32 Sei periodico febbraio 2014

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Pina Longobardi


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Pina Longobardi


febbraio

I DITELO VOI

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06 GIORGIA

WURTH

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LELLO RADICE editoriale

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cover_giorgia wurth

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attualità_holland_valery_julie

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attualità_campo mina...to

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primo piano_i ditelo voi

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teatro_lello radice

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la soffitta_francesca maucci

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stabiae_raffaele viviani

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letto per voi_javier marías

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rumors_new

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cinema_preview

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un volto per sei_giovanna verzieri

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un volto per sei_miriam monda

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condominio_tabelle millesimali

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gusto_a tavola per san valentino

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relax_ora d’aria

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oroscopo_lo zodiaco

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GIOVANNA

VERZIERI

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MIRIAM

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MONDA SEI periodico | 03


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Pina Longobardi

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Emanuele De Lucia

SEI ...la PASSIONE!!! Notti insonni, umore ballerino e gran voglia di esprimere i sentimenti. A chi non è capitato nella vita di innamorarsi e spostare ogni attenzione verso la persona che ti fa battere il cuore, ti rapisce l'anima e ti riporta ai tempi dell'adolescenza? Diventa più complicato quando queste emozioni ti cullano e poi ti scorrono dentro vorticosamente, a lavoro. Ambiente che prima credevi impermeabile alle condizioni del cuore. E invece…? Non pensavo potesse accadere, soprattutto nel mio lavoro di giornalista. Sono abituato a scrivere ciò che vedo, fatti e notizie che racconto tenendo a bada le emozioni, che vengono fuori solo nella ricerca del linguaggio. Invece, ho ritrovato tutta la fragilità di uomo nell'attimo in cui ho afferrato la telecamera e ho cominciato a vedere al di là dello schermo, trasformando ogni singola scena in una composizione di immagini ed emozioni. Lavorare con una collega, avere l'occasione di centellinare le immagini fino a trasformar-

MENSILE A DIFFUSIONE GRATUITA • ANNO 3 • N. 32 • FEBBRAIO 2014

le in un lavoro ben definito, finisce per stabilire legami che non sai spiegare. In redazione ti confronti con lei, sfiori una sintonia perfetta e poi ti ritrovi la sera a ripensare a quegli sguardi, a quelle espressioni che non riesci a cancellare dalla mente. E ti chiedi se sia giusto farsi investire da quell'oceano di passioni che mette a repentaglio il tuo equilibrio, ti porta in stati catatonici e malinconici, dai quali riaffiori con uno sguardo estasiato e innamorato. Non esiste cura per l'amore. Viverlo, forse, è l'unico sintomo necessario e indispensabile per assaporare tutte le gradazioni dell'amore. Un equilibrio lo si trova nel tempo, oscillando tra lavoro ed emozioni che fanno bene al cuore. Non so come finirà questa storia, semmai inizierà. So solo che mi ha fatto conosce-

re un lato nascosto del mio lavoro, dove l'emozione t'investe e il racconto diventa passione.

EmanuLeluecia De

®SEI PERIODICO È UN MARCHIO DEPOSITATO

AUT. TRIBUNALE DI TORRE ANNUNZIATA NUM. REG. 952/2011 - NUM. REG. STAMPA 11 DEL 03/11/2011 - CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 29 Gennaio 2014 - STAMPATO DA FENICE PRINT

DIRETTORE RESPONSABILE Carmine Cascone

PROGETTO GRAFICO Giancarlo Corbo | Tripoli Esposito

CAPOREDATTORE Pina Longobardi

DIRETTORE COMMERCIALE Lello Capriglione

EDITO DA Sei Agenzia s.a.s.

HANNO COLLABORATO Alessandro Viola | Emauele De Lucia Mina Giuliano | Nico Clemente Ornella Grato

PHOTOGRAPHERS Marco Minello | Nico Clemente | Stefano Viola MAKE UP Luisa Festa | Noella Rossi

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Pina Longobardi

Camaleontica GIORGIA

Nelle 3 Rose di Eva interpreta la bella Tessa Taviani, nella vita è Giorgia Wurth, attrice e scrittrice italo-svizzera con un passato da giornalista. Tra i buoni propositi per il nuovo anno c’è quello di stare di più con la famiglia e in primavera pubblicare il suo ultimo libro. corrisposto, dipende totalmente dall’amica che da quel 1° intervento comincia a diventare dipendente del ritocchino. L’aspetto profondo di questa storia è una grande amicizia che, ad un certo punto, si perde per poi ritrovarsi “da grandi” con una “Sole” completamente trasformata dai numerosi interventi estetici. Ho raccontato una favola nera in cui l’ossessione per la perfezione si scontra con l’amore che perfetto non è.

sesso e disabilità. Uscirà a primavera edito da Mondadori ma il titolo è ancora da scrivere.

Poi hai scritto “Tutta da rifare”, me ne parli?

E... presto uscirà un nuovo libro?

I protagonisti sono due ragazzini, Lorenzo e Sole. Lei, compiuti i 18 anni decide di rifarsi il seno e lui, innamorato non

Si, dopo 4 anni di blocchi dello scrittore e rivisitazioni sono riuscita a partorire una nuova storia che parla di amore,

Amo le trasformazioni, utilizzare parrucche e abiti con i quali calarmi in ruoli totalmente estranei da me. Nel film “Maschi contro femmine” interpreto una giocatrice di pallavolo e ho

Giorgia, giornalista per lavoro o per passione? Direi un lavoro appassionante! Sono laureata in scienze della comunicazione, amo scrivere e il giornalismo ha rappresentato per me una naturale evoluzione. Ho lavorato per giornali locali occupandomi di cronaca cittadina. Ho fatto la giornalista e la conduttrice, era interessante intervistare i personaggi, in fondo amo fare domande più che dare risposte.

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Quando hai deciso di voler fare l’attrice? Quando ho lasciato il giornalismo e sono venuta ad abitare a Roma. Mi sono iscritta ad arte drammatica e ho scoperto il teatro e la passione per la recitazione. I ruoli che ti sono più congeniali?


ph. Igor Gentili

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Identikit Nome: Giorgia Cognome: Wurth Nata a: Genova Il: 5 Giugno 1979 Segno Zodiacale: Gemelli Pregio: Saper ascoltare Difetto: L’intolleranza Piatto preferito: Adoro la pasta

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Finito un film torno la Giorgia di sempre...


dovuto allenarmi 4 mesi per dare realismo al personaggio, io che non sono una gran sportiva.

Il personaggio che ti è appartenuto di più tra quelli interpretati?

Spazi dal grande al piccolo schermo senza problemi, è la versatilità tipica delle donne o “quello che passa il convento”?

Proprio Cicciolina perché ha rappresentato per me una sfida ma non amo portarmi il lavoro a casa, finito un film torno la Giorgia di sempre.

