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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

NAZIONALE L’AMICHEVOLE

il Film Inserimenti e tiri dalla mediana Poi Dempsey gela gli azzurri 5’ primo tempo Prima occasione: Thiago Motta su Howard Si comincia alla Prandelli, con gli inserimenti dei centrocampisti: cross di Maggio da destra, Thiago Motta tira su Howard LINGRIA

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I NUMERI

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sconfitta dell’Italia contro gli Stati Uniti; nei precedenti 10 confronti gli azzurri avevano raccolto 7 successi e 3 pareggi

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i gol degli Stati Uniti segnati all’Italia (32 quelli incassati)

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i giocatori che hanno esordito in Nazionale con Prandelli c.t.: Borini è l’ultimo; 56 in totale gli azzurri convocati da Prandelli nelle 19 gare della sua gestione

26’ primo tempo Matri fa centro ma è in fuorigioco Alessandro Matri segna il gol del potenziale vantaggio azzurro nel primo tempo: ma lo juventino è in fuorigioco SPORTIMAGE

10’ secondo tempo Il gol di Dempsey fa volare gli Usa Il diagonale dell’americano, dopo scambio con Altidore, va a infilarsi nell’angolino. Per gli Usa una vittoria storica ANSA

Little Italy

Storica vittoria degli Usa Euroallarme senza Mario Speriamo che Balotelli chiami il c.t., senza di lui l’Italia gioca ma non sa come fare gol. E Dempsey fa godere Klinsmann LUIGI GARLANDO GENOVA

Chiama, Mario, chiama per l’amor di Dio. Telefona al c.t. e giuragli che farai il bravo. A 101 giorni dal debutto nell’Europeo, l’Italia perde la seconda amichevole di fila senza segnare (quarta dell’era Prandelli) e scopre che, senza il talento fisico e tecnico di Balotelli, rischia di ridursi a un gruppo di palleggiatori portoghesi incapace di avvicinare la porta. Non avevamo mai perso con gli Usa. L’amico Klinsmann ha fatto storia a Marassi, che è stata casa sua. I suoi modesti, ma tosti ragazzi, hanno sbancato con un gol di Dempsey. Bravo Ogbonna Nessun dram-

ma. Le garanzie dell’ottimo biennio di Prandelli restano. Prevedibile e umano che molti reduci dalla battaglia Milan-Juve e dalle sfide di Champions non aggredissero l’amichevole con rabbia esagerata. Ma qualche preoccupazione affiora e sarà il caso di lavorarci su. A cominciare dalle difficoltà offensive. Altra sensazione: la Nazionale non scendeva in campo dal 15 novembre. È sembrato che faticasse a ricordare la lezione del gioco corto di Prandelli. Si ritro-

verà solo a maggio. Date a Cesare gli stage che chiede, se volete bene alla Nazionale: questa squadra ha bisogno di lavorare. Diventare tifosi all’Europeo non basta. A Marassi il c.t. qualcosa di buono ha visto: solido l’esordio da titolare di Ogbonna, zeppo di personalità lo spezzone di Borini, promettente l’interpretazione del ruolo di Thiago Motta. Camomilla Primo tempo alla ca-

momilla. Quasi un’esercitazione di possesso lento, senza considerare la porta. Pirlo governa sovrano, ma portandola più del solito, come usa nella Juve, mentre la grammatica di Prandelli prevede che la palla salga attraverso fraseggi veloci con gli altri spigoli del rombo. Conforta invece la lettura del ruolo di simil-trequartista da parte di Thiago Motta, che si abbassa per offrire la sponda a Pirlo (intesa naturale) e si inserisce con tempismo. Sue le conclusioni più pericolose del tempo, su altrettante incursioni. Meno brillanti Nocerino e Marchisio. Fortino Usa Negli affanni creati-

vi degli azzurri c’entra anche la grande compattezza degli Usa che in fase di non possesso trasforma il 4-2-3-1 in un ermetico 4-4-2, con Dempsey che si

ITALIA

STATI UNITI

0

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(4-3-1-2) Buffon; Maggio (dal 26’ s.t. Abate), Barzagli, Ogbonna, Criscito (dal 1’ s.t. Chiellini); Nocerino (dal 1’ s.t. Montolivo), Pirlo, Marchisio (dal 26’ s.t. De Rossi); Thiago Motta (dal 14’ s.t. Pazzini); Giovinco, Matri (dal 22’ s.t. Borini). PANCHINA De Sanctis, Sirigu, Viviano, Astori, Balzaretti, Bonucci. ALLENATORE Prandelli. ESPULSI nessuno. AMMONITI Chiellini per gioco scorretto.

(4-2-3-1) Howard; Cherundolo, Goodson, Bocanegra, Johnson (dal 32’ s.t. Spector); Bradley, Edu; Williams, Dempsey (dal 47’ s.t. Buddle), Shea (dal 28’ s.t. Kljestan); Altidore (dal 34’ s.t. Boyd). PANCHINA Rimando, Guzan, Parkhurst, Cameron. ALLENATORE Klinsmann. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bocanegra, gioco scorretto

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Dempsey al 10’ s.t. ARBITRO Aydinus (Tur) NOTE spettatori 15.000 circa, incasso 129.148,00 euro. In fuorigioco 8-0. Angoli 8-2. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’.

POSSESSO PALLA

ITALIA 64%

PALLONI UTILI GIOCATI

USA 36%

TIRI IN PORTA

IIIII ITALIA 5

ITALIA 82%

STATI UNITI 75%

TIRI FUORI

II IIIIII STATI UNITI 2

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 5’ Maggio da destra, Motta al volo sul portiere. 19’ Giovinco detta, raccoglie e spara in diagonale: parata. 38’ Punizione di Dempsey, Buffon di pugno. 44’ Motta calcia dal limite: Howard respinge.

ITALIA 6

II STATI UNITI 2

SECONDO TEMPO c GOL! 10’ Sponda di Altidore per Dempsey che incrocia rasoterra. Buffon vola, ma la palla finisce nell’angolino. 18’ Da Pazzini a Borini che calcia centrale. 47’ Montolivo al volo dal limite: fuori.

solleva al fianco di Altidore e con gli esterni Williams e Shea che presidiano le fasce, in linea con Bradley ed Edu. Molto strette le due linee a quattro. Difficile forzare un assetto del genere senza velocità di circolazione e di verticalizzazione, con il solo Maggio che riesce un paio di volte a dettare la profondità; e senza attaccanti che riescano a creare superiorità con giocate vincenti. Ci prova con poca fortuna il guizzante Giovinco, mentre Matri resta un amico lontano cui i compagni non riescono mai a recapitare corrispondenza. Buffon senza festa La ripresa co-

mincia con Chiellini al posto di Criscito, con Ogbonna che prolunga il suo buon collaudo sulla fascia sinistra; e con Montolivo che rileva un pallido Nocerino. Ritmo e copione non cambiano. La sorpresa è il gol degli Usa che arriva al 10’, grazie a una sponda di Altidore che Dempsey, buon mestierante di Premier, sfrutta imbucando in diagonale. Non era così che Buffon (113 presenze) voleva festeggiare il sorpasso a Zoff, dopo una settimana tesa. Davanti a Gigi, sull’Olimpo azzurro ora solo Maldini (126) e Cannavaro (136). Prandelli reagisce attrezzando il 4-3-3 con Giovinco largo a sinistra, Matri a destra e Pazzini in mezzo (fuori Motta). Poi dentro anche Borini, De Rossi e Abate per evitare una sconfitta che invece innervosirà l’attesa dell’Europeo. Il Pirata di Trigoria tira tre volte in pochi minuti e trasmette una scossa buona che alza il voltaggio degli azzurri. Ci mettiamo più rabbia, finalmente. Avanziamo, ma gli americani, che fiutano l’impresa storica, tappano ogni buco con una determinazione potente. E alla fine l’impresa storica arriva. Abbiamo fatto felice un amico, l’ex Pantegana Klinsmann. Prandelli scopre l’America e che a 101 giorni dalla Spagna non siamo messi così bene. Anche perché al posto di Bradley ci sarà Xavi. Ma come diceva quello spot? Una telefonata allunga la vita. Chiama, Mario, chiama. C.t., telefono, casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

La lista ECCO I NOMI PER L’EUROPEO

Ancora sei posti da assegnare Sicuri Balotelli e Di Natale Michael Bradley, 24, del Chievo sovrasta Antonio Nocerino, 26 INFOPHOTO

PORTIERI 3 maglie Buffon (34 anni, Juventus), De Sanctis (34, Napoli) In corsa per 1 posto: Marchetti (29, Lazio), Sirigu (25, Psg), Viviano (26, Palermo) DIFENSORI 7 maglie Balzaretti (30, Palermo), Barzagli (30, Juventus), Chiellini (27, Juventus), Criscito (25, Zenit), Maggio (30, Napoli) In corsa per 2 posti: Abate (25,

il Personaggio BUFFON

Applausi a Gigi Ma i bambini ci scherzano su Il portiere chiude una settimana dura superando Zoff con 113 presenze: «Lo striscione? Simpatico Non mi preoccupa lo 0-1: quando conta, si vince»

MASSIMO CECCHINI GENOVA

Mario Balotelli, 21 anni AFP

Milan), Astori (25, Cagliari), Bonucci (24, Juventus), Cassani (28, Fiorentina), Ogbonna (23, Torino), Ranocchia (24, Inter) CENTROCAMPISTI 7 maglie De Rossi (28, Roma), Marchisio (26, Juventus), Montolivo (27, Fiorentina), Nocerino (26, Milan), Pirlo (32, Juventus), Thiago Motta (29, Psg) In corsa per 1 posto: Aquilani (27, Milan), Cigarini (25, Atalanta), Cossu (31, Cagliari), Diamanti (28, Bologna), Pepe (28, Juventus) ATTACCANTI 6 maglie Balotelli (21, Manchester City), Di Natale (34, Udinese), Giovinco (25, Parma), Matri (27, Juventus) In corsa per 2 posti: Borini (20, Roma), Cassano (29, Milan), Gilardino (29, Genoa), Osvaldo (26, Roma), Pazzini (27, Inter), G. Rossi (25, Villarreal) Legenda: tra parentesi sono indicati l’età e il club di appartenenza

Antonio Di Natale, 34 anni LAPRESSE

Festa rovinata Va bene, star sotto in casa contro la squadra di Klinsmann ancora «non è l’inferno», come canterebbe Emma, ma si vede come l’Italia sia priva dello spirito da occasioni che contano, quelle da «red carpet». Che cosa ci vorrebbe? Forse «The artist», cioè qualcuno da Oscar in perfetto stile Hazanavicius. Stavolta, però, vanno in scena solo coristi da orario sindacale e attori non protagonisti. Non abbastanza, cioè, per schiodare il risultato che annacqua la festa di Gigi Buffon. Nel giorno in cui si mette alle spalle Dino Zoff tagliando il traguardo delle 113 presenze in azzurro, il capitano della Na-

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zionale capisce che la settimana difficile non vuole saperne di estinguersi. Se l’applausometro lo segnala fin dall’ingresso in campo sempre ai primissimi posti nel gradimento della gente, lo striscione di alcuni bambini che compare in gradinata lo riporta subito a un passato che non vuole passare: «Ciao Gigi sono Leo, è gol solo se tocca la rete». Il riferimento è palese, e chissà se nel portiere della Juve prevalga il ricordo della soddisfazione per il pari di San Siro, oppure l’amarezza per le polemiche seguite alla sua urticante affermazione: «Anche se fossi stato sicuro che la palla (di Muntari) aveva superato la linea di porta, non lo avrei detto all’arbitro». Così e se vi pare. A noi non è parso molto, ad altri invece parecchio, perché quello che conta è vincere e chi dice il contrario è un ipocrita. Occhio, però, che il destino a volte sceglie percorsi inconsueti per impartire le proprie lezioni. Niente preoccupazione «Lo striscione era simpatico — sorride Buffon —. Ero preoccupato

DAL NOSTRO INVIATO

Siamo sognatori, lo ammettiamo. E allora, avendo ancora negli occhi il Festival di Sanremo e la notte degli Oscar a Los Angeles, ci è venuto in mente: vuoi vedere che Italia e Stati Uniti — libere dall’ansia del risultato — useranno il calcio per elevare a potenza la capacità di far spettacolo? Il primo tempo ci toglie in fretta l’illusione. Lo spartito è senza contrappunti, il film senza sceneggiatura convincente. Manca qualcosa perché lo show cominci davvero. Il brutto è che dopo dieci minuti della ripresa la nota giusta, l’inquadratura corretta la trova Dempsey, scuotendo dal suo sorridente aplomb persino l’ambasciatore Thorne, che prima del match aveva incassato con fair play i deprimenti fischi riservati dalla gradinata Nord all’inno Usa, subito coperti da misericordiosi applausi.

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Romagnoli? L’errore non può cambiare la carriera. Se io facessi 2 papere...

Sopra lo striscione che ha accolto Gianluigi Buffon a Marassi. Sotto il portiere in uscita PAOLUCCI-FOTOPRESS

IL PRESIDENTE FIGC ABETE

«C’è poco spazio, ma gli stage vanno fatti» GENOVA Cesare Prandelli martedì aveva parlato di «Nazionale sopportata», anche se ieri ha precisato che «non mi riferivo ai club, ma all’opinione pubblica». E in serata il presidente federale Giancarlo Abete, ai microfoni Rai, ha fatto di tutto per tranquillizzare il c.t., lanciando anche un messaggio alle società: «Questo è il periodo in cui gli azzurri hanno meno spazio, ma pur nell’intensità del nostro torneo bisognerà fare gli stage già programmati. Prima, a inizio marzo, le gare di campionato da recuperare; poi, per venire incontro alla Nazionale, servirà la buona volontà dei club, con cui stiamo discutendo anche della riforma dei calendari». © RIPRODUZIONE RISERVATA

che i bambini non capissero, invece comprendono le cose meglio degli altri. Il guardalinee Romagnoli? Una prova negativa non può cambiare una carriera: sarebbe come se io per due papere fossi giudicato incapace di parare. È bello un campionato così combattuto. Non vedo l’ora che arrivi sabato, battersi è più bello che vincere. Gli Usa? Non sono preoccupato da questo k.o., anche se perdere due gare di fila non ci piace. Prima però avevamo una bella striscia positiva e convincente, ma con gli Usa non abbiamo demeritato, quantomeno ci stava il pareggio. Però al solito, quando le partite contano davvero, riusciamo sempre a trovare lo spirito giusto. Appello ai miei compagni per il codice etico? Sì, ma Prandelli è stato chiaro e ha in mente scelte precise. Sono capitate situazioni un po’ anomale, però sono sicuro che non si ripeteranno, andremo all’Europeo con tutti gli effettivi. La Spagna? Loro sono campioni del Mondo e d’Europa, basta questo per dire la loro forza e la loro consapevolezza, però noi pensiamo di essere una buona squadra. Vedremo quando le partite conteranno davvero». Come dire, gli Stati Uniti sono già alle spalle. Le polemiche, si spera pure. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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GIOVEDÌ 1 MARZO 2012


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

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NAZIONALE L’AMICHEVOLE

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«Vedrete, faremo un grande Europeo» Prandelli convinto dell’Italia: «Non sono preoccupato, ho visto lo spirito giusto» DAL NOSTRO INVIATO

«Nel primo tempo abbiamo giocato sotto ritmo: meglio la ripresa con le tre punte»

ANDREA ELEFANTE GENOVA

Meglio una sconfitta immeritata che una vittoria illusoria in più («Perdiamo solo le amichevoli e sarà sicuramente così anche in futuro...»), per guardare senza falsificarne le misure quella coperta diventata improvvisamente corta e prepararsi a cucirne una nuova in poco tempo. Anche se Cesare Prandelli sa — l’aveva detto lui stesso ai microfoni Rai ancor prima della partita — «che tre mesi, quelli che mancano all’Europeo, possono essere tanti, ma anche pochi». Che reazione Consapevolezza,

non allarme. E dopo la sconfitta, «che trovo immeritata», il c.t. si è ascoltato con onestà e ha detto: «A cento giorni dall’appuntamento, non sono pre-

occupato. Con questo spirito faremo un grande Europeo. Anche stasera ho visto grande voglia di superare le difficoltà e di stasera è giusto prendere il meglio, ovvero la reazione della squadra, la voglia di recuperare il risultato: di sicuro non abbiamo perso perché abbiamo snobbato l’avversario. Il lavoro fatto prima resta una base che non perderemo, anche se giocare solo ogni due-tre mesi resta complicato». Sotto ritmo E anche se nel pri-

mo tempo l’Italia ha faticato

I NUMERI

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sconfitte per Prandelli Tutte in amichevole, 2 in campo neutro e 2 in casa in 19 gare da allenatore azzurro.

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Cesare Prandelli, 54 anni, c.t. azzurro dal 2010. Ha sostituito Lippi REUTERS

tanto, troppo, per fare il suo gioco: «Però nella ripresa, con le tre punte, siamo riusciti ad alzare il ritmo e siamo diventati più incisivi. Prima, avevamo fatto cose anche interessanti sulla verticale Pirlo-Thiago Motta, però gli interni erano troppo vicini a Thiago e attaccavamo la profondità sempre con i tempi sbagliati, con troppa precipitazione. E poi se giochi sotto ritmo fai sempre un passaggio in più, l’avversaria si schiera e a quel punto cerchi di superarla con un lancio». Datemi gli stage Difetto sottoli-

neato anche in altre circostanze, il che ripropone una consapevolezza: persi Giuseppe Rossi e Cassano («Ma Antonio è molto determinato a essere pronto per l’Europeo»), e pure senza Balotelli, certi meccanismi offensivi finiscono per incepparsi più facilmente. «È un

problema — ammette il c.t. — ma lo supereremo, anche se avremo poco tempo per stare assieme e capire come sviluppare il gioco. Per questo mi auguro di avere la possibilità di fare degli stage: qualche giorno in più di lavoro anche solo didattico ci potrà essere utile». Intanto a Prandelli non è dispiaciuto Giovinco («Sempre pericoloso nell’uno contro uno») e neanche Borini: «Non gli mancano grinta e personalità, profondità di azione e generosità: è entrato in partita nel modo giusto». E intanto il c.t. dice di aver raccolto già ieri sera «considerazioni utili per l’Europeo: per ruoli e scelte da fare. Dovrò puntare sugli attaccanti che potranno essere i più adatti a finalizzare il lavoro del centrocampo, ma credo che per maggio saremo pronti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

sconfitte di fila per l’Italia Non accadeva dal 2010; battuti gli azzurri per 3-2 dalla Slovacchia il 24 giugno nell’ultima gara con Lippi c.t., quindi l’altro k.o. nella 1a gara della gestione Prandelli, 0-1 contro la Costa d’Avorio il 10 agosto.

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gare in Nazionale per Buffon Il portiere stacca Dino Zoff; l’azzurro ha ora davanti solo Cannavaro con 136 gare e Maldini con 126

A FOGGIA COME IN... MESSICO

Italia-Germania 4-3 L’Under 20 azzurra ci riporta nel 1970 «Quattro Nazioni», De Vitis jr completa la storica rimonta Tedeschi battuti dopo 6 anni ROBERTO PELLEGRINI FOGGIA

Un po’ come nel 1970 all’Azteca, in Messico. In piccolo lo stesso pathos di quegli indimenticabili tempi supplementari, lo stesso numero di gol complessivi, le stesse emozioni, anche se ieri non si lottava per un Mondiale, ma per un torneo giovanile. A Foggia, nel Quattro Nazioni, l’Italia Under 20 ha battuto la Germania 4-3. Una grandissima vittoria, perché maturata contro una squadra che negli ultimi anni ha sempre dimostrato di essere una spanna superiore gli azzurri e perché è arrivata rimontando due gol. Era dal dicembre 2006 che la nostra Under 20 non riusciva a battere i tedeschi. Show Anche ieri la partita sembrava segnata. Dopo il primo tempo la Germania era sul 2-0, grazie ai gol di Polter e Mustafi e a qualche errore difensivo di troppo. Nella ripresa, però, c’è stata la reazione di personalità e carattere dell’Italia, che nel primo quarto d’ora ha segnato tre gol, due su rigore con Fischnaller dell’Alto Adige, e uno con l’interista Longo. I tedeschi sono riusciti a pareggiare ancora con Polter, dal dischetto, al 27’, ma gli azzurri hanno insistito e hanno trovato il gol della vittoria a tre minuti dalla fine grazie a un delizioso pallonetto del centrocampista del Modena, Alessandro De Vitis, figlio dell’indimenticabile Totò. «La Germania — ha detto con orgoglio il c.t. Gigi Di Biagio — è considerata una delle migliori nazionali, ma la mia squadra ha dimostrato che tra noi e loro non c’è tutta questa differenza. È stata una vittoria stupenda, soprattutto perché l’abbiamo ottenuta giocando bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

di SEBASTIANO VERNAZZA

ITALIA SI SALVA L’ASSE PIRLO-THIAGO MOTTA, MATRI SEMPRE IN FUORIGIOCO 5 6,5 h Il migliore Ogbonna Allenatore Prandelli

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Molto possesso fine a se stesso, poca profondità. Più che la Spagna campione del mondo, l’Italia pare il Portogallo che tanto fraseggia e poco quaglia. Col senno di poi, la mossa perdente è lo spostamento di Ogbonna a sinistra per inserire Chiellini a centro area.

Dai Mario, fa il bravo, rispetta il codice etico. Senza Balotelli questa è un’Italia normale, normalizzata.

5,5

6

6

5,5

5,5

6

5,5

Buffon

Maggio

Barzagli

Criscito

Nocerino

Pirlo

Marchisio

Stavolta dubbi non ce ne sono, quello di Dempsey è gol. Buffon non ne esce bene, il tiro non sembra irresistibile. A SuperGigi fa difetto la reattività mostrata sul «ghost gol» di San Siro.

Parte sparato, sono suoi gli unici cross interessanti del primo tempo. Il fatto è che sulla trequarti c’è traffico, qualcuno tende ad allargarsi e a pestare i calli a Maggio. (De Rossi 6: ordinario).

Per quasi un’ora è tra i migliori. Grosso com’è, sembra lui l’americanone cresciuto a burro d’arachidi e cereali. Poi lascia che Altidore «assista» Dempsey per lo 0 1 e il voto cala.

Prandelli gli chiede di mordere, di salire, ma forse è stressato dal pensiero che Williams lo possa gabbare, così resta ancorato. Si concede un prevedibile tiro. Grigiore.

Il solito dilemma destra sinistra, al punto che sembra di sentire la canzone di Gaber. «Noce» a destra, come nelle ultime gare al Milan, ma forse rende di più a sinistra. Non trova tempi e modi, ecco.

I suoi dialoghi con Motta sono convincenti. Pirlo piazza qualche pallone dei suoi, peccato che un guardalinee sbianchetti un’imbeccata deliziosa per Giovinco (inesistente fuorigioco).

Giù di tono, giù di gambe. Umana flessione: nella prima metà della stagione è andato a tavoletta. Disattento su Dempsey. (Abate 6: qualche volatina delle sue)

Senza paura, alla prima in azzurro da titolare. Zero tremori. Fa valere stazza e reattività, e nel dubbio spazza lo spazzabile. Forse non è casuale che l’Italia pigli il golletto nella ripresa, quando Prandelli lo sposta a sinistra. Vuoi vedere che abbiamo trovato il difensore aggiunto che mancava?

STATI UNITI 6,5 HOWARD 6,5 Paratona su Thiago Motta in avvio, poi un’attenta amministrazione. CHERUNDOLO 6,5 Patisce un po’ con Giovinco, ma non cede, questo marine dell’Hannover in Germania.

h

IL MIGLIORE

7 GOODSON

La palma del migliore dei suoi la divida con Bocanegra. I due fanno scudo a Howard come meglio non potrebbero. BOCANEGRA 7 Si veda alla voce Goodson. Tutti e due giocano in Europa, Goodson nel Broendby in Danimarca e Bocanegra nei Rangers in Scozia. Gente esperta, che non si fa impressionare dall’Italia. JOHNSON 6 Qualche problema con Maggio in partenza, poi si assesta. (Spector s.v.) BRADLEY 6,5 L’americano del Chievo nella sua Nazionale fa il Pirlo con discreti risultati. EDU 6,5 Gran lavoratore della mediana. Ruba palloni, smista, raddoppia. WILLIAMS 6 Esterno tignoso che tiene basso Criscito. DEMPSEY 6,5 Fuori Donovan, l’americano del Fulham è la stella del gruppo. Si vede a sprazzi. Segna lo storico gol con le gentile partecipazione di Buffon. (Buddle s.v.) SHEA 6 Cavallone di fascia: ci mette un po’ a sintonizzarsi su Maggio. Con l’aiuto di Johnson trova il canale giusto. (Kljestan 6) ALTIDORE 6 Una cosa una, ma fatta bene. Il tocco per Dempsey gol. Lo rivedremo in Europa League contro l’Udinese.

5,5

5,5

6,5

Chiellini

Montolivo

Pazzini

Borini

Premesso che sul gol di Dempsey non ha colpe, noi lo avremmo messo a sinistra, mantenendo Ogbonna al centro. Il «Chiello» però sulla fascia ci va controvoglia.

Agli sgoccioli libera un tiro d’esterno che manca di poco l’incrocio. Se la palla entrasse, il «Monto» diventerebbe l’eroe di serata, però esce e quel che resta è una prova anonima.

Il 4 3 3 della ripresa dovrebbe esaltare il colpitore di testa che è in lui. Qualche pallone arriva, ma il Pazzo non si fa trovare all’appuntamen to. Forse è assorto nei suoi pensieri interisti.

Attenzione, il piccolo Rooney non sbaglia neppure l’esordio in Nazionale. Più volte al tiro, con pericolosità. Non fa gol, ma poco ci manca. Gran lottatore. Scommettiamo che entrerà nei 23?

6,5

5,5

5

6

Thiago Motta

Giovinco

Matri

Stiamo ai fatti: i tiri più pericolosi sono i suoi (sul primo, mezzo miracolo di Howard). Trequartista con un so che di parigino. L’asse con Pirlo è tra le poche cose da salvare della serata.

«Giovincheg gia», il che non è positivo se al dunque ti ritrovi con niente in mano. Un problema è l’identità: in 90 minuti recita tante parti tecnico tatti che, ma non ce la fa a essere decisivo.

La maledizione di Romagnoli il guardalinee di Milan Juve si abbatte su Matri, che finisce in fuorigioco con frequenza «inzaghesca». Pericoloso per finta, a bandierina alzata.

BOYD 5,5 Gioca soltanto un quarto d’ora, recupero compreso, e non meriterebbe voto, ma facciamo un’eccezione perché il modo in cui si divora un contropiede due contro due fa sorridere anche Klinsmann. All. KLINSMANN 7 Vince una partita storica (mai gli Usa avevano battuto l’Italia) con una squadra che prova a giocare palla, non a buttarla, anche se il «materiale» tecnico non è di primordine. Bravo Jurgen: se ti stufi del sole di Los Angeles, prova a misurarti col nostro calcio, potresti toglierti delle soddisfazioni.

TERNA ARBITRALE: AYDINUS 6 Partita tranquilla. Tradito dai guardalinee su qualche fuorigioco. Serkan 5,5; Tascioglu 5,5


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GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

NAZIONALE L’AMICHEVOLE

Ogbonna mette tutti d’accordo «Gigante!»

la Sfida ALESSANDRO MATRI 27 ANNI ATTACCANTE

MIRKO GRAZIANO GENOVA

«Non siamo per nulla contenti di aver perso qui e contro l’Uruguay le ultime due partite. Perdere in casa dà fastidio». Giorgio Chiellini ha il volto scuro, «stiamo portando avanti un progetto da due anni, ci sono stati dei cambi e abbiamo già visto giovani che faranno il futuro della Nazionale. E comunque si è perso anche per questione di centimetri. Cassano, Rossi e Balotelli? Sarebbero importanti per qualsiasi Nazionale». Poi, i complimenti a Ogbonna: «Ha fatto bene sia in mezzo sia a sinistra. Giusto che Prandelli lo abbia provato 90’». «E bravo Ogbonna» Sì, buona la

prima per Ogbonna. Oltre le aspettative. «Grande prestazione, può stare nel nostro gruppo», parole che pesano quelle di Buffon. Su Angelone si può decisamente lavorare. Una delle poche note positive in una serata da dimenticare per la nostra Nazionale, da ricordare per sempre invece per gli Stati Uniti. Il

FABIO BORINI 20 ANNI ATTACCANTE

MINUTI GIOCATI

67

27

TIRI IN PORTA

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PASSAGGI POSITIVI

6

Per il difensore del Torino «bravo» da Buffon e Chiellini E lui recrimina: «Che sfiga...» DAL NOSTRO INVIATO

LE ALTRE GARE

10

CROSS

0

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PALLE RECUPERATE

1

24enne gigante di Cassino, origini nigeriane, ha fisico, piede, visione di gioco e tanta personalità. Qualità che ha messo in campo fin dal primo istante del suo esordio azzurro da titolare.

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DRIBBLING

0

1

PALLONI TOCCATI

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31

Prospettive Contro gli Usa ab-

biamo forse assistito ai primi passi di quello che sarà il leader difensivo dell’Italia 2014. Ma che potrebbe anche ritagliarsi uno spazio importante già fra qualche mese in Polonia e Ucraina. Sia chiaro, di fronte non aveva i fenomeni del calcio mondiale, ma Altidore in prima battuta e Dempsey a ridosso non erano comunque clienti comodissimi per chi alle spalle aveva solo i 24’ giocati in Polonia, sempre in amichevole. Bravo Prandelli a crederci per primo. Non facile imporre in Nazionale un giocatore che arriva dalla Serie B nonostante l’evidente talento del ragazzo. Ieri sera un primo tempo pieno di personalità, sicurezza e disimpegni eleganti. Intesa quasi naturale con Andrea Barzagli: zero occasioni ai diretti avversari. Il gol americano arriva infatti nella ripresa, con Ogbonna però dirotta-

Angelo Ogbonna, 23 anni, contrastato da Danny Williams, degli Usa AFP

to a sinistra per fare spazio in mezzo a Giorgio Chiellini. E anche in fascia, Angelone tiene botta, senza sbavature, risultando alla fine il migliore in campo. «Ci abbiamo creduto, siamo stati sfortunati - dice il granata - Prendiamo troppi gol? Questa era un’amichevole, non credo sia troppo indicativa. In ogni modo, il gruppo mi sembra fortissimo e c’è stata anche molta... sfiga». Motta e Matri E ieri sera il popo-

lo interista (oltre, ovviamente, a quello genoano) ha rivisto in campo Thiago Motta, schierato trequartista da Prandelli: «Il mio ruolo naturale è più indietro, ma va bene anche da trequartista - dice l’italo brasiliano da poco passato al Psg - Non sono del tutto sod-

disfatto perché il risultato non mi piace, non piace a nessuno. Ma nello spogliatoio c’è grande fiducia, sono convinto che faremo un grande europeo». Chiude Matri: «So di dovermi giocare l’Europeo - dice l’attaccante della Juventus - Avevo un’ottima occasione contro gli Usa e non ho fatto gol. Però non credo che le prestazioni si giudichino solo dai gol fatti o meno. Ora devo pensare solo a fare il massimo in campionato per meritarmi la convocazione all’Europeo. La concorrenza è giusta, ci deve essere, come è giusto che io voglia giocare, trovare il mio spazio. E darò tutto in questo senso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI STATI UNITI IL TECNICO TEDESCO SI GODE UNA SERATA STORICA

DOPO L’ESORDIO

Klinsmann: «Superato un esame, ma a giugno sarete tra i favoriti»

Borini autocritico «Contento, però potevo far gol...»

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Si è fatto beffe dell’Italia di Prandelli, re Jurgen l’apprendista stregone, che oggi ritorna nella sua casa di Los Angeles con due regali dall’Italia. La maglia numero 18 della Sampdoria, che indossava quando giocò sotto la Lanterna pochi mesi nel ’97, ricevuta domenica scorsa al «Mugnaini», e ovviamente il record di avere guidato gli Stati Uniti nel loro primo, storico successo contro l’Italia, dopo tre pareggi e sette sconfitte. Anche se, su questo punto, Klinsmann vola molto basso. «E vi spiego perché. Da una parte c’è sicuramente la gioia per questa vittoria, ma non era questo l’obiettivo per il quale noi eravamo venuti a Genova. Volevamo confrontarci con la forza del calcio italiano sul piano tattico e tecnico. E, in questo senso, credo che al di là della vittoria questo gruppo debba ancora crescere molto». Pronti al decollo Guidare gli Usa, per lui, è «una sfida e un confronto», lo ha detto appena messo piede sotto la Lanterna,

quattro giorni fa. E per questa ragione Klinsmann sa bene che «per dare alla nostra vittoria il giusto valore sarà necessario che consideriamo questa serata come un punto di partenza per il nostro domani. In gruppo ci sono giocatori che sono ancora impegnati nel campionato americano. Altri, come Bradley, che sono già riusciti a salire il primo gradino verso nuovi obiettivi. Io voglio aiutare gli Stati Uniti ad arrivare ad occupare un posto importante nel calcio mondiale». Esame superato Lo dice e lo ripete. In inglese, e poi di nuovo in italiano. Vuole mantenere la rotta giusta degli Stati Uniti: guai se i suoi ragazzi si lasciassero prendere dall’euforia. «Prima di partire, ho detto alla squadra che giocando contro l’Italia ci saremmo misurati con il livello più alto del calcio mondiale». Ecco perché «sapevamo che sarebbe stato difficile fermare un talento come Pirlo, e così è stato. Dempsey è un talento, ma pure lui ha ancora tanto da imparare». Il bomber della serata dà ragione a Klinsmann: «Per ora non svegliatemi, ma prometto di fare tesoro

Il tedesco Jurgen Klinsmann, 47 anni, c.t. della nazionale Usa PHOTOVIEWS

clic L’ITALIA DEL BASKET NEL ’70 RIUSCÌ A BATTERE GLI USA Il 21 maggio 1970 fu l’Italia a battere gli Usa nel loro sport. Gli azzurri di Primo, ai mondiali di basket di Lubiana, superarono per la prima volta gli Usa 66-64: canestro decisivo di Bariviera.

di questa serata». Klinsmann ne sarà felice. «Lavoriamo così, se vorremo portare qualcuno a giocare nella Juve, nell’Inter, nel Milan o nel Manchester United». Prandelli assolto Signore, fin

fondo, Jurgen si congeda con un assist al c.t. azzurro: «Ha una squadra di qualità, ma contro di noi ha fatto ruotare tutti gli elementi perché sta lavorando per l’Europeo. Io ritengo l’Italia ancora una favorita per giugno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA (m.g.) Promosso a pieni voti, Fabio Borini incassa i complimenti di Prandelli e compagni e si dice «emozionato per le parole del c.t., ho dato tutto, ma non sono contento perché ho avuto le giuste occasioni per fare almeno un gol. Però, non è mai facile entrare in corsa in queste partite, dove tutto sembra andare storto. Loro erano molto chiusi, non c’era spazio». Il futuro è suo, magari accanto a Balotelli «che è un grande - continua Borini - la sua qualità in questa squadra si sente. Io generoso? Sì, ma ho avuto un paio di occasioni e bisogna fare gol. Il mio ruolo preferito? Giocare sull’esterno, come oggi, non mi dispiace per nulla, perché posso attaccare la profondità aggirando la difesa. Comunque, va bene qualsiasi posto, l’importante è vestire la maglia azzurra». Un esordio morbido, «anche grazie a De Rossi, davvero importante per me. Mi ha dato consigli e suggerimenti. Il derby? Sì, sono emozionato, cercherò di imparare tanto da questa esperienza. Ne ho già vissuti in Inghilterra ma Roma-Lazio è un’altra cosa».

Capolavoro Cavani Doppietta per Jovetic Bojinov gol LE PRINCIPALI AMICHEVOLI Cipro-Serbia 0-0 Israele-Ucraina 2-3 Gusyev (U) su rig. al 17’, Konoplyanka (U) al 45’ p.t.; Hemed (I) su rigore all’11’, Yarmolenko (U) al 16’, Sahar (I) al 18’ s.t. Georgia-Albania 2-1 Cani (A) al 3’ p.t.; Kobakhidze (G) al 2’, Amisulashvili (G) al 43’ s.t. Costa d'Avorio-Guinea 0-0 Ungheria-Bulgaria 1-1 Szalai (U) al 42’ p.t.; Bojinov (B) al 42’ s.t. Montenegro-Islanda 2-1 Jovetic (M) all’11’, Finnbogason (I) al 34’, Jovetic (M) al 42’ s.t. Lettonia-Kazakistan 0-0 Moldavia-Bielorussia 0-0 Tunisia-Perù 1-1 Ben Yahia (T) al 44’, Pizarro (P) su rigore al 45’ p.t. Turchia-Slovacchia 1-2 Weiss (S) al 24’, Stoch (S) al 39’ p.t.; Toprak (T) al 40’ s.t. Sudafrica-Senegal 0-0 Romania-Uruguay 1-1 Cavani (U) al 2’ p.t.; Stancu (R) al 5’ s.t. Danimarca-Russia 0-2 Shirokov al 4’, Arshavin al 45’ p.t. Svizzera-Argentina 1-3 Messi (A) al 20’ p.t.; Shaqiri (S) al 5’, Messi (A) al 43’ e su rigore al 47’ s.t. Austria-Finlandia 3-1 Janko (A) al 32’ p.t.; Harnik (A) al 9’, Ivanschitz (A) su rig. al 28’, Furuholm (F) al 44’ s.t. Grecia-Belgio 1-1 Salpingidis (G) al 9’, Chadli (B) al 32’ p.t. Croazia-Svezia 1-3 Ibrahimovic (S) su rigore al 13’, aut. Olsson (S) al 44’ p.t.; Larsson (S) al 2’ e al 24’ s.t. Germania-Francia 1-2 Giroud (F) al 21’ p.t.; Malouda (F) al 24’, Cacau (G) al 45’ s.t. Irlanda del Nord-Norvegia 0-3 Nordtveit al 44’ p.t.; Elyounoussi al 43’, Ruud al 47’ s.t. Slovenia-Scozia 1-1 Kirm (Sl) al 33’, Berra (Sc) al 39’ p.t. Polonia-Portogallo 0-0 Irlanda-Rep. Ceca 1-1 Baros (R) al 5’, Cox (I) al 41’ s.t. Galles-Costarica 0-1 Campbell al 6’ p.t. Italia-Usa 0-1 Dempsey al 10’ s.t. Inghilterra-Olanda 2-3 Robben (O) al 12’, Huntelaar (O) al 14’, Cahill (I) al 40’, Young (I) al 45’, Robben (O) al 46’ s.t. Spagna-Venezuela 5-0 Iniesta al 37’, Silva al 40’ p.t.; Soldado al 5’, all’8’ e al 41’ s.t. LE ALTRE Nuova Zelanda-Giamaica 2-3, Filippine-Malesia 1-1, Hong Kong-Taipei 5-1, Azerbaigian-Palestina 0-2, Egitto-Niger 1-0. Armenia-Canada 3-1, Lussemburgo-Macedonia 2-1, Malta-Liechtenstein 2-1, Marocco-Burkina Faso 2-0. Giocate nella notte Bolivia-Cuba, Cile-Ghana, Paraguay-Panama, Ecuador-Honduras, Messico-Colombia, Salvador-Estonia. Record Nell’amichevole contro il Niger, il centrocampista egiziano Ahmed Hassan (Al-Ahly) è diventato il giocatore con più presenze in nazionale di sempre: 179 partite, superato il portiere dell’Arabia Saudita Al Deayea (178). QUAL. COPPA D'AFRICA 2013 Andata dei 32esimi, ritorno tra il 15 e il 17 giugno Madagascar-Capo Verde 0-4, Seychelles-Congo DR 0-4, Sao Tome&Principe-Sierra Leone 2-1, Ciad-Malawi 3-2, TanzaniaMozambico 1-1, Congo-Uganda 3-1, Burundi-Zimbabwe 2-1, GambiaAlgeria 1-2, Etiopia-Benin 0-0, Ruanda-Nigeria 0-0, Guinea Bissau-Camerun 0-1, Liberia- Namibia 1-0, Kenya-Togo 2-1. QUALIFICAZIONI MONDIALI ASIA Seconda fase, ultima giornata Cina-Giordania 3-1, Tagikistan-Corea del Nord 1-1, Australia-Arabia Saudita 4-2, Oman-Thailandia 2-0, Giappone-Uzbekistan 0-1, Corea del Sud-Kuwait 2-0, Emirati Arabi-Libano 4-2, Iran-Qatar 2-2, Bahrain-Indonesia 10-0, Iraq-Singapore 7-1. Qualificate Iraq, Giordania, Corea del Sud, Libano, Uzbekistan, Giappone, Australia, Oman, Iran, Qatar. Prossima fase Due gironi da 5, sorteggio il 9 marzo.


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EURORIVALI AZZURRE

VERSO EURO2012

Si parte l’8 giugno Italia-Spagna il 10 e con l’Irlanda il 18 1 luglio: finale a Kiev

IRLANDA REPUBBLICA CECA

Novantanove giorni al calcio d’inizio di Euro2012, ovvero alla partita inaugurale che a Varsavia metterà di fronte Polonia e Grecia, l’8 giugno. L’ultimo atto è previsto invece il primo luglio, quando, al termine della finale di Kiev, verrà celebrata la squadra campione.

Dopo le amichevoli che ieri sera hanno coinvolto tutte le sedici squadre partecipanti, si entra nel clima giusto. La vendita ufficiale dei biglietti, per dire, termina già domani sera. L’Italia dopo un paio di ulteriori amichevoli sarà nel ritiro di Wieliczka, a un passo

SPAGNA VENEZUELA

1 1

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Iniesta al 37’, Silva al 40’ p.t.; Soldado al 5’, all’8’ e al 40’ s.t.

IRLANDA (4-4-1-1) Given 6,5; O’Shea 6, St. Ledger 6,5, O’Dea 6, Ward 5,5; Duff 5 (dal 18’ s.t. Hunt 6), Whelan 6 (dal 18’ s.t. Green 6), Andrews 6, McGeady 6,5 (dal 34’ s.t. McClean 6,5); Keane 6 (dal 26’ s.t. Walters 6); Long 5 (dal 26’ s.t. Cox 7). PANCHINA Forde, Henderson, Foley, Duffy, Coleman, McCarthy. ALL. Trapattoni 6,5.

SPAGNA (4-2-3-1) Casillas 6; Arbeloa 6.5, Piqué 6.5, Sergio Ramos 6.5 (dal 16’ s.t. Puyol 6.5), Jordi Alba 7; Xabi Alonso 7 (dal 16’ Xavi 6.5), Busquets 7; Fabregas 7.5 (dal 30’ s.t. Muniain 6.5), Silva 8 (dal 16’ s.t. Jesus Navas 6.5), Iniesta 7.5 (da 1’ s.t. Cazorla 7); Llorente 6 (dal 1’ s.t. Soldado 7.5). PANCHINA Victor Valdes, Reina, Iraola, Javi Martinez, Thiago, Mata. ALL. Del Bosque 7. VENEZUELA (4-4-2) Hernández 5; Rosales 4.5, Vizcarrondo 4.5, Amorebieta 4, Quijada 4.5 (dal 27’ s.t. R. Feltsher 5); Julio Álvarez 5 (dal 16’ s.t. Cesar Gonzalez 5), Rincon 5, Vitalia 5 (dal 37’ s.t. Flores s.v.), Arango 5 (dal 44’ s.t. Greco s.v.); Miku 5 (dal 21’ s.t. Tuñez 5), J. Rondon 5 (dal 33’ s.t. F. Feltsher 5). PANCHINA Romo, M. Rondon, Orozco, Alex Gonzalez. ALL. Farias 4.5

ARBITRO Neves M. Da Sousa (Por) 6,5 ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.

Super Cox, solito Trap L’Irlanda sta in piedi Baros porta avanti i cechi, poi pressing, tifo e i giovani lanciano i verdi verso il pari Migliori

h 7 Cox Segna un gran gol nel finale, potenza e tecnica, beffando Sivok: non è una sorpresa, già aveva infilato gli azzurri in amichevole. Meglio del titolare Long, aspettando Doyle.

h7

Gebreselassie Passo da mezzofondista, piedi da esterno «alto», chiude con decisione e partecipa all’attacco rendendosi pericoloso anche nel dribbling. Esce e la fascia destra si scopre per il gol.

Rimandati

i5 Duff

Non ha più il ritmo dei tempi belli: ogni tanto un’accelerazione a destra, ma pochi ritorni (mentre McGeady si sfianca a sinistra). McClean è in agguato.

i5 Sivok

Mai sicuro, perde Keane in diverse occasioni ed è costretto al fallo. Nel finale lascia passare Cox: poteva essere rigore, ma un po’ d’opposizione…

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI DUBLINO

Guai a dare per spacciato Trapattoni. L’Irlanda è a immagine e somiglianza del mister, Gieovanni come lo chiamano qui, e non s’arrende mai: anche quando la serata non è delle migliori, anche quando Keane dopo tanta fatica si spegne, anche quando gente come Duff tradisce. Sono i giovani, quelli che per Trap «devono aspettare un po’», a rimettere in piedi la baracca. La Repubblica Ceca, senza dannarsi troppo, è avanti dal 5’ della ripresa con Baros (colpa di un movimento sbagliato della difesa irlandese) e pensa di avercela fatta. Quando mai. Dentro il fenomeno annunciato McClean, a sinistra, dentro la coppia di attaccanti «young guns» Cox e Walters, ed ecco il bello della sfida: 42’ del secondo tempo, palla persa malamente da Kolar sulla trequarti, Cox punta, e pianta, l’inaffidabile centrale Sivok beffando Cech con un gran diagonale quasi dal fondo. La striscia d’imbattibilità s’allunga: 12 partite in 11 mesi. Se non avesse già altri problemi, Prandelli lo sa: con Trap le partite durano 90’ e oltre. Senza play Non è una grande

Irlanda comunque. E un po’ di assenti complicano la vita.

5 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Baros (R) al 5’, Cox (I) al 42’ s.t.

REP.CECA (4-2-3-1) Cech 6,5; Gebreselassie 7 (dal 22’ s.t. Rajtoral 6), Sivok 5, Kadlec 6, Limbersky 6; Plasil 6,5, Jiracek 5,5 (dal 1’ s.t. Hubschman 6); Petrzela 6,5 (dal 22’ s.t. Pilar 5,5), Stajner 6,5 (dal 14’ s.t. Kolar 5), Rezek 6 (dal 42’ s.t. Pekhart sv); Baros 6,5 (dal 14’ s.t. Lafata 5,5). PANCHINA Drobny, Pudil. ALL. Bilek 6,5.

Robbie Keane, 31 anni, marcato stretto da Tomas Sivok, 28 REUTERS

da Cracovia, a partire dal 6 giugno per preparare le gare del girone di qualificazione contro Spagna (il 10 giugno alla Pge Arena di Danzica, nella foto Iniesta)), Croazia (il 14 giugno allo stadio Miejski di Poznan) e Irlanda (il 18 giugno sempre al Miejski di Poznan).

NOTE spettatori 37.741. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 2-9. Angoli 2-5. Fuorigioco 4-1. Recuperi: 1’ pt, 2’ st

Ward, esterno sinistro di difesa, fa rimpiangere Dunne. In attacco Long, un po’ solo con Keane versione elastico con la mediana, finisce lontano dall’azione né fa l’impossibile per rientrare. In difesa però St. Ledger è sempre più sicuro, di testa e di piede, e O’Shea a destra ci mette tutta l’esperienza: i palloni alti sono proprietà privata. Manca, storicamente, un play: i due centrali, Whelan e Andrews, hanno polmoni per inseguire chiunque ma non costruiscono, quindi l’azione deve affidarsi agli esterni. Solo che Duff è giù e non basta il ritmo di McGeady, a sinistra, per superare Gebreselassie, terzino-mezzofondista di cui sentiremo parlare. Ci mette l’anima invece Robbie Keane, più piedi che polmoni per la verità, e per poco Cech non cade. L’Irlanda va aggredita in mezzo e poi infilata allargando il gioco.

