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VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
PRIMO PIANO
attori A Parigi incontro tra Raiola e Leo Oggi ultimi dettagli
Mino Raiola Procuratore di Ibrahimovic E’ volato a Parigi per chiarire con il Psg l’ingaggio dello svedese NEWPRESS
Adriano Galliani A.d. del Milan Ha trattato con il club francese per la cessione di Ibra e Thiago PHOTOVIEWS
Leonardo D.s. del Paris Saint Germain L’ex allenatore del Milan è rimasto in ottimi rapporti con il club rossonero AFP
L’ADDIO AI BIG
Ibra: sì al Psg con Thiago Berlusconi: «In 2 anni risparmio 15O milioni» Triennale da 12 milioni per lo svedese: ora è atteso per le visite Al Milan ne vanno 62: «A cifre così non si può dire di no» CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
L’addio a Ibra e Thiago Silva è ormai realtà. C’è anche la benedizione di Silvio Berlusconi a sancire un distacco doloroso che porta nelle casse rossonere 62 milioni di euro. Una scelta economica importante, un passo scandito dal viaggio di Mino Raiola a Parigi per il sì dello svedese, ormai pronto a firmare un triennale da poco più di 12 milioni annui con il Psg. Così il Milan volta pagina e si tuffa nel futuro con una serie di mosse che vedono in prima battuta l’obiettivo di Carlitos Tevez (con Dzeko in alternativa) e con l’opportunità Rolando per la difesa. Ma siamo agli inizi di una campagna di rifondazione che prevede tempi lunghi. L’a.d. rossonero Adriano Galliani ha avuto un chiaro mandato dalla proprietà: risanare il bilancio e tenere competitiva la squadra senza follie. In questa storia il club di via Turati ha anteposto la ragione al sentimento. E il maxi-incasso permette di azzerare quasi del tutto l’ultimo rosso da 67 milioni di euro. Anzi, dal punto di vista del bilancio, fioccano le plusvalenze. La cessione di Thiago Silva garantisce un attivo di quasi 40 milioni, visto che i 10 milioni pagati al Fluminense nel gennaio 2009 sono stati ammortizzati quasi per intero. E anche nel caso di Ibrahimovic è stato
Il pigliatutto
ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI
La rivoluzione è totale. Il nuovo Psg è già entrato nella storia del calcio francese, ancora prima di vincere e di scendere in campo, lasciando un solco profondo in serie A. Solco inondato da un fiume in piena. Milioni di euro spesi con spietata efficacia dal d.s. Leonardo che ieri ha impostato un transfert inimmaginabile fino a un anno fa, quando il club della capitale finì a sorpresa nel girone del fondo sovrano del Qatar. Oggi il Psg ha le sembianze di un’ar-
già accantonato un ammortamento di 12 milioni. Ciò significa che i 20 milioni in arrivo dal Psg portano un beneficio di 8 milioni per il conto economico rossonero, visto che nel 2010 il suo acquisto aveva comportato un impegno da 24 milioni con il Barcellona. Insomma, i conti tornano. Soprattutto se consideriamo i risparmi sugli ingaggi dei due top player: 48 milioni lordi per il biennale dello svedese, 60 per il fresco quinquennale del brasiliano. Si spiega così la dichiarazione di Silvio Berlusconi filtrata ieri da ambienti romani del Pdl: «A una cifra così non si può dire di no, sarebbe da irresponsabili». E poi avrebbe aggiunto: «Con questa doppia cessione risparmio 150 milioni in due anni». E s’è tenuto stretto, visto che i conteggi esatti parlano di un sollievo finanziario da 170 milioni in 5 anni.
tan a gradire la soluzione del prolungamento di un solo anno. Anche nei mesi scorsi aveva espresso segni di stanchezza e in questi frangenti il trentunenne di Malmoe ha confermato l’esigenza di non spostare troppo in là la fine della sua carriera. Oggi è previsto un nuovo incontro per definire i dettagli dell’accordo, vale a dire la definizione dei bonus e l’equiparazione dei pagamenti alla tassazione francese. Sfumature, insomma. Possibilità di rottura sul filo di lana? Relative. Anzi, già oggi Zlatan potrebbe sottoporsi alle visite mediche, viatico per il trionfale annuncio.
MA TRA LE CESSIONI E GLI INGAGGI DEI DUE SI ARRIVA FINO A 170
Il brasiliano E’ diverso il discorso per Thiago Silva, già in ritiro con l’Olimpica brasiliana. Già il 13 giugno scorso il difensore brasiliano è stato a Parigi insieme al suo agente Paulo Tonietto e ai suoi legali. Lui il vincolo con il Psg l’ha già pattuito: un quinquennale da 7,5 milioni netti annui. Guarda caso un ingaggio superiore ai 6 milioni concessi da Galliani dopo il no di Berlusconi del mese scorso. Con queste premesse è facile preventivare che il Psg non faticherà a chiudere la clamorosa operazione. Del resto, lo stesso Milan ha già controfirmato da almeno due giorni i relativi contratti. Anche per questo motivo l’.a.d. rossonero è già a Forte dei Marmi. Dalla prossima settimana sarà al lavoro per la caccia ai sostituti.
La giornata In ogni caso solo og-
gi si avranno le battute ufficiali dell’operazione. Ieri al suo arrivo a Parigi Mino Raiola non ha rilasciato dichiarazioni. Accompagnato dagli avvocati Vittorio Rigo e Rafaela Pimenta, l’agente di Ibra è entrato nella sede del Psg alle 16,15 e il summit con Leonardo e i vertici del club parigino s’è protratto sino alle 20 inoltrate. Anche all’uscita le bocche sono cucite, mentre nella capitale francese si sparge la voce dell’arrivo di Ibra. Ed è subito frenesia. Nonostante la cautela delle parti, però, l’ottimismo è diffuso. E’ lo stesso Zla-
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Da Leonardo e Carletto allo zingaro del gol Il principe Al Thani con la Serie A ha fatto 13 mada dal forte accento, calcistico e non solo, italiano, destinata a regnare in Francia e a imporre nuovi equilibri sul fronte europeo. Piena Con Ibrahimovic e Thia-
go Silva saliranno a 13, tra giocatori, staff tecnico e dirigenti, gli uomini prelevati dalla serie A dal principe Al Thani che in un anno ha immesso sul mercato oltre 200 milioni. Soldi investiti soprattutto in Italia. Un’ondata che ha risucchiato dal nostro campionato in primis Leonardo, uomo strategico di tutta l’operazione qatariota. Il brasiliano, ex dirigente Milan, ex allenatore di rossoneri e neraz-
Da sinistra Carlo Ancelotti, Leonardo e lo sceicco Tamim Al Thani AFP
zurri, si è mosso subito con impeto sul nostro territorio che conosce come le sue tasche. Tasche piene di denaro servito subito per Pastore: 43 milioni che risuonarono la scorsa estate come un monito. A ruota sono arrivati Sirigu (3,5), sempre dal Palermo, Menez (8) dalla Roma, Sissoko (8) dalla Juve. Poi c’è stato il primo colpo spettacolare con l’ingaggio di Carlo Ancelotti, che a gennaio, con un stipendio da 6 milioni netti, ha preso in mano le redini della squadra, rinforzata con Thiago Motta (11), sfilato all’Inter. Nel frattempo, Jean Claude Blanc, ex presidente Juve, è diventato direttore generale del Psg che
conta nello staff tecnico anche Giovanni Mauri e Angelo Castellazzi. Opera Il progetto, ambizioso, ormai si è trasformato in opera d’arte. Non solo con l’acquisizione per una trentina di milioni di euro di Lavezzi, sottratto al Napoli, ma ormai con il più forte difensore centrale al mondo e l’ultimo capocannoniere della serie A. Un campionato dalla testa mozzata che fa i conti con il timore di vedersi sfuggire di mano pure i talenti del futuro come il 19enne Marco Verratti del Pescara, atteso la prossima settimana a Parigi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Gazzetta.it Gazza
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E’ IL SUPERVENERDI’ DEL MERCATO DIRETTA DALLE 12.30
TUTTI I TRASFERIMENTI GLI APPROFONDIMENTI E LE NOVITA’
E’ il supervenerdì del mercato e il nostro sito seguirà in diretta la giornata di trattative dall’Ata Hotel di Milano a partire dalle 12.30. Notizie in tempo reale e interviste a dirigenti e procuratori con i commenti degli esperti della Gazzetta.
Non solo interviste video, ma anche tanti servizi che vi consentiranno di orientarvi con puntualità nell’universo mercato. Con gli approfondimenti tematici su questioni tattiche. E anche i sondaggi da votare per dire la vostra.
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NUOVA STRATEGIA
La rivoluzione del Milan Avanti tutta su Tevez E in difesa c’è Rolando Galliani avvia il dialogo col City per Carlitos, alternativa Dzeko In caldo pure Destro. Si tratta col Porto per l’erede di Thiago MATTEO BREGA ALESSANDRO RUSSO MILANO
Tra soldi risparmiati ed euro incassati il Milan si ritrova ad avere un bottino cospicuo per intervenire sul mercato. La caccia al rinforzo ha un ordine ben preciso: prima un attaccante, poi un difensore centrale. Tevez La campagna inizierà da
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Carlos Tevez. O sarebbe meglio dire ripartirà. Perché dopo la trattativa invernale arrivata a un sospiro dalla felice conclusione i due club hanno mantenuto buoni rapporti. Anzi, ottimi. I contatti non sono mai stati allentati, piuttosto si sono consolidati col tempo. E in queste ultime ore si sono intensificati. Nel lavorio quotidiano sta avendo un ruolo attivo l’agente Fifa Giuseppe Riso che tiene in contatto Tevez e il suo manager Kia Joorabchian con il Milan. L’argentino è il primo obiettivo di Galliani: a gennaio la fumata bianca era stata programmata a quota 28 milioni con 5 più bonus all’anno destinati al giocatore. Cifre che potrebbero ripetersi anche in questa sessione. A questo punto bisognerà verificare lo stato dei pro e dei contro. Nella prima casella rientra il feeling che si è instaurato tra Tevez e il Milan; nella seconda l’ingaggio pesante che in via Turati proveranno a smussare un
po’. L’alternativa a Tevez (che scade nel 2014) è Edin Dzeko sempre del Manchester City. Tevez esclude il bosniaco e il contrario. Dzeko ha un contratto in scadenza nel 2015 e percepisce uno stipendio di 4,5 milioni più bonus. Rolando Visto che il Milan ha
scelto di usare l’unico posto da extracomunitario per un attaccante, scendono le quotazioni di Dedé che oltretutto ha rinnovato il contratto con il Vasco fino al 2015. Ecco allora che è na-
Edin Dzeko Attaccante bosniaco del Manchester City, 26 anni IMAGE SPORT
Carlos Tevez Attaccante argentino del Manchester City, 28 anni PHOTOVIEWS
Rolando Difensore centrale del Porto, di Capo Verde ma naturalizzato portoghese, 26 anni AFP
ta l’idea Rolando. Il centrale portoghese (di origini capoverdiane) è rappresentato da Davide Lippi. Ieri a Milano è arrivato il presidente dei portoghesi, Pinto da Costa, per affari personali. Però è logico pensare che un contatto si possa stabilire comunque. Rolando è valutato 10-12 milioni e difficilmente si abbasserà. Un po’ perché la bottega del Porto espone mercanzia di lusso e un po’ perché il suo contratto scadrà solo nel 2015. Rolando è nella lista dei difensori che piacciono: è facile prevedere traffico in via Turati da oggi in poi. Occhio anche alla Roma che segue il giocatore da tempo. Ieri Galliani ha chiamato Cellino chiedendogli Astori: il numero uno sardo però lo definisce incedibile dopo il passaggio di Canini al Genoa. Destro Tra tanti nomi internazionali c’è n’è uno nostrano che non va trascurato. É quello di Mattia Destro. Il cui agente, Claudio Vigorelli, ieri mattina è stato in sede al Milan per venti minuti. Un colloquio per aggiornare la situazione dell’attaccante sempre a metà tra Genoa e Siena. L’idea sarebbe quella di prendere una stella assoluta e una stellina in crescendo. E se la stella fosse Tevez, Destro avrebbe ancora più senso: senza Ibrahimovic sarebbe lui la vera unica prima punta nella rosa di Allegri. L’eventuale affare, però, andrà per le lunghe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PRIMO PIANO
E i tifosi? Niente contestazione (per ora) La Curva Sud aspetta la fine del mercato. I Milan Club: «Con questa dirigenza in vetta al mondo» FABIANA DELLA VALLE GIORGIO SPECCHIA MILANO
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Scordatevi un nuovo caso Kakà, quando la curva scese in piazza per bloccare la cessione del campione più amato al Manchester City: per ora non ci saranno nè contestazioni nè prese di posizione contro la società. I tifosi stanno dalla parte di Adriano Galliani e sembrano aver preso con filosofia la cessione di Ibrahimovic e Thiago. Qualche mugugno c’è, ma a sorpresa il grosso della tifoseria rossonera non si scandalizza e non fa drammi. La linea è questa: di fronte a un’offerta del genere non si può dire di no.
IL SONDAGGIO: È MEGLIO RINUNCIARE SOLO A THIAGO SILVA
Fiducia nel mercato Basta fare
un giro su Internet per capire l’umore della piazza: spuntano i gruppi «Ibra e Thiago ancora milanisti» e «Per tutti quelli che vogliono che Ibra e Thiago rimangano al Milan» ma non fanno tantissimi proseliti. La Curva Sud ha scelto una posizione di attesa. I responsabili spiegano: «Anche se dovessero partire sia Thiago sia Ibra, per ora non contesteremo la società. Galliani in tutti questi anni ha dimostrato di essere un numero uno sul mercato. Thiago prima di arrivare da noi chi era? E chi lo ha portato in rossonero?». Insomma, i ragazzi della curva aspettano fiduciosi la fine del mercato: «E’ proprio così – aggiunge Luca —. Manca un mese e mezzo alla fine
Piuttosto, è meglio rinunciare al solo Thiago Silva. Per i tifosi Ibra non si tocca. È il risultato del sondaggio di gazzetta.it sulle trattative dei rossoneri: Ibra e Thiago per Dzeko e Tevez davanti e Dedè e Kolarov dietro. Un netto 48,5% sacrificherebbe solo Thiago contro un risicato 11,3% che non vorrebbe cederli per nulla al mondo. Il 20,6% considera la vendita delle due stelle un affare. Il 19,6% venderebbe solo Ibra.
Adriano Galliani, 67 anni, con i tifosi il giorno del raduno a Milanello LIVERANI
laFotonotizia
Nel 2009 per Kakà scesero in piazza Nel gennaio 2009 il Milan fu tentato di cedere Kakà al Manchester City. I tifosi si scatenarono: il brasiliano, per loro, era intoccabile. A giugno, però, fu venduto al Real Madrid INSIDE
delle trattative. Aspettiamo a giudicare. Poi, alla fine, trarremo le nostre conclusioni. Comunque, da parte nostra, non aspettatevi in questo momento alcuna manifestazione di piazza per Thiago e Ibra. La società, e in particolar modo Galliani, lavori tranquilla. Raramente, alla fine, siamo stati delusi sia in termini di acquisti sia in termini di vittorie». Al passo con i tempi Eppure appena qualche settimana fa Berlusconi in persona aveva bloccato la partenza di Thiago Silva e sia Allegri sia Galliani avevano parlato della volontà della Famiglia di tenere i big, pos-
sibile che i tifosi rossoneri non si sentano presi in giro? Giuseppe Munafò, presidente dell’Associazione Italiana Milan Club, spiega: «Questa proprietà e questa dirigenza ci hanno portato a essere la squadra più forte del mondo. Abbiamo stima e fiducia e riconosciamo la loro professionalità. Certo, i tifosi non possono non essere amareggiati per l’addio di Ibrahimovic e Thiago Silva, ma i tempi sono cambiati, la gente fatica ad arrivare a fine mese, i conti vanno ripianati e un’offerta del genere non può non essere presa in considerazione. D’altronde anche l’Inter sta ridimensionando». La rabbia su Twitter Insomma,
più che deluso l’universo rossonero sembra rassegnato all’idea di entrare in una «nuova dimensione», in cui il pareggio del bilancio viene prima dei titoli da mettere in bacheca. Però non tutti sono d’accordo con il nuovo corso Milan: su Twitter i tifosi arrabbiati si fanno sentire («Situazione vergognosa, diventeremo la barzelletta di tutti») e chiedono rispetto per chi va allo stadio e si sentono presi in giro. Il club rossonero infatti ha scelto per la campagna abbonamenti cinque giocatori, Ibrahimovic, Thiago Silva, Nocerino, Ambrosini e Boateng, ma chi ha già comprato la tessera per la nuova stagione convinto di poter applaudire i due giocatori più importanti si sente raggirato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL RITIRO A MILANELLO
Domani prima partitella in famiglia MILANELLO Quarto giorno di ritiro per il Milan e ancora lavoro di grande intensità: i giocatori ieri si sono sottoposti all’ormai abituale doppia seduta. In mattinata prima risveglio muscolare in palestra, poi lavoro tattico e possesso palla. Nel pomeriggio lavoro puramente tattico con le sagome sul campo rialzato, poi una piccola sgambata finale. Solo Daniele Bonera ha proseguito il lavoro pomeridiano personalizzato con la bici. Oggi ancora doppia seduta, domani partitella in famiglia sul campo esterno, per permettere ai tifosi di poter assistere al primo test stagionale. Intanto ieri a Milan Channel ha parlato Mattia De Sciglio: «La stagione prossima indosserò una maglia pesante — ha dichiarato il terzino, un giovane su cui Allegri punta molto — la numero 2 che prendo in eredità da grandi calciatori come Tassotti e Cafu. Spero di essere all’altezza. Io e i miei compagni sentiamo che questa stagione può essere diversa da quella appena conclusa e che può aprire nuove prospettive». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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RITIRI E MERCATO LA SECONDA AMICHEVOLE TANTI GOL E RELAX A BORDOCAMPO 1
identiKit & CARRIERA
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1 La treccina di Rodrigo Palacio, 30 anni, arrivato dal Genoa 2 Giornata tranquillissima per il nuovo portiere nerazzurro Samir Handanovic, 28 anni 3 Il presidente Massimo Moratti, 67 anni, in panchina accanto a Yuto Nagatomo, 25 LIVERANI/PIERANUNZI
Senti che Moratti... «Inter, adesso su Lucas si deve concretizzare Strama dà entusiasmo» Il presidente a Pinzolo: «Sneijder per me resta fondamentale, ma ci saranno anche delle uscite» Lucas, 19 anni ANDREOLI
un punto di mercato ad oggi?
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE PINZOLO (Trento)
Ha una risposta per tutto. Perché tutto — volendo — ha una risposta. Massimo Moratti passa una giornata intera con la sua Inter Anno Zero. E la ripartenza ha il profumo delle cose buone. «Ho avvertito un’atmosfera molto buona: l’impressione è che l’atteggiamento giovane ma determinato di Stramaccioni sia lo stesso della squadra. Mi pare ci sia una forma di entusiasmo intelligente». Carichi tutti e carico lui, Moratti. Che decide di aprire i propri pensieri. E una porta a Lucas. Presidente, se dovesse fare
«Finora sono state fatte cose abbastanza mirate. È chiaro che ci sono anche delle uscite, quindi bisogna pensare anche di realizzarle. Poi, vediamo quali saranno le necessità del tecnico».
Moratti con Luca Garritano PHOTOVIEWS
Il d.s. Ausilio è tornato dal Brasile: passi in avanti?
«Ci sono stati, ma sono per vedere se c’è la possibilità, mentre adesso — se si riesce — bisogna concretizzare. Sono cose che devono avvenire mettendo insieme tutto, cioè vedendo anche le entrate». Parliamo anche di Lucas: le piace, giusto?
«Sì, è un giocatore che ha delle grandi doti. È vero che in questo momento si può anche fare un po’ di sacrificio e non pren-
dere tutto quello che piace, però lo stiamo guardando con attenzione».
«
Come fa l’Anzhi, nonostante le smentite, con Sneijder.
«Può anche darsi che ci possa essere questo rischio, ma per conto mio Sneijder è un giocatore abbastanza determinante per l’Inter. Al di là di quello che possa essere l’attenzione e la volontà da parte delle altre squadre».
«
Lo sfogo di Pazzini? Niente di drammatico, umanamente mi dispiace per lui
la che possa essere l’Inter, però è anche un’opportunità per loro. Se la cosa viene fatta con il buon senso dovuto, credo sia qualcosa che si possa realizzare bene». Dopo lo sfogo di Pazzini la situazione è recuperabile?
La nuova maglia rossa? La trovo bellissima. Ed è la più gradita dai tifosi
Qualcuno già se n’è andato: è una svolta?
«Credo che sia qualcosa che possa naturalmente succedere e non toglie minimamente la riconoscenza. Poi, vogliamo bene a questi giocatori, nella maniera più assoluta, quindi non è un piacere cercare una strada che sia diversa da quel-
«Non so, Pazzini è stimabile perché è un centravanti come si deve e quando è in forma segna in continuazione. Ha una carattere volitivo. Può capitare che ci siano necessità tecnico-tattiche che mettano in condizioni il giocatore di essere acquistato o venduto. Niente di drammatico, umanamente c’è dispiacere». Stramaccioni che sensazione le sta trasmettendo?
«Ha entusiasmo, è molto serio e ha molta attenzione. In più,
IL MERCATO AUSILIO È RIENTRATO DAL VIAGGIO IN BRASILE: LUCAS SEMPRE PIÙ VICINO
L’affare con il San Paolo si può chiudere a 25 milioni Ma niente scambio con Coutinho. Per Paulinho è intesa con il Corinthians. Pazzini, c’è la Lazio DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI PINZOLO (Trento)
Piero Ausilio è rientrato in Italia. Il viaggio in Brasile del ds nerazzurro ha portato buoni frutti. Per Paulinho c’è un accordo di massima per 8,5 milioni, anche se il 23enne centrocampista dà un colpo al cerchio e uno alla botte («Preferi-
rei giocare senza voci di mercato, il Corinthians vuole tenermi») e l’Inter prende tempo perché occupare ora una delle due caselle da extracomunitario significa rinunciare a Kolarov (sempre possibile uno scambio con Ranocchia), Armero (il ds dell’Udinese Larini dice: «Sono interessati») o Lucas. Anche l’altro talento brasiliano infatti è sempre più vicino, malgrado le frasi di rito del San Paolo e le voci — per ora senza riscontro — di una richiesta di prestito dell’incedibile Coutinho. A 25 più bonus si chiude. Pazzo Per il secondo giorno consecutivo, ieri è apparso in sede l’agente di Pazzini e dello
stesso Ranocchia. Difficile che con Branca abbia parlato solo di Alfonso (rinnovato il prestito con la Cremonese). Cedere Pazzini non sarà facile. L’Inter l’ha trattato con la Samp nell’ambito del discorso Poli (per il quale da Genova avrebbero invece chiesto Jonathan), ma le parti sono lontane. Si è parlato anche di Lazio, sempre con la formula del prestito e diritto di riscatto, ma non giungono conferme.
per noi») e l’agente Soren Lerby a sgonfiare il caso: «Sono soltanto voci». La maxi proposta da 25 milioni all’Inter e 15 di ingaggio insomma non è mai partita. Ma non va dimenticato che quando il miliardario Kerimov decide di muoversi, tutto può succedere in un attimo. La vicenda Eto’o lo insegna. Anche se Wes comunque sarebbe orientato a dire no. Con calma usciranno anche Maicon (anche se il Chelsea ha frenato), Julio Cesar — che saluta i tifosi alla Pinetina, mentre la moglie lo fa via twitter — e Castaignos, con il Qpr ora in pole. L’attaccante N’Tow (’94) va in prova al Bellinzona.
Uscite vere e presunte Fronte
Sneijder. Dopo le frasi del d.t. Branca («Mai ricevuta un’offerta dell’Anzhi per l’olandese), ieri ci hanno pensato gli stessi russi («Sneijder non giocherà
Lucas Moura Da Silva, 19 anni, con la maglia del San Paolo ANDREOLI
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COSA VA
INTER TRENTINO TEAM
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PRIMO TEMPO 4-0 MARCATORI Coutinho al 5’, Milito all’ 8’, 41’ e 44’ p.t.; Cambiasso al 7’, Garritano al 41’ s.t.
S il gioco sugli esterni Malgrado muova i primi passi, è un’Inter che cerca molto le fasce per aprire le difese avversarie
INTER (4-2-3-1) Handanovic (dal 14’ s.t. Belec); Bianchetti (dal 1’ s.t. Nagatomo), Samuel, Chivu (dal 1’ s.t. Ranocchia), Mbaye (dal 41’ s.t. Del Piero); Guarin (dal 1’ s.t. Longo), Cambiasso; Zanetti (dal 32’ s.t. Benassi), Palacio (dal 27’ s.t. Garritano), Coutinho (dal 40’ s.t. Pasa); Milito (dal 16’ s.t. Livaja). ALLENATORE Stramaccioni. TRENTINO TEAM (4-5-1) Fracalossi; Nardin (dal 1’ s.t. Badona), Sega (dal 1’ s.t. Bertoldi), Adami (dal 25’ p.t. Scudiero, dal 1’ s.t. Marconi), Ciurletti (dal 1’ s.t. Dal Fiume); Panizza (dal 1’ s.t. Scudiero), Tait (dal 1’ s.t. L. Bertoldi), Pancheri (dal 1’ s.t. Baldo), Tessaro (dal 1’ s.t. Gretter), Cicuttini (dal 1’ s.t. Salvadori); Donati (dal 1’ st Poli). ALLENATORE Maran. ARBITRO Rosà di Arco. NOTE Spettatori 5.000 circa.
S Diego Milito, 33 anni, in azione: ieri l’argentino è andato a segno tre volte PIERANUNZI
i tempi del centrocampo Cambiasso e Milito non saranno un inno al dinamismo, ma dettano i tempi per tutti
Milito si scatena anche in rosso: 3 gol i
COSA NON VA
Maglie nuove, 4-2-3-1, super Coutinho, palleggio ampio e niente lanci lunghi. Palacio frenato, Pazzini osserva DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE PINZOLO (Trento)
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vedo un forte senso di responsabilità, è molto attento a tutto e mette coloro che lavorano con lui nell’obbligo di lavorare con lo stesso impegno. Se mi sento lo stesso entusiasmo di sempre? Bé, sì, lo valutate voi, io adesso non riesco a farlo. Senza dubbio nasce molto dall’allenatore». Che tipo di Inter sarà quella di Strama?
«Vivace, interessante e sorprendente». Come si pone davanti alle critiche sulla maglia rossa?
«La trovo molto bella. È stata una mia idea? Sì, così almeno qualcuno si prende la responsabilità (sorride, ndr). E me la prendo volentieri. Se poi dovesse avere successo mi farebbe piacere, ma la risposta la
stanno dando i tifosi perché è stata la maglia più venduta». Sorpreso da questo possibile smantellamento del Milan?
«Non so se succederà sul serio. Dal punto di vista sportivo, avranno alternative se succede questa cosa. Dal punto di vista economico, in questo momento, farsi venire in mente di farlo non è sbagliato». Vuole commentare le parole del presidente della Juventus Agnelli circa le tre stelle sulla maglia?
«Non c’è niente di nuovo, mi sembra la stessa posizione». Anche per lei, come per Zeman, 28 scudetti sono troppi?
«Zeman è simpaticissimo, oltre che molto bravo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
concretezza Il gioco offensivo è fluido, ma tra Palacio (tatticamente intelligente ma ancora imballato) e Coutinho è il festival del gol mangiato
Gara-2 porta una doppia anticipazione e un’architettura di gioco che pare ormai definitiva. Le anticipazioni: considerando che tanti numeri coincidono con quelli dello scorso anno, ecco che l’8 e il 9 hanno invece due indossatori diversi, Palacio e Coutinho. Assegnazioni definitive? Più per il primo che per il secondo, sempre che il 9 non lo prenda il successore (Destro?) del Pazzo, ieri spettatore e non attore. Handanovic ha il 21, forse in attesa dell'1 di Julio Cesar. 4-2-3-1 Giampaolo Pazzini è ri-
masto a guardare (come previsto da tempo), e la stessa cosa ha fatto anche Silvestre, il primo big ai box: per l’argentino, affaticamento muscolare e sosta coatta assieme a Maicon, Jonathan, Obi, Duncan, Romanò, Castellazzi e Alvarez. Ah, dicevamo dell’architettura: per affrontare la prima tappa dell’Europa League, Stramaccioni ormai ha scelto il 4-2-3-1, spalmatura che prevede continuo palleggio, pro-
fondità, ampiezza del campo, rapidità. Mai palla lunga Strama cerca di perfezionare le distanze fra i reparti: il non prendere gol nasce per forza da lì, naturalmente considerando la vocazione offensiva di un’Inter che gioca sempre per creare e offendere. In una parola, equilibrio. Lo sviluppo propositivo dell’Inter procede con tanta palla a terra: mai un lancio lungo, mai qualcuno che cerchi con la classica gittata alla «viva il parroco» l’attaccante là davanti. C’è Palacio che sta due passi dietro a Milito, ma il Principe non solo finalizza ma rientra anche per scambiarsi col Trenza: i due spesso si abbassano per far da sponda con lo scopo di far salire la squadra e agevolare il gioco rasoterra con assistenza, aiuti, vicinanza, tocchi rapidi e movimenti. Coutinho (e inizialmente Zanetti, poi Longo con buoni spunti) stanno larghi ampliando il gioco sugli esterni. I reparti sono e stanno stretti, si cerca sempre la
Philippe Coutinho, 20 anni: ieri un gol per lui
profondità, ovvio che davanti c’è il Trentino Team (il portiere Fracalossi è il migliore in campo dopo una papera pro-Coutinho) ma quel che si vede è chiaro: palla sempre in movimento, mai buttata a caso e la ricerca di un uomo libero per appoggiare l’azione. Insomma, l’idea di gioco c’è. Madonnina e baby In tutto que-
sto, il Principe: nel senso che, al debutto stagionale in maglia rossa, fa tripletta mentre Palacio - che giocatore impantanato non è - pare un po’ frenato e non riesce a fare scioltamente ciò che desidera. Vivacissimo Coutinho (la precisione nell’ultimo passaggio è da perfezionare), Guarin guarda sempre in verticale, Cambiasso non molla mai e Zanetti si fa delle sgroppate (con palo, minuto 25’) da ovazione. «Capitano, al posto della Madonnina!» gli urlano dalla tribuna. I 5000 tifosi interisti vedono anche tre baby di qualità: Garritano convince ancora (con gol), Mbaye gioca senza paura, Longo funziona. E a Strama tutto questo piace un bel po’. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SEGNALI POSITIVI ZANETTI: «CAPISCO PAZZINI, IL SUO È STATO SOLO UNO SFOGO»
Stramaccioni: «Avevo promesso 100 giri di campo a ogni gol subito» DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI PINZOLO (Trento)
Presto lo studieranno anche al Cern di Ginevra per scoprire una particella compatibile con il bosone di Pupi. Perché anche a 39 anni Javier Zanetti è quello che corre più di tutti. E visto che capitan Duracell è pure duttile come un coltellino svizzero, Stramaccioni gli sta allungando la carriera facendogli fare il pendolino come esterno destro del tridente. Lui trova spesso il cross dal fondo, centra un palo dopo aver scherzato
quelli che potrebbero essere i suoi figli e poi torna in difesa ad aiutare il baby Bianchetti. «Siamo un gruppo pieno di entusiasmo e di giovani — attacca l’argentino — Parlo spesso con loro perché si ricordino che quella di stare in prima squadra è un’occasione unica. Il mio nuovo ruolo? Mi piace e sono come al solito a disposizione. Ma credo che quando saremo al completo lì giocherà qualcun altro». Ai vecchi e al Pazzo L’Inter in effetti ricorda il paesaggio visto dal finestrino di un treno in cor-
sa. Scorre tutto rapidissimo tra la carica dei nuovi, il muso lungo di chi sa di avere le ore contate e il ricordo di chi non c’è più o lavora in dissolvenza alla Pinetina. «Ai compagni che non faranno più parte della squadra dico che con loro ho scritto pagine indelebili e tutti siamo loro grati per quanto fatto. Ma il calcio va avanti, ci sono altre cose e per questa stagione bisogna ripartire cercando di tornare protagonisti su tutti i fronti. E dobbiamo fare in fretta perché il 2 agosto abbiamo il preliminare di Europa League. Pazzini? La sua è una situazione particolare, ha avuto uno sfogo emozionale. Capisco cosa sta vivendo, ma è qui con noi e si comporta da vero professionista». Stramidea Eppure ieri non ha
Andrea Stramaccioni, 36 anni, allenatore dell’Inter PIERANUNZI
preso parte al test tennistico al termine del quale Strama spie-
ga di avere «visto un’idea. La squadra mette in campo quello su cui lavoriamo. Ovviamente siamo all’inizio, ma ho visto costanza nell’applicazione anche quando il risultato non conta nulla. Ho chiesto agli esterni di salire perché ci serve un’identità offensiva, dobbiamo lavorare sugli equilibri e abbiamo poco tempo per farlo. Coutinho? Credo che le sue qualità non siano in discussione e ora che ha la fiducia della società e mia cresce in maniera serena. Anche se commette un errore non si fa problemi a ritentare la giocata». Chiusura con battuta. «Bene nel recupero palla? Credo sia un po’ presto. E se prendevamo un gol erano 100 giri di campo...». Cambiasso chiude pensando all’equilibrio: «Moratti dice che è un’Inter vivace? Dalla trequarti in su, è vero». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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RITIRI E MERCATO LE TRATTATIVE L’ATALANTA CONFERMA: «PER MANOLO SIAMO VICINI». POTREBBE ESSERE GIRATO AL BOLOGNA IN CAMBIO DELL’URUGUAIANO
Nuovi contatti per Ramirez. Se arriva Gabbiadini... Dalla Thailandia: Del Piero vorrebbe 5,5 milioni e uno staff di 5 fisioterapisti LUCA BIANCHIN MILANO
Il triangolo questa volta non è segnale di pericolo. Juventus, Atalanta e Bologna ieri sono tornate a parlare di un doppio affare che coinvolgerebbe Manolo Gabbiadini e Gaston Ramirez: trattative legate da tempo. Pierpaolo Marino, responsabile del mercato dell’Atalan-
ta, ieri mattina ha fatto un paio di commenti a CalcioMarket, la trasmissione di calciomercato di GazzettaTv: «Non c’è ancora un totale accordo sul prezzo della metà del cartellino di Gabbiadini con la Juventus. Però ci siamo vicini, visti anche i buoni rapporti che abbiamo. Dobbiamo valutare ancora le giuste contropartite tecniche». Letto tra le righe: la contropartita richiesta è Troisi, che la Juve de-
ve ancora mettere sotto contratto e assieme a Bouy ha già fatto saltare la trattativa per Verratti con il Pescara. L’Atalanta chiede lui e, in aggiunta, gradirebbe un giovane, magari Beltrame, già pallino del Parma. Ieri sera, nuovo aggiornamento: la Juve ha incontrato Silvio Pagliari, agente di Gabbiadini. Si è parlato di Giandonato, altro giovane destinato al Novara. Come dire, per Gabbadini c’è accordo: se Troisi sarà disponibile, l’attaccante dell’Under 21 andrà da Bergamo a Bologna passando per Torino. Ecco il triangolo.
Gastone La Juve infatti recentemente è tornata a parlare anche col Bologna. L’oggetto della discussione è il solito: Gaston Ramirez. Non è proprio un top player, non è proprio un attaccante ma piace da tempo. Nella gerarchia è dietro a Jovetic e Van Persie ma, rispetto all’olandese, sarebbe una soluzione (molto) meno costosa e per questo non va dimenticato. Perché Gabbiadini potrebbe finire a Bologna proprio nel maxi-affare Ramirez. La Juve aspetta, tiene la situazione sotto controllo e sa che nei prossimi 7-10 giorni ci saranno novi-
Alex Muangthong Intanto, è arrivata la notizia di un nuovo contatto del Muangthong United con Del Piero, che secondo fonti thailandesi avrebbe chiesto 5,5 milioni all’anno per due stagioni più uno staff di 5 fisioterapisti e un medico. Ipotesi comunque improbabile. Più facile che una soluzione per il futuro la trovi Felipe Melo: l’interesse dello Spartak Mosca c’è, ma Felipe ha una storia d’amore in corso col Galatasaray. E lì dovrebbe tornare.
Gaston Ramirez, 21 anni ANSA
continentale, una Supercoppa europea e 4 Supercoppe italiane. Insomma, nella scelta della Juve la scaramanzia non c’entra ma di sicuro nessuno ha versato lacrime amare per lo spostamento del ritiro dal Piemonte alla Valle d’Aosta.
La Juve a Chatillon fa subito il pienone
Le presenze Gli alberghi sono pienissimi, alcuni tifosi sono stati mandati a dormire ad Aosta nonostante tra Chatillon e Saint Vincent ci siano 2.000 posti letto: tutti esauriti. Il sindaco Henri Calza è ovviamente felice, anche perché l’accordo tra la Regione e la Juve, firmato ieri sera da Beppe Marotta, è triennale con un guadagno complessivo di 2,32 milioni da parte dei bianconeri il cui arrivo comunque ha incrementato del 50% le presenze di turisti in questa zona.
Alberghi esauriti nella sede del ritiro «portafortuna» Ma la maglia più venduta resta la numero 10 di Ale laFotonotizia
La maglia di Ale L’organizzazio-
ne, nonostante i tempi stretti, ha fatto un grandissimo lavoro per garantire una splendida accoglienza non solo alla squadra ma anche ai tifosi che nei giorni feriali e soprattutto nel weekend affolleranno le tribune dello stadio Brunod e le strade di Chatillon e Saint Vincent (il Casino e le Terme sono mete fisse). Tra le tante iniziative spicca il concerto di Lenny Kravitz (il 16 ad Aosta). Il Summer Village è già in funzione: i tifosi possono posare per una foto ricordo accanto alla coppa dello scudetto, possono rivivere la cavalcata trionfale su nove schermi che trasmettono le immagini delle partite dell’ultimo campionato, uno schermo per ogni mese di gioco. E poi naturalmente c’è lo Juventus Store con le nuove maglie. Quelle di Pirlo, Marchisio, Vucinic e Vidal sono già pronte e personalizzate, ma provate a indovinare qual è stata la più venduta ieri. Già, la numero 10 con la scritta Del Piero: anche sulle magliette nuove, quelle che Ale non indosserà mai, il popolo bianconero vuole il nome del vecchio capitano. Non è nostalgia, è amore. Quando il sogno è più forte della realtà.
