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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 116 Numero n 194 Anno
MERCATO I NERAZZURRI INSISTONO PER PEREIRA E RISPUNTA FERNANDO
TRATTATIVE ALL’ESTERO
Inter, la sorpresa è Borriello PazziniMilan? Ma il Napoli...
Van Persie: è United De Rossi, il City stringe MessiBarça fino al 2018
3 Da sin. Marco Borriello, 30 anni e Giampaolo Pazzini 27 IMAGEPHOTOVIEWS
DALLA VITE, LAUDISA ALLE PAGINE 8910
BIANCHIN, BOLDRINI, RICCI ALLE PAGINE 67
LA GRANDE FESTA PIU’ DI 6 MILA TIFOSI PER IL TRADIZIONALE TEST DI VILLAR PEROSA
NAZIONALE AZZURRI K.O. MA PROMOSSI
BOTTI JUVE
Che bravi Destro e Ogbonna l’Italia giovane ha un futuro
John Elkann punge: «Carrera ha vinto in una partita più di Zeman in tutta la sua carriera Il Napoli che diserta la premiazione? Preferisco Cammarelle e lo spirito olimpico»
OLIVERO ALLE PAGINE 23
Il romanista insieme a Balotelli: sembrano la coppia giusta Prandelli: «Perché no?» 3 Mattia Destro, 21 anni A PAGINA 12
ilCommento
LA CARICA DEI BABYGOL di SEBASTIANO VERNAZZA
Fatti più in là, Antonio. ItaliaInghilterra, l’ami chevole ferragostana della Nazionale, ha preso i contorni di un avviso di sfratto e lo «sfrattato», nel caso, sarebbe Antonio Cassano. A Berna è successo quel che molti pronosticavano: Mattia Destro ha dimostrato di essere da Nazionale. L’ARTICOLO A PAGINA 21
UNDER 21 I GIOIELLI DELL’ERA MANGIA
Insigne e Immobile «Ci siamo anche noi» BIANCHI A PAGINA 13
AMICHEVOLI 30 DEL BRASILE ALLA SVEZIA John Elkann, con il trofeo del Campionato, Antonio Conte e Andrea Agnelli con la Supercoppa
MOTOGP VIGILIA DI INDIANAPOLIS: VALE PARLA DELL’ADDIO ALLA DUCATI
Rossi: «Ho scelto Yamaha per divertirmi Però se non torno a vincere mi ritiro»
9 771120 506000
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FALSAPERLA, IANIERI, ZAMAGNI ALLE PAGINE 242526
Valentino Rossi, 33 anni
Pato, una doppietta davanti a Ibrahimovic DELLA VALLE A PAGINA 8
IL ROMPI PALLO di GENE GNOCCHI
Prime notizie dalla sonda Curiosity da Marte: i marziani sono tutti uguali a Lotito.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
PRIMO PIANO LA FESTA BIANCONERA
ELKANN NE H 1
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Se un allenatore ha una squalifica sopra i tre mesi non dovrebbe allenare
ZDENEK ZEMAN ALLENATORE DELLA ROMA
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Questa Supercoppa italiana non vale niente per come è organizzata AURELIO DE LAURENTIIS PRESIDENTE DEL NAPOLI
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Non c’è un solo intenditore che possa dire che la Juve ha meritato la Supercoppa WALTER MAZZARRI ALLENATORE DEL NAPOLI
«Carrera ha vinto più di Zeman De Laurentiis è poco olimpico» G.B. OLIVERO VILLAR PEROSA (Torino)
I tifosi li chiamano per nome, come fossero giocatori: «John, Andrea». Sarà la giovane età, sarà l’abitudine a considerarli parte del mondo Juve anche quando non erano dirigenti, sarà che l’averci messo la faccia nel periodo più difficile della storia bianconera li ha resi familiari. Tra John Elkann, Andrea Agnelli e i tifosi non c’è quel leggero distacco che ti aspetti tra la dirigenza e la massa. Il popolo juventino vede entrambi, e soprattutto Andrea, come difensori della loro fede. La maglia di Buffon Ieri, per il ri-
to di Villar Perosa, c’erano oltre 6.000 persone arrivate in Val Chisone con un anticipo degno della finale di Champions. E sono stati ripagati con lunghissime sessioni di autografi proprio da John e Andrea, che prima avevano incontrato i giocatori e lo staff atletico e medico a casa Agnelli. Lì Gigi Buffon ha regalato a Elkann la maglia numero 1 con il nome John, che il presidente della Exor ha subito indossato e tenuto per tutta la giornata come aveva fatto l’anno scorso con quella di Pirlo. Elkann e Agnelli hanno portato la coppa dello scudetto e la Supercoppa al centro del campo insieme a Conte, poi la squadra ha fatto il giro mostrando ai tifosi l’ulti-
mo trofeo. «È stato un buon inizio di stagione — ha commentato il presidente della Exor — la squadra ha vinto la Supercoppa, è molto affiatata e questo ci fa ben sperare per il campionato». Le polemiche Insieme al primo appuntamento ufficiale sono arrivate le polemiche e la decisione del Napoli di non partecipare alla premiazione: «Io sono stato a Londra per l’Olimpiade — racconta John — e credo che lo spirito dello sport sia quello olimpico. Abbiamo avuto tanti esempi di atleti italiani che si sono comportati nel rispetto delle regole, come il pugile Cammarelle. Quello è lo sport e bisognerebbe rifletterci a lungo». Tra le polemiche c’è la vicenda Conte, e qui John Elkann sta molto attento a sottolineare la totale estraneità del club: «Tutta questa storia non fa parte della Juventus: noi non vogliamo essere associati a una serie di vicende che non ci riguardano. Naturalmente portiamo avanti una linea di assoluta condivisione con i giocatori e con il mister, proprio per chiudere questa vicenda che è difficile e sgradevole. Sarebbe il caso di pensare a come deve funzionare la giustizia sportiva, ma siamo fiduciosi. Conte è un condottiero che si è distinto per le sue grandi capacità e va difeso». L’ultima polemica porta la firma di Zdenek Zeman, secondo il quale un allenatore squalificato a lungo non dovrebbe poter svolgere il suo lavo-
ro nemmeno in settimana. In questo caso la risposta di John Elkann è un colpo di fioretto, uno di quelli che a Londra l’avranno entusiasmato: «Carrera in una partita ha vinto più che Zeman in una lunghissima carriera». Agnelli Con il presidente della Juve il discorso scivola sull’aspetto tecnico: «Le sensazioni sono positive, la conferma viene da Pechino con la Supercoppa vinta più che meritatamente. Quello però è già il passato, noi guardiamo al prossimo trofeo». Inutile girarci intorno, i tifosi sognano la Champions: «Noi partecipiamo per vincere a tutte le manifestazioni. C’è grande concorrenza sia in Italia sia all’estero, ma abbiamo una squadra competitiva: quindi in Champions proviamo a sognare, in campionato dobbiamo ripeterci». Agnelli torna a ragionare anche sul caso Conte: «Per il secondo grado di giudizio non c’è alcun cambio di strategia, ma convinzione assoluta di ottenere la giusta giustizia». Mercato L’altro argomento è il mercato. Finora non è arrivato il famoso
1 Antonio Conte tra John Elkann con la coppa dello scudetto e Andrea Agnelli con la Supercoppa 2 La squadra in posa con i due trofei 3 John Elkann con i tifosi 4 Gigi Buffon. Sotto, altri sostenitori bianconeri LAPRESSE-ANSA-IMAGE SPORT
Abete: «Zdenek su Conte si sbaglia»
top player, la maglia numero 10 è senza padrone e l’obiettivo per l’attacco sembra essere Fernando Llorente: «La numero 10 al momento giusto andrà sulle spalle di qualcuno. Ma l’eredità di Del Piero non c’entra: i campioni passano, la Juve resta». Però i campioni aiutano a vincere: «Noi siamo attenti alle dinamiche del mercato — spiega Andrea —, valuteremo le occasioni per vedere se si può aggiungere qualità». Il problema, non solo della Juve ma di tutte le squadre italiane, è la disponibilità economica inferiore ai grandi club europei: «È meglio avere molti mezzi a disposizione, ma in passato si è speso tanto e male anche in Italia». E John rinforza la tesi del cugino: «Non è detto che chi ha tante risorse le investa bene. Nella Juve ci sono i campioni, ma la vera forza è il collettivo. La cultura vince: pensate ai risultati della Gran Bretagna all’Olimpiade, si spiegano solo con il lavoro e la volontà di fare bella figura in casa. Ecco, la sfida della Juve deve essere quella di giocare bene in Champions». L’anno scorso a Villar Perosa lo scudetto era un sogno. Una coppa in mezzo al campo e mille storie olimpiche dimostrano che davvero nello sport niente è impossibile.
Le regole sono queste e la Figc le fa rispettare. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, prova a mettere lo stop alle polemiche nate intorno alle parole di Zeman sugli allenatori squalificati: «Quando non si è interessati non bisogna parlare — ha sottolineato — è troppo facile chiedere dei cambiamenti in questo modo. Oggi le regole dicono che un allenatore inibito può allenare durante la settimana. E noi facciamo rispettare le regole». Quanto alla Juve, Abete ha affermato che «la Federazione ha un rapporto istituzionale con la Juventus, è un grandissimo club con cui si è creata confusione negli ultimi tempi. La giustizia sportiva è autonoma, ognuno deve fare il suo ruolo con grande serenità, senza colpevolizzare le singole persone». Abete ha stigmatizzato anche il comportamento del Napoli che ha disertato la premiazione della Supercoppa italiana: «Ho assistito a tante premiazioni anche in situazioni contestate e tutti hanno distinto la fase critica dalla fase di riconoscimento. Il calcio deve crescere molto». Sul comportamento da seguire, Abete è d’accordo con i vertici juventini: «Ci può essere ogni tipo di critica alle decisioni arbitrali ma come ha dimostrato l’Olimpiade bisogna essere presenti al momento della premiazione. L’esempio da seguire è quello di Cammarelle».
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Secca risposta al tecnico boemo secondo il quale Conte non dovrebbe allenare. Sulle proteste del Napoli in Supercoppa: «L’esempio positivo è quello di Cammarelle» DAL NOSTRO INVIATO
PRESIDENTE FIGC
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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A PER TUTTI 3
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JUVE A-JUVE B 5-1
Cinquina in famiglia In rete Matri e Quagliarella MARCATORI Quagliarella al 25’ p.t. (A); Matri all’11’ (A), Bonatini al 18’ (B), Giaccherini al 19’ (A), Giovinco al 29’ (A), Ruggiero al 31’ s.t. (A). JUVENTUS A (3-5-2) Buffon (1’ s.t. Storari); Lucio (1’ s.t. Gouano), Bonucci (1’ s.t. Garcia Tena), Rugani; Padoin (26’ s.t. Ruggiero), Pazienza, Pogba (26’ s.t. Vidal), Giaccherini (26’ s.t. Marchisio), De Ceglie (36’ s.t. Balbis); Matri (26’ s.t. Giovinco), Quagliarella (26’ s.t. Padovan). (Chiellini). All. Carrera. JUVENTUS B p.t. (4-3-2-1) Branescu; Carlos Garcia, Alcibiade, Gerbaudo, Mattelli; Baldis, Gabriel, Bianco; Bouy, Bonatini (30’ p.t. Ilari); Beltrame (30’ p.t. Josipovic). (Gagliardini, Penna, Magnusson, Emmanuello, Owusu). JUVENTUS B s.t. (4-3-2-1) Branescu (30’ s.t. Costantino); Tavanti, Magnusson, Penna, Laursen; Kabashi, Lanini, Emmanuello; Beltrame (30’ s.t. Ceria), Mattiello; Bonatini (30’ s.t. Owusu). (Curti, Braccini, Gerbaudo). All. Baroni. ARBITRO Colosimo.
DOPO 19 ANNI
A Villar Perosa la prima volta senza Del Piero VILLAR PEROSA Non c’era in campo, ma c’era sulle magliette, sulle sciarpe, in qualche coro. E nel ricordo dei tifosi. La prima volta a Villar Perosa dopo 19 anni senza Del Piero è una sensazione strana, perché specie negli anni bui era l’ancora di salvataggio, la bandiera a cui aggrapparsi. E intanto Ale riflette sul futuro: in America stanno per scadere i tempi per tesserare i giocatori il cui ingaggio può sforare il tetto salariale. Restano calde le piste che portano in Europa (Inghilterra, Spagna) e in Brasile, mentre sembra tramontata l’opzione Thailandia.
DAL NOSTRO INVIATO
VILLAR PEROSA
Vista da dietro, è una bella Signora. Chiedete a Gigi Buffon che ha da sempre un punto d’osservazione privilegiato ed è abituato a valutare con obiettività la situazione. «Rispetto alle altre Juve in cui ho giocato io — racconta il portiere — questa in Champions parte avvantaggiata perché gioca un bel calcio e in Europa è un aspetto che conta molto. E siamo più forti dell’anno scorso». Consapevolezza Gigi ripensa al-
le due coppe appena mostrate ai tifosi, ma si coccola un altro trofeo: «Non può essere messa in bacheca, ma forse la conquista più importante dell’ultimo anno è la consapevolezza. Adesso c’è un ambiente positivo, c’è fiducia». I benefici sono evidenti e cambiano anche le prospettive nel momento in cui la Juve
2013 sta per essere rinnovato: «Siamo messi benissimo, adesso la società aveva altre priorità e non mi sembrava carino chiedere di discutere questa cosa. Ma presto si chiuderà». Buffon, poi, cerca di ammorbidire i toni delle polemiche degli ultimi giorni: «Fanno parte del nostro mondo e a volte alcune frasi vengono un po’ strumentalizzate. Alla base di tutto c’è sempre, almeno penso, una bella stima fra noi giocatori e fra tutti i professionisti che compongono questo mondo». Forse in questo caso Gigi è anche troppo ottimista, ma di sicuro le sue parole serviranno a far riflettere qualcuno.
Crescita Mentre Buffon parla,
No limits Buffon «In Champions una Juve super» «La vicenda-Conte ci dà motivazioni feroci Faremo strada in Europa grazie al bel calcio» torna a giocare la Champions: «L’approccio deve essere quello che ci ha portato a trionfare in campionato perché è l’unico che conosco, soprattutto se bisogna colmare un gap con av-
versarie che hanno una storia recente migliore della nostra». Contratto A proposito di storia, Buffon non dimentica il suo capitano: «Ho sentito Del Piero
prima della Supercoppa, ci messaggiamo spesso. Abbiamo passato insieme undici anni, una bella fetta di vita». Per Gigi la vita continuerà in bianconero, il contratto in scadenza nel
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Conte segue gli ultimi minuti della partita dal gazebo allestito un paio di metri dietro alla panchina. Regolamento rispettato, l’allenatore non si è mai avvicinato all’area tecnica, è rimasto silenzioso per tutta la gara, ha firmato autografi ed è scattato verso l’uscita quando una pacifica invasione di campo (quanti bambini!) ha interrotto la sfida in famiglia con qualche minuto di anticipo. La Juve aveva svolto un allenamento in mattinata a Vinovo, si è rivisto in campo Chiellini, che non ha partecipato alla gara per un indurimento al polpaccio: meglio non rischiare. Non erano presenti i nazionali Lichtsteiner, Ziegler, Vucinic, Asamoah, Boakye, Marrone e Masi, che saranno regolarmente oggi a Vinovo per una doppia seduta con i compagni. «Siamo concentrati sul lavoro — ha detto Massimo Carrera — Siamo circa al 70-80% della condizione: manca un po’ di brillantezza, ma a Pechino abbiamo dimostrato di essere un buon diesel». Continua a piacere il giovane Pogba: «È un buon giocatore, è del 1993 quindi può crescere molto e ha la fortuna di allenarsi con grandi campioni». Infine una battuta su Conte: «È tranquillissimo, non mostra alcun segno di preoccupazione», racconta Carrera. E Buffon lancia un messaggio importante: «L’assenza del mister in panchina per noi è una motivazione in più, non una mazzata: altrimenti significherebbe che siamo senza personalità. Lui ha fiducia in noi, una fiducia ben riposta». Parola del capitano. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
PRIMO PIANO LA STRATEGIA BIANCONERA
L’attaccante pronto a venire in Italia, però l’Athletic sta per vendere Martinez al Bayern per 40 milioni e minaccia di non cederlo più FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
Fernando Llorente è tornato dal Portorico, dove mercoledì ha giocato il secondo tempo dell’amichevole della Spagna, e attende. Con aspettative e preoccupazioni di dimensioni simili. La speranza è quella di prendere il volo da Bilbao a Torino e dopo 16 anni di Athletic proseguire la carriera alla Juventus. Il timore è più vicino, quasi palpabile: domenica a San Mames la squadra di Marcelo Bielsa comincia il campionato contro il Betis, e la Catedral non riceverà con rose o fiori il suo centravanti. Tradimento Llorente è accusa-
to di alto tradimento, quando va bene. Perché negli ultimi giorni, da quando il presidente Josu Urrutia ha detto che «Fer» non ha intenzione di rinnovare il contratto con l’Athletic in scadenza tra 10 mesi, il tono del volume di chi urla contro Llorente è salito: «Il clan del giocatore è passato da un inganno all’altro — hanno scritto su «As» — in maniera tale che la dirigenza del club aveva accettato l’idea che prima o poi si sarebbe trovato un accordo». Già fischiato, da una minoranza, in Europa League, Llorente domenica rischia la dura contestazione da parte dell’offesa «Catedral». L’Athletic è una squadra diversa da tutte le altre, e abbandonarla è traumatico oltre che complesso. I baschi non possono prendere giocatori che non siano della zona, allargata in tempi recenti a regioni limitrofe quali Navarra o Rioja, e la cosa riduce il mercato a un pugno di mosche. In giro non c’è
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Asamoah dentro e fuori dal campo su SportWeek
Su SportWeek, in edicola domani con la Gazzetta, l’intervista esclusiva a Kwadwo Asamoah, centrocampista ghanese appena approdato alla Juventus dall’Udinese. È il ritratto di un 23enne il cui nome, in ghanese, significa «lunedì». Ha studiato Arti Figurative, ha imparato l’italiano da autodidatta, è diventato padre da due mesi ed è già il beniamino dei tifosi bianconeri.
Javi Martinez, 23 anni LIVERANI
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I NUMERI
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i gol totalizzati da Llorente in 291 partite giocate con la maglia dell’Athletic
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un altro Llorente. Punto. L’Athletic può strappare Beñat al Betis ma il giocatore, pur buono, ha altre caratteristiche.
gli assist realizzati dallo spagnolo durante la sua carriera con il club basco
La volontà di Fer Però Fernan-
do ha deciso: vuole andar via, e vuole la Juventus. Non gli interessa l’Arsenal, e nemmeno l’Inghilterra. Ritiene che il club torinese sia il treno giusto che passa al momento giusto, per lui e per come vanno le cose alla Juventus. Gli piace l’idea di misurarsi con la Serie A, di smentire chi dice che gli spagnoli da noi fanno fatica, ed è convinto di avere buone possibilità di vincere qualcosa d’importante con un club che considera di grande fascino e in grande ascesa.
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le reti messe a segno con la nazionale spagnola in 20 match disputati
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Fernando Llorente, 27 anni, attaccante spagnolo dell’Athletic Bilbao IPP
i gol di Javi Martinez in 250 partite disputate con l’Athletic
no immediato e arma affilata per il presidente Urrutia. Perché una volta incassato il bottino si troverebbe nella (invidiabile) posizione di sedersi nel suo ufficio con la massima serenità per valutare. Potrebbe impuntarsi: o la Juve mi porta i 36 milioni della clausola per avere Llorente, oppure il gio-
i cartellini gialli totalizzati dal difensore basco nel corso della sua carriera in biancorosso
L’ostacolo Javi Smentito l’in-
teresse dell’Arsenal da Wenger stesso («Abbiamo già acquistato Podolski e Giroud»), l’ostacolo più grande della Juventus per arrivare a Llorente è... Javi Martinez. Il giocatore ormai è del Bayern Monaco. E in direzione Bilbao sta arrivando un assegno da 40 milioni di euro. Tanti, tantissimi. Ossige-
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SCOMMESSE
Llorente vuole solo la Juve Ma il Bilbao tiene duro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
catore può anche guardare da spettatore la stagione che sta per iniziare in attesa di accordarsi con un nuovo club a partire dal prossimo gennaio. Un paio di settimane e sapremo se il braccio di ferro verrà vinto dal dipendente o dal datore di lavoro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IN ATTESA DELL’APPELLO
Oggi Abete vede Pesoli «Tanto sarà tutto inutile» ROMA
Oggi incontra il presidente federale Giancarlo Abete, mercoledì aveva terminato la sua protesta, ma Emanuele Pesoli comunque sa di non potersi aspettare trattamenti particolari dalla giustizia sportiva. «Sono tornato a casa dopo 4 giorni e mezzo davanti alla sede della Federcalcio. Non è stato facile, è servita grande forza psicologica, stare lì senza mangiare, dormire, ce l’ho fatta grazie al supporto di mia moglie, dei miei figli, dei miei amici — ha detto a Tele Radio Stereo —. Purtroppo la protesta non è servita a nulla. Vengo accusato ingiustamente per illecito sportivo, sono stato condannato a 3 anni ingiustamente, speravo di sensibilizzare chi di dovere. Ma a parte la Figc nessuno mi ha chiamato. Abete, Albertini e Valentini mi hanno dato ascolto e li ringrazio, ma a parte loro non sono riuscito a ottenere un confronto con chi mi ha accusato, Gervasoni e Carobbio. Quello che ho fatto in termini pratici non è servito a nulla». Ad Abete, ha detto, parlerà col cuore in mano. «Intanto aspettiamo l’appello del 20 agosto — ha concluso Pesoli — Se andasse male ci rimetteremmo al Tnas». ma.gal. © RIPRODUZIONE RISERVATA
INTERROGATORI RIPRESI
Altri indagati nell’inchiesta dei pm a Bari Intanto ieri, dopo la brevissima pausa di ferragosto, sono ricominciati gli interrogatori da parte dei carabinieri — su delega dei pm Angelillis e Dentamaro — dei calciatori del Bari che avevano preso parte a Salernitana-Bari e Bari-Treviso della stagione 2008-2009, al centro della nuova tranche dell’inchiesta della Procura barese sulle combine nel calcio. Alla luce delle dichiarazioni (finora secretate) di Andrea Masiello, i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati una serie di calciatori. Ieri è stato sentito Nicola Strambelli. Mezz’ora è durato il suo interrogatorio. Oggi il calendario non è stato comunicato, ma è probabile che siano stati fissati almeno un paio di interrogatori. Domani sarà la giornata più intensa: nella sede del comando provinciale dei carabinieri saranno sentiti Vincenzo Santoruvo, Massimo Ganci, Massimo Bonanni, Nicola Santoni e Gianluca Galasso. Di sicuro si può pensare che almeno quest’ultimo, assistito dall’avvocato Piero Nacci Manara, si avvalga della facoltà di non rispondere in quanto il suo legale (che assiste anche Ranocchia e De Vezze) ha puntato la strategia difensiva sulla conoscenza dei fatti che vengono contestati ai suoi assistiti prima di decidere la linea da adottare. Cirici-Galdi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCATO
i colpi Domina il Psg Il Chelsea replica Bayern, Real e le inglesi in scia
Spendono solo all’estero LUCA BIANCHIN
Un sito inglese ha pubblicato una vignetta. Disegnati col pennarello, Van Persie e Modric rompono le catene che li legano ad Arsenal e Tottenham. A quel punto, liberi, corrono verso Ferguson e Mourinho. La verità somiglia alla satira perché nelle ultime 48 ore Manchester United e Real Madrid, grazie ai loro manager, hanno fatto passi decisivi verso i rinforzi preferiti. Per Robin van Persie, addirittura, ha parlato il sito del club: «Il Manchester United annuncia di aver trovato un accordo con l’Arsenal per Van Persie». Ai Gunners poco meno di 30 milioni di euro. «Stiamo trattando con il suo agente — ha detto Ferguson —. Spero che giocherà lunedì». Sarà già Premier: lo United inizia in posticipo contro l’Everton. Ferguson però ha fatto anche un paragone interessante: «Nel 1999 avevo Yorke, Cole, Sheringham e Solskjaer, i migliori quattro attaccanti d’Europa. Con Van Persie siamo a quei livelli». Wenger l’ha presa male: «Dispiace perdere un giocatore come lui, ma aveva un solo anno di contratto — ha detto alla tv francese —. Avrei voluto venderlo all’estero, magari al Psg». L’asino RVP I tifosi hanno bruciato le maglie col 10 di Robin e l’ex compagno Eboué su Twitter è stato durissimo: «Nessun rispetto, nessuna pietà per un asino olandese. Non posso rispettare un capitano che lascia la nave. Wenger ha venduto un giocatore finito a un ottimo prezzo. Van Persie non sarà mai più lo stesso». Voilà, la maledizione dell’asino. Le conseguenze dell’accordo RVP-United comunque non sono finite, perché Ferguson ha almeno un giocatore in esubero: Berbatov
I NUOVI UNITED E REAL
Robin van Persie, 29 anni
Il croato Luka Modric, 26 anni
FOTOPRESS
AP GDS
Van Persie allo United: 30 milioni Mou accontentato: Modric per 38 I tifosi Gunners bruciano le maglie con il 10. Eboué: «Addio asino olandese» Il Real Madrid convince il croato con un quadriennale da 4,5 netti a stagione è sempre più sul mercato e ieri in Inghilterra si parlava della possibile cessione di Chicharito Hernandez. Modric In Spagna, il Real ha altri problemi: deve chiudere presto per Modric. Ormai ci siamo: secondo Marca darà 38 milioni
al Tottenham (solo 31 secondo il britannico Sky Sports), mentre per il croato sarebbe pronto un quadriennale da 4,5 milioni a stagione. Villas Boas, a suo modo, ha confermato: «Deve decidere il presidente — ha detto l’allenatore del Tottenham — ma stiamo cercando dei sosti-
tuti». Probabilmente sono Joao Moutinho del Porto e M’Vila del Rennes. E allora via, per Modric è quasi tutto fatto: visite entro 48 ore e, secondo i tifosi su Twitter, maglia numero 16 già nell’armadietto. Altro In una giornata da ricorda-
re, c’è stato questo e altro. L’ok del consiglio di vigilanza del Bayern al maxi investimento — quasi 40 milioni — per Javi Martinez: sarebbe l’acquisto più caro nella storia della Bundesliga. L’accordo tra il Valencia e il paraguaiano Nelson Haedo Valdez, ex Rubin Kazan. Saha uffi-
ciale al Sunderland e Anita al Newcastle. Altro? Sì, altro. Sahin non lontano dal Liverpool. Bisevac dal Psg al Lione, ma non in cambio di Reveillere: il francese non ha superato le visite. Soprattutto Ocampos al Monaco di Ranieri. Per oggi, basta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ULTIMA OFFERTA L’INTENZIONE DEL GIOCATORE È QUELLA DI CHIUDERE LA CARRIERA IN BLAUGRANA
Messi è per sempre: contratto fino al 2018 Il Barcellona proporrà presto il prolungamento dell’accordo all’argentino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
«Messi per sempre». Con questo significativo titolo ha aperto ieri il «Mundo Deportivo». Il quotidiano catalano ha rivelato che il Barça sta preparando per il suo giocatore simbolo l’ultima grande offerta. Leo ha
già un contratto fino al 2016 da 10 milioni netti a stagione. Ha una clausola di rescissione da 250 milioni di euro, più alta di qualsiasi folle tentazione. Non ha alcuna voglia di cambiare aria. Per questo non c’è fretta di sedersi al tavolo della trattativa. Però l’idea c’è e sarà concretizzata nel corso di questa stagione. Fino al 2020 Messi è arrivato al Barça a 12 anni. Nel 2016, data di scadenza dell’attuale accordo, ne compirà 29. Al Barcellona vorrebbero offrirgli un accordo per altre due, ma sarebbe meglio 4 stagioni. Il progetto è quello di puntare al 2020 quando Leo, detto il «Messia», di an-
ni ne avrà 33. Del resto da quando Laporta ha fatto firmare all’argentino il suo quinto e ultimo contratto col Barça, settembre 2009, sono passate tante cose. Su tutte, 3 Palloni d’Oro consecutivi. E poi una montagna di gol e un mucchio di trofei. Ora Leo sta per diventare padre e a Barcellona si trova benissimo: ci sono tutte le condizioni perché il matrimonio sia davvero «para siempre». I 5 contratti Leo fu preso grazie
a una promessa vergata su un celebre fazzolettino di carta, oggi pezzo da museo. Nel giugno 2005 dopo aver vinto il suo primo Mondiale Under 20 il Barça gli fece firmare il primo contrat-
Leo Messi, 25 anni, ha un contratto con il Barcellona fino al 2016 PHOTOVIEWS
to da professionista, fino al 2010. Tempo tre mesi e una prestazione incredibile contro la Juventus di Capello al «Gamper», ecco il secondo accordo, con la maglia della prima squadra e un aumento di stipendio. Poco più di un anno dopo, nel gennaio del 2007, altro rinnovo, fino al 2014 e con clausola di rescissione da 150 milioni. Quarto rinnovo nel giugno del 2008, quando Laporta decise di disfarsi di Ronaldinho e di puntare su Leo e Pep Guardiola. E l’ultimo nel settembre del 2009. Ora, tra il 2012 e il 2013, ci sarà il sesto capitolo del romanzo Messi-Barça. Venduto in tutto il mondo, in milioni di copie. Al Barça costerà un patrimonio, l’attuale tassazione in Catalogna per stipendi simili è pari al 56%, ma nessuno ha dubbi: saranno soldi ben spesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
IL SALUTO DELL’URUGUAIANO
Via anche Ramirez: va al Southampton «In Italia c’è crisi...» In Premier League per 15 milioni: «Spero che a Bologna capiscano» LUCA BIANCHIN
Fuori un altro, fuori anche Gastone. Gaston Ramirez, potenzialmente uno dei giocatori più forti della A, tra poche ore non sarà più del Bologna: oggi volerà in Inghilterra per chiudere con il Southampton, che pagherà 15 milioni per il 70% del cartellino in possesso dei rossoblù. A Ramirez un quadriennale da 2,5 netti all’anno e la maglia numero 10. Così il Southampton ha convinto lui e il suo agente Oscar Betancourt: per la firma manca solo l’ok del Penarol, che controlla il restante 30%. E Gaston conferma tutto, o quasi. Questa è una sorpresa. Meglio il Southampton, neopromosso in Premier, di Inter, Juve, Liverpool e Tottenham?
«Sì, il Southampton mi ha cercato per davvero. Loro mi voleva-
lafoto Thiago Silva è arrivato a Parigi Thiago Silva è arrivato a Parigi ieri: chiacchierata con Ancelotti e oggi allenamento col Psg (foto AFP)
no per giocare sempre, non per essere uno dei tanti. Io ho bisogno di crescere, e per crescere bisogna giocare». Mai parlato con Conte o Stramaccioni?
«No, ma era anche un problema economico. In Italia c’è crisi e il Bologna voleva 15 milioni. In Italia non ci sono quei soldi». Appunto, il Bologna. In città sarà un giorno triste.
«Bologna mi ha accolto in modo molto speciale, la ringrazio tanto. Qui sono stato felice. Spero che ora capiscano che per me è il momento di andare». Southampton invece com’è? E i compagni?
«Ci siamo informati: ha tifosi caldi, e questo mi piace. I compagni no, non li conosco. Nemmeno uno, ma c’è tempo». E dell’Italia che cosa resterà?
«Bologna, i ricordi di Ronaldinho e Pirlo avversari, lo Juventus Stadium: il più bello della A. Poi Cavani, un amico, ma non so se ora verrà via anche lui. E se lo sapessi... no, non potrei proprio dirlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 City, pressing
I NUMERI
su De Rossi Mancini fa 10 alzare l’offerta
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i milioni di euro che Ramirez percepirà ogni anno dal Southampton
il numero di maglia che Ramirez indosserà in Premier League
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la percentuale del cartellino di Ramirez che passa dal Bologna al Southampton. Il restante 30% resta nelle mani del Penarol
Il tecnico spinge per averlo subito: è pronto ad arrivare a 30 milioni E intanto lavora per il colpo Cavani DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Terrific. Non ci va leggero il «Daily Mail» per definire la prova di De Rossi contro l’Inghilterra. Elogi anche dal «Mirror», mentre il «Times» gli dà 6. Ma sono le reazioni dei giornalisti britannici al seguito della nazionale di Hodgson a lasciar intendere che nelle ultime due settimane di mercato il nome di De Rossi ricorrerà spesso nelle cronache d’Oltremanica. «Quanto costa? La Roma è disposta a venderlo?», le domande che ronzavano nella mixed zone dopo la gara.
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Cavani, e questo spiegherebbe certe mosse del Napoli per Pazzini. Ma la priorità, con De Jong sul mercato, resta De Rossi. L’incedibilità assoluta di Daniele e un orizzonte senza nuvole chiuderebbero il discorso prima di aprirlo. Ma qui sta il punto: il City ha pesato bene alcune dichiarazioni dei dirigenti della Roma e sa che di fronte a un’offerta mostruosa, De Rossi potrebbe essere venduto. La seconda considerazione è tecnica: il feeling con Zeman non è mai scattato e il boemo, oltretutto, non vuole utilizzare Daniele come regista ma da intermedio, ruolo poco gradito al centrocampista. È uno scontro ideologico, che potrebbe pesare nelle scelte di De Rossi. Intrighi La trattativa è difficile e delicata. Il problema numero uno è il prezzo: la Roma valuta De Rossi 40 milioni. Il City, che pesa anche i 29 anni di Daniele, ne offre 25. Il pressing di Mancini può spingere il City a 30. Una cifra che costringerebbe la Roma a riflettere perché, come ha detto il diesse Sabatini «nessuno è incedibile di fronte a offerte indecenti». Il secondo problema è politico: a chi spetterebbe, eventualmente, la prima mossa? La Roma non vuole prendersi la responsabilità di una cessione così impopolare, mentre De Rossi sa quanto potrebbero essere bollenti le reazioni in città di fronte a un suo addio. «Datemi l’Olimpiade» De Rossi potrebbe restare solo un sogno del City, ma fino al 31 agosto c’è spazio per colpi di scena. Daniele non ha voluto parlare della Roma dopo la partita. Ma ha espresso un desiderio: «L’Olimpiade mi è piaciuta tantissimo. Sarebbe bello partecipare a quella di Rio come fuoriquota. Sarei disposto a saltare le vacanze». Daniele ha già vinto il bronzo ad Atene 2004. Ma Rio è sempre Rio, soprattutto per uno come lui, chiamato (con un video) anche dalla Uefa a insegnare calcio. Cosa? Il ruolo di centrocampista, of course.