Keane si spegne, Duff tradisce, ma alla fine ancora una volta viene fuori il carattere Grande Cox Ma la Repubblica

Ceca – pur senza Rosicky, ben sostituito dal mobilissimo Stajner – è organizzata soprattutto in mediana e parte a scatti: nel 4-2-3-1 Plasil è il play tuttofare, mentre la linea di trequartisti non dà punti di riferimento. Baros sembra un po’ fuori dalla manovra, torna per dare spazi, ma al 5’ è al posto giusto, al limite dell’area, innescato da Rezek che approfitta della difesa spostatasi in blocco a sinistra sbagliando diagonale: e per Given, in uscita disperata, non c’è niente da fare. Tra spirito amichevole e undici sostituzioni, il risultato sembra scolpito: solo che l’Irlanda è l’Irlanda, i quarantamila di Dublino spingono senza mai fischiare, e i cechi, invece di aggredire e chiudere, cadono nel pressing dei nuovi attaccanti. Cox è devastante, Tardelli e Trap saltano neanche fosse una finale, finisce 1-1 e il messaggio è chiaro: trovare all’ultima giornata l’Irlanda — che ci ha già messi sotto in amichevole — non è proprio il massimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

David Silva, 26 anni, ha segnato il gol del raddoppio al Venezuela REUTERS

È Spagna spettacolo Tre colpi di Soldado Il bomber del Valencia sbaglia pure un rigore. E Del Bosque ride: Silva è tornato grande Migliori

h 8 Silva Sarà stata la maglia, così simile a quella del City, però era tempo che non lo si vedeva tanto ispirato con la Spagna. Una partita spettacolare, piena di dettagli tecnici eccezionali.

h 7,5 Soldado

Non giocava in nazionale da quasi 5 anni, torna e segna una tripletta, permettendosi di sbagliare un rigore. Una prestazione che può valere la convocazione all’Europeo.

Rimandati

4 i Amorebieta Nel 2008 fu convocato dalla Spagna, ma non giocò. È nato in Venezuela così ha cambiato maglia, diventando il primo dell’Athletic a giocare contro la Spagna. Travolto ed espulso.

5 i Hernandez A parte i cinque gol subiti, il portiere non sembra certo un mostro di sicurezza. Anzi, sullo 0-0 rischia addirittura di mandare lui in rete un tiro di Iniesta.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO MARIA RICCI MALAGA (Spagna)

Un’esibizione. La Spagna offre la sua miglior versione e pur con Xavi in panchina sommerge il Venezuela con una marea di gran gioco e cinque gol. Gli aggettivi per descrivere la partita della prima avversaria dell’Italia all’Europeo (10 giugno) rischiano di gonfiarsi, soprattutto quando si deve parlare di Fabregas, Iniesta e Silva (in rigoroso ordine alfabetico), i 3 cantautori che Del Bosque ha sistemato ieri alle spalle di Fernando Llorente (in attesa di Villa, con Soldado, vedi più avanti, in feroce ascesa). La libertà Tre uomini in fuga da schemi, ordine, rigidità tattica. Liberi di scambiarsi continuamente la posizione e cercarsi facendo girare la testa ai venezuelani. Ok, la Vinotinto non sarà il Brasile ma ultimamente ha battuto l’Argentina nelle qualificazioni mondiali e la scorsa estate è arrivata alle semifinali in Coppa America. Ieri è stata annichilita. La Roja, con un’insolita e poco apprezzata maglia azzurra, ha preso palla al calcio d’inizio e non l’ha più lasciata. Dodici occasioni, con due gol e un palo, solo nel primo tempo, 162 passaggi riusciti nei primi 15’, ondate di scambi rapidi e precisi con la gente di Malaga in sollucchero per 90’. Il gol ci ha

ARBITRO Treimanis (Lettonia) 6.5. ESPULSI Amorebieta (V) al 20’ s.t. per fallo da ultimo uomo. AMMONITI Fabregas (S). NOTE Spettatori 20.000 circa. Tiri in porta: 17-1. Tiri fuori: 5-2. Angoli: 6-2. In fuorigioco: 1-0. Recuperi: 0‘ p.t.; 3‘ s.t.

messo un po’ ad arrivare per un palo di Ramos e piccoli dettagli, poi i 3 di cui sopra hanno deciso che poteva bastare. Due assist di Fabregas Il primo

dal centro dell’area per l’accorrente Iniesta, il secondo da destra per Silva dopo tre scambi elettrici che avevano coinvolto lo stesso Silva e ancora Iniesta. Se Roberto Mancini ha visto la partita deve aver goduto a lungo. Il suo uomo più tecnico ha deliziato il palato dei presenti con il suo sinistro «pata negra», denominazione d’origine controllata. Del Bosque invece avrà apprezzato, tra le tante altre cose, la dinamica e i polmoni di Jordi Alba, in constante progressione sulla fascia. Quello del terzino sinistro sembra un problema risolto. Il c.t. come al solito ha schierato i suoi con grande attenzione alla par condicio: 4 del Madrid e 4 del Barça all’ini-

Iniesta segna per primo poi prende il comando a centrocampo con Fabregas zio, per non irritare nessuno. L’occasione sfruttata Dopo l’in-

tervallo Llorente ha lasciato il posto a Soldado, che non giocava in nazionale da quasi 5 anni e ha deciso di approfittare della sua occasione in maniera quasi esemplare: all’8’ aveva già fatto due reti, la prima offerta da Cazorla (entrato per Iniesta), la seconda da Arbeloa, arrivando a 3 nel finale (ancora grazie a Cazorla). Il quasi è dovuto al rigore rimediato (fallo di Amorebieta per impedire un gol fatto, con conseguente espulsione) e sbagliato al 21’. L’ultima partita della Spagna prima della pubblicazione della lista dei convocati per l’Europeo è servita alla Roja per arrivare a 600 incontri ufficiali (342 vittorie) e a 24 vittorie di fila in casa; a Casillas per eguagliare il record mondiale di Van der Sar, 72 partite senza ricevere gol; a Muniain, eccezionale speranza basca, 19 anni appena compiuti e già oltre 100 partite in Liga, per debuttare. Per Del Bosque, molti motivi per sorridere. Per l’Italia, altrettanti per preoccuparsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Migliori

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Rimandati

h 7,5 Ibrahimovic

h 7 Rakitic

i 4,5 Olic

i 4 Jonas Olsson

Ha classe così superiore che non deve sforzarsi per dare tre assist, segnare e sfiorare il raddoppio

L’elemento più interessante della Croazia, un peperino bravo sulla fascia e in mezzo al campo

In rapporto a fama e bravura, una delusione totale. Non tocca palla, inevitabile il cambio all’intervallo

Con una tragicomica deviazione alle spalle dell’attonito Isaksson fa rimpiangere Majstorovic.

Magico Ibra, così si batte la Croazia Il milanista segna su rigore, dà spettacolo e la Svezia vince a Zagabria: lezione anche per l’Italia DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECERE ZAGABRIA (Croazia)

Che spettacolo, Ibra. Aveva proprio voglia di giocare ieri sera, da capitano della sua nazionale e in attesa del rientro nel nostro campionato. Così si è subito piazzato centralmente alle spalle di Elmander e alla prima palla utile ha spedito davanti a Pletikosa quel cavallone biondo di Toivonen disegnandogli il corridoio libero con una traiettoria morbida e docile: classico impatto tra chi attacca e il portiere in uscita, rigore. Chi va a trasformarlo? Il capitano naturalmente, così per riprendere confidenza con il gol. Da applausi Poi annotiamo nel

primo tempo una punizione da distanza siderale destinata giusto nell’angolino con prodezza del succitato portiere che ci arriva di un soffio. E un secondo tempo sontuoso, con due percussioni che fruttano altrettante reti agli svedesi, firmate dal nuovo entrato Sebastian Larsson ma moralmente ascrivibili all’attaccante del Milan. Il 2-1: dopo aver frantumato l’intera difesa Ibra lascia

al compagno il compito di spedire la sfera in rete; il 3-1, il milanista avanza palla al piede attirando l’attenzione generale e poi serve sullo scatto Larsson che si ritrova davanti alla porta. Il bello è che per sollecitare gli applausi del pubblico locale, già ben predisposto (la madre di Zlatan è croata), lo svedese non si è dovuto nemmeno spendere tantissimo. Talmente superiore è la sua classe che ogni tocco destava ammirazione. Rivelazione Insomma, eravamo venuti per dare un’occhiata ai nostri avversari di Euro 2012, i padroni di casa, e abbiamo ammirato questa Svezia ordinata e robusta, che con le invenzioni di Ibra può dare seri fastidi a Inghilterra e Francia in un girone infernale completato dall’Ucraina: auguri, caro Zlatan... Come Conte Dunque, la Croa-

zia. Slaven Bilic, rude difensore ai tempi di Boban, l’ha disegnata traendo ispirazione da Antonio Conte. Il primo Conte della stagione, quello del 4-2-4. Così Bilic ha piazzato i suoi uomini, lasciando sulla fascia mancina Rakitic, quello apparso più in forma e più do-

CROAZIA SVEZIA

1 3

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Ibrahimovic (S) su rigore al 13’, autogol di J.Olsson (S) al 44’ p.t.; Larsson (S) al 2’ e al 24’ s.t. CROAZIA (4-2-4) Pletikosa 6,5; Vida 6 (dal 23’ s.t. Perisic 6), Schildenfeld 6, Simunic 6, Corluka 6 (dal 29’ p.t. Pranjic 6); Dujmovic 5 (dal 1’ s.t. Kranjkar), Modric 5 (dal 28’ s.t. Vukojevic s.v.); Srna 6,5, Mandzukic 5 (dal 1’ s.t. Eduardo), Olic 4,5, Rakitic 7. PANCHINA Kelava, Subasic, Vrsaljko. ALL. Bilic 6. SVEZIA (4-4-1-1) Isaksson 6,5; Granqvist 6, Mellberg 6, J.Olsson 4, M.Olsson 6; Elm 6 (dal 1’ s.t. Larsson 6), Svensson 6 (dal 1’ s.t. Vernbloom 6), Kallstrom 5,5 (dal 1’ s.t. Kolmen 6), Toivonen 6 (dal 28’ s.t. Bajrami s.v.); Ibrahimovic 7,5 (dal 40’ s.t. Hysen); Elmander 5,5 (dal 1’ s.t. Guidetti 6). PANCHINA Antonsson, Lustig, Wendt, Wiland. ALL. Hamren 6. ARBITRO Zganec (Slo) 6. AMMONITI Vida (C), Mandzukic (C) e Simunic (C) per gioco scorretto.

Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, attaccante del Milan, capitano della Svezia: ieri ha sbloccato la gara su rigore AP

tato di estro, e mettendo in mediana il piccolo talentuoso Modric (ieri però non si è espresso) al fianco del gigante Dujmovic, uno che recupera palloni e basta. L’altra ala, Srna, è il tipo tosto e continuo che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni. Difesa rigo-

rosamente a quattro con Corluka e Vida che amano però prendere parte alla manovra, e due punte classiche: il brevilineo Olic e il saltatore Mandzukic, che però contro i giganti svedesi non ha toccato palla. Pure Olic, in verità, ha deluso. Il fatto è che questo modulo appare troppo squilibrato, si so-

no aperti troppi varchi centrali e il gioco sulle fasce non ha prodotto sbocchi interessanti. I vuoti Tanto che nella ripresa

il c.t. di casa ha portato Rakitic sulla linea mediana inserendo Eduardo. Ma la Svezia ha colpito duro e nell’ultima parte il girotondo di cambi ha privato

NOTE Spettatori 6.150 circa. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 3-1. Angoli 4-2. In fuorigioco 1-3. Recuperi 1’ p.t. e 3’ s.t.

la sfida di significati tattici. Annotiamo però lo scarso interesse del pubblico di Zagabria: troppi i vuoti sulle tribune. Ma siamo ancora lontani dall’Europeo e Bilic ha previsto altri due collaudi. Decisione saggia, questa squadra ne ha proprio bisogno.

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LE ALTRE AMICHEVOLI INTERNAZIONALI GERMANIA FRANCIA

INGHILTERRA OLANDA

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GIUDIZIO 777

FRANCIA (4-2-3-1) Lloris 7; Debuchy 6,5, Rami 6, Mexes 6, Abidal 6; Cabaye 6,5 (dal 17’ s.t. A. Diarra 6), M’Vila 6 (dal 17’ s.t. Malouda 7); Valbuena 6,5 (dal 23’ s.t. Amalfitano 6), Nasri 6,5, Ribery 6 (1’ s.t. Menez 6); Giroud 7 (31’ s.t. Saha s.v.). PANCHINA Carrasso, Mandanda, Evra, Sakho, Reveillere, Martin, Gameiro. ALLENATORE Blanc 7.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Robben (O) al 12’, Huntelaar (O) 13’, Cahill (I) 40’, Young (I) 46’, Robben (O) al 47’ s.t. INGHILTERRA (4-2-3-1) Hart 5,5; Richards 5, Smalling 5,5 (dal 19’ s.t. Jones 5,5), Cahill 6,5, Baines 5,5; Barry 5,5 (dal 1’ s.t. Milner 6), Parker 6; Johnson (dal 16’ s.t. Downing), Gerrard (dal 33’ p.t. Sturridge 6, dal 43’ s.t. Walcott s.v.), Young 6,5; Welbeck 5 (dal 34’ s.t. Campbell s.v.). PANCHINA Green, Carson, A.Cole, Lescott. ALLENATORE Pearce 6. OLANDA (4-2-3-1) Stekelenburg 7; Boulahrouz 5,5 (dal 37’ s.t. Vlaar s.v.), Heitinga 6, Mathijsen 6,5, Pieters 5,5 (dal 1’ s.t. Schaars 6); Van Bommel 6,5, N. de Jong 6,5; Kuyt 6, Sneijder 6 (dal 31’ s.t. Emanuelson 6), Robben 8; Van Persie 5 (dal 1’ s.t. Huntelaar 7, dal 19’ s.t. L. de Jong 6). PANCHINA Krul, Vlaar, Strootman, Wijnaldum, Bruma, John, Narsingh). ALLENATORE Van Marwijk 6,5.

ARBITRO Tagliavento (Ita) 6. AMMONITI Boateng (G), Mexes (G), L. Bender (G) per gioco scorretto.

ARBITRO Brych (Ger) 6. AMMONITI Richards (I), Mathijsen (O) per gioco scorretto.

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Giroud (F) al 21’ p.t.; Malouda (F) al 23’, Cacau (G) al 46’ s.t. GERMANIA (4-2-3-1) Wiese 6; J. Boateng 5, Hummels 5, Badstuber 5 (dal 1’ s.t. Höwedes 5), Aogo 5; Khedira 6 (dal 25’ s.t. L. Bender 5,5), Kroos 5,5; Reus 6 (dal 25’ s.t. Cacau 6,5), Özil 5,5, Schürrle 5,5 (dal 42’ p.t. Müller 5,5); Klose 5,5 (dal 1’ s.t. Gomez 5,5). PANCHINA Neuer, Schmelzer, Träsch, Rolfes. ALLENATORE Löw 5,5.

Il bacio di Olivier Giroud, 25 anni, a Mathieu Debuchy, 26, dopo il primo gol. È l’esultanza molto «affettuosa» dell’attaccante del Montpellier EPA

Francia al bacio Buio Germania Dopo 11 mesi arriva il tonfo Giroud e Malouda (un gol per tempo) stendono i tedeschi apparsi spenti Botta per Klose, ma lui: «Niente di grave» DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI BREMA (Germania)

Hanno cercato di liberarsi in fretta dagli impegni protocollari. Angela Merkel, dopo aver discusso in diretta con cento cittadini di Erfurt, ha cambiato la consueta giacca pastello spento con una tuta di poliestere comprata in un outlet di Ischia dove passa le vacanze. Poi ha tifato Germania non solo per patriottismo sportivo ma per affetto verso Joachim Löw, che spesso sente al telefono. Nicolas Sarkozy ha lasciato a Carla la televisione del tinello e si è steso col pigiama di seta sul divano per sostenere per la Francia del suo amico Laurent Blanc, che lui difese quando il

c.t. (con mezza federazione) venne accusato di convocazioni modellate da un sospetto di razzismo. Con tutto il rispetto per la signora, un «tié» è partito da Parigi verso Berlino: nel prossimo vertice europeo, sarà la Cancelliera a dover sopportare gli sfottò. I motivi A 100 giorni dall’Europeo i Bleus allungano meritatamente a 18 la serie di partite consecutive senza sconfitta; mancano Benzema e Remy, Gourcuff e Diaby, ma la rosa si dimostra superiore a quella della Germania dove non ci sono Schweinsteiger (al suo posto Kroos), Lahm (Aogo), Podolski (Schürrle), Mertesacker (Badstuber), Goetze (Reus), e con Neuer in panchina per lasciare posto a Wiese, unico del Wer-

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NOTE spettatori 37.800, incasso non comunicato. Tiri in porta 5 (1 palo)-7. Tiri fuori 4-3. Angoli 5-8. In fuorigioco 2-4. Recuperi p.t. 3’; s.t. 4’.

der. Giroud, capocannoniere della Ligue 1 con il Montpellier infila il suo primo centro in nazionale (terza presenza, debutto da titolare) e festeggia baciando Debuchy; Valbuena, Nasri, Ribery e poi Menez tengono sempre alto il pressing; Lloris e un palo (Badstuber) evitano il pari verso l’intervallo, nell’unico momento decente dei tedeschi, fischiati senza pietà dopo il raddoppio meritato di Malouda. Non perdevano da 11 mesi. Tagliavento L’arbitro di Mi-

lan-Juve stavolta non ha assistenti tremolanti e prende una boccata d’aria fresca in un match di prestigio ma pur sempre amichevole. Pochi fischi, uno era necessario quando Debuchy, nemmeno ammonito, colpisce con una manata involontaria Schürrle che deve uscire; l’1-0 gol francese sul filo del fuorigioco ma non oltre (adeguati gli assistenti Manganelli e Di Fiore) e il 3-0 correttamente annullato a Saha. Gli italiani Klose, capitano, gio-

ca un tempo: la Lazio non si lamenti, anche se l’attaccante prende una scarpata sulla sua seconda grande opportunità: «Niente di grave, sono pronto per il derby» — racconta. Prima Miro sbaglia un gol facile, centrando Lloris. Il milanista Mexes si comporta meglio che con Borriello. Non tira pugni, ma soltanto la maglia di Bender: ammonito, stavolta è stato visto. Poi racconta di aver chiesto scusa all’arbitro per i fatti di sabato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto lo scontro aereo tra Klaas-Jan Huntelaar, 28 anni, e Chris Smalling, 22. I due hanno poi lasciato il campo AFP-REUTERS-AP

Scontro in volo Huntelaar e Smalling in ospedale Tanta paura a Wembley in occasione del gol dell’olandese. L’Inghilterra del dopo Capello comincia con un k.o. (2-3) DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI LONDRA

La bocca di Huntelaar piena d’erba e fango, la bocca di Smalling che sembra pronunciare una litania senza senso, seduto su una barella: è questa l’immagine forte di Inghilterra-Olanda, inventata, disegnata, aperta e chiusa da Arjen Robben. È stato lui, il fantastico solista oranje, a tenere in qualche modo insieme un’Olanda spesso sgranata e trotterellante. Ma il segno sulla partita, e non solo per quella bocca piena d’erba e poi sangue, l’ha messo anche Klaas-Jan Huntelaar, l’attaccante non omogeneo tecnicamente ai creativi oranje e un po’ estraneo alle trame del c.t. Van Marwijk, che però farebbe be-

ne a trovare il modo di utilizzarlo a Euro 2012. Intanto il povero Huntelaar segna un gol lampo e finisce all’ospedale con il compagno di zuccata. Old times L’Olanda torna a vin-

cere a Wembley dopo 35 anni, soprattutto torna a vincere dopo la rullata ricevuta dai tedeschi ad Amburgo. Gli inglesi invece non cominciano bene l’era post-Capello. Stuart Pearce dà un’impronta buonista consegnando la fascia di capitano al graditissimo Parker, il ragazzo della porta accanto che piace a tutti, non ha tatuaggi in vista e neppure liti al pub nel palmares. La chiave Dopo mezzora, su Wembley la noia è già calata fitta. L’Inghilterra è una squadra

NOTE spettatori 76.283. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 5-6. Angoli 6-4. In fuorigioco 1-0. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.

approssimativa e Welbeck pasticcia troppo, l’Olanda ha perso il furore che l’ha portata alla finale mondiale. Appagati da qualificazioni troppo facili (l’Olanda è arrivata a Euro 2012 da testa di serie), gli oranje risultano veramente amichevoli, a parte qualche fallaccio che scappa, più che altro per abitudine. Neppure l’uscita del leader Gerrard scuote i ragazzi di Pierce, e gli olandesi si adeguano. Tutto cambia nel secondo tempo, quando Van Marwijk sostituisce la sua prima scelta Van Persie dopo 45 minuti trascorsi a vagare come un amleto per le mura di Elsinore. Van Persie, giocatore splendido in questa Premier, spesso buca in nazionale, mentre Huntelaar segna ovunque con regolarità. Ed è lui, dopo il primo gol inventato da Robben che galoppa per tutto il campo e segna, a raddoppiare con rabbia, dopo un bello scambio con Kuyt. La sua presenza in campo però dura poco. Stekelenburg ok Vedere i due ra-

gazzi in terra lascia tutti shock per un po’, ma il gioco resta vivo: sia Inghilterra che Olanda affrettano il passo, quasi volessero correre a vedere come stanno Smalling e Huntelaar. L’Inghilterra nella confusione trova un pareggio casuale, corretto da un altro capolavoro di Robben (solo alla seconda uscita in nazionale dopo il Mondiale). Bene Stekelenburg, Van Bommel ed Emanuelson, mentre Sneijder pare appesantito dai pensieri interisti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SPETTACOLO LA PULCE TRASCINA L’ALBICELESTE CONTRO LA SVIZZERA: 3-1. IN GOL LA STELLINA SHAQIRI

Messi esagerato, l’Argentina è sua: tripletta SVIZZERA ARGENTINA

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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Messi (A) al 20’ p.t.; Shaqiri (S) al 5’, Messi (A) al 44’ e su rigore al 48’ s.t. SVIZZERA (4-2-3-1) Benaglio 5,5 (dal 1’ s.t. Wolfi 6); Lichsteiner 6 (dal 13’ s.t. Ziegler 6), Senderos 5, Affolter 5,5, Rodriguez 5,5; Inler 6, Dzemaili 6 (dal 20’ s.t. Stocker 6); Shaqiri 6,5, Xhaka 5,5, Frei 6 (dal 1’ s.t. Derdiyok 6; dal 42’ s.t. Vitkievitz); Mehmedi 5,5 (dal 35’ s.t. Emegara s.v.). PANCHINA Sommer, Fernandes, Nef. ALLENATORE Hitzfeld 6. ARGENTINA (4-4-2) Romero 6; Campagnaro 6, Fernandez 5,5, Garay 6, Zabaleta 5,5; Sosa 6 (dal 35’ s.t. Higuain 6,5), Mascherano 5,5, Brana 6 (dal 1’ s.t. Gago 6), Maxi Rodriguez 5,5 (dal 26’ s.t. Salvio 6,5); Messi 7,5, Aguero 6,5. PANCHINA Andujar, Diaz, Monzon, Palacio, Lamela. ALLENATORE Sabella 6. ARBITRO Meyer (Germania) 6. AMMONITI Inler (S) per gioco scorretto. NOTE spettatori paganti 31.250. Tiri in porta 5-7. Tiri fuori 4-4. Angoli 2-5. In fuorigioco 1-1. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI BERNA

Nuova Argentina, vecchio Messi. Il cittì Sabella soffoca il suo campione in un abbraccio interminabile. Giusto così. Leo è la soluzione di tanti problemi come conferma la tripletta messa a segno dal fuoriclasse del Barcellona. Ma la Seleccion è ancora un cantiere aperto. Non convince la linea difensiva (in affanno anche i due partenopei Campagnaro e Fernandez), troppo prevedibile la regia del vecchio Mascherano e da rivedere i due esterni Maxi Rodriguez e Jose Sosa. Quest’ultimo per movenze e facilità di dribbling sembra la fotocopia di Pastore. Per il momento, comunque, basta e avanza Messi. Il Pallone d’Oro come al solito ci mette cuore e talento. La Seleccion è l’ultima

sfida da vincere di una carriera straordinaria. Lo show Al primo affondo Leo

inventa una delle sue magie. Triangolo perfetto con Aguero e sinistro che muore nell’angolo basso con il portiere Benaglio immobile. Un colpo di biliardo. Poi, nel finale di gara, piazza l’uno-due che determina il 3 a 1 finale. Prima chiudendo con un sinistro imparabile un’azione di contropiede e infine trasformando un calcio di rigore conquistato dal nuovo entrato Higuain. A parte Messi c’è da salvare il compagno di reparto Aguero (i due si trovano a occhi chiusi) e i nuovi entrati Higuain e Salvio. Entrambi molto reattivi. Sabella ha ancora molto da lavorare e potrebbe essere saggio, forse, addirittura indispensabile ripescare qualche grande vecchio.

Lionel Messi, 24 anni, autore della tripletta che ha steso la Svizzera REUTERS Stellina Anche la Svizzera mette in mostra il suo talento in miniatura. Xherdan Shaqiri, classe ’91, già promesso al Bayern, dimostra, alla faccia dell’età, di avere talento e la giusta dose di sfacciataggine. Nel primo tempo finisce spesso in mezzo

al campo alla disperata ricerca di qualche pallone giocabile. Finendo, però, per togliere spazio a Inler e per creare solo confusione. Ma quando, finalmente, si sposta sulla fascia destra regala una marcia in più alla nazionale di Hitzfeld. Shaqiri

è un talento che deve ancora completare il suo processo di maturazione, per il momento è un «dieci e mezzo». Ma comunque è uno che vede la porta. E lo dimostra a inizio ripresa realizzando il gol dell’1 a 1 con un destro in corsa che beffa Romero. Reazione elvetica Per qualche minuto la Svizzera sembra addirittura in grado di vincere la partita. Inler è un punto di riferimento prezioso in cabina di regia. E non sfigura neppure Dzemaili. Due giocatori che stanno facendo anche la fortuna del Napoli di Mazzarri. Ma quando il gioco si fa duro la nazionale di Hitzfeld si sfilaccia. E visto che dall’altra parte c'è Messi si tratta di un autentico suicidio. Il Pallone d’Oro ne approfitta con la freddezza del killer consumato. Poi, finisce tra le braccia di Sabella. Nuovo corso, vecchia storia. La voglia di tornare grande dell’Argentina passa sempre e comunque dal sinistro magico di Leo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

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SERIE A LA VOLATA SCUDETTO

«Galliani, sono Ag Una telefonata e dopo i veleni di Milan-Juve riparte il dialogo Il numero 1 bianconero chiama l’ad rossonero per stoppare le polemiche. I due faranno fronte comune per difendere Beretta in Lega CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

La luce s’è riaccesa. Juve e Milan hanno già chiuso il caso-Muntari. Al telefono Andrea Agnelli e Adriano Galliani martedì sera hanno riavviato il dialogo tra i due club dopo la tempesta di sabato sera a San Siro.

Il chiarimento Pace firmata, allora? Ad essere più cauti potremmo parlare magari di tregua. Ma quel che importa è che i vertici di corso Galileo Ferraris e via Turati abbiano accantonato in fretta le polemiche per ripromettersi di chiudere la stagione con rispetto reciproco. E senza ulteriori strascichi dialettici. Del resto, all’origine della querelle c’era proprio il risentimento rosso-

I ROSSONERI IN INFERMERIA GUAI A MILANELLO

nero per le dichiarazioni juventine che avevano prospettato la questione arbitrale. E non a caso Adriano Galliani s’era lamentato proprio di questo nel duro faccia a faccia con Antonio Conte nell’intervallo della sfida-scudetto.

Allegri e Conte hanno già abbassato i toni: ora non si parlerà più di arbitri...

La chiacchierata Va dato atto al

presidente della Juve d’aver fatto lui il primo passo, E’ stato Andrea Agnelli a chiamare l’a.d.

SI È FATTO MALE 13 VOLTE DAL 2010 A OGGI

Pato senza pace Si ferma ancora: 15 giorni di stop Chissà cosa penserà Bill Garrett quando scoprirà che i suoi consigli non hanno avuto gli effetti sperati. Neanche il consulto statunitense con il super esperto di muscoli di un anno fa è stato sufficiente per evitare ad Alexandre Pato un altro infortunio: un mese dopo l’ultimo guaio, il Papero è di nuovo fermo ai box per uno stiramento. Una lesione muscolare di modesta entità, ma che comunque lo terrà fermo almeno per due settimane. Non è una ricaduta, ma un nuovo problema all’altra gamba rispetto all’ultimo stop, la destra. Un brutto colpo per il brasiliano, che in questa stagione non riesce a trovare continuità.

Una diagnosi ufficiale non esiste ancora, però i primi esami hanno evidenziato uno stiramento di lieve entità che lo terrà fuori almeno 15 giorni. Troppe assenze Così si ripropo-

ne il problema della fragile muscolatura del brasiliano. Pato (che ieri ha fatto solo bicicletta) si è fatto male 13 volte negli ultimi due anni e mezzo, quasi sempre a San Siro e quasi sempre si è trattato di problemi muscolari. I numeri sono impietosi: da gennaio 2010 a oggi ha saltato 50 partite, quest’anno è rimasto fuori per infortunio 18 volte (più una per influenza) su 36 gare ufficiali. A parte i lungodegenti Gattuso, Cassano e Flamini (che ormai è tornato stabilmente in gruppo e per Palermo potrebbe essere convocato) è il giocatore che si è fermato più spesso in questa stagio-

Rientro maledetto Pato era rien-

trato dall’ultimo infortunio (quello del 18 gennaio: lesione muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra) neanche 15 giorni fa: aveva giocato pochi minuti finali in Champions contro l’Arsenal, giusto un assaggio per essere poi pronto in campionato. E invece dopo quella partita ha ricominciato a sentire dolore, stavolta alla gamba destra. La domenica successiva è stato tenuto a riposo contro il Cesena, poi è tornato titolare contro la Juventus, ma ha sentito male un’altra volta e Allegri l’ha sostituito dopo un tempo.

Non si tratta di una ricaduta ma di un nuovo infortunio muscolare La lesione è di lieve entità: aveva sentito dolore già dopo il rientro con l’Arsenal

MILANO

L’emergenza infortuni a Milanello ormai ha superato i livelli di guardia. Le statistiche dicono che da inizio stagione a oggi tutti i giocatori della rosa tranne Emanuelson e Mesbah (che però è arrivato a gennaio e contro la Juve è rimasto fuori per un attacco influenzale) hanno saltato almeno una partita per infortunio. Persino Maxi Lopez, arrivato a fine gennaio, è già stato fermo un turno per una botta al polpaccio.

ne. Logico che il ragazzo cominci a essere sfiduciato e che al Milan siano sempre più preoccupati. Un anno fa Pato era stato da Garrett per cercare di risolvere il problema, ma la nuova metodologia d’allenamento suggerita dal guru dei muscoli ha limitato i danni solo per un breve periodo.

Tutti sotto esame Il Milan negli ultimi anni ha rinnovato spesso lo staff sanitario ma la situazione non è migliorata: in questo campionato nessun’altra squadra ha avuto così tanti infortunati finora. Adriano Galliani è molto preoccupato e i nuovi stop a distanza così ravvicinata di Boateng e Pato hanno fatto suonare l’allarme. Non è un caso che in questi giorni si sia rivisto a Milanello Jean Pierre Meersseman, coordinatore sanitario di MilanLab, che negli ultimi due anni era stato molto meno presente. Galliani ha chiesto a Meersseman di valutare con minuziosa attenzione lo status fisico di tutti i giocatori. Al momento la situazione non è delle migliori: oltre a Gattuso e Cassano saranno sicuramente out per Palermo Seedorf, Strasser, Merkel, Aquilani, Boateng e Pato. Recupero difficile anche per Maxi Lopez e Nesta (elongazione bicipite femorale gamba destra), mentre Bonera (problema al polpaccio) oggi dovrebbe rientrare in gruppo.

Stagione difficile A

questo punto è inevitabile chiedersi quale sia la causa di tanti stop. Colpa solo della fragilità del giocatore o di carichi di lavoro non adatti alla sua muscolatura? Il Milan finora ha sempre usato la massima cautela con il giocatore, dilatando i tempi di recupero per evitare ricadute. Stavolta era rientrato dopo meno di un mese, ma è riuscito a giocare solo 51 minuti in due partite. Di sicuro non è una stagione nata sotto una buona stella. Tra infortuni, incomprensioni con l’allenatore e la cessione mancata al Psg a gennaio, Pato ha vissuto momenti difficili. Quest’anno non abbiamo ancora mai visto il vero Pato, il piccolo fenomeno tutto velocità e gol. Berlusconi ha confermato che lo considera incedibile, Pato però ha bisogno di stare bene e di giocare per dimostrare di poter dare ancora tanto a questa squadra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’A.D. PREOCCUPATO

Troppi k.o. Galliani chiede aiuto a Meersseman

L’attaccante ha uno stiramento alla coscia destra Stagione disastrosa: ha saltato 18 gare su 36 FABIANA DELLA VALLE MILANO

rossonero, rompendo subito il ghiaccio. Trovando evidentemente un Galliani conciliante. La ripresa del dialogo, dunque, ha permesso di chiarire che nessuno ha voglia di esasperare gli animi. E partendo da questa reciproca constatazione i due dirigenti si sono impegnati ad abbassare i toni. Se non proprio ad azzerare le esternazioni sul tema. Il rapporto In questa vicenda,

GDS

f.d.v.


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gnelli». È disgelo INCONTRO CON L’ARBITRO IN GERMANIA-FRANCIA

Mexes: «Domando scusa a Tagliavento, a Borriello e ai miei compagni» BREMA Philippe Mexes e Paolo Tagliavento di nuovo a confronto, stavolta in campo internazionale, durante l’amichevole Germania Francia. Niente di grave stavolta, anzi la pace viene raccontata dal giocatore milanista dopo la partita. «Ho parlato con l’arbitro Tagliavento prima del via, un colloquio franco, senza problemi. Posso dire che è tutto a posto. Ho chiesto scusa a Tagliavento e vorrei chiedere scusa anche a Borriello e ai miei compagni di squadra che adesso dovranno giocare senza di me per tre giornate». Come si ricorderà,

ad ogni modo, è stato decisivo il rapporto di stima che da sempre unisce il presidente bianconero al massimo dirigente milanista. La riprova s’era già avuta ai primi di dicembre, quando il Milan era in prima fila per l’ingaggio di Tevez. In quell’occasione fu Galliani a chiedere al numero uno bianconero di non intralciare i lavori in corsa e Agnelli fu di parola nel disimpegnare i suoi uomini-mercato sul

Lega: bianconeri e rossoneri insieme contro gli 8 club che vogliono un nuovo presidente

Mexes, durante il Milan Juventus delle polemiche, era stato colto dalle telecamere mentre colpiva con un pugno il milanista Borriello, con il quale era stato compagno di squadra nella Roma. Lunedì scorso il giudice sportivo Tosel, usando la prova televisiva, lo aveva condannato a tre turni di squalifica. Alla vigilia di Germania Francia, il commissario tecnico Blanc lo aveva ripreso pubblicamente: «Se Philippe fa un gesto del genere all’Europeo, va a casa subito». Mexes sembra aver capito la lezione. p.f.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

fronte dell’Apache. Se è per questo i due si erano sentiti anche all’inizio della scorsa settimana, a riprova che tra loro non c’è mai stato nulla di personale. Le ferite A rasserenare gli animi hanno contribuito anche le decisioni morbide del giudice Tosel che, tolta l’inevitabile squalifica per tre giornate a Mexes, ha chiuso il caso-Galliani con una diffida, mentre non ha applica-

Philippe Mexes, 29 anni AFP

to la prova televisiva né per Muntari né per Pirlo. Decisione salomonica per i pasdaran, ma utile a voltar pagina e allontanare le attenzioni dalla questione arbitrale. Un’accortezza indispensabile per ridare ai protagonisti la loro vera luce, quella tecnica. Una piccola riprova s’era già avuta lunedì alla cerimonia per la Panchiana d’Oro. In quell’occasione Allegri s’era limitato ad una battura ironica, ma ave-

va evitato nuovi affondi, nonostante alcune domande a trabocchetto. E in quella stessa occasione Conte aveva addirittura evitato di parlare. Un segnale eloquente dell’inversione di tendenza. Abituiamoci all’idea, insomma, di dichiarazioni molto più soft sia degli juventini che dei milanisti da qui in avanti. Gli affari E in questo auspicato ritorno alla normalità c’è anche la partita politica all’interno della Confindustria del calcio. Agnelli e Galliani sono da tempo sulla stessa barca. E nella telefonata di martedì Agnelli e Galliani hanno toccato anche il tema dell’assemblea di domani della Lega di serie A. All’ordine del giorno c’è la richiesta di dimissioni del presidente Maurizio Beretta sottoscritta da otto club: Inter, Bologna, Cagliari, Cesena, Lecce, Novara, Palermo e Siena. Il regolamento di Lega di serie A prevede un quorum di 14 voti perché la petizione venga accolta. Ma sia Juve che Milan sono per la continuità e stanno lavorando per raccogliere il consenso più ampio possibile in questa votazione. Anzi, la strategia è proprio quella di evitare la conta per garantire una soluzione costruttiva che vada incontro alle esigenze della maggioranza dei 20 club della massima serie.

BIANCONERI SUL MERCATO PARLA IL DIFENSORE DEL VASCO DA GAMA

Dedè: «Juve, non vedo l’ora di giocare davanti a Buffon» «Ho chiesto informazioni al mio amico Felipe Melo: mi ha parlato benissimo del club»

Prego.

«Io sono nato a Volta Redonda, nella stessa città di Melo. Ho parlato con Felipe e gli ho chiesto della Juve. Lui non ha

è il portiere più forte del mondo. Mi piacerebbe giocare insieme a lui». A che punto è la trattativa tra il Vasco e il club bianconero?

«Io sono un calciatore, non un dirigente. In questo momento devo solo cercare di difendere il mio posto nella Seleçao. All’orizzonte ci sono due appuntamenti fantastici: l’Olimpiade di Londra e i Mondiali 2014 che giocheremo in casa».

«L’altezza mi aiuta ma penso di essere un difensore completo. Anche con i piedi non me la cavo male».

LUCA CALAMAI SAN GALLO (Svizzera)

Ha un diamante incastonato nel lobo dell’orecchio sinistro. E un braccialetto d’oro piuttosto pesante. Anderson Vital da Silva, o più semplicemente Dedè, non è uno che passa inosservato. Il gigante del Vasco da Gama ha anche un bel sorriso. E il volto si addolcisce davanti a una parola: Juve. «So che i dirigenti italiani hanno chiesto informazioni sul mio futuro». Fabio Paratici, d.s. bianconero, nel suo blitz a Rio e a Porto Alegre (dove ha sede l’agenzia proprietaria di una quota del cartellino) è andato oltre il concetto di «informazioni». Si è parlato di cifre. Di tempi. Roberto Dinamite, presidente del Vasco, è stato però categorico: «Fino a quando siamo in corsa per la Coppa Libertadores non si muove». E questo è il punto di partenza anche del Dedè-pensiero. «Il mio obiettivo è vincere la Libertadores, cosa che renderebbe più facile il mio trasferimento in Europa. La Juve mi interessa. Molto. Anzi, le dico di più...».

A VINOVO

I tecnici la descrivono come un grande colpitore di testa.

DAL NOSTRO INVIATO

L’ex c.t. Dunga la considera il nuovo Lucio.

«Un bel biglietto da visita. Ma

«Voglio vincere la Libertadores, poi sarà più facile venire in Europa. E la Juve è il top»

La Juve è in lotta per lo scudetto.

«Con il Milan, giusto? Il Milan è un club molto amato in Brasile e Thiago Silva è un punto di riferimento per qualsiasi difensore brasiliano. Però anche la Juve ha dei campioni: Buffon

Semestrale: -34,6 milioni Ma conti in miglioramento Approvata la semestrale al 31 dicembre 2011. La perdita è di 34,6 milioni, in miglioramento di circa 5 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2010 11, quella che aveva fatto segnare il rosso record di 95,4 milioni. Il boom dello stadio (+8,6) è stato mangiato dal crollo dei proventi tv ( 8,2); tagliati gli stipendi (da 66,1 a 61,7). L’esercizio 2011 12 chiuderà con una «perdita significativa», ma inferiore a quella dell’anno scorso.

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le squadre della sua carriera. Dedè è cresciuto nelle giovanili del Volta Redonda, la squadra della sua città. Nel 2009 è passato al Vasco da Gama, prima in prestito e poi a titolo definitivo. Ha un contratto fino al 2014

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le presenze di Dedè con la nazionale brasiliana del c.t. Menezes, che l’ha fatto esordire il 14 settembre 2011: 0-0 con l’Argentina

al completo Conte pensa al Chievo DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Da oggi si torna alla normalità. Dopo tre giorni senza i nazionali, e quindi con un programma di lavoro forzatamente condizionato dal ristretto numero di giocatori a disposizione, Antonio Conte può finalmente iniziare la preparazione della partita contro il Chievo. Il tecnico bianconero avrà a disposizione solo due allenamenti con tutto l’organico per studiare eventuali varianti tattiche come ad esempio il ritorno al 4-3-3.

«Non sto male al Vasco e non voglio scappare dal Brasile. Ma l’interessamento della Juve mi inorgoglisce». Non aggiunge altro. Dinamite è un presidente sanguigno, potrebbe ostacolare il trasferimento. Serve la Libertadores per dare il via a un’operazione da 15 milioni. Mica bruscolini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anderson Vital da Silva detto Dedè, 23 anni, difensore del Vasco de Gama e del Brasile REUTERS

SFORBICIATA AGLI STIPENDI

I NUMERI

Il test Ieri intanto quel che restava della Juve ha disputato un’amichevole contro la Novese (serie D), vinta per 5-1 con le reti di Quagliarella, Bouy, Borriello, Elia e Del Piero. E proprio il capitano, attraverso il suo profilo di Facebook, ha mandato un messaggio ai tifosi: «Guardiamo avanti. Di fronte alla Juventus ci sono due partite nel giro di quattro giorni, due momenti di fondamentale importanza per la nostra stagione, la prima contro il Chievo in casa, la seconda a Bologna per il recupero dell’incontro rinviato per neve. Se ci pensate, erano anni che non arrivavamo a marzo in corsa per due obiettivi, campionato e Coppa Italia. Sta per cominciare un mese che dirà molto del nostro futuro e dobbiamo farci trovare preparati. La nostra concentrazione è rivolta soltanto a questo». Ecco perché Conte non vedeva l’ora di riavere tutto il gruppo a Vinovo.

Penso di essere un difensore completo. Io nuovo Lucio? La bacheca è ancora vuota» avuto molta fortuna lì, forse non è arrivato nel momento giusto. Però mi ha detto che posso andare tranquillo a Torino. Il club è serio e ci sono milioni di tifosi in ogni angolo d’Italia».

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Lucio è uno dei simboli del calcio brasiliano. Io non ho ancora vinto nulla». Ha un messaggio per la Juve?


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SERIE A LA CRISI NERAZZURRA

Interrotta

DUE BUONE NOTIZIE

Maicon già in gruppo Pure Alvarez quasi pronto

Moduli e Sneijder Ranieri riparte dai soliti rebus Col Catania forse si torna al 4-4-2, con Wes e Forlan in panca. Ieri incontro tecnico-Moratti

Sisenando Maicon, 30 anni INTER.IT DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como)

Squadra che perde, si cambia. Peccato che a furia di mischiare uomini, ma soprattutto sistemi di gioco, Claudio Ranieri sembra non sapere più come uscirne. Ecco perché, a tre giorni dalla sfida ad altissima tensione contro il Catania, la prima domanda che si pone il tifoso nerazzurro ormai prossimo alla depressione è quale Inter s’inventerà il tecnico romano per salvare panchina e quel che resta della stagione. Nel frattempo va registrato l’incontro di ieri con Massimo Moratti, che ha confermato al tecnico una fiducia inevitabilmente a tempo. Dalla Lazio in poi Il caos tattico

nasce dopo il derby, quando i nerazzurri conquistano la sesta vittoria consecutiva cavalcando la solidità del 4-4-2 cui si era giunti causa infortunio di Sneijder. Il 22 gennaio arriva la Lazio e l’allenatore insiste con il centrocampo in linea e l’olandese in panchina. Nella ripresa entra Wes, si rivede il rombo, Pazzini segna (in fuorigioco) il gol vittoria ma spadroneggia la Lazio, tanto che a fine gara si sente il primo - e unico Ranieri critico verso i suoi. Da lì inizia la girandola di moduli e di sconfitte. A Napoli (Coppa Italia) è 4-4-1-1 con Sneijder dietro a Milito. Quattro giorni dopo a Lecce torna dall’inizio il rombo. Wes si muove dietro a Milito e Pazzini, ma nell’intervallo resta negli spogliatoi perché con Alvarez si restaura il 4-4-2. Confermato a Roma, ma con un centrocampo senza veri esterni (Zanetti, Palombo, Cambiasso, Obi) imbottito di altri muscoli nel secondo tempo: fuori Pazzini per Poli, malgrado lo 0-2. Quelle frasi E siamo al Novara.

VILLAS BOAS ALL’INTER?

José Mourinho, 49 anni AFP

Mourinho cerca casa a Londra È bastata una visita lampo a Londra, si dice in cerca di una casa, per rilanciare le voci di un possibile ritorno di José Mourinho in Premier League. Qualche ora nella capitale britannica, un paio di foto con alcuni tifosi del Chelsea, e i rumors attorno allo Special One sono esplosi, per la gioia dei tabloid. Sia il «Sun» sia il «Mirror» hanno raccontato con dovizia di particolari l’improvviso viaggio del tecnico del Real Madrid: dall’atterraggio a Heathrow in compagnia della moglie Tami di buon mattino fino alla partenza in tarda serata con volo Iberia. Nel mezzo la visita a cinque proprietà nelle zone più esclusive di Londra. La preferenza del portoghese sarebbe caduta su una casa a Belgravia, non prima però di lasciarsi immortalare da alcuni supporters con la maglia dei Blues. Da qui le speculazioni sul suo ritorno al Chelsea. E di conseguenza l’approdo di Villas Boas sulla panchina dell’Inter.

Dopo la sfuriata di Moratti

(«Squadra scarsa»), ti aspetti un’Inter coerente con la precedente. Invece Ranieri vara l’albero di Natale, con Sneijder e Alvarez dietro a Milito. Altra retromarcia nell’intervallo: fuori Ricky e dentro Pazzini. Ma non basta, si chiude con un 4-2-4 in cui uno sconsolato Forlan pesta i piedi al guardalinee e viene sacrificato Poli (il più grintoso e mobile) perché «Stankovic e Cambiasso hanno più esperienza» spiegherà Ranieri. Ma forse, con due soli centrocampisti, serviva la gamba più del palmarès. Altra ultima spiaggia (il Bologna), altra corsa. Siamo al 4-2-3-1 con Faraoni, Sneijder e Forlan dietro a Pazzini. Finisce 0-3... Così Ranieri alla fine: «Tutti questi cambiamenti stanno mandando in confusione i ragazzi. Di certo non possiamo permetterci Sneijder più due punte».

DAL NOSTRO INVIATO

APPIANO GENTILE

Maicon già in gruppo e Alvarez vicino al ritorno sono le buone notizie per Ranieri. Ieri il brasiliano, che ha Marsiglia si era procurato un’elongazione miotendinea al ginocchio destro, ha lavorato con i compagni, evitando soltanto la partitella finale. Il ginocchio risponde bene, anche se è prematuro pensare che Maicon possa tornare già contro il Catania. Più probabile un impiego part time il 9 marzo a Verona (anche se il pessimo terreno del Bentegodi consiglia prudenza) per averlo titolare il 13 nel ritorno contro i francesi. Alvarez e Chivu Obiettivi simile

Marsiglia e Napoli Infatti a Marsi-

glia tocca a Sneijder con due punte: Forlan e Zarate, che non giocava titolare da tre mesi e infatti non riuscirà a dribblare nemmeno le polemiche. L’Inter però lotta e quindi non c’è da stupirsi se a Napoli Ranieri insiste col rombo, inserendo Milito per Zarate. Sugli esterni però gli uomini di Mazzarri fanno ciò che vogliono, quindi nell’intervallo Sneijder e Forlan (o meglio, le loro controfigure) lasciano il posto a Cordoba e Pazzini. E’ un inedito 3-5-2, che però fa acqua al centro, tanto che proprio lì Dzemaili slalomeggia e innesca Lavezzi-gol. E domenica? E siamo all’oggi.

