Aprile 2013
SOMMARIO Contents
Si può fare di più? È la domanda che ci siamo posti in Redazione questo mese! Papa Francesco rinunciando ai lussi che la sua posizione gli da, proietta la chiesa verso una nuova era. I Presidenti Grasso e Boldrini si dimezzano lo stipendio e rinunciano ad alcuni privilegi, uno spiraglio, la luce di un nuovo linguaggio politico. Ci sono angeli in cielo e in terra che lottano ogni giorno per aiutare chi soffre magari donando una poltrona per le terapie pediatriche. Si, certo è ancora poco ma impariamo a guardare oltre, osservando le nuove prospettive che ci fanno respirare l’alba di giorni migliori.
COVER
Fabio Troiano
editoriale_05 cover_06 attualità_10 attualità_12 primo piano_14 zoom_19 cultura_22 dossier_24 il poster di sei_26 libri_29
ATTUALITÀ Papa Franceso
ZOOM
SEI periodico 03
Rosa Baiano
(06) (10) (14)
(19) (22) (44) Marinetta Saglio
PRIMO PIANO
CULTURA Lello Radice
LA SOFFITA Gaia Arpino
cinema_30 hi-tech_32 sociale_35 benessere_37 viaggi_38 cash_40 cucina con_43 la soffitta_44 eventi_47 passatempo_48 oroscopo_50
periodico
TM
Mensile a Diffusione Gratuita ANNO 2 • N. 23 - APRILE 2013
Aut. Tribunale di Torre Annunziata Num. Reg. 952/2011 Num. Reg. Stampa 11 Del 03/11/2011
Free Magazine
Chiuso in Tipografia il 28/03/2013
Stampato da Fenice Print ® SEI PERIODICO È UN MARCHIO DEPOSITATO
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DIRETTORE RESPONSABILE
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Anna Chiara Delle Donne Carolina Damiani Elvira Boschetti Nico Clemente Mina Giuliano Ornella Grato PHOTOGRAPHERS:
Marinetta Saglio Nico Clemente
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FUORI dal CORO Editoriale a cura di Carmine Cascone
Passaggio di consegne Il pontificato di Benedetto XVI è stato pieno di colpi di scena.
Mai si sarebbe pensato che un teutonico forte della preparazione che affonda radici nella teologia, avesse potuto abdicare. Questo è stato l’ultimo, in ordine cronologico dei colpi di scena di un papato sui generis, ma in piena tradizione. Certo, dovere, per così dire competere col suo predecessore, il quale da degno comunicatore aveva ammansito le folle, con trovate geniali e pienamente naturali; Joseph Ratzinger non poteva essere da meno. Dopo averci assediati d’informazioni lo scoop dello scandalo Vatileaks improvvisamente finisce nel dimenticatoio delle redazioni della carta stampata. Il furto degli scritti papali è stata certamente una vicenda dai risvolti a tratti grotteschi con protagonista la sfinge del segretario di Benedetto XVI, che, durante tutto il processo, ha tenuto un comportamento esemplare, quasi cinematografico tanto da indurre tutti a pensare ad una finzione.
Un pontificato costellato di scandali virulenti, che hanno destato sconcerto nell’opinione pubblica.
Gli scandali economici finanziari, si sa, hanno sempre stuzzicato il prurito della gente ma sono state le ancor più gravi faccende di pedofilia che hanno scardinato la tradizionale fortezza millenaria ecclesiastica dei porporati. Il male si è mostrato in tutta la sua incantevole ed ingannevole bellezza tra le mura vaticane tanto da piegare la ferrea fede cattolica. Il Sommo Pontefice con le sue dimissioni ha inoculato tra gli uomini l’estremo messaggio di salvezza, un harakiri al fine di mettere al riparo l’umanità cattolica.
Poi l’attenzione, come è giusto che sia, si è spostata sul conclave.
I cardinali entrano nel luogo ove si è sempre compiuta la storia della Chiesa per eleggere un nuovo vescovo di San Pietro, un pontefice che dovrà domare le ambizioni degli uomini prima e dei porporati poi, arde il desiderio legittimo tra i papabili che, tra chi dice si e chi si astiene, ambiscono al soglio pietrino. La storia racconterà che nell’anno di Grazie e del Signore 2013, mercoledì 13 marzo ore 19.06 la finestra si è aperta al mondo con la formula: Annuntio vobis gaudium magnum; Habemus Papam: Eminentissimum ac reverendissimum Dominum. Dominum Jorge Mario, Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Bergoglio, Qui sibi nomen imposuit Papa Francesco.
Riuscirà Papa Francesco a salvare la Chiesa da se stessa, dalle trasformazioni del mondo, dalla fuga dalla spiritualità degli uomini che, di questo passo, rischiano la scomparsa della loro interiorità? In questo momento di crisi totale in tutti i sensi, si spera davvero che questo sia il papato di una svolta di valori e di vita.
SEI periodico 05
COVER L’intervista a cura di Pina Longobardi
Fabio Troiano Cuore Azzurro Da qualche settimana conduce in prima serata su RAI DUE “The Voice of Italy”, talent show di successo, lui è Fabio Troiano alias Capitano Ghiro in RIS Roma. L’attore napoletano, con garbo e simpatia, conquista sempre più il pubblico e si rivela ancora una volta all’altezza del suo ruolo.
SEI periodico 06
Fabio Triano conduttore del talent show, ”The Voice of Italy in prima serata su Rai Due, una nuova sfida fatta per scelta o per caso? Il programma mi è stato proposto dai produttore Pasquale Romano e Marco Tombolini, dopo una serie di valutazioni ho deciso di raccogliere la sfida, avevo voglia di sperimentarmi, m’intrigava questa conduzione alternativa, veloce.
Ph: Alessandro Pellicciari
Viviamo un inflazione mediatica di talent show, cos’ha di diverso The Voice? È un talent show evoluto, protagonista è la voce dei cantanti. Qui vige la meritocrazia infatti nella strategia selettiva non ci sono fattori come l’aspetto fisico, la gestualità, il portamento a condizionare la scelta dei coach. Il cantante si gioca tutto in novanta secondi che ha a disposizione solo con la sua dote vocale.
SEI periodico 07 COVER
Nella giuria di “The Voice”, un “mastino della conduzione”, Raffaella Carrà, ciò ti fa sentire sotto esame o ti è d’aiuto nello strutturare il tuo ruolo? Raffaella è un persona fantastica, a dirla tutta, i coach sono “quattro grandi” al servizio della musica. La vera novità è che più che un conduttore sono una sorta di cronista-amico che vive le emozioni del cantante e dei suoi familiari. Fabio, un bilancio ad oggi della tua conduzione? Impossibile fare un bilancio. Nelle prime puntate potrei magari definirmi più un supporter che conduttore, una sorta di cronista a bordo campo e questo, magari, mi ha fatto raccogliere pochi consensi tra gli addetti ai lavori. Nel momento delle sfide e del live show che vedrà in gara i migliori artisti di ogni coach, uscirò da dietro le quinte e il mio ruolo prenderà vesti diverse, diventando un vero e proprio conduttore. La novità introdotta con questo programma è anche rappresentata dai diversi stadi della conduzione.
Nome: Fabio Troiano Nato il: 10 Ottobre 1974 Segno zodiacale: Bilancia Pregio: Attore versatile Difetto: Sorride poco Curiosità: Nel 2001 esordisce con la “Melevisione” nelle vesti del genio Abù Zazà
COVER L’intervista
Fabio Troiano insieme a Carolina Di Domenico, conduttrice di “The Voice of Italy” per il web. Carolina cura l’interazione con gli utenti/spettatori attraverso il sito www.thevoiceofitaly.it e i social network.
Il tuo rapporto con Carolina Di Domenico, conduttrice del programma per il web? È una ragazza in gamba, di grande esperienza, sta facendo un ottimo lavoro col pubblico del web, soprattutto con i più giovani che hanno un linguaggio totalmente diverso dal pubblico tradizionale.
SEI periodico 08
Un programma del genere ti riporta inevitabilmente a pensare ai tuoi esordi, hai mai perso la fiducia avanti al classico “Le faremo sapere?” Sinceramente no, mi sono sempre detto che non sarebbe stata una porta in faccia a fermarmi, anzi! Finita l’accademia ho riempito
a mia valigia di sogni, buoni propositi e peranze, valori fondamentali che contano davanti al provino giusto. Poi occorre la consapevolezza che ci vuole umiltà e tanta determinazione in questo mestiere. Genitori Napoletani, sei vissuto a Casola di Napoli, quali ricordi legano la tua infanzia alla città della pasta? I ricordi più belli sono legati ai nonni con cui avevo un legame molto forte e poi le feste di paese, la genuinità della gente, le giornate trascorse serenamente all’aria aperta. Cose che non ritrovi nelle grandi città. Mi ricordo la festa di Sant’Antonio a Casola, con le strade principali abbellite da luminarie colorate, ero un ragazzino e i nonni mi portavano a vedere la processione del santo che veniva preceduto da un enorme vaso dove la gente lanciava monetine. Chi ti ha sostenuto di più mamma o papà? Entrambi, mi hanno sempre incentivato, insegnandomi SEI periodico 09 COVER
soprattutto a credere nelle mie potenzialità. Fabio, “Noi tifiamo Napoli e tu?” Forza Napoli, sempre! Anima e corpo, quando il Napoli gioca al San Paolo non torno nemmeno a casa pur di andare allo stadio. Chi vince lo scudetto? Il mio timore a questo punto vinca la Juve, paghiamo gli errori commessi nelle ultime partite. Da capitano dei RIS a camorrista in “Il Clan dei camorristi”, fiction di Canale 5, meglio ruoli da buono o da cattivo per Fabio Troiano? La fortuna del mio mestiere è che per gioco faccio l’uno e l’altro, mi basta entrare nella parte. Però i ruoli positivi ripagano, capita che vado al supermercato e mi chiamano capitano Ghiro, e capisco che sono parte del quotidiano della gente: è gratificante! Fabio, prossimamente? Sarò nel cast di due film al cinema con“Per sfortuna che ci sei” con Enrico Brignano e Ambra Angiolini e “Benvenuti a tavola”, in primavera su Canale 5, con Giorgio Tirabassi e Fabrizio Bentivoglio.
