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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
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PRIMO PIANO MERCATO
Roma, ecco un IL RETROSCENA
Baldini lo voleva al Real Madrid già nel 2007... (ma.cec.) La storia ha il passo lungo e la capacità di attendere il momento giusto. Per questo, in fondo, non è poi così sorprendente che Franco Baldini sia stato già una volta ad un passo da Mattia Destro. E non avrebbe voluto portarlo in una società qualsiasi, bensì addirittura al Real Madrid. L’episodio è avvenuto nel 2007, quando l’attuale direttore generale della Roma era uno dei massimi dirigenti della «casa blanca». L’attaccante aveva solo 16 anni e giocava nelle giovanili dell’Inter, però già allora stava cominciando a mettere in mostra le doti che lo avrebbero fatto diventare presto un oggetto del desiderio per tutte le grandi squadre della Serie A. La disponibilità c’era e l’attaccante, poi, contrattualmente era in pratica libero, rendendo così più agevole un eventuale trasferimento. A ritardare il «matrimonio» di cinque anni, però, ci pensarono il caso ed una serie di scrupoli che attraversarono la mente di Baldini. Il tesseramento di Destro al Real Madrid avrebbe rappresentato uno sgarbo all’Inter e forse anche al calcio italiano, periodicamente afflitto dagli «scippi» di alcuni dei propri giovanissimi talenti. Perciò non se ne fece nulla. L’orologio del mercato mise le lancette avanti di 60 mesi e la palla rotolò altrove. L’appuntamento con Destro, in fondo, era solo rimandato.
Zeman ha battuto Juve e Inter Un’operazione da 16 milioni La scelta dell’attaccante lunedì notte: «Sono felicissimo». Contratto di 5 anni a 1,5 milioni netti. Oggi le visite mediche a Roma, per lui è pronta la maglia 22 Zdenek Zeman 65 anni, ha definito Destro «più mobile di Osvaldo e Totti»
MATTEO BREGA ALESSANDRA GOZZINI MILANO
Il sorpasso a sinistra non è riuscito, Destro è della Roma, società che per prima si era messa in carreggiata. Strada complicata quella che ha portato il centravanti in giallorosso, con ostacoli a ogni chilometro. La Roma è però arrivata al casello con l’obiettivo centrato: garantire a Zeman un giovane attaccante tutto-fare. Oggi Destro farà le visite mediche a Roma, dopo l’ok inviato via fax nel pomeriggio di ieri, al termine dell’incontro tra il d.s. Sabatini e i suoi agenti (Vigorelli-Contratto) all’hotel «Visconti» a Milano, durato quasi 4 ore (tra interruzioni varie). L’illuminazione è arrivata al buio, durante la notte tra lunedì e martedì quando anche gli ultimi dubbi della punta si sono sgretolati: scelta confermata ieri mattina e accesa dopo l’ultimo colloquio tra le parti. Felice La nuova casacca sarà la numero 22, che Borriello lascerà libera. A proposito, nell’affare dovrebbe prenderlo Preziosi, che ne ha parlato a Radio Sporti-
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Mattia
Destro
21 anni. «Il suo arrivo gioverà alla squadra», ha detto Totti
va: «Ora mi aspetto quello che è stato pattuito qualche giorno fa». Ovvero che la Roma presti ai rossoblù l’attaccante, accollandosi oltre la metà dell’ingaggio. Intanto Destro ha raccontato «la grande gioia per l’inizio della nuova avventura». Il gradimento per la Roma non è mai stato in discussione, ma è comprensibile l’agitazione delle ultime giornate: sul display del telefonino dell’attaccante comparivano chiamate da Torino e (ultimamente) Milano, con i dirigenti di Juve e Inter in pressing. La scelta finale a favore del progetto-Roma è lampeggiata nella nottata turbolenta con continue telefonate tra lui e i suoi agenti. Decisione delicata che potrà rendere orgoglioso il tifo romanista: in bianconero Destro avrebbe trovato un allenatore che lo stimava e che lo avrebbe lanciato in Champions. E non è tutto, perché vanno considerati i tenta-
Ora il Genoa aspetta il prestito di Borriello con ingaggio a carico dei giallorossi
tivi di Buffon per convincerlo e un incontro finora rimasto segreto: dodici giorni fa Conte era a cena a San Benedetto del Tronto, saletta riservata, e portate condivise con Flavio Destro, il padre di Mattia, pare con mezza promessa all’allenatore che il figlio sarebbe stato bianconero. In nerazzurro Destro sarebbe invece rientrato dalla porta principale dopo gli anni nel vivaio e la cessione frettolosa (per arrivare a Ranocchia). Invece, ecco l’ok all’offerta Roma. Altro retroscena: nelle ultime 48 ore è stata «raccolta» una chiamata sull’asse Baldini-Destro: «Fai in fretta» — il consiglio del dirigente, perché un sì tirato per le lunghe avrebbe potuto infastidire la piazza. Trattativa Destro firmerà un
quinquennale da un milione e mezzo netti più bonus (la prima offerta era di 1,3). Tra le società l’accordo invece è questo: 5 milioni per il prestito, altri 7 per il diritto di riscatto, più le metà dei cartellini di Piscitella, Verre e Lamanna (quest’ultimo resterà un anno al Bari) valutate in tutto 4 milioni per un totale di 16 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TRA CAMPO E ASSETTI SOCIETARI ALTERNANZA AMERICANA AL POTERE
L’AMICHEVOLE
Di Benedetto verso l’addio, pronto Pallotta
Contro i Reds dell’ex Aquilani il secondo test
Oggi la sfida con il Liverpool. Totti: «Vorrei giocare contro di loro una finale di Champions»
BOSTON Secondo test americano per la Roma, dopo l’ottima prova con lo Zaglebie Lublino nella gara d’esordio della tournée: ecco il Liverpool di Aquilani (e Borini, che però non giocherà).
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI BOSTON (Usa)
A pensarci bene, l’a.d. Mark Pannes ha in qualche modo ragione quando definisce la sfida tra Roma e Liverpool «un derby». Già, perché il presidente Tom DiBenedetto è anche azionista del Fenway Sports Group, cioè della società proprietaria del club in-
glese e dei Boston Red Sox, cioè i padroni dello storico tempio del baseball che stasera ospiterà un match da tutto esaurito (45.000 biglietti venduti). Pallotta presidente In fondo per DiBenedetto - stasera in tribuna insieme a Ruane e D’Amore, gli altri due soci della cordata Usa finora rimasti invisibili - potrebbe essere una sorta di canto del cigno, perché le trattative interne agli americani stanno per prevedere entro breve (al massimo fine anno) l’uscita di scena dell’attuale presidente, che dovrebbe lasciare il posto a James Pallotta, che dal 14 dicembre (giorno in cui a DiBenedetto furono tolte le deleghe operative) è divenuto il
Coppa Campioni del 1984, ma il Liverpool l’ho affrontato altre volte, ma conto un giorno di rigiocarne un’altra in Champions proprio contro di loro. Anche stavolta sarà una bella sfida, a viso aperto». Zeman si accoda. «Qui la gente vuole lo spettacolo e noi proveremo ad accontentarli. Mi aspetto progressi tattici più che fisici». Tra giocatori all’Olimpiade (Suarez, Bellamy, Coates) o appena arrivati perché reduci dall’Europeo (Reina, Gerrard, Carroll, Johnson, Henderson e Borini), il neo tecnico Rodgers (ex Swansea) schiererà un Liverpool assai sperimentale. «Ma sarà partita vera», assicura l’ex Aquilani. Come la storia pretende.
vero «front man» della società. Ieri a sorpresa ha assistito all’allenamento pomeridiano dei giallorossi. Di certo nessun italiano avrà la poltrona che fu di Viola e Sensi ed è probabile che sarà Pallotta a diventare il 23˚ presidente della Roma, che con la cura Usa ha incrementato del 30% il merchandising (20% le maglie). «Con Jim — ha detto Baldini, a cui due sere fa il patron Usa ha offerto una bottiglia di vino da 1.500 dollari — abbiamo fatto programmi per l’immediato e per il futuro». Totti & Zeman Proprio la nuova
seconda maglia (bianca) è stata quella che capitan Totti ieri ha consegnato a Gerrard. «Io ovviamente non c’ero nella finale di
James Pallotta, 54 anni ANSA
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COSÌ IN CAMPO (diretta tv Sky Sport 1 e Calcio 1 HD ore 0.30 italiane) ROMA (4-3-3): Lobont; Rosi, Romagnoli, Castan, Taddei; Bradley, Tachtsidis, Pjanic; Lamela, Osvaldo, Totti. All. Zeman. LIVERPOOL (4-3-3): Jones; Carragher, Agger, Skrtel, Josè Enrique; J. Cole, Lucas, Aquilani; Ibe, Sterling, Morgan. All. Rodgers.
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Destro da k.o. identiKit & CARRIERA
v ilPersonaggio
Tutta la Roma sotto la curva dell’Olimpico nel giorno della presentazione: entusiasmo senza limiti TEDESCHI
Il tecnico sorride: «Una risorsa in più per il nostro attacco» Il boemo: «Le sue caratteristiche ci torneranno utili» Il capitano Totti: «La squadra si gioverà del suo arrivo» DAL NOSTRO INVIATO
BOSTON (Usa)
C’è qualcosa di simbolico nel fatto che, proprio nella città in cui affonda le radici la cordata americana proprietaria della Roma, la squadra riceva la notizia del colpo Mattia Destro. Capitan Totti s’informa, qualcuno ipotizza le cifre, tanti commentano come alla fine sia diventata una operazione da «spalle al muro». Però, non fosse altro per aver battuto tutte le big nella corsa all’attaccante italiano del momento, la soddisfazione è palpabile, anche se con sfumature ovviamente diverse. Attacco competitivo «Quando ar-
riverà sarà ben accetto - dice Totti -, la squadra se ne gioverà tan-
to». Per lui, in qualche modo, sarà un rivale in più, ma il numero dieci prova a fare un discorso generale. «È andato via Borini e arriva Destro, davanti la Roma è uguale. C’è una rosa di attaccanti già competitiva. In ogni caso è presto per una valutazione complessiva della squadra, manca ancora un mese ed il mercato non è ancora finito. A fine agosto tireremo le somme». Chi invece sta già meditando alchimie in fase d’attacco è Zdenek Zeman, che accoglie con espressione particolarmente soddisfatta la notizia dell’arrivo di Destro. «Sono contento,
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I gol nell’Under 21 di Destro in 14 gare. Nelle rappresentative azzurre il suo totale è di 29 reti in 47 gare
è un giovane che sta facendo bene, per noi è una risorsa in più. Come caratteristiche, è più mobile rispetto a Totti e Osvaldo. Sono sicuro che le sue caratteristiche ci potranno aiutare». Baldini rilancia Se l’attacco a questo punto sembra essere davvero al completo, il club giallorosso però continua a guardarsi intorno, ed a confermarlo ci pensa il direttore generale Franco Baldini. «Stiamo cercando di incrementare ancora la rosa per poter competere ad alti livelli e siamo sicuri di renderla migliore già in questa stagione. Sappiamo che manca ancora qualcosa per essere più forti, ma il mercato finisce il 31 agosto e quindi c’è tempo a disposizione». Proprio vero. Sull’onda dell’effetto Destro, la Roma ha voglia di non fermarsi più. ma.cec. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MATTIA DESTRO
Personalità alla Ibra e in zona gol lo stile del primo Gilardino Un giovane genio che risolve ogni problema e che a volte si complica la vita: è la sua occasione FABIO BIANCHI twitter @fabiowhites
Se genio significa sbrogliare qualsiasi problema e saperlo poi spiegare in modo facile, allora Mattia Destro nel calcio è un baby genio. In campo, lui fa sembrare facili tutte le giocate difficili. Peccato che poi si complichi la vita quando invece le cose sono facili, altrimenti sarebbe un serial bomber letale in ogni occasione. L’abbiamo visto segnare gol quasi impossibili, l’abbiamo visto sbagliare occasioni banali. E’ un problema di tutti i geni del gesto istintivo: se c’è il tempo di fare la giocata, a volte s’ingarbugliano nei pensieri e sbagliano. Ma sono i capolavori che ti mettono in vetrina, e lui ha cominciato a farli presto. Per dire, a 18 anni, nel campionato Primavera con l’Inter segnò in rovesciata all’Albinoleffe, poi colpì la traversa di tacco contro il Treviso. Col Cesena, fece una galoppata di 60 metri prima di metterla dentro. Forse lì ha evitato di pensare. Ha continuato a sfornare piccoli capolavori: quello del novembre scorso nella sfida Under 21 a Istanbul contro la Turchia, valida per le qualificazioni europee, ha meritato persino un disegno a tutta pagina sulla Gazzetta: su lancio lungo di Ragusa, stop a seguire al volo di destro con cui si libera di due avversari e pallonetto di sinistro. Chapeau. Senza lacune Quando nasce una stellina, ci si lancia coi paragoni. Nessun giocatore è come un altro, casomai è un puzzle di somiglianze. Mattia nella personalità, in campo e fuori, e forse nella potenza di tiro, somiglia al suo idolo Ibrahimovic. Nell’eleganza del gesto e nei colpi impossibili, sembra il miglior (cioè il primo) Gilardino. Figlio d’arte
NEL TRIDENTE TOTTI CENTRALE
D’ARCO
diversa (suo padre Flavio era difensore) è cresciuto grazie all’Under e al Siena. Cinque gol in 14 gare in azzurro e 12 in Toscana, 7 nelle ultime dieci gare. Nomen omen, ne ha segnati 4 di testa e il resto tutti di destro. Ma sa colpire di fino anche di sinistro, all’occorrenza. Così a Roma Perché Mattia è un giocatore completo. Può agire da centravanti, da seconda punta di movimento, al limite anche da attaccante esterno, perché ha fiato e grinta da vendere. Ha fisico, sa stare bene in area, ma sa anche dettare il passaggio e dare profondità. Zeman dovrebbe utilizzarlo nel tridente a sinistra, ma sa che ha un uomo d’area in più nel suo arco. In aggiunta, Mattia è bravo come assist man, ha solo il sacro egoismo del goleador, non di più. Personalità ne ha da vendere, forse troppa. Se vogliamo trovargli un difetto è che certe volte sembra anche comportarsi da fenomeno. Ma non è vanitoso, ha solo un bel caratterino. D’altronde lo dice lui stesso che «con gli allenatori ci litiga subito, al primo impatto. Poi però le cose si aggiustano e ci conquistiamo reciprocamente». Vediamo se succede anche col burbero nonno Zdenek. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GAZZETTA SUMMER TUTTO IL ROSA
DELL’ ESTATE
PARTE GAZZETTA SUMMER E MILANO MARITTIMA SI TINGE DI ROSA.
ANCHE QUEST’ANNO LA GAZZETTA DELLO SPORT APPRODA IN RIVIERA PER INONDARE LA CITTÀ E LA SPIAGGIA DI EVENTI, GIOCHI, FESTE E SPORT. INSOMMA, DIVERTIMENTO DALLA MATTINA ALLA SERA, PASSANDO PER GLI EUROPEI E LE OLIMPIADI. PER UN’ESTATE TOTAL PINK. SPIAGGIA RISTORANTE SPA Cerv a / Mi ano Maritt ma
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MERCATO
Qui si balla sulle punte sata ai baby talenti dell’ormai ex banda Ferrara.
sto conguaglio. Non resta che aspettare l’esito del faccia a faccia che si svolgerà nel ritiro di Moena tra stasera e domani. Lo scenario peggiore potrebbe essere una situazione di «guerra fredda». Che potrebbe protrarsi fino al 30 agosto.
Occhio a Dzeko... Mattia Destro
Robin van Persie, 28 anni, attaccante olandese dell’Arsenal EPA
Tra Van Persie e Jovetic: la Juve sprinta sul top player L’Arsenal vuole 25 milioni per l’olandese Torna di moda anche l’ipotesi Dzeko Via Quagliarella per Pazzini: si può fare DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Edin Dzeko, 26 anni, REUTERS
Mattia Destro è sfumato. A Torino, sponda Juve, non fanno certo finta di nulla. Il gioiellino dell’Under 21 piaceva da sempre. E per superare in extremis la Roma si è fatto il possibile. Però i bianconeri, pur pronti ad alzare la posta a livello di ingaggio, non sarebbero mai arrivati alla cifra stanziata dai giallorossi per garantirsi il cartellino del 21enne attaccante. Investimento esagerato secondo i vertici di corso Galileo Ferraris, che già sul fronte Verratti avevano deciso di non partecipare all’asta scatenata a suon di milioni (obiettivamente troppi) dal Paris Saint Germain. Più o meno la stessa filosofia dell’Inter, inizialmente interes-
più un top player là davanti: questo era il piano iniziale di Beppe Marotta, avallato in pieno da Antonio Conte. Il piano B tiene vive le piste Van Persie e Jovetic per quanto riguarda il «pezzo da novanta», e riporta d’attualità i nomi di Dzeko e Pazzini come alternative al neo giallorosso. Ma sia per il bosniaco sia per l’interista se ne riparlerà più avanti. Su Dzeko si punta a un prestito secco con diritto di riscatto, ed è quindi evidente come i tempi non siano ancora maturi per una soluzione del genere, attualmente nemmeno presa in considerazione dal City. Così come lo scambio Pazzini-Quagliarella è oggi solo nei pensieri dei rispettivi procuratori: l’Inter vuole infatti monetizzare la cessione del Pazzo; dal canto suo, la Juve considera l’eventuale scambio come un’opzione dell’ultima settimana di mercato. Jo-Jo e Robin al 50% Marotta si è
dato invece non più di dieci giorni per chiudere il discorso top player. O Jovetic o Van Persie. Il primo è l’obiettivo numero uno, ma la strada meno complicata sembra essere quella che porta all’olandese. Van Persie è infatti già stato chiaro con l’Arsenal («me ne voglio andare») e ha un contratto in scadenza nel 2013. Wenger chiede 25 milioni di euro, Marotta non ne vuole sborsare più di 10-12, anche perché a livello di ingaggio si andrebbe ben oltre gli otto milioni a stagione per cinque anni. E per un 29enne significa investimento senza prospettive di guadagni futuri, un ultimo contratto che avrebbe senso solo in presenza di un bomber alla Ibrahimovic. Dunque, rischi di bilancio altissimi. Al contrario di un prospetto alla Jovetic: 22 anni appena, e un ingaggio decisamente in linea con il nuovo corso bianconero. La Fiorentina fa muro: «Servono 30 milioni in contanti». Molto dipende però inevitabilmente dalla volontà del ragazzo, che a breve comunicherà ad Andrea Della Valle la sua voglia di Juve. Se si apre uno spiraglio, da Torino sono pronti a trattare, anche sulla base di 30 milioni, ma con una contropartita tecnica di mezzo (intanto Poli, in attesa di notizie, va in ritiro con la Samp a Bardonecchia). Ai viola piace moltissimo Quagliarella: i bianconeri sono pronti a «sacrificarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Stevan Jovetic, 22 anni, 14 gol nell’ultima A con la Fiorentina EIDON
E Jo-Jo dirà a Della Valle che vuole solo i bianconeri Oggi o domani l’incontro nel ritiro tra l’attaccante montenegrino e il patron viola. Ma la Fiorentina fa muro DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI MOENA (Tn)
Andrea Della Valle, 46 anni ANSA
E se l’attesa «partita» tra Andrea Della Valle e Jo-Jo finisse con un triste 0-0? È questa l’aria che tira a poche ore dall’incontro tra la proprietà viola e il gioiello slavo. Le due parti sono barricate dietro le loro certezze. Per la famiglia Della Valle il giocatore può partire solo se qualche club si presenterà con 30 milioni di euro. La cifra scritta nella clausola rescissoria. Jo-Jo è sicuro che i dirigenti viola non ostacoleranno il suo desiderio di andare a vincere altrove e che, strada facendo, accetteranno di sedersi a un tavolo assieme alla Juve per individuare una base d’intesa che sommi contropartite tecniche a un robu-
Cosa dirà Della Valle Il patron viola spiegherà al suo campioncino che la Fiorentina lo considera incedibile e che lo ritiene il punto di partenza del nuovo progetto-Europa. Andrea Della Valle proporrà una sfida a Jo-Jo: «Andiamo avanti ancora per un campionato e a giugno vedrai che avremo riconquistato insieme un posto nelle Coppe». Nel caso questo risultato non fosse centrato la società, tra un anno, lascerebbe libero il giocatore. Sempre con la clausola dei 30 milioni, naturalmente. E se Jovetic ribadisse a Della Valle la sua volontà di andarsene? Allora il patron viola trasmetterà al giocatore un paio di concetti: chi lo vuole deve portare trenta milioni e lo deve fare velocemente perché entro i primi di agosto la Fiorentina vuole sapere se può contare o meno su Jo-Jo. Margini di trattativa non ne esistono. Uomini vicini alla proprietà hanno spiegato che la famiglia Della Valle non accetterebbe neppure un’offerta di 29 milioni e 999 mila euro più tutto Quagliarella. Cosa dirà Jo-Jo L’attaccante dirà al patron che la Fiorentina è e resterà per sempre nel suo cuore ma che lui ora cerca nuove sfide. Jovetic ha già raggiunto l’accordo economico con la Juve ed è disposto ad aiutare la società bianconera nel delicato «dialogo» con la Fiorentina. Come? Minacciando di rompere con il club gigliato. La strategia di Jo-Jo è quella di prendere tempo. La clausola vale fino al 30 di agosto e lui pensa che questa situazione di incertezza finirà per convincere Andrea Della Valle ad addolcire la sua posizione. Resta anche in piedi l’opzione che, a fine agosto, la Juve versi tutti e trenta i milioni previsti dalla clausola. Molto dipenderà dall’andamento della trattativa parallela sul fronte Van Persie. Se non succederà qualcosa nelle prossime ore, lo 0-0 sembra un risultato quasi inevitabile. Della Valle e Jo-Jo resteranno fermi alle loro certezze. E il calcio italiano avrà un altro tormentone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCATO
Lucas, Moratti marca lo United Rispunta Ramirez Il Manchester stringe. Se dovesse sfumare il brasiliano, si tornerebbe sull’uruguaiano DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE COMO
O è uno stucchevole gioco delle parti (e in questo caso l’Inter sarebbe spacciata) oppure ogni smentita è reale e allora la speranza di avere Lucas Moura in nerazzurro è ancora croccante. In Inghilterra tampinano a più non posso alimentando l’idea che il Wonder-kid brasiliano possa arrivare dopo l’Olimpiade alla corte di Sir Alex Ferguson. In Brasile, invece, c’è chi scrive che il Sao Paulo cederà e chi riporta le parole dell’agente del giocatore che dice «nessun accordo, niente di fatto, non si muoverà». Il tormentone è servito, e in tutto questo c’è che l'Inter non si sente affatto tagliata fuori.
ferta...». Poi, parlando con una radio brasiliana, aggiunge che «a chi non piacerebbe giocare la Champions con Barça, United o Real?» e allora in questo momento sembra valere tutto e il contrario, ma di certo l’Inter non abdica, quantomeno per il rapporto che Branca e Ausilio hanno creato con Sao Paulo e famiglia di Lucas.
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I NUMERI
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le reti realizzate finora da Lucas Moura con la maglia del San Paolo. Il gioiello brasiliano nelle ultime tre stagioni ha disputato 93 gare
Schelotto e Ramirez Ma detto tutto questo, cosa succederebbe se davvero Lucas non arrivasse? Semplice, che l’Inter virerebbe su altri obiettivi. La voce Giaccherini non ha riscontri, Afellay non convince, quella legata a Schelotto è sempre viva ma costosa, e c’è chi sostiene che potrebbe riapparire Ramirez, adoratissimo da tutto lo staff tecnico e dirigenziale dell’Inter. Con lui sarebbe dura fare il 4-2-3-1 (dura ma non impossibile, vista la duttilità dell’uruguaiano) e allora probabilmente Strama dovrebbe restringere il campo con due trequartisti (Sneijder+Ramirez) dietro a una punta. Ramirez piace, ma ha estimatori anche in Inghilterra e il Bologna parte da una super base di 20 milioni. E allora potrebbe tornare di moda un vecchio motivetto: Juan Jesus in prestito in rossoblù per sciogliere una trattativa non certo immediata.
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le stagioni giocate in Italia da Gaston Ramirez: il Bologna lo ha acquistato dal Penarol nell’estate del 2010
Uscite Di certo tutto questo dise-
Il brasiliano Lucas, 19 anni, e l’uruguaiano Gaston Ramirez, 21 AFP-ANSA
Contrario L’entourage del gioca-
tore ha tutto l’interesse di far stare sereno Lucas in vista di Londra 2012. Poi, riprenderà a parlare con le parti interessate: ovviamente anche con l’Inter, perché oltre a Moratti c’è sì lo United ma anche il Real Ma-
Intanto le uscite sono bloccate: frenata per Castaignos al Twente
drid che comincia a stancarsi del tira-e-molla Modric. Nel frattempo, proprio l’agente di Lucas, Wagner Ribeiro, racconta la propria verità. «Non c'è nulla col Manchester United dice al sito fcinter1908 - l’Inter? Certo che gli piacerebbe, è un grande club ma non mi risulta che abbia presentato un’of-
gno di ingressi (occhio sempre a Fernando, ma solo in prestito) dovrà coincidere con le uscite: solo che Castaignos si sta incagliando con il Twente e che ancora il Real non si è palesato per Maicon, che il Tottenham tentenna per Julio e che per Pazzini sarà lunga. Insomma: le idee ci sono (si è riparlato anche del baby Ntcham, ’96 del Le Havre), ma le «uscite» sono bloccate e tutto ristagna.
L’AFFARE LA FIORENTINA ASPETTA
Palermo e Inter, manca 1 milione per Viviano viola I nerazzurri ne chiedono 4 per dare l’altra metà ai rosanero MATTEO BREGA FILIPPO DI CHIARA MILANO
Dall’alba al tramonto senza soluzione di continuità. E soprattutto senza soluzione. Emiliano Viviano alla Fiorentina è un puzzle al quale manca sempre un tassello. Ieri gli incontri a tre Inter-Palermo-giocatore non hanno prodotto un finale positivo. La giornata Ieri mattina in centro a Milano il via
alla giornata di consultazioni. Nella sede interista gli onori di casa li hanno fatti Ausilio e Branca. Di fronte, per l’ennesima volta, Perinetti e Cattani. All’uscita dall’incontro la distanza era (e resta) di un milione. Il piano del Palermo è noto: prendere anche la metà nerazzurra e girarlo in prestito alla Fiorentina. La volontà dell’Inter è altrettanto nitida: vendere la propria metà. Ma se fosse tutto così facile, non servirebbero aggiornamenti su aggiornamenti. La realtà è che l’Inter vuole 4 milioni per la sua metà, il Palermo è disposto ad arrivare a 3. Oscilla un milione tra i due club e non sembra esserci la volontà, per il momento, di venirsi incontro. Ma il gap economico tra i due club non è l’unico ostacolo. Perché se anche Inter e Palermo dovessero trovare il punto di equilibrio, c’è da affrontare poi la Fiorentina che vuole il giocatore in prestito gratuito. I siciliani invece premono per avere un minimo riconoscimento pecuniario dalla cessione temporanea. I pezzi faticano a trovare il loro posto. E così ieri il portiere è stato all’hotel « Visconti» di Milano con i suoi agenti Vigorelli e Contratto dalle 15,20 fino alle 19 prima di fare un salto all’Inter fino all’ora di cena. E questa mattina torneranno ancora Perinetti e Cattani. Avanti.
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RITIRI E MERCATO
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Emergenza difesa Juve in Supercoppa con i numeri contati
PUNTI DI FORZA
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Chiellini e Caceres out, Bonucci rischia la squalifica Conte confida in Barzagli e potrebbe confermare Masi DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
UN REPARTO CON TANTI GUAI 1
Ieri il rientro degli azzurri vicecampioni d’Europa, oggi la ripresa del resto del gruppo dopo la conclusione del ritiro di Chatillon. Inizia di fatto la parte più importante dell’avvicinamento della Juve alla Supercoppa italiana, in programma a Pechino l’11 agosto. Tre le amichevoli prima di affrontare il Napoli: il 28 in Germania contro l’Herta; quattro giorni dopo a Ginevra c’è il Benfica; infine, il 4 agosto a Salerno, sfida al Malaga. Tutti test che serviranno a rodare il primo potenziale undici titolare della stagione ufficiale, anche se in difesa siamo ai limiti dell’emergenza pura. Già, il guaio capitato a Caceres (fuori due mesi per una lesione di primo-secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro) va a sommarsi al k.o. di Chiellini (stiramento subito in Nazionale) e costringerà quindi Antonio Conte ad accelerare l’inserimento di Barzagli e Bonucci, soprattutto se il tecnico leccese dovesse ripartire dalla difesa a tre. Non solo, proprio in queste ore si sta ragionando sull’opportunità di trattenere il 19enne Alberto Masi almeno fino alla Supercoppa. Poi, dovrebbe comunque tornare in prestito alla Pro Vercelli, dalla quale è stato prelevato a giugno. Il ragazzo è piaciuto molto finora, sia a Conte sia alla società, e potrebbe partire anche titolare contro il Napoli, perché lo stesso Bonucci è a rischio deferimento (e quindi squalifica) nella questione calcioscommesse. Infermeria piena Ai box ci sono pure Simone Pepe e Mauricio Isla. Il primo (pure lui vittima del campo di Bari, nel Trofeo
SUCCESSO 27.400 ABBONAMENTI PER IL CAMPIONATO
Lucio nonostante qualche incertezza nelle gare amichevoli sarà uno dei perni centrali della difesa bianconera. Anche in chiave Supercoppa
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Barzagli è appena rientrato dalle vacanze dopo le fatiche dell’Europeo, ma per l’11 agosto dovrebbe essere in grado di giocare ai suoi standard
I tifosi della Juventus hanno fatto il pieno di abbonamenti LAPRESSE
Stadio esaurito: in A o Champions stessa musica Tifosi della Juve scatenati: pienone sempre garantito E anche in Europa è già corsa biglietti DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
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1 Giorgio Chiellini dopo l’infortunio patito nella finale contro la Spagna AFP 2 Caceres in barella per la lesione al collaterale del ginocchio rimedita a Bari LIVERANI 3 Leonardo Bonucci è a rischio deferimento LAPRESSE
Tim) ci proverà fino all’ultimo a superare lo stiramento di primo grado alla coscia sinistra, ma sono da escludere recuperi «spericolati». Il cileno, fermo dallo scorso febbraio per un grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro, tornerà invece in gruppo solo a inizio settembre. Ma sulle fasce e in mezzo al campo le alternative non mancano, grazie ai vari Lichtsteiner, De Ceglie, Marrone e Asamoah. In attacco, molto dipenderà invece dal mercato, con Vucinic punto fermo, Giovinco appena arrivato, Quagliarella e Matri appunto legati a ciò che succederà a livello di trattative.
I russi su Melo Molti dei ragazzi oggi a Vinovo sono comunque sul piede di partenza. Fra questi, Krasic, Pazienza e Ziegler per esempio. Lontano dall’Italia, ma pur sempre a libro paga c’è poi Felipe Melo, che sembrava a un passo dalla cessione definitiva al Galatasaray. Il club turco ha giocato però al ribasso, sia col brasiliano (disposto ad abbassarsi notevolmente l’ingaggio) sia con la Juve, alla quale sono stati offerti solo 6 milioni. Siamo vicinissimi alla rottura definitiva. Nel frattempo, lo Spartak Mosca ha messo sul tavolo dieci milioni. E pure il Bayern monitora la situazione Melo.
