Gazzetta dello Sport 10/07/2012 | SAS

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

PRIMO PIANO DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese)

Nell’immaginario del tifoso rossonero il raduno dovrebbe essere il giorno in cui Berlusconi cala dal cielo su Milanello e annuncia l’acquisto di un campione. Campione come la parola contenuta nei cori degli ultrà rivolti a Galliani; campione nel senso di top player, che al Milan quest’anno — a meno di cessioni illustrissime — non arriverà. Così come nessun elicottero ieri si è posato a Milanello. Berlusconi non si è presentato. Probabilmente perché per uno come lui, abituato da sempre a cercare di accontentare i tifosi, dover pronunciare le parole poi dette da Galliani avrebbe avuto un sapore troppo amaro. Il numero due di via Turati ha scelto la giornata di massima esposizione mediatica per chiarire, il più drasticamente possibile, qual è la situazione attuale rossonera. E il sapore delle sue frasi è tutt’altro che dolce. «I grandi nomi bisogna scordarseli. Dovremo continuare a essere bravi nel trovare buoni giocatori. Mantenere un club come questo è uno sforzo sovrumano e genera costi non compatibili con l’economia di questo Paese. Non si potrà andare avanti ancora molto facendo perdere soldi all’azionista ogni anno. Eventuale ingresso di soci? Al momento no». Imprevedibilità Lo stridio fra le

aspettative della piazza e queste parole produce rumori sinistri. Sembrano due strade parallele che non si incroceranno mai. Ma non è tutto. Improvvisamente si riaprono scenari di mercato che sembravano definitivamente chiusi. Nasce tutto da una domanda su Thiago e Ibra. Ci si aspetta che, come già accaduto, la risposta sia «i nostri top player non si muoveranno». E invece Galliani fa: «Se rimarranno? Il mercato è lunghissimo, chi lo sa cosa succede. Il 31 agosto alle 19 dirò qual è l’organico del Milan, e sarà molto competitivo. Con questo non voglio dire che partano. Dico solo che è tutto aperto perché nel mercato succedono cose non prevedibili. Sono successe negli anni scorsi e potrebbero succedere anche quest’anno. Due estati fa non pensavo sarebbero arrivati Ibra e Robinho, e lo stesso vale la scorsa per Nocerino». L’a.d. rossonero cerca di spostare l’attenzione sul mercato in entrata, ma il discorso resta valido anche in uscita.

INCOGNITA

Senza Berlusconi, senza sfarzi Galliani: «Thiago e Ibra? Tutto può succedere» Niente botti al raduno. Anzi: «Scordiamoci i grandi nomi. Certi costi sono insostenibili» cullare dai cori dei tifosi che chiedono la Coppa dei Campioni. «Non so quando si potrà tornare a quella foto del 2007 in cui Ambrosini alza la Champions. Non è un problema del Milan, ma del Paese. I club italiani fatturano la metà degli spagnoli e là non esiste la mutualità. I giocatori con certi cartellini non sono più alla portata del nostro calcio. Ibra per il Milan oggi sarebbe impossibile da acquisire alle condizioni di due anni fa».

Amarcord fotografico Questione Realismo Galliani precisa: «Non

Thiago Silva e Ibrahimovic FORTE

sono pessimista, solo realista». Anche nel sottolineare gli aspetti positivi: «Siamo al 27˚ raduno dell’era Berlusconi. In que-

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FOTO CUOMO

di conti da far quadrare in un contesto di bilancio particolarmente difficile, come riflette Galliani anche durante l’allenamento. E quindi è inutile farsi

sto lasso di tempo il Milan ha conquistato 28 titoli, l’Inter 20 e la Juve 17. In Italia siamo davanti a tutti. Dobbiamo lottare per vincere il campionato e cercare di far bene in Champions e in Coppa Italia. E’ un Milan nuovo, che ha cambiato pelle, ma abbiamo un organico che ci farà ben figurare. Però dobbiamo cambiare registro con gli infortuni: abbiamo apportato dei correttivi, lavoreremo ancora di più sulla prevenzione e daremo maggiore spazio ai test di MilanLab». Infine, il codice etico. Galliani avvisa: «È stato rafforzato e inasprito». Certi atteggiamenti della scorsa stagione non saranno più tollerati.

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MILAN

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DI GANZ IL PRIMO GOL STAGIONALE

E gli ultrà cantano all’a.d. «Adriano portaci un campione» DAL NOSTRO INVIATO

MILANELLO (Varese)

C’era un’aria un po’ strana. Come un intero popolo in stand by, in attesa di qualcosa. Probabilmente soltanto di capire la piega che prenderà l’estate rossonera. Nessuno si è sognato di contestare, ci mancherebbe, ma il tifo rossonero dà l’idea di un’auto col freno a mano tirato. Anche nel numero: ieri circa un migliaio, un anno fa furono tremila. Effetti dello scudetto volato a Torino.

stant hanno lavorato a parte). Corsa sotto un sole devastante e consueta partitella finale in cui tocca a Ganz jr. timbrare il gol che apre la stagione. Mentre la squadra si allena, sale il coro: «Adriano portaci un campione». Nel giro di pochi minuti diventa un tormentone. Si va avanti così per quasi mezzora. Galliani ascolta, osserva e riflette. E’ uno slogan che va esattamente contro le dichiarazioni appena rilasciate in confe-

renza stampa. «Noi vogliamo la Coppa dei Campioni», gridano anche gli ultrà, orfani di diversi big e tanti senatori che fa effetto non vedere più. Come Inzaghi, che ieri ha affidato al sito rossonero il suo saluto: «Non esserci dopo undici anni è una sensazione strana, ma ci tengo a fare un in bocca al lupo di cuore a tutto il Milan». m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ganz in gol La prima sgambata della squadra è partita al ritmo dei fuochi artificiali della Curva Sud. Poi cori per tutti. Allegri tiene a rapporto il gruppo per una decina di minuti, quindi si inizia (mancavano anche Taiwo, che rientra oggi, e Yepes, atteso per sabato, mentre Abbiati e Con-

Big e volti nuovi Sopra, il capitano Massimo Ambrosini (primo da destra) guida il gruppo del Milan al primo allenamento del 2012-13. Sotto, i tre nuovi acquisti: da sinistra, il difensore Francesco Acerbi, 23 anni, e i centrocampisti Bakaye Traorè, 27, e Kevin Constant, 25 NEWPRESS

Big via solo in coppia ed è sfida City-Psg Poi Dzeko o Tevez Sia Mancini che Leonardo continuano a manifestare interesse per le stelle rossonere. Se partono certo un colpo in attacco CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Lascia o raddoppia. Il Milan non vende i suoi top player separatamente. Così il no al Psg per Thiago Silva resiste sino a quando non arriva un’offerta altrettanto allettante per Zlatan Ibrahimovic. Adriano Galliani non lo ammetterà mai, ma la sua strategia è ormai chiara. Il club rosso-

nero non vede mezze misure. O si priva dei suoi due giocatori migliori in contemporanea o preferisce tenere entrambi. Ciò spiega bene i rumors di questi mesi e i relativi, apparenti, ondeggiamenti. Certo, il recente prolungamento di Thiago Silva sino al 2017, con l’aumento a 6 milioni d’ingaggio. ha smorzato le indiscrezioni sui contatti con Parigi. Ora, però, le ammissioni dell’a.d. rossonero riaprono implicitamente quel fronte. Riproponendo il tema delle cessioni eccellenti. Le stime I 42 milioni più bonus messi a disposizione per il difensore brasiliano fanno gola, ma il presidente Berlusconi ha scelto di rifiutare la proposta perché ha

ritenuto che i danni tecnici e d’immagine sarebbero stati superiori ai ritorni economici. La proprietà milanista vedrebbe meglio l’ipotesi più estrema della doppia partenza. I 12 milioni d’ingaggio di Ibrahimovic incidono molto di più sul bilancio. E rinunciando allo svedese si volterebbe pagina in modo più deciso, con un rinnovamento radicale della rosa. Nuovi fronti Con il club dello sceicco Al Thani il primo dialogo era stato proprio per Zlatan, ma non furono trovate le condizioni per un accordo. Mancano, però, 52 giorni alla chiusura del mercato e l’uscita di Galliani ieri al raduno conferma che il Milan si tiene

laVignetta

pronto a qualsiasi evenienza. E lo stesso Psg sinora non s’è mosso per trovare altri difensori o attaccanti di prima fascia. Se uniamo l’indizio che le telefonate tra Galliani e Leonardo restano costanti, si arriva alla conclusione che il fronte è sempre aperto. Anche per un clamoroso raddoppio. E non basta. Il freschissimo rinnovo del contratto di Mancini ha dato via libera al City che s’è rifatto sotto proprio per Thiago Silva e Ibra. Facendo un po’ di conti il Milan conta di portare a casa una settantina di milioni, dando vita ad un autentico derby tra gli sceicchi. Il Psg di Al Thani non ha certo problemi di denaro, ma neanche Mansour è da meno. Anzi, E il City ha l’appeal del titolo di campione in Premier League e la garanzia di assicurare un percorso ambizioso anche in Champions.

DI VALERIO MARINI

I preferiti Ma se davvero si sbloc-

casse qualcosa in uscita su chi andrebbe, poi, il Milan? Per l’attacco occhio ovvio alla pista inglesi. Piace Van Persie che ,però, è nel mirino anche del City. Perciò il Milan insisterà per Carlitos Tevez, ma non dispiace neanche Edwin Dzeko, obiettivo rossonero prima ancora che andasse al Wolfsburg, Insomma i lavori sono in pieno corso. Per la difesa attenzione ad Astori che ha appena detto no allo Spartak Mosca e che in rossonero ha mosso i primi passi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMO PIANO

assenti

IL DIFENSORE FRENA

Balzaretti: «Preferisco la famiglia alle coppe»

Gattuso, Inzaghi, Nesta e Seedorf: la prima volta senza le bandiere Gennaro Gattuso passato al Sion dal 1999-2000 al Milan, a giugno ha firmato per gli svizzeri del Sion FORTE

Filippo Inzaghi in attesa dal 2001 al Milan, indeciso se allenare le giovanili o valutare altre proposte FORTE

Alessandro Nesta passato ai Montreal Impact dal 2002-03 al Milan, dal 5 luglio è un giocatore dei Montreal Impact ANSA

Clarence Seedorf passato al Botafogo dal 2002-03 al Milan, a fine giugno è passato ai brasiliani del Botafogo FORTE

Il patto dei nuovi senatori «Si vince con il gruppo» Ambrosini è l’unico reduce del «vecchio» Milan ma i compagni più anziani gli daranno una mano a gestire lo spogliatoio: serve rigore

14 LUGLIO Test in famiglia: Milan A-Milan B

FABIANA DELLA VALLE MILANELLO (Varese)

Il patto dell’estate Ambrosini sa

già che per ricostruire potrà contare sull’aiuto di tanti compagni di squadra. Giocatori come Abbiati, Bonera, Abate e Antonini, che sono al Milan da diversi anni, ma anche come Amelia, Nocerino e Yepes, che sono arrivati da poco ma per personalità e carisma possono dare una mano importante per gestire un gruppo con tante new entry. Uomini che hanno imparato in fretta dai loro predecessori e sanno quanto è importante fare fronte comune in una fase

Al raduno di ieri assenti 9 nazionali (tra Europeo e Olimpiadi). Oggi arriva Taiwo mentre sabato rientra Yepes

Nel futuro di Federico Balzaretti l’unico dato certo è la famiglia. Se fosse dipeso da lui avrebbe scelto il Paris Saint Germain per stare con la moglie Eleonora Abbagnato, etoile all’Opera di Parigi. «Aspetto notizie da Palermo. Sono loro che hanno in mano il mio futuro, alla fine decide il presidente, vedremo — ha detto Balzaretti a Rtl 102,5 — Qualsiasi cosa faremo sarà fatta per stare più tempo possibile con la mia famiglia, loro vengono prima di tutto, qualsiasi decisione sarà presa per loro. Se ci fos-

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DAL NOSTRO INVIATO

Istantanea dal primo allenamento rossonero: Massimo Ambrosini guida il gruppo insieme a Daniele Bonera e Luca Antonini, nella fila dietro c’è Marco Amelia. Ambrosini è «l’Ultimo dei Mohicani», come l’ha soprannominato Adriano Galliani. È l’unico sopravvissuto della notte magica di Atene, l’uomo che senza Nesta, Gattuso, Inzaghi e Seedorf avrà il difficile compito di governare lo spogliatoio rossonero. «Ambrosini dovrà fare ancora di più adesso che non c’è la vecchia guardia», ha sottolineato l’amministratore delegato. Ma il capitano non sarà solo: perché intorno a lui ci sono tanti nuovi senatori, che magari non avranno l’anzianità rossonera dei loro predecessori ma hanno tanta voglia di ricominciare a vincere. E per farlo ci vuole un gruppo solido e ben affiatato.

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L’AGENDA MILANISTA

FABRIZIO VITALE PALERMO

S 21 LUGLIO Trofeo Tim a Bari con Inter e Juventus

S 24 LUGLIO Amichevole a Gelsenkirchen con lo Schalke 04

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Da sinistra, il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, 44 anni, l’ad Adriano Galliani, 67, e il capitano Massimo Ambrosini, 35 ANSA

IL TECNICO ROSSONERO

Ecco l’anno zero di Allegri «Noi e la Juve davanti a tutti» MILANELLO (ma.fa.) Massimiliano Allegri riavvia il sistema: archiviati i successi del 2011 e lo scudetto 2012 sfumato nel finale, il suo Milan riparte da zero. Perché, spiega il tecnico, «questa è una stagione diversa: abbiamo perso tanti giocatori che qui hanno fatto la storia». Ma ogni storia è fatta di capitoli, e quello nuovo nasce nel segno della rivincita. «Lo scorso anno abbiamo fatto alcuni errori, quando si parte da superfavoriti a volte capita di rilassarsi. Stavolta dobbiamo avere fame e creare i presupposti per tornare a vincere. Lotteremo per lo scudetto, per migliorarci in Champions e vincere la Coppa Italia». Allegri 3.0 è sicuro di guidare una macchina da pole: «La Juve si è rinforzata, la Roma ha in Zeman un valore aggiunto, l’Inter sta cambiando e il Napoli ha il vantaggio di non fare la Champions, ma noi e i bianconeri partiamo avanti». Non sa che Milan sarà, ma ha già le idee chiare su Montolivo: «Sulla trequarti abbiamo Boateng, Riccardo giocherà nei tre di centrocampo, centrale o mezzala».

così delicata, per trasmettere ai nuovi «quei valori che sono stati il fondamento di questi 26 anni del Milan di Berlusconi» (copyright Galliani). Stile Milan L’obiettivo è far capi-

re ai giovani che le regole non scritte dello spogliatoio vanno rispettate. L’anno scorso è successo più di una volta che anche gli ultimi arrivati si siano permessi di rispondere agli «anziani». In alcuni momenti della stagione, soprattutto in quelli più delicati, c’è stata troppa anarchia e poca compattezza e anche questo ha avuto il suo peso nella corsa verso lo scudetto. Perciò sarà fondamentale dare il buon esempio: i nuovi senatori sanno che dovranno essere i primi a non sgarrare se vogliono educare gli altri. E sono pronti a essere rigidi e inflessibili. Sarà fondamentale anche l’aiuto di Thiago Silva e Ibrahimovic, i due leader tecnici che

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hanno un peso specifico molto importante nello spogliatoio. Tutti dovranno remare nella stessa direzione. Nuovo entusiasmo «Sarà un anno diverso dagli altri, cambiano le dinamiche ma non è detto che non si possa trovare una nuova chimica — sono state le parole di Ambrosini — Sarà un grande stimolo per fare sempre di più: dobbiamo essere noi "anziani" a trasmettere lo stile Milan ai nuovi. Nello spogliatoio ci sono tante personalità e noi dovremo farle convivere. Per vincere ci vogliono le grandi personalità ma anche il gruppo. Tutti dobbiamo fare qualcosa per confermare questa squadra sui livelli che le competono. Sono sicuro che l’entusiasmo si ricreerà da solo in breve tempo». I nuovi senatori si sono già messi al lavoro per raccogliere l’eredità dei vecchi.

27 LUGLIO Partenza per la tournée negli Stati Uniti: si uniranno Ibrahimovic, Cassano, Nocerino, Montolivo, Abate e Mexes. 28 luglio Milan-Chelsea (a Miami) 4 agosto Milan-Deportivo Olimpia (a Foxborough) 8 agosto Milan-Real Madrid (a New York)

S 19 AGOSTO Trofeo Berlusconi: Milan-Juventus

se la possibilità di giocare a Parigi è logico che sarebbe il coronamento del nostro sogno di stare tutti assieme. Ma credo sia anche la cosa più difficile, e quindi ci siamo messi l’anima in pace». No Milan L’azzurro allontana anche altre ipotesi tipo quella del Milan e si avvicina al Palermo, anche se resta da discutere un rinnovo contrattuale con relativo adeguamento, tutt’altro che deciso. «Sempre per lo stesso discorso credo siano strade tutte poco praticabili — ha continuato il difensore — Non credo di voler stare quattro giorni la settimana fuori casa per la Champions, loro fanno una vita particolarmente stressante. Preferisco godermi mia moglie, le mie bimbe, passare più tempo possibile con la mia famiglia. È una scelta di vita privata».

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L’INTERVISTA

identiKit & CARRIERA

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DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE PINZOLO (Trento)

The Untouchable: l’Intoccabile. Perché gira e rigira c’è uno sul quale la scossa del mercato sembra non poter arrivare: Diego Milito, Principe per tutti, Re anche un campionato fa, quando 24 gol ne hanno decretato la resurrezione. «La mia risposta è no». No al fatto di essere intoccabile? «A chiunque, ammesso che ci sia, pensi a me: quando uno sta bene e si sente amato in un posto, ci resta. E io, con l’Inter, vivo perennemente questa situazione. E spero di farlo fino al 2014». Diego beve acqua, si sistema sotto al gazebo a un passo dagli spogliatoi, passano Jonathan, Zanetti, allenamento appena finito, Principe rinato per l’ennesima volta. Milito, qualche settimana fa un quotidiano iberico scrisse: «Il Barça vuole Milito».

«Mai sentita, davvero». Un anno fa esatto, però, il Psg la cercò.

MILInTOccabile «All’Inter non ci sono clan Spiace per chi va via ma se vinco mi faccio biondo»

(ride) «Lo sa anche lei? Ripeto: quando trovi il posto nel quale ti senti perfettamente, puoi anche dire di no». Essere definito Intoccabile che effetto fa?

«Mi fa molto piacere, ho sempre detto che qui sto magnificamente, per i compagni, per la società, per i tifosi dai quali mi sento sempre amatissimo: ribadisco che non riuscirò mai e poi mai a ripagare tutto l’affetto che gli interisti hanno nei miei confronti».

«

Lo sfogo di Pazzini mi ha sorpreso. Uno sfogo suo, in certi casi non puoi farci nulla SULLE DICHIARAZIONI DEL COMPAGNO «NON FACCIO PARTE DEL PROGETTO»

I tifosi vogliono quel che volete voi: vincere.

«Sono convinto che ricominceremo subito, sennò me ne starei a casa».

Diego Milito, 33 anni, a sinistra con Pazzini e Palacio, a destra con Zanetti fa esercizi di stretching per la schiena sui palloni fisioterapici nel ritiro dell’Inter a Pinzolo

Siamo nel Rinnovamento Interista: un trofeo subito è possibile?

«E’ fondamentale il periodo che stiamo vivendo: per la seconda volta da quando sono all’Inter faccio la preparazione dall’inizio, e questo è importantissimo. E dobbiamo partire forte, essere uniti, avere la mentalità giusta e soffrire. Senza sofferenza si raggiunge nulla».

quell’inizio di errori che le fece vincere il Bidone d’oro.

«Non nego che mi scocciasse quella fase di gol sbagliati, e anche un bel po’, però non ho mai voluto fare drammi. Anche il fatto di aver cambiato tecnico non è da sottovalutare: partire con uno, continuare con un altro e averne un terzo non credete che lasci indifferenti».

Senza avere un equilibrio lei non avrebbe fatto 24 gol dopo

Il plusvalore di oggi può essere ripartire con lo stesso tecnico?

come è successo per altri miei compagni».

«Un enorme plusvalore».

Si parla già del dopo: Mattia Destro lei lo conosce bene.

Nel frattempo Pazzini ha detto quel che ha detto.

«Si allenò con noi l’anno del Triplete, con Mourinho: già li si vedeva un grandissimo attaccante, completo, bravo tecnicamente, e tutto questo è stato confermato dalla grande

«Il suo sfogo mi ha un po’ sorpreso, uno sfogo suo, e in certi casi non ci puoi far nulla. Se il Pazzo andrà via mi dispiacerà,

LO STUDIO L’ASSOCALCIATORI HA PUBBLICATO I DATI SUI TESSERAMENTI NEL NOSTRO CAMPIONATO

Denuncia Aic: «In A giocano più stranieri che italiani» Il 52% dei calciatori utilizzati vengono da oltreconfine Dato in aumento

38,72% nel 2007-08, 37,94 nel 2008-09, 40,24% nel 2009-10, 43,71% nel 2010-11. Lo studio dell’Aic sottolinea anche un altro preoccupante dato: gli stranieri hanno giocato più degli italiani, il 52% dei minuti totali di gioco.

ALEX FROSIO MILANO

Il calcio italiano, e in particolare la Serie A, è in mano agli stranieri. Secondo uno studio diffuso dall’Associazione italiana calciatori (e già anticipato dalla Gazzetta dello Sport in un’intervista al presidente Damiano Tommasi il 16 giugno scorso), nell’ultima stagione della massima serie, per quanto riguarda i tesseramenti, il 47,82% dei giocatori arriva dall’estero (362 su 757). A questi si aggiungano i 173 sparpagliati in Serie B, 102 in Prima Divisione e 43 in Seconda Divisione. In Italia giocano

complessivamente 1.195 stranieri. Curva in crescita La percentua-

le di «oltreconfine» è in crescita continua e preoccupante: nel 1995-96 gli stranieri erano 66, poi la sentenza Bosman (datata dicembre 1995) ha aperto i confini all’invasione. Dal 31,48% del 2006-07 la curva è cresciuta anno dopo anno, con una sola flessione:

Il Siena la squadra più «indigena», l’Udinese la più «esterofila»

Le nostre inchieste Per la Gazzetta, purtroppo, non è una novità. In un'inchiesta pubblicata il 30 settembre 2011, avevamo registrato il sorpasso, mai avvenuto prima nella storia del calcio italiano: dopo 4 giornate di Serie A, su 373 giocatori schierati, 181 erano italiani e ben 192 stranieri. 51,5% contro 48,5%: è passato lo straniero. Allarme non abbastanza rumoroso? Altra inchiesta della Gazzetta, datata 19 novembre 2011, dopo 10 giornate. Gli stranieri restano davanti: 51,4%, 223 giocatori su 434. E un altro dato rafforza la drammatica situazione: in A debutta un ragazzo italiano ogni quattro stranieri (alla de-

cima giornata, 15 italiani contro 56 stranieri di tutte le età). Ma qui il sorpasso — con relative difficoltà per i nostri giovani — risaliva addirittura al 2007. Siena e Udinese agli opposti Nell’ultimo torneo di Serie A la squadra più «italiana» è stata il Siena, con appena il 25% dei professionisti stranieri, seguita dall’Atalanta (34,29%) e dalla Juventus campione d’Italia (38%). Le più esterofile l’Udinese, che ha schierato il 65,71% dei calciatori stranieri, la Lazio (63,16%), il Palermo (58,54%) e il Genoa (55,26%). In Serie B, balza all’occhio il fenomeno-Pescara: appena il 7,69% di tesserati stranieri. Non per niente Verratti, Immobile, Insigne e compagni hanno fatto la fortuna (e la promozione) del club abruzzese. Dimostrando che gli italiani buoni, anche giovani, esistono. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la nostra inchiesta 30 SETTEMBRE 2011

L’ALLARME GAZZETTA DATATO 30 SETTEMBRE «È passato lo straniero»: già il 30 settembre, dopo 4 giornate di campionato, l’inchiesta della Gazzetta certificava lo «storico sorpasso agli italiani», mai successo prima nella nostra Serie A. Il 51,5% dei giocatori utilizzati era straniero. Allarme ribadito a novembre: in A debutta un italiano ogni 4 stranieri.


MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

L’attaccante apre a Destro «Si allenò con noi nell’anno del Triplete: già si vedeva che era un grandissimo. E può solo migliorare»

Abbiamo fatto un conto dei giocatori in organico: per ora Argentina batte Brasile 7-5. Fra un po’ potrebbe essere 7-3.

«Non è un fatto di brasiliani e argentini: abbiamo sempre tutti remato nella stessa direzione, e le vittorie lo confermano». Naturalmente la storia del Clan Argentino è sempre gettonata.

«Cerco di non farci caso, ma dispiace sentire certe cose perché tutti i giorni lavoriamo insieme e tanto, tutti e a prescindere dalla nazionalità. Lo so che fuori c’è chi la vede così, chi parla di Clan: ma è sbagliato, e sarebbe ora di smetterla perché così non è».

HA DETTO

su Leonardo «L’anno scorso mi voleva al Psg. Ma quando trovi il posto nel quale ti senti perfettamente, puoi anche dire di no»

S su Silvestre «Insieme a Palacio ha dimostrato di essere un giocatore da Inter. Ed entrambi hanno giocato in una grande squadra argentina come il Boca Juniors»

Ci sono Palacio e Silvestre in più.

«Due giocatori da Inter: lo hanno dimostrato in Italia, anni in cui hanno raccolto l’esperienza giusta per poter arrivare qui. Fra l’altro entrambi hanno giocato in una grande squadra, il Boca Juniors». Nelle prime partitelle si è intuito che ci sarà Sneijder (per ora Coutinho o Alvarez) dietro alla coppia Palacio-Milito. Non male.

stagione appena fatta. Oltretutto ha ancora tanto tempo davanti per migliorare». A proposito di Triplete: siete rimasti in pochi. E se il mercato allontanerà pure Julio Cesar e Maicon, sarete ancora meno.

«I discorsi di mercato io non li faccio: vediamo quel che succede e poi ne parliamo. Di sicuro dispiacerebbe perdere com-

«Se Stramaccioni ci considera con questa disposizione è un assetto molto forte, senza dimenticare Cou e Alvarez, sia chiaro». Cosa darebbe per vincere già quest’anno? Si farebbe pure biondo?

«Darei tutto, anche della tintura sui capelli: tanto poi va via...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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d Moratti risponde S

pagni e amici, così come mi è dispiaciuto salutare Lucio e pure Forlan col quale avevo un bellissimo rapporto. Ma dico: è il progetto nuovo sul quale ha puntato la società, l’Inter viene prima di tutto».

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S su Sneijder «Con lui e Palacio è un assetto molto forte. Senza dimenticare Cou e Alvarez. Sono convinto che torneremo subito a vincere qualcosa»

all’assist di Lucas «Sì, ci proviamo» Il brasiliano vuole l’Inter e il presidente ammette l’assalto: «Cercheremo di prenderlo fino alla fine» LUCA BIANCHIN LUCA TAIDELLI MILANO

«Se il sogno Lucas, o comunque la speranza, si possono mantenere sino alla fine? Sì. Non so se è una speranza o piuttosto un obiettivo da tener presente, stando comunque al passo dei tempi». Massimo Moratti ci gira intorno, ma di fatto ammette che il grande obiettivo del mercato interista è Lucas. Profilo ideale Branca e Ausilio

(che lo ha visto in azione domenica contro il Curitiba) sono sul 19enne del San Paolo da oltre un anno. Un lavoro paziente e meticoloso, passato attraverso momenti difficili e accenni di aperture. Ma il bersaglio grosso è sempre stato questo talento che si sposa perfettamente con la nuova filosofia del club: giovane, dall’ingaggio umano, senza grilli per la testa e - visto che Stramaccioni non prenderà le decisioni finali ma il suo pensiero viene tenuto in grande considerazione - ideale per il progetto tecnico tattico che sta nascendo. Lucas è veloce, tecnico, abituato a muoversi sugli esterni e saltare l’uomo. Duttile al punto da poter fare la seconda punta, l’esterno nel 4-2-3-1 ma anche il trequartista nell’albero di Natale. Dove potrebbe affiancare Palacio o Sneijder. Perché malgrado un intervento della Pirelli e lo sconto cui sarebbe rassegnato il San Paolo (dagli 80 milioni della clausola ai 35 di un mese fa si sarebbe scesi a 25), è evidente che per arrivare a Lucas bisognerà vendere, oltre a Maicon, almeno uno tra Pazzini o Ranocchia. Se non addirittura lo stesso Sneijder, che è al

centro del credo calcistico di Strama, ma guadagna pur sempre 12 milioni lordi all’anno ed è l’unico in rosa per cui potrebbe arrivare un’offerta da 20 o più milioni. Sogno l’Inter La stretta finale arriverà nella seconda metà di agosto anche perché il ragazzo prima avrà anima e corpo dedicati alla caccia dell’oro olimpico con il Brasile. Eppure le frasi delle ultime ore del 19enne di San Paolo sono un altro segnale che l’aria è cambiata. Dal «non voglio lasciare il Brasile» al «giocare nel Real Madrid sarebbe fantastico» si è passati a una netta apertura per il nerazzurro. «L’Inter è un grande club. Tutti un giorno - ha spiegato Lucas - sognano di giocare per l’Inter. E io non sono diverso. Ho saputo che mio padre e il mio agente (Wagner Ribeiro, ndr.) hanno discusso e discutono con i dirigenti nerazzurri. Non posso garantire che rimarrò al San Paolo fino al termine del mio contratto, nel 2015». Nel gioco delle parti Jesu Lopez, il vice presidente del club tuona: «Lucas resterà qui». Servirà pazienza, appunto. Julio e lo stallo con la Doria Prima

S Lucas Moura 19 anni, esterno offensivo del San Paolo e del Brasile. E’ considerato uno dei massimi talenti verdeoro e l’Inter lo segue da oltre un anno. Il ragazzo però ora è concentrato sull’Olimpiade di Londra. Dopo ci sarà la stretta decisiva ITALY PHOTO PRESS

Pazzini, 27 anni LAPRESSE

di entrare nel proprio ufficio, Moratti ha parlato anche di Pazzini e Julio Cesar. «Pazzini non ha espresso la volontà di andarsene, ma il dubbio di non poter far parte del progetto. Mi sembra però che sia quasi una fuga in avanti un po’ di tutti in questi giorni, dovuta forse anche al fatto di trovarsi per la prima volta in situazioni del genere. Per Pazzini vedremo quello che si potrà fare, credo che non ci sia niente di particolarmente drammatico. Può succedere ancora qualsiasi cosa. Abbiamo giocatori molto validi. Lo stesso Pazzini ha grandi qualità. Non sono cose queste che vengono viste con la durezza che mi è sembrato venisse fuori dalla dichiarazione di domenica». I tifosi mostrano gratitudine anche per Julio Cesar. «Anche noi siamo grati a questi giocatori, poi c’è un’evoluzione delle cose. Julio Cesar non l’ho sentito». Resta il fatto che cedere entrambi non è facile. Nel viaggio in Brasile in cui ha pure «bloccato» Paulinho, Ausilio non ha trovato club pronti ad accollarsi l’ingaggio da 4,5 milioni netti del portiere. Intanto ieri è stato ufficializzato Handanovic e Bardi oggi firma per il Novara. Per l’attaccante invece è stata fumata nera con la Samp. L’Inter sta provando a inserire il Pazzo (prestito oneroso con obbligo di riscatto) in una trattativa per il riscatto di Poli, ma le valutazioni sono lontanissime. Entro fine settimana possibile un nuovo round. Si attendono invece mosse concrete da parte delle big interessate a Maicon e Ranocchia. Moratti del resto ha dettato la linea: grati a tutti, ma nessuno è incedibile. E per prendere Lucas bisogna fare cassa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A PINZOLO LA PRIMA USCITA STAGIONALE DEI NERAZZURRI

Pazzo, oggi un’altra sorpresa? Il suo futuro tra Samp e Psg Dopo lo sfogo di domenica, potrebbe non prendere parte al test in famiglia PINZOLO (Trento)

da monitorare quanto segue: Giampaolo Pazzini parteciperà alla prima partitella (in famiglia, ore 17, Arancio contro Verdi, moderna versione di squadra A contro squadra B) della stagione? L’attesa c’è, la domanda (legittima) pure. Sempre ammesso che il Pazzo non abbia in mente un altro colpo di teatro.

Il Pazzo entra in campo sorridente. Ecco: sorridente perché? Perché adesso è tutto chiaro, acclarato, definito. E perché dicendo «la società ha scelto, non farò parte di questo progetto» s’è tolto un peso. Detto che ciò che ha detto nasce da una decisione comunicatagli ovviamente dal club, ecco che tutti adesso si chiedono: cosa farà il Pazzo? Moratti ha parlato chiaro: è ancora un giocatore dell’Inter. Ma forse oggi ci sarà

Telefonate Perché nulla è passato come acqua fresca, al di là che la gradazione di fastidio per ciò che il Pazzo ha detto sia forte o tenue. Di sicuro, adesso, il mondo attorno al Pazzo ha cominciato a muoversi: prima serpeggiavano sussurri di mercato, adesso cominciano ad arrivare telefonate. Il mercato, già: perché intanto affiora una richiesta, Lokomotiv Mosca, 12 milioni all’Inter e 3 milioni a lui. Rifiutata. Poi? Poi c’è l’Italia ma anche la Francia di una

DAL NOSTRO INVIATO

conoscenza con la quale il feeling nacque da subito. Samp e Leo Cominciamo dalla Sampdoria, considerando che l’ipotesi legata alla Juventus pare essere qualcosa più di virtuale che no. Pare che Inter e Samp abbiano parlato del Pazzo con anche Poli nel «pacchetto»: 1,5 milioni per il prestito con obbligo di riscatto a 10 (pagamento triennale) e valutazione del centrocampista di 5 milioni. Cifre toste. E il vero nodo resta l’ingaggio. Si vedrà. E si vedrà anche se vecchie conoscenze torneranno in auge: Ancelotti voleva Pazzo al Chelsea, ci penserà nuovamente ora. Grande sponsor dell’operazione, Leonardo: da allenatore dell’Inter ha goduto ripetutamente dei gol di Pazzini, arrivato in stato di grazia nel gennaio 2011.

