una due giorni densa di attività che il club biancoceleste realizza in

L’Aeronautica Militare confermerà, anche in questa occasione, la sua vicinanza al Museo di

collaborazione col l’AeCI ed il Museo Piana delle Orme, tra mostre di aerei ed elicotteri ultra-

Piana delle Orme, già espressa con la presenza di diversi prestigiosi velivoli ospitati all’interno

leggeri, lancio di paracadutisti, stage di pilotaggio, informazioni sui corsi e molto altro ancora.

della collezione museale. Sono infatti presenti all’interno del museo: lo storico Usa Curtiss

Cristina Casini

P40, aereo storico utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale, ammarato nei pressi di Capoportiere, recuperato, restaurato ed esposto nel museo nel 1998; il “vagone volante” Fairchild C119, gigantesco aereo da trasposto risalente agli anni ‘50, il caccia intercettore F104 “cacciatore di stelle”, aereo più longevo della storia dell’Aeronautica. INFO 337.746993 | medardomarchetti@tiscali.it | www.aeroclubartena.it


Psicologia e sport

allontanamento.

Giovane atleta, perché te ne vai?

Non va mai dimenticato che l’adulto significativo, con i propri comportamenti, influenza fortemente il bambino nella percezione delle proprie capacità. Praticare uno sport a livello agonistico richiede sacrifici, disponibilità al massimo im-

di Francesca Giambalvo

pegno, rinunce ad attività specifiche della propria età. Quello che coinvolge il ragazzo

Psicologo, esperta in psicologia dello sport

nella prosecuzione dell’attività non è tanto l’impegno agonistico in sé quanto gli stimoli sociali trasmessi dall’ambiente che vive. Riconoscere l’importanza delle caratteristiche fisiche insieme a quelle personali e psicologiche di ogni bambino è fondamentale. Occorre restituire al bambino la possibilità di essere tale, attraverso la scelta di un’attività motoria che davvero possa piacergli e con la sua volontà ad impegnarsi nei sacrifici che l’agonismo richiede. Saper riconoscere ed affrontare le singole esigenze permette, in primo luogo a chi insegna sport, di offrire ad ogni atleta un percorso adeguato, garantendo un accesso allo sport a lungo termine. “Nei 115 anni di vita la vostra polisportiva si è sforzata di mantenere gli ideali che l’hanno contraddistinta. Vi incoraggio a continuare a essere accoglienti e valorizzare i diversi talenti. Che la vostra società sportiva sia sempre una casa aperta dove si possa sperimentare la fraternità e l’armonia tra le persone senza discriminazione.” Papa Francesco 7 maggio 2015.

C

on il termine abbandono precoce si intende l’allontanamento dall’attività sportiva prima che l’atleta abbia potuto esprimere il proprio potenziale. Non a caso il picco di questo fenomeno si registra tra i 10 e i 12 anni, periodo di trasformazione dell’impegno sportivo da attività ludica ad

agonistica, assistendo spesso non solo all’abbandono dello sport che si sta praticando, ma dello sport in generale. Se a questo si aggiunge l’ingresso nell’agonismo in un’età troppo “tenera” il rischio di abbandono diventa ancora più elevato. Prima di comprendere i motivi di questo fenomeno, è fondamentale partire dalle caratteristiche del bambino di oggi. Le richieste scolastiche sono sempre maggiori, il tempo dedicato al gioco e alla creatività si riduce, l’accesso a tv e internet avviene troppo spesso in maniera solitaria. Il tempo trascorso con i genitori, in una società che richiede risorse ed energie al di fuori di casa, è sempre meno. Dal punto di vista alimentare il bambino è iper-nutrito, spesso

è il periodico d’informazione delle sezioni della S.S. Lazio

in maniera poco salutare e la sua vita è sedentaria. Le molteplici strutture educative nelle quali impegna il suo tempo difficilmente entrano in contatto tra loro per comprendere le reali esigenze ed offrire un percorso adeguato. Tutti, genitori, maestri, allenatori, si aspettano molto da lui. Vive le sue giornate, piene e ben strutturate, in modalità automatica e poco stimolante per la sua età. Per questi motivi diviene fondamentale il bisogno di un’attività motoria completa, non troppo strutturata, in cui possa divertirsi e crescere insieme ad altri bambini in maniera sana.