ATTUALITÀ La notizia a cura di Carmine Cascone
La vera fede è lontana da Roma
L'argentino Bergoglio è Papa Francesco: «Vengo dalla fine del mondo...»
«Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo ...ma siamo qui». Sono queste le prime parole del primo Papa Francesco della storia della Chiesa cattolica. Jorge Mario Bergoglio nato a Buenos Aires, 17 dicembre 1936 è dal 13 marzo 2013 il 266° vescovo di Roma, il papa del nuovo millennio. Argentino di origini piemontesi, gesuita, Bergoglio è diventato una figura di riferimento nella Chiesa sudamericana, e il suo peso è cresciuto anche nel collegio cardinalizio. Era l’anno 2005 e l’outsider, rischiò seriamente di far sfumare l’elezione di Joseph Ratzinger, così racconta nel suo diario Lucio Brunelli, cardinale elettore, raccolto dal vaticanista.
SEI periodico 10
Bergoglio raccolse sin dalla prima votazione un gran numero di consensi, e su di lui convogliarono anche quelli di Carlo Maria Martini, accreditato come il maggior avversario di Ratzinger. Solo al quarto scrutinio il fronte sudamericano si ruppe e fu possibile l’elezione di Benedetto XVI: è molto probabile che se fosse rimasta la situazione di stallo, Ratzinger avrebbe appoggiato Bergoglio nel quinto scrutinio. All’età di 22 anni Bergoglio entra nella Compagnia di Gesù e si laurea in filosofia. Negli anni ‘70, sotto la guida del Preposito Generale, Pedro Arrupe, i gesuiti fanno delle aperture alla Teologia della Liberazione, che si adoperava in favore del riscatto dei poveri e contro le dittature militari che funestavano il Sud America. Se volessimo dare adito alle profezie enunciate, potremmo dire che, quindi, i Maya lo avevano profetizzato:“dopo il 21.12.12 il mondo non sarà più lo stesso”.
In effetti, una rivoluzione nel senso del cambiamento, l’abbiamo avuta proprio con le dimissioni di Benedetto XVI. Così il mondo, almeno quello cattolico, oggi acclama Francesco il pontefice traghettatore di una chiesa più vicina ai poveri e verso un recupero di valori universali. Gli stranieri, spesso, accusano gli italiani di dietrologia e di essere catastrofisti ma nessun’altra nazione ha dovuto avere a che fare con forze oscurantiste come l’Italia. Riportare alla luce la vera missione della chiesa, questa è, e sarà, la vera priorità del nuovo vescovo di Roma. La riorganizzazione dei ministri ecclesiastici vede impegnare grandi forze di potere e di negoziato, cui il Vaticano non è secondo a nessuno nel mondo. Questo, purtroppo, non è dietrologia ma la pura realtà della società italiana che ci convive distrattamente da millenni. Il “caso” per Pascal è la somma della nostra ignoranza, proprio la chiesa per secoli ha tenuto nascosto segreti, facendoli ignorare al mondo; a protezione del proprio potere. I fatti accaduti in questo terzo millennio ecclesiastico, hanno aperto una crepa e da questa fessura il mondo intero ha potuto vedere la sua debacle; il pontefice in carica si dimette, non ha più la forza di arginare le varie fazioni dei porporati. Il conclave del 13 marzo 2013 ha portato al soglio pietrino Francesco. Personalmente ho sempre pensato di morire prima di avere la felicità di vedere un papa gesuita. Ritengo che solo ungesuita possa dare alla chiesa universale, vera missionaria nel mondo, un volto umano. La Chiesa divulgatrice del Verbo cristiano e dei valori spirituali che allontanano dalle ricchezze materiali a vantaggio di quelle dell’anima. Concetti un pò dimenticati ma biblicamente radicati nel pensiero cristiano. Il valore fondante del Cristo fatto uomo e del suo sacrificio, concetto tanto caro ai ministri della chiesa ma dagli stessi, e per loro, applicato in dose omeopatiche. Sicuramente Papa Francesco avrà una fede tale da ordinare tutti gli eventuali squilibri creati nel tempo dalla chiesa cattolica.
Francesco, un papa venuto da una terra lontana, che ha toccato con mano la sofferenza e la povertà sudamericana, promette di essere il papa che rivoluzionerà l’intero universo della cristianità universale. SEI periodico 11 ATTUALITÀ
ATTUALITÀ Campo... Minato a cura di Mina Giuliano
Quel cambiamento possibile… Tre indizi faranno una prova? Mossa a sorpresa, dopo giorni di chiusura in difesa; il “catenaccio” democratico, finalmente, sembra aver lasciato spazio alla diretta iniziativa! In campo scendono le cosiddette “seconde linee”, sornione, caute e pazienti in panchina, in attesa della grande occasione, di quel possibile trampolino di lancio, in un mondo di spietata concorrenza. Il “c.t. Bersani” ha deciso di rompere gli indugi e di ribaltare le sorti di una partita che si avviava, mestamente, verso un sostanziale pareggio, foriero di una retrocessione sempre più minacciosa. Nomi, punto di rottura per la presidenza di Camera e Senato: piazza pulita dei noti esponenti e della solita sterile nomenclatura, insistentemente circolata nel Pd, fino allo scorso mese! “No” a Franceschini e alla Finocchiaro, simboli chiari della insostenibile chiusura nel fortino e segnali di quella vecchia politica conservatrice, che non accenna a lasciare campo libero al
SEI periodico 12
bisogno di novità! Boldrini alla Camera e Grasso al Senato, dopo una difficile trattativa, appaiono nomi incontestabili, elementi di un’Italia che ha estremamente necessità di una ventata di originalità. Figure peculiari e poliedriche, niente a che spartire con la solita “politica politicante”, dei fatti e rifatti, dei corsi e ricorsi! Cambiano, in tal modo, le geometrie e le gerarchie, si rinnovano le strategie di intervento e si punta su un parlamento che, finalmente, possa rappresentare una “casa pulita”, una sorta di Palazzo di Vetro… cristallino nelle sue azioni di governo! Nel discorso di insediamento della Boldrini risuonano i valori e i principi dell’antifascismo; si invita l’aula ad “ascoltare la sofferenza sociale di una generazione che ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà e costretta a portare i propri talenti lontani dall’Italia!”. Ritrovano spazio i messaggi sociali, gli slanci
emotivi e le emozioni del cuore, nel chiaro input a farsi carico “dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore”. Laura Boldrini, candidata nelle liste di Sel ed ex portavoce dell’Agenzia Onu per i rifugiati politici, ricorda gli “ultimi”, gli “esodati”, i detenuti e, nonostante il momento difficile, crede che si possa riuscire ad affrontare, nel migliore dei modi, l’impegno straordinario di rappresentare le istituzioni repubblicane. La terza donna italiana ad occupare quella poltrona arriva a rivestire questo incarico importantissimo dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti dei deboli in Italia e in molte periferie del mondo. La Boldrini, può rappresentare, davvero, una figura simbolica per questo paese ricco di contraddizioni interne e deludenti salite in cattedra. Troppi i presunti maestri; pochi i veri trainanti ed esemplari modelli.
Per nulla deludente il suo discorso!
Deludente, piuttosto, è risultato, ancora una volta, il retorico commento di sterile opposizione, da parte di chi non avendo ottenuto quanto richiesto, si è abbandonato alla consuetudine del facile criticare, senza realmente ascoltare: Alfano pretendeva che si parlasse della crisi (ancora???), senza rendersi conto che gli italiani sono stufi di sentire addosso quell’incombente spettro, quel triste spauracchio malefico.
Evitiamo inutili polemiche da strapazzo!
Bocca chiusa e orecchio proteso all’ascolto perché, finalmente, si sente parlare delle persone, degli individui, dei soggetti del nostro tempo come esseri reali (con esigenze reali!), senza procedere per astratto o per sentito dire! Parole vere, proprie di chi ha vissuto direttamente a contatto con il contesto sociale… non la consueta “aria fritta” o le considerazioni “senza infamia e senza lodo”! Indicativo anche il discorso di Grasso: “Occorre
restituire ai cittadini la coscienza della sfida di cambiamento”. 4 parole per caratterizzare quanto sia necessario potenziare e promuovere: Giustizia, Diritto, Fortezza e Concordia, per garantire la vera qualità della democrazia e iniziare una nuova fase costituente, che sappia stupire e stupirci!
Grandi speranze, all’orizzonte!
