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Max Tusetti
CHE RUMORE FA LA FELICITÀ? PER MAX E LA MOGLIE SARA
È QUELLO DELLA QUOTIDIANITÀ DEL LORO RISTORANTE AL FILÒ E DEI FIGLI ROBERTO, SAMUELE E VALENTINO. “A BORMIO C’È TANTA POSITIVITÀ E NOI STIAMO VIVENDO CON ENTUSIASMO L’ATTENZIONE DEL PUBBLICO PER LA CUCINA DI QUALITÀ. CONSIGLIEREI QUESTO LAVORO? SÌ, MA SOLO A CHI LO FA CON UNA PASSIONE CON LA “P” MAIUSCOLA”
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“Nel 1997 ho conosciuto quella che poi sarebbe diventata mia moglie”. Max Tusetti, diverse esperienze in cucina come quelle in Val Pusteria, al Palace di St. Moritz e da Jim a Grosio, e Sara, da sempre a suo agio in sala, ci mettono poco a decidere che avrebbero voluto un ristorante tutto loro. “Le trasformazioni che abbiamo vissuto nel nostro settore negli ultimi vent’anni sono uno specchio di quello che anche le destinazioni turistiche hanno attraversato. Bormio, grazie soprattutto all’offerta dei Bagni di Bormio e all’esplosione del fenomeno bicicletta che qui trova un suo sbocco naturale, ha goduto di una destagionalizzazione che sta facendo bene a tutti. Così come la ristorazione ha registrato un’inversione della clientela che vede oggi un target più giovane desiderare sempre nuove esperienze gastronomiche di qualità”. Con tutto quello che questo comporta nelle dinamiche della ristorazione moderna. “Al centro di tutto credo ci sia sempre la bontà del prodotto che offriamo, che passa dalla scelta delle materie prime, dalla loro stagionalità e dai servizi che riusciamo a dare ai nostri ospiti”. Al Filò è ormai un punto di riferimento a tavola per chi soggiorna nella Magnifica Terra, ma anche un osservatorio privilegiato su dinamiche e interrogativi che riguardano il turismo tra le Alpi. “Sono convinto che servizi attenti a trasferire emozioni agli ospiti e una viabilità più snella aiuteranno Bormio nel suo posizionamento tra le località alpine più ambite”.