Ormai è anche quello che passa il convento, il cinema ha subito la crisi più della tv generalista che invece arriva ancora a tutti. Se mi piace una storia non mi creo il problema che appartenga al grande o piccolo schermo. La differenza la fa il Teatro che resta la mia passione più grande, l’ultima interpretazione è stata “Xanax” la storia di due colleghi che rimangono intrappolati in un ascensore per 3 giorni e si scoprono diversi da come s’immaginavano. Mi sono divertita molto. A dicembre si è conclusa la 2a serie delle “Tre Rose di Eva” lasciando il pubblico col fiato sospeso, ci puoi fare qualche anticipazione sulla 3a serie? Veramente è allo stato embrionale non so dirti nulla. Chi è Tessa Taviani nella fiction? Tessa a primo impatto è una ragazza dall’ironia pungente e graffiante ma poi si dimostra anche una persona generosa e che sa sacrificare se stessa pur di scoprire la verità. Come tutte le donne in fondo cerca l’amore vero e lo trova in Filippo. Tra i tanti ruoli che hai interpretato, tu sei stata anche Cicciolina nella serie tv per Sky “Moana”, è stato difficile calarsi nei panni di una pornostar? In realtà non avrei mai pensato d’interpretarla, mi sentivo forse un pò più Moana ma quando ho cominciato a trasformarmi, mettendo la coroncina e stirando i capelli mi sono calata nel personaggio che mi ha divertito moltissimo. SEI periodico | 09

Parliamo un pò di te, la qualità che preferisci in un uomo? Che sappia ascoltare, ma... in giro ci sono troppi uomini auto referenziati. Il difetto peggiore per una donna? La ricerca di omologazione, preferisco le donne che si distinguono per la loro personalità. L’ultima volta che ti sei commossa? Vedendo due vecchietti che si tenevano per mano. Un film con un grande regista italiano o una sitcom ad Hollywood? Il mio sogno sarebbe fare una comparsata in twentyfour accanto al protagonista Kiefer Sutherland. Il momento migliore per scrivere? La mattina dopo colazione Tu sei italo-svizzera cosa c’è d’italiano e cosa di svizzero in te? Ho l’animo ecologico degli svizzeri e lo stesso rispetto per la vita, d’italiano la buona cucina, le risate, il sole, l’arte e la bellezza di questo splendido paese. Da ex giornalista, riprenderesti la penna e scriveresti un articolo per SEI PERIODICO? Certamente datemi un argomento e sarò dei vostri.


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Carmine Cascone

TRA UN CORNETTO E UN CROISSANT.

Corna di Stato e di tradimenti amorosi; storie a base di corna, di intrecci psicosessuali che lo stesso Pico della Mirandola avrebbe avuto difficoltà a districare sia come filosofo, sia come matematico, la storia ne è piena l'ultimo intreccio il trio Holland-Valery e Julie. Tutti possono essere vittime o artefici di un tradimento ma le corna fanno più scalpore se spuntano dove già i riflettori sono normalmente accesi. Storia recente ha visto spuntar le protuberanze ossee a Emma Marrone dopo aver visto Stefano De Martino perdersi tra le braccia della bellissima e disinibita Belen. E che dire del perdono di Ilary Clinton che ha messo letteralmente in ombra Bill? Ritornando in casa nostra, chi non ricorda la crisi tra Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi, conosciuto ed iniziato ad amare SEI periodico | 10

sul set di “Elisa di Rivombrosa”, motivata da... “terze incomodi”? Tuttavia per avvicinarci al personaggio del momento dobbiamo necessariamente passare per Veronica Lario, la quale batte tutte le donne del mondo vittime di compagni infedeli. Lei con la sua trionfale uscita di scena, aprì il caso Berlusconi facendo da preludio allo scandalo del Bunga Bunga. Purtroppo l’amore, quello vero, non ammette scappatelle, ma resta un sentimento volubile e difficilmente appagabile con continuità nel tempo.


Nella nazione dei profumi, la liaison segreta tra Francois Hollande e l’attrice Julie Gayet, conferma esattamente quanto appena detto. Maturato tra le mura dell’Eliseo miete un altro capo di stato, il quale ha ceduto impunemente ai richiami della carne. Una vera tragedia greca, all’ombra della Tour Eiffel, che vede nel trittico francese Monsieur Hollande, la “première dame” alias Valerie Trierweiler e l'attrice Julie Gayet, il più classico schema del tradimento amoroso. Non si sono fatti attendere attacchi politici e sciacallaggi vari come la questione che nel perimetro degli incontri amorosi arrivassero pure i croissants, (e tra cornetti e croissant la situazione ha del surreale). Ahimé anche la Francia, come l’Italia subisce l’onta delle “corna a corte”. Dopo i sorrisetti di Sarkò e della Merkel, oggi è l’Italia che educatamente sorride! Mancherebbe all’appello del tradimento solo il panzer tedesco; ma nel caso specifico siamo al rimborso spese più che all’infedeltà! Tuttavia la premier dame francese è pronta a perdonare, anche se potrebbe far pagare un prezzo altissimo al presidente, aprendo la strada delle dimissioni. Sempre più spesso ormai i fatti privati confondono la politica, inquinando l’espressione del popolo con argomentazioni non prevedibili all’atto del voto. Sempre più un’Europa finta perbenista, strumentalizza i pruriti privati di una relazione extraconiugale, per i propri giochi di potere. Se il privato naufraga, ci si separi e la vita continui indipendentemente da chi sono gli attori in campo.

Nel secolo precedente, la nostra società ha vissuto l’infedeltà talvolta come mezzo di sostentamento. L’amante era la mantenuta che a sua volta elargiva e manteneva. Icona pressoché scomparsa ai nostri giorni, che certamente è stata sostituita dall’amante per il potere. Ed anche il vecchio detto popolare che avvertiva che le corna erano come i denti, facevano male quando si manifestano, ma aiutano a mangiare è ormai desueto e privo di ogni fondamento. SEI periodico | 11


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Mina Giuliano

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ZERO SPACCATO? NO! ZERO ROBOTICS! Trionfo delle eccellenze senza confini spazio-temporali. “E quindi (ri)uscimmo a riveder le stelle!”: il celebre verso dantesco

potrebbe essere così riformulato per esprimere, al meglio, il lavoro di una “generazione di fenomeni”, in grado di dimostrare che anche oggi possono essere dispensate corone! Le eccellenze, motivi di vanto e gloria per ogni nazione, infatti, non appartengono solo al passato, non sono soltanto le classiche preziosità di un tempo che fu e di cui pagine ingiallite conservano la memoria, ma possono celarsi ovunque, e dovutamente affermarsi, se valorizzate. Una volta tanto si potrebbe anche a non farle disperatamente fuggire lontano e forse davvero potremmo dire di aver SEI periodico | 12

raggiunto la piena consapevolezza della loro dignità e dell’intrinseca potenzialità, tanto potrebbe giovare, al nostro paese, la messa in atto di un serio processo di tutela! Quando si parla di quei ben noti “cervelli” non c’è bisogno di guardare tanto in alto o altrove: il talento, innato o sapientemente coltivato, se stimolato, può venire fuori, pregevolmente in ogni dove! Anche a scuola, luogo dove oggi, spesso, ci si adagia seguendo sterilmente l’andazzo dilagante, anacronistico e passatista, possano essere presenti esempi di spiccata originalità e maestria, da acclamare e di cui essere orgogliosi! È, dunque, bello e soddisfacente riconoscere il giusto merito alla bravura di alcuni