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Capita spesso che la scelta di uno sport avvenga più per soddisfare le esigenze dei genitori che per un vero piacere personale o interesse del bambino. Accade così che alla prima occasione di cambiamento il bambino voglia allontanarsi perché non trova più il momento ludico, di divertimento, che cerca. È frequente che i genitori, per i successi conseguiti o i risultati mancati nella propria carriera sportiva, tendano a vedere realizzate le proprie aspettative con il percorso del figlio. Inoltre, il loro modo di reagire di fronte a vittorie e sconfitte, costituisce un messaggio molto forte sul valore attribuito a quell’esperienza. Il bambino, infatti, può sovrastimare o sottostimare le proprie capacità, in entrambi i casi in maniera del tutto inadeguata perché interpreta i comportamenti senza avere gli elementi per capire quanto si attribuisce a lui come persona e quanto alla sua prestazione sportiva. Elemento critico è anche il rapporto tra il bambino e l’allenatore. Le maggiori richieste di allenamento, l’elevata attenzione ai risultati, le pressioni esercitate per raggiungere gli obiettivi, l’ansia della competizione, svolgono un ruolo decisivo nel decretare un

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Atletica Leggera

S

LE EMOZIONI VISSUTE NELLA SALA NERVI

crivere di un evento specifico su una pubblicazione mensile non è mai facile. In genere il racconto di una gara, di una finale, di un accaduto che ha una data certa ed un luogo certo, comporta sempre una tempestività assoluta nel comunicarne gli esiti e le emozioni suscitate nei partecipanti. C’è una eccezione. Quando ho

un simbolo di ciascuna disciplina (noi dell’atletica gli abbiamo fatto omaggio di una canotta da gara). Ringraziamo la società e i nostri dirigenti che ci hanno permesso di vivere questa giornata memorabile, fatta di sport e di spiritualità”. Matteo Cuozzo. Scuola di atletica. Pista. “L’incontro con il Papa è stata un’esperienza unica e irripetibile, si è fatto strada tra tutti noi toccandoci nel profondo, portando speranza dove c’è disperazione. E’ stato perfetto in ogni suo gesto: dalla benedizioni ai neonati, alla carezza agli anziani, all’ascolto degli ammalati... Ha parlato a noi giovani dello sport come mezzo potente nel rompere le barriere della diversità incitandoci a viverlo come una città aperta in cui chiunque può entrare e sentirsi cittadino e con il sorriso sulle labbra, ricco di amore e speranza, ci ha incoraggiati a trovar riparo nella fede”. Lucia Mitidieri. Scuola di atletica. Pista. Ecco. Questo è stato il miglior modo di raccontarvi la giornata della Lazio Atletica dello scorso 7 maggio. Quindici anni dopo l’udienza per il centenario. E solo un personaggio come Papa Francesco poteva riuscire ad abbracciarle tutte insieme, abbracciando tutta la famiglia laziale. FORZA LAZIO. Giuseppe Vasapollo

cominciato a chiedere ai nostri atleti di esprimere un ricordo di quella indimenti-

cabile giornata con Papa Francesco, sembrava fossero tutti usciti ieri dall’udienza anziché più di un mese fa. Così mentre stavo seduto a rileggere le parole dei nostri atleti ho smontato tutto l’articolo per

Pugilato

PRONTI PER LA STORIA

riscrivere solo una intro come quella che avete appena letto e lasciare ad un onesto copia e incolla l’onore di raccontare le emozioni. A volte, infatti, le migliori emozioni non le scatena il bravo autore, ma le stesse persone. E questa è l’occasione perfetta. “Il 7 maggio ho provato una nuova esperienza, anche se non sono un cattolico praticante, sono rimasto davvero affascinato da questo Papa, una persona umile e semplice, ti trasmette un vero senso di genuinità! E poi con queste qualità raffigura un po’ noi, gente laziale. E sono certo che anche lui, quella mattinata, ha avuto modo di poter apprezzare la lazialità”. Walter Calicchia. Sezione master corse su strada.