Quale sistema contro il Catania. Visto che si cammina sulle uova ed è concreto il rischio che se segna il Catania San Siro si infiammi, non ci sentiamo di escludere un ritorno al classico 4-4-2. Con Sneijder e Forlan che potrebbero pagare anche gli impegni in nazionale.

Claudio Ranieri, 60 anni, all’Inter dal settembre scorso IMAGE SPORT

IL GRANDE EX

Materazzi ha la soluzione per la crisi: «Se ne esce solo rimanendo compatti» Dall’Inter se n’è andato a giugno 2011, «ma la seguo ancora e soffro come tutti i tifosi, dal presidente a tutti quelli che per dieci anni mi hanno fatto sentire uno di loro». Marco Materazzi ha ancora il cuore nerazzurro e sa come la squadra di Ranieri può uscire da questo momentaccio: «Con la compattezza. Se tutto il mondo è compatto alla fine se ne viene sempre fuori». Matrix ha

iniziato il percorso per diventare allenatore («A giugno farò il secondo», ha anticipato) e nel frattempo difende l’ex compagno mondiale Buffon: «Ha detto quel che pensava e gli fa onore. L’anno scorso Robinho fece gol di mano a Verona, con grandissima esultanza, e nessuno disse niente. Sono altre le cose di cui scandalizzarsi...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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per Ricky Alvarez, che potrebbe tornare in gruppo oggi. Il ginocchio del 23enne tanto criticato ma sempre in campo nelle settebello di dicembre-gennaio come uomo chiave del 4-4-2, ora è a posto e anche l’argentino dovrebbe tornare al Bentegodi. A parte anche Chivu, che sta smaltendo febbre e labirintite che l’avevano messo k.o. a Napoli. A meno di ricadute, lui contro il Catania sarà disponibile. Pomeriggio per i nazionali Dopo

un giorno di lavoro specifico, in gruppo sono invece tornati Lucio e Samuel. Allenamento rigenerativo per Julio Cesar, che dopo l’impegno di martedì col Brasile ha detto: «E’ ora di rialzare la testa». E proprio per facilitare il rientro dei nazionali impegnati ieri sera (Forlan, Pazzini, Sneijder e Castaignos), la seduta di oggi è stata programmata nel pomeriggio. Unici assenti Nagatomo e Obi, il cui rientro è previsto soltanto per domani. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGETTI MISTERIOSI IL PRIMO ERA INFORTUNATO, IL SECONDO FUORI PER SCELTA TECNICA

VERSO LA CHAMPIONS

Ma dove sono finiti Guarin e Palombo?

Marsiglia, Ayew a rischio: «La spalla non tiene»

Il colombiano sarà in gruppo da lunedì: esordio il 18 contro l’Atalanta. L’ex Doria aspetta una chance

ma è scomparso dopo i 90’ all’Olimpico, con la squadra travolta dalla Roma il 5 febbraio. E’ vero che l’azzurro è reduce da una stagione da incubo a Genova, con tanto di retrocessione, e che la B è ben altra cosa. Ma Palombo sta bene e aspetta il suo momento. Anche perché al Ranieri che ha giustificato l’impiego contro Marsiglia e Napoli del trio Zanetti-Stankovic-Cambiasso (102 anni in tre) con l’esigenza di uomini esperti, l’ex doriano può ricordare di avere pur sempre 30 anni e tante battaglie alle spalle. Il probabile ritorno al 4-4-2 gli regalerà presto un’altra chance?

PARIGI (a.g.) Dopo Remy, infortunatosi a metà febbraio, tocca ad Ayew. André, che ha segnato il gol vittoria del Marsiglia all’Inter nell’andata degli ottavi di Champions, potrebbe saltare il ritorno. Il ghanese da mesi rinvia un’operazione alla spalla sinistra a rischio slogatura. In Coppa d’Africa si era slogato anche la destra: «La spalla non tiene. Se mi facessi operare ora, non potrei più giocare e non sarebbe benefico né per me né per il club. Preferisco stringere i denti almeno fino a quando l’intervento non diventi inevitabile».

lu.tai.

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DAL NOSTRO INVIATO

APPIANO GENTILE

Che fine hanno fatto Guarin e Palombo? I due colpi last minute del mercato di gennaio sono in naftalina per motivi diversi, ma presto potrebbe arrivare il loro momento. Guarin guarito Il vero oggetto mi-

sterioso è il 25enne centrocampista. Le perplessità dello stesso Moratti, che ne aveva parlato anche con Cordoba, erano proprio legate al fatto che il colombiano avesse un problema muscolare al gemello (polpaccio), muscolo molto delicato. Il presidente poi si era fatto convincere dopo la partenza di Thiago Motta, ma anche perché sicuro che il ragazzo - valutato 20 milioni sino a pochi mesi prima - veniva via a prezzi di saldo vista l’età e il valore tecnico. L’Inter ha dunque pagato al Porto un milione per il prestito con diritto di riscatto fissato a 10. Ma occorre ancora un po’ di pazienza perché la lesione era stata curata male in Portogallo

e Guarin deve recuperare la giusta condizione. Per ora sta lavorando a parte, ma gli scatti e cambi di direzione visti ieri dicono che il polpaccio è a posto. Lunedì Guarin dovrebbe tornare in gruppo, per conoscere anche le idee tattiche di Ranieri, che prima di mandarlo in campo vuole accertarsi che il ragazzo non rischi di strafare, visto che non gioca un match ufficiale dal 12 novembre scorso: Colombia-Venezuela, con tanto di gol. Nel mirino c’è il match del 18 marzo, contro l’Atalanta. Palombo tutto subito L’ex doria-

Dall’altro, Fredy Guarin, 25 anni, e Angelo Palombo, 30 IMAGE SPORT-EIDON

no invece ha esordito con successo il giorno dopo lo sbarco a Milano (25’ contro il Palermo)

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

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#

SERIE A L’ATTESA DI ROMA CHE SPAVENTO! LA BOTTA E POI IL LETTINO DEL DOTTORE

Totti a terra, lo soccorrono Tancredi, Nanni e Llorente. Dolorante dopo l’impatto con Cicinho e poi sul lettino con il fisioterapista Silio Musa che «lavora» sull’alluce sinistro del capitano GETTY IMAGES

Totti cerca il 30 e lode Passano i derby, ma lui c’è (col brivido) Il capitano e un’altra stracittadina salva-stagione. Ci si mette pure un pestone in allenamento

A

UOMINI RECORD

S ROMA Francesco Totti 29 derby campionato (33 totali) 8 gol

S MILAN Paolo Maldini 42 derby campionato (56 totali) 1 gol

ALESSANDRO CATAPANO ROMA

Pigro a chi? Sarà quel che sarà, ma in 19 anni di onorata carriera in Serie A (li festeggerà tra un mese) Francesco Totti non si è mai presentato in ritardo ad una riunione tecnica. Pigro, sul serio, come lo definì Franco Baldini sette mesi fa? Decaduto, ai margini del progetto, troppo ingombrante per Luis Enrique e troppo vintage per la proprietà americana, come si adombrava allora? Oggi, viene da ridere. La Roma riempita di ragazzini e affidata allo scienziato Luis Enrique continua a dipendere da Totti. Lui sì, un marziano, altro che Zichichi: otto volte la squadra si è esibita quest’anno senza il suo capitano, e sono arrivate sei sconfitte. L’ultima, a Bergamo, è stata un tale disastro che tutto, a Trigoria e dintorni, oggi viene rimesso in discussione: l’adeguatezza del tecnico asturiano e della nuova dirigenza, la serenità dello spogliatoio, il senso del progetto americano. Dubbi esistenziali, oltretutto a poche ore dal derby: il match che deve salvare la stagione romanista oppure mortificarla ulteriormente. Luis Enrique si gioca tutto. Eliminato dalle coppe, già sconfitto all’andata, quasi tagliato fuori dalla lotta per la Champions: il tecnico che vuole passare alla storia rischia di essere travolto dalla cronaca. Per sua fortuna, Totti ci sarà.

Quasi sicuramente Il quasi è ne-

cessario dopo lo scontro frontale avuto ieri con il brasiliano Cicinho in allenamento: Totti caricava il tiro, quello giustamente si opponeva. L’impatto ha prodotto un lieve trauma contusivo all’alluce del piede sinistro. La classica unghia nera da sangue pesto: dolorosa, ma sopportabile. Già oggi Totti potrebbe allenarsi regolarmente. Alle brutte, domenica giocherà con uno scarpino di una misura più grande. Esserci o non esserci, sarà il tema dominante sui giornali dei prossimi giorni, come da tradizione, ma non il suo dilemma: troppa la voglia di scendere in campo, troppa la necessità di

QUI TRIGORIA

Conti in rosso dalla semestrale: ricavi a -34% Primo derby romano in 3D, fa sapere Sky. La Roma ci arriva pericolante: già 9 k.o. in campionato, mai così male dal 2003. Le condizioni di Totti e Perrotta (distorsione alla caviglia) preoccupano poco, piuttosto va valutato Pjanic. Il Cda ha approvato la semestrale con conti in rosso: ricavi (47,3 milioni) in flessione del 34%, posizione finanziaria netta negativa per 61,4, patrimonio netto consolidato a 51,1.

averlo. Sarà un caso, ma all’andata Totti non c’era e la Roma perse il primo derby dopo cinque successi consecutivi. E poi la squadra domenica è già priva di Osvaldo: chi altri può segnare alla Lazio? Totti lo ha fatto già otto volte. È a un tiro di schioppo dal record (9) di Delvecchio e Da Costa. L’ultimo primato che gli manca, motivo in più per esserci, no?

A

FRANCESCO vs LAZIO BILANCIO IN PARITA’

UOMINI RECORD

Se non lui, chi? Del resto, il der-

S

by non è mai un appuntamento come gli altri, ma il prossimo per Totti avrà il sapore di un anniversario speciale: il trentesimo in campionato, il trentaquattresimo assoluto. Primatista dentro il Raccordo Anulare, tra i più longevi fuori: solo Paolo Maldini (42) e Beppe Bergomi (31) hanno giocato più stracittadine in Serie A. I ventinove precedenti dicono che Totti ha vinto e perso (12 volte) in egual misura contro la Lazio. E la storia recente del derby racconta che quando segna lui, la Roma non perde (4 vittorie e 3 pareggi). Le statistiche, però, non raccontano il meglio dei derby di Totti: pallonetti, rigori, punizioni, magliette celebrative, dediche, pollici versi, corse sotto la Sud. Slogan divenuti celebri: l’ultimo uscì dalla bocca di un telecronista della Bbc, trascinato dalla doppietta del 13 marzo 2011: «The king of Rome is not dead». Domenica, il moribondo da salvare è Luis Enrique. Se non Totti, chi?

LAZIO Giuseppe Wilson 19 derby campionato (23 totali)

S INTER Giuseppe Bergomi 31 derby campionato (44 totali) 2 gol

Gds

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S TORINO Giorgio Ferrini 26 derby campionato (29 totali) 3 gol

S JUVENTUS

LAZIO IL PORTIERE POTEVA FINIRE A TRIGORIA UN ANNO FA

E Marchetti si prepara su youtube per parare tutto ai giallorossi Non solo dvd: studia i rivali on line Ansia per Klose ma lui: «Ci sarò»

S

DAVIDE STOPPINI ROMA

GENOA Fosco Becattini 17 derby campionato (25 totali)

Poteva essere dall’altra parte, a questo punto. Ce lo vedete Federico Marchetti con la maglia della Roma? È storia di un anno fa esatto: la vecchia dirigenza del club giallorosso si informa sul portiere, che al Cagliari è fuori rosa, gioca solo con la Primavera, ma non ha perso estimatori in giro per

l’Italia. La cosa non decolla. Decolla invece Lotito, che un paio di mesi dopo lo porta alla Lazio.

Prandelli, che continua a seguirlo eppure non lo chiama, neppure quando in azzurro decide di portarsi quattro portieri. A questo punto l’Europeo è destinato a rimanere un sogno: più facile che di azzurro se ne riparli da settembre in poi.

Settimana amara Sai che storia: i rigori di Totti li avrebbe parati in allenamento. Oggi invece Marchetti li studia al dvd, aspettando il derby di domenica. Che arriva alla fine di una settimana che al portiere ha lasciato l’amaro in bocca. «Colpa» delle convocazioni del c.t.

On line Nel frattempo, meglio concentrarsi sulla Lazio. Otto mesi dopo quel «no» all’amico Buffon che voleva portarlo alla Juventus, Marchetti non si è pentito. Ha conquistato Formello, a Roma vuole mettere radici, e pazienza se la casa in cui vive al Fleming è solo in af-

Federico Marchetti, 29 anni SYNC

fitto. In affitto non è la sua porta. I difensori finalmente hanno smesso di preoccuparsi, gli attaccanti (della Lazio) hanno paura di affrontarlo in partitella. È maniacale nel lavoro: dove non arrivano i dvd, ecco i filmati su youtube ad aiutarlo. Marchetti studia al computer gli avversari. L’ha fatto anche questa settimana: Totti, Lamela e Borini gli osservati speciali.

Gaetano Scirea 25 derby campionato (28 totali) 3 gol

Konko recupera E osservato spe-

S

ciale era pure Konko, ieri a Formello: il francese ha intensificato i carichi, domenica ci sarà. Niente da fare per Radu, c’è un po’ d’ansia per Klose (pestone al piede destro sul finire del primo tempo in Germania-Francia): sarà valutato oggi. Ma lui rassicura: «Niente di grave, sono pronto per il derby».

SAMPDORIA

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Roberto Mancini 16 derby campionato (20 totali) 4 gol


16

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

SERIE A

A

Non si passa

IL MURO

Mazzarri ha murato la porta del Napoli 4

24

i gol subiti. Quella del Napoli è la quarta difesa dietro a Juve (15), Milan (22) e Udinese (23)

5

le partite consecutive in campionato senza prendere gol

470

i minuti d'imbattibilità. L'ultimo gol subito da De Sanctis è stato quello di Palacio

S Il direttore di Milan-Juve, che non ha convalidato il gol a Muntari, perde la testa della classifica

Morgan De Sanctis, 34 anni, portiere del Napoli e della Nazionale. Cresciuto nel Pescara, ha giocato con Juve, Udinese, Siviglia e Galatasaray

MIMMO MALFITANO NAPOLI

Innanzitutto, non prenderle. Si ragiona così, in genere, quando si discute di calcio. E’ un concetto vecchio come il mondo, ma sul piano pratico permette di ottenere effetti importanti. Basterebbe soffermarsi sui risultati del Napoli, per esempio, per rendersi conto di quanto influisca il rendimento della difesa sull’esito finale di una partita. Dinanzi a Morgan De Sanctis è stato eretto un vero e proprio muro, un bunker difficile da sfondare, tant’è che da cinque partite il portiere non subisce reti e sono 470 i minuti d’imbattibilità. E se domenica non dovesse subire gol, a Parma, batterebbe il suo record personale che è di 547’ stabilito nella stagione 2009-10, quando rimase imbattuto per 6 gare consecutive. Reparto collaudato Ci lavora da due anni e mezzo, Walter Mazzarri, alla questione tattica. Che, per quanto riguarda la difesa, prevede lo schieramento a 3 salvo poi poterlo modificare arretrando uno dei due esterni nel corso della gara. E, prevalentemente, l’allenatore si affida sempre al solito terzetto formato da Campagnaro, Cannavaro e Aronica che mai è stato messo in discussione, nemmeno nei momenti peggiori, quando lì dietro gli errori non si contavano. E questa fiducia ha permesso agli interessati di riprendersi, di ritornare ad esprimersi su livelli più che accettabili. Nelle ultime sei partite l’unico gol incassato è stato quello di Mata, contro il Chelsea, in Champions League. Una rete scaturita, peraltro, da un falso ribalzo del pallone che ha reso inutile l’intervento di Cannavaro. Apporto centrocampo E’ impor-

tante, negli schemi di Mazzarri, l’apporto dei centrocampisti alla fase difensiva. L’anno scorso, con Gargano e Pazienza, la copertura era stata garantita, mentre qualche difficoltà s’è avuta in questa stagione

PARTITA

ARBITRO

BOLOGNA-FIORENTINA rec SIENA-CATANIA rec GENOA-PARMA MILAN-JUVENTUS ATALANTA-ROMA CAGLIARI-LECCE NAPOLI-INTER SIENA-PALERMO BOLOGNA-UDINESE CHIEVO-CESENA CATANIA-NOVARA LAZIO-FIORENTINA

GIANNOCCARO RUSSO ROMEO TAGLIAVENTO DAMATO ROCCHI BERGONZI GAVA MAZZOLENI DE MARCO CALVARESE BRIGHI

BONUS ERRORI

2 2 2 3 2 2 3 2 2 2 2 2

PUNTI

-2 -2 -7 -5 -3 -1 -

0 0 -5 -2 2 2 3 -1 1 2 2 2

La grandinata di errori ha

S risparmiato pochi arbitri, i Salvatore Aronica, 33 anni, difensore del Napoli. Ha giocato anche con Juventus, Reggina, Crotone, Fiorentina, Ascoli, Messina e Reggina

S Paolo Cannavaro, 30 anni, capitano del Napoli. E’ cresciuto nella squadra partenopea, ha giocato anche con Parma e Verona per poi tornare a Napoli

con l’inserimento di Inler, giocatore tecnico, qualitativamente valido, ma non tanto sul piano della quantità. Da qualche settimana, qualcosa è cambiato nello schieramento. Hamsik, per esempio, è stato arretrato sulla linea dei mediani, mentre il centrocampista svizzero ha maggiore possibilità d’impostazione. Campagnaro nazionale Il lavoro

dei difensori napoletani non è sfuggito al c.t. dell’Argentina, Sabella, che ha convocato Hugo Campagnaro per l’amichevole che la nazionale albiceleste ha disputato, ieri sera, contro la Svizzera. Per lui s’è trattato della prima volta con la maglia dell’Argentina. Cosa che

invece non è avvenuta per Paolo Cannavaro. Da qualche anno il suo rendimento è tra i migliori in assoluto, ma la speranza di una convocazione pare tramontata del tutto. Pur riconoscendone la bravura, Cesare Prandelli ha optato per scelte diverse. E per il capitano del Napoli l’unica convocazione risale al 17 ottobre 2007 per l’amichevole contro il Sudafrica, a Siena: in quell’occasione, però, non ebbe modo di esordire. Un riconoscimento è pronto anche per Totò Aronica che è in scadenza di contratto: De Laurentiis sarebbe pronto ad offrirgli il rinnovo per un’altra stagione, mentre Britos ha dimostrato di poter meritare un posto tra i titolarissimi.

Lega e l’advisor Infront hanno spacchettato il prodotto in due rompendo l’esclusiva per tutta la giornata di gare in capo a un’unica tv. Il primo (6A) vale almeno 10 milioni medi l’anno (9,5 per il 2012-13, 10 per il 2013-14, 10,5 per il 2014-15), il secondo (6B) ammonta a 15 (14,5-15-15,5). Interlocutori La Rai, che paga attualmente 24 milioni a stagione per tutto, durante la trattativa privata aveva offerto un terzo. Troppo poco. Con lo spacchettamento la tv di Stato, alle prese con i tagli

Marco Bogarelli, n.1 di Infront Italy

superstiti sono Rocchi, Damato, De Marco, Calvarese, Brighi e Bergonzi, bravo nella difficile Napoli-Inter. Per il resto la barca fa acqua a partire dai recuperi diretti da Giannoccaro e Russo, dove manca un rigore al Bologna (-2) e al Catania (-2). Di Milan-Juve se ne parlerà per molto perché è clamoroso il gol non convalidato a Muntari da Tagliavento(-3) che non vede anche il pugno di Mexes a Borriello (-1) e risparmia l'espulsione a Pepe per la forbice su Robinho (-1). Male Romeo a Genova: il gol di Giovinco era buono (-3). Da dimenticare anche la direzione di Gava per Siena-Palermo.

Taccuino

S Hugo Campagnaro, 31 anni, argentino di origini italiane, difensore del Napoli e della Nazionale argentina. In Italia ha giocato anche nel Piacenza e nella Samp

al budget, ha l’opportunità di salvare i suoi programmi cult risparmiando un po’ di quattrini (c’è da spendere altri 3,3 milioni per la radio). Perché sia il pacchetto 6A sia quello 6B le consentirebbero di continuare a trasmettere 90o minuto, Domenica Sportiva e Domenica Sprint, seppur con alcuni paletti rispetto al passato: orari più compatti nel primo caso, niente pre-gara (e quindi addio a Quelli che il calcio) nel secondo. L’altra emittente potenzialmente interessata è Cielo, il canale free sul digitale che Sky potrebbe utilizzare come «veicolo» del prodotto pay. C’è tempo fino al 12 marzo per presentare le offerte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA GENERALE ARBITRO

SIENA

Doppia seduta di lavoro per il Siena che prepara il match casa lingo con il Cagliari. Si è fermato Re ginaldo per un affaticamento mu scolare. Destro è rientrato dalla Na zionale Under 21 e ha svolto un la voro differenziato. Oggi partitella con la Primavera alle 15 allo stadio Artemio Franchi.

CALCIO A 5

Luparense sempre in vetta Ecco i risultati della 20ª gior nata del campionato di Calcio a 5: Marca Futsal Finplanet Fiumicino 10 2; Augusta Promomedia Sport Five Putignano 1 2; Acqua &Sapone Fiderma Asti Acqua Eva 7 5; Lazio Montesilvano 3 4; Pon zio Pescara Kaos Futsal 4 3; Real Rieti Franco Gomme Venezia 2 6 Bisceglie Alter Ego Luparense 1 4. Classifica: Alter Ego Luparense 50, Marca Futsal 45, Lazio 37.

PRIMAVERA

Recuperi campionato Novara e Brescia ok Ieri due recuperi del campio nato Primavera. Il Novara ha vinto a Livorno 3 2 (i toscani hanno per so l’occasione per essere terzi da soli), mentre il Brescia ha battuto 2 1 il Cittadella.

DONNE

C'è Italia-Canada nella Cyprus Cup (f.sal.) Dopo il k.o. per 2 1 all' esordio contro l'Olanda, oggi la na zionale femminile di Ghedin affron ta il Canada nella Cyprus Cup (Nico sia, ore 16.30 italiane).

GARE

PUNTI

12 13 12 11 11 13 10 12 11 12 11 10 10 12 11 3 12 11 11 2 3 11 2 1 1 1 2 1 11

21 21 18 18 17 15 12 12 9 9 8 8 7 7 6 6 6 5 5 5 5 3 2 1 1 1 1 1 -2

DE MARCO BERGONZI TAGLIAVENTO ORSATO CELI DAMATO GERVASONI GUIDA BANTI MAZZOLENI RIZZOLI ROCCHI GAVA VALERI DOVERI MASSA BRIGHI ROMEO RUSSO GIACOMELLI CALVARESE PERUZZO TOMMASI TOZZI PINZANI GIANCOLA OSTINELLI NASCA GIANNOCCARO

La Classifica PARTITE SQUADRE

Si è fermato Reginaldo

Paolo Cannavaro, 30 anni, con Hugo Campagnaro, 31 LIVERANI

Diritti tv, partita fra Rai e Cielo La Lega di A ha pubblicato un nuovo bando per i diritti televisivi del triennio 2012-15 rimasti invenduti. A parte gli highlights a pagamento, contorno senza padrone del piatto forte già acquistato da Sky e Mediaset, l’interesse dei tifosi è concentrato sulle finestre del calcio in chiaro, sotto forma di sintesi e interviste. Ci sono di mezzo, infatti, trasmissioni storiche come 90o minuto e la Domenica Sportiva. La

25 ª GIORNATA

LEGENDA Bonus Gara facile 0, gara insidiosa 1, gara difficile 2, gara difficilissima 3; Errori su un gol -3, su un rigore -2, su un’espulsione -1

LEGA PUBBLICATO IL NUOVO BANDO 2012-15 PER I CANALI IN CHIARO. PRODOTTO SPACCHETTATO IN DUE

MARCO IARIA

DI DANIELE TOMBOLINI

Tagliavento, Romeo, Gava una grandinata di errori

La difesa a 3 funziona a meraviglia, De Sanctis da record E gli azzurri non prendono gol in campionato da 5 gare I NUMERI

giudizio del Tombo

MILAN JUVENTUS UDINESE LAZIO NAPOLI ROMA INTER PALERMO CATANIA CHIEVO ATALANTA * CAGLIARI GENOA PARMA FIORENTINA BOLOGNA SIENA LECCE NOVARA CESENA

RETI

PT

51 50 45 45 40 38 36 34 33 33 31 31 31 29 28 28 26 24 17 16

G

V

N

P

F

S

25 24 25 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 24 24 24 25 25 25 24

15 13 13 13 10 11 11 10 8 9 9 7 9 7 7 7 6 6 3 4

6 11 6 6 10 5 3 4 9 6 10 10 4 8 7 7 8 6 8 4

4 0 6 6 5 9 11 11 7 10 6 8 12 9 10 10 11 13 14 16

49 37 37 39 42 38 34 39 32 21 30 23 33 29 23 24 27 28 21 16

22 15 23 29 24 31 34 39 33 30 28 26 46 37 25 29 28 40 45 38

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione

Prossimo turno Sabato 3 marzo PALERMO MILAN (ore 18) JUVENTUS CHIEVO (ore 20.45) Domenica 4 marzo ore 15 PARMA NAPOLI (ore 12.30) BOLOGNA NOVARA FIORENTINA CESENA LECCE GENOA ROMA LAZIO SIENA CAGLIARI UDINESE ATALANTA INTER CATANIA (ore 20.45)

(0 3) (0 0) (2 1) (2 0) (0 0) (0 0) (1 2) (0 0) (0 0) (1 2)

Recuperi Mercoledì 7 marzo. ore 18.30

CESENA CATANIA (22a gio.) (0 1) BOLOGNA JUVENTUS (23a gio.) (1 1) PARMA FIORENTINA (23a gio.) (0 3)

Marcatori 18 RETI: Di Natale (3) (Udinese) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta); Ibrahimovic (6) (Milan); Cavani (2) Napoli 14 RETI: Palacio (2) (Genoa) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Milito (3) (Inter) 11 RETI: Miccoli (1) (Palermo) 10 RETI: Matri (Juventus); Calaiò (4) (Siena) 9 RETI: Giovinco (3) (Parma) 8 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Nocerino (Milan)


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

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IL PROTAGONISTA

L’amore di Lodi per Catania: «Resto qui a vita» FRANCESCO CARUSO CATANIA

Novara MATTEO BREGA MILANO

Miracoli nazionali Ujkani para 2 rigori Con l’Albania il portiere si scatena «E dire che Fontana mi sfotteva...» Due rigori parati non sono bastati. Non sono bastati a evitare la sconfitta, ma sono stati sufficienti a ergerlo come nuovo punto di riferimento di Gianni De Biasi nella «sua» Albania. Samir Ujkani ieri ha respinto 2 rigori alla Georgia in amichevole. A Tbilisi nella prima frazione per 2 volte: dal dischetto e sulla ribattuta. Nel secondo tempo si è tuffato a sinistra, ha detto «no» e poi si è dovuto piegare al secondo articolato tentativo (con probabile fuorigioco e fallo di mano). Ma alla fine la Georgia ha vinto 2-1 in rimonta. Svolta in 11 metri «A Novara in 2 anni tra Lega Pro

e Serie B non ne avevo mai parati — ha commentato Samir —, per questo Fontana mi prendeva in giro: "Male Samir, molto male!". Poi quest’anno ho parato quello di Candreva con il Cesena. Avevo studiato i georgiani il giorno prima, conoscevo le caratteristiche. Però devi avere anche tanta fortuna... tanta!». De Biasi può comunque esser soddisfatto: «Avevamo bisogno di un grande c.t. come lui — prosegue —. Siamo già cresciuti come gruppo». E ora sotto con il Novara: «A Bologna andiamo per vincere» — graffia Ujkani. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Pirlo dei poveri è nato a Napoli, porta il 10 sulla maglia ed era un tifoso di Maradona. Impossibile dunque che le sue punizioni non siano colpi di pennello dati con eleganza e maestria. Come dipinte a mano sembrano le trame di gioco che Francesco Lodi riesce a disegnare sul rettangolo verde. Tanto da essere diventato una pedina insostituibile nella scacchiera rossazzurra: «Vivo un bel momento, sia a livello personale che di squadra». Lodi prova a spostare

Vargas e Cerci l’esilio sta finendo Fiorentina ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

Trovare soluzioni innovative per invertire il rendimento non dovrebbe essere esercizio complicato, la Fiorentina viaggia a una media-punti debolissima, velocità ridotta che l'ha portata in zone piuttosto basse della graduatoria. Considerato il valore teorico della squadra, abbassare ulteriormente la resa sembrerebbe complicato: migliorare la tendenza appare di conseguenza evento più semplice del contrario. Soluzioni Rossi studia nuove soluzioni per sbloccare la manovra di risalita, fatto che la dice lunga sulla crisi del gruppo: finora nessuna mossa dell'allenatore ha inciso più di tanto sulla rendita della squadra. L'ultima iniziativa tattica di Rossi risale a un paio di mesi fa, ed è riconducibile all'ingresso del 3-5-2. Per l'immediato futuro la disposizione è di nuovo in ballo: l'allenatore non ha escluso il ritorno alla difesa a quattro, con lo stesso numero di uomini schierato in mezzo. Ordine che porterebbe a recuperare almeno uno dei due panchinari viola di super-lusso: per la lotta finale è forse giusto che Rossi coinvolga a pieno titolo sia Vargas che Cerci, per diverse settimane vicini all'emarginazione. Valore aggiunto Nel dettaglio: con la

NICOLA ZANARINI BOLOGNA

Il rilancio di Kone «Mi ispiro a Seedorf» La rete del greco è la prima di un centrocampista rossoblù Meglio tardi che mai; i tifosi del Bologna hanno dovuto aspettare 25 giornate per il primo gol di un centrocampista dopo i 20 degli attaccanti e i 3 dei difensori. Il terzo assist di Di Vaio in due partite ha permesso a Panagiotis Kone di siglare il momentaneo 1-2 con l’Udinese, prima rete del greco in rossoblù. Nella prima metà della stagione il numero 33 aveva sfiorato più volte il bersaglio. E dopo la lunga assenza di inizio anno, ha interrotto il suo digiuno. Rilancio Per la verità il gol non è proprio il suo mestiere visto che al Brescia ha gonfiato la rete solo una volta in 31 presenze nella sconfitta di Bari. Alla faccia del nome Panagiotis, che significa tutto santo, il centrocampista classe ’87 è devoto di San Clarence. «Mi ispiro a Seedorf perché sa fare tutto» spiega Kone, che è a Bologna in prestito gratuito fino a giugno con diritto di riscatto. E il club rossoblu sborserà ben più volentieri 1.800.000 euro per metà del cartellino se il greco contribuirà alla salvezza tornando sui livelli di rendimento di qualche tempo fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

condizionare». Capitolo nazionale: «Un pensiero all’azzurro lo faccio, ma senza assilli, devo pensare a continuare su questa strada, oggi la mia nazionale è il Catania. Sono nel pieno della maturità e penso di fare in tempo a togliermi questa soddisfazione». Lodi comincia ad attirare l’interesse di alcuni club importanti: «Qui sto bene, non sarò io a chiedere d’andar via. Se mi chiedono di firmare a vita, corro a mettere nero su bianco». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Genoa ALESSIO DA RONCH GENOVA

Preziosi blinda Marino: «E ora Il divorzio del peruviano, i fischi per la punta voglio battaglie» Ma Rossi può ripescarli per uscire dal tunnel

Samir Ujkani, 23 anni, al Novara dal 2009 FORTE

Bologna

l’asticella del Catania un po’ più su: «La salvezza tranquilla era l’obiettivo iniziale, ma ora possiamo guardare oltre, a patto di tenere alta la concentrazione e l’intensità». Il pensiero corre all’Inter, già battuta all’andata: «Stavolta li affrontiamo in una situazione ancora più delicata. Quindi saranno arrabbiati. E’ una squadra di campioni che ha vinto tanto e attraversa un momento difficile. Ma il nostro entusiasmo ci darà qualcosa in più. Non dobbiamo farci

nuova variante tattica, Vargas ha giocato da titolare quattro partite, le ultime due solo per il contemporaneo k.o. di Pasqual. Contro la Lazio era di nuovo rifilato tra le riserve: è scontato che Rossi non lo consideri inamovibile,

Cagliari MARIO FRONGIA CAGLIARI

Tutti in campo per Rossella Urru Giocatori e sito rossoblù mobilitati per la volontaria rapita in Algeria Il calcio dorato si spende per una volontaria di 29 anni. Rossella Urru è in mano ai terroristi di Al Qaeda dal 22 ottobre scorso. Originaria di Samugheo (provincia di Oristano) divideva la sua vita con i profughi Saharawi, villaggio di Tindouf. Si occupava dei rifornimenti: riso, pane, acqua per bimbi, donne e anziani in uno scenario di guerra, malattie e miserie. L'hanno sequestrata a Rabuni, deserto del sud-est dell'Algeria. Da allora, il silenzio. Rossella studiava e lavorava a Ravenna. Ma si dedicava ai più deboli. La sua assenza è una ferita aperta nel cuore della civiltà. Da qui, l'S.O.S. di solidarietà del Cagliari e del Centro di coordinamento dei tifosi.

ma per una squadra che lotta per non retrocedere tener fuori uno con le sue qualità ha l'aspetto di una ricchezza sprecata. Psicologo Anche se le controindicazioni non mancano: Vargas ha ammesso che certe sue scarse esibizioni potevano risentire del calo di concentrazione seguito alla separazione dalla moglie, e alla nuova relazione con la playmate Tilsa Lozano. Vicenda che avrebbe spinto il cittì del Perù Markarian a chiedere alla federazione del paese di ingaggiare uno psicologo a sostegno del giocatore, proprio in questi giorni impegnato con la nazionale. Recuperato (nella testa e nel fisico) Vargas può ri-diventare un valore aggiunto, a cui Rossi già pensa di rivolgersi. Marcatore L'altro panchinaro che può tornare

utile è Cerci, fino a domenica scorsa confinato a riserva della riserva; nella gerarchia d'attacco (categoria seconda punta) veniva dopo Jovetic e Ljajic: con la sbiaditissima prova del serbo all'Olimpico, il primo sorpasso pare riuscito. Per rivedere Cerci nell'undici servirà ora l'ultimo sprint: per Rossi è un giocatore «molto caratterizzato», cioè fin troppo calato nel ruolo di esterno d'attacco, versione non contemplata nell'attuale modulo. Ma uno sforzo andrà fatto anche per recuperare quello che resta il secondo miglior marcatore viola, con tre gol all'attivo: considerate le difficoltà nell'intercettare la porta avversaria, è un dato da non sottovalutare. Anche in questo caso c'è un intoppo psicologico: al Franchi Cerci (nel mirino del Torino per la prossima stagione) è bersaglio di fischi-a-prescindere, dunque è difficile che Rossi lo riproponga contro il Cesena, almeno dall'inizio, quando si rivedrà Amauri e con un po’ di fortuna anche Behrami, ora k.o. per un guaio muscolare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutte le iniziative «Free Rossella Urru» dice il car-

toncino tenuto da Ekdal, Nenè, Ariaudo e Larrivey. Sul sito, il club rossoblù le dedica l'home page. Il volto di Rossella, con in braccio un neonato denutrito, non necessita di commenti. Ed è una buona notizia che il pallone milionario incroci la tragedia di una ragazza con una sola colpa: dividere se stessa con i bisogni di chi soffre. Dai primi giorni di prigionia, lo sport sardo si è messo in moto. Per la partita col Bologna del 22 novembre, il Cagliari ha aperto lo stadio al comitato «Non dimentichiamoci di Rossella». Volantini e magliette col suo nome. Per la cooperante si è mossa anche la Torres calcio, leader nella A femminile. Contro una vicenda barbara e vigliacca, si spendono un po' tutti. Al Festival di Sanremo, l'appello di Geppi Cucciari, ex cestista. Fiorello, con il video «Rossella Urru libera», si è rivolto ai direttori dei tg. «Ci battiamo contro la dimenticanza» scrive il comitato sorto a Samugheo. La storia ha commosso anche Giorgio Napolitano. Nella recente visita in Sardegna, il capo dello Stato ha incontrato i genitori della ragazza. E i parlamentari sardi si sono rivolti al governo. Intanto, mentre il web lancia un «blogging day» per Rossella, enti e istituzioni espongono striscioni a suo favore. Però, i sequestratori continuano a tacere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Preziosi, 62, e Pasquale Marino, 49 TANOPRESS

«Ha lavorato in emergenza Perché dovrei preoccuparmi?» La fiducia ha radici profonde che si insinuano nel recente passato. Enrico Preziosi ieri è corso a Genova, ha sparpagliato sorrisi e seminato serenità: «In questi ultimi due anni - ha spiegato il presidente del Genoa - abbiamo commesso qualche errore e lo abbiamo pagato. Ora cercherò di dare più stabilità». Da tempo ha in mente una gestione più pacata, con meno cambi rispetto al passato, ora è pronto a mutare atteggiamento, anche se gli investimenti continuano (Von Bergen, Tozser e Rosado sono certezze, Ederson non è lontano, Destro, Boakye, Immobile comproprietà importanti, Polenta e Acerbi prestiti pronti al rientro) senza rallentamenti. Nessun rischio Intanto Preziosi si vuole godere un buon finale di stagione proprio per questo vuole cancellare le ansie e blindare il tecnico Marino, al quale, non a caso, ha fatto firmare un contratto valido fino al 2013. «Lui ha dovuto lavorare in emergenza, sempre condizionato da assenze importanti, ultima tra tutte quella di Gilardino. Marino non rischierebbe neppure se perdesse le prossime due partite. A conti fatti, poi, abbiamo 31 punti in classifica, due in più rispetto alla scorsa stagione. Non vedo perché quindi dovremmo preoccuparci esageratamente. Inoltre a cancellare eventuali rischi ci resta un organico importante. Quello che mi aspetto, invece, è un Genoa da battaglia già da Lecce». Confronto Preziosi naturalmente ha assistito all’allenamento dei suoi rossoblù al Signorini di Pegli, poi anche alla sfida tra Italia e Usa al Ferraris, ma fino a pochi minuti prima dell'avvio dell'incontro degli azzurri è rimasto in sede, in compagnia del suo tecnico, facendosi spiegare la situazione nei dettagli e trovando conforto nelle parole dell'allenatore. Non ci sono processi, insomma, ma tentativi di crescita, esperimenti per il futuro. Un sorriso, a volte, migliora la classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SERIE A MERCATO

Udinese grandi affari Asamoah, Benatia e Isla per le big Per i gioielli bianconeri fanno la fila Inter, Juve, Roma e Milan. E Galliani punta Handanovic FRANCESCO VELLUZZI

IL TESORETTO VALE 142,5 MILIONI DI EURO

E’ passato poco più di un anno. A metà febbraio del 2011 Francesco Guidolin cominciò a giocare a carte scoperte e dichiarò gli obiettivi della sua Udinese. Ieri pomeriggio, con la «Panchina d’Oro» in mano, è uscito nuovamente allo scoperto. «Siamo in ballo e vogliamo ballare per un posto in Europa. Ora siamo più vicini alla Champions ma il cammino è lungo e può succedere qualsiasi cosa. In questo momento siamo in lotta per questo obiettivo e vogliamo ottenere più punti possibili». Futuro La società è attenta. Per-

ché da quel che succederà in questi due mesi dipenderà il futuro. Gianpaolo Pozzo, fiutando l’aria che tira, ha già messo le mani avanti rivolgendosi al pubblico assente. Come dire, se poi vendiamo non arrabbiatevi con noi. Al momento nessuna cessione è stata presa in considerazione, neppure quella di Isla che, dall’ospedale romano, ha assicurato di aver una promessa della società per giugno. L’Udinese ha blindato i gioielli con contratti lunghi, ma non può obbligare giocatori che guadagnano meno di un milione a stare una vita in Friuli a fronte di offerte da oltre 2 milioni. Lo scorso anno le cessioni di Sanchez, Inler e Zapata hanno fruttato più di 60 milioni. Anche per la prossima estate il piano potrebbe prevedere 3 uscite. Il valore dei titolari ammonta a 105 milioni. Parliamo del nucleo base composto da Handanovic, Benatia, Danilo Domizzi, Basta, isla, Pinzi, Asamoah e Armero, Floro Flores e Di Natale. Tutti hanno visto salire la quotazione

Gds

Potrebbe restare Basta. Di Natale chiuderà in Friuli. Per il futuro si tratta El Kaddouri

In partenza Isla, desideroso di

approdare in una big, prima del tremendo infortunio al crociato, aveva 8 richieste. L’Inter si era mossa, ma anche la Roma. Ora la sua situazione è mutata. E potrebbe restare se le offerte non risultassero adeguate. L’uomo mercato è Kwadwo Asamoah. Vale 15 milioni e forse più. E ha dietro Milan e Juve, oltre a una big inglese. Il Milan e Allegri, in particolare, vorrebbero pure il portierone Samir Handanovic. Ma Abbiati ha un altro anno di contratto e vista la situazione del centrocampo, con

tanti addii, il discorso potrebbe essere affrontato a giugno 2013. Armero partirà quasi certamente. Piace al Valencia. Costa 12 milioni. Su Medhi Benatia, difensore rivelazione, preso a zero euro, c’è il Paris S. Germain pronto a offrire i 15 milioni necessari. Dusan Basta, l’esterno più forte del campionato, costa caro e ha appena ritrovato la nazionale, ma potrebbe essere trattenuto. Anche se l’Udinese non considera nessuno incedibile. Tranne uno: Totò Di Natale che, infatti, vale 0,

perché ha deciso di giocare, a Udine, fino al 2013. Maurizio Domizzi sta bene dov’è ma piace ad alcuni club italiani. Costa 4 milioni. Ci vuole il doppio per Antonio Floro Flores al quale strizza l’occhio il Palermo. Andrà a fare esperienza uno tra i due difensori Neuton o Ekstrand, potrebbe essere una pedina di scambio Abdi, potrebbe andare a giocare Pereyra, l’esterno sul quale la società ha investito 4 milioni. Acquisti Se partiranno dei big

nessuno deve preoccuparsi. L’Udinese ha già pronto tutto: il fenomeno Muriel torna da Lecce per l’attacco, su Cuadrado si deciderà, Brkic arriva da Siena se parte Handanovic. Dal Granada è pronto l’esterno Carrasco. Mentre Fanchone è già a Udine. Fernandes si potrebbe riscattare, per Pazienza, in prestito dalla Juve si deciderà. Un obiettivo importante c’è: è il trequartista del Brescia El Kaddouri, il 10 che sogna Guidolin. Si tratta la contropartita tecnica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI LECCE L’ATTACCANTE PROVA A SALVARE COSMI, DA GIUGNO ANDRA’ IN FRIULI

E Muriel prepara un doppio salto «Prima Udine, poi però... Barça» «Sarà bello fare coppia con Totò, ma brillando potrei meritarmi la mia preferita» DAL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE CALVI CALIMERA (Lecce)

Il «cucciolone» Luis s’abbandona a carezze e coccole. Comincia a sentirsi importante, ogni gol o assist confezionato per la salvezza del Lecce lo avvicina al sogno di conquistare un grande club. Luis Muriel segna per la squadra di Cosmi e sa che tornerà alla casa madre Udinese. Eppure, già gli fanno frullare nella mente la meravigliosa idea di poter sbarcare al Barcellona. L’attaccante colombiano è spettacolo calcistico allo stato puro. Oltre le 4 reti segnate, tutte di destro, impres-

siona sempre più per eleganza e precisione nei colpi, rapidità di esecuzione e dribbling. Messaggi in codice Da Udine, lo

chiama soprattutto Gino Pozzo, che, prelevato nel 2010 il ragazzo di Santo Tomas dal Deportivo Calì, nella scorsa stagione lo ha fatto maturare nel Granada prima di concederlo al Lecce, che poteva tesserare un calciatore extracomunitario. «La famiglia Pozzo mi telefona spesso - racconta Muriel, 21 anni da compiere il 18 aprile -, il mio futuro immediato dovrebbe essere all’Udinese. Il Barcellona mi sta seguendo? Magari potessi giocare al fianco di Messi o Xavi: da sempre, la squadra di Guardiola è la mia preferita. Ma non vivo certo di illusioni. Così giovane, mi basta puntare a fare coppia con Di Natale; per due mesi mi sono allenato con l’Udinese e ho ammirato Totò, campione in campo e fuori. Poi, se avessi la fortuna di bril-

lare anche in maglia bianconera, come è successo a Sanchez potrei meritarmi davvero le attenzioni del Barcellona. Intanto, però, mi godo il Lecce e, a proposito di partner, Di Michele, che è determinante per noi e mi aiuta a crescere. La forza della squadra è nelle ripartenze: io, David e Cuadrado ci esaltiamo». Circo e premio speciale Il condottiero Serse ha saputo sferzare Muriel, escludendolo per provocarne la reazione. «Ancora Luis non ha segnato un gol decisivo; doveva mettere il culo sulla panca per avvertire la scossa», la puntura di Cosmi, due settimane fa. Così, ha ottenuto i risultati sperati dal giovanotto, movenze alla Ronaldo, il brasiliano dal quale sembra essere stato separato alla nascita, tanto gli assomiglia. «Dio mi ha spinto a firmare due reti decisive, contro Siena e Cagliari, dopo quelle, purtroppo, inu-

la scheda LUIS FERNANDO MURIEL 20 ANNI ATTACCANTE

Luis Fernando Muriel è nato il 18 aprile 1991 a Santo Tomas in Colombia. Alto 1,78, è un attaccante. E’ cresciuto nell’Atletico Junior. Nel gennaio 2008 è passato al Deportivo Cali segnando nove gol in 11 partite.

Luis Fernando Muriel, 20 anni, protagonista della rimonta del Lecce LEZZI A giugno 2010 viene ceduto all’Udinese che lo gira in prestito al Granada dove contribuisce alla promozione in Liga. Nell’estate 2011 fa un grande Mondiale Under 20 e segna 4 gol. L’Udinese lo manda a Lecce dove finora ha realizzato 4 gol e sta mostrando grandi qualità.

tili, contro Napoli e Inter - sottolinea Muriel -. Cosmi mi sprona a impegnarmi negli allenamenti e i compagni mi trasmettono coraggio ed entusiasmo. Carrozzieri mi martella, dice che sono il più forte e mi sfotte: "se fai altri gol così spettacolari, dopo la salvezza ti porto al circo". Invece, Oddo mi ha pro-

messo un premio personale se arriverò a 15 reti. Il mio obiettivo è quota 10 gol, chissà. Resto con i piedi per terra, però sono ambizioso: voglio la salvezza del Lecce e un posto nella Colombia per il Mondiale 2014 in Brasile. Raggiungerò l’amico Cuadrado in nazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CALCIOSCOMMESSE

Atalanta in ansia ma Doni continua a tenerla fuori E chiede lo sconto L’ex capitano nerazzurro si prende le colpe: «Società e compagni non sapevano niente» L’avvocato per una riduzione della squalifica FRANCESCO CENITI MILANO

Che cosa rischia l’Atalanta dopo l’audizione di Cristiano Doni? E’ questa la domanda che dai ieri si fanno moltissimi tifosi e non solo quelli di fede nerazzurra. Perché l’avvio della macchina che fa capo al procuratore Stefano Palazzi sposta l’attenzione dell’inchiesta sul calcioscommesse dalla sede penale a quella sportiva. Per i prossimi mesi ci saranno due binari paralleli: da una parte l’enorme lavoro della magistratura ordinaria (tre Procure: Cremona, Bari e Napoli) che presto potrebbe portare a nuove sorprese, come ordini di custodia cautelare o altri indagati; dall’altra prenderà corpo il processo che inciderà sulla vita dei calciatori coinvolti (squalifiche pesantissime per chi non collabora) e delle società. Insomma, le classifiche attuali potrebbero essere riviste e ribaltate perché la Federcalcio spinge per avere sentenze prima dell’estate. Ecco che ritorniamo alla domanda iniziale. Quanto pesano le parole di Doni? E che cosa si può aspettare da questa collaborazione (tardiva) l’ex capitano dei bergamaschi? Cerchiamo di rispondere. Tre ore Gli ispettori fatti arrivare da Roma (Squiccquero e Pinna) hanno interrogato Doni a Milano per circa tre ore nello studio dell’avvocato Salvatore Pino (legale anche di Andrea Masiello). All’ex capitano dell’Atalanta è stato chiesto di fare luce su quattro partite: quella contro il Piacenza (3-0), quella di Ascoli (1-1), di Padova (1-1)

ha insistito sul presunto accordo tra le società (come ipotizzato da Cremona). A Doni è stato chiesto di spiegare come mai il suo socio Benfenati gli chiedesse con insistenza di sondare il terreno su un possibile pari. Il calciatore si prestò anche a una ricognizione prima della partita per captare qualche segnale in questo senso, ma non notò nulla di strano. Resta il fatto che Benfenati su quel pari ha poi scommesso e vinto. Ipotesi Un nuovo deferimento dell’Atalanta è scontato: la società ha pagato con un -6 per l’illecito con il Piacenza riferito a Doni. Ieri lo stesso giocatore ha ammesso un tentativo di combine per la sfida di Ascoli e qualcosa di simile a un’omessa denuncia per Padova. Siamo nel campo della responsabilità oggettiva, ma altri punti di penalizzazione sono possibili. Resta da vedere se saranno scontati in questo campionato (se afflittivi) o nel prossimo. Sempre che nel frattempo non escano novità per la gara col Padova. Quanto a Doni, l’avvocato Pino chiederà una riduzione della squalifica in base al «cambio di rotta» del suo assistito e alla collaborazione con la procura, anche per Atalanta-Pistoiese (ne parliamo a parte).

