Sei Periodico Dicembre 2012

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INDICE Contents

Dicembre 2012 cover_06 attualitĂ _08

attualitĂ _10 primo piano_12

zoom_16 teatro_19 dietro le quinte_20 libri_23 musica_24 movie_26 hi-tech_29

viaggi_30 benessere_33 sociale_35 cucina con_37 libero ricercatore _38 cash_40 lo sai che_43

la soffitta_44 eros_47 passatempo_49 oroscopo_50

OVO NNO NU FELICE A SEI periodico 03


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FUORI dal CORO Editoriale periodico

TM

Mensile a Diffusione Gratuita ANNO 2 • N. 19 - DICEMBRE 2012 Aut. Tribunale di Torre Annunziata Num. Reg. 952/2011 Num. Reg. Stampa 11 Del 03/11/2011 Free Magazine Chiuso in Tipografia il 29/10/2011 Stampato da Fenice Print DIRETTORE RESPONSABILE

Carmine Cascone

CAPOREDATTORE

Pina Longobardi EDITORE

Sei Agenzia s.a.s. PROGETTO GRAFICO

Tripoli Esposito Giancarlo Corbo

DIRETTORE COMMERCIALE

Lello Capriglione

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a cura di Carmine Cascone

Al nonno vestito di rosso più famoso del mondo È passato un altro anno, è già abbiamo alle porte le feste natalizie. Ho pensato che, oltre agli auguri canonici ai lettori, ai personaggi che sono stati ospiti nelle pagine del nostro giornale, alla redazione, all’editore sempre presente e attento ai cambiamenti, ai collaboratori interni ed esterni, agli sponsor che in questo periodo difficile non ci hanno mai fatto mancare il loro appoggio concreto, fosse opportuno scrivere una lettera a Babbo Natale. Una missiva che il caro nonno di tutti possa leggere con sufficiente anticipo attraverso le pagine del nostro mensile.

Caro Babbo Natale,

io credo che la maggior parte della gente abbia perso di vista ciò che davvero ha valore, quel qualcosa che dia un vero senso alla vita. Credo che nessuno si guardi più intorno, nessuno pensa che talvolta una parola dolce o un gesto di tenerezza basta e vale più di qualsiasi cosa materiale si possa regalare. Sempre più spesso si sentono brutture di ogni genere, ci si sente impauriti e soli, si vive di un consumismo inutile, con grande miseria e povertà d'animo. Natali felici da bambino ne ho avuti, perciò estendo il mio augurio a tutti i bimbi sperando che essi possano indurre gli adulti a recuperare il vero senso del Natale e della fratellanza. Oggi tutti hanno tutto e penso con dolore a chi è solo, malato, privato di ogni dignità, di ogni libertà. Ci sono bimbi che non hanno mai conosciuto nulla di quel buono che si può trovare negli esseri umani, anime innocenti che non hanno mai avuto nemmeno una briciola di tutto quello che il Natale dovrebbe rappresentare per loro e per la loro crescita, mi rattrista la crudeltà verso ogni forma di vita. Quindi ti chiedo mio caro Babbo Natale di portare un pò più di consapevolezza nelle persone, maggiore umanità, prova a diradare il buio nei loro occhi e nei loro cuori, in modo che ci siano sempre più tavole imbandite e meno luoghi banditi. Ti aspetto con ansia in Redazione per intervistarti e per avere quello scoop che attendo da una vita per poter confermare alle persone che Babbo Natale esiste davvero; se così non fosse, quelli della mia generazione che ci hanno creduto e ci credono ancora adesso, faranno in modo che tutti non abbiano più dubbi e non ti facciano solo richieste ma sappiano essere in grado di imitarti nella bontà e nello spirito. In quorum fidem ego Carmine Cascone

Buon Natale a tutti e felice anno nuovo.

Ringraziamo il Direttore per le belle parole e per gli auguri. Vogliamo accodarci ringraziando tutti coloro che collaborano col progetto SEI PERIODICO, gli sponsor che ci sostengono e i lettori che ci seguono. Buone Feste a tutti dalla Redazione. SEI periodico 05


COVER L’intervista a cura di Pina Longobardi

Nome: Lodovica Mairè Cognome: Rogati Nata il: 8 agosto Segno zodiacale: Leone Laureata in Scienze della comunicazione con indirizzo giornalistico Attrice, modella e conduttrice

Intervista-confidenza con

“Le cose che amo su tutto? Il mio uomo, l’Africa e gli animali. Il mio pregio maggiore è anche il mio peggior difetto”… Papà italiano e mamma inglese cosa hai preso di buono da queste due nazionalità? Dall'Inghilterra il senso civico, dall'Italia mi metti in difficoltà... non mi sento italiana quasi in nulla.

Che rapporto hai con il tuo corpo? Fantastico, amo il mio corpo, lo rispetto e non ho mai fatto uso di droghe, mai fumato, faccio sport tutti i giorni, mangio bene. Siamo in perfetta sintonia.

Quanto conta la bellezza nella seduzione? Non molto, esistono donne non belle che hanno una carica sensuale esplosiva e ci sono donne stupende ma di una bellezza senz’anima.

Sei innamorata? Moltissimo, più di cosí si muore!

Ma conta la bellezza nella vita? Smettiamola di negarlo: la bellezza conta eccome! Ti apre moltissime porte, è una carta vincente. Poi è chiaro che devi dimostrare di avere anche altro.

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Quindi è’ amore vero? Assolutamente si! L'amore vero non ti permette di stare lontani, se ci si perde è perchè tale non era. L’amore fatto di complicità, lealtà e rispetto, valori che ti fanno superare tutto, è amore assoluto.


Quanto conta il giudizio altrui nella propria vita? Per me zero! Se dovessi preoccuparmi di tutte le falsità e cattiverie che dicono su di me non vivrei più. I giornali poi li dovrei querelare un giorno si e ...l'altro pure. Sono schifata per quante notizie fasulle pubblicano e soprattutto mi disgustano quelli che a tutti i costi forzano la mano, colorando gli articoli di squallide battute, giudizi fuori luogo o peggio ancora di invenzioni surreali, solo per il gusto di danneggiare qualcuno o fare un pó di rumore. Su di me hanno scritto di tutto ma ho imparato a non dar più peso al cattivo gusto di certi giornalisti. Il tuo pregio maggiore e il tuo peggior difetto. Sono troppo buona, una donna di cuore. Scusa ma esser buoni è un pregio! Non quando lo sei con chi non lo merita e ti pugnala alle spalle. Il tuo rifugio dal mondo? L'Africa è la mia vita. Gli anni trascorsi lì rappresentano un'esperienza molto significativa. Amo la natura e non si può descrivere cosa si prova a trovarsi ad un passo da un gorilla, leoni elefanti che ti attraversano la strada.

SEI periodico 07 COVER

Cinema, Tv o teatro, quali panni vesti meglio? Cinema senza dubbio. Abbiamo visto un photo shooting ambientato in un edificio disastrato, perché? Mi piaceva l'idea di unire la mia immagine con un luogo non patinato o scontato come sempre. Il risultato è stato eccezionale. Prossimi progetti lavorativi? Una sceneggiatura, un libro, una fiction e un film. Tutto ma con molta, molta calma, adesso voglio dedicarmi anche alla mia vita privata che ho trascurato troppo in passato. Questo è il momento per me di costruire. Il prossimo viaggio che farai? Ovviamente in Africa. Fai un augurio di Natale ai nostri lettori? Più che un augurio, voglio dire a tutti i lettori di vivere appieno la propria vita, ogni giorno perchè ne abbiamo solo una e non avremo altre occasioni, quindi di non sprecarla per niente e nessuno, di amare chi lo merita e perdonare chi ci fa del male.


ATTUALITÀ La notizia a cura di Pina Longobardi

Facce senza vergogna!!! L’Italia della “spending review” tra strette di cinghia Chi paga le tasse, oggi, in questo Paese, è indignato di ...un’indignazione sacra. Sacra perché nasce da un’esigenza di giustizia non più procrastinabile. “Guàrdati dalla collera del giusto”, dice la Bibbia.

La misura è ormai colma il popolo stanco è ormai pronto a passare alle vie di fatto quando vede l’uso che viene fatto del sudatissimo denaro, utilizzato soprattutto per colmare l’avidità mai sazia dei vari politici. Basta con i furti di fiducia: “Ti ho votato e tu mi tradisci così?”, “Io tiro a campare mentre

tu usi il mio denaro per far feste con i porcelli in maschera?”.

Ladri di futuro: “Parli di investire e l’unica cosa in cui investi è il tuo patrimonio SEI periodico 08

personale a spese mie?”.

Ladri di denaro e beni pubblici: “Perché la

finanza non va a vedere come si sono costruiti i patrimoni personali i vari Berlusconi, Fini, Bossi e tutti quei politici e amministratori improvvisamente diventati dei cresi?”.

E davanti alle varie oscenità di un Berlusconi & C. al viagra che pensavano a governare tenendo sulle ginocchia giovani starlette (e non credo per dargli caramelle) o il ministro Melandri, ospite di Briatore a Malindi, nelle sue performance di ballerina scatenata, che ne sa lei di come si campa con mille euro al mese?, mi fa “incazzare” Napolitano che invita gli italiani (quelli a mille euro al mese, i pensionati da cinquecento euro, i precari e i senza lavoro) all’austerità e ai sacrifici.