Insomma… due figure politiche nuove e un neo papa, che già ci ha un pò conquistato! Tre inizi e tre indizi… faranno una prova? Si verificherà il tanto anelato cambiamento?! Per una volta, incrociamo le dita e proviamo ad essere ottimisti! SEI periodico 13 ATTUALITÀ
PRIMO PIANO L’intervista a cura di Pina Longobardi
SEI periodico 14
L’ex inquilina della casa del GF11 ci racconta come si sopravvive ai reality show e il suo sogno di recitare. Se è vero che i sogni talvolta nascono per essere vissuti, la nostra Rosa è determinata ad andare fino in fondo. Rosa ripeteresti l'esperienza di un reality come il Grande Fratello? Bella domanda, risposta difficile da dare... forse si, forse no. Lo rifarei per tutto quello che di positivo mi ha dato: amore, lavoro, sorrisi, oltre ad una grande consapevolezza di me stessa. D’altro canto, se penso a sentimenti come dolore, paura, tensione continua, angoscia di ciò che poteva accadere e la stanchezza mentale di cui mi sentivo prigioniera, non credo che ripeterei l’esperienza! Diciamo che è un'avventura che si può fare una volta sola nella vita. Perché questo fenomeno è tramontato? Forse semplicemente perché dura da troppo tempo. la novità del format e la scelta dei concorrenti è stata fondamentale nelle prime edizioni poi in assenza di novità il pubblico si è stancato. Quanto ha influito nella tua carriera? Beh, per fare serate, inaugurazioni, e cose di questo tipo tantissimo, ancora oggi, grazie alla popolarità raggiunta, ho buon opportunità lavorative. Per quanto riguarda il mio sogno, cioè recitare, beh... un po meno. Ci sono molti
SEI periodico 15 PRIMO PIANO
pregiudizi su chi esce da un reality, si è visti dai grandi registi o produttori come fenomeni da baraccone senza ne arte ne parte e, quindi, risulta ancora più difficile di prima cercare di realizzare quello che è il tuo sogno più grande! Ma io non mi arrendo, sono sicura di ciò che sono e prima o poi coronerò il mio sogno. Come si sopravvive al Grande Fratello e ci si afferma dopo? Solo essendo se stessi, sempre e comunque, nel bene e nel male. Quando si spengono i riflettori sul GF solo una persona dotata di forza di volontà, coraggio e tenacia trasforma la popolarità ricevuta in un percorso formativo per se. Prima di tutto occorre capire cosa si vuol fare e poi studiare per costruire la propria carriera. Hai avuto un ruolo in "Il medico in famiglia 8" chi interpreti? Simona, una capostazione di Trenitalia. Purtroppo per me, un piccolo ruolo in una puntata ma mi sono tanto divertita, è stato meraviglioso poter coronore il mio sogno anche se solo per un giorno. Ho capito ancora di più quanto amo questo lavoro e quanto sono fortunata! Trasmet-
PRIMO PIANO L’intervista
SEI periodico 16
re le proprie emozioni ed emozionarmi al tempo stesso è davvero unico. Mi auguro di poter avere presto altre possibilità. Nel tuo futuro c'è la televisione o la carriera nella magistratura? Mi piacerebbe portare aventi entrambe le cose, una non esclude l'altra. Voglio studiare legge e laurearmi senza trascurare la mia passione per la recitazione. Sono sempre stata una persona attiva, mi piacerebbe coltivare più interessi e creare più strade per io mio futuro. Non si può mai dire cosa riservi la vita io nel frattempo VIVO... semplicemente! È più difficile il ruolo di donna, mamma o attrice? Credo che tutto sia difficile, ma essere donna racchiude tutto questo. Mamma, attrice, moglie, compagna, amica, la vita di ogni donna è come un film scritto e interpretato da lei stessa, la chiave del lieto fine sta nell’equilibrio dei suoi ruoli. L'amore significa non doversi mai dire...? Bugie. La bugia fa crollare tutto ciò che rende un rapporto unico e duraturo: fiducia, stima, rispetto,
SEI periodico 17 PRIMO PIANO
comprensione, affiatamento, passione questo significa AMORE. La domanda che non ti hanno mai fatto? Chiedimi se sono felice... Rosa sei felice? SI! Come una Pasqua!! (hihihi). Per concludere, perché i lettori dovrebbero leggere quest'intervista e questo giornale? Beh.. parlare di se stessi, mettere il proprio vissuto sotto gli occhi degli altri è un atto di grande coraggio e autostima, non è mai semplice dire cose su di sé. Però è sempre bene mettere a disposizione degli altri le proprie esperienze che possono essere di confronto per affrontare le stesse paure e angosce che ho dovuto affrontare io. Emozioni che raccontano ciò che sono stata e che sono oggi, fanno di me una persona felice e fortunata. Leggete quest’intervista in questo giornale perché su queste paginesi è raccontato solo la verità, ecco perché mi piace Sei Periodico! Un bacio grande, Rosellina.
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ZOOM L’intervista a cura di Pina Longobardi
Marinetta Saglio FERM
IMMAGINE dell’ANIMA Lei ha fotografato Julia Roberts, Penelepe Cruz, la Raffaella nazionale. Ha vissuto diversi anni a Castellammare dove è nato il suo suo amore per la vela. I suoi scatti più belli? Al suo bellissimo Fabrizio che a giugno si sposerà. SEI periodico 19
Cos’è per te la fotografia? La mia è una passione nata per caso. Era il 1978, un amico mi chiese di aiutarlo facendo foto per le interviste del suo piccolo giornale. Avevo sempre fatto scatti solo per diletto. Quell’avventura semiprofessionale mi fece incontrare Eleonora Giorgi a cui feci delle foto, le piacquero molto e mi richiamò per farne altre, da lì ho cominciato poi a collaborare con le grandi testate. Una professione nata per caso ma che oggi è tutta la mia vita, quando si dice il destino. Quali sono i tuoi soggetti preferiti? Mi piacciono i ritratti ambientati in posti particolari e i reportage, come quello che ho fatto ultimamente per UNICEF in Africa con i bambini di Sierra Leone: raccontano la vita vera. I tuoi “obiettivi”? Per i ritratti uso lo zoom 80/200, non amo lavorare molto in post produzione, preferisco che l’immagine esca tagliata perfetta già dalla macchina. Nei reportage invece amo il grandangolo, perché riporta meglio l’ambientazione di ciò che fotografo. Tra i tuo scatti molti vip, con quali di loro sei anche amica? Potrei farti una lista infinita di artisti che poi sono diventati miei amici, da Elena Sofia Ricci che ho seguito sin dagli inizi della sua carriera, con Marisa Laurito capita di andare anche in vacanza, ho una bell’amicizia con Raffaella Carrà e passo pomeriggi a telefono con Anna Kanakis. Poi ho un rapporto speciale con Massimo Ranieri, il grande Renato Zero e Giuliano Gemma, persone stupende. SEI periodico 20
Ph. Marinetta Saglio_RAFFAELLA CARRA’
Ph. Marinetta Saglio_BARBARA DE ROSSI
Ph. Marinetta Saglio_RAFFAELLA CARRA’
Ph. Marinetta Saglio OARA BORSELLI
Ph. Marinetta Saglio_MASSIMO RANIERI
Ph. Marinetta Saglio_ELANA SOFIA
Identikit: Nome e Cognome: Marinetta Saglio Zaccaria Nata: il 5 febbraio Segno Zodiacale: Acquario Passioni: la vela,il golf,gli animali
Nel marasma di segnali visivi cosa deve avere oggi un’immagine per attirare l’attenzione? Questo è il momento peggiore per la fotografia, saper discernere i “segnali visivi” dall’arte fotografica è difficile. Un vero fotografo in uno scatto fa parlare l’immagine, egli sceglie l’inquadratura, cattura l’attimo di grazia del soggetto e ne ricerca l’interiorità. Scavare nell’animo, questo fa un fotografo! Quanto conta per te il ritocco in fotografia? Io ho cominciato a lavorare con la pellicola, ancora oggi lavoro con le luci, i tagli con lo zoom, le inquadrature, la post- produzione è l’ultima spiaggia per me. Ritieni che la tecnologia digitale sia la morte della vera fotografia? Il digitale ha portato una grande crisi nel settore, oggi molti fanno i fotografi con programmi di fotoritocco facendo un lavoro più grafico che fotografico.
Ph. Marinetta Saglio_UNICEF
Ph. Marinetta Saglio_LINO BANFI
Come si crea l’empatia durante un servizio fotografico? Prima di un servizio mi fermo sempre a parlare con la persona per rompere il ghiaccio, quando poi mi rendo conto che non si accorge più della macchina fotografica e si rilassa, colgo l’essenza ed escono fuori scatti eccezionali. La frase che mi sono vista dedicare più spesso dagli artisti è “A Marinetta la mia fotografa dell’anima”.
Quindi fotografare qualcuno è come rubargli l’anima? Puoi coglierla, non rubarla, in uno scatto cogli il “fermo immagine” dell’anima Da bambina dicevi “da grande farò…?” Volevo fare l’archeologa, uno zio di madre era direttore degli scavi di Ercolano, mi portava spesso con se ed io rimanevo affascinata. Poi crescendo ho cominciato a leggere libri di psicologia e mi sarebbe piaciuto anche quello ma, quando decisi per l’università, la passione per le forme mi spinse verso la facoltà di architettura. Hai vissuto a Castellammare, quali ricordi hai della nostra città? Ho vissuto l’adolescenza a Castellammare, le mie migliori amiche sono due stabiesi, ricordo le passeggiate che facevo con loro sul lungomare e le chiacchierate davanti alla Cassarmonica, ricordo il mare e le giornate a fare vela. Spero di ritornarci presto. SEI periodico 21 ZOOM
Ph. Marinetta Saglio_RENATO ZERO
Cultura Autori & Attori a cura di Pina Longobardi
“La cultura fa la differenza in una città che VIVE E NON SOPRAVVIVE.