Masi è piaciuto molto in queste prime uscite, dimostrando personalità nonostante i 19 anni. Conte potrebbe schierarlo titolare nel caso Bonucci fosse indisponibile
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Scatterà immediatamente dopo Ferragosto la «furibonda» caccia ai biglietti per la prima gara casalinga di campionato della Juventus, in programma quasi certamente fra il 25 e il 26 agosto. Pochi tagliandi, solo «briciole» lasciate in seguito all’incredibile assalto del popolo bianconero agli abbonamenti, che ha costretto corso Galileo Ferraris ad annullare la vendita libera delle tessere annuali. E ora la Champions League Rag-
giunta la quota massima prefissata dalla società bianconera: 27.400 sottoscrizioni in meno di un mese, qualcosa di impressionante. Il 90% dei rinnovi (oltre 19.000 tessere), il tutto esaurito nello Juventus Premium Club e la vendita riservata ai Premium Member e ai Club Doc (altri 4.000 nuovi abbonati) sono stati più che sufficienti per toccare e superare la quota massima fissata a metà giugno. In poche parole, si va verso il perenne tutto esaurito dello Juventus Sta-
dium nelle gare di serie A, con i tifosi che presto potrebbero dare vita a un’altra corsa scatenata, con in palio stavolta i mini-abbonamenti per la fase a gironi della Champions League. Non c’è nulla di ufficiale, si sta infatti ancora lavorando su questo fronte (con diritti di prelazione annessi), ma una cosa è sicura: mini-abbonamenti o vendita libera che sia, anche in Europa sarà sempre «sold out». Nel segno degli Agnelli E’ ormai
alta marea juventina da un anno a questa parte. Entusiasmo esploso grazie ai risultati ottenuti dalla banda Conte, grazie al nuovo stadio e grazie soprattutto a una società tornata forte, compatta e credibile a tutti i livelli. Di nuovo con un Agnelli al comando: oggi Andrea, ieri, 89 anni fa, il nonno Edoardo, primo Agnelli alla guida del club più popolare d’Italia. I numeri appena raccontati seguono oltretutto di pochi giorni quelli registrati già nel ritiro di Chatillon, dove gli allenamenti erano a pagamento, e nonostante ciò sono stati più di 30.000 i biglietti venduti durante le varie sedute. Entusiasmo anche fra le autorità della Regione Valle d’Aosta, che hanno raccontato di un movimento turistico decisamente importante durante il periodo in cui è stata ospitata la squadra campione d’Italia. m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CALCIOSCOMMESSE
Nuova accelerazione: domani i deferimenti Processo al via il 2 agosto, sentenze dopo circa 7 giorni E intanto Joelson inguaia il Grosseto MAURIZIO GALDI ROMA
Contrordine, la Procura federale ha davvero fatto gli straordinari e alla fine riuscirà a rispettare gli impegni: stasera ci saranno i deferimenti, verranno consegnati alla Disciplinare e ai corrieri che entro domattina avranno consegnato a tutti gli avvocati. Sempre giovedì la Disciplinare fisserà l’ini-
zio dell’udienza, cinque giorni «liberi» (esclusa la domenica quindi) per il deposito delle memorie. Il 2 agosto alla 9 tutti all’ex ostello della gioventù per l’inizio del procedimento sportivo. È probabile che si vada avanti fino a sabato e che già a metà della settimana seguente possano esserci le decisioni. Subito dopo Ferragosto la Corte di giustizia sportiva a sezioni unite per gli appelli. Nessun problema per calendari e gironi perché nella giustizia sportiva il giudizio di primo grado è esecutivo. Supercoppa Con il ritorno alla vecchia calendarizzazione, Conte in caso di deferimento e di un successivo dibattimento saprà prima della Supercoppa
«Mi disse (l'ex ds del Grosseto Andrea Iaconi, ndr) — aveva detto a Cremona — che per realizzare questo progetto voleva l'assenso del presidente Camilli». E nel prosieguo spiegava che la mattina dopo «l’assenso era arrivato». Insieme alle dichiarazioni dello stesso Iaconi e dell’altro ex Turati, la posizione del presidente del Grosseto Camilli e della società è abbastanza compromessa e potrebbe anche scattare il deferimento per responsabilità diretta che porterebbe alla retrocessione del Grosseto. I deferimenti dovrebbero riguardare i provvedimenti legati ai documenti arrivati da Cremona (ma non su Lazio e Genoa), Bari e anche Napoli.
se potrà sedersi sulla panchina della Juventus in caso di assoluzione oppure se la Disciplinare lo fermerà per un eventuale squalifica. Di sicuro, qualunque sarà la decisione, arriverà prima dell’11 agosto. I deferimenti Ieri è durata due ore e quaranta l’audizione di Inacio Joelson alla Procura federale. Sono stati gli stesi legali del calciatore a chiedere l’incontro alla Procura federale per gettare le basi al patteggiamento. Joelson che il 15 marzo aveva negato ogni addebito, ieri ha confermato quanto già detto al Gip di Cremona Guido Salvini nell’interrogatorio di garanzia dopo il suo arresto. Ha confermato la tentata combine in Ancona-Grosseto.
Stefano Palazzi, 51 anni
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MAGLIE E GIORNALISTI
Dagli 007 federali arrivano Preziosi e De Laurentiis Domani due importanti audizioni in Procura federale: Preziosi e De Laurentiis. Enrico Preziosi, presidente del Genoa, interrogato per le note vicende della consegna delle magliette agli ultrà durante Genoa-Siena del 22 aprile scorso. Palazzi, dopo l’individuazione dei giocatori rossoblù come parti lese nel procedimento penale, potrebbe anche pensare all’archiviazione, ma non ha ancora preso una decisione al riguardo. Aurelio De Laurentiis, sceso apposta dal ritiro, dovrà rispondere sull’alterco con i giornalisti a margine dell’assemblea di Lega del 4 luglio. Darà battaglia rivendicando il suo diritto di criticare e litigare con chi non rispetta il lavoro delle società.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
RITIRI E MERCATO FUTURO MILAN NUOVI CONTATTI CON TEVEZ, NELLA LISTA ANCHE BENDTNER. IN FRANCIA DICONO ROBBEN
Galliani su Kakà: «Certi amori non finiscono» Messaggio agli scontenti. Come Cassano... Il brasiliano non convocato da Mourinho. E l’a.d. rossonero cita Venditti MILANO
Se le chiacchiere di mercato non fossero in parte della stessa sostanza dei sogni, il Milan sarebbe una squadra con poco senso pratico: alla lista degli attaccanti desiderati si è aggiunto, secondo la stampa francese, Arjen Robben, mentre Kakà medita. Ieri non è stato neppure convo-
cato per l’amichevole di Oviedo, e non lo sarà per la tournée americana. Chissà che negli Stati Uniti non ci vada poi con il Milan. Ieri Galliani, rispondendo a un giornalista, ha lasciato una porta aperta, citando Venditti: «Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano». La trattativa appare comunque economicamente complicata e lo staff del giocatore e il club ancora non si sono parlati, ma i buoni rapporti tra Berlusconi e Kakà potrebbero favorire il miracolo. Senza contare che il Milan vuole anche lanciare messaggi agli scontenti, primo fra tutti Cassano: la lista di chi giocherebbe volentieri nel Milan è lunga, e comprende anche
Ieri il suo agente Joorabchian ha fatto una breve chiacchierata con il d.s. milanista Ariedo Braida: solo parole di cortesia, ma quando si tratta di Tevez non si può mai dire che il fuoco sia spento. Complicazione ingaggi Fuoco vi-
Kakà, 30 anni, in tre stagioni nella Liga col Real 66 gare e 20 gol REUTERS
Kakà, questo è il senso. Secondo fonti madridiste, Ricky sembrerebbe in questo momento poco propenso a occuparsi dei soldi, e quindi a incaponirsi su un ingaggio altissimo. Soluzione fluida insomma, Milan alla finestra da spettatore attivo. Il
Real spera in una trattativa lampo. Intanto fra i nomi accostati al club rossonero c’è anche quello di Nicklas Bendtner, attaccante diverso da Robben, che più diverso non si può. E alcuni segni riconducono all’eterno Carlos Tevez.
vace, ma opzioni ancora confuse, anche a centrocampo: il Milan ha bisogno di un uomo forte, e uno dei più desiderati resta Lassana Diarra, eternamente in lite con il Real Madrid. In questo caso il problema non è tanto il prezzo del cartellino, visto che il giocatore è in scadenza di contratto e il Madrid lo lascerebbe andare a costo zero: il problema è l’ingaggio, perché Diarra vorrebbe qual-
Riecco Antonio In forma ma di umore nero Pancia no, mal di pancia sì Si presenta a Milanello con la maglia delle cose che gli piacciono di più: c’è anche la scritta Genova... E Montolivo si è fotografato l’armadietto ALESSANDRA BOCCI MILANO
le reti in Serie A di Inzaghi: è al 16˚ posto tra i bomber del massimo campionato italiano a girone unico insieme con Mancini e Riva.
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i gol in Champions League. È sesto nella speciale graduatoria dietro a Raul, Van Nistelrooy, Shevchenko, Henry e Messi.
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i gol nelle coppe europee. Qui invece Inzaghi è secondo solo a Raul che comanda con 79. ce. Cassano sarà pure un po’ preoccupato per il futuro del Milan senza Thiago e Ibra, ma appesantito no. Mare e peperone L’umore è for-
se un misto di tante cose, un po’ come le scritte sulla maglietta che indossava ieri, regalo di un amico. Sul fondo bianco sono stampate in azzurro parole apparentemente in libertà. Peperone, roastbeef (fra i cibi preferiti, pare), Carolina, paciocchino, Genova, eccetera. Genova è un luogo dell’anima per Cassano, ma al momento l’opzione Samp non può concretizzarsi. E il Milan, anche se un po’ meno solido di prima, probabilmente resterà
Senza Thiago e Ibra, Antonio si sarebbe aspettato il prolungamento del contratto la sua casa, che gli piaccia o no. Fra i motivi di malumore di Antonio ci sarebbe anche una questione economica, per quanto marginale: Cassano immaginava un prolungamento di contratto come atto significativo, una specie di investitura per il futuro visto che tanti leader non ci sono più. Ma l’investitura non c’è stata e di questo il barese sarebbe dispia-
ciuto. Resta il fatto che si è presentato a Milanello senza problemi col peso forma, ed è stato travolto dall’umore smagliante di Montolivo, che nei momenti liberi ha cinguettato le sue emozioni su twitter. Oggi, Montolivo e Cassano faranno i test medici la mattina, mentre Mexes, Abate e Nocerino si alleneranno la mattina e si sottoporranno ai test atletici. Tutti si incroceranno con i compagni che ieri erano in Germania. Per Montolivo, saranno le prove generali per testare l’ambiente che troverà nella tournée americana, e soprattutto per il resto della stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
difesa, si cercherà di convincere il Montpellier ad abbassare la richiesta per il difensore centrale Mapou Yanga-Mbiwa, col Milan che non si schioderà dai 5-6 milioni stanziati per tentare l’affare. Di certo, arrivare a Rolando del Porto sarebbe ancora più difficile: il prezzo del cartellino è di 15 milioni. Intanto il Milan, dopo tanti addii eccellenti, sta per cedere pure Judilson Mamadu Tuncará Gomes, detto Pelé, centrocampista portoghese di 21 anni: può andare alla Dinamo Kiev. al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GUIDERA’ GLI ALLIEVI
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Antonio Cassano e la maglietta tazebao. A destra, gli altri azzurri: Nocerino, Abate, Montolivo BUZZI
Difesa Per quanto riguarda la
I NUMERI
le reti da professionista per Inzaghi in competizioni ufficiali.
Riccardo Montolivo, tanto per mettere dei punti fermi, ha fatto la foto all’armadietto col suo nome e l’ha postata su twitter. Dopo tanti mesi di attesa e qualche veleno (soprattutto all’inizio della stagione scorsa) l’ex capitano della Fiorentina si è ritrovato a Milanello con aria felice. Si è allenato con Cassano la mattina (una consuetudine ripresa a poche settimane dalla fine dell’Europeo) e se n’è andato a casa, nella nuova abitazione nel centro di Milano, al pomeriggio. Montolivo ha ereditato l’appartamento di Allegri, che ha traslocato altrove. Abita molto vicino ad alcuni compagni, Cassano compreso. In linea Ecco, Cassano. Il più atteso, visto che si è tanto parlato dei suoi malumori e della nostalgia di Genova. Di fronte al ritorno a Milanello di Antonio, altre cose sono passate in secondo piano. Ieri sono rientrati anche Mexes e Abate, ma Antonio è al centro di molte chiacchiere di mercato ed è ancora al centro, per ora, di molti pensieri del tecnico Massimiliano Allegri. C’è chi racconta di averlo trovato ben disposto e rilassato, c’è chi dice che Antonio non abbia risparmiato battute feroci, visto che è ancora arrabbiato per la cessione di Thiago e Ibra. La cosa certa, sulla quale tutti quelli che lo hanno visto da vicino concordano, è che Cassano è in buona forma. Niente pancia, basta guai con la bilancia: la ciccia di un anno fa è un ricordo. Questa volta le vacanze, finite in Puglia con famiglia e amici, non hanno lasciato brutte trac-
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cosa di più dei quasi 4 milioni che prende dal Real. Stipendi impossibili in questo momento per il Milan. Mou è esasperato dalle bizze del giocatore, ma non può fare molto per trovargli una destinazione.
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i gol con la maglia della Nazionale. Inoltre ne ha messi a segno 3 con l’Italia Under 21.
Filippo Inzaghi, 38 anni BOZZANI
Inzaghi allenatore «Il modello è Ancelotti» VINCENZO D’ANGELO MILANO
Emozionato e malinconico. Pippo Inzaghi dice addio al calcio giocato, ma non al Milan, da dove partirà la sua nuova vita professionale. Da ieri è il nuovo allenatore degli Allievi Nazionali, contratto fino al 2014: «Sono felice, ho amato tantissimo quello che ho fatto ma da oggi (ieri, ndr) si apre una nuova avventura. Ringrazio le società che mi hanno offerto ancora di giocare, ma ho pensato che il legame col Milan dovesse proseguire e si apre un nuovo capitolo della mia vita». Sogno Alle 16.28 Inzaghi si pre-
senta in via Turati. Camicia bianca, jeans e occhiali da sole a coprire uno sguardo malinconico. Poi all’uscita il pensiero è già al futuro: «Prima sognavo di vincere la Champions col Milan, ora sogno di vincerla da allenatore del Milan, come Ancelotti, che sarà il mio modello». Gli occhi tornano a illuminarsi pensando all’ultima gara a San Siro, contro il Novara. «Se avessi scritto una sceneggiatura, sarebbe stata proprio così, con l’ultimo gol della carriera davanti alla mia gente. Nella vita ho vinto tutto e non valeva la pena andare ancora in giro a 39 anni. Il destino mi ha dato tanto, non potevo chiedere di più. È una decisione presa con la testa, il cuore non mi avrebbe fatto smettere nemmeno a 60 anni». I 503 mila fan della sua pagina ufficiale di Facebook ora lo accompagneranno in questa nuova vita: «Ho le caratteristiche giuste per insegnare ai giovani. Mio fratello Simone c’è riuscito con gli Allievi della Lazio, ora sarebbe il massimo trovarsi di fronte nei playoff scudetto». Ecco il primo obiettivo della nuova avventura da tecnico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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RITIRI E MERCATO SCHALKE 04 MILAN
h Salisburgo
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CHAMPIONS PRELIMINARI
MIGLIORI
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Emanuelson al 19’ s.t. SCHALKE 04 (4-2-3-1) Hildebrand (dal 1’ s.t. Fahrmann); Uchida (dal 25’ s.t. Hoewedes), Metzelder (dal 1’ s.t. Papadopoulos), Matip (dal 18’ s. t. Kolasinac), Escudero (dal 1’ s.t. Fuchs); Neustaedter (dal 1’ s.t. Moritz), Holtby (dal 18’ s.t. Baumjohann); Farfan (dal 25’ s.t. Klingenburg), Draxler (dal 1’ s.t. Barnetta), Jurado (dal 1’ s.t. Hoeger); Pukki (dal 1’ s.t. Huntelaar).
S Emanuelson Tocca un sacco di palloni e fa vedere che la classe c’è. Il gol è la classica ciliegina sulla torta.
PANCHINA Unnerstall, Marica, Edu, Hofmann, Annan. ALLENATORE Stevens. MILAN (4-3-1-2) Amelia; De Sciglio (dal 20’ s.t. Taiwo), Bonera (dal 1’ s.t. Yepes), Acerbi, Mesbah (dal 1’ s.t. Antonini); Flamini (dal 1’ s.t. Traorè), Ambrosini (dal 20’ s.t. Cristante), Emanuelson (dal 25’ s.t. Filkor); Boateng (dal 10’ s.t. Valoti); Robinho, El Shaarawy (dal 20’ s.t. Ganz).
S
ALLENATORE Allegri. ARBITRO Kinhoefer (Ger) Scheppe-Assmuth. AMMONITI Antonini (M), Yepes (M) e Baumjohann (S).
I giocatori rossoneri salutano il pubblico al termine della gara, ieri la Veltins-Arena di Gelsenkirchen era strapiena SPORT IMAGE
Milan in progresso Emanuelson gol stende lo Schalke Prima vittoria estiva contro una rivale di Champions Cresce la difesa, Robinho fa l’assist decisivo DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE GELSENKIRCHEN (Germania)
Avanti a piccoli passi, come aveva chiesto Allegri. Il Milan torna da Gelsenkirchen con la prima vittoria estiva grazie al gol di Emanuelson e con il morale un po’ più alto rispetto al post partita del Trofeo Tim, non solo per il risultato. Perché considerando che mancano ancora i cinque nazionali più Pato e che l’avversario, lo Schalke, è una squadra che come il Milan farà la Champions League (da cui in realtà ci saremmo aspettati qualcosa di più), i rossoneri possono essere soddisfatti del test tedesco. La difesa sperimentale questa volta ha tenuto meglio, gli errori individuali sono diminuiti e la squadra qualcosa ha costruito, anche se sul piano del gioco c’è ancora da lavorare. Emanuelson e i giovani Il Milan
to parecchio nella parte centrale del primo tempo, quando lo Schalke ha avuto l’opportunità migliore per segnare, però ha dimostrato di saper tenere duro e aspettare. Ha fatto bene quando è riuscito a giocare in contropiede, anche perché senza Ibrahimovic e con attaccanti piccoli e veloci i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo non portano da nessuna parte. Acerbi è apparso in crescita, forse perché giocare a turno accanto a uno tra Bonera e Yepes gli dà più sicurezza, Emanuelson ha dimostrato di avere piede e voglia e i giovani De Sciglio e Valoti si sono fatti apprezzare per la personalità e per l’impegno. Boateng e Robinho (che però ha fatto l’as-
Il Faraone sfiora il gol in apertura Poi la risposta dei tedeschi con il palo di Holtby Robinho abbraccia Emanuelson dopo il gol SPORT IMAGE
ha iniziato bene, poi ha soffer-
De Sciglio Il ragazzo ha stoffa, grinta e personalità. Chiude bene in difesa e si spinge in avanti
sist per Emanuelson) invece sono lontani dalla forma migliore. E senza le loro invenzioni il Milan deve arrangiarsi. Gol in contropiede Rispetto a Bari c’è Flamini mezzala destra e in difesa Acerbi fa coppia con Bonera. I rossoneri hanno avuto due occasioni nei primi dieci minuti e il vantaggio è sfumato solo per la scarsa lucidità di El Shaarawy sotto porta: prima un cross del Faraone per Boateng, che non arriva per un pelo, poi un bel lancio di Emanuelson per El Shaarawy che parte palla al piede e fa tutto bene fino a quando non si trova davanti al portiere. Il Milan sembra più tonico, nonostante lo Schalke sia più avanti con la preparazione (la Bundesliga inizia una settimana prima della serie A). Poi i tedeschi cominciano a salire e il Milan si ritrova schiacciato nella metà campo, come dimostrano i tre angoli in dieci minuti e il palo colpito da Holtby. Nel secondo tempo lo Schalke passa al 4-4-2 e mette in campo le truppe cammellate (Hoewedes, Papadopoulos, Barnetta e l’ex milanista Huntelaar), il Milan inserisce Yepes, Antonini, Taiwo e i giovani Cristante, Valoti e Ganz. I tedeschi spingono, il Milan resiste e poi sfrutta la più classica delle azioni di contropiede per passare in vantaggio: Robinho per Emanuelson e diagonale vincente dell’olandese. Adesso Allegri avrà anche i nazionali, che oggi e domani faticheranno a Milanello mentre gli altri usufruiranno di due giorni di riposo. Il Milan d’America sarà più simile a quello che vedremo in campionato, colpi di mercato permettendo.
S Valoti Entra nella ripresa e si fa subito notare: fa partire l’azione del gol e tenta anche il tiro
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PEGGIORI
Allegri: «Urby tecnicamente è il top» GELSENKIRCHEN (Germania)
Massimiliano Allegri non è un allenatore prodigo di complimenti, però se debitamente stuzzicato qualche parolina la tira fuori per i suoi giocatori. Così Mattia De Sciglio, il migliore in campo dei rossoneri, viene etichettato come «bravetto», con un sorriso che però vuol dire molto di più, mentre per l’autore del gol il tecnico si spinge un pochino più in là: «Emanuelson tecnicamente è uno dei miglio-
ri che abbiamo». Urby e Mattia sono state le note più liete della serata tedesca: due scommesse di Allegri su cui l’allenatore intende puntare per aprire il nuovo ciclo. Strana coppia Emanuelson (nella foto SPORTIMAGE) l’anno
scorso ha giocato parecchio ed è stato un po’ il jolly rossonero: mezzala sinistra, terzino e spesso anche trequartista, quando Boateng era infortunato. Etichettato spesso come divoratore di gol, ieri invece si è fatto trovare pronto sul suggerimen-
to di Robinho: «Sono contento, ma senza Ibra dovremo per forza cambiare modo di giocare», sono state le sue parole. De Sciglio invece ha davanti Abate e nella stagione passata ha trovato poco spazio. Allegri però lo tiene in gran considerazione, l’ha fatto esordire in Champions e tutte le volte che l’ha messo in campo (derby compreso) non se n’è mai pentito. Era stato uno dei migliori al Tim e ieri si è confermato: «Io cerco sempre di dare qualcosa in più. Mi ispiro a
Debrecen (Ung)-Skenderbeu (Alb) 3-0 (and. 0-1); Zeljeznicar (Bos)-Maribor (Slo) 1-2 (and. 1-4); Kiryat (Isr)-Zilina (Slvc) 2-0 (and. 0-1); Ekranas (Lit)-Shamrock (Irl) 2-1 (and. 0-0); Basilea (Svi)-Flora (Est) 3-0 (and. 2-0); Kr Reykjavik (Isl)-Hjk Helsinki (Fin) 1-2 (and. 0-7); Ventspils (Let)-Molde (Nor) 1-1 (and. 0-3); Salisburgo (Aus)-Dudelange (Lus) 4-3 (and. 0-1); Karagandy (Kaz)-Liberec (Cec) 1-1 d.t.s. (and. 0-1); Zestafoni (Geo)-Neftchi (Aze) 2-2 (and. 0-3); Sheriff (Mol)-Ulisses (Arm) 1-0 (and. 1-0); Partizan Belgrado (Ser)-La Valletta (Mal) 3-1 (and. 4-1).
OGGI Vardar Skopje (Mac)-Bate Borisov (Biel) and. 2-3; Linfield Belfast (N.Irl)-Ael (Cip) and. 0-3; Helsingborg (Sve)-New Saints (Gal) and. 0-0; Dinamo Zagabria (Cro)-Ludogorets (Bul) and. 1-1; Slask (Pol)-Buducnost (Mont) and. 2-0.
Le 17 qualificate prendono parte al terzo turno preliminare: andata 31 luglio/1 agosto; ritorno 7/8 agosto.
TERZO TURNO
S Boateng Gioca 55 minuti ma lascia poche tracce. Troppo fuori dal gioco, risente dei carichi di lavoro
S Flamini Prima uscita estiva dopo una stagione con poche presenze, deve ritrovare ritmi e tempi
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IL TECNICO CAREZZE PER L’OLANDESE E IL GIOVANE DE SCIGLIO
DAL NOSTRO INVIATO
Al via ieri il ritorno del secondo turno preliminare di Champions League. Dodici le gare disputate, oggi le restanti cinque. Incidenti prima dell’incontro Zeljeniznicar-Maribor, a Sarajevo. Bosniaci e sloveni, sono venuti a contatto (due feriti lievi). Questi i risultati, in neretto le qualificate.
IERI
PANCHINA Narduzzo, Pazzagli, Albertazzi, Prosenik.
NOTE spettatori 40 mila circa. Angoli 2-6. Recuperi: 0 p.t.; 0 s.t.
già eliminato Al 3o turno va il Dudelange
Maribor (Slo)-Dudelange (Lus); Vincente tra Vardar e Bate Borisov-Debrecen (Ung); Cluj (Rom)-Liberec (Cec); Anderlecht (Bel)-Ekranas (Lit); Vincente tra Slask e Buducnost-vincente tra New Saints e Helsingborg; Sheriff (Mol)- vincente tra Dinamo Zagabria e Ludogorets; Celtic (Sco)-Hjk Helsinki (Fin); Molde (Nor)-Basilea (Svi); Kiryat (Isr)-Neftchi (Aze); Vincente tra Linfield e Ael-Partizan Belgrado (Ser); Fenerbahçe (Tur)-Vaslui (Rom); Motherwell (Sco)-Panathinaikos (Gre); Copenaghen (Dan)-Bruges (Bel): Dinamo Kiev (Ucr)-Feyenoord (Ola).
Le vincenti hanno accesso ai Playoff insieme a Lilla (Fra), Malaga (Spa), Borussia Moenchengladbach (Ger), Braga (Por), Spartak Mosca (Rus) e Udinese (Ita). Il sorteggio per decidere gli accoppiamenti si terrà a Nyon il 10 agosto. Le gare si disputeranno il 21/22 agosto, l’andata, e il 28/29 agosto, il ritorno.
VERSO BRASILE 2014 Maldini, però Nesta finché è stato qui mi ha aiutato tanto e il suo in bocca al lupo quando è andato via mi ha fatto piacere». Fiducia nel club Allegri ha ap-
prezzato tutta la squadra. «A Bari abbiamo pagato a caro prezzo gli errori individuali, questa volta abbiamo sofferto poco e niente e quando abbiamo allungato la squadra siamo stati pericolosi. La vittoria non conta però fa bene al morale». Chiusura dedicata al mercato: «Chi arriverà? La società sa che cosa serve a questa squadra». f.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Taiwo Anche lui, come Acerbi, è di stazza notevole e risente del lavoro fisico. S’impegna, ma sbaglia troppo
Il 16 ottobre Italia-Danimarca al «Meazza» Sarà lo stadio «Meazza» di Milano a ospitare il 16 ottobre Italia Danimarca, per le qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2014 in Brasile. L’ultima partita della Nazionale a Milano risale all’8 settembre del 2007, 0 0 con la Francia nelle qualificazioni a Euro 2008. Gli azzurri, inseriti nel Gruppo B in compagnia di Repubblica Ceca, Danimarca, Bulgaria, Armenia e Malta, esordiranno il 7 settembre in Bulgaria.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
RITIRI E MERCATO Andrea Stramaccioni, 36 anni
GLI SPOGLIATOI NEL PRIMO TEMPO IL FRANCO-SENEGALESE ANCORA IN EVIDENZA
M’Baye: «Sto studiando da Chivu» Ranocchia: «Ho sofferto l’umidità» «
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DAL NOSTRO INVIATO
COMO
A fine serata, resta una domanda: è normale che l’Inter prenda due gol dal Como? All’Inter guardano il lato positivo: la difesa con M’Baye e Nagatomo sulle fasce, Silvestre e Ranocchia centrali non si era mai vista. E, almeno in parte, nel primo tempo non è dispiaciuta. M’Baye, ad esempio: l’unico Ibra rimasto alla Serie A piace a tutti, in tutti i ruoli. Un po’ perché è la novità del precampionato, un po’ perché è bravo davvero. Ieri ha cominciato a destra, col suo 33 in
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IN FORMA
COMO INTER
omaggio a Facchetti, si è visto meno di altre volte in avanti ma è stato attivo e ha dato una gran palla in profondità col destro. Come se non fosse un esterno sinistro adattato sull’altra fascia. Poi ha fatto il diplomatico: «Cerco di fare bene in ogni ruolo, c’è tanto su cui devo lavorare. Voglio imparare da compagni come Chivu e Silvestre». Sarà, ma il ragazzo sta diventando un’alternativa realistica.
I centrali La nota positiva della
serata per la difesa però è stato Ranocchia. Viene da una stagione complicatissima, ma ieri ha segnato ed è uscito palla
al piede un paio di volte: «Sì, l’anno scorso ho fatto fatica un po’ dappertutto... — ha sorriso — ma ho lavorato tanto per arrivare qui in forma. Voglio tornare non più forte, ma il più forte, e restare all’Inter a lungo». E sulla partita: «Oggi abbiamo fatto un po’ di fatica per il clima umido». Lì in mezzo ha giocato con Silvestre e la lentezza, inevitabile per entrambi a fine luglio, non è stata un problema: «Credo che l’Inter abbia offerto un buono spettacolo, soprattutto nel primo tempo — ha detto l’argentino — Un ottimo allenamento».
L’anno scorso non sono stato brillante. Ma ho lavorato molto per crescere ANDREA RANOCCHIA DIFENSORE INTER
«
Abbiamo offerto un discreto spettacolo, soprattutto nel primo tempo MATIAS SILVESTRE DIFENSORE NERAZZURRO
Il fuggitivo Mbaye, Silvestre, Ranocchia... manca Nagatomo. Naga ha giocato benino e ha segnato, sembrando più a suo agio lì dietro che da trequartista destro, posizione in cui è stato provato in estate. Forse è lo stesso problema di Jonathan. Il brasiliano col 42 ieri ha giocato sulla linea di Palacio e Coutinho anche se, rispetto a Cou, ha difeso parecchio di più: «In Brasile ho sempre giocato con i quattro di difesa, poi a Parma ho cominciato a fare il centrocampista. Quest’anno, però, è iniziato bene: a Stramaccioni piace il possesso palla e io ormai parlo italiano. Non come un anno fa, quando la lingua mi ha dato un sacco di problemi». Com’è andato? In partita così così, e lo sa anche lui. Nell’intervista, con l’italiano, benone. l.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IN RITARDO
PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Nagatomo (I) al 6’, Ranocchia (I) al 28’, Schiavino (C) al 41’ p.t.; Palacio (I) al 32’, Mazzocca (C) al 43’ s.t.
S Coutinho Mette sempre un’idea buona, gioca a calcio e lo fa con idee e nessuna paura. Occhio, perché sta davvero diventando una certezza.
