p e r i o d i c o d ’ i n f o r m a z i o n e s u l l e s e z i o n i d e l l a s . s . l a z i o | a n n o 1 n ° 5 n o v e m br e 2 0 1 3
C O N C O R D I A
A
P A R V A E
R E S
C R E S C U N T
ll’inno di Mameli suonato nell’Accademia della Scherma, gioiello
determinante, hanno dominato. Determinanti anche Pierfrancesco Albanese (+ 3)
architettonico del Moretti all’interno del Foro Italico, appena re-
Daniele Biagg. Un plauso va comunque ai ragazzi della Gemina Udine, che seppur
staurato, ancora una volta sul gradino più alto del podio troviamo
in gara al limite delle loro possibilità tecniche, hanno ceduto dinanzi alla forza della
quattro ragazzi fasciati dei colori biancocelesti della S. S. Lazio Scherma,
migliore tecnica schermistica delle sciabole bianco celesti.
che si sono aggiudicati la finale della Coppa Italia 2013 a squadre, battendo
Il successo in Coppa Italia a squadre è un traguardo importantissimo in una gara vo-
la Gemina Udine per 45/36, in un assalto condotto sempre in vantaggio,
luta dalla Federscherma per dare opportunità ai club civili che nei Campionati Italiani
seppur di pochissime stoccate.
sono sempre in inferiorità rispetto alle squadre militari, le quali arruolando sotto i
All’ evento schermistico, che ha festeggiato il ritorno della scherma all’in-
propri colori sociali i migliori schermidori italiani, non hanno rivali. Ma la marcia della
terno sede originaria dell’Accademia delle Armi (ex bunker dei processi degli
Lazio non si è fermata con la prestigiosa affermazione in Coppa. Un altro successo a
anni ottanta del secolo scorso alle Brigate Rosse e alla Banda della Maglia-
carattere nazionale è stato centrato dai biancocelesti, nella prima prova di qualifica-
na), hanno presenziato
il Presidente del C.O.N.I. Giovanni Malagò e il M° Giorgio
zione ai Campionati Italiani Under 17, svolta a Como.
Scarzo, Vice presidente del C.O.N.I. e della Federation International d’Escrime (il
Andrea Funaro, un sedicenne fiorettista dalle immense possibilità ancora inesplora-
massimo ente schermistico del mondo) e Presidente della Federscherma Italiana,
te, ha vinto battendo nei sedicesimi di finale il pisano Grassini per 15/3, il comense
Antonio Buccioni, Patrizia Nostini e Fabio Di Muro Presidente della Lazio Scherma
Silvestri per 15/5, il milanese Resegotti (figlio d’arte di quel Resegotti Campione
Ariccia.
Olimpico) per 15/5, il frascatano Bianchi per 15/14 (che derby dei Castelli Romani!!!!)
I ragazzi ariccini, capitanati da Fabio Bianchi,il migliore dei suoi avendo trascinato
e nella finalissima per il posto al sole sul podio dei vincenti il pisano Di Tommaso
la squadra al successo con un parziale di 15 stoccate date e solo 9 subite, un più 6
per 15/12.
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LAZIO100
GRANDI NUMERI Tanti sforzi, molti consensi e qualche dissenso, un duro lavoro di tutta la redazione durato mesi. Con grande orgoglio mostriamo il risultati del nostro lavoro. Dal 24 maggio, giorno della sua prima uscita sul web, Lazio100 sta giocando una grande partita a risiko, passo dopo passo e mano dopo mano, incurante delle buche e delle difficoltà trovate, sta conquistando la fiducia dei lettori in ogni parte del pianeta. Di seguito vi mostriamo, passo dopo passo la crescita della rivista. MAGGIO L’interesse per la rivista inizia a crescere, anche fuori dai confini nazionali.
Quella di settembre è l’uscita numero 4 denominata “I giorni dell’Aquila” numero
Nella cartina riportata qui sotto, potete notare le macchie più scure che rappresen-
fantastico con la festa, l’unica dedicata alla polisportiva, tra le tante organizzate per
tano la dislocazione geografica dei lettori in rete.
la vittoria della Coppa Italia. Una festa spettacolare, dove il mondo biancoceleste ha riscoperto la grandezza della Lazio.
GIUGNO Poi dopo l’uscita del secondo numero, quello di giugno, l’interesse verso questo nuovo modo di leggere Lazio comincia a prendere piede, comincia ad interessare oltre che in Italia anche in Europa e nel Mondo.
OTTOBRE Uscita numero 5, che di fatto conferma le precedenti, ma con un notevole aumento dei lettori. I dati in crescendo di Lazio100 e le conferme dei mesi di settembre e ottobre, ci dicono che il prodotto è sicuramente ottimo e che i tifosi Lazio lo seguono, lo aspettano e lo stimano. I dati dicono che Lazio100, oggi è attesa da tutti i suoi lettori affezionati, scaricata da internet e custodita gelosamente e letta on line. Dato curioso ed interessante è il 29% di utenti che lo legge da Smartphone, come si evince dal grafico seguente.
LUGLIO | AGOSTO Uscita numero 3.
Oggi possiamo dire che Lazio100 ha contatti in gran parte del mondo. La Rete ci metteva un po’ di apprensione ed invece i riscontri sono straordinari. I dati ci dicono che i nostri lettori dedicano molti minuti nella lettura della rivista, basti SETTEMBRE
pensare che ad oggi sono state lette oltre 70.000 pagine on line, da pc e da mobile, che il tempo medio di lettura è di circa 3 minuti lasciando anche oltre 690 impressioni scritte al server che ad oggi ci riconosce la stella positiva. Ricordiamo anche che Lazio100, è tutti i mesi in edicola con Lazialità in allegato per 10000 copie, che altre 10000 copie vengono distribuite tra le sezioni che ne fanno richiesta e in 10 punti su Roma, Bracciano e i Castelli Romani, per arrivare ai club che ne fanno richiesta ed è spedito all’estero anche in forma cartacea. Molti sono gli attestati di stima per questa giovane rivista, che è riuscita a dare il giusto spazio a chi con molta fatica e abnegazione si batte giorno dopo giorno per onorare il nome Lazio e per imprimere ai giovani quei valori di lealtà e sociale che da sempre ci distinguono nel mondo. Lazio100, è inoltre presente su Facebook e Twitter.
Redazione Lazio 100
Poveri, ma indipendenti.
LETTERE AL DIRETTORE La difesa della Lazialità Gentile Direttore, ti darò del tu perchè mi sento parte della grande famiglia della Lazio, che vivo con affetto e con i pensieri 24 ore al giorno da sempre. Interessante il tuo editoriale in prima pagina dell’ultimo LAZIO 100 anche se, secondo me, ci sono molti riferimenti che a me sono piuttosto chiari ma che dovrebbero essere enfatizzati e manifestati con ancora più chiarezza. Se non
Buccioni ha avuto il coraggio di affermare quello che gli altri si tenevano dentro.
altro per rendere ancora più visibile il fastidio che un personaggio come Claudio Lotito ci procura dalla sua venuta. Vedi, io vado allo stadio e sono abbonato dal 1978, e da un bel po di anni anche mia moglie ed il mio piccolo di 9 anni lo sono (Lui è da quando aveva 9 mesi e mezzo che non manca mai!), e a suo tempo ho fatto una scelta in base alla quale non sono io che devo andare via dallo stadio, come purtroppo più di qualcuno in questi anni ha già fatto, ma è il nostro “Presidente” (che di laziale non credo abbia granchè) che prima o poi dovrà farlo e mi auspico anche su iniziative come LAZIO 100. Credo che c’entri lui (o personaggi a lui riconducibili) quando parli di poca chiarezza sull’attuazione di progetti atti a far crescere l’intero movimento: e perchè non lo scrivi chiaro e tondo? Perchè non sottolinei la responsabilità della mancanza di collegialità di certe decisioni? Perchè non evidenziare un certo tipo di atteggiamento dispotico di chi pensa di poter fare ciò che vuole possedendo la maggior parte delle azioni della Società prevalente della Polisportiva ultracentenaria che rappresenta la ns città, Roma, nel mondo? Di chi non ci farà mai crescere perchè una Società, anzi una Polisportiva, importante come la nostra deve avere qualche socio o comunque qualcuno che faccia
“M
investimenti importanti? Addirittura non vi è stato rinnovato l’accredito per
orire poveri, ma indipendenti”, le parole di Antonio Buccioni, che
la Stadio olimpico, quando l’accredito lo meriterebbero anche tanti eminenti
interpretano il pensiero di quasi tutti i presidenti della SS Lazio, la
personaggi nel campo della cultura, dello sport, dello spettacolo, della Lazio
dicono lunga sul futuro della polisportiva più grande d’Europa.
che non c’è più, etc, che invece sono snobbati dalla proprietà della Lazio
Ben vengano i progetti, le strategie comuni, le lungimiranti sinergie, ma il glorioso
Calcio.
patrimonio e la storia, di ognuna delle sezioni, non vanno in alcun modo messi in
Spero che in qualche modo, magari nel prossimo editoriale, tu riesca ad es-
discussione. Il concetto è semplice e disarmante, non c’è crisi che tenga, la Lazio è
sere un pò più chiaro e netto: noi più che mandarlo “in quel posto” quando
una, le insegne sono le stesse, ma all’identità non si può rinunciare.
entra in tribuna allo stadio non possiamo fare.
Buccioni ha avuto il coraggio di affermare quello che gli altri si tenevano dentro. Gli
Pensare al motto “nell’armonia anche le piccole cose crescono” e pensare a
facciamo i complimenti perché ha saputo parlar chiaro, senza girarci intorno.
questo personaggio è quanto di più distante e disarmonico ci sia.