19 milioni (ma Biabiany venne valutato tanto, 7) costa almeno 10-11 milioni: è bomber indiscutibile sul quale a suo tempo aveva pensato anche la Lazio. Tempo fa, il fratello di Zarate raccontò: «L’Inter ha offerto Pazzini alla Lazio per tenere mio fratello». Vera o no, il club di Lotito ha già Klose. Ma chissà. Poi? C’è l’ipotesi di ritorno a Firenze, percentuale bassa. Già, ma se dovesse andare via chi sarebbe il dopo-Pazzo? Destro è il prescelto da tempo, anche se la concorrenza della Juventus resta molto alta.

C’E’ L’OFFERTA LOKOMOTIV MA PER ORA HA DETTO NO

Prezzi Ieri è arrivato Nagatomo

(subito in campo a correre), oggi dovrebbe toccare a Maicon. Il primo test di oggi ha due prezzi: 10 euro interi, 5 euro ridotti (dai 7 ai 12 anni). m.d.v.

Lazio e Destro Il Pazzo, pagato

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GDS


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MERCATO

Psg e Verratti con il freno Spazio per la rimonta-Juve La trattativa con i francesi è quasi chiusa, ma tutti hanno preso tempo Nel fine settimana novità per Jovetic, presto l’ufficialità per Pogba LUCA BIANCHIN CARLO LAUDISA MILANO

Il quadro della situazione è il seguente. Il Pescara aspetta il Psg, il Psg aspetta il Pescara, Verratti aspetta di avere le idee chiare al 100%, il suo procuratore non ha aspettato nessuno ed è partito per il viaggio di nozze. Tutti stanno fermi e la Juve, che osserva la situazione con un certo distacco, comincia a pensare di poter intervenire. Perché la trattativa per il passaggio di Marco Verratti è ferma da qualche giorno e, a sorpresa, potrebbe restare bloccata ancora per 8-9 giorni. L’istinto di Marco E dire che il Pescara e il Psg non si sono lasciati male. L’accordo non è definito al 100% ma manca davvero poco: trasferimento a titolo definitivo — niente ulteriore stagione a Pescara — in cambio di circa 13 milioni, al playmakerino 1,3 milioni più bonus. Entrambe le squadre hanno deciso di rimandare la stretta di mano, perché in fondo non c’è fretta, e a Verratti va bene: è onorato della proposta degli Al Thani, i proprietari del Psg, ma il suo istinto dice sempre Juventus.

L’indecisione di Bouy Ancelotti gli fa i complimenti senza fargli fretta. Nel weekend francese si era sbilanciato: «Spero che Verratti arrivi, il paragone con Pirlo gli si addice». Ieri ha

laFotonotizia

Jo-Jo e Zorana la nuova coppia In attesa di fare coppia con la Signora, il viola Jovetic da qualche giorno fa coppia fissa con Zorana Mandic

fatto il moderato in conferenza stampa: «Non ho parlato con Verratti ma non penso ci siano grossi problemi: sì, ho un certo ottimismo. Avremo due giocatori per ruolo ma lui, se verrà, sarà un investimento. Potremmo prendere comunque un altro centrocampista». Nel giorno in cui De Laurentiis ha chiarito che non avrebbe avuto problemi a far giocare subito Verratti a Napoli, Ancelotti lo rassicura: Marco a Parigi potrebbe fare il titolare ma non sarebbe obbligato a fare il fenomeno dal primo giorno. E il d.s. del Pescara Delli Carri in serata ha parlato a una radio francese: «Verratti è un giocatore che, se sceglierà, dirà sì al Psg perché si tratta di uno dei futuri grandi club del mondo. Comunque, si farà tutto non prima di una decina di giorni. Vi innamorerete di lui». La Juve quindi attende e resta sulla sua offerta: 5 milioni per la comproprietà, con la possibilità per il Pescara di far giocare Verratti per un altro anno in Abruzzo. Però c’è una novità: Ouasim Bouy, l’olandese ex Ajax che ha fatto saltare la trattativa opponendosi al trasferimento a Pescara, avrebbe cambiato idea. La Juve potrebbe inserirlo di nuovo nell’affare e riaprire un tavolo.

Elia al Werder Nella scala delle

probabilità, Jovetic e Pogba stanno molti gradini più su. L’accordo con Jovetic è almeno possibile (anche se il d.s. viola Pradè ieri sera a Sportitalia ha ribadito che «è incedibile»), quello per Pogba quasi certo. Con ordine: nelle prossime 48 ore su juventus.com potrebbero comparire la foto di Pogba e l’annuncio dell’acquisto del centrocampista francese dal Manchester United. La Juve ha chiuso da tempo, Ferguson si è lamentato parecchio ma ormai è sceso a patti. Per Jovetic non è così semplice. Jo-Jo prende 2 milioni più bonus e sa che alla

I NUMERI

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milioni di euro offerti dal Psg al Pescara per l’acquisto del cartellino di Verratti

1,3

milioni di euro a stagione (più premi) proposti dal Psg al giocatore per cinque anni

L’olandese Bouy rivaluta l’opzione Pescara: Marotta potrebbe tornare all’assalto

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Eljero Elia dalla Juve al Werder Brema: ha già fatto le visite mediche

Marco Verratti, 19 anni; 6,63 di media voto Gazzetta nel 2011-12: secondo in B dietro a Insigne (6,69) ANSA

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le presenze di Verratti nell’ultimo campionato di serie B

Juventus l’ingaggio aumenterebbe, mentre l’accordo con la Fiorentina non è impossibile. Occhio alla tempistica: oggi non succederà nulla, domani nemmeno, ma nessuno si stupisca se nel fine settimana una telefonata aprirà la fase 2 della trattativa. La Juve a quel punto deciderebbe se accelerare o puntare su altri obiettivi, non prima di aver messo due firme assieme a Eljero Elia. L’olandese ha fatto le visite con il Werder e, dopo qualche discussione sull’ingaggio, è diventato un giocatore di Bundesliga.

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le partite di Premier League giocate da Pogba con la maglia del Manchester United

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LE ALTRE TRATTATIVE

Gala contro Spartak duello per Melo Krasic, si fa dura Poche richieste pure per Martinez. Conte porterà in ritiro anche quelli in esubero DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Conto alla rovescia per i campioni d’Italia. La Juve tornerà al lavoro giovedì pomeriggio a Chatillon, per il primo allenamento stagionale. Il giorno prima arriverà a Torino Antonio Conte, reduce da vacanze serene nonostante il pensiero della vicenda legata al calcioscommesse che lo porterà venerdì da Palazzi. Le cessioni In ritiro dovrebbe-

ro andare quasi tutti quelli in esubero: è la linea della società, anche perché in Val d’Aosta mancheranno i nazionali e Conte ha bisogno di un buon numero di giocatori per le prove tattiche. Nel frattempo, Marotta spera di piazzare qualche altra cessione dopo quella di Elia al Werder. Sembrava vicino l’accordo con il Galatasaray per Melo intorno agli 8 milioni, ma nelle ultime ore anche lo Spartak Mosca ha puntato il brasiliano. È più complicato trovare una squadra per Krasic (qualche richiesta dalla Premier) e Martinez (estimatori nella Liga e in Sudamerica). Ci

Felipe Melo, 29, col Galatasaray

sono offerte per Ziegler (Fenerbahce, Everton e Stoccarda), si valutano le situazioni di Pazienza e Padoin. Verso Pechino L’obiettivo del ritiro, che sarà interrotto solo per la trasferta-lampo a Bari per il trofeo Tim, è inserire rapidamente i nuovi. Ecco perché Conte è contento non solo dei colpi di Marotta e Paratici ma anche della velocità con la quale hanno acquistato giocatori importanti come Asamoah e Isla. Persa l’ultima partita stagionale (finale di Coppa Italia contro il Napoli), la Juve vuole ripartire con un successo: la Supercoppa dell’11 agosto a Pechino offre una ghiotta rivincita nei confronti della squadra di Mazzarri e ai nuovi acquisti basteranno pochi minuti per capire il concetto. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RADUNI E RITIRI

La voglia matta di Del Piero Torna, si allena e cerca il pallone Rientrato dalle vacanze è già al lavoro Oggi vaglierà le offerte col fratello: le più allettanti da Stati Uniti e Brasile DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO TORINO

Se mettesse un annuncio sul giornale o si affidasse al sito, a Facebook o a Twitter, sarebbe travolto dalle risposte. Il testo potrebbe essere più o meno questo: «Ciao ragazzi, sto cercando un campo per allenarmi. Qualcuno può aiutarmi?». Firmato: Alessandro Del Piero. Scherziamo, ma fino a un certo punto e vi spieghiamo perché. Domenica Del Piero è tornato a casa dopo le vacanze in America, ieri ha fatto le visite mediche (non quelle per l’idoneità agonistica, ma qualcosa di molto simile) e da oggi intensificherà gli allenamenti. In realtà Ale è rimasto completamente a riposo solo nel primo periodo di vacanza: da quattro settimane ha ripre-

so a muoversi un po’ perché gli piace e un po’ perché la chiamata giusta sarebbe potuta arrivare all’improvviso. Anche a distanza Del Piero è sempre stato seguito da Giovanni Bonocore che, dopo un mesetto di Skype, ieri ha riabbracciato Ale prima di cominciare a «torturarlo».

705

Le presenze totali di Del Piero con la maglia della Juve (tra cui 478 in A, 56 in coppa Italia e 127 in Europa)

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Non solo palestra Il preparato-

re-amico ha stilato il programma di allenamenti sapendo di poter contare sulla palestra della villa che non è mai stato un lusso ma una necessità. Nessuno lo sa, ma molti gol decisivi sono nati lì dentro, con la protezione degli alberi della collina, a orari impensabili perché soprattutto negli ultimi anni Ale ha aggiunto, e non sostituito, il lavoro personalizzato a quello svolto in gruppo. Ma la palestra non può bastare e

i gol totali di Ale in bianconero, tra cui 188 segnati in serie A, 44 in Champions League, 25 in coppa Italia

13 maggio 2012: Del Piero saluta i tifosi che lo acclamano per l’ultima volta nel proprio stadio

allora Bonocore è alla ricerca di un campo perché Del Piero ha bisogno del pallone e il rischio è che all’improvviso batta una punizione in salotto. Non sarebbe un bell’esempio per i piccoli Tobias, Dorotea e Sasha che farebbero a gara per imitare il papà e allora meglio trovare in fretta il campo. Il futuro Oggi, intanto, a Tori-

no arriva Stefano Del Piero che presenterà al fratello una serie di offerte: alcune saranno scartate subito, altre meriteranno una riflessione. Ma, nonostante si siano sparse voci di un annuncio imminente proprio in coincidenza con la presentazione della nuova maglia della Juve (domani) o con l’inizio del ritiro estivo dei bianconeri (giovedì), sembra da escludere uno sviluppo immediato. Quando Ale sarà at-

tratto da una proposta, salirà su un aereo per visitare il posto, verificare in loco la bontà del progetto e studiare la logistica visto che con lui si trasferiranno la moglie Sonia e i tre figli oltre a Bonocore. Ci vuole tempo anche se il giocatore è fortemente desideroso di iniziare la nuova avventura. Al momento il futuro di Del Piero sembra ballare tra l’America e il Brasile, con la soluzione sudamericana in forte risalita. Il primo club brasiliano che si era fatto avanti era stato il Flamengo, che però adesso sta cercando di acquistare Diego (già, l’ex juventino). E nelle ultime ore sono arrivate offerte molto interessanti da altri due club prestigiosi, uno dei quali sempre di Rio. Il Brasile è la culla del calcio e Ale si sente ancora un bimbo.

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RADUNI E RITIRI MERCATO IL TECNICO DEI REDS ALLA BBC: «SIAMO VICINI, SPERIAMO DI CHIUDERE IN SETTIMANA». I GIALLOROSSI RILANCEREBBERO PER DESTRO deve arrivare almeno un’offerta di 15. Che è poi quanto ha messo sul piatto il Liverpool. In tal caso i giallorossi potrebbero anche cedere Borini (che tornerà a Roma il 16 luglio dalla vacanze), per fare plusvalenza e incassare denaro da riversare poi su altri giocatori. Mattia Destro è il nome più facile e l’obiettivo più reale. Del resto, Genoa e Siena vogliono praticamente quella cifra: 16 milioni.

In Inghilterra Rodgers annuncia: «Borini sarà presto del Liverpool» DAL NOSTRO INVIATO

RISCONE (Bolzano)

Che Fabio Borini piacesse a Brendan Rodgers, il nuovo allenatore del Liverpool, era cosa risaputa. Adesso, però, è partito l’assalto all’attaccante az-

zurro. «Spero che con Fabio si possa chiudere entro questa settimana, sarebbe bello — dice alla Bbc Rodgers, che Borini lo ha allenato due stagioni fa allo Swansea — Fabio sarà grandioso, ne sono certo. E i tifosi lo ameranno assolutamente».

Smentita La Roma fa sapere di

non sapere nulla della trattativa. E comunque non vuole commentare. Perché? Di certo c’è che Borini in 12 mesi ai giallorossi è già costato quasi 10 milioni di euro (compresa Iva, tra prestito, comproprietà e riscatto con il Parma) e per cederlo

pug

Fabio Borini, 21 anni FORNASARI

Brendan Rodgers, 39 anni REUTERS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma, l’uragano Totti «Servono campioni così non possiamo competere con le big» «Io voglio vincere. Non mi va un altro anno di transizione, ma senza grandi nomi è impossibile» TUTTE LE FACCE DEL CAPITANO DÀ SPETTACOLO ANCHE IN CONFERENZA STAMPA 1

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toli in più. «Lui vuole un calcio più verticale rispetto a quello di Luis Enrique. Per noi attaccanti è la cosa migliore, con Zeman 80-90 gol li fai. Ma non so se con lui avrei vinto di più. Forse no, visto che in quei 2 anni non vincemmo niente. Ora c’è un’altra possibilità». Sempre che Zeman non dia fastidio, che non sia ancora un personaggio scomodo. «Mi auguro di no, altrimenti "manco se parte" (scherza in romano, ndr). Come la penso sulla Juve? Ho letto gli stessi libri del mister». Appunto. Al massimo 28 scudetti, ma pure troppi... Top player E allora spazio al campo, dove c’è chi fatica, ma anche chi va già forte. «Dovessi puntare su qualcuno, lo farei su Osvaldo: fisicamente sta bene, tecnicamente è forte e già conosce il gioco del mister. Può fare un grandissimo campionato. I giovani? Mi hanno impressionato Nico Lopez, Florenzi e Romagnoli. Con Zeman possono fare tutti e tre molto bene». Anche perché, di top player non è aria. «Non faccio nomi, in passato non si sono mai avverati. Aspet-

«

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« 1-4 Francesco Totti alla conferenza stampa FOTOPRESS 5 Il capitano giallorosso durante il ritiro di Riscone IPP DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA PUGLIESE RISCONE (Bolzano)

Altafini e Meazza ce li ha già nel mirino, a una sola rete di distanza. Ma l’orizzonte di Totti guarda più in là, almeno al secondo posto della classifica dei marcatori di sempre della Serie A (Nordhal è a 225 gol, 10 più sù), l’obiettivo di Francesco. «Conoscendo gli schemi di Zeman, posso segnare 20 gol, anche da vecchio. Se avrò la possibilità, certo. E se giocherò». In attesa del campionato, però, nel mirino di Totti è finita la società. «Così non siamo competitivi con Juventus, Milan e Inter. Si può vincere solo con i grandi nomi, con i campioni. E spero che, nonostante le parole di Sabatini, la società stia lavorando per questo». Investimenti E allora via, il discorso è sempre lo stesso. Sabatini domenica aveva detto «non arriveranno crac fragorosi», Totti spera che non sia così: «Io voglio vincere, come squadra e tifosi. Non mi va un altro anno di transizione e, conoscendo la

piazza, non so se anche la gente voglia aspettare ancora. Nel calcio non si sa mai, la speranza è l’ultima a morire. Ma l’anno scorso nuovo allenatore e giocatori, quest’anno lo stesso. Gli anni passano, tra due anni mi scade il contratto e smetterò. Ma spero di vincere prima, se poi loro sono così bravi da prolungarmelo...». Ruolo Ma dove giocherà Francesco? Domenica, prima uscita stagionale, è partito a sinistra. Anche se poi, lentamente, scivolerà al centro, dove la sua efficacia è massimale. «Ho iniziato lì a sinistra, ma non è una scelta definitiva, la prossima volta potrei giocare centravanti. Certo, esterno è dura: lì Zeman vuole che si facciano tanti tagli in profondità. E io non ne faccio tanti, non ho le caratteristiche». Magari Zeman spera di lavorarci su, soprattutto in questi giorni. «Un po’ di affanno ce l’ho. È faticoso, lo sapevo. Ma è un lavoro che poi ci ritroveremo durante l’anno». Boemo Tredici anni dopo, Totti

ritrova così Zeman, con tanti ti-

laFotonotizia

Che stile lo Zeman golfista Tanta fatica e un po’ di relax per Zeman e l’a.d. giallorosso Claudio Fenucci. Partita a golf con l’a.d. di Sud Tirol Event, D’Apolito (TEDESCHI)

Fare l’esterno è dura ma con Zeman potrei segnare 20 gol. Dovessi giocare... Spero che Zeman non dia fastidio, non risulti scomodo, "sennò manco se parte"

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HA DETTO DI LORO

S Walter Sabatini «Conosco la piazza, non so se aspetta ancora»

S Pablo Osvaldo «Può fare un grandissimo campionato»

S Alessandro Florenzi «Lui, Nico Lopez e Romagnoli, che impressione»

FRANCESCO TOTTI ATTACCANTE DELLA ROMA

tiamo, ma se vuoi vincere lo scudetto, servono i grandi nomi». Made in Usa Magari Totti quelli potrà chiederli a Jim Pallotta tra due settimane, quando sarà in America per la tournée. «Un passo importante, per farsi conoscere dove non siamo mai stati. «Pallotta? L’ultima volta che l’ho visto si è buttato in piscina (a Trigoria, ndr), magari si è affogato... Scherzo, ci parlerò in America e vedremo. La società, anche se lontana, penso sia solida e ci possa dare qualsiasi cosa. Penso...». Chiusura con l’Europeo: prima il lapsus su Zarate («Rispetto l’omofobia», Francesco voleva dire omosessualità e pensava che la domanda fosse rivolta alla polemica su Cassano e i gay), poi gli elogi: «L’Italia ha fatto un grandissimo Europeo: Balotelli se sta bene fa la differenza, ma a trascinare gli azzurri sono stati Pirlo e De Rossi». Già, Daniele. Un top player, Francesco lo aspetta a braccia aperte. Ma non solo lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S James Pallotta «L’ultima volta si è buttato in piscina...»

S Francesco Totti, nella scorsa stagione ha realizzato 8 reti in 31 gare

dietro le quinte

Quelle parole che pungono la dirigenza (a.cat.) Il commento (quasi) unanime alle sue parole è stato: ha parlato da capitano, interpretando umori e voglie dei tifosi, e si sa che i romanisti meritano il meglio, grandi acquisti e squadra competitiva. Ma se poche ore prima il suo direttore sportivo aveva annunciato che «non arriveranno crac fragorosi perché i grandi nomi la Roma li ha già», come vanno interpretate le parole di Totti? Solo un grido d’allarme o un modo per prendere le distanze da un Progetto che non condivide più? La tempistica e l’uso di certi termini — «Un altro anno di transizione non mi sta bene», ha detto con durezza — sono sospetti, e fanno pensare che Totti ieri abbia voluto «sputare» un paio di rospi tenuti dentro un anno intero: dalle accuse di pigrizia di Baldini ai tentativi della società di ridurre il potere dei suoi uomini, Vito Scala e Silio Musa. E se ieri il capitano avesse presentato il conto? Purché non si sia trattato del solito mal di pancia estivo.

L’ALTRO SIMBOLO

De Rossi accorcia le sue vacanze: sarà in Usa dal 20 RISCONE (pug) Tachtsidis ha fatto le visite mediche ieri sera, come Bradley 5 giorni fa. Non sono ancora della Roma, ma tutto è fatto. Forse oggi l’ufficializzazione, ma col Genoa è sorto il problema Greco. C’era l’accordo sullo scambio di comproprietà, saltato ieri per il rifiuto del giocatore. Sabatini sta parlando con Borriello, Pizarro (sul quale c’è stato un sondaggio del Pescara), Juan e Simplicio, tutti in uscita. Per l’esterno destro il favorito resta Jung, Bosingwa chiede un ingaggio troppo elevato. De Rossi e Borini — se non dovesse passare al Liverpool come leggete in questa pagina — potrebbero anticipare il rientro dalle ferie e andare negli Stati Uniti dal 20.


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RADUNI E RITIRI la guida Domani il Cagliari Da giovedì ritiro per Juve e Samp Ecco tutto il calendario dei raduni e ritiri delle squadre di Serie A: GIÀ AL LAVORO PARMA Ritiro a Levico (Tn) da sabato al 28/7; ROMA a Riscone (Bz) fino al 17/7; INTER a Pinzolo (Tn) fino a domenica; GENOA Fino al 29 a Bormio, Castel di Sangro (Aq) 1-12/8; CHIEVO Da mercoledì al 27/7 a S. Zeno di Montagna (Vr); UDINESE Preritiro a Udine fino a venerdì, da domenica al 4/8 ad Arta Terme (Ud); FIORENTINA Preritiro a Firenze fino a domenica, a Moena (Tn) da lunedì al 28/7 e dal 31/7 al 8/8; ATALANTA A Zingonia (Bg) fino a sabato, da domenica al 4/8 a Rovetta (Bg); BOLOGNA A Casteldebole fino a domenica, Andalo (Tn) 16-28/7, Sestola (Mo) 31/7-5/8; CATANIA A Torre del Grifo (Ct); LAZIO Ad Auronzo (Bl) fino al 26/8; MILAN A Milanello (Va); NAPOLI Da oggi al 23/7 a Dimaro (Tn); SIENA A S.Vito (Bl) da venerdì al 28/7; a Cascia (Pg) 31/7-8/8; TORINO Fino a giovedì a Torino; da venerdì al 27/7 a Sappada (Bl); Omegna (Vb) 30/7-6/8; Mondovì (Cn) 13/8-18/8. DOMANI CAGLIARI Ad Assemini (Ca). I PROSSIMI JUVENTUS Da giovedì al 23/7 a Chatillon (Ao); PESCARA Venerdì a Pescara, da domenica al 3/8 a Rivisondoli (Aq); SAMPDORIA Giovedì a Genova; da domenica al 29/7 a Bardonecchia (To); PALERMO A Malles Venosta (Bz) da lunedì al 5/8. LE AMICHEVOLI 12 luglio INTER-Trentino Team, ore 17, Pinzolo (TN); 14 luglio ROMA-Gaz Metan Severin, ore 17.30, Riscone di Brunico (BZ); Auronzo-LAZIO, ore 18, ad Auronzo di Cadore (BL); 15 luglio INTER-Koper, ore 17, a Rovereto (TN); CHIEVO-Mista S.Anna-Rappresentativa San Patrignano, ore 17, a San Zeno di Montagna (VR); 16 luglio SIENA-Rappresentativa Valboite, ore 17, San Vito di Cadore (BL); 17 luglio Rapid Vienna-ROMA, ore 19.30, Vienna (Austria); NAPOLI-Rappresentativa Trentina Dimaro (TN).

A Napoli parla al futuro

REALTÀ E SOGNO

S Lorenzo Insigne «Vogliamo valorizzare i giovani, non a caso abbiamo deciso di puntare su Insigne. Arriveranno altri gioiellini»

S Marco Verratti «Avrei voluto anche Verratti. Poi mi hanno detto che non avrebbe giocato titolare e che bisognava lasciarlo un altro anno a Pescara»

«Largo ai giovani» Il presidente De Laurentiis detta le strategie al raduno Ma i pochi tifosi accorsi aspettano colpi dal mercato adesso l’ambiente, nonostante le temperature, è un po’ freddino: non più di cinquanta tifosi ad attendere l’arrivo dei giocatori nel blindatissimo centro di Castelvolturno. «Siamo pronti», dice Hugo Campagnaro, il primo ad arrivare per visite mediche e test fisici.

GIANLUCA MONTI NAPOLI

Aurelio De Laurentiis prova a prendersi la scena anche nel giorno in cui il Napoli si raduna senza acquisti e con l’unica novità del giovane Lorenzo Insigne (potrebbe prendere il numero 9), rientrato dal prestito al Pescara. Proprio dai giovani (Saurini dovrebbe essere il nuovo tecnico della Primavera) il presidente intende ripartire: «Non a caso abbiamo puntato su Insigne — afferma alla radio ufficiale della società — e avrei voluto portare a Napoli anche Verratti. Poi, però, mi hanno detto che non avrebbe giocato titolare e che bisognava lasciarlo un altro anno a Pescara, così ho desistito. Prenderemo senz’altro dei nuovi gioiellini». Il modello da seguire è l’Udinese: «Dobbiamo comprare, comprare e ancora comprare — continua De Laurentiis —. Poi parcheggeremo altrove dei giocatori in attesa che maturino». Capitolo mercato I tifosi, però, reclamano rinforzi di valore nell’immediato: «C’è voglia di confermarsi ad alti livelli, ma

CATANIA

Sfida Bergessio «Non temo Maxi» MASCALUCIA (Ct) Il centravanti sono io. Gonzalo Bergessio manda messaggi chiari: «Devo migliorare, ma ora mi sento più inserito negli schemi. Anche se dovesse restare Maxi, farò di tutto per convincere l’allenatore». Lopez oggi potrebbe essere ceduto alla Samp. 7 gol in 34 gare, altri 5 nelle 13 partite del 2010 11. Bergessio vuole incrementare il bottino: «Devo segnare di più e giocare al servizio della squadra». A Maran Bergessio piace molto: «Uno che lotta come lui vorrebbero averlo tutti». Giovanni Finocchiaro

Nostalgia Pocho Per discutere

Un gruppo di giocatori del Napoli impegnato in allenamento a Castelvolturno La squadra sarà in ritiro fino al 23 luglio ANSA

non abbiamo fretta perché occorre valutare il loro inserimento nel nostro contesto». Si parla di uno scambio, con conguaglio a favore del Genoa, tra Santana e Kucka (al Grifone piace anche Rosati), di Cuadrado per la fascia destra e Behrami per la mediana: «Cuadrado ci interessa — ammette De Laurentiis —, ha fatto un ottimo campionato a Lecce. A Mazzarri chiedo un Napoli intelligente, che sappia attaccare e creare spettacolo». Per

il rinnovo del contratto dell’argentino (scadenza 2013, l’idea è arrivare al 2015) si è visto in sede l’agente Alejandro Mazzoni, lo stesso di Ezequiel Lavezzi. Il Pocho era il grande assente di ieri, dopo che per cinque anni è stato il protagonista indiscusso delle vicende azzurre. I pochi tifosi presenti hanno chiesto a Mazzarri lo scudetto, ma lui ha tirato dritto con l’auto. Senza top player difficilmente si potrà puntare al tricolore. L’unica stella a Dimaro, considerata anche l’assenza di Cavani, sarà Hamsik. Si riparte da lui e da Goran Pandev, l’erede designato del Pocho. Difficile dire se riuscirà a sostituire Lavezzi negli schemi di Mazzarri. Intanto, potrebbe farlo nella villa di Posillipo che l’argentino ha appena lasciato e Pandev sembra intenzionato ad affittare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA

Cosmi al lavoro C’è anche Destro SIENA È nato il nuovo Siena, quello che, per dirla con Serse Cosmi «dovrà avere fame». Ieri pomeriggio il raduno, venerdì partenza per il ritiro. Fra le certezze capitan Vergassola, al 90 anno in bianconero. «Il 20 anno in A è sempre il più difficile. Cosmi? Non lo conosco, ma so che ha voglia e carattere». Fra i presenti anche Gazzi e Destro, in odor di partenza. «Il mercato? — ha tagliato corto Vergassola — Dobbiamo solo pensare a lavorare». Domani sarà presentata la campagna abbonamenti, al via dal 16/7. Alessandro Lorenzini


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Amore Toro Petizione della curva per Bianchi Primo giorno di allenamento, in trecento hanno applaudito i giocatori e distribuito volantini contro la cessione della punta FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Dall’alto, Rolando Bianchi, 29 anni, in piscina e in allenamento LAPRESSE

Incontri interlocutori, al calcio mercato, come sul verde prato del centro Sisport dove il Torino ha battezzato ieri mattina il primo giorno nella nuova categoria davanti ai propri tifosi. Ufficialmente la preparazione inizierà sabato prossimo con l’arrivo a Sappada, nell’attesa, i 24 della rosa attuale alternano esercizi e corsa sul campo. «La nostra stagione inizierà sabato», ci tiene a precisare Giampiero Ventura, soddisfatto dall’accoglienza dei tifosi, altra musica rispetto a un anno fa quando all’apertura dei cancelli della Sisport i giocatori e il tecnico furono accolti da una feroce contestazione. «C’è entusiasmo e ottimismo, avremo bisogno della nostra gente» fa eco l’allenatore, unico con Rolando Bianchi a ricevere l’applauso di trecento tifosi accaldati sugli spalti. Non nasconde il tecnico granata le perplessità e le difficoltà di merca-

to, miste alla speranza di avere nelle prossime ore una rosa più affidabile di quella attuale, ampia solo nel numero. «Per una neopromossa l’obiettivo è la salvezza, e non potrebbe essere diversamente per una squadra come la nostra che si sta ricostruendo dalle fondamenta, passo dopo passo», la chiosa dell’allenatore. A meno di piacevoli sorprese in tema di mercato, il che sarebbe un’inattesa novità rispetto al trend usuale della gestione Cairo. I tifosi granata, nello specifico la frangia più calorosa, ieri mattina hanno distribuito dei volantini in vista di una manifestazione a sostegno della permanenza in granata del capitano, Rolando Bianchi, possibile pedina di scambio al calcio mercato (piace a Fiorentina, Cagliari e Catania nei vari intrecci per arrivare a Ljajic, Canini e Maxi Lopez).

Furia Lazio Matuzalem si è fatto vivo Sarà tagliato? Il suo agente è riuscito a contattarlo arriverà solo domani mattina in Italia E lui dice: «Torno ma non so se resto» DAL NOSTRO INVIATO

DAVIDE STOPPINI AURONZO DI CADORE (Belluno)

Prestiti Se sul campo si tirerà a

campare senza sussulti fino alla partenza per il ritiro in quota, ieri nella sede della Cairo Communication è stata giornata di febbrili consultazioni per chiudere entro giovedì le trattative che dovrebbero regalare a Ventura almeno quattro giocatori per il taglio del nastro, in ritiro. Accordi raggiunti con i procuratori dei giocatori, da limare la formula del prestito o delle compartecipazioni con il Milan per Mesbah (prestito secco), la Fiorentina per Ljajic (prestito con diritto di riscatto a 4 milioni, ma nell’affare è inserito anche Bianchi), con il Siena per Gazzi (1 milione più Rubin) e il Sassuolo per Sansone (prestito oneroso fissato in 2 milioni). Per la buona pace dei tifosi e la tranquillità di Ventura entro oggi almeno un paio di tessere dovrebbero andare a posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matuzalem sul suo profilo facebook

«È l’ora delle scelte, devo valutare tutti»: Vladimir Petkovic apre il ritiro della Lazio e conferma la nuova linea dopo l’addio a Yilmaz. Valutare tutti significa nuove chance per Floccari e Zarate, fino a poche ore fa sul mercato. Vuol dire anche capire se Hernanes può davvero diventare centrocampista. Sì, il tecnico croato vorrebbe vederli tutti. Ma uno ancora non s’è presentato.

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anche una sua foto da Ponta Negra, Natal, capitale dello stato di Rio Grande do Norte in Brasile. Ipotesi rescissione E in verità

non è che la Lazio muoia dalla voglia di tenerlo. Di Matuzalem non si avevano notizie da giorni: la versione ufficiale è che il brasiliano abbia smarrito il telefono e i documenti, il che gli ha impedito prima di mettersi in contatto con la società poi di partire per l’Italia. La Lazio fatica a crederci, anche perché le prime spiegazioni raccontavano di un Matuzalem impegnato in una terapia al ginocchio. L’ultimo piano prevede la partenza di oggi da Natal, scalo a San Paolo e arrivo domani

Per il giocatore è sicura una multa Ma la società pensa anche al licenziamento mattina a Roma. Lotito e Tare lo aspettano, come pure il resto della famiglia che è già in Italia. L’arrivo del giocatore è già slittato due volte, la società non tollerebbe altri rinvii. La multa è uno scenario quasi superato: c’è l’ipotesi della rescissione del contratto.

Contatto Hanno trovato France-

Il brasiliano in azione FOTOPRESS

lino Matuzalem ma non è in ritiro e non si è visto neppure a Roma per le visite mediche. È un caso grande così, ma almeno il suo agente, Filippo Fusco, è riuscito a mettersi contatto con lui. La società è su tutte le furie. Il giocatore attraverso il suo agente ha mandato messaggi concilianti: «Sto per tornare». Su facebook, però, ha aggiunto: «Sì, torno, ma non so se rimango», ha scritto postando

Mercato E a quel punto la Lazio

si troverebbe costretta a cercare anche un centrocampista: offerto Pazienza. Ma le priorità sono altre: in avanti non convince Rodallega, occhio a Nilmar e Mayuka. E per il terzino sinistro, oltre al sogno Balzaretti, ecco Abero. Rinnovo Diakite: vertice notturno tra Lotito e l’agente del francese, Savini. L’ora delle scelte, anche qui. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RADUNI E RITIRI

Martello Colantuono «Attenta Atalanta Ci sarà da lottare» Il tecnico al raduno: «L’anno scorso il -6 e ora il -2, ma sbaglia chi pensa che stavolta sarà più facile» DAL NOSTRO INVIATO

ALEX FROSIO ZINGONIA (Bergamo)

Il sole che scalda la prima seduta sul prato di Zingonia picchia. Ma anche Stefano Colantuono ha già cominciato a martellare la sua Atalanta. Intanto, a parole: «L’anno scorso partivamo da -6, quest’anno da -2, ma sarebbe un errore pensare che sia più facile. Allora ci davano per morti e abbiamo smentito tutti. Stavolta non ci sarà più l’effetto sorpresa. E il campionato, con Torino Samp e Pescara, si preannuncia più equilibrato e competitivo. Teniamo le antenne dritte, dovremo lottare fino a maggio».

