www.gazzetta.it domenica 11 marzo 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO
ITALIA
n 10 anno LXVIII LXV II Numero Anno
ATLETICA MONDIALI INDOOR SALTO: VINCE HOWARD CON 1.98, AL 2° POSTO IN TRE ALLA PARI
F.1 IL PILOTA DELLA MERCEDES
Di Martino promessa d’argento
Che grinta Schumacher «Ma quale vecchio, posso vincere ancora»
Antonietta a 1.95: «Al di là della misura, ora sono più fiduciosa per Londra» 3 Antonietta Di Martino, 33 anni AP
BUONGIOVANNI A PAGINA 35
RISCHIO JUVE OCCASIONE MILAN 18
BIANCONERI A GENOVA Oggi prova verità a Marassi. Sotto esame l’attacco. La squadra di Conte (squalificato) viene da una vittoria e 5 pari nelle ultime 6 gare
Sono i gol realizzati da Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, in questo campionato (sei su rigore). Lo svedese del Milan è capocannoniere della Serie A alla pari di Totò Di Natale
IANIERI ALLE PAGINE 3031
L ANTICIPO
La Roma si risveglia con Borini Palermo k.o. ALLE PAGINE 1415
INTER
Moratti: «Resto presidente? Mah, dipende dagli altri...» DALLA VITE, GRANDESSO, TAIDELLI ALLE PAGINE 1011
NAPOLI
Lavezzi come Maradona «Ma il 10 sarà sempre lui» BOLDRINI, MALFITANO A PAGINA 12
Serie A / 27ª GIORNATA
ROSSONERI COL LECCE A San Siro arrivano i pugliesi. Il calendario potrebbe dare una mano per tentare l’allungo. Allegri: «Con Ibra tutto bene, sono come lui»
PARTITE Venerdì NAPOLI CAGLIARI CHIEVO INTER Ieri PALERMO ROMA Oggi (ore 15) ATALANTA PARMA CATANIA FIORENTINA CESENA SIENA GENOA JUVENTUS MILAN LECCE LAZIO BOLOGNA (20.45) NOVARA UDINESE (20.45)
400 Sono le gare di Andrea Pirlo, 32 anni, in A: il traguardo sarà tagliato oggi col Genoa. La prima partita l’ha giocata con la maglia del Brescia a Reggio Emilia il 21 maggio del 1995
BOCCI, CALVI, CECERE, DA RONCH, GRAZIANO, GRIMALDI, PASOTTO DA PAGINA 2 A PAGINA 8
TERZA FORZA
E la Lazio zitta zitta... «Scudetto? Mai dire mai»
63 02 01 (2 1) (2 2) (0 2) (2 2) (4 3) (0 3) (0 1)
SPAGNA POLEMICA FRA I TECNICI DI REAL MADRID (CHE VINCE 32 COL BETIS) E BARÇA
MouPep, guerra di parole Mourinho attacca: «Siamo uguali». Guardiola replica: «Io come lui? Lavoro perché la gente non si vergogni di me»
9 771120 506000
20 3 1 1>
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
CICLO TIRRENOADRIATICO
FREESTYLE IN SVIZZERA
Sagan riprende Nibali e lo beffa Finale al veleno
Skicross tragico A 29 anni muore Zoricic
3 Peter Sagan, slovacco, 22 anni ANSA
3 Il canadese Nick Zoricic, 29 anni AP
GHISALBERTI, GIALANELLA PAG. 3233
COCCHI A PAGINA 36
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Dopo il pianto di Cambiasso e quello di Ranieri, ieri Maria De Filippi ha invitato ufficialmente l’Inter a partecipare a «C’è posta per te».
32 32 32 32 31 30 29 25 17 17
* Una partita in più. ** Sei punti di penalizzazione.
Insigne c’è, Pescara primo Padova, colpaccio a Brescia DA PAGINA 24 A PAGINA 26
RICCI A PAGINA 21
ATALANTA** FIORENTINA BOLOGNA GENOA CAGLIARI* PARMA SIENA LECCE CESENA NOVARA
SERIE B
STOPPINI A PAG. 17 E UN COMMENTO DI SCHIANCHI A PAG. 23
3 Mourinho (a sin.) e Guardiola
CLASSIFICA MILAN 54 JUVENTUS 52 LAZIO 48 UDINESE 46 NAPOLI* 46 ROMA* 41 INTER* 40 CATANIA 35 PALERMO* 34 CHIEVO* 34
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LA VOLATA SCUDETTO
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I NUMERI
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I pareggi messi in fila dalla Juventus in 26 partite, tanti quanti i successi. Zero le sconfitte
4˚
L’attacco bianconero, in fatto di gol realizzati (39), segue quelli di Milan (53), Napoli (50) e Lazio (41)
17
Le reti subite: la Juve ha la miglior difesa. Secondo il Milan a quota 22 gol
2
I pareggi consecutivi in campionato contro Milan (1-1) e Chievo (1-1). Diventano 3 se si considera anche il recupero di Bologna (1-1)
Juve o mai più Via ai tapponi del Giro scudetto Per Conte un mese rischiatutto
I bianconeri in campionato arrivano da sei partite con una sola vittoria e un pari A Marassi altra prova-verità per l’attacco. Con un occhio al Milan che può scappare perché vedere
GENOA-JUVENTUS Cosa farà la difesa inedita della Juve contro i marpioni che ha lì davanti il Genoa? I bianconeri riusciranno a debellare la pareggite? Ferraris, ore 15
NICOLA CECERE
Michel Platini, bianconero ironico e ancora amatissimo, oggi la chiamerebbe Madame X, la Signora pareggi. Sono tredici, come le vittorie, ma il dato non sarebbe negativo se i tre più recenti maturati nei recuperi di Parma e Bologna e
nel confronto casalingo col Chievo non avessero determinato una frenata proprio quando ci si attendeva che la Juventus allungasse il suo vantaggio sul Milan. Un solo successo (sul Catania) nelle ultime sei gare di campionato è il filotto della depressione improvvisa: sta facendo capolino una crisi di identità. Eppure ancora sette giorni fa lo scenario era logicamente tinto di bianconero: agli uomini di Conte i pronostici accreditavano sei punti fra Chievo e Bologna laddove il Milan era atteso dalla trasferta a Palermo (e dalla Champions a Londra). I ruoli Forse solo il diabolico
Galliani avrebbe potuto immaginare il ribaltamento di ruoli che si è fragorosamente verifi-
cato nell’ultima settimana: chi era lepre è diventato cacciatore. E il turno odierno dice chiaro come il Milan rischi pochissimo ospitando il Lecce, mentre il cacciatore è in palese difficoltà. Si trova da un po’ di tempo a corto di cartucce, cioè i gol (due 0-0 e tre 1-1), e va a Genova senza il terzetto di difensori centrali Bonucci-Barzagli-Chiellini (certo che quando la sorte vuole accanirsi, sa come farlo...). Marzo pazzo Quella X accosta-
ta a Madame vuol essere allora anche simbolo di mistero, l’incognita da svelare: saremo capaci di vincere e reagire alla grande ora che arriva un ciclo tosto? Trasferte di Genova e Firenze, poi Inter e Napoli in casa (più il ritorno di coppa Ita-
CICLO TERRIBILE. CON COPPA IN MEZZO
Inter, Milan e Napoli allo Juventus Stadium Esaurito coi rossoneri Non basta il trend in calo, Antonio Conte dovrà fare i conti (dopo Genova) anche con un calendario da quattro partite terribili in appena sedici giorni: sabato 17 si va a Firenze, poi la Juve riceve in casa il Milan il 20 (ritorno della semifinale di Coppa Italia, andata 1-2 a San Siro), l’Inter il 25 e il Napoli il 1 aprile. E proprio per la partita contro i rossoneri il popolo bianconero si è mobilitato: in 24 ore sono andati esauriti tutti i biglietti a disposizione per completare, al netto delle prelazioni per abbonati e «members» i 40mila posti dello Juventus Stadium. Code alla biglietteria, buon segno.
lia contro il Milan). Lo scudetto può essere perso oppure riacciuffato nel mese più folle dell’anno. Mentre alle spalle cresce la pressione di Lazio, Udinese, Napoli: vi immaginate che bufera se oggi i bianconeri così malmessi incappassero nella prima sconfitta della loro stagione? Però capita nel calcio che una squadra in difficoltà reagisca positivamente proprio dinanzi alle scalate più impervie. Che passivo Marassi non è un
fortino inespugnabile, anzi il Genoa si è segnalato per l’estrema fragilità del sistema difensivo. Il povero Frey è disperato, sono 48 i palloni finiti nella sua rete, nessuna squadra ha fatto peggio. È un dato che incoraggia i vari Matri, Vu-
IN CAMPO EMERGENZA IN DIFESA: ECCO CACERES-VIDAL CENTRALI
IN PANCHINA IL VICE ALLENATORE HA GIOCATO IN BIANCONERO TRA GLI ANNI ’80 E ’90
In deciso rialzo le azioni di Matri E’ ballottaggio con Borriello
C’è Alessio: «Siamo arrabbiati, la squalifica di Antonio è ingiusta»
Alessandro Matri, 27 anni, 10 gol in questa stagione IMAGE SPORT
VINOVO (To) Risalgono le quotazioni di Alessandro Matri. Ieri, il capocannoniere stagionale della Juve (dieci reti, nessun rigore) è stato provato a lungo fra i titolari, dopo un paio di giorni in cui Antonio Conte sembrava invece più orientato su Borriello. Il ballottaggio resterà comunque vivo fino alla riunione tecnica di questa mattina. Per il resto non ci dovrebbero essere grosse sorprese: Buffon in porta, Lichtsteiner e De Ceglie sulle fasce, Caceres Vidal in mezzo alla difesa, Pirlo in regia, Marchisio e Giaccherini interni, Pepe e Vucinic ai lati appunto di Matri o Borriello.
In ventuno a Genova «In settimana — ha detto ieri il vice di Conte, Angelo Alessio — abbiamo provato anche Marrone come centrale difensivo». La rifinitura ha detto però che si punterà quasi certamente sul jolly cileno: con Marrone in difesa, Vidal avanzerebbe a centrocampo e spingerebbe in panchina Giaccherini. Sono comunque 21 i convocati: fuori gli infortunati Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli, lo squalificato Leonardo Bonucci e Fabio Grosso. In tribuna Manninger sicuramente, poi rischiano Krasic ed Estigarribia. m.gra.
Alessio con l’Uefa del 1990 vinta ad Avellino e oggi DFP e LAPRESSE
VINOVO (To) Conferenza di vigilia affidata ad Angelo Alessio, giocatore della Juventus nel 1987 88 e poi dal 1989 al 1992. Nel 1990 vinse la Coppa Uefa, segnando pure tre gol. Oggi, in panchina, prenderà il posto di Conte: un turno di squalifica e non l’ammonizione con diffida perché l’atteggiamento del tecnico bianconero nei confronti del quarto uomo, in seguito all’espulsione di Bologna, è stato giudicato «minaccioso». «Un’ingiustizia. Antonio ha subito un’ingiustizia sentenzia Alessio . Non ha fatto nulla per meritare l’espulsione a Bologna. Ci sono testimoni che hanno visto e
sentito bene. Oltretutto, erano vicini a noi anche alcuni giornalisti. Insomma, eravamo lì e sappiamo come sono andate le cose. Antonio è molto amareggiato e mi auguro che in futuro non si verifichi più una simile situazione. Lavoro con lui da due anni e non l’ho mai sentito offendere arbitri e assistenti». A livello tattico, «giocheremo con il 4 3 3 — conclude —. Abbiamo assenze pesanti, che però non ci impediranno di fare la partita, come sempre, su ogni campo. Anzi, questa squadra sarà ancora più arrabbiata per ciò che è successo al suo mister. Raddoppierà gli sforzi, vedrete». m.gra.
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LE ALTRE 399 IN A DA BRESCIA AL TETTO DEL MONDO
la Foto PAREGGITE
Un gol non basta e così Allegri si è preso la vetta Esultanza bianconera dopo un gol. Si tratta di quello segnato da Paolo De Ceglie al Chievo una settimana fa: vantaggio illusorio, perché poi la prodezza di Dramé fissò il risultato sull’1-1. Stesso esito di Bologna-Juve, il recupero di mercoledì scorso (23a giornata), con Di Vaio in gol per primo ma agguantato da Vucinic. E in precedenza, era finita 1-1 anche l’attesissima sfida al vertice con il Milan. Sviste arbitrali, polemiche e un gol per parte, a firma di Nocerino e Matri. Sempre pareggi: l’ultima vittoria risale al 19 febbraio (3-1 al Catania), e questo andamento lento è costato il primo posto in classifica alla squadra di Conte...
cinic, Pepe, Borriello, Quagliarella, Del Piero... A ben guardare Conte può scegliere solo in attacco. E pur essendo un allenatore di chiara vocazione offensiva non può non considerare che contro Palacio-Gilardino, tandem di tutto rispetto, Sculli e Jankovic, tipetti velenosi, lui oppone Vidal-Caceres, una coppia inedita, più due terzini abituati a spingere. Inoltre in mezzo al campo ha Giaccherini, Pirlo e Marchisio: quindi gioca senza difenso-
Nervi tesi dopo il match di San Siro, ma il Milan fin qui ha gestito meglio la tensione ri e senza filtro protettivo. Occhio, si può replicare Napoli-Cagliari... Alla Juve mancherà infine la spinta del suo elettrico condottiero, sostituito dal fido ma più compassato Angelo Alessio: ed è un altro elemento da tenere in considerazione. Nervi tesi Antonio Conte è sempre stato un allenatore che interpreta la partita come se fosse in mezzo al campo e non in panca, di recente ha però dato
l’impressione di vivere con i nervi troppo tesi questo duello tricolore. Un conto è trasmettere agonismo e convinzione, altra cosa è trasferire ai giocatori la propria tensione. Soprattutto se devi poi reggere un duello anche dialettico con un avversario, Allegri, che invece sembra aver raggiunto uno stato di assoluta imperturbabilità e punge il rivale, quando deve, col fioretto.
story
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E NON SENTIRLI
Geniale, sicuro e vincente E’ il Pirlo Day
NUMERO 1 Reggiana-Brescia 2-0
Andrea Pirlo, 32 anni, taglia un altro traguardo IMAGE SPORT
21-5-1995: sostituisce Schenardi all’80’
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO VINOVO (TORINO)
NUMERO 100 Milan-Perugia 1-1 10-2-2002: entra al 52’ per Rui Costa
Vincere per non abbandonare il sogno scudetto. Ma anche per smorzare eventuali ambizioni di «secondo posto-Champions» da parte di Lazio, Udinese e Napoli. Genova è tappa fondamentale, c’è poco da fare. Gara delicata, ulteriore prova di maturità per un gruppo che - va detto - finora è andato oltre i propri limiti, mantenendo miracolosamente in vita un campionato che ha nel Milan il suo naturale e netto favorito. Vai coi capitani Tanta pressio-
Sberle Allegri ha assorbito co-
me un punching ball le tre sberle dell’Arsenal più le sberle (solo mediatiche) di Ibrahimovic che si è lamentato di un modulo d’emergenza, il 4-3-3... E se giocasse senza difesa, come capita oggi ai suoi colleghi juventini, Zlatan quante ne direbbe? Ma, come osserva il pompiere Galliani, Ibra va preso per come è. Ha appena raggiunto Di Natale in cima alla classifica cannonieri, ha appena destato i sospiri di desiderio di Marotta, gm bianconero, ha appena rifilato tre pappine al Palermo... E quindi ad Allegri non resta che ignorare i suoi lamenti e riproporre modulo e formazione del Barbera. Alla faccia dell’emergenza continua che anima l’ambulatorio del dottor Tavana.
400
Le tappe da ricordare: prima volta a Reggio Emilia
NUMERO 200 Sampdoria-Milan 2-1 18-9-2005: esce per Ambrosini (73’)
NUMERO 300 Torino-Milan 2-2 23-11-2008: esce per Emerson (74’)
ne, dunque, oltretutto in una situazione di emergenza totale in difesa e «senza il nostro mister in panchina, forse l’assenza più grave per quello che sa trasmetterci durante la gara», hanno detto in questi giorni i vari giocatori interpellati dai media. Sale inevitabilmente la responsabilità dei Capitani, di Gigi Buffon, Andrea Pirlo e Ale Del Piero: i primi due sicuramente in campo, il Mito in panca, pronto a dare una mano in caso di necessità. A loro il compito di dare sicurezza e punti di riferimento a una truppa in generale non troppo abituata a certe altezze. Pirlo d’autore In particolare Antonio Conte si affida soprattutto al suo regista, al tecnico in campo, ad Andrea Pirlo: l’insostituibile, l’uomo che si esalta nelle responsabilità, che conosce e ha combattuto ogni tipo
di battaglia nelle arene di tutto il mondo. Uno degli ultimi fuoriclasse del nostro calcio, forse l’unico centrocampista che oggi potrebbe trovare spazio nell’undici titolare del Barcellona di Guardiola, sicuramente l’uomo della svolta nel progetto Agnelli-Marotta affidato a Conte. E Andrea da Brescia, come sempre, risponderà presente. Ancor di più in un giorno statisticamente importante per la sua carriera: mercoledì scorso, a Bologna, ha infatti collezionato la 399ª presenza in serie A; oggi, a Marassi, fa 400! Un altro traguardo di prestigio all’interno di una carriera straordinaria. Successi a tutti i livelli. Da protagonista. Col Milan
clic IL CLUB DEGLI OVER 400 SOLO 53 GIOCATORI DI CUI 6 IN ATTIVITÀ Andrea Pirlo entra nell’esclusivo club dei 400, che conta altri 53 giocatori di cui solo 6 in attività: Zanetti (562), Totti (492), Del Piero (469), Buffon (445), Nesta (411) e Antonioli (406). Il primatista di sempre (serie A a girone unico), invece, è Maldini con 647 gare in A, seguono Pagliuca (592), Zoff (570), Zanetti e Vierchowod (562), Mancini (541), Piola (537), Albertosi (532), Rivera (527) e Bergomi (519).
ha preso tutto, in Italia, in Europa e nel mondo. Con le varie Nazionali si è portato a casa un titolo europeo Under 21, un «bronzo» olimpico e il Mondiale 2006 in Germania. Sono ormai 17 anni che è nel calcio che conta: esordì in seria A con il Brescia, 21 maggio 1995, contro la Reggiana; dentro all’80’, al posto di Marco Schenardi. Da allora 40 presenze a Brescia, poi Inter (22), Reggina (28), Milan (284) e Juventus (25); 43 le reti nella massima serie. Oggi (assieme a Lichtsteiner) raggiungerà Barzagli in testa alla classifica dei bianconeri più presenti in questa stagione: 28 gare su 30, Coppa Italia compresa. In campionato ne ha saltata solo una, per squalifica: voto medio 6,54. Con buona pace di chi la scorsa estate lo aveva definito un’affare a rischio. Agnelli e Marotta «benedicono» il triennale offerto al 32enne fuoriclasse bresciano preso a costo zero. E Del Piero... Fra i giocatori in
attività, solo in sei hanno fatto meglio di Pirlo a livello di presenze in serie A: nell’ordine, Zanetti (562), Totti (492), Del Piero (469), Buffon (445), Nesta (411) e Antonioli (406). Scalpita Del Piero, ventesimo a livello generale, a una sola lunghezza dal grande Franco Baresi e a sei da Giacinto Facchetti, altro mito del calcio azzurro. Via web il popolo juventino ha già deciso: serve anche Ale per completare almeno la rincorsa alla Champions. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA VOLATA SCUDETTO L’INTERVISTA
«Tra me e l’amico Gigi c’è una sfida infinita» «Abbiamo cominciato insieme e siamo sempre stati costanti E ora attento Buffon: il Genoa farà una grande prestazione» FILIPPO GRIMALDI
L’anno di super-Frey, ancora una volta. I numeri parlano chiaro, esaltando la prima stagione del portiere con la maglia del Genoa: media-voto di 6,38, il secondo miglior rendimento della serie A, alla pari di Consigli, dietro a Benassi (6,47), ma meglio del rivale di oggi, Buffon (6,30) e di Handanovic (6,20). Il suo matrimonio con il Genoa si è rivelato una scelta felice per entrambi. «Lo dico dall’estate scorsa, e lo ripeto. Dopo tanti anni a Firenze, era giunto il momento di cambiare. L’inserimento in squadra è stato velocissimo. Merito innanzitutto del presidente Preziosi, il quale ha creduto fermamente in me e mi ha fatto capire che era sua intenzione recuperarmi, della piazza rossoblù e dei compagni. Sono qui da sei mesi, sembra che giochi nel Genoa da dieci anni». Contro le grandi del campionato il Genoa ha quasi sempre risposto presente. Sarà così anche contro una Juve affetta da pareggite acuta?
«A partire da quella con i bianconeri, le prossime partite per noi sono tutte molto importanti. Dico solo che faremo di sicuro una grande prestazione. Sento dire che la Juve è priva di mezza squadra. Sarà, però, rimane la Juve: indubbiamente questo è il momento giusto per affrontarli». Secondo lei lo scudetto ha già preso la via di Milano?
«E’ un campionato strano. Certo, le statistiche confermano che il Milan attualmente sta meglio, ma la lotta si deciderà soltanto nelle ultimissime partite». Oggi ritroverà Buffon. Fra di voi, un confronto infinito.
«Da quando sono arrivato in
Italia, ogni nostra partita è stata vissuta con una sfida dentro la sfida. Forse anche perché abbiamo avuto un rendimento molto costante nel tempo. E poi, abbiamo iniziato più o meno insieme in Italia. E’ una sfida fra portieri di vertice anche a livello internazionale, anche se io ho avuto l’handicap della nazionale».
Come si spiega super Frey alla guida della difesa più battuta del campionato?
«Lo spero io, e lo spera pure tutta la Genova rossoblù. Rodrigo ha fatto una scelta di vita. Non è introverso, ma abbastanza timido e riservato, e cerca di tutelare al meglio la sua vita privata. Parla poco, è vero, ma quando va in campo il suo calcio vale più di mille parole. Dopo Marco Rossi, nel Genoa il simbolo è lui» © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Ilievski-bis Su Lazio-Genoa il latitante accusa Sculli «Volete sapere chi è il regista del tarocco su Lazio-Genoa? Sculli. Lui con i suoi amici di Genova. Mauri? Era sotto ricatto di Gervasoni. Dopo il casino della scorsa estate, con i primi arresti, mi chiama: "Se il capitano della Lazio non mi dà un milione di euro vado dai magistrati e racconto tutto". Capito? Non è stato Mauri a fare quella partita, ma Sculli. Di me potete fidarvi. In fondo io le compravo le informazioni...». Hristiyan Ilievski atto secondo. Il latitante numero uno (o due: c’è anche Almir Gegic), ritorna a parlare dal suo rifugio in Macedonia. E lo fa entrando nei particolari della «madre» di tutte le combine in A.
«Alberto è un valore aggiunto per noi, è inutile che io ne spieghi i motivi. Si sta preparando moltissimo per questa partita, e ci darà una grossa mano».
Palacio non ha mai fatto gol, né ha mai vinto contro la Juventus. E’ l’ora di sfatare questo tabù.
Sculli, 30 anni, da gennaio è tornato al Genoa LAPRESSE
FRANCESCO CENITI
Sulla bilancia, a vostro favore, bisogna mettere anche il rientro di Gilardino, il punto di riferimento del vostro attacco contro la miglior difesa della serie A.
«E’ un dato anomalo, però occorre fare attenzione. Quando si parla di reparto arretrato non ci si riferisce solo ai quattro uomini davanti al portiere, ma all’intero assetto difensivo e, quindi, a tutta la squadra. Soprattutto negli ultimi tempi abbiamo avuto gli occhi di tutti puntati addosso ai difensori, ma non è un atteggiamento corretto. Ora pensiamo a finire bene la stagione, poi ci prepareremo alla prossima dove saremo di sicuro molto più competitivi».
identiKit & CARRIERA
A tutto Frey
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CALCIOSCOMMESSE NUOVE RIVELAZIONI
La versione di Hristiyan Su quel 4-2 dell’Olimpico i
Sebastien Frey, 31 anni, è alla prima stagione nel Genoa TANOPRESS
PARLA IL TECNICO
Marino la butta sul ridere «Difesa? Non so chi scegliere» GENOVA (a.d.r.) «La difesa? Ho quattro o cinque soluzioni possibili, mi sa che a forza di pensarci stanotte non dormo». Pasquale Marino è l’anti Conte: non ama piangersi addosso, preferisce seppellire le difficoltà con una risata. La difesa del Genoa non sta meglio di quella della Juve: fuori Granqvist, Bovo e Antonelli, ecco che la coppia di centrali è bella e fatta: Roger Carvalho e Kaladze. Con Rossi e Moretti ai lati. Lui intanto si gusta la coppia d’attacco ritrovata. Con
Gilardino e Palacio in casa ha sempre vinto e con squadre importanti: Udinese, Lazio e Napoli. Resta un dubbio: Jankovic, o più prudentemente, Mesto o Constant? E’ lì che Marino si giocherà le possibilità di successo. L’ultimo problema riguarda Pirlo: «Sarebbe stato meglio se ad essere squalificato fosse lui e non Conte ammette Marino . Annullarlo è impossibile, cercheremo di limitarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
giochi sarebbero stati studiati alla perfezione, ma non da Mauri («non c’entra») come pensano gli inquirenti, ma da un laziale come Sculli ex del Genoa, dove è ritornato a gennaio. «Sì, sono andato a Formello con Zamperini per incontrare i giocatori, ma non è servito. La partita era stata già fatta da Sculli. E nei minimi particolari: pari 1-1 nel primo tempo e poi gara vera anche se alla fine il Genoa doveva lasciare i 3 punti. Bella informazione: ho vinto tanti soldi. Come tantissimi nel Lazio: l’informazione era stata girata ad arte...». Il racconto di Ilievski e le accuse vanno ovviamente dimostrate ed è un compito che spetterà agli inquirenti. Sulla partita alcune cose tornano. Intanto le scommesse anomale sul pari dopo 45’ e l’over finale. E in tempi non sospetti il bookmaker Sky365 (che ha collaborato con la procura) segnalò proprio uno strano fenomeno: quasi tutte le puntate sospette erano nel Lazio. Un altro particolare: i sonori fischi dell’Olimpico dopo l’1-1 di una gara quasi «non giocata». Ilievski spiega: «Ho fatto tanti soldi in Italia comprando informazioni dai calciatori. Quelli davvero dentro il sistema sono una trentina: il 10% gioca in A. Vendono gli accordi a chi paga meglio: noi, la mafia siciliana, quella albanese, a Beppe Signori, che è uno dei capi, agli ungheresi. A tutti, insomma. E spesso sono gli stessi club a mettersi d’accordo. Alla fine dello scorsa stagione c’erano squadre da noi considerate “affidabili”: Samp, Cagliari, Bari, Lecce, Siena. Abbiamo fatto i soldi. Anche con Lazio-Genoa. Oppure con Brescia-Lecce e AlbinoLeffe-Piacenza. Palermo-Bari? No, quando in albergo ho visto Masiello e la faccia di Bentivoglio ho capito subito che ci volevano fregare. E ho avvertito Dan (considerato il boss dei boss per il calcioscommesse, ndr) a Singapore. Non mi sbagliavo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Perché vedere
MILAN-LECCE Lecce in ripresa, Milan per la prima volta al comando. E dopo la rimonta dei rossoneri all’andata, i giallorossi hanno voglia di rivalsa San Siro, ore 15
ALESSANDRA BOCCI twitter @picobocci MILANO
In questa stagione Massimiliano Allegri ha vissuto 14 giornate su 26 da primo in classifica. Considerando che nell’annata passata il Milan è rimasto al comando da novembre in poi per 26 giornate, è difficile pensare che possa soffrire di vertigini. Certo, questa volta per arrivare in cima alla scala sono stati consumati grandi quantitativi di energie nervose, ma Allegri sta recuperando giocatori e il grande spavento di Londra potrebbe paradossalmente servire a ricaricare le batterie di chi ha già giocato tanto. Primo recuperato importante
Il confronto MILAN
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PROVE DI FUGA
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JUVE
Prince power E dalla prossima
settimana dovrebbe tornare in pista anche Kevin Prince Boateng, bloccato da un problema muscolare subito dopo aver folgorato l’Arsenal, all’andata. Boateng potrebbe esserci contro il Parma, più certamente contro la Juventus nel ritorno in salita di coppa Italia.
Il Milan adesso vede rosa A San Siro parte lo sprint Ancora tanti infortunati, ma anche recuperi importanti in arrivo E il calendario può dare una mano per tentare l’allungo decisivo
52 Alberto Aquilani, che è apparso a Londra in un finale nevrotico e stavolta spera di trovare una situazione più tranquilla. Oggi, senza più se e senza ma e senza partite da recuperare, il Milan deve tentare il primo scatto, o comunque consolidare un primato non più virtuale: Aquilani tornerà utile per rifornire di qualità un centrocampo un po’ sfibrato. Con Aquilani e Nocerino, Allegri aveva trovato l’equilibrio giusto, poi Aquilani si è fatto male. Nel frattempo, dopo tante incertezze, è cresciuto Emanuelson, ma il ritorno di Aquilani e dei suoi inserimenti è determinante per variare soluzioni e ritmi.
Zlatan Ibrahjmovic festeggiato dai compagni dopo il gol realizzato contro il Cagliari. L’attaccante svedese finora in campionato ha realizzato 18 reti IMAGE SPORT
S Antonio Nocerino, 26 anni, centrocampista del Milan e della Nazionale. In 24 gare ha siglato 8 gol PIERANUNZI
La sua personalità, la sua presenza scenica e i suoi gol da pazzi saranno fondamentali per sperare di andare avanti in Champions, qualsiasi cosa il sorteggio riservi al Milan. Leader ritrovato Non potrebbe
giocare in Champions Rino Gattuso, che è fuori dalle liste, ma è fondamentale per sedare eventuali mugugni di spogliatoio. Come collante interno, Rino è formidabile. Allegri lo ha già recuperato in questi giorni, perché il centrocampista ha avuto l’idoneità sportiva, ma deve smaltire il cortisone che ha utilizzato per guarire dal problema agli occhi. Quindi per il momento deve ancora restare alla finestra, ma c’è: era in trasferta con la squadra la settimana scorsa a Palermo, è tornato a farsi sentire dopo la sconfitta di Londra. Ed è un’altra presenza importante per le prossime settimane di battaglia con la Juve. Restano un paio di problemi da risolvere: Nesta e Pato, che rien-
S Stephan El Shaaravy, 19 anni, attaccante del Milan di origini egiziane. In 15 partite ha segnato 2 reti POLARIS
treranno in tempi da definire. L’attacco però ha ritrovato i gol di Robinho, mentre cresce El Shaarawy, e a Parma ci saranno anche Maxi e Seedorf. Dietro, i problemi sono legati alla squalifica da scontare di Mexes e alla discontinuità delle fasce. Sul lungo periodo, però, la difesa che l’anno scorso è stata la migliore d’Italia dovrebbe confermarsi affidabile. E il calendario aiuta il Milan: oggi Lecce, poi Parma in trasferta, quindi Roma in casa. Tutte le prime sono state incontrate, con relativi problemi irrisolti. Ora resta un ostacolo: l’Inter, che ha strappato tre punti all’andata e ha impedito al Milan di segnare, cosa raramente accaduta in questa stagione (5 volte ). Dopo lunghi giri, lo scoglio pericoloso è ancora quello dei vicini di casa. Ma Allegri, che aveva vinto tre derby di fila, non vuole lasciare altri punti a Ranieri. Perché sono punti-scudetto.
I PIU’
I MENO
h Ibra Stagione d’oro
i Robinho Alti e bassi di qualità
D’accordo, si è arrabbiato a Londra, ma in campionato è in forma smagliante: contro il Palermo ha segnato gol capolavoro. E lotta per essere capocannoniere in solitario
Giocatore fantastico, ma a volte un po’ svagato, deve trovare la continuità anche nel gol: nella stagione scorsa in campionato ne aveva fatti 14, come Pato e Ibrahimovic
h Van Bommel
i Mesbah
Aveva cominciato malissimo, ora è pronto per il finale di stagione e per l’Europeo da capitano dell’Olanda. Dopo la bella, prima annata milanista, gli manca soltanto il gol.
Il piede è buono, la personalità anche e l’impatto sulla squadra non è stato male. Ma quando i ritmi si alzano, come a Londra, un po’ balla. Deve ancora studiare bene la parte
h Abbiati Il muro di Milanello
i Maxi Lopez Un lampo, poi l’infortunio
Fenomenale a Londra, importantissimo in tante partite di campionato, ha sigillato la porta quando capitava di dover parare un solo tiro. E sono le situazioni più difficili.
Subito decisivo a Udine, nella partita-chiave, poi però sono arrivati gli acciacchi. Gli serve tempo per tornare a incidere come è stato capace di fare appena arrivato al Milan
Eterna giovinezza
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GLI AVVERSARI LA SQUADRA SALENTINA, OGGI IN FORMAZIONE RIMANEGGIATA, DOPO LA RIMONTA SUBITA CONTRO IL MILAN, HA CAMBIATO PASSO
Lecce, dal ribaltone rossonero alla rivoluzione Carrozzieri: «Proveremo a giocare d’anticipo». Palazzi al posto di Cosmi GIUSEPPE CALVI LECCE
Dopo quel pesante ribaltone, sono spuntate quattro piccole rimonte: così, il Lecce, passato da Di Francesco a Cosmi, si è messo a fare un po’ il Milan. Illusa e poi annientata dai rossoneri, che nella partita d’andata, sotto di tre gol, balzarono al clamoroso successo
per 4-3, la squadra salentina ha evidentemente imparato tanto bene la lezione. Con Cosmi, infatti, i giallorossi — recuperati solo da Novara, da 1-0 a 1-1, Lazio e Inter, dal vantaggio al k.o. finale — sono riusciti a realizzare importanti rimonte. Dall’altalena di gol per i pareggi contro Parma e Chievo, al sorpasso effettuato sul Siena e poi al 2-2 ottenuto contro il Genoa; Giacomazzi e compagni sono cresciuti tanto
dal 23 ottobre, quando furono travolti soprattutto dalla potenza di Boateng. Anticipo su Ibra «Il Milan non è
soltanto Ibrahimovic, ma intorno allo svedese gira la formazione di Allegri — dice Carrozzieri —. Proveremo a giocare d’anticipo, evitando però il rischio di sbagliare i tempi di uscita perché, al minimo errore, Ibra e gli altri campioni puniscono. Ho affrontato Zlatan sette, otto volte, mi è andata bene perché fece gol solo su punizione contro il Palermo; ma di certo non mi illudo».
Ancora studente
Moris Carrozzieri, 31 anni LEZZI
Squalificato Cosmi, andrà in panchina Mario Palazzi, suo «secondo» da 12 anni, e imbattuto nelle 4-5 gare nelle quali ha sostituito il tecnico perugino. Già senza Tomovic, Delvecchio e Di Michele, fermati dal giudice sportivo, il Lecce deve rinunciare, oltre a Julio Sergio, Grossmuller e Ofere, a una pedina fondamentale come Cuadrado. Recuperati Miglionico e Oddo (l’ex rossonero forse agirà da esterno di centrocampo), giocheranno dall’inizio Blasi e Bojinov. «Accorti sì, ma non chiusi nella nostra area di rigore — sottoli-
nea Carrozzieri —. Cercheremo di proporre gioco, tenendo il ritmo alto». In serie positiva Appunto, squadra corta e rapidità di esecuzione, per esaltare nelle ripartenze punte come Muriel e Bojinov: il Lecce sa pungere soprattutto in trasferta, non a caso, con 14 gol segnati, vanta il quinto miglior attacco «esterno» della serie A. I giallorossi, che nella gestione Cosmi hanno conquistato 17 punti in 13 incontri (con perfetto equilibrio di reti, 19, realizzate e incassate), sono in serie positiva da cinque giornate, con un bottino di 2 vittorie e 3 pareggi. Hanno così uguagliato il migliore «filotto» ottenuto nello scorso campionato dal Lecce di De Canio.
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LA VOLATA SCUDETTO
Allegri liscia Ibra «Nessun problema Io sono come lui» Dopo la lite di Londra, tutti a bordo: «Col vogliamoci bene non si arriva in fondo, meglio le turbolenze» MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese)
Il siparietto ha un eccellente grado di godibilità: a un certo punto della partitella di ieri Allegri si è infilato la pettorina verde e si è piazzato sulla trequarti dietro El Shaarawy e Ibrahimovic. Mossa di altissimo livello, mediatico e nei rapporti col suo giocatore più importante. Come dire: Zlatan lascia stare le chiacchiere sul tridente, di te mi occupo direttamente io. Pare anche che l’allenatore gli abbia servito un assist al bacio, che lo svedese però non ha sfruttato. Cuore ingrato. Obiettivo comune Più che la vi-
gilia di una partita — tra l’altro la prima col Milan capolista solitaria senza partite da recuperare per le avversarie — ieri sembrava un’udienza processuale. Tutti a indagare, chiedere, scavare sul rapporto fra Allegri e Ibra. Il tecnico rossonero si è definito sereno e a onor del vero appariva davvero così. «Con Ibra non c’è al-
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GIORNI TESI Martedì 6 Alla fine di Arsenal-Milan, dopo un intervallo che raccontano piuttosto turbolento, Zlatan dichiara alla stampa svedese: «Una squadra come il Milan non può perdere così. E io mi sono sentito fuori posizione per tutto il tempo in cui abbiamo giocato con tre punte» Mercoledì 7 Galliani interviene a proposito della vicenda: «Io Ibra lo preferisco arrabbiato. Fra lui e Allegri tutto ok»
Giovedì 8 Nessun faccia a faccia tra tecnico e svedese: Allegri parla davanti a tutta la squadra
cun problema. Non c’è mai stato. Io e lui abbiamo la stessa voglia di vincere. Nell’arco di una stagione si possono avere idee diverse, o anche discussioni, che però nascono e muoiono lì. Anzi, che magari fanno da stimolo. Lui non ha detto nulla di grave, è stato uno sfogo dettato dalla tensione. L’obiettivo comune è vincere: arrivarci con il "vogliamoci bene" è obiettivamente difficile, mentre arrivarci con qualche incavolatura è una cosa normale».
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DAL NOSTRO INVIATO
I NUMERI
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le partite di campionato di Ibrahimovic con la maglia del Milan: sono state tutte da titolare
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Serenità Onesto, dai. Anche quando racconta di co-
i gol realizzati dallo svedese in campionato in rossonero. E’ al Milan dalla stagione 2010-11
me ha affrontato la questione il giorno dopo Londra: «Con Zlatan non c’è stato alcun faccia a faccia e lui non ha nulla di cui scusarsi. Ci sono situazioni che vanno condivise col gruppo, in cui preferisco parlare davanti alla squadra, come avvenne a Dubai per Pato». Poi lancia un messaggio chiaro allo svedese: «Martedì scorso la formazione avrebbe potuto farla chiunque. Ne avevo 11, con tre centrocampisti. E comunque l’anno scorso abbiamo giocato molte partite con tre attaccanti...». Nella maggior parte dei casi, vincenti. Piuttosto, lo infastidiscono le modalità con cui sono uscite certe notizie: «Chiamerò i muratori per insonorizzare i muri di Milanello», sorride Max. Che poi, alla fine, ricalca in tutto e per tutto l’Ibra-pensiero quando dice: «Con le turbolenze si viaggia meglio, la vita piatta a me non piace». Con la Juve a due soli punti di distanza, Allegri sarà accontentato: la tensione non mancherà. «Non credevo che dopo Palermo ci saremmo ritrovati a più 2 sui bianconeri, che comunque lotteranno fino all’ultima giornata con noi per lo scudetto. Ora bisognerà essere sereni e freschi mentalmente per mantenere la posizione. Prima dipendeva dalla Juve, adesso solo da noi stessi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
A
HA DETTO
MARMORINO
«Con l’Arsenal mi è venuta pure l’otite...»
S su Ibra/1 Le discussioni nascono e muoiono lì. Non ha detto nulla di grave, è stato uno sfogo dettato dalla tensione. Vogliamo vincere entrambi
S su Ibra/2 Con lui non c’è stato alcun faccia a faccia e non ha nulla di cui scusarsi. Ci sono situazioni di cui preferisco parlare davanti al gruppo, come a Dubai per Pato
S su Ibra/3 Le discussioni possono anche fare da stimolo. E comunque arrivare a fine stagione con qualche incavolatura è una cosa normale
Massimiliano Allegri, 44 anni, è alla seconda stagione alla guida del Milan
GALLIANI
Adriano Galliani, 67 IMAGE SPORT MILANELLO (Va) A distanza di quattro giorni Adriano Galliani vede ancora i fantasmi di Londra. Ieri l’a.d. ha assistito alla rifinitura ma la testa era all’Emirates: «Ecco, guardate — ha raccontato mostrando la confezione di un medicinale —, questa partita mi ha fatto venire pure l’otite. Dopo la parata di Abbiati sono andato negli spogliatoi e mi sono sdraiato sul lettino. C’era un magazziniere che mi teneva il polso...». Esagerato? Probabilmente no. «Però ero tranquillo per l’esito finale perché quando Abbiati fa parate decisive succede sempre qualcosa di bello. L’Arsenal non ci ha dominato, i gol sono arrivati su episodi. Sull’1 0 ci sono stati vari errori, il 2 0 è un errore di Thiago Silva: non sbaglia mai un passaggio e invece l’ha appoggiata lì. Il terzo su rigore... E comunque se El Shaarawy avesse segnato, la ripresa sarebbe stata tranquilla». m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S sulla Juve Non credevo che dopo Palermo ci saremmo ritrovati a più 2 sui bianconeri. Prima dipendeva da loro, ora solo da noi stessi
DIETRO LE QUINTE
Sempre titolare E oggi Zlatan fa 50 col Milan in campionato
Gazzetta.it Gazza
Tvf
Lo svedese pronto a cancellare le tensioni con una gara delle sue Lo ha detto anche agli amici... DAL NOSTRO INVIATO
MILANELLO (Varese)
Ha già fatto così altre volte, immaginiamo sarà la stessa cosa anche in questo caso. Quando Zlatan Ibrahimovic si ripresenta in campo dopo qualche episodio turbolento, solitamente si comporta come se non fosse successo nulla. A parte l’anno scorso a Firenze, quando insultò un guardalinee nonostante fosse reduce da due turni di squalifica, Zlatan di solito riprende a giocare dando l’idea di uno a cui scivola tutto addosso. Probabilmente perché nella maggioranza dei casi pensa di essere dalla parte della ragione, ma anche perché un professionista giustamente deve avere la forza d’animo per voltare pagina senza ritrovarsi impantanato in chiacchiere e polemiche. Alle persone che gli stanno più vicino in questi giorni Ibra ha raccontato di sentirsi tranquillo, che non vedeva l’ora di tornare in campo e di non avere problemi particolari. Tantomeno con
Helena Seger, 41 anni LIVERANI
messe insieme sin qui c’è un dato che spicca in particolare: sono state tutte da titolare. Allegri al suo Zlatan in campionato dall’inizio non ha mai rinunciato. Anche quando magari avrebbe potuto, soprattutto l’anno scorso, risparmiargli qualche ora di gioco. Ma anche le sostituzioni, a ben guardare, sono dosate col contagocce: 7, tutte con minutaggi di lieve entità.
LO SHOPPING DI IBRA CON LA MOGLIE HELENA SEGER Un Ibra in occhiali scuri, rilassato e a passeggio nel quadrilatero della moda, in pieno centro a Milano con la moglie Helena Seger. Un modo per staccare la spina dopo le tensioni di Champions nella gara di Londra.
Zlatan Ibrahimovic, 30 anni PHOTOVIEWS
Serve equilibrio Il campionato
Allegri. Zlatan ha spiegato di sentirsi spesso equivocato dagli organi di informazione e che le sue parole di martedì notte non erano un attacco all’allenatore. Anzi, che erano da leggere in chiave positiva. Sarà. Presenzialista Intanto oggi Ibra tocca una cifra tonda: 50 partite in Serie A con la maglia del Milan. Delle 49 presenze
è da sempre il terreno di caccia preferito dello svedese. E’ vero, la seconda parte della scorsa stagione è stata più o meno un flop, ma il Milan ha potuto vivere di rendita dei primi magnifici sei mesi. Quest’anno Zlatan — incidenti disciplinari a parte — sembra avviato a un secondo blocco di campionato sontuoso come il primo. La classifica marcatori stimola, sebbene Ibra possegga l’arte
del mettersi al servizio della squadra. Poi arrivano giornate di grazia come a Palermo, che strappano dalla bocca paroloni come Pallone d’oro. Cui però seguono prestazioni grigie come a Londra. Forse è meglio fare come ha detto ieri Allegri: sgombrare la testa e andar via più sereni possibile. Per parlare c’è tempo dopo. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTI I GOL DELLA B E ANCHE QUELLI DI PALERMO-ROMA Prende quota il fine settimana calcistico e su GazzettaTv potete vedere tutte le reti della serie B che ha nel Pescara una capolista-macchina da gol. E poi la sintesi dal Barbera dell’anticipo Palermo-Roma.
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SERIE A LA PROVOCAZIONE STOCCATA AI TIFOSI?
Moratti: «Io ancora presidente? Dipende dagli altri» MILANO
«L’importante è che col Marsiglia si vinca, in qualsiasi maniera». Dopo gli applausi di Verona, Massimo Moratti non vede l’ora di gioire anche in Champions. I 104 anni dell’Inter sono stati festeggiati al meglio, ora serve il... dopo-Festival. «A Verona abbiamo giocato bene racconta il presidente dell’Inter alla Rai -, speriamo che ci sia la sostanza anche per far bene contro il Marsiglia. Immagino che i giocatori sentano molto la partita». L’orgoglio dei Campioni Il numero uno nerazzur-
ro viene stuzzicato sulla tempra dei campioni. «Loro sanno perfettamente da soli di voler dimostrare con orgoglio chi sono - fa Moratti -. Sono molto amati dal pubblico interista, poi ci sono momenti di forma migliori e peggiori. Per chi invece vuole trovare il problema - e il problema in un certo senso c’è anche - vengono trattati peggio di quanto potrebbero mai meritarsi. Quindi immagino che loro abbiano la voglia, l’orgoglio e i mezzi per poter fare meglio». Stoccata ai tifosi? A proposito di critica. «Per-
ché l’Inter finisce nel mirino della critica? Mah... Nella storia del calcio italiano di certo l’Inter non è mai stata la più amata né la protagonista dal punto di vista mediatico, quindi è possibile anche che subisca queste cose che però non ci creano problemi. Se ho sempre voglia di fare il presidente? Bisogna capire piu che altro se hanno voglia gli altri, quella è un’altra cosa…». A chi si riferisce Moratti? Ai tifosi dopo lo striscione esposto contro il Catania? Ranieri e i ballottaggi Intanto, Ranieri pensa di
aver trovato una corsia importante nel 4-3-1-2. Julio Cesar sarà in porta, davanti a lui ecco Maicon (disponibile nonostante l’acciacco di Verona), Lucio, Samuel e uno fra Zanetti e Nagatomo: il giapponese sembra passare un momento di involuzione, ed è per questo che Ranieri sta pensando di dirottare sulla corsia mancina il capitano (che oggi pomeriggio presenzierà al 1˚ Trofeo Pupi, in corso a Milano). In mezzo, conferma di Stankovic come vertice basso del rombo: ai suoi fianchi, eccoci al ballottaggio che coinvolge Obi e Poli. Favorito l’italiano, con la zolla di interno sinistro che dovrebbe essere di Cambiasso. Vertice alto del rombo, Sneijder. Davanti, ballottaggio Pazzini-Forlan per fare coppia con Milito. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COPPA GLI ORARI Tra martedì e mercoledì si completerà il quadro degli ottavi di finale di Champions League. Già qualificate ai quarti Milan, Barcellona, Apoel Nicosia e Benfica. Tutte le partite si giocano alle 20.45 13 marzo Inter-Marsiglia (andata 0-1) Bayern Monaco-Basilea (0-1)
14 marzo Chelsea-Napoli (andata 1-3) Real Madrid-Cska Mosca (andata 1-1) 16 marzo Sorteggio quarti di finale
Inter, credici! Così in 90’ può ribaltare il Marsiglia e la stagione Il gruppo, il «rombo», la testa, i francesi tipo nerazzurri pre-Chievo e San Siro: ecco 5 motivi per agguantare i quarti MATTEO DALLA VITE MILANO
La commozione di Ranieri sì. Ma i salti? Qualcuno ha notato i salti di gioia? Dal vivo i giocatori interisti sembravano geyser sparsi qua e là. Zampilli e scintille di un incubo non-vittoria che pareva di marmo: tutto dissolto invece, al gol di Samuel. E tutto polverizzato, al 2-0 di Milito. Ora parte la missione-OM, e ci sono 5 buoni motivi per credere che quei salti di pazza-gioia, i tabù negativi divelti e i 3 punti dopo trenta schiaffi possano ridare un aspetto credibile e rabbioso. Da Champions. 1 Partiamo proprio dall’aspetto mentale e caratteriale: l’esplosione di gioia vista contro il Chievo, l’abbraccio che ha coinvolto anche Ranieri, l’unità di intenti nelle parole e nel far sì che le figuracce in eurovisione finissero una volta per tutte, ecco, tutto questo ha coeso ancor di più una squadra che sembrava prigioniera di un tapis-roulant, ovvero tanto macinare senza fare mai passi in avanti. Ora, pare essersi ripresentata un’altra Inter: a volte è vero, basta una vittoria. E a volte, però, bisogna vedere il «come»: la rimonta contro il Catania era figlia di un cambio-giovane del tecnico e della scintilla (by Julio Cesar) per non sembrare più una squadra qualsiasi; la vittoria a Verona, invece, pare aver avuto una matrice collettiva, un’impronta di... tutti.
E I SUDAMERICANI FESTEGGIANO CON UNA GRIGLIATA SUL LAGO
«Comiendo un asado con la banda», ha twittato ieri Diego Forlan. Nella foto si riconoscono da sinistra: Zarate, Forlan, Cordoba e Zanetti. Da destra: Cambiasso, Samuel, Alvarez e Milito
più ad azzeccarne una, è entrato in un vortice imbevuto anche di sfortuna che lo ha reso ancor più fragile di quel che sinceramente già pareva all’andata. Al Velodrome, l’Inter prese gol all’ultimo tuffo dopo averne creati almeno due di possibili. L’Inter di oggi - a Verona riciclatasi più produttiva - sa di avere una grande chance: mentalmente sta meglio, tatticamente ha trovato un equilibrio che diventerà basilare nei contropiede marsigliesi.
2 Il Marsiglia, oggi, sembra 3 Squadra più compatta, con
IPOTESI ANTI-OM
l’Inter pre-Chievo: non riesce
del genio e del faticatore, un centrocampo che ha la qualità di Stankovic in avvio, la gestione di un «anziano» e la sana corsa di un baby, che sia Poli o sia Obi. Il «rombo» delle ultime ore sembra un richiamo preciso all’anima e all’abito vero dell’Inter: vero è che c’è poco gioco sugli esterni (quindi Forlan galleggia attorno all’area e Pazzini riceve poco di sfruttabile), ma è proprio per questo che Maicon deve riattivarsi e rivedere la bandierina opposta, cosa quasi dimenticata. Se Maicon torna sé per un sera, l’OM può solo «pregare».
4 I quarti di Champions nel mirino sono - per chi è stato campione di tutto - il manifesto più ghiotto per far rimbalzare le critiche: tipi come Julio Cesar, Zanetti, Cambiasso, il duo Lucio-Samuel, Milito e Sneijder non vedono l’ora di poter dire al mondo «finiti siete voi, non noi». Figuriamoci se poi arrivasse la semifinale.
5 Ranieri l’ha detto chiaro: «San Siro, aiutaci tu». Già venduti quasi 50.000 biglietti, già tutto pronto per vivere una notte rock dentro a una stagione che pareva un disco rotto.
Sneijder che parla la lingua
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EUROAVVERSARI
EX INTERISTI AI MARGINI
C’è «sicurezza» Mbia Ma Deschamps annaspa
Adriano e R. Carlos, il declino continua
GDS
LA RISPOSTA DEL POPOLO INTERISTA
Stadio quasi pieno martedì Già venduti 48 mila biglietti Attesi in 4 mila dalla Francia (lu.tai.) L’eventuale effetto Chievo si sentirà soltanto domani, alla riapertura dei botteghini. Eppure il popolo interista ha già dato una risposta importante in vista della sfida di Champions contro il Marsiglia. Sono infatti già 48 mila i biglietti venduti per la partita di martedì sera che mette in palio un posto nei quarti di finale. Dodicimila i tagliandi venduti in prelazione agli abbonati, mentre gli altri 36 mila sono andati in vendita libera e ai vari Inter Club. La società di Corso Vittorio Emanuele stima di arrivare a 60 65 mila spettatori, forte anche del fatto che la vittoria di Verona abbia fatto tornare l’ottimismo anche agli scettici. Di certo uno stadio pieno darebbe una grande spinta emotiva alla squadra di Ranieri, chiamata a rimontare lo 0 1 dell’andata. MILANO
In 4 mila da Marsiglia Numerosa anche la
rappresentanza francese, visto che da Marsiglia sono attesi almeno quattromila tifosi.