Le nostre radici teatrali sono la nostra identità e la nostra storia”
Mi ritrovo con il direttore artistico dell’appena, ormai conclusa, “Stagione di prosa”. Il bilancio è positivo per Lello Radice che l’ha gestita con la passione filantropica di chi la cultura la vive sopra e dietro il palcoscenico. La stagione della prosa giunge al capolinea, sei soddisfatto? Sicuramente si, contro ogni pessimistica previsione e in un anno difficile per la città, siamo riusciti sempre a riempire il teatro e talvolta addirittura a fare il sold out. SEI periodico 22
Il momento più intenso di questa stagione teatrale? La serata che in assoluto ha emozionato di più, è stata quella con Tony Servillo. Ricordo che entrando in sala ho percepito un’energia positiva che mi ha fatto rabbrividire. È in quei momenti che ti senti orgoglioso per quello che sei riuscito a portare nella città che ami, un’emozione indimenticabile! Un cartellone di tutto rispetto composto da grandi artisti, un bellissimo pubblico, è sempre andato tutto liscio? Si, per fortuna. Io amo i dettagli, controllo che i
ph. Angelo Cannavacciuolo
Spenti riflettori, nella sala buia il mio amico si siede, fissa il palcoscenico vuoto, mi dice: “Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole, si lavora sempre con poca luce, nel silenzio assoluto. Il Teatro è la mia vita”.
camerini siano puliti e confortevoli, che i bagni siano in ordine, esigo le guide all’interno del teatro e voglio tante luci proprio per fare la differenza tra cinema e teatro. E’ una gran bella giornata di lavoro da quando si monta il palco e devi esserci per assicurarti che tutto funzioni, fino a quando l’ultimo spettatore esce dal teatro e fai il bilancio assieme a chi amministra la compagnia. Ci anticipi la data o qualche novità sulla prossima stagione teatrale? Innanzitutto, sto già lavorando al prossimo cartellone, valutando le tante proposte che mi sono arrivate e ...prometto grandi nomi e qualche sorpresa, il pubblico segue quando si appassiona al programma, per le date e le novità poi vi aspetto in conferenza stampa. Ti sei diviso tra Castellammare e Napoli per la tournée teatrale “E’ così che giro il mondo” con Sal da Vinci, qual è il tuo ruolo? Ogni anno mi divido tra la stagione teatrale e qualche tournée, portare avanti la cultura fa la differenza tra una città che intende vivere e non sopravvivere. Ma sono un attore, il palco è la mia dimensione e lì che sono vivo. Sal da Vinci ha la capacità di creare sempre un clima sereno e familiare all’interno della compagnia, un’atmosfera tale che ti fa dire “Che bello stasera vado a lavorare!”. Il soggetto è scritto dall’amico Paolo Caiazzo e la regia del maestro Gino Landi, una garanzia per noi attori. Sul palco interpreto un bodyguard che interrompe continuamente lo spettacolo. Un ruolo risultato molto carino, definito “La ciliegina sulla torta” dai giornalisti napoletani. SEI periodico 23 CULTURA
I sogni stabiesi di Lello Radice? Parliamone! Vorrei un maggior supporto delle istituzioni nei progetti culturali della città. I cittadini vanno portati a teatro, è inutile negare che di questi tempi non si ha la possibilità di sostenere il costo di un ingresso per due o più persone figurarsi un abbonamento completo. Nelle grandi città le istituzioni prevedono agevolazioni per anziani e giovani ma qui è complicatissimo entrare in questa “normalità”. Poi sarebbe un sogno vedere un teatro comunale a Castellammare e la gente uscire la sera per andare a godersi uno spettacolo di qualità. Si è notata la grande assenza delle istituzioni sin dall’inizio della stagione teatrale, come si giustifica secondo te? Nemmeno io sono riuscito a darmi una risposta in merito. È sempre bello quando in città arriva una grande compagnia o artisti di livello come Albertazzi, Tony Servillo, Gianfelice Imparato, cito solo alcuni, che le istituzioni siano presenti in sala, che salutino l’artista e la compagnia, è una cosa normale nelle grandi città, speriamo che per la prossima stagione possiamo assistere a queste scene. Lello un saluto a Castellammare e ai lettori di Sei Periodico. Saluto la mia città che amo profondamente, la sua storia ha radici profonde nel teatro, quel bel teatro di qualità firmato da Viviani, Ruccello, Italo Celoro, debbo dire che è encomiabile il lavoro d’informazione culturalmente sana che il vostro giornale sta facendo e di riflesso bravi i lettori che vi seguono.
DOSSIER Oltre la notizia a cura di Anna Chiara Delle Donne
La notte del 4 marzo le fiamme hanno avvolto la Città della Scienza mandando in fumo 12.000 mq di esposizioni scientifiche, exhibit interattivi e laboratori didattici.
Città della Scienza: presente e futuro È il 4 marzo, la Città della Scienza di Napoli, lo “Space Center di Bagnoli”, composto da un museo scientifico interattivo, l’incubatore d’imprese e centro di formazione, brucia sotto gli occhi dei napoletani. Era una delle maggiori e delle più importanti attrazioni turistiche di Napoli con una media di 350mila visitatori l'anno. La Procura della Repubblica di Napoli ha posto sotto sequestro tutta l'area distrutta dall'incendio. La Polizia ha avviato indagini per accertare le cause del rogo, che risulta essere di origini dolose e di matrice criminale. Per Napoli, Città della Scienza significava "riscatto", l'ennesima prova della forza d'animo di un popolo che vuole migliorare. Per noi ragazzi,questa struttura era luogo di gita, scoperta, meraviglia, conoscenza, àncora SEI periodico 24
di salvezza, e punto di riferimento della nostra Napoli. Ora, tra le ceneri di una piccola “città utopica” che dava speranze per il futuro, restano le domande e i dubbi di tanti giovani che, con l'amaro in bocca, chiedono risposte.
Città della Scienza sarà ricostruita? Chi e cosa si sta facend per non farne l'ennesimo mostro abbandonato? Come mai lo Space Center non prevedeva nessun sistemi di controllo? Per ora non ci sono risposte, ma, numerose sono state le iniziative organizzati dai giovani napoletani affinché non si spengano i riflettori sulla tragedia. Da ricordare il “flash mob della coScienza” del 17 marzo, dove oltre 10.000 persone, si sono ritrovate sul lungomare di
Napoli al grido di “Basta! Napoli è nostra!” Un'iniziativa nata su facebook, che ha visto la partecipazione di giovani studenti, bambini oltre a tanti cittadini, esponenti politici e artisti. Tutti in massa per dare voce ad una città ferita, pronta a risorgere dalle ceneri e pronta a rimboccarsi le maniche per costruire un futuro migliore, per ribadire che la cultura è un bene comune da tutelare, promuovere e valorizzare ed è un bene che non può e non deve esserci negato. Dopo le promesse per la ricostruzione giunte da parte di tutto il mondo politico, artistico e grazie all’organizzazione di opportune raccolte di fondi di numerosi cittadini, anche il Comune di Napoli ha deciso di lanciare una propria campagna in favore della ricostruzione. A tale scopo è stato ripreso, come slogan culturale, l’inizio di un celebre verso della “Comedìa” dantesca:
“Fatti non foste a viver come bruti… ma per ricostrire Città della Scienza”
e, attraverso un numero solidale dal 7 al 31 marzo 2013 il comune ha recuperato parte dei fondi attraverso donazioni telefoniche che serviranno a ricostruire la struttura. Dal tavolo tecnico le stime presunte calcolano affinché Città della Scienza rinasca dalle sue stesse ceneri va oltre 40 milioni di euro. La sede originaria, la zona dell'acciaieria o un'altra area di Bagnoli, queste le tre ipotesi che verranno vagliate nelle prossime settimane per la ricostruzione. Le proposte, su cui l'ultima parola spetterà comunque al Comune di Napoli, sono emerse dal primo tavolo tecnico interistituzionale che si è svolto nella parte del complesso rimasto indenne. D’altr parte, la Fondazione Idis preme perché Città della Scienza sia ricostruita dov'é, sottolineando che "l'incendio ha risparmiato le mura, rendendo più facile la ricostruzione anche da un punto di vista burocratico". La decisione sarà presa a breve e, se ne discuterà, di certo anche il prossimo 28 aprile durante il consiglio comunale monotematico su Bagnoli, l’obiettivo di tutti è comunque ricostruirla nel più breve tempo possibile, ricercando la soluzione più economica. Velocità che si confronterà comunque con la macchina burocratica. Le istituzioni ci sono, i cittadini pure e il segnale positivo è che Città della Scienza tornerà a risplendere il prima possibile.
SEI periodico 25
LIBRI Letto per VOI a cura di Ornella Grato
"laggiù", dove il mondo dei vivi confina con la terra dei morti.
Caduto Fuori dal Tempo David Grossman
Quando la scrittura diventa l'unico modo per liberarsi dai fantasmi del passato, quando non puoi fuggire dall'idea di non essere in grado di sopravvivere al dolore, quando la vita ti scorre dinanzi agli occhi e sei un sopravvissuto, tuo malgrado, ma non fai altro che rimanere statico simulando quella morte che ti ha strappato alla vita e alla quale, pure, tendi.
Dettagli del libro Titolo: Caduto fuori dal tempo Autore: David Grossman Editore: Mondadori Collana: Scrittori italiani e stranieri
David Grossman, scrittore israeliano, affronta qui un tema delicato e tanto più doloroso poichè tocca intimamente la sua stessa vita: perde un figlio in guerra e questa lacerazione dell'anima lo perseguita, minaccia di rendere vano ogni suo gesto fino a quando non sarà in grado di esprimere il suo dolore, in qualunque modo senza, peraltro, sentirsi in obbligo di dare a quel lavoro alcuna finalità taumaturgica. Troppo vano è l'atto creativo davanti alla morte che tutto distrugge. Ma la terra dei morti é troppo lontana per poterla toccare, sentire, annusare ed è pericoloso per i vivi avventurarsi in quella selva di pensieri che non lasciano scampo, che non offrono riparo dai rimorsi e dalla malinconia. Eppure, cercare di arrivare "laggiù" sembra l'unico modo ai protagonisti del libro di dare un senso alla loro vita, rimasta monca della parte migliore. Si tratta di un libro corale, un libro in cui la flebile trama si centellina e si assapora con molta calma, incastonata in un impianto tipico della tragedia classica greca. Uno "scriba delle cronache cittadine" svolge il ruolo del corifeo che spiega e chiarisce i fatti raccontati dai personaggi: una levatrice, un ciabattino, un vecchio maestro, una riparatrice di reti da pesca, tutti accomunati dallo stesso dolore, la perdita di un figlio, tutti con lo stesso identico desiderio di ricongiungersi al proprio caro e tutti con la stessa smania di dare un senso a ciò che un senso non ha più. Nella figura del Centauro, strano personaggio che vive da anni nel ricordo del figlio scomparso, incapace di dare forma a quelle parole che pure ha già dentro di sé, sembra di riconoscere i tratti dello stesso autore che con la scrittura ha tentato di riparare al torto subito, cercando le parole giuste per esprimere il proprio dolore. L’instancabile lavoro di ricerca della forma giusta cui affidare l'arduo compitosi concretizza poi nella scelta della forma poetica che, per sua natura, vive di parole evanescenti, di frasi incompiute, di respiri di eternità e dunque crea immediatamente un ponte invisibile tra la vita e la morte.