E intanto loro festeggiavano! Festeggiava Fausto Bertinotti il “comunista in cachemire” e festeggiava Nichi Vendola l'amico degli operai al Gayvillage. Festeggiava persino Michele Vietti, presidente del Csm, con in braccio un seno scoperto. Festeggiava il professor Giovanni Sartori, facendosi imboccare a bordo piscina. Festeggiava il Pd tutto davanti allo spogliarello di Jessica alla festa del partito a Campiano. Facce senza vergogna che ci hanno risposto “abbiamo pagato con i nostri risparmi”. Il punto è che quei risparmi, consiglieri regionali, governatori e parlamentari li hanno accumulati in anni di poltrone assicurate nelle istituzioni, e le istituzioni le pagano i cittadini. “Restituirò quello che ho preso!” ha detto qualcun’altro di quelli trovati con le mani nel sacco ma non basta restituire in parte. Intanto deve essere tutto quello che illecitamente hai preso. Poi, siccome rubare è ancora reato (davvero?) in questo Paese, dovresti prenderti un bel processo civile e penale per direttissima. Ma i magistrati lo sappiamo sono parrucconi garantisti e associati alla casta, lo dimostra il fatto che mentre Sallusti rischia il carcere per aver firmato il diritto d’informazione Berlusconi si ripropone all’orizzonte della Terza Repubblica. Beppe Grillo? Un aggregatore di masse che parla, parla, parla, lo preferivo quando faceva il comico (ma non troppo!). Non mi piacciono i leader carismatici come lui, non sanno delegare e la democrazia sta nel delegare, poi confermare o dimissionare. In confronto meglio Renzi, almeno è intelligente anche se fa gli occhi dolci alla Fornero tutta lacrime e figlia sistemata. Alla fine ci resta Bersani il più politico fra i tre, quello che almeno la politica la mastica.

Perché non cominciamo a mandare a casa il 70% dei parlamentari? Meglio pochi e ben scelti. Basta! Basta davvero, la misura è

colma. Basta salotti in cui parlare di etica, parola sublime con cui sono state coperte immondezze morali e comportamentali d’ogni tipo. Parliamo solo di responsabilità personale: e ognuno risponda, in ogni sede necessaria, dei suoi comportamenti, dei suoi redditi, e del mandato fiduciario che ha tradito con arroganza imperdonabile!.

La sovranità appartiene al popolo, qui ci vuole “reazione altro che elezione!” per recuperare la nostra dignità di cittadini e difendere i nostri diritti e i nostri beni: aziende, scuole, sanità e cultura. SEI periodico 09 ATTUALITÀ


ATTUALITÀ Campo... Minato a cura di Mina Giuliano

A Natale siamo tutti più… choosy! Il diktat della Fornero, che generalizza e “spara a zero”! Qualunque testo di giurisprudenza che si rispetti, riporta, a chiare lettere, un concetto inoppugnabile: prima di emettere giudizi su una determinata persona o in riferimento ad una data situazione, occorre documentarsi accuratamente, per evitare sia di accusare ingiustamente il presunto imputato, sia di incorrere in grossolani equivoci!

D’altronde anche la stessa buona educazione, e naturalmente l’intelligenza, guidano l’essere umano a meditare e riflettere prima di proferire ingiuste espressioni di accusa, a danno di altri. Le critiche, nella vita, possono essere strumenti di crescita e miglioramento personale, purchè costruttive o, almeno, degne di nota! Oggi, invece, solo accordi stonati… parti integranti e caratterizzanti del nuovo motivetto petulante e beffardo, intonato da una compatta orchestra di presunti maestri: “You are Choosy

girl/boy, in a Choosy word”!

Eh si! La musica cambia, la lingua si rinnova perché siamo sempre in Europa (la ruota di scorta e l’asino da soma, dell’Europa, per essere precisi!) e, quindi, comprendi che, dopo bamboccione e

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fannullone, va di moda essere considerato il “choosy” della situazione!

Tutto chiaro perchè… Fornero docet!

Chiediamo venia per l’uso del latino, la bella, bistrattata e dimenticata lingua madre, che non frutterà mai un quattrino! Non c’è tempo da

dedicare alla cultura (tagliata fuori da qualsiasi investimento!) visto che, ultimamente, il “caro” ministro Fornero, passato rapidamente dagli esordi della lacrima commovente (Tanto gentile e tanto onesta pare...va), alla lingua biforcuta e tagliente della cronaca recente, appare particolarmente impegnato a “sparare a zero”, ricercando, nel dizionario europeo, per stare al passo coi tempi, appositi e “sciccosi” termini ad effetto!

Senza possibilità né di appello, né di rivalsa, i giovani laureati italiani vengono miseramente etichettati come svogliati e schizzinosi, attaccati alla gonnella o impegnati nella ricerca dell’anima gemella! Giovani considerati non come potenzialità ma come zavorra, quasi come una forma di moderna “camorra”, inutile... anzi nociva allo Stato perché


o poco propensa a cercare una duratura occupazione (magari esistesse!) o decisa a non abbandonare il divano casalingo, con annesso piumone! Giudizi e critiche sono all’ordine del giorno: si condanna a priori, senza il minimo rispetto per la storia personale di ogni singolo, sorvolando, con innata superficialità, sulle difficoltà con cui egli si trova, ogni giorno, a dover far i conti… che spesso non tornano! Generalizzare senza comprendere, offendere senza conoscere: questo è il miserrimo modo di

procedere di chi, avendo ottenuto ogni tipo di

“investitura feudale” (con o senza merito, che importa!), si erge a giudice supremo e somministra

l’ennesima, sterile paternale!

Basta con le pessime lezioni di vita e le prediche da due lire, egregio Ministro! I giovani sono stufi di sentirsi i “Malpelo” della recente storia, e controvoglia accettano l’appellativo di “Malavoglia”! Prima di emettere improperi, si

svegli (anche lei!) alle 05:00 del mattino, per raggiungere il luogo di lavoro; mangi un panino “al volo” (anche lei!), sulle scale polverose di una stazione, in attesa di un treno o sempre in ritardo o affollato all’inverosimile; torni a casa (anche lei!) a notte fonda, dopo una giornata di straordinario non retribuito; vada a vivere (anche lei!) dall’altra parte dell’Italia sola e priva dell’affetto di amici e familiari, pur di trovarsi uno spicciolo in tasca; viva (anche lei!) con il “conforto” di un contratto almeno precario! Infine… stia zitta (anche lei!) come chi si accontenta e, nonostante tutto, non protesta… nemmeno quando comprende che il tanto agognato titolo accademico, spesso conseguito con voto eccellente, assomiglia sempre di più ad una sbiadita carta da parati! Ognuno vorrebbe avere a disposizione una Villa Capponcina per ogni esigenza, per rilassarsi e godere di imperituro relax! Questo, però, chiamasi “privilegio”, e, dunque, il discorso si sposta necessariamente ai “piani alti”, a quel beneficio riservato a pochi eletti (meglio

“prescelti”, considerando che i noti tecnici ci sono stati propinati e che non li abbiamo mica votati!). Mentre alcuni giovani, ogni giorno, si

fanno un “choosy così” (Crozza approverebbe l’innovativa duplice accezione del termine, accompagnata da distintivo gesto chiarificatore!) alcuni, tra ladies and gentleman di Palazzo Chigi e Palazzo Madame (dopo l’inglese, usiamo anche il francese per sfregio!), quel “choosy” lo tengono comodamente adagiato in poltrona, senza sacrifici di alcun genere perché quelli vengono continuamente riservati solo alla povera gente…

of course!

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PRIMO PIANO L’intervista a cura di Pina Longobardi

Da quando vi conoscete voi due? Sono dodici anni, frequentavamo l’Accademia d’Arte Drammatica ed eravamo attori seri oltre che amici - e ridono! -.

in cui presentiamo una squadra di comici napoletani e non, principalmente del sud. Un modo per dare un’alternativa al grosso della comicità che, com’è noto, ...risiede al nord.

Dalla radio alla tv quale è stato il vostro percorso?

L’imitazione di Tiziano Ferro è il vostro piatto forte, l’avete mai incontrato?

Nel 2003, Radio Punto Zero ci affidò un “morning show” che si chiamava Zero in Condotta, ogni fine settimana stavamo in radio e ci divertivamo sul serio!”. Poi tanti laboratori prima di accedere a Zelig Off, un palcoscenico di tutto rispetto per due come noi. Poi è arrivato Zelig e successivamente la Gialappa’s. Due anni di parodie di Tiziano Ferro, degli Zero Assoluto, Notre Dame e parallelamente abbiamo portato avanti il progetto di Made in Sud,

Una volta! Tiziano e il suo clone hanno “duettato” in un programma radiofonico. Poco prima c’era stato un incontro casuale all’aeroporto e lui è stato molto simpatico, ha consigliato a Ross d’imitarlo perché dice che gli somiglia di più. “Devo dire - ci disse Tiziano - che mi sono sentito accettato dal mondo dello spettacolo da quando mi imitate!”. Insomma abbiamo temuto ma, in fondo, Tiziano ci sopporta di buon grado.