Non sappiamo se questo sia un bene o sia un male, non arriviamo a capire se costi-
Chiudo con una cosa meno importante ma che almeno a me sarebbe vera-
tuisca una forza o un limite, ma è un fatto incontrovertibile.
mente gradita: tutte le sezioni hanno un certo emblema dell’aquila, alcune
Del resto per anni, troppi, nessuno dei presidenti del calcio, la sezione indubbiamente
(perlomeno nelle foto) non hanno neppure una maglietta ufficiale: perchè
più ricca, ha mai fatto un passo verso le “sorelle”, costringendo i dirigenti delle stesse
non unire sotto lo stesso simbolo, quello del calcio secondo me andrebbe
ad industriarsi, a costruire autonomamente la propria “nobiltà” sportiva, a costo di
benissimo, tutte le sezioni e magari con una piccola scritta sotto il logo che
sacrifici personali, di idee, di impegno, di ore sottratte alla famiglia. Sforzi importanti
richiamasse la disciplina?
che hanno regalato gioie, soddisfazioni, hanno costruito campioni, hanno permesso
Scusa Gianluca se dovessi aver scritto qualche grossa cazz... ehm volevo dire
ad atleti di rango e a “scarponi” di fare sport, di avere una dignità, di indossare la
inesattezza, ho riletto l’editoriale e mi è venuto di buttare giù queste parole
maglia tanto amata.
che comunque sono sincere.
Oggi ci sono movimenti ideologici ed economici che vorrebbero ribaltare tutto, in-
Auguri per il periodico e per tutto.
serendo nel “mondo Lazio” nuove figure, elementi di controllo, senza però garantire
Sempre Forza Lazio!!!
alcun ritorno, senza lasciar intravedere alcun impegno a dare una mano per risolvere i problemi, antichi e strutturali, di impiantistica, di marketing, di reperimento risorse,
Sandro
che quotidianamente le tante Lazio si trovano ad affrontare. Quella biancoceleste continuerà dunque anche nel prossimo futuro a rimanere la più
Gentile lettore,
grande d’Europa ma composta da anime diverse, a volte amiche, a volte in antitesi,
come vede pubblico per intero la sua lunga lettera nella quale sono espresse
ma comunque non allineate.
molte verità ma dalla quale soprattutto emerge tanta delusione nei confronti
Questo è emerso in maniera chiara in uno degli ultimi incontri voluti da Federico
del Presidente della Lazio Calcio. Noi al contrario di quanto Lei scrive, le cose
Eichberg nel quadro del progetto di sviluppo “Voglia di volare. Come Olympia”.
le diciamo, eccome. I riferimenti e contenuti nel mio editoriale sono chiari ed
Da questi presupposti bisogna ripartire cercando di sfrut-
evidenti. Tranquillo caro Sandro, vigileremo, denunceremo e ci batteremo per
tare quanto di positivo c’è nell’orgogliosa attività del
difendere chi nella Lazio lavora con passione e impegno, sempre e comun-
composito mosaico biancoceleste.
que. La nostra passione e la nostra Lazialità, non potrà spegnerla nessuno
E così sia…
mi creda.
(Gianluca Montebelli)
LAZIO100 | Periodico d’informazione sulle Sezioni della Società Sportiva Lazio DIRETTORE RESPONSABILE Gianluca Montebelli PROGETTO GRAFICO Flavia Aliverti PUBBLICHE RELAZIONI Emanuela Blanchi CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ Media Place s.r.l. REDAZIONE ROMA Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma | Tel. 333.6554876 | segreterialazio100@gmail.com EDITORE La Bici della Lazio s.r.l. Via Guglielmo Calderini, 68 | 00196 Roma STAMPA Maintenance Solution srl Via Enrico Mattei 2 | Villasanta (MB) TESTATA REGISTRATA Reg.Trib. Roma N°50/2013 Del 18/02/2013
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Circolo Canottieri Lazio
s.s. lazio basket in carrozzina
N
MORENO PAGGI: “CERCHIAMO CASA”
ell’austera cornice della Piccola Protomoteca in Campidoglio è stata presen-
importante della realtà capitolina che centra obiettivi importanti in un momento non
tata, da Moreno Paggi e da tutto il team, la S.S. Lazio Basket in Carrozzina,
certo facile sia dal punto di vista economico che logistico. Per questo va a voi il mio
che si appresta all’esordio nel Serie A2 conquistata dopo la splendida caval-
plauso. Vi auguro di raggiungere i migliori traguardi possibili, e di riuscire avvicinare
cata dello scorso anno. Alla presenza dell’Assessore allo Sport e alla qualità della vita
più giovani possibili al mondo paralimpico“.
di Roma Capitale Luca Pancalli un emozionato Paggi ha presentato tutti i giocatori,
Dal presidente Antonio Buccioni sono arrivati gli auguri della SS Lazio: “Noto con
dando loro l’In bocca al lupo per la stagione. “Abbiamo raggiunto risultati importanti
piacere la presenza di ben sei presidenti di altre sezioni, a testimo-
puntando su una politica volta a far giocare i giocatori locali, i nostri giovani-ha detto
nianza di come lazialità sia un sentimento forte, che unisce. Questa è
Moreno-per questo il nostro obiettivo è quello di poter presto trovare la nostra “casa”
una squadra dai grandi valori, speriamo di poterla sostenere anche dal
dove far crescere i nostri ragazzi e permettere loro di allenarsi. E’ un sogno che per-
punto di vista economico e materiale“.
seguiremo con tutte le nostre forze.” “La Lazio basket in carrozzina- ha sottolineato Luca Pancalli- rappresenta un pezzo
LA LAZIO SULLA WEB TV E’ iniziata la collaborazione tra il sito sportplayer.it, che realizza e mette in rete servizi sportivi di qualità e la S.S.Lazio .Primo servizio dedicato ai colori biancocelesti la presentazione della stagione agonistica 2013/14 della S.S.Lazio basket in carrozzina svoltasi a Roma In futuro la collaborazione sarà ancor più fattiva e sportplayers.it diventerà il portale televisivo di tutte le sezioni. Chi volesse seguirlo può collegarsi al sito www.sportplayers.it.
s.s. lazio motociclismo
IL RADUNO...PERFETTO ha condotto a Genazzano per la prima sosta caffè presso il Bar Fantasy. Dopo circa mezz’ora ripartenza per San Vito Romano e Bellegra ed a seguire, attraverso strade tortuose e poco trafficate, seconda sosta tecnica agli Altipiani di Arcinazzo davanti al Bar Abetaia. La stagione autunnale tarda ad arrivare, si intravedono solo i primi sprazzi delle splendide colorazioni che prenderanno le piante nelle prossime settimane ma gli Altipiani regalano sempre un qualcosa di magico. Dopo il pranzo, foto di rito, saluti ed abbracci il gruppo è ripartito alla volta del casello autostradale di Valmontone dove alcuni sono rientrati a Roma ed altri hanno deciso di prolungare la giornata recandosi al Fashion District per concedersi un ennesimo caffè e per acquistare dei biglietti per la partita di calcio Lazio-Cagliari presso il Lazio Style… o almeno quella era l’intenzione a sorpresa invece abbiamo scoperto che la domenica pomeriggio in un affollatissimo centro commerciale nelle vicinanze di Roma non è possibile acquistare i biglietti per lo stadio… misteri del marketing e della Lottomatica. Per concludere un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti: Carlo+777, Dragonfly, Dueruotedoc, Enrico’nfly, Giankyred, Lando, Piggio, Postman65, Robyone58, Rob62,
D
opo una settimana di maltempo una giornata nel nome della più classica ot-
Stefano64 e The Duke... alle gentili e pazienti zavorrine Guja e Loredana… al presidente Mario Notari e a tutti i familiari che si sono aggiunti al gruppo per il pranzo.
tobrata romana regala una splendida esperienza di vita ai prodi cavalieri della
Appuntamento
S.S. Lazio Motociclismo. Organizzato da Fabio detto Dragonfly si è svolto
ti al prossimo raduno
uno splendido raduno c per un totale di circa 200 km, lungo le suggestive strade
e... sempre e comunque
a sud della capitale, e si è concluso in un noto ristorante della cittadina frusinate di
FORZA LAZIO!!!
Paliano. L’appuntamento per i partecipanti è stato alle 9.00 presso il distributore Q8 della via Prenestina in uscita da Roma subito dopo il Grande Raccordo Anulare; saluti e convenevoli di rito, sole alto, cielo limpido e temperatura intorno ai 20°C… praticamente tutto perfetto, poi via attraverso i comuni di Gallicano nel Lazio, Palestrina, e Cave ci
a
tut-
s.s. lazio BOWLING
VA IN PISTA L’INTEGRAZIONE
D
omenica 13 ottobre la Lazio bow-
Nella giornata si è registtato un Grande entusiasmo su tutte le piste, in particolare su
ling ha dato vita ad un evento
quelle assegnate ai genitori che ormai sono diventati dei “bowlers” a tutti gli effetti.
straordinario, di sport e integra-
Molti hanno capito, stando sulle piste, non riuscendo a colpire i birilli, quanto sia
zione, che ha visto per la prima volta
grande l’impegno dei loro figli per praticare il bowling.
partecipare Atleti con disabilità fisica.