Il quadro Lo scenario è chiaro. Il
Manchester City è uscito malissimo dalla vicenda Van Persie, approdato allo United. Mancini è furibondo. Aveva chiesto un rinforzo per reparto ed è arrivato solo Rodwell, centrocampista di belle speranze. Sfumato Van Persie, il City dovrà cercare di piazzare un colpo per evitare che la tensione tra Mancini e il d.s. Marwood diventi incontrollabile. Potrebbe essere
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Daniele De Rossi, 29 anni, 4 gol nell’ultima A ANSA
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
MERCATO
Pazzini e Borriello, in NAPOLI E MILAN SFIDANO LA JUVE PER IL PAZZO L’INTER APRE IL DERBY PER IL GIALLOROSSO
Galliani
Adriano
Massimo Moratti
Milan FORTE
Inter LAPRESSE
CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
I campani offrono lo scambio con Gargano e sorpassano i bianconeri. Ma ora in corsa c’è anche Galliani Intanto i nerazzurri bussano alla Roma per la punta che Allegri rivuole Gianluca
Pazzini 28 anni, attaccante, Inter PIERANUNZI
Il Napoli s’è fatto avanti per Giampaolo Pazzini, mentre anche il Milan fa un pensierino all’attaccante in castigo nell’Inter. E la Juve si scopre all’improvviso in coda alla rincorsa per il goleador che il club di Moratti si prepara a cedere in prestito. Ma l’intreccio non finisce qui. Nelle stesse ore i dirigenti nerazzurri si sono fatti avanti per avere (a loro volta in prestito) Marco Borriello dalla Roma. E anche questo è un incrocio pericolosissimo, visto che anche il club rossonero si sta dando da fare per riportare a casa il centravanti napoletano in esubero dalla rosa di Zdenek Zeman. Il derby milanese è intrigante e promette puntate roventi nei prossimi giorni. Di sicuro il finale di mercato si preannuncia caratteriz-
SUBITO AL LAVORO A MILANELLO IL BRASILIANO È RIENTRATO DOPO TRE MESI
FABIANA DELLA VALLE MILANO
non metteva piede a Milanello da quasi tre mesi. E’ arrivato alle tre di notte dalla Svezia, dopo aver giocato in amichevole con il Brasile e aver segnato due gol, e si è messo subito al lavoro. Dopo aver perso tanti mesi nell’ultima stagione per colpa dei ripetuti infortuni, adesso non ha più voglia di fermarsi. Prima l’Olimpiade, ora il Milan, dove c’è da raccogliere
Il contatto Nasce così quasi naturale il contatto con il Napoli. I rapporti tra Moratti e De Lau-
re di Ibrahimovic Pato ha sempre dato il meglio quando lo svedese non c’era. Adesso che Ibra se n’è andato a Parigi Ale avrà l’occasione di diventare il nuovo leader della squadra.
Inzaghi al via con gli Allievi Stop Mastour
La nuova maglia Pato ha lavora-
Nel test del Brasile con la Svezia due gol in due minuti Via Ibra, Allegri punta su di lui
Doppietta a casa di Ibra Pato
Freddezza Juve Ad aprire il capitolo-Pazzini nelle scorse settimane era stata proprio la società campione d’Italia, ma il dialogo s’era dimostrato subito difficile. Senza girare intorno alle cose i nerazzurri avevano preso in esame solo l’ipotesi di un scambio con Fabio Quagliarella, ma questa soluzione non aveva mai preso piede. Anche nelle ultime ore c’è stato un contatto tra le due dirigenze, ma senza sostanziali passi in avanti. Anche perché l’Inter non gradisce l’idea di rinforzare i rivali a costo zero dopo il recente sgarbo per Lucio. Ma Pazzini è di troppo e i nerazzurri non escludono per lui altre destinazioni.
DA OGGI A PINZOLO
Pato, ritorno a casa con doppietta Al Berlusconi con la nuova maglia
Tornare a casa dopo una lunga assenza ti regala sempre sensazioni speciali, anche se hai appena vissuto un’esperienza unica come l’Olimpiade. Alexandre Pato a Milanello si sente a casa e mercoledì notte era così felice che subito dopo aver toccato terra si è fatto fotografare sulla scaletta dell’aereo privato che l’ha riportato in Italia e poi ha postato l’immagine sul suo profilo Instagram. Qualche ora più tardi invece si è fatto immortalare sul campo d’allenamento: «Milanello... sono tornato», ha commentato. Pronto per una nuova avventura in rossonero.
zato da una serie di duelli per gli attaccanti all’insegna del low cost.
Alexandre Pato, 22, dopo la doppietta col Brasile EPA
Il rientro a Milanello postato da Pato su Instagram
IL DIFENSORE FRANCESE
Yanga-Mbiwa lancia nuovi messaggi «Non ho ancora rinunciato ai rossoneri» È finita 0 0 la prima partita di Didier Deschamps sulla panchina dei Bleus: Francia e Uruguay hanno pareggiato nell’amichevole di Ferragosto giocata a Le Havre. Tra i bleus si è messo in evidenza il difensore Mapou Yanga Mbiwa, giocatore del Montpellier ancora nel mirino
del Milan. Yanga Mbiwa ha fatto coppia con Sakho e alla fine della partita ha lasciato aperta una porta per i rossoneri: «Non ho abbandonato l’idea di giocare nel Milan. So che al momento le possibilità sono poche e che mi devo affermare con il Montpellier ma nella vita non si sa mai».
l’eredità lasciata da Ibrahimovic. La sera di Ferragosto a Solna c’è stato un ideale passaggio di consegne. Ibra non era in campo per colpa di un infortunio, però ha voluto seguire lo stesso la sua nazionale. Pato invece è entrato nel secondo tempo e ha fatto due gol in due minuti (di testa e su rigore), fissando il risultato sul 3-0 (prima rete di Leandro Damiao). Zlatan e Ale si sono abbracciati a fine gara, scambiandosi qualche battuta. I due insieme in campo non hanno mai fatto meraviglie, nelle due stagioni rossone-
to duro quest’estate, prima la tournée con il Brasile di fine maggio, poi un po’ di vacanze con la sua Barbara prima di volare a Londra con il Brasile. Il c.t. Mano Menezes non gli ha dato molto spazio, preferendogli Leandro Damiao, lui ha segnato un gol ed è tornato in Italia con un argento amaro ma soprattutto con la consapevolezza di stare finalmente bene fisicamente. Ieri mattina, con l’adrenalina ancora addosso per la doppietta alla Svezia, Pato ha fatto un allenamento personalizzato; nel pomeriggio invece ha lavorato con la squadra. Allegri per la prima volta ha avuto tutti a disposizione: con Ale e Gabriel la squadra adesso è al completo. Domenica al trofeo Berlusconi il Papero esordirà con la nuova maglia, quella numero 9 che fu di Inzaghi e che lui si augura gli porti fortuna. Magari sarà solo un caso, però la doppietta di Svezia è arrivata con il 19 sulle spalle. Questo sarà l’anno zero anche per lui. Pato è l’attaccante più completo nella rosa di Allegri, l’unico che può fare sia la prima sia la seconda punta. Quest’anno più che mai ci sarà bisogno dei suoi gol e della sua imprevedibilità. «La cosa più importante era acquistare tranquillità — ha detto a fine partita —, ora so di essere al 100%. Le Olimpiadi sono alle spalle, adesso inizia una nuova stagione e sono molto tranquillo e felice. Voglio giocare il più possibile e vincere con il Milan». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Filippo Inzaghi (foto ANSA) è pronto per la sua
nuova avventura, quella di tecnico degli Allievi Nazionali del Milan. Stamattina Pippo dirigerà il suo primo allenamento a Pinzolo, sede del ritiro precampionato per i prossimi 10 giorni. Ieri la squadra si è ritrovata al centro sportivo Vismara e nel pomeriggio è partita per il Trentino. Nella rosa ci sono Christian Maldini, primogenito di Paolo, e Daniele ed Emanuele Fiori, figli dell’ex portiere Valerio. Niente Pinzolo per Hachim Mastour, l’italo-marocchino di 14 anni arrivato al Milan dalla Reggiana che non ha ottenuto l’idoneità medico-sportiva. «Nelle prossime settimane — ha comunicato il club — il giovane si sottoporrà a ulteriori accertamenti medici. Finché non supererà la prassi dell’idoneità medico-sportiva Mastour non potrà prendere parte agli allenamenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
trigo shock
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I NUMERI
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le stagioni di Kakà in rossonero
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le presenze complessive con il Milan Andrea
Agnelli
De Laurentiis
Juventus ANSA
Napoli LAPRESSE
rentiis sono notoriamente preferenziali. E quest’approccio sta portando a più valutazioni. Ad esempio il club campano vedrebbe bene uno scambio con Gargano e Stramaccioni, non è un mistero, cerca polmoni per il centrocampo. Bisogna fare i conti, però, con la volontà di Pazzini. E’ vero che l’attaccante toscano ha feeling con Mazzarri dai tempi della Samp, ma bisogna fare i conti con l’ingresso in scena del Milan. Il sondaggio Così per premunirsi l’Inter s’è mossa per sostituire l’attuale vice-Milito. Stramaccioni ha dato l’assenso alla candidatura di Marco Borriello. Tanto è vero che Branca e Ausilio hanno fatto le mosse relative per preparare il terreno ad avere il romanista in prestito. Una soluzione che avrebbe del clamoroso, visto che il panzer napoletano si ritroverebbe a indossare la maglia nerazzurra dopo essere cresciuto nel Milan
95
Aurelio
i gol totali del brasiliano in rossonero
e la recente esperienza nella Juve. Concorrenza In questa partita,
però, il Milan è tutt’altro che distratto. Adriano Galliani sta battendo tutte le piste per inserire nella rosa di Allegri un attaccante centrale. Ma se la candidatura di Matri è troppo costosa e quella di Bendtner dell’Arsenal non è meno complicata, la soluzione-Borriello appare più naturale. Non a caso i vertici rossoneri hanno già toccato con mano sia la disponibilità della Roma che quella del giocatore per un prestito low cost.
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Marco Borriello 30 anni, Roma, l’anno scorso ha giocato con la maglia della Juventus PIERANUNZI
Kakà, 30 anni
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LA TRATTATIVA PER RICKY
Kakà, c’è una frenata Il Real fa lo sconto ma dice no al prestito MILANO
Nuovo stop sulla strada che riporta Kakà al Milan. In queste ore c’è stato un nuovo contatto tra i vertici del Real Madrid e quelli rossoneri. A Madrid si stanno preparando ad accogliere il croato Modric e si sono affrettati a vagliare con il club di via Turati la fattibilità del cambio di maglia del brasiliano. Ma le telefonate delle ultime ore, con relativi scambi di email, non hanno portato a risultati soddisfacenti. Il Milan, infatti, è fermo alla sua proposta di un prestito con diritto di riscatto, ma il Real s’è detto indisponibile a questa soluzione. E non solo un problema di bilancio, l’impedimento maggiore è di natura fiscale. In caso di cessione temporanea, infatti, Kakà perderebbe i benefici della tassazione al 24% (la cosiddetta legge Beckham). Così Florentino preferisce concedere un forte sconto sul cartellino, magari scendendo a 8 milioni.
Prospettive A questo punto si
propone uno scenario con esiti clamorosi. O Pazzini va al Napoli e Borriello ai nerazzurri con il Milan che si rivolge al mercato estero. O viceversa. Ma non si escluda anche la via più diretta. Pazzini al Milan e Borriello all’Inter. Se accadesse...
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L’ostacolo Tuttavia Adriano Galliani non ha le risorse per chiudere l’affare con questi presupposti. Kakà ha un contratto da 10 milioni netti per altre tre stagioni e acquistarlo a titolo definitivo significherebbe farsi carico di uno stipendio fuori dalle attuali logiche societarie. Per
quanto Ricky abbia espresso tutta la sua buona volontà, dichiarandosi disposto a rinunciare a una parte dell’ingaggio, il club rossonero non può sopportare quest’onere finanziario. Prospettive I contatti tra i due club continueranno nei prossimi giorni. I rapporti sono ottimi, sarebbe inesatto parlare di rottura. Ma i presupposti sono sempre più complicati. È vero che domenica, dopo Juve-Milan, ci sarà il vertice tra Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Max Allegri. Si può dire sin d’ora, però, che la linea della proprietà non può cambiare in maniera radicale. E l’affare-Kakà a tutt’oggi presuppone costi che non possono combaciare con le scelte contingenti del club di Berlusconi. I progetti Il che non significa che il Milan ammaina bandiera né tantomeno che la famiglia Berlusconi perde le sue ambizioni. I conti delle aziende di famiglia risentono della crisi del mondo della pubblicità e ciò impone un anno di risparmi anche per la società rossonera. Ciò non significa, comunque, che il futuro consegni altrettante ristrettezze. Perciò l’a.d. Adriano Galliani sta gestendo questo mercato con accortezza, ma ciò non significa che il 2013 sarà altrettanto parsimonioso. c.lau. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCATO
Inter, affari in Porto 4 E’ assalto a Pereira
I NUMERI
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i milioni necessari per chiudere la trattativa
5
le squadre cambiate da Pereira in carriera. Per lui anche un’esperienza al Cluj in Romania
1
le reti segnate nell’ultima stagione al Porto
3
le marcature del difensore nella nazionale uruguaiana con cui ha vinto la Copa America nel 2011. In quell’edizione ha segnato due reti (contro Cile e Messico)
e il Chelsea si defila Rispunta Fernando Per il laterale offerti 12 milioni e 4 anni di contratto Guarin: «In società mi hanno chiesto del brasiliano» Italia ho molti amici che giocano e guardo spesso il campionato ma del mio futuro non so nulla e l’unica cosa sulla quale sono concentrato ora è il Porto». Dichiarazioni classiche, che non chiudono le porte. Fra giocatore e Inter ci sarebbe già una promessa di contratto quadriennale.
MATTEO DALLA VITE MILANO
Rimetterli insieme: mica male per completare l’album. Riappiccicare le figurine di Alvaro Pereira, Fernando e Guarin tutti in maglia Inter è un’idea fortissima e viva, tanto costosa quanto spendibile fino all’ultimo secondo. Il club nerazzurro ci prova e ci proverà, l’identikit degli altri due Porto-boys è preciso alle esigenze, i tre insieme hanno vinto tutto ciò che c’era da vincere coi Dragoni, dal campionato all’Euroleague. Gente non qualunque insomma.
Fredy chiama il Polipo Più dura anche se per forza resistono sempre le alternative - la corsa che porta al Polvo (polipo) Fernando Francisco Reges. Sul suo conto è Fredy Guarin a svelare qualcosa che da tempo si sapeva: l’Inter lo segue, e un bel po’. «So che il mio club è interessato a Fernando — racconta l’interno a O Jogo — Mi hanno chiesto informazioni sul suo conto, volevano sapere tutto di lui, come giocatore e come persona. Volevano conoscere il suo profilo e io ho dato le migliori referenze possibili: mi piacerebbe che venisse all’Inter, è un grande giocatore quindi tifo per riaverlo con me». Al Porto sono arrivate diverse offerte per il brasiliano che ama giocare davanti alla difesa in un centrocampo a tre: davanti a ogni ammiccamento, il club ha però sempre sparato cifre mostruose, quindi tutto dipenderà anche dalla volontà del giocatore stesso.
Vantaggio e Borriello Morale: og-
Le attuali priorità nerazzurre: il terzino, un centrocampista e una punta di peso gi come oggi l’Inter precede tutti per il mastino di sinistra detto Palito e intanto Guarin svela che in società gli hanno chiesto informazioni dettagliate su Fernando, altro obiettivo assieme a Paulinho, De Jong e Gargano. Passato Ferragosto, l’Inter comincia gli assalti veri: con Palacio, Handanovic e Silvestre si è mossa prima di tutte; per il terzino, il centrocampista e la punta (Borriello è l’ultimissima idea) farà tutto negli ultimi giorni, salvo la più che possibile accelerazione di queste ore per Pereira. In solitaria Perché l’offerta avanzata da Marco Branca e Piero Ausilio - inviati di Moratti - raggiunge i 10,5 milioni di euro più 1,5 di bonus: il Porto (botte-
Rientra Sahin? Le alternative?
Alvaro Pereira, 26 anni. Tra le doti dell’esterno uruguaiano dinamismo e buona forza fisica. Il giocatore ha scelto in nazionale e al Porto la maglia numero 5 ISIDORO
ga che non regala nulla) si è riunito ieri sera per decidere se accettare o meno l’offerta del club nerazzurro che al momento pare essere non solo la più forte ma anche in... solitaria. Il Napoli avrebbe fatto sondaggi e un’offerta inferiore, mentre pare che il Chelsea abbia deciso di defilarsi. Tradotto: l’Inter adesso sembra poter avere in mano il laterale uruguaiano che dice «penso solo al Porto, in
Nigel De Jong è sempre un nome caldissimo, Gargano un’idea ma occhio a Sahin, in uscita dal Real Madrid: l’Arsenal avrebbe potuto prenderlo in prestito con diritto di riscatto ma ha abbandonato l’idea; l’Inter potrebbe tornare a valutarlo proprio su questa base. Per ora le priorità sono queste: il laterale, il centrocampista e la punta centrale di peso. Il resto semmai arriverà più in là. Semmai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A
UN TRIS VINCENTE
S Alvaro Pereira, 27 anni. Il laterale uruguaiano è al Porto dal 2009. Insieme a Fernando e Guarin ha vinto l’Europa League nel 2010 AP
S Fernando, 26 anni. Il mediano brasiliano è al Porto dal 2008. Tra i suoi successi: tre campionati e tre coppe del Portogallo REUTERS
S Fredy Guarin, 26 anni. Il centrocampista colombiano è stato al Porto dal 2008 al 2012. In bacheca per lui anche tre Supercoppe portoghesi LAPRESSE
LE USCITE VERSO REAL E TOTTENHAM
Maicon e Julio: una settimana per gli addii MILANO
Ancora qualche giorno, poi Julio Cesar e Maicon non saranno più giocatori dell’Inter. Una settimana, forse un giorno in più, e altri due tasselli del Triplete saluteranno. A meno di clamorosi colpi di scena, per il portierone c’è sempre il Tottenham, mentre per il brasiliano prosegue il gioco delle parti fra Inter e Real Madrid anche se non è da scartare il Chelsea. Verso il Real Il Colosso preferisce tornare da Jo-
sé Mourinho, fin troppo facile immaginarlo: il suo valore si aggira sugli 8-10 milioni di euro, costo ritenuto ancora eccessivo per il Real che non ha ancora fatto la mossa decisiva verso i nerazzurri. Tutto però lascia pensare che l’affare andrà in porto anche se Maicon dovesse giocare qualche minuto in Europa League: dopo il caso-Forlan, il regolamento cambiato permetterebbe al Colosso di non perdere una futura partecipazione alla Champions. L’ipotesi cessione è preponderante rispetto a quella legata a un eventuale rinnovo del contratto. Senza contropartite? Forse per Julio Cesar l’ac-
celerazione avverrà ancora prima rispetto all’affare-Maicon. Col Tottenham l’accordo c’è, nel senso che il club di Londra attende solo che il giocatore e l’Inter rescindano consensualmente il contratto, ostacolo ancora da superare. Gli Spurs hanno messo in conto di perdere Lennon, Sandro e Giovani dos Santos: il primo piace e costa tanto, il secondo garba ma non troppo, il terzo pare non interessi più di tanto. Morale: è probabile che Julio Cesar-Tottenham si faccia semplicemente senza contropartite ma pensando di risparmiare 4,5 milioni (per due anni) da reinvestire subito o a gennaio. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANDATA IL 23 AGOSTO
Vaslui-Inter: scelto l’arbitro Sarà l’olandese Nijhuis La Uefa ha reso note le designazioni arbitrali per l’andata degli spareggi di Europa League, in programma giovedì 23 agosto. Direttore di gara olandese per l’Inter di Stramaccioni, impegnata in Romania in casa del Vaslui, (ore 20.45, Piatra Neamt): a dirigere l’incontro sarà infatti Bas Nijhuis, internazionale dal 1˚ gennaio 2007. Il suo esordio nella fase a gironi dell’Europa League risale invece al 2009, quando ha diretto Galatasaray Sturm Graz. Ufficializzati anche gli arbitri delle gare di ritorno, in programma giovedì 30 agosto. Inter Vaslui sarà diretta dal portoghese Manuel De Sousa, internazionale dal 2006: nell’ultimo Europeo è stato arbitro di porta nella «squadra» diretta dal connazionale Pedro Proença.
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NAZIONALE DOPO GLI ESPERIMENTI IN SVIZZERA
Questa Italia ha un futuro Bravi Destro e Ogbonna
ITALIA INGHILTERRA GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI De Rossi (It) al 15’, Jagielka (In) al 27’ p.t.; Defoe (In) al 35’ s.t.
A Berna k.o. con gli inglesi, ma Prandelli ha avuto risposte importanti L’attaccante è già pronto per entrare in pianta stabile nel gruppo DAL NOSTRO INVIATO
La rete di testa di De Rossi IPP
SEBASTIANO VERNAZZA BERNA (Svizzera)
NOTE Spettatori 18 mila circa. Tiri in porta: 6-6 (un palo). Tiri fuori: 5-3. In fuorigico: 2-1. Angoli: 4-8. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 14’ Punizione di Diamanti, il portiere Butland mette in angolo. c GOL! 15’ Diamanti calcia il corner, De Rossi di testa brucia Carrick e batte Butland. c GOL! 27’ Angolo da destra e incornata vincente di Jagielka. 31’ Tiro di Lampard da fuori, Sirigu coi pugni. 41’ Punizione di Lampard, la palla esce di poco. SECONDO TEMPO 10’ Destro si libera al tiro e impegna Ruddy sul primo palo. 13’ Nocerino mette Peluso davanti a Ruddy, l’atalantino sciupa. 29’ Peluso maldestro davanti a Sirigu rischia due volte l’autogol e in un’occasione è salvato dal palo. 34’ Gran tiro di Verratti sventato da Ruddy. c GOL! 35’ Defoe a segno con un bellissimo destro a incrociare.
Verratti con Pirlo un’idea da provare Siamo costretti a ripeterci. Pirlo o Verratti? E perché non Pirlo e Verratti? Il messaggio ce lo ha spedito mercoledì Prandelli, quando ha piazzato Verratti dietro le punte, al posto di Diamanti. Lì per lì non abbiamo capito. Poi il c.t. ha spiegato che «Verratti nasce trequartista» e una luce si è accesa: vuoi vedere che Cesare ha in mente di accoppiare Pirlo e il baby regista del Psg? Nell’universo «prandelliano» il trequartista è rotante... Verratti finto 10?
Sistema di gioco? Meglio il 4-3-1-2
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«Sarà il mio anno Zeman mi farà segnare di più»
PROSSIMI IMPEGNI
S BULGARIAITALIA 7 settembre A Sofia la prima gara delle qualificazioni al Mondiale 2014
Destro promette una stagione d’oro:
S
«Il boemo è la fortuna di noi cannonieri Io in giallorosso anche grazie a Totti» STEFANO BOLDRINI BERNA
Se la partita di Berna è stata “utile” per Prandelli, per Mattia Destro è stata “utilissima”. Votato man of the match tra gli azzurri, il debutto in Nazionale dell’attaccante della Roma ha rubato gli occhi al pubblico svizzero e agli stessi giocatori inglesi. Frank Lampard gli ha fatto i complimenti. Difensori esperti come Cahill e Jagielka hanno vissuto una serata difficile. E poi restano le parole di Cesare Prandelli, che per lui e Ogbonna ha concesso un’eccezione, ammettendo che l’attaccante della Roma e il difensore del Torino sono più avanti tra gli altri giovani in rampa di lancio. La personalità Mattia, acqui-
stato ufficialmente dalla Roma il 30 luglio e con già cinque gol nelle prime due amichevoli in maglia giallorossa, ha mostrato personalità. Le doti tecniche non si discutono: è un giocatore già pronto. «Sono contento della mia prestazione e ho cercato di fare quello che mi ha chiesto Prandelli, ma mi dispiace per
ITALIAMALTA 11 settembre Prima uscita casalinga del girone a Modena
il risultato. Peccato. Siamo stati sfortunati». Destro ha poi rivolto lo sguardo verso la Roma: «Pochi giorni mi sono bastati per scoprire il valore di un allenatore come Zeman. Con lui posso imparare moltissimo. Questa per me può essere un’annata importante: la Roma e Zeman possono aiutarmi a crescere ancora. Non mi pongo obiettivi in termini di gol, ma ho fiducia: Zeman è un tecnico che ha fatto la fortuna di molti attaccanti. Scegliere la Roma è stato facile anche sotto quest’aspetto. Mi offriva, oltre a una grande piazza, un allenatore come Zeman e un campione come Totti».
S ARMENIAITALIA 12 ottobre Terza gara di qualificazione a Yerevan
S ITALIADANIMARCA 16 ottobre La Nazionale torna al Meazza dopo quasi cinque anni
S
Lui e Balotelli Le parole di Pran-
delli e la questione-Cassano potrebbero portare in tempi brevi alla ricomposizione in Nazionale di una coppia che, nella Primavera dell’Inter, regalò gol e spettacolo. Tra i due c’era feeling allora e c’è feeling adesso. Insieme hanno 43 anni. Il bello di questa storia è che l’Inter aveva in casa gli attaccanti del futuro, ma le solite bizzarrie del mercato hanno portato Mario Balotelli e Mattia Destro a cercare fortuna altrove. Destro, tra
Gli esterni bassi il tallone d’Achille
Non c’è niente da fare, è dura cambiare software. Questa Nazionale ha il 4-3-1-2 tatuato sulla pelle. Il 4-3-3 del primo tempo di Berna non ha convinto. In due anni Prandelli ha provato diversi sistemi: il 4-2-3-1 del debutto contro la Costa d’Avorio a Londra nel 2010, il 3-5-2 della prima parte di Euro 2012. Il 4-3-3 ha fatto capolino qua e là e non ha mai incantato. L’altra sera le cose migliori si sono viste quando si è tornati al 4-3-1-2, l’usato sicuro.
IL PERSONAGGIO LA PUNTA HA CONVINTO TUTTI
DAL NOSTRO INVIATO
INGHILTERRA (4-2-3-1) Butland 6 (dal 1’ s.t. Ruddy 7); Walker 7, Cahill 5,5, Jagielka 6,5 (dal 17’ s.t. Lescott 6,5), Baines 6,5 (dal 32’ s.t. Bertrand s.v.); Lampard 7 (dal 24’ s.t. Livermore 6), Carrick 6; A. Johnson 6, Cleverley 6, A. Young 6 (dal 17’ s.t. Milner 6,5); Carroll 5 (dal 1’ s.t. Defoe 7). PANCHINA Caulker, Rodwell. ALLENATORE Hodgson 6.
AMMONITI Fabbrini (It) per gioco scorretto.
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Destro o Balotelli? L’uno alternativo all’altro? Pensandoci bene, una scemenza. Destro e Balotelli possono giocare assieme e il passato è lì a dimostrarlo: i due sono stati compagni nella Primavera dell’Inter, da piccoli nerazzurri vinsero insieme il torneo di Viareggio 2008. Precedente incoraggiante, di buon auspicio per la Nazionale di Prandelli. Se fossimo in Massimo Moratti saremmo divorati dai rimpianti, ma questa è un’altra storia.
ITALIA (4-3-3) Sirigu 6; Abate 5 (dal 41’ s.t. Schelotto s.v.), Astori 6, Ogbonna 7, Balzaretti 5 (dal 1’ s.t. Peluso 5); Aquilani 5,5 (dal 23’ s.t. Poli 5,5), De Rossi 6,5, Nocerino 6; Diamanti 7 (dal 14’ s.t. Verratti 6), Destro 7 (dal 37’ s.t. Fabbrini s.v.), El Shaarawy 5,5 (dal 14’ s.t. Gabbiadini 6) PANCHINA Consigli, Perin, De Sciglio, Acerbi, Gastaldello. ALLENATORE Prandelli 6.
ARBITRO Kever (Svi) 5,5. GUARDALINEE Zeder 6-Dettamanti 6.
L’Italia ha «l’X factor», il fattore del talento. A Berna, contro l’Inghilterra, come in uno show per aspiranti cantanti e/o ballerini: Cesare Prandelli ha fatto i provini alla generazione nata tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Esiti confortanti: il test con gli inglesi ha detto che Ogbonna (1988) e Destro (1991) sono pronti per la Nazionale maggiore e che Verratti (1992) lo sarà nel giro di poco tempo. Mai come in questo caso il risultato — sconfitta di misura — vale zero. A Ferragosto abbiamo fatto una passeggiata nel futuro. L’Under 21 ha spazzato via l’Olanda e la «I2» (Insigne più Immobile) ha spedito una cartolina al commissario tecnico dei grandi: «Mister, ci siamo anche noi».
Il romanista e Balo coppia già vista
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Mattia Destro, 21 anni, riceve i complimenti di Prandelli IMAGE SPORT
«
Mattia è stato protagonista di una prestazione importante. Non era facile CESARE PRANDELLI C.T. DELL’ITALIA
i preconvocati di Prandelli prima degli Europei e poi tagliato all’ultimo momento, potrebbe essere utilizzato in coppia con Balotelli nell’esordio delle qualificazioni mondiali, contro la Bulgaria, il 7 settembre a Sofia, e poi l’11 contro Malta a Modena. Quali saranno i pensieri di Massimo Moratti? © RIPRODUZIONE RISERVATA
ITALIAFRANCIA 14 novembre Amichevole di lusso da giocare in casa
Una volta li chiamavano terzini, oggi li hanno ribattezzati «esterni bassi» perché è più figo. La Nazionale ha un problema proprio lì, ai lati della difesa. A Berna male sia Abate sia Balzaretti: quest’ultimo ha l’attenuante delle fatiche zemaniane. Maggio - assente in Svizzera - ha perso dei colpi. Parlano bene di De Sciglio, che però è un ’92. Qualcuno suggerisce l’italo-tedesco Contento, che però è in ribasso al Bayern. Ridateci Gentile e Cabrini: quelli sì che erano terzini.
IL C.T. NUOVO ATTACCO IN VISTA
Prandelli «Lui e Mario perchè no?» DAL NOSTRO INVIATO
BERNA
Otto debutti in un colpo solo. Mercoledì sera Destro, El Shaarawy, Verratti, Peluso, Poli, Gabbiadini, Fabbrini e Schelotto hanno esordito in Nazionale. Sette giovani più uno «stagionato», il 28enne Peluso. Cesare Prandelli soddisfatto: «Ho visto giocatori interessanti e che possono essere importanti da subito. Abbiamo trovato alternative in più ruoli. Qualcuno è pronto, altri dovrebbero giocare con maggiore continuità nei club». Balotelli e Destro assieme: si può fare?
«Non sarebbe difficile mettere l’uno accanto all’altro. Bisogna capire se sono funzionali a un gioco. Destro è stato protagonista di una prestazione importante. Ha fatto bene contro una difesa fisica come quella inglese: non era facile». Destro ottimo, El Shaarawy così così.
«Destro ha un vantaggio: viene da una stagione (il 2011-2012, ndr) in cui era titolare nel suo ex club». Ogbonna convincente in difesa come centrale.
«Ha disputato una grande partita, per personalità e tempismo, ma non è una novità. Era con noi all’Europeo, lo conosciamo. Ogbonna è un centrale che può agire da esterno basso». Verratti trequartista. Perché? Lui è regista.
«Lui è nato lì, sulla trequarti, e lì volevo vederlo. Verratti non è soltanto un vice-Pirlo. È un centrocampista interessante». Meglio il 4-3-3 o il 4-3-1-2?
«Il 4-3-3 non è andato bene. Eravamo troppo piatti, troppo "bassi". Avrei preferito una squadra più avanti di qualche metro. Il sistema della ripresa mi è piaciuto di più, ma il 4-3-1-2 è un assetto conosciuto dal gruppo, specie da De Rossi e Nocerino. Ci abbiamo lavorato tanto». s.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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UNDER 21
Insigne-Immobile «Ci siamo anche noi» Hanno aperto alla grande l’era Mangia e ora scalpitano «Siamo amici, vogliamo far coppia in azzurro a lungo» DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI twitter@fabiowhites LEEUWARDEN (Olanda)
Insigne che spinge a fondo, come un ciclista gregario in fuga, e fa subito centro. E gli olandesi in tribuna che scuotono la testa. Immobile che in un fazzoletto di terreno ubriaca tre avversari e poi fa il pallonetto. E gli olandesi che s’incazzano. Nella patria del calcio totale e delle baby scuole d’eccellenza, la nuova Under di Devis Mangia è salita in cattedra e ha dato una bella lezione. Tre a zero e neanche un pericolo che sia uno dalle parti di Bardi. Beh, sembra proprio che ci divertiranno ancora. Nonostante il cambio in panchina, nonostante la convocazione massiccia di talenti da parte di Prandelli, l’Under vince e dà spettacolo. Ancora. E questo è un gran segno. Significa che il serbatoio Italia sta dando ottimi frutti e forse sarebbe il caso di sfruttarli anche nei club. Premiata ditta napoletana Va be-
ne, era un’amichevole. Ma tra due squadre prime nei rispettivi gironi. E l’Olanda non era mica sperimentale: aveva in campo gente tipo il centravanti De Jong, 20 anni, appena passato
Lorenzo Insigne, 21 anni, con il 10, esulta dopo la rete segnata all’Olanda Under 21 mercoledì PENNACCHIO
dal Twente al Borussia Moenchengladbach per 15 milioni di euro. Va bene, la parte dei diavoletti l’hanno fatta i «senatori» scugnizzi Insigne e Immobile. Ma dietro ci sono state conferme, come Capuano e Florenzi, autore del terzo gol. E promettenti volti nuovi, come Sala che lo manda l’Amburgo, De Luca che lo manda il Varese, Masi che lo manda la Juve con Marro-
ne, Frascatore e Laribi che li manda il Sassuolo. La meglio gioventù ha un futuro, anche dopo i Destro e i Verratti. E un leader: Lorenzo Insigne. Che ora fa il modesto: «Noi vecchi cerchiamo di dare una mano a chi è appena arrivato. Siamo una bella squadra, siamo tutti uniti e ci divertiamo a giocare insieme. Io mi prendo delle iniziative, perché vedo che i com-
pagni hanno fiducia. Immobile? Con lui l’intesa è ottima, raffinata nel Pescara. Siamo molto amici, dormiamo insieme e speriamo di giocare in coppia in azzurro a lungo». Differenze tra Ferrara e Mangia? «Qualche differenza nello stesso modulo: io mi trovo bene anche col nuovo c.t.: gioco a sinistra e mi lancio in mezzo, come piace a me». Mangia, che sprint Sarebbe sta-
to difficile immaginare un esordio migliore per la nuova Under. Che prosegue sul filo tecnico-tattico tracciato da Ciro Ferrara. Ma già s’intravede un gioco ancora più votato allo spettacolo. Mangia cerca di frenare l’entusiasmo. «Si può sempre migliorare ma sono molto contento così. Abbiamo provato qualcosa in questi giorni, dei movimenti nuovi, i ragazzi ci hanno creduto. Sono contento per loro, sono riusciti a fare intensità alta e pressing rischiando davvero poco. I nuovi? Per me sono tutti nuovi... Sono soddisfatto di come si è mossa tutta la squadra, poi è chiaro che all’interno del gioco alcune individualità vengono fuori. La cosa che più mi interessava però era vedere se interpretavamo bene la partita. E l’abbiamo fatto. Poi il risultato è importante. L’Olanda era considerata tra le migliori squadre giovanili d’Europa. Ma ora tiriamo un riga e pensiamo alle ultime due gare di qualificazione e a preparaci per l’eventuale spareggio». Data la sconfitta dell’Irlanda, agli azzurrini basta un punto. E uno dei due rivali di settembre è il Liechtenstein. Sembra una pura formalità. E a questo punto non sarebbe male trovare l’Olanda come rivale-spareggio. Insigne non si nasconde: «Se stiamo bene, siamo in grado di battere chiunque».
