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Artigianato, Commercio) ............................................................................ pag

Sviluppo economico e competitività (Industria, PMI e Artigianato, Commercio).

Il lavoro è la cifra distintiva della nostra città. Oggi, la crisi aperta dalla pandemia sta mettendo a dura prova l’assetto economico e sociale di Conegliano. Sostenere la ripartenza, vuol dire sia dare aiuto ai commercianti, ai negozianti, ai ristoratori, a chi lavora nell’ambito della cultura e degli eventi, ma vuol dire anche investire nei nuovi settori del vivere (ad esempio trasporti, energia, reti digitali, costruzioni ecologiche). Il Covid, infatti, porta con sé conseguenze che dobbiamo saper intercettare anche dal punto di vista economico. Si tende sempre di più a preferite il commercio al dettaglio a scapito della grande distribuzione: il rapporto diretto con il commerciante di fiducia, che riesce a fornire il trasporto a domicilio in sicurezza, a discapito della promiscuità della grande distribuzione. Stesso discorso vale anche per i prodotti alimentari a km zero favoriti perché garantiscono la genuinità del prodotto. Ecco i punti di forza e gli interventi che abbiamo individuato: • Il lavoro da remoto, lascito anch’esso della pandemia, permette di attirare famiglie di professionisti a risiedere da noi, dove la qualità della vita è superiore alla grande città, dove la vicinanza al mare e alla montagna è minima, ma dove i servizi devono essere competitivi; • abbiamo stazione ferroviaria con treni ad alta velocità e due aeroporti internazionali a pochi Km. • Continueremo a valorizzare la già significativa presenza industriale e faremo in modo di favorire l’insediamento di quelle attività caratterizzate da un'elevata sostenibilità e compatibilità con il tessuto urbano. • Avremo cura di sostenere quelle imprese medio piccole che hanno una forte vocazione all'innovazione facilitata da un rapporto sempre più forte con il sistema della ricerca e dell'alta formazione: verrà sostenuta la nascita e la crescita di start up innovative, in particolare nei settori caratterizzati da elevata qualità, professionalità ed innovazione, riconversione green. • Proponiamo una “No Tax Area” di tre anni per le nuove attività commerciali, con particolare attenzione a quelle di prossimità, guidati dall’idea di “città da 10 minuti”, in cui tutti i servizi siano a disposizione dei cittadini ad una distanza massima di 10 minuti in bicicletta o a piedi.

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• Sarà agevolata l’occupazione del suolo pubblico da parte delle attività commerciali, con una semplificazione delle procedure e una revisione del “Regolamento Dehors” anche alla luce delle nuove esigenze che si palesano a seguito della pandemia. Si valuteranno agevolazioni tariffarie. Queste alcune proposte concrete: • Commercio: l’amministrazione sarà al fianco delle nuove imprese e attività e si rapporterà con i proprietari per abbassare il canone di affitto nei primi 12 mesi anche abbassando l’imposta IMU. • Favorire una maggiore elasticità degli orari di apertura degli esercizi pubblici. • Incentivare lo sviluppo di nuove occupazioni artigianali anche destinando ad esse aree dismesse; • Riqualificare i capannoni dismessi in accordo con i proprietari e le categorie economiche per farli diventare luoghi di start up per i giovani anche artisti o per destinarli a luoghi di formazione della sicurezza sul lavoro o formazione continua per agevolare la ricerca di professionalità di manodopera. • Creare e incentivare la creazione di nuove tipologie di lavoro e a farlo in modo sostenibile: lo smartworking deve trovare una regolamentazione chiara e definita, non deve essere un mero homeworking che penalizza alcune categorie di lavoratori, principalmente le donne. • Fare sistema con le aziende attraverso la concertazione con le parti sociali e le associazioni di categoria in modo da portare la città nelle aziende e le aziende ai cittadini e non solo… ai turisti del mondo ma partendo dal nostro territorio. Coinvolgendo chi lavora nelle industrie, nelle cantine, nelle aziende sportive, nella cultura non banalmente facendo da sponsor ma facendo assieme dei progetti. L’interesse di tutte le parti coinvolte deve essere univoco: sinergie per valorizzare il nostro territorio con il nostro lavoro. • Rafforzare e consolidare il rapporto con la scuola enologica, la più antica d’Italia, la sede dell’università perché ci sono i nostri giovani e perché Conegliano è famosa per la produzione di prosecco, facendo sistema con le cantine, le altre aziende, consorzi che si occupano di vino e gli esercenti.

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