Le tre stelle? Ci sono: sul pullman Sparite dalle nuove maglie perché «la nostra aritmetica è diversa da quella della Figc» (come ha detto il presidente Agnelli), le tre stelle sono ricomparse sul pullman della Juventus LAPRESSE
G.B. OLIVERO CHATILLON (Aosta)
Juve può legittimamente sognare di qualificarsi per la finale di Wembley.
Non è la prima volta che la Juventus arriva a Chatillon per il ritiro estivo. Però i tifosi amano ricordarla, quella prima volta: era il 18 luglio 1995, i bianconeri a maggio avevano vinto lo scudetto dopo anni di attesa e in estate avevano perso il loro numero 10 (Roberto Baggio). La storia, probabilmente, vi ricorda qualcosa. Quella stagione iniziò a Chatillon e si chiuse a Roma: finale di Champions League vinta contro l’Ajax. Se i corsi e ricorsi hanno un senso compiuto, la
Ottima tradizione I campioni d’Italia hanno raggiunto Chatillon ieri alle 11,55. Ad aspettare la squadra davanti alla struttura che la ospita (la scuola alberghiera, con campo annesso) c’era un centinaio di tifosi che hanno applaudito tutti e soprattutto Antonio Conte. Da queste parti la Juve mancava da nove anni. E nove erano anche state le stagioni aperte con un ritiro a Chatillon: dal 1995 al 2004, con un bottino complessivo di 4 scudetti, una Champions, una Coppa Inter-
DAL NOSTRO INVIATO
Il primo allenamento dei Campioni d’Italia LAPRESSE
COME SI ARRIVA A CHATILLON
RCS
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re che si aggiunge al confermatissimo staff di Paolo Bertelli e che aveva già lavorato con Antonio Conte all’Arezzo.
«Vai Ale»: il primo urlo dei cinquecento tifosi presenti all’allenamento è per Alessandro Matri, che risponde con il solito sorriso da bravo ragazzo e con il gol numero uno della stagione. Il pallone si vede in campo verso la fine dei 90 minuti di lavoro, in gran parte dedicati alla preparazione atletica con la presenza di Costantino Coratti, il nuovo preparato-
Martin Caceres, 25 anni, e Arturo Vidal, 25 LAPRESSE
Isla a Torino Non ha raggiunto Chatillon con i compagni, nonostante la convocazione, Mauricio Isla: il cileno, operato a febbraio al legamento crociato del ginocchio destro, è rimasto a Torino per continuare la riabilitazione all’Isokinetic. E intanto sul palco del Summer Village si è presentato Martin Caceres che ha risposto
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EUROPEO UNDER 19
L’AGENDA DEL RITIRO Questa l’agenda di lavoro della Juventus nel ritiro a Chatillon
S OGGI Ore 9.30 Allenamento Ore 13 Pranzo Ore 17 Allenamento Ore 19 Appuntamento al Summer Village con un giocatore Ore 20 Cena
Paul Pogba, 19 anni UEFA.COM
Francia out in semifinale Ma come brilla Pogba ALEX FROSIO TALLINN (Estonia)
S Questo programma dovrebbe essere valido più o meno tutti i giorni, con possibili slittamenti di orario di circa mezz’ora
S 17 LUGLIO Amichevole a St. Vincent contro una rappresentativa valdostana (probabilmente alle 17)
Presto la Juve e Conte potranno conoscere da vicino Paul Pogba. La Francia, di cui è capitano, è stata infatti eliminata dalla Spagna nella semifinale dell’Europeo Under 19 (in finale anche la Grecia). Non prima, però, che il giovane ex Manchester United lasciasse ancora una volta il segno, confermando quanto di buono si dice sul suo conto. Gol e sostanza Pogba ha segnato al 117’ il gol del 3-3 che ha prolungato la partita ai rigori con un perfetto inserimento in tackle sul secondo palo, realizzando poi anche il primo penalty della Francia. Aveva anche innescato il primo gol della gara con un superbo stacco di testa (poi ribadito in rete da Umtiti). Davanti alla maggiore tecnica degli spagnoli (Deulofeu, Alcacer e Ñiguez i nomi da segnarsi), Pogba non ha sfigurato. Guardandolo, è quasi ovvio vederne nelle movenze il nuovo Vieira, come da molti è stato descritto. Oltre alla fisicità, impressiona la tecnica palla al piede di un ragazzone così grosso.
gb.o.
tratta di un giocatore fatto e finito: corre tanto ma a volte a vuoto, ha un buon gioco di prima ma più di raccordo che di inventiva e deve unire un po’ di cattiveria nelle chiusure difensive. «Potrei giocare nel ruolo di Pirlo», ha azzardato nei giorni scorsi il giovane Paul: esagerato, non è un regista (anche se ha esibito un paio di lanci precisissimi e un assist delizioso con l’esterno destro). È piuttosto un centrocampista a tutto campo che sa tatticamente dove stare e che forse va ancora un po’ inquadrato. Ma a questo penserà senz’altro Antonio Conte, che si ritroverà di fronte argilla preziosa da plasmare.
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La promessa di Caceres: «Col triplete taglio i capelli» CHATILLON
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Da plasmare Chiariamo, non si
PRIMO GIORNO ISLA È RIMASTO A TORINO PER CONTINUARE LA RIABILITAZIONE DOPO L’INTERVENTO DI FEBBRAIO
DAL NOSTRO INVIATO
tà. Per Gabbiadini e per Verratti, perché ieri il Psg aveva altro da fare...
così all’entusiasmo dei tifosi: «Sono contento di fare il ritiro estivo con la Juve: è il terzo anno che gioco qui ma ero sempre arrivato dopo. Siamo sicuri di fare una grande stagione. In vacanza sono stato in Uruguay e da lì ho seguito i miei compagni della Juve all’Europeo: peccato che alla fine non abbiano vinto. Ma adesso si riparte e non dobbiamo porci limiti: vogliamo fare il triplete e se ci riusciamo taglio i capelli».
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RITIRI E MERCATO
Conte e la partita decisiva E la difesa va all’attacco Alle 15 Palazzi interroga il tecnico della Juve tirato in ballo da Carobbio La strategia degli avvocati: acredine tra mogli e nessun riscontro FRANCESCO CENITI G.B. OLIVERO
Alle 15. L’orario è quello tipico delle partite italiane. E in un certo senso, pur non essendo sabato o domenica, quella di oggi a Roma è un «sfida» importante per Juve e, soprattutto, Antonio Conte. Dopo quasi 5 mesi dal momento in cui il suo nome è comparso in un verbale della Procura federale, il tecnico potrà difendersi e raccontare la sua versione. Lo farà, come abitudine, in attacco. Non limitandosi a respingere le contestazioni che arriveranno dagli 007 di Palazzi. Accuse pesanti basate solo sulle parole del pentito Filippo Carobbio. L’ex centrocampista del Siena, arrestato lo scorso 19 dicembre nell’inchiesta del calcioscommesse, ha chiamato in causa il suo vecchio allenatore per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. Accuse che sulla carta potrebbero portare a un deferimento per illecito e quindi a una possibile lunga squalifica. Accuse che gli avvocati di Conte (De Rensis e Chiappero) rispediranno al mittente. I legali hanno depositato delle indagini difensive corpose, tese a dimostrare come Carobbio (giudicato attendibile dalla Procura) avesse motivi di
Conte firma autografi a Chatillon. A destra, dall’alto: il tecnico con la compagna; Carobbio e la moglie (foto dal settimanale Oggi)
acredine nei confronti dell’allenatore. Un risentimento familiare che coinvolge la moglie. Questo è il punto di partenza. A seguire una serie di ricostruzioni per far vacillare le certezze dell’accusa che per ora non ha trovato sponde (leggi testimonianze). Nonostante questo la partita è aperta a qualsiasi soluzione. Pareggio compreso. Notte romana Ieri Conte e i suoi
avvocati sono arrivati alle 17 nella Capitale. Subito dopo la delegazione juventina si è ritrovata per una lunga riunione. Gli avvocati hanno fatto il punto della situazione e tracciato la linea da seguire dinanzi alla Procura. Nessuno si aspetta tappeti rossi o una audizione morbida. Al contrario è probabile che gli 007 di Palazzi alzino la voce. Sarà una partita a scacchi. Ogni mossa dovrà valutare
conseguenze e risposta della controparte. Di sicuro prima delle 15 le posizioni restano distanti: Palazzi senza ammissioni punta al deferimento di Conte ( per illecito), la difesa entra convinta di poter portare a casa l’assoluzione. Scenari e il ruolo di Stellini È pos-
sibile una convergenza viste le premesse? Non è da escludere. Certo, la procura dovrebbe am-
mettere che il risentimento (e l’episodio della lite è stato documentato in modo preciso e difficile da smentire) potrebbe aver portato il pentito ad alterare quella accusa. Carobbio non perderebbe, quindi, lo status di «credibile». D’altra parte la difesa di Conte dovrebbe fare un passo «distensivo». Magari accettando una omessa denuncia e patteggiando una pena minima (tre mesi o due più forte multa). Siamo nel campo delle ipotesi. In questo quadro mancherebbe un tassello: al contrario di Novara-Siena, su AlbinoLeffe-Siena la Procura ha in mano dei riscontri. Alcuni giocatori dei lombardi hanno confermato le parole di Carobbio che però non accusa direttamente Conte, ma Stellini. Una sua eventuale ammissione modificherebbe lo scenario. Una cosa è certa: alle 15 la gara ha inizio. E Conte potrà dire la sua. Ritiro dimezzato Che quella di oggi sia una sfida importante lo si è capito ieri: il tecnico campione d’Italia nel primo giorno di ritiro ha solo assaggiato l’aria di Chatillon. Un paio d’ore: il tempo di arrivare, salutare lo staff della scuola alberghiera che si era messo in fila per applaudire la squadra, pranzare, risalire su una macchina e poi sull’aereo privato che da Aosta l’ha portato a Roma. Difficile capirne lo stato d’animo. Chi l’ha visto da vicino racconta di un uomo apparentemente tranquillo, che ha cercato di non trasmettere le proprie inevitabili ansie al gruppo che da un anno guida con fermezza. Conte ha salutato tutti dando appuntamento per domani mattina. Resta da capire con quale stato d’animo scenderà in campo. Forse quello che più lo ferisce è che qualcuno possa non credere alla sua innocenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PAROLE E ACCUSE Le accuse di Carobbio rivolte a Conte lo scorso 29 febbraio davanti alla Procura federale e ribadite lunedì sono riferite a due partite.
S Col Novara Così il pentito: «Lo stesso Conte ci rappresentò nella riunione tecnica che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio».
S Con l’AlbinoLeffe Sostiene Carobbio: «Fummo tutti d’accordo, squadra e allenatore, di lasciare il risultato agli avversari».
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CALCIOSCOMMESSE
Mezzaroma nega tutto Il Siena resta in ansia Il presidente si difende, ma la Procura federale ha identificato l’uomo che avrebbe chiesto a Coppola di perdere col Varese GAETANO IMPARATO ROMA
Massimo Mezzaroma se l’è sbrigata in neanche due ore. L’interrogatorio del presidente del Siena è durato molto meno del previsto, la sensazione palpata appena uscito dagli uffici della Procura federale è che abbia parlato poco o niente. O comunque smentito tutto e tutti in gran fretta. Tant’è che difficilmente gli 007 di Palazzi lo riconvocheranno. Mezzaroma doveva difendersi dalle accuse di Carobbio (suffragate indirettamente dal portiere Coppola ieri l’altro) su Siena-Varese e poi da quelle di Gervasoni, che lo tirava in ballo per Modena-Siena dove — secondo una ricostruzione doppiamente indiretta del pentito — avrebbe pagato due avversari per assicurarsi la vittoria. Ma l’impressione è che, oltre a una memoria difensiva presentata dall’avvocato Paolo Rodella (ieri l’accompagnava all’interrogatorio), non ci si sia addentrati nei dettagli e nella dinamica dei fatti che a Mezzaroma vengono imputati. Quindi sì e no sfiorati AlbinoLeffe-Siena e Novara-Siena, le due gare in cui viene accusato Conte. Ottimismo forzato Circondato
da giornalisti e telecamere (una gli sbatte anche sul capo), il presidente del Siena svela nulla e regala battute. Quando gli chiedono se abbia chiarito tutto, regala uno striminzito: «Sì, ma non c’è nulla da commentare». Alla fine, le parti sono rimaste sulle rispettive posizioni: tutto, ora, è delegato alla fase dibattimentale. Anche se nulla è scontato, come dimostra la grande prudenza dei procuratori di Palazzi: né il deferimento del padrone della società toscana, né conseguentemente quello del Siena per «responsabilità diretta». Balordo o dirigente? Come det-
to, due le gare che vedono Mezzaroma chiamato in causa. Per Siena-Varese, secondo Carobbio, il presidente avrebbe mandato un suo uomo a convincere Coppola a perdere la gara, con il portiere che, abbastanza
INCONTRI TRUCCATI
C’è un arresto anche in Norvegia Un giocatore del Follo, squadra della terza divisione norvegese, è stato arrestato ieri nell’ambito dell’indagine su un presunto giro di incontri truccati. Il giocatore è sospettato di aver «ricevuto denaro per truccare i risultati delle partite». L’arresto sarebbe connesso a una delle due partite dello scorso 24 giugno sotto inchiesta, quella che ha visto l’Ostsiden imporsi per 4 3 sul Follo dopo essere stato sotto 3 0. L’altra gara sospetta è, invece, il 7 1 dell’Asker sul Frigg. Domenica la Federcalcio norvegese ha sospeso una partita di seconda divisione, Ullensaker Ham Kam, perché in possesso di informazioni su una possibile combine.
Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, 40 anni, dopo l’audizione ANSA
DOPO IL RIESAME
Per Genoa-Siena torna in libertà soltanto un tifoso GENOVA (f.g.) Il Tribunale del Riesame, che per il secondo giorno di fila ha valutato i ricorsi degli ultrà genoani sottoposti a misure cautelari dopo i gravi fatti di Genoa Siena del 22 aprile, ha dato parere positivo soltanto per uno dei cinque tifosi la cui posizione era sotto esame ieri. Per altri cinque i ricorsi erano stati respinti mercoledì. Dei nove procedimenti respinti, sette riguardavano ultrà ai domiciliari e due tifosi sottoposti all’obbligo di dimora con divieto di allontanamento notturno. Per alcuni di loro, i legali stanno valutando l’eventualità di un ricorso in Cassazione. Gli inquirenti che lavorano sull’irruzione ultrà del 12 gennaio a Pegli, ancora alla ricerca dei colpevoli, potrebbero sentire nuovamente i giocatori all’epoca in balìa dei tifosi.
sconvolto, corse a svelare la cosa ai compagni. Coppola, nell’audizione di mercoledì, avrebbe confermato il contatto con quello che riteneva un balordo, un personaggio inattendibile che non prese nemmeno in considerazione. Per l’accusa, invece, quel personaggio potrebbe essere Pier Paolo Sganga legato al club toscano, con tanto di cariche ufficiali: componente del Cda e delegato agli affari generali. Ma ancora la procura non ha definito tutta la ricostruzione e la credibilità dell’ipotesi. Mezzaroma sarebbe stato comunque davvero il mandante dell’invito a perdere? Larrondo e Camilli Oggi ci saranno altri interrogatori «toscani». Ancora due testi del Siena, Larrondo e Sestu, l’atteso Antonio Conte, ma anche Piero Camilli, presidente del Grosseto. Camilli è chiamato in causa da alcuni giocatori che, nell’inchiesta di Cremona condotta dal procuratore Roberto di Martino, avevano raccontato di alcune combine, come Salernitana-Grosseto, svelata nei dettagli da Turati proprio mercoledì pomeriggio in via Po. © RIPRODUZIONE RISERVATA
STOP DI 3 ANNI E 6 MESI
Ricorso al Tnas per Fontana del Novara ROMA Il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport (Tnas) ha ricevuto la prima istanza di arbitrato dopo la sentenza dell’ultimo processo sul calcioscommesse. È quella presentata da Alberto Fontana, portiere del Novara. Lo ha reso noto il Coni. Fontana è stato squalificato per 3 anni e 6 mesi dalla Disciplinare, e poi in appello dalla Corte di giustizia federale, per violazione dell’art. 7, commi 1, 2, 5 e 6 del Codice di giustizia sportiva (illecito) per la partita Chievo Novara di Coppa Italia del 30 novembre 2010, finita 3 0. Fontana è stato accusato da Carlo Gervasoni. Alla Procura federale il «pentito» ha riferito di aver saputo da Gegic che un altro componente della banda degli Zingari (Ilievski) aveva consegnato per la combine 150 mila euro a Ventola, Fontana e Shala (prosciolto).
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OK DALLA COMMISSIONE CULTURA
L’AGENDA DI PALAZZI
S OGGI Marcelo Larrondo (Siena), Alessio Sestu (Siena), Piero Camilli (presidente Grosseto), Angelo Da Costa (Sampdoria), Antonio Conte (tecnico Juve), Fabio Giacobbe
S 16 LUGLIO Leonardo Bonucci (Juve), Matteo Gianello (Villafranca Veronese), Andrea Ranocchia (Inter), Domenico Criscito (Zenit), Vinicio Espinal (Pro Vercelli), David Dei (preparatore portieri Portogruaro), Davis Curiale (Grosseto), Aniello Cutolo (Padova), Giuseppe Vives (Torino), Massimo Erodiani (Pino di Matteo), Antonio Imborgia (consulente Parma)
S 17 LUGLIO Federico Cossato (ex calciatore)
S 18 LUGLIO Stefano Marchetti (d.s. Cittadella), Cristian Altinier (Benevento), Andrea Agostinelli (tecnico)
L’interno dello Juventus Stadium di Torino LAPRESSE
Legge sugli stadi Ora manca solo il sì del Senato VALERIO PICCIONI ROMA
La svolta c’è stata. Ieri la commissione cultura della Camera ha detto sì alla legge sugli stadi. Se il Senato l’approverà senza toccarla, l’appuntamento dovrebbe essere fissato per settembre, il provvedimento taglierà definitivamente il traguardo, consentendo, sono le parole del ministro dello sport Piero Gnudi, di «avviare a realizzazione nuovi impianti sia per il calcio che per altri sport, senza che ciò produca alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica». Soddisfatto anche Claudio Barbaro, il relatore della Legge: «Da oggi la possibilità di costruire stadi di proprietà diventa una possibilità sempre più concreta per le squadre di calcio e per gli imprenditori privati». Il via libera della Commissione è avvenuto a un passo dall’unanimità: 26 sì e un no. La riunione è stata convocata in sede «legislativa», cioè si poteva prendere una decisione senza passare per l’assemblea plenaria. Ciò dovrebbe spianare la strada anche a un sì veloce del Senato, qualcuno spera persino prima della chiusura estiva di Palazzo Madama, prevista per il 9 agosto. «Purché congruo»... La Legge, che si rivolge alle società sportive e riguarda anche possibili ristrutturazioni o privatizzazioni di impianti già esistenti, guarda a strutture all’aperto che abbiano almeno 7500 spettatori di capienza e palazzetti che arrivino a 4000, si basa su due bastioni: certezza temporale, in un anno le autorità preposte dovranno dire sì o no al progetto senza tempi biblici; compensazione, cioè possibilità di aggiungere allo stadio «altro insediamento edilizio purché congruo e proporzionato ai fini del complessivo equilibrio economico e finanziario della costruzione e gestione del complesso multifunzionale medesimo». «Ma rispettando tutti i vincoli paesaggistici», precisa Barbaro. Fino ad arrivare a «impianti più fruibili e moderni, con meno costi a carico della collettività», spiega l’ex ministro dello sport, Giovanna Melandri. Anche se nel Pd c’è anche chi è contrario come Roberto Morassut, deputato ed ex assessore all’urbanistica del comune di Roma: «Si produrranno nuove pesanti edificazioni nelle aree urbane». L’Udinese anticipa Intanto, seguendo l’esempio
dello Juventus Stadium, ci sono società che si stanno muovendo prima che la Legge diventi tale. Lo stato di avanzamento più importante è quello dell’Udinese, che starebbe per presentare l’opera dopo il sì del comune e grazie a un finanziamento dell’Istituto per il Credito Sportivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Bye bye Roma Borini va al Liverpool Parte l’assalto a Destro La società incasserà dalla sua cessione 13 milioni e mezzo Non piaceva a Zeman e aveva scarso feeling con il gruppo DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA PUGLIESE RISCONE DI BRUNICO (Bz)
La fumata bianca è arrivata, Borini oramai è un giocatore del Liverpool. La Roma ha infatti trovato l’accordo con gli inglesi sulla base di 13,5 milioni di euro più bonus. L’attaccante giallorosso (e della Nazionale italiana) farà le visite mediche già in giornata, poi sarà ufficialmente un giocatore dei Reds. Segue idealmente il percorso di Aquilani, che tre estati fa fu ceduto proprio al club inglese. Accelerata Brendan Rodgers, nuovo allenatore del Liverpool, aveva annunciato l’arrivo di Borini già nella giornata di martedì, per poi fare retromarcia poche ore dopo sul sito del club. Ma i giochi erano già ben avviati, tanto che in 48 ore i due club hanno trovato l’accordo (per la Roma la trattativa è stata seguita in prima persona dal direttore generale Franco Baldini, stretto amico di Rodgers). I gial-
IN PIAZZA CON I TIFOSI
Marquinho, Dodò e Taddei: show a passo di samba RISCONE (pug) Ieri sera c’è stata anche la presentazione della squadra, nel corso della festa dei tifosi. Dodò, Taddei e Marquinho hanno ballato a passo di samba. Targhe per Zeman e Totti, come sempre acclamato. «Siamo cresciuti insieme, abbiamo la stessa voglia di vincere ha detto il capitano della Roma ai tifosi Io condottiero per sempre? No, sono solo il capitano attuale. Ma orgoglioso di aver indossato solo questa maglia». Sul palco ha parlato anche il d.g. Franco Baldini: «La squadra non è completa, ma lo sarà presto».
lorossi partivano da una richiesta iniziale di 14-15 milioni di euro, il Liverpool aveva intenzione di offrirne circa 12. Si è trovato un accordo a metà strada, considerando anche che Borini alla Roma in una stagione è costato - a bilancio, Iva compresa - già quasi dieci milioni (1,2 per il prestito ad agosto, 2,3 per la comproprietà di gennaio e 5,3 per il riscatto del 22 giugno scorso). La storia giallorossa di Fabio si chiude quindi qui, con 9 gol in 24 partite e una stagione che gli ha aperto anche le porte della Nazionale di Cesare Prandelli e la convocazione all’Europeo, anche se non è mai entrato in campo.
passano gli anni, non i gradoni
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POSSIBILI RINFORZI
S Serey Die 27 anni, centrocampista nato in Costa D’Avorio, gioca nel Sion dal 2008. Più di 100 le partite nel campionato svizzero. Ha segnato 3 gol
S Federico Balzaretti 30 anni, difensore, nel Palermo dal gennaio 2008, tra i protagonisti dell’Europeo chiuso dall’Italia al 2˚ posto
Verso Destro Ma perché Borini
va via dalla Roma? Zeman non impazziva per la punta di Bentivoglio e lo ha fatto subito presente alla dirigenza. In più, al giocatore (che ha però comprato casa da poco a Roma) è rimasta nel cuore l’Inghilterra, dove ora potrà tornare alle dipendenze di Rodgers, l’allenatore con cui due stagioni fa aveva trascinato i gallesi dello Swansea in Premier League. Terzo punto, un feeling con alcuni compagni di squadra mai decollato veramente, dimostrato anche dalla sua assenza la scorsa stagione ad alcune cene organizzate dalla squadra nei momenti di difficoltà («A volte è meglio restare accorti a casa e fare quello che dobbiamo fare», disse Fabio dopo una cena a via Veneto).
STRATEGIE NEL RITIRO DI AURONZO
Ederson, 26 anni, nel «biliardo umano» di Auronzo ROSI
Diakite e Zarate: spine per la Lazio In arrivo Lotito Il presidente dovrà cercare l’intesa su due rinnovi Caccia a Balzaretti e Die DAL NOSTRO INVIATO
DAVIDE STOPPINI AURONZO DI CADORE (Belluno)
Arriva Lotito, è l’ora dei confronti. Il mercato della Lazio è in una fase chiave, Ederson c’è, ma la società ha promesso a Petkovic almeno altri due colpi. Di sicuro un attaccante, l’affare Yilmaz ha lasciato rimpianti. Certamente un esterno. E con calma forse anche un difensore centrale, il sostituto di Breno. Incontri Ma intanto è bene coccolare chi alla La-
Non sono cambiati i metodi di allenamento di Zeman. Come faceva ai tempi del Foggia - nei primi anni Novanta - ha inserito nel programma di preparazione la corsa sui gradoni dello stadio, consigliata per il potenziamento muscolare delle gambe
Investimenti Con i soldi incassati la Roma può andare all’assalto di Destro (ci sono anche Milan e Juve): Sabatini lo ha già chiesto a Preziosi. Domenica il Genoa e il Siena si vedranno per risolvere la questione (Destro è in comproprietà). La Roma è pronta all’assalto, i soldi di Borini danno un po’ di fiducia in più. Frenata per Jung (Eintracht), oggi ufficiale Tachtsidis, preso il brasiliano Lucca (1994).
TEDESCHI
zio c’è già. E che ad Auronzo sta convincendo Petkovic, come Diakite e Zarate. Domani Lotito sarà in ritiro: il presidente incontrerà Diakite, con il quale è in piedi un’accesa trattativa per il rinnovo. Ballano 300 mila euro circa tra domanda e offerta: il presidente vuole un faccia a faccia per convincere il difensore, la sensazione è che si possa arrivare alla fumata bianca. Più difficile invece con Zarate. Il suo agente, Luis Ruzzi, è ad Auronzo: un contatto tra le parti è prevedibile. Il club vorrebbe spalmare il contratto dell’attaccante (oltre 4 milioni fino al 2014 commissioni comprese), lui non chiude la porta ma vuole capire bene i progetti della società. Balzaretti e Die Nei progetti c’è sicuro Balzaretti.
I contatti con Moggi, agente dell’azzurro, vanno avanti da tempo. Sarà un fine settimana chiave: entro il week end l’esterno conoscerà dal Palermo il suo futuro (rinnovo o cessione), la Lazio è pronta ad affondare. L’acquisto di un centrocampista, invece, non era previsto. Ma detto che gli esami hanno scongiurato microfratture per Lulic, in mezzo si è aperta la falla-Matuzalem: piace Serey Die, ivoriano del Sion, già allenato da Petkovic. Il tecnico ad Auronzo finora ha fatto il plenipotenziario. In campo insiste molto sulla fase offensiva: «Ci chiede aggressività anche in modo esagerato, ma col tempo lavoreremo anche sugli equilibri — ha detto Ledesma — Il mio futuro? Resterò alla Lazio». Qui non serviranno chiacchierate con Lotito.
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RINFORZI I DUE NEOACQUISTI SI AGGREGHERANNO OGGI ALLA SQUADRA. MA I TIFOSI CONTESTANO CAIRO
EMESSA LA SENTENZA
Torino, ecco Santana e Sansone
Respinto il ricorso del Foggia Il Cagliari si tiene stretto Sau
Mesbah, no del Milan al Marsiglia: granata più vicini In attacco spunta il nome di Kozak
tana, che raggiungeranno stasera i compagni. Santana arriva dal Napoli in prestito con diritto di riscatto, comproprietà con il Sassuolo per Sansone (1,5 milioni). Per Gazzi c’è l’accordo con il Siena, 2,2 milioni più la metà di Rubin, con l’esterno che si sta convincendo ad accettare.
FRANCESCO BRAMARDO TORINO
Trattative Ora si cercano un cen-
Anche stavolta Cairo ha aspettato gli ultimi rintocchi della campana per consegnare all’allenatore, in questo caso Giampiero Ventura, una parvenza di rosa sulla quale lavorare nel ritiro di Sappada. Il presidente, che l’anno scorso conse-
Gianluca Sansone, 25 anni FOTOPRESS
gnò al tecnico un organigramma completo al 90% per i primi giorni di ritiro, aveva promesso una rosa completa all’80% per l’inizio della preparazione. Dopo Gillet, Brighi e Migliorini, ieri hanno accettato di vestire la maglia granata Sansone e San-
trocampista (Pazienza e Palombo sul taccuino), un difensore (Bovo favorito su Ferronetti e Terlizzi) mentre in attacco per il 4-2-4 di Ventura, con Sansone esterno, si cercano attaccanti: vive le piste Barreto e del ritorno di Antenucci dal Catania, ha ancora qualche speranza per Rodriguez (Independiente), si
accelera per avere Ljajic dalla Fiorentina, il nome nuovo è Kozak (Lazio) e c’è un’idea Pozzi. Dopo il no di Galliani al Marsiglia, «o Torino o Milan», ora tocca a Mesbah decidere il suo destino. Mentre a Milano Cairo chiudeva con le controparti le trattative avviate dal ds Petrachi, a Torino al centro Sisport è andata in scena la prima contestazione stagionale: scritte sui muri, come bersaglio il presidente invitato ad aprire il portafoglio, cori di una cinquantina di ultras contro la dirigenza e a sostegno di Bianchi. Il tutto mentre la squadra in campo ha sostenuto gli ultimi test prima della partenza per il ritiro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ASSEMINI (Ca) «Ricorso inammissibile». Ieri, l’ordinanza del tribunale di Foggia ha chiuso la chiamata in giudizio proposta dal club pugliese contro il Cagliari. «Con Sau e il Foggia eravamo e siamo tranquilli» le parole del d.g. rossoblù, Marroccu, all’avvio del ritiro. È andata così. Il Cagliari, difeso da Mattia Grassani, vince su tutti i fronti: non solo il giudice Marchesiello ha respinto la richiesta del sequestro conservativo del contratto di Sau senza entrare nel merito, firma vera o falsa del giocatore. Ha poi condannato la Finanziaria Investimenti Sport che controlla il club di Pasquale Casillo, a pagare le spese processuali
Marco Sau, 24 anni HG CANNAS (circa 1.735 euro) anticipate dal Cagliari. «Il Cagliari è titolare al 100% del diritto alle prestazioni sportive di Marco Sau. Il presidente Cellino, come confermano le carte, ritiene — spiega l’avvocato Grassani di non dovere neanche un euro al Foggia». Mario Frongia
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RITIRI E MERCATO
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Cannavaro e l’azzurro: «Solo quello del Napoli»
I NUMERI
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Presenze in Nazionale Paolo Cannavaro non ha mai giocato in Nazionale, ma è stato convocato una volta dal c.t. Donadoni, il 17 ottobre 2007, per l’amichevole Italia-Sudafrica
Il capitano ripensa all’Europeo: «Vedere De Rossi giocare nella difesa a tre mi ha fatto pensare. Il futuro? Mai dire mai» DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO D’URSO DIMARO (Trento)
Basta lo sguardo. Gli occhi di Paolo Cannavaro dicono tutto. Inquadrano già la Supercoppa. E fissano pure un’istantanea dell’ultimo Europeo dell’Italia: il centrocampista De Rossi difensore centrale. E che c’entra? C’entra, c’entra, perché alla prossima grande sfida del Napoli il capitano azzurro, napoletano del quartiere «Della Loggetta» di Fuorigrotta, vi arriverà con un pizzico di rabbia in più, orgoglio di un professionista della difesa: «Nessuna polemica, però mi è venuto da pensare quando ho visto De Rossi nella difesa a tre, forse un po’ di rammarico, ma in realtà non sono mai stato convocato e quindi non potevo esserci io in campo al posto suo». Eppure lei ci spera ancora per il futuro, no?
«Ci saranno innesti giovani, però a volte l’esperienza serve anche, quindi mai dire mai...». Che sensazione le fa, invece, sentire voci di nuovi difensori centrali in arrivo a Napoli?
«Mi stimola. Io dico che da quando ha smesso Nesta, siamo tutti allo stesso livello. Non vedo in giro fenomeni. Chi viene a Napoli non trova terreno facile». L’ultima foto ricordo del Napoli la ritrae all’Olimpico con la Coppa Italia tra le mani: ci avete preso gusto...
«Abbiamo capito quant’è bello vincere, vogliamo ripeterci contro la Juve. C’è rivalità, è assolutamente da battere». Il tormentone dell’estate: come sarà il Napoli senza Lavezzi?
«Si può perdere qualcosa in imprevedibilità, ma credo sia stato fondamentale aver riconfermato un gruppo che si conosce a memoria. Non dobbiamo pressare troppo Insigne, Var-
DAVANTI AI I TIFOSI
Genoa, primi gol per Immobile Marchiori k.o. BORMIO (a.d.r.) Primi gol e primo infortunio. Immobile e Gilardino si sono potuti esaltare in una partitella nella quale erano permessi i tiri in porta. Nell’allenamento del mattino, però, era arrivato il primo infortunio della stagione: Alberto Marchiori, giovane difensore centrale aggregato dalla Primavera, ha accusato un trauma distorsivo al ginocchio destro, oggi tornerà a Genova per un esame più accurato. De Canio ha potuto disporre di una giornata di sole, impostando un allenamento durissimo al mattino, più tecnico al pomeriggio, curando in particolare il possesso palla. Per i rossoblù è arrivato anche il primo contatto con i tifosi, a fine seduta si sono dedicati alle fotografie e agli autografi.
« «
Con la Coppa Italia abbiamo capito com’è bello vincere: ora non smettiamo... Senza Lavezzi perdiamo in imprevedibilità, ma il nuovo modulo ci aiuterà
gas deve solo far vedere il suo valore». La scorsa stagione la difesa ha retto con le big, un po’ meno con le piccole: col nuovo 3-5-1-1 si sente più protetto?
«Può darci una mano. È importante che Mazzarri stia impostando la fase difensiva partendo dagli attaccanti: ci sono state singole leggerezze, ma errori di reparto non ne ricordo tanti». I rossoneri Thiago Silva e
Ibrahimovic sembrano destinati al Psg? Può essere l’anno giusto per puntare al massimo?
«Cedere i pezzi migliori non è un bel segnale, può anche darsi che ci sarà più equilibrio in A con la presenza di Samp e Torino. Se al termine del girone d’andata sei in alto, poi può succedere di tutto. È stato bello ascoltare Mazzarri pochi giorni fa: si è presentato come il "nuovo" allenatore del Napoli. Ci ha dato una scossa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Paolo Cannavaro, 31 anni, si allena in ritiro REPORPRESS
Presenze in Under 21 Il difensore del Napoli ha giocato 18 volte con la Nazionale Under 21
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RITIRI E MERCATO il programma squadra per squadra
Ecco le prossime amichevoli che vedranno impegnate squadre di Serie A. Domani ore 17.30 a Milanello (VA) MILAN A-MILAN B ore 17.30 a Riscone (BZ) ROMA-Gaz Metan Severin ore 17.30 ad Auronzo (BL) Auronzo-LAZIO
ROMA Riscone di Brunico (Bz) 5-17/7; PARMA Olbia (Ss) 4-10/7 e Levico Terme (Tn) 14-28/7; UDINESE Udine 4-14/7 e Arta Terme (Ud) 15/7-4/8; GENOA Bormio (So)8-29/7 e Castel di Sangro (Aq) 1-12/8; FIORENTINA Firenze 6-15/7 e Moena (Tn) 16/7-8/8; INTER Pinzolo (Tn) 6-15/7; LAZIO Auronzio di Cadore (Bl) 9-26/7; CHIE-
VO Verona 7-11/7 e S. Zeno di Montagna (Vr) 12-27/7; CATANIA Torre Del Grifo (Ct) dall’8/7; TORINO Sappada (Bl) 13-27/7 e Omegna (No) 30/7-6/8; ATALANTA Zingonia (Bg) 9-14/7, Rovetta (Bg) 15/7-4/8; BOLOGNA Casteldebole (Bo) 9-15 luglio, Andalo (Tn) 16-28/7, Sestola (Mo) 31/7-5/8; MILAN Milanello (Va) dal 9/7; NAPOLI
Dimaro (Tn) 10-23/7; SIENA San Vito di Cadore (Bl) 13-28/7 e Cascia (Pg) 31/7-8/8; CAGLIARI Assemini (Ca) dall’11/7; JUVENTUS Chatillon (Ao) 12-23/7; PALERMO Varese da ieri al 15/7, Malles Venosta (Bz)
Verratti, Parigi val bene una Rivisondoli
pagno di squadra Damiano Zanon, poi ritrovo in albergo con i vecchi compagni. Oggi i test atletici e da domani trasferimento con la truppa nel ritiro di Rivisondoli, fresca montagna abruzzese. Per Parigi se ne parlerà più in là. Quando? Forse già da lunedì prossimo, stando a quanto dichiarato da L’Equipe nei giorni scorsi. A Pescara per ora attendono di essere convocati dalla dirigenza francese per mettere nero su bianco. Il presidente Sebastiani, dopo l’ultima riunione del cda, avrebbe comunicato ai soci di essere propenso alla cessione della sua stellina. L’affare, quindi, si farà, salvo ripensamenti dell’ultima ora da parte del Psg, adesso «distratto» dalla maxi operazione col Milan per Ibra e Thiago Silva.
«Paura di andare all’estero? Tanto c’è Ancelotti che parla italiano, perché dovrei aver paura?», ha confidato ad alcuni amici nei giorni scorsi. Gli alti e bassi della giostra del mercato non gli hanno messo il mal di mare: un mese fa era ormai della Juve, poi a un passo dal Napoli e la scorsa settimana del Psg. Ma da oggi dovrà rimettersi a correre con la maglia del Pescara addosso. Il rischio di perdere motivazioni sarebbe naturale per tutti. Non per lui, il baby fenomeno, il nuovo Pirlo pronto a correre verso il grande calcio. Che sia il Parco dei Principi o l’Adriatico il suo trampolino, per lui cambia poco.