studenti locali, riusciti ad affermarsi a livello internazionale! Gli “Elia Boys”, gruppo costituito da cinque alunni del triennio dell’ I.T.I. “R. Elia”, di Castellammare, hanno dimostrato che dagli studenti può arrivare uno dei messaggi più incisivi, in termini di crescita e modernizzazione di un paese! Coordinati dal prof. Catello Lamberti, il Tutor prof. Gianluigi Primavera e dal Dirigente Scolastico prof. Vincenzo di Nardie, questi ragazzi hanno realizzato un programma per governare i micro satelliti spaziali, prendendo parte alla competizione "Zero Robotics", organizzata dal Massachusetts Institute of Technology, dall'ESA e dal Politecnico di Torino. Una sfida difficile e impegnativa per il gruppo Milo e Previtera (classe V° sez. D) e D’Esposito, Cuomo e Somma (classe IV° sez. E) in quanto occorreva sviluppare un codice sulla piattaforma del MIT, basata sul linguaggio C/C++, allo scopo di guidare un satellite nel processo di raccolta di alcuni detriti, per poi intercettare e deviare la scia di una cometa in rotta di collisione con la base spaziale, consumando meno carburante possibile. Una gara condotta in maniera impeccabile che li ha visti a confronto con squadre arrivate da tutto il resto di Europa e dal continente americano. Per gli “Elia Boys” 2° posto in classifica, una vittoria a dir poco “stellare”. Questi ragazzi, come tanti altri giovani, che dispongono di grandi capacità e potenzialità, coltivando le loro passioni sempre con reale interesse, riusciranno ad affermarsi in un mondo che, spesso, non valorizza le vere eccellenze, che si sorprende dinanzi alle stupidità e chiama talento la semplice propensione?! Auguriamoci che non debbano anche loro, accommiatarsi e salutare questo nostro “Bel Paese”, fatto di saccenti, accattoni e “stelle cadenti” questa terra di pascoliani “Emigranti nella Luna”, che trasmette voglia di scappare perché non esiste la meritocrazia che premia la professionalità e la devozione!

Mortificata è la passione, azzerata è la possibilità di occupazione e, oggi, tristemente, “anche la speme, ultima Dea, fugge…” SEI periodico | 13


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Pina Longobardi

Far ridere è... una cosa seria! Che il mestiere di far ridere non sia cosa facile lo sapevo, bisogna esser dotati d’intelligenza sopraffina per dire la verità con leggerezza, l’umorismo fa riflettere dopo, quando finisce il riso, perché far ridere è una cosa seria.

Ragazzi grazie per quest’intervista a tre: ma voi chi siete, cosa fate, dove andate, insomma Ditelo Voi? LELLO: grazie per il "ragazzi". Ci stai facendo sentire come ragazzini infiltrati in discoteca. Brava, è sempre importante per noi trovare qualcuno che ci prenda in giro in modo così convincente. Sai, tra un pò I Ditelo Voi compiono vent'anni e questo è un grande orgoglio. Vivere della propria passione per tutto questo tempo è una gran cosa. Però, quanta fantasia, potevate chiamarvi diversamente? MIMMO: questo nome non l'abbiamo cercato, è capitato! E, come tutte le cose che SEI periodico | 14

capitano e ti portano bene, non ti chiedi più perché succedono. È un disegno del destino e ora è parte di noi. Pensa che per amici e parenti noi siamo memorizzati sulle rubriche telefoniche come "Lello Ditelo","Mimmo Ditelo,"Francesco Ditelo". FRANCESCO: i cognomi sono spariti, siamo come la trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Ma da quando vi conoscete tutti e tre? FRANCESCO: c'è chi dice che ci siamo conosciuti nelle compagnie teatrali che frequentavamo... In verità è una copertura! Ci siamo conosciuti mentre eravamo vittime di un “bunga bunga”, sai, dovevamo pur arrangiarci...


LELLO: era un periodo non troppo florido... Voi siete TRE, ’intervistati da UNA che lavora per SEI, come ve la cavate a darmi una risposta? I DITELO VOI: lascia perdere! Non siamo mai stati bravi in antologia. Proviamo a fare i seri, ci riuscite? Se non foste diventati comici? LELLO: io sarei diventato geometra. MIMMO: io avrei dovuto insegnare educazione fisica. FRANCESCO: ed io il ragioniere, ma mi ci vedi tra i conti? I DITELO VOI: ma tutti e tre (da notare la coincidenza) avremmo voluto fare i figli di papà. Sai, tipo quei personaggi che ti dicono “io ho questo, faccio quello” e poi capisci che se non avevano i soldi di famiglia non sarebbero diventati nulla. Beh... quello è proprio un bel mestiere!!! SEI periodico | 15

Attraverso la parodia dei Gomorrodi, ironizzate sulla malavita, tirandone fuori il lato più recondito e inesplorato, anche questo serve a far riflettere o è per sdrammatizzare? MIMMO: caspita... ora si diventa seri! I Gomorroidi sono una piccola parte del nostro spettacolo teatrale dal titolo appunto "Gomorroide" ossia la parodia del mondo "Gomorra" e tutto ciò che vi gira intorno. Detto così sembra pesante. In realtà c'è molto da ridere. La malavita è costellata di individui capaci solo di commettere gravi crimini. In realtà le menti pilota di questo sistema criminale sono poche, i più sono solo soldati incapaci di pensare con la propria testa. Per cui ci riesce facile inventare un semplice equivoco tra questi malviventi... come quel sicario che uccise il pagliaccio del circo perché aveva capito che doveva far fuori il capoclown e non il capoclan. Paradossi che suscitano grande ilarità e, che più che far riflettere, fanno ricordare. Importante.


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Pina Longobardi

I DITELO VOI nati come

“I Ditelo Voi Quartet’ (erano in quattro), sono Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante e Mimmo Manfredi. Il loro debutto in televisione è andato in scena nella stagione 1997/98, nel grande serbatoio comico di TeleGaribaldi, pezzi storici: i Gomorroidi e i preti.

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Lello in scena sei un vulcano e in parecchi sketch mostri le tue doti da ballerino, è un talento naturale? LELLO: cara dimentichi forse che negli anni '80 esser parte di una comitiva significava o essere bravo a giocare a pallone o a conquistare le ragazzine o sapevi fare la break-dance altrimenti eri tagliato fuori da parecchie comitive. “Made in Sud” ritorna in onda su rai due il prossimo 24 febbraio, i DITELO VOI hanno novità per i telespettatori? FRANCESCO: I Ditelo Voi hanno qualcosa di nuovo da proporre al pubblico... ma prima di questo gli stessi Gomorroidi avranno da far conoscere al pubblico il resto della famiglia. Dopo i figli, dopo le mogli chissà se non interverrà qualche nonno o suocera a scombinare i piani dei tre sciagurati. Vi capita mai d’improvvisare sul palco? LELLO: in diretta non abbiamo timore di spiazzarci ed è per questo che capitano episodi come quello in cui Mimmo per improvvisare un calcio da dare a Francesco cadde in maniera rovinosa. A me venne una crisi di risate e non riuscivo più a fermarmi. Lo sketch non andò avanti in maniera, teatralmente parlando, corretta e precisa con tante risate sia da parte nostra che del pubblico.

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Appuntamento al buio con me chi di voi tre accetta? FRANCESCO: il mio cane LELLO: il mio cane MIMMO: il mio cane I DITELO VOI: dato che è al buio, un consiglio... portati i croccantini! La comicità ha mille espressioni da quella inossidabile di Totò a quella un pò malinconica di Troisi... (non mi lasciano finire la domanda!) LELLO: ...a quella geniale di Charlot, a quella d'epoca di Ridolini, a quella imperscrutabile di Peter Seller, a quella caciarona di Bombolo... MIMMO: gli esempi di comicità sono tanti e vari, ma l'esempio da seguire più di tutto è il come tanti grandi personaggi hanno saputo dedicare la loro vita alla ricerca di qualcosa di nuovo, o unico, o almeno di fatto bene. Ecco. Il monito importante è il rispetto e la dedizione che dovremmo sentire per questo appassionante, strano e divertente mestiere. Far ridere. Prima di chiudere date un appuntamento ai lettori di SEI PERIODICO? I DITELO VOI: appuntamento al Supercinema di Castellammare il 10 febbraio, ci saremo anche noi nello spettacolo INSIEME PER IL TEATRO, vi raccomando, venite a vederci.