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Da quest’anno “MADE IN SUD”è approdato in RAI, quali sono le insidie di lavorare per la tv di Stato? La visibilità è aumentata ma anche i rischi. Certo su Sky le aspettative erano minori. Prima o poi però devi decidere cosa voler fare da grande e metterti in gioco. È stata dura ma alla fine la RAI ci ha dato fiducia e ha scommesso su un programma fatto da giovani sconosciuti, rispettando il nostro progetto e il cast originale. La crisi poi sembra mettere in discussione tutto e c’è voglia di cambiare anche in RAI. A proposito della Gregoraci com’è lavorare con lei? Arriva con lo stuolo di tate, il jet privato e vizi e capricci di Lady Briatore from Montecarlo? Elisabetta? No, dai, assolutamente no! Una ragazza precisa e attenta, semplice e grintosa, una donna del Sud, sempre pronta a mettersi in gioco. Con Fatima poi ha subito fatto amicizia, quell’amicizia impepata di quella rivalità femminile che solo voi donne sapete condurre, un gioco tra due belle donne che sanno entrambe di esserlo.

Sono due colleghe con cui ci troviamo molto bene. Entrambi vantate una formazione teatrale classica, l’Accademia Nazionale d’arte Drammatica del Teatro Bellini. Come si passa dal drammatico al comico? - Mi guardano e ridono entrambi Ma guarda che mica facciamo ridere! Ridevano quando facevamo i drammatici. Vi frequentate anche quando non lavorate? Siamo prima di tutto amici e lo sono anche le nostre compagne. Mia moglie - mi dice Gigi caratterialmente somiglia a Ross e la mia compagna - mi racconta Ross - somiglia a Gigi. Progetti futuri lavorativi e privati? Sicuramente qualche nuovo personaggio da prendere di mira. Poi io - e gli occhi di Gigi s’illuminano - tra poco diventerò papà di una femminuccia. E tu Ross? Giuro! Metto la testa a posto e sposo la mia compagna a primavera.

G al secolo L igi & Ross uigi Esposi to (19 luglio-c an e Rosario M cro) orra (13 gen vantano un naio-ariete) a fo teatrale all'A rmazione ccademia Nazio Drammatic nale d’Arte a del Teatro Bellini.

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PH NICO CLEMENTE

L’intervista finisce qui, i fan li attendono per gli autografi e le foto di rito. Sono bravi questi ragazzi, piacciono davvero, in fondo la comicità è un mestiere difficile….una cosa seria.




ZOOM L’intervista a cura di Pina Longobardi

Andiamo oltre le fredde biografie che descrivono un personaggio e i suoi successi. Lei ha una voce graffiante, dura, verace e sensuale che canta una Napoli passionale e latina, contaminata da suoni mediterranei e, soprattutto, sofferente, affamata. Premio Tenco nel 1991 con l’album “Senorita” scritto dai fratelli Bennato, con Eugenio anche un legame durato dieci anni e due figli, ecco a voi: Pietra Montecorvino.

Barbara D’Alessandro in arte Pietra Montecorvino perché questo nome? Nel 1983 si apriva la porta di San Pietro e nacque l’idea di Pietra, vedendolo di buon auspicio , Montecorvino invece è un comune in provincia di Foggia. Mi piaceva anche se è un pò forte e impegnativo da portare. La pietra è dura, difficile da scalfire, così volevo sentirmi e non mi sono pentita di questa scelta. Tu esordisci a fianco di Renzo Arbore nel 1983, nel film "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a

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fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", cosa ricordi di quel periodo? Renzo è una persona eccezionale. A quei tempi lui era nel pieno del suo successo ed io avevo l’incoscienza dei miei vent’anni. Mi portava a teatro, mi imponeva di ascoltare le canzoni napoletane, violentando la mia anima rockettare, io assorbivo tutto come una spugna e lo facevo divertendomi. Renzo mi ha arricchita molto professionalmente, gli sono grata a vita, dopo i miei figli e a lui che debbo la mia crescita individuale.


ph. annarita esposito Ci parli della tua esperienza nel film “Passione” di John Turturro? Un’esperienza assolutamente positiva, i napoletani hanno l’incredibile capacità d’immedesimarsi in qualsiasi circostanza, così finisce che giri un film tra i vicoli di quartiere e tutti sono disponibili. È un film importante che a Napoli ha avuto tantissimo riscontro. John è riuscito a cogliere la vera Napoli, il vero volto dei napoletani e a proiettarlo in un capolavoro. «Sud. Sud ...nui simm' 'ro Sud, nui simm' curt' e nir' / nui simm' nati pe' cant' e faticamm' a fatica'», è difficile essere meridionali? Assolutamente si, da sempre lo è come difficile è essere neri. E tu che donna del sud sei? Una donna paziente e saggia, una madre presente che rispetta la libertà dei suoi figli. Ho coltivato in loro il

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senso di responsabilità, cercando di non essere iperprotettiva. Risultati? Carola che ha 24 anni studia a Roma scienze politiche e Fulvio di 21anni studia all’Accademia delle belle Arti, ama la musica e canta in inglese. Lui mi ha aiutato a montare i video di “Malamusik”. I miei figli sono anche i miei amici e questo è molto gratificante. Ci sono tante Napoli e tanti interpreti per questa città, chi la rappresenta meglio secondo te? Per me è Massimo Troisi, un artista che ha saputo abbattere lo stereotipo della napoletanità fine a se stesso, soprattutto nei suoi ultimi anni di carriera e di vita. Mi immalinconisce sapere che non ha potuto godersi questo suo trionfo. Un grande artista e nel contempo un uomo vero e semplice. Un bell’augurio di Natale ai lettori di SEI PERIODICO da Pietra. A Babbo Natale chiedo un pò di giustizia nel mondo. Io non credo alla profezia dei Maya e spero che dopo il 21 escano tutti più fiduciosi e che si giri finalmente la boa della recessione. Ai lettori di Sei ma un pò a tutti auguro di ritrovare il valore delle piccole cose e un 2013 migliore di quest’anno che si sta chiudendo.


7 DICEMBRE 2012 Tante belle cose con

9 GENNAIO 2013 Toni Servillo legge Napoli

Maria Amelia Monti, Gianfelice Imparato

Toni Servillo

di da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo e Antonio De Curtis, fino al contemporaneo

una commedia di Edoardo Erba Regia : Alessandro D’Alatri

18 GENNAIO 2013 La cena dei cretini di Francis Veber

2 FEBBRAIO 2013 La donna che sbatteva nelle porte

Zuzzurro e Gaspare

con Dario Biancone, Gianfranco Candia, Alessandra Schiavoni regia Andrea Brambilla

di Roddy Doyle con Marina Massironi regia e drammaturgia Giorgio Gallione

2 MARZO 2013 De Pretore Vincenzo

21 FEBBRAIO 2013 L’arte del dubbio con

Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani

di Eduardo De Filippo Regia di A. Pugliese

Enzo Moscato

Regia di Sergio Fantoni dal libro di Gianrico Carofiglio, versione teatrale di Stefano Massini

con e con Pietra Montecorvino e Ernesto Lama Musiche originali di Enzo Gragnaniello

16 MARZO 2013 Anche l’occhio vuole la sua parte

6 APRILE 2013 Capitan Fracassa

con Maurizio Casagrande e Michele Caputo

da Théophile Gautier e dai canovacci di Francesco Andrein

Lello Arena

con e con Fabrizio Vona, Francesco Di Trio con un cast di 13 attori e musicisti

e con F. Velonà, Cristina D’Alberto, Tiziana De Giacomo e Ivan Boragine

INFO E PRENOTAZIONI

Corso Vittorio Emanuele, 97 | Castellammare di Stabia Tel. 081.8717058-081.8726774 | www.teatrosupercinema.it SEI periodico 18


TEATRO Palcoscenico D’autore a cura di Pina Longobardi

Il 9/11/2012, al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, il giovane regista stabiese Luca Nasuto ha presentato “Nina Scarabattola”. Un dramma ispirato alla vera storia del comandante Domenico Baffigo e dei suoi marinai che con stoico coraggio tentarono invano di salvare i cantieri di Castellammare dall’assedio tedesco, incontrando la morte. Luca, cosa ti ha ispirato questo dramma?

significato in un gioco elementi.

Ho raccontato “il dramma nel dramma”, la crisi esistenziale di Nina, legata alla sua “Scarabattola” di sogni e speranze e una città costretta ad arrendersi all’assedio militare nonostante la strenua difesa di un giovane capitano di corvetta e dei suoi uomini.

Marina Suma protagonista e un cast di attori Stabiesi, Anna Spagnuolo, Loredana Cirillo, Piero Pepe, Sergio Celoro, Laura Amalfi, Rosalia Terrana, Cristiana Cesarano, una scelta vincente?

La scelta del dialetto stabiese è impegnativa, come fa lo spettatore a comprenderne il significato della storia? Il dialetto stabiese è un patrimonio da non tralasciare, è cultura antica. Mi sono posto il problema ma questo testo si esprime con le parole, i silenzi, i gesti e l’espressività degli attori che coinvolgono lo spettatore che riuscirà a cogliere il

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Marina è intensissima nel suo ruolo, Anna e Piero sono due colonne del teatro e gli altri attori sono stati all’altezza del ruolo sapendo trasmettere allo spettatore l’intensità del propri personaggio. Il pubblico stabiese con i suoi applausi ci ha premiati. Un unico rammarico mi porto nel cuore, le istituzioni comunali ci hanno patrocinato e ospitati al Palazzetto del Mare per la presentazione del mio lavoro teatrale ma sono stati i grandi assenti in sala.


DIETRO LE QUINTE L’INTERVISTA a cura di Pina Longobardi

ph. Giuseppe Aquino

Ci accoglie con un sorriso dietro le quinte del Teatro Supercinema, ha da poco interpretato “Nina Scarabattola”, una suora in crisi esistenziale che torna nella sua città natale per ritrovare se stessa. Marina è carica, il teatro la entusiasma, la rigenera e soprattutto le dona una grande serenità.