COMO (4-1-4-1) Micai (dal 42’ s.t. Frattini); Benvenga (dal 32’ s.t. Bellitta), Schiavino (dal 1’ s.t. Ambrosini), Del Pivo (dal 26’ s.t. Sallaj), Marchi (dal 26’ s.t. Fautario); Ardito (dal 26’ s.t. D. Donnarumma); Gammone (dal 1’ s.t. Gotler), Velardi (dal 36’ s.t. Mazzocca), Tremolada (dal 26’ s.t. Cilfone), A. Donnarumma (dal 42’ s.t. Petillo); Bardelloni (dal 13’ s.t. Scialpi).
S Jonathan Non è che sia tragico, sia chiaro, però non riesce a regalare ancora il senso del «so bene cosa fare». Bisogna insistere.
ALLENATORE Paolucci. INTER (4-2-3-1) Castellazzi (dal 1’ s.t. Belec); M’Baye (dal 28’ Pasa), Silvestre (dal 41’ s.t. Forte), Ranocchia (dal 20’ s.t. Bianchetti), Nagatomo (dal 1’ s.t. Zanetti); Guarin (dal 22’ s.t. Garritano), Mudingayi (dal 6’ s.t. Cambiasso); Jonathan (dal 28’ s.t. Benassi), Sneijder (dal 1’ s.t. Livaja), Coutinho (dal 17’ s.t. Longo); Palacio (dal 41’ s.t. Del Piero). PANCHINA Cincilla. ALLENATORE Stramaccioni. ARBITRO Borriello di Mantova. NOTE Spettatori 5000 circa.
S M’Baye Del reparto difensivo, bene Ranocchia e ancora una volta più che bene lui. Chiaro che qualcosa sbaglia (è un classe ’94) ma c’è.
Il bel diagonale di Yuto Nagatomo, 25 anni, che ha sbloccato la partita di ieri contro il Como. Il giapponese è arrivato all’Inter nel gennaio 2011 IMAGE SPORT
Piccolo è bello: l’Inter va Palacio ancora a segno Vittoria a Como per 3-2. Bene Sneijder e fa buone cose Coutinho. In gol anche Ranocchia e Nagatomo. Qualche problema in difesa DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE COMO
Il Bonsai-Attack, che è poi l’attacco tascabile, funziona e ragiona e segna e insomma è un’agile variante sul tema che può anche indurre Stramaccioni a farci più di un disegnino per il futuro. Quel che non va ancora perfettamente, invece, è la zona difensiva: vuoi per abbassamento delle... difese e vuoi perché il secondo gol lo prende coi baby in campo, ecco che l’Inter-champagne (quella d’attacco) si prende due reti a 4 giorni dalla trasferta di Glasgow e a 9 dalla Europa League. Morale: se il Trofeo Tim aveva detto un gol subìto, Como dice due. Il tutto, però, senza che nessuno alzi tragedie perché nell’Inter di oggi c’è sveltezza e voglia di giocare sempre. Attacco bonsai Non c’è Milito
ma per un tempo c’è Sneijder capitano, assoluta novità che
agevola bei pensieri futuri e mette ulteriore stucco al feeling con Stramaccioni. Coutinho non mette l’autografo sul tabellino ma crea robe do Brasil che solo Micai (portiere del Como) e un po’ di imprecisa fantasia fanno naufragare. E poi? E poi Palacio va ancora in gol dopo il Trofeo Tim: lo fa nella ripresa mettendo collante su un risultato che in quell’istante suonava malino (1-2), lo fa bene perché è una rasoiata da fuo-
ri area che imprime il 3-1 quando la flebile luce dei fari del Sinigaglia vede il Como spingere e l’Inter dei ragazzi fare legittima fatica. In una di queste «fatiche», baby-Bianchetti agevola l’azione che porta i lariani a mettere nel libro d’estate un 2-3 di grande dignità. Silvestre e M’Baye Oltre a Milito
non c’è Samuel: Stramaccioni mette Silvestre affiancato a Ranocchia, meglio il secondo (at-
INCIDENTI PRIMA E DOPO LA GARA
Gli ultrà di Inter e Varese cercano lo scontro Ferito agente Digos, accoltellato un comasco COMO (l. b.) Gli ultrà di Inter e Como non si sono mai amati: già negli anni Ottanta c’erano stati violenti scontri (il centro della città lariana fu devastato con decine di feriti) e l’Inter è storicamente legata alla curva del Varese, avversario
numero uno del Como. Ieri ci si aspettava qualche incidente e qualche incidente c’è stato. Prima della partita, gli ultrà dell’Inter, assieme a quelli del Varese arrivati a Como per l’occasione, hanno tentato di sfondare il cordone di polizia per
tento, preciso, tempista) del primo. L’italo-argentino pare ancora indietro coi movimenti, poi il primo gol comasco nasce da un mezzo rimpallone fantozziano, ma insomma chi di tutti è il migliore (Nagatomo a parte che mette uno 0-1 bello) è M’Baye: gioca ancora titolare, si fa il primo tempo a destra e il secondo a sinistra, conferma il suo numero 33 in onore di Facchetti e fa tutto con attenzione, zampillando spesso euforia che
venire a contatto con i comaschi. Niente di serio, la polizia ha retto anche se un agente della Digos è stato ferito. Gli scontri sono proseguiti anche nel dopo partita. Un tifoso comasco è stato accoltellato ad una coscia, all’esterno dello stadio, ed è stato ricoverato all’ospedale Valduce, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
lo porta a strafare ma non ad affondare. Mudy c’è, e la regia? Se è vero che è la prima gara (eccellente) della nuova stagione per Sneijder è altrettanto vero che trattasi di esordio assoluto anche per Gaby Mudingayi: sempre sul pezzo, anche con la proverbiale rudezza che gli costa alcuni richiami da parte dell’arbitro (e un orrido buu-buu dalla curva comasca), il belga non molla mai l’osso e si mette al fianco di Guarin, un po’ spento (sassata del primo tempo a parte) rispetto al recente passato perché sempre utilizzato da Stramaccioni. Il problema, semmai, è la partenza dell’azione con due così: la regia manca, così tocca sempre a Sneijder rientrare per riavviare i giochi. E non sempre si può fare. Manca un Lucas Tutto sommato, insomma, là davanti le cose vanno bene. La nota stonata è Jonathan nei tre dietro a una punta: in quel ruolo Strama ha già provato diversi uomini (Zanetti e Nagatomo prima del brasiliano), ed è evidente che uno come Lucas (United e Real permettendo) servirebbe come aria buona. Nell’impianto che Strama ha in testa, la freccia spacca-partita su quel versante è fondamentale e le sue continue prove dimostrano che per mettere in piedi l’Inter «Alta Qualità» serva un’ala destra. In questo progetto sta crescendo sempre di più Coutinho: lui, Sneijder e Palacio sono ok. E allora sì, manca Lucas. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Silvestre È valido e si sa. Ma è anche appena arrivato, e non tutti s’infilano nell’Inter con immediata autorità. Pare un po’ frenato.
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il «capitano» Wes si è acceso Sneijder ha giocato i suoi primi 45 minuti: fascia al braccio e molti guizzi DAL NOSTRO INVIATO
LUCA BIANCHIN COMO
C’è quel giochino, il torello con le mani, che spiega molto. L’Inter lo fa in allenamento e lo ha usato anche nel riscaldamento pre-partita: si fanno due squadre, cinque giocatori si passano la palla con le mani e cinque provano a intercettarla. Mentre tutti gli altri nella versione basket sono un po’ a disagio, Wesley Sneijder sembra un playmaker: si propone, fa l’uno-due, poi evita il raddoppio e gioca la palla sull’altro lato. Pochi minuti dopo, nella prima uscita della sua estate, ha giocato allo stesso modo con i piedi. Ha fatto il 10, come direbbe Stramaccio-
test in agenda Antipasto di A Oggi sono previste nove amichevoli OGGI ore 17 ATALANTA-Renate a Clusone (BG) ore 17 PESCARA-Rappr. locale a Rivisondoli (AQ) ore 17 BOLOGNA A-BOLOGNA B ad Andalo (TN) ore 17.30 SIENA-LAZIO ad Auronzo di Cadore (BL) ore 17.30 CHIEVO-Cremonese a San Zeno di Montagna (VR) ore 18 PALERMO-Alto Adige (Prima Divisione)-Maia Alta (Eccellenza) a Merano (BZ) ore 18 UDINESE-Portogruaro a Villa Santina (UD) ore 18 CAGLIARI-Top Serie D a Serramanna (VS) ore 20.30 CATANIA-Vicenza a Desenzano del Garda (BS) DOMANI ore 15 LAZIO-TORINO a Belluno ore 17 GENOA-Virtus Entella a Bormio (SO)
Gazzetta.it Gazza
Tvf
Francesco Totti, 35 anni ANSA
I GOL DI INTER E MILAN TOTTI SI DA’ AL BASKET I «GIOCHI» DEL BARÇA I gol dell’Inter e del Milan impegnati in amichevole contro il Como e lo Schalke 04, quelli di Destro nell’ultimo campionato, il capitano della Roma, Francesco Totti, alle prese con il basket, gli esercizi «impossibili» ai quali vengono sottoposti i giocatori del Barcellona. Sul sito rosa tanto calcio e non solo: da non perdere gli highlights della Summer League di basket.
ni, come al solito e più del solito: per i numeri trequartista centrale nel 4-2-3-1, più semplicemente mente dell’Inter. Quando i rossi hanno provato a costruire gioco, Wes c’è sempre stato. Scena classica: movimento a rientrare verso Mudingayi e soprattutto Guarin, ricezione spalle alla porta, giocata e via ai triangoli con Jonathan, Palacio o Coutinho. Soprattutto Coutinho. In fase di non possesso, invece, Wes ha fatto l’ultimo o il penultimo uomo: è rientrato poco o nulla e ha guardato l’azione del Como da lontano. Abbastanza normale per un giocatore che fino al 20 luglio era in vacanza. La prima volta Fin qui, tutto regolare. La novità era sul bicipi-
te, perché Stramaccioni ha dimostrato ancora una volta di essere molto legato a Sneijder scegliendolo come capitano: fascia chiara su maglia rossa, portata per tutto il primo tempo giocato senza Zanetti. E’ la prima volta che succede dal primo minuto, perché Wes sta diventando grande: a fine Europeo è stato la scelta più gettonata anche nei sondaggi interni sul nuovo capitano dell’Olanda. Poi, dopo 45 minuti, tutto è tornato nella norma: lui è uscito e Zanetti è entrato al posto di Nagatomo. Ovviamente, con fascia in dotazione. La mancanza si è sentita, perché Sneijder è stato tra i migliori dell’Inter: è partito forte, ha illuminato la prima mezz’ora e poi ha spento la luce.
L’olandese è tra i più attivi pure nel riscaldamento: si propone, scatta e fa il playmaker Nei primi 14 minuti ha regalato due veroniche, un tacco, dribbling e uno «scavino»
I 14 minuti E’ piaciuto anche agli interisti di Como: Sneijder è stato il più applaudito all’annuncio delle formazioni e il più richiesto per gli autografi all’uscita. Lui ha ricambiato i complimenti in fretta, come se avesse fretta di ricominciare, e ha scelto Coutinho come compagno di giochi preferito per gli uno-due sulla trequarti. Per i soli parziali: nei primi 14 minuti ha regalato una doppia veronica zidaniana, provato un tacco per l’inserimento di un centrocampista, saltato un centrocampista del Como con un elastico e mandato in porta Coutinho con uno scavino. E’ il 24 luglio, grazie e basta così. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Wesley Sneijder, 28 anni LIVERANI
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RITIRI E MERCATO
Jolly Napoli
UTILE IN TRE MODULI
UDINESE UN ALTRO BRASILIANO IN FRIULI
Behrami è ovunque «Qui arriverò al top» Willians (a sinistra) con i compagni Maicosuel e Neuton SPINELLI
Terzino, centrocampista, esterno offensivo: grazie alla duttilità ha conquistato Mazzarri DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO D’URSO DIMARO (Trento)
Dove lo metti, gioca. L’elogio della duttilità è un esercizio fin troppo facile, quando il protagonista è Valon Behrami, nuovo jolly del Napoli e uomo ovunque per professione e indole. Gli è bastata un’amichevole, quella del debutto col Grosseto di lunedì, e già la squadra di Walter Mazzarri sembra sua da una vita: «Esordio emozionante e divertente, sono felicissimo», ha scritto lo svizzero su Twitter. E l’allenatore soddisfatto lo è altrettanto di lui, perché il nome del centrocampista di origini kosovare figurava nella lista della spesa presentata dal tecnico al presidente De Laurentiis.
Nazionale svizzero Valon Behrami, 27 anni, svizzero di origini kosovare. In nazionale ha collezionato 32 presenze segnando 2 gol REPORPRESS
Universale Nella Lazio ha gio-
cato da esterno alto e basso. Non solo. Nel rombo del tecnico Delio Rossi ha ricoperto i ruoli di mezz’ala destra e sinistra: da interno mancino ha deciso il derby con la Roma del 2008 segnando al 92’. Ma Behrami è versatile anche in nazionale: nella Svizzera del c.t. Hitzfeld è esterno nel centrocampo a 4, oppure terzino. In Inghilterra, dove è diventato padre ed è maturato, lo si è visto buttarsi in avanti da attaccante aggiunto nel West Ham. Mentre nella Fiorentina ha pure interpretato il ruolo nell’ultima parte di stagione di regista davanti alla difesa, oltre al solito copione di mezz’ala destra, posizione nella quale Mazzarri lo impiegherà quest’anno.
Prezioso Behrami è oggi un giocatore completo. Con un vasto raggio d’azione davanti. E se non è un «top player», almeno a sentire i tifosi, è di sicuro un centrocampista da Napoli: temperamento, ottimo passo, inserimenti coi tempi giusti e, soprattutto, una larga esperienza in A. Un elemento di lotta e di governo nel nuovo centrocampo attraverso cui transiteranno tutte le dinamiche del modulo 3-5-1-1. Dinamismo puro di cui ha bisogno il Napoli: con lui e Hamsik il trequartista Pandev potrà scatenarsi con assist a getto continuo.
Willians alla moda «Gattuso il mio idolo» Ha lanciato la sua linea «Negrito W8» Oggi Guidolin lo schiera contro il Portogruaro D’ARCO
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI ARTA TERME (Udine)
RUBATO UN OROLOGIO
Ti ricordi? L’esperienza in In-
Moglie di Cavani scippata: quarto furto in 12 mesi
ghilterra (emblematico il grave infortunio a ginocchio e caviglia del 2009) lo ha formato. E lui ha imparato a gestire l’esuberanza caratteriale nelle ultime due stagioni. Un’altra esperienza di vita all’ultimo Mondiale in Sudafrica gli ritornerà in mente alla vigilia della sfida con la Juve della Supercoppa: nella gara Cile-Svizzera toccò appena 3 palloni e, infastidito dal pressing duro di un certo Vidal, allargò le braccia e l’arbitro Al Ghamdi lo spedì (esagerando) negli spogliatoi: con lo juventino nessuna vendetta in serbo, ma la voglia di vincere il primo trofeo col Napoli sì, eccome. Il Behrami che si è già preso la maglia azzurra punta in alto: «Perché questo è il punto più alto della mia carriera». Vissuta in giro per il centrocampo con una striscia bionda in testa e una scarica d’adrenalina nelle gambe.
NAPOLI Ieri sera, nei pressi del San Paolo, due malviventi hanno scippato Maria Soledad, moglie di Edinson Cavani. La donna si trovava da sola e stava entrando in auto quando è stata assalita da due malviventi che le hanno rubato un orologio da 18mila euro. I due banditi sono poi fuggiti su una moto. Non è il primo furto subito dai giocatori partenopei o loro familiari. Lo scorso anno, sempre in estate, ignoti svaligiarono la casa dell’attaccante uruguaiano. Anche la moglie di Hamsik, lo scorso autunno, fu rapinata dell’auto, una Bmw X6: la vettura fu recuperata poco dopo. Ma a suscitare maggior impatto mediatico fu la rapina del Rolex, a Napoli, subita da Yanina Screpante, fidanzata di Ezequiel Lavezzi, ora al Psg. La giovane si sfogò su Twitter: «Poi dicono che in Argentina c’è insicurezza... Napoli città di m...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
È cresciuto nel Santos, è arrivato in Italia dal Flamengo. Insomma, la storia del calcio brasiliano. Eppure a Willians, medianone voluto dall’Udinese, piace Rino Gattuso: «In tv ho visto tante volte giocare il Milan e mi ispiro a lui». A sentire i racconti dell’altro brasiliano Maicosuel, Willians morde proprio come Ringhio. Le prime amichevoli hanno fatto capire che al ragazzo piace anche impostare e non perder palla: «La cosa che preferisco è rubare il pallone all’avversario e passarlo al compagno che sta nella posizione migliore. Quella è la mia vittoria». Personaggio Sposato con due figli, un maschio di 4 anni e una femmina di 7 mesi, che lo raggiungeranno a Ferragosto, Willians ha giocato anche con Ronaldinho ma sembra molto diverso nei comportamenti nonostante il vezzo dei due orecchini: «Fuori non ci siamo frequentati». Alla serie A è pronto ad abituarsi: «Conosco le pressioni. Per stare al Flamengo occorre carattere, personalità. I tifosi chiedono tanto. Io ci ho giocato quattro anni. So che l’Udinese è un grande club che gioca le cop-
Willians col cappellino Negrito W8
pe. Cercherò di conquistare la fiducia di Guidolin, io mi sono sempre adattato a stare davanti alla difesa». Willians ha sempre giocato col numero 8 che qui è di Basta. «Potrei accontentarmi dell’88. Con Basta non ho ancora parlato». Per Domingo Fernandes, questo è il suo vero nome, è più importante imparare l’italiano: «In 5 mesi devo farcela». Spreca lodi per Muriel: «sembra Ronaldo, il fenomeno, è abile, sa muoversi, sa scegliere le posizioni e segna». E ci presenta la sua linea di abbigliamento. Il cappellino non se lo leva mai: «In Brasile lo vendiamo in alcuni negozi, facciamo pure maglie e altri articoli. Si chiama Negrito W8». Qui già gli chiedono informazioni. Ieri festa della squadra in città, oggi a Villa Santina (ore 18.15) test col Portogruaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
COSI’ IN CAMPO (ore 18.15) UDINESE (3-5-1-1): Brkic, Benatia, Coda, Neuton (Domizzi); Basta, Pereyra, Willians, Badu, Armero; Maicosuel (Fabbrini), Muriel. All. Guidolin. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Bavena; Balduit, Patacchiola, Pisani, Moracci; Coppola, Herzan, Salzano;Cunico; De Sena, Della Rocca. All. Madonna.
LABORATORIO BIANCOCELESTE DUE APPUNTAMENTI CONTRO AVVERSARIE DI SERIE A
Taccuino
Lazio, doppio esame per il calcio di Petkovic
DOPO L’OK ALLA CAMERA
Oggi il Siena, domani il Torino Esami per Ederson: lesione confermata fermo altri 15 giorni DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI AURONZO DI CADORE (Belluno)
È il primo vero esame per la nuova Lazio targata Petkovic. Un esame che andrà in onda in due atti, il primo oggi pomeriggio quando i biancocelesti affronteranno il Siena, il secondo domani quando di fronte ci sarà il Torino. Due avversari di Serie A per capire subito a che punto è il processo di crescita della rinnovata squadra laziale. Lo spartiacque Il doppio banco
di prova sarà anche fondamentale per capire se e come torna-
Klose a pesca Sul Delta del Po a pesca di siluri e carpe, la vacanza del tedesco al Centro turistico nautico Po di Venezia re sul mercato. Non a caso sugli spalti ci sarà il presidente Lotito che quest’anno in ritiro non si era ancora visto. Al termine delle due amichevoli e prima del rompete le righe (domani sera la comitiva biancoceleste tornerà a Roma) il pre-
sidente farà il punto della situazione insieme con il tecnico Petkovic e il direttore sportivo Tare. Parecchi i nodi da sciogliere con una rosa che va puntellata ma anche sfoltita. Collaudo Prima, però, la Lazio
va vista e pesata sul campo contro avversari di spessore. Appuntamento ad Auronzo oggi alle 17.30 per la sfida col Siena e poi domani alle 15 col Toro (entrambe le partite saranno trasmesse in diretta da Sportitalia). Ieri, intanto, a Roma Ederson si è sottoposto a risonanza magnetica: gli esami hanno confermato una lesione di primo grado al collaterale del ginocchio destro. Responso quindi in linea con quanto diagnosticato a caldo. Il brasiliano dovrà star fermo altri 15 giorni, poi tornerà in gruppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
COSI’ IN CAMPO (Auronzo di Cadore, ore 17.30 Diretta tv su Sportitalia) LAZIO (4-4-2) Marchetti; Konko, Scaloni, Dias, Zauri; Gonzalez, Cana, Hernanes, Lulic; Kozak, Zarate. All. Petkovic. SIENA (3-5-2) Pegolo; Dellafiore, Contini, Terzi; Mannini, Vergassola, D'Agostino, Valiani, Rubin; Bogdani, Paolucci. All. Cosmi.
SIENA
Bolzoni è out, Cosmi aspetta altri rinforzi SAN VITO DI CADORE (Bl) (a.l.) Torna in campo il Siena contro la Lazio e Serse Cosmi insiste con il 3 5 2, marchio di fabbrica anche in bianconero, in attesa di rinforzi in attacco: Calaiò è ormai recuperato dopo l’infortunio al perone sinistro della scorsa stagione, ma al tecnico serve almeno un elemento per il reparto avanzato. Bolzoni starà fermo 40 giorni: è stato sottoposto ieri pomeriggio a un intervento per ernia. L’operazione è stata eseguita dal dottor Antonio Guglielmi alla Clinica Villa Stuart di Roma, Abbonamenti: superata quota 1000 nella primissima fase.
Lite nel Pd per la Legge sugli stadi ROMA Scontro tra senatori Pd per la legge sugli stadi che oggi arriva in Commissione al Senato. Rusconi ne dichiara l’appoggio, Del la Seta e Ferrante (con Legambien te) parlano di speculazione.
COPPA ITALIA
Oggi il sorteggio del tabellone MILANO Oggi nella sede del la Lega A si terrà il sorteggio del calendario di Coppa Italia 2012/13. Tutti i turni, a eccezione delle semi finali, saranno in gara unica. La fi nale si giocherà allo stadio Olimpi co di Roma.
DONNE, EURO 2013
Italia-Polonia a San Benedetto (f.sal.) Ufficiali sedi e orari degli ultimi due impegni dell’Italia nelle qualificazioni a Euro 2013 in Svezia. Le azzurre, già qualificate (8 successi in altrettante gare), sfi dano la Polonia il 16 settembre a San Benedetto del Tronto e la Gre cia il 19 ad Atene.
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RITIRI E MERCATO
identiKit & CARRIERA
«Tranquillo Bologna v Io non me ne vado»
SEDICI RETI ALLA VALTELLINESE
Diamanti «Ho scelto, il rinnovo non sarà un problema Acquafresca? Farà 20 gol». Oggi partitella in famiglia DAL NOSTRO INVIATO
Ciro Immobile, 22 anni, attaccante cresciuto nella Juventus TANOPRESS
ANDREA TOSI ANDALO (Tn)
È bastato un anno ad Alino Diamanti, dopo tante stagioni di alti e bassi, per prendersi il ruolo che il suo talento gli concede. Partito Di Vaio per il Canada, in stand by Ramirez, oggi il fantasista toscano è il nuovo leader del Bologna. La chiamata in azzurro e le convincenti prove a Euro 2012 lo hanno eletto come giocatore di punta della squadra rossoblù. «Giocare in Nazionale per me non era un sogno ma un obiettivo — precisa lui con tono fiero e guascone — e ora che l’ho raggiunto voglio rimanere nel giro azzurro il più a lungo possibile. L'Europeo è stata l'esperienza più bella della mia vita dentro a un bellissimo gruppo che mi ha lasciato emozioni molto forti: ho chiesto io di tirare il quinto rigore contro l'Inghilterra. Purtroppo la Spagna in finale si è rivelata più forte. In vacanza, per farmi del male, sono stato a Ibiza, così mi è toccato subire gli sfottò degli spagnoli che mi mostravano le quattro dita».
Immobile ne fa cinque! Il Genoa ai suoi piedi Bene Gilardino, a segno tre volte Oggi è atteso Velazquez, nuovo difensore rossoblù DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO DA RONCH BORMIO (Sondrio)
Alessandro Diamanti, 29 anni, seconda stagione al Bologna. In Nazionale 4 gare, ha giocato l’ultimo Europeo
su cui si può lavorare bene, sono fiducioso perché abbiamo un allenatore tra i migliori in serie A. Pioli per me è stata una bella scoperta, lo vedrei in un top club. I gol di Di Vaio li farà Acquafresca: spero che Robert arrivi a quota 20».
DAPRESS
Soldi e princìpi Alino adesso de-
ve gestire anche il suo personaggio. Ma è anche un professioni-
Occhi addosso Il lavoro chiama
una stagione da osservato speciale al Bologna: «Non credo che sarò guardato con occhi diversi perché vengo da una stagione positiva, sono sempre il Diamanti di prima, quello che non ha paura delle responsabilità e che è pronto ad aiutare i compagni. Come vedo il nuovo Bologna? Una squadra giovane
Al presidente Guaraldi il 51% delle quote del club. È l’azionista di maggioranza
Immobile va velocissimo. Il centravanti del Genoa realizza cinque gol giocando soltanto 22 minuti, trasformando così il successo sulla rappresentativa Valtellinese in un’altra goleada storica, la maggiore mai subita dai valligiani lombardi. Ma i segnali positivi per De Canio non si fermano certo alla voglia di gol dell’attaccante appena prelevato dal Pescara. Anselmo cresce progressivamente, mostrando qualità tecniche oltre che atletiche, Jorquera si sta trasformando in ala sinistra, Gilardino, seppure ancora abbastanza pesante nei movimenti, firma tre gol, due assist e colpisce un palo. Kucka entra a sorpresa, essendo fermo da alcuni giorni per un problemino muscolare, e travolge
sta che deve guardare al suo guadagno: «Ho letto di tutto — chiosa Diamanti — ma non ho ancora parlato di soldi con il mio agente nè col presidente. Vedrò Guaraldi giovedì. Ho voluto rimanere al Bologna, il club ha lavorato per tenermi perciò non vedo problemi sull’accordo». Oggi ad Andalo (ore 17) Diamanti fa il suo primo test nella partita in famiglia a ranghi misti. Così Pioli sdoppiando il Bologna comincia a fare sul serio. Azioni A proposito di Guaraldi:
il presidente, già azionista di riferimento, è diventato ieri l’azionista di maggioranza della società portando al 51% la percentuale di quote in suo favore. © RIPRODUZIONE RISERVATA
tutti. Ze Eduardo, invece, firma la rete più bella, un tocco sublime su lancio di Moretti. Rossi e Tozser sono già in forma. Il lavoro svolto in queste settimane, insomma, sta regalando frutti importanti. Il rinforzo Al di là dei risultati eclatanti conta il ritmo, la convinzione, la voglia di cercare gioco e gol di una squadra che deve rilanciarsi. Oggi è annunciato in arrivo a Genova il difensore Velazquez. Rinforzo sul quale il d.g. Lo Monaco punta molto. Intanto a Bormio sono già saliti Birsa e Granqvist. RAPP. VALTELLINESE-GENOA 0-16 MARCATORI Mesto al ’4’, Jorquera al ’7’ e ’8’, Gilardino al ’25’ e al ’41’ su rigore, Rossi al ’34’ p.t., Gilardino al ’5’, Rossi al ’12’ e ’19’, Jorquera al ’23’, Ze Eduardo al ’26’, Immobile ’29’, al ’32’, al ’35’, al ’41’ e al ’46’. GENOA (4-3-3) Perin; Mesto (Lazarevic dal ’23’ s.t.), Sampirisi (Tomovic dal ’23’ s.t.), Von Bergen (Canini dal ’23’ s.t.), Alhassan (Moretti dal ’23’ s.t.); Anselmo (Biondini dal ’23’ s.t.), Seymour (Tozser dal ’23’ s.t.), Merkel (Kucka dal ’23’ s.t.); Rossi (Jankovic dal ’23’ s.t.), Gilardino (Immobile dal ’23’ s.t.), Jorquera (Ze Eduardo dal ’23’ s.t.). All.: De Canio. ARBITRO Damiani di Sondrio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le altre amichevoli della giornata ATALANTA
PALERMO
PESCARA
CHIEVO
CATANIA
CAGLIARI
Parra confermato contro il Renate Cigarini a riposo
Nel triangolare Sannino mischia tutte le carte
Stroppa cambia Niente tridente, Cascione centrale
Rigoni avrà il 6 Gara vera con la Cremonese
Abbonamenti gratis per i tifosi meno facoltosi
Test coi dilettanti Agostini farà causa al club?
ROVETTA (Bergamo) Dopo la facile goleada ai dilettanti del posto, l’Atalanta cerca conferme contro il Renate (alle 17 a Clusone), formazione di Seconda categoria. Dunque sarà un test più impegnativo, le prove generali in vista del «trofeo Bortolotti» di sabato contro l’Udinese. Gabbiadini verrà tenuto ancora a riposo precauzionale in vista del suo passaggio al Bologna, ma anche Cigarini difficilmente verrà rischiato. Si rivedrà però Schelotto e non è escluso che venga provato il nuovo argentino Parra, già convincente nella prima uscita, in coppia con Denis. L’inserimento degli ultimi ingaggi procede spedito, come il passo di Colantuono. Ieri il tecnico nerazzurro dopo la seduta del mattino si è concesso un fuori programma molto salutare: munito di bastone e cappellino insieme ai suoi tre collaboratori ha fatto una camminata di un paio d’ore sul vicino Monte Blum fino alla località Parè. Probabile formazione (4-4-2) Consigli; Matheu, Ferri, Manfredini, Brivio; Schelotto, Cazzola, Kone, Bonaventura; Denis, Parra. All. Colantuono.
MALLES (Bolzano) Stasera a Merano torna in campo il Palermo. Rosanero impegnati nel triangolare «Forst Cup» con Alto Adige, squadra di Prima Divisione e Maia Alta (Eccellenza). Per Sannino si tratta di un ritorno al passato, fra il ’99 e il 2001 allenò la formazione sudtirolese. Non giocheranno Ilicic (differenziato), Bollino che ha rimediato un pestone all’alluce sinistro, Budan appena aggregatosi al gruppo e Lores il cui rientro in squadra non è ancora valutabile. Così Sannino: «Si tratta di un triangolare importante perché arriva dopo 10 giorni di lavoro. Potrò vedere tutto ciò che abbiamo provato in campo. Quanto all’uruguaiano Rios (impegnato con la nazionale per l’Olimpiade, n.d.r.) preferisco rimandare la valutazione, sono abituato a parlare dei giocatori che alleno». Il Palermo schiererà 2 formazioni diverse per ciascuna partita, tenendo fede al 4 4 2. Probabili formazioni: PALERMO p.t. (4-4-2) Ujkani; Pisano, Mantovani, Munoz, Di Matteo; Bertolo, Donati, Barreto, Brienza; Mehmeti, Dybala. All. Sannino.
