Gazzetta dello Sport 24/07/2012 | SAS

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

IL RITIRO DEI CAMPIONI

identiKit & CARRIERA

«Nessuno come v Riecco Marchisio «Mercato, stadio idee e mentalità Adesso sta a noi»

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«Dobbiamo difendere lo scudetto e farci valere in Europa: impresa non impossibile se avremo la stessa fame dell’anno scorso» rà? Cosa vi portate dietro dall’esperienza azzurra?

DAL NOSTRO INVIATO

GIULIO DI FEO TORINO

Il Claudio Marchisio virtuale è meno biondo, meno abbronzato, sorride uguale e si accompagna divinamente con Leo Messi. Quello vero è a Torino in polo e calzoni neri, rilassato, ha posato da nuovo testimonial di Fifa 13, oggi torna al lavoro con gli altri nazionali della Juve e intanto si diverte: «La cosa più bella nei videogame è aspettare la versione nuova per vedere se sei uguale, se ti hanno fatto forte o no. Ora però ho due figli e sono rimasto un po’ indietro, gli amici mi battono spesso...». E come i videogiocatori accaniti, Marchisio pensa al prossimo livello facendo tesoro di quello appena passato.

«Di sicuro un po’ di amarezza, perdere una finale non piace a nessuno. Ma tanti di noi certi traguardi non li avevano mai sfiorati. E vedere che in un anno vinci lo scudetto e arrivi a giocarti in gara secca Coppa Italia ed Europeo ti fa guadagnare fiducia. Un’altra tappa importante per questo gruppo Juve».

TESTIMONIAL

Con Messi sulla copertina del videogame

Conte riabbraccia lei e gli altri nazionali. Come vi trove-

Un’altra tappa. E le prossime?

«Il mercato, per esempio. E’ arrivata gente di qualità, quantità e carattere, e l’abbiamo visto al trofeo Tim: nonostante il campo pessimo e pochi giorni di lavoro nelle gambe abbiamo giocato bene, pareva la Juve dell’anno scorso. Ma l’estate è lunga, dobbiamo lavorare per difendere lo scudetto. E tra poco c’è il primo trofeo da vincere, la Supercoppa». Visto il Milan? L’anno scorso con loro era testa a testa per lo scudetto, ora oltre a Seedorf, Gattuso e Van Bommel hanno dato via pure Ibra e Thiago Silva. Come la vede? E soprattutto, pensa che sia una Serie A più povera?

«Più che la Serie A penso che si sia impoverito il Milan, che ha lasciato andare via due grandi campioni. Ma oggi bisogna guardare anche l’aspetto economico, di fronte a certe offerte non è mai facile dire di no. Hanno incassato tanti soldi, di sicuro sapranno reinvestirli bene. Thiago Silva però è uno molto difficile da sostituire...».

Rewind sull’Italia: all’Europeo il blocco bianconero si è fatto valere, se serviva una prova che l’exploit dell’anno scorso era l’inizio di qualcosa...

«Noi della Juve avevamo il vantaggio di non aver giocato le coppe, così siamo arrivati all’appuntamento non stanchi e con tanta voglia. E partendo da un girone in cui c’era chi pensava che non saremmo nemmeno passati, siamo arrivati fino alla finale, perdendola contro i più forti».

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Il quarto bianconero su una copertina attesissima. Claudio Marchisio è testimonial di Fifa 13 (insieme a Leo Messi), nuovo capitolo di uno dei giochi sportivi più amati, che uscirà in Italia il 28 settembre. Prima del centrocampista, sulla cover del videogame erano finiti Davids, Del Piero e Chiellini.

Si parla di fuga di talenti e Italia in ribasso, ma la Juve pare in controtendenza: investe, fa mercato, tratta i giovani più forti...

1 Claudio Marchisio con Del Piero dopo la conquista dello scudetto 2 Marchisio con Giovinco (a sinistra) in Sardegna qualche giorno fa

3 La sua esultanza dopo il secondo gol al Milan nel 2-0 dell’ottobre 2011 LAPRESSESEQUI-AFP

«La società lavora in maniera perfetta, basta guardare com’è andata con lo stadio di proprietà: sempre esaurito, gli altri club ci facevano i complimen-

ti. Spero che la Juve possa fare da spartiacque per un movimento che inizi veramente a rinnovare le strutture. Magari per riportare in futuro l’Europeo in Italia, sarebbe una bella spinta per il nostro paese. Negli ultimi anni il nostro calcio è stato criticato molto per vari motivi, ma per me resta uno dei più belli in circolazione». Una volta lei disse che con Calciopoli le squadre avevano acquistato più coraggio nel lanciare i giovani. Pensa che questa ventata di crisi possa sortire lo stesso effetto?

«La crisi c’è ovunque, non solo qui. E se tanti ragazzi lasciano l’Italia, dall’estero ne arrivano altri. L’unico problema è che ci sono in giro club con risorse economiche imponenti, tipo il Psg: quando scendono in campo, è difficile trattenere i migliori. Ma in Italia una svolta c’è stata, guardate proprio all’Italia: dopo il Mondiale del 2006 il cambio generazionale

« « «

Certo, la crisi c’è, il Milan si è impoverito, ma bisogna guardare avanti: ai giovani Giovinco sa che è l’anno decisivo: io lo conosco, non vede l’ora di cominciare Il numero 10 di Del Piero? Decide la società. Intanto mi tengo stretto il mio 8

SCOMMESSE SLITTA L’EVENTUALE SQUALIFICA DEL TECNICO (MA SOLO SE NON PATTEGGIA)

DAL PM LIGURE

PER LA RADIAZIONE

Conte, la Supercoppa sembra al sicuro

Palacio e Criscito presto ascoltati su Genoa-Samp

Dopo Moggi anche Giraudo presenta ricorso

I deferimenti non prima di venerdì Via al processo il 6 agosto, sentenze dal 13

GENOVA Saranno ascoltati nei prossimi giorni in procura a Genova in qualità di testimoni alcuni dei giocatori genoani coinvolti nell’indagine sulla presunta combine di Genoa Sampdoria. Per il momento nel fascicolo sono iscritte 5 persone: i 4 ex del Genoa — Criscito, Milanetto, Dainelli e Palacio, indagati per frode sportiva — e il capo ultrà rossoblù Massimo Leopizzi, accusato di favoreggiamento in relazione a dichiarazioni su una vicenda già prescritta, quella della combine Genoa Venezia del 2005. Per ora non sono indagati giocatori (o ex) della Samp.

Dopo Luciano Moggi, anche l’ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, è ricorso al Tar del Lazio contro la decisione dell’Alta corte di giustizia sportiva che ha confermato le radiazioni per Calciopoli. L’udienza «cautelare» di Luciano Moggi che chiede la sospensione della radiazione è prevista il 2 agosto, il giorno dopo sarà la volta di Antonio Giraudo. Non ha invece presentato ricorso al Tar l’ex vicepresidente della Federcalcio, Innocenzo Mazzini. Come sempre sarà la terza sezione ter a seguire i due procedimenti.

MAURIZIO GALDI ROMA

Neanche il weekend ha fermato il lavoro della Procura federale. Il capo dell’ufficio, Stefano Palazzi, sebbene abbia raggiunto la famiglia al mare, non ha mai abbandonato il computer. E già ieri era al suo tavolo di lavoro in via Po in riu-

nione con i suoi vice, ma questo non è servito ad accorciare i tempi per la chiusura del capitolo deferimenti. Uno slittamento «Le carte sono

tante e l’argomento è delicato», trapela dagli uffici della Procura e tutto lo staff sta all’opera per mettere a punto deferimenti «blindati» e a prova di eccezioni e difese. Probabile che gli avvocati solo venerdì mattina si vedranno recapitare gli atti, poi avranno i «tempi abbreviati» per chiedere gli atti e presentare le memorie. Questo significa che anche la «prenotazione» fatta dalla Federcalcio alla Coni servizi dei locali dell’ex ostello della gio-

ventù, slitterà. In un primo momento sembrava che il procedimento davanti alla Disciplinare dovesse partire il 2 agosto, ma ora si fa strada la data del 6. Naturale che slitti a dopo ferragosto anche il secondo grado davanti alle sezioni unite della Corte di giustizia federale: probabile data il 20 agosto, anche se si farà di tutto per anticipare. La Supercoppa In questo gioco allo slittamento, l’ipotesi di un Antonio Conte saldamente seduto sulla panchina della Juventus in Supercoppa prende piede. Attenzione tutti i condizionali restano e le ipotesi che ieri Gazzetta ha fatto della sua

posizione restano immutate. Comunque se si dovesse andare a un esame della sua posizione in aula, qualunque sia la decisione della Disciplinare è ipotizzabile che l’allenatore della Juventus potrebbe conoscerla solo lunedì 13, a Supercoppa giocata. Sempre nel ricordare le tre ipotesi formulate, quella di un patteggiamento sarebbe immediatamente esecutivo e quindi non potrebbe andare in panchina. Ricordiamo, infatti che i patteggiamenti devono avvenire prima della chiusura del dibattimento e che comunque lo stesso dibattimento dovrebbe durare al massimo tre giorni (6, 7 e 8 agosto). © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

la Juve»

DI NUOVO IN CAMPO

RECORD

S Andrea Barzagli 31 anni alla Juve dal 2011

Oggi al lavoro gli otto azzurri A riposo i reduci del ritiro a Chatillon, inizia la preparazione dei nazionali DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO CHATILLON (Aosta)

S Lo Juventus Stadium LAPRESSE

è avvenuto, e siamo arrivati in finale all'Europeo. Quindi le risorse, anche giovani, ci sono».

E’ tornato Giovinco. Quanto vi può dare? E quanto conta aver riportato alla base uno del vivaio?

Mirino puntato sulla prossima stagione. Le avversarie?

«Sebastian a Parma ha fatto benissimo, è maturato e questo è il suo anno più importante: deve dimostrare che questa maglia merita di indossarla ancora per tanti anni. Per come lo conosco, non vedrà l’ora di cominciare e mettere in mostra il suo talento».

«Tra poco incontriamo in Supercoppa il Napoli, che anche senza Lavezzi rimane fortissimo. Poi occhio a Milan, Inter e alla stessa Roma che con Zeman farà una gran partenza». E in Europa?

«Siamo in terza fascia, rischiamo un girone durissimo. Non è facile, attenzione a tutte ma non abbiamo paura di nessuno. E questa squadra ha messo delle basi importanti per aprire un ciclo. Sul tetto d’Europa, come dice Conte? Speriamo subito, ma quanto ci vorrà non possiamo saperlo. Tutto sta a crederci. Mai pensavamo di vincere lo scudetto senza mai perdere, eppure l'abbiamo fatto. Dobbiamo avere ancora quella fame lì».

Del Piero vi mancherà?

«Sicuramente. E’ stato la bandiera della Juve, con lui abbiamo passato momenti belli e meno belli. Ci ha dato tanto, lo ringrazio». Ringraziamento doppio, se la maglia numero 10 dovesse toccare proprio a lei...

«Decideranno Conte e il club, finché non mi chiedono qualcosa non mi pongo il problema. E poi al mio 8 sono affezionato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CHATILLON Super entusiasmo per la Juve, sentimento confermato dai numeri della campagna abbonamenti che fa già registrare il tutto esaurito: 27.400 tessere vendute, 23.400 standard, più 4.000 abbonamenti dello Juventus Premium Club, vale a dire i posti più esclusivi. Il sold out era l'obiettivo che la società aveva stabilito all’apertura della campagna, quota toccata in neanche un mese di vendita. La conseguenza? Che con questo risultato non si terrà la fase di vendita libera degli abbonamenti, che sarebbe dovuta partire oggi. Così lo Juventus Stadium è già tutto esaurito prima ancora di iniziare la stagione. Capitolo infortuni: gli esami effettuati ieri hanno chiarito la situazione di Martin Caceres e Simone Pepe. Il primo «è stato sottoposto a risonanza magnetica alla clinica Fornaca e a visita ortopedica da parte del professor Quaglia — si legge sul sito della Juve — Gli esami hanno evidenziato una lesione di primo secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro». Tradotto: tra 45 e 60 giorni di stop. Pepe, invece, «è stato sottoposto a un’ecografia all’Istituto di Medicina dello Sport, eseguita dal dottor Ganzit, che ha evidenziato la lesione di primo grado del muscolo semimembranoso della coscia sinistra». Tradotto: 20 giorni di stop e corsa contro il tempo per essere disponibile l’11 agosto a Pechino in Supercoppa. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Vacanze finite

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Abbonamenti già esauriti Caceres out due mesi

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Leonardo Bonucci 25 anni alla Juve dal 2010

S Giorgio Chiellini 27 anni alla Juve dal 2005

La Juve è sempre la Juve, ma da oggi lo è davvero. Facce note a Vinovo, facce di vice campioni d’Europa, facce riposate ma sempre affamate perché quelli che hanno vinto molto non smettono di inseguire successi, quelli che hanno vinto poco ci hanno preso gusto, quello che non ha vinto nulla vuole cominciare a farlo. Oggi riposano i reduci da Chatillon mentre iniziano la preparazione gli otto nazionali azzurri: tocca a loro, adesso. Tocca a Gigi Buffon, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Andrea Pirlo, Claudio Marchisio, Emanuele Giaccherini, Sebastian Giovinco. Tutti con una missione da compiere. Buffon: divertirsi Gigi è andato

S Andrea Pirlo 33 anni alla Juve dal 2011

S Emanuele Giaccherini 27 anni alla Juve dal 2011

S Sebastian Giovinco 25 anni, tornato dal Parma

in vacanza con l’amaro in bocca per la finale con la Spagna e per le polemiche che lo avevano accompagnato durante l’Europeo. Ma alla Juve si sente a casa: è il capitano, il leader, la guida. L’anno scorso Buffon ha ritrovato il piacere di giocare, il gusto di divertirsi. Ed è solo questo che gli serve per fare una grande stagione: parare da migliore del mondo, poi, ne è solo la conseguenza. Barzagli: (non) toccare Chie-

dete ai portieri più bravi della Serie A chi sia il miglior difensore italiano. Vi risponderanno: Barzagli. Senza indecisioni. Andrea è grande perché riesce a interrompere le azioni avversarie senza toccare il pallone né gli avversari: questione di piazzamento, di lettura tattica, di classe. Poi, chiaro, se c’è da toccare (il pallone o qualche caviglia) non si tira mica indietro. Ma di solito non serve. Bonucci: dribblare Poche settimane fa Leo è diventato papà: la meravigliosa conclusione di una stagione bellissima inizia-

S Gianluigi Buffon, 34 anni, le polemiche dell’Europeo sono alle spalle, il portierone bianconero è pronto per una nuova stagione da leader FORTE

ta tra i dubbi di chi gli rimproverava troppi dribbling. Ma Bonucci deve dribblare ancora: la concorrenza interna, il possibile deferimento, lo scetticismo che — chissà perché — persiste. Chiellini: trascinare Disse un giorno Mazzarri: «Quando sta bene, Chiellini marca tre attaccanti da solo». Ma Giorgio è trascinante anche nello spogliatoio perché è allegro, sereno, rassicurante. Ecco perché quando c’è lui è tutto più facile. Pirlo: bissare Non è questione

di sassolini da togliersi. E’ gioia e sudore, divertimento e lavoro. Prima c’erano «quelli che Pirlo è finito», poi «quelli che tanto crolla in primavera», adesso «quelli che giocando anche la Champions durerà poco». Pirlo, intanto, pensa a bissare: gli impegni settimanali e lo scudetto. Marchisio: consacrarsi Un passo alla volta e uno solo, adesso, è rimasto da compiere. Prima Claudio era una promessa, poi un titolare, l’anno scorso un grande giocatore. Manca l’ultimo step: consacrarsi campione. Ossia essere una stella nelle notti di Champions. Giaccherini: sorprendere

Emanuele era arrivato a sorpresa un anno fa. Poi, sempre a sorpresa, ha giocato, vinto lo scudetto e conquistato la Nazionale. Però la missione non cambia: «Giacche» deve e vuole continuare a sorprendere. Giovinco: zittire Andò via deluso e meditando una sportivissima vendetta. Ora Giovinco ha la possibilità di zittire i critici, compresi quelli che non credono che abbia le qualità per imporsi nella Juve. Adesso tocca a lui. Tocca a loro, i nazionali. La Juve da oggi è davvero la Juve. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCATO

Palla a Destro Affondo Roma Juve pronta e l’Inter c’è... Oggi il d.s. Sabatini prova a ottenere il sì dell’attaccante, ma Marotta mostra fiducia e Branca è tornato sull’obiettivo MASSIMO CECCHINI FILIPPO DI CHIARA

ta e fiduciosa di imbarcarlo. Ottimisti (tanto) sembrano però essere anche a Torino: il punto è che se Destro vorrà a tutti i costi la Juve (sensazione non lontanissima dalla realtà), dovrà avere le energie per mandare all’aria l’accordo già trovato sul triangolo Genoa-Siena-Roma. E non è tutto, perché aumentano le pretendenti: l’Inter che già un paio di giorni fa aveva fatto un sondaggio, ieri ha rilanciato in maniera decisa e la visita di Capozucca, diesse rossoblù, nella sede nerazzurra può essere indicativa in tal senso. Per Destro raddoppierebbe l’agitazione: cresciuto nel vivaio nerazzurro e poi sacrificato per l’affare Ranocchia, potrebbe pensare a un ritorno in grande stile. Di sicuro il pallino ora è nelle mani del giocatore e non è un problema di ingaggio.

L’ultima idea Scambio tra Pazzini e Quagliarella I bianconeri aspettano segnali da Jovetic e Van Persie, ma valutano l’affare con i nerazzurri per le due punte. Poli: frenata ALESSANDRA GOZZINI MILANO

Parole Che tutto dipenda dai de-

Intreccio di viaggi, trattative, appuntamenti e virgolette. Eccovi dentro la nuova puntata dell’intrigo-Destro; informazione da dare in partenza: Sabatini, diesse giallorosso, sarà oggi a Milano per rivedere gli agenti di Mattia. L’obiettivo sarebbe far stringere la penna in mano al centravanti, gesto necessario per l’autografo sul contratto. Il problema è proprio questo: per passare all’azione serve la volontà di Destro, ancora immerso in riflessione. Ritorno Si è già detto, più tempo passa più aumentano i rischi per la Roma, comunque convin-

Destro Ventuno anni, cresciuto nell’Inter. Ultima stagione al Siena, con 12 gol in 30 gare di A. Il suo cartellino è diviso a metà tra i bianconeri e il Genoa PIERANUNZI

sideri dell’attaccante è confermato anche dalle versioni di Mezzaroma e Preziosi, presidenti co-proprietari del cartellino di Destro. Parte Mezzaroma (a Radio Radio): «Credo che sia tutto in mano al giocatore, io gli ho consigliato di non guardare solo alle cifre. Se scegliesse la Juve bisognerebbe ridiscuterne e ricostruire un’altra ipotesi di accordo». Poi Preziosi, che nelle ultime ore è sotto assedio Juve, a Sky: «Bisogna chiedere al ragazzo e alla Roma cosa sta succedendo. Io ho già detto che sono nauseato, e che è una situazione insostenibile, spero ci sia presto chiarezza ma ormai ci credo poco. La Juve? Noi abbiamo l’accordo con la Roma ma loro devono trovare l’intesa con il giocatore, se no tutto diventa inutile. Credo comunque che siano vicini. Altrimenti lascerebbe spazio ad altri. Il mio impegno resta quello di darlo alla Roma». Continua... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Chissà che alla fine non quagli la pazza idea: l’asse è tra Juve e Inter, la base di scambio quella tra Quagliarella e Pazzini. A Torino si priverebbero dell’attaccante per agganciare il Pazzo, a Milano ci stanno pensando, l’ipotesi piace ma non è prioritaria. Alleanza da monitorare. Top L’eventuale ingresso del

nerazzurro non sposterebbe gli equilibri sul top-player, inseguito a prescindere. Refresh sul doppio canale su cui è diviso l’impegno juventino, partendo da Jovetic, il prediletto. Il retroscena sull’ultimo infor-

Pazzini 28 anni, nerazzurro da gennaio 2011, 60 gare e 19 gol NEWPRESS

Quagliarella

29 anni, alla Juve dal 2010: 13 gol in 44 partite PERUZZINI

tunio di Jo-Jo è che non c’è alcun retroscena: il fastidio muscolare è provato, la risonanza magnetica ha poi escluso lesioni e domani Jovetic rientrerà in gruppo. L’ultimo stop non va dunque interpretato come ulteriore segnale di sfilacciamento; Jo-Jo aspetta semmai che siano le società a ri-parlarsi e tentare l’accordo: difficile ora (ma possibile dopo nuovi colloqui) visto che sul muro viola si infrangono tutte le proposte inferiori ai 30 milioni. Ipotesi di aggiramento? Un paio. La prima, spuntata ieri, è la rateizzazione del pagamento. La Juve si assicurerebbe Jovetic a prezzo intero, con esborso diviso in due o tre anni. Controindicazione: a bilancio resterebbe un’uscita da 30 milioni, troppi per i piani juventini. L’alternativa è l’inserimento di una (o più) contropartite. Controindicazione: la Fiorentina (al momento) non concede aperture. Di più: è confermata la pausa di riflessione su Poli, operazione che doveva procedere in parallelo tra Firenze e Torino. Stand-by superabile, altrimenti la Juve cercherebbe un’altra alleata con cui chiudere l’affare. Scadenza Con una certa fretta Wenger vorrebbe conoscere il destino di Van Persie: «Di sicuro prima dell’inizio della stagione», che in Inghilterra parte il 18 agosto. Sul fronte la Juve resta attentissima, ma il mega-ingaggio è intoppo notevole. E intanto vorrebbe continuare a far cassa: per Krasic c’è un’idea Fenerbahce, non semplice però da concretizzare, così come è saltato (per ora) l’accordo Melo-Galatasaray. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RITIRI E MERCATO

Il greco della Roma: «Li fa sempre in allenamento, mi sono ispirato a lui» Il patron Pallotta: «Ho visto una squadra all’attacco, è la strada giusta»

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v Tachtsidis, un cucchiaio alla scuola di capitan Totti

ECCO IL PARAGUAIANO

Ivan Piris, 23 anni, a Roma MANCINI DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI BOSTON (Usa)

Il suo segreto, forse, è racchiuso nel nome di battesimo che si legge sulla maglietta: Panagiotis. In greco significa «tutto santo» (o santissimo). Nessuna meraviglia, perciò, che a 21 anni Tachtsidis sia stato il più giovane giocatore della storia dell’Aek Atene ad esordire in campionato (16 anni e 348 giorni) e che domenica a Chicago si sia presentato alla Roma con un gol a cucchiaio allo Zaglebie Lublino che ha ricordato alcuni dei gol più belli di capitan Totti. Insomma, Tachtsidis santo subito, verrebbe da dire. Mito Totti Al di là della rete, co-

munque, piazzato davanti alla difesa il ragazzo ha convinto per tecnica e personalità. Zeman, d’altronde, lo vede in quella posizione, e se il greco in precampionato si guadagnerà qualcosa di più dei galloni della semplice alternativa a De Rossi (già al lavoro a Trigoria), è possibile che il boemo trovi il modo di farli convivere, magari allargando l’azzurro a destra, un ruolo a lui meno gradito ma simile a quello che ricopre in Nazionale. Per il momento, comunque, Tachtsidis si gode l’impennata di popolarità e i complimenti di Totti. «Lui è il mio mito, il gol che ho fatto me l’ha ispirato lui — spiega —, visto che li fa sempre in allenamento, e gliel’ho anche detto. Io cerco di dare tutto me stesso ogni giorno. Stare alla Roma è una cosa incredibile, ancora non ho capito dove sono, ma pian piano mi rendo conto che cosa significhi giocare in un grande club. I compagni mi hanno fatto i complimenti per l’esordio, dicendomi di continuare così».

COSÌ NEL NUOVO MODULO

cose belle e anche errori di sufficienza, ma adesso si perdona tutto. Comunque sono soddisfatto di lui, ha fatto bene, anche se può fare molto meglio. È un giocatore che vede il gioco, che mette la palla di prima. Sono convinto che può darci una grossa mano». Pallotta & Menino Avrà modo

GDS

di dimostralo già domani contro il Liverpool. Inutile dire

Il greco Panagiotis Tachtsidis, 21 anni, è uno dei volti nuovi della Roma di Zeman EPA

che sarà vietato fare brutte figure, visto che in tribuna ci sarà anche il presidente ombra James Pallotta, che ieri ha incontrato la squadra dicendo poche parole prima di invitare tutto il gruppo a pranzo al ristorante Nebo, gestito dalle sorelle Christine e Carla. «Complimenti a tutti per la partita di Chicago — ha detto —. Mi piace questo modo di affrontare gli avversari, giocando sempre all’attacco. È la strada giusta, vedrete che quest’anno ci toglieremo delle soddisfazioni. Vengo dagli sport americani e so quanto conti la logica del gruppo e il sacrificio dei singoli. State lavorando bene». Lo ha ripetuto anche nell’incontro avuto in mattinata col sindaco Thomas Menino, di origine irpina, primo «major» italo-americano di Boston. Un personaggio potente, popolare (guida la città dal 1993) e ricco anche di una aneddotica di gaffe non irrilevante. Ad accompagnare Pallotta c’erano anche il d.g. Baldini e l’a.d. Pannes, e con tutti Menino si è complimentato: «Sono felice che sia nato questo rapporto con Roma, la capitale d’Italia. Auguro alla squadra le massime fortune». Coi tempi che corrono, ce n’è parecchio bisogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Piris è arrivato Greco saluta José Angel: c’è il Benfica MARCO CALABRESI ROMA

Visite mediche al mattino, visite mediche la sera, rinchiuso in albergo il pomeriggio: eccola, la prima giornata romana di Ivan Piris, esterno destro paraguaiano nell’ultima stagione al San Paolo che oggi diventerà ufficialmente un giocatore della Roma. Con il Deportivo Maldonado, club che detiene il cartellino di Piris, è già tutto definito da giorni: un milione per il prestito oneroso, quattro tra un anno per il riscatto. «Sono felicissimo, è la mia occasione», le uniche parole pronunciate tra Policlinico Gemelli, Mancini Park Hotel e Campus Bio-Medico. Il nuovo terzino di Zeman (che si aggiunge a Rosi), firmerà il contratto fino al 2017 e inizierà a lavorare a Trigoria, aspettando di aggregarsi ai compagni di rientro dall’America per il ritiro austriaco di Irdning (2-13 agosto). Da Greco a greco Il primo compa-

Non sono un tipo previdente. Non ho il numero di un idraulico, non ho il numero di un pediatra disponibile

gno che conoscerà sarà Daniele De Rossi, da ieri a Trigoria (otto volte i 1000 metri, tanto per cominciare); potrebbe non trovare José Angel, che interessa al Benfica («Sarebbe una possibilità importante», ha detto lo spagnolo), sicuramente non troverà Greco. Ieri il centrocampista è volato ad Atene, oggi firmerà un triennale con l’Olympiakos. Proprio mentre la Roma scopre Tachtsidis, un greco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

nel week end, non ho il numero di un

Benedizione Zeman Insomma, la Roma sembra aver fatto un buon affare ad aver preso la metà del cartellino di Panagiotis per 1,25 milioni dal Genoa, che lo aveva acquistato dall’Aek e ceduto in prestito prima al Cesena (0 presenze), poi al Grosseto (8) e quindi al Verona, dove è esploso ed ha folgorato Zeman. E il boemo, dopo il buon esordio del ragazzo, lo racconta così: «Ha fatto

fabbro, né quello di un carro attrezzi se l’auto è in panne. Ma ho un numero

Gazzetta.it Gazza

Tvf

che li vale tutti.

DOMANI IN CAMPO

BOSTON A pensarci bene, domani sarà una sfida tra Cambridge e Harvard. La Roma, che domani affronterà il Liverpool al Fenway Park — già tutto esaurito (40.000 posti) — si allena presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge (dove hanno studiato 77 premi Nobel), mentre gli inglesi lavorano ad Harvard (da dove sono usciti 46 premi Nobel). Insomma, quella contro la squadra degli ex Aquilani e Borini si annuncia una sfida «geniale».

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A Boston ci sarà il tutto esaurito con il Liverpool

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Ventura (Torino) gioca a golf

LA PRIMA DI DROGBA E I GOL DEL NAPOLI IL TORO SI DA’ AL GOLF Le immagini del debutto di Drogba in Cina e quelle del Napoli, che ha battuto il Grosseto 3-0 nel test di Dimaro. In più la gallery dei giocatori del Torino che si danno al golf e l’intervista a Kobe Bryant


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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RITIRI E MERCATO

identiKit & CARRIERA

v

Scatta l’ora Il nuovo Sneijder pronto alla sfida L’Inter è casa sua Con Strama è luna di miele: «Il top dopo Mou» Per lui era arrivata un’offerta (Anzhi): rifiutata Si è allenato anche in ferie, oggi gioca a Como DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)

Due cose tanto per cominciare. La prima: in Wes non c’è traccia di pancia in eccesso, tanto per appiattire voci di peso in più. La seconda: questa sera a Como potrebbero zampillare i primi segnali di Sneijder nella nuova Inter 2012-2013. Il genio olandese è pronto a riprendersi il mondo nerazzurro e già nell’amichevole contro il Como il suo impiego potrebbe diventare concreto: un tempo, non tanto di più. Morale: il progetto «Alta Qualità» di Stramaccioni potrà contare su Wesley, uno che qualitativo lo è un bel po’. Il Piu Sneijder, rispetto a un anno fa, non è nella centrifuga del mercato. Nell’estate 2011 pareva pronto a salutare, anche perché la società gli aveva fatto capire che se fosse arrivata un’offerta congrua l’addio sarebbe scattato. Solo che l’interruttore alla fine scattò (sorprendente) per Samuel Eto’o, azionando di fatto il primo abbattimento agli ingaggi che oggi è prioritario, visti gli imminenti saluti di Julio Cesar, Maicon e Pazzini. Insomma, oggi Wesley è dentro al progetto Inter. E, partito Ibra, al momento è il Top Player della serie A oltre che il campione più pagato con oltre 6 milioni di euro all’anno. Un campione di tutto per il quale si è mosso l’Anzhi e (a mo’ di sondaggio) Zenit e Fenerbahçe sen-

za trovare il suo consenso o senza offrire la cifra adeguata, perché chi ha Sneijder non lo svende. Wes sta troppo bene a Milano, così come lady Yolanthe. E, soprattutto, Wes è fra i tanti «rapiti» da Strama.

manda una email a Sneijder dicendo che Yuto sta arrivando, Sneijder che invia un sms al tecnico scrivendo «allora fategli preparare un vassoio di sushi...». Piccoli esempi: Wes nel mondo Inter ci sta alla grande.

Quel feeling con Strama Con Stramaccioni c’è dialogo, sintonia, condivisione, c’è che alla fine del campionato passato il tecnico non metteva mai in discussione Wesley, c’è che i due parlano la stessa lingua, quella della qualità applicata al calcio. Wesley e Strama si sono sentiti anche durante il periodo di vacanza che l’olandese ha svolto prima a Ibiza e poi in Sardegna: nel giorno in cui Stramaccioni fece la sua prima conferenza stampa, i due si telefonarono una paio di volte per sistemare concetti di mercato con allegato un «Wes è il mio numero 10» di Strama. Poi è capitato che i due si siano scritti anche in coincidenza con l’arrivo a Pinzolo di Nagatomo. Il tecnico che

Dopo Mou, the Best E i motivi di questo sono svariati. Si parte proprio da Stramaccioni: al Trofeo Tim i due, prima o durante gli intervalli dei match, dialogavano e ridevano e si facevano battute proprio con Nagatomo in mezzo. Per il tecnico, l’olandese ha recentemente avuto parole che non si regalano facilmente. «Credo che resterò all’Inter, anche perché mi trovo benissimo — ha detto il numero 10 a soccernews — ci saranno rinforzi sul mercato e c’è un allenatore very good, molto bravo. Dopo Mourinho lui è sicuramente il migliore, e non lo dico perché è l’attuale allenatore ma per il tipo di gioco che propone e perché porta entusiasmo». Il resto è appartenenza a un sistema che lui adora: se dovesse davvero restare — cosa certamente più probabile che no — sentirebbe come tanti la mancanza della Champions ma di certo la sua testa si è già sintonizzata sulla nuova avventura, quella di Europa League per la quale sta lavorando intensamente, da giorni, giorno dopo giorno e più di altri.

COSÌ IN EUROPA LEAGUE?

GDS

Oggi in campo Wesley aveva le vacanze fissate fino al 20: significa che in quel giorno poteva

È IL PIÙ PAGATO IN SERIE A LA TOP TEN DEGLI STIPENDI WESLEY SNEIJDER (Inter) GIANLUIGI BUFFON (Juventus) DANIELE DE ROSSI (Roma) FRANCESCO TOTTI (Roma) JULIO CESAR (Inter) DIEGO MILITO (Inter) ANDREA PIRLO (Juventus) ESTEBAN CAMBIASSO (Inter) PHILIPPE MEXES (Milan) ROBINHO (Milan)

6,5 milioni 6 milioni 6 milioni 5 milioni 4,5 milioni 4,5 milioni 4 milioni 4 milioni 4 milioni 4 milioni

stare ancora in panciolle, invece si è messo in macchina ed è andato ad Appiano Gentile a lavorare subito. Aveva voglia di rimettersi subito in gruppo: corse (fatte anche durante le vacanze), palestra, compiti specifici, doppi allenamenti, viaggio a Bari per stare con la squadra, poi ancora allenamenti mattina e pomeriggio l’altroieri e ieri. Carichissimo. Wes, questa sera, potrà davvero essere in campo: Strama e il dottor Combi de-


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A

Wes

SUL TACCUINO

S

È arrivato tre anni fa Wesley Sneijder, 28 anni, è arrivato all’Inter nell’agosto 2009. A sinistra e qui sotto scherza con Stramaccioni (e Nagatomo) al Trofeo Tim di sabato scorso a Bari LIVERANI-IMAGESPORT-PHOTOVIEW

Destro 21 anni, attaccante del Siena. In pole position ci sono Roma e Juventus, ma l’Inter è in agguato, pronta a inserirsi

S Fernando 24 anni, brasiliano, centrocampista del Porto. Piace molto a Branca. L’Inter lo vorrebbe con la formula del prestito con diritto di riscatto

S Denis 31 anni, argentino, attaccante dell’Atalanta. Servirebbe come alternativa a Milito: per lui, offerta con soldi più prestito di Longo

cideranno se impiegarlo da subito al «Sinigaglia». La percentuale che oggi nasca la quarta stagione di Wes in nerazzurro è altissima, e sarà probabilmente un «riscaldamento» per Celtic-Inter di sabato e soprattutto per la Prima di Europa League del 2 agosto (contro Hajduk o Skonto). Alta qualità Nello scacchiere va-

riegato col quale Strama apparecchierà l’Inter, Sneijder sarà

centrale: nel 4-2-3-1 sarà l’uomo appena dietro a Milito, nel 4-3-2-1 potrebbe affiancarsi a Palacio dietro al Principe, in caso di due punte e un trequartista sarà il trampolino qualitativo. Perché il concetto centrale è quello: con Milito, Palacio, Cou, forse Lucas o chi per lui e Sneijder, per Stramaccioni Inter vuol dire Alta Qualità. E Wes ne è il garante. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AMICHEVOLE COMO-INTER (ORE 20)

Palacio e Coutinho probabili titolari Riposa Milito, il tecnico sperimenta Per Como Inter (ore 20), Sneijder dovrebbe partire titolare mentre Milito potrebbe riposare. COMO (4-3-3) Micai; Benvenga, Ambrosini, Sallaj, D. Donnarumma; Velardi, Ardito, Tremolada; Gotler, A.