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OLANDA ITALIA
0 3
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-3 MARCATORI Insigne (I) al 1’, Immobile (I) al 12’, Florenzi (I) al 38’ p.t.
S Immobile L’attaccante del Genoa è stato il migliore dopo l’amico Insigne, ex gemello a Pescara. Ha anche segnato una rete con un pallonetto
OLANDA U.21 (4-2-3-1) Zoet 6; Kappelhof 5, van Dijk 5, Blind 5, van Aanholt 5 (dal 1' s.t. Dijks 6); Bacuna 5, Fer 5,5 (dal 20' s.t. van Haaren 5,5) ; Wildschut 6,5 (dal 1' s.t. van la Parra 6), van Ginkel 5, 5, Ola John 5 (dal 20' s.t. Foor 5,5); de Jong 6 (dal 20' s.t. Zeefulk 6) PANCHINA Padt ALLENATORE Cor Pot 5 ITALIA U. 21 (4-4-2) Bardi 6,5; Donati 7, Capuano 7, Caldirola 6,5 (dal 17' s.t. Masi 6) Frascatore 6,5 (dal 31' s.t. Romagnoli 6); Florenzi 7 (dal 26' s.t. Laribi 6), Viviani 6,5 (dal 1' s.t. Rossi 6,5), Marrone 6, 5 (dal 1' s.t. Crimi 6), Insigne 8 (dal 1' s.t Sala 6,5); Immobile 7,5, De Luca 6,5 (dal 17' s.t. Longo 6) PANCHINA Colombi, Sampirisi, Favalli, Pigliacelli. ALLENATORE Mangia 7 ARBITRO Alan M. Sant (Malta) 6,5 ESPULSI nessuno AMMONITI van Dijk (O) per gioco scorretto, Bacuna (O) per comportamento non regolamentare NOTE Spettatori 6 mila circa. Angoli 7-2. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 0-4. Recuperi: 1' p.t., 2' s.t.
Devis Mangia, 38 anni, c.t. Under 21 IPP
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MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO
c GOL! 1’ Insigne servito da Florenzi dribbla Kappelhof, s’accentra e trova l’angolino lontano del portiere. c GOL! 12’ Grande azione di Immobile,
che nel raggio di un paio di metri fa fuori tra avversari e chiude con un delizioso pallonetto. 24’ Azione solitaria di Insigne che potrebbe passare a De Luca ma tira: il diagonale esce di poco a lato.
c GOL! 38’ Insigne ruba palla sulla trequarti, passa a De Luca che vede l’inserimento di Florenzi sulla sinistra: diagonale di prima intenzione e palla nell’angolo. 46’ de Jong calcia al volo e la palla va sull’esterno della rete SECONDO TEMPO 6’ Sala tutto solo davanti al portiere si mangia un gol fatto. 18’ Bella occasione per Immobile ma il suo tiro non trova la porta. 35’ de Jong ci prova di testa ma Bardi è bravissimo a deviare in calcio d’angolo.
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MONDO
Maestri rimandati
INGHILTERRA
I RISULTATI
Stati Uniti Prima vittoria in Messico
Didier Deschamps, 43 anni, senza reti nell’esordio con la Francia ANSA
Fabio Capello, 66 anni, ha debuttato pareggiando con la Russia AP
Lo zar Capello e Deschamps Debutti deludenti
ragione Capello, c’è sopratutto da lavorare sulle teste dei giocatori e sul carattere della squadra. Quello che soddisfa la stampa russa è il fatto che il c.t. si è stabilito in Russia e cerca di vedere il massimo delle partite possibili del campionato. Le televisioni e tanti fotografi sono sempre in agguato in tribuna, da Mosca a Krasnodar. Lo zar Fabio lavora moltissimo e questo fa sperare stampa e tifosi.
Russia e Francia pareggiano con i nuovi c.t. Ma la critica è clemente solo con l’italiano
Il marsigliese Non certo indi-
ALESSANDRO GRANDESSO GIORGIO KUDINOV
Debuttanti anche se non sono più ragazzi, ma hanno l’età di padri e nonni. Fabio Capello e Didier Deschamps, il secondo successore dell’altro alla Juve nel 2006, hanno iniziato mercoledì l’avventura sulle panchine di Russia e Francia. Due pareggi, già qualche critica, molto da rivedere: era la prima volta, ma è stata una partenza lenta. Lo zar Fabio Bicchiere mezzo
vuoto. Un pareggio casalingo (1-1) assai deludente contro la Costa d’Avorio del temibile Didier Drogba. Stadio Lokomotiv mezzo vuoto, tanti fischi per il chiacchierato Andrey Arshavin, entrato, a sorpresa, nel
«
Dobbiamo ancora conoscerci, ma questa squadra ha tanto potenziale FABIO CAPELLO ALLENATORE RUSSIA
«
Ad agosto è sempre difficile, ma sono soddisfatto. Ero emozionato DIDIER DESCHAMPS ALLENATORE FRANCIA
secondo tempo. Tantissimi errori nella fase difensiva, poca concretezza davanti alla porta avversaria. C’è tanto da lavorare per Capello, il quale ha ereditato dall’olandese Dick Advocaat una squadra vulnerabile e piena di incertezze che richiede, per migliorare, tutta l’esperienza di Don Fabio e tante energie italiane. Obiettivamente, il c.t. ha avuto pochissimo tempo per portare dei miglioramenti all’organico uscito malconcio dall’Euro 2012. La stampa riconosce il fatto ed è pronta a concedere tempo al tecnico italiano. «Questa squadra ha tanto potenziale – ha detto Capello dopo l’esordio —. Non è stata una partita facile, dobbiamo ancora conoscerci. Sapevo che la Russia era una buona squadre e questa partita me lo ha dimostrato». Il tecnico ha
menticabile, ma almeno, la prima di Didier Deschamps sulla panchina della Francia ha offerto qualche spunto positivo. Non sul piano del gioco. Troppo immaturo, troppo estivo quello espresso contro l’Uruguay di Forlan, senza Cavani, finita con un languido 0-0. Ma l’ex allenatore della Juventus, che ha utilizzato 8 giocatori neanche entrati nella lista dei 23 dell’Europeo del suo predecessore Blanc, può dirsi soddisfatto della risposta di gente destinata a costruire il nuovo corso. Dal centrale Yanga-Mbiwa, titolare al debutto che non per niente piace al Milan, al redivivo Mavuba. Deschamps è stato criticato dall’Equipe: «Inconcepibile rinunciare tanto al gioco visto che la Francia non è più una grande nazionale». Ma DD si difende: «Ad agosto è sempre difficile, ma sono piuttosto soddisfatto perché abbiamo creato più di loro. Ero emozionato».
Nella due giorni di amichevoli internazionali, anche i successi dell’Argentina in casa della Germania e la prima vittoria degli Stati Uniti (guidati da Klinsmann) sul terreno del Messico. A Francoforte, un autogol di Khedira ha spianato la strada agli argentini. Prima Ter Stegen ha parato un rigore a Messi, ma l’asso del Barcellona ha segnato poi il 2 1; Di Maria e Höwedes gli altri marcatori. Orozco all’80’ ha dato lo storico successo agli Usa. Jovetic in rete in Montenegro Lettonia, Cesar (Slovenia) e Papp (Romania) fanno felice il Chievo nello scontro diretto (4 3), Hamsik fa centro per la Slovacchia. I risultati Liechtenstein Andorra 1 0 San Marino Malta 2 3 Albania Moldova 0 0 Giappone Venezuela 1 1 Cina Ghana 1 1 Russia Costa d’Avorio 1 1 Armenia Bielorussia 1 2 Bulgaria Cipro 1 0 Lussemburgo Georgia 1 2 Norvegia Grecia 2 3 Svezia Brasile 0 3 Ucraina Repubblica Ceca 0 0 Danimarca Slovacchia 1 3 Austria Turchia 2 0 Croazia Svizzera 2 4 Montenegro Lettonia 2 0 Ungheria Israele 1 1 Belgio Olanda 4 2 Estonia Polonia 1 0 Galles Bosnia Erzegovina 0 2 Germania Argentina 1 3 Irlanda Nord Finlandia 3 3 Macedonia Lituania 1 0 Serbia Irlanda 0 0 Slovenia Romania 4 3 Tunisia Iran 2 2 Francia Uruguay 0 0 Scozia Australia 3 1 Islanda Far Oer 2 0 Portogallo Panama 2 0 Portorico Spagna 1 2 Stati Uniti Messico 0 1 Costa Rica Peru 0 1 Marocco Guinea 1 2 Paraguay Guatemala 3 3 Canada Trinidad Tobago 2 0 Ecuador Cile 3 0 Bolivia Guyana 2 0 El Salvador Giamaica 0 2. Singapore Hong Kong 2 0 Sud Corea Zambia 2 1 Azerbaigian Bahrain 3 0 Oman Egitto 1 1
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Patrice Muamba, 24 anni
Muamba si arrende: «Ho chiuso con il calcio» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Stavolta è davvero finita: Fabrice Muamba non potrà più giocare a calcio. Il centrocampista del Bolton di origine congolese, 24 anni, colpito da arresto cardiaco il 17 marzo scorso nella gara in casa del Tottenham e sopravvissuto dopo 78 minuti con il cuore stimolato da 15 scosse di defibrillatore e una lunga serie di massaggi cardiaci, ha sperato fino a pochi giorni fa in un nuovo miracolo, ma l’ultimo consulto in Belgio ha spento le ultime speranze. Il professor Pedro Brugada è stato lapidario: «Troppo rischioso». A Muamba è stato applicato durante la convalescenza un piccolo chip con le funzioni di defibrillatore in caso di emergenza. Ha giocato a calcio in vacanza, può tornare a fare una moderata attività fisica, ma non può più svolgere un’attività professionistica. Un futuro nel Bolton È stato lo stesso Muamba, attraverso un comunicato diffuso dal sito del Bolton, ad annunciare il ritiro: «Sono stato in Belgio per un ulteriore consulto. Il responso non è stato quello che speravo di ricevere e sono costretto a dire addio al calcio. Questo sport è stata la mia ragione di vita sin da quando ero bambino ed è devastante per me chiudere la carriera, ma ringrazio Dio e lo staff medico che mi ha salvato per essere ancora vivo». Il Bolton non abbandonerà Muamba: per lui è pronto un incarico da ambasciatore del club o all’interno dello staff tecnico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DIRITTI TV
Ok per Rai International, in Italia niente Liga Raggiunta l’intesa per far vedere la A agli emigrati all’estero. Da noi oscurati per ora i tornei di Spagna e Germania MARCO IARIA twitter@marcoiaria1
Diritti che vanno, diritti che vengono. Nell’epoca della bulimia televisiva, a volte capita che il segnale sia oscurato. Era il timore del mezzo milione di italiani residenti all’estero e abbonati a Rai International. L’accordo tra la tv di Stato e MP & Silva, il broker che detiene i diritti internazionali della Serie A, pareva problematico, ma
alla fine l’intesa verbale è stata raggiunta: manca solo la firma. Che sudata, però. Silva ha acquistato i diritti del triennio 2012-15 dalla Lega per 117 milioni annui, il 30% in più del biennio precedente. A marzo ha bussato alla porta della Rai proponendo un prezzo bloccato: risposta negativa, con richiesta di uno sconto del 30%. Altro che affari. «Ma abbiamo fatto un piccolo sacrificio — dice Riccardo Silva — per venire incontro alla Rai e ai tifosi», anche
perché le linee guida impongono una distribuzione del prodotto «orientata a salvaguardare la fruizione degli eventi nei territori esteri in cui sia forte la presenza di comunità italiane». Il contratto con Rai International, che potrà continuare a trasmettere La Giostra del gol, vale una manciata di milioni ma rappresenta tanto per chi vive oltre confine (200 mila abbonati nel Centro-Sudamerica, 100 mila negli Usa, 80 mila in Canada, 50 mila in Australia). Caos Gli esterofili che abitano
in Italia, invece, sono arrabbiati perché al momento né Liga né Bundesliga fanno parte dei palinsesti televisivi. Sky non ha
rinnovato il contratto del torneo tedesco, Mediaset e Sportitalia non sono interessate: c’è ancora una piccola fiammella accesa per Eurosport, che già nel corso della scorsa stagione aveva trasmesso qualche partita. La verità è che l’industria televisiva del Belpaese, pubblica e privata, attraversa una fase di sofferenza. L’imperativo è tagliare i budget. Così, ad oggi, il colosso di Murdoch ha solo i diritti della Premier League, tra i campionati esteri. Le trattative con Mediapro per la Liga sono serrate. Tariffe raddoppiate rispetto al passato e Sky non vuole svenarsi, anche se Messi e Cristiano Ronaldo alzano l’audience. La Liga, peraltro, è nel
caos. Il peccato originale? La sperequazione nei ricavi tv, con Real e Barcellona (150 milioni a testa) a spartirsi quasi la metà della torta. Poi è arrivata una sentenza dell’Antitrust, che ha invalidato i contratti superiori ai 4 anni. Quindi, la guerra tra Mediapro e Canal+. Infine, la sciagurata idea di piazzare 5 incontri delle prime due giornate alle 23. Il campionato, domani, partirà regolarmente e ieri sera le due emittenti hanno siglato un accordo per spartirsi le squadre. Ibra La Francia si gode gli sceicchi. Sarà Sportitalia a trasmettere la Ligue, ma MP & Silva si è tenuto un pacchetto di 10 partite non esclusive del Psg. Ibrahimovic potremmo ammirarlo pure su La7 o Mediaset.
Cristiano Ronaldo, 27 anni PHOTOVIEWS
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CALCIO D’ESTATE
Rebus difesa
Walter Mazzarri, 50 anni, è sulla panchina del Napoli dal 2009: ha vinto una Coppa Italia
Napoli: Uvini si può Ma dietro si balla
IL REPARTO CON BRITOS...
PIERANUNZI
Sprint per il brasiliano, che finirebbe in prestito Mazzarri si aspetta di più da Fernandez e Britos
A
BEATA GIOVENTÙ
S Bruno Uvini Il Napoli tratta con il San Paolo per il 21enne difensore. Potrebbe finire in prestito al Siena e tornare l’anno prossimo
S Roberto Insigne Il fratello di Lorenzo gioca nella Primavera del Napoli. Ieri è stato convocato nella Nazionale Under 19
GIANLUCA MONTI NAPOLI
Ieri Riccardo Bigon era ad Avellino per assistere a una amichevole tra i biancoverdi di Rastelli e la Primavera del Napoli (cui era aggregato Donadel). Il d.s. è sempre molto attento ai giovani (a proposito, ieri Insigne junior è stato convocato in Under 19) e non a caso ha accelerato per portare in Italia il difensore brasiliano Bruno Uvini, 21 anni, del San Paolo. Il Napoli ha scavalcato la Roma nella trattativa con il club brasiliano e il gruppo Pão de Açúcar, comproprietari del cartellino del giocatore. L’offerta del club azzurro è di circa 3 milioni di euro, l’idea molto avanzata è di girarlo poi in prestito a Siena. Una scelta ponderata perché in Toscana c’è Cosmi che applica lo stesso modulo di Mazzarri e dunque Uvini potrebbe tornare pronto a Napoli nell’estate 2013.
rinnovo di contratto (scadenza 2013). Discorso simile anche per Campagnaro. Il suo agente Mazzoni mercoledì era a Castelvolturno per discutere con Bigon del prolungamento fino al 2015. Le parti si sono aggiornate a fine mercato, ma c’è ottimismo. I tifosi, però, si aspettavano qualcosa in più nel reparto arretrato dove invece è arrivato il solo Gamberini,
Sorpassata la Roma nella corsa al centrale: l’idea è mandarlo al Siena a maturare Campagnaro vicino al rinnovo al 2015, a breve anche la firma di De Sanctis non certamente un top player.
Rinnovi e mugugni Per il futuro
della difesa, dunque, la soluzione potrebbe essere lui, ma bisogna pensare al presente perché sia in Supercoppa che in precampionato troppe volte gli attaccanti avversari si sono presentati soli davanti a De Sanctis e non sempre il portierone azzurro è stato impeccabile. Eppure, per lui è in arrivo il
Tango sudamericano La speran-
za è che Britos (ha festeggiato Ferragosto con Cavani, che adesso è in ferie) e Fernandez meritino la fiducia che è stata loro accordata. Il primo, arrivato lo scorso anno per 8 milioni di euro dal Bologna, rappresenta un investimento che il club è deciso a far fruttare, ma intan-
to continua a mostrarsi lento e impacciato. Fernandez, che nelle amichevoli era stato tra i più brillanti, alla prima prova del fuoco è rimasto vittima della furbizia di Mirko Vucinic. Può essere una buona alternativa a Cannavaro, ma, pur essendo titolare fisso con l’Argentina, non sembra ancora pronto per rilevare il capitano al centro della difesa.
GDS
... E CON FERNANDEZ
Altre trattative Almeno, numericamente la retroguardia è al completo. Lo stesso non può dirsi per le corsie esterne, anche se Bigon non appare affatto preoccupato (a Palermo dovrebbe giocare Aronica sulla sinistra). Non è detto che un laterale arrivi necessariamente e il Napoli ha ricominciato a guardare a destra. In mediana, invece, Gargano sembra spingere per cambiare aria. Il suo nuovo agente, Alessandro Lucci, sta vagliando varie soluzioni sia all’estero, Turchia e Germania, che in Italia, Inter compresa. Se arriverà un’offerta vantaggiosa (dagli 8 milioni a salire) il club la prenderebbe in considerazione, ma anche un prestito oneroso con obbligo di riscatto potrebbe convincere il Napoli a cedere uno dei suoi pilastri. Gargano, infatti, è in azzurro sin dal primo anno di A. Perderlo sarebbe davvero un peccato.
GDS
Britos per Aronica è l’unica novità tra i titolari, ma il palermitano è un rivale pericoloso per l’ex bolognese. Gamberini, ancora in ritardo di condizione, è la riserva ideale di Campagnaro. Fernandez da centrale insidia, invece, Paolo Cannavaro
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PLAYOFF DI CHAMPIONS MERCOLEDÌ L’ANDATA IN PORTOGALLO
Guidolin: «Il Braga è tosto Serve una mega Udinese» «Sono aggressivi e fanno tanto possesso palla. O saremo squadra o andremo k.o.»
passerella sul prato
STEFANO MARTORANO UDINE
La Champions si avvicina e per Francesco Guidolin è come ritrovarsi ai pendii di quelle scalate ciclistiche che tanto lo stimolano. Lo Zoncolan, il monte da scalare per eccellenza in Friuli, venne incluso nel Giro d’Italia proprio su segnalazione del tecnico di Castelfranco. Allora valse il passaparola con un organizzatore di eventi locale, oggi invece il «passaparola» che interessa a Guidolin è la relazione degli 007 bianconeri sullo Sporting Braga, pronto a dare battaglia all’Udinese nel preliminare di Champions, fin dall’andata di mercoledì prossimo. Ostacolo «I nostri informatori dicono che l’avversario è di quelli tosti e l’ho visto anche io
Le nuove maglie presentate al Friuli Blu e nere le divise da trasferta Svelate al Friuli le nuove casacche dell’Udinese. Ieri il club ha presentato le maglie per la stagione. Classica bianconera la prima, blu la seconda e nera la
terza. La divisa è gialla per il portiere. Le maglie sono state presentate allo stadio da Gabriel Silva, Fabbrini, Pawlowski, Piscopo e Heurtaux (PHOTOLIFE)
BRUTTA SORPRESA LA NOTTE DEL 14 AGOSTO dai dvd visionati. È una squadra che ha un buon impianto di gioco, che ama giocare il calcio col possesso palla ma ha anche gamba e sa essere aggressiva. È bene amalgamata e molto pericolosa». La morale arriva dopo le considerazioni sull’avversario e non può che promuovere il massimo impegno. «Dovremo essere al top della concentrazione, avere dinamismo e tecnica, e non sarà facile. Per spuntarla dobbiamo pensare di avere costruito una squadra che sia tale, ed è quello che abbiamo fatto in questo mese di preparazione. Mercoledì a Braga noi dovremo essere una squadra e fare una mega prestazione, sennò non ne verremo fuori». Parla di squadra Guidolin, che ieri ha ritrovato in buono stato di salute i nazionali rientrati dalle amichevoli. Fabbrini è rientrato col sorriso dopo l’esordio azzurro con i 9 minuti finali contro l’Inghilterra, e il morale alto è altrettanto importante della condizione. Anche se a Mogliano Veneto contro il Chievo, nell’ultima amichevole, l’Udinese del primo tempo ha lasciato più dubbi che certezze. «Ma io di certezze non ne ho mai — afferma Guidolin — specie a inizio stagione. Sono sempre molto inquieto perché non sai mai come andrà, soprattutto se ci si è rinnovati molto. E comunque delle amichevoli non mi fido, né quando si vince e né quando si perde». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lucarelli, svaligiata la villa di Livorno Il difensore del Parma era al mare con la famiglia, i ladri hanno preso gioielli e contanti SANDRO PIOVANI PARMA
Un giorno di riposo non proprio rilassante per Alessandro Lucarelli. Il difensore del Parma, rientrando dalla spiaggia di Livorno, nella sera del 14 agosto si è ritrovato la casa svaligiata dai ladri. Lucarelli, con la famiglia, si trovava al mare e così i malviventi hanno potuto agire indisturbati. Anche perché la zona, la collina di Montenero che sovrasta Livorno, è molto tranquilla. I ladri hanno trovato la cassaforte e, dopo averla forzata, hanno prelevato gioielli e contanti. E ieri, al centro sportivo di Collecchio, Lucarelli ha confermato tutto. «Purtroppo è vero. Noi eravamo al mare. I ladri sono entrati in casa da una portafinestra e hanno preso un po’ di cose».
Alessandro Lucarelli, 35 FOTOPRESS Altri episodi La villa di Lucarelli non è stata l’unica visitata dai ladri. Che hanno colpito in almeno altre quattro abitazioni della zona. Dileguandosi poi a bordo di una vettura rubata. Non è la prima volta che la famiglia Lucarelli è vittima di un furto tra le mura domestiche. Nel novembre scorso, questa volta a Parma, sparirono nella notte, mentre tutti dormivano, due auto. Una, un suv di grossa cilindrata, fu poi ritrovata pochi giorni dopo dalle parti di Roma e i ladri furono arrestati. La sensazione è che stavolta sia molto più difficile risalire agli autori del furto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
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CALCIO D’ESTATE
La Lazio, finalmente! Kozak: il Malmoe va k.o. Davanti ad appena mille tifosi, il ceco al 93’ regala la vittoria a Petkovic a pochi giorni dal debutto europeo. Dubbio Marchetti proprio da Dias, Ledesma e soprattutto Hernanes sono arrivati segnali di rinascita. Il Profeta è entrato in quasi tutte le azioni pericolose della Lazio, oltre a segnare su rigore la prima rete della squadra contro una formazione di pari grado. Che non si può dire non fosse in condizione, se è vero che in Svezia il Malmoe è secondo in classifica. Prima del rigore di Hernanes (procurato da Mauri), la Lazio avrebbe potuto segnare almeno altre tre reti. E nel secondo tempo solo la traversa ha negato a Candreva il gol. Già, perché Petkovic ha ragionato così: qual è il reparto — l’unico — in cui abbondo di scelte? Il centrocampo. E allora di centrocampisti ne ha messi dentro cinque, di cui quattro portati a offendere. La capacità di inserirsi di Hernanes e compagni è risultata la novità più interessante della partita.
Libor Kozak, 23 anni, segna di testa al 93’ il gol vittoria della Lazio contro il Malmoe PIERANUNZI DAVIDE STOPPINI ROMA
Segnali di Lazio. Finalmente. È il regalo di compleanno per Vladimir Petkovic, che nel giorno di Ferragosto ha festeggiato 49 anni e 24 ore dopo ha visto sprazzi di una squadra finalmente accettabile dal punto di vista fisico e a tratti persino intrigante tatticamente. Per carità, i fuochi d’artificio sarà bene tenerli per altri risultati, però la sfida con il Malmoe ha regalato al tecnico croato i primi sorrisi. Con il solito grande neo: la difficoltà a concretizzare le occasioni da
LAZIO MALMOE
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PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Hernanes (L) su rigore al 38’ p.t.; Rexhepi (M) al 35’, Kozak (L) al 48’ s.t. LAZIO (4-3-3) Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Cavanda (dal 39’ s.t. Rozzi); Onazi, Ledesma, Hernanes; Mauri (dal 33’ s.t. Radu), Floccari (dal 18’ s.t. Zarate), Candreva (dal 33’ s.t. Kozak). All. Petkovic. MALMOE (4-4-2) Dahlin; Concha (dal 18’ s.t. Rexhepi), Sudic, Helander, Ricardinho (dal 32’ s.t. Cibicki); Nilsson (dal 32’ s.t. Kanote), Figuereido, Nazari (dal 21’ s.t. Kroon), Thern (dal 32’ s.t. Andersson); Tolero (dal 1’ s.t. Larsson), Renagie (dal 18’ s.t. Stenstrom). All. Norling. ARBITRO Calvarese (Bianchi-Niccolai). AMMONITO Helander (M) per gioco scorretto.
rete, i gol sono arrivati solo su calci piazzati nonostante a fine match si contino 17 tentativi verso la porta avversaria. Novità In una sera sono successe diverse cose, nel deserto dell’Olimpico (mille spettatori). Come il cambio di modulo: rispetto al vecchio 4-2-3-1, la Lazio sembra cavarsela meglio con un 4-3-3 tutto particolare, con un attaccante di ruolo e cinque centrocampisti pronti a turno a inserirsi. Punto secondo: dopo le quattro sconfitte con Siena, Torino, Galatasaray e Getafe erano stati proprio i big della squadra a finire nel mirino di Petkovic. E invece
Sciocchezza Radu Bizzarri, titolare perché Marchetti ha problemi al gomito (recupero per l’Europa League da valutare), non ha praticamente mai corso seri pericoli. Il gol del Malmoe l’ha segnato... la Lazio: Radu, al primo pallone toccato dopo l’operazione al ginocchio, ha sbagliato un appoggio e di fatto spedito in rete Rexhepi. Sciocchezza a cui ha rimediato in pieno recupero Kozak, a segno su angolo di Ledesma per la prima vittoria di livello del precampionato. Insomma, la strada per l’esordio stagionale pare tracciata. E difficilmente ne farà parte Zarate, che non ha giocato titolare neppure nella sera in cui mancava Klose: l’argentino non ha ancora convinto Petkovic. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL CASO
IN FORMA
S Hernanes Aveva voglia di dimostrare. Ci è riuscito, giocando da interno di centrocampo Claudio Lotito, 55 anni
S Candreva Periodo di appannamento già alle spalle: con lui la Lazio cambia marcia
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IN RITARDO
S Radu Arrugginito dopo l’intervento al ginocchio: gol preso al primo pallone toccato
S Cavanda In lieve calo dopo il Getafe: deve curare di più la fase difensiva
Edy Reja, 66 anni LAPRESSE
Europa League, Lotito non paga il premio a Reja ROMA
Il Marsiglia prima, la Dinamo Zagabria poi: Edy Reja ha rifiutato un’altra panchina straniera. Meglio godersi l’estate, aspettando (l’Italia) e sperando. Che poi «aspetta e spera» a Roma si dice spesso in risposta a un desiderio o risultato che sembra lontano. Reja in verità un traguardo la scorsa stagione l’ha raggiunto: la qualificazione della Lazio all’Europa League. Sicuri? Se sì, non la pensate come Lotito. Il presidente pare abbia risposto in maniera negativa al vecchio allenatore e al suo ex staff tecnico, che si sono informati sulla riscossione dei premi Uefa. Il motivo: i premi — poco più di 100 mila euro — sarebbero legati all’effettiva qualificazione della Lazio in Europa, che per Lotito si concretizzerà solo dopo aver passato il playoff contro il Mura 05. Peccato che ora in panchina Reja non c’è più e non potrà in ogni caso accedere ai gironi dell’Europa League e ottenere il premio. Stupore Non c’è battaglia in atto tra le parti, è bene dirlo. Un pizzico di stupore, però, va concesso, benché i regolamenti sembra diano ragione a Lotito, che nella sua storia laziale non sarebbe nuovo a questi dribbling. Tutti i suoi dipendenti fanno del presidente lo stesso ritratto: puntualissimo nel pagamento degli stipendi, non altrettanto sugli extra. Il premio andrebbe pagato entro il settembre dell’anno successivo, 2013 nel caso specifico. Forse un punto d’incontro si trova. O forse no. stop © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ULTIMA AMICHEVOLE A SEGNO ROSSI E SAID
I VIOLA COL NOVARA
DOMANI COL VARESE
GRANATA C’È IL LECCE
COPPA ITALIA
Per il Genoa è tutto facile: due reti contro la Carrarese della presidentessa Seredova
La Fiorentina per l’attacco punta su Ljajic
Il Bologna ritrova i nazionali
Domani sfida all’ex Lerda Torino pronto
Gli arbitri del 3˚ turno La Samp a Celi
CARRARA L’ultimo test amichevole del Genoa è una passeggiata sotto il sole pesante di Carrara e resterà nella memoria più per la presenza in tribuna della neo presidentessa dei toscani Alena Seredova, smagliante nella casacca gialloblù della Carrarese, che per il risultato. Il successo del Genoa, decimato dalle assenze dei nazionali, a cui si sono aggiunte quelle di Ze Eduardo e Anselmo, è stato siglato da un colpo di testa di Said, su cross di Antonelli dopo un’invenzione di tacco di Jankovic, e da una rete di Rossi, su assist di Biondini. Nel 4 3 3 di De Canio ha esordito Velazquez, hanno mostrato progressi Bovo e Antonelli e hanno fatto buone cose Jankovic e Seymour, ma la stanchezza ha costretto molti ad errori banali. Pochi gli spettatori, con l’attesa che cresce per l’appuntamento di Coppa Italia domani con il Verona: il ritorno del Genoa al Ferraris dopo la famosa sfida con il Siena. Per l’occasione, a quanto pare, per protesta verrà cintata, e resa impraticabile, una parte della Nord.
FIRENZE (g.s.) Contro il Novara sembrava conclusa l’esperienza viola di Ljajic. La bagarre con Delio Rossi fece il giro del mondo. Adesso, proprio contro il Novara, potrebbe riaprirsi. Il talento serbo — a segno a Ferragosto nel test col Viareggio — sta convincendo Montella, che ieri lo ha provato con Jovetic in vista della sfida di domani in Coppa. E il ballottaggio con El Hamdaoui lo vede in vantaggio. Allenamento, ieri, al quale ha partecipato anche Viviano: difficile un suo recupero per domani, probabile sabato prossimo con l’Udinese. Conferme per il 3 5 2 con la nuova mediana composta da Pizarro, Valero e Aquilani.
BOLOGNA (n.z.) Dopo il 2 1 subito a Ferragosto a Sassuolo, il Bologna recupera pezzi. Diamanti è tornato in gruppo insieme agli altri nazionali Antonsson, Garics e Perez. Ramirez sta smaltendo la contusione alla caviglia, ma alla vigilia della gara di Coppa Italia con il Varese (domani ore 20.45) l’uruguaiano non sembra pronto per partire titolare.
MONDOVÌ (Cn) (f.t.) Dopo la vittoria sulla Cheraschese a Ferragosto, domani parte la stagione ufficiale granata: all’Olimpico è di scena il Lecce dell’ex Lerda e il Toro non vuole steccare. Meggiorini fiducioso: «Il mio obiettivo personale non contempla i gol, ma solo la salvezza del Toro. Il derby? A Torino conta quasi quanto la permanenza in A. La rivelazione del campionato? Angelo Ogbonna, ma non lo scopro certo io». Intanto ieri a Mondovì si sono rivisti il dg Antonio Comi e il ds Gianluca Petrachi.