SAN ZENO DI MONTAGNA (Verona) Quarto test stagionale oggi alle 17.30 per il Chievo che se la vedrà con la Cremonese (ingresso euro 8). Dopo l’inaspettata sconfitta subita domenica col Feralpi Salò, c’è grande attesa per vedere all’opera i gialloblù. Sono giorni di allenamenti duri e prove tattiche e come sempre il tecnico schiererà nei due tempi tutti gli uomini a disposizione. «Ogni amichevole è importante per vedere dove c’è più bisogno di lavorare spiega Di Carlo Di positivo c’è che vedo grande impegno e che il gruppo è quasi completato». Ieri, tra l’altro, si è aggregato anche l’ultimo acquisto, il centrocampista Marco Rigoni, che ha scelto la maglia numero 6 che l’anno scorso era di Bradley e oggi sarà presentato ufficialmente. Probabili formazioni: CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Andreolli, Papp, Farkas, N. Frey; Luciano, L. Rigoni, Cofie; Thereau; Di Michele, Paloschi. All. Di Carlo CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Cangi, Moi, Cremonesi, Visconti; Fietta, Previtali, Magallanes; Filippini, Djuric, Le Noci. All. Brevi.
CATANIA In ritiro da ieri sera alle porte di Verona, il Catania affronterà oggi alle 20.30 a Desenzano il Vicenza nella prima amichevole di un certo rilievo della stagione. Sabato il test con il Chievo. Maran ammette: «Avevo sperato di giocare adesso gare più difficili, devo ringraziare la società». Restano in sede per curarsi da piccoli acciacchi Sciacca, Barrientos, Spolli. La società ha intanto lanciato una campagna rivoluzionaria: chi dei vecchi abbonati non riuscisse ad acquistare nuovamente la tessera (ma saranno effettuati ferrei controlli, nel rispetto della privacy) avrà il posto allo stadio in omaggio. Ma i premiati saranno solo alcuni e dovranno segnalarli gli abbonati che hanno già rinnovato l’atto di fiducia e di amore verso i colori rossazzurri. Probabili formazioni: CATANIA (4-3-3) Frison; Alvarez, Legrottaglie, Augustyn, Marchese; Izco, Moretti, Almiron; Gomez, Morimoto, Llama. All. Maran. VICENZA (3-5-2) Pinsoglio; Martinelli, Pisano, Brighenti; Giani, Gavazzi, Rigoni, Misuraca, Mustacchio; Baclet, Minesso. All. Breda.
Guido Maconi
Francesco Caruso
PESCARA Prove tecniche di 4 2 3 1 oggi pomeriggio a Rivisondoli. I biancazzurri hanno la seconda amichevole della stagione, contro una selezione di dilettanti dell’Alto Sangro. Per Stroppa primo esperimento con il nuovo sistema di gioco, segnale molto chiaro su come il tecnico lombardo voglia aprire una nuova era dopo quella zemaniana. Non cambia nulla in difesa, Colucci e Cascione saranno i mediani, con Caprari e Bjarnason ad agire da esterni alti e Chiaretti dietro Abbruscato. Sabato alle 21, al Patini di Castel di Sangro, c’è il «Memorial Morosini» con il Livorno. Probabile formazione (4-2-3-1) Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Colucci, Cascione; Caprari, Chiaretti, Bjarnason; Abbruscato. All. Stroppa. Orlando D’Angelo
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Giancarlo Tavan
Giovanni Finocchiaro
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ASSEMINI (Ca) Col recupero di Ibarbo, il Cagliari gioca il secondo test alle 18 a Serramanna con una selezione di serie D. Da seguire l’inserimento di Rossettini, Sau e Avelar. In mezzo Nainggolan, promosso vice Conti: «Sono felice di essere rimasto. L’anno scorso dice il belga ho avuto un calo. Non ricapiterà. Il nuovo stadio? Sarà bello avere i tifosi vicini». Intanto Agostini (FOTO LAPRESSE), in scadenza nel 2013 ma tagliato da Cellino dopo 8 anni, si oppone alla rescissione. La questione è in mano agli avvocati. Probabile formazione (4-3-3) Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Sau, Pinilla, Cossu. All. Ficcadenti. Mario Frongia © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
MERCATO
Il Toro sprinta per Floccari Bologna su Alfaro Gli emiliani, perso Escudé, ora puntano Natali Roma su Garay. Sfida Zenit-Marsiglia per Gila CALVI-DI FEO-RUSSO
Il Torino prova a chiudere in settimana con la Juve l’affare Pazienza, che piace pure a Samp e Fiorentina: Marotta vuole cederlo a titolo definitivo, il centrocampista chiede un triennale, Cairo cercherà di fargli spalmare l’attuale ingaggio inserendo dei bonus. Il Torino intanto non abbandona la trattativa per l’operazione Barreto-Pasquale, ma è dura specie per il secondo che per ora l’Udinese non molla. Mosse Bologna Guarente è ros-
soblù, ieri le visite: arriva dal Siviglia in prestito con riscatto fissato a 2 milioni. Se non decolla la trattativa per Moscardelli (Chievo), poi, il Bologna potrebbe pensare andare su Alfaro, che proprio i veneti trattano con la Lazio. In difesa salta Escudé, che ha scelto il Besiktas: ora si punta su Natali. Niente Beveren per Paponi: è tornato in ritiro. Tra Lazio e Pescara In stand by
l’operazione Xandao. Ci sono ancora 500 mila euro di differenza con lo Sporting, con cui il giocatore ha anche delle vecchie pendenze. In uscita ostacoli nella trattativa col Pescara per Foggia, Carrizo e Floccari: gli abruzzesi offrono 2 milioni per il prestito dei tre, Lotito ne vuole 4. Su Floccari c’è anche il Torino. L’ostacolo è l’ingaggio alto, domani la Lazio incontra i granata in amichevole e nell’occasione un
Emiliano Alfaro, 24 anni, attaccante, da gennaio alla Lazio INSIDE
vertice Lotito-Cairo può sbloccare la situazione. Il Pescara intanto continua a trattare Weiss con il City, aspetta domani una risposta da Rosenberg, non molla la pista Kone (Brescia, ma c’è pure la Fiorentina), a breve ufficializzerà Modesto e si riscalda la voce Benassi (Lecce). Altre trattative Dopo Destro, la
Roma cerca altri rinforzi. Si intensificano i contatti col Benfica per il centrale Garay, vecchio pallino, e il centrocampista Witsel: il primo è alla portata, per il secondo è durissima. Capitolo giovani: vicino Rosseti (’94, Siena) e Di Mariano (’96, Lecce), nipote di Schillaci. Greco ha firmato all’Olympiacos: triennale. Il Genoa oggi accoglie Velazquez per
le visite e lavora ad altre cessioni: si aspetta di cedere Granqvist (Zenit in ribasso, si cercano altri acquirenti) per ufficializzare l’arrivo di Martinez dal Racing, per Gilardino, invece, è testa a testa Zenit-Marsiglia. L’Atalanta è sempre più vicina a Stendardo (in alternativa Natali, obiettivo anche del Bologna). Idea Napoli: l’esterno ucraino Konoplyanka (Dnipro). Il Parma ripensa a El Kaddouri (Brescia) ed è vicino a Rosi (Roma): se non si chiude, alternative Mesto (Genoa) e Marchionni (Fiorentina). Il Cagliari ha sondato Morrone (Parma). Udinese: davanti piace Saponara (Empoli), intanto Neuton è diretto al Watford e per Ighalo insiste il Fenerbahçe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
le trattative delle venti di
ATALANTA
BOLOGNA
ALLENATORE Colantuono (c) ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Almici (d, Gubbio FP), Ardemagni (a, Modena FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente) PARTENZE Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, f.c.), Carrozza (c, Verona) OBIETTIVI Migliaccio (c, Palermo), Sardo (d, Chievo), Longo (a, Inter), Troisi (a, Kayserispor), Natali (d, Fiorentina), Fernandez (d, Napoli), Stendardo (d, Lazio)
ALLENATORE Pioli (c) ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional Montevideo), Motta (d, Catania), Guarente (c, Siviglia) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Napoli FP), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino), Mudingayi (c, Inter). OBIETTIVI Gabbiadini (a, Atalanta), Gomez (a, Verona). Migliaccio (c, Palermo), Natali (d, Fiorentina), Alfaro (a, Lazio)
CAGLIARI
CATANIA
CHIEVO
ALLENATORE Ficcadenti (c) ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa), El Kabir (a, Mijallby) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Migliore (d, Crotone), Rigione (d, Inter), Giorgi (c, Siena), Barillà (c, Reggina), Morrone (c, Parma)
ALL. Maran (n) ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Martinho (c, Cesena FP), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (a, Racing) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Juve FP), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, Siena) OBIETTIVI De Luca (a, Varese), Antei (d, Grosseto), Melazzi (a, Danubio), Ferreyra (a, Banfield)
ALLENATORE Di Carlo (c) ARRIVI Guana (c, Cesena), Rigoni (c, Novara) Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Farias (a, Nocerina FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Granoche (a, Varese FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari), PARTENZE Gulan (d, Fiorentina FP), Dainelli (d, Genoa FP), Sammarco (c, Samp FP), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, f. c.), Uribe (a, Atl. Nacional), Bradley (c, Roma) OBIETTIVI Caracciolo (a), Greco (c, Roma), De Luca (a, Varese), Alfaro (a, Lazio)
FIORENTINA
GENOA
INTER
ALLENATORE Montella (n) ARRIVI Seferovic (a, Lecce), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Jrs), Cuadrado (c, Lecce), Lupatelli (p, Genoa) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, J. Stabia), Matos (a, Bahia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d), Natali (d) e Marchionni (c, f.c.), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Samp) OBIETTIVI Viviano (p) e Della Rocca (c, Palermo)
ALL. De Canio (c) ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Dainelli (d, Chievo), Immobile (a, Pescara), Perin (p) e Lazarevic (c, Padova), Polenta (d, Bari), Rennella (a), Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Univ.), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), M. Martinez (d, Racing), Velazquez (d, Independ.), Canini (d, Cagliari), Bertolacci (c, Lecce), Piscitella (a, Roma) PARTENZE Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto FP), Lupatelli (p, Fiorentina) OBIETTIVI Borriello (a, Juventus)
ALL. Stramaccioni (c) ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna), PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Faraoni (c, Udinese) Cordoba (d) e Orlandoni (p, f.c.) OBIETTIVI Lucas (a, San Paolo), Cissokho (d, Lione), Fernando (c, Porto), Ramirez (a, Bologna), Quagliarella (a, Juve)
JUVENTUS
LAZIO
MILAN
ALL. Conte (c) ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, Udinese FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Pogba (c, Manchester United), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, f.c.), Estigarribia (c, Desp. Maldonado) OBIETTIVI Armero (c, Udinese), Suarez (a, Liverpool), Van Persie (a, Arsenal), Jovetic (a, Fiorentina), Pazzini (a. Inter)
ALLENATORE Petkovic (n) ARRIVI Stendardo (d, Atalanta FP), Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Samp FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, f.c.) OBIETTIVI Hetemaj (c, Chievo), Balzaretti (d, Palermo), Mayuka (a. Young B.), Guidetti (a. Man.City), Xandao (d, Sporting Lisbona), Poulsen (d, Az Alkmaar), Caceres (d, Maiorca)
ALL. Allegri (c) ARRIVI Didac (d, Espanyol), Taiwo (d, Qpr), Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy) PART. M. Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Liverpool), Roma (p), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f.c.), Thiago Silva (d) e Ibra (a, Psg) OBIETTIVI Tevez e Dzeko (a, Man. City), Damiao (a, Internacional), Rolando (d, Porto), Matri (a, Juve), Yanga Mbiwa (d, Montpellier).
NAPOLI
PALERMO
PARMA
ALLENATORE Mazzarri (c) ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Vitale (d, Bologna FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina) PARTENZE Lavezzi (a, Psg), Fideleff (d, Parma), OBIETTIVI Miranda (d, Atletico Madrid), Armero (c, Udinese), Cissokho (d, Lione), Ocampos (a, River Plate), Uvini (d, San Paolo), Palombo (c, Inter), Balzaretti (d, Palermo), Konoplyanka (c, Dnipro)
ALLENATORE Sannino (n) ARRIVI Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), Simon (c, Bari FP), N. Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, Montevideo Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona), Acquah (c, Parma) OBIETTIVI Giorgi (c, Siena), Pozzi (a, Sampdoria).
ALL. Donadoni (c) ARRIVI Pellé (a, FP), Ninis (c, Panathinaikos), Portin (d, Padova FP), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Bajza (p, Dubnica), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a, Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, A.Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo) PARTENZEJonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Mastriani (a, Cerro), Rosi (c, Roma)
PESCARA
ROMA
SAMPDORIA
ALLENATORE Stroppa (n) ARRIVI Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella R.), Bjarnason (c, St. Liegi), Chiaretti (a, Taranto), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais) PARTENZE Kone (c, Atalanta FP), Immobile (a, Genoa FP), Insigne (a, Napoli FP), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c) e Nicco (c, f.c.), Gessa (c, Cesena), Verratti (c, Psg) OBIETTIVI Benassi (p, Lecce), Kozak (a, Lazio), Modesto (d, Parma), Carrizo (p, Catania), Rosenberg (a, Werder), Weiss (c, Man. City), Perquis (d, Sochaux), Jonathas (a, Brescia), Foggia (c, Samp), Terlizzi (d, Varese)
ALL. Zeman (n) ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Okaka (a, Parma FP), J. Sergio (p, Lecce FP), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Pizarro (c, M. City), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Svedkauskas (p, Fiorentina), Bumba (c, T. Mures), Bradley (c, Chievo), Yamnaine (d, Parma), Piris (d, San Paolo), Destro (a, Siena). PART. Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Valencia), Antunes (d, Pacos), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Greco (c, Olympiacos), Simplicio (c, f.c.) Curci (p, Bologna) OBIETTIVI Garay (d, Benfica)
ALL. Ferrara (n) ARRIVI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), Piovaccari (a, Brescia FP), De Silvestri (d, Fiorentina) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma), Fornaroli (a, Panathinaikos) OBIETTIVI Livaja (a, Cesena), Migliaccio (c, Palermo), Estigarribia (c), Bouy (c) e Pazienza (c, Juve), Jonathan (c, Parma), Kasami (c, Fulham)
SIENA
TORINO
UDINESE
ALLENATORE Cosmi (n) ARRIVI Dellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma), Campagnolo (p, Catania), Verre (c, Roma) PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino), Destro (a, Roma) OBIETTIVI Caldirola (d, Brescia), Ragusa (a, Reggina), Carrozzieri (d, Lecce), Neto (d, Nacional Madeira)
ALL. Ventura (c) ARRIVI Gillet (p, Bologna), Gorobsov (c. Timisoara), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c, Cesena), Gazzi (c, Siena), Ferronetti (d, Udinese) PART. Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Barreto (a) e Pasquale (d, Udinese), Pazienza (c, Juve), Tissone (c, Maiorca), Floccari (a, Parma), Pozzi (a, Samp), Marchese (d, Catania)
ALL. Guidolin (c) ARRIVI Silva (d, Novara FP), Surraco (c, Torino FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Cuadrado (c), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (d, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Pawlowski (p, Lechia D.), Allan (c, Vasco G.), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PART. Pazienza (c, FP), Asamoah (c) e Isla (c, Juve), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter), Ferronetti (d, Torino) OBIETTIVI Jonathas (a, Brescia), Falkenburg (a, AZ), Brahimi (c, Rennes), Frei (c, Basilea)
A
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO
Euroscintille Mancini chiede rinforzi Ibra la maglia dei grandi Qui Manchester
Nene non molla il 10 Lo svedese punta i piedi e il marketing si ferma S
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Il mercato del Manchester City è al palo e Roberto Mancini sta perdendo la pazienza. Dalla Cina, dove i campioni d’Inghilterra sono impegnati in tournée, arrivano i rumors di un Mancini preoccupato e arrabbiato. L’affare legato a Robin Van Persie non si sblocca. Manchester United e Juve si stanno facendo sotto. E Mancini teme di perdere il primo nome indicato nella lista consegnata due mesi fa a Brian Marwood, a.d. del City e portabandiera del partito inglese che, all’interno del club, fa da sempre la fronda agli Italians, Mancini su tutti.
Roberto Mancini 47 anni, campione d’Inghilterra con il Manchester City, chiede rinforzi EXPA
Stallo totale Venerdì il City affronta a
Pechino, in amichevole, proprio l’Arsenal di Van Persie, dove Arsene Wenger non vuole cedere sulle sue posizioni. «Van Persie ha un contratto fino al 2013 e lo rispetterà, anche se dovesse nuovamente rifiutare le nostre proposte di rinnovo». L’allenatore appare determinato, ma ha un piano B per l’emergenza. «Se Van Persie dovesse andare via, la sua partenza dovrà avvenire prima del 18 agosto. Non possiamo attendere l’inizio del campionato per sostituire un fuoriclasse come lui». Mancini intanto aspetta e la situazione di stallo su altri fronti aumenta il suo nervosismo. Il secondo giocatore nel mirino del City è il centrocampista Martinez dell’Athletic Bilbao, ma anche qui si prevedono tempi lunghi. Mancini ha chiesto pure un difensore, indicando, tra gli altri, il nome di Ranocchia. Qualcosa potrebbe muoversi sul fronte delle cessioni: De Jong sarebbe nel mirino del Bayern. Mancini chiede però ben altro. Lo sceicco Mansour vuole un City vincente anche sul fronte europeo. E qui si torna alla querelle con Marwood: se il mercato non si sblocca, la Champions sarà un’avventura in salita.
S
PARIGI
Zlatan Ibrahimovic fa già i capricci: la nuova stella del calcio francese imbarazza il Paris Saint-Germain perché vuole la maglia numero 10 ma per i dirigenti non è possibile accontentarlo, bisogna attendere la partenza di un altro giocatore, il brasiliano Nene. Risultato: l’attaccante svedese è ancora senza numero.
Proprio il brasiliano è al comando della classifica genera le con 140 punti, ma non è il solo ad aver raggiunto questo traguardo, infatti anche il suo connazionale Bruno Bonifacio (Prema) ha conquistato lo stesso numero di punti. 18 i punti che i due Carioca hanno su Luca Ghiotto che, dopo un inizio di stagione scoppiettante, sta facendo un po’ di fatica anche per la sfortuna che spesso si è accanita con il vicentino. Tut ti i giochi sono, quindi, ancora aperti per l’assegnazione del titolo dopo la vittoria del 2011 assegnata al moscovita Ser gey Sirotkin. In quarta posizione in classifica c’è il sorpren dente Santiago Urrutia con 104 punti, un po’ distaccato dai primi, ma con 58 punti a weekend a disposizione, ancora nel vivo dei giochi. Per l’uruguagio, già molto conosciuto in pa tria, in quanto è stato il secondo pilota del suo paese ad aver conquistato una vittoria in una gara europea, oltre al quarto posto nella classifica generale, è al comando di quella riser vata ai piloti rookie con 186 punti, con l’elvetico di Jenzer Motorsport Kevin Joerg, fermo a 158.
Merchandising penalizzato Il Psg si trova nell’impossibilità di soddisfare il desiderio di Ibra e per ora ha messo in commercio magliette e gadget con il suo nome ma senza numero. Un vero stop per il marketing. Ibrahimovic potrebbe accettare il numero 9 di Guillaume Hoarau, che si è detto disposto a cederglielo: «Se me lo chiede in francese ...», ha scherzato. n.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA
REAL MADRID L’OPERA COSTERÀ 200 MILIONI
Arsenal: Cazorla Cahill a New York Roma a Monaco
Addio al Bernabeu? Perez lo vuole rifare
IN PELLEGRINAGGIO
to per il Mondiale del Qatar. In lizza tre gruppi di progettisti che lavorano in segreto per plasmare uno stadio completamente nuovo e probabilmente accessoriato di hotel e centro commerciale. La scadenza per la presentazione dei progetti è per il 17 settembre, data in cui potranno cominciare i lavori.
«Del actual Bernabeu no quedarà casi nada». Così strilla il quotidiano spagnolo Marca. In parole più comprensibili: addio vecchio Bernabeu. Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, ha in mente un’opera faraonica: 200 milioni di euro e un team di architetti pronti ad affrontare l’impresa. L’idea di Perez ha già ottenuto il via libera e il concorso ha subito attirato diversi gruppi di architetti. Il concetto di arena a cui fare riferimento nella progettazione è quello di Mark Fennick, architetto ideatore e realizzatore dell’unico stadio refrigerado, crea-
ABACAPRESS
numero, per il 10 bisogna attendere la partenza di un altro giocatore», spiega al quotidiano Le Parisien il d.s. Leonardo. «Questa richiesta non è prevista nel contratto: le cifre scritte sul contratto mi interessano molto ma non quella lì...», ironizza Mino Raiola, il procuratore di Ibra, alludendo allo stipendio record di 14 milioni di euro a stagione dell’attaccante. «Per il mio numero non è stato ancora deciso nulla — lamenta Ibrahimovic — ma se i dirigenti vogliono farmi piacere sanno cosa fare...». Solo la partenza di Nene potrebbe accontentare tutti: il brasiliano, complice l’arrivo di Lavezzi aveva chiesto di poter tornare in Brasile, ma Leonardo gli ha risposto picche. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il brasiliano, che si è lamentato su Twitter per il «no» opposto dal d.s. al suo ritorno in patria, al Corinthians, con il quale sognava di disputare il Mondiale per club. E ora, forse anche per ripicca, si tiene ben stretta la maglia numero 10.
MERCATO
Florentino Perez, 65 anni PHOTOPRESS
Zlatan Ibrahimovic 30 anni, vuole il numero 10 come nella Svezia: ma nel Milan aveva l’11
Mediazione «Non abbiamo ancora deciso il suo
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Pista russa per Berbatov, in uscita dal Manchester United: ha un’offerta dallo Zenit (che vuole pure Gilardino), mentre in difesa Spalletti punta Skrtel (Liverpool). In Premier: l’Arsenal rinnova con Koscielny e per 17 milioni sta prendendo Santi Cazorla dal Malaga; se prende Hulk il Chelsea in avanti va su Lewandowski, il Newcastle punta l’attaccante Remy (Marsiglia), il Fulham su Babel (Hoffenheim), il West Bromwich prende Yacob (Racing), Tim Cahill (Everton) va ai New York Red Bulls. Liga: il Siviglia ufficializza il mediano Kondogbia (Lens). Al Monaco di Ranieri torna Flavio Roma, 38 anni, svincolato dal Milan e già 8 stagioni nel Principato. Verso Oriente: l’Al Ain ha offerto 8 milioni al Lione per Bastos. L’Al Halil vuole Kolo Touré del City in mezzo, e davanti Park Chu Young (Arsenal) e Piquionne (West Ham).
Roma Ancora quattro appuntamenti per la Formula Abarth European Series, che, all’inizio del mese, ha vissuto sul Misano World Circuit “Marco Simoncelli” il suo giro di boa con le vittorie di Luca Ghiotto (Prema Powerteam) e la doppietta di Nicolas Costa (Euronova).
Qui Parigi
Van Persie è un rebus La rabbia del tecnico per il mercato bloccato
FORMULA ABARTH: GIRO DI BOA CON MOLTE NOVITÀ
Smantellare il Bernabeu Ma pri-
ma di edificare il nuovo stadio sarà necessario smantellare completamente il Bernabeu: un lavoro che richiederà il coinvolgimento di un gran numero di gru per togliere lo scheletro della struttura e per staccare l’enorme copertura. Sarà dunque uno stadio costruito sulle vecchie fondamenta dell’attuale arena: il presidente del Real non esita ad annunciare che il nuovo impianto potrebbe essere realtà già nel 2015. Ieri intanto la squadra ha effettuato la prima uscita amichevole: 5-0 all’Oviedo. l.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Leo Messi: rosario al collo ANSA
Sul gradino più basso del podio, per ora, l’altro giovanis simo pilota del team Jenzer, lo scozzese Gregor Ramsay con 116 punti. In palio, a fine stagione, per il vincitore della clas sifica generale, per il vincitore della classifica rookie e per il primo classificato con passaporto italiano, la partecipazione al Supercorso Federale CSAI FDA. Anche quest’anno, in fatti, continua la collaborazione tra la Scuola Federale CSAI Velocità e Ferrari Driver Academy, la “scuola” del Cavallino Rampante diretta dall’ingegner Luca Baldisserri. Dalla gara di Misano e per le successive tre gare italiane di Imola, Val lelunga e Monza, sulle Tatuus di Formula Abarth, durante i test collettivi del giovedì, proveranno i giovani piloti che nel corso dello scorso anno sono stati selezionati nel “vivaio” del kart dagli osservatori della Scuola Federale e da Ferrari Driver Academy.
Messi salta il test per il santuario di Medjugorie SARAJEVO Salta l’amichevole di Amburgo (vinta 2 1 dal Barça) per infortunio e va a chiedere la benedizione. Lionel Messi è giunto ieri a Medjugorie, la località mariana in Bosnia Erzegovina, meta di milioni di pellegrini cattolici. Nei mesi scorsi al santuario si erano recati anche il tecnico del Manchester City, Roberto Mancini, e dopo l’Europeo, il portiere della Nazionale azzurra, Gigi Buffon. Il Barcellona ha prevalso ugualmente ad Amburgo nella prima di Vilanova, ma riceverà un compenso minore: l’assenza di Messi costerà 400 mila euro.
A Misano, sulle monoposto propedeutiche, sono saliti An tonio Fuoco, selezionato da FDA e Federico Pezzolla, scelto dalla Scuola Federale. L’iniziativa punta a valorizzare i gio vani piloti in un percorso che parte dal kart e arriva sino al la Formula 3, creando una filiera che possa sfornare nuovi campioni. Prossimo appuntamento con la Formula Abarth European Series il 5 agosto sul Red Bull Ring in Austria. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
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SERIE B
il Film Abbiamo seguito gli allenamenti di una favorita per la Serie A
IL NUMERO Show di palleggi per il nuovo Buzzegoli Durante il lavoro defaticante, Daniele Buzzegoli (uno dei rinforzi del Novara presentato ieri) mostra la sua abilità nel palleggio
IL PRANZO Risate e relax prima di tornare in campo Alle 13 tutti a tavola nel ritiro di Chatillon, in val d’Aosta: dopo un paio d’ore di riposo, nel pomeriggio si torna a faticare con Tesser
Un giorno in ritiro Sudore e fatica Il Novara riparte Le lezioni di Tesser e le ripetute di 6 chilometri Marianini: «Però con Zeman si sgobba di più» GIUSEPPE MADDALUNO CHATILLON (Aosta)
Lavoro, sudore e tanta tecnica. La formula di Attilio Tesser è la solita. La stessa, che da lunedì il tecnico sta utilizzando per plasmare il suo nuovo Novara, che cerca di ripartire dopo una dolorosa retrocessione. Una giornata di fatica che possiamo raccontare nei dettagli. La mattina La sveglia all'hotel
Rendez Vous (circa due chilometri dal ritiro della Juve), dove gli azzurri alloggiano da domenica sera, suona poco prima delle otto e dopo la colazione, energetica ma leggera per gli azzurri è già tempo di lavorare. L'appuntamento sul campo, a Saint Vincent, è fissato per le 9.45 con la fase di risveglio muscolare. Per i ragazzi di Tesser è solo il prologo di un'altra giornata, la seconda, di intenso lavoro. Partitella in famiglia per aprire l'allenamento vero e proprio, con il tecnico, così come il d.s. Giaretta a bordo campo, che dedica attenzio-
ne particolare ad Ahmed Barusso, osservato speciale dal club: la prova è riuscita, sta per essere tesserato (mentre si cerca di chiudere per Giandonato). Poi le tanto temute ripetute: 6 chilometri divisi in dodici frazioni da 500 metri. Via le scarpe, ai piedi le più comode scarpe da trekking e c'è chi, come Marianini, ci scherza su: «Sei chilometri son tanti, ma non tantissimi. Quando lavoravo con Zeman a Lecce facevamo dieci serie da mille metri, per quattro giorni consecutivi». Una fatica che spezza il fiato ma non il buonumore del gruppo, intrattenuto da Buzzegoli con un vero e proprio spettacolo a margine del defaticamento. Il gruppo si divide per la prima volta dopo l'allenamento, poco prima di mezzogiorno: alcuni scendono qualche chilometro a valle, per un pediluvio rilassante nelle acque della Dora Baltea, gli altri vanno direttamente in albergo. Ci si ritrova per il pranzo, prima dell'una: il menù selezionato dallo staff medico e tecnico prevede spaghetti con zuc-
chine e gamberetti e una caprese. Dopo pranzo gli azzurri scompaiono in camera un paio d'ore di riposo prima della seduta pomeridiana. Il pomeriggio Si riparte alle 16, con la merenda presso il bar dell'albergo e la partenza per Saint Vincent. Sul campo Tesser divide il lavoro in due gruppi mentre il preparatore dei
clic JENSEN: SULLE SCARPE C’E’ LA DANIMARCA MA SEMBRA IL NOVARA Sponsor, comodità e... un po' di vezzo. Particolare la scelta di Daniel Jensen: sulle scarpe da gioco il centrocampista danese porta uno scudo rosso con croce bianca. Simbolo del Novara? «No, è una bandiera danese.... così mi porto dietro un po' del mio Paese».
portieri Cortiula dedica le sue attenzioni, quasi paterne, a Bardi e Kosicki (Tonozzi è tenuto a riposo per una forma influenzale), testandone la reattività con la macchina spara palloni. Chiusura con la classica partitella in famiglia poco dopo le 19. Un'ora più tardi la cena e poi un paio d'ore libere per tutti: c'è chi ne approfitta per fare due passi, chi segue un notiziario sportivo in televisione e chi, invece, impegna le energie residue per una partita di calcio-balilla. Il coprifuoco, insindacabile, è fissato per le ore 23: per regalare al fisico otto ore abbondanti di riposo e prepararsi al meglio alle fatiche del giorno successivo. Gli sponsor Sono anche loro
Il ghanese Ahmed Barusso, 27 anni: sarà tesserato ANTONELLI
protagonisti nel ritiro del Novara. A rotazione, la società ospiterà per un'intera giornata alcuni degli sponsor più importanti della società. Primo a far visita alla comitiva azzurra è stato, ieri, Daniele Barbone, rappresentante della Bp-Sec, società internazionale che si occupa di ecologia.