A

HA DETTO

S Sulla squadra «Proveremo ad essere propositivi nelle idee e nel gioco. Allestiremo una squadra competitiva. La base della squadra è solida, non ci sono negatività»

Gaston Ramirez, 21 anni. Sul giocatore uruguaiano diversi club LAPRESSE

Pioli: «Bologna, lasciami Ramirez»

Il tecnico esalta Acquafresca S e spera nella Su Gillet «La sua partenza conferma del è maturata per una situazione talento uruguaiano che capita nella vita delle aziende. Acquafresca? Lo vedo bene nel ruolo che fu di Di Vaio»

Champagne e gavettoni? No Da-

vanti al presidente Percassi, intanto si comincia da Zingonia (che è in fase di ristrutturazione) per test, visite mediche e valutazione di chi è rientrato dai prestiti: Ardemagni, Almici, Colombi, Scozzarella, Kone. E se Zeman fa lavorare duro i suoi, anche il Cola scherza fino a un certo punto: «Anche qui non si passeggia, non sarà una settimana da gavettoni e champagne». Poi da domenica via alle tre settimane di ritiro a Rovetta: prima della partenza, alle 11 saluto ai tifosi allo stadio. Colantuono ha con sé 26 giocatori: li conosce tutti o quasi, visto che la rosa è la stessa che ha chiuso l’ultimo campionato. Anche Davide Brivio, l’unico volto nuovo (sarà presentato mercoledì), non è in realtà una novità, essendo cresciuto nel vivaio bergamasco:

PRIMO GIORNO ROSSOBLÙ AL LAVORO

Stefano Colantuono, 49 anni, ha diretto ieri il primo allenamento dell’Atalanta 2012-13, in divisa rossa: «Sembro un Campari», ha scherzato il tecnico bergamasco MAGNI

«Me lo ricordo dal 2006 — ha ricordato il tecnico — in ritiro a San Pellegrino avevamo fatto un’amichevole con la Primavera e chiesi di avere con me Brivio, mi sembrava già pronto per la prima squadra. Ma l’avevano già ceduto alla Fiorentina». Vecchi e nuovi Si riparte dun-

que dai vecchi (Maxi Moralez e Denis i primi a presentarsi): «Era quello che volevamo — riflette il tecnico atalantino — un gruppo che conosce la nostra tipologia di calcio. Ma dobbiamo alzare l’asticella, cercare di migliorare. Voglia di fare, di lottare, di mettersi a disposizione: questo è il nostro vangelo». Dal mercato qualcosa arriverà, ma alla domanda su Inza-

ghi, Colantuono glissa: «Nomi non ne faccio, il mercato non è nemmeno nel vivo». Anche sulle possibili partenze, l’allenatore nerazzurro va in modalità stand-by, anche se con un pizzico di orgoglio: «Siamo una società che prepara alle squadre top, ma abbiamo delle ambizioni. E non è detto che venderemo. E poi l’Atalanta oggi è un club prestigioso, va meritata, dedicarsi alla causa dalla mattina alla sera». Chi lo ha sempre fatto negli ultimi vent’anni, dai Pulcini al record di presenze, è il capitano Gianpaolo Bellini: «Ai nostri tifosi promettiamo il massimo impegno: non vinceremo tutte le partite, è impossibile, ma non vuol dire che non ci proveremo».

S Su Ramirez «Mi piacerebbe ripartire anche con il giovane Gaston, perché per me si tratta di un giocatore di grande classe. Possiamo fare tanti gol»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ANDREA TOSI BOLOGNA

Per alleviare la calura del solleone e scacciare le incognite che oggi gravitano sui rossoblù, Stefano Pioli si presenta al primo giorno di raduno coi capelli più corti del solito e un pieno di energia e ottimismo perfino contagiosi: «Sono carico e motivato come credo lo siano i miei giocatori», dice il 46enne tecnico parmigiano alla seconda stagione sulla panchina del Bologna. Non vedo l’ora di cominciare. Certo, non siamo al completo, ma a questo punto del mercato estivo è normale che sia così. Arriveranno giocatori in corsa, ci servono un attaccante centrale e una punta esterna, altri usciranno ma sono convinto che allestiremo una squadra competitiva». Nessuna negatività In questa set-

timana la squadra di 27 giocatori (tra i convocati c’è anche il giovane serbo Radakovic che però deve completare il tesseramento) lavorerà a Casteldebo-

le tra test atletici e sedute col pallone, poi dal 16 luglio il Bologna salirà in ritiro ad Andalo dove si uniranno anche Antonsson e Perez, mentre Diamanti sarà in gruppo il 23, infine Ramirez tornerà a Casteldebole dopo l’Olimpiade. «Non ripartiremo dai 51 punti e non prometto che bisseremo quella quota, commenta Pioli, ma proveremo a essere sempre propositivi nelle idee e nel gioco che alternerà due sistemi diversi partendo dalla difesa a tre. La base della squadra è solida, con noi ci sono otto degli undici titolari dell’anno passato. La partenza di Gillet? È maturata una situazione impronosticabile come succede nella vita della aziende che ha portato alla sua cessione. Ho molta fiducia in Acquafresca nel ruolo che fu di Di Vaio. Il rischio di squalifiche per il calcioscommesse? Non è un problema solo nostro, altri club sono sulla stessa barca». Alino vino buono Pioli lancia un

messaggio alla dirigenza: «Mi piacerebbe ripartire con Ramirez, un talento che può crescere ancora tanto. Come può crescere Diamanti a dispetto di un’età più matura: Alino è come il buon vino, invecchiando migliora. Salvezza o qualcosa di più? Il nostro obiettivo si determinerà nel corso della stagione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SCOMMESSE QUAGLIARELLA SENTITO DA PALAZZI: RESPINTA OGNI ACCUSA

Nuova ipotesi Figc: processo spaccato VALERIO PICCIONI ROMA

Il secondo processo sportivo del calcioscommesse bis sarà probabilmente spaccato a metà: prima le società che rischierebbero di brutto, accusate di «responsabilità diretta» (le più esposte sembrano Lecce e Siena), poi i club giudicati per «responsabilità oggettiva». Il direttore generale della Federcalcio Antonello Valentini ne parla al Gr Parlamento: una «corsia preferenziale» a cui stanno pensando il procuratore Palazzi e il suo staff. Quagliarella smentisce Il procu-

ratore capo non interroga mai, lascia a vice e collaboratori l’a tu per tu delle audizioni, ma si fa vedere, per una volta senza cravatta, arrivando sorridente in Vespa. Dentro gli uffici di via Po i suoi sostituti interrogano Fabio Quagliarella, che smentisce categoricamente di essere

Fabio Quagliarella, 29 anni ANSA

stato a conoscenza di una presunta combine per Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Mentre il giallo Gianello continua: sull’interrogatorio dell’ex terzo portiere napoletano, l’uomo che si era autodenunciato per la partita in questione, non si sa ancora nulla dopo l’audizione saltata per ragioni di salute. Ritratterà? Ieri è stato sentito a Bari anche Angelo Iacovelli, l’infermiere-factotum dello spogliatoio barese, e che nelle

quattro ore di audizione ha negato che la società fosse a conoscenza di illeciti e che Bonucci e Ranocchia non sapevano nulla dei tentativi di accordarsi su Udinese-Bari 3-3. Le due corsie Palazzi sarebbe comunque in attesa di nuove carte che dovrebbero arrivare da Bari e da Cremona, sul famoso derby Bari-Lecce (la procura sta valutando la convocazione dell’ex presidente dei salentini, Pierandrea Semeraro) e su Lazio-Genoa (Mauri e Milanetto potrebbero essere risentiti). Il percorso è quindi in divenire. Da qui l’idea di spaccare il processo: garantire a tutte le posizioni più a rischio i tre gradi di giudizio prima del via della stagione. Valentina Mezzaroma Oggi è il giorno degli accusatori. Sarà sentito Andrea Masiello, ma toccherà anche a Filippo Carobbio, l’uomo che tira in ballo il Siena e Antonio Conte (che sarà sentito venerdì a Roma). Ieri Carobbio è stato attaccato a Radio sportiva da Valentina Mezzaroma, la vicepresidente del club toscano: «Dice il falso. Viene ritenuto credibile, ma credibile non lo è per nulla». © RIPRODUZIONE RISERVATA

AUDIZIONI

Oggi Carobbio e l’«ungherese» Venerdì c’è Conte È stato spostato da ieri a oggi l’interrogatorio di Laszlo Strasser, uno dei componenti della banda degli «ungheresi». Aggiornato inoltre il calendario delle audizioni sul calcio scommesse. Oggi: Filippo Carobbio (Siena), Andrea Masiello (Atalanta, ex Bari), Nicola De Tullio e Giovanni Carella. Domani: Roberto Bagalini (ex arbitro), Stefano Bagalini (calciatore Fermana), Ferdinando Coppola (ex Siena), Daniele Sebastiani (presidente Pescara), Marco Turati (ex Grosseto). Giovedì: Massimo Mezzaroma (presidente Siena), Gianfranco Parlato (tecnico); venerdì: Piero Camilli (presidente Grosseto), Angelo Da Costa (Sampdoria), Antonio Conte (tecnico Juventus); lunedì 16 luglio: Leonardo Bonucci (Juventus) e Andrea Ranocchia (Inter), entrambi ex Bari, e Domenico Criscito (ex Genoa ora allo Zenit).

Taccuino DOPO LA FIFA

«Sì» alla tecnologia da Lega e Coni «In merito all’introduzione della tecnologia nel calcio, la posi zione della Lega è e resta costante negli ultimi anni. Per noi il supporto tecnologico deve essere previ sto». Così si è espresso Maurizio Beretta, presidente della Lega Se rie A alla «Politica nel pallone». An che il presidente del Coni, Petrucci, applaude la linea di Blatter e la deci sione del Board: «Sono sempre sta to favorevole alla tecnologia nei ca si di gol non gol. Quando si segna una rete non si può non dare».

l’asta su e Bay, e il ricavato dalla vendita sarà destinato a finanziare le attività dell’Associazione.

A MIRANDOLA

Alle 20 in campo per i terremotati Oggi alle 20 allo stadio di San Martino Spino di Mirandola gli allie vi del corso per Allenatore di secon da categoria Uefa parteciperanno a una partita di beneficenza a favo re delle popolazioni colpite dal ter remoto. Tra i partecipanti: Chri stian Amoroso, Claudio Bellucci, Antonio Benarrivo, Cristian Buc chi, Dario Hubner, Hernan Crespo, Fabio Liverani e Cristiano Lucarelli.

MONDIALE 1982

Le firme degli azzurri FIGC per maglia «benefica» Il primo Consiglio fissato il 19 luglio A trent’anni dalla vittoria del l’Italia nel campionato del mondo di calcio, alcuni giocatori della squa dra che ha trionfato in Spagna nel 1982 hanno autografato una maglia della Nazionale che è stata donata all’Associazione Lorenzo Perrone (Alp) per la prevenzione delle malat tie oncologiche e oncoematologi che. Ora la maglia è stata messa al

È stato convocato per il pros simo 19 luglio, alle ore 13 presso la sede della Figc, il primo Consiglio fe derale della nuova stagione: l’ordi ne del giorno sarà ufficializzato nei prossimi giorni. Convocata per il 17 settembre, inoltre, l’Assemblea fe derale, chiamata ad approvare le proposte di revisione dello Statuto.


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MERCATO

Canini al Genoa Atalanta su Parra Il Parma a un passo da Acquah e Fideleff La Fiorentina prende Viviano e Della Rocca

la situazione delle venti di

ATALANTA

BOLOGNA

ALLENATORE Colantuono (c) ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Almici (d, Gubbio FP), Ardemagni (a, Modena FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce) PARTENZE Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, fine contratto) OBIETTIVI Tomovic (d, Lecce), De Silvestri (d, Fiorentina), Migliaccio (c, Palermo), Sardo (d, Chievo)

ALLENATORE Pioli (c) ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino) PARTENZE Rubin (d, Torino FP), Vitale (d, Napoli FP), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino) OBIETTIVI Heinze (d) e Curci (p, Roma), Motta (d, Catania), Guarente (c, Siviglia), Gabbiadini (a, Atalanta), Elkeson (c, Botafogo), Carvalho (d, Genoa), Sorrentino (p) e Jokic (d, Chievo), Natali (d, Fior), Escudè (d, Siviglia), Migliaccio (c, Palermo)

CAGLIARI

CATANIA

CHIEVO

ALLENATORE Ficcadenti (c) ARRIVI Cocco (a, AlbinoLeffe FP), Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò) PARTENZE Nessuno OBIETTIVI Avelar (d, Karpaty), Battaglia (c, Huracan), Stoian (c, Bari), Migliore (d, Crotone)

ALLENATORE Maran (n) ARRIVI Maxi Lopez (a, Milan FP), Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Antei (d), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Martinho (c, Cesena FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Crescenzi (d, Roma) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Juve FP), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto) OBIETTIVI Kurtic (c) e Mazzola (a, Locarno), Maah (c, Cittadella)

ALLENATORE Di Carlo (c) ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Farias (a, Nocerina FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Granoche (a, Varese FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui) PARTENZE Gulan (d, Fiorentina FP), Dainelli (d, Genoa FP), Sammarco (c, Samp FP), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d) e Squizzi (p, fine contratto) OBIETTIVI Caracciolo (a) e Rigoni (c, Novara), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Greco (c, Roma), Sansone (a, Sassuolo)

FIORENTINA

GENOA

INTER

ALLENATORE Montella (n) ARRIVI Gulan (d, Chievo FP), Seferovic (a, Lecce FP), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Jrs), Della Rocca (c, Palermo) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, Juve Stabia P), Matos (a, Bahia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d), Natali (d) e Marchionni (c, fine contratto) OBIETTIVI Gomez (a, Catania), Viviano (p, Palermo), Rosati (p, Napoli), Kjaer (d, Wolfsburg),

ALLENATORE De Canio (c) ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Dainelli (d, Chievo FP), Immobile (a, Pescara FP), Ribas (a, Sporting FP), Boakye (a) e Cofie (c, Sassuolo), Perin (p) e Lazarevic (c, Padova FP), Lamanna (p) e Polenta (d, Bari FP), Rennella (a, Cesena FP), Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Universitario), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras) PARTENZE Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio FP), Belluschi (c, Porto FP) OBIETTIVI J. Martinez (a, Velez), M. Martinez (d, Racing), Velazquez (d, Independiente), Santana (c, Napoli)

ALLENATORE Stramaccioni (c) ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo). PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c, Samp FP), Lucio (d, Juventus), Poli (c, Samp FP), Cordoba (d) e Orlandoni (p, f.c.) OBIETTIVI Mudingayi (c, Bologna), De Jong (c, Man. City), Andreolli (d, Chievo), Destro (a, Siena), Debuchy (d, Lilla), Lucas (a, San Paolo), Paulinho (c, Corinthians)

JUVENTUS

LAZIO

MILAN

ALLENATORE Conte (c) ARRIVI Motta (d, Catania FP), Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, Udinese FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Pogba (c, Man. Utd), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, f.c.) OBIETTIVI Kolarov (d, Man. City), Gabbiadini (a, Atalanta), El Kaddouri (c, Brescia), Suarez (a, Liverpool), Van Persie (a, Arsenal), Verratti (c, Pescara), Destro (a, Siena), Jovetic (a, Fiorentina), Romarinho (a, Corinthians)

ALLENATORE Petkovic (n) ARRIVI Stendardo (d, Atalanta FP), Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Sampdoria FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, fine contratto) OBIETTIVI Yilmaz (a, Trabzonspor), Maxi Lopez (a, Catania), Abraham (d, Basilea), Hetemaj (c, Chievo), Abero (d, Nacional), Balzaretti (d, Palermo)

ALLENATORE Allegri (c) ARRIVI Didac Vila (d, Espanyol FP), Di Gennaro (c, Modena FP), Oduamadi (a, Torino FP), Taiwo (d, Qpr FP), Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy) PARTENZE Maxi Lopez (a, Catania FP), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f.c.) OBIETTIVI L. Diarra (c, Real Madrid), Destro (a, Siena)

NAPOLI

PALERMO

PARMA

ALLENATORE Mazzarri (c) ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Santana (c, Cesena FP), Vitale (d, Bologna FP), Bariti (c, Vicenza) PARTENZE Lavezzi (a, Psg), Colombo (p) e Grava (d, fine contratto) OBIETTIVI Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina), Miranda (d, A. Madrid), Benatia (d) e Armero (c, Udinese), Cuadrado (c, Lecce), Cissokho (d, Lione), Ocampos (a, River Plate), Kucka (c, Genoa)

ALLENATORE Sannino (n) ARRIVI Andelkovic (d, Ascoli FP), Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), Simon (c, Bari FP), N. Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter) OBIETTIVI Canini (d, Cagliari), Giorgi (c, Siena)

ALLENATORE Donadoni (c) ARRIVI Pellé (a) e Castellini (d, Samp FP), Ninis (c, Panathinaikos), Portin (d, Padova FP), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Bajza (p, Dubnica), A. Rossi (d, Siena), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a, Bologna), Pabon (a, A.Nacional), Parolo (c, Cesena) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve) OBIETTIVI El Kaddouri (c, Brescia), Perbet (a, Mons), Bazzoffia (c, Gubbio), Acquah (c, Palermo)

PESCARA

ROMA

SAMPDORIA

ALLENATORE Stroppa (n) ARRIVI Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella Rossa), Elyounoussi (a, Fredrikstad) PARTENZE Kone (c, Atalanta FP), Immobile (a, Genoa FP), Insigne (a, Napoli FP), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c) e Nicco (c, fine contratto) OBIETTIVI Celik (a, Gais), Benassi (p, Lecce), Floccari (a), Foggia (c) e Kozak (a, Lazio), Bjarnason (c, St. Liegi), Munoz (a, Colo Colo), Modesto (d, Parma), Quintero (c, Atl. Nacional), Paulinho (a, Livorno), Weiss (M. City), Benussi (p, Torino)

ALLENATORE Zeman (n) ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Okaka (a, Parma FP), Antei (d, Grosseto FP), Bertolacci (c) e Julio Sergio (p, Lecce FP), Crescenzi (d) e Stoian (c, Bari FP), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Pizarro (c, Man. City), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Svedkauskas (p, Fiorentina), Bradley (c, Chievo) PARTENZE Pigliacelli (p, Parma), Cicinho (d, Recife), Cassetti (d, f.c.), Antunes (d, Pacos de Ferreira), Viviani (c, Padova) OBIETTIVI Bosingwa (d, Chelsea), Destro (a, Siena)

ALLENATORE Ferrara (n) ARRIVI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP) CESSIONI Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a) e Castellini (d, Parma FP) OBIETTIVI Gonzalez (a, Siena), Livaja (a, Cesena), Insigne (a, Napoli), Sardo (d, Chievo), M. Rigoni (c, Novara), Maxi Lopez (a, Catania), Rubin (d, Torino), Migliaccio (c, Palermo)

SIENA

TORINO

UDINESE

ALLENATORE Cosmi (n) ARRIVI Dellafiore (d, Novara). PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Parma), Codrea (c, fine contratto) OBIETTIVI Cofie (c, Genoa), Eramo (c, Crotone), Donati (d, Padova), Polenta (d, Genoa), Scapuzzi (a, Manchester City)

ALLENATORE Ventura (c) ARRIVI Rubin (d, Bologna FP), Gillet (p, Bologna), Gorobsov (c. Timisoara FP), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Milan FP), Benussi (p, Palermo FP), Coppola (p. Milan FP), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma FP), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Gazzi (c, Siena), Rodriguez (a, Independ.), Barreto (a) e Abdi (c, Udinese), Fideleff (d, Napoli), M. Lopez (a, Catania), Sansone (a, Sassuolo), Ljajic (a, Fiorentina)

ALLENATORE Guidolin (c) ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Cuadrado (c), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (d, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Allan (c, Vasco da Gama), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PARTENZE Pazienza (c, Juve FP), Asamoah (c ) e Isla (c, Juve), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter) OBIETTIVI Mouche (a, Boca), Insigne (a, Napoli), Fernandes (c, U. de Chile), Jonathas (a, Brescia).

A

BREGA-GOZZINI-RUSSO

Viviano e Della Rocca sono della Fiorentina. Il centrocampista arriverà in prestito. Per il portiere invece manca solo un ultimo passaggio burocratico legato all’Inter che si risolverà oggi. Sempre oggi Roncaglia firmerà a Firenze. Così come El Hamdaoui e poi toccherà al rinnovo di Behrami (fino al 2016, ingaggio aumentato di quasi il 50%). Punto Samp Oggi la Sampdoria

prova a chiudere per Maxi Lopez (c’è pure il Torino): l’offerta è di 6 milioni più Cacciatore e Signori. Nell’operazione può entrare anche Potenza. In giornata i doriani parleranno pure con il Torino per Rubin. Ufficializzato Castellini e ceduta al Parma la metà di Biabiany. La Samp non abbandona l’idea Migliaccio, che è sotto contratto sino al 2014 col Palermo. Il club di Garrone vorrebbe prenderlo in prestito con diritto di riscatto, mentre Zamparini punta a cederlo a titolo definitivo. E, comunque, la Samp, che nel caso potrebbe inserire Palombo nella trattativa, non è l’unica ad avere nel mirino Migliaccio: piace pure al Bologna, in caso di cessione di Mudingayi. Oggi potrebbe essere il giorno dello scambio con il Novara Gonzalez-Piovaccari. Altre trattative Udinese: quin-

quennale per Faraoni che lascia l’Inter in comproprietà; piace sempre Jonathas (Brescia, in cambio Battocchio e Vydra) su cui però c’è anche la Samp.

Afriyie Acquah, 20 anni FOTOPRESS

Davide Moscardelli, 32 anni AFP

Catania: dalla Roma, oltre a Crescenzi, ecco Antei. Nei prossimi giorni il Napoli incontrerà gli agenti di Insigne: rinnovo non così scontato. Oggi l’incontro Parma-Palermo per Acquah; gli emiliani hanno ripreso dall’Ancona D’Arsiè e restano su Fideleff (Napoli). Il Bologna lavora per tre del Chievo: Moscardelli-Sorrentino-Jokic. Stoian (Bari) viaggia verso il prestito al Chievo. L’Atalanta piomba su Parra (Independiente). A Cagliari, oltre a Camilleri, potrebbe arrivare Rigione; Larrivey ha rifiutato il Tianjin Teda. Il Genoa ha ufficializzato Anselmo (Palmeiras) e sonda Vossen (Genk), mentre continua a lavorare allo scambio con il Napoli

Kucka-Santana. Colucci (biennale) è un giocatore del Pescara (Gessa al Cesena): Foggia è in stand by; Bjarnason ha firmato un triennale e oggi tocca a Modesto (Parma) in prestito con diritto di riscatto; venerdì in Cile si chiude Munoz (Colo Colo); in attacco si apre la pista Rosenberg. Palombo potrebbe essere un obiettivo anche del Torino, che resta sulle tracce di Gazzi (ormai l’operazione è in dirittura, per 2,3 milioni) e pensa pure a Pazienza; la società di Cairo è pronta ad annunciare Mesbah, in comproprietà dal Milan, ed è in corsa per Canini, per il quale è passato avanti il Genoa: a quel punto, Bovo si avvicinerebbe al Torino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA STORIA IL CENTRALE ROSSOBLÙ E DELLA NAZIONALE È RIMASTO IN SARDEGNA

Astori, fedeltà al Cagliari ma lascia la fascia a Conti Cellino lo vuole capitano, ma lui rispetta il leader. E domani sarà al raduno, da eroe

PRESENTATO CON COFIE

Paloschi ritrova il Chievo: «Questa è come casa»

FRANCESCO VELLUZZI

La fedeltà nel calcio è cosa rara. Un rifiuto così ti fa diventare eroe. Perché Davide Astori difensore centrale del Cagliari, che potrebbe trovare maggior spazio in Nazionale, domenica sera ha piantato in asso i dirigenti dello Spartak Mosca rinunciando a un quadriennale da 2 milioni a stagione ed è rimasto a Cagliari. Cuore Hanno prevalso cuore e

ragione. Contro tutto e tutti. Astori in Russia si sarebbe sentito dimenticato dal grande calcio. E siccome il suo sogno è quello di conquistarsi un giorno uno spazio importante in una big italiana, ha scelto di restare, per ora, in Sardegna. Dove sta benissimo e ha un contratto fino al 2013. Gli è dispiaciuto fare dietrofront e dire no

Davide Astori, 25 anni FOTOPRESS

ai russi che lo hanno coccolato, ma gli è piaciuto ancora di più far felice Cellino. Il numero uno rossoblù vuole offrigli la fascia di capitano (Conti, come Agostini, non è più nelle grazie del patron), ma Astori declinerà l’offerta perché ritiene Conti leader e capitano. Cellino ha assicurato un sostanzioso ritocco dell’ingaggio al difensore, ma niente è stato definito. Se ne riparlerà domani quando Astori sbarcherà a Cagliari e racconterà la sua pazza estate: da Coverciano a Miami, a Cracovia e di nuovo in Italia. Un’estate ancora lunga perché fino al 31 agosto può succedere di tutto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA (g.t.) Una punta guizzante e un centrocampista di copertura. Con il ritorno di Alberto Paloschi (prestito rinnovato dal Milan) e l’ingaggio in compartecipazione di Isaac Cofie, ghanese classe 1991, si va completando lo scacchiere. Il presidente Campedelli ha fatto gli onori di casa ai due nuovi. «Il fatto di conoscere ambiente, compagni e sistema di gioco — ha commentato Paloschi — mi avvantaggia. Sono abituato ad "arare il campo". Ma conto di migliorarmi anche in zona gol per portare il Chievo alla salvezza». Cofie dovrà invece preoccuparsi di alzare la diga davanti alla retroguardia. «Per salvarsi bisogna cercare di non prendere gol. E questo è il mio obiettivo». Il Chievo ha rinnovato il contratto per un anno al portiere Lorenzo Squizzi e ceduto in prestito Marco Silvestri al Padova.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MONDO FRANCIA PRESENTATO IL C.T.

Fotonotizia

Deschamps l’italiano «Conta solo vincere»

La dolce vita di SuperMario a Saint-Tropez

«Ordine, tattica e disciplina per ricostruire la nazionale» Rischia Menez

Balotelli viveur a Saint-Tropez. Il «Daily Mirror» ha pubblicato alcune foto in cui Balotelli appare a petto nudo mentre beve champagne, fuma un narghilè e si fa massaggiare da una ragazza. Il tutto mettendosi in posa per il fotografo. Mancini ringrazierà.

ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI

Più poteri, soldi e 5 anni Mancini rinnovo record Il tecnico italiano del City guadagnerà 7,5 milioni a stagione ma ora pretende subito i rinforzi a cominciare da Van Persie DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

ACCUSE DI RAZZISMO

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Altro che Russia, Roberto Mancini resta a Manchester altri cinque anni. Ieri pomeriggio, dopo un fine settimana segnato dai rumors provenienti da Mosca secondo i quali sarebbe stato lui il nuovo c.t. della Nazionale, è arrivato l’annuncio del suo rinnovo con il City fino al 2017. Mancini, sbarcato a Manchester il 19 dicembre 2009 per sostituire Mark Hughes, guadagnerà 6 milioni di sterline a stagione, circa 7 milioni e mezzo di euro e avrà più poteri. «Sono molto felice di legarmi a un club come il Manchester City per altri 5 anni. Le opportunità per sviluppare il nostro progetto sono enormi. Il City è un club fantastico, dal proprietario, al presidente, ai dirigenti, ai giocatori fino ai tifosi». L’a.d. ad interim, John MacBeath, ha dichiarato: «Le capacità di Roberto Mancini sono note in tutta Europa. Con il City in due stagioni ha conquistato la Coppa d’Inghilterra e la Premier. Il nuovo accordo dimostra la fiducia che il club ripone in Mancini». Retroscena La trattativa per il

rinnovo è cominciata alla fine della Premier. Mancini ha incon-

Processo Terry Linea difensiva con sarcasmo

Roberto Mancini, 47 anni, campione d’Inghilterra con il City ANSA

trato a Dubai, a fine maggio, lo sceicco Mansour, proprietario del club. Intesa su tutta la linea: nuovo contratto, programmi, strategie. Poi Mancini è andato in vacanza e sono sorti i soliti problemi estivi, con un club molto lento a operare nel mercato. Questo ritardo cronico ha fatto saltare l’affare Hazard — il talento belga è finito al Chelsea — e ha complicato non poco la trattativa per portare Robin Van Persie a Manchester. Il City ha chiuso solo un’operazione: la cessione di Bridge al Brighton. Mancini è seccato ed è partito per il ritiro di Seefeld, in Austria, con l’obiettivo di confrontarsi con il direttore sportivo Brian Marwood, con il

quale i rapporti non sono mai stati idilliaci. Gli screzi hanno riguardato anche la preparazione: Mancini ha voluto accorciare la tournée in Cina e Malesia, strategica per i piani commerciali del club, ma dannosa per gli allenamenti. Le voci russe hanno rinviato a un altro momento i confronti interni. Mansour ha chiesto di non perdere tempo e di blindare Mancini. Per acquistare Van Persie si può aspettare: il denaro che il City è pronto a offrire all’olandese è una garanzia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’OPINIONE di LUCA CURINO

A PAGINA 21

&

LONDRA (bold) La linea difensiva di John Terry nel processo per razzismo cominciato ieri nel tribunale di Westminster per rispondere degli insulti rivolti ad Anton Ferdinand, giocatore del QPR, il 23 ottobre 2001, si riassume in una parola: sarcasmo. «Mi sono difeso da altri insulti, ma l’intento non era quello di sottolineare il colore della pelle. Le mie parole erano difensive e non accusatorie». La prima giornata del processo è scivolata via così tra gli imbarazzi. Alla sbarra non c’è un giocatore qualsiasi, ma l’ex «skipper» dell’Inghilterra e l’attuale capitano del Chelsea campione d’Europa, l’uomo per cui è saltata la panchina di Fabio Capello. Terry rischia al massimo una multa di 2.500 sterline, ma se dovesse essere condannato non sarà più convocato in Nazionale e la sua carriera al Chelsea si complicherà. Venerdì la sentenza.

La contaminazione continua. Il calcio francese tende sempre più a quello italiano. E non solo grazie al Psg di Ancelotti, succursale della Serie A, dove pesca giocatori di alto profilo come Lavezzi e corteggia giovani promesse come Verratti, ma ormai anche in nazionale. Da ieri, infatti, la Francia è in mano a Didier Deschamps che ha firmato un biennale rinnovabile, stabilendo già il principio ispiratore: «Conta vincere, il resto viene dopo». Pura mentalità all’italienne per l’ex giocatore e allenatore della Juventus che sembra intenzionato a cancellare le aspirazioni spagnoleggianti del suo predecessore Laurent Blanc sul piano del gioco, ma anche a stabilire una rigida disciplina. Non solo tattica.

Didier Deschamps, 43 anni AFP

LA SUA FRANCIA

GDS

Ghigliottina Infatti, serve subi-

to fare piazza pulita nello spogliatoio. E l’intransigente Deschamps anche su questo opta per la rottura con il più tollerante Blanc. Come al Mondiale 2010, pure all’ultimo Europeo la Francia, uscita ai quarti contro la Spagna, si è distinta per la ribellione di alcuni giocatori. Stavolta in commissione di disciplina, il 27 luglio, ci andranno Samir Nasri, reo di aver insultato i giornalisti, Jeremy Menez (insulti a capitano e arbitro), Yann M’vila (non ha stretto la mano a chi lo sostituiva e al c.t.) e Hatem Ben Arfa (se l’è presa con Blanc davanti a tutti). Tutti rischiano multe, forse un periodo di sospensione, ma soprattutto la ghigliottina, definitiva, di Deschamps che intende disegnare la nuova Francia in base a due criteri prioritari: «Spirito di gruppo e attitudine». Perché, spiega, «i privile-

giati che vanno in nazionale non hanno diritto all’errore». Gioco In pratica, Deschamps, che ha rinunciato al suo fedele preparatore atletico italiano Antonio Pintus, non intende ritrovarsi con potenziali mine in spogliatoio che mettano a repentaglio l’obiettivo minimo fissato per il rinnovo: la qualificazione al Mondiale del Brasile, in un girone che include la Spagna e dove il secondo posto vale lo spareggio. Missione delicata, ma non impossibile, da centrare con un calcio che odora di italianità: «Magari sarò associato al gioco italiano, ma per me conta vincere, essere efficaci, con equilibrio tattico». Il bel gioco, anche in stile Prandelli, può attendere. Primo rendez-vous il 15 agosto, per l’amichevole con l’Uruguay. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino BRASILE

NORVEGIA

Sponsor in fuga da Ronaldinho

Sospetta combine Inchiesta aperta

RIO (m.c.) Tempi duri per Ro naldinho. L’ex milanista ha perso il contratto di sponsorizzazione da circa 600 mila euro l’anno che lo legava alla Coca Cola. A chiudere i rapporti è stata l’apparizione di Ro naldinho con alcune lattine di Pepsi durante la presentazione all'Atleti co Mineiro il 4 giugno. «La sponso rizzazione è diventata imbarazzan te», ha fatto sapere l’azienda. L’al tra notte Ronaldinho ha battuto l’al tro ex milanista Dida in Atlético Mi neiro Portuguesa 2 0, Dinho non ha segnato. Class.: Atletico Minei ro 19, Fluminense 18, Vasco 17.

OSLO La federcalcio ha aperto un’inchiesta sulla gara Ullen saker/Kisa HamKam cancellata do menica per sospetti di combine.

INGHILTERRA

Park e Qpr Firma per 2 anni LONDRA L’esterno sudcore ano Park Ji Sung è passato dal Manchester Utd al Queens Park Rangers. Il 31enne ha siglato un contratto di due anni con il club lon dinese.

UNDER 19

Francia-Spagna in semifinale Inghilterra Grecia e Fran cia Spagna in semifinale dell’Euro peo U19. Gr. A: Spagna Estonia 2 0, Portogallo Grecia 2 3. B: Cro azia Serbia 3 0, Francia Ingh. 1 2.