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Pina Longobardi

“Se un'idea non ha significato e utilità sociale

non m'interessa lavorarci sopra!”

Se partiamo da quest’osservazione del grande Eduardo de Filippo possiamo capire perché la cultura deve trovare persone che in ogni luogo e in ogni tempo lottano per non lasciarla morire. Sig. Radice spieghiamo ai lettori perché è nato lo spettacolo “Insieme per il teatro”? Sono cinque anni ormai che a Castellammare esiste una stagione di prosa, una realtà che in altri comuni italiani trova il sostegno delle amministrazioni comunali ma che negli ultimi due anni, qui non ha ricevuto nemmeno il patrocinio morale del Comune stabiese Ho sempre pensato che una città come la nostra, che ha dato i natali a personaggi autorevoli come Viviani, Ruccello, Celoro non potesse non avere il teatro con le luci accese, prima di tutto per proseguire il lavoro di questi grandi maestri SEI periodico | 18

e poi anche perché è nostro dovere trasmettere la cultura come un valore sociale indispensabile. Sostenere la stagione di prosa è un’esigenza culturale importantissima. Ma è il secondo anno che, a programmazione ultimata, il Comune latita. Per cui per trovare i fondi per andare avanti è nato questo spettacolo che darà poi vita ad organismo culturale che farà vivere il teatro in città. Come ha messo insieme tanti artisti importanti? Il suggerimento mi è stato dato dal mio caro amico Sal Da Vinci, che sarà tra i protagonisti


della serata e che mi ha incoraggiato a rivolgermi a tutti i miei amici attori perché un’interruzione di una stagione di prosa così ben articolata non poteva proprio essere presa in considerazione. Non importa quanti ostacoli puoi trovare sulla tua strada, ciò che conta è trovare la giusta soluzione. Fondare un organismo che abbia il progetto di portare avanti la crescita e la diffusione della cultura sul territorio oggi è un’impresa ardua ma che, nonostante le difficoltà, sta incontrando il consenso di tanti cittadini che vogliono parteciparvi anche solo con un piccolo contributo. È un momento storicamente non splendido per gli stabiesi che si vedono privati di tutte le risorse su cui una volta si fondava l’economia della città, se togliamo anche la cultura, davvero possiamo dire ai nostri figli di aver fallito. La cultura è un patrimonio che li apre verso i nuovi orizzonti della vita. Quali progetti avrà la SEI periodico | 19

Fondazione per il teatro a Castellammare Innanzitutto non saprei dirti se la natura giuridica di questo organo sarà una Fondazione o piuttosto un’Associazione ma vi faranno parte tutti quelli che la vorranno sostenere come soci fondatori e poi sarà aperta anche a chi vorrà contribuirvi anche solo una tantum. Gli stabiesi stanno mostrando la loro solidarietà. Il futuro prevederà un teatro con una programmazione più autonoma e, senza contributi istituzionali, le scelte punteranno anche su altre iniziative culturali per la città.

ma non si limiteranno solo ad esibire il loro repertorio, ci sarà spazio anche per parlare dell’importanza che ha la cultura nella società. Tu che ruolo avrai all’interno di questa Fondazione o Associazione? Assolutamente nessuno, sarà costituita da chi ha a cuore il patrimonio culturale e teatrale della città, io continuerò ad essere il direttore artistico del Teatro Supercinema e a fare l’attore con la passione di sempre. Chi fonderà questo organismo ha lo scopo di farlo per il bene della città.

Mi racconti un pò i dettagli della serata?

Sig. Radice un saluto agli stabiesi.

Maurizio Casagrande sarà il mattatore nonché conduttore della serata e direi che siamo proprio in buone mani e poi sul palco si alterneranno tantissimi artisti: Sal Da Vinci, Sebastiano Somma, Biagio Izzo, Giuseppe Zeno, I Ditelo Voi, Patrizio Rispo, Nunzia Schiano e altri ancora. Tutti daranno il loro contributo artistico

Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto fino ad oggi e quelli che sosterranno questa grande iniziativa. L'appuntamento è ovviamente il 10 febbraio alle ore 21,00, presso il teatro Supercinema di Castellammare con tanti bravi amici e colleghi che si esibiranno per Castellammare.


RADI SEI periodico | 20


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Nico Clemente

I capelli nero corvino e gli occhi di un verde intenso esprimono tutta la passione per la musica di Francesca Masucci, violinista diplomatasi al Conservatorio Cimarosa di Avellino. I suoi trascorsi scozzesi l’hanno portata verso il folk e il gispy, la sua passione per il violino le è stata trasmessa dalle nonne entrambe violiniste.

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Nico Clemente

L'attesa oggi comincia da una stazione, come al solito il treno è in ritardo e, visto che io non amo proprio aspettare, freneticamente passeggio avanti e dietro e mi faccio accompagnare da Call Me Up in Dreamland di Van Morrison. La voce, ormai virtuale, annuncia dall'altoparlante l'arrivo del treno, i tornanti cominciano a girare e con lo sguardo cerco l'artista di oggi tra la folla che brontola. Da lontano vedo una ragazza con un grosso zaino sulle spalle, la forma credo sia proprio quella di un violino. Più si avvicina e più si accendono i suoi occhi. Vi presento la violinista Francesca Masucci. SEI periodico | 22

Finalmente seduti nella soffitta, dopo un buon caffè, scopro che in realtà Francesca, nonostante il suo diploma in violino al Conservatorio Cimarosa di Avellino, seguita dagli insegnanti M° Rossella Bertucci ed il M° Alberto Maria Ruta, si è fatta le ossa per strada, vagando per due anni in terra scozzese e suonando musica folk e gipsy. La passione per la musica, ed in particolare per il violino, viene da molto lontano. Sono le nonne che le hanno trasmesso qualcosa: nel grande continente africano, nella colonia francese Bona, studiavano il violino! E da piccina che Francesca,

guardando il violino della sorella, mancata violinista ma affermata pittrice, chiede al papà di poterlo studiare. Nata in una famiglia d'artisti, la sorella dedita alle arti figurative, il padre violinista e pittore, la madre che confeziona abiti di scena per le performance delle figlie ed il fratellino che studia il sax, non poteva far altrimenti. Francesca con entusiasmo mi racconta della fortuna che ha avuto, partecipando a tanti progetti. Proprio con la sorella forma gli Agnes Effs' project che si evolvono poi nei Fùnneco con l'aggiunta di un altro musi- cista, Marco D'Acunzo, e della direttrice artistica Marina Lucia, poi, per ritornare al


vissuto in Scozia con le sue influenze folk, suona con i Scat'Gatt' Orchestra (Francesco Mennella, Manon Chevalier, Daniele La Torre, Giuseppe Desiderio e Raffaele Terlizzi) ed infine si dedica alla musica partenopea, popolare, con i Kanteri (Daniele La Torre e Ilaria Cecere). Tra una parola e l'altra, mentre si discute di quanto sia difficile vivere con la musica, le chiedo di fotografarla! Infondo così l'ho conosciuta, durante uno spettacolo, mentre scattavo foto fui catturato da questa figura seria, composta, tutta intenta a suonare la sua parte scritta su di uno spartito. Lei, con un gran sorriso, apre l'astuccio ed imbraccia lo strumento

dall'acuta tessitura, accorda e comincia il dolce suono. Rivedo quella persona seria, Francesca cambia postura quando suona ed il suo viso diventa quasi impenetrabile, ha un aria di austerità. Intona passaggi veloci e note lente tanto da penetrarti nell'animo, in quel momento credo viva nel suo mondo interiore e provando ad immaginarlo lo vedo pieno di luce, profumi e fiori...riuscissi con una foto a fermarlo! L'ascolto fino all'ultima nota, sapendo che sarà quella che ci dividerà, e con il silenzio apre gli occhi, e cercandomi con lo sguardo, mi sorride e mi fa capire che è finita. Piano ripone il violino, poi l'arco, e di nuo vo lo zaino in spalla. Se ne va Francesca e nei pensieri canticchio “...Call me up

in dreamland... radio to me man... get the message to me... anywhere you can...”.