LA MACCHINA Quanti palloni sparati ai due portieri Leo Cortiula, preparatore dei portieri, allena Bardi e Kosicki con una macchina che spara palloni a grande velocità ANTONELLI
A
IDEE E AFFARI
S Francesco Pratali, 33 anni Il difensore svincolato dal Torino sta per tornare a Empoli
S Andrea Mazzarani, 22 centrocampista dell’Udinese, piace al Modena, che ha chiesto anche Surraco
S Rodrigo Ely, 19 anni, difensore italo-brasiliano del Milan, è l’ultimo arrivo in casa Reggina
MERCATO Il MODENA SEGUE MAZZARANI
Empoli su Pratali Reggina: dal Milan arriva anche Ely CIONI-D’ANGELO
Un altro ex di ritorno a Empoli, che sta pensando a Pratali, svincolato dal Torino, per rinforzare la difesa. Dopo Tavano, Buscé e Maccarone lo scorso anno (l’unico rimasto è l’attaccante), ora potrebbe tornare il centrale. Intanto il Modena continua ad essere attivissimo: in attesa di Vitale dal Napoli, ha avviato i contatti con l’Udinese per Mazzarani (sarebbe un ritorno) e Surraco, mentre balza in vantaggio per Zoboli, nel mirino anche della Ternana. A Terni per l’attacco la priorità resta Catellani (Catania), ma spunta anche l’idea Paolucci (Vicenza), mentre per il centrocampo si seguono sempre Cia (AlbinoLeffe), Pugliese (Verona), Migliore (Crotone) e Botta, svincolato dal Vicenza. Varie Mentre punta a concludere le trattative Memushaj (Carpi) e Vinetot (è in comproprietà tra Genoa e Crotone), il Lecce segue anche l’uruguaiano Bogliacino (svincolato, era a Bari) e Cacciatore (Samp). Dopo Comi, la Reggina prende un altro giovane dal Milan: si tratta di Ely, difensore classe ’93. Il Cesena ha sempre nel mirino Andrea Esposito (Lecce). Lazarevic (Genoa, era al Padova) è vicino alla Juve Stabia, che ha proposto un biennale a Sasà Bruno, svincolato dal Sassuolo, dove sono in arrivo dal Parma Cisbah e Pigliacelli. A Varese tramonta la pista Antonioli per la porta, orientato a dare l’addio al calcio, salgono le quotazioni di Puggioni (Chievo) e in settimana si lavorerà sui rinnovi di Neto Pereira e Corti. Spezia: nel caso di mancato arrivo di Di Cesare (Torino, resta la primissima scelta), interessa Bergamelli (AlbinoLeffe); in uscita l’esterno Pedrelli va al Cadice (Serie B spagnola). A Lanciano si attende l’ufficialità per Minotti ed Almici dell’Atalanta e l’ok della Lazio per Ceccarelli, mentre per la porta restano vive le trattative per Fiorillo della Sampdoria e Leali della Juventus, seguito anche dal Crotone. Intanto il Padova rescinde il contratto con Ruopolo.
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LEGA PRO Tra futuro e mercato
Il 7 agosto la riforma Lega Pro a 60 squadre ma dal 2014-2015 Il punto di Abete. Cambia anche il Consiglio federale
Luigi Abete, 65 anni BOZZANI
MAURIZIO GALDI ROMA
«Se il 7 agosto non approveremo le modifiche vuol dire che non passeremo alla storia per dei riformatori», col sorriso il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, mette tutti con le spalle al muro. Fumata grigia ieri al tavolo delle riforme (prima dei campionati, poi dello statuto) dove erano seduti in tanti. Lui e il d.g. Antonello Valentini hanno cercato di arrivare a una sintesi: campionato di Lega Pro a 60 squadre ma dalla stagione 2014-2015 dopo un anno sabbatico che consenta di modulare promozioni e retrocessioni senza trau-
mi. L’Aic mostra perplessità sulla scomparsa della Seconda divisione mentre la Lega Pro vorrebbe anticipare la riforma. Prossimo appuntamento l’1 agosto, il 7 Consiglio federale: Abete a Valentini quel giorno presenteranno la riforma. Oggi intanto verranno formati i gironi di Coppa. Statuto Nuovo assetto del Con-
siglio federale che scenderà a 19 membri più il presidente: le tre Leghe professionistiche dovranno dividersi i sei posti rimasti, sei vanno alle componenti tecniche (4 calciatori e 2 allenatori), sei ai Dilettanti, uno agli arbitri. Gli accordi sono lontani e il 17 settembre c’è l’assemblea straordinaria. Si deve trovare anche l’accordo su giustizia (il Coni prevede due soli gradi di giudizio e tempi brevissimi) e calcio femminile. Senza accordo Abete passerà la mano al commissario ad acta nominato dal Coni: Giulio Napolitano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A Carpi c’è De Bode Gubbio: per l’attacco Del Core o Gambino Cari allenatore dell’Andria. Ciotola vicino all’Aquila
Alessio De Bode, 21 anni LIVERANI
Il Carpi ha preso dal Genoa (era alla Juve Stabia) il difensore De Bode in prestito con diritto di riscatto della metà. Per l'attacco si punta su Marotta (Bari) e Arma (Vicenza), piace anche Miracoli (ex Valenzana) che è a metà fra Varese e Genoa. Manca soltanto la firma e Alberto Gerbo, 23 anni, lo scorso anno al Gubbio, sarà un giocatore del Latina. Resta calda la pista che porta al difensore Milani, la passata stagione al Modena. Fernando Horacio Spinelli (Siracusa) ha firmato per il Trapani. Portograuro: dalla Samp arriva il difensore Blondett. Il Frosinone è interessato al difensore Blanchard di proprietà del Siena, ultima stagione alla Feralpi. Il Gubbio
è a caccia di un attaccante: Del Core (Andria) o Gambino (Trapani). Chiusa la trattativa con Scardina (ex Viareggio). Prosegue la trattativa con il centrocampista Baiocco, nel mirino anche del Messina. Ufficiale: Marco Cari tecnico dell’Andria In Seconda L’Aquila vicinissi-
mo all’ esterno Ciotola, ex Como e Verona e della punta o Infantino, ex Barletta. A Poggibonsi arriva l'esterno Ambrogetti, 23 anni, nella scorsa stagione 9 gol in 38 gare col Melfi. Il Campobasso ha ingaggiato gli attaccanti Morante (Prato-Fano l'anno scorso) e Bussi (Isola Liri), il centrocampista Rais (Selargius), i difensori Insinna (Gaeta) e Boi (Selargius) e l'esterno Perra (Fk Tauras, A lituana). Due giovani a Savona: i difensori Balzaretti e Taino. Due acquisti dalla D per il Castiglione: il portiere Bason e il centrocampista Mangili. Il Venezia ha preso dal Treviso il centrocampista Maracchi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
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inContropiede di DAN PETERSON
arco Belinelli ha fatto bene a sceM gliere Chicago. Secondo me, non lo ha fatto per i soldi, anche se guadagnerà bene, ma per altri tre motivi. 1. Chicago è una squadra vincente e Belinelli (foto PRESSWIRE) è un vincente. Finora non ha giocato in squadre da titolo Nba. Ok, ha fatto i playoff con New Orleans. Ma con i Bulls può arrivare più in alto. 2. Chicago ha un grande allenatore: Tom Thibodeau. È stato coach dell’anno 2011. È il numero 1 per la difesa. Qualcuno dice: «Belinelli non è un buon difensore». Falso. È un super difensore, lui sputa sangue. 3. Non tutti lo
l’Intervento
di MARCO MALVALDI
Marco Malvaldi, giallista, ha esordito nella narrativa nel 2007 con l’opera La briscola in cinque. Ha pubblicato poi: Il gioco delle tre carte, Il re dei giochi e nel 2012 La carta più alta (tutti con Sellerio). I casi risolti dai vecchietti del suo immaginario BarLume hanno scalato le classifiche dei libri più venduti. Appassionato di sport, e tifoso del Torino, Malvaldi inizia una collaborazione con la Gazzetta in occasione dei Giochi di Londra. i siamo quasi. Tra poco, due giorni appeC na, comincia l’Olimpiade di Londra. Da giovane universitario, le Olimpiadi erano - come tutti i grandi eventi sportivi - un'ottima motivazione per non studiare, e mi aspettavo che da grande questa mania mi sarebbe passata. Macché. Ancora oggi, un evento sportivo di questa portata ha sulla mia vita un impatto che parecchie persone definirebbero infantile, e l'attenzione che gli dedico inizia a farsi non trascurabile già parecchio tempo prima dell’inizio dell’evento, in modo da non farmi trovare impreparato. Anche se, come sempre quando inizia un' Olimpiade, mi aspetto soprattutto di stupirmi. Prima di tutto, dall’atletica, che promette scintille dal probabile sfregarsi dei deltoidi di Usain Bolt e Yohan Blake al centro della pista nella finale dei 100 metri. Scintille, non record: così
come difficilmente verranno abbattute o innalzate barriere nelle altre due specialità (il salto in alto e quello in lungo) che seguo con la maggiore attenzione. Se devo pronosticare la caduta di qualche limite, forse il mezzofondo è l'unico settore in cui scommetterei. Così come poche sorprese, temo, mi aspettano nel mio sport preferito, il tennistavolo, dove sarà veramente improbabile vedere delle finali che non parlino mandarino; mi limiterò a tifare per il mio cinese preferito, Ma Long, l'unico della pattuglia del Celeste Impero che riesca a ispirarmi un po’ di simpatia. E, come al solito, mi farò una indigestione di quegli sport che solo alle Olimpiadi riescono ad avere un po' di visibilità, e che come il mio amato ping-pong richiedono applicazione indefessa, dedizione totale e benevolenza degli dèi per ottenere la vittoria: lotta greco-romana, scherma, tuffi, ginnastica artistica. Tutti sport nei quali mi aspetto che arrivi qualche medaglia, come da tradizione italica. E, soprattutto, mi aspetto che il centro di tutta questa grande kermesse siano, come sempre, gli atleti: non boriosi presidenti, procuratori esosi, amministratori delegati, capi ultrà o simili. Posso ammettere gli allenatori, che sono spesso vitali nell’ottenere la vittoria: ma, più di tutti, voglio vedere gli atleti. Voglio applaudirli, detestarli, tifare a favore o contro e ricordarmi, almeno una volta ogni quattro anni, che il centro dello sport sono loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
pensano, forse, ma andare a Chicago, la mia città, è una scelta di vita. Non sono tifoso dei Bulls. Sono nati nel 1966, avevo già 30 anni. Ovvio, sono contento se vincono. Probabilmente Belinelli abiterà a Nord Chicago, vicino al Berto Center dove si allenano i Bulls. Bella zona, vicino al Lago Michigan. Se non sbaglio, Toni Kukoc, tre titoli Nba con i Bulls di Michael Jordan, ha scelto di vivere lì dopo il ritiro. I Bulls saranno senza Derrick Rose fuori per molti mesi dopo il grave infortunio a un ginocchio. Se dovesse rientrare per i playoff, sarebbero da titolo. Lo era già
di ROBERTO PELUCCHI
f Pippo Inzaghi ha deciso, non si ritira. E' già a Londra per partecipare alla gara di tuffi nel trampolino 3 metri.
laVignetta
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IL CINGUETTIO DEL GIORNO
STANISLAS WAWRINKA Tennista svizzero
Grazie: essere il portabandiera della Svizzera è per me un immenso orgoglio!
Nuotatore statunitense
per le atlete donne in economy. La notizia mi ha colpito perché l'articolo citava la squadra Campione del Mondo di calcio Femminile, il Giappone e, l'autore sottolineava la singolarità del fatto che, mentre le calciatrici donne hanno appunto vinto la Coppa del Mondo 2011 gli uomini escono, quando si qualificano, al primo turno. E' un dato di fatto, le nostre medaglie continuano a valere meno. Recentemente ho avuto modo di parlare con Alberto Zaccheroni il quale mi informava di come le giocatrici giapponesi, dopo la vittoria del Mondiale di Germania, fossero diventate idoli del pubblico e fortemente impiegate dalle aziende nelle strategie di comunicazione e di marketing. Quando l'eccellenza viene riconosciuta dall’alto ecco allora che la stessa diventa riconoscibile alla massa. Per le calciatrici di ogni paese il cammino verso le Olimpiadi è un traguardo, per ogni atleta maschio o femmina è un sogno che si realizza. Ma per le donne calciatrici partecipare ad un'Olimpiade è una doppia affermazione: da un lato la soddisfazione di praticare uno sport di assoluto dominio "maschile" tra mille difficoltà, dall'altro affermarsi come eccellenza e stare lì, insieme agli atleti più forti al mondo. E' d'obbligo fare una distinzione tra quei Paesi dove ogni sport viene praticato indistintamente da uomini e donne con le stesse opportunità e quindi gli stessi riconoscimenti, come Germania, Norvegia ed ora Francia che sta seguendo una politica più aperta e paritaria verso le donne e quei paesi come l'Italia dove gli stereotipi
femminili ed i conseguenti messaggi che ne derivano, sono ancora quelli della donna vista come angelo del focolaio ed oggetto del desiderio e non come espressione di una identità "diversa" nel genere. In Italia l'atleta deve essere non solo brava ma anche bella. Nella mia esperienza canadese ho potuto verificare come questa mentalità sia ben lontana dalla filosofia di vita presente in nord America: l'atleta è atleta punto e basta. Purtroppo da noi continua a prevalere una mentalità retrograda e chiusa, dove una campionessa come Federica Pellegrini viene promossa più per la sua vita privata che per le sue indubbie capacità sportive. Per un meccanismo di qualificazione molto selettivo la nostra Nazionale di calcio femminile non sarà presente a Londra ma molto tristemente, posso affermare che, anche una nostra eventuale partecipazione alle Olimpiadi di Londra, non cambierebbe la mancanza di attenzione e di considerazione verso questo sport. I processi culturali si muovono molto lentamente ma questo processo, purtroppo, non è ancora partito. Quale miglior occasione per promuovere il calcio femminile dopo il successo dei Mondiali di Germania dove gli stadi erano tutti esauriti? Adesso abbiamo un'altra occasione, le Olimpiadi di Londra, facciamo in modo che siano un punto di partenza, interroghiamoci se è stato fatto tutto quanto possibile per portare la squadra azzurra a questo evento, interroghiamoci se è stato fatto tutto per realizzare il sogno di un intero movimento che non ha ancora raggiunto una dignità di espressione come, invece, è già avvenuto in altri paesi non troppo lontani. © RIPRODUZIONE RISERVATA
dallaPrima
Zeman e ora Destro Il mercato intelligente sognando Pruzzo Baldini e Sabatini si sono assicurati il centravanti nel rispetto del fair play
di SEBASTIANO VERNAZZA
rentaquattro anni fa - corT reva l’estate del 1978 - la Roma acquistò un centravanti
IL CALCIO FEMMINILE ITALIANO TRISTEMENTE LONTANO DA LONDRA di qualche giorno fa la notizia che alcune E’ Federazioni hanno organizzato il viaggio a Londra per gli atleti uomini in business class e
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Mattia Destro, 21 anni, da ieri è un attaccante della Roma LAPRESSE
JASON LIZAK
di CAROLINA MORACE
quest’anno, prima che Rose si rompesse. Lui è immarcabile, è stato mvp della lega. Ma dovrà cambiare stile di gioco. Non più 24 entrate a partita, ma 4 o 5. Marco ha giocato una stagione al fianco di una stella come Chris Paul a New Orleans. Sa come fare. Fino a che non ci sarà Rose, Belinelli avrà più minuti, più responsabilità. Mi ricordo la finale scudetto 2005. La Fortitudo ha vinto a Milano con la tripla decisiva di Ruben Douglas. Ma la chiave è stato Belinelli. Nel finale, una tripla, un recupero grazie alla sua apertura di braccia. E aveva solo 19 anni. Per me mvp. Un solo consiglio. Indumenti antigelo. A Chicago, d’inverno, fa un freddo cane.
di LORENZO CASTELLANI
@stanwawrinka
laMister
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BELINELLI E LA SCELTA DI CHICAGO FINALMENTE PUNTERÀ AL TITOLO NBA
laPuntura
BOLT, BLAKE E IL TENNISTAVOLO... L’OLIMPIADE È FATTA PER STUPIRE
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Vanderkaay è tornato per il secondo giro. Buona cosa, lui oggi ha nuotato più di me @JasonLezak
CHRIS HOY Ciclista, portabandiera inglese
Grazie a tutti gli spettatori di Newport. Altro allenamento con le tribune piene! @chrishoy
PAU GASOL Cestista, portabandiera spagnolo
Forza a tutto l’Alt Empordà. Molto triste vedere che il fuoco oltre che bruciare i boschi ha fatto 4 morti @paugasol
JESSICA HARDY Nuotatrice statunitense
Piscina per allenamenti qui al villaggio - incredibilmente enorme! Tre piscine olimpiche da 50 metri affiancate! @swimhardy
coi baffi, si chiamava Roberto Pruzzo, e non c’è bisogno di ricordare come andò a finire. A Roma lo sanno tutti chi è er Bomber, che cosa ha vinto e le caterve di gol che ha segnato in maglia giallorossa. All’epoca Pruzzo aveva 23 anni, due più di Destro oggi, e veniva dal Genoa, più o meno come Destro, visto che è stato Enrico Preziosi, attuale presidente del club rossoblù, ad acquisire dal Siena l’altra metà del cartellino dell’attaccante e a cedere poi la punta dell’Under 21 alla Roma «americana». Le analogie sono suggestive: tormentone di mercato (anche la cessione di Pruzzo fu una mezza telenovela), provenienza Genoa, giovane età, notevole senso del gol. Mettiamoci pure che Flavio Destro, papà di Mattia ed ex difensore dell’Ascoli, è stato avversario di Pruzzo nei luccicanti anni Ottanta. Sia chiaro, Destro junior ha caratteristiche tecnico-fisiche diverse da quelle del Bomber, artista del colpo di testa. Il fatto che sia centravanti può creare qualche problema. Alla Roma il ruolo è già coperto da Totti, che nell’immaginario del tifoso giallorosso rappresenta un Pruzzo al cubo, e da Osvaldo. Siamo a fine luglio e oggi come oggi la questione si risolve con facilità: nelle ipotetiche formazioni sui giornali basta piazzare il nuovo arrivato sugli esterni del tridente «zemaniano». Tutti sanno però che con Zdenek Zeman è la «natura» (il campo) e non il curriculum a imporre la selezione. Con le prime partite vere capiremo dove andrà a parare la Roma del Boemo. Destro è bravo, ma gli consigliamo di studiare le tavole di Zeman. Uno dei comandamen-
ti dell’allenatore venuto da Praga è chiaro come il sole: «La punta che gioca spalle alla porta diventa il primo difensore avversario». Al 99 per cento la questione non si porrà: mobilità e attacco alla profondità sono nel repertorio di Destro. La Roma si è assicurata il centravanti italiano di migliori prospettive, escluso Balotelli, e bisogna complimentarsi con Baldini e Sabatini per l’operazione, anche perché le risorse sono state trovate nel rispetto del fair play finanziario, con la cessione di Fabio Borini al Liverpool. Parte dei 15 milioni ricavati da quest’affare andranno a coprire l’esborso per Destro. E’ destino che i due, per giunta coetanei, procedano divisi. E’ successo anche a fine maggio, quando il c.t. azzurro Cesare Prandelli ha escluso Destro dai 23 per l’Europeo e in Polonia e Ucraina ha portato Borini, senza mai utilizzarlo. Oggi Destro, ieri Castan, Dodò, Bradley e Tachtsidis, domani chissà. Con Destro il parco attaccanti giallorosso diventa interessante: Totti, Osvaldo, Lamela, Bojan, l’emergente uruguaiano Nico Lopez (un ’93). Viene da pensare che la Roma, tra le big, stia facendo il mercato più intelligente, più pensato e mirato, anche se bisogna andarci piano con gli entusiasmi perché l’esperienza della scorsa stagione, con l’incompiuta rivoluzione di Luis Enrique, è lì a ricordarci che nulla è ingannevole quanto il calcio d’estate. Un anno fa euforia per lo spagnolo «pescato» nel Barcellona B e sappiamo come è finita, a peste e corna. Con Zeman sarà diverso. Nessuno insolentirà il Boemo, che sotto il Cupolone è venerato come un budda. Chi segue il calcio senza lasciarsi stressare del tifo si butti con fiducia sulla nuova Roma: difficile che veda degli zero a zero. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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FORMULA 1 VERSO IL GP UNGHERIA
Cuore rosso Ferrari Alonso e Massa tra i terremotati I piloti del Cavallino in visita a Cavezzo e Mirandola: «Volevamo farvi sentire il nostro affetto» 1
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Taccuino MARKO DIFENDE VETTEL
«Pena di morte per un furto di polli»
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(m.d.i.) Coda polemica, in ca sa Red Bull, alla penalizzazione di 20" per il sorpasso ritenuto irrego lare su Button che è costato a Vet tel il 2˚ posto in Germania. Helmut Marko, direttore sportivo ombra del team, parlando a Servus Tv è andato giù pesante: «È come aver dato la pena di morte per furto di polli». Vettel invece accetta la puni zione senza ulteriori polemiche: «Non ci si può fare niente. È come nel calcio: un arbitro dà un rigore, un altro no. La vita va avanti».
AUTODROMO DI MONZA
Scattano i lavori
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Il nuovo Consiglio d’ammini strazione dell’Autodromo di Monza si è riunito per la prima volta l’altra sera. Ha nominato Federico Bendi nelli amministratore delegato, man tenendo Enrico Ferrari direttore dell’impianto. Via libera anche ai la vori per togliere le bolle dell’asfalto alla Parabolica e per rifare il dre naggio della pista nei punti che so no stati contestati, in vista del GP d’Italia di F.1 del 9 settembre.
WILLIAMS
Wolff direttore 1. Fernando Alonso, 30 anni, e Felipe Massa, 31, passeggiano nel centro di Mirandola 2. I due ferraristi posano davanti al cartello di Cavezzo, un altro paese semidistrutto dal terremoto 3. Lo spagnolo e il brasiliano osservano i monumenti più colpiti di Mirandola 4. Con i rappresentanti della Protezione Civile 5. Con i piccoli tifosi del Cavallino COLOMBO VITO SCHEMBARI
Ufficialmente avrebbe dovuto essere una giornata dedicata ai meeting con gli ingegneri e ai test al simulatore in vista della gara di domenica in Ungheria. Invece, a sorpresa, Fernando Alonso e Felipe Massa ieri mattina hanno visitato le zone della Bassa Modenese colpite dal terremoto, come il presidente Montezemolo aveva promesso dopo la vittoria di Alonso a Valencia. Due le tappe: il «Campo Abruzzo» di Cavezzo e la zona rossa di Mirandola. «Per noi è molto importante essere qui, portare un segno dell’affetto che abbiamo per voi» ha detto Felipe. Parole
simili per Alonso: «Sentivamo il bisogno di venire a trovarvi in un momento così difficile perché, anche se non siamo vicini a voi fisicamente, vi siamo accanto con i pensieri. Vogliamo farvi sentire il supporto di noi piloti e della Ferrari. Siamo con voi, non ve lo dimenticate». Tanto l’entusiasmo della gente, soprattutto bambini: per una mattina il rosso Ferrari, fatto di cappellini, bandiere e cartoline, ha illuminato la tendopoli. «Ci avete fatto una bellissima sorpresa — ha detto un giovane — e dato una grande emozione». E un volontario che vive in Svizzera: «Non sapete quanto bene avete fatto: ne avevano bisogno, in un momento in cui non sanno ancora
Bambini in festa nella tendopoli: «Ci avete fatto una bellissima sorpresa» Fernando tra le case devastate: «La gente di qui è forte e non molla, come la rossa»
se e quando potranno tornare ad abitare nella loro o in un’altra casa». Zona rossa La seconda tappa
ha toccato Mirandola, uno dei centri più colpiti. Fernando e Felipe hanno visitato la zona rossa del centro storico, ancora off limits per i suoi abitanti, e si sono soffermati davanti ai due monumenti simbolo di Mirandola, il Duomo e la Chiesa di San Francesco. «Vedere con i nostri occhi questa realtà è impressionante» ha detto Felipe. E Fernando: «Volevamo visitare Mirandola come simbolo di tutte le zone terremotate. La gente di qui è forte, ha lo stesso carattere di quella Ferrari, gente che non molla mai».
No euforia Intanto il responsabi-
le della Ges, Stefano Domenicali, predica prudenza: «Ci fa piacere vedere che i tifosi sono felici, ma nessuno a Maranello si fa illusioni. Essere in testa al Mondiale non ci fa pensare che va tutto bene, semmai il pensiero va nella direzione opposta». Ieri pomeriggio i piloti hanno incontrato Montezemolo che, spiega Domenicali, ha ribadito un concetto: «Piedi per terra e lavorare. La F2012 è migliorata, ma finché non sarà la macchina più veloce non saremo contenti. Il primo ostacolo, ora, è farci contagiare dall’euforia esterna. Ma sono tranquillo: siamo vaccinati contro queste cose». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Toto Wolff, 40 anni, azioni sta Williams, è anche il nuovo diret tore esecutivo della scuderia di Grove. Affiancherà Sir Frank, che resta team principal, nella gestio ne della squadra.
SUPERBIKE
Guintoli al Team Pata Dopo la rottura con il Team Liberty, il francese Sylvain Guintoli passa al Team Pata, sempre con una Ducati 1198R. Guintoli debutte rà il 5 agosto a Silverstone.
TRAGEDIA DI LUCCA
Rinviati i funerali (g.l.) È terminata a tarda se ra l’autopsia dei corpi di Valerio Ca telani e Daniela Bertoneri, morti carbonizzati domenica nel rally Cit tà di Lucca. Per questo i funerali a Forte dei Marmi sono stati spostati a domani alle 15 nel parco delle suo re canossiane. Camera ardente dalle 12 nella chiesa di S. Ermete.
MOTOGP VERSO IL GP STATI UNITI
Spies lascia la Yamaha: «Senza dispiacere» Addio polemico dopo due stagioni: al suo posto promosso Dovi o arriva Valentino? GIOVANNI ZAMAGNI
L’annuncio arriva su twitter: «Ho deciso di lasciare la Yamaha». Firmato Ben Spies. Il pilota meno comunicativo del mondiale sceglie il social network più diffuso per divulgare una scelta che, per la verità, più che sua è della Yamaha. Così si libera una delle moto
più ambite della MotoGP: sarà occupata da un italiano. Valentino Rossi o Andrea Dovizioso? Tutto è nelle mani di Vale: se, come è sempre più probabile, il 9 volte iridato tornerà in Yamaha, Andrea dovrà cercare un’alternativa. Se Rossi dovesse restare in Ducati, per il Dovi si aprirebbero le porte del team ufficiale, meritato con i risultati ottenuti con la M1 satellite. Ufficialmente non ci sono novità, conferma Simone Battistella, manager di Dovizioso. «Stiamo parlando con Yamaha, ma pure Honda e Ducati» dice sen-
za entrare nei dettagli, ma è chiaro che tutti attendono Rossi. A Laguna Seca, o più probabilmente a Indy (19 agosto), si saprà qualcosa, anche perché Yamaha non ha fretta. Duro Fanno specie le du-
rissime parole di Spies verso la Yamaha. «Dopo aver fatto un commento su twitter per provocare scalpore — scrive Ben a superbikeplanet.com —, comunico che ho deciso di lasciare la Yamaha al termine della stagione. Fornirò più spiegazioni quando lo riter-
rò opportuno. Ci son poche persone in Yamaha che mi spiacerà lasciare, loro sanno chi sono». Parole pesanti verso una Casa che ha scommesso su di lui portandolo in Sbk (titolo 2009), poi in MotoGP nel team Tech3 e quindi nel team ufficiale. La verità è che Spies ha deluso, conquistando dal 2010 una vittoria e 4 podi. Troppo poco, considerando che nel 2012 il miglior risultato è un 4˚ posto (Olanda e Germania), regolarmente battuto non solo da Lorenzo, ma anche da Dovizioso e spesso da Crutchlow. Cosa farà ora? In MotoGP solo Ducati potrebbe offrirgli una sella, in Sbk potrebbero esserci più possibilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA
regaloAprilia
La Gilera 250 di Simoncelli nelle mani di papà Paolo L’Aprilia ha consegnato alla famiglia Simoncelli la Gilera 250 con cui Marco ha vinto il Mondiale nel 2008. Papà Paolo: «Con questa moto mio figlio ha realizzato il sogno di una vita».
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OLIMPIADI LONDRA -2 IN POLONIA VALE ANCHE UN’AUTO
I premi per le vittorie Paese per Paese Guida l’Armenia ma l’Italia è al 3˚ posto Come nei tempi antichi quando la medaglia dava prestigio alla città di nascita del campione, anche oggi si fa a gara per incentivare i campioni di casa a vincere. Premi astronomici assicurati agli eventuali ori armeni
(600 mila dollari) o russi. Per i vincitori di Mosca i premi variano secondo la disciplina. Anche mezzo milione di dollari (circa 400 mila euro) promessi dalle singole federazioni rispetto ai 100 mila destinati a tutti i vincitori. Alla voce
milionari c’è il malese Andrew Kam, fondatore del Kuala Lampur Racket Club, che ha lanciato uno slogan per i connazionali: «Torna a casa con l’oro e avrai un lingotto d’oro», che al cambio vale più di mezzo milione di euro. L’Italia conferma i premi del 2008: oro 140 mila euro, argento 75 e bronzo 50. Ovviamente da tassare, per cui la vittoria varrà comunque almeno 80 mila euro.
QUANTO VA Il marchio «Olimpiade» vola Una vittoria regala milioni Prestigio, ricchezza e... In Gran Bretagna francobollo invece di soldi; in Sud Corea esenzione dal servizio militare. Ma la gara è fuori dagli stadi: creare un personaggio per gli sponsor DAI NOSTRI INVIATI
GIAN LUCA PASINI MARISA POLI LONDRA
INDOTTO A CINQUE CERCHI PAPERONE BOLT E PHELPS DOPO PECHINO HA RADDOPPIATO GLI INTROITI
Ai vincitori delle Olimpiadi antiche veniva posto sul capo una corona di oleastro (qualcuno dice alloro), primo segno dell’ingresso nella leggenda, visto che gli olimpionici che gareggiavano seminudi ricevevano una serie di onori anche materiali. Dal ritorno su un carro trainato da cavalli, all’esenzione delle tasse e la possibilità di partecipare a gare con premi in denaro e per loro si apriva anche la carriera della politica. Da esseri umani diventavano una divinità. Valore Ora il marchio «Olimpiade» è salito sul podio dei più preziosi: vale 47.5 milioni di dollari, quasi il doppio dei 25.4 ai tempi di Pechino, una trentina meno dei leader di Apple. E chi vince una medaglia, oltre alla gioia e l’orgoglio di veder realizzato il sogno costruito con 4 anni di lavoro, ha un indotto che va al di là dei singoli premi offerti da comitati olimpici o generosi benefattori. In Sud Corea una medaglia vale ancora l’esenzione dal servizio militare (ridotto a tre settimane di esercitazioni), in Bielorussia oltre al premio viene assicurata una fornitura di salsicce per il successivo quadriennio olimpico. In generale, ai tempi di marketing, sponsor e premi, vincere (ma anche solo salire sul podio di Londra) può rivoluzionare la vita. Basta guardare come sono cambiate le esistenze e i conti in banca di alcuni dei campioni di Pechino 2008: da Usain Bolt a Michael Phelps per arrivare alla nostra Federica Pellegrini. Ieri come oggi l’olimpionikos (come dicevano i greci) gareggia per vincere, conquistare una medaglia, ma anche per assicurarsi una esistenza diversa. Tradotto in soldoni: il Phelps che prima dei Giochi di Pechino valeva 5 milioni di dollari, dopo le 8 medaglie d’oro (record, gli è valso un premio di un milione di dollari dal suo sponsor tecnico) ha raddoppiato gli introiti tra spot & c. Al netto di stelle Nba e tennisti, è Usain Bolt il Paperon de’ Paperoni dei Giochi di Londra con 20,3 milioni di
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Riconoscimenti crollati rispetto all’ultima edizione: negli Usa sono personalizzati
dollari (16,8 milioni di euro), merito del super contratto con la Puma (si dice 9,3 milioni di dollari all’anno) e degli sponsor che lo inseguono, ruolo di solito riservato agli avversari, Blake escluso. Qualità Ci sono anche atleti che
Oltre ai soldi, in Bielorussia viene assicurata una fornitura di salsicce
l’oro non l’hanno ancora vinto ma sono già segnalati dagli esperti di marketing come potenziali olimpionici. Negli Usa è successo alla 17enne Missy Franklin, che per il presidente della Premier Management Group, Evan Morgenstein, «potrebbe diventare l’atleta olimpica più pagata degli Stati Uniti». E d’anticipo cercano di giocare
gli sponsor: molti contratti vengono siglati con circa un anno di anticipo, in modo da poter sfruttare l’immagine in avvicinamento ai Giochi senza sovrapprezzo. Solo in caso di medaglia il legame si allunga. Secondo Bob Dorfman, direttore di Baker Street Advertising: «Non tutto dipende dall’oro, ci vuole personalità, una bella storia e la possibilità di gareggiare in diverse edizioni dei Giochi, perché le aziende sono in cerca di legami a lungo termine». Premi personalizzati Proprio
gli Stati Uniti hanno lanciato la logica dei premi personalizzati: appena 25.000 dollari
per l’oro (poco più di 20 mila euro per chi sale sul gradino più alto del podio, poi si scende a 8300 per il bronzo). Ma per nuotatori e ciclisti il montepremi triplica o addirittura quadruplica in base a contratti previsti dalle singole federazioni che hanno avuto l’appoggio di fondazioni private. Forse la crisi economica, forse per una questione di immagine i premi sono crollati rispetto all’ultima edizione. Basta pensare alla Cina: 4 anni fa il premio base di 50.000 euro poteva anche essere decuplicato a seconda dello sport in cui si vinceva e alla provincia da cui si arrivava (alcune mettevano in palio
anche una casa), grazie a sponsor più o meno privati che provvedevano a incentivare gli atleti. Per Londra, invece, i cinesi d’oro si porteranno a casa poco più di 40 mila euro. Sempre meglio della Gran Bretagna che ha deciso di non offrire nessuna ricompensa monetaria, ma solo gloria postale: ai medagliati britannici andranno circa 12mila euro come cessione del diritto d’immagine. Finiranno su un francobollo stampato dalla Royal Mail in meno di 24 ore oltre alla cassetta della posta dipinta color oro. La medaglia olimpica è per sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LE UN ORO c
diario da
Londra DI STEFANO BOLDRINI
Siamo inglesi sfruttiamo i Giochi: dalla casa-taxi alla stanza british
DAL 1996 A OGGI L’ANDAMENTO DEI PREMI AZZURRI
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LA MEDAGLIA TI CAMBIA LA VITA...