Al termine, alla presenza del Presidente Generale della S.S. Lazio Dott. Antonio Buc-
La Lazio in collaborazione con la F.I.S.B.
cioni si è svolta la premiazione con le foto di rito.
ha portanto in pista persone con disabi-
La Lazio Bowling da appuntamento al 1 dicembre, presso il centro bowling Time City
lità fisica per dimostrare che anche per
di Fiumicino, per la presentazione del calendario 2014 e gli Auguri di Natale.
loro è possibile praticare lo sport. Presenti da protagonisti alcuni Atleti della S.S. Lazio basket in carrozzina che partecipano al campionato di A2 , in un clima di forte collaborazione e gioiosa partecipazione Fabrizio, Guido e Saverio assistiti dagli istruttori della Lazio bowling m hanno appreso le prime nozioni della disciplina, che poi hanno messo in pratica in pista. Fabrizio ha provato varie soluzioni fino a trovare la giusta posizione per lanciare la boccia autonomamente dalla carrozzina (senza “bowling ramp”), mentre Guido e Saverio aiutandosi con un punto d’appoggio sono riusciti a giocare senza particolari problemi. Bellissima esperienza che certamente porterà alla Lazio bowling tanti nuovi proseliti, anche di ragazzi con disabilità fisiche. Raccogliendo i messaggi lanciati dalla Lazio, una delle prime società italiane ad occuparsi degli atleti disabili, anche la Federazione sta pensando agli atleti disabili. Nell’R.T.A. 2014 saranno inserite delle nuove regole per favorire la partecipazione dei portatori di handicap.
s.s. lazio ciclismo
DE NICOLA AI PIEDI DEL PODIO FRANCO ANZIDEI: LAZIO & BICI
L
a corsa della S.S. Lazio ciclismo è iniziata nel 1928 e prosegue ancora oggi tra gioie e dolori,sacrificio e passione,discese e salite. Questo mese puntiamo i nostri riflettori sull’attuale Presidente della S.S. Lazio Ciclismo Franco Anzidei,il
quale ormai da molti anni guida dall’alto questa sezione con amore e passione,non senza sacrifici e difficoltà. Proprio riguardo le difficoltà che un Presidente di una squadra di ciclismo incontra ci ha detto : “Le difficoltà sono soprattutto ambientali e per ambientali intendo tutto quello che riguarda le attrezzature e gli impianti sportivi. Le nostre istituzioni sono lontane dagli sport di base,non soltanto dal ciclismo ma anche da tutti gli altri sport. E’ difficile fare sport in bici. La prima difficoltà riguarda l’impianto velodromo,impianto che era stato costruito e dedicato esclusivamente al ciclismo che però ora è stato abbattuto,demolito. Nonostante questo cerchiamo di insegnare l’arte della bici ai bambini,ma lo facciamo avventurosamente nelle strade trafficate con i rischi che potete immaginare. L’altra difficoltà,da non sottovalutare,è trovare risorse per comprare attrezzature,maglie e per fare le trasferte”. A causa della pericolosità dello svolgere questa attività per strada è difficile far avvicinare i bambini al ciclismo ed è difficile economicamente sostenere le spese per portare un giovane a Roma e farlo entrare nella squadra. E’ dura con poche risorse economiche formare una squadra giovane e competitiva,ci racconta proprio di una sua iniziativa: ”Abbiamo tentano in terra sarda,con una squadra locale,di svolgere gli allenamenti sulle loro strade,ma di contro c’erano le spese e i costi per le trasferte,dal
L
uca De Nicola, talento classe1994, in forza alla S.S. Lazio Ciclismo dal novem-
momento che in Sardegna si fanno due o tre gare. Era impossibile sostenere econo-
bre scorso, ha ripreso da dove aveva interrotto. L’atleta biancoceleste aveva
micamente questo progetto”.
lasciato la sua ultima firma nei Campionati italiani di Mountain Bike disputatisi
La Lazio Ciclismo è suddivisa in varie sezioni,tra le quali vi è quella amatoriale,Anzidei
a Nemi lo scorso Luglio, facendo registrare una straordinaria dodicesima piazza. Alla
ci dice : “E’ una squadra di vecchi tesserati Lazio che ancora oggi corrono con la ma-
ripresa della stagione, De Nicola non è stato da meno. Nella Prima tappa del “Giro
glia bianco-celeste,amatoriali per divertimento. Tra questi corre anche il Campione
d’Italia Ciclocross”, tenutasi a Portoferraio - Isola d’Elba, il giovane corridore di Alba-
del Mondo Stayer su pista Mario Gentili. La squadra fa attività agonistica in particolare
no Laziale ha chiuso ai piedi del podio, in quarta posizione fra gli Under23. Ottimo
su strada in gare del chilometraggio di 60/70 km,ma vengono svolte da alcuni atleti
anche il decimo posto nella classifica assoluta.
anche gran fondo con chilometraggi superiori”.
Queste le parole di De Nicola a fine gara: “Nei primi giri con Pedante e Caneva ab-
Parlando, il Presidente Anzidei,ci trasmette tutto il suo amore per il ciclismo,per
biamo formato un gruppetto. Ho cercato di far fare il ritmo a loro perchè sapevo che
“l’arte della bici”: “Si è vero è molto pericoloso correre su strade trafficate,ma il
nelle condizioni attuali non sarei mai stato in grado di mettermi davanti e dettare il
ciclismo è uno sport sano,sei tu da solo sulla bici,è uno sport che puo’ dare molte
passo. Mi è andata bene, ho azzeccato la strategia come dimostra il risultato fina-
soddisfazioni”.
le. Ho dovuto usare molta razionalità e dosare le forze per arrivare a fine corsa. Sono
Il ciclismo è uno sport fatto di passione e sacrifici “Verso i 16 nei ragazzi subentrano
molto contento del risultato poichè è scaturito da una condizione fisica molto buona
nuovi interessi e questo sport non permette distrazioni”.
nonostante fossimo soltanto alla prima gara della stagione; in questo senso devo
Alla fine di questa chiacchierata il Presidente Franco Anzidei ci confessa il suo sogno
ringraziare il nostro preparatore atletico, il Dottor Cellini. Siamo sulla strada giusta per
nel cassetto : “Il mio sogno sarebbe quello di fare un Giro d’Italia
fare grandi cose gara dopo gara!”
professionisti con una squadra interamente laziale,rimarrà un sogno? Chi lo sa.”
(Martina Carnevale)
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MARIA TERESA CARTOLARI & CAROLINA MORACE
Il calcio in biancoceleste e... rosa R
isale al 1933 il primo club di Calcio Femminile, il “Gruppo Femminile Calci-
Popolare) e arrivammo seconde, vinse il Bologna. Intanto si era creato un campiona-
stico” di Milano. Le ragazze scendevano in campo indossando delle sottane
to Federale, al quale ci iscrivemmo nel 1970. Giocammo un’amichevole con la Fio-
ma presto venne loro vietato di giocare, causa una concezione della donna
rentina che finì 0-0, organizzata per valutare il livello del nostro calcio e così fummo
rigidamente confinata in certi canoni culturali. Tuttavia, dopo la Guerra, furono costi-
ammesse a quello che allora era considerato il Campionato Italiano principale”. La
tuite due squadre a Trieste, alcuni anni dopo a Napoli e iniziò a prendere piede l’idea
diffusione del Calcio Femminile fu particolarmente rapida. Il tabù iniziale si sciolse,
di un calcio in rosa. Il grande slancio arrivo però nel 1965 quando Valeria Rocchi
iniziarono ad avvicinarsi a questo sport le prime ragazze e poi ci fu una particola-
fonda a Milano due squadre con il sostegno del Presidente dell’Internazionale Angelo
re attenzione della stampa che sembrava attirata dal fenomeno tutto nuovo delle
Moratti e già inizia a crearsi interesse intorno al progetto, soprattutto, il club riceve
ragazze in pantaloncini che giocavano al calcio. “Ricordo che gli stadi erano pieni,
molte adesioni di ragazze che vorrebbero giocare a pallone. Il primo confronto avvie-
anche se tecnicamente non eravamo bravissime, non avevamo seguito una scuola
ne in occasione del torneo Inter Club-Pepsi Cola, una vetrina importante per il calcio
di calcio. Anche atleticamente non eravamo ai massimi livelli. Si facevano solo due
femminile tanto che oggi quell’evento si può considerare come il vero trampolino
allenamenti
a settimana”.
di lancio per questo sport. Il pubblico e la stampa rimasero
Negli anni successivi, la
entusiasti e da quel giorno
Olimpic Lazio, si trasfor-
si iniziò a parlare concreta-
ma in Zucchet Lazio per il
mente del futuro sviluppo di
cambio di sponsor ed infi-
questa disciplina; la notizia
ne, in Lubiam Lazio. Fino
ebbe rapida diffusione susci-
ad arrivare al 1975 quan-
tando l’interesse delle ragaz-
do proprio la Lubiam La-
ze di tutta Italia.
zio entra a far parte della
Intanto a Roma, è il 1968
Società Sportiva Lazio
quando Maria Teresa Cartolari
come
entra a far parte, contro il vo-
Femminile.
lere dei genitori, della squadra
“Quando
dell’università, il C.U.S. Roma
nella Polisportiva ci fu il
(Centro Universitario Sportivo).
salto di qualità perché
Le ragazze si allenavano in pa-
iniziammo ad avere
lestra, e non potevano disputare
il supporto del Calcio
un campionato perché il CONI
Maschile. Giocavamo
non riconosceva ancora il Calcio
spesso al Maestrel-
Femminile come sport. “Eravamo
li, veniva a vederci
un po’ fuori legge”. Confessa Te-
Lenzini che a volte
resa. “Ci allenavamo in palestra
ci invitava anche a
perché non avevamo un campo a
cena. Lo staff ci aiu-
disposizione e, non essendo il Cal-
tava nella gestione
cio Femminile una disciplina rico-
delle attività: c’era
sezione
Calcio
entrammo
nosciuta, il C.U.S. non poteva fare
Angelo Tonello che si occupava dell’or-
attività. Il nostro istruttore però co-
ganizzazione delle partite; il Mister Sergio Guenza, che allenava il settore giovanile
nosceva Bruno Valbonesi che aveva
un negozio di articoli sportivi e gli
maschile. Allora facevano parte della sua squadra i vari Giordano, Manfredonia, che
parlò della sua squadra di ragazze e delle nostre difficoltà”. Allora a Roma, oltre a
erano ancora dei ragazzini. Arrivò a darci una mano pure Ernesto Alicicco che era
queste ragazze “clandestine”, altre ragazze avevano la stessa passione e giocavano in
il medico della primavera maschile. Nella società entrò la professionalità e così, a
squadre di calcio al femminile. Le due principali, la Lazio e la Roma, facevano capo
piccoli passi, arrivammo a vincere nel 1977 la nostra prima Coppa Italia”.
alla Professoressa Bellei che organizzava l’attività, promuovendo o partecipando a
Il supporto e lo scambio tra membri facenti parte di una stessa famiglia, la S.S. Lazio.
qualche partita amichevole. La Professoressa purtroppo aveva una predilizione per la
Quei signori erano un esempio di grande lazialità, lo dice la storia, in più occasioni.