Oltre ai sei già persi in estate sono probabili altri punti di penalizzazione

Cristiano Doni, 38 anni, dopo l’audizione con il procuratore Palazzi ANSA

e anche per la sfida interna con il Livorno (0-2). Doni ha spiegato e ammesso la sua responsabilità sulle prime «due e mezza», mentre ha escluso di essere a conoscenza di qualsiasi tentativo di combine per l’ultima. Le ammissioni: complete nel caso del 3-0 al Piacenza. Ripercorsi i giorni precedenti alla sfida, i vari contatti, fino alla stretta di mano con Gervasoni per sancire l’accordo e l’episodio del rigore con il portiere avversario Cassano pronto a indicare la parte sicura dove tirare («al centro») per far gol. Doni ha escluso il coinvolgimento di compagni e della società, all’oscuro di tutto anche per la tentata combine di Ascoli (giocata sette giorni prima), non avvenuta perché Micolucci cambiò idea. Su Padova-Atalanta, invece, la Procura

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PRESIDENTE FIGC

Abete chiaro: «Non si parla di amnistia» «Non è praticabile, non se ne parla». Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ribadisce la bocciatura della proposta del pm di Cremona, Roberto di Martino, che aveva auspicato un’amnistia per ripartire. «Esiste un articolo nel codice di giustizia sportiva che consente ai colpevoli di arrivare a pene alternative o a forti riduzioni se collaborano». E la responsabilità oggettiva «resta un punto di riferimento».

Portanova Intanto novità arrivano anche da Bologna, dove Daniele Portanova, tramite il suo legale Gabriele Bordoni, ha chiesto di essere sentito «immediatamente, almeno dal procuratore federale». Il difensore è indagato a Bari, ma nonostante la disponibilità espressa non è stato chiamato dai magistrati. Ecco che allora la strategia cambia: «Abbiamo richiesto di vedere Palazzi in modo da consentirci, in una sede istituzionale, di spiegare le cose che dobbiamo spiegare». La domanda sorge spontanea: Portanova da giorni ribadisce la sua estraneità alla vicenda scommesse legata a Bologna-Bari. Quali sono allora le cose da spiegare a Palazzi? Siamo di fronte ad un’omessa denuncia? Staremo a vedere. Di sicuro la situazione in generale è grave. Come ha riconosciuto Damiano Tommasi, presidente Aic: «La serietà del problema l’abbiamo capita da parecchio tempo».

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PROSSIME AUDIZIONI Se non ci saranno modifiche, le audizioni della Procura federale ripartiranno lunedì.

S 5 marzo Micolucci (ex Ascoli) 6 marzo Maurinho Ernandes (tecnico), Pederzoli (Ascoli). 7 marzo Caremi (ex Andria), Cellini (Modena), Narciso (Grosseto), Ruopolo (Padova) 8 marzo Santoni (tecnico), Sartor (ex prep. portieri Ravenna) 9 marzo Zamperini (ex Ventspils) 12 marzo Catinali (Aquila), Rickler (Bologna), Turati (Modena) 15 marzo Acerbis (Vicenza), Conteh (ex Piacenza), Guzman (Gubbio), Joelson (Pergocrema)

Il procuratore Figc Stefano Palazzi LAPRESSE

Il retroscena

La gara del 2000 con la Pistoiese: Palazzi e l’idea della condanna morale MILANO

«Abbiamo letto l’intervista, quella che faceva riferimento alla combine su Atalanta-Pistoiese. Ecco, vorremmo che ci spiegasse che cosa è accaduto». L’audizione di Cristiano Doni è appena conclusa, quando a sorpresa i due ispettori federali allargano il discorso a una gara apparentemente fuori dal tempo. Roba del 2000 e per giunta caduta in prescrizione. La cosa non sfugge all’avvocato Pino. Fa notare il particolare, ma la risposta degli inquirenti è netta: «Interessa, interessa». A quel punto si è deciso di rimandare il tutto a un appuntamento mirato. L’ex capitano ha confermato la propria disponibilità a raccontare i particolari di quel tarocco per il quale la giustizia sportiva aveva emesso una sentenza d’appello di proscioglimento per tutti gli imputati, dopo la raffica di condanne in primo grado. Una collaborazione che potrebbe portare benefici al giocatore (leggi sconto della squalifica: il giocatore rischiava la radiazione senza le ammissioni di ieri). Potrebbe sembrare strano che la giustizia sportiva perda tempo per un reato prescritto. E invece Palazzi vuole dare un segnale forte. Scopriamo quale. Come l’Inter Al procuratore federale l’idea deve essere balenata nel giorno in cui ha letto la rivelazione di Doni nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport (e a Repubblica). Dopo oltre 11 anni di «voci» mai confermate, un protagonista ammetteva la combine. Tutto prescritto e tra l’altro già giudicato (male) dalla giustizia sportiva. Palazzi ci ha riflettuto, poi ha tracciato la linea da seguire prendendo come modello il «caso Inter» sullo scudetto a tavolino. In sostanza, nessuno può vietare al procuratore federale di aprire una istruttoria su Atalanta-Pistoiese, svolgere gli interrogatori dei tesserati, accertare le responsabilità e poi stilare una relazione in cui si faccia notare chi e come sarebbe stato condannato senza la prescrizione avvenuta. Potrebbe sembrare inutile e stucchevole. E invece avrebbe un significato forte: altro che amnistia, la giustizia sportiva colpisce duramente chi vuole fare il furbo, arrivando a una condanna morale quando non può fare diversamente. Sarebbe un bel segnale e anche un modo per ristabilire la verità. Senza dimenticare i molti insulti ricevuti dagli inquirenti dell’epoca, «colpevoli» di una caccia alle streghe. Ipotesi Se dalle intenzioni si passerà ai fatti, ecco che Doni potrebbe raccontare come e perché si decise in un ristorante di far finire 1-1 Atalanta-Pistoiese di Coppa Italia. L’ex giocatore l’ha definita una «goliardata», sulla quale però ci fu un mare di scommesse (anche tra i parenti dei giocatori) tanto che la Snai si rifiutò di pagare. Una volta acquisita la deposizione di Doni, Palazzi potrebbe interrogare Allegri (l’attuale tecnico del Milan era alla Pistoiese), Amerini, Aglietti, Lillo, Bizzarri, Siviglia, Zauri, Gallo, Banchelli e altri tesserati a conoscenza dell’accordo. E poi giudicarli. In modo virtuale, ma l’impatto sarebbe lo stesso notevole. Inter docet. cen

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A ROMA IL CENTROCAMPISTA DELLO SPEZIA AMICO DI GERVASONI

Carobbio conferma tutti i sospetti su Novara-Siena Ascoltato per 8 ore avrebbe precisato i fatti già raccontati a Cremona senza aggiungere partite MAURIZIO GALDI ROBERTO PELUCCHI

Quasi otto ore è durata l’audizione di Filippo Carobbio davanti alla Procura federale, presente il viceprocuratore Carlo Loli Piccolomini coadiuvato da Antonella Arpino. Molto dettagliato il verbale conclusivo. Il centrocampista bergamasco

dello Spezia — che dopo avere ammesso le proprie responsabilità ha opportunamente deciso di collaborare, raccontando tutto quello che sa — ha ripercorso i passaggi più significativi dei verbali redatti a Cremona, prima davanti al gip Salvini e poi davanti al procuratore Di Martino. Carobbio avrebbe in sostanza ripetuto gli stessi nomi, contestualizzandoli tra le varie partite combinate (o presunte tali): oltre a lui e Gervasoni, anche Ruopolo, Conteh e Caremi per Pisa-AlbinoLeffe; Ruopolo per Salernitana-AlbinoLeffe; Conteh e Joelson per Ancona-Grosseto; Joelson, Conteh, Acerbis e Turati per Grosseto-Reggina. Per Novara-Siena

2-2 dovrebbe avere confermato un accordo tra le squadre («Ci fu un contatto tra Vitiello del Siena e Drascek del Novara che avvenne nell’albergo che ospitava noi del Siena. Io li ho visti parlare», aveva rivelato a Cremona). Si sarà sicuramente parlato anche di Serie A e di Bari, ma il riserbo è massimo. Non si tratta di novità, ma di conferme, necessarie per ricercare responsabilità di eventuali altri tesserati, anche soltanto di omessa denuncia. Rischiano tanti calciatori, ma pure i club. A Cremona più in fretta Era durato meno l’interrogatorio sostenuto davanti al pm Di Martino (quattro ore e mezza). In un pri-

mo tempo, davanti al gip, Carobbio era stato vago sulle presunte combine ai tempi in cui giocava nell’AlbinoLeffe. Poi, dopo le rivelazioni dell’amico Gervasoni, non aveva potuto fare altro che precisare altri particolari sulle partite perse dai bergamaschi alla fine del campionato 2008-2009. Carobbio aveva spiegato di avere pagato proprio «l’amicizia con Gervasoni, che comunque è un’amicizia vera, che ha finito per coinvolgermi in qualcosa che non pensavo avesse risvolti così ampi». Anche alla Procura federale Carobbio dovrebbe aver parlato degli Zingari, del loro sistema, delle somme di denaro che servivano a «convincere» i calciatori

ad aggiustare le partite secondo le puntate che venivano fatte su Over e Under. E anche di quando le partite non andavano come dovevano, è il caso di Grosseto-Reggina, e per questo i soldi che Gegic & C. avevano anticipato «furono restituiti». Nuovo calendario Oggi non ci sarà la prevista audizione di Antonio Benfenati, si ricomincia lunedì con Micolucci, ma è probabile che venga redatto un nuovo calendario. Intanto, il Tnas ha respinto l’arbitrato di Paoloni e fissato per Signori l’udienza per il 6 marzo. Infine, revocati i domiciliari a Zamperini e disposto l’obbligo di firma.

Filippo Carobbio, 32 anni ANSA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

SERIE BWIN L’INCHIESTA DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI CANNES (Francia)

L'altro giorno, a Cannes, l'Under 21 ha pareggiato nell’ostico test con la Francia, segnando pure un gol alla difesa rivale finora imbattuta nel girone europeo. Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che la Francia è imbottita di giocatori che militano nella serie A francese o estera e molti di loro hanno già assaggiato la Champions. Il centrale Raphael Varane, per dire, a soli 18 anni conta già molte presenze col Real Madrid, nella Liga e pure in Europa. Grenier nel Lione è già considerato il nuovo Gourcuff, il suo compagno Lacazette (che ha segnato all'Under) è titolare. Mangala si sta facendo valere nel Porto, e così via. E i nostri azzurrini? Quattordici dei 22 convocati da Ferrara giocano (e qualcuno fa pure panchina) in serie B. Grazie B Dunque, il pari in terra

straniera contro i campioncini francesi sarebbe da considerare straordinario. Come il cammino nel nostro girone europeo, che ci vede padroni incontrastati. Di certo Ferrara e l'Under stano facendo grandissime cose, ma non miracoli. Perché anche gli azzurrini sono ottimi giocatori, il problema è che non trovano spazio in A. Questa è la brutta, annosa, notizia. La bella che l'attuale B evidentemente è salita di qualità e prepara i giocatori anche a sfide ben più importanti. Dice il c.t.: «Ho mandato un messaggio al presidente della Lega di B Abodi, che mi aveva detto in bocca al

«

I RAGAZZI PORTATI A CANNES ANTEI Grosseto in panchina

BARDI Livorno voto 6,5

CALDIROLA Brescia voto 6,5

CAPUANO Pescara voto 6

COLOMBI Juve Stabia in tribuna

CRESCENZI Bari voto 5,5

CRIMI Grosseto senza voto

I NUMERI

9

DONATI Padova voto 6

FLORENZI Crotone voto 6,5

INSIGNE Pescara voto 6

PINSOGLIO Vicenza in panchina

ROSSI Brescia voto 6

SAPONARA Empoli voto 5,5

VERRATTI Pescara voto 7

gli altri giocatori di B chiamati in questa stagione da Ferrara: sono Ragusa (Reggina), Perin (Padova), Mori, Dumitru e Soriano (Empoli), D’Alessandro, Romizi e Galano (Bari), Giannetti (Gubbio).

17

La miniera serie B fa ricca l’Under 21 E Ferrara dice grazie Erano 14 i convocati per l’ultima partita con la Francia Il c.t. scrive ad Abodi: «Meno male che ci siete voi» Favore reciproco Si può dire la B

La B mi aiuta a fare una squadra valida: i ragazzi almeno giocano con continuità CIRO FERRARA C.T. DELL’UNDER 21

lupo per la partita. Diceva più o meno così: meno male che c'è la serie B. Devo soltanto ringraziarla. I risultati che stiamo ottenendo sono motivo di grande soddisfazione per il lavoro che stiamo facendo ma è la B che mi permette di formare una squadra competitiva. Certo, sarebbe preferibile che i ragazzi avessero già esperienza di sfide a grandi livelli, di giocare nelle coppe. Ma, vista la situazione, ripeto che a questo punto è meglio avere un gruppo di giocatori che è quasi sempre in campo, anche se nella serie inferiore. Perché la continuità, l'abitudine al ritmo partita, conta più dell'esperienza».

4

Ciro Ferrara, 45 anni, è il c.t. dell’Under 21 dal 22 ottobre 2010. Nel girone europeo è imbattuto LAPRESSE

aiuti l'Under e l'Under aiuta la B. Esempi? Senza vederlo all' opera nel Ferrara team, il Brescia forse non si sarebbe accorto di Luca Caldirola, grande centrale difensivo che languiva nella tribuna dell’Inter. Con lui, il Brescia ha collezionato 7 vittorie e 2 pari senza incassare un gol. Grazie al progetto Pescara di Zeman, Ferrara ha scovato Capuano, Insigne e Verratti, giocatori nati più o meno in B. Si potrebbe continuare. E a proposito di Verratti, l’ultimo arrivato nell’Under ha impressionato per personalità e qualità tecnica. Come tanti, potrebbe stare benissimo in A. Dove invece ci sono solo gli attaccanti e tranne Borini nessuno è titolare inamovibile. Per tacere di Gabbiadini, capocannoniere dell’Under e panchinaro fisso nell’Atalanta. Ma perché? Ancora Ferrara: «E’ la solita storia, in A si vuole andare sul sicuro, non si rischia. Lo richiede il mercato, i tifosi vogliono vincere subito. All’estero è diverso. La B, un po’ per esigenze economiche un

clic UNO STAGE IN MARZO POI L’AMICHEVOLE CONTRO LA SCOZIA Dopo il test francese, l’Under 21 di Ciro Ferrara si ritroverà per uno stage a Roma in questo mese di marzo. Poi amichevole il 25 aprile contro la Scozia a Edimburgo, prima di rituffarsi nelle gare di qualificazione per l’Europeo: primo impegno in Irlanda il 4 giugno.

po’ perché ha capito che sui giovani di valore si può costruire qualcosa d’importante, è più propensa a rischiare. Anche perché ovviamente lì ci sono meno pressioni. Comunque sia, ripeto, per fortuna c’è questo serbatoio per l’Under. Non faccio nomi, ma ne sto seguendo altri». © RIPRODUZIONE RISERVATA

le presenze di Luca Caldirola (Brescia) e Alessandro Crescenzi (Bari) con l’Under 21: sono gli unici che hanno sempre giocato con Ferrara.

9

i gol segnati in campionato da Lorenzo Insigne. L’attaccante del Pescara è il più prolifico dei 14 convocati da Ferrara per l’amichevole con la Francia.

2

le reti realizzate da Insigne (2 presenze) e Saponara (12) con la maglia dell’Under 21.

6,26

la media voto di Francesco Bardi: è il migliore tra i giocatori del Livorno, squadra con la quale ha fatto 23 presenze.

Taccuino VARESE

Maran e Milanese firmano fino al 2013 VARESE Il Varese ha allun gato di un anno i contratti del tecni co Rolando Maran e del manager Mauro Milanese. Lo ha annunciato l’a.d. Enzo Montemurro: «Il nostro ambiente è quello di una famiglia che ha bisogno di certezze: Maran e Milanese sono pilastri fondamen tali. È grande la voglia di costruire qualcosa di importante con loro che rappresentano la giusta conti nuità». Maran aveva debuttato al l’8ª giornata a Vicenza e la fiducia gli è stata rinnovata proprio prima della partita di domani contro la sua ex squadra. «Spero – ha detto – che la coincidenza possa essere di buon auspicio e che il mio lavoro continui così come è cominciato. Varese è l’ambiente ideale per un allenatore». Per l’anticipo Maran deve fare a meno di Corti: gioca Fili pe. Nel Vicenza niente da fare per Bariti per un trauma al ginocchio si nistro, da vedere Gavazzi e Rigoni.

TORINO

Ritiro a Coverciano Si parte stamane TORINO Torino in ritiro anti cipato: stamane allenano alla Si sport poi partono in treno per Fi renze; domattina rifinitura a Cover ciano. Oggi rientra Ogbonna, a par te Pratali, Suciu e Zavagno.

SAMPDORIA

Iachini nei guai Anche Renan è k.o. BOGLIASCO Eder e Pellè sono rientrati in gruppo, ma ci vor rà tempo per rivederli. Sabato man ca Renan, che lavora a parte con Castellini, Padalino e Semioli.

LA SITUAZIONE

Sabato il Torino gioca a Grosseto La classifica dopo 28 giorna te: Torino p. 56; Sassuolo 55; Vero na 54; Pescara* 52; Padova* 46; Varese 45; Reggina e Brescia 42; Bari ( 2) 39; Sampdoria*, Cittadel la e Grosseto 37; Juve Stabia* ( 4) 36; Livorno 30; Vicenza 29; Croto ne ( 1) 28; Modena* e Gubbio 26; AlbinoLeffe 25; Empoli* 24; Ascoli ( 7) 23; Nocerina 18. (* una gara in meno). Queste le partite del prossi mo turno. Domani (ore 20.45): Va rese Vicenza (2 0). Sabato (ore 15): Bari Crotone (1 0), Empoli Li vorno (0 0), Grosseto Torino (0 1), Juve Stabia Nocerina (3 2), Modena Cittadella (0 2), Pado va AlbinoLeffe (0 1), Pescara Sas suolo (1 1), Reggina Ascoli (1 1), Sampdoria Verona (1 1). Lunedì (ore 20.45): Gubbio Brescia (2 2). I prossimi recuperi (martedì 6, ore 18.30): Sampdoria Empoli (25ª; 3 1), Modena Padova (27ª; 0 2) e Pescara Juve Stabia (27ª; 2 3).


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PRIMA DIVISIONE I RECUPERI

Spal e Frosinone tre punti di sollievo Girone A: un’altra sconfitta per il Como. Girone B: un rigore di Carrus stende la Carrarese 2-1

SPAL-COMO

GIUDIZIO ++ MARCATORI Fortunato (S) al 17', Arma (S) su rigore 24’, Ripa (C) al 38’ s.t. SPAL (4-1-4-1) Capecchi 7,5; Cosner 6,5, Zamboni 6, Beduschi 5, Canzian 5,5; Migliorini 6; Fortunato 7 (dal 34’ s.t. Ghiringhelli s.v.), Agnelli 6, Castiglia 6 (dal 46’ s.t. G. Rossi s.v.), Laurenti 6,5; Arma 6 (dal 37’ s.t. Taraschi s.v.). (Costantino, Piras, A. Vecchi, Marconi). All. S. Vecchi 6,5. COMO (4-2-3-1) Twardzik 6; Ambrosini 5,5, Urbano 6, Diniz 5,5, Filosa 6; Ardito 5,5, Palumbo 6 (dal 32’ s.t. Lulli s.v.); Bardelloni 6 (dall’11’ s.t. Ciotola 5,5), Paonessa 6, Toledo 6; Tavares 5,5 (dal 23’ s.t. Ripa 7). (Giambruno, Imburgia, Conti, Vicente). All. Chiarenza 6. ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 5,5. NOTE paganti 348, abbonati 1.241, incasso di 9.278 euro. Ammoniti Bardelloni, Paonessa, Filosa, Agnelli, Zamboni e Canzian. Angoli 4-2.

ALESSANDRO SOVRANI FERRARA

Dopo un primo tempo con il Como più quadrato e capace di impegnare due volte Capecchi con Tavares, e con la Spal che si vedeva annullate due reti ad Agnelli e Arma per fuorigioco, nella ripresa sono arrivati i gol che hanno fatto rialzare la testa alla squadra di casa e scritto il secondo k.o. della gestione Chiarenza. Il primo gol l’ha fatto l’ex Fortunato che,

FROSINONE-CARRARESE

CLASSIFICA SQUADRE

Rachid Arma, 27 anni LIVERANI

con un rasoterra dal limite, batteva Twardzik. Poi al 24’ Diniz atterrava Laurenti, provocando il rigore trasformato da Arma. La Spal in contropiede sprecava un paio di ottime opportunità e Ripa, approfittando di un involontario assist di Beduschi, accorciava le distanze. Il Como ci credeva, ma ancora Capecchi salvava il risultato, respingendo un colpo di testa di Ripa. Intanto pallido raggio di sole all’orizzonte della Spal: la società starebbe per incassare gli anticipi derivati dalla cessione del credito della produzione di energia del parco fotovoltaico.

PT

TERNANA TARANTO (-3) CARPI PRO VERCELLI SORRENTO (-2) BENEVENTO (-2) LUMEZZANE AVELLINO FOGGIA (-2) COMO (-2) TRITIUM PISA REGGIANA (-2) SPAL (-4) MONZA VIAREGGIO (-1) FOLIGNO (-4) PAVIA

51 46 41 40 39 35 32 31 30 30 30 27 27 22 21 15 13 11

PARTITE G V N P 23 15 6 2 23 14 7 2 23 12 5 6 22 11 7 4 23 11 8 4 23 11 4 8 23 9 5 9 22 9 4 9 23 8 8 7 23 9 5 9 23 8 6 9 23 6 9 8 23 8 5 10 23 7 5 11 23 4 9 10 23 4 4 15 23 4 5 14 23 1 8 14

RETI F S 32 13 27 8 35 19 31 13 30 19 33 27 19 22 26 30 24 22 31 34 21 26 21 22 27 30 21 27 21 31 13 37 18 32 22 40

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

PROSSIMO TURNO DOMENICA 4 MARZO ORE 14.30 AVELLINO-MONZA (1-1) BENEVENTO-COMO (1-2) FOLIGNO-SORRENTO (0-1) PISA-TERNANA (lunedì 5, ore 20.45) (0-1) REGGIANA-FOGGIA (2-0) SPAL-CARPI (0-1) TARANTO-PRO VERCELLI (0-0) TRITIUM-LUMEZZANE (0-1) VIAREGGIO-PAVIA (2-1)

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SECONDA DIVISIONE I recuperi 2

BELLARIA

0

+++

GIUDIZIO MARCATORE Scotto al 37’ p.t. e al 3’ s.t. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6; Fabbri 6,5, Antoniacci 6,5, Gregorio 6,5, Locatelli 6; Bacchiocchi 6,5 (dal 32’ s.t. Laezza s.v.), Bazzi 6, Schiavini 6; Bezzi 6 (27’ s.t. Gavoci 5,5); Ferri 5 (22’ s.t. Gabbianelli 6), Scotto 7,5. (Bicchiarelli, Del Pivo, Baldinini, Zavalloni). All. Angelini 6,5. BELLARIA (4-3-3) Venturi 6,5; Severi 6, Bamonte 6, Martinelli 6, Buda 5,5 (dal 19’ s.t. Rossi 6); Forte 6, Rolandone 6,5 (dal 32’ s.t. Luppi s.v.), Scarponi 6; De Luca 5 (dal 1’ s.t. Briglia 5,5), De Cenco 4,5, Fioretti 5. (Renna, Caidi, Mariani, Morena). All. Campedelli 5,5. ARBITRO Greco di Lecce 6,5. NOTE spett. 400, incasso nc. Amm. Ferri, Fioretti e Scarponi. Angoli 2-3. (l.z.) IL SAVONA SI RITIRA? L’asta a offerta libera è andata deserta: nessuno si è presentato per rilevare il Savona dal fallimento. E ora la squadra è destinata a sparire. Il giudice e il curatore però non hanno voluto dichiarare la fine lasciando aperta la porta fino a mezzanotte (scadenza dell'esercizio provvisorio). I tifosi si aspettavano il ritorno sulla scena della cordata Delle Piane-Barbano, anche solo per poter terminare la stagione. Oggi verrà presa la decisione definitiva.

Seconda vittoria consecutiva del Frosinone che, dopo il colpo di Trieste, concede il bis in casa battendo 1-0 la Carrarese reduce dalla sconfitta di Andria, nel recupero della 23ª giornata. Successo meritato per la squadra di Corini, che domina nella prima frazione, mentre nella ripresa si limitano ad amministrare il gioco e a ripartire in contropiede. Poco incisivi gli attaccanti ospiti, la cui unica conclusione porta

SQUADRE

Davide Carrus, 32 anni LIVERANI

la firma del terzino Piccini che all’8’ del primo tempo spedisce sull’esterno. Il gol-partita del Frosinone arriva al 17’ quando l’incontenibile Aurelio viene steso in area da Giovinco: rigore netto che Carrus trasforma spiazzando Nocchi. Padroni di casa vicini al raddoppio con un colpo di testa di Santoruvo (19’) sventato in angolo da Nocchi che si ripete su una conclusione velenosa di Aurelio a due minuti dal riposo. Ripresa priva di emozioni a parte il mancato raddoppio di Carrus che al 43’ a porta vuota spedisce di testa sul fondo.

La Tritium resiste, poi vince: in semifinale con Bortolotto Cade un Piacenza sfortunato

GIRONE B

GIRONE A

SQUADRE

CASALE

PARTITE RETI G V N P F S 50 27 14 8 5 39 22

PERUGIA

PARTITE RETI G V N P F S 64 29 19 7 3 46 20

RIMINI

47 26 14 5 7 30 24

CATANZARO

59 28 17 8 3 44 19

SAN MARINO

46 26 14 4 8 49 31

VIGOR LAMEZIA 59 28 17 8 3 41 19

CUNEO

46 27 14 4 9 42 36

L'AQUILA

51 28 13 12 3 30 15

TREVISO (-2)

43 26 12 9 5 41 24

PAGANESE

47 29 12 11 6 32 25

GAVORRANO

45 29 12 9 8 46 36

CHIETI

45 28 13 6 9 39 29

SQUADRE

MAURIZIO DI RIENZO FROSINONE

CLASSIFICA

COPPA ITALIA NEL GIRONE A

GIRONE A IL DERBY LANCIA IL SANTARCANGELO NEI PLAYOFF SANTARCANGELO

1-0

GIUDIZIO ++ MARCATORE Carrus su rigore al 17’ p.t. FROSINONE (4-3-3) Zappino 6; Ristovsky 6,5, Stefani 7, Biasi 6,5, Federici 6,5; Bottone 6, Carrus 7, Nicco 6; Aurelio 7 (dal 40’ s.t. Ganci s.v.), Santoruvo 6 (dal 29’ s.t. Bonvissuto 6), Cesaretti 6 (dal 9’ s.t. Frara 6). (Nordi, Magli, Vitale, Baccolo). All. Corini 6,5. CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6,5; Piccini 6, Pasini 6, Anzalone 6, Vannucci 6; Orlandi 5 (16’ s.t. Merini 5), Pacciardi 6, Taddei 5,5, Giovinco 5,5 (dal 16’ s.t. Corrent 5); Gaeta 5 (29’ s.t. Belcastro 5), Cori 5. (Teodorani, Benassi, Bregliano, Rosania). All. Sottili 5. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6. NOTE paganti 448, abbonati 1.422, incasso di 11.964,70 euro. Ammoniti Pacciardi, Vannucci, Biasi, Santoruvo e Anzalone. Angoli 4-5.

PT

SANTARCANGELO 40 27 11 4 11 29 25 ENTELLA

39 27 10 9 8 37 25

POGGIBONSI

39 26 12 6 9 40 32

RENATE

36 27 9 9 9 28 28

BORGO A BUGGIANO 36 27 10 6 11 35 38 PRO PATRIA (-13)

35 27 13 9 5 41 25

ALESSANDRIA (-2)

34 27 9 9 9 31 33

SAVONA (-4)

33 27 9 10 8 32 28

BELLARIA

32 26 8 8 10 30 34

GIACOMENSE

30 26 7 9 10 35 42

PT

ARZANESE

42 29 10 12 7 36 37

APRILIA

40 28 11 7 10 43 35

NORMANNA (-1) 35 27 9 9 9 22 23 GIULIANOVA (-2)

34 28 10 6 12 34 37

FONDI

32 28 9 5 14 28 34

FANO (-5)

31 27 10 6 11 34 35

NEAPOLIS (-2)

29 29 7 10 12 31 40

CAMPOBASSO (-2) 31 27 8 9 10 27 31 MILAZZO

28 28 6 10 12 24 32

MONTICHIARI (-2) 29 27 8 7 12 32 40

VIBONESE

27 29 6 9 14 32 43

MANTOVA

28 26 6 10 10 26 36

ISOLA LIRI (-2)

23 28 6 7 15 29 40

SAMBONIFACESE 24 27 6 6 15 26 47

EBOLITANA (-1)

23 28 6 6 16 23 47

VALENZANA

18 26 4 6 16 20 39

MELFI (-4)

21 27 6 7 14 30 41

LECCO

17 27 3 8 16 18 52

CELANO

16 28 4 4 20 23 56

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

TRITIUM-PIACENZA 1-0 GIUDIZIO +++ MARCATORE E. Bortolotto al 39’ s.t. TRITIUM (4-4-2) Nodari; Cremaschi, Malgrati, Dionisi, Possenti; E. Bortolotto, Corti, Di Ceglie, Chimenti (dal 12' s.t. R. Bortolotto); Magnaghi (dal 43' s.t. Monacizzo), Sinato (dal 19' s.t. Spampatti). (Pansera, Fondrini, Gavazzeni, Bertocchi). All. Boldini. PIACENZA (4-4-2) Ivanov; Avogadri, Bertoncini, Bini (dal 31' s.t. Visconti), Campagna; Volpe (dal 19' s.t. Gavilan), Dragoni (dal 10' s.t. Lisi), Piccinni, Foglia; Rodriguez, Bombagi. (Maggio, Ruggeri, Marchi, Corea). All. Monaco. ARBITRO Barbeno di Brescia. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Dragoni e Malgrati. Angoli 4-9. MONZA (p.f.r.) La Tritium si sveglia nel finale e con una gran botta di Enrico Bortolotto segna la rete che vale la semifinale di Coppa Italia. Il Piacenza invece è andato a sbattere su Nodari, in gran spolvero, che ha detto di no a Rodriguez, a Campagna e due volte a Bombagi. Nella ripresa Piacenza ancora vicino al gol con lo stesso Bombagi e due traverse di Bertoncini, poi il sussulto dei locali che centrano il successo con Bortolotto. LA SITUAZIONE Così il girone A: Tritium p. 4; Lumezzane 2, Piacenza 1. La Tritium si qualifica dopo Pisa e Foggia: la quarta semifinalista sarà decisa il 7 dall’ultima gara del girone B Spezia-Spal (ora appaiate con 3 punti).

GIRONE B IL CATANZARO SCAPPA, MA IL CHIETI LO RIPRENDE IN EXTREMIS IL CASO CHIETI

2

CAMPOBASSO

3

CELANO

2

ISOLA LIRI

2

CATANZARO

2

EBOLITANA

1

ARZANESE

1

MELFI

1

+++

GIUDIZIO MARCATORI Carboni (Ca) al 3’, Maisto (Ca) al 10’, Pepe (Ch) all’11’ p.t.; Sabbatini (Ch) al 44’ s.t. CHIETI (4-2-3-1) Feola 6; Bigoni 6, Pepe 7, Migliorini 6, Cardinali 6; Amadio 6,5 (dall’8’ s.t. Lacarra 6), Del Pinto 6; Fiore 7, Sabbatini 7, Berardino 6 (dal 28’ s.t. Alessandro 6); Gammone 6 (dal 28’ s.t. Di Noia 6). (Perucchini, Serpico, Pedrocchi, Sciarra). All. Paolucci 6,5. CATANZARO (3-4-3) Mengoni 6; Narducci 6, Sirignano 6, Papasidero 6; Giampà 6, Maisto 7, Quadri 6, Squillace 5,5; D’Anna 5,5 (dal 1’ s.t. Bruzzese 6,5), Masini 6, Carboni 6,5 (dal 40’ s.t. Bugatti s.v.). (Scerbo, Mannone, Ulloa, Esposito, Gigliotti). All. Cozza 6. ARBITRO Lanza di Nichelino 5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso nc. Ammoniti Maisto, Sirignano, Quadri, Giampa, Bruzzese, Squillace, Cardinali e Masini. Angoli 7-4. (g.let.)

GIUDIZIO

+++

MARCATORI Licciardi (C) al 23’ p.t.; Mateo (C) all’11’, Todino (C) al 22’, Salemme (E) al 36’ s.t. CAMPOBASSO (4-2-3-1) Senatore 6; Bertozzini 6, Scudieri 6,5, Mateo 7, Esposito 6,5; Viscido 7 (dal 16’ s.t. Forgione 6), Licciardi 7 (dal 27’ s.t. Mazza 6); Rega 6 (dal 23’ s.t. Bruno 6), Todino 7, Giannattasio 6; Laporta 6. (Compare, Volpicelli, Baldares, Di Nardo). All. Imbimbo 6,5. EBOLITANA (4-3-3) Nicastro 5,5; Venneri 5 (dal 26’ s.t. Sturiale 5,5), Barbone 5, Perticone 5, Giudice 5; Perrino 5,5 (dal 26’ s.t. Calascibetta 6), Nazzani 6,5, Giurdanella 5; Lo Coco 5,5, Broso 5, Corsino 6,5 (dal 26’ s.t. Salemme 6). (Longo, Cutolo, Gaveglia, Mastroianni). All. Marino 6. ARBITRO Fanton di Lodi 6,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso di 3.250 euro. Ammoniti Scudieri e Corsino. Angoli 10-4. (a.d.l.)

GIUDIZIO

+++

MARCATORI Croce (C) al 31' p.t.; Puntoriere (C) al 34', Salvati (A) al 45’ s.t. CELANO (4-3-3) Agostini 6; Furno 6,5, Ciolli 6,5, Bianciardi 7, D'Angelo 7; De Risio 6,5, Barbetti 6,5, Granaiola 6,5 (dal 24' s.t. Puntoriere 6,5); Luzi 6 (dal 45' s.t. Funari s.v.), Croce 6,5, Sciamanna 6 (dal 9' s.t. Mascioli 6). (Liverani, Ferrara, Marfia, Sabatini). All. Facciolo 7. ARZANESE (4-3-3) Parisi 6,5; Nocerino 6 (dal 12' s.t. Sandomenico 6), Caso 6, Riccio 4,5, M. Esposito 6; Tarascio 6, Manzo 5,5, Castellano 5,5 (dal 28' s.t. Fragiello 5,5); Improta 5,5 (dal 40' p.t. Salvati 6,5), Incoronato 5,5, Mascolo 5,5. (Fiory, Gori, Lorenzi, Tenneriello). All. Fabiano 6. ARBITRO Reni di Pistoia 6. NOTE spettatori 150 circa, incasso nc. Espulso Riccio al 33' p.t.; ammoniti Improta, Castellano, Bianciardi, Salvati e Croce. Angoli 7-7. (f.r.)

GIUDIZIO

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MARCATORI Improta (M) al 13’ p.t.; Martinelli (IL) al 15’, N. Russo (IL) al 47’ s.t. ISOLA LIRI (4-3-3) Mariosi 6; Paloni 6, Falco 6,5, Romeo 6,5, Martinelli 6,5; Raffaello 6 (dal 17’ s.t. Di Lullo 6), Costanzo 6,5, Lucchese 6; Conte 6,5 (dal 45’ s.t. Ferraro s.v.), N. Russo 6,5, Caira 6,5 (dal 29’ s.t. Soudant 6). (Coletti, Morleo, La Rosa, Bianchini). All. Sciannimanico 6. MELFI (4-2-3-1) Scuffia s.v.; Gennari 6, Dermaku 5,5, Bova 6, Gerolino 5,5; Scarsella 6, Viola 5,5 (dal 28’ s.t. Greco 6); G. Russo 6,5, Tirelli 6, Ambrogetti 5,5 (dal 20’ s.t. Giunta 6); Improta 6. (Della Luna, Fiorucci, R. Russo, Simeri, Lionetti). All. Rodolfi 6. ARBITRO Fogliano di Perugia 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Viola, G. Russo, Costanzo e Improta. Angoli 7-3. (g.p.)

Foggia, sostegno a Ginestra Il portiere sporge denuncia La Lega lo vuole incontrare FOGGIA (r.p.) «Tolleranza zero contro i violenti». E' la priorità della Lega Pro, domani a Foggia con il d.g. Francesco Ghirelli per cercare di incontrare il portiere Paolo Ginestra, che comunque è rientrato a casa nel Pesarese e non si sa quando tornerà a Foggia: «Non so se rientrerò così presto — ha detto — la ferita è ancora troppo fresca: ne parlerò con la Lega Pro e con la società». Ginestra è stato picchiato martedì da alcuni ultrà al campo di allenamento; ieri ha sporto denuncia contro ignoti. E' in programma anche un incontro col questore di Foggia, mentre la Digos si è messa al lavoro per cercare di individuare i teppisti. Per i giocatori ha parlato il capitano Perpetuini: «La squadra è molto vicina a Paolo. Tutti noi speriamo che receda dalla volontà di andare via e che continui a darci ancora una mano». Il sindaco Mongelli ha condannato l'episodio ed espresso la solidarietà della città a Ginestra, invitato a proseguire l’esperienza in rossonero. Infine, Mongelli ha raccolto il disimpegno preannunciato da Pasquale Casillo, patron del club alle prese con difficoltà nel proseguire l’impegno; da segnalare che l'Ussi Puglia ha stigmatizzato l'atteggiamento offensivo tenuto da Casillo verso alcuni giornalisti martedì in una conferenza stampa.

TRAPANI SIRACUSA (-5) CREMONESE (-6) PORTOGRUARO SPEZIA BARLETTA PERGOCREMA (-2) CARRARESE LANCIANO (-1) ALTO ADIGE TRIESTINA FROSINONE PRATO LATINA ANDRIA PIACENZA (-6) BASSANO FERALPI SALO'

PT 46 40 35 35 35 35 35 34 33 32 27 27 25 23 21 20 19 17

G 23 23 23 23 23 23 23 23 22 23 23 23 23 23 23 22 23 23

PARTITE V N P 14 4 5 13 6 4 12 5 6 9 8 6 9 8 6 9 8 6 11 4 8 9 7 7 9 7 6 8 8 7 8 3 12 7 6 10 6 7 10 5 8 10 4 9 10 7 5 10 4 7 12 3 8 12

RETI F S 41 22 30 20 30 17 28 23 27 22 27 24 27 29 32 24 24 23 24 19 32 35 24 28 22 26 26 31 24 34 23 35 14 30 12 25

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

PROSSIMO TURNO DOMENICA 4 MARZO ORE 14.30 BARLETTA-TRIESTINA CARRARESE-BASSANO FERALPI SALO'-LATINA FROSINONE-ANDRIA LANCIANO-ALTO ADIGE PERGOCREMA-SPEZIA PORTOGRUARO-CREMONESE PRATO-PIACENZA TRAPANI-SIRACUSA (ore 20.30)

(2-1) (0-1) (1-0) (2-2) (0-1) (0-2) (2-1) (3-4) (1-3)

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serie D - i recuperi Valle d’Aosta, grande scatto Il Cittanova trova giocatori: ritorna in campo e fa reclamo Giocati 17 recuperi. Il Valle d’Aosta (A) vince in trasferta e riparte; il Cittanova (I) ha raggranellato 14 giocatori (alcuni ex dell’Aquanera, che si è ritirata nel girone A, qualche giovane locale e il figlio del presidente Condomitti) e con il d.g. Campolo in panchina si è presentato dopo la rinuncia di Acri (il club ha presentato ricorso e il giudice non ha dato il 3-0 a tavolino), ma ha perso 5-0. Ecco i risultati. GIRONE A Acqui-F. Caratese 0-0; Albese-Bogliasco 1-2; Asti-Borgosesia 1-0; Derthona-Villalvernia 1-1; Lascaris-Valle d’Aosta 1-3; Naviglio Trezzano-Verbano 0-0. Classifica: Valle d'Aosta˚ p. 58; Chieri 55; Santhià˚ (-3) 46; Derthona˚*, Lavagnese˚ e Novese 41; Chiavari˚ 40; Acqui 39; Naviglio Trezzano˚ 38; Borgosesia 37; Pro Imperia, Bogliasco e Villalvernia* 36; F. Caratese 34; Verbano˚ 29; Asti 24; Albese (-3) 19; Cantù San Paolo˚ 6; Lascaris 4. (* una gara in meno, ˚ ha già riposato). GIRONE B Seregno-AlzanoCene 1-1. Classifica: Castiglione p. 54; Pizzighettone 48; Pontisola, Olginatese e MapelloBonate 47; Caronnese 45; Voghera 40; Castellana 38; Rudianese e Darfo 35; Aurora Seriate 34; Gozzano, Colognese e AlzanoCene 32; Pro Piacenza 31; Fidenza 28; Carpenedolo e Fiorenzuola e Seregno 27; Gallaratese 19. GIRONE D Pavullese-Cerea 0-1; Ravenna-Scandicci 3-1. Classifica: Este p. 52; Forlì 51; Castelfranco 50; Vecomp 49; San Paolo e Cerea 46; Mezzolara 44; Lanciotto Campi 41; Pistoiese 39; Rosignano 36; Scandicci 35; Tuttocuoio 33; Bagnolese 32; Ravenna (-2) 30; Forcoli e Camaiore 28; Villafranca 25; Pavullese 24; Santacroce 18; Sestese 17. GIRONE F Recanatese-Luco Canistro 3-0; Renato Curi-Atessa VdS 0-0; Vis Pesaro-San Nicolò 0-1. Classifica: Teramo p. 56; Ancona e Sambenedettese* 49; Civitanovese* 47; Isernia* 40; San Nicolò 38; Atletico Trivento* 35; Jesina 33; Vis Pesaro 32; Recanatese* 31; Olympia Agnonese* 30; Atessa VdS* 26; Riccione 25; Santegidiese* 24; Renato Curi 20; Luco Canistro* 19; Miglianico* 17; Real Rimini 4. (* una gara in meno). GIRONE G Sora-Palestrina 0-2. Classifica: Salerno p. 48; Marino 42; Porto Torres 40; Budoni 38; Fidene 37; Palestrina e Astrea 36; Selargius 35; Pomigliano 32; Arzachena 31; Sora 29; Monterotondo e Anziolavinio 28; Civitavecchia 27; Cynthia 26; Sant'Elia 21; Atletico Boville 20; Bacoli 18. GIRONE H Sarnese-Turris 3-2. Classifica: Ischia p. 49; Martina 48; Sarnese 47; Francavilla S. 43; Casertana 41; Campania 40; Nardò 39; Turris e Brindisi 38; Casarano 35; Fortis Trani 30; Internapoli 28; Irsinese 21; Grottaglie 20; Real Nocera, Cristofaro e Viribus Unitis 17; Gaeta (-4) 13. GIRONE I Acri-Sant'Antonio Abate 3-1; Nuvla San Felice-Cittanova 5-0; Serre Alburni-Cosenza 0-0. Classifica: Hinterreggio* p. 42; Adrano 38; Battipagliese* e Cosenza 37; Palazzolo, Acri** e Nuvla 36; Licata 34; Messina (-7) 32; Marsala* e Serre Alburni 31; Noto 28; Valle Grecanica 27; Sant'Antonio A. 26; Acireale* e Sambiase 25; Cittanova* 20; Nissa 19. (** due gare in meno, * una in meno). IL GIUDICE SPORTIVO Il giudice ha inflitto 2.000 euro di ammenda e una giornata di squalifica del campo, con porte chiuse, allo Zagarolo. Allenatori: 3 gare a Di Maria (Hinterreggio), 2 a Scarfini (Cynthia), Di Nola (Noto) e Montalbano (Real Nocera). Giocatori: 5 giornate a Ciampi (Teramo).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

di PAOLO MARABINI

argomento è tornato d’attualità con un L’ caso limite: ai Giochi di Londra, nel ciclismo su pista, il torneo della velocità sarà orfano di 4 dei primi 8 specialisti al mondo. La Gran Bretagna dovrà lasciare in tribuna uno tra il campione olimpico Hoy (nella foto Reuters), che per giunta a Pechino vinse 3 ori, e l’iridato Kenny, argento uscente; la Francia farà lo stesso fra Baugé e Bourgain, come la Germania tra Forstemann e Levy, ma anche l’Australia fra Perkins e Sunderland. Appunto: i più forti al mondo. Tutto ciò in nome dello spirito olimpico, che in

ilCommento

un centinaio di giorni e merita un fixing, anche se resta astratto e premeditato, in questo inizio di marzo che può portare svolte decisive nei campionati nazionali e in Champions. Leo Messi, per fortuna, è fuorigioco: nell’Argentina s’è messo a produrre le stesse opere d’arte che espone nel Barça. Una tripletta, ieri, alla Svizzera: fossimo alla vigilia di un Mondiale sarebbe l’uomo copertina. Invece, la cover se la prende Arien Robben, formidabile e fragile asso del Bayern e dell’Olanda. Quando sta bene, dietro a Messi e Ronaldo viene ancora lui. Numero tre dei top. Robben è un giocatore bionico, uno dei pochi capaci di vincere da solo una partita. A Wembley ha dato l’ennesima dimostrazione. Il primo gol agli inglesi è un coast to coast di maradoniana memoria, che è servito a sradicare lo 0-0 dal campo; il secondo, un colpo di pennello mancino nel sette più lontano, che disinnesca l’irriducibile voglia di

Arjen Robben, 28 anni, ieri doppietta all’Inghilterra

ogni sport impone la rappresentatività dei cinque continenti, qualunque sia il livello dei migliori esponenti di ciascuno di essi. Per contenere il numero dei partecipanti, che rischiava di allargarsi troppo con l’ingresso nel programma di nuove discipline, diversi sport hanno dovuto «sforbiciare» parecchio, sacrificando così lo spettacolo in nome dei cinque cerchi. Per il ciclismo su pista, ma non solo, il regolamento parla chiaro: ai Giochi vanno i migliori del ranking, ma non più di uno per nazione. Succede, per citarne altri, an-

laPuntura

ROBBEN SUPER A -100 DALL’ EUROPEO TEDESCHI FLOP E OCCHIO A SOLDADO Olanda è super, la Spagna sta piuttosto bene, i L’ tedeschi perdono colpi e balbettano nel gioco, un po’ come l’Italia di Prandelli. L’Europeo è lontano