CHAMPIONS

Primo preliminare Oggi tre ritorni Primo preliminare Cham pions, oggi tre ritorni: Tre Pen ne Dudelange (and. 0 7); Lusi tans Valletta (0 8); B36 Linfield (0 0). Europa League: Porta down Shkendija (0 0); Floriana Elf sborg (0 8); Grevenmacher Tirana (0 2); Kalju Xazar (2 2).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE B MERCATO E RADUNI

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Colpo Novara: Bardi È un Veneto al Ba-Ba

PROSSIMI RADUNI

Bacinovic al Verona, pronto a tutto per arrivare a Sforzini Padova: Babacar sì, ora Granoche. Chevanton torna a Lecce CALVI-D’ANGELO

Effetto «calamita» sui tifosi del Lecce da parte dei Tesoro, nuovi proprietari del club, che hanno «presentato» Chevanton, alle prese con la rieducazione dopo l’operazione per la rottura del tendine d’Achille destro. Ingaggiato l’uruguaiano, ieri il patron Savino ha incontrato Di Michele (nel mirino di Chievo, Parma e Reggina) svincolatosi a fine giugno: l’attaccante ci terrebbe a continuare l’avventura nel Salento (vorrebbe un biennale), specie dopo le parole di stima del tecnico Lerda, che sarà presentato oggi. Veneto scatenato Ufficiale il col-

po Bacinovic a Verona. E non è finita. Sogliano vedrà in setti-

Juve Stabia: Scurto. Antonazzo torna al Grosseto. Quattro arrivi per l’Empoli Armin Bacinovic, 22 anni, centrocampista DAPRESS

mana Camilli per strappare il sì per Sforzini. Al Grosseto, dove ritorna Antonazzo (ex Taranto), ricca contropartita tecnica da scegliere tra Pichlmann, Berrettoni, Ceccarelli e Mancini. Sfumasse Sforzini, il club tornerebbe su Ebagua, ma spunta anche Pellè (Parma, era alla Samp); per la difesa Mareco non ha ancora rinnovato, se non accetta si virerà su Pesoli. Padova attivissimo in attacco: oggi firma Babacar, è praticamente fatta anche per Granoche e non si molla Farias; ufficiale l’arrivo del portiere Silvestri (Chievo, era alla Reggiana) in prestito con diritto di riscatto della metà.

Altre trattative Novara: fatta

per Bardi, entro giovedì la firma; vicino Perticone, con Gemiti che andrà al Livorno (che per la porta punta Fiorillo, Samp); oggi incontro importante per definire lo scambio con la Samp Gonzalez-Piovaccari; intanto Ludi rifiuta il Varese, mentre Motta spalma l’ingaggio al 2014. La Juve Stabia prende Scurto (Triestina, era fermo da un anno), in settimana verranno annunciati Genevier (Siena), Jidayi (Padova) e Acosty (Fiorentina); calda la pista a Jeda, in uscita da Lecce. Cesena: in attesa di definire Favalli dalla Cremonese, in ritiro è arrivato Mattia Graffiedi, ex

Francesco Bardi, 20 anni, portiere scuola Inter PEGASO

Gubbio, si valuta la possibilità di tesserarlo. Lo Spezia aspetta il ritorno dal viaggio di nozze di Di Gennaro (Milan, era a Modena) per la firma, stand by per Di Cesare; ieri è saltata la presentazione della campagna abbonamenti per un malore che ha colpito l’a.d. Spalenza. Crotone: Galardo rinnova fino al 2014, in arrivo via Parma Bazzoffia. A Empoli tra oggi e domani si attende la firma degli juventini Spinazzola e Boniperti (era a Carpi) e in settimana arriveranno anche quelle di Pecorini (Inter) e Ferreira (Milan). Bari: oggi arriva in Italia Sana (Valladolid), per la porta si aspetta l’ok del Genoa per il

REGGINA RITROVO AL GRANILLO

nuovo prestito di Lamanna mentre prosegue il dialogo con la Lazio per Emmanuel e Zampa; per Ganz (Milan) manca l’ufficialità. La Ternana punta Schenetti (Milan, era all’Alto Adige). L’Ascoli oggi definisce col Milan il prestito di Fossati (era al Latina) e parlerà con la Samp per Zaza; se Giallombardo accetta Benevento, arriva uno tra Rinaldo e Montini. De Blasis (Gimnasia) e Benali (M. City) andranno in ritiro col Brescia, mentre lo svincolato Zoboli va verso i New England Revolution. Lanciano: vicini Hottor (Milan) e Bollino (Palermo), contatto col Chievo per Kirilov.

Dopo Cesena e Reggina, ecco i prossimi raduni delle squadre di B

S OGGI Sassuolo Dal 13 al 4 agosto a Carpineti (Re) Livorno Dal 14 al 28 a Castel di Sangro (Aq) Ternana Dal 13 all’11 agosto a Norcia (Pg) DOMANI Brescia Dal 13 al 3 agosto a Temù (Bs) Grosseto Dal 15 al 2 agosto a Spormaggiore (Tn) Empoli Fino al 31 luglio a Vinci (Fi) GIOVEDÌ Spezia Dal 16 al 28 a Neustift (Austria); dal 30 al 12 agosto a Pontremoli (Ms) VENERDÌ Padova Fino al 3 agosto a Bresseo (Pd) SABATO Novara Dal 22 al 5 agosto a Chatillon (Ao) Varese Dal 16 al 28 a Brentonico (Tn); dal 31 al 10 agosto a Chatillon (Ao)

Il presidente Foti, Dionigi e il d.s. Giacchetta CUFARI

Emozione Dionigi «Orgoglioso del mio ritorno» Foti: «Riabbraccio un figlio» Molti senatori partiranno, Guarna in pole per la porta ROSARIO DE LUCA REGGIO CALABRIA

«Davide Dionigi torna a casa». Così il presidente della Reggina, Lillo Foti, ha presentato il ritorno a Reggio dell’indimenticato bomber. Un ritorno emozionante anche per i tanti tifosi presenti al Granillo. «È una giornata di festa per la Reggina — continua Foti — Si festeggia il ritorno di un nostro figlio in cui crediamo fermamente». E Dionigi gli fa eco. «Reggio ha significato tanto per me come calciatore. È un motivo di grande orgoglio tornare qui». E poi, incalzato sull’organico da completare, aggiunge ridendo. «Se vorrei un Dionigi in squadra? Come giocatore sì, come rompevo io no». Senza portiere Ma l’avventura del neo tecnico parte ad handicap considerato che tra i 25 convocati mancano nomi altisonanti della rosa della scorsa stagione. Bonazzoli, Cosenza, Colombo, Castiglia sono tra i calciatori in organico ma non considerati utili al progetto nascente. «Vedremo cosa sarà successo sul mercato fino al 25 luglio, data dell’inizio del ritiro a Spoleto — commenta Foti — E poi faremo le convocazioni definitive». Manca ancora il portiere, la pista più credibile porta a Guarna (Ascoli). Ma di questo si parlerà da domani. Da ieri, invece, è partita l’avventura di Dionigi sulla panchina della Reggina. LA ROSA DELLA REGGINA PORTIERI Kovacsik, Mormile. DIFENSORI Adejo, Burzigotti, Cianci, Di Bari, Freddi, Emerson, Rubal. CENTROCAMPISTI Armellino, Bombagi, Barillà, D’Alessandro, De Rose, Hetemaj, Melara, Rizzato, Rizzo, Ruggeri. ATTACCANTI Angelilli, Ceravolo, Comi, Lussardi, Sarno, Viola. ALLENATORE Davide Dionigi.

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LEGA PRO

Mantova spagnolo, allena Cuccureddu Una cordata iberica rileva il 60% del club. Perugia-Martella sì il sogno è Evacuo BINDA-MADDALUNO

Il Perugia tenta un grande colpo per l’attacco: fatta una proposta allo Spezia per Evacuo; tra le società c’è un’intesa di massima, adesso bisognerà convincere il giocatore; ufficiale l’arrivo di Martella, ex Pescara, dalla Samp. Altre di Prima La Cremonese è vi-

cinissima a Murolo (Spezia), e ha il sì di Djuric (Cesena, arriverebbe in prestito nell’operazione Favalli, per la sua metà oltre alla punta anche la comproprietà di Djokovic, ma si attende l’ok di quest’ultimo); oggi incontro decisivo per i ritorni di Alfonso e Le Noci. La Feralpi Salò prende Schiavini dal Sassuo-

lo (era al Santarcangelo). Il Gubbio ha nel mirino Dième (classe 92’, ultima stagione ai Red Star 93, Francia); il d.s. Giammarioli sta trattando i giovani portoghesi Pacheco e Zè Pedro e stringe per Lebran, per il quale si è inserito il Perugia. Il Benevento punta Giallombardo dell’Ascoli e Emerson della Reggiana. Al Carpi piacciono Kabashi e Rugani, entrambi classe ’94. La Reggiana ha perfezionato l’acquisto di Bani dal Genoa in comproprietà, tratta con il Novara per Cossentino, mentre si stringe col Catania per Calapai. A Como il d.s. Gibellini sta per chiudere un duplice prestito dal Verona: si tratta del portiere brasiliano Andrade e di Torregrossa, la scorsa stagione al Monza; in arrivo anche Del Pivo dal Cesena, lo scorso anno al Santarcangelo. Venerdì il Catanzaro ufficializza Fioretti dal Gavorrano. In Seconda Cambia al vertice a

Mantova, dove il 60% del club è stato venduto agli spagnoli della Platinum Invest, Bompie-

Antonello Cuccureddu, 62 anni, nuovo allenatore del Mantova. Ha conquistato due promozioni in B con Crotone e Grosseto GASPORT

ri rimarrà in società, Vittorio Galigani sarà il nuovo direttore generale, mentre la panchina sarà affidata ad Antonello Cuccureddu, con Roberto Boninsegna che dovrebbe rimanere nell’area tecnica. A Fondi sarà ancora Eziolino Capuano l’allenatore, con lui rinnova di un anno anche il regista Rossini. La Pro Patria ingaggia il portiere Ca-

rezza, classe ’95, dalla Palmese (Eccellenza campana). Se parte il trequartista Giannone, si punterà su Taddei, nell’ultima stagione al Casale; non confermati il portiere Andreoletti, il difensore Rudi e i centrocampisti Cortesi e Baldan. Alessandria: arriva Mora (che ha rescisso con la Pro Patria), in arrivo anche Bianchi dal Novara. Il Santarcangelo prende Saporetti (in comproprietà tra Cesena e Juventus) e Leonardi (dalla Primavera della Roma). Il Gavorrano cala un tris: preso il centrocampista Della Latta dall’Empoli e dalla Fiorentina l’attaccante Grifoni e il difensore Romiti; i primi due a titolo di compartecipazione, mentre il terzo a titolo definitivo; i colpi diventano quattro visto che è stato perfezionato con l’Empoli anche il ritorno (in compartecipazione) di Tognarelli. Cascione e Saccà (Bari) sono vicini alla Vigor Lamezia, dove arriva dalla Reggina Catanese e per l’attacco si segue la pista Zeytulaev, in uscita dal Lanciano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ISCRIZIONI CHIETI, LATINA E TREVISO OK

Fano, Siracusa e Lecco deferiti: saranno penalizzati La Procura federale ha deferito alla Disciplinare altri tre club per mancati pagamenti di contributi e ritenute: si tratta di Siracusa, Fano e Lecco (ora in D), che saranno penalizzati. Intanto è una corsa contro il tempo quella delle società non in regola con le iscrizioni. In tutto sono 11, che di sicuro avranno almeno un punto di penalizzazione per il prossimo campionato, ma dopo le verifiche Covisoc sullo stato delle strutture, ci sono altri club che devono risolvere qualche problema. Ricorsi entro il 16 Sembra in via di soluzione la situazione di Chieti, Latina e Treviso, le altre stanno ancora lavorando, soprattutto per trovare la fideiussione mancante che al momento sembra il problema più grosso. Il tempo per i ricorsi scade il 16, poi il 19 il Consiglio federale vedrà quante società saranno rimaste e valuterà se accorpare Prima e Seconda divisione in una categoria unica. E se così sarà, tra le tante problematiche, bisognerà indicare alle società come fare per le fideiussioni: quelle che si sono iscritte in Prima ne hanno prodotta una da 600mila euro, quelle di Seconda l’hanno fatta da 300mila. Intesa trovata Infine questa mattina a Milano la

Lega Pro firma con l’Associazione dei direttori sportivi per l’accordo collettivo, alla presenza dei vertici dei due enti.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012


MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

di LUCA CURINO

a notizia è: Roberto Mancini ha firmato con L il Manchester City un contratto di 5 anni, una durata inaudita per un allenatore italiano. Mentre la domanda che sorge spontanea è: merita, più dei quasi 40 milioni di euro connessi, una fiducia così prolungata? La risposta immediata sarebbe no, perché abbiamo tecnici che hanno vinto molto di più senza arrivare a godere di un quinquennio di tranquillità lavorativa. L’unico che a memoria l’ha accarezzata è stato Gasperini col Genoa, ma quella fu una vicenda particolare e non dettata da un trionfo. Il metro che suggerisce il no, però, è riduttivo. Perché Mancini (foto Ansa) ha conquistato il campionato in Italia e in Inghilterra, e a determinati livelli soltanto Trapattoni (Bundesliga), Ca-

di LUDOVICO MANNHEIMER

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PERCHÉ MANCINI SI È GUADAGNATO LA FIDUCIA EXTRA LARGE DEL CITY

ilDibattito

ilSondaggione

LA GAZZETTA DELLO SPORT

pello (Liga) e Ancelotti (Premier) possono dire di aver fatto altrettanto. Inoltre c’è riuscito con due squadre che non vincevano il titolo nazionale da 17 — l’Inter — e addirittura da 44 anni, il City. Certo, Calciopoli gli agevolò l’ascesa in Serie A come le sterline dello sceicco Mansour in Premier. Ma la storia di ogni società è fatta di cicli e Mancini è stato bravo a cavalcare quello giusto, a Milano e a Manchester. Dove tra l’altro, per restare nella metafora, quest’anno ha dovuto domare purosangue imbizzarriti come Tevez e Balotelli, senza farsi disarcionare; anzi, ha imbrigliato proprio le loro qualità per

arrivare a spezzare il dominio dello United, umiliato a Old Trafford con un memorabile 6-1. Questo è stato il grande merito del tecnico, che alla prima stagione completa in Inghilterra aveva già conquistato la FA Cup: la gestione di un gruppo tanto ricco quanto difficile. Quindi la risposta più argomentata e corretta alla domanda è: sì, Mancini ha meritato i 5 anni di contratto, a maggior ragione nel calcio di oggi. Ora gli manca solo la Champions, che è molto più complicata da vincere. Ma anche per questo ha necessità — e guadagnato — una fiducia XXL. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni settimana l’opinione degli italiani sui grandi temi e i protagonisti dello sport

La Juve è la regina del mercato Favorita per lo scudetto perché si è mossa meglio: adesso le manca soltanto Van Persie a Juventus è, a oggi, la reL gina del mercato. La pensa così più di metà degli italia-

vece, sul giudizio da dare all’operazione Thiago Silva. Per il 56% Berlusconi ha fatto bene a bloccare la trattativa, ma pochi di meno, il 44%, pensano invece che sarebbe stato meglio vendere il brasiliano e acquistare col ricavato altri giocatori. Per l’Inter la priorità è invece l’attacco: l’acquisto ideale sarebbe Lucas, ma anche Destro non dispiacerebbe agli intervistati. Meno entusiasmo, invece, per Mudingayi. Fa discutere anche la scelta del portiere: per poco più della metà la sostituzione di Julio Cesar con Handanovic è stata una mossa

I RISULTATI AL MILAN SERVE BALZARETTI, ALL’INTER UNO FRA LUCAS E DESTRO, AL NAPOLI GAMBERINI

ni, che la considera la squadra che più si è rinforzata finora. Ed è proprio bianconero quello che, secondo gli intervistati, è il miglior colpo del mercato. Si tratta di Giovinco, riportato a Torino dopo un’ottima stagione a Parma ma che rischia di essere relegato in panchina. In vetta alla classifica dei migliori affari, a pari merito con la Formica Atomica, si trova anche Montolivo, chiamato al salto di qualità definitivo nel centrocampo del Milan. Se il campionato iniziasse og-

gi sarebbe praticamente già deciso. Sono infatti oltre 6 su 10 gli intervistati che pensano che la Juve, avendo sommato un ottimo mercato a una squadra già vincente, sia la favorita numero uno. Seguono, molto staccate, le due milanesi, con il Milan leggermente più avanti dell’Inter. Alla Juventus manca però ancora un tassello che gli italiani individuano in Van Persie più che in Jovetic o Suarez. Idee molto chiare anche per quanto riguarda il Milan. I rossoneri hanno bisogno di un terzino, possibilmente in grado di giocare da ambo i lati, e Balzaretti sarebbe l’acquisto ideale. Molti più dubbi, in-

suGazzetta.it

x Cosa sognano i lettori Lucas desiderio Inter Napoli: il dopo Pocho? E torna il gelo Thiago di MARIO PAGLIARA

giusta, ma quasi altrettanti pensano che sarebbe stato meglio continuare col brasiliano. Infine il Napoli: per la squadra di Mazzarri la necessità è sistemare la difesa e, per gli italiani, è Gamberini il nome più adatto. Mentre il calcio pensa al mercato, continua la Formula 1 con un Alonso più in corsa che mai per il Mondiale. Il 78% degli intervistati infatti pensa che lo spagnolo possa davvero vincerlo. Non sarà facile, però, e il ferrarista dovrà guardarsi in particolare da Vettel, considerato l’avversario più pericoloso dal 36%. GDS

l più desiderato è il colpo che non c’è. Come Iagosto: da protocollo, come sempre, in attesa del 31 scorrendo i commenti rilasciati dai lettori di Gazzetta.it alle notizie di calciomercato, si scopre che i tifosi di Milan e Inter hanno tutt’altro che chiuso la porta dei sogni. Quasi a non voler sentire il codice Galliani, sublimatosi in quel «mercato strachiuso» di qualche giorno fa, o a cancellare l’austerity di Moratti. Naturalmente è un giochino, ma proviamo a capire quali sono i desideri dei tifosi: gettonatissimi gli attaccanti, ma sotto l’ombrellone non mancano le sorprese. E dopo le parole di ieri di Galliani, tra i milanisti torna la paura per Thiago. Inter Guido91 «A sinistra è necessario Cissokho. A destra se dovesse andare via Maicon, si deve andare su Debuchy, che somiglia molto al brasiliano e che per 8 milioni è un affare». Gio.Palmeiras «Speriamo Pazzini alla Samp». Triplete86 «Qualcuno mi spiega come mai non abbiamo riscattato Poli? A me non dispiaceva».

Marco89 «Io sto alla finestra ma vorrei

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solo una cosa: basta giocare con una sola punta». Mihawk07 «Spero con tutto il cuore che l’Inter non venda Ranocchia». TheCap83 «Non c’è un italiano forte quanto Lucas (foto Andreoli) che costi meno».

tacco è il reparto meglio assortito, i rinforzi servono in difesa e centrocampo». Zlatanasso88 «Ibra e Thiago restano, ma mercato aperto. Traduzione: se Leo offre di nuovo 46 milioni per T.Silva, Berlusconi non rifiuterà ancora». NicolaCR7 «Ancora con Thiago Silva? Ma se ha rinnovato la settimana scorsa...».

Milan Andre85 «Vorrei un centrocampista con la C maiuscola, vorrei che si facesse di più». Mauro87 «Ottimo il ringiovanimento ma così vincere è una speranza». DottDario «Galliani è un volpone, comprerà un top player….sarà Tevez?». Smeriglietto «L’unica formula per Kolarov è il prestito secco, e al giocatore conviene venire al Milan rispetto a ogni altro squadra». Dottdario «Se Galliani compra Tevez, cosa cambierebbe? L’at-

Juve, Napoli, Roma Juventino30 «Bravissimo Marotta, ora il top player: in questa Juve sarebbe preferibile Jovetic a Van Persie. Destro sarebbe la ciliegina». Netscanner «Kucka al Napoli è un bel colpo, ma aspettiamo quello da novanta». Giovanni89 «Bene Kucka e Insigne, ma quando prendiamo il sostituto di Lavezzi?». Giallorosso80 «Alla Roma di Zeman serve urgentemente un grosso difensore, poi con un Totti supercarico sarà una stagione spettacolare». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MOTORI F.1 E MOTOGP

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

IL PRESIDENTE DOPO SILVERSTONE

Montezemolo soddisfatto «Bravi i nostri piloti Ora è vietato fermarsi»

Vietato fermarsi. Il presidente Luca di Montezemolo lancia un messaggio, all’indomani di Silverstone. «È stato un risultato importante, dopo la bellissima pole del giorno precedente. Stiamo dimostrando di poter essere competitivi in ogni condizione e su

ogni tracciato. Se penso all’inizio dell’anno, abbiamo fatto enormi progressi ma ora dobbiamo continuare a lavorare. Siamo la Ferrari e il nostro obiettivo non può che essere quello di avere in pista la vettura più veloce di tutte». Parole d’elogio per Alonso e

Massa: «Fernando ha fatto una grande gara e una grande qualifica, e sono felice di aver visto un Felipe veloce, combattivo e costante per tutto il fine settimana. È importante per lui e per noi: è anche grazie ai suoi punti che siamo risaliti al secondo posto tra i Costruttori».

DUE MONDIALI S Ferrari-Red Bull, che duello La F2012 deve recuperare velocità per tener testa a una RB8 in crescita. McLaren: è crisi Servizi a cura di ANDREA CREMONESI E adesso siamo 3-2. Silverstone segna un punto a favore della Red Bull che torna ad essere solitaria in vetta alla classifica delle scuderie che hanno vinto più gran premi: tre appunto, una miseria considerato che il GP di Gran Bretagna costituiva l’ottava tappa. Conseguenza di un Mondiale ancora molto equilibrato anche se alla McLaren sta suonando l’allarme perché è vero che la F.1 negli ultimi anni ci ha abituato a repentine cadute nell’abisso così come a improvvise

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PRIMO

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Punti Fernando Alonso, 30 anni, comanda grazie a due vittorie, 2 secondi e 1 terzo posto COLOMBO

Fernando Alonso

Lucido, aggressivo È in forma iridata Il secondo posto di Silverstone non sposta di una virgola la valutazione su Alonso: per stato di forma, capacità di gestire il mezzo, lucidità nel pronosticare l’andamento della gara, velocità e aggressività (riguardatevi la partenza di Silverstone) è in questo momento il numero 1. Sabato, prima di fare la pole, ha strappato gridolini di ammirazione per essere stato capace di domare una F2012 impazzita che stava pericolosamente puntando verso il muretto: lo avesse colpito, il weekend avrebbe preso una brutta piega. Domenica invece ha dominato sino a quando non ha montato le gomme soffici.

resurrezioni ma la MP4/27 è andata male in due gare (Valencia e Silverstone) che per caratteristiche del tracciato e condizioni climatiche erano assai differenti. Hamilton insomma fa meno paura anche se resta protagonista di una corsa a quattro con Alonso, Webber e Vettel che potrebbe avere influenze anche sul mercato. Detto questo, va sottolineato che, seppur arrivato a 4 giri dalla fine, il successo di Mark non deve ingannare: la Red Bull soffre il «freddo» e questo può aver frenato le prestazioni. Però nel paddock di Silverstone c’era chi giurava che con le modifiche apportate allo scivolo, la RB8 abbia recuperato quasi tutto il carico aerodinamico perso

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SECONDO

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Punti Mark Webber, 35 anni, insegue grazie a 2 vittorie e ben 5 quarti posti EPA

Mark Webber

Sembra un altro ma reggerà il peso? L’uomo copertina del GP di Gran Bretagna scherzava domenica sera con chi gli chiedeva se la seconda vittoria stagionale cambiasse qualcosa per il suo futuro. «Diciamo che mi aiuterà a trovare un sedile. Mi sto dando da fare per cercare di restare... in F.1». Scherzava Mark Webber perché sa benissimo di essere in realtà conteso tra Ferrari e Red Bull. Le condizioni sono note (o meglio così sembra): Maranello gli offrirebbe un anno di contratto in attesa di prendere il pilota della Red Bull che fa davvero gola (Vettel), però Webber starebbe volentieri con il team di Milton Keynes se solo avesse la garanzia di un biennale, al termine del quale a 38 anni suonati potrebbe dire basta.

Strategia Qualcuno potrebbe obiettare che la decisione di affrontare i primi due terzi della corsa con le Pirelli dure sia stata sbagliata e di conseguenza Fernando ne sarebbe corresponsabile. In realtà lo spagnolo era pure convinto che col serbatoio pieno le gomme si sarebbero usurate prima, costringendolo ad anticipare troppo la sosta. Il fatto di non essere riuscito a creare un cuscinetto di secondi sufficienti per evitare il sorpasso è merito della Red Bull che, per ammissione di Webber, è andata più forte del previsto. Il guaio è che nonostante il mezzo miracolo, compiuto dai test del Mugello in poi, la F2012 non è ancora l’auto migliore. E qui sta la grandezza di Alonso: quello di aver sfruttato in ogni occasione il 100% del potenziale. Ad esclusione di Montreal, da Montmelò in poi lo spagnolo è stato una presenza costante sul podio. Ora, però, per evitare un’altra beffa stile Abu Dhabi 2010 la Ferrari deve rimboccarsi le maniche.

Cammino Nel frattempo si diverte a...mettere in difficoltà l’accoppiata formata da Helmut Marko e Christian Horner, perché nelle ultime quattro gare (Monaco, Canada, Valencia e Silverstone) ha raccolto 68 punti — gli stessi di Alonso — contro i soli 39 di Vettel. È un pilota trasformato, l’australiano, rispetto a quello dell’anno scorso. Allora sì, stritolato dalla marcia trionfale di Sebastian, sembrava davvero un pilota senza futuro. Ora invece con una Red Bull che, privata del meccanismo di recupero dei gas di scarico, non domina più, la natura di pilota combattente di Mark ha spesso salvato la baracca. Come in fondo è successo a Silverstone, visto che Vettel non ha mai avuto la forza per lottare davvero per il successo. L’unico vero dubbio su Webber resta legato alla tenuta psicologica perché due anni fa si sciolse nella gara della vita ad Abu Dhabi.

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con l’abolizione del recupero dei gas di scarico in fase di rilascio, il sistema che aveva messo le ali a Vettel nel 2011. Fosse vero, la seconda parte del Mondiale sarebbe segnata. Per questo a Maranello si stanno dando da fare: il primo obiettivo è capire perché in Gran Bretagna le gomme soffici rendevano meglio sulla Red Bull, il secondo è quello di incrementare la velocità di punta, un anello debole che può condizionare negativamente le gare di Spa e Monza, piste caratterizzate da lunghi rettifili. Con un Alonso in stato di grazia, sarebbe un delitto perdere il Mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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TERZO

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Punti Sebastian Vettel, 25 anni, è terzo grazie a 1 vittoria, 1 secondo e 1 terzo posto COLOMBO

Sebastian Vettel

Dura rimontare con due «zero» Due settimane fa aveva spaventato tutti, rifilando 4 decimi in qualifica al primo degli altri (Hamilton) e girando a un ritmo indiavolato in corsa. Non si fosse surriscaldato l’alternatore, a Valencia il successo non sarebbe sfuggito a Sebastian Vettel malgrado l’ottima rimonta di Alonso. A Silverstone invece il tedesco non è stato altrettanto convincente sia in qualifica sotto l’acqua, sia in gara con il sole. Per la verità durante il gran premio il suo ritmo era a livello di Alonso e Webber ma gli è stato fatale per le sue ambizioni di vittoria ritrovarsi alle spalle di Schumacher e Massa nella prima parte della gara: quegli 8"4 accumulati nei primi 9 giri, che lo hanno costretto ad anticipare la prima sosta, si sono trasformati in una montagna invalicabile. Fattori Il guaio è che Vettel è il pilota sulla quale

la Red Bull fa più affidamento in ottica Mondiale sia per i precedenti (ha vinto due titoli in situazioni completamente differenti), sia per volontà politica ma in questo momento si trova a 29 punti da Fernando, frutto dei due zeri di Malesia e Valencia che in un campionato così tirato pesano tantissimo. A giocargli contro in questo momento ci sono anche altri fattori. Per esempio, pur godendo della fiducia incondizionata del team, Vettel non può in questa fase delicata di rincorsa sperare in uno status particolare rispetto a Webber che tra l’altro ha la carta Ferrari come asso nella manica. E il calendario nel giro di 7 giorni (22 e 29 luglio) gli propone due piste, Hockenheim ed Budapest, dove sinora non ha mai vinto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

PROSSIME ORE CRUCIALI

De Villota lascia la terapia intensiva Continuano ad arrivare buone notizie dall’ospedale di Cambridge dove da martedì scorso è ricoverata la

collaudatrice spagnola della Marussia Maria de Villota (foto Ap), 32 anni, vittima di un incidente in un test a Duxford. Nel primo pomeriggio di ieri, la sorella Isabel ha dato nuovi aggiornamenti: «Maria ha fatto dei buoni progressi nelle ultime ore e ha

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MONDIALE TRIAL

lasciato l’unità di terapia intensiva. I prossimi giorni saranno cruciali per capire quale potrà essere il suo recupero e determinare la gravità delle conseguenze». La de Villota ha perso l’occhio destro ed è stata operata due volte per ridurre le lesioni craniche.

Toni Bou vince il 6˚ titolo outdoor Grazie alla vittoria nella prova iridata di Santo Stefano d’Aveto (Genova), lo spagnolo Toni Bou (Montesa Honda) ha

conquistato il sesto titolo mondiale outdoor consecutivo di trial. Vanno ad aggiungersi ai 6 campionati indoor già in bella mostra nella bacheca di Bou, che così con 12 mondiali complessivi eguaglia il fuoriclasse britannico Dougie Lampkin.

ENZA PADRONI LE CLASSIFICHE PILOTA (NAZ-TEAM) 1. ALONSO (Spa-Ferrari) 2. WEBBER (Aus-Red Bull) 3. VETTEL (Ger-Red Bull) 4. HAMILTON (GB-McLaren) 5. RAIKKONEN (Fin-Lotus) 6. ROSBERG (Ger-Mercedes) 7. GROSJEAN (Fra-Lotus) 8. BUTTON (GB-McLaren) 9. PEREZ (Mes-Sauber) 10. MALDONADO (Ven-Williams) 11. DI RESTA (GB-Force India) 12. SCHUMACHER (Ger-Mercedes) 13. MASSA (Bra-Ferrari) COSTRUTTORE 1. RED BULL 2. FERRARI 3. LOTUS

IL CALENDARIO PUNTI 129 116 100 92 83 75 61 50 39 29 27 23 23 PUNTI 216 152 144

GARA GERMANIA (HOCKENHEIM) UNGHERIA (BUDAPEST)

DATA 22 LUGLIO 29 LUGLIO

BELGIO (SPA)

2 SETTEMBRE

ITALIA (MONZA)

9 SETTEMBRE

SINGAPORE *

23 SETTEMBRE

GIAPPONE (SUZUKA) COREA DEL SUD (YEONGAM)

7 OTTOBRE 14 OTTOBRE

4 Tra i Magnifici 3

DOMENICA GP ITALIA Le classifiche iridate dopo 8 gare su 18 (su 17 per Moto2 e Moto3)

INDIA (NEW DELHI)

28 OTTOBRE

S

ABU DHABI (YAS MARINA)

4 NOVEMBRE

MotoGP 1. Lorenzo 160 2. Pedrosa 146 3. Stoner 140 4. Dovizioso 92 5. Crutchlow 85 6. Rossi 71 7. Bautista 67 8. Hayden 65 9. Bradl 62 10. Spies 61

STATI UNITI (AUSTIN)

18 NOVEMBRE

BRASILE (SAN PAOLO)

25 NOVEMBRE

* In notturna

il rivale di Lorenzo resta super Stoner Al Mugello giro di boa di una stagione tiratissima E occhio a Pedrosa, la vittoria l’avrà sbloccato?

S Moto2 1. M.Marquez 152 2. P.Espargaro 109 3. Luthi 107 4. Iannone 104

S Moto3 1. Cortese 148 2. M.Viñales 130 3. Salom 104 5. Fenati 65

S

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QUARTO

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Punti Lewis Hamilton, 27 anni, è quarto grazie a 1 vittoria e 3 terzi posti LAPRESSE

Lewis Hamilton

Non è soddisfatto Potrebbe andar via Trentasette punti: il divario dalla vetta comincia ad essere preoccupante soprattutto perché la McLaren sembra attraversare una sorta di crisi tecnica, che potrebbe avere anche riflessi di mercato. Spieghiamo: per il team di Woking, Lewis non è solo un pilota. È un figlioccio, per Ron Dennis e Martin Whitmarsh che lo hanno sempre sostenuto sin da quando era ragazzino. E il pilota inglese non è affatto insensibile a questa sorta di legame familiare però...Però vuole anche vincere con continuità e da un paio di stagioni a questa parte sente di non aver sempre la macchina adeguata alle proprie ambizioni. Come a Silverstone, ad esempio, dove Lewis si è recato con la convinzione di poter recuperare la scivolata di immagine di Valencia: aver resistito a Maldonado, che poi lo ha sbattuto sul muro, non è stata una mossa geniale. Sirene Invece la MP4/27, dopo l’illusione di ve-

nerdì, non è più stata all’altezza e in gara Lewis ci ha messo il cuore, pur di regalare una emozione ai propri tifosi. Ma alla fine ha dovuto ammettere che in questo momento è in lizza per il titolo solo per una questione aritmetica. «Siamo ancora in lotta — ha detto — ma se non troviamo qualcosa in fretta per noi sarà dura. In questo momento la nostra non è una macchina vincente». E le sirene cominciano a tentarlo. Se la Mercedes per ora non sembra offrirgli una alternativa convincente, la Red Bull invece potrebbe anche spingerlo a rompere con il clan McLaren. A patto che voglia ovviamente confrontarsi con Vettel a casa sua... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Calendario Domenica Italia Mugello 29 luglio Stati Uniti* Laguna Seca 19 agosto Indianapolis 26 agosto R.Ceca Brno 16 settembre San Marino Misano 30 settembre Aragon 14 ottobre Giappone Motegi 21 ottobre Malesia Sepang 28 ottobre Australia Phillip Island 11 novembre Valencia *solo MotoGP

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Casey Stoner, 26 anni, è terzo nonostante 3 vittorie, 1 secondo e 2 terzi posti

FILIPPO FALSAPERLA

Un bellissimo caos sul sottile filo dell’incertezza. Il Motomondiale, in attesa di un ritorno (per ora solo sognato) di Valentino Rossi, affida ai suoi Magnifici Tre: Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Dani Pedrosa, per l’ultimo anno in lotta, visto che l’anno prossimo l’australiano se ne starà a casa, probabilmente senza nemmeno guardarsi le gare in tv. Compatti Non è normale trova-

re una classifica così corta alla vigilia del giro di boa, di questo settimana sul mitico saliscendi del Mugello. Otto gare per raccontare semplicemente... che tutto può ancora succedere: sembra strano pensare a soli 12 mesi fa, quando proprio dopo la gara italiana, ottava della serie (il calendario ha invertito un paio di gran premi) già si poteva capire chiaramente come sarebbe andata a finire. C’era Stoner davanti, ma già in fuga, grazie a 4 vittorie con 19 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo. Dietro il vuoto. Adesso, a parti invertite, il distacco è di 20 punti, ma in mezzo (a -14) c’è anche Pedrosa, vincitore domenica in Germania, che l’anno scorso a questo punto era addirittura 6o, avendo corso solo 4 gare su 8 gare. Una splendida incertezza, con una trama tutta da dipanare.