Marina il teatro sembra essere diventato la tua attività prevalente rispetto al cinema e alla tv, rimpiangi la cinepresa? Il teatro mi entusiasma, oggi cinema e televisione sono diventati più approssimativi, preferisco il calore del pubblico in sala.

un attore impara continuamente, studiando, approfondendo, calandosi nel ruolo.

La maggior parte degli attori è stabiese doc, il regista pure, questo dramma è recitato in dialetto stabiese mentre tu sei napoletana, hai avuto qualche difficoltà? Si, all’inizio. Ho dovuto chiedere aiuto a Luca ma

Le crisi sono parte della vita ma sono una persona molto solare e tendo ad aprirmi. Si mi sarei opposta ai miei stessi tormenti. D’altronde sono uno scorpione quindi reagisco e mi rialzo dalle mie stesse ceneri.

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Nina Scarabattola è una suora in preda ad una forte crisi esistenziale che non trova riscatto. Marina si sarebbe opposta nonostante la difficoltà dei tempi?


Al cinema e al teatro ti abbiamo visto in diversi ruoli, cosa t’ispira di più? Mi piacciono i ruoli “noir”, speculari alla mia personalità estroversa e solare. I ruoli tormentati, fuori dagli stereotipi della donna fragile, dolce, romantica, vittima. Mi piace l’azione e quindi i ruoli con scene di movimento. Amo il movimento e sono una gran sportiva.

ph. Giuseppe Aquino

Sei una donna dalla forte presenza scenica, la tipica napoletana schietta e sincera. Questa forza fa parte della tua indole o esplode solo sul palcoscenico? Credo che faccia parte della mia indole anche nella vita. In teatro poi un testo scritto è un insieme di battute, poi c’è la scenografia, il trucco, la gestualità, i silenzi e i toni . L’attore deve trovare se stesso dietro tutto questo traducendo il linguaggio dell’autore in quello dell’attore, una grande responsabilità! Non c’è un regista che riuscirebbe a convincerti a ritornare al cinema? Lavorerei volentieri con Paolo Sorrentino, è un sogno che rincorro da un po’ per me rappresenta l’eccellenza italiana nel cinema, si con lui ritornerei davanti alla cinepresa. Solo registi italiani per Marina? No, mi piacerebbe anche essere diretta da

Pedro Almodovar. Un regista che ha disegnato figure femminili appassionate capaci di mediare tra la frustrazione e la combattività, eccentriche e sentimentali, addolorate e vitali. Ecco io mi ci vedrei in un ruolo del genere.

ph. G. Brancaccio

Cosa auguri ai lettori di SEI PERIODICO per queste prossime festività? Ai lettori e a tutti voi della Redazione, auguro un Natale di ottimismo e forza, perché solo chi crede in se stesso riesce a superare i momenti più difficili come questa crisi....

Nome: Marina Cognome: Suma Nata a: Napoli Il: 4 novembre Segno zodiacale: Scorpione Vita sentimentale: Felicemente innamorata!!!

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LIBRI Letto per Voi a cura di Ornella Grato

IL TORTO DEL Erri SOLDATO De Luca Il torto del soldato è la sconfitta. La vittoria giustifica tutto. Catturare l'attenzione di un lettore con sole ottantotto pagine di romanzo non è da tutti, scriverle con straziante malinconia pur mantendo asciutto, quasi asettico, l'impianto generale della storia lo è ancor meno. Ma, stiamo parlando di Erri De Luca, uno degli scrittori piú letti e amati degli ultimi anni proprio perchè capace anche in poche, a volte pochissime pagine, di condensare emozioni vere, evocare immagini chiare, scolpire ritratti indelebili. I suoi romanzi sono da sempre riconoscibili nella loro unicità di testi pregni e impegnati e questo non smentisce le aspettative. Solo che si rimane un pò smarriti di fronte ad un tema tanto delicato, quale quello delle responsabilità personali dei criminali di guerra, e vederselo scivolare via davanti agli occhi come un pretesto per il racconto, uno scenario qualunque, un'ambientazione come tante, un piccolissimo dettaglio. Tutto quel dolore, lo strazio, il dramma di un popolo decimato dall'odio e dal razzismo, nelle mani di un uomo che riconosce come suo unico torto solo quello di essere un vinto della storia. Il torto del soldato sarebbe esclusivamente la sconfitta, non l'obbedienza cieca ad un comando superiore, l'annullamento della propria coscienza dinanzi alle barbarie di una guerra.

TRAMA Dopo la sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale, un soldato austriaco, braccato dall'opinione pubblica, che lo vorrebbe imputato nei processi per crimini di guerra, vive il resto della propria vita da fuggitivo: prima in Italia, poi in Patagonia, fino a tornare lí dove era nato ma con altro nome, altra identità. Si mischia alla gente, lavora come portalettere, conosce una donna e mette al mondo una figlia alla quale farà credere, però, di essere suo nonno. Quando un giorno alla ragazza viene spiegata la verità, sua madre fa contemporaneamente le valigie e li lascia da soli. Lei, che è già una donna con una sua identità civica, si rifiuta di ascoltare le ragioni di quell'uomo che ha abdicato la propria coscienza, così vivono ignorandosi l'un l'altra fino a quando il destino non fa la sua parte. Uno scrittore, che casualmente siede a pochi centimentri da loro in un’osteria delle Dolomiti, sta traducendo dall’yiddish un manoscritto. Pochi sguardi, un fluire di sensazioni tra lui e loro; entra senza volerlo in quelle vite e le stravolge.

In questo piccolo ma misterioso, avvincente romanzo tre personaggi fanno una storia sola, tre solitudini compongono il puzzle del destino, secondo l’antica scienza della Kabbalàh ebraica.

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MUSICA COVER a cura di Pina Longobardi

Un motivetto semplice, un tormentone che in poco tempo scala le classifiche mondiali. “Gagnam Style” il fenomeno del momento.

Chi non l’ha visto alzi la mano!

Parliamo del nuovo fenomeno Gangnam Style che si sta diffondendo in tutto il mondo. Il video del rapper coreano PSY è entrato nella storia, solo su YouTube ha il più alto numero di visitatori: al momento ben 852.617.399 visite con 5.454.636 di “mi piace”, ma ovviamente è destinato a salire di minuto in minuto. Per chi non lo conoscesse ancora, il video in lingua coreana, fa riferimento, in maniera del tutto comica, al lussuoso distretto di Gangnam a Seoul: ricchezza raffinata e benessere messe in mostra dal rapper tramite i suoi “particolari” balletti che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Pubblicato il 15 luglio di quest’anno, il video sta

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avendo un successo planetario soprattutto grazie alla diffusione sui vari social network, Facebook e Twitter in primis. Secondo i sondaggi potrebbe toccare il miliardo di visite per metà dicembre. Lui, Park Jae-sang, è nato proprio a Gangnam il 31 dicembre 1977 e ha frequentato l’università negli Stati Uniti, la Boston University e il Berklee College of Music. Premiato dal Ministero della Cultura Sudcoreano con la medaglia dell’Ordine di Okgwan per

«meriti eccezionali: non solamente per la sua carriera di artista, ma anche per avere reso celebre il quartiere di Gangnam e accresciuto l’interesse mondiale nella Corea del Sud».

Il video mostra PSY ballare imitando la cavalcata


di un cavallo. Esegue la «danza» in diversi posti tra cui una piscina idromassaggio, una giostra, un ascensore, un garage e la metropolitana. In ogni posa ripete il ritornello «Oppa Gangnam Style», incitamento ad ammirare il suo stile rivolto a una ragazza che cerca di conquistare. Gagnam Style ha fatto impazzire tutti e in attesa dei progetti futuri, il pianeta scimmiotta il “ballo del cavallo”, diventato un successo globale in soli due mesi. L’onda energetica dell’ironico ritornello di Gangnam Style è stato senza dubbio più potente, ed è riuscito a catalizzare l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, diventando un fenomeno planetario, che a suon di “mi piace” “non mi piace” e commenti ha raggiunto il maggior numero di visualizzazioni mai raggiunte sul web. Uno scettro che è appartenuto a lungo a Justin Bieber, che con il video della sua “Baby” è arrivato a circa 804 milioni di visualizzazioni. La conferma arriva dal Guinness dei Primati: il video ha superato l’altro tormentone, il Party Rock Anthemdei LMFAO (1,5 milioni di “mi piace”). Il balletto ha tenuto banco anche in diversi programmi televisivi americani: ha spopolato al “Good Morning America” ma anche all'Ellen De Generes show. L’alchimia del successo del pezzo di PSY dipende da diversi fattori: l’estrema semplicità del testo, che lo ha fatto rimbalzare da un capo all’altro del globo, la cavalcata ipnotica e la facilità con cui è possibile cadere nella tentazione di emulare il video.

Allora cosa dire se non... Oppa Gangnam Style!!! SEI periodico 25 MUSICA


MOVIE PreVIEW SGUARDO IN ANTEPRIMA AI FILM IN USCITA NEI PROSSIMI MESI IN COLLABORAZIONE CON: Cinema Multisala Montil e Cine-Teatro Supercinema

> 13 Dicembre

Lo Hobbit: un viaggio inaspettato

Diretto da Peter Jackson con Benedict Cumberbatch, Hugo Weaving, Martin Freeman, Elijah Wood, Cate Blanchett.