squadra sbagliata e aveva “passato” la dirigenza della Lazio a suo marito, rinforzando
Oggi le cose purtroppo sono molto lontane da quella realtà.
però di fatto la Roma con il vivaio di entrambe le squadre. Dopo poco, le ragazze
Fu così che nacque la S.S. Lazio Calcio Femminile, una sezione che ha avuto un pas-
della Lazio si ribellarono al sistema creato dalla Professoressa e il loro Mister ne parlò
sato glorioso e presto questa rubrica lo ospiterà per raccontare quella bellissima storia
con un suo amico. Indovinate chi? Sempre lui, Bruno Valbonesi. Fu lui punto di volta
attraverso i ricordi di chi l’ha vissuta in prima persona, me compresa. E’ stata per
della vicenda da cui nascerà più tardi la Lazio Calcio Femminile. L’uomo giusto al
anni ai massimi livelli: 5 volte Campione d’Italia, 3 Coppe Italia, 1 Coppa a Mentone
momento giusto. “E’ successo tutto un po’ in contemporanea. E’ così che nacque la
(Champions League del Calcio Femminile). La Lazio della Presidenza di Franco Anzi-
Olimpic Lazio. Ci iscrivemmo al Campionato Nazionale U.I.S.P. (Unione Italiana Sport
dei in particolare, fu una Lazio che investì sulle giovani, una cosa abbastanza rara nel
Calcio Femminile, forse un po’ carente di strutture societarie e di risorse finanziarie
giorno, dopo 8 ore di fabbrica in molti casi, dopo 60 Km di viaggio per raggiungere
che permettano di fare investimenti di lungo periodo. E lo dice Teresa, non io, che
il campo, di sera, al freddo e con l’umidità, non era facile. Anzi non è facile, perché
potrei essere un po’di parte. La prima squadra di quella Lazio vinse molto ma vinse
purtroppo la maggior parte delle ragazze si trova ancora oggi in queste condizioni.
ancor di più la Primavera, che mantenne un primato indiscusso per anni nel panorama
Non sono certamente le condizioni ideali per giocare un buon calcio ed arrivare ad
femminile, superando addirittura la straordinarietà della prima squadra. Tra le sue fila
alti livelli. Il livello è purtroppo quello dilettantistico: sicuramente rispetto al passato
hanno giocato grandi calciatrici tra cui Maura Furlotti, giocatrice della Lazio Fem-
il Calcio Femminile è migliorato, da un punto di vista tecnico e atletico perché
minile per eccellenza, capitano con
le ragazze iniziano da piccole, crescono con una certa educazione calcistica, si allenano 4 volte a settimana. Sicuramente è migliorato tantissimo rispetto al passato”. Proseguiamo in una riflessione sul calcio nazionale ed internazionale e Teresa mi dice: “Prendiamo però la Francia: noi come Italia in passato
la battevamo ad ogni incontro. Poi la Federazione francese ha iniziato ad investire, a creare dei college dove crescere, tra studio e sport, le ragazze più dotate. Questo durante la settimana, perché nel fine settimana ognuna di loro gioca in un club. I talenti crescono, il gruppo è sempre più compatto, e i risultati arrivano. In Italia siamo rimasti un po’ indietro. Purtroppo al Calcio Femminile non è riservata la giusta attenzione. Si potrebbe ad esempio utilizzare la visibilità del Calcio Maschile per promuovere il Calcio Femminile, anche solo invitando le squadre a partecipare agli eventi di grande prestigio. Però c’è un problema anche nella concezione della donna nello sport italiano, le donne si allenano quando non si allenano gli uomini, gareggiano quando non gareggiano gli uomini. Nel Calcio Femminile ci sono molti tecnici donne, quasi tutte ex calciatrici, che non trovano spazio. I tecnici sono tutti uomini e spesso non conoscono il Calcio Femminile e le sue particolari dinamiche, certamente diverse rispetto a quelle del Calcio Maschile. Negli ultimi anni le donne hanno più di
iniziato a ricoprire ruoli di supporto ma, oltre a Carolina Morace, oggi molte di loro
500 partite in maglia biancoceleste, e Carolina
hanno ottenuto il patentino da allenatori e meriterebbero di avere l’opportunità di
Morace, riconosciuta 4° miglior giocatrice del secolo.
esercitare la loro professione. Anche nel mondo dei media lo sport al femminile ha
Carolina mi racconta che ha iniziato a giocare da piccola, ricorda di aver sempre
poco spazio. Purtroppo la parità tra uomo e donna nello sport non è ancora un con-
giocato a pallone, senza avere nella memoria un momento preciso, come se fosse
cetto del tutto maturo.”
nata con il pallone ai piedi. Giocava nelle strutture sportive sotto casa, prima nel
Teresa e Carolina hanno vissuto il Calcio Femminile nei suoi anni d’oro e al contempo
campo più piccolo e poi in quello a 11. Suo padre, nota subito le sue doti e spinge
hanno contribuito a far sì che, negli anni in cui hanno giocato, il Calcio Femminile
la piccola Carolina di 11 anni ad andare ad allenarsi con la squadra che ha iniziato a
potesse vivere degli anni di gloria. Hanno avuto entrambe la loro pagina di storia ma
frequentare proprio quel campo dove lei giocava. Dopo il primo allenamento deci-
hanno dei profili molto diversi.
dono subito di tesserarla. Ruolo: centravanti. Da lì inizia una carriera di primati: 13
Oltre che calciatrice, Carolina è stata anche presentatrice, commentatrice di partite
volte capocannoniere del Calcio Femminile, circa 500 goal nella sua carriera, 153
di calcio. Mi confessa che le piace guardare ogni tipo di partita. E’ stata sempre sotto
partite giocate in Nazionale con 105 reti segnate diventando la miglior marcatrice
i riflettori, per i suoi primati e per le sue capacità. Teresa è invece stata la calciatrice
della storia della Nazionale. Gioca nella S.S. Lazio C.F. dal 1982 al 1984 e dal 1987
che giocava anche in ruoli diversi per sopperire alle deficienze della squadra, è stata
al 1989 vincendo due scudetti. “Ricordo il periodo nella Lazio come molto positivo.
Accompagnatrice Dirigente e ha sempre lavorato duramente dietro le quinte per
Assolutamente determinante per la mia carriera è stato l’incontro con Sergio Guen-
supportare la squadra, la società, la Federazione, la Nazionale. Entrambe bionde,
za”. Guenza divenne infatti allenatore della Lazio Femminile, approdato nella società
entrambe campionesse che hanno dato tutto per la squadra ma, come dicevo, con
dopo essere stato allenatore della Lazio Maschile Primavera e allenatore in seconda
due profili molto diversi. Mi ha colpito Carolina quando mi ha spiegato che tutta la
della Lazio Maschile prima squadra in serie B. “Lui mi ha insegnato molto. La struttu-
sua storia è derivata da un talento più che da una passione. E’ nota la sua determi-
ra dell’allenamento, la mania dell’organizzazione. Era un professionista ed è stato per
nazione, il suo carattere duro e la sua personalità forte. Era definita “la tigre”. E’ una
me, oltre che come calciatrice, anche come allenatrice, un vero e proprio modello”.
che ha lavorato duramente, ha giocato e studiato, è laureata in giurisprudenza ed
Teresa allora era Dirigente Accompagnatrice della Lazio Femminile “Quella Lazio era
oggi lavora come avvocato. La sua ambizione le ha permesso di raggiungere traguar-
forte e Sergio Guenza fu una presenza fondamentale. Ricordo che giocammo l’intero
di importanti e di ottenere molti primati, che a stento si riesce a credere siano tutti
girone di ritorno senza mai perdere!”.
imputabili alla stessa persona. Sicuramente delle circostanze favorevoli ma anche un
Dopo la Lazio, Carolina ha preso il patentino di allenatrice, anche qui ha un primato,
approccio “militare”, forse derivato a suo padre ufficiale di Marina. “Ho sempre fatto
quello di essere stata la prima donna ad ottenerlo. Diventa così allenatrice
quello che dovevo fare, nessun sacrificio. Per me era natu-
della Lazio Femminile nel 1998, dopo essersi ritirata nel 1997 come calciatri-
rale giocare e
ce, successivamente allenatrice della Nazionale di Calcio Femminile per poi volare oltreoceano dove ha allenato la Nazionale del Canada Femminile. “Il
nostro calcio è molto più evoluto sotto l’aspetto tattico e tecnico ma all’estero le ragazze a livello fisico sono superiori a noi, come è superiore l’organizzazione, la struttura e la formazione dell’atleta. Spesso mi confronto con Emanuela Tesse, mia amica e allenatrice della Torres. Il nostro calcio femminile purtroppo non decolla, è indietro rispetto al calcio femminile all’estero che vanta dei numeri importanti. In Italia attualmente c’è una regressione piuttosto che un progresso. Gli altri Paesi hanno investito e hanno progettato, qui questo non è mai stato fatto. Servono delle politiche federali incisive”. Teresa ha accompagnato per 15 anni la Nazionale ed è stata nel Calcio Femminile per oltre 40 anni “Il mondo del Calcio Femminile si è sempre
retto sulla passione delle ragazze. Ragazze che cercavano di conciliare il calcio con la scuola e con il lavoro. Purtroppo non ci sono mai state abbastanza risorse finanziarie da permettere alle ragazze di dedicarsi solo al calcio, molte venivano in Nazionale utilizzando i loro giorni di ferie. Anche la qualità ne ha risentito. Allenarsi dopo aver lavorato tutto il
studiare. Le cose importanti che ho fatto le comprendo più ora che nel momento in
come “luminosa bandiera della lazialità, capostipite del calcio femminile biancocele-
cui le ho fatte perché mi sembrava naturale fare il mio dovere”. Mi ricordo una ragaz-
ste ed azzurro” ma non ha mai cercato i riflettori ed è stata una campionessa rimasta
za bionda dai lunghi capelli ricci, raccolti in una coda, piena di grinta. Oggi vedo una
nell’ombra che ha vissuto la Lazio, gioie e difficoltà.