Partite e designazioni del 3o turno di Coppa Italia in pro gramma nel fine settimana. DOMANI (ore 18) Fiorentina-Novara: Massa (Iannello Galloni). (ore 19) Chievo-Ascoli: Gervasoni (Pa ganessi Paiusco, a Padova). (ore 20.30) Juve Stabia-Sampdoria: Celi (De Pinto Posado); Torino- Lecce: Bergonzi (Viazzi Crispo); Cittadella-Ternana: Giacomelli (Meli Avellano); Cagliari-Spezia: Peruzzo (Padovani Gava, a Trieste); Cesena-Crotone: Ta gliavento (Rosi Passeri). (ore 20.45) Catania-Sassuolo: Ciampi (Do bosz Pegorin); Modena- Reggina: Fabbri (Tonolini Tegoni); Pescara-Carpi: Giannoccaro (Marrazzo Del Giovane); Palermo-Cremonese: Doveri (Gior dano Raparelli); Genoa-Verona: Banti (Niccolai Vuoto); Bologna-Varese: Tommasi (Barbira ti Marzaloni); Livorno-Perugia: Valeri (Manganielli Bian chi); Atalanta-Padova: Romeo (Di Fiore Giacchero). DOMENICA (ore 19) Siena-Vicenza: Rocchi (Co stanzo Bolano, a Padova).
Alessio Da Ronch © RIPRODUZIONE RISERVATA
La Seredova in tribuna TANOPRESS CARRARESE GENOA 0-2 MARCATORI Said al 4’ p.t., Rossi al 6’ s.t. CARRARESE (4-3-1-2) Cicioni (dal 44’ Tonazzini); Ghidotti (dal 40’ s.t. Battistini), Trocar (dal 21’ s.t. Bregliano), Benassi, Pedrelli (dal 1’ s.t. Ciciretti); Corticchia (dal 35’ s.t. Lorenzini), Venitucci, Cruz; Corrent (dal 30’ s.t. Chella); Merini (dal 11’ s.t. Margiotta), Mancuso (dal 21’ s.t. Giovinco). All. Sabatini. GENOA p.t. (4-3-3) Zima; Tomovic, Velazquez, Bovo, Antonelli; Moro Alhassan, Tozser, Merkel; Said, Buongiorno, Jankovic. GENOA s.t. (4-3-3) Frey; Mesto, Simic, Canini, Moretti; Biondini, Seymour, Bertolacci; Olivera, Gilardino, Rossi. All. De Canio. ARBITRO Pelagatti di Arezzo.
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FIORENTINA-VIAREGGIO 3-0 MARCATORI Ljajic al 33’, Seferovic al 35’ p.t.; Lazzari al 5’ s.t. FIORENTINA (3-5-2) Lupatelli (dal 33’ s.t. Lezzerini); Roncaglia (dal 15’ s.t. Hegazy), Rodriguez, Camporese (dal 1’ s.t. Felipe); Cassani (dal 15’ s.t. Della Rocca), Pizarro (dal 15’ s.t. Capezzi), Borja Valero (dal 1’ s.t. Romulo), Fernandez (dal 1’ s.t. Lazzari), Pasqual (dal 15’ s.t. Di Tacchio); Seferovic, Ljajic (dal 15’ s.t. Lepiller). All. Montella. ARBITRO Mangialardi di Pistoia
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SASSUOLO-BOLOGNA 2-1 SASSUOLO (4-3-3) Pomini (dal 38’ s.t. Perilli); Gazzola, Longhi (dal 20’ s.t. Laverone), Chibsah (dal 38’ s.t. Bambozzi), Marzoratti (dal 30’ s.t. Bianco); Massoni (dal 30’ s.t. Terranova), Troianiello (dal 1’ s.t. Berardi), Bianchi (dal 1’ s.t. Magnanelli); Falcinelli (dal 20’ s.t. Missiroli), Troiano (dal 20’ s.t. Pavoletti), Luppi (dal 13’ s.t. Masucci). All. Di Francesco. BOLOGNA (3-5-1-1) Agliardi; Carvalho, Sørensen, Cherubin (dal 21’ s.t. Coda); Motta (dal 38’ s.t. Maini), Riverola (dal 12’ Pulzetti), Taider (dal 21’ s.t. Rodriguez), Guarente (dal 1’ s.t. Casarini), Abero (dal 13’ s.t. Morleo); Pasquato; Acquafresca (dal 1’ s.t. Paponi). All. Pioli. MARCATORI Falcinelli (S) al 42’ p.t.; Rodriguez (B) al 27’, Missiroli (S) al 40’ s.t. ARBITRO Merchiori di Ferrara.
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TORINO-CHERASCHESE 7-0 MARCATORI Meggiorini al 16’, Bianchi al 17’, Di Cesare al 44’ p.t.; Diop al 2’, Verdi al 14’, Vives (rig.) al 18’, Diop al 28’ s.t. TORINO (4-2-4) L. Gomis; D’Ambrosio (dal 1’ s.t. Darmian), Rodriguez (dal 1’ s.t. Migliorini), Di Cesare (dal 1’ s.t. Glik), Masiello (dal 27’ s.t. De Feudis); Brighi (dal 1’ s.t. Santana), Gazzi (dal 1’ s.t. Basha); Stevanovic (dal 1’ s.t. Verdi), Bianchi (dal 1’ s.t. Diop), Meggiorini (dal 1’ s.t. Sgrigna), Vives (dal 1’ s.t. Caceres). PANCHINA Saracco, Gorobsov. All. Ventura ARBITRO Cassarà di Cuneo
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
MERCATO
Palermo, arriva Von Bergen Siena: Martinez Al Genoa Tzorvas e Jara Martinez, Preziosi va pure su Diakite. Pescara su Vukusic e N’Gog nese), non per Foggia.
CALVI-DI FEO-PUGLIESE
Diakite è sempre più lontano dalla Lazio, e Preziosi ci prova. L’offerta del Genoa al francese è simile a quella della Lazio (circa 650mila euro l’anno, il giocatore nicchia) e l’idea è uno scambio con Granqvist, che aveva già l’accordo (poi saltato) con Lotito. La Lazio intanto manda Garrido al Norwich e in difesa ha anche un altro obiettivo: Rolin del Nacional. Costa 5 milioni, ci pensa il Parma (si può fare con l’Inter), ma la Lazio potrebbe imbastire l’affare insieme allo stesso Genoa. Dalla Germania spunta l’interesse per il centrocampista Tesche (Amburgo) e nel ruolo non si molla la pista Pazienza. Davanti piace Abdellaoue (Hannover). Il Genoa intanto ieri ha avuto dal Palermo a titolo definitivo il portiere Tzorvas in cambio di Von Bergen più conguaglio; ai rossoblù anche l’attaccante Jara Martinez, si firma appena il centrale svizzero torna dalla nazionale. E Preziosi punta pure Vargas (Fiorentina) e Chanturia (Vitesse). Mosse Roma I giallorossi aspettano solo il sì del Corinthians per Marquinhos. L’accordo è per il prestito con diritto di riscatto, ma i brasiliani cercano di monetizzare (chiesto il 20% sulla futura cessione). Se non arriva la fumata bianca a bre-
Modibo Diakite, 25 anni FOTOPRESS
Steve Von Bergen, 29 anni PIERANUNZI
ve, la Roma potrebbe cambiare obiettivo, tornando su Uvini nel caso non abbia già chiuso col Napoli. Ed è sempre viva l’idea Tasci (Stoccarda). Affari Pescara Oggi gli abruzzesi rinunceranno a Vossen: il Genk ha detto no, il ds Delli Carri non aspetta. Ora il Pescara valuta Aristeguieta (Caracas), Vukusic (Hajduk) e l’ex Liverpool N’Gog. Con la Lazio potrebbe riaprirsi il dialogo per uno tra Floccari e Kozak (su quest’ultimo è vigile l’Udi-
Altre trattative Il Siena in difesa è a un passo da Matias Martinez dal Racing (era stato già bloccato dal Genoa, arriva in prestito oneroso con riscatto a un milione e percentuale sulla cessione futura), tratta Felipe (Fiorentina, su cui c’è sempre il Parma) e non molla Caldirola. Palermo, si arena la trattativa Giorgi: il Novara non vuole in cambio Mehmeti. Il Torino ha mollato la presa su Pazienza, punta Biondini (Genoa, dove piace pure Antonelli), e spera sempre di strappare il sì del Catania per Almiron; in difesa resta nel mirino Volta, in avanti piace Ljajic (Fiorentina, dove si valuta pure Seferovic), si ripensa a Birsa (Genoa, c’è pure il Brescia), e non si molla Floccari, Pozzi, Bojinov, Antenucci e Alfaro. Con Ramirez in partenza, il Bologna in attacco rispolvera le idee Elkeson (Botafogo) e Varela (Porto) e aspetta sempre l’arrivo di Gabbiadini. La Samp ha chiuso con Maresca, potrebbe tenere Palombo (si parla di prolungare) e non molla Migliaccio (ci sono pure Atalanta e Bologna). Il Catania in difesa valuta Fontanini (Atl. Rafaela). Il Parma può chiudere a giorni per El Kaddouri. L’Udinese pensa sempre a Manninger in porta. Verso l’estero: oggi Mutu firma all’Ajaccio, per Obodo pista Besiktas, su Andreolli (Chievo) c’è il Siviglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
le trattative delle venti di
ATALANTA
BOLOGNA
A
ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente) PARTENZE Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, fine contratto), Carrozza (c, Verona), Minotti (c, Lanciano) OBIETTIVI Sardo (d, Chievo), Troisi (a, Kayserispor), Melazzi (a, Danubio), Gomez (c, Banfield), Gavazzi (c, Vicenza), Migliaccio (c) e Donati (c, Palermo)
ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional), Motta (d, Catania, Guarente (c, Siviglia), Natali (d, Fiorentina), Umunegbu (a, Milan) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Ternana), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, fine contratto), Gillet (p, Torino), Mudingayi (c, Inter) OBIETTIVI Gabbiadini (a, Atalanta), Longo (a, Inter), Varela (a, Porto)
CAGLIARI
CATANIA
CHIEVO
ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa), El Kabir (a, Mijallby) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Rigione (d, Inter), Giorgi (c, Siena), Barillà (c, Reggina), Bouy (c, Juventus)
ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (c, Racing) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Bologna), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto) OBIETTIVI Melazzi (a, Danubio), Adejo (d, Reggina), Fontanini (d, A. Rafaela).
ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari), M. Rigoni (c, Novara) PARTENZE Gulan (d, Modena), Sammarco (c, Spezia), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, f. c.), Uribe (a, A. Nacional), Bradley (c, Roma) OBIETTIVI De Luca (a, Varese), Melazzi (a, Danubio), Seymour (c, Catania), Gregus (c, Banik)
FIORENTINA
GENOA
INTER
ARRIVI Seferovic (a, Lecce FP), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca), Cuadrado (c, Lecce), Lupatelli (p, Genoa), Viviano (p) e Della Rocca (c, Palermo), Fernandez (c, Sporting), Valero (c) e G. Rodriguez (d, Villarreal), Aquilani (c, Milan), Pizarro (c, Man. City) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c, Milan), Amauri (a, Parma), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d) e Marchionni (c, f.c.), Natali (d, Bologna), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Samp) OBIETTIVI Babel (a, Hoffenheim), Gomez (a, Catania), Quagliarella (a, Juventus)
ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Immobile (a, Pescara), Lazarevic (c, Padova), Polenta (d, Bari), Rennella (a) e Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Universitario), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), Velazquez (d, Independiente), Canini (d, Cagliari), Tomovic (d) e Bertolacci (c, Lecce), Piscitella (a, Roma) PARTENZE Palacio (a, Inter), Veloso (c, Dinamo Kiev), Constant (c, Milan), Carvalho (d, Bologna), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto), Lupatelli (p, Fiorentina), Alhassan (d, Novara) OBIETTIVI Tzorvas (p, Palermo), Vargas (c, Fiorentina), Diakite (d, Lazio), Chanturia (c, Vitesse)
ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna) PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Castaignos (a, Twente), Faraoni (c, Udinese), Cordoba (d) e Orlandoni (p, fine contratto) OBIETTIVI Ramirez (c, Bologna), Lennon (c, Tottenham), Paulinho (c, Corinthians), Fernando (c, Porto), De Jong (c, Man. City). Borriello (a, Juve)
JUVENTUS
LAZIO
MILAN
ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Masi (d, Pro Vercelli), Pogba (c, Man. United), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Krasic (c, Fenerbahçe), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, fine contr.) OBIETTIVI Bocchetti (d, Rubin), Peluso (d, Atalanta), Alves (d, Zenit), Llorente (a, Athl. Bilbao), Jovetic (a, Fiorentina)
ARRIVI Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Sampdoria FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, fine contratto), Garrido (d, Norwich) OBIETTIVI Mayuka (a. Young Boys), Xandao (d, Sporting), Rolin (d, Nacional), Aogo (d, Amburgo), Granqvist (d, Genoa), Ziegler (d, Fenerbahçe).
ARRIVI Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy), Zapata (d, Villarreal) PARTENZE Maxi Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Fiorentina), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f. c.), Thiago Silva (d) e Ibrahimovic (a, Psg), Desole (d, Monza) OBIETTIVI Matri (a, Juve), Andreolli (d, Chievo), Yanga Mbiwa (d, Montpellier), Kakà (c) e Diarra (c, R. Madrid), Pazzini (a, Inter)
NAPOLI
PALERMO
PARMA
ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina) PARTENZE Lavezzi (a, Paris St. Germain), Dezi (c, Barletta), Fideleff (d, Parma) OBIETTIVI Armero (c, Udinese), Cissokho (d, Lione), Uvini (d, San Paolo), Palombo (c, Inter), Wallace (d, Fluminense), Floccari (a, Parma), A. Pereira (d, Porto)
ARRIVI Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, FP), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), Kurtic (c, Varese FP), Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona), Acquah (c, Parma), Viviano (p) e Della Rocca (c, Fiorentina), Balzaretti (d, Roma) OBIETTIVI Giorgi (c, Novara), Antonelli (d) e Von Bergen (d, Genoa), Mesbah (d, Milan)
ARRIVI Pellé (a, Samp FP), Ninis (c, Panathinaikos), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a,Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, A. Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo), Rosi (c, Roma) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juventus), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Rolin (d, Nacional), El Kaddouri (c, Brescia)
PESCARA
ROMA
SAMPDORIA
ARRIVI Cosic (d, Stella Rossa), Abbruscato (a, Vicenza), Bjarnason (c, St. Liegi), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais), Weiss (c, Espanyol), Perin (p, Padova), Ragusa (a, Reggina), Crescenzi (d, Crotone), Blasi (c, Lecce), Terlizzi (d, Varese), Jonathas (a, Brescia) PARTENZE. Kone (c, Atalanta), Immobile (a, Genoa), Insigne (a, Napoli), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c, fine contratto), Gessa (c, Cesena), Verratti (c, Psg) OBIETTIVI Kozak (a, Lazio), Vukusic (a, Hajduk), N’Gog (a, Bolton)
ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Julio Sergio (p, Lecce), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Bumba (c, Targu), Bradley (c, Chievo), Piris (d, San Paolo), Destro (a, Siena), Balzaretti (d, Palermo) PARTENZE Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Valencia), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Greco (c, Olympiacos), Simplicio (c, Cerezo), Curci (p, Bologna), Jose Angel (d, Real Sociedad), Rosi (c, Parma) OBIETTIVI Marquinhos (d, Corinthians), Uvini (d, San Paolo), Lovren (d, Lione)
ARRIVI Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Tissone (c, Maiorca FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), De Silvestri (d, Fiorentina), Berni (p, Braga), Estigarribia (c, Juventus) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma FP), Fornaroli (a, Panathinaikos), Gentsoglou (c, Livorno) OBIETTIVI Maresca (c, Malaga), Pasquale (d, Udinese), Morleo (d, Bologna)
SIENA
TORINO
UDINESE
ARRIVI Dellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma), Campagnolo (p, Catania), Verre (c, Roma), R. Rodriguez (c, Belgrano), Neto (d, Nacional) PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino), Destro (a, Roma) OBIETTIVI Caldirola (d, Brescia), Floccari (a, Parma), Martinez (d, Racing), Rosina (c, Zenit), Felipe (d, Fiorentina)
ARRIVI Gillet (p, Bologna), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c) e Rodriguez (d, Cesena), Gazzi (c, Siena), Caceres (d, Maiorca) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Pasqual (d, Udinese), Pazienza (c, Udinese), Cerci (c, Fiorentina), Ljajic (c, Fiorentina), Barreto (a, Udinese)
ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (c, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Pawlowski (p, Lechia D.), Allan (c, Vasco), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PARTENZE Pazienza (c, FP), Asamoah (c) e Isla (c, Juventus), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter) OBIETTIVI Saponara (a, Empoli), Manninger (p, Juve), Muralha (c, Flamengo), Aquino (c, Cruz Azul)
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A SI RIPARTE COSI’ LE STATISTICHE DELL’ULTIMO CAMPIONATO CHI È IL PIÙ EFFICACE NEI CROSS? PIRLO
37,5%
Non solo regista a tutto campo, in grado di sfornare assist, lanci e passaggi illuminanti, ma anche crossatore. Andrea Pirlo sa davvero fare tutto. Nella classifica dei giocatori più efficaci nei cross risulta primo con il 37,5 per cento di «centri» positivi. È vero che lo juventino batte tutti i calci d’angolo ed è quindi avvantaggiato, ma è altrettanto vero che spesso, spostandosi sulla fascia destra o sulla sinistra, è in grado di scodellare in area palloni pericolosissimi.
BIABIANY
27,7%
Jonathan Biabiany fa della velocità il suo punto di forza. Difficile fermarlo quando è lanciato, quasi impossibile batterlo sulla media-distanza. L’esterno del Parma, nello scorso campionato, è stato utilizzato sia nel classico 4-4-2 sia nel (per lui) più complicato 3-5-2. E il 27,7 per cento dei cross di Biabiany è risultato positivo. Va inoltre sottolineato che l’esterno, spesso, invece di crossare sceglie la soluzione individuale e va direttamente al tiro.
26,4%
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Pressing e recupero Nainggolan fa scuola
I NUMERI
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Il mediano del Cagliari corre e lotta: nello scorso campionato ha rubato palla 367 volte. Secondo in classifica lo juventino Pirlo ANDREA SCHIANCHI
È questione di polmoni, di spirito di sacrificio e di tempismo. Rubare il pallone agli avversari non è un mestiere per tutti. Di solito il compito viene affidato a un mediano, il classico centrocampista di fatica. Un lottatore alla Gattuso, insomma, nel solco che tanti anni fa venne tracciato dallo juventino Furino o dall’interista Oriali. Portatori d’acqua, gregari, quelli che nel ciclismo si mettono al servizio del campione e lo supportano (e a volte sopportano...) in tutti i modi. Sono elementi indispensabili nel calcio moderno perché il pressing è diventato un esercizio imprescindibile per qualsiasi squadra. Basti pensare che il Barcellona, cioè la migliore formazione del mondo, basa la costruzione della propria manovra sul «furto immediato» del pallone all’avversario, quello che in gergo tecnico-tattico si chiama «pressing alto». Avere uomini abili in questo «fondamentale» è di grande aiuto per un allenatore. Movimento Nello scorso campionato il giocatore che si è distinto nel recupero del pallone è Radja Nainggolan del Cagliari. Primo nella speciale classifica con 367 «furti». Un Arsenio Lupin che pizzica l’avversario, gli sottrae il bottino e lo porge immediatamente ai suoi complici, cioè i compagni di centrocampo che sono poi deputati a costruire la manovra. Un lavo-
Una freccia piantata nelle difese avversarie: questo è il colombiano Pablo Armero. Velocissimo, molto abile nelle ripartenze (e per questo adatto al gioco di Guidolin), l’esterno sinistro dell’Udinese dimostra di avere grandi doti fisiche (ci vogliono gambe d’acciaio per fare il suo lavoro) e buone qualità tecniche. Difficile che sprechi un pallone, difficile che lo gestisca male. I suoi cross — precisi nel 26,4 per cento dei casi — sono spesso ottimi suggerimenti per gli attaccanti.
ARMERO
i cross sfornati da Gemiti. Non sempre però l’ex esterno del Novara è stato preciso nell’esecuzione. È comunque l’unico giocatore di Serie A ad aver oltrepassato i 200 cross in tutto il campionato.
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Andrea Pirlo, 33 anni MOSCA
Francesco Lodi, 28 anni ANSA
ro simile è possibile, però, soltanto se tutta la squadra si muove secondo uno spartito preciso e rigoroso. Spieghiamo meglio: Nainggolan è nel Cagliari l’uomo destinato a rubare la sfera, ma non meno importanti risultano gli altri centrocampisti e gli attaccanti che devono accorciare e limitare le linee di passaggio. Nainggolan è da applaudire per la grinta e la tenacia che dimostra ogni volta che entra in pressing, e anche per la capacità di inserimento tra le linee nemiche.
condo, con 342 furti, è infatti Andrea Pirlo, cioè il signore del centrocampo. Anche in questo caso la faccenda si spiega con la propensione di tutta la Juve ad accorciare e a pressare. Il segreto, nell’azione di pressing, più che la forza è il senso della posizione: si deve sapere esattamente dove finirà il pallone e bisogna anticipare le intenzione dell’avversario. Altro giocatore che fa del recupero un momento importante della sua azione è Lodi del Catania: punge come una zanzara, disturba e induce il nemico all’errore. E poi, con il pallone tra i piedi, sa anche che cosa fare...
Anticipo Non soltanto media-
nacci o semplici gregari, in questa speciale graduatoria. Il se-
Radja Nainggolan, 24 anni, al Cagliari dal 2010 IPP
i giocatori di Serie A che hanno superato la soglia dei 300 palloni recuperati. Si tratta di Nainggolan e Pirlo. Il terzo in classifica, Lodi del Catania, si è fermato a quota 269.
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i giocatori che hanno superato il traguardo del 25 per cento di cross riusciti (uno su quattro). Si tratta di Pirlo, Biabiany, Armero, Giovinco, Morleo.
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domande a... ARRIGO SACCHI ALLENATORE
«I segreti sono il tempismo e la sincronia di squadra» 1 Il principe dei recuperatori è Nainggolan del Cagliari. Se l’aspettava? «Si tratta di un ottimo giocatore, molto dinamico, bravo nell’anticipo e anche nell’inserimento. Ma bisogna chiarire un concetto: chi recupera il pallone sfrutta il lavoro di tutta la squadra che fa pressing, accorcia, non lascia spazi e tempi agli avversari. Nainggolan, dunque, con la sua azione dimostra che il Cagliari è una formazione ben organizzata». 2 Il secondo recuperatore è Pirlo, un regista. Questa sì che è una cosa strana... «Non è strana per nulla. Pirlo è in grado di fare tutto: lanciare, passare, tirare, dribblare, pressare e, dunque, anche recuperare. Inoltre la Juventus è una squadra che sa stare in campo, sempre molto corta e compatta».
3 Qual è la dote principale che deve avere un buon recuperatore? «Direi il tempismo. Deve conoscere in anticipo le mosse dell’avversario, deve sapere dove posizionarsi e come intervenire. L’azione di pressing è fondamentale nel gioco moderno». a.s.
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laRiflessione di FILIPPO FALSAPERLA
i risiamo. Casey contro Valentino, di parole arC mati, alla vigilia del ritorno in pista dopo le vacanze e, soprattutto, dopo l'annuncio che Rossi tornerà alla Yamaha abbandonando la Ducati. Non è la prima volta, ma forse sarà tra le ultime, visto che Stoner (foto Reuters) ha deciso di abbandonare il Motomondiale alla fine della stagione e difficilmente lascerà la sua «tana» australiana, tra famiglia e allevamenti. Sintetizzando: «Valentino non ha fatto crescere la Ducati. Valentino riesce a fare risultati solo se ha una moto messa a punto. Jeremy Burgess (il capotecnico di Rossi, n.d.r.) aveva detto che avrebbe sistemato la rossa in 80 secondi e invece la moto è
CASSANO, JO-JO, MAICON SORRIDETE C’È UNA CURA AL VOSTRO MAL DI PANCIA di LUCA CALAMAI
i chiamano mal di pancia. E sono una delle S tante «malattie» che il calcio italiano sta combattendo. Cassano, Jovetic e Maicon ne portano i sintomi più evidenti. Quali sono? Tristezza, fastidio, voglia di cambiare aria. Non è solo una questione di soldi. Alla Ibra, per intenderci. E’ qualcosa di diverso. E’ la sensazione (o la certezza?) di aver chiuso una fase della carriera. Uno stato d’animo che si somma al desiderio di voltare pagina prima possibile e di iniziare una nuova sfida. Il mal di pancia non è l’unico virus che accompagna questa estate del pallone. Ce n’è un altro, altrettanto fastidioso, quello dei «separati in casa». In questo caso i sintomi sono: silenzio totale, crisi di appartenenza, stipendi che nessuno vuole pagare, futuro da scrivere. Tutte le grandi squadre di serie A hanno uno o due di questi «malati». Si va da Pazzini e Julio Cesar, a Quagliarella e Matri; da Borriello, a Vargas; da Matuzalem, a Cerci. Una lista destinata ad accendere gli ultimi giorni di calcio mercato quando i separati in casa verranno offerti a prezzi stracciati. E molti guariranno di colpo. Ma torniamo ai «mal di pancia». Il problema c’è,
Antonio Cassano, al Milan dal gennaio 2011 ANDREOLI
inutile nasconderlo. Eppure questi uomini-copertina del nostro calcio ne avrebbero di buoni motivi per andare avanti con il sorriso sulle labbra. Prendete Cassano. Certo, il suo fratellone Ibra non c’è più e il patron Berlusconi è stato chiaro nello spiegare che non è più tempo di follie calcistiche. Ma il Milan resta il Milan. Comunque vada lotterà per qualcosa di importante. Fantantonio può diventare un riferimento prezioso dentro il gruppo rossonero per il suo talento e per la sua personalità. Non è intrigante cambiare pelle dopo tanti anni da talento bizzoso? Non è stimolante accompagnare il Milan in questo passaggio delicato? Galliani a suo tempo ha scommesso su Cassano ora toccherebbe a Cassano scommettere su questo nuovo progetto rossonero. Il vero Antonio può aiutare Pato a diventare un attaccante da Pallone d’Oro ed El Shaarawy una delle nuove stelle del calcio italiano. E Jo-Jo? La famiglia Della Valle gli ha costruito intorno una Fiorentina nuova. Tutta nel segno della qualità. Per completare l’opera servono i suoi gol. Jovetic può essere il motore di una squadra capace di riconquistare l’Europa e di restituire la voglia di sognare a una città che vive di pallone. Jo-Jo chieda a Baggio, a Batistuta, a Rui Costa, ad Antognoni cosa vuol dire diventare i «figli» di Firenze. E’ un’emozione simile a quella che si prova a vincere trofei prestigiosi. Trofei che Jo-Jo avrà tempo di conquistare in futuro visto che è ancora molto giovane. Resta Maicon. Forse il caso più complicato. Lui voleva-vuole andar via, sognava-sogna Real o Psg e l’Inter era-è pronta ad accontentarlo in cambio di un’offerta importante. Ma i compratori per il momento non ci sono e il giovane Stramaccioni si riprenderebbe volentieri un giocatore capace di dare forza alla difesa e impatto sulla corsia di destra. Se Maicon è in cerca di nuove motivazioni pensi alla soddisfazione di dimostrare ai ricchi del pallone che sono stati miopi a non staccare un assegno in bianco per strapparlo a Moratti. Con il vero Maicon l’Inter può diventare ancora più competitiva.
sempre lì». Parole, più articolate, dette ad un giornale specializzato inglese e che in Italia sono arrivate con la veemenza del «cattivo» che attacca il «buono» senza motivo. Normale, quando si parla di Valentino. Apriti cielo. E giù con le sciabolate di aggettivi, a senso unico: invidioso, cattivo, «psicopatico». Dimenticando semplicemente come si comporta Casey Stoner, australiano puro e duro, che non è ossessionato da Valentino, ma quando riceve una domanda risponde sempre e comunque, dicendo esattamente quello che pensa, senza frasi «politicamente corrette». Quest'ultima, poi, ha confermato Casey, non era una nuova intervista, ma cose già dette in passato (la sto-
di VALERIO MARINI
N
* biolimpionico del nuoto, primo oro azzurro nel 2000 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Una generazione di attaccanti rischia lo sfratto
ELISABETTA BORGIA Fidanzata di Marco Fontana
Destro e El Shaarawy titolari contro l’Inghilterra. Sotto Gabbiadini
di SEBASTIANO VERNAZZA
atti più in là, Antonio. F Italia-Inghilterra, l’amichevole ferragostana della
Marco coi miei ragazzi della comunità dove lavoro... con impegno e costanza è possibile raggiungere i propri obiettivi @labettina2001
IO SO COSA STA PROVANDO MUAMBA RIPARTA DA ZERO SENZA RIMPIANTI on rischiare la vita e dire addio alla carriera come ha fatto Fabrice Muamba (foto Epa) è un argomento molto delicato. Posso immaginare il suo stato d’animo, essendoci passato anche io nel 2004: quando si è giovani si pensa ad altro, che alla salute. E’ difficile entrare nella testa dell’atleta, e ognuno vive l’esperienza in modo diverso. Per me è stata una doccia gelata: non avrei immaginato di dovermi fermare per un problema cardiaco rilevato a 10 mesi dall’Olimpiade, mentre la preparavo. Vivevo, in quel momento, solo in funzione dei Giochi. Rispetto a Muamba, non mi è capitato il momento drammatico del malore in campo. In questo sono stato più fortunato. Cosa succede all’inizio? Dopo il ritiro ho avuto un rigetto completo per l’acqua, la piscina e quant’altro: avevo bisogno di staccare dal nuoto. Poi mi sono fermato, mi sono guardato un po’ dentro: ho parlato al mio «io» interno. Mi sono detto: lo sport è bello, è fantastico, mi ha dato la possibilità di raggiungere traguardi insperati, però è una parentesi. Un bellissimo ricordo, una fantastica esperienza ma, come un ciclo. si era in quel momento concluso. Anche per effetto di quel problema. Per uscirne fuori, bisogna trovare la motivazione che ti faccia voltare pagina, che ti faccia
giovaneItalia
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
Showgirl, fidanzata di Matri
iniziare una vita nuova, una vita vera: perché la bolla in cui si è vissuti fino a quel momento non è la realtà. Io ho avuto il coraggio di mettere un punto, perché altrimenti sarei rimasto schiavo di questa vita parallela. Chi fa sport lo capisce purtroppo solo dopo: perché durante hai sempre tutto, ti pagano per fare quello che ti piace fare e ti riesce bene. Dopo ti accorgi del ricordo di chi eri, pensi «magari avrei dovuto far così» ma in quel momento sei il campione ed è dura. Io ho cercato di non viverla in questo modo, per non rimanere prigioniero di una vita che non è la realtà. Per quanto doloroso, bisogna avere il coraggio di ripartire da zero: è come se si rinascesse una seconda volta. Il processo è lento, lungo, e ti aggrappi alla speranza di ritornare a quella vita. Poi devi poterti dire: «Ok è andata così, non avere rimorsi o rimpianti. Due ori olimpici sono risultati inimmaginabili». L’odio profondo l’ho superato così e ho potuto riprendere a frequentare le piscine: il tempo mi ha consentito di risolvere le difficoltà e questo percorso mi ha fatto arrivare a 35 anni. Vivo bene anche se quel campione non c’è più. Al di là dei soldi, dei successi e della fama. È meglio esserci comunque: meglio la vita.
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TwitTwit
FEDERICA NARGI
di DOMENICO FIORAVANTI*
ria di Burgess), dati di fatto (che i risultati del binomio Rossi-rossa sono andati peggiorando invece che migliorare), che Valentino ha bisogno di «sentire» la moto come dice lui per spingere (lo ha sempre dichiarato lo stesso interessato). Valentino ha risposto, nel suo stile, con una risata. E allora? Che i due non si amino non è una novità. Vale ha sempre irriso le qualità di Casey, salvo fare marcia indietro appena è salito sulla rossa che guidava l'australiano. Stoner non ha mai sopportato la capacità di catalizzare l'attenzione che ha Rossi e il «sistema» che a lui tutto permette e tutto tollera. Fosse stato italiano ci saremmo divertiti.
Destro, Gabbiadini e Insigne: un avviso recapitato a FantAntonio e compagni
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visto da Fioravanti
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STONER CONTRO ROSSI: CATTIVERIA? MACCHÉ È SOLO POCO DIPLOMATICO
laVignetta
malanni di Stagione
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Donneeee ma anche i vostri uomini sono di compagnia come @Ale_Matri ???? @NargiFederica
USAIN BOLT L’uomo più veloce del mondo
«L’ignoranza rende schiavi, la conoscenza rende liberi». E’ il motto della mia scuola superiore: The William Knibb Memorial High @usainbolt
MORENO MOSER Campione di ciclismo
Ore 12: Sono stufo di girarmi nel letto... Mentre aspetto che @vincenzonibali si svegli mi guardo Inception @MorenoMoser
Nazionale, ha preso i contorni di un avviso di sfratto e lo «sfrattato», nel caso, sarebbe Antonio Cassano. A Berna è successo quel che molti pronosticavano: Mattia Destro ha dimostrato di essere da Nazionale. Certo, il ragazzo dovrà mangiare altra pastasciutta, ingoiare rospi, subire critiche. Non bastano 82 minuti — tanti ne ha giocati l’altra sera il romanista — per diventare titolari dell’Italia degli adulti. A 21 anni resta alto il rischio di perdersi per montatura di testa, però allo Stade de Suisse si è capito che Destro è un potenziale campione. Se non fa lo scemo, il futuro è suo. Mondiale 2014, Europeo 2016 e quel che seguirà. Il fatto è che il calcio italiano si gode una rigogliosa fioritura di giovani attaccanti. Oltre a Destro, in Svizzera è partito titolare El Shaarawy: non è andato bene, ma le sue doti sono indiscutibili. Prandelli ha concesso mezz’ora a Gabbiadini e l’atalantino l’ha ripagato con un quasi gol. In Olanda l’Under 21 ha spazzato via i pari età arancioni: due delle tre reti le hanno segnate Insigne e Immobile, anche loro destinati a finire — più prima che poi — sul campo centrale di Coverciano. Non ci spingiamo oltre, ma pure Caprari del Pescara e Longo dell’Inter meriterebbero una «citazioncina». A pensarci bene non rischia lo sfratto soltanto Cassano. Un’intera gene-
razione di attaccanti potrebbe esser messa alla porta. Ci riferiamo a quelle punte che hanno intorno a trent’anni: Gilardino, Quagliarella, Pazzini, Matri, e nel mazzo inseriamo Osvaldo, che è del 1986, a metà strada tra gli uni e gli altri. Dal drappello dei potenziali «sfrattati» resta fuori Giuseppe Rossi, che è del 1987 e che è finito ai margini per somma sfortuna, per l’impressionante doppio crack al ginocchio destro. Una volta ritornato in pista, «Pepito» avrà un’altra chance azzurra, perché è un ragazzo serio e perché Cesare Prandelli conosce il valore della riconoscenza. Rossi è stato uno dei protagonisti delle qualificazioni a Euro 2012 e a differenza di Cassano — anche lui trascinante sulla strada per la Polonia e l’Ucraina — non combina casini. Si chiama ricambio generazionale e non è un fenomeno esclusivo del calcio. Si verifica dappertutto, nei luoghi di lavoro della gente comune. A un certo punto arriva qualcuno più giovane e forte che spinge in là il veterano. Nel calcio il fenomeno è travolgente, non si manifesta per gradi. Ci ritorna in mente il 1978. Francesco Graziani era centravanti titolare della Nazionale che si qualificò per il Mondiale di Argentina ed era convinto di giocarla, quella Coppa del Mondo. Sulla scena però si palesò Paolo Rossi e tanti saluti a Ciccio. Qualcosa del genere è in corso oggi, ma su scala più vasta. La carica degli attaccanti ragazzini, e nulla sarà più come prima. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
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SERIE BWIN
Giovani, stadio, tournée La Reggina sfida la crisi L’Accademia, il restyling del Granillo, le amichevoli all’estero: tante idee per rilanciare gli amaranto. Nuovo ciclo con Dionigi Ranieri, allenatore del Monaco, per organizzare «un derby tra le squadre dai lungomari più suggestivi». Sfruttare da un lato le potenzialità del marchio, riconquistare dall’altro la fiducia dei tifosi. Che sono disamorati, che aspettano i sussulti del passato (3 mila gli abbonati finora). Nel corso della stagione verranno organizzati degli eventi in cui i giocatori abbracceranno la città (si comincia il 28 in via Marina), e poi si assisterà, a partire da gennaio, a un restyling dello stadio. Rivestimento esterno per le tribune, migliorie per spogliatoi e area stampa, ma soprattutto allestimento di uno store Reggina e riqualificazione dei punti di ristoro, con la creazione di pre-partita votato all’intrattenimento. «Ci siamo dovuti adeguare alla realtà, ma abbiamo cercato percorsi nuovi e puntato su collaborazioni e managerialità in grado di ridare energia e forza alla società», dice Foti.