Malgrado il ritorno del jolly che cementa la difesa, l’Om è al 4˚ k.o. di fila. E i tifosi non ne possono più ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
Da talismano a capro espiatorio. E’ lo strano destino di Stephane Mbia, uno dei cardini del Marsiglia, apprezzato da Didier Deschamps e amato anche dai tifosi. Almeno fino a venerdì quando invece è stato preso di mira dopo l’umiliante 1-0 subito ad Ajaccio, forse proprio in quanto simbolo di una squadra che non sa più fare né punti né gol. E ormai al limite della rottura con i suoi sostenitori. Mbia in Corsica è tornato in campo dopo un mese e mezzo di infortunio. Prestazione sicura davanti alla retroguardia, senza errori e falli, premiata con un 7 anche dall’Equipe. Quando gioca lui, il Marsiglia è più efficace
Stephane Mbia, 25 anni, difensore camerunese del Marsiglia EPA
(71% di vittorie). Senza, è un’altra storia (solo 26%). Scimmie Deschamps l’ha tolto
al 38’ s.t., la squadra è andata in apnea subendo il gol della sconfitta al 44’. Rete che ha esasperato gli ultrà in trasferta e che a fine gara hanno cercato di invadere il campo riuscendo solo a entrare in contatto con Mbia. Ne è seguita una discussione vivace che il giocatore ha cercato di minimizzare: «Volevano farci sapere che sono delusi». Ieri, a Marsiglia, i tifosi erano più che altro amareggiati dall’apatia dei loro idoli: «Non si fermano neppure per un autografo. Loro perdono, noi tifiamo lo stesso e ci trattano come scimmie». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Adriano, 29 anni, e Roberto Carlos, 38 EPA RIO (m.can.) Tempi grami per due brasiliani ex Inter. Adriano infatti è stato escluso dalla lista dei convocati del Corinthians per le sfide contro il Guarani (campionato paulista) e il Cruz Azul (Coppa Libertadores) per la mancanza di impegno. «Non chiedetemi più di Adriano», si è sfogato l’allenatore Tite. In Brasile danno per scontato che il Corinthians non rinnoverà il contratto di Adriano, che scadrà nel prossimo giugno. Già dirigente? Roberto Carlos in compenso non è più nella rosa dell’Anzhi, il club russo in cui gioca anche Samuel Eto’o. Carlos aveva annunciato che questa sarebbe stata la sua ultima stagione, ma potrebbe avere anticipato i tempi. Già la scorsa settimana, nella vittoria sulla Dinamo Mosca al rientro dalla sosta invernale, il terzino non era in lista, A questo punto per lui prende forma un futuro da dirigente all’interno del club.
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4 il Film
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i gol dell’olandese in Champions con l’Inter: 3 nella stagione del triplete, 3 nella scorsa
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le presenze stagionali di Sneijder: 15 in campionato, 4 in Champions, 2 in Coppa Italia e una in Supercoppa
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i milioni spesi dall’Inter per prenderlo dal Real nel 2009
identiKit & CARRIERA
I NUMERI
le reti di Sneijder in questa stagione: una in Supercoppa al Milan e una all’Atalanta. Per la prima volta da quando è in nerazzurro, l’olandese non ha segnato nella fase a gironi di Champions
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Dal Chievo al Chievo. Vittoria con Wes dal 1’ dopo 19 giornate
Inter-Chievo 1-0 23 ottobre 2011 - 8ª giornata La rete di testa di Thiago Motta decide l’ultima gara di campionato vinta dai nerazzurri con Sneijder titolare. Ovviamente prima di venerdì sera PHOTO PRESS
Chievo-Inter 0-2 9 marzo 2012 - 27ª giornata Ci voleva di nuovo il Chievo per vedere l’Inter vincere in campionato con Sneijder in campo dall’inizio. Nella foto, l’esultanza dei goleador Samuel e Milito FORTE
Si è riacceso Sneijder uomo delle eurosvolte Recuperata la forma dopo l’infortunio, l’olandese è di nuovo la luce dell’Inter. E in Coppa ha firmato le notti più importanti LUCA TAIDELLI MILANO
Fossimo Claudio Ranieri spiegheremmo a Wesley Sneijder che dalla sua prestazione contro il Marsiglia dipendono anche fame nel mondo, buco dell’ozono e spread. L’olandese infatti dà il meglio quando è sotto pressione e lo ha dimostrato venerdì a Verona. L’Inter non poteva permettersi di steccare anche contro il Chievo e Wes si è caricato la squadra sulle spalle. Sempre nel vivo del gioco, ha creato per i compagni, preso una traversa, costretto Sorrentino al paratone su punizione velenosa e telecomandato il corner vincente sulla testa di Samuel. Ora che sta tornando la condizione, manca solo quel gol che in stagione ha realizzato nell’esordio a Pechino e a Bergamo, il 26 ottobre scorso. Bastone e carota Ma l’importan-
za del 27enne di Utrecht in una squadra che fatica a cam-
biare ritmo e non ha uomini che sappiano accendere la luce sulla trequarti, è fuori discussione. Al Bentegodi, Milito spiegava: «Sneijder è un giocatore fondamentale. Per noi attaccanti è quello che illumina con la fantasia». Nel corso degli ultimi mesi invece Ranieri ha alternato bastone e carota. Si è infatti passati dal «Wes deve parlare la lingua della squadra» del dopo Roma-Inter al «ci prenda per mano» prima del match contro il Novara al «non ho mai visto un giocatore così prima di arrivare all’Inter» di venerdì notte. Per la verità il tecnico ha detto «prima di arrivare al Milan», ma in una serata dalle grandi emozioni un lapsus ci stava. Dal Chievo al Chievo E le emozioni saranno forti anche martedì, quando Sneijder dovrà riscoprirsi leader come due anni fa. Il momento sembra propizio, non soltanto perché l’olandese sta ritrovando la forma dopo un brutto infortunio muscolare. Curioso per esempio
Wes dà il meglio quando sente la pressione: «Ok a Verona, ma ho in testa il Marsiglia» Ranieri l’ha rimesso al centro della squadra: «Non ho mai visto uno così forte» che l’ultima vittoria in campionato dell’Inter con Wes in campo dall’inizio sia datata 23 ottobre, proprio contro il Chievo all’andata. Perché poi è arrivato lo stiramento che aveva lasciato l’ex Real ai margini durante il filotto di vittorie tra dicembre e gennaio. Testa al Marsiglia Ieri Wes si è
limitato a twittare un saluto ai tifosi e a spiegare che «quella di Verona è stata una vittoria
importante, ma io sono già concentrato sulla sfida di martedì contro il Marsiglia». Nessuna sorpresa, visto che - senza dimenticare un Mondiale giocato da primo della classe - è in Europa che l’olandese ha sempre dato il meglio di sé. Oltre agli assist pesanti per Eto’o e Milito, nella stagione del triplete ha firmato la rete del 2-1 a Kiev che ha permesso all’Inter di qualificarsi per gli ottavi, quella su punizione a Mosca che valeva la semifinale contro il Barcellona, matato anche grazie ad un guizzo di Wes nell’andata. L’anno scorso, altri tre gol: nella sua Olanda (2-2 in casa del Twente), al Werder Brema e soprattutto quello che ha introdotto l’impresa dell’Allianz Arena, quando l’Inter rimontò giusto uno 0-1 contro il Bayern Monaco andando a vincere 3-2 in Germania. Partite in cui la pressione può stritolarti. Ma non se ti chiami Wesley Sneijder, vivi di scariche di adrenalina. E devi salvare il mondo (interista).
Wesley Sneijder, 27 anni LIVERANI
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IL RECORD SEMPRE PRIMI: DALLA PRIMAVERA DI STRAMACCIONI AI GIOVANISSIMI C
L’Inter giovane, 7 volte capolista e con la baby Champions nel mirino Nerazzurri in testa in tutti i campionati Il 21 sfida contro il Marsiglia per l’Euro finale ROBERTO PELUCCHI
L’Inter e la doppia faccia della stessa medaglia. La prima squadra arranca e le bollicine del Triplete sono un lontano ricordo? Ci pensa il settore giovanile a tenere alto il morale dei dirigenti, perché il vivaio è la garanzia di un futuro sereno. Tutte le squadre nerazzurre che partecipano a campionati con classifica - sette, dalla Primavera ai Giovanissimi C - sono al primo posto. Gli Allievi nazionali di Giorgio Gatti hanno appena vinto per il secondo anno consecutivo il
prestigioso trofeo Città di Arco, intitolato all’indimenticabile Beppe Viola, mentre la Primavera di Andrea Stramaccioni il 21 marzo a Londra cercherà di battere il Marsiglia per accedere alla finale della Next Generation Series, la Champions dei giovani, contro la vincente di Liverpool-Ajax.
Interello senza barriere
Programmazione «Sono ormai
dieci anni che il nostro vivaio è su livelli ottimi e sforna giocatori per il calcio professionistico di Serie A e B, da Pasquale a Destro, da Santon a Balotelli, da Obi a Faraoni — spiega il responsabile Roberto Sameden —. Io sono da poco a capo della struttura, ma con altri ruoli ho seguito l’ottimo lavoro svolto da Piero Ausilio e Beppe Baresi. Se i giovani ci stanno dando soddisfazioni, e da tempo, il merito è soprattutto della società, del presidente Massimo Moratti e dell’a.d. Er-
Primavera ok davanti a Ranieri Per il match Inter-Cesena 4-2 al Centro sportivo intitolato a Giacinto Facchetti, c’era Ranieri ma soprattutto non c’erano più le barriere: il nuovo modo di vedere calcio è a Interello.
nesto Paolillo, che credono in questo tipo di lavoro. La continuità è stata possibile grazie a una struttura snella, poche persone, ma molto affiatate: Pierluigi Casiraghi e Giuseppe Giavardi, rispettivamente responsabile scouting all’estero e in Italia; Paolo Manighetti, scouting estero; Alberto Celario, responsabile organizzativo; Giuliano Rusca e Rachele Stucchi, rispettivamente responsabile tecnico e organizzativo dell’attività di base; Luciano Castellini, coordinatore dei preparatori dei portieri. Non c’è nulla di scientifico, cerchiamo di selezionare i migliori giocatori fin da quando sono piccoli e di portarli fino alla Primavera. Gli innesti devono essere minimi. Quando, poi, i ragazzi entrano al centro sportivo Facchetti vedono una grande foto di Giacinto e capiscono che per diventare campioni è a lui che dovranno ispirarsi». Risultati Un po’ tutte le squadre hanno vinto tornei importanti negli ultimi mesi, «ma i risultati di per sè non sono indicatori di qualità — precisa Samaden —. Le vittorie hanno un valore formativo e servono
a innalzare la competitività. Certo, se si vince o ci si va vicino vuol dire che si hanno buoni giocatori». I Balotelli, però, non nascono tutti i giorni. Il grande salto, dalla Primavera alla prima squadra, è difficile per tutti. Conferma Samaden: «Coi giovani serve pazienza, una seconda squadra, come esistono in altri Paesi, permetterebbe di avere un passaggio più graduale, ma noi e la Juventus siamo probabilmente le squadre che hanno dato più spazio a ragazzi che hanno fatto il salto diretto. I giovani dovrebbero essere un affare per tutti, indipendentemente dall’introduzione del fairplay finanziario». Effetto Next Generation La Next
Generation Series, secondo Samaden, è stata fondamentale nella crescita della Primavera: «Ci sono altri ritmi, un’altra mentalità. Spero che dal prossimo anno questa competizione sia aperta ad altre squadre italiane. Noi, all’inizio, l’abbiamo presa come esperienza, ma adesso che abbiamo eliminato anche lo Sporting Lisbona vorremmo giocarcela fino in fondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Lavezzi 6 come Diego, segni gol allo stesso ritmo
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Ha eguagliato il record del Pibe e ora c’è chi vuol dargli la numero 10 «No, quella apparterrà sempre a Maradona, io mi tengo la maglia 22» MIMMO MALFITANO NAPOLI
Tutto intorno comincia a muoversi qualcosa. Soprattutto adesso che ha iniziato anche a segnare, un particolare non di poco conto che, probabilmente, ha sempre trattenuto i grandi club nell’avviare una trattativa vera e propria per un giocatore debole sotto porta. Ora, però, Ezequiel Lavezzi è al centro del mondo, a lui guardano le big del calcio internazionale oltre all’Inter, il cui interesse non è stato mai nascosto. E dopo le dichiarazioni di Massimo Moratti, nel dopo partita degli anticipi di venerdì sera, la curiosità sul futuro del Pocho è cresciuta notevolmente. Complice pure l’intervista che l’attaccante argentino ha rilasciato a SportWeek, nella quale confessa le sue difficoltà a vivere da uomo libero in una città passionale e calorosa come Napoli. Ma non sarà quest’aspetto a spingerlo, eventualmente, ad accettare nuove proposte. Il prossimo mese di maggio, Lavezzi compirà 27 anni, l’età giusta per programmare il prossimo quinquennio prima di far ritorno in Argentina, dove ha deciso di chiudere la carriera. Determinante, in ogni modo, sarà la sua volontà: la clausola rescissoria, fissata a 31 milioni di euro, gli permetterà di decidere il domani se davvero dovesse arrivargli qualche proposta irrinunciabile.
Ezequiel Lavezzi, 26 anni, al Napoli dal 2007 IANUALE
Prodezze storiche Intanto, il Pocho vuole godersi il presente, fatto di gol e successi che ne
stanno esaltando il rendimento suo e del Napoli. Con la rete al Cagliari, ha sommato il sesto centro consecutivo (due in Champions League, contro il Chelsea), roba che gli è servita per eguagliare il record di reti senza interruzione stabilito da Diego Maradona nella stagione 1987-88. Il momento è tutto suo, dunque. Un’intera città è completamente rapita dal suo talento e da quella sregolatezza che ne fa uno dei giocatori più amati dai tifosi. La certezza del momento è che dopo 21 anni il San Paolo ha ritrovato un giocatore da idolatrare: Lavezzi, appunto. Nei cori della gente c’è stato per anni Diego Maradona, adesso c’è il Pocho. Al quale in tanti vorrebbe-
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i gol consecutivi di Lavezzi, tra campionato e Champions, come quelli segnati da Diego Armando Maradona nella stagione 1987-88
ro far vestire la maglia numero 10, quella che il club ha deciso di escludere dalla numerazione. Un omaggio al più grande calciatore di sempre che ha vissuto 7 anni in questa città, regalandole successi e rivalse. Ma l’attaccante è stato categorico: «No, terrò la 22, perché io sono Lavezzi e voglio essere ricordato per quello che ho saputo dare». Suggestione Champions La consacrazione definitiva è dietro l’angolo, in ogni modo. Può raggiungerla, l’attaccante argentino, a Londra, mercoledì notte nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League. A Stamford Bridge, il Napoli avrà bisogno del miglior Lavezzi per approfittare degli spazi che concederanno gli inglesi e lanciarsi verso la porta di Peter Cech per chiudere definitivamente i conti di questo doppio confronto e prepararsi ai quarti. Insieme con Cavani, lui rappresenta il vero incubo dei club inglesi: nella passata stagione realizzò un gol al Liverpool in Europa League. Quest’anno, invece, ha segnato una doppietta al Chelsea nella gara d’andata, mentre Cavani ha realizzato tre reti al Manchester City, tra andata e ritorno, nella fase a gironi di Champions. Ed è a loro due che un’intera città affiderà il sentimento più forte, quella passione che in 3.000 porteranno direttamente a Stamford Bridge, mentre chi resterà a casa è pronto a scommettere sul passaggio del turno grazie ad un gol, manco a dirlo, di Lavezzi. Ed allora, Pocho per sempre.
Le reti che finora Lavezzi ha realizzato in questa stagione: 8 in campionato e 2 in Champions League
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I milioni di euro che il Napoli ha pagato nel 2007 per ingaggiarlo dal club argentino del San Lorenzo
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I milioni per acquistarne il cartellino così come stabilito dalla clausola rescissoria siglata due anni fa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CAGLIARI
Dopo il k.o., Cellino ci ride su. Per ora MARIO FRONGIA ASSEMINI
Una botta pesante e con poche attenuanti. Il Cagliari bastonato da un Napoli formato bulldozer, riparte dal lavoro. Solo Larrivey, sfortunato autore di una tripletta che non ha fruttato punti, si concede un mezzo sorriso: «A Napoli abbiamo sbagliato tutti. Si vince e si perde in undici. Ora pensiamo al Cesena». Ieri mattina, Conti e soci si sono allenati. «A Napoli eravamo contati, ridiamoci su. Ma ora voglio il Cagliari che conosco» dice Cellino. Che, sul fronte stadio, sbotta: «Hanno deciso di non farmelo fare». A suon di musica Il patron - che ieri notte ha suonato con la sua band, i Maurilios, nella festa rock col chitarrista Kee Marcello, special guest ad Asseminello - è parso sereno. Poco propenso a prendersi la scena con scelte che l'hanno reso famoso. Alla decima sconfitta stagionale, la terza di fila, a +6 dal Lecce terzultimo ospite del Milan, Ballardini non rischia. Ma con Cellino è bene non fidarsi. «Il mio futuro? Chiedetelo al presidente» taglia corto il tecnico. Insomma, il Cagliari ha il Cesena nel radar. Con gli acciaccati Pinilla, Cossu e Nené pronti al rientro. Le pedine chiave di una squadra messa a dura prova da assenze, indagini giudiziarie a carico del patron per il nuovo stadio Karalis Arena e condizioni precarie del sant'Elia. «È meglio se giochiamo a porte chiuse» polemizza Ballardini. Intanto, sul fronte tifoseria, sabato notte al rientro a Elmas, Astori e soci hanno trovato un gruppo di ultrà della Nord. Un faccia a faccia senza sussulti speciali. La salvezza sta a cuore a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA RIVALE IN CHAMPIONS DI MERCOLEDI’ I LONDINESI FATICANO CONTRO UN’AVVERSARIA IN DIECI DAL 25’
MISURE DI SICUREZZA
E’ il solito Drogba a salvare il Chelsea
Allerta tifosi, saranno oltre cinquemila
Sofferto successo sullo Stoke. Di Matteo: «Col Napoli peserà la nostra esperienza» CHELSEA STOKE CITY
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Drogba (Ch) al 23’ s.t. CHELSEA (4-3-3) Cech 6; Ivanovic 6 (dal 1’ s.t. Luiz 6), Cahill 6, Terry 6, Cole 6; Meireles 5,5 (dal 38’ p.t. Mata 6,5), Mikel 6 (dal 22’ s.t. Sturridge 6), Lampard 5,5; Ramires 5, Drogba 6,5, Kalou 5. PANCHINA Turnbull, Romeu, Essien, Torres. ALLENATORE Di Matteo 6. STOKE CITY (4-4-2) Begovic 7; Wilkinson 6,5, Shawcross 6, Huth 5,5, Wilson 6 (dal 5’ s.t. Upson 5,5); Shotton 5,5, Whitehead 6, Diao 5,5 (dal 5’ s.t. Palacios 5,5), Fuller 4; Jones 5,5 (dal 15’ s.t. Jerome 5, 5), Walters 5,5. PANCHINA Sorensen, Delap, Pennant, Crouch. ALLENATORE Pulis 5. ESPULSO Fuller (S) al 25’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Mikel (Ch) Diao (S) e Wilson (S), tutti per gioco scorretto. ARBITRO Marriner 7. NOTE spettatori 40.945. Tiri in porta: 11 ( 1 traversa e 1 palo)-1. Tiri fuori: 8-4. Angoli: 14-1. In fuori-
gioco: 1-0. Recuperi: 2’ p.t.; 3’ s.t.
Ora Napoli Ora si pensa al Napoli. E’ la partita più importante della stagione dei Blues. L’eventuale qualificazione ai quarti di finale può indirizzare il futuro di Roberto Di Matteo. “Ho visto il Napoli contro il Cagliari – spiega l’allenatore del Chelsea – e ho avuto la conferma che mercoledì sarà durissima. Noi abbiamo però gli uomini e i mezzi per poter segnare due gol e superare il turno. L’esperienza internazionale del Chelsea potrebbe fare la differenza e per questo mi aspetto uno Stamford Bridge pieno. Il sostegno spassionato dei nostri tifosi sarà importantissimo».
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
L’ivoriano Didier Drogba segna il gol numero 100 in Premier e pianta la bandiera dell’Africa in Inghilterra: il Chelsea supera lo Stoke, festeggia i 107 anni – fu fondato il 10 marzo 1905 - e Roberto Di Matteo ringrazia. Secondo successo su due per l’allenatore italiano subentrato a Villas Boas una settimana fa: sui risultati tutto ok, sul gioco ancora non ci siamo, ma forse con questi uomini è impossibile ottenere di più. «Ora contano i tre punti», dice Di Matteo, giacca e cravatta dopo la promozione. Vero, ma contro il Napoli servirà anche un minimo di gioco e, soprattutto, un attacco meno prevedibile. Il film Il Chelsea ha dovuto attendere il 68’ per mettere sotto la Stoke in dieci dal 25’, per un fallo inutile e sciagurato di Fuller: Pulis, tecnico dei «potters», i «vasai” è stato durissimo con il giocatore giamaicano, definendo «ridicolo» il suo fallo di reazione su Ivanovic. In dieci, il forte dello Stoke ha resistito a lungo, nonostante
La rete di Drogba che ha sbloccato la partita per il Chelsea REUTERS
mosse e contromosse di Di Matteo. Dopo 37’, fuori Meireles – seccato per il cambio – e dentro Mata. Nell’intervallo, Ivanovic sotto la doccia e via libera a Luiz, nella versione inedita di esterno basso. Al 67’, ecco Sturridge, grande escluso delle due prime formazioni base di Di Matteo. Alla fine della giostra, con Ramires e Kalou svagati ed inutili, è servito il colpo del vecchio campione per vincere la partita. Mata
ha inventato un assist geniale e Drogba ha dribblato il portiere Begovic, infilando il pallone in rete. Il Chelsea non è stato fortunato perché ha colpito una traversa con Cahill e un palo con Mata, ma non si può soffrire 65 minuti con un avversario in dieci e di spessore non eccezionale come lo Stoke. L’unica consolazione è che, complice il rientro di Terry, la difesa non incassa gol da due gare.
Nuovo profeta Il popolo dei Blues ha cantato più volte il nome di Di Matteo e questo potrebbe essere un segnale per il futuro, ma il tecnico non si scompone: «In testa in questo momento ho solo il Napoli. Non penso davvero ad altro». Il Chelsea di mercoledì dovrebbe partire con Sturridge e Mata dal primo minuto. In attacco, il solito Drogba. Torres dovrebbe andare in panchina, ma questa non è più una notizia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI Appena 2700 biglietti per i tifosi azzurri, ma almeno 5000 napoletani pronti mercoledì ad affollare lo Stamford Bridge. Logico che ci sia qualche timore di ordine pubblico, specie per coloro che hanno acquistato tagliandi di settori diversi da quello riservato agli ospiti. Così, con una nota sul sito ufficiale, il Napoli ha chiesto ai tifosi che saranno a Londra di mantenere un comportamento corretto e disciplinato. I napoletani potranno accedere allo stadio attraverso lo Stamford Gate, rispettando l’ingresso dai tornelli situati nell’angolo a sud est dello stadio. Chiunque dovesse introdurre materiale pericoloso nello stadio sarà immediatamente allontanato dagli spalti. Chi avrà accesso allo stadio, potrà occupare esclusivamente il posto contrassegnato sul biglietto. E' vietato fumare e occupare le scale. I trasgressori incorreranno nelle sanzioni previste dalla legge, fino all'arresto. Gianluca Monti
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 27a GIORNATA le Pagelle DI FRANCESCO CARUSO
ILICIC INVENTA MALE MUNOZ KJAER SEMPRE PUNTUALE BENE LAMELA PALERMO 5,5 VIVIANO 5,5 Non riesce a opporsi al tiro di Borini che calcia da pochi metri, ma lo infila sul suo palo. PISANO 5,5 Ammonito, salterà Lecce: spinge molto poco. MUNOZ 4,5 Grave errore in disimpegno sul gol. Seguono altri strafalcioni, alla fine sfiora il pareggio. MANTOVANI 6 Suo il tiro più pericoloso del primo tempo, dietro non va male. BALZARETTI 5,5 Soffre parecchio Borini che lo aggira in più di un’occasione, poco incisivo sulla fascia. ACQUAH 5,5 Incerto, si fa prendere facilmente in mezzo. (Vazquez s.v.) DONATI 5 Privo dell’abituale smalto, costella di sbagli la gara. BARRETO 6 Uno dei più intraprendenti, ma spesso falloso, si fa ammonire, salterà Lecce. ZAHAVI 5 Lotta, si impegna, ma conclude poco. IL MIGLIORE h 6,5 ILICIC Un bel tiro dalla distanza e qualche buon numero. BUDAN 5 Si perde nella ragnatela giallorossa. HERNANDEZ 6 Ci prova un paio di volte ma senza fortuna. MICCOLI 6 Un tiro cross molto insidioso, la solita generosità e poi l’ammonizione che gli impedirà di giocare nella sua Lecce. All. MUTTI 5,5 Gli manca mezza difesa e il perno del centrocampo, ma alla sua squadra manca anche la grinta.
ROMA 6,5 LOBONT 6,5 Alcuni buoni interventi e un pizzico di buona sorte. ROSI 6 Incerto in fase di spinta, chiude bene dietro. KJAER 7 L’ex che oggi farebbe comodo ai rosanero azzecca quasi tutto. HEINZE 6,5 Sempre attento e puntuale dietro, provvidenziale su Miccoli. ANGEL 6,5 Usa discretamente il corridoio, salva sulla linea nel recupero. GAGO 6 Assiste De Rossi con generosità. (Simplicio s.v.) DE ROSSI 6 Sbarra la strada ai centrocampisti avversari e imposta. GRECO 6,5 Molto mobile e rapido, generoso anche in copertura. MARQUINHO 6 Gioca un quarto d’ora e sfiora pure il gol.
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Infallibile Borini 9
I NUMERI
i gol per Borini in campionato (1 in Coppa Italia). L’attaccante ne ha segnati quattro nelle ultime quattro gare, 8 nelle ultime dieci giornate e 7 di questi sono stati realizzati nel primo tempo.
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le vittorie della Roma a Palermo in 24 confronti di Serie A; per i rosanero 9 successi, mentre i pareggi sono 7.
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i successi esterni della Roma, questo è il primo nel 2012; la precedente vittoria in trasferta per 2-0 a Bologna il 21 dicembre scorso, poi per i giallorossi un solo punto in 4 gare fuori casa.
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le sconfitte di fila per il Palermo, per la prima volta in questo campionato; i rosanero cadono per la quarta volta in casa (10 i successi e zero i pareggi).
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la vittoria e 4 le sconfitte per il Palermo negli ultimi 5 turni; la media di Mutti è di 1,17 punti a gara; aveva fatto meglio Mangia con 1,33.
Nono centro in campionato La Roma sbanca Palermo Il giovane attaccante è una macchina da gol (8 reti nelle ultime 10 gare) Con Lamela un asse da applausi. Scricchiola la panchina di Mutti PALERMO
È una notte di vento e verdetti quella di Palermo. Il primo è che l’effetto Favorita — dopo il secondo k.o. interno consecutivo dei rosanero — pare ormai sfiorito; il secondo è che la crisi annega le residue speranze siciliane di prendere la scia di una qualificazione europea; il terzo — il più incisivo — è che la Roma è ancora viva e, tornando sesta a spese dell’Inter, legittima tutte le sue ambizioni di rimonta nelle zone nobili della classifica, sulle ali della sua «meglio gioventù»: Borini (al 9˚ gol in campionato, 8 nelle ultime 10 gare) e Lamela, che mettono in soffitta i patemi finali. A farne le spese sono i rosanero che, puniti in avvio da un erroraccio di Munoz utile a innescare proprio il baby tandem giallorosso, fa registrare la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite (la terza di fila), mettendo così a rischio la panchina di Mutti. Fasce giallorosse Nella partita
delle assenze vince la Roma che lamenta i forfait di Stekelenburg, Cassetti, Taddei, Juan, Burdisso, Pjanic, Perrotta e Osvaldo, contro le indisponibilità rosanero di Silvestre, Migliaccio e Bacinovic. La pochezza della rosa a disposizione di Mutti, però, stavolta si vede tutta, tant’è che i teorici duelli di mediana Acquah-Greco e Barreto-Gago, con Donati pronto a sdoppiarsi fra il controllo sugli arretramenti di Totti e gli smistamenti, franano in fretta perché De Rossi, quasi mai infastidito da Zahavi, può salire e impostare con buona libertà costringendo a turno gli impacciati interni rosanero a occuparsi di lui e liberando sempre una delle due fasce alle avanzate di Rosi e Josè
TOTTI 6,5 Gioca, come spesso gli capita, da fermo, ma sa sempre quel che deve fare. LAMELA 6,5 Lesto a innescare Borini per l’1 0, sempre efficace. (Bojan s.v.) All. LUIS ENRIQUE 6 Ritrova la sua squadra ma quanta sofferenza.
TERNA ARBITRALE: BANTI 6 Buona direzione, dubbio sul contatto HeinzeHernandez. Di Liberatore 6,5; Tonolini 6,5.
P Bortolo Mutti, 57 anni, ha sostituito Mangia sulla panchina del Palermo LAPRESSE
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1 Il tiro vincente di Fabio Borini, 20 anni, che ha deciso la partita del Barbera. E’ il nono gol in campionato per l’attaccante giallorosso, appena entrato nel giro della Nazionale di Prandelli. 2 Un duro contrasto tra Gabriel Heinze, 33 anni, e Igor Budan, 31. 3 Fabrizio Miccoli, 32 anni, controllato da Jose Angel, 22 ANSA/ LAPRESSE
Angel. Buon per il Palermo che i due ragazzi raramente approfittano degli spazi a disposizione fino alle zone di competenza di Pisano e Balzaretti, ma le corsie laterali sono territorio di caccia soprattutto giallorosso, tant’è che per un tempo i cross per Budan sono faticosi come i tagli agli stipendi dei parlamentari. Non a caso per 44’ i ragazzi di Mutti — in balia del pressing e delle ripartenze fin troppo leziose della Roma — impegnano Lobont solo su due tiri cross di Balzaretti e Miccoli, inquadrando la porta solo sui titoli di coda con conclusioni in serie (ma poco brillanti) di Zahavi, Mantovani e Barreto. Attacco finale Gli innesti di Hernandez e Ilicic rivitalizzano la vena rosanero, che nella ripresa gioca meglio la palla a terra. Intendiamoci, un minimo sindacale ottenuto allargando di più il gioco sugli esterni e creando pericoli su calcio d’angolo, ma quanto basta per far fare bella figura a
Lobont sulle conclusioni da lontano di Ilicic, Miccoli e Munoz. La Roma però, più che nella costituzionale ansia difensiva, pecca nel non saper chiudere i giochi nelle praterie concesse dai rosanero. In quegli spazi sono sempre Lamela e Borini quelli che vanno più vicini al raddoppio ma le loro conclusioni non inquadrano la porta. Nessuna sorpresa perciò che — con i giallorossi appena terz’ultimi nella classifica dei punti conquistati nei secondi tempi — per i ragazzi di Luis Enrique tiri aria di beffa finale. E in effetti il tiro di Vazquez al 46’ sembra proprio quello giusto, ma il salvataggio di Josè Angel a un passo dalla linea impedisce che si materializzi. Le conclusioni sono servite: la Roma torna al successo esterno che mancava da dicembre e di conseguenza in corsa per l’Europa, mentre ai rosanero tocca masticare il pane duro della crisi. Chissà cosa ne penserà l’esuberante Zamparini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO ROMA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Borini (R) al 3’ p.t. PALERMO (4-3-1-2) Viviano; Pisano, Munoz, Mantovani, Balzaretti; Acquah (dal 42’ s.t. Vazquez), Donati, Barreto; Zahavi (dal 1’ s.t. Ilicic); Budan (dal 1’ s.t. Hernandez), Miccoli. PANCHINA Tzorvas, Milanovic, Bertolo, Della Rocca. ALLENATORE Mutti ROMA (4-3-1-2) Lobont; Rosi, Kjaer, Heinze, Josè Angel; Gago (dal 44’ s.t. Simplicio), De Rossi, Greco (dal 34’ s.t. Marquinho); Totti; Borini, Lamela (dal 35’ s.t. Bojan). PANCHINA Curci, Cicinho, Ricci, Piscitella. ALLENATORE Luis Enrique ARBITRO Banti di Livorno AMMONITI Heinze (R), Barreto (P), Pisano (P) e Munoz (P) per gioco scorretto, Miccoli (P) per proteste, Lobont (R) per c.n.r. NOTE paganti 3.938 per un incasso di 47.385 euro; abbonati 12.513 per una quota di 187.950 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 8-8. Calci d’angolo 9-6. In fuorigioco 8-4. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t.
QUI PALERMO IL PRESIDENTE NON COMMENTA, SI PRENDE UNA NOTTE PER DECIDERE SUL TECNICO
Terzo k.o. di fila. Zamparini medita... FABRIZIO VITALE PALERMO
Bel movimento sul gol numero 10 della sua fiammeggiante stagione. Nella ripresa sfiora anche il raddoppio.
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MASSIMO CECCHINI
IL MIGLIORE
7 BORINI
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DAL NOSTRO INVIATO
La terza sconfitta consecutiva diventa un fardello pesante da gestire. La spada di Damocle pende sulla testa di Mutti. Anche se nei piani di Zamparini c’è di arrivare col tecnico bergamasco fino a giugno, i numeri ultimamente non sono dalla sua parte e col patron non c’è mai da stare tranquilli. Zamparini ha visto gli ultimi dieci minuti del primo tempo e la ripresa. Nella notte avrà meditato. A tempo? Al momento, comunque, Mutti non dovrebbe ri-
schiare, ma se anche a Lecce dovesse fallire la situazione potrebbe degenerare. In Puglia mancheranno Pisano, Barreto e Miccoli (verranno squalificati), tre pedine importanti. Tre k.o. di fila, di cui gli ultimi due in casa, al di là della questione allenatore, diventano difficili da gestire anche a livello mentale per la squadra. Errore fondamentale La sconfitta, per il tecnico, nasce più che altro da un errore del Palermo. Se Munoz non avesse commesso quella leggerezza in fa-
se di disimpegno sarebbe stata un’altra partita. «Abbiamo preso gol su un errore nostro — spiega — e la partita a quel punto si è complicata. Si è messa in salita, abbiamo sbagliato tanto e qualche giocatore cardine non è riuscito a essere incisivo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento con gli ingressi di Ilicic e Hernandez e avremmo potuto anche recuperare». Oltre alle assenze di Migliaccio e Silvestre pesa anche il rendimento altalenante del
fantasista sloveno e il ritardo di condizione dell’attaccante uruguaiano. «Hernandez ha avuto un lungo infortunio e deve mettere minuti nelle gambe — continua —. Ilicic è giovane e va supportato. Il suo problema è che si estranea spesso dal gioco. Deve metterci più grinta e cattiveria. Comunque la squadra già alla fine del primo tempo ha avuto la giusta reazione. E nella ripresa abbiamo avuto diverse opportunità ma non siamo stati fortunati. Purtroppo l’errore commesso sul gol di Borini ha permesso la Roma di vincere. Glielo abbiamo regalato e loro lo hanno sfruttato in pieno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Fabio Borini, 20 anni
ilPersonaggio FABIO BORINI
IL TECNICO SOSPIRA
Luis Enrique «Firmerei per vittorie simili»
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Quel secchione del gol che non sbaglia un esame Ha sempre l’aria da primo della classe: ma non è uno snob, è soltanto timido «Visto? Stavolta siamo stati attenti, non abbiamo regalato nulla agli avversari» DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRO CATAPANO PALERMO
Trattandosi della Roma, viene facile chiamarlo Boro. Ma decisamente non gli rende giustizia, perché Fabio Borini è quanto di più lontano esista dal classico boro romano (un tipo sopra le righe, si potrebbe tradurre). Piuttosto, si direbbe un ragazzo preciso. E uno studente modello, di quelli che fanno tutti i compiti a casa e non sbagliano un’interrogazione. Hai studiato oggi? Sì. Sei pronto? Certo. E allora, prego. Parlami di... Sa tutto, ha imparato la lezione, praticamente un libro stampato. Voto? Alto. Anche ieri sera, è rimasto in media. Nono gol in campionato, il decimo stagionale, sempre più capocannoniere della classe.
anticipo. O sarà per quell’aria da primo della classe, appunto, che ostenta, non per snobismo però, ma per timidezza. Borini è un tipo preciso e non a caso, nell’intervallo, in una di quelle interviste flash che non danno mai un titolo, esprime
il seguente concetto: «Come al solito siamo fortissimi nel primo tempo, ma oggi siamo pure più attenti perché nelle ultime partite abbiamo concesso troppo». Una dichiarazione che non passerà alla storia del giornalismo, ma rivela il nuovo atteggiamento della Roma:
finalmente giudiziosa, dopo tante imbarcate. Crederci? Sempre Anche se pure il Palermo in una delle sue versioni peggiori qualche brivido alla banda del buco romanista lo ha provocato, soprattutto nel secondo tempo. Tipico
della Roma sedersi sugli allori, come quegli studenti che sanno di essere bravi e vorrebbero campare di rendita. Ieri l’hanno sfangata. Per le prossime interrogazioni, continuare a rivolgersi a Borini. Sarà pure secchione, ma senza di lui...
PALERMO La Roma vince in trasferta dopo due mesi e mezzo. Ma il successo è striminzito, Luis Enrique è stravolto dalla tensione: «Ci metterei sempre la firma per vincere così. Potevamo chiudere la partita ed evitare la sofferenza, ma va bene. Bravo Lobont, grande uomo. Bravo Lamela e bravissimo De Rossi, migliore in campo. Il mio futuro al Barça? Ho già detto che onorerò il mio contratto con la Roma, può darsi che resterò 5 anni in più. E intanto questi tre punti servono per continuare a crederci». Già, ma a cosa? «Se vinciamo sempre anche la Champions è possibile». Parola del migliore, Daniele De Rossi.
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Verso la maturità Un rendimen-
to così alto da portarlo dritto in Nazionale, e pure lì l’interrogazione con Cesare Prandelli è andata più che bene. Tanto da far balenare nella testa del c.t. azzurro l’idea di portarselo in Polonia, all’Europeo imminente, e per Borini sarebbe come sostenere un esame di maturità. I compagni della Roma, intanto, dicono: fa schifo per quanto è secchione. In grande amicizia, certo. Ma fanno fatica a congratularsi con lui. Pure ieri, il Boro ha segnato, si è girato e per un istante ha visto il vuoto intorno a lui. Poi, qualcuno ha fatto lo sforzo, si è avvicinato, le classiche pacche sulle spalle, ma senza troppa convinzione. Cene? No, grazie Sta sulle scato-
le ai compagni? No, per carità. Ma un pizzico di diffidenza intorno a Fabio Borini si avverte. Sarà perché non ama gozzovigliare fino a tardi e alle riunioni tecniche arriva sempre in
la Moviola DI M.B.
Borini in linea Barreto-Heinze, rischio rosso Il gol di Borini è regolare: sul tocco di Lamela l’attaccante parte in linea. Banti estrae due gialli nel primo tempo per Barreto e Pisano. Il paraguaiano rischia moltissimo al 39’ quando in ritardo entra in scivolata su Rosi: l’arbitro sorvola. Nella ripresa polemiche per il giallo a Heinze che si aggrappa a Hernandez e lo affossa. Non sembrava una chiara occasione da gol, però l’argentino rischia. Sulla lite Miccoli Heinze Banti usa il buon senso ammonendo solo l’italiano che, già diffidato, salterà il Lecce.
Nasce il Museo Casa Enzo Ferrari Mapei è lieta di aver contribuito in qualità di Sponsor Tecnico con prodotti e soluzioni tecnologiche avanzate all’intervento di ristrutturazione e realizzazione del Museo Casa Enzo Ferrari, un’importante icona del patrimonio storico-culturale della città di Modena. Scopri il nostro mondo: www.mapei.it
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«Lo scudetto? Mai dire mai Questa Lazio è matura» Reja «Nulla ci è vietato, ma piangerei per il terzo posto Champions Il futuro? Ne parliamo a fine campionato. Io voglio ancora allenare» Perché vedere
LAZIO-BOLOGNA La Lazio è lanciatissima dopo il derby e vuole il terzo posto per la Champions. Il Bologna è carico, dopo aver fermato anche la Juve Olimpico, ore 20,45
DAL NOSTRO INVIATO
DAVIDE STOPPINI FORMELLO (Roma)
La vita è adesso. «Del futuro parliamo fra 12 partite», sussurra Edy Reja. La vita è un derby vinto che sembra aver allargato i confini della Lazio: tra il sogno scudetto e l’obiettivo Champions, chi se lo ricorda più Gianfranco Zola? Più facile, piuttosto, pensare a una squadra che sorprende solo chi non la conosce: stessi punti di un anno fa — «ma maturità diversa», ancora il tecnico —, soprattutto girone di ritorno come nessuno in Italia: stasera con una vittoria la squadra di Reja tornerebbe a riprendersi il primo posto dal giro di boa in poi, parziale messo in discussione dalla vittoria del Napoli di due giorni fa. Premio Difficile non sognare, al-
lora, al termine di una settimana che ha mischiato sacro e profano come solo il calcio sa fare: 7 mila tifosi in festa a Formello e Reja acclamato «come Padre Pio», mentre Klose andava in udienza da Papa Benedetto XVI. E mica è finita: lunedì 19 Reja riceverà a Gorizia il premio «Santi Ilario e Taziano» (i patroni della città), riconoscimento che il sindaco dà al concittadino più in vista dell’anno.
Reja incassa. E rilancia: «Il nostro campionato non è finito con la vittoria sulla Roma», fa il tecnico. Un avvertimento agli avversari, sembrerebbe: «In cuor nostro sappiamo di essere inferiori a Milan e Juventus. Ma in classifica non siamo così distanti e nel calcio non si sa mai. Nulla è vietato, abbiamo il dovere di puntare il più alto possibile. E quando recupererò tutti gli infortunati, il nostro rendimento aumenterà ancora». Niente ritiro No limits, per dirla con uno slogan. «Ma attenzione: il terzo posto sarebbe un grande risultato. Sì, potrei pure piangere, come ho visto fare a Ranieri». L’anno scorso la qualificazione al preliminare di Champions gli sfuggì per la differenza reti. E anche quella Lazio aveva 48 punti dopo 26 giornate: «Ma questa squadra è più matura. Sa leggere le partite, sa quando accelerare e quando gestire le forze. E poi non risente degli infortuni e delle squalifiche: sono convinto che da qui alla fine sorprenderemo ancora». Sotto con il Bologna, allora. E pazienza se gli assenti sono nove. Reja ha dato appuntamento stamattina a Formello — niente ritiro ieri sera — a 19 convocati, tra cui Zauri (recuperato) e quattro Primavera (tre in panchina). C’è da continuare la folle corsa Champions: «Serviranno 70 punti». Contratto E poi sarà futuro. «Pri-
ma voglio arrivare terzo, poi si vedrà. Ne riparliamo fra 12 partite», dice Reja. Però una cosa si può dire: quell’incontro tra Zola e Lotito di 15 giorni fa — che il presidente negava persino a Reja stesso — e le incom-
clic NEL RITORNO I BIANCOCELESTI SONO SECONDI DIETRO AL NAPOLI CHE HA UNA GARA IN PIU’ Ecco la classifica del ritorno in cui la Lazio è seconda soltanto al Napoli che, però, ha giocato una partita in più come Cagliari, Palermo, Roma, Chievo e Inter. Classifica: 17 Napoli (1 gara in più); 15 Lazio, 14 Milan, 12 Atalanta, 12 Bologna, 12 Lecce, 12 Catania, 11 Juventus, 10 Chievo, Roma, Palermo (1 gara in più), 10 Fiorentina, 10 Siena, 8 Cagliari (1 gara in più), 8 Udinese, 8 Genoa, 7 Parma, 5 Inter (1 gara in più), 5 Novara, 2 Cesena.
Piola, ore 20,45
MASSIMO MEROI
Francesco Guidolin contro Attilio Tesser, ovvero la Panchina d’oro contro la Panchina d’argento del 2011. Posticipo luccicante stasera al Silvio Piola anche se Novara e Udinese non vivono un momento semplice. I padroni di casa, ultimi, hanno richiamato al capezzale il tecnico delle due promozioni, i friulani, superati dalla Lazio, giovedì sono andati ko in Europa League (2-0 con l’Az Alkmaar) e venerdì sera sono stati raggiunti dal Napoli. Urge una risposta da squadra solida e matura, pur se tra mille difficoltà complice
Classifica A lungo terza in classifica, l’Udinese è stata superata dalla Lazio è raggiunta dal Napoli prossimo avversario al Friuli. Importante rispondere subito a tono. «La nostra classifica era meravigliosa — replica Guidolin —, ma sapevamo che non poteva durare all’infinito e che le altre sarebbero rientrate. Egoisticamente spe-
Francesco Guidolin, 56 anni, seconda stagione a Udine ANTEPRIMA
gol segnati. L’attacco rossoblù va decisamente peggio di quello della Lazio che ne ha fatti 41
QUI BOLOGNA IL TECNICO
Pioli è sicuro «Abbiamo molta più autostima» NICOLA ZANARINI BOLOGNA
Imbattuti in trasferta dal 18 dicembre 2011 e dall’immeritato 2-1 di Genova, i rossoblù vogliono strappare punti anche alla Lazio. «La nostra classifica è diventata più carina dopo i recuperi ma vogliamo migliorarla ancora e all' Olimpico abbiamo un’altra occasione per provarci, ma serve personalità», incita Stefano Pioli per poi elogiare l’avversario. «Faccio i complimenti a Reja perché, nonostante tutto, la sua squadra è da due anni nella parte alta della classifica. Klose è più forte di quanto credessi, Hernanes è fantastico. Loro vengono da una settimana esaltante dopo il derby ma anche noi vogliamo proseguire il momento positivo». Squadra e dubbi Il tecnico del
prensioni tra il tecnico e la società sono lì in un angolo, accantonate ma non dimenticate. Anche se una mano Reja la tende: «Rimpianti sul mercato? La squadra è coperta in tutti i ruoli. Il presidente avrebbe solo voluto aggiungere qualcosa, ma non ci siamo riusciti». Poi gli scappa: «Qui sono stato...qui sto bene». Usa il passato, poi si corregge. E puntualizza: «Mi sento ancora uomo di campo, non voglio fare il direttore tecnico, la scrivania non fa ancora per me». Ruolo che, in verità, gli è già stato offerto dal Napoli di De Laurentiis. Ma la vita è adesso, no?
Bologna si aspetta il 10˚ risultato utile nell’11ª gara del 2012 e non si sente avvantaggiato dalle tante assenze laziali. «Col loro organico possono sopperire a squalifiche e infortuni; non penso che per Gonzalez sia un problema giocare terzino destro anche perché i miei uruguaiani mi hanno detto che l’ha già fatto in nazionale». Pioli recupera Morleo, ma sulla fascia sinistra conferma Rubin. Il dubbio riguarda il sostituto di Perez; Krhin e Taider hanno caratteristiche diverse e per il ragionatore sloveno si profila un’occasione da non perdere per uscire dal dimenticatoio, ma anche il dinamico francese potrebbe trovare spazio. All’andata la Lazio si impose 2-0 al Dall’Ara nell’amaro esordio casalingo di Pioli. «Da allora siamo cambiati molto, abbiamo un assetto tattico diverso e molta più autostima».
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Edy Reja, 66 anni, è amatissimo dal gruppo. La vera forza di questa Lazio terza a sorpresa GMT
Perché vedere to sulle forze morali e sull’orgoglio del suo gruppo. «Anche quando non si è al 100%, bisogna dare più del massimo, non sentire la stanchezza. E poi, i giocatori di qualità che sanno risolvere le partite li abbiamo anche noi». Di Natale in primis. Il tecnico considera stucchevole la polemica sul mancato impiego di Di Natale in Europa: «Tre partite in una settimana non è in grado di reggerle. Io faccio le mie valutazioni e poi decido. Se vinco sono bravo, se perdo sono un somaro. E comunque parlare col senno di poi è sempre facile».
gol quelli realizzati da Marco Di Vaio in campionato. Lo scorso anno il capitano del Bologna ne segnò 19. Ma la stagione migliore è stata la prima in rossoblù: 2008-2009, 24 reti. In quattro stagioni col Bologna è arrivato a 64 gol.
26
una lunga serie di assenze.
Per il Novara, che riaccoglie l’amato tecnico Tesser, è l’ultima occasione. Per l’Udinese una carta da giocare per l’Europa
9
30
Guidolin in polemica «Basta con Di Natale» Orgoglio Guidolin punterà tut-
I NUMERI
gol quelli subiti dalla difesa del Bologna. Esattamente come la Lazio.
L’ALTRO POSTICIPO TORNA TESSER NELLA SFIDA TRA TECNICI PREMIATI CON PANCHINA D’ORO E D’ARGENTO
NOVARA-UDINESE
4
ravo in un risultato diverso per Napoli e Inter anche se da collega confesso che sono molto contento per Ranieri». Panchine Novara-Udinese sarà la sfida tra i due tecnici indicati come i migliori del 2011 dai colleghi di A e B. «Mi spiace per Mondonico ma sono contento di ritrovare Tesser. Qui ha fatto la storia e meritava di proseguire la bella favola con il Novara». Tesser, dopo 40 giorni riparte dall’Udinese la squadra della città in cui vive. «Un segno del destino? Non lo so. Sono qui per cercare la salvezza. Non dobbiamo guardare la classifica ma pensare a una gara alla volta. Un risultato importante con l’Udinese ci permetterebbe di preparare con un altro spirito gli scontri con Siena e Lecce». Mondonico giocava per non prenderle e Tesser per vincere? «Non mi pare. È una questione di equilibri. Con l’Udinese punterò sui giocatori più impiegati e sul modulo usato ultimamente, ovvero il 5-3-2». Nessuna emozione: «Piuttosto parlerei di tensione e nervosismo, sento l’affetto della grande maggioranza dei tifosi e di conseguenza la responsabilità. Vorrei ripagarli con la salvezza». A 12 giornate dalla fine dista 12 punti. Sono tanti, forse troppi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A BERGAMO I NERAZZURRI ALL’ASSALTO DEL PARMA
Colantuono attacca con Denis e Gabbiadini Perché vedere
ATALANTA-PARMA L’Atalanta in casa gioca a tutta (6 vittorie, 3 pari e 2 sole sconfitte), il Parma fuori non punge (7 perse). Ma ci vuole provare. Azzurri d’Italia, ore 15
GUIDO MACONI SANDRO PIOVANI
«Siamo pochi, ma buoni». Stefano Colantuono fa la conta. La lista definitiva dei convocati è arrivata solo nel tardo pomeriggio a causa del forfait dell’ultima ora di Raimondi. Tra infortunati e squalificati ne ha fuori sette, ma l’Atalanta ha una grande dote: nell’emergenza sa esaltarsi. «Abbiamo difensori e attaccanti contati, ma possiamo fare bene, a patto però di non essere precipitosi. Servirà attenzione perché il Parma è forte e ha un organico da medio-alta classifica. E per fare risultato avremo bisogno anche
dell’aiuto di tutta Bergamo». E davanti con Denis si giocherà la carta Gabbiadini che ha vinto il ballottaggio con Carrozza. Qui Parma Terza gara in otto giorni per il Parma. Che deve iniziare a guardare la classifica, per evitare brutte sorprese. «Inevitabile che ci si guardi»: conferma Roberto Donadoni alla vigilia. Che torna da ex a Bergamo e dovrebbe rilanciare in campo un altro ex come Floccari, ormai guarito dalla sublussazione al gomito destro. «Sta bene, ma deve sentirsi sicuro». Non ci sarà invece Galloppa che ha gettato la spugna dopo la rifinitura (affaticamento muscolare), pronto Valiani. Il vero problema è che il Parma degli ultimi tempi gioca anche bene ma fatica a far punti. «E’ vero che abbiamo raccolto meno di quanto si doveva, però qualche limite lo abbiamo manifestato ancora. Nella convinzione ad andare a fare gol, in quella cattiveria agonistica necessaria in ogni gara». La ricetta di Donadoni è tutta qua: semplice e amara. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA SPORTIVA
18
DOMENICA 11 MARZO 2012
SERIE A COSÌ IN CAMPO TUTTE LE ULTIME DELLA
a
27
ATALANTA (4-4-2)-PARMA (3-5-2) 11
PELUSO
MORALEZ
5 47 MANFREDINI
La Classifica SQUADRE
PT
MILAN JUVENTUS LAZIO UDINESE NAPOLI ROMA INTER CATANIA CHIEVO PALERMO FIORENTINA BOLOGNA ATALANTA * GENOA CAGLIARI PARMA SIENA LECCE CESENA NOVARA
54 52 48 46 46 41 40 35 34 34 32 32 32 32 31 30 29 25 17 17
PARTITE
CONSIGLI
RETI
G
V
N
P
F
S
26 26 26 26 27 27 27 26 27 27 26 26 26 26 27 26 26 26 26 26
16 13 14 13 12 12 12 8 9 10 8 8 9 9 7 7 7 6 4 3
6 13 6 7 10 5 4 11 7 4 8 8 11 5 10 9 8 7 5 8
4 0 6 6 5 10 11 7 11 13 10 10 6 12 10 10 11 13 17 15
53 39 41 37 50 40 38 34 22 39 27 26 30 35 26 32 30 30 16 21
22 17 30 23 28 33 36 35 33 44 27 30 28 48 35 41 28 42 40 46
19
CIGARINI
DENIS
295
i minuti di astinenza dal gol per il Cesena che ha segnato l’ultima rete con Pudil al 65’ di Cesena-Milan 1-3 dello scorso 19 febbraio
5
32
33
28
BRIGHI
GABBIADINI
MIRANTE
6
7
BELLINI
SCHELOTTO
10
80
GIOVINCO
VALIANI
83
29 PALETTA
6
SPOLLI
20 CARRIZO
6 11
LUCARELLI
7
10
CERCI
OLIVERA
3
LEGROTTAGLIE
23
28
RICCHIUTI BARRIENTOS
ZACCARDO
MUSACCI
19
MARCHESE
10
18
11
18
LODI
BERGESSIO
AMAURI
MONTOLIVO
13
17
6
21
IZCO
GOMEZ
VARGAS
LAZZARI
CASSANI
5 GAMBERINI
OGGI ORE 15 ANDATA 2 1 ARBITRO Gervasoni di Mantova (Galloni De Pinto/Nasca) PREZZI da 16 a 225 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3
PARMA p. 30
CATANIA p. 35
FIORENTINA p. 32
PANCHINA 78 Frezzolini, 93 Milesi, 44 Cazzola, 10 Bonaventura, 17 Carmona, 79 F. Pinto, 18 Carrozza. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Carrozza-Gabbiadini 60-40%. SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015), Marilungo (1). DIFFIDATI Capelli, Consigli, Denis. INDISPONIBILI Capelli (60 giorni), Lucchini (20 giorni), Stendardo e Tiribocchi (15 giorni), Raimondi (da valutare). ALTRI Masiello, Minotti, Polito.