Q

uesta è la rosa degli atleti della S.S. Lazio Pugilato che sta centrando risultati davvero straordinari grazie all’impegno del Presidente Roberto Chierici, dei suoi tecnici e dirigenti.

“Giornata emozionante quella di Giovedì 7 maggio 2015 in udienza privata dal Santo Padre. La possibilità di incontrare Sua Santità, che tra l’altro si è sempre rivelato un grande uomo di sport. Bellissimo ricevere i complimenti da parte sua riguardo l’attività sportiva e sociale della S.S. Lazio e di tutte le 63 sezioni. Emozionante essergli stato vicino e avergli sfiorato la mano

Alessandro, Campione Italiano School Boys, Daniel Spada, vice Campione

Italiano e Campione Azzurrini 2013, Valerio Mazzulla, Neo Lega Pro, Stefano Morelli, Neo Lega Pro, Jorji Zyba, Raul Reali, Juan Costantin Lione, Marco Raffaeli, Marco Cancelli, Alaoma

mentre si incamminava per abbandonare la Sala Nervi. Sempre sorridente, a volte sembrava

TysonOsato

più emozionato di noi, che dalle sette di mattina lo stavamo aspettando. Nel ricevere i vari

Tecnici: Francesca Triscari(settore femminile), Pantera Mosquera, Domenico Condello.

regali (palloni, magliette e gadget sportivi) sembrava un bambino il giorno di Natale. L’umanità e l’umiltà che ha dimostrato in quegli istanti hanno raggiunto tutti i nostri cuori”. Filippo

L’orgoglio della scuola non passa solo per questi bravissimi atleti appena citati, con i quali si

Ficorella. Sezione master corse su strada.

proverà a vincere, ma anche per i giovani che si sono avvicinati alla Noble Art e alla nostra scuola. La storia ci appartiene dal 9 gennaio 1900 e ora la SS Lazio Pugilato vuole dire la

“Sapevo che essere ricevuti in udienza da Papa Francesco sarebbe stato emozionante ma fin-

sua. Chi volesse entrare a far parte della storia può raggiungerci, vi aspettiamo nella nostra

ché non sono stata dentro la Sala Nervi e finché non ho respirato quell’aria magica non potevo

struttura in via Geminiano Montanari 3 (zona Vignole). Aperta tutti i giorno dalle 10 alle 14 e

rendermi conto della grandissima intensità di tale emozione.. Dopo un’attesa lunga colmata da

dalle 16 alle 20.

video e canzoni cantate tutti insieme, l’arrivo del Papa ha regalato a tutti noi un attimo di silenzio immediatamente seguito dal fermento per cercare di avere un qualsiasi tipo di contatto con quest’UOMO che ha fatto dell’umiltà, della bontà e del perdono i valori più grandi della propria vita. È stato meraviglioso vederlo baciare tutti i bimbi che sono riusciti ad avvicinarlo; immensamente commovente vederlo baciare la pancia di una donna in gravidanza, davvero emozionante vederlo avvicinare i ragazzi disabili presenti e sentirlo spendere delle profonde parole riguardanti l’importanza della sportività e del rispetto per l’avversario.. Sono davvero contenta di aver vissuto tutto ciò in prima persona e sono grata di far parte di questa società che è la S.S Lazio che mi ha permesso di esser presente quell’ormai famoso 7 maggio che rimarrà impresso nella mia mente per sempre”. Eleonora Bonanni. Scuola di atletica. Pista. “Grazie a questa iniziativa della nostra polisportiva abbiamo avuto l’onore di ricevere la benedizione del Santo Padre. Le sue parole di coraggio, speranza ma soprattutto di incoraggiamento nelle diverse discipline che questa polisportiva schiera, ci hanno aperto gli occhi. Per un momento, un piccolo ed importantissimo momento tutti gli sport sono stati considerati “uguali”. Le sue parole, seppur limitate nel tempo, ci accompagneranno per sempre nel cuore e ci daranno la carica in più per affrontare i momenti difficili , quali lo sport ti propone. Credo sia il caso forse, di parlare di fede piuttosto che di carica considerato il contesto. Il Papa è stato molto chiaro riguardo a questo concetto. Da oggi (giorno della Messa) in poi, dobbiamo continuare ad impegnarci come sempre per raggiungere i nostri obiettivi, ma possiamo affidarci completamente alla guida esperta del Signore”. Silvia Salera. Scuola di atletica. Pista. “La lunga attesa e il caldo afoso di quella mattina non hanno scalfito il nostro entusiasmo, che si è manifestato al momento dell’ingresso del Santo Padre, accompagnato dalle note di So già du’ ore cantate da Velia Donati. Papa Francesco ha poi tenuto un bel discorso rivolto a noi atleti e ai nostri dirigenti, complimentandosi con la nostra società per la sua secolare storia e invitandoci a proseguire in questo cammino che deve unire l’impegno sportivo e quello sociale. Al termine del discorso, il Papa ha dato la sua benedizione a noi, lì presenti, estendendola anche alle nostre famiglie, e ha poi ricevuto in dono da ogni rappresentante della polisportiva