MARCO IARIA twitter@marcoiaria1
C’era una volta la Reggina di Pirlo e Baronio, del Granillo sempre pieno e dei giapponesi in processione per Nakamura. Poi, nel 2009, il miracolo svanì. La caduta in B, combinata con la crisi economica, è stata una botta pazzesca ma Lillo Foti — che resiste da 26 anni in un ambiente caldo, generoso, sotto sotto diffidente — non è finito al tappeto. La Reggina è lì, a lottare, pur con mezzi limitati. Due anni fa andò vicina alla risalita, ma mancava qualcosa, l’idea di un piano ad ampio respiro. Ecco, adesso c’è. Chiamatela operazione rilancio, con due mission: i giovani da valorizzare e il brand da esportare. La scelta di affidare la panchina a Davide Dionigi, dopo un lungo corteggiamento, non è casuale. Come non lo è la nascita dell’Accademia amaranto, un piccolo esempio di resistenza ai tempi dell’austerity, «un serbatoio, perché no?, per il movimento italiano che soffre l’invasione straniera», per dirla col presidente. Il coordinatore è una vecchia conoscenza degli appassionati reggini, quel Gaetano Gebbia che scoprì Ginobili e riportò ai vertici la Viola, per poi dirigere le nazionali giovanili: dal basket al calcio, con il compito (assieme a Nicola Amoruso) di elevare gli standard delle metodologie d’allenamento e anche di fare da mental coach per le centinaia di ragazzi che popolano il rinnovato centro Sant’Agata. L’obiettivo è ambizioso: costruire i talenti del futuro, come negli anni ruggenti del vivaio, il cui budget è aumentato del 15%. Marketing Tra tanti reggini
Tagli La A è una lettera che non
Hetemaj, Adejo, Burzigotti e Rizzo dopo la vittoria con la Nocerina MEMEDIA
d’adozione — il d.s. è Simone Giacchetta — c’è un torinese trapiantato sullo Stretto, ex Juventus: Marco Tolentino, il nuovo direttore commerciale. Le idee sono tante. Il freschissimo accordo triennale con Gsport mette al fianco della Reggina un advisor intenzionato a far decollare i ricavi del marketing, che ora ristagnano attorno al milione e che, in due
anni, dovrebbero raddoppiare, anche restando in B. «Vogliamo spingerci oltre la Calabria e l’Italia, valorizzando la fan base allargata dei calabresi emigrati all’estero e riattivando i legami con i club ufficiali», spiega Tolentino che ha già avviato contatti per una tournée in Canada (sarebbe un ritorno) da disputare l’estate prossima o nel 2014 e ha sentito Claudio
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I NUMERI
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gli anni di Lillo Foti alla guida della Reggina, prima da amministratore delegato e poi da presidente
15%
Dodici colpi: Djuric e Marotta davanti Esame Palermo domani in Coppa
i milioni di perdite accumulate tra il 2008 e il 2011. Il patrimonio netto si è ridotto da 13,6 a 4,8 milioni. Ma nel 2011-12 il bilancio si è chiuso in pareggio
si pronuncia, ma quello deve essere il punto d’approdo, con «un gruppo importante e un tecnico che nelle ultime due stagioni a Taranto ha fatto molto bene», aggiunge Foti che scommette su Fischnaller e Sarno. Largo ai giovani, è la strada obbligata per un club che tra il 2008 e il 2011 ha accumulato perdite per 9,7 milioni e visto ridursi il patrimonio netto da 13,6 a 4,8 milioni. Il bilancio dell’ultima stagione si è chiuso in pareggio, ma bisogna ancora tagliare, considerato che il costo del lavoro (7 milioni) assorbe tutti i ricavi da tv, sponsor e botteghino. E i giocatori in esubero pesano per il 30% sul monte-stipendi. «È un mercato difficile, faremo qualcosa in attacco», chiosa il patron.
GIORGIO BARBIERI CREMONA
Dopo essere arrivata per tre volte a un passo dal traguardo nelle ultime cinque stagioni, la Cremonese di Giovanni Arvedi ci riprova. Superati i traumi delle finali playoff del 2008 (Cittadella) e 2010 (Varese) perse all’ultimo minuto (alle quali va aggiunta l’eliminazione col Trapani quest’anno dopo due 1-1) la società grigiorossa si è messa al lavoro per costruire una squadra in grado di tentare il salto di categoria, con la B che manca dal 2005. I primi risultati sono confortanti: domani la squadra di Brevi giocherà a Palermo il terzo turno di Coppa Ita-
IN PANCHINA
Restyling La società ha dato le
chiavi del mercato a Moreno Zocchi, reduce dalla promozione con lo Spezia. Ai confermati Alfonso, Minelli, Cremonesi, Sales, Degeri, Fietta e Le Noci, Sambugaro e Filippini, si sono aggiunti in difesa Moi (ex Siracusa), Cangi (ex Verona), Tedeschi (Crotone), Visconti e Giorgi (Piacenza); in mediana gli esperti Baiocco (Siracusa) e Previtali (AlbinoLeffe), oltre a Magallanes (Cittadella) e Martinez (AlbinoLeffe); in attacco Djuric (Crotone, via Cesena), Marotta (Bari, era allo Spezia) e Carlini (Sorrento). Ora la squadra è quasi completa (manca un terzino sinistro) e si presenta ai nastri di partenza del girone A con ambizioni importanti. Il traguardo, visto ma mai tagliato nelle ultime cinque stagioni, è di nuovo alla portata dei grigiorossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Oscar Brevi, 44 anni, allenatore della Cremonese. Ha iniziato la sua carriera da tecnico nel 2009.
S Alessio Pala, 46 anni, allenatore dell’Albinoleffe. Nella stagione scorsa guidava la formazione Primavera.
FULVIO FACCI BERGAMO
Non è finita la serie di eventi negativi che sull’AlbinoLeffe. Dalla malattia di Mondonico (e fortunatamente anche alla sua guarigione), al calcioscommesse, alla retrocessione in Lega Pro e alla penalizzazione per la stagione in corso. Quando sembrava che la società presieduta da Gianfranco Andreoletti si fosse stabilizzata nella sua nuova realtà è arrivata un’altra brutta notizia, poi in parte ridimensionata, a preoccupare l’ambiente. Nella serata tra lunedì e martedì l’allenatore Alessio Pala, 47 anni a fine mese, ha accusato un malore mentre era in compagnia di
Colpo Perugia, c’è Di Tacchio Mandelli firma al Lumezzane
Valter Birsa, 26 anni; Luigi Giorgi, 25 LIVERANI-ANSA BRUSA-D’ANGELO-LAFFRANCHI
Ultime due settimane di mercato, la corsa al centravanti si infiamma. Il Verona continua il pressing su Sforzini, che giorno dopo giorno sembra sempre più vicino ai veneti e lontano da Grosseto, ma da Lecce può arrivare l’alternativa: oltra a Cacia, infatti, i veneti pensano anche a Corvia. Intanto per risolvere il caso Ebagua, in scadenza nel 2013, il Varese ha proposto un prolungamento di due anni, ma in caso di rifiuto verrà ceduto. Oggi invece dovrebbe essere il giorno di Okaka allo Spezia, che poi cercherà di chiudere per uno tra Paulinho e il solito Cacia. La Pro Vercelli infine aspetta il centravanti di esperienza per fare un nuovo salto di qualità e oltre a Tiribocchi (Atalanta, c’è anche il Vicenza) valuta anche l’idea Bonazzoli, in uscita dalla Reggina. Trattative in B Il Brescia punta Birsa del Genoa;
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Malore per il tecnico: infarto escluso, si pensa a un’infiammazione
Lega Pro Zampa a Salerno
9,7
in ansia A AlbinoLeffe Pala, problemi cardiaci
lia (k.o. Chieri e Brescia), nelle amichevoli 18 reti segnate e solo 2 subite.
Brescia su Birsa e Scozzarella Verona, Giorgi per Ceccarelli
la crescita del budget per il settore giovanile, con la nascita dell’Accademia amaranto e gli arrivi di Gaetano Gebbia e Nick Amoruso
LEGA PRO
Rivoluzione Cremonese Obiettivo promozione
TRATTATIVE IN B E LEGA PRO
piacciono Esposito (Lecce) per la difesa e Scozzarella (Atalanta) per il centrocampo. Il Lanciano non ha ancora chiuso per Leali (Juve, sul quale adesso lavora anche l’Ascoli); intanto weekend decisivo per la difesa, dove si aspetta uno tra Augustyn (Catania) e Brosco (Pescara), mentre sugli esterni restano vive le piste Ceccarelli (Lazio) e Carmona (Milan). Alla Ternana è in prova Gianluca Giovannini, svincolato dall’Ascoli: con lui la Ternana completerebbe il reparto arretrato, mentre in attacco, oltre ai soliti Catellani del Catania e Cutolo del Padova, spuntano le piste Nicola Sansone (Parma) e Pagano (Torino). L’Ascoli punta Angella (Udinese) seguito pure dal Vicenza, che è sempre più vicino a Ragatzu (Cagliari) e dove può arrivare Coser (Novara) in cambio di Martinelli. Bondi ha rescisso con il Sorrento e ora può andare all’Empoli (ma occhio al Frosinone). Per Pinardi si apre la pista Modena, mentre il Novara, che aspetta un’uscita per tesserare Barusso, vista la frenata per lo scambio Giorgi-Mehmeti col Palermo, prova a scambiarlo col Verona, che offre Ceccarelli. Con Tzorvas verso Genoa, a Bari il portiere resterà Lamanna. Padova punta sempre Piccinni (AlbinoLeffe).
amici. È stato accompagnato all’ospedale di Vaprio d’Adda (in provincia di Milano) e successivamente a quello di Vimercate (in Brianza) dove è stato sottoposto ad accurati accertamenti. «Sono stati esclusi episodi di carattere ischemico o infartuale – ha detto il medico della società Claudio Sprenger – e verosimilmente deve trattarsi di un fenomeno infiammatorio a carico dell’apparato cardiaco. Ancora qualche giorno di degenza e poi il nostro allenatore verrà dimesso». Con precauzione e senza affaticarsi dal punto di vista fisico Pala, che aveva assunto con entusiasmo il compito di puntare alla salvezza con una squadra giovane, potrebbe ritornare a lavorare sul campo gli ultimi giorni della prossima settimana. Nel frattempo il lavoro della squadra prosegue sotto la guida dell’allenatore in seconda Mauro Pozzoni, del preparatore atletico Giampiero Mutti e del preparatore dei portieri Silvio Cortinovis.
Lega Pro Altri due colpi per il Perugia: presi Di Tacchio dalla Fiorentina, la scorsa stagione alla Juve Stabia, e Liviero dalla Juventus. Il Lumezzane ufficializza Mandelli (ex Chievo, era svincolato). Alla Tritium ufficiale l’arrivo di Tommaso Arrigoni dal Cesena (dove ha rinnovato prima di essere girato in prestito). Carpi in pressing su Miracoli (Varese, ex Valenzana), con Ferretti che ha firmato un biennale; se parte Concas (c’è lo Spezia), piace Melara (Reggina); salutano invece Mascolo e Nocerino, che vanno in prestito all’Andria. Il Latina è vicino a Terra del Sorrento. Galassi (Novara) verso l’Entella (che punta anche Cesarini dello Spezia), ma c’è anche il Portogruaro. In Seconda nuovo colpo «in casa» della Salernitana: Lotito infatti manda Zampa, altro giovane della Lazio, da Galderisi. Foligno: ufficiali Gaeta (Carrarese) e Barbetta (Trestina). A Venezia è ufficiale Battaglia (Pro Vercelli) e arrivano dal Vicenza Tonelli (ex Santarcangelo) e dalla Fiorentina Taddei (ex Carrarese). Il Mantova ingaggia Vecchi dal Parma (ex Spal) e Mattielig, ex Triestina; in via di definizione Pietribiasi (Carpi) e Conti (ex Como). Al Milazzo il Varese ha proposto quattro ex Primavera in esubero: Serrano, Miceli, Samba e Jadilson.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
MOTOMONDIALE GP INDIANAPOLIS
Le stilettate di Valentino «Ho scelto la Yamaha per ricominciare a divertirmi in pista» Rossi: «Consiglio alla Ducati di guardare meno i dati del computer e di fidarsi di più di quello che dice il pilota» DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA INDIANAPOLIS (Stati Uniti)
Si aspettano fuochi d’artificio. Invece la conferenza di presentazione della gara di Indy, che riapre il Motomondiale dopo le ferie, con Jorge Lorenzo leader iridato al centro, Casey Stoner vincitore dell’ultima gara a Laguna Seca alla sua destra, Valentino Rossi fresco di annuncio Yamaha dall’altra parte, a distanza di sicurezza grazie al «cuscinetto» Stefan Bradl, è tutta un «ma no prego, passi prima lei», «ma si figuri, dopo di lei». Pacche sulle spalle, niente frecciate, qualche sorrisino di sotterfugio, parecchie bugie, anzi, mancate verità...
Valentino Rossi, 33 anni, in azione sulla GP12 e, a sinistra, ieri a Indy accanto a Lorenzo e Stoner EPA/MILAGRO
Umiltà Valentino Rossi si co-
sparge il capo con una tonnellata di cenere. Esattamente due anni fa era andato via dalla Yamaha non sbattendo la porta ma puntualizzando «o me o lui», inteso come Jorge Lorenzo. Davanti aveva il sogno tutto italiano di guidare la Ducati. Che è diventato un incubo con soli due podi. Ora restano 8 gare «che bisogna fare bene altrimenti è un inferno. Questa non è la mia gara preferita, ma dopo c’è Brno (oggi saranno 16 anni dalla prima vittoria 125 proprio sulla pista ceca; n.d.r.) e dei test importanti a Misano». Due anni lunghissimi, «ma chiuderla prima non era possibile, ci sono tanti impegni da rispettare». Due anni di delusione. «Se a uno sportivo chiedi se non influisce andare male per tanto tempo ti dice
« « «
Prima di parlare di decimo titolo, devo capire se riesco a lottare per i primi posti Se continuerò ad arrivare 5o o 6o vorrà dire che non è più il mio tempo. E mi fermerò Non ho fatto la differenza come nel 2004 ma allora avevo 24 anni, ora 33
che no, non ha alcun effetto. Invece io dico sì: si sentono. Ed è per questo che prima di parlare di vittorie, di decimo Mondiale, che sarebbe un sogno, devo realmente capire se sono in grado di tornare a lottare per le prime posizioni della griglia, poi per la vittorie e infine il titolo. Se ho messo in preventivo di non riuscirci? Sinceramente non ho fatto nessun programma. Voglio ricominciare a divertirmi, andare alle gare sorridendo. Se poi continuerò ad arrivare 5o o 6o vorrà dire che non è più il mio tempo e mi ritirerò: del resto sono 15 anni che corro». Rimpianti L’avventura a Borgo Panigale, traspare perfettamente, viene raccontata come
un vero disastro, anche se prova a lenire con qualche carezza. «Mi dispiace che questo binomio italiano non abbia funzionato, per me, per la Ducati, per i tifosi, soprattutto i ragazzi che hanno lavorato a questo progetto. Non sono mai riuscito a fare la differenza come era successo nel 2004 alla Yamaha. Ma la situazione è cambiata. Adesso le moto contano più di allora. E poi nel 2004 avevo 24 anni ed ero al massimo della mia forma. Adesso ne ho 33... Sono un pilota che ha vissuto due volte: ho vinto 5 titoli di fila come solo altri due sono riusciti a fare nella storia. Poi ho perso, ma sono tornato e ho vinto di nuovo. Speriamo di diventare l’uomo che ha vissuto tre volte».
Difficile dire no all’Audi? «Molto, per questo ho impiegato tanto tempo a decidere. Si era parlato anche del futuro nelle auto. Una cosa molto interessante. Consigli a Dovizioso? «Semmai alla Ducati: quello di guardare meno i dati del computer e fidarsi di più di quello che dice il pilota». Delizia E via, ancora con una stoccata. Il miele è tutto per la Yamaha, ma svicola su soldi e affini. «Ho firmato un contratto per due anni per la MotoGP, ma vorrei rimanere ancora di più. Altrimenti ci può essere l’opportunità della Superbike. Probabilmente mi seguiranno tutti gli uomini che erano venuti con me dalla Yamaha. Che io porti lo sponsor è una stupidag-
gine, io non porto soldi, loro stavano già trattando con la qualche marchio. Squadre diverse? Altra sciocchezza, forse saranno diverse le colorazioni per incompatibilità di marchi (la sua Monster e la Rockstar di Lorenzo sono concorrenti; n.d.r.)». E sul compagno è ancora più dolce. «Lorenzo è stato un signore, non mi hai messo i bastoni tra le ruote. Se avrei fatto lo stesso io a parti invertite? Quando lui arrivò io avevo riportato la Yamaha a vincere, mentre lui ancora non lo ha fatto, anche se sta vincendo tanto e forse continuerà. Quando correvamo insieme era forte, ora lo è di più. Spero che Jorge e la Yamaha vincano questo Mondiale». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA POLEMICA L’INGLESE ARRABBIATO PER ESSERE STATO ILLUSO
Crutchlow nero: «A Panigale mi hanno preso in giro» «Quante bugie ancora a Laguna» E Dovizioso ammette: «Preferivo la M1» GIOVANNI ZAMAGNI INDIANAPOLIS
Parla ancora usando il condizionale. «Se dovessi andare alla Ducati, sarei il punto di riferimento». Oppure: «Sì, sarebbe una bella sfida, affascinante e rischiosa allo stesso tempo». Andrea Dovizioso non
può fare altro, perché ancora il contratto (ufficialmente) non è stato firmato, ma che sarà lui a sostituire Valentino Rossi, è certo. Lo conferma anche il suo attuale compagno di squadra, Cal Crutchlow, il pilota che fino a qualche tempo fa sembrava sicuro di approdare a Borgo Panigale. «Per tre mesi mi hanno raccontato delle bugie e perfino a Laguna Seca dicevano che mi avrebbero dato una moto ufficiale. Poi non si è fatto più sentire nessuno», commenta visibilmente seccato, rassegnato a rimanere dov’è «per fare al massimo quinto o sesto». Prospettive Diverse le prospetti-
ve di Dovizioso, che si è guada-
gnato sul campo la stima degli uomini Ducati. «Non ho risposte definitive — spiega Andrea —, perché non ho firmato con nessuno. È vero, però, che in questo periodo ci siamo avvicinati molto alla Ducati, ci sono stati degli incontri importanti. Il progetto è bello e interessante». Le sue ambizioni erano altre, ma adesso il pilota italiano pensa soltanto alla rossa a 2 ruote. «Non ho mai nascosto che il mio obiettivo sarebbe stato di andare alla Yamaha ufficiale — ammette —, ma ho sempre guardato con interesse alla Ducati. Se dovessi correre con la Desmosedici, il lavoro sarebbe differente, perché in Ducati stanno lavorando da due
anni per riuscire a migliorare la moto. Il pacchetto Rossi-Ducati non ha funzionato: non so perché e non lo posso sapere». Riferimento Se Dovizioso alla Yamaha avrebbe avuto a disposizione una moto già competitiva, in Ducati diventerebbe comunque il punto di riferimento. «Potrò ricoprire un ruolo mai avuto prima, perché in Hrc non sono mai stato considerato il numero 1. Non è che andando in Ducati sopravanzerei Hayden, però sarei un riferimento importante. L’obiettivo sarebbe riuscire a migliorare una moto che negli ultimi anni ha avuto delle difficoltà».
Andrea Dovizioso, 26 anni MILAGRO
Cal Crutchlow, 26 anni AFP
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4 Stoner: «La rossa
I NUMERI
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Gare consecutive di Pedrosa a punti Lo spagnolo ha chiuso a punti tutte le 10 gare disputate quest’anno (unico a riuscirci assieme a Crutchlow e Hayden) più l’ultima del 2011 (Valencia)
16
Anni dalla prima vittoria di Vale Domani, giorno delle qualifiche di Indy, cade il 16˚ anniversario dalla prima vittoria in carriera di Valentino Rossi: il 18 agosto 1996 il pesarese trionfava a Brno con l’Aprilia 125
3
Trionfi di Stoner nelle ultime 3 gare in America L’australiano si è imposto l’anno scorso a Laguna Seca e Indianapolis e ancora quest’anno in California
L’AMERICANO FUTURO COMPAGNO
Hayden: «Andrea con me nel 2013? Ha esperienza e non fa tanti errori» (p.i.) Questa per Nicky Hayden è la vera gara di casa: il suo Kentucky confina infatti con l’Indiana. «La pista mi piace, ancor più ora che è riasfaltata. Indy è un posto speciale, sarebbe bello fare un bel risultato. Amo questa squadra e credo nel suo potenziale. Non è che la Ducati non abbia mai vinto, lo abbiamo fatto e ora c’è la nuova collaborazione con l’Audi. So che sarà dura, nel breve, ma il momento è eccitante». Per la seconda volta in carriera la sua
Moto GRingo DI RINGO
Dovi, occhio alla trappola made in Italy Ragazzi, centauri e «zavorrine» finalmente tornano le gare in moto e finalmente si torna nella leggendaria Indianapolis patria delle 500 Miglia, e non per Fittipaldi o Andretti ma per la MotoGP! Con il ritorno di Vale46 alla
strada si separerà da quella di Rossi: «Mi spiace perché con lui mi sono sempre trovato bene. Ma non piangerò: abbiamo vissuto bei momenti, cioè non troppo belli, se guardiamo ai risultati, però con lui ero sempre a mio agio». Il futuro è Dovizioso: «La scelta migliore: ha esperienza, ha guidato tutte le moto ed è uno preciso non fa tanti errori e questo è importante. Perché se sbagli con la Ducati è più grave che con una giapponese». © RIPRODUZIONE RISERVATA
non mi tenta più Vi ripeto: smetto» «La pausa estiva ha cementato la voglia di dire basta» Lorenzo: «Belli i complimenti di Vale, sono i primi» DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI INDIANAPOLIS
Jorge Lorenzo ascolta e sorride. Valentino Rossi, seduto vicino, lo definisce «il numero 1 in squadra», ne parla come di un pilota «che guida a un livello altissimo e difficilissimo da battere», pronostica un futuro vincente costruito su una «relazione molto buona». No paura Il leader del Mondiale, nel passato non sempre trattato con i guanti dal pesarese, assorbe tutto. «È bello sentire Valentino parlare così di te, è la prima volta che gli sento dire queste cose». Difficile che questo sviolinare possa continuare quando Rossi sarà fisicamente sulla Yamaha e a parlare sarà soltanto il cronometro. Ma, per il momento, queste seconde nozze vivono sul principio del «vogliamoci bene». E se Rossi è contento di tornare nel box con il maiorchino («Ma non ci sarà nessun muro, ho sempre detto che era una cosa stupida e senza senso e credo che adesso lo pensi anche Vale»), Jorge a sua volta non pare turbato dal ritrovarsi tra i piedi l’ingombrante pesarese. «Io non ho problemi con nessuno e ho tanto rispetto per Vale. Se in fase di trattativa per il rinnovo avessi detto no a un possibile compagno, credo che lo avrei ottenuto. Sarà interessante gestire Valentino e me sulla stessa moto, per me sarà un piacere averlo come compagno».
Casey Stoner, 26 anni. Sotto Jorge Lorenzo, 25 CANONIERO/IPP
Nessuna retromarcia Certo, la prossima sarà una stagione strana, con la coppia Yamaha gran favorita al titolo, la Honda di Dani Pedrosa e Marc Marquez che non sembra sullo stesso piano e una Ducati da ricostruire. «Io vorrei vedere Casey sulla Ducati», butta lì Jorge, ma Stoner spegne sul nascere ogni possibile sogno ducatista. «Non ci ho mai pensato.
E la pausa estiva ha cementato ancor più la mia voglia di stare via da questo mondo», racconta sorridente Casey che in queste tre settimane è rimasto qui negli Stati Uniti, girando un po’ per i laghi della California settentrionale e il Nevada con Adriana e la piccola Alessandra Maria. Stimolo «Quest’anno a volte è dura avere la motivazione giusta per andare avanti, non ho sempre quella fame». Poi, smentita l’intervista in cui attacca Rossi («Hanno preso mie parole passate e le hanno messe assieme, anche se continuo a pensarla così»), ha comunque piazzato qualche stoccata insidiosa. «In Ducati in passato hanno fat-
Ascolta Virgin Moto Race su Virgin Radio il venerdì e il lunedì alle ore 15.50
Fontanesi a 1 punto dal titolo iridato GIOVANNI CORTINOVIS
Manca un solo punto a Chiara Fontanesi (Yamaha) per diventare campionessa del mondo di cross dopo la vittoria di ieri nella prima manche del GP Gran Bretagna, al Matterley Basin, vicino Winchester. Seconda in qualifica, la parmense, 18 anni, si è scatenata in gara: alla fine del primo giro aveva scavato un solco di 4 secondi sulle inseguitrici ma per nulla sazia ha proseguito con lo stesso ritmo. «Volevo vincere la manche — ha detto Chiara — anche perché per il titolo non
Chiara Fontanesi, 18 anni
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Taccuino
CROSS CHIARA HA VINTO LA MANCHE DI IERI. DOMANI QUELLA DECISIVA Yamaha ci possiamo concentrare su Stoner che ha dato del «lamentino» al Doctor e cercherà di prender «Jorge la lepre». Sul divorzio Rossi-Ducati stendiamo un velo pietoso, ma è stata la cosa piu razionale. Però mi chiedo: visti i precedenti Capirex, Melandri e Valentino, non è meglio che Dovizioso ci pensi prima di accettare l’ingaggio? Comunque a Laguna Seca, Casey è tornato «Bastoner» quindi secondo voi riuscirà a recuperare lo svantaggio da Lorenzo? Anche perché Pedrosa mi sembra fuori dai giochi.. Speriamo. twitter @VIRGINRINGO! ringo@virginradio.it
to cose grandi e ci hanno messo tanto impegno. È molto deludente vedere i loro risultati attuali. Ma la decisione di Rossi non mi sorprende. Dopo due anni difficili e imbarazzanti doveva capire se poteva essere ancora competitivo». E sul possibile arrivo di Dovizioso manda un altro messaggio a Rossi: «Non ho idea di cosa farà Andrea. Ma non è lo stile a fare la differenza, quanto l’orgoglio. Devi volere guidare una moto, anche se non è come piacerebbe a te, mettendoci tutto te stesso». Parlando poi del Mondiale, Casey non si dà per vinto: «Ora Jorge sta guidando in modo perfetto. Non credo ci saranno molti GP nei quali io, Dani e Jorge non saliremo sul podio».
dipendeva solo da me. Solo a due giri dalla fine, quando mi hanno segnalato che Natalie Kane era sesta ho pensato al Mondiale». Quando Chiara si è presentata sul traguardo sembrava fatta: dopo 13" ha chiuso Livia Lancelot con le altre ancora a metà giro. Un’attesa infinita ma a tre curve dall’arrivo Kane, nel frattempo risalita al 4o posto, ha scalzato Anne Borchers, incassando quei due punti in più che la tengono in corsa per il titolo: 316 punti per l’italiana, 74 in meno per la Kane con 75 punti da assegnare. In caso di parità contano i trionfi e la Fontanesi comanda per 10 a 1. L’appuntamento con la storia è rimandato alla seconda manche di domani (ore 18 italiane): per conquistare il titolo a Chiara basterà un 20o posto e se la Kane non vince... © RIPRODUZIONE RISERVATA
CALENDARIO FUTURO
Ecclestone riapre al GP di Turchia Il GP di Turchia potrebbe tor nare nel calendario F.1: lo ha soste nuto Bernie Ecclestone in una inter vista al giornale Haber Turk nella quale ha sottolineato tra l’altro che i piloti amavano il circuito di Istanbul: «Se risolviamo le questioni finanzia rie, può tornare». La gara ha fatto parte del Mondiale dal 2005 al 2011.
COMPLEANNO
I 60 anni di Piquet Nelson Piquet compie oggi 60 anni. L’ex pilota brasiliano di F.1 è nato infatti il 17 agosto 1952 a Rio. Ha corso in F.1 dal 1978 al 1991, vin cendo 23 dei 204 gran premi dispu tati e tre titoli Mondiali: 1981 con la Brabham Ford, 1983 con la Bra bham Bmw e 1987 con la Wil liams Honda.
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
MOTOMONDIALE GP INDIANAPOLIS SPECIALE PER GAZZETTA
Lorenzo-Stoner: si riparte da 1-1 Jorge si è imposto qui nel 2009, Casey l’anno passato: il bis è quotato 2,5. Rossi a 50 LA PISTA AI RAGGI X
il programma Domenica la corsa in diretta su Italia 1 a partire dalle 20 Tempo reale su Gazzetta.it Tutto l’evento anche su Italia 2 Domenica, sul circuito (4.216 metri) ricavato nel catino dell’Indiana, si corre il GP di Indianapolis, 11a gara del Mondiale (su 18). La differenza di fuso orario con l’Italia è di -6 ore. OGGI Libere 1: ore 15.15 Moto3; 16.10 MotoGP; 17.10 Moto2. Libere 2; ore 19.15 Moto3; 20.10 MotoGP; 21.10 Moto2. Tutto in diretta su Italia 2. DOMANI Libere 3: ore 15.15 Moto3; 16.10 MotoGP; 17.10: Moto2. Qualifiche: ore 19 Moto3; 19.55 MotoGP; 21.10 Moto2. Tutto in diretta su Italia 2. Le qualifiche anche su Italia 1. DOMENICA Warm up su Italia 2: ore 14.40 Moto3; 15.10 Moto2; 15.40 MotoGP. Gare su Italia 1 e 2: ore 17 Moto3 (23 giri pari a 96,968 km); 18.20 Moto2 (26 giri pari a 109,616 km); 20 MotoGP (28 giri pari a 118,048 km). CLASSIFICHE MotoGP: 1. Lorenzo p. 205; 2. Pedrosa 182; 3. Stoner 173; 4. Dovizioso 121; 5. Crutchlow 106; 8. Rossi 82. Moto2: 1. M.Marquez p. 163; 2. P.Espargaro 129; 3. Iannone 129; 4. Luthi 123; 5. Redding 96; 8. Corti 59. Moto3: 1. Cortese p. 164; 2. M.Viñales 155; 3. Salom 104; 4. Fenati 85; 5. Masbou 75; 9. Antonelli 55.