In attesa del Psg, va in ritiro col Pescara. «Paura? Perché dovrei, tanto c’è Ancelotti» ORLANDO D'ANGELO PESCARA
Da Parigi a Rivisondoli. Aspettando lo scatto decisivo del mercato, l’estate in copertina di Marco Verratti per il momento non prevede alcuna passeggiata all’ombra della
Tour Eiffel, né allenamenti con il Pocho Lavezzi. Il giovane talento del Pescara, dopo una vacanza in Sardegna e una a Ostuni, da oggi rimette gli scarpini ai piedi e comincia ad allenarsi agli ordini di Giovanni Stroppa. Ieri, dopo le visite mediche, pranzo sul lungomare cittadino assieme al com-
Niente paura Chi ha parlato
con Verratti, racconta di un ragazzo che vive con serenità disarmante la rivoluzione che lo aspetta (incluso il possibile ingaggio da un milione netto a stagione). D’altronde aveva già reagito con grande semplicità alla clamorosa convocazione di Prandelli per il ritiro pre Europeo. Su Facebook ha scritto: «Si ricomincia!», come nulla sia accaduto e nel suo destino ci fosse solo il Pescara.
16/7-5/8; SAMPDORIA Bogliasco (Ge) da ieri al 14/7, Bardonecchia (To) 15-29/7; PESCARA Rivisondoli (Aq) 15/7-3/8
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I CONVOCATI PORTIERI: Luca Anania (32), Luca Savelloni (17), Francesco Cattenari (20). DIFENSORI: Damiano Zanon (29), Antonio Balzano (26), Antonio Bocchetti (32), Simone Romagnoli (22), Riccardo Brosco (21), Marco Capuano (21), Marco Perrotta (18), David Mbodj Mbaye (17), Loris Bacchetti (19), Eugenio Calvarese (21), Emmanuele Sembroni (24), Uros Cosic (20). CENTROCAMPISTI: Marco Verratti (20), Emmanuel Cascione (29), Matti Lund Nielsen (24), Luca Lulli (21), Luca Berardocco (21), Romulo Eugenio Togni (30), Giuseppe Colucci (32), Birkir Bjarnason (24). ATTACCANTI: Gianluca Caprari (19), Elvis Abbruscato (31), Daniele Sciarra (22), Riccardo Maniero (25), Danilo Soddimo (25). ALL.: Giovanni Stroppa.
v identiKit & CARRIERA
le amichevoli
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MERCATO
Coppia Genoa Canini-Velazquez Chievo: Di Michele
la situazione delle venti di
ATALANTA
BOLOGNA
ALLENATORE Colantuono (c) ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Almici (d, Gubbio FP), Ardemagni (a, Modena FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d, Independiente) PARTENZE Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, f.c.), Carrozza (c, Verona) OBIETTIVI Tomovic (d, Lecce), Migliaccio (c, Palermo), Sardo (d, Chievo), Parra (a. Independiente), Longo (a, Inter), Donati (d, Padova), Troisi (a, Kayserispor)
ALLENATORE Pioli (c) ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino) PARTENZE Rubin (d, Torino FP), Vitale (d, Napoli FP), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino) OBIETTIVI Heinze (d) e Curci (p, Roma), Motta (d, Catania), Guarente (c, Siviglia), Gabbiadini (a, Atalanta), Elkeson (c, Botafogo), Carvalho (d, Genoa), Jokic (d, Chievo), Escudè (d, Siviglia), Migliaccio (c, Palermo)
CAGLIARI
CATANIA
CHIEVO
ALLENATORE Ficcadenti (c) ARRIVI Cocco (a, AlbinoLeffe FP), Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò) PARTENZE Canini (d, Genoa) OBIETTIVI Avelar (d, Karpaty), Battaglia (c, Huracan), Stoian (c, Bari), Migliore (d, Crotone)
ALLENATORE Maran (n) ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Antei (d), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Martinho (c, Cesena FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Crescenzi (d, Bari), Antei (d, Grosseto) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Juve FP), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto) OBIETTIVI Kurtic (c, Palermo), Mazzola (a, Locarno), Maah (c, Cittadella)
ALLENATORE Di Carlo (c) ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Farias (a, Nocerina FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Granoche (a, Varese FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo) PARTENZE Gulan (d, Fiorentina FP), Dainelli (d, Genoa FP), Sammarco (c, Samp FP), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d) e Squizzi (p, FC), Uribe (a, Nacional M.) OBIETTIVI Caracciolo (a) e Rigoni (c, Novara), Di Michele (a, Lecce), Greco (c, Roma)
FIORENTINA
GENOA
INTER
ALLENATORE Montella (n) ARRIVI Gulan (d, Chievo FP), Seferovic (a, Lecce FP), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Jrs), Della Rocca (c, Palermo) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, Juve Stabia P), Matos (a, Bahia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d), Natali (d) e Marchionni (c, fine contratto) OBIETTIVI Gomez (a, Catania), Viviano (p, Palermo), Ralf (c, Corinthians), Pizarro (c, Man.City)
ALLENATORE De Canio (c) ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Dainelli (d, Chievo FP), Immobile (a, Pescara FP), Ribas (a, Sporting FP), Perin (p) e Lazarevic (c, Padova FP), Lamanna (p) e Polenta (d, Bari FP), Rennella (a, FP), Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Univ.), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), M. Martinez (d, Racing), Velazquez (d, Independiente), Canini (d, Cagliari) PARTENZE Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio FP), Belluschi (c, Porto FP) OBIETTIVI J. Martinez (a, Velez), Bertolacci (c, Lecce),
ALLENATORE Stramaccioni (c) ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo). Bardi (Livorno) PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Faraoni (c, Udinese) Cordoba (d) e Orlandoni (p, f.c.) OBIETTIVI Lucas (a, San Paolo), Paulinho (c, Corinthians)
JUVENTUS
LAZIO
MILAN
ALLENATORE Conte (c) ARRIVI Motta (d, Catania FP), Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, Udinese FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Pogba (c, Man. Utd), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, f.c.) OBIETTIVI Gabbiadini (a, Atalanta), Armero (c, Udinese), Suarez (a, Liverpool), Van Persie (a, Arsenal), Destro (a, Siena), Jovetic (a, Fiorentina)
ALLENATORE Petkovic (n) ARRIVI Stendardo (d, Atalanta FP), Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Samp FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, f.c.) OBIETTIVI Hetemaj (c, Chievo), Abero (d, Nacional), Balzaretti (d, Palermo), Mayuka (a. Young B.), Nilmar (a. Villareal), Guidetti (a. Man.City)
ALLENATORE Allegri (c) ARRIVI Didac Vila (d, Espanyol FP), Di Gennaro (c, Modena FP), Oduamadi (a, Torino FP), Taiwo (d, Qpr FP), Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy) PARTENZE Maxi Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Liverpool FP), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f.c.) OBIETTIVI Destro (a, Siena), Kolarov (d, Man. City)
NAPOLI
PALERMO
PARMA
ALLENATORE Mazzarri (c) ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Vitale (d, Bologna FP), Bariti (c, Vicenza) PARTENZE Lavezzi (a, Psg), Fideleff (d, Parma), OBIETTIVI Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina), Miranda (d, A. Madrid), Benatia (d) e Armero (c, Udinese), Cuadrado (c, Lecce), Cissokho (d, Lione), Ocampos (a, River Plate), Kucka (c, Genoa)
ALLENATORE Sannino (n) ARRIVI Andelkovic (d, Ascoli FP), Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), Simon (c, Bari FP), N. Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona) OBIETTIVI Giorgi (c, Siena)
ALLENATORE Donadoni (c) ARRIVI Pellé (a, FP), Ninis (c, Panathinaikos), Portin (d, Padova FP), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Bajza (p, Dubnica), A. Rossi (d, Siena), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a, Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, A.Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve) OBIETTIVI Perbet (a, Mons), Bazzoffia (c, Gubbio), Acquah (c, Palermo)
PESCARA
ROMA
SAMPDORIA
ALLENATORE Stroppa (n) ARRIVI Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella R.), Elyounoussi (a, Fredrikstad), Bjarnason (c, St. Liegi), Chiaretti (a, Taranto), Munoz (a, Colo Colo), Celik (a, Gais), Colucci (c, Cesena) PARTENZE Kone (c, Atalanta FP), Immobile (a, Genoa FP), Insigne (a, Napoli FP), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c) e Nicco (c, f. c.), Gessa (c, Cesena) OBIETTIVI Benassi (p, Lecce), Floccari (a) e Kozak (a, Lazio), Modesto (d, Parma), Carrizo (p, Catania), Perin (p, Padova), Foggia (c, Samp)
ALLENATORE Zeman (n) ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Okaka (a, Parma FP), Bertolacci (c) e Julio Sergio (p, Lecce FP), Stoian (c, Bari), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Pizarro (c, Man. City), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Svedkauskas (p, Fiorentina) PARTENZE Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Real Madrid), Antunes (d, Pacos de Ferreira), Viviani (c, Padova) OBIETTIVI Bosingwa (d, Chelsea), Destro (a, Siena)
ALLENATORE Ferrara (n) ARRIVI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), Piovaccari (a, Brescia FP) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma) OBIETTIVI Gonzalez (a, Siena), Livaja (a, Cesena), Insigne (a, Napoli), Sardo (d, Chievo), M. Rigoni (c, Novara), Migliaccio (c, Palermo), Jonathan (c, Parma), Rubin (d, Torino)
Quegli ex a casa Domenica i
SIENA
TORINO
UDINESE
ventotto della rosa partiranno per Bardonecchia: due settimane di lavoro, tre amichevoli. Ma sarà numeroso anche il plotone di giocatori (in attesa di sistemazione) che rimarranno ad allenarsi a Bogliasco. Fra questi, oltre a Palombo, il caso più clamoroso è Poli. «Per il percorso che ha fatto, non può essere giudicato un giocatore da Samp», la risposta di Sensibile. L’asta è aperta.
ALLENATORE Cosmi (n) ARRIVI Dellafiore (d, Novara). PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Parma), Codrea (c, fine contratto) OBIETTIVI Polenta (d, Genoa), Eramo (c, Crotone), Donati (d, Padova), Scapuzzi (a, City), Valiani (c, Parma), Carrizo (p, Catania), Rubin (d, Bologna), Bardi (p, Livorno), Leali (p, Brescia)
ALLENATORE Ventura (c) ARRIVI Rubin (d, Bologna FP), Gillet (p, Bologna), Gorobsov (c. Timisoara FP), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c, Cesena) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Milan FP), Benussi (p, Palermo FP), Coppola (p. Milan FP), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma FP), Surraco (c, Udinese) Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Gazzi (c, Siena), Rodriguez (a, Independ.), Barreto (a) e Abdi (c, Udinese), Ljajic (a, Fiorentina), Palombo (c, Inter)
ALLENATORE Guidolin (c) ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Cuadrado (c), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (d, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Allan (c, Vasco da Gama), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PARTENZE Pazienza (c, FP), Asamoah (c ) e Isla (c, Juve), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter) OBIETTIVI Mouche (a, Boca), Insigne (a, Napoli), Fernandes (c, U. de Chile), Jonathas (a, Brescia).
Samp su Migliaccio e Jonathan. Ocampos, il Napoli insiste. Pescara: ecco Celik e Munoz CALVI-DI FEO-GOZZINI
Tris completato, aspettando il poker. Dopo Matias Martinez, il Genoa in difesa prende Julian Velazquez (4 milioni all’Independiente) e Michele Canini. Il Torino ci ha provato fino all’ultimo, ma il pressing rossoblù è stato vincente: al Cagliari 2,5 milioni e al difensore un triennale da circa 1,5 complessivi. E aspettando novità per El Burrito Martinez (Velez), per l’attacco si punta su Barrientos, che non rinnova col Catania. Punto Fiorentina Viviano aspet-
ta l’ok dell'Inter: il portiere vuole solo Firenze (in questi giorni è in città) e non considera altre ipotesi. L’annuncio di Della Rocca è legato a quello di Viviano. Poi caccia al centrocampista: per il brasiliano Ralf, obiettivo viola del Corinthians, la Fiorentina è pronta a inserire Neto (che vuole la garanzia del posto da titolare) come parziale contropartita. Intanto si continua a trattare per Gomez col Catania (che è vicino a Barisic, punta del ’95). A destra per i viola occhi aperti per Cuadrado (Udinese, ex Lecce). Mosse Samp I blucerchiati si so-
no mossi col Palermo per trattare Migliaccio, affare (potrebbe essere uno scambio, magari con Pozzi) che può decollare se partirà Palombo. Nei colloqui con l’Inter per il riscatto di Poli, è emerso il nome di Jonathan.
David Di Michele, 34 anni ANSA
Michele Canini, 27 anni FORTE
Affari Pescara Gli agenti di Mu-
Napoli e River Plate per Ocampos, considerato in patria il nuovo Ronaldo: l’offerta azzurra è di 12 milioni, gli argentini sparano 20. I campani puntano anche Armero (Udinese, ma c’è pure la Juve). Parma: fatta per Fideleff, Acquah a un passo, e per l’attacco si ripunta Rolando Bianchi (Torino). L’Udinese può girare al Siena Machis (appena preso dal Mineros) e si assicura un’altro attaccante giovane, Rovini (1995, Empoli, bruciata la concorrenza dell’Inter). Bologna: oggi si dovrebbe chiudere per Motta (Juve), congelata anche la trattativa per Curci mentre prosegue quella con il Chievo per Moscardelli, vicino l’arrivo in difesa di Carvalho, sondaggio per Comotto. Mangia ha rescisso col Palermo: la prossima settimana ufficiale all’U21
noz in Cile per chiudere col Pescara: accordo per il prestito (circa 400mila euro) dal Colo Colo con riscatto a 4 milioni. Chiuso anche l’affare-Celik, punta dal Gais: arriva martedì. In porta vive le piste Perin (Genoa) e Benassi (Lecce), ma in pole c’è Carrizo: passi avanti con la Lazio per lui, Foggia e Floccari (che però non vuole il prestito). Nel weekend previsto un incontro per cedere Capuano al Monaco (che in porta va su Puggioni), in difesa spunta Terlizzi. Altre trattative Il Chievo è mol-
to vicino a Di Michele, 11 gol nel 2011-12 a Lecce e svincolato: l’accordo sarebbe annuale, con opzione per il 2013-14. I veneti sono anche vicini a Rigoni (Novara). Trattativa aperta tra
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RADUNO A BOGLIASCO I TIFOSI HANNO RINGRAZIATO ANCHE L’EX TECNICO IACHINI
Samp, è qui la festa Entusiasmo Maxi: «Ho il 10 di Mancini» Edoardo Garrone riapre a Cassano: «Quest’anno no, ma per il futuro chi può dirlo...» DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI BOGLIASCO (Genova)
Prima (com’era giusto fare) hanno applaudito Maxi Lopez. Che s’è preso subito la maglia numero dieci, dimostrando di avere gli attributi e nessun timore verso chi l’ha indossata alla Samp prima di lui: «Gente come Mancini e Pazzini, lo so, ma il mio compito è proprio quello di segnare tanti gol. Dunque...». Accontentato. Poi, i tifosi della Samp saliti verso il Poggio per celebrare il raduno e il primo allenamento blucerchiato post-promozione, si sono concentrati su chi li ha (ri)portati in paradiso: «Grazie di tutto mister Iachi-
NUOVO BOMBER Maxi Lopez, 28 anni, in Europa dal 2001: Barcellona, quindi Maiorca e FK Mosca. Poi passa al Gremio, e nel gennaio 2010 al Catania. Un anno dopo va in prestito al Milan, che a giugno ha lasciato cadere l’opzione. Tre giorni fa la Samp l’ha ingaggiato in prestito con diritto di riscatto RATTINI
ni». Conoscendolo, avrà gradito. A quel punto, hanno guardato al presente. Con tanta fiducia verso la nuova coppia Ferrara-Peruzzi.
A
Che sorpresa Ma non era fini-
ta. Perché, una volta abbandonato il ruolo ufficiale del vicepresidente vicario (con l’annuncio che la Samp lavorerà su altri due innesti, ma senza alcuna fretta), Edoardo Garrone ha fatto (probabilmente) a Cassano il miglior regalo per i trent’anni compiuti ieri da FantAntonio. Una mezza frase, e nulla più, ma sufficiente per ridare vita ai sogni dei tifosi sul ritorno del barese alla Samp: «Per quest’anno i tempi non sono maturi. Per il futuro, chissà. Sta facendo bene, ma non dimentichiamoci che è un giocatore del Milan».
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MONDO
Capello, blitz a Mosca per la panchina russa Si va verso un biennale Incontro positivo col consulente della federazione Makarenko Il ministro dello sport Mutko: «È un tecnico che sa far vincere» GIULIO DI FEO
PRIMO PRELIMINARE
Zhetisu Lech 1 1 (0 2); Shirak Rudar 1 1 (1 0); Rustavi Teuta 6 1 (3 0); Ordabasy Jagodina 0 0 (1 0); Metalurg Birkirkara 0 0 (2 2); Aktobe Kutaisi 1 0 (1 1); Gandzasar Streymur 2 0 (1 3); Celik Borac 1 1 (2 2); Jeunesse Lubjana 0 3 (0 3); Liepajas La Fiorita 4 0 (2 0); Baku Trans 2 0 (5 0); Daugava Suduva 2 3 (1 0); Siauliai Levadia 1 2 (0 1); Zimbru Bangor 2 1 (0 0); Kalmar Cliftonville 4 0 (0 1); Rosenborg Crusaders 1 0 (3 0); Stabaek Jjk 3 2 (0 2); Hibernians Sarajevo 4 4 (2 5); MyPa Druids 5 0 (0 0); Llanelli KuPS 1 1 (1 2); Runavik Differdange 0 3 (0 3); Eschen Fh 0 1 (1 2); S.Coloma Twente 0 3 (0 6); Senica Mtk 2 1 (1 1); Mik Dacia 0 1 (0 1); Osijek Santa C. 3 1 (1 0); Gomel Víkingur 4 0 (6 0); Golubovci Pyunik 1 2 (3 0); Mura Baki 2 0 (0 0); Honved Flamurtari 2 0 (1 0); Akureyri Bohem. 5 1 (0 0); Libertas Renova (0 4); Ibv St. Patrick's nella notte (0 1).
S Javi Martinez 24 anni, centrocampista dell’Athletic Bilbao e della nazionale spagnola. È un obiettivo del Barcellona che però fatica a far decollare l’affare
L’allenatore percepirebbe un ingaggio da circa 6 milioni di euro l’anno
Gazzaev, che però ai media locali ha tagliato corto: «È un circo, nient’altro». A trattare con Capello ieri c’era l’ex direttore commerciale e attuale consulente della Federazione Piotr Makarenko, assente invece il figlio dell’ex ct inglese Pierfilippo, che gli fa da legale. L’incontro è terminato nel tardo pomeriggio, le sensazioni sono positive ma per una stretta di mano definitiva bisogna aspettare la fine delle consultazioni. Progetto La via della Russia al-
letta, per vari motivi. Il contratto pare buono: in Russia parla-
Sigurdsson e Vertonghen con Villas Boas ACTION IMAGES
Obodo a Nicosia Mou vuole Modric ma «in saldo» Il Tottenham di Villas Boas non fa sconti e insegue Adrian Javi Martinez, no al Barça
S Christian Obodo 28 anni, rientrato all’Udinese dopo il prestito al Lecce. Ora si prepara a un nuovo trasloco: lo vogliono i ciprioti dell’Apoel Nicosia
ALESSANDRA GOZZINI FILIPPO MARIA RICCI
Javi Martinez prende le distanze dal Barça, il Madrid chiede a Modric di accorciarle. «Non mi vedo nel Barcellona — ha detto il giocatore dell’Athletic Bilbao — mi vedo qui fino al 2016, data di scadenza del mio contratto». Frasi che unite alle grandi difficoltà economiche legate al suo eventuale passaggio in Catalogna sembrano potenzialmente decisive per la rottura della trattativa. Il Madrid dal canto suo vorrebbe che Modric convincesse il Tottenham ad abbassare il prezzo del suo cartellino. Al Real non hanno fretta, a Londra nemmeno, si prevedono tempi lunghi. In compenso sempre il Tottenham sembra disposto a pagare i 18 milioni della clausola di rescissione di Adrian, attaccante dell’Atletico Madrid capocannoniere all’Europeo Under 21 dello scorso anno. Sul fronte affari fatti, il portoghese Pizzi va al Deportivo. Prestato dall’Atletico Madrid, che a sua volta lo ha ricevuto, come già lo scorso anno, in prestito dallo Sporting Braga. Perché di soldi ne girano davvero pochi (vedi pagina delle opinioni). Kuwait Ancora Tottenham, club attivissimo dopo l’arrivo in panchina di André Villas-Boas («quest’anno vogliamo puntare al titolo»): stoppata la partenza di Emmanuel Adebayor, che per il tecnico verrà riscattato dagli Spurs dopo la stagione in prestito dal Manchester City. Pronti a mettersi a disposizione del portoghese, sono anche Jan Vertonghen, difensore ex Ajax, che ieri ha superato le visite mediche, e l’islandese Sigurdsson (ex Swansea City). Il Nottingham Forest ha invece comunicato che il manager Steve Cotterill ha lasciato il club dopo un incontro con gli Al-Hasawi, la famiglia del Kuwait nuova proprietaria del club.
Fabio Capello, 66 anni, ex c.t. inglese, ora tratta con la Russia IMAGE SPORT
Fabio «beccato» all’aeroporto da un giocatore che ha diffuso la notizia su Twitter
LE ALTRE TRATTATIVE
OSSERVATI SPECIALI
Europa League Avanti Twente Lubjana e Baku
Sergei Volkov è un attaccante dell’Amkar Perm che di solito la butta dentro pochino (appena 5 volte nelle ultime 3 Russian Premier League), ma ieri è come se avesse segnato in rovesciata. All’aeroporto di Sheremetyevo ieri mattina becca Fabio Capello che fa la coda per l’ingresso in Russia e fa rullare le dita su Twitter: «Non ci credo, per primo ho incontrato Fabio Capello... Gli ho chiesto un autografo, non me lo ha rifiutato Don Fabio». E chissà che non sia il primo da commissario tecnico della Russia, visto che Capello è volato a Mosca proprio per discutere l’offerta della federcalcio locale per la panchina lasciata libera da Advocaat dopo l’eliminazione agli Europei. Selezioni La modalità di scelta dei russi sapeva un po’ di reality, con quella lista di 13 candidati pubblicata sul sito della Federazione (c’erano pure Guardiola, Bielsa, Redknapp, Lippi e Benitez). Ma la visita di ieri di Capello fa pensare a quel netto sorpasso che già i bookmakers pronosticavano, dando a 2,25 la panchina all’ex ct inglese. Sull’argomento ieri si è speso anche il ministro dello sport Vitali Mutko: «Capello sarebbe una buona scelta, è allo stesso livello di Hiddink, il suo curriculum dimostra che è uno che sa far vincere». Poi però rallenta: «In vista delle qualificazioni ai Mondiali sarebbe meglio un ct russo, per stabilizzare la situazione. Entro martedì comunque sentiremo tutti i candidati». La tempistica è stretta: a breve comincia il campionato, il 15 agosto è in programma un’amichevole con la Costa d’Avorio e dopo 3 settimane c’è l’Irlanda del Nord, per le qualificazioni mondiali. Candidati indigeni? Il più papabile è Valery
A
no di un ingaggio che parte da una base di 6 milioni l’anno, biennale con opzione per altri due anni nel caso l’operazione Mondiali 2014 vada a buon fine. Fabio Capello in Inghilterra guadagnava di più (circa 8,5 milioni) e anche gli eventuali predecessori (Hiddink e Advocaat) si assestavano intorno ai 7 annui, ma alletta molto anche il progetto tecnico: agli Europei il gruppo russo ha mostrato ottime potenzialità, giocano quasi tutti in patria dove il livello del campionato cresce e si investe parecchio. Terreno fertile, insomma.
Storia Dopo la paura, Obodo sembra aver trova-
to squadra: l’Apoel Nicosia. Un mese fa la storia del centrocampista aveva occupato le prime pagine: era stato rapito in Nigeria, nella sua città natale (Warri) da una banda armata; prigionia durata ventiquattro grazie a un blitz delle forze di polizia locali. Ora, dopo la stagione in prestito al Lecce, e il rientro al Torino, per Obodo si avvicina un nuovo trasloco, a Cipro, nella squadra più titolata del paese.
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PRIMATO IL CLUB DI SCOLARI VINCE IL DECIMO TROFEO DELLA SUA STORIA E DIVENTA IL PIÙ TITOLATO DEL PAESE
Taccuino
Brasile, il Palmeiras si prende la coppa
RAZZISMO
MAURICIO CANNONE CURITIBA (Brasile)
Il più italiano dei club brasiliani (Palestra Italia il suo vecchio nome) si qualifica alla Libertadores: il Palmeiras conquista la Coppa del Brasile dopo l’1-1 in trasferta con il Coritiba grazie al 2-0 dell’andata. Non vinceva un titolo dal 2008. Da due anni la squadra è guidata da Felipe Scolari, c.t. del Brasile mondiale 2002. Da allenatore Scolari aveva vinto le Coppe del Brasile ’91 (Criciúma), ’94 (Grêmio) e ’98 (Palmeiras). Il più titolato Il Coritiba sblocca
il risultato con Ayrton al 16’ st ma l’ex romanista Marcos As-
sunção, 36 anni il 25 luglio, batte una punizione per il colpo di testa vincente di Betinho: 1-1 al 20’ st. Ora il «verdão» (verdone) è il club brasiliano con più titoli nazionali (10) totali: 8 scudetti, 2 coppe. Il Santos ne ha 9: 8 scudetti e 1 coppa. Nel 2013 il Palmeiras proverà a conquistare la Libertadores che già aveva vinto nel 1999, sempre con Scolari. Nel campionato brasiliano invece il Palmeiras è terz’ultimo, in zona retrocessione. La priorità era la coppa, in campionato usava le riserve. Violenze: narcotraffico Nella not-
te tra mercoledì e giovedì si sono verificati vari episodi di violenze a Oscasco, periferia di San Paolo (città del Palmeiras).
Ma la polizia ha chiarito che gli scontri, con 8 morti, non sono collegati alla partita ma probabilmente al narcotraffico.
LONDRA È attesa per oggi la sentenza nel processo a carico di John Terry. Il capitano del Chelsea viene giudicato dal tribunale di We stminster per i presunti insulti razzi sti a Anton Ferdinand nel match di ottobre sul campo del QPR. La dife sa di Terry ritiene che non esistano prove a sostegno delle tesi dell’ac cusa. Se riconosciuto colpevole, Terry rischia una sanzione pecunia ria fino a 2500 sterline.
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CORITIBA-PALMEIRAS 1-1 MARCATORI Ayrton (C) 16’, Betinho (P) 20’ st CORITIBA (4-4-2) Vanderlei; Jonas (Ayrton 1’ st), Pereira, Demerson, Lucas Mendes; Willian, Sergio Manoel (Lincoln 14’ st), Everton Ribeiro, Rafinha; Roberto (A. Aquino 21’ st), Everton Costa. All. M. Oliveira
GERMANIA
Breno fa ricorso
PALMEIRAS (4-4-2) Bruno; Artur, Maurício Ramos, Thiago Heleno (Leandro Amaro 38’ pt), Juninho; Henrique, Marcos Assunção, João Vitor (Márcio Araújo 27’ st), Daniel Carvalho (Luan 12’ st); Mazinho, Betinho. All. Scolari. ARBITRO Meira Ricci
Terry, oggi sentenza
Il tecnico Felipe Scolari REUTERS
(m.d.i.) La difesa di Breno, di fensore brasiliano del Bayern, ha presentato ricorso alla Corte Fede rale (la Cassazione) dopo la condan na a tre anni e nove mesi di carcere perché ritenuto colpevole di aver
provocato l’incendio della villa di Mo naco in cui abitava. La decisione del la corte non dovrebbe intervenire prima di sei mesi.
SCOZIA
Addio a McBride GLASGOW Il Celtic e il calcio scozzese piangono Joe McBride, ex attaccante, morto a 74 anni per so spetto ictus. Terzo miglior marcato re di sempre in campionato.
AL WASL
Maradona non cede BUENOS AIRES Diego Mara dona è convinto di poter continuare ad allenare l'Al Wasl. O almeno vuo le riscuotere quello che gli spetta: «Tornerò a Dubai per negoziare la mia permanenza. Ho firmato un con tratto per due anni e riscuoterò per due anni».
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SERIE B IL MERCATO
Crespo va al Verona Modena: ok Marcolin Pro Vercelli, arriva Scavone. Ciofani verso il Lanciano Dumitru e Lauro alla Ternana. L’Ascoli punta Ginestra volta l’arrivo è Scavone del Bari; ancora non si conclude con Cosenza della Reggina e così spunta l’alternativa di Mandelli del Chievo, mentre è fatta anche per il giovane Romano dell’Inter. Il Crotone ha ripreso il portiere Concetti (Nocerina) e vorrebbe affiancargli un giovane di valore come Leali, che la Juve ha appena preso dal Brescia.
BINDA-D’ANGELO
Il colpo della giornata arriva dal Verona, che sistema la fascia destra con lo spagnolo Crespo del Bologna: adesso il d.s. Sogliano può andare all’assalto del difensore centrale (ma per Lisuzzo del Novara è dura) e dell’attaccante, con Sforzini (Grosseto) favorito su Cocco (Cagliari, ex AlbinoLeffe). Ternana scatenata: definiti i ritorni di Dianda e Bernardi (Nocerina) e l’arrivo di Brignoli (Lumezzane), oggi ufficializzerà Lauro (Cesena) e Dumitru (Napoli, ex Empoli) in attesa di Rampi (Livorno) e Cia (AlbinoLeffe, ex Benevento).
NOMI CALDI
S Manuel Scavone, 25 anni: il centrocampista passa dal Bari alla Pro Vercelli. Tra le squadre in cui ha militato c’è anche il Novara LEZZI
Trattative Non ha ancora scelto
Modena riparte E’ arrivato l’annuncio: Dario Marcolin è il nuovo allenatore del Modena. Tutte le panchine di B adesso sono sistemate. Ora il club emiliano pensa alla squadra ed è sempre più vicino il ritorno di Ardemagni dall’Atalanta, mentre alla Lazio è stato richiesto Cavanda (era a Bari) e con il Siena si continua a discutere per avere Sestu. Affari fatti Il Novara ha preso Ghiringhelli (ex Spal) dal Milan e vede slittare alla settimana prossima gli accordi con la Juventus per Giandonato (ex Lecce) e con il Genoa per Polenta (ex Bari, comunque destinato alle Olimpiadi). Definito il passaggio di Fossati (ex Latina) dal Milan all’Ascoli, che sta cercando di piazzare il colpo Ginestra (capocannoniere di Prima divisione con 21 reti) dal Sorrento; nel frattempo per l’attacco si lavora su Ceppelini (Ca-
A
Josè Angel Crespo, 25 anni, terzino destro spagnolo, ultimo colpo del Verona LIVERANI
gliari) e Mazzola (Locarno). Il Varese ha ripreso Filipe dal Siena e oggi accoglie Rubinho. L’Empoli ha le firme di Ferreira (Milan) e Romeo (Sorrento) ed è vicino a Laurini del Carpi. Molto attivo il Lanciano: preso il giovane Bacchetti dal Pescara, definiti i ritorni di Paghera (da Brescia) e Rosania (Ascoli), per l’attacco si punta tutto su Ciofani (ex Gubbio) dal Parma. Ogni giorno la Pro Vercelli regala novità, diventando sempre più una bella squadra: sta-
il suo attaccante il Padova, che ha nel mirino Granoche (ex Varese) del Chievo, per il quale però è da registrare anche un inserimento del Livorno; per il Padova una buona alternativa potrebbe essere Plasmati (ex Varese, è ora rientrato alla Nocerina). Il Lecce gioca su più tavoli e adesso tratta Vitale del Napoli e Burrai del Latina (in cambio di Legittimo, che però piace anche al Grosseto). Il Bari è in vantaggio sul Sassuolo per avere Zampa dalla Lazio. Il Grosseto ha offerto un posto a Quadrini (ex Sassuolo, reduce dalla squalifica per il Calcioscommesse), tratta Caccavallo (Crotone) e ha chiesto Kosnic (Palermo) che dovrebbe prendere il posto di Padella, richiesto dalla Juve Stabia, che per l’attacco è vicina a Maniero (Pescara). Oltre al Verona, anche il Varese è vigile su Cocco, anche perché potrebbe perdere Nadarevic: piace al Fortuna Dusseldorf. Due candidati per diventare il portiere della Reggina: sono Guarna (Ascoli) e Avramov (Cagliari), ma non sono escluse sorprese. In attesa di Chisbah (Parma), il Sassuolo pensa a un altro giovane: è Marini dell’Inter.
SPEZIA UNA RAFFICA DI RINFORZI
Serena dopo il triplete «Non è ancora finita Ci faremo rispettare» FULVIO MAGI LA SPEZIA
Neopromosso e rinnovato questo Spezia, che a distanza di quattro anni torna in serie B, dopo la retrocessione, il fallimento e la ripresa partendo dalla serie D. La gestione guidata dal patron Gabriele Volpi (presidente onorario), big della logistica in Nigeria, con i figli Matteo e Simone, rispettivamente presidente e vice, si è fatta luce anche sul mercato calcistico, per i suoi ingenti investimenti economici. Tanti volti nuovi Il direttore
S Matteo Ardemagni, 25 anni. L’attaccante, di proprietà dell’Atalanta, sta per tornare al Modena dove aveva giocato la scorsa stagione LAPRESSE
sportivo Nelso Ricci, entrato in corsa la passata stagione, d’intesa con l’amministratore delegato Beppe Spalenza (è sempre ricoverato in ospedale, ma sta meglio dopo l’attacco cardiaco di lunedì notte), ha provveduto, infatti, a ingaggiare calciatori che avevano già esperienza sia in B che nella massima serie. I nuovi, al momento, sono Iacobucci, Vozar (slovacco), Benedetti, Garofalo, Piccini, Rui (portoghese), Schiavi, Bovo, Crisetig, Mandorlini, Porcari e Sansovini. E’ fatta per Pasini dal Milan (era a Carrara), si attendono Di Gennaro (dal Milan, la scorsa stagione a Modena), Di Cesare (dipende dal Torino) e un attaccante, che dovrebbe essere Paulinho (Livorno). Attacco da completare «La nostra — dichiara Ricci — sarà una stagione di sacrifici, ma speriamo che quella che sta nascendo, sia una squadra con un grande futuro». Cosa manca ancora per completare la rosa? «Ci sono porte e finestre — conclude Ricci — ora
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Michele Serena, 43 anni LAPRESSE
pensiamo ai fiori sui balconi. In tanti vorrebbero venire allo Spezia, ma occorre fare attente valutazioni, soprattutto per l’attacco». Senza lo «zoccolo duro» L’alle-
natore Michele Serena è sicuro: «Cercheremo di farci rispettare con il gioco e l’impegno, anche in serie B». Lui, confermato alla guida del team reduce dal «triplete» (campionato, coppa Italia e supercoppa di categoria), rispetto allo scorso campionato, è soddisfatto per i nuovi big, ma non avrà nel suo organico diversi elementi che hanno contribuito a raggiungere i successi stagionali (Iunco, Vannucchi, Bianchi e Buzzegoli, fra i tanti). Altri giocatori della rosa, che partono comunque lunedì per il ritiro austriaco di Neustift, sono in attesa di collocazione. LA ROSA DELLO SPEZIA PORTIERI Iacobucci, Russo, Vozàr. DIFENSORI Benedetti, Faye Balla, Garofalo, Madonna, Piccini, Rui, Schiavi. CENTROCAMPISTI Bovo, Casoli, Crisètig, Lazzoni, Lollo, Mandorlini, Papi, Porcari. ATTACCANTI Evacuo, Ferretti, Sansovini. ALLENATORE Michele Serena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LEGA PRO IL MERCATO
Alto Adige, gol dall’Inter: Thiam-Bocalon 1
Possanzini resta alla Cremonese. Gubbio: Galabinov. Il fratello di Nocerino al Carpi? L’Alto Adige sta cercando di risolvere il problema stadio, che al momento inibisce l’iscrizione (non verrebbe più concessa la deroga per i 3.000 spettatori contro i 4.000 richiesti), nel frattempo il d.s. Piazzi sta rinnovando la squadra e ha fatto un attacco tutto nuovo con due giovani dell’Inter: Thiam (era ad Avellino e sembrava destinato al Gubbio) e Bocalon (era a Cremona e poi a Carpi); dalla Juve è in arrivo anche Rubin, favorito su Margiotta. Problema stadio anche per il Sorrento, che ha deciso di andare a giocare a Cava de Tirreni: domani intanto viene annunciato l’ingaggio di Bucaro come allenatore. Altre di Prima Possanzini ha rin-
novato il contratto con la Cremonese, che per il centrocampo corteggia Previtali (AlbinoLeffe). Il Gubbio piazza il colpo Galabinov (Livorno, era a
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1 Riccardo Bocalon, 23 anni, punta di proprietà dell’Inter, va all’Alto Adige. 2 Andrej Galabinov, 23 anni, attaccante di proprietà del Livorno, passa al Gubbio. Nell’ultima stagione era al Sorrento 3 Davide Possanzini, 36 anni, prosegue la sua avventura con la Cremonese TASSONE-DAPRESS
Sorrento) e prende anche Venturi (Bologna) e Giovannini (Ascoli). Il Pavia sistema l’attacco con Scampini (Milan, era a Pisa). Altro giovane a Como: è Schiavino (Crotone). Il Lumezzane continua a trattare con il Cagliari per avere Giorico (era a Treviso) e Ragatzu. Di Quinzio (AlbinoLeffe) torna al Cuneo, che prende Carfora dalla Juve. La Tritium ha prelevato Fioretti (era a Bellaria) dal Cesena, ha rinnovato con Riva, Corti e Nodari, ma perde Daldosso, Dionisi e Len-
zoni che scendono in D alla Sambonifacese. Il Carpi è vicino all’ingaggio di Vittorio Nocerino (Arzanese), fratello del centrocampista del Milan. Gerevini (Brescia) è del Viareggio. Due ragazzi del Brescia sono vicini al San Marino: Defendi e Ferrari. Il Benevento, per il centrocampo, fatica a convincere Cuffa (Padova) e vira su Bottone (Frosinone). Dopo Baldan, la Nocerina potrebbe avere dal Milan anche Schenetti (era all’Alto Adige). La Paganese ha preso Franco dal Chie-
vo ed è vicina al sì di Soligo (Vicenza). A Barletta arriva Castellani (Empoli). Il Trapani ha rinnovato con Caccetta e Madonia e tratta Spinelli (Siracusa) e lo svincolato Bolzan (Nocerina). Seconda divisione Paolo Bravo,
d.s. del Rimini, sta per piazzare un grande colpo: è vicino Riccardo Taddei, ex Casale. Altri arrivi per l’Alessandria: il colpo è Ferretti del Treviso, poi i giovani Tanaglia e Pavanello dal Chievo, Gambaretti
ISCRIZIONI
(ex Pro Patria) dalla Cremonese, Feliciotto dal Montichiari. La Salernitana (tornata chiamarsi così, basta Salerno) a breve ufficializzerà Mariotto (ex Benevento) come direttore sportivo e Galderisi (ex Triestina) come allenatore. Il Venezia è invece senza tecnico, cerca di riavere Videtta dall’Empoli e tratta Masi del Bari. Il Gavorrano, dopo aver preso Moscati dal Livorno, ha individuato l’erede di Fioretti (ceduto al Catanzaro dopo il record di 33 gol): si tratta di Gaeta, che ha lasciato la Carrarese. Ciano (Cosenza) sta per firmare con il Martina, che per l’attacco ha preso Spagna (Melfi) e Ancora (Pavia). Tris giovane a Pontedera: Gonnelli dal Livorno, Firenze (ex Pistoiese) e Dall’Oglio (ex Fidenza) dal Parma. E poi: Scotto e Romano (Genoa) vanno al Savona, Galli (Cremonese) e Zanetti (Sambonifacese) al Renate, Toninelli e Furlan (Varese) al Bassano, Nazzani (Bologna) alla Giacomense, Gandelli (Ascoli) al Forlì, Baccarin (Fiorentina) al Borgo a Buggiano, Ingegneri (Bologna) al Foligno, Sembroni (ex Pergocrema) e Saladino dal Pescara all’Aprilia, Conte (Isola Liri) al Melfi. n.bin.-v.d’a. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I nuovi calendari sono il 9 agosto Serie D: 4 rinunce In attesa di sciogliere il dubbio (categoria unica, o ancora Prima e Seconda divisione a organici ridotti?), la Lega Pro ha fissato la data della pubblicazione dei calendari: sarà giovedì 9 agosto a Palazzo Vecchio di Firenze. E il Calcioscommesse? Forse non si è tenuto conto delle sentenze che potrebbero rivedere l’organico, attese dopo quella data. Ben prima, ossia tra una settimana, si saprà invece i nomi delle società escluse: la Covisoc ha aggiunto altri nomi alle 11 squadre non ammesse per problemi economici, ma le carenze riscontrate sono quasi tutti legate agli stadi quindi, malgrado il pugno di ferro (poco condivisibile, visti i tempi che corrono), sembrano risolvibili. Invece in D hanno presentato domanda di iscrizione 164 società; le rinunce sono 4: Atessa VdS, Casarano e le retrocesse Montichiari e Valenzana. Le domande verranno esaminate dalla Covisod che entro il 19 darà i suoi pareri: le società respinte avranno tempo fino al 23 per i ricorsi, a fine mese si faranno i gironi. Si tornerà all’organico classico di 162? Ci saranno altri club in sovrannumero scesi dalla Lega Pro? Poche speranze dunque per le 21 squadre di Eccellenza che hanno chiesto il ripescaggio.