Ai miei cari lettori un consiglio: non spaventatevi se, di primo acchito, non riuscirete ad entrare nel ritmo del testo, che si presenta coraggiosamente duro ed ermetico. Insistete e calatevi nei vari personaggi, leggete con la loro mente, pensate con le loro parole. SEI periodico 29
CINEMA PreWiew
SGUARDO IN ANTEPRIMA AI FILM IN USCITA NEI PROSSIMI MESI
> 11 Aprile
> 11 Aprile
Diretto da Joseph Kosinski con Tom Cruise, Andrea Riseborough, Olga Kurylenko, , Morgan Freeman, Melissa Leo.
Diretto da Pappi Corsicato con Laura Chiatti, Iaia Forte, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Angela Goodwin, Franco Giacobin.
Oblivion
TRAMA: In uno scenario post-apocalittico dove l’umanità è costretta a vivere sopra le nuvole. Jack Harper, uno degli ultimi umani la cui missione è rimanere sulla Terra e riparare i droni che proteggono l’umanità da una barbarica razza aliena. Il ritrovamento di un’astronave distrutta e della sua unica superstite lo trascinerà in un'avventura che metterà in discussione tutto ciò che Jack crede di conoscere.
Il volto di un'altra
TRAMA: Bella è una splendida ed esuberante conduttrice di un famoso programma televisivo viene licenziata perché gli ascolti dello show sono in calo e il pubblico è stanco ormai di vedere la sua faccia. Vittima di un brutto incidente d'auto che la lascia sfigurata, quello che potrebbe sembrare il colpo di grazia che sancisce la fine della carriera, si rivela essere un'ottima occasione ...
> 11 Aprile
> 11 Aprile
Diretto da Andrea Zaccariello con Enrico Brignano, Burt Young, Luca Avagliano, Ricky Tognazzi, Francesca Inaudi .
Diretto da Enrique Gato con Meritxell Ané, Fiona Glascott.
Le avventure di Taddeo l'esploratore
Ci vediamo domani
TRAMA: Marcello Santilli è continuamente alla ricerca dell'occasione della vita, ma le sue grandi idee per arricchirsi in modo facile si rivelano sempre delle fregature! Con una moglie stufa di fargli da madre ed una figlia che ha poca stima di lui, ormai ridotto sul lastrico ha un'ultima micidiale trovata: aprire l'unica agenzia di pompe funebri in uno sperduto paesino della Puglia popolato solo da ultranovantenni... tutti potenziali "clienti". Ma il tempo passa e...
TRAMA: A causa di un fortuito errore Tad, un muratore sognatore, viene scambiato per un archeologo e assunto per una pericolosa missione in Perù. Con l'aiuto del fedele cane Jeff, della bella e giovane archeologa Sara, del pappagallo muto Belzoni e della guida peruviana imbrogliona Freddy, Tad si imbarca in un'avventura piena di misteri per salvare la mitica città degli Incas da un gruppo di malavitosi alla ricerca di antichi tesori.
> 11 Aprile
Sono un pirata, sono un signore
Diretto da Eduardo Tartaglia con Eduardo Tartaglia, Francesco Pannofino, Giorgia Surina, Veronica Mazza.
TRAMA: Quattro Italiani, si trovano al largo delle coste africane ognuno per motivi diversi: un Professore Universitario e la sua Assistente, impegnati nella ricerca della Facoltà di Biologia Marina dell'Università di Milano; un Marittimo napoletano imbarcato su una nave mercantile; una Parrucchiera, anche lei partenopea, assunta per curare il look di una eccentrica e ricchissima nobildonna. Riuniti su di una stessa barca, vengono improvvisamente sequestrati da un gruppo di Pirati, diventando in maniera imprevista e imprevedibile, i protagonisti di una vicenda di rilevanza internazionale.
SEI periodico 30
> 18 Aprile
> 18 Aprile
Diretto da Pierre Schöller con Olivier Gourmet, Michel Blanc, Zabou Breitman, Laurent Stocker, Sylvain Deblé.
Diretto da Malcolm D. Lee con Terry Crews, Lindsay Lohan, Charlie Sheen, Ashley Tisdale, Kate Walsh, Molly Shannon.
Il ministro
TRAMA: ll ministro dei trasporti Bertrand Saint-Jean, viene svegliato a notte inoltrata da una telefonata del suo segretario che gli annuncia la morte di giovani studenti in un grave incidente stradale. In rappresentanza del governo e di fronte alle telecamere delle reti televisive, dovrà partecipare al lutto delle famiglie e all’organizzazione dei soccorsi...
TRAMA: Senza paura, senza vergogna, senza cervello... Quinto episodio di uno dei franchise di maggior successo degli ultimi anni. Il nuovo capitolo della saga punterà stavolta i fari della parodia su Paranormal Activity, Il Cigno Nero, 127 ore, L’Alba del Pianeta delle Scimmie e molti altri.
> 18 Aprile
> 24 Aprile
Diretto da Shane Black con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Ben Kingsley, Rebecca Hall.
Diretto da M. Sole Tognazzi con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela.
Iron Man 3
TRAMA: In questo terzo episodio torna uno dei nemici storici di Iron Man: Il Mandarino. Sarà una lotta senza esclusione di colpi e Tony Stark perderà tutto quello che ha di più caro prima di intraprendere un viaggio fisico e spirituale che lo porterà a trovare la risposta a quella che è la domanda cardine delle storie di Iron Man: È più importante l’uomo o l’armatura?.
Viaggio sola
TRAMA: Irene ha superato i quarant'anni, niente marito e un lavoro che è il sogno di molti, è l'“ospite a sorpresa”, il temutissimo cliente in incognito che annota e giudica gli standard degli alberghi di lusso. Oltre al lavoro, nella sua vita ci sono la sorella Silvia e l'ex fidanzato Andrea. Irene non ha desiderio di stabilità, si sente libera, privilegiata. Ma è vera libertà la sua...?
> 24 Aprile
> 1 Maggio
Diretto da Danièle Thompson con Monica Bellucci, Kad Merad, Eric Elmosnino, Valérie Bonneton, Clara Ponsot, Sylvie Vartan.
Diretto da Ric R. Waugh con Dwayne Johnson, Barry Pepper, Rafi Gavron, Susan Sarandon, Melina Kanakaredes, M. Williams.
E' successo a Saint-Tropez
TRAMA: I fratelli Zef e Roni non hanno niente in comune eccetto un anziano padre. Religiosissimo uno, dedito ai piaceri della carne l'altro. Da Londra a Parigi, da Saint Tropez a New York, si susseguiranno le liti che faranno precipitare l'equilibrio della famiglia, già precario da tempo. Ma, dalle rovine, sboccerà una storia d'amore.
SEI periodico 31 CINEMA
Scary Movie 5
Snitch - L'infiltrato
TRAMA: La tranquilla esistenza di un padre di famiglia viene sconvolta quando il figlio adolescente viene condannato a trent'anni di carcere per possesso di droga. Per tentare di far ridurre la pena al figlio, l'uomo decide di unirsi a un signore della droga per scoprirne i segreti e incastrarlo.
HI-TECH Social Network
Presentata la nuova interfaccia grafica del social network per eccellenza L'idea di Zuckerberg è di trasformare Facebook in una sorta di tabloid personalizzato, basato soprattutto sulla maggiore differenziazione dei flussi di notizie.
"MI PAICE”, “NON MI PIACE, tempo di giudizi, manca pochissimo al lancio della nuova interfaccia grafica di Facebook. Il social network del CEO Mark Zuckerberg, infatti, subirà un importante lifting, attualmente disponibile solo in neozelanda. È la nuova era dei news feed, presentata in via ufficiale in un sintetico post pubblicato sul blog ufficiale della piattaforma californiana. Perché tale cambiamento? Mark Zuckerberg afferma che il vero scopo del News Feed è quello di “dare ad ogni singolo utente nel mondo il proprio giornale personalizzato, che rispecchi i suoi interessi e le sue passioni” Il prossimo Facebook, quindi, privilegerà foto e video con filmati ancor più grandi e foto ancora più in risalto.
SEI periodico 32
L'idea di Zuckerberg è quindi: trasformare Facebook in una sorta di gigantesco tabloid personalizzato, in modo da fondere le esigenze informative con quelle di condivisione e sviluppo delle reti di amicizia. Il tutto per aumentare il tempo medio trascorso dagli account sulla piattaforma californiana, soprattutto tramite accesso in mobilità. Indubbiamente una metodologia che aumenterà l’interattività e che riuscirà a catturare maggiormente l’attenzione degli utenti, soprattutto in un’ottica di monetizzazione con i banner pubblicitari che verranno inseriti automaticamente dal social network in base ai gusti dei singoli individui.
Il nuovo Facebook è stato progettato in modo che gli utenti possano avere un’unica esperienza d’uso indifferentemente dalla piattaforma utilizzata, unificando il più possibile l’interfaccia della versione desktop con quella di smartphone e tablet e semplificando il più possibile la navigazione, anche grazie all’introduzione di un nuovo menù che comparirà nel lato sinistro dello schermo che permetterà agli utenti di navigare nel social network senza dover necessariamente tornare alla home page: insomma, con questa nuova interfaccia sarà più facile imbattersi in fotografie, like, poke, commenti spiritosi e ...banner pubblicitari, ovviamente.
