COSTELLAZIONE T O R O land art site specific installation
LUCA SERASINI/M assimo Giannoni
COSTELLAZIONE T O R O land art site specific installation
LUCA SERASINI/M assimo Giannoni
PLEIADI
b Tauri (El Nath)
IADI
a Tauri (Aldebaran)
L
a costellazione del Toro e la sua stella più luminosa, Aldebaran insieme alle Pleiadi, sembrano essere la più antica costellazione osservata dall’uomo fin dal Paleolitico e nota da molti popoli della terra, dai Maori, agli Aborigeni, cinesi, Maya e Atzechi. Le Pleiadi hanno poi una particolare importanza nella mitologia Hindu, come le mogli dei sei saggi. Per i greci erano ninfe trasformate in colombe per sottrarle dalla caccia di Orione, anch’esso trasformato in costellazione. Aldebaran, dall’arabo al-dbaran, la successiva, è chiamata così perché segue le Pleiadi. La chiamavano anche l’occhio del Toro e gli ebrei l’occhio di Dio. La più antica rappresentazione delle Pleiadi, insieme ad una figura di toro, si può vedere sulle pareti della grotta di Lascaux e presso La-Tête-du-Lion in Francia. Anticamente la costellazione del Toro veniva raffigurata con le Pleiadi che ne costituivano la coda. Da 3000 anni viene mostrata solo la parte anteriore con le Iadi che ne formano la testa, Aldebaran l’occhio e El-Nath e Teta Tauri le corna. Nel I millennio i naviganti per salpare dopo l’inverno attendevano l’apparizione delle Pleiadi nel cielo primaverile e rientravano nei porti dopo la loro scomparsa in autunno. Oggi a causa della precessione degli equinozi, cominciano a vedersi verso nordest a metà agosto giungendo al culmine fra dicembre e gennaio, in marzo discendono per scomparire con l’avanzare della primavera. Una curiosità che abbiamo riportato nell’illuminazione notturna delle stelle: ad occhio nudo le Pleiadi sono sei, mentre ad una visione più attenta o con un binocolo sono sette. In mitologia è definita come la pleiade perduta, e a seconda delle storie è identificata con Elettra o Merope.
T
he Taurus constellation and its brightest star, Aldebaran with the Pleiades, seem to be the oldest constellation observed by humans since the Paleolithic period and known by many peoples of the world, by Maori, Aboriginal, Chinese, Maya and Aztecs. The Pleiades have particular importance in Hindu Mythology as the wives of six wisemen. For the Greeks were nymphs turned into doves to escape Orion’s hunting, also turned in a constellation. Aldebaran, from Arabic al-dbaran, the following, is so named because it follows the Pleiades. Also called the bull’s eye and the eye of God by Jews. You can see The oldest depiction of the Pleiades, near to a bull figure on the walls of the Lascaux cave and at La-Tete-du-Lion in France. In ancient times the Taurus constellation was usually depicted with the Pleiades as its tail, and for 3000 years only the front part has been shown, with the Hyades as its head,, Aldebaran as its eye and El-Nath and Theta Tauri as horns. In the first Millennium sailors waited for the appearance of the Pleiades in the spring sky to start sailing again after the winter and they returned in the ports after their disappearance in the autumn. Today, due to the precession of the equinoxes, they begin to be visible towards north-east, are at their peak between December and January, and in March they descend to disappear with the incoming spring. A curiosity we have reported in the night lighting of the stars: the Pleiades are six, but, looking at them from closer or by binoculars they result to be seven. In Mythology this seventh star is refferred to as the lost Pleiad and, depending on the story, it is identified as Electra or Merope.