TRAMA: Tratto dal romanzo Lo Hobbit o La Riconquista del Tesoro di J.R.R. Tolkien, il film racconta le avventure di Bilbo Baggins, un hobbit che viene convinto dallo stregone Gandalf a intraprendere un viaggio assieme a un gruppo di nani che ha come obiettivo la riconquista di un tesoro e della Montagna Solitaria, nella quale sta rintanato il terribile drago Smaug. Durante il viaggio il povero Bilbo ne vedrà delle belle, e troverà anche un piccolo Anello...

> 13 Dicembre

Colpi di fulmine

Diretto da Neri Parenti con Christian De Sica, Pasquale Petrolo, Claudio Gregori, Luisa Ranieri, Anna Foglietta, Arisa.

TRAMA: Un film commedia dal tema dell'amore a prima vista. Nella prima parte uno psichiatra finisce per errore nel mirino del fisco. Temendo di finire in galera, si traveste da prete e si rifugia in un paesino del Trentino, dove si spaccia per il nuovo parroco della piccola comunità. La seconda parte si svolge a Roma ed ha per protagonista l’ambasciatore italiano presso la santa sede. L’ambasciatore e il suo autista dovranno fare i salti mortali per risolvere quella situazione impossibile…

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> 13 Dicembre

Tutto tutto niente niente

Diretto da Giulio Manfredonia con Antonio Albanese, Paolo Villaggio, Nicola Rignanese, F. Bentivoglio.

TRAMA: Antonio Albanese questa volta si fa in tre. Cetto La Qualunque, il politico “disinvolto” alle prese con una travolgente crisi politica e sessuale (in lui le due cose viaggiano sempre di pari passo). Rodolfo Favaretto, che rincorre il sogno secessionista di un nordista estremo, e che per vivere e combattere la crisi commercia in migranti clandestini. Frengo Stoppato, un uomo stupefacente, in tutti i sensi con un sogno semplice semplice: riformare la chiesa e guadagnarsi la beatitudine.

> 13 Dicembre

Sammy 2 La grande fuga

Diretto da Ben Stassen con Billy Unger, Pat Carroll, Isabelle Fuhrman, Carlos McCullers II, Melanie Griffith, Chris A. Ciulla.

TRAMA: Sammy e Ray si stanno godendo l'acqua e la sabbia di un atollo, mentre guidano i neonati Ricky e Ella verso il mare. Improvvisamente, un bracconiere si avventa su di loro e, dopo averli catturati, li spedisce a Dubai dove dovranno far parte di uno spettacolare show acquatico per turisti. Il boss del posto, il cavalluccio marino Big D, vorrebbe organizzare con loro una grande fuga. Ma con i loro nuovi amici, Jimbo, Anabel e una intera famiglia di pinguini elaborano un piano di fuga tutto loro...


> 20 Dicembre

Ralph Spaccatutto Diretto da Rich Moore con John C. Reilly, Jack McBrayer, Sarah Silverman, Jane Lynch, Jamie Elman, Adam Carolla.

TRAMA: Ralph Spaccatutto è il cattivo ragazzo che lotta contro il perfetto Fix-It Felix in un popolare videogame. Il problema è che nessuno ama un cattivo, ma tutti adorano gli eroi, così quando un moderno wargame in soggettiva, Sergeant Calhoun, appare sulla scena Ralph lo vede come una possibilità di fuga. Nel tentativo di conquistare una medaglia ed essere stimato per la sua conquista, il personaggio combinerà guai a non finire liberando un terribile nemico capace di distruggere ogni videogioco presente nella consolle.

> 21 Dicembre Vita di Pi

Diretto da Ang Lee con Irrfan Khan, Gérard Depardieu, Suraj Sharma, Rafe Spall, Tabu, Adil Hussain, Andrea Di Stefano.

TRAMA: Basato sul romanzo Vita di Pi, la storia è incentrata su un ragazzo di 16 anni che attraversa l’Oceano Pacifico sognando una nuova vita americana. Imbarca la sua famiglia e i suoi animali e parte per una nuova avventura, ma una terribile tempesta porterà l’imbarcazione a naufragare. Ma quando la nave su cui si trova fa naufragio, viene lasciato su una zattera con un orango, una iena e una tigre del Bengala. Da qui cominciano le nuove avventure di Pi, tra il pericolo e la solitudine, tra la vita e la morte.

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HI TECH Mondo Apple

iPad mini, l’ultimo “figlio” di mamma Apple “saluta” tutto il mondo degli appassionati della mela Tutto come da copione, iPad mini, un terminale davvero ben fatto. Gli ottimi materiali ed il design d’eccellenza contraddistinguono questo iDevice dalla concorrenza, esattamente come i suoi “cugini più grandi”, il tutto in perfetto stile Apple. I materiali pregiati, scelti accuratamente da Apple ricordano moltissimo quelli impiegati per iPhone 5. Le dimensioni “mini” di questo tablet gli consentono di essere portato un pò ovunque, nella tasca di un giubbotto o in una borsetta. La larghezza minima gli permette inoltre di essere tenuto con una sola mano. Non è un telefono, non è un tablet… è un mini tablet abbastanza grande per poter essere utilizzato in diverse occasioni, abbastanza piccolo da poter essere tenuto con una sola mano e portato ovunque. Il display di iPad mini con i suoi 7,9 pollici

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conserva una risoluzione di 1024 x 768 pixel, identico dunque all’iPad di seconda generazione, ma molto più nitido. Due camere! Una posteriore dall’incredibile risoluzione di 5 Megapixel per gli scatti fotografici in grado di riprendere anche filmati in Full HD a 1080p, ed una frontale iSight per le chiamate FaceTime, con possibilità di catturare video a 720p. iPad mini come i suoi “fratelli” più grandi, supporta pienamente SIRI, ormai noto assistente vocale ora compatibile anche con la lingua italiana dopo

l’aggiornamento ad iOS 6. Processore Dual Core A5, scelta da parte di Apple che ha lasciato perplessi molti utenti, i quali dubitavano fortemente della reale performanza di questo nuovo iDevice. Da un lato se è innegabile il fatto che questo chip non sia esattamente l’ultimo ritrovato della tenica, dall’altro si deve anche considerare che un display senza Retina richiede molta meno potenza. Apple ha ancora la capacità di stupire anche chi è ormai abituato ai suoi prodotti.


ATLANTE VIAGGI

Natale nella Ville Lumière Parigi, città raffinata e multietnica, non resta insensibile al calore del Natale ma lo accoglie ogni anno con nuovi colori.

Parigi è la capitale della Francia e capoluogo della regione dell'Île-de-France, una città magica in ogni momento dell’anno, e che nel periodo delle festività natalizie e del capodanno si riempie di un’atmosfera unica al mondo.

A partire dalla fine di novembre fino a metà gennaio 2013, il comune di Parigi realizza il progetto “Parigi illumina Parigi”, che consiste in un percorso magico attraverso 125 strade illuminate a Parigi. Il Natale parigino entrato nel vivo mercoledi 21 novembre quando Diane Kruger ha inaugurato le Illuminations de Noël des Champs-Elysées! I 200 alberi del lungo viale che collega l'Arco di

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Trionfo a Place de la Concorde (dove svetterà una grande ruota panoramica) splenderanno fino al 9 gennaio 2013 grazie alle migliaia di luci eco-friendly di colore blu. Nella Ville Lumiere il Natale è già iniziato! Alle Galeries Lafayette di Parigi è stato allestito un gigantesco albero di Natale con cristalli Svarovski per festeggiare il secolo di vita della famosa cupola in vetro che sovrasta i grandi magazzini.

E poco importa se al 25 dicembre mancano ancora 46 giorni...

5000 brillanti scintillanti coprono questo incredibile abete che si eleva sino a 21 metri di altezza appoggiandosi su un enorme lampadario


di 9 metri di diametro.

Sono le luci dei Marché de Noël (mercatini di Natale) ad attirare maggiormente il visitatore, grande o piccolo che sia. La loro abbondanza a Parigi è incredibile, tutti arricchiti di bancarelle in legno, luci e dolciumi, artigianato locale, spezie dagli intensi profumi, bevande calde, miele e marmellate, cioccolati, liquori e piatti tipici Gli chalet dei mercatini di Natale adornano il viale più bello del mondo, gli Champs Elysees, tra Place de la Concorde e il Rond Point des Champs-Elysees. 160 chalet di legno che venderanno foie gras, vin brulè ed anche champagne. Altro mercatino che potrete trovate sulla lunga Avenue degli Champs Elysees è quello della Maison de l’Alsace, che propone prodotti della regione francese dell'Alsazia ed il 6 dicembre alle 17:30 manderà in scena il classico appuntamento natalizio del coro Gospel dei bambini con cioccolato e gingerbread gratis per i bimbi presenti. Assolutamente da non perdere, la visita al mercatino più grande, quello all'ombra della Tour Eiffel, Le village de Noël Européen du Trocadéro e, naturalmente, una delle attrazioni principali di Parigi, Disneyland. Dal 9 novembre 2012 al 6 gennaio 2013, Disneyland Paris si immerge nella magia del Natale, quest’anno ancora più straordinario in occasione delle celebrazioni del 20° Anniversario, con un’esplosione di colori, luci e magia. Per due mesi interi Topolino e i suoi amici indossano gli abiti più eleganti per accogliere Babbo Natale, la neve e il magnifico Albero di Natale che troneggia in Main Street. Un Natale ancora più emozionante che si conclude con la favolosa cerimonia di illuminazione dell’Albero di Natale e l’emozionante spettacolo notturno Disney Dreams! Tra le altre tradizione di Parigi troviamo anche la temporanea apertura delle piste di pattinaggio su ghiaccio con accesso gratuito, basta solo qualche euro per il noleggio dei pattini. Immaginatevi cosa può diventare questo fantastico parco divertimenti a Natale, una favola ancora più grande, per la gioia di grandi e piccini.