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GIOCHI PER TUTTI? C’È UN PROBLEMA RESTANO FUORI DEI FENOMENI

ilCaso

di ALESSANDRO DE CALÒ

LA GAZZETTA DELLO SPORT

rivincita degli inglesi, nella prima uscita del dopo Capello. Le amichevoli, e le relative sentenze, vanno sempre prese come pioggia sugli impermeabili. C’è qualcosa di molto vero, in quello che raccontano, assieme a tante piccole bugie. Pochi mesi fa, gli olandesi sono stati travolti da una Germania debordante, apparentemente più forte e completa della Spagna campione di tutto. Calma. A Brema, la Francia ha messo in croce i tedeschi di Loew. Okay, mancava gente importante, da Neuer a Schweinsteiger a Lahm; ma bisogna riconoscere anche i progressi e i meriti dei francesi. Piano piano, Laurent Blanc ha fatto dimenticare la catastrofe sportiva e di immagine provocata dalla selezione di Domenech in Sudafrica. Ieri ha valorizzato altri due gingilli: Debussy (due assist) e il solido Giroud, attaccante del Montpellier, seguito dalla Juve. Ma è la solidità dell’impianto che convince. Occhio alla Francia che parte dal basso nel girone di Ibra, con Ucraina e Inghilterra: può essere una sorpresa a Euro 2012. Prandelli può consolarsi, relativamente, con le difficoltà della Croazia, piegata a Zagabria proprio da Ibra con la complicità di Larsson (doppietta). Meglio non illudersi, sappiamo che storicamente i croati sono un osso duro e con gli azzurri tendono a rendere al top. Vedremo. Al debutto, tra 101 giorni, ci aspetta la Spagna, che ha vinto tutte le partite di qualificazione, ma finora nelle amichevoli aveva toppato. Del Bosque aveva il problema del centravanti, con Villa rotto e Torres fulminato. Ha provato con Soldado, ex Real ora al Valencia. Il Venezuela è al numero 46 nel ranking Fifa, non una squadra di fenomeni. Ma intanto il ragazzo si è messo in fila dietro a Iniesta e Silva, lasciando il segno di una tripletta. Nello stesso giorno di Messi. Buon segno per lui, un po’ meno per noi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

l’Intervento

METTIAMO SETTE ARBITRI IN CAMPO E LA MOVIOLA VISTA ANCHE DAI TIFOSI MOVIOLA La Federazione sigla un accordo con la tv che fa le riprese e installa un monitor a bordo campo ifosi italiani, giocatori, dirigentra le 2 panchine dove c’è il quarto ti non fatevi fregare! State litiuomo. Lui avrà anche una cuffia con gando per colpa di un sistema arbimicrofono per parlare con la regia. trale medioevale. In Italia arbitraLe regole sono semplici: a) Ogni sono Barbarossa, Attila e Vercingetoricietà ha diritto a 3 prove-tv a partita; ge! I Signori del calcio hanno dato anche l’arbitro potrà richiedere persempre più poteri alle tv, ma, inconsonalmente 3 prove-tv. b) Quando sciamente, hanno dato anche pote- Ezio Greggio juventino una squadra chiede la prova tv, il dire ai tifosi. Con la ripetizione delrigente si avvicina al quarto uomo, l’azione in tv, il tifoso vede dopo pochi secondi l’er- alza un cartello giallo e gli riferisce l’episodio; il rore arbitrale e giudica più correttamente dell’arbi- quarto uomo lo comunica via radio all’arbitro. c) tro, non perché sia più preparato: perché ha visto L’arbitro, a seconda della gravità, può fischiare alla meglio, perché dispone di una prova inequivocabi- fine dell’azione in corso o interromperla; si reca poi le, la prova tv! Il giudizio degli arbitri deve essere alla zona monitor (esclusa a giocatori e allenatori) equiparato tecnicamente a quello del pubblico, al- per giudicare l’azione. d) La prova tv che sta guartrimenti questa disparità distruggerà il calcio. Ba- dando l’arbitro, è vista in contemporanea dal pubsta con gli alibi degli arbitri che «non vedono»! Il blico così anche il tifoso sfegatato vedrebbe con concetto è semplice: non si può più far finta di chiarezza da quale parte stia la ragione. Se fosse «non vedere» episodi mentre migliaia di persone li difficile giudicare l’episodio varrebbe il giudizio vedono, eccome. Ho giocato e gioco ancora a cal- dell'arbitro. cio e sono uomo di spettacolo: il calcio è show. I FUORIGIOCO L’arbitro deve lasciare concludere miei suggerimenti sono norme facili, dettate dal l’azione. Se la squadra che attacca non segna, l’aziobuon senso, che si basano sulle riprese tv e l’ag- ne si considera conclusa anche se viziata da fuorigioco. Se l’azione finisce in gol e ci sono dubbi, la giunta di qualche arbitro. ARBITRI In serie A e B e nelle coppe, devono diven- squadra che l’ha subìto o l’arbitro possono chiedere tare 7 per ogni partita: 2 principali, ciascuno con la prova-tv. Semplice, efficace e con più spettacolo. una competenza per la propria metà campo, 2 guar- Noi viviamo in mezzo alle tecnologie, in campo c’è dalinee, 1 quarto uomo tra le panchine, 2 arbitri di un arbitro al quale han dato un fischietto e una cufporta per giudicare se la palla è entrata (vedi Mi- fia radio comprata dai vu cumprà. Il calcio va camlan-Juve), quale giocatore ha fatto l’ultimo tocco e biato per cancellare i dubbi, allontanare i sospetti, per verificare un fuorigioco, dando una mano in adeguare le regole è compito di chi lo gestisce. © RIPRODUZIONE RISERVATA più all’Arbitro.

di ROBERTO PELUCCHI

f Va bene il codice etico, va bene il rispetto delle regole, ma attenti a non instaurare il regime del terrore. Per esempio, ieri Balotelli senza accorgersi ha schiacciato un pisolino e adesso ha paura che lo puniscano per condotta violenta.

che a judo, lotta, boxe, canoa. La domanda quindi sorge spontanea: è giusto che ai giorni nostri, lontani anni luce dall’epopea di De Coubertin, con iperspecializzazione e interessi economici fortissimi, l’Olimpiade venga negata al numero 2 al mondo, che ha l’unico «torto» di essere anche il numero 2 nel suo Paese, solo per dare la possibilità a un atleta di un altro Continente di esserci, anche se il suo livello è modestissimo? La riflessione s’impone. E magari anche un correttivo, una via di mezzo che salverebbe l’aspetto tecnico-spettacolare e il principio ispiratore di De Coubertin. Un occhio al ranking e uno al romanticismo: non costa molto.

la Solitudine del portiere

Io credo a Buffon Non si è accorto che la palla era dentro Julio Cesar ha fatto un errore tecnico ma ha reagito nel modo più giusto te se lo porta a termine può sentirsi pienamente soddisfatto. E da solo deve vivere tutte l portiere è una specie in via le situazioni, dalla grande padi estinzione e come tale va rata al gol subito, dal momenprotetto. È la battuta che face- to in cui si sente imbattibile a va sempre un mio ex allenato- quello in cui deve reagire ad re per difendermi all’interno un errore commesso e vorrebdello spogliatobe che la partita io dalle critiche finisse il prima più o meno motipossibile. Non è vate che seguivaun ruolo per tutno ai gol subiti. ti, serve una perIn effetti è il ruosonalità forte, il lo più complicagusto di assuto e impopolare mersi responsadel calcio, basta bilità, perché gli vedere quanti sialtri se lo aspetano pochi i bamtano. I compabini che scelgo- Luca Marchegiani, 46 anni gni vogliono pono di iniziare ter contare sul una partita di pallone a difesa proprio portiere dal punto di della porta. Di questi molti se vista tecnico, ma soprattutto ne vanno dopo i primi gol subi- vogliono che sia un riferimenti e i rimbrotti dei compagni to costante. che li guardano con la faccia delusa. Colgo lo spunto per una riflessione su due portieri che stimo È un ruolo che negli ultimi e di cui sono stato anche comvent’anni è diventato ancora pagno di squadra. Julio Cesar più difficile: il portiere deve sa- ha subito un gol evitabile con per fare molte più cose, ha uno la nazionale brasiliana, sicuraspazio nettamente superiore mente c'è stato un errore tecnida governare, spesso anche ol- co nel tentativo di parata, ma tre il limite dell’area di rigore, la sua reazione è stata quella la traiettoria del pallone è più di alzarsi immediatamente da veloce e imprevedibile. Inol- terra e correre a prendere il tre la critica non è mai tenera, pallone dalla porta per ricosi tende sempre a considerare minciare a giocare, era il mesl’errore del portiere più decisi- saggio di cui i compagni avevavo della parata e spesso non si no bisogno: ha sbagliato ma valutano le effettive difficoltà non succederà di nuovo. di un intervento. Buffon in Milan-Juve ha preso Chi guarda giudica le cose il pallone mezzo metro oltre la quando sono avvenute, il por- linea, era gol. Sono convinto tiere deve prevedere, intuire che in quel momento non si lo svolgimento dell’azione sen- sia reso conto nè della linea nè za però anticiparla nei movi- del palo, la sua attenzione era menti. Considerando poi che solo sul pallone e su come imnel calcio non esistono due si- pedire che finisse in rete. Queltuazioni di gioco uguali, si può lo doveva fare e quello ha fatcapire quanto sia difficile inter- to. Poi, finita la partita, non si pretarle sempre nella maniera è tirato indietro di fronte ad giusta. una domanda e ha risposto dicendo la verità, quello che penPoi il portiere è solo, comincia sava. Ecco, questi sono due la partita con un unico obietti- grandi portieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA vo, non subire gol, e solamendi LUCA MARCHEGIANI

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

VALENTINO ROSSI Campionissimo della motogp

A @PezzaliMax Grande Max! Grazie del tifo! domani se piove ancora faccio due giri con l'Harley. @Valeyellow46

BRUNO ARENA Comico dei Fichi d’India

@ivanbasso ho capito perché corre con la Liquigas... perché il metano ti da' una mano @brunoficodindia

DAN PETERSON Ex allenatore e commentatore

Scusatemi. Arresto cardiaco perché ho visto Isabella Ferrari. Ha più femminilità nel suo mignolo che molte top model in tutto il corpo. @therealcoachdan

DAVIDE ASTORI Difensore del Cagliari

di EZIO GREGGIO

T

Il Cagliari calcio si fa sentire: Rossella Urru libera @DavideAstori

GIUSEPPE ROSSI Attaccante del Villareal e azzurro

Complimenti agli Usa per la storica vittoria... Ma è solo un’amichevole con tanti giocatori stanchi dagli impegni di club. Lo spirito è quello giusto... ForzaAzzurri @GiuseppeRossi22

JOSEPH BLATTER Presidente della Fifa

Grande settimana per il portiere Italia Gigi Buffon che gioca contro gli Usa la partita numero 113 in Nazionale. @SeppBlatter

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

MOTOGP TEST A SEPANG

Allarme Honda gioia y Stoner guarda,

DOVI TERZO Così nella seconda giornata di test a Sepang (5.548 metri) 1. Spies Usa-Yamaha 2’01"285 (35 giri) 2. Lorenzo Spa-Yamaha 2’01"293 (26) 3. Dovizioso Ita-Yamaha 2’01"522 (18) 4. Crutchlow GB-Yamaha 2’01"695 (22) 5. Hayden Usa-Ducati 2’01"748 (39) 6. Barbera Spa-Ducati 2’01"989 (26) 7. Rossi Ita-Ducati 2’02"130 (18) 8. Battaini Ita-Ducati 2’03"566 (20) 9. Edwards Usa-Suter* 2’05"816 (14) 10. Silva Spa-Ftr* 2’07"813 (39) 11. Hernandez Col-Ftr* 2’08"213 (26) * Crt Record Stoner Aus-Honda 1’59"607 (2012)

S Rossa da domare Valentino Rossi, 33 anni, è alla seconda stagione in sella alla Ducati

Spies domina, Rossi a 8 decimi

GETTY

Spedito in Giappone il motore di Pedrosa: niente collaudi. Vale: «In Qatar senza novità» DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA SEPANG (Malesia)

Una piccola lucetta rossa ha messo in l’allarme la Honda. E quando un colosso si agita... si sente. La lucetta è quella che si era accesa sul cruscotto della moto di Dani Pedrosa martedì, durante l’ultima uscita del primo giorno di test. Lo spagnolo aveva raccontato l’episodio come roba di routine: «Ho spento il motore e sono tornato a spinta ai box» la spiegazione. Invece l’affare era più serio. Tutti fermi In pista non si è riu-

sciti a capire quale fosse il problema, quindi il motore è stato impacchettato e spedito in tutta fretta in Giappone, al reparto corse. Ma le lungaggini doganali hanno dilatato i tempi e la Honda ha fermato i suoi quattro piloti per ragioni di sicurezza. Quando dal Giappone è arrivato l’ok per continuare a utilizzare gli stessi motori, anche se con tarature differenti per evitare ulteriori problemi, ormai era tardi. La pioggia aveva rovinato irrimediabilmente l’asfalto e si è rimandato tutto a oggi, per il finale di questi secondi test stagionali. Il commento più amaro è arrivato da Casey Stoner: «Pensa-

Quattro M1 ai primi 4 posti L’iridato si arrabbia: «Stavo meglio a casa!» te che sia piacevole starmene qui seduto a non fare nulla, piuttosto che essere a casa accanto alla mia ragazza (la figlioletta Alessandra Maria, n.d.r.)?». Dispetti L’allarme in casa Ducati, invece, arriva proprio dal cielo, che ancora una volta se la prende con la pista malese e mette fine ai giochi praticamente dopo due ore e mezzo. Poi tornerà il sole, ma senza però mai asciugarsi completamente. Così Valentino Rossi può fare soltanto 18 giri, rimanendo con il colpo carico in canna. «Avremmo un sacco di cose da provare — dice sconsolato — ma non il tempo per farlo. Anche per l’ultimo giorno, infatti, annunciano ancora tanta pioggia. Iniziare i test un’ora prima? Perché no, potrebbe essere una buona idea». Invece viene mantenuto il programma originario: si comincia alle 10. Prove Qualcosa il pesarese rie-

sce a fare, ma siamo ancora lontani: 7˚, ultimo dei piloti «veri», a 8 decimi da Ben Spies che ha superato di 8 millesimi il suo compagno Jorge Lorenzo. «Siamo riusciti a provare solo il controllo di trazione e un po’ meglio va. Abbiamo progredito, ma in questo momento non siamo competitivi. E anche nei test di Jerez continueremo con il nostro programma che ci porterà alla prima gara in Qatar senza novità. Stiamo aspettando qualcosa di importante, un telaio, per maggio, alla seconda-terza gara». Rivoluzioni C’è da stringere an-

cora i denti, quindi. Invece la Yamaha sforna novità con una velocità non conosciuta. Lorenzo ha provato (ma anche Spies) un nuovo motore e oggi toccherà a una ciclistica rivista. Un gradino indietro (a soli 2 decimi) c’è Andrea Dovizioso, che finalmente ha guidato come si deve la nuova moto e i risultati si sono visti. «Ho provato il motore che gli ufficiali avevano già nello scorso test — spiega soddisfatto Andrea —. E per me c’è un miglioramento. E il fatto che Lorenzo, che qui non è mai andato troppo forte, sia così veloce, significa che la moto è parecchio competitiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO I TITOLARI DELLE DUE SQUADRE SATELLITE ITALIANE E LE POSSIBILI SOLUZIONI PER RILANCIARE LA PARTECIPAZIONE NELLA CLASSE REGINA

Gresini e Cecchinello: «Così battiamo la crisi» «Meno elettronica e costi ridotti anche per le Case, è la ricetta per avere più team» DAL NOSTRO INVIATO

SEPANG

Parlare se ne parla, ma di fatti concreti, pochini. La MotoGP sembra andare (anzi va) a due velocità. L’organizzatore aspetta proposte concrete per il futuro, le Case continuano a parlare senza arrivare al nocciolo del problema. All’orizzonte ci sono cambiamenti per la classe regina che ancora non si riescono a mettere a fuoco e il rischio è che subentri la frenesia, con una medicina peggiore del male. Che è chiarissimo — non ci sono più i soldi degli anni passati —, mentre per la soluzione ogni «medico» ha una ricetta. Privati Le Case ufficiali tirano avanti mascherando il malessere, i team privati tentano di galleggiare in acque turbolente,

chi si è lanciato nell’avventura Crt ha davanti più rischi che certezze. Le Case sono in mano agli ingegneri, ingordi di tecnologia a qualsiasi prezzo, mentre chi fa i conti tra entrate e uscite aspetta che chi ha le leve del potere afferri la realtà. «I costi tecnici — dice Lucio Cecchinello, ex pilota fino al 2003 e contemporaneamente proprietario di team dal ’96, sulla cui Honda oggi c’è Stefan Bradl — incidono per circa il 60% del budget (per un pilota servono 6 milioni, n.d.r.), il 12 per le trasferte, il 15 per gli stipendi, considerando che il mio pilota costa poco, il resto la promozione».

le. «La MotoGP dovrebbe costare come una Crt: 1,5-2 milioni al massimo. E occorrerebbe limitare il personale in pista, per esempio un solo tecnico per l’elettronica, che dovrebbe essere limitata, non con la centralina unica ma con i giri massimi. E occorre pensare allo spettacolo, svecchiare, avere idee nuove: il sistema delle prove è vecchio, si potrebbe pensare a penalizzare con la zavorra chi vince. E tornare alla concorrenza nelle gomme, sempre in numero limitato: se non si diversifica si appiattisce tutto». Soldi Ma alla fine il vero punto

sare a tecnologie alternative, che guardino al futuro e all’ecologia, argomento importante per tanti sponsor. Ma ci vuole anche stabilità nei regolamenti, come mi ha fatto notare uno dei marchi che ci ha appena dato fiducia, la Red Bull. Serve un patto come in F.1 per stabilizzarli, per esempio per 3 anni».

sono i costi. «C’è qualcosa che non va nel sistema — dice Cecchinello —. Non è possibile che uno sponsor principale da 10 milioni di euro non basti per pagare i due piloti, mentre quelli delle piccole squadre non prendano un euro». «Se si arrivasse a spendere 2 milioni per la moto, automaticamente ci sarebbero più risorse per pagare giustamente tutti i piloti» aggiunge Gresini.

Costi La ricetta di Gresini è simi-

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Lucio Cecchinello, 42 anni, e Fausto Gresini, 51, sotto l’ombrello che li ripara dalla pioggia di Sepang MILAGRO Alternativo Il suo collega Fausto

Gresini, 2 volte iridato 125 e proprietario di team da 16 stagioni, quest’anno metterà in pista una Honda semi-ufficiale per Bautista e una Crt per Pirro, sempre con motore giapponese. Posizione ideale per paragonare le due realtà. «La MotoGP costa 3-3,5 volte più di una Crt. E a fine anno con la moto in leasing in mano ti rimane zero». Il costo del mezzo meccanico è

preponderante. «Gli introiti di un team — dice Cecchinello — sono per l’85% dalle sponsorizzazioni, il resto dai contributi dell’organizzazione. E per i miei finanziatori la cosa fondamentale è che io abbia alle spalle una Casa, anche se non direttamente. Credo che la Crt sia una ricetta giusta, ma per i team che vogliono entrare. Mentre per noi che siamo qui da tan-

to occorre che le Case facciano uno sforzo per capire che non si possono più chiedere certe cifre. Bisogna abbassare i costi. Per esempio limitando l’elettronica con la centralina unica e mettendo il limite di giri massimi, eliminando materiali sofisticati e vietando tecnologie che non hanno rispondenza nella serie, come le valvole pneumatiche. E occorrerà iniziare a pen-

f.f.


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FORMULA 1 PROVE A MONTMELÒ

4 La Ferrari

Yamaha

OGGI C’È MASSA Da oggi a domenica ultimo test pre campionato a Montmelò (4655 m). Ecco chi gira

S

Jorge Lorenzo, 24 anni, ai box di Sepang trova anche il tempo di scherzare con i fotografi MILAGRO

Lorenzo felice: «Posso guidare con più facilità» «Trazione migliorata, esco bene dalle curve e riesco a gestire la potenza con efficacia» GIOVANNI ZAMAGNI SEPANG

È soddisfatto. Molto soddisfatto. «Siamo competitivi», dice Jorge Lorenzo senza mezzi termini, anche se è mancato il confronto diretto con il numero 1, con Casey Stoner, costretto a rimanere ai box per i controlli al motore effettuati dalla Honda in Giappone. «E sul bagnato — aggiunge — sono andato molto bene». Senza Stoner a fare da riferimento, ti aspetteresti un Lorenzo più pacato nelle valutazioni: evidentemente, il passo in avanti fatto dalla Yamaha soddisfa in pieno il campione spagnolo. Jorge, è stata un’altra giornata pesantemente condizionata dalla pioggia, ma sembra comunque molto sereno: si ritiene appagato?

«Sì. Abbiamo fatto un bel passo in avanti con l’elettronica e per questo sono soddisfatto. Non sempre si riescono a ottenere grandi miglioramenti, ma questa volta credo che ci siamo riusciti». Si può quindi dire che adesso la Yamaha M1 è più competitiva rispetto ai test precedenti e al 2011?

«Abbiamo migliorato, ma, naturalmente, non basta, perché i rivali vanno molto forte. In ogni caso, siamo riusciti a incrementare la trazione, c’è maggiore risposta della ruota posteriore quando si apre il gas. La M1 adesso è più facile da guidare e, in generale, più competitiva: usciamo meglio dalle curve e riusciamo a gestire con più efficacia la potenza». Stoner e la Honda rimangono il punto di riferimento o sono cambiati i valori in campo?

«Sarà interessante verificarlo:

« «

Non so se Casey e Dani hanno lavorato con la mia mentalità o per fare il tempo Sulla 800 lo sviluppo era finito, con la 1000 c’è più possibilità di evoluzione

IN RITARDO

La Crt di Fausto gira ad Aragon tra una settimana SEPANG - (f.f.) Anche l’ultima delle Crt è in dirittura di partenza. Si tratta della moto di Gresini - telaio Ftr, motore Honda Cbr elaborato da Ten Kate -, che ha subìto un pesante ritardo. «Ma alla Ftr hanno dovuto studiare un telaio speciale per noi e si è perso tempo», dice l’ex iridato 125. Adesso ci siamo. Proprio ieri la moto è andata sul banco a rulli per verificare che tutto sia a posto e, se tutto va bene, parteciperà ai test Crt di Aragon (Spagna), l’8 e 9 di questo mese.

in questo momento è difficile rispondere. Il mio obiettivo non è stato quello di fare il tempo, ma di riuscire a essere veloce con relativa facilità: non so se Stoner e Pedrosa abbiano lavorato con la mia stessa mentalità o hanno solo pensato a fare un giro rapido. Per certo, so che con la mia M1 ho potuto fare facilmente 2’01”2: l’obiettivo è arrivare a fare altrettanto agevolmente 2’00”». Crede che quest’inverno Jorge Lorenzo e la Yamaha abbiano lavorato meglio rispetto al 2011?

«La 800 era arrivata al suo limite estremo e non c’era possibilità di sviluppo. Con la 1000, invece, si è ripartiti da zero, con molta più possibilità di evoluzione: il potenziale è molto elevato, si può fare bene». Nei primi due giorni ha provato un nuovo motore; prima di chiudere questi test farà anche una simulazione sulla distanza?

«Sicuramente! Non è importante fare il tempo al mattino, quando le condizioni sono più favorevoli, ma conta avere un buon passo all’ora della gara, quando fa molto caldo. E proverò anche un telaio differente». Era un po’ che non si vedeva Lorenzo così carico. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo, iridato 2010 in pista a Sepang MILAGRO

OGGI Webber (Red Bull) Massa (Ferrari) Button (McLaren) Rosberg (Mercedes) Grosjean (Lotus) Di Resta (Force India) Perez (Sauber) Vergne (Toro Rosso) Maldonado (Williams) Kovalainen (Caterham)

rispolvera il polmone Era montato sugli scarichi della 150 ora aiuterebbe a recuperare carico VECCHIA IDEA

S DOMANI Vettel (Red Bull) Alonso (Ferrari) Hamilton (McLaren) Schumacher (Mercedes) Grosjean (Lotus) Hülkenberg (Force India) Kobayashi (Sauber) Vergne (Toro Rosso) Maldonado/ Senna (Williams) Kovalainen (Caterham)

S SABATO Webber (Red Bull) Massa (Ferrari) Button (McLaren) Rosberg (Mercedes) Raikkonen (Lotus) Di Resta (Force India) Perez (Sauber) Ricciardo (Toro Rosso) Senna (Williams) Petrov (Caterham)

S DOMENICA Vettel (Red Bull) Alonso (Ferrari) Hamilton (McLaren) Schumacher (Mercedes) Raikkonen (Lotus) Hülkenberg (Force India) Kobayashi (Sauber) Ricciardo (Toro Rosso) Senna/ Maldonado (Williams) Petrov (Caterham) Karthikeyan (Hrt)

GIORGIO PIOLA

Scattano oggi a Montmelò (Spagna) gli ultimi quattro giorni di collaudi prima della trasferta in Australia e sarà questa l’occasione per schierare le ultime soluzioni. In particolare Ferrari e Red Bull hanno dovuto accelerare il lavoro in fabbrica visto che la Fia ha negato loro la possibilità di posticipare i propri collaudi di 24 ore, protraendoli sino a lunedì. Scambio La Red Bull è apparsa sinora decisamente camuffata con un retrotreno che ha dato l’impressione di essere quasi posticcio rispettando il copione già recitato lo scorso anno con le soluzioni definitive montate in vettura solo nell’ultimo test pre Mondiale. La cosa curiosa è che mentre la Ferrari potrebbe sposare la soluzione degli scarichi di scuola Red Bull ovvero con il flusso dell’aria indirizzato verso la parte centrale del profilo inferiore dell’alettone, Newey invece potrebbe percorrere la strada inversa cioè spostare i terminali verso l’esterno con il soffiaggio tra le prese dei freni e le paratie dell’alettone posteriore. Polmone Nonostante il divieto

di avere i diffusori soffiati ed il soffiaggio caldo in fase di rilascio il grande lavoro di tutte le squadre si è svolto sul tentativo di recuperare gli effetti proibiti almeno in parte: la Ferrari (che ieri ha annunciato un nuovo partner, Tnt Energy Drink) ad esempio potrebbe recuperare il «polmone» introdotto sui condotti degli scarichi che permetteva di rilasciare in parte un certo valore di soffiaggio in fase di rilascio senza interventi sulla mappatura del motore. Gli altri La McLaren, oltre ad un

nuovo alettone anteriore, avrà ulteriori novità sugli scarichi

S Felipe Massa sarà il primo dei piloti ferraristi a effettuare i test sul circuito di Montmelò, a 30 km da Barcellona COLOMBO

con una soluzione che dovrebbe essere ancora più estrema rispetto a quella vista sinora. Solo dettagli invece per la Mercedes. Gomme Infine la Pirelli metterà a disposizione degli 11 team presenti in questi test 114 treni di mescola media, 94 di morbide, 69 di dura e 38 di supersoft. Ma poiché medie e morbide saranno le gomme che verranno usate a Melbourne, è facile immaginare che le scuderie usino in particolare questi due tipi di pneumatici. Non solo: la ventilata ipotesi di abbassare la velocità in corsia box da 100 a 60 km/h potrebbe consigliare di provarle a lungo. Perché se la Fia decidesse appunto di ridurre la velocità, si potrebbe anche assistere a una riduzione delle soste nei GP. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino MELBOURNE A RISCHIO DOPO IL 2015

Ecclestone: «Australia non vitale» Per Bernie Ecclestone il GP d’Australia è il «me no vitale» fra le gare del Mondiale F.1. La prova inaugu rale, che si terrà il 18 marzo, in futuro potrebbe uscire dal calendario. «Abbiamo un contratto che rispettere mo fino al 2015, dopo non sappiamo. Se non ci sarà Melbourne, probabilmente lasceremo l’Australia».

TEST A JEREZ

Valsecchi al top in GP2 Davide Valsecchi parte bene. Il comasco della Dams è stato il più veloce nel secondo giorno di test della GP2 a Jerez (1’24"783) davanti al messicano Este ban Gutierrez su Lotus GP (1’25"193). Oggi giornata finale: in pista anche il diciottenne Kevin Ceccon (Oce an Racing).

RINNOVO CON MERCEDES NEL DTM

Coulthard sulla nuova Amg Lo scozzese David Coulthard, 40 anni e 13 vitto rie in F.1, correrà per la terza stagione nel Dtm tede sco con la Mercedes. Guiderà la nuova Amg C Coupé del team Mucke. BERTOLINI-BRUNI Andrea Bertolini e Jimmy Bruni hanno concluso ieri a Monza i test delle gomme Dunlop sulla Ferrari 458 Gt2.


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MONDOMOTORI AUTO in mille esemplari all’anno.

LA STELLA DI GINEVRA

FERRARI F12berlinetta

berlinetta La Ferrari si supera V12 da 740 Cv, 7 anni gratis di manutenzione. A 270.000 e

Da urlo Le 12 cilindri costitui-

LA SCHEDA TECNICA Motore Tipo V12, 65˚ Cilindrata 6.262 cmc Potenza max

740 CV a 8250 giri/minuto

Rapporto peso/potenza Coppia max

2,1 kg/Cv

690 Nm a 6000 giri/minuto

Lunghezza/larg./altezza 4618/1942/1273 mm Peso a secco Distribuzione dei pesi

1525 kg 46% ant 54% post

Velocità max di omologazione oltre 340 km/h Accelerazione da 0 ai 100 km/h Consumi (ciclo combinato) Emissioni CO2

3"1

scono una specialità per Maranello: questa è la trentesima. E per l’occasione è spinta da un inedito motore da 740 Cv, potenza specifica di 118 Cv/litro: come un’auto da corsa. Questa scuderia di cavalli è disponibile all’80% già a 2.500 giri, ma il motore sale fino a 8.700.

Manutenzione Con la F12berli-

netta, la Ferrari stabilisce un primato tra i costruttori: offre agli acquirenti 7 anni di manutenzione programmata che è compresa nel prezzo d’acquisto fissato in 270 mila euro. Record Non solo il motore è

estremo anche i valori aerodinamici: aumentato del 76% il carico verticale, di 123 kg a 200 km/h, mentre il Cx è solo

0,299. Così questa V12 accelera da 0 ai 100 km/h in 3"1, da 0 ai 200 in 8"5 e ha stabilito il record sul giro per le stradali a Fiorano in 1’23". Design Firmata Centro Stile

Ferrari e Pininfarina, la F12berlinetta è un coupé aggressivo e filante, compatto eppure con un elevato comfort e abitabilità. Altra novità gli interni, in pelle

15l/100 km 350 g/km

CORRADO CANALI

Sarà la reginetta del Salone di Ginevra in programma dall’8 al 18 e ieri la Ferrari ne ha diffuso le prime immagini: si tratta della Ferrari F12berlinetta 2 posti che sarà prodotta

I grandi pezzi n

GRINTOSA A DUE POSTI

NOVITÀ INGLESI

Dunlop, 2 gomme per accontentare i più sportivi

IL NOSTRO GIUDIZIO

SÌ Guida Maneggevole, divertente, sicura Stile Un’icona con capote (chiusa) attillata

La Mini Roadster si distingue dalla Cabrio per il parabrezza più inclinato e la scelta dei motori. La plancia, sopra, è nel classico stile Mini, con tastini vintage e due strumenti circolari: il primo, dietro il volante, che fa da contagiri e l’altro, più grande e al centro, che comprende tachimetro e altre funzioni

Esclusività Per prezzo, forma, contenuti

NO Visibilità In manovra e agli incroci. A tetto chiuso Prezzo Elevato. Un vero sfizio Capote Non molto agevole afferrarla da dietro

La roadster formato Mini Bassa, larga e reattiva come un kart. A gennaio il marchio vola a + 50% MINI ROADSTER LA SCHEDA TECNICA Motore

Quattro cilindri aspirato 1.598 cmc

Potenza

122 Cv a 6.000 giri

Coppia

160 Nm a 4.250 giri

Velocità massima Accelerazione Prezzo

199 km/h 0-100 km/h in 9,2 secondi Da 24.950 a 34.150 euro

ALESSANDRO GIUDICE

Due sedili, quattro ruote e una capote fanno una spider. Ma se la carrozzeria è muscolosa, se la capote è ridotta all’osso e manuale, se assetto e motore hanno carattere spiccatamente sportivo, allora è una roadster, la categoria più esclusiva e affascinante delle due posti a cielo aperto.

Look Come questa Mini dalla forma insolita, con il terzo volume formato da una coda corta dalla quale — oltre gli 80 km/h — spunta un alettone, la capottina bassa che sparisce dietro i sedili, i due posti che sostituiscono i quattro della Cabrio. Dalla quale la Roadster si distingue anche per il parabrezza più inclinato e la scelta delle motorizzazioni, le più sportive della famiglia Mini, con potenze dai 122 Cv della Cooper «normale» (l’unica con motore aspirato, le altre montano i TwinPower Turbo) ai 211 della Jcw, acronimo di John Cooper Works, il reparto che porta avanti la tradizione racing del marchio inglese. Al volante Una scelta perfetta-

mente in linea con lo spirito roadster, che Mini interpreta al meglio grazie al celebrato go-kart

feeling, la sensazione di tenuta estrema assicurata dalla geometria dell’auto, con baricentro molto basso. Grazie all’assetto rigido e ai rinforzi della scocca richiesti dalla mancanza del tetto, la Roadster ha comportamenti da sportiva vera, si inserisce in curva con precisione chirurgica e reagisce prontamente ai cambi di assetto. Cura Gli interni sono spaziosi, i sedili comodi e ben conformati anche per la guida sportiva. Dietro gli schienali c’è posto per borse e oggetti di medie dimensioni e un’apertura che collega al bagagliaio, piccolo ma non minuscolo (240 litri di capacità). La plancia è nel classico stile Mini, con tastini vintage e due strumenti circolari: il primo, dietro il volante, fa da contagiri, l’altro, più grande e al centro, comprende tachimetro

4

IL NUMERO

800

Euro per la capote automatica La capote è manuale: si apre e si chiude in un attimo. I più viziati possono richiederla automatica (a 800 e)

e una quantità di funzioni, tra cui il Mini Connected, optional che permette collegamenti con web radio, Google e social network. Prezzi La capote è manuale: si

apre e si chiude in un attimo. I più viziati possono richiederla automatica (a 800 e). A proposito di prezzi, la Roadster non è economica: costa dai 24.950 e della Cooper ai 34.150 della Jcw, cifra che, a seconda della versione, significa da 150 a 800 e in più rispetto alla Cabrio. Ma se c’è di mezzo lo stile il prezzo passa in secondo piano: lo dimostrano le eccezionali performance del marchio che in Italia, nel 2011, ha registrato un aumento vendite del 19,65% (21,7% mondiale) e un +50% nel gennaio 2012 rispetto allo stesso mese 2011. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(m.s.) Non importa quanti cavalli esprimano i motori delle moderne vetture, perché i nuovi pneumatici Dunlop Sport Maxx RT (nella foto sotto) e Sport Maxx Race sono in grado di domarli sia in circuito sia sulle strade di tutti i giorni e soprattutto sotto il più intenso temporale estivo. La Casa inglese, che ha realizzato negli anni centri di sviluppo e produzione in Germania, ha costruito due coperture che per indole devono soddisfare le esigenze di automobilisti di classe premium e che pretendono molto dal punto di vista della performance nella guida veloce. Lo Sport Maxx RT trova spazio nelle moderne autovetture ad alte prestazioni come Audi S4, Bmw Z4, Audi TTS e Golf GTi; lo Sport Maxx Race invece vuole soddisfare i palati fini degli utenti che scelgono vetture top come l’Audi R8.


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MOTO Frau e all’insegna di una grande fruibilità grazie alla panchetta posteriore collegata al vano bagagli accessibile dal portellone.

SPORTIVA DA FAVOLA

California Ma a Ginevra la Fer-

rari presenterà anche una California in allestimento Handling Speciale che peserà 30 kg in meno e avrà in compenso 30 Cv in più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aerodinamica esagerata, va oltre i 340 all’ora e ha già il record sul giro di Fiorano

Mv Agusta F3 per sentirsi un po’ Agostini La versione speciale della Ferrari California che sarà svelata a Ginevra e, più in alto, plancia e volante della F12berlinetta. A sinistra, la F12 fotografata in tutte le posizioni: da qualunque punto la si guardi, fanno effetto la linea aggressiva e le originali scanalature sulle fiancate

d’autore n

dinand Piech, direttore dello sviluppo tecnico Audi. Ai primi prototipi fu dato il nome A1, ma in seguito fu scelto il termine italiano «quattro». Più di trent’anni dopo le due sigle si uniscono per identificare la neonata A1 quattro. A battezzarla ancora la neve, stavolta svedese. Ospiti Stig Blomqvist e la Audi Quattro con cui il 68enne vinse il Mondiale Rally nel 1984.

INTEGRALE

IL NOSTRO GIUDIZIO

SÌ Prestazioni È il modello più potente della sua categoria Dotazioni Componenti di alta qualità e tutti di serie Divertente Trazione integrale, dimensioni compatte e motore pompato sono una combinazione perfetta

NO

Che scatto Aggiudicarsi una

Audi quattro, il mito rinasce sulla piccola A1 Bomba da 256 Cv in soli 333 esemplari Test sulla neve con l’antenata da rally In alto l’A1 quattro e a sinistra la storica Audi quattro con cui lo svedese Stig Blomqvist, 68 anni, fu iridato rally nel 1984

Prezzo Valore di listino di molto superiore alle concorrenti Colori Esiste solo la versione in bianco ghiaccio con il tetto nero Disponibile 333 esemplari per tutto il mondo sono un po’ pochi

GIOVANNI CORTINOVIS

AUDI A1 QUATTRO LA SCHEDA TECNICA Motore Quattro cilindri turbocompresso 1.984 cmc Potenza Coppia Velocità massima Accelerazione Prezzo

256 Cv a 6.000 giri 350 Nm da 2.500 a 4.500 giri 245 km/h 0-100 km/h in 5,7 secondi Oltre 50.000 euro

Non c’è Audi quattro che non nasca dalla neve: negli Anni 70 Jorg Bensinger stava testando una Volkswagen Iltis in Finlandia, quando scoprì che sulla neve questa jeep a trazione integrale aveva la meglio su qualunque altro veicolo. Convinto dei pregi della trazione integrale ne parlò a Fer-

A1 quattro non sarà facile, malgrado il prezzo superiore ai 50 mila euro: ne verranno prodotti solo 333 esemplari, una dozzina destinati all’Italia. Il motore 2 litri TFSI, derivato dall’Audi TTS, garantisce 256 Cv. Grazie al turbo e al cambio a sei marce le prestazioni sono da piccola bomba: 245 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi. Peraltro senza patire più di tanto nei consumi, stimati in 8,5 litri ogni 100 km. I progettisti hanno modificato il retrotreno, rinforzando il telaio e riprogettando il serbatoio da 45 litri. Nuovi i cerchi in lega da 18 con pneumatici 225/35, sui quali agiscono dischi freno ventilati da 312 mm. Gli scarichi sono da 10 cm di diametro. Altre chicche: i gruppi ottici anteriori con le alette (wings) rosse e l’impianto Bose da 465 watt con 14 altoparlanti. Guida facile Abbiamo testato la A1 quattro sul lago ghiacciato di Molanda, non lontano da Are, disinserendo tutti gli aiuti elettronici, eppure non abbiamo incontrato grandi difficoltà di controllo. Merito della trazione integrale oltre che dello sterzo, leggero ma diretto. Il cambio manuale assicura passaggi impeccabili, mentre ci aspettavamo di più dal suono del motore. D’altra parte una landa desolata non fa lo stesso effetto di un centro abitato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Monta un inedito tre cilindri 675 cmc da 128 Cv Si doma in poche curve. Prezzo 11.900 euro

n

IL NOSTRO GIUDIZIO

SÌ Carisma Il marchio sul serbatoio è «pesante», la linea bellissima Qualità/ prezzo Dotazioni e finiture al top eppure costa come una giapponese

NO Cambio Pur preciso non è velocissimo Mercato Quello delle supersport di media cilindrata è in forte calo

La MV Agusta F3 durante la prova: ha quattro differenti mappature

MV AGUSTA F3 LA SCHEDA TECNICA Motore Tre cilindri in linea 675 cmc Potenza 128 Cv a 14.400 giri Coppia 71 Nm a 10.600 giri Telaio A traliccio di tubi con piastre laterali in alluminio Peso 173 kg Prezzo 11.900 euro

STEFANO CORDARA

Sono momenti grami per le due ruote ma con lo yen alle stelle e le moto giapponesi non più a buon mercato, per i marchi europei è un’occasione da non sprecare. È il caso della Mv Agusta che, portato il bilancio in attivo, ha iniziato a creare sogni...possibili. Mito Uno di questi si chiama F3, supersportiva di media cilindrata con un nuovissimo motore tre cilindri da 675 cmc che unisce idealmente questa moto con le fantastiche Mv tre cilindri vittoriose nel Mondiale con Giacomo Agostini. Un sogno, dicevamo, possibile perché il prezzo di 11.900 euro la pone sullo stesso livello di tutte le concorrenti giapponesi ed europee della stessa categoria. Anzi rispetto ad alcune è anche più economica.

che 4 mappature selezionabili dal pilota, tre ormai tradizionali (rain, normal, sport) e una custom che il pilota può personalizzarsi a piacimento. Non manca il controllo di trazione, caso unico nel segmento. Prova Ma la F3 stupisce anche per la qualità della guida. In sella si scopre una moto compatta, con una posizione di guida moderna e di grande controllo. La maneggevolezza è assoluta e ha la capacità di dare da subito grande feeling al pilota che dopo poche curve si sente letteralmente la moto in mano. Il tre cilindri dimostra grande potenza e una erogazione molto pulita fin dai bassi regimi. Solo il cambio non velocissimo è il suo punto debole. Convince quando si va a riprendere il gas a centro curva (anche se la mappa sport è un po’ brusca) e in allungo dove fa valere doti quasi da 4 cilindri spingendosi fino a 15.000 giri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOTODAYS

Aprilia SRV 850 in prova a Roma

Motore Dalla piattaforma del-

la F3 nasceranno molte altre Mv (la prima sarà la Brutale 675): un progetto quindi versatile che basa le propria fondamenta sull’inedito tre cilindri 675 cmc da 128 Cv con albero controrotante (l’albero motore ruota nel senso opposto rispetto alle ruote) e in una ciclistica basata su un telaio compattissimo. Dotazione Oltre al Ride by

Wire (acceleratore elettronico) nell’elenco della dotazione elettronica troviamo an-

Il Gruppo Piaggio sarà presente alla Fiera di Roma a Motodays, dall’8 all’11 marzo, con una serie di novità a due ruote. In particolare i visitatori potranno provare in anteprima assoluta il nuovo Aprilia SRV 850, il maxi scooter sportivo con motore bicilindrico da 76 Cv.


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CICLISMO TEST IN PISTA PENSANDO AL TOUR DE FRANCE

Nibali a crono DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI MONTICHIARI (Brescia)

Dodici millimetri. Un’inezia rispetto a 3.479 chilometri. Eppure quei 12 millimetri potrebbero cambiare la vita di Vincenzo Nibali al Tour de France. L’obiettivo è ancora lontano, visto che si concretizzerà tra 121 giorni, ma quella di ieri, al velodromo di Montichiari, per il siciliano della Liquigas-Cannondale è stata una giornata importante. Anzi, fondamentale. I test sull’anello bresciano sono serviti soprattutto per fissare la posizione dello Squalo sulla bici da crono. Le tappe contro il tempo in Francia saranno 3, per un totale di 96,1 km. Decisivi quindi nella lotta per la maglia gialla, tanto che Roberto Amadio, team manager verdeblù, non ha dubbi quando dice che per la maglia gialla «bisognerà fare i conti soprattutto con Tony Martin, poi

«

Quei 12 millimetri per conquistare la maglia gialla Sella e manubrio alzati: «Così spingo di più» E i primi dati dicono che la strada è giusta VERSIONE PISTARD Vincenzo Nibali, 27 anni, in azione sulla pista di Montichiari

Intanto Vincenzo va alla Tirreno per vincere. E alla Sanremo può fare il colpo

S

PAOLO SLONGO PREPARATORE LIQUIGAS

Wiggins ed Evans». Il primo è iridato della specialità, gli altri due hanno nelle cronometro un punto di forza. Un po’ più sù Nibali arriva in pista quando le 11 sono passate. I primi giri servono più che altro a prendere confidenza e riscaldarsi. Si nota subito però che la sua azione è fluida e che lui è ben messo in sella. Aerodinamico, filante. Stefano Zanatta, primo direttore sportivo, però non è soddisfatto della posizione del manubrio. La sua decisione è quella di ruotarlo verso l’alto in modo che le punte delle protesi si allontanino dal centro del mozzo anteriore di 10 millimetri. Con l’aiuto del meccanico Moreno Bacchion la distanza passa da 53,5 a 54,5 centimetri. «Così il collo resta più rilassato, abbasso un po’ le spalle e riesco a fare più forza tirando maggiormente con le braccia. Anche la coda del casco resta più aderente alla schiena, quindi più

SABATO

Strade Bianche In gara anche il siciliano Vincenzo Nibali sarà una delle stelle al via sabato della 6ª edizione della Strade Bianche, la prima delle classiche Gazzetta. Partenza alle 11 da Gaiole in Chianti, arrivo in Piazza del Campo a Siena dopo 190 km con 8 segmenti sterrati per un totale di 57,2 km. Gli altri big della corsa sono Gilbert, Cancellara, Evans, Sagan e, tra gli italiani, Visconti, Pozzato, Bennati e Ballan. Potrete seguire la diretta streaming della corsa su www.gazzetta.it, mentre in tv su RaiSport2 dalle 14.30. Collegamenti e servizi anche su Radio 101, partner ufficiale della corse Gazzetta di primavera.

raduno in Toscana Nazionale, 5 ore in bici Un ufficiale dell’Aeronautica parla di spirito di squadra È iniziato ieri il mini-raduno azzurro a Campiglia Marittima (Li). Agli ordini del c.t. Bettini 11 pro’ , 3 under e 3 juniores che hanno pedalato per quasi 5 ore e 165 km (percorso ridotto per i più giovani). Assente giustificato Elia Viviani, reduce dall’influenza e lasciato a casa per recuperare in vista della Parigi-Nizza. Nel menu di oggi, oltre all’allenamento in bici, un incontro con un ufficiale dell’Aeronautica che parlerà di disciplina e spirito di squadra. FOTO LUCA BETTINI

Ancora un successo per José Serpa in Malesia al Tour de Langkawi: 1˚ martedì nella 4ª tappa, il colombiano dell’Androni s’è ripetuto nella frazione regina dando spettacolo sulla salita finale, prima di battere in volata il connazionale Corridor Nino. Ok il neopro’ Stefano Locatelli (Colnago), 6˚. Serpa è balzato in testa alla classifica con 30" sul compagno Rujano. DEMARE RADDOPPIA Seconda vittoria tra i pro’ per l’iridato under 23 Arnaud Démare. Il ventenne francese della Fdj, già a segno nell’ultima tappa del Giro del Qatar, ha vinto in Belgio il Gp Samyn (5˚ Nizzolo).