...LA MEDAGLIA NON TI CAMBIA LA VITA
Russo lo showman «Da Pechino al film»
Quintavalle: «L’oro nello sport sbagliato»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2 LONDRA
E’ stata una perfetta combinazione di intenti. La personalità debordante di Clemente Russo, il suo talento da showman e da simpatico istrione, avevano bisogno soltanto dei risultati per creare un personaggio capace di valicare le corde del ring e diventare un’icona dello sport azzurro. Così, dopo la vittoria al Mondiale 2007 di Chicago, l’argento conquistato a Pechino è stato il propellente per la popolarità assoluta, che nell’immaginario viene abbinata al successo economico. Scelte oculate Con la consueta dose di onesta sfacciataggine, Clemente risponde così alla questione: «Una medaglia all’Olimpiade dà una svolta al conto in banca? Sarebbe bello fosse così, a parte la soddisfazione del grande risultato che ti fa ricordare. Diciamo che non ti consente di far fare la spesa a tua moglie in eterno e nemmeno di garantire ai tuoi figli l’iscrizione all’Universi-
tà». L’abilità del campione di Marcianise è stata appunto quella di sfruttare la popolarità derivante dall’impresa di Pechino per diversificare l’immagine, e renderla più appetibile agli sponsor, senza sacrificare i risultati. Una gestione oculata sua e del management che lo assiste, un doppio binario che con un altro possibile podio a Londra avrebbe un carburante formidabile. Talento multiforme Clemente in questi quattro anni è stato protagonista seguitissimo di un reality in tv, ospite brillante di molti programmi, eccellente attore in un film, "Tatanka", che ne ha rivelato le doti artistiche ed è stato accolto da recensioni straordinarie e intanto attraverso le World Series ha consolidato il suo status di padrone dei pesi massimi tra i dilettanti, diventando tra l'altro il primo italiano qualificato ai Giochi a titolo individuale. C’era la stoffa, mancava soltanto l’opportunità: è bastato un argento per il paradiso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Clemente Russo, 29 anni, argento nella boxe nel 2008 a Pechino BOZZANI
tipo che va a caccia di sponsor dopo una vittoria e nemmeno mi aspettavo che ci fosse la corsa delle aziende nei miei confronti, però una cosa posso dirla: non mi piace che ci siano differenze tra gli sport. Forse se avessi conquistato l’oro in un’altra disciplina, l’interesse verso di me sarebbe stato più corposo, ma questo è un demerito del circolo mediatico, che dovrebbe esaltare tutti gli sport e descriverne la bellezza. Il judo, ad esempio, è filosofia e non certo semplice combattimento».
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Quattro anni dopo, quel trionfo a sorpresa accompagnato dal gesto di esultanza alla Luca Toni, con le mani a roteare vicino alle orecchie, è ormai quasi un’immagine sbiadita. Domenica, la Quintavalle difenderà il titolo olimpico nei 57 kg, ma il ritorno sulla scena a cinque cerchi è l’occasione per cavalcare i bilanci del quadriennio: un oro cambia la vita, almeno nel portafoglio? Sport e sport Giulia la timida ha le idee chiare: «Me l’ha cambiata nel judo e sul tatami, perché le avversarie ora mi rispettano di più, ma quanto al resto... Il mio è un caso particolare, sono un’atleta di un corpo militare con uno stipendio garantito, però quella vittoria non ha creato altri interessi attorno a me se non sportivi». Questione di scelte personali e di capacità altrui, come spiega con limpidezza: «Sono fatta così, continuo a pensare che si diventi popolari, e la mia popolarità è aumentata, solo attraverso i risultati. Non sono il
Giulia Quintavalle, 29 anni, oro nel judo a Pechino 2008 ANSA
Televisiva Magari, se raddoppiasse a Londra l’oro di Pechino, le si schiuderebbero nuove prospettive economiche: «Sinceramente, non ci sto pensando. Vedo però che gli sportivi adesso sono diventati quasi delle icone televisive nei reality. Ecco, se mi proponessero di partecipare a Ballando con le stelle, che mi sembra il più garbato di tutti, forse ci farei un pensierino». ri.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PENTATHLON MODERNO «I GIOCHI SONO UN TRAMPOLINO. BRAVO ALDO A DIVENTARE PERSONAGGIO»
De Luca: «Medaglia da far fruttare come Montano» DAL NOSTRO INVIATO
VALERIO PICCIONI LONDRA
«Fare qualcosa di grande all’Olimpiade per noi varrebbe doppio, triplo. Per noi, intendo sport “poveri”, o meno conosciuti. Sarebbe il punto di svolta. Forse può valere come quattro Mondiali, se non altro perché di Olimpiade ce n’è una ogni quadriennio, mentre i
Mondiali ci sono tutti gli anni». Riccardo De Luca, campione europeo di pentathlon moderno, sfoglia i giorni, i pensieri, i sogni che lo separano dall’11 agosto. Sports Illustrated lo ha pronosticato argento: non scappa, però almeno un colpo di freno consentiamoglielo. «La chance è ghiotta, non voglio nascondermi, ma ora il problema è concentrare le energie cerebrali su altro. Meno male che ci allenia-
mo tanto e non c’è tanto tempo per immaginare troppo». 70 e 30 Ma una medaglia sarebbe solo emozione, attimo, momento in cui stai sulla luna o dentro la testa c’è anche un altro «dopo», il «dopo» di quando ritorni sulla terra? «Un 70 per cento la prima cosa, un 30 l’altra. Perché le Olimpiadi ti danno successo, visibilità. E nuove possibilità. Penso, per esempio,
a quello che è successo a Montano dopo l’oro di Atene: è riuscito a trovare le persone giuste intorno a sé per dare un seguito a quella vittoria, è stato ed è personaggio, in questi anni l’hanno conosciuto tutti. Ecco, se devo pensare a quel “dopo”, penso a lui. Ma ora meglio non esagerare, meglio stare ancora un po’ a Roma e arrivare a Londra il più tardi possibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’azzurro Riccardo De Luca
Viva gli affari, siamo londinesi. L’Olimpiade ha aguzzato l’ingegno degli abitanti della capitale britannica. Nella patria del capitalismo moderno e della City finanziaria, ci sono tanti modi per sfruttare i Giochi. David Weekes, tassista, ha modificato il suo «cab» nero realizzando una camera da letto mobile: materasso, cuscino, radio, frigo bar, tendine per oscurare i finestrini. Costo: 50 sterline a notte. Non è proprio un prezzo stracciato. «Ma io posso offrire anche un giro della città. La conosco come le mie tasche», racconta David. Si attendono richieste: la mancanza di un bagno, seppure mini, è il vero ostacolo. «Ma se occorre, posso mettere a disposizione quello di casa», spiega David. Tricia Jones, 64 anni, ha invece ristrutturato il capannone del suo giardino nel retro di una casetta nel cuore di Leytonstone — non lontano dalla zona olimpica, 20 minuti in auto o bus — per ricavarne una camera da letto da affittare a 40 sterline il giorno. Copriletto, tappezzeria, tappetino e addobbi vari riproducono rigorosamente la bandiera britannica. C'è persino una riproduzione della torcia olimpica. Non sarà facile trovare un cliente che non tifi Gran Bretagna disposto a trascorrere una notte nel capannone-stanza da letto, ma Tricia si accontenta dei fan di casa: «Io mi rivolgo soprattutto alla mia gente perché so che noi britannici abbiamo un grande spirito di adattamento, ma se dovessero arrivare richieste anche da persone straniere, sono ben accette». Potrebbe anche essere, visti i costi degli alberghi e degli appartamenti. Qualcuno pensava di fare affari affittando le ville da favola a prezzi stratosferici, ma il business sta andando male. La crisi colpisce tutti, anche ricchi e ricchissimi. In Gran Bretagna poi si bada anche al centesimo. La tirchieria scozzese è leggendaria, ma la parsimonia del resto dell’isola non è da meno. Qui si contano anche i penny. Figurarsi quando si tratta di migliaia di sterline.
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TENNIS
Pass non validato I Bryan fermati Il dream team del tennis Usa perde i pezzi già durante lo sbarco olimpico. La c.t. Mary Jo Fernandez scommette:
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femminili, la terza coppia favorita è quella italiana, Errani Vinci, che quest’anno sta facendo benissimo», proclama la veterana Lisa Raymond (legata alla naturalizzata Liezel Huber), con l’assenso delle sorellone Venus e Serena Williams. Che cercheranno di svicolare dal
«Puntiamo all’oro in tutte le prove». Ma i gemelli Bob e Mike Bryan (nella foto a sinistra) vengono stoppati per «pass non validato», dopo l’odissea dagli Stati Uniti, con un gruppo che attende tre ore l’altro, in arrivo dall’aeroporto di Newark. «Oltre alle nostre due coppie
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DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI LONDRA
I GRANDI AZZURRI
Destinazione podio. È sbarcata Tania, uno degli assi d’Italia. La tuffatrice che eccelle sempre. «Finalmente, torno a Londra: sono a destinazione». Com’è sciolta, quanto sorride, che carica mostra questa Cagnotto capace, forse come mai, di dissimulare l’agitazione che spesso l’accompagna prima delle gare. Figuriamoci adesso che è appena sbarcata da Verona col papà-allenatore, con la compagna del sincro Francesca Dallapè (e allenatrice, Giuliana Aor), il trio Rinaldi-Benedetti (padre allenatore, figlio e cugino tuffatori). Dopo il brivido di una goffa scivolata in allenamento, domenica, e prima dell’Olimpiade più importante della carriera (nelle prime tre ha solo raccolto piazzamenti), Tania s’avvia verso il Villaggio olimpico, forte, serena, consapevole. «A
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Tania, due domeniche bestiali l’attendono dai 3 metri: prima in coppia, poi da sola.
«Non vedo l’ora di cominciare, di tuffarmi da un trampolino che mi ha già portato fortuna. Mi auguro davvero di fare ciò che ho fatto a febbraio nelle qualificazioni. La piscina mi piace ed è importante ritornarci, avere un buon ricordo». Non si fa mai mancare niente. Anzi, anche stavolta si presenta a un appuntamento che conta con il brivido...
«Domenica a Bolzano si è trattato di un classico incidente di percorso, ho un’escoriazione sulla coscia destra ma sono cose che capitano in allenamento, sono scivolata buffamente dal trampolino e per fortuna c’è stato solo da ridere, niente di grave rispetto all’incidente in moto di un anno fa prima dei Mondiali. E poi mi devo sempre fare un po’ male prima delle gare, altrimenti non va bene!». In viaggio, quanto ha pensato alle sue gare?
«Ho pensato di tutto e di più, per fortuna è stato un viaggio breve». Che cosa ha messo di di-
BASKET FINISCE 100-78
Anthony show e gli Stati Uniti fanno piccola la Spagna
S Klaus Dibiasi vanta 5 medaglie olimpiche: 3 d’oro (10 metri 1968, 1972, 1976) e 2 d’argento (10 metri 1964, 3 metri 1968) Anthony contro Ibaka REUTERS DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI BARCELLONA
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Non vedo l’ora di tuffarmi da un trampolino che mi ha già portato fortuna
febbraio, quando andammo via da qui con le qualificazioni — racconta Giorgio — dissi che avremmo dovuto sistemare piccoli dettagli. Ora prima di gareggiare dico che le abbiamo sistemate e che abbiamo la coscienza a posto. Con i mezzi che abbiamo, dico che Tania è persino troppo brava». E Francesca: «In volo ci siamo confrontate un po’ sulle gare, lei è più rilassata di me e dice "vedrai andrà tutto bene", io ho bisogno di sentire la tensione per entrare in clima gara. Come sempre proviamo a compensare. E a metterci tutto: grinta, convinzione, sapendo che oltre la Cina ci sono due posti disponibili e dobbiamo giocarcela in tutti i modi questa finale secca: concentrate subito, al cento per cento. E la medaglia non ci sfuggirà».
misto e quindi da tre competizioni. Nella squadra statunitense anche Isner, Roddick, Harrison, Young, McHale e Lepchenko. Domani il sorteggio dei tabelloni di singolare e doppio maschile e femminile (al via sabato), martedì si decidono i misti.
Cagnotto «Attento papà Ora sono pronta al sorpasso» Con una medaglia olimpica supererebbe il padre-allenatore: «Mai sentita meglio» verso in valigia rispetto alle precedenti tre Olimpiadi?
«Ho messo di tutto, le magliette e le foto portafortuna degli amici. Stavolta ho portato davvero di tutto». Tante gare, tanti allenamenti, le medaglie europee: non s’è fatta mancare nulla finora pri-
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ma dei Giochi.
«Tecnicamente sono pronta: sono soddisfatta al cento per cento e non sono mai arrivata a un’Olimpiade così in forma. Almeno ho la coscienza a posto, ho lavorato come avrei voluto, finora tutto ha funzionato come speravo. Poi la gara è un giorno a sé. E quel giorno devo azzeccare proprio tutto». Per poter dire, finalmente...
«...Ho superato papà!».
VI FACCIAMO VEDERE IL VILLAGGIO OLIMPICO E CASA ITALIA Anche le pallavoliste e le tuffatrici sono sbarcate a Londra. Tania Cagnotto, benché reduce da una caduta in allenamento, è apparsa sorridente ed ottimista. A proposito di azzurro, guardate le fasi finali dell’allestimento di Casa Italia e il video che ieri abbiamo girato nel corso di una visita guidata all'interno del Villaggio. Infine, una rievocazione dei primi Giochi di Londra: quelli del 1908 e dell’oro mancato di Dorando Pietri nella maratona
Che patto avete stretto con Francesca?
«Non servono tanto le parole, a questo punto: stiamo contando i minuti. La gara il primo giorno è un vantaggio: se va bene a rompere il ghiaccio, poi potrà andare ancora meglio da sola. Ma siamo tutte lì». Che differenze tecniche vivrà tra la prima gara in coppia e quella individuale?
«Adesso è inutile pensare troppo: al punto in cui siamo arrivati, ciò che è stato fatto ormai non si può rifare». Nel privato, alla fine, quali sono i consigli più importanti di papà?
«Mi dice di stare tranquilla, ma è impossibile, lo so bene. E mi dice pure di non farla più tragica di quel che è.... In fondo sembra un gioco e bisogna pure divertirsi». Non come a Pechino, dove prese un 10 ma rimase a mani vuote...
«Sì, Londra pesa un po’ di più rispetto a Pechino, di cui ricordo ormai solo un lungo pianto dopo quella gara col 10. Queste saranno davvero le gare più importanti della mia carriera perché so di poter fare qualcosa di buono. Dunque un po’ di responsabilità la sento, mi pesa, e non lo nego». Ci pare più sorridente del solito: è un segnale di sicurezza?
«Spero di conquistare gli italiani anche con il mio sorriso...». Il podio, e poi?
«Bisogna lasciare quando si è al vertice: a me piacerebbe lasciare così, non quando non ce la faccio più. Cosa succederà dopo Londra? Salterò con un’altra testa, magari mi diverto e non smetto: di una cosa sono sicura, sono stanca sempre di fare e disfare le valigie». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Giorgio Cagnotto ai Giochi ha vinto 2 medaglie d’argento (3 metri 1972 e 1976) e 2 di bronzo (3 metri 1980 e 10 metri 1972)
S Carmen Casteiner moglie di Giorgio Cagnotto e mamma di Tania, partecipò ai Giochi di Montreal 1976: 19a dalla piattaforma
S Francesca Dallapè a Londra gareggerà con Tania nel sincro da 3 metri: la coppia ha vinto l’argento ai Mondiali 2009 e l’oro europeo nel 2010 e 2011
Carmelo Anthony sceglie la vigilia della partenza per Londra per disputare la miglior partita quest’anno in Nazionale: realizza 27 punti, 23 nel primo tempo, e gli Stati Uniti battono la Spagna 100-78 arrivando ai Giochi con la certezza che se difendono, e costringono gli avversari a perdere tanti palloni (ieri 20), nessuno sulla terra può fermarli. «Avremmo voluto giocare un po’ meglio, ma abbiamo avuto una buona anteprima di quello che potrebbe accadere a Londra se ipoteticamente ci incontrassimo di nuovo dice Pau Gasol, top scorer spagnolo con 19 punti in 23’ -, nel bene e nel male». «Non si possono battere se perdi palloni, tiri male da tre (5/19) e sbagli i liberi (17/30)» ammette Scariolo, comunque soddisfatto, che rinuncia a scoprire le carte e tiene i suoi migliori giocatori sotto i 24’ in campo. La Spagna, dopo 8’, è +10 (23-13). Al 4’ gli Stati Uniti rinunciano all’unico pivot che hanno e giocano con quella che D’Antoni definisce la Banda Bassotti, con Anthony e James a fare i presunti lunghi. Ma neppure LeBron riesce a marcare Ibaka che segna 12 dei primi 20 punti spagnoli ripetutamente servito, da Calderon (8 assist nel primo tempo). Situazione che inizialmente annacqua l’impatto di Anthony in una seratona al tiro, ma che non può durare quando Scariolo, che non può utilizzare Marc Gasol e Sergio Rodriguez, tiene in campo il secondo quintetto. Avanti Il sorpasso Usa arriva do-
po un 12-3 (26-28), il problema della Spagna, più che la difesa, è l’attacco. I campioni d’Europa perdono troppi palloni innescando il contropiede avversario. Così gli Stati Uniti diventano inarrestabili, volano a +13 mentre lo show di Melo continua: va al riposo con 23 punti in 15’ con 5/6 da tre punti. Le cose per i campioni d’Europa si complicano quando Durant, spento nel primo tempo (3 punti, 3 recuperi) segna 10 punti nei primi 3’30" della ripresa. Scariolo, prova una zonetta, che Westbrook si mangia con 7 punti di fila (48-69) ma che poi produce il rientro a -12 della Spagna. A sorpresa, coach K rimanda in campo Kobe (deludente, 6 punti), LeBron e Durant nell’ultimo quarto contro le riserve spagnole. James segna 14 punti, chiude a 25 con 8 assist e 5 recuperi. Gli Stati Uniti sono pronti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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OLIMPIADI -2 CALCIO
LA POLEMICA CANOTTAGGIO
Bertini: «Per ripicca niente Giochi» Non c’è pace per il canottaggio azzurro. Sceso dal doppio pl per il riacutizzarsi di un’ernia, Lorenzo Bertini non ha
preso bene la decisione di non mandarlo a Londra nemmeno come riserva: «Sto recuperando dall’infortunio. Nessuno mi ha detto nulla, ho telefonato alla Fic e mi hanno detto che il mio accredito si era perso. Una scusa risibile. Non vorrei fosse una ripicca perché in Consiglio sto all’opposizione».
Gran Bretagna unita per la prima volta dà il via ai Giochi Alle 17 a Cardiff contro la Nuova Zelanda calcio d’inizio storico per le donne: superate divisioni secolari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Sarà un tocco al pallone il primo atto ufficiale dell’Olimpiade di Londra 2012, la trentesima dell’era moderna. Sembra un omaggio obbligato alla patria del calcio, ma è invece un rituale ormai consolidato, che vede il football precedere di un paio di giorni la cerimonia inaugurale. La partita Gran Bretagna-Nuova Zelanda è il primo evento assoluto della terza Olimpiade londinese ed un inno all’unità di un Paese diviso in macroregioni, ma capace di compattarsi in nome dello sport. Si gioca a Cardiff, capitale di un Galles assimila-
to e tranquillo, lontano dai sogni d’indipendenza della Scozia dove nel 2014 si terrà un referendum per decidere il futuro della nazione, o dall’equilibrio precario dell’Irlanda del Nord, dove la pace degli ultimi anni è stata raggiunta dopo decenni di bombe e morti. Giochi al femminile Quello di og-
gi non è un semplice preambolo. Oggi è già Olimpiade. Il torneo di calcio è qualcosa di importante in Gran Bretagna: domani, nel debutto della squadra maschile a Manchester contro il Senegal, è annunciato il tutto esaurito all’Old Trafford, il teatro dei sogni del Manchester United. Ma il fatto che ad aprire la scatola dei Gio-
Medaglie
L’unione non aiuta il merchandising: è un insuccesso la vendita delle maglie britanniche A Old Trafford domani tutto esaurito per la squadra maschile contro il Senegal
Caso Selsouli: il Cio ammette l’inchiesta All’indomani della notizia, riportata da «L’Équipe», sulla positività della leader mondiale 2012 dei 1500 Mariem Selsouli
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Che debutto
La squadra femminile britannica prima dell’amichevole con la Svezia della scorsa settimana REUTERS
DOPING ATLETICA
DOMANI GLI UOMINI
chi sia la nazionale britannica femminile, all’esordio assoluto in un’Olimpiade, ha un valore particolare. E’ l’ennesimo messaggio che questi Giochi saranno donna: la metà degli atleti è di sesso femminile. E nella gara successiva, Camerun-Brasile, vedremo sul palcoscenico Marta Vieira da Silva, 26 anni, la miglior calciatrice del mondo, Pallone d’Oro nel 2010. Si discute se sarà l’Olimpiade di Bolt o di Phelps. I britannici sognano una volata d’oro di Mark Cavendish. Il presidente statunitense Obama è pronto a presentarsi alla finale di basket dell’ennesimo Dream Team. L’Italia tifa per la nazionale di pallavolo. Le cronache del calcio mercato saranno ingolfate di giocatori brasiliani e spagnoli presenti quassù a Londra. Ma intanto stasera in copertina ci vanno Marta e la città delle donne. Poi toccherà alle statunitensi e alle giapponesi, campionesse del mondo: anche l’Estremo Oriente al femminile sta scoprendo il fascino del calcio. Unica bandiera Le suggestioni
di questo battesimo non finiscono qui. C’è anche la Gran Bretagna che, divisa in diverse discipline tra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, si ritrova sotto un’unica bandiera ai Giochi. Non è un’impresa facile. Il merchandising, ad esempio, va male: la vendita delle maglie si sta rivelando un insuccesso. Un bagno da 2 milioni di sterline. Ma l’impresa di tenere un Paese unito richiede anche questi sacrifici, seppur con tutte le contraddizioni di una Gran Bretagna dove l’Inghilterra continua ad essere la nazione privilegiata. Sedici giocatrici su diciotto della nazionale di calcio guidata da Hope Powell sono inglesi: le due eccezioni sono le scozzesi Ifeoma Dieke e Kim Little. Nel calcio maschile, affidato a Stuart Pearce, l’uomo che ha detto di no a David Beckham, ci sono tredici inglesi e cinque gallesi, tra i quali Ryan Giggs, il fuoriclasse che coltiva il sogno di prendersi a 38 anni con la nazionale britannica quello che la debolezza della sua nazionale gli ha negato a Mondiali ed Europei. L’Olimpiade potrebbe rappresentare il grande risarcimento per un fuoriclasse che da due decenni rappresenta il Manchester United. Londra 2012 è anche questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CORSA ALL’ORO DEGLI STATI UNITI
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Usa, una potenza
Brasile, che sfida
Giappone iridato
Svezia in ascesa
Gli Usa (in foto il portiere Solo) restano una potenza grazie a 13 milioni di praticanti. Cercano la conferma
Battuto nella finale di Pechino, il Brasile di Marta (foto Ap) sogna la grande rivincita e il titolo olimpico.
Il Giappone è campione mondiale. La stella è il bomber Homare Sawa (a sinistra, foto Ap), 75 gol in 167 gare.
Occhio alle svedesi (la Schelin nella foto Afp), terze al Mondiale del 2011 e alla quarta partecipazione olimpica.
Il torneo olimpico femminile parte oggi a Cardiff con Gran BretagnaNuova Zelanda (alle 17, ora italiana), a seguire CamerunBrasile (19.45) sempre per il girone A.
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(Mar), ieri Nawal El Moutawakel — connazionale e membro Cio, prima donna musulmana oro ai Giochi nei 400 hs a Los Angeles 1984 — ha ammesso che sull’atleta è in corso un’inchiesta. «Contavamo molto su di lei, ma al momento non abbiamo altre informazioni».
GRAN BRETAGNA QUASI UNITA
Ma 14 «ribelli» nordirlandesi hanno detto no
A Coventry si giocano GiapponeCanada (18) e SveziaSudafrica (20.45) per il girone B. A Glasgow per il gruppo C, Usa-Francia (18) e ColombiaCorea del Nord (20.45). La formula prevede quarti (passano le prime due di ciascun girone e le due migliori terze), semifinali e finale. Gli Usa, oro a Pechino, restano favoriti, ma occhio al Giappone campione del mondo, al Brasile del bomber Marta (miglior calciatrice al mondo) e alla Svezia. Sudafrica e Camerun le outsider di un torneo in cui di solito vengono rispettati i pronostici. Uomini Domani in campo anche gli uomini. All’Old Trafford di Manchester c’è Gran BretagnaSenegal, con Giggs, idolo di casa, capitano della nazionale affidata a Stuart Pearce. Annunciato il tutto esaurito, anche se il maggiore invenduto di Londra 2012 riguarda proprio il calcio.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
La squadra olimpica della Gran Bretagna è lo specchio fedele di un Paese di 62 milioni di abitanti che rappresenta una federazione composta da tre nazioni (Inghilterra, Scozia e Galles) e dall’Irlanda del Nord. I 542 atleti sono così suddivisi: 453 inglesi, 53 scozzesi, 30 gallesi e 6 nordirlandesi. I non inglesi sono 89, il 17% dell’intera squadra e anche in questa percentuale viene rappresentata la suddivisione della popolazione, composta all’84% da inglesi e al 16% dal resto della Gran Bretagna. Difficoltà Scozia e Irlanda del Nord hanno fatto
ostruzionismo. Nell’autunno del 2014 si terrà il referendum sull’indipendenza della Scozia. L’esito è incerto e anche per questo motivo il partito che vuole la nascita dello stato scozzese ha ostacolato il progetto del team olimpico britannico. Nell’Irlanda del Nord, c’è la secolare divisione tra protestanti e cattolici: ai 6 che indosseranno la maglia della Gran Bretagna (disegnata, come tutte le divise, da Stella McCartney, stilista e figlia del Beatles Paul) si contrappongono i 14 che hanno scelto – politica e regolamenti sportivi lo consentono – di rappresentare l’Irlanda. I 30 gallesi sono una cifra record, che supera quella del 1908. Ma anche qui siamo nella regola: i gallesi sono la nazione più assimilata. Solo il 13% parla il gaelico. L’Inghilterra non è un nemico.
In alto la Union Jack, sotto a sinistra Ryan Giggs con la divisa olimpica, a destra Stella McCartney ANSA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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OLIMPIADI - 2 CICLISMO
DOPO IL TRIONFO AL TOUR
La Regina a re Wiggo «I miei complimenti» Per Bradley Wiggins (foto Bettini), primo britannico a vincere il Tour, sono arrivate le congratulazioni della regina
Elisabetta: «Le invio i più sentiti complimenti. Il suo storico risultato, con la conquista della vittoria in questo prestigioso evento, è un grande riconoscimento per gli sforzi compiuti da lei e dai suoi compagni». Wiggins è una delle grandi stelle dei Giochi.
Il principe Carlo e Camilla al via Sabato, la prova in linea degli uomini (250 km) si disputa su un percorso reale. Partenza e arrivo a The Mall, il vialone che
RIECCO NIBALI «Non è così scontato che si arrivi allo sprint...» Il siciliano 3˚ al Tour: «Nessuna delle nostre gare ha il prestigio dei Giochi. Punto a una grande corsa» Q Vincenzo Nibali, 27 anni: 3˚ nel 2010 e 2˚ nel 2011 al Giro; 1˚ alla Vuelta 2010; 3˚ al Tour 2012 LUCA BETTINI
PIER BERGONZI twitter: @pierbergonzi
«Non vedo l’ora di arrivare a Londra. Non vedo l'ora di ritrovarmi in quel misto di euforia e concentrazione che è il Villaggio». Vincenzo Nibali, dopo essersi confermato con il podio del Tour de France, sarà capocomitiva della Nazionale olimpica. A 27 anni, il siciliano è ormai l’uomo di riferimento del nostro ciclismo. Il percorso che sabato assegnerà una delle prime medaglie d'oro della 30ª Olimpiade è giudicato da velocisti. Noi partiremmo quindi battuti di fronte a uomini jet come Cavendish, Goss, Sagan e Greipel... Paolo Bettini ha perciò costruito una squadra movimentista che si affida all’estro e alla tenuta di Paolini e Pinotti, allo spunto veloce di Viviani e Modolo e alla personalità di Nibali. Rispetto al suo ruolo, lei è molto chiaro.