PANCHINA 1 Pavarini, 33 Santacroce, 19 Ferrario, 2 Jonathan, 32 Marques, 21 Okaka, 17 Valdes. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Floccari-Okaka 55-45%, Valiani-Valdes 55-45%, Biabiany-Jonathan 60-40%. SQUALIFICATI Morrone (1). DIFFIDATI Biabiany. INDISPONIBILI Galloppa, Palladino e Gobbi (da verificare). ALTRI Ferrari, Gallinetta, Brandao, Pereira.
PANCHINA 1 Kosicky, 14 Bellusci, 33 Capuano, 8 Seymour, 16 Llama, 22 Ebagua, 32 Catellani. ALL. Montella. BALLOTTAGGI: Ricchiuti-Seymour 60-40%, Barrientos-Llama 60-40%, Legrottaglie-Bellusci 80-20%. SQUALIFICATI Almiron (1). DIFFIDATI Lodi, Izco e Potenza. INDISPONIBILI Potenza (stagione finita), Campagnolo (10 giorni), Biagianti (da definire). ALTRI Terracciano, Weillington, Suazo, Paglialunga, Calapaj, Lanzafame.
PANCHINA 89 Neto, 19 Felipe, 31 Camporese, 29 De Silvestri, 13 Kharja, 17 Salifu, 32 Marchionni. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Lazzari-Kharja 60-40%. SQUALIFICATI Behrami (1), Nastasic (1). DIFFIDATI Montolivo. INDISPONIBILI Kroldrup (20 giorni), Jovetic (10 giorni). ALTRI Pazzagli, Romulo, Acosty.
QUOTE X 3,10
6,3
2 3,65
23
OGGI ORE 15 ANDATA 2 2 ARBITRO Doveri di Roma (Carrer Meli/Velotto) PREZZI da 10 a 100 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 4
ATALANTA p. 32
1 2,10
NATALI
PASQUAL
MOTTA
MODESTO
14
QUOTE
la media voto di Mariga nelle 5 gare dal suo rientro in Italia (era alla Real Sociedad)
1 2,10
X 3,00
2 3,85
11
le partite senza subire gol di Boruc in questo campionato, in 10 partite le reti subite sono state 2
MILAN (4-3-1-2)-LECCE (3-5-2)
I NUMERI
i minuti di imbattibilità in trasferta della porta del Bologna battuta per l’ultima volta da Pjanic al 62’ di Roma-Bologna 1-1 del 29 gennaio scorso.
15 MARIGA
24
FERRI
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *l’Atalanta ha sei punti di penalizzazione
208
11 FLOCCARI
16
12
BIABIANY
21
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
4
7
13
GIORNATA
CATANIA (4-3-3)-FIORENTINA (4-3-3)
30
77 ANTONINI
14
THIAGO SILVA
ABBIATI
70
MUNTARI
33 32
ODDO ROBINHO
4
10
VAN BOMMEL EMANUELSON
25
BONERA
20
80
MURIEL
91
BENASSI
81
5
BERTOLACCI
IBRAHIMOVIC
NOCERINO
18
GIACOMAZZI CARROZZIERI
24
11
22
BLASI
MIGLIONICO
BOJINOV
28
13
26
ESPOSITO
28
ABATE
BRIVIO
4
OGGI ORE 15 ANDATA 4 3 ARBITRO De Marco di Chiavari (Grilli Dobosz/Orsato) PREZZI da 20 a 340 euro TV Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 1 e Calcio HD2
MILAN p. 54
LECCE p. 25
PANCHINA 32 Amelia, 76 Yepes, 15 Mesbah, 23 Ambrosini, 18 Aquilani, 92 El Shaarawy, 9 Inzaghi. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI Antonini-Mesbah 80-20% Van Bommel-Ambrosini 60-40%. SQUAL. Mexes (2). DIFF. Antonini, Aquilani, Bonera, Mesbah, Seedorf. INDISP. Cassano e Nesta (da valut.), Strasser (30 gg.), Flamini (15), Pato (15), Merkel (15), Boateng (7), Seedorf (7), Maxi Lopez (7), Gattuso (7). ALTRI Roma, De Sciglio, Zambrotta, Valoti.
PANCHINA 25 Petrachi, 3 Di Matteo, 8 Obodo, 6 Giandonato, 22 Piatti, 11 Seferovic, 9 Corvia. ALL. Cosmi (squalificato, in panchina Palazzi). BALLOTTAGGI Esposito-Obodo 65-35%. SQUALIFICATI Tomovic, Delvecchio e Di Michele (1). DIFFIDATI Corvia, Esposito e Muriel. INDISPONIBILI Julio Sergio (stagione finita), Grossmuller (15 giorni), Cuadrado (10 giorni) e Ofere (7 giorni). ALTRI Gabrieli, Mauro, Ingrosso, Falcone.
QUOTE 1 1,20
MARCATORI 18 RETI: Ibrahimovic (6) (Milan); Di Natale (3) (Udinese) 16 RETI: Cavani (2) (Napoli) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta) 14 RETI: Palacio (2) (Genoa); Milito (3) (Inter) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina) 11 RETI: Miccoli (1) (Palermo); Calaiò (4) (Siena) 10 RETI: Matri (Juventus); Giovinco (4) (Parma) 9 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Borini (Roma) 8 RETI: Hernanes (4) (Lazio); Nocerino (Milan); Lavezzi (1) Napoli
X 6,50
2
2 12,00
IL NUMERO
1
gol incassato dall’Atalanta nelle ultime 5 partite di A nelle quali è rimasta imbattuta: due vittorie e tre pari per 0-0
le triplette in A per Ibra, una sabato scorso a Palermo, l’altra con la Juve proprio al Lecce il 17 aprile 2005
NOVARA (3-5-2)-UDINESE (4-3-1-2)
28 GARCIA
1 UJKANI
24 PACI
3
17
GEMITI
BENATIA
10 RIGONI
22 PESCE
17
4 LISUZZO
PORCARI
27 JEDA
6
83 FLORO FLORES
66
5 DANILO HANDANOVIC
4
PINZI PAZIENZA
25 MASCARA
FERNANDES
10 DI NATALE
14
20
11 DOMIZZI
ASAMOAH
MORGANELLA
26 PASQUALE
OGGI ORE 20.45 ANDATA 0 1 ARBITRO Peruzzo di Schio (La Rocca Stallone/Mariani) PREZZI da 16 a 40 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2
Antonio Di Natale, 34 anni ANSA
PROSSIMO TURNO a
28 Giornata
Sabato 17 marzo PARMA MILAN (ore 18) FIORENTINA JUVENTUS (20.45) Domenica 18 marzo, ore 15 CAGLIARI CESENA (ore 12.30) BOLOGNA CHIEVO CATANIA LAZIO INTER ATALANTA LECCE PALERMO SIENA NOVARA UDINESE NAPOLI (ore 20.45) Lunedì 19 marzo, ore 20.45 ROMA GENOA
(1-4) (1-2) (1-1) (1-0) (1-1) (1-1) (0-2) (1-1) (0-2) (1-2)
NOVARA p. 17
UDINESE p. 46
PANCHINA 31 Fontana, 30 Centurioni, 77 Rinaudo, 12 Silva, 23 Radovanovic, 9 Rubino, 11 Morimoto. ALLENATORE Tesser. BALLOTTAGGI Paci–Centurioni 55-45%, Gemiti–Silva 80-20%. SQUALIFICATI Caracciolo (1). DIFFIDATI Marianini, Rigoni. INDISPONIBILI Ludi (10 giorni), Marianini (da valutare) ALTRI Coser, Coubronne, Dellafiore, Jensen, Mazzarani.
PANCHINA 21 Padelli, 16 Coda, 27 Armero, 18 Battocchio, 23 Abdi, 31 Fabbrini, 9 Barreto. ALL. Guidolin. BALLOTTAGGI Floro Flores-Fabbrini 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Domizzi, Isla, Asamoah, Benatia, Fernandes. INDISPONIBILI Isla (stagione finita), Badu (50 giorni), Ferronetti (da valutare), Basta e Pereyra (5 giorni). ALTRI Romo, Ekstrand, Neuton, Torje, Fanchone.
QUOTE 1 3,85
X 3,35
2 1,95
5
le reti di Mascara all’Udinese, una delle sue vittime preferite: 4 col Catania ed 1 col Napoli
1
Rossi punta su Cerci «Talento incredibile» Il tecnico della Fiorentina dà fiducia anche a Vargas Izco: «Dai Catania, vinciamo» FINOCCHIARO-GOZZINI
Due avversari: il maltempo, la Fiorentina. L’allerta meteo rischia di complicare il progetto tattico del Catania, squadra che si basa su possesso palla, velocità e inserimenti in area di centrocampisti e difensori. Un gioco che ha messo alle corde l’Inter, ma non il Cesena. Rispetto all’ultima partita, Montella non avrà Almiron (squalificato: Seymour e Ricchiuti in corsa per la maglia di sostituto), ma ritrova Legrottaglie. Il difensore, con la serenità e la forza che stanno segnando la sua esperienza in Sicilia, ha rilanciato: «Siamo un gruppo forte, ci mancano molti punti, frutto di sfortuna e anche di
errori nostri. Dimostriamolo adesso, vincendo le partite contro Fiorentina e Lazio, non le ultime arrivate. Quei quattro punti persi in trasferta, nelle ultime due gare, bruciano, ma non facciamoci prendere dall’ansia: continuiamo a giocare decisi e coscienti delle nostre possibilità». Montella frena e parla di salvezza da raggiungere matematicamente. La pensa così anche il capitano Mariano Izco, che sta vivendo un momento di meritata gloria: «Prima la salvezza, ma non possiamo non pensare a ciò che il Catania sta facendo in questa fase della stagione, che vogliamo onorare a suon di vittorie. Cominciamo con la Fiorentina, squadra che ci ha sempre messi in difficoltà. Stavolta non deve essere così».
BORUC
1
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
CESENA (4-3-2-1)-SIENA (4-4-2)
GENOA (4-4-2)-JUVENTUS (4-3-3)
13 ROSSI
15 2 1
MARTINHO
RODRIGUEZ
SANTANA 17
14
ANTONIOLI
COLUCCI
81 MORAS
24
22
7
55
MALONGA
MARTINEZ
2
GIORGI
VITIELLO
8
DESTRO VERGASSOLA
JANKOVIC
88
8
TERZI
BIONDINI
PALACIO
14
13
GAZZI
ROSSETTINI
23
3
CECCARELLI
MORETTI
13
81
BRIENZA
11
KALADZE
PEGOLO
25
DEL GROSSO
OGGI ORE 15 ANDATA 0 2 ARBITRO Damato di Barletta (Faverani Stefani/Bergonzi) PREZZI da 16 a 225 euro TV Sky Calcio 5 HD
1 FREY
Le quote 26
24
19
BOGDANI
T. ARRIGONI
77
7
3
33
CARVALHO
KUCKA
7
81
ROSSI
SCULLI
82
7
8
PEPE
MARCHISIO
32
21
MATRI
PIRLO
GILARDINO 14
4 CACERES BUFFON
1 22 VIDAL
24
VUCINIC
GIACCHERINI
11 DE CEGLIE
OGGI ORE 15 ANDATA 2 2 ARBITRO Rizzoli di Bologna (Cariolato Marzaloni/Valeri) PREZZI da 15 a 150 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 2
SIENA p. 29
GENOA p. 32
JUVENTUS p. 52
PANCHINA 88 Ravaglia, 6 Lauro, 28 Benalouane, 23 Djokovic, 30 Urso, 31 Del Nero, 11 Rennella. ALL. Beretta (squalificato, in panchina Canzi). BALLOTTAGGI Rossi-Lauro 55-45%, Santana-Del Nero 75-25%, Martinez-Del Nero 75-25%, Malonga-Rennella 55-45%. SQUAL. Pudil (2), Comotto (1) e Parolo (1). DIFF. Guana, Mutu, Rodriguez e Von Bergen. INDISP. Von Bergen (6 giorni), Guana (da valutare), Iaquinta e Mutu (3 giorni). ALTRI Calderoni.
PANCHINA 12 Farelli, 6 Angelo, 26 Pesoli, 55 Parravicini, 70 Mannini, 17 Grossi, 11 Calaiò. ALL. Sannino. BALLOTTAGGI Gazzi-Parravicini 60-40%; Bogdani-Calaiò 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Rossi, Destro, Brienza, Terzi. INDISPONIBILI Brkic (15 giorni), D’Agostino (7 giorni), Bolzoni (10 giorni), Gonzalez (7 giorni). ALTRI Acosta, Sestu, Larrondo, Codrea, Belmonte, Contini, Rossi
PANCHINA 22 Lupatelli, 27 Constant, 20 Mesto, 4 Veloso, 25 Belluschi, 19 Jorquera, 9 Ze Eduardo. ALL. Marino. BALLOTTAGGI Jankovic-Mesto 60-40%, Moretti-Constant 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Granqvist, Rossi. INDISPONIBILI Granqvist (60 giorni), Bovo (10 giorni), Antonelli (15 giorni), Birsa (3 giorni). ALTRI Scarpi, Meucci, Marchiori, Sturaro, Kranjc.
PANCHINA 30 Storari, 20 Padoin, 34 Marrone, 17 Elia, 10 Del Piero, 23 Borriello, 18 Quagliarella. All. Conte (squalificato, in panchina Alessio). BALLOTTAGGI Matri-Borriello 60-40%; Giaccherini-Marrone 60-40%. SQUALIFICATI Bonucci (1). DIFFIDATI Lichtsteiner, Giaccherini, Barzagli e Matri. INDISPONIBILI Chiellini (10 giorni), Barzagli (20 giorni). ALTRI Manninger, Grosso, Krasic, Estigarribia.
QUOTE X 3,15
2 2,55
2
le partite consecutive a segno per Bogdani che in A non è mai riuscito a segnare per più di due gare di fila
MATRI&JUVE, L’OVER PER IL RISCATTO
LICHTSTEINER
CESENA p. 17
1 2,75
QUOTE 1 4,00
X 3,40
0
2 1,90
1,83 «All’andata, col Genoa, segnai una doppietta. Potrei essere l’attaccante giusto per la partita di ritorno». Alessandro Matri, Juve, si candida per un posto da titolare e «suggerisce» un Over da 1,83.
LAZIO PER LO SPRINT SERVE LA VITTORIA
1,65 «Adesso basta festeggiare per il derby, pensiamo alla partita con il Bologna, perché abbiamo qualcosa di importante davanti a noi» Edy Reja, Lazio. L’«1» contro gli emiliani viaggia a 1,65.
le sconfitte di Lichtsteiner col Genoa che ha affrontato 7 volte, con 4 vittorie (tutte con la Lazio) e 3 pari
4
LAZIO (4-2-3-1)-BOLOGNA (3-4-2-1) 14
13
GARRIDO
PULZETTI
3 22
8 11
MARCHETTI
6 MAURI
24
21
10
HERNANES
DIAS MATUZALEM
DIAKITE LEDESMA
4
RAMIREZ
25
9
26
23
15
Delio Rossi, 52 anni, è subentrato a Mihajlovic a novembre alla guida tecnica della Fiorentina ANSA
FORFEIT IMPORTANTI
convinto della mossa, dopo settimane da spiantato, Rossi rilancerà Cerci, di nuovo considerato una ricchezza da sfruttare: «Ha un talento incredibile, nemmeno lui sa davvero quanto è bravo» osserva l’allenatore. Appoggiare uno così in panchina era un lusso a cui Rossi ha scelto di rinunciare. Anzi, per sfruttarne fino in fondo le doti, tornerà anche la Fiorentina Sinisa-style, cioè quella distribuita con il 4-3-3. Assetto riproposto per avvalersi a pieno delle facoltà di Cerci, esplosivo nello scatto, meno nell’inseguire l’avversario (Olivera gli coprirà le discese). Su di lui, Rossi ha aggiunto: «A volte si accontenta di dimostrare le sue qualità a sprazzi». Frase che l’allenatore ha sempre accompagnato al giudizio di Cerci, l’evoluzione è dimostrata dalla parte iniziale: ora «talento incredibile», prima (24 novembre 2011) «giocatore troppo caratterizzato, non esiste esterno che non copra sessanta metri di campo». Ecco dunque il primo giocatore recuperato, il secondo è Vargas, il terzo potrebbe essere Kharja: «È pronto» conferma Rossi, che stavolta non ricorre all’immagine usata altre volte per chiedere il massimo impegno a chi potrebbe giocarsi una chance decisiva — Lazzari è comunque in vantaggio — («Deve farsi trovare in stazione e salire sul treno»). Il quarto per ora non sarà Ljajic: «Deve fare di più». Per la partita Rossi vorrebbe «una squadra orgogliosa e tignosa come a Parma. Il Catania è una delle migliori realtà, Montella è passato dai Giovanissimi alla prima squadra, non avrà un back-ground, ma ha personalità e qualità, e la squadra lo segue».
Sfida-salvezza: arriva il Siena, il Cesena senza Mutu e Iaquinta
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Il Cesena si gioca le ultime chance di salvezza e lo fa senza mezza squadra. Agli squalificati Comotto, Parolo e Pudil, si aggiungono le assenze di Von Bergen (fuori da un mese per una micro frattura al calcagno sinistro), Guana (micro frattura all’alluce sinistro), Iaquinta e Mutu, che non hanno recuperato dai problemi muscolari rimediati mercoledì contro il Catania. «La situazione non è rosea — commenta il tecnico Beretta, in tribuna per squalifica ma dobbiamo essere più forti anche delle assenze. Chiedo ai giocatori di ripetere la prestazione fornita mercoledì e di dimostrare di essere grandi uomini quali sono, di non mollare fino in fondo per loro, per i tifosi e per la società». Prima da titolare per il diciassettenne Tommaso Arrigoni; dopo mesi tra panchina e tribuna, si rivedono anche Ceccarelli, Martinez e Malonga. Qui Siena Un Siena umile, «senza volto e senza nome». È la squadra che vuole Giuseppe Sannino nella sfida salvezza con il Cesena. «Non sarà una squadra dimessa, anzi ci aspetta una partita dura. Siamo consci di questo, ma anche consapevoli del fatto che per noi è una partita cruciale per la stagione. Siamo stati bravi ad apparecchiare il pranzo della salvezza anche ad altre squadre, allargando a più formazioni la lotta. Io però guardo solo alla mia squadra, ci servono ancora punti pesanti». Burioli-Lorenzini
4
IL NUMERO
34
i giorni trascorsi dall’ultimo successo in campionato per il Genoa, 3-2 in casa contro la Lazio il 5 febbraio
84
DIAMANTI
48
90
GILLET
PORTANOVA
1
5 ANTONSSON
RUBIN
OGGI ORE 20.45 ANDATA 0 3 ARBITRO Guida di Torre Annunziata (Petrella De Luca/Calvare se) PREZZI da 10 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD2
LAZIO p. 48
BOLOGNA p. 32
PANCHINA 1 Bizzarri, 13 Sbraga, 93 Salustri, 41 Zampa, 87 Candreva, 30 Alfaro, 18 Kozak. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Scaloni (1) e Biava (1). DIFFIDATI Candreva, Diakite, Dias, Hernanes e Radu. INDISPONIBILI Brocchi (5 giorni), Cana e Stankevicius (10 giorni), Konko e Radu (7 giorni), Lulic (40 giorni), Rocchi (3 giorni). ALTRI Berardi, Makinwa.
PANCHINA 25 Agliardi, 21 Cherubin, 3 Morleo, 8 Garics, 6 Taider, 33 Kone, 99 Acquafresca. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Krhin-Taider 51-49%, Diamanti-Kone 60-40%. SQUALIFICATI Perez (1). DIFFIDATI Di Vaio, Kone, Mudingayi, Portanova, Raggi e Ramirez. INDISPONIBILI Loria (7 giorni), Gimenez (15 giorni). ALTRI Lombardi, Stojanovic, Rickler, Crespo, Cruz, Vitale, Casarini, Paponi, Vantaggiato e Belfodil.
QUOTE 1 1,65
X 3,50
2 5,50
2
Poker Inter, Bessa ne fa 2 Oggi Juve e Napoli-Roma L’Inter inaugura il nuovo campo del «Facchetti» e, davanti a Ranieri, batte 4-2 il Cesena: gol di Bessa, Castaignos, ancora Bessa e Forte. In campo c’era anche Juan. Fiorentina facile sul Grosseto con Campagnaro e Jackson Bekham. Oggi in campo le finaliste di Viareggio e Coppa Italia: la Juve con l’Empoli, la Roma a Napoli. GIRONE A Parma-Cagliari 6-2; Fiorentina-Grosseto 2-0; Modena-Sampdoria 0-1; Genoa-Sassuolo 1-1; Novara-Siena 3-2; Livorno-Torino 1-0. Oggi Juventus-Empoli (ore 11). Classifica: Fiorentina* 38 punti; Juventus* 37; Livorno 32; Sampdoria 31; Empoli*, Novara 30; Torino* 29; Genoa 26; Sassuolo 23; Parma 21; Modena, Siena 18; Cagliari 16; Grosseto 11. GIRONE B Atalanta-Albino-
Leffe 0-0; Inter-Cesena 4-2; Vicenza-Chievo Verona 0-0; Bologna-Padova 2-1; Cittadella-Udinese 0-1; Verona-Varese 1-2; Brescia-Milan 0-0. Classifica: Inter 40; AlbinoLeffe, Varese 37; Milan* 36; Chievo* 33; Bologna* 31; Atalanta 25; Cittadella 24; Udinese 23; Padova*, Brescia 22; Verona* 18; Cesena* 17; Vicenza* 16. GIRONE C Bari-Palermo 1-3; Ascoli-Crotone 4-1; Lazio-Juve Stabia 1-1; Nocerina-Lecce 2-6; Pescara-Gubbio 0-0. Catania-Reggina rinviata. Oggi Napoli-Roma (ore 11.30). Classifica: Lazio 49; Roma** 48; Palermo 42; Lecce 35; Catania* 31; Napoli** 28; Reggina* 27; Ascoli* 24; Nocerina, Bari, Juve Stabia 19; Pescara* 17; Gubbio 11; Crotone 9. (*una gara in meno) (** due gare in meno)
i pareggi consecutivi della Juventus, ultimi caso simile nell’aprile maggio del 2009 con cinque gare consecutive finite in parità
4
le espulsioni in A per Dias, la prima proprio contro il Bologna il 23 gennaio 2011 (finì 3-1 per gli emiliani)
CAMPIONATO PRIMAVERA I NERAZZURRI ALLUNGANO IN VETTA
3
RAGGI
MUDINGAYI
ZAURI Casa Fiorentina Ufficialmente
I NUMERI
KRHIN
KLOSE DI VAIO
GONZALEZ
78
19
le vittorie casalinghe consecutive per la Lazio, contro Atalanta Milan Cesena e Fiorentina; identica serie aveva ottenuto l’anno scorso dal 20 febbraio al 10 aprile
Taccuino CALCIO FEMMINILE
La Torres ne fa 11 (g.l.g.) Una sola partita ma col pallottoliere: Torres Lazio 11 0. Ben 5 reti di Iannella, 2 di Fuselli. Oggi le altre gare (ore 15): Como Venezia. Mozzanica Torino, Tavagnacco Ri viera di Romagna, Roma Chiasiellis, Milan Brescia, Firenze Verona. In classifica Torres in testa con Bre scia a 41 punti.
CONVEGNO
Zeman in cattedra Daniel Bessa
Domani a Pescara Zdenek Ze man parlerà ai dirigenti d’azienda al convegno «Costruire azioni», orga nizzato dal gruppo francese Vemac. Il tecnico del Pescara parlerà a 130 persone: Titolo «La mia idea di team tra sport e impresa».
I CT RIUNITI
Tutti con Prandelli
Juan Jesus
Lunedì 19 a Roma alle 17.30 in via Gui do Reni il convegno «Tutti Cittì», or ganizzato da VeDrò. Partecipano i ct Prandelli, Berruto, Campagna, Piani giani, Barbolini, Ravetto e Cerioni.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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MONDO SPAGNA
Doppietta Ronaldo Il Real sbanca Siviglia Vittoria 3-2 col Betis. Intanto Guardiola polemizza con Mou: «Io e lui uguali? Voglio che la gente non si vergogni di me» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI MADRID
Polemiche infinite. Venerdì, per le frasi di Mourinho e Alfons Godall, ieri per la risposta di Guardiola e il rigore non visto a favore del Betis al 93’ battuto 3-2 dal Madrid. Un doppio fallo di mano, prima Marcelo poi Sergio Ramos, sul tiro della disperazione di Jefferson Montero. Che numeri Il Madrid e Ronaldo
macinano gol e vittorie, record e numeri impressionanti, la Liga accumula veleni. Mou arriva a 100 partite col Madrid (77 vinte, 13 pareggiate e 10 perse...), il suo Real a 11 vittorie di fila in Liga, e a 10 in trasferta, record. Ronaldo a segno per 6 partite di seguito (9 gol in totale) e in Liga arriva a 32 reti in 26 gare, +4 su Messi col Madrid a +13 sul Barça, in campo oggi pomeriggio a Santander. Tre punti pesantissimi per il Real in una gara spettacolare, aperta, piena di colpi di scena tra i quali l’infortunio all’arbitro Iturralde Gonzalez sostituito nell’intervallo dal quarto uomo, il basco Sagues Oscoz che di norma fischia in terza serie. Betis in vantaggio con Molina, raggiunto da Higuain (19˚ assist stagionale di Ozil), sfortunato quando una punizione di Salva Sevilla è toccata sulla traversa da Casillas. Nella ripresa la doppietta di Ronaldo, inframmezzata dal 2-2 dell’incredibile Jefferson Montero. Poi il rigore non fischiato. Le polemiche Che alimenta le
polemiche delle 24 ore precedenti. Mou aveva detto a Guardiola che sono uguali, Pep non ci sta: «Ci assomigliamo solo in una cosa, entrambi vogliamo vincere. Per il resto non vedo altre somiglianze e se ci fossero dovrei controllare il mio comportamento. Ci sono immagini e azioni che parlano da sole, e migliaia di conferenze stampa che testimoniano la differenza». Venerdì un ex vicepresidente del Barça ha detto che il club ora non gode dei favori arbitrali perché il nuovo presidente Rosell non ha una buona relazione con Villar, presidente federale. Ancora Pep: «Siamo a
Una delle rare strette di mano tra l’allenatore del Barça Pep Guardiola e quello del Real Madrid Josè Mourinho AFP
LIGA IL QUADRO DELLA 26 GIORNATA a
Il Levante crolla con il Malaga C’è il Barcellona a Santander Nelle partite di ieri, la Real Sociedad ha strapazzato il Saragozza fanalino di coda, per 3 0, con la doppietta di Agirretxe e la rete di Vela. Il Malaga ha scavalcato il Levante in classifica grazie alla vittoria di misura siglata da Rondon. E sempre con una rete (in questo caso di Castro) lo Sporting Gijon, in piena zona retrocessione, ha sgambettato il Siviglia. Oggi (ore 18) il Barcellona secondo in classifica è impegnato a Santander contro il Racing per proseguire l’inseguimento al Real Madrid, primo. 26a GIORNATA Ieri Real Sociedad Saragozza 3 0, Malaga Levante 1 0, Gijon Siviglia 1 0. Betis Real Madrid 2 3. Oggi Espanyol Rayo Vallecano (ore 12), Atl. Madrid Granada (ore 12), Valencia Maiorca (ore 16), Santander Barcellona (ore
tanti punti dal Madrid perché sono stati migliori di noi. Mi sembra assurdo che non si diano i meriti delle vittorie a Messi o Ronaldo. Il presidente federale dovrebbe intervenire visto che s’insinua che si vince o si perde per la sua amicizia. Abbiamo conquistato 13 trofei su 16, in Europa e nel mondo. Come passiamo la frontiera tutti ci ammirano per il gioco. Nessuno ci ha mai regalato nulla».
4
PREMIER 28˚ TURNO
IERI BoltonQPRangers 2-1, Aston VillaFulham 1-0, ChelseaStoke 1-0, SunderlandLiverpool 1-0, W’hamptonBlackburn 0-2, EvertonTottenham 1-0 OGGI Man UtdW.Bromwich (ore 15), Swansea-Manchester City (ore 15), Norwich-Wigan (ore 17). DOMANI ArsenalNewcastle (ore 21) CLASSIFICA Manchester City 66; Manchester Utd 64; Tottenham 53; Arsenal e Chelsea 49; Newcastle 44; Liverpool 39; Sunderland e Everton 37; Fulham e Stoke 36; West Bromwich e Norwich 35; Swansea e A.Villa 33; Blackburn 25; QPRangers e Wolverhampton 22; Wigan 20
INGHILTERRA CONTRO LO SWANSEA
City dei record punta ai 99 punti per il titolo Mancini: «Possiamo vincerle tutte». Lo United insegue: oggi c’è il West Bromwich DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Vincerle tutte per tornare ad essere campioni d’Inghilterra. Elementare Watson, dicono da queste parti, ma se davvero il Manchester City dovesse riuscire nell’impresa di conquistare 33 punti su 33 nelle prossime 11 gare, sarà record: 99 il bottino finale. Il primato è del Chelsea dal 2005: 95, con Mourinho in panchina: «È il nostro obiettivo – rivela Mancini – anche perché è l’unico modo per avere la certezza di conquistare il titolo. Lo United non mollerà mai. Vincere undici gare non sarà facile, ma possiamo farcela». Sull’altro fronte, Ferguson replica a Mancini: «Vedo che si diverte con le previsioni. Se ci azzecca sempre come con il Tottenham, mi va benissimo». Bastonate in Europa, le squadre di Manchester tornano ad alzare la voce in Premier: oggi tocca prima al City, poi allo United. Mancio Apre le danze il City, sul palcoscenico
dello Swansea, il piccolo Barcellona costruito in Galles dal tecnico nordirlandese Brendan Rodgers. Il City ha la difesa a pezzi. Kompany ha un polpaccio fuori uso. Zabaleta non è guarito. Richards non sta benissimo. Al centro remerà Kolo Touré: «In una squadra come il City non puoi giocare sempre, ma devi essere sempre pronto. Io lo sono», dice l’ivoriano. Nello Swansea mancherà il velocissimo Dyer, squalificato. Ferguson Lo United ospita il Wba di Hodgson. «Cambierò due o tre pedine rispetto alla gara con il Bilbao», annuncia il santone scozzese. Via libera a Scholes, Rio Ferdinand e Nani. «Hodgson fa giocare bene le sue squadre, bisogna stare attenti». Il Wba ha provocato l’esonero di Villas Boas. Ferguson non corre questi rischi, ma il vecchio collega potrebbe frenare la rincorsa dello United.
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BETIS 2 REAL MADRID 3
Imanol Agirretxe, 25 anni 18), Osasuna Ath. Bilbao (ore 21.30). Domani Villarreal Getafe (ore 21). CLASSIFICA Real Madrid 70; Barcellona 57; Valencia 43; Malaga 40; Levante 38; Athletic Bilbao 37; Osasuna 35; Rayo Vallecano 34; Atletico Madrid, Espanyol, Real Sociedad, Siviglia 33; Betis 30; Getafe, Maiorca 29; Granada 28; Villarreal 27; Racing Santander, Sporting Gijon 24; Saragozza 18.
MARCATORI Molina (B) al 10’, Higuain (R) al 25’ p.t.; Cristiano Ronaldo (R) al 7’, Jefferson Montero (B) al 10’, Cristiano Ronaldo (R) al 28’ s.t. BETIS (4-4-2) Fabricio 7; Nelson 6, Paulao 5, Nacho 5, Dorado 5; Jefferson Montero 8, Beñat 6.5, Iriney 7 (dal 32’ s.t. Cañas 6), Salva Sevilla 6.5 (dal 29’ s.t. Santa Cruz 6); Molina 6.5 (dal 21’ s.t. Pozuelo 5.5), Rubén Castro 6.5. All.: Mel 7. REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 7.5, Arbeloa 5, Pepe 6.5, Sergio Ramos 7, Marcelo 6; Xabi Alonso 6.5, Khedira 6.5; Özil 7 (dal 44’ s.t. Benzema s.v.), Kaká 7 (dal 30’ s.t. Granero 6), Cristiano Ronaldo 7.5; Higuaín 7 (dal 33’ s.t. Callejon 6). All.: Mourinho 7. ARBITRI Iturralde Gonzalez 6 (Sagues Oscoz 5) NOTE ammoniti Kakà (R), Higuain (R), Iriney (B), Arbeloa (R)
in Bolton-Qpr
Gol fantasma sullo 0-0 Proprio come in Milan-Juve: Bolton-Qpr finisce 2-1, ma gli ospiti protestano per il gol di Hill sullo 0-0, non visto dall’arbitro: il portiere Bogdan respinge la palla oltre la linea di porta.
GERMANIA LA CAPOLISTA DORTMUND PAREGGIA DOPO 8 VITTORIE DI FILA
Taccuino
Il Bayern ne fa sette, il Borussia frena
FRANCIA
PIERFRANCESCO ARCHETTI
Non è mai troppo tardi per arrabbiarsi anche in Bundesliga, ma nell’immediato aver mostrato la faccia feroce può servire in Champions, sempre che a Basilea siano impressionabili. Sette gol del Bayern, anzi otto perché la rete dell’Hoffenheim è un autogol di Luiz Gustavo, dopo la settimana delle polemiche e dell’ipotizzato addio di Jupp Heynckes: l’allenatore invece dice che «questo 7-1 dimostra quanta fame abbiamo e ci darà la spinta per battere il Basilea». Martedì il ritorno di Champions, c’è da cancel-
lare la sconfitta 1-0 dell’andata. Ci sarà anche Schweinsteiger, per la prima volta dentro (nella ripresa) dopo l’infortunio alla caviglia del 4 febbraio Più vicino Tripletta di Gomez,
capocannoniere che sale a 21, doppietta di Robben, centri di Kroos e Ribery: nella facilità con cui si sbarazza dell’Hoffenheim (3-0 dopo 18’, 5-0 al 35’, 7-0 al 58’) il Bayern riceve anche la buona notizia del pari del Borussia Dortmund. Dopo 8 successi consecutivi, la capolista viene insabbiata ad Augsburg, contro la terz’ultima (0-0): il 19˚ risultato utile è «un esito corretto» secondo Klopp ma fa diminuire il suo
vantaggio a +5. Povero Babbel L’allenatore dell’Hoffenheim Markus Babbel è nato a Monaco e ha giocato per 16 anni nel Bayern. Passò dall’Allianz Arena in ottobre e perse 4-0 con l’Hertha. Licenziato dai berlinesi, è tornato nella sua città e ne ha pigliate altre sette. Prima di ogni ritorno gli chiedono se gli piacerebbe allenare il Bayern: «Non sono il tipo che ogni giorno pensa di poter guidare questo club», ha detto. I risultati sono con lui. Caso Molinaro nello Stoccarda: il difensore ha rifiutato la panchina venerdì nello 0-0 con il Kaiserslautern. Multa e cessione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
25a GIORNATA
Il Colonia stende l’Hertha Oggi Schalke 04-Amburgo 25ª GIORNATA. Venerdì: Stoccarda Kaiserslautern 0 0. Ieri: Colonia Hertha 1 0; Bayern Hoffenheim 7 1; Mainz Norimberga 2 1; Borussia Moenc. Friburgo 0 0; Wolfsburg Leverkusen 3 2; Augsburg Borussia Dortmund 0 0. Oggi: Werder Brema Hannover; Schalke 04 Amburgo. CLASSIFICA Borussia Dortmund 56; Bayern 51; Borussia Moenc. 48; Schalke 04 44; Leverkusen 40; Werder 36; Hannover 35; Stoccarda 33; Wolfsburg, Norimberga 31; Hoffenheim, Mainz 30; Colonia 28; Amburgo 27; Hertha, Augsburg 23; Friburgo 22; Kaiserslautern 20.
Psg a Digione per l’allungo Il Montpellier riceve il Caen (a.g.) Il Psg di Ancelotti cerca tre punti a Digione e tiene d’occhio l’attaccante Gael Kakuta, 20 anni, suo ex giocatore al Chelsea. 27a GIORNATA Ajaccio Mar siglia 1 0; Brest Bordeaux 0 2; Evian Sochaux 2 3; Nizza Nancy 1 1; Tolosa Lorient 1 1; Valenciennes St. Etienne 1 2; Lione Lilla 2 1. Oggi: Digione Psg; Ren nes Auxerre; Montpellier Caen. CLASSIFICA Psg 55; Montpellier 54; Lilla 47; St. Etienne 46; Tolosa 44; Rennes e Lione 43; Marsiglia, Bordeaux 39; Evian 33; Valenciennes 31; Brest 30; Ajaccio 29; Caen, Lorient 28; Nizza, Nancy, Digione 27; Sochaux 24; Auxerre 23.
EGITTO
Il campionato viene annullato dopo la strage di Port Said La Federcalcio egiziana ha sospeso il campiona to, interrotto lo scorso 1 febbraio dopo gli scontri se guiti alla partita tra Al Ahly e Al Masry a Port Said, in cui morirono 74 persone. Il campionato sarà sostituito da un torneo amichevole dal 29 marzo al 18 maggio: il ricavato andrà a favore delle famiglie delle vittime.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
DOMENICA 11 MARZO 2012
di ANDREA SCHIANCHI
se tra i due litiganti godesse davvero il E terzo? Non è un paradosso, seguite il discorso: Milan e Juve si stanno contendendo lo scudetto (e probabilmente se lo giocheranno fino all’ultima giornata), ma se fossimo in Allegri e Conte faremmo molta attenzione alla Lazio. Certo, pronosticarla come candidata al titolo sarebbe un esercizio di esagerata fiducia, però i numeri dicono che la squadra di Reja è la migliore del girone di ritorno con 15 punti conquistati (il Napoli ne ha fatti 17, ma ha disputato una gara in più), uno in più del Milan e ben 4 in più della
DomenicaMondiale
verdetto e a Maranello temono possa essere durissimo. Non solo duro. C’è l’inquietante incubo di risvegliarsi non solo dietro a Red Bull e McLaren, ma anche a Mercedes e Lotus, con il timore che pure Sauber, Williams e Force India possano riservare delle amarissime sorprese. C’è insomma il terrore di non riuscire a raggiungere i «top ten» in qualifica e la zona punti in gara. «Speriamo di fare come l’Italia di Bearzot nel 1982: amichevoli scialbe, tre pareggi in tre partite e poi il titolo Mondiale», ha commentato Stefano Domenicali senza nascondere la preoccupazione per un progetto cambiato in corsa e ancora in mezzo al guado. Ci vorranno quattro gare, un mese, per capire realmente come andrà a finire la stagione più lunga degli ultimi anni. Ma basterà il verdetto del primo GP per sapere se in fondo al tunnel comincerà a vedersi una luce, oppure se andremo incontro ad una stagione nera con scontata rivoluzione all’interno della squadra che prima dell’ultima gara del 2010 era in testa al Mondiale. L’unico a non rischiare nulla è Fernando Alonso (foto AFP). Lui non è in discussione. Gli altri, da Massa in giù, sono tutti in bilico e se la stagione non dovesse imboccare la strada giusta, il presidente Montezemolo potrebbe trasformarsi in uno Zamparini e far saltare l’allenatore e qualcuno dei suoi uomini. Stefano Domenicali non è il progettista della F2012 e non è neppure l’aerodinamico. Ma è l’uomo che ha scelto chi poi ha disegnato la monoposto e quindi sa di essere in discussione
anche per colpe che non sono sue. E’ il destino del responsabile della gestione sportiva che è un po’ come l’allenatore in una squadra di calcio. Non c’era mai stato un Mondiale con sei campioni del mondo al via. Quest’anno ci saranno Schumacher, Vettel, Alonso, Hamilton, Button e il redivivo Raikkonen. Difficile, se non impossibile che il campione 2012 non esca da questo sestetto di re, a meno che Webber non ritrovi lo stato di grazia di due anni fa. Tre mondiali di fila nella storia li hanno vinti soltanto Fangio e Schumacher e quindi la sfida di Vettel, bi-campione uscente, diventa ancora più stimolante. E’ lui il favorito d’obbligo, anche se la McLaren durante i test invernali è sembrata molto in palla mentre la Red Bull ha avuto qualche problema d’affidabilità, soprattutto durante l’ultima sessione di prove a Barcellona. Un inizio di campionato con grandi battaglie in pista e vincitori diversi nelle prime gare, permetterebbe alla Ferrari di non accumulare distacchi incolmabili. Il primo obbiettivo stagionale non può che essere questo: arrivare alla quinta gara dell’anno con gli avversari ancora a portata di vittoria. Non è quello che si sperava quando era stato deciso di progettare una Formula 1 aggressiva e in chiara rotta con un passato troppo conservatore, ma oggi come oggi non si può fare altro che limitare i danni. Il richiamo all’Italia del 1982, il silenzio stampa dei piloti (Alonso l’ha rotto solo per rispettare un impegno con SportWeek e lo leggerete in esclusiva sabato prossimo) per ora significano aggrapparsi anche alla cabala. Tra una settimana avremo le idee decisamente più chiare. Per ora il Rosso resta Profondo. Un po’ come l’Azzurro Tenebra inventato da Giovanni Arpino per quell’indimenticabile Italia del 1982. twitter: @uzapelloni © RIPRODUZIONE RISERVATA
SabatoClassicissima
una settimana dalla Milano-Sanremo è stato interessante seguire su schermi diA versi la Tirreno-Adriatico e la Parigi-Nizza. Ieri, ma anche nei giorni precedenti. L’impressione è che il favorito unico è sempre Mark Cavendish, il campione del mondo che alla Tirreno ha messo la sua firma sull’unica volata pura. Il favorito ombra è Oscarito Freire, che è arrivato a un respiro dall’inglese e dopo quasi 300 chilometri di gara esalta le sue caratteristiche di fondista velocissimo. E dietro ai due c’è un folto gruppo di aspiranti con progetti tattici molto diversi. All’appello manca sempre un forte candidato italiano, ma è proprio lo strapotere di Cavendish a suggerire una corsa creativa nella quale i nostri possono inserirsi. Chi? Vincenzo Nibali, ad esempio. Il siciliano della Liquigas non è esattamente il prototipo del campione da classiche, ma la storia della Sanremo ci dice che anche un corridore dalle sue caratteristiche può fare il numero. Ricordate Laurent Fignon? Il francese specialista delle corse a tappe ci riuscì due volte (nel 1988 e nell’89). Anticipando la volata, naturalmente. Ieri, Nibali ha fatto un numero d’alta scuola attaccando con coraggio e tante gambe sullo
strappo di Chieti. In una Sanremo tirata, Nibali potrebbe fare una cosa così sulla Cipressa, isolando un gruppetto, o ancora meglio sul Poggio. Vincenzo è un discesista di qualità e se passasse sul Poggio con 10" lo rivedrebbero al traguardo. Non troverà sempre un compagno di squadra come Sagan pronto a chiudere il buco con tempismo, diciamo così, un po’ discutibile. A proposito di Sagan, tra i ragazzi della sua generazione è forse il più forte (per le classiche) e quello con più temperamento. Diventerà un campione super quando saprà disciplinare la sua esuberanza. Se ieri avesse aspettato che fosse Kreuziger a chiudere su Nibali avrebbe potuto vincere lo stesso. Ma con più eleganza. Per il resto della compagnia italiana dobbiamo affidarci all’estro di Viviani (buon risveglio venerdì alla Parigi-Nizza) al fondo di Modolo e all’esperienza di Petacchi. All’appello, per ora, mancano soprattutto Pozzato (sfortunato per l’intoppo della clavicola fratturata) e Visconti (ieri ce lo aspettavamo davanti). La Parigi-Nizza, invece, ci suggerisce i nomi di Boonen, forse mai così in forma nella settimana della Classicissima e di Valverde. Insomma, in cima al tabellone dei pronostici c’è sempre Cav, ma dietro c’è aria di grandi attacchi. E Freire, come sempre, sta alla finestra. twitter: @pierbergonzi © RIPRODUZIONE RISERVATA
di una sfida di Europa League, il presidente Lotito aveva contattato altri tecnici (e forse aveva pure raggiunto qualche accordo...), i tifosi erano in uno stato di ebollizione permanente, sembrava che tutto il pianeta Lazio dovesse esplodere da un momento all’altro. E invece, adesso, siamo qui ad applaudire un gruppo che, nonostante i mille infortuni e i diecimila contrattempi, tira dritto, fa risultati e mette ansia alle prime della classe. Oggi all’Olimpico arriva il Bologna, e non sarà una passeggiata di salute. Tutt’altro. Ma questa Lazio si è conquistata il diritto di stupire: grande risultato. E se poi la Juve a Genova non dovesse vincere... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tanto è un gioco
di ROBERTO PELUCCHI
f Dallo striscione su Pessotto ai cori razzisti a Juan, il nostro calcio non perde occasione per esporre la propria spazzatura. Si scanna per gli errori degli arbitri quando è su altri problemi che servirebbe nettezza. Urbana.
di LUIGI GARLANDO
Lacrime da Inter Le più belle? Quelle di Ranieri Il tecnico si è commosso come un artigiano davanti a un lavoro ben fatto
laVignetta di STEFANO FROSINI
Lacrime da Inter: dall’alto Ranieri, Mourinho e Cambiasso ANSA-LIVERANI
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
PAUL GASOL Stella dei Lakers in Nba
Una parola di conforto al mio amico @rickyrubio9 per le dure notizie sul suo incidente al ginocchio... @paugasol
CICLISMO CAV L’UOMO DA SANREMO SPERIAMO IN UN NIBALI ALLA FIGNON di PIER BERGONZI
Juve. La classifica parla chiaro: la Lazio è a 4 punti dalla Juve e a 6 dal Milan. In caso di scivolone (singolo o di coppia...), il terzo incomodo è lì, pronto a zompare sulla preda e a sorprendere l’esercito degli scettici. Già, perché il cammino della Lazio, decisamente fuori dell’ordinario (in senso positivo, sia chiaro), è rimasto finora nell’ombra. Forse soltanto la recente vittoria nel derby (la seconda della stagione) ha dato certezze a un ambiente scosso per troppo tempo da polemiche, malumori e incomprensioni. Basti pensare che l’allenatore (Edy Reja nella foto Ansa), poche settimane fa, si era clamorosamente dimesso, alla vigilia
laPuntura
FORMULA 1 FERRARI PROFONDO ROSSO SONO I GIORNI DELLA GRANDE PAURA er la Ferrari è la settimana della Grande P Paura. Domenica prossima in Australia la Formula 1 emetterà il suo primo insindacabile
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E SE LA LAZIO ZITTA ZITTA S’INSERISSE NELLA LOTTA PER LO SCUDETTO?
loSpunto
di UMBERTO ZAPELLONI
LA GAZZETTA SPORTIVA
STEFANO MANCINELLI Ala di Milano e della Nazionale
All Star Game: Mancinelli, White e Hackett ai fornelli Ho fatto un riso incredibileeeeeeeeeee @mancio6
DAN PETERSON Leggendario coach di basket
La donna francese è il top della femminilità. Fanny Ardant, Catherine Deneuve, Brigitte Bardot, Simone Signoret, Sophie Marceau: Dream Team @therealcoachdan
LANCE ARMSTRONG Sette volte trionfatore al Tour
Congratulazioni a Chris Horner (@hornerakg) per la maglia di leader alla Tirreno Adriatico. Vai Testarossa! @lancearmstrong
differenza di questa Grande Inter, che ha diA luito in un biennio di amarezze e dismissioni il tramonto di un ciclo storico, la Grande Inter di Helenio Herrera tirò giù la saracinesca di schianto: il 25 maggio ’67 a Lisbona perse la finale di Coppa Campioni col Celtic, il primo giugno inciampò a Mantova, per papera di Sarti, e regalò lo scudetto alla Juve all’ultima di campionato. In un lampo aveva conquistato la gloria, in un lampo l’ha restituita. Quel giorno a Mantova qualcuno giurò di aver visto piangere il Mago, che negò categorico: «Il calcio è passione, ma piangere nunca. Mai. Ho imparato la filosofia degli arabi: pazienza». Il Celtic aveva spiegato in modo definitivo che l’Armata di HH, per due volte padrona d’Europa e del mondo, si era ridotta a un manipolo di reduci stanchi. «Stroncata dalla prorompente vitalità degli scozzesi — titolò la Gazzetta —. Troppe battaglie». Parole che calzano bene a questa Seconda Grande Inter. Jock Stein, allenatore del Celtic, fu altrettanto chiaro: «Il calcio è movimento. Avete notato che negli ultimi dieci minuti i nostri mediani avanzavano per il tiro?» Come un tempo faceva Cambiasso. Le lacrime del Cuchu, piante dopo la sostituzione contro il Catania, potevano essere le lacrime dell’Inter di Lisbona o di Mantova: la lucida presa di coscienza di una stagione splendida che si chiudeva, la resa alla legge del tempo più che a quella di un avversario. Il Mago invece non pianse. Nunca. Argentino emigrato a Casablanca, educato dalla pazienza degli arabi, un anno dopo Lisbona, Herrera passò alla Roma dove avrebbe tesserato un giovane di belle speranze,
figlio del suo macellaio: Claudio Ranieri. Nel ’67, anno della fatal Lisbona, José Mourinho era un portoghese di 4 anni. E’ toccato a lui riportare la Coppa Campioni in casa dell’Inter, sotto un altro Moratti. Un altro manipolatore di anime, un altro fascinoso affabulatore, un altro leader carismatico. Il nuovo Mago. Paragoni a raffica, ma Mou ha pianto. Ha pianto a dirotto al Bernabeu. Ha pianto di gioia, commozione, sfinimento, tutto. Poi è salito sull’auto di Florentino Perez e da quel momento la Seconda Grande Inter ha cominciato a sgretolarsi. Ranieri, ex allievo del Mago, ne ha raccolto le briciole e venerdì sera, dopo la vittoria sul Chievo, ha pianto anche lui. Lacrime diverse da quelle di Mourinho e Cambiasso, diverse da quelle che diluviò dieci anni fa l’interista Ronaldo sulla panca dell’Olimpico, il 5 maggio. Non ha pianto per un trionfo o per una disfatta. Ranieri non c’entra con la gloria o con il crollo di questa Grande Inter. L’hanno chiamato per aggiustarla e per accompagnarla all’ultimo porto. A Verona, dopo settimane di guai, Ranieri ha riconosciuto i segni del suo lavoro e si è commosso. Come farebbe un elettricista che vede finalmente accendersi la lampadina, un falegname che dopo giorni di pialla riesce a chiudere dolcemente il cassetto. Occhi lucidi, più che vere lacrime. Nulla di esasperato. L’orgogliosa soddisfazione di un artigiano, che non ha mai conquistato il mondo, davanti al suo prodotto. Non un capolavoro al Bernabeu, solo un lavoretto al Bentegodi, ma ben fatto, con passione e dignità. Per questo sono lacrime belle. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
SERIE BWIN 30a GIORNATA
d
l’Analisi
HANNO DETTO
di NICOLA BINDA twitter@nickbinda
I posticipi possono dare due certezze La giornata è cruciale. Il balzo del Pescara in vetta è importante e stuzzica fino a un certo punto il Torino, che più che altro domani ha un altro obiettivo: staccare definitivamente il Verona e guadagnare altri due punti sul Sassuolo. E’ la giornata numero 30, potrebbe essere ricordata come quella che ha scritto i nomi delle squadre che saliranno dirette in A. Non solo. Se oggi la Reggina dovesse vincere a Bari, sarà tutto in discussione per i playoff. La sconfitta del Varese ha riaperto i giochi, ma solo la Sampdoria ha guadagnato un punto, visto che anche il Brescia s’è bloccato (a favore di un Padova, che al contrario, ha messo un puntello alla sua qualificazione). Palla quindi alla squadra di Gregucci, che vincendo andrebbe a -2 dalla zona-spareggi, che oggi — tra l’altro — è la più settentrionale di sempre. E vogliamo dirla tutta? Guardiamo dall’altra parte della classifica. La vittoria della Nocerina è pesante: la squadra di Auteri è tosta e ha guadagnato terreno su tutte le rivali (Empoli escluso), quindi se dovesse voltar pagina potrebbe creare lo scompiglio. Perché i playout sono a soli 4 punti e lì in basso i club moribondi sono diversi, a cominciare da quel Vicenza che nemmeno con il terzo cambio di allenatore sembra riuscire a guarire. Giornata 30, dunque. L’anno scorso, a questo punto del torneo, era già scritta la promozione diretta di Atalanta e Siena, mentre verso i playoff era appena iniziata la rimonta del Padova: il ritardo (dal Pescara) era di 5 punti e in mezzo, tra le altre, c’era anche il Torino. Addirittura il Padova era un punto sotto al Piacenza, che stava beato a +6 da quei playout dove poi è rotolato, fino alla retrocessione. Per questo la giornata è cruciale, certo, ma sapendo che siamo pur sempre nella pazza Serie B...