Per vedere tutto il servizio fotografico sul tuo cellulare, utilizza il Qr Code qui di fianco

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Giuseppe Plaitano - www.liberoricercatore.it

Se c’è un personaggio di cui gli stabiesi debbano essere orgogliosi, costui è l’illustre Raffaele Viviani, autore, attore, poeta e illustre commediografo che vide la luce nella nostra città. SEI periodico | 24


All’1 e 20 del 10 gennaio 1888, al numero 14 della Salita 2a Marchese de Turris, il pianto di un neonato interruppe il sonno dei condomini e regalò a Castellammare uno dei massimi autori del teatro del ‘900, Raffaele Viviano, (mutato in Viviani per motivi artistici). Suo padre era un vestiarista teatrale, la mamma una casalinga... “Figlio di un cuore d’oro di donna e di un padre cappellaio”, come scrive egli stesso nella sua autobiografia, “Dalla vita alle scene”. Debuttò a 4 anni al Teatro Masaniello a Porta S. Gennaro a Napoli, diretto da Aniello Scarpati, nell’operetta marionettistica “Le cocotte o La bisca di Montecarlo”, al posto del cantante che si era ammalato. L’esordio teatrale fu strepitoso e anche la stampa si occupò del caso unico, del bambino prodigio. Eccezionale attore dalla presenza scenica unica, incantò dapprima le platee dei teatri locali e napoletani per poi narrare al mondo intero il cuore vero di Napoli. Le sue commedie, ma anche le sue poesie, raccontavano la Napoli della strada, fatta di mille sfaccettature e che sdoganava il concetto di un popolo scanzonato e sornione, attraverso i volti degli scugnizzi, dei guappi, dei pescatori. Rappresentazioni che non sempre ebbero il plauso di una certa aristocrazia e che subirono i tagli della censura fascista. Autore, regista, attore, impresario, amministratore, cosa non è stato Viviani per il teatro? Maestro esigentissimo con se stesso e gli altri, pretendeva la fedeltà al copione e al ritmo che si dava alle battute in scena. Nel giro di pochi anni dalla sua scuola di recitazione uscirono grandi nomi: Agostino Clement, Vincenzo Flocco, Salvatore Costa, Gennarino Pisano e Salvatore Ragucci che lo affiancarono nelle sue SEI periodico | 25

compagnie per molti anni. Viviani fu autore instancabile, il teatro la sua vita, ma il Viviani uomo fu altrettanto appassionato. Dopo 5 ostacolati anni di fidanzamento, a 24 anni, Viviani sposa Maria di Maio diciottenne e nipote dell’impresario teatrale Gaetano Gesualdo. Insieme ebbero quattro figli; Vittorio, Yvonne, Luciana e Gaetano. I primi anni vissero a casa dello zio Gesualdo, tutore di sua moglie a cui Raffaele si legò molto. Lo stesso zio non gli diede mai le chiavi di casa e lui ogni sera dopo il teatro rientrava da Napoli, sapendo che questi lo attendeva alzato. Nel 1926 lo zio gli acquistò casa al corso Vittorio Emanuele e i coniugi la arredarono con cura, facendone un rifugio materiale e spirituale. Viviani non fece mai pesare alla famiglia la lontananza imposta dalle tournèe, li sommergeva di lettere o telegrammi, il cui contenuto poteva essere anche un semplice: buongiorno! Non si scoraggiava nemmeno delle lunghe attese in qualche sperduto ufficio postale pur di chiamare l’adorata Maria e sentirla soli 3 minuti. Avremmo potuto narrarvi l’autore Viviani attraverso i suoi testi, le sue poesie dal primo grande successo “Lo Scugnizzo”, passando per l’adattamento teatrale della “Patente” di Pirandello o al sofferto Pulcinella in “Siam tutti fratelli” di Petito. Fonti ritrovabili ovunque ma che non descrivono la vera essenza di questo illustre personaggio, nato proprio qui tra i vicoli della Castellammare antica, dove egli ha vissuto “per immersione” il cuore di Napoli, fatto di odore di mare, di casa e botteghe che diventano un tutt’uno con la strada e da cui, troppo in fretta, fu strappato per poter portare in scena la Napoli vera. Viviani morì a Napoli il 22 marzo 1950 e nel 1962 Castellammare gli dedicò la strada in cui nacque.


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Pina Longobardi

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Ornella Grato

Un romanzo che è stato tradotto in venti lingue e che ha vinto numerosi e prestigiosi premi: dal Mondello in Italia al Rómulo Gallegos a Caracas, lo stesso premio che aveva consacrato Gabriel García Márquez.

DOMANI NELLA BATTAGLIA PENSA A ME Javier Marías

Dettagli Titolo: Domani nella battaglia pensa a me

Riserva sempre qualche sorpresa seguire il consiglio Autore: letterario di un'amica che ti racconta entusiasta quale Javier Marías meravigliosa esperienza sia stato l'incontro virtuale con quell'autore, quel libro, quel personaggio, quella Editore: descrizione. Solitamente mi ritrovo a chiedermi per Einaudi Tascabili quale arcano motivo io proprio non riesca a viverla, quella straordinaria esperienza! Molto dipende dal gusto Traduzione: personale, dal momento (che non è sempre quello Glauco Felici giusto), dall'attenzione con la quale ti dedichi a quella lettura, dalla stima che riponi nelle scelte letterarie della persona in questione. E non è facile, ma qualche volta succede di potersi fidare di quei consigli. In effetti lo scrittore spagnolo, autore del testo in questione, ha uno stile davvero unico e, anche se spesso risulta farraginoso e un tantino lento in qualche passo, posso dire con certezza che è stata una lettura di gran livello. Ho apprezzato in particolare l'utilizzo di un linguaggio moderno, ricercato e originale di questo testo ascrivibile al sotto-genere del flusso di coscienza. Anche la trama é particolare, con personaggi evanescenti e una voce narrante che sembra essere l'unico reale, coi suoi mille dubbi, le sue continue riflessioni, il suo senso di smarrimento dinanzi alla straordinarietà degli accadimenti nei quali imbatte suo malgrado: il titolo stesso del romanzo, una citazione shakespeariana tratta dal Riccardo III, fa infatti riferimento alla battaglia come metafora della vita e all'esortazione del defunto a non dimenticare, a non voltare le spalle alla morte.

