Osservazioni petrografiche sulla Pietra della scultura "La Sete" Petrographic observations on Stone of the sculpture “La Sete�
Arturo Martini, 1934, Museo del Novecento, Milano
Dott. Ing. Maurizio Gomez Serito
Arturo Martini, LA SETE, 1934, Museo del Novecento, Milano
Osservazioni petrografiche sulla Pietra della scultura "La Sete"
Il materiale scelto da Arturo Martini per la scultura "La Sete" è Pietra di Finale. Per un più corretto riferimento scientifico si riporta la descrizione della formazione rocciosa di origine per trarne i necessari confronti sul materiale della scultura esaminata il 19/11/2009. Con riferimento alla Carta Geologica d'Italia1, la Pietra di Finale (localmente nota come "Pietra del Finale") è così descritta
Calcare di Finale Ligure ("Pietra di Finale") ... Questa formazione affiora unicamente nell'entroterra di Finale Ligure nelle quattro placche sub-orizzontali diVerezzi, di Rocca di Perti, di Rocca Carpanca e di M.Cucco.
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Foglio 92-93 ALBENGA - SAVONA, Note Illustrative, Roma, 1971, pp. 90-93
All'interno della formazione si possono distinguere cinque menbri che, a partire dall'alto, sono: - di M. Cucco; - di Rocce dell'Orera; - di Verezzi; - di Torre di Bastia - di Poggio
Con riferimento al materiale utilizzato per la scultura in esame si deve fare riferimento in particolare alle seguenti sottounità: -il membro di M. Cucco è costituito da calcari bioclastici a cemento calcitico a grana grossa, con frazione inorganica di norma trascurabile, di colore per lo più bianco, talora rosato, a stratificazione di solito non ben evidente.
-il membro di Rocce dell'Orera, anch'esso consta di calcari bioclastici, che si differenziano da quelli del membro precedente perchè sono più nettamente vacuolari e massicci; contengono inoltre quasi sempre una frazione clastica inorganica non trascurabile
Si tratta in sintesi di un calcare bioclastico, costituito cioé da frammenti (clasti) grossolani di origine biologica (conchiglie o altri resti di organismi marini a composizione carbonatica) cementati in una struttura massiccia ma variamente vacuolare che può contenere tracce più o meno visibili di una frazione clastica inorganica, costituita cioé da minuti frammenti di roccia quali sabbia o argilla.
Tali descrizioni sono puntualmente compatibili con le caratteristiche riscontrabili sul materiale della scultura in esame e in particolare sono utili per chiarire a quale genere di disomogeneità può essere soggetta la pietra di Finale.
Nella Sete, tale disomogeneità di composizione è individuabile lungo la direttrice di una stratificazione che se non fosse accompagnata da una leggera variazione cromatica non sarebbe facilmente individuabile. Si tratta di sottili livelli orientati parallelamente al piano di base della scultura che sfumano dalla matrice bianca in un colore leggermente più scuro che tende all'ocra - rosato. Il colore descritto deriva dalla presenza di minime quantità di materiali di ossidazione associati a una matrice argillosa depositati all'interno di vacuoli che proprio in corrispondenza di tali piani tendono ad assumere un colore scuro.
Il livello dove il fenomeno si manifesta con maggiore evidenza passa precisamente sotto il collo della figura femminile (in blu FIGG. 1 e 2) per emergere in maniera più estesa e visibile nella fascia ribassata all'altezza dei suoi piedi (FIG.4 Particolare). Inoltre esso risulta doppiato poco più in alto da due linee più sottili e sfumate che tagliano la scultura all'altezza degli occhi (in rosso FIGG. 1 e 3) e della fronte della donna (in rosa FIGG. 2 e 3).
Non è un caso che proprio in prossimità di questi punti siano presenti alcune stuccature; esse infatti riducono alcuni vacuoli di maggiori dimensioni che, essendo verosimilmente pigmentati al loro interno, avrebbero interferito con la leggibilità dell'immagine della scultura.
Petrographic observations on Stone of the sculpture “La Sete”
Arturo Martini chosed for the sculpture “La sete” the stone Pietra di Finale. With a corrected scientific reference to the Geological Map of Italy, the Stone of Finale (locally famous as “Pietra del Finale”) is described as LIMESTONE of Finale Ligure (“Pietra di Finale”). This formations only emerged in the land of Finale Ligure in the four plates sub-horizontals of Verezzi, Rocca di Perti, Rocca Carpanca and M.Cucco. Inside of the formation we can destinguish five parts. From above: - M. Cucco; - Rocce dell'Orera; - Verezzi; - Torre di Bastia - Poggio
With reference to the material used for the sculpture we place attention to these following sub-element: -the part of M.Cucco is constituted from bioclastic limestone in calcite with large grain, with a trascurable inorganica fraction. Color: white, ros茅 without obvious stratification. -the part of Rocce dell始Orera, constituted from bioclastic limestone, is different: this has vacuolari and is solid; always content a not negligible clastic inorganic fraction.
Synthesis. The Finali Stone is a bioclastic limestone. They are composed from large grains of biological origin (broken shell, marine organisms) cemented in a clastic solid structure with variously vacuolate grain with a more or less visibile inorganic clastic fraction (composed from sand and clay).
Such descriptions are punctually compatible with the founded characteristics in the stone of the sculpture of Arturo Martini. In particular the analysis reveals what kind of dishomogeneus component has the stone of Finale.
In this sculpture, this dishomogeneus composition is visibile along a direction signed by a different color: thin oriented layers parallel to the plan of the base. They vanish from the white matrix to the red-ocher. This color depends from the presence of oxidation materials associated to the clay inside the vacuolated grain. In corrispondente of this plain they are dark colored.
In particular: is possibile to see this evident phenomenon in the line that begins from the shoulders of feminine body (in blue Figg. 1 e 2) and it arrives till the feet. Just a little more over two parallel thin and vanished lines that cut the sculpture in the eyes (Fig 1, 2, 3). It始s not a case if in correspondance on these lines there is some grouting; it reduces some large vacuoli probably colored inside.
FIG.1
FIG.2
FIG.3
FIG.4