In Francia bisognerà fare i conti con tre specialisti: Evans Martin e Wiggins

aerodinamica», commenta Nibali. Quello che non lo convince del tutto è la sella («sento un leggero fastidio a sinistra, forse è un po’ troppo imbottita»). Gli altri due millimetri di spostamento, Nibali li aveva fatti sulla sella alzata a 75,8 centimetri dal movimento centrale. Alla soglia Dopo le modifiche,

Vincenzo, seguito dal preparatore Paolo Slongo, si lancia per un test di verifica sulla condizione attuale. Sui 10 minuti alla soglia tiene una velocità di 50,930 con una potenza media di 370 watt. Dati sovrapponibili a quelli ottenuti pochi giorni fa sulla salita di Guardistallo, durante il ritiro in Toscana. Allora, su un tratto ripetuto di 1200 metri all’8,5% arrivò in soglia a 390 watt, cioè 5,9 watt/kg. Un buon dato per essere a inizio stagione, migliore di 10 watt totali rispetto a quelli del 2011, però con un chilo e mezzo in meno di peso.

Dati che danno molto morale ai tecnici Liquigas anche per il breve periodo, tanto che entrambi non hanno dubbi nel dichiarare che «Vincenzo va alla Tirreno-Adriatico per vincere e anche alla Sanremo può fare il colpo grosso». Guardando più avanti, Zanatta spiega che «attualmente tra Nibali e i migliori cronoman al mondo c’è una differenza di poco meno di un secondo al km, una quarantina di secondi in una crono di 50 km». Quindi «a tutta» verso la Francia? No, Nibali coltiva un dubbio rosa. «Nei miei panni, lo lascereste perdere questo Giro?» chiede. Le possibilità di vederlo al via della corsa Gazzetta restano poche. Più facile una primavera che, dopo la Liegi, preveda riposo, poi altura e Delfinato. In alternativa Giro di California, altura e Giro di Svizzera. Ma se per la crisi economica in aprile saltasse il Giro dei Paesi Baschi...

LA 47a EDIZIONE DA MERCOLEDÌ

MALESIA: VINCE SERPA

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BETTINI

ROBERTO AMADIO TEAM MANAGER LIQUIGAS

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SPAGNA IN CRISI Anche l’Unione Ciclistica Internazionale sta muovendosi per cercare di salvare tre classiche spagnole del calendario World Tour Giro di Catalogna, Paesi Baschi e Classica di San Sebastian - che hanno difficoltà economiche e rischiano di saltare. Il Fondo di riserva dell’Uci WorldTour lo scorso anno fu usato a favore del GP Plouay.

Da sinistra Philippe Gilbert, 29 anni, e Cadel Evans, 35, sono le due punte della Bmc alla Tirreno DE WAELE

Da Evans a Cav Una corsa piena di stelle Tirreno-Adriatico: 176 al via, i migliori ci sono quasi tutti Sarà anche quest’anno una Tirreno-Adriatico grandi firme, come vuole la tradizione della corsa Gazzetta, che scatta mercoledì da San Vincenzo (Livorno) con una cronosquadre di 16,9 km, per concludersi martedì 13 con la cronometro individuale sul lungomare di San Benedetto del Tronto: in totale 7 tappe per 1063,2 km, terreno ideale per preparare il primo grande traguardo di primavera, la Milano-Sanremo, che si correrà sabato 17. Un cast di prim’ordine, che come qualità generale dei protagonisti è secondo a pochissimi altri appuntamenti del calendario mondiale: non a caso nel 2011 solo il Tour de France aveva un campo partenti migliore. Pensando a Sanremo L’elenco iscritti della Corsa dei due Mari, di cui quest’anno si disputa la 47ª edizione, è stato annunciato ieri ed è capeggiato dal vincitore del 2011, l’australiano Cadel Evans, che proprio da queste strade spiccò il volo per il primo trionfo al Tour de France. Evans assieme a Philippe Gilbert sarà il leader della Bmc, che si presenterà con un vero e proprio squadrone, forte anche di Ballan, Pinotti, Hincapie, Quinziato, Van Avermaet e Schaer. A cercare di contrastare il team americano per la classifica generale ci proveranno innanzitutto la Liquigas di Vincenzo Nibali (Basso e Viviani dirotatti sulla Parigi-Nizza) e la Lampre di Michele Scarponi (in Francia andrà Cunego) Ma occhio anche a Roman Kreuziger (Astana), Joaquin Rodriguez (Katusha), Peter Velits (Omega Pharma) e Stefano Garzelli (Acqua & Sapone). Un altro tema d’interesse, come sempre pensando a Sanremo, è quello che riguarderà le volate, con il meglio del panorama mondiale: dall’iridato Cavendish a Petacchi, dal Goss re a Sanremo un anno fa a Greipel, proseguendo con Freire, Farrar, Matthews, Bennati, Modolo. E poi la sfida tra i cacciatori di tappe, che ruota, oltre che su Gilbert, attorno a Sagan, Cancellara, Boasson Hagen, il campione tricolore Visconti, Pozzato, Gatto e il giovane emergente Battaglin. In totale saranno in lizza 176 corridori (8 per ciascuno dei 22 team).

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L’UCI AVEVA CHIESTO 2 ANNI PER IL RUSSO

Doping al Tour 2011 Il Tas assolve Kolobnev Il Tas di Losanna ha assolto Alexandr Kolobnev per il caso doping al Tour 2011 e respinto la richiesta di 2 anni di squalifica avanzata dall’Uci, in quanto l’utilizzo di Hydrochlorothiazide (diuretico) che causò la positività dopo la 5ª tappa è «giustificato da ragioni mediche estranee alla prestazione sportiva». Il Tas ha accolto la motivazione di Kolobnev (allora alla Katusha), in base alla quale il trattamento

è necessario per curare una malattia vascolare cronica. Confermato pertanto il verdetto del tribunale russo che ha emesso nei confronti dell’atleta solo una nota di biasimo e una multa di 1.500 franchi svizzeri.

La Direzione di Raisport e la Redazione di Raisport Milano ricordano con commozione e affetto

Antonino (Nino) De Luca maestro di giornalismo e indimenticabile guida della redazione sportiva milanese della Rai. - Milano, 29 febbraio 2012.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

BASKET ULTIMO TURNO DELLE TOP 16 DI EUROLEGA la guida Oggi Siena ospita il Real: è 1a sicura se non perde di 20 Probabili i quarti contro Olympiacos o Galatasaray

Barcellona-Unics Kazan e uno strepitoso Panathinaikos-Maccabi Tel Aviv: sono i primi due quarti di finale usciti dalle sfide di ieri delle Top 16 di Eurolega. Che si chiudono stasera con Siena-Real Madrid (20.45, SportItalia). Per la Mps una gara senza rischi: per essere certa del primo posto può perdere fino a 19 punti ma può perdere fino a 28 punti e chiudere ugualmente prima anche se Bilbao passa a Malaga, o di meno di 37 restando seconda.

Il Real, invece, deve vincere e sperare in una sconfitta di Bilbao con Malaga, perché ha lo scontro diretto negativo con i baschi. «Giochiamo contro una grande squadra — dice Pianigiani — che è anche in un’ottima condizione e che viene qui a giocarsi le proprie chances di qualificazione. Noi vogliamo mantenere il primo posto: ci sono tutti i presupposti per una bellissima partita». Dato per scontato il primo posto senese, l’occhio va al girone E: la

sfidante della Mps nei quarti esce da Olympiacos-Galatasaray: si gioca al Pireo praticamente uno spareggio secco. I turchi hanno vinto l’andata di un solo punto e passano il turno anche perdendo di uno. Il Cska, di sicuro primo, attende di sapere chi dovrà affrontare tra Bilbao e Real Madrid. Girone E Oggi: Efes Istanbul-Cska Mosca; Olympiacos Pireo-Galatasaray Istanbul. Classifica: Cska* 4 vinte-1

persa; Galatasaray 3-2; Olympiacos 2-3; Efes Istanbul 1-4.

fica: Panathinaikos* 4-2, Kazan*, Milano 3-3; Fenerbahce 2-4.

Girone F Oggi: Unicaja Malaga-Gescrap Bilbao; Mps Siena-Real Madrid (ore 20.45, SportItalia). Classifica: Siena 4-1; Bilbao, Real 3-2; Malaga 0-5.

Girone H Zalgiris Kaunas-Bennet Cantù 71-77; Barcellona-Maccabi Tel Aviv 70-67 (Mickeal 70, Huertas 10; Hendrix 24, Langford 15). Classifica: Barcellona* 6-0; Maccabi*, Cantù 3-3; Zalgiris 0-6. * già ai quarti di finale che si disputeranno al meglio delle cinque partite dal 20 marzo al 5 aprile.

Girone G Unics Kazan-Panathinaikos Atene 63-68 (Domercant 19, McCarty 11; batiste 12, Jasikevicius 11); EA7 Milano-Fenerbahce Istanbul 85-72. Classi-

Ciao Europa Milano ora vince: «C’è rammarico»

In contropiede di DAN PETERSON

L’Italia ritrova la credibilità Per il nostro basket è l’Eurolega della rinascita

Scariolo: «Peccato i tre k.o. senza Bremer e Hairston» PAOLO BARTEZZAGHI MILANO

L’altalenante Eurolega di Milano finisce tra gli applausi dei 2500 presenti nonostante la partita cominciasse alle 18.30 per la contemporaneità con Kazan-Panathinaikos. Come ha detto l’ex tecnico di Roseto Neven Spahija, oggi (e chissà ancora per quanto) al Fenerbahce: «Milano ha giocato molto bene sapendo cosa fare, noi non ci siamo riusciti». Così l’Olimpia ha vinto la terza

MILANO FENERBAHCE

85 73

(20-21, 46-40; 66-55) EMPORIO ARMANI MILANO: Cook 10 (0/3, 3/4), Hairston 27 (11/16, 1/5), Mancinelli 4 (2/2, 0/1), Fotsis 5 (1/4), Bourousis 7 (3/3, 0/2); Rocca 3 (1/2), Filloy, Melli (0/1 da 3), Bremer 10 (2/5, 2/5), Gentile 12 (2/3, 2/2), Radosevic 7 (2/3). N.e.: Giachetti. All.: Scariolo. FENERBAHCE ULKER ISTANBUL: Ukic 12 (2/8, 2/5), Bogdanovic 14 (1/4, 1/3), Preldzic 15 (4/6, 1/7), Gist 12 (4/5, 1/2), Vidmar 5 (2/4), Turkcan (0/1), Atsur 3 (0/1, 1/3), Peker 5 (2/3), Savas 6 (3/4), Tomas (0/1, 0/1). N.e.: Demirel, Candan. All.: Spahija. ARBITRI: Martin (Spa), Belosevic (Ser), Vojinovic (Ser). NOTE - T.l.: Mil 13/19, Fen 18/27. Rimb.: Mil 33 (tre con 5), Fen 36 (Gist 9). Ass.: Mil 18 (Cook 8), Fen 10 (Preldzic 5): Progr.: 5’ 11-14, 15’ 33-32, 25’ 52-44, 35’ 74-67. U. 5 f.: Gentile 32’14" (70-60), Peker con tecnico a Cook 34’10" (74-64). Spett.: 2500.

partita consecutiva nelle Top 16 certificando l’eliminazione di un’altra squadra di Istanbul dall’Eurolega: dopo l’Efes, rimane in corsa per la Final Four in casa solo il Galatasaray. Non banale «Abbiamo giocato

una grande partita — dice Sergio Scariolo — contro una squadra ricca di talento. Abbiamo raggiunto un obiettivo nient’affatto banale, cioè stabilire il miglior risultato di Milano da quando c’è l’Eurolega». L’Olimpia aveva raggiunto infatti le Top 16 solo nella stagione 2008-09, la prima con la proprietà Armani e con Piero Bucchi in panchina, con un andamento simmetrico: subito due vittorie, poi quattro sconfitte, l’ultima ininfluente. Allora vinse una partita in più nella stagione regolare, oggi nelle Top 16. «Resta un pizzico di rammarico — dice Scariolo — per aver giocato le prime tre partite senza Bremer e Hairston: con loro ne abbiamo vinte tre su tre. E anche per quella tripla sbagliata da Fotsis e ben costruita con cui avremmo potuto passare a Istanbul». Hairston Con l’Hairston di ieri, difficile perdere. In uno contro uno è di fatto immarcabile ora che sta ritrovando la sua potenza. Rispetto al girone d’andata, oltre a Bremer, è tor-

Malik Hairston, 25 anni: 27 punti in una gara è il suo record personale in Eurolega LAPRESSE

nato un notevole Omar Cook che ha chiuso con 8 assist, 7 di media nelle Top 16, e numero 1 della specialità di tutta l’Eurolega con 5.5. Bene anche Alessandro Gentile, 12 punti con un solo errore al tiro in meno di 15 minuti di gioco che sarebbe stati di più se non avesse commesso 5 falli. «La squadra cresce — dice Scariolo — per tanti minuti abbiamo giocato con tre ventenni cioè Gentile, Melli e Radosevic. Siamo tra i pochi in Europa e gli unici in Italia. Questo ci dà fiducia, la sensazione di costruire qualcosa e anche di competere nel presente. Sono partite che ci possono dare un pizzico di autostima in più per andare avanti». Domenica c’è Siena, per gradire.

LUIGI ZAPPELLA AVELLINO

Nel recupero della 21esima giornata Avellino batte Teramo con l'ennesima prestazione super del team di Vitucci. Le sorprese pre-gara non mancano nella Sidigas in quanto tra le fila irpine c'è Taquan Dean, in campo stoicamente per 34', con un legamento del polso sinistro lacerato da ricostruire chirurgicamente la prossima settimana, ma vi è l'uscita di scena di Lauwers che oggi rescinderà consensualmente il contratto. La guardia italo-belga, dopo tre anni lascia

l'Irpinia: è stato lui stesso a chiedere di andare via causa i ritardi nei pagamenti e il non sentirsi più parte del progetto tecnico. Il problema è che Avellino non può operare sul mercato. Partita La partita ha poca sto-

ria con gli irpini che spazzano via gli abruzzesi in serata di scarsa vena dove soltanto Amoroso è da salvare: è lui che permette l’ultimo sorpasso alla Tercas ma Avellino chiude comunque in vantaggio al riposo perché Slay realizza 10 dei 18 punti irpini del secondo quarto. La svolta si ha nel terzo quarto quando la Si-

Strepitoso Markoishvili Cantù batte lo Zalgiris A Kaunas, davanti a 9150 spettatori nonostante le due squadre fossero già eliminate, la Bennet chiude alla grande la sua Eurolega battendo lo Zalgiris con una super prestazione di Markoishvili (anche 9/9 ai liberi e 3 recuperi). Spiccano gli 8 rimbalzi, con 6 assist, di Perkins e il 10/11 ai liberi di Shermadini. Zalgiris-Cantù 71-77 (23-18, 35-39; 50-50) ZALGIRIS KAUNAS: Popovic 15 (1/4, 2/4), Kalnietis 12 (3/7, 2/5), Weems 5 (1/5 da 3), Kuzminskas 4 (1/1, 0/1), Jankunas 7 (2/4, 0/3); Lipkevicius 3 (1/2), Delininkaitis (0/1), Rakovic 14 (6/9), Klimavicius (0/3), Javtokas 9 (4/6), Salenga 2 (0/3, 0/2), Collins (0/2, 0/1). BENNET CANTU’: Perkins 8 (2/3 0/2), Mazzarino 9 (2/3, 1/4), Markoishvili 32 (4/7, 5/10), Leunen (0/2, 0/2), Brunner 2 (1/4); Marconato 4 (2/6), Shermadini 16 (3/8), Cinciarini 6 (1/1, 1/1).

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RECUPERO SERIE A BATTUTA TERAMO MA LA SITUAZIONE SIDIGAS E’ CRITICA

Avellino: eroico Dean Lauwers se ne va

A KAUNAS SFIDA TRA ELIMINATE

digas con un parziale di 27-5 sale a +26 al 28' (59-33) chiudendo la pratica, con Golemac già a quota 15. AVELLINO-TERAMO 75-63 (15-14, 33-26; 60-36) SIDIGAS AVELLINO: Green 6 (0/3, 2/3), Dean 5 (1/3, 1/6), Gaddefors 10 (2/4, 2/3), Golemac 15 (3/3, 1/3), Johnson 16 (6/8, 1/1); Spinelli 6 (0/2, 2/2), Slay 17 (5/8, 1/4), Infanti, Soloperto (0/1), Ferrara (0/1 da tre). N.e.: Alborea, Izzo. All: Vitucci. BANCA TERCAS TERAMO: D. Brown 11 (0/3, 3/7), Cerella 5 (2/5), Amoroso 14 (4/5, 2/7), Borisov 5 (0/3, 1/3), B. Brown 7 (2/8, 0/4); Fultz 6 (0/2, 2/5), Y. Green 6 (3/5), Polonara 5 (2/3), Ricci 4 (2/3, 0/2). N.e.: Serafini. All: Ramagli. ARBITRI: Facchini, Ramilli, Terreni. NOTE - T.l.: Sid 11/15, Ter 9/14. Rim.: Sid 46 (Johnson 11), Ter 28 (B. Brown, Cerella 5). Ass.: Sid 17 (Golemac 5), Ter 8 (Fultz 5). Progressione: 5' 4-6, 15' 20-21, 25' 49-28, 35' 65-47. Falli antisportivi: Cerella 24'18" (44-28). Spett.: 3.000 per 23.800 euro.

Verrò accusato di essere buonista in questo primo bilancio dell’Eurolega. Sono, forse, uno di quelli che vede il bicchiere metà pieno e non metà vuoto. Poi, dopo diversi anni con una sola squadra italiana, Siena, a giocare le Top 16, il tre su tre di questa stagione è importantissimo per la faccia e la credibilità del nostro basket che sta per risalire dopo avere toccato il fondo. MPS Siena. Sarà l'unica delle tre ad avanzare ai quarti. Hanno disputato un'Eurolega eccezionale. Tutto ciò con varie assenze per infortunio (Lavrinovic, Kaukenas), un taglio tecnico (Summers) e per la necessità di sostituire quei giocatori (Rakocevic, Thornton). Hanno vinto con difesa, pressing, rimbalzi. Con l'attacco a metà campo, con il contropiede a tutto campo. Un capolavoro e non è finito ancora. Bennet Cantù Loro livello di intensità, sia in difesa che in attacco, è impressionante. Ovvio, hanno sofferto, all'inizio dell’anno, il doppio impegno: Serie A più Eurolega. Ora dico una mia idea: la stagione è iniziata due mesi prima del dovuto per loro. Con 2 mesi in più per adattarsi ai nuovi ritmi, oggi Cantù sarebbe ai quarti. Armani Milano. Se la stagione è iniziata due mesi troppo presto per Cantù, è iniziata quattro mesi troppo presto per Milano. Mentre Siena e Cantù avevano continuità, Milano, no: nuovo allenatore, 9 giocatori nuovi, poi gli adattamenti (Danilo Gallinari), gli arrivi (Alessandro Gentile e J.R. Bremer). Solo oggi la squadra si sta mettendo i pezzi nei posti giusti. Iniziassero adesso, sono certo che varrebbero i quarti. Ho visto queste tre squadre da vicino in Eurolega e ho visto i progressi dei club di vertice del basket italiano. Ognuno di queste squadre ha avuto un momento determinante durante quest'Eurolega. Siena: la rimonta-vittoria pazzesca in casa col Barcellona. Cantù: la vittoria pazzesca a Bilbao con il canestro da tre di Basile. Milano: la sconfitta in casa contro il Partizan, dopo avere avuto il +21, è stato un colpo dal quale la squadra sta eliminando le scorie solo adesso. Se, tra qualche anno, vedremo le squadre italiane fare la voce grossa in Europa, come nel periodo 1965-2004, potremo dire che tutto è nato (o rinato) quest'anno.

CLASSIFICA DI A

NBA SI RIPARTE DOPO L’ALL STAR

Irpini settimi e in zona playoff Teramo rischia

Rose 32: Beli battuto Jordan vende la villa

Classifica di serie A: Siena (15 vinte, 6 perse) 30 punti; Milano (13-8), Bologna (13-8), Sassari (13-8) 26; Venezia (12-7), Cantù (12-8), Avellino (12-9) 24; Pesaro (11-8), Varese (11-10) 22; Biella (10-11), Roma (10-11) 20; Caserta (9-11) 18; Treviso (8-12) 16; Montegranaro (7-12), Teramo (7-14) 14; Cremona (6-15) 12; Casale (5-16) 10. DONNE Alle Final 8 di Eurolega a Istanbul, Schio affronterà Fenerbahce, Galatasaray e le spagnole del Rivas. Recupero serie A: Umbertide-Taranto 52-81. Taranto ora è sola in testa alla classifica.

Derrick Rose riprende la corsa dopo la sosta dell’All Star Game realizzando 32 punti compreso il canestro del sorpasso a 19" dalla fine che dà ai Chicago Bulls il successo sugli Hornets di Marco Belinelli, in ombra (6 punti in 24’ con 3/7 al tiro). Brook Lopez realizza 38 punti, uno in meno del suo massimo in carriera, che danno ai Nets la vittoria su Dallas. Il 2.13 era solo alla 3a gara della stagione, persa a metà per una frattura al piede. Michael Jordan, che sta combinando disastri a raffica come proprietario dei Bobcats, ha messo in vendita la sua storica casa di Chicago, sul lago Michigan con 9

stanze da letto, 15 bagni, 5 caminetti e un campo da basket. La richiesta: 22 milioni di euro. Risultati: Cleveland-Boston 83-86 (Irving 24; Allen 22, Garnett 18), Indiana-Golden State 102-78 (Granger 25, Hansbrough 15; Ellis, Rush 14), Detroit-Philadelphia 68-97 (Monroe 20, Stuckey 17; T.Young 20, L.Williams 13), Chicago-New Orleans 99-95 (Rose 32,Noah 15; Kaman 17, Ariza 16), Milwaukee-Washington 119-118 (Dunleavy 28, Gooden 13; Booker 20, Wall, Crawford 19), Houston-Toronto 88-85 (Lowry 26, Scola 15; DeRozan 17, J.Johnson 16), Dallas-New Jersey 92-93 (Nowitzki 24, Haywood 18; B.Lopez 38, Morrow 15), Sacramento-Utah 103-96 (Cousins 22, Thornton 21: D.Harris 18, J.Howard 15), LA Clippers-Minnesota 97-109 (Griffin 30, Paul 27; D.Williams, Beasley 27).


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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OLIMPIADI NUOTATRICE COSTRETTA A FUGGIRE

Una siriana per Londra «Scappo dalla guerra» La storia di Jumah, stileliberista aiutata dalla Francia. Cerca ancora il pass olimpico: «Non vedo la Tv per non soffrire» STEFANO ARCOBELLI

Tra la guerra e l’Olimpiade. Sospesa tra l’incubo e il sogno, tra la desolazione e l’esaltazione. Bayan Jumah è scappata dalle violenze della repressione siriana, per continuare a nuotare, gioire. Vivere. Ha abbandonato Aleppo, riparando in Francia, a Rouen, grazie al progetto «Un trampolino per i Giochi». Nella seconda città siriana, sotto assedio, ha lasciato la madre (con la quale prova a mantenere i contatti via Internet) e due fratelli maggiori; ha salutato molti dei suoi amici dell’Università di ingegneria meccanica assediata, dove continuano gli arresti per le manifestazioni degli studenti. La prima strage nella città di Bayan è avvenuta il 10 gennaio: 28 morti. L’inferno è lontano 3000 chilometri, ma vicinissimo nell’animo di questa ragazzina che spera di tornare presto a casa, quando ad Aleppo sarà tornata la tregua se non la pace. Niente Tv «Per non pensarci, deprimermi, evito di guardare la televisione, le notizie non sono proprio buone sul mio Paese, sono qui solo per nuotare» fa la stileliberista, alta un metro e 82 centimetri, non ancora diciottenne: secondo i tabulati della Fina avrebbe compiuto 18 anni il primo gennaio 1994, ma secondo la stampa francese dovrebbe diventare maggiorenne ad aprile. Ai Mondiali di Shanghai 2011, Bayan ha nuotato da 41ª i 200 stile libero in 2’09"08, a 14 secondi dal tempo della Pellegrini d’oro, e in 59"22 (47ª) i 100 stile libero. In entrambe le specialità, la siriana sta cercando di ottenere il minimo olimpico e coronare così il suo piano che un anno fa pareva impossibile, soprattutto per il contesto in cui viveva: ma per qualificarsi dovrà scendere a 56"48 e 2’02"47. Impre-

Bayan Jumah, 18 anni, siriana, 41ª nei 200 e 47ª nei 100 sl ai Mondiali 2011. Primatista nazionale anche nei 50 sl

clic MORTI NELLA RIVOLTA SONO GIA’ OLTRE 7600

La rivolta in Siria, repressa dal regime del presidente Bashar al-Assad ha fatto oltre 7600 morti: Homs è la città-martire, ieri manifestazioni ad Aleppo, città della nuotatrice Bayan.

sa assai ardua, non impossibile, abbassare i suoi personali delle gare in Cina: soprattutto in quella regina. Ad allenare Bayan a Rouen è l’ex mentore di Fabien Gilot, Eric Boissiere, che l’ha subito traumatizzato ma anche incentivato con i suoi metodi duto: per chilometri ed intensità. «La ragazza deve imparare ad allenarsi, a capire il senso della fatica», aggiungendo che persino abituarsi a un’alimentazione da atleta è un grande problema per lei. A Bayan, sfuggita alle bombe e agli assalti, il coraggio non manca, l’entusiasmo figuriamoci: è ancora in tempo utile per concretizzare il tentativo verso Londra. Acqua fredda Del resto, fino a

qualche mese fa, Bayan aveva provato a nuotare in una piscina di Damasco: «Ma l’acqua era troppo fredda, anzi non era riscaldata». E Bayan era stata costretta pure a rinunciare a partecipare ai Giochi Panarabi

di Doha, in Qatar, per colpa della guerra: un boicottaggio deciso dal regime di Assad contro l’esclusione della Siria dalla Lega Araba. «A Damasco ho lasciato una vita quasi normale», relativamente più tranquilla rispetto ad Homs, la città dove è cominciata la Primavera siriana ma dove continuano sempre più feroci le repressioni e la battaglia tra le due parti di una guerra che ha già provocato più di 7600 morti. Ad Aleppo la situazione è sempre più drammatica come dimostrano gli aiuti umanitari intensificati negli ultimi giorni: 14.000 campioni di semi di vegetali e campioni dalle organizzazioni internazionali. Ad Aleppo sono soprattutto i cristiani ad essere minacciati e costretti a fuggire. Almeno Bayan è fuggita anche per una meta diversa: e per gridare che tanti ragazzi come lei vorrebbero vivere nello sport. E in un Paese libero, senza repressioni.

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LONDRA ELISABETTA II ALLA CERIMONIA

SIRIA TRE PODI Ai Giochi La Siria partecipa ai Giochi dal 1948: dopo l’assenza in 4 edizioni successive, a partire dal 1968 è sempre stata presente ad eccezione di Montreal 1976. Le medaglie Sono 3 le medaglie olimpiche nella storia del Paese: un oro nell’eptathlon femminile ad Atlanta 1996 con Ghada Shouaa; un argento nella lotta libera a Los Angeles 1984 con Joseph Atiyeh; un bronzo nei massimi ad Atene 2004 con Nasser Al Shami Palestinese Prima del 2004, un palestinese, Iyad Housheva, durante la guerra con Israele si era trasferito a Napoli, per qualificarsi ai Giochi.

Elisabetta II è regina d’Inghilterra dal 1952 AFP

Inaugurazione dei Giochi Ci sarà la regina (ri.cr.) Saranno Giochi Reali. Ora è arrivata pure la conferma, con il sigillo ufficiale di Buckingham Palace: il 27 luglio, durante la cerimonia, sarà Sua Maestà Elisabetta II a dichiarare ufficialmente aperta l’Olimpiade londinese, affiancata dal marito Filippo. E ripeterà il rituale anche per la Paralimpiade. Per la regina, che quest’anno festeggia pure il sessantesimo anniversario di regno, non si tratta di una novità: come formale Capo di Stato del Canada, inaugurò i Giochi di Montreal del 1976, mentre a Melbourne ’56 si fece rappresentare dal consorte. All’Olimpiade di Londra ’48, fu invece suo padre Giorgio VI a pronunciare il discorso di benvenuto. Sciopero Certo, seppur la presenza di Elisabet-

ta darà un’impronta storica alla giornata, più prosaicamente i problemi dell’economia mondiale rischiano di ripercuotersi pesantemente sulle tre settimane a cinque cerchi. Ieri, in un’intervista, Len McCluskey, leader di Unite, il più grande e organizzato sindacato britannico, ha confermato che l’Olimpiade potrebbe diventare l’occasione di uno sciopero generale per protestare contro i tagli di bilancio al settore pubblico, in particolare alla sanità, programmati dal Governo. McCluskey ha precisato che al momento non sono ancora state decise azioni mirate, «ma i Giochi sono tenuti senz’altro in considerazione». In particolare, la minaccia più sostanziosa di fermo durante il periodo olimpico giunge dai conducenti di bus (sono 28.000, tutti iscritti a Unite), che da tempo chiedono aumenti di stipendio. La loro protesta potrebbe incrociarsi con i malumori del personale della metropolitana, attualmente in trattativa (dura) con l’Azienda dei trasporti per il pagamento degli straordinari in occasione dell’Olimpiade. L’idea che il più grande evento sportivo possa essere bloccato dagli scioperi ha trovato per una volta concorde tutto il mondo politico, contrario a qualsiasi manifestazione che possa rovinare l’immagine del paese.

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VARIE CONI INCONTRO TRA GNUDI E PETRUCCI

Soldi allo sport C’è il sì del Governo MAURIZIO GALDI

Poco meno di un’ora di colloquio per il presidente del Coni Gianni Petrucci e il segretario generale Lello Pagnozzi con il ministro delle sport Piero Gnudi. Sul tavolo finanziamento, legge sugli stadi, Giochi della Gioventù. Finanziamento Petrucci lo aveva

detto nell’intervista a Gazzetta e lo ha ripetuto anche dopo l’appello di Carraro: «lo sport ha necessità di programmare e un finanziamento certo aiuterebbe». Il ministro Gnudi ha manifestato il pieno assenso a questo principio: «Lo sport ha la necessità di poter programmare su almeno quattro anni», sarebbero le sue considerazioni e la possibilità di trovare un mecca-

nismo che svincoli il finanziamento (anche contenuto in un massimo di 410 milioni di euro) dalla legge di Stabilità (l’ex Finanziaria) si studierà insieme al Consiglio dei ministri. Gnudi avrebbe assicurato al Coni anche il via libera alle legge sugli stadi. L’iter parlamentare dovrebbe avere una accelerazione che dovrebbe portare all’approvazione per la primavera. Gnudi ha anche rassicurato Petrucci e Pagnozzi sul fatto che il Credito sportivo ha «ripreso appieno la sua attività di concessione dei mutui per gli impianti sportivi». Infine si è parlato di collaborazione tra sport e scuola. Lo Stato investirà quattro milioni e mezzo, cinque il Coni per l’alfabetizzazione. Ma si studia anche un rilancio dei Giochi della Gioventù. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A Chiesta la riforma

MINISTRO E PRESIDENTE

S Piero Gnudi 73 anni, è ministro dello Sport e del Turismo nel Governo Monti

S Gianni Petrucci 66 anni, dal 1999 è presidente del Coni

POLITICA SPORTIVA LA PROPOSTA

IPPICA IL MINISTRO E I SOLDI NEL DECRETO FISCALE

della Legge 91

Catania: «Ecco 35 milioni» Ma il Governo li toglie

Mentre si svolgeva l’incontro tra Gnudi e il Coni, la Federazione e la Lega Ciclismo proponevano una riforma per regolamentare il lavoro sportivo, una riforma della legge 91 introdotta rapidamente. Ieri mattina, a Roma, si è svolta una riunione congiunta con i presidenti di Fci, Renato Di Rocco e della Lega Vincenzo Scotti, durante la quale è stata formulata la proposta per un moderno riassetto dello sport professionistico in Italia. Sensibilizzare il Parlamento «Sarebbe opportu-

no sensibilizzare il legislatore — si legge in una nota — affinché valuti l’opportunità di intervenire, in occasione di provvedimenti di liberalizzazione e riforma del mercato del lavoro, anche sulla regolamentazione del lavoro sportivo. Tale intervento potrebbe consistere, in termini legislativi, in un provvedimento agile, composto di pochi articoli, che si esprima per principi generali, rinviando alle singole federazioni, il compito di regolamentare nel dettaglio le singole realtà del lavoro sportivo». Un modo per intervenire velocemente sulla legge 91 che ha ormai oltre trent’anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Colpo di spugna del Governo sulle norme fiscali «salva-ippica». Sarebbe stata depennata dall’ultima bozza in discussione la misura che prevedeva il contributo all'Assi e al Coni proveniente da una parte del prelievo delle slot machine (circa 40 milioni di euro). Il Governo ha eliminato anche il 50% del prelievo proveniente dalle scommesse ippiche virtuali. Cancellate anche le misure riguardanti il «ritocco ai prelievi sulle scommesse». Sembrava quasi una burla, il lancio di Agipro di ieri pomeriggio. Soltanto poche ore prima, infatti, il ministro del Mipaaf, Mario Catania, parlando alla Commissione Agricoltura della Camera, aveva confermato: dal Decreto Fiscale che si appresta al suo viaggio parlamentare per l’approvazione, sarebbero appunto arrivati 35 milioni rela-

Il Ministro del Mipaaf Mario Catania

tivi ai prelievi sulle slot. Invece, salvo riapparizioni miracolose, ecco la doccia fredda. A parte i 35 milioni relativi al contenzioso Unire-Aams (confermati) all’ippica ora resta la disperazione di una crisi drammatica. Il Governo si è comunque vagamente impegnato a sostenere il settore, di fatto per ora lo ha massacrato. Ora valzer degli emendamenti. Che tristezza. m. f.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

L’EVENTO BARCLAYS MILANO CITY MARATHON LA FATICA AL CINEMA

CURIOSITA’

DOMENICA ECOLOGICA

RACCOLTA FONDI

Marziana Ylenia nel sequel di Spirit of the Marathon

Ecco sul sito della maratona l’oroscopo del runner

Conoscete davvero Milano? Scopritela il 15 aprile

La fatica diventa più bella se si aiutano anche gli altri

Ylenia Anelli sarà una delle protagoniste di Spirit of The Marathon II, sequel film documentario girato alla Chicago Marathon 2007. Atteso nella primavera 2013, il nuovo episodio racconterà la storia di sette runner alla maratona di Roma. Tra di loro Ylenia, milanese di 38 anni, sposata con Marco dal quale ha avuto due bambini. Fa parte dei «Podisti da Marte».

Per molti, gli astri influenzano le prestazioni sportive. Dalla collaborazione con Antonio Capitani, é nato l'oroscopo del runner. Ogni mese sul sito ufficiale www.milanocitymara thon.it, grazie ad una previsione goliardica tutti i maratoneti potranno verificare, segno per segno, quanto gli astri siano favorevoli nell’avvicinamento alla maratona del 15 Aprile.

Il 15 Aprile, atleti e spettatori, potranno godere di una splendida e nuova opportunità: riscoprire Milano il giorno della maratona. Senza traffico, infatti, sarà possibile godere di un’occasione imperdibile per ammirare i monumenti e i punti d'interesse della città. Sul sito della manifestazione è possibile trovare il programma degli eventi collaterali nel weekend di gara.

Per il terzo anno maratoneti e staffettisti possono sostenere una delle onlus aderenti al Charity Program, diventando loro stessi ambasciatori e aggiungendo al piacere della corsa anche quello di fare del bene. Grazie al sodalizio con Retedeldono é possibile coinvolgere amici nella propria impresa sportiva e nel proprio gesto di solidarietà.

Annalisa Minetti Battere la cecità «Canto e corro con gli occhi del cuore» La madrina della gara: «Anche chi non vede sfida i limiti La differenza la fa quello che hai dentro al tuo petto» LUCILLA ANDREUCCI

E' una donna bellissima e infatti è stata tra le finaliste di Miss Italia. Ha una voce incantevole, e infatti ha vinto un Festival di Sanremo. A un certo punto si è messa anche in testa di correre, e ora ha come obiettivo Londra 2012. Paralimpiade. Perché Annalisa Minetti, che la Milano City Marathon ha scelto come madrina, ha talento in tutto, anche nella forza di andare oltre quello che il destino le ha tolto: la vista. Annalisa sente: la musica, la strada, gli altri attorno a sé. Ha 35 anni, moglie e mamma (di Fabio), viene da Rho, alle porte di Milano, guarda caso proprio da dove partirà la maratona. «Sono viva e posso amare e fare quello che mi pare» , canta nel suo ultimo singolo, Mordimi. Infila i guantoni e sfida la vita. Anche su una pista d'atletica. Specialità: mezzofondo. Cosa è la corsa per lei?

«Un modo per esorcizzare dolori e fantasmi. Quando corro penso che volere è potere, e che tutto è difficile prima di diventare facile. In pista mi sento io, torno ad essere felice, nel senso che dimentico di non vedere. Condivido la sensazione con la mia guida Andrea Giocondi, e in qualche modo riapro gli occhi, immagino la corsia, gli avversari, e sento il pubblico». Come incastra gli allenamenti in una vita piena di impegni?

«Sono tante le pazzie per correre, mi alleno anche alle 6 del mattino ma non perdo una seduta. Questo grazie anche all' aiuto delle persone vicine». Il pensiero sulla linea di partenza?

«Sarà una giornata unica, oggi o mai più». Scaramantica?

«Nel sacchetto delle scarpette chiodate ho tutti i rosari che mi donano, i più disparati, uno fatto di osso di olive, alcuni li metto anche sotto la canottiera. Dopo che ho iniziato a gareggiare, mi sono tatuata un rosario sul

collo del piede, perché è un dono se corro così e sento che la mia fede è la forza delle mie gambe».

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ISCRIZIONI E TARIFFE

L’organizzazione assisterà chi ha problemi, ma schiererà anche le sue staffette

S Fino all'11 marzo è possibile aiutare Fondazione Doppia Difesa per sostenere le vittime di abusi e violenze, soprattutto donne e madri, donando 2 e con un SMS al 45503. Un SMS vale più di 1000 parole.

«Quando suona la campana, gli ultimi 400 metri, Andrea mi dice: Annalisa, fidati di me, alè alè. Grida 'solo 80 metri' e invece ne mancano 100, e quando stiamo per arrivare urla 'avanti tu, avanti tu' perché per regolamento devo arrivare prima io della guida». Da dove viene la forza di Annalisa?

La Minetti con la sua guida Andrea Giocondi COLOMBO

Correrà una frazione della maratona di Milano?

C'era una volta un tizio di nome Pierre Desnos, un francese. Quasi 50 anni fa visse una grande paura quando alcuni amici rimasero coinvolti in un grave incidente stradale in Spagna. Si attivò per aiutarli, ma non conoscendo lo spagnolo tutto diventò estremamente problematico. L’esperienza Da quell’esperien-

za, Desnos decise di fondare un'organizzazione professionale in grado di assistere le persone che si trovano lontane da casa. Fu così che nacque Europ Assistance, società che oggi conta circa 7.000 dipendenti sparsi in tutto il mondo e che domenica 15 aprile sarà ancora una volta al fianco della 12ª Milano City Marathon, 42,195 km dalla Fiera di Rho-Pero fino al Castello Sforzesco, nel cuore del capoluogo lombardo. Lo sviluppo L'azienda, che nel

«Sì, come testimonial per Doppia difesa, la fondazione di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno nata per sostenere le donne vittime di discriminazioni, violenze e abusi, e spingerle a denunciare». Più atleta o cantante?

«Credo di essere nata cantante ma ho la tenacia e la determinazione di un'atleta. Il vero "cordino" tra le due cose è la passione. Canto col cuore, corro col cuore. E vedo anche, col cuore. Se lo vuoi, i limiti non esistono. La tecnologia aiuta, ti dà strumenti e possibilità, ma è quella cosa che hai nel sangue, dentro il petto, che fa la differenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’arco dell’Europ Assistance sul percorso dello scorso anno COLOMBO

OMAR CARELLI

E quando siete vicini al traguardo?

«Ho la fortuna di una grande famiglia che ha sempre fatto il tifo per me. Mio padre mi ha insegnato a sorridere al dolore, e mio nonno che purtroppo non mi ha mai visto correre, si chiamava Vito, grande appassionato della Gazzetta, lo sento dentro di me e a volte penso che sia lui a darmi la spinta in gara negli ultimi 300 metri».

Europ Assistance l’angelo custode

S Fino al 12 marzo è confermata una tariffa agevolata per l'iscrizione alla maratona di Milano (55 e se online) e alla staffetta (140 e se online). Dal 13 marzo al 4 aprile tariffa intera per maratona e staffetta (65 e 180 e)

Quanto conta la sinergia con la sua guida Andrea Giocondi?

«Non potrei avere coach migliore, Mi tira fuori il meglio. Ci unisce un cordino. In gara mi fa la cronaca: respira, stai dietro, curva. Nei primi metri mi tiene buona perché io scalpito, non ho ancora la percezione della distanza».

DENTRO E ATTORNO ALLA GARA

Annalisa Minetti, 35 anni, durante la visita in Gazzetta

frattempo ha ampliato il suo raggio d’azione (dalle assicurazioni all’assistenza privata), si è lanciata anche nel mondo dello sport, visto come veicolo per una sana qualità della vita, con polizze ad hoc per i tanti maratoneti che si mettono in viaggio per gareggiare in tutto il mondo. E a Milano sarà in strada insieme agli atleti per un'assistenza diretta. Già, perché la maratona è bella, però non è uno scherzo e ci si può fare anche male: il crampo che non se ne vuole andare, lo strappo, la distorsione o problemi ben più gravi sono sempre in agguato. E allora a garantire l'incolumità dei partecipanti sul percorso, chiuso al

traffico in ottemperanza alla giornata ecologica proclamata dal Comune di Milano, ci sarà un team di professionisti messo in campo da Europ Assistance: medici, anestesisti, infermieri, rianimatori e una flotta di mezzi di soccorso. L’organizzazione Persone che correranno una loro personale maratona, squadre mobili che si sposteranno in continuazione per coprire ogni metro del percorso e «aggiustare» gli atleti in panne. Ma l’azienda sarà anche in gara nella prova a staffetta, non competitiva e quindi aperta a tutti. L’obiettivo è fare meglio delle due squadre dell'anno scorso: «I Fantastici 4» (formazione: Di Salvo -Giorgi -Michelino -Bellucci Sessa) e «Eur-Alive» (Clivio -Curreli -Farano -Spognardi), che hanno concluso la prova sotto il muro delle quattro ore. L’allenamento Nella sede milanese di piazza Trento è partita la campagna di reclutamento per allestire qualche team in più. Certo l’allenamento in pausa pranzo è da sconsigliare, visto che l’azienda si affaccia sulla circonvallazione e correre da quelle parti durante una normale giornata lavorativa milanese è poco raccomandabile, ma dagli uffici giurano che la voglia di esserci e partecipare è più forte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le staffette che Europ Assistance ha schierato lo scorso anno alla Milano City Marathon

7000

Sono i dipendenti della Europ Assistance sparsi per il mondo. L’organizzazione sarà in servizio anche in gara


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SCACCHI IL PERSONAGGIO

Caruana tra i big che sto giocando molto e che faccio tanto allenamento. Da un anno mi segue Vladimir Chuchelov, con lui mi trovo benissimo».

Settimo al mondo Un maghetto in paradiso

I tornei più ricchi Ovviamente,

l’essersi ricavato un posto tra i primi dieci non può essere un punto d’arrivo, per un competitore come lui. Martedì partirà per Reykjavik, dove è stata anche organizzata una visita alla tomba di Fischer; a fine marzo avrà gli Europei, tra giugno e luglio giocherà il «Memorial Tal» a Mosca, contro 7 dei migliori 11 al mondo, e a Dortmund, dove ritroverà Bartel e altre stelle. Per Caruana, l’essere entrato tra i primi sette al mondo serve soprattutto a questo. Ora i tornei più importanti lo invitano automaticamente, pagandogli buoni ingaggi e permettendogli di correre per i premi più ricchi. «Confermare questa posizione nel ranking è il mio prossi-

A 19 anni è il miglior italiano di sempre «Niente festa: mi alleno per salire»

« Fabiano Caruana, 19 anni ANSA/BARACCHI

SIMONE BATTAGGIA

Per Fabiano Caruana è stato un giorno normale. L’essere diventato ufficialmente numero 7 della classifica mondiale, essere lassù dove un azzurro non si è mai nemmeno avvicinato, non scalfisce una quotidianità semplice, quasi frugale. Una passeggiata lungo il lago di Lugano, qualche fumetto, un film e il resto del tempo ad allenarsi. Zero distrazioni, una vita da atleta della scacchiera. «Sì, sono felice. Ma non ho tempo per festeggiare».

tamento, l’intera famiglia si poggia sulle spalle di un ragazzino gracile ma così forte da diventare Grande Maestro prima di aver compiuto 15 anni — Fischer ci era riuscito a 15 anni, sei mesi e un giorno — e con le idee chiare: «Voglio entrare tra i primi dieci al mondo». Anche la federazione scacchistica italiana ha investito su di lui, ve-

la scheda FABIANO CARUANA 19 ANNI SCACCHISTA

Bambino professionista Carua-

na non ha ancora compiuto vent’anni, ma è un professionista da sempre. Aveva cinque anni quando una maestra, la donna che gli insegnò a muovere cavalli e alfieri, avvertì mamma Santina e papà Luigi: «Vostro figlio ha capacità fuori dal comune». Era adolescente quando i genitori decisero di investire tutto sul suo talento, trasferendosi in Europa per trovare i maestri migliori e i tornei più ricchi. Niente scuola e pochi divertimenti per il piccolo Fabiano. Gli scacchi sono l’unico sosten-

Fabiano Caruana è nato a Miami (Usa) il 30 luglio 1992. Papà Luigi e mamma Santina, di origini siciliane e lucane, si sono trasferiti a New York quando aveva 5 anni. È stato seguito da Bruce Pandolfini, l’uomo che allenò anche Bobby Fischer. Il 14/7/2007, 16 giorni prima di compiere 15 anni, è diventato Grande Maestro. Poco prima si era trasferito in Europa: prima in Spagna, poi in Ungheria e ora a Lugano.

Al top

stendolo d’azzurro dal 2005 e garantendo quei 40.000 euro l’anno che sono la base dei suoi ricavi. Con i migliori A 19 anni, Carua-

na ce l’ha fatta. L’aggiornamento di marzo del nuovo ranking Elo internazionale — un sistema di classificazione inventato da un professore di fisica di origini ungheresi, dal quale prende il nome — ha tradotto in punti gli exploit che ha realizzato da gennaio a oggi: secondo al torneo di Reggio Emilia; secondo a Wijk Aan Zee, in Olanda, contro sette dei migliori dieci al mondo; quarto all’Aeroflot di Mosca, dove invece mancavano molte stelle e dove non ha vinto per una difesa sbagliata (k.o. in 22 mosse) contro il polacco Bartel. Poco male: i trenta punti racimolati nei tre grandi tornei gli hanno permesso di salire ben dieci posizioni. «Sapevo che ero nelle condizioni di ottenere dei buoni piazzamenti — racconta l’azzurro, tra uno stentato italiano e l’inglese —, ma non ne ero sicuro perché nei tornei come quello in Olanda giochi davvero contro i migliori. Credo che a questi risultati abbia contribuito il fatto

I NUOVI RATING IRIDATI NOME 1. CARLSEN (NOR) 2. ARONIAN (ARM) 3. KRAMNIK (RUS) 4. ANAND (IND) 5. RADJABOV (AZE)

RATING 2835 2820 2801 2799 2784

6. NAKAMURA (USA) 2771 7. CARUANA 2767 8. KARJAKIN (RUS) 2766 9. MOROZEVICH (RUS) 2765 10. IVANCHUK (UCR) 2764

PREC 2835 (1.) 2805 (2.) 2801 (3.) 2799 (4.) 2773 (5.) 2759 (12.) 2736 (17.) 2796 (7.) 2763 (9.) 2766 (8.)