S Insigne (attaccante del Pescara) Un gol così lo avevo già segnato alla Triestina in Coppa Italia. L’importante è avere preso tre punti pesanti
S Zeman (allenatore del Pescara) Non siamo continui per tutti i 90’. I gol belli li prepariamo in allenamento, tranne quelli con le spalle alla porta
1 2
S Foscarini (allenatore del Cittadella) Col Pescara ci dice male. Noi non abbiamo segnato quando dovevamo farlo, loro hanno sfruttato le occasioni nel momento giusto
COSI’ OGGI ORE 12.30
La Reggina fa visita a un Bari penalizzato
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Busellato (C) al 14’, Sansovini (P) al 29’ p.t.; Insigne (P) al 22’ s.t. CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6; Ciancio 6, Pellizzer 5,5, Scardina 6,5, Marchesan 5,5; Vitofrancesco 6 (dal 26’ s.t. Schiavon 5), Paolucci 5,5, Busellato 6 (dal 37’ s.t. Branzani 5); Di Roberto 5,5, Di Carmine 5,5 (dal 26’ s.t. Bellazzini 5), Maah 6. PANCHINA Pierobon, Martinelli, Job, De Vito. ALLENATORE Foscarini 6.
BARI REGGINA
PESCARA (4-3-3) Anania 7,5 (dal 37’ s.t. Ragni s.v.); Zanon 5,5, Romagnoli 6, Capuano 6, Balzano 6; Nielsen 5,5 (dal 27’ s.t. Kone 6), Verratti 6,5, Cascione 5,5; Sansovini 6,5, Immobile 5,5 (dal 43’ s.t. Maniero s.v.), Insigne 7. PANCHINA Soddimo, Togni, Bocchetti, Gessa. ALLENATORE Zeman 7. ARBITRO Merchiori di Ferrara, 6,5. GUARDALINEE Bianchi 6 - Pegorin 6. AMMONITI Romagnoli (P), Capuano (P), Zanon (P), Pellizzer (C), Verratti (P) e Schiavon (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.431, incasso di 12.240 euro; abbonati 1.500 circa, quota di 7.051 euro. Tiri in porta 6-6 (con una traversa). Tiri fuori 8-6. In fuorigioco 3-3. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.
L’esultanza di Lorenzo Insigne, 20 anni: a Cittadella ha segnato il gol numero 11 LIVERANI
Ribaltone Pescara Primato e settebello Il Cittadella segna, poi ci pensano Sansovini e Insigne Settima vittoria fuori di Zeman: la palla passa al Toro DAL NOSTRO INVIATO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
CITTADELLA PESCARA
ANDREA TOSI CITTADELLA (Padova)
La sfida tra il Ferguson del Piave, ovvero Claudio Foscarini, alla settima stagione sulla panchina del Cittadella, e il Guardiola dell’Adriatico, ovvero Zdenek Zeman, demiurgo della squadra che offre più spettacolo e gol (sono già 63) come fosse un piccolo Barcellona, premia il calcio avanti tutta del tecnico boemo, che nel piccolo Tombolato incassa la settima vittoria in trasferta grazie ai colpi di genio di Sansovini e Insigne, che surrogano con grandi gol la giornata storta del capocannoniere Immobile. E’ un successo sudato ma cercato, avendo il Pescara il talento per risolvere la partita in qualunque momento. Guardando alla cronaca, viceversa, questo 1-2 punisce duramente il Cittadella, coraggioso ma troppo sprecone per mettere le mani sui tre punti. Alla fine, con cinque palle-gol buttate, di cui tre neutralizzate dall’ottimo Anania, Foscarini non rie-
sce a puntellare la classifica e il sesto k.o. interno dimostra che la sua squadra non può contare sulle gare casalinghe per raggiungere la salvezza. Cittadella beffato In avvio i pa-
droni di casa dimostrano di volere cancellare il brutto rovescio di Modena. Nel primo quarto d’ora escono due occasioni che preludono al meritato vantaggio. Prima è Di Roberto in girata a tirare sulle gambe di Anania. Poi Maah s’invola da solo, ma trova sempre Anania a chiudere lo specchio. Il gol è nell’aria e arriva grazie all’ennesimo sfondamento di Maah che prende il tempo a Zanon, chiama all’uscita il portiere ospite e porge l’assist all’accorrente Busellato, puntuale nel segnare a porta vuota il comodo 1-0. Nella ripresa Busellato ha il raddoppio tra i piedi, ma calcia malamente fuori, lo imita Maah che ancora consente ad Anania di fare un figurone. La filiera dei gol buttati trova l’ultima conferma di un sabato da dimenticare nel col-
CLASSIFICA
ASCOLI-JUVE STABIA
oggi, ore 12.30
RETI
PARTITE SQUADRE
PUNTI
IN CASA V N P
FUORI V N P
G
TOTALE V N
P
IN CASA F S
FUORI F S
TOTALI F S
Diff. Reti
BRESCIA-PADOVA
1-2
PESCARA
61
12
1
2
7
3
5
30 19
4
7
34 17 29 25 63 42
21
CITTADELLA-PESCARA
1-2
TORINO
59
10
4
0
7
4
4
29 17
8
4
21
8
16
19
CROTONE-MODENA
2-2
SASSUOLO
56
8
6
2
7
5
2
30 15
11
4
20 10
18
11
38 21
17
LIVORNO-ALBINOLEFFE
4-1
VERONA
54
10
3
2
6
3
5
29 16
6
7
21
16
16 37 27
10
NOCERINA-GUBBIO
2-1
PADOVA
52
9
4
2
6
3
6
30 15
7
8
20 12 25 22 45 34
11
SASSUOLO-SAMPDORIA
0-0
VARESE
48
5
5
5
8
4
3
30 13
9
8
13
11
24 15 37 26
11
BRESCIA
45
6
4
6
6
5
3
30 12
9
9
17
18
16
10 33 28
5
44
5
7
3
5
7
3
30 10
14
6
19
10
16
13 35 23
12
27 20 21
17 48 37
11
11
TORINO-VERONA
domani, ore 20.45
VARESE-EMPOLI
0-1
SAMPDORIA
VICENZA-GROSSETO
0-1
REGGINA
43
7
4
3
4
6
5
29
11
10
8
GROSSETO
40
5
5
5
5
5
5
30 10
10
10 16 20 15
10 37 18
19 31 39 -8
PROSSIMO TURNO
BARI (-4)
38
3
6
5
8
3
4
29
11
9
9
Venerdì 16 marzo, ore 20.45
JUVE STABIA (-4)
38
8
4
3
3
5
7
30 11
9
10 26 19
CITTADELLA
37
6
3
6
4
4
7
30 10
7
13 22 23 12
18 34 41
-7
LIVORNO
34
4
4
7
4
6
5
30
10
12
16 35 35
0
PADOVA-VARESE
(0-3)
Sabato 17 marzo, ore 15
8
15
17 20 15 35 32 14 20 40 39
3 1
16
19
19
21
13 24 32 45 -13
ALBINOLEFFE-SASSUOLO
(0-1)
MODENA
33
5
5
4
2
7
7
30
7
12
11
19
EMPOLI-BARI
(0-1)
CROTONE (-1)
30
3
7
5
3
6
6
30
6
13
11
18 20 14 20 32 40 -8
GROSSETO-CITTADELLA
(0-2)
VICENZA
29
4
5
6
2
6
7
30
6
11
13
13
GUBBIO-CROTONE
(1-2)
EMPOLI
28
4
5
6
3
2
10 30
7
7
16 20 26 14
JUVE STABIA-TORINO
(0-1)
GUBBIO
26
6
4
5
0
4
11
30
6
8
16
17
MODENA-NOCERINA
(1-1)
ALBINOLEFFE
25
3
6
5
2
4
10 30
5
10
15
14 22 17
ASCOLI (-7)
25
3
4
8
5
4
6
30
8
8
14
11
22
2
5
9
2
5
7
30
4
10
16
21 30 17 24 38 54 -16
17 14 17
18 26 31 43 -12 21 34 47 -13
10 29 27 43 -16 27 31 49 -18
18 22 29 39 -10
REGGINA-LIVORNO
(2-0)
SAMPDORIA-ASCOLI
(2-1)
NOCERINA
VERONA-VICENZA Lunedì 19 marzo, ore 20.45 PESCARA-BRESCIA
(1-2)
Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
(3-0)
MIGLIORE
7,5
ANANIA (Pescara) Tre parate decisive, gli tirano addosso, ma lui c’è. Esce per un guaio muscolare
Pescara eclettico Anche se il suo bomber principe rimane all’asciutto, la squadra abruzzese ha tante valide alternative per andare a rete. Dietro soffre a lungo, si arrangia con qualche fallo da giallo, arranca nel primo tempo per contenere le folate dei padroni di casa e ringrazia Anania sostituito per un infortunio muscolare nel finale dal debuttante Ragni. Ma dalla trequarti, con Verratti che orchestra, ogni volta che si avvicina ai 16 metri il Pescara è sempre capace di rendersi pericoloso. Il pari di Sansovini lo dimostra: il capitano dal limite calibra il suo sinistro sotto la traversa toccando quota 13 centri, il primo fuori casa. Ancora più magico il bersaglio di Insigne che con un destro a giro telecomandato infila l’incrocio dei pali dal vertice sinistro dell’area. Niente da dire, solo giù il cappello.
REGGINA (5-3-2) 27 ZANDRINI 72 D’ALESSANDRO 5 FREDDI 3 EMERSON 6 ANGELLA 29 RIZZATO 31 CASTIGLIA 4 N. VIOLA 22 BARILLÀ 9 CERAVOLO 90 RAGUSA All. GREGUCCI
PANCHINA 37 Koprivec, 22 Polenta, 23 Ceppitelli, 8 Rivaldo, 18 Bellomo, 34 Defendi, 19 Galano
PANCHINA 58 Belardi, 7 Melara, 13 Cosenza, 32 Colombo, 55 De Rose, 8 Armellino, 10 A. Viola
ARBITRO Baratta di Salerno GUARDALINEE Bernardoni-Bagnoli PREZZI da 8 a 50 euro TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 6 HD; Premium calcio BARI Torrente è propenso al 4-3-1-2, con Bogliacino alle spalle di Kutuzov e Stoian. Squalificati: Forestieri e Caputo. Diffidati: Crescenzi, Scavone, Stoian, Polenta. REGGINA Barillà è recuperato, Nicholas Viola è in dubbio: Gregucci ha 3 alternative. In attacco a sorpresa Alessio Viola. Squalificati Rizzo. Diffidati Adejo, Colombo, Cosenza, Freddi, Ragusa, N. Viola.
DOMANI ORE 20.45
Torino, il pienone contro il Verona per tornare primo Il Toro domani cerca di tornare in vetta contro un Verona che vincendo può ancora sperare nella A diretta. Sarà una grande serata. TORINO Il popolo granata si mobilita: verrà battuto il record di presenze registrato tre settimane fa contro la Samp (18.273 spettatori). Intanto in avanti Bianchi e Meggiorini sono in lizza per una maglia da titolare. VERONA Galli sempre fermo per un attacco influenzale, a ritmo ridotto anche Bjelanovic e D'Alessandro, quindi in attacco conferma di Ferrari e Gomez. In difesa probabile ritorno di Abbate a destra, a sinistra c'è il solito ballottaggio tra Pugliese e Scaglia. Almeno 2.000 i tifosi al seguito. ARBITRO Pinzani di Empoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARCATORI
0-0
BARI-REGGINA
h
po di testa di Branzani, che tutto solo alza di testa sulla traversa a due metri dalla porta il potenziale 2-2.
BARI (4-3-1-2) 1 LAMANNA 2 CRESCENZI 3 DOS SANTOS 55 BORGHESE 29 GAROFALO 6 DE FALCO 24 ROMIZI 21 SCAVONE 54 BOGLIACINO 4 KUTUZOV 20 STOIAN All. TORRENTE
21 RETI Immobile (4, Pescara). 18 RETI Sansone (7, Sassuolo). 15 RETI Sau (2, Juve Stabia). 14 RETI Tavano (1, Empoli). 13 RETI Jonathas (3, Brescia); Sansovini (Pescara); Abbruscato (4, Vicenza). 12 RETI Cocco (6, AlbinoLeffe). 11 RETI Sforzini (1, Grosseto); Insigne (Pescara); Pozzi (2, Sampdoria). 10 RETI Dionisi (4), Paulinho (1, Livorno); Castaldo (5, Nocerina). 9 RETI Papa Waigo (2, Ascoli); Caetano (Crotone). 8 RETI Alfageme (Grosseto); Ceravolo (4, Reggina). 7 RETI Caputo (Bari); El Kaddouri (Brescia); Maah (Cittadella); Florenzi (Crotone); Ciofani (1, Gubbio); Di Gennaro (2, Modena); Cacia (Padova); Campagnacci e Ragusa (Reggina); Missiroli (Sassuolo; 7 con 1 rigore nella Reggina); Antenucci (Torino). 6 RETI Caridi (2, Grosseto); Greco (3, Modena); Cutolo e Ruopolo (Padova); Bertani (1, Sampdoria); Boakye (Sassuolo); Bianchi (1, Torino); Hallfredsson (Verona).
top&flop IL TOP
Se Dal Canto vede Calori Dopo l’esonero, il Padova firma anche il primo stop di Calori. Per Dal Canto, che l’aveva sostituito andando ai playoff, un’altra soddisfazione. Ma quello che più gli sta a cuore, è aver rivisto una squadra tosta.
IL FLOP
AlbinoLeffe, crisi nera L’AlbinoLeffe nei guai. A Livorno c’era una squadra fantasma, non la solita che lotta e si salva. Stavolta la retrocessione è molto vicina: forse sugli uomini di Salvioni hanno inciso i forti sospetti del calcioscommesse?
DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE BWIN 30a GIORNATA
Al Sassuolo non bastano i pizzini , COME MOU...
Con la Samp terzo 0-0 di fila in casa: polemiche per i foglietti di Pea ai suoi giocatori SASSUOLO SAMPDORIA
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GIUDIZIO 77 SASSUOLO (3-5-2) Pomini 6,5; Consolini 6,5, Piccioni 6, Marzoratti 6; Gazzola 6 (dal 45’ s.t. Donazzan s.v.), Valeri 6, Cofie 6,5 (dal 28’ s.t. Boakye 6), Bianchi 6, Longhi 6,5; Missiroli 5,5, Sansone 6. PANCHINA Bassi, Benedetti, Troianiello, Marchi, Bruno. ALLENATORE Pea 6. SAMPDORIA (3-4-1-2) Romero 6,5; Rossini 6, Gastaldello 6, Costa 6; Rispoli 6 (dal 41’ s.t. Semioli s.v.), Munari 6, Renan 5,5, Laczko 6; Foggia 5,5 (dal 25’ s.t. Juan Antonio 6); Pozzi 6, Eder 6 (dall’11’ s.t. Pellè 6). PANCHINA Da Costa, Volta, Soriano, Bertani. ALLENATORE Iachini 6. ARBITRO Ciampi di Roma 5. GUARDALINEE Ciancaleoni 6 - Argiento 6. ESPULSI il tecnico Iachini (S) al 31’ s.t. per proteste. AMMONITI Munari (S), Gastaldello (S), Costa (S) e Jaun Antonio (S) per gioco scorretto NOTE paganti 3.813, incasso di 28.076 euro; abbonati 1.293, quota di 3.298 euro. Tiri in porta 1-6. Tiri fuori 5-7. In fuorigioco 2-1. Angoli 4-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
Pea ridà fiducia al talentuoso Boakye.
GUGLIELMO LONGHI MODENA
6,5 h il migliore
Terzo 0-0 di fila in casa. Domanda: i tifosi del Sassuolo, che sono pochi, sono anche di bocca buona? Pea non aveva gradito i mugugni dopo Ascoli e ora risponde che la sua è una squadra che sta comunque facendo grandi cose senza avere un progetto ambizioso come la Samp. Che a sua volta, alla terza gara in 8 giorni, sceglie il basso profilo per non correre rischi e rovinare la miniserie delle due vittorie scacciacrisi. Finisci come temevano i pessimisti: poche emozioni, ritmo lento e molto possesso palla. E il solito, immancabile, errore arbitrale.
LONGHI (Sassuolo) Spinge molto nel primo tempo, poi cala, ma è il più reattivo del Sassuolo
L’espulso Iachini ha poi seguito così la partita TASSONE
clic PORTAFOGLIO RITROVATO A CASTORI
Organizzazione Si dice in giro
che una delle qualità del Sassuolo è che fa giocare male gli avversari. E’ abbastanza vero nel senso che ha raggiunto un’organizzazione e una padronanza del territorio tale da decidere come e quando fare la par-
IL COLPACCIO GROSSETO OK: BEGHETTO PARTE MALE
Fine partita, annuncio dello speaker dello stadio: «E’ stato trovato un portafoglio, è di Fabrizio Castori, allenatore. Può ritirarlo in sala stampa». L’ex tecnico dell’Ascoli arriva, controlla, c’è tutto: 165 euro, un assegno e un biglietto ferroviario per Cesena.
tita. Se sceglie il pari, ci sono buone possibilità che finisca pari. Il problema è che se punti a qualcosa di importante bisogna anche osare e l’impressione che il Pea-pensiero, giocare senza centravanti di ruolo per essere imprevedibili, alla lunga possa essere un boomerang: Sansone fatica a trovare una sponda e Missiroli spazia molto per favorire gli inserimenti dei centrocampisti che stavolta non si sono visti. Poi non mancano le attenuanti: fuori Terranova e Bianco, la difesa è stata reinventata con Consolini centrale di destra. Fuori anche Magnanelli, è venuto a mancare un prezioso distributore di palloni e Cofie si è limitato a stare sulle tracce di Foggia. Poi nel finale
NETTA VITTORIA L’ALBINOLEFFE CROLLA
Nuovo modulo Iachini cambia modulo, passa al 3-4-1-2 perché senza un regista di ruolo (fuori Obiang e Krsticic) vuole infoltire il centrocampo tenendo il trequartista e una coppia di attaccanti piuttosto stanchi, come Pozzi ed Eder, che pure è l’unico a impegnare Pomini (9’ s.t.). Ciampi ci mette del suo quando, al 31’, sorvola sul portiere che frana addosso a Pellè. Per la cronaca la Samp non ha un rigore dal 5 ottobre. E il pizzino? Giallo nell’interval-
lo quando il segretario della Samp, Cosentino, raccoglie un foglietto dal cerchio di metà campo e va a protestare con il quarto uomo. Si trattava di uno dei pizzini di Pea: al 20’ era passato da Longhi a Sansone e da questi a Missiroli. Contenuto: i movimenti per attaccare la difesa a 3. Il tecnico stupito: «Niente di anti sportivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Anche José Mourinho che quando era all’Inter aveva Pea come allenatore della Primavera: i due sono rimasti legati - ha usato il sistema dei pizzini. Al Bernabeu nell’aprile 2011, in Real- Barcellona 0-2 di Champions: espulso, Mou dalla tribuna passò i foglietti a un addetto. La parola pizzino viene dal siciliano pizzinu: coi pizzini Provenzano gestiva gli affari di Cosa Nostra
CHE ALTALENA RETE FANTASMA: BARACANI VEDE BENE
Gol e poi il rosso: Paulinho sprint Di Gennaro show è tutto Alfageme Spinelli brinda: Scatto Crotone Vicenza nei guai 13 anni a Livorno Modena in salvo VICENZA GROSSETO
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Alfageme al 7' s.t. VICENZA (3-5-2) Frison 7; Martinelli 5, Zanchi 5,5, Bastrini 6 (dal 31’ s.t. Giani 6); Gavazzi 6,5, Pinardi 5,5 (dal 30’ p.t. Brighenti 6), Paro 5, Botta 6, Bianco 6,5; Abbruscato 5, Paolucci 5,5 (dal 23’ s.t. Baclet 5,5). PANCHINA Pinsoglio, Augustyn, Pisano, Maiorino. ALLENATORE Beghetto 5,5. GROSSETO (4-4-2) Narciso 6; Petras 6, Padella 6, Olivi 6, Giallombardo 5,5; Sciacca 6 (dal 36’ s.t. Calderoni s.v.), Jadid 6, Crimi 6 (dal 21’ s.t. Consonni 6), Caridi 5,5 (dal 25’ s.t. Mancino 6); Sforzini 6,5, Alfageme 6. PANCHINA Viotti, Antei, Lupoli, Curiale. ALLENATORE Ugolotti 6,5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5. GUARDALINEE Longo 6,5 – Avellano 6,5. ESPULSI Alfageme (G) al 22’ s.t. per doppia ammonizione (comportamento non regolamentare e gioco scorretto). AMMONITI Paro (V), Sciacca (G), Padella (G) e Brighenti (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.250, incasso di 10.442 euro; abbonati 4.525, quota di 27.438 euro. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 1-0. Angoli 11-2. Recuperi: p.t. 2', s.t. 4'.
ALBERTA MANTOVANI VICENZA
Neppure il cambio di allenatore, con la promozione del tecnico Massimo Beghetto della Primavera al posto dell’esonerato Gigi Cagni, giova al Vicenza che perde ancora e resta nel tunnel di una crisi di risultati e di gioco che rende sempre più preoccupante la classifica e provoca la delusione e la contestazione dei tifosi, che speravano invece di festeggiare i 110 anni di vita che il club ha compiuto venerdì. In dieci Al Grosseto bastano un
gol di Alfageme al 7’ della ripresa e una prestazione niente più che diligente per portare a casa il bottino pieno, malgrado resti in dieci dal 22’ del se-
h 6,5 il migliore SFORZINI (Grosseto) Quasi da solo impegna la difesa del Vicenza e aiuta i suoi nella fase difensiva
condo tempo per l’espulsione di Alfageme. E’ quello il momento cruciale. Sull’1-0, maturato su un bel destro a giro all’angolino dell’argentino, agevolato da uno sbandamento del Vicenza colto in contropiede e da un’incertezza di Martinelli, il Grosseto al 20’ potrebbe raddoppiare. Verticalizzazione di Sforzini, scivolone di Zanchi e ancora Alfageme ha un’autostrada libera per filare verso Frison, da cui però si fa ipnotizzare e respingere il tiro. Due minuti dopo lo stesso Alfageme, già ammonito per essersi tolto la maglia in occasione del gol, commette fallo su Gavazzi: secondo giallo ed espulsione. Con l’uomo in più il Vicenza però fa tanta pressione (gli angoli alla fine sono 11-2) ma tira ben poco in porta. Pinardi k.o. Il nuovo modulo di Beghetto, il 3-5-2, malgrado le apprezzabili iniziative di Bianco a sinistra e del tandem Gavazzi-Brighenti a destra, non migliora nella sostanza il rendimento in fase di finalizzazione. Unica attenuante l’infortunio di Pinardi, uscito dopo mezz’ora, che toglie un altro centrocampista, in aggiunta agli squalificati Rigoni e Soligo, ai biancorossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LIVORNO ALBINOLEFFE
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Paulinho (L) al 1’ e al 17’, Siligardi (L) al 45’ p.t.; Dionisi (L) al 16’, Belotti (A) al 38’ s.t. LIVORNO (4-3-1-2) Bardi 7; Salviato 6, Bernardini 6 (dal 12’ s.t. Knezevic 6), Sini 6,5, Lambrughi 6,5; Morosini 6, Luci 7, Belingheri 6; Siligardi 7 (dal 20’ s.t. Schiattarella 6); Dionisi 6,5, Paulinho 7,5 (dal 29’ s.t. Bernacci 6). PANCHINA Mazzoni, Barone, Meola, Prutsch. ALLENATORE Madonna 7. ALBINOLEFFE (4-4-2) Offredi 5,5; Salvi 6, Bergamelli 5, Piccinni 5, Regonesi 5; Girasole 6, Hetemaj 6 (dal 38’ s.t. Taugourdeau s.v.), Laner 5,5, Cristiano 5 (dal 24’ s.t. Pacilli 6); Germinale 5, Torri 6 (dal 21’ s.t. Belotti 6). PANCHINA Tomasig, D’Aiello, Luoni, Corradi. ALLENATORE Salvioni 5. ARBITRO Giancola di Vasto 6,5. GUARDALINEE Schenone 6 - Vivenzi 6. ESPULSI il tecnico Salvioni (A) al 40’ p.t. per proteste AMMONITI Hetemaj (A), Knezevic (L) e Sini (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 807, incasso di 4.168 euro; abbonati 3.075, quota di 16.308 euro. Tiri in porta 7-4. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 6-1. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.
FRANCESCO FORESI LIVORNO
A Paulinho bastano 17 secondi per scardinare la porta dell’AlbinoLeffe e mettere in discesa una partita fondamentale per il Livorno. Il brasiliano, vero trascinatore, ha concesso il bis dopo 17 minuti. Di fatto la partita si è chiusa qui, con il Livorno che si è trovato la strada spalancata per tornare al successo al «Picchi» dopo 56 giorni (2-1 con il Crotone nella prima di ritorno) e festeggiare così nella maniera migliore i tredici anni di presidenza Spinelli, anniversario che ricorre domani. L’AlbinoLeffe, sceso a Livorno senza le punte Cocco e Cisse, è rimasto stordito dalla partenza sprint
della formazione di Madonna e ha tentato una reazione con Torri, ma per due volte Bardi si è superato. Poi nel finale di primo tempo è arrivato anche il terzo gol: l’ha segnato Siligardi dopo uno slalom sulla fascia destra con i difensori seriani saltati come birilli. Archiviato il risultato, la ripresa è stata solo accademia con il Livorno ad aspettare l’AlbinoLeffe e a ripartire, come al 16’ quando Dionisi ha trovato il quarto gol. Poi al 38’ è arrivato anche il gol della bandiera di Belotti, bomber della Primavera. I numeri Il Livorno festeggia i
suoi attaccanti, Paulinho e Dionisi che hanno raggiunto le dieci reti stagionali. Unica nota stonata l’ennesimo gol subito. Cosa è avviene consecutivamente da 21 gare. L’ultima volta che gli amaranto hanno «salvato» la porta è stato a Bergamo nella gara di andata. Per l’AlbinoLeffe prosegue il trend negativo del girone di ritorno con appena tre punti (con altrettanti pareggi) in nove partite. Ieri la squadra è apparsa spaesata e con una difesa troppo fragile davanti alla velocità degli attaccanti di Armando Madonna. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7,5 il migliore PAULINHO (Livorno) Una doppietta in 17 minuti, lavora tantissimo anche in fase di impostazione
CROTONE MODENA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Di Gennaro (M) al 16’, autorete di Perticone (M) al 21’, Caetano (C) al 40’ p.t.; Di Gennaro (M) al 26’ s.t. CROTONE (4-3-3) Bindi 6; Correia 6, Vinetot 6, Abruzzese 6,5 (dal 30’ s.t. Tedeschi 6), Mazzotta 5; Maiello 5,5 (dal 37’ s.t. Pettinari s.v.), Eramo 5,5, Galardo 6,5; Florenzi 6, Caetano 6,5 (dal 45’ s.t. Djuric s.v.), Sansone 6,5. PANCHINA Belec, Loviso, De Giorgio, Ciano. ALLENATORI Drago–Galluzzo 6. MODENA (4-3-1-2) Caglioni 6,5; Perticone 5,5, Perna 6, Carini 5, Milani 5,5; Nardini 6, Dalla Bona 6,5, Signori 6,5; Di Gennaro 7,5; Cellini 5 (dal 40’ s.t. Greco s.v.), Stanco 6. PANCHINA Guardalben, Diagouraga, Jefferson, Bassoli, Ciaramitaro, Ricchi. ALLENATORE Bergodi 6. ARBITRO Baracani di Firenze 7,5. GUARDALINEE Santuari 5 – Raparelli 6,5. ESPULSI il tecnico Galluzzo (C) al 42’s.t. per proteste. AMMONITI Perticone (M) per gioco scorretto. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti e incasso non comunicati; abbonati 2.433, quota di 14.514 euro. Tiri in porta 5-6. Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-4. Recupero: p.t. 1’, s.t. 7’.
LUIGI SAPORITO CROTONE
Finisce in parità tra Crotone e Modena ma il pasticcio arbitrale è stato sfiorato e anche clamorosamente. Ci ha pensato l’arbitro Baracani a rimettere tutto a posto anche se la collaborazione della signora Santuari è assolutamente da censurare (troppe volte indecisa in una giornata negativa). Il fattaccio si materializza al 25’ della ripresa quando Abruzzese commette fallo su Signori ai 20 metri. La punizione, magistralmente calciata da Di Gennaro (7 gol), colpisce la parte inferiore della traversa, la sfera sbatte nettamente al di là della linea per poi rientrare in campo. Sulla ribattuta Stanco (in fuorigioco) di
h 7,5
il migliore
DI GENNARO (Modena) E’ di altra categoria. Fa la differenza e segna due gol importantissimi.
testa insacca. Baracani deciso assegna il gol del pari, la Santuari indugia (lo ha fatto per tutta la partita) e non indica il centrocampo innescando una mega protesta su entrambi i fronti che dura ben 4 minuti. I modenesi premono per il gol diretto sulla punizione, i crotonesi per il fuorigioco di Stanco. Alla fine decide il bravo Baracani che assegna giustamente la rete del pari dopo un lunghissimo conciliabolo con la collaboratrice. La fuga Il Modena passa per
merito di Di Gennaro che al 16’ segna riprendendo un colpo di testa di Stanco respinto da Bindi. I padroni di casa riacciuffano il pari in 5’ con una sfortunata deviazione di Perticone, che sull’angolo di Sansone sorprende Caglioni, e poi tentano l’allungo al 40’ quando Carini si addormenta con la palla in area di rigore, Sansone gliela soffia e offre a Caetano (nono centro) per il comodo vantaggio. Nel finale di tempo Caetano e compagni sbagliano tre volte il terzo gol così come ad inizio di ripresa quando è Perticone a salvare quasi sulla linea di porta un colpo di testa di Galardo. Poi il pareggio di Di Gennaro ampiamente raccontato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
SERIE BWIN 30a GIORNATA
Il Brescia prende gol Gran colpo Padova Arcari cade dopo 907’ per l’autorete di Martina Rini L’1-0 era stato di El Kaddouri, poi decide Trevisan BRESCIA PADOVA
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI El Kaddouri (B) al 3’, autorete di Martina Rini (B) al 7’, Trevisan (P) al 14’ p.t. BRESCIA (3-5-2) Arcari 6,5; Martinez 6, De Maio 5,5, Caldirola 5,5; Zambelli 6, Martina Rini 5,5 (dal 41’ s.t. Cordova s.v.), Salamon 5,5, El Kaddouri 6,5, Daprelà 6 (dal 48’ s.t. Foti s.v.); Piovaccari 5,5 (dal 25’ s.t. Feczesin 5,5), Jonathas 6. PANCHINA Leali, Zoboli, Vass, Dallamano. ALLENATORE Calori 5,5. PADOVA (4-3-1-2) Perin 6,5; Donati 6, Legati 6, Trevisan 6,5, Renzetti 6 (dal 1’ s.t. Franco 6); Bovo 6,5, Italiano 6,5 (dal 42’ s.t. Marcolini s.v.), Cuffa 6; Bentivoglio 5; Cacia 5,5, Hallenius 5,5 (dal 29’ s.t. Succi 6). PANCHINA Cano, Portin, Cutolo, Jidayi. ALLENATORE Dal Canto 6,5.
li proprio contro il Padova, la squadra che le aveva regalato il primo dispiacere all’andata, rendendo ancora più amara la partita di Calori in panchina. Proprio lui che, contro il rivale Dal Canto, suo successore un anno fa sulla panchina del Padova, avrebbe sperato in un risultato e in una prestazione ben diversi.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI BRESCIA
schiacciasassi delle ultime partite. Gli sono mancati brio, energia, lucidità e profondità del gioco, doti appena intraviste nell’azione dell’uno a zero (su assist di Jonathas), un vantaggio puramente illusorio. Colpa (anche) di questo 3-5-2 in cui Salamonon non è riusci-
Finiscono molti sogni in questa serata che riporta il Brescia sulla terra, rilancia a sorpresa il Padova dopo il passo falso di Modena e mette fine all’imbattibilità di Arcari (907’ senza subire reti: quarto risultato di ogni tempo a livello di Serie B), che va k.o. quasi subito, quando dopo la rete-lampo di El Kaddouri, il gol del provvisorio pareggio veneto (e primo subìto dai padroni di casa sotto la gestione-Calori) fa capire già molte cose. E’ curioso, e forse solo apparentemente casuale, che dopo otto vittorie e due pareggi il Brescia capito-
le vittorie in trasferta, il doppio di quelle interne: il totale sale a 99, l'anno scorso dopo 30 turni erano solo 68
Trevor Trevisan, 28 anni, difensore alla sua terza stagione al Padova, ha segnato a Brescia il suo quarto gol in campionato
droni di casa) Trevisan è stato pronto alla deviazione vincente. Lì il Brescia ha provato a riordinare le idee, ma senza riuscire a creare veri pericoli a un avversario che ha rischiato poco o nulla sino all’intervallo.
LAPRESSE
metà della gara, al Brescia è mancata la velocità giusta per trovare il pari, ma l’unica vera occasione è capitata a Jonathas allo scadere, fra molto nervosismo, in campo e fuori. Dove, alla fine della gara, il peggio lo hanno dato alcuni tifosi in tribuna: insulti, spintoni, ma la bagarre per fortuna è finita lì.
Raddoppio contestato Bravo, ma non abbastanza, perché sulla punizione dalla sinistra di Renzetti (contestata dai pa-
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Negro (N) al 32’ p.t.; Lofqvist (G) al 29’, Merino (N) al 48’ s.t. NOCERINA (4-2-3-1) Concetti 5; Laverone 6 (dal 47’ s.t. Figliomeni s.v.), Rea 6, Di Maio 6,5, Pomante 6; Mingazzini 6,5 (dal 34’ s.t. Parola s.v.), Bruno 6; Pagano 5, Merino 7, Negro 6,5; Castaldo 6,5 (dal 25’ s.t. Bolzan 6). PANCHINA Russo, De Franco, Alcibiade, Catania. ALLENATORE Auteri 6,5. GUBBIO (4-3-1-2) Donnarumma 6; Briganti 5,5, Cottafava 6, Benedetti 6, Caracciolo 5,5; Gerbo 5,5 (dal 23’ s.t. Ciofani 5), Nwankwo 6, Raggio Garibaldi 5,5 (dall’8’ s.t. Lofqvist 6,5); Guzman 6; Bazzoffia 5,5 (dal 30’ p.t. Mastronunzio s.v.), Graffiedi 6,5. PANCHINA Farabbi, Rui, Boisfer, Farina. ALLENATORE Simoni 5,5. ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5. GUARDALINEE Paiusco 5,5 – Manzini 6. AMMONITI Nwankwo (G), Raggio Garibaldi (G) e Rea (N) per gioco scorretto; Merino (N) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.838, abbonati 700 circa, incasso complessivo di 20.330 euro. Tiri in porta 9-3. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 4-4. Angoli 5-8. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
DANILO FRANZA NOCERA INFERIORE (Salerno)
Si sblocca la Nocerina. A 133 giorni di distanza dall’ultima vittoria (4-2 alla Samp il 29 ottobre scorso), il peruviano Roberto Merino con un’autentica magia regala l’acuto da tre punti alla squadra di Gaetano Auteri e le consente di risalire in classifica. Il Gubbio, una diretta concorrente per la salvezza, ha fatto veramente poco per meritare qualcosina in più. Una sola occasione limpida da gol, creata peraltro anche grazie alla complicità di un vento che, a folate, ha condizionato buona parte del match. In serata poi la società umbra ha esonerato Carlo Tebi, il più stretto collaboratore di Simoni: oggi verrà scelto il sostituto. All’attacco La partita è da subito
vibrante perché il massiccio schieramento offensivo della Nocerina porta spesso i campani ad una condizione di parità
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le autoreti di Perticone e Martina Rini: eguagliato il massimo delle giornate 8, 9, 17
Ripresa nervosa Nella seconda
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rigore assegnato a Granoche: non si sbagliava dalla giornata 22
VARESE EMPOLI
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Stovini al 38’ p.t. VARESE (4-4-2) Bressan 6; Cacciatore 6, Troest 5, Terlizzi 5,5, Grillo 5,5; Zecchin 6 (dal 31’ s.t. Pettinari 5,5), Filipe 6, Kurtic 5,5 (dal 7’ s.t. Plasmati 6), Nadarevic 5,5; Neto Pereira 5,5 (dal 39’ p.t. De Luca 5,5), Granoche 4,5. PANCHINA Moreau, Pucino, Damonte, Camisa. ALLENATORE Maran 5,5. EMPOLI (4-3-1-2) Dossena 7; Vinci 6, Ficagna 6 (dal 16’ s.t. Gorzegno 6,5), Stovini 7, Regini 6; Buscé 6, Guitto 6,5, Zé Eduardo 6,5; Brugman 6,5 (dal 37’ s.t. Dumitru s.v.); Tavano 5,5 (dal 14’ s.t. Lazzari 6), Maccarone 6. PANCHINA Pelagotti, Signorelli, Saponara, Mchedlidze. ALLENATORE Aglietti 6,5. ARBITRO Viti di Campobasso 6,5. GUARDALINEE Masotti 6 - Fiorito 6. AMMONITI Stovini (E), Ficagna (E) e Vinci (E) per gioco scorretto. NOTE Paganti 1.485, incasso di 9.450 euro; abbonati 2.194, quota di 14.415,36 euro. Tiri in porta 5-6 (con un palo). Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-2. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO PIERELLI VARESE
«Se valutassimo l’Empoli per la classifica che ha faremmo un grosso errore». Lo aveva detto Rolando Maran, ma i suoi giocatori non lo hanno ascoltato. Il Varese, dopo 7 risultati utili consecutivi, cade in casa contro un Empoli (primo successo al Franco Ossola) finalmente vivo, che grazie al guizzo a fine primo tempo di capitan Stovini porta a casa tre punti preziosi, cancellando un periodo nero: i toscani non vincevano da 11 gare, dal 3 dicembre contro l’Ascoli. La salvezza diretta, giocando così, non sarà una chimera. Meglio l’Empoli Pesa come un macigno il rigore sbagliato a
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SFIDA SALVEZZA MERINO EVITA L’ENNESIMO PAREGGIO
NOCERINA GUBBIO
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TREVISAN (Padova) Segna il gol decisivo da attaccante vero, e in difesa non sbaglia quasi nulla
Festa Nocerina Gubbio giù al 93’
le reti, equamente divise tra casa e trasferta
le reti totali: la numero 800 è stata quella di El Kaddouri
h 6,5 il migliore
to a dettare i ritmi del gioco, la difesa ha pasticciato troppo contro un avversario cinico al punto giusto, per nulla affaticato dopo la gara di martedì e bravo a sfruttare gli sbandamenti degli avversari, con l’aiuto di un pizzico di fortuna (serve anche quella per diventare grandi). Soprattutto quando, su un cross di Donati, lo sciagurato anticipo di Martina Rini su Cuffa ha beffato l’incolpevole Arcari, bravissimo poi tre minuti dopo negando il raddoppio a Bovo a due passi dalla porta.
Varese che stop 20 L’Empoli vince dopo tre mesi
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La chiave Non è stato il Brescia
LA SORPRESONA PRIMO SUCCESSO DELL’AGLIETTI BIS
I NUMERI DELLA B
le reti nei secondi tempi, minimo se nei posticipi saranno meno di 2: il minimo è 9 alle giornate 2, 14 e 25
ARBITRO Candussio di Cervignano 5,5. GUARDALINEE Melloni 5,5 - Italiani 5,5. AMMONITI Legati (P) per comportamento non regolamentare; De Maio (B) e Italiano (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.000 circa, incasso non comunicato; abbonati 4.000 circa, quota non comunicata. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 7-3. In fuorigioco 1-2. Angoli 4-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
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10 minuti dalla fine da Granoche, ma la squadra di Aglietti merita la vittoria. Perché interpreta nel modo giusto la gara, senza fare barricate ma coprendosi bene, per poi ripartire in contropiede. La chiave è a centrocampo: grazie al lavoro di Guitto, Buscé e Brugman, l’Empoli riesce a pressare i portatori di palla del Varese impedendogli di ripartire. E dopo 37’ l’Empoli sfiora prima il gol con Brugman, lanciato splendidamente da Ze Eduardo. E sull’angolo successivo segna con Stovini che, dimenticato dalla difesa varesina, mette dentro da due passi dopo una deviazione di Buscé. Nel secondo tempo Aglietti è un po’ più prudente, ma in contropiede i toscani sono pericolosi e a venti minuti dalla fine prendono anche una traversa con Brugman su punizione. Varese spento Il Varese del pri-
mo tempo sembra una squadra altezzosa, con poca voglia di giocare. Sottotono Kurtic e Nadavarevic, Maran deve rinunciare anche a Neto Pereira 8sospetto stiramento) poco dopo aver subito il gol. Senza qualità, nella ripresa il Varese ci mette solo rabbia e, dopo l'innesto di Plasmati per Kurtic, la squadra passa al 4-3-3. Ma Dossena è impegnato in modo serio solo due volte: sul rigore, conquistato e poi sbagliato da Granoche (tiro fiacco e centrale) e poco prima del fischio finale con De Luca che devia al volo: bravo Dossena a chiudergli lo specchio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore DOSSENA (Empoli) Respinge il rigore a Granoche e nel finale fa una gran parata su De Luca
L’ALTRO 0-0 LA SQUADRA DI SILVA RECLAMA DUE RIGORI numerica con la difesa umbra e lascia comunque spazio alle ripartenze degli ospiti. Pagano al 6’ si ritrova a tu per tu con Donnarumma, ma dopo aver dribblato Benedetti si fa rimpallare il tiro da Cottafava. Bazzoffia sul fronte opposto prima emula il collega rossonero (bravo Concetti) e poi nella stessa azione s’infortuna ed è costretto ad uscire. La Nocerina al 32’ si porta in vantaggio: dalla bandierina Negro scambia corto con Pagano e lascia partire un tiro cross che s’infila nel mucchio in area e beffa Donnarumma. Il pareggio La reazione degli um-
bri è firmata Lofqvist che con un tiro da fuori area piega le mani all’incerto Concetti per il momentaneo pari (29’ s.t.); ma allo scadere di gara Merino s’inventa un capolavoro col collo sinistro che manda la palla all’incrocio e regala alla Nocerina una gioia fin qui troppe volte solamente accarezzata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore MERINO (Nocerina) La sua rete vale da sola il prezzo del biglietto: che sia il gol della svolta?
Ascoli e Braglia tutti arrabbiati ASCOLI JUVE STABIA
0 0
GIUDIZIO 77 ASCOLI (5-3-2) Guarna 6; Scalise 5,5, Ciofani 6,5, Peccarisi 6,5, Faisca 6, Tomi 6; Di Donato 7, Pederzoli s.v. (dal 18’ p.t. Vitiello 5,5), Parfait 6,5 (dal 29’ s.t. Montalto 5,5); Papa Waigo 6, Soncin 5,5 (dal 14’ s.t. Gerardi 5). PANCHINA Maurantonio, Pasqualini, Andelkovic, Falconieri. ALLENATORE Silva 5,5. JUVE STABIA (4-4-2) Colombi 6,5; Baldanzeddu 5,5, Molinari 6, Maury 6, Zito 5,5; Di Cuonzo 5,5, Caserta 5 (dal 1’ s.t. Scozzarella 5), Mezavilla 5,5, Raimondi 5 (dal 1’ s.t. Tarantino 5,5); Mbakogu 5 (dal 10’ s.t. Danilevicius 5,5), Sau 5. PANCHINA Seculin, Cappelletti, Danucci, Falcinelli. ALLENATORE Braglia 5,5. ARBITRO Massa di Imperia 5,5. GUARDALINEE Franzi 6 – Cini 6. ESPULSI Pederzoli (A) al 21’ s.t. per proteste (dalla panchina). AMMONITI Di Donato (A) per proteste; Soncin (A) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.154, incasso di 15.842 euro; abbonati 1.139, quota di 11.004,92 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 12-4. In fuorigioco 4-1. Angoli 11-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.
GIUSEPPE ERCOLI ASCOLI PICENO
Non basta il cuore all’Ascoli per battere la Juve Stabia. Lo 0-0 non premia lo sforzo dei bianconeri che hanno prodotto gioco, soprattutto nella ripresa, ma sono stati poco pericolosi in zona gol. Il solito problema: poche volte sono andati in gol in questa stagione i vari Soncin, Falconieri, l’ultimo arrivato Gerardi e quando anche Papa Waigo non è al top far gol diventa un’impresa. Proteste Dopo Reggio Calabria, l’Ascoli lamenta ancora episodi a proprio sfavore in area ospite. L’arbitro Massa ha sorvolato sia nel primo tempo (20’) per un fallo di mano di Caserta, ma soprattutto nella ripresa (19’) per un tocco di braccio di Balzaneddu. «Era evidente, ha fatto un pallonetto sul nostro giocatore, come a pallavolo» si lamenta Silva contento
comunque di aver «almeno mosso la classifica». Nel primo tempo l’Ascoli ha faticato a trovare spazi nell’affollata metacampo avversaria. Tanto movimento di Parfait e soprattutto Di Donato che al 47’ ha liberato Soncin davanti al portiere Colombi che in uscita bassa gli ha però soffiato il pallone. Nella ripresa pericoloso Papa Waigo al 14’ con un destro da buona posizione finito alto. Al 38’ gran sinistro dal limite di Donato, ma la palla ha sorvolato d’un soffio l’incrocio dei pali. A lato poi un destro di Montalto. Contro tutti Ha un diavolo per capello nel dopo partita Braglia. Il tecnico della Juve Stabia attacca i suoi: «La peggior partita del nostro campionato e sappiano i miei che sono pronto a cambiare». La squadra campana ha deluso. Bene in difesa, ma lenta e macchinosa al momento di ripartire spesso in maniera prevedibile e lenta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore DI DONATO (Ascoli) Il capitano ha dato l’anima difendendo molto e andando anche al tiro
DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
27
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PRIMA DIVISIONE 26a GIORNATA (ore 14.30)
Spezia-Carrarese stavolta è da B girone A girone B Ternana, arriva un Avellino carico Il Trapani ferito riceve il Barletta Reggiana-Carpi è derby del Giglio Latina-Frosinone, grande rivalità BENEVENTO-PISA
La festa Carrarese all’andata: gol di Gaeta e rigore di Corrent (2-1) PEGASO
Mai così pesanti i punti in palio in questo derby. Serena e Sottili si sfidano davanti a oltre 7mila tifosi MATTEO BREGA
Da stadio a stadio ci sono 30 chilometri, 25 minuti di strada prendendo qualche semaforo rosso. Spezia-Carrarese è un derby «atipico», tra due città di regioni differenti. La partita di oggi prende il sapore del grande evento. Perché mai si sono giocate un derby con in palio punti pesanti con vista sulla B (Spezia terzo e Carrarese a un punto dai playoff). Mai così in alto Oggi al Picco sa-
rà la partita numero 26, la più delicata di sempre. Di più anche di quella del 1946-47 in B (1-1). La storia dei derby al Picco parte dal 9 ottobre 1927, con un 1-0 per gli aquilotti, mentre l’ultimo capitolo è del 16 febbraio 2003, 2-1 sempre per gli spezzini. I percorsi delle due società — vicine a livello dirigenziale e «nemiche» di tifo — sono stati poche volte confinanti. Perché c’è sempre stata una delle due impegnata a salvarsi e l’altra a guadagnarsi una fetta di celebrità. Spalletti-gol Nel 1986-87 (C1)
Luciano Spalletti abbatte la Carrarese di Fiordisaggio, il capitano, spezzino. Oggi potreb-
be capitare a Sottili, tecnico della Carrarese, aquilotto in campo per 4 stagioni, di cui due da capitano. I tifosi sono parte integrante dello spettacolo, tra bandiere e striscioni «rubati» vicendevolmente. Al Picco saranno in 7mila, gli altri potranno seguire la gara sulla Rai nella zona di Carrara. In pochi hanno utilizzato il decreto che consente a chi già in possesso della tessera di acquistare un ulteriore biglietto per un amico. In città misure di sicurezza aumentate e via dei Pioppi, strada limitrofa allo stadio, chiusa. Da Carrara la Curva Nord ha fatto sapere che ci sarà pur senza biglietti: «Non vogliamo creare disordini, solo tifare fuori dallo stadio». La partenza è fissata alle 12.53 alla stazione di Avenza, la stessa dove il 3 dicembre 2000 i giocatori, reduci dal successo per 3-2 a La Spezia, attesero i tifosi di ritorno dal Picco. Festa al contrario che resta nella storia, come il 7-0 con cui lo Spezia sconfisse la Carrarese in Coppa Italia nel 2003. La vigilia Serena, allenatore dello Spezia, è sicuro: «Il derby arriva al momento giusto della nostra rincorsa. Abbiamo trovato la continuità». In caso di promozione in B scatterà per lui il rinnovo automatico: «Ho scommesso su me stesso, non volevo venir qui per rubacchiare un paio d’anni di contratto». Sottili è disteso: «Da ex mi sento come la sottiletta e il prosciutto nel toast. Noi vorremmo continuare a sognare». Lecito visto il lavoro fatto finora. Magari migliorando il rendimento esterno: nel girone di ritorno 4 sconfitte su 4 senza mai segnare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMO-VIAREGGIO
FOGGIA-FOLIGNO
LUMEZZANE-PAVIA
MONZA-TARANTO
Quei lunghi testa a testa in Romagna e in Calabria
Legnago clou Sicilia 2 rinvii
Si sono accorciate le distanze in vetta ai due gironi, dopo i recuperi (ne restano 9 da giocare: 4 nel girone A e 5 nel B) e il turno infrasettimanale. E dietro alle due capolista Casale (oggi in casa) e Perugia (che rischi a Gavorrano) sono iniziati due lunghi derby: a Nord per la seconda promozione sono in corsa San Marino e Rimini (dopo la sfida sul campo di mercoledì), che hanno una gara in meno e il Cuneo come terzo incomodo; a Sud invece è duello calabrese tra Catanzaro e Vigor Lamezia (sul campo di fronte il 22 aprile). Tra le gare di oggi, da seguire un altro derby: L’Aquila-Giulianova.
Occhi puntati su Legnago-Venezia (C), con il Porto Tolle in agguato a 2 punti dalla vetta. Negli anticipi la capolista Castiglione (B) ha battuto 1-0 la Gallaratese nel testa-coda. Due partite sono state rinviate nel girone I per il maltempo che ha colpito la Sicilia.
GIRONE B
(33a)
(1-2)
MONZA (4-3-1-2) Castelli; Cattaneo, Boscaro, Zullo, Bugno; Valagussa, Biso, Lewandowski; Iacopino; Tiboni, Colacone. (Marcandalli, Fiuzzi, Anghileri, Zenoni, Romano, Pandiani, Torregrossa). All. Motta. TARANTO (3-4-3) Bremec; Sosa, Coly, Prosperi; Garufo, Di Deo, Pensalfini, Rizzi; Rantier, Girardi, Alessandro. (Faraon, Bertolucci, Cutrupi, Antonazzo, Sciaudone, Bradaschia, Guazzo). All. Dionigi. ARBITRO Pairetto di Nichelino (Hager-Borzomì).
26a giornata (ore 14.30)
CATANZARO-CAMPOBASSO Brasi di Seregno CHIETI-VIGOR LAMEZIA Benassi di Bologna EBOLITANA-APRILIA Albertini di Ascoli FANO-NORMANNA Verdenelli di Foligno FONDI-ISOLA LIRI Greco di Lecce GAVORRANO-PERUGIA Ripa di Nocera Inferiore L'AQUILA-GIULIANOVA Zivelli di Torre Annunziata MELFI-MILAZZO Fanton di Lodi NEAPOLIS-PAGANESE Adduci di Paola VIBONESE-CELANO Baldicchi di Città di Castello CL. Perugia p. 65; Catanzaro˚ e Lamezia˚ 63; L'Aquila* 54; Paganese 50; Gavorrano 49; Chieti˚ 48; Aprilia˚ 44; Arzanese 42; Normanna˚* (-1) 38; Fano˚* (-5) 37; Fondi˚* 35; Campo.˚** (-2) e Giulianova* (-2) 34; Milazzo* 31; Neapolis (-2) 29; Vibonese (-1) e Melfi˚* (-4) 27; Isola˚ (-2) 26; Ebolitana˚ (-1) 24; Celano* 16. (**due in meno, *una in meno, ˚ha riposato)
(2-0)
LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli; Djengoue, Luciani, Guagnetti, Pini; Diana, Sevieri, Finazzi; Baraye; Inglese, Ferrari. (Pascarella, Malagò, Faroni, Antonelli, Maccabiti, Baldé, Gasparetto). All. Nicola. PAVIA (4-4-2) Cacchioli; Capogrosso, Fissore, Fasano, Pezzi; Statella, Carotti, Meza Colli, Verruschi; Cesca, Falco. (Meioni, Gheller, Meregalli, D’Errico, Dall’Oglio, Marchi, Rodriguez). All. Roselli. ARBITRO Formato di Benevento (Raimondi-Serpilli).
ore 14.30
(30a)
(1-0)
FOGGIA (3-4-3) Botticella; De Leidi, Gigliotti, D’Orsi; Traoré, Velardi, Wagner, Cardin; Ferreira, Lanteri, Defrel. (Leo, Lacerenza, Frigerio, Cortesi, Meduri, Berardi, Pompilio). All. Stringara. FOLIGNO (4-4-2) Mazzoni; Tuia, Cotroneo, Barbagli, Carroccio; Rizzo, Padoin, Papa, Coresi; Guidone, Caturano. (Kovacsik, Stoppini, Menchinella, Fedeli, Evangelisti, Tattini, Ferrari). All. Pagliari. ARBITRO Caso di Verona (Carovigno-Petrillo).
serie D
BELLARIA-ALESSANDRIA Illuzzi di Molfetta CASALE-BORGO A BUGGIANO Piccinini di Forlì CUNEO-MONTICHIARI Mangialardi di Pistoia GIACOMENSE-SANTARCANGELO Losito di Pesaro LECCO-SAN MARINO Zappatore di Taranto POGGIBONSI-MANTOVA Fogliano di Perugia PRO PATRIA-ENTELLA Todaro di Palermo RIMINI-TREVISO Maresca di Napoli SAVONA-RENATE Reni di Pistoia VALENZANA-SAMBONIFACESE Pelagatti di Arezzo CLASSIFICA Casale p. 54; San Marino* 51; Cuneo 50; Rimini* 48; Entella 45; Treviso* (-2) 44; Poggibonsi* 42; Santarcangelo 40; Renate 39; Pro Patria (-13), Borgo a Buggiano 37, Alessandria (-2) 36; Savona (-7) 34; Bellaria* 33; Giacomense*, Mantova* 32; Montichiari (-3) 31; Sambonifacese 25; Lecco 20; Valenzana* 19. (* una gara in meno)
(2-1)
COMO (4-3-1-2) Giambruno; Ghidotti, Urbano, Diniz, Filosa; Salvi, Ardito, Lulli; Toledo; Tavares, Ripa. (Twardzik, Ambrosini, Vicente, Doumbia, Paonessa, Ciotola, Bardelloni). All. Chiarenza. VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Conson, Fiale, Sorbo; Carnesalini, Pizza, Berardocco, Cristiani, Tarantino; Cesarini, Scardina. (Merlano, Pellegrini, Martella, Lepri, Calamai, Maltese, D’Onofrio). All. Cuoghi. ARBITRO Sacchi di Macerata (Marinelli-Croce).
seconda divisione
GIRONE A
(andata 0-2)
BENEVENTO (4-3-3) Gori; D’Anna, Siniscalchi, Rinaldi, Frascatore; La Camera, De Vezze, Rajcic; Cia, Altinier, Pintori. (Mancinelli, Candrina, Porcaro, Luisi, Kanoute, Sy, Montini). All. Imbriani-Martinez. PISA (3-5-2) Pugliesi; Sodano, Colombini, Bizzotto; Benvenga, Ilari, Obodo, Favasuli, Benedetti; Perna, Tulli. (Sepe, Buscaroli, Raimondi, Ton, Scampini, Gatto, Perez). All. Pane. ARBITRO Bruno di Torino (Mandis-Ruggirello).