E la chat? Tranquilli, la chat, si sposterà semplicemente sul lato sinistro della pagina ed integrerà un sistema di navigazione e controllo del sito, un pò come avviene già nella versione mobile di Facebook, dal quale si potrà accedere anche ai messaggi. Grande risalto sarà dedicato alla barra di ricerca (ancora pre-open graph) che occuperà l'angolo a sinistra della barra in alto, quello per intenderci dove ora gestiamo la maggior parte del sito. Interessanti novità anche per i giornali: ora le storie più condivise da ogni singola testata verranno raccolte in un'unico box all'interno del feed, dando loro ancora più risalto. "È come passare da una vecchia TV con tubo catodico ad un grande schermo piatto", dicono da Menlo Park. L'implementazione del nuovo Facebook avverrà con gradualità, "nella speranza che le persone non se ne accorgano neppure". Addio, dunque, al contestato "diario". La parola d'ordine che filtra dalla California, infatti, è "goodbye clutter", "addio confusione". Progettisti e programmatori sperano che il nuovo "news feed" possa contribuire a porre fine alle polemiche sul "diario" che, da quanto è entrato in vigore, non ha mai convinto al cento per cento. Disponibili da subito sulla versione Web, le nuove modifiche saranno implementate nella versione iOS nel corso dei prossimi giorni, dopodiché toccherà anche ai dispositivi basati su Android. In Italia gli utenti attivi (almeno una volta al mese su Facebook) sono 21 milioni, 13 milioni vi accedono ogni giorno. L’arrivo della Timeline per tutti è ormai solo una questione di ore: presto, si potrà dare l’aspetto desiderato al proprio profilo, scegliere cosa mettere in evidenza, controllare chi può vedere i propri contenuti e personalizzare al meglio il nuovo diario prima che gli altri possano visitarlo: una volta attivata la Timeline, si avranno 7 giorni di tempo prima che la stessa sia visibile agli altri. In conclusione, aumentate sostanzialmente le dimensioni di ciascun box e lo spazio a disposizione, la grafica sembra essere molto più pulita rispetto alla precedente.
Storicamente ogni nuova modifica sui profili di Facebook viene mal digerita dai suoi utenti, ma a lungo termine siamo dell’idea che questa nuova Timeline piacerà a molti.
SEI periodico 33 HI-TECH
SOCIALE Solidarietà a cura di Pina Longobardi
Luci riflesse per stelle diverse
Nel cielo della vita i bambini sono tante luminose stelle, alcuni sono "stelle diverse" perché brillano di una luce riflessa: la luce della SOLIDARIETÀ. Gioele ha 8 anni, “oggi è giorno di terapia per lui” dice mamma Maria. Il bimbo ha un deficit enzimatico che lo costringe a trascorrere diverse ore accomodato su una poltrona attrezzata per fare la terapia e, come lui anche Concetta 4 anni, Maria 2 anni e altri bambini, sorrisi un po’ velati ma pur sempre dolcissimi sorrisi. Siamo all’U.O. Umberto I° di Nocera Inferiore “Unità onco ematologica” del Prof. Giovanni Amendola e della Dott.ssa Rosanna Di Concilio, grazie agli sforzi dell’Associazione “Gli Amici di Chicco Onlus”, e al suo Presidente Roberto Muci, è stata donata una poltrona multi disciplinare per permettere di fare le terapie in modo più confortevole. L’Associazione stabiese attraverso varie manifestazioni a scopo benefico, ha raccolto parte del denaro ma, a rendere concretamente fattibile l’operazione, sono state le famiglie Russo e Sanguin di Sant’Agnello, che grazie al loro contributo hanno permesso di raggiungere la quota necessaria. “Nel nostro reparto - dice il Prof. Amendola abbiamo appena 12 posti di lunga degenza per i piccoli pazienti, tutti affetti da patologie serie, SEI periodico 35
pochi rispetto all’utenza che arriva un pò da tutti i comuni salernitani fino a Sapri. Noi facciamo il possibile per accoglierli tutti. L’idea è stata quella d’inventarsi uno spazio attrezzato con queste poltrone multidisciplinari, che sono sicuramente più comode delle ginocchia della mamma. Insieme alla dott.ssa Di Concilio siamo riusciti ad ampliare il numero di posti, organizzando dei turni mattutini e pomeridiani di day hospital per i bambini a cui non occorre più l’assistenza del reparto ma che comunque sono in terapia. Lo scopo è aiutare questi bambini meno fortunati, che, senza quest’area attrezzata, sarebbero costretti a spostarsi in altre province o regioni per curarsi”. mentre visito il piccolo reparto, qualche bimbo si sofferma a parlare con lui: ECCO UN DOTTORE CHE NON FA PAURA! La saletta è piccola ma calda e accogliente, l’approccio psicologico è tutto a vantaggio di questi piccoli pazienti che, grazie alla solidarietà di queste due famiglie benefattrici e agli sforzi dell’Associazione “Gli Amici di Chicco”, oggi ha una poltrona in più a rafforzare il reparto: Chicco Muci dal Paradiso sorride.
BENESSERE Make Up a cura Elvira Boschetti
Protagonista nel giorno più importante della sua vita, la sposa bada ai dettagli perché i dettagli fanno la sposa, primo fra tutti il make up. “Aprile…dolce dormire”.
Ok ma non per le promesse spose in preda agli ultimi preparativi per il giorno perfetto. Arriva la data ed è un giorno speciale di emozioni uniche che non si proveranno mai più se non nelle immagini, i ricordi, le foto. La donna è protagonista indiscussa, deve essere bella, sorridente, seducente nel suo incedere all'altare. Ecco l'importanza del trucco che deve esaltarla con naturalezza. PELLE. Nei mesi precedenti il matrimonio è fondamentale prestare particolare attenzione alla pelle: idratarla, coccolarla, massaggiarla e pulirla in profondità sono le basi essenziali per una pelle perfetta, senza impurità, e pronta per il trucco sposa. Il giorno fatidico la bellezza della sposa va affidata ad buon make up artist. Non c’è cosa più irritante, infatti, di un make up da sogno ma che inizia a cedere e a sciogliersi già dopo qualche ora. Assicuratevi che si utilizzino cosmetici di prima qualità e possibilmente non testati sugli animali. OCCHI. Be Shining, be Glamour. Gli occhi seguono il trend del rosa ma con interpretazioni meno stringenti e un’attenzione particolare al colore. Per gli occhi chiari, infatti, il
SEI periodico 37
rosa deve essere dosato magistralmente e declinato in sfumature assolutamente naturali e dall’effetto nude look. Per gli occhi castani o scuri, si possono usare tinte lievemente più forti ma comunque romantiche. Il trucco occhi deve rendervi irresistibilmente luminose.Il trend 2013 osa l’ argento.
Provare per credere!
BOCCA. Gloss lucido o lievemente perlescente sopra tutto e tutti! Declinati neii colori trasparenti e naturali con lievi sfumature rosa, dal rosa baby, al candy pink, al rosa gardenia fino al rosa da bambola. Romanticismo fa rima con rosa e luminosità con gloss lucido per labbra tutte da baciare e che resistono impeccabili per ore e ore. Per un trucco elegante, scegliete un gloss natural con pigmenti multisfaccettati che riflettano ancora meglio la luce senza essere visibili, mentre per un make up romantico e vintage, il colore è sempre il rosso lacca per labbra da incorniciare con un incarnato chiarissimo e privo di imperfezioni e occhi rigorosamente naturali. Infine, care nostre spose… dormite, dormite,
dormite!
VIAGGI Senza frontiere a cura di Ganimede Viaggi
Aprile è tra i mesi più amati per convolare a nozze e, si sa, il momento più bello dopo la cerimonia è sicuramente la luna di miele. Questo mese per i futuri sposi i consigli di Ganimede Viaggi. Che voi decidiate di farvi cullare dalle onde su di una nave da crociera o vi lanciate in un’avventura culturale, o state già sognando di crogiolarvi al sole su una dorata spiaggia tropicale ciò che conta, una volta spenti i riflettori sulla cerimonia, è che l’inizio della vostra vita a due cominci con un regalo: un romantico viaggio a due.
Organizzare nei dettagli il proprio viaggio di nozze è importantissimo. Dopo la cerimonia, il relax e la serenità sono d’obbligo quindi, prima di rinunciare alla luna di miele, pensate che forse non avrete più l’occasione di vivere questo momento per cui pensateci bene! Pianificate bene la vostra meta e affidatevi a
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Ganimede Viaggi. La nostra lunga esperienza, le nostre proposte, l’accoglienza e la familiarità sono il nostro biglietto da visita, il nostro impegno è: garantirvi un viaggio di nozze indimenticabile e a prezzi ragionevoli. Su queste pagine vi elenchiamo due delle mete ideali per la vostra luna di miele targata 2013: NEW YORK-MIAMI-MESSICO, il viaggio che vi offre tutti gli ingredienti giusti per divertirvi. New York è una delle mete più affascinanti da visitare. Negozi go go, per lei che ama lo shopping e camminare, mano nella mano lungo la celeberrima 5th Avenue, la sera poi si può andare a teatro. Si continua poi con una città incredibilmente solare Miami!
Una città dal clima tropicale, con inverni miti ed estati calde e umide, ideale per chi voglia godersi il sole sulle sue bellissime spiagge e, per gli amanti dell’arte da non perdere il quartiere Art Decò. Infine, per concludere in bellezza il viaggio, relax più totale raggiungendo il Messico e soggiornando sulla Riviera Maya, lasciandosi accarezzare dalle acque incantevoli del Mar dei Carabi. TOUR TRIANGOLO DELL’EST e REPUBBLICA DOMINICANA, una vera avventura che combina tre tappe diversissime. Si comincia soggiornando a New York, nella “città che non dorme mai” dove resterete sedotti dai suoi grattacieli, dai luoghi di culto, dallo skyline della Statua della Libertà e travolti dal ritmo incessante della vita metropolitana dei newyorkesi. Trasferimento a Toronto dai ben diversi panorami, con le incantevoli Cascate del Niagara, dove i più famosi salti d’acqua del mondo vi aspetteranno per emozioni da togliere il fiato, avvolti da uno scenario spettacolare. Potrete visitare le cascate con il “tour in barca” che vi permetterà di raggiungere il cuore del bacino dell’Horshore Falls, ammirare i migliori spettacoli di animali marini al Parco Marino “Marineland” e per per proseguire vi accompagneremo tra i marmi della grande capitale degli Stati Uniti d’America: Washington, con la Casa Bianca, il Campidoglio, la zona dei musei e Georgetown (città antica). Dopo queste tre tappe così diverse ma allo stesso modo uniche e coinvolgenti finalmente avrete la possibilità di riprendervi da tutta la fatica fatta, ultima tappa del viaggio, l’America Centrale, destinazione Repubblica Dominicana.