Donnarumma, Gammone. All. Paolucci. INTER (4-3-2-1) Handanovic; Silvestre, Ranocchia, Chivu, M’Baye; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Sneijder, Coutinho; Palacio. All. Stramaccioni.

S Hernandez 21 anni, uruguaiano, attaccante del Palermo. Può fare la prima o la seconda punta. L’idea potrebbe essere di fare uno scambio di prestiti con Longo

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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L’OBIETTIVO

Occhio Moratti Il tuo Lucas sta scappando Lo United vuole il brasiliano Il San Paolo inizia a vacillare

Lucas Moura, 19 anni, centrocampista del San Paolo AFP DAL NOSTRO INVIATO

APPIANO GENTILE (Como)

La variante Sir Alex sembrava sparita. Invece no: dopo aver dichiarato il proprio interesse per Van Persie (in verità svelato dall’Arsenal per ripicca a un’azione di disturbo), ecco che Ferguson esce allo scoperto per quella che in tutto e per tutto dovrebbe essere la sua priorità: Lucas Moura, il talentino per il quale l’Inter stravede e che ora rischia di veder fuggire. È vero, no è falso, può essere La mattinata di ieri parte con il fragore che arriva dall’Inghilterra. Il Daily Mirror riporta delle frasi di Sir Alex Ferguson, tecnico-manager dello United. «Sì — ammette — vogliamo Lucas. Ci stiamo lavorando ma da qui a dire che è fatta ce n’è ancora, manca l’accordo». Un’ammissione che segue quella inerente a Van Persie, forse un depistaggio. Subito dopo la dichiarazione (l’offerta dello Utd sarebbe 35 milioni di sterline), il procuratore del giocatore si è affrettato a smentire («Queste sono tutte speculazioni dei giornali inglesi — dice Wagner Ribeiro — Posso garantire al 100% che Lucas non è del Manchester United e non è un giocatore ceduto») ma in serata si è aggiunta un’indiscrezione del sito Globoesporte. «Il presidente del San Paolo si è deciso a vendere il giocatore dopo aver capito che, davanti a una proposta che tocca i 40 milioni di euro, i tifosi non si ribelleranno». A questo punto, tutto è detto e tutto ormai può succedere. United e ancora Real Di certo l’Inter (che sta cedendo Castaignos al Twente con disturbo del Qpr, attende il Real per Maicon, valuta l’interesse-Juventus per Pazzini e quello del Tottenham per Julio Cesar) non molla: Stramaccioni e tutto lo staff di mercato adorano Lucas e gli ottimi rapporti che Branca e Ausilio hanno intrecciato con tutte le componenti (familiari e societarie) del giocatore lasciano pensare che non è ancora finita anche se sarà dura. L’offerta-United è concreta e fortissima. E nemmeno il Real Madrid (che ha problemi per Modric) ha veramente mai abbandonato l’idea di avere il numero 7 del Brasile. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RITIRI E MERCATO

Berlusconi promette: «Il Milan resterà in alto»

Silvio Berlusconi ANDREOLI

Gli azzurri Antonio Nocerino, 27 anni ANSA Antonio Cassano, 30 BOZZANI Riccardo Montolivo, 27 FORTE

Mare, sole, e anche calcio. Poche frasi, ma probabilmente quelle che Barbara Berlusconi voleva sentirsi dire dal padre. Senza entrare nello specifico, senza parlare di nomi che non avrebbe senso pronunciare, visto che il mercato è territorio esclusivo del signor Silvio e del suo braccio destro Adriano Galliani, i Berlusconi hanno ragionato un po’ sul Milan durante il weekend passato in Sardegna. A Villa Certosa. Fra un bagno e l’altro, Silvio avrebbe rassicurato Barbara sulla sua voglia di mantenere il club competitivo e di confermarlo come patrimonio fondamentale per il gruppo Fininvest. Austerità Di più, in questo mo-

mento, Berlusconi probabilmente non potrebbe dire neppure alla figlia. La decisione presa e poi cambiata nei confronti di Thiago Silva ha provocato malumori fra i tifosi: l’offerta era troppo alta per rifiutarla definitivamente, eppure

DAL NOSTRO INVIATO

MILANELLO (Varese)

Miniprezzi Questi sono i piani,

Il budget è limitato, ma Galliani prenderà i tre rinforzi chiesti da Allegri

BARBARA BERLUSCONI C.D.A. MILAN

il presidente non vuole dare l’impressione di mollare il club. Più volte negli ultimi mesi sono stati fatti tentativi di coinvolgere nuovi soci, per ora senza successo. Il Milan ha un marchio forte, ma non ha uno stadio e in generale è difficile trovare chi voglia investire nel calcio italiano. Berlusconi dunque andrà avanti: non vuole più ripianare grossi debiti ogni anno, però non vuole neppure che il Milan si ridimensioni in maniera netta.

a Milanello C’è Montolivo Occhi puntati su Cassano: avrà ancora il mal di pancia?

Silvio in vacanza rassicura la figlia Barbara: il club rimane un pezzo importante del gruppo Fininvest ALESSANDRA BOCCI MILANO

numeri& STATISTICHE

COMPRERÒ

D Azzurri oggi ARRIVA ANCHE MEXES

la teoria. La realtà di una squadra da ricostruire dopo la partenza di tanti giocatori è un’altra cosa: il Milan ha bisogno di rinforzi e spetterà come sempre a Galliani trovare i pezzi giusti. Il budget è limitato, minimo se paragonato a quello degli sceicchi: il Milan cercherà tre giocatori, uno per reparto, come richiesto dal suo allenatore. In linea di massima si potrebbero spendere dai 5 ai 7 milioni per il difensore e altrettanti per il centrocampista, un po’ di più per l’attaccante. Sono cifre orientative, ma da quel che filtra dalla società si capisce che soltanto una parte dei 62 milioni incassati dalla cessione di Thiago e Ibra sarà reinvestita. Di certo il Milan che debutterà in campionato il 26 agosto sarà molto diverso da quello visto in campo nel trofeo Tim. Giovani, ma non solo Piace la linea dei giovani, ma senza esagerazioni: il Milan ha bisogno anche di giocatori pronti, e ci sarà molto da fare anche per costruire i nuovi leader della squadra. Allegri si aspetta molto dalla maturazione di Pato,

anche se Boateng sembra il più indicato a prendere il posto che per un po’ è stato di Ibrahimovic. Il Milan dovrà soprattutto inventarsi un modo nuovo di giocare, ha detto l’allenatore, e questo probabilmente avrà fatto piacere al suo datore di lavoro: Berlusconi si è trovato spesso in disaccordo con Allegri. Se imposterà un Milan più veloce e più tecnico, il presidente non potrà che applaudire. Futuro prossimo Ma non sarà facile, almeno a guardare la rosa attuale. Da oggi, contro lo Schalke, comincia la marcia di un nuovo Milan: contro Chelsea, il 28 a Miami, e Real Madrid, l’8 agosto a New York, bisognerà evitare brutte figure in mondovisione, ma soprattutto piantare nuovi semi. Galliani sarà certamente presente per l’ultima tappa della tournée, contro il Real nel nuovo magnifico stadio degli Yankees: con l’amico Florentino Perez magari non farà affari come una volta, però l’idea del Milan è sempre quella di appartenere al top del continente. Con o senza budget.

C’è chi parte e c’è chi arriva. Mentre il Milan volerà in Germania per la seconda amichevole dell’estate, a Milanello si presenteranno i cinque reduci dagli impegni con le nazionali, ovvero gli italiani Abate, Cassano, Montolivo e Nocerino più il francese Mexes. Oggi sarebbe dovuto essere anche il giorno di Zlatan Ibrahimovic: se non ci fosse stato il trasferimento al Psg, anche lui si sarebbe rimesso al lavoro con la maglia rossonera e tutti gli occhi sarebbero stati puntati sui suoi piedoni. Invece l’attenzione sarà focalizzata soprattutto su Riccardo Montolivo e Antonio Cassano. Osservati speciali Per l’ex viola sarà una specie di primo giorno di scuola, visto che ha saltato il raduno. Finora è stato l’acquisto più importante del mercato rossonero e i tifosi s’aspettano tanto da lui, soprattutto dopo le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic. Di Cassano invece si cercherà di capire soprattutto l’umore: il giocatore era molto legato a Ibra e la sua cessione non può averlo lasciato indifferente. Inoltre già durante l’Europeo aveva parlato con un certo pessimismo del possibile addio di Thiago Silva («Senza di lui perdiamo tanto, Thiago è mezzo Milan») e anche del suo futuro in rossonero («Non so se resto»). Antonio ha trascorso le vacanze con la famiglia, ha staccato la spina per un po’ e adesso è pronto a tornare in pista. Al Milan lo aspettano per capire se il mal di pancia di cui si è parlato è stato solo momentaneo oppure è qualcosa di più. Anche perché la partenza dell’amico Ibra gli offre più chance di giocare e anche la possibilità di ritagliarsi un ruolo da leader. Oggi i cinque nuovi arrivi sosterranno i primi test fisici e resteranno a lavorare a Milanello anche domani e giovedì, quando gli altri avranno due giorni di riposo. Venerdì invece è prevista la partenza per lunga tournée negli Stati Uniti. f.d.v.

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AMICHEVOLE IN GERMANIA TRA I CONVOCATI C’È FLAMINI, ASSENTE AL TIM

test in agenda

Nel test con lo Schalke spazio a giovani e nuovi

Domani 10 sfide Pescara e Cagliari cercano conferme

DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE MILANELLO (Varese)

Germania, atto secondo. Dopo la doppia sconfitta con Juventus e Inter nel Trofeo Tim, il Milan cerca gloria a Gelsenkirchen, contro lo Schalke 04 dell’ex rossonero Huntelaar. Allegri ha convocato 23 giocatori: rispetto alla lista di Bari c’è anche Flamini, che ha smaltito l’affaticamento, mentre Abbiati e Constant (assenti al Tim) stanno ancora recuperando dai rispettivi problemi muscolari. «Piano piano ci metteremo a posto», ha detto l’allenatore subito dopo il Tim. Il Milan deve ancora metabolizzare l’addio di Ibrahimovic e Thiago Silva e, in attesa dei nazionali (che arriveranno oggi a Milanello), di Pato (impegnato con

SU MEDIASET PREMIUM

In campo alle 19 È sfida contro l’ex Huntelaar Così in campo a Gelsenkirchen, Veltins Arena alle ore 19. Schalke 04 (4-2-3-1) Fährmann; Uchida, Metzelder, Matip, Kolasinac; Jones, Moritz; Farfan, Holtby, Jurado; Huntelaar. All. Stevens. Milan (4-3-1-2) Amelia; De Sciglio, Bonera, Yepes, Antonini; Traoré, Ambrosini, Emanuelson; Boateng; Robinho, El Shaarawy. All. Allegri. Tv Diretta su Mediaset Premium.

OGGI ore 17.30 GENOA-Rappr. Valtellina a Bormio (SO) ore 19 Schalke 04-MILAN a Gelsenkirchen (Germania) ore 20 Como-INTER a Como

il Brasile olimpico) e di eventuali colpi di mercato, Allegri non può far altro che sperimentare con i giocatori che ha. I nuovi e i giovani Probabile che il tecnico insista su Traorè, che ha bisogno di entrare nei meccanismi della squadra. In attacco Robinho, arrivato al raduno in sovrappeso (cosa che non è stata gradita da Allegri), deve ritrovare la brillantezza, mentre El Shaarawy è apparso più tonico. In più ci saranno alcuni giovani che non vedono l’ora di mettersi in evidenza, come Simone Andrea Ganz, figlio di Maurizio, gioiello del vivaio rossonero, e Philipp Prosenik, attaccante austriaco acquistato dal Chelsea nella scorsa sessione invernale. Curiosità: anche lui è figlio d’arte, suo padre Christian è stato centrocampi-

Francesco Acerbi, 23 anni, riceve il cartellino viola per il fair play

sta della nazionale austriaca. Fair play Acerbi Intanto ieri Francesco Acerbi è stato premiato con il Cartellino Viola per il mese di maggio, riconoscimento nato dalla collaborazione tra Fiorentina e Mazda per promuovere il fair play nel calcio: il difensore in Palermo-Chievo 4-4 del 6 maggio scorso ha fatto assegnare un angolo agli avversari. Acerbi ha parlato anche della sua prestazione non brillante al trofeo

Tim: «I carichi sono pesanti e io sono grosso fisicamente e ci metto un po’ a mettermi in moto ma l’importante è essere pronti per il 26 agosto. Sono andati via due grandi giocatori, ora la società farà qualcosa sul mercato. Puntiamo a vincere il campionato». Acerbi ce la sta mettendo tutta: dopo il Tim si è fermato a dormire a Milanello per essere fresco e riposato al mattino. Allegri di sicuro avrà apprezzato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOMANI ore 17 ATALANTA-Renate a Clusone (BG) ore 17 BOLOGNA A-BOLOGNA B ad Andalo (TN) ore 17 PESCARA-Rappr. locale a Rivisondoli (AQ) ore 17.30 CHIEVO-Cremonese a San Zeno di Montagna (VR) ore 17.30 SIENA-LAZIO ad Auronzo di Cadore (BL) ore 18 CAGLIARI-Top Serie D a Serramanna (VS) ore 18 PALERMO-Maia Alta-Sudtirol a Merano (BZ) ore 18.15 UDINESE-Portogruaro a Villa Santina (UD) ore 20.30 CATANIA-Vicenza a Desenzano del Garda (BS) ore 0.30 Liverpool-ROMA a Boston (Usa)


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RITIRI E MERCATO

Avanti su Yanga-Mbiwa Il Milan gioca sul tempo Il Montpellier chiede 18 milioni, ma sarà costretto a fare sconti Più complicato Rolando: il Porto non scende sotto quota 15 LUCA BIANCHIN MILANO

Gli opposti attraggono, anche se il proverbio non dice proprio così. Rolando e Yanga-Mbiwa condividono il ruolo — difensore centrale, non si scappa — e un fisico notevole, ma per il resto sono parecchio diversi. Rolando ha un nome facile facile, ha esperienza internazionale e costa parecchio: facciamo tra i 10 e i 15 milioni. Mapou Yanga-Mbiwa ha uno scioglilingua nel nome, fino a un anno fa era quasi sconosciuto e nonostante tutto sembra un acquisto a costo contenuto. Il Milan in questi giorni pensa alla difesa — per l’attacco c’è tempo... — e valuta soprattutto questi due nomi. Più che una questione di scelte, sembra un affare di portafoglio: Galliani dovrà fare parecchi conti prima di affondare il colpo, ma le idee sono abbastanza chiare. Queste. Il preferito Rolando sarebbe la prima scelta. Piace perché ha il passaporto portoghese nonostante sia nato a Capo Verde e soprattutto perché con il Porto ha vinto tre campionati, varia argenteria locale e una Europa League. In una difesa che

I difensori Rolando, 26 anni IMAGE SPORT e Mapou Yanga-Mbiwa, 23 IPP

ha già nostalgia di Thiago Silva e Nesta, sarebbe un uomo di esperienza e per questo farebbe comodo. Problema: trattare col Porto è complicato, come si è accorto anche il Fenerbahçe. Rolando è valutato 15 milioni e il Milan per la difesa punta a spenderne massimo 6-8. In più, chi chiama in Portogallo trova dall’altre parte del filo Pinto da Costa, presidente-padrone del Porto a cui storicamente non piace fare sconti. In bocca al lupo...

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i giocatori già acquistati dal Milan: Montolivo, Acerbi, Constant, Traorè e Gabriel; 12 quelli che sono andati via

L’alternativa Mapou Yanga-Mbiwa invece è il giocatore

della settimana. Domenica l’altro presidente, Nicollin del Montpellier, ha sparato alto: «Per lui vogliamo 18 milioni». Non ci ha creduto nessuno, neanche L’Equipe, perché il contratto di Mapou scade nel 2013. Il Milan punta a tenere basso il prezzo e sa che la temperatura della trattativa salirà a fine mese, quando il Montpellier giocherà la Supercoppa francese col Lione a New York e tornerà in Europa. Ad Allegri il ragazzo piace mentre ieri Braida e Galliani hanno parlato con Oscar Damiani e Fabio Parisi, esperti di mercato francese: probabile che Yanga-Mbiwa fosse tra gli argomenti all’ordine del giorno. Altri nomi Davide Santon ieri si

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AL REAL DAL 2009

S IDOLO Ricardo Kakà è stato un giocatore molto amato dalla tifoseria rossonera: ha giocato al Milan dal 2003 al 2009.

S I TROFEI Il brasiliano con il Milan ha vinto uno scudetto, una Champions, un Mondiale per club, una Supercoppa italiana e una Supercoppa europea.

S Ricardo Kakà 30 anni, 6 stagioni al Milan AFP

EX ROSSONERO DIVORZIO ANNUNCIATO

Mou libera Kakà Ma sarà dura cambiare casa Chiarimento a Madrid: Ricky vuole restare in Europa, per via Turati rimane caro... ALESSANDRA BOCCI MILANO

Quarantacinque minuti per dirsi addio. Ieri Kakà si è incontrato con Josè Mourinho. E’ arrivato al Bernabeu accompagnato dal padre Bosco Leite. L’incontro era atteso da tutti, perché la situazione dell’ex Pallone d’oro stava diventando paradossale. Nel corso del colloquio. Mou avrebbe informato Kakà del suo ruolo all’interno del Madrid, destinato a un ridimensionamento. Mou vuole Modric, e Florentino Perez prima di spendere ha bisogno di liberarsi di un ingaggio pesante; Kakà può partire scegliendo fra le offerte che ha. Il Madrid spera che tutto si risolva in fretta e difficilmente il giocatore partirà per la tournée americana. Milan quota zero Il problema è che al momento

è fatto intervistare da calciomercato.com: «Fin da piccolo tifavo Milan, sarebbe bellissimo diventare rossonero. Avendo però giocato con l’Inter, forse dovrei rifletterci...». Che significa? Pochino, Santon dovrebbe restare al Newcastle. Da metà campo in su, invece, il Milan va avanti piano. In mezzo pensa sempre a Lassana Diarra, che però vuole 4,5 milioni all’anno, tantissimi per i nuovi parametri rossoneri. E per l’attacco... alt, l’attacco è argomento per agosto.

offerte vere non ce ne sono, a parte quelle arrivate dal Brasile e già rispedite al mittente. Come spesso capita, Kakà è prigioniero dell’ingaggio: ha ancora tre anni di contratto con il Real a dieci milioni, quote inavvicinabili per chiunque, a parte forse il Psg ancora preso dall’euforia dei primi shopping. Pensare a un ritorno al Milan al momento è fantascienza, e né Berlusconi né Galliani hanno preso in considerazione concretamente un’ipotesi che cozza con il piano di austerità. In più, Allegri ha bisogno di un attaccante vero e proprio, oltre che di un centrocampista puro, e nessuno dei due profili si adatta a quello di Ricardo. Ma Ricky da adesso ha il permesso di cercarsi un altro club in Europa. Premier e Parigi i luoghi preferiti.

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RITIRI E MERCATO

h Baby bomber crescono

i

IN RITARDO

IN FORMA

S Gargano Fa di tutto per mettersi in mostra. Segna un gran gol e poi si guadagna la giornata dopo l’uscita di Inler. L’abbraccio dei compagni è il regalo più bello

S Behrami Ultimo arrivato, ma già guizzante e intraprendete: conquista palloni in mezzo al campo e cerca il dialogo con i compagni. Già sintonizzato sulle frequenze giuste

S Fernandez Autorevole in chiusura. Dirige con personalità il reparto accanto a Grava e Aronica. Si spinge pure in avanti. Ha grandi margini di miglioramento

Napoli, ecco Novothny nel giorno di Gargano

S

Il 3-0 al Grosseto aperto dall’uruguaiano al 28˚ compleanno Dopo il rigore di Pandev, a segno anche il giovane ungherese DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO D’URSO DIMARO (Trento)

Un gol, un tracciante dall’alto valore simbolico, nel giorno del suo 28˚ compleanno. È la festa di Walter Gargano, uruguaiano a caccia di spazio e riconferme. Ma è pure la giornata da circoletto rosso dei baby in rampa di lancio. Il Napoli si diverte a scatenarli un giorno sì e l’altro pure. Una giostra di talenti e varietà di colpi infinita: nell’ultima amichevole in programma col Grosseto (Serie B), vinta 3-0 mischiando le carte all’inizio, il tecnico Walter Mazzarri ha liberato l’estro nella ripresa di Insigne, Fornito e Novothny, ungherese classe ’94 autore del sigillo finale, e ha potuto archiviare così 14 giorni di ritiro con grande soddisfazione. Felice «Nessuno ha saltato un allenamento. Ho visto grande attenzione da parte di tutti, Behrami ha provato ad assimilare subito cosa voglio. Un ambiente ideale. Col nuovo modulo Inler sarà decisivo», le parole del tecnico pronunciate prima del match con la squadra di Moriero, impreziosita da Kenneth Obodo, fratello del più noto Christian, Nicola Mancino ex Napoli 2003-’04 e dal gigante Sforzini, la scorsa stagione autore di 20 gol, tutti elementi di una squadra apparsa organizzata, già in forma, con i reparti corti e ben amalgamati. Il Napoli si è schierato con una difesa alternativa e a centrocampo col debuttante Behrami, con un Gargano motivatissimo e proprio con lo svizzero Inler che al 26’ ha dovuto lasciare il campo per una botta alla caviglia. Ma lo svizzero, a fine gara, ha rassicurato tutti sulle sue condizioni. Capolavoro Gli azzurri sono passati in vantaggio con Gargano (servito da Vitale): traiettoria a giro dal limite dell’area, palo interno e gol. Bello

Vargas In ritardo lo è certamente con il gol: s’impegna, sgomita, si sbatte, ci prova dalla distanza, ma non fa centro. Ha doti tecniche indiscutibili, ma deve colpire di più

Ad Auronzo si sgobba, a Roma si tratta. Mentre il ritiro della Lazio sotto le Tre Cime di Lavaredo volge al termine (giovedì ultimo giorno), nella Capitale il duo Lotito-Tare rimette in moto un mercato fermo ormai da troppi giorni. Il direttore sportivo che fino a domenica si è trattenuto ad Auronzo, proprio per questo ieri ha fatto rientro a Roma. E, insieme con il presidente, è stato subito impegnato in una giornata di fuoco. Scambio col Genoa La novità più importante, anche perché

Raiola bis: «Cavani resta prigioniero del presidente» DIMARO (Trento)

S Inler Lo svizzero risente dei notevoli carichi di lavoro. È stato più brillante in avvio di ritiro. Ma col passare dei giorni il mediano tornerà più lucido e scattante

S Walter Gargano, 28 anni, viene abbracciato dai compagni dopo che il suo tiro finisce sotto l’incrocio LUCIANO

SU TWITTER

Botta per Inler: «Tranquilli, è tutto okay» DIMARO (a.d’u.) «Tranquilli, tutto ok». Il Tweet di Gokhan Inler, uscito dolorante dal campo per una botta alla caviglia nel corso della sfida col Grosseto, è stato accolto con sollievo dai tifosi del Napoli: «Seconda settimana finita! Altra amichevole vinta ha scritto lo svizzero Sono uscito presto, un po’ di dolore ma sto bene. Il ritiro è terminato, ora un po’ di riposo». Appunto. Due giorni liberi, ma giovedì il gruppo si ritroverà a Castelvolturno, dove Maggio e De Sanctis si stanno già allenando. E ieri, infine, gli auguri di buon compleanno a Gargano sono pervenuti anche dal Pocho Lavezzi: su Twitter, ovviamente.

davvero. La partita è scivolata via senza intoppi, un tiro pericoloso di Mancino deviato in angolo da Colombo a parte. È stato il turno di Pandev, freddo nell’esecuzione di un rigore concesso per atterramento di un ispirato Vitale da parte di Celiak. Anche nella ripresa Mazzarri ha atteso invano il primo gol stagionale del cileno Vargas, sfortunato ma talvolta anche impreciso in alcune conclusioni, eppure al contempo ha potuto ammirare le scorribande del solito Insigne, pericoloso di testa al 12’ su cross di Bariti e al 39’ con un diagonale velenoso, l’acuto di Novothny di testa su assist di Hamsik e la traversa su calcio di punizione colpita da Fornito in chiusura di match: segno di personalità del centrocampista, capace di prendersi una bella responsabilità tra tanti campioni attorno. Il baby show del Napoli ha offerto un’altra graditissima puntata.

NAPOLI GROSSETO

3 0

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Gargano al 15’, Pandev (rig.) al 45’ p.t.; Novothny al 30’ s.t. NAPOLI (3-5-1-1) Colombo (dal 1’ s.t. Rosati); Grava (dal 15’ Cannavaro s.t. ), Fernandez (dal 28’ s.t. Britos), Aronica (dal 27’ s.t. Zuniga); Bariti (dal 28’ s.t. Celiento), Behrami (dal 1’ s.t. Dzemaili), Inler (dal 26’ p.t. Fornito), Gargano (dal 24’ s.t. Hamsik), Vitale (24’ s.t. Dossena); Pandev (dal 1’ s.t. Insigne); Vargas (dal 15’ s.t. Novothny). All. Mazzarri.

Dzemaili Non è in forma. Mancano i suoi proverbiali inserimenti in profondità. I due giorni di riposo lo aiuteranno a ritrovare la condizione migliore

GROSSETO (4-4-2) Bremec (dal 27’ s.t. Lanni); Celiak (dal 27’ Cipriani), Padella, Barba (dal 42’ s.t. Turay), Som (dal 1’ s.t. Calderoni); Antonazzo (dal 27’ s.t. Mancini e dal 42’ s.t. Guidone), Crimi (dal 10’ s.t. Asante e dal 42’ s.t. Uliano), Obodo (dal 15’ s.t. Da Silva), Mancino (dal 32’ p.t Esposito); Quadrini (dal 13’ s.t. Curiale), Sforzini (dal 13’ s.t. Giovio). (Formiconi). All. Moriero. ARBITRO: Brasi di Seregno. NOTE: spettatori 1.500 circa. Angoli 7-2.

imprevista, è stata rappresentata dal contatto con il direttore sportivo del Genoa, Capozucca. Col dirigente rossoblù si è parlato soprattutto di Sculli, rientrato alla Lazio dopo il prestito di sei mesi al Genoa. Un prestito che si sarebbe dovuto trasformare in un riscatto definitivo (almeno questo era quanto pensava la Lazio) e che invece non si è trasformato in nulla. I due club hanno ora ricominciato a parlare della possibilità che l’attaccante calabrese ritorni effettivamente a Genova, ma (e questa è la novità) nell’ambito di uno scambio con un altro giocatore, in modo da mettere in piedi un’operazione a costo zero. La Lazio ha chiesto il late-

Giandomenico Mesto, 30 anni ANSA

Giuseppe Sculli, 31 anni LAPRESSE

rale Mesto, che andrebbe a coprire una delle maggiori lacune dell’attuale rosa biancoceleste. Il Genoa ha preso tempo per valutare la fattibilità dell’operazione. Tutte da decidere anche le modalità dell’affa-

re (scambio alla pari o eventuale conguaglio a favore di uno dei due club; cessioni a titolo definitivo o scambio di prestiti). Ma intanto la trattativa fra le due società è stata intavolata.

Punzecchiature, provocazioni, rapporti tesi. Il botta e risposta tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e Mino Raiola, agente di Marek Hamsik, continua. Domenica il patron si era soffermato sul noto procuratore (definito nei giorni scorsi uno scocciatore) all’indomani di alcune sue dichiarazioni secondo le quali «Marekiaro» avrebbe dovuto trasferirsi altrove: «Questo scontro mi diverte. Lui entra a gamba testa, io replico a gamba tesa. Hamsik è la nostra bandiera», aveva ribadito il patron. Ieri, la replica dell’agente. Che ha accennato pure a Cavani, altra stella azzurra: «Il futuro di Edinson? Se avesse la possibilità di andar via, lo farebbe subito. Ma la possibilità deve dargliela De Laurentiis. Mi dispiace che ogni volta che apro bocca sul Napoli, su Hamsik o su Cavani, lui la prenda come una polemica. Ma lo accetto, mi è simpatico, non ho nulla contro di lui, anzi». Nemici mai? Ma Raiola ha prose-

guito il suo intervento e si è rivolto direttamente a De Laurentiis: «Se ci stiamo punzecchiando? Non è vero. Ho conosciuto il presidente del Napoli una sola volta, nel corso di una cena dopo una gara di Champions a Londra. Mi è molto simpatico, ha una signora splendida, ma è altrettanto vero che lui ha più timore nei miei confronti che io nei suoi. Questo mi fa piacere perché vuol dire che rispetta il mio lavoro. Se dice che sono un “rompiballe”, per me è un complimento. La storia mi darà ragione: ha venduto Lavezzi e ha trovato un gioiello come Insigne. Non avesse venduto Lavezzi, Insigne non sarebbe venuto fuori». a.d’u.

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Mesto per Sculli, la Lazio ora ci pensa STEFANO CIERI AURONZO DI CADORE (Belluno)

Il manager Mino Raiola AFP

DAL NOSTRO INVIATO

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STRATEGIE IL LATERALE GENOANO PUÒ ARRIVARE IN CAMBIO DELL’ATTACCANTE. XANDAO A UN PASSO. STOP DIAKITE

DAL NOSTRO INVIATO

CONTRO DE LAURENTIIS

OGGI IN CAMPO Xandao e Diakite Nel frattempo

Lotito e Tare stringono i tempi anche per Xandao. Il difensore brasiliano è vicinissimo ai biancocelesti e il suo acquisto potrebbe essere chiuso già nelle prossime ore: la differenza tra richiesta del Desportivo Brasil (3 milioni) e offerta laziale (2,5) è ormai davvero minima. Per un difensore che arriva, però, ce n’è un altro che dovrà star fermo ai box per un po’ di tempo. Gli esami cui si è sottoposto hanno escluso per Diakite fratture alla tibia sinistra, ma hanno evidenziato la presenza di un vasto edema. Il francese dovrà restare a riposo per 20 giorni. Oggi invece esami per l’altro infortunato Ederson (stiramento al collaterale del ginocchio destro): si teme uno stop di altre 2-3 settimane. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Genoa aspetta altre conferme da Anselmo BORMIO (a.d.r.) Occhi puntati su Anselmo per la seconda amichevole stagionale del Genoa contro una rappresentativa della Valtellina (a Bormio ore 17,30). Il brasiliano sta migliorando ogni giorno la conoscenza degli schemi richiesti da De Canio. Attesi anche Immobile, Ze Eduardo e Jorquera, grandi protagonisti della prima uscita. Ancora a parte Antonelli, Bovo, Marchiori e Kucka. Probabile formazione (4-3-3) Frey; Tomovic, Canini, Von Bergen, Moretti; Anselmo, Tozser, Merkel; Jankovic, Gilardino, Jorquera. All. De Canio.


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RITIRI E MERCATO

Sannino: «Vincere non è tutto» Il tecnico del Palermo: «Adoro Zeman, vorrei lasciare un segno nel calcio» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO MALLES (Bolzano)

Beppe Sannino è un predestinato. Nel senso che sa scegliere bene il treno su cui saltare. In corsa, come a Varese (con la squadra ultima in classifica in C2 arrivando fino ai play off per la A) o da fermo, come a Siena. Fosse arrivato a Palermo un anno fa, com’era possibile, probabilmente oggi non sarebbe più qui, finendo nella stagione più stramba della squadra siciliana, quella del dopo Pastore e Sirigu, un’annata di transizione che ha travolto tutti quelli che sono passati dalla panchina rosanero. E nel contempo non avrebbe potuto co-

CERCASI NUOVO DI VAIO

Pioli esalta Acquafresca «Col Bologna farà 10 gol» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI ANDALO (Tn)

Stefano Pioli, dai mille metri di Andalo dove è arrivato anche Alino Diamanti, traccia il primo bilancio della preparazione rossoblù. «Sicuramente positivo, stiamo lavorando bene, i miei giocatori si stanno impegnando al massimo, c’è grande sacrificio e tanta voglia di diventare squadra — dice l’allenatore parmigiano alla seconda stagione sulla panchina del Bologna — ma non voglio accontentarmi, chiedo a tutti di alzare l’asticella. Questa settimana i carichi di lavoro aumenteranno, dobbiamo mettere benzina per arrivare bene alla pausa natalizia e soprattutto per essere pronti nelle prime due giornate di campionato». Il mercato lo soddisfa: «La società sta facendo bene, il presidente Guaraldi e il digì Zanzi sono in sintonia con me. E i nuovi si stanno inserendo. Curci, reduce da un infortunio, è leggermente attardato. Motta, invece, e già in palla: mi aspetto che faccia il salto di qualità dopo tante squadre girate negli ultimi anni. Perez è un punto di riferimento. I due portieri partono alla pari, presto dovrò indicare una gerarchia ma sarà sempre il campo a validarla o a mutarla, questo concetto vale per tutti». Diamanti e Acquafresca Adesso

è il fantasista toscano il top player della squadra emiliana: «Alino è uscito migliorato e maturato dall’esperienza azzurra — continua Pioli —. Dovrà imparare a gestire il suo nuovo ruolo di leader ma non dovremo dipendere da lui come da nessuno degli altri giocatori. Quanto ad Acquafresca, sono convinto che abbia la profondità e pericolosità che ci garantiva Di Vaio. Quanti gol ha in canna Robert per accostarsi a Marco (l’ex capitano girava a 16 gol di media)? Non posso saperlo ma da quando alleno tutte le mie prime punte hanno sempre segnato in doppia cifra». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ronare la sua prima stagione di A, come quella ottenuta a Siena, nel dopo Conte: «Ma un allenatore non dovrebbe essere giudicato solo dai risultati, bisognerebbe conoscere quel che ci sta dietro». Belle parole ma non coniugabili col calcio di oggi. «Non sono uno che non pensa di diventare bravo e importante. Il mio augurio è quello di essere ricordato dai miei ex giocatori come l’allenatore capace di aver lasciato un segno». Per questo motivo in campo grida costantemente?

«Lo faccio perché i giocatori hanno bisogno di essere guidati». Insomma, per lei tra l’Alto Adi-

«

A Siena, dopo Conte, sapevo di avere addosso gli occhi di molti osservatori

ge e il Palermo è cambiato poco...

«È cambiata la gestione del materiale umano. E la categoria». Lei fu fra i primi a portare i ragazzini in ritiro precampionato...

«Anche se alla Vogherese per questo storcevano il naso. Vincemmo il campionato, ma non certo per il ritiro ma perché avevamo un’idea da perseguire. Però l’anno dopo l’intero

settore giovanile partì per il precampionato».