«Non è così scontato che si arrivi allo sprint. Sono uscito dal Tour in ottime condizioni e punto a fare una grande corsa. Dobbiamo ancora parlare di ruoli, ma credo che Bettini avrà per me un occhio di riguardo... Non rinuncio a priori alle mie ambizioni. Se invece la corsa restasse chiusa fino all’ultimo giro, mi metterò a disposizione degli azzurri più veloci. Diciamo che a quel punto darei quello che spero di ricevere al Mondiale di
l’incontro
LUCA GIALANELLA
Quattordici azzurri a Londra. Un solo pistard, Elia Viviani, che cercherà una medaglia nell’Omnium. Proprio il veronese, 23 anni, è il simbolo della nuova generazione che meglio incarna la filosofia vincente: strada e pista. Con sacrifici personali enormi, con obiettivi (e soldi) messi in un angolo soltanto per la passione, vera, di girare nei velodromi. Quella che non sempre viene capita da società e atleti. E lo sa benissimo Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo e vicepresidente mondiale, a capo di
porta a Buckingham Palace. Un tratto in linea di circa 100 km, poi 9 giri di Box Hill, la collinetta a ovest di Londra, e quindi rientro nella capitale. Alla partenza ci saranno Carlo d’Inghilterra, principe di Galles ed erede al trono, e la moglie Camilla. In gara 145 corridori di 63 nazioni
SABATO
E da piccolo che cosa guardava delle Olimpiadi? Qual è il suo ricordo?
«Da Atlanta in poi, ne ho piena memoria. Al di là delle gare e dei risultati, mi ha sempre affascinato la cerimonia inaugurale. Sfilare nello stadio è il sogno di ogni sportivo. Purtroppo, anche questa volta non potrò vivere quel momento perché la mattina dopo noi saremo già in gara». Eh già, sabato si corre la prova in linea. Cavendish è anche il suo favorito?
«Se ci sarà volata, è certamente il numero uno dei pronostici. Ma Sagan, il mio compagno nella Liquigas, può dargli molto fastidio. E comunque non sono così convinto che si finirà allo sprint. All’Olimpiade saltano le logiche tradizionali. Il gruppo è meno folto e le squadre Nazionali hanno al massimo 5 atleti in gara». Ci saranno però alleanze trasversali di corridori della stessa squadra di club. Gli Sky, ad esempio, saranno tantissimi.
«
A Pechino in mensa mi capitava di incontrare Nadal. E che emozione vivere il Villaggio
Non c’è il rischio che anche lei finisca per tirare la volata a Sagan?
Viviani, test a Montichiari Elia Viviani, l’unico pistard per i Giochi, si è allenato ieri pomeriggio nel velodromo bresciano di Montichiari: presente il c.t. Marco Villa, l’uomo di fiducia del veronese. Viviani, 23 anni, 6 vittorie nel 2012, correrà sabato la prova su strada e, il 4 e 5 agosto, l’Omnium: 6 gare in due giorni BETTINI
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I NUMERI
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le maglie azzurre di Nibali. Olimpiade: Pechino 2008 (ritirato). Mondiali: 2007 (riserva) e 2010
Valkenburg, su un tracciato molto più selettivo». Nibali, lei è alla seconda Olimpiade. Farà un po’ da capogita...
«Di Pechino mi sono rimasti dentro i giorni al Villaggio. In mensa mi capitava di pranzare accanto a Rafa Nadal e ho legato con giganti del nostro sport come Cassina e la Vezzali. E poi l’emozione del podio olimpico. Nessuna delle nostre gare ha il prestigio della gara olimpica. Chi la vince, resta campione per quattro anni e resta leggenda per sempre».
«Peter è un mio compagno, ma lo è anche Viviani. No, io non mi confonderò». Avere come c.t. un olimpionico aiuta?
«Certo! Soprattutto se il campione è Bettini, uno di noi con tanta, tantissima esperienza. A Pechino abbiamo corso insieme. Paolo sa come parlarci e come motivarci». Il prossimo anno dovrebbe passare all’Astana: per provare a vincere il Giro o il Tour?
«Mancano ancora alcuni dettagli, ma dovrebbe essere così. Aspetto di conoscere i percorsi e prenderò la decisione con la squadra. Il Giro d’Italia è la corsa che mi ha lanciato e ci tornerei molto volentieri. Certo che il prossimo anno il podio non mi basterebbe più. Sono già salito sul terzo e sul secondo gradino del podio. Dovrò puntare al gradino più alto».
Renato Di Rocco, 65 anni, in visita alla Gazzetta dello Sport, davanti alla celebre foto dello scambio di borraccia tra Coppi e Bartali BETTINI
Oggi alle 15.30, a Cavenago Brianza, presentazione della squadra azzurra maschile impegnata a Londra sabato nella prova in linea (250 km) e mercoledì 1 agosto nella crono (44 km). Oltre a Nibali ci saranno Sacha Modolo, Luca Paolini, Marco Pinotti (che farà anche la crono), Elia Viviani (strada e pista) e Matteo Trentin (riserva)
S Bronzini a Livigno Ancora un giorno di allenamento a Livigno per le azzurre del c.t. Salvoldi: la 2 volte iridata Giorgia Bronzini, la tricolore Noemi Cantele, Tatiana Guderzo e Monia Baccaille. Domani sera si vola a Londra: domenica gara
S Bravo Napo (n.li) Al Giro di Vallonia (Bel), bis di Danilo Napolitano (Acqua& Sapone) nella quarta tappa. Leader Giacomo Nizzolo (RadioShack): oggi la conclusione
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Di Rocco lancia un team Continental «Così cresceremo i giovani verso Rio» un movimento che con iniziative educative e anche culturali sta cercando di cambiare pelle. Come «Pinocchio in bicicletta» o le uova di Pasqua alle premiazioni, invece delle coppette invocate più dai genitori che dai bambini. Le scuole di ciclismo o di mountain bike, il boom delle ragazzine che fanno anche ciclocross, l’accordo con il Wwf per pedalare nei parchi. Da due anni, poi, il velodromo coperto di Montichiari aiuta moltissimo anche i professionisti. «Certo, se guardo alle cifre della Gran Bretagna, che cosa posso rispondere? Hanno già un investimento di 60 milioni di sterline (80 milioni di euro) per arrivare fino all’Olimpiade di Rio
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CINQUE AZZURRI
de Janeiro 2016. Però i nostri ultimi anni a livello giovanile sono stati ottimi, i semi ci sono, abbiamo tanti ragazzi e ragazze in gamba, dobbiamo crescerli e non perderli, la nuova generazione è molto completa. Il problema è meno sentito in campo femminile, lì i corpi militari ci aiutano molto, ma gli uomini no, non si accontentano più dello stipendio da militare, non basta più entrare nella Forestale, anche se portano a casa 1600-1800 euro, vogliono il professionismo. E allora entro la fine dell’anno nascerà una squadra Continental della federazione, il braccio operativo del club Azzurro, un’Accademia del ciclismo nella quale fa-
remo confluire 10-12 atleti, dagli juniores in su. Faranno strada e pista, avranno uno sbocco, l’Olimpiade, e poi il grande ciclismo». Di Rocco parla anche, dopo Londra, di una nuova struttura tecnica, di centralizzare le squadre nazionali «sotto la gestione di un manager sportivo: penso a Dino Salvoldi, che in tanti anni ha inventato un modello vincente nel ciclismo femminile». E poi un secondo velodromo coperto, «nascerà in provincia di Treviso, il governo ha confermato il finanziamento alla Federazione, 2 milioni di euro all’anno per 15 anni». Intanto domani si parte per Londra: «Tre medaglie ci possono stare, 1 o 2 dalla strada, 1 o 2 da mountain bike e pista. Sabato, a vedere i professionisti, ci saranno due milioni di persone. In ogni caso, un bellissimo spot per il ciclismo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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OLIMPIADI LONDRA -2
INIZIATIVA
Venerdì il Big Ben farà 42 rintocchi Il Big Ben rintoccherá 42 volte dalle 8.12 alle 8.15 di venerdì mattina per segnare l'apertura dei Giochi insieme alle migliaia di
campanili delle chiese di Londra e di tutto il Paese, e dei trilli dei campanelli delle biciclette di tutti quanti vorranno unirsi a «All the bells», «Tutte le campane». È la prima volta che il Big Ben cambia la sua routine di rintocchi dal 1952, quando risuonò 56 volte per i funerali di re Giorgio VI.
trambe chiederà sostegno per la sua Fondazione che si occupa di lotta all’obesità infantile. Ci saranno la cancelliera Merkel e la presidentessa del Brasile Rousseff, il presidente afghano Karzai e il primo ministro russo Medvedev, mentre il presidente Putin, cintura nera di judo, potrebbe venire ad assistere a qualche gara. Non mancherà neppure Bill Gates. E il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, farà il tedoforo.
ANCORA PER LE FALKLAND
Argentina, dice no la presidentessa L’ombra delle Isole Falkland sui Giochi: la presidentessa argentina Cristina Fernandez de Kirchner non parteciperà alla
Parterre de roi
Muhammad Ali primo tedoforo Usa di Salt Lake City 2002: ad Atlanta ’96 aveva acceso il braciere EPA
La carica dei 110 accende Londra con il grande Ali Capi di stato e di governo da tutto il mondo all’inaugurazione. Attesa per Muhammad DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI LONDRA
Lo sport che si fa mondo globale. Politica, economia, cultura: dietro le fatiche degli atleti, nelle hall degli hotel di lusso, nei palazzi di chi conta davvero o nelle ambasciate, i giorni dell’Olimpiade si trasformano nell’occasione di meeting che spesso neppure la diplomazia ai più alti livelli riesce a mettere in piedi. Vertice mondiale Potenza di un
evento che soprattutto durante la cerimonia d’apertura accoglie in tribuna, gomito a gomito, capi di stato e di governo da tutti gli angoli del pianeta. Ad Atene erano 48, a Pechino 82, venerdì a Londra arriveranno
Paesaggio rurale: prove di cerimonia di apertura all’Olympic Stadium
forse in 110 e qualcuno ha buttato lì che tra un fuoco d’artificio e un balletto si potrebbero organizzare almeno cinque G20 differenti. Ci sarà Michelle Obama (ma non il marito), che durante il soggiorno britannico incontrerà la Regina e Samantha Cameron, moglie del primo ministro britannico, e ad en-
Restano i misteri sulla cerimonia: la principessa Anna sarà l’ultimo tedoforo?
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cerimonia inaugurale dell’Olimpiade. Il suo no è uno schiaffo al Foreign Office che si era vantato della più vasta partecipazione di leader mondiali nella storia olimpica. Ufficialmente nessun riferimento esplicito alle Falkland nel rifiuto, ma il collegamento è stato immediato.
NEL VILLAGGIO OLIMPICO
Atleti siriani blindati Palestinesi, che orgoglio GENNARO BOZZA LONDRA
LA REGINA ELISABETTA II Sovrana del Regno Unito 86 anni, è stata incoronata il 2 giugno 1953, quando ne aveva 27
MICHELLE OBAMA First Lady degli Stati Uniti 48 anni, moglie del presidente Barack, eletto il 4 novembre 2008
VLADIMIR PUTIN Presidente Russia 59 anni, eletto per la terza volta nel 2012. È stato anche Premier
Il Più Grande Intanto il comitato
organizzatore ha chiesto alla famiglia la disponibilità di Muhammad Ali a portare la fiaccola in uno degli ultimi tratti, quindi dentro lo Stadio. Il Più Grande è già a Londra, dove sarà l’anima di un paio di grandi eventi benefici. Il più importante stasera al Victoria and Albert Museum, dove sarà premiato nel gala della Fondazione «Sport for Peace» quale icona dei valori olimpici. Ospiti d’onore Brad Pitt e Angelina Jolie, l’attuale campione del Mondo dei massimi Wladimir Klitschko, l’attore Christopher Lee e Bob Geldof. Pagando 100.000 sterline ci si può sedere al tavolo dei vip, fare una foto con Ali e incontrarlo allo Stadio venerdì. Troppo? Con 2.500 vi riservano un posto in fondo alla sala. Per meno, accontentatevi di vederli da fuori.
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DAL NOSTRO INVIATO
I segreti della cerimonia Nessu-
no di loro, però, apparterrà ai 50 eletti che avranno l’onore di sedere al fianco alla Regina: per evitare pericolose disparità, sono stati scelti, oltre alla Famiglia Reale, il Premier britannico Cameron, quelli di Scozia, Nord Irlanda e Galles nonché i membri più influenti del Cio. Ieri, almeno 60.000 persone hanno assistito alla prova generale della cerimonia, mentre sui maxischermi il regista Danny Boyle invitava tutti a twittare, fotografare, andare sui social network ma senza svelare il segreto finale. Dura, nell’era della Rete tutto e subito: così, si sa che Paul McCartney suonerà «Hey Jude» e che alcune coreografie saranno ispirate a Harry Potter, Mary Poppins, all’Agente 007. Peraltro, il mistero meglio conservato rimane quello sul nome del tedoforo che accenderà il tripode: secondo gli ultimi rumors, potrebbe essere la principessa Anna, che partecipò ai Giochi di Montreal ’76 e cancellerebbe le polemiche nate intorno alla scelta di Thompson, Redgrave o Beckham (che avrà un ruolo chiave nella cerimonia d’apertura).
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ANGELA MERKEL Cancelliere Germania 58 anni, in carica dal 2005. Prima donna a ricoprire questo ruolo
BILL GATES Fondatore di Microsoft 56 anni, uomo più ricco del mondo dal 1995 al 2007 e nel 2009
I giornalisti entrano nel Villaggio olimpico come cavallette affamate. È una delle due sole visite autorizzate dal Cio. I dirigenti siriani, per sicurezza, mandano i loro 10 atleti (6 uomini e 4 donne) ad allenarsi proprio in quelle ore. Sono arrivati la sera prima, sono stati blindati, nessuno è riuscito a parlare con loro, nemmeno gli altri atleti. Misteriosi per il momento i loro appartamenti, nessuna bandiera in vista. L’unica dichiarazione ufficiale arriva da Samih Moudallal, membro Cio in rappresentanza della Siria, che assicura: «Si sono allenati senza problemi». Afghanistan E sempre in tema di Paesi senza pace, ecco gli afgani, più rilassati. La loro punta è Rohullah Nikpai, bronzo 2008 nel taekwondo, prima medaglia olimpica dell’Afghanistan in assoluto, premiato dal presidente Karzai con un appartamento e un’auto. Ma l’attenzione è anche sull’unica donna della squadra, Tahmina Kohistani, che gareggia nei 100 metri in atletica. Lei dice: «Rappresento un Paese in cui ogni giorno ci sono persone che si fanno esplodere in attentati suicidi. È importante che all’Olimpiade ci sia una ragazza che arriva da lì». Palestina Un altro Paese martoriato è la Palestina, che manda 5 atleti ai Giochi. Ovviamente, l’obiettivo non è una medaglia. Il responsabile per l’informazione, Muntaser Dkaidek, dice: «Vogliamo incontrare altri popoli, mostrare la nostra bandiera a tutto il mondo, far vedere che siamo una Nazione, chiediamo sostegno a tutti». E l’attaché della squadra olimpica, Jaber Zomlot, fa notare: «Problemi ce ne sono stati, qualcuno si allena in Egitto, altri a Gaza, altri nella West Bank. Comunque, fra un mese, fra un anno o fra 10 anni, la pace arriverà, noi ci crediamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CURIOSITÀ MENTRE STATI UNITI E CINA ANNUNCERANNO IL LORO ALFIERE SOLO NELL’IMMEDIATA VIGILIA
Dunford, il keniano bianco preferito alle «gazzelle» Il Paese degli assi della corsa ha scelto il nuotatore che s’allena in Italia come portabandiera DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI LONDRA
L’orgoglio di portare la bandiera. E una tradizione che gli americani continuano a rispettare: tenere nascosto il nome sino all’ultimo. Finendo per contagiare la Cina, che nel 2008 «battè» nel medagliere d’oro la storica potenza. Dun-
que, nessun sussurro dal fronte americano; pochi ma chiari sussurri da quello cinese (l’ostacolista Liu Xiang sarebbe in vantaggio sul nuotatore Sun Yang, che sarà subito impegnato nei 400 sl): «Avrete una piacevole sorpresa quando il nome sarà annunciato — si trincera il capo delegazione Xiao Tian —. Il portabandiera dovrebbe ben rappresentare l’immagine della Cina. Dovrà aver fatto record nello sport, essere alto, bello e famoso». La scelta potrebbe cadere su Yi Jianlian, ala dei Dallas Mavericks di Nba, ma c’è chi protesta perché quattro anni fa il portabandiera fu un altro cestista, il mito Yao Ming.
Donne Un’autocandidatura sta mettendo in crisi l’Australia: Natalie Cook, alla quinta Olimpiade, rivendica il diritto a guidare la sfilata di venerdì, buttandola sulla parità uomo-donna: «Se sarà scelto un uomo — lamenta la giocatrice di beach volley —, sono pronta a sedermi per terra, in segno di protesta. Scegliere ancora un uomo sarebbe una decisione sensa senso, in 4 Giochi ho sfilato dietro Hoy, Gaze, Beashel e Tomkins, ora tocca a una ragazza». Ce n’è per riaccendere la polemica sulla discriminazione dei sessi, dopo che le donne sono state fatte volare in economy anziché in business come gli uomini. Così il Qatar sembra
dare una lezione all’Australia con Bahiya Al-Hamad, la prima donna e prima portabandiera.
lo seguono una dieta molto salutista da quando hanno scoperto dei semi di una pianta grassa del deserto americano che, sciolti in acqua, garantiscono sali e proteine». Jason adora la sua Nairobi, ma anche Mombasa: «Quando torno a casa adoro rilassarmi surfando sull’Oceano: la natura della mia Africa è totalizzante. Sono in forma, e più esperto dopo il 4˚ posto dei Mondiali». Jason aprirà un’accademia per insegnare nuoto ai ragazzini keniani, e intanto pensa a sfidare Phelps nei 100: «Nuota come lui — chiosa il tecnico — ma è più esile e gli manca un po’ il finale, ma un pensiero al podio lo fa».
Keniano Dal Qatar al Kenya. E a
Jason Dunford, che è bianco, fa il nuotatore e s’allena col fratello David in Italia a Lignano con Andrea Di Nino. Il delfinista davanti ai fenomeni che corrono nella Rift Valley è una sorpresa non da poco. «Sono orgoglioso di essere keniano e qui a Londra voglio regalare la medaglia al mio Paese» fa il kenyano che studia all’Università di Stanford. «Da noi stanno bene — dice Di Nino — ma non hanno imparato l’italiano, certo quando si tratta di andare a pranzo sono contenti...». Jason e il fratel-
Jason Dunford, 25 anni AFP
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OLIMPIADI -2 ATLETICA
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI LONDRA
Con i suoi 38 anni suonati è il più anziano della squadra azzurra d’atletica, capitano non per caso. Con i suoi 122 chili è addirittura l’atleta più pesante tra i 290 che compongono l’intera delegazione tricolore. Nicola Vizzoni, martello in spalla e calli alle dita delle mani, dopo Sydney 2000 (argento), Atene 2004 (finalista) e Pechino 2008 (primo escluso dall’atto conclusivo tra mille polemiche), si appresta a disputare la quarta Olimpiade (qualificazione il 3 agosto, domenica 5 l’eventuale finale). Insomma: ha esperienza da vendere e una maturità — non solo agonistica — con pochi eguali. Eppure... eppure, Nicola il gigante dal capello brizzolato, resta un cocco di mamma. Per rendere l’idea: a Londra ci sarà anche la signora Elvia, 68 anni ben portati, per la prima volta al seguito del figliolo in una gara a cinque cerchi. «E da capitano — scherza lui — le farò fare il giuramento e la costringerò alla matricola... Quand’ero ragazzino, insieme a papà Gianfranco e a mio fratello Massimo, mi accompagnava di campo in campo, non c’era pedana della Toscana che non avesse frequentato insieme a me. Poi, nel tempo, mi ha seguito di meno e solo raramente all’estero. Ma mi porta fortuna: quando ha debuttato in una grande rassegna internazionale, agli Europei di Barcellona 2010, ho vinto l’argento come dieci anni prima a Sydney». Regali Quello tra Nicola e mamma Elvia è un rapporto saldo e consolidato. «Mi ha sempre aiutato e supportato — dice lui — qualsiasi cosa facessi. Soprattutto non mi ha mai messo addosso pressioni e mi ha sostenuto anche nei momenti più difficili. In famiglia, con i miei, sto benissimo e sono fiero di affermarlo. Tanto è vero che, pur essendo fidanzato con Claudia (l’ex giavellottista azzurra Coslovich, ndr) da una vita, solo da un annetto ho lasciato la casa di Marina di Pietrasanta dove sono cresciuto per trasferirmi con lei a Camaiore. Ma il più delle volte mi alleno al solito campo e a pranzo spesso ci vediamo. È una casalinga dinamica e intraprendente. Fosse per lei, avrebbe tutti i giorni la valigia pronta. Di mio, di ritorno da una trasferta, cerco sempre di regalarle qualcosa. Dai re-
ATLETICA IL GIAMAICANO
Bolt: «Le sconfitte con Blake mi hanno svegliato A Londra diventerò il più grande»
«È arrivato il mio momento». Così Usain Bolt, ieri, in un’intervista al sito del Guardian: «Qui mi distinguerò da tutti gli atleti del mondo». Il giamaicano è ottimista, nonostante le due sconfitte nei 100 e 200 da Blake ai Trials. «Fa sempre bene perdere, ti risveglia — ha detto —. A ogni seduta
d’allenamento mi miglioro». Secondo il suo allenatore, Glen Mills, «Bolt tenterà di abbassare ancora il record dei 100. Lui sa che il suo limite è 9"4, mentre 9"2 è impossibile». Intanto ieri c’è stato l’ultimo test a Trento per tre azzurri in partenza per Londra. Nei 3000 Daniele
Meucci ha chiuso in 7’54"79. «Sono contento, era il tempo che cercavo in proiezione 10.000 ha detto speravo di essere più brillante negli ultimi 300, ma sono carico di lavoro ed ho il tempo di smaltire». Nei 3000 femminili 8’56"01 di Silvia Weissteiner, mentre Yuri Floriani ha chiuso i 1500 in 3’44"46.
Vizzoni, martelli e mattarelli «Mamma mi prende per la gola» Nicola è il gigante della spedizione azzurra, ma Elvia sa come farlo felice: «Da bimbo lo portavo alle gare, ora lo sazio con due etti e mezzo di carbonara» CAMPIONI IN PEDANA E IN CUCINA
IL BRITANNICO
Caso Idowu: «Deve spiegare il forfeit al camp» Mentre la gara del martello di Nicola Vizzoni perde per problemi alla schiena il bielorusso Vadim Devyatovski, argento a Pechino 2008 e a 79.60 in questa stagione, uno dei possibili protagonisti del triplo di Fabrizio Donato e Daniele Greco è al centro di polemiche. Il comitato olimpico britannico, per voce del responsabile sanitario Ian McCurdie, ha chiesto a Phillips Idowu un referto medico che giustifichi l’assenza dal camp federale in Portogallo. Il 33enne, afflitto da problemi a un’anca, nella stagione ha gareggiato solo tre volte e non si vede dalla tappa di Diamond League del 2 giugno. L’ultima rinuncia al meeting di Londra di 10 giorni fa. «Phillips è deluso e sorpreso dalla richiesta ha detto il suo agente Jonathan Marks ma non avrà problemi a fornire quel che gli verrà chiesto». L’atleta sarebbe rimasto ad allenarsi a Londra per farsi trattare da un fisioterapista personale.
Lo «scambio di attrezzi» tra Nicola Vizzoni, 38 anni, e la mamma Elvia. In basso a destra, l’azzurro in gara a Sydney 2000, dove fu argento con 79.64 EPA
«Ho appoggiato Nicola per atletica e judo. Nel calcio invece ero un po’ più perplessa» Ai Giochi il 38enne avrà il tifo dei genitori e della fidanzata Claudia Coslovich
centi Europei di Helsinki, per esempio, le ho portato un ciondolo. Papà, invece, ha la collezione delle polo delle varie manifestazioni internazionali a cui ho partecipato». F.1 «Nicola — sostiene mamma Elvia — è proprio un bravo ragazzo, obbediente e pronto ad ascoltare consigli. È così sin da quando andava a scuola, fino al diploma tecnico. Ha sempre messo impegno in tutto quel che ha fatto. Ho creduto in lui quando, da ragazzino, s’è dato alle arti marziali e quando ha cominciato a lanciare quella strana palla appesa a un filo.
Solo quando ha provato col calcio ero un po’ perplessa: è sempre stato un po’ robustetto... Non che sia un mangione. Ma se gli preparo la pasta carbonara, il suo piatto preferito, è tutto felice e ne arriva a ingurgitare fino a due etti e mezzo. Quando ha del tempo libero si scatena al pc, a far foto e a seguire la Fiorentina e la Ferrari. Più volte siamo andati insieme a Montecarlo per il Grand Prix. Come lui, pallone a parte, anch’io amo tutti gli sport». Amici Il viaggio di due anni fa a
Barcellona resta indimenticabile. «È stata un’esperienza stra-
ordinaria — si emoziona — ancora oggi, ogni tanto, mi domando se quel giorno l’ho veramente vissuto. Ho ricordi ovattati, come se fossi stata su una nuvola. Mi parve il coronamento di tanti sacrifici. E invece Nicola è ancora qui, pronto a una nuova Olimpiade. Essere in quello stadio sarà travolgente. Anche perché lui ci sarà come rappresentante di un fantastico gruppo di amici. Li conosco tutti, anche quelli del passato, da Enrico Sgrulletti a Loris Paoluzzi: i più giovani di oggi, col campo di allenamento a 500 metri da casa, spesso sono a pranzo in giardino da me. Le
nostre porte son sempre aperte, siamo una famiglia allargata. Poi, naturalmente, c’è Claudia: è bello vederla ora nel ruolo di allenatrice, anche del neo campione italiano di giavellotto, Giacomo Puccini. Nicola l’ha conosciuta in un raduno a Tirrenia nel 1996. Andavamo a trovarlo, così l’abbiamo presto incontrata pure noi». Saranno insieme anche a Londra: a soffrire in tribuna, mentre Nicola il gigante dal capello brizzolato, cocco di mamma, tenterà di spedire quella strana palla appesa a un filo il più lontano possibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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OLIMPIADI LONDRA -2
INFORTUNATO PESI
Aramnau out: fu oro a Pechino nei 105 kg Il bielorusso Andrei Aramnau, oro a Pechino nei 105 kg dei pesi (foto AFP), non difenderà il titolo. La stampa di Minsk parla di
un «infortunio muscolare a una coscia». Era stato fuori dalle gare due anni per guida in stato di ebbrezza. Alla tiratrice irachena Nour Jassim ieri è stata confiscata la pistola all’aeroporto di Dubai. Lei ha proseguito per Londra e spera che, come promesso, la pistola le sia inviata oggi.
GIUSTIZIA SPORTIVA
Già due casi al Tas insediato a Londra Il Tas, il tribunale arbitrale dello sport, si è insediato a Londra, ed è già stato investito di due casi. Uno riguarda Alexander
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Peternell, sudafricano dell’equitazione, che si è appellato perché escluso dai Giochi dal suo comitato olimpico. L’altro caso, analogo, riguarda il pugile irlandese Joe Ward, a sua volta lasciato fuori squadra, e quindi poi sopravanzato da rivali di classifica inferiore.
Corsa Coni, Pancalli è con Pagnozzi Dopo la candidatura di Malagò, emerge la scelta del n.1 del Cip: farebbe il segretario generale RUGGIERO PALOMBO
Il 5 luglio la discesa in campo di Lello Pagnozzi. Lunedì scorso quella di Giovanni Malagò. Oggi, nuovo ma certo non ultimo atto della corsa elettorale per il Coni del quadriennio 2013-2016: Luca Pancalli, presidente dei Paralimpici, il terzo incomodo che veniva dato in fase di riflessione («Mi candido o non mi candido?»), non parteciperà alla kermesse. Non lo farà perché, e questa è una notiziona, ha stretto un patto di ferro con Pagnozzi. Un’alleanza che gli assicurerà con la presidenza Pagnozzi la seconda poltrona del Coni, quella di segretario generale che lo stesso Pagnozzi ha occupato dal 1993 ad oggi. Bocche cucite Inutile cercare
conferme ufficiali. Le bocche, sia a Londra dove già risiedono Petrucci e Pagnozzi, sia a Roma dove è rimasto (e lo farà fino alle Paralimpiadi) Pancalli, sono rigorosamente cucite. Ma la candidatura ufficiale di Malagò e le cospicue interviste che ha rilasciato ieri su tutta la stampa nazionale hanno evidentemente reso incandescenti le linee telefoniche sull’asse Roma-Londra. Finendo col far trapelare e rendere pubblico anche quello che doveva restare segreto fino al termine dei Giochi. In realtà, il «patto»
«
Londra. Pancalli, dopo prove d’intesa che si erano sviluppate più di un anno fa, era rimasto spiazzato nelle ultime settimane dall’apparente freddezza di Pagnozzi, al punto da avviare una riflessione sul da farsi. Un primo incontro riservato con il presidente Petrucci, direttore d’orchestra dell’ operazione, ha aperto la strada a quello successivo tra Pagnozzi e Pancalli. Lì si è rinsaldata l’antica amicizia e quel sentire comune che porta alla soluzione finale: Pagnozzi presidente e Pancalli, designato su indicazione del neoeletto presidente con successiva delibera di Giunta, segretario generale del Coni che verrà.
«Pancalli? Un amico che stimo moltissimo. Non so se si candiderà»
GIOVANNI MALAGÒ CANDIDATO PRESIDENTE
Pagnozzi-Pancalli era stato siglato nei giorni precedenti alla conferenza stampa di Malagò, che ancora ieri a una nostra precisa domanda (Se le nomino Pancalli?) rispondeva così: «Un amico che stimo moltissimo. Non so se si candiderà, sta facendo le sue riflessioni...».
Portafoglio pesante Un colpo
Il dado è tratto Le riflessioni di
Pancalli, però, si erano evidentemente già esaurite da qualche giorno. Tutto si è consumato tra il 5 luglio, il giorno dell’intervista con cui Pagnozzi annunciava la propria candidatura, e la fine della scorsa settimana, quando il segretario generale e capodelegazione dell’Italia alle Olimpiadi ha lasciato Roma destinazione
Gennaio 2010: Raffaele Pagnozzi con Luca Pancalli durante il saluto agli azzurri per i Giochi di Vancouver IPP
di scena che naturalmente ha tutta l’aria di dover pesare non poco sul duello che nei prossimi mesi e fino a febbraio 2013 metterà di fronte Pagnozzi e Malagò. La mina vagante Pancalli era infatti accreditata, a torto o a ragione, di un «portafoglio» di potenziali 15 voti dei 76 complessivi (quorum a quota 39) che saranno in palio presso il nuovo Consiglio nazionale del Coni. Un pacchetto che, almeno in teoria, avrebbe potuto spostare degli equilibri sulla bilancia elettorale. Bilancia che oggi, alla luce della sopraggiunta alleanza, sembra pendere decisamente da una parte.