professionista, gentile ma seria ed impassibile, che mi racconta del suo calcio e della
Per entrambe lo sport ha un significato importante, ha un valore vero. Ogni sportivo
Lazio con un velo di amarezza e di distacco, come se volesse nascondere e tenere
intervistato per questa rubrica ha sottolineato quanto lo sport avesse segnato la sua
lontano le emozioni di una vita. Quando le ho chiesto del periodo più bello vissuto
vita, la sua persona, il suo modo di essere. Carolina mi dice: “Lo sport mi ha dato
come calciatrice mi ha risposto: “Mah, il periodo non so, non ricordo. Il momento che
tutto. Ti insegna il rispetto delle regole. Mi ha permesso di acquisire una certa per-
mi ha regalato una grande soddisfazione è stata la partita amichevole giocata con la
sonalità. E’ uno stile di vita”. Anche per Teresa lo sport è stato importante: “Oggi più
Nazionale a Wembley: segnai 4 goal”. Mi aspettavo un vulcano di parole ed episodi
di prima, mi rendo conto di aver dato veramente tutto al Calcio Femminile, gli ho
invece ho ricevuto una risposta molto professionale ma con poco entusiasmo. Teresa
dedicato davvero molto tempo della mia vita. Tanti sacrifici ma ho ricevuto molto, ho
mi parla di Carolina come una campionessa nella testa: “Ha sempre avuto un carat-
imparato tanto, ho girato il mondo, ho creato tante relazioni e trovato tanti affetti.
tere un po’ duro però oltre alle doti naturali aveva la tenacia del campione: è andata
Ma soprattutto ho vissuto a pieno la mia passione”.
via di casa a 16 anni per giocare nella squadra di Trani, studiava e giocava a Trani,
La passione: penna della storia, ieri come oggi. La Lazio: un libro di storia affascinan-
lontano da casa. Poi è venuta alla Lazio e ha continuato a studiare, si è diplomata,
te tutto da leggere, ma anche da scrivere…e allora armiamoci di penna!
ha fatto l’università, anche se ha avuto un momento di sbandamento perché aveva scelto la Facoltà di Filosofia, poi si è iscritta all’ISEF e infine si è laureata in Giurispru-
Grazie Teresa e grazie Carolina e sempre Forza Lazio!
denza diventando avvocato. Nel frattempo però si è dedicata anche al giornalismo e ha preso il patentino. Quando bisognava andare in televisione a rappresentare la
(Claudia Anzidei)
squadra lei non si tirava mai indietro mentre le altre erano tutte più timide. Sapeva parlare, si sapeva presentare, e da lì ha costruito anche la sua carriera di presentatrice e commentatrice. Ha lavorato in tv e in radio. Ricordo che la squadra aveva un certo calendario di allenamenti, lei oltre a quello ne aveva uno tutto suo, si allenava tutti i giorni e in campo si vedeva la differenza da un punto di vista atletico. Poi ha avuto anche un notevole miglioramento tecnico e tattico, grazie a Mister Guenza ma anche grazie a se stessa perché era una ragazza rigorosa, attenta, che si applicava. Iniziò così ad essere ricercata dai club più forti, cominciando a firmare buoni contratti. E andò via dalla Lazio.” Teresa è un animo più passionale. E’ sempre disponibile, molto laziale, anche se l’esperienza maturata negli anni portano anche lei ad affrontare le cose con più scetticismo, a danno della passione purtroppo. Ancora esulta come una bambina allo stadio (ve lo assicuro!), mantiene i contatti con tutti quelli con cui ha collaborato nella sua carriera, coltiva la passione per la Lazio nei suoi nipoti e collabora a molte attività. Nel 2001 le è stata conferita la medaglia d’oro “Benemerenza Sportiva” della Federazione Italiana Gioco Calcio (F.I.G.C.) – Lega Nazionale Dilettanti ed è definita
Un libro di Vincenzo Di Michele
PINO WILSON VERO CAPITANO D’ALTRI TEMPI
“P
ino Wilson, vero capitano d’altri tem-
Cecconi, a Mario Frustalupi, da Gigi Bezzi a Rena-
pi”, è la biografia ufficiale del Capita-
to Ziaco, da Bob Lovati a Maurizio Maestrelli, fino
no biancoceleste per antonomasia ,
all’amico di sempre, Giorgio Chinaglia.
scritta da Vincenzo Di Michele il quale, con pazienza ed un pizzico di arguzia è riuscito dove nessun
Wilson si confida e si apre ai ricordi raccontando
altro era mai arrivato: arrivare al cuore di uno dei
l’arrivo alla Lazio, la voglia di fuggire e tornare a
più grandi laziali di sempre e scoprirne i sentimen-
Napoli dopo le prime partite, gli scherzi, le risse in
ti, le passioni, le vicende note ed inedite di una
campo, i retroscena di un epopea straordinaria ed
vita, dagli inizi nella Juvenapoli ai fasti dell’epopea
irripetibile.
della Banda Maestrelli. Un capitolo a parte per la vicenda del calcio-scomLe gioie calcistiche, l’esordio in serie A, le emozio-
messe, in cui il Capitano , per altro assolto dalla
ni per la promozione prima e per la vittoria dello
giustizia ordinaria, ha pagato a caro prezzo una
scudetto,
leggerezza in occasione di Milan-Lazio che in pratica ne decretò la fine della carriera.
l’amicizia con Giorgio Chinaglia, i chiaro/scuri in nazionale, la famiglia, l’orgoglio per essersi laureato,
Un libro da leggere tutto di un fiato che è un vero
la chiamata dei Cosmos. I dolori per la scompar-
e proprio tuffo nella Lazialità che ogni tifoso deve
sa di Tommaso Maestrelli, considerato un secondo
avere nella sua biblioteca. Complimenti all’autore
padre, e di tanti amici di quel tempo da Luciano Re
e al protagonista.
s.s. lazio tfc
s.s. lazio calcio a 5 femminile
I PRIMI GOL DELLA STAGIONE
D
omenica 13 ottobre ha preso il via la Lazio
Junior League, circuito di tornei di calcio da tavolo gioco del subbuteo
dedicato
dalla
A.S.D. S.S Lazio Table Football Club ai giovanissimi. Tre le categorie di gioco: Under 15, Under 12 ed Esordienti. Grande partecipazione dei ragazzi biancocelesti, ben 20 iscritti e tornei divertenti e combattuti. Nella Categoria Under 15 sono in sei a disputare un girone unico all’italiana.Dopo un avvio stentato (un pari ed una vittoria in zona Cesarini), Luca Trivelli resta alle costole di Camillo Sarcuno (che prova a scappare via inanellando quattro vittorie consecutive): i due ingaggiano un testa a testa ed il duello si risolvera’ soltanto all’ultimo turno di gioco, nel quale Luca supera l’amico Camillo, al quale sarebbe bastato il pareggio per aggiudicarsi l’evento. E’ dunque di Luca Trivelli il primo acuto della manifestazione, mentre Camillo Sarcuno e’ secondo e Lorenzo Bonomo ottimo terzo.Quarto posto per Mario Sarcuno, quinto per Leonardo Moretti, vincitore della edizione 2012/2013 della Lazio Junior League, sesto per Filippo Kamil. Nella Categoria Under 12, con sette partecipanti in cinque turni a formula svizzera, e’ lotta a quattro fra Giuseppe Sarcuno, Lorenzo Lazzaretti, Giovanni Trivelli e Sebastian Cima, i quali si presentano all’ultimo turno di gioco avendo tutti la possibilita’ di aggiudicarsi il torneo. Vince la volata Giovanni Trivelli, che supera Sebastian Cima per 1-0 e tocca quota
LE BIANCOCELESTI NON SI FERMANO PIÙ
M
igliore attacco e miglior difesa del campionato con 43 gol fatti e tre subìti nella prime quattro giornate di campionato. (7-1 con il Salinis, 0-9 in casa dell’Olimpus, 12-0 contro l’Eboli, 2-15 in casa del Foggia). Questa è la
nuova Lazio, un gruppo rinato dalle ceneri dello scorso anno e plasmato a somiglian-
12 punti, tenendo a distanza Giuseppe Sarcuno (vittorioso su Flavio Mininni), che
za di mister Calabria. Il gioco ricorda il futsal maschile, gli scambi stretti e veloci, le
chiude secondo a 11 punti e Lorenzo Lazzaretti (vittorioso su Giordano Vulpiani), che
triangolazioni e le chiusure puntali sul secondo palo sanno di una concretezza che
termina terzo a 10 punti.Insomma il podio tutto in due soli punti: Giovanni Trivelli
rasenta la perfezione. E’ una squadra che non ha paura, questa Lazio, con giocatrici
12, Giuseppe Sarcuno 11, Lorenzo Lazzaretti 10.Ottimo quarto Sebastian Cima con 7
che hanno fame di vittorie anche se qualcuno potrebbe pensare che abbiano già
punti, seguito da Flavio Mininni con 6 punti, Giordano Vulpiani e Fabio Cocciolo con
vinto abbastanza: Lucileia una Coppa Italia con il Sinnai, Cely Gayardo e Gimena
3 punti. Nella categoria Esordienti, infine, dominio incontrastato per Marco Iacone-
Blanco rispettivamente uno e due scudetti con l’Az e con l’Isef Napoli, Melissa Cary
ta, che vince tutte le partite e chiude a punteggio pieno, distanziando di ben sette
un tricolore e una Supercoppa italiana sempre con l’Isef Napoli. Professioniste che si
punti il secondo classificato, Edoardo Cipollone.Il podio e’ chiuso dal terzo posto di
mettono a disposizione del mister, serie quando c’è da imparare, simpatiche e umane
Maxi Sforza, che chiude a pari merito (7 punti) con Davide Zaratti, ma fa proprio lo
quando c’è da stare in compagnia. Ottobre è stato un mese di conferme, ora però
scontro diretto.Il quinto posto va a Massimo De Luca, seguito da Iacopo Favero e
arrivano le partite importanti, con il Montesilvano e con la Ternana tra fine ottobre
Andrea Del Bufalo.
e novembre. Perchè poi bisogna farsi trovare pronti a dicembre nel super derby pre-
Le Classifiche Generali delle tre categorie, dopo il primo evento, sono presto fatte:
natalizio contro la Virtus Roma. Perché sarebbe bello battere “i cugini” e festeggiare
25 punti al primo classificato, 22 al secondo, 20 al terzo, 18 al quarto, 16 al quinto,
in casa loro la qualificazione alla Coppa Italia. Il primo obiettivo è quello di arrivare
14 al sesto, 12 al settimo.A novembre Lazio Junior League #2, evento che, per ogni
prime alla fine del girone d’andata e qualificarsi direttamente ai
categoria, metterà in palio il titolo di Campione Sociale 2013.
quarti di finale di Coppa Italia senza passare per gli ottavi. Le
RISULTATI EVENTO #1 CATEGORIA UNDER 15 1° TURNO DI GIOCO SARCUNO C. KAMIL F. 3 0 TRIVELLI
ragazze lo sanno, le avversarie sono avvisate.