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VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
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l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER
ro con mio figlio Simon a E scalare una bella via sulle Pale di San Martino, così ho saputo soltanto nel pomeriggio della tragedia sul Mont Maudit. Sconvolgente per il numero di morti. So che scatterà la caccia al colpevole. Può darsi che davvero ci sia chi ha sbagliato. Ma prima di ogni considerazione, devo dire una cosa: chi non vuole correre il rischio di morire, non deve neanche partire, fosse anche per una semplice gita in montagna. Lassù non tutto è calcolabile, un rischio c’è sempre.
mercato in Rosso
IL CALCIO SPAGNOLO FA I CONTI CON LA GRANDE CRISI. FINALMENTE di FILIPPO MARIA RICCI
on sono più i tempi della Movida. RichiamaN ta all’ordine da numeri spaventosi, misure economiche di drastica brutalità e costosissime iniezioni di denaro straniero, la Spagna ha smesso di far festa. Anche nel calcio. Alla chiusura del mercato estivo manca più di un mese e mezzo ma i segnali sono inequivocabili: sinora i 20 club della Liga hanno speso in tutto 32 milioni di euro, meno di un decimo dei 346 milioni investiti la scorsa estate. La cifra è ovviamente destinata a crescere, è lecito aspettarsi un colpo medio-grande del Madrid (Luka Modric?), e movimenti da parte del Malaga, che ha alle spalle uno sceicco e di fronte un preliminare di Champions League, e probabilmente anche dal Barça, ma per molti altri club il mercato è già chiuso: l’Atletico che lo scorso anno aveva incassato 67 milioni spendendone 68 oggi ne ha investito uno per Diaz prendendo gratis Rodriguez e l’ex interista Emre. Nonostante abbia venduto Dominguez (in Germania) per 8 milioni. Il Valencia che nel 2011 aveva speso quasi 32 milioni quest’anno si ferma a 6, otto in meno dei 14 incassati dal Barcellona per Jordi Alba (nella foto Reuters, la presentazione con il presidente Rosell), sinora il colpo più caro del mercato spagnolo. Restando in ambito Barcellona (che un anno fa ha preso Fabregas e Sanchez per 60 milioni) due appunti. Ha perso Keita, un uomo che Guardiola considerava fondamentale, per ragioni fiscali: il maliano aveva il contratto in scadenza ed è andato in Cina rinunciando alla gloria per i soldi di un contratto che il Barça non può più
permettersi. Sinora i catalani pagavano il 24% di tasse sugli emolumenti dell’africano, in caso di rinnovo avrebbero dovuto pagare il 52% per l’abolizione della «legge Beckham», pensata per favorire l’ingresso dei cervelli stranieri e costata al fisco spagnolo quasi 50 milioni solo per i contratti di Kakà e Ronaldo (il cui rinnovo, col nuovo regime fiscale, sarà dolorosissimo per il Madrid). Il Barça ha perso anche l’appoggio delle banche che questa primavera hanno risposto no alla richiesta di un nuovo mutuo. I prestiti stanno condizionando anche il Real Madrid: nel 2009 Caja Madrid, che negava finanziamenti a chiunque, concesse a Florentino Perez 76 milioni di euro. Grande scandalo, attutito dal clamore delle presentazioni di Kakà e Ronaldo. Caja Madrid è finita nel pozzo senza fondo chiamato Bankia e col crack di quest’ultima si è persino parlato di un possibile passaggio dei cartellini dei due giocatori alla Banca Centrale Europea. Non succederà, ma intanto il 3 luglio il Madrid, che sinora aveva pagato solo gli interessi, ha versato 25 milioni di euro per la prima rata di rientro del prestito di cui sopra e non sembra navigare nell’oro (come lo stesso Perez, alle prese con un periodo economicamente nero). Dopo aver vissuto per anni ballando allegramente sopra le righe del pentagramma economico, ignorando o nascondendo pendenze con il fisco (quasi 900 milioni di euro), stipendi non pagati, debiti in crescita vertiginosa e amministrazioni controllate in serie, il calcio spagnolo fa i conti con la crisi. Era ora. Twitter @filippomricci © RIPRODUZIONE RISERVATA
ruote in Giallo
NIBALI CAMPIONE DI CORAGGIO PUO’ ANCORA RIBALTARE IL TOUR di LUCA GIALANELLA
arlava pochissimo, quel giorno al Trofeo P Laigueglia 2005, quando debuttò tra i professionisti con la Fassa Bortolo. Aveva 20 anni ed era magro magro, Vincenzo Nibali, guidato in ammiraglia da Giancarlo Ferretti. Eppure infiammò l’Aurelia e il passo del Ginestro. Predestinato, sì, ma non come tanti altri. Vincenzo da Messina si è costruito piano piano, in silenzio, lui non veloce e quindi poco vincente. Ma ieri si è consacrato sul palcoscenico del Tour de France. A 27 anni, la stessa età che aveva Miguel Indurain quando vinse per la prima volta la Grande Boucle. Vincenzo che è paragonato, per stile e caratteristiche, a Felice Gimondi. Come in una mano di poker, Nibali (a destra, foto Bettini) ha voluto giocarsi tutta la stagione sul Tour. L’ultima volta nel 2009, c’era ancora Armstrong in gruppo: settimo. Poi l’Italia, il Giro, che l’ha lanciato nel 2010 in maglia rosa e poi apripista di Basso: terzo. Nel 2011 la sfida con Contador e Scarponi, ancora terzo (secondo dopo la squalifica dello spagnolo). Ha rinunciato a un Giro da favoritissimo per puntare sulla Grande Boucle. E i tifosi francesi si sono subito innamorati di Enzino da Messina, perché quello che non gli manca è proprio il coraggio. Il gusto della sfida, l’acrobazia in bicicletta, la discesa come sorella, il campioncino che non si arrende mai.
Vincenzo è il miglior corridore italiano, il numero uno di un movimento che fatica a esprimere big da grandi giri, una volta chiusa la parentesi di Basso e Scarponi. Il prossimo porta un nome pesante, si chiama Moreno Moser, aspettiamo un paio d’anni e ci farà divertire. Nibali non è Pantani e non è Basso. Eppure bisogna scomodare questi due confronti per inquadrare la responsabilità che il messinese della Liquigas-Cannondale, cresciuto con la grande amicizia del suo allenatore Paolo Slongo, si porta in bici. L’Italia non vince un Tour dal 1998, la doppietta del Pirata; l’ultima vittoria in un arrivo in salita di alta montagna risale a 8 anni fa, Tour 2004, Basso davanti ad Armstrong sul Tourmalet, traguardo di La Mongie. Le vittorie di Riccò e Piepoli sono finite nel cestino del doping. E l’ultimo podio a Parigi è ancora di Basso, secondo nel 2005. Dopo le Alpi, Nibali è terzo in classifica. Ha un buon vantaggio su Evans e Van den Broeck. Deve recuperare poco più di 2’ da Wiggins e Froome. Con una crono di 53 km al penultimo giorno. Missione quasi impossibile. Ma proprio questo è il punto forte di Vincenzo: crederci. Lui che per la passione della bici lasciò da ragazzino la Sicilia per vivere in Toscana, «adottato» nella famiglia del suo d.s. da junior. Ieri ha dimostrato di avere gambe, cuore e testa. E la maglia gialla Wiggins ha capito ancora una volta che di questo italiano non ci si può proprio fidare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PENDENZA, VENTO E TRAFFICO CAUSE DELLA TRAGEDIA DEL BIANCO Conosco bene il luogo della tragedia. Secondo me parlare di crollo di un seracco è esagerato. Non avrebbe lasciato superstiti. Un crollo di quel genere è imprevedibile, questo sì. Come lo è, normalmente, anche la caduta di una valanga all’alba. Infatti le cordate che partono per scalare il Monte Bianco si muovono quando è ancora notte: in modo da trovarsi in un mondo ghiacciato. Il versante del Mont Maudit sul quale si sale per andare verso la vetta del Bianco è molto ripido. Perciò la traccia viene fatta a zig zag. Così, chi arriva dopo si trova sotto la verticale di chi lo precede. Inoltre, mi hanno detto che c’era vento. Basta una notte con vento forte da Ovest perché si formino accumuli di neve
pericolosi su quel pendio così scosceso, a oltre 4000 metri. In un caso simile, è il gran numero di alpinisti che si muovono insieme a giocare a sfavore. I tanti passaggi possono rendere la neve pesante o farle perdere consistenza. Se ci sono placche, si mettono in movimento. E su quelle pendenze sono letali. Siamo nella stagione più bella. I rifugi sono pieni. E’ tanta la voglia di approfittare di ogni bella giornata per salire. Ma sul Bianco bisogna sempre affidarsi all’esperienza delle guide. Solo loro sanno riconoscere ogni anomalia su quelle vie che hanno ripetuto molte volte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
laPuntura
ilCommento
di ROBERTO PELUCCHI
Da Ibra e Thiago l’occasione per rifondare il Milan
f Ha ragione Andrea Agnelli. Non si capisce perché la Federcalcio insista nel voler decidere le regole dei campionati quando potrebbe farlo benissimo chi porta il pallone.
Con i due sacrifici si può ridisegnare il futuro. Ma servono idee e pazienza
laVignetta di STEFANO FROSINI
Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Zlatan Ibrahimovic e Mino Raiola di ANDREA SCHIANCHI
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
MICHAEL ROGERS Ciclista della Sky
Penso che nella mia prossima vita mi darò al golf! (dopo aver tirato per tutto il tappone alpino, ndr) @mickrogers
SERGIO AGUERO Argentino del Manchester City
Serata libera in Austria, ideale per un caffè con Carlitos e @pablo_zabaleta @aguerosergiokun
JAVIER PASTORE Argentino del Paris Saint Germain
Lascio una foto di oggi pomeriggio al kartodromo.... Abbraccio @Javi Pastore
a parola «mai» non esiste, L tre lettere buttate al vento: tutto può sempre accadere. E così accade che anche il Milan, il grande Milan di Silvio Berlusconi, sia costretto a vendere i giocatori migliori per fare cassa. Succede, anche se non era «mai» successo... C’è la crisi che morde, gli ingaggi sono insostenibili: adieu Ibrahimovic, adieu Thiago Silva. La doppia operazione, tra quello che s’incassa e quello che si risparmia, frutta un bel gruzzoletto: 170 milioni di euro, mica noccioline. E per una cifra simile si può fare una deroga a quel «mai», peraltro già dribblata nel 2009 quando Kakà venne ceduto al Real Madrid per ripianare il bilancio. Certo, fa un po’ strano vedere due campioni che, invece di entrarci, lasciano Milanello, ma il vento è cambiato e non è più tempo di acquisti faraonici: gli arabi del Psg (e pure quelli del Manchester City) sono avversari imbattibili sul piano economico. I tifosi, pur ammettendo di comprendere le ragioni dell’operazione, si sentono spaesati. Ma che succede? Davvero il Milan cede i suoi fuoriclasse? Berlusconi aveva promesso di tenerli tutt’e due... E anche Galliani, fino a poco tempo fa, aveva detto che non si toccavano... Non ci posso credere... Credeteci, invece. E soprattutto, cari milanisti, fatevene una ragione. Non esistono i pozzi senza fondo: in ogni storia, anche la più bella, c’è sempre il punto di non ritorno. La doppia vendita di Ibra e Thiago Silva dice una verità con la quale tutti, non soltanto i milanisti, devono fare i conti: l’Italia non è più un Paese per ricchi. E il calcio italiano di conseguenza... Si tratta, con molto realismo, di verificare quali altre strade sono percorribili per continuare a colti-
vare i sogni. Agli scettici e ai criticoni, che scuotono la testa e si lamentano, va ricordato che nemmeno con Ibra e Thiago Silva è arrivata la Champions League. Male che vada, la coppa continuerà a restare una chimera, ma almeno il portafoglio sarà pieno. Il punto di non ritorno toccato dal Milan, tuttavia, può rappresentare anche un inizio. E’ vero che sul piano tecnico queste cessioni sono pesanti. Anzi: pesantissime. E’ vero che, con Ibra, se ne va una trentina di gol (a stagione) e che senza Thiago Silva, là dietro, si rischia di ballare una brutta rumba. Ma è altrettanto vero che questo è il momento giusto per mostrare un progetto di rinnovamento (ammesso che ci sia...). Dopo anni passati a puntare sull’usato sicuro, sulla vecchia guardia e sui «parametri zero», adesso si deve mettere sul tavolo un disegno per il futuro. Il Milan di domani comincia proprio dagli addii di Ibra e Thiago Silva. Non solo perché una parte dei soldi incassati servirà per mettere a segno qualche acquisto mirato (un difensore centrale e una punta), ma anche perché esiste la possibilità di rifondare tutto il gruppo. Oltre a Thiago e Ibra, hanno lasciato Gattuso, Nesta, Inzaghi, Seedorf, Zambrotta e Van Bommel (cui si deve aggiungere l’addio di Pirlo, un anno fa). Un’autentica rivoluzione. Ora si tratta di ricostruire, partendo dalle fondamenta e mettendo in campo una qualità che troppo spesso manca nel mondo del calcio: la pazienza. Non si può pretendere tutto e subito: per tornare grande il Milan avrà bisogno di tempo. L’importante è che questa operazione economica, figlia sì dell’emergenza, sia l’occasione per azzerare il passato e guardare con coraggio al futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
MOTOMONDIALE GP ITALIA
Mercato boom che per la temperatura ambientale che ha consigliato la Bridgestone di essere prudente, dopo i problemi di Assen, dove Valentino (insieme ad altri) ha finito con le gomme stracciate. Ecco quindi comparire, accanto alla dotazione già stabilita, una copertura di struttura più dura, inizialmente prevista per Phillip Island.
Rossi&Ducati per altri due anni E c’è la Hrc 2013 Valentino vuole restare. La Honda ufficializza Pedrosa e Marquez e anticipa la nuova moto Da Dovi a Fenati: il borsino dei nostri per il GP DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA SCARPERIA (Firenze)
LE DEDICHE TRIBUNE, CASCHI E MOTO 1
Che vigilia elettrica! Non si era mai visto in questa prima metà del campionato un giovedì con tanti spunti. Alcuni davvero clamorosi. Come quando — buttandola lì con nonchalance — Valentino Rossi ha detto che sì, l’anno prossimo correrà ancora con la Ducati. E resterà lì anche nel 2014, per far crescere quella moto con cui, fino ad ora, l’amore non è sbocciato. E con la stessa disinvoltura Shuhei Nakamoto, vicepresidente Hrc, ha confidato che lunedì nei test Stoner e Pedrosa proveranno una Honda completamente nuova, telaio e motore, «che doveva essere la moto per il 2013 ma, visti i problemi, abbiamo deciso di anticipare i tempi». Se piacerà, i piloti potranno usarla già a Laguna Seca il 29.
Mercato Sullo sfondo ci sono i movimenti per il prossimo anno. Resta in palio la seconda Yamaha ufficiale, al fianco di Lorenzo. In pole c’è Ben Spies, che piace per motivi geo-politici, ma l’americano non riesce più a farne una giusta. Così, con Cal Crutchlow in partenza per la Ducati, Andrea Dovizioso spera. Che meriti la moto ufficiale lo ha dimostrato, ma deve sperare che Spies continui la serie nera.
ta l’ufficializzazione della squadra Hrc 2013, con Dani Pedrosa e Marc Marquez. Tra gli annunci anche quello di un nuovo sponsor italiano, la BM, componenti elettrici, che sarà sulla carena della Yamaha fino al 2014 con un investimento di 1-1,5 milioni di euro l’anno.
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Caschi&dediche E ancora un ca-
Sicurezza E i motori devono an-
cora accendersi. Da stamattina sarà battaglia infuocata, an-
Pirro
MotoGP
h Yamaha
i Ftr Crt
È la sua gara. Arriva da due podi consecutivi e dal 2o posto dell’anno scorso. Morale altissimo, affiatamento con la Yamaha sempre migliore: deve conquistarsi la moto ufficiale per il 2013
Aspettava un motore più pompato, invece niente. L’unica buona notizia è che qui non ci sarà la pioggia, che fa soffrire eccessivamente la sua Ftr Honda
Pasini
Petrucci
aArt Crt
Ioda i Crt
Qui in 250, contro Marco Simoncelli, ha conquistato una delle sue vittorie più belle, ma la Crt è un’altra storia. C’è da lottare forte per emergere contro le altre Art
Questa è una delle poche piste che conosce, e molto bene, avendo fatto il collaudatore Ducati. Sperava di avere qualche cavallo in più, invece dovrà lottare per non restare invischiato in fondo
De Angelis
Corti
Moto2
h Ftr
h Kalex Moto2
Sanmarinese, ma «nostro» di adozione. Con la nuova moto ci ha messo poco a tornare competitivo. In Germania ha fatto il podio «accontentandosi», qui potrebbe andare all’attacco
Va a corrente alternata, ma è molto sensibile allo stato d’animo: qui sarà gasatissimo dal fatto di correre la gara di casa. Può infilarsi nel primo gruppo
Fenati
Antonelli
Moto3
h Ftr-Honda
Moto3
Qui ha corso e vinto da... ragazzino. E allora il Mugello può diventare la pista migliore per tornare quello delle prime due gare, lottando con il coltello tra i denti per le posizioni che contano
Il ragazzino del Team Gresini è un diesel e sta migliorando gara dopo gara. Adesso arriva sulla pista delle sfide tricolori: un aiuto importante per concentrarsi solo sulla guida
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Emozione In mezzo, poi, c’è sta-
sco speciale «black mamba» per Jorge Lorenzo: «È il serpente più veloce che c’è nel cacciare la preda, come devo fare io». Ma soprattutto la grande commozione di Fausto Gresini nel rivedere le proprie Honda MotoGP ritornare al bianco del Sic, con accanto un compìto signore dai capelli bianchi, Alberto Vitaloni, accarezzare la moto con grande delicatezza. Brividi, anche guardando il video che evoca Marco attraverso papà Paolo.
Rincorsa Ora si va a caccia di Lorenzo-Mamba che ha lasciato a casa le stampelle. Leader solitario del Mondiale, gasato dall’aver riconquistato in un colpo solo il vantaggio che aveva perso in Olanda. Non gli daranno tregua le Honda, che sul lungo rettilineo in salita possono anche dimenticare il chattering regalato dalle nuove anteriori più morbide. La Ducati è tutta un’incognita. Valentino ha assicurato un impegno extra, la messa a punto dovrebbe essere già cosa conosciuta visto che la moto viene sviluppata qui. Ma c’è sempre la maledizione del Mugello. Quando nel 2010 vinse Stoner sembrò quasi un miracolo: era la prima volta dal debutto del 2003. Tra l’altro saranno solo tre le rosse, perché al collaudatore Franco Battaini è stato negato il permesso di sostituire nuovamente Karel Abraham, sempre fermo per la mano fratturata. Peccato...
Dovizioso
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Rosse E a proposito di Crutchlow, l’arrivo dell’inglese forse non vuole dire automaticamente la partenza di Nicky Hayden. Col Team Cardion molto incerto nel continuare la collaborazione con Borgo Panigale e il team Pramac in bilico per problemi extra-corse, si fa largo la nascita di uno «junior» team più o meno direttamente controllato dalla Casa. Cal potrebbe finire proprio lì con Danilo Petrucci, che non a caso la settimana prossima proverà la Desmosedici in una sessione di test privati. Borsino Alla gara di casa, infi-
1. La «Tribuna 58» dedicata a Simoncelli 2. La moto di Bautista torna bianca per la gara italiana in ricordo del Sic 3. Michele Pirro mostra il casco con i colori di Marco: andrà all’asta per la Fondazione Simoncelli 4-5. Jorge Lorenzo con il nuovo casco Nolan Black Mamba: «L’ho voluto chiamare come il serpente più veloce del mondo» FIORENZANI/MILAGRO
ne, ci saranno 15 italiani (ai quali si aggiungono le wild-card Massimo Roccoli in Moto2, Kevin Calia e Riccardo Moretti in Moto3), più il sanmarinese De Angelis: ognuno con le sue aspettative. Noi abbiamo provato a fare un borsino.
h Ftr-Honda
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PIANETA ROSSO IERI STADLER, A.D. DELLA CASA TEDESCA, PER LA PRIMA VOLTA A BORGO PANIGALE
Vale: «Parlo come uno che rimane Ho capito che Audi conta su di me» DAL NOSTRO INVIATO
VITO SCHEMBARI SCARPERIA
Fino a quando Valentino Rossi non ha deciso di piazzare la frase a effetto, due erano i temi dei quali si dibatteva ieri al Mugello. E nessuno di questi sensazionale. Uno era relativo alla trattativa che Cal Cru-
tchlow da tempo ha intavolato con la Ducati, ma che per il momento non decolla. L’altro verteva sull’ufficializzazione del rinnovo di Dani Pedrosa con Honda. Notizia già triturata da tempo dai media specializzati. Tutto questo, fino a quando, il Dottore, alla fine di un’accaldata conferenza ha fatto capire chiaro e tondo che sarà anche nel 2013 un pilota Ducati. L’oc-
Valentino Rossi, 33 anni LAPRESSE
casione è arrivata da una domanda sulla differenza, e sulle sue preferenze, tra Nicky Hayden e, appunto, Cal Crutchlow. «Sono tutti e due velocissimi e simpatici, ma per Nicky ho un debole perché lavoriamo insieme in Ducati da due anni (ma anche alla Honda sono stati compagni; n.d.r.) e perché lui è uno che per questo team si fa veramente il culo». A quel punto, qualcuno dalla calca che sempre si crea quando Valentino parla, gli ha urlato: «Ma stai parlando come un pilota Ducati, uno che l’anno prossimo sarà ancora un pilota della
rossa?». E lui, con il manager Davide Brivio accanto: «Certo, parlo come uno che rimane». Garanzie Poi, la discussione si è spostata sulle prospettive con Audi. «Non ci sono garanzie — ha detto — né sicurezze. Bisogna crederci e pensare che i problemi si risolvano in breve tempo. Ho parlato giusto 10 minuti in Germania con l’a.d. Rupert Stadler ma mi sono bastati per capire che hanno voglia di investire su di me e sulla Ducati». Parole che potrebbero non essere casuali, perché ieri Stadler ha visitato lo stabilimento
di Borgo Panigale, ricevuto da Gabriele Del Torchio, presidente e a.d. Ducati. Di fronte a 1.000 persone, Stadler ha esordito: «L’antitrust ha dato l’ok, entro una settimana sarete parte della famiglia Audi». Quale Rossi Ma Valentino a 33
anni e dopo due stagioni incolori ha ancora voglia di rimettersi in gioco nello stesso ambiente? «Sì, ce l’ho — è la risposta —. Attualmente anzi mi sento frustrato perché da questa situazione si sarebbe potuto uscire molto tempo fa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SUPERBIKE L’INCHIESTA SULL’ASFALTO
Iannone
h Speed Up Moto2 La caduta della Germania deve essere solo un brutto ricordo. Sta andando fortissimo e la pista amica lo può aiutare a rovinare la festa a Marquez, che è stato promosso dalla Hrc alla MotoGP
Che figuraccia! Monza perde le gare di moto Decisione della Federazione internazionale: tolta l’omologazione. Guaitamacchi sorpreso
Corsi
h Ftr Moto2 La classe non si discute, la concentrazione un po’ di più. Il trittico è iniziato male in Olanda, migliorato in Germania e si potrebbe concludere con qualcosa di positivo
Max Biaggi cade nelle prove di Monza ALEX PHOTO
PAOLO GOZZI
Rossi
Rolfo
Andreozzi
h Ducati MotoGP
i Suter Moto2
i Speed Up
Il sesto posto in Germania è stato il miglior risultato sull’asciutto, seppur ancora lontano dai primi. Però qui la Ducati va quasi da sola e magari non si faranno tanti errori di messa a punto
In otto gare non è riuscito a lanciare nemmeno un (piccolo) acuto. Allora può provare a sfruttare il fattore campo, anche se la Moto2 non fa sconti a nessuno
È arrivato in pianta stabile (come sostituto di Di Meglio) solo da una gara e l’impatto non è stato facile. Per lui l’obiettivo è solo cercare di essere all’altezza della nuova avventura
Tonucci
i Ftr-Honda
Morciano
Moto2
Grotzkyj
Moto3
Moto3
i Ioda
i Suter-Honda
Un comportamento altalenante che deve trovare stabilità, almeno nelle posizioni di centro classifica. La sensazione è che l’effetto Fenati lo aiuti: insieme possono crescere
È il primatista (in negativo...) di consumo motori, però la Ioda qualche spiraglio di miglioramento lo sta facendo vedere. Il compito? Quello, non non facile, di uscire dagli inferi
In Germania ha preso il primo punto dell’anno: un buon antipasto per la gara di casa. La questione tecnica è sempre tutta da scoprire, ma anche lui può sfruttare il fattore campo MILAGRO
Moto3
la guida Oggi prove libere in diretta su Italia 2 e ingresso a 35 e Domenica si corre al Mugello (5.245 m) il GP Italia, 9a prova (su 18) del Motomondiale 2012. OGGI: Libere 1: 9.15 Moto3; 10.10 MotoGP; 11.10 Moto2. Libere 2: 13.15 Moto3; 14.10 MotoGP; 15.10 Moto2. Tutto in diretta su Italia 2. DOMANI: Libere 3: 9.15 Moto3; 10.10 MotoGP; 11.10 Moto2. Qualifiche: 13 Moto3; 13.55 MotoGP; 15.10 Moto2. Tutto su Italia 2; qualifiche anche su Italia 1. DOMENICA Warm-up su Italia 2:
La Federazione internazionale motociclistica ha ritirato ieri l’omologazione del tracciato di Monza. Significa che l’Autodromo Nazionale non ha più la licenza per far correre le moto: pare scontato che la Federazione italiana, affiliata alla Fim, dovrà adeguarsi. È un’altra conseguenza dell’inchiesta della magistratura di Monza su sospette irregolarità del drenaggio dell’asfalto in zona Parabolica, che avrebbero causato bolle d’umidità e diverse cadute durante la gara del Mondiale Superbike del 6 maggio. Le intercettazioni telefoniche disposte dagli inquirenti hanno appurato che tecnici e gestori sapevano che il fondo della pista aveva problemi ma decisero di nasconderlo all’autorità sportiva, compreso il croato Igor Eskjnia, che era presente come responsabile permanente delle omologazioni Fim. Eskjnia è stato convocato come testimone dai magistrati ancora prima di Max Biaggi e Marco Melandri, uno dei piloti scivolati in Parabolica. Il patron Monza ha assicurato i lavori di messa in sicurezza per consentire lo svolgimento del GP d’Italia di F.1 del 9 settembre. E la Superbike 2013 che fine farà? «La perdita dell’omologazione Fim è dovuta esclusivamente ai problemi riscontrati sull’asfalto della Pa-
rabolica — spiega Paolo Flammini, numero uno della Infront Motorsport organizzatrice del Mondiale —. Ritengo che se questi saranno sanati in tempo per disputare la F.1 a settembre, non ci sarà alcun problema a ottenere l’omologazione Fim per il 2013. Ovviamente saranno gli ispettori Fim a valutare l’adeguatezza delle modifiche». Il ritiro della licenza proprio mentre state definendo le date del prossimo Mondiale mette a rischio il round Superbike di Monza?
«Se l’autodromo realizzerà i lavori in tempo per la F.1 non mi
Flammini sereno «Se l’autodromo farà i lavori per la F.1 torneremo lì con la Sbk iridata»
Lavori da lunedì La decisione della Fim è stata comunicata ieri pomeriggio con una e-mail indirizzata all’autodromo. «Mi sembra un provvedimento abbastanza irrituale — commenta Paolo Guaitamacchi, presidente del consiglio di amministrazione della società di gestione Sias —. Perché il ritiro dell’omologazione, così come il rilascio, dovrebbe avvenire dopo un sopralluogo. Mentre in questo caso la decisione è stata presa sulla base delle notizie di natura giudiziaria apprese durante la convocazione in Procura. Inoltre con la Federmoto italiana e la Csai ci eravamo già accordati per avere la consulenza di alcuni esperti (i professori Giannattasio dell’Università di Tor Vergata e Crispino del Politecnico di Milano) e procedere con la messa in sicurezza dell’asfalto». I lavori alla Parabolica cominceranno lunedì. Dirigenti Sul fronte disciplina-
sembra che il ritiro dell’omologazione costituisca un problema». Se ci sarà un processo penale Infront potrebbe costituirsi parte civile per i danni subìti?
«A mio avviso i presunti problemi di asfalto alla Parabolica non hanno costituito un problema nel corso dell’evento. I ritardi e le cancellazioni delle gare Superbike sono state dovute esclusivamente a condizioni climatiche avverse».
re resta da capire quale esito avranno le iniziative intraprese contro Enrico Ferrari, direttore del circuito, e Giorgio Beghella Bartoli, responsabile tecnico, indagati dalla Procura di Monza. La prossima settimana ci sarà una riunione del consiglio della Sias per decidere sull’eventuale risoluzione del rapporto. Intanto è rimandata a giovedì la riunione dell’Ac Milano che dovrebbe stabilire il futuro assetto politico della stessa Sias. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino 8.40 Moto3; 9.10 Moto2; 9.40 MotoGP. Gare su Italia 1 e 2: 11 Moto3; 12.20 Moto2; 14 MotoGP. Tempo reale su www.gazzetta.it. CLASSIFICHE MotoGP Piloti: 1. Lorenzo 160 punti; 2. Pedrosa 146; 3. Stoner 140; 4. Dovizioso 92; 5. Crutchlow 85; 6. Rossi 71; 7. Bautista 67; 8. Hayden 65; 9. Bradl 62; 10. Spies 61; 11. Barbera 53; 12. De Puniet 24. Costruttori: 1. Honda e Yamaha 176; 3. Ducati 85. Moto2: 1. M.Marquez 152 punti; 2. P.Espargaro 109; 3. Luthi 107; 4. Iannone 104; 5. Redding 86. Moto3: 1. Cortese 148 punti; 2. M. Viñales 130; 3. Salom 104; 4. Masbou 71; 5. Fenati 65.
BIGLIETTI Oggi: 35 euro; Domani: da 65 a 90 euro. Domenica: da 90 a 270 euro. da 135 a 350. Abbonamento 2 giorni: da 135 a 350 euro. Abbonamento 3 giorni: da 160 a 370 euro. COME ARRIVARE In auto: Autostrada A1 MilanoNapoli, uscita Barberino del Mugello, seguire i cartelli indicanti «Autodromo Internazionale del Mugello» – Scarperia. In treno: le stazioni più vicine sono Borgo San Lorenzo (5 km) e San Piero a Sieve (3 km). PROSSIMA GARA 29 luglio GP Stati Uniti a Laguna Seca (solo MotoGP).
FORMULA 1
TEST A SILVERSTONE
Singapore: il rinnovo resta ancora lontano
Un cinese prova la Hrt Mondiale a 17 gare Valteri Bottas (Williams) è Via in Thailandia stato il più rapido nei test riservati
Gli organizzatori del GP di Singapore di F.1 replicano a Eccle stone: secondo loro il prolunga mento del contratto che scade do po l’edizione 2012 in programma il 23 settembre è tutt’altro che fatto come invece sostenuto da Bernie. «Le condizioni poste dalla Fom so no insufficienti per estendere l’ac cordo di altri 5 anni». Singapore pa ga ogni anno 40 milioni di dollari (32 milioni di euro), molto più ad esem pio della vicina Malesia.
ai giovani piloti di Silverstone che ha visto il debutto del cinese Ma Quing Hua sulla Htr. In pista anche Chilton e Haryanto con la Marus sia. Intanto Maria De Villota non è più sotto sedativi e ha lasciato il re parto di terapia intensiva dell’ospe dale Addenbrooke di Cambridge. POLO IN SARDEGNA — La Polo, che correrà il Mondiale 2013, po trebbe debuttare fuori classifica al Rally di Sardegna (18 21 ottobre). A guidarla Sebastien Ogier.
MOTOCROSS 2013
(m.z.) La FIM ha diramato il calendario iridato di cross 2013: 17 le tappe in programma, una in più di quest’anno, con l’inedita prova sul circuito thailandese di Racaha che il 10 marzo ospiterà il via al campionato. Sei invece le piste an cora da definire. Confermate le tra sferte americane di Messico e Bra sile e il Cross delle Nazione a Teut schenthal (Germania) il 9 settem bre mentre il GP d’Italia si correrà il 9 giugno a Maggiora (Novara).