Víctor viene invitato da Marta a casa sua per una cena, preludio ad una notte d'amore, mentre suo marito Deàn è fuori città per lavoro. Tutto sembra andare per il meglio ma sul letto la donna viene colta da malore e muore in pochi minuti. Il protagonista si trova così impigliato in una situazione dalla quale riesce con fatica a liberarsi ma non completamente. È lui stesso poi ad inseguire il passato della sua non-amante e va alla ricerca spasmodica di notizie riguardanti lei e la sua famiglia. Ciò che scopre lo lascia interdetto: segreti, inganni, rancori, tradimenti, e il passato oscuro della donna lo induce a riflessioni profonde sulla vera natura dei rapporti interpersonali. Un libro che lascia un pò l'amaro in bocca, spesso crudo, tragicamente ironico ma piacevole nella lettura ed interessante. SEI periodico | 27


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rumors E’ finita tra Hilary Duff e Mike Comrie.

Una delle tante star “recidive” in fatto d’amore è di sicuro Pamela Anderson! Dopo aver sposato 2 volte il primo marito Tommy Lee, la star ha fatto la stessa cosa con Rick Salomon dal quale negli ultimi tempi è inseparabile. Lieto evento reso

Nuova “rottura stellare” del tutto insospettabile: Hilary Duff e Mike Comrie, dopo tre anni e mezzo di matrimonio e un figlio insieme, la cantante e l’ex giocatore

Quest'anno compirà 50 anni, e adesso che è tornata "single", Monica Bellucci fa un bilancio della sua vita. In una intervista al Il Corriere della Sera, rivela: "Mi

piacciono le italiane, ma non ho mai provato attrazione per le donne, se fossi stata omosessuale, forse la mia vita sarebbe stata più semplice".

Zoe Saldana e Sam Worthington nei nuovi tre sequel di Avatar. ph. giovanni somma

Pamela Anderson Monica Bellucci: risposa il suo ex "Mai provato attrazione per le marito. donne".

Torneranno presto su “Pandora”, Zoe Saldana e Sam Worthington, che hanno firmato per vestire nuovamente i panni dei protagonisti di “Avatar” in tutti e tre i sequel del film del 2009. Le nuove pellicole saranno dirette sempre da James Cameron e saranno girate in Nuova Zelanda. Le riprese inizieranno alla fine di quest'anno e i tre lungometraggi saranno

di hockey “hanno deciso

noto al gala benefico di Sean Penn organizzato a Los Angeles per Haiti. Siamo molto felici. Le nostre famiglie sono molto felice e questo è tutto quello che conta! Anderson e Salomon si erano sposati a Las Vegas nell’ottobre del 2007 ed erano stati insieme solo qualche mese per poi divorziare a febbraio 2008, pur restando sempre amici. SEI periodico | 29

di comune accordo di separarsi”, anche se ovviamente “rimarranno ottimi amici e continueranno ad essere parte delle rispettive vite.”

"Noi italiane siamo speciali, pericolosissime: senso di maternità unito a femminilità atavica”. Gli uomini: "Non è vero che ci provano tutti. Anzi. La bellezza a volte intimorisce, crea una distanza. Amo le personalità complicate: mi mettono di fronte a me stessa".

In attesa del divorzio, Hilary e Mike hanno già optato per una custodia congiunta del bimbo. E sarà un anno nuovo questo per la deliziosa star visto che è tornata in studio e nel 2014 sfornerà un nuovo album dopo l’ultimo ormai nel lontano 2007, ovvero Dignity.

girati uno dietro l'altro (come per la trilogia de “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson”). Già stabilita le date di uscita: “Avatar 2” arriverà al cinema a dicembre 2015, “Avatar 3” a dicembre 2017 mentre “Avatar 4” a dicembre 2018.


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Pina Longobardi

> 13 FEBBRAIO STORIA D'INVERNO

Diretto da Akiva Goldsman con Will Smith, Matt Bomer, Jennifer Connelly, Colin Farrell, Russell Crowe, Kevin Durand, Lucy Griffiths, William Hurt, Kevin Corrigan. TRAMA: New York, 1916. Tutto ha inizio quanto Peter Lake durante un tentativo di rapina in una villa, si imbatte nella bellissima Beverly Penn, figlia del ricco proprietario dell'abitazione. Per entrambi è un colpo di fulmine, ma Beverly è afflitta da una malattia incurabile e come se ciò non bastasse, a contrastare il loro amore ci si mette anche un pericoloso gangster che ha un conto in sospeso con Peter ed è deciso a liberarsi di lui una volta per tutte.

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cinemapreview > 13 FEBBRAIO

> 13 FEBBRAIO MONUMENTS MEN

Diretto e interpretato da George Clooney, con Cate Blanchett, Jean Dujardin, Bill Murray, Daniel Craig, John Goodman, Bob Balaban, Matt Damon. TRAMA: Ispirato a una storia vera sulla Seconda Guerra Mondiale. In una corsa contro il tempo, una squadra di storici dell'arte e curatori di musei si attiva per recuperare opere d'arte rubate dai nazisti, prima che Hitler le distrugga. “Uomini dei monumenti” una divisione delle forze armate formata nel 1943 dal presidente Roosevelt e dal generale Eisenhower con il compito di proteggere le opere d'arte dalla furia distruttiva della Seconda guerra mondiale.

SOTTO UNA BUONA STELLA

Diretto e interpretato da Carlo Verdone con Tea Falco, Paola Cortellesi, Lorenzo Richelmy, Guia Zapponi. TRAMA: Un padre separato dalla moglie da anni, all'improvviso si ritrova vedovo. L'uomo, che lavora in una holding finanziaria e ha abituato la famiglia a un elevato tenore di vita, perde l'ex moglie e subito dopo si ritrova coinvolto in uno scandalo finanziario che lo riduce in rovina. Non potendo più permettersi di pagare l'affitto ai figli, è costretto a farli venire a vivere a casa sua. Il menage così compromesso viene rasserenato grazie agli interventi della provvidenziale vicina di casa dell'uomo.

> 20 FEBBRAIO POMPEII

Diretto da Paul W.S. Anderson con Kit Harington, Emily Browning, Jared Harris, Kiefer Sutherland, Jessica Lucas, Carrie-Anne Moss. TRAMA: Pompei. 79dC. Milo è uno schiavo impiegato su una nave, ma sogna il giorno in cui sarà libero e potrà sposare la figlia del suo padrone. Lo schiavo ignora che la giovane donna è già stata promessa a un corrotto senatore romano e che lui sta per essere venduto a un nuovo proprietario di Napoli. Quando le cose volgono al peggio, il Vesuvio esplode e lo schiavo si ritrova bloccato sulla nave al largo di Napoli, lontano dalla donna che ama e dal suo migliore amico...


> 20 FEBBRAIO

AMORI ELEMENTARI Diretto da Sergio Basso con Cristiana Capotondi, Anita Kravos, Edoardo Pesce, Rachele Cremona, Andrea Pittorino.

TRAMA: Tra incantesimi e acrobazie sul ghiaccio, con estrema leggerezza, si racconta il delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza e i percorsi, spesso imprevedibili, che portano un gruppo di giovanissimi pattinatori a scoprire il sentimento.

> 27 FEBBRAIO UNA DONNA PER AMICA

Diretto da Giovanni Veronesi con Fabio De Luigi, Laetitia Casta, Valentina Lodovini, Adriano Giannini, Geppi Cucciari. TRAMA: Francesco e Claudia sono molto amici. Lui è un avvocato, lei fa la veterinaria, un'anima libera e anticonformista. Tra loro non ci sono segreti, ma quando nella vita di Claudia arriva Giovanni e lei decide di sposarlo, Francesco si accorge che l'amicizia fra uomo e donna è più complicata del previsto.