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uesta seconda installazione dedicata ai tori (l’altra è stata Tori Terrestri nel 2011) nasce dopo un percorso di più di10 anni dedicato a dipingerli, spesso da soli, spesso in piccole o grandi mandrie, fino a questi ultimi 2 anni in cui li ho portati tra le stelle, nella propria costellazione, una delle più antiche da quando l’uomo ha preso in considerazione il cielo. Come meglio descrivo nel retro del catalogo, questo processo si chiama catasterizzazione. L’opportunità di realizzare Costellazione Toro su di una collina, confrontandomi con il paesaggio, con una entità ben definita chiamata collina, impiegandola come oggetto artistico, come supporto e realizzando l’opera in loco è stata per me l’occasione di confrontarmi con la Land Art, movimento d’arte che amo e seguo molto senza mai però averne fatto esperienza diretta. Per quest’installazione ho voluto quindi realizzare la costellazione del toro (o toro catasterizzazato) ricostruendola non come è visibile al nostro occhio, ma distesa sulla collina
in modo che sia ben visibile dalla stessa costellazione, quella nel cielo, come una sorta di specchio, di immagine di se stessa. E nel rispecchiarsi magari, riflettere oltre che vedersi. Stesso discorso vale per l’illuminazione notturna delle stelle, che, nelle notti buie, quando il cielo si fonde con il paesaggio, pare estendere il cielo fino ai nostri piedi. Dopo questo dire può sembrare certamente superfluo aggiungere due profili di teste di toro all’installazione, ma non riesco ancora a staccarmi da una figurazione del toro per come ancora lo vedo...
T
his second installation dedicated to bulls (the other was Terrestrial Bulls in 2011) comes after a path of more than 10 years devoted to paint them, often alone, often in small or large herds, until these last 2 years where in which I have taken took them among the stars, in its their constellation, one of the oldest ever since man took the sky into account the sky. As I describe in it is better described on the back of the catalogue, this process is called catasterization. The opportunity to make Costellazione Toro on a hill, as compare having to confront myself with the landscape, and with a well-defined entity called Hill, using it as an artistic object, and as
Costellazione Toro, progetto pennarello e pastelli a cera su stampa inkjet su carta 2013, 21 x 29,7 cm (edizione di 11)
marker and crayon on inkjet print on paper (edition of 11)
Soluzione per l’utilizzo dei due
massi presenti sulla collina Use of two rocks on the hill
a support and to realize an on-site work was for me an opportunity chance to confront deal with the Land Art, an artistic trend movement that I have always loved and I followed a lot without ever having directly experienced it before. For this installation I wanted to realize the constellation Taurus (or bull catasterizated bull) and reconstructing not recreating it not as it is visible to our eyes, but stretched on the hill so that it is visible from by the sky real constellation, like a sort of a mirror, of self-image of itself in which it may reflect as well as see itself. perhaps reflecting and see itself. Same thing goes for the lighting of the stars which, in the dark nights when the sky merges with the landscape, it seems to extend the sky up at down to our feet. After this, certainly it may seem superfluous to add two bull heads profiles to the installation, but I still can’t get away cannot part from a figuration of the bull for as yet I see ...
Materiali e test usati per l’installazione:
chiodi e polionda, nylon, TNT, LED
Tests and matherials used for the installation:
pegs and corrugated plastic, nylon, non-woven fabric, LED
Montegemoli
Comune di Pomarance, Pisa sede della Biennale d’Arte Contemporanea M’arte The village that hosts M’arte Biennale of Contemporary Art
 una stella del gruppo delle Iadi
a Iadi star
diramazione zampe  fork legs
 particolare dell’ancoraggio del tessuto
tissue anchor
una linea della costellazione  a line of constellation
 una stella delle Pleiadi a Pleiades star
 verso b Tauri (El Nath) towards b Tauri
Pleiadi
le corna dei tori the horns of the bulls
COSTELLAZIONE TORO
illuminazione notturna delle stelle night lighting of the stars
THANKS TO Collettivo IstallaTORI : Oreste and Emanuele Clamer Ilaria Staccioli (and her english translation) Leila Cerri Simona Gallerani Graziano Ciacchini Barbara Benincasi Walid Mokni Simone Felici
AND TO : Alessandra Ceccherini Mirko Passera Alviero, Giancarlo, Eleonora, Manuela and all inhabitants of Montegemoli and surroundings
www.lucaserasini.it info@lucaserasini.it +39 347 7574083
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O T T O O W N
U P S I D E S O P R A