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Dani Pedrosa, 26 anni, insegue con 1 vittoria, 3 secondi e 3 terzi posti

Jorge Lorenzo, 25 anni, comanda il Mondiale grazie a 4 vittorie e 3 secondi posti

Lorenzo Il leader è molto forte. Nella testa ancora più che nella guida. Lo ha dimostrato proprio al Sachsenring, la sua gara «più brutta». Ha sbagliato la scelta della gomma e ha capito subito che non sarebbe stata giornata. Ed ecco venire fuori la sua migliore qualità. «Se non puoi vincere prova a fare il podio», è il suo mantra. Così ha fatto il break sul bravissimo Dovizioso ed è stato lì ad aspettare gli eventi. Col premio della caduta di Stoner che ha cancellato a 2 curve lo strike di cui era stato vittima al via di Assen. Questa lucidità è la sua forza, il motore andato in fumo in Olanda potrebbe penalizzarlo, ma per il momento il propulsore usato, ha fatto brillantemente il 4o GP, anche se non previsto.

menica gli hanno dato il sesto anello del vincitore...), sarebbe naufragato nella mediocrità. Invece ha accettato la sfida con Stoner sul suo campo, cioè la battaglia. E l’ha vinta. Che sia veloce si sa, che gli manchi un po’ di grinta era acclarato. Se questo successo lo sbloccherà mentalmente potrà dispiaceri a più di uno.

Pedrosa Dani era di fronte ad

un bivio. Perdendo anche al Sachsenring, di cui è re incontrastato (gli organizzatori do-

S Trio Sotto da sinistra Jorge Lorenzo, 25 anni, l’iridato Casey Stoner, 26 anni, e Daniel Pedrosa, 26, sono i dominatori della Moto GP AFP

Stoner Il primo è Casey, piega-

to e superato in classifica. L’australiano non ama le strategie e non inizierà certo a fare il ragioniere alle soglie della «pensione». In passato a una brutta caduta faceva seguire disastri ancora più grandi per cercare di riscattarsi. Ma l’ultimo Stoner, al di là dello spirito combattente ad oltranza, è diventato più ragionevole. Il fatto di dover inseguire gli darà concentrazione e solidità. Il contendente di Lorenzo resta lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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99˚ TOUR DE FRANCE LA CRONO A BESANÇON

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

LE GIORNATE CALDE

Oggi primo riposo Poi subito Alpi Dopo nove tappe e un prologo, oggi la carovana del Tour riposa a Macon, alla vigilia delle prime, vere salite. Domani e giovedì sarà subito battaglia con due giornate sulle Alpi: in particolare la tappa di giovedì, breve e insidiosissima. Il secondo giorno di riposo sarà martedì 17 a Pau, tradizionale traguardo pirenaico del Tour: anche in questo caso, alla vigilia di due durissime tappe pirenaiche. Occhio soprattutto ai finali in discesa. Il Tour non è chiuso

Fa paura

Wiggins è un computer Avversari strapazzati Aveva imparato a memoria la cronometro guardando il video L’inglese in giallo infligge 35" al compagno Froome, 1’43" a Evans sono in una posizione fantastica». Dice: «Non sono una macchina, ma un essere umano, e al Tour c’è sempre un altro giorno, e ci può essere sempre un brutto giorno, con una crisi o con una caduta. Il mio Tour finisce quando mi sveglierò lunedì 23 luglio mattina, a Parigi, e non ci sarà più una partenza, se non quella per casa». Ammette: «Adesso, per questa crono, provo sollievo e orgoglio».

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI BESANÇON (Francia)

Si diceva che la più perfetta macchina a pedali fosse Jacques Anquetil. Si diceva anche che, con un calice di champagne sulla schiena, non ne avrebbe fatto versare neanche una goccia. L’ipotesi va aggiornata. Forse la più perfetta macchina a pedali è Bradley Wiggins. Visto ieri, anche lui, con un bicchiere di vino o un boccale di birra sulla schiena, non ne avrebbe fatto versare nemmeno una goccia. Ma se Anquetil qualche calice di champagne poi se lo concedeva, Wiggins con vino e birra ha chiuso: un po’ per la depressione e l’alcolismo che lo hanno inghiottito dopo l’Olimpiade di Atene nel 2004 (non dopo aver perso, ma vinto l’oro nell’inseguimento individuale), soprattutto perché da allora è diventato un atleta esemplare. «La gente non ha la minima idea di che cosa significhi fare il corridore tra allenamenti, dieta, concentrazione, dedizione. Ma io ho la passione della bicicletta, adoro il ciclismo e sono un fan dei corridori». Mangia-e-bevi «Wiggo» domi-

na la prima crono, un mangia-e-bevi lungo 41,5 km, a 48,444 di media, tra profumi di picnic, scritte per Thibaut Pinot e lo striscione «Armstrong, rivogliamo le tue maglie». L’inglese rifila 1’43" a Cadel Evans,

Computer Sollevato e orgoglio-

Chris Froome, 27 anni BETTINI

2’07" a Vincenzo Nibali e 2’08" a Denis Menchov. Spiega: «Più che vincere la tappa, volevo guadagnare tempo. Era "g.c. battle", una battaglia per la classifica generale». Confessa: «Ho cercato la concentrazione e inseguito la tranquillità, mi sono affidato alla routine del riscaldamento per tenermi lontano dalle emozioni, per non lasciarmi travolgere, come l’altra notte, quando ho dormito male per i brividi dopo aver conquistato la maglia gialla. E non ho fatto previsioni, perché quelle danno solo delusioni o sorprese. Al Tour io non mi aspetto nulla, semmai mi chiedo, mi domando». Sostiene: «Voglio considerare il Tour solo per quello che è, un giorno alla volta». Dichiara: «Non ho vinto il Tour, la strada da fare è ancora lunga, però è vero che adesso

so, rilassato, quasi zen, con il suo bel naso da corridore, con i suoi basettoni che non c’entrano con i capelli perché sembrano attaccati lì, con le mani che si muovono nell’aria come per scacciare le mosche o per dirigere un’orchestra, mai banale, Wiggins racconta che cosa significhi «professionalità»: «La ricognizione del percorso della crono — curve, salite, asfalto vecchio e nuovo, e l’arrivo: una crono complicata — non l’abbiamo fatta in macchina la mattina stessa della gara, ma il giorno dopo il Delfinato in bici. Ne abbiamo realizzato un video. E il video l’ho ripassato al computer. Poi attrezzatura, materiali, posizione, galleria del vento. Ma per me, nato in pista, tutta questa attenzione è normale. La pista è la mia scuola, la crono è la mia casa». Piano B Wiggins ha la conferma che fra lui e Evans nella crono, e dopo lui e Evans in classifica, c’è Chris Froome, la betulla,

« «

La gente non ha la minima idea di che cosa significhi fare il corridore, tra dieta e dedizione Per questa crono provo sollievo e orgoglio. La pista è la mia scuola, la crono è la mia casa BRADLEY WIGGINS 6 TITOLI OLIMPICI E MONDIALI

uno di quelli che studia da primo della classe. «Con Chris — dice «Wiggo» — continuiamo così. Lui vicino a me per essere pronto se mi succede qualcosa. Un anno fa, quando sono caduto e ritirato, non c’era un piano B. Stavolta c’è. Per questo difenderemo la sua posizione il più a lungo possibile». Ma gli annunciati attacchi, fin da domani, di Evans, Van den Broeck e dei RadioShack (sei nei primi 18 di tappa, cinque nei primi 17 di classifica) potrebbero finire con il favorire proprio Froome, magari a rimorchio delle offensive. Oggi riposo. Che significa sgambatine e massaggi, conferenze-stampa e visite parenti. Anquetil si sarebbe concesso un calice di champagne. Wiggins insisterà con l’acqua minerale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I trionfi a cronometro di Bradley Wiggins, 32 anni, sui 25 in carriera, di cui 9 quest’anno. Al Tour non aveva ancora vinto LUCA BETTINI

IL TEXANO QUERELA L’AGENZIA ANTIDOPING

la guida Cancellara demolito: è 3˚ a 57" da Brad Sorpresa Van Garderen, Basso a 4’54" CLASSIFICA CRONO 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 41,5 km in 51’24; media 48,444; 2. Chris Froome (Gb, Sky) a 35"; 3. Fabian Cancellara (Svi, RadioShack) a 57"; 4. Van Garderen (Usa) a 1’06"; 5. Chavanel (Fra) a 1’24"; 6. Evans (Aus) a 1’43"; 7. P. Velits (Slk) a 1’59"; 8. Nibali a 2’07"; 9. Menchov (Rus) a 2’08"; 10. Klöden (Ger) a 2’09"; 11. Monfort (Bel) a 2’15"; 12. T. Martin (Ger) a 2’16"; 13. Zubeldia (Spa) a 2’20"; 14. Costa (Por) a 2’22"; 15. Brajkovic (Slo) a 2’26"; 16. Voigt (Ger) a 2’44"; 17. Westra (Ola) a 2’45"; 18. Gallopin (Fra) a 2’46"; 19. Roy (Fra) a 2’52"; 20. Coppel (Fra) a 2’54"; 21. Lars-

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son (Sve) a 2’55"; 22. Grivko (Ucr) a 2’58"; 23. Roche (Irl) a 3’08"; 24. L.L. Sanchez (Spa)"; 25. Casar (Fra) a 3’09"; 26. Van den Broeck (Bel); 27. Rogers (Aus) a 3’20"; 28. Taaramae (Est) a 3’29"; 29. Peraud (Fra) a 3’39"; 30. Vinokourov (Kaz) a 3’47"; 31. Gilbert (Bel); 32. Leipheimer (USA) A 3’48"; 34. Valverde (Spa) a 4’01"; 43. Paolini a 4’31"; 44. F. Schleck (Lus) a 4’32"; 47. Marcato a 4’38"; 53. Scarponi a 4’50"; 56. Basso a 4’54"; 61. Gesink (Ola) a 5’15"; 77. Malacarne a 5’45"; 111. Petacchi a 6’56"; 117. Canuti a 7’06"; 122. Stortoni a 7’10"; 138. Marzano a 7’46"; 140. G. Caruso a 7’56"; 141. Vanotti a 7’58"; 165. Quinziato a 8’54"; 172. Oss a 9’08".

CLASSIFICA GENERALE 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 39’09’20"; 2. Cadel Evans (Aus, Bmc) a 1’53"; 3. Chris Froome (Gb, Sky) a 2’07"; 4. Nibali a 2’23"; 5. Menchov (Rus) a 3’02"; 6. Zubeldia (Spa) a 3’19"; 7. Monfort (Bel) a 4’23"; 8. Van Garderen (Usa) a 5’14"; 9. Van den Broeck (Bel) a 5’20"; 10. Roche (Irl) a 5’29"; 11. Costa (Por) a 5’46"; 12. Taaramae (Est) a 5’56"; 13. Gallopin (Fra) a 5’59"; 14. Brajkovic (Slo) a 6’29"; 15. Klöden (Ger) a 6’33"; 16. Chavanel (Fra) a 8’18"; 17. F. Schleck (Lus) a 8’19"; 18. Coppel (Fra) a 8’31"; 19. Leipheimer (Usa) a 8’34"; 20. P. Velits (Slk) a 8’44"; 21. Pinot (Fra) a 8’53"; 22. Basso a 9’06"; 23. Horner (Usa) a 9’07"; 24. Rogers (Aus) a 9’32"; 25. Rolland (Fra) a 10’00"; 26. Izagirre (Spa) a 10’25; 27. Scarponi a 10’27; 28. Valverde (Spa) a 10’46; 29. Vorganov

(Rus) a 12’16; 30. Vanendert (Bel) a 12’23; 32. Cancellara (Svi) a 14’33"; 34. Marcato a 16.25"; 36. Malacarne a 19’09"; 41. P. Sagan (Slk) a 23’29"; 52. Voeckler (Fra) a 26’07"; 54. Vinokourov (Kaz) a 26’34"; 58. Gesink (Ola) a 28’27"; 71. Gilbert (Bel) a 32’59"; 78. Vanotti a 35’50"; 82. G. Caruso a 36’36"; 92. T. Martin (Ger) a 38’48"; 97. Marzano a 39’34"; 101. Paolini a 40’47"; 102. Canuti a 40’59"; 111. Petacchi a 42’45"; 120. Quinziato a 48’14"; 127. Stortoni a 50’52"; 150. Oss a 59’25". LE ALTRE CLASSIFICHE Punti (maglia verde): Peter Sagan (Slk, Liquigas-Cannondale). Montagna (maglia a pois): Fredrik Kessiakoff (Sve, Astana). Giovani (maglia bianca): Tejay Van Garderen (Usa, Bmc).

Armstrong porta l’Usada in tribunale «Violazione dei diritti costituzionali» Lance Armstrong passa all’attacco. Pochi giorni dopo l’annuncio dell’agenzia antidoping statunitense (Usada), decisa ad avviare un procedimento disciplinare nei suoi confronti, il texano 7 volte vincitore del Tour ha presentato ricorso a un tribunale federale di Austin per bloccare l’iniziativa, accusando la stessa Usada di aver violato i diritti costituzionali sul giusto processo e di non avere la giurisdizione sulle accuse di utilizzo di sostanze dopanti.

Armstrong, 41 anni, da alcuni mesi si era dato al triathlon e contava di disputare l’Ironman delle Hawaii, ovvero il campionato mondiale della specialità sulla lunga distanza, ma è stato fermato. Secondo l’Usada, più di 10 ex compagni e dirigenti del suo ex team sarebbero pronti a testimoniare contro di lui. Armstrong, che rischia di perdere i suoi sette trionfi al Tour, deve decidere entro sabato se accettare le sanzioni proposte dall’Usada o inviare il caso a un arbitrato.


MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

Che bravo Nibali «E ora all’attacco Il podio è vicino» Cede 2’07" su 41 km, in classifica è 4˚. «Subito due belle tappe alpine, userò la fantasia» DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO

twitter@cirogazzetta BESANÇON

L’attesa all’antidoping si allunga in parallelo alle ombre del tardo pomeriggio, e allora è la maglia gialla in persona che si avvicina: «Com’è andato Nibali?», chiede un rilassato Bradley Wiggins, che a risposta ottenuta commenta: «Oh, meglio rispetto al Delfinato allora». Forse è proprio vero che un po’ teme l’imprevedibilità del siciliano, già incoronato a inizio Tour dal grande Eddy Merckx: «Probabilmente è l’unico che può fare saltare questa corsa. Con qualche numero in discesa, con la sua fantasia». Lui, Nibali, si fa ancora attendere e non certo per maleducazione. Uscirà dalla zona controlli alle 7 della sera, e siccome c’era entrato alle 17.30, il conto è facile: 90 minuti di attesa contro i 53 e mezzo impiegati per la crono (e davanti circa 200 km di trasferimento). «Fare pipì dopo una tappa di cinque ore è molto più facile...».

«C’era una lunga salita e mi sono gestito bene, soprattutto nella seconda parte sono andato davvero forte. Ma ho cercato di essere più regolare possibile, non credo di essere calato e in effetti al primo intertempo ero 11˚, alla fine sono arrivato 8˚. Nei lunghi rettilinei finali ero sempre sopra i 50 all’ora, una ottima velocità. Da Evans comunque ho perso 24 secondi ed è molto accettabile». Al Delfinato, su 53,5 km, a Wiggins aveva ceduto 3 minuti e mezzo.

«

salita in più non mi sarebbe dispiaciuto. Già dopo il giorno di riposo, ci sono due belle tappe alpine. Io, Evans e gli altri dovremo attaccare, cercheremo di inventarci qualcosa (domani c’è il Grand Colombiere e in quella discesa al Delfinato lui e Evans attaccarono Wiggins, ndr). La strategia è chiara, dobbiamo riuscire ad isolare Sky, e a quel punto giocarcela uomo contro uomo. Faremo loro i complimenti se fino a Parigi non perderanno nessun colpo, ma intanto proviamoci». Se guarda alla classifica a che cosa pensa?

Tutti gli altri rivali me li sono messi dietro. La missione è possibile VINCENZO NIBALI 27 ANNI (foto BETTINI)

«Tutt’altre sensazioni e tutt’altra storia. Io sapevo che erano questi i giorni in cui avrei dovuto farmi trovare pronto».

Nibali, come giudica la sua prestazione?

Pensa che Sky, con Wiggins e Froome, sia intoccabile?

«Sono soddisfatto. Dall’ammiraglia mi davano i tempi e sapevo che stavo viaggiando sui livelli di Evans. Menchov me lo sono messo addirittura dietro. Wiggins e Froome sono andati fortissimo, da loro ho perso più o meno quello che mi aspettavo. In questa specialità sono più forti».

«Avere due uomini nei primi tre non è male... Ma credo che Wiggins abbia bisogno di tutta la squadra per tenere in mano la corsa, e allora Froome lavorerà per lui. Spero che così utilizzerà delle energie preziose».

Addirittura, dopo 16,5 km aveva 5" di vantaggio su Evans.

«Non è così. Il terreno per muoversi c’è, anche se un arrivo in

Certo che, con l’altra crono di 53 km alla fine, il Tour sembra già segnato...

«Al fatto che il primo pezzo di Tour se n’è andato e io sono esattamente in linea con quelle che erano le aspettative. Tra me, Evans e Froome ci sono 30 secondi. Sono venuto qui per cercare il podio. E adesso non lo vedo lontano. La missione è possibile. Cercherò di usare anche la fantasia ma senza dimenticare che la grande corsa a tappe è diversa da una classica, bisogna sempre pensare pure al giorno dopo...». La Liquigas sarà in grado di aiutarla?

«Sono sicuro di sì. Ho a disposizione una squadra molto forte. Già domenica, sul Col de la Croix, Basso è stato con me fino agli ultimi 500 metri. E adesso arrivano salite più adatte anche a lui».

Archiviato il GiroDonne, che serviva per avere le ultime indicazioni, il c.t. della Nazionale femminile Dino Salvoldi ha ufficializzato ieri i nomi delle 4 atlete che ai Giochi di Londra difenderanno i colori dell’Italia nelle prove su strada: in linea (29 luglio) e 1˚ agosto (crono). Come era peraltro prevedibile, Salvoldi ha chiamato la due volte campionessa del mondo, la 28enne pia-

Giorgia Bronzini, 28 anni BETTINI

Gazza

HANNO DETTO

Tvf RIVIVETE LA CRONO CON GLI HIGHLIGHTS E LE AUDIOINTERVISTE

S Scarponi: «Sono partito con un buon ritmo, poi alla distanza sono calato. Ora valuterò come comportarmi nelle tappe di montagna»

centina Giorgia Bronzini (Diadora-Pasta Zara), alla seconda partecipazione olimpica dopo Atene 2004; la perugina Monia Baccaille (MCipollini-Giambenini), 28 anni, debuttante ai Giochi; la vicentina Tatiana Guderzo (MCipollini-Giambenini), 27 anni, iridata 2009 e bronzo olimpico uscente, alla terza presenza; e la trentenne varesina Noemi Cantele (BePink), argento e bronzo ai Mondiali 2009, a sua volta alla terza partecipazione ai Giochi e schierata anche nella crono. Le riserve in patria sono le due giovani Elisa Longo Borghini e Rossella Ratto.

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Gazzetta.it

IL PIU’ DELUSO

Batosta Evans «Ma combatterò sino alla fine»

Sul sito rosa troverete le cronache, le interviste e soprattutto gli highlights di tutte le tappe della Grande Boucle. E per le frazioni decisive la copertura di Gazzetta.it raddoppierà, con i video realizzati sul posto dai nostri inviati e le curiosità raccontate in tempo reale

DAL NOSTRO INVIATO

BESANÇON

S Van Garderen «Pensavo di arrivare nei primi 10, non nei primi 4. Evans? Non sarà felice. Ma io continuo a credere in lui»

L’analisi della crono di Cadel Evans, 6˚ a 1’43" da Wiggins, non può prescindere da un dato: il campione uscente del Tour, dopo 16,5 km (circa un terzo di gara) aveva lasciato sulla strada già 62 secondi a Wiggins. Significa quasi 4 secondi al chilometro: era tredicesimo. Negli altri 25 km, ne ha persi «soltanto» 41, un distacco molto più accettabile che gli ha permesso infatti di risalire sette posizioni. Nel complesso, ha trovato un compagno di squadra che è andato più forte di lui: l’americano Tejay Van Garderen, ottimo 4˚ a 1’06" e di nuovo in testa alla classifica del miglior giovane. Dati «Non sapevo bene che cosa attendermi, né

a quale esatto livello fossero gli altri in una cronometro al Tour. Non è stata la migliore prova della mia vita, ma se guardo ad alcuni specialisti non sono poi così lontano. Certo, questo Tour non è stato finora ottimo per me, avere quasi due minuti di distacco non è la migliore posizione. Ma si continua», ha detto il 35enne australiano della Bmc, atteso al bus anche dalla moglie italiana Chiara Passerini e dal piccolo Robel, il bambino etiope che hanno adottato.

La bici di Sagan 3 vittorie BETTINI

LA STORIA DI CLAIRE, SIGNORA DELLA LAVAGNA

Sorpresa «Ero rimasto sorpreso di come Sky

Non soltanto corridori: sul nostro sito potete ascoltare anche le storie dei personaggi più curiosi della carovana gialla. Come Claire, 25 anni, bretone come Hinault: è la signora della lavagna, la persona che in moto, scrivendo con il gesso, indica i distacchi al gruppo e ai fuggitivi.

aveva affrontato l’ultima salita di domenica (probabilmente si riferiva al fatto che con Wiggins era rimasto solo Froome, ndr) ma mi ha sorpreso anche che siano riusciti a fare primo e secondo nella cronometro. Eccezionale! Ma c’è ancora molta corsa prima di arrivare a Parigi». E lui ci proverà sempre, probabilmente anche a costo di «saltare»: la vittoria del 2011 è arrivata dopo i due secondi posti del 2007 e del 2008, e nella sua posizione (tra l’altro è il più vecchio dei primi 10 delle generale) qualche rischio in più si può spendere. «Fight to the end and don’t give up», «Combattere fino alla fine e non rinunciare»: l’ha detto anche ieri. È il suo mantra.

E il Gorilla Greipel, 2 centri BETTINI

ci.sco.

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NAZIONALE DONNE A LONDRA CON L’IRIDATA ANCHE GUDERZO, BACCAILLE, CANTELE

Bronzini alla guida del poker olimpico

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

NON SOLO TOUR LE ALTRE CORSE

PISTA DA STASERA A FIORENZUOLA

Cina: Guardini suona la nona Polonia al via: c’è Viviani

Sei Giorni delle Rose Marvulli e Perez le stelle

Un altro successo allo sprint in Cina per Andrea Guardini: al Quinghai Lake Tour, all’indomani del primo, il 23enne veronese della Farnese Vini Selle Italia ha concesso il bis sul traguardo di Jingtai battendo il kazako Tleubayev e il lituano Siskevicius. Per Guardini, vincitore quest’anno su Cavendish nell’ultima volata del Giro, è la nona vittoria stagionale, la 20ª in due anni tra i pro’. Intanto oggi, con la Karpacz Jelenia Gora, scatta il Giro di Polonia, 7 tappe fino a lunedì con in gara alcuni dei grandi assenti del Tour, a cominciare da Boonen, Hushovd, Haussler, Kreuziger, Degenkolb e Kolobnev. Tra gli italiani, al via anche Ballan, Pinotti, Moser, Capecchi, Viviani (all’ultimo test prima dei Giochi di Londra), Gasparotto, Bennati, Pozzovivo, Modolo, Gatto, Nocentini, Visconti e Belletti,

Diciotto coppie di pistard al via. E per alcuni sarà un importante banco di prova a pochi giorni dall’Olimpiade di Londra. Stasera, al Velodromo Pavesi di Fiorenzuola d’Arda (Pc), scatta la Sei Giorni delle Rose, tradizionale appuntamento estivo che richiama da 15 edizioni i grossi calibri della pista. A guidare il cast 2012, l’argentino Walter Perez, olimpionico 2008, al via col giovane connazionale Gaday, e lo svizzero Franco Marvulli, vincitore 4 volte della kermesse piacentina, in lizza con l’altro elvetico Marguet. Occhio anche ai neozelandesi Archbold Simpson, mentre l’Italia si affida a Masotti Buttazzoni, Ciccone Bonifazio, Lenzi Alberio, oltre a Cazzaro in coppia con il belga Van Immersel. A far da contorno, come sempre, sei giorni di gare internazionali femminili e giovanili.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TENNIS DOPO IL TRIONFO DI WIMBLEDON

Federer VII Stile infinito «Il difficile non è vincere E’ ripartire sempre da zero» «Non è una sorpresa il settimo successo: è Wimbledon e so di esserne capace. E’ faticoso provare la tua forza ogni giorno: non passi automaticamente nemmeno il 1˚ turno»

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I NUMERI

30

Anni L’età dei due campioni 2012. Serena è nata il 26 settembre 1981, Roger Federer l’8 agosto 1981.

46

Partite vinte e 6 perse nel bilancio 2012 di Federer (5 tornei vinti: Rotterdam, Dubai, Indian Wells, Madrid e Wimbledon), si sale a 63 a 6 da dopo l’Us Open 2011.

12

Finali dell’Atp World Tour in 12 anni per Federer che si è conquistato il diritto di giocare nel Masters di novembre, già qualificati anche Nadal e Djokovic

tch qualcosa di unico. Perciò sono ancora più orgoglioso di averne fatto parte».

DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci LONDRA

Il giorno dopo, i Championships smobilitano, Roger Federer smobilita, ma poiché durante Wimbledon vive a duecento metri dai Doherthy Gates, proprio sulla Church Road, fa un ultimo saluto prima di una settimana di vacanza. Il 28 tornerà qui per l’Olimpiade, ma da re di sette Wimbledon (co-record con Sampras e Williams Renshaw), sempre più primo negli Slam, con 17, e sicuro neo primatista mondiale di settimane al numero 1 del mondo, con 287, da lunedì prossimo. Federer, questo Wimbledon è più dolce con le sue gemelline presenti?

«Nel 2010, in Australia, erano ma erano troppo piccole, solo dall’anno scorso ci siamo sentiti tranquilli di portarle in campo e a Basilea è stato speciale averle alla cerimonia di premiazione. Ma qui è stato completamente diverso: Wimbledon, dove ho ottenuto alcune delle mie vittorie più grandi... E’ stato molto emozionante vedere lì tutta la mia famiglia, unico, molto intimo, non so se ricorderanno, spero che un giorno guardandosi indietro penseranno che è stato bello. La loro presenza non è però la prima cosa che mi guida nel tennis, mi piacerebbe se si interessassero a questo sport, in futuro, vedremo, ma per me e Mirka è stato un sogno portarle a Wimbledon mentre io alzavo il trofeo».

l’intervento

di SANDRO VERONESI

David Foster Wallace, cioè il più grande cantore del tennis tra i grandi scrittori, li ha chiamati «Federer Moments»: non perché questi momenti capitino solo a Federer, ma perché è stato lui a renderli evidenti. Chiunque abbia giocato un po’ a tennis sa di cosa si tratta: sono quei rari momenti fatati nei quali il campo dell’avversario è semplicemente grandissimo, il proprio piccolissimo e la pallina sembra un pallone da calcio che spiove lentamente dopo un rinvio,

Roger Federer, 30 anni, bacia per la settima volta in carriera il trofeo di Wimbledon

Dica la verità: lei non è tanto sorpreso di aver vinto.

Il box di Federer a Wimbledon: da sinistra, papà Robert, mamma Lynette e la moglie Mirka con le gemelle Charlene Riva and Myla Rose, l’allenatore Paul Annacone ANSA Questa vittoria resterà la più grande di Federer?

Roger Federer con trofeo di Wimbledon 2012 REUTERS

«Erano due anni e mezzo che non vincevo uno Slam: nella vita non sono tanti, nel tennis sì. A gennaio 2010, in Australia, pensavo che avrei rivinto un major molto in fretta: all’epoca, stavo giocando il mio miglior tennis. Non so se questo Wimbledon resterà il più indimenticabile. Penso alla vittoria al Roland Garros, alla pressione per il quinto Wimbledon, o all’Australian Open che mi piace tanto, o agli Us Open. Certo, domenica, c’erano tante implicazioni, per me e per Andy, sapevo sarebbe stata dura per chi avrebbe vinto e per chi avrebbe perso. E questo posto è molto speciale nel mio cuore, e ci sono tante componenti che fanno di questo ma-

«Penso di aver giocato davvero bene negli ultimi due anni, sono stato vicino a vincere un altro Slam, ho battuto alcuni dei più forti e ci ho perso, perché questo è il tennis, ma non ero lontano. Ho pensato: "Se metti insieme le vittorie che ti servono, quando ti servono...". Perciò, non è una grande sorpresa questa settima vittoria: è Wimbledon, e so che sono capace. Il difficile è provarlo ancora e ancora, e ripartire sempre da zero perché non vinci automaticamente il primo turno, perché sono due settimane, perché devi rimontare Benneteau o un altro e un altro ancora». Che cosa portano di positivo i 30 anni?

«La prima vittoria nel 2003 mi ha calmato un po’. Poi, con gli anni, la frenesia di salire in alto è scemata, e tutto è diventato un po’ più facile: nessuno può portarti via quello che hai vinto, hai meno pressione, anche se comunque vuoi vincere e ne hai bisogno per il resto della vita sennò non lotti per niente. Oggi, diventando più vecchio, provo più piacere a viaggiare e apprezzo di più la vita da atleta». Quant’è dura perdere un match come quello che ha perso Murray?

«So come ci si sente: sono stato colpito anch’io dopo la fina-

le degli Australian Open 2009 contro Rafa. Ero esausto, mi sono seduto in panchina e ho pensato: "Ero così vicino... Devo aspettare un altro anno: ma dai!". Ero molto deluso. Ma questo è il tennis: c’è un solo vincitore, anche se tante volte vorresti che fossero due. Il duro è spiegare e parlare. Mostrare le proprie emozioni come ho fatto io e come ha fatto Andy dimostra che siamo umani, che siamo sulla pedana, lì, in campo, ma ci teniamo a tante cose: se vinciamo o se perdiamo, e che cosa prova il pubblico, figurati se sono 15mila come nel Centre Court domenica. Se resta con la giusta attenzione, la sua occasione arriverà: Andy se lo merita. E’ stato professionale e composto anche davanti a una dura sconfitta». Federer adesso è il favorito anche all’Olimpiade a Wimbledon.

«Wimbledon è il torneo che sogno da bambino, vincere l’oro olimpico sarebbe straordinario, è da Pechino che penso quant’è speciale giocare l’Olimpiade qui e aver già vinto un oro mi toglie un po’ di pressione. Sono eccitato, sono fortunato di disputare la mia quarta Olimpiade, e spero di fare molto bene per render orgoglioso il mio Paese, divertirmi e fare un’altra esperienza unica per la nostra generazione. Spero che questa vittoria di Wimbledon mi dia nuova fiducia e nuova eccitazione per i Giochi. Ma è duro vincere sull’erba al meglio di 3 set, tutti i turni...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roger e la naturale bellezza del genio lasciandoti tutto il tempo per concepire il colpo da fare, metterti nella posizione appropriata ed eseguirlo come Dio comanda. Quello che il pubblico vede è un riflesso perfetto eseguito a velocità pazzesca, ma quello che il giocatore prova è molto diverso: non è senso di velocità, ma di naturalezza; non di predominio, ma di armonia. Questi momenti, come dicevo, esistono da quando esiste il tennis, e possono arrivare a sfiorare chiunque, ma è solo da quando gioca Federer che

sono stati capiti, perché lui ne ha fatto regola, forza, tattica e strategia. Cioè a dire che il tennis moderno è stato sì inventato in Inghilterra verso la metà dell’Ottocento ma poi, circa centocinquant’anni dopo, è stato scoperto da Roger Federer. C'è una bella differenza. Domenica pomeriggio, sul centrale di Wimbledon, l'abbiamo vista per l'ennesima volta è la differenza che passa tra un caccia della RAF e un uccello: uno vola grazie alle invenzioni che si sono succedute le une alle altre fino a renderlo possibile, l'altro perché ha il potere di farlo.

Per questo Federer era necessario: se non fosse mai venuto al mondo (o se avesse praticato calcio, per il quale da ragazzino mostrava un talento eccezionale) i record di Sampras sarebbero rimasti per sempre inarrivabili, Roddick avrebbe tre coppe d’argento in più, Murray avrebbe vinto uno Slam, ma non si sarebbe ancora capito che nel tennis l’avversario è solo il mezzo a contrasto che permette di dimostrare la naturale, profondissima bellezza di una serie di gesti contenuti da sempre nel ricciolo di Dna che ha separato l’uomo dalla scimmia. Roger Federer prima della premiazione di domenica ANSA

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Trapiantata l’erba per i Giochi «In tre settimane campi ok» E’ stata clonata e ora si rizolla. Il giardiniere capo Seaward: «Basta un po’ di sole» LONDRA

Chi temeva di più lo slittamento di Wimbledon alla terza settimana non erano i giocatori, ma il giardiniere capo dell’All England Club, Eddie Seaward. Perché dieci campi d’erba del torneo che si è concluso l’altro ieri verranno utilizzati dal 28 luglio per il torneo olimpico di tennis. «Ogni giorno perso equivale a sprecare il 5 per cento di preparazione dell’erba», spiega Andy Newell dell’Istituto di ricerca dello Sport.

I N. 1 DAL 2 FEBBRAIO ’04 ATLETA Federer Nadal Federer Nadal Djokovic Federer

PERIODO SETTIMANE 2/2/04-17/8/08 237 18/8/08-5/7/09 46 6/7/09-6/7/10 48 7/6/2010-3/7/2011 56 4/6/2011-8/7/2012 53 9/7/2012-? ?

LA CLASSIFICA

La Errani sale al n. 9 La Giorgi 89 I nuovi ranking maschili e femminili, con due nuovi n. 1: ol tre a Federer, anche Azarenka su Radwanska e Sharapova. Uomini: 1. (3) Federer (Svi) 11075; 2. (1) Djokovic (Ser) 11000; 3. (2) Nadal (Spa) 8905; 4. Murray (Gb) 7460; 5. Ferrer (Spa) 5430; 6. Tsonga (Fra) 5230; 7. Berdych (R.Cec) 4515; 8. Tipsarevic (Ser) 3210; 9. Del Potro (Arg) 3180; 10. (11) Alma gro (Spa) 2605. Gli italiani: 30. (26) Seppi 1355; 68. (73) Fognini 740; 79. Volandri 630; 88. (86) Lorenzi 579; 93. (89) Cipolla 566; 95. (97) Starace 558. Donne: 1. (2) Azarenka (Biel) 8800; 2. (3) Radwanska (Pol) 8530; 3. (1) Sharapova (Rus) 8370; 4. S. Williams (Usa) 7360; 5. Stosur (Aus) 6195; 6. (4) Kvito va (R.Cec) 5275; 7. (8) Kerber (Ger) 5170; 8. (7) Wozniacki (Dan) 4091; 9. (10) Errani 3410; 10. (9) Bartoli (Fra) 3400. Le altre italiane: 17. Pennetta 2305; 22. (26) Schiavone 2050; 27. (23) Vinci 1865; 89. (145) Giorgi 729.