> 27 FEBBRAIO LA BELLA E LA BESTIA

Diretto da Christophe Gans con Vincent Cassel, Léa Seydoux, André Dussollier, Eduardo Noriega, Myriam Charleins, Sara Giraudeau, Audrey Lamy TRAMA: Remake cinematografico del grande classico La Bella e la Bestia. Siamo nella Francia di inizio secolo quando una ragazza, Bella come nessun'altra, decide di salvare il padre dalle grinfie della temuta Bestia, prendendo il suo posto come prigioniera in un castello un tempo spendente, ma ormai in rovina.

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Pina Longobardi

UN

VOLTO PER SEI

event

Sei agenzia

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ph.

| trucco NOELLA ROSSI MAKE UP

Verzieri

GIOVANNA Il suo stilista preferito è il duo Dolce e Gabbana dei quali ama i modelli un pò vintage che adotta per le sue linee; la sua passione é la psicologia “perché solo capendo i meccanismi della mente umana si ottiene la chiave per vivere bene”. Questo mese posa per Sei Periodico l’esotica Giovanna Verzieri. Giovanna, tratti esotici, partiamo dalle tue origini? Si, sono italo-filippina, da padre italiano con la passione per i viaggi. Diversi anni fa si è fermato nelle Filippine dove s’innamorò perdutamente di una ragazza... mia mamma. Io sono nata in quelle splendide isole e ho pro- messo a me stessa che ci ritornerò per riabbracciare i miei parenti. Modella da? Ho iniziato a15 anni, per i make up artist e per gli hair stylist, poi le foto dei loro cataloghi sono state notate da diversi fotografi professionisti che, colpiti SEI periodico | 32

dai miei lineamenti, hanno cominciato a chiamarmi per fare shooting fotografici e poi dopo in seguito la fotomodella. Cosa ti piace e cosa ti infastidisce di questo lavoro? Mi divertono le trasformazioni che i make up artist sono capaci di fare su di me. Ognuno ha una sua personalità e ogni volta è una creazione diversa. Mi piace molto osare, provare i vestiti, scivolare in una pelle diversa da quella di tutti i giorni. Odio le imposizioni relativamente alle pose o ai vestiti. Se mi si chiede d’interpretare uno stile mi si deve dare

anche la possibilità di personalizzarlo secondo il mio punto di vista, siamo persone, non manichini. Cosa pensano i tuoi amici del tuo lavoro? Le amiche sono contente, a volte mi chiedono consigli sul trucco o sui vestiti. Ma in fondo sono una ragazza come tante e con loro penso a divertirmi, difficilmente parliamo di sfilate o shooting. Un consiglio ad una modella alle prime armi? Di tenere sempre in conto le scelte che fa e non farsi incantare dalle false promesse. Soprattutto badare


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ph. marco minello

VOLTO PER SEI

Identikit Nome: Giovanna Cognome: Verzieri Nata a: Roma il: 16 giugno 1995 Segno zodiacale: Gemelli Pregi: Molto paziente Difetti: Troppo buona L’ultimo libro: Il manipolatore SEI periodico | 33


bene ai lavori che si accettano, sentirsi a proprio agio in uno shooting e chiarire la propria posizione a chi sta chiedendo “troppo”. Cosa pensi della chirurgia estetica? Assolutamente contraria, i difetti ci caratterizzano, impariamo a conviverci a patto che, ovviamente, si tratti di piccole cose. Ricorrere alla chirurgia estetica per problemi di salute o perché davvero il difetto è “mortificante” può invece essere una scelta giusta. Tu studi grafica pubblicitaria, lavoreresti per un free press? Sono all’ultimo anno ormai, ho una mente molto creativa, mi divertirei a giocare con le immagini di un magazine come il vostro. Mi piacciono le grafiche pulite, senza troppi fronzoli, dove gli spazi sono ben riempiti e c’è rispetto per il testo e le immagini, senza accavallamenti. Mi raccomando fate un buon lavoro con i miei scatti e l’intervista, so bene come funziona! Mac o pc quando lavori? Ritengo che l’affidabilità e la stabilità dei sistemi operativi Apple sono quello che serve nel campo grafico. Come immagini il tuo futuro? Farò la modella ancora per qualche anno ma voglio lavorare nel settore della grafica pubblicitaria e del web designer. È il vestito che fa una donna o la donna che da fascino al vestito? È il vestito che fa una donna o la donna che da fascino al vestito? Se prendi due modelle esperte e le vesti con lo stesso abito esso non sembrerà uguale agli occhi di chi le vede sfilare. Appuntamento a Luglio con Un Volto per Sei? Appuntamento a Luglio con Un Volto per Sei? Si, mi divertirò un sacco a sfilare e a vedere la vostra città, a proposito come si mangia da voi? SEI periodico | 34


ph. marco minello

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VOLTO PER SEI


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Pina Longobardi

Miriam UN

VOLTO PER SEI

Sei agenzia | © Foto event

nico clemente

ph.

| trucco

LUISA FESTA MAKE UP

MONDA Personalità eclettica e dalle mille sfumature, la prima cosa che colpisce della nostra modella napoletana è l’infinita dolcezza oltre l’eleganza dei lineamenti e la tenacia della donna indipendente.

Ciao Miriam, tra uno scatto e un cambio ti va di parlare un po’ di te? Ciao Pina, certamente! Mi chiamo Miriam Monda, sono di Pomigliano d’Arco. Mi sono laureata in scienze del turismo, specializzanda in storia dell’arte e masterizzata in economia e marketing alla Luiss, una delle più prestigiose università di Roma. Cosa ti ha spinto a fare la modella? Sono una donna molto indipendente e non mi SEI periodico | 36

andava di farmi pagare gli studi dai miei e così, su invito di un fotografo, tre anni fa mi feci fotografare per un calendario, da quegli scatti è cominciato tutto. Sei romana di adozione, quanto ti manca Napoli? Un napoletano è nostalgico di natura! Napoli mi manca sempre ma Roma è la mia città. Ci ho trascorso gli anni di studio e ora ci lavoro. La Città Eterna che mi ha adottata in quello che credevo fosse il momento più

difficile della mia vita... Non risparmiandomi proprio nulla! Tra nostalgia, solitudine, e tanta paura di non farcela, mi ha vista “rinascere” prima come persona e poi come donna. Quanta consapevolezza hai della tua bellezza? Ho avuto coscienza della mia bellezza di donna troppo tardi! Per una vita intera ho curato un altro tipo di bellezza: la mia cultura ma poi, dopo il mio primo servizio fotografico, firmato da


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ph. nico clemente

VOLTO PER SEI

Identikit Nome: Miriam Cognome: Monda Nata a: Napoli il: 25 ottobre 1985 Segno zodiacale: Scorpione Piatto preferito: Patatine fritte Squadra del cuore: Napoli, ovvio! SEI periodico | 37


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Pina Longobardi

UN

VOLTO PER SEI

Si ringrazia per il gentile contributo

HAIR STYLIST

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ph. nico clemente

Ciro Florio il grande makeup artist di Made in Sud, ho cominciato a vedermi bella per la prima volta attraverso gli occhi degli altri. Questo mi ha aiutata ad essere più sicura di me e ad avere una marcia in più nella vita. Cosa preferisci indossare per te? Amo lo stile né troppo classico e né troppo aggressivo, mi piace indossare un po’ di tutto purché, in quel tutto, sia evidente quella parte di me romantica e sognatrice. Cosa fai per tenerti in forma? Sono una gran pigra ma ho un metabolismo eccezionale. Nella vita su chi fai affidamento principalmente? Io sono una che conta molto su se stessa. Cosa ti è piaciuto di più di questa giornata con noi? La possibilità di conoscere persone nuove, sensibili, l’aver indossato abiti bellissimi e scherzato sul freddo che raggelava le mie capacità cognitive. C’è una frase in cui ti riconosci? Si! Spero un giorno di ripeterla ai miei figli: insegui i tuoi sogni, solo se ci credi potrai realizzarli veramente. Cosa immagini farai da grande? Mi piacerebbe molto continuare a lavorare a contatto con le persone, magari nel mondo degli eventi e della moda e vedere realizzati tutti i miei sacrifici. Per finire fai un saluto ai lettori? Certamente! Cari lettori seguite Sei Periodico, ho avuto modo di conoscerne lo staff, persone che lavorano ancora con passione, che mi hanno regalato una giornata fantastica e che amano quel che fanno.