GIRONE A
PRO VERCELLI-TRITIUM
(2-1)
PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini; Bencivenga, Ranellucci, Modolo, Armenise; Germano, Calvi, Rosso; Carraro; Iemmello, Martini. (Miranda, Cancellotti, Masi, Marconi, Murante, Malatesta, Tonani). All. Braghin. TRITIUM (4-4-2) Pansera; Fondrini, Suagher, Dionisi, Possenti; E. Bortolotto, Malgrati, Daldosso, Casiraghi; Sinato, R. Bortolotto. (Nodari, Cremaschi, Di Ceglie, Chimenti, Corti, Magnaghi, Spampatti). All. Boldini. ARBITRO Bellotti di Verona (Orsini-Gori).
REGGIANA-CARPI
(1-3)
REGGIANA (3-5-2) Silvestri; Cabeccia, Zini, Mei; Iraci, Ardizzone, Arati, Viapiana, Sperotto; Rossi, Matteini. (Bellucci, Magliocchetti, Panizzi, Aya, Calzi, Guidetti, Gurma). All. Zauli. CARPI (4-4-2) Mandrelli; Laurini, Cioffi, Terigi, Poli; Boniperti, Concas, Memushaj, Pasciuti; Eusepi, Bocalon. (Bastianoni, Donnarumma, De Paola, Perini, Sogus, Kabine, Ferretti). All. Notaristefano. ARBITRO De Benedictis di Bari (Buondonno-Gotti).
SORRENTO-SPAL
(1-0)
SORRENTO (4-4-1-1) Rossi; Vanin, Nocentini, Terra, Bonomi; Basso, Beati, Zanetti, Croce; Carlini; Ginestra. (Chiodini, Sabato, Niang, Bondi, Corsetti, Maritato, Scappini). All. Ruotolo. SPAL (4-1-4-1) Capecchi; Cosner, Zamboni, Beduschi, G. Rossi; Migliorini; Fortunato, Migliorini, Castiglia, P. Rossi; Arma. (Costantino, Ghiringhelli, Canzian, A. Vecchi, Piras, Taraschi, Marconi). All. S. Vecchi. ARBITRO Roca di Foggia (Castano-Tedeschi).
TERNANA-AVELLINO
(3-1)
TERNANA (3-4-3) Ambrosi; Fazio, Pisacane, Ferraro; Dianda, Carcuro, Miglietta, Gotti; Danti, Litteri, Sinigaglia. (Virgili, De Giosa, Chianello, Bernardi, Cejas, Docente, Giacomelli). All. Toscano. AVELLINO (4-3-3) Fumagalli; Zappacosta, Puleo, Cardinale, Pezzella; D’Angelo, Massimo, Arcuri; Millesi, Zigoni, Thiam. (Fortunato, Izzo, Zammuto, R. Ricci, Capua, Lasagna, De Angelis). All. Bucaro. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (Passero-Fazio).
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Questa la situazione dopo 25 giornate: Ternana p. 53; Taranto (-3) 48; Pro Vercelli 44; Carpi 43; Sorrento (-2) 42; Benevento (-2) 38; Lumezzane 36; Avellino 35; Tritium 34; Foggia (-2) 33; Pisa 31; Como (-2) 30; Reggiana (-2) 27; Monza 24; Spal (-4) 23; Viareggio 19; Pavia 17; Foligno (-4) 16. PROSSIMO TURNO Queste le partite di domenica 18 (ore 14.30): Avellino-Foggia (1-1); Carpi-Sorrento (1-2); Foligno-Pro Vercelli (1-0); Pavia-Ternana (2-2); Pisa-Reggiana (0-1); Spal-Monza (1-3); Taranto-Benevento (venerdì, ore 20.30; 1-2); Tritium-Como (2-1); Viareggio-Lumezzane (0-1).
(29a)
ALBESE-ASTI Saccenti di Modena CANTÙ SAN PAOLO-VERBANO Carrisi di Brindisi CHIAVARI-PRO IMPERIA Cesaroni di Pesaro CHIERI-ACQUI Bergonzini di Civitavecchia DERTHONA-F. CARATESE Gozzi di Siena (porte chiuse) LAVAGNESE-BORGOSESIA Mantelli di Brescia (ore 15) NAVIGLIO TREZZANO-LASCARIS Sassoli di Arezzo SANTHIÀ-VILLALVERNIA Scarica di Castellammare di Stabia VALLE D’AOSTA-BOGLIASCO Ceccato di Bassano (ore15) CLASSIFICA Valle d’Aosta* p. 61; Chieri 58; Santhià* (-3) 49; Novese e Derthona* 44; Lavagnese* e Chiavari* 41; Villalvernia e Acqui 39; Naviglio Trezzano* 38; F. Caratese, Borgosesia e Bogliasco 37; Pro Imperia 36; Verbano* 29; Asti 24; Albese (-3) 21; Cantù San Paolo* 6; Lascaris* 4. (* ha già riposato)
GIRONE B
ALTO ADIGE-SIRACUSA (and. 3-1) ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci; Iacoponi, Cascone, Kiem, Legittimo; Furlan, Uliano; Campo, Fischnaller, Schenetti; Giannetti. (Miskiewicz, Tagliani, Grea, Bacher, Fink, Chiavarini, Albanese). All. Stroppa. SIRACUSA (4-2-3-1) P. Baiocco; Strigari, Giordano, Ignoffo, Capocchiano; Spinelli, D. Baiocco; Pepe, Mancosu, Longoni; Zizzari. (Scordino, Pippa, Calabrese, Verachi, Aloe, Bongiovanni, Coda). All. Sottil. ARBITRO Pasqua di Tivoli (Grispini-Mondin).
SPEZIA-CARRARESE
TRAPANI-BARLETTA ANDRIA-LANCIANO
(1-2)
ANDRIA (4-4-2) Rossi; Meccariello, Cossentino, Mucciante, Pierotti; Russo, Arini, Marsili, Taormina; Del Core, Gambino. (Sansonna, Zaffagnini, Contessa, D’Alessandro, Loiodice, Comini, Minesso). All. Cosco. LANCIANO (4-3-3) Aridità; Aquilanti, Massoni, Amenta, Mammarella; Paghera, Capece, Volpe; Chiricò, Pavoletti, Turchi. (Amabile, Rosania, Scrosta, Vastola, Margarita, Sarno, Donnarumma). All. Gautieri. ARBITRO Merlino di Udine (Cecconi-Pignone).
BASSANO-FERALPI SALÒ
(0-0)
BASSANO (4-3-1-2) Grillo; Toninelli, Basso, Drudi, Bonetto; Mateos, Correa, Morosini; De Gasperi; Galabinov, Gasparello. (Poli, Scaglia, Porchia, Caciagli, Ferretti, Guariniello, Longobardi). All. Jaconi. FERALPI SALÒ (4-3-3) Zomer; Turato, Leonarduzzi, Blanchard, Savoia; Muwana, Sella, Castagnetti; Bracaletti, Montella, Tarana. (Branduani, Camilleri, Cortellini, Drascek, Fusari, Bianchetti, Defendi). All. Remondina. ARBITRO Castrignanò di Roma (Di Iorio-Alassio).
CREMONESE-PRATO
(0-0)
CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Polenghi, Cesar, Minelli, Favalli; Degeri, Fietta, Dettori; Possanzini, Coralli, Le Noci. (Bianchi, Rigione, Tacchinardi, Rabito, Nizzetto, Filippini, Musetti). All. Brevi. PRATO (4-3-1-2) Layeni; Manucci, Dametto, Ghinassi, Varutti; Fogaroli, Cavagna, Gazo; Silva Reis; Pesenti, Napoli. (Morandi, Corvesi, Sacenti, Visibelli, Gianotti, Alberti, Vieri). All. Esposito. ARBITRO Ceccarelli di Terni (Botosso-Boz).
LATINA-FROSINONE
(1-1)
LATINA (4-4-2) Baican; Bruscagin, Burzigotti, Farina, Giacomini; Citro, Matute, Giannusa, Fossati; Kolawole, Tulli. (Martinuzzi, Berardi, Jefferson, Gasperini, Martignago, Pagliaroli, Tortori). All. Sanderra. FROSINONE (4-3-3) Zappino; Ristovsky, Stefani, Biasi, Federici; Carrus, Bottone, Nicco; Aurelio, Santoruvo, Cesaretti. (Nordi, Guidi, Vitale, Baccolo, Miramontes, Ganci, Bonvissuto). All. Corini. ARBITRO Fabbri di Ravenna (Di Vuolo-Liberti).
(29a)
CARONNESE-VOGHERA Lacagnina di Caltanissetta CARPENEDOLO-MAPELLOBONATE Capone di Palermo CASTIGLIONE-GALLARATESE 1-0 Giocata ieri COLOGNESE-PRO PIACENZA Bovini di Ragusa DARFO-AURORA SERIATE Camardi di Genova FIORENZUOLA-ALZANOCENE Montanari di Ancona GOZZANO-FIDENZA Oggioni di Monza OLGINATESE-SEREGNO Robilotta di Sala Consilina PIZZIGHETTONE-CASTELLANA Marchi di Bologna PONTISOLA-RUDIANESE Papalini di Nuoro CLASSIFICA Castiglione* p. 57; Pizzighettone 49; Pontisola 48; Olginatese e MapelloBonate 47; Caronnese 46; Voghera 41; Castellana 38; Aurora Seriate 37; Rudianese 36; AlzanoCene, Gozzano e Darfo 35; Pro Piacenza 34; Colognese 32; Fidenza 31; Carpenedolo 30; Seregno e Fiorenzuola 28; Gallaratese* 20. (* una gara in più)
(1-2)
SPEZIA (4-4-2) Russo; Bianchi, Gentili, Lucioni, Mora; Madonna, Lollo, Buzzegoli, Casoli; Iunco, Marotta. (Conti, Ricci, Ferrini, Vannucchi, Testini, Guerra, Evacuo). All. Serena. CARRARESE (4-4-2) Nocchi; Piccini, Benassi, Anzalone, Vannucci; Orlandi, Corrent, Taddei, Belcastro; Merini, Cori. (Teodorani, Bregliano, Miceli, Conti, Russotto, Donati, Gaeta). All. Sottili. ARBITRO Borriello di Mantova (Donini-Dal Cin).
(2-0)
TRAPANI (4-4-2) Castelli; Caccetta, Priola, Filippi, Daì; Barraco, Pirrone, Tedesco, Madonia; Abate, Gambino. (Pozzato, Lo Bue, Lo Monaco, Cianni, Cavallaro, Perrone, Mastrolilli). All. Boscaglia. BARLETTA (4-3-2-1) Sicignano; Masiero, Migliaccio, Mengoni, Petterini; Romondini, Di Cecco, De Liguori; Franchini, Schetter; Mazzeo. (Pane, Pelagias, Mazzarani, Guerri, Cerone, Simoncelli, Infantino). All. Di Costanzo. ARBITRO La Penna di Roma (Servilio-Messina).
L’ANTICIPO Triestina-Portogruaro 1-0 Venerdì sera è stata giocato il derby del Nordest fra la Triestina e il Portogruaro. La partita è terminata 1-0: decisiva la rete realizzata da De Vena a tre minuti dalla fine dell’incontro. Con questa vittoria la squadra di Galderisi si allontana dalla zona retrocessione, mentre quella di Restelli (in crisi da qualche settimana) si allontana sempre di più dalla corsa per i playoff.
IL POSTICIPO Piacenza-Pergocrema Il programma della giornata sarà completato domani sera dalla sfida tra il Piacenza e il Pergocrema, due squadre in buona forma (quella di casa sta uscendo dalla zona playout, quella ospite è in corsa per i playoff) malgrado le difficoltà a livello societario. La partita (andata 2-0) inizia alle ore 20.45 e viene trasmessa in diretta su Raisport 1: arbitra Saia di Palermo.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Questa la situazione dopo 25 giornate: Trapani p. 49; Siracusa (-5) 43; Spezia 41; Cremonese (-6) e Pergocrema (-2) 38; Carrarese 37; Lanciano (-1) e Barletta 36; Alto Adige e Portogruaro* 35; Frosinone 33; Triestina* 31; Prato 28; Piacenza (-6) 27; Andria 24; Latina 23; Bassano 22; Feralpi Salò 21. (* una partita in più). PROSSIMO TURNO Queste le partite di domenica 18 (ore 14.30): Andria-Latina (2-5); Carrarese-Piacenza (3-0); Feralpi Salò-Barletta (1-0); Frosinone-Trapani (2-2); Lanciano-Cremonese (lunedì 19, diretta Raisport ore 20.45; 0-2); Pergocrema-Triestina (2-3); Portogruaro-Spezia (2-0); Prato-Alto Adige (2-2); Siracusa-Bassano (2-1).
GIRONE C
GIRONE D
BELLUNO-SAN GIORGIO Accomando di Olbia CONCORDIA-ITALA SAN MARCO Suaria di Milano GIORGIONE-MONTECCHIO Rugini di Siena LEGNAGO-VENEZIA Del Rosso di Molfetta (in differita su Raisport 1 alle 20) MEZZOCORONA-SANVITESE Lombardi di Brescia PORDENONE-SANDONÀJESOLO Perotti di Legnano PORTO TOLLE-SACILESE Magrini di Città di Castello SAREGO-UNION QUINTO Marinelli di Tivoli (a San Bonifacio) TAMAI-MONTEBELLUNA Chiavaroli di Pescara CLASSIFICA Venezia p. 52; Porto Tolle 50; Legnago 49; Montebelluna 44; Pordenone 38; SandonàJesolo 37; Mezzocorona 36; Tamai 35; Giorgione 34; Belluno, Sacilese e San Giorgio 33; Union Quinto 30; Concordia e Montecchio 26; Sarego 21; Sanvitese 20; Itala San Marco 9.
CASTELFRANCO-ROSIGNANO Piscopo di Imperia ESTE-CEREA Ranaldi di Tivoli LANCIOTTO CAMPI-FORCOLI Rossi di Novara PAVULLESE-SESTESE Ragonesi di Perugia PISTOIESE-MEZZOLARA Rognoni di Arco RAVENNA-SAN PAOLO Di Stefano di Brindisi SANTACROCE-BAGNOLESE Messina di Acireale SCANDICCI-VIRTUS VECOMP Mainardi di Bergamo TUTTOCUOIO-FORLÌ De Luca di Ercolano VILLAFRANCA-CAMAIORE Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG CLASSIFICA Este p. 55; Forlì 54; Virtus Vecomp 52; Castelfranco 50; San Paolo, Cerea e Mezzolara 47; Pistoiese e L. Campi 42; Scandicci e Rosignano 36; Tuttocuoio 33; Bagnolese 32; Forcoli e Camaiore 31; Ravenna (-2) 30; Villafranca 25; Pavullese 24; Santacroce 21; Sestese 17.
(29a)
GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
AREZZO-PIERANTONIO La Posta di Frosinone DERUTA-TODI Vitulano di Livorno FLAMINIA-PONTEDERA Vesprini di Macerata GROUP CDC-SANSEPOLCRO 0-2 Giocata ieri PIANESE-CASTEL RIGONE Pirriatore di Bologna PONTEVECCHIO-SPORTING TERNI Cocciolo di Roma (a Todi, porte chiuse) SANSOVINO-ORVIETANA Marcolin di Schio SPOLETO-TRESTINA Urselli di Taranto VITERBESE-ZAGAROLO Giuliani di Teramo CLASSIFICA Pontedera p. 56; Arezzo 49; Pianese 41; Castel Rigone 40; Sporting Terni 39; Spoleto 35; Viterbese 34; Pierantonio e Deruta 33; Sansepolcro* 32; Orvietana e Pontevecchio 31; Trestina 30; Flaminia 29; Sansovino 28; Todi 26; Zagarolo e Group Città di Castello* 22. (* una gara in più).
ANCONA-RECANATESE Calogiuri di Lecce ATESSA VDS-SAMBENEDETTESE Michieli di Padova ATLETICO TRIVENTO-VIS PESARO Lacalamita di Bari CIVITANOVESE-MIGLIANICO Liguori di Bergamo ISERNIA-SAN NICOLÒ Mazzei di Brindisi RENATO CURI-JESINA Bianchini di Cesena RICCIONE-LUCO CANISTRO Affatato di Domodossola SANTEGIDIESE-REAL RIMINI Capasso di Firenze TERAMO-OLYMPIA AGNONESE Fabbro di Roma CLASSIFICA Teramo p. 59; Ancona 52; Sambenedettese 51; Civitanovese 49; Isernia 44; Atletico Trivento 41; San Nicolò 39; Recanatese 35; Olympia Agnonese e Jesina 33; Vis Pesaro 32; Atessa VdS 30; Riccione 29; Santegidiese 25; Renato Curi 23; Luco Canistro 19; Miglianico 17; Real Rimini 4.
ARZACHENA-SORA Marrazzo di Lecco ASTREA-SALERNO Amoroso di Paola ATLETICO BOVILLE-ANZIOLAVINIO Massimi di Termoli BACOLI-PALESTRINA Rossi di Rovigo (a Quarto, porte chiuse) BUDONI-POMIGLIANO Diomaiuta di Albano Laziale CIVITAVECCHIA-MARINO Catona di Reggio Calabria CYNTHIA-FIDENE Fracassi di Camerino MONTEROTONDO-PORTO TORRES Gironda Veraldi di Bari SANT’ELIA-SELARGIUS Zanonato di Vicenza CLASSIFICA Salerno p. 51; Marino 45; Porto Torres 41; Fidene 40; Palestrina e Budoni 39; Astrea 37; Selargius e Pomigliano 35; Arzachena 31; Sora 30; Monterotondo e Anziolavinio 29; Civitavecchia 28; Cynthia 26; Sant’Elia e Atletico Boville 21; Bacoli 18.
CAMPANIA-REAL NOCERA 1-2 Giocata ieri FORTIS TRANI-SARNESE Rapuano di Rimini GAETA-TURRIS D’Annibale di Marsala INTERNAPOLI-CRISTOFARO 1-0 Giocata ieri IRSINESE-CASERTANA Rizzo di Siena ISCHIA-GROTTAGLIE Pagliardini di Arezzo MARTINA-FRANCAVILLA S. Proietti di Terni NARDÒ-BRINDISI Fiorini di Frosinone VIRIBUS UNITIS-CASARANO Bertani di Pisa CLASSIFICA Ischia p. 52; Martina 51; Sarnese 50; Casertana e Francavilla S. 44; Campania* 41; Brindisi e Nardò 39; Turris 38; Casarano 36; Fortis Trani e Internapoli* 31; Irsinese 24; Real Nocera* e Grottaglie 20; Viribus Unitis 18; Cristofaro* 17; Gaeta (-4) 16. (* una gara in più)
ACRI-PALAZZOLO Fabbri di San Giovanni Valdarno ADRANO-LICATA Rinviata CITTANOVA-COSENZA Lazzeri di Arezzo NISSA-MARSALA Rinviata NOTO-HINTERREGGIO Serra di Torino NUVLA SAN FELICE-MESSINA Pasqua di L’Aquila SAMBIASE-ACIREALE Tesi di Pistoia SANT’ANTONIO ABATE-BATTIPAGLIESE Panarese di Lecce VALLE GRECANICA-SERRE ALBURNI Andreini di Formia CLASSIFICA Hinterreggio p. 45; Adrano 41; Nuvla San Felice 39; Battipagliese* e Cosenza 38; Licata 37; Palazzolo e Acri* 36; Messina (-7) 35; Marsala 34; Serre Alburni 31; Noto 28; Sant'Antonio Abate (-2) e Valle Grecanica 27; Acireale* e Sambiase 26; Nissa 22; Cittanova* 19. (* una gara in meno)
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CALCIO A 5 SPECIALE PER GAZZETTA
Luparense e Asti: colpi da finale Lazio eliminata a sorpresa nella prima semifinale. Montesilvano fuori dopo i calci di rigore LUPARENSE LAZIO
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ALTER EGO LUPARENSE Weber, Bordignon, Fabiano, Mognon, Merlim, Euler, Honorio, Vampeta, Canal, Fortino, Ferraro, Putano. All. Fernandez. LAZIO Patrizi, Alcaraz, Salas, Bacaro, Forte, Marchetti, Ippoliti, Dimas, Parrel, Nuno, Danieli, Costantini. All. D'Orto ARBITRI Ciciarello (Catanzaro), Malfer (Rovereto), Spalla (Forlì). CRONO Scali (Pinerolo) MARCATORI 0’07’’ Euler (LU), 3’24’’ Bacaro (LA), 12’53’’ Vampeta (LU), 14’29’’ Honorio (LU) p.t.; 10’56’’ Fortino (LU), 13’59’’ Weber (LU), 15’27’’ Bacaro (LA), 15’54’’ Parrel (LA), 19’03’’ Canal (LU), 19’52’’ s.t. Parrel (LA) NOTE Spettatori 2500. Ammoniti Nuno (LA), Fortino (LU), Marchetti (LA).
MONTESILVANO 8 ASTI d.c.r. 9 MONTESILVANO Mammarella, Burato, Fragassi, Caputo, Garcias, Rogerio, Borruto, Calderolli, Cuzzolino, Fantecele, Di Pietro, Dell’Oso. All. Ricci. ASTI ACQUA EVA Scarparo, Lima, Modica, Celentano, Ramon, Cavinato, Corsini, Dias, Patias, Bessa, Cannella, Casalone. All. Tabbia. ARBITRI Massini (Roma 1), Filippini (Roma 1), Vocca (Battipaglia). CRONO Zago (Este). MARCATORI 10’53’’ Cavinato (A), 11’22’’ Borruto (M) p.t.; 2’45’’ Patias (A), 3’44’’ Borruto (M), 5’37’’ Corsini (A), 17’22’’ Rogerio (M) s.t. NOTE Ammoniti Bessa (A), Lima (A), Caputo (M), Patias (A), Fantecele (M). SEQUENZA RIGORI Ramon (A) gol, Cuzzolino (M) gol, Patias gol, Calderolli gol, Cavinato gol, Rogerio gol, Lima gol, Corsini gol, Burato gol, Bessa gol, Garcias parato.
MARCO CALABRESI PADOVA
Alter Ego Luparense-Asti Acqua Eva è una sfida generazionale: nel 2005, quando la Luparense stava posando le prime pietre di una squadra in grado di dominare il futsal italiano, l’Asti vedeva la luce. In meno di sette anni, una scalata dalla serie D alla finale di Coppa Italia di stasera, picco massimo raggiunto dagli Orange, unico club di serie A con un presidente donna, Maria Cristina Truffa. Di fronte, una Luparense che domina il campionato (cinque punti sulla Marca con una partita in meno), ma che non alza un trofeo dal settembre 2009 e non vince la Coppa Italia dal 2008. Gioia Lupi Alla squadra che a Padova è padrona di casa (San Martino di Lupari, 13 mila abitanti, dista solo 20 km), bastano sette secondi per far capire che non andrà come lo scorso anno, quando nei quarti fu la Lazio a vincere ai rigori prima di conquistare la Coppa. Euler raccoglie l’assist di Honorio e batte Patrizi. Risposta della Lazio: Bacaro fa 1-1, ma prima dell’intervallo l’uno-due firmato Vampeta-Honorio crea il solco. Anche perché, a completare il tris di gol dei giocatori della Nazionale, ci pensa Fortino su assist di Canal. La Lazio è al tappeto, D’Orto schiera il por-
tiere di movimento e viene punita dall’altro portiere, Weber, che indovina la parabola giusta e fa 5-1. Bacaro e Parrel fanno ripiombare i biancocelesti a -2, ma il 6-3 di Canal è la pietra tombale sulla qualificazione, con il gol di Parrel buono solo per le statistiche. «Più grande è l’avversario, più grande è la vittoria — esulta il tecnico della Luparense, Fernandez —. Ho una rosa fantastica, e mi dispiace lasciare fuori due o tre giocatori ogni partita. Il lavoro che si fa in questo club va al di là del risultato: certo, vincere sarebbe la ciliegina sulla torta». Favola L’Asti, proprio contro il Montesilvano, aveva salutato la Coppa Italia nel 2011: si vendica, ai calci di rigore, al termine di una partita splendida. 3-3 nei tempi regolamentari, con l’Acqua Eva tre volte in vantaggio (Cavinato, Patias e Corsini) e tre volte rimontata (doppietta del fenomeno Borruto e Rogeiro). Dal dischetto, decisivo il gol di Bessa (ha un fratello che gioca nella Primavera dell’Inter) e la parata di Scarparo su Garcias. «In questi anni la società ha fatto qualcosa di straordinario — dice l’allenatore Sergio Tabbia —. Questo è un risultato storico per Asti e per questa squadra, che con gli anni sta diventando una delle big del calcio a 5 italiano».
la guida FINAL EIGHT SERIE A Quarti di finale (giovedì): Marca-Montesilvano 2-4; Asti-Acqua&Sapone 5-3, Lazio-Putignano 4-0, Luparense-Bisceglie 4-3. Semifinali (ieri): Luparense-Lazio 6-4, Montesilvano-Asti 8-9 d.c.r. (3-3). Finale (oggi ore 19, diretta Rai Sport 2): Luparense-Asti.
L’esultanza dei giocatori della Luparenze che hanno superato la Lazio Accoppiata La giornata della
Luparense potrebbe diventare addirittura trionfale perché, tre ore e mezza prima della finale di A, anche l’Under 21 si giocherà la Coppa: trascinati dai sette gol in due gare dell’argentino Abdala e dalle parate del nazionale Under 21 Andretta, i Lupi hanno battuto i detentori del trofeo della L.C.Five Martina nei quarti e l’Aosta in semifinale. Oggi l’ultimo ostacolo, il più duro: i campioni d’Italia del Kaos Futsal (Bologna), a cui sono serviti i rigori per sbarazzarsi del Portos. Che festa Le due finali di Cop-
pa Italia saranno soltanto l’ultimo evento di una domenica da non perdere: in mattinata,
festa delle scuole di calcio a 5, nel pomeriggio il Celebrity Match, che vedrà in campo vecchie glorie del calcio italiano, tra cui Tommasi, Poggi, Bertotto e Dal Canto, tecnico del Padova tornato con il sorriso da Brescia. Prima di Luparense-Asti, all’Istituto Ricci Corbastro di Padova verrà consegnata una medaglia conferita dal presidente della Repubblica Napolitano alla scuola che si è maggiormente distinta nel concorso indetto nell’ambito del progetto “I Valori scendono in campo” del SGS della Figc: temi dell’edizione 2012, integrazione e antidiscriminazione. Di questi tempi, con certi insegnamenti meglio partire dai bambini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FINAL EIGHT UNDER 21 Quarti di finale (venerdì): Luparense-Martina 10-4, Cagliari 2000-Aosta 0-2, Futsal Portos-Modugno 2-1, Acqua Claudia Roma-Kaos Bologna 2-3. Semifinali (oggi): Luparense-Aosta 3-2, Futsal Portos-Kaos Futsal 6-7 d.c.r. (2-2). Finale (oggi ore 15.15): Luparense-Kaos Futsal. ALBO D’ORO SERIE A 1985/86 e 1986/87 Canottieri Aniene Roma, 1987/88 Eur Olimpia Roma, 1988/89 e 1989/90 Roma RCB, 1990/91, 1991/92, 1992/93, 1993/94 e 1994/95 Torrino SC Roma, 1995/96 e 1996/97 ITCA Torino, 1997/98 e 1998/99 Lazio, 1999/00 Genzano, 2000/01 Augusta, 2001/02 Prato, 2002/03 Lazio, 2004 (prima stagione con Final Eight) Prato, 2005 Nepi, 2006 Luparense, 2007 Montesilvano, 2008 Luparense, 2009 Arzignano, 2010 Marca Futsal, 2011 Lazio. ALBO D’ORO UNDER 21 2000/2001 Fas Pescara, 2001/02 Augusta, 2002/03 San Paolo Pisa, 2003/04 Bnl Ciampino, 2004/05 Arzignano, 2005/06, 2006/07 e 2007/08 Terni, 2008/09 Bisceglie, 2009/10 Kaos Futsal, 2010/11 L.C.Five Martina.
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GLI ALTRI 5 IRIDATI
2 Fernando Alonso Spa Ferrari iridato 2005 06
2 Sebastian Vettel Ger Red Bull iridato 2010 11
1 Kimi Raikkonen Fin Lotus iridato 2007
1 Lewis Hamilton GB McLaren iridato 2008
1 Jenson Button GB McLaren iridato 2009
PAOLO IANIERI
È il pilota che ha vinto più gare (91) e titoli (7) nella storia della Formula 1. Eppure dal rientro dopo il ritiro di tre anni, Michael Schumacher non è più salito sul podio. Colpa sua? Della macchina? La risposta la si avrà forse quest’anno, con una Mercedes più competitiva. Alla vigilia di Melbourne, il vecchio campione si racconta. Schumacher, ha detto più volte quanto si diverta ancora in F.1. Ma non ha risposto all’offerta di rinnovo del presidente Mercedes, Zetsche. È in una fase di riflessione o...?
«Ora sono concentrato totalmente sul progetto, non vedo la necessità di iniziare a discutere sul futuro». Aspetta di vedere la competitività della W03?
«È un’interpretazione. In realtà sarebbe una distrazione». Sarà la monoposto giusta per tornare a vincere?
«È migliore di quella del 2011». E la squadra?
«Abbiamo gettato le basi per un futuro al massimo livello. Ma ho dubbi che riusciremo a fare questo passo già quest’anno. Non è reale, la gente non deve aspettarsi di vederci combattere subito con la Red Bull». Ma con la ristrutturazione non siete in ritardo? Bisognava finire due volte quarti per capire cosa mancava? Risparmiando non si vince.
SCHUMI
FORMULA 1 GP AUSTRALIA -7
«Non mi sento troppo vecchio per vincere» «Vedo Rosberg più vicino e in gara tutti sono alla mia portata»
«Ma neanche spendendo e basta. Servono efficienza e tempo. La squadra nel 2010 era nuova, anche la Red Bull o la Ferrari hanno avuto bisogno di tempo prima di vincere». Ma il team aveva conquistato il titolo 2009, Mercedes acquistandolo pensava a un facile bis?
«Potete guardare quanto volete al passato, non ha senso». È arrivato Aldo Costa. Quanto è importante per lei, dopo gli anni che avete trascorso in Ferrari?
« «
La macchina 2012 è migliorata però è presto per vederci lottare con la Red Bull Suggerire a Vettel di andare alla Ferrari o alla Mercedes? E perché no? MICHAEL SCHUMACHER 18 STAGIONI IN F.1
«Averlo con noi è un colpo di fortuna, Aldo è un tecnico di grande competenza, Brawn lo stima molto ed è stato accolto a braccia aperte». Vettel dice che i piloti non escono mai a bere una birra assieme.
«Ma lui non beve birra, solo Jaegermeister (ride; n.d.r.). A volte ci incontriamo, ma la F.1 è un mondo di competizione estrema, avere amici in questo mondo non è normale. Non è impossibile, ma complicato». Se guarda ai compagni che ha avuto, dove mette Rosberg?
«Molto in alto». È quello che le ha creato più difficoltà?
«Difficile dirlo. Sono stato fuori
7 Michael Schumacher Ger Mercedes 43 anni Iridato 1994 95 con la Benetton e dal 2000 al 2004 con la Ferrari REUTERS
MOTO SFIDA ITALIANA
Arriva Iodaracing Farà le tre classi e punta su Corsi
MONDIALE TURISMO SCATTA LA STAGIONE 2012 Paolo Menuzzo, che arriva dalla Superbike, e metterà sul piatto 4 milioni di euro per 2 anni e un accordo tecnico con l’organizzatore Dorna. Ai risultati dovrà pensarci Corsi, 9 anni di gare malgrado ne abbia soli 25. «Può stravincere se solo si rendesse conto di quanto è forte», dice Sacchi. E Simone: «Abbiamo tutto per far bene, compreso il pilota». Dal 21 ultima verifica a Jerez con tutti in pista ad armi (motori) pari. Crt La vera impresa è la Crt fat-
Da sinistra Petrucci, Menuzzo, Sacchi e Corsi con la Moto2 e la Crt MILAGRO DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA VENEZIA
Per una scommessa non ci sarebbe posto migliore del Casinò di Venezia, ma per Giampiero Sacchi, anima, mente e braccia di Iodaracing «questo è un progetto industriale». Si parla di Motomondiale, classe MotoGP, con una Crt fatta
in casa su base Aprilia per il debuttante Danilo Petrucci, e di Moto2 per Simone Corsi, ma pure di Moto3, con colori differenti per Gigi Morciano. In gara in tutte le classi, un impegno da oltre 5 milioni di euro, di cui 3,3 («più Iva», sottolinea Sacchi) per la classe regina. Impegno che trova il supporto di un marchio italiano, la Came (automazione) del presidente
ta in casa. «Siamo sulla buona strada, altrimenti non sarei qui», assicura Giovanni Sandi, tecnico storico di Max Biaggi, dal quale ha divorziato non senza polemiche. Sotto le sue mani deve crescere Petrucci, 20 anni, vice iridato e campione italiano Stock 1000, che dice: «La prima uscita è andata bene. L’esperienza da collaudatore Ducati sulla Panigale è stata importante per imparare a lavorare, anche se ci sono rimasto male che non mi abbiano fatto provare la Desmosedici come premio. L’obiettivo è essere il primo delle Crt e magari... riuscire a mettere dietro qualche MotoGP». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tarquini a Monza in pole a 50 anni «Grazie a Monti...» L’abruzzese della Seat mette in riga Yvan Muller e lo squadrone Chevy: «Con la riforma guido fino alla pensione»
la Foto Lorenzo si allena coi kart a Lonato (p.i.) Dalla MotoGP alla F.1 dei kart. Venerdì Jorge Lorenzo insieme a Jaime Alguersuari, ha girato sulla pista South Garda di Lonato (Brescia) con un kart KZ1 del team Intrepid. «È un buon modo di allenarsi, ma il KZ1 è più duro e impegnativo di quanto mi aspettassi. Ho un male alle costole...» GHEZZI
DAL NOSTRO INVIATO
MAURO CASADIO MONZA
Se non è un record poco ci manca: Gabriele Tarquini, cinquant’anni compiuti nove giorni fa, ha conquistato la pole con la Seat Leon a Monza, nella prima tappa 2012 del Mondiale Turismo. Un risultato che vale tantissimo. Primo: perché era da Valencia 2010 che l’abruzzese non finiva davanti a tutti il sabato. Secondo: perché ha messo alle spalle lo squadrone Chevrolet, che aveva collezionato le ultime 13(!) pole (tutte le 12 del 2011, più quella finale del
2010 a Macao). Terzo: perché è la dimostrazione concreta che l’abruzzese, iridato nel 2009, può giocarsela di nuovo per il titolo. Pensioni «Sono uno dei pochi felici della riforma delle pensioni voluta dal Governo Monti — ha detto a caldo, tra il serio e il faceto —, così posso continuare a correre fino a 67 anni...». In effetti, Tarquini si sente come il vino: «Più invecchio e più mi sento in forma. Quest’anno sto meglio dell’anno scorso, la mia parabola agonistica non è ancora arrivata all’apice».
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PALLAVOLO A-1 UOMINI: L’ANTICIPO tempi, ma che problemi abbiano e perché non lo sappiamo». Dove sarà la Mercedes a Melbourne?
«Tutti si sono nascosti parecchio in inverno. Quanto, però, non lo sa nessuno». Rosberg ha detto che l’auto è migliorata in ogni ambito.
«In tanti settori sicuramente sì, abbiamo fatto un passo avanti. Ma sarà sufficiente?». Al terzo anno dal ritorno, il podio per lei è un’ossessione?
«Non ci sono dubbi che spero di salire sul podio. Dopo i due quarti posti dell’anno scorso spero di farcela». Jock Clear è il suo ingegnere. Era con Villeneuve ai tempi del titolo di Jacques nel 1997 a Jerez: che rapporto avete?
«Lavoriamo molto bene. Ci sono le storie del passato, ma anche se da avversari ci sono state polemiche e discussioni, da quando è con me ha fatto tanto. Capisce di cosa ho bisogno...». tre anni, ne ho 43 e non so se posso paragonarmi a quando ne avevo 30. Ma so di appartenere ancora ai migliori al mondo, che sono motivato, che mi diverto e che la maggior parte della gente è contenta che io ci sia ancora».
S A secco Michael Schumacher, 43 anni, da quando nel 2010 è tornato in F.1 non è mai salito sul podio REUTERS
Nico l’ha battuta spesso in qualifica. È qualcosa su cui ha lavorato questo inverno?
«No, gioco a calcio due volte la settimana, mi alleno in bici...» Quante migliaia di chilometri fa l’anno?
«Sufficienti. Non ho il contachilometri sulla bicicletta». Barrichello correrà in IndyCar. Cosa ne pensa?
«È una sua scelta». La Ferrari arriva alla prima gara dopo un inverno difficile.
«Ci preoccupiamo dei nostri problemi. Degli altri studiamo i
«Perché no?». Recentemente ha assistito a una partita del Colonia. Lo sa che sta cercando un presidente?
«Sì, certo, oltre al mio passatempo, che è la F.1, potrei giocare e occupare anche quel ruolo. No, no, non rientra nei miei piani».
«I rapporti di forza in qualifica parlano chiaro, ma non dicono tutto. La cosa più importante è la gara. La distanza da Nico s’è ridotta. La domenica credo che non debba nascondermi da nessuno, in qualifica Nico è molto forte e rappresenta una grande sfida». Con il passare degli anni fatica a mantenere la condizione?
Bevesse una birra con Vettel, gli consiglierebbe di andare un giorno alla Ferrari? O alla Mercedes?
4 Diaz e Rak colpiscono
I NUMERI
Vibo prende Verona 287
gare Schumi ha esordito in F.1 al GP del Belgio 1991 e poi ha corso il Mondiale dal 1992 al 2006, tornando poi nel 2010
a pagina 23
68
pole Altro record, strappato a Senna (65). La prima pole venne conquistata a Monaco nel 1994, l’ultima in Francia nel 2006
& 76
DOPO IL TEST CON LA SKODA
Briatore: «Kubica sulla F.1 mi pare molto prematuro»
la 23a giornata Cuneo alla prova di Trento 17.30 su RaiSport1
91
vittorie Il tedesco ha il primato di successi: ne ha colti 19 con la Benetton e 72 con la Ferrari. L’ultimo risale al GP di Cina 2006
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L’OPINIONE di Zapelloni sul Mondiale
Ace e muri: la Tonno Callipo aggancia i veneti al nono posto Meoni: «Non tollero questo atteggiamento in campo»
giri veloci Michael è anche in testa alla classifica dei giri veloci in gara: l’ultimo ha conquistato in Brasile nel 2006
Matej Cernic, 33 anni, ieri 11 punti con due muri TARANTINI RENZO PULIERO VERONA
Vibo esce con tre punti dal PalaOlimpia e agguanta Verona a quota 28. Comincia a cambiare la partita con una serie di Coscione al servizio che riapre il primo set (dal 21-17 al 23 pari), poi annulla 4 set point alla Marmi Lanza e chiude ai vantaggi sull’errore di Popp (29-31). A Bagnoli non basta un Kromm al 78% in attacco ben innescato da Meoni che, costretto a correre, non utilizza i centrali. La Marmi Lanza reagisce nel secondo set ancora con un Kromm al 71% (Gasparini e Popp al 60) e rimette la partita in parità. Vibo recupera a un buon rendimento Klapwijk. E l’olandese diventa protagonista nel terzo set assieme a Rak, determinante con due ace. Murati La Marmi Lanza non va
«Robert Kubica non avere fretta». A consigliarlo al polacco, che mercoledì è tornato al volante di una Skoda Fabia WRC Evo 2 (4x4, 2 litri) Flavio Briatore. a Sky Sport 24: «L’ho visto diverse volte, anche in ospedale e gli dicevo di non affrettare il ritorno — ha spiegato il manager piemontese a Sky Sport 24 —. Il talento non si perde, ma deve pensare a essere al 100%, ora ha avuto difficoltà ad indossare la tuta. Deve programmare un rientro in due anni, non puoi guidare una F.1 se non sei ancora al 100%, Non gli farei provare le macchine ora, non serve».
oltre i 13 punti. Il muro di Vibo prende il sopravvento e si impone anche nel quarto set, in cui Vibo recupera dal 4-1 con altri due servizi vincenti di Rak. La squadra di Blengini insiste molto nel puntare Kromm in ricezione e ne trae buoni frutti. La Marmi Lanza paga la serataccia di Gasparini (7 errori su 18 battute e 38% in attacco), mentre il Tonno Callipo può contare su
un Diaz che oltre al 55% su 33 palloni, mette costantemente in crisi la ricezione gialloblù con il suo servizio. «Abbiamo giocato bene dopo aver faticato un po’ all’inizio a trovare Kromm con la battuta — commenta Blengini —. Non correre dietro all’imprevedibilità di Meoni e uscire senza romperci le ossa dai turni in battuta di Gasparini sono le basi su cui abbiamo costruito questo vittoria molto importante». Marco Meoni ammette: «Le cose non vengono fatte come dovrebbero. Non parlo di errori che possono sempre esserci, ma di un atteggiamento in campo che non mi è piaciuto: è la cosa che tollero di meno. Si è parlato troppo di 28 punti come quota salvezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA
VERONA-VIBO
1-3
(29-31, 25-19, 13-25, 21-25) MARMI LANZA VERONA: Gasparini 13, Kromm 23, Zingel 6, Meoni 1, Popp 9, Patriarca 6; Smerilli (L), Kosmina, Ter Horst 2, Calderan, Postiglioni 1. N.e. Casarin. All. B. Bagnoli. TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Klapwijk 19, Diaz 19, Rak 14, Coscione 1, Cernic 11, Nikolov 4; Fanuli (L), Falasca 2, Grassano, Barone 4. N.e. Mignolo, Serafini, Banderò. All. Blengini. ARBITRI: La Micela, Zucca. NOTE Spettatori 2726. Durata set: 39’, 30’, 24’, 30’; tot, 123; Marmi Lanza: b.s. 18, v. 2, m. 7, s.l. 14, e. 29. Vibo: b.s. 18, v. 4, m. 10, s.l. 23, e. 28. Trofeo Gazzetta: 6 Diaz, 5 Rak, 4 Klapwijk, 3 Kromm, 2 Barone, 1 Coscione.
A-1 DONNE L’ANTICIPO DELLA 22a
Villa Cortese resiste per un set Busto Arsizio chiude con la 19a vittoria
Gabriele Tarquini, 50 anni, sulla Seat Leon 1.6 Wtcc: 315 Cv, velocità massima 255 km/h Rivali Il francese Yvan Muller,
campione del mondo in carica, partirà secondo davanti ad altri tre piloti Chevy (nell’ordine Huff, Menu e Rydell). Non lo lascia intendere, ma quei 59 millesimi di ritardo da Tarquini gli bruciano tanto: «Gabriele va forte nonostante l’età, sono sorpreso — scherza in conferenza stampa strizzando l’occhio all’abruzzese —. Ma può andar bene così, visto che stavo rischiando di restare fuori dalla Q2». In una cornice di pubblico tutt’altro che incoraggiante, gli altri italiani non hanno brillato: 11O D’Aste con la Bmw, 17 O Cerqui con la Bmw (dopo un insabbiamen-
LA GUIDA
D’Aste parte 11o Gare dalle 13.20 su Eurosport I tempi: 1. Tarquini (Ita Seat) 1’57"915, 176,86 km/h; 2. Muller (Fra Chevy) 1’57"974; 3. Huff (GB Chevy) 1’58"106; 4. Menu (Svi Chevy) 1’58"200; 5. Rydell (Sve Chevy) 1’58"319; 11. D’Aste (Ita Bmw) 1’58"931. Oggi: Gara 1 alle 13.20 (diretta Eurosport 2); gara 2 alle 17.05 (diretta Eurosport). Biglietti: Interi 14 euro, ridotti 10.
to), 18O Di Sabatino con la Chevrolet. Davanti agli occhi di Jean Todt, presidente Fia, che ha ribadito la volontà «di puntare entro il 2015 sull’ibrido e sulle altre nuove tecnologie in tutte le competizioni organizzate dalla Federazione, tenendo d’occhio nello stesso tempo i costi». Sportellate Oggi sono in programma le due corse, e i fari sono tutti puntati sull’affidabilità delle vetture: da quest’anno infatti non si può cambiare il motore, pena il declassamento all’ultimo posto in griglia nella gara successiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BUSTO ARSIZIO-VILLA CORTESE 3-1 (18-25, 25-19, 25-15, 25-21) YAMAMAY BUSTO A.: Marcon 7, Bauer 5, Lloyd 4, Havelkova 16, Dall’Ora 11, Havlickova 20; Leonardi (L). Lotti, Ca racuta, Pisani 5, Bisconti. N.e. Meijners. All. Parisi. MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Pavan 8, Bosetti C. 12, Guiggi 8, Pincerato 3, Bosetti L. 7, Barborkova 4; Puerari (L); Stufi 7, Perinelli 9, Cruz. N.e. Ca rocci, Berg, Danesi. All. Abbon danza. ARBITRI: Sampaolo e Cipolla. NOTE Spettatori: 5237 (tutto esaurito. Incasso: 16780 euro. D.s.: 24', 26', 22’, 26’; tot 98’. Yamamay: battute sbagliate 11, vincenti 4, muri 12, seconda linea 3, errori 13. Mc Carnaghi: battute sbagliate 5, vincenti 1, muri 9, se conda linea 1, errori 22. Trofeo Gazzetta: 6 Havlickova, 5 Boset ti C., 4 Dall’Ora, 3 Pavan, 2 Pisani, 1 Perinelli. BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) In un Pala Yamamay tutto esaurito (come succede sempre più spesso), con coreografie ad effetto, la ca
polista Busto Arsizio si aggiudica il derby numero 11 con Villa Corte se (senza Makare Wilson e con Lindsey Berg e Cruz lasciate di fatto a riposo), coronando con la diciannovesima vittoria una regu lar season da sogno, conclusa con una sola sconfitta (la scorsa settimana a Urbino). Alla parten za di slancio cortesina sull’asse Martina Guiggi e Sarah Pavan, ri sponde l’mvp e top scorer Havli ckova che trova nei muri di Dal l’Ora (nel secondo e quarto set) e di Pisani (nel terzo) due valide e preziose alleate. Oggi 22a e ultima giornata (ore 17.39): Liu Jo Modena Norda Fop papedretti Bergamo; Chieri Tori no Scavolini Pesaro; Chateau d’Ax Urbino Riso Scotti Pavia; Asystel Novara Rebecchi Nor dmeccanica Piacenza. Classifica: Yamamay Busto Arsi zio 57; Mc Carnaghi Villa Cortese 43; Chateau d’Ax Urbino Volley 36; Norda Foppapedretti Berga mo 31; Asystel Novara 29; Rebec chi Nordmeccanica Piacenza, Liu Jo Modena 28; Scavolini Pesaro 27; Cariparma SiGrade Parma 20; Chieri Torino 12; Riso Scotti Pavia 4.