Non resta che coprirsi al meglio, indossando un caldo cappotto e prepararsi a visitare Parigi per Natale. SEI periodico 31 VIAGGI


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BENESSERE In Forma

L’importanza della pulizia della pelle È possibile vivere l’età adulta con una pelle liscia e luminosa? Per ottenere questo risultato è indispensabile prendersi cura amorevolmente e continuativamente della propria "epidermide". Il primo passo è condurre una vita sana e regolata, curando l’alimentazione, svolgendo attività fisica quando è possibile all’aria aperta, evitando il fumo, limitando il consumo di bevande alcoliche, rigenerando l’organismo con le giuste ore di sonno. Indispensabile è eseguire con attenzione e costanza un’accurata pulizia della pelle per mantenerla in buono stato e preservare le sue importanti funzioni protettive. Pulire bene la pelle non vuol dire, però, aggredirla: è necessario usare prodotti che siano in grado di detergerla senza essere eccessivamente sgrassanti e che, soprattutto, non la privino di quelle protezioni naturali che, oltre a mantenerla morbida ed idratata. La cute è infatti rivestita e protetta esternamente da un mantello, o film idroacidolipidico composto da: sebo (grasso della pelle) prodotto dalle ghiandole sebacee; sudore composto da acqua, sali minerali, urea ed acido lattico e prodotto dalle ghiandole sudoripare, fondamentali per la termoregolazione corporea. Per pulire correttamente la pelle, soprattutto

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del viso, si dovrebbe utilizzare sempre il detergente più adatto alle proprie caratteristiche cutanee. La pelle secca che si presenta arida, ruvida, priva di tono, spenta e che è particolarmente sensibile a condizioni ambientali sfavorevoli, andrebbe trattata con un detergente non irritante ma delicato e che contenga anche sostanze emollienti; dopo la pulizia ndrebbe protetta e reidratata con prodotti specifici che compensino la carenza di sostanze grasse cutanee. Un’eccessiva attività delle ghiandole sebacee viene solitamente ritenuta responsabile della presenza della pelle grassa che può presentarsi con due diverse tipologie: seborroica, unta, lucida e con i follicoli dilatati, oppure a tendenza asfittica, impura, comedonica e con punti neri; la pelle grassa non deve essere trattata con saponi e detergenti aggressivi, devono essere evitati i sistemi che sono eccessivamente abrasivi ed i trattamenti che seccano marcatamente l’epidermide. Sicuramente, non si può fermare lo scorrere del tempo ma sicuramente si può prevenire l’invecchiamento precoce e ritardarne le conseguenze. La cura quotidiana e la difesa da agenti esterni è l'unica strada per avere una pelle perfetta, un viso radioso e in armonia con la tua bellezza naturale.


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SOCIALE Associazioni a cura di Elvira Boschetti

Pompeilab: Una realtà stimolante sul Territorio Pompeano. “PompeiLab” ONLUS è un'Associazione senza fini di lucro che opera esclusivamente per la solidarietà sociale. L’Associazione è apartitica e si attiene ai principi di democraticità della struttura ed elettività e gratuità delle cariche sociali. “Il Lab opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali ed ha per scopo l'elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di solidarietà sociale, tra cui l'attuazione di iniziative socio educative, sportive e culturali.”. Così si presenta questo movimento giovanile sul suo sito http://www.pompeilab.com. Pompeilab nasce circa dieci anni fa dall’unione di altre due associazioni “Fuoco a Babilonia” e “Catello Cesarano”. Ha saputo farsi strada fra le varie amministrazioni comunali ottenendo una sede dignitosa e una visibilità rispettabile proponendo, a chiunque vi abbia interesse, di partecipare alle diverse attività proposte dai membri. Curioso ma non insolito è imbattersi in gruppi musicali che affiancano i grandi della musica. I nomi che subito saltano all’occhio sono quelli di Raiz, cantante napoletano ormai famoso per le sue collaborazioni con Pino Daniele e Enzo Avitabile. I 24 Grana gruppo musicale guidato da Francesco Di Bella. E che dire dell’ autore dei testi dei Tiromancino, per la cronaca Roberto Sinigaglia, artista poliedrico di fama nazionale? Ci sono poi gli spettacoli teatrali offerti dal Lab che portano in scena importanti attori e cantanti lirici come Lucia Maglietta con il suo “Il difficile mestiere di vedova” o Enrico Vicinanza che

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quest’estate è stato protagonista de “Villanelle al chiaro di luna” nella rassegna teatrale dal titolo “TeatroLab”. L’associazione PompeiLab organizza incontri, dibattiti e messe in onda di documentari, l’ultimo in ordine di tempo si è svolto a novembre, sui fatti accaduti al G8 di Genova nell’anno 2001, con relatore Giuliano Giuliani papà di Carlo Giuliani, il giovane manifestante ucciso negli infausti scontri di quella storica giornata. Simpatiche e stimolanti ma soprattutto utili sono le lezioni di “Decrescita”: riciclare, creare candele di cera o il sapone solido, tanti piccoli esempi di laboratorio creativo. Tra le varie attività il Lab offre sportelli Legali completamente gratuiti con corsi di chitarra classica, corsi di Tedesco e di Inglese, yoga posturale e Shiatsu che, per chi fosse interessato, sono appena iniziati. Per i tifosi che vogliono godersi le partite del Napoli in compagnia è possibile vedere le dirette nella sala proiezioni dell’associazione. PompeiLab è in definitiva un luogo di incontro e di aggregazione, contornato dalla simpatica disponibilità dei membri del direttivo. Si legge in loro una grande passione e tanta collaborazione; l’intento è offrire al pubblico delle alternative per sfuggire alla solita routine quotidiana. E se proprio le attività culturali non interessano…l’associazione diventa un semplice luogo di ristoro dove, tra una birra fresca e tanta buona musica si può trascorrere una serata tranquilla e spensierata.


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CUCINA CON... Gusto

Questo mese abbiamo chiesto ai titolari di Sapori Tipici Napoletani Dop una ricetta da presentare ai nostri lettori. Un piatto di carne dal gusto deciso e che metta d’accordo tutta la famiglia. Enzo ci ha suggerito la preparazione del polletto ripieno agli aromi.

INGREDIENTI:

• 1 cosciotto di pollo bianco o giallodisossato • 300 gr. di salsiccia di suino • 300 gr. di provola affumicata • 4 fette di prosciutto cotto

PREPARAZIONE:

• 4 fette di pancetta paesana • 1 rametto di rosmarino • 1 carota • 1 cipolla • Vino bianco q.b.

Fatevi disossare il pollo e poi procedete con la farcia, il primo strato deve essere di prosciutto cotto, poi sbriciolate la salsiccia che metterete al centro, aggiungete la provola (per un gusto più leggero optate per la mozzarella) infine lo strato di pancetta a fette. Arrotolate il cosciotto, aggiungete un rametto di rosmarino e fermatelo con dello spago da cucina. Cottura Disponete il cosciotto in una pirofila, aggiungetevi un trito di carota e cipolla e coprite con

l’alluminio. Infornate a temperatura di 180° per circa mezz’ora. Poi togliete l’alluminio e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, proseguendo la cottura per altri 15 minuti, rigirando il polletto nei liquidi di cottura, trascorsi i primi sette minuti. Se il pollo si presenta ben dorato, spegnete il forno e fate riposare per circa un’ora. Servite a tavola accompagnato da un contorno di patate novelle al rosmarino.

ABBINAMENTO VINO: Questo piatto va accompagnato con un vino bianco dal sapore morbido ed armonico, lievemente sapido. Consigliamo un Toscana bianco, servito ad una temperatura di 12°.

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http://www.liberoricercatore.it/Storia/anmistabia/resistenza_castellammare.htm

www.liberoricercatore.it STABIAE

STORIA

CULTURA

TRADIZIONI

FOTOGRAFIA

NATURA

Il Capitano Baffigo.