CALENDARIO Il 26 si corre a Brno
INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT - ILLUSTRAZIONE MIRCO TANGHERLINI
Lorenzo-Stoner: sono loro i grandi favoriti per la gara di Indianapolis. Sia Jorge, leader del Mondiale che ha vinto sinora il 50% delle gare disputate (5 su 10) sia Casey, che ha dominato a Laguna Seca, centrando la quarta vittoria 2012, sono dati a 2,50. I due hanno già vinto a Indy: l’australiano l’anno scorso e lo spagnolo nel 2009. Dani Pedrosa, secondo nel Mondiale e che qui si è imposto nel 2010, è quotato a 4. Rossi invece che nella prima edizione (2008) è salito sul gradino più alto del podio è dato è dato a 50. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUOTE MONDIALE
1,35
POLE MOTOGP PILOTA (MOTO) STONER (HONDA)
VITTORIA MOTOGP QUOTA 2,20
LORENZO (YAMAHA)
3,50
SPAGNA YAMAHA
PEDROSA (HONDA)
3,50
SPIES (YAMAHA)
10
4
CRUTCHLOW (YAMAHA)
25
DOVIZIOSO (YAMAHA)
33
HAYDEN (DUCATI)
50
AUSTRALIA HONDA
BRADL (HONDA)
50
V. ROSSI (DUCATI)
75
7
BAUTISTA (HONDA)
75
Lorenzo
Stoner
Pedrosa SPAGNA HONDA
ALTRO
100
PILOTA (MOTO) LORENZO (YAMAHA) STONER (HONDA) PEDROSA (HONDA) SPIES (YAMAHA) DOVIZIOSO (YAMAHA) CRUTCHLOW (YAMAHA) V. ROSSI (DUCATI) BRADL (HONDA) HAYDEN (DUCATI) BAUTISTA (HONDA) ALTRO
VITTORIA MOTO2 QUOTA 2,50 2,50 4 16 33 33 50 66 100 100 100
PILOTA (MOTO) M. MARQUEZ (SUTER)
26 agosto Rep. Ceca (Brno) 16 settembre San Marino (Misano) 30 settembre Aragon 14 ottobre Giappone (Motegi) 21 ottobre Malesia (Sepang) 28 ottobre Australia (Philip Island) 11 novembre Valencia
VITTORIA MOTO3 QUOTA 2,25
PILOTA (MOTO) M. VIÑALES (FTR HONDA)
QUOTA 1,75
IANNONE (SPEED UP)
4
CORTESE (KTM)
4
P. ESPARGARO (KALEX)
4
FENATI (FTR HONDA)
9
LUTHI (SUTER)
9
SALOM (KALEX KTM)
16
REDDING (KALEX)
16
SMITH (TECH 3)
16
DE ANGELIS (FTR)
20
KALLIO (KALEX)
30
CORSI (FTR)
30
CORTI (KALEX) RABAT (KALEX)
KENT (KTM)
16
L. ROSSI (FTR HONDA)
20
VAZQUEZ (FTR HONDA)
20
OLIVEIRA (SUTER HONDA)
30
RINS (SUTER HONDA)
30
KHAIRUDDIN (KTM)
30
40
MASBOU (HONDA)
40
40
FAUBEL (KALEX KTM)
40
NAKAGAMI (KALEX)
40
ANTONELLI (FTR HONDA)
50
ALTRO
16
ALTRO
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
CICLISMO TRITTICO LOMBARDO
A LISSONE / RAI3 DALLE 15
Oggi la 66a Agostoni Sacha ha il numero 1 Da superare Ghisallo e il duro Cagliano Sacha Modolo (foto Bettini)
Il Trittico Lombardo prosegue oggi con la 66ª Coppa Ugo Agostoni a Lissone, organizzata dallo Sport Club Mobili Lissone. Ritrovo alle 10 al Museo d’Arte Contemporanea (via Pinacoteca). Arrivo in via Matteotti dopo 196 chilometri Tv: Diretta Rai3 dalle 15.
Zitti tutti, vince Modolo «Non sono un brocco» Coppa Bernocchi Sprint del veneto, che reagisce: «Qualche critica di troppo dopo l’Olimpiade». E’ doppietta con Colbrelli
PERCORSO Partenza dalla Villa Reale di Monza (11.50). Si transiterà nel'istituto «La Nostra Famiglia» di Bosisio Parini, che segue i bambini disabili. Da scalare Ghisallo (versante di Bellagio: km 93), Colle Brianza (km 138), Cagliano (inedita: 3800 metri, 16% max: km 146) e Sirtori (km 156).
spiega il 25enne veneto, che tra poco diventerà papà di Sofia e a dicembre sposerà Rossana —. Ma sono partito cattivo, volevo vincere. E dimostrare che non sono un brocco. All’Olimpiade mi sono preso delle colpe, ma l’Italia ha fatto una bella corsa, il ciclismo è fatto di attimi e può non bastare essere forti per vincere. Sembrava che Cavendish ce la dovesse fare con una gamba sola e invece...». Nel 2011, Modolo era stato già protagonista al Trittico, vincendo la Coppa Agostoni: «Stavolta lo sprint è stato caotico, non abbiamo fatto tattiche, non ci siamo detti niente, solo guardati. E’ bello, sono momenti unici che vivono gli atleti, vinci con l’intesa e la fantasia. E’ speciale». Futuro Era naturalmente contento anche Sonny Colbrelli,
«
Sonny Colbrelli, 22 anni, esulta per il suo 2˚ posto e per la vittoria del capitano Sacha Modolo, 25, che mette tutti a tacere (4˚ centro stagionale) BETTINI DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta LEGNANO (Milano)
Ad alzare le braccia è stato Sonny Colbrelli, il secondo. Sacha Modolo, il primo, ha scelto un’esultanza «silenziosa»: si è portato il dito alla bocca e ha mimato un «e adesso, zitti tutti». Sacha Modolo e Sonny Colbrelli, primo e secondo della 94ª Coppa Bernocchi: meglio non poteva andare per la Colnago-Csf. In ammiraglia il d.s. Roberto Reverberi se la godeva:
ieri ha compiuto 48 anni e ha anticipato la festa al pomeriggio. Copione Normalmente, la Ber-
nocchi è la prova di chiusura del Trittico Lombardo: quest’anno si è «scambiata» di posto con la Tre Valli Varesine (che domani chiuderà la tre giorni di gare in Lombardia) e ha provato a indurirsi con un passaggio in più (6 invece di 5) sul Piccolo Stelvio. Ma il copione non si è discostato dalla prassi, in una giornata da almeno 35 gradi percepiti. Da lonta-
no ci hanno provato in diversi, tra cui Davide Rebellin: il vicentino, 41 anni, non correva dal campionato italiano (il team Meridiana era stato sospeso dall’Uci) e vorrebbe attaccarsi il numero sulla schiena anche nel 2013. Ma i giochi si sono risolti con uno sprint di gruppo a Legnano: e il treno della Colnago-Csf non ha avuto rivali. Riscatto «Zitti tutti», fa Modolo, ed è la prima cosa di cui naturalmente gli si chiede conto: «Forse è stata un gesto un po’ presuntuoso, da giovane —
la guida ARRIVO: 1. Sacha MODOLO (Colnago-Csf) 200 km in 4.39’17", media 42,967; 2. Sonny Colbrelli (Colnago-Csf); 3. Maximilian Richeze (Arg, Nippo); 4. Ferrari; 5. Palini; 6. Declerq (Bel); 7. Sanz (Spa); 8. Visconti; 9. Favilli; 10. Corioni; 11. Gatto; 12. Bailetti; 13. Alafaci; 14. Rubiano (Col); 15. Zdabov (Rus); 16. Romero (Col); 17. Boivin (Can); 18. Vanlandschoot (Bel); 19. Di Paolo; 20. Ezquerra (Spa); 21. A. Masciarelli; 30. Felline; 37. Ermeti; 45. Rebellin; 47. Baliani; 51. Mazzanti; 52. Proni; 53. Garzelli; 59. Voeckler (Fra); 69. Malori; 70. Bruseghin; 75. Ginanni; 77. Rabottini. Partiti 161, arrivati 86.
DA DOMANI LA 66a EDIZIONE DIECI ARRIVI IN SALITA PER LA GRANDE SFIDA CONTADOR-FROOME
Vuelta col botto a Pamplona: cronosquadre in Plaza de Toros DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI PAMPLONA (Spagna)
E’ una Vuelta strana: il punto più a sud è Madrid, ci si arriva domenica 9 settembre per l’ultima tappa, e la corsa comincia domani subito con un botto. Il tratto conclusivo della cronosquadre serale (prima squadra alle 19.03, ultima alle 20.27) di 16,5 km nel capoluogo della Navarra è quello dell’Encierro, la corsa dei tori durante «Las ferias de San Fermin», e l’arrivo è all’interno della Plaza de Toros. Nel 2002, il traguardo finale era allo stadio Bernabeu per i 100 anni del Real Madrid, ma è la prima volta che una tappa della corsa si conclude in un’arena. Un segnale di come si voglia unire tradizione e novità. Da applausi. Il percorso Quella di domani non sarà l’unica cronometro.
Mercoledì 29 è in programma una sfida sui 39,4 km (molto impegnativi), ma questa volta individuale. Però non sarà nelle sfide contro il tempo che si conquisterà la vittoria finale. Si sa, per gli spagnoli la montagna non è mai abbastanza. Così, lungo i 3.360 km della corsa (lunghezza media 173,9 km), ci sono 36 gpm e ben 10 arrivi in salita: 3ª, 4ª, 6ª, 8ª, 12ª, 14ª, 15ª, 16ª, 17ª e 20ª tappa. La cima forse più dura è la Bola del Mundo, quella che sancì il trionfo di Nibali due anni fa, traguardo della penultima frazione. E con 2.247 metri è la vetta più alta. Ma la tappa regina è la 16ª, Gijon-Cuitu Negru. I favoriti Alberto Contador è il
favorito numero uno. Non importa se, causa squalifica, è rimasto fermo sei mesi ed è rientrato solo all’Eneco Tour. Il madrileno è un fuoriclasse e ha il dente avvelenato. Su salite attorno ai 5 km, prima del rien-
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trionfi italiani Sono solo 5 gli italiani capaci di vincere la Vuelta in 65 edizioni. 1956 Conterno 1968 Gimondi 1981 Battaglin 1990 Giovannetti 2010 Nibali
tro, ha registrato prestazioni strabilianti, attorno ai 7,4 watt/kg. Certo, un conto sono i test, un altro la gara, ma se Alberto si avvicina soltanto a questi valori diventa buio per tutti. L’inglese Chris Froome, secondo al Tour, che si è rivelato proprio alla Vuelta dello scorso anno chiusa al 2˚ posto, gli ha lanciato la sfida: «Non ho mai corso contro di lui, ma non ho paura». Chi può rendere la vita davvero dura a Contador è Purito Rodriguez. Più dietro Van den Broeck, Gesink, Valverde, Cobo (maglia rossa 2011), Anton e Menchov. Gli italiani Per la classifica abbiamo Eros Capecchi e Dario Cataldo: da piazzamento. Per i successi di tappa, Elia Viviani è al debutto in un grande giro e ha voglia di mettersi in mostra dopo un’Olimpiade così così; poi Cunego, Bennati, Gasparotto e Ballan. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ho parlato con gli sponsor: sanno che voglio andar via perché ho un’occasione
classe 1990, l’italiano più giovane a partecipare al Giro d’Italia quest’anno: «Mi sono rifatto della sfortuna all’Europeo giovanile di domenica, ero caduto all’ultima curva e secondo me una medaglia si poteva portare a casa». Ma è stato, soprattutto, ancora il caso-Modolo a tenere banco. Sacha ha ribadito le cose che aveva detto già mercoledì alla Gazzetta: ha ancora un altro anno di contratto con la Colnago-Csf (con cui è passato pro’ nel 2010: 14 centri in tutto, 4 quest’anno), ma l’opportunità di andare in una squadra World Tour, la Lampre, gli fa gola («Su certi treni bisogna salire al momento giusto») e vorrebbe andarsene. Chiaramente, il suo team non vuole perderlo. Modolo però ha confidato: «A Ferragosto ho parlato con gli sponsor, mi sembra che abbiano capito. Ho una bella occasione e non voglio perderla».
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I MIGLIORI Al via in 180 di 22 squadre: 1 Modolo, 2 Pozzovivo, 3 Battaglin, 4 Brambilla, 14 Sella, 21 Voeckler (Fra), 22 Rolland (Fra), 31 Visconti, 32 Bruseghin, 43 Cattaneo, 46 Stortoni, 53 Chaves (Col), 61 Di Luca, 63 Betancur (Col), 121 Gatto, 122 Rabottini, 123 Favilli.
In breve Mercato Fuglsang sarà la spalla di Nibali all’Astana Un altro importante colpo di mercato per l’Astana di Beppe Martinelli: dopo Nibali e Guardini, arriva al team kazako anche Jakob Fuglsang, 27 anni, che lascia RadioShack. Con Nibali destinato a puntare nel 2013 al Giro, il danese potrebbe giocare le sue carte al Tour, che disputerebbe per la prima volta da capitano. Fuglsang ha firmato un contratto di tre anni.
Programmi Giro del Colorado con la Liquigas versione stellare L’assenza al Trittico Lombardo della Liquigas è stata notata: il team italiano, secondo al mondo (dopo Sky), ha destinato molte delle sue «risorse», soprattutto per motivi di sponsor, al Giro del Colorado. In calendario dal 20 al 26, negli Stati Uniti ci saranno Nibali, Moreno Moser e Basso. Di scena alla Vuelta, invece, una squadra imperniata su Capecchi per la classifica e Viviani per le volate.
Gazzetta.it IL TRITTICO SUL SITO: ASCOLTA GLI AUDIO DI MODOLO-COLBRELLI Ampia copertura per il Trittico Lombardo anche su Gazzetta.it: potete ascoltare gli audio di Modolo e Colbrelli, protagonisti della doppietta Colnago. Oggi servizi e audio dalla Coppa Agostoni.
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21 TAPPE, 3360 KM MADRID E’ IL PUNTO PIU’ A SUD
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ATLETICA TORNA LA DIAMOND LEAGUE
meeting Bolt a Losanna tra sei giorni Mo Farah il 26 a Birmingham per la passerella A settembre Rieti spera in Rudisha GIOVEDÌ 23 AGOSTO LOSANNA Tra sei giorni a Losanna tornerà in gara Usain Bolt (REUTERS), che correrà i 200. Sui 100 sono attesi Blake, Gatlin e Gay. Podio olimpico al via nei 100 donne: Fraser, Jeter e Campbell.
DOMENICA 26 AGOSTO BIRMINGHAM Il meeting pomeridiano sarà una passerella per il britannico Mo Farah (REUTERS), vincitore di 5000 e 10.000 ai Giochi. Con lui anche l’olimpionico del lungo Rutherford e l’oro dell’asta Jenn Suhr (Usa).
GIOVEDÌ 30 AGOSTO ZURIGO Al Letzigrund tutto esaurito già certo per la prima serata finale della Diamond League. Oltre a Blake e Bolt, annunciati anche Felix Sanchez, Sanya Richards e Brittney Reese (foto AFP)
VENERDÌ 7 SETTEMBRE BRUXELLES La seconda serata di finale del circuito: annunciati ancora Bolt e Blake (foto AP), oltre al francese Lemaitre, l’olandese Martina e gli statunitensi Gatlin e Spearmon.
DOMENICA 9 SETTEMBRE RIETI Dopo l’oro negli 800 con record del mondo di Londra (1’40"91), David Rudisha (foto AFP) dovrebbe tornare sulla pista dove nel 2010 scese a 1’41"01, abbassando il primato di una settimana prima a Berlino
Chicherova, mamma primato L’olimpionica dell’alto a Stoccolma può tentare il record: «Sarebbe il regalo giusto per Nika» DAL NOSTRO INVIATO
il programma
PIERANGELO MOLINARO STOCCOLMA (Svezia)
Sanchez nei 400 hs Meucci nei 3000 RaiSport 1 ore 20
Neppure il tempo di smaltire l’acido lattico accumulato all’Olimpiade di Londra e l’atletica riparte con il suo circuito maggiore, la Diamond League, lanciato nella volata finale con i meeting più prestigiosi. Stasera è in programma a Stoccolma il DN Galan nel leggendario stadio che ospitò i Giochi Olimpici nel 1912, cento anni fa. Uno stadio praticamente intatto da allora, particolarmente suggestivo con i suoi mattoni rossi e il disegno da rivoluzione industriale, dove è passata tutta la storia dell’atletica. Nei prossimi 10 giorni torneranno in scena tutti i campioni olimpici, nell’appuntamento svedese saranno in gara ben 10 medaglie d’oro di Londra, tre nelle corse (Sanchez nei 400 hs, la Richards nei 400 e la Zaripova nei 3000 siepi) e sette nei concorsi.
La russa pronta a sfidare il 2.09 della Kostadinova «Non vedo mia figlia da maggio» Anna Chicherova, 30 anni: il 2.05 dell’oro di Londra è il limite mondiale stagionale outdoor. Il personale è 2.07, saltato nel 2011 a Cheboksary REUTERS L’acuto Questi campioni saran-
no forse un po’ stanchi, più dal punto di vista nervoso che fisico, ma la loro forma è ancora al massimo livello. L’acuto potrebbe arrivare dalla pedana dell’alto femminile dove sarà protagonista Anna Chicherova. La russa con il suo 2.05 ha dato vita a una delle prove tecnicamente più valide di Londra, che ha dimostrato come questa bella signora nata a Yerevan, in Armenia, ma trasferitasi in Russia nel 1990 a 8 anni durante la rivoluzione silenziosa di Gorbaciov, abbia nelle gambe e forse nell’anima il primato del mondo, quel leggendario 2.09 fissato nel 1987 dalla Bulgara Stefka Kostadinova ai Mondiali di Roma. La confessione «Quello del primato del mondo — afferma la Chicherova — è un pensiero che non mi assilla. Quella misura l’ho sfidata poche volte, ma ora a Stoccolma ho la mente libera per poterla affrontare». Anna viene da una gara olimpica esemplare, dove ha dovuto arrampicarsi in cielo per avere ragione di avversarie che erano state al suo livello sino a 2.03. «Una gara come la finale olimpi-
L’INIZIATIVA PAGINA PAGATA SULL’«ALTO ADIGE»
I fan di Schwazer sul giornale «Alex, siamo dalla tua parte» L’«Alto Adige» di Ferragosto ha pubblicato una pagina a pagamento di sostegno ad Alex Schwazer. L’iniziativa, accompagnata dal titolo «Alex noi siamo con te», è di Bernhard Pircher e Roland Klotz, quest’ultimo a nome del «fan club Schwoz». «Così conobbi Alex Schwazer: viaggiavo in autobus sulla strada del Passo Giovo in un freddo inverno quando lungo il percorso scorsi in tuta da ginnastica ad allenarsi un ragazzo che cordialmente salutava. Successivamente è sempre stato gentile, dimostrandosi umile al contrario di altri sportivi che arrivati al successo e alla fama si danno arie da super uomini. Anche dopo la vittoria ai Giochi di Pechino è sempre rimasto un ragazzo genuino. Nel 2008 il nostro paese è diventato famoso anche grazie ad Alex, e allora tanti personaggi pubblici sono saliti sul carro dei vincitori. È senz’altro vero che Alex l’atleta ha commesso un errore di cui è sicuramente ed evidentemente pentito, ma questa non è una ragione valida per voltare le spalle all’uomo (...). A chi negli ultimi giorni ha sparlato di Alex, ricordo che solo chi è senza peccato può scagliare la prima pietra. Caro Alex io sono con te come prima e auguro a te e alla tua famiglia il meglio per il vostro futuro».
ca o quella mondiale è particolare. Non pensi alle misure, non economizzi energie per avere ancora il massimo dell’esplosività quando l’asticella arriva nei pressi dei tuoi limiti e del record. Tutte le energie nervose le spendi per raggiungere la vittoria. A Londra, quando a 2.05 ho avuto la sicurezza della medaglia d’oro mi sono sentita all’improvviso vuota come se avessi corso una maratona». L’imbattibilità Eppure una come la Chicherova, iridata nel 2011 a Daegu, non dovrebbe temere più di tanto le avversarie. «L’imbattibilità conta poco quando ce l’hai, ma pesa quando la perdi. Io ho saltato 2.06 in febbraio in un meeting in Germania, ad Arnstadt, ma poi sono stata battuta ai Mondiali indoor di Istambul. In quel momento non ero al massimo, sono arrivata in Turchia con qualche problemino fisico e soprattutto avevo perso qualche allenamento». Sacrifici E sì, la vita di un campionessa condannata a vincere non è semplice. Nel caso della Chicherova, che vive insieme al marito, il kazako Gennady
Chernovol, ex sprinter da 10"18 sui 100, a Domodedovo, non lontano da Mosca e a pochi passi dall’aeroporto internazionale della capitale russa, il punto dolente è la lontananza dalla figlia Nika che ha meno di due anni. «Per buona parte dell’anno Nika vive con mia madre a Beleya, 10 ore di auto da Mosca. Sono obbligata a fare così per potermi allenare con regolarità. Ma la lontananza è difficile. Prima dei Mondiali Indoor dovetti andare da lei perché si era ammalata e non avrei potuto partire senza vederla. Ma quel viaggio non mi ha poi messo in gara nelle migliori condizioni». Serenità «Ora — prosegue An-
na — non la vedo da maggio, ma so che sta bene e mi godo queste ultime gare prima di tornare da lei. Forse un giorno capirà questi sacrifici, che sono anche suoi, e sarà fiera di sua madre. Per ora è figlia di una campionessa olimpica e non è una piccola cosa. Il primato del mondo sarebbe per lei un altro regalo. Penserò a lei in pedana, come se lei mi aspettasse a braccia aperte sui sacconi di ricaduta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Al meeting di Stoccolma è presente un solo atleta azzurro, Daniele Meucci, in gara nei 3000. Diretta su RaiSport 1 dalle ore 20. Ore 17.20 - Disco D: Muller (Ger); Perkovic (Cro); Pishalnikova (Rus); Barrios (Cuba), Brown, Trafton (Usa). 17.30 - Triplo: Taylor, Claye (Usa); El Sheryf (Ucr); Adams (Rus). 17.40 - Peso D: Adams (N.Zel); Mikhnevich (Bie); Carter (Usa). 19.20 - Asta D: Suhr (Usa); Spiegelburg, Strutz (Ger); Murer ( Bra). 19.23 - Peso: Majewski (Pol); Armstrong (Can); Hoffa, Cantwell, Whiting (Usa). 19.23 - 400: Yousif (Sud); Wissman (Sve); Solomon (Tri); Murphy (Irl). 19.45 - 800 B: Weathing (Usa); El Azemi (Kuw); Mohammed (Gb). 20.03 - 400 hs: Sanchez (R.Dom); Taylor, Tinsley (Usa); Green (Gb). 20.05 - Alto D: Chicherova, Shkolina (Rus); Lowe (Usa); Beitia (Spa). 20.10 - 1500 D: Aregawi (Eti); Belete, Jamal (Bahr); Obiri (Ken); Simpson (Usa); Rodriguez (Spa), Kupina (Rus). 20.18 - Lungo D: Reese, DeLoach, Hayes, Jimoh (Usa); Sokolova, Nazarova (Rus); Ivanova (Bie). 20.25 - 200 D: Tarmoh, C. Williams, Knight (Usa); Simpson (Giam). 20.30 - Giavellotto: Thorkildsen (Nor); Vesely (Cec); Pitkamaki (Fin). 20.35 - 3000 sp D: Zaripova (Rus); Assefa, Adamu (Eti); Chemos (Ken). 20.50 - 100: Carter, Frater (Giam); Bailey, Patton (Usa); Gemili (Gb). 21.05 - 100 hs: Wells, Crawford, Harrison, Harper (Usa); Foster (Giam); Talay (Bie), George (Can). 21.15 - 3000: Chepkok, Barusei, Koech, Kipkoech, Longosiwa, Soi (Ken); Torrence (Usa); MEUCCI. 21.35 - 400 D: Richards, Trotter (Usa); Ohurougu (Gb); Montsho (Bot); Gushchina, Krivoshapka (Rus). 21.45 - 800: Kaki (Sud); Aman (Eti); Lewandowski (Pol); E. Kiplagat (Ken). ASTA PIAZZA (si.g.) Stasera a Trani, in piazza Plebiscito, gara d’asta con Piantella, Rubbiani e Giorgia Benecchi. FESTA HARTING (si.g.) L’olimpionico Robert Harting festeggiato a Sondershausen (Ger), dove ha vinto il disco con un lancio a 65.92 centrando la 30esima vittoria consecutiva. Uomini. Peso: Armstrong (Can) 21.12; Bartels 20.40. Donne. Disco: Muller 64.17. DECANATION (si.g.) Vittoria degli Usa nel DecaNation di Albi (Fra), dove Justin Gatlin ha corso i 100 in 9"81 grazie a un forte vento a favore (+4.1). Uomini. 100 (+4.1): Gatlin (Usa) 9"81; Chambers (Gb) 10"05; Young (Giam) 10"10. 110 hs (+0.3): Oliver (Usa) 13"07; Shubenkov (Rus) 13"12. Asta: Lavillenie 5.83. Peso: Martin (Usa) 21.19; Sidorov (Rus) 21.03. Martello: Ikonnikov (Rus) 77.12. Donne. 800: Johnson Montano (Usa) 1’58"97; Kofanova (Rus) 1’59"10. 100 hs (+0.6): Manning (Usa) 12"93. 3000 sp: Franek (Usa) 9’38"48. Alto: Gordeyeva (Rus) 1.95; Barrett (Usa) 1.92. Peso: Carter (Usa) 18.87. Martello: Moreno (Cuba) 73.96. Heidler (Ger) 72.07.
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OLIMPIADI LA PRIMA VOLTA DEL SUD AMERICA
Al lavoro per Rio 2016 TANTI IMPIANTI DA COSTRUIRE: 11.7 MILIARDI DI EURO INVESTITI
RCS
Alberghi, strade metropolitana E l’incubo spesa
Jaqueline e Sheilla (13): il volley femminile è l’unico oro confermato 2008 e 2012 TARANTINI
Migliorare la qualità di vita di una metropoli di oltre sei milioni di abitanti e non solo costruire arene. Strade, tunnel, più alberghi, sviluppare la rete di trasporti, più sicurezza. È ciò che si attendono i cariocas come sono conosciuti i cittadini di Rio. Nel 2009, quando la città venne scelta quale sede per l’Olimpiade 2016, ci fu un’esultanza simile alla vittoria di un Mondiale di calcio. Ma i mass media, cittadini famosi e comuni lo dicevano e lo dicono ancora: c’è molto da fare. E molto da spendere. Soldi Eduardo Paes, sindaco di
Rio, appena sbarcato da Londra con la bandiera olimpica, si è rifiutato di stimare numeri precisi per il budget: «Solo nel 2013 lo avremo. Non posso precisare i valori di opere per cui ancora si devono effettuare le gare per gli appalti. Non dobbiamo fare speculazioni». Il budget della candidatura era di poco superiore a 11.5 miliardi di euro, di cui più di 9 di competenza dei governi nazionale, quello dello Stato di Rio e del comune. I mass media già avvisano: i costi saliranno.
Ovest di Rio, verrà edificato il Villaggio che avrà 3604 appartamenti con 31 palazzi di 17 piani ciascuno. Deve essere finito nel 2015. Maracanã Il Brasile non ospite-
rà solo i Giochi bensì il Mondiale di calcio nel 2014. Il mitico Maracanã, che viene ristrutturato in quasi la sua totalità, sarà il palcoscenico della finale del pallone e due anni dopo ospiterà la cerimonia d’apertura dell’Olimpiade. Le notizie ufficiali dicono che il 62% dei lavori sono ultimati. Deve essere consegnato a febbraio 2013 per ospitare a giugno la Confe-
clic QUELL’ABBRACCIO NEL LOGO E L’ACCUSA DI AVER COPIATO
Autodromo Il Parco olimpico
verrà sistemato nell’area dell’autodromo di Jacarepaguá, dove nel passato campioni come Nélson Piquet e Ayrton Senna gareggiarono nel Gp del Brasile di Formula 1. Il governo di Rio si è proposto di costruire un nuovo autodromo. Nella stessa regione, a
Questo è il logo olimpico di Rio 2016 che ha vinto la concorrenza di 140 proposte. Ma la scelta dell’abbraccio ha fatto scatenare l’accusa di plagio. Sarebbe simile a quello di una fondazione statunitense.
RIO DE JANEIRO
Arrivare nelle prime 10 ai Giochi di Rio e avere più o meno una prestazione al livello dell’Italia quest’anno. Questo è l’obiettivo del Comitato Olimpico per il 2016. Londra non è stata la peggiore Olimpiade per il Paese però i risultati sono stati un po’ sotto le aspettative.
derations Cup di calcio (con l’Italia di Prandelli). Accanto allo stadio è già stato ristrutturato, per i Giochi Panamericani 2007, il palasport Maracanãzinho, dove l’Italia vinse il Mondiale di pallavolo nel 1990. Mancano solo pochi adattamenti per il 2016. In più la rete di alberghi ora è insufficiente. Attualmente ci sono 20 mila posti disponibili: ne sono necessari 48 mila. Esistono dei progetti per allargarla a 37 mila e completare quello che manca con sei navi ormeggiate nel porto, area che le autorità locali intendono rivitalizzare per i Giochi come è successo con alcuni quartieri di Londra.
Tre ori Il Brasile è tornato a casa con il più alto numero totale di medaglie in un’edizione: 17, di cui tre ori, cinque argenti e nove bronzi al 22º posto del medagliere. Molto meglio di Sydney, senza un oro, ma peggio di Atene, dove salì sul gradino più alto del podio 5 volte in un totale di 10. Rispetto a Pechino (anche lì tre ori) il numero complessivo di medaglie è salito da 15 a 17, però il numero di finali è calato: da 41 in Cina a 35 a Londra. Spiccano a Londra gli ori di Sarah Menezes (48 kg), inedito per il judo femminile brasiliano; quello di Arthur Zanetti negli anelli, la prima medaglia in assoluto nella ginnastica artistica del Paese; oltre al bis della pallavolo femminile.
Sfratti Una migliore rete di tra-
sporti è un’altra battaglia da vincere. Ci sono stime d’investimento per circa 4 milioni e mezzo di euro. Il quartiere Barra, zona Ovest di Rio, che accoglierà gran parte delle competizioni, deve essere collegata tramite la metropolitana alla zona Sud, l’area nobile della città dove si faranno le gare di beach e nuoto di fondo. Nuovi tunnel, viadotti, nuove strade verranno costruiti e risistemati. Altro problema che colpisce non solo Rio, ma varie città brasiliane, sono le popolazioni sfrattate dalle loro case (espropriate) per far posto a opere di mobilità urbane per il Mondiale e l’Olimpiade oltre a combattere la violenza. Circa un paio d’anni fa il governo ha cominciato a installare le cosidette UPP (Unità di Polizia Pacificatrice) per espellere banditi da aree allora dominate dal traffico di droghe come in alcune favelas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’obiettivo: fra 4 anni nei primi 10 Nuzman n. 1 del Comitato è già contento così: «Noi guardiamo anche oltre»
Il sindaco: «Il budget preciso ci sarà solo nel 2013». E l’anno dopo c’è il Mondiale di calcio MAURÍCIO CANNONE RIO DE JANEIRO (Bra)
PER I GIOCHI DEL 2016
PARATA CON I MEDAGLIATI
Gli atleti giapponesi sfilano per promuovere Tokyo 2020 Gli atleti giapponesi che hanno vinto medaglie a Londra sfileranno lunedì nelle strade di Tokyo con l’obiettivo, tra l’altro, di indurre la popolazione a sostenere la candidatura per il 2020. «Vogliamo una sfilata in segno di ringraziamento», ha dichiarato il presidente del Comitato olimpico, Tsunekazu Takeda. «Sarebbe bene se ciò potesse contribuire a promuovere la candidatura di Tokyo». A Londra il Giappone ha conquistato 38 medaglie, di cui 7 d’oro, migliorando il precedente record di 37 (Atene 2004). La scelta delle sede delle Olimpiadi post Rio verrà fatta nel settembre 2013.
Delusioni «Il nostro obiettivo di 15 medaglie è stato raggiunto», ricorda Marcus Vinícius Freire, argento a Los Angeles 1984 come giocatore di pallavolo e attuale sopraintendente del Comitato Olimpico. «Dobbiamo stare attenti, invece, all’atletica che non ha riportato medaglie, il nuoto soltanto due. Per l’equitazione e taekwondo, nulla. La vela ce ne ha portato soltanto una». Carlos Arthur Nuzman, massimo dirigente del Comitato Organizzatore del 2016 e del Comitato Olimpico, si ritiene soddisfatto: «Non si conquistano medaglie senza essere finalisti. Abbiamo avuto lo stesso numero di medaglie della Spagna. Non puntiamo solo a Rio 2016, bensì al 2020, 2024, 2028...». Incentivi Con un’Olimpiade in casa ci saranno
pressioni dei tifosi, media e anche del governo per migliorare le prestazioni di un Paese tradizionalmente calcistico. Il presidente del Brasile, Dilma Rouseff, lancerà a breve un complesso di misure per Rio 2016. Gli atleti brasiliani che saranno tra fra i 20 top del mondo nei loro sport potranno ottenere una paga che fra i 2000 a 6000 euro mensili. Per Londra 2012, lo Stato ha speso 704 milioni di euro nella preparazione degli atleti secondo il giornale O Globo. m.can.
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
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BASKET QUALIFICAZIONI EURO 2013 Danilo Gallinari, 24 anni, 10 punti e 9 rimbalzi in 15’ CIAMILLO
ARADORI TOP SCORER
Partita già chiusa dopo il 1o quarto ITALIA-PORTOGALLO 97-45 (24-7, 50-20; 75-29). ITALIA: Cinciarini 7 (3/5); Aradori 21 (6/7, 3/3), Datome 5 (0/2, 1/3), Mancinelli 11 (4/7, 1/2), Cusin 6 (2/4); Cavaliero (0/1 da 3), Gallinari 10 (4/5, 0/2), Poeta 11 (1/1, 2/3), Vitali 2 (1/1, 0/1), Gigli 14 (6/9, 0/1), Viggiano 6 (3/4, 0/1), Hackett 4 (1/3). All.: Pianigiani. PORTOGALLO: Fernandez (0/3, 0/2), Cunha (0/1), Gomes 9 (2/7, 1/5), Minhava 6 (3/6, 0/1), Evora 3 (1/3); Silva 6 (3/5, 0/2), Fonseca 5 (2/6), Coelho 5 (1/1), Oliveira 1 (0/4, 0/1), Barroso 2 (1/3), Lima (0/1 da 3). All.: Palma. NOTE - T.l.: Ita 14/20, Por 8/14. Rimb.: Ita 43 (Gallinari 9); Por 28 (Gomes 8). Ass.: Ita 19 (4 con 3), Por 6 (2 con 2).
FRANCESCO VELLUZZI
La famiglia prima di tutto. Contro il Portogallo, Danilo Gallinari ha avuto il conforto di tutte le persone più care per il primo impatto della Nazionale verso l’Europeo del 2013 in Slovenia. Dal padre Vittorio al cugino Jack Devecchi che a Sassari, dove la passione non si ferma neppure a Ferragosto, chiamano il «ministro della difesa» per come si impone sull’avversario più pericoloso, e che in questa squadra tutta difesa e aggressività forse avrebbe meritato una chance. Il Gallo gli fa da sponsor con spregiudicatezza e sicurezza perché, accanto a lui, c’è il c.t. Simone Pianigiani: «Jack qui ci starebbe bene, ha tutte le carte in regola per puntare a un posto. Sarebbe un sogno giocare con lui, una cosa unica. Noi sappiamo che, anche da vecchietti, proveremo a realizzare questo desiderio comune». Il c.t. Pianigiani, che non ha
mai pensato a De Vecchi, ascolta in silenzio. Si gode il Gallo che col modesto Portogallo ha usato con parsimonia, come annunciato. Ma nei 15’20" di gioco (è entrato nel primo quarto a 2’26" dal termine, ne ha giocato 5’17" nei primi 20’ e 3’16" nel terzo quarto), l’ala di Denver lo ha ripagato con 10 punti, frutto di un 4/5 da due e 2/3 ai liberi, più 3 assist e ben 9 rimbalzi, l’aspetto più confortante. Ma solo due tiri da 3. Segno che qui Danilo non gioca come nella Nba: «Ma sono soddisfatto. Dire che sto bene è un parolone. Ma i segnali sono confortanti. E’ la prima partita che faccio dopo una settimana scarsa di allenamenti. Abbiamo ottenuto una vittoria che ci fa partire bene e il gruppo ne risente in positivo».