«La salvezza con il Lecco, anche se ho fatto 5 promozioni, di cui 4 consecutive. L’anno scorso ero il primo nella lista fra gli allenatori esonerati e anche quest’anno leggo le stesse cose». Qual è il sogno?

«Allenare una squadra i cui giocatori sappiano esprimere il meglio di ogni allenatore che hanno avuto in carriera».

Almeno un po’ sarà grato a Conte per aver vinto lo scudetto?

«Non è facile subentrare a un allenatore che ha ottenuto una promozione. Ma la cosa che mi gratifica è che alla fine il Siena abbia preso le mie sembianze. Però, sì, sono stato contento che Conte abbia conquistato lo scudetto con la Juve dopo aver vinto a Bari e a Siena, in B. E spero che il successo di Conte sia di buon auspicio anche per me».

E lei da chi pensa di aver preso qualcosa?

«Ammiro Zeman e mi piacerebbe avere la sua autorevolezza». Dove può arrivare il Palermo?

«Per ora penso a dare un’identità alla squadra che ha molte potenzialità ma che ha bisogno di una organizzazione di gioco».

Ma se non ci fosse stato il Palermo sarebbe rimasto a Siena?

«Non lo so, sapevo di avere qualche occhio puntato addosso».

Qual è stato il campionato più bello?

Cosa c’è dietro la salvezza?

«E chi lo sa, l’obiettivo ce lo costruiremo giorno per giorno». Giuseppe Sannino, 55 anni LIVERANI

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SVOLTA A NORDEST

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Stadio avanzato 25

I NUMERI

mila e 40 spettatori, questa la capienza dello stadio Friuli ristrutturato. La tribuna Ovest ne ospiterà 9.678. La capienza attuale è di 41 mila

17

i mesi per i lavori. Che dovrebbero partire nell’aprile del 2013 e concludersi nel settembre del 2014

25

milioni di euro il costo dei lavori

10

gli skybox con 76 posti

L’Udinese gioca già nel futuro Pozzo presenta il progetto del nuovo Friuli: «Vogliamo finire i lavori entro il 2014» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI UDINE

Vedere di questi tempi un presidente di una società di calcio e un sindaco a braccetto è un fatto eccezionale. A Udine succede perché ieri mattina Gianpaolo Pozzo e Furio Honsell hanno sancito il patto dello stadio. Non c’erano Friulano e San Daniele nel buffet, ma c’erano i vertici del Credito Sportivo, Paolo D’Alessio e Marcello Clarich, e il responsabile Figc dei progetti sugli stadi Michele Uva che si è lanciato: «È una giornata storica per il calcio italiano». Lo è perché, dopo lo Juventus Stadium, quello dell’Udinese sarà il secondo impianto di moderna generazione. «Un modello di ispirazione anche per altre municipalità», ha detto Honsell che con questa operazione si è guadagnato la fiducia della città per il prossimo manda-

«

Intendiamo staccare i nostri tifosi dalle tv e portarli vicino alla squadra

to. Nel 2013 a Udine si vota. Lavorando a stretto contatto con Pozzo e Alberto Rigotto, l’uomo che ha sacrificato molte notti per il progetto, ha dato una consistente mano al desiderio di Pozzo: «Avevo pensato ad andare a Pasian di Prato. Ora l’incubo è finito ed entro i primi sei mesi del 2013 cominceranno i lavori». Appalto Prima verrà indetta

una gara d’appalto per l’assegnazione e, a chi se l’aggiudicherà, l’Udinese darà liberta di spaziare con le idee. Ma chiederà consigli anche ai friulani. Rigotto pone un termine: «Nel settembre del 2014 vorremmo fare l’inaugurazione dello stadio a copertura totale». Verranno abbattute le curve, poi i distinti; l’impianto gioiello avrà 25 mila posti, 10 sky box, ristoranti e aree di intrattenimento. Il Comune potrà gestire 15 serate, quindi i concertoni dell’Azalea non spariranno. L’ingegner Roberto Regni, che ha in mano i lavori, punta su un fatto epocale: «Avvicineremo gli spalti al campo: si passa da 29 metri e 40 a 10».

In alto a destra uno scorcio dello stadio Friuli così com’è oggi. Nelle altre due immagini come sarà dopo l’imminente ristrutturazione. A sinistra Gianpaolo Pozzo, 71 anni, proprietario dell’Udinese dal 1986 PETRUSSI Come la Juve Il modello a cui fa riferimento l’Udinese è la Juve: «Col nuovo impianto hanno aumentato gli spettatori del 60 per cento e non hanno mai perso in casa», spiega il dg Franco Collavino. La società punta tanto sull’impianto che avrà in concessione per 99 anni e sulla fidelizzazione. Infatti investe 5 milioni, e per gli altri 20, necessari alla ristruttura-

zione, ottiene un finanziamento dal credito sportivo rimborsabile in 18 rate da 1 milione e 900 mila euro in 20 anni. Insomma, si è sviluppato un gran gioco di squadra. Squadra Felice per l’ufficializzazione, il patron ha anche fatto alcune considerazioni sulla squadra. Fiducia piena in Guidolin che bacchetta Muriel: «Il tecnico non lo giudico, per lui parlano i fatti.

Comunque le basi della squadra sono ottime. Abbiamo aggiunto velocità, maturità e giocatori di valore assoluto. Quel che voleva il tecnico. Su queste basi possiamo puntare almeno a 15 mila abbonati (3 mila tessere già rinnovate) perché ribadisco che la partita si vede allo stadio, non in tv. E noi con lo stadio completiamo il nostro progetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCATO

Rios è del Palermo Guarente a Bologna Parma: c’è Rosi E i rossoblù aspettano Escudé. Fiorentina: è il giorno di Viviano. Toro-Pazienza: passi avanti BREGA-CALVI-RUSSO

Inizio di settimana con diversi affari fatti. Arevalo Rios ieri a Londra ha firmato per il Palermo. Per il centrocampista uruguaiano accordo per un triennale sulla base di 700 mila euro a stagione; ai messicani del Club Tijuana vanno tre milioni di euro. Mosse Fiorentina Ufficiale l’arri-

vo in viola dell’esterno Cuadrado dall'Udinese (prestito con diritto di riscatto). Oggi sarà il giorno di altri annunci: la Fiorentina avrà, sempre in prestito con diritto di riscatto il portiere Viviano dal Palermo, col club di Zamparini che dovrebbe rilevare l’altra metà dall’Inter. In viola anche il centrocampista Della Rocca. Stand-by su Poli, attenzione sempre accesa su Elm (e Biglia). Piace anche Kone. Alejandro Rodriguez, del Las Palmas è in corsa per la Primavera viola. Toro attivo I granata si sono mossi per convincere la Juve a concedere Pazienza: l'operazione si potrà definire se Cairo acquisirà a titolo definitivo il centrocampista. Su Pazienza restano Fiorentina e Samp, che non molla Migliaccio, seguito pure dal Bologna. Il Torino in alternativa pensa a Tissone e insiste con l'Udinese per l’esterno Pasquale e la punta Barreto. Petrachi non abbandona la pista Marchese, ten-

Arevalo Rios, 29 anni. 31 presenze e 1 gol col Club Tijuana REUTERS

tato dalla Fiorentina. Ritorno di fiamma per l’esterno Cerci. Si muove il Bologna Oggi a Bologna arriva il centrocampista Guarente dal Siviglia per le visite mediche. Il Bologna attende oggi sempre dal Siviglia la risposta per Escudè. Per Gabbiadini, invece, bisognerà attendere ancora qualche giorno, quelli necessari all’accordo tra Atalanta e Juve. Idea last minute: Caetano dal Crotone. Strategie Pescara Il Pescara stringe per Modesto dal Parma e Crescenzi dalla Roma. Gli abruzzesi ieri hanno tenuto un vertice con la Lazio alla presenza di Lotito per Foggia e Carrizo (alternativa Benassi del Lec-

ce). Poche le chance di avere Floccari, mentre per Kozak si tratta. Domani c’è Rosenberg. Piace anche Terlizzi (Varese). Altre trattative Il difensore An-

gella dall’Udinese verso il Watford. Il Fenerbache ha chiesto ai bianconeri Ighalo. Il Chievo cede Uribe all'Atletico Nacional, Rosina (Zenit) è stato proposto all'Atalanta e Torino. Il Parma ha ripreso i contatti con El Kaddouri del Brescia, mentre è molto vicino l’esterno Rosi dalla Roma. Per la punta De Luca (Varese) c’è sempre il Catania (idea Bojinov) che deve definire i casi Barrientos e Gomez. Infine l’Atalanta ai dettagli per il difensore Stendardo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le trattative delle venti di

ATALANTA

BOLOGNA

ALLENATORE Colantuono (c) ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Almici (d, Gubbio FP), Ardemagni (a, Modena FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente) PARTENZE Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, f.c.), Carrozza (c, Verona) OBIETTIVI Migliaccio (c, Palermo), Sardo (d, Chievo), Longo (a, Inter), Troisi (a, Kayserispor), Natali (d, Fiorentina), Fernandez (d, Napoli), Stendardo (d, Lazio)

ALLENATORE Pioli (c) ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional Montevideo), Motta (d, Catania) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Napoli FP), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino), Mudingayi (c, Inter). OBIETTIVI Guarente (c, Siviglia), Gabbiadini (a, Atalanta), Gomez (a, Verona). Escudé (d, Siviglia), Migliaccio (c, Palermo), Natali (d, Fiorentina)

CAGLIARI

CATANIA

CHIEVO

ALLENATORE Ficcadenti (c) ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Migliore (d, Crotone), Rigione (d, Inter), Giorgi (c, Siena), Barillà (c, Reggina)

ALL. Maran (n) ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Martinho (c, Cesena FP), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (a, Racing) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Juve FP), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, Siena) OBIETTIVI De Luca (a, Varese), Antei (d, Grosseto), Melazzi (a, Danubio), Ferreyra (a, Banfield)

ALLENATORE Di Carlo (c) ARRIVI Guana (c, Cesena), Rigoni (c, Novara) Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Farias (a, Nocerina FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Granoche (a, Varese FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari), PARTENZE Gulan (d, Fiorentina FP), Dainelli (d, Genoa FP), Sammarco (c, Samp FP), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, f. c.), Uribe (a, Atl. Nacional), Bradley (c, Roma) OBIETTIVI Caracciolo (a) Greco (c, Roma), De Luca (a, Varese), Alfaro (a, Lazio)

FIORENTINA

GENOA

INTER

ALLENATORE Montella (n) ARRIVI Seferovic (a, Lecce), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Jrs),Cuadrado (c, Lecce), Lupatelli (p, Genoa) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, J. Stabia), Matos (a, Bahia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d), Natali (d) e Marchionni (c, f.c.), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Samp) OBIETTIVI Viviano (p) e Della Rocca (c, Palermo)

ALL. De Canio (c) ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Dainelli (d, Chievo), Immobile (a, Pescara), Perin (p) e Lazarevic (c, Padova), Polenta (d, Bari), Rennella (a), Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Univ.), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), M. Martinez (d, Racing), Velazquez (d, Independ.), Canini (d, Cagliari), Bertolacci (c, Lecce) PARTENZE Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto FP), Lupatelli (p, Fiorentina) OBIETTIVI Barrientos (a, Catania), Borriello (a, Juventus), Rosi (c, Roma)

ALL. Stramaccioni (c) ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna), PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Faraoni (c, Udinese) Cordoba (d) e Orlandoni (p, f.c.) OBIETTIVI Lucas (a, San Paolo), Debuchy (d, Lilla), Cissokho (d, Lione), Fernando (c, Porto)

JUVENTUS

LAZIO

MILAN

ALL. Conte (c) ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, Udinese FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Pogba (c, Manchester United), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, f.c.), Estigarribia (c, Desp. Maldonado) OBIETTIVI Armero (c, Udinese), Suarez (a, Liverpool), Van Persie (a, Arsenal), Destro (a, Siena), Jovetic (a, Fiorentina), Pazzini (a. Inter)

ALLENATORE Petkovic (n) ARRIVI Stendardo (d, Atalanta FP), Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Samp FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, f.c.) OBIETTIVI Hetemaj (c, Chievo), Balzaretti (d, Palermo), Mayuka (a. Young B.), Guidetti (a. Man.City), Xandao (d, Sporting Lisbona), Poulsen (d, Az Alkmaar), Caceres (d, Maiorca)

ALL. Allegri (c) ARRIVI Didac (d, Espanyol), Taiwo (d, Qpr), Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy) PART. M. Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Liverpool), Roma (p), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f.c.), Thiago Silva (d) e Ibra (a, Psg) OBIETTIVI Tevez e Dzeko (a, Man. City), Damiao (a, Internacional), Rolando (d, Porto), Matri (a, Juve), Yanga Mbiwa (d, Montpellier), Alex (d, Psg)

NAPOLI

PALERMO

PARMA

ALLENATORE Mazzarri (c) ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Vitale (d, Bologna FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina) PARTENZE Lavezzi (a, Psg), Fideleff (d, Parma), OBIETTIVI Miranda (d, Atletico Madrid), Benatia (d) e Armero (c, Udinese), Cissokho (d, Lione), Ocampos (a, River Plate), Uvini (d, San Paolo), Palombo (c, Inter), Balzaretti (d, Palermo)

ALLENATORE Sannino (n) ARRIVI Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), Simon (c, Bari FP), N. Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, Montevideo Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona) OBIETTIVI Giorgi (c, Siena), Pozzi (a, Sampdoria),

ALL. Donadoni (c) ARRIVI Pellé (a, FP), Ninis (c, Panathinaikos), Portin (d, Padova FP), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Bajza (p, Dubnica), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a, Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, A.Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Mastriani (a, Cerro), Rosi (c, Roma)

PESCARA

ROMA

SAMPDORIA

ALLENATORE Stroppa (n) ARRIVI Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella R.), Bjarnason (c, St. Liegi), Chiaretti (a, Taranto), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais) PARTENZE Kone (c, Atalanta FP), Immobile (a, Genoa FP), Insigne (a, Napoli FP), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c) e Nicco (c, f.c.), Gessa (c, Cesena), Verratti (c, Psg) OBIETTIVI Benassi (p, Lecce), Kozak (a, Lazio), Modesto (d, Parma), Carrizo (p, Catania), Rosenberg (a, Werder), Weiss (c, Man. City), Perquis (d, Sochaux), Jonathas (a, Brescia), Foggia (c, Samp), Terlizzi (d, Varese)

ALL. Zeman (n) ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Okaka (a, Parma FP), Julio Sergio (p, Lecce FP), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Pizarro (c, Man. City), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Svedkauskas (p, Fiorentina), Bumba (c, T. Mures), Bradley (c, Chievo), Yamnaine (d, Parma) PART. Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Valencia), Antunes (d, Pacos), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Greco (c, Olympiakos), Simplicio (c, f.c.) Curci (p, Bologna) OBIETTIVI Destro (a, Siena), Jung (d, Eintracht), Piris (d, S. Paolo)

ALL. Ferrara (n) ARRIVI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), Piovaccari (a, Brescia FP), De Silvestri (d, Fiorentina) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma), Fornaroli (a, Panathinaikos) OBIETTIVI Gonzalez (a, Siena), Livaja (a, Cesena), Migliaccio (c, Palermo), Estigarribia (c), Bouy (c) e Pazienza (c, Juve), Jonathan (c, Parma), Kasami (c, Fulham)

SIENA

TORINO

UDINESE

ALLENATORE Cosmi (n) ARRIVI Dellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma), Campagnolo (p, Catania) PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino) OBIETTIVI Polenta (d, Genoa), Eramo (c, Crotone), Scapuzzi (a, City), Caldirola (d, Brescia), Ragusa (a, Reggina), Carrozzieri (d, Lecce), Neto (d, Nacional Madeira)

ALL. Ventura (c) ARRIVI Gillet (p, Bologna), Gorobsov (c. Timisoara), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c, Cesena), Gazzi (c, Siena), Ferronetti (d, Udinese) PART. Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Pazienza (c, Juve), Antenucci (a, Catania), Tissone (c, Maiorca), Floccari (a, Parma), Pozzi (a, Samp), Kozak (a, Lazio), Marchese (d, Catania), Terranova (d, Sassuolo)

ALL. Guidolin (c) ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Cuadrado (c), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (d, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Pawlowski (p, Lechia D.), Allan (c, Vasco G.), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PART. Pazienza (c, FP), Asamoah (c) e Isla (c, Juve), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter), Ferronetti (d, Torino) OBIETTIVI Jonathas (a, Brescia), Falkenburg (a, AZ), Brahimi (c, Rennes), Frei (c, Basilea)

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MONDO

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Sgambetti milionari Ancelotti-Di Matteo, sfida all’ultimo dollaro

LE STELLE DI CARLO

S

Il tecnico del Psg: «Noi sperperiamo? No, copiamo i Blues» Quello del Chelsea: «Mi sembrano come il Manchester City» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

Javier Pastore è super ispirato. Inventa il vantaggio francese: compie una magia in palleggio e manda sul palo. Nene insacca AFP

Il buonumore di Carlo Ancelotti dura un paio di domande. La sua faccia s’incupisce quasi subito, quando un giornalista gli chiede se non sia una vergogna sperperare milioni di euro mentre mezza Europa è economicamente in ginocchio. «Questa è una domanda politica e qui siamo in uno stadio: preferisco rimanere in tema», si risente. Appare evidente che al suo Psg vincere non sarà sufficiente, perché quando metti su uno squadrone da fantacalcio cominci a diventare un pelo antipatico. Ma monsieur Ancelottì, in un ottimo francese, sul tema si fa trovare pronto: «Per essere come il Chelsea, una delle migliori squadre in circolazione, devi fare così: loro hanno iniziato il progetto dieci anni fa, noi siamo appena partiti».

S Ezequiel Lavezzi L’ex napoletano è già pimpante e bene inserito, anche se dopo 3’ butta al vento un’occasionissima a tu per tu con Cech AFP

Arriva Ibra Sull’erba adattata al

soccer del mitico (anche se è quello nuovo) Yankee Stadium, il duello con il connazionale Roberto Di Matteo finisce 1-1, in una partita che se non fosse alla fine di luglio sarebbe già di cartello. Soddisfatto? «Molto soddisfatto», replica l’allenatore che fino al 2011 sedeva su quella dei Blues. E aggiunge: «Abbiamo affrontato una delle più forti d’Europa e ce la siamo cavata molto bene. Buona intensità nel primo tempo, buon controllo del match. Non siamo lontani dal gioco che ho in mente». E annuncia che Ibrahimovic arriverà quest’oggi nel buen retiro di Princeton, sede di una delle più rinomate università Usa, e potrebbe già giocare sabato a Washington contro i locali D.C. United della Mls: «Magari una mezz’oretta. Dipende da come si sentirà. Difficoltà con uno come Ibra? Ho allenato tantissima gente e non ho mai avuto problemi. Credo che anche con lui instaurerò un ottimo rapporto, perché è un vincente e un professionista serio: esattamente ciò che mi piace di un giocatore». Ancelotti è contento anche di Verratti e Lavezzi: «Marco ha carattere e personalità: si è inserito bene pur non

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Già di fronte ai grandi: Marco Verratti, a destra in rosso con il 24, fronteggia Ramires del Chelsea REUTERS

conoscendo ancora i nostri meccanismi. Ezequiel, nonostante la forma approssimativa, è l’uomo che ha creato molti pericoli». L’intero stadio (38.202 paganti), però, spinge la squadra inglese e sembra palese che se con i soldi il Psg è riuscito ad acquistare molti top player, per creare un «fan base» mondiale avrà bisogno di più tempo. Dice Di Matteo: «Stanno copiando ciò che ha fatto il Manchester City negli ultimi due anni. Ora in Champions abbiamo un’avversaria in più: loro. È il nuovo trend del calcio e bisogna accettarlo. Per lo spettacolo è sicuramente una cosa positiva». Ma il tecnico campione d’Europa rassicura anche il nostro movimento: «Il football italiano sta bene, basta osservare la Nazionale di Prandelli. I giocatori vanno e vengono: c’è sempre un ricambio, vedrete non ci saranno problemi».

Antipatici

Carlo Ancelotti, 53 anni AFP

Roberto Di Matteo, 42 anni AP

LA PARTITA FINISCE 1-1

Lavezzi ispirato Magie di Pastore Nene e Piazon gol

Marco Verratti L’ex pescarese debutta con grinta: si fa ammonire per un intervento poco amichevole dopo appena un quarto d’ora AFP

Il Psg domina il primo tempo. In evidenza Lavezzi che spreca al 3’ davanti a Cech e dà energia. Ma è un ispirato Pastore che, con una magia in palleggio, innesca il vantaggio: al 30’ supera nello stretto due avversari dentro l’area e dalla linea di fondo manda sul palo. Il rimbalzo finisce sui piedi di Nene che insacca l’1 0. Dopo aver subito per un tempo, il Chelsea inizia a farsi pericoloso nella seconda parte. Gioca anche Terry, alla prima apparizione dopo la vicenda giudiziaria. Il pari, meritato, arriva all’82’ con il brasiliano Piazon che spinge in rete un cross basso di Ramires per l’1 1 definitivo. m.l.p.

Seedorf: festa con sconfitta

Oggi e domani la Champions Il Salisburgo e il Debrecen costretti alla rimonta

Il Botafogo si era preparato per la giornata indimenticabile: quella del debutto di Seedorf. Maglie arancioni in omaggio all’olandese; un cartello lo paragona persino a Gérson, centrocampista campione mondiale del 1970 con la Seleção e uno dei maggiori fuoriclasse della storia del club. Pubblico totale di 34.621 unità (29.943 pagan-

Grande giocata La prestazione

di Seedorf non è male: 29 passaggi dei quali solo cinque sbagliati; due assist, non sfruttati. Al 28’ del primo tempo la grande giocata dell’ex centrocampista di Sampdoria, Inter e Milan: scatta sul centrosinistra, supera Gilberto Silva, campio-

Modric fa le bizze Multato, ma ora è asta mondiale Niente tournée col Tottenham Dovrà pagare 100 mila euro Real e Psg sempre in attesa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

La foto a pagina 22 dell’inserto sportivo del Daily Telegraph è lo spot dello sciopero di Luka Modric, 26 anni, il talento ribelle del Tottenham che vuole giocare a tutti i costi nel Real Madrid e ha rifiutato di partecipare alla tournée degli Spurs negli Stati Uniti: lui e un amico al mare, in Croazia, impegnati in una partita a carte e suo padre, Stipe, sdraiato sul lettino a prendere il sole. Da ieri il suo grande rifiuto ha anche un costo: il Tottenham lo ha multato con il taglio di due settimane di stipendio. Una somma niente male: 80 mila sterline (circa 102 mila euro). Modric non ci ha pensato due volte: per evitare ulteriori guai è tornato ad allenarsi con i giovani dell’accademia, in attesa che la situazione si sblocchi. Villas Boas Il Tottenham chiede 40 milioni di ster-

line. Il Real ne offre 27, circa 34,5 milioni di euro. Non sarà facile arrivare a un accordo anche perché, come ha rivelato al giornale spagnolo «As» il tecnico portoghese André Villas Boas, «il presidente si è arrabbiato. Modric, rifiutando di partire per la tournée negli Stati Uniti, ha solo peggiorato la situazione. Ora sarà davvero difficile trovare una via di uscita». Modric tocca ferro. Da un anno sta cercando di lasciare gli Spurs. Nell’estate 2011, il suo nome galleggiò a lungo nelle trattative del Chelsea, dove, scherzo del destino, c’era al governo Villas Boas. Il portoghese potrebbe perderlo nei prossimi giorni, dopo aver cullato l’idea di costruire il nuovo Tottenham attorno a lui. Asta internazionale Molto dipenderà dal Real Ma-

drid — bisogna alzare l’asticella dell’offerta, ma come reagirà la Spagna in pieno dramma economico ? — e moltissimo da Daniel Levy, uomo d’affari e dal 2001 proprietario del Tottenham. Levy già costrinse Modric nel 2011 a restare negli Spurs, impugnando il contratto valido fino al 2016. Ora potrebbe ribadire la linea delle fermezza, anche se dietro le quinte si sussurra che, in realtà, Levy voglia solo creare le premesse per un’asta internazionale. Modric piace anche al Psg, ma il club francese ha speso molto con gli acquisti di Lavezzi, Ibrahimovic, Thiago Silva e Verratti. Serve davvero arruolare anche Modric? © RIPRODUZIONE RISERVATA

RITORNO 2˚ TURNO PRELIMINARE

ti) allo stadio Engenhão, in cui entrano 46 mila spettatori, ma tutto ciò non basta. Il Grêmio guastafeste vince 1-0 e rovina la giornata ideale del club di Rio.

Luka Modric, 26 anni, croato del Tottenham REUTERS

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BRASILE IL BOTAFOGO PERDE, L’OLANDESE DEBUTTA FRA GLI APPLAUSI

MAURICIO CANNONE RIO DE JANEIRO (Brasile)

INGHILTERRA

ne mondiale col Brasile nel 2002, va sul fondo e crossa per la testa di Elkeson, che manda sopra la traversa. Ogni volta che Seedorf tocca palla i tifosi vanno in delirio. Ma il gol-partita è degli altri (Moreno). Al 25’ s.t., Seedorf viene sostituito da Rafael Marques ed esce applauditissimo. «È un peccato, non meritavamo di perdere», ha detto il protagonista. Avrà tempo per rifarsi. tempo scaduto invece per Joel Santana, esonerato dal Flamengo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ritorno del secondo turno preliminare di Champions. OGGI: Karagandy (Kaz)-Liberec (Cec) andata 0-1; Ventspils (Let)-Molde (Nor) 0-3; Salisburgo (Aus)-Dudelange (Lus) 0-1; Kiryat (Isr)-Zilina (Slvc) 0-1; Ekranas (Lit)-Shamrock (Irl) 0-0; Zestafoni (Geo)-Neftçi (Aze) 0-3; Sheriff (Mol)-Ulisses (Arm) 1-0; Basilea (Svi)-Flora (Est) 2-0; Debrecen (Ung)-Skenderbeu (Alb) 0-1; Partizan (Ser)-La Valletta (Mal) 4-1; Zeljeznicar (Bos)-Maribor (Slo) 1-4; KR Reykjavik (Isl)-Hjk (Fin) 0-7. DOMANI: Helsingborg (Sve)-New Saints (Gal) 0-0; Vardar (Mac)-Bate (Biel) 2-3; Linfield (N.Irl)-Ael (Cip) 0-3; Dinamo Z. (Cro)-Ludogorets (Bul) 1-1; Slask (Pol)-Buducnost (Mont) 2-0.

Taccuino RUSSIA

Capello sarà presentato giovedì MOSCA Capello sarà presentato giovedì. L’annun cio ufficiale dovrebbe arrivare oggi. Nello staff 5 italiani: Cinquini (manager), Galbiati (vice), Neri (preparatore atle tico), Tancredi (preparatore portieri), Panucci (studierà gli avversari); due i russi, Andrey Talalaev (allenatore tra duttore) e Nikolay Pisarev, c.t. dell’Under 21 che sarà in stretto contatto con Capello.

ESCLUSO DALL’ULTIMA EUROPA LEAGUE

Ricorso del Sion, il Tas dice no LOSANNA Il Tas di Losanna ha definitivamente ri gettato il ricorso del Sion dopo l’esclusione dall’Europa Le ague 2011/12 decisa dall’Uefa. Il club svizzero dove gioca Gattuso la scorsa stagione aveva schierato dei giocatori ingaggiati fuori dalle finestre di mercato consentite.


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MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

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SERIE B MERCATO

Doppio colpo Modena con Vitale e Signori Ternana: idea Zoboli Il Verona sta per chiudere con Cocco e segue anche Sforzini Mistero Papa Waigo: è a Dubai e non vuole tornare ad Ascoli BIANCHIN-ERCOLI

Siamo alla crisi diplomatica tra Senegal, Emirati Arabi e... Ascoli. Papa Waigo non ha risposto alla convocazione dei bianconeri, intenzionato a trasferirsi a Dubai. Poi ha implorato i dirigenti di non far valere l’opzione fino al 2014: «Ho gravi problemi familiari, non posso rimanere. Sono disposto a rinunciare a stipendi e premi». L’Ascoli non è d’accordo e lo invita a tornare per trovare «la soluzione migliore»: deve fare cassa e non vuole rinunciare gratis a un giocatore da 15 gol.

Gli umbri trattano Pugliese, che piace pure a Bari e Juve Stabia Barone: offerte dall’Azerbaigian Verona e Modena Il Verona, che ha meno problemi, pensa a due acquisti in attacco. Praticamente preso Cocco dall’AlbinoLeffe, non è lontano Sforzini dal Grosseto per cui bisogna però aspettare ancora qualche giorno. Due affari nello stesso reparto anche per il Modena: a centrocampo ennesimo ritorno di Signori dalla Samp, sulla fascia dovrebbe arrivare Vitale (Napoli, ultimo anno a Bologna) in prestito con diritto di riscatto della metà. Inoltre, sono ufficiali Sturaro e William dal Genoa, ora potrebbe toccare a Iunco (ok se si abbassa lo stipendio), Dalla Bona (affare complicato) e al portiere Manfredini, dalla Primavera della Fiorentina.

Ufficiali o quasi La Ternana in-

vece pensa alla difesa: l’ultima idea è Zoboli dal Brescia, mentre per il centrocampo piace Cia (AlbinoLeffe) e per la fascia Pugliese (Verona). Pugliese che però è anche tra gli obiettivi del Bari e della Juve Stabia, che ieri ha ufficializzato due giocatori: l’esterno svincolato Gorzegno, ex Empoli, firma un biennale mentre il centrale Figliomeni dal Varese si accorda per tre stagioni. Vicino un annuncio anche per il Lanciano, che a breve dovrebbe ufficializzare Tommaso Ceccarelli dalla Lazio e un duo, il centrocampista Minotti e il difensore Almici, in prestito dall’Atalanta. Intanto per l’attacco lavora su Bernacci oltre che su Foti e Ciofani. Un giovane, infine, per il Varese: Alessio Cristiano Rossi, attaccante di 19 anni svincolato dalla Triestina, firmerà in giornata. Per la difesa i biancorossi ragionano sull’ipotesi-Bianchetti dall’Inter mentre per la porta è nato un problema con Antonioli: l’accordo sembrava ormai fatto ma l’ex del Cesena ha preso tempo per problemi personali. Trattative Il Crotone dovrebbe

riprendere Vinetot dal Genoa. Il Brescia ha chiesto a Caracciolo di spalmare i 650mila euro di contratto su tre anni: complicato. L’Empoli si avvicina alla punta Cori (Cesena, ex Carrarese) e ha fatto un sondaggio per il mediano Bottone (Frosinone), che piace anche alla Juve Stabia. Infine, l’estero: Simone Barone, ex Livorno svincolato, ha ricevuto richieste da due squadre dell’Azerbaigian, Baku e Qabala.

A Il Lecce tra i dubbi

GLI OBIETTIVI

S Andrea Cocco, 26 anni. L’attaccante dell’Albinoleffe rimarrà in serie B. È vicinissimo il suo passaggio al Verona.

S Davide Zoboli, 30 anni. Il difensore ex Brescia è pronto a una nuova avventura. Su di lui punta forte la Ternana

Luigi Vitale, 24 anni REUTERS

LE INDAGINI

Ultrà del Livorno insieme ai No Tav Ci sono anche alcuni ultrà del Livorno tra i simpatizzanti No Tav che in questi giorni sono arrivati in Val di Susa per prendere parte alle proteste contro la ferrovia Torino Lione. La Digos di Torino, nelle indagini sui protagonisti degli scontri, sta vagliando la posizione di una sessantina di persone, alcune delle quali giunte in Valle la sera stessa di sabato per prendere parte all’assedio del cantiere.

S Marco Bernacci, 28 anni. L’attaccante, ex Livorno, ha rescisso col Bologna: ora è la nuova idea del Lanciano

Ma Lerda aspetta i primi rinforzi

Il mercato si muove: in arrivo Memushaj e Vinetot, si punta anche su Cacciatore. Debutto con 20 gol DAL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE CALVI TARVISIO (Udine)

Una goleada, giusto per mettere a frutto le prime lezioni di Franco Lerda. Al debutto stagionale in Valcanale, il Lecce passeggia, vincendo 20-0 con i dilettanti della rappresentativa Tarvisio (formazione di Terza categoria del torneo carnico, che schiera Gabrieli, terzo portiere giallorosso). Si diverte soprattutto Jeda (4 gol) e Lerda trae buone indicazioni dall’applicazione del 4-3-3, modulo nel quale si esalta Chiricò, rientrato al Lecce dopo il prestito al Lanciano. Nel primo tempo Giacomazzi, play davanti alla difesa, detta i tempi per le sovrapposizioni degli esterni. Nel tridente d’attacco, Corvia è il terminale che ha il compito, con sponde e scarichi, di aprire varchi per Jeda e Chiricò. Non fa testo, ovviamente, il risultato (triplette per Rosafio e Falcone), valutato che non c’è resistenza da parte degli avversari. Ma Lerda è soddisfatto, «anche perché al mattino avevo impegnato i giocatori in un duro lavoro a livello aerobico». Incertezza In attesa di conoscere in qua-

le campionato giocherà, il club di Tesoro è condizionato sul mercato. Dopo il ritorno di Chevanton e il prestito del difensore Diniz (per il momento svolge lavoro differenziato), ottenuto dal Milan, nelle prossime ore il Lecce dovrebbe annunciare l’acquisto del centrocampista albanese Memushaj (ex Chievo) dal Carpi e del difensore Vinetot (è in comproprietà tra Genoa e Crotone). Da definire le trattative per l’esterno sinistro Cacciatore (Sampdoria). «Non ho visto giocare Memushaj ma tanti me ne parlano bene - dice Lerda -. Magari prenderò informazioni anche da Notaristefano, suo allenatore nel Carpi. Ho già capito, però, che Memushaj può fare al caso del Lecce». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LECCE-RAPPR. TARVISIO 20-0. MARCATORI Jeda al 2’, 4’, 8’ e 13’, Delvecchio al 5’, Chiricò al 6’, Giacomazzi al 12’, Corvia al 20’ e 21’, Piatti al 43’ p.t.; Grossmuller al 3’, 10’, Speziale al 6’, Bergougnoux al 16’, Rosafio al 19’, 30’ e al 36’, Falcone al 34’, 41’ e 43’ s.t. LECCE p.t. (4-3-3) Benassi; Donati, Ferrario, Esposito, Mazzotta; Piatti, Giacomazzi, Delvecchio; Chiricò, Corvia, Jeda. All. Lerda. LECCE s.t. (4-3-3) Petrachi; Semenzato, Romeo, Legittimo, Nunzella; Palumbo, Grossmuller, Bergougnoux; Rosafio, Speziale, Falcone.

SASSUOLO

JUVE STABIA

Scontro: sviene un Primavera

Braglia soddisfatto «Ora siamo più forti»

Un giocatore del Sassuolo, il primavera Luca Benedetti, classe 1992 aggregato alla prima squadra ha riportato, dopo un violentissimo scontro di gioco, un trauma cranico che ha fatto temere il peggio. Il giocatore è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Baggiovara (Modena), dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso. In serata è stato dichiarato fuori pericolo.