Storia di un capitano e dei suoi marinai. Eroi di una Stabia che fu… Abbiamo voluto approfondire la figura del capitano Domenico Baffigo, descritto dal regista Luca Nasuto nel suo dramma “Nina Scarabattola”. Anche questo mese quindi abbiamo chiesto aiuto a www.liberoricercatore.it ,sito curato da Maurizio Cuomo che ci ha regalato un ritratto di questo valoroso eroe. Si ringraziano della collaborazione il Sig. Antonio Cimmino Socio della locale sezione A.N.M.I. e l'italo americano, Sig. Frank Avallone Nel settembre del 1943, nel cantiere navale Navalmeccanica di Castellammare di Stabia la massima autorità militare presente era il Capitano di Corvetta Domenico Baffigo, di Cornigliano Ligure, di 31 anni, che sovrintendeva all’allestimento dell’incrociatore Giulio Germanico. Quando alla fatidica data dell’8 settembre, il comando tedesco, sapendo di questa nave pronta e di 8 corvette della classe "Gabbiano", completate o quasi, diede ordine alle truppe tedesche di prenderne possesso. Capitano Baffigo, invece di partire col Giulio Germanico, decise di rimanere e di difendere il porto, i cantieri e tutte le navi in rada nelle acque di Castellammare di Stabia. Quando i guastatori tedeschi si presentarono per minare gli impianti e sabotare le navi, il Capitano Baffigo assunse il comando degli

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uomini presenti in cantiere che contrastarono, con le armi leggere e le mitraglie, i tedeschi. Con i suoi 418 marinai e con l'aiuto dei carabinieri, accorsi per sostegno, organizzò le difese. Fatte affluire le truppe, alcune con carri armati, dalle altre zone della città e dai paesi limitrofi, i tedeschi iniziarono una vera e propria battaglia. Baffigo fece sistemare i suoi marinai anche sugli spalti del forte borbonico e nei punti strategici dello stabilimento e si preparò a sostenere una lunga lotta. Le armi le avevano in abbondanza ed il coraggio non mancava. Dopo 3 giorni di furiosi combattimenti, i tedeschi, non riuscendo a sfondare le difese, sventolando bandiera bianca, invitarono il capitano Domenico Baffico ad una trattativa; per cui sotto la protezione del colore della bandiera, simbolo di momentanea tregua, (che pur i tedeschi avrebbero dovuto rispettare) il


capitano uscì per incontrare i tedeschi; ma venne preso con l’inganno, venne tradito dal vigliacco tranello e catturato forse in Via Duilio, per essere fucilato.Così il cantiere e le navi finirono nelle mani dei tedeschi che per l’arrivo degli Alleati Americani nella vicina Salerno, di lì a poco dovettero abbandonare Castellammare per ritirarsi al di là del fiume Garigliano. Prima di partire, affondarono le corvette e tentarono di affondare anche il Giulio Germanico; la nave però decise di non collaborare e rimase per metà a galla perchè ormeggiata con grosse catene di ferro al molo. Da quì divenne “ ‘O Giù Germania ”; nome estremamente appropriato "Pecche' 'e tedesche nu' furono capace r'affunnà". Da questo momento non si hanno più notizie certe. Il valoroso ufficiale fu fucilato assieme ai tenenti Francesco Bottino ed Ugo Molino, nonché al marinaio stabiese Vincenzo De Simone. Dove sia avvenuta la strage nessuno lo sa. Qualcuno afferma che furono portati a Napoli. Domenico Baffico fu insignito della Medaglia d'Oro al Valore e a futura memoria dell’accaduto oggi una lapide è affissa sul muro perimetrale dei cantieri navali, per onorarne la memoria. Nel 1950 la nave fu recuperata, ricostruita e ribattezzata col nome "SAN MARCO", entrando in servizio nel 1956.

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CASH I nostri soldi

La busta paga flessibile. Siglato il documento sull’accordo di produttività da parte di Governo, sindacati e imprese. Novità per i lavoratori: la busta paga diventa flessibile. Accordo di produttività, queste due parole sono in grado di provocare dei gran mal di testa a migliaia di lavoratori. Un documento, siglato da Governo, aziende e parti sindacali, che contiene le “linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività”. “L’intento - spiega Raffaele Bonanni, Segretario Generale della CISL, è di spingere il sistema-Italia verso quella crescita (di produzione e produttività) necessaria per competere nello scenario attuale”. Il che, quasi sempre, si traduce in sacrifici per i lavoratori (e lo dimostra l’opposizione della Cgil, che non ha firmato), come dimostra la cosiddetta busta paga flessibile. Nei dettagli il documento illustra le agevolazioni usufruibili per «i redditi da lavoro dipendente fino a 40 mila euro lordi annui», SEI periodico 40

con una «imposta, sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, al 10%» da applicare «fino al limite del 5% della retribuzione». Si tratta quindi di una detassazione maggiore di quella attuale, dove l’aliquota del 10% si applica su redditi fino a 30 mila euro ed entro un tetto di 2.500 euro. Con la legge di Stabilità il governo ha stanziato 2,15 miliardi per la detassazione del salario di produttività nel triennio 2013-2015, secondo modalità che verranno definite con un decreto applicativo a gennaio. ECCO I PUNTI FONDAMENTALI DELL’ACCORDO SIGLATO DALLE PARTI. • Il documento chiede al Parlamento di rendere stabile “la detassazione del salario”


di produttività per i redditi fino a 40.000 euro lordi con l’imposta al 10% ma anche di applicare uno sgravio contributivo sulla contrattazione di secondo livello. • La proposta è che il Fisco debba diventare «più equo» e in grado di «ridurre la quota del prelievo che oggi grava sul lavoro e sulle imprese in materia del tutto sproporzionata e tale da disincentivare investimenti e occupazione». • Passando invece al fronte contrattazione, il documento ritiene che “il contratto nazionale” «dovrà garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori», delegando in maniera espressa l’aumento della produttività a quello di II livello sotto aspetti come la prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro. • Secondo poi quanto previsto dal documento, sarebbe stata fissata per il 31 dicembre 2012 la definizione di un accordo che consenta il rapido avvio della procedura per la misurazione della rappresentanza, in attuazione a quanto previsto dall’accordo del 28 giugno 2011. • Le parti firmatarie del documento chiedono che si valorizzi l’istruzione tecnico-professionale e che venga al tempo stesso migliorato il coordinamento tra il sistema della formazione pubblica e privata. • Ultimo punto è che la contrattazione collettiva per la produttività dovrà esercitarsi «con piena autonomia su materie oggi regolate in maniera prevalente o esclusiva dalla legge» che incidono sulla produttività stessa. Parliamo ad esempio dell’equivalenza delle mansioni e dell’integrazione delle competenze ma anche della «ridefinizione del sistema di orari e della loro distribuzione anche con modelli flessibili». In definitiva, l’accordo che rafforza la contrattazione di secondo livello promettendo ai lavoratori di beneficiare della detassazione del 10%, quindi di avere più salario in busta paga.

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LO SAI CHE Curiosità dal web

Bugarach la cima della salvezza! Che relazione ha Bugarach, un paesino francese sui Pirenei, con la profezia dei Maya sull’imminente fine del mondo?

Il monte Bugarach, in Francia, secondo il calendario Maya è l'unico luogo che scamperà alla fine del mondo 2012

Secondo alcune teorie esoteriche, dal picco di Bugarach, che culmina a 1.231 metri, si sprigiona un anomalo magnetismo che, addirittura, impedirebbe il sorvolo aereo (fatto smentito dall'Aviazione Civile). Essa sarebbe una delle "montagne sacre" del pianeta. Non si capisce tuttavia come le insolite caratteristiche magnetiche del picco riuscirebbero a preservare Bugarach dalla fine del mondo. Le motivazioni alla base di queste credenze, sono in realtà molto antiche e nascono dall’idea che in quelle zone sarebbe ancora conservato il Santo Graal, cioè la coppa dove Gesù bevve durante l’ultima cena con gli apostoli. Altri sostengono addirittura che la montagna ospiterebbe anche basi sotterranee degli ufo. I mistici, da parte loro, sono in difficoltà e in aperto conflitto interno, perché ci sarebbe la corsa a individuare nel Pech, di volta in volta, il sepolcro di Cristo, l'Arca dell'Alleanza, la tomba di Maria

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Maddalena e, addirittura, il tesoro dei Templari, che gli abitanti della vicina Rennes-le-Chateau rivendicano con autorevolezza. Infine pochi, ma comunque presenti, sono convinti che da Bugarach si accederebbe alla terza dimensione. La convinzione che Bugarach possa agire da scudo dalle catastrofi previste per il Dicembre 2012 quindi, non si baserebbe su dati scientifici certi e comprovati, piuttosto su leggende e dicerie. Queste teorie mettono in difficoltà gli abitanti di Bugarach che rischia di essere preso d’assalto da chi lo riterrà un rifugio. Jean-Pierre Delord, sindaco del borghetto di 200 anime, ha lanciato un appello disperato: "per favore, non venite qui il 21 dicembre! ". Purtroppo i segnali di un arrivo in massa di pellegrini ci sono tutti. Insomma, se Bugarach si salverà dalla fine del mondo, non è detto che riesca a uscire indenne dall'apocalittica invasione di turisti, curiosi e creduloni che arriveranno da ogni angolo del pianeta.


LA SOFFITTA Appuntamento con... a cura di Nico Clemente

L'inverno sembra affacciarsi, la pioggia lo accompagna, la sof�itta vuota riempita dal suono di gocce d'acqua che, incessanti, picchiano sulle grosse vetrate; questo dolce suono mi fa compagnia nell'attesa dei Cellar Door. Eccoci, suonano!

Li conto mentre entrano dalla porta, ma qualcosa non quadra! Sono tre, ed il quarto? La pioggia oggi ha mietuto vittime, un forte allagamento ha bloccato il piccolo batterista. Vabbè, son sicuro che vista l'assenza, subirà mille e più battute dai compagnoni giunti fin qui oggi. Proprio questo, a primo impatto, sembrano i Cellar Door, dei gran compagnoni, come quelli del liceo, quelli che "ogni momento è buono per scherzare e prendere in giro l'amico" . Compagnoni con cui bersi una birra e chiudersi in un garage a battagliare a suon di decibel. Questo fanno i Cellar Door, figli del garage, quello freddo ed umido dove pur di suonare ci si mette i guanti privi di dita per pigiare bassi e chitarre, quelli dove una stufa non basta.