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Lanfranco Longobardi

CONDOMINIO

La revisione delle tabelle millesimali Le tabelle millesimali sono uno strumento indispensabile per la corretta gestione del condominio. Tutte le spese ordinarie definite dal bilancio, e quindi tutte le rate che i singoli condomini pagano mensilmente, vengono calcolate in base ai millesimi. Nello specifico, qualunque sia la conformazione del fabbricato, esisterà sempre una “Tabella A generale” per la ripartizione delle spese comuni a tutti i condomini sia ordinarie (ad esempio spese di amministrazione e assicurazione fabbricato) che straordinarie (lavori di consolidamento delle strutture portanti e rifacimento SEI periodico | 40

facciate); tale tabella servirà anche per determinare le quote necessarie per la validità delle assemblee e per poter deliberare. Esisteranno poi una o più tabelle che definiscono “l’uso differenziato” del fabbricato come le tabelle relative alle spese relative alle scale, all’ascensore, alle discendenti fecali etc. I singoli valori millesimali attribuiti alle singole proprietà derivano dalla somma delle superfici (o volumi) ragguagliate con opportuni coefficienti che definiscono l’appetibilità e la redditività maggiore. Dal che consegue che diventa fondamentale sia il corretto calcolo delle superfici (o


volumi reali) sia la scelta dei coefficienti che vanno esposti nella relazione in modo che il procedimento utilizzato dal tecnico incaricato sia chiaro in tutti i suoi passaggi. Qualora siano avvenute trasformazioni (ampliamenti, sopraelevazioni o altro) che abbiano determinato un aumento o diminuzione per più di un quinto del valore proporzionale di un solo immobile, è possibile richiedere la rettifica delle tabelle millesimali. Fino all’entrata in vigore della riforma del condominio (legge 220 del 2012) era necessaria una delibera all’unanimità e ciò un notevole ostacolo alla rettifica in quanto era necessario anche il voto favorevole del condomino che avrebbe subito un aumento dei millesimi. La nuova normativa permette di rettificare i valori millesimali con la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio. Il che consente di risolvere più agevolmente situazioni squilibrate all’interno di un fabbricato per le quali, ad esempio, chi possiede un attico realizzato in un sottotetto (e valutato come tale dalle tabelle esistenti) potrebbe pagare meno di un deposito. La revisione è possibile anche nel caso di un errore. Si consideri ad esempio il caso di un deposito al piano terra (dichiarato come tale negli atti di compravendita e anche catastalmente) computato come negozio dal tecnico nelle precedenti tabelle; oppure si pensi ad un banale errore di calcolo della superficie. Si precisa per concludere, come mi è stato più volte chiesto, che non è possibile modificare il singolo valore millesimale, ma è necessaria una revisione totale e tale occasione permetterà di “fotografare” lo stato reale del fabbricato e quindi determinare una equa distribuzione delle spese sulle cose comuni. A tal riguardo sarà fondamentale il ruolo del tecnico che non si limiterà ad effettuare calcoli sulla scorta di piante fornite dai proprietari (come ad esempio quelle catastali) ma redigerà una vera e propria perizia nella quale dovrà precisare i criteri di calcolo adottati.

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Alessandro Viola

COCKTAIL di GAMBERI ROSSI

E SALSA ROSA Stefano Viola - www.stefanoviola.net

con MANGO

La raffinatezza di questo cocktail è sicuramente un’ottima anticipazione per una romantica cena per l’imminente S.Valentino. Preparazione: 30 minuti

Difficoltà: Facile Costo: Medio

Ingredienti per 2 coppe: • 10 Gamberi rossi di Mazara • 1 avocado • 1 pianta di lattuga romana Per la salsa tartara: • 250 grammi di maionese • 1 cucchiaio di cetriolini • 1 cucchiaio di cipolline

• 1 cucchiaio di capperi • 1 cucchiaino di senape • 1 cucchiaio di prezzemolo

Preparazione Il cocktail di gamberi è uno degli antipasti di mare più diffuso in tutto il mondo ma, per questa occasione, ho voluto variare la preparazione della classica salsa cocktail con una versione più veloce della salsa tartara e l’aggiunta dell’avocado. Per prima cosa ho cotto a vapore i gamberi per pochi minuti, li ho sgusciati e tenuti da parte lasciandone 4 interi con tutta la testa per la decorazione. Per la salsa ho tritato finemente tutti gli ingredienti e li ho amalgamati alla maionese aggiungendo anche la senape. Ho pelato l’avocado ricavandone una dadolata ed infine tritato le foglie di lattuga ed ho così composto il bicchiere come in foto. Per questa occasione non ho voluto valorizzare una ricetta in particolare ma darvi un suggerimento carino per S. Valentino un giorno importante per tutte quelle persone che attribuiscono un valore vero a questa ricorrenza e che, volendosi organizzare a casa propria, potranno unire il gusto alla magia del momento. SEI periodico | 43


Sudoku

COME SI GIOCA: Le regole sono semplici: alcune caselle sono giĂ fissate, le altre vanno

riempite con numeri dall'1 al 9. La tavola è suddivisa in 9 quadranti da 3x3 caselle nelle quali vanno inseriti i numeri dall’1 al 9 senza ripetizioni. Ogni riga orizzontale e verticale dell'intera tavola non deve contenere ripetizioni di numeri.

3 4

7 6 4

4

4

8 6

5

2 5 3

7

2 8 3

7 5

4 7 3 8

1

3 6

3 9 6 2 6 4

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7 9 3

1 9

9 1 5

2 4

7 6 7 6 8

2 9

6 8

8 7 5 6 9 4 7 5 3 8

6 2 8 1

5 2

8

4 6

5 8 3 3 9 2 1 6 4

9

1

5 2

5 1 4 3

4 7 5 7 8 4 5 6 1 3 9 7 4 8 5 6 7 4 3 8

8 5 9 2 5 2 1 3 4 6


Casellario a chiave

Con le sillabe date formare dieci parole rispondenti alle definizioni. A gioco risolto, nella colonna centrale si leggerà il cognome di uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

DEFINIZIONI: 1. L’attrice De Rossi 2. La stagione della vendemmia. 3. Luisa Veronica Ciccone in arte. 4. Tradito dal coniuge. 5. Re dell’antico Egitto. 6. Dominatore assoluto. 7. Può essere drammatica. 8. Lo stile del Bernini. 9. Astensione da ogni attività sessuale. 10. Un apprendista ...in classe. SILLABE: AL - AT - AU - BA - BA - BAR - CA - CE CO COR - DON - DRO - FA - LIE - MA - NA - NE NE - NO NU O - PA - RA - RA - ROC - STI - TA’ - TO TRI - TUN - VO.

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Lo Zodiaco

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