GUBBIO (e.g.) Debutto stagionale con dieci gol per la Juve Stabia. Braglia: «Ho una rosa migliore ma l’obiettivo è la salvezza». JUVE STABIA-SAN MARCO 10-0 MARCATORI Mbakogu al 3', Zito al 7', Mbakogu all'11, Erpen al 16', Zito al 27', Danilevicius al 37' p.t.; Caserta al 9', Abdu al 24', Doninelli al 30', Caserta al 34' s.t. JUVE STABIA p.t. (4-4-2) Seculin; Baldanzeddu, Maury, Scognamiglio, Dicuonzo; Erpen, Jidayi, Genevier, Zito; Mbakogu, Danilevicius. s.t. Tempo (4-4-1-1) Nocchi; Vinci, Scurto, Mezavilla, Ciampi; Kyeremateng, Agyei, Doninelli, Gargiulo; Caserta; Abdu. All. Braglia

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LEGA PRO MERCATO NOVITA’ IL PROGETTO SPIEGATO IN UN CONVEGNO

L’Aquila: con 3 milioni spariscono le barriere L’AQUILA Il concetto, ormai, è chiaro: il calcio va ripensato. E così, mentre fuori campeggiava silenzioso lo striscione di protesta degli ultrà («Tessera del tifoso, unica vera barriera»), all’interno del salone delle conferenze Carispaq dell’Aquila venivano illustrati due progetti pilota per l’ intero panorama calcistico italiano: «Stadi senza barriere» e «Supporters Trust». Idee sviluppate in collaborazione tra L’Aquila e Lega Pro e per i quali anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è complimentato lodando lo spirito civico e l’impegno di solidarietà. Il primo riguarda l’abbattimento delle barriere tra il terreno di gioco e gli spalti con il duplice obiettivo di eliminare la violenza e riportare le famiglie allo stadio. Proposito che, nel caso specifico, verrebbe attuato nello stadio d’Acquasanta, che dopo il sisma del 2009 ospitò una delle tendopoli più grandi. Ed i cui

lavori, già appaltati dal Comune dell’Aquila per un importo di circa 3 milioni di euro, partiranno a breve per consegnare alla squadra di calcio cittadina un impianto moderno ed all’inglese, ristrutturato nelle tribune laterali ed ampliato con la realizzazione di due curve, per un totale di 7.500 posti. Il secondo consiste nel far entrare i tifosi nel governo della società con tutte le conseguenze in fatto di trasparenza. «È sintomatico che una città martoriata come L’Aquila abbia saputo sviluppare per prima queste idee – ha commentato il presidente della Lega Pro, Mario Macalli –. A ruota seguiranno anche Perugia e Catanzaro, ma speriamo siano progetti che contagino tutta Italia. Dimostreremmo che non solo il sistema calcio si può riprendere, ma si può anche migliorare».

La Cremonese su Marotta Ganci o Artistico a Pisa BARBIERI-BREGA-CECCATELLI

Alessandro Marotta, 26 anni LEZZI

E adesso sotto con gli attaccanti, con i nomi pesanti. In Prima la Cremonese è vicina a Marotta (Bari, ultimi sei mesi allo Spezia): c’è l’accordo con il giocatore, mancano alcuni dettagli con il club pugliese. In Toscana invece va registrato un doppio sondaggio del Pisa con il Frosinone per Ganci e Artistico. Figlio d’arte Dimitri Bisoli, clas-

se ’94, difensore centrale, da ieri è aggregato al Prato. A seguire i primi passi del figlio in maglia biancazzurra c’era il padre Pierpaolo ex allenatore anche dello stesso club toscano.

Alessandro Fallocco © RIPRODUZIONE RISERVATA

Massimo Ganci, 30 anni LIVERANI

Altre di Prima Il Gubbio ha avuto in prestito dal Parma il difensore Pambianchi (lo scorso anno alla Spal) e dall’Alto Adige a titolo definitivo Grea; nel mirino gli attaccanti Ricchiuti (Catania), Del Core (Andria) e

Bisoli Junior va al Prato. Accordo tra Bassano e Correa. Il Foligno vicino a Gatti Gambino (Trapani). L’Avellino stringe per Bariti (Napoli). Montalto (Ascoli) a un passo dal Como. Interesse del Trapani per Comini (Andria); sempre a Trapani saluta il d.s. Pastore. Ancora mistero sul nome dell’allenatore dell’Andria: la conferma di Cosco si sgonfia, le candidature di Di Costanzo e Sciannimanico sembrano fragili: si dovrebbe decidere oggi. La Paganese ha ripreso il difensore Agresta; firma un biennale come il portiere Pergamena (Milazzo). Il Catanzaro ha preso in prestito con diritto di riscatto l’attaccante Masini (Ascoli), già in Calabria nell’ultima stagione.

Seconda divisione Il Bassano ha raggiunto l’accordo con Correa dopo che l’argentino ha rescisso consensualmente il contratto con l’Avellino. Due rinnovi a Venezia: il difensore Scardala e il centrocampista Crafa. Martina: arriva Renato Ricci (Avellino) in prestito. Il Foligno annuncia Rampi (Livorno, biennale) e prende in prova Lepri (Viareggio) e Fabio Gatti (Lecco, ex Perugia). Niccolò Rosseti (Cesena) in prestito al Borgo a Buggiano. Ambrogetti lascia il Melfi e passa al Poggibonsi dove il difensore Dierna ha rinnovato per un anno. Il Casale piazza i colpi Grieco (Normanna), Cirina ed El Kamch (Poggibonsi), Moretto (Melfi), Capelli (Cagliari), Cristiano (Palazzolo), Di Martino (Sarzanese), Corsino (Ebolitana) e Molino (Sarzanese). Il Castiglione ha preso il portiere Bason (Rudianese). La Vigor Lamezia ha rinnovato con l’attaccante De Luca. La Normanna porta in ritiro anche Poziello (Isola Liri). Con un comunicato stampa apparso sul sito ufficiale del Fondi, il presidente laziale, Daniele Pili, si è dimesso: «Lascio per motivi personali che fanno parte di un progetto programmato nel tempo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012


MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

stelleCadenti di ALESSANDRA BOCCI

e parole che non gli aveva detto, che L erano state un po’ edulcorate, sfumate, alla fine sommerse sotto la grande rincorsa e la grande impresa (spezzare l’egemonia del Barça) sono state pronunciate ieri, e non c’è più nulla in sospeso: Mourinho ha consigliato a Kakà di cercarsi un’altra squadra se non vuole perdere il Mondiale brasiliano. «Qui ci sarà poco spazio per te». Certi incontri, al Bernabeu, di solito rimangono segreti, questo invece è stato scoperto e pubblicizzato. C’è chi sospetta che sia stato fatto apposta per mettere pressione al Tottenham, che alza il prezzo per Modric. Mourinho e il vec-

rossoFerrari

di CESARE FIORIO*

gombriamo subito il campo da errate conS vinzioni: se si dispone di una vettura non competitiva non c’è strategia che possa farti vincere il GP. Viceversa, se si ha una monoposto decisamente superiore ci si può anche permettere qualche strafalcione strategico, come ad esempio faceva lo scorso anno la Red Bull. Ma se si è li a lottare in condizioni di sostanziale parità allora sì che il muretto può diventare determinante per il conseguimento del risultato, sia in qualifica che in gara. La splendida vittoria di Alonso domenica in Germania ha messo in evidenza il continuo dialogo del pilota con il suo ingegnere. È stato molto bello sentire Fernando e Andrea Stella parlare nella nostra lingua. Una grande scelta. Che senso ha usare l’inglese tra un italiano e uno spagnolo? Così almeno costringi i rivali a perdere qualche istante nella traduzione. Io non potevo farlo con Mansell ma con Prost dialogavo sempre in italiano o in francese. Adesso spero che il passo successivo sia passare al dialetto

modenese! Il rapporto pilota-ingegnere è comunque molto personale, non tutti i piloti amano parlare perché perdono concentrazione. Alonso invece vuole essere sempre al corrente delle varie situazioni, pronto alle contromisure. Sovente sento criticare, col senno di poi, determinate scelte tattiche o strategiche: ma dietro ad ognuna di queste si trova quasi sempre il motivo che le ha determinate. Alla fine, pur supportato da tutti i più sofisticati apparati in grado di esaminare ogni dato disponibile, è sempre l’uomo che deve decidere, a volte in pochi secondi, e prendersi responsabilità che possono cambiare nel bene o nel male, l’esito della gara. Se si possono qui citare due episodi recenti che riguardano la Ferrari, ricordo la sofferenza dei tifosi, quando Alonso, in testa al GP del Canada, fu risucchiato da tutti i suoi inseguitori. Ebbene, la scelta di lasciarlo fuori fu presa nella (poi) errata convinzione che il degrado delle gomme avrebbe mantenuto un trend più costante, pensando di bilanciare i tempi che si dovevano abbassare con l’alleggerirsi del carburante. Ma in quel caso i tempi crollarono per una improvvisa perdita di prestazione. E ormai era troppo tardi per richiamare il pilota. Nel caso, invece, delle qualifiche di sabato a Hockenheim, la scelta di richiamare ai box Alonso a 4 minuti dalla fine, è stata controcorrente perché le convinzioni dominanti vogliono che sul bagnato il pilota resti in pista il più a lungo possibile affinché si abitui al circuito e trovi il giro migliore. Ma quella scelta è stata vincente anche per due motivi: uno si chiama Fernando Alonso, che sa adattarsi rapidamente a qualunque situazione, l’altro riguarda la raffinatezza di riuscire con una tempistica perfetta a fargli iniziare l’ultimo giro quando mancavano 6 secondi alla bandiera a scacchi. Una chicca, per gli esperti. Insomma, per le strategie ci vuole tecnologia ma anche fantasia e, perché no, un pizzico di fortuna. * Ex direttore sportivo della Ferrari

Fernando Alonso (sin.) con Andrea Stella COLOMBO

chio allievo Villas Boas si fanno i dispetti e Kakà resta a guardare. Anzi, ora non può neppure restare a guardare, sempre che non voglia scivolare nell’anonimato calcistico. La sua storia lontano dal Milan è fin qui la fotocopia di quella di Shevchenko. A Sheva fu concesso un bis grazie alle insistenze di Berlusconi: Ancelotti non gradiva il ritorno dell’ucraino (certi senatori neppure) e si sa come andò a finire. Per questo motivo, probabilmente, Kakà si guarderebbe bene dal tentare un ritorno al Milan. Per questo motivo, e per dieci milioni di ingaggio che qualsiasi calciatore farebbe fatica ad autoridurre.

di ROBERTO PELUCCHI

f Calcio italiano in ansia per gli imminenti deferimenti e per il conseguente commento di Capezzone.

di CLAUDIO GREGORI

on c'è da meravigliarsi che un inglese abbia N vinto il Tour, visto che il 7 novembre 1869 un inglese, James Moore, aveva vinto la prima corsa su strada della storia, la Parigi-Rouen, 125 km. Nell'Ottocento gli inglesi erano davanti a tutti. C'è da meravigliarsi che ci siano voluti 109 anni per spezzare il tabù. Il Tour sembrava difeso da un sortilegio. Il campione del mondo della strada Tommy Simpson, uno che veniva dalla pista e dall'inseguimento come Wiggins, ci aveva provato con tutte i mezzi, ma aveva pagato con la vita il suo ardire sul Ventoux. Il Tour ha per gli inglesi la grandezza della tragedia. Per questo la vittoria di Wiggins lo fa entrare, circondato da un alone mitico, tra i grandi dello sport d'Inghilterra. Il successo al Tour rivaluta le sue 6 medaglie olimpiche, tre d'oro, le 11 medaglie mondiali, 6 d'oro. Wiggins non era stato il primo inglese a vincere in pista, al Tour sì. Un successo storico. Come quello di Charlotte Cooper nel tennis, prima donna a vincere un oro olimpico individuale, ai Giochi Olimpici di Parigi del 1900. I media inglesi hanno paragonato Wiggins a Steven Redgrave, il canottiere, olimpionico in 5 Giochi consecutivi nel periodo 1984-2000. O ai gran-

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ilCommento

Quei tre italiani e una sola chance vincere o vincere Ancelotti, Di Matteo e Mancini. Club ricchi. E la stessa pressione. Enorme

di VALERIO MARINI

Carlo Ancelotti dirige un allenamento del Paris Saint-Germain AFP

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

di ALESSANDRO DE CALÒ

i pagano bene, molto beL ne. Il cachet comprende anche questo fastidioso distur-

BRADLEY WIGGINS L’inglese vincitore del Tour

Ho appena avuto un messaggio da Dio!!! Letteralmente!!! @bradwiggins

USAIN BOLT L’uomo più veloce del mondo

tourOlimpico

di del calcio e del rugby. A Bobby Charlton, sopravvissuto a vent'anni alla tragedia di Monaco nel '58, in cui fu distrutto il Manchester United, cervello dell'Inghilterra iridata nel 1966 o al capitano Bobby Moore o al leggendario Stanley Matthews. A Johnny Wilkinson, il mediano d'apertura decisivo nella vittoria della Coppa del Mondo del 2003, miglior realizzatore di drop nella storia della Coppa. Alla vigilia dell'Olimpiade Wiggins è più celebre perfino di Sebastian Coe, 2 ori olimpici nei 1500 e 11 record del mondo, presidente del Comitato Organizzatore, oltre che di Jonathan Edwards, primo a superare nel triplo il muro dei 18 metri e dei 60 piedi, o di Daley Thompson, leggendario decathleta. E, poiché la bici ha le ruote, si scomodano anche i miti della formula 1, come Stirling Moss o Lewis Hamilton, o del motociclismo, come John Surtees, Phil Read, Geoff Duke. Perfino Lester Piggott, il jockey più famoso della storia, 4493 vittorie, con 9 Derby di Epsom, ha dovuto respirare la polvere della bici di Wiggins. Sono pari nella gloria, ma Piggott ha una condanna per evasione fiscale. Difficile che questo accada a Wiggo, che ha fatto della difesa del fair-play e della battaglia al doping un punto fermo. A Wiggins non interessa solo la vittoria, ma il modo. Ed è questo che rende le sue vittorie più belle.

Kakà ha tre anni di contratto con il Madrid e Mou lo ha messo bruscamente di fronte a una scelta: o resti e guadagni tanto, però magari perdi l’ultimo treno per la nazionale, oppure trovi un’altra sistemazione. E’ il destino che ci mette la più velenosa delle code: l’uomo che ha smontato pezzo per pezzo il mito milanista Sheva ha fatto lo stesso con Kakà. Due Palloni d’oro ridotti a puzzle di se stessi. Kakà ha sempre detto che l’esperienza di Sheva gli aveva insegnato molto. Chissà che non lo aiuti a ricordare, a lui che è così intensamente religioso, che i figlioli prodighi vanno bene solo nel Vangelo.

laVignetta

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WIGGINS TRA I GRANDISSIMI INGLESI COME LESTER PIGGOTT, COE E REDGRAVE

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KAKÀ-SHEVA, DUE STORIE FOTOCOPIA MA STAVOLTA IL FINALE È IN BILICO

laPuntura

ORA VORREI SENTIRE ALONSO E STELLA DIALOGARE IN DIALETTO MODENESE

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Appena postata una foto... Eccoci. Siamo pronti. @usainbolt

PAULA RADCLIFFE Maratoneta inglese

La leader dei 1500 metri Alaoui Selsouli (MAR) non correrà all’Olimpiade perché è risultata positiva a Parigi. Buona esclusione, nessuna sorpresa. @paulajradcliffe

OSCAR PISTORIUS Campione paralimpico sudafricano

3x400 sotto i 50"; ho dato il meglio di me. Ho bisogno di questi giorni per rifinire. @OscarPistorius

MARK CAVENDISH Campione del mondo di ciclismo

Bella pedalata oggi senza dovermi guardare da altri 200 ragazzi... Incredibile scoprire quanto è amato il ciclismo in Gran Bretagna. @MarkCavendish

bo. Carlo Ancelotti, Roberto Di Matteo e Roberto Mancini sono tre allenatori italiani impegnati all’estero e hanno un po’ di cose in comune, da spartire. Grandi e piccole. La più ingombrante è l’enorme pressione che li schiaccia in panchina: a Parigi, Londra e Manchester tira più o meno la stessa aria. Psg, Chelsea e City sono club della fascia lusso. La crisi economica pare non li riguardi. Non da vicino. Il fair play predicato da Michel Platini, nemmeno. Le milionate degli sceicchi e del magnate russo, traslocato in Inghilterra, sgorgano da pozzi senza fondo. In tutta Europa il mercato estivo dei calciatori è paralizzato, quasi in coma. Si muovono poche briciole. Loro vanno avanti come se nulla fosse, serenamente. Il Psg, per dire, finora ha speso un centinaio di milioni. Sono serviti per mettere le mani negli scaffali della Serie A e portare Thiago Silva, Lavezzi, Ibra e Verratti sotto l’ombra della torre Eiffel. Ancelotti ha in mano anche la razzia fatta l’anno scorso da Leonardo: Pastore, Menez, Motta, Lugano, Maxwell, Sirigu. Tutta gente di talento, con punte molto alte. L’ex tecnico di Chelsea, Milan e Juve sta costruendo il suo puzzle con l’obbligo di trasformarlo in un capolavoro. Gli sceicchi si aspettano un decollo verticale e certo non potranno più digerire qualche debacle simile al campionato lasciato al Montpellier, nell’ultima stagione. Gli investimenti devono portare di ritorno cose importanti. Immagine, grandeur, successi. Con questa squadra, Ancelotti deve vincere il campionato francese in scioltezza. E non basta. L’oriz-

zonte si allarga, coinvolge la Champions. Anche in Europa il Psg deve fare strada, battersi alla pari con le big, mettere giù le fondamenta di un ciclo glorioso. Roberto Mancini non ha speso ancora una sterlina, ma ha un mesetto di tempo per farlo e negli ultimi anni, si è portato avanti. Anche lui con una vagonata di soldi per un mercato da fantacalcio: Balotelli, Aguero, Nasri, Dzeko, Tevez, Yayà Touré. Il mondo a disposizione. Il primo problema, in questi casi, è convincere i grandi giocatori a sposare la nuova avventura. Poi uno tira l’altro. La seconda questione è trasformare tante individualità in uno squadrone. Mancini ha cominciato vincendo la Coppa d’Inghilterra. Poi ha messo in bacheca la Premier e adesso non può fermarsi, deve marciare sulla Champions. Di Matteo che ha conquistato la coppa con le grandi orecchie in maggio, adesso punzecchia Ancelotti. Dice che sta copiando Mancini, e c’è qualcosa di vero nelle sue parole. Speriamo — invece — che nessuno si metta a copiare il gioco esibito dal Chelsea nella fase finale del torneo. Il calcio ha bisogno di molte cose, non certo di riesumare catenaccio e contropiede: non ha senso spendere tanti soldi per giocare come una piccola squadra di provincia. Questa estate Abramovich ha già sganciato 50 milioni per prendersi Hazard e Marin, due baby di grandi prospettive. Anche su Di Matteo cresce il pressing: deve dimostrare che non ha vinto per caso. Servono altri successi e un calcio più rotondo, generoso. E’ una corsa in salita che alla fine rischia di diventare spietata, tipo il gioco della torre: perché devono vincere, ma qualcuno perderà. Inevitabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

FORMULA 1 DOPO IL GP DI GERMANIA

LA STELLA DI ALONSO L’uomo del muretto: «Pioggia o asciutto, è sempre il migliore» Andrea, già ingegnere di Schumi e Kimi, ora guida lo spagnolo «Non ricordo dei piloti forti come lui in qualsiasi condizione» LUIGI PERNA

Pochi conoscono come lui i segreti di Fernando Alonso. L’ingegnere di pista Andrea Stella può guardarli attraverso i numeri della telemetria, al pari di un dottore con un apparecchio per i raggi X, e così guidare in ogni istante dai box quella macchina perfetta che è il pilota spagnolo. La voce via radio è la sua: in italiano, d’accordo con Fernando. E anche domenica a Hockenheim ha fatto da ritornello all’ennesimo prodigio di Alonso e della Ferrari. «Una vittoria assolutamente inattesa. Non eravamo sicuri che gomme e vettura avrebbero funzionato bene fino alla fine. È stata una bella sorpresa, frutto del lavoro di tutta la squadra, soprattutto pensando da dove eravamo partiti con la F2012», ha raccontato Stella dopo il traguardo. Qual è stato il momento più critico?

«Subito dopo il primo pit-stop, inizialmente avevamo alti e bassi con le gomme medie, poi la macchina ha cominciato a funzionare meglio e siamo riusciti a gestire il vantaggio». Vi preoccupava la pressione degli altri?

«Eravamo tranquilli anche quando ci attaccavano. Avevamo un po’ di margine per tenere dietro Vettel e Hamilton, che a un certo punto provava a sdoppiarsi. Poi, dopo che Button ha sorpassato Vettel, il problema è diventato lui». Seb Vettel, 25 anni AP

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Pochi nella storia allo stesso livello E la classifica non si basa sui titoli iridati...

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Rispetto ai primi test abbiamo guadagnato 3", ma ci sono altre idee per la rossa

lo a Vettel. Ricordate le parole d’incitamento di Stella ad Alonso in quei 40 giri rabbiosi dietro alla Renault di Petrov? «Lo so che stai facendo del tuo meglio, ma è fondamentale che sorpassi». E ancora: «Usa tutto il tuo talento». Frasi piene di stima, in un momento disperato. Alonso, leader del Mondiale, è diventato un pilota perfetto?

«Non richiamerei il concetto di perfezione, perché si può sempre migliorare. Ma fatico a ricordare piloti di questa caratura in ogni condizione, come si è visto in Germania. Abbiamo girato con la pioggia, l’umido, l’asciutto e con tutti i tipi di gomme: lui era sempre il migliore». È alla pari di Schumacher?

Andrea Stella, 41 anni, si consulta con Fernando Alonso COLOMBO Tra Hamilton e Alonso tra l’altro non è mai corso buon sangue.

«Ma adesso sono amici». La chiave nella svolta Ferrari?

«Non pensiamo di avere ancora la macchina migliore in condizioni di asciutto, ma rispetto agli altri stiamo sfruttando meglio quello che abbiamo a disposizione. C’è tanto merito del pilota e della squadra». Stella, 41 anni, ha dimestichezza con i campioni. Prima di Alonso, aveva vissuto come ingegnere di macchina l’ultima parte dell’epopea di Michael Schumacher (2003-2006) e

l’alba iridata di Kimi Raikkonen (2007-2009), in tutto 3 titoli mondiali. Ma è in Ferrari dal 2000, assunto all’inizio come tecnico della squadra test, dopo il diploma al liceo scientifico Ettore Majorana di Orvieto, la città umbra dove è nato, e la laurea in ingegneria aerospaziale alla Sapienza di Roma, con una tesi sui flussi di eliche. Tra lui e Alonso però c’è un rapporto speciale, per tante ragioni. Una fiducia reciproca che non è venuta meno neppure dopo la notte nera di Abu Dhabi 2010, quando la Ferrari vide sfumare il Mondiale in modo cocente, regalando-

«Non fatemi fare paragoni. Penso solo che quando Fernando si esprime a questi livelli, ci siano pochi piloti nella storia che reggano il confronto. Si contano forse sulle dita di una mano, e non sono i titoli mondiali a stabilire la classifica...». In che cosa può ancora migliorare la Ferrari?

«Rispetto ai primi test dell’inverno a Jerez, saremo migliorati forse di 3" al giro. Ma abbiamo ancora idee. C’è un programma di sviluppo continuo, per cui le cose che mettiamo in pista oggi sono state deliberate uno o due mesi fa. In F.1 chi si ferma è perduto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

UN’OPINIONE di CESARE FIORIO

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Punto critico

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Mi sono difeso alla curva 6, da lì in poi non era possibile superarmi

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IL GRANDE AVVERSARIO VIVE UN MOMENTO DIFFICILE

Hamilton attacca il Vettel nervoso Lewis: «Le sue parole dimostrano quanto sia uomo» Anche in Germania ora lo criticano MARCO DEGL’INNOCENTI MONACO (Germania)

«Questa manovra costerà a Vettel il titolo?», si è chiesta preoccupata la Bild, dopo la retrocessione dell’iridato dal 2o al 5o posto a Hockenheim per il sorpasso azzardato a Button. Forse è presto per una previsione così negativa, ma

44 punti di distacco da Alonso, a metà campionato, non sono pochi. Domenica pomeriggio, quando il suo fisioterapista finlandese Heikki Huovinen gli ha portato il comunicato della Fia con la penalizzazione di 20", Sebastian è corso nel motorhome Red Bull, si è fatto dare un piatto di pasta e si è barricato nella sua stanzetta. Così arrabbiato non lo aveva visto mai nessuno. Attacchi Ma il Vettel di que-

st’anno non sembra più il ragazzo sereno e sorridente delle ultime due stagioni, dominatore assoluto con una macchina imbattibile. Già dalle prime gare aveva mostrato insoliti se-

gni di nervosismo. In Malesia aveva definito «cetriolo» l’indiano della Hrt Karthikeyan, che lo aveva ostacolato nel doppiaggio, provocando una foratura della Red Bull. In Canada non aveva gradito i sospetti di irregolarità per il fondo della sua monoposto. A Valencia aveva quasi gridato alla congiura per la safety-car in pista mentre stava dominando (per poi ritirarsi). A Hockenheim ha giustificato come indispensabile per la reciproca sicurezza il sorpasso di Button fuori dai limiti della pista: ma avesse restituito la posizione, attendendo un po’ forse l’avrebbe passato ugualmente. Il direttore di corsa Charlie

Whiting ha osservato: «La punizione è stata molto dura, ma non c’era alternativa». Veleno Non bastasse, Vettel ha

definito «stupido» il sorpasso di Lewis Hamilton che si sdoppiava. «In verità non mi interessa quello che dice — gli ha risposto gelidamente il pilota McLaren — ma penso che ciò dimostri quanto lui sia adulto». Ora Seb ha ancora una sola gara, quella di Budapest (altro GP che non ha mai conquistato) per sfatare la maledizione di luglio, mese nel quale non ha mai vinto. Ma soprattutto per provare a tornare quello di sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic IL CANTANTE ITALIANO STONA L’INNO TEDESCO E SI PRENDE I FISCHI (m.d.i.) Rino Galiano, cantante di origine italiana abbastanza noto in Germania per aver partecipato a una sorta di «X Factor», ha cantato stonando in modo pazzesco l’inno tedesco a Hockenheim. Al termine il pubblico lo ha fischiato sonoramente: lui, non certo l’inno. Il direttore del circuito, Georg Seiler, subito dopo l’esecuzione era furibondo e ha detto che non vuole rivederlo mai più. Il commento della Bild: «Rino, per favore non cantare più fuori dalla vasca da bagno».


MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

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Ha una visione della corsa ineguagliabile, ha preso la Ferrari per mano

NIKI LAUDA 3 TITOLI MONDIALI

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Guardiamo i suoi sorpassi, sempre puliti, netti. Quando decide di passare, passa

JACKIE STEWART 3 TITOLI MONDIALI

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È molto calmo e sa ottenere il massimo anche con un’auto non perfetta

ALAIN PROST 4 TITOLI MONDIALI

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È il solo che non commette errori. C’è sempre. È molto tranquillo, non lo turba nulla

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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JACQUES VILLENEUVE 1 TITOLO MONDIALE

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Lo ammiro molto per il lavoro che ha fatto con la rossa, non solo per la guida

DAMON HILL 1 TITOLO MONDIALE

I campioni votano Fernando «Sì, il Mondiale lo vincerà lui» Prost: «Ci assomigliamo, mi diverte». Villeneuve: «Padroneggia gli avversari» Stewart: «Stupisce chi ha dubbi, io non ne ho: è in un’altra dimensione» che non è proprio perfetto. Sì, lui mi piace proprio».

PINO ALLIEVI

L’uomo è tornato centrale in Formula 1. Ma non un uomo in senso lato, bensì solo uno: Fernando Alonso. Il quale sta facendo rivivere, con le sue imprese, gesta memorabili di antica data. Ad esempio, ci fu un altro grande campione che dominò il GP della Germania nel 1957 (allora si correva sul vecchio Nürburgring), piegando con la Maserati la potenza delle Ferrari: si chiamava Juan Manuel Fangio. Il quale, dopo quella vittoria memorabile, fu soprannominato «il Maestro».

Villeneuve Jacques è sulla stes-

sa linea: «Alonso è il solo che non commetta errori — l’analisi del canadese vincitore di un titolo con la Williams — . C’è sempre. È molto tranquillo, non lo turba nulla. Guida al massimo livello e padroneggia gli avversari. Sì, ovviamente è il favorito per il titolo». Hill Damon, che è stato compa-

Perfetto Anche lui di lingua

Fernando Alonso, 30 anni, dal 2010 è un pilota della Scuderia Ferrari RICHIARDI

spagnola, anche lui con una macchina italiana. Alonso, domenica, si è comportato da nuovo Maestro, capace di una impresa che ha dato una svolta al Mondiale, indirizzandolo verso Maranello. Un pilota perfetto, che ne fa venire in mente altri e che accende la fantasia di alcuni campioni del mondo di un passato recente. Lauda Prendiamo Niki Lauda, ad esempio: «Alonso — spiega il tre volte iridato austriaco — mi ricorda un po’ me e un po’ Prost. Entrambi eravamo analitici e parsimoniosi negli eccessi, come è lui oggi. Fernando ha una visione della corsa che nessuno possiede e ha preso la Ferrari per mano portandola dov’è. A questo punto non vedo chi possa insidiarlo per il titolo».

VERSO L’UNGHERIA I MECCANICI SONO GIÀ A BUDAPEST

Il leader in fabbrica nel giorno di riposo Oggi è al simulatore Una maglietta bianca con un enorme paio di occhiali da sole disegnati sul petto e in faccia il sorriso di chi è appena sbarcato dalla Germania da conquistatore. Fernando Alonso turista a Maranello: ormai in fabbrica ci va anche nei giorni di riposo. Per lo spagnolo il relax è durato solo ieri, già oggi sarà al lavoro con gli ingegneri e poi al simulatore, per prepararsi in vista del GP d’Ungheria. I meccanici della Ferrari sono già partiti ieri mattina da Francoforte per Budapest e oggi saranno impegnati ad al-

Fernando Alonso ieri all’ingresso del Reparto Corse della Ferrari

Niki Lauda, 63 anni, intervista Fernando Alonso, 30, sul podio di Hockenheim. A destra Jenson Button, 32 LAPRESSE Stewart Sir Jackie va persino

Lauda: «Mi ricorda un po’ me e un po’ Alain; entrambi analitici e parsimoniosi» Hill: «Vincerà sicuramente il titolo perché sta unendo la velocità alla maturità»

lestire i box e revisionare le vetture di Alonso e Massa. Cautela Siamo al giro di boa del campionato e Alonso comanda con 34 punti su Mark Webber e 44 su Sebastian Vettel. Però alla Ferrari restano cauti, pensando che la strada verso il Mondiale è lunga e gli avversari — Red Bull e ora anche McLaren — hanno ancora un pizzico di velocità in più. Anche all’Hungaroring la chiave della gara saranno i pneumatici. La Pirelli porterà le mescole usate in Germania, la media e morbida. La Ferrari, che a Silverstone aveva sofferto l’usura con le soft, ma in Germania ha invece saputo gestirle, dovrà confermare di aver trovato gli assetti giusti. Alonso non sembra preoccupato, ribadendo che «la macchina ormai va bene in ogni condizione, non ha punti deboli». © RIPRODUZIONE RISERVATA

oltre le parole di Lauda: «Mi divertono tutte le inchieste che vedo su chi sia il più bravo oggi in Formula 1 — racconta lo scozzese a sua volta tre volte campione del mondo —. E mi stupisco che qualcuno abbia persino dei dubbi. Io non ne ho: Alonso è il numero uno, è in un’altra dimensione rispetto agli altri. Guardiamo ad esempio i suoi sorpassi: sempre puliti, netti, decide di passare e passa».

Prost Alain da sempre ha il sospetto che Alonso sia la sua fotocopia nei tempi moderni. Sorride, il Professore: «Sì, in effetti ci assomigliamo e la cosa mi diverte — ammette il quattro volte iridato francese —. Anch’io studiavo molto la situazione, entravo nei meccanismi di lavoro della squadra e pure io, guarda caso, sono passato dalla Renault alla McLaren alla Ferrari. Una coincidenza singolare. Fernando mi pare stia facendo le cose con molta calma. Sa ottenere il massimo anche se gli si dà un mezzo

LA TRAGEDIA DI LUCCA

Catelani-Bertoneri, c’è l’autopsia, domani i funerali (p.i.) Si terrà oggi all’ospedale Campo di Marte di Lucca l’autopsia dei corpi di Valerio Catelani e Daniela Bertoneri, morti carbonizzati domenica notte dopo essere usciti di strada con la loro Peugeot 207 S2000 durante la quarta speciale del Rally Città di Lucca. Il pm di Lucca, Elena Leone, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e senza ipotesi di reato, mentre proseguono i rilievi della polizia stradale, che oltre ai resti della 207, sta esaminando anche i filmati camera car delle auto che seguivano e degli spettatori. All’auto ribaltata mancava una ruota: gli accertamenti dovranno risalire alla causa e al momento del distacco, così come a capire che cosa abbia scatenato l’incendio. Sembra che Catelani fosse transitato all’intermedio (meno di un km prima dell’incidente) a velocità ridotta e si parla di un testacoda al tornante prima. I funerali si terranno domani alle 15.30 alla chiesa di S. Ermete a Forte dei Marmi, la località dove i due vivevano e che ha dichiarato lutto cittadino.

gno di squadra di Villeneuve alla Williams, precedendolo di un anno nella conquista del Mondiale, si è da poco aggiunto alla schiera dei piloti che fanno gli opinionisti per le televisioni. Per cui è tornato a seguire le gare da vicino e con un occhio diverso da quando correva: «Ammiro molto Alonso per il lavoro che ha fatto in Ferrari, non solo per la guida — il pensiero del figlio del grande Graham —. Se la Ferrari è diventata così competitiva il merito è suo. Io, onestamente, pensavo che il Cavallino non si sarebbe risollevato dopo la perdita di Ross Brawn e invece Stefano Domenicali si sta muovendo con grande competenza. Alonso vincerà sicuramente il Mondiale, perché sta unendo la velocità alla maturità: e i risultati si vedono». Dopo il giudizio così perentorio e attento di cinque campioni del mondo, Fernando non può permettersi di fallire: deluderebbe troppi suoi sostenitori di altissimo livello… © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino TRE VOLTE RE A LE MANS

Capello dice addio ai prototipi Dindo Capello ha ufficializzato l’addio ai prototipi. A 48 anni, dopo 3 vittorie con la Audi nella 24 Ore di Le Mans, il pilota astigiano ha detto basta: «Lascio con la coscienza pulita, perché non ho conti in sospeso con questo sport». Capello dovrebbe continuare a correre le gare GT.

INDYCAR

Castroneves trionfa a Edmonton Il brasiliano Helio Castroneves ha vinto a Edmon ton (Canada) l’11a prova del campionato Indycar. L’ame ricano Ryan Hunter Reay, 7o, comanda la generale.