SEI periodico 44

Immaginate, l'occhialuto cantante Carmine Vespa, il maldestro chitarrista Luca Macri, il pacato bassista Enzo Cirillo e l'assente batterista Matteo Esposito chiusi in un appena illuminato garage a cercare sound unici e parole per raccontare storie. Nei loro occhi la voglia di suonare, di far conoscere la propria musica, come veicolo delle proprie emozioni, come canale del loro grido di ribellione interno, profondo. Più volte mi ripetono che vogliono far musica, al di là delle le dinamiche del mondo musicale di oggi, con i suoi movimenti commerciali.

Loro vogliono chiudersi nel garage e suonare, creare, raccontare. Allora raccontatemi!?

Come farlo meglio, se non prendendo i loro inseparabili strumenti e cominciando a suonare, riempiendo subito la soffitta di coinvolgenti arpeggi che sfociano in una distorsione possente della chitarra di Luca! È "Call My Name", canzone che racconta di tradimenti, ma di quelli legati all'amicizia, tema più volte affrontato come nell'energica "Escape",


ph. Nico Clemente

la loro forza, probabilmente, sta proprio in questo: compagni uniti prima nella vita di tutti i giorni e poi nella loro musica. Questo si legge anche in "Moments" e "Tears from Your Eyes", due ballate raccontate dalla voce calda di Carmine. I ragazzi ci credono, guardano lontano, ormai la maturità li ha portati a scrivere tanto e su quello stanno lavorando. Vogliono avere il loro primo EP con brani inediti, saranno cinque, quelli che più rappresentano la band. I Cellar Door sono una vera band Rock, con la "R" maiuscola, di quelle partorite dal lontano '70, con vene blues, ballate e distorti riff coinvolgenti. Hanno preso anche me, impugno la mia Lucille, improvviso con loro un blues e, come per magia,

SEI periodico 45 LA SOFFITTA

senza aver mai provato insieme, esce fuori qualcosa di magico. Potere della musica! Accompagnati dalla pioggia, che sostituisce la batteria, ci lasciamo prendere dalla musica, senza fermarci, abbandonandoci agli strumenti e, sugli ultimi accordi, una tristezza ci prende, sappiamo che questo volge al termine.

Le custodie si chiudono, le valvole degli amplificatori si spengono, ed io… la pioggia continua a battere incessante, l'aria fuori è grigia, ma dal vetro la mia immagine riflessa mi sorride.

La musica vera esiste ancora, quella che non ti sfama, ma che ti riempie l'anima. Ragazzi non mollate, prima o poi una "porta" si spalancherà!

Per vedere tutto il servizio fotografico dei Cellar Doll sul tuo cellulare, utilizza il Qr Code qui di fianco


SEI periodico 46


EROS Sex&Love a cura di Laura Parisi

Dopo diversi consigli sull’arte dell’eros, questo mese, un simpatico test per valutare le vostre capacità erotiche. Buone Feste a tutti i lettori dalla Vostra ... Laura.

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Come pensi che ti veda il tuo partner tra le lenzuola? a) Selvaggia e passionale b) Creativa e allegra c) Timida e sottomessa Il peggior nemico del sesso è: a) L'impazienza di ottenere risultati b) La mancanza di tempo c) La routine

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I preliminari per le donne sono: a) Fondamentali b) Un piacevole "antipasto" c) Necessari dal punto di vista fisiologico

Preliminari: sì o no? a) Sì, lo fanno impazzire b) No, sono una che va dritta al sodo! c) Sì, mi aiutano a "ingranare" Il tuo compagno ti rivelarti una fantasia sessuale: a) Vuoi metterla in atto all'istante b) Sei esterrefatta, ma l'idea ti piace... c) Credo che sia improvvisamente impazzito

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In amore ti senti preda o predatrice? a) Preda b) Predatrice c) Entrambi Di solito, dove preferisci fare l'amore? a) Dove ti suggerisce l'ispirazione del momento... b) Nei luoghi più impensabili, li trovi così eccitante... c) A letto

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SEI periodico 47

CONFRONTA LE RISPOSTE Se nelle tue risposte prevale la lettere a

L'ESPERTA FEMME FATALE

Sei un'amante esperta e per te il sesso sembra non avere più segreti. Sei disposta a provare le posizioni più strane, a sperimentare pratiche sadomaso come se lo facessi tutti i giorni e il tuo partner ne esce sempre sconvolto. Hai molta esperienza e sei del tutto disinibita, forse anche per le cose a tre! Se nelle tue risposte prevale la lettere B

SCATENATA, MA SOLO CON IL ...PARTNER GIUSTO Con il sesso hai un rapporto altalenante: se trovi il partner giusto puoi anche vivere esperienze intense e divertenti, ma un pò troppo spesso invece ci metti davvero tanto a carburare e a trovare la giusta ispirazione per comportarti tra le lenzuola con naturalezza. Se il tuo lui però ha pazienza... Se nelle tue risposte prevale la lettere C

TIMIDA TRA LE LENZUOLA

Che disastro tra le lenzuola! Non raggiungi mai l'orgasmo e anche lui con te a volte ha problemi a raggiungerlo, visto che deve fare praticamente tutto da solo. Durante il sesso ti senti rigida, fredda, a disagio, perché dentro di te percepisci il sesso come qualcosa di sporco o che non va vissuto con piacere. Prova a lasciarti andare e...



PASSATEMPO Relax

Relax

SUDOKU COME SI GIOCA A SUDOKU

Le regole sono molto semplici: alcune caselle sono già fissate, le altre vanno riempite con numeri dall'1 al 9 la tavola è suddivisa in 9 quadranti di 3x3 caselle su ogni quadrante devono essere messi tutti e 9 i numeri, senza ripetizioni inoltre, ogni riga orizzontale e ogni riga verticale dell'intera tavola non deve contenere ripetizioni di numeri.

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OROSCOPO Lo Zodiaco

LO ZODIACO DICEMBRE 2012 Ariete

(21 Marzo - 20 Aprile)

E siamo giunti alla fine di questo 2012 che ammettetelo è stato generoso per voi e certo non solo per la fine dell'opposizione di Saturno! Parola d'ordine è condivisione e complicità.

Toro

(21 Aprile - 20 Maggio)

L'ultimo mese del 2012 inizia per voi con l'opposizione di Mercurio e Venere che vi accompagneranno fino a metà mese. Non saranno giorni tranquilli e parecchi rapporti si presenteranno tempestosi e ricchi di contraddizioni.

Gemelli

(21 Maggio - 21 Giugno)

Termina un anno che per voi ha viaggiato con due velocità distinte. Mese dei grandi bilanci, ora siete decisamente diversi, più maturi e consapevoli del vostro valore e decisi più che mai a imporre regole precise a voi stessi e a chi vi circonda.

Cancro

(22 Giugno - 22 Luglio)

Ultimo mese dell'anno, dedicato ai bilanci. Indiscutibilmente sarete tra i fortunati "figli dello Zodiaco", che potranno essere più che soddisfatti dei successi raggiunti. Sicuri di aver accanto la persona giusta, è giunto il momento di stabilire la data del matrimonio e di coronare il

Leone

(23 Luglio - 23 Agosto)

L'anno si chiude decisamente meglio di come si è aperto e anche Mercurio e Venere dopo la metà del mese riporteranno armonia e ordine i quei rapporti in cui la confusione e il nervosismo avevano imperato. Dedicatevi alla progettazione delle feste Natalizie con allegria ed entusiasmo.

Vergine

(24 Agosto - 23 Settembre)

Questo è uno dei mesi più impegnativi, tanta la voglia di vivere intense emozioni. Periodo particolare, avvertirete insofferenza per legami o persone prive di fantasia. Se siete single, non regalate il cuore a chi non lo merita.

Bilancia

(24 Settembre - 23 Ottobre)

Momento di riconoscimenti e delle grandi riscosse. Dosate bene l'aggressività, cercate di infondervi maggior entusiasmo e vincente ottimismo, doti che vi permettenanno di realizzare ciò che, la vostra fervida mente, riuscirà a elucubrare.

Scorpione

(24 Ottobre - 22 Novembre)

Prosegue il favore degli astri che già a novembre vi hanno regalato spunti eccezionali. Lo spirito d'iniziativa che vi difetta, anzi a volte il benedetto gusto per le sfide o il difficile vi porta a veri disastri, ora non sbaglierà più un colpo, mostrando tutta la vostra solidità.

Sagittario

(23 Novembre - 21 Dicembre)

Si chiude il 2012 che per voi non è certo stato facilissimo, gli astri si schierano nel vostro segno e in modo particolare sarete chiamati a fare un'attenta valutazione tra entrate e uscite, non solo finanziarie. È possibile che qualche storia si sia chiusa e che altre si siano aperte.

Capricorno

(22 Dicembre - 20 Gennaio)

Le stelle vi amano e vi coccolano accompagnandovi fino a fine anno. Che delizia invidiabile! La vita affettiva sarà eccitante, coinvolgente, tenera, trasgressiva, quindi trascorrerete i giorni in un crescendo di complicità e armonia.

Acquario

(21 Gennaio - 21 Febbraio)

Molti sono chiamati a dare spiegazioni soddisfacenti a un partner stanco dei vostri infantilismi altri avvertiranno di trovarsi a una svolta decisiva della vita. Chi avesse, di recente, chiuso una relazione d'amore, avvertirà una certa nostalgia e il desiderio di riaprire "quella porta"

Pesci

(22 Febbraio - 20 Marzo)

Ultimi giorni dell'anno all'insegna del sorriso. La vita affettiva è eccitante, coinvolgente, tenera, trasgressiva e chi più ne ha, più ne metta, insomma sarete davvero appagati e sereni! Baciati dagli astri!

SEI periodico 50




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