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Urbanistica, assetto del territorio, aree industriali ..................................... pag
Urbanistica, assetto del territorio, aree industriali
Trasformare la città di Conegliano in un organo urbano sostenibile, pronto e capace di assorbire i cambiamenti ambientali, climatici ed economici che ci aspettano grazie ad una pianificazione del territorio con visione organica, inteso come centro di interesse esteso. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso una serie di azioni: • promuovendo il coordinamento territoriale con gli altri comuni fino a Vittorio Veneto a nord, al Piave ad ovest, San Fior ad est e Vazzola a sud; • investendo sulla buona pratica della partecipazione intesa come metodo progettuale ampliando e sviluppando il processo partecipativo degli attori portatori di interesse; • ricorrendo ai concorsi di progettazione; • dialogando sistematicamente con le varie istituzioni che entrano in sinergia con Conegliano, partendo dai Comuni vicini fino alla Provincia, alla Regione allo Stato ed in scala alla comunità europea; • ponendo il vantaggio pubblico al primo posto nella riconversione delle grandi aree dismesse senza subire l’iniziativa degli interessi privati nella scelta delle destinazioni d’uso; • dando seguito al programma della Regione in cui si propone di spingere sulla riqualificazione del tessuto urbano attraverso un programma strategico comunale che dia un futuro al recupero delle cubature rinunciate delle cosiddette aree verdi e di quelle recuperate dalle aree dismesse; • conducendo uno studio approfondito per avere un Piano Ambientale Urbano dove, sempre in visione organica, si possa pianificare il verde attraverso una visione bioclimatica del sistema urbano in relazione con i vari livelli urbanistici; • promuovendo politiche attive di riqualificazione: la città deve essere confortevole, sana, piacevole, economicamente vantaggiosa, sicura e ricca di servizi, fervida e stimolante con particolare attenzione alla sostenibilità; • revisionando i piani urbanistici in ottica di riduzione delle cubature, riduzione del consumo di suolo, aumento della permeabilità delle superfici coperte; • sviluppando il concetto di città da 10 minuti: ogni quartiere deve contenere al suo interno servizi per i cittadini raggiungibili a piedi - negozi di vicinato,
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scuole primarie, parchi attrezzati, attività ricreative per famiglie - tutto nell’arco di 10 minuti; • nell’ottica della città da 10 minuti andrà rivista anche la pianificazione delle destinazioni d’uso riportando e mescolando nella città attività artigianali, di formazione, laboratori di ricerca ora totalmente dislocate in ambito extraurbano; • introducendo nell’edilizia pubblica e privata politiche incentivanti attraverso la premialità sull’utilizzo di fonti rinnovabili, verde in copertura e facciata, sistemi bioclimatici, riduzione del consumo idrico, tecnologie per il risparmio energetico e di risorse in ottica di riduzione delle emissioni con l’utilizzo di sistemi certificativi; • riducendo il consumo di suolo introducendo premialità sul recupero delle cubature esistenti e riorganizzando aree urbane attraverso l’utilizzo dei piani di recupero, gli studi di comparto ed altri sistemi di progettazione dedicati alla riqualificazione urbana; • rivedendo il regolamento edilizio introducendo i concetti appena elencati per una qualità edilizia in relazione con l’ambiente; • tutelando e valorizzando il centro storico, con attenzione ad una rigenerata residenzialità aumentando i servizi alle famiglie; • attivando politiche di pedonalizzazione estesa del centro città, partendo dalla Contrada Granda e da piazza Carducci; • ampliando ed individuando nuove aree verdi attrezzate a servizio di ogni area della città; • promuovendo politiche abitative che rendano conveniente e attrattivo abitare a Conegliano, attraverso incentivi per le giovani coppie, un'azione necessaria per contrastare la progressiva perdita di abitanti e fermare la fuga delle giovani coppie verso i comuni limitrofi. Area ex Zoppas, il grande spazio irrisolto. Intendiamo intervenire applicando i punti principali della nostra visione trasformandola in un’area organica dove le relazioni tra destinazioni d’uso siano fluide. Tale ottica sarà applicata anche ad altri spazi abbandonati della città. Questi i principali step del nostro programma: • acquisire l’area ex Zoppas all’asta cominciando a pianificare attraverso un piano maestro che individui fin da subito le funzioni e cominciando ad usare l’area rendendola fruibile e sicura;
• individuare una viabilità interna che permetta fin da subito il miglioramento del parcheggio ed alleggerisca la pressione sull’area centrale della stazione; • promuovere una visione spinta per un futuro di lavoro, cultura ed agritecnica, così da divenire un polo di riferimento Nazionale ed Europeo nel campo dell’agricoltura sostenibile e di altre future possibilità al passo con l’economia e la natura, della viticultura e delle tecnologie della vinificazione; • progettare un parco tecnologico dove sperimentare nuove possibilità di coltivazione e di gestione delle risorse; un centro per lo sviluppo sostenibile delle tecnologie industriali nel campo agricolo ma non solo: Conegliano e il suo comprensorio sono territorio industriale, soprattutto nei settori dell’acciaio, del legno, del tessile; • rendere il parco fruibile ai cittadini e ai visitatori di Conegliano, facendo sì che abbia anche funzione sperimentale e possa essere sfruttato per la ricerca, sotto la gestione del CREA - grande incubatore dedicato alla ricerca – e in collaborazione con i vari enti pubblici e privati di spinta innovativa; • mantenere il più possibile i capannoni industriali dismessi per una vera archeologia industriale attraverso il tema della “scatola nella scatola” indicendo concorsi di architettura dove, oltre al centro sperimentale, le aree recuperate possono diventare centri di produzione culturale, dove trovino spazio un museo della nostra storia industriale, sale musicali, laboratori artistici e teatrali e grandi spazi esterni sociali; • riservare la grande area verso via Manin alle residenze di tipo inclusivo, smart e innovative, ricche di servizi, dedicate ai giovani ed agli anziani per ripristinare il legame generazionale; • rigenerare il collegamento con lo shopping center di via Colombo e la programmazione di un mercato progettato e quotidiano agro alimentare; • Ex fornaci Tomasi: possono nascere start up, che escono dal centro ricerca programmato all’ex area Zanussi e da altri bacini di studio e ricerca molto ben organizzati nel nostro territorio; • la grande area esterna alle fornaci potrà ospitare un grande parco ad uso sociale. Un vero parco con laghetto e bosco, non limitato alla collinetta ex discarica dove ad oggi non è possibile piantare alberi ad alto fusto, con aree per lo sgambamento dei cani e un percorso vita per attività ludico-sportiva; • Ex cotonificio: non si esclude possa mantenere almeno in parte una vocazione produttiva, magari integrando anche l’area ex Caserma San Marco, ove
ubicare laboratori artigianali o produzione tecnologica di interesse medicale vista la vicinanza con l’ospedale.