MOTOGP

Elias sulla Ducati di Barbera Dopo che si erano fatti i nomi degli americani Ro ger Lee Hayden e Kenny Noyes per sostituire domenica a Laguna Seca Hector Barbera, che si è rotto tibia e perone, il Team Pramac Ducati ha deciso a sorpresa di schierare Toni Elias, appena licenziato dal Team Aspar in Moto2: strano, visti i risultati scadenti l’anno scorso in MotoGP e nelle prime 9 gare nella classe cadetta.


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CICLISMO A 4 GIORNI DALLA GARA OLIMPICA

Nibali ariete per Viviani E’ l’Italia anti-Cavendish C.t. Bettini ha scelto: riserva il neopro’ Trentin. Il veronese, che cerca una medaglia nell’Omnium, dovrà sfruttare gli attacchi del siciliano CLAUDIO GHISALBERTI

Il giallo, colore che ha attirato tutte le attenzioni delle prime tre settimane di luglio, lascia spazio all’azzurro. Oggi Paolo Bettini vara la sua terza Nazionale (se si escludono raduni e «amichevoli»), quella che sabato a Londra andrà a caccia di quella corona d’alloro che nel 2004 ad Atene finì sul capo del livornese. Il punto cruciale, a maggior ragione vista la stratosferica condizione con la quale ha concluso il Tour, è come battere Mark Cavendish. Detto che in Italia, e forse su tutto il pianeta, non esiste un corridore che possa andare sereno allo scontro in volata contro Cannonball, ecco che Bettini ha pronte due carte: Vincenzo Nibali ed Elia Viviani. Attenti a questi due Il siciliano a

Londra avrà il compito di far saltare il piano degli inglesi. Vincenzo ha il coraggio di un leone e una tale convinzione nei suoi mezzi che a volte lo rende impulsivo negli attacchi. Arriva anche lui all’appuntamento olimpico con una condizione eccellente. Sarà l’orgoglio a ridargli tutte le energie dopo un Tour molto dispendioso anche

Funamboli Marco Aurelio Fontana (a sin.), 27 anni, è il leader azzurro nella mountain bike: 5˚ a Pechino 2008. Elia Viviani, 23, si dividerà tra strada e pista NEWSPOWER/ BETTINI

a livello nervoso. Un suo attacco a testa bassa negli ultimi 40 chilometri, specie se condiviso con qualche altro coraggioso, potrebbe far saltare la corsa. L’uomo per il gran finale è invece Elia Viviani, 6 vittorie in questa stagione. Estro, condizione atletica, colpo d’occhio da pistard: è la carte migliore che ci possiamo giocare per tentare di contrastare Cav. I due secondi posti al Polonia, uno dopo una tappa di 240 km, l’altro dopo

una frazione di 170 ma dura, sono segnali più che positivi. Insomma, la presenza di Elia tra i cinque azzurri al via non è solo una questione «politica», ovvero non corre solo perché ha il merito di essere l’unico italiano che si è conquistato anche il pass per la pista (sarà in gara nell’Omnium). Chi invece in Polonia ci ha messo grinta, ma ha fatto tanta fatica, è il neopro’ Matteo Trentin, che quindi sabato si siederà in panchina. Oltre a Nibali e Viviani, gli altri tre

titolari sono Luca Paolini, Marco Pinotti (che farà anche la crono) e Sacha Modolo (rientrato in gioco dopo la stop a Filippo Pozzato per la frequentazione con il dottor Ferrari). Oggi, prima di cena, la comitiva azzurra si trova in un hotel a Cavenago Brianza. Domani mattina allenamento differenziato (Nibali e Paolini che arrivano dal Tour avranno un programma più leggero), giovedì alle 19.40 partenza da Linate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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TERZO AL TOUR

S 250 km Sabato prova in linea a Londra: 250 km. I titolari sono Nibali (foto), Viviani, Paolini, Modolo e Pinotti, che farà pure la crono (1 agosto) Mountain bike In gran forma anche i tre biker azzurri: domenica ai Tricolori cross country a Lugagnano d’Arda (Piacenza) hanno vinto Marco Aurelio Fontana ed Eva Lechner nelle prove élite, e il fenomeno Gerhard Kerschbaumer negli under 23. Le gare: 11 agosto (donne) e 12 agosto (uomini). Obiettivo medaglia per Fontana e Lechner

IL RETROSCENA

E Vincenzo va all’Astana senza Slongo Del trasferimento di Vincenzo Nibali in «Kazakistan», cioè all’Astana, si è già scritto. L’ottimo terzo posto al Tour ha ribadito il ruolo di Vincenzo di leader del ciclismo italiano. Con lui passeranno all’Astana di Martinelli Alessandro Vanotti, bergamasco, 31 anni, già da 6 stagioni con Nibali e spesso suo compagno di camera, e il fido massaggiatore toscano Michele Pallini. Altro uomo di fiducia è Valerio Agnoli, destinato pure lui all'Astana. Sul fronte gregari, a Nibali piacciono Ten Dam e Zubeldia. E Paolo Slongo? Il trevigiano, 40 anni, è il d.s. della Liquigas che segue più da vicino preparazione e allenamenti, e ha sempre «scortato» Nibali in tutti i ritiri sul Passo San Pellegrino. Il siciliano voleva che andasse con lui all’Astana, ma non dovrebbe essere così: Slongo pare destinato a rimanere alla Liquigas, seguendo da vicino i giovani che anche lui ha contribuito a scoprire (Moser, Sagan, Viviani). © RIPRODUZIONE RISERVATA

ci. sco.


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99˚ TOUR DE FRANCE DOPO UN TRIONFO STORICO

Wiggins, ti vogliono Sir L’Inghilterra impazzisce A Scoppia la febbre da bici

dietro la notizia

LE ALTRE LEGGENDE DELLA REGINA

Accoglienza fantastica per la maglia gialla. Il premier Cameron firma per farlo baronetto. A Londra la bicicletta diventa trendy Londra il Mondiale 2016) di essere confermato a furor di voti sindaco della capitale britannica. In una metropoli dove oltre 4mila persone muoiono ogni anno per malattie legate all’inquinamento, i pedali sono tra le migliori soluzioni possibili.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Il titolo più bello è quello del Times: «Promenade des Anglais». Anche l’iniziativa editoriale più geniale è firmata Times: una pagina che avvolge il giornale dedicata a Bradley Wiggins, vincitore del Tour de France 2012. E sempre il Times ha lanciato il 2 febbraio una campagna per sensibilizzare il Paese sul tema dei ciclisti morti sulle strade britanniche. Dove portano allora il successo di Wiggins — il primo assoluto di un suddito di sua Maestà in 109 anni di Tour — e le celebrazioni di queste ore, che hanno oscurato persino l’Olimpiade imminente? Portano ad un Paese che ha vissuto, come suggerisce l’esito di un sondaggio lanciato dal Telegraph, «il maggior risultato sportivo ottenuto da un atleta britannico». Il 73% è convinto che sia così: Wiggins il migliore di sempre. Ed è già partita la richiesta per la nomina di Wiggins a baronetto. L’appello arriva dall’alto: è firmato David Cameron, premier della Gran Bretagna. Lui, Bradley, è rientrato nella sua casa di Chorley, dove è stato accolto con una grande festa: «Non mi aspettavo tutto questo affetto. E' fantastico. Ora due giorni di riposo, ma da mercoledì (domani, ndr) si torna in sella».

Potenza del pedale La conse-

Moda su due ruote Ma l’entusia-

smo e gli articoli di questi giorni portano anche al riscatto sportivo di una nazione dopo decenni di umiliazioni su tutti i fronti — la sconfitta del tennista scozzese Murray a Wimbledon e l’eliminazione della Nazionale di calcio nei quarti degli Europei le batoste più recenti — e ad una nuova moda. La Gran Bretagna ha riscoperto la bicicletta. I modelli di lusso sono un oggetto cult e hanno dato un’ulteriore spinta in alto ad un’industria da 1,5 milioni di

Grandi feste per Bradley Wiggins, 32 anni: in alto, tra le migliaia di tifosi inglesi sui Campi Elisi; sopra, sfila con il figlio Ben, 7 anni BETTINI

sterline l’anno. «Dimenticate la Ferrari, ora serve una bici da diecimila sterline per fare colpo», è uno degli slogan per incentivare le vendite di un mercato cresciuto del 5,7% nel 2011. Possedere una bici firmata fa molto «fico». E creare le piste ciclabili, invadendo Londra con centinaia di parcheggi di bici a pagamento, ha permesso a Boris Johnson (che vorrebbe a

Il 73% dei lettori del Telegraph vota Wiggo «il più grande sportivo di sempre»

guenza naturale, tra moda e politica, è che la Gran Bretagna è diventata negli ultimi anni una potenza del pedale. Dopo l’exploit su pista ai Giochi di Pechino 2008, si confida su un’abbuffata di medaglie su strada a Londra 2012. La squadra maschile fa paura, con cinque nomi eccellenti: il campione mondiale Mark Cavendish, il campione britannico Ian Stannard, Chris Froome, Bradley Wiggins e il «ripulito» David Millar, riemerso dall’inferno del doping, con tanto di libro-verità scritto come atto di purificazione. La grande paura è proprio questa: che dietro il giallo dell’impresa al Tour possa esserci la maledetta chimica. Sarebbe un oltraggio all’orgoglio di una nazione intera, oltre che l’ennesima pagina nera del ciclismo. Ma in Gran Bretagna in questo momento prevale la retorica. Il sindaco Johnson si è congratulato con Wiggins, sottolineando «l'incredibile determinazione, la concentrazione e la volontà di vincere, spazzando via gli avversari che hanno proiettato questo leggendario londinese in vetta al mondo del ciclismo». Bradley è nato a Gand, in Belgio, ma va bene lo stesso: in fin dei conti vive a Londra dall’età di 2 anni. Si guarda già avanti: il giallo chiama l’oro. Il futuro baronetto Wiggins, ufficiale dell’ordine dell’impero britannico, punta al quarto trionfo olimpico dopo quelli di Atene 2004 e Pechino 2008? © RIPRODUZIONE RISERVATA

WIGGINS E LA STORIA Qual è il suo posto?

Commento a pag. 17

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S Lester Piggott Il fantino più grande di sempre: 4493 vittorie con 9 Derby di Epsom

S Bobby Charlton Il cervello della nazionale inglese di calcio campione del mondo 1966

S Sebastian Coe Due ori olimpici nei 1500 metri a Mosca 1980 e Los Angeles 1984. Presidente di Londra 2012

E adesso? E adesso Sky si è riempita il portafogli — 828.840 euro di premi al Tour, più di altre 17 squadre messe assieme — ed è arrivata a quota 40 successi stagionali (record) con la ciliegina della prima vittoria di un inglese nella corsa più importante del mondo. Abbastanza per tirare un minimo il fiato? No. Perché l’Olimpiade londinese è alle porte, e Cavendish e Wiggins sono i favoriti per l’oro nella prova in linea (sabato) e nella cronometro (1 agosto). Muso lungo Cominciamo da Mark Cavendish. L’iridato fino a giovedì era inquieto, prima di scatenarsi sui pedali e vincere le ultime due volate. Questo Tour vissuto in secondo piano, senza uomini dedicati per le volate (Eisel a parte), e mediaticamente oscurato da Wiggins e Froome, non gli è piaciuto. Così l’hanno già sparata in molti: «Cav» lascerà Sky, l’Omega-Quick Step è pronta a fargli ponti d’oro. Ma è davvero così? Diciamo che non si può escludere, nonostante abbia un contratto non facile da sciogliere, e le parole del boss di Sky, Dave Brailsford, lo confermano: «Per essere il miglior team del mondo, devi vincere la corsa più importante al mondo. E noi torneremo al Tour con una squadra da classifica generale. Se a Mark questo piano va bene, noi siamo felicissimi di averlo ancora con noi. E’ un corridore fantastico. Altrimenti, ne parleremo. Non possiamo dargli una squadra tutta per lui. Ci metteremo a un tavolo e decideremo con il buon senso, non ci saranno problemi». Tentazione Brailsford ha detto anche un’altra co-

S Steven Redgrave olimpionico di canottaggio per 5 Giochi consecutivi dal 1984 al 2000

UNDER 23

29 GIUGNO-21 LUGLIO

(f.bocca) Rispettando i pronostici della vigilia, Fabio Aru ha concesso il bis consecutivo nel Giro della Valle d'Aosta, impresa riuscita in passato solo a Gotti (1989 90), Popovych (2000 2001) e Marzano (2002 2003). Nella cronoscalata conclusiva a Chatel, in Francia, il sardo del Team Palazzago è giunto 2˚ alle spalle del russo Chernetckii, che grazie a questo successo è balzato al 2˚ posto della classifica finale (a 3’25" da Aru) scavalcando il toscano Andrea Manfredi (a 3’50"). Per Fabio Aru, vincitore anche della 3ª tappa, il Valle d’Aosta ha costituito l'ultima gara tra gli Under 23. Dal 1˚ agosto, il 22enne sardo passa tra i professionisti con i colori dell'Astana.

(ci. sco.) E’ sempre speciale, ma l’anno prossimo lo sarà di più. Sì, perché nel 2013 il Tour fa 100 (edizioni) e 110 (anni: primo atto nel 1903) e comincerà a stupire fin dall’inizio: si sbarcherà in Corsica, per la prima volta. Tre tappe sull’isola: sabato 29 giugno con la Porto Vecchio Bastia (200 km); poi Bastia Ajaccio (155 km) e Ajaccio Calvi (145 km). Tre giorni di cui solo uno per velocisti. Il direttore Christian Prudhomme è stato chiaro: «Gli scalatori saranno maggiormente favoriti rispetto a quest’anno. Il mio dogma è quello di non avere dogmi, tocca ai corridori fare la corsa e la storia». Si ritornerà sul continente con una cronosquadre a Nizza, sulla Promenade des Anglais: ci saranno montagne storiche (Alpe d’Huez, Galibier) e luoghi simbolo della Francia (vedi Mont Saint Michel).

DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO PARIGI

notizie Tascabili Tour 2013, 100a edizione Partenza dalla Corsica

Sky grande slam Wiggo al Giro e il nodo «Cav»

sa interessante: «Vincere tutti e tre i grandi giri nello stesso anno? Un grande obiettivo. Perché non provarci?». La cosa tocca da vicino il dualismo Wiggins-Froome, e all’interno di Sky si è cominciata a fare strada un’idea: aspettare i percorsi di Giro e Tour e poi tirare le somme. Wiggins da tempo farebbe un pensierino alla corsa rosa (di cui è stato il primo leader nel 2010, dopo la crono di Amsterdam). Un Tour molto montagnoso gli darebbe la scusa per inseguire l’obiettivo, per poi mettersi al servizio di Froome in Francia e sdebitarsi per l’aiuto ricevuto quest’anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aru ha fatto bis Il Valle d’Aosta è ancora suo

Peter Sagan, slovacco, 23 anni AFP

Giacomo Nizzolo, 23 anni AFP

IN OLANDA

GIRO DI VALLONIA

Circuito di Aalst Sagan-show non si ferma più

Dopo Napolitano è Nizzolo a fare festa doppia

Peter Sagan è stato la grande rivelazione del Tour: 3 successi alla prima partecipazione, maglia verde della classifica a punti e il 2˚ posto dietro Cavendish nella volata finale di Parigi. Ieri lo slovacco ha vinto il prestigioso circuito di Aalst, in Olanda.

Colpo doppio di Giacomo Nizzolo. Il 23enne brianzolo della RadioShack ha vinto in volata a Beaufays la 3ª tappa del Giro di Vallonia (Bel) ed è il nuovo leader: quarto Di Luca. Domenica, invece, successo di Danilo Napolitano (Acqua& Sapone) su Davide Appollonio.

Da sin. il capo della polizia, il console Perrone, il sindaco di Pasadena e Francesco Moser con il Trofeo del Giro

A PASADENA, CALIFORNIA

Prima GranFondo Giro C’era anche Moser Oltre 800 ciclisti hanno partecipato a Pasadena (California) alla prima Gran fondo targata Giro d’Italia. Tra loro Francesco Moser, vincitore della corsa rosa nel 1984, che ha affiancato il sindaco di Pasadena, Bill Bogaard, e il console italiano Giuseppe Perrone. I tre percorsi (rispettivamente 40, 100 e 160 km) hanno attraversato il paesaggio montano delle San Gabriel mountains per concludersi davanti al Municipio a City Hall. Prossimo appuntamento in Florida l’11 novembre: Miami Coral Gables.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

OLIMPIADI LONDRA -3

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI LONDRA

Giochi di coppie. Anche trasversali, nel senso di sport. E non necessariamente tricolori. L’Olimpiade dei campioni innamorati è qualcosa che va oltre. Condividere certe emozioni a fianco della persona amata raddoppia la gioia, o forse dimezza la delusione. E poi, da sempre il tema del sesso impazza ai Giochi. Ha cominciato Magnini, ha proseguito la Pellegrini, tra niente e poco sesso prima delle gare, ha esagerato Hope Solo, portiere del calcio americano, secondo la quale nel Villaggio degli atleti succedono cose folli. Aldo Montano, ammette, che i «profilattici vanno via a go-go. Parliamo di numeri strabilianti. Non per quanto riguarda me, io ormai sono fidanzato da sei anni, ma so come funziona, ne parlano tutti. Si dice che lo sport è bello perché abbatte le barriere e mantenere l’attività serve». Sull’argomento, s’è espresso pure Luca Marin, ex della Pellegrini: «Ognuno deve fare quello che si sente al momento. Per me il sesso non altera le prestazioni, anzi incide di più farsi troppi problemi mentali... la mia gara è il primo giorno, io sono single e avrò poi 7 giorni da trascorrere lì. Ci daremo da fare». Il fattore-coppia ve lo raccontiamo attraverso queste quattro storie: tra pensieri ed esperienze, speranze e carezze, mano nella mano o fianco a fianco. Se l’amore è una cosa meravigliosa, l’Olimpiade, cos’è, vissuta insieme?

LA SETTIMANA

Domani via al calcio Venerdì cerimonia Sabato e domenica le prime medaglie: Vezzali e Pellegrini

Domani via alle prime gare. Si comincia con 6 partite del torneo femminile di calcio: alle 16 (17 italiane) Gran Bretagna Nuova Zelanda gara d’apertura. Giovedì toccherà poi al torneo maschile con l’esordio di tre squadre molto attese: Spagna, Gran Bretagna e Brasile. Venerdì poi ci sarà

l’attesa cerimonia inaugurale (alle 21 locali). Tra sabato e domenica l’assegnazione delle prima medaglie con l’Italia, soprattutto al femminile, che si gioca subito due assi: Valentina Vezzali nel fioretto femminile (occhio anche a Elisa Di Francisca), mentre domenica spazio a Federica

Pellegrini (nei 400 sl) e Giorgia Bronzini nel ciclismo su strada. In gara anche Tania Cagnotto nei 3 metri del sincro con Francesca Dallapè, Aldo Montano nella sciabola individuale e Fabio Scozzoli nei 100 rana.

Innamorati a Londra Passione al Villaggio

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COPPIE A CINQ U FiamingoDotto

ZublasingCampriani

LalovaCollio

SCHERMA-NUOTO

TIRO A SEGNO-TIRO A SEGNO

ATLETICA-ATLETICA

«Insieme 30’ al giorno per condividere i nostri sogni» DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI LONDRA

Si sono innamorati in caserma di Cittaducale (Rieti), a fine settembre del 2010, tutti e due impegnati nel corso della Forestale per cui sono tesserati. Lui è Luca Dotto, 22 anni, si è qualificato ai Giochi con l’argento mondiale dei 50 sl a Shanghai l’estate scorsa. Lei è Rossella Fiamingo, 21 anni, si è meritata il posto — più giovane della squadra di scherma — con i piazzamenti in Coppa del Mondo (ha chiuso con un successo a Rio de Janeiro e due terzi posto a L’Avana e Doha). Olimpici Lei volerà a Londra giovedì, lui arriva domani. «E’ strano — spiega Luca —, ne abbiamo parlato tanto di questa Olimpiade e adesso è arrivato il momento. Lei riuscirà a venire a vedere le mie gare, per me sarà un

problema perché gli orari non me lo permettono. E’ bello condividere emozioni così, di certo non ci intralceremo, né al villaggio né fuori, di certo capiterà una mezz’ora al giorno per stare insieme, per raccontarci quello che è successo». Rossella gli è stata vicino in questo anno complicato da un infortunio alla schiena, Luca sta ad ascoltarla nei lunghi racconti di allenamenti, gare, tutti: «Lei è una che chiacchiera molto, io uno che invece tengo più le cose dentro. Ma è tutto più semplice quando a fianco hai un’atleta, capisce tante cose senza dover spiegare nulla». Villaggio Luca, veneto di Tombolo (in provincia di Padova), ha imparato ad apprezzare la Sicilia di Rossy, che è di San Giovanni La Punta, alle porte di Catania. In cambio lei si è messa a studiare tutti i suoi tempi, vasca corta e vasca lunga. Le rispettive stagioni si incrociano in modo che incontrarsi è sempre complicato, così i contatti sono via Skype, come ai Mondiali di Shanghai, quando Luca stava sveglio fino a tardi, causa fuso orario, per poter parlare con lei. Qui non ci sarà bisogno di tecnologia, basterà una passeggiata al Villaggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Le emozioni del partner ti possono condizionare» DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA LONDRA

«Bang bang, mi hai sparato e io sono crollata a terra». La cantavano Sonny e Cher, negli anni Sessanta, ed era la storia di un amore cominciato per gioco e finito col cuore spezzato come da un colpo di pistola. Il contrario di quello fra Niccolò Campriani e Petra Zublasing, azzurri del tiro a segno. Lei, di Appiano in Alto Adige, dei Carabinieri, spiega: «Era nato come odio. Avevo 15 anni, parlavo poco l’italiano, stavo un po’ sulle mie e lui pensò che io fossi arrogante». La svolta alla Coppa del Mondo 2009 a Milano. Lui, di Firenze, delle Fiamme Gialle, racconta: «Ero 3˚ prima della finale e chiusi al 6˚ posto. Poi toccò a lei: era 6a e risalì al 2˚ posto. Io le dissi: «Complimenti». E lei rispose: «Vedi come si

fanno le finali». Io pensai: alla faccia dei complimenti!». Ma proprio lì scatta la scintilla. Podio magico Insieme studiano all’Università della West Virginia, Niccolò si laurea in Engineering management, lei lo farà l’anno prossimo in Ingegneria civile. Insieme vincono ori ai Giochi del Mediterraneo, agli Europei (lui assoluto, lei junior), alle Universiadi. Per Niccolò titolo mondiale nel 2010. Lei precisa: «Da quando stiamo insieme, lui è sempre salito sul podio». Petra è alla prima Olimpiade, Niccolò alla seconda. Essere insieme dà forza, ma crea anche strane situazioni psicologiche. Niccolò: «Fa piacere stare vicini, ora si tratta di gestirci bene durante le gare per non fare una "doppia Olimpiade". Ognuno di noi vive non solo le proprie emozioni, ma anche quelle dell’altro, che sono pure più grandi». Petra ha la gara la mattina del 28, non parteciperà alla cerimonia inaugurale. Lui ci andrà e poi vedrà la gara in Tv. Zublasing chiarisce: «Sono più tranquilla se penso che lui sta dormendo». Niccolò ribatte: «Ma se va in finale, prendo il bus e arrivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Difficile vivere vicino senza quasi vedersi» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI LONDRA

Galeotto fu... un Mondiale militare. Quello di Sofia 2009, a casa di lei. «Ci conoscevamo da un po’ — racconta lui — in quei giorni s’accese la fiamma». Lui, 32 anni, è l’azzurro Simone Collio, milanese d’adozione reatina. Lei, 28enne figlia d’arte, è la bulgara Ivet Lalova. Professione sprinter, entrambi. «All’inizio, come tutte le relazioni a distanza, non è stato facile — ricorda il finanziere — poi Ivet, dopo gli Europei di Barcellona 2010, ha scelto di trasferirsi a Rieti. Da tre anni, in pista, non era più lei. Da me avrebbe trovato anche un allenatore come il professor Roberto Bonomi». Miss Lalova, talento precocissimo (10"77 sui 100 a 20 anni), in Italia è rinata, fino a vincere l’oro con-

tinentale sui 100. A Helsinki, un mese fa. «E poi — sorride lui — può contare su un grande fisioterapista: il sottoscritto. A settembre, dopo tre anni, ho concluso il relativo ciclo di studi». Presto sposi Una delle coppie

più veloci del mondo, l’anno prossimo convolerà a giuste nozze. «Aspettiamo che siano terminati i lavori di costruzione della nostra nuova casa» spiega Simone. Prima, insieme ad altro, c’è da affrontare un impegno comune che si chiama Olimpiade. «La nostra 4x100 — sostiene lui, un personale sui 100 di 10"06 — anche grazie al nuovo assetto dato da una diversa distribuzione delle frazioni, può crescere rispetto al test di Montecarlo e far bene. Ivet, invece, correrà 100 e 200 e soprattutto sulla distanza più breve nutrirà concrete ambizioni. Vivere al Villaggio senza quasi potersi vedere non sarà semplice, ma è giusto rimanere concentrati sui propri impegni. L’abbiamo già sperimentato ai Mondiali di Daegu 2011». A casa, ad aspettarli, resterà Bolt: «Il labrador più lento della storia» scherzano insieme. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

PREMI RECORD

L’Armenia pagherà 700.000 e per l’oro L'Armenia pagherà premi di 700.000 euro per gli ori olimpici. Il governo metterà 100 mila dollari, il comitato olimpico 50.000, mentre

il magnate Gagik Tsarukyan, presidente del comitato, ha promesso di aggiungerne altri 700 mila per un totale di 850 mila dollari (700.000 euro). Finora l’Armenia ha vinto un solo oro (Armen Nazarian, nella lotta greco romana ad Atlanta ’96. foto). A Pechino prese 6 bronzi.

CANOTTAGGIO

Rabbia Galtarossa «Non finisce così» La sua ultima Olimpiade non l’aveva sognata così. Dopo 5 edizioni da protagonista (1 oro, 1 argento, 2 bronzi), Rossano

Figli d’Olimpia

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Galtarossa vivrà i Giochi da riserva e non perde occasione per ribadire il proprio disappunto verso il c.t. De Capua: «Nessuno mi ha detto niente, chi ha preso questa decisione ha pensato che non fosse importante. Magari a fine gara parlerò e mi toglierò qualche sassolino».

diario da

Londra

c

DI STEFANO BOLDRINI

Da Montano a Zaytsev Le dinastie ai Giochi

A sinistra Rossella Fiamingo, 21 anni, e Luca Dotto, 22 anni; sopra Niccolò Campriani, 24 anni, e Petra Zublasing, 22 anni; sotto Simone Collio, 32 anni, e Ivet Lalova, 28 anni; a destra Filippo Magnini, 30 anni, e Federica Pellegrini, 23 anni

MARIO SALVINI

ZAMBORLINI-LIVERANI-INSIDE

UE CERCHI RELAZIONI A DISTANZA

PellegriniMagnini

Se i due si dividono le stagioni

NUOTO-NUOTO

«Il sesso prima delle gare? Affari nostri» LONDRA

La «storia importante», che fa discutere e persino scommettere, sta per avere il crisma olimpico. Federica Pellegrini e Filippo Magnini domani entrano nel Villaggio, prima di debuttare nelle staffette veloci, sabato (lei) e domenica (lui). Fede e Filo sono la coppia più glamour del nuoto contesa dai settimanali di gossip: i due hanno animato la vigilia sul «sesso prima delle gare», con lui nei panni del recalcitrante e lei in quelli della donna che non è refrattaria all’astinenza neanche sotto impegni così importanti. E se stessero recitando? «Non ho certo bisogno di parlare di sesso con Fede, non è questo il problemi» fa Filippo che ribadisce, come la fidanzata, di non voler parlare di futuro e di pensare solo alle gare. «Quando mi hanno

chiesto del sesso, ho detto semplicemente che non lo farei il sabato a mezzogiorno se il sabato sera ho la mia gara olimpica. E poi, sono cavoli nostri».

Kostner-Schwazer Amore e discrezione

Pressioni Però la storia con

l’olimpionica, ha riacceso la passione per il nuoto nel trentenne ex bicampione del mondo, che è riuscito a raccogliere in tutta la stagione medaglie europee in vasca corta ed in vasca lunga, nonché a diventare per la terza volta campione continentale dei 100 sl battendo l’olimpionico Bernard. E adesso a Londra, si presenta assai motivato, caricato. Ma tutti vorranno sapere anche di Fede. «Ai Giochi lei sarà la Pellegrini titolata, e io Magnini che ha dominato tre anni la gara regina e preso un bronzo olimpico in staffetta; lei penserà alle sue gare ed io alle mie, io farò il tifo per lei e lei per me. E’ tutta qui la pressione. Ma non voglio dare giudizi sulle sue gare, perché magari rischio di essere strumentalizzato o frainteso, in questo momento non voglio cadere nel gioco, non interessa a lei, non interessa a me». Lei starà nell’appartamento con le compagne di staffette, lui idem. Vicini, ma lontani dai curiosi. s.ar. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dall’alto il marciatore Alex Schwazer, 27, e la pattinatrice Carolina Kostner, 25; Veronica Calabrese, 24, e Mauro Sarmiento, 29, entrambi campioni di taekwondo; la spadista Sissi Albini, 22, e il fiorettista Andrea Cassarà, 28 BETTINI-D’ANNIBALE-BIZZI

(si.ba.) Olimpici, ma in stagioni diverse. Rispetto alle altre coppie, Carolina Kostner e Alex Schwazer avrebbero la possibilità di vivere le gare dell’amato senza ansia per le proprie. I due, però, sono molto rispettosi dei rispettivi ambiti. A fine marzo il marciatore si celava sulle tribune del palazzetto di Nizza durante il trionfo di Carolina ai Mondiali di figura, mentre la pattinatrice ha più volte detto di non avere intenzione di andare a Londra. Se poi lo farà, sarà col massimo della discrezione. A Londra ci sono poi miriadi di azzurri che fanno coppia con atleti non qualificati. Nel taekwondo Sarmiento gareggerà anche per Veronica Calabrese, in attesa di una bimba; nell’atletica Vizzoni (martello) avrà il tifo di Claudia Coslovich (giavellotto). L’arciera Pia Lionetti invece è la sola a poter sognare i Giochi: il compound, specialità di Sergio Pagni, non è nel programma olimpico.

Venerdì 30 agosto 1976, finale olimpica della pallavolo a Montreal: Polonia-URSS. Prima, durante e dopo la battaglia, sorprendentemente vinta dai polacchi 3-2, i loro sguardi si saranno incrociati di certo. Quello del polacco Lech Lasko e quello del sovietico Vyacheslav Zaytsev. E l’ultima cosa che avrebbero immaginato è che otto Olimpiadi dopo, a Londra, i loro figli sarebbero stati compagni di squadra. Nell’Italia. Michal Lasko, opposto, e Ivan Zaytsev, schiacciatore, sono due degli azzurri figli d’arte. Poi, papà Zaytsev 4 anni dopo avrebbe vinto l’oro a Mosca, dove con la Jugoslavia fu 6˚ Ljubo Travica, padre del regista azzurro Dragan. E per restare nella pallavolo, nello staff del c.t. Berruto c’è Andrea Giani, il cui padre Dario, canottiere, fu nell’otto sesto a Tokyo 1964. Sono solo alcuni dei figli d’arte olimpici della squadra azzurra. Tra i quali i più celebri sono ovviamente Tania Cagnotto, erede di Giorgio (2 argenti e 2 bronzi tra Monaco, Montreal e Mosca) e Aldo Montano, figlio (di Mario Aldo) e nipote (di Aldo) d’arte olimpica: sia il papà che il nonno furono medagliati a squadre ai Giochi. Tutti nella sciabola. Straniero alle Olimpiadi anche il papà di un pallanuotista: José Silvio Fiolo, brasiliano, padre di Pietro Figlioli (il cognome nel frattempo è cambiato), fu 4˚ nei 100 rana a Città del Messico, e poi ancora 6˚ Monaco e semifinalista a Montreal. Marco Tamberi, salto in alto, a Mosca 1980 centrò la finale, chiudendo al 15˚ posto. Stessa specialità, 32 anni dopo, a Londra ci proverà suo figlio Gianmarco. Mentre il velista Gianfranco Sibello, dopo Atene e Pechino riprova nei 49er, 40 anni dopo papà Francesco che fu 14˚ nella dismessa classe Tempest a Monaco 1972. Stavolta però senza il fratello Pietro.

Il sole scalda l’atmosfera Ma continuano caos e proteste God save the sun. Dio salvi il sole e sarà contenta anche la regina Elisabetta IIa, che venerdì accoglierà un centinaio tra re, presidenti e capi di governo per benedire la terza olimpiade londinese. Ma contenti sono soprattutto i sudditi, travolti dal caldo e dal sereno di questi giorni. Neppure una nuvola nelle ultime 48 ore: un record, dopo tre mesi di pioggia e vento. Londra è euforica e questo fa bene anche all’Olimpiade. I londinesi, di solito freddi come un iceberg, si stanno sciogliendo all’idea della grande festa dello sport. Regent Street è imbandierata. Covent Garden è più affollata del solito. E lungo il tratto di Tamigi tra il ponte di Chelsea e l’Albert Bridge, dove sono ormeggiati i cinque cerchi, i ragazzi si mettono in posa per le foto. Ma non è tutto oro quello che luccica, a proposito di Giochi. Ci sono disfunzioni, falle, polemiche. Il traffico è aumentato, conseguenza logica di un’Olimpiade organizzata in una città di 8 milioni di abitanti. Le corsie preferenziali, sottratte ai taxi, hanno scatenato la protesta: un uomo si è buttato ieri nel Tamigi per richiamare l’attenzione sul problema. Anche le linee metropolitane e ferroviarie che portano al villaggio olimpico zoppicano: inconvenienti legati al sistema degli scambi. Le polemiche si allargano alla squadra britannica e alla cerimonia inaugurale: qualcuno ha sottolineato come far sfilare gli atleti alla mezzanotte di venerdì sia una pessima idea. Ma il popolo, inteso come i lavoratori di un Paese che ha inventato il capitalismo, cercano di essere gentili e disponibili. Quando chiedi un’informazione, sorrisi e gentilezza. Roba mai vista da queste parti, dove quando ti rivolgi a qualcuno, l’interlocutore quasi sempre si volta dall’altra parte. Londra 2012 potrebbe compiere il miracolo di rendere più generosi i londinesi. In attesa del miracolo, i giornali non perdono il gusto per l’ironia. Memorabile una vignetta di ieri. Marito e moglie spaparanzati sul divano e, dietro di loro, una botte e diverse casse di birra. «E’ tutto pronto per l’Olimpiade», dice il marito. La moglie sorride. Giusto così: beviamoci sopra. Ma senza esagerare.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

OLIMPIADI -3 BASKET

NUOTO

Filippi, dopo Londra minaccia il ritiro (fe.pas.) Alessia Filippi (a Londra farà i 200 dorso), iridata nei 1500 sl, annuncia il possibile ritiro. Il motivo è il mancato

DAL NOSTRO INVIATO

arruolamento nelle Fiamme Gialle, società nella quale era rientrata, dopo l’addio del 2007, ma da civile. A causa degli scarsi risultati, l’azzurra dovrà trovare un ingaggio in un’altra società (pochi mesi fa si erano fatte avanti le Fiamme Oro). «Il futuro potrà essere fuori dalla vasca già dopo Londra».