Magnus Carlsen, 21

«

Il segreto? Gioco e mi alleno tanto. Nell’ultimo anno, poi, ho trovato un ottimo tecnico Il titolo iridato? Ci penso, ma devo crescere: ora non sarei in grado di provarci

mo obbiettivo — racconta —. Esserci arrivato è una grande cosa, ma rimanerci sarà davvero dura. Ora giocherò continuamente contro i più forti». Sogno Mondiale E se il sogno è

quello di superare i 2800 punti Elo, un muro valicato finora solo da Garry Kasparov e da altri quattro nella storia, nei prossimi anni Caruana potrebbe fare un pensiero anche al titolo mondiale. Dall’11 al 20 maggio a Mosca, l’indiano Anand metterà in palio la propria corona contro il vincitore dell’ultimo torneo dei candidati, l’israeliano Gelfand. Caruana non ha fatto a tempo a qualificarsi per il prossimo torneo dei candidati, che si svolgerà in autunno e che promuoverà l’avversario destinato a incontrare il vincitore di Mosca, ma potrebbe puntare al torneo successivo, o comunque mettersi nella condizione di vincerlo entro quattro-cinque anni. «Potrebbe essere possibile — confida Caruana con pudore —, ma sarà dura. Devo ancora migliorare molto. Al momento non sarei in grado di competere a quei livelli». C’è tempo. Tre anni fa era n.78 al mondo.

Gli azzurri più in alto nei ranking sport per sport TENNIS

4

12

Nella storia

Oggi

Adriano Panatta (1976) e Francesca Schiavone (2010)

Francesca Schiavone nel ranking Wta di questa settimana

GOLF

14

45

Nella storia

Oggi

Francesco Molinari è salito al n.14 del ranking del golf nel 2010

Chicco Molinari è il migliore italiano nella classifica attuale: 45˚

TENNISTAVOLO

22

73

Nella storia

Oggi

Tan Wenling è stata 22ª delle liste mondiali nel febbraio 2007

Mihai Bobocica è 73˚ nell’attuale classifica mondiale

CICLISMO

1

5

Nella storia

Oggi

Più italiani sono stati in testa al ranking. L’ultimo Cunego nel 2004

Nella classifica di fine 2011, il migliore azzurro era Scarponi, 5˚

ARCO

1

10

Nella storia

Oggi

L’ultima azzurra in vetta al ranking è Natalia Valeeva, nel giugno 2008

Dopo l’oro ai Mondiali indoor, Marco Galiazzo è 10˚ nel ranking

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SPORT INVERNALI

Consiglio di Stato Altro no a Morzenti

L’ex presidente Gianni Morzenti

Il Consiglio di Stato ha rigettato l'istanza cautelare di Giovanni Morzenti, che in vista delle elezioni federali del prossimo 31 marzo aveva chiesto la sospensiva della sentenza del Tar. Come il tribunale regionale del Lazio (che già aveva detto no all'appello contro la decisione dell'Alta Corte, dopo l’azione del Sai di Roma, di annullare le cariche federali per le numerose irregolarità ac-

certate durante l’assemblea elettiva dell’aprile 2010 a Torino), il Consiglio di Stato ha considerato che con il «codice di comportamento sportivo approvato dal Coni il 2 febbraio 2012» che rende ineleggibili i condannati anche in primo grado (come Morzenti, condannato a 4 anni e mezzo per concussione aggravata) «non sussistono presupposti per la sospensione degli effetti della sentenza». Il Consiglio di Stato valuterà il ricorso nella successiva fase di merito. Le elezioni per le cariche federali della Fisi restano fissate per il 31 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Biathlon: via ai Mondiali La speranza è Hofer

L’altoatesino Lukas Hofer, 22 AP

Scattano oggi con la staffetta mista (ore 15.30, Eurosport) i Mondiali di Ruhpolding, che si concluderanno domenica 11 con le mass start. Con una protagonista che si stacca di gran lunga: Magdalena Neuner, la regina degli sci con la carabina, che sulle nevi di casa (è bavarese) vuole regalare uno show indimenticabile prima dell’annunciato ritiro a soli 25 anni. Lena, la più amata

dai tedeschi, 6 ori olimpici e 10 mondiali, leader di Coppa, punta per sua stessa ammissione «a vincere tutte le gare». Tra gli uomini, il più continuo dell’anno è stato il francese Martine Fourcade, ma l’ultima tappa di Coppa ha segnato il risveglio dei norvegesi, con il «vecchio» (38 anni) Bjorndalen vincitore per la 93ª volta in Coppa e già proiettato all’Olimpiade. Per il c.t. azzurro Curtaz, i nostri «possono diventare i guastafeste»: in questa stagione l’Italia dopo 18 anni ha conquistato una staffetta maschile e nel 2011 Hofer fu bronzo nella mass start. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PALLAVOLO CHAMPIONS LEAGUE, QUARTI GARA-2

Villa Cortese Prima la paura poi il paradiso: la finale è tua

RECUPERO A-1 MASCHILE

Ecco Cuneo: si impone a Ravenna ed è seconda Super Vissotto e Gerbic nella sfida rinviata per neve RAVENNA-CUNEO | 0-3

Trascinata da Wilson e Guiggi la Mc Carnaghi conquista le prime final four, al golden set. «Inutile» il successo di Bergamo BERGAMO 3 VILLA CORTESE 2

0 1

(26-24, 25-27, 25-18, 20-25, 18-16; golden set: 11-15) NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Piccinini 16, Nucu 18, Serena 8, Vasileva 8, Arrighetti 19, Quaranta 18; Merlo (L), Di Iulio 12, Signorile. N.e. Gabbiadini, Ruseva, Diouf. All. Mazzanti. MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: C. Bosetti 5, Wilson 28, Pavan 24, Cruz 10, Guiggi 16, Berg 1; Puerari (L), L. Bosetti 12, Pincerato 1, Barborkova 3, Puerari (L), Carocci (L). N.e. Stufi. All. Abbondanza. ARBITRI: Azevedo (Por) e Hranic (Cro). NOTE Spettatori 2080, incasso 17700 euro. Durata set: 26’, 30’, 26’, 27’, 22’; 14’; totale: 145’. Norda Foppapedretti Bergamo: battute sbagliate 8, vincenti 7, muri 18, seconda linea 12, errori 25; Mc Carnaghi Villa Cortese: battute sbagliate 10, vincenti 7, muri 19, seconda linea 14, errori 26.

clic MAI NESSUNO COSI’ PICCOLO E’ ARRIVATO ALLE FINAL FOUR (a.a.) Villa Cortese con 6220 abitanti è la città più piccola che accede alle Final Four di Champions Legaue. Il precedente record lo deteneva l’olandese Dokkum con 13.000 abitanti che partecipò alla Final Four di Ravenna nella stagione 1981-82. Sotto i ventimila anche la francese Riom (18.548) perdente a Dubrovnik 1997-98. In finale ci sarà certamente Istanbul (una o due squadre) con quasi 13 milioni e Kazan con 1 milione e 200.000 abitanti.

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DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI TREVIGLIO

Poco più di seimila abitanti e una favola. Villa Cortese vola a Baku e non riempirebbero il palazzetto dove il 24 e 25 marzo si assegnerà il trofeo. Ma la giovane società (è alla terza stagione in A-1), oltre al record di più piccola di sempre alle finali di Champions, alla seconda partecipazione europea riesce nel tentativo fallito un anno fa (uscì agli ottavi). C’è stato bisogno del golden set (rimontato da 7-9, con 5 punti della Cruz), perché Bergamo ha vinto 3-2, dopo l’1-3 rimediato all’andata. Famiglia La favola è cominciata

con la stessa formazione, con Caterina Bosetti titolare, e della correzione di Marcello Abbondanza, che dal secondo set ha rimesso in campo la sorella maggiore Lucia, l’unica del gruppo ad aver già vinto una Champions (proprio con Bergamo, nel 2010). Il primo set, in cui dall’11 pari in poi le due squadre sono sempre state avanti a turno al massimo di un punto, è andato a Bergamo, proprio come all’andata, dopo un errore di Caterina Bosetti sul secondo set point. Prima Villa Cortese era riuscita a ricucire, perché la Berg ha potuto contare su una ricezione di un bel po’ migliore rispetto alla collega di regia (39% a 23% le perfette). Così, visto l’avvio in salita di Sara Pavan, si è affidata alle centrali Guiggi e Wilson (alla fine la migliore, con il 68% in attacco e 10 muri). In famiglia Proprio al centro, poi, Villa Cortese ha poggiato le fondamenta del recupero

(23-25, 24-26, 23-25) CMC RAVENNA: Brunner 7, Moro 14, Verhanneman 7, Mengozzi 15, Corvetta 2, Sirri 6; Tabanelli (L), Gruszka 2, Bendandi, Plesko, Ricci. N.e. Roberts, Gallosti. All. Babini. BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Mastrangelo 2, Grbic 2, Wijsmans 12, Fortunato 8, Vissotto 18, Ngapeth 10; Henno (L), Rossi 3, Caceres. Ne: Vesely, Baranowicz, Pieri, Patriarca. All. Placì. ARBITRI: Ippoliti e Gnani. NOTE Spettatori 2400. Durata set: 27’, 27’, 27’; totale 81’. Cmc: b.s. 13, v. 3, m. 5, 2ªl. 4, e. 19; Bre Banca: b.s. 9, v. 6, m. 7, 2ª l. 7, e. 17. Trofeo Gazzetta: 6 Grbic, 5 Vissotto, 4 Moro, 3 Mengozzi, 2 Wijsmans, 1 Corvetta.

Siamo talmente stanche che non ci reggiamo in piedi. Ma che soddisfazione... MARTINA GUIGGI centrale VILLA CORTESE

del secondo set (da 2-6), quando Caterina (presa di mira in ricezione) ha lasciato posto in campo alla sorella maggiore Lucia. L’ex di Bergamo, ha firmato in battuta il break di 6-0 che ha cambiato la storia del set e poi della partita. Mazzanti, da parte sua, ha provato a far tornare i conti con l’inserimento di Chiara Di Iulio per la Vasileva. In cambio ha ottenuto il controbreak da 10-17 a 14-17, da cui Villa si è tirata fuori con la Pavan. Al di là dei tre punti in metà set, la Di Iulio è stata protagonista della difesa che ha armato il 20-21 di Bergamo e messo paura a Berg e compagne. Non abbastanza, perché la Pavan si è fatta perdonare e ha chiuso 27-25 al terzo set point delle milanesi. Finale Lo schiaffo ha provocato

la reazione di Bergamo, brava a prendersi il terzo set con i punti di Nucu e i muri di Arrighetti. Ma all’urlo di Abbondanza («Volete andare a giocarvi partite importanti come le finali di Champions o limitarvi a queste?») le ragazze di Villa Cortese hanno risposto con i fatti, all’ultima occasione possibile. Per le semifinali aspettano di conoscere il nome dell’avversaria. Sarà la Dinamo Kazan, se il Gunes di Guidetti dovesse eliminare oggi il Cannes, oppure le francesi. Vada come vada, è già una favola.

SANDRO CAMERANI

La figiana-americana Wilson è stata la migliore marcatrice TARANTINI

LA GUIDA

Stasera a Trento un altro derby italiano Contro Macerata, per arrivare a Lodz (a.a.) La final four di champions femminili non avrà un club azero, eliminate le due squadre di Baku. Champions maschile (ritorno quarti). Friedrichshafen (Ger) Kazan (Rus) 0 3. Oggi (20.30 Sportitalia2) Planetwin365 Trentino Lube Macerata and. 2 3, Smirne (Tur) Novosibirsk (Rus) and. 0 3. Champions femminile (ritorno quarti) Azerrail Baku (Aze) Kazan (Rus) 3 0 (g.s. 10 15, and. 1 3), Foppapedretti Bergamo Mc Carnaghi Villa Cortese 3 2 (g.s. 11 15; and.

1 3), Fenerbahce Istanbul Rabita Baku (Aze) 3 0 (25 20, 25 17, 25 20; and. 3 0). Oggi Cannes (Fra) Gunes Istanbul (Tur) and. 0 3. A-2 DONNE (m.l.) A 2 donne. Così nel recupero della 18ª giornata: IHF Frosinone–A&P Olivieri Montichiari 1 3 (25 22, 21 25, 22 25, 18 25). Classifica: Giaveno 53; Loreto 52; Crema 51; Santa Croce 44; Casalmaggiore 42; Busnago 36; Soverato 32; Montichiari 31; Sala Consilina 26; Frosinone 23; Fontanellato 22; San Severino 21; San Vito 18; Pontecagnano 14; Forlì, Matera 9.

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RAVENNA Film già visto in un De Andrè ancora gremito: la Cmc lotta alla pari contro un avversario superiore, si arrende con il massimo margine (0-3), ma sfiorando l’impresa. Grbic ha fatto pentole e coperchi, ma a tratti Corvetta ha retto il confronto proprio come Moro contro lo strapotere di Vissotto. Parte bene la Cmc (4-1), ma quando salgono in cattedra Grbic e soprattutto Vissotto la musica cambia (8-11). Ciononostante Ravenna va a giocarsi la palla del 19 pari, ma il brasiliano non è d’accordo. La Cmc resta comunque a contatto pagando però errori in attacco (4) e battuta (4). Stesso menu nel secondo: 4-2 Cmc, poi Ngapeth piazza il break, 7-10. Salgono anche Sirri e Verhanneman e la Cmc recupera: come in un film già visto, però, alla fine pesano i servizi sbagliati (6). Mengozzi mura Vissotto per il primo set-ball ma il brasiliano si riscatta subito. Terzo set con Cuneo avanti 7-11 ma Ravenna c’è e il solito Moro suona la sveglia ed impatta a 12 per tenere poi la Cmc sempre in linea. Ci pensa, tanto per cambiare, Vissotto. CLASSIFICA: Trento 53; Cuneo 45; Macerata 43; Modena, Belluno 35; Monza 34; Piacenza 29; Latina 26; Vibo, Verona 25; Roma 24; San Giustino 19; Padova 18; Ravenna 9. RECUPERO FEMMINILE (m.l.) Stasera recupero 17ª A-1 femminile. Ore 20.30 (Sportube.tv): Chieri–Chateau d’Ax Urbino. Classifica: Busto 50; Villa Cortese 39; Urbino 31; Bergamo 30; Novara 26; Piacenza, Pesaro 25; Modena 23; Parma 20; Chieri 6; Pavia 4.

PALLANUOTO L’OTTAVA DI RITORNO: CATANIA GIÀ IN A-2

Pro Recco, è rivincita contro l’Acquachiara Pro Recco Acquachiara

15 7

(5-2, 3-2, 2-1, 5-2) Ferla Pro Recco: Tempesti, Figlioli 1, Felugo, Benedek 2, Zlokovic 4, Ivovic 3 (1 rig.), A. Fondelli; F.Lapenna 2, Figari 1, Giorgetti, Di Costanzo 1, Giacoppo, N.Gitto 1. All. Porzio. Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Petkovic 2, Scotti Galletta, Gambacorta 1, Marcz 2, Saviano, Guidaldi; Bencivenga 1, D.Mattiello, Primorac, Brancaccio 1, Fiorillo, Ferrone. All. Mirarchi. Arbitri: Bianchi e Lo Dico. Note: sup. num. Pro Recco 9 (7 gol), Acquachiara 6 (2). Usc. 3 f. Giacoppo 26’37". Al 5'19" Tempesti para un rigore a Marcz. (i.v.)

Savona Ortigia

14 9

(3-2, 4-3, 4-1, 3-3) Carisa Savona: Volarevic, Alesiani, Damonte 1, Petrovic 2, Fulcheris, Rizzo 3, M.Janovic 4, Angelini, Bianco 1, Mistrangelo, Aicardi, G.Fiorentini 3, Zerilli. All. Pisano. Igm Ortigia: Patricelli, Barranco, Pesenti 1, Zimonijc, Di Luciano, Napolitano, Tringali 1, Dogas 4 (2 rig.), Cotella, Rath, Suti 2, Puglisi. All. Baio. Arbitri: Colombo e D.De Meo. Note: sup. num. Savona 6 (3 gol), Ortigia 9 (5). Usc. 3 f. Aicardi 18’35". Ammonito Baio (f.s.)

Camogli Brescia

10 11

(2-3, 3-2, 3-3, 2-3) Camogli: Ferrari, Morena, N.Presciutti, S.Luongo 2 (1 rig.), Steardo 1, Astarita 2, Sadovyy 1; Valentino 2, Nikic, L.Fondelli, I.Sukno 1, Cupido 1. N.e. Gardella. All. Nikolic. Brescia: Del Lungo, C.Presciutti 2, Loncar 2, Mammarella, Nora 4, Elez, M.Gitto 1; R.Calcaterra, Giorgi 2, Legrenzi, Miotto, Rivetti, Dian. All. Bovo. Arbitri: Paoletti e Severo. Note: sup. num. Camogli 16 (5), Brescia 15 (7). Usc. 3 f. Steardo 15’, Giorgi 21’29", M.Gitto 25’23", N.Presciutti 28’, Loncar 30’17". Al 23’ 58" esp. per proteste R.Calcaterra e Bovo (a.f.)

Bogliasco Posillipo

8 8

(2-1, 2-4, 3-1, 1-2) Bogliasco: Mina, Di Somma, Nossek 3 (1 rig.), Bettini, Camilleri 2, Deserti 1, E.Caliogna; Washburn, Boero, Barillari 1, A.Caliogna 1, Vergano. N.e. Graffigna. All. Magalotti. Posillipo: Paskovic 3, Buonocore 1, Gi.Mattiello, Bertoli, Gallo 2 (1 rig.), Baraldi, Negri; Perez 1, A.Calcaterra 1, Minguell, Saccoia, Renzuto. N.e. Antonino. All. Silipo. Arbitri: Riccitelli e Saeli. Note: sup. num. Bogliasco 9 (3), Posillipo 10 (5). Esp. per proteste Buonocore al 23’47" e Minguell al 32’.

Florentia Catania

17 13

(5-2, 4-4, 5-4, 3-2) Florentia: Minetti, Pagani 3 (1 rig.), Espanol 2, M.Lapenna 1, Gobbi 1, Bini 4, A.Di Fulvio 1; Cocchi, F.Di Fulvio 4, Coppoli, Razzi 1, Mandolini. N.e. Mugelli. All. Sottani. Strano Light Catania: Ruffelli, B.Torrisi 2, David 1 rig., Scebba 1, Nikolic 2, Kacar 3, C.Torrisi ; Iuppa, Privitera 1, Castagna, G.Torrisi 2, Riccioli. All. Dato. Arbitri: Brasiliano e Savarese. Note: sup. num. Florentia 10 (6), Catania 12 (7). Usc. 3 f. Privitera e Coppoli 4˚ tempo. Esp. per fallo grave David nel 2˚ tempo. Ruffelli para un rigore di Pagani nel 1˚ tempo. Catania scende in A-2. (a.p.)

Nervi Civitavecchia

10 5

(3-1, 3-1, 4-2, 0-1) Ellevi Nervi: Dinu, Ravina, A.Brambilla, Moccagatta, Temellini 1 rig., Markovic, Amelio, Marziali 2 (1 rig.), Chirico, Lanzoni 5 (1 rig.), Popovic 1, Cesini 1, Cavo. All. Ferretti. Enel Civitavecchia: Sefik, Simeoni 2, Buffardi, Innocenzi, Rinaldi, Lisi, Draskovic, Chiarelli, Romiti 1, Foschi 2 (1 rig.), S.Pagliarini, Di Rocco, Visciola. All. M.Pagliarini. Arbitri: De Chiara e Pascucci. Note: sup. num. Nervi 4 (3), Civitavecchia 13 (2). Usc. 3 f. Cesini e Lanzoni nel 4˚ tempo. (f.ga.)

la situazione Classifica: Pro Recco 51; Savona 47; Brescia 46; Acquachiara 43; Posillipo 30; Florentia 22; Camogli, Bogliasco 20; Ortigia, Nervi 15; Civitavecchia 13; Catania 6. Prossimo turno (sabato): Posillipo-Nervi, Florentia-Pro Recco, Civitavecchia-Camogli, Catania-Brescia, Acquachiara-Savona (domani), Ortigia-Bogliasco LEGA ADRIATICA (i.v.) Nel recupero della 14a giornata, la Pro Recco già certa della Final Four batte il Mornar (Cro) 21-5 (5 gol per Filipovic e Pijetlovic). WORLD LEAGUE Completata la 4a giornata negli altri gironi: Germania-Croazia 6-11, Romania-Grecia 8-6, Turchia-Spagna 5-14. Intanto, per Italia-Gran Bretagna di martedì a Cremona, biglietti in vendita anche su www.ticketone.it DONNE Semifinale d’andata di Coppa Len: Mediterranea Imperia-Szentes (Ung) 11-8. Ritorno il 7 marzo. Nell’altra sfida, Olympiakos (Gre)-Khanty Mansiysk (Rus) 9-8.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

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Radio corsa DI LINUS

Il problema è che col passare degli anni se la dimentica anche il nostro corpo, nel senso che la differenza fra un cinquantenne e un trentenne sta, oltre che nel recupero, proprio nella mancanza di flessibilità. Che sommata ai carichi di lavoro dell’amatore posseduto dal demone dell’agonismo si traduce in sovraccarichi e quindi (spesso) in infortuni. Ben venga quindi qualunque forma di ginnastica finalizzata a mantenere un minimo di agilità, di cui il Pilates è probabilmente l’espressione più completa. Lo so, la visione superficiale e un po’ machista è che sia «una cosa da femmine», ma se è vero che questa prospettiva è figlia dell’avere avuto come madrina un personaggio come Madonna, dall’altro vorrà dire qualcosa il fatto che sia un compagno di viaggio fondamentale (per esempio) dei ballerini della Scala, che in quanto a flessibilità ed elasticità non sono certo secondi a nessuno. Dopodiché va detto che ormai il pilates è Uno, Nessuno e Centomila, tante sono le coniugazioni e le interpretazioni, e anche che alcune nozioni di base, una volta incamerate, si possono mettere in pratica anche a casa propria con l’ausilio di pochi attrezzi.

ENRICO ARCELLI MEDICO E DIETOLOGO

Non va bene fare ginnastica a digiuno

Non è «cosa da femmine», l’agilità è cosa seria Parlo a nome di tutti quelli (come me) che hanno scoperto (tardi) la bellezza dello sport e dell’attività fisica. C’è una cosa di cui puntualmente ci dimentichiamo, presi dall’aspetto competitivo e dalla fretta di recuperare il tempo perduto: si chiama elasticità.

domande a...

esercizio n.1 Short Spine su reformer: da supini, con i piedi agganciati a cinghie, si sale a candela e si torna giù abbassando la schiena una vertebra dopo l’altra

esercizio n.3 Leg circles su cadillac: stesi sul lettino in posizione supina, con i piedi infilati nelle cinghie, si portano le gambe in alto e si «disegnano» grandi cerchi

esercizio n.2 Marmeid su reformer: seduti a svastica con sinistra avanti e destra dietro, mano sinistra attaccata alla barra, ci si allunga sul fianco e si torna indietro

esercizio n.4 Push through su cadillac: da seduti con le gambe distese e le mani sulla barra, ci si flette in avanti, poi si torna indietro e ci si allunga verso l’alto

Il pilates salva la schiena «E ti aiuta pure a far gol» L’ex maratoneta Florinda Andreucci l’ha adottato. Come i milanisti SERENA GENTILE

Lo fanno Madonna e Gianna Nannini per tenersi in forma e quindi molte signore modaiole. Ma il pilates è molto più di una moda. Lo praticano con convinzione ballerine, atleti e calciatori. Quelli del Milan, alcuni di loro, già da qualche anno. È lì, a Milanello, nelle stanze di MilanLab, che nel 2009 l’ha scoperto Florinda Andreucci, ex maratoneta e moglie di Silvano Cotti, fisioterapista del Milan allora, della Roma adesso. E le ha cambiato la vita. Lei che ha corso per 25 anni e per 30 chilometri al giorno, che ha vinto a Firenze e subìto tre interventi ai tendini, ha «avuto percezione» del suo corpo solo

quando si è stesa su una cadillac, l’extralusso del pilates, un lettino con baldacchino e attrezzi, uno dei cinque fondamentali del pilates. «Il mio rammarico è non averlo conosciuto prima, avrei corso molto meglio» dice Florinda. Forse avrebbe evitato anche qualche infortunio (perché il controllo cosciente del corpo, che è la base di questo metodo, può evitarti qualche errore), di sicuro il pilates l’avrebbe aiutata a recuperare più in fretta dagli interventi. Cosa che fanno oggi, sportivi e comuni mortali. Anche nel suo centro, a Villa Ada World fitness dopo lavora da quando ha lasciato la Forestale per cui correva, per insegnare pilates appunto. «Una disciplina che a certi livelli e a determinate intensità, integra e completa la preparazione al-

l’attività agonistica e la riabilitazione dopo eventi traumatici. La fisioterapia ricorre sempre più spesso al lavoro dinamico. Sempre più spesso in presenza di discopatia, ernie, scoliosi, problemi lombari in generale, e poi cervicali e delle articolazioni dell’anca... medici e fisioterapisti indicano nel pilates una soluzione post infiammazione». Mal comune... E chi oggi non ha

un mal di schiena? Il pilates si concentra soprattutto su quella, lavora sulla muscolatura profonda dell’addome e della colonna vertebrale e cercando la stabilizzazione del bacino, aiuta a distribuire correttamente i carichi di lavoro sulle articolazioni. «Non è detto che un corpo muscolarmente forte, come quello di un calciatore, abbia

un bacino stabile. Anche solo un esercizio semplice come il bridge (ponte), può svelare il "difetto". Laddove, al contrario, per calciare serve stabilità ed equilibrio». Due sedute a settimana almeno per un minimo di continuità. Risultati: flessibilità, tono muscolare, mobilità articolare, banalmente ci si sente agili e snelli. Ma il pilates è molto più del comune stretching e molto meno femminile di quel che sembra. Ha origini lontane e nobili, Joseph Pilates ai primi del 900 lo sperimentò sui feriti di guerra. Non ha età: corregge vizi posturali tipici degli adolescenti e ridona elasticità muscolare agli anziani, con le stesse identiche tecniche. Né controindicazioni. Forse è ancora un po’ troppo costoso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 Si comincia ad alternare la palestra con la corsa all’aria aperta, anche per perdere i chili superflui, come si deve mangiare? Quando si vuole dimagrire bene, ossia perdendo grasso e non muscoli, si deve seguire un’alimentazione che non dia carenze di alcun nutriente e che, pur avendo un basso contenuto calorico, sia sufficientemente saziante. In più deve consentire di avere quell’efficienza che permette di fare una buona quantità di attività fisica. Da questo punto di vista, la zona si è rivelata molto valida proprio perché possiede tutte queste caratteristiche. 2 In quanto tempo sport e dieta danno risultati? Se si comincia senza esagerare nelle quantità e con la giusta progressione degli sforzi, si prova una sensazione di benessere già dopo poche sedute. È proprio questo che di solito spinge a continuare. Dei primi effetti di una dieta seria, invece, ci si accorge soltanto dopo alcuni giorni: di solito si nota che la gonna o i pantaloni stringono meno in vita. Per vedere sulla bilancia dei cali di peso sensibili occorre più tempo, in genere tre o quattro settimane. Non sono indicate, invece, le diete sbilanciate, che fanno calare più in fretta, ma, non tenendo conto delle vere necessità dell’organismo, fanno perdere muscoli e rendono flaccido il corpo. 3 Prima di andare in palestra, magari proprio per una lezione di pilates, cosa si deve mangiare? È bene non essere digiuni da troppe ore. Se, per esempio, si va in palestra quando si esce dall’ufficio nel tardo pomeriggio, e non si è mangiato nulla dal pranzo in poi, è meglio prendere, per esempio, una barretta bilanciata e a basso indice glicemico.

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GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI

italia: 514954585150

Arco Tricolori indoor

Tennis DJOKOVIC SOFFRE UN SET, CIPOLLA CEDE CON ONORE, OGGI I QUARTI

(gu.l.g.) Ci saranno anche gli iridati indoor di Las Vegas Marco Galiazzo, Natalia Valeeva e lo junior Luca Maran ai Tricolori al chiuso che si disputeranno per il terzo anno consecutivo alla Fiera di Padova. Il via alle gare oggi con gli assoluti arco nudo, domani spazio ai compound e domenica chiusura della manifestazione con i titoli arco olimpico. Per gli azzurri sarà l’ultimo impegno della stagione indoor prima di cominciare le selezioni interne (11-25 marzo) al centro tecnico federale di Cantalupa (To) in vista dei Giochi.

Federer incanta Lopez e Dubai (v.m.) Il tennis è gli Slam, certo. E poi Davis e Fed Cup, sicuro. E quindi i 9 tornei Masters 1000, d’accordo. Ma in tv vince comunque. E, quando si tratta di Roger Federer, regala sempre qualcosa di diverso, di ineguagliabile. Se non avete visto la quotidiana diretta di SuperTennis di Dubai, non perdetevi su Gazzetta.it il punto sul 7-5 5-3 nel secondo turno contro Feliciano Lopez. Perché molti avrebbero cercato di correre all’indietro come fa RogerExpress sul lob del mancino di Spagna, qualcuno avrebbe anche eseguito un primo, mezzo gancio di dritto, come il suo, ma quanti avrebbero replicato il gesto, costringendo il bello del tennis all’errore a rete Roger Federer, 30 anni, estasiato dalla standing ovation di Dubai AFP nello scambio che trascina lo stadio nell’ennesima stan- soprattutto il numero 1, No- Murray-Berdych, Del Poding ovation al re dei re? E’ il vak Djokovic, campione delle tro-Tsonga. Più Fedecolpo del k.o.t., che sancisce il ultime 3 edizioni, che stenta a rer-Youzhny. 6-3 finale di Federer con una trovare i tempi di reazione prestazione al servizio straor- contro il servizio-volée di Ser- Secondo turno a Dubai (Eau, cem.): Djokovic (Ser) b. dinaria: 92% di punti con la giy Stakhovsky. Tutt’altra mu- 1.265.000e, Stakhovsky (Ucr) 7-6 (5) 6-3; Tipsareprima, zero palle-break, 12 sica, tutta da fondo, sarà nel vic (Ser) b. CIPOLLA 6-7 (2) 6-1 6-1; ace. Per il decimo ko, su 10 derby serbo contro l’amico Ti- Murray (Gbr) b. Chiudinelli (Svi) 6-3 duelli con Lopez, al top della psarevic. Che cambia marcia 6-4; Berdych (Cec) b. Lacko (Slk) 6-1 6-2; Del Potro (Arg) b. Golubev (Kaz) classifica, 15 del mondo! dopo il 1˚ set contro l’enco- 6-4 6-2; Youzhny (Rus) b. Fish (Usa) miabile Flavio Cipolla. Oggi, 6-2 7-6 (0); Tsonga (Fra) b. Rosol Pressione Fra i favoriti soffre nei quarti, eccitanti match: (Cec) 6-3 6-4.

LA 22ENNE RUSSA

Battuto il tumore la Kleybanova rientra a Miami

Atletica Resta valido l’8"04 della Caravelli Il fiduciario nazionale del Gruppo Giudici Gare Lamberto Vacchi ha precisato che verrà omologato l’8"04 di Marzia Caravelli stabilito il 25 febbraio agli assoluti indoor di Ancona dove ha corso sub judice ma in una gara regolare.

«Voglio ringraziare l'Ospedale Gemelli di Roma e il "Silvestrini" di Perugia». C’è un bel po’ d’Italia nell’annuncio ai tifosi sul suo sito web della 22enne russa Alisa Kleybanova, già vincitrice di 2 tornei e numero 20 del mondo, che ha battuto il linfoma di Hodgkin e tornerà in campo il 20 marzo a Miami. «Ho cominciato ad allenarmi e a giocare ancora. E’ stata dura all'inizio, ma l’emozione è tanta da non voler più uscire dal campo. Non vedo l’ora di tornare».

GaIoppo LA STAGIONE MILANESE SI APRIRÀ IL 18 MARZO

Allarme dagli ippici di San Siro «La pista da corsa è inagibile» E

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GIBILISCO 5.45 A Metz (Fra) Gibilisco terzo con 5.45. Da segnalare il 14.55 della cubana Savigne nel triplo. Uomini. 60: Emelieze (Nig) 6"61. 400: Fonsat 46"64; serie B: 2. Juarez 47"50. 800: Rodriguez (Col) 1’49"16; Tukhtatchev (Rus) 1’49”45; Seck (Sen) 1’49"74". 1500: Durand 3’39"36; Alemayehu (Eti) 3’39"68; Kombich (Ken) 3’39"86; 4. Haidane 3’40"21. 60 hs: Ortega /Spa 7"57; Lavanne 7"61. Asta: Gruber (Ger) 5.70; Mesnil 5.65; Gibilisco 5.45. Donne. 60: Louami 7"28; Eftimova (BUl) 7"28. 200: Hurtis 23"23. 800: Kupina (Rus) 2’03"14. Triplo: Savigne (Cub) 14.55. CONFERENCE NCAA (si.g.) Nei Conference indoor Usa, 1’15”86 del 22enne di origine etiope Harun Abda nei 600 metri, 8a prestazione mondiale all time. A College Station. Uomini. 200: Webb 20”62. Donne. 200 II: Peter (Is.V.) 23”11. 4x400: Kansas 3’31”36 (mpm ’12). A Lincoln. Uomini. 600: Abda 1’15”86. Donne. 60 hs: Manning 7”95. A Lexington. Uomini. Batt. 60: Demps 6”54. 400: Lawrence 46”15 (b. 46”01). Lungo: Dendy 8.06. Donne. 60: Selvon (Tri) 7”20. 200: K. Duncan 23”07; Selvon 23”15. Asta: Sutej (Slo) 4.55 (r.n.). A Seattle. Uomini. 400: Morton (Nig) 46”16. 3000: Lalang (Ken) 7’44”48. Donne. Alto: Barrett 1.93. A Roxbury. Uomini. 60: Hyman (Cay) 6”58.

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STRADA ITALIANA (m.m.) Così a Busseto (Pr) nella 15a Maratona Terre Verdiane e Mezza di Fontanellato: 1. Armuzzi 2h26’27”. Mezza: 1. Lyazali (Mar) 1h10’25”. Maratonina Città di Forlì (percorso collinare): 1. Benhamdane (Mar) 1h11’09”. Maratonina di Treviglio (Bg). Uomini: 1. Nasef (Mar) 1h07’07”; 6. I. Rizzi 1h07’44”. Donne: 1. Arafi 1h20’26”.

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INDOOR SPAGNA (pe.m.) Così ai campionati indoor spagnoli a Sabadell . Uomini. 60: Rodriguez 6"66. 60 hs: Quinonez 7"76. Lungo: Caceres 7"94; Triplo: Copello (Cub) 17.02; Peso. Veliz (Cub) 19.74. Donne. Lungo: Montaner 6.54. Triplo: Gay (Cub) 14.14. Alto: Beitia 1.88 (rit.). Asta: Aguirre 4.35. MEZZA BARCELLONA (pe.m.): Il campione mondiale di maratona, il keniano Abel Kirui, ha vinto la mezza maratona di Barcellona in 1h00’28", davanti al connazionale Chamchina (1h00’45"). Donne: 1. Chepkurui (ken) 1h11’49".

Lo stato della pista di San Siro e il dettaglio di una buca piuttosto profonda

Il 18 marzo è prevista l’apertura della stagione del galoppo milanese, la più importante della disastrata ippica italiana. Martedì mattina, i rappresentanti delle categorie locali (allenatori, fantini, proprietari) hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato delle piste da corsa e subito dopo hanno mandato una lettera all’A.u. della Società Trenno, Claudio Corradini, denunciando «una

situazione degradante con tutte le piste piene di buche e di sassi, oltre al dislivello presente nella dirittura di fronte alla tribuna causato da aggiunta di zolle». Le piste da corsa vengono definite inagibili e viene manifestata l’intenzione di ricorrere ad una commissione di controllo, confermando la preoccupazione nonostante le assicurazioni di Corradini, secondo il quale entro il 18 marzo la pista sarà perfettamente agibile.

Rugby SEI NAZIONI

Golf PGA TOUR IN FLORIDA

Boxe TYSON LEONE Mike Tyson ha confermato la partecipazione anche al terzo episodio della saga cinematografica «Una notte da leoni»: le riprese partiranno a breve a Los Angeles. A SAVIGNANO (r.g.) Il sottoclou al tricolore medi tra Matteo Signani e Simone Rotolo, programmato domani a Savignano sul Rubicone (Forlì), vedrà la sfida tra i superleggeri Renato Di Donato (7-1) mancino milanese e lo spagnolo Eloy Iglesias (7-1-1) sui 6 tempi. Raisport1 dalle 22.30.

Ghiaccio

Scherma RANKING FIORETTO

Boxe L’HA DECISO IL WBC

Francia cambia Woods e McIlroy Di Francisca 1 Irlanda immutata oggi in campo supera Vezzali

Chisora, stop indeterminato

Due cambi nella Francia che domenica a Saint-Denis (ore 16, diretta Sky) recupera la partita contro l’Irlanda saltata l’11 febbraio per ghiaccio: per rafforzare la touche, in difficoltà domenica contro la Scozia, Bonnaire entra come flanker, con Harinordoquy spostato nella posizione naturale di n.8 e Picamoles in panchina; come estremo, Poitrenaud prende il posto di Médard, operato a un ginocchio e out per 6-9 mesi. All’apertura confermato Trinh-Duc, con Beauxis ancora in panchina. Nessun cambio per l’Irlanda: Healy, D’Arcy, Rob Kearney e O’Brien hanno recuperato le botte subite sabato scorso contro l’Italia.

Il Wbc ha squalificato a tempo indeterminato Dereck Chisora per le follie di Monaco di Baviera, dove prima ha schiaffeggiato Vitali Klitschko (ricandidato per la terza volta a sindaco di Kiev) durante le operazioni di peso, poi ha sputato in volto al fratello Wladimir subito prima dell’incontro e infine è venuto alle mani con l’ex iridato David Haye durante la conferenza stampa. Il Wbc non riconsidererà la decisione fino a quando Chisora non si sottoporrà a un trattamento per controllare la rabbia. Il pugile il 14 marzo riceverà anche una forte multa dalla federazione britannica, dopo che quella tedesca lo ha già sanzionato con 100.000 dollari.

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Tiger Woods, dopo l'eliminazione nel secondo turno del Wgc Accenture Match Play, torna in campo nell'Honda Classic, a Palm Beach Garden in Florida. «Sto lavorando molto sul gioco corto - ha detto - perché è quello di cui ho più bisogno. Arrivare a 18 Major? Serve una carriera intera, ma io scendo sempre in campo per vincere». Senza italiani in gara, nel field c’è Rory McIlroy numero 2 al mondo reduce dalla delusione nella finale dell’Accenture Match Play che gli ha anche impedito di spodestare Luke Donald dal trono mondiale. In gara anche Westwood e Fowler. Il montepremi è di 5,7 milioni di dollari, prima moneta 1.026.000.

Sorpasso in vetta della classifica mondiale del fioretto femminile, Elisa Di Francisca torna in vetta, invertendosi con Valentina Vezzali adesso al secondo posto, tutto questo alla vigilia della tappa di Coppa del Mondo di Torino. Nella spada femminile, Bianca Del Carretto diventa numero 2, alle spalle della romena Ana Branza. Rimangono inalterate le classifiche individuali maschili, con il dominio azzurro nel fioretto dove Andrea Cassará è numero 1, seguito da Giorgio Avola al secondo posto e da Valerio Aspromonte al terzo. Nella spada, Paolo Pizzo conferma il secondo posto nel ranking, così come Aldo Montano quarto nella sciabola maschile.

MONDIALINI FIGURA Cosi' ieri a Minsk (Bie) ai Mondiali Juniores di figura. Coppie. Corto: 1. Wenjing Sui-Cong Han (Cina) 59.29; 18. Manacorda-Macii 35.37 (el.); 20. Cernuschi-Ambrosini 29.91 (el.). Danza. Corto: Sinitsina-Zhiganshin (Rus) 63.78; 10. Sforza-Fioretti 51.06.

Hockey ghiaccio SERIE A (m.l.) Si chiude oggi la seconda fase cui seguiranno da sabato i quarti playoff (al meglio di 4 su 7). Master Round, 6ª giornata. Ore 20.30: Bolzano-Val Pusteria (diretta RaiSport 1); Cortina-Pontebba. Classifica Master Round (tutte ai playoff): Val Pusteria 45; Bolzano 44; Cortina 37; Pontebba 32. Relegation Round. L'Alleghe e il Valpellice di Ron Ivany (risalita dall'ultimo posto con 8 vinte su 9 giocate) centrano in anticipo i quarti playoff. Si gioca la 10a giornata (prime 4 ai playoff e ultime 2 ai playout). Ore 20.30: Alleghe-Valpellice; Vipiteno-Asiago; Val di Fassa-Renon. Classifica Relegation Round: Alleghe 45; Valpellice 39; Val di Fassa 38; Asiago 36; Renon 35; Vipiteno 27. Così martedì il 9˚turno di Relegation Round: Asiago-Alleghe 1-2 (0-1, 1-0, 0-1); Renon-Vipiteno 4-3 (2-1, 2-2, 0-0); Valpellice-Val di Fassa 4-1 (1-0, 1-1, 2-0).

Ippica Enghien: Marlon 2˚ PARIGI Ottima prova del nostro Marlon Om (P. Gubellini) ieri a Enghien. Il figlio di

SJ’s Photo è finito secondo nel Prix de Lure (m 2875), battuto a fil di palo dal francese Soleil du Fosse (T. Duvaldestin). Settimo Mirror Grif (M. Smorgon), squalificato Mineiro As (J. Verbeeck). IERI QUINTÉ 8-1-5-13-15 Ad Aversa (m 2060): 1 Laureo la Sol-(C. Belluomo) 1.16.5; 2 Iuriman; 3 Imprevisto Ral; 4 Izou Dm; 5 Lucky Again; Tot.: 6,50; 2,54, 4,22, 2,08 (121,13). Quinté: e 7.696,85. Quarté: 3.072,28. Tris: 318,63. OGGI QUINTÉ A NAPOLI Ad Agnano (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Morris del Ronco (15), Iago d’ALfa (16), Irton del Rio (12), Luminoso Real (3) e Le Chef Gar (10). SI CORRE ANCHE Trotto: Bologna (14.25), Palermo (14.45) e Taranto (15). Galoppo: Pisa (14.30).

Judo OTTO PER LONDRA (e.d.d.) Con una gara ancora da disputare, gli Europei a Chelyabinsk il 26-28 aprile, che concluderanno le prove di qualificazione per l’Olimpiade di Londra, gli azzurri che ad oggi avrebbero il pass olimpico sono: Verde (60), Faraldo (66), Ciano (Francesco Bruyere, 81), Meloni (90), Moretti (48), Forciniti (52), Quintavalle (57), Gwend (63).

Nuoto HERASIMENIA NEGA (al.f.) Aleksandra Herasimenia rigetta le accuse di aggressione della Coutts che ha dichiarato di essere stata presa a gomitate da un'europea prima della finale dei 100 sl a Shanghai. «Sono accuse stupide – ha detto l'iridata bielorussa – non ho fatto nulla, anche la danese Ottesen che ho sentito in questi giorni si è discolpata. Non ho visto il fatto e penso che sia tutto inventato». LOCHTE IN PISTA (al.f.) Ryan Lochte è stato lo starter d'eccezione del Gatorade Duel, gara che qualifica alla prestigiosa Daytona 500 del campionato Nascar. Il nuotatore americano, che ha pronunciato la frase di rito "Piloti, accendete i motori", ha confessato di amare la velocità tanto da raggiungere le 175 miglia orarie (280 km/h) con la sua auto.

Pallavolo EMIGRANTI (a.a.) L’Evergarde di Carolina Costagrande (20) si aggiudica l’andata della finale del campionato cinese 1-3 allo Shanghai, sabato il ritorno in casa. Vittoria 3-0 del Novy Urengoi di Gioli (23) e Del Core (10) sul Severstal, l’Odintsovo di Ravetta e Angeloni e stata superata 2-3 dall’Uralochka di Kirillova. 3˚ ko di fila del Wegiel di Bernardi e Lasko (12) dal Kedzierzyn-Kozle 0-3, ko anche l’Olsztyn di Totolo dal Belchatow 1-3. Il Trefl Sopot di Ale Chiappini pareggia i conti nella semifinale scudetto con il Gornicza vincendo gara2 3-2. Vittoria del Cannes di Centoni (15) e Cardullo 3-0 sul LKe Hainaut.

Rugby GARCIA: UNA SETTIMANA (e.sp.) Una settimana di squalifica per Gonzalo Garcia, il centro di Treviso colpevole, venerdì scorso, di placcaggio pericoloso al n.8 degli Scarlets Kieran Murphy al 64’ del match di Celtic. Potrà giocare dal 5 marzo in poi.

Sport invernali SCI: PROVE KVITFJELL Il norvegese Kjetil Jansrud è stato il più veloce nella prima prova della discesa di Kvitfjell. Con 1’45”36 ha preceduto l’austriaco Kroell e l’eterno Cuche. Fill, settimo, migliore degli azzurri. Oggi seconda prova e domani il superG che recupera Garmisch, discesa sabato e altro superG domenica. Le donne sono impegnate in germania a Ofterswang, dove sono in programma due giganti ed uno slalom SCI: MONDIALI JUNIOR (s.f) Mondiali Junior di Roccaraso (Aq) iniziati ieri con la prima prova della discesa maschile. Karelly (Aut) il più veloce, 10˚ tempo per Ravelli; 17˚ Baruffaldi, 19˚ Hofer , 23˚ Battilani 34˚ Buzzi, mentre De Vettori, 9˚ al traguardo, è stato squalificato per salto di porta. A causa delle previste alte temperature oggi slalom femminile al posto del gigante. L’americana Shiffrin grande favorita insieme alla svedese Wikstroem; gara in salita per le azzurrine Agnelli, Benedetti, Giardini, Medetti, Pichler e Sosio, tutte con pettorali oltre il 50. Domani la discesa uomini.

Tennis GRAND’ITALIA Acapulco (Mes, terra), 2˚ turno, donne (167.000e): Gallovits (Rom) b. Arn (Ung) 7-5 7-5; Estrella Cabeza (Spa) b. Dominguez (Spa) 6-4 6-4; Rybarikova (Slk) b. Dulgheru (Rom) 2-6 7-5 7-6 (3); PENNETTA b. Parra (Spa) 6-4 6-2; Arvidsson (Sve) b. Rampre (Slo) 6-2 6-4; uomini (858.000e): Berlocq (Arg) b. Simon (Fra) 7-6 (5) 6-3; Giraldo (Col) b. Nalbandian (Arg) 6-2 6-2; Ramos (Spa) b. Monaco (Arg) 7-6 (2) 5-3, rit; Almagro (Spa) b. Riba (Spa) 6-2 3-6 6-2; Wawrinka (Svi) b. Ferrero (Spa) 2-6 6-3 6-4; Nishikori (Gia) b. Montanes (Spa) 6-2 4-1, rit; Verdasco (Spa) b. VOLANDRI 6-0 6-2. VAI RODDICK A Delray Beach (Usa, 330.000e, cem.), 2˚ turno: Roddick (Usa) b. Petzschner (Ger) 4-6 6-4 6-1; Matosevic (Aus) b. Karlovic (Cro) 6-3 6-4; Smyczek (Usa) b. Melzer (Aut) 6-4 2-6 7-5; Malisse (Bel) b. Garcia-Lopez (Spa) 7-6 (3) 6-3; Isner (Usa) b. Levine (Usa) 6-4 7-6 (15); Nieminen (Fin) b. Cilic (Cro) 6-3 3-6 6-2; Darcis (Bel) b. Troicki (Ser) 6-4 4-6 6-4; Kohlschreiber (Ger) b. Rochus (Bel) 6-1 6-4; Gulbis (Lat) b. Falla (Col) 6-4 6-1.


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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_la protesta dei No Tav

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

IL VIDEO DEL CORRIERE

E il militare «pecorella» diventa eroe su Internet

Ma in Val di Susa adesso non stanno esagerando? Dopo il carabiniere coperto di insulti, ieri picchiata una troupe televisiva: l’opinione pubblica sembra prendere le distanze dalle troppe violenze Anche se la polizia ha sgombrato lo svincolo di Chianocco, non si può dire che la pace in Val di Susa sia tornata. Decine di blindati, preceduti da agenti (ieri, tra le 17 e le 18), hanno preso possesso delle rampe del raccordo, usando gli idranti. Una ruspa si è aperta la strada abbattendo la barricata eretta dai No Tav in un clima di grande tensione. Intanto c’è ancora una lunga notte da affrontare: sui siti del movimento è in corso un insistito tam tam per convogliare sul luogo della battaglia il maggior numero possibile di persone. Circa 500 manifestanti, dietro al cordone delle forze dell’ordine, stanno battendo pietre e bastoni sul guardrail e gridano: «Liberi tutti!», oppure «La Valsusa non si fermerà». Il bilancio degli scontri, nella serata di ieri, parlava di 4 poliziotti e 7 ca-

rabinieri feriti, più 7 uomini No Tav arrestati.