Innamorati e felici dovrete solo lasciarvi ipnotizzare dal fascino degli States e dai paesaggi incantevoli della Repubblica Dominicana.
Ma non finisce qui! Sono ancora tantissime le mete che Ganimede Viaggi offre agli sposi in base alle loro preferenze. Che dire?
Voi pensate ai bagagli a tutto il resto ci pensiamo noi!
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Vi proponiamo PARIGI E DISNEYLAND Eleganza e divertimento dal 23 al 26 Giugno
LA QUOTA COMPRENDE: volo Easyjet /NAP/ORY/FCO; transfer da/per aeroporto; transfer da/per hotel; sistemazione in hotel 3 stelle sup. centrale; trattamento in B/B; Ita
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CASH I nostri soldi
Primo Prezzo? Conviene!!! Come ci si difende in tempi di crisi dai prezzi galoppanti se gli stipendi non corrono alla stessa velocità? Facendo scelte più oculate, non necessariamente sacrifici.
La spesa media di una famiglia italiana, tra alimentare, prodotti per l’igiene personale e la casa, prende il 20% del bilancio totale annuo familiare, questi i dati Istat 2012. Risparmiare si può acquistando i prodotti che recano il marchio del supermercato o quelli di “primo prezzo”, sempre più presenti sugli scaffali o andando al discount. Con il termine primi prezzi si intendono tutti i prodotti/servizi venduti a prezzo più basso in una determinata categoria merceologica. Le offerte di primo prezzo sono generalmente sottomarche o private label i quali produttori nei momenti di sovrapproduzione o di limitata domanda tendono a svuotare i propri magazzini riconoscendo alle catene distributive forti sconti su scala. I prodotti “primo prezzo” raggruppano, infatti, tutti i prodotti con il prezzo più basso esistente per ciascuna categoria e sono in genere venduti con
SEI periodico 40
marchi di fantasia dalle catene di supermercati o con sinonimo di prodotti di marca, con contenuti di qualità essenziali. In campo commerciale, nei rapporti Business to Business, hanno la valenza di un prezzo “già scontato”. Ciò che realmente distingue, una marca da una “non marca” non è certo il livello di prezzo a cui vengono venduti i prodotti, ma l’esistenza o meno di un’identità associata al marchio. Nella pratica gestionale si tende a considerare di marca solo il prodotto che costa molto ,e non molti, sembrano convinti che può essere venduto a prezzi bassi solo ciò che non lo è. IL VANTAGGIO DEI PRIMI PREZZI Il consumatore può acquistare prodotti al primo prezzo con sconti anche del 50% rispetto al suo prezzo medio di mercato. I prodotti private label sono simili a quelli di marca. Le grandi marche
spesso acquistano il prodotto grezzo da piccole e medie industrie sconosciute ai consumatori (le cosidette private label). L'acquisto degli eccessi di produzione da parte della grande distribuzione rappresenta così un canale più diretto tra consumatore e produttore. I PRIMI PREZZI CONVENGONO ANCHE ALL'IPERMERCATO. Le grandi catene distributive stanno aumentando la presenza delle offerte di primo prezzo sui propri scaffali per compensare la concorrenza crescente dei discount. Un prodotto venduto al primo prezzo è infatti equiparabile a quello acquistabile nelle catene distributive specializzate nella vendita alimentare low cost Noi l’abbiamo fatto di più, li abbiamo provati per voi recandoci in tre diversi supermercati della città per la classica spesa di una media famiglia con figli piccoli e adolescenti e poi a casa li abbiamo testati in famiglia.
Risultato?
La maggior parte dei prodotti è piaciuta per sapore o per efficacia e, sullo scontrino, abbiamo risparmiato circa il 25% di quello che avremmo speso in grandi marche! Abbiamo acquistato varie tipologie di prodotti “low cost” quelli con il marchio del supermercato, i primi prezzi e i prodotti hard discount. Quelli a marchio commerciale, ci sono costati in media il 38% in meno dei loro omologhi di marca. Il vero risparmio l’abbiamo, invece, ottenuto scegliendo i primi prezzi con un risparmmio del circa il 55%. Nei discount siamo arrivati ad un buon 61% ma la qualità dei prodotti non ci ha convinto. Due supermercati su tre ci hanno proposto la carta fedeltà ma il risparmio medio compreso tra il17% e 32% circa, riguardano solamente pochissimi prodotti, addirittura meno dell’1%. Il loro intento è, però, fungere da calamita per la clientela ansiosa di accumulare punti preziosi. A ben guardare però riuscire ad arrivare agli obiettivi prefissati per ottenere quel determinato premio non sempre è agevole e spesso non si riesce a portare a termine la raccolta punti.
Dimezzare il costo della spesa, quindi, si può?
Assolutamente si! Compilate una lista della spesa dettagliata, non portate i bambini con voi (ci riempiono solamente il carrello di inutili prodotti), testate i prodotti a marchio o di primo prezzo per un risparmio annuo di circa € 3.500,00. ...Provare per credere!
SEI periodico 41 CASH
CUCINA CON... Gusto
Difficoltà: Facile Cottura: Casseruola per la base Forno per lo strudel Tempo di cottura: 10 min. con forno a 190°
STRUDEL
CON BROCCOLI E SALCICCIA Ecco una rivisitazione di un piatto della classica cucina napoletana. Lo strudel qui proposto è ideale per stupire senza rischiare nel gusto.
Ingredienti
• Pasta sfoglia tipo phyllo • Olio extravergine d’oliva • Sale • Aglio • Peperoncino • Burro • Broccoli • Salsiccia • Provola • Grana • Pomodorini • Basilico e prezzemolo
Procedimento Ragu’ di Salsiccia:
Soffriggete aglio, olio, prezzemolo e basilico; aggiungete dei pomodorini freschi tagliati in 4 parti, saltateli in padella assieme alla salsiccia sbriciolata e cuocete il tutto aggiustando di sale q.b.
Procedimento Farcitura:
Soffriggete aglio, olio e peperoncino e aggiungete i broccoli; una volta raffreddati unite provola, formaggio e sale q.b.
Preparazione del tutto:
Tendete 3 fogli di pasta sfoglia tipo phyllo e spennellare con del burro fuso per unire i fogli, farcite la sfoglia con i broccoli precedentemente preparati ed arrotolate come un involtino, dopodiché tagliate lo strudel in tanti pezzi di misura a piacere, infornatelo a 190° per 10-12 min. Terminata la cottura, sfornate lo strudel e adagiatelo sul ragù caldo precedentemente preparato; ultimate con un filo d’olio extravergine.
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LA SOFFITTA Appuntamento con... a cura di Nico Clemente
Ph. Nico Clemente Per vedere tutto il servizio fotografico sul tuo cellulare, utilizza il Qr Code qui di fianco
Capelli lunghi, timida e dolce, questa giovane violinista, scoperta del maestro Luigi Grima, è al 6° anno di violino al Conservatorio di musica di San Pietro a Majella di Napoli e molto presto accompagnerà Tullio de Piscopo nella sua stagione concertistica.
Silenzioso me ne sto sul divano, di fronte la grossa vetrata mi inonda di luce e come un immenso acquario, mi lascia vedere la vita che scorre fuori. Mi lascio attraversare dai pensieri, platonica è l'idea dell'essere di quest''artista di oggi. Avrò come ospite una violinista, una giovane violinista, Gaia Arpino. Il campanello suona e, nell'aprire la porta, mi ritrovo una ragazzetta dai capelli lunghi, vestita di nero e valigetta scura. La faccio accomodare, cercando di metterla subito a suo agio, la sua età la rende timida ed imbarazzata. È molto carina, posata, modi gentili, garbata nelle parole, sinuosa nei movimenti e postura da vera violinista. Gaia possiede una constatata dote fisica per lo strumento, la cosiddetta “costante di Fidia”, la giusta proporzione ed armonia presenti nelle braccia. Iniziamo a parlare, man mano che mi racconta della sua vita artistica, si scioglie.
SEI periodico 44
Già da piccola respirava musica, il pianoforte in casa e le strimpellate con gli zii e parenti tutti, hanno fatto sì che nascesse in lei un senso musicale spiccato. Gaia ha talento, varie le collaborazioni con gli artisti di zona, tra i quali i pianisti Salvatore Torregrossa, Iacopo Cataldo e i Sonatin for a jazz funeral, gruppo emergente locale. Questa sarà una primavera ricca d’impegni per lei, si comincia ad aprile quando, oltre alla partecipazione con il conservatorio alla stagione concertistica di Tullio De Piscopo, suonerà nei concerti, previsti per il Maggio dei Monumenti. I progetti non finiscono qui per Gaia che, insieme
strumento notoriamente concertistico, è messo a disposizione del jazz, del pop e del rock, gli altri due pezzi che suona sono la conferma della mia idea, la musica del M° Tornatore, “Nuovo Cinema Paradiso” e “Stairway to Heven” dei rocchettari Led Zeppelin. Il violino ha avuto sempre un ascendente su di me, sentire la soffitta riempita da quel suono mi regala un senso di serenità, di appagamento, vorrei non smettesse mai, ma purtroppo tutto ha una fine. Con la sua compostezza, Gaia ripone nella custodia l'archetto, il suo violino e richiude la sua valigia nera custode di una parte della sua vita. Con la sua sottile voce mi saluta dentro me ancora l'eco ed il riverbero di quei dolci suoni armonici.