L. MORETTI L. 2 2 SARCUNO M. BONOMO L. 0 0 2° TURNO DI GIOCO SARCUNO C. SARCUNO M. 2 1
(Serena Cerracchio)
TRIVELLI L. BONOMO L. 2 1 KAMIL F. MORETTI L. 0 2 3° TURNO DI GIOCO MORETTI L. SARCUNO C. 0 2 SARCUNO M. TRIVELLI L. 0 5 BONOMO L. KAMIL F. 2 0 4° TURNO DI GIOCO SARCUNO C. BONOMO L. 3 1 TRIVELLI L. KAMIL F. 4 0 SARCUNO M. MORETTI L. 1 0 5° TURNO DI GIOCO SARCUNO C. TRIVELLI L. 0 3 MORETTI L. BONOMO L. 0 1 SARCUNO M. KAMIL F. 0 0 CATEGORIA UNDER 12 1° TURNO DI GIOCO CIMA S. LAZZARETTI L. 0 1 MININNI F. TRIVELLI G. 0 4 SARCUNO G. VULPIANI G. 2 0 COCCIOLO F. BYE 1 0 2° TURNO DI GIOCO TRIVELLI G. COCCIOLO F. 4 0 SARCUNO G. LAZZARETTI L. 1 1 VULPIANI G. CIMA S. 0 3 MININNI F. BYE 1 0 3° TURNO DI GIOCO TRIVELLI G. SARCUNO G. 0 2 LAZZARETTI L. MININNI F. 2 0 CIMA S. COCCIOLO F. 1 0 VULPIANI G. BYE 1 0 4° TURNO DI GIOCO LAZZARETTI L. TRIVELLI G. 0 2 CIMA S. SARCUNO G. 1 1 VULPIANI G. MININNI F. 0 1 5° TURNO DI GIOCO TRIVELLI G. CIMA S. 1 0 SARCUNO G. MININNI F. 2 0 LAZZARETTI L. VULPIANI G. 3 0 CATEGORIA ESORDIENTI 1° TURNO DI GIOCO SFORZA M. DEL BUFALO A. 0 2 IACONETA M. DE LUCA M. 1 0 ZARATTI D. CIPOLLONE E. 0 0 FAVERO I. BYE 1 0 2° TURNO DI GIOCO DEL BUFALO A. FAVERO I. 0 0 IACONETA M. CIPOLLONE E. 3 0 ZARATTI D. DE LUCA M. 1 0 SFORZA M. BYE 1 0 3° TURNO DI GIOCO IACONETA M. DEL BUFALO A. 1 0 SFORZA M. CIPOLLONE E. 0 1 ZARATTI D. FAVERO I. 2 0 DE LUCA M. BYE 1 0 4° TURNO DI GIOCO IACONETA M. ZARATTI D. 1 0 SFORZA M. DE LUCA M. 0 0 CIPOLLONE E. FAVERO I. 4 0 5° TURNO DI GIOCO IACONETA M. FAVERO I. 3 0 ZARATTI D. SFORZA M. 0 1 CIPOLLONE E. DE LUCA M. 1 1
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s.s. lazio burraco
s.s. lazio canoa polo
CHI BEN COMINCIA
A GAETA SPETTACOLO E PROMOZIONE
G
aeta è stata teatro della Flames Cup, manifestazione mirabilmente organizzata dalla SS Lazio Canoa Polo con il supporto logistico dello Yacht Club Gaeta e la collaborazione delle Fiamme Gialle. Il bellissimo torneo ha visto in
acqua lungo il suggestivo Lungomare di Gaeta ben 10 squadre provenienti da tutto il centro-sud con la presenza del team della Repubblica Ceca proveniente da Praga e di diversi giocatori internazionali invitati come ospiti. Il bacino in cui è stato montato il campo di gara, in posizione centrale rispetto al centro storico di Gaeta, si è rivelato una vera e propria vetrina per la promuovere lo sport ed attirare nuovi potenziali atleti, al fine non solo di fornire uno spettacolo di sport mai visto prima, ma anche di incrementare la conoscenza e la passione per gli sport della pagaia anche nei nuovi
N
ella prima domenica di ottobre è andata in scena la seconda giornata del
centri emergenti che hanno le potenzialità per creare nuovi vivai biancocelesti. Tanti
Campionato Regionale di Burraco, giocata a Formello nella sede della SS
gli atleti protagonisti di ragazzi, dai giocatori azzurri ai più giovani che alle prime
Lazio burraco. La classifica vede la formazione biancoceleste occupare la
esperienze. Le squadre si sono scontrate in due giornate di gare. Protagonisti ovvia-
metà classifica con due coppie che possono puntare in alto. Il Campionato poi si è
mente i bianco celesti della SS Lazio di canoa polo, chei quali, dopo aver affrontato le
fermato per due settimane per dar modo a tutti i circoli di partecipare alla crociera
partite di qualificazione ed i quarti di finale si sono classificati in sesta posizione, con
organizzata da “Un raggio di sole per il burraco”, del nostro circuito Burraco Up.
Antongiulio Cusmai al quinto posto in classifica marcatori grazie alle 11 reti segnate.
Ricordiamo a tutti coloro che vogliono entrare nel meraviglioso mondo di questa di-
Il successo è andato ai ragazzi del CN Posillipo. Molto bello e combattuto il match tra
sciplina di seguire la pagina facebook della Lazio burraco, sempre aggiornata e ricca
la SS Lazio ed il Posillipo, nel quale i partenopei si sono imposti soltanto con solo
di informazioni.
un goal di scarto.
E’ possibile contattare il Presidente Emanuela Blanchi sulla sua
Da sottolineare la riuscita dell’evento, la splendida location e la perfetta l’organizza-
pagina personale facebook oppure tramite mail a:
zione tanto che sia Gaeta che la SS Lazio si candidano ora ad ospitare eventi di rilievo
sslazioburraco@gmail.com .
nazionale e internazionale. “Ho accettato l’invito della società organizzatrice SS Lazio e del consigliere regionale
s.s. lazio golf
ELEGANTI SUL GREEN
A
l contrario di quanto dica un antico adagio, l’abito fa il monaco. E soprattutto, fa
il golfista. Il nostro meraviglioso sport ha delle regole di etichetta e di abbigliamen-
to decisamente rigorose (niente tshirt o canottiere, assolutamente vietati i jeans, ecc.) e ciò vale in tutti circoli del mondo, da sempre. Se aggiungete l’importanza e l’orgoglio di portare in campo i propri colori sociali e il proprio simbolo, non vi sorprenderà quindi la notizia: la SS Lazio Golf sta per lanciare in grande stile la sua linea di merchandising, per dare la possibilità a soci giocatori e sostenitori di indossare il biancoceleste su tutti i green. Per informazioni, prenotazioni e modalità d’acquisto di cappellini e polo, oltre che per iscriversi alla SSLG e iniziare a prendere lezioni nei circoli convenzionati, potete scriverci a sslaziogolf@gmail.com.
Fernando Gigli per valutare la possibilità di proprio qui una tappa del campionato italiano - commenta Libero Romano, incaricato dalla Federcanoa - ne discuteremo la prossima settimana nel meeting di pianificazione, ma le intenzioni di portare un grande evento in uno stadio naturale della canoa come quello del lungomare di Gaeta ci sono tutti, confermati ulteriormente dalla bella macchina organizzativa e dal circolo che ha ospitato la manifestazione. Il campo è in posizione ottimale per dare e ottenere la giusta rilevanza e attenzione da parte del pubblico e nello stilare le tappe del calendario di quest’anno faremo prevalere quei campi che possono affiancare alla professionalità organizzativa, che è garantita dalla SS Lazio anche la visibilità, importante per uno sport di nicchia come il nostro.” In occasione dell’evento, il venerdì precedente la manifestazione, presso l’Aula Magna dell’Istituto Nautico “Caracciolo” di Gaeta è stato presentato il progetto realizzato dal CR Lazio e dalla stessa SS Lazio Canoa Polo per promuovere questo sport e portare i giovani a frequentare un corso di formazione di base affinché si possa creare una nuova scuola. Grande partecipazione e coinvolgimento attraverso video, power point e racconti che hanno incantato ed incuriosito ragazzi e professori, suscitando interesse ed ammirazione.
s.s. lazio sci
N
RICCARDO ALLEGRINI, UN LAZIALE FRA PALETTI
ascere nel Lazio e diventare un campione di sci, di quelli che potrebbero
“Si qui posso allenarmi e frequentare un liceo ad indirizzo sportivo dove chi fa attività
presto rinverdire di fasti di Gustavo Thoeni e Alberto Tomba, regalando
ad alto livello viene messo nelle migliori condizioni. Mio papà mi ha seguito fino qui
all’Italia vittorie e medaglie. Riccardo Allegrini, da Subiaco, quindici anni di
e mi sta aiutando per il meglio. Mi trovo bene, l’unico problema è che parlano tutti
talento puro e di volontà, è la stella della Lazio Sci, qualcosa di più di una semplice
tedesco, poco male imparerò un’altra lingua.”
promessa. Un 2011 in cui, a soli 11 anni, ha vinto praticamente tutto quello che c’e-
Ma un ragazzo di 15 anni quanti sacrifici ha fatto e deve fare per essere al tuo livello.
ra da vincere, ed un 2013 in cui è arrivato il secondo posto nel Trofeo Topolino, la
“Si rinuncia alle feste, alle uscite con gli amici. Subito dopo Natale tornerò a Solda
manifestazione giovanile più importante che c’è in Italia, al cospetto di atleti di un
ad allenarmi, passerò qui il capodanno, ma faccio quello che mi sono scelto e sono
anno più grandi. Riccardo è un fuoriclasse anche nelle interviste, , arguto, mai bana-
felice.”
le, davvero un bel personaggio, lo diciamo ben sapendo che non si monterà la testa.