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VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
99˚ TOUR DE FRANCE UNDICESIMA TAPPA
Emozione
Nibali Testa, gambe, cuore: attacca e Wiggins soffre
Nel tappone alpino di La Toussuire, il siciliano scatta due volte e sale al 3˚ posto. Cede Evans DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI LA TOUSSUIRE (Francia)
C’è attacco e attacco. C’è l’attacco programmato e l’attacco improvvisato. C’è l’attacco orchestrato e l’attacco solista. C’è l’attacco che è la migliore difesa e l’attacco che è il migliore attacco. C’è l’attacco che provoca, che sfida, che accende, che incendia. C’è l’attacco della speranza e l’attacco della disperazione. Fuorigiri Ieri: attacchi. L’attacco di Cadel Evans: a 65 km dall’arrivo, programmato, orchestrato, che è la migliore difesa, che accende. E gli attacchi di Vincenzo Nibali: a 11 e a 10 km dall’arrivo, improvvisati, solisti, che sono il migliore attacco, che incendiano. Evans lo paga caro, il suo attacco: vuole dimostrare forza, invece esibisce debolezza, perché finisce fuorigiri, e da lì in poi suda, sfacchina, soffre, e deve ricorrere a tutte le risorse muscolari e spirituali che lo ingigantiscono. Arriva 11˚ a 2’23" dal vincitore Pierre Rolland, in classifi-
ca slitta al 4˚ posto a 3’19" da Bradley Wiggins. Nibali se li gode, i suoi attacchi: stilettate, pugnalate. Con il primo spoglia gli avversari, con il secondo li scuote di brividi, il primo dura mezzo chilometro, il secondo cinque, ma danno una storia alla tappa, una direzione al Tour, un senso al ciclismo. Arriva 5˚ a 57" da Rolland, in classifica sale al 3˚ posto a 2’23" da Wiggins. Passaporto Qui, adesso, Nibali è il ciclismo italiano. Petacchi, a 38 anni e mezzo, ha impressio-
Sulla Croix de Fer, a 65 km dall’arrivo, il primo a muoversi era stato Evans Per Merckx, soltanto Nibali ha l’istinto e gli attacchi per scuotere la corsa
nato con il suo secondo posto in volata, e Scarponi l’altro giorno è stato oscurato solo dal francese Voeckler. Ma qui, adesso, Nibali è infinitamente di più. E’ il nostro passaporto e la nostra carta d’identità. È Nìbali, Nibàli o Nibalì, a seconda della latitudine di chi lo pronuncia. È il nostro simbolo e la nostra bandiera. Meglio che non sappia che le sue spalle sostengono l’eredità dei più grandi: con le dovute proporzioni per i tempi e per le forze, in Nibali si può rivedere a sprazzi anche la semplicità di Bartali, la fantasia di Coppi, la tenacia di Magni. Anno dopo anno: sempre meglio, più convinto, più maturo, più sereno. Il suo volto è antico e saraceno, gli occhi neri e profondi, la pelle cotta dal sole, il corpo consumato dall’aria e dai chilometri. Ha 27 anni, certe volte sembra un ragazzino a colori felice davanti a una granita siciliana, certe altre sembra un lavoratore in bianco e nero emigrato all’estero con la valigia di cartone. Nibali che va forte dappertutto, ma in discesa è ormai un mito, qui lo chiamano «angelo» per-
ché vola, ma anche «demone» perché precipita, e stacca tutti, senza volerlo, come se appartenesse a un’altra natura, come se avesse altre traiettorie. Spettacolo Prima che il Tour cominciasse, Eddy Merckx spiegava che questo Tour gli piaceva, ma che ci voleva qualcuno, che mancava qualcosa, e che quel qualcuno poteva essere Nibali e quel qualcosa il suo istinto e i suoi attacchi. Buoni per lo spettacolo, non sempre per l’ordine o per la classifica. Come al Lombardia 2011: Nibali che ascolta il cuore e scende dal Ghisallo a tomba aperta, che obbedisce all’istinto e non si rialza nonostante la distanza, il vento, gli avversari. Come alla Liegi 2012: Nibali che ascolta il cuore e sale sulla Collina degli Italiani a manetta, che obbedisce all’istinto e poi si spegne su quell’eterno viale che porta all’arrivo. E come ieri: il primo attacco, che costringe la Sky a esonerare Porte e precettare Froome, e il secondo attacco, che fa saltare Evans, che decima la concorrenza (uno per tutti: Menchov prende quasi un
Solitudine Qui si celebra non il Tour de France, ma il Tour dei francesi: terza vittoria di tappa, seconda consecutiva, con doppietta. Rolland aveva vinto un anno fa sull’Alpe d’Huez, «a questa tappa ci pensavo dallo scorso ottobre quando il Tour è stato presentato», «fra allenamenti e corse ho passato sei mesi di solitudine», «la mia vita è condizionata dalla bici, ma la bici è la mia passione», «i prossimi anni farò il Tour a tutta dalla prima all’ultima tappa». A Liegi, alla partenza del Tour, contestato con la sua squadra per un presunto doping (corticoidi), «dopo il prologo me ne volevo tornare a casa, poi il pubblico francese mi ha fatto capire che quell’articolo di giornale era solo ridicolo». E il bello è che oggi si abitano e si respirano ancora le Alpi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL TOUR OGGI E’ QUI
la guida Vince Rolland, Froome ancora super Crolla Menchov, cresce Van den Broeck ARRIVO: 1. Pierre ROLLAND (Fra, Europcar), 148 km in 4h43’54", media 31,3; 2. Thibaut Pinot (Fra, Fdj) a 55"; 3. Chris Froome (Gb, Sky); 4. Van den Broeck (Bel) a 57"; 5. Nibali; 6. Wiggins (Gb); 7. C.A. Sörensen (Dan) a 1’08"; 8. Brajkovic (Slo) a 1’58"; 9. Kiryienka (Bie) a 2’13"; 10. F. Schleck (Lus) a 2’23"; 11. Evans (Aus); 12. Van Garderen (Usa); 13. Horner (Usa) a 3’53"; 14. Klöden (Ger); 15. Coppel (Fra); 16. Zubeldia (Spa); 17. Cobo (Spa); 18. Kiserlovski (Cro); 19. Roche (Irl) a 6’17"; 22. Valverde (Spa) a 8’21"; 36. Scarponi a 14’15; 41. Menchov (Rus); 45. G. Caruso a 15’28"; 49. Basso a 18’31"; 60. Marzano a 23’58"; 66. Stortoni a 25’34"; 69. Mala-
quarto d’ora), che scrive la storia di una salita.
CLASSIFICA: 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 48h43’53"; 2. Chris Froome (Gb, Sky) a 2’05"; 3. Vincenzo Nibali (Liquigas) a 2’23"; 4. Evans (Aus) a 3’19"; 5. Van den Broeck (Bel) a 4’48"; 6. Zubeldia (Spa) a 6’15"; 7. Van Garderen (Usa) a 6’57"; 8. Brajkovic (Slo) a 7’30"; 9. Rolland (Fra) a 8’31"; 10. Pinot (Fra) a 8’51"; 11. Klöden (Ger) a 9’29"; 12. F. Schleck (Lus) a 9’45"; 13. Roche (Irl) a 10’49"; 14. Coppel
Pierre Rolland, 25 anni, già primo sull’Alpe d’Huez nel 2011 BETTINI
Max Biaggi, 41 anni ALEX
ENTUSIASMO BIAGGI: «MI PIACEVA MOSER HO 7 BICICLETTE» «Il ciclismo è il mio secondo amore, ho 7 bici, mi piaceva Moser»: guarda la videointervista a Max Biaggi, ospite ieri al Tour. E poi Stephen Roche. E gli highlights della tappa.
GIRO DI POLONIA
Sembrava che la 3ª tappa del Giro di Polonia potesse parlare italiano, ma sul traguardo di Cieszyn il ceco Zdenek Stybar (Omega Pharma Quick Step), già 2 volte iridato di cross, ha beffato Francesco Gavazzi (Astana) e Sacha Modolo (Colnago Csf), con Moreno Moser (Liquigas Cannondale) 5˚ e sempre leader della classifica (2˚ a 4" il polacco Kwiatkowski). Oggi quarta frazione, Bedzin Katowice (127,8 km).
LE ALTRE CLASSIFICHE A punti: Sagan (Slk, Liquigas). Giovani: Van Garderen (Usa, Bmc). Montagna: Kessiakoff (Sve, Astana). OGGI: 12ª tappa, St Jean de Maurienne-Annonay Davézieux, 226 km, la più lunga: per attaccanti. In tv: RaiSport 2 dalle 10.45, Rai3 dalle 15, Eurosport 11.
Tvf
Stybar su Gavazzi Moser resta leader
(Fra) a 11’27"; 15. Horner (Usa) a 12’41"; 16. Menchov (Rus) a 16’20"; 17. Monfort (Bel) a 17’41"; 18. Valverde (Spa) a 18’10"; 19. Costa (Por) a 19’02"; 21. Scarponi a 20’32"; 23. Basso a 27’04"; 44. Caruso a 56’58"; 48. Malacarne a 59’49"; 50. Marcato a 1h00’49"; 78. Marzano a 1h14’23"; 88. Vanotti a 1h23’18"; 95. Stortoni a 1h27’17; 102. Canuti a 1h33’45"; 109. Paolini a 1h37’21"; 117. Quinziato a 1h41’00"; 143. Oss a 1h55’59".
carne a 25’48"; 75. Marcato a 29’32"; 78. Canuti; 80. Quinziato; 102. Oss a 33’20; 133. Paolini; 162. Vanotti a 34’15". F. tempo massimo: Petacchi. Non partito: Cancellara (Svi).
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VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
LA STIMA La maglia gialla Bradley Wiggins, 32 anni, si complimenta con Vincenzo Nibali, 27. Più a sinistra, due momenti del tappone alpino, con Nibali all’attacco con Van den Broeck LUCA BETTINI
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LE TAPPE CHIAVE Da qui alla fine sono 4 le tappe che possono cambiare la classifica
S DOMENICA 14ª tappa Limoux-Foux (191 km) Assaggio di Pirenei con il Port de Lers (11,4 km al 7%) e il Peguere (9,3 km al 7,9%).
S MERCOLEDÌ 16ª TAPPA PauBagneres de Luchon (197 km) Ecco i Pirenei: Aubisque (16 km al 7%), Tourmalet (19 km al 7,4%), Aspin (12 km al 4,8%) e Peyresourde (9,5 km al 6,7%).
S GIOVEDÌ 17ª tappa Bagneres de LuchonPeyragudes (143 km) Tappa breve e insidiosa: negli ultimi 30 km Port de Bales (11,7 km al 7,7%), Peyresourde e arrivo a Peyragudes (15,4 km al 5%).
LA MAGLIA GIALLA
«Nibali era il più forte Evans? M’ha sorpreso» LA TOUSSUIRE
«E’ successo molto di più di quello che ci aspettavamo». Bradley Wiggins commenta quella che aveva indicato, e che poi si è rivelata, come «la tappa più dura del Tour». Puntando su almeno tre momenti cruciali. Il primo, l’attacco di Evans: «Mi sono sorpreso che Cadel si sia staccato, ma ancora di più quando ha attaccato sul Col del la Croix de Fer, perché c’era ancora molta strada da fare. Noi andavamo abbastanza forte e pensavo che non si potesse mantenere un ritmo ancora più alto con due salite da fare. Io non avrei mai avuto il coraggio di tentare un’azione così». Il secondo, gli attacchi di Nibali: «Vincenzo ha dimostrato che stavolta va più forte. I suoi attacchi nel finale sono stati abbastan-
za severi». Il terzo, il comportamento di Froome: «Ai -3, quando Chris è scattato, io ero concentrato nel mio sforzo per cercare di mantenerlo costante, perché avevo appena pedalato duro per un paio di chilometri. In quel momento la mia radiolina non funzionava, c’era confusione, non so che cosa sia successo. Io non ho potuto dire nulla a Chris, forse glielo avrà detto il direttore sportivo. Ma alla partenza si era parlato anche della possibilità che lui attaccasse nel finale per guadagnare sui diretti avversari e conquistare il secondo posto in classifica». La versione di Froome: «Alla radiolina mi hanno detto di rallentare, così mi sono voltato per guardare dove fosse Wiggins e l’ho aspettato. La priorità rimane la maglia gialla di Bradley». past.
S SABATO 21 19ª tappa BonnevalChartres (53,3 km) La crono finale su un percorso relativamente piatto, da alte velocità. Adatta a corridori come Wiggins e Froome.
L’INTERVISTA A VINCENZO
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta LA TOUSSUIRE (Francia)
«Sono un po’ introverso, e allora può sembrare che non sia mai contento. E allora ve lo dico, sono molto contento». Sono passate le 9 della sera quando Vincenzo Nibali torna a riflettere ad alta voce su una giornata intensa e appassionante. E’ stato grande. Ci ha messo testa, gambe, cuore. Tutto. La litania sull’inattaccabilità del team Sky gli è entrata da un orecchio e gli è uscita dall’altro, perché ieri li ha sfidati a viso aperto, e in salita. Non li ha scalfiti, ma probabilmente gli ha affollato la testa con qualche pensiero in più e di sicuro ha scavalcato Cadel Evans, risalendo sul podio virtuale del Tour. Inoltre ha «picconato» tutti gli altri rivali, da Menchov in giù. Applausi. Nibali, cominciamo dalla fine. Che cosa è successo con Wiggins al traguardo?
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HA DETTO
S Sull’attacco «L’avevo in mente, anche se pensavo di attaccare ai -5 km. Ma quando ci ha provato Van den Broeck ho capito che era il momento»
S Sui rivali Bisogna sfiancare Wiggins e Froome: ho dato una scossa, bisogna continuare. E non date Evans fuori dai giochi»
«Mi ha dato un mezzo abbraccio e io gli ho stretto la mano. Ci siamo fatti i complimenti a vicenda, lui per le mie azioni, io perché è riuscito a resistere. Mi ha fatto piacere e si è chiarita anche l’incomprensione dell’altro giorno, quando non mi era piaciuto un suo sguardo a fine tappa. In corsa non c’è stato tempo di parlarne ma mi è stato detto che ce l’aveva con Monfort, perché lo aveva stretto allo sprint. Comunque lo sapete come sono fatto, le cose mi scivolano addosso. Il discorso è chiuso». Si è reso conto, a mente fredda, di avere fatto una grande tappa?
«Ho fatto quello che avevo in mente, anzi no. In verità pensavo di attaccare a cinque chilometri dalla fine, ma poi si è mosso Van den Broeck e allora ho pensato che quello potesse essere il treno giusto, anche se alla fine tiravamo solo io e lui. Che cos’altro c’era da fare? Altrimenti, la Sky arriva a Parigi in carrozza. Bisognava cominciare a sfiancarli».
INCHIESTA DI MANTOVA OGGI L’UDIENZA PRELIMINARE DAVANTI AL GIUDICE: COINVOLTI 15 CORRIDORI
Caso Lampre, gli avvocati chiedono una verifica sulle intercettazioni I legali vogliono avere l’«incidente probatorio» sulle trascrizioni dei nastri
LUCA GIALANELLA
Comincerà con il botto l’udienza preliminare dell’inchiesta di Mantova sul farmacista Guido Nigrelli e sul presunto centro di doping che, secondo il pm Condorelli, era la sua farmacia a Mariana Mantovana. Davanti a Gianfranco Villani, Gup del tribunale di Manto-
va, gli avvocati delle 31 persone per le quali il magistrato ha chiesto ad aprile il rinvio a giudizio presenteranno la richiesta di effettuare subito «l’incidente probatorio» sulle intercettazioni ambientali e telefoniche: senza aspettare l’eventuale rinvio a giudizio e il dibattimento. I legali ritengono che sia necessario sciogliere il nodo delle intercettazioni su cui si fonda l’ipotesi accusatoria,
in base all’art. 392, 2˚ comma, codice penale: per abbreviare i tempi del procedimento e verificare le trascrizioni. Gran parte dell’indagine, che tocca la Lampre di Saronni (con i d.s. Piovani e Bontempi) e coinvolge 15 corridori come Cunego e Ballan, si regge sulle intercettazioni dei Carabinieri del Nas di Brescia, ma gli avvocati, fatti esaminare i nastri dai periti, ritengono che quanto ascoltato non sia stato trascritto con precisione. Le accuse della Procura sono pesanti: «Per avere, in concorso tra loro, procurato, somministrato o favorito l’utilizzo di farmaci dopanti».
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A 1’28" DA WIGGINS
«Belli i complimenti ma Bradley lo sa: ho dato una scossa e continuerò così» DAL NOSTRO INVIATO
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Ha sentito che per lei c’erano cori da stadio al traguardo?
«Quando faccio una cosa, ci metto sempre il cuore. Per me è questa la sostanza del mio mestiere. La gente se lo aspetta e io sono contento di riuscire a dare queste emozioni». Ha avuto anche lei l’impressione che Froome sia stato fermato quando il suo scatto ha messo in difficoltà Wiggins?
«Sì, mi è sembrato che fosse stato richiamato. E’ andato fortissimo, tutto il lavoro sporco per Wiggins lo ha fatto lui. E dire che a un certo punto mi è parso in difficoltà, ma dopo due minuti la sensazione mi è passata». Crede che tra di loro possa finire come alla scorsa Vuelta, quando fecero 2˚ e 3˚ e vinse Cobo? Potrebbe approfittarne lei...
«Qui è diverso, siamo al Tour. Wiggins è un regolarista, può soffrire qualche scatto in salita, ma a crono ha del margine su Froome e su tutti noi». Evans è fuori dai giochi?
«Oh no. La giornata storta che è capitata a lui può capitare a chiunque e anche a me. Io in classifica sono messo abbastanza bene ma non credo che le posizioni siano cristallizzate, c’è gente come Van den Broeck o Rolland che può attaccare da lontano e fare saltare tutto. Abbiamo superato la metà del Tour, ma ci sono da fare ancora tutti i Pirenei e poi la crono...». Il suo team manager Roberto Amadio, ci ha detto che lei in testa ha l’idea di poter vincere il Tour. E’ vero?
«Le idee nascono e ti vengono lungo la strada. Il ciclismo non è matematica. Avete visto che abbiamo mandato Basso in fuga, poteva essere un appoggio importante anche se poi il ritmo tenuto da Sky è stato infernale. Comunque anche Ivan c’è. Siamo sulla strada giusta. Io ho dato una scossa, bisogna continuare così».
Evans in crisi Il team: «Tutto si complica»
(ci. sco.) Questa volta la consueta tenacia non gli è bastata. E dire che Cadel Evans (sopra nelal foto BETTINI) ci aveva provato da lontanissimo, sul Col du Glandon, potendo contare come «appoggi» su Moinard e soprattutto Van Garderen, già in fuga. Invece l’ascesa verso La Toussuire gli è rimasta sullo stomaco e il 35enne australiano della Bmc, campione in carica, è «sceso» dal podio virtuale del Tour: ora è 4˚ a 3’19" dalla maglia gialla. Inoltre ha un compagno di squadra, la maglia bianca Tejay Van Garderen, che sembra andare più forte di lui: è 7˚ a 6’57". «Non ci voleva questa defaillance di Cadel», ha detto il giovane americano che vive in Toscana. Evans dopo il traguardo è filato via senza parlare. Più disponibili il boss Jim Ochowitz e il team manager John Lelangue, che più o meno hanno espresso gli stessi concetti: «E’ chiaro che continueremo a combattere fino a Parigi, ma è un fatto che la maglia gialla sia lontana oltre tre minuti e adesso tutto è diventato più complicato».
DUE RITIRI ECCELLENTI
Petacchi fuori tempo massimo Cancellara lascia (ci.sco.) È andato tutto storto e alla fine Alessandro Petacchi ha dovuto lasciare la corsa: al traguardo è arrivato a 46’34" da Rolland, fuori tempo massimo. Ultimo italiano vincitore al Tour (2 tappe nel 2010), il 38enne della Lampre è pure caduto nella discesa della Croix de Fer ed è stato costretto a una lunga e vana rincorsa. Si teme anche una frattura alle costole: oggi tornerà in Italia per gli accertamenti. Non è partito invece Fabian Cancellara. La prima maglia gialla ha fatto rientro a Berna per stare vicino alla moglie, in procinto di partorire: «Non sono solo ciclista, ma anche marito e padre. Un figlio vale più di una tappa al Tour o di una medaglia olimpica».
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IL FRANCESE ERA STATO ARRESTATO MARTEDÌ
Di Gregorio non è più in carcere Ammette le iniezioni ma nega il doping (ci.sco.) Remy Di Gregorio è stato scarcerato ieri pomerig gio dietro cauzione, anche se resta sotto controllo giudiziario (obbligo di firma). È sotto inchie sta per «detenzione di procedi mento medico interdetto senza autorizzazione», cioè un kit di iniezioni di glucosio di cui era in possesso. Il 26enne della Cofidis era stato arrestato martedì al Tour, a Bourg en Bresse, e portato a Marsiglia. E il procura tore Jacques Dallest ha fatto sapere che «Di Gregorio contesta
il ricorso a pratiche dopanti ma non ha negato le iniezioni», specificando come «il resto del team non pare coinvolto». La seconda persona nei guai (che è in stato di fermo) è un naturopata di 75 anni, che ha ammesso di aver praticato almeno 4 iniezioni d’ozono tra fine maggio e fine giugno: è recidivo in materia. La terza persona, rimessa in libertà, stava portando da Marsiglia allo stesso Di Gregorio vitamine, integratori alimentari, ma anche kit per trasfusioni del sangue.
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ALPINISMO SUL VERSANTE FRANCESE
Tragedia sul Bianco L’INCIDENTE ALLE 4.30 DEL MATTINO A 4100 METRI
RCS
Seracco innesca una valanga Muoiono in nove
CHE COS’E’ UN SERACCO
Un piccolo seracco si è staccato. Rotolando a valle ha mosso la neve. Questo fiume di neve e pezzi di ghiaccio è sceso frusciando. Sotto c’erano uomini, formiche nell’immensità della montagna. Ventinove alpinisti. Non sono serviti i ramponi, la piccozza, la corda. Quel fiume li ha spazzati via. La montagna è banale nella tragedia. Segue la legge di gravità, la più antica di tutte le leggi, la più semplice e inesorabile. L'aritmetica è crudele: 9 morti, 11 feriti, 6 illesi. Uomini sospinti dai sogni. Volevano scalare il Monte Bianco, 4810 metri. Nessuna imprudenza. Ma stavano salendo sul Mont Maudit, il «Monte Maledetto». «Nomen omen» diceva Cicerone, «Il nome è un presagio». Via normale Il Mont Maudit,
4468 m, si trova tra il Monte Bianco, 4810 m, e il Mont Blanc du Tacul, 4248 m, sulla linea di frontiera che separa l'Italia dalla Francia. Il versante nord è occupato dal Glacier des Bossons, che poi dà sulla Val de Chamonix. Quello Sud è roccioso e precipita sul Ghiacciaio della Brenva e poi in Val Veny. È la quarta cima del Massiccio, dopo il Monte Bianco, 4810 m, il Monte Bianco di Courmayeur, 4765 m, il Picco Luigi Amedeo, 4470 m. Gli alpinisti non stavano facendo la via Bonatti o la via Giannina aperte da Walter Bonatti nel 1959, né altre vie difficili. Salivano sulla «via normale». O, meglio, su una delle tre «vie normali» al Monte Bian-
co. Quella dal versante italiano, dal rifugio Gonella, è la meno frequentata e più difficile. Le due francesi sono più facili, dal «Refuge du Goûter», spesso usata in discesa, e dal «Refuge des Cosmiques», la più bella e spettacolare. Gli alpinisti salivano proprio da questa via, valutata nella scala delle difficoltà PD+, «poco difficile», ma di un certo impegno: arrampicata su roccia con qualche difficoltà tecnica, pendii innevati e ghiacciati, ghiacciaio, crepacci, creste. Il percorso Erano arrivati con la
funivia alla stazione del Ghiacciaio sull’Aiguille du Midi. Sono discesi in mezzora al rifugio. Lì hanno pernottato. I primi sono partiti alle 1.30 alla luce delle lampade frontali. Uomini ridotti a lucciole nell’immensità della montagna. Sotto il cielo stellato. Tutti conoscevano l'itinerario. Dal Refuge des Cosmiques, 3613 m, una breve discesa, poi, in due ore, la salita al buio alla spalla del Mont Blanc du Tacul, 4100 m, quindi la discesa al Col Maudit, poi la salita con le corde fisse alla spalla del Mont Maudit, 4400 m. Quindi la traversata al Col de la Brenva, 4350 m, sognando l'incontro con l'Aurora dalle Rosee Dita. Infine, l’ultimo tratto, il più duro per fatica e altitudine. E, poi, la gioia della vittoria con il mondo sotto i piedi. Non l’hanno assaporata. Non sono arrivati alla spalla del Mont Maudit. Erano tra i 4100 e 4200 metri di quota. Stavano già salendo alla luce del giorno. Una cordata dietro l’altra. Una processio-
IL CAPO DEL SOCCORSO ALPINO CORTINOVIS
«Condizioni ideali Pare una tragedia del tutto casuale» «Si è creata una piccola valanga e li ha travolti tutti. Il caldo non c’entra, il pendio non era ripido»
Coinvolti 26 alpinisti: 11 feriti, nessun italiano L’incidente sul Mont Maudit, lungo la via normale CLAUDIO GREGORI
I soccorritori al lavoro (nella foto sopra) nell’area della valanga. Sotto, la zona dove è caduta la massa di neve, travolgendo gli alpinisti ANSA
ne di puntini sulla montagna. Poi, all’improvviso, un boato e un turbine di neve e ghiaccio li ha spazzati via. Erano le 4.30.
Alle 9.15 la Gendarmerie di Chamonix ha chiamato il Soccorso Alpino della Val d'Aosta e da Entreves è partita una squadra italiana. Tra loro anche uomini della Guardia di Finanza con un cane da valanga. Il capo del Soccorso Alpino Alessandro Cortinovis spiega la dinamica della «valanga più letale degli ultimi anni».
Le vittime Coinvolti alpinisti di
Come è avvenuto il distacco del seracco?
sei paesi: britannici, tedeschi, spagnoli, svizzeri, francesi, serbi. Hanno perso la vita 3 britannici (uno è Roger Payne, ex segretario del British mountaineering council), tra cui una guida, tre tedeschi, due spagnoli, uno svizzero. Degli 11 feriti, il più grave è all’ospedale di Ginevra, alcuni sono stati ricoverati a Sallanches, altri sono stati medicati e dimessi. Tra i feriti anche due guide alpine, una francese e una svizzera. Al salvataggio, con gli elicotteri, hanno lavoratogli uomini del Soccorso Alpino dell’Alta Savoia di Chamonix, del Soccorso Alpino Valdostano, della Guardia di Finanza di Entreves con l’uso dei cani da valanga. La Procura di Bonneville ha aperto un’inchiesta. Secondo il sindaco di Chamonix Erik Fournier due sono le possibilità: «La caduta di un seracco, che ha mosso la neve, oppure la neve è stata mossa dai primi alpinisti che guidavano la fila». Il Monte Bianco ha fascino. Già Goethe aveva ammirato «il colore blu lucente dei crepacci». Lord Byron lo aveva definito «il re delle montagne incoronato di neve». Ieri un pezzo di quella corona è caduta. E ci ha ricordato che sui monti abitano gli dei. © RIPRODUZIONE RISERVATA
UN COMMENTO DI REINHOLD MESSNER
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«Si è staccata una porzione di ghiaccio, un piccolo seracco. Ha avuto l'impatto su una placca di neve ventata, che si è messa in movimento». Una valanga di grandi dimensioni?
«No. Il fronte non raggiunge i cento metri. Alta dai 50 centimetri nel punto di taglio ai due metri nella parte di accumulo». Come mai una valanga relativamente piccola ha prodotto questo disastro?
«Le cordate erano dove la via zigzagava: scendendo verticale, la valanga le ha prese tutte». Perché le cordate erano così vicine?
Blocco di ghiaccio di dimensioni variabili Un seracco (dal savoiardo serac, formaggio bianco e candido) è un blocco di ghiaccio, di dimensioni variabili. E’ compreso fra profondi crepacci (le spaccature che si osservano nelle masse glaciali) e si forma per il movimento dei ghiacciai. I seracchi si trovano più spesso all’interno di cascate di ghiaccio o ai margini inferiori di ghiacciai pensili. Il seracco che si è staccato dal monte Maudit era di dimensioni piccole, ma ha lo stesso innescato una valanga, ovvero ha scatenato lo slittamento in massa di uno strato nevoso posto su un pendio montuoso. Nelle foto qui sopra la sequenza della caduta di un seracco, non di quello di ieri sul Mont Maudit.
«Erano partiti in gruppo, anche se non si conoscevano: in rifugio, se si fa la colazione all'una, ci si alza tutti, e poi si parte. I primi hanno lasciato il rifugio all’1.30». È stato il caldo?
«Non come causa diretta. C’erano -4 gradi». Gli alpinisti erano su un tratto con rocce?
«No. C’era un pendio innevato, ma la parte ripida veniva dopo. Senza ghiaccio. Salita agevole, condizioni ideali. Nessun segno di pericolo». Come sono morti gli alpinisti?
«Alcuni per soffocamento. Altri per i traumi, colpiti dai blocchi di ghiaccio». C'è qualche responsabilità?
«No. È una tragedia del tutto casuale». Il sindaco di Chamonix avanza l’ipotesi che sia stata la prima cordata a causare il distacco.
«È solo un’ipotesi. Dall'analisi fotografica si vede il punto di distacco. Ma non si vede una traccia che possa sostenere quell’ipotesi». greg
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GHIACCIO FIGURA
L’annuncio
la scheda CAROLINA KOSTNER 24 ANNI PATTINATRICE
Kostner avanti fino ai Giochi 2014 «Sostenetemi»
Carolina Kostner è nato a Bolzano l’8 febbraio 1987 e risiede a Ortisei. Seguita da Michael Huth, si allena a Oberstdorf, in Germania e gareggia per le Fiamme Azzurre. Ha debuttato sulla scena internazionale nel 2001. Vanta un oro, un argento e un bronzo mondiale, quattro ori, due argenti e un bronzo europeo, un primo, un secondo e due terzi posti alle finali del Grand Prix e sette titoli italiani. Ai Giochi è stata 9ª a Torino 2006 e 16ª a Vancouver 2010.
Dubbi cancellati: «Non sarà una sfida facile» Probabile rinuncia al prossimo Grand Prix ANDREA BUONGIOVANNI
Carolina Kostner non molla, anzi raddoppia. La gardenese non solo continuerà a gareggiare. Ma lo farà almeno sino ai Giochi di Sochi del febbraio 2014, dove debutterà anche la prova a squadre. La decisione, in qualche modo già trapelata dal suo enturage, è diventata ufficiale ieri mattina: l’azzurra — da inizio settimana nel buen retiro di Oberstdorf, in Baviera, insieme al fidanzato marciatore Alex Schwazer che prepara Londra — ha scritto poche, attese righe sul proprio sito internet. Il messaggio «Cari amici — ha spiegato — ho riflettuto molto sulla mia vita e sul mio futuro e, dopo essermi confrontata con il mio allenatore e con la mia famiglia, ho deciso di continuare l’attività agonistica fino all’Olimpiade di Sochi. Non sarà una sfida facile, perciò vi chiedo di restare al mio fianco e di sostenermi come avete fatto in tutti questi anni! Grazie di cuore». Dopo mesi di incertezza, è quanto gli appassionati — italiani e non solo — aspettavano e speravano. La notizia, non a caso, ha fatto in fretta il giro del mondo. Perché Carolina, non più tardi di quattro mesi fa, al termine di una stagione durante la quale aveva vinto anche la finale del Grand Prix di Quebec City e gli Europei di Sheffield,
« «
Ho riflettuto molto sulla mia vita e sul mio futuro. Ho deciso di andare avanti
Mi sono confrontata anche con il mio allenatore e con la mia famiglia CAROLINA KOSTNER Campionessa del mondo
Carolina Kostner, in giugno, in Giappone con Nana Takeda
saliva sul tetto iridato. E dalla trionfale notte di Nizza, intorno a lei, le attenzioni già alte, sono persino aumentate.
pioni. Ciò detto, visto il lungo periodo di stop, la voglia a più riprese espressa di tirare il fiato e i nuovi programmi non ancora montati, è possibile che la gardenese, in accordo con coach Michael Huth, decida di prendersi un’ulteriore pausa. E di saltare quindi le previste tappe di Grand Prix (in novembre a Shanghai e a Parigi), per ripresentarsi a fine gennaio agli Europei di Zagabria e poi puntare ai Mondiali di metà marzo di London, in Canada.
I rischi Scrive bene Carolina, regina di longevità: la sua non sarà una sfida facile. Perché l’età avanza, visto che in febbraio compirà 26 anni (e nella disciplina sono tanti, soprattutto per come sta evolvendo da un punto di vista tecnico). E perché la concorrenza non starà certo a guardare. All’orizzonte, per esempio, si profila l’avanzata di una nuova armata russa. Baby terribili come la 14enne Julia Lipnitskaia, la 15enne Elizaveta Tuktamysheva e la 16enne Adelina Sotnikova, già protagoniste ai vertici, sono pronte a spiccare definitivamente il volo. Insomma: per la portacolori della Fiamme Azzurre ripetere una stagione come quella scorsa sarà ben difficile. L’operazione comporta seri rischi. E in generale, sarà bene non pretendere sempre la luna. Grand Prix Carolina, però, deve aver capito che un conto è pattinare per diletto negli show — tra maggio e giugno ne ha fatti anche in Sud Corea e in Giappone — e un altro farlo per assecondare le giurie e sfidare se stessa e le avversarie. Il gusto del confronto, il senso dell’agonismo, se si è nati così, non ha prezzo, nè controindicazioni. E Carolina, si sa, arriva da una famiglia di sportivi veri e di cam-
Le reazioni Intanto, tutto il mon-
do della figura italiana, che già deve fare i conti col ritiro di Samuel Contesti, tira un sospiro di sollievo. Anche Valentina Marchei, che da un eventuale stop della Kostner avrebbe in fondo potuto guadagnarci, è contenta della decisione: «Ci contavo — dice la milanese — anzi, ci speravo. Caro, col suo talento, la sua classe pura e assoluta e la sua esperienza è in grado di reggere qualsiasi concorrenza. Ci sono tanti fenomeni in giro, ma la più forte è lei. E avere un riferimento così è fondamentale per tutto il movimento». Intanto Carolina, per non perdere l’abitudine, stasera pattinerà al Musicals on Ice di Oberstdorf. Poi, in scaletta, c’è per ora il Gala di Merano del 18 agosto e, soprattutto, Opera on Ice all’Arena di Verona il 22 settembre. Ma il pericolo è scampato.
Carolina Kostner, 24 anni, oro europeo e mondiale LAPRESSE
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TENNIS IL TORNEO DI PALERMO
Vinci spreca e cede alla Robson Errani: «Cresco giorno dopo giorno» La tarantina perde contro la 18enne inglese in due set. Sara oggi i quarti contro la Cadantu ROBERTO URSO PALERMO
Una risposta cacciata fuori campo e la tarantina Roberta Vinci, seconda favorita dell’Italiacom Open (220 mila dollari Wta, terra battuta) a malincuore deve abbandonare il torneo sul quale aveva dichiarato di confidare molto per rompere il tabu delle zero vittorie di titoli Wta nella stagione in corso, contro i tre del 2011. A causare la sorpresa è stata una 18enne mancina inglese (ma nativa di Melbourne), Laura Robson, solo n.113 ma destinata a fare grandi progressi considerata l’età e il buon fisico.
Vinci sprecona Subito in difficoltà, l’azzurra ha patito in avvio la maggiore pressione della britannica, salita sino al 4-0 prima di chiudere per 6-3. Tanto rammarico della Vinci per aver sprecato due palle per il 4-5. Sembrava riprendersi l’azzurra nel secondo set condotto sino al 4-1 e 5-4, ma al 2˚ match point, la Robson ha chiuso il conto in virtù di una maggiore concretezza da fondo campo. Ad accedere nei quarti anche la tedesca Goerges (n.24 Wta e n.3 del tabellone) che si è avvantaggiata del ritiro della ungherese Marosi, infortunata alla spalla e la spagnola Suarez Navarro, quinta favorita dell’Italiacom Open. Errani in crescita Sara Errani
che nella notte di mercoledì aveva raggiunto i quarti, parla del suo match di oggi nei quarti contro la rumena Cadantu. «Non la conosco. E’ più giovane di tre anni e sta emergendo ora. Al secondo turno ha battuto la settima testa di serie, la france-
se Cornet, quindi non è da prendere sottogamba. La sua classifica ancora non è elevata, n.85 però penso che valga di più. Io sto crescendo giorno dopo giorno ma mano che riprendo confidenza con la terra, dopo quasi un mese di tornei sui prati. La prossima settimana giocherò ancora sul rosso a Bastad e poi ci vedremo con il capitano Corrado Barazzutti a Londra, 5 giorni prima dell’inizio del torneo olimpico. Forse alloggeremo al villaggio olimpico. Sarebbe bello stare a contatto con campioni di ogni sport. Ma so che la Federtennis ha affittato alcuni appartamenti vicino ai campi per rendere più comodi i trasferimenti. Il villaggio è fuori Londra e dista oltre un’ora di auto da Wimbledon. Ancora non sono nel clima olimpico, però sarà una esperienza elettrizzante. Io l’ho già vissuta 4 anni fa a Pechino, ma persi al primo turno contro la Stosur. Spero di fare di meglio a Londra, soprattutto in doppio dove con Roberta Vinci saremo tra le prime teste di serie». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo gli ottavi di Wimbledon poca fortuna per Roberta Vinci ANSA
Risultati: Ottavi. Zahlavova Strycova (R. Ceca) b. Cohen (Usa) 3-6 6-3 7-5, Goerges (Ger) b. Marosi (Ung) p. r., Suarez Navarro (Spa) b. Tatishvili (Bul) 6-1 3-2 rit. Robson (Gb) b. Vinci (Ita) 6-3 7-5.
A LOS ANGELES E PER ESPN MAGAZINE
Sharapova in lungo e con nuovo taglio Hantuchova si fa fotografare senza veli
Il tennis non è solo racchette e completini, e le due foto sopra lo testimoniano. Maria Sharapova (a sinistra LAPRESSE), dopo la delusione di Wimbledon, ieri era sul red carpet degli ESPY Awards di Los Angeles. All’evento c’era anche la slovacca Daniela Hantuchova, che però nella foto (Jeff Lipsky/ESPN) appare in una posa un po’ «diversa» dal solito. La campionessa, ex n.5 al mondo nel ’03, ha infatti posato (con altri 26 atleti) per ESPN Magazine, nel numero dedicato a «The Body Issue», che esalta la bellezza e la forza che il corpo atletico comunica.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
OLIMPIADI LONDRA -14
VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
PALLAVOLO
Alassio: ultimo test per l’Italia donne L’Italia donne di Massimo Barbolini è ad Alassio per la Edison Summer Cup, ultimo test in vista dell’Olimpiade. Le azzurre affronteranno la Russia, inserita nello stesso girone dei Giochi, e la
Turchia di Marco Aurelio Motta. Il triangolare inizia oggi (20.45) al Palasport Ravizza con Turchia Russia. Nell’ultimo test prima di Londra, domani l’Italia giocherà con la perdente e domenica con la vincente. Convocate: Piccinini, Gioli, Del Core, Arrighetti, Lo Bianco (nella foto), Rondon, Barazza, Cardullo, Croce, L. Bosetti, C. Bosetti, Costagrande.