SICUREZZA PRIVATI INEFFICIENTI

Anche a Newcastle polizia sostituisce G4S Dopo i casi di Manchester e Glasgow, anche la polizia di Newcastle decide di prendere il controllo diretto delle operazioni

Scariolo

LUCA CHIABOTTI BARCELLONA (Spagna)

Stasera, alle 22.30, quando per molti è quasi l’ora di andare a letto, al Palau Sant Jordi la Spagna di Sergio Scariolo chiuderà la preparazione olimpica contro Kobe, LeBron e Kevin Durant. La madre di tutti i test sarà vissuta, appunto, come tale. «Se mi chiedete se tatticamente mostreremo le nostre carte, la risposta è no — dice il tecnico dell’Emporio Armani — ma cerchiamo sensazioni reali e concrete soprattutto per quei nostri giocatori che non hanno l’abitudine a confrontarsi ogni giorno contro avversari

di sicurezza al posto dell’agenzia G4S, che non ha garantito la copertura del servizio. Alcune squadre di calcio sono arrivate in albergo, dove dovevano esserci 58 addetti del G4S, ma non c’era nessuno. La polizia ha comunicato al G4S di non aver più bisogno dei suoi servizi.

PORTABANDIERA

I britannici scelgono il pistard Hoy Nella Svizzera Federer fa un passo indietro: tocca a Wawrinka

Confermare Hairston era fondamentale. Poi sono arrivati gli altri: soddisfatto

Pau Gasol, 32, con Sergio Scariolo, 51: c.t. della Spagna dal 2009, ha vinto 2 Europei di fila CIAMILLO

SUL MERCATO DELL’ARMANI «RINGRAZIO IL MIO CLUB»

così». Tutto il mondo guarda a Spagna-Stati Uniti come la finale olimpica già scritta, molti dopo Pechino credono che davvero gli spagnoli possano lottare per l’oro, anche se la Mondiale non fu così: «Le aspettative esterne sono legittime — ammette Scariolo —, noi all’interno siamo d’accordo che il nostro obbiettivo è vincere una medaglia. Gli Stati Uniti, in condizioni normali, se giocano al 100% della loro intensità fisica, sono al di sopra di tutti e possono solo perdere con se stessi». Come si affrontano?

«Hanno un solo vero pivot ma dal play alle ali forti sono completi e inarrivabili, altruisti, micidiali in uno contro uno e in campo aperto. Sappiamo che se gli facciamo prendere un tiro comodo nei primi secondi dell’azione o correre non abbiamo speranze. Però ribalto il concetto: tutti mi chiedono come si marcano Kobe, LeBron o Durant, io rispondo che la cosa più difficile è come attaccheremo contro di loro e se saremo capaci di essere efficaci per non farli andare in contropiede». Avete battuto l’Argentina più largamente degli Stati Uniti, siete imbattuti nella preparazione.

«Chissà se lo saremo ancora dopo stasera... Sono contento perché è stata una preparazione molto dura dove il talento è stato minimizzato dal lento recupero degli infortunati come Navarro o Rudy Fernandez, ma è uscita la nostra solidità. Siamo stati sempre convincenti, in attacco ci siamo soprattutto aggrappati al nostro leader Pau Gasol, poi contro l’Argentina abbiamo ricominciato a far canestro in qualità industriale, cosa che ci capita». Pronostico?

«Usa esclusi, chi mi ha impressionato di più è il Brasile, che ha sempre avuto talento e prestanza fisica ma che stavolta mi sembra più squadra. Mi piace la Russia, la Francia atletica-

«Usa immarcabili Ma hanno un solo vero pivot» Stasera test di lusso per la Spagna del coach di Milano: «Noi da medaglia. E occhio al Brasile» mente è seconda solo agli Stati Uniti. L’Argentina in preparazione non fa testo: ha giocatori da partita, bisogna vederli a Londra». È uscita la notizia di Scariolo c.t. anche per i prossimi anni.

«È vero. La federazione ha già manifestato questo desiderio, abbiamo iniziato una discussio-

Gazzetta.it BRYANT, D’ANTONI E LA NAZIONALE DI VOLLEY SUL SITO I commenti in italiano di Mike D’Antoni e Kobe Bryant dal ritiro di Team Usa a Barcellona, dove la nazionale di basket a stelle e strisce prepara il suo assalto all’oro. Il video sul viaggio della Nazionale maschile di volley, sbarcata ieri a Londra e pronta per tentare l’impresa di conquistare una medaglia olimpica. Trovate questi e tanti altri video sul nostro sito internet, già pronto per l’appuntamento a cinque cerchi con una sezione speciale dedicata all’appuntamento clou dell’estate: le Olimpiadi.

ne che mi onora ma che devo condividere con la famiglia. Personalmente posso solo dire che raramente mi sono trovato così bene in una "società" come una Nazionale spagnola. Non parlo solo dell’organizzazione perfetta ma della capacità di ogni persona di trasmettere ai giocatori quanto si tenga a loro, alle loro esigenze, e come

KOBE CARICA

«Vincere anche oggi» BARCELLONA (chiabo) Dopo la stentata vittoria contro l’Argentina (86 80), gli Usa ieri hanno ricevuto la visita di Pat Riley, presidente dei Miami Heat. Kobe Bryant ha dichiarato di essere un attaccante molto forte anche a calcio ma meno bravo di Steve Nash, confermando di fare il tifo per Barça e Milan. «L’obbiettivo contro la Spagna è vincere anche se è una amichevole: per noi è sempre così» ha detto. Scariolo dovrebbe tenere ancora a riposo Marc Gasol e Sergio Rodriguez, che hanno accusato problemi fisici. Dopo la gara, un giorno libero a Barcellona, poi gli Usa voleranno a Londra.

vengano seguiti, sinceramente. Con la Spagna ho capito qual è il segreto di una Nazionale vincente che non è solo chiedere più tempo o staff sempre più allargati ma il rispetto delle persone nella loro globalità, in ogni situazione». Non c’è Rubio, ma Ibaka ha fatto una finale Nba...

Chris Hoy, 4 ori olimpici nel ciclismo

compatibili col budget rimasto, che non fermassero la palla o avessero le caratteristiche per completare anche Cook. Ecco Basile e Stipcevic: alla fine abbiamo cambiato più di quanto volessimo, ma le rinunce che ci sono state, a parte Radosevic in prestito per giocare da titolare, sono state figlie di trattative economiche». Se la Spagna ha davanti gli Usa, tutti si aspettano che stavolta Milano sia la più forte.

«Abbiamo già fatto un passo avanti, dobbiamo farne un altro sapendo che sarà più difficile. Il gruppo è rinnovato e deve crescere capendo che i momenti decisivi della stagione saranno, appunto, i momenti decisivi, non quelli interlocutori. Tutti, però, dovremo essere all’altezza della sfida a livello mentale, sapendo che a questo punto è quasi più importante quello che dici, o non dici, di quello che fai. L’aspetto tecnico non mi preoccupa, che tecnicamente Milano sarà competitiva sono sicuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ricky è venuto a trovarci ma la sua rieducazione gli impedirà di seguirci. Nella sfortuna, ho trovato un Sergio Rodriguez molto maturato. Ibaka è tornato dalle finali con un grande entusiasmo, è il solito nelle cose che fa ma si vede che conosce meglio il gioco». Milano è l’unica ad aver già completato la squadra.

«Grazie a come il mio club ha lavorato. A parte Hendrix, individuato da molto tempo come complementare a Bourousis, il primo obbiettivo era confermare Hairston. Quando era fatta abbiamo subito una potente offensiva da avversarie più ricche, abbiamo pensato di perderlo e ci siamo buttati su Langford che, in attacco e in difesa, ha le qualità che ci servivano. Avuta la bella notizia della firma di Malik, è nato un problema di equilibrio degli esterni, dove Alessandro Gentile resta il nostro punto fermo, così abbiamo cercato giocatori,

DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA LONDRA

Dopo le polemiche fra Steve Redgrave e Daley Thompson su chi potrebbe essere l’ultimo tedoforo, che accenderà il tripode olimpico la sera del 27 luglio, i dirigenti del Comitato organizzatore locale cercano di smorzare le tensioni e si preoccupano di mantenere segreta la decisione. Addirittura, hanno provato a lanciare l’idea di una accensione del tripode «di gruppo», come già ai Giochi invernali del 2002, a Salt Lake City, quando la squadra Usa di hockey ghiaccio che vinse l’oro nel 1980 fu «l’ultimo tedoforo». Scommesse Intanto, si hanno nuove indicazioni dagli scommettitori. Steve Redgrave è favorito davanti a Kelly Holmes, doppio oro negli 800 e 1500 ad Atene 2004, e a Daley Thompson. Quest’ultimo, sarà un normale tedoforo domani, nel tratto conclusivo che porta ad Haringey. Redgrave lo è già stato nella tappa di Henley. Entrambi, quindi, avranno già portato la torcia prima della cerimonia, cosa che non preclude che siano scelti per l’accensione del tripode. Insistente l’ipotesi di David Beckham come ultimo tedoforo, ma anche in questo caso ci sono voci «contro»: il calciatore non è considerato un vero olimpico e l’incarico sarebbe visto come compensazione per la mancata convocazione nella nazionale britannica. Portabandiera I dirigenti britan-

Kobe Bryant, 33 anni, una delle stelle del Team Usa AFP

nici hanno annunciato il portabandiera: sarà il ciclista Chris Hoy (4 ori olimpici), che ha già ricoperto questo ruolo nella cerimonia di chiusura a Pechino 2008. Federer, dopo essere stato alfiere già ad Atene e a Pechino, ha rinunciato: così per la Svizzera toccherà a un altro tennista, Stanislas Wawrinka. La Cina pare punti ancora su un cestista, stavolta Yi Jianlian, mentre il Kenya ha scelto Jason Dunford, nuotatore bianco che si allena in Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

OLIMPIADI -3 PALLANUOTO

TUFFI IERI SI E’ ALLENATA

Caduta Cagnotto nulla di grave Sventata ogni paura, dopo la caduta dal trampolino in allenamento domenica a Bolzano, ieri Tania Cagnotto si è allenata e

oggi potrà tranquillamente partire da Verona con la squadra di nuoto ed iniziare l’operazione Londra. La medagliata mondiale ed europea ha rimediato alcuni graffi alla coscia destra scivolando dalla tavola in fase di movimento nella preparazione di un tuffo. Per fortuna solo un grande spavento.

ANTIDOPING

Controllati due tiratori azzurri Ieri il primo controllo antidoping per gli azzurri al Villaggio Olimpico. Alle 7.30 gli ispettori della Wada hanno fatto

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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visita a due nazionali del tiro a segno: Niccoló Campriani e Marco De Nicolo. Intanto la nazionale di skeet (Ennio Falco Luigi Lodde e Chiara Cainero) è rientrata ad allenarsi Italia, come previsto. Il c.t. Fazi e la Cainero torneranno a Londra giovedì, Lodde e Falco venerdì.

È un Settebello da combattimento Gli azzurri si sono preparati col guru del «Krav Maga», tecnica di lotta usata dai servizi segreti DAL NOSTRO INVIATO

FRANCO CARRELLA OSTIA (Roma)

«Immaginate di trovarvi in un vicolo del Bronx, alle 3 di notte...». Rick Blitstein ha esordito così, quando ha conosciuto i campioni del mondo della pallanuoto. A Ostia, nel corso dell’intensa preparazione olimpica, il Settebello s’è allenato per qualche giorno col guru del Krav Maga, su iniziativa di Sandro Campagna. Al c.t., che già un anno fa aveva avuto l’intuizione di una sinergia con la Nazionale di judo guidata da Felice Mariani, ne aveva parlato l’azzurro Niccolò Figari. «Immaginate di trovarvi in un vicolo del Bronx... Non aspettate che vi attacchino, fate appello alle vostre risorse interiori», era proprio quello che intendeva Campagna, interessato a forgiare il carattere della squadra: «Con la psicologa Bruna Rossi facciamo già un gran lavoro in questo senso, ma chiedevo istruzioni specifiche per crescere in aggressività», racconta il tecnico. La storia Il Krav Maga («com-

battimento con contatto» in ebraico moderno, si pronuncia con l’accento sull’ultima «a») venne sviluppato nella prima metà del Novecento da Imi Lichtenfeld, nato a Budapest e cresciuto a Bratislava, per addestrare le forze speciali israeliane. Poi è stato adattato per esigenze civili. Lichtenfeld era stato pugile, ginnasta e lottatore. Si tratta di una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali e da sistemi di lotta a mani nude, aiuta a migliorare l’autocontrollo in situazioni di pericolo, è insegnato nelle accademie dei più famosi servizi segreti (Mossad, Cia) e dei corpi speciali di esercito o polizia (Fbi). In Ita-

clic

Il centroboa Matteo Aicardi, 26 anni, uno degli azzurri più grintosi: ha recuperato da un serio infortunio AP

IL SOPRANNOME DELLA NAZIONALE DIVENTA UN MARCHIO

Adesso non è più soltanto l’appellativo della Nazionale di pallanuoto, è anche un marchio registrato, con tanto di logo (nella foto). Una buona idea della Fin, che ha già prodotto alcune T-shirt. «Associare il Settebello a un "brand", può darci ulteriore visibilità» dice il c.t. Sandro Campagna.

Gitto: «Alcune delle prese imparate saranno utili per non subire l’avversario»

tazione e valvola di sfogo»). Guardate anche Jennifer Lopez, che con Via dall’incubo gli dedica un intero film: c’è proprio lei nel 95% delle acrobazie, senza controfigure.

Da film

Le mosse Riavvolgiamo il na-

lia si è diffuso tra le forze dell' ordine, i migliori reparti militari e la vigilanza privata. Blitstein insegna a Miami a star della musica (John Mayer), del cinema e della tv (Minka Kelly). Sono tanti gli attori che si sono allenati con il Krav Maga per apparire agili e combattivi nei film d’azione: Matt Damon (per The Bourne Identity), Angelina Jolie (Tomb Raider), Brendan Fraser (La mummia). Piace a Madonna e a Elisabetta Canalis che lo pratica a Los Angeles («Per me è medi-

stro e torniamo alla pallanuoto. Campagna aveva inviato alcuni filmati a Blitstein, che li ha studiati a fondo ed è giunto a Ostia da Tel Aviv, raccomandando ai ragazzi: «Le mosse sono create per... la terra. In acqua dovete tradurle voi, secondo il regolamento, con destrezza e velocità di pensiero. Allenatevi tenendo anche gli occhi chiusi: accresce la sensibilità. Osservate bene i movimenti dei gomiti, non focalizzate l’attenzione sulla spalla». Lezioni apprezzate dagli azzurri, che spesso devono fare i

Jennifer Lopez si allena con le mosse del Krav Maga in una scena del film «Via dall’incubo»

conti con rivali più prestanti fisicamente. Dice Niccolò Gitto: «È stata una bella esperienza, alcune prese ci torneranno molto utili per non subire l’avversario». Amaurys Perez: «Non è facile ricordarsi tante mosse, così si allena pure la mente». Massimo Giacoppo: «Non possiamo utilizzare tutto quel che ci è stato insegnato, altrimenti non sarebbe più pallanuoto, però è servito eccome». Sull’aereo che decollerà domani per Londra, ci sarà un Settebello da combattimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I LEADER POLITICI DI TUTTO IL MONDO STANNO PER ARRIVARE A LONDRA

A DUE SETTIMANE DAL K.O. CON FEDERER HA PASSATO LA TORCIA A VENUS WILLIAMS

La regina Elisabetta accoglie Rogge: via alla sessione Cio

Il tedoforo Murray torna a Wimbledon «Pronto per l’oro»

Crisi economica globale, anche il comitato olimpico sceglie il basso profilo

Rogge e la regina Elisabetta EPA

DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO LONDRA

Con un ricevimento all’Opera House si è aperta ieri sera la 124a sessione del Cio, che ha scelto il basso profilo, a cominciare dall’albergo che ospita i delegati, un vecchio Hilton, quasi a dimostrare che pure il comitato olimpico internazionale ha ben presente la crisi economica globale. L’ex campionessa marocchina Nawal El Moutawakel ha fotografato la sua piccola stanza e l’ha postata sui social network. All’ordine del giorno di questa sessione c’è pure l’elezione nella commissione esecutiva di due nuovi membri al posto dei dimissionari Mario Pescante ed il messicano Mario Vazquez Rana. Sono sei i candidati e fra loro anche la El Moutawakel e l’ex sprinter namibiano Frankie Fredericks.

Sicurezza Questi ultimi giorni di vigilia per i vertici sono febbrili. Mentre il premier David Cameron ieri mattina ha presieduto una riunione del Cobra (comitato intergovernativo di emergenza) per fare il punto sulla sicurezza e sugli scioperi di giovedì che potrebbero paralizzare gli aeroporti e l’immigrazione, il presidente del Cio Jacques Rogge in mattinata ha visitato il villaggio olimpico e si è detto fiducioso sul problema sicurezza sottolineando che governo e comitato organizzatore gli hanno dato tutte le rassicurazioni. Insieme, Cameron e Rogge nel pomeriggio si sono recati anche in visita alla regina Elisabetta a Buckingham Palace. Leader Intanto a Londra stanno

per arrivare i capi di stato dei paesi più influenti per la cerimonia di apertura e nella capitale britannica si intreccia anche un po’ di campagna presidenziale statunitense. Il candidato repubblicano Romney giovedì sarà ricevuto da Cameron, mentre Michelle Obama ha spiegato che sfrutterà il palcoscenico olimpico per pubblicizzare la sua campagna contro l’obesità infantile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andy Murray, 25 anni, e Venus Williams, 32 si passano la torcia AFP

LONDRA

Con la torcia olimpica in mano, Andy Murray è tornato sul centrale di Wimbledon due settimane dopo la finale persa con Roger Federer. «Non devi guardare indietro, devi solo provarci di nuovo e prepararti per una nuova sfida. Mi sono allenato bene negli ultimi 10 giorni e dopo il k.o. in finale posso dire di avere la giusta motivazione per un evento come questo. Sono sicuro che ritroverò un’atmosfera bellissima. Vincere l’oro è il mio obiettivo, mi sto preparando per questo. Nello sport è il sogno di tutti, diverso da un torneo dello Slam, in cui si gioca più per se stessi». Dopo il passaggio sul centrale con la torcia, Murray ha visitato anche gli altri campi e l’ha poi consegnata a Venus Williams («Attento a non incendiarmi i capelli» ha detto la cinque volte campionessa di Wimbledon, che a Londra sarà impegnata nel doppio con la sorella Serena, vincitrice di Wimbledon 2012). Ieri l’ultimo tedoforo della giornata è stato un altro tennista, l’idolo di casa Tim Henman. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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OLIMPIADI LONDRA -3

ATLETICA

Selsouli positiva per un diuretico La leader 2012 dei 1500 rischia la squalifica a vita

Il 6 luglio scorso a Parigi, la 28enne marocchina Mariem Alaoui Selsouli aveva stupito tutti siglando la migliore prestazione mondiale dell’anno nei 1500 in 3’56"15 (foto ANSA), migliorando il personale di oltre quattro secondi. L’edizione di ieri de «L’Équipe» ha dato notizia che il campione di

urine prelevato dall’atleta quella stessa sera ha dato esito positivo per un diuretico proibito. In particolare sarebbero state trovate tracce di furosemide, spesso usato come coprente per altre sostanze dopanti. Ieri la Iaaf non ha confermato la notizia, né l’eventuale sospensione

dell’atleta dai Giochi. Sulla Selsouli però si sta addensando lo spettro della squalifica a vita: era stata infatti fermata per due anni dopo i Mondiali di Berlino 2009 per la positività all’ Epo. Al rientro, nel marzo scorso è stata subito argento sui 1500 ai Mondiali indoor di Istanbul.

Le frontiere del doping Quando il controllo 4 Geneticamente modificati per 17 scatta a orologeria andare più forte I NUMERI

Il Passaporto biologico consente squalifiche anche dopo anni, come nel caso Yulamanova DAL NOSTRO INVIATO

VALERIO PICCIONI LONDRA

Lo chiamano l’antidoping a scoppio ritardato: il passaporto biologico. Certo pure il laboratorio di Harlow, 180 addetti ai lavori (fra cui 17 italiani), 6500 controlli fra Olimpiade e Paralimpiade nelle prossime settimane, avrà qualche carta in più da giocare rispetto a Pechino 2008, soprattutto sul piano delle «finestre di rilevabilità» e della ricerca dell’ormone della crescita, che quattro anni fa era ancora in via sperimentale.

gari ci sono già delle cose che non vanno nel suo file. L’antidoping olimpico potrebbe dare un responso tale da far superare il famoso 99,9 di probabilità di assunzione vietata e aprire il caso. Oppure Londra può far parte di una sequenza che dopo un nuovo controllo, confermerà il sospetto aprendo il caso. L’allarme atletica Ma non man-

cano i problemi. Intanto que-

Geografia E soprattutto nell’at-

letica, il problema si pone per una geografia della disciplina sempre più estesa, ora complicata pure da ripetuti cambi di nazionalità e di residenza dei protagonisti. Secondo diversi «rumori», i dati raccolti da un anno evidenzierebbero numeri anomali, particolarmente in atleti provenienti da alcune aree geografiche, in numero ben più consistente dei quattro casi già ufficiali (il maratoneta portoghese Ornelas, e con la Yulamanova anche le altre russe Zinurova e Kljuka).

Fantasma Ma il passaporto è la vera novità e garantisce comunque l’apertura di un altro fronte, non solo scientifico: rende insicuro il dopato, lo costringe a convivere con un fantasma per settimane, mesi. D’altronde Nailya Yulamanova s’è vista togliere l’argento diventato oro (era stata squalificata prima la vincitrice sul campo, la lituana Balciunaite) quasi due anni dopo gli Europei di Barcellona (il successo è così andato ad Anna Incerti). Se si aggiunge a tutto questo, il fatto che il Cio conserva i campioni dei prelievi per otto anni, si capisce come la guerra al doping stia diventando anche una questione di nervi. L’antidoping «lungo» Il passa-

porto biologico è una grande banca dati dove confluiscono i numeri ematici degli atleti, prelievo dopo prelievo. Sbalzi sospetti fanno scattare un allarme. Il problema è che questo percorso può essere lungo, anche un anno e mezzo-due. Immaginiamo allora che l’atleta sia in questo momento in una fase di osservazione, ma-

sto discorso vale solo per il doping del sangue, gli sport di resistenza insomma. Tanto che il passaporto biologico è da anni nel ciclismo, nello sci di fondo e nel pattinaggio di velocità, da un anno è diventato sistema nell’atletica, sta muovendo i suoi primi passi nel nuoto, mentre per esempio il calcio lo sperimenterà solo a fine 2012. Poi il fattore reperibilità. Qui contano tantissimo non tanto i controlli canonici post evento, ma quelli a sorpresa in giro per il mondo.

Nailya Yulamanova, 31 anni, è stata squalificata per due anni

Scoppio ritardato Le banche dati, gestite dalle federazioni internazionali, sono messe in questi giorni a disposizione del Cio, che è il padrone dell’antidoping olimpico. In teoria la dialettica Cio-Wada-federazioni internazionali su un caso sospetto potrebbe avvenire anche a tamburo battente. Ma è a Giochi strafiniti, pure qualche mese più tardi, che l’antidoping via passaporto biologico potrebbe riaprire una partita solo apparentemente chiusa. Insomma, a scoppio ritardato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I chimici e tecnici italiani che lavoreranno per l’Olimpiade e la Paralimpiade nel laboratorio di Harlow.

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Il vice direttore, italiano, dell’antidoping olimpico di Londra: Francesco Botrè, numero uno del laboratorio di Roma dell’Acqua Acetosa

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La medaglia tolta all’Italia a Pechino dopo un caso di doping: l’argento di Davide Rebellin nel ciclismo.

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I casi di doping nella storia olimpica del sollevamento pesi. L’ atletica è seconda a quota 28.

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Percentuale di atleti positivi al doping dall’avvento dei controlli olimpici nel ’68.

Lo studioso: «Sfrutta la ricerca sulle malattie, è il più pericoloso ma, forse, non è ancora attuato» LONDRA

Doping genetico. La ricerca per combattere alcune malattie come cavallo di troia per migliorare la prestazione sportiva a colpi di Dna. In pratica, immettendo dei «geni» in grado di moltiplicare la massa muscolare o la capacità di trasportare l’ossigeno, non attraverso un’assunzione farmacologica, ma nel proprio stesso corpo. Un orizzonte da brividi che però non deve essere troppo lontano se già da tempo la Wada ha chiesto a Mauro Giacca, direttore del centro italiano dell’Icgeb, un organismo riconosciuto dall’Onu che opera per la ricerca e la formazione in questo campo, di studiare il fenomeno. Studiarlo per smascherarlo. Prima che sia troppo tardi. Terapia Con il profes-

sor Giacca, si parte naturalmente da una differenza. «Il doping genetico è una cosa, la terapia genica tutt’altra. Noi, per esempio, utilizzando geni come farmaci, immettiamo piccoli virus nell’organismo che agiscono nella prevenzione dell’infarto, stimolando la produzione di nuovi vasi sanguigni, o nel trattamento dello scompenso cardiaco, aiutando la contrazione efficace del cuore». A che punto siete? «A livello sperimentale». Con gli animali. E l’uomo? «C’è un’unica sperimentazione che sta dando buoni risultati negli Stati Uniti. Diverso è il discorso in altri campi, dove si è più avanti: per esempio, nella lotta contro le malattie ereditarie, come le cecità congenite o le immunodeficienze, i pazienti sono già numerosi».

deva a dei topi trattati con un virus chiamato AAV, iniettato in un muscolo, che trasportava il gene dell’IGF-1, un fattore di crescita. «C’era una rigenerazione molto più veloce di fibre muscolari». Dei super topi? «Alcuni colleghi l’hanno definito topo-Schwarzenegger». Dunque, massa muscolare aumentata, iper attività e nessuna traccia nel sangue e nell’urina di quello che era accaduto. Morale: qui l’antidoping sarà tutto da inventare. Ancora no Sarà o è? Cioè: quanto siamo vicini? «Non credo che il doping genetico sia una realtà, piuttosto che possa diventarlo presto. Entro 2-3 anni». In tempo per la prossima Olimpiade, mentre Londra non dovrebbe essere a rischio. «La mia personale opinione è che si tratti di metodi troppo sofisticati, non ancora alla portata della piccola azienda biotecnologica che può metterli sul mercato, magari in rete. Al limite ci vorrebbe un doping di Stato. Ma oggi le informazioni corrono, per arrivare a risultati del genere ci vorrebbero laboratori di fama internazionale, si verrebbe a sapere. No, non ci credo». Come

smascherarlo

Poi c’è l’aspetto smascheramento. «Stiamo studiando. Ci vorrebbe una biopsia, un campione di muscolo, per scoprire tutto. Ma sarebbe un esame troppo invasivo. Piuttosto in soggetti fortemente impegnati nello sforzo fisico, abbiamo riscontrato un rilascio di DNA nel sangue, può essere una strada». Per Rio de Janeiro? «Speriamo. I rischi del doping genetico sono grandissimi, da quello cardiovascolare al tumore».

Schwarzenegger Nel corso del suo lavo-

v.p.

ro, Giacca ha scoperto che cosa succe-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cos’è

Cos’è

Una «patente» dell’atleta affidabile al 99,9%

Sarebbe difficile da rintracciare

NASCITA Il passaporto biologico è nato nell’ottobre del 2007 da un accordo fra l’autorità mondiale antidoping, la Wada, e l’Uci, la federciclismo internazionale. PARAMETRI E’ una sorta di

«patente» dell’atleta che registra i suoi parametri ematici (in futuro anche steroidei), il livello dell’emoglobina trasportatrice di ossigeno e dei reticolociti, i globuli rossi giovani, nonché un altro dato, off-score, che mette in relazione i due rilevamenti principali.

BANCA DATI I dati sono custoditi dalla federazioni internazionali, che però li mettono a disposizione della Wada con una banca dati che registra tutti gli scostamenti. Il minimo necessario, a meno di situazioni macroscopiche, per sollevare il caso è quello dei tre controlli. 99,9 PER CENTO Un software

denuncia automaticamente il caso (anche se è previsto pure un intervento discrezionale in alcune situazioni) se, secondo calcoli effettuati con il teorema di Bayes (che registra le minori o maggiori probabilità di un evento sulla base di diversi

aggiornamenti), l’ipotesi di un’assunzione vietata raggiunge il 99,9 per cento. A quel punto interviene un panel di esperti, l’atleta viene informato e tocca a lui dimostrare il perché non illecito dei numeri. WIGGINS Del passaporto

biologico ha parlato pure il vincitore del Tour, Bradley Wiggins: «Ho pensato di pubblicare i valori del mio passaporto biologico, ma il medico della squadra mi ha detto che esistono molte variabili e che si presterebbero a equivoci». Cos’è

GENI I geni sono segmenti o sequenze presenti nel Dna. Si tratta di unità di informazione incaricate di una funzione specifica che viene poi tradotta in proteina. VIRUS «NAVETTA» Il doping genetico

segue la stessa strada della terapia genica: attraverso un virus «navetta» o vettore, creato biotecnologicamente, iniettato direttamente nel muscolo (o anche nel sangue), scatena la produzione di proteine che hanno effetti sul rendimento fisico-sportivo. PROTEINE Ogni gene è infatti collegato a

una proteina. Fra queste l’insulina, l’eritropoietina, l’ormone della

crescita, tutte con il loro doppio spartito: da una parte terapeutico, dall’altra dopante e rischioso per la salute. TOPI Nell’esperimento di Trieste i topi «trattati» con la terapia genica, nuotavano senza accusare stanchezza a differenza dei «non trattati». RINTRACCIABILITA’ Secondo gli studi attuali, il doping genetico difficilmente sarebbe rilevabile dai controlli degli attuali laboratori accreditati dal Cio. Sicuramente non nell’analisi dell’urina, con più probabilità si potrebbe provare con gli esami del sangue.


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IL 9 AGOSTO

Allevi in concerto all’Elizabeth Centre Giovanni Allevi si esibirà il 9 agosto al «Queen Elizabeth II Centre» di Londra, nell’ambito delle iniziative per l’Olimpiade. Il

compositore e pianista italiano era già stato protagonista quattro anni fa durante i Giochi di Pechino, di un concerto alla guida della China Philarmonic Orchestra. «La musica mi chiede dedizione assoluta e continua ha detto Allevi . Elementi che sento di condividere con gli atleti».

Malagò «Il Coni si rinnova con idee ed energia» Lanciata la sfida a Pagnozzi a capo dello sport italiano «Voglio giocarmela alla pari»

RUGGIERO PALOMBO

Ventisette minuti per presentare i ragazzi dell’Aniene in cerca di medaglie a Londra, sedici per ufficializzare la propria candidatura alla presidenza del Coni. Sobrio, politically correct, Giovanni Malagò, Giovannino per i moltissimi amici e consoci che hanno fatto da cornice all’evento, due pagine di allegati curricula sportivo-professionale che non finiscono mai, non ha scelto a caso l’Acquaniene, e non il circolo madre che presiede da 15 anni, quale sede della performance. Per due motivi: perché è in quell’impianto che «mangiano, vivono, studiano, dormono» la maggior parte dei 25 atleti (di cui 6 paralimpici) che andranno ai Giochi; e perché proprio all’Acquaniene è legata «la tragicomica vicenda del reato», un presunto abusivismo, dal quale dopo quattro anni, nei giorni scorsi, Malagò è stato prosciolto «perché il fatto non sussiste». Una storia che lo ha «indignato», senza il lieto fine «non avrei mai accettato di scendere in campo». Ufficializzazione figlia di «un sentire che ritengo legittimo, perché ho attraversato tanti mari e ho un curriculum professionale e sportivo che testimonia delle mie competenze» e del percorso un po’ curioso di queste elezioni Coni che finché Roma 2020 è stata in ballo dovevano addirittura slittare a fine 2013, salvo poi ritrovarsi ora quasi ufficialmente calendarizzate per l’ultima deca-

la scheda HA 53 ANNI, È LAUREATO IN ECONOMIA E COMMERCIO DIRIGENTE SPORTIVO DAL 1997

Giovanni Malagò (foto in alto) è nato a Roma il 13 marzo 1959. Laureato in Economia e Commercio, è amministratore delegato del gruppo Sa.Mo.Car, presidente e Ad di Samofin spa e advisor per l’Italia della banca Hsbc. Ha due figlie gemelle, Vittoria e Ludovica.

de di febbraio. Tutte decisioni dell’attuale presidente Petrucci, racconta Malagò, che poi sulla candidatura dice la propria verità: «Voglio essere schietto, il timing non doveva essere questo. Dopo un colloquio con Petrucci, questi mi aveva chiesto di posticipare l’annuncio a dopo Londra. Ma dopo avere letto l’intervista (a Gazzetta dello Sport e Messaggero, ndr) con la quale Lello Pagnozzi, col quale ho un ottimo rapporto, presentava la propria candidatura, è stato lo stesso Petrucci a telefonarmi, sollecitandomi di farlo subito anche io. Ed eccomi qui. D’ora in poi, però, tregua olimpica e tifo sfrenato per tutti gli azzurri, siano essi dell’Aniene o no». Squadra e programma?

«Idee ne ho. Da tempo. Legate a persone bene individuate. Idem sui programmi. Ma non è il momento di fare annunci». Rivoluzione, mezza rivoluzione o continuità?

«Non sono un rivoluzionario, mi sento anzi un conservatore. Ma sono convinto che per migliorare e migliorarsi è fondamentale avere il coraggio di cambiare. Rivoluzioni no, ma innovazioni sì». Sistema Coni valido o obsoleto?

«Per me il modello è ancora vincente, tanto da essere invidiato ed emulato da più di qualche Paese. Ma bisogna avere l’onestà di riconoscere che i tempi sono cambiati, e il modello deve essere quantomeno rivisitato». Tre volte campione italiano di calcio a 5, azzurro al Mondiale di Brasile 1986, Malagò è diventato presidente del Circolo Canottieri Aniene nel 1997, carica che ricopre tuttora. Amministratore delegato e poi presidente della Virtus Roma Basket (2000 01), è nella giunta esecutiva Coni dal 2000. È stato presidente dei comitati organizzatori degli Europei di pallavolo 2005 e dei Mondiali di nuoto 2009. È stato consigliere e membro del comitato d’onore per la candidatura di Roma ai Giochi del 2020.

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Le vittorie della Pellegrini sono dell’Italia, ma anche di Aniene, Coni, Federnuoto

GIOVANNI MALAGÒ CANDIDATO PRESIDENTE

Ha parlato di un incontro con Petrucci, e di quello con Pagnozzi che dice? È vero che erano sul tappeto ipotesi di accordo?