Dario Falchi


Footvolley

IL CAMPIONATO ITALIANO PARTE DA OSTIA

De Latialitate Junior I PICCOLI BIANCOCELESTI SALUTANO PAPA FRANCESCO

E’

stata soprattutto la loro giornata. C’erano bambini di tutte le età, molti di loro avete già avuto modo di conoscerli tra le pagine di Lazio 100 perché parte viva della grande famiglia della S. S. Lazio che il 7 maggio scorso è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco. Sono tutti i piccoli atleti delle tante sezioni che compongono la rosa della più grande Polisportiva d’Europa, bambini amanti

di sport e appassionati di Lazio che dopo la scuola, con impegno e dedizione, scendono sui campi o si tuffano in acqua per imparare sempre di più e per migliorarsi in vista della prossima gara, quella che vogliono vincere con tutto l’orgoglio e la fierezza trasmessi da quella maglia e da quei colori intrisi di storia. Spesso guidati da campioni che oggi insegnano la loro arte, campioni in biancoceleste che lavorano con passione, spesso tra molte difficoltà. Sono tutti loro l’anima di questa nostra Lazio, i bambini il suo futuro. Si costruisce in questa Lazio, nonostante tutto. E’ grande il fermento e l’entusiasmo e con la benedizione di Papa Francesco, che con noi condivide questi bellissimi colori, per varie ragioni. Siano dunque fari quei principi che hanno animato la costituzione di questa gloriosa società e che tutti i giorni l’alimentano. Quei principi di sport e di sano confronto, di correttezza e di virtù, quei valori morali che un vero laziale osserva anche fuori dal campo, nella vita di tutti i giorni. Che la dirigenza, per prima, assuma l’impegno di rispettarli e proteggerli per custodirli come il tesoro più prezioso di questa nostra grande Lazio. Altrimenti si faccia da parte, e quanto

A

rchiviata la conquista del titolo al Campionato Città di Roma di Marco Gatto Graziani, lo scorso 16 maggio , la Lazio Footvolley concentra i propri sforzi sull’organizzazione della I tappa del campionato Italiano. La società biancoceleste sta lavorando alacremente affinchè tutto sia pronto per il il 6 e 7 giugno. L’appuntamento è a Ostia al Pinetina Beach Village . 40 coppie si contenderanno i posti

prima. Che i tecnici li insegnino giorno dopo giorno. Che i bimbi, linfa vitale di questa società, li assorbano quanto più possono e ci credano fermamente, in attesa del giorno in cui toccherà a loro tramandarli. Così sia. Nei secoli, Forza Lazio! Claudia Anzidei

più alti del ranking 2015. Tra i protagonisti sicuri il biancoceleste, pluri campione italiano, Paolo Mazzieri. In campo anche Gatinho fresco campione d’inverno e tutte le coppie più forti d’Italia.

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VIGNOLA

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