CUNEO-TRENTO ore 17.30 (dir. RaiSport 1) (g.sca.-niba) Cuneo non batte Trento dal 23 gennaio 2010: a Verona, finale di Coppa Italia e 3-0 per capitan Wijsmans e compagni. Oggi la sfida vale per Cuneo la chance di mantenere il 2o posto; per Trento due punti bastano per assicurarsi il primo posto nella regular season. Placì ha a disposizione Grbic–Vissotto, Mastrangelo-Fortunato, Wijsmans–Ngapeth, Henno (L). Stoytchev dovrebbe ritornare al sestetto standard risparmiato nelle ultime uscite. Quindi Raphael-Stokr, Juantorena-Kaziyski, Birarelli-Djuric; Bari (L). Arbitri: Caltabiano-Pasquali. MACERATA-PADOVA (m.g.) Lube a caccia del poker di successi in campionato contro Padova. Savani dovrebbe restare a riposo precauzionale (gomito destro), sarà Kovar a far coppia con Parodi. Resto del sestetto con Stankovic-Podrascanin, Travica-Omrcen, Exigà libero. Padova con il sestetto: Gonzales-Simeonov, Semenzato-Suljagic, Schwarz-De Marchi; Zingaro (L). Arbitri: Perri-Prandi. ROMA-RAVENNA (fe.pas.) La M. Roma (5 sconfitte di fila) prova a tornare al successo contro la già retrocessa Ravenna. Venerdì giocatori e tecnico hanno chiesto al presidente novità sugli stipendi arretrati: Mezzaroma ha dato garanzie e confermato che tornerà al palazzetto per l’ultima di campionato. Maruotti out (distorsione a una caviglia). Arbitri: Gini-Longo. BELLUNO-PIACENZA (m.d.i.-m.mar.) Il Sisley ritrova Samuele Papi nella sfida che mette di fronte due squadre reduci da 7 vittorie consecutive. Belluno punterà su: Suxho-Fei, Horstink-Ogurcak, De Togni-Kohut, Farina (L). Unico dubbio per Monti: chi in regia fra Zhekov e Kampa? Per il resto Nikolov opposto, poi Tencati-Holt, Papi-Zlatanov, Marra (L). Arbitri: Satanassi-Cesare. SAN GIUSTINO-MONZA (an.me.) Held conferma Mc Kibbin in regia. Sestetto con Patak, Finazzi-Creus, Urnaut-Rauwerdink, Giovi (L). Con Fenoglio in panchina (Zanini è squalificato) Monza punta ancora su Conte al posto di Gavotto. Arbitri: Pol-Rapisarda. LATINA-MODENA ore 19 (a.li.-p.r.) L’Andreoli cerca l’aritmetica salvezza e ha un solo dubbio sugli schiacciatori: certo Rivera, ballottaggio tra Fragkos (problemi alla spalla) e l’ex Diachkov. Kooy si è procurato nell’allenamento di ieri una forte contusione al pollice della mano destra e non è partito per Latina. Bagnoli che dovrà puntare su Martino in diagonale con Anderson. Poi Esko-Dennis, Piscopo-Sala; Manià libero. Arbitri: Sobrero-Vagni. Classifica: Trento 59; Macerata, Cuneo 48; Belluno 41; Modena, Monza, Piacenza 35; Latina 29; Verona, Vibo 28; San Giustino 25; Roma 24; Padova 21; Ravenna 9. A-2 UOMINI (f.c.) Oggi 26o turno (ore 18): Perugia-Città di Castello (ore 16, dir. Sportitalia 2); Milano-Sora; Corigliano-Atripalda; Santa Croce-Molfetta; Isernia-Loreto; Cantù-Segrate; Castellana Grotte-Club Italia; Genova-Reggio Emilia. Classifica: Perugia 58; Castellana 53; Molfetta 52; Città di Castello 50; Segrate 47; Sora, Milano 44; Loreto, Genova 40; S. Croce 38; Corigliano 32; Isernia 29; Club Italia Roma 25; Reggio Emilia 18; Atripalda 17; Cantù 13. A-2 DONNE (m.l.) Ieri l’anticipo del 22o turno: Santa Croce-Giaveno 0-3 (21-25, 22-25, 23-25). Oggi (ore 18): Fontanellato- Soverato; Montichiari-Crema; Busnago-Loreto; Pontecagnano-Matera; Frosinone-Forlì; San Vito-Mercato San Severino; Sala Consilina-Casalmaggiore. Classifica: Giaveno 56; Loreto 52; Crema 51; Casalmaggiore 45; Santa Croce 44; Busnago 39; Soverato 32; Montichiari 31; Sala Consilina 26; Frosinone 23; Fontanellato 22; San Severino 21; San Vito 18; Pontecagnano 14; Forlì 12; Matera 9.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
CICLISMO 47a TIRRENO-ADRIATICO, LA QUARTA TAPPA
A
PAGELLE di Luca Gialanella
S NIBALI 8,5 Per chiudere le discussioni, deve ripetersi oggi a Prati di Tivo. È il più in forma, può riuscirci su una salita per lui
S DI LUCA 7,5 È l’esempio della grinta, quello che non cede mai. A 36 anni, sta risalendo dopo un viaggio all’inferno
S BOARO 7 Eccellente prestazione del vicentino, 24 anni, ultimo a cedere dei 7 in fuga: da dilettante vinse il Liberazione 2007
S SAGAN 6 Il voto è la media tra il 9 della vittoria e il 3 del tradimento al compagno Nibali. Può vincere ogni gara
S SCARPONI 5,5 Un leone, ma non aveva le gambe per il tris. Ha corso troppo poco, gli manca una settimana di ritmo
Lo strappo di Chieti Nibali mette le ali Sagan lo stoppa Finale al veleno Il siciliano avviato alla vittoria, ma il compagno lo riprende e trionfa: «Dovevo essere tutelato» DAL NOSTRO INVIATO
LUCA GIALANELLA CHIETI
Gli occhi, bisogna guardare gli occhi. E capire i silenzi tra le parole, quel dico-non posso-non dico, i sorrisini e le mezze frasi, che illuminano più di tutto. Lo strappo di Chieti, sì, chiamiamolo così. Vincenzo Nibali all’attacco in salita, lanciato verso la vittoria, e il compagno Peter Sagan che, invece di proteggerlo, scatta come una saetta, riprende il compagno, lo supera, vince, e lo fa superare dal ceco Kreuziger, rivale diretto del siciliano in classifica. Seicento metri di rabbia e accuse. Decisivi «Vabbè, si è vinto, sia-
mo tutti contenti, la squadra è contenta, abbiamo lavorato veramente bene, sincronismo perfetto. Eh...», la prima versione. Poi, mentre si sta allontanando da microfoni e telecamere, Nibali sibila: «Mi ha passato a doppia velocità, io dovevo essere tutelato. I patti erano chiari: lui per la tappa, io per la classifica. Ma quando ero davanti e mi stavo giocando la vittoria e la Tir-
Vincenzo Nibali risentito all’arrivo BETTINI
reno-Adriatico, lui doveva rispettarmi, e non riportarmi sotto Kreuziger, doveva difendermi. Ho perso tutto, vittoria e abbuono. E speriamo che quei secondi non mi costino la corsa. Peccato, avevo fatto qualcosa di bello, avevo rilanciato parecchie volte, avevo scelto il momento giusto per partire». E l’espressione degli occhi è chiarissima. In pullman, al d.s. Zanatta: «Quando l’ho visto dietro, mi sono girati i c.....». Soldi e futuro Sono passati 25 anni dal tradimento di Sappada al Giro d’Italia: 1987, Visentini in rosa e Roche, stessa maglia della Carrera, che lo attacca e gli strappa il simbolo del primato. I fischi all’irlandese, sul podio, si sentono ancora. Nibali e Sagan sono, con Basso e Viviani, i simboli della Liquigas. Il futuro in tutto: il siciliano per le gare a tappe, lo slovacco per le classiche. Ma Sagan, 22 anni, non ha corso come uno della Liquigas con il suo capitano davanti: no, in lui ha prevalso quella voracità del successo che è la sua più grande dote. Non avevano la stessa maglia, Sagan voleva vincere, e basta. Applaudiamo il gesto tecnico, perché l’accelerazione nei 300 finali è stata fantastica, non la correttezza. In ogni caso, lo slovacco, funambolo pure tra ciclocross e mountain bike, si candida a ruolo di guastafeste di Cavendish, Goss, Freire e Cancellara per la Sanremo. «Non sa neanche lui quanto è forte», racconta il c.t. Paolo Bettini. Ma c’è un altro aspetto intrigante del giallo. Sagan ha già firmato per i prossimi anni con la Liquigas, come Basso e Viviani, mentre Nibali è in scadenza. L’Astana ha fatto un’offerta mostruosa per il siciliano — 4 milioni netti per due anni — ma le
LA SORPRESA
Nonno Horner al comando a 40 anni
(c. ghis.) Divora hamburger come un qualsiasi ragazzino americano. Ma ha 40 anni (un mese più giovane di un certo Lance Armstrong, secondo più vecchio del World Tour dopo Jens Voigt), è magro scavato e va fortissimo in bici, soprattutto in salita. Stiamo parlando di Chris Horner (foto LAPRESSE), nuova sorprendente maglia azzurra della Tirreno Adriatico e ora tra i favoriti per il trionfo finale. Il bello è che l’uomo di RadioShack è al rientro agonistico dopo circa 8 mesi. «Sono caduto nell’8ª tappa del Tour 2011. Dopo l’incidente, sono rientrato subito in Oregon, ma dopo un paio di settimane ho cominciato a sentirmi male. Embolia polmonare. Per sei mesi ho dovuto riposarmi, prendere medicine e allenarmi piano e da solo. Da gennaio sono rientrato in squadra, e ho intensificato gli allenamenti. il ritmo. Qui io e Kreuziger siamo pari in salita e a crono, Che bella sfida».
Peter Sagan in trionfo a Chieti su Roman Kreuziger e Vincenzo Nibali BETTINI
trattative sono ancora aperte con il gruppo di Amadio. Del resto, Nibali, a 27 anni, è l’unico corridore giovane ed esperto da grandi giri. Farselo scappare sarebbe un delitto. Oltre 7 ore Cancellato passo Lan-
ciano per la neve, la tappa più lunga si trasforma in una maratona veloce di quasi 7 ore e mezza. In sette all’attacco, ripresi ai - 16 km. Poi lo strappo finale di Chieti: 1 km al 12%, punte del 19%. Nel punto più duro cede Scarponi, ci provano Di Luca (ritrovato), Sagan e Kreuziger. Ai 600 metri, in contropiede, parte Nibali. Di Luca prova a chiudere, non ce la fa, il siciliano
S Peter Sagan, 22 anni, slovacco nato a Zilina, è pro’ dal 2010 e ha già vinto 22 corse, 15 nella passata stagione BETTINI
guadagna 50, 70 metri. Inseguono Kreuziger, Sagan, Di Luca e Horner. Kreuziger non è uno scattista, va in testa col suo passo. Ai - 400 metri Sagan dovrebbe mettersi a ruota e farlo tirare, come Cunego con Evans nel 2011 per proteggere la vittoria di Scarponi, ed eventualmente saltarlo, ma lo slovacco parte a sinistra, Kreuziger trova un bel punto di riferimento, Nibali è risucchiato prima della curva ai 150 metri e alza il polso destro come a dire «ma che cosa fa»: è terzo. A 40 anni l’americano Horner è leader. Oggi arrivo in salita a Prati di Tivo: il giorno di Nibali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 11 MARZO 2012
«L’importante è il successo della Liquigas» Lo slovacco: «Nessun errore. Io come Gilbert? Posso fare anche meglio»
l’arrivo in salita è per lui e io sarò a sua disposizione». Nella 4ª tappa del Giro dell’Oman, sulla carta per lei, Nibali attaccò nel finale (poi perse 15" decisivi per la generale, ndr). Questa è stata una «vendetta»?
E se alla Sanremo lei e Nibali sarete davanti nel finale?
«Sarebbe molto bello. Vincenzo può giocarsi le sue carte sul Poggio, poi se si arrivasse in volata toccherebbe a me». Lei vince nelle volate di gruppo e ora anche su uno strappo duro come questo dopo oltre 250 km di gara. Che corridore è? Quali sono i suoi limiti?
Manca solo che faccia classifica nei grandi giri.
«Non credo di avere le caratteristiche giuste. Però sono ancora molto giovane, chissà». Gilbert ha detto che lei può essere il suo erede.
«Sì, ho sentito e lo ringrazio. Devo ancora crescere. Però vorrei sorprendervi. Posso fare anche meglio di lui».
CLAUDIO GHISALBERTI CHIETI
Ha corso da cannibale, ha vinto a sorpresa, ha fatto arrabbiare Vincenzo Nibali. Il successo di Peter Sagan nella 4ª tappa della Tirreno-Adriatico scatena polemiche. Tatticamente l’azione vincente è stata corretta, oppure era meglio che lo slovacco non si muovesse e aspettasse che a farlo fossero altri? «No, non ho fatto un errore — dice Peter —. Abbiamo giocato due carte. L’im-
ANCORA MONTAGNE
portante era che la vittoria non sfuggisse alla Liquigas». Però, con Nibali in testa, non era meglio aspettare che si muovessero gli altri?.
«Infatti ho aspettato. Ma quando ho visto che Di Luca è scattato, sono partito». Vincenzo ha detto: «Quando ho visto Peter sono rimasto di sasso».
«Mi spiace per lui. Anzi, forse per noi era meglio che vincesse Nibali, anche pensando alla classifica. Domani (oggi, ndr)
Peter Sagan all’attacco sull’ultima salita, seguito da Danilo Di Luca: il talento slovacco della Liquigas quest’anno aveva già vinto la 2ª tappa del Giro dell’Oman SIROTTI
HANNO DETTO
«No, nessuna vendetta».
«Quest’anno in volata non ho ancora vinto... Boh, i miei limiti non li conosco. Certo che vincere dopo sette ore e mezzo di gara è un test per Sanremo e una bella verifica delle mie qualità».
DAL NOSTRO INVIATO
A
Si dice che a Londra potrebbe correre anche nella mountain bike (nella quale fu iridato junior 2008). E’ vero?
«Mi piacerebbe molto, ma la Slovacchia non ha ottenuto la qualificazione. Potrebbe arrivare una wild card, ma non ho molta fiducia». Chi era il suo idolo quando ha cominciato?
«Nessuno. Però ho molti esempi positivi. Il più importante è quello di Ivan Basso, grande capitano. Ma tanti miei compagni di squadra sono stati utili per insegnarmi il mestiere». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALTIMETRIA DELLA 5ª TAPPA SU RAITRE DALLE 15.05
Oggi 14,5 km di salita finale Pendenze al 12% Oggi c’è il tappone della Tirreno Adriatico: 196 km da Martinsicuro sino alla stazione invernale di Prati di Tivo (Teramo). In pratica non c’è un metro di pianura: la salita finale misura 14,5 km con pendenze fino al 12%. Abbuoni: 3", 2" e 1" ai traguardi speciali, 10", 6" e 4" all’arrivo. Tv: Rai3 alle 15.05, Eurosport 20.30. GDS
S Kreuziger «Sono contento per la vittoria di Sagan. Ora ci aspetta una tappa molto dura, ma la mia forma è a posto. Voglio vincere questa corsa»
Gazzetta.it
S
S Scarponi «Arrivo duro, lo conoscevo, purtroppo mi sono mancati i giorni di corsa del Giro di Sardegna. Da troppo tempo non facevo uno sforzo simile»
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PARIGI-NIZZA 7a TAPPA
LA TAPPA IN DIRETTA DALLE 14.30: COMMENTA COLLI Anche la tappa con arrivo a Prati di Tivo verrà trasmessa in diretta streaming da Gazzetta.it. Appuntamento alle 14.30 con il commento tecnico di Daniele Colli, pro’ del Team Type 1-Sanofi. Da non perdere anche le interviste a Mario Cipollini, che parla del suo progetto di rientro alle corse, e quella alla nuova maglia azzurra Chris Horner. In più i commenti di Sagan, Nibali, Boaro, Zanatta, Kreuziger e Scarponi. Dalle 10 tempo reale testuale con la cronaca della tappa.
la guida Di Luca «Me la sono giocata, ma volevo vincere, non piazzarmi. Sono finalmente tornato ai miei livelli, giocherò ancora le mie carte»
LA GAZZETTA SPORTIVA
Kreuziger è 2˚ poi Nibali e Di Luca Scarponi a 12" ARRIVO: 1. Peter SAGAN (Slk, Liquigas-Cannondale) 251 km in 7.24’50", media 33,855, abbuono 10"; 2. Roman Kreuziger (Cec, Astana), abb. 6"; 3. Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), abb. 4"; 4. Di Luca; 5. Horner (Usa); 6. Hoogerland (Ola) a 8"; 7. Nocentini a 10"; 8. Evans (Aus) a 12"; 9. Scarponi; 10. Rodriguez (Spa); 11. Poels (Ola); 12. Tiralongo a 19"; 13. Moreno (Spa); 14. Pozzovivo; 15. Garzelli; 16. Izaguirre (Spa); 17. Carrara; 18. Riblon (Fra); 19. Rui Costa (Por); 20. Brambilla a 23"; 21. Gusev (Rus); 22. Failli; 23. Kessiakoff (Sve); 24. Intxausti (Spa); 25. P. Velits (Slk) a 30"; 26. Cancellara (Svi); 27. Meyer (Aus); 31. Gatto a 40"; 41. Gilbert (Bel) a 55"; 42. Battaglin; 45. Boasson Hagen (Nor) a 59"; 47. Pinotti; 70. Visconti a 1’53"; 79. Ballan a 2’40"; 98. Pozzato a 4’40"; 118. Freire (Spa) a 7’51"; 121. Goss (Aus) a 10’51"; 137. Modolo a 11’23"; 146. Cavendish (Gb) a 17’35"; 150. Petacchi; 166. Bennati a 17’53"; 171. Napolitano. Partiti 172, arrivati 172. Non partiti Lövkvist (Sve) e Ignatiev (Rus). CLASSIFICA: 1. Chris HORNER (Usa, RadioShack-Nissan) 675,9 km in 19.01’54", media 35,514; 2. Roman Kreuziger (Cec, Astana) a 7"; 3. Cameron Meyer (Aus, GreenEdge) a 13"; 4. Sagan (Slk) a 21"; 5. Di Luca a 22"; 6. Cancellara (Svi) a 30"; 7. Tiralongo a 32"; 8. Nibali a 34"; 9. Rodriguez (Spa) a 35"; 10. Nocentini a 36"; 11. Kessiakoff (Sve); 12. Scarponi a 41"; 13. Garzelli; 14. Hoogerland (Ola) a 42"; 15. Moreno (Spa); 16. Poels (Ola) a 43"; 17. Riblon (Fra) a 45"; 18. Gusev (Rus) a 46"; 19. Boasson Hagen (Nor) a 52"; 20. Evans (Aus) a 53"; 21. Failli; 22. Carrara; 23. Langeveld (Ola) a 55"; 24. Montaguti a 56"; 25. M. Iglinskiy (Kaz) a 57"; 46. Pinotti a 1’40"; 50. Battaglin a 1’47"; 69. Visconti a 2’54"; 74. Ballan a 3’21"; 75. Gatto a 3’39"; 80. Gilbert (Bel) a 4’10"; 89. Paolini a 5’03"; 90. Favilli a 5’07".
Bradley Wiggins, 31 anni AFP
De Gendt show Leipheimer cade 3 volte Guida Wiggins Thomas De Gendt è un bel tipo. Sapete perché ha deciso di non partecipare al Tour de France 2012? Perché comincia il 30 giugno, e il belga della Vacansoleil ci tiene a sposarsi quel giorno visto che è la data di nascita sia sua sia della dolce metà... Ieri ha vinto per distacco la 7ª tappa della Parigi Nizza dopo una lunga fuga, avviata con Taaramae e conclusa da solo. Sfortuna nera per Levi Leipheimer: l’americano, 3˚ in classifica, prima è caduto due volte; poi in discesa, a 14 km alla fine, mentre stava tentando di riportarsi sotto (Valverde aveva messo i suoi a tirare), è caduto ancora, finendo contro una moto della gendarmeria piazzata male in curva. Oggi (RaiSport2 dalle 13.25, Eurosport dalle 17.45) conclusione con la cronoscalata di 9.6 km al Col d’Eze 9,6 km: Wiggins (leader), Westra e Valverde sono divisi da 18". Arrivo: 1. Thomas DE GENDT (Bel, Vacansoleil) 219,5 km in 5.11’48", media 42,219; 2. Taaramae (Est) a 6’17"; 3. Degenkolb (Ger) a 9’24"; 4. Henderson (N. Zel); 5. Hushovd (Nor); 17. Longo Borghini; 31. Wiggins (Gb); 56. Cunego; 129. Leipheimer (Usa) a 20’26". Classifica: 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 27.53’04"; 2. Westra (Ola) a 6"; 3. Valverde (Spa) a 18"; 4. Spilak (Slo) a 37"; 5. Van Garderen (Usa) a 39"; 16. Cunego a 3’42". COPPA DONNE L’olandese Marianne Vos ha vinto in casa la Ronde Van Drenthe, 1ª prova di Coppa del Mondo, battendo la connazionale Wild, la svedese Johansson e l’iridata Giorgia Bronzini. Domenica 25, a Cittiglio (Va), 2ª prova.
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IMPIEGATI
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DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI ISTANBUL (TURCHIA)
Nostra Signora dei miracoli colpisce ancora. Antonietta Di Martino è splendido argento iridato indoor. E la collezione privata di medaglie pesanti si arricchisce: tra mondiali ed europee, all’aperto e al coperto, adesso sono 5. La più piccola del lotto (coi suoi 169 centimetri); quasi la più anziana (gli anni, il 1˚ giugno, saranno 34: Tia Hellebaut ha 3 mesi in più): eppure, quando gli infortuni le danno tregua, sempre pronta a rispondere presente. Là dove non arriva il fisico, arriva la testa. Sorpresa Ad Antonietta, in una
gara atipica e non di grandi contenuti tecnici, per salire sul secondo gradino del podio basta un 1.95. L’oro va alla 28enne statunitense Chaunte Howard sposata Lowe (1.98), l’argento è da condividere con la russa Anna Chicherova e con la svedese Ebba Jungmark. La prima è la delusa di giornata: mirava il 2.09 del record del mondo, era imbattuta da 10 gare (a Birmingham, nel luglio scorso, fu Blanka Vlasic a beffarla): si ritrova sconfitta. «Per come è maturata — ammette la campana — è la medaglia più sorprendente della mia carriera». Le 8 finaliste, superato 1.84,
DI MARTINO
ATLETICA MONDIALI INDOOR A ISTANBUL
«Al di là della misura, mi dà fiducia per Londra. Adesso basta dieta...»
la guida
5O PODIO Asta: Lavillenie IN 5 ANNI
vola fino a 5.95 Diretta tv (13.35)
Signora miracolo E’ festa d’argento
I 5 podi di Antonietta Di Martino
S BIRMINGHAM 2007 Europei indoor Argento 1. Hellebaut (Bel) 2.05 2. Di Martino 1.96 3. Beitia (Spa) 1.96
S
Pur a 1.95, l’azzurra battuta solo dalla Howard «La medaglia più sorprendente della carriera» dal marito-coach Massimo Di Matteo, al primo tentativo manca la fase di richiamo, al secondo vola alta, ma ricade troppo presto. Il terzo, ad argento già acquisito, è il meno deciso. La Hellebaut e la spagnola Beitia, con lo stesso 1.95 delle medagliate, imperfette già in precedenza, sono 5a e 6a. La Howard esulta: poco importa se poi i 3 tentativi a 2.01 sono velleitari. Chaunte, ottima lunghista e gran ballerina, già bronzo a Doha 2010 e argento all’aperto a Helsinki ’05, è diventata mam-
Il 2o posto alla pari con la Chicherova, grande sconfitta, e la Jungmark
1.88 e 1.92, si presentano tutte a 1.95. Qualcuna, però, ha già commesso uno o più errori: come la stessa Hellebaut, che ha fallito una prova a 1.88. La distrazione le risulterà fatale. L’azzurra appare sicura e sufficientemente dinamica. A 1.95 si arenano la romena Petre e l’uzbeca Radzivil. Restano in 6, ma solo Chicherova, Jungmark e Di Martino avanzano alla quota successiva (1.98) senza nulli. Qui la gara svolta. La Howard supera l’asticella alla prima prova, nessuna delle altre ci riuscirà. La pedana, evidentemente, regala poco. Ad Antonietta, seguita in tribuna
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ma per la seconda volta (di Aurora Elizabeth) undici mesi fa... Verso Londra «Eravamo tutte
morte — sorride Antonietta — la qualificazione di venerdì è stata troppo lunga e l’abbiamo pagata. In più faceva freddo. E’ stata proprio una gara strana, a cominciare dalla controprestazione della Chicherova, con la quale già avevo diviso l’argento di Osaka 2007: avevo intuito che non fosse al massimo». Il bilancio non può che essere positivo. «A 1.98 — dice la finanziera
S Antonietta Di Martino 33 anni, nativa di Cava de’ Tirreni, gareggia per le Fiamme Gialle. Sopra, in gara a Istanbul, accanto con il tricolore dopo l’argento AP-COLOMBO
cavese — ho pagato le poche gare di un inverno tribolato: le condizioni meteo mai mi hanno permesso di allenarmi come avrei voluto. Solo nelle ultime tre settimane ho lavorato bene, mi è mancata continuità. Ma sono felice: pensavo che per il podio servissero i due metri, è bastato un 1.95. Tra le grandi, comunque, mancava solo la Vlasic e al di là della misura, pensando ai Giochi di Londra, sono fiduciosa. So in quale direzione muovermi, mi serve solo un po’ più di stabilità tecnica. Adesso mi concedo una settimana di riposo e di una dieta meno severa: ho rinunciato ai dolci, sono diventata uno scheletro di 56 chili... Dal 16 al 30 aprile mi allenerò al caldo di Tenerife e, probabilmente, debutterò al meeting di Oslo del 7 giugno. Se a far la mamma come Howard, Chicherova e Hellebaut non penso? Certo, data l’età. Ma davvero non so come loro riescano a conciliare». Per l’Italia, nella rassegna iridata in sala, è la ventunesima medaglia (cinque ori, sei argenti, dieci bronzi). Ed è la prima ad arrivare dal salto in alto: Nostra Signora dei Miracoli, appunto.
OSAKA 2007 Mondiali outdoor Argento 1. Vlasic (Cro) 2.05 2. Di Martino, Chicherova (Rus) 2.03
S PARIGI 2011 Europei indoor Oro 1. Di Martino 2.01 2. Beitia (Spa) 1.96 3. Jungmark (Sve) 1.96
S DAEGU 2011 Mondiali outdoor Bronzo 1. Chicherova (Rus) 2.03 2. Vlasic (Cro) 2.03 3. Di Martino 2.00
S ISTANBUL 2012 Mondiali indoor Argento 1. Howard (Usa) 1.98 2. Di Martino, Chicherova (Rus), Jungmark (Sve) 1.95
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Finali Uomini. 60: 1. Gatlin (Usa) 6"46; 2. Carter (Giam) 6"54; 3. Chambers (Gb) 6"60; 4. Kimmons (Usa) 6"60; 5. Burns (Tri) 6"62; 6. Biron (Fra) 6"63. 400: 1. Brenes (C.Rica) 45"11 (m.p.m. ’12); 2. Pinder (Bah) 45"34; 3. Brown (Bah) 45"90; 4. Henry (I.V.) 45"96; 5. Maslak (R.Ceca) 46"19; 6. James (Grn) 46"21. 1500: 1. Iguider (Mar) 3’45"21; 2. Özbilen (Tur) 3’45"35; 3. Gebremedhin (Eti) 3’45"90; 4. Wote (Eti) 3’47"02; 5. Souleiman (Gib) 3’47"35; 6. S. Kiplagat (Ken) 3’47"42. Asta: 1. Lavillenie (Fra) 5.95 (m.p.m. ’12); 2. Otto (Ger) 5.80; 3. Walker (Usa) 5.80; 4. Mohr (Ger) 5.75; 5. Borges (Cuba), Lewis (Gb) 5.70. Lungo: 1. Da Silva (Bra) 8.23; 2. Frayne (Aus) 8.23; 3. Menkov (Rus) 8.22; 4. Claye (Usa) 8.04; 5. Badji (Sen) 7.97; 6. Tsatoumas (Gre) 7.88. Eptathlon: 1. Eaton (Usa) 6645; 2. Kasyanov (Kaz) 6071; 3. Lukyanenko (Rus) 5969; 4. Shkurenev (Rus) 5898; 5. Helcelet (R.Ceca) 5878; 6. Krauchanka (Bie) 5746. Donne. 400: 1. Richards (Usa) 50"79; 2. Fedoriva (Rus) 51"76; 3. Hastings (Usa) 51"82; 4. Stambolova (Bul) 51"99; 5. Cox (Usa) 52"13; 6. Rosolova (R.Ceca) 52"48. 1500: 1. G. Dibaba (Eti) 4’05"78; 2. Alaoui (Mar) 4’07"78; 3. Cakir 4’08"74; 4. Karaiva (Bul) 4’10"12; 5. Dehiba (Fra) 4’10"30; 6. Bogale (Eti) 4’10"98. 60 hs: 1. Pearson (Aus) 7"73; 2. Porter (Gb) 7"94; 3. Talay (Bie) 7"97; 4. Tamosaityte (Lit) 8"03; 5. Berings (Bel) 8"08; 6. Holder (Can) 8"09. Alto: 1. Howard (Usa) 1.98; 2. Chicherova (Rus), DI MARTINO, Jungmark (Sve) 1.95; 5. Hellebaut (Bel) 1.95; 6. Beitia (Spa) 1.95. Triplo: 1. Aldama (Gb) 14.82; 2. Rypakova (Kaz) 14. 63; 3. Gay (Cuba) 14.29; 4. Savigne (Cuba) 14.28; 5. Williams (Giam) 14.27; 6. Krylova (Rus) 14.21. Peso: 1. Adams (N.Zel) 20.54; 2. Ostapchuk (Bie) 20.42; 3. Carter (Usa) 19.58; 4. Camarena (Usa) 19.44; 5. Kleinert (Ger) 19.29; 6. Xiangrong Liu (Cina) 18.63. Qualificazioni. Uomini. 60. Sf. I: 1. Gatlin (Usa) 6"50; 5. COLLIO 6"71, el (10o). 800. Sf. III: 1. Holusa (R.Ceca) 1’47"23. 60 hs. Batt. I: 4. Dal Molin 7"78, q (10˚). II: 1. Pozzi (Gb) 7"61; 2. Liu Xiang (Cina) 7"62. IV: 1. Abate 7"71, q (6˚). 4x400. Sf. II: 1. Gran Bretagna 3’07"45. Alto: 1. Spank (Ger), Barshim (Qat), Chondrokoukis (Gre) 2.29; 15. CHESANI 2.22, el. Triplo: 1. Taylor (Usa) 17.39; 2. DONATO 17.07; 3. Adams (Rus) 17.04; 4. Claye (Usa) 17.01; 5. GRECO 16.94; 6. Bin Dong (Cina) 16.94. Donne. 60. Batt. I: 1. ALLOH 7"33, q (12a). II: 1. Asumnu (Nig) 7"19. IV: 1. Lalova (Bul) 7"19. 60 hs. Sf. I: 1. Pearson (Aus) 7"93; 5. CARAVELLI 8"12, el (9a). II: 7. BORSI 8"18, el (11a). Lungo: 1. DeLoach (Usa) 6.90; 2. Proctor (Gb) 6.86. Peso: 1. Adams (N.Zel) 19.43. Oggi (orario italiano, locale +1 ora) - Ore 13: asta D. 13.05: lungo D. 13.15: 60 D, sf (Alloh). 13.45: 60 hs, sf (Abate, Dal Molin). 14.10: 3000. 14.30: alto. 14.35: 800 D. 14.50: 3000 D. 15.10: triplo (Donato, Greco). 15.20: 800. 15.40: 4x400 D. 16.05: 60 D (Alloh?). 16.20: 60 hs (Abate? Dal Molin?). 16.40: 4x400. In tv - RaiSport 1 (ore 13.35-14.20, 14.55-17); Eurosport 2 (ore 14-17); Eurosport (diff. 20.45-22.30).
LE ALTRE GARE EATON MIGLIORA IL SUO PRIMATO DEL MONDO DI EPTATHLON, ALDAMA VINCE IL TRIPLO A QUASI 40 ANNI, STECCA JAMES NEI 400
Il ritorno di Gatlin: l’oro dopo la vergogna Lo statunitense primo nei 60 dopo il caso doping con SPERANZA AZZURRA lo stesso 6"46 del 2003. Oggi Donato
A
ISTANBUL (Turchia)
Stavolta è definitivamente tornato. Justin Gatlin, fermo per doping dal 2006 al 2010, è di nuovo sul tetto del mondo della velocità. Fa suo il titolo dei 60, come a Birmingham 2003, con lo stesso 6"46. L’oro olimpico sui 100 di Atene 2004, la doppietta coi 200 ai Mondiali di Helsinki 2005: poi il buio, la vergogna. L’anno scorso si era riaffacciato sulla scena, adesso sogna di fare scac-
S Fabrizio Donato Ieri il 35enne laziale si è qualificato alla finale del triplo saltando al primo tentativo 17.07, seconda misura dietro a Taylor (17.39)
co matto a Londra. La sua è una vittoria di rabbia, quella covata dentro per troppi anni: «Guardo già avanti» sbotta. Istanbul come un trampolino di lancio. Anche per Renaud Lavillenie, altro resuscitato. A dicembre un’asta andata in frantumi mentre si allenava ha rischiato di rovinarlo: in un amen è tornato e si inerpica fino al 5.95 della miglior prestazione mondiale 2012. Lo stesso riesce a Sally Pearson nei 60 hs: il suo 7"73 è eccelso. Meglio ancora fa lo statunitense Ashton Eaton che nell’eptathlon, con 6645, lima il proprio record del mondo (Tallinn 2011), di 87 punti: 6"79 nei 60, 8.16 in lungo, 14.56 nel peso, 2.03 in alto, 7"68 nei 60 hs, 5.20 con l’asta e 2’32"77 nei 1000. Da applausi. Quelli che meritano pure Sanya Richards, di nuovo ai vertici nei 400
(50"79) e soprattutto Yamile Aldama che domina il triplo con 14.82: la britannica, ex sudanese nata a Cuba, ad agosto compirà 40 anni. Tra i big stecca Kirani James: nei 400 del costaricense Nery Brenes (45"11) paga la prima corsa e chiude sesto. Vai Fabrizio Oggi tocca a Yelena Isinbayeva, mentre le maggiori speranze azzurre sono riposte nel triplo di Fabrizio Donato. Il 35enne laziale si presenta con lunghe calze bianche e risolve la pratica qualificazione di prima mattina. Con un unico tentativo. La promozione è a 17.00. Lui, pur regalando 17 cm alla pedana, plana a 17.07. Solo lo statunitense Taylor, iridato all’aperto, fa meglio: 17.39. A tutti gli altri serve almeno una seconda prova. Da-
niele Greco compreso che, dopo un 15.82, centra un 16.94 che lo collocherà in 5a piazza. Davanti al pugliese anche il russo Adams (17.04) e l’altro statunitense Claye (17.01). Il bello è che Donato, stacco impreciso a parte, pare avere altri margini: «Ho saltato di mestiere — conferma — e la chiusura non è stata da manuale. Ma sto bene e non mi tolgo dal gruppetto dei favoriti». Tra questi non c’è più il romeno Oprea, bocciato con 16.58. In casa Italia c’è fermento tra velocità e ostacoli. Il sogno di Simone Collio (6"71 nei 60), Marzia Caravelli e Veronica Borsi (8"12, prima della escluse e 8"18, personale eguagliato, nei 60 hs), si arresta in semifinale. Allo stesso turno vengono promossi Francesco Abate, Paolo Dal Molin (un autoritario 7"71, sesto tempo di giornata e 7"78 nei 60 hs) e Audrey Alloh (7"33 nei 60, altro personale eguagliato). a.b.
Justin Gatlin, 30 anni, oro nei 100 ad Atene 2004 AFP
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
SPORT INVERNALI al terzo anno in Coppa del Mondo. Trentasei gare disputate e due podi in carriera per il giovane che aveva iniziato nell’alpino per poi passare allo skicross. L’anno scorso si era piazzato all’undicesimo posto in Coppa ed era stato ottavo agli ultimi Mondiali nello Utah. La polizia cantonale del Bernese ha annunciato che sull’incidente è stata aperta un’inchiesta per verificare che le protezioni fossero alla giusta distanza e in piena sicurezza.
FREESTYLE NELLE FINALI DI COPPA DEL MONDO IN SVIZZERA
Tragedia nello skicross Si schianta al traguardo muore Zoricic a 29 anni squadra canadese e quelli della pista sono intervenuti per i primi tentativi di rianimazione prima che l’elisoccorso trasportasse lo sfortunato 29enne all’ospedale di Interlaken, il più vicino e meglio attrezzato per situazioni di questa gravità. Purtroppo però, una volta arrivato a destinazione, i medici rianimatori non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso di Nick Zoricic per un gravissimo «trauma cerebrale».
FEDERICA COCCHI
Quel corpo a terra, dopo lo schianto, sembrava solo un involucro. Si è capito subito che l’anima di Nick Zoricic era già altrove. Un incidente assurdo quello del canadese di Ontario che ieri, nella finale della coppa del Mondo di skicross a Grindewald, in Svizzera, è morto ad appena 29 anni. L’incidente Zoricic era impe-
gnato negli ottavi di finale. Il dramma si consuma al traguardo, dopo l’ultimo salto. Il canadese prende il volo ma invece di atterrare sul traguardo, sbaglia completamente la traiettoria e va a schiantarsi contro le protezioni. Una botta incredibile che lo fa rimbalzare e cadere ancora a terra, esanime. Il colpo, nonostante il casco, gli è stato fatale. Immediatamente i medici della
Il canadese all’ultimo salto sbaglia traiettoria e sbatte contro le protezioni
Reazioni Il cordoglio della fe-
Dopo Sarah Naturalmente la ga-
ra è stata interrotta e anche l’appuntamento previsto per oggi è stato annullato. E’ la seconda perdita per la nazionale canadese dopo che, agli X Games dello scorso gennaio a Park City (Usa), un gravissimo incidente nelle prove dell’half pipe di freestyle si era portato via Sarah Burke, una delle «eroine» dello sci acrobatico morta dopo dieci giorni di coma all’ospedale di Salt Lake City. Nick Zoricic era
Zoricic (a sinistra) salta ma la traiettoria lo porta invece che sulla linea del traguardo contro le protezioni: le abbatte e scivola sulla neve
dersci canadese: «Siamo increduli, Nick è stato una grande atleta e una ragazzo di talento, mancherà molto a tutti noi». Anche i compagni dello sci alpino sono rimasti sconvolti dalla notizia: «Incredibile svegliarsi con una notizia così terribile — scrive Julien Cousineau — il mio amico e compagno Nick è morto». A pezzi anche Kelly Vanderbeek, della squadra di velocità: «Sono distrutta. Ho imparato a sciare con lui e suo padre, non ho parole. Il mio pensiero ai genitori di Nick». E anche Ted Ligety, dopo il successo in Slovenia ha voluto ricordare Zoricic via Twitter: «Lo sci è un grande sport, che regala e pretende molto. E oggi si è portato via Nick, un giorno triste. Ci mancherai amico». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Professor Ligety, laurea in gigante Quarto centro a Kranjska Gora con 1"61 su Pinturault. L’Italia c’è: Blardone 4˚, Simoncelli 5o DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO KRANJSKA GORA (Slovenia)
Max Blardone scende dal podio per tre soli centesimi e si inchina al grande ritorno dello statunitense Ted Ligety, che infligge distacchi da primordi dello sci sulla sua pista favorita. A Kranjska Gora infatti lo statunitense ha centrato la quarta vittoria delle 11 complessive in carriera. Una lezione durissima per gli avversari, e improvvisa dopo l’appannamento che ha accusato nella parte centrale della stagione. Alla base della sua resurrezione c’è un nuovo paio di sci che la Head ha preparato apposta per lui e provato a Sochi nei tre giorni successivi alle gare di Coppa del Mondo. Uno sci che gli permette di carvare come lui sa fare senza creare attriti a inizio curva. A Kranjska ha interpretato al meglio la complessa pendenza, ricca di dossi e muri. Ha annichilito tutti nella prima manche infliggendo al secondo, il nostro Blardone, 1"22 di distacco e 1"60 a Pinturault. Nella seconda si è limitato a controllare la gran discesa del giovane francese lasciandolo alla fine a 1"61. La Coppa Terzo Hirscher a
2"03, tre centesimi davanti all’azzurro. Per Hirscher 60 punti d’oro nella corsa alla sfera di cristallo visto che ieri Kostelic, con un terzo di massa muscolare in meno nelle cosce dopo l’intervento al ginocchio, si è piazzato 25o, mentre Feuz non è riuscito a qualificarsi per la seconda prova. Lo svizzero è messo male. Ha problemi al ginocchio sinistro dove ha la cartilagine sotto la rotula lesionata e una botta contro un palo nel parallelo di Mosca ha riacutizzato il dolore. Il 23 aprile sarà operato e per ora può solo stringere i denti.
Max Blardone, 32 anni, quarto a soli tre centesimi dal podio AFP Azzurri Blardone quarto, ha
Eisath Ma in casa azzurra il cli-
infortunio di cui è rimasto vittima Florian Eisath. Venticinquesimo dopo la prima manche, è caduto nella seconda picchiando violentemente la spalla sinistra: frattura scomposta dell’omero in tre punti. Portato in elicottero all’ospedale di Jesenice, successivamente ha raggiunto Malpensa e da qui Milano, dove stamane alle clinica Madonnina sarà operato dal dottor Andrea Panzeri. Oggi è in programma lo slalom. Stefano Gross è dato in grande condizione, ma Razzoli accusa un’influenza intestinale, Thaler ha il tendine rotuleo infiammato e Deville e reduce da una caduta in allenamento in cui ha picchiato la testa. Speriamo bene.
ma è un po’ mesto per il grave
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sciato bene commettendo però qualche errore, come nella prima manche, quando, stringendo troppo su un palo all’ingresso del muro finale, si è trovato in ritardo di linea per 4 porte. «Ma sono contento — dice Max — perché anche quando sbaglio sono con i migliori. Nella seconda manche la neve era scivolosa e non ho rischiato tutto perché cercavo un altro podio». Quinto comunque alle sue spalle Davide Simoncelli, che non entrava nel primi 5 dalle finali della coppa del Mondo 2009 a Garmisch. Dodicesimo Moelgg e 19o Borsotti.
LA GUIDA
DONNE SLALOM AD ARE
Oggi slalom alle 9.30 e 12.30 su RaiSport 1
Il ritorno della Riesch Irene Curtoni quinta come il fidanzato
GIGANTE UOMINI (Kranjska Gora): 1. Ligety (Usa) 2’22"47; 2. Pinturault (Fra) a 1"61; 3. Hirscher (Aut) 2"03; 4. BLARDONE 2"06; 5. SIMONCEL LI 2"40; 6. M. Olsson (Sve) 2"98; 7. Dopfer (Ger) 3"03; 8. Svindal (Nor) 3"04; 9. Missillier (Fra) 3"05; 10. Richard (Fra) 3"34; 11. Schoerghofer (Aut) 3"37; 12. MOELGG e Jasrud (Nor) 3"40; 14. Raich (Aut) 3"43; 15. Fanara (Fra) 3"49; 19. BORSOTTI 4"02; 20. Myhrer (Sve) 4"04; 25. Ko stelic (Cro) 4"64. Non qual. II. m.: Feuz (Svi), Ploner, Innerho fer, Casse, Marsaglia, De Ali prandini. Rit. II m.: Eisath. Coppa del Mondo (39): 1. Feuz (Svi) 1250; 2. Hirscher (Aut) 1195; 3. Kostelic (Cro) 1049; 22. Innerhofer 416. Gigante (8 pro ve): 1. Hirscher (Aut) 605; 2. Li gety (Usa) 513; 3. Blardone 408. SLALOM DONNE (Are): 1. Rie sch (Ger) 1’49"85; 2. Zuzulova (Slk) a 1/100; 3. Gagnon (Can) 11/100; 4. Borssen (Sve) 25/100; 5. I. CURTONI 28/100; 6. Han sdotter (Sve) e M. Schild (Aut) 29/100; 8. Maze (Slo) 32/100; 9. Swenn Larsson (Sve) e Shiffrin (Usa) 39/100; 13. MOELGG 91/100. Non qual. II m.: S. Fan chini, E. Curtoni. Rit. I m.: Co stazza. Rit. II m.: Vonn (Usa). Coppa del Mondo (34): 1. Vonn (Usa) p. 1808; 2. Maze (Slo) 1286; 3. Riesch (Ger) 1175; 15. Merighetti 407. Slalom (9): 1. Schild (Aut) 700; 13. Moelgg 184. OGGI SLALOM MASCHILE (Kranjska Gora; ore 9.30 12.30, diretta RaiSport1). Italiani: 4 Gross, 5 Deville, 10 Razzoli, 19 Thaler, 20 Moelgg, 37 Nani, 41 Tonetti. Coppa slalom (10): 1. Kostelic (Cro) 595; 2. Hirscher (Aut) 560; 4. Deville 370.
L’azzurra legata a Simoncelli alle finali con Moelgg Maria Riesch vince lo slalom di Are, ultima gara della Coppa prima delle finali di Schladming che iniziano mercoledì con le discese, e Irene Curtoni, quinta, ottiene il miglior piazzamento in carriera fra le porte strette confermando il momento di forma. Due le azzurre in classifica, la valtellinese e Manuela Moelgg, 13a: saranno loro a rappresentarci in questa specialità alle finali e salvano la faccia alla specialità più in crisi di tutto il movimento azzurro. La gara Marlies Schild che ha
già la coppetta in tasca grazie alle sei vittorie stagionali, come a Ofterschwang dimostra di andare un po’ in confusione su queste nevi primaverili. Seconda dopo la prima discesa alle spalle della slovacca Zuzulova, alla fine è solo sesta. Fa festa Maria Riesch, terza dopo la prima tornata, che meglio di altre concorrenti ha capito nella seconda discesa le contropendenze del tracciato sulla pista svedese e le basta un centesimo per battere la Zuzulova. A dir la verità quella finale è una classifica cortissima con ben 15 atlete in un secondo. Delle giovani arrembanti, fuori la Mielzynski vincitrice a Ofterschwang, con la statunitense Shiffrin che dopo il quarto posto iniziale alla
Maria Riesch, 27 anni AFP
fine è nona dopo una manciata di errori, tocca questa volta alla bella e fresca canadese Marie Michelle Gagnon salire sul terzo gradino del podio. Curtoni Irene Curtoni, grazie agli ultimi risultati, ha una grande fiducia e lo si vede nel modo sbarazzino con cui affronta lo slalom. Mentre Manuela Moelgg, alle prese anche con problemi a un ginocchio, scia con la paura di uscire, Irene ha più coraggio e, al via con il 20, è nona dopo la tornata d’apertura. Ma non si accontenta e attacca anche nella seconda, tanto da conquistare la vetta parziale. Il suo quinto posto fa coppia con quello del fidanzato Davide Simoncelli nel gigante di Kranjska: «Se ce l’ha fatta lui dovevo farcela anch’io — dice —. Sono contenta anche per il resto della squadra che in questo momento fa fatica». pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 11 MARZO 2012
RUGBY SEI NAZIONI
IERI A DUBLINO
L’Irlanda batte una buona Scozia: 32-14 Un ottimo 1o tempo e una splendida meta di Gray non evitano alla Scozia il 4o ko. Possesso e il piede di Laidlaw, poi l’Irlanda vola
con le mete di Best (REUTERS), Reddan e Trimble. Irlanda-Scozia 32-14 (22-14). Marcatori: p.t. 3’ e 9’ c.p. Laidlaw (S), 13’ m. Best tr. Sexton (I), 25’ c.p. Sexton (I), 31’ c.p. Laidlaw (S), 33’ m. Reddan tr. Sexton (I), 36’ m. Gray (S), 40’ m. Trimble; s.t. 31’ c.p. Sexton, 36’ m. McFadden tr. Sexton.
OGGI A PARIGI
Francia-Inghilterra Ore 16 SkySport 2 Oggi alle 16 a Parigi (dir. Sky 2), Francia Inghilterra. Alla vigilia il c.t. della Rosa Lancaster ha dovuto rinunciare all’ala Strettle
LA GAZZETTA SPORTIVA
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(botta allo sterno), dentro Charlie Sharples, al secondo cap. Francia più esperta (triplo di presenze complessive), ma con una mediana nuova. I Bleus non perdono in casa nel Sei Nazioni da dieci incontri. DONNE Ieri al Millennium di Cardiff, Galles Italia 30 13.
GALLES ITALIA
24 3
MARCATORI: p.t. 10’ c.p. Halfpenny, 13’ c.p. Mi. Bergamasco, 19’ e 37’ c.p. Halfpenny; s.t. 11’ m. Roberts tr. Halfpenny, 30’ c.p. Priestland, 38’ m. Cuthbert. GALLES: Halfpenny (34’ s.t. Hook); Cuthbert, Davies (19’ s.t. Sc. Williams), Roberts, North; Priestland, Phillips (31’ s.t. Webb); Faletau (18’ s.t. R. Jones), Tipuric, Lydiate; Evans, A.W. Jones (13’ s.t. Charteris); A. Jones (31’ s.t. James), Rees (13’ s.t. Owens), Jenkins. All. Gatland. ITALIA: Masi (31’ s.t. Toniolatti); Mi. Bergamasco, Canale (16’ s.t. Benvenuti), Sgarbi, McLean; Burton, Semenzato (16’ s.t. Botes); Parisse, Favaro (13’ s.t. Barbieri), Zanni; Van Zyl (11’ s.t. Bortolami), Geldenhuys; Cittadini (11’ s.t. Staibano), Ghiraldini (13’ s.t. D’Apice), Lo Cicero (32’ s.t. Cittadini). All. Brunel. ARBITRO: Clancy (Irlanda).
Manca l’attacco L’Italia si chiude Il Galles è proprio di un altro livello Poche idee e possesso palla: poteva finire peggio contro i Dragoni a caccia dello Slam DAL NOSTRO INVIATO
SIMONE BATTAGGIA CARDIFF (Galles)
Poteva finire peggio, ma non poteva finire diversamente. Non contro questo Galles sontuoso, lanciato verso un Grande Slam che merita. Vincere a Cardiff è un’impresa da consegnare a un’altra generazione, a un’Italia che avrà gli uomini adatti per attaccare, variare il gioco, stupire gli avversari, e non solo per difendersi, seppure con dedizione ed efficacia. Come l’Italia di Mallett, concentrata prima di tutto sul non prenderle. Chiusi in rete Difficile segnare,
del resto, quando si gioca per 54 minuti nella propria metà campo e solo 24 in quella avversaria. Difficile avanzare contro una linea aggressiva e iper-organizzata, che tende a tagliare fuori i giocatori all’esterno e a imbrigliare i portatori di palla. L’Italia ha provato a scavalcarla con le candele di Burton e McLean, ma a cacciare il pallone andavano solo Parisse o Mirco Bergamasco. Così come non si può affidare l’avanzamento solo alle maul — efficaci ma ormai rarissime — e alle percussioni a raso della mischia, con un arbitro che in 80’ fischia 25 calci, 14 dei quali per «tenuto» o altri falli in ruck. L’Italia, ieri, non sapeva come uscire dalla propria metà campo. Riusciva quasi sempre a strappare il possesso, ma le liberazioni finivano a innescare le percussioni micidiali di Cuthbert, North e Halfpenny. Quando venivano fermati con un fallo, erano tre punti per Priestland. Quando il fallo era gallese, o i pali era-
no troppo lontani, oppure Parisse decideva di mandare in touche calci piazzabili. Come al 38’ del primo tempo: scelta di orgoglio — i gallesi avevano fatto lo stesso poco prima — ma poco pragmatica e sopra le righe. Il Galles avrebbe prima contrastato la touche, e poi recuperato la palla dopo due fasi a terra. Poca schiuma D’altronde, i Dra-
goni si erano perfettamente preparati alla battaglia davanti, e di certo non sono usciti sconfitti. «Piano con la schiuma», titolava ieri il Western Mail, come a dire che per battere l’Italia bisognava partire dalle basi — conquista, continuità nel possesso, avanzamento — prima di muovere la cavalleria. In mischia chiusa Jenkins, Rees e Adam Jones non si sono fatti spingere indietro, mentre
La classifica SQUADRE
PARTITE PT
V
N
P
F
S
Galles
8
4
0
0 93 49
Francia
5
2
1
0 70 46
Irlanda
5
2
1
1 112 64
Inghilterra
4
2
0
1
Scozia
0
0
0
4 50 95
Italia
0
0
0
4 40 115
44 40
Il calendario QUARTO TURNO Galles-Italia Irlanda-Scozia Francia-Inghilterra QUINTO TURNO Italia-Scozia Galles-Francia Inghilterra-Irlanda
24-3 32-14 oggi alle 16 17/3, ore 13.30 17/3, ore 15.45 17/3, ore 18
la touche azzurra, con l’uscita di Van Zyl e Ghiraldini, ha perso certezze. Le mete sarebbero arrivate comunque dai trequarti, ma su fasi di gioco rotte: prima per una palla mal controllata dagli azzurri, dopo l’unica azione multifase nella metà campo gallese, con Roberts che trovava un varco al largo, tra Mirco Bergamasco e Favaro, e volava per 60 metri; poi con un calcio giocato veloce su Cuthbert, che sfuggiva a Staibano e in volata travolgeva Toniolatti. Ricaricarsi per la Scozia
Questa mattina gli azzurri rientrano a Roma con un charter, organizzato apposta per avere mezza giornata in più di recupero. Saranno da verificare le condizioni del piede sinistro di Ghiraldini — al momento difficilmente sostituibile come tallonatore — e di Botes, che in 20’ ha fatto capire a Brunel perché a Treviso il mediano di mischia è lui, ma rischia di fermarsi per una sublussazione alla spalla sinistra. «Va gestito l’aspetto fisico — spiegava il c.t. azzurro — perché abbiamo speso molte energie. E dovremo fare la sintesi di quanto fatto finora, prendere le migliori parti di gioco viste nelle quattro partite. Con la Scozia dobbiamo vincere». Quanto al Galles, si giocherà il Grande Slam contro la Francia. Ma questo è un altro rugby. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Western Mail
NOTE: p.t. 9-3, spett. 62.000 circa. Gialli: 11’ s.t. Halfpenny. Calci: Halfpenny 4 su 4 (11 p.), Priestland 1 su 2 (3 p.); Mi. Bergamasco 1 su 1 (3 p.). Touche: Galles 15 (perse 2), Italia 12 (perse 3). Mischie: Galles 4 (perse 0), Italia 7 (perse 2). Penalità concesse: Galles 13 (p.t. 8), Italia 12 (p.t. 7). Placcaggi: Galles 62, Italia 121. Possesso: Galles 30'11", Italia 21'01". Nella metà campo avversaria: Galles 54'43", Italia 24'28". Uomo del match: Cuthbert.
LE REAZIONI IL PENSIERO È GIÀ A SABATO A ROMA
LA PRIMA PAGINA DI IERI
Brunel: «La Scozia? Teniamo il meglio e scordiamo il peggio» Ieri su un giornale gallese «Piano con la schiuma... » «Piano con la schiuma». Così la prima pagina del Western Mail ieri per ricordare ai gallesi di avere pazienza con gli azzurri.
S In alto George North, 19 anni, contro Fabio Semenzato, 25 REUTERS
A fianco Alessandro Zanni, 28, vince una touche ANSA
Il c.t.: «Finora solo sprazzi». Parisse: «Il carattere c’è» Bergamasco: «Ce la giocheremo» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI CARDIFF (Galles)
Quattro partite, quattro sconfitte. Con il Galles, una delle solite vecchie onorevoli sconfitte? «Abbiamo giocato bene in difesa, ma non benissimo, altrimenti non avremmo preso due mete, e tutte e due perdendo un pallone nostro, quindi più difficile da difendere. E abbiamo giocato poco o niente in attacco», sintetizza il c.t. Jacques Brunel. «Ma questo non significa che siamo tornati al gioco della Nazionale di Mallett. Solo che stavolta ci siamo concentrati di più sulla difesa, per non ripetere il secondo tempo storto contro l’Irlanda, e così abbiamo creato di meno in attacco», sostiene Andrea Lo Cicero, che non lo dice, ma contro l’Irlanda non ha giocato. «E bisogna considerare che abbiamo giocato contro la squadra che, oggi, è forse la più in forma al mondo: giovane, brillante, potente, per di più in casa, imbattuta in questo torneo, motivatissima per la vittoria finale con il Grande Slam», aggiunge Mirco Bergamasco, autore degli unici tre punti azzurri. «Bisogna essere realisti: in difesa riusciamo a ottenere buoni risultati, in attacco non ancora. Creiamo poco, segniamo poco», ammette Alessandro Zanni. Equilibrio Rimane una
partita, finale e decisiva, contro la Scozia. Brunel: «Questa squadra non ha ancora raggiunto
l’equilibrio indispensabile per poter fare il salto di qualità. Si vedono soltanto sprazzi di quello che predico e insegno. Dovremmo riuscire a fare un lavoro di sintesi, prendendo il meglio e dimenticando il peggio. Il meglio è lo spirito del primo tempo contro l’Irlanda, l’attacco mostrato contro l’Inghilterra, la difesa applicata contro il Galles». Ghiraldini: «Vincere contro la Scozia è fondamentale per dare un senso a questa squadra, a questo torneo, a questo spirito. Io farò di tutto per esserci. Ho sentito una fitta al piede, poi non riuscivo più a correre. Farò accertamenti per saperne di più». Bergamasco: «Innanzitutto dobbiamo recuperare forze e salute dopo la partita contro il Galles, che è stata fisica e dura. Poi cercheremo di lavorare per valorizzare quanto di buono abbiamo già esibito. E avremo la fortuna di giocare a Roma, all’Olimpico, con una platea eccezionale, un uomo in più». Ancora Ghiraldini: «Nessuno si è tirato indietro. Abbiamo dato tutto quello che avevamo. In campo non abbiamo lasciato dei rimpianti». Zanni: «Ho fiducia. Siamo consapevoli dei nostri limiti, ma anche delle nostre qualità». Carattere Anche Sergio Parisse, il capitano, professa ottimismo: «Al di là del punteggio in classifica, questa squadra sta dimostrando di avere carattere e identità. Alcune cose non funzionano, stavolta mi prendo la responsabilità di non aver piazzato un calcio e di avere cercato la touche per andare poi in meta. In quel momento mi sembrava che avessimo l’ispirazione giusta. Invece è andata male, mi sono sbagliato». Bergamasco: «Contro la Scozia ce la giochiamo. Ma la strada è quella giusta. Me ne sono accorto forse io più degli altri, contento di avere ritrovato questo gruppo, che è unito, compatto, solidale». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
BASKET GLI AZZURRI SFIDANO I MIGLIORI STRANIERI DELLA SERIE A Taccuino QUALIFICAZIONI EUROPEO
Oggi i programmi Gino Cuccarolo ha subito una distorsione alla caviglia nell’al lenamento di ieri. Il centro della Be netton è in dubbio per la gara di og gi e sarà valutato stamattina. Sta mane, con la presenza del presi dente del Coni, Petrucci, si terrà la conferenza di presentazione dei programmi azzurri. Che partiranno da giugno, con il raduno della speri mentale.