«Con Pagnozzi ho e intendo mantenere un buonissimo rapporto. Lo ringrazio personalmente per la gentilezza che mi ha riservato relativamente a certe questioni logistiche su Londra. Nel nostro incontro, checché se ne dica, non c’è stato un discorso di proposte e controproposte. Siamo due candidati che coltivano entrambi legittime ambizioni. Poi, tutto può succedere. Qualcosa può modificarsi, come può accadere che ci possano essere ulteriori candidature». L’ultima volta, tra Petrucci e Chimenti finì 55 a 24...

progetti di riuscire quel giorno a giocarmela alla pari». Londra peserà?

«Non sono d’accordo con chi vuole identificare la forza di un movimento col numero delle medaglie. Se l’Italia ne vincesse 40, come mi auguro, non penso possano comunque mascherare i nostri acciacchi. Se ne vincesse solo 20, non vorrebbe dire che tutto sarebbe da buttare. Quello dei podi lo trovo un discorso esasperato, vorrei volare un pochino più alto».

CLARKS RETAILER INTERNAZIONALE DELL’ANNO IN CONCORSI DI RESPIRO GLOBALE Clarks, il maggior retailer di calzature casual al mondo, ha vinto il prestigioso premio Rli International Retailer of the Year della rivista Retail & Leisure International (www.rli.uk.com), a riconoscimento dei progressi compiuti nel costruire un marchio globale e nel conferire alle proprie attività di franchising un respiro mondiale. Gli altri finalisti per la categoria sono stati Parfois, Primark e River Island. La precedente edizione era stata vinta dai Disney Store.

«I progressi compiuti da Clarks sono eccezionali ha di chiarato Andrew Climance, redattore di Rli e ne hanno de cretato una vittoria meritata. I giudici hanno apprezzato non solo l’evoluzione dello stile e della gamma di calzature pro poste da Clarks ma anche l’impegno profuso in termini di design ad alto impatto dei punti vendita. Questa trasforma zione ha contribuito all’incremento delle vendite, all’aumen to del numero di operazioni di franchising, al miglioramento dell’esperienza vissuta dai clienti e al riconoscimento di un marchio portato a nuova vita». Clarks ha saputo costruire una rete di store monomarca che oggi conta più di 1400 punti vendita nel mondo. Quat trocentocinquanta di questi sono in franchising; il 2010 ne ha visti aprire 48 e il 2011 novanta. Quest’anno, invece, è in programma l’apertura di altri cento store. La casa britannica registra vendite per oltre 52 milioni di paia di scarpe all’an no e, per il prossimo quinquennio, punta a una crescita della rete di punti vendita del 350 per cento. Hanno colpito la giuria anche gli investimenti destinati a pianificazione e logistica, lo sviluppo della supply chain mondiale, le strategie di marketing e le promozioni capaci di trainare le vendite, oggi intorno al miliardo di dollari l’anno.

E la Pellegrini?

«Le medaglie di Federica sono 100% dell’Italia, quindi del Coni e poi dell’Aniene che ha dato il suo importante contributo. E tra Coni e Aniene metto anche la Federnuoto perché ha fatto la sua parte». E la politica?

«Mi auguro non incida, al di là dei miei rapporti personali che sono particolarmente buoni con alcuni rappresentanti di questo Governo. Il Paese oggi ha altre priorità che non quella di pensare allo sport». Se le nomino Pancalli?

«Un amico che stimo moltissimo. Non so se si candiderà, sta facendo le sue riflessioni. Comunque lo ringrazio, parte del percorso dell’Aniene è frutto della straordinaria collaborazione col Cip». Barelli?

«Quel 24 si può leggere in due modi, come uno sconfitta ma anche come un risultato molto positivo perché l’amico Chimenti ebbe i maggiori consensi proprio presso i presidenti di federazione. Il Consiglio Nazionale che sarà chiamato a votare, d’altra parte, sarà profondamente rinnovato, non tanto nei presidenti federali che credo saranno confermati nella quasi totalità, quanto nel resto dell’elettorato. Atleti, tecnici, enti territoriali e di promozione».

«Una persona molto diversa da me. Il dirigente sportivo è competente e dedicato. Ma ha una cultura che non è certo la mia».

Si sente favorito o outsider?

«Quel giorno è arrivato, mi sento pronto e si avverte il bisogno di un vento nuovo. Prometto passione, energia, entusiasmo e competenza».

«La mia candidatura vuole essere caratterizzata da una grande umiltà. Oggi non mi sento certo il favorito, ma penso e spero con la forza delle mie idee e dei miei

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Di Rocco?

«Non ho con lui un rapporto di lunga data ma è come se lo conoscessi da tutta la vita. Sintonia e complicità assolute, le nostre». "La presidenza Coni è il mio sogno nel cassetto, a tempo debito ci ragionerò su". Lo disse alla Gazzetta il 30 agosto 2005.

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«Lavoriamo con successo da più di 25 anni con un nume ro sempre crescente di concessionari in franchising», ha af fermato Neil Roberts, responsabile Sviluppo Franchising In ternazionale Clarks. «Non solo trasmettiamo ai nostri partner le conoscenze necessarie per operare ma li ascoltiamo e im pariamo da loro, condividendo i successi. Questo premio è un riconoscimento che spetta a loro tanto quanto a noi». Il premio Rli International Retailer of the Year è l’ultimo di una serie di riconoscimenti ricevuti da Clarks, tra cui spic cano i Roses Creative Awards per le categorie Allestimen to/Punto Vendita, Materiale Promozionale Aziendale e Pac kaging assegnati a Clarks Kids e Clarks Originals. Recentis simo è il riconoscimento come miglior negozio nella catego ria abbigliamento, calzature e accessori ottenuto da Clarks nell’ambito del sondaggio sui migliori negozi indetto dalla rivista Which?, la maggiore organizzazione a tutela dei dirit ti dei consumatori d’Europa. In Italia Clarks è presente da ol tre trent’anni e viene distribuito dal 1993 da Asak & Co., azienda veronese che ha sposato il progetto internazionale Global Design Concept. I punti vendita monomarca sono 31, di cui 23 diretti Asak & Co e otto in franchising. I Clarks Shop sono realizzati con l’esclusivo sistema espositivo C7 “Store Design”, che ridefinisce la vendita al dettaglio di cal zature casual ed eleganti e riflette la tendenza generale verso un ambiente moderno e attento alle esigenze del consumato re, trasformando l’esperienza dell’acquisto in un’attività di piacere, soddisfazione e relax. Il C7 Store Design si caratte rizza per interni ed esterni all’avanguardia che valorizzano l’esperienza emozionale dello shopping. All’esterno, il colo re intenso della facciata del negozio mette subito in risalto l’insegna, che appare luminosa e molto visibile. All’interno il negozio trasmette un forte senso di artigianato e di stile, in perfetta coerenza con l’universo dei valori del brand Clarks. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Basket/1 LA GUARDIA LASCIA GLI HORNETS

Accordo per due anni Belinelli va a Chicago Lotterà per il titolo

Marco Belinelli, 26 anni AFP

C’è l’accordo, manca solo l’ufficialità e poi Marco Belinelli sarà un giocatore dei Bulls per le prossime due stagioni. Il 26enne bolognese è volato già ieri a Chicago per le visite mediche, pronto a firmare un biennale da 3,8 milioni di dollari totali: l’annuncio arriverà dopo che i Bulls ufficializzeranno oggi la rinuncia a trattenere il lungo turco Omer Asik, pareggiando l’offerta di Houston da 25,1 milioni in tre stagioni. Chicago, che ha ufficializzato ieri il ritorno di Kirk Hinrich ed è vicina a chiudere col pivot Nazr Mohammed, offrirà a Belinelli un contratto inferiore a quello dell’anno scorso a New Orleans (3,4 milioni) e ad altre proposte sul tavolo. Ma l’azzurro, free agent dopo la sua migliore stagione in carriera (11,8 punti in 66 partite con New Orleans, 55 da titolare). si giocherà il posto in quintetto con Hamilton e appunto Hinrich, con l’obiettivo di giocare per il titolo tra un anno, dopo il rientro dall’infortunio al ginocchio della stella Derrick Rose, atteso intorno a marzo 2013.

Basket/2 RENZI (LEGA): «ACCUSE A NOI INGIUSTE, DOMANDA IRRICEVIBILE»

Ippica DAL 1˚ SETTEMBRE CHIUDE COME CENTRO DI ALLENAMENTO: SOLO CORSE

Il trotto di San Siro sfratta i cavalli MICHELE FERRANTE

Una circolare incollata ieri a una porta di vetro che non viene pulita da mesi. Poche righe, destinate a cambiare la storia del trotto di San Siro. Naturalmente in peggio. Chiusura Un breve preambolo, riferimenti alla gravissima situazione del settore, il calo delle scommesse, la riduzione delle giornate di corse, e quella dei corrispettivi elargiti alle Società di corse. Quindi la bordata, secca, inesorabile. A partire dal prossimo 1 settembre la Società Trenno dismetterà la gestione del centro di allenamento, sospendendo quindi tutti i servizi relativi come l’inibizione dell’accesso alla pista che sarà usata solo per le corse. Sfratto Di conseguenza vengo-

no invitati i proprietari e gli allenatori che occupano le scuderie dell’ippodromo a lasciare libere le stesse entro il 31 agosto. Uno sfratto vero e proprio, per tutti quegli operatori che hanno cavalli a San Siro e che usano la pista dell’ippo-

Baseball RECUPERO GARA-3

Iscrizione alla A, no della Giudicante Rimini espugna Ora Treviso va alla Corte Federale San Marino

Dopo un’ora e un quarto di discussione e due di camera di consiglio, la Commissione Giudicante della Fip ha rigettato il ricorso di Treviso Basket Srl contro la decisione dell’ultimo Consiglio Federale di non ammetterla alla prossima Serie A al posto della Pallacanestro Treviso (già Benetton, nella foto CIAMILLO l’ultima gara casalinga), che vi aveva rinunciato. Ma oggi i legali Storelli e Poli avviano l’iter per ricorrere in secondo grado alla Corte Federale, che dovrebbe riunirsi la settimana prossima. «La sensazione dopo il dibattimento è che ci sia spazio per proseguire con possibilità di successo. Non lasceremo nulla di intentato», ha detto il presidente Paolo Vazzoler. Renzi Intanto, il presidente della

Lega, Valentino Renzi, ha voluto puntualizzare alcuni concetti sul

no votato dalla Lega in Consiglio Federale. «Non abbiamo dato una mano come Lega? Non potevamo, le norme se ci sono vanno rispettate. Non erano consentiti altri discorsi. Ed ecco perché abbiamo appoggiato la relazione della Fip e del suo presidente. La domanda di Treviso Basket era irricevibile, e non è vero che sia stata una decisione politica. In passato, altri club avevano tentato la stessa strada, ricevendo preventivamente un no. Treviso non aveva altra scelta che fare una fusione per incorporazione o una cessione di quote. E non è giusto che la Lega ora venga accusata di non essersi mai interessata alla vicenda: il 3 maggio ero tra i partecipanti a un incontro con i soci». Mercato La Virtus Bologna ha an-

nunciato nella tarda serata di ieri l’ingaggio di Mason Rocca, in uscita da Milano. Biennale di Varese con Erik Rush, esterno Usa di passaporto svedese, 24 anni. Jerai Grant, 203cm, 22 anni, l’anno scorso a Sidney, è il pivot di Brindisi. Sassari ha esteso fino al 2014 con Pinton. L’ala lettone Porzingis torna in Italia, a Cremona. L’ex azzurro Cittadini va in LegaDue a Barcellona. All’estero, biennale del Panathinaikos a Roko Ukic, in uscita dal Fenerbahce sempre più vicino ad Andersen.

(m.c.) A Rimini il recupero della 3a gara del 1˚ turno del girone di semifinale, espugnando S.Marino al 12˚ inning, con un big inning da 5 punti. Sorretti da Thiago Da Silva (foto), perfetto per 7 riprese e rimasto sul monte per 11, i campioni sono arrivati all’ultimo inning con 10 valide contro le 3 dei Pirati, che hanno commesso 3 errori. Al 3˚ supplementare il rilievo Ercolani ha pienato le basi. Con la pallina addosso a De Biase gli ospiti sono andati in vantaggio, chiudendo i conti con il triplo di Angrisano, autore del 5-0 sulla hit di Suardi contro Palanzo. Gir. semifinale, 1˚ turno, gara3. T&A SAN MARINO-RIMINI 0-5 (12˚). Punti, Rimini 000.000.000.005: 5 (6bv-3e); S.Marino 000.000.000.000: 0 (11-0). Lanc.: v. Patrone, p. Ercolani.Class.: Nettuno e S.Marino 667 (2-1); Bologna e Rimini 333 (1-2). Domani: Rimini-Bologna, Nettuno-S.Marino.

Donna è Sport: presentata la nuova mostra La Versiliana Dianora Poletti, il direttore generale della fondazione Manrico Nicolai, il direttore della fondazione Cannavò Elio Trifari e Denise Tanzer responsabile del gruppo Rcs. La mostra si tiene alla Villa La Versiliana (viale Morin 16) fino al 29 agosto. A disposizione del pubblico il nuovo catalogo edito dalla Fondazione Cannavò e prodotto dalla Fondazione La Versiliana.

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I trottatori attualmente residenti a San Siro trotto, La capienza delle scuderie è di circa 600 cavalli

Atletica IN EUROPA (si.g.) Nei campionati croati a Fiume, 66.94 di Sandra Perkovic nel disco. Uomini. Peso: Kolasinac (Ser) 20.85; Premeru 20.45; Mulabegovic 20.34. A Yerino (Rus). Uomini. Alto: Tsiplakov 2.28. Triplo: Fedorov 17.19 (+1.8). Donne. Triplo: Dolgacheva 14.35 (+1.8). Martello: 2. Bespalova 74.00. A Eskisehir (Tur). Uomini. Alto: Donisan (Rom) 2.27. Donne. 100 hs (-0.2). Yanit 12"61. A Marburg (Ger). Uomini. Decathlon: Kazmirek 8130. A Hendon (Gb). Uomini. Disco: Okoye 64.96. A Kharkhiv (Ucr). Uomini. Asta: Revenko 5.70. A Atene (Gre). Donne. Triplo: Perra 14.31 (+0.2). A Ninove (Bel). Donne. 800: Vessey (Usa) 1’59"98. A Friburgo (Svi). Donne. 100 (+0.6): Sailer (Ger) 11"23. SLESARENKO MAMMA (si.g.) Yelena Slesarenko, campionessa olimpica 2004 dell’alto ad Atene con 2.06, è diventata mamma di Lisa a Volgograd (Rus).

VARIE Fondazione Cannavo’: ieri a Marina di Pietrasanta

La Fondazione Candido Cannavò con la Fondazione La Versiliana ha presentato ieri la mostra «Donna è Sport 1861-2012», sulla storia dello sport femminile italiano. L’inaugurazione si è tenuta a Marina di Pietrasanta (Lu), con protagonista la cestista Mabel Bocchi. Erano presenti: la console generale d’Italia a New York Natalia Quintavalle, la presidente della fondazione

Un cavallo in allenamento al trotto. Sullo sfondo lo stadio FOTOGRAMMA

Equitazione CIAO SANPA La 16a edizione del concorso di San Patrignano (Rn) chiude nel segno dell’Olanda. Il GP Rolex Vincenzo Muccioli è stato vinto dall’olimpionico di Sidney Jeroen Dubbeldam in sella a Bmc Quality Time Tn, autori di un doppio netto da manuale. Alle sue spalle la svizzera Christina Liebherr (L.B. Callas Sitte Z) e terzo il canadese Eric Lamaze (Coriana van Klapscheut).

Ippica OGGI QUINTÉ A S. GIOVANNI TEATINO (inizio convegno alle 20.35) scegliamo Oxum (14), Planedo Blv (7), Okavango Bi (8), Olvera (13), Orsa dei Fiori (16) e Ottone Jet (15). SI CORRE ANCHE Trotto: Cesena (21), Trieste (19.30). Galoppo: Varese (20.40).

Pallanuoto PRO RECCO Un comunicato arriva anche dalle ragazze della Pro Recco che non fanno parte della squadra olimpica, in relazione alla chiusura del settore femminile: «Siamo grate alla famiglia Volpi che ci ha permesso di diventare la squadra regina d’Europa. Non nascondiamo la forte preoccupazione per un futuro che ci appare oscuro e incerto. In considerazione delle mutate esigenze societarie, ci dichiariamo pronte a possibili sacrifici e rinunce qualora servissero per indossare ancora questa calottina».

Pallavolo MERCATO A-2 DONNE (f.c.) Linda Martinuzzo, lo scorso anno prima a Conegliano in A-1 e poi a Matera in A-2, è la nuova centrale della Crovegli Cadelbosco. Sala Consilina ha confermato la schiacciatrice Paola Colarusso, la centrale Marilyn Strobbe e i due liberi Martina Boscoscuro e Giorgia Faraone. Ornavasso ha prolungato con l’opposto Veronica Minati.

Da sinistra a destra Bocchi, Poletti, Quintavalle, Nicolai, Tanzer. Foto Aldo Umicini.

Rugby HOWLEY CONTINUA Rob Howley resterà tecnico a interim del Galles fino al Sei Nazioni 2013. L’ex n.9 dei Dragoni guida la

dromo come centro di allenamento. La capienza delle scuderie è di circa 600 cavalli, ma col passare degli anni, e la sempre più frequente apertura di centri di allenamento fuori dall’ippodromo, il numero è costantemente diminuito. Comunque saranno ancora circa 150 i trotattori che fanno base a San Siro e tra gli allenatori residenti spiccano i nomi di Vittorio Sciarrillo e Lamberto Guzzina-

squadra dalla primavera, dopo che il c.t. Warren Gatland si è procurato alcune fratture alle gambe a casa in Nuova Zelanda. Lo stesso Gatland ha anche l’incarico di guidare i Lions nel tour in Australia della prossima estate, in vista del quale sta studiando i giocatori di Irlanda, Galles, Inghilterra e Scozia.

Sci nautico CAMPIONATI ITALIANI (m.l.) Assegnati a Fosso Ghiaia (Ra) i titoli italiani maschili e femminili di categoria discipline classiche. Questi i vincitori nella categoria Open. Slalom: Carlo Allais (1 a 10.25) e Marina Mosti (0,5 a 11.25). Figure: Lorenzo D’Alberto (9730) e Carlotta La Ganga (3810). Salto: Lorenzo D’Alberto (55,3) e Carlotta La Ganga (17,7). Combinata: Lorenzo D’Alberto e Carlotta La Ganga.

Softball VITTORIA GIAPPONE (m.c.) Il Giappone interrompe il dominio Usa durato 16 anni e 7 titoli di fila, conquistando l’oro ai Mondiali di Whitehorse (Can). Le asiatiche, sorrette da una straordinaria Ueno (3bv-8so in 10rl), si sono imposte (2-1) dopo 3 tie-break alle statunitensi. Difese imbattute per 8 inning, poi botta e risposta al 9˚, prima del break giapponese al 10˚. Bronzo per l’Australia, battuta al ripescaggio dalle neocampionesse (2-0). Classifica: 1. Giappone, 2. Usa, 3. Australia, 4. Canada, 5. Olanda, 6. Cina, 7. Taipei e Portorico, 9. ITALIA e Rep. Ceca. JUNIORES (m.c.) L’Italia debutta agli Europei Juniores di Rosmalen (Ola) battendo la Danimarca (16-1 al 3˚). Oggi le azzurre affrontano Croazia e Francia.

Sci PREPARAZIONE ESTIVA Dagli allenamenti di Cesenatico all’impianto al coperto di Landgraaf passando per i ghiacciai di Stelvio e Les Deux Alpes. Continua la preparazione dei velocisti azzurri, che da mercoledì 25 a venerdì 27 luglio si alleneranno sul pendio artificiale olandese (dislivello di 93 metri) che ospita ogni anno una tappa della Coppa Europa di sci alpino. In pista 5 atleti: Peter Fill, Werner Heel, Siegmar Klotz, Matteo Marsaglia e Mattia Casse.

Fondo europeo di sviluppo regionale

ti. Che se ne dovranno andare assieme a tutti gli altri, fra i quali autentiche pietre miliari di San Siro come Siviero Milani. Perché Gianni Mauri ha da poco chiuso scuderia, ma fino a pochi mesi fa è stato allenatore con scuderia a San Siro e attualmente è il presidente della cassa di previdenza degli allenatori e guidatori del trotto. «La notizia era nell’aria, qualche tempo fa avevano iniziato chiudendo le piste alle ore 13. Ora l’ulteriore passo, il trotto di San Siro è ormai spacciato». Dismissione Questa è l’ennesima puntata di una serie di eventi sintomatici. Lo erano stati la chiusura di Padova, gli sfratti dei cavalli residenti a Varese e Montecatini, quest’ultimo come San Siro di proprietà Snai, che pare sempre più disinteressata al trotto, probabilmente prossimo ad essere ceduto, a livello di «franchigia», al miglior offerente. Ma nello stesso tempo questa decisione potrebbe far parte di una strategia di ulteriore sensibilizzazione al sistema politico, invitato a prendere presto decisioni importanti. «Se non vi muovete siamo costretti a chiudere» è il messaggio neanche troppo subliminale. La zattera? Il progetto «salviamo mezza ippica» targato Confindustria, ovviamente.

Tennis Roddick vince Atlanta 11 anni dopo Andy Roddick trionfa ad Atlanta dopo la 1a volta nell’aprile del 2001, a 18 anni. Atlanta (Usa, 477.000 $, cemento) uomini finale: Roddick (Usa) b. Muller (Lux) 1-6 7-6 (2) 6-2. BARTOLI K.O. Carlsbad (Usa, 740.000 $, cemento) donne finale: Cibulkova (Slk) b. Bartoli (Fra) 6-1 7-5. VOLANDRI OK Kitzbühel (Austria, 358.425 e, terra rossa) uomini 1˚turno: Balazs (Ung) b. Fischer (Aut) 6-3 1-6 7-6 (2); VOLANDRI b. GIANNESSI 1-6 6-4 6-3. RANKING ATP Restano uguali le prime nove posizioni del ranking Atp. L’unica variazione è l’ingresso dell’argentino Juan Monaco che dalla 14esima sale in 10a posizione. Classifica: Roger Federer (Svi) 11075; 2. Novak Djokovic (Ser) 11000; 3. Rafael Nadal (Spa) 8905; 4. Andy Murray (Gb) 7460; 5. David Ferrer (Spa) 5455; 6. Jo-Wilfried Tsonga (Fra) 5230; 7. Tomas Berdych (R.Cec) 4515; 8. Janko Tipsarevic (Ser) 3220; 9. Juan Martin Del Potro (Arg) 3180; 10. Juan Monaco (Arg) 2695; 28. ANDREAS SEPPI 1.355 punti; 65. Fabio Fognini; 91. PAOLO LORENZI; 93. FLAVIO CIPOLLA; 99. Filippo Volandri. RANKING WTA Resta invariata la top 10 con l’azzurra Sara Errani che si conferma al 9˚ posto. Classifica: 1. Victoria Azarenka (Bie) 8800; 2. Agnieszka Radwanska (Pol) 8530; 3. Maria Sharapova (Rus) 8370; 4. Serena Williams (Usa) 7830; 5. Samantha Stosur (Aus) 6195; 6. Petra Kvitova (R.Cec) 5275; 7. Angelique Kerber (Ger) 5170; 8. Caroline Wozniacki (Dan) 4091; 9. SARA ERRANI 3620; 10. Marion Bartoli (Fra) 3595. 21. FLAVIA PENNETTA; 22. FRANCESCA SCHIAVONE; 27. ROBERTA VINCI; 91. CAMILA GIORGI.

Varie BUCA DAL TRAMPOLINO Domenica, a S. Martino di Castrozza (Tn), in 80 si sono sfidati per una «hole in one» golfistica: con un solo colpo, dal dente del trampolino K120 che sarà usato ai Mondiali 2013, bisognava imbucare all’arrivo, a 150 metri di distanza. In palio un’auto da 100.000. Il migliore è arrivato a 20 cm dalla buca.

Ministero dell’Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dello Sviluppo Economico

Il Comitato Tecnico Scientifico del Progetto: MODERN - Modelli Architetturali per la Definizione, l’Esecuzione e la Riconfigurazione di Processi User-Centric nell’Impresa 2.0 - emana un Avviso pubblico per la partecipazione al progetto di formazione connesso al Progetto MODERN - Modelli Architetturali per la Definizione, l’Esecuzione e la Riconfigurazione di Processi User-Centric nell’Impresa 2.0. POSTE ITALIANE SpA, CEMSAC, CRMPA, EUSTEMA SpA, MATE CONSULTING Srl realizzano un Corso di Formazione connesso al Progetto MODERN, presentato a valere sul Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 (D.D. Prot. n. 01/Ric del 18.01.2010). A tal fine indicono una procedura finalizzata alla selezione di quindici candidati da ammettere al predetto Corso di Formazione. Il corso persegue il fine di formare 15 figure professionali esperte di Metodologie e Tecnologie per la realizzazione dell’Impresa 2.0 (seguendo il paradigma dell’Enterprise 2.0). Per la partecipazione alla selezione sono richiesti i seguenti requisiti: possesso di una delle seguenti lauree: Matematica, Ingegneria, Fisica, Informatica, Economia; non aver compiuto il 33° anno di età alla data di scadenza del bando, il possesso della cittadinanza di uno dei Paesi membri dell’U.E. alla data di scadenza del bando; assenza di qualsivoglia rapporto lavorativo con le strutture coinvolte nel progetto MODERN. I Candidati dovranno presentare domanda di ammissione entro e non oltre le ore 14:00 del giorno 14 Settembre 2012. La selezione sarà effettuata attraverso una prova pratica ed un successivo colloquio orale. Il corso avrà inizio nel mese di Ottobre 2012 e sarà svolto in 1400 ore. La frequenza del corso è obbligatoria. E’ inoltre riconosciuta agli allievi una borsa di studio subordinatamente alla regolare partecipazione al corso di formazione. Il bando integrale e le modalità di selezione sono pubblicate sul sito www.cemsac.it.


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ALTRI MONDI

_un altro lunedì nero

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ma se la crisi continua così rischia anche la Germania? Borse ancora giù e spread ben oltre i 500. È il listino tedesco, però, a perdere più di tutti. E Moody’s in tarda serata declassa Berlino È stata una brutta giornata, ieri in Borsa. Piazza Affari è andata giù del 5%, per poi risalire a un -2,76. Lo spread intanto andava a 529 e, anche qui, recuperava fino a 517, che è un differenziale inquietante. Significa che paghiamo d’interessi il 6,3 o il 6,4%. Peggio ancora la Spagna: la Borsa ha retto (-1,1), ma lo spread è saltato a 630, nuovo record: Madrid paga sul suo debito un interesse del 7,4%, massimo storico e livello insostenibile. Come hanno ammesso gli stessi spagnoli già un mese fa, il Paese non può più finanziarsi da sé. Arriveranno questa settimana i primi 30 miliardi, e poi altri 70, ma sono soldi destinati alla ricapitalizzazione delle banche. E per il resto? Ci sono due risultati che meritano di essere guardati: la Borsa di Francoforte è quella che è andata peggio — -3,18% — ma, in un quadro asiatico negativo, perdono pure Shanghai e Hong Kong (-1,26 e -2,99).

Angela Merkel il 19 luglio durante il voto del Bundestag per gli aiuti alle banche spagnole AP

colosissimi titoli italiani e spagnoli (che non si sa se saranno rimborsati) e si comprano titoli tedeschi. Oppure si vendono euro e si comprano dollari o yen. Ieri bastavano 94,95 yen per comprare un euro e il cambio col dollaro è a 1,2115. Cioè la nostra moneta va giù.

1Come mai ci concentriamo su 2 Come mai allora Francoforte è questi due dati?

do quello che ci dicono, dovrebbe crescere quest’anno del 7,5% (che è una frenata), ma società di analisi che stanno a Londra o in America osservano i loro consumi di energia elettrica e il movimento ferroviario delle merci e i numeri che ne ricavano non corrispondono a un +7,5% del Pil. Se la Cina va peggio dello sbandierato +7,5%, la domanda internazionale di beni sarà ancora più bassa di quello che si teme. Laggiù ci sono poi problemi politici classici, la differenza di reddito tra chi sta in campagna e chi sta in città è forte, devono investire molto nella pulizia ambientale, c’è anche lì una forte bolla immobiliare, c’è corruzione a iosa e gli enti locali sono pieni di debiti.

paio di avvisaglie: la Bce, qualche giorno fa, ha annunciato che non avrebbe più accettato dalle banche titoli greci a garanzia di nuovi prestiti. Domenica poi il Fondo Monetario ha fatto sapere che non avrebbe più tollerato ristrutturazioni del debito greco o rinvii: se non fanno quello che devono fare, le rate del prestito da 130 miliardi concesso a primavera non verranno più erogate. I greci devono tra l’altro restituire alla Bce 3,8 miliardi in scadenza il 20 agosto e non si sa se i soldi ci sono. I tagli da 11,5 miliardi, da completare a giugno, non sono stati fatti. Ci si è messo, sempre domenica, anche il vicecancelliere tedesco (e ministro dell’Economia) Philip Rösler: «Per me un’uscita della Grecia non rappresenta più da tempo uno spauracchio». A queste dichiarazioni s’è opposta ieri la Ue: «La Grecia deve restare nell’Eurozona, siamo fiduciosi nella possibilità di concedere una nuova tranche di aiuti ad Atene». Senonché la frittata era fatta, il mondo s’è convinto che la Grecia, e forse anche la Spagna, e forse anche l’Italia, uscirà dall’Eurozona e che l’euro rischi una brutta fine.

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IL NUMERO

-2,7

Il crollo a Piazza Affari Giornata nerissima a Piazza Affari: dopo aver perso il 5%, l’Ftse Mib ha recuperato per fermarsi a -2,7%. Ha fatto meglio di Francoforte: -3,03%

In Russia Monti ha detto: «La situazione è difficile, bisogna puntare all’economia reale».

Sì, e Putin gli ha risposto: nessuno dei progetti che avevamo insieme è morto. «Economia reale» significa la produzione e la vendita dei beni, costruiamo tavoli, auto, giornali, vestiti, facciamolo bene, e usciremo dalla crisi. Giusto, come non essere d’accordo? È però purtroppo necessario che qualcuno desideri i nostri tavoli, automobili, giornali, vestiti. Se non c’è domanda, che lavoriamo a fare? La Fiat costruirà quest’anno in Italia solamente 400 mila auto contro il milione e 200 mila dell’anno 2004 e contro il milione e 400 mila del programma Fabbrica Italia voluto da Marchionne. La crisi insomma non è solo finanziaria, purtroppo.

Il brutto risultato di Francoforte è ancora più strano perché la vendita di nuove obbligazioni da parte tedesca è andata benissimo, i Bubill (bund a un anno) hanno fruttato 2,7 miliardi con una domanda fortissima e rendimento finale negativo, cioè se lei compra Bubill per mille euro riavrà indietro tra un anno 999,46 euro, vale a dire: ci rimette 0,54 euro. Ma meglio rimettere una bazzecola che tenersi un Btp o un Bonos. Perché lei avrà ormai capito che il fenomeno è proprio questo: si vendono i peri-

precipitata e in serata Moody’s ha rivisto al ribasso l'outlook della Germania, passato da stabile a negativo?

i consigli

Niente panico: ora non svendete

Forse ci si è resi conto che Berlino, così forte in apparenza, è a un bivio micidiale: se l’euro salta perderà crediti in giro per l’Europa da mille miliardi. E per salvare la Spagna e l’Italia le ci vorrà la stessa somma.

3 E la Cina? Intanto c’è il sospetto che Pechino trucchi i dati: il suo Pil, secon-

4 Veniamo a noi: che lettura diamo di queste due giornate negative consecutive?

Alle difficoltà spagnole si sono aggiunte le nuove apprensioni sulla Grecia. Avevamo avuto un

seguire in casi come questi (che ci accompagneranno verosimilmente per tutta l’estate):

ENRICO ROMAGNA MANOJA

Evitare di fare il popolo-bue che si fa prendere dal panico quando vede la Borsa scendere a precipizio, l’euro crollare e il valore dei propri Btp erodersi da un’ora all’altra. Perché è proprio così che la speculazione fa affari d’oro: approfitta della stagione estiva, quando molti operatori sono in vacanza, per far scendere i prezzi di azioni, obbligazioni e titoli di Stato e aspetta fiduciosa che i risparmiatori si facciano prendere dal terrore svendendo. A quel punto guadagnano una seconda volta ricomprando a prezzi stracciati ciò che hanno venduto a prezzi maggiori il giorno prima. Ecco le 4 regole d’oro da

Nervi saldi Dimenticatevi delle

quotazioni, evitate di seguire col batticuore ciò che accade sui mercati e di vendere ciò che avete in portafoglio. Fino a che non si vende, le perdite restano virtuali; anzi, prima o poi finiscono per essere recuperate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Diversificare Abbiate l’accortezza di non concentrare mai i vostri portafogli su un unico tipo di investimento. Un po’ di liquidità (in un conto di deposito), pronti-contro-termine e obbligazioni, un mix di Btp, una manciata di azioni e magari qualcosa in dollari o franchi svizzeri. Senza dimenticare il mattone: basta un box in città dato in affitto per ottenere un buon rendimento.

Materasso Ignorate i consigli di

Un trader osserva i monitor ieri a Wall Street AFP

chi vi dice di prelevare tutto dalla vostra banca e di portare il malloppo a casa. Al di là del rischio di rifornire i ladruncoli che nelle città semivuote intensificano i furti in casa, rinuncereste anche a cedole e interessi, talvolta non disprezzabili, che vi danno i vostri risparmi.

Godetevi le vacanze Agitarsi è

inutile, ci sarà maretta fino alla prima metà di settembre. La storia dimostra che dopo un tracollo arriva il rimbalzo. A fronte del quale ci si mangia le mani perché, ignorando i consigli, avete svenduto tutto. Direttore de Il Mondo

d lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno

RIMANGO FINO AL 2013 «Mi hanno chiesto di assicurare la gestione del Paese fino alla primavera del 2013. E io e i miei colleghi stiamo cercando di farlo nel miglior modo possibile. Alla fine del mandato rimarrò, come lo sono adesso, un senatore a vita. E grazie a questo incarico avrò modo di osservare la vita del Paese e continuerò a lavorare per il suo bene. Speriamo che una buona legislazione elettorale possa facilitare la vita politica» MARIO MONTI PREMIER

notizie Tascabili L’emorragia sul lavoro

Cisl: «L’industria in 5 anni ha perso 670 mila operai» In 5 anni, cioè dall’inizio della crisi, sono 675 mila i posti di lavoro in meno nel settore dell’industria, tra quelli già andati in fumo e quelli a rischio. «La perdita secca», come stima la Cisl, è di 473.640 posti, a cui si sommano «201.096 lavoratori equivalenti a zero ore», che sono interessati dalla cassa integra zione speciale o in deroga. Tra il 2007 e il 2011, inoltre, le ore di cassa integrazione complessive, per l’industria e per l’edilizia, sono aumentate del 315,9%.

Il garante chiederà il rinvio

Sciopero benzina: stop confermato per il 4 e il 5 agosto I benzinai sciopereranno sabato 4 e domenica 5 agosto, ma non il 3, come era stato inve ce annunciato. La decisione è stata presa al termine del vertice tra le organizzazione sindacali dei gestori e la Commissione di Garanzia per gli scioperi, che ha confermato la legittimità dello stop dal lavoro per solo 2 giorni. La stessa Commissione, però, potrebbe chiedere il differimento dell’agitazione. Il presidente Ro berto Alesse: «Danneggerebbe in modo significativo i cittadini».