GINNASTICA
Ultimi dubbi per l’artistica donne Per la Sezione di artistica maschile il 22 luglio partiranno da Milano Alberto Busnari, Matteo Morandi, Enrico Pozzo, Paolo Ottavi e Matteo Angioletti. Nel femminile non sono state
ARABIA SAUDITA, BRUNEI E QATAR NUOVI DIRITTI NEL MONDO ISLAMICO
sciolte le riserve. Sicure Fasana, Ferlito e Ferrari, due posti in palio per Preziosa, Deagostini, Campana e Gandolfi. Nella ritmica, oltre alle farfalle (Blanchi, Santoni, Savrayuk, Laurito, Pagnini e Stefanescu) tre volte iridate, ci sarà Julieta Cantaluppi. Nel trampolino elastico Flavio Cannone.
PAESI MUSULMANI
Dall’oro 1984 di Moutawakel a Londra 2012: quante battaglie GIANNI MERLO
D’ARCO
L’ultimo muro cade in Arabia Donne olimpiche Arriva il sì: per la prima volta due saudite ai Giochi e tutte le nazioni con una rappresentanza femminile VALERIO PICCIONI
Chissà che ne pensano le ragazze del Gedda basketball team, storica avanguardia dello sport femminile dell’Arabia Saudita. O quelle che due anni fa, dopo la chiusura di alcune palestre, dove potevano svolgere un minimo di attività sportiva, avevano lanciato su internet una campagna dal titolo ironico: «Lasciatela ingrassare». Per loro, ma anche per la storia delle Olimpiadi, ieri è stato un giorno storico: pure l’Arabia Saudita, dopo il Brunei e il Qatar, ha rotto il suo muro e debutterà al femminile a Londra con due ragazze: in pista ci sarà l’ottocentista Sarah Attar, sul tatami la judoka (categoria 78 kg.) Wodjan Ali Seraj Abdulrahim Shahrkhani.
benvenuto a queste due atlete. Il Cio stava lavorando in modo stretto con il Comitato Olimpico Saudita e a me fa piacere che il nostro continuo dialogo abbia avuto un risultato». Una mediazione non facile: da una parte il Cio che non poteva tollerare ancora una vera e propria violazione della Carta Olimpica, che vieta qualsiasi discriminazione di genere, dall’altra i prudentissimi sauditi. In un Paese che ancora non consente alla donna di guidare l’auto o di andare in bicicletta, di aprire un conto in banca o di recarsi a scuola senza l’autorizzazione di un «custode» uomo, si tratta di una novità clamorosa. Non è un caso che in queste settimane si era assistito a un complicatissimo tira e molla sull’asse Losanna-Riad. Il precedente In un primo tem-
Mediazione e «custodi» E’ il frut-
to di una complessa e faticosa trattativa fra il Comitato Olimpico e i sauditi. Lo si capisce dalle parole con cui Jacques Rogge, il presidente del Cio, ha annunciato la svolta: «E’ una notizia molto positiva e noi saremo entusiasti di dare il
po si pensava che a buttare giù il muro potesse essere Dalma Rushdi Malas, che aveva partecipato in forma però non del tutto ufficiale all’Olimpiade giovanile del 2010 a Singapore, nell’equitazione. Poi la sua rinuncia, per un infortunio del suo cavallo, aveva scatenato le
DA 5 GIORNI A KINSHASA
Scontro tra governo e comitato: bloccati gli atleti del Congo La pattuglia degli atleti della Repubblica Democratica del Congo in procinto di parteci pare ai Giochi di Londra è blocca ta da 5 giorni a Kinshasa, per una controversia tra il governo e il Comitato olimpico congolese sul numero dei componenti la dele gazione che dovrà andare a Lon dra. Il punto della querelle è che al Comitato olimpico è stato chie sto di ridurre il numero dei com ponenti la delegazione dai 30 at tuali a venti. Il presidente del Co mitato, Amos Mbayo Kitenge, so stiene che trenta è il numero rac comandato dal Cio e che quindi deve essere rispettato. Kitenge ha anche deplorato il ritardo con il quale la spedizione congolese raggiungerà Londra, rendendo quindi difficile la rifinitura della preparazione agli atleti. I congo lesi sono iscritti a gare di atleti ca, judo, tennistavolo, taekwon do, nuoto e boxe.
speculazioni e l’episodio sembrava essere l’ennesima invenzione ipocrita per impedire il viaggio a Londra di una ragazza. La scelta è invece caduta su Sarah Attar, che si sta allenando negli Stati Uniti, a San Diego, e che ha solo 17 anni: «E’ un grande onore e io spero che questo possa realmente produrre dei passi da gigante per un maggiore coinvolgimento delle donne nello sport». Dietro le parole ufficiali, un cuore che presumibilmente starà facendo fuochi d’artificio. Con il velo Tutte e due le ragazze gareggeranno indossando «vestiti comodi che rispettano la sharia», la legge islamica. Insomma, avranno il velo. Anche se la Carta Olimpica in realtà vieta l’«esposizione» di simboli religiosi, il Cio su questo punto ha lasciato carta bianca alle singole federazioni internazionali e ben 14 delegazioni a Pechino avevano donne velate nella loro squadra.
DEBUTTO PER LE ATLETE DI TRE PAESI
Nawal El Moutawakel, oro olimpico ARABIA SAUDITA OTTOCENTISTA E JUDOKA Per l’Arabia: Sarah Attar (atletica, 800, nella foto) e la judoka Wodjan Ali Seraj Abdulrahim Shahrkhani (+78 kg)
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era facile avere il coraggio di portare tante donne in piazza. Ha sempre ripetuto: «La nostra partecipazione nello sport riflette esattamente la posizione che abbiamo nella società in generale. Di solito il momento in cui le donne iniziano ad avere un ruolo nel mondo sport coincide con quello in cui cominciano ad avere una partecipazione attiva anche nella politica». La principessa Ma crediamo che
E ora a scuola L’unica cosa cer-
ta è che siamo di fronte all’inizio e non alla fine di una storia. C’è ancora una lunghissima strada da fare. In un lungo e documentatissimo rapporto, frutto di interviste telefoniche con alcune donne saudite, Human Rights Watch, un’organizzazione internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani, ha raccontato una lunga catena di discriminazioni. Soprattutto nelle scuole statali, dove però è stato annunciata dal ministero dell’Istruzione un’apertura che non si è ancora concretizzata in una riforma. Giustificata anche da dati preoccupanti sulla crescita dell’obesità e delle malattie di diabete nella popolazione femminile. Ecco perché Sarah e Wodjan avranno addosso tanti occhi. E soprattutto, tante, proprio tante speranze.
Ci sono voluti molti anni per convincere l’Arabia Saudita ad aprire l’Olimpiade alle donne, ma ne è valsa la pena. Molte donne arabe si sono impegnate per questa causa. La prima che viene in mente è naturalmente Nawal El Moutawakel, che nel 1984 fu la prima donna africana ed araba a vincere una medaglia d’oro olimpica. In questo caso potremmo dire che è stato, in un certo senso benedetto, il boicottaggio politico di allora, che lasciò a casa le campionesse dell’Est e permise a Nawal, dopo quell’oro, di iniziare una vera battaglia per l’emancipazione della donna musulmana. Lei è stata in Arabia Saudita a portare il suo parere, ad offrire il suo esempio. Nawal sa cosa significa aprire un nuovo fronte, perché a Casablanca ha creato negli ultimi dieci anni una tradizione di una gara su strada di 10 km a cui partecipano 20.000 donne. Vi possiamo assicurare che non
QATAR NUOTO E ATLETICA Nada Arkaji (nuoto, foto) sarà ai Giochi con Noor Al-Malki (atletica), Aya Magdy (tennistavolo) e Bahiya Al-Hamad (tiro)
BRUNEI PICCOLA OSTACOLISTA Maziah Mahusin, è nata nel 1993, rappresenterà il Brunei e gareggerà in atletica, specialità 400 ostacoli
anche altre come la principessa Haya di Giordania, attualmente presidente della Federazione mondiale equestre, abbiamo contribuito a creare le premesse per il cambiamento. Lei vive negli Emirati Arabi, e dagli Stati del Golfo sono partiti messaggi che preparavano ad un radicale cambiamento di indirizzo rispetto al passato. Mozah bint Nasser, moglie dell’Emiro del Qatar ha avuto un ruolo centrale nell’evoluzione della pratica sportiva delle donne nel suo paese. La figlia del presidente Fino al 2005 era stata Faezeh Hashemi, la figlia dell’ex presidente Iraniano Rafsanjani, a cercare nuove soluzioni organizzando i Giochi Islamici al femminile, obiettivo: dibattere per un cambiamento. Anche gli sforzi di Faezeh adesso sono stati ripagati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
OLIMPIADI -14 ATLETICA
PALLANUOTO
Dal sisma di Finale ospiti del Settebello La Polivalente Futura di Finale Emilia, cittadina colpita dal sisma, è stata ospite gradita ieri al centro federale di Ostia. Un breve soggiorno col Settebello campione del mondo e il Setterosa campione
europeo. L’incontro con il gruppo Campagna e il gruppo Conti si è poi allargato al campione europeo dei 1500 sl, Gregorio Paltrinieri. «Per i ragazzi di Finale è un sogno che si avvera. Per noi un momento di riflessione e aggregazione — è il commento del c.t. Sandro Campagna —. Siamo felici di aver potuto realizzare il sogno di questi ragazzi».
INTERVIENE IL GOVERNO
Altri 3500 soldati per la sicurezza A due settimane dall’inizio dei Giochi, affiorano le crepe nella sicurezza dell’Olimpiade: G4S, la società che ha vinto un appalto da oltre 500 milioni di sterline per fornire 10,000 guardie, teme di
DAL NOSTRO INVIATO
Duelli Sono comunque in pro-
gramma tanti duelli e soprattutto sarà possibile capire come tanti campioni reagiscono a queste condizioni. Non mancheranno le sorprese, soprattutto per statunitensi e caribici abituati al caldo. Oggi sarà interessante seguire batterie e finale dei 110 hs dove sono di fronte i numeri uno stagionali, il cinese Liu Xiang e gli statunitensi Merritt e Richardson. Poi i 5000 dove il somalo «britannizzato» Mo Farah fa la prova generale contro i keniani Kipsiro e Kiptoo: sa che ai Giochi i britannici dell’atletica avranno occhi solo per lui. E poi i 5000 femminili con la leader, la keniana Vivian Cheruiyot che ancora una volta affinerà quello sprint che lo scorso anno ai Mondiali di Daegu le permise di portare a cara l’oro delle due distanze più lunghe della pista. E poi ancora Culson—Greene sui 400 hs,
non riuscire ad addestrarle in tempo e il governo richiamerà in servizio circa 3500 soldati, alcuni da poco tornati dall’Afghanistan. Al momento, sono stati reclutati 4000 vigilantes in 100 siti olimpici, con altri 9.000 in fase di addestramento. I 3.500 militari delle Forze armate si aggiungeranno ai 13.500 già destinati alla sicurezza dei Giochi.
Subito Lavillenie Gay nei 100, alto con la Chicherova Meeting Crystal Palace (Londra).
Phillips Idowu, 33 anni, argento mondiale AFP
Greco contro Idowu Primo esame di inglese A Londra il warm-up dei Giochi: domani nel triplo l’azzurro si misura col britannico. Sfida Liu Xiang-Richardson nei 110 hs era inserita la nostra Di Martino. Era annunciata anche la Vlasic, che poi è stata depennata. Ma in gara vedremo Chicherova, la statunitense Lowe, la più in palla del momento, e la belga Hellebaut. Altre stelle sparse, come i francesi Lavillenie nell’asta e Lemaitre sui 200, il keniano statunitense Lagat sul miglio, Saladino e Watts nel lungo, la Pearson nei 100 hs.
Fraser e Jeter (domani) sui 100 femminili. Esami Nello sprint maschile, as-
senti Bolt (che non gareggia in questa terra per motivi di tasse) e Blake (martedì a Lucerna) si vedrà all’opera Tyson Gay, annunciato contro Powell, ma il giamaicano rischia di fare come lo scorso anno, quando, annunciato, non si presentò sui blocchi di partenza. Viene comunque un po’ di nostalgia guardando il campo dell’alto femminile dove sino a martedì
La statua di cera di Bolt all’aeroporto di Heathrow AP
A MILANO L’ORGANIZZATORE ANGELOTTI: «UNIAMO LE FORZE PER IL 2013»
La Notturna chiude «Senza budget inutile insistere» MILANO
Kenenisa Bekele nel 2002, uno dei tanti big alla Notturna LA MONACA
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la guida
PIERANGELO MOLINARO LONDRA
A Londra «Minosse» lo vorrebbero almeno per mezza giornata. Perché se in Italia si muore di caldo in Gran Bretagna si muore di freddo e di acqua. Fiumi straripati, cittadine allagate e il termometro che di arrivare a 20 gradi proprio non ne vuole sapere. Sperano solo che questa ondata di maltempo davvero eccezionale cessi prima dell’inizio dei Giochi. Intanto oggi e domani va in scena, non allo stadio Olimpico ma nel vecchio Crystal Palace, alla periferia Sud della capitale, l’ottava tappa della Diamond League, l’unica in due giornate e soprattutto penultimo test (l’ultimo la prossima settimana a Montecarlo) prima dei Giochi. Ben 40 gare in programma e soprattutto tanti campioni ormai vicini alla massima condizione pronti a fare fuochi d’artificio. Ma oggi è prevista pioggia per tutta la giornata e si spera in qualche finestra domani.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Milano e l’atletica italiana, dopo dodici anni, perdono la Notturna, uno dei più prestigiosi meeting del panorama nazionale. Franco Angelotti, anima e referente della macchina organizzativa (nonché consigliere federale e presidente della Camelot), ci ha provato in ogni modo. Ma ieri, di fronte all’assordante silenzio di (quasi) tutti e a meno di due mesi dall’appuntamento del 5 settembre, ha definitivamente alzato bandiera bianca. Il grido d’allarme, già a metà aprile, era stato forte e chiaro: «Abbiamo il 10% di possibilità di realizzare la 13ª edizione — avvertì Angelotti —. Regione a parte, non abbiamo appoggi. E c’è un budget da 350.000 euro da coprire in fretta». Ogni appello è caduto nel vuoto. «Ormai — dice adesso — nessun tentati-
Azzurri Ma c’è una gara che interessa particolarmente l’Italia, il triplo di domani, dove scende-
ranno in pedana Daniele Greco e Fabrizio Schembri. Avranno l’esatta misura della loro condizione contro il leader stagionale della specialità, lo statunitense Taylor ed il britannico Idowu. Greco, che raggiungerà Londra solo stasera, ieri ha sostenuto a casa l’ultimo allenamento. «L’obiettivo — dice — è confermarmi sulle misure degli Assoluti di Bressanone, senza l’aiuto del vento. Non temo nessuno e neppure il freddo mi fa paura». © RIPRODUZIONE RISERVATA
OGGI Ore 18.35 - Asta: Lavillenie (Fra); Otto, Holzdeppe (Ger), Hooker (Aus), Filippidis (Fre), Lewis (Gb). 18.40 - Disco: Alekna (Lit), Kanter (Est); Okoye (Gb). 18.46 - Batt. 110 hs: Liu Xiang (Cina), Merritt, Richardson, Porter, Wilson (Usa); Pozzi, Torner (Gb). 19.22 - 400 hs D: Davydova (Rus); Spencer, Walker, Wilson (Giam); T. Williams (Usa). 19.34 - 400 hs: Culson (P. Rico); Greene, Green (Gb); Jackson, Taylor, Gaymon (Usa). 19.40 - Alto D: Chicherova (Rus); Lowe (Usa); Hellebaut (Bel); Beitia (Spa); Algelsen (Nor). 19.44 - Batt 100: Gay, Bailey, Rodgers, Kimmons (Usa); Powell (?), Bailey, Carter, Frater (Giam), Chambers (Gb); Bledman (Tri). 20 - Lungo: Saladino (Pan); Watt, Frayne (Aus); Mokoena (S. Af); Camara (Ger), Tomlinson (Gb). 20.04 - 200 D: Simpson, Bailey (Giam); C. Williams (Usa). 20.14 - 5000 D: Cheruiyot, L. Masai, Nyaruai (Ken); Anteneh (Eti). 20.36 - 1500 D: Jamal (Bahr); Langat (Ken); Uceny, Simpson (Usa). 20.48 Finale 110 hs. 20.59 - Finale 100. 21.09 - 5000: Farah (Gb); K. Tadesse (Eri); Kigen, Kiptoo, Ndiwa, Mutahi, Bett (Ken); Mottram (Aus). Domani Ore 14 triplo D. 14.20 alto. 15.11 batt. 100 D. 15.30 peso. 15.44 batt. 100 hs. 16.04 800. 16.15 200. 16.20 giavellotto D. 16.26 400. 16.32 triplo (GRECO, SCHEMBRI). 16.37 miglio. 16.49 800 D. 17 3000 sp. 17.18 finale 100 D. 17.28 4x100. 17.39 finale 100 hs. 17.49 400 D. Tv - Oggi: diretta su RaiSport 1 dalle 18.45 alle 21.50. Domani: diretta su RaiSport 1 dalle 15.15 alle 17.55. PISTA MONDO (si.g.) A Toronto (Can). Uomini. 100 (+0.7): J. Warner 10"15. Peso. Rodhe 20.51. Donne. 100 hs (+1.0): Holder 12"83; Whyte 12"90. Martello: Frizell 70.00. A Teheran (Iran). Uomini. Lungo: Arzandeh 8.17 (+1.3, r.n.). A Abashiri (Giap). Uomini. 10.000: Million (Eti) 27’54"52; Njeru (Ken) 27’56"67. HOWE FRIULANO (a.fr.) Al Meeting Sport Solidarietà di Lignano di martedì ci sarà anche Andrew Howe (sui 200). Con lui, tra gli altri, Oscar Pistorius, Nancy Lagat e Lolo Jones. Oggi, al memorial Agosti di Pordenone (ore 17.45), Giorgio Piantella e Anna Giordano Bruno nell’asta e Zahra Bani nel giavellotto. A Livorno. Martello: Magni 62.11.
MONDIALI JUNIORES A BARCELLONA LANCIANO SOLO 12a NEL TRIPLO
vo avrebbe più senso. Tra sistemazioni alberghiere, trasporti, promozione e cast, non si improvvisa. E, finanziamenti a parte, coi Giochi e agosto alle porte, saremmo in ogni caso fuori tempo massimo». La proposta «Abbiamo vissuto
di due o tre sponsor — spiega Angelotti —, di un accordo con la Rai e, soprattutto, grazie agli Enti locali. Da Provincia e Comune, che già nel 2011 avevano drasticamente ridotto il contributo portandoci a un "bagno", non s’è mossa foglia. Non polemizzo: dico solo che una città come Milano dovrebbe capire che lo sport è un investimento, non un costo. La Camelot da due anni è senza sponsor: se devo destinare qualche risorsa, penso prima al mio club. Ho chiesto l’organizzazione della finale dei Societari 2013 a Salò e, per non disperdere un patrimonio, auspico che tra organizzatori, comitati e società, si faccia quadrato perché il meeting non sparisca per sempre. Sono ben disposto a fare il comprimario. Proseguirò solo col premio atletica Candido Cannavò: lo devo a chi aveva aiutato la Notturna a rinascere». a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
O’Farrill, 110 hs in 13"18: Cuba ora ha il nuovo Robles
Yordan O’Farrill, 19enne cubano: 3˚ di sempre tra gli juniores COLOMBO
Niente bis per Francesca Lanciano nel triplo ai Mondiali juniores di Barcellona. Dopo aver firmato, con 13.59, il record italiano di categoria, ieri ha chiuso la finale 12ª con 12.95; meglio Ottavia Cestonaro, 8a con 13.29 in una gara illuminata da un doppio 14.17: quello di Ana Peleteiro, spagnola classe ’95 che firma per due volte il record europeo allievi (13.96 al secondo tentativo); e quello della lituana Dzindzaletaite, argento per una peggiore seconda misura. Di alto livello anche la finale dei 110 hs, vinta dal cubato O’Farrill in 13"18, terzo tempo di sempre tra gli juniores. Veloce pure la finale dei 400, al dominicano Santos in 44"85. Nei 200 Irene Siragusa convince pure senza finale: con 23”75 è la sesta italiana jr di sempre. Avanzano Roberta Bruni nell’asta e Anastassia Angioi nel lungo (finale oggi). Inizia il cammino di Ales-
sia Trost nell’alto. Domenica la finale: cerca l’1.95 per i Giochi. Finali. Uomini. 400: 1. Santos (R.Dom) 44"85; 2. Hall (Usa) 45"39; 3. Solomon (Aus) 45"52. 1500: 1. Driouch (Qat) 3’39"04; 2. Ngetich (Ken) 3’40"39; 3. Labali (Mar) 3’40"60; 11. ABDIKADAR 3’53"74. 110 hs (-1.0): 1. O’Farrill (Cuba) 13"18; 2. Hough (Aus) 13"27; 3. Belocian (Fra) 13"29. Asta: 1. Da Silva (Bra) 5.55; 2. Horvat (Cro) 5.55; 3. Barber (Can) 5.55. Disco: 1. Dacres (Giam) 62.80; 2. Praczyk (Pol) 62.75; 3. De Beer (Saf) 61.57. Donne: 800: 1. Wilson (Usa) 2’00"91; 2. Judd (Gb) 2’00"96; 3. El Bahraoui (Mar) 2’03"09. 3000 sp: 1. Jepkemei (Ken) 9’47"22; 2. Gebisa (Eti) 9’50"51; 3. Rutto (Ken) 9’50"58. Triplo: 1. Peleteiro (Spa) 14.17 (-1.0); 2. Dzindzaletaite (Lit) 14.17 (+1.6); 3. Zaldivar (Cuba) 13.90 (+0.3); 8. CESTONARO 13.29 (+1.5); 12. LANCIANO 12.95 (+0.5). Qualificazioni. Uomini. 200. Batt. III (-2.0): 7. VALBONESI 22"19 (el.). VI (+0.1): DESALU sq. Giavellotto: 41. FRARESSO 61.73 (el.). Donne: 200. Batt. V (-2.0): 4. SIRAGUSA 23"93 (q.). VI (-0.7): 7. SCAPIN 25"01 (el.). Sem. II (+0.4): 4. SIRAGUSA 23"75 (el.). 400. Sem. II: BATTAGLIA 54"82 (el.). Asta: 9. BRUNI 4.05 (q.); 13. MALAVISI 4.05 (el.). Lungo: 12. ANGIOI 6.20 (+0.8) q.; 26. LIBOÀ 5.78 (+0.4) el. Oggi Ore 9 marcia 10.000 m (Fortunato, Minei). 9.30: q. alto D (Trost). 10.05: q. 100 hs (Paniz, Carmassi). 11: b. 3000 sp (Quazzola). 11.40: b. 1500 D (Del Buono). 12: q. martello (Di Blasio, Bortolato). 12.20: b. 800 (Lahbi, El Kabbouri). 18.30: F alto. 19.55: F lungo D (Angioi). 20: F 400 hs. 20.15: F 200 D. 20.25: F giavellotto. 20.30: F 400 D. 20.50: 800 eptathlon. 21.30: F 200. In tv Dir. RaiSport 1 8.55 e 18.15; Eurosport ore 10, 18, 21.
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OLIMPIADI -14 SCHERMA
LA FIACCOLA
Johnson tedoforo a Stonehenge La torcia olimpica, nel 55esimo giorno del suo percorso, è arrivata a Stonehenge con un tedoforo d’eccezione, Michael Johnson (nella foto a destra). Il quattro volte campione olimpico
MARISA POLI
Valentina Vezzali ha gli occhi azzurri e mamma Enrica, quando era piccina, le raccontava che erano pezzettini di cielo rubati per lei. Vale ha vinto tre ori olimpici (da Sydney ad Atene e Pechino) e sei mondiali (il primo a Seul 1999, il più recente a Catania nell’ottobre scorso) e mamma Enrica se li è sognati tutti, prima. «Difficile spiegare quanto mamma è importante per me, per la mia carriera. Sarà il mio segreto? Ne fa parte, di sicuro. Aveva 48 anni quando è morto papà, aveva già perso la mamma a sei e a undici era andata a lavorare. Sola e forte ha cresciuto me e le mie sorelle e anche oggi mi aiuta con mio figlio Pietro. È lei che mi sorregge, da lei ho imparato a non mollare mai» non ha mai nascosto la portabandiera di Londra.
(staffette comprese) ha aperto ieri la staffetta di 174 chilometri che ha portato la fiaccola anche nelle cittadine di Dorchester, Salisbury e Weymouth, che ospiteranno le gare di vela. «E’ stato un grande momento — ha commentato Johnson, ora 44enne —, correre con la torcia è sempre incredibile, farlo a Stonehenge ancora di più».
CERIMONIA A LONDRA
Petrucci: «Onoreremo le vittime di Monaco» A Londra il Comitato olimpico israeliano organizzerà una cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime di Monaco 1972. Lo ha ufficializzato ieri il presidente del Coni, Gianni
Grace Kelly A quei tempi chia-
mava Vale «la mia Grace Kelly», non immaginava che da quella bimbetta minuta e pallida sarebbe sbocciata una delle grandi dello sport italiano di ogni epoca. Cominciò a pensarci quando a 8 anni la vide battere ragazzine più di anni più grandi, quando la vide alzare il trofeo «Prime lame» a 9 anni, a Orvieto. O quando Vale era l’unica che riusciva a far mangiare il padre Lauro, mala-
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Petrucci, in una lettera indirizzata a Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi Italia e membro del Parlamento ebraico europeo. «Ricordare e commemorare gli 11 membri israeliani della famiglia olimpica, che persero la vita a seguito dell’attacco terroristico al Villaggio Olimpico di Monaco ’72 — ha scritto Petrucci — è un dovere dello sport italiano».
«Vale è la mia Grace Kelly» Se la mamma è un talismano La Vezzali vista da una persona davvero speciale: dall’infanzia al successo perché la portabandiera azzurra considera decisivo il ruolo della madre FUORICLASSE IN FAMIGLIA
VERSO LONDRA
Da oggi a Norcia il raduno dei fiorettisti Da oggi Valentina Vezzali e la nazionale di fioretto maschile e femminile (Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Ilaria Salvatori; Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Valerio Aspromonte e Giorgio Avola) è in raduno a Norcia, dove resterà fino al 23 luglio (il 26 la partenza per Londra). Al lavoro invece al centro Coni di Formia gli sciabolatori, con Aldo Montano che sta cercando di recuperare dal grave infortunio muscolare (strappo all’adduttore della gamba sinistra) e in questi giorni riprenderà in mano la sciabola. Gli altri qualificati sono Gigi Tarantino, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele e per la prova individuale femminile Irene Vecchie Gioia Marzocca. Dal 17 sempre a Formia si radunano anche gli spadisti. Qualificati Paolo Pizzo nel maschile, Rossella Fiamingo, Bianca Del Carretto, Mara Navaria e Nathalie Moellhausen nel femminile. La delegazione partirà per Londra il 26.
Pedana Mamma Enrica è tifo-
sa e segue gli assalti della figlia qualche volta a bordo pedana (come ai Mondiali di Antalya dove si presentò con una caviglia ingessata), più spesso girovagando per i palazzetti (o curando Pietro). La sua voce si sente solo quando le cose non si mettono bene, un «forza Vale» neanche tanto urlato. E pensare che un po’ di resistenza la fece agli inizi della figlia più piccola con la scherma. Non era proprio convinta quando il maestro Ezio Triccoli le chiese di portare anche Vale in sala, per metterla in guardia e perché aveva un progetto: «Questa la porto all’Olimpiade». Alla fine disse sì, come ha spiegato più volte, ascoltando le parole del marito. Sosteneva che lo sport tiene lontani dalle cose brutte, lui che aveva giocato nei ragazzi del Bologna calcio.
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Valentina Vezzali, 38 anni, con la mamma Enrica, 74. Sopra la Vezzali in gara e sotto con il marito Mimmo Giuliano e il figlio Pietro BIZZI
La fiorettista: «È lei che mi sorregge, da lei ho imparato a non mollare mai» Quel «forza Vale» neanche gridato che rassicura sempre l’olimpionica
to, con le sfide: «Se non mangi tu, non mangio neppure io». Pensava di poterlo guarire, diventando la prima della classe e nella scherma. Papà Lauro è morto a 51 anni, Valentina ne aveva solo 15 e quel nodo le è rimasto dentro, dietro la maschera nasconde anche ricordi e dolori. Ha trovato prima nel maestro Triccoli e poi in Giulio Tomassini, che la allena da 22 anni, un secondo padre. Lacrime Mamma Enrica c’è sempre, si prende i baci di Va-
le dopo le (tante) medaglie, le asciuga le lacrime e accoglie gli sfoghi dopo le (poche) sconfitte. Come a Torino 2006, quando fu sconfitta da Margherita Granbassi in finale e si ruppe il crociato del ginocchio sinistro. Ha condiviso le paure dell’intervento e il timore di non poter più tornare. Mamma Enrica ha visto Valentina ingrassare di 24 chili quando era in attesa di Pietro. L’ha vista massacrarsi di fatica per perderli e tornare in fretta a vincere, ha accudito il nipote
fin dai primi mesi di vita, quando Valentina si allenava per l’incredibile titolo mondiali conquistato quattro mesi dopo la maternità. «Allattava e correva — è il ricordo della mamma —. E io con la carrozzina al parco». Fornelli Mamma Enrica sa de-
scrivere le due facce di Valentina: «Carattere aggressivo con il fioretto, dolcissimo lontano dalla pedana. Da mio marito Lauro ha preso l’intelligenza e la capacità di programmare,
da me l’istinto». Una cosa non è riuscita a trasmetterle: la classe ai fornelli. Da una parte c’è la regina assoluta del tortello di ricotta e spinaci, con il sogno segreto di aprire un ristorantino. Dall’altra l’olimpionica che in cucina si chiude in difesa. Anche Mimmo, il marito di Vale, riconosce: «Non possiamo chiederle più della pastasciutta e di una fetta di carne arrosto. Per fortuna mia suocera è molto brava». Quasi d’oro, o forse più. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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BASKET IL CASO A Taranto
AZZURRE DOPO LA QUALIFICAZIONE A EURO 2013
AZZURRINI SHOW SULLA PORTAEREI
Sottana superstar «Ma a trionfare è stato il gruppo»
Nella base navale della Marina Militare a Taranto spettacolare amichevole per gli azzurrini Under 18, sul ponte della portaerei Cavour (foto Ciamillo). L’Italia si è imposta sulla Svezia 61-42. Ieri 1a giornata dell’Europeo Under 20 in Slovenia. L’Italia è stata sconfitta nettamente dai padroni di casa. Risultati: Slovenia-Italia 81-68 (Laganà 18, Traini 14, Spizzichini 9, Abass 9): Lituania-Svezia 80-71. Oggi: Italia-Lituania (ore 16.15).
MARIO CANFORA
La nuova Treviso riceve l’assist della Serie A Apertura dei club per la società che prende il posto della Benetton, esclusa con Teramo ANDREA TOSI BOLOGNA
La nuova Treviso Basket srl respira e spera di rivedere ancora la serie A come erede della Pallacanestro Treviso Benetton, ieri esclusa dalla Legabasket insieme a Teramo. Ormai siamo al countdown del Consiglio Federale di domani che deciderà se e come Treviso potrà continuare la sua storia nel campionato italiano e i reggenti della neonata società stanno giocando tutte le carte per convincere le istituzioni ad accoglierla nel grembo del grande basket. Così Claudio Coldebella e Riccardo Pittis fanno il doppio play all’Assemblea di Lega che nell’odg prevedeva le ammissioni per il prossimo campionato, chiedendo il permesso di presentare il programma del nascituro club, di cui sono i fiduciari insieme a Paolo Vazzoler,
che dovrebbe subentrare alla Benetton anche nel titolo sportivo. Concluso l’intervento e il lungo dibattito, i due lasciano il campo fiduciosi di avere smosso le acque. Renzi «Non è nella nostra com-
petenza assumere decisioni sull’ammissione e affiliazione di un club, questa facoltà spetta solo al Consiglio Federale al quale dobbiamo rimetterci — è il commento del presidente Renzi —. Questa situazione ci spiace ma non potevamo agire diversamente. Se domani la Fip si esprimerà favorevolmente sulla richiesta di titolo sportivo riapriremo i termini per l’iscrizione alla serie A». Coldebella fa filtrare ottimismo: «Sappiamo bene che la palla è in mano alla Federazione — argomenta il giemme —, non ci aspettavamo nulla di diverso dalla Lega ma ci premeva verificare il clima degli altri club nei nostri
confronti e abbiamo constatato che c’è molta adesione e nessuna ostilità». Rivali Infatti le rivali sembrano
consenzienti: «Non esiste un presupposto per l’ammissione di questa Treviso fuori da tutti i termini e parametri economici — argomenta Claudio Sabatini, patròn della Virtus Bologna —, ma in questo momento storico molto difficile bisogna chiudere un occhio davanti ai regolamenti per stimolare nuovi imprenditori ad investire nel basket. Perciò sono favorevole alla nuova Treviso in serie A, basta però che in futuro questo metodo valga per tutti». Varato il planning del campionato 2012/13: stagione regolare dal 30/09 al 05/05; i playoff scattano il 9 o 15/05 (dipende da Final Four di Eurolega), l’eventuale gara7 di finale scudetto è in programma il 21 o 27/06.
VALERIO PICCIONI
Giovanni Malagò è stato assolto nel processo sugli abusi edilizi dei Mondiali di nuoto 2009. L’ha deciso il giudice monocratico Marina Finiti accogliendo la richiesta dell’avvocato Carlo Longari, che difendeva il presidente del circolo Aniene. Il tutto grazie all’articolo 129 del Codice di Procedura Civile, che prevede che «in ogni stato e grado del processo si possa riconoscere che il fatto non sussiste o che l'imputato non l'abbia commesso e dichiarare d’ufficio la sentenza di proscioglimento». La mossa Nell’ultima udienza
Giovanni Malagò, 53 anni ANSA
prima dell’epilogo di ieri, l’avvocato Longari, del collegio difensivo di Malagò di cui fa parte anche Silvia Morescanti, aveva depositato una nuova memoria per dimostrare la regolarità delle opere di costruzione dell’Aquaniene, l’impianto per cui Malagò era stato rinviato a giudizio. La decisione del Tri-
Caserta ingaggia il play Wise (l.b.) Caserta ha ingaggiato il play Nic Wise, 1.78, nelle ultime due stagioni in Europa a Bonn e Le Havre (15.1 punti, 5.6 assist). Cantù ha chiuso con il centro Alex Tyus, ex Arizona, proveniente dal Maccabi Ashdot (12 punti, 8.5 rimbalzi). Reggio Emilia ha ufficializzato l’ingaggio di Andrea Cinciarini. L’assemblea di Legadue ha ammesso tutti i club meno Piacenza, ma su Ostuni grava il giudizio della Comtec: domani la Fip delibera. Scafati è vicina a Ron Slay ex di Avellino.
NAZIONALE USA
Griffin, ginocchio k.o.: arriva Davis La Nazionale Usa, perde un altro lungo (dopo Howard, Bosh e Aldridge): Blake Griffin si è infatti procurato una distorsione al ginocchio sinistro. L’ala dei Clippers è tornata a Los Angeles per sottoporsi a risonanza magnetica. Al suo posto coach Krzyzewski ha prontamente chiamato, per ora a scopo precauzionale, Anthony Davis, reduce peraltro da una distorsione a una caviglia. Mercato: Minnesota taglia Milicic per poter prendere Batum, Dallas firma Kaman e Darren Collison e si libera di Haywood.
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NUOTO LA RASSEGNA IRIDATA DEL 2009
Abusi edilizi ai Mondiali Malagò assolto per l’Aniene
MERCATO
Dieci anni fa, nell’intervallo delle partite del Castelmaggiore (LegaDue maschile), l’occhio della gente non si staccava mai da una dodicenne minuta che dava spettacolo segnando in continuazione. Giorgia Sottana quei momenti li ricorda con piacere. «Andavo a vedere le partite di mio fratello Luca e mi divertivo a fare canestro: com’ero piccola...». Non ci voleva tanto a pronosticare una carriera giovanile piena di successi nel Basket Treviso (il cui artefice è stato il padre Maurizio, allenatore): cinque scudettini, un esordio in prima squadra con l’Italia a 18 anni coronato dalla partecipazione all’Europeo 2007 disputato a Chieti. Che anno A distanza di 5 anni,
tanto è cambiato, per il play azzurro. Soprattutto in questo 2012: Coppa Italia e scudetto vinto a Taranto, e la fresca qualificazione all’Europeo 2013. «Vittorie che mi hanno capire quanto sia davvero importante giocare in un gruppo unito — racconta —: sia nel club, sia in Nazionale alla fine ha fatto la differenza. La qualificazione rappresenta qualcosa di straordinario. Nessuno ci credeva, sapevamo che Grecia e Lettonia erano due buone squadre, ma alla fine l’abbiamo meritata». In tutte le sei vittorie di fila delle azzurre, c’è sempre stato il suo zampino. Il c.t. Ricchini dice che Giorgia è il leader tecnico della squadra, fatto sta che nei momenti importanti non c’è un arresto e tiro da tre o un assist che non porti la sua firma. Crociati Nella sua giovane car-
riera, ha dovuto fare i conti con due gravi infortuni (rotture del legamento crociato). Ne è uscita sempre con una forza d’animo incredibile. «Nel 2005 sono stata fuori sette mesi, nel 2009 ben nove — spiega —. Sono convinta che questi due episodi hanno rappresentato per me la svolta, mentalmente mi hanno fatto fare il salto di qualità». È arrivata a
Giorgia Sottana, 23 anni CIAMILLO
Taranto, lo scorso anno, con l’obiettivo di partecipare di nuovo all’Eurolega già fatta a Venezia. Ma ora il club pugliese, guidato da Ricchini, ha rinunciato all’Europa e non naviga in buone acque. Andrà via? «Non lo so, devo ancora valutare, il contratto prevede un’uscita proprio in mancanza dell’Eurolega». L’alternativa in Italia sarebbe solo Schio. «Sì, ma non escludo un’esperienza all’estero: ne riparleremo, ora sono stanchissima, non vedo l’ora di andare in vacanza». Treviso Ultimo passaggio sulla
sua città natale, Treviso, che rischia l’esclusione dal basket pro’ maschile: a proposito, al nuovo club che ha chiesto la A, Treviso Basket, sarà chiesto di cambiare denominazione visto che è troppo simile a quel Basket Treviso dove è cresciuta Sottana. «Sarebbe un duro colpo, spero di vederla ancora in A — conclude —: certo, se penso che nel nostro settore ha mollato la storica Comense, allora vuol proprio dire che il momento è complicato». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IPPICA LA RELAZIONE TECNICA SULL’OPERAZIONE bunale riguarda dunque soltanto Malagò e non gli altri rinviati a giudizio, fra cui i commissari dei Mondiali Angelo Balducci e Claudio Rinaldi, e l’architetto Angelo Zampolini. I presunti abusi edilizi sono relativi a 27 opere, ci sono dentro alcune opere del G8, ma anche le costruzioni e ristrutturazioni per i Mondiali 2009 di nuoto. Stima bipartisan Dopo l’assoluzione, Malagò ha incassato le dichiarazioni di stima del sindaco Alemanno, del presidente della provincia Zingaretti e della governatrice del Lazio, Polverini. Malagò andrà quindi a Londra da assolto. E chissà che la mossa dei suoi legali non sia stata studiata anche per arrivare da «prosciolto», al momento ora probabilmente più vicino in cui si candiderà alla presidenza del Coni, sfidando l’attuale segretario generale Lello Pagnozzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Soppressione Unire-Assi e il risparmio che non c’è A NEWMARKET È 2˚
Il fantino Atzeni sfiora il colpo Ieri a Newmarket non ha corso Jakkalberry per il terreno pesante. Ma un altro italiano ha rischiato di vincere le Princess of Wales’s (gr. 2, m 2400): si tratta di Andrea Atzeni che, in sella a Joshua Tree (recente 4˚ nel GP di Milano), ha montato benissimo finendo secondo dietro Fiorente (R. Moore). GP A FOLLONICA Stasera al Dei Pini (inizio alle 20.40) bella edizione del Città di Follonica (ore 23.05, m 1600) con la sfida tra Owen Cr, Obama Gar e Oropuro Bar.