PRO NAZIONALE SORDE
Campioni ai fornelli Ieri sera, da Alceo, noto ri storante dei trionfi della Scavolini, serata «show cooking» con Die ner, Coleman e White, gli azzurri Hackett, Mancinelli e Melli. L’even to, patrocinato da Rcs, è stato or ganizzato per raccogliere fondi per permettere alla nazionale femmini le sorde di partecipare all’Europeo di giugno in Turchia.
LEGADUE
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I DUE ROSTER
S ALL STAR Jumaine Jones, JR Hickman e James White (Pesaro); Linton Johnson (Avellino); Dee Brown (Teramo); David Moss (Siena); Travis Diener (Sassari); Aubrey Coleman (Biella); Chris Douglas Roberts (Bologna), Antonios Fotsis (Milano); Andre Smith (Caserta); Giorgi Shermadini (Cantù). Coach: Andrea Trinchieri (Cantù)
C’è Reggio-Brindisi Oggi (ore 18.15) si gioca l’8a giornata di ritorno: Imola Veroli 70 64 (giocata venerdì); Jesi Bolo gna (ore 12); Reggio Emilia Brindi si; Ostuni Reggio Emilia; Vero na Scafati; Piacenza Pistoia; San t’Antimo Forlì. Riposa: Brescia. Classifica: Scafati (15 vinte 6 per se) 30; Reggio Emilia (14 6), Pistoia (14 7), Brindisi (14 7) 28; Barcello na (12 9) 24; Brescia (11 10) 22; Jesi (10 10), Piacenza (10 10) 20; Verona (9 12), Ostuni (9 12), Veroli (9 13) 18; Bologna (8 12), Imola (8 13) 16; Forlì (6 14), Sant’Antimo (6 14) 12.
A-1 DONNE
Schio va a Priolo Oggi (ore 18) 10a di ritorno: Pozzuoli Comense; Alcamo Caglia ri; Priolo Schio; Lucca S.S.Giovan ni; Taranto Faenza; Umberti de Parma. Classifica: Taranto 36; Schio 32; Comense 28; Umber tide, Lucca 24; Parma 20; Faenza, S.S. Giovanni 18; Pozzuoli 16; Prio lo 10; Cagliari 8; Alcamo 6.
S ITALIA Daniele Cavaliero, Daniel Hackett e Marco Cusin (Pesaro); Stefano Mancinelli e Nicolò Melli (Milano); Peppe Poeta (Bologna); Davide Reati (Varese); Achille Polonara (Teramo); David Chiotti (Casale Monferrato); Andrea De Nicolao, Gino Cuccarolo e Jeff Viggiano. C.t.: Simone Pianigiani (Siena)
Lo show di Pesaro Le stelle fanno il test all’Italia che verrà Pianigiani: «Spiace per le assenze, ma è l’occasione per allargare il gruppo e conoscere altri giocatori» DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI PESARO
Scherzano, si sfidano, si prendono in giro come vecchi amici al campetto. Poi, danno vita a un allenamento più che vero, un cinque contro cinque col coltello tra i denti... La gioia di giocare che mostrano gli stranieri che oggi affronteranno l’Italia all’All Star Game e la capacità di produrre pallacanestro su canovacci messi assieme in cinque minuti da Andrea Trinchieri e Lele Molin fanno capire che una differenza, tra noi e loro, ancora c’è. «Offrire una vera partita sarà già un bel risultato» dice il coach di Cantù, sottolineando come il dato stonato di questa sfida ormai tradizionale con la nostra Nazionale, è che gli azzurri hanno vinto 4 delle ultime 5 sfide, e sono in striscia da tre. Voglia Le stelle dell’Edison,
pur prive di alcune punte spettacolari come Bo McCalebb, Marques Green, Malik Hairston e di grandi centri, se oggi ci metteranno metà della voglia e del divertimento visto ieri nell’unico allenamento, saranno comunque un grande
NBA DENVER PIEGA NEW ORLEANS
Gallinari vince il derby con Belinelli Rubio: crociato k.o. e stagione finita
Yamaha sceglie lubrificanti
Gallinari (9 punti) vince il derby con Belinelli (11). Rottura del crociato per Rubio: stagione finita. Risultati: Philadelphia-Utah 104-91 (L.Williams, T.Young 21; Millsap 15); Charlotte-New Jersey 74-83 (Maggette 19; Humphries 20); Boston-Portland 104-86 (Pierce, Allen 22; Aldridge 22); Detroit-Atlanta 86-85 (Monroe 20; J.Smith 21); Oklahoma
City-Cleveland 90-96 (Durant 23; Jamison 21); Minnesota-Lakers 102-105 (Pekovic 25; Bryant 34); Milwaukee-New York 119-114 (Ilyasova 26; Stoudemire 27); San Antonio-Clippers 108-120 (Ginobili 22; Paul 36); Denver-New Orleans 110-97 (Afflalo 28; L.Thomas 18); Sacramento-Dallas 110-97 (Evans, M.Thornton 17; Terry 23).
test per l’Italia che, giorno dopo giorno, è diventata sempre più sperimentale, avendo perso per strada non solo gli «americani» e i veterani, per scelta, ma anche Gentile, Gigli, Datome, Aradori. Cioè quattro dodicesimi della Nazionale vera che la prossima estate dovrà qualificarsi all’Europeo. Dispiacere «Mi dispiace che non ci siano — dice il c.t. Pianigiani — però voglio vedere l’aspetto positivo, è l’occasione per allargare ulteriormente il gruppo, conoscere e farci conoscere da un numero più elevato di giocatori. Se poi, questi infortuni avverranno in momenti peggiori, quando ci giocheremo l’Europeo, avremo una riserva su cui pescare». Il c.t. non vuole fare polemiche, la facciamo noi. Dopo l’Europeo, era stato chiaro, spalleggiato da Dino Meneghin, su quello che il nostro basket doveva fare per tornare al vertice. Dare alla Nazionale più spazio per lavorare sui nostri ragazzi, mettendo a disposizione, in cambio, la costruzione di uno staff al lavoro 7 giorni su 7, 24 ore al giorno. La prima tappa era l’All Star: una settimana di lavoro con Pianigiani,
Simone Pianigiani, 42 anni, con Andrea Bargnani CIAM
«
Scarsa recettività al nostro progetto? Penso sia stato recepito, Siamo solo in ritardo. Mi aspetto che la riforma metta nero su bianco
un’occasione di incontro per il movimento. Le società, diventate 17, hanno aggiunto un turno infrasettimanale lo scorso mercoledì (perché non il prossimo?), la Nazionale ha avuto solo 2 giorni per lavorare, le defezioni sono aumentate. Messaggio Cominciamo bene: «Voglio pensare che per il fatto che fossimo già a fine settembre quando abbiamo lanciato il nostro programma, il messaggio sia stato recepito ma che siamo semplicemente in ritardo. Dall’entusiasmo che vedo in chi c’è, credo che l’esigenza di lavorare in un certo modo sia condivisa e il nostro basket sia consapevole che è il solo modo per ottenere un risultato. E mi aspetto che, con la riforma in atto, tutto questo sia messo nero su bianco». È una Nazionale di ragazzi: «Che hanno un entusiasmo contagioso, voglia di fare tutto. Sono belli ma devono imparare che, ad alto livello, in certi momenti, è meglio fare una cosa sola, ma molto bene». Intanto, il c.t., in allenamento, ha dovuto proibire più di 2 palleggi: siamo all’abc... L’avvio vero del programma è rimandato a giugno, con la sperimentale: «Troveranno tutto lo staff, potranno lavorare un mese, giocare partite vere e migliorare. Mi aspetto che siano i ragazzi stessi a chiederci di essere convocati e che chi non fa i playoff venga spontaneamente. Qualche camera d’albergo in più la troveremo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI AVVERSARI DELL’ITALIA IL CAPOCANNONIERE DEL CAMPIONATO
Smith ha trovato l’America a Caserta PESARO
(chiabo) «Guardate quanti grandi giocatori ci sono oggi in campo che non sono in Nba»: Andre Smith indica i compagni di allenamento per rispondere alla domanda se lui, arrivato all’All Star Game come capocannoniere del campionato, 5o rimbalzista, una sola gara su 22 sot-
to gli 11 punti fatti, ha delle aspettative verso la Nba. Andre, anche per le misure ridotte per il ruolo in ottica americana, sta bene qui. «E’ un onore giocare la partita delle stelle in una lega tanto competitiva, è il primo della mia carriera» dice l’ala di Caserta che, esploso in Turchia, ha trovato qui una pista di decollo. Tanto che s’è parlato a lungo di un suo passag-
gio durante la stagione, anche per le difficoltà economiche della Juve, a una big: «L’agente mi teneva al corrente ma ho iniziato un cammino con Caserta e non aveva senso lasciarlo a metà. Ho parlato con Sacripanti, mi ha convinto che la scelta migliore fosse concludere bene la stagione e poi valutare con tranquillità il futuro. Il mio obbiettivo è l’Eurolega». Questo è il mo-
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mento più bello della sua carriera: «Mi trovo bene in Italia, mia moglie anche, gioco in un campionato competitivo, mi hanno chiamato all’All Star... Non avrei mai pensato, quand’ero giovane, che il basket mi avrebbe portato così lontano da casa e dai sogni di Nba. Vedo il mondo, gioco, mi pagano per farlo. Cosa posso chiedere in più?». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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IPPICA
Spettatori al Forum per l’ultimo All Star Game, vinto dall’Italia sugli All Star stranieri 90-88. Mvp della sfida fu Mancinelli
Polonara, Chiotti, De Nicolao La prima volta non si scorda la scheda
la scheda
la scheda
ACHILLE POLONARA 20 ANNI ALA DI TERAMO
DAVID CHIOTTI 27 ANNI CENTRO DI CASALE
ANDREA DE NICOLAO 20 ANNI GUARDIA DI TREVISO
«Così presto non me l’aspettavo»
«Un onore e una grande opportunità»
«Deve essere un punto di partenza»
(m.p.) Sono solo 125 i chilometri che separano Porto San Giorgio da Pesaro ma per Achille Polonara sono molti di più: «Sono partito dal campetto di Porto San Giorgio, dove mi divertivo a emulare le gesta di mio fratello, che seguivo in trasferta in giro per l’Italia, da Trieste a Ruvo, insieme ai miei genitori, e mi ritrovo sul parquet del Adriatic Arena con la maglia della nazionale maggiore…». Il sogno diventa realtà per il 20enne di Teramo, che parteciperà alla gara delle schiacciate (unico italiano) ma farà anche l’esordio in azzurro. «Il desiderio e la volontà di arrivare in Nazionale, ci sono sempre stati: ancor di più dopo la bellissima esperienza di quest’estate con l’Under 20, ma non me l’aspettavo così presto. Ero già contento di essere l’unico italiano in gara in mezzo a tanti campioni stranieri, adesso sono felicissimo». Diploma da ragioniere, carattere solare e aperto, per ora è concentrato a diventare un giocatore di basket: «Gli studi per diventare manager dello sport possono aspettare, l’ambizione è un domani riuscire a giocare in una grande squadra, una squadra che giochi l’Eurolega e competa per il titolo». È sulla buona strada, ha già percorso 125 chilometri. Chissà quanti alti ne farà.
(chiabo) David Chiotti da Palo Alto (California) non era certo di poter diventare italiano. «Sono della terza generazione di una famiglia di Valmala, un paesino vicino a Cuneo. Per avere subito il passaporto bisogna essere della seconda. Ho girato per ambasciate e uffici e ce l’ho fatta. E adesso, tutti i miei parenti sono davvero felici che io possa vestire la maglia dell’Italia. Per me è un onore oltre che una grande opportunità». Intanto, prima che Casale lo chiamasse, da americano, ha scoperto l’Europa in Austria e Olanda: «E’ stata una grande esperienza di vita che con mia moglie ho apprezzato molto. Ero un po’ frustrato perché sapevo che il mio livello fosse superiore a quello di quei campionati, ma umanamente sono stato benissimo». A Casale è arrivato in Legadue, solo quest’anno, col salto di categoria e senza la concorrenza interna di Fantoni, ha avuto i minuti necessari per emergere. Ma la Novipiù è ultima: «Abbiamo perso 11 partite negli ultimi secondi. All’inizio pensavamo di essere sfortunati, poi è apparso evidente che nei momenti decisivi non fossimo all’altezza. Ma stiamo lavorando, sappiamo di essere competitivi con tutti». Intanto, in azzurro, le sue qualità di lungo dinamico sono già state apprezzate dal c.t.: «Spero di contribuire alla qualificazione all’Europeo». E’ mai stato nel paese dei suoi avi? «No, non avrei trovato un granché. Ci sono stati i miei genitori: un paio di vie, qualche casa». E 66 abitanti.
(a.m.) «La convocazione in Nazionale? Una grande soddisfazione, ma un punto di partenza. È un treno da prendere al volo». Andrea De Nicolao, 20 anni, gioca 18’ a gara con la Benetton. Quando Frank Vitucci lo fece esordire in Serie A, 2 stagioni fa, era il classico giovane con cui provi a cambiare ritmo al match: lo metteva in campo 5’ per far impazzire il play avversario col pressing fastidiosissimo (la rubata a McIntyre ha 583 fan su Facebook). Ma in attacco quanta confusione. Oggi è play di sistema, a cui Djordjevic ha spesso affidato lo starting five. In mezzo, un anno a Castelletto Ticino in A dilettanti e l’argento Under 20 all’Europeo di Bilbao. «Ho lavorato molto in allenamento ed ho fatto parecchi progressi — spiega Andrea —. Adesso ho maggiore personalità nel gestire la squadra, grazie alla maturazione degli ultimi anni. Ho lavorato molto nel tiro da fuori, i risultati si vedono. Sono ancora discontinuo, credo sia dovuto all’inesperienza: un giocatore maturo magari ha più consapevolezza dei propri mezzi». Dove deve ancora migliorare? «In molte cose, ma soprattutto nei giochi a due, oggi uno dei momenti fondamentali del basket. Mi alleno con un maestro del pick and roll, come Becirovic. Devo osservarlo e apprendere ogni segreto. Da lui e dal Bullo imparo ogni giorno moltissimo».
NEL VITESSE
ALLE 17.15 SU LA7 La gara tra la Nazionale e gli stranieri del campionato si gioca alle 17.15 alla Adriatic Arena di Pesaro
S TV Diretta su La7 dalle 17.15.
S SCHIACCIATE Nella gara delle schiacciate il vincitore nel 2011 White (Pesaro) sarà sfidato da Easley (Sassari), Coleman (Biella) e Polonara (Teramo).
S TIRI DA TRE Le qualificazioni avranno inizio alle 16.45. Si sfidano Mazzarino (Cantù), Fotsis (Milano), Travis Diener (Sassari) e Hickman (Pesaro) tra gli stranieri, Cavaliero, Viggiano, Poeta e Reati tra gli azzurri.
Il varennino Napoleon Bar FORNI
Napoleon e Nalda Nof Vita dura a Cagnes Ancora Francia sul fronte del trotto internazionale, con il Vitesse di Cagnes sur Mer, il cui record (1.09.6) è ancora detenuto da Varenne, a segno ne 2002. Ritirato Nesta Effe, restano due gli italiani in lizza, Nalda Nof e Napoleon Bar alle prese con ingaggio complesso, contro il campione in carica Quaker Jet e, soprattutto, quel Royal Dream capace di vincere il Prix de France. Ma anche Renommee d’Obret, la femmina vincitrice dell’Europeo di Cesena 2011. A Firenze il Premio Etruria per i 3 anni senza squilli. Da battere Per Amore Gual, pericoloso Picard del Ronco che non ne azzecca una da tempo ma che è pur sempre il secondo del Gran Criterim di San Siro vinto da Perkins Grif. Sul fronte galoppo indicazioni poco significative dal super Saturday da 1,8 milioni di dollari di Meydan, in vista della Dubai Cup del 31 marzo. Capponi (Ajtebi) ha vinto il Maktoum Challenge (m 2000) davanti a Silver Pond e Prince Bishop con Dettori che ha invece conquistato il Burj Nahaar (m 1600) con African Sky. A CAGNES 3ª corsa - 16.40 - Criterium de Vitesse - e 200.000 m 1609: 1 Reve de Beylev (Feron); 2 Scala Bourbon (J. Verbeeck); 3 Iceland (D. Locqueneux); 4 Renommee d'Obret (Ph. Lambert); 5 Quaker Jet (J. Et. Dubois); 6 Oyonnax (Briand); 7 Royal Dream (J. Ph. Dubois); 8 Nesta Effe (non corre); 9 Prince Vinoir (Gazengel); 10 Nalda Nof (F. Nivard); 11 Santa Rosa France (W. Bigeon); 12 Olga du Dudy (R. Metayer); 13 Revel d'Anama (N. Ensch); 14 Napoleon Bar (Ch. Martens). A FIRENZE 6ª corsa - 17.35 - Pr. Etruria - e 44.000 m 1660: 1 Pick Kronos (L. Baldi); 2 Promessa Car (M. Guzzinati); 3 Polinesia Wind (Fr. Facci); 4 Plouzeve de Allez (P. Baldi); 5 Per Amore Gual (E. Bellei); 6 Paride (G. Lombardo jr); 7 Picard del Ronco (M. Baroncini); 8 Pacciani (Man. Matteini); 9 Pieve Lod (G. Di Nardo). ANCHE Gal.: Roma (14.30), Pisa (15). Tr.: Bologna (14.25), Napoli (14.40), Torino (14.55), Montegiorgio (15.25). SIRACUSA ANNULLA Ieri a Siracusa pista impraticabile per la pioggia dop la quarta corsa. Annullate le altre corse, compreso il quintè. Scommesse rimborsate.
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DOMENICA 11 MARZO 2012
NUOTO ASSOLUTI A RICCIONE
PALLANUOTO
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Magnini «Pochi acuti ma c’è tempo per crescere»
IN 6 GIÀ A LONDRA
S Federica Pellegrini 23, qualificata con l’oro iridato nei 200 e 400 sl
Filippo: «Saremo al top a luglio». Rossetto: «Bisogna lavorare di più e meglio» DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI RICCIONE
La vivacità delle seconde linee, gli inserimenti di alcuni giovani, i bilanci e i confronti positivi rispetto ad un anno fa quando i Primaverili erano stati disputati ad aprile e non ad inizio marzo: ma le selezioni olimpiche languono di numeri (e tempi) ancorché di nomi, di sensazioni davvero incoraggianti se pensiamo già ai Giochi di Londra, adesso che i virus del cambio di stagione attentano un po’ troppo i nuotatori dalle difese immunitarie abbassate. Le punte medagliate di Shanghai battute come Fabio Scozzoli (da Pesce), Luca Dotto (da Orsi nei 50sl, e poi quarto nei 100sl) o Federica Pellegrini troppo normale per essere quella vera, i riscontri cronometrici buoni ma lenti dei 100-200-400 sl, anche se abbiamo visto i 50 sl maschili e 100 femminili più veloci. Selezioni I Primaverili servivano a costruire due nazionali. Per i Giochi attraverso i tempi limite, troppo rigidi per il livello del movimento tanto da aver prodotto solo tre pass individuali, uno dei quali afferrati da una Alessia Filippi trasformata e miracolosamente rilanciata. E per gli Europei di Debrecen, le cui caselle sono state quasi tutte riempite solo per-
S
ché i pass maturavano attraverso le vittorie e non guardando (con pochissime eccezioni come Luca Marin) le tabelle dei tempi limite.
Federica Pellegrini, 23 anni, e il fidanzato Filippo Magnini, 30
Punte «Le punte non dovevano
LAPRESSE
venire a spaccare il mondo qui, per preparare una gara al top credo bastino 3-4 mesi, noi siamo in linea, al top dovremo essere a luglio — argomenta Filippo Magnini, che ha rinunciato ai 200 sl ed è il leader della 4x100 sl e 4x200 —. Per campioni come la Pellegrini o Scozzoli la concentrazio-
ne sul grande evento non può essere qui, con tutto il rispetto: bisogna tenersi un margine, sulla concentrazione, l’alimentazione, tutta una serie di cose cui noi siamo ormai abituati. Le critiche di Rossetto a Fede? Giusto che Claudio tenga la linea dura e ci sproni, certo anche per Dotto la febbre ha influito, Fede a me ha detto: se riesco ad alzarmi io gareggio comunque. Io non potevo nuotare in 48" netti i 100 e mi sono adeguato a vincere con un tempo che ho adesso. E adesso servivano magari le vit-
GLI ALTRI PROTAGONISTI
Rosolino all’ultimo posto nei 200 stile libero «Ma questa non è la gara che chiude la carriera» RICCIONE (s.a.) Fa un certo effetto, a tre anni dalla sua ultima finale ai Primaverili, vedere Massi Rosolino chiudere ultimo i 200 sl, che servivano a definire i nuovi equilibri per la 4x200 (intanto) eu ropea: l’olimpionico napoletano, a quasi 34 anni, ultimo dietro Brem billa, sperava in una classifica mi gliore «i tempi dei primi 6 erano alla portata, ora è tutto più complicato per la quinta Olimpiade. Ma non è la mia ultima gara». I 200 sl li vince come un anno fa Gianluca Maglia (sperava in un crono migliore del l’1’48"61) su Di Giorgio e Belotti e con la novità Maestri (’94) davanti a Cassio e D’Arrigo (’95). E come
Massimiliano Rosolino 33 anni
un anno fa, Flavio Bizzarri vince i 200 rana più attesi: con il rientran te Bossini («il vincitore morale è lui» ha detto il romano del brescia no che ha lottato contro un tumo re). E bresciano di stanza a Roma è Matteo Pelizzari, primo nei 200 far falla nel derby del ’91 contro Pavo ne, e col 5˚ crono italiano di sem pre e il 10˚ mondiale del 2012. Di Tora e Pizzamiglio conquistano il pass nei 50 dorso e in finale tra i due s’inserisce Bonacchi con un al tro record italiano juniores. Gli 800 senza Filippi (lasciata a riposo da Palloni perché stanca e svuotata dopo la staffetta e il pass olimpico) sono di Martina De Memme.
torie, non i tempi. Vedrete, Fede reagirà bene». Rossetto, l’allenatore su cui poggiano le maggiori speranze e responsabilità per l’Olimpiade azzurra in piscina, ammette: «Bisogna lavorare di più e meglio, non voglio parlare di "siamo stati sfortunati per la febbre". La velocità è in salute, e qui la pressione era tanta. Io voglio essere allarmato ora e rilassato a luglio. E’ vero, in questi Primaverili le cose non sono andate bene, ma l’importante è ripartire subito con lo spirito giusto. A me ad esempio è piaciuta la voglia di vincere di Filippo». Come nuota? Gli chiedono del modo di nuotare della Pellegrini, e Rossetto rivela: «Sono andato a rivedermi i filmati di Federica del Mondiale di Roma. Lì era al massimo, ma si vedeva che era più potente, aveva più ritmo di bracciata, non vorrei parlare di aspetto stilistico più attinente alla Filippi, bensì di consistenza». Insomma, il gruppo di big da mercoledì come comincerà il grande carico per i Giochi? «Preferisco avere nuotatori più arrabbiati che noiosi, abbiamo 4 mesi e mezzo di lavoro, direi che l’Italia è in rimonta, dobbiamo cominciare la progressione. Sarò felice solo quando vincerò, quando Fede e i ragazzi faranno tempi forti. State tranquilli: sono il primo a voler vedere la miglior Pellegrini a Londra».
S Fabio Scozzoli 23 anni, pass con l’argento iridato nei 100 rana
S Alessia Filippi, 24 anni, si è qualificata nei 200 dorso (2'09"37)
S Sebastiano Ranfagni 26 anni, nei 200 dorso (1'57"85)
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IL CASO UNO STRANO MAL DI GOLA DOPO LA VITTORIA NEI 50 SL
la guida
Orsi finisce in ospedale per un controllo ai polmoni
I 50 dorso vanno a Di Tora Oggi e domani tocca al fondo
to che il velocista potrebbe essere dimesso già oggi, se il pneumologo chiarirà i motivi di questo problema. Se dovesse essere qualcosa di più complicato ci sarebbe in ultima ipotesi la fibroscopia. «Nel pomeriggio prima della finale si toccava la gola» ricorda Roberto Odaldi, l’allenatore.
RICCIONE
Dagli sprint al pass olimpico, a quello strano mal di gola con ricovero in ospedale. Succede sempre tutto velocemente a Marco Orsi, che dopo le tre gare di venerdì, compresa la staffetta mista con le Fiamme Oro, ha avvertito un sintomo in albergo trascorrendo una brutta notte fino alla decisione dei medici di mandarlo al pronto soccorso di Budrio per alcuni accertamenti, che continuano ancora. Qual è il problema? Una fuoriuscita di ossigeno dai polmoni effetto degli sforzi compiuti in gara? L’effetto di una compressione, ad esempio durante i 50 metri nei quali il talento bolognese effettua solo una respirazione? «Non c’è un’associazione diretta, si stanno facendo accertamenti» si limita a dire Lorenzo Marugo, medico della nazionale.
Luca Dotto 21 anni, qualificato con l’argento mondiale nei 50 stile libero
Collegiale La complicazione
Marco Orsi, 21 anni SEA&SEE Tranquillo Marco sta bene, respi-
ra bene, ha sempre fame, sete e voglia di muoversi. Nonostante questo fastidio alla gola, non ha perso il buonumore, e si sta sottoponendo a tutti i controlli. L’inconveniente potrebbe risolversi a breve, ma i medici vogliono vederci chiaro per la tipologia di un caso clinico alquanto atipico. Già dal referto dei primi esami si saprà l’entità del problema: ma non dovrebbero esserci complicazioni tan-
che costringerà Orsi a non partire mercoledì per il collegiale di 3 settimane con i big della nazionale a Tenerife in Spagna. E’ probabile che debba stare a riposo per qualche giorno. In una battuta, il suo spirito battagliero: «Sono troppo forte e ne... ho risentito. Mi devo tenere... No, non sono preoccupato. Sono in ospedale solo per degli accertamenti, ho passato una brutta notte con quel mal di gola. Ora spero di tornare a casa subito e di raggiungere presto i compagni a Tenerife». s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I Primaverili continueranno anche oggi e domani a Riccione con i titoli sui 5000 e 3000 metri, compresi quelli giovanili. In acqua tutti i big della nazionale in acque libere ad eccezione di Cleri e Bolzonello in preparazione per la qualificazione olimpica a Setubal, come Martina Grimaldi, Alice Franco, Giorgia Consiglio, Rachele Bruni Federica Vitale, e tra gli uomini Ferretti, Ruffini, Ercoli e Volpini. Ieri il c.t. Giuliani ha parlato degli Europei di Piombino del 12-16 settembre (10 km, team event, 5 km e 25 km), evento della stagione, Giochi a parte, con un coinvolgimento di tutto il comune toscano di 34.000 abitanti di fronte all’isola d’Elba. Risultati (5a g., 50 m, vincitori agli Europei). Finali. Uomini. 200 sl: 1. Maglia (Fiamme Gialle) 1’48"61; 2. Di Giorgio 1’48"62; 3. Belotti 1’49"14; 4. Maestri (’94) 1’49"48; 5. Cassio 1’49"72; 6. D’Arrigo 1’50"44; 7. Santucci 1’50"44; 8. Lestingi 1’51"46; 9. Brembilla 1’51"46; 10. Rosolino 1’52"01. 50 dorso: 1. Di Tora (Fiamme Oro) 25"33; 2. Bonacchi 25"46 (rec. ital. jrs, prec. 25"49 Fanti Rovetta del 2009); 3. Pizzamiglio 25"58 (25"29, qual. Europei); 4. Ranfagni 25"91; 5. Milli 25"97. 200 rana: 1. Bizzarri (Forestale/Larus) 2’12"43 (1’04"28); 2. Pizzini 2’13"18; 3. Pesce 2’13"99; 4. Facci 2’14"15; 5. Bossini 2’14"75. 200 farf.: 1. Pelizzari (Aniene) 1’57"60 (5˚ t. ital. alltime); 2. Pavone 1’58"12; 3. Beni 1’58"45; 4. Bruni 2’00"14; 5. Iacobone 2’00"87. Class. società: 1. Aniene 314; 2. Fiamme Oro 187; 3. Larus 148.75; 4. Esercito 139. Donne. 50 sl: 1. Ferraioli (Esercito) 25"70; 2. Buratto 25"81; 3. Di Pietro e Copetta 25"92; 5. Biondani 25"99 (1997, b. 25"78). 800 sl: 1. De Memme (Esercito) 8’37"28; 2. Nesti 8’38"77 (9˚ t. ital. alltime); 3. Caramignoli 8’43"32; 4. Grimaldi 8’44"42. 100 rana: 1. Boggiatto (Esercito) 1’09"12; 2. Fissneider 1’09"47; 3. Guzzetti 1’10"00; 4. Scarcella 1’10"39. 200 mx: 1. Pirozzi (Can.Napoli) 2’15"46 (28"80, 1’02"89, 1’44"04); 2. Polieri 2’16"75; 3. Letrari 2’16"78; 4. Leoni 2’17"41; 5. Pietrocola 2’17"42. Class. società: 1. Aniene 281.25; 2. Esercito 271; 3. Team Veneto 157.50; 4. Fiamme Gialle 149.50.
S Marco Orsi 21 anni, pass nei 50 sl con 22"00 (tempo limite 22"05)
LA 10a DI RITORNO
Savona stoppato Brescia sorpassa Secondo posto allo sprint E Civitavecchia scende in A-2 CATANIA-PRO RECCO 7-15 (2-4, 2-4, 2-3, 1-4) Strano Light Catania: Ruffelli, B.Torrisi 1, Riccioli, Nigro, David 1, Iuppa 1, Scebba, Nikolic, Kacar 2, Privitera 2, Castagna, G.Torrisi, C. Torrisi. All. Dato. Ferla Pro Recco: Pastorino, F.Lapenna 1, Figari 2, Figlioli 1, A.Fondelli 2, Maddaloni, Giacoppo 3, Benedek 4, Di Costanzo 2, N.Gitto, Gennaro. All. Porzio. Arbitri: Saeli e Scappini. Note: sup. num. Catania 8 (2 gol), Pro Recco 6 (4). Usc. 3 f. A.Fondelli 3˚ t. (l.m.) BRESCIA-CIVITAVECCHIA 18-11 (6-1, 4-2, 5-2, 3-6) Brescia: Del Lungo, Miotto 1, C.Presciutti 5, Legrenzi, Loncar 1, R.Calcaterra 2, Mammarella 1, Nora 1, Binchi, Elez 3, Giorgi 2, M.Gitto 2, Dian. All Bovo. Enel Civitavecchia: Sefik, Simeoni 1, Buffardi, Rinaldi 3, Lisi, Draskovic 1, Chiarelli, Romiti 1, Foschi 1, S.Pagliarini, 1, Di Rocco 3, Visciola. All. M.Pagliarini. Arbitri: Brasiliano e Bianco. Note: sup. num. Brescia 9 (4), Civitavecchia 10 (3). (d.t.) SAVONA–FLORENTIA 11-11 (1-5, 1-1, 4-2, 5-3) Carisa Savona: Volarevic, Damonte, Petrovic, L.Bianco, Rizzo 4 (1 rig.), M.Janovic 2, Angelini 1, G.Bianco, Mistrangelo, Aicardi 2, G.Fiorentini 2. N.e. Alesiani, Zerilli. All. Pisano. Florentia: Minetti, F.Di Fulvio 2, Pagani 4 (1 rig.), Espanol 2, Coppoli, Razzi, Mandolini, M.Lapenna 1, Gobbi 2, Bini, A.Di Fulvio. N.e. Cocchi, Mugelli. All. Sottani. Arbitri: Bianco e Lo Dico. Note: sup. num. Savona 11 (5), Florentia 10 (6). Usc. 3 f. Gobbi 20’16", M.Janovic 31’09", Coppoli 31’39". Un minuto di raccoglimento per ricordare i giovani Francesco Damonte e Nicolò Morena, scomparsi un anno fa. (f.s.). BOGLIASCO-ACQUACHIARA 11-13 (4-4, 1-2, 1-4, 5-3) Bogliasco: Graffigna, Washburn 1, A.Di Somma 1, Bettini 3, Camilleri 2 (1 rig.), Deserti 2, E.Caliogna; A.Caliogna, Boero, Barillari 1, Vergano, E.Di Somma 1, Ferrero. All. Magalotti. Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Petkovic 5, D.Mattiello, Gambacorta 2, Primorac 1, Marcz 1 rig., Saviano; Scotti Galletta, Guidaldi 3, Bencivenga, Fiorillo, Brancaccio 1, Ferrone. All. Mirarchi. Arbitri: Ceccarelli e Collantoni. Note: sup. num. Bogliasco 7 (3), Acquachiara 6 (3). (a.f.) CAMOGLI-POSILLIPO 12-12 (3-3, 4-4, 2-4, 3-1) Camogli: Ferrari, Morena, S.Luongo 5 (2 rig.), L.Fondelli, I.Sukno 2, Astarita 2, Sadovyy; Valentino 1, Nikic 1, N.Presciutti 1, Cupido, Bruni, Gardella. All. Nikolic. Posillipo: Paskovic 2, Buonocore, G.Mattiello 1, Bertoli, Baraldi 4, Saccoia, Negri; Perez 1, Gallo 3, Minguell, A.Calcaterra 1, Renzuto, Antonino. All. Silipo. Arbitri Bianchi e Colombo. Note: sup. num. Camogli 9 (4), Posillipo 12 (7). Usc. 3 f. Morena 13’45", Bertoli 27’. Al 31’39" Nikic e A.Calcaterra espulsi per gioco violento. NERVI-ORTIGIA 8-6 (1-2, 3-0, 2-2, 2-2) Ellevi Nervi: Dinu, Ravina, Brambilla 2, Moncagatta, Temellini 1 rig., Markovic 2, Amelio, Marziali 2, Chirico, Lanzoni, Popovic, Cesini 1, Cavo. All. Ferretti. Igm Ortigia: Patricelli, Barranco, Pesenti, Zimonjic, Di Luciano, Napolitano 1, Tringali, Dogas 4, Cotella, Casasola, Rath 1, Suti, Puglisi. All. Baio. Arbitri: Paoletti e Severo. Note: sup. num. Nervi 10 (3), Ortigia 13 (4). Usc. 3 f. Brambilla 3˚ t., Suti 4˚ t. (f.ga.) Class.: Pro Recco 57; Brescia 52; Savona 51; Acquachiara 46; Posillipo 34; Camogli 24; Florentia 23; Bogliasco 20; Nervi 18; Ortigia 18; Civitavecchia 13; Catania 6. Pr. turno (17/3): Civitavecchia-Catania, Acquachiara-Nervi, Ortigia-Camogli, Posillipo-Brescia, Pro Recco-Savona (16/3), Florentia-Bogliasco. LEGA ADRIATICA (i.v.) Vittoria della Pro Recco «europea» in Lega Adriatica, in casa dei montenegrini dello Jadran Herceg Novi, per 12-7. Doppiette per Giorgetti, Kasas, Ivovic e Filipovic. Era l'ultima gara prima della Final Four di Fiume in programma sabato e domenica.
DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Scherma COPPA DEL MONDO A TORINO
Tennis A INDIAN WELLS
Vezzali e Di Francisca in giornata no Trionfa la Salvatori
Azarenka che paura Barthel cede in 3 ore Avanza la Pennetta
TORINO
(ma.po.-f.t.) Escono una dietro l’altra Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Arianna Errigo, ma la tappa di Coppa del Mondo a Torino è sempre azzurra. Ci pensa Ilaria Salvatori, la quarta componente del Dream Team. Al quarto successo di Coppa del Mondo in carriera, 7 dopo il primo, conquistato a Salisburgo nel 2005. In finale l’allieva di Fabio Galli, 33 anni e una carriera da vincente soprattutto nelle prove a squadre, ha battuto 15-10 la polacca Gruchala, grazie a un pomeriggio praticamente perfetto. «E dire che non mi sentivo nemmeno tanto in forma, non riuscivo a respirare bene» sorride a fine gara Ilaria, che ha eliminato nell’ordine la polacca Kryczalo (12-9), la francese Le (15-10), la coreana Sook Jeon (15-6). Nei quarti ha battuto la francese Gebet (15-7) e in semifinale ha avuto la meglio solo al minuto supplementare (11-10) sulla giapponese Ikehata 11-10. Vale e Difra out «Fisicamente so-
Ghiaccio/1 SHORT TRACK
no a terra» ha detto la Vezzali dopo essere stata eliminata al 2o turno dalla Chlewinska. Reduce da qualche giorno di febbre, la Vezzali è risalita in 16 secondi da 9-12 a 13 pari, ma la polacca ha piazzato la stoccata vincente al minuto supplementare. Meno di un’ora dopo è stata eliminata anche Elisa Di Francisca, 7-9 dalla Cipriani. «Non era giornata — ha commentato la vicecampionessa del mondo —, non sono riuscita a concentrarmi». La voglia di riscatto di Arianna Errigo si è invece infranta ai quarti, quando si è arresa alla russa Nikichina 15-14. La 23enne di Monza al primo turno aveva dato una lezione (15-1) alla francese Ujlaky che l’aveva eliminata al primo incontro dei Mondiali di Catania. Oggi la gara a squadre (dalle 9.30; finali dalle 15). Risultati. Finale: Salvatori b. Gruchala (Pol) 15-10. Semifinali: Salvatori b. Ikehata (Giap) 11-10; Gruchala (Pol) b. Nikichina (Rus) 7-6. Quarti: Salvatori b. Gebet (Fra) 15-7; Ikehata (Giap) b. Gafurzianova (Rus) 10-9; Nikichina (Rus) b. Errigo 15-14. Ottavi: Errigo b. Batini 15-14. Trentaduesimi: Chlewinska (Pol) b. Vezzali 14-13 (min.suppl.); Cipriani b. Di Francisca 9-7.
Ghiaccio/2 ALL’AIA
Ilaria Salvatori, 33 anni, ha vinto 4 tappe di Coppa del Mondo BIZZI
COPPA DEL MONDO AD ANTALYA
Anche la sciabola donne a Londra Pass olimpici per Marzocca e Vecchi Ad Antalya (Tur) cresce il contingente della scherma per Lon dra: la sciabola femminile porterà ai Giochi Gioia Marzocca e Irene Vecchi, ieri rispettivamente terza e ottava nella prova di Coppa del mondo e ora certe del pass olimpi co (la sciabola femminile avrà solo la prova individuale). Vince l’ucrai na Kharlan, che ai quarti ha elimina to 15 10 la Vecchi, mentre la Mar zocca ha ceduto 15 14 in semifina le alla sudcoreana Kim. Giornata no per le spadiste a Bar cellona (Spa). Solo Francesca Quo
Sci di fondo 50 KM TC A OSLO
La Fontana Vince la Kostner Per Roenning argento nei 500 Marchei seconda sprint regale
ndamcarlo si è qualificata per i quarti (battuta 15 9 dalla Branza) dopo aver eliminato la Moellhau sen agli ottavi. Fuori al primo turno Del Carretto, Navarria e Fiamingo. Oggi la prova a squadre. Sciabola donne. Finale: Kharlan (Ucr) b. Kim (S.Cor) 15 8; semifinali: Kharlan (Ucr) b. Zagunis (Usa) 15 6; Kim (Kor) b. Marzocca 15 14. Spada donne. Finale: Branza (Rom) b. Gherman (Rom) 15 11; semifinali: Gherman (Rou) b. Piekarska (Pol) 15 12; Branza (Rom) b. Sun (Cina) 10 8.
Boxe EUROPEO (r.g.) Al Palais des Sport di Lione (Fra) lo spagnolo Kiko Martinez (26-3) mantiene l’Europeo dei supergallo, battendo Arsen Martirosyan (18-5), francese di origine armena, costretto alla resa nel 12˚ round, dopo un confronto intenso ed equilibrato. Nel 2010 l’iberico si era imposto sempre per ko, a Dublino (Irl). AZZURRI (i.m.) Al torneo Villaznia di Scutari (Alb) positivo debutto di due azzurri qualificati all’Olimpiade. Nei 56 kg Vittorio Parrinello b. Hassan (Egi) 13-6, nei 64 kg Vincenzo Mangiacapre b. Eslam (Egi) 14-6. L’esordio del campione olimpico Roberto Cammarelle (+91) slitta a oggi direttamente in finale per forfeit dell’avversario.
SHANGHAI Arianna Fontana (a sinistra, Reuters) ai Mondiali è 2ª nei 500 a soli 29/1000 dalla vincitrice, la cinese Fan Kexin. Ancor più risicato (0"001!) il margine che divide la 3ª, la statunitense Gehring, da Martina Valcepina. La Fontana sale al 3˚ posto della generale, a 11 punti dalle leader, le cinesi Li Jianrou e Fan Kexin (Valcepina 8ª). Oggi 1000 e il 3000 finale, tutto è possibile: per Arianna, bronzo 2011, il podio è alla portata. Uomini. 500: 1. Jean (Can); 2. C. Hamelin (Can); 3. Kwak Yoon-Gy (S.Cor); 20. Reggiani; Dotti sq. Classifica: 1. Jean (Can) 39; 2. Kwak Yoon-Gy (S.Cor) 34; 3. Noh Jinkyu (S.Cor) 34; 27. Reggiani; 53. Dotti. Donne. 500: 1. Fan Kexin (Cina); 2. Fontana; 3. Gehring (Usa); 4. M. Valcepina. Classifica: 1. Li Jianrou (Cina) 34; 2. Fan Kexin (Cina) 34; 3. Fontana 23; 8. M. Valcepina 8.
L’AIA (Ola) Indicazioni importanti per Carolina Kostner (foto Ap) dalla Challenge Cup dell’Aia. La gardenese, a tre settimane dai Mondiali di Nizza, conferma il suo status: domina con un super punteggio respingendo al mittente la statunitense Alissa Czisny, possibile rivale in chiave iridata, piazzata dopo il corto, che è nettamente battuta anche da una scatenata Valentina Marchei, splendida seconda. Per la Kostner è il sesto podio stagionale su altrettante gare, il tredicesimo consecutivo. Molto bene anche Samuel Contesti, terzo in una gara vinta dal redivivo francese Brian Joubert. Uomini. Finale: 1. Joubert (Fra) 227.28; 2. Abbott (Usa) 223.78; 3. Contesti 221.97. Donne. Finale: 1. Kostner 193.73; 2. Marchei 171.00; 3. Czisny (Usa) 152.54.
(g.v.) Il norvegese Eldar Roenning vince dopo uno sprint da batticuore la 50 km tc in linea di Holmenkollen (2h32’27") su Dario Cologna (Svi, a 6/10) e Martin Johnsrud Sundby (Nor, a 5"8): per l’idolo di casa è il primo successo stagionale, il settimo in carriera. Male gli azzurri: 27˚ Di Centa, 37˚ Checchi, 44˚ Gullo, 51˚ Piller Cottrer, 59˚ Orlandi e 61˚ Noeckler. Oggi la 30 km tc donne, ultimo attacco della Kowalczjk (Pol) alla leader Marit Bjoergen (Nor). In gara le azzurre Debora Agreiter e Virginia De Martin. Coppa del mondo. Uomini: 1. Cologna (Svi) 1900; 2. Kershaw (Can) 1214; 3. Northug (Nor) 1199; 20. CLARA 353; 32. DI CENTA 243. Donne: 1. Bjoergen (Nor) 2195; 2. Kowalczyk (Pol) 2077; 3. Johaug (Nor) 1510; 44.BROCARD 135; 50. DE MARTIN 112.
BIATHLON Staffetta femminile ai Mondiali di Ruhpolding
La Henkel trascina all’oro la Germania e la Neuner Nel tripudio dei 30.000 dello stadio del biathlon di Ruhpolding, la Germania vince l’oro nella staffetta femminile ai Mondiali. Per una volta, però, il merito del trionfo non finisce tutto sulle gloriose spalle di Magdalena Neuner (comunque al secondo oro iridato 2012 e al 12˚ in carriera), bensì nelle braccia e negli occhi di Andrea Henkel, 34 anni, già campionessa olimpica
a Salt Lake Citty dieci anni fa, che nell’ultima frazione non sbaglia un colpo al poligono (e senza ricariche) allontanando definitivamente la minaccia francese. La Neuner, in seconda frazione, aveva dovuto addirittura affrontare un giro di penalità, parzialmente compensato dalla consueta rapidità sugli sci. Al terzo posto la Norvegia, trascinata ancora da Tora Berger, terza meda-
Che paura a Indian Wells (3.600.000 e, cemento) per la numero uno Azarenka: avanti 6-4 5-1 contro la Barthel (37), spreca un match point e subisce otto giochi di fila, andando sotto 2-0 nel terzo e poi 4-1. con la tedesca che serve due volte per il match ma poi cede al tiebreak dopo tre ore. Avanza la Penetta, che ora trova la numero 5 Radwanska. Bene anche la Vinci.
glia nella manifestazione. L’Italia, in formazione giovanissima, chiude 12ª. Oggi i Mondiali finiscono: in programma le due mass start. Donne, staffetta 4x6 km: : 1. Germania (Bachmann, Neuner, Gössner, Henkel) 1h09’33"0 (1+10); 2. Francia a 28"5 (0+7); 3. Norvegia a 39"5 (0+12); 12. ITALIA (Wierer, Runggaldier, Gontier, Haller) a 4’19"3 (0+10).
BAKU PER MILANO Come da pronostico, i Baku Fires battono in casa 5-0 i Mumbai Fighters e si qualificano per le semifinali delle World Series, dove troveranno i Milano Thunder: 24 marzo in Italia, 30 marzo in Azerbaigian. Passa anche Asatna, che ora trova i Dynamo Mosca.
Canottaggio IDROGENO ROSA A Londra 72ª edizione della Head of the River Race, la regata femminile per otto più famosa del mondo: vittoria delle ragazze del Club Thames, ottave (su 296) le lombarde di Idrogeno Rosa.
Ghiaccio PISTA LUNGA Così a Berlino nelle finali di Coppa del Mondo in pista lunga. Uomini. 500. I: 1. Gregg (Can) 35"06. II: 1. Mulder (Ola) 35"01. Coppa (finale): 1. Tae-Bum Mo (S.Cor) 702. 1500: 1. Bokko (Nor) 1’47"49. Coppa (finale): 1. Bokko (Nor) 472; 26. Nenzi 40. 5000: 1. Kramer (Ola) 6’14"69. Coppa (finale): 1. De Jong (Ola) 510. Donne. 500. I/II: 1. Jing Yu (Cina) 37"94/37"63. Coppa (finale): 1. Jing Yu (Cina) 960. 1500: 1. Nesbitt (Can) 1’56"77. Coppa (finale): 1. Nesbitt (Can) 510. 3000: 1. Sablikova (R.Ceca) 4’03"14. Coppa (finale): 1. Sablikova (R.Ceca) 650.
Golf Molinari sotto par al Wgc di Miami Francesco Molinari, unico italiano in gara nella seconda tappa del World Golf Championship al Doral di Miami si è mantenuto sotto il par anche nel terzo giro chiuso in -1 e che lo porta a -2 per il torneo. Ieri sempre in evidenza Bubba Watson insidiato dall’inglese Justin Rose. Gran giro del nuovo n.1 al mondo Rory McIlroy con sette colpi sotto il par. Oggi si chiude. Il montepremi è di 8,5 milioni di dollari con prima moneta di 1.400.000.
Lotta OGGI MINGUZZI (g.l.g.) Oggi si chiudono a Belgrado gli europei di lotta con l’assegnazione delle ultime tre medaglie del programma nella greco romana. In gara per l’Italia il campione olimpico Andrea Minguzzi negli 84 kg., Tiziano Corriga nei 66 e Saverio Scaramuzzi nei 74. Ieri poca fortuna per i quattro italiani tutti eliminati. Al secondo turno Manea nei 55 e Macri nei 60, al primo Scibilia nei 96 e Rocco Ficara nei 120.
Victoria Azarenka, 22 anni AFP
Motonautica Mondiale di F1 Carella 5˚ A Doha è cominciato il Mondiale 2012 della F1. Nella gara vinta da Al Hameli, dominatore del weekend (era partito in pole) il piacentino campione del mondo in carica ha concluso quinto scattando dalla 16ª posizione in griglia per aver cambiato il motore dopo le libere mattutine. Cantando 6˚ dopo essere partito ultimo. GP del Qatar (Doha): 1. Al Hameli (Team Abu Dhabi, Eau); 2. Chiappe (China Ctic, Fra) a 2"63; 3. Selio (Mad Croc, Fin) a 3"91; 5. CARELLA (Qatar, Ita) a 5"93; 6. Cantando (Singha, Ita) a 7"79.
Nuoto Phelps brillante nei 200 sl (al.f.) Michael Phelps nuota la 2ª prestazione mondiale dell'anno dei 200 sl in 1'45”69 nella prima giornata del Gp di Columbus (Usa); nella prova al femminile, Allison Schmitt fa peggio della Pellegrini a Riccione (1'57”54) mentre a Federal Way (Usa) Melissa Franklin ottiene un modesto 1'59”83. Ai trials britannici di Londra, Francesca Halsall vince i 50 sl in 24”13, miglior crono stagionale. A Columbus (Usa). Uomini: 200 sl Phelps 1'45”69 (2˚ t. 2012), Colupaev (Rus) 1'48”70; 100 do Phillips 52”86; 100 ra Kitajima (Giap) 1'00”13 (2˚ t. 2012); 400 mx Verraszto (Ung) 4'14”58. Donne: 200 sl Schmitt 1'57”54; 100 ra Chandler 1'08”59; 100 fa Coughlin 58”37; 400 mx Jakabos (Ung) 4'38”25. A Londra (Gbr). Uomini: 1500 sl Fogg 14'55”30, Davies 15'00”73 (2˚-3˚ t. 2012), Burnell 15'20”13. Donne: 50 sl Halsall 24”13 (1˚ t. 2012), Smith 24”80, Lloyd 25”69.
Pallamano UOMINI (an.gal.) Risultati dell’8ª di ritorno di Elite: Trieste-Pressano 25-27; Bolzano-Fasano 24-23, Conversano-Bologna 35-23, Mezzocorona-Noci 28-37, Bressanone-Teramo 22-23. Classifica: Bolzano 55; Conversano 44; Fasano 39; Pressano 38; Noci 34; Bressanone 33; Trieste 30; Teramo 22; Ambra 21; Ancona 12; Bologna 11; Mezzocorona 9.
Pallanuoto DONNE LA 7ª di ritorno: Menarini Fiorentina-Despar Messina 13-4, Volturno-Pro Recco 3-16, Beauty Star Padova-Igm Ortigia 14-7, Bologna-Ngm Firenze 12-12, Venosan Orizzonte-Mediterranea Imperia 6-9 giocata venerdì. Class.: Pro Recco 46; Padova 40; Orizzonte 36; Imperia 35; Fiorentina 27; Firenze 17; Messina 10; Ortigia* 8; Bologna* 5; Volturno 3. (*una partita in meno).