Un distributore di benzina ANSA

Spending review nel mirino

Tagli alle province: «Molte scuole possono chiudere» «I tagli previsti dalla spen ding review sulle province metto no a rischio la fornitura dei servizi essenziali riguardanti le scuole e i trasporti pubblici». L’allarme è stato lanciato dall’Unione Provin ce d’Italia (Upi). Con i tagli «non siamo nelle condizioni di potere assicurare l’apertura dell’anno scolastico», ha detto il presidente Giuseppe Castiglione, che poi ha aggiunto: «La metà delle province andrà in dissesto, i tagli da 500 milioni per il 2012 e di un miliardo per il 2013 sono insostenibili».

La donna incinta uccisa

Il delitto di Trapani Le analisi dei Ris: «È stato il marito» Alcune tracce di sangue sarebbero state rilevate dai ca rabinieri del Ris di Messina sui pantaloni e sulle scarpe di Salva tore Savalli, l’operaio di 39 anni accusato, con l’amante Giovanna Purpura, di avere ucciso il 5 luglio nelle campagne di Trapani la moglie, Maria Anastasi, incinta al nono mese. Gli esami dei Ris confermerebbero la versione dei fatti data dalla giovane aman te dell’uomo, che accusa l’operaio di aver compiuto il delitto. Savalli, invece, dà la colpa all’amante.


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ALTRI MONDI

PER LA VICENDA RUBY

Minetti: «Dimettermi sarà una mia scelta» Si dimetterà, ma il come e il quando lo deciderà lei. Nicole Minetti (nella foto Ansa), consi gliere regionale lombardo del Pdl

e figura chiave del caso Ruby, ha parlato su «Vanity Fair» del futu ro politico: «Piuttosto che pren dere un vitalizio dalla Regione mi dimetto il giorno prima che scatti il diritto, a ottobre. Deciderò da sola, non ho bisogno di ordini o pressioni. Berlusconi, inoltre, non mi ha chiesto di farmi da parte».

Ecco il killer di Denver: capelli rossi e spiritato Holmes si presenta in tribunale davanti ai parenti delle vittime Appare assente: come se fosse sedato. Rischia la pena di morte ELISABETTA ESPOSITO

Eccolo lì, il pazzo, l’assassino, il cattivo di Batman, l’autore della strage di Aurora. Tom Teves, padre di Alex, una delle vittime, non riesce a staccargli gli occhi di dosso. Mai, neanche per un secondo. James Holmes si presenta in tribunale con i capelli tra il rosso e l’arancio acceso. Lo sguardo è spento, assente, lontano anni luci da quello orgoglioso e oltraggioso mostrato nelle varie udienze da Breivik, il killer di Utoya. Holmes si mostra al mondo per la prima notte dopo quel drammatico venerdì notte, quando ha iniziato a sparare come un pazzo a chiunque si trovasse nel cinema della prima di The Dark Knight Rises uccidendo 12 persone, tra cui una bimba di 6 anni, e ferendone 58. Sembra stordito, fatica a tenere gli occhi aperti, la testa ciondola. Non dice nemmeno una parola, guarda a terra o al massimo il giudice davanti a sé. La sensazione è che sia stato sedato, anche perché nel suo primo giorno di reclusione, prima di finire in isolamento, si era comportato in modo bizzarro, sputando alle guardie e a chiunque gli si avvicinasse. Il processo Holmes rischia la pe-

na di morte, ma nulla è stato ancora formalizzato. La breve

udienza davanti a William Sylvester, giudice della Corte distrettuale della Contea di Arapahoe, a Centennial, periferia di Denver, aveva il solo scopo di notificare al 24enne laureato in neuroscienza le accuse di omicidio per cui è detenuto da venerdì notte. Bisognerà attendere fino a lunedì per conoscere nello specifico le accuse contro Holmes, ma neanche allora si saprà se il procuratore distrettuale Carol Chambers chiederà la pena di morte. Questa determinata signora bionda ha infatti intenzione di scegliere come procedere anche consultandosi con le famiglie delle vittime, molte delle quali presenti ieri in aula. «Ci vorranno almeno due mesi prima di una decisione sulla pena di morte — ha detto la Chambers — ma a questo punto siamo tutti interessati a un processo giusto con un risultato equo per tutte le persone coinvolte. Il processo? Non ci sarà prima di un anno». E ieri c’è stata anche la conferenza della famiglia di Holmes a San Diego. La portavoce non ha risposto alle domande sul rapporto del giovane con i genitori ma ha detto che «i loro cuori sono con le famiglie delle vittime». Intanto si è saputo che nell’appartamento del killer, quello lasciato pieno di esplosivo per un’altra strage, è stata trovata una maschera di Batman. © RIPRODUZIONE RISERVATA

James Holmes, 24 anni, ieri in tribunale a Centennial, in Colorado AP

DRAMMA A ROMA IL BAMBINO DOVEVA AVERE DELLA SOLUZIONE FISIOLOGICA

NEL MILANESE

Latte nella flebo di un neonato «Omicido colposo»: 6 indagati

Cade dal balcone e muore a 4 anni: il nonno dormiva

Era piccolo piccolo Marcus. Perché era nato prematuro, con 10 settimane d’anticipo. Per questo lo avevano trasferito d’urgenza dall’ospedale Grassi di Ostia al reparto di Neonatologia del San Giovanni, a Roma. Ma è qui che pochi giorni dopo il suo arrivo, il 29 giugno, è stato commesso l’errore fatale: una flebo di latte al posto di quella con la soluzione fisiologica. Marcus De Vega è morto in poche ore. Sulla sua drammatica scomparsa sono state aperte tre inchieste: quella della Procura di Roma, quella del Ministero della Sanità che ha inviato ieri gli ispettori e quella interna all’ospedale. Perché la mamma Jaqueline, una giovane filippina che lavora come colf, vuole risposte e giustizia. Almeno sei gli indagati, in pratica tutti quelli che hanno gestito il caso di Marcus. Il reato ipotizzato nei loro confronti è omicidio colposo. Le indagini Gli inquirenti hanno

acquisito la cartella clinica e ora aspettano i risultati dell’autopsia. Un’autopsia che stava per non essere fatta: il corpo di Marcus, dopo i funerali al San Giovanni il 3 luglio, era stato infatti portato al cimitero di Prima Porta per essere cremato. È

Il bimbo morto, Marcus, era prematuro e si trovava in incubatrice ANSA

stato il pm Michele Nardi, dopo la segnalazione dei Nas, a bloccare la procedura e disporre accertamenti. A denunciare le possibili anomalie è stato il direttore generale dell’ospedale Gian Luigi Bracciale, che avrebbe saputo dello scambio di flaconi solo il 2 luglio: «Qualcosa non mi ha convinto e mi ha spinto a denunciare. Non mi serviva la certezza, il solo dubbio è stato sufficiente». Ma il ritardo della denuncia c’è stato e anche su questo stanno indagando gli ispettori del Ministero. Quanto alle cause dell’errore, pesano le parole del presidente della

Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale Ignazio Marino: «Il bambino non ha avuto tutte le garanzie a cui aveva diritto. L’incubatrice era senza bilancia, obsoleta e poco sicura, prova di una grave arretratezza tecnologica. E poi c’è lo stress a cui i medici, gli infermieri e i tecnici sono sottoposti per la carenza di personale e il blocco del turn over». Da gennaio a maggio, «i medici hanno effettuato oltre 1200 ore di straordinario, che salgono a 4 mila per gli infermieri». e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Omar aveva solo 4 anni e la smania di tutti i bambini, incapaci di stare fermi per un attimo e sempre a caccia di avventure. Così, quando ieri dopo pranzo il nonno a cui era affidato si è assopito, il pic colo è uscito sul terrazzo, si è arrampicato sul balcone per scavalcarlo ed è precipitato dal decimo piano, morendo qualche ora dopo nonostante i lunghi tentativi di rianimarlo. È successo a Sesto San Giovanni (Milano), nella casa del nonno 73enne che quotidianamente si prendeva cura del nipotino e che, quando ha scoperto dai vicini che cosa era successo, ha avuto un malore. Ma quello di Omar non è il solo dramma di ieri. A Novara una bambina di un anno e mezzo è ricoverata in condizioni dis perate dopo essere caduta dalla finestra della sua abita zione, nel popolare quartiere di Sant’Agabio. La piccola, figlia unica, era insieme alla mamma, impegnata nel mo mento della caduta a sistema re un mobile. Anche in questo caso alla bambina è bastato salire su una sedia e sporgersi appena dalla finestra, davanti agli occhi dei vicini che hanno gridato per fermarla, senza però riuscire a evitare il salto.

COPPIE DI FATTO, È SCONTRO

Pisapia alla Curia: «Rispettate i ruoli» Duro attacco del sindaco di Milano Giuliano Pisapia alla Chiesa, a proposito del registro delle unioni civili bocciato dalla

A

MINACCIA SIRIANA

Curia: «Così come rispetto le decisioni della Curia in campo religioso, la Curia deve rispettare le decisioni del consiglio comunale. Comprendo le loro posizioni ma ognuno ha il proprio ruolo». Sulla questione è intervenuto anche Formigoni: «La famiglia non si scimmiotta».

LA SCELTA DEI PM VIA ALLE CANDIDATURE

Brescia: i beagle della Green Hill saranno adottati

S Damasco: «Potremmo usare armi chimiche» «Se attaccati, le useremo»: per la prima volta ieri il regime siriano di Assad (nella foto) ha ammesso di avere armi chimiche. La minaccia filtrata attraverso un portavoce del governo è arrivata mentre infuriavano ad Aleppo, Damasco e in altre regioni le battaglie tra lealisti e ribelli, che hanno denunciato la fucilazione di venti civili disarmati nella capitale. Intanto la Farnesina continua a seguire la vicenda dei due italiani scomparsi mercoledì in Siria mentre si andavano all’aeroporto di Damasco

Uno dei cuccioli di beagle salvati a Montichiari ANSA

I 2500 beagle allevati dalla Green Hill di Montichiari (Bs) per essere destinati alla vivisezione, avranno una "famiglia" anche se restano sotto sequestro probatorio e non potranno essere né affidati, né adottati, almeno in prima battuta. Lo ha deciso la Procura di Brescia che ha firmato il decreto con cui si autorizza l’affidamento provvisorio. La Green Hill era stata posta sotto sequestro mercoledì e i suoi dirigenti accusati di maltrattamento di animali. Saranno Lav e Legambiente a occuparsi dei beagle, con l’obiettivo di trovare "padroni" amorevoli ai 2500 esemplari. I responsabili delle due associazioni ieri si sono subito incontrati per definire i dettagli di quella che chiamano già operazione "Sos Green Hill". Legambiente e Lav intendono coinvolgere tutto il mondo animalista e ambientalista per affrontare «questa emergenza» e sostenere «il più grande atto giudiziario in tema di diritti degli animali in Italia». Alla Green Hill è stato sequestrato anche il mangime per i cani, ma sono disponibili scorte solo per 60 giorni. Nel frattempo, è già possibile avanzare richiesta di affidamento e l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) ha ricevuto 1600 email, con altrettante dichiarazioni di disponibilità. «Vorremmo famiglie consapevoli, che si rendano conto che questi animali non sono normali: hanno bisogno di estrema attenzione» dice Giacomo Bottinelli della Lav.

diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA DI FIAMMA SATTA

)

Il «tu» può essere molto maleducato Chiamatemi snob, chiamatemi come vi pare ma questa proprio non mi è andata giù: sono andata a mangiare in un bel ristorante all’aperto, in un quartiere «bene» della Capitale, anzi, un quartiere «male» visto che pullula di abilioni, abilioti e simili. In quale categoria inserire il proprietario di quel ristorante che ha continuato imperterrito a darmi del «tu», a differenza del «lei» dato ossequiosamente a ciascuna delle persone che mi accompagnavano? Forse perché mi ha scambiato per una dodicenne? O forse perché io ero l’unica sulla sedia a rotelle e la mia condizione mi poneva «al di sotto» degli altri? Viene in mio soccorso una battuta di Non tutto è risolto, l’ultima strepitosa commedia di Franca Valeri: «Il tu, Milli, non appartiene così strettamente alla nostra lingua da cancellare il bellissimo lei. Che non è distacco, non è superbia (...) è un bisogno di riflessione anche in un rapporto quotidiano... quell’attimo per chiedersi ancora: Chi è? Che rapporto ci lega? Mi hai capito?». Ecco, appunto. Forse avrei dovuto dire a quel tizio di darmi del «lei» come agli altri perché nessun rapporto ci legava ed era la prima volta che mettevo piede in quel suo bel ristorante. Sicuramente l’ultima.


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ALTRI MONDI

SARÀ IN UNA FICTION RAI

Fiorello jr: «Solo io posso fare Modugno» «Solo io potevo interpre tare Modugno, ci somigliamo fisicamente e vocalmente. Anche la moglie Franca in una scena mi ha scambiato per lui». Beppe

dove andare

«Contemporaneo» pop PopSophia 2012 è il festival del contemporaneo: a Civitanova (Mc) filosofi, tra cui Massimo Cacciari (nella foto), dialogano in chiave pop

Filosofi e teatranti È anche questa l’Italia dei festival Scopriamo gli eventi alternativi dell’estate: cinema doc in un paese emiliano, cibo di qualità in Campania Il segreto di questa pazza stagione è seguire le rotte meno battute. Nell’estate degli anticicloni e della bassa pressione, del caldo asfissiante e del freddo pungente, ecco un modo per «fermare» (e godersi) il tempo. Si sfoglia l’Italia da nord a sud: come petali spuntano eventi gustosi e non troppo conosciuti. Pure variegati, visto che esiste un festival per ogni palato.

Montaldo e i Soliti Idioti. Per chi vuole musica L’aggettivo «antagonista» come stella da appuntare al petto, la bresciana Radio Onda d’Urto tiene alla dimensione popolare. Così per la 21a volta organizza in città una festa «solidale», attenta al sociale e con prezzi contenuti. Per una ventina di sere agostane: dal mercoledì 8 si salta e si canta fino al 25 (c’è la Zilli). Massima affluenza prevista il 9 con Caparezza (foto a sinistra). Per i teatranti Lo chiamano «au-

Per i cinefili Nascosto tra le colli-

Per il jazz si va sul lago Fino all’8 agosto c’è lo Stresa Festival: sul lago Maggiore offre concerti di alta qualità tra jazz, classica e musica da camera

Cultura in Costiera Fino all’8 settembre concerti, danze, mostre e incontri letterari nel Ravello Festival, nel cuore della Costiera Amalfitana

ne piacentine, da 16 anni Bobbio fa l’occhiolino ai turisti: Marco Bellocchio (foto a destra), bobbiese di nascita e di cuore, raduna in paese il meglio del cinema italiano. Al Festival di Bobbio si proiettano i film di stagione e nei dibattiti nessuno si annoia: fino a tardi i compaesani del maestro bombardano di domande le star. Domenica scorsa il via con Amelio e il 4 agosto si chiude con Giordana: in mezzo sacro e profano,

todramma» perché è fatto in casa per davvero: in questi giorni Montichiello, borgo magico nella campagna senese, è un

TempiSupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it

I veri tifosi del Milan non chiedono rimborsi Buongiorno Cerruti, ho 37 anni e ho sottoscritto il mio 29˚ abbonamento consecutivo al Milan. Sono arrabbiato per la poca chiarezza della società e preoccupato per il futuro, ma inorridisco di fronte alla richiesta di farsi rimborsare l'abbonamento, che è per la maglia, non per chi la indossa. Dove sono finiti i 50.000 di Milan-Cavese? E' troppo facile stare vicino alla squadra in finale di Champions, sono questi i momenti in cui si vedono i veri tifosi. So che non sarà possibile, ma sarebbe bello se tutti i "casciavit" si stringessero intorno al Milan che, come ogni squadra, è costituita in primis dai suoi tifosi. Forza Vecchio Cuore Rossonero!

to il mondo, unitevi: a Scala, costiera Amalfitana, fino a sabato piovono prodotti DOP per il Festival internazionale dei prodotti di qualità. Eccellenza agroalimentare, degustazioni e un occhio all’Emilia, che dopo il sisma esibisce orgogliosa dei gioielli: lambrusco, parmigiano e aceto balsamico.

Tra le tante lettere di protesta, la vera notizia è questa: c'è anche qualche milanista che invita a stare vicino alla squadra. Ma come lei stesso riconosce, sarà difficile che il suo appello venga accolto, perché Berlusconi e Galliani in 26 anni di gestione hanno abituato bene i propri tifosi e soltanto una minoranza ricorda le sofferenze di quei due anni in B. A proposito, complimenti per la sua memoria visto che lei aveva 8 anni quando il Milan affrontò la Cavese nel 1982-'83. Ero presente a quelle due partite, all'andata a San Siro e al ritorno a Cava de' Tirreni, e ricordo che i tifosi rossoneri stupirono tutti per il grande attaccamento alla squadra. Oggi, però, è improponibile il paragone.

Inter, da Poli a Mudingayi Vorrei chiedere a Moratti che cosa significa l’acquisto di Mudingayi, 31 anni, in un ruolo in cui è stato scartato Poli giovane italiano di buone prospettive. Ma l’Inter non doveva inserire giovani, possibilmente italiani, di livello superiore a quelli che ha gia’? Il Milan almeno vende per incassare, l’Inter acquista giocatori inutili e passa da Motta a Mudingayi. Costanzo Carminati Milano

In effetti c’è qualcosa che non quadra: Poli evidentemente costava troppo rispetto a Mudingayi, ma non è così che si costruisce per il futuro. E aggiungo la rinuncia a un altro giovane, Faraoni all'Udinese, per prendere Handanovic. Mi chiedo a che cosa serve vincere tutti i tornei giovanili, se poi i giovani vanno altrove, specie nell'anno in cui c'è Stramaccioni in panchina.

no il fair play come paravento dietro il quale nascondere la distruzione delle rispettive squadre, ormai ridotte da top club a compagini di metà classifica in Italia. Franco Cagliari Mantova

Argomento sempre più gettonato dopo gli ultimi acquisti del Psg. La lodevole battaglia di Platini per il fair play finanziario mi sembra persino più difficile di quella che sta perdendo lui per impedire l’applicazione della tecnologia al calcio. Il tempo dirà se davvero verranno applicate le sanzioni previste ai club che spenderanno più di quanto possono. Nell’attesa concordo con lei sul fatto che Inter e Milan sfruttano l’alibi del fair play finanziario per giustificare la necessità, a prescindere, di ridurre le proprie spese, per le difficoltà economiche dei rispettivi azionisti di maggioranza. È esagerato, però, parlare di «distruzione» delle squadre milanesi, che non saranno «top club» almeno in Europa, ma nemmeno da metà classifica in Italia.

IERI L’ANNIVERSARIO

Winehouse boom: in un anno venduti 1,7 milioni di dischi Amy vive ancora, dice vano ieri i fan. Un anno dopo la morte, la Winehouse è anco ra, e sempre, una popstar di primissimo piano: nell’anniver sario della scomparsa, si è saputo che i due album della cantante londinese, «Frank» del 2003 e «Back to Black» del 2006, in dodici mesi hanno venduto 1,7 milioni di copie.

Una sfida tra bellezze lunga quasi un mese. Oggi a Ordos, nella Mongolia interna, regione autonoma della Cina, comincia ufficialmente Miss Mondo 2012: le donne più belle del pianeta sono già pronte per le passerelle (nella foto Ap), ma la regina si conoscerà solo il 18 agosto

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012

Per i mangioni Buongustai di tut-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

C’è Miss Mondo La sfida è in Cina

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

palcoscenico a cielo aperto. In piazza, come ogni anno, uno spettacolo del teatro popolare tradizionale: il dramma è pensato, scritto e recitato dalle persone del paesello. Palla avvelenata fino al 14 agosto parla delle ansie dei giovani di ogni tempo. Poi, quando cala il sipario, pici e vino per strada sono uno spettacolo nello spettacolo.

Per gli impegnati Aiuta a tenere la schiena dritta vedere di persona le terre strappate ai clan, dove ora si produce mozzarella e olio. Il Festival dell’impegno civile è itinerante e fino al 3 agosto, ogni weekend, tocca beni confiscati alla Camorra. Tutto nel ricordo di don Peppe Diana, prete ucciso dai Casalesi, che oggi sarebbe felice di brindare a casa dei boss.

la Foto

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

LETTERE

Giacomo Stucchi Milano

FILIPPO CONTICELLO

Si balla nel Salento La notte della Taranta dal 7 al 22 agosto è itinerante lungo tutto il Salento: si festeggia la musica popolare della zona, la pizzica

Fiorello (nella foto Ansa) parla la prima volta della fiction sul grande cantante, che sta girando e arriverà su Rai 1 nel 2013: «La signora Franca — ha detto a Tv Sorrisi e Canzoni — mi ha dato la benedizione: mi ha permesso di strimpellare sulla chitarra e di indossare la sua giacca, quella con cui vinse Sanremo nel ’58».

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DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848

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Il fallimento del fair play Quando Platini presentò il fair play finanziario pensai che si trattasse di un progetto irrealizzabile. I fatti mi stanno dando ragione: il Psg mai rientrerà, secondo i parametri, in quanto stabilito, ma mai verrà cacciato dalle coppe. Real Madrid e Barcellona sono pesantemente esposti con le banche. I proprietari di Inter e Milan, infine, usa-

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INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it

Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

La tiratura di lunedì 23 luglio è stata di 449.473 copie

Ibrahimovic e Luther King Zlatan Ibrahimovic come Martin Luther King: I have a dream... Giuseppe Caruso Brugherio (MI)

Pungente come un rompi pallone di Gene Gnocchi. E quindi poco da aggiungere, se non che Ibrahimovic si è guadagnato nuove simpatie, almeno in Italia.

COLLATERALI * Con Soldatini d Italia N. 59 e 11,19 - con Indistruttibili N. 38 e 11,19 - con Paperinik N. 25 e 11,19 - Capolavori de le grandi civiltà N. 22 e 11,19 - con Holly e Benji N. 21 e 11,19 - con War Movies N. 18 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 30 e 11,19 - con Aerei Co lection N. 15 e 14,19 - con Grande Alpinismo N. 12 e 12,19 - con TT N. 4 e 14,19 - con Panini N. 12 e 6,19 - con la Grande Storia del Giro N. 10 e 8,19 - con Lupin N. 11 e 11,19 - con Alessandro Del Piero e 11,19 - con Grandi Club Raggi X N. 7 e 4,19 - con T-shirt Invincibili e 16,19 - con Le Stelle della NBA N. 5 e 6,19 - con DVD Inzaghi e 14,19 - con Libro Mondiale più bello e 14,19 - con StarTrek N. 22 e 9,19 - con Adesso Fai da te N. 3 e 4,19 - con Spider-Man N. 3 e 11,19 - con SportWeek e 2,70 - con Max e 3,50

PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 7,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012


LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012

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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 6-

Toro 6-

Gemelli 8

Cancro 5,5

Leone 7+

Vergine 7+

DI ANTONIO CAPITANI

Qualche dissidio con gli altri o un intralcio noioso fanno sfigopenzolare gli zebedei. State su: l’amor appaga! (il sudombelico meno).

Mille impegni e richieste vi piombano addosso. E voi sclerate. Occupatevene a tempo pieno: tanto di amor suino non ce n’è.

La Luna intralcia, crea dispute, tira il freno a mano. Insomma, c’è un po’ di sfighetta in the air. Non commettete imprudenze, siate obiettivi.

Si aprono varchi incoraggianti nel lavoro e nella vostra vita in generale. La faccia di glutei vi giova, la fortuna, pure suina, cresce. Uau.

L’intuito e la vostra buona fama vi procurano vantaggi economici. Il lavoro vi infonde sicurezza, il sudombelico è metodico. Troppo.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

IL MIGLIORE Chiedete e vi sarà dato: avete stelle pazzeschissime. Lavoro e privato pullulano di gioie e di fortune, il sudombelico è patrimonio dell’Unesco

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 7+

Scorpione 6-

Sagittario 7

Capricorno 5,5

Acquario 7,5

Pesci 6-

La Luna aumenta la convessità dei vostri zebedei. Nel lavoro. In casa. In campo economico. E stinge l’amor-fornicazione. Giornatina.

Darete il meglio in ogni compito, con perizia maxima e ricompense. Viaggi e attività sudombelicale sono fortunati. E magari correlati.

Siete motivati. Ma pure tesi. Evitate le impulsività e gli autogol. La forma fisica scoraggia un po’, i pruriti suini vengono però appagati.

Luna chez vous. Utile a pianificare e strutturare il lavoro proficuamente. E a gettar le basi per progetti nuovi. Carisma suino in crescita.

MASSIMO AMBROSINI

Amici e clienti rappresentano un appoggio solido, il lavoro d’équipe frutta molto. E l’amore vi corrobora. Exploit suini vi fan gongolare.

La Luna congela certi rapporti, il lavoro e i neuroni. Pazientate e concentratevi! Il sudombelico è un ghiacciolo. Alla fragola, però.

Il centrocampista centrale e capitano del Milan è nato a Pesaro il 29 maggio 1977 (Gemelli)

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

CHARLOTTE HEIDI CARTONI ANIMATI DAWSON’S CREEK GIFFONI STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM MERCANTE IN FIERA STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. NEW YORK DUPLEX Film 23.00 IL BIVIO 1.10 NIP/TUCK 2.05 STUDIO APERT 2.20 U-ZONE 3.20 IL BANDITO DAGLI...

9.50 10.50 11.30 12.00 12.55

RAIDUE

8.00 TG1 10.10 UNOMATTINA 11.00 UN CICLONE IN CONVENTO 13.30 TG1 14.10 DON MATTEO 6 15.15 UN’ALTRA OCCASIONE 17.00 TG1 17.15 HEARTLAND 18.00 IL COMMISSARIO REX 18.50 REAZIONE A CATENA 20.00 TG1E 20.30 TECHETECHET 21.20 LAST COP L’ULTIMO SBIRRO 23.10 PASSAGGIO A NORD-OVEST 0.15 TG1 0.45 CHE TEMPO FA 0.50 SOTTOVOCE

8.10 10.35 11.20 13.00 13.50 14.00 15.30 16.15 18.15 18.45 20.25

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

20.30 21.05 22.40 23.25 23.40 0.55

15.25 C’È CHI DICE NO PREMIUM CINEMA 17.15 AMORE & ALTRI RIMEDI PREMIUM CINEMA 17.50 SUPERMAN RETURNS JOI 19.20 DRIVE ANGRY PREMIUM CINEMA 21.15 FAST & FURIOUS 5 PREMIUM CINEMA 23.35 TRANSPORTER 3 PREMIUM CINEMA 00.15 UNA TOP MODEL NEL MIO LETTO MYA 01.25 JONAH HEX PREMIUM CINEMA 2.50 RITORNO AL FUTURO PREMIUM CINEMA

CARONI ANIMATI TG2 TELEFILM TG2 MEDICINA 33 SENZA TRACCIA GUARDIA COSTIERA TELEFILM TG2 TELEFILM ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 LA SPADA DELLA VERITÀ SUPERNATURAL TG2 PREMIO LETTERARIO RAI PARLAMENTO TELEGIORNALE

CALCIO 18.00 AMBURGO BARCELLONA Amichevole Sky Sport 1 e Sky Calcio 1

19.00 SCHALKE 04 - MILAN Amichevole MP Calcio

0.15

DANUBIO - OLIMPIA Coppa Sudamericana Sky Sport 1

9.35 10.35 12.00 12.15 13.10 14.00 14.55 15.40 17.15 19.00 20.15 20.35 21.05 23.15 23.20 23.55 0.45

RAI 150 ANNI COMINCIAMO BENE TG3 COMINCIAMO BENE LA STRADA PER LA TGR TG3 LA CASA NELLA PRATERIA UNA SU 13 GEOMAGAZINE 2012 TG3 - TG3 COTTI E MANGIATI UN POSTO AL SOLE CIRCO ESTATE Show TG REGIONE TG3 LINEA NOTTE ESTATE CORREVA L'ANNO RAI EDUCATIONAL

9.45 10.55 11.00 13.00 13.40 14.10 18.30 20.00 20.40 21.20 0.00 1.00 1.30 2.15 4.06

16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 21.00 CALCIO: BAYERN MONACO CHELSEA

TG5 UNA TATA A QUATTRO ZAMPE TG5 GIFFONI FORUM TG5 BEAUTIFUL INGA LINDSTROM LA RUOTA DELLA FORTUNA TG5 VELINE QUINTA COLONNA Attualità RUBICON TG5 - NOTTE VELINE BOSTON LEGAL BIH SHOTS

8.10 8.40 9.10 10.30 12.15 12.25 13.00 13.40 15.00 17.35 18.30 19.00 19.25 21.10

14.00 BASEBALL: CINCINNATI REDS SAINT LOUIS CARDINALS

11.00 CALCIO: REAL MADRID BAYERN MONACO

CALCIO: BARCELLONA CHELSEA

17.15

Champions League

17.30 AUTOMOBILISMO: INDYCAR Da Edmonton

17.45 ATLETICA: EUROPEI Da Helsinki, Finlandia

Coppa Libertadores

21.00 TENNIS: FEDERER - MURRAY

SKY SPORT 3

Finale Wimbledon 2012

7.30

Champions League

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA

GOLF: BRITISH OPEN Da Lytham St. Annes, Ighilterra

20.15 SOLLEVAMENTO PESI: EUROPEI 105 kg. Uomini Da Antalya, Turchia

25

ANCONA

22

24

min max

AOSTA

12

22

BARI

20

28

BOLOGNA

18

25

CIELO

VENTI

CAGLIARI

20

27

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

15

18

Moderati

CATANIA

19

26

FIRENZE

20

23

Da Zagabria, Croazia

18 25

Torino 19 27

17 28

Milano

Venezia

19 28

Perugia

20 28

18 26

25

15

21

MILANO

14

25

ROMA

NAPOLI

20

25

17 29

Neve

Mossi

PERUGIA

19

22

POTENZA

16

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REGGIO CALABRIA

18

25

ROMA

19

25

TORINO

13

23

Il sole oggi ROMA

TRENTO

13

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Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

5:57

21:01

5:55

20:36

18

26

VENEZIA

19

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Mike D’Antoni (nella foto), vice coach del Dream Team che insegue l’oro ai Giochi, regala un tocco di italianità allo squadrone

RAI SPORT 2

IL BLOG

12.30 CICLISMO: GIRO D'ITALIA FEMMINILE

Così il Tour è visto dall’occhio di vetro di Barthelemy

0.15

Seconda tappa Crono. Roma - Roma

AUTOMOBILISMO: PORSCHE SUPER CUP

17.00 GIRO D'ITALIA

Leggi Pane e Gazzetta, il blog di Marco Pastonesi dedicato al ciclismo. E scopri l’incredibile storia di Honorè Barthelemy

Europeo 2012. Finale

Da Hockenheim, Germania

Seconda tappa Herning - Herning

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Insistono rovesci e temporali, specie pomeridiani, sul centro Appennino, Campania, Lucania, Centro Nord Puglia, sul basso Tirreno e al Nordest. Più sole altrove e anche più caldo con temperature massime fino a 30/31°.

Torna a prevalere la stabilità su buona parte del territorio con ampio soleggiamento salvo residui rovesci, soprattutto pomeridiani, al Sud, tra Campania e Calabria. Temperature in ulteriore generale aumento con massime fino a 32/34°.

Ancona

Firenze

21

28

14.00 TIRO A SEGNO: EUROPEI JUNIORES 15.10 TIRO AL VOLO: CAMPIONATO ITALIANO MASCHILE

18 25

22 27

L'AQUILA

21

Dream Team Usa: D’Antoni chiede un tocco d’energia

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

IL VIDEO

19 29

Molto forti

Calmi

In ritiro a Sappada, il Torino si è allenato ieri nel locale Golf Club. Guarda l’incredibile swing di Alessandro Sgrigna

18 31

Coperto

Temporali

22.25 23.30 1.20 1.25 1.30

14.00 SPAGNA ITALIA

Molte nubi con rovesci e temporali al Centro Sud, Palermitano, Trapanese, Sardegna, locali sulla Romagna e sul resto del Nordest, Lombardia al pomeriggio. Più sole sul resto del Nord, sul resto della Sicilia e sull'area ionica. Clima mite. Trieste

Trento Aosta

18.55 20.00 20.30

Pesi massimi. Titolo Intercontinentale

Oggi

Forti

MARI

10.45 CANOA: EUROPEI

Premier League

Rovesci

Pioggia

Ventesima tappa Ramboui let-Paris Champs Elysees

Serie A

18.00

21.45 BOXE: DIMITRENKO - PULEV

CICLISMO: TOUR DE FRANCE

8.30

13.45 CALCIO: CHELSEA MANCHESTER UNITED

Da Norisring, Germania

17

Agitati

EUROSPORT

12.00 CALCIO: JUVENTUS - INTER

10.00 AUTOMOBILISMO: CAMPIONATO DTM

ALGHERO

Legenda

10.15 CALCIO: CORINTHIANS - SANTOS

13.30 14.10 16.10

La cura del Torino Si passa dal pallone alla pallina da golf

COFFEE BREAK IN ONDA AGENTE SPECIALE... I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 HOLLYWOOD PARTY IL COMMISSARIO CORDIER I MENÙ DI BENEDETTA CUOCHI E FIAMME TG LA7 IN ONDA Attualità IL LECITO CARLOS TG LA7 TG LA7 SPORT N.Y.P.D.BLUE

RAI SPORT 1

Da Ostrava, Repubblica Ceca

19.15 CALCIO: CORINTHIANS BOCA JUNIORS

Test Match

9.45 11.00 11.40 12.30

Da Debrecen, Ungheria

14.45 ATLETICA: IAAF WORLD CHALLENGE

Coppa Libertadores

Ieri

MILANO

5.10

Da Lytham St. Annes, Inghilterra

16.30 RUGBY: ALL BLACKS - IRLANDA

SKY SPORT 2

A CURA DI

Nebbia

0.45 1.30 3.04

MONK RICETTE DI FAMIGLIA TG4 PACIFIC BLUE DISTRETTO DI POLIZIA FORUM WOLF MY LIF RICCARDO CUOR DI... TG4 TEMPESTA D'AMORE SISKA IL PADRINO - PARTE 2 Film CORLEONE TG4 NIGHT NEWS RIAVANTI MARSCH! ZIG ZAG

12.15 NUOTO: EUROPEI

15.30 GOLF: BRITISH OPEN

MLB

Champions League

13.50 15.10 16.05 16.30 18.55 19.35 20.10 21.10

SKY SPORT 1

GazzaMeteo

Nuvolo

8.00 8.35

FOTO GALLERY

LA 7

RAIUNO

22 25

L’Aquila 14 23

Campobasso

Bari

15 19

22 28

Napoli

Potenza

18 27

14 20

Cagliari

Catanzaro

21 26

19 26

Palermo

Reggio Calabria 19 30

20 28

Catania 21 28

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

5:58

21:00

5:56

20:36

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

18 lug.

26 lug.

2 ago.

10 ago.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012


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