Un laziale che vince contro i ragazzi del nord. Come la prendono i tuoi avversari
Vieni da una cittadina che sforna di solito campioni nello sci di fondo invece tu fai
quando te li lasci alle spalle?
mirabilie tra i paletti.
“Come si dice dalle nostre parti, più di uno “rosica” ma ce devono sta”.
“Ho cominciato giovanissimo, avevo 4 anni, mi piaceva lo sci alpino, e sono andato
Il tuo sogno nel cassetto…
subito forte. A sei anni sono entrato nello Sci Club Livata, è stata la mia prima socie-
“Ha i colori dei Cinque Cerchi, ma diciamolo piano, che nessuno ci senta.”
tà. Mi allenavo prima sulle piste di casa, poi a Campo Felice, i risultati arrivavano…”
Pronto per la stagione che va ad
Hai trovato il sostegno dei tuoi genitori in quello che facevi?
iniziare.
“Mi dai l’occasione per ringraziare mamma Laura e papà Giuseppe per i sacrifici che
“Si mi sto preparando a dovere per
hanno fatto e che fanno tutt’ora per seguirmi ed aiutarmi. Sono arrivati a vendersi
le prime gare che si svolgeranno a
una casa pur di farmi sciare. Non li ringrazierò mai abbastanza.”
Pila. Sarà una stagione lunga ed
Poi il passaggio alla Lazio.
intensa e voglio tenere la bandiera
“Sono stato doppiamente felice, primo perché questa è una società importante, che
della Lazio”
mi permette di allenarmi quasi da professionista, e poi perché sono tifosissimo da sempre, come tutta la famiglia. Difendere i colori biancocelesti è davvero un onore.”
In bocca al lupo campione.
Ora vivi e studi a Solda dove ti sei trasferito dallo scorso agosto.
“Crepi”.
s.s. lazio HOCKEY SU PRATO
UN NUOVO SPONSOR SULLE MAGLIE
I
n occasione dell’hockey festival di San Vito Romano, la Lazio Hockey ha presentato il suo nuovo sponsor, la Cm Srl, azienda di Lugo Di Romagna leader nella produzione di elevatori, rovesciatori e attrezzature per carrelli elevatori e trattori
agricoli. La Cm ha scelto i colori biancocelesti con l’obiettivo di incrementare la sua notorietà sul territorio nazionale e nella nostra regione in particolare, soprattutto nelle cittè di provincia dove si pratica l’hockey a livello agonistico. A tal proposito per la presentazione è stata scelta S. Vito Romano splendida località, posta in un territorio ad alta densità di produzione olivicola, e quindi particolarmente adatto all’utilizzo dei rovesciatori cm, si e’ dimostrata la sede ideale per propagandare i prodotti Cm. La Lazio Hockey ha collaborato fattivamente alla riuscita dell’iniziativa, predisponendo un “corner Cm” e organizzando incontri con agricoltori e rappresentanti di macchine agricole locali.
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Angelo Di Natale, Family Banker di Banca Mediolanum 348.3811012 | angelo.dinatale@bancamediolanum.it
MARCO ABBATINI
Forza Lazio! dal fondatore dei Vernice come Antonio Giuliani e mi scuso se dimentico qualcuno. Ogni anno la manifestazione è presentata da Claudio Lippi ormai uno di noi, che ha preso a cuore l’evento per la sua nobile finalità. Adesso stiamo lavorando al nuovo progetto discografico che ci vedrà protagonisti di nuove tappe in un tour promozionale.” Nel 1992 foste protagonisti di una clamorosa esclusione dal Festival di Castrocaro con la canzone “Scema”. Ci racconti i retroscena?
“Si sono dette molte cose su questa vicenda, ma la verità è che noi ci presentammo in tutte le selezioni eliminatorie, con la canzone che diceva “stronza tua madre è una stronza”, la sera della finale su Rai Uno, ci imposero di cambiare le parole della canzone in “strega tua madre è una strega”. Durante le prove seguimmo il consiglio della produzione usando “strega tua madre è una strega”, ma la sera,di fronte a 12 milioni di spettatori, abbiamo giocato la nostra carta cantando il testo originale, creando scompiglio e scalpore. L’esito della serata, lo sapete tutti, ma successivamente l’azzardo ci diede ragione,perché il brano diventò un vero successo”. Ma è vero che sei un grandissimo laziale?
“E’ ovvio, sono dela Lazio che è la prima squadra della capitale. Nel gruppo siamo assolutamente in contrapposizione dal punto di vista calcistico , oltre a me ci sono un romanista, un interista e uno juventino. Per non litigare abbiamo deciso di non parlare mai di calcio”. Che ne pensi del momento Lazio?
“Io penso che anche nel calcio, come nelle attività artistiche, ci sono alti e bassi, ora è un momento di confusione, Bisogna riordinare le idee e ripartire. Anche se per dire la verità qualche cenno di timida ripresa si è visto nelle ultime partite.”
P
Sappiamo che frequenti la Lazio danza sportiva del Presidente Roberto Amidani
rosegue il nostro viaggio fra i personaggi del mondo della musica, sport, cine-
“Sì ed ho potuto constatare la bravura dei professionisti che vi operano, la serietà,
ma, che hanno la Lazio nel cuore.
e le doti umane degli insegnanti dei quali posso dire che sono maestri di vita, oltre
Qualcuno ricorderà il grande successo, sulla fine degli anni ’80 di un gruppo
ad insegnare lo sport insegnano anche valori che i giovani si ritroveranno nel corso
che nasceva nella provincia di Roma, i “Vernice”, creato nel 1988 da Marco Abbatini.
della vita”.
La band ebbe un grande momento di notorietà fino a metà degli anni ‘90. Oggi i
Lazio100, sarà sicuramente presente ai tuoi prossimi appuntamenti, vuoi invitare i
Vernice sono impegnati attivamente nel sociale, dal 2009 organizzano ogni anno nel
nostri lettori ai prossimi appuntamenti dei Vernice?
mese di maggio un grande l’evento, “Rock per un Bambino” presso il PalaCesaroni
“I programmi si faranno entro la fine dell’anno, ma unitamente alla nostra produzio-
di Genzano, un grande concerto per la raccolta di fondi da destinare all’Ospedale
ne stiamo collaborando alll’anteprima di Rock per un bambino 2014, che si terrà in
Pediatrico Bambin Gesù.
dicembre, durante le feste natalizie e sarà motivo per raccogliere regali da destinare
Marco Abbatini, laziale Doc, si è raccontato per noi, dimostrando che i Vernice sono
ai bambini degenti del Bambin Gesù . Per chiunque fosse interessato a donare un
più vivi che mai.
giocattolo, si può rivolgere in privato sulla mia pagina facebook “Marco dei vernice”
“Certamente, siamo sempre impegnati in tanti progetti artistici. Abbiamo appena
oppure sul mio profilo personale “Marco Abbatini”.
terminato il tour estivo ma siamo già pronti per le sfide della prossima stagione e
Marco, come chiudiamo questa intervista
stiamo preparando una sorpresa per fine anno.”
“Con una frase: coloriamo la nostra vita di sport,e sempre Forza Lazio“.
Facciamo un salto a ritroso nel tempo, parlaci della storia dei Vernice
“Ci siamo incontrati artisticamente e abbiamo affrontato un concorso storico della musica italiana il festival di Castrocaro. Quella partecipazione l ci ha permesso di essere notati da Claudio Cecchetto che, dopo averci fatto crescere e migliorare, ci ha lanciato al successo con brani famosi come, Su e Giù, Quando tramonta il sole, Bughi, Solo un brivido, La ragazza dei Sogni e tanti altri. In questi anni ci sono stati cambiamenti ma il nostro percorso musicale continua.” Oggi cosa fanno i Vernice?
“Stiamo preparando il loro tour con vecchi e nuovi successi musicali, ci dedichiamo molto al sociale con un grande evento annuale, a maggio, dal nome “Rock per un Bambino”. L’evento è dedicato ad Aurora, la figlia di Luca Guadagnini, organizzatore dell’evento, scomparsa a due anni, un dovere verso di lei e verso l’amico Luca, che per me è come un fratello. Abbiamo scelto il Bambin Gesù perché ad oggi lo consideriamo uno dei più qualificati centri per la cura dei bambini. A questo evento ogni anno partecipano gratuitamente i nostri amici e tanti colleghi cantanti, tra i quali Gigi D’Alessio, i Matia Bazar, Marco Masini, Cristian Imparato, Noemi, un grande comico
s.s. lazio footvolley
s.s. lazio equitazione
“CESARETTO” UN FUNANBOLO SULLA SABBIA
UNA SCUOLA NEL VERDE
I
l footvolley non va in letargo, se è vero che il Campionato Italiano per ora si gioca da giugno ad agosto, è altrettanto vero che in tutta Italia negli altri mesi ci sono dei tornei a livello regionale e nazionale che vedono gli atleti sfidarsi sulla sabbia.