MICHELE FERRANTE
Dai vertici politici dell’ippica solo notizie che confermano immobilismo. L’altro ieri il Ministro del Mipaaf, Mario Catania, ha implicitamente ammesso che nulla è stato ancora fatto per tentare una seppur minima ripartenza del settore ormai quasi morto, nel momento in cui ha dichiarato che «la soppressione dell’Assi è solo il primo passo per la creazione di un nuovo assetto normativo sul quale sarà necessario tornare nei prossimi mesi». Sulla soppressione dell’Unire (Assi), con passaggio di competenze a Mipaaf e Agenzia delle Dogane (al posto di Aams) si erano anche ipotizzate grandi
sinergie di ripartenza, prospettive di ottimizzazione e risparmio. Milioni come minimo, un segnale che confermasse l’inversione di tendenza rispetto a un passato di gestioni imbarazzanti, che hanno portato il settore a 100 milioni di montepremi (da oltre 200 come soglia minima accettabile) e a voragini più o meno evidenti nei conti di tutti, con Unire e ippodromi (poche le eccezioni) in testa. Ieri la relazione tecnica del provvedimento di soppressione di Assi-Unire, ci ha spiegato a quanto ammonta l’immediato risparmio dell’operazione. Esattamente «oltre 195.000 euro all’anno» relativi ai compensi soppressi del commissario straordinario (Claudio Varrone, 136.566 e) e del collegio sindacale (59.130 e). Centonovantacinquemila euro, avete capito bene: l’importo dei compensi di un paio di Gran Premi. C’è da augurarsi che si tratti solo di un piccolo primo passo.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Golf DOPO IL SECONDO POSTO A PARIGI, CHICCO È IN TESTA A INVERNESS
Molinari, altro giro da campione In Scozia apre con un grande 62 SIMONE BATTAGGIA
Sabato sera a Parigi, dopo un mediocre 74 nel terzo giro dell’Open di Francia, Francesco Molinari si era fermato in putting green. «Sentivo di dover lavorare sul movimento, faticavo a controllare il ritmo. È stata una buona sessione». Ottima, a giudicare dai risultati. Perché dopo il giro in 64 colpi centrato domenica, che gli ha permesso di chiudere il torneo al secondo posto mettendo paura al vincitore, Marcel Siem, ieri l’azzurro ha firmato addirittura un 62 nel primo giro dell’Open di Scozia, in corso al Castle Stuart di Inverness (par 72). Dieci birdie, realizzati tra l’altro nelle prime 15 buche giocate, valgono il primo posto con -10 nell’evento che precede il British Open, ma anche il record del torneo e del percorso delle Highlands. Non male per un giocatore spesso criticato per la qualità del gioco nel green. Miraggio 59 In una giornata
asciutta e senza vento, ideale per ottenere punteggi bassi, Molinari ha iniziato il giro dalla 9. Ha pescato sei birdie nelle prime nove buche — cinque consecutivi dalla 14 alla 18 — e altri quattro di fila tra
la 3 e la 6. Quando già il suo score segnava -10, ha avuto addirittura l’opportunità di centrare il mitologico 59, punteggio realizzato soltanto cinque volte nella storia del Pga statunitense e mai nell’European Tour. «Si, ci ho pensato — racconta il più giovane dei fratelli torinesi —, ma la 7, 8 e 9 non sono affatto buche facili». A ben vedere, però, un 59 è arrivato: a Parigi aveva chiuso le ultime nove buche in 29 colpi, e ieri le prime nove in 30. «Sembra tutto facile, ma
così non è — sottolinea l’azzurro —. Grande inizio, però mancano ancora tre giri. Proverò a ripetermi, ma so che non si possono sempre vivere giornate del genere». Cento sotto il par Le condizioni
ideali hanno permesso a 100 iscritti di chiudere il giro sotto il par. Spicca il -8 dello spagnolo Canizares, che dopo nove buche «normali» (due birdie e un bogey) ha centrato sette birdie nella seconda parte del percorso. Luke Donald,
l’inglese numero 1 della classifica mondiale, è 12˚ con 67 colpi. Tra gli altri italiani, Matteo Manassero è 41˚ con -3 (quattro birdie, un bogey), Andrea Pavan 61˚ con -2 (un eagle, un birdie, un bogey). Più indietro Gagli (83˚) e Colombo (123˚). Scottish Open a Inverness (Scozia; European Tour; par 72, montepremi 3.165.000 e): 1. F. MOLINARI -10 (62); 2. Canizares (Spa) -8 (64), Kjeldsen (Dan), Jacquelin (Fra) -7 (65); 41. MANASSERO -3 (69); 61. PAVAN -2 (70); 83. GAGLI -1 (71); 123. COLOMBO +1 (73).
-10
Boxe Di Giacomo-Barletta per il tricolore (r.g.) Stasera a Velletri (Roma) per la Cavallari e Chiaverini Boxe, Lorenzo Di Giacomo (41-6-1), 34 anni tenta il terzo alloro contro Emanuele Barletta (9-1) 28 anni, per il vacante tricolore mediomassimi. In programma. Medi: Diego Velardo (2) c. Florin Onea (Rom. 4-50-5); Welter: Daniele Ceci (d) c. Giovanni D'Antoni (5-2-1); Superwelter: Riccardo Lecca (4-0-1) c. Sreko Janjic (Ser. 0-2) sui 6 round. Tv: Sportitalia dalle 21.30.
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Canoa UNDER 23 Oggi al via i Mondiali di slalom a Wausau (Usa). Nel K1 tutti in semifinale gli azzurri. Giovanni De Gennaro 8˚ in 106.53, Lukas Mayr 16˚, passa Zeno Ivaldi, 23˚. Oggi Roberto Colazingari nelle qualifiche nel C1 u.23.
Francesco Molinari, 29, gioca con l’attrezzo magico: il putter REUTERS
Canottaggio
Treviso riparte dalla serie B-2
Castellucci: Tumore benigno Italia: debutto «A me l’Europa» Zahrobska operata con le inglesi
L’under 16 del Sisley alle finali
TRICOLORE (c.f.) 56 coppie alla 2ª tappa del Tricolore, oggi a Paestum (Sa) con le qualifiche. Spicca il nuovo duo Fiorin-Chiavaro. Al tabellone finale i vincitori del circuito Under 20, Bellodi-Langellotti (femminile) e Tiozzo-Vanin (maschile).
ACCORDO WSB (i.m.) L’Aiba e la federboxe polacca, presieduta dal campione olimpico ’76 dei mediomassimi Jerzy Rybicki, hanno firmato l’accordo per l’ingresso di una franchigia della Polonia nella prossima edizione delle Wsb dove Milano è campione in carica.
Record Pga Tour Nell’European Tour non è mai stato realizzato un 59. Nel Pga ci sono riusciti 5 volte, le ultime due nel 2010: Goydos nel John Deere (par 71), Appleby nel Greenbrier (par 70)
Stefano Castellucci, 31, sfida Bundu
(a.fr) Cresce l’attesa, al PalaCarnera di Udine, per la riunione (Team Loreni, diretta su Sportitalia 2 dalle 21.30) che domani, nel match clou (6 gli incontri pro’), mette in palio il titolo europeo dei welter tra il campione uscente, Leonard Bundu (26-0-2), e lo sfidante Stefano Castellucci (20-1). E’ il 65˚ incontro valido per un europeo tra italiani, ma un’unicità ce l’ha: si svolge nel 27˚ Memorial Carnera, in onore del pugile friulano di Sequals di cui il 29 giugno è ricorso il 45˚ dalla morte. Sarà presente la figlia Giovanna Maria che da qualche mese vive nel paese natale del padre. Oggi la cerimonia del peso. Bundu si troverà di fronte il rivale-muratore, deciso a sfruttare la chance della vita per accantonare la cazzuola e dedicarsi solo ai guantoni: «Ho conciliato allenamenti e lavoro preparandomi benissimo. Già da 4 giorni sono al peso forma di 66,5 kg. Vincere il titolo (che andrà poi difeso contro lo sloveno Jan Zaveck, ndr) , potrebbe spalancarmi porte mondiali».
Sci AL CERVELLO
La sciatrice ceca Sarka Zahrobska, 27 anni, campionessa del mondo di slalom nel 2007 ad Are (Svezia), è stata operata per la rimozione di un tumore benigno al cervello. L’intervento era programma da diversi giorni ed è stato eseguito in un ospedale di Praga. La Zahrobska «è in buone condizioni, cosciente ed ha già potuto comunicare», secondo l’agenzia Ceska Sportovni. Al momento non si fanno previsioni sui tempi di recupero. La Zahrobska si era sentita male durante un allenamento e a inizio luglio era stata ricoverata in ospedale, dove era rimasta in coma farmacologico per una settimana. Gli esami avevano evidenziato la presenza di una massa tumorale nel cervello, i successivi accertamenti ne hanno chiarito la natura benigna. Solo nelle prossime settimane si potrà sapere se la sciatrice ceca, bronzo ai Giochi olimpici 2010, potrà tornare allo sci agonistico: per ora i programmi di allenamento autunnali non sono stati cancellati.
Sarka Zahrobska, 27 anni ANSA
Softball I MONDIALI IN CANADA
IN SEMIFINALE Ai Mondiali u.23 di Trakai (Lit) 3 barche azzurre in semifinale ed una in finale dopo il pass del 2 senza pl e l’accesso in finale per il 4 di coppia pl. In finale col 1˚ tempo doppio, 4 di coppia e 4 senza pl. Bene anche il 4 di coppia donne, 2˚ nel recupero e ora in finale. Successo per il quadruplo leggero rosa, male il 4 con.
Disabili ZANARDI A PIANCAVALLO(a.fr.) Ieri Alex Zanardi ha raggiunto la Nazionale di paraciclismo in ritiro a Piancavallo (Pn) per la Paralimpiade di Londra. La prima fase si chiude martedì, la seconda dal 24 luglio al 4 agosto sempre nella località montana pordenonese, quindi a Roccaraso dal 16 al 28 agosto.
Hockey ghiaccio MERCATO (m.l.) Al Renon il 30enne attaccante canadese Greg Jacina, già a Collalbo nel 2009-’10. Al Val di Fassa il difensore canadese con passaporto sloveno Greg Kuznik, già ad Alba di Canazei nel 2005-’07.
Greta Cecchetti, 23 anni BAGATTINI
(m.c.) Oggi al via il 13˚ Mondiale in Canada, a Whitehorse. Le azzurre, che debuttano contro la Gran Bretagna, si presentano con una pedana tutta italiana (Turazzi, Cecchetti, Papucci e Musitelli) in un torneo che dovrà convincere il Cio a riammettere il softball ai Giochi. «È un orgoglio presentarsi con lanciatrici fatte in casa - dice il manager Centrone - Significa che non siamo stati a pensare solo ai risultati, ma abbiamo costruito qualcosa per il futuro». In quest’ottica c’è la matricola Giulia Longhi: «La faremo crescere all'ombra di Michela Vitaliani». L’Italia è in un girone difficile, con Giappone e Canada, nel 2010 alle spalle delle imbattibili Usa. «Il nostro obiettivo - dice la Centrone - è superare il turno. Per farlo dobbiamo conquistare tre-quattro vittorie». Una tegola: l'infortunio di Cavallo, sostituita da Abruzzetti. Oggi. Gir. A: Rep. Ceca-Portorico, Usa-Venezuela, Argentina-Sudafrica, Olanda-Cina. Gir. B: Nuova Zelanda-Messico, Giappone-Australia, Gran Bretagna-Italia, Canada-Taiwan.
Football LO SCANDALO
MONDIALE U19 (c.f.) Al Mondiale Under 19 di Lanarka (Cip) 25˚ le azzurre Elisa Fragonas e Valentina Pomili , sconfitte ieri 2-0 sia da Maaseide-Bech (Nor) che da Dabizha-Gorbunova (Rus).
Record Scottish Open Il -10 (62) firmato ieri da Molinari a Inverness (par 72) eguaglia il miglior score di sempre allo Scottish Open: nel 1992, sul par 70 di Gleneagles, Paul Curry siglò un 60.
Boxe DOMANI MEMORIAL CARNERA
Qualificazioni Eurojr (a.a.) Esordio vincente per gli azzurrini di Bonitta nel torneo di qualificazione all’Europeo Juniores maschile. A Zocca (Mo) hanno superato l’Olanda 3-0 (25-23, 25-14, 25-18) con 18 punti di Randazzo. Oggi alle 19.30 la sfida con la Germania, che ha superato 3-0 (25-19, 25-15, 25-16) la Slovenia.
WORLD TOUR (c.f.) A Berlino (Ger), nel 6˚ Grande Slam stagionale dello Swatch World Tour, Cicolari-Menegatti vincono 2-0 su Ukolova-Khomyakova e 2-1 su Akers-Hochevar (Usa). Già sicure del passaggio del turno prima della sfida con Dubovcova-Nestarcova (Slk). Gioria-Momoli oggi contro Vivian-Lima (Bra) dopo un k.o. 2-0 con Kessy-Ross (Usa) e un successo 2-0 su Borger-Buthe (Ger).
RIECCO MARQUEZ (r.g.) Manuel Marquez (Mesm 54-6-1), 39 anni, designato campione del mondo dalla Wbo, dopo la rinuncia di Timoty Bradley (Usa 29) discusso vincitore di Manny Pacquiao (54-6-1) per la cintura welter Wbo, difende il fresco titolo il 21 luglio a Città del Messico contro il filippino Al Sabaupan (19-1-1). La trattativa per la 4a sfida con Pacquiao sembra conclusa, da disputarsi entro fine anno.
Pallavolo SETTORE GIOVANILE OK
(e.sp.) Il settore giovanile di Treviso è salvo. Si attende solo la ratifica da parte della Fipav dell’avvenuta iscrizione al campionato di serie B-2, ma la richiesta e il pagamento della tassa d’iscrizione sono stati regolarmente versati prima della data di chiusura che scadeva ieri. Con questa mossa i trevigiani preservano di fatto il possesso di tutti i cartellini degli atleti tesserati e potranno così lavorare un altro anno per provare a far nascere una nuova società. Per ora il titolo e la proprietà rimane a Verde Sport, che potrebbe passare il testimone a stagione in corso a una gestione che posa sui vecchi dirigenti Gravina e De Conti. Il settore tecnico verrà confermato con a capo Michele Zanin.
Beach volley
Hockey in line MONDIALE COLOMBIANO (m.l.) Primo k.o. per l’Italia ai Mondiali assoluti Firs 2012 a Bucaramanga (Col). Gli azzurri sono stati sconfitti 5-3 nella 3ª giornata (gruppo B) dagli Usa, ma i quarti erano già stati raggiunti. Quarti di finale: Italia-Francia; R. Ceca-Svizzera; Canada-Colombia; Usa-Lettonia.
Ippica OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini (inizio convegno alle 21) scegliamo Nevada Jet (14), Mito Gas (15), Gladiator Lux (8), Mago d’Alfa (13), Gimmy di Jesolo (6) e Inquist (11). SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (20.40), Roma (20.20), Montegiorgio (20.55), Pontecagnano (18.30). Galoppo: Grosseto (20.50) e Siracusa (20.35).
Nuoto GIOVANI FONDISTI (al.f.) Da oggi a domenica a Kocaeli (Tur) gli azzurrini sono in gara agli Europei juniores di nuoto di fondo. Uomini: Bianchi, Bienati, Brumana, Campigli, Mutti, Xanasi. Donne: Gabbrielleschi, Galli, Maoggi, Musso, Taddeucci, Tettamanzi.
Rugby NUOVO STATUTO È stato pubblicato il nuovo Statuto della Fir, redatto dal commissario ad acta Giulio Napolitano, il figlio del Presidente della Repubblica. Il Consiglio federale passa da 20 a 10 componenti, più il presidente della Fir. Il 20-21 luglio il Consiglio che dovrà fissare la data delle elezioni federali.
Joe Paterno, morto a gennaio AP
Penn State coprì i crimini per 10 anni Lo scandalo che ha travolto l’Università di Penn State, che pareva essersi concluso con la condanna al carcere a vita per Jerry Sandusky, ex vice allenatore della squadra di football colpevole di violenze sessuali su minori, ha invece scritto ieri un’ulteriore, tristissima pagina. L’investigazione privata voluta dall’ateneo ha infatti reso noto che sia l’ex allenatore, il leggendario Joe Paterno, morto a gennaio, sia i vertici di Penn State, hanno coperto i crimini di Sandusky per almeno 10 anni, per evitare la cattiva pubblicità che ne sarebbe derivata.
PER LA LAZIO (ro.pa.) Dopo i piloni Dave Young e Sami Drissi, la Lazio ha annunciato il 25enne 2ª linea irlandese Neilus Keogh (dalla seconda squadra del Leinster) e il 22enne pilone Francesco Pepoli, dai Crociati.
Sci nautico EUROPEI(m.l.) A Spuikanaal Oostrvoorne (Olanda) scattano i campionati europei 2012 specialità piedi nudi (finali domenica). Gli azzurri in gara, guidati dal c.t. Nicola Saracco. Uomini: Mastelli, E. Stagi, G. Stagi, Mussano. Donne: Aimone. AZZURRI IN AUSTRIA (m.l.) Nella WWut Slalom Jump Cup 2012 a Fischlham (Austria) Edoardo Berio ha vinto le gare di slalom (4 a 11.25) e salto (46.1) nella categoria U17, eguagliando il suo primato personale tra le boe. Matteo Luzzeri ha vinto nello slalom, categoria Open, con il risultato di 0,5 a 10.25
Sport invernali MONDIALI FIEMME Dal 20 febbraio al 3 marzo 2013 in Val di Fiemme, in Trentino, i campionati del mondo di sci nordico. La rassegna iridata è la prima ad aver firmato il progetto di accessibilità «Certificazione Open Event» proposto dall’Accademia della Montagna con il Comitato Organizzatore Fiemme 2013, la Provincia di Trento e vari enti locali. I Mondiali 2013 saranno i primi ad essere accessibili a chiunque, ai diversamente abili, ai soggetti in età avanzata, ma anche a coloro che presentano allergie alimentari.
Tennis GIANNESSI K.O. A Bastad (Sve, e410.175, terra). Uomini 2˚ turno: Ramos (Spa) b. Korolev (Kaz) 6-3 6-3; Dimitrov (Bul) b. Gil (Por) 6-3 6-4; Almagro (Spa) b. Minar (R.Cec) 1-6 7-6(8) 6-4; Traver (Spa) B. GIANNESSI (Ita) 6-4 6-3. FOGNINI PERDE A Umago (Cro, e410.175, terra). Uomini 2˚ turno: Verdasco (Spa) b. Gulbis (Let) 6-2 3-6 6-1; Berlocq (Arg) b. Trungelliti (Arg) 7-6 (4) 4-6 6-1; Kuznetsov (Rus) b. Pavic (Cro) 7-6 (0) 6-1; Dolgopolov (Ucr) b. FOGNINI (Ita) 6-2 6-4 ; SERANA VA A Stanford (Usa, 640.000, dollari, cemento). Donne 2˚ turno: S. Williams (Usa) b. Gibbs (Usa) 6-2 6-1; Scheepers (Rus) b. De Brito (Por) 6-3 6-4; Wickmayer (Bel) b. Watson (Gb) 5-7 6-1 6-4; Cirstea (Rom) b. Zheng (Cina) 6-3, 6-3; Vandeweghe (Usa) b. Jankovic (Ser) 6-4, 6-2. FUORI HAAS A Stoccarda (Ger, e410.175, terra). Uomini 2˚ turno: Monaco (Arg) b. Kamke (Ger) 6-2 6-3; Bellucci (Bra) b. Tomic (Aus) 7-6(6) 6-3; Cervenak (R.Cec) b. Haas (Ger) 6-4, 6-4; Stebe (Ger) b. Chardy (Fra) 4-6, 7-6 (8). ISNER BATTE MAHUT A Newport (Usa, $ 455.750, erba). Uomini ottavi: Isner (Usa) b. Mahut (Fra) 6-2 7-6 (2); Nishikori (Giap) b. Rochus (Bel) 6-7(6) 6-4 6-2; Van der Merwe (Saf) b. Sock (Usa) 6-4 6-4; Sela (Isr) b. Querrey (Usa) 5-7 7-6 (6) 6-2; Hewitt (Aus) b. Smyczek (Usa) 6-4 2-6 6-1; Ram (Usa) b. Russell (Usa) 7-6 (6) 6-3; Becker (Ger) b. Raonic (Can) 6-3 6-3; Harrison (Usa) b. Levine (Usa) 6-3 6-4.
Varie SCUOLA ALPINA (g.v.) Si conclude oggi a Moena (Tn) la festa per i 60 anni della Scuola Alpina delle FF.OO. che ieri sera ha riabbracciato grandi campioni dello sci, del pattinaggio e dell’alpinismo tra i quali Carlo Senoner, Ottavio Compagnoni ed Enrico Fabris.
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ALTRI MONDI La Rai ha il suo nuovo presidente. Si tratta di Anna Maria Tarantola, nata a Casalpusterlengo (Lodi) 67 anni fa, sposata con due figlie e nonna, fino a ieri vicedirettore generale della Banca d’Italia, grande esperta di banche e di bilanci, patita di musica lirica e aliena da qualunque appartenenza partitica. Si dice che abbia già le idee chiare su quello che bisogna fare per rimettere a posto i conti della tv di Stato.
1Com’è andata la votazione? La Tarantola era già stata eletta presidente dal consiglio d’amministrazione (cda) di martedì, al quale non aveva partecipato. Bisognava che adesso ci fosse il voto di gradimento della commissione parlamentare di vigilanza: 27 voti almeno su 40. La Tarantola ne ha avuti 31. Il radicale, i due dell’Idv e i tre della Lega non si sono presentati. I berlusconiani in un certo senso hanno ceduto: pur ammettendo che il curriculum della Tarantola era fuori discussione, non volevano, con il loro voto favorevole, aprire la strada alla cacciata dei partiti da viale Mazzini.
Il fatto del giorno DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
Monti ha sconfitto la vecchia politica nella vicenda Rai? La Tarantola nominata presidente: arriva dalla Banca d’Italia Il premier l’ha voluta a ogni costo contro il parere del Pdl. I nuovi vertici, inoltre, agiranno in piena autonomia dai partiti
2 Si tratta di una vittoria di Mario Monti? Meglio: di una “grande vittoria”?
È presto per dire se si tratta di una grande vittoria. È certo che si tratta di una vittoria, e molto importante, dove è stato tra l’altro affermato con forza il principio della non-concertazione. Basta fare il paragone col passato. Un tempo la maggioranza si prendeva quattro consiglieri su nove, spartendoseli poi al suo interno, per esempio, l’ultima volta, tre al Pdl e uno alla Lega. Il ministero dell’Economia indicava poi un suo rappresentante e siccome il ministero dell’Economia era chiaramente guida-
Al comando Anna Maria Tarantola, 67 anni: è stata la prima donna a entrare nel Direttorio della Banca d’Italia ANSA
(due al Pd e uno all’Udc) e il presidente del cda, il cosiddetto "presidente di garanzia" (ma la maggioranza aveva diritto di veto). Questo presidente "garantiva" tutti, ma senza praticamente avere poteri. Il potere era nelle mani, oltre che del cda controllato dalla maggioranza, in quelle del direttore generale, scelto sempre dalla maggioranza. Negli ultimi tempi: prima Mauro Masi, berlusconiano, poi Lorenza Lei, berlusconiana e assai gradita alle gerarchie cattoliche.
3 Bene. E adesso, con
ministrazione e questo avrebbe dato modo al governo di intervenire. Già a queste parole il centro-destra aveva sbuffato. La linea dei berlusconiani era di prorogare il vecchio consiglio, dove avevano la maggioranza assoluta e il controllo della situazione. Proroga del cda, proroga della Lei, proroga del direttore del Tg1, che era nel frattempo subentrato ad Augusto Minzolini (si tratta di Alberto Maccari, che lo dirige tuttora). Monti era di un’idea diver-
sa e l’8 giugno annunciò di aver scelto sia il presidente che il d.g.: Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi. Spiegò pure che era sua intenzione dare molto potere ai due personaggi, a discapito del cda. A parte le nomine dei direttori di tg e dei direttori di rete, che si sarebbero sempre dovute concordare tra presidenza, direzione generale e consiglieri rappresentanti dei partiti, per il resto presidente e direttore generale avrebbero potuto agire in piena autonomia, senza cioè convocare il cda, per qualunque spesa fino a 10 milioni di euro. Quindi: i contratti delle dive e delle divette (e dei divetti), ma anche i responsabili di settori importanti della tv pubblica, come per esempio la divisione di Rai fiction o di Rai cinema, che muove budget molto consistenti, sarebbero stati tolti alle trattative con le forze politiche e alle loro costose pratiche spartitori... I partiti hanno fatto sempre una quantità di sottogoverno con la Rai, piazzami questa velina, a questa direzione ci voglio questo amico mio, quanti redattori capo mi dai?, eccetera eccetera.
4Capisco.
E adesso alla
Monti, che cosa è successo?
to da un membro del governo, la maggioranza veniva di fatto a controllare cinque posti su nove. All’opposizione andavano, per riequilibrare la faccenda, i tre consiglieri residui
Monti fin da gennaio, facendosi intervistare da Fabio Fazio, aveva annunciato che sulla Rai ci sarebbe stata un’iniziativa forte. A maggio sarebbe scaduto il vecchio consiglio d’am-
televisione di Stato non sarà più così?
Ma intanto non c’è una maggioranza sicura in consiglio. Il ministero dell’Economia ha scelto come suo rappresentante Marco Pinto, e Marco Pinto non può essere ascritto a nessuna lobby partitica. Poi ha indicato come presidente Tarantola, e idem: si tratta di una signora dal curriculum impressionante, che ha avuto in carico la vigilanza sul sistema bancario italiano, e che possiamo al massimo definire molto cattolica. Ma chi s’azzardasse ad iscriverla — che so — alla corte di Casini, piglierebbe una topica. Pdl e Lega hanno eletto i loro quattro consiglieri: ma la maggioranza in cda (nove membri) non è più garantita. Tra gli eletti del centro-destra la Todini risulta poi piuttosto inquieta e non è detto che faccia sempre massa con gli altri.
5 Quindi Monti ha vinto... Ha imposto i suoi candidati, con una procedura forse addirittura forzata, ma che i partiti non hanno comunque avuto la forza di contrastare. Il centro-destra ha cercato di rendere la vita difficile al premier durante le votazioni per il cda, ma alla fine ha ceduto. Anche sul gradimento: le riunioni tra Monti e i rappresentanti di Berlusconi sono continuate fino all’ultimo minuto, ed è probabile che Monti abbia dovuto limare un minimo i poteri della diarchia presidente-direttore generale. Che so, il limite operativo invece di arrivare a dieci milioni, arriverà magari a otto o a cinque. Ma non molto più di questo: perché la Tarantola, una signora che è stata portata in auge da Mario Draghi, ha già fatto sapere che senza poteri autentici non si sposterà di sicuro dalla Banca d’Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VIAGGIO NELL’ISOLA OGGI SI RICORDANO LE 32 VITTIME DELLA COSTA CONCORDIA, UN DRAMMA CHE HA SEGNATO GLI ABITANTI NEL PROFONDO. E GLI ALBERGHI SONO VUOTI
Al Giglio, sei mesi dopo il naufragio «Qui è affondato anche il turismo» Si lavora 24 ore su 24 sulla rimozione «È un’operazione mai fatta prima. Speriamo bene...»
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DAL NOSTRO INVIATO
ELISABETTA ESPOSITO ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto)
Lola ha cinque anni e viene al Giglio da sempre. Ma questa volta è tutto diverso. Quando il traghetto si avvicina all’isola vede la gente spostarsi tutta da un lato, macchina fotografica alla mano. Lei si fa prendere in braccio, gli occhi blu diventano giganti: «Perché la nave è caduta?». Eccola lì la Costa Concordia, sei mesi esatti dopo il naufragio. Immensa, piena di dolore e di paura. Guardarla fa male, senti il terrore di quella notte, la rabbia per i 32 morti. È lì, stesa sul fianco, a pochi metri da quel porticciolo che è rimasto lo stesso di sempre. I gigliesi sono pieni di dignità. Mentre i turisti di giornata scappano sugli scogli più vicini al relitto, loro lavorano sforzandosi di andare oltre: le botteghe sul porto vendono ceramiche, borse, cesti, calamite, magliette. Nessuno ha ceduto alla tentazione di piazzare qua e là l’immagine della Concordia o un riferimento al 13 gennaio 2012.
1 I turisti di giornata fotografano il relitto e il cantiere per la rimozione; 2 Il vicesindaco Mario Pellegrini; 3 La Madonnina recuperata dalla Concordia; 4 Oggi una messa e un concerto all’ora dell’impatto sugli scogli
«Abbiamo visto quel dramma con i nostri occhi, i feriti, i bambini che cercavano le mamme, le urla. Come si fa a pensare di speculare su una cosa così? Noi non ci abitueremo mai a quel relitto, basta alzare lo sguardo per ricordare le emozioni di quella notte», racconta Ema-
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Schettino? In Inghilterra l’avrebbero tenuto dentro per amor di patria MARIO PELLEGRINI VICESINDACO DEL GIGLIO
nuele Mattera del Bar Pierina. «Il Giglio non sarà più lo stesso, mai più»: Paolo Fanciulli respira forte e con la mano continua a indicare la nave. Dal terrazzo del suo albergo, l’Hotel Bahamas, si vede benissimo. Lui ha ospitato i primi naufraghi, lui ha trovato uno spazietto anche per il comandante Schettino. «Non sapevo avesse abbandonato la nave, ma avevo capito che aveva preso gli scogli delle Scole. Ho ospitato tanta di quella gente... Ancora oggi mi chiamano e mi scrivono per ringraziare». Il legame tra gigliesi e naufraghi è ancora forte. Una coppia canadese è tornata qualche giorno fa e molti saranno
qui oggi per la messa in memoria delle vittime. Il turismo invece è crollato: al Comune parlano di un calo del 50% rispetto allo scorso anno. Colpa della crisi, certo, ma si è anche perso quel senso di natura incontaminata che faceva grande il Giglio. Per ora ci si salva con chi sta lavorando sul relitto, duecento persone circa. «C’è gente intorno alla Concordia 24 ore su 24 — spiega l’assessore al porto Giovanni Rossi —. Le prime analisi sul granito, necessarie per mettere in sicurezza la nave, sono positive. Superata questa fase verrà costruito un piano orizzontale a cui appoggiare la nave, quindi sarà rad-
drizzata e rimorchiata fino a Livorno. Non è stato mai fatto nulla del genere, speriamo bene. Ma servirà tempo». Simboli Il vicesindaco Mario Pellegrini, padre di tre figli, sei mesi fa non ha esitato un attimo ed è salito sulla Concordia. È rimasto lì dalle 23 alle 5 del mattino. «Sono stato uno degli ultimi a scendere, serviva una mano, dovevo essere lì. Quattro giorni più tardi ho capito di aver rischiato la vita, ma non potevo andarmene». C’è chi lo ha fatto. «Schettino? Fossimo in Inghilterra l’avrebbero tenuto dentro per amor di patria». Solo dopo veniamo a sapere
che sua madre è morta su un aliscafo finito sugli scogli di Porto Santo Stefano quando lui era bambino. Domani Pellegrini si immergerà alle Scole con Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi, uno dei due passeggeri ancora dispersi. Metteranno una targa per le vittime. Poi c’è la roccia rimasta nella Concordia, una parte resterà al Giglio e diventerà un monumento. Sono simboli, come la Madonnina portata dalla nave nella Chiesa al Porto. Sotto la statua un cuore di ceramica con la scritta «Danke». Aspettando che qualcuno spieghi a Lola perché la nave è caduta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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ALTRI MONDI
VENDUTO PER 700 MILIONI
Il gruppo Valentino agli emiri del Qatar Il gruppo Valentino va in Qatar. Ieri è arrivato l’annuncio: la Mayhoola for Investments Spc — dietro cui ci sarebbe la famiglia
reale — ha acquistato dal fondo Permira e, per una quota residua, dalla famiglia Marzotto il Valentino Fashion Group. Il prezzo dell’operazione supererebbe i 700 milioni di euro. «Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, non sono stupito» ha detto Valentino al Tg1.
IL SUPERENALOTTO
Nessun «6» né «5+» In palio 14,2 milioni Nessun «6» e nemmeno un «5+» al concorso di ieri del SuperEnalotto. Più fortunati i due realizzatori della
combinazione con punti «5» che si portano a casa 146.402 euro. Il jackpot a disposizione per la sestina fortunata in palio domani sale così a 14,2 milioni di euro. Ecco La combinazione vincente di ieri: 40 42 54 66 77 86; numero jolly 39; numero superstar 47.
I matrimoni «scoppiano» A notizie Tascabili Non durano più di 15 anni IL CRAC DE TOMASO
Incontro a Palazzo Grazioli
Rapporto Istat: dal ’95 più che raddoppiati i divorzi in Italia Una coppia su tre si separa ed è boom tra ultrasessantenni ni con più di 60 anni che hanno scelto di lasciare la moglie sono passati da 4.247 a 8.726 (le donne un po’ meno e sono salite dal 3,6% al 6,4%).
STEFANIA ANGELINI
E vissero per tutta la vita felici e contenti. Questa ottimistica frase sembra sempre di più stonare coi tempi che corrono. E infatti continua a crescere, in Italia, il numero di unioni destinate a non durare, seguendo quella che è diventata una tendenza consolidata: in base agli ultimi dati censiti dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, infatti, nel 2010 ci sono state 307 separazioni e 182 divorzi ogni mille matrimoni. Certo, una bella differenza rispetto a cinque anni prima, quando a separarsi erano in 158 e a divorziare solo 80 su mille. Rottura consensuale Oggigior-
no, in sostanza, il 30 per cento delle coppie, più o meno, è al capolinea dopo 15 anni di matrimonio. Per fortuna, però, nell’85,8 per cento dei casi — come rileva sempre l’Istat — almeno ci si dice addio in maniera consensuale. Ma c’è un
L’esperta «Oggi i sessantenni
In Italia, nel 2010, l’Istat ha contato 182 divorzi ogni mille matrimoni
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L’età media si è allungata e c’è sempre più voglia di iniziare una nuova vita... A. BERNARDINI DE PACE MATRIMONIALISTA
incremento che è significativo nell’ultimo rapporto diffuso ieri e riguarda le persone che hanno superato i 60 anni. Il numero di separazioni che coinvolgono ultrasessantenni sono infatti raddoppiate in dieci anni: per la precisione sono passate dal 5,9 per cento al 9,9 e in termini assoluti, gli uomi-
sono attivissimi — spiega la matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace —. Con l’allungamento della vita media l’età del divorzio è sempre più spostata in avanti: si vive meglio e quindi si pretende di poter riprendere in mano la propria vita». L’Istat, poi, dice anche che il flop tra marito e moglie avviene più di frequente quando i mariti veleggiano attorno ai 45 anni e le mogli ai 42. Ma l’avvocatessa va oltre: «Queste sono solo medie — continua la Bernardini De Pace —. In realtà le rotture più frequenti ultimamente avvengono dopo una media di 35 anni di matrimonio, dove la colpa è dell’uomo, che si sente di rivivere una seconda giovinezza e lascia la moglie per una molto più giovane...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO SECONDO LA STAMPA, HOLLANDE VUOLE RIVEDERE LA LIONE-TORINO: FINITI I SOLDI E NON C’È PIÙ TRAFFICO
Tav, adesso la Francia cambia idea Il movimento No Tav della Val di Susa adesso spera. Perché se l’Italia si è sempre mostrata determinata a portare avanti il progetto per l’alta velocità, ora qualche ripensamento lo sta avendo la Francia. Secondo Le Figaro, il nuovo governo ha intenzione di riesaminare dieci piani di linee ferroviarie ad alta velocità. «Lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti. Il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni», ha dichiarato il ministro del Bilancio, Jerome Cahuzac. In pratica la crisi non consentirebbe più di investire i
260 miliardi di euro del piano di infrastrutture annunciato da Sarkozy nel 2007. Secondo il quotidiano, sotto esame c’è anche la Torino-Lione, che costerebbe alla Francia 12 miliardi di euro e che rischia di perdere utilità visto il robusto calo del traffico di merci. La risposta italiana Ma su que-
sto punto nella giornata di ieri sono arrivate diverse smentite. A partire da quella dell’Osservatorio tecnico italiano: «Si tratta di una tempesta in un bicchier d’acqua — ha affermato il commissario straordinario per la Tav, Mario Virano —
Protesta No Tav nel torinese ANSA
l’ambasciatore francese a Roma Alain Le Roy mi ha confermato che la tratta internazionale è fuori discussione. Non cambia nulla, scelgono il fasaggio come già ha fatto l’Italia», ovvero divideranno gli interventi indispensabili da quelli differibili nel tempo. Ma il loro ministro dei Trasporti, Frederic Guivillier, ha commentato: «Ridaremo un senso alle politica dei trasporti, un senso che è mancato al Paese», bollando i progetti ferroviari di Sarkozy come una «promessa elettorale» e insistendo sull’opportunità di migliorare le linee esistenti piuttosto che crearne di nuove.