Taccuino Scommette su Roger Vince, ma è morto Nove anni fa Nick Newlife, aveva scommesso che Federer avrebbe vinto 7 volte Wimbledon. Una grande intuizione, anche se lo scommettitore di Oxford, scompar so nel 2009, non lo saprà mai. Nick, previdente, aveva stabilito che l’eventuale vincita (100 mila sterli ne) avrebbe dovuto essere devolu ta in beneficenza. «Aveva scom messo nel 2003, quando l’ipotesi era bancata a 67,00. È la scommes sa più spettacolare che abbiamo mai accettato sul tennis» dice il por tavoce dell’agenzia. TORNEO DI PALERMO (r.u.) Alize Cornet è stata la prima testa di se rie dell’Open di Palermo (220.000 $, terra) a superare il 1o turno. Oggi (dir. Supertennis dalle 18.30) esor dio per Errani e Vinci. Forfeit della Radwanska. Primo turno: Cornet (Fra) b. Duque Marino (Col) 6 3 6 2.

Esperimenti «Ci abbiamo lavorato negli ultimi due anni per dimostrare al comitato olimpico che potevamo riportare i prati verdi in meno di tre settimane», scommette orgoglioso Seaward, 68 anni (dopo l’Olimpiade lascerà il posto al suo allievo, Neil Stubley), il perfezionista degli 8 millimetri di altezza del manto, che tiene costantemente d’occhio il cielo birichino di Londra e l’umidità, anche se il tetto prensile del Centre Court ha risolto molti dei problemi di Wimbledon. Erba clonata Ma come fanno i

super-giardinieri a ripopolare

Un addetto controlla l’erba del Centre Court di Wimbledon EPA

d’erba il suolo ormai zappato dalle scarpe di centinaia di atleti nelle due settimane di torneo? Si sono affidati a biologi e agronomi di prima qualità per clonare l’erba di Wimbledon nel West Yorkshire, nel nord d’Inghilterra, trasportando poi già da ieri zolle, anche ampie, di terreno già germinato e di «perennial ryegrass» al club. Ora però perché attecchisca al meglio e si fonda con le gemme già esistenti, bisogna sperare nel tempo: «Serve un bel po’ di sole e poca pioggia. Ma non bisogna far fretta alla natura». Eppure sarà erba voglio, olimpica. v.m.


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MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012


MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

IL CASO UNA DECISIONE SHOCK

Nella foto grande Gem Twist, il campione del salto ostacoli medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Seul 1988. Qui sopra Murka’s Gem, uno dei suoi due cloni prodotti. Quasi certamente anche Gem Twist è nato con un mantello roano più scuro che col passare degli anni si è imbiancato

Rivoluzione L’equitazione apre le gare ai cavalli cloni Inquietante via libera della Federazione Internazionale. Già riprodotti diversi campioni za alcun tipo di inquinamento. Nata in Italia La prima clonazio-

Una decisione sorprendente, inquietante e comunque storica. La Federazione Equestre Internazionale abbatte la più alta barriera filosofico-sportiva aprendo le proprie competizioni (salto ostacoli, dressage e concorso completo principalmente) ai cavalli originati da una clonazione. Subito Il passaporto ai cloni è

praticamente immediato e viene esteso anche ai figli di questi animali che entreranno a pieno titolo nel circuito dell’allevamento tradizionale fatto di studio, di scelte, di sensazioni, amore, passione e genio come quello di Federico Tesio che fino a metà degli anni 50 allevò i più grandi galoppatori della storia, arrivando a Ribot dopo Nearco, Tenerani, Cavaliere d’Arpino ecc. E’ bene precisare che si parla solo di equitazione, mentre l’ippica resta rigidamente ancorata ai sopracitati principi di selezione sen-

ne di un cavallo è avvenuta nel 2003 in Italia, dal lavoro del gruppo del professor Cesare Galli presso il Consorzio per l' incremento zootecnico di Cremona che, 4 anni dopo la clonazione di un toro, ottenne Prometea il primo replicante equino e, tra l’altro, primo mammifero nato dallo stesso animale donatore delle cellule utilizzate nel trasferimento nucleare. In pratica Prometea partorì il suo clone. Da quel primo successo alle gare dell’equitazione in soli 9 anni, durante i quali la scienza ha fatto progressi enormi nel settore, dopo un periodo pioneristico pieno di esperimenti falliti con risultati e conseguenze immaginabili. Equitazione Nel mondo dell’equitazione si è lavorato molto, immaginando forse un business enorme. La prima clonazione famosa è stata quella di ET, il campione montato dal cavaliere austriaco Hugo Simon

Perché si MOTIVI COMMERCIALI COPIARE I GENI MIGLIORI Per motivi commerciali: clonare un cavallo di alto valore potenzialmente permette lauti guadagni. Ma anche perché i geni dei cavalli migliori che sono morti o che sono stati castrati possono essere di nuovo disponibili.

h Perché no SALVAGUARDARE LA SELEZIONE «Non si deve permettere che lo sport diventi un parco giochi per scienziati» disse un dirigente del Jockey Club britannico ai tempi di Prometea. L’allevamento dei cavalli da corsa si regge su principi di selezione e tali devono rimanere.

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Il genetista: «I cloni sono deboli» Carlo Alberto Redi, genetista dell’Università di Pavia, crede poco alla competitività di un cavallo clonato. «Se clono Ribot, non è detto che ottenga un nuovo Ribot. Ho dalla mia parte la genetica, ma poi è fondamentale il percorso educativo». Deboli e malati Il primo limite è intrinseco al procedimento di clonazione, che oggi non dà ri-

sultati ottimali. «Brutalizzando, il clone è più brutto, stupido e malato dell’originale. Ha problemi nell’immunologia e organi dilatati. Se dal nuovo animale devo ottenere carne, o medicine, può anche andare bene, ma non se cerco il campione. Meglio il figlio naturale, senza ombra di dubbio. Perché la ripetizione del Dna non garantisce il fenotipo perfetto: in mezzo ci sono l’epigenetica, le proteine regolatrici, i passaggi che portano alla formazione delle ossa, dei muscoli. Finché non li

e vincitore tra l’altro della finale di World Cup 1997 a Goteborg. Negli Stati Uniti sono state prodotte due copie di Gem Twist, altro fuoriclasse degli ostacoli, argento alle Olimpiadi Seul 1988 morto nel 2006 a 27 anni. Una facoltosa proprietaria di cavalli (Olga White) ne ha acquistata una (Murka’s Gem) con l’intenzione di farle ripercorrere le orme dell’originale. E a Cremona, dopo la nascita di Prometea, venne riprodotto Pieraz un ex campione dell’endurance, la disciplina di resistenza con gare sui 120 km.

Assicurazioni La consistenza fisica e atletica dei cloni è tutta da verificare e in questo senso non resta che attendere. Secondo i laboratori specializzati (la Via Tech in Texas e la Cryozootech in Francia i più famosi) la clonazione non avverrebbe per ottenere delle copie identiche anche nelle prestazioni, ma per conservare i geni di stalloni deceduti o grandi campioni castrati e quindi non in grado di riprodurre. Una posizione con aspetti contraddittori. Perchè, fatte salve le sfumature, i casi sono due: se le copie hanno in comune solo la morfologia con il campione clonato non si vede il motivo della loro produzione che diverrebbe inutile. Viceversa si prospetterebbe, magari a lunga scadenza, uno scenario poco confortante: la possibilità di una produzione di campioni a livello industriale e la morte dell’intero sistema delle competizioni (equitazione o ippica) basato appunto sulla selezione (scelta dello stallone, della fattrice, accoppiamento), pilastro dell’allevamento e delle competizioni stesse.

CLONAZIONE ANIMALE

IL PILONE SUDAFRICANO

Tutto iniziò con una rana 50 anni fa

Nel 2010 uccise un poliziotto Roux a Treviso per il riscatto

La prima clonazione di animali ottenuta con successo è stata quella di rane, per la relativa facilità di monitoraggio di tutto il processo riproduttivo. Infatti, la rana in una singola ovulazione produce una abbondante quantità di ovuli (2000) e questi, una volta fecondati, daranno origine a embrioni che potranno essere facilmente coltivati in vitro, visto che le rane sviluppano gli embrioni fuori dal loro corpo. Ciò ha permesso allo sperimentatore di osservare con più facilità le tappe evolutive dell’embrione.

Rana, 1962 Viene inserito il nucleo di una cellula intestinale di girino in un ovocita rana.

Pecora Dolly, 1997 A Edimburgo nasce Dolly, il primo mammifero clonato da una cellula somatica adulta.

Toro, 1999 Nasce nel laboratorio di Cremona di Cesare Galli il primo mammifero maschio

Gatto, 2001 Copycat, nata in Usa, è il primo animale da compagnia ottenuto con il trasferimento nucleare

Cavallo, 2003 Prometea nasce a Cremona nella cascina-laboratorio diretta da Cesare Galli.

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IL PROFESSOR CARLO ALBERTO REDI: «CLONAZIONE UMANA? IMPROBABILE»

SIMONE BATTAGGIA

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RUGBY

GEM TWIST E IL SUO REPLICANTE DESTINATO A SCHIARIRSI

MICHELE FERRANTE

LA GAZZETTA DELLO SPORT

controlleremo, ogni speranza di clonare il cavallo perfetto, o l’uomo perfetto, è vana». Sull’uomo Anche al di là delle conseguenze etiche e giudiziarie, la clonazione umana sembra quindi ancora lontana. «Ne verrebbe fuori un individuo comunque debole. E poi bisognerebbe trovare le donne disposte a donare l’uovo e quelle che si farebbero impiantare un embrione clonato. Per il momento mi sembrano solo boutade». © RIPRODUZIONE RISERVATA

COME VIENE «COPIATO» UN CAVALLO

Franco Smith con «Bees» Roux

Nella prima foto con i nuovi compagni di Treviso, Jacobus «Bees» Roux è a fianco del tecnico Franco Smith. Bees («bue», in afrikaans) spicca per la pelata, il torace enorme e il sorriso, accigliato e sincero. L’inizio dell’avventura in Italia conta relativamente. Quello che gli interessa davvero è esserci, poter giocare a rugby, essere un uomo libero. La cicatrice Nella notte tra il

26 e il 27 agosto 2010, Roux ha ucciso un uomo. Si chiamava Ntshimane Mogale, era un sergente di polizia. Roux fu fermato per un alcoltest alle porte di Pretoria. Aveva bevuto, la patente poteva scordarsela. I fatti però presero una piega peggiore. Mogale non lo arrestò, ma salì sull’auto di Roux, dalla parte del conducente, con la scusa di portarlo a casa. Passò ai colleghi una bottiglia di whiskey trovata in macchina, poi partirono soli. Secondo la ricostruzione di Roux, accolta a processo, il poliziotto alla guida imboccò un’altra direzione, gli prese il portafogli, gli chiese il codice della carta di credito, lo minacciò. Roux si sentì «in pericolo di vita» e reagì. Una gomitata, poi una serie di pugni: Mogale cadde, sbatté la testa, perse conoscenza, morì. Nelle ore successive, mentre Roux era in stato di fermo, la sua carta di credito venne utilizzata in un locale della zona. La sospensione Nel settembre scorso, Roux è stato ritenuto responsabile della morte di Mogale, ottenendo però la sospensione della pena — cinque anni di carcere —. L’addolcimento del capo d’accusa, da omicidio volontario a omicidio colposo — ha spinto la famiglia di Mogale ad accettare un accordo con Roux, che ha pagato 750.000 rand — meno di 75.000 euro —. Così il pilone è uscito dal tribunale da uomo libero. Le polemiche sono state roventi, in un Paese ancora diviso da odi razziali e da disuguaglianze profonde. Roux ha preferito lasciare il Paese, dopo che il contratto con i Blue Bulls era venuto a cadere per una serie di allenamenti che, durante il processo, aveva tenuto con la franchigia dei Pumas. Da ottobre 2011 ha giocato a Bordeaux, ora il contratto con Treviso. «È un signor giocatore — spiega il d.g. biancoverde, Vittorio Munari —, con una cicatrice pesantissima nel passato. Ma è una cosa che riguarda solo lui. Non abbiamo trovato alcunché di sconveniente nell’averlo con noi, e non abbiamo intenzione di esprimere giudizi morali. Credo che per lui il rugby sia molto importante, e se giocare a Treviso potrà aiutarlo a lenire questa cicatrice, ben venga». si.ba. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

PALLAVOLO VERSO L’OLIMPIADE

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Berruto

MAURO HA DETTO

«E’ un’Italia all’attacco per Londra»

S Medaglia «Vedo un’Italia offensiva con scelte estreme per puntare al massimo. Questa è una Nazionale che punta al podio. Lo sappiamo noi e gli avversari»

Il c.t. azzurro vara una Nazionale con due liberi per «puntare al massimo» GIAN LUCA PASINI twitter@GianLucaPasini

Il momento difficile per il c.t. Mauro Berruto è arrivato: si deve scegliere la squadra per Londra.

«Era previsto, come in tutte le manifestazioni. Qui c’è qualcosa di diverso e per il sottoscritto anche peggiore, perché si deve ridurre la lista a 12 atleti, al contrario di quanto accade per Mondiali, Europei e perfino Coppa del Mondo, dove si lavora con 14 giocatori. Quindi per il ct si fa ancora più difficile. A mio modo di vedere si tratta di una decisione illogica, per i tecnici, ma anche per la pallavolo...». Nella sua gestione ha puntato su centimetri e su muscoli, eppure per questa Italia ha scelto di portare due liberi (Bari e Giovi) oltre a un libero aggiunto come Papi. Quindi l’Italia giocherà in difesa?

«Ma scherza? Tutto al contrario. Nonostante quello che si pensa questa è una squadra molto offensiva. L’obiettivo non è partecipare, ma arrivare fino in fondo. Con questo criterio ho deciso di portare una squadra che non ha in tutti i ruoli un ricambio designato. Perché il nostro obiettivo non è starci, ma puntare al massimo. Sfruttando le competenze

specifiche di ciascuno. Magari con una difesa o una battuta in più». Prego, si spieghi.

«L’obiettivo di questa Italia è restare in gioco all’Olimpiade fino al 12 agosto, l’ultimo. Poi che ci riusciamo è un altro discorso: ma nelle scelte che ho fatto ho pensato a una formazione che potesse lottare fino alla fine». Ha visto la Polonia vincere la World League?

«Come no. Complimenti alla squadra di Anastasi, una nazionale da tenere sotto controllo

PRIMA DEI GIOCHI

A Monza-Modena le due amichevoli (a.a.) Bari, Birarelli, Boninfante, Fei, Giovi, Lasko, Mastrangelo, Papi, Parodi, Savani, Travica, Zaytsev. Questi i 12 scelti da Berruto per i Giochi (dal 29 luglio a Londra). Prima di quel giorno due amichevoli in Italia. Il 20 luglio a Monza (con incasso a favore dell’Associazione Jack Sintini). E il 21 a Modena ancora con la Serbia per le popolazioni terremotate: chiamando il palasport oppure online su www.vivaticket.it

per Londra (è il primo avversario degli azzurri, il 29 luglio, nella prima gara di qualificazione, ndr). Ma — senza fare lo spaccone — confermo le scelte che ho fatto finora. Non voglio ribadire concetti già espressi. Quando abbiamo fatto il programma, ovviamente, non sapevamo quando e se ci saremmo qualificati. Comunque non rinnego le scelte e la programmazione. E poi la World League non era uguale per tutti, alcuni hanno avuto un periodo di riposo per preparare le finali. Altri no, anzi ci arrivavano direttamente da Dallas, non c’erano le stesse condizioni per tutti». E se non tutti, in tanti, sognano una medaglia.

«Ci sono squadre che hanno giocato tantissimo in questa estate e squadre che si sono allenate di più. A poco più di due settimane dai Giochi non mi sbilancio, ma ho una idea precisa. Il campo dirà se abbiamo fatto bene noi, oppure se la pallavolo deve aprire ad altre metodologie: poco allenamento e solo partite... Un po’ quello che ha fatto la Germania». Sono passati più o meno 14 mesi da quando ha preso in mano il destino del-

S Mauro Berruto (43) è diventato ct azzurro nel 2011. Sotto Andrea Giovi uno dei liberi dell’Italia all’Olimpiade

l’Italia pallavolistica. Era una squadra del mazzo, adesso è tornata nell’elite, sogna una medaglia. Paure?

«Per definizione un allenatore a questo punto non può avere tante paure. Se penso a quello che si diceva di questa squadra solo una anno fa, mi viene un po’ da sorridere. Comunque sia, di strada ne è stata fatta tanta: ogni tappa si è aggiunto un tassello. Mastrangelo, Fei, adesso Papi. Penso che si sia costruita una Nazionale che ha diverse soluzioni, soprattutto offensive. Qualcosa si è visto fino ad ora. Ma non tutto». Giocherà con due liberi a Londra (nella stessa gara sarà possibile alternare gli uomini con compiti difensivi), è la prima volta ai Giochi.

«Penso che quella sia la soluzione. Altrimenti cosa li avrei portati a fare? E’ una opportunità nuova per questa Olimpiade che proveremo a sfruttare». Oggi come ieri vede un’Italia da podio a Londra 2012?

S Polonia «Complimenti alla squadra di Anastasi per la vittoria. Ma non rinnego nulla. Quando abbiamo deciso non eravamo ancora qualificati per i Giochi»

S In 14 mesi «Da quando ho preso in mano questa squadra sono cambiate molte cose nel gruppo. Ma forse pochi contavano che facessimo questo percorso»

«Come ho detto vedo un’Italia offensiva con scelte anche estreme per puntare al massimo. Questa è una Nazionale che punta al podio. Lo sappiamo noi. Lo sanno gli avversari». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino IN MASERATI

Nazionale veloce L’Italia di Berruto è stata in visita alla sede della Maserati. La squa dra, accompagnata dal ct Berruto, ha visitato le linee di produzione dei modelli della casa del Tridente, GranTurismo, GranCabrio e Quat troporte. Molti i nasi all’insù dei la voratori della Maserati che, colti di sorpresa dalla visita inaspettata, hanno potuto guardare negli occhi i loro beniamini sportivi. Nel 2006 la stessa visita fatta da Marcello Lippi portò molto bene alla Naziona le di calcio...

RICORSO

Un’A-2 a 13 squadre (f.c.) Matera, estromessa dalla Le ga dall’A 2 maschile per aver pre sentato alla scadenza prestabilita un’insufficiente fidejussione (pari a 60.000 euro a fronte dei 200.000 richiesti), avrebbe ora in mano le garanzie economiche richieste e ha presentato ricorso per essere ammessa in A 2. Cosa che è suc cessa immediatamente ieri. Ora la serie A 2 è a 13 squadre! Mentre in A 1 ancora non si sa se la Fipav vi sterà l’elenco fornito dalla Lega.

MERCATO UOMINI (f.c) Sora ha ingaggiato il regista Paolucci, lo scorso anno a Roma. La squadra di Ricci (che spera ancora di esse re ripescata in A 1) avrà come op posto molto probabilmente Milu shev (lo scorso anno protagonista della promozione a Castellana). Coppia di palleggiatori fatta a Mol fetta. Il titolare sarà Davide Saitta (lo scorso anno a Isernia) mentre secondo sarà il 21enne Gianpio Aprea, scuola Trento. A Loreto han no preso il centrale 32enne Danie le Moretti (da Sora). Marco Izzo, tri colore under 19 con Cuneo, sarà il vice regista ad Atripalda. MERCATO DONNE (f.c. m.l.) Mazzano conferma la centrale Vin garetti e la schiacciatrice Bottaini. San Mariano è vicina alla palleggia trice Elisa Peluso, lo scorso anno a San Casciano). Sarà ancora Massi mo Bellano a guidare la Matia Orna vasso per il terzo anno di fila men tre la Crovegli Cadelbosco ha pro lungato con la centrale Belfiore e con la regista Lancellotti. L’azzurra Rondon farà la seconda a Villa Cor tese che ingaggia anche la Deve tag.

NUOTO DUE ORI AGLI EUROPEI JUNIORES

Maestri nel segno di Rosolino «Stupito di me» A 12/100 dal record di Massi dei 200 sl «Noi del 1994 siamo speciali, amici e avversari: nessuno vuol perdere» ITALIA: PIU ORI SOLO NEL 1995 E NEL 2009

La tesina che ha portato alla maturità (conquistata con un 76) si intitola «Il limite e il suo superamento». Quasi un segno per Riccardo Maestri, 18enne di Cernusco sul Naviglio. Un mese e mezzo fa l’esordio a Debrecen nel campionato continentale dei grandi, ora gli Europei juniores chiusi con due ori (200 sl e 4x200 sl), a suon di record personali. Per dire, il tempo dei 200 sl (1’48"62) è di soli 12 centesimi superiore al record italiano di categoria stabilito da un certo Massimiliano Rosolino. «Appena l’ho visto non ci credevo, non me l’aspettavo in questo momento della preparazione per Londra. Prima di partire puntavo a un 1’50" basso». Idolo Riccardo «Goofy» (come

RCS

rugate con Gianluca Caspani. «Il mio allenatore è il più contento, potremo lavorare con serenità. Finora ho fatto un solo allenamento al giorno, a parte la settimana di Natale. Due ore, due ore e mezza al giorno, mai più di 7 km, tanta tecnica».

MARISA POLI

si autodefinisce su Facebook) aveva solo sei anni quando Massi vinceva ai Giochi di Sydney: «Di quell’Olimpiade non ho ricordi, ero troppo piccolo, ho visto in tv Atene e mi sono emozionato per Thorpe. Ma Rosolino è sempre stato un esempio, mi è sempre piaciuto, an-

Olimpico Dopo gli inizi da neo-

Riccardo Maestri, 18 anni, è di Cernusco sul Naviglio (Milano) INSIDE

che come modo di fare. Vedevo le sue gare, credo sia un simbolo per lo sport. Arrivare così vicino al suo record mi ha fatto effetto». Classe ’94, come Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri, che saranno anche compagni di spedizione a Londra, Riccardo ha la sua teoria su questo gruppo di emergenti: «Ci divertiamo tantissimo. E’ successo anche con la staffetta che abbiamo vinto ad Anversa con Gabriele Detti, Damiano Corapi e Andrea Mitchell D’Arrigo. Sapevamo di essere favoriti, ci siamo caricati tra noi, determinati a vincere. Il ’94 è un’annata particolare, non mi

ricordo negli anni scorsi tanti ragazzi della stessa età che hanno cominciato così presto ad andare forte. Sarà un caso, io penso che c’entri questa cosa di essere tutti amici da tanto tempo. E’ uno stimolo, una motivazione in più: non vogliamo mai farci mettere la mano davanti da un amico. E la staffetta è la cosa più bella». Maturità L’esame di quinta li-

ceo è stato più impegnativo dell’esordio agli Europei di Debrecen: «Il 20 giugno avevo gli scritti, il 27 l’orale. Per fortuna è finita, ho stressato tutti» spiega Riccardo, che si allena a Ca-

nato e un amore con l’acqua che non è sbocciato subito («Solo intorno ai 10 anni ho smesso di aver paura dei bocchettoni»), Maestri nel 2010 ha passato un anno negli Stati Uniti, in Missouri, anche se l’esperienza di studio-sport l’ha lasciato con 10 chili in più. Lo sport è di famiglia, il nuoto da parte di mamma (Marina Nuccio) che all’età di Riccardo chiudeva terza ai campionati assoluti, tutto il resto da parte di papà, giocatore di calcio, tennistavolo e tennis. I genitori hanno un negozio di articoli sportivi a Cernusco, l’hanno lasciato per seguirlo ad Anversa. «Bello averli lì. Mamma non avrebbe voluto che facessi nuoto agonistico, pensava fosse troppo pesante, invece è andata così». Ora c’è Londra: «Finalmente vicina, finalmente ho solo quello a cui pensare». Promosso. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

ATLETICA AZZURRI

OGGI CONSULTO DECISIVO

Di Martino, Olimpiade a rischio Giornata chiave per le speranze olimpiche di Antonietta Di Martino: oggi la 34enne saltatri ce sarà a Pavia per un consulto

ANDREA BUONGIOVANNI

C’è rimasto male, malissimo. Andrew Howe, il giorno dopo la mancata convocazione olimpica, è un’anima in pena. È furente e addolorato. Nessuno sconto, nessuna corsia preferenziale. Nemmeno per lui che pure tanto ha dato all’atletica italiana e tanto rappresenta per lo sport tricolore. Il reatino domenica, agli Assoluti di Bressanone, per strappare in extremis il pass per Londra — i termini internazionali per ottenere i necessari risultati scadevano a mezzanotte — secondo i criteri Fidal, forte sui 200 del 20"55 del minimo A ottenuto lo scorso anno (era sceso fino a 20"31), avrebbe dovuto correre centrando il B (20"65). Frenato dal vento è arrivato a 21"03 in batteria (-4.5 m/s, una bufera) e a 20"76 (-1.9) in finale. Troppo poco. Poi il rifiuto a far parte dei sei della 4x100.

col dottor Francesco Benazzo sul l’infortunio al retro ginocchio sini stro che la limita da aprile e che negli ultimi tempi è andato riacutiz zandosi. Antonietta, già in passa to, è stata protagonista di recupe ri prodigiosi da situazioni presso ché compromesse: l’atletica italia na le chiede l’ennesimo miracolo.

PER GLI ACCIACCHI

Pure Bolt sceglie la crioterapia? Usain Bolt potrebbe ricorrere alla crioterapia (sedute fi no a oltre 2’ a 140˚) per prevenire possibili infortuni e curare gli ac

Howe furioso «Anche un cieco avrebbe visto che valgo i Giochi»

Andrew, perché?

«Perché anche un cieco avrebbe visto che le mie due prestazioni valevano quanto mi era stato chiesto. Senza il vento in faccia avrei corso entrambe le volte ben al di sotto di quel 20"65». Col senno di poi, non avrebbe fatto meglio a non tirare in batteria?

«Certo, ma qualche minuto prima pareva che il vento si fosse placato e quando si è sui blocchi è difficile avere sensazioni precise».

Frenato dal vento sui 200 domenica, non è stato convocato

«

Sperava la convocassero comunque?

«Tra le due prove son trascorse meno di due ore. Ho recuperato in fretta, ho dimostrato di essere in condizione. Meritavo maggior rispetto». Perché il no alla staffetta?

«Perché avrei dovuto combattere per conquistare un posto da titolare e perché, da giovedì e fino all’Olimpiade, avrei dovuto stare in raduno col gruppo a provare e riprovare i cambi». Normale, no?

«In assoluto sì, non nel mio caso. Undici mesi fa mi sono rotto un tendine d’Achille. Sei mesi fa mi muovevo con le stampelle. Mi sto allenando senza dolori da 20 giorni. Non posso reggere certi stress psicofisici

«

La Fidal mi ha dato molto. Avrebbe dovuto stare di più dalla parte degli atleti

«Ci ho pensato e ripensato, pure a mente fredda. E dopo essermi consultato con mamma e con Fabrizio Leoni, il mio responsabile in Aeronautica». Cosa avrebbe preteso?

Ho rinunciato alla staffetta: non reggo ancora allenamenti troppo duri

continuati, rischierei di farmi male di nuovo. Non intendo rovinare tutto proprio adesso». Le brucia che tra gli staffettisti ci siano Marani e Manenti, che domenica ha battuto e La Mastra, che sui 100 ha uno stagionale di 10"56?

«Avrei voluto che si facesse di tutto per farmi partecipare alla gara individuale e invece temo si sia accettata una situazione di fatto. E al limite, per la 4x100, che mi venisse chiesto di unirmi al gruppo gli ultimi 5-6 giorni: avessi corso in quarta frazione, non ci sarebbe stato bisogno di provare un milione di cambi».

«Degli altri non parlo».

Sa che c’è chi è rimasto escluso pur avendo avvicinato i minimi più di lei e che l’ultima decisione sulle convocazioni olimpiche spetta al Coni?

Ha deciso in autonomia?

«Naturalmente, come so che se si fosse chiuso un occhio per

Andrew Howe, 27 anni COLOMBO

me, si sarebbe scoperchiato un enorme vaso di polemiche. Ma la Fidal, dalla quale in passato tanto ho ricevuto, in questo caso avrebbe dovuto stare di più dalla parte degli atleti, fidarsi di noi. Sarebbe servito uno sguardo più ampio». Sottintende qualcosa?

«Dico solo che qualcuno può aver pensato che a medaglia non ci sarei comunque arrivato e che quindi non valeva la pena sbattersi. Resta che, per motivi vari, è la mia terza Olimpiade che va in fumo».

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Sono 16 gli azzurri impegnati oggi, nella prima giornata di gare al Montjuic. Subito in gara Tricca e Lorenzi nelle batterie dei 400 e Perini in quelle dei 110 hs. Due le finali di giornata: Monia Cantarella cerca un posto in quella del peso, D’Onofrio è al via nei 10.000. Oggi, 1ª giornata. Ore 9: 3000 sp D, batt. (Fascetti). 9.05: peso D, qual. (Cantarella). 10.05: 1500, batt. (Abdikadar, Bussotti Neves). 10.40: 800 D, batt. (Baldessari). 10.50: Asta, qual. (Sinno). 11.35: 110 hs, batt. (Perini, Vergani). 12.35: 100, batt. (Galbieri). 18.05: 400, batt. (Tricca, Lorenzi). 18.10, 19.30: disco, qual. (Petrei, Grotti) 19.05: 100 D, batt. (Ekeh, Paiero). 20: 3000 sp D, finale 20.20: peso D, finale (ev. Cantarella). 21: 10000, finale (D’Onofrio). In tv Diretta RaiSport 1 ore 8.40-13.30, 17.40-22

Cosa farà ora?

«Andrò a caccia di meeting per dimostrare che avrei meritato di essere a Londra e poi, in settembre, comincerò a pensare a lungo ed Europei indoor». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Il Coni ha respinto ogni tentativo di deroga»

«Sarebbe stato tutto inutile: i criteri erano chiari e il Coni, a ogni tentativo di deroga, ha risposto tassativamente di no. Ci abbiamo provato con Matteo Giupponi, che in stagione ha centrato il minimo A nella 20 km di marcia, ma ha fallito in Coppa del Mondo. Ci abbiamo provato con Giulia Marti-

nelli, che nei 3000 siepi avrebbe dovuto correre in 9’48"00 e s’è fermata a 9’48"01. Da ultimo ci abbiamo provato con Claudio Stecchi che ha 20 anni e sabato, nell’asta, è arrivato ai 5.60 del minino B. La signora Ciuffetti, responsabile della preparazione olimpica, al telefono, a tal proposito, mi ha risposto: "Cos’è la storia di Stecchi, adesso?"». Staffetta Il d.t. Francesco Ugua-

gliati spiega così la chiusura nei confronti dei 200 di Andrew Howe. «So quel che il ragazzo rappresenta per il movimento — dice —, ne conosco storia e

meriti. Ma fare eccezioni sarebbe stato impossibile». Tanto più che in extremis, per scelta tecnica, sono stati addirittura esclusi Silvano Chesani (alto) e Anna Giordano Bruno (asta) che pure avevano corrisposto ai criteri stabiliti. Solo sfortuna, invece, per Fabrizio Schembri (triplo): avrebbe dovuto volare oltre 17.20. Domenica c’è riuscito (17.23), ma con vento di poco oltre la norma (+2.5). Per Howe resta il caso staffetta. «Impossibile non chiedergli di partecipare ai raduni di Formia — dice Uguagliati — ed è ovvio che, nell’ambito, i tecnici con lui avrebbero usato i guanti e

prestato tutte le attenzioni necessarie. Nessuno lo avrebbe portato a strafare. Non possiamo peraltro dimenticare che Andrew, la scorsa stagione, decise di non sottoscrivere il protocollo che, in funzione 4x100, chiedemmo di firmare a tutti i velocisti. Ma di fronte al suo no, cosa avremmo potuto fare?». «Ci abbiamo a lungo ragionato — sottolinea Fabrizio Leoni, responsabile dell’Aeronautica — contattando anche il nostro referente, il colonnello Alessandro Loiudice. Andrew esce da un tunnel. Non vuol rischiare». a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ciacchi (alla schiena e a una co scia) che avrebbero contribuito al doppio k.o. dei Trials e alla ri nuncia dei 200 del meeting di Montecarlo. Bolt, a Londra dove si trova già ora potrebbe utilizza re la camera mobile usata dal Gal les di rugby, custodita in un ex ca mion della polizia.