Gallinari c’è «Il segreto è l’entusiasmo» Dopo i guai fisici, ha convinto contro il Portogallo: «Siamo tutti amici» ri. Battendola, avreste un piede dentro...
Pietro Aradori, 23 anni, 21 punti in 18’ CIAM
Ora c’è la Repubblica Ceca, poi, in un tour de force tremendo, la Turchia ancora a Sassa-
«Assolutamente. Ma è l’avversario più forte, più tosto. Sotto tutti i punti di vista. Un cliente davvero difficile, una squadra completa». Però voi avete l’entusiasmo, e lei, unica vera stella del gruppo, si è calato nel ruolo alla perfezione. A ogni canestro un «cinque» ai compagni, un’esultanza, un abbraccio.
«Fa parte della mia natura coinvolgermi in questa maniera e sono felice di farlo. Così come sono felice di far parte della Nazionale. Io cerco di trasmettere a tutti quanti questo mio entusiasmo. E sono anche contento di avere la famiglia che mi supporta. Non ci vediamo a Milano, ci vediamo in Sardegna, va bene uguale».
«
Sogno di giocare con mio cugino Devecchi, ci starebbe bene in questa Nazionale DANILO GALLINARI 24 ANNI, ALA
Ci parli un po’ di questo gruppo.
«Una bella realtà. C’è entusiasmo, voglia di stare bene e lavorare insieme e questa mi sembra la chiave. Ci sentiamo amici e io, soprattutto, mi diverto. Questa è la molla di tutto». Chi sono i suoi veri amici all’interno del gruppo?
«Premesso che sto davvero bene con tutti, e non è una frase buttata a caso, Peppe Poeta e
la situazione Mercoledì si è giocata la prima giornata delle qualificazioni all’Europeo 2013 (4-22/9 in Slovenia). Passano le prime due di ogni girone e le 4 migliori terze. Già qualificate Slovenia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Lituania, Macedonia, Russia, Spagna. I gironi verranno sorteggiati il 18 novembre. GIRONE A Islanda-Serbia 78-91 (Stefansson 21; Savanovic 18); Montenegro-Israele 75-69 (Sehovic, Sekulic, Rochestie 12; Eliyahu 22, Tyus 8); Estonia-Slovacchia 95-74 (Talts 16, Kangur 15; Vojtek 13). Prossimo turno (domani): Slovacchia-Islanda; Serbia-Montenegro; Israele-Estonia. GIRONE B Lussemburgo-Azerbaigian 78-101 (Picard 28; Pashayev 21); Bulgaria-Svezia 78-73 (Kostov 13; Jerebko 26). Prossimo turno: Germania-Lussemburgo; Azerbaigian-Bulgaria.
Gigi Datome (accolto a Sassari con tanto affetto perché è sardo di Olbia, mentre il prodotto locale Massimo Chessa, per il momento, sta a guardare, ndr.) sono proprio gli amici del cuore. Sono i compagni che, cestisticamente, mi porto appresso sin da quando ero ragazzino, e quindi c’è un rapporto diverso e più importante». Tornando al campo: premesso che col Portogallo è stato un allenamento intenso e non una sfida durissima, sembra di capire che, rispetto alle qualificazioni precedenti, la presenza di due lunghi veri come Cusin e Gigli sia di grande aiuto.
«Assolutamente. Cusin e Gigli sono due pivot puri ed è fondamentale averli. Ci stanno dando una grossa mano e si è visto subito, anche contro il Portogallo (che comunque un lungo di peso e centimetri ce l’ha: Evora, ndr.), che il loro peso sotto canestro si fa sentire eccome». Piuttosto, lei gioca in modo diverso rispetto all’Nba, tira meno da tre, ma è molto più coinvolto in tutta la manovra offensiva.
«L’importante è mettere a frutto sul campo i concetti base imposti dal coach in allenamento e mi sembra che lo stiamo facendo nel migliore dei modi. Per me ci voleva una partita di questo tipo, sono contento della prova. Dopo una sola settimana di lavoro a tempo pieno mi basta così». © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCATO PER GLI ALLENAMENTI GIRONE C Ucraina-Ungheria 77-71 (Gladyr 19; Hanga 21); Cipro-Austria 86-89 dts (King 23; Detrick 20). Prossimo turno: Austria-Ucraina; Croazia-Cipro. GIRONE D Romania-Olanda 90-84 (Mandache 19, Moldoveanu 16; Norel 27); Bosnia-Lettonia 87-84 (Teletovic 24, Dedovic 15; Strelnieks 18). Prossimo turno: Georgia-Romania; Olanda-Bosnia. GIRONE E Polonia-Belgio 57-64 (Gortat 23; Van Rossom 13); Albania-Svizzera 51-76 (Luca 12; Mladjan 24, Brunner 9). Prossimo turno: Finlandia-Albania; Svizzera-Polonia. GIRONE F Bielorussia-R.Ceca 65-73 (Kudrautsau 16; Jelinek 16); Italia-Portogallo 97-45. Prossimo turno (domani): Turchia-Bielorussia; R.Ceca-Italia (20.30).
Marconato e Chiacig a Milano (a.p.) Assenti Chiotti e Stipcevic (impegnati nelle qualificazioni europee), Hairston (visita medica supplementare sostenuta negli Usa) e Langford (ritardo nella consegna del visto), Milano, dopo Tsiaras e Mescheriakov, ha aggregato per la prima fase della preparazione anche Denis Marconato e Roberto Chiacig. Ufficiale l’ingaggio di Tamar Slay da parte di Montegranaro. A Trieste, dopo l’arrivo dell’ex teramano Brandon Brown, aperta la trattativa con Milic. Per il play italiano si punta ad Ariel Filloy. Il Galatasaray prende David Hawkins, nel 2011 12 al Besikstas. Il Fenerbahce di Pianigiani ufficializza il biennale a David Andersen.
4 Pianigiani:
IL C.T. DOMANI ALLE 20.30
I NUMERI
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Scarto Il margine di vittoria sul Portogallo è l’ottavo più ampio nella storia della Nazionale. Il record resta il +72 (128-49) sull’Irlanda a Edimburgo nel 1976
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Precedente L’Italia vantava già un largo successo (esterno, a Funchal) contro il Portogallo, battuto di 35 punti (103-68) nel 2002
0/17
Ndoja Nel girone E, partita da dimenticare per Klaudio Ndoja, ala di Brindisi, nazionale albanese, che contro la Svizzera ha chiuso con 0/8 da due e 0/9 da tre
«Contro i cechi sarà battaglia»
Il c.t. Simone Pianigiani, 43 anni CIAM
Nulla più di un allenamento visto il livello degli avversari, ma intanto sono due punti in classifica. Il larghissimo successo di Sassari sul Portogallo lascia soddisfatto il c.t. Simone Pianigiani. «Era obbligatorio vincere — ha detto il tecnico — ma c’è modo e modo di farlo e i ragazzi lo hanno fatto nella maniera giusta e utile per continuare a crescere. A guardare le gare del Portogallo in preparazione, sulla carta non c’era la differenza che poi si è vista in campo ma i ragazzi sono stati costanti in difesa e soprattutto nel giocare insieme». Primo esame Domani in Repub-
blica Ceca (si gioca a Chomutov, palla a due alle 20.30), reduce da un’importante vittoria in Bielorussia, il primo vero esame: «Dobbiamo portare questo atteggiamento positivo e questa faccia in tutti i campi dove andremo, a cominciare dalla Repubblica Ceca — ha proseguito il c.t. — Contro i cechi sarà una vera e propria battaglia sportiva contro una squadra di primissimo livello con taglia fisica ed esperienza. Era importante sentirci nelle condizioni di andarcela a giocare contro tutti. Oltre il risultato, ho visto tante cose positive come il positivo rientro di Gallinari. Ora comincia la parte difficile del nostro cammino ma se questi ragazzi vogliono darsi una dimensione internazionale costante dovranno saper affrontare tutte le avversità». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TENNIS NEGLI STATI UNITI
BASEBALL
Nadal si ferma ancora Federer: «Mi preoccupa» Lo spagnolo rinuncia anche agli Us Open: «Sono triste, ma devo finire il recupero». Lo svizzero: «Deve essere qualcosa di serio» MARCO FALLISI MILANO
Dalla collezione di titoli in bacheca a quella di rinunce. Dopo il no all’Olimpiade, Rafa Nadal deve arrendersi ancora: all’Us Open, ultimo appuntamento del Grande Slam (al via il 27 agosto), non ci sarà. Ad annunciarlo è lo stesso spagnolo numero tre del mondo, che sui profili di Facebook e Twitter scrive: «Sono molto triste ma non potrò giocare lo Us Open quest’anno. Devo continuare con il mio programma di recupero per essere pronto a tornare in campo in perfette condizioni fisiche. Voglio salutare tutti i miei fan, in particolare i newyorkesi, mi mancherete». In ginocchio L’estate nera di Nadal si chiude praticamente da dov’era cominciata: il 28 giugno scorso usciva al secondo turno di Wimbledon (k.o. dal ceco Lukas Rosol), poi 49 giorni di annunci, stand-by, rinvii e pause. Con il campo a fare semplicemente da sfondo, se non addirittura da miraggio. La catena, che somiglia sempre di più a un calvario, era iniziata con la rinuncia al match benefico di Madrid contro Novak Djokovic. Il forfait ai Giochi di Londra — dove Nadal avrebbe dovuto sfilare da portabandiera — era stato il primo vero allarme: Rafa lo ha definito il «momento più triste della carriera». Poi gli altri campanelli: niente Toronto né Cincinnati, fino all’annuncio di Ferragosto. La causa è sempre la stes-
Rafa Nadal, 26 anni, ha giocato l’ultimo match il 28 giugno a Wimbledon perdendo in 5 set contro Rosol AFP
sa: la tendinite al ginocchio sinistro, che lo tormenta dal 2009 e si è ripresentata in maniera prepotente quest’anno, nonostante la finale all’Australian Open (persa contro Djokovic dopo la maratona record di 5 ore e 53 minuti), il successo al Roland Garros e le altre vittorie sulla terra avessero fatto sperare nella sospirata guarigione. Nessuna sorpresa Invece, nien-
te da fare. E che l’assenza dello spagnolo sul cemento di Flushing Meadows fosse nell’aria, lo ha sottolineato Roger Fede-
rer: «Il forfait di Nadal è una delusione per il tennis, ma non è una sorpresa — ha spiegato lo svizzero —. Gli ho mandato un messaggio e lui mi ha risposto che non stava andando affatto bene. Ho sperato che recuperasse, invece è arrivata l’ufficialità della sua rinuncia. Se si è arreso evidentemente deve essere qualcosa di serio e questo mi preoccupa». Della stessa idea Novak Djokovic: «Sono sicuro che, se fosse stato in grado di partecipare all’Us Open, lo avrebbe fatto. Gli auguro di guarire rapidamente». Al coro si associa anche Andy Murray,
fresco olimpionico a Londra (ma eliminato ieri agli ottavi dal francese Jeremy Chardy in due set): «Rafa ha già avuto problemi con le ginocchia, spero possa riposarsi e tornare a esprimere il miglior tennis». Monfils k.o. Quello di Nadal
non è l’unico no: a New York non ci sarà nemmeno il francese Gael Monfils. Il 25enne francese, numero 35 del mondo, non gioca dal torneo di Nizza a maggio: quest’anno ha già saltato Roland Garros, Wimbledon e Olimpiade. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CINCINNATI FEDERER AVANTI SENZA PROBLEMI, L’AZZURRA CEDE 6-3 6-0
Murray si arrende a Chardy Venus, lezione alla Errani
contro la romagnola. Il primo break (3-1) regala la prima fuga alla Williams che poi gioca sul velluto piuttosto che sul cemento. Lei capace di tutto, dall’ace sulla seconda di servizio in un momento delicato agli splendidi lungolinea; Sara quasi rassegnata nel non metterla in difficoltà. Lozano le suggerisce di spingere, di forzare la risposta soprattutto sulla seconda di servizio di Venus, ma quando sembra riuscire a rimettersi in carreggiata (30-0 all’inizio del secondo set), ecco che la Williams trova le contromisure e soprattutto il break che di fatto chiude la partita. Il resto, infatti, è pura accademia: quello che il ranking nasconde per la lunga inattività della statunitense, al 64˚ posto contro il 10˚ della azzurra, lo dice il campo. Gli altri Se il torneo femminile
Lo scozzese Andy Murray, 25 anni, numero 4 del ranking Atp, ha vinto l’oro olimpico a Londra REUTERS IVAN PALUMBO
Dura come la superficie. Troppo dura. Sara ci prova, forse non dà il meglio, e alla fine cede. Come sempre. Come le altre due volte. Venus Williams butta fuori l’ultima superstite italiana di Cincinnati battendo la Errani in due set: era già accaduto all’Open d’Australia nel
2011 e soprattutto due settimane e mezzo fa, il 30 luglio, sull’erba di Wimbledon, all’Olimpiade. Anzi, finisce addirittura peggio, perché dopo il consueto 6-3 del primo set, il secondo si chiude sul 6-0 con la Errani che ha un sussulto d’orgoglio solo sul primo e l’ultimo game (chiusi ai vantaggi). Una lezione, insomma, durata un’ora e un minuto.
Differenza Quando Sara vince il primo scambio del match portandosi sul 30-15 sul servizio di Venus, si ha l’impressione che la statunitense sia un po’ sulle gambe, perché resta ferma a guardare la palla che sfiora l’incrocio delle linee. Un’impressione, appunto. Che resta tale. Dettata forse dalla fatica fatta dalla Venere nera contro la Kirilenko e la Scheepers nei primi due turni e che non fa
non regala sorprese, anche se ad Agnieszka Radwanska, testa di serie numero 1, servono tre set per battere la Stephens, il Masters 1000 maschile vede la clamorosa e inattesa eliminazione di Andy Murray, fresco campione olimpico. Più che affaticato, il britannico appare evidentemente deconcentrato, dà vita a una straordinaria battaglia con il francese Chardy e alla fine cede addirittura in due set (6-4 6-4). Gli altri big, invece, vanno avanti: Federer supera facilmente Tomic, Del Potro piega Troicki in tre set. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TESTOSTERONE: E’ L’MVP DELL’ALL STAR
RISULTATI CINCINNATI
UOMINI OTTAVI (ieri) Fish (Usa) b. Stepanek (R. Cec) 6-3 6-3; Del Potro (Arg) b.Troicki (Ser) 7-6(2) 2-6 6-1; Chardy (Fra) b. Murray (Gb) 6-4 6-4; Federer (Svi) b. Tomic (Aus) 6-2 6-4; Cilic (Cro) b. Andujar (Spa) 7-6(4) 6-2; Wawrinka (Svi) b. Nishikori (Gia) 6-3 6-3 Nella notte: Davydenko (Rus) c. Djokovic (Ser); Raonic (Can) c. Berdych (R.Cec.); 2˚turno (15/8, principali) Federer b. Bogomolov jr 6-3 6-2; Del Potro b. Haas 7-5 6-2; Murray b. Querrey 6-2 6-4. DONNE OTTAVI (ieri) Kerber (Ger) b. Hlavackova (R. Cec) 6-4 7-6(5); A.Radwanska (Pol) b. Stephens (Usa) 6-1 4-6 6-4; Kvitova (R.Cec.) b. Peng (Cina) 6-2 6-2; S.Williams (Usa) b. U.Radwanska (Pol) 6-4 6-3; Stosur (Aus) b. Makarova (Rus) 6-1 6-3: V. Williams (Usa) b. ERRANI 6-3 6-0. Nella notte: Li (Cina) c. Larsson (Sve); Wozniacki (Dan) c. Pavlyuchenkova (Rus); 2˚turno (15/8, principali) Stephens b. GIORGI 6-2 6-1; V.Williams b. Scheepers 2-6 6-3 6-2; ERRANI b. Hantuchova 6-4 6-4; Peng b. VINCI 6-3 6-4
Melky Cabrera (28) col premio mvp dell’All Star REUTERS
Melky Cabrera doping: 50 partite di stop San Francisco è nei guai Perfect game di Hernandez MARIO SALVINI
Non dicono sempre tutti gli appassionati che il baseball assomiglia alla vita? Ecco, appunto: ieri ha mescolato suggestioni e amarezze, come in un romanzo. In un pomeriggio ha toccato uno dei momenti più alti e il suo contrario. A Seattle, Felix Hernandez ha tirato una delle partite più belle che si siano mai viste, proprio mentre a San Francisco scoprivano che il loro eroe di stagione, il dominicano Melky Carbera, in realtà stava barando. Perché è dopato. Ed è stato immediatamente squalificato. Seppure solo per 50 partite, come prevede la blanda legislazione della Mlb, per la prima positività. Stagione super, ma... Melky Cabrera quest’anno
stava facendo cose mai viste: aveva battuto 159 valide, primo in assoluto di tutta la Mlb. Con uno stellare 346 di media (solo McCutchen di Pittsburgh meglio di lui). All’All Star Game, stravinto della National League, era stato il mattatore, con un fuoricampo e un altra valida che gli erano valsi il premio di nvp. Melky, più di tutti, arrivato in inverno a San Francisco (da Kansas City), era stato l’artefice della stagione al comando dei Giants. Che fino a ieri erano in testa alla National West, alla pari coi loro super-rivali, Los Angeles Dodgers. Ferragosto, primo giorno senza Melky, ha fatto registrare il sorpasso dei Dodgers. Mentre i suoi compagni perdevano contro Washington, l’esterno dominicano ammetteva: «Ho fatto uso di sostanze di cui non avrei dovuto far uso». Nessuna scusa, per quei tassi di testosterone troppo elevati riscontrati nelle sue analisi. Quindi stagione finita (in realtà alla fine mancano 45 partite, potrebbe rientrare alla 6ª di playoff), e decurtazione di almeno 1 milione 600.000 dollari dal suo stipendio che ammontava a 6 milioni. Si tratta del quarto caso di doping di quest’anno in Mlb, ma i precedenti 3 avevano riguardato anonimi comprimari. King Felix Per fortuna si vedono ancora anche imprese come quella di Felix Hernandez, 26enne lanciatore venezuelano di Seattle, detto The King, il Re. Ieri per nove inning non ha permesso a nessun battitore di Tampa Bay di raggiungere la prima base. Perfect game, la prima nella storia dei Mariners, squadra in cui a inizio stagione giocava Alex Liddi (ci dovrebbe tornare tra 2 settimane). Così che ai suoi compagni è bastato un solo punto per vincere 1-0. In tutto è la 23ª perfect game di sempre in Mlb, già la terza però in questa stagione, dopo quelle di Humber e Cain. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FINALE SCUDETTO STASERA GARA-4
San Marino vince ancora Lo scudetto è a un passo (m.c.) San Marino è ad un passo dal 3˚ scudetto della sua storia, dopo aver vinto la terza sfida con Rimini. I Pirati vanno sul 2 0, toccando tre volte i lanci di Da Silva, che però poi diventa quasi intoccabile. San Marino, in gran serata nel box, lavora ai fianchi Corradini prima di colpirlo duro: al 4˚ accorcia con un doppio di Mazzuca e il singolo di Imperiali, mentre al 5˚ sferra il k.o. con tre hit e un errore tra le polemiche di Santora (si stacca dal cuscino prima dell’arrivo della palla di Persichina) che costa l'espulsione al manager Catanoso. Rimini torna in corsa al 7˚ con un doppio di Spinelli, ma all'8˚ la legnata di Duran su Patrone, con due out, chiude i giochi. Finale gara3: Rimini T&A S.Marino 3 7. Punti, S.Marino 000.130.030: 7 (14bv 1e); Rimini 200.000.100: 3 (6 4) Lanciatori: v. Da Silva 6bv, 9rl, p. Corradini (p.) 9bv 4.1rl. Fuoricampo: Duran (3p. all'8˚). Doppio Mazzuca, Spinelli. Situazione: T&A S.Marino Rimini 3 0 (8 5, 2 0, 7 3). Oggi gara4 (ore 21, dir. Rai Sport Due)
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI NUOTO PER LA VUITTON
Palio A SIENA SI IMPONE «SCOMPIGLIO» SU «LO SPECIALISTA»
Cadute, rimonte e sorprese Valdimontone vince dopo 22 anni GIUSEPPE NIGRO SIENA
Un’incollatura. Quella che ha fatto uscire il Valdimontone per primo dai canapi: partito in testa, c’è rimasto fino al tripudio finale. E’ il fantino Jonatan Bartoletti detto Scompiglio sul cavallo Lo Specialista a firmare la vittoria al Palio di Siena che per la contrada dal giubbetto rosa mancava da 22 anni, seconda attesa più lunga, prima tra le contrade in piazza. E per un’incollatura è arrivato all’arrivo il successo sulla Tartuca, che con una migliore traiettoria nell’ultima curva con Giovanni Atzeni detto Tittia su Indianos ha rimangiato lo svantaggio e avrebbe vinto, se l’arrivo fosse stato due-tre metri più avanti, sotto gli occhi — tra i tanti — del ministro degli interni Anna Maria Cancellieri e di Cesare Prandelli e Jacques Brunel, c.t. azzurri del calcio e del rugby.
rambola le contrade alle spalle: sei le cadute della serata, tutte qui, subito. Il cavallo della Civetta Moedi, castrone baio di sette anni, è stato operato subito per la stabilizzazione della frattura alla prima falange dell’anteriore sinistro. Illesi gli altri cinque cavalli, piccoli traumi ed escoriazioni per quattro fantini. Tra questi anche Gigi Bruschelli detto Trecciolino, il Re della Piazza con 13 successi, che per il primo tentativo di aggancio ai 14 di Aceto era tornato nell’Onda,
stessa contrada con cui aveva già vinto a luglio: il tentativo di «cappotto» si è arenato però alla prima curva. La corsa Non erano tra i favori-
ti Lo Specialista, castrone baio di 8 anni, tre palii successi, e il fantino Jonatan Bartoletti, 31 anni, di Pistoia, che alla 10a partecipazione ha trovato la seconda vittoria dopo quella al debutto nell’agosto 2007 nel Leocorno. In una mossa laboriosa ma neanche troppo, hanno approfittato della posi-
zione vicino allo steccato in un’uscita dai canapi buona anche per Pantera, Istrice e Onda. Tutte cadute, insieme a Civetta e Giraffa, addosso al cavallo del Drago. Il Leocorno, con l’esordiente Sebastiano Murtas detto Grandine su Nobile Nilo, nell’ultima curva con una traiettoria strettissima rischia il colpaccio. Ad approfittarne pare essere la Tartuca, che si infila in uscita dalla curva, rimonta, ma arriva tardi. Per pochi centimetri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ippica GP A FERRAGOSTO
Raddoppio di Ferragosto in scioltezza per Mack Grace Sm (R. Andreghetti) che conquista per il secondo anno consecutivo il Gp di Montecatini, come solo Bribone. Wayne Eden, Atod Mo e Smashing Victory erano riusciti a fare. Dopo aver vinto facilmente la sua batteria, Mack Grace si è ripetuto nella finalissima, conquistando subito il comando, per poi controllare il ritmo e staccare in arrivo su Linda di casei (vincitrice dell'altra eliminatoria) con New York Newyork terzo davanti a Irambo Jet. Mack Grace aggiunge così un altro grande traguardo dopo il Lotteria di Napoli nello scorso maggio. Gran pubblico a Montecatini, finalmente. Oltre 5.000 i presenti. MORTO GORRINI E’ morto a 78 anni dopo lunga malattia Giancarlo Gorrini, che fu grande proprietario di cavalli con la scuderia Lady M. Tra le tante vittorie il Derby di trotto del 1977 con Eskipazar e quello di galoppo del 1990 con Houmayoun. La sua storia di proprietario finì negli Anni 90 quando venne coinvolto nello scandalo Mani Pulite con la su Maa assicurazioni.
Baseball Jason Halman scarcerato
COPPA ITALIA (m.c.) Oggi al Borghese di Nettuno la semifinale di Coppa Italia Ibl tra la formazione laziale e Bologna che assegna il 2o posto per le eliminatorie di Coppa Campioni 2013. Programma: oggi alle 21, domani 16 ed ev. 21 Nettuno-Bologna. La vincente contenderà la Coppa alla perdente della serie scudetto.
Beach volley La caduta di San Martino, il c.t. Prandelli e il trionfo di Jonatan Bartoletti «Scompiglio» per Valdimontone ANSA
Canottaggio LETTERA DELL’ATLETA CONTRO IL CONSIGLIO FEDERALE
Mack Grace bis Mornati: «Presidente dimettiti a Montecatini Squadra a pezzi, la colpa è tua»
Mack Grace Sm PERRUCCI
Michael Phelps è il nuovo testimonial della marca Louis Vuitton, nella campagna pubblicitaria lanciata ieri sulla stampa internazionale. L’immagine ufficiale della campagna ritrae Phelps, vestito con un completo della casa francese, a fianco della ginnasta russa Larissa Latynina, oggi 77enne, che fino al record di Michael (22 medaglie ai Giochi) era stata la più medagliata. «Due percorsi straordinari, uno stesso destino. Larissa Latynina e Michael Phelps. Due atleti entrati nella leggenda» è lo slogan. Esiste poi un secondo scatto della campagna pubblicitaria,
Jason Halman è stato giudicato incapace di intendere e di volere e quindi messo in libertà vigilata in una clinica psichiatrica. L’ex giocatore olandese lo scorso novembre, dopo un litigio a Rotterdam aveva accoltellato a morte il fratello Greg, esterno dei Seattle Mariners, compagno di squadra e spesso anche di appartamento dell’azzurro Alex Liddi. La sorella di Greg e Jason, Naomi, giocatrice di basket, l'anno scorso a Faenza, ieri sera ha accolto a casa Jason e sul profilo Facebook ha scritto che lo avrebbe portato a cena al McDonald’s di Haarlem.
Niente record Un’incollatura è
anche quella con cui il Drago (Antonio Siri detto Amsicora su Guess) è entrato nella prima curva, quella di San Martino al primo giro, in vantaggio sugli altri inseguitori del Valdimontone dopo un’uscita dai canapi non brillantissima. Per riuscirci si è sbilanciato ed è caduto, coinvolgendo nella ca-
Phelps diventa testimonial in coppia con la Latynina
In una lettera sul proprio blog, l’azzurro del canottaggio Niccolò Mornati ha chiesto le «scuse» e le «dimissioni» presidente federale Enrico Gandola. «Non lo sanno in molti, ma ho pianto quasi allo sfinimento dopo la mia gara che mi è valsa il quarto posto alla recente Olimpiade, come non mi capitava da tempo, forse proprio come non mi è mai capitato prima d’ora — scrive —. E sebbene siano passati ormai 12 giorni da quella maledetta finale, continuo a sognare la notte la mia gara». «Ritengo che sia doveroso informare tutti del grande disagio in cui l’intera squadra olimpica si è ritrovata ad agire e della superficialità con cui tu e il tuo Consiglio avete affrontato la situazione». L’azzurro ricorda una lettera inviata al presidente un anno fa in cui esprimeva preoccupazione per «i pessimi risultati sportivi raccolti nel triennio, la totale mancanza di fiducia nel metodo e nel sistema adottato». «Un anno fa De Capua con risultati ben peggiori
di quelli raccolti ora veniva riconfermato con piena fiducia da te e dal tuo Consiglio sebbene gli atleti tutti, insieme alle società, erano perplessi sul futuro che li attendeva. Caro Enrico sarebbe opportuno che tu facessi qualcosa di tangibile insieme ai tuoi consiglieri, passando la mano a qualcuno di più opportuno». Gandola risponde: «Vorrei ricordare a Mornati che a Londra è stato 4o, miglior risultato olimpico della carriera. Poi, vorrei precisare che lo scorso anno, dopo la lettera a firma di alcuni atleti, abbiamo fatto una riunione e abbiamo preso chiare decisioni, condivise da tutti. La nostra federazione ha problemi strutturali. Grazie al lavoro degli ultimi anni siamo passati da 7.000 a 30.000 tesserati e abbiamo conseguito risultati importanti a livello giovanile. In questo momento difficile non abbandonerò la nave per lasciare spazio agli amici di Mornati che rappresentano un’area ben precisa nella federazione».
Niccolò Mornati, a sinistra, con Lorenzo Carboncini nella gara di Londra AP
Tennis INCIDENTE IN AUTO
Morto Cia, il n. 3 paralimpico
WORLD TOUR (c.f.) Griglia favorevole per Cicolari-Menegatti a Stare Jablonki (Pol), nell’ultimo Grande Slam dello Swatch World Tour 2012. Cadute 2-0 mercoledì all’esordio con Banck-Walkenhorst (Ger), hanno poi inanellato tre vittorie di fila per 2-0, con Mouha-Gielen (Bel) e Tsiartsiani-Arvaniti (Gre) nella pool e con Bawden-Hinchley (Aus) nel 1˚ turno a eliminazione diretta. Oggi gli ottavi, Marta e Greta trovano le svizzere Kuhn-Zumkehr. Nel maschile ancora in corsa i gemelli Ingrosso e Tomatis-Casadei, stamattina si giocano il passaggio del turno contro Popov-Samoday (Ucr) e Pedro-Marcio Araujo (Bra). EUROPEO U20 (c.f.) Un successo e una sconfitta per le due coppie azzurre nella giornata inaugurale dell’Europeo Under 20 di Hartberg (Aut). Tra gli uomini, Tiozzo-Vanin prima 2-0 a Pihera-Trojan (R. Cec) e poi k.o. 2-0 con Kosiak-Rudol (Pol). Nel femminile Facco-Cavestro sono partite col 2-0 a Molinos-Darrieux (Fra) per poi arrendersi 2-1 a Strauss-Strauss (Aut). Decisiva per il passaggio del turno è la sfida di stamattina, ultima del girone.
Canottaggio Mondiali juniores 5 finali per l’Italia Paolo Cia, aveva 43 anni
Uno dei migliori giocatori italiani di tennis in carrozzina, Paolo Cia, è morto lunedì scorso in un incidente stradale. Cia, originario di Villanova di Motta di Livenza, in pochi anni era arrivato ad occupare la terza posizione del ranking italiano (n. 130 della classifica mondiale) vincendo diversi tornei nazionali, l’ultimo dei quali poche settimane fa a Forlì. L’azzurro, che aveva compiuto 43 anni da pochi giorni, è stato coinvolto in un incidente stradale in A-1, a Reggio Emilia. Stava tornando a casa a Pramaggiore (Venezia), si è schiantato in auto contro un autoarticolato. Paolo Cia nel 2007 era stato costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente in moto. Aveva cominciato a giocare a tennis, il suo sogno era indossare la maglia azzurra e partecipare un giorno alle Paralimpiadi. La scorsa primavera aveva giocato agli Internazionali d’Italia al Foro Italico di Roma accanto ai suoi idoli Djokovic e Federer, conquistando la finale del doppio.
Ai Mondiali pesi leggeri jr e assoluti di Plovdiv (Bul) 5 finali (domani) conquistate dall’Italia. Negli assoluti promossi l’8 (Vlcek, Amarante II, Di Somma, Riccardi, La Padula, Goretti, Caianiello e Pinca, tim Barattolo), il due con (Perino, Tranquilli, tim. Fanchi) e il 4 di coppia femminile (Pollini, Marasca, Coletti, Bello). Tra gli juniores, in finale l’otto maschile (Carcano, Borsini, Abagnale, Pagani, Lovisolo, Zileri, Lodo, Mansutti, tim. D’Aniello) e il due senza femminile delle sorelle Lo Bue.
Golf VICECAPITANI RYDER Il capitano europeo di Ryder Cup, Jose Maria Olazabal, ha nominato i tre vice per la sfida agli Stati Uniti, in programma a Medinah (Illinois) tra il 28 e il 30 settembre. Sono il danese Thomas Bjorn, il nordirlandese Darren Clarke e l’irlandese Paul McGinley. Il quarto vicecapitano e le due wild card nella squadra dei 12 europei saranno annunciati il 27 agosto.
Hockey ghiaccio Dopo la tragedia Lokomotiv in Khl (m.l.) La presenza del Lokomotiv Yaroslavl è tra le novità della stagione Khl (Kontinental Hockey League) 2012/13 che scatterà il 4 settembre. Il ritorno dopo la tragedia aerea che aveva cancellato lo scorso 7 settembre 2011 tutta la prima squadra dello Yaroslavl con tra i morti diversi ex giocatori della Nhl, come il portiere svedese ed ex olimpionico Stefan Liv, il capitano della nazionale slovacca Pavol Demitra, i cechi Josef Vasicek, Jan Marek e Karel Rachunek, il lettone Karlis Skrastins. L’apertura con la sfida tra Dynamo Mosca e Avangard Omsk per la conquista della Lokomotiv Cup. Il 7 settembre (ricorrenza
realizzato come il primo dalla fotografa Annie Leibovitz, che mostra Phelps in una vasca da bagno, in costume e occhialini, con una borsa Vuitton posata per terra. Considerata più provocatoria, quest’immagine non è stata inserita nella campagna ufficiale, ma se è visibile su numerosi siti web.
dell’incidente) nessuna compagine scenderà sul ghiaccio. Ai nastri di partenza 26 squadre, 3 più dello scorso anno con l’ingresso di Lev Praga (R. Ceca), Slovan Bratislava (Slo), HC Donbass Donetsk (Ucr). Prosegue l’allargamento che riguarderà in un prossimo futuro anche l’Hockey Milano Rossoblu.