S Il manager Rossignolo agli arresti per truffa La parabola di Gian Mario Rossignolo (nella foto), 82enne patron della De Tomaso, azienda produttrice di auto di lusso, s’è interrotta ieri quando la Guardia di Finanza si è presentata nella sua villa a Vignale Monferrato (Alessandria) per dargli gli arresti domiciliari per truffa sulle erogazioni pubbliche. «I miracolistici annunci di salvezza dell’azienda e dei lavoratori in cassa integrazione erano pretesti per mungere le casse dello Stato», ha spiegato il gip
«Berlusconi candidato e niente primarie Pdl»
I vertici del Pdl si sono riuniti ieri a Palazzo Grazioli per discutere le strategie elettorali. C’era anche il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto: «Silvio Berlusconi è candidato premier. E le primarie non si faranno: con la sua candidatura il problema non si pone». Tra le reazioni alla notizia spicca quella di Gianfranco Fini: «Per gli italiani non è più tempo di promesse miracolistiche e di palesi conflitti di interessi». E l’ex ministro del Pdl, Giancarlo Galan: «Il ritorno di Berlusconi è meglio di un orgasmo».
Allarme Bce sulla disoccupazione
Pil, Squinzi pessimista: «Calerà oltre il 2,4%» Ma è ok l’asta dei Bot
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, 69 anni AP È sempre emergenza in Europa. La Bce ha rilevato come l’elevata disoccupazione smorzerà la ripresa. Ancora più diretto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «È una tempesta, si remi tutti nella stessa direzione. Potremmo perdere più del 2,4% di Pil». Intanto, la Borsa va giù: -2% a Milano. E lo spread, che era sceso sotto i 450 punti, è risalito a 466. Un segnale positivo dall’asta dei Bot: venduti titoli per 7,5 miliardi e rendimenti in calo.
Il ragazzo tunisino è indagato
Altro che sesso violento A Roma è stato stupro Le parole della psicologa del Policlinico Umberto I di Roma hanno fatto riaprire il caso della 22enne australiana trovata esanime mercoledì dopo un rapporto sessuale vicino alla stazione Termini. Per la dottoressa Pamela Bruni, la ragazza «ha subìto uno stupro ma ha deciso di non denunciarlo per vergogna e per evitare la trafila giudiziaria». Per questo e per altri elementi raccolti dalla squadra mobile, i pm hanno deciso di indagare per il reato di violenza sessuale il ragazzo tunisino che ha abusato della donna.
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ALTRI MONDI
di Oliver Hirschbiegel sulla principessa Lady Diana, scomparsa il 31 agosto del 1997. Nelle cittadina friulana saranno girate alcune delle più importanti scene della pellicola tra cui il famoso inseguimento dei paparazzi alla macchina di Dodi Al Fayed e Diana.
IL FILM SULLA VITA DI LADY D
La Watts è a Trieste per girare «Diana» L’attrice australiana Naomi Watts (nella foto Ansa), ieri è sbarcata a Trieste insieme all’intera troupe di «Diana», il film
Dai sorrisi alle manette Così il sesso diventa cult I romanzi hot della James sono il caso dell’estate: oltre 20 milioni di copie nel mondo. Tutto quello che è bene sapere sulla trilogia
A
TRE VOLTE SUCCESSO
FILIPPO CONTICELLO
CHE MODA L’AUTRICE PIACE ALLE STAR AMERICANE 1
Orgasmo e pregiudizio, preferiva chi ha letto i classici. Uomini che sottomettono le donne, nicchiano i divoratori di bestseller. L’immagine che piace a chi vuole fare il sapientone è L’Accademia della frusta. Sono donne soprattutto, ma anche uomini curiosi: si divertono a cambiare i titoli dei libri più di tendenza nell’estate, che è bollente non solo per Minosse. Dilaga la trilogia di E.L. James, 48enne londinese ex autrice tv, casalinga paciosa che se ne frega del doppio mento e del buon costume: i suoi volumi sdoganano il sadomaso e dominano la classifica. In Italia al primo posto c’è Cinquanta sfumature di grigio e al secondo il sequel Cinquanta sfumature di nero, uscito a fine giugno. A chiudere il trittico martedì arriva Cinquanta sfumature di rosso: nessuno si illude di non vederlo a completare il podio.
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LA TRILOGIA
S Dall’alto i tre volumi che compongono la trilogia di E.L. James: Cinquanta sfumature di grigio (Mondadori, 548 pagine, 14,90 euro), uscito l’8 giugno; Cinquanta sfumature di nero (594 pag., 14,90 euro) uscito il 26 giugno; e Cinquanta sfumature di rosso (14,90 euro), in uscita il 17 luglio
Un triplice romanzo d’amore condito col sesso. In poche pagine una 20enne belloccia di nome Anastasia passa dalla verginità alla sottomissione per amore di Christian, miliardario rampante che a letto ha le idee chiare. A casa sua potrà mancare il sale, ma un flagello nel cassetto salta sempre fuori. LA GENESI
All’origine furono i vampiri. A fine 2008 la James vide Twilight, ispirazione succulenta per la storia che iniziò a scrivere su un sito di fan della serie. Prima del boom cartaceo e planetario, il passaggio da un piccolo editore australiano di e-book. Lì è iniziato il passaparola che ancora continua: pare che il formato digitale abbia aiutato le donne che volevano letture libidinose anche nella sala d’atte-
sa del medico. Nessuna copertina da nascondere ai vicini e possibilità di arrossire in santa pace. IL GENERE
Meglio dimenticare De Sade, ma pure Melissa P., perché questo è «mommy porn», pornografia per mammette, come tuonò il New York Times. Ora i vip Usa chiedono un autografo alla James e una copia delle Sfumature c’è pure su un comodino di Washington: legge anche Michelle, lo ha confessato Barack. I NUMERI
Il boato iniziale è stato tanto forte da superare Dan Brown: in 10 settimane vendute oltre 20 milioni di copie nel pianeta.
In un mesetto italiano la cifra è di 200 mila per i primi due volumi. Il primo posto su Amazon è la conferma: chi ha diffuso il verbo (alle amiche o ai mariti) ha lavorato discretamente. E, intanto, la James gongola: «Ho rivitalizzato l’eros di tante coppie». Ma anche il suo conto in banca ora sta meglio. CRITICA E POLEMICHE
Le femministe di tutto il mondo si sono unite, indignate dal copione della donna schiavizzata. E dai critici piovono stroncature senza sfumature. «Il libro più stupido su questo pianeta», ha scritto il Corriere. Del resto, il lessico non brilla per fantasia: il verbo «gemere» è coniugato un po’ troppo.
1 E.L. James, 48enne londinese: il vero nome è Erika Leonard e fino a poco tempo fa lavorava come autrice tv; 2 La James con Eva Longoria; 3-4 Due attrici che leggono i libri della James: Selena Gomez (3) e Kristen Stewart
AL CAMPOVOLO
Dopo la musica, ecco il cinema Morandi re anche a Locarno
I big della canzone a settembre ancora insieme per l’Emilia
Anticonformista, alternativo e come sempre lontano dalle rotte più battute dello star-system. Il Festival di Locarno sembra fedele alla sua indole anche ora che spegne 65 candeline: la nuova edizione al via l’1 agosto ha pure in gara una star italiana che di professione non fa l’attore. Gianni Morandi, fresco di (doppio) Sanremo, ritorna al cinema dopo 40 anni e il suo film può strappare applausi in Svizzera: Padroni di casa è l’opera seconda di Edoardo Gabbriellini, 37enne attore e regista lanciato nel 1997 da Paolo Vinzì con Ovosodo. Assieme a lui, Valerio Mastran-
Gianni Morandi, 67 anni ANSA
ITALIAN F3 EUROPEAN SERIES: A METÀ CAMPIONATO ANCORA TUTTO DA DECIDERE Misano Adriatico (RN) La prima stagione dell’Italian Formula 3 European Series è già arrivata a compiere il pro prio giro di boa. Con la gara di Misano, infatti, sono già quattro gli appuntamenti della serie continentale conclusi. Finora già 7 diversi piloti sono saliti sul gradino più alto del podio, mentre sono 9 quelli che sono andati almeno una vol ta a podio nelle prime quattro gare stagionali.
Solo Eddie Cheever e il suo compagno in Prema Powerte am, Brandon Maisano, hanno centrato sinora 3 vittorie con il romano leader della classifica continentale a 158 punti e il francese in testa alla serie tricolore con 89 punti. Solo con la gara di Misano è stata conquistata una doppietta, infatti, nel le altre gare di questa metà stagione si erano succeduti 3 vin citori diversi sul podio delle 3 gare in programma. Brandon Maisano è riuscito nell’impresa conquistando le due gare più importanti del weekend che danno diritto a 20 punti l’una. A metà campionato, la situazione in classifica è ancora molto indecisa. Eddie Cheever, il romano figlio d’arte di Prema, ha 158 punti, solo 16 in più del suo compagno di team Brandon Maisano. Il francese di Ferrari Driver Academy, oltre alla se conda posizione nella serie continentale comanda la classifi ca del Campionato Italiano seguito proprio da Cheever.
Al terzo posto in classifica continua a resistere strenua mente Riccardo Agostini, che con la Myglae del JD Motor sport sta continuando a migliorare nella sua prima stagione nella serie cadetta. Agostini è anche il leader della classifica dedicata ai rookie. Dietro al padovano, non perde contatto Sergey Sirotkin. Il moscovita di Euronova ha già conquista to 140 punti a fronte dei 164 di Agostini.
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DA UN FESTIVAL ALL’ALTRO IL CONDUTTORE DI SANREMO SARÀ IN GARA IN SVIZZERA
MILANO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
dea, Elio Germano e Valeria Bruni: si racconta la storia di Fausto Mieli (interpretato da Morandi), un cantante ritiratosi dalle scene sull’appennino tosco-emiliano. Qui vive con la moglie Moira, costretta da una malattia su una sedia a rotelle. Il film è l’unico di casa nostra nel concorso, dove si contano 19 lungometraggi. In ogni caso, a Locarno non mancheranno le attenzioni all’Italia: previsti omaggi a Ornella Muti, Renato Pozzetto e Dino Risi. Fra le chicche, invece, Magic Mike, il film di Steven Soderbergh da poco uscito negli Usa sul mondo dello spogliarellismo maschile. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Si chiama «Italia Loves Emilia» il nuovo concertone in programma il 22 settembre per raccogliere fondi per i terremotati. Sul palco allestito al Campovolo saliranno quattordici grandi artisti. Laura Pausini, Ligabue, Zucchero e i Nomadi torneranno dopo aver già preso parte allo show del Dall’Ara di Bologna. Spazio poi a Tiziano Ferro, Jovanotti, Elisa, Giorgia, Negramaro, Litfiba, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Claudio Baglioni e Biagio Antonacci. Il biglietto d’ingresso costerà 25 euro e un’associazione no profit gestirà tutti i proventi, compresi quelli del cofanetto di cd e dvd con il concerto che sarà pubblicato tra autunno e Natale.
A quattro gare dal termine, però, tutte le classifiche sono ancora apertissime, con un bottino di 252 punti da qui alla fi ne della stagione. 58 punti a disposizione ogni weekend non possono lasciare tranquilli i leader di classifica, consideran do anche che le classifiche sono molto corte. Nella serie con tinentale oltre ai primi 3 che hanno già superato la quota 100 punti, molti altri piloti sono in lotta per le posizioni che con tano sul podio finale, come Sergey Sirotkin, che è fermo a 95 punti, Henrique Martins (Prema) che di punti ne ha 85 e Ro bert Visoiu (Ghinzani), fermo a 60 ma con un doppio impe gno stagionale, infatti oltre alla Formula 3 per Visoiu stanno arrivando anche ottimi risultati in GP3. Come lui, Patric Nie derhauser, che ha conquistato la sua prima vittoria a Valen cia ed è andato a podio anche a Silverstone. L’Italian Formu la 3 European Series si sposterà ora in Austria per la gara del 5 agosto sul Red Bull Ring. A settembre in programma gli appuntamenti di Imola e Vallelunga, mentre l’atto finale del campionato sarà a Monza il 21 ottobre. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/12 - 20/1
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6,5
Toro 6,5
Gemelli 6
Capricorno 8
Cancro 7+
Leone 5,5
DI ANTONIO CAPITANI
C’è caos economico, oggi. Ma, nel complesso, il bilancio si mantiene in attivo, anche nel lavoro. Fornicazione vorace, letterally.
Intuito e creatività sono utili al lavoro. Ma occorre anche il pragmatismo made in Taurus. Il suino che c’è in voi è ruspanto-poetico.
L’ormone sfigopenzola, la solitudo v’assale. Così, potreste rendere metà di quanto dovreste. Pure suinamente. Ripigliatevi, tutto è ok.
Gli assist da parte di amici e sostenitori vi mandano a rete nel lavoro, in fatto di soldi e pure di sudombelico. Siate meno tonti, però.
Siete un po’ inversi. Poco collaborativi. E suscitate la stessa simpatia di una gotta. Ussignùr, ammorbiditevi. E cauti alla guida.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
IL MIGLIORE La fortuna giunge. Su ogni piano. La vostra creatività è al top, il fascino di tutti voi è spiccatissimo, il sudombelico satollassimo. Giornatona.
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 7,5
Bilancia 6-
Scorpione 5,5
Sagittario 7,5
Acquario 5,5
Pesci 7,5
Il campionario di grugniti da malumore che emetterete si delinea ampio. Scarsi, invece, i grugniti di piacer suino. Ma tutto va bene.
Colloqui e trattative riescono benissimo, viaggi, trasferte e p.r. fruttano. Anche le energie rifioriscono e accrescono la resa fornicatoria.
Nel lavoro v’arriva considerazione maxima, il «lontano» premia, l’economia respira. E voi siete belli da mangiare in pinzimonio. Si cucca!
Il cattivo umore consiglia male: non ascoltatelo, non fate i Masanielli, aspettate. L’amore è tutto uno sfrugugliamento suino, però.
PABLO DANIEL OSVALDO
Il lavoro ingrana la marcia più alta e voi raccogliete cospicuamente. Pure soldi e forma fisica recuperano. Sudombelico ambitissimo.
Giornata complessa. Non strappatevi né capelli, né stelle dalla maglia, ma organizzatevi, negoziate, fatevi rispettare. Sfiga suina aleggia.
L’attaccante della Roma è nato a Buenos Aires, Argentina, il 12 gennaio 1986. Naturalizzato italiano, vanta 2 presenze in azzurro
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro RAIUNO 7.35 8.00 10.10 12.00 13.30 14.10 15.15 17.15 18.00 18.50 20.00 20.30 21.10 23.45 0.20 0.50 0.55
RAIDUE
RAI PARLAMENTO TG1 UNOMATTINA E STATE CON NOI... TG1 VERDETTO FINALE 2 PAPÀ, NEMICI AMICI HEARTLAND IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE TECHETECHETÈ FESTIVAL DI CASTROCARO L'APPUNTAMENTO SCRITTORI IN TV TG1 - NOTTE CHE TEMPO FA SOTTOVOCE
7.30 10.35 11.20 13.00 14.00 15.30 16.15 17.00 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05 22.40 23.25 23.40
CARTONI TG2 INSIEME ESTATE IL NOSTRO AMICO... TG2 SENZA TRACCIA GUARDIA COSTIERA THE GOOD WIFE ONE TREE HILL TG2 COLD CAS GHOST WHISPERER VITE SCAMBIATE TG2 NCIS Telefilm BROTHERS & SISTERS TG2 SPECIALE L'ULTIMA PAROLA
RAITRE
CANALE 5
ITALIA 1
TG5 FINALMENTE SOLI PAPÀ HA PERSO... NAVIGARE INFORMATI FORUM TG5 BEAUTIFUL FOTOGRAFIE CALLAS E ONASSIS TG5 MINUTI IL BRACCIO E... TG5 VELINE UN PERSONAGGIO IN CERCA D'ATTORE 23.30 SUPERCINEMA 0.05 TG5 - NOTTE 0.35 VELINE 1.20 BIH SHOTS 1.45 BIH SHOTS
8.10 10.30 12.25 13.00 13.40 15.00 15.55
FRATELLI D’ITALIA MODUGNO CAPAREZZA COMINCIAMO BENE TG COMINCIAMO BENE LA STRADA PER... TGR - TG3 TOUR DE FRANCE GEOMAGAZINE 2012 TG3 - TGR BLOB UN POSTO AL SOLE LA GRANDE STORIA Documenti TG REGIONE TG3 LINEA NOTTE ESTATE LUCARELLI RACCONTA...
9.40
10.40 12.00 12.15 13.10 14.00 15.00 18.00 19.00 20.00 20.35 21.05 23.15 23.20 23.55
8.00 8.35 9.05 10.05 11.00 13.00 13.40 14.10 16.10 17.30 18.45 20.00 20.30 21.20
RETE 4
CARTONI DAWSON'S CREEK STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI GOSSIP GIRL LE COSE CHE AMO DI TE FRIENDS MERCANTE IN FIERA STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. NEW YORK IN THE NAME OF THE KING CONAN IL DISTRUTTORE NAVIGARE INFORMATI RESCUE ME
16.45 17.35 18.30 19.00 19.25 21.10 23.45 0.45 1.45
8.40 9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 13.50 15.35 16.05 18.55 19.35 20.10 21.10 23.00 23.50 23.52 2.00 2.20
SENTINEL MONK RICETTE DI FAMIGLIA TG4 CUORE CONTRO CUORE DISTRETTO DI POLIZIA FORUM MY LIFE GRAN PREMIO TG4 TEMPESTA D'AMORE SISKA LE INDAGINI DI PADRE CASTELL CRIMINAL INTENT CINEMA D'ESTATE I FIGLI DEGLI UOMINI TG4 NIGHT NEWS L'ITALIA CHE...
Film sul Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
17.10 17.10 18.45
19.13
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23.10
23.51
AMO SOLO LEI MYA LAST DAYS OF DISCO PREMIUM CINEMA THE LIBRARIAN 3: LA MALEDIZIONE DEL CALICE DI GIUDA JOI THE SIXTH SENSE IL SESTO SENSO PREMIUM CINEMA I GUARDIANI DEL DESTINO PREMIUM CINEMA L'ULTIMO UOMO DELLA TERRA STEEL CAPPUCCETTO ROSSO SANGUE PREMIUM CINEMA UNA TOP MODEL NEL MIO LETTO MYA
MONDIALI JUNIORES Da Barcellona, Spagna Eurosport
11.00 MONDIALI JUNIORES
MLB. ESPN America
CINCINNATI REDS ST. LOUIS CARDINALS
13.00 SNOOKER: AUSTRALIAN GOLDFIELDS OPEN
WTA STANFORD
CALCIO: ROMA - MILAN
Eurosport 2
Serie A
1.30
Eurosport
1.00
SKY SPORT 1
Dodicesima tappa. Saint Jean de Maurienne Annonay Davezieux Rai 3
15.30 OPEN DI SCOZIA
15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO
PGA European Tour. Da Inverness, Scozia Sky Sport 2
RUGBY 9.35
HURRICANES - CHIEFS Super 15 Sky Sport 2
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
19
30
ANCONA
23
32
min max
AOSTA
15
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BARI
23
38
BOLOGNA
21
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CIELO
VENTI
CAGLIARI
23
32
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
19
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Moderati
CATANIA
24
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FIRENZE
21
30
Super 15
17 25
Torino 18 27
19 26
Milano
Venezia
19 29
Perugia
17 29
15 30
Molto forti
L'AQUILA
17
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MILANO
19
29
ROMA
NAPOLI
23
34
18 33
36
Neve
Mossi
PERUGIA
18
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Nebbia
Agitati
Il sole oggi MILANO
ROMA
POTENZA
19
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REGGIO CALABRIA
27
40
ROMA
21
33
TORINO
16
28
19
26
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
5:46
21:10
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19
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VENEZIA
18
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Torneo Maschile. Da Pieve a Nievole (Pt)
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Persistenza dell'instabilità su Alpi, Prealpi e settori di alta Val Padana con rovesci e temporali. Ancora soleggiato e caldo sul resto del territorio italiano salvo annuvolamenti e possibili piovaschi tra Liguria di Levante e alta Toscana.
Ultima giornata in compagnia dell'anticiclone africano. Cieli sereni salvo instabilità con temporali sulle Api e parte del Nordest. Nuovo temporaneo aumento delle temperature al Sud e in Sicilia, picchi di ben 40 °C. Più mite al Nord.
Ancona
Firenze
Coperto
26
Torneo femminile. Da Pieve a Nievole (Pt)
15.45 TIRO A VOLO: GRAN PREMIO SKEET
Sul blog «Tropico del Calcio» dedicato al calcio sudamericano il trionfo del Palmeiras di Scolari in Copa do Brasil
20 32
22 27
27
PALERMO
TIRO A VOLO: GRAN PREMIO SKEET
Bologna Genova
23
Calmi
8.00
Tutto sul Palmeiras di Scolari che trionfa in Coppa
21 29
GENOVA
Temporali
Sul nostro sito il video con cinque atlete tedesche che in vista dell’Olimpiade posano nude per «Playboy»
22 29
Forti
MARI
Champions League
PGA European Tour. Da Inverness, Scozia
Le atlete tedesche ora si spogliano per «Playboy»
IL BLOG
Da Victoria, Brasile
19.15 CALCIO: CORINTHIANS SANTOS 21.00 GOLF: OPEN DI SCOZIA
IL VIDEO
Quarta tappa
22.00 BILIARDO: SNOOKER AUSTRALIAN GOLDFIELDS OPEN
RAI SPORT 1
Il tempo diverrà instabile tra Alpi, Prealpi e settori di medio alta Val Padana, specie tra Piemonte e Lombardia come tra alto Veneto e Friuli Venezia Giulia. Su Emilia Romagna e Liguria ampie schiarite. Sempre sole e caldo al Centrosud. Trieste
Trento Aosta
CICLISMO: TOUR DELLA POLONIA
CALCIO: CHELSEA BENFICA
Oggi
Rovesci
Pioggia
RUGBY: STORMERS BULLS
Sul nostro sito il sondaggio sul dopo Ibrahimovic. Chi vorreste nell’attacco del Milan: Dzeko, Tevez o Destro?
AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE
EUROSPORT
15.45 RUGBY: AUSTRALIA GALLES
Coppa Libertadores
Milan, scegliete l’attaccante per il dopo Ibrahimovic
Trofeo Pirelli. Da Imola
17.15
Premier League
17.15
Amlin Challenge Cup
2.30
Coppa Libertadores
Test Match
RUGBY: BIARRITZ OLYMPIQUE - TOLONE
9.30
10.15 CALCIO: CORINTHIANS BOCA JUNIORS
13.45 CALCIO: SUNDERLAND MANCHESTER UNITED
PGA European Tour. Da Inverness, Scozia
Champions League
0.00
Serie A
GOLF: OPEN DI SCOZIA
7.30
9.45 COFFEE BREAK 11.10 TI CI PORTO IO 12.30 CONDUCE BENEDETTA PARODI 13.30 TG LA7 14.05 MOVIE FLASH 14.10 LO SBARCO DI ANZIO 16.10 L’ISPETTORE BARNABY 18.00 I MENÙ DI BENEDETTA 18.55 CUOCHI E FIAMME 20.00 TG LA7 20.30 IN ONDA 21.10 TESTIMONE D’ACCUSA 23.20 TG LA7 23.35 TG LA7 SPORT 23.40 VERDETTO FINALE 1.25 IN ONDA (R) 1.30 MOVIE FLASH
SKY SPORT 3
12.00 CALCIO: UDINESE - INTER
SKY SPORT 2
11.00 CALCIO: APOEL NICOSIA REAL MADRID
GOLF
GazzaMeteo
Nuvolo
Coppa Libertadores
23.00 WTA STANFORD
15.00 TOUR DE FRANCE
Da Victoria, Brasile. Eurosport 2
Legenda
SuperTennis
Dodicesima tappa. Saint Jean de Maurienne Annonay Davezieux Eurosport, Rai Sport 2
MLB. ESPN America
BILIARDO
SuperTennis
11.00 TOUR DE FRANCE
BASEBALL
1.00
18.30 WTA PALERMO 20.30 WTA PALERMO
18.00 MONDIALI JUNIORES
20.00 CHICAGO CUBS ARIZONA DIAMONDBACKS
SuperTennis
CICLISMO
Da Barcellona, Spagna Eurosport 2, Rai Sport 1 Da Barcellona, Spagna Eurosport, Rai Sport 1
17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 21.00 CALCIO: CORINTHIANS BOCA JUNIORS
11.00 ATP BASTAD
Quarti di finale. Da Saint Vincent (Ao) Rai Sport 2
ATLETICA LEGGERA 9.00
TENNIS
18.00 CAMPIONATO ITALIANO
IL SONDAGGIO
LA 7
23 31
L’Aquila 14 27
Campobasso
Bari
18 30
23 35
Napoli
Potenza
20 32
15 29
Cagliari
Catanzaro
22 31
21 32
Palermo
Reggio Calabria 26 35
22 35
Catania 25 32
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
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Tramonta
Sorge
Tramonta
5:47
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5:46
20:44
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
18 lug.
26 lug.
2 ago.
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VENERDÌ 13 LUGLIO 2012
LETTERE DITE LA VOSTRA INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: gol@rcs.it
A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra
Noi, vincenti ma retrocesse per la crisi
Il mercato dei sogni Riguardo al calciomercato sento sempre i giornalisti parlare di offerte irrinunciabili da parte delle società, di bilanci da ripianare, di stipendi da spalmare. Perché non si mettono mai nei panni del tifoso, il quale non intasca niente dagli ingaggi o dal costo del cartellino o dalla parcella del procuratore? A noi tifosi non interessa niente di tutto ciò, l'unico nostro «guadagno» è sempre e solo riempiere il cuore di emozioni uniche che solo la nostra squadra, la nostra maglia, la nostra bandiera, il nostro goleador possono darci. Luca Tonani (Melegnano)
I tifosi non sono un monolite, ma un mondo fatto di persone con uno spettro ampio di sensibilità. E di condizioni economiche. Ce ne sono tanti disoccupati, o con stipendi magri o preoccupati per l’avvenire dei figli: da loro riceviamo spesso lettere sdegnate riguardo alle esagerazione del calcio. Non tutti sono disponibili a chiudere gli occhi. Ci sono poi tifosi che hanno a cuore le sorti a lungo termine della propria società e che preferiscono di conseguenza un bilancio sano a follie sul mercato. Contrariamente a ciò che si sente in modo interes-
nessun tipo di stipendio (e nemmeno rimborsi spese) e che tutta la rosa lavora e ha il calcio come hobby. Nel periodo di calciomercato e calcioscommesse, ogni giorno leggo i compensi milionari per acquistare calciatori poco più che sconosciuti e non posso fare a meno di pensare a questa grande, grande ingiustizia. Cristina Romanini (Parma) Cara amica, innanzitutto complimentissimi a lei, alle compagne e a tutta la società per la
sato anche in questi giorni, il «vero tifoso» non ha un pensiero unico nè su questo nè su altri argomenti. Molti addetti ai lavori del calcio lo strumentalizzano.
Dall’Inter al Napoli Sono un interista da 70 anni, nonno di Tommaso di 10 anni, attualmente in vacanza a Monclassico (Trento). Venerdì 6 luglio porto Tommaso a Pinzolo per seguire l'Inter, con la voglia di ottenere qualche autografo dai giocatori. Ci dicono che dopo gli allenamenti li rilasciano in zona tribunetta ma che bisogna essere iscritti ad un Inter Club. L’indomani riporto il bambino a Pinzolo ma al mattino non si riesce ad iscriverlo. Torno al pomeriggio e me lo iscrivono all'Inter club di Casalgrande (Modena). Dopo l'allenamento pomeridiano lo porto in «zona autografi» ma lo steward non lo lascia entrare: ci vuole anche un pass rilasciato dal club stesso. Preghiamo: niente da fare. Mercoledì 11 luglio. Tommaso segue il Napoli a Dimaro. Dopo l'allenamento con grande disponibilità dei giocatori riceve autografi e riesce a farsi fotografare con loro. E’ entusiasta della cordialità di Cannavaro e dei suoi compagni. Veri complimenti al Napoli e al suo presidente De Laurentiis.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
39
CICLISMO
Porto Franco
Dopo 27 anni di calcio (femminile), a quasi 39 anni ho vinto anch'io la mia Tripletta con il Noceto (Parma): campionato regionale serie C, coppa Emilia e Supercoppa; con una cavalcata fatta di 20 vittorie, 2 pareggi e 2 sole sconfitte abbiamo polverizzato ogni record. Tutto fantastico, si pensa già al prossimo anno con la promozione in A2, si contattano nuove giocatrici e contemporaneamente si cercano risorse e qui c'è il risveglio dal sogno: possibile che la Figc pretenda dalle società femminili, per fare un campionato che è poco di più del dilettantismo, cifre tanto alte? In dettaglio: solo di iscrizione 11.000, fidejussione 8.000, assicurazioni altri 2.000. Considerate che poi, per le società, ci sono le trasferte (10) nel Nord Italia e almeno una in Sardegna. Il comune di Noceto dopo la seduta consiliare di rito, con complimenti, gadgets e cotillons, deve fare i conti con il patto di stabilità. Gli sponsor si celano dietro la crisi. Morale: niente promozione, ma ancora serie C. Demoralizzante, considerando che noi non percepiamo
LA GAZZETTA DELLO SPORT
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi
grande stagione. Spero che la sua lettera arrivi al cuore di qualcuno che possa aiutarvi. In realtà lei tocca un problema che sta devastando tutto lo sport italiano che sta vacillando sotto il tornado della crisi economica. Purtroppo tocchiamo con mano che nulla sarà come prima. Non parliamo soltanto di calcio femminile, ma di tutti i movimenti nominalmente dilettantistici di tanti sport: basket, pallavolo, atletica, pallanuoto. Non si salva in realtà nessuno. Non è certo il caso del suo simpaticissimo club di amiche entu-
siaste, ma in molti sport da anni si viveva al di sopra delle ragionevoli possibilità di tutti. Spesso, che lo si dica apertamente o no, molto si basava su evasioni fiscali variamente mascherate con valzer di fatture gonfiate su cui si chiudevano uno o entrambi gli occhi. Il vento è cambiato anche lì e l’Agenzia delle Entrate fa sentire la sua voce minacciosa. E’ un modello intero che sta franando e cerca nuovi equilibri che per ora passano da scomparse di club storici (dolorisissima, qualche giorno fa, quello della Comense, storica numero uno del basket femminile), tagli di budget ai limiti del sostenibile, autoretrocessioni. Ed è vero che in momenti come questi i confronti con le realtà dello show-business sono stridenti. Fanno proprio male. Tutte le federazioni e il Coni stesso sono chiamati a rapide riflessioni su questa crisi, cominciando a mettere in discussione ogni cosa, a partire dalle tasse. Ma anche lo Stato, come richiamava Ruggiero Palombo nel commentare il Libro Bianco del Coni, dovrà fare finalmente non dico la sua parte ma almeno una parte. Prepariamoci comunque a un passo indietro di 30-40 anni
Aldo Gelosa (Sassuolo)
trarci. Vediamo di utilizzare un po’ di buon senso.
I ritiri estivi non servono soltanto a mettere le basi atletiche tecniche e atletiche per la stagione, ma anche per avvicinare i protagonisti ai tifosi in un clima meno nevrotico e ingabbiato com’è quello degli stadi in occasione delle partite ufficiali. Non dovrebbe essere così difficile capirlo.
Luciano Giacomi
Lo stadio di Bolzano Leggo che esiste la possibilità dell'esclusione della squadra Alto Adige-Südtirol calcio dal campionato di Lega Pro in quanto lo stadio non ha la capienza regolamentare (previsti 4.000 posti, capienza attuale poco meno di 3.000 posti). Mi chiedo se è saggio ed opportuno eliminare una società sana per una cosa del genere. In un periodo di crisi come questo e considerando che a Bolzano si arriva ad un massimo di 1.500 spettatori creare una struttura più grande ha poco senso. Abbiamo già avuto l'esperienza del palazzo del ghiaccio e del palazzo dello sport, costruiti con capienze molto ampie e tristemente vuoti durante tutto il campionato. Oltretutto con spese di gestione vietate alle piccole società non possono en-
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Il suo appello è ragionevole, ma le norme richieste attengono ad una serie di caratteristiche e adempimenti che fanno riferimento alla sicurezza: c’è un rinnovato rigore nel farle rispettare. Almeno una decina di club in quella categoria hanno impianti fuori norma. Credo che alla fine una soluzione buona per tutti sarà trovata, anche perché che nel caso di Bolzano i problemi derivano dalla sola voce capienza.
Gli arbitri all’Europeo Condivido l'opinione del signor Bagnoli in merito alla bravura degli arbitri all'Europeo. Ma un Paese organizzatore (l'Ucraina) è stato eliminato per un gol entrato in porta e non visto da ben cinque arbitri. Che ingratitudine visti gli sforzi, di questo travagliato paese, per fare bella figura. Vedo solo ipocrisia e nient'altro. Nino Russo Mileto (Vittorio Veneto)
Che c’entra l’ipocrisia? E’ solo un errore grosso, come altri. Che speriamo di non vedere più grazie alla tecnologia. Purtroppo la sfortuna è cieca, non si ferma davanti agli sforzi organizzativi.
EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
4
I NUMERI
28
I morti in bicicletta per incidente stradale dal 1˚ gennaio al 20 febbraio di quest’anno. Lo scorso anno, nello stesso periodo furono 16, poco più della metà.
LA TRAGEDIA NEL COMASCO
Si allena in bici Viene travolto Muore a 17 anni Lo junior Valerio Zeffin scivola per il terriccio e cade a centro strada: un furgone lo investe
263
I ciclisti morti in Italia in seguito a incidenti stradali nel 2010. L’Italia è il 3˚ Paese in Europa dietro Germania (462) e Polonia (280). Sono 2.556 i morti dal 2001 al 2010.
Valerio Zeffin, 17 anni, travolto a Lomazzo FOTO VIGANO’ CLAUDIO GHISALBERTI
38
I ciclisti che ogni giorno in Italia sono coinvolti in incidenti stradali: soprattutto in Lombardia (10 incidenti di media al giorno), Emilia Romagna (8) e Veneto (5)
Chissà chi era l’idolo di Valerio Zeffin. Chissà quale grande vittoria sognava. Chissà perché un giorno, a 7 anni, da bambino, avesse scelto la bicicletta, anzi il ciclismo, per provare a volare. Ieri mattina, nella sua casa a Senago, mentre si vestiva per uscire in allenamento con quella maglia gialla e azzurra allegra come il cielo d’estate, magari si sentiva Cancellara o Wiggins o Nibali. Non importa che dai giovanissimi agli juniores non avesse mai vinto una corsa, che il suo miglior risultato fosse un secondo posto. Il meglio lo otteneva a scuola, all’Istituto Majorana di Cesano Maderno. Ma se non coltivi un sogno, a 18 anni, non provi a fare il corridore. Sono le 10.30 e sulla Novedratese a Lomazzo, in provincia di Como, Valerio pedala con altri tre compagni del Canturino 1902. Più sale la velocità, più ti senti forte. Più ti si accorcia il respiro, più senti che le tue gambe ti potrebbero spingere in cima a qualsiasi montagna. Tutto in ordine, con il casco, e dietro c’è, come per i corridori «veri» anche l’ammiraglia. Ma sul ciglio della strada c’è anche un po’ di terriccio e Valerio scivola, rotola a terra dalla parte sbagliata, verso il centro della strada. Dietro i ragazzi, invece che «l’auto scritta» arriva un furgone che lo travolge. È la fine. Un anno fa, a pochi chilometri di distanza era morta Carly Hibberd, una ciclista australiana. Domenica a Concesio, provincia di Brescia, è in programma il Memorial Pasolini. Valerio non ci sarà. Forse il numero sulla schiena se lo metteranno Cucciniello, Arnaboldi, Lorenzin, Beccaletto e Mercuri, i suoi compagni di squadra. Di sicuro, si parlerà di sicurezza dei ciclisti, vecchi e giovani. Ci si ricorderà dei casi più conosciuti, come quelli di Antony Orsani (anche lui uno juniores) e quello degli otto ciclisti travolti a Lamezia Terme. Magari qualcuno farà un pensiero anche ai casi meno noti, come quello di Iames in Lombardia o di Tommaso in Toscana, Ci si porranno alcune domande: le strade sono sicure per i ciclisti? Si fa di tutto per garantire la sicurezza a chi va in bici? Del resto questo è un problema ormai molto sentito in tutta Europa. O quasi. Perché fa male sapere, che pochi chilometri più a est di Concesio, a Gavardo che è sempre in provincia di Brescia, il sindaco ha chiuso una pista ciclabile... ai ciclisti. Ora, dagli anziani ai professionisti, sono così costretti a pedalare tra uno svincolo della tangenziale e una statale. (ha collaborato Giulio Mauri) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14 12 2011
La tiratura di giovedì 12 luglio è stata di 386.728 copie
ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,70; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,30; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 13 LUGLIO 2012