Rugby Celtic, si recupera Aironi-Munster VIADANA (ales.s.) È Tito Tebaldi estremo la novità più importante negli Aironi che oggi ospitano il Munster per il recupero del 14˚ turno di Pro12 (ore 15, dir. RaiSport 2). Sono 17 gli indisponibili tra squalifiche, infortuni e Nazionale: rientra Luciano Or-
Uomini, 1˚ t.: Dimitrov (Bul) b. Dodig (Cro) 6-1 6-4; Istomin (Uzb) b. Lu Yen-hsun (Taiw) 7-6 (6) 6-3; Sweeting (Usa) b. Stebe (Ger) 6-2 6-2; Matosevic (Aus) b. Bemelmans (Bel) 6-2 6-3; Davydenko (Rus) b. Bubka (Ucr) 7-5 6-3; Bellucci (Bra) b. Rosol (Cec) 6-2 7-6 (4); Berlocq (Arg) b. Paire (Fra) 6-4 6-2; Kudla (Usa) b. Kamke (Ger) 2-6 7-6 (3) 6-4; Llodra (Fra) b. Gulbis (Let) 6-3 5-7 7-6 (3); Malisse (Bel b. Reynolds (Usa) 6-2 6-4; Nalbandian (Arg) b. STARACE 7-6 (4) 6-0; Müller (Lus) b. Tomic (Aus) 4-6 7-6 (4) 6-0; Baghdatis (Cip) b. Chardy (Fra) 6-3 6-4; Haas (Ger) b. Nieminen (Fin) 7-6 (9) 6-4; Mayer (Arg) b. Falla (Col) 2-6 7-6 (7) 6-4; Darcis (Bel) b. Young (Usa) 6-2 3-6 7-6 (5) . Donne, 2˚ t.: Azarenka (Bie) b. Barthel (Ger) 6-4 6-7 (4) 7-6 (6); Kuznetsova (Rus) b. Bacsinszky (Svi) 6-3 2-0 rit.; Medina Garrigues (Spa) b. Mirza (Ind) 6-2 7-5; Goerges (Ger) b. Baltacha (Gb) 6-3 6-2; Hampton (Usa) b. Jankovic (Ser) 6-4 6-3; Gajdosova (Aus) b. Wickmayer (Bel) 2-6 6-2 6-4; PENNETTA b. Suarez (Spa) 6-3 6-4; McHale (Usa) b. Vesnina (Rus) 6-3 7-5; Kerber (Ger) b. Stephens (Usa) 2-6 7-5 6-4; King (Usa) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6-4 6-4; Zvonareva (Rus) b. Date-Krumm (Giap) 6-3 6-4; Zakopalova (Cec) b. Hantuchova (Slk) 6-3 6-7 (7) 6-3; Zheng Jie (Cina) b. Krajicek (Ola) 6-1, 6-3; A. Radwanska (Pol) b. Cirstea (Rom) 6-2 6-4; Li Na (Cina) b. Voskoboeva (Kaz) 3-6 6-3 6-3; Kvitova (Cec) b. Zahlavova Strycova (Cec) 6-1 6-3.; VINCI b. Soler (Spa) 6-3 6-3.
quera, dopo due mesi di stop. Il XV: Tebaldi; R. Pavan, M. Pratichetti, Pizarro, Sinoti; Orquera, Keats; Sole, Cattina, Ferrarini; Del Fava, Biagi; Romano, Santamaria, Aguero. Classifica: Leinster 63; Munster* 51; Ospreys 49; Glasgow 47; Ulster 46; Scarlets 45; Cardiff* 44; Treviso 29; Dragons* 25; Connacht 24; Edimburgo 23; Aironi* 15. (*: una in meno). ECCELLENZA Ieri, per la 14ª giornata di Eccellenza, L’Aquila-San Gregorio 19-16. Oggi. Ore 15: Prato-Mogliano; Padova-Reggio Emilia; Crociati-Rovigo; Calvisano-Lazio. Classifica: Prato, Calvisano 47; Padova 43; Rovigo 40; Mogliano 39; Lazio, L’Aquila* 22; Crociati 17; Reggio Emilia 15; San Gregorio* 12. (*: una in più).
Scherma EUROPEI GIOVANI Si chiude a quota 24 medaglie (14 per i Cadetti e 10 per i Giovani) l’europeo di Porec. Ieri sono arrivati altri due ori nelle prove a squadre Giovani. Le fiorettiste Alice Volpi, Camilla Mancini, Beatrice Monaco e Olga Rachele Calissi hanno travolto in finale la Francia (45-16). Le spadiste Alberta Santuccio, Camilla Batini, Giulia Guerra e Federica Santandrea in finale hanno piegato la Germania 45-40.
Sport invernali Fischnaller 12˚ Coppa più lontana Giornata storta per Roland Fischnaller nel gigante parallelo di La Molina (Spa), penultimo impegno di Coppa del Mondo. L’azzurro dell’Esercito perde la leadership dell’alpino - a favore dell’austriaco Prommegger, ieri vincitore - chiudendo al 12˚ posto, battuto agli ottavi da Lausegger (Aut). Per conquistare la Coppa del Mondo, sabato nel gigante parallelo di Chiesa Valmalenco (So), Fischnaller dovrà arrivare primo e sperare che Prommegger si piazzi dal settimo posto in giù, oppure secondo con l’austriaco oltre il 16˚ posto. Uomini: 1. Prommegger (Aut); 2. Schoch (Svi); 3. Karl (Aut); 4. Mathies (Aut); 12. Fischnaller; 16. Erlacher; 19. March; 29. Mick. Classifica (10/11): 1. Prommegger 6550; 2. Fischnaller 5930; 3. Karl 5480; 6. March 3560. Donne: 1. Kummer (Svi); 2. Kober (Ger); 3. Zogg (Svi); 3. Maegert-Kohli (Svi); 20. Ochner; 31. Tribus; 32. Boccacini; Egger squal. TRIONFO LAMY CHAPPUIS Il francese Jason Lamy Chappuis diventa il terzo atleta della storia a conquistare tre Coppe del Mondo consecutive di combinata dopo il giapponese Ogiwara e il finlandese Manninen (che arrivò a 4). Nell’ultima gara di stagione gli è bastato l’8˚ posto, giusto alle spalle del rivale giapponese Watabe, per trionfare. Gundersen 10 km: 1. Fletcher (Usa) 28’48"7; 2. Kokslien (Nor) a 2"3; 3. Kato (Giap) a 4"4; 7. Watabe (Giap) a 16"8; 8. Lamy Chappuis (Fra) a 20"7; 26. RUNGGALDIER a 2’45"7. Coppa: Lamy Chappuis 1306; Watabe 1238; 7. PITTIN 724.
Tuffi CAGNOTTO TRICOLORE (al.f.) Ai tricolori di categoria di Trieste, Tania Cagnotto vince in 3 metri senior davanti a Francesca Dallapè. Francesco Dell'Uomo si impone tra i senior dalla piattaforma.
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il ricordo della tragedia
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I NUMERI
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La forza del sisma Il terremoto dell’11 marzo 2011, di magnitudo 9, ha avuto l’epicentro nell’Oceano Pacifico, a una profondità di 24 km
11 marzo 2011 Kesennuma, nella prefettura di Miyagi, vista dall’alto dopo
Adesso Kesennuma oggi: il peschereccio è ancora là, come un anno
lo tsunami: tra le macerie delle case c’è un peschereccio di 60 metri LAPRESSE
fa, ma tutto attorno è stato ripulito e la strada è di nuovo agibile LAPRESSE
È passato un anno da Fukushima, e non siamo ancora sicuri di aver appreso fino in fondo quella lezione tremenda. Lezione che mette in dubbio le nostre sicurezze, le nostre profezie, i nostri investimenti e ci mette di fronte alla forza della natura, che non conosce e non rispetta ideologie di sorta e ci presenta sempre il conto all’improvviso.
1Fukushima, cioè il terremoto, lo tsunami e i guai col nucleare.
Sì, un sisma del 9˚ grado della scala Richter, epicentro a 130 km dalla costa, seguito da uno tsunami — cioè da un’onda — alta quasi 15 metri e che travolse le prefetture di Miyagi, Iwate e soprattutto Fukushima, dove stava la centrale nucleare. I reattori 1, 2 e 3 della centrale fusero, bisognò evacuare i 700 mila abitanti delle tre prefetture, cioè tutti quelli che vivevano in un raggio di 20 chilometri. I morti furono 19 mila. Lei ricorderà i video in cui ponti, case, auto venivano trascinati via dall’onda con una facilità irridente e sembravano a un tratto sciocchezze, giochi, perdite di tempo della nostra pretesa civiltà. Più di 300 mila persone vivono ancora oggi in alloggi di fortuna e dipendono dai sussidi governativi. Oltre 7 mila scuole e asili nido sono stati polverizzati, 25 mila bambini sono ancora senza casa e vivono una condizione di solitudine e precarietà spirituale. Mi fermo qui.
2 Come hanno celebrato in Giappone il terribile anniversario?
Con una cerimonia al Teatro Nazionale di Tokyo a cui ha preso parte anche l’imperatore 78enne Akihito, convalescente da un intervento al cuore. Tre ore di diretta tv diffusa da sei emittenti nazionali su otto.
remoto, e pochissimo dell’eventualità di uno tsunami. I primi quattro reattori sono stati costruiti direttamente sul basamento roccioso, secondo un criterio antisismico, ma a un livello del terreno troppo basso per il caso di una super-onda. Le dighe sono state costruire per respingere onde di 6 metri. Ma l’onda dell’anno scorso era di 15 metri. Il rivestimento in zirconio non s’è rivelato all’altezza: alzandosi la temperatura ha reagito producendo idrogeno e provocando l’esplosione dei reattori 1, 2 e 3.
Ma il disastro di Fukushima che lezione ci ha lasciato? 5 Un anno fa sisma e tsunami hanno messo in ginocchio il Giappone: i guai col nucleare dimostrano che l’uomo poteva fare di più
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CENTRALE SPENTA
S Da dicembre La centrale nucleare di Fukushima è ufficialmente spenta da dicembre. Secondo Greenpeace la radioattività nella zona è ancora una seria minaccia
C’erano anche il premier Noda, i presidenti delle Camere, i governatori delle tre prefetture, i capi della Tepco, l’azienda che gestisce la centrale di Fukushima. Si sono sentite ripetute scuse per gli errori e l’insufficienza della risposta approntata. Una litania che, stavolta, ha commosso molto poco i giapponesi. Si segnala laggiù una frattura tra classe dirigente e popolazione ancora più profonda di quella che separa da noi i politici dagli elettori. Le celebrazioni hanno avuto poco seguito. Il popolo ha preferito ricordare la tragedia attraverso i riti buddhisti e scintoisti, sono state fatte suonare le sirene e alzati migliaia di altari senza badare alle macerie tossiche che formano il panorama delle tre prefetture.
3 La centrale nucleare ha ricominciato a funzionare?
Ufficialmente è spenta da dicembre. Però chi ci lavora parla di 93 milioni di tonnellate di liquido contaminato stivate nell’impianto, di 500 tonnellate al giorno scaricate nel Pacifico, di una contaminazione la cui pericolosità comincerà a diminuire non prima di 30 anni.
4 Ma si è capito se c’è una qualche responsabilità umana nella tragedia? La centrale di Fukushima era costruita a regola d’arte o no?
Un comitato internazionale delle Nazioni Unite, invitato dallo stesso governo giapponese, ha visitato il sito. Alla sua guida il fisico nucleare Mike Weightman. Che ha trovato più di un errore — più di un errore fatale — nella progettazione. I progettisti — ha detto alla fine — sembra che si siano preoccupati molto dell’eventualità di un ter-
Però almeno su un punto la tragedia di Fukushima ha avuto un effetto sicuro: il mondo ha abbandonato la costruzione delle centrali nucleari.
Non «il mondo», ma il «nostro mondo» o, se preferisce, il primo mondo. Sì, è vero, il Giappone ha mantenuto in funzione solo due reattori su 54, Germania Italia e Svizzera hanno detto addio alla politica nucleare, il candidato socialista alla presidenza François Hollande promette ripensamenti di rilievo sulla politica energetica del paese, anche Obama ha rallentato i programmi di costruzione delle centrali. Ma in Asia il nucleare procede invece con uno sviluppo tumultuoso, al punto che i russi della Rosatom, produttori ed esportatori di reattori, dicono di non aver perso una sola commessa in seguito a Fukushima. La World Nuclear Association parla di 60 centrali in costruzione in Cina, India, Vietnam, Corea del Sud. Sono Paesi in via di sviluppo, con crescita del Pil di anno in anno anche del 10 per cento. Hanno talmente fame di energia che non si fanno impressionare da un incidente giapponese con 19 mila morti e 700 mila profughi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Le migliaia di morti Il terremoto e lo tsunami hanno causato circa 15.800 morti nelle prefetture Iwate, Miyagi e Fukushima. A questi, si aggiungono 3.300 dispersi
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I miliardi di danni Secondo le stime ufficiali del governo giapponese, la tragedia di un anno fa ha prodotto danni per circa 113 miliardi di dollari
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Le migliaia di case distrutte Le case distrutte completamente da terremoto e tsunami sono state circa 84 mila. Altre 136 mila sono state danneggiate
L’ALLARME MALTEMPO
Vento forte in Sicilia: nave resta incagliata
La «Gelso M», un nave cisterna inclinata nel Siracusano ANSA
Piogge, vento forte, mareggiate. Da oltre 36 ore il Sud è colpito dal maltempo, ma i guai maggiori sono concentrati in Sicilia: ieri le scuole, in molte città, da Catania a Messina fino a Enna e Ragusa, sono state chiuse e si sono susseguiti per tutto il giorno gli interventi dei vigili del fuoco chiamati per rimuovere cartelloni pubblicitari divelti e alberi sradicati da un forte ciclone proveniente dal Mediterraneo, che soffiava con punte fino a 100 km all’ora. Sull’Etna una bufera di neve ha bloccato 27 turisti in una struttura ricettiva: sono stati subito tratti in salvo dagli uomini del soccorso alpino della Guardia di finanza. Al lavoro anche gli uomini della Capitaneria di porto: hanno soccorso i 19 componenti della «Gelso M», un nave cisterna rimasta inclinata nel mare davanti a Siracusa a causa del mare forza 8. Sono rimasti fermi pure i traghetti per le isole minori ed è stata interrotta la circolazione dei treni sulla linea Siracusa-Catania. E da quelle parti già si contano i danni. «Sono incalcolabili: tante le serre e le altre strutture scoperchiate. Questo maltempo ha devastato l’intera nostra produzione ortofrutticola stagionale», ha detto allarmata la Coldiretti. E la Protezione civile ha annunciato che saranno previsti altri temporali molto forti stamattina, nel lato orientale dell’isola. Ma i disagi non hanno risparmiato neanche il resto del Mezzogiorno: in Calabria, sulla statale 18 nel Cosentino, un camion si è ribaltato e due persone sono rimaste ferite, per fortuna in modo non grave. In Abruzzo, invece, a Campo Imperatore sul Gran Sasso, il vento forte ha provocato il blocco di una seggiovia: tanta paura e tanto freddo per una trentina di sciatori, poi il problema è stato risolto
DOMENICA 11 MARZO 2012
LA BRAVATA ALL’ELISEO
Biglie su una agente «È stato Sarkozy jr» Discolo e dispettoso il pic colo Sarkozy. Giovedì una poli ziotta in servizio dentro l’Eliseo, residenza del presidente france
Blitz in Nigeria «Un’esecuzione I due ostaggi morti in bagno» Lamolinara raggiunto da quattro colpi. La salma tornata a Roma ieri. Sventato il sequestro di un altro ingegnere italiano
L’arrivo della salma di Franco Lamolinara all’aeroporto di Ciampino ANSA STEFANIA ANGELINI
È tornata in Italia ieri la salma di Franco Lamolinara, l’ostaggio ucciso nel blitz di giovedì a Sokoto, nel nord della Nigeria. Il feretro è arrivato a Ciampino su un aereo dell’Aeronautica ed è poi stato trasportato all’Istituto di Medicina Legale della Sapienza di Roma per l’autopsia. Dai primi risultati, è emerso che ad uccidere l’ingegnere piemontese di 47 anni è stato un colpo mortale alla testa: «Sono stati sparati quattro colpi da un’arma a canna lunga, a distanza ravvicinata», ha fatto sapere il medico legale, Paolo Arbarello. I funerali saranno celebrati domani nel paese di origine di Lamolinara, a Gattinara, in provincia di Vercelli. Il raid fallito Intanto emergono nuovi particolari sul raid fallito dei commandos inglesi. Il Times ha pubblicato le dichiarazioni della moglie di un custode ucciso nel compound in cui è
avvenuto lo scontro a fuoco: «Due dei rapitori hanno spinto gli ostaggi nel bagno. Ho sentito dei colpi e sono scappata». La versione sarebbe così compatibile con quanto hanno raccontato nell’interrogatorio cinque terroristi complici dei sequestratori: «Il commando aveva l’ordine di ucciderli nel caso fosse scattato un blitz». Non accenna poi a placarsi la tensione diplomatica tra Londra e Roma. Il ministro degli Esteri Terzi ha chiesto di porre fine alle «illazioni o alle diatribe interne sulla pelle di nostri connazionali a rischio». Nel frattempo, si scopre che lo stesso giorno del blitz in cui hanno perso la vita Lamolinara e il collega inglese Chris McManus, ad Asaba, a sud della Nigeria, è stato sventato il rapimento di un altro ingegnere italiano, Renzo Galvagni: viaggiava sulla sua auto ed è stato salvato dalla polizia mentre la banda di rapitori cercava di spingerlo con la forza su un’altra macchina.
IL SILENZIO SULLA URRU
S Liberato il gendarme mauritano Nessuna novità sulla sorte di Rossella Urru, la sarda rapita a ottobre in Algeria la cui liberazione era stata annunciata una settimana fa. Ieri del caso ha parlato anche il ministro degli Esteri Giulio Terzi: «Ho trovato estremamente spiacevole e negativo il rimbalzare immotivato delle notizie false». Intanto, sarebbe stato liberato e starebbe bene il gendarme mauritano, rapito quasi tre mesi fa vicino al confine tra Mauritania e Mali, che divideva la prigionia con Rossella
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Il Pd: «Fa campagna elettorale»
«L’Italia, con la sinistra al governo, sarebbe come la Spagna ai tempi di Zapatero, con nozze gay e coppie di fatto». Ieri il segretario del Pdl Angelino Alfano, dal palco di Orvieto (Tr), dove è riunita la scuola di formazione del partito, è andato all’attacco e a due mesi dalle Amministrative ha rilanciato la sfida sui temi della famiglia. Inevitabile la polemica dentro e fuori la politica. Pd e Sinistra e Libertà hanno accusato il Pdl di voler fare propaganda per il voto: «Sentendo i toni di Alfano chiedo se siamo già in campagna elettorale. Nel caso ci informi, vorrem mo partecipare», ha scritto Pierluigi Bersani su Twitter. E l’Italia dei Valori ha parlato di «ipocrisia». Ma, nell’intervento di Orvieto, Alfano ha pure fatto riferimento ai rapporti in crisi con la Lega, invitando il Carroccio a «non lasciare il Nord alla sinistra».
VERSO LA «SAN PAOLO»
Chiamparino lascia la politica: «Felice» L’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (Pd) diventerà con ogni probabilità il presidente della fondazione piemontese
A Sangue a Gaza:
notizie Tascabili Alfano: «Con la sinistra nozze gay pure in Italia»
se, è stata colpita da biglie e raggiunta da schizzi di pomodoro. I gendarmi di guardia avrebbero accusato il figlio più piccolo di Nicolas Sarkozy (nella foto Ap), Louis, 15 anni, che era nel palaz zo con un amico. Nessuna de nuncia: la donna, che non era fe rita, ha solo redatto un rapporto.
La protesta nel centro di Mosca AP
Manifestanti in calo
Mosca, in piazza gli anti-Putin «Non molliamo» Gli oppositori del nuovo (vecchio) presidente Vladimir Putin sono ritornati in piazza ieri in Russia per protestare contro il Cremlino e contro i presunti brogli elettorali: a Mosca, blindata per la paura di incidenti, lungo il Novi Arbat, una trafficatissima
15 palestinesi uccisi dal raid degli israeliani
d lafrase DEL GIORNO
ALTRI MONDI
Riesplode la violenza dopo l’eliminazione di un leader islamico. Hamas risponde: DELL’UTRI E MAFIA sparati dalla Striscia più di 100 razzi DEMOLITO
I funerali a Gaza del leader islamico ucciso venerdì da un raid israeliano AFP
Ancora sangue nella Striscia di Gaza dove per tutta la giornata di ieri è stato diramato lo stato di allerta, dopo una serie di raid israeliani da un lato e una fitta pioggia di razzi dall’altro che si sono abbattuti nel Neghev israeliano. Il bilancio delle violenze è di 15 militanti palestinesi uccisi e otto cittadini israeliani feriti (uno in modo grave) nel sud dello Stato ebraico. Questa nuova ondata di violenze è riesplosa in seguito all’attacco israeliano che venerdì ha ucciso un leader islamico, Zuhir al-Qaisi, capo dei Comitati di Resistenza Popolare, cioè una formazione armata alleata di Hamas. Secondo l’esercito israeliano al-Qaisi stava preparando un grave attentato in Israele al confine con l’Egitto. L’esecuzione «mirata» ha così scatenato la ripresa su larga scala di lanci di missili e di colpi di mortaio contro le città israeliane di Bèer Sheva, Ashdod, Kiryat Malachi, Netivot e Ashkelon: i miliziani decisi a vendicare la morte del leader islamico hanno strada a otto corsie, si sono ritrovate circa 20 mila persone (10 mila per la polizia, 25 mila per gli organizzatori), un numero molto più basso rispetto alle manifestazioni che hanno preceduto le presidenziali di domenica scorsa. «Questo non è che l’inizio — ha detto l’ex campione mondiale di scacchi Garry Kasparov —. Ci privano della libertà da 12 anni, è impossibile farla tornare in tre mesi». Serghei Udaltsov, uno dei leader della protesta, è stato invece fermato con una decina di manifestanti per «provocazione»: poco dopo la fine del raduno, l’esponente del Fronte di sinistra si era messo alla testa di un gruppo di 200 giovani che hanno tentato di marciare da Novi Arbat verso piazza Pushkin. Prima del fermo, aveva detto: «Le proteste continueranno, solamente la piazza e le masse possono ottenere il cambiamento».
scagliato verso Israele oltre 100 fra missili e proiettili di mortaio. E le forze israeliane hanno reagito con attacchi aerei a ondate, che hanno preso di mira postazioni di lancio e cellule di miliziani individuati come potenziali minacce. Le ultime vittime sono tre palestinesi colpiti a morte ieri pomeriggio, a bordo di due moto in fuga nel sud della Striscia. L’escalation E così, man mano che la tensione cresceva, a Gaza alcuni gruppi armati hanno annunciato di non sentirsi «più impegnati dal tacito periodo di calma con Israele». Messaggi separati di condanna nei confronti di Israele sono arrivati nel frattempo da Hamas e da un portavoce dell’Anp di Abu Mazen. E verso sera, il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, è intervenuto alla radio rivendicando il diritto d’Israele di colpire «chiunque minacci la popolazione civile». s.an.
IL POOL «Non posso dirmi sorpreso della decisione della Cassazione, però sono preoccupato. Ho la sensazione che la sentenza su Marcello Dell’Utri e il dibattito che ne sta scaturendo rientrino in quel processo di continua demolizione della cultura della giurisdizione e della prova che erano del pool di Falcone e Borsellino»
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Compagnia di San Paolo. Chiamparino ha ringraziato Piero Fassino, l’attuale sindaco del capoluogo torinese, che ha proposto la sua nomina (assieme a Suor Giuliana Galli) e ha ammesso: «Non soffro e credo non soffrirò all’idea di rinunciare alla politica».
IL CASO A PERUGIA
Rapina in villa con stupro: preso romeno Un romeno di 23 anni, senza occupazione stabile, è stato fermato a Perugia perché «gravemente indiziato» di essere il basista della rapina in stile «Arancia meccanica» compiuta nella notte tra il 2 e il 3 febbraio in una villetta di Pietramelina, vicino al capoluogo umbro. Nel corso di quell’assalto una sudamericana di 54 anni, suocera del proprietario della casa, venne violentata davanti alla nipote. I banditi avevano rubato una calibro 9. Secondo gli investigatori il romeno fermato ieri potrebbe essere rimasto all’esterno della casa. «Sono soddisfatto, ma voglio sapere chi è e vederlo in faccia», ha detto il proprietario della villetta di Pietramelina. «Sono quelli che ci hanno spiato e controllato per tanto tempo, sono sicura», ha aggiunto la sua compagna. Ma questo non è l’unico episodio di violenza verificatosi nella zona. Un mese dopo (il 3 marzo) un altro assalto, con modalità simili e rapinatori presumibilmente dell’Est Europa, avvenuto sempre in provincia di Perugia, a Ramazzano, si era concluso con l’uccisione di Luca Rosi, 38 anni, con cinque colpi sparati proprio da una pistola calibro 9. L’uomo aveva reagito alle «attenzioni» dei rapinatori per la sua fidanzata. All’omicidio avevano assistito pure la madre dell’uomo e il nipote di 9 anni.
ANTONIO INGROIA PROCURATORE AGGIUNTO DI PALERMO
La villetta in cui è avvenuta l’ultima rapina in provincia di Perugia, a Ramazzano ANSA
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Orrore a Ferrara
Già visto da 66 milioni di persone
Botte sul figlio Il video sui bimbi schiavi di 3 anni: in cella Si schiera anche la Jolie madre e patrigno Ha lividi, ematomi e brucia ture su tutto il corpo: un bimbo di tre anni è stato ricoverato in queste condizioni in ospedale a Ferrara per le violenze inflittegli dalla madre 24enne e dal patrigno, di 30 anni, entrambi finiti in carcere con l’accusa di maltrattamenti e lesioni gravi. I fatti risalgono a ottobre, quando il piccolo è stato sottratto illegal mente al marito della donna, a cui era stato affidato. La coppia ha cercato di difendersi sostenendo che il bambino si è ferito da solo, finendo contro un mobile. Il pic colo adesso sta meglio e secondo i medici le violenze non gli provo cheranno danni permanenti. Nei prossimi giorni verrà trasferito in un’altra struttura e di lui si occuperà il padre, torinese.
Il leader dei ribelli ugandesi Joseph Koni accusato di crimini di guerra e contro l’umanità
Il video Koni 2012 sul signore della guerra ugandese, accusato di rapire bambini per costringer li a combattere, divide l’opinione pubblica e continua a essere visto in tutto il mondo. Postato su YouTube dalla Ong californiana Invisible Children è stato visto in 5 giorni da almeno 66 milioni di persone. Ieri anche l’attrice Angelina Jolie ha preso posizione, parlando a New York: «Non conosco nessuno che non odi Joseph Kony. È un personaggio spregevole... la sua ora è arrivata». Critiche, però, suscita Invisible Children per l’uso poco chiaro dei fondi raccolti per il progetto. Joseph Koni è ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini contro l’umanità.
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ALTRI MONDI
TRE DATE A NEW YORK
Jovanotti negli Usa Ieri pienone a Miami Lorenzo all’americana. È iniziato ieri il minitour negli Stati Uniti di Jovanotti (nella foto Ansa): «Ora in Tour», dopo 41 tappe italiane, è
arrivato ieri al Grand Central di Miami. Poi tre date (tutte sold out) a New York: domani alla Music Hall Of William sburg di Brooklyn e il 13 e 14 alla Bowery Ballroom. Il 15 e 16 suonerà poi ad Austin, in Texas, per concludere il 17 marzo all’El Rey Theatre di Los Angeles.
LA STAR DEI BEE GEES
Gibb: «Il mio tumore prezzo del successo» La malattia vista come il prezzo da pagare per il successo. Robin Gibb, uno dei Bee Gees, malato di cancro al fegato, ha
Brividi, misteri e scoperte In tv è di moda l’estremo
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FIORELLO E GEPPI I MIGLIORI
I VOLTI DALLO SCRITTORE AL PUNK
Guardare affascinati e riflettere incuriositi. Ma non ripetere, please. Ad esempio, è vivamente sconsigliato lottare con un serpente di dieci metri. Meglio un divano comodo, soprattutto ora che l’offerta di show specializzati inizia ad abbondare. L’ultima chicca è arrivata ieri su Bbc Knowledge (Mediaset Premium): è partito Un anno di avventure con Ben Fogle, programma in cinque episodi. Il nome qui è sconosciuto, ma il personaggio in Gran Bretagna studia da star: presentatore tv, scrittore ed esploratore provetto. Lo show in prima visione prende il titolo dal libro omonimo della collana Lonely Planet: nei viaggi da brividi su e giù per
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Questi show sono intrattenimento della realtà: sono dinamici e sanno interessare
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SHERIN SALVETTI NATIONAL GEOGRAPHIC
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Le avventure e il grande amore per il rischio mi hanno reso una persona migliore BEN FOGLE ESPLORATORE E SCRITTORE
il globo, il buon Fogle passa disinvolto dalla bici ai fuoristrada, fino al parapendio. 4
Solo vedere Il materiale è inte-
ressante, ma è da maneggiare con cura la parola "documentario": «Ai giovani fa pensare a programmi noiosi, ma non è così: è intrattenimento della realtà, dinamico, duttile, con insospettabili capacità di interessare», racconta Sherin Salvetti, direttore del canale National Geographic. Per questo, da sempre piace vedere l’uomo che sfida la natura e la sopravvivenza in condizioni estreme. Filone sempreverde: Bear Grylls, esploratore selvaggio (su Wild Oltrenatura, Italia 1, e da giovedì pure su Dmax) è il più famoso della specie, ma per confer-
me si veda alla voce Animal Underworld: parte ad aprile su Nat Geo Wild e il protagonista è Henry Rollins, cantante punk americano intrigato dal rapporto tra uomini e animali, pericolosi ovviamente. In Ai confini della sopravvivenza (Dmax, lunedì in seconda serata) l’avventuriero Les Stroud si diverte a scovare tribù indigene nei luoghi più impervi; in Man, woman, wild (Discovery Channel) i denti si stringono in coppia: Mykel Hawke, veterano delle forze speciali, e la moglie Ruth, ex giornalista tv, finiscono per mangiare scorpioni nel deserto della California. Del resto, questa tv, cruda e surreale assieme, nasce e cresce negli Usa: «Ma anche qui l’interesse aumenta — continua la Salvetti—. La tv
1 L’inglese Ben Fogle: da ieri Bbc Knowledge trasmette lo show sulle sue avventure 2 Henry Rollins, cantante punk americano esperto di animali pericolosi 3 Ruth England, giornalista inglese ed esploratrice 4 Les Stroud, canadese ed esperto di sopravvivenza estrema
la Foto Addio al mitico Moebius Il re del fumetto fantasy Aveva 73 anni, era francese, si chiamava Jean Henri Gaston Giraud, ma in tutto il mondo era soprattutto Moebius, uno dei più grandi fumettisti contemporanei (nella foto uno dei suoi disegni): ieri mattina, dopo una lunga malattia, il disegnatore è morto, nella sua Parigi. Aveva pubblicato il primo fumetto (la striscia «Frank e Jeremie», per il magazine «Far West») ad appena 18 anni, e in pochissimo tempo era diventato un grande, puntando sul genere fantasy con qualche incursione nel western. La tanta popolarità l’ha portato a collaborare anche con Stan Lee (con cui ha lavorato in «Silver Surfer») e, soprattutto, con il cinema per le realizzazione di molti celebri film di fantascienza: il nome Moebius, infatti, è legato ad «Alien» di Ridley Scott, «Tron» di Steven Lisberger, «Abyss» di James Cameron, «Il quinto elemento» di Luc Besson
generalista sta capendo che è intrattenimento». Ad esempio, con un tocco di arguzia si trova la dimensione «estrema» nella normalità: così, il 27 aprile su National Geographic parte Rockstars e le stelle sono dei tecnici specializzati nella messa in sicurezza delle strade americane. Su versanti a strapiombo, rischiano la pelle e hanno l’incubo delle frane. Stan Lee, fumettista di culto, fa invece una vita più comoda: a maggio cercherà su History Channel persone con superpoteri come il suo X-Men. E ha scovato un tipo in India che sopporta cariche elettriche 30 volte superiori a quelle che ucciderebbero un uomo. Si chiama Rajmohan Nair: da vedere. E basta.
L’IMPRESA DEL REGISTA
E Cameron va nella Fossa delle Marianne Ha sempre amato le sfide e ora ci proverà anche lontano dalla cinepresa. James Cameron (nella foto Ap), il regista più ricco della storia (suoi sia «Avatar» sia «Tita nic»), si prepara a scendere nella Fossa delle Marianne, ovvero il luogo più profondo della Terra, a quota meno 11 chilometri. Con uno speciale sommergibile chiamato Deep sea Challenger, che pesa 25 tonnellate ed è lungo 7,6 metri, il regista dovrebbe scendere sul fondo in 70 minuti, fino a raggiungere un’area chiamata Challenge Deep: l’obiettivo della «missione», in collabora zione col National Geographic, è quello di girare video in alta definizione e raccogliere cam pioni per studi scientifici. Ca meron, che si trova già nel sud dell’Australia, potrebbe partire la prossima settimana e diventerebbe il terzo uomo a toccare il fondo della Fossa dopo Jacque Piccard e Don Walsh, che lo raggiunsero nel 1960. Per allenarsi, lui che per ben 33 volte è sceso a vedere il relitto del Titanic mercoledì scorso è arrivato fino a 8 chilometri di profondità, e poi ha detto: «Non ero spaventato».
l’avventuroso
DI REINHOLD MESSNER
Non solo Bear Grylls: crescono i programmi di strani esploratori. Mangiano insetti, viaggiano in luoghi impervi e qualcuno ha addirittura i superpoteri... FILIPPO CONTICELLO
parlato al Sun dando una spie gazione insolita al suo tumore: «La mia malattia e la battaglia che sono costretto a combat tere sono una sorta di compen so per la celebrità raggiunta». Robin ha creato i Bee Gees con il gemello Maurice, morto nel 2003, e l’altro fratello Barry.
S Personaggi televisivi dell’anno Fiorello e Geppi Cucciari sono i personaggi televisivi dell’anno: lo showman siciliano e la comica sarda hanno vinto il Premio TV – 52˚ Premio Regia Televisiva, gli oscar della televisione che saranno consegnati stasera (in diretta su Rai 1) al Teatro Ariston di Sanremo. Rocco Papaleo è la rivelazione della stagione, mentre il tg di La7 si conferma il migliore per il secondo anno consecutivo. Con il televoto, stasera, verrà invece scelto il miglior programma dell’anno
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ATTORE PER TARANTINO
Picchia il figlio, Madsen in cella «Aveva bevuto»
Chi è normale può riuscire ad esaltarsi nelle difficoltà
L’auto coperta di neve dentro cui uno svedese ha vissuto due mesi
Una settimana fa avevo scritto di uomini intrappolati dalla tecnologia. Quelli bloccati sull’Etna con le auto per una forte nevicata. Eccezionale il luogo dove si è verificato il fatto. Normale invece che in Svezia d’inverno nevichi tanto. Ma è eccezionale quanto sarebbe avvenuto a Peter Skyllberg, un 44enne che, non avendo abbandonato l’auto sulla quale si trovava, è rimasto bloccato dentro di essa da una nevicata fuori dalla norma. Intrappolato addirittura per quasi due mesi. Un caso di sopravvivenza al limite. Impossibile che non avesse con sé qualcosa da mangiare, almeno per le prime settimane. Anche se è difficile pensare che una persona si metta subito a razionare i viveri prevedendo un lungo periodo di isolamento totale. Ma col trascorrere del tempo, ci si allena sempre di più a una forma di digiuno così spinto. Basta avere acqua. E quella non mancava. Se davvero, come sembra, la macchina era coperta da uno spesso strato di neve, là sotto s’è formato una specie di igloo con temperatura intorno ai -2, -3 gradi. Sopportabile, per chi in auto aveva anche un sacco piuma. E a quella temperatura la neve la si può succhiare. Peter ha dimostrato che anche una persona normale, se costretta, è capace di sopravvivere a lungo nelle massime privazioni.
LOTTO
NAZIONALE 42 67 62 86 22
LA COMBINAZIONE VINCENTE 1 8 40 54 69 81 Numero Jolly: 61 Numero SuperStar: 53 Punti 6: nessuno Punti 5+: nessuno (jackpot euro: 72.900.000) Punti 5: 14 totalizzano euro: 34.115,26 Punti 4: 1.534 totalizzano euro: 313,44 Punti 3: 61.853 totalizzano euro: 15,49 QUOTE SUPERSTAR Punti 4ss: 7 totalizzano euro: 31.344 Punti 3ss: 258 totalizzano euro: 1.549 Punti 2ss: 4.172 totalizzano euro: 100 Punti 1ss: 25.856 totalizzano euro: 10 Punti 0ss: 53.189 totalizzano euro: 5 Montepremi di concorso e 3.184.090,22 10 e LOTTO Numeri vincenti
ESTRAZIONE DEL 10 MARZO
6 13 14 18 21 26 28 32 33 38 40 41 46 55 67 70 74 82 88 89
BARI
Michael Madsen, l’atto re scelto da Tarantino per «Kill Bill» e «Le Iene», è finito in cel la venerdì notte nella sua casa di Malibu per violenza su minore dopo aver litigato col figlio adolescente (sopra la foto segnaletica). «Aveva bevuto», ha detto lo sceriffo. Per il 54enne attore chiesti 100 mila dollari di cauzione.
SUPERENALOTTO 38 70 14 78 42
CAGLIARI
33 6 38 35 60
FIRENZE
40 41 88 81 74
GENOVA
13 82 32 18
MILANO
46 21 19 18 45
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NAPOLI
55 74 14 40 52
PALERMO 67 38 70 3 25 ROMA
67 89 65 72 87
TORINO
26 28 19 70
VENEZIA
28 18 44 75 83
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Prada Linea Rossa Eyewear Occhiali con montatura fina e lenti sfumate e187
Virtus Palestre T-shirt blu in cotone con logo e Muhammad Ali e55 OVS Bermuda grigi e17
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«Salgo sul ring per stenderli» Sabato prossimo difende il titolo Ue Il manager: «Ricorda il grande Parisi» Carnielli Sacco da allenamento e119
RICCARDO CRIVELLI
A volte il destino ti indica la strada attraverso il dolore. Luca Giacon era un mezzofondista di talento, un campioncino che già faceva sognare. Poi il crac: un incidente in moto, le ginocchia che si frantumano, l’addio all’atletica. E la scoperta della boxe durante la lunga riabilitazione.
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Cosmopolita Così, dalle piste è passato alle 16 corde, e da promessa si è trasformato in certezza: oggi è il miglior pugile giovane italiano. Nato a Torremolinos da padre di Ivrea e madre ruandese residente in Belgio, Luca ha davvero il mondo nel sangue, perché 6 dei primi 9 match da professionista li ha disputati a Panama: «Il mio maestro di allora era nato là e aveva contatti con gli organizzatori: fantastico, in quel paese si respira pugilato in ogni via».
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Black Mamba Ma è in Italia, tra
Cagliari e Milano, che è diventa-
Nike Sportswear Maglia in cotone senza maniche e25
2007
l’anno del debutto di Giacon a Panama
2
i suoi idoli: Sergio Martinez e Floyd Mayweather Jr.
1
no contest Il 9/10/2009, a Panama, contro Augusto Pinilla per il titolo dei Caraibi pesi superpiuma Wbc: «Mi ha tirato una testata e si è rotto il sopracciglio»
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Americano Tra gli idoli di Gia-
con ci sono l’argentino Sergio Martinez e Floyd Mayweather Jr., il campionissimo americano che Luca ha avuto l’opportunità di incrociare a Las Vegas: «A inizio anno mi sono allenato tre settimane nella palestra dello zio, Roger Mayweather e un giorno Floyd è passato velocemente a salutarci». Il soggiorno americano è stata una straordinaria lezione di vita e di sport: «E’ veramente un altro mondo — racconta il pugile —: stai sul ring dalla mattina alla sera e fai tutte le volte otto-dieci riprese con gente che non ti dà un attimo di tregua, dura come roccia e senza paura. E’ quasi una lezione di sopravvivenza, tocca a te o tocca a me: servono fisico, coraggio, voglia di emergere, tutte doti che poi ti apriranno le porte per i grandi risultati. Io sogno il Mondiale, ma è importante fare un passo alla volta». Picchia, ma è pure saggio.
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I NUMERI
to un piccolo fenomeno. Sabato prossimo, a Pavia, difende il titolo Ue dei leggeri contro il polacco Szot, il 20o match di una carriera in impetuosa ascesa. Con un curriculum impressionante: a parte un no contest, vanta 18 vittorie con 17 ko. Per la rapidità dei colpi, le movenze, il colpo d’occhio è soprannominato Black Mamba, il più veloce e letale tra i serpenti. Anche se la conclusione prima del limite non è un’ossessione: «Io salgo sul ring per arrivare in fondo a un incontro e vincerlo. Certo, se posso mettere il pugno che stende, non mi tiro indietro». Salvatore Cherchi, il manager che lo ha portato da noi e che ne sta plasmando il cammino, spende un paragone importante: «Per i movimenti e la capacità di chiudere un match con un colpo, mi ricorda il grande Giovanni Parisi».
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
20/2 - 20/3
LE PAGELLE
Ariete 5,5
Toro 6-
Gemelli 5,5
Cancro 7,5
Leone 5,5
Pesci 8
DI ANTONIO CAPITANI
Potreste esser cupi. Pure un cicinìn licantropi. State su, state attenti alle spese, occhio a non pagare 180 euro uno spaghetto, fornicate.
I rapporti con gli altri sono una partita persa: non aspettatevi aiuti. E sedetevi sul greto del fiume. Scambi sudombelicali compensano, però.
C’è qualcosa che si ribalta, si scombina, si modifica, in questa domenica. Occorrono prontezza e pazienza. Anche suinamente parlando
La Luna vi fa grondare creatività e spiana la strada a una domenica di risultato utile tout court. Cresce il fan club del vostro sudombelico
Domenica non facile per lavoro, rapporti privati, sport. Il vostro vigore s’ammoscia, l’emotività vi fa combinar guai. Pure suini. Occhio.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
IL MIGLIORE Viaggi, lavoro e sport premiano. C’è pure un bel vigore di ritorno, utile al lavoro, allo sport e alla fornicazione, che pare in consolante ripresa.
Vergine 7,5
Bilancia 7
Scorpione 7-
Sagittario 6-
Capricorno 7,5
Acquario 5,5
Potreste avvertire (a ragione) sentor di fortuna. Magari in seguito a un incontro, a un contatto, a un’idea, a una news. E quanto fornicate.
Vi sentirete rilassati come un pisello in un baccello. E nel lavoro tutto s’incastra in modo opportuno. Palato soddisfatto, anche suinamente.
Domenica serena. E sia i viaggi sia l’attività agonistica appagano. Buoni affari per chi lavora al pubblico, fornicazione friccicarella.
Domenica stanca e un cicinìn sfigomalinconica. Non imponetevi ritmi che non potreste sostenere, Attenti, anche suinamente.
Lo spirito di squadra è solido e concreto, amore e affetti appagano pienamente. L’ormone si rivela vispissimo, i progetti domenicali riescono.
Lavoro e sport stancano, il morale cala, il sudombelico non ha il «quid», come fosse un segretario di partito. Domenica a little sfighed…
ARTUR BORUC
Il portiere polacco della Fiorentina è nato a Siedlce il 20 febbraio 1980. È stato acquistato dal Celtic Glasgow nel 2010
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ART ATTACK GRANI DI PEPE VICTORIUS RAGAZZI C'È VOYAGER A COME AVVENTURA MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG 2 GIORNO QUELLI CHE ASPETTANO RAI SPORT LASKO TG2 N.C.I.S. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG 2 SORGENTE DI VITA METEO 2
11.00 JUVENTUS - EMPOLI Campionato Primavera Sportitalia
12.30 BARI - REGGINA Serie B Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 6 e MP Calcio 1
15.00 SWANSEA MANCHESTER CITY Premier League Sky Sport 3 e Sky Calcio 7
15.00 MANCHESTER UNITED - WEST BROMWICH Premier League. Sky Calcio 8
15.00 ATALANTA - PARMA Serie A. Sky Calcio 4 e MP Calco 3
15.00 CATANIA - FIORENTINA Serie A. Sky Calcio 3 e MP Calcio 4
15.00 CESENA - SIENA Serie A. Sky Calcio 5
15.00 GENOA - JUVENTUS
8.30 10.10 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.00 16.15 17.55 19.00 20.00 20.10 21.30
1.20 1.50
Serie A. Sky Calcio 2, MP Calcio 1 e MP Calcio 2 HD
GOLF
SCI DI FONDO
18.00 CADILLAC CHAMPIONSHIP
11.00 COPPA DEL MONDO
Serie A. Sky Calcio 2 e MP Calcio 2
21.30 OSASUNA - ATHLETIC BILBAO 23.10 BOCA JUNIORS INDEPENDIENTE Campionato argentino. Torneo Clausura. Sportitalia 2
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15.00 TIRRENO - ADRIATICO Quinta tappa. Martinsicuro - Prati di Tivo Rai 3, Eurosport e Rai Sport 2
Da Monza Eurosport 2
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Il sole oggi MILANO
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Serie A1 maschile Rai Sport 1
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Domani
Dopodomani
Venti forti da Nord e temporaneo calo termico sulle regioni del basso Adriatico e meridionali dove sono presenti ancora locali addensamenti con deboli piogge. Continua un tempo stabile, soleggiato e più mite sul resto delle regioni.
Ultime nubi e piogge al Sud e sul medio Adriatico, con clima più fresco e anche con locali fiocchi fino a 7/900 m in Appennino. Bel tempo soleggiato altrove e più mite, specie al Nordovest.
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17.30 BRE BANCA LANNUTTI CUNEO ITAS DIATEC TRENTINO
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GENOVA
Neve
Nel blog «Dal 15 al 25» di pallavolo, Gianluca Pasini racconta i retroscena della crisi M Roma e del presidente Mezzaroma.
Serie A2 maschile Sportitalia 2
Bologna Genova
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Slalom maschile, 2ª manche. Da Kranjska Gora, Slovenia. Rai Sport 1
16.00 SIR SAFETY PERUGIA GHERARDI SVI CITTÀ DI CASTELLO
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Coperto
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12.30 COPPA DEL MONDO
Ancora venti settentrionali sostenuti e freschi sulle regioni del medio e basso Adriatico e al Sud con locali addensamenti e deboli piogge tra Calabria e Sicilia. Bel tempo soleggiato sul resto del Paese con temperature in lieve aumento. Trieste
Forti
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COPPA DEL MONDO Slalom maschile, 1ª manche. Da Kranjska Gora, Slovenia Rai Sport 1
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Il retroscena della M Roma Volley e di Mezzaroma
VOLLEY
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Ottava tappa. Crono Nizza - Col d'Eze Rai Sport 2
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Potete votare il sondaggio di questo weekend: chi fra le due contendenti farà meglio in questo turno, Milan o Juve?
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Milan e Juventus: chi sfrutterà meglio il turno?
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Da Istanbul, Turchia Rai Sport 1
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FANTAGHIRO' 4 CARTONI ANIMATI CATTIVIK STUDIO APERTO GUIDA AL CAMPIONATO LE NEBBIE DI AVALON PROVACI ANCORA GARY LA VITA SECONDO JIM STUDIO APERTO 2 CAVALIERI A LONDRA LA MUMMIA LA TOMBA... Film I SIMPSON CONTROCAMPO LINEA NOTTE POKER1MANIA LIBERI
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TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO GRANDE FRATELLO FINALMENTE SOLI LA CLINICA TRA I MONTI TG5 GRANDE FRATELLO ROSAMUNDE PILCHER DOMENICA 5 THE MONEY DROP TG5 PAPERISSIMA SPRINT GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT
IL SONDAGGIO
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22 feb.
29 feb.
8 mar.
15 mar.
DOMENICA 11 MARZO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TERZO TEMPO GazzaFocus
Negli anni Novanta erano scelte stravaganti: oggi Emirati, Giappone o Cina sono la nuova frontiera. Scopriamo perché
Calcio capovolto Storie di pallone dall’altro mondo Da Schillaci ad Anelka, aumenta il numero di giocatori che sceglie campionati «esotici» L’ultimo arrivato a Tokyo
un fenomeno naif sia diventato regola. Potere del mercato, perché i soldi contano. «Ma l’aspetto culturale è sempre più importante» sottolinea Oberto Petricca, uno dei primi manager a lavorare sui mercati dell’Estremo Oriente. «Gli italiani sono "difficili", pigri, ma vedo sempre più giocatori attratti dalla possibilità di scoprire un altro mondo professionale. Il futuro? Le nuove realtà usino i soldi per creare infrastrutture, non solo per ingaggi folli». Qualcosa sta cambiando, e non è solo un miliardario cinese che copre d’oro Anelka. Qualcosa sta cambiando nei giocatori. Queste tre storie iniziano a raccontarci cosa.
ANDREA FANI’ MILANO
Sono 58 i calciatori italiani all’estero, dal Canada (Ferrari), all’India (Cannavaro, reduce da Dubai). I nostri connazionali sono in Indonesia, in Russia, in Lituania. Venti anni fa, il trasferimento di Schillaci in Giappone fu un evento: oggi suonerebbe quasi normale. Il calcio cambia, e ce ne accorgiamo anche così. Perché un giorno tre dirigenti di Tokyo si presentano a Siena: «Siamo venuti per Reginaldo». E lui dice «arrivo». Il brasiliano è solo l’ultimo caso, ne abbiamo raccolti alcuni per comprendere come
Dalla Nazionale alla Russia
Nicolas Anelka in Cina REUTERS
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Il pioniere del Giappone
Reginaldo: «La curiosità Bocchetti: «In valigia Schillaci: «Mi coprirono conta più dell’ingaggio» devi mettere il coraggio» di soldi, allora dissi sì» Reginaldo, 28 anni, attaccante. Giocherà nello Jef United ANSA
Un giorno si è accorto che non era più considerato importante. E ha scelto. Reginaldo da giovedì è a Tokyo, giocherà nello Jef United, nobile decaduta del calcio giapponese (2 campionati, due coppe e una Coppa Campioni d’Asia), che sta costruendo la risalita in prima divisione.
Salvatore Bocchetti, 25 anni, difensore del Rubin Kazan AP
Non ha avuto paura, né di lasciare l’Italia, né di perdere la Nazionale (ha collezionato 5 presenze in azzurro). Così Salvatore Bocchetti due anni fa ha accettato l’offerta del Rubin Kazan, campionato russo, attualmente impegnato nel girone finale per il titolo. Salvatore, perché la Russia?
Reginaldo, com’è andata?
«Giocavo poco, Poi è arrivata questa offerta. Anzi sono arrivati proprio loro, i dirigenti giapponesi. Avevano cercato prima il mio agente in Brasile, poi sono venuti a Siena per me».
«Perché sognavo di giocare la Champions. Per me niente valeva di più. Se tornassi indietro, direi ancora sì al Rubin. Ho sfidato Messi, e non ci ha battuti, una stagione fa. E’ stato bello». Ma quanti soldi le offrì il Rubin Kazan?
L’hanno convinta con... l’amore?
Sorride. «Mi hanno fatto sentire corteggiato. E hanno fatto un sacrificio economico. Però mi sono detto: Tokyo, il Giappone, uno dei club più vincenti. Ormai il mio tempo in Italia l’ho fatto, sono cresciuto in Serie A e sarò sempre grato all’Italia. Se sono venuti a cercarmi dal Giappone è perché ho giocato tanti anni in Serie A. Però un uomo ha bisogno di sentire che è ancora apprezzato. A Siena non interessava più a nessuno di Reginaldo». La molla principale non sono i soldi? Sia sincero...
«Secondo lei in A si guadagna male? Sono in un Paese diverso, ma calcisticamente il Giappone è molto organizzato. E vivrò a Tokyo, con la mia compagna, che ha 21 anni. Quando le ho detto del Giappone è stata entusiasta. Sarà meraviglioso vivere a Tokyo. Staremo in albergo per le prime settimane, poi avremo una casa». Ma tornerà un giorno?
«No, in Italia ho vissuto in città meravigliose, Treviso, Firenze, Siena, ho amato la vostra cultura, però tornerò in Brasile. Esordirò nello Jef entro fine marzo, credo che passerò le prossime tre stagioni lì, e poi riporterò mio figlio e la mia compagna in Brasile».
VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
Quanto ci ha riflettuto?
«Credo che la scelta non fosse facile, la Russia non è dietro l’angolo. Però ho un carattere aperto, non sono uno che si arrovella troppo sulle scelte. La Champions mi affascinava, la Russia mi affascinava, così sono stato subito consapevole della scelta. Quando mi ha chiamato il mio amico Criscito, contattato dallo Zenit, gli ho detto subito: "Mimmo, vieni di corsa!"». Ha avuto paura di non farcela?
«No. La mia famiglia viene spesso, restano due o tre settimane sia i miei genitori che la mia fidanzata. e l’Italia non mi manca. Quando mi prende la nostalgia, Skype e passa tutto. Kazan è meravigliosa, il Rubin mi ha fatto scegliere una casa, mi ha dato un interprete e poi via. A vivere. Io sono curioso, amo le esperienze, pensi che dopo qualche mese ho detto all’interprete: "grazie, adesso posso fare da solo". Non dico che sono russo, ma la lingua ormai la gestisco».
Schillaci in Giappone: era il 1994. Prima di lui nessuno. Quel siciliano sottile aveva commosso l’Italia al Mondiale del 1990, adesso la stupiva. Come, dall’Inter al Jubilo Iwata?
«Eh già! Fui il primo italiano ad andare così lontano. I calciatori di Serie A all’estero erano marziani. Adesso è più facile, giocare in Premier o in Spagna è uno scherzo al confronto». Oggi si dice: scelta di vita. Lei cosa disse?
«Scelta di soldi, altro che. Avevo 30 anni, l’ultima stagione all’Inter ero stato più in infermeria che in campo. Il mio procuratore mi portò l’offerta. Guardai la cifra e dissi ok. Poi, dopo, pensai anche al resto, all’esperienza, alla cultura. Sì, ci pensai, ma dopo: mi dissi anche che sarei uscito dal giro, all’epoca la J-League era poco più che un esperimento, non come ora che il Giappone ha un alto livello. All’epoca io e altri campioni come Dunga e Leonardo contribuimmo a spingere il movimento». Rimase lì 3 anni. Difficili?
«Ero separato, l’unica cosa che mi pesò fu lasciare i miei due figli, erano piccolissimi. In tre anni tornai in Italia quattro-cinque volte al massimo. Fu l’aspetto più duro, non vedere i bambini». Lei e Baggio eravate idoli. Visse da «imperatore»?
«Sono stato bene, la gente impazziva per il calcio italiano. In tre anni feci 60 gol, mi fecero parecchio comodo per la fama... E poi mi sono divertito: frequentavo Dunga, giravamo sui treni superveloci, con l’interprete al fianco. E poi ho scoperto che adoro sushi e tempura. E’ stato bello, è stato molto bello».
a.fan.
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it
«Il contratto aveva il suo peso. Anzi: onestamente era un contratto che non si poteva rifiutare... Ma avevo altre offerte anche in Serie A. Ero un giocatore sulla cresta dell’onda, due anni al Genoa ad alto livello, mi ero meritato la Nazionale. A quel punto si è trattato di scegliere, ma i soldi li avrei guadagnati anche in Italia, non creda...».
Salvatore Schillaci, 47 anni, tre stagioni nel Jubilo Iwata
PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 11 MARZO 2012