Ippica OGGI GARIGLIANO QUINTÈ (ore 22.30, dalle 20.30) In 16 sui 2100 metri. Indichiamo Golerid dei nando (16), Number One Italia (12), Oro Bigi (8), Guidel (7), Ninio (15). ANCHE Gal.: Livorno (21.10). Tr.: Ferrara (16.05), Albenga (20.50). A ENGHIEN Nel Prix Lagardere (m 2875) rottura iniziale dell'italiano (favorito) Main Wisw As e vittoria in 1.15.6 per Roxane Griff (Raffin) davanti a Perlano e Rev de Baylev.
Nuoto AMERICANI (al.f.) Chiusura degli Open americani a Indianapolis. Uomini: 50 sl M. Abood (Aus) 22"20; A. Abood (Aus) 22"39; Brunelli 22"48; 800 sl Feeley 8’00"55; 200 mx To (Aus) 2’00"13. Donne: 50 sl Jensen 25"19; 1500 sl Mann (14) 16’14"41; 200 mx Menry 2’12"81.
Pallavolo MERCATO (f.c. - s.m.) San Vito ha ufficializzato la 23enne centrale bielorussa Ksenija Ihnatsiuk, lo scorso anno a Soverato. La 33enne brasiliana Luciana Do Carmo ha prolungato il contratto con Fontanellato. Montichiari ha ingaggiato Lorenza Lupidi, Melissa Martinelli, Ivana Kujundzic e Marie Pier Murray Methot.
Rugby Treviso-Saracens Lynagh in Ghirada (e.sp.) Seconda amichevole per Treviso stasera alle 20.30 a Monigo contro i Saracens. Ieri la visita in Ghirada di Michael Lynagh, ex di entrambe le squadre, completamente ristabilito dopo l’ictus patito il 16 aprile in Australia. Treviso: McLean; Nitoglia, Loamanu, Benvenuti, Morisi; Burton, Gori; Filippucci, Zanni, Barbieri; Van Zyl, Pavanello; Roux, Ceccato, Rizzo.
Sci nautico EUROPEI DISCIPLINE CLASSICHE (m.l.) Dopo il 5˚ posto ottenuto dagli azzurri nella Coppa Europa a squadre di mercoledì vinta dalla Francia davanti a Bielorussia e R. Ceca ieri a Recetto (No) nella 1a giornata degli Europei assoluti Eame discipline classiche l’Italia ha qualificato per la finale di figure di domani Nicholas Benatti (6o con 9640) e Silvia Caruso (11a con 6210).
Vela COPPA AMERICA (r.ra.) E’ previsto il 27 a San Francisco (al termine della tappa delle World Series dal 21 al 26) il varo del primo catamarano Ac72 di Oracle. Il team di Ellison durante la Vuitton Cup (solo per gli sfidanti) dal 4 luglio al 1 settembre 2013 selezionerà l’equipaggio che difenderà l’America’s Cup dal 7 al 22 settembre. Questa volta per vincere la Coppa America bisognerà portare a casa 9 vittorie invece delle 5 precedenti.
AVVISO DI GARA PER ESTRATTO (CUP: F84I10000170002) (CIG: 4469094D06) L’Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno con sede in Caserta, Viale Lincoln Fabbricato A/4 ex Area Saint Gobain, ha indetto una procedura aperta ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs 163/2006, relativa all’affidamento dell’appalto «Progettazione preliminare delle opere prioritarie da realizzare per la risoluzione delle criticità legate all’uso ed alla disponibilità della risorsa idrica nella piana del Fucino - Regione Abruzzo», concernente l’esecuzione di servizi ex art. 252 del D.P.R. 207/2010. L’importo a base di gara è di € 1.424.000,00 oltre IVA e oneri. L’aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 83 del D.Lgs. 163/2006. Il termine di ricezione delle domande di partecipazione è fissato per le ore 12.00 dello 28/09/2012. Il testo integrale del bando, pubblicato in data 03/08/2012 sulla G.U.C.E. ed in data 08/08/2012 sulla G.U.R.I., è disponibile, unitamente alla restante documentazione di gara, nella sezione News/avvisi e bandi del sito internet www.autoritadibacino.it. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Responsabile del procedimento, relativo Ufficio di supporto (tel. 0823300205 - fax 0823300235 - segr.segretariogenerale@autoritadibacino.it). Il Segretario Generale - Dott. Vera Corbelli
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_la crisi dell’azienda
DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Ma se l’Ilva verrà chiusa crollerà tutta l’industria? Oggi a Taranto arrivano i ministri Passera e Clini: sarà un momento fondamentale per la «sfida» tra chi vuole salvare l’ambiente e chi cerca di tutelare i posti di lavoro Passera e Clini — ministri dello Sviluppo e dell’Ambiente — arrivano oggi a Taranto e, per prudenza, il questore Mangini ha isolato l’area della prefettura, in cui i due incontreranno i rappresentanti della Regione, quelli delle amministrazioni locali tarantine e l’autorità portuale per la vicenda Ilva: vietato manifestare nelle adiacenze, vietati il transito e la sosta dei veicoli a ridosso del palazzo del governo e nelle aree circostanti. Senonché, proprio in occasione dell’arrivo dei due ministri, con Passera che ha detto «si deve evitare la chiusura senza ritorno», i supporter del gip Patrizia Todisco, che ha sequestrato gli impianti ed esige la chiusura dell’Ilva fino a bonifica ultimata, avevano organizzato un corteo che partendo da piazza Castello (la piazza del Municipio) avrebbe dovuto raggiungere la prefettura in modo da farsi vedere dai ministri riuniti. Non sarà possibile, e la cosa ha provocato un duro comunicato di protesta da parte degli organizzatori, il movimento «Cittadini liberi e pensanti». D’altra parte, coloro che, senza negare la necessità della bonifica, si oppongono strenuamente all’idea di spegnere gli altiforni, continuano con gli scioperi di due ore. Ieri, un 1.000-1.200 di questi lavoratori hanno invaso l’Appia e la Statale 106. Oggi un altro corteo con assemblea si svolgerà sull’Appia. I due schieramenti, astrattamente ascrivibili tutti e due alla sinistra, sono tuttora fieramente contrapposti. La
della Lombardia. Dovremmo allora, con le carte della dottoressa Todisco, chiudere anche queste due regioni?
3 E i documenti a favore degli ambientalisti?
L’ingresso dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto: è di proprietà del Gruppo Riva, che ha circa 23 mila dipendenti in otto Paesi ANSA
Fiom-Cgil continua a rifiutare gli scioperi — indetti invece da Cisl e Uil — con l’argomento che dietro gli scioperi si fa in realtà politica anti-magistrati usando strumentalmente i lavoratori. La Cisl sostiene però che gli iscritti alla Fiom non hanno dato retta al loro sindacato e hanno in gran parte incrociato le braccia.
1Quindi, continua la contrapposizione di due schieramenti: quelli che vogliono la prevalenza, su tutto e a qualunque costo, delle ragioni ambientali e quelli che si fanno paladini del primato del lavoro, di fronte al quale tutto il resto deve venir meno. I primi stanno con il giudice Todisco, i secondi contro.
Il bello è che nel corso della pausa ferragostana sono venuti alla luce documenti che possono andare bene sia per l’una sia per l’altra parte. Mia moglie dice che in Italia, ogni volta che si mette il dito su qualcosa, esce fuori un verminaio. Questo è il caso.
2 Per esempio? Il gip Todisco vuole perentoriamente che l’Ilva di Taranto sia chiusa, e non importa se questo farà venir giù il sistema industriale italiano, con l’argomento ineccepibile che il tasso di tumori nella zona è superiore di un 15 e qualche volta di un 30% alla media regionale. Succede però che lo studio di riferimento — l’ormai celebre Sentieri, citato l’altro giorno anche da noi — dispiega tabelle che descrivono il periodo 1995-2002. E non si tratta di rilevazioni un po’ troppo distanti nel tempo? E non sarebbe il caso, trattandosi di cancellare 15-20 mila posti di lavoro solo a Taranto, di raccogliere magari qualche percentuale più aggiornata? Seconda questione: il tasso di inquinamento (diossine+cancri) è del 15-30% più grave che nel resto della Puglia, ma, essendo quei valori generalmente più bassi al Sud, risulta che l’Ilva di Taranto è comunque meno inquinata e inquinante del Veneto e
Beh, le intercettazioni telefoniche, nelle quali si sente un ex consulente dell’Ilva — Girolamo Archinà, licenziato dall’attuale presidente Ferrante — far pressioni sull’Amministrazione per ammorbidire i controlli ambientali, sfumare i dati sulle emissioni inquinanti, «vendere fumo», insomma. Quindi uno si domanda: ma se i numeri non erano così gravi, come mai vi siete messi a far pressioni sugli amministratori locali e relativi periti? Fermo restando che le intercettazioni non sono una prova (non per noi), ma che restituiscono un significato generale all’oggetto dell’indagine e che questo significato — o gusto, o sapore — non può non orientare i magistrati, verrebbe da dire che il giudice Todisco ha ragione.
4 Si potrebbero avere, alla fin fine, dati più recenti?
Impariamo un’altra parola: Aia, nel senso di Autorizzazione Integrata Ambientale. Se ne sta preparando una nuova, basata su una «procedura di revisione che assume come riferimento l’impiego delle migliori tecnologie indicate dalla Commissione Europea e le prescrizioni del gip di Taranto». Quindi dovremmo finalmente avere dati freschi.
5 Ma i vertici dell’azienda sono ancora in arresto?
L’Ilva ha presentato ricorso al tribunale del riesame contro l’ordinanza Todisco di chiusura. E 5 degli 8 arrestati sono tornati liberi. Restano ai domiciliari: Riva padre e figlio e l’ex direttore siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A notizie
STRATEGIE PER L’EURO
Tascabili Il premier smentisce l’ipotesi
S La Merkel difende Draghi Continua a far discutere la strategia del salvataggio dell’euro scelta dalla Bce. In particolare, gli attacchi arrivano dall’Spd, principale partito di opposizione tedesco, secondo cui il costo per sostenere gli Stati in difficoltà e l’euro è ben superiore ai 310 miliardi confermati dalla Merkel. Per la Cdu, invece, la Bce si sarebbe molto allontanata dal suo mandato. Ma la Merkel ha difeso Draghi: «La Bce è completamente in linea con quanto noi diciamo dall’inizio»
Nessun taglio dell’Irpef Monti: «È prematuro» Il possibile taglio delle aliquote Irpef per stimolare il potere d’acquisto, ventilato dalla stampa nei giorni scorsi, è stato smentito da Mario Monti: «Il carico fiscale sulle persone fisiche e sulle imprese in Italia è senz’altro eccessivo, ma in questo momento l’attenzione per il riequilibrio della finanza pubblica non può essere allentata. Il governo non ha allo studio un provvedimento di questo gene re. Un fisco meno gravoso, senza fare promesse irrealizzabili, è comunque un obiettivo». Poi il professore rivela: «Non ho voluto smentire prima, per non amareggiare il Ferragosto degli italiani».
Dopo cinque giorni di proteste
Sudafrica, la polizia spara sui minatori in sciopero: 18 morti
Alcuni minatori sudafricani uccisi a Marikana AFP Erano 5 giorni che i minatori sudafricani della Lonmin, terzo produttore mondiale di platino, armati di bastoni e machete, protestavano a Marikana, a nord-ovest del Paese, per ottenere aumenti salariali. Ieri la polizia è intervenuta per fermare lo sciopero ed è stata una strage. Gli agenti hanno sparato sui lavoratori, provocando 18 vittime. All’inizio sono stati usati solo gas lacrimogeni e proiettili di gomma per cercare di disperdere la gente, ma i minatori avrebbero risposto con il lancio di bombe molotov, provocando la reazione degli agenti.
In Friuli e in Sardegna
A Ferragosto 2 ragazzi vittime dei rave party Due ragazzi sono morti a Ferragosto durante due rave party in Friuli Venezia Giulia e Sardegna. È stato infatti un mix di alcol e droghe a uccidere un operaio 26enne di Pordenone che era andato ad una festa non autorizzata sul greto del fiume Tagliamen to, a Sedegliano (Udine). L’altra tragedia a Porto Ferro, vicino Alghero: il corpo di uno studente di 20 anni è stato trovato dagli amici sulla spiaggia. Il ragazzo si trovava lì per una tre giorni di musica: sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte. E brutto Ferragosto per 5 ragazzi di Gela (Cl) aggrediti da due rottweiler: uno dei giovani è rimasto ferito.
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
ALTRI MONDI
L’ATTESA IN FRANCIA
Gossip su Jolie-Pitt «Domani le nozze» Questo fine settimana potrebbe essere quello giusto. L’atteso matrimonio tra Angelina Jolie e Brad Pitt (nella foto Ap) è
Che stangatona La benzina sfiora i due euro al litro Il Codacons: «Tariffe troppo care in autostrada: le ferie ci costeranno 560 milioni di euro in più» VINCENZO DI SCHIAVI
L’hanno definita la stangata di Ferragosto. Proprio all’apice delle ferie estive il prezzo dei carburanti ha subito l’inesorabile impennata e la verde è ormai a un passo dai due euro al litro. In autostrada ha raggiunto infatti 1,98 (a Ischia ieri mattina alcuni distributori hanno toccato i 2,019 euro). La denuncia (l’ennesima) arriva dal Codacons: un pieno di benzina, fuori dalle città, costa quasi 20 euro in più (18,6) rispetto allo stesso periodo del 2011. Il che, moltiplicato per i circa 12 milioni di italiani in viaggio in questi giorni per i luoghi di villeggiatura, porta a un aggravio di circa 560 milioni (in confronto all’estate di un anno fa) nelle tasche dei cittadini. «Il maxi esborso legato ai carburanti accorcerà i giorni di villeggiatura degli italiani, e avrà effetti disastrosi sui consumi delle famiglie sia durante le vacanze sia al ritorno dalle ferie», ha sentenziato Federconsumatori. E occhio alle truffe Un litro di
benzina costa molto più di un chilo di pasta e ha superato del 50% il prezzo di un litro di latte. «È una situazione insostenibile che mette a rischio la ripresa dell’economia di un Paese in cui l’88% delle merci viaggia su strada» tuona Coldiretti, che ricorda come l’intero sistema agroalimentare subisca gli effetti dell’aumento dei costi energetici, laddove si stima che i prezzi di trasporto e della logistica incidano per circa un terzo del totale. Il caro carburanti rappresenta poi un ulteriore dramma per le imprese agricole, costrette a impiegare grandi quantità di gasolio per irrigare i campi, prostrati dalla siccità. Se poi la
la svolta del colosso
I distributori sono al centro di polemiche per rincari e truffe LAPRESSE
LO STOP AI MARCHI
Farmaci, la nuova ricetta ha il nome dei principi attivi Stop ai farmici «griffati». È entrata in vigore la norma che obbliga il medico a indica re il nome chimico del principio attivo sulla ricetta rossa del sistema sanitario nazionale. Niente più nomi commerciali quindi, tranne nel caso in cui sia specificata la «non sostituibilità», che va giustificata con una motiva zione scritta. Il Ministero della Salute sottolinea però che le disposizioni «non riguar dano terapie croniche in corso». I medici hanno tempo fino al 14 settembre per adeguarsi alle nuove norme.
pregiata miscela te la ritrovi anche allungata con additivi o iniettata con parsimonia da centraline volutamente taroccate, ecco che le scatole cominciano a girare vorticosamente. Ed è per questo che la Guardia di Finanza ha continuato in questi giorni controlli a tappeto nei distributori di tutt’Italia per scovare eventuali truffe alle pompe. In Umbria, per esempio, un terzo dei distributori risultano irregolari per l’omessa contabilizzazione di ricavi, l’inosservanza agli obblighi di fatturazione e l’omessa verifica periodica di erogatori: due gestori sono stati denunciati per frode in commercio in quanto erogavano meno benzina di quella indicata sul display delle pompe. Per lo stesso motivo è stato denunciato anche un uomo di 48 anni, titolare di un distributore nell’Avellinese.
LANCIATO DAGLI AMERICANI
L’aereo supersonico in mare: test fallito Il viaggio del Waverider, il primo aereo militare superso nico americano senza pilota, in grado di raggiungere la velocità di
LO SCONTRO DIPLOMAZIE AI FERRI CORTI
Ecuador: «Asilo ad Assange» Londra furiosa Gli inglesi rilanciano: «Il boss di Wikileaks sarà estradato» L’Ecuador ha concesso asilo politico a Julian Assange, facendo riesplodere il caso a colpi di minacce, ultimatum, scontri e arresti. Il fondatore di Wikileaks, che ha diffuso quasi 250 mila documenti segreti del governo Usa ed è ricercato in Svezia per un presunto stupro, da 58 giorni è asserragliato dentro l’ambasciata ecuadoregna a Londra. Ieri la svolta con l’annuncio della protezione da parte del governo sudamericano: «Il diritto d’asilo è un diritto umano fondamentale e fa parte del diritto internazionale — ha detto il ministro degli Esteri ecuadoregno Ricardo Patino —. Assange rischia di diventare un perseguitato politico se estradato dalla Gran Bretagna in Svezia e poi, eventualmente, negli Usa dove non riceverebbe un giusto processo e potrebbe addirittura essere condannato a morte. L’Ecuador ha chiesto alla Svezia garanzie che non sarebbe stato estradato negli Stati Uniti una volta trasferito dalla Gran Bretagna ma queste non sono state date». Immediate e furenti le reazioni. La Gran Bretagna parla di decisione deplorevole: «Ma non cambia niente. Assange ha esaurito tutte le opportunità di presentare appello e adesso il governo di Sua Maestà è vincolato ad estradarlo in Svezia. Non lascerà l’ambasciata da uomo libero». La Svezia ha subito convocato l’ambasciatore di Quito a Stoccolma definendo «inaccettabili» le parole del ministro Patino. Assange esulta: «Una vittoria significativa. Adesso le cose diventeranno più stressanti. Non è stata la Gran Bretagna o il mio Paese, l’Australia, che mi hanno difeso dalla persecuzione ma una Nazione latinoamericana coraggiosa e indipendente». Intorno all’ambasciata dell’Ecuador a Londra ieri ci sono state diverse manifestazioni pro-Assange, che hanno anche portato a tre arresti. E la tensione rimane altissima soprattutto a livello diplomatico. Londra ha fatto sapere di non voler concedere alcun salvacondotto (richiesto dall’avvocato di Assange) al «fuggiasco», mentre sta montando l’ipotesi di un blitz armato dentro l’ambasciata.
Uno degli arrestati durante la manifestazione davanti all’ambasciata ecuadoregna a Londra AP
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Con Ikea pure gli hotel sono low cost «Presto ne apriremo 100 in Europa»
STEFANIA ANGELINI
Una notte da passare all’Ikea. Proprio così: il sogno dei super affezionati al marchio svedese sta per avverarsi. Presto, infatti, il colosso dell’arredamento low cost sbarcherà nel settore alberghiero. Dopo aver debuttato da poco nel campo dell’elettronica — mettendo in vendita televisori e impianti audio — la multinazionale dei mobili allarga il campo di azione e annuncia che quest’anno inizierà ad aprire 100 hotel di design in Europa (in Germania, Belgio, Gran Bretagna, Paesi Bassi e nelle repubbliche baltiche), per un investimento
avvolto nel mistero ma si rincor rono le anticipazioni della stampa. Secondo le ultime il grande giorno sarebbe domani: le nozze dovrebbero svolgersi in Francia, a Correns, al castello Miraval. Le fedi, poi, sarebbero già pronte: per 1,6 milioni di dollari hanno anche i voti nuziali incisi.
Un grande magazzino Ikea: il gruppo svedese è stato fondato nel 1943 da Ingvar Kamprad ANSA
previsto pari a un miliardo di euro. Dalle colonne del quotidiano svedese Svenska Dagbladet, lo ha confermato uno dei manager dell’azienda, Harald Müller. I fan più sfegatati dei prodotti «fai da te», però, potranno rimanere un po’ delusi perché i nuovi alberghi non sfrutteranno il logo Ikea e nelle stanze non troveranno nemmeno una libreria Billy. Eggià, questa catena di hotel non porterà il nome del gruppo Ikea e gli interni non saranno arredati con i famosi mobili svedesi. Per il resto, dietro al progetto, la filosofia resta la stessa. E quindi le camere saranno comode e a basso costo e anche l’attenzione per il design non
verrà trascurata. «L’obiettivo — ha confermato Müller — è aprire hotel pratici ed economici nelle zone centrali delle città, eliminando tutto ciò che è superfluo, come i ristoranti, al posto dei quali metteremo una buona colazione, Internet ad alta velocità e una reception efficiente senza formalità da adempiere quando si lascia l’albergo». Il mercato prioritario sarà la Germania, dove molto probabilmente sarà inaugurata la prima struttura. Ma le idee non finiscono qui: oltre agli alberghi, Ikea sta pensando di aprire anche una serie di residence per studenti nelle principali città universitarie. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A
IL CASO WIND JET
S «Tutti cassa integrati» Scatta la procedura della cassa integrazione per tutti i dipendenti Wind Jet, la compagnia aerea low cost siciliana: «Nei prossimi giorni anche i piloti, i tecnici e gli assistenti di volo entreranno nella richiesta di Cig straordinaria, già avviata per la parte amministrativa» rivela un comunicato dei sindacati che «terranno altissima l’attenzione nelle prossime ore e nei prossimi giorni affinché tutti i lavoratori dipendenti vengano tutelati» in vista dell’incontro con il governo del 24 agosto
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6 mila km orari (6 volte di più rispetto al suono), è fallito. È stato lanciato al largo della California, ma un guasto ha fatto sì che il reattore neanche si accendesse ed è finito nel Paci fico. Avrebbe dovuto rimanere in volo per 5 minuti ed è invece caduto dopo 15 secondi.
ilrisparmiatore DI FRANCESCO CARLÀ*
I social media in Borsa sono sempre imprevedibili A Wall Street non hanno preso troppo bene i risultati trimestrali di Groupon, il social network di sconti molto popolare anche in Italia. Che vale circa un quarto dei 20 dollari per azione di novembre 2011, il momento della quotazione. Non se la passano meglio i titoli di altri protagonisti della social-mania, in primis Facebook e Zynga, creatore di giochi come Farmville. Facebook ha perso il 50% dalla quotazione, Zynga è precipitata dai 16 dollari della Ipo a 3. Linkedin è l’unica eccezione: arrivata a Wall Street a 56 dollari per azione, oggi vale quasi il doppio. Merito della natura «professional», al momento più credibile. Ma qual è il problema dei social media? Adesso che sono «scesi tanto», ha senso pensare di investire in questi colossi? Il punto è la valutazione. Impossibile stabilire quali possano essere fra 5 anni i ricavi e i profitti di queste aziende. Un esempio: al momento ogni iscritto a Facebook è valutato circa 4 dollari dalla pubblicità. Un’inezia rispetto ai 30 di Google. Eppure tutti hanno una caratteristica molto interessante: sono pieni di soldi in cassa e non hanno quasi debiti. Ultima nota importante: molte azioni di queste società andranno presto sul mercato perché scadono i divieti imposti a fondatori e azionisti, come successo ieri per Facebook; Zuckerberg e altri manager potrebbero scaricare su Wall Street 1,2 miliardi di azioni. Il che di solito non fa bene al titolo. Quindi tenete presente la loro imprevedibilità, garanzia di un viaggio assai movimentato e volatile. Ma in qualche caso potrebbe esserci un piacevole arrivo. * Presidente www.finanzaworld.it
IN CALIFORNIA
Un ladro a casa di Jobs: beccato grazie a iTunes Furto nella casa di Steve Jobs a Palo Alto, in California. Nell’abitazione del fondatore di Apple, morto il 5 ottobre del 2011, sono stati rubati computer, gioielli e altri oggetti per 60 mila dollari. Il colpo è stato messo a segno un mese fa ma la notizia è stata diffusa soltanto in questi giorni. Il ladro, un 35enne, è stato arrestato. Ironia della sorte: gli investigatori l’hanno preso perché ha utilizzato i pc rubati per accedere a Internet, usando il suo account iTunes. Pare non si sia reso conto che quella fosse la casa di Jobs, che in quel momento era in ristrutturazione.
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VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/12 - 20/1
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6,5
Toro 7-
Gemelli 5,5
Capricorno 8
Cancro 7+
Leone 6-
DI ANTONIO CAPITANI
Il lavoro premia molto. L’amore no: vi rifarete a settembre. Ma non siate petulanti, non spaccate il capello in quattro. Desolazioni suine.
Notizie e risultati entusiasmano. Nel lavoro c’è stress, superabile, la giornata di vacanza, invece, rilassa. Sudombelico insipiente, però.
Più avete da fare e più certe persone o necessità vi fanno perdere tempo. Organizzatevi. In campo suino più voglie che fatti. Migliorerà.
Luna di grande aiuto a colloqui, contatti, vacanza, viaggi e a tutto ciò che richiede furbizia e rapidità di riflessi. Fornicazione compresa.
C’è un po’ di caos, rischioso, in campo finanziario. Occhio. Pure a non perdere la faccia. La forma fisica stupisce, l'ormone pure.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
IL MIGLIORE. Il lavoro vi appaga, gli altri vi stimano, le circostanze si muovono a vostro favore. E la Luna promette pure un po' di ginnastica suina. Grandi!
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 6,5
Bilancia 6-
Scorpione 7+
Sagittario 6-
Acquario 5,5
Pesci 6-
Se volete o dovete spendere, fatelo con attenzione. Il morale cala, il lavoro spompa, la giornata di vacanza è sfigogrigia. Va così…
È venerdì 17. Ma non toccatevi: divertitevi. E chi vi rompe può andare a farsi un giro nel paese più popolato al mondo: serve definirlo?
Troppe cose da gestire. E la fatica monta. Ma il suino inside you si smonta: reagite. Se siete in vacanza, però, tutto fila per il meglio.
Aiuti e risposte positive arrivano, specie da amici e clienti. La giornata di vacanza è 'nu babbà, la fornicazione poca ma buona.
Poca la voglia di fare. Ma gli impegni abbondano. Serve un compromesso. Vacanza noiosa, ma sudombelico fantasista.
GENNARO GATTUSO
La stanchezza e il pullular di fallocefali potrebbero rendervi inclini all'ira. Meno male che il sudombelico non delude.
L’ex centrocampista del Milan, da questa stagione al Sion, è nato a Corigliano Calabro il 9 gennaio 1978
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RAIDUE
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Sorge
Tramonta
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20:28
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VENEZIA
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IL BLOG Premier League domani si comincia Ecco tutte le news
MLB
EUROSPORT 8.30
Su «In the box», il blog dedicato al calcio inglese, la presentazione squadra per squadra della Premier League al via domani.
CALCIO: BELGIO OLANDA Amichevole
GOLF: PGA CHAMPIONSHIP
9.30
Da Kiawah Island, Stati Uniti
CALCIO: CROAZIA SVIZZERA Amichevole
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Nuovamente cielo sereno o poco nuvoloso, solo localmente si formeranno annuvolamenti di breve durata che però non daranno luogo a precipitazioni. Valori termici molto sopra le medie tipiche del periodo su gran parte delle regioni.
Il cielo continuerà a risultare sereno o poco nuvoloso, eccezion fatta per locali e brevi addensamenti ma sempre senza precipitazioni. Le temperature generalmente continueranno ad essere molto superiori ai valori tipici del periodo.
Ancona
Firenze
Molto forti
35
Super 15
1.00
MLB
SKY SPORT 3
RUGBY: CHIEFS SHARKS
22 37
21 32
Coperto
23
Ronaldo, gran gol in amichevole con il Portogallo
Bologna Genova
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PALERMO
IL VIDEO
Guarda sul nostro sito il gran gol di Cristiano Ronaldo nell’amichevole vinta dal Portogallo contro Panama.
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BASEBALL: NEW YORK YANKEES BOSTON RED SOX
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9.30
Nel sondaggio del nostro sito i lettori giudicano gli azzurri nell’amichevole con l’Inghilterra: Destro giudicato il migliore.
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Calmi
FAN CLUB MILAN FAN CLUB ROMA FAN CLUB INTER FAN CLUB LAZIO FAN CLUB JUVENTUS BEACH SOCCER: TROFEO INTERNAZIONALE
Nazionale: i lettori promuovono Destro e Ogbonna
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GENOVA
Temporali
Da Kiawah Island, Stati Uniti
Il cielo risulterà sereno o poco nuvoloso, solo localmente si formeranno annuvolamenti di breve durata che però non daranno luogo a precipitazioni. Le temperature in prevalenza saranno Trieste moderatamente sopra le medie di metà agosto.
Trento 19 28
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7.30
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CICLISMO
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Legenda
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LA 7
23 29
L’Aquila 18 32
Campobasso
Bari
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23 32
Napoli
Potenza
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18 29
Cagliari
Catanzaro
24 34
21 31
Palermo
Reggio Calabria 25 34
24 33
Catania 25 32
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
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Sorge
Tramonta
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Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
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8 set.
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TERZO TEMPO DAL NOSTRO INVIATO
MAURO CASADIO RONCO SCRIVIA (Genova)
La collezione
La curiosità
Se l’auto è l’arnese da lavoro, la tuta è la seconda pelle dei piloti di Formula 1. Colorata e preziosissima. In caso d’incidente può contribuire in maniera decisiva a salvare la vita. Lo sa benissimo Niki Lauda, che nel 1976 al Nürburgring è scampato dall’incendio della sua Ferrari. Dagli anni Settanta a oggi la sicurezza è progredita a ritmi vertiginosi: basti pensare che l’ultimo morto nella F.1 è stato Ayrton Senna, nel 1994. Come le monoposto sono costruite rispettando rigidissime regole salva-vita, così anche le tute devono seguire gli strettissimi parametri Fia. Innanzitutto, i tre strati di tessuto: quello interno in maglina, quello inter-
Le undici «uniformi» rosse di Schumacher Una collezione esclusiva: sono tutte le tute OMP indossate da Michael Schumacher in Ferrari dal 1995 (la tuta bianca del primo test) al 2005. Manca soltanto quella della stagione 2006
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Capi vintage per il film Rush sul duello Lauda-Hunt ’76 Nei laboratori dell’OMP spuntano anche alcuni fogli con decine di bozzetti di tute. Vicino ai disegni si leggono nomi del calibro di Niki Lauda, James Hunt, Emerson Fittipaldi, Jochen Mass. «Un lavoraccio: dobbiamo riprodurre le tute originali degli anni Settanta per il film "Rush" di Ron Howard. Ne vanno fatte
addirittura settanta», spiega Luigi Rossi. La pellicola, che ripercorrerà il duello Lauda-Hunt nel Mondiale di F.1 del 1976, uscirà nei cinema il 20 settembre 2013.
Il vestito dei piloti pesa 800 grammi Una tuta da Formula 1 costa 2.000 euro e ci vogliono 35 pezzi di stoffa. Ecco come nascono ci. Settantasei persone che devono trasformare, quasi come per magia, 35 pezzi di stoffa in una tuta di F.1. È la tecnologia più estrema che incontra l’artigianato di alto livello. Perché quando si ha a che fare con i campioni, non si può scherzare. «Michael Schumacher chiamava a tutte le ore e si affidava sempre alla stessa ricamatrice. Maniacale. Ma è così che si vincono sette Mondiali», ricorda Rossi. Schumi è solo uno delle decine di campioni che si sono affidati alle cure dell’OMP. Da Senna a Mansell, da Berger a Irvine, da Barrichello ad Hakkinen. Poi ancora i fuoriclasse del rally Makinen e Sainz. E Valentino Rossi quando ha fatto i test con la Ferrari. Addirittura Marco Andretti, a Indy 2008, ne indossò una che riprendeva le fattezze di un cow boy, composta da ben 70 pezzi diversi di stoffa. Il presente si chiama Lotus (Raikkonen e Grosjean) e Toro Rosso (Ricciardo e Vergne).
medio in ovatta, quello esterno — il più importante — in Nomex. Tutti ignifughi, ovvero resistenti al fuoco. I campioni di materiali devono superare due prove. La prima è la resistenza al calore: la temperatura all’interno della tuta non deve alzarsi oltre i 10 gradi quando viene sottoposta a una fiamma di propano della durata di 11 secondi. La seconda è la resistenza alla combustione: l’eventuale fiamma generata in seguito all’esposizione della tuta al calore deve estinguersi in due secondi. Non solo. I vestiti dei piloti devono anche essere più leggeri possibile, perché in F.1 il peso è un fattore determinante. «Erano 1,8 chili nel 1996 e 1,3 chili nel 2006; oggi arrivano a 800 grammi», spiega il responsabile marketing dell’OMP Luigi Rossi. Ovviamente tutto questo ha un prezzo: una tuta di F.1 costa circa 2.000 euro. Opere d’arte Entrando nel-
l’azienda di Ronco Scrivia, si assiste a un gigantesco taglia e cu-
Gli indumenti devono resistere 11 secondi al fuoco. E sono sempre più leggeri
Dall’alto a sin.: lavorazione delle tute Lotus; Schumi nel 2006; collezione targata Omp; prova del calore; bozzetti e tuta della Toro Rosso COLOMBO/ANSA
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Incendio Alla OMP producono
fra l’altro anche guanti, sottocaschi, sottotute e cinture di sicu-
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La tiratura di mercoledì 15 agosto è stata di 570.365 copie
rezza. I guanti, in particolare, sono un altro elemento delicatissimo. Devono essere comodi e super sicuri. Dopo l’incidente di Berger del 1989 a Imola, è stato deciso di togliere la pelle dal palmo perché, in caso d’incendio, restringendosi avrebbe provocato molti danni alle mani dei piloti. Proprio quel 23 aprile di 23 anni fa è nata la leggenda della OMP, che ora prova a battere la crisi puntando sulla sicurezza nelle 4 ruote. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,20; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 17 AGOSTO 2012
GIOIA AZZURRA
Elisa Blanchi, Romina Laurito, Marta Pagnini, Elisa Santoni, Anzhelika Savrajuk, Andreea Stefanescu - Medaglia di Bronzo Matteo Morandi - Medaglia di Bronzo Matteo Angioletti, Alberto Busnari, Giorgia Campana, Flavio Cannone, Julieta Cantaluppi, Erika Fasana, Carlotta Ferlito, Vanessa Ferrari, Paolo Ottavi, Enrico Pozzo, Elisabetta Preziosa:
Grazie a tutti per le emozioni che ci avete regalato.
GIOIAVERDE
I grandi successi nascono dal cuore. Come Gioiaverde Rana che,
Gioiaverde Rana. Sponsor Ufficiale della Federazione Ginnastica d’Italia.