MONDIALI JUNIORES

OGGI 16 AZZURRI

IL D.T. UGUAGLIATI «I CRITERI ERANO CHIARI»

«So quello che rappresenta per il movimento, ma fare eccezioni sarebbe stato impossibile»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Abbiamo provato con Giupponi, con la Martinelli, con Stecchi: nessuna deroga

FRANCESCO UGUAGLIATI D.T. DELL’ITALIA

Alessia Trost, 19 anni COLOMBO

Trost, l’Italia è ambiziosa «Sarò un po’ Tamberi» SIMONE BATTAGGIA

E se Barcellona fosse solo una tappa? Se dopo i Mondiali juniores — oggi il via — dovesse dimenticare la spiaggia di Lignano per pensare Londra? Alessia Trost sta provando a entrare nell’ordine delle idee di un imprevisto, entusiasmante fuori programma. Se oggi dovesse andare male il consulto al ginocchio sinistro di Antonietta Di Martino, tra le qualifiche di venerdì e la finale domenica la pordenonese andrebbe a caccia, oltre che dell’oro, di un 1.95 — minimo A — che la spedirebbe ai Giochi. «Non ci avevo mai pensato — racconta l’azzurrina, che il 27 giugno ha conseguito la maturità linguistica (88/100) e da autunno frequenterà Lingue a Udine —, quando hai davanti una come la Di Martino non ci pensi. L’idea mi fa piacere, ma anche un po’ paura. Fino a ieri la gara dell’anno per me dovevano essere questi Mondiali». La misura non la spaventa: il 19 maggio a Gorizia ha portato il record italiano juniores a 1.92, da inizio anno ha superato 1.90 in altre tre occasioni. «Per scaramanzia non dico nulla, ma ai Tricolori di categoria l’ho provato, l’1.95». Ambiziosi Per ora Alessia pensa a fare la capitana — come agli Europei di Tallinn 2011 — di una squadra ampia come non mai (32 uomini, 23 donne) e ambiziosa. Ci sono i quattrocentisti Tricca e Lorenzi, Roberta Bruni nell’asta (pers. 4.35), Anastassia Angioi nel lungo (6.49). La prima punta però è lei. Ieri gli organizzatori l’hanno anche voluta alla presentazione. «Mi chiedevo "cosa ci faccio qui?" — scherza la friulana —. Mi trovavo tra Adam Gemili (Gran Bretagna, ndr), uno che fa i 100 in 10"08 e fino a ieri giocava a calcio, e Braian Toledo, ottanta metri di giavellotto come se nulla fosse». Lei, col suo 1.92, guida la lista mondiale, e ieri montava la curiosità per il duello con la rivale storica, la russa Mariya Kuchina, già salita a 1.97 indoor. «Quest’anno ha fatto solo 1.86 e 1.89, ma di lei si sa pochissimo — spiega Alessia —. Magari sta male, magari è in forma. Cosa combino se faccio 1.95? No, non chiedo il record del mondo come Tamberi. La frase dei tecnici è questa: "Bisognerebbe che Tamberi fosse un po’ più Trost, e che Trost fosse un po’ più Tamberi". Lui è esuberante, io chiusa, ma viviamo le gare allo stesso modo». Londra sarebbe il posto più bello per mostrarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Basket/ 1 TOURNEE A OTTOBRE

Basket/2 MERCATO ITALIA

Siena negli Usa Due sfide Nba a Spurs e Cavs Siena sarà la prima squadra italiana a disputare una tournee di più partite negli Stati Uniti contro squadre Nba. La Montepaschi giocherà il 6 ottobre a San Antonio contro gli Spurs e l’8 ottobre a Cleveland contro i Cavaliers. In passato avevano attraversato l’Oceano per andare a giocare singoli incontri la Tracer Milano campione d’Europa, che nel McDonald’s Open del 1987 fu sconfitta 123-111 dai Bucks, e la Benetton Treviso, che nel 2004 perse in volata 86-83 la Naismith Cup in casa dei Toronto Raptors. Il calendario 2012 dell’American Tour, l’iniziativa di Eurolega e Nba che dal 2006 per porta negli States squadre europee, sarà ufficializzato nei prossimi giorni. Nell’ambito invece dell’Nba Europe Live Tour, che porta invece in Europa le squadre Nba, il 7 ottobre l’EA7 Emporio Armani ospiterà i Boston Celtics al Mediolanum Forum. Sono 15, tutti perdenti, i precedenti tra squadre italiane e Nba. Nel complesso, su

Olimpiadi/1 SICUREZZA AEREA

(a.p.-cam.ca.) Si chiude un’altra casella in A relativa alle panchine: oggi Montegranaro annuncerà Carlo Recalcati che ha vinto la concorrenza di Cesare Pancotto e Luca Bechi. Ad oggi, restano ancora vacanti quelle di Roma (il cui presidente Claudio Toti oggi incontra per il ruolo di general manager Nicola Alberani, nelle ultime poco positive stagioni a Forlì in LegaDue), Cremona (con Caja il discorso dovrebbe essere praticamente chiuso, a meno che non si inserisca Roma) e Pesaro (sempre in pole Giampiero Ticchi). Capitolo giocatori: sempre a Montegranaro, è vicino il ritorno di Valerio Amoroso, l’anno scorso a Teramo, mentre a Reggio Emilia è in arrivo da Cantù, con un biennale, Andrea Cinciarini.

Treviso Giovedì l’assemblea di

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Olimpiadi/2 LA TORCIA IN VIAGGIO

Missili su tetti: Hamilton dalla F.1 londinesi alla Corte a tedoforo

Un gruppo di londinesi, contrari all’idea di veder installati missili antiaerei sul tetto delle loro abitazioni (decisione presa per garantire la sicurezza aerea in vista dei Giochi) si è rivolto oggi all’Alta Corte per riuscire a bloccare il progetto. Gli abitanti della Fred Wigg Tower a Leytonstone (in foto AFP), nella parte est di Londra, sostengono che i loro diritti verrebbero violati dalla decisione confermata la settimana scorsa dal ministero della Difesa. «Temono giustamente che l’installazione o il dispiegamento del sistema missilistico sul tetto della Fred Wigg Tower accresca il rischio addizionale che l’edificio stesso possa diventare bersaglio di un attacco terroristico», ha affermato il loro legale, Marc Willers.

Montegranaro: Recalcati coach Torna Amoroso

93 gare giocate sono 11 le vittorie delle squadre di area Fiba contro i team Nba. Lega ratificherà le iscrizioni e — pur avendo pagato la fideiussione — Treviso con il nuovo codice di affiliazione non potrà esserci: serve l’ok al nuovo soggetto del Consiglio Federale di sabato. Ieri, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha evitato dichiarazioni sulla vicenda: «È un problema che dovrà affrontare la Fip», ma da ciò che si avverte in giro la situazione trevigiana appare complicata. Sempre negato dalla nuova Treviso Basket Srl, salta il piano B (la LegaDue): Piacenza, il club per l’ipotetico trasferimento di attività, ha rinunciato e sarà ripescata Forlì. La nuova Treviso si dice forte del rispetto totale delle norme federali nell’iter seguito, al punto da essere disposta ad andare avanti finché sarà necessario se i primi pronunciamenti dovessero essere negativi.

Ieri Lewis Hamilton (in foto LAPRESSE) dopo il deludente ottavo posto al GP di Silverstone, ha inaugurato la 52a giornata di viaggio della fiaccola olimpica a Luton. Qualche giorno fa la torcia era passata per la sua città, Stevenage, ma Lewis non ha potuto fare il tedoforo perché impegnato in Formula 1. Oggi sarà il turno del fantino Frankie Dettori che, in sella a Monsignor, riceverà la fiaccola ad Ascot, il più prestigioso tra gli ippodromi inglesi.

Golf VITTORIA ALLA SUDCOREANA NA TEON CHOI, LUNA 21

TUTTI SULLA NAVE Presentata ie-

David Moss, 28 anni, a Siena da due stagioni. Ha rinnovato fino al 2014: è uno dei punti di partenza del nuovo ciclo con coach Banchi CIAMILLO

Tiro a volo FOSSA

Gara maschile Rossi quarta!

Ultimo test pre Londra eccellente per gli azzurri della fossa. Al Campionat d’Andorra, al Mollet del Valles di Barcellona, i tre olimpici hanno dominato la manifestazione: oro a Massimo Fabbrizi, argento a Johnny Pellielo e quarto posto - nel maschile! - per Jessica Rossi (foto). Eccellente la gara di Fabbrizi, entrato in finale con 119, 2 piattelli in meno del capolista Pellielo. Ma in finale (a un colpo) il carabiniere è stato perfetto, 25/25, chiudendo a 144, davanti a Pellielo con 143. Jessica Rossi, abituata a tirare solo le 3 serie previste dal femminile, si è cimentata sulle 5, chiudendo a 120/125, davanti a Fabbrizi. In finale l'azzurra ha fatto 21, chiudendo a 141, quota in cui ha spareggiato per il bronzo con lo spagnolo Xabier Azpeita, a cui ha ceduto al 2˚ piattello.

a

Sergas, che felicità: allo Us Open finisce quarta

ri al Coni la gara Italia-Svezia U18 maschile che si terrà a Taranto, giovedì alle 20.30 (diretta Sportitalia2) sul ponte di volo della portaerei Cavour della Marina Militare: tribune allestite per l’occasione con 1500 posti, costo del biglietto

Atletica SUHR LEADER (si.g.) Domenica a Champaign (Usa), Jenn Suhr ha stabilito la mpm ’12 dell’asta femminile con 4.83: tre nulli poi sul record Usa di 4.93. PISTA ESTERA (si.g.) Kim Collins ha già il suo erede: Jason Rogers, 20enne delle isole Saint Kitts & Nevis, ha battuto sui 100 gli statunitensi a Irapuato (Mes) nei campionati di Nord, Centro America e Caraibi Under 23. Uomini. 100 (+0.9): Rogers 10"06; Brock (Usa) 10"15; Silmon (Usa) 10"17. 400: Verburg (Usa) 45"14. 110 hs (+1.8): S. Brathwaite (Bar) 13"31; Nugent (Usa) 13"32. Donne. 100 (+1.6): Scott (Usa) 11"19; Freeman (Usa) 11"20. 400: Alexander (Usa) 51"13; Wesh (Hai) 51"23 (r.n.). 100 hs (+4.5): Rollins (Usa) 12"60. A Lapinlahti (Fin), Pitkamäki a 81.70 nel giavellotto; 45"59 nei 400 del sudanese Yusif. A NEMBRO Stasera dalle 18.30 il 16˚ «Città di Nembro». Nei 100 Riparelli e Di Gregorio, nei 400 Juarez, nei 3000 Haidane; Schembri nel lungo con Tremigliozzi. Tra le donne, Milani e Bazzoni nei 400, Vicentino e Derkach nel lungo, Apostolico nel disco.

Baseball CUBA VINCE (mat) Cuba ha battuto ancora gli Stati Uniti (5-2) nel 4˚ incontro della serie a L’Avana. I biancazzurri conducono ora la serie per 3-1. Uomo partita il lanciatore Freddy Asiel Alvarez. ALL STAR GAME Stanotte la 83a edizione dell’All Star Game della MLB, al «Kauffman Stadium». La sfida, tra i migliori giocatori dell’American e della National League, sarà trasmessa in diretta su ESPN America (canale 214 di Sky), in replica domani alle ore 11 e 19. La National League è in vantaggio 42-38 negli scontri diretti, solo due i pareggi.

Beach Volley WORLD TOUR (c.f.) Non ci sono coppie azzurre nel Grande Slam maschile di Berlino (Ger), penultima tappa dello Swatch World Tour prima dei Giochi. Tra le donne, domani qualifiche con Giombini-Orsi Toth e da giovedì tabellone finale con Cicolari-Menegatti e Gioria-Momoli. Dopo il 3˚ posto di Gastaad (Svi), Nicolai-Lupo sono intanto rientrati ad Ancona e da oggi si allenano, agli ordini del c.t. Paulao, con i brasiliani Ricardo-Pedro. A riposo i gemelli Ingrosso, alle prese con qualche problema fisico.

Bocce Ottimo quarto posto per Giulia Sergas (foto AP) allo Us Women Open, il terzo Major stagionale disputato a Kohler, nel Wisconsin (par 72). L’azzurra ha chiuso con +2 (74 71 73 72), insieme alla cinese Shanshan Feng e alla coreana Ilhee Lee. Vittoria per la sudcoreana Na Teon Choi con -7 (71 72 65 73), al primo trionfo in un Major (porta a

casa 585.000 dollari), davanti alla coreana Amy Yang (-3). Ventunesima Diana Luna, con +7 (76 72 76 71). Il quarto posto di Sergas non è però il miglior piazzamento di un’italiana in un Major: nel 2000, Stefania Croce fu seconda nello Us Open a Wilmington, nel Delaware, battuta al playoff dalla statunitense Inkster.

NBA

TITOLI TRICOLORI (c.f.) Doppietta ligure a Genova nei Tricolori di petanque, specialità terne. Tra gli uomini trionfo di Gianni Laigueglia, Alessio Cocciolo e Donato Goffredo (Taggese), nel femminile successo di Rosa Greco, Serena Sacco e Simona Bagalà (Anpi Molassana). Per il volo, a Vercelli, Biagio Musso della Niellese ha vinto il titolo individuale Under 23.

Boxe NATALIZZI OK (r.g.) A Roma il medio Giorgio Natalizzi (12) pretendente al tricolore, ha battuto Bojan Zarkov (Ung. 3-5) in 8 riprese. A S. Benedetto del Tronto (AP) vincono il medio Roberto Bassi (3) su Va-

10 euro con i proventi che saranno devoluti a favore dei terremotati dell'Emilia, attraverso la Fondazione Rava Nph Onlus. «Abbiamo copiato gli americani — ha ammesso il presidente Fip Meneghin —, spero sia il primo passo di una proficua collaborazione con la Marina. Vogliamo fornire un contributo morale ed economico alle persone in difficoltà: per questo invito i nostri tifosi a gremire gli spalti». Il tecnico degli azzurrini è Andrea Capobianco, che con la sua squadra è in ritiro a Cisternino in vista dell'Europeo di categoria in programma in Lettonia e Lituania dal 9 al 19 agosto. LONDRA La Nigeria è l'ultima nazionale qualificata per l’Olimpiade. Nella finale per il 3˚ posto del Preolimpico (già qualificate le finaliste Russia e Lituania) ha battuto 88-73 la Repubblica Dominicana. Con la Lituania, completa il gruppo con Stati Uniti, Argentina, Francia e Tunisia; la Russia va con Australia, Cina, Brasile, Gran Bretagna e Spagna.

Pressing Nets su Howard Wade operato È perfettamente riuscito l’intervento di ieri al ginocchio sinistro di Dwyane Wade che gli farà saltare l’estate in nazionale: recupero in 6 8 settimane. I riflettori sono però sul pressing dei Nets su Dwight Howard, dopo aver tenuto Gerald Wallace e Deron Williams e aver ingaggiato Joei Johnson. Con Cleveland come «facilitatore», la bozza di accordo prevede il passaggio di Howard, Jason Richardson ed Earl Clark ai Nets, con Brook Lopez, Damion James e Sheldon Williams, Luke Walton e tre prime scelte ai Magic e Quentin Richardson, Sundiata Gaines, Kris Humphries, una prima scelta e tre milioni ai Cavs. Su Howard restano anche i Lakers (ma Bynum ha già detto che non estenderà coi Magic) e i Rockets: Houston ha in uscita anche Camby e Lee, che hanno contatti avanzati con Knicks e Celtics rispettivamente. Orlando perde pure Ryan Anderson, pronto per il quadriennale da 34 36 milioni degli Hornets, che puntano a trattenere Gordon. Ilyasova torna a Milwaukee per 45 milioni in cinque anni, ritorno anche per Hinrich a Chicago con contratto biennale.

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lerica Adochitei (Rom. 0-1) e il welter Roberto Ruffini (2-2) contro l’ostico Lorenzo Zaniboni (4-3-1) sui 6 round.

Cricket TRENTINO CAMPIONE (c.b.) Per la seconda volta, il Trentino è Campione d’Italia. Roma promossa in serie A. Ultima giornata: Trentino-Genova 283-86; Capannelle Roma-Kingsgrove Milano 176-177; Bologna-Pianoro 177-181. Classifica finale: Trentino 164; Kingsgrove 154; Pianoro 146; Bologna 118; Capannelle 75; Genova 60. Nessuna retrocessione.

Golf

Nuoto TEST OLIMPICO (al.f.) Martina Grimaldi, da ieri in raduno con la nazionale in vista dei Giochi, ha vinto la maratona degli etruschi di Piombino di 10 km dopo aver rinunciato alla gara tricolore della 25 km. Tra gli uomini, successo di Nicola Bolzonello. NEL MONDO (al.f.) A Montreal (Can) Uomini: 100 farfalla Cavic (Ser) 52"86. Donne: 200 ra McCabe 2’26"65. A Manresa (Spa). Donne: 400 sl, 100-200 ra Garcia 4’17"71, 1’10"22 (Belmonte 1’16"93), 2’31"68; 200 sl, 100 fa Belmonte 2’02"58,1’01"78; 200 do Costa 2’13"90; 4. Belmonte 2’21"16. A Nyon (Svi). Uomini: 50 sl-50 do Lang 22"68, 25"86.

NIENTE MADRID (pe.m.) Salta il Masters di Madrid 2012 di ottobre: cancellato per la grave crisi economica in Spagna.

SPRINT LEONARDI (al.f.) Luca Leonardi vince i 100 sl a Milano. Uomini: 100 sl Leonardi 49"91, Gimondi 50"73; 100 ra Dioli 1’04"18; 100 fa Migliorini 55"82.

Hockey ghiaccio

Rotelle

SCHULTZ A MILANO (m.l.) Al Milano Rossoblu (neopromosso in A) arriva Jesse Schultz, 29enne attaccante canadese (ex Cortina) con 440 partite in Ahl (American Hockey League) e 2 presenze in NHL con i Vancouver Canucks (2006-07).

BUSTESE FREE L’Accademia Bustese ha conquistato a Monza lo scudetto di freestyle, bissando il successo dello scorso anno.

Hockey in line

SONNY BILL LASCIA Sonny Bill Williams lascia gli All Blacks. Il talentoso centro è stato ingaggiato per dieci partite dai Panasonic Wild Knights, club giapponese, per circa 1,1 milioni di euro. Al termine di questo impegno, tornerà a giocare a rugby a 13, probabilmente con i Sydney Roosters.

MONDIALE COLOMBIANO (m.l.) A Bucaramanga (Colombia) fino al 14 luglio è in programma la 18a edizione dei Mondiali Firs. L’Italia che nella rassegna iridata di Roccaraso 2011 ha centrato uno storico 2˚ posto è nel Gruppo B. Primo avversario ieri sera l’Argentina, oggi gli azzurri affronteranno la Svizzera e domani gli Usa.

Rugby

PER ROVIGO (i.m.) Rovigo ha ingaggiato il mediano di mischia Guido Calabrese, azzurrino under 20 la scorsa stagione al San Gregorio.

Ippica La fantina modella Tiro a segno vince Hollywood Cup EUROPEI JUNIORES Dal 10 al 16 luglio il La fantina Chantal Sutherland, 36 anni, canadese, alterna l’attività ippica a quella di modella. In sella è molto brava, tanto è vero che è considerata l’erede di Julie Krone, la migliore jockette di tutti i tempi. La Sutherland ha dimostrato il suo valore vincendo (è la prima volta che ci riesce una donna) la Hollywood Gold Cup (gr. 1) di Inglewood, in California, in sella a Game on Dude, con il quale era già finita seconda nel Breeders Classic.

poligono di Bologna ospiterà i Campionati Europei a fuoco della categoria juniores. Presenti circa 230 atleti di 30 nazioni europee. Presenti gli azzurri Simon Weithaler, Francesco Ciampoli, Alberto Bosino, Barbara Gambaro, Jennifer Messaggiero, Caterina Toscani, Andrea Scafa, Simone Bonomi, Dario Di Martino, Sara Costantino, Chiara Gianni ed Eleonora Mazzocoli.

OGGI QUINTÉ A SAN GIOVANNI (inizio convegno 20.55) scegliamo Marozia Deimar (20), Lacoste Om (13), Furhyo Lux (14), Naglò del Nord (19), Forziere (6) e Morgana Bi (3). SI CORRE ANCHE Trotto: Milano (20.35), Cesena (21) e Trieste (18.30). Galoppo: Varese (20.40).

Pallanuoto AMICHEVOLE Ieri, a Ostia, un’amichevole improvvisata per il Settebello contro la Lazio che così ha festeggiato il ritorno in A-1: 17-6 per i campioni del mondo con reti di Presciutti (4), Giorgetti (3), Gitto (2), Gallo (2), Fiorentini (2), Perez, Felugo, Deserti e Figlioli. A due mesi dall’infortunio, prima apparizione del centroboa Aicardi. Nella porta azzurra ha giocato Pastorino. Negli ultimi due tempi, Tempesti ha rinforzato i romani. Oggi, alle 19.30, si replica.

La Giunta Regionale Campania con delibera n. 297 del 28/06/2012 ha riprogrammato l’Ob. Op. 1.10 richiedendo a codesto Ente il progetto esecutivo per l’importo di € 3.800.000,00, a valere su finanziamento P.O.R. FESR Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.10 “La Cultura come Risorsa” il progetto: “Giffoni Experience 2012 - Giffoni Film Festival per Ragazzi edizione 42°” - CUP: E89E12000690001. L’Ente a seguito dell’inoltro di detto progetto, e nelle more della stipula di convenzione SI COMUNICA che si sono avviate le seguenti procedure: - Aggiudicazione diretta Animazioni culturali Village per la 42° Edizione del GFF Giffoni Experience CIG: 4413678A4C; - Aggiudicazione diretta per Mostre CIG: 4413796BAC; - Affidamento diretto Casting di Cantanti nazionali in esclusiva - CIG: 4413920203. Per maggiori dettagli consultare il sito internet www.giffoniff.it nella sezione imprese. Il RUP - Dr. Mario Ferrara


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ALTRI MONDI

_la crisi del mattone

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Che cosa potrà succedere se nessuno fa più mutui? Crollate del 47% le richieste di finanziamento: interessi alti e troppe condizioni imposte dagli istituti bancari. La gente rinuncia a comprar casa

4 Ma se stanno intorno al 4, mas-

Arrivano i dati sui mutui e c’è da mettersi le mani nei capelli: nei primi tre mesi di quest’anno, confrontati con i primi tre mesi dell’anno scorso, sono crollati del 47 per cento!.

5 Abbiamo pronunciato parec-

simo 5 per cento...

Attiro la sua attenzione sul fatto che la quota di mutui a tasso fisso o misto fisso/variabile secondo l’Osservatorio è addirittura aumentata. Il vero crollo riguarda quel 50 per cento che non può fare a meno di sbarcare sul variabile (o a cui le banche impongono il variabile). Lei sa che il tasso di riferimento per calcolare la rata del mutuo è il famoso Euribor.

chie volte la parola Euribor all’inizio della crisi. Ricorda?

1 La gente non compra più casa. Chi ha fornito queste cifre?

L’Osservatorio sul credito al dettaglio. Ricerca di Assofin, Crif e Prometeia. Non hanno studiato soltanto la situazione dei mutui. Sono diminuiti anche i finanziamenti nei settori dell’arredamento, dell’elettronica, degli elettrodomestici. L’anno scorso (2011 su 2010) nel primo trimestre questi prestiti al consumo erano andati giù del 5,8 per cento. Quest’anno (2012-2011) sono scesi dell’11 per cento. Nel rapporto si spiega che «le famiglie italiane hanno limitato i consumi e si sono dimostrate molto prudenti nell’accensione di nuovi finanziamenti». Incrocio questo dato con una percentuale piovuta sui nostri tavoli l’altro giorno, secondo cui nel 2011 la famiglia italiana ha speso ogni mese 2.488 euro, un +1,4 per cento rispetto al 2010. Sono numeri dell’Istat, se ne ricavano almeno due considerazioni: che la famiglia italiana ha comunque mediamente un reddito più interessante di quello che dicono ciclicamente i titoli dei giornali, cioè quasi 2.500 euro al mese; che il problema vero riguarda il credito, perché la propensione al-

la spesa è ancora buona, se riteniamo vero quel +1,4 per cento di consumo in più del 2011 sul 2010. Quindi, la famiglia italiana spende forse come prima, ma non vuole andare in banca. Ora, si possono anche impegnare 2.488 euro al mese senza rivolgersi troppo alle banche, ma certamente è più raro il caso di qualcuno che si possa comprare casa senza chiedere un mutuo.

2 La faccenda, quindi, riguarda soprattutto lo stato del nostro credito?

Direi di sì. E del resto lo dice — sia pure con una certa circospezione — anche il rapporto dell’Osservatorio: «(...) Nel corso del 2011 si è assistito a una conferma del trend negativo delle erogazioni del credito al consumo (-2,2 per cento), un trend che è diventato più marcato nella seconda parte dell’anno e che si è consolidato nel corso del primo trimestre 2012 (-11 per cento rispetto al 2011)». Questo in generale, cioè per quanto riguardo tutti i soldi presi in prestito dalle fa-

miglie per qualsiasi cosa. All’interno di questo c’è poi il problema, davvero pesante, della casa.

3 Sentiamo.

A occhio direi che si tratta di tre questioni contemporaneamente. Primo: è sempre più diffusa la convinzione che i prezzi delle case (mediamente già ridotti di un 20 per cento) scenderanno ancora. La convinzione di una discesa dei prezzi fa rinviare gli acquisti: se penso che a dicembre le case costeranno meno di adesso, aspetterò dicembre per comprare. Secondo: le banche erogano i crediti facendo sempre più difficoltà. Chiedono garanzie qualche volta esagerate, e preferiscono in generale fare finanza, cioè investire carta nella carta, comprare Btp indebitandosi all’1 per cento alla Bce e lucrando poi sull’interesse di questi titoli. Terzo: il tasso che viene chiesto alla clientela per un mutuo è chiaramente troppo alto.

4

I NUMERI

-2,2

Il calo del credito Ulteriore frenata nel credito al consumo: -2,2% nel 2011 e -11% nei primi tre mesi del 2012

27%

I tassi misti e variabili Aumentano i mutui a tasso misto e fisso (al 27% nei primi 3 mesi 2012), anche se circa il 50% è variabile

Francamente non mi ricordo più... Euribor sta per Euro InterBank Offered Rate, cioè tasso interbancario, cioè gli interessi che le banche pretendono quando prestano denaro ad un’altra banca. Questo tasso è adesso allo 0,6-0,9 per cento. Dunque il costo del mutuo per chi ha scelto il variabile dovrebbe essere bassissimo. Senonché le banche — d’accordo tra di loro (cioè facendo cartello) — man mano che l’Euribor scendeva hanno aumentato il ricarico su ogni singola erogazione. Sicché stiamo adesso per i mutui a tasso variabile più o meno ancora intorno al 4 per cento, che sarebbe tutto da spiegare se le banche fossero solite fornire spiegazioni. In assenza di spiegazioni, risponde però il mercato dei consumatori: i mutui non li vogliono più, perlomeno non a quel prezzo. E senza mutui è ancora più difficile comprare casa. Badi che è una spirale perversa: i mutui costano troppo, quindi non si comprano più case, quindi i prezzi delle case scendono e, con i prezzi delle case, scendono pure i valori delle garanzie che le banche hanno preteso negli anni passati sui vecchi mutui. Siamo ancora lontani naturalmente dai livelli patologici della Spagna di adesso o degli Usa all’epoca dei subprime. Ma i fenomeni di questo tipo cominciano proprio così. Quasi sotto traccia.

d lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno

SPREAD, IO NON C’ENTRO «Le mie frasi sono state fraintese perché decontestualizzate, estrapolate dal discorso complessivo: non sono le mie dichiarazioni a far salire o scendere lo spread. Purtroppo sono le condizioni dei mercati, i nodi del Paese. Esprimo apprezzamento per Monti che ci ha ridato credibilità internazionale, ma c’è ancora tanto da fare. GIORGIO SQUINZI PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA

EUROGRUPPO A BRUXELLES

Ue, Monti va in pressing sullo «scudo» salva Stati Ieri, in una giornata di febbre sui mercati, con lo spread in risalita impetuosa, il premier Mario Monti ha esercitato a Bruxelles una forte pressione all’Eurogruppo per concretizzare le decisioni del Vertice di fine giugno: ha insistito sul fatto che il fondo salva stati Efsf-Esm possa essere usato sia per ricapitalizzare le banche che per acquistare bond dei paesi sotto speculazione e fare calare il differenziale sui rendimenti. Nonostante le aspettative per l’esito della riunione, il confronto tra i ministri delle finanze era solo interlocutorio: la decisione sul salvataggio delle banche spagnole è rinviata ad un Eurogruppo straordinario il 20 luglio, quella su nuovi aiuti alla Grecia e l’assistenza a Cipro a dopo l’estate, mentre per chiarire i dettagli dell’intesa di fine giugno servirà probabilmente un nuovo summit entro fine mese. I leader hanno legato l’uso più flessibile del fondo Efsf-Esm alla creazione di un’unica supervisione bancaria europea, sotto guida Bce, ma restano opinioni molto diverse sulla tabella di marcia. A Bruxelles, Monti ha avuto incontri con il commissario Ue agli affari monetari, Olli Rehn (da cui ha ricevuto «forte apprezzamento» per la spending review), e con il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. Il presidente della Bce Mario Draghi ha, invece, dichiarato che per lui «non ci sono scorciatoie per creare una Unione monetaria solida».


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ALTRI MONDI

ULTIMATUM DI NAPOLITANO

«Riforma elettorale: non è più rinviabile» «La nuova legge elettorale va fatta»: è questo il messaggio che il presidente della Repub blica, Giorgio Napolitano, ha

lanciato ai presidenti di Camera e Senato attraverso una lettera. ll capo dello Stato li ha sollecitati ad attivarsi ancora una volta per «la oramai opportuna e non rinviabile presentazione in Parlamento di una o più propo ste». Ma stavolta, quello di Napolitano, più che un appello,

FILIPPO CONTICELLO

Questione di forbici. Quelle di Monti che hanno tagliato e parecchio pure nella sanità e quelle dei chirurghi, preoccupati perché temono di non poterle usare come un tempo: con l’intervento della spending review, per loro «è a rischio la sicurezza e la qualità delle cure». Tra l’altro, ieri il ministro Renato Balduzzi non s’è risparmiato sui numeri del settore: «I posti letti pubblici diminuiranno di circa 7mila unità dal 2013, come conseguenza di tagli per un totale di 7,9 miliardi sommando gli effetti della spending e quelli della manovra estiva 2011». Nel dettaglio: 4,3 miliardi in meno per il 2013, 2,7 il 2014 e 900 milioni per quest’anno. Di fronte al

montare della polemica, Balduzzi ha difeso l’impianto del governo sulla revisione della spesa, chiarendo che non dovrebbero essere coinvolte le regioni «virtuose», quelle in linea con i nuovi parametri. Tra l’altro, il decreto prevede che entro novembre le regioni mettano a punto la programmazione per i prossimi tre anni: per ora la media è di 3,9 posti letto per 1.000 abitanti e bisognerà scendere a 3,7.

CORONA ANCORA NEI GUAI

Caso Mills, Berlusconi: assolto definitivamente S

Il ministro della Sanità Renato Balduzzi ha fornito i dati sulla spending review

rischio di implosione del sistema che «con questi tagli non può reggere». Dopo la spending, il ministro s’è inimicato pure un’altra categoria: i farmacisti sono sul piede di guerra perché con i nuovi tetti alla spesa farmaceutica, e con lo sconto sostanzioso che dovranno fare al servizio sanitario nazionale, si vedranno costretti «a mettere alla porta 20mila persone». Sembra altissimo, quindi, il rischio di serrata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

7,9 i miliardi di tagli Sommando la «spending» e la manovra estiva 2011 la Sanità ha subìto 7,9 miliardi di tagli

ESPOSTO CODACONS

IL PARERE POSITIVO

Unione Europea e Corte dei Conti: «Ok la Spending» Dentro infiamma la polemica, fuori fioccano gli apprezzamenti. Ieri sono arrivati i pareri positivi della Corte dei Conti e dell’Ue sulla spending review: per il presi dente della magistratura contabile, Luigi Giampaolino, il decreto «è il primo provvedi mento in cui si va verso una revisione qualitativa della spesa». Il commissario euro peo agli Affari Economici, Olli Rehn, ha giudicato le misure adottate «in linea con le raccomandazioni dell’Ecofin».

la foto

Diesel pericolosi «Causano il cancro Auto da ritirare»

Volvo da 5 milioni di chilometri: il record negli Usa

«I gas di scappamento dei motori diesel sono cance rogeni certi»: è questo l’allarme lanciato dal Codacons, che ieri ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano per chiedere di sequestrare tutti i veicoli diesel sul territorio. Un’inizia tiva nata sulla base delle recenti valutazioni dell’Organiz zazione mondiale della sanità, secondo la quale l’esposizione a questi gas è associata ad un «rischio accresciuto di tumore al polmone».

Un incredibile record, mister. Gordon, ma fosse per lei l’industria dell’auto sarebbe fallita da un pezzo... La Volvo P1800S di questo 72enne americano (nella foto Ap) ha percorso ben 4.762.640 chilometri: nessuno ha mai fatto di più e manca solo un soffio per raggiungere i 5 milioni. La macchina rossa fiammante è stata acquistata nel 1966 e ha cambiato soltanto due motori.

su internet

C’è il virus, ma il web non va k.o. Così finisce la paura del blackout

Doveva essere il «lunedì nero» del web, il blocco del traffico per centinaia di migliaia di utenti sparsi su e giù per il pianeta: ieri scadeva, infatti, il programma che l’Fbi aveva elaborato per proteggere gli utenti colpiti dal virus informatico «DNS Changer», un pericoloso baco scoperto nel 2007. Fortunatamente in rete non è stato segnalato alcun problema rilevante e tutto è filato liscio: tanta paura, raccontano gli esperti, ma poi via ad una normale giornata passata a surfare tra le pagine online. Il virus creato da una banda di pirati informatici, sei estoni e

un russo, tutti arrestati e poi estradati negli Usa, aveva elaborato un sistema diabolico: dirottava gli utenti su pagine false da cui venivano rubati dati personali. Avrebbe potuto colpire 4 milioni di computer in tutto il mondo e per questo l’Fbi aveva creato un programma per reindirizzare chi era stato colpito da «DNS Changer» su server «puliti». Ieri è arrivato il momento di spegnere l’ancora di salvataggio per gli utenti, ma a quanto pare senza conseguenze disastrose. Scampato pericolo Il consiglio dell’Fbi era semplice sempli-

Tascabili Scaduti i termini per il ricorso

L’implosione Già oggi sarà tem-

po di appuntamenti: Balduzzi potrebbe vedere le regioni per arrivare a chiudere il nuovo «Patto per la Salute» entro il 31 luglio. Ad attenderlo, non troverà un clima dei più concilianti: gli enti locali temono, come ha detto a chiare lettere il governatore emiliano, Vasco Errani, il

Napolitano, può avvenire «anche rimettendo a quella che sarà la volontà maggioritaria delle Camere» i nodi più spinosi. «Non ci sottrarremo», rispondono il presidente del Senato Schifani e il presidente della Camera Fini, assicurando di convocare presto la conferenza dei capigruppo.

A notizie

È allarme sulla Sanità 7 mila posti in meno Regioni in rivolta dopo i dati resi noti dal ministro Balduzzi

è sembrato piuttosto un ultimatum: «Stanno purtroppo trascorrendo le settimane — scrive — senza che si concretizzi la presentazione alle Camere di un progetto di legge sostitutivo di quella vigente per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato». Tutto questo, per

Il virus «Dns Changer» è stato contrastato nel mondo dall’Fbi

ce: fare un check-up del proprio pc andando sul sito www.dcwg.org, cliccando sul Paese di interesse e aspettando il controllo del pc a rischio di infezione. Rischiava chi non aveva provveduto a eliminare il virus dal computer, ancora 300 mila utenti secondo gli esperti: per loro era possibile uno stop della connessione, oltre al sempre pericoloso furto dei dati. Erano diffusi tra Stati Uniti (circa 69 mila utenti), Italia (oltre 26 mila), Germania, Regno Unito, Canada, India e Australia: il loro lunedì non è stato poi così nero come qualcuno aveva temuto.