Ph. Nico Clemente
a Francesco Paolo Somma e Lucia Abagnara ha composto il trio "i Devanagari" con i quali rielaborerà pezzi rock in chiave ...“diversa”. Ora non mi resta che ascoltarla! Apre la sua valigetta nera, oltre al violino, ci sono delle foto, un orsacchiotto, c'è la sua vita! Per me una bella scoperta, mi fa pensare che realmente la musica fa parte della sua esistenza come quell’amica ritratta nella fotografia. Gaia imbraccia il suo violino e parte, dalle note cerco di riconoscere il pezzo, ma non lo ritrovo tra i tanti che conosco, la lascio finire. Mi dice: stavo improvvisando! Rimango spiazzato, a parte la bellezza della melodia, visti i suoi studi in conservatorio, mi aspettavo un pezzo classico. Gaia ha le idee chiare, il suo violino, uno
SEI periodico 45 LA SOFFITTA
EVENTI Primo Piano
Salone Usato dell’
I°
L'Associazione Usatiamo organizza il “I° Salone dell'Usato”. Pompei 25/28 Aprile 2013.
Il “I° Salone dell’Usato” di Pompei nasce su iniziativa dell’Associazione Culturale “USATIAMO” con il preciso obbiettivo di contrapporre alla cultura dell’usa e getta, quella dell’usa e riusa, muovendosi in controtendenza rispetto agli stili di vita moderni e ad un totale menefreghismo nei confronti dell’ambiente e quindi delle generazioni future. Tra gli obiettivi prioritari, quello di promuovere e sostenere tutte le azioni di sensibilizzazione, informazione ed educazione della civiltà moderna, intese a fermare questo progressivo deperimento del nostro sistema ambientale. Il “I° Salone dell’Usato” che si terrà nell’area espositiva del S.S. Santuario nei giorni
25/28 Aprile, diventerà il teatro animato di una vera e propria filosofia di vita, volta ad attribuire agli oggetti riciclati un valore in più. I materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per accedere all'idea di nuove possibilità di comunicazione e creatività, in una nuova logica di rispetto dell'oggetto, dell'ambiente, e dell'uomo. Oltre 200 i partecipanti all’esposizione, per lo più persone comuni, privati, cittadini ma anche appassionati di collezionismo di antiquariato, di modernariato e tempo libero, che decidono di scambiarsi o privarsi tutti quegli oggetti ormai in disuso dimenticati nelle soffitte, nelle cantine, negli scantinati di casa, ma ancora utili e
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dell’
Pompei Aprile
2013
Salone sat
I°
riutilizzabili. Tanti anche gli Artigiani creativi che con il loro fare donano a prodotti e materiali riciclati vita nuova, la fantasia in questi casi non ha limiti e quindi numerose saranno le sorprese. Il “I° Salone dell’Usato” è anche un’opportunità per sperimentare in maniera diretta una forma di confronto fra oggetti del passato e generazione moderna, caratterizzandosi inoltre anche come opportunità di risparmio economico di sicuro apprezzamento. La kermesse sarà patrocinata dal Comune di Pompei, e non solo, altri Enti Pubblici si apprestano a dare il loro assenso.
25>28 Area Espositiva Santuario di Pompei - via Roma
orario di ingresso al pubblico 10:00/21:00
www.salonedellusato.it
(Coupon valido per 1 persona)
OMAGGIO SEI periodico 47
salone dell’usato
PASSATEMPO Relax
Relax
Cruciverba COME SI GIOCA: Prova a rispondere a tutte le domande che ti vengono formulate a seguire, cercando di riempire la griglia di caselle bianche e nere e... buon divertimento! 1
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Verticale: 1. charlie, famoso jazzista 2. hangar senza pari 3. un wilhelm che fu un grande direttore d'orchestra 4. perle biancastre o giallognole 5. uno zar... terribile 7. terreno per le corse ippiche 11. mordacemente nel mezzo 13. le prime di fittezza 14. lapidare 15. nome portoghese delle azzorre 16. va sui binari 17. bagna la citta' natale di shakespeare 20. simili ai dinLibri sacri dell’induismo.
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Orizzontali: 1. dio di menfi e creatore dell'universo 3. la carla ballerina 6. pianta per grappe 8. fiume delle alpi liguri 9. conto terzi 10. è "mio" in francia 12. adulazione piaggeria 16. preposi zione che vale in mezzo 18. le prime di greenpeace 19. una simone della politica 20. noto circo francese 21. li fabbrica obelix 22. amministrazione autonoma dei monopoli di stato
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DEFINIZIONI
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Sudokino
Sudoku 9x9? Se non avete tempo a disposizione, risolvete un Sudokino! La griglia è ridotta alla dimensione di 4x4 e i numeri utilizzati sono solo dall'uno al quattro. Buon Divertimento
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Definizioni: 1. Idonee. 2. Colpevoli. 3. Cerimonie. 4. Frazione di pagamento. 5. Preghiere. 6. Il fratello di un genitore.
SEI periodico 48
Sudoku
COME SI GIOCA: Le regole sono semplici: alcune caselle sono già fissate, le altre vanno riempite con numeri dall'1 al 9. La tavola è suddivisa in 9 quadranti da 3x3 caselle nelle quali vanno inseriti i numeri dall’1 al 9 senza ripetizioni. Ogni riga orizzontale e verticale dell'intera tavola non deve contenere ripetizioni di numeri.
3 5 2 4 6
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SEI periodico 49 PASSATEMPO
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OROSCOPO Lo dicono i segni
LO ZODIACO APRILE Ariete
(21 Marzo - 20 Aprile)
Aprile ti riserverà belle sorprese. Molte situazioni stanno migliorando nella tua vita e con un piccolo sforzo vedrai che riuscirai a concludere quello che ti sta a cuore. Per chi si ama, l’eros sarà magico, intenso, ricco di sfumature e anche di trasgressione. Nessuno ostacoli tra te e la felicità.
Toro
(21 Aprile - 20 Maggio)
Mese denso. Notizie positive, momenti di ripensamento, discussioni, nervosismi, vantaggi e svantaggi, malinconia e allegria. La tua situazione è fluida, in evoluzione continua. Possibilità di migliorare il dialogo di coppia. L’amore sarà vivace e l’erotismo incandescente.
Gemelli
(21 Maggio - 21 Giugno)
mese favorevole, piacevole, tiepido come i raggi del Sole che inizia a riscaldarsi. Dal quattordici Mercurio in Ariete ti favorisce: ok per eventuali viaggi, per allargare le tue conoscenze e vivere una vita sociale frizzante. A metà mese diminuisce la carica passionale ed erotica, ma migliora la tua comunicativa.
Cancro
(22 Giugno - 22 Luglio)
Aprile trascorrerà tra alti e bassi, momenti di ripensamento, riflessioni, buone notizie e qualche momento di malumore in casa. Tutto sommato, però, la tua situazione è promettente. Viaggi e vita sociale? Scatenati nella prima parte del mese! Nella prima metà avrai dubbi, tensioni, gelosie, nell’ultima parte la situazione si ribalta, l’amore scorrerà felicemente
Leone
(23 Luglio - 23 Agosto)
Bilancia
(24 Settembre - 23 Ottobre)
C’è odore di burrasca, questo mese. Aprile non si annuncia come un mese pacifico, ma con qualche accorgimento potrai evitare di passare intere giornate a discutere a destra e a manca. Mese piuttosto vivace per l’amore, anche troppo per i tuoi gusti!
Scorpione
(24 Ottobre - 22 Novembre)
Il mese inizia serenamente, in un clima favorevole e piacevole. Se ci sono tensioni presenti in famiglia o con gli amici, affrontale subito, cercando di capire la strategia migliore prima che Venere, Sole e Marte entrino in Toro. Sei infedele? Diciamolo sottovoce: questi transiti potrebbero anche farti venire voglia di non essere molto corretto…
Sagittario
(23 Novembre - 21 Dicembre)
Sei ancora un po’ irrequieto? Colpa di Mercurio ancora in Pesci! Non preoccuparti, però: si tratta solo di qualche tensione ancora da sistemare. Ti aspetta comunque un periodo favorevole, piacevole, tiepido come la primavera ormai arrivata.
Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)
Aprile si annuncia con una continua altalena tra momenti piacevoli e altri in cui sarai alle prese con irritanti discussioni. Preparati quindi a fronteggiare alcune contraddizioni, a fare i conti con le resistenze di persone che non vogliono ragionare o capire, ma anche con i tuoi stessi dubbi, le tue stesse incertezze. L’erotismo sarà passionale e potrebbe offrirti su di un vassoio d’argento conoscenze e flirt.
Acquario
(21 Gennaio - 21 Febbraio)
Aprile ti riserverà belle sorprese. Il mese inizia serenamente, in un clima favorevole e piacevole. Se ci sono tensioni in sospeso in famiglia, affrontale subito, cercando di capire la strategia migliore prima della seconda parte di aprile. Vita erotica in pole position per tutto il mese, sarai passionale, affascinante, intrigante. Occhio ai rancori inespressi!
Aprile inizierà in maniera serena e scorrevole. Sei soddisfatto, emotivamente in pace con te stesso. Marte e Venere in Ariete elettrizzano le emozioni. Per almeno la prima quindicina di aprile sarai passionale, sensuale, romantico, scatenato nel lettone e fuori dalla camera da letto!
Vergine
(22 Febbraio - 20 Marzo)
(24 Agosto - 23 Settembre)
Qualche leggera nube accompagna ancora il principio del mese: Mercurio ti infastidisce, ti rende nervoso, provoca contrattempi e piccoli battibecchi in famiglia o con gli amici. Ma presto tornerà a splendere il sereno, nel tuo cuore e nella tua vita. Vivrai sensazioni molto sensuali, l’amore ti appagherà profondamente e a tutti i livelli: fisicamente, emotivamente, idealmente.
SEI periodico 50
Pesci
Mese ricco sorprese. Mercurio sarà nel tuo segno fino al quattordici e, in seguito, ci saranno altri pianeti veloci che ti favoriranno, senza considerare i transiti di Plutone, Nettuno, Saturno, tutti tuoi alleati! Un ottimo quadro astrale che promette armonia familiare, risoluzione di vecchi conflitti, divertimento. Mese passionale, per tutti, varrà però la regola delle tre esse: sesso (tanto), scatenato e superlativo! Il tuo appetito sarà speciale come la tua bravura sotto le lenzuola…