1Non ho capito se c’è effettivamente un movimento popolare dietro a questi contestatori oppure no.

La sensazione è che ci sia stato fino a poco tempo fa, e comunque solo a livello locale. Ma che non ci sia più adesso: Corriere Tv ha messo in rete un video in cui si vede un No Tav siciliano, con la barba, che insulta un carabiniere senza che questi muova un muscolo («Fatti riconoscere. Io non so chi sei. Parla. Noi ci divertiamo un sacco a guardare voi stronzi...»). Della vicenda parliamo più diffusamente anche nell’articolo qui a fianco. Il provocatore ha suscitato in Rete i commenti più indignati, parendo a tutti che, paradossalmente, la forza non stesse in quel caso particolare dalla parte del militare. Il No Tav in questione e i No Tav tutti da quando è iniziata questa storia, forse, tentano di trovare una vittima che gli permetta di proclamarsi martiri. Lo hanno fatto anche con il povero Luca Abbà, caduto dal traliccio dell’alta tensione lunedì e ancora in prognosi riservata: il filmato, infatti, mostra chiaramente che la polizia, in quell’incidente, non c’en-

A sinistra, gli scontri di ieri tra la polizia e i manifestanti No Tav. Sopra, una colonna di fumo si alza dalle «barricate» incendiate sull’A32 ANSA

tra nulla. Uno dei capi dei No Tav, Alberto Perino, raggiunto al telefono da quelli de La Zanzara (Radio 24), non ha retto alle obiezioni che gli venivano fatte in merito a quell’episodio e a un certo punto è sbottato: «Voi siete delle iene, siete degli sciacalli, siete delle merde» e ha poi attaccato il telefono.

«

2 La storia del carabiniere che

e aggressione ci sono state anche contro una troupe di TgCom24.

s’è lasciato insultare senza muovere un muscolo ha pure provocato un pestaggio.

Il carabiniere ha ricevuto un encomio solenne dal comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, «per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate» (il carabiniere ha risposto: «Ho fatto solo il mio dovere»). Ma bisogna dire che parte dei contestatori hanno reagito male anche a questo brutto episodio, definito «un autogol» da uno di loro. In una trentina hanno fermato allo svincolo di Chianocco dell’autostrada Torino-Bardonecchia la troupe di due persone che l’altro giorno aveva filmato il video. I due operatori hanno dovuto consegnare le chiavi della macchina, i documenti, due smartphone. I contestatori gli hanno pure tagliato le gomme dell’auto, al grido «sono degli sbirri». Minacce

Il dialogo risolve molti problemi ma su certe cose serve assoluta fermezza ANNAMARIA CANCELLIERI MINISTRO DELL’INTERNO

vinare la stagione sciistica nei paesi della valle. Per un movimento rivoluzionario, porsi il problema della settimana bianca appare francamente contraddittorio.

5 Lo Stato non ha aspettato troppo a sgomberare le barricate?

3 È tutto odioso, ma non dimostra ancora che il popolo non sia con loro.

Beh, un sondaggio di Sky, l’altro giorno, in cui si chiedeva se i lavori per l’Alta velocità dovessero o no continuare ha avuto il 65% di risposte positive. Lei ha visto una sollevazione di popolo in favore di questi antagonisti? Io no.

4 I sindaci della zona stanno dalla loro parte.

I sindaci che ieri sono stati ricevuti in prefettura hanno chiesto la sospensione dei lavori. Ma il loro portavoce, Sandro Plano, ha anche implorato i No Tav di smetterla, se no questi blocchi stradali rischiano di ro-

Due giorni di blocco dell’autostrada... Il leghista Maroni ha invocato l’intervento dell’esercito. La preoccupazione del ministero dell’Interno è stata quella di evitare ad ogni costo il martire. Il tempo, in questi casi, gioca sempre a favore dei moderati. Ieri il ministro dell’Interno, Cancellieri, rispondendo ai sindaci della valle sulla questione di sospendere i lavori, ha detto: «Parliamone. Non solo io ma anche tutto il governo è pronto, per vedere se si può fare qualcosa in più, ferma restando la fermezza assoluta sulla realizzazione dell’opera. Si tratta di un’opera talmente importante per la Nazione e per le generazioni future che non è ripensabile l’impegno preso sulla sua realizzazione». Anche il governatore del Piemonte, Cota, un altro leghista, ha insistito sul punto: la Torino-Lione va fatta, non possiamo farci escludere dal corridoio. Se la protesta continua il governo mandi l’esercito. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha fatto il giro del web rimbalzando dai siti di informazione ai social network il video di Corriere Tv con il giovane carabiniere che resta impassibile mentre un manifestante No Tav lo insulta più volte: «Ehi tu che pecorella sei? Hai un numero, un nome un cognome, sai che sei un illegale?». E proprio la parola pecorella su Twitter ieri è stata la più usata, Val di Susa, invece, era tra le prime dieci. Sullo sfondo, appunto, le contestazioni di martedì sull’autostrada A32, tra Torino e Bardonecchia. Ieri il militare in questione si è guadagnato un encomio solenne dal comandante generale dell’Arma e i complimenti del ministro dell’Interno Cancellieri. Da parte del mondo politico, poi, i commenti positivi si sono sprecati, sia da destra che da sinistra: ha parlato dell’eroe involontario (di cui ancora non si sa neppure il nome) anche l’ex premier Silvio Berlusconi: «Quel carabiniere è l’Italia migliore». Mentre il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si è complimentato «per la freddezza e il senso del dovere dimostrati». Ancor più entusiastici i vertici del Pd in Senato che hanno persino chiesto di potergli stringere la mano. s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il video girato da Corriere.it


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

ALTRI MONDI

IN INGHILTERRA

Caso intercettazioni Murdoch Jr. lascia James Murdoch, figlio del magnate australiano Rupert, si è dimesso dalla carica di presiden te di News International, il

braccio britannico degli affari di News Corporation, lasciando al padre Rupert il compito di salvare il salvabile dopo lo scandalo inter cettazioni che ha travolto il suo impero in Gran Bretagna. «Di Murdoch ne basta uno», ha detto James. L’amministratore delegato resta l’ex Sky Tom Mockridge.

IN CAMBIO DI CIBO

Moratoria nucleare in Corea del Nord Segnali di disgelo dalla Corea del Nord: Pyongyang ha accettato la moratoria sui test missilistici a lungo raggio e sulle

attività nucleari a Yongbyon. Verrà consentito agli ispettori di verificare lo stop ai test missilistici e all’arricchimento dell’uranio. Il tutto in cambio di 240.000 tonnellate di cibo: una decisione collegata ai negoziati in atto con gli Usa che mira a cancellare le sanzioni.

La Bce aiuta le banche A notizie Tascabili Prestito da 530 miliardi ROMNEY SORRIDE

Sciopero di 4 ore in tutta Italia

Arriva un’altra maxi iniezione di denaro dopo quella di dicembre Agli istituti italiani ne vanno 139. Il ministro Passera: «Cosa saggia» VINCENZO DI SCHIAVI

Quasi un assalto alla diligenza. Ben 800 banche europee hanno goduto del secondo maxi prestito a tasso agevolato (1%) con scadenza triennale autorizzato ieri dalla Banca centrale europea. Le stime parlavano di un collocamento sui 470 miliardi, in linea con l’altra maxi iniezione del 21 dicembre scorso che fu di 489 miliardi, ma l’enorme richiesta ha fatto lievitare il prestito alla cifra record di 530 miliardi. A dicembre, le banche richiedenti furono 523, poi in seguito all’allentamento dei parametri collaterali voluto dal presidente Mario Draghi, anche gli istituti medio piccoli hanno avuto accesso al rubinetto della Bce. Morale: una ressa mai vista. Nel circuito bancario italiano sono piovuti circa 139 miliardi, dei quali 24 sono andati a Intesa Sanpaolo, 12,5 a Unicredit, 6 a Ubi Banca, 3,5 al Banco Popolare e Mediobanca. La strategia L’obiettivo del se-

condo grande pompaggio di denaro è triplice: scongiurare il prosciugamento del credito bancario dell’Eurozona (credit crunch); spingere le banche a sostenere l’economia reale; contribuire a calmierare le tensioni sui titoli di Stato delle economie dell’area euro che risentono della crisi sui debiti pubblici. Molte banche potrebbero infatti reinvestire in dena-

337 0,04

800 489

Le banche Gli istituti bancari che hanno beneficiato del maxi prestito della Bce sono 800 in tutta Europa

Lo spread Grazie al prestito della Bce, ieri lo spread italiano ha toccato i 337 punti, il livello più basso dall’8 settembre 2011

I miliardi La Bce, nel precedente maxiprestito alle banche, il 21 dicembre 2011, aveva dato 489 miliardi di euro

La Borsa Ieri Piazza Affari, dopo un avvio in positivo grazie alle notizie in arrivo da Francoforte, ha chiuso con un +0,04%

Il presidente della Bce Mario Draghi, 64 anni, in due mesi ha dato alle banche oltre mille miliardi MARMORINO

IL GOVERNO AL LAVORO

Monti sul fisco: «Le tasse indirette aumenteranno» Dopo la task force, ecco l’Atto di indirizzo sulla politica fiscale nel triennio 2012 2014, firmato ieri dal premier Mario Monti. Il governo punta a realizzare «il riequilibrio del sistema impositivo» e il «gra duale spostamento dell’asse del prelievo dalle imposte di rette a quelle indirette». Si punta pure alla riduzione degli «effetti distorsivi delle scelte degli operatori economici».

LA NAVE IN AVARIA OGGI L’ARRIVO ALLE SEYCHELLES

ro ottenuto a tasso agevolato sui bond di Paesi (come Italia e Spagna) che offrono rendimenti più elevati. E non a caso ieri il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è sceso a 337 punti, il livello più basso dall’8 settembre scorso, con i decennali che rendono il 5,275%. Più caute le Borse che, dopo un avvio in positivo, hanno chiuso quasi tutte in leggero calo (Londra -0,95%, Parigi -0,04%, Francoforte -0,46%, Madrid -0,71%), ad eccezione di Piazza Affari che ha chiuso in sostanziale pareggio (+0,04%). Commenti Un plauso alla strate-

gia Draghi arriva dal ministro dello Sviluppo economico,

Corrado Passera: «Le operazioni della Bce in queste ultime due aste per assicurare liquidità illimitata alle banche anche a medio termine è stata di grandissima saggezza per l’Europa e certo anche rilevante per l’Italia. Il mestiere delle banche è quello di fare credito: se non lo fanno, sono le prime a non avere i conti economici in ordine». «Utilizzeremo la liquidità della Bce per finanziare imprese e famiglie» ha assicurato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, durante un’audizione alla Camera, che poi ha precisato: «Il precedente prestito ha consentito di non ridurre gli impieghi all’economia». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SICUREZZA INCHIESTA DELLA RIVISTA ALTROCONSUMO

Allegra, 378 ospiti Sette caschi su 10 restano in vacanza non superano i test

L’Allegra trainata dal peschereccio

È slittato di alcune ore l’arrivo della Costa Allegra a Mahè, la capitale delle Seychelles. Trainata dal peschereccio d’altura francese Trevignon, la nave da crociera andata alla deriva dopo un incendio scoppiato lunedì in sala macchine arriverà in porto per le 9 di oggi (le 6 di mattina in Italia). Lo ha comunicato la Costa Crociere, precisando però che tutto dipenderà dalle condizioni del mare, che potrebbero rallenta-

S Ha vinto le primarie in Arizona e Michigan Mitt Romney tira un sospiro di sollievo. Dopo la batosta del mese scorso, l’ex governatore del Massachusetts ha conquistato le primarie dei repubblicani di Arizona e Michigan e si rilancia come anti-Obama. C’è grande attesa per martedì, il cosiddetto «supertuesday», quando si voterà in 10 Stati, tra cui il cruciale Ohio. Quello potrebbe davvero essere il momento della verità. L’altro candidato ancora saldamente in corsa, Rick Santorum, è stato sconfitto in Michigan, Stato in cui è cresciuto Romney, con uno scarto di soli tre punti, ottenendo il 38% dei voti. Romney è comunque euforico: «Che notte!», ha detto ai fan

Oggi stop dei trasporti: bus, metrò e treni fermi

Disagi in tutta Italia, oggi, per lo sciopero generale di 4 ore dei trasporti: si fermeranno bus, tram, metrò, treni e autisti di tir. Problemi anche per navi e traghetti. L’unico settore escluso è il trasporto aereo. Dalla protesta si salvano solo la città di Firenze e la Sardegna. Lo sciopero, che è stato proclamato dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per denunciare «la grave condizione» dei trasporti nel Paese, interesserà i treni dalle 14 alle 18. Per i trasporti locali la protesta sarà diversa da città a città: a Roma stop dalle 8.30 alle 12.30, mentre a Milano dalle 8.45 alle 12.45.

Non esamineranno le armi

Marò, gli esperti italiani esclusi dalla perizia Terzi: «Che garanzie?»

Il ministro Terzi saluta il marò Salvatore Girone; a destra c’è il collega Massimiliano Latorre LAPRESSE Torna a ingarbugliarsi la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò in stato di fermo in India perché accusati di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Il tribunale di Kollam ha vietato agli esperti italiani di sovraintendere alla perizia balistica sulle armi dei nostri militari recuperate sulla petroliera Enrica Lexie (difesa dai marò), considerata dalla difesa la prova regina per scagionarli. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi: «Se i nostri esperti non ci sono, non abbiamo garanzie e non è un segnale positivo».

Il decreto legge liberalizzazioni

Rc auto: senza incidenti lo sconto è automatico

re la velocità con cui la nave viene trainata. Ma per le autorità dell’arcipelago l’arrivo potrebbe essere posticipato di altre tre ore rispetto a quello previsto. La Costa ha fatto sapere inoltre che sono già stati predisposti 600 posti aerei per i rientri e oltre 400 camere per necessità di soggiorno nelle strutture alberghiere che si trovano sulle isole di Praslin, La Digue, Silhouette e Cerf.

un marciapiede. Ecco, secondo Altroconsumo, ben sei caschi (AGV Grid, Airoh Dragon, Arai Axces, Premier Style, Shark Vision R e Suomy Apex) non hanno superato le prove previste dal regolamento ECE R 22-05, sebbene risultino omologati. Un altro, X-lite x-602, invece si è arreso davanti alle prove extra ritenute da Altroconsumo, comunque «necessarie per garantire la sicurezza».

Sciolti i nodi sui taxi e sulle farmacie, ieri al decreto legge sulle liberalizzazioni sono state apportare altre importanti modifiche che riguardano l’Rc auto: ci saranno lo sconto automatico per chi non fa incidenti e risarcimenti più veloci per chi subisce un furto o un incendio. Altra novità riguarda l’eliminazione delle commissioni bancarie su linee di credito, affidamenti e scoperti. Il decreto, arrivato ieri in Senato, ha sventato il blitz di Idv e Lega che proponevano di non procedere per incostituzionalità (33 sì, 233 no). E mentre si va verso il voto di fidu cia, il decreto è bersaglio di 1700 emendamenti.

In villeggiatura Perché malgrado i disagi degli ultimi giorni, la gran parte dei passeggeri non ha voluto rinunciare alla vacanza: 378 dei 627 ospiti hanno accettato l’offerta di continuare la villeggiatura a terra, a spese della compagnia. Gli altri 249 hanno deciso invece di rientrare a casa con i voli organizzati da Costa Crociere in partenza stasera da Mahé. Intanto, ieri, a bordo della Allegra, trasportati da una nave della Marina militare delle Seychelles, sono arrivati i tecnici per tentare di riparare il guasto che ha bloccato i motori.

Produttori infuriati Promossi, in-

Il via libera alla Camera

La copertina di «Altroconsumo»

Integrali ma non troppo. È la conclusione a cui è giunta la rivista Altroconsumo, dopo i risultati del test a cui ha sottoposto dieci marche di caschi integrali, con un prezzo variabile tra gli 85 e i 460 euro. Solo tre caschi hanno superato la prova, secondo la rivista dei consumatori, una vera débacle. Il test prendeva in considerazione i soli parametri di sicurezza, simulando l’impatto in cinque punti diversi sull’asfalto o sui bordi di

vece, il Nolan N85, Grex R2 e lo Shoei Xr 1100. Risultati, a loro volta, sorprendenti. Se l’ultimo dei tre, infatti, è il top dei caschi presi in considerazione, i primi due sono oggetti decisamente economici: costano rispettivamente 138-184 euro e solo 85-103 euro. Dura la presa di posizione dell’Ancma, l’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, che «sottolinea il proprio disappunto» e ricorda che «le aziende rispettano, in fase produttiva e in sede di controllo, tutti i parametri previsti nel regolamento in vigore».

Stipendi dei manager pubblici: c’è l’ok ai tagli Le commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera ieri hanno dato il via libera al tetto (fissato intorno ai 300 mila euro) degli stipendi dei manager pubblici: il taglio delle retribuzioni più alte andrà applicato da subito. È inoltre in arrivo nel decreto Semplificazioni anche un emendamento che fissa il tetto per gli stipendi dei top manager delle authority e degli enti locali tra cui le Regioni. La Lega ha votato contro, ma il ministro della Funzione pubblica, Giuseppe Patroni Griffi, tira dritto: «Andremo fino in fondo su questa linea e valutere mo attentamente i pareri di Camera e Senato».


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

ALTRI MONDI

DAL 5 AL 7 LUGLIO A MILANO

Red Hot e Prodigy le star dell’Heineken Sarà uno dei grandi eventi dell’estate musicale italiana e, come annunciato, lascia Venezia e si sposta a Milano. L’Heineken

A

POLEMICA ADRIANO

S Botta e risposta Rai-Clan Continuano le polemiche tra la Rai e Adriano Celentano per lo show di Sanremo. Per il Clan Celentano sono state «molto gravi e lesive» le parole del direttore generale Lorenza Lei, che ieri in commissione di Vigilanza ha parlato di «sermone inutile e inopportuno» del Molleggiato al Festival. Secondo il Clan, «la linea del d.g, è quella di gestire la Rai non con i criteri di un servizio pubblico»

CARLO ANGIONI

«Ci limiteremo a utilizzare le informazioni che già ci fornite in modo da rendere migliore la vostra esperienza di utenti, perché Google sia ancora più efficace». Le parole-slogan sembrano rassicuranti, ma i dubbi comunque restano. Da oggi, Google cambia faccia, grazie alle nuove regole sulla gestione dei dati personali, e la paura di essere spiati (ancora di più) c’è. In sostanza, quello che ognuno di noi farà tra i vari siti controllati dalla multinazionale di Mountain View, cioè usare il celebre motore di ricerca (utilizzato dal 91% degli utenti mondiali), guardare un video su YouTube, spedire un messaggio di posta elettronica da Gmail, oppure cercare una via sulle infinite mappe scaricate sul telefonino, verrà «registrato»: basterà essersi «loggati» in Google (ad esempio usando Gmail senza poi disconnettersi), e tutti i movimenti finiranno in una sorta di profilo personale, utilizzato per facilitare la navigazione e per veicolare la pubblicità a seconda dei nostri gusti. «Una comodità», dicono dalle parti della società creata da Larry Page e Sergey Brin. Una mossa da veri ficcanaso, secondo altri.

Jammin’ Festival, in programma alla Fiera di Rho Pero dal 5 al 7 luglio, avrà tre grandi serate rock: venerdì 5 le star saranno i Red Hot Chili Peppers (più Noel Gallagher e gli High Flying Birds), sabato 6 i Prodigy e domenica 7 i Cure. L’area della fiera milanese ospiterà 50 mila persone a sera.

CONTRO L’INSIDER TRADING

Michael Douglas fa uno spot per l’Fbi Michael Douglas, prota gonista dello storico film di Oliver Stone «Wall Street», sarà il testimonial negli Stati Uniti di una

pubblicità progresso dell’Fbi contro l’insider trading. «Nel film ero Gordon Gekko — spiega l’attore nello spot per cui non ha ricevuto compensi —, un perso naggio della finanza corrotto che si arricchiva truffando investitori innocenti. Il film era finzione, il problema è reale».

Privacy web Ci spia o ci coccola? Google cambia volto

Microsoft scommette su Windows 8. Il nuovo siste ma operativo, svelato ieri al Mobile World Congress di Bar cellona, funziona su tablet, pc e computer portatili, non ha il menu «Start» ma le applica zioni distribuite in una specie di mosaico chiamato «Metro», che si ispira a quello che c’è già su Windows Phone 7 ed è ideato per il touchscreen. La versione beta potrà essere scaricata gratuitamente dal Windows Store e le indicazioni degli utenti potranno essere utili per eventuali modifiche. «Abbiamo ripensato i modi in cui le persone interagiscono con il pc», ha detto Steven Sinofsky, capo della divisione Windows e Windows Live. Microsoft vuole recuperare dopo il flop di Windows 7: in tre anni, alla voce vendite, ha perso 525 milioni di unità.

Oggi debuttano le nuove regole sui dati personali: l’Ue è contraria ma il modo per difendersi c’è sempre

UN GIGANTE LA GALASSIA DI MOUNTAIN VIEW: DAL MOTORE DI RICERCA ALLA MAIL E AI VIDEO

GDS

I detenuti-attori dei Taviani «C’è la verità nei loro occhi» I due registi: «In tanti ci hanno detto grazie a nome del nostro Paese, pure il ministro Ornaghi» ELISABETTA ESPOSITO ROMA

Vittorio (a sinistra) e Paolo Taviani con Nanni Moretti, che ha distribuito «Cesare non deve morire»: il film è quasi interamente in bianco e nero AFP

messa in scena teatrale del Giulio Cesare di Shakespeare nel carcere di Rebibbia, a Roma. Senza dare troppo spazio alle vicende dei personaggi. Ma quello che arriva è molto di più. Perché i protagonisti sono tutti detenuti o (in soli due casi) ex detenuti di quel carcere e lì hanno imparato a recitare. Cesare,

Ecco Windows 8: «Ora pc e tablet saranno più vicini»

zioni personali» non saranno vendute, ma dalla Francia è stato sollevato più di un dubbio perché «le risposte sull’uso che farà dei dati raccolti sono state troppo vaghe e difficili da capire». Ma come funzionerà, da oggi, il nuovo sistema Google? E, soprattutto, come si potrà evitare di essere spiati? Chi non vuole condividere le informazioni (e quindi non rischiare che le parole usate nel motore di ricerca lo rimandino poi a video specifici di YouTube o facciano comparire certe pubblicità...) può non «loggarsi» a Google, oppure può usare il browser in modalità incognita o privata, oppure cancellare la cronologia sul motore di ricerca. In più, si può comunque andare sulla cosiddetta Dashboard: qui, infatti, si possono controllare tutte le informazioni associate al proprio account. E si può scoprire se e in che modo Google ci sta spiando. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AL CINEMA DA DOMANI NELLE SALE IL FILM GIRATO NEL CARCERE DI REBIBBIA CHE HA TRIONFATO A BERLINO

Esci dalla sala scosso, un po’ a disagio. Perché la rabbia e il dolore di una vita da detenuto ti sono entrate dentro, anche se della storia di quegli uomini non hai saputo nulla. È bastata l’intensità dei loro occhi, i movimenti delle loro labbra, la profondità delle loro voci quando urlano «libertà libertà». Cesare non deve morire, il film dei fratelli Taviani premiato con l’Orso d’oro, due settimane fa, al Festival di Berlino e nelle sale da domani, riesce in questo miracolo. Perché di fatto racconta la

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IL LANCIO DI MICROSOFT

Dubbi Così la pensa l’Unione eu-

ropea, innanzitutto, che da tempo sta lottando contro lo sfruttamento commerciale dei profili degli utenti Internet e che, due giorni fa, ha chiesto di rinviare l’entrata in vigore delle rinnovate regole sulla privacy. «Chi offre servizi ai consumatori dell’Ue deve seguire le regole per la protezione dei dati», ha detto la vicepresidente della Commissione europea e responsabile per la Giustizia, Viviane Reding, commentando il parere dell’Authority francese sulla riservatezza, secondo la quale Google potrebbe infatti violare le leggi europee sulla protezione dei dati. Il problema, appunto, è il modo in cui questi stessi dati verranno utilizzati: la società americana ha specificato che «le informa-

LA GAZZETTA DELLO SPORT

«

Il premio tedesco non è per tutto il cinema italiano, è la vittoria dei Taviani NANNI MORETTI ATTORE E REGISTA

il poster a 50 anni dalla morte

Bruto, Cassio e gli altri si presentano con i loro veri nomi, reati e anni di detenzione da scontare tra cui un paio di «fine pena mai». Racconta Vittorio Taviani: «Abbiamo scelto quest’opera anche perché dentro ci sono omicidi, sangue, tradimenti, cose che facevano parte della quotidianità di molti di loro. Negli occhi hanno la memoria drammatica di un passato colpevole e l’angoscia di un presente da reclusi. Non è solo una questione di talento, anche se Sasà Striano, che interpreta Bruto, è uno dei più bravi attori con cui abbiamo mai lavorato». Per l’Italia Un film, impegnato e impegnativo, che arriva in un momento in cui l’Italia sforna quasi esclusivamente commedie. Forse per questo Nanni Moretti, che con Sacher distribuisce il film scartato da molti altri, commenta così il trionfo di Berlino: «Non è la vittoria del cinema italiano, è la vittoria dei Taviani». E Paolo Taviani racconta: «In tanti ci hanno ringraziato a nome dell’Italia. Il ministro dei Beni culturali Ornaghi ci ha telefonato e ci ha detto: stiamo cercando di dare un’immagine nuova dell’Italia, il vostro film ci aiuta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Festival di Cannes omaggia Marilyn Cannes ricorda Marilyn. Il poster ufficiale della 65esima edizione del Festival del Cinema, dal 16 al 27 maggio nella città francese, ritrae la Monroe (nella foto Ap): l’omaggio arriva a 50 anni dalla morte dell’attrice, scomparsa il 5 agosto 1962. Gli organizzatori hanno detto che Marilyn «rimane una delle figure più grandi del cinema, simbolo di grazia, mistero e seduzione»


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

21/1 - 19/2

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 7+

Toro 7-

Gemelli 7+

Cancro 6-

Acquario 8

Leone 7+

DI ANTONIO CAPITANI

Giornata ideale per sostenere colloqui e organizzare viaggi. Soldi e fornicazione rilassano e nutrono lo spirito, il sudombelico gioca.

Potete lavorare su ritmi sereni, producendo mucho. E, nonostante una rogna economica, gli zebedei non s’abbattono. Cuore e ormoni gioiscono.

Lavoro, amore, finanze risentono degli ottimi assist planetari. Ma gli zebedei girano, fumano e frullano. Ussignùr, fermateli. Calo suino.

I fallocefali around sono tanti. E fanno che rompere. Pazientate, non decapitateli. Il lavoro è una palla, l’amore due. Sollievi economici.

Potete ingraziarvi un mucchio di gente, con ben celata faccia di glutei. Il lavoro di squadra premia, il sudombelico arde e cuoce chiunque.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

IL MIGLIORE. La Luna vi fa ingranare la quinta nel lavoro, che premia i progetti, le idee e le mosse furbe: è tempo di pensare in grande! Recuperi suini super!

Vergine 6

Bilancia 7,5

Scorpione 5,5

Sagittario 6

Capricorno 6-

Il vostro umore è instabile. E lavoro, privato, rapporti ne risentono con incagli e tensioni. Però il suino in voi si sollazza. Con impegno.

Il lavoro vi premia, il fiuto vi fa capire, colpire, carpire. E in tanti vogliono lappar la vostra sapida e turgida anatomia. Selezionate.

Pesci 5,5 RODRIGO PALACIO

Poco motivati, tendenti allo sclero e pedanti come nessun altro nella comunità europea, rischiate di combinar guai. Evitate. E fornicate.

C’è tensione con certa gente. Nel privato e nel lavoro. Calmatevi. Anche perché Venere sistema tante cose. Il sudombelico ha stima di sé.

Il lavoro avrebbe bisogno di una flebo di entusiasmo. Che forse, però, oggi non siete capaci di applicargli. Chance suine v’incoraggiano.

Luna in orbita sfigatina. Così, voi producete al di sotto dei vostri standard. Ripigliatevi e non accumulate arretrati. Sudombelico sgonfio.

Il fantasista argentino del Genoa è alla terza stagione in Italia: quest’anno è a quota 14 gol. È nato a Bahìa Blanca il 5/2/1982

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RETE 4

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

TG1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO TG1 CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TG1 QUI RADIO LONDRA AFFARI TUOI IL GIOVANE MONTALBANO 23.25 PORTA A PORTA 1.00 TG 1 - NOTTE 1.30 CHE TEMPO FA 1.35 QUI RADIO LONDRA 1.40 SOTTOVOCE

8.10 9.20 10.00 11.00 13.30 14.00 16.10 17.50 18.45 19.35 20.25

CARTONI ANIMATI TELEFILM TG2 I FATTI VOSTRI TG2 ITALIA SUL DUE TELEFILM TG SPORT - TG2 NUMB3RS L'ISOLA DEI FAMOSI ESTRAZIONI DEL LOTTO 20.30 TG2 21.05 L'ISOLA DEI FAMOSI Talent 0.10 TG 2 0.25 LA STORIA SIAMO NOI 1.20 TG PARLAMENTO 1.30 THREE RIVERS TRE VITE IN GIOCO

7.30 8.00 9.50 10.00 12.00 12.45 13.10 14.00 15.05 15.55 19.00 20.15 20.35 21.05

TGR BUONGIORNO AGORÀ DIECI MINUTI DI... LA STORIA SIAMO NOI TG3 LE STORIE LA STRADA PER... TG3 LASSIE GEO & GEO TG3-TGR-BLOB STANLIO E OLLIO UN POSTO AL SOLE MEDIUM Telefilm 23.25 SIRENE 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 METEO 3 1.05 RAI EDUCATIONAL

8.00 8.40

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

13.05 UNA NUOVA OCCASIONE MYA 14.55 FACCIO UN SALTO ALL'AVANA PREMIUM CINEMA 16.35 THE TOWN PREMIUM CINEMA 17.05 MAMMA MIA! MYA 18.45 C'È CHI DICE NO PREMIUM CINEMA 21.15 SHAFT IL DETECTIVE STEEL 21.30 KINKY BOOTSDECISAMENTE DIVERSI PREMIUM CINEMA 23.25 PROVA A INCASTRARMI PREMIUM CINEMA

CALCIO 14.45 INTER - PARMA U16 30° Torneo Giovanile di Arco - Beppe Viola Rai Sport 1

20.45 MONTEPASCHI SIENA- REAL MADRID Eurolega. Top 16 Sportitalia

12.30 WORLD OPEN

ORLANDO MAGIC OKLAHOMA CITY THUNDER NBA. Sky Sport 2

Staffetta mista. Da Ruhpolding, Germania Eurosport

BILIARDO WORLD OPEN

Slopestyle Sportitalia 2

ANCONA

4

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CAGLIARI

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CALCIO: ATALANTA ROMA

9.00

Serie A Highlights

7 19

Venezia

6 18

Torino 6 17

Trieste

Milano

5 17

5

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Perugia

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5 16

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1

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MILANO

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ROMA

NAPOLI

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PALERMO

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Agitati

Nebbia

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POTENZA

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ROMA

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TORINO

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REGGIO CALABRIA

Il sole oggi MILANO

PERUGIA

ROMA

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Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:00

18:10

6:44

18:00

4

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VENEZIA

1

13

IL FORUM Difesa e attacco Le scelte di Allegri in vista di Palermo

16.45 RUGBY: SCOZIA - FRANCIA Torneo Sei Nazioni

In «Milan Way» si discute di tutto l’universo rossonero (Allegri nella foto). A cura di Alessandra Bocci

SKY SPORT 3 10.00 BASKET: CONNECTICUT SYRACUSE

IL BLOG Coppe europee I motivi del tracollo dei club inglesi

Liga

14.00 CALCIO: INGHILTERRA OLANDA Amichevole

16.15 CALCIO: SASSUOLO ASCOLI Serie B 18.15 CALCIO: ATLETICO MADRID BARCELLONA Liga

«In the box» è la finestra sempre aperta sul calcio inglese, che non sta trovando molta gloria in Champions

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Un'altra giornata dai cieli sereni e limpidi quasi ovunque. Segnaliamo solo nubi sparse e innocue lungo l'alto versante tirrenico, specie al mattino per le foschie in sollevamento. Qualche foschia possibile anche in Val Padana. Clima primaverile.

Ancora tempo nel complesso stabile e soleggiata ma con aumento di velature su tutto il Nord e alta Toscana. Possibili addensamenti tra Alpi e Prealpi con eventuali piovaschi, locali foschie mattutine sulle pianure. Temperature molto miti.

16

Ancona

Firenze

L'AQUILA

Mossi

Dieci nomi per cinque maglie, quelle che il c.t. dell’Italia assegnerà agli attaccanti. Il più votato? Balotelli (18%)

18

15

GENOVA

Neve

24.00 0.05 0.10 1.05 1.10

Quali attaccanti per Prandelli all’Europeo?

Bologna Genova

Molto forti

Calmi

19.20 20.00 20.30 21.10

TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 LE LUNGHE NAVI ATLANTIDE MOVIE FLASH L’ISPETTORE BARNABY G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO PIAZZAPULITA Attualità TG LA7 TG LA7 SPORT (AH)IPIROSO MOVIE FLASH G’ DAY

17

Coperto

Temporali

NBA

Cieli sereni o poco nuvolosi su tutto il territorio nazionale grazie all'alta pressione in decisa espansione sul Mediterraneo. Venti per lo più deboli salvo ultime raffiche da Nord tra il basso Adriatico e l'area ionica. Clima ancor più mite.

Trento Aosta

Forti

MARI

Torneo Sei Nazioni

14.00 BASKET: SAN ANTONIO SPURS CHICAGO BULLS

Oggi

Rovesci

Pioggia

11.30 RUGBY: IRLANDA ITALIA

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER

7.30 9.45 11.00 12.30 13.30 14.05 16.15 17.25 17.30

NCAA

SKY SPORT 2

10.30 CALCIO: MILAN - JUVENTUS

SKY SPORT 1

13.00 BURTON EUROPEAN OPEN

15

Serie A Highlights

IL SONDAGGIO

12.00 CALCIO: ATLETICO MADRID BARCELLONA

Amichevole

Serie A

SNOWBOARD

min max

10.15 CALCIO: GENOA - PARMA

Champions League maschile Sportitalia 2

23.30 23.35 2.05 2.30 4.30

21.00 CALCIO: GERMANIA FRANCIA

Serie A Highlights

20.30 ITAS TRENTINO LUBE BANCA MACERATA

NHL Espn America

1

Legenda

VOLLEY

18.55 19.35 20.30 21.10

TELEFILM CARABINIERI MELAVERDE TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM FLIKKEN FIREFOXVOLPE DI FUOCO TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS... SFIDA TRA I GHIACCI Varietà I BELLISSIMI DI R4 TOMBSTONE TG4 NIGHT NEWS DISCO CAIRA IL FIUME

Qualificazioni Europeo

10.00 CALCIO: CHIEVO - CESENA

Quarti. Supertennis

VANCOUVER CANUCKS ST. LOUIS BLUES

ALGHERO

Serie A Highlights

ATP ACAPULCO

4.00

NHL Espn America

Ieri

CALCIO: CAGLIARI - LECCE

9.45

ATP ACAPULCO Quarti. Supertennis

BOSTON BRUINS NEW JERSEY DEVILS

A CURA DI

Serie A Highlights

Quarti. Supertennis

2.00

Serie A1. Rai Sport 1

GazzaMeteo

CALCIO: MILAN - JUVENTUS

22.00 ATP ACAPULCO

7.25 9.40 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15

16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 18.00 CALCIO: INGHILTERRA BELGIO U21

Serie A Highlights

9.30

Quarti. Supertennis

20.30 BOLZANO VALPUSTERIA

Da Hainan, Cina. Eurosport

CALCIO: NAPOLI - INTER

9.15

Quarti. Supertennis

US Pga tour Sky Sport Extra

12.30 MONDIALI

0.30 1.35 2.20 3.05 3.20

16.00 ATP DUBAI

21.00 THE HONDA CLASSIC

4.00

CARTONI ANIMATI SETTIMO CIELO EVERWOOD STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI CAMERA CAFÈ TELEFILM BAU BOYS TRASFORMAT STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA I SIMPSON C.S.I. LE IENE SHOW Varietà CALIFORNICATION THE SHIELD PRISON BREAK STUDIO APERTO BAYWATCH

8.00 8.40 10.35 12.25 13.40 15.30 16.15 17.10 17.45 18.30 19.20 19.50 20.20 21.10

11.00 ATP DUBAI

GOLF

1.00

TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA CENTOVETRINE Soap MATRIX TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE AMICI

TENNIS

Ottavi di finale. Da Hainan, Cina Eurosport

BIATHLON

8.30

23.30 1.30 2.00 2.45 4.15

HOCKEY GHIACCIO

BASKET

2.00

8.50 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.45 20.00 20.30 21.10

ITALIA 1

LA 7

RAIUNO 8.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 17.00 17.10 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10

20/2 - 20/3

8 14

L’Aquila 4 13

Campobasso

Bari

4 11

Napoli 6

9

Potenza

17

Cagliari 7

14

3 10

Catanzaro

16

6

Palermo

15

Reggio Calabria 8 18

7 18

Catania 9 15

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:58

18:12

6:42

18:01

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

22 feb.

29 feb.

8 mar.

15 mar.


GIOVEDÌ 1 MARZO 2012

TERZO TEMPO GazzaFocus

Il capitolo finale tutto rossonero si intitola: «Noi non vi lasceremo mai»

Nell’ultimo libro dello scrittore vincitore del premio Strega il racconto della partita vissuta allo stadio con suo figlio me un invasato, a gola piena, gli occhi sbarrati, il cuore che mi sfonda il petto. È il marasma.(...) Avete mai avuto una passione? Anzi, lo sapete cos’è una passione? Siete sicuri d’averla provata, almeno una volta nella vita? Ah, mi accorgo di essere infinitamente felice! Di nuovo seduto accanto a mio figlio, senza fiato e senza voce, il cuore che mi batte impazzito fino nei timpani, io sono infinitamente felice, e per assaporare quest’ambrosia tengo gli occhi chiusi a lungo, finché il ringhiare del pubblico mi costrin-

«Le nostre vite senza ieri» è l’ultimo romanzo (Bompiani) di Edoardo Nesi, vincitore del Premio Strega 2001. Ecco il capitolo finale in cui si racconta di un viaggio a San Siro con il figlio.

EDOARDO NESI

«Che partita fantastica papà! Se l’avessimo vista da casa saremmo solo arrabbiati» DOPPIO INZAGHI Il 3 novembre 2010 Milan-Real finisce 2-2

pions League, e tutto lo stadio guarda solo la corsa nevrotica di Inzaghi che si riscalda. È troppo lontano per vederlo in faccia, ma è impossibile non sapere che il suo volto è già diventato una maschera di tensione; impossibile non accorgersi che sta assorbendo tutta la nostra energia, che si sta caricando della gran cantilena continua e adorante che gli piove addosso dalle tribune, che è lui l’alfiere del nostro desiderio: Pippo Inzaghi segna per noi! (...) Entra, in un boato spaventoso, al posto di uno spento Ronaldinho e dopo qualche minuto Ibrahimovic´ scappa sulla fascia e – lontanissimo da noi, dall’altra parte del campo – tira o crossa, e Casillas non trattiene, e Inzaghi supera tutti sullo scatto e mette in rete di testa, e lo sta-

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

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dio, cazzo, esplode! Quando il Milan segna, Ettore e io esultiamo sempre, anche a casa. Ci alziamo in piedi, ci abbracciamo, ci stringiamo. Ma stasera è diverso. È un’altra cosa. Sembriamo indemoniati. Si urla e si alza le braccia al cielo, e ci si abbraccia con degli sconosciuti. Ci si afferra, e io lo sollevo in aria e lui mi prende per le guance e ci si dà delle grandi zampate(...). Non passano dieci minuti che Inzaghi scatta sul famoso filo del fuorigioco – poi ci diranno che è scattato oltre, ma non importa – e controlla un miracoloso lancio perfetto di Gattuso e batte Casillas in uscita, e in tribuna scoppia letteralmente l’inferno! Di nuovo! Mi trovo abbracciato da un ragazzino urlante che mi salta al collo, alzo le braccia al cielo e urlo co-

IN LIBRERIA PER BOMPIANI

Le nostre vite senza ieri «Le nostre vite senza ieri» (Bompiani,155 pagine, 16 euro) è l’ultimo romanzo di Edoardo Nesi, vincitore del Premio Strega 2011 con la «Storia della mia gente». Da ieri in libreria è un messaggio nella bottiglia, un intreccio inestricabile di nostalgia, entusiasmo per la vita, e il lavoro.

ge a ricordare che la partita non è ancora finita, siamo entrati nel recupero e bisogna resistere agli attacchi del Real Madrid (...). All’ultimo secondo. Un attaccante senza nome del Real si libera in area e in qualche modo riceve palla e tira da vicino, e Abbiati si fa passare il pallone tra le gambe. Due a due.(...) Mentre usciamo dallo stadio in mezzo a una marea di altri milanisti addolorati, non riesco a dire nemmeno una parola. Non riesco nemmeno a pensare. È un dispiacere fisico, mi sento come se avessi preso (...) – Che partita fantastica, babbo! Se l’avessimo vista da casa, saremmo stati solo arrabbiati, e invece io sono contento. Quanto ci siamo divertiti! Abbiamo visto Pippo segnare due gol, babbo! E siamo entrati con la tessera della Pugilistica! Grazie, babbo, grazie! Mi abbraccia stretto, e per un attimo mi sento preso in braccio, come se fosse lui il padre e io il figliolo. Il suo abbraccio mi riscalda e mi consola e mi accompagna verso un altro stato d’animo, incomparabilmente più appropriato e maturo e intelligente. Quando mi lascia, sto già sorridendo. (...)

Bianco e Nero A CURA DI ANTONIO DI ROSA Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it

Ma che cosa frena Pato: Paura o appagamento? La partita di sabato ha messo in evidenza l'ennesima prestazione anonima ed incolore di Pato. Sembra quasi che l'evoluzione dell’atleta sia inversamente proporzionale alla crescita muscolare. Più si è irrobustito, più sono venute a mancare le caratteristiche che lo avevano fatto apprezzare quando aveva 18 anni: lo scatto sul breve, l'uno contro uno, i cambi di direzione, la cattiveria in zona gol. Non so se lo frenano la paura di nuovi infortuni o l'appagamento di uno stipendio esagerato. Daniele Sbalchiero

Me lo chiedo anch’io. Non so cosa stia succedendo a Pato, certo è che il fuoriclasse ammirato qualche anno fa è un lontano ricordo. Sono più le prestazioni incolori che quelle entusiasmanti. Non capisco se il continuo ripetersi di infortuni muscolari sia dovuto a una crescita spropositata ma non basta per spiegare una involuzione senza frenata. Il ragazzo deve riprendersi e ritrovare un equilibrio interiore perché è troppo giovane per accontentarsi di quello che ha fatto e di uno stipendio esagerato. Non può essere diventato un mediocre. Non ci credo. Bisogna insistere e dargli fiducia.

Cara Inter guarda la Roma La ricostruzione dell’Inter deve essere fatta da un allenatore ambizioso (Villas Boas, Blanc, Mazzarri, o Favre tecnico del Borussia Moenchengladbach) e con giocatori giovani col sostegno di 5 "anziani". Apprezzo molto la strada tracciata dalla Roma: rivoluzione quasi totale della squadra, allenatore alla prima esperienza ad alto livello. La Roma ha saputo difendere il suo tecnico. Lo saprà fare anche l'Inter? Lorenzo Ghezzi

Con tutto il rispetto per Ranieri (che è un ottimo allenatore) non credo che sarà l'uomo del futuro per l'Inter. Lei ha detto alcune cose che condivido: la scelta del tecnico si fa in base al modulo che si intende adottare e lo si difende fino in fondo. Gasperini non era ambizioso? Certo che lo era, come Benitez, come Ranieri. Io sceglierei (come la Juve) una vecchia bandiera (Bergomi o Blanc) e gli affiderei la squadra facendogli selezionare i giocatori ma difendendolo contro tutto e contro tutti. I miracoli non esistono, il calcio vive di scelte e di fortune. La Juve per qualche anno ha puntato su tecnici esperti ma non ha ottenuto risultati. Con Antonio Conte è cambiato tutto.

Ferrara e Immobile Quante volte ci chiediamo cosa abbiamo fatto nella vita per essere poco apprezzati da qualcuno? Clamoroso è il caso di Immobile dell'Under

21. Ciro segna 18 gol in poco più di 20 gare, corre, detta passaggi, partecipa al gioco di squadra eppure Ferrara non lo convoca mai. A pensar male non si fa peccato però quella storia di procure negate a un parente di Ferrara… Luca Galli

Non so lei è un amico, un parente o un tifoso di Immobile ma io (che non conosco personalmente Ferrara) l'ho sempre vissuto come un professionista corretto e rigoroso. Non credo che Immobile venga lasciato fuori per questioni personali. Non avrebbe senso e il giochino si scoprirebbe subito. Magari lo spiegherà lo stesso mister.

Il calcio in televisione Seguo le partite in tv, ma da un po’ di tempo è più difficile seguire le varie fasi del gioco, dal rinvio del portiere, ai primi piani. Così si perde la zona del campo dove si svolge l’azione o dove va il pallone. Non so come fanno i giornalisti che seguono la partita in tv a dare giudizi. Non è forse meglio seguire la palla e vedere il movimento di tutta la squadra come se si fosse in tribuna? Franco Marconato

I giornalisti che seguono le partite per la tv o scrivono sui giornali sono sul campo e, dunque, vedono il match meglio di tutti. La tv non è come la tribuna. La diretta dagli spalti è un’altra cosa. Se non può andare allo stadio si deve accontentare di quello che offre la tv. Non ci sono alternative valide.

© 2012 BOMPIANI/RCS LIBRI SpA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

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LETTERE

Inzaghi e Milan-Real nel romanzo di Nesi

(...) Via! Ora si deve correre ancora su per due rampe di scale, e finalmente si arriva a vedere il campo illuminato a giorno e si sente l’energia immensa della presenza di decine di migliaia di persone, e il cuore, come ogni volta, mi sale in gola. Perché davvero non c’è verso di abituarsi a una vista e a un’emozione come queste. Lo stadio è pienissimo! I tifosi cantano! I giocatori del Real Madrid si stanno scaldando, mentre i nostri sono già tornati negli spogliatoi! Vediamo Sergio Ramos, Cristiano Ronaldo che scherza con Higuain, De Maria! (...) Dalla tribuna perdoni molto di più. Vedi tutto lo sforzo degli atleti. Apprezzi l’infinita difficoltà di riuscire a governare un pallone usando solo i piedi – di dribblare, passare, crossare, tirare. I giocatori sembrano più lenti e il pallone più veloce e gli scontri più duri di quanto appaiano in tivù. Si sente più forte la presenza in campo della squadra avversaria. Mentre alla televisione il calcio somiglia più a uno spettacolo, o comunque a un intrattenimento (...) Poi comincia la partita, e comincia male. Mourinho ha messo in campo perfettamente il Real, e sono più forti di noi. Ci schiacciano per tutto il primo tempo, che concludono in vantaggio per un gol disgraziato all’ultimo minuto che vediamo appena, un po’ perché né io né Ettore lo vogliamo vedere, un po’ perché viene segnato nella porta più lontana da noi(...). Poi dalla panchina si alza Filippo Inzaghi, e lo stadio intero si mette a urlare, per o contro di lui. In campo ci sono ventidue campioni di ogni nazionalità, i titolari delle due squadre più titolate al mondo che stanno giocando una partita di Cham-

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIOVEDÌ 1 MARZO 2012


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