La Lazio footvolley sta dunque lavorando ancora, affrontando con un supplemento di preparazione per affrontare la stagione fredda. E con grande sorpresa per tutti, un ex laziale rimasto nel cuore dei tifosi per un goal importante in un derby
D
allo scorso settembre sono cominciati i nuovi corsi di equitazione 2013/2014 presso la splendida struttura della S.S.D. Lazio Equitazione di Villa Glori. Nel cuore della città come in un angolo di campagna, con la sensazione di
immergerti nella tranquillità e semplicità di una gita fuori porta senza rinunciare all’ apprendimento dell’ equitazione di livello e qualità. Il Centro offre corsi per adulti con la Scuola base individuale o di gruppo fino a raggiungere gradatamente livelli di pre- agonismo e agonismo. Per ciò che riguarda i bambini e ragazzi è in piena attività la scuola pony dai 5 anni in sù . Giovani atleti che si divertono insieme nell’ apprendimento di questo sport e nella cura del loro animale preferito .
e per tante straordinarie pre-
La loro partecipazione ai concorsi provinciali e regionali consente di portare in giro i
stazioni, ricordato per le sue
colori della nostra Lazio.
sgroppate sulla fascia ed il suo sinistro eccezionale, si sta allenando con i biancocelesti Parliamo del brasiliano Cesar, “Cesaretto” per tutti. Da funambolo del calcio si è innamorato rapidamente del footvolley e presto sarà pronto per affrontare i primi tornei e per fare qualche esibizione benefica, magari accanto al campione biancoceleste Paolo Mazzieri. I tifosi lo aspettano.
s.s. lazio escursionismo
CON NOI NELLA NATURA Valle d’Arano (Ovindoli), nei pressi del Monte Etra; domenica 10 la comitiva visiterà Piglio, nei pressi di Fiuggi; domenica 17 si va nella Foresta Fossile di Dunarobba ad Acquasparta; infine domenica 24 escursione alle rovine di Castiglione nei Monti Lucretili. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.escursionismolazio.it, oppure rivolgersi alla sede in via
L
Panisperna 255 presso l’Istituto-
a Lazio Escursionismo, nel quadro delle sue iniziative, organizza per il mese
Tecnico per il Turismo Cristoforo
di novembre quattro domeniche che porteranno chi vorrà in giro per alcune
Colombo 334.7025942.
splendide località del Lazio e dell’Abruzzo. Si parte domenica 3 novembre nella
s.s. lazio rugby
s.s. lazio triathlon
SAPORE DI DERBY
TRIONFO MONDIALE DI DANILO PALMUCCI
I
l portacolori della Lazio triathlon Danilo Palmucci è stato protagonista a Londra, in occasione dei campionati del mondo, di un fantastico tris di risultati nelle 3 prove in cui è stato protagonista: bronzo nell’ Aquathlon, medaglia d’oro nel Triath-
lon Sprint, fallendo di un soffio l’ oro anche nel Triathlon Olimpico, ma la sfortuna, nelle sembianze di una foratura, a 4km dall’ arrivo della prova a cronometro in bici, lo ha privato del successo relegandolo al quarto posto, a soli 30 secondi dal vincitore e a soli 8 dalla medaglia di bronzo. Nessun atleta in nessuna categoria maschile ha saputo fare meglio nel Tris di gare del Triathlon Olimpico.
E’
cominciata col botto la stagione della Old Lazio Rugby, subito derby contro i Veterans della Capitolina. Le Vecchie Aquile biancocelesti hanno sfidato i bluamaranto, in due tempi da trenta minuti, arbitrate dal Sig. Pompili.
Partita vera sin dai primi minuti, con toni agonistici e tecnici apprezzabili, correttissima e nei contenuti disciplinari. In campo addirittura due nazionali, l’inossidabile biancoceleste Ivo Mazzucchelli protagonista di una elegantissima “francesina” ai danni di un avversario lanciato a meta, e in blu amaranto, Claudio Tinari, autore di una ottima prestazione. La partita è stata molto più combattuta di quanto il risultato possa far intendere,E’ stata una splendida occasione per stare insieme e fare attività agonistica, senza pensare al peso degli anni.
Grazie alle sue medaglie l’Italia ha conquistato un fantastico 5° posto nel Medaglie-
Alla fine ha vinto la Capitolina di quattro punti ma il punteggio finale non ha impor-
re, risultato mai raggiunto prima. Danilo a
tanza…
fine gara ha così raccontato le sue emozioni:
Le due squadre si sono date dunque appuntamento a febbraio in occasione del derby
“Avrei voluto vincere anche l’ultima gara,
di ritorno per un altro giro di ovale.
ma lo sport è questo, i risultati vanno accettati. In un periodo di sofferenza econo-
OLD LAZIO: Mazzucchelli (Capitano), Veccia, Bongiorno, Innocentini, Mini, La Salvia,
mica per tutta l’Italia, sono felice di aver
Zecca, Bonanni, Lancellotti, Marini, Sampalmieri, Panci, Panzarella, Casini, D’Angelo,
portato la mia nazionale al 5° posto mon-
Marini, Tancredi, De Angelis, Bottaro, Votta, Ceccotti, Mercuri, Fiorentino.
diale e di ricordare a tutti che per 30 anni ho portato medaglie al mio paese senza
CAPITOLINA: Tinari, Fogu, Stico, de Mattia, Magni A., Rebecchini, Di Giacomo S.,
aver tolto un euro dalle tasche degli ita-
Modulo, Armeni M., Pauletti, Assi, Coffaro, Longo, Panzironi, Lo Sasso, Serretti,
liani”.
Zara,Fiorini,Di Giacomo M., Ceccarelli, Giamminonni, Cataldi, Franzoso, Valiani, Costantini, Marino, Dodson, Mechilli, Pennisi, Sorgente.
Al fianco della Movember Foundation Charity Anche quest’anno la Lazio Rugby aderisce all’iniziativa della Movember Foundation Charity, la fondazione australiana che, dal 2004, ha lanciato l’omonima campagna di sensibilizzazione alla salute maschile, raccogliendo fondi per la ricerca sul cancro alla prostata. Unitevi anche voi alla Generation Mo! Seguite la Lazio Rugby sulla pagina Movember Rome , postate le vostre foto baffute su twitter utilizzando l’hashtag #MoRome13 e preparatevi per festeggiare la fine di Movember con una grande serata di beneficienza! Movembre è alle porte...quindi... GROW A MO, SAVE A BRO!
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s.s. lazio danza sportiva
De Latialitate Junior
A passo di Lazio...
OBIETTIVO MONDIALI!
L’
adrenalina sale e l’agitazione si fa sentire. La Lazio danza lavora alacremente in palestra per preparare i Mondiali di Torino. Gli allenamenti sono più intensi,
M
le ore passate in palestra crescono.
artina Falchi, 11 anni, aquilotta. Dicono di lei: “Quando indossa
Ogni secondo è prezioso per migliorare la tecnica e l’espressione.
la tuta della S.S. Lazio Danza
Sportiva, con l’Aquila sul petto è fiera ed
La concentrazione non deve scendere.
orgogliosa, come Olympia”. Martina ama la Danza, ha praticato que-
Tutto è ormai quasi pronto per il prossimo obiettivo!
sta disciplina in diverse scuole, ma oggi è orgogliosamente un’atleta biancocele-
La fatica per arrivare fino a questo traguardo è stata tanta.
ste, nonostante i tanti sacrifici: 3 volte a
I momenti difficili non sono mancati, ma sicuramente per la squadra ne è valsa la
settimana, 60 Km di distanza, mamma e
pena.
papà ad accompagnarla. Lazialissima dalla nascita grazie a papà
Perché la voglia di ballare è più forte di tutto e la voglia di conoscere questo mondo
Dario un laziale del “fare” che partecipa
cosi immenso cresce.
in maniera entusiasta ad ogni iniziativa
La speranza più profonda è quella di vincere, come tutti. Ma l’onore anche solo di partecipare ad un evento cosi importante è alto. Adesso non rimane che calmarsi, concentrarsi e…incrociare le dita!! In bocca al lupo! Forza!! La nostra squadra è così composta: GAIA ORTENZI classe ’93, frequenta lo IUSM di Roma Specialità: latin show (con Chiara, Deborah e Luna) ballo di coppia (con Simone). SIMONE MARCHETTI classe ’94, studente del quinto liceo presso Armellini, Specialità: ballo di coppia (con Gaia). DEBORAH MORBIDELLI classe ’92, impiegata presso All Round, Specialità: latin show (con Gaia, Chiara e Luna). CHIARA FAMOOSS PAOLINI classe ’93, frequenta l’Università studentessa a lettere moderne Specialità: latin show (con Gaia, Deborah e Luna). LUNA MARTINELLO classe ’98, studentessa del liceo scientifico, Specialità: latin show (con Chiara, Gaia e Deborah). E non posso mancare di citare le “piccolette”: Lucrezia Amidani, Ilaria De Santis e Gaia Stella.
biancoceleste e offre un contributo concreto ogni giorno rivestendo un ruolo chiave nello staff di Lazio 100. Con la sua piccola guarda tutte le partite della Lazio Calcio con il commento del grande Guidone, come lo chiama lei, e quando il tempo è bello, la meta preferita di padre e figlia non è il parco giochi ma lo stadio Olimpico: la sua prima volta, Lazio - Siena all’età di 5 anni. Dice Papà: “È bello vedere una bambina con tanto amore per la nostra squadra, ha già avuto la possibilità di gioire immensamente il 26 maggio e di piangere nella finale con la Juventus. Sul 3-0 ancora mi diceva: dai Papà che li riprendiamo! Fantastica!”. Zia e Zio, unica nota dolente della famiglia, hanno provato a portarla sull’altra sponda, ma il risultato è stato che anche Aurora, la cuginetta, è ora un’aquilotta. A qualcuno non è ancora chiaro che come dice Martina : “La Lazio è Lazio e poi niente”. Martina ogni mattina, quando si sveglia, canta l’inno della Lazio quasi fosse un rito da non tradire. E’ su queste note che inizia la giornata in casa Falchi e sui passi di danza in biancoceleste che si chiude. Volano alto i Falchi, proprio come le aquile, e Martina di questo passo più in alto sempre volerà!
(Claudia Anzidei)
La Storia
Via Ferdinando Fuga, 1/c Roma Orario 10.00-13.00/16.00 - 19.30