Rientra tardi in albergo: denunciato Ancora guai per Fabrizio Corona: dopo che i giudici di Milano lo hanno obbligato, per un anno e mezzo, a rientrare a casa ogni sera prima delle 21 e a non uscire prima delle sette del mattino, ecco che il fotografo dei vip infrange le regole. Domenica sera a Lignano Sabbiadoro (Udine) è stato denunciato per aver violato la misura che prevede per lui l’obbligo di firma e il rientro entro orari stabiliti. Corona era arrivato nella località balneare per una serata di lavoro e il Tribunale di Milano gli aveva concesso, in deroga agli orari, di tornare entro l’una di notte. Ma il rientro è avvenuto alle due di notte

Da ieri è diventata definitiva la sentenza con cui, lo scorso 25 febbraio, i giudici di Milano hanno prosciolto per prescrizione Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari per il caso Mills. La Corte di Milano ha ritenuto in sostanza che il processo è durato troppo a lungo e il reato si è estinto. Nessuna parte ha fatto ricorso e, poiché i termini scadevano ieri, la sentenza è passata in giudicato. L’ex premier era accusato di aver corrotto l’avvocato inglese David Mills con un «regalo» da 600 mila dollari in cambio di testimonianze reticenti ai processi milanesi per le tangenti a Gdf e All Iberian.

Dopo l’incontro Assad-Annan

La Siria verso l’accordo «C’è un piano di pace da sottoporre ai ribelli»

L’inviato Onu Annan e il presidente siriano Assad ANSA Spiragli di pace in Siria: ieri l’inviato speciale di Onu e Lega Araba, Kofi Annan, e il presidente siriano Assad si sono incontrati a Damasco e hanno raggiunto un accordo per porre fine alle violenze che vanno avanti da 15 mesi. Il piano, basato sul «dialogo politico» e sulla proposta di un esecutivo di unità nazionale uscita dal summit di Ginevra del 30 giugno, verrà ora sottoposto ai ribelli. Dopo la due giorni in Siria, Annan è volato a Teheran, ribadendo che la crisi in Siria non può essere risolta senza il coinvolgimento dell’Iran.

Il senatore Pd resta in cella

Lusi, la moglie in libertà dopo 2 mesi di carcere Dopo due mesi Giovanna Petricone, la moglie di Luigi Lusi, è stata scarcerata dal Gip di Roma, che ha accolto la richiesta dei difensori. La donna si trovava agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Rimane invece a Rebibbia, il marito, senatore Pd ed ex tesoriere della Margherita, accusato di aver sottratto dalle casse del defunto partito oltre 25 milioni di euro. Di fatto la Petricone può lasciare gli arresti domiciliari, trascorsi nella villa di famiglia a Genzano, anche se resta sotto inchiesta assieme al marito,

La scossa di magnitudo 3,5

Terremoto ai «Castelli» Panico anche a Roma Paura, ieri pomeriggio, in provincia di Roma: alle 17.13 una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata avvertita nell’area dei Castelli Romani e in alcune zone a sud della Capitale: l’epicentro era vicino ai comuni di Montecompatri, Colonna e Monte Porzio Catone. Secondo gli esperti è stato un episodio isolato e non di un avvio di sciame sismico. Un episodio che, però, ha fatto piombare nel panico i romani, scesi in strada per mettersi al sicuro. Tanti, inoltre, i messaggi che sono rimbalzati su Twitter e Facebook, Ma per fortuna non è stato registrato nessun danno a cose e persone.


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ALTRI MONDI

IN TEMPI RECORD: 10 GIORNI

Accordo di divorzio per Cruise-Holmes Al di là di ogni previsione, Tom Cruise e Katie Homes (nella foto Ap) hanno trovato un accordo di divorzio in tempi record: a 10

giorni dalla rottura definitiva, la coppia ha così evitato una lunga battaglia legale, come hanno confermato gli avvocati. La Holmes ha presentato istanza di divorzio da Cruise chiedendo solo la custodia della figlia Suri, rinunciando, a quanto pare, a qualsiasi somma di denaro.

L’AZIENDA DI CHITARRE

Musica a Wall Street La Fender in Borsa La Fender, la chitarra che ha fatto la storia del rock, è pronta a suonare a Wall Street. Il famoso produttore della

A

SUL SET DI MASTERCHEF

SCHETTINO IN TV STASERA

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leggendaria Stratocaster, è pronto per lo sbarco nella Borsa americana. Ieri il gruppo fondato da Leo Fender negli Anni Quaranta ha fissato il prezzo dell’Ipo (l’offerta pubblica iniziale) tra i 13 e i 15 dollari, con l’obiettivo di raccogliere 160,7 milioni di dollari.

Diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA DI FIAMMA SATTA

)

Un grande presidio per i malati di Sla S

I tre giudici del talent Masterchef Italia: da sinistra, Bruno Barbieri, Carlo Cracco e JOE BASTIANICH, nel tondo

JOE BASTIANICH «Tirchio e matto: così ho successo» Il re dei ristoratori italiani negli Usa si racconta: «Mi vergognavo del mio lavoro. Ora sono una star» STEFANIA ANGELINI MILANO

«

Keith Richards e Bono Vox sono clienti abituali nei miei locali. Il migliore? Bill Clinton: ordina l’impossibile... JOE BASTIANICH SUI CLIENTI VIP

«Avete quindici minuti per preparare il miglior hamburger della vostra vita». Joe Bastianich è un giudice tosto. In una Milano caldissima si registra la nuova edizione di Masterchef Italia (che andrà in onda a fine anno su Sky Uno), talent show rivelazione della scorsa stagione, e il 44enne guru della ristorazione va avanti e indietro per gli studios: «Faranno un pastrocchio...». Poi ci parla del suo primo libro, Restaurant Man (Rizzoli) in cui racconta come è arrivato al successo. Bastianich gestisce 25 ristoranti nel mondo (11 a New York tra cui De Posto, l’unico con 4 stelle del New York Times) e in Italia ha tre aziende vinicole, tra il Friuli e la Maremma. Oltre a essere socio di una miniera d’oro come Eataly, l’emporio della cucina italiana a New York. Perché, quella dell’imprenditore cresciuto nella Grande Mela da emigranti istriani, è la storia di una passione ereditata: «Il mio non è un mestiere, è un modo

di vivere la vita: ho l’imprinting nel Dna». Come deve essere il vero "restaurant man"?

«Tirchio e folle: deve cercare di risparmiare, conservare anche quel dollaro che si ricava da una posata che non finisce nell’immondizia, ma anche creativo. Non è più come una volta...». E com’era una volta?

«Negli Anni 60, quando i miei genitori hanno iniziato ad aprire ristoranti, quel mondo era solo manodopera. Non aveva niente a che fare con il glamour di oggi. Pensate che io mi vergognavo di dire che ero figlio di ristoratori: gli altri erano figli di avvocati e dottori invece noi eravamo considerati gente po-

Q «Restaurant Man» di Joe Bastianich (Rizzoli), 319 pagine, 18 euro

vera. Oggi ci trattano da star». Prima di lanciarsi in questo mondo ha fatto anche il trader

«Sì, anche se la matematica per fare affari l’avevo imparata da mio papà Felice: lui mi ha insegnato il mestiere. Il segreto? Devi dare gioia ai clienti». Come è nato Eataly?

«Conoscevo Oscar Farinetti, che ha avuto la genialata di lanciare il progetto in America e siamo diventati soci. Il primo megastore sulla Quinta, poi, è stato una bomba atomica: è diventato il quarto punto turistico di New York più visitato dopo la Statua della Libertà». Sono tanti i vip che frequentano i suoi ristoranti?

«Ne passano tanti, da Keith Richards, con cui ho trascorso una serata al bancone a bere whisky e fumare sigarette, a Bono degli U2. Ma il mio preferito è Bill Clinton: va pazzo per i vini della mia cantina. È davvero unico: è sempre a dieta ma appena arriva il menu ordina l’impossibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA

GOSSIP ESTIVO L’INDISCREZIONE DEL FLIRT COL MUSICISTA INFIAMMA IL WEB. MA LA SHOWGIRL SMENTISCE SU TWITTER

Canalis-Kravitz, nuova coppia. Anzi no In cerca della coppia dell’estate, agli appassionati di gossip non è parso vero di averla trovata ad Ibiza. È bastato che il Daily Mail rilanciasse la voce di un flirt tra Elisabetta Canalis e Lenny Kravitz per infiammare il web. I due, la showgirl italiana e la rockstar americana, sarebbero stati avvistati in atteggiamenti intimi nel backstage dell’Ibiza 123 Festival. Sarebbero arrivati insieme, mostrandosi in grande sintonia, almeno secondo le ricostruzioni di chi c’era o di chi ci sarebbe stato. La Canalis, rientrata a Los Angeles dalla Sarde-

Elisabetta Canalis, 33 anni

Lenny Kravitz, 48 anni LAPRESSE

gna solo domenica, avrebbe anche potuto sfruttare la questione per un po’ di pubblicità gratuita in più. Dopo il lungo fidanzamento con George Clooney e il prendi-e-lascia con l’attore tv Steve-O, sembrava essersi riconciliata proprio con quest’ultimo. E la cosa deve importarle molto, tanto che alle voci sulla relazione con Kravitz, ha subito risposto ancora una volta su Twitter, postando una foto di un suo tenero bacio a Steve-O, accompagnata da un breve testo: «Home is where the Heart is!» (Casa è dove è il cuore». C’è da crederle?

La prima intervista dopo la libertà Francesco Schettino parla per la prima volta in tv dopo la revoca da parte del gip di Grosseto degli arresti domiciliari nella sua Meta di Sorrento (Na) e la consegna di un memoriale ai difensori. L’ex comandante della Costa Concordia, la nave naufragata all’isola del Giglio il 13 gennaio, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di Quinta Colonna che sarà trasmessa stasera da Canale 5

Prima domanda: cosa sono gli F-35? Seconda domanda: perché un malato di Sla, gravissima malattia degenerativa e invalidante, dovrebbe presidiare da oggi il ministero dell’Economia sottoponendosi allo sciopero della fame? Risposta: perché non vuole che venga disatteso il decreto del 21 novembre 2011 che prevede un Fondo Sla di 100 milioni di euro a sostegno delle famiglie, in particolar modo al «care giver», il familiare accudente. Perché vuole che nel Lazio e in altre regioni imparino a leggere i decreti dandone un’esatta interpretazione e perché desidera che venga ripristinato il Fondo della «non autosufficienza» di 400 milioni di euro che il precedente governo aveva abolito. Questi, sommariamente, i motivi che spingono, con questo caldo feroce, malati di Sla da tutta Italia, anche allettati e tracheostomizzati, a trovare ascolto. Di fronte a tanta disperazione le mie lamentele contro gli abilioni impallidiscono. Ah, già! Dimenticavo la prima domanda. Risposta: sono i cacciabombardieri più costosi (200 milioni di dollari l’uno) e più discussi del mondo (benché iper-tecnologici e super-devastanti sono pieni di difetti). La Difesa potrebbe stanziare 12 miliardi di euro per la loro acquisizione. Che altro dire?

LA RICERCA SUI 100 DISEGNI INEDITI

Amazon k.o.: troppe richieste per l’ebook su Caravaggio Amazon va in tilt per Caravaggio. Dopo il boom di vendite delle prime ore, ieri è stato impossibile comprare sul sito di editoria online gli ebook di Maurizio Bernardelli Curuz e Adriana Conconi Fedrigolli sui cento disegni ritrovati negli archivi del Castello Sforzesco di Milano e attribuiti al giovane Caravaggio: «Siamo stati danneggiati da questo inceppamento perché la condizione per comprendere la nostra scoperta è percorrere le mille immagini che abbiamo proposto, al di là di ogni valutazione economica», hanno precisato gli autori.

IL LUTTO L’ATTORE AVEVA 95 ANNI

Addio a Borgnine L’italoamericano che stregò gli Usa Una carriera lunghissima e felice, un mito degli italoamericani sparsi negli States. Nella notte italiana di domenica è morto a Los Angeles Ernest Borgnine (nella foto Ap), premio Oscar nel 1956 con il film Marty, vita di un timido. S’è spento a 95 anni: Borgnine, che in realtà di cognome faceva Borgnino ed era figlio di un piemontese e di una emiliana, aveva partecipato a film come Da qui all’eternità, accanto all’altro grandissimo «italiano» di Hollywood, Frank Sinatra, e al capolavoro Quella sporca dozzina. Aveva mantenuto un legame con il nostro Paese, dove, tra l’altro, fu chiamato nel 1977 da Franco Zeffirelli per la parte del centurione in Gesù di Nazareth. In Italia era tornato pure per uno dei suoi ultimi film, nel 2006, La cura del gorilla, accanto a Claudio Bisio e Stefania Rocca. Debuttò nel 1949 a Broadway nella commedia Harvey. Borgnine ha recitato in più di 200 film. L’ultima interpretazione nel 2011 nel ruolo di un agente della Cia in pensione in Red.


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ALTRI MONDI Oroscopo

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24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7,5

Toro 6-

Gemelli 7

Cancro 6-

Leone 8

Vergine 6-

DI ANTONIO CAPITANI

La Luna è generosa col lavoro e coi soldi. E da un male potrebbe anche nascere una botta di glutei. Eccellenza suine si stagliano.

Occorre programmazione, perché gli impegni aumentano, insieme al rischio-caos. Senza che scleriate. L’ormone reclama attenzione.

La Luna porta aiuti provvidenziali da amici e sponsor. E assicura serenità. Energie in crescita, come l’economia e il sudombelico. Uau.

Non è una giornatona, con la Luna che ostacola, stanca, stressa. Moderate le reazioni, godetevi la vita. Ore piccole, fornicazioni medie.

E’ possibile che si verifichi una trasformazione del planning: organizzatevi senza sfigheggiare. Sudombelico impulsivo.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

IL MIGLIORE Il lavoro riconosce i vostri meriti; viaggi e contatti con individui e/o luoghi lontani promettono vantaggissimi: siete grandi. Genialità suina!

Bilancia 6

Scorpione 6,5

Sagittario 7+

Capricorno 6-

Acquario 7+

La Luna vi frena. Anche perché capi, colleghi e gente around sembrano una manica di impediti. Amore ok, fornicazione risarcitoria.

La Luna vi solleva, vi fa emergere sul lavoro, getta il seme di successi futuri. Desistete però dall’azzanare. Pure during the fornication.

La cura del dettaglio, pur facendovi crescere i canini di Nosferatu, per il furore, vi fa vincere: tenetelo presente. Sudombelichissimo!

Pesci 7 MAREK HAMSIK

Il lavoro e le p.r. assumono la piega da voi desiderata. Pure le persone sulle quali avete puntato l’interesse suino, la assumono. Soldi ok.

Tutto costa fatica, dal lavoro alla famiglia; tutto chiede calma e circospezione. L’amor però conforta e tante prede suine v’apron la porta.

Faccende di lavoro e di soldi si sistemano, anche grazie al vostro fascino. Sudombelico ignorato, però, pure se messo in saldo. Ussignùr.

Il centrocampista del Napoli e capitano della nazionale slovacca è nato a Banská Bystrica il 27 luglio 1987

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RAIDUE

RAITRE

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RAI PARLAMENTO TG1 UNOMATTINA E STATE CON NOI... TG1 VERDETTO FINALE AMORE IN LINEA CHE TEMPO FA HEARTLAND IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE TECHETECHETÈ LAST COP L'ULTIMO SBIRRO 23.10 OBIETTIVO CASTROCARO 0.00 TG1 - NOTTE 0.30 CHE TEMPO FA 0.35 SOTTOVOCE

7.30 10.35 11.20 13.00 13.50 14.00 15.30 16.15 17.00 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05

CARTONI TG2 INSIEME ESTATE IL NOSTRO AMICO... TG2 MEDICINA 33 SENZA TRACCIA GUARDIA COSTIERA THE GOOD WIFE ONE TREE HILL TG2 COLD CASE GHOST WHISPERER TG2 LA SPADA DELLA VERITÀ 22.40 SUPERNATURAL 23.25 TG2 23.40 TERRE MERAVIGLIOSE 0.30 HAWAII FIVE-0

10.30 11.10 12.00 12.15 13.10 14.00 14.55 15.50 17.15 19.00 19.30 20.00 20.35 21.05

COMINCIAMO BENE TG3 MINUTI TG3 COMINCIAMO BENE LA STRADA PER... TGR - TG3 LA CASA NELLA... QUEL CHE RESTA DI... GEOMAGAZINE 2012 TG3 TGR BLOB UN POSTO AL SOLE CIRCO ESTATE Show 23.15 TG REGIONE 23.20 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.55 CORREVA L'ANNO 0.45 RAI EDUCATIONAL

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7.30 9.30

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ALGHERO

21

33

ANCONA

20

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min max

AOSTA

16

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BARI

22

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BOLOGNA

20

35

CIELO

VENTI

CAGLIARI

22

33

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

18

34

Moderati

CATANIA

20

34

FIRENZE

22

36

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GOLF: ALSTOM OPEN AUTOMOBILISMO: CAMPIONATO DTM

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11.30 RUGBY: LEICESTER TIGERS SARACENS

10.15 CALCIO: SANTOS CORINTHIANS Coppa Libertadores.

Aviva Premiership

Trento Aosta 17 27

Torino 19 29

18 29

Milano

Venezia

20 30

Perugia

18 36

17 32

L'AQUILA

17

31

MILANO

22

30

ROMA

NAPOLI

22

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19 36

Neve

Mossi

PERUGIA

16

33

POTENZA

18

33

REGGIO CALABRIA

23

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ROMA

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TORINO

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Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

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Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

5:43

21:12

5:43

20:46

20

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VENEZIA

21

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CALCIO: BAYERN MONACO BASILEA Champions League

19.15 CALCIO: VASCO DA GAMA CORINTHIANS

Nella rubrica «Senza Freni», Pino Allievi analizza la lotta per il titolo dopo il Gp di Silverstone vinto da Mark Webber (nella foto)

14.30 BILIARDO: SNOOKER AUSTRALIAN GOLDFIELDS OPEN Da Victoria, Brasile

16.30 CICLISMO: TOUR DE FRANCE Nona tappa. Besancon-Arc Et Senans

IL BLOG

22.15 BILIARDO: SNOOKER AUSTRALIAN GOLDFIELDS OPEN

Torneo di Apertura In Paraguay assegnato il titolo

Da Victoria, Brasile

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Finale femminile. Wimbledon 2012

23.00 TENNIS: MARRAY/NIELSEN LINDSTEDT/TECAU Finale doppio maschile. Wimbledon 2012

Il punto di Allievi sul Mondiale dopo Silverstone

EUROSPORT

Coppa Libertadores

21.00 TENNIS: S. WILLIAMS RADWANSKA

LA RUBRICA

RAI SPORT 1 11.00 CALCIO: REAL MADRID - CSKA MOSCA Champions League

Viaggio nel campionato del paese sudamericano, conquistato dal Cerro Porteño. Da leggere su «Tropico del calcio»

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Domani

Dopodomani

Torna a prevalere il sole anche al Nord, salvo degli annuvolamenti nel pomeriggio con qualche piovasco o rovescio più probabile sulle Alpi. Temperature sempre sopra la media specie di giorno e sulle regioni centro-meridionali e insulari.

Cielo sereno o poco nuvoloso, solo localmente nel pomeriggio formazione di cumuli ma con qualche rovescio o temporale esclusivamente sul Triveneto. Temperature sopra media sulle regioni centro-meridionali e insulari specie di giorno.

Ancona

Firenze

Molto forti

35

17.15

22.35 0.35 0.40 0.45 2.40

Per il 60% dei lettori il Milan ha bisogno di altri rinforzi dopo le conferme dell’attaccante svedese e del difensore brasiliano

21 34

20 26

Coperto

25

Premier League.

15.30 GOLF: ALSTOM OPEN

18.55 20.00 20.30 21.30

Ibra e Thiago Silva non bastano al Milan per lo scudetto

Bologna Genova

26

PALERMO

Liga.

13.45 CALCIO: ARSENAL MANCHESTER UNITED

18.00

TG LA7 COFFEE BREAK TI CI PORTO IO I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 4 PER CORDOBA L’ISPETTORE BARNABY I MENÙ DI BENEDETTA CUOCHI E FIAMME TG LA7 IN ONDA IL LECITO Attualità MOANA TG LA7 TG LA7 SPORT N.Y.P.D.BLUE MOVIE FLASH

19 32

23

Calmi

12.00 CALCIO: BARCELLONA OSASUNA

7.30 9.45 11.10 12.30 13.30 14.10 16.10

21 33

GENOVA

Temporali

1.30 1.55

Su Sicilia, Sardegna, Sud e Centro molto sole e temperature ancora ben superiori alla norma, specie di giorno. Al Nord alternanza di sereno e rovesci o temporali maggiormente probabili su Alpi e Prealpi, con valori termici più normali. Trieste

Forti

MARI

23.25 23.27

Oggi

Rovesci

Pioggia

Da Toronto, Canada

PGA European Tour. Da Parigi

Champions League

Ieri

PGA European Tour. Da Parigi

SKY SPORT 2

12.55 13.50 15.10 16.05 16.30 18.55 19.35 20.10 21.10

MONK RICETTE DI FAMIGLIA TG4E CUORE CONTRO CUORE DISTRETTO DI POLIZIA FORUM WOLFF MY LIFE SANGUE MISTO TG4 TEMPESTA D'AMORE SISKA DUE IMBROGLIONI E... MEZZO CINEMA D'ESTATE ABBRONZATISSIMI UN ANNO DOPO TG4 NIGHT NEWS VINTAGE DANCE

PGA European Tour. Da Parigi.

Test Match.

21.00 GOLF: ALSTOM OPEN

A CURA DI

Legenda

MLB

16.30 RUGBY: AUSTRALIA - GALLES

Serie A

19.00 MONDIALE JUNIORES Da Barcellona, Spagna Eurosport

8.10 10.30 12.25 13.00 13.40 15.00 15.55 16.45 17.10 17.35 18.30 19.00 19.25 21.10

16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 21.00 CALCIO: CHELSEA - NAPOLI

18.30 WTA PALERMO

GazzaMeteo

Nuvolo

0.00 1.00 1.30 3.00 4.20

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20.00 20.30 21.20

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10.00 11.00 13.00 13.40 14.10 16.10 18.45

TG5 VITTORIA COL CUORE TG5 FORUM TG5 BEAUTIFUL EXTREME MAKEOVER COLPO DI FULMINE IL BRACCIO E LA MENTE TG5 VELINE QUINTA COLONNA Attualità RUBICON TG5 - NOTTE VELINE BOSTON LEGAL TG5

IL SONDAGGIO

LA 7

RAIUNO 7.35 8.00 10.10 12.00 13.30 14.10 15.15 17.10 17.15 18.00 18.50 20.00 20.30 21.20

20/2 - 20/3

25 32

L’Aquila 15 29

Campobasso

Bari

18 33

23 35

Napoli

Potenza

19 36

19 32

Cagliari

Catanzaro

23 33

22 36

Palermo

Reggio Calabria 26 39

24 36

Catania 26 35

Il sole domani MILANO

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

TERZO TEMPO GazzaFocus

LETTERE

A Treviso il compleanno di «Nani», costruttore simbolo del ciclismo

Festa Pinarello: 90 anni Maglia nera più famosa Faceva l’apprendista imbianchino, ha corso con Coppi e Bartali Ultimo al Giro ’51, la celebrità: con le bici ha conquistato il mondo DAL NOSTRO INVIATO

PIER BERGONZI VILLORBA (TREVISO)

Questa mattina, dopo il caffè, prenderà il suo bastone e andrà a bottega. Come fa da 60 anni. Giovanni «Nani» Pinarello taglia oggi il traguardo dei 90 e sembra lo stesso di sempre, con un bastone in più a sostenere i suoi passi. Secco come un acciuga, il volto segnato dai sentieri della vita, e la parlata a scatti con l’italiano che si mescola al dialetto veneto. Il tempo, però, si è in-

Imbianchino Ottavo di 12 fratelli,

«Nani» è in qualche modo fortunato. Lui cresce mangiando anche qualche fetta di carne, almeno alla domenica, in una campagna povera che vive di polenta. Riesce ad affrancarsi dal lavoro nei campi guadagnandosi qualche lira come apprendista imbianchino e poi come meccanico alla Paglianti, che aveva un negozio di biciclette a Treviso. È un cammino percorso anche da Binda (stuccatore a Nizza) e da Coppi (garzone

Pinarello in azienda foto CARLO ORSI

OTTO ANNI DA PRO’

Ha vinto 10 corse Ora l’azienda fattura 50 milioni

Giovanni Pinarello è nato a Catena di Villorba (Tv) il 10 luglio 1922. Passista scalatore, da pro’, tra il 1947 e il 1953, con le maglie di Lygie, Stucchi e Bottecchia ha vinto 10 corse. All’attivo anche un 2˚ posto alla Milano-Torino ’47. Ma ha legato il suo nome soprattutto alla maglia nera di ultimo in classifica al Giro d’Italia, conquistata nel ’51. Appena lasciato l’agonismo, ha fondato l’omonima fabbrica di bici conosciuta in tutto il mondo. È secondo cugino di Cesare, ex pistard, due volte bronzo olimpico.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

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TempiSupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it

L’azzardo di Prandelli e la riconoscenza Signor Cerruti, non crede che sia stato azzardato schierare contro la Spagna diversi giocatori acciaccati e/o non al meglio della condizione (al punto da avere già sostituzioni programmate), confidando sul fatto che «nessuno si facesse male» e auto-limitandosi la possibilità di cambi? Credo che, da questo punto di vista, l'approccio alla gara non sia stato corretto, senza entrare nel merito delle scelte. Andrea Butturini, Milano

Una settimana dopo, il 4-0 contro la Spagna brucia ancora. Ma ripensando alla onesta ammissione di Prandelli («forse avrei dovuto cambiare qualcuno»), non è giusto criticarlo con il facile senno di poi. Nella trappola della riconoscenza per chi era arrivato in finale, o della speranza che gli acciaccati stringessero i denti, erano già caduti quasi tutti i suoi predecessori. L' unica eccezione, guarda caso, è legata proprio all'Europeo vinto nel 1968. Nella sfida contro la Jugoslavia, ripetuta due giorni più tardi perché allora non erano previsti i rigori in caso di parità al 120', il c.t. Valcareggi cambiò ben cinque uomini dopo l'1-1, con gol di Domenghini in rimonta. Rosato, Salvadore, Mazzola, De Sisti e Riva (assente nella prima finale per pubalgia), rilevarono rispettivamente Ferrini, Castano, Juliano, Lodetti e Prati. Grazie ai gol di Anastasi e Riva, gli azzurri vinsero 2-0 e da allora aspettiamo il bis. particolare non sono scuse. E' vero che Berlusconi, dopo aver speso tanto per il Milan, ha deciso di ridurre gli investimenti, ma ciò non significa che voglia Ho visto alcune partite dell’Eu- indebolire la squadra. Le conropeo e mi sono parse di bassa ferme di Thiago Silva, Ibrahimolevatura. Anzichè allargare a vc e Pato dimostrano semmai il 24 squadre, ridurrei il nume- contrario. E proprio l'acquisto ro a 10-12. Detto questo, l'uni- di Nocerino, quasi a parametro co giocatore di livello mondia- zero, è l'ultima prova che per le che abbiamo è Cassano, rinforzare la squadra non è indinon Pirlo che lento com'è ha spensabile spendere tanto.

Il livello dell’Europeo

Nel 1952 fu pagato 100 mila lire per non correre il Giro Con quei soldi aprì il primo negozio cattivito anche con lui. Fisicamente è un omettino in gran forma, ma i pensieri si sono impigriti fino a deviare verso un mondo tutto suo, fatto di ricordi sincopati, del progetto di bici «lunga vita», di Coppi e Indurain, di Catena di Villorba, il paesino alle porte di Treviso, dove è nato il 10 luglio 1922. E la morte improvvisa di Andrea, il suo figlio più giovane, nell’agosto dello scorso anno, ha ulteriormente complicato le cose. Ormai solo la moglie Ida, con la quale pedala da oltre mezzo secolo, e i figli Carla e Fausto riescono, a volte, a interagire con «Nani», l’antico corridore che incrociava le ruote con Coppi e Bartali prima di aprire bottega a Treviso e fabbrica a Villorba per produrre le bici Pinarello che oggi sono un marchio di assoluto prestigio, un’icona dell’Italia che produce e riesce ancora ad essere in testa al gruppo, nel mondo.

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DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

di macelleria) e, come quei grandissimi, Pinarello sogna di correre e di volare con una di quelle bici che montava dall’alba al tramonto. «Nani» è secco, ma resistente e veloce. Vince una sessantina di gare giovanili fino a trionfare nella Popolarissima, classica trevigiana dei velocisti, del ’42. Sarebbe pronto per il professionismo, ma la Seconda Guerra Mondiale rimanda il suo passaggio. Debutta nel ’46, come individuale, poi dal ’47 al ’53 corre per Lygie-Pirelli, Stucchi e Bottecchia, accanto a capitani come Bevilacqua, Robic, Bobet e Geminiani. Vince 10 corse minori, ma partecipa e conclude due Giri d’Italia, nel ’49 e ’'51. Per la storia del Giro è l’ultima maglia nera. Pinarello chiude infatti la classifica del ’51 e fa il giro d’onore con Fiorenzo Magni, in rosa. La svolta Avrebbe corso anche

nel ’52, ma alla vigilia del Giro la sua vita cambia. «Succede che Coppi non vuole in squadra Pasqualino Fornara — ci ha raccontato tante volte Pinarello —. Ambrosini, direttore della Gazzetta, fa da paciere. Non vuole scontentare Coppi, ma vuole anche avere Fornara in gara e propone alla Bottecchia di farne il capitano. La squadra però è già fatta e, per far posto a Fornara, la Bottecchia mi chiede di rinunciare e mi offre 100 mila lire per il sacrificio. Con quei soldi torno a Trevi-

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so e rilevo il negozio di Fuser in centro. Corro un altro anno, ma sono ormai un produttore e rivenditore di bici...». Quanti campioni Pinarello fu

quindi pagato per non correre, un po’ come Binda al Giro del ’30. E ha saputo trasformare quella delusione nella sua fortuna. Quest’anno festeggia i 90 anni, ma anche i 60 del marchio Pinarello e i 50 del figlio Fausto (come Coppi, naturalmente...) che dalla fine degli Anni 70 lo ha affiancato in azienda fino a diventarne il motore e il regista. Con una Pinarello, Bertoglio ha vinto il Giro ’75, Battaglin quello dell’81 e Grewal l’Olimpiade ’84. Ma è con Indurain che il marchio di Treviso decolla. Ora con le bici di «Nani» e Fausto corrono gli Sky: Cavendish, Wiggins e Froome. L’azienda dà lavoro a una cinquantina di persone per produrre 25 mila bici e 10 mila telai, che per l’85 per cento sono destinati al mercato estero, con un fatturato intorno a 50 milioni di euro. Fausto Pinarello ci ha messo tanto del suo, allargando il solco tracciato da «Nani» fino a farlo diventare un'autostrada che porta Treviso sulle strade del mondo, ma non dimentica il mantra del papà: «Qualità, qualità e qualità, perché una bici da corsa ha a che fare coi sogni e chi la compra si aspetta il massimo...».

bisogno di km liberi per manovrare. E anche per Buffon è arrivato il momento della pensione. Leandro Comin, Feltre (BL)

Mi spiace, ma non sono d'accordo su nulla. Può darsi che 24 squadre siano troppe, però 10-12 sarebbero troppo poche. Quanto a Pirlo e Buffon, sono i nostri punti fermi, ammirati da tutti, a cominciare dagli spagnoli. Non a caso senza di loro l'Italia di Lippi ha fatto una figuraccia in Sudafrica e giustamente Prandelli punta su entrambi per il mondiale in Brasile.

Perché silurare Julio Cesar? E' molto strano quello che sta facendo l'Inter con Julio Cesar. La dirigenza deve raccontarla giusta. Qual è il vero motivo del siluramento del portiere, ancora oggi tra i primi cinque al mondo? E poi, se la ragione è investire per il futuro con un portiere più giovane, perché non Viviano, risparmiando quattrini? Comunque Handanovic è un ottimo portiere. Rino Galazzo, Milano

Il Milan, la crisi e gli acquisti E' scandaloso che il Milan elemosini giocatori di dubbia qualità senza disporre di un budget, come la Juve. L'ultima operazione indovinata è stata l'acquisto di Nocerino. Con la scusa della crisi, Berlusconi non investe più. Ma se non ha intenzione di cedere il Milan, trovi almeno un socio che porti denari freschi per rinforzare la squadra. Ugo Giuliari, Zandvoort (Olanda)

La crisi in generale e i problemi delle proprie aziende in

E' vero: Handanovic è un ottimo portiere, più giovane di Julio Cesar. Ma francamente è strana nella sostanza, e ancora di più nella forma, la rinuncia a Julio Cesar, rimasto nel cuore dei tifosi per tutto quello che ha fatto, e vinto, negli ultimi anni. Come minimo, il divorzio doveva essere consensuale, perché se alla base ci sono motivi economici, nessuno può accusare il portiere di avere obbligato la società a corrispondergli uno stipendio improvvisamente considerato troppo alto. Quanto a Viviano, è vero che era già dell'Inter, come Destro e Balotelli... Ma questo è un altro discorso.

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Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

La tiratura di lunedì 9 luglio è stata di 437.081 copie

COLLATERALI * Con Soldatini d’Italia N. 57 e 11,19 - con Indistruttibili N. 36 e 11,19 - con Paperinik N. 23 e 11,19 - con Capolavori delle grandi civiltà N. 20 e 11,19 - con Holly e Benji N. 19 e 11,19 con War Movies N. 16 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 28 e 11,19 - con Aerei Collection N. 13 e 14,19 - con Gilles Villeneuve e 14,19 - con Grande Alpinismo N. 10 e 12,19 - con TT N. 2 e 14,19 - con Panini N. 10 e 6,19 - con Libro Juve e 9,19 - con la Grande Storia del Giro N. 8 e 8,19 - con Lupin N. 9 e 11,19 - con Alessandro Del Piero e 11,19 - con Grandi Club Raggi X N. 5 e 4,19 - con T-shirt Invincibili e 16,19 - con Le Stelle della NBA N. 3 e 6,19 - con DVD Inzaghi e 14,19 - con Libro Mondiale più bello e 14,19 - con StarTrek N. 20 e 9,19 - con Adesso Fai da te N.1 e 2,20 - con Spider-Man N.1 e 11,19 - con SportWeek e 2,70 - con Max e 3,50 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 7,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012


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