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SI VOTA A FEBBRAIO
Non c’è ancora una data ufficiale per le prossime elezioni del Coni. I candidati per ora sono due: Lello Pagnozzi, attuale segretario generale del Coni e ad di Coni servizi, e Giovanni Malagò, presidente della Canottieri Aniene e membro di Giunta. La data delle elezioni sarà fissata dal Consiglio nazionale entro la fine dell’anno: probabile l’ultima decade di febbraio o i primi di marzo
104 ANNI DOPO
L’epopea di Pietri Ieri l’anniversario sul luogo del mito
Ieri Londra ha celebrato il compleanno di una riga: non una qualunque, ma nella storia dell’atletica. Per superarla, 104 anni fa, il 24 luglio 1908, Dorando Pietri (foto OLYMPIA) rischiò la vita. Era l’arrivo della maratona dei Giochi di Londra e il fornaio di Carpi scrisse una storia indelebile. Entrò solo nel White City Stadium, sbagliò direzione, lo corressero, cadde. Lo rimisero in piedi, lo sorressero sino alla linea, ma fu squalificato. Però il giorno dopo la regina Alexandra lo premiò con una coppa simbolica. Oggi il White City Stadium non c’è, ma quella riga è rimasta: la storia non si cancella.
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IL NUOVO ISLAM LA LIBIA PRONTA AD ADERIRE AL MINUTO DI SILENZIO DURANTE LA CERIMONIA D’APERTURA PER GLI ISRAELIANI UCCISI A MONACO 1972
I Giochi al tempo del Ramadan Niente digiuno, siamo atleti «Allah ci capirà» Esenzioni e aperture: com’è cambiato lo sport dei musulmani
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Un mese di preghiera 3
musulmano, coincide con il 9˚ mese dell’anno e ha una durata di 29 o 30 giorni. La parola, in arabo, significa «mese caldo», e prevede la rigorosa osservanza del digiuno diurno. La sacralità è fondata sulla tradizione del Corano, secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione dall’Arcangelo Gabriele.
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO ORIANI LONDRA
I musulmani di Rovaniemi si trovano davanti a un dilemma: digiunare dall’alba al tramonto nel mese del Ramadan significherebbe astenersi da cibo e bevande per 20 ore al giorno, visto che in Lapponia di questi tempi quelle di buio non sono più di 4. A Londra i problemi sono altri per i 3500 atleti di fede islamica impegnati ai Giochi. C’è un regime alimentare da seguire, in conflitto con le direttive del Corano. E allora la questione diventa: disobbedire a Maometto o rischiare di restare senza benzina sul più bello? La stragrande maggioranza delle nazioni dell’Islam presenti a Londra 2012 ha lasciato discrezionalità ai loro atleti. Gli algerini sono stati esentati dal digiuno grazie a una fatwa dello sheyk Qaher Muhammad al-Sharif del Supremo consiglio islamico: «Dio ha previsto una deroga per chi è malato oppure in viaggio».
RAMADAN Per il calendario
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IL DIGIUNO costituisce il 4˚ dei
1 Bahiya Al-Hamad, prima donna del Qatar che parteciperà alle Olimpiadi 2 Un momento di preghiera durante il Ramadan 3 Hicham El Guerrouj, marocchino, si inginocchia dopo aver vinto l’oro nei 1500 metri ad Atene 2004 (AP)
Un’apertura che sino a poco tempo fa era forse impensabile, ma che va di pari passo con la prima, storica, partecipazione ai Giochi di atlete di Arabia Saudita, Qatar e Brunei. Donne saudite Il presidente
del comitato olimpico saudita, il Principe Nawaf al-Faisal, ha però posto rigorosi paletti alle donne in gara. Dovranno indossare abbigliamento appropriato, «non mi-
schiandosi agli uomini in qualsiasi momento delle competizioni» e venendo accompagnate da un «guardiano» di sesso maschile. Entrambi dovranno firmare un documento nel quale s’impegnano solennemente al rispetto di tali regole. Non ci sarà invece la prima statunitense musulmana in gara con il velo, la fiorettista Ibtihaj Muhammad, che ha solo sfiorato la qualificazio-
ne ai Giochi. Anche la 26enne del New Jersey ha combattuto in passato durate il Ramadan: «Non è facile - ha raccontato - Devi trovare l’ equilibrio, ascoltando sempre quello che ti dice il corpo». In fondo lo spirito del Ramadan è quello di crescere, migliorarsi, attraverso il sacrificio. C’è però anche chi, come Humaid Alderei, 21enne judoka degli Emirati Arabi, non lo rispetterà: «Non voglio rischia-
Cinque pilastri dell’Islam. Nel corso del Ramadan i praticanti debbono astenersi dall’alba al tramonto dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali. Si tratta di un mese di purificazione, ricco di grazie, e durante il quale, in una delle sue ultime notti dispari, detta Lailatu l Qadr (notte del destino), le porte del cielo sono più dischiuse. Chi è impossibilitato a digiunare (perché malato o in viaggio) può anche essere sollevato dal precetto, ma appena possibile, dovrà recuperare il mese.
OLIMPIADI L’ultima volta che il Ramadan è coinciso con l’Olimpiade risale ai Giochi di Mosca ’80. Allora l’osservante tanzaniano Suleiman Nyambui digiunava come prescritto. Corse i 5000 e vinse l’argento, una delle sole 2 medaglie della storia olimpica del suo Paese (anche l’altra nel 1980).
re di perdere - ha dichiarato Allah è misericordioso, e mi perdonerà». Esentati Il Marocco ha invece
dispensato i suoi 72 atleti dal digiuno, allargando il concetto di difesa della bandiera, come avviene in guerra. Meno elastici i sauditi: «Ci complica le cose, ma siamo musulmani e dobbiamo adattarci - spiega il fisioterapista del team Abdulaziz Almasaed - L’unico problema è che qui le ore di luce sono di più». Così il velista egiziano Ahmed Habash ha deciso di tenere l’orologio sull’ora del Cairo. Per venire incontro alle esigenze dei musulmani, il Comitato Organizzatore terrà aperto 24 ore il servizio catering del Villaggio. Dove qualcuno si è lamentato perché mancano cartelli che indichino la direzione in cui pregare. «Problema che ho risolto - ha spiegato l’algerino Azzoug -: trovo La Mecca usando il gps del mio I-Phone». I giorni della condanna a morte del Gruppo Islamico Armato per l’algerina Hassiba Boulmerka, rea di aver gareggiato a Barcellona ’92 con le gambe scoperte, sembrano preistoria. Come conferma la dichiarazione di ieri del team leader libico, Milad Agila, con slancio di fratellanza degno dei Giochi: «L’Olimpiade è la festa dei popoli e della pace, quindi siamo favorevoli all’idea del minuto di silenzio durante la cerimonia d’apertura per le vittime israeliane di Monaco ’72. Nello sport libico tutto è cambiato da quando non c’è più Gheddafi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
TUTTENOTIZIE & RISULTATI Basket COLDEBELLA: «IL BASKET FATICA PERCHÉ GESTITO DA GENTE COME RENZI»
Treviso e l’iscrizione negata «Assurdo il no della Lega» Claudio Coldebella è amareggiato. Non si aspettava, sfogliando la Gazzetta di ieri, di leggere le precisazioni del presidente di Lega, Valentino Renzi («la domanda era irricevibile, le norme vanno rispettate»), sul no ricevuto da Treviso Basket al Consiglio Federale sulla richiesta di partecipazione alla A. «Sono rimasto più che stupito — dice l’attuale componente del Cda del Consorzio Universo Treviso — perché con degli atti di giudizio ancora in corso è stato poco elegante leggere i pareri del presidente di Lega, ma d’altronde se la stessa Lega fa fatica negli ultimi anni è anche perché è amministrata da persone come Renzi. Insieme a tutti i soci di Treviso Basket, ancora non comprendiamo come la Lega abbia votato contro in Consiglio Federale, quando tutte le società si erano espresse in maniera positiva sul nostro progetto». Va ricordato che all’assemblea di Lega del 12 luglio i club non giunsero a una votazione nel merito. «Proprio per questo — prosegue Coldebella — troviamo assurdo che il presidente abbia poi votato contro in Consiglio Federale. Lo scorso anno, Renzi si è tanto adoperato per tenere in vita Teramo in A, purtroppo si è visto cosa è successo quest’anno. Votare per il no a Treviso è un errore clamoroso
della Lega che dovrebbe pensare al bene del movimento e a migliorare la competitività del campionato, cercando di non stoppare chi ha deciso di investire. Purtroppo dei burocrati hanno deciso così, quando anche il capo dell’Eurolega Bertomeu, uno al di sopra delle parti, aveva auspicato una soluzione che non si fermasse solo alla lettura delle carte». Mercato Ufficiale il biennale di
Marco Belinelli a Chicago, dove è stato presentato ieri: «Pre-
miata la mia perseveranza: avrei potuto scegliere maggiori guadagni ma ho fatto una scelta guidato dal mio unico desiderio, vincere». Andrei Kirilenko ha annunciato che lascerà il Cska e tornerà in Nba: Nets favoriti. Ksistof Lavrinovic ha anticipato ai media lituani che la settimana prossima rinnoverà con Siena, che invece saluta Maciulis, da ieri al Panathinaikos. Montegranaro ha annunciato il play Ronald Steele, 26 anni, ex Tofas. Ufficiali gli annunciati approdi di
Zoroski a Venezia e di Polonara a Varese. Cremona ha firmato il «4» Shawn Huff, nazionale finlandese, ex Forlì. Roma ha presentato ieri il nuovo g.m. Nicola Alberani e il team manager Francesco Carotti. Massimo Bisin è il nuovo responsabile del settore giovanile di Milano. La LegaDue ha rinnovato l’accordo di sponsorizzazione anche per l’anno prossimo con Eurobet. Ufficiali Muhammed El Amin a Ferentino e Simone Berti a Veroli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A TRENTO ORE 20.30
Italia in campo con la Finlandia Melli si ferma Oggi alle 20.30 a Trento, diretta Sportitalia 2, prima amichevole per la Nazionale che gioca contro la Finlandia per la Trentino Cup. Domani c’è la Bosnia Erzegovina, venerdì il Montenegro. Non ci sarà Nicolò Melli che ha lasciato il raduno per problemi fisici. Melli sarà seguito dallo staff medico di Milano che sarà in contatto con quello azzurro per capire quando potrà essere in condizione di tornare in gruppo.
L’ultima Treviso ha chiuso la stagione regolare all’11o posto CIAMILLO
Pallanuoto LA NORMATIVA FIN
Ippica KARATAS VINCE TUTTE LE CORSE IN PROGRAMMA A ISTANBUL
Varie ALLO STADIO OLIMPICO
Ecco le regole sugli stranieri
Il Dettori turco fa 7 su 7 come quello vero nel 1996
A Torino il primo museo dello sport
La Fin ha diramato le normative dei campionati di A-1: il torneo maschile partirà il 13 ottobre (playoff con quarti, semifinali e finale), quello femminile il 27 ottobre (prime otto ai playoff, poi Final Four scudetto). Quasi tutto ricalca quanto era trapelato dalla riunione con le società del 2 luglio (liste di 16 giocatori, 5 italiani sempre in vasca), ma con una specifica importante in materia di stranieri, l’argomento più caldo: il comunitario toglie il posto a un non comunitario. E il massimo consentito di non comunitari, per ogni club, è 2. Così, la Pro Recco Recco potrebbe tesserare il montenegrino Ivovic e l’ungherese Madaras (schierando come centri Federico Lapenna e Aicardi, se questi lascerà il Savona). Mentre l’altra finalista scudetto, il Brescia, conferma i croati Elez e Loncar. Intanto la squadra lombarda può ancora contare sulla piscina Lamarmora che resta in gestione all’Europa Sporting Club (la Sport Management aveva fatto ricorso al Tar).
Il Dettori di Turchia Halis Karatas
Dettori dopo la 7ª nel 1996 ad Ascot
(m.pie.) Lo chiamano il Dettori di Turchia, perché nel suo Paese è il miglior fantino e perché ha vinto tutto. Ma da ora in poi i suoi (tanti) ammiratori avranno un motivo in più per attribuire quel soprannome ad Halis Karatas. Il 39enne jockey venerdì scorso a Veliefendi, l’ippodromo di Istanbul, ha realizzato nientemeno che il «magnificent seven» reso celebre proprio da Lanfranco Dettori nel settembre del 1996.
viene da una famiglia di ippici, ha trascorso la sua infanzia nella provincia di Sivas, dove ha preso dimestichezza coi cavalli, e ha cominciato la carriera a 14 anni. Finora ha vinto circa 3500 corse. Ma è anche conosciuto a livello internazionale: ha vinto il Cape Verdi 2005 a Nad-al-Sheba, in Dubai, e ha corso la Shergar Cup, il torneo di fantini di Ascot, dove all’ingresso è esposta una statua di Lanfranco Dettori in onore, appunto, del mitico «magnifecent seven». Chissà se ora anche l’ippodromo di Veliefendi farà la stessa cosa...
Storico Certo, Veliefendi non è
Aleksandar Ivovic (Pro Recco) EPA
Ascot, i cavalli non sono gli stessi, ma nessun jockey era riuscito a conquistare sette corse su sette ingaggi dopo Frankie. Karatas ha vinto quattro prove sull’erba e tre sulla pista all-weather e dopo l’impresa, che ha suscitato molto clamore in Turchia, ha parlato di un legame segreto che si instaura tra lui e i cavalli che monta e che sarebbe alla base dei suoi tanti successi, fra i quali spiccano 5 Gazi Race, il Derby turco. Karatas, che pro-
Il Museo dello Sport ora è realtà. Allo Stadio Olimpico di Torino da novembre, permanente e unico in Italia, permetterà di respirare l’atmosfera delle grandi imprese, delle storie e delle sconfitte attraverso cimeli, filmati, fotografie. Non si poteva avere una sede più consona: lo Stadio Olimpico, nato per ospitare gli sport a «Cinque Cerchi». La visita al museo sarà la conclusione del tour dello stadio, che porterà i visitatori a bordo campo, sulle panchine, negli spogliatoi e in tribuna stampa. All'interno del museo ci sarà il 1˚ punto Info Sport della città, con la collaborazione dei volontari impegnati nelle Olimpiadi invernali 2006, presso cui si potranno avere notizie sugli appuntamenti sportivi in programma a Torino. Tra le attività spicca l’interazione con le scuole primarie e secondarie. Ci saranno incontri tra i grandi sportivi di tutte le discipline e gli studenti, un’opportunità per parlare dei valori intrinseci allo sport e uno stimolo per i giovani.
TRIS DEFERITA La tris-quarté-quinté di lunedì a Follonica è stata deferita dal presidente di giuria Massimo Ballero. Bassissima la quota tris: solo 2.791 euro (44 i vincitori della comb. 4-2-1) a fronte delle seguenti quote: vincente 51,02; acc. 816,24; piazzati 15,18, 9,06, 8,06. BAZIRE MIGLIORA Sono in continuo miglioramento le condizioni di Jean-Michel Bazire. Il top driver francese, ricoverato all’ospedale di Pontoise dal 15 luglio, dopo essersi sentito male a Enghien per un’emorragia cerebrale, settimana prossima potrebbe lasciare l’ospedale per iniziare la riabilitazione.
Atletica IDENTITA’ SESSUALE Una ex campionessa indiana di atletica è stata accusata di aver violentato la sua coinquilina. Si tratta di Pinki Pramanik, 26 anni, la quale dichiara in un’intervista che il suo attuale aspetto maschile è stato causato da iniezioni di testosterone. Arrestata il mese scorso a Calcutta (Ind) dopo una denuncia di stupro della presunta vittima, è stata rilasciata su cauzione il 10 luglio. Medaglia d’oro nella staffetta 4x400 ai Giochi Asiatici del 2006, la Pramanik sostiene di essere stata maltrattata dalla polizia e costretta a sottoporsi a visita medica. «Io non sono un uomo. Sono sempre stata una donna e quando ero piccola, ero molto carina» ha detto. ADDIO JACK (si.g.) È morto a San Diego (Usa) Jack Davis, due argenti olimpici (1952 e 1956) e primatista mondiale nei 110 hs (13"4 nel 1956). Aveva 81 anni. MEMORIAL GERMANETTO (d.m.) Oggi alle 19.30 a Exilles (To) il 13˚ Memorial Germanetto di corsa in montagna (km 5,9) con gli azzurri Bernard Dematteis, Xavier Chevrier e Valentina Belotti.
Baseball 2˚ TURNO SEMIFINALI (m.c.) Il secondo turno del girone di semifinale mette da oggi di fronte le capoclassifica, Nettuno e San Marino. La vincitrice della serie ipotecherà un posto in finale. Bagialemani ha il dubbio Retrosi, Bindi tiene a riposo Reginato. Partenti Figueroa e Rodriguez. Delicatissimo l’altro duello, tra Rimini e Bologna. I Pirati, con Santora all’interbase, vogliono dare seguito al successo di San Marino; i felsinei, con Ermini designato, sanno di non poter più sbagliare. Sul monte Tabata e Matos. Girone semifinale, 2˚ turno gara1. Oggi, 21: Danesi Nettuno-T&A San Marino, Rimini-Unipol Bologna (dir. Rai Sport Due). Classifica: Nettuno e S.Marino 667 (2-1); Bologna e Rimini 333 (1-2).
Boxe ROTOLO SFIDANTE (im) Opportunità di prestigio per il campione italiano dei medi Simone Rotolo (34-3). L’8 settembre all’Alexander Palace di Londra sfiderà l’ex campione d’Europa Darren Barker (Ing, 23-1) sui 12 round per il vacante titolo intercontinetale Ibf.
Hockey in line CAMPIONATO (m.l.) Parte il prossimo 27 ottobre il massimo campionato di hockey inline che vedrà al via 10 squadre. La location dell’evento verrà resa nota prossimamente, intanto il 1˚ turno vedrà i campioni d’Italia del Milano 24 Quanta affrontare i Mammuth Latina e il quasi derby fra Diavoli Vicenza e Ghosts Padova. Al termine della regular season (23 marzo) le prime 4 giocheranno semifinali e finali al meglio delle 5 partite, mentre l’ultima verrà retrocessa in serie A-2. 1˚ appuntamento della stagione ’12-’13 il 6 ottobre al Quanta Sport Village di Milano per la Supercoppa Italiana tra i campioni d’Italia del Milano 24 Quanta e gli Asiago Vipers, finalisti di Coppa Italia.
Hockey pista CALENDARIO A-1 Scatterà il prossimo 3 novembre il 90˚ campionato di serie A1 di hockey pista. Debutteranno davanti al proprio pubblico le big Valdagno, Cgc Viareggio e Amatori Sporting Lodi, subito con un match clou con il Breganze. Festeggia il ritorno nella massima serie dopo 3 anni anche la città Novara, con la Roller Hockey Novara impegnata davanti al propri tifosi contro il Bassano. 1˚giornata: Amatori SP Lodi-Breganze; Sarzana-Prato 1954; CGC Viareggio-Trissino; Valdagno-Patt.Matera; Follonica-AFP Giovinazzo; Thiene- Forte dei Marmi; Roller H. Novara-Hockey Bassano.
Ippica OGGI QUINTÉ A ROMA A Tordivalle, Roma, (inizio convegno alle 20) altra prova di bassissimo livello: scegliamo Medium Lod (2), Le Roi Gas (7), Io Vinco (11), Giores Trio (14), La Motta Fez (5) e Lotar (12). SI CORRE ANCHE Trotto: Albenga (20.45). Galoppo: Napoli (20.10) e Grosseto (20.50).
Nuoto TRAGEDIA NELLA MANICA (al.f.) Paraic Casey è morto mentre stava concludendo la traversata della Manica. Partito da Dover (Gb), il 45enne irlandese è stato colto da malore a meno di 1 km dalla costa francese: vani i tentativi di rianimazione della moglie Riana presente sulla barca d’appoggio e dei medici dell’elisoccorso. WEEKEND ITALIANO (al.f.) A Milano. Uomini: 100-200 sl Leonardi 49"80 (Gimondi 50"40, Ferri51"48), 1’51"98; 50-100 do E. Catalano 26"83, 56"84; 50-100 ra Broglia 1’04"16; 100 fa Migliorini 55"17. Donne: 100 ra Fabbri 1’12"73. A Torino. Uomini: 50 ra Pinna 28"87-1’04"14. Donne: 100 fa Paul (14) 1’03"39.
Baseball IN MLB
Ichiro agli Yankees subito contro la sua Seattle
Colpo di scena lunedì sera al Safeco Field di Seattle. A casa dei Mariners arrivavano i NY Yankees e poche ore prima della gara è stato effettuato lo scambio: Ichiro Suzuki, giocatore simbolo di Seattle (dal 2001), è passato agli Yankees, ha indossato la divisa e ha giocato. NY ha vinto 4 1, Suzuki ha battuto 1/4.
(Sve)-Futura Figh Roma (a: 9-10/11; r: 17-18/11).
Pallapugno SERIE A (c.f.) Vincendo lo scontro diretto, l’Albese ha chiuso al comando la stagione regolare. Risultati 11˚ turno di ritorno: Pro Paschese-Monticellese 11-8, San Biagio Mondovì-Manzo Santo Stefano Belbo 2-11, Monferrina-Don Dagnino Andora 8-11, Alta Langa-Virtus Langhe 11-3, Albese-Canalese 11-6, Subalcuneo-Imperiese 11-9. Classifica: Albese 21; Canalese 20; Subalcuneo 16; Alta Langa; Pro Paschese 12; Virtus Langhe 11; Imperiese, Don Dagnino 9; Monferrina 7; San Biagio 6; Manzo 5; Monticellese 4. Le prime 6 ai playoff, le altre 6 ai playout.
Pallavolo Oggi calendario della A-1 donne Oggi la Lega pallavolo serie A femminile diramerà i calendari dei campionati di serie A-1 e A-2. Saranno resi noti anche i gironi e le partite della fase preliminare di coppa Italia A-1 e gli accoppiamenti degli ottavi di finale di coppa Italia A-2. BOTTI IN B (m.mar) Via facebook aveva annunciato l’addio al volley che conta dopo 22 anni di serie A «perchè è sempre più difficile fare della pallavolo la propria attività principale». Sempre via facebook, Massimo Botti annuncia che giocherà la prossima stagione a Monticelli in B2. MERCATO A-2 DONNE (f.c.) Novara ha ufficializzato la 27enne schiacciatrice Ivana Bramborova, lo scorso anno a Pavia. A Soverato la centrale Alessia Travaglini (da 2 anni a San Vito). A Ornavasso prolunga la schiacciatrice Serena Moneta. Colpo di Casalmaggiore: la schiacciatrice della nazionale tedesca Heike Beier (da Giaveno, con cui ha vinto il torneo di A-2). A San Casciano la 23enne schiacciatrice statunitense Colleen Ward (dall’Università dell’Illinois).
Rugby CHIESA ZEBRATO? (ri.te.) Oggi incontro decisivo per il passaggio del capitano dei Cavalieri Alberto Chiesa alle Zebre. Intanto i pratesi ingaggiano il pilone Andrea Pozzi, 24 anni, ex L’Aquila.
Softball EUROPEI JUNIORES (m.c.) Grazie ad altre due vittorie l’Italia vince il proprio girone eliminatorio agli Europei Juniores di Rosmalen (Ola). Le azzurrine di Soldi hanno piegato la Croazia (17-0 al 4˚) con Micheli e Longagnani perfette e la Francia (14-0 al 4˚). Oggi iniziano i playoff: alle 16 c’è la Spagna.
Tennis CIPOLLA VA A Los Angeles (California, 557.550 $, cemento) uomini 1˚ turno: esordio positivo per Flavio Cipolla. Il tennista romano ha battuto Jack Sock (Usa) 6-3 6-1. BOLELLI AVANTI A Kitzbühel (Austria, 358.425 e, terra rossa) uomini 1˚ turno: Simone Bolelli riesce ad avere la meglio di Horacio Zeballos (Arg) con il punteggio di 7-5 7-5. BRIANTI OK A Baku (Azerbaigian 220.000 $, cemento) donne 1˚ turno: Alberta Brianti ha battuto la kazaka Zarina Diyas per 6-3 6-1.
Pallamano
Lo stadio Olimpico di Torino
MONDIALI FEMMINILI (an.gal.) Si sono tenuti a Vienna (Aut) i sorteggi per le qualificazioni ai Mondiali femminili di Serbia 2013 e per le coppe europee. L’Italia è stata inserita nel gruppo 3 insieme a Lituania (andata 3-4/10/’12; ritorno 6-7/10), Polonia (a: 21-22/11; r: 24-25/11), e Bielorussia (a: 28-29/11; r.: 1-2/12). Passa la prima. Coppa Ehf maschile: Meshkov Brest (Bie)-Conversano (a: 8-9/9; r: 15-16/9). Ehf femminile: (a: 13-14/10, r: 20-21/10) Teramo-Alconbendas (Spa), Sassari-Hertzeliva (Isr). Challenge femminile: Hoor
ESTRATTO DEL BANDO DI GARA L’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria A.Di.S.U., con sede in via Benedetta, 14 - 06123 Perugia, www.adisupg.gov.it, rende noto che all’indirizzo internet citato è possibile reperire il bando, il capitolato speciale d’oneri e la documentazione complementare relativa alla procedura aperta per l’affidamento del servizio di ristorazione e bar presso le mense di Agraria e della Facoltà di Ingegneria di Perugia per un periodo di 4 (quattro) anni. L’importo complessivo del servizio, IVA esclusa, a base d’asta è di € 3.860.000,00. L’aggiudicazione sarà effettuata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il plico riportante la documentazione prevista nel bando dovrà pervenire all’Agenzia, pena l’esclusione, entro e non oltre le ore 13 del 14 settembre 2012 all’indirizzo postale sopra menzionato. Perugia, 17 luglio 2012 Il responsabile del procedimento - Fiorenza Tedeschi
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
_la crisi infinita
DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Solo Draghi può fermare l’impennata dello spread? I tassi dei titoli di Stato ai massimi. In attesa che lo «scudo» europeo nasca, la Bce potrebbe comprare Btp e Bonos per stoppare l’attacco
LA CORSA DEL DIFFERENZIALE DOPO 9 MESI NIENTE SEMBRA CAMBIATO
Mercati ancora molto brutti ieri: Milano ha chiuso sotto del 2,71 per cento, Madrid ha perso il 3,58, giù pure le altre Borse, anche se non così drammaticamente. Lo spread nostro è arrivato a 537 (il livello a cui ha lasciato Berlusconi lo scorso novembre è 574, il giorno della nomina di Monti eravamo a 530) quello di Madrid a 638, nuovo record. Gli indici americani sono tutti negativi, va giù anche Pechino eccetera eccetera.
1Rischiamo di scrivere sempre
DARCO
lo stesso articolo.
Le novità sono le gaffe spagnole e i guai tedeschi. E le fantasie messe in campo da tutti quanti per capire come se ne può uscire.
A
ALLARME TEDESCO
2 Che hanno combinato gli spagnoli?
Sul sito della presidenza (la «Moncloa») è apparso questo comunicato: «Il segretario di Stato spagnolo per l’Unione europea, Iñigo Mendez da Vigo, il ministro francese agli Affari europei Bernard Cazeneuve e il ministro italiano agli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, riuniti al Consiglio Affari generali che si è tenuto questa mattina a Bruxelles hanno chiesto l’esecuzione immediata degli accordi dell’ultimo Consiglio europeo degli scorsi 28 e 29 giugno». Seguiva una dichiarazione di Mendez da Vigo: «La rapidità è una condizione essenziale per l’esito di qualsiasi azione europea. C’è uno sfasamento
S Sui tassi spagnoli Gli alti tassi di interesse chiesti alla Spagna sono lontani «dai dati della sua economia»: lo dicono il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble (nella foto) e il collega iberico De Guindos
preoccupante tra le decisioni che prende il Consiglio europeo e l’esecuzione di questi accordi».
3 Cioè — in soldoni — Italia, Spagna e Francia, insieme, hanno chiesto alla Germania e agli altri di applicare subito lo scudo antispread, vale a dire che si attingesse al fondo Esm per comprare i titoli di Stato in caduta?
Sì, questo si capisce dal comunicato, col piccolo particolare però che Italia e Francia non ne sapevano niente. La Spagna ha annunciato un appello a tre che non risulta. Il ministro francese Bernard Cazeneuve ha subito detto: «Non c’è stato alcun approccio comune con l’Italia e la Spagna. Non chiediamo l’attuazione immediata degli accordi. Non ha senso dirlo. Seguiamo le decisioni prese al vertice Ue. Ci stiamo lavorando sopra». Idem Moavero: da Palazzo Chigi fanno sapere di essere rima-
sti «a bocca aperta». Gli spagnoli si stanno specializzando nel mettersi nei guai da soli, anche le dichiarazioni della settimana scorsa del loro ministro del Bilancio («Abbiamo le casse vuote» eccetera) furono piuttosto improvvide. La Spagna è anche nei guai per il crac delle sue regioni. Dopo Valencia e Murcia, ha chiesto aiuto anche la Catalogna, cioè la regione di Barcellona (e del Barcellona).
4 Potremmo dire: il Barcellona chiede aiuto al Real Madrid?
Non sta troppo bene neanche il Real Madrid, se è per questo. Il buco della Catalogna sarebbe di una quarantina di miliardi, l’equivalente di quello di tutte le banche del Paese. Il responsabile dell’economia, Andreu Mas-Colell, ha ammesso che «la Catalogna non ha altra banca che il governo della Spagna». Questo degli enti locali è un guaio nel guaio. Noi abbia-
mo come minimo la Sicilia e la Campania e almeno una decina di grandi città sull’orlo del dissesto. Ci sono anche i guai della Germania. Di cui abbiamo già parlato ieri. I tedeschi hanno accanitamente voluto la moneta unica anche per farla finita con le svalutazioni dei paesi concorrenti. Per esempio l’Italia: svalutando andava a vendere all’estero a prezzi più bassi di quelli tedeschi. Il cancelliere Kohl, che è stato il vero padre dell’euro, non ha pensato che mettendo insieme economie tanto diverse — questo significa avere una sola moneta — alle prime difficoltà l’edificio avrebbe traballato. Adesso la Germania si trova di fronte a una perdita sicura: o dovrà tirare fuori i soldi per salvare il sistema o perderà un mucchio di denaro (si parla addirittura di mille miliardi) se la moneta unica andrà in malora e i suoi debitori non saranno più in grado di rimborsarla. Di qui l’outlook negativo appioppato ai tedeschi, agli olandesi e ai lussemburghesi da Moody’s. Quelli col voto migliore sono a questo punto i finlandesi: tripla A e outlook stabile.
5 Si diceva delle fantasie relative alle soluzioni possibili.
La nota spagnola è assurda perché tutti sanno che una decisione sull’Esm non può essere presa senza il via libera della Corte costituzionale di Karlsruhe. La Merkel, anche se volesse, non potrebbe fare niente. In questo vuoto, l’arma segreta sarebbe la Banca centrale europea, cioè Mario Draghi. Draghi in teoria può comprare i titoli sotto attacco. Le regole Ue impediscono però di andare oltre un certo limite negli acquisti (questo nonostante la Bce disponga di fondi per due miliardi di miliardi di euro, cioè un 2 seguito da 18 zeri). L’altra strada è di riempire di soldi le banche, perché acquistino loro i titoli maledetti. C’è un solo problema: dei soldi che ricevono dalla Banca centrale le banche fanno quello che vogliono. E non è detto che si mettano a comprare Bonos... © RIPRODUZIONE RISERVATA
IN PIAZZA DA ALEMANNO A FASSINO, TUTTI ATTACCANO IL GOVERNO: «ANCHE IL PATTO DI STABILITÀ È IN PERICOLO»
Sindaci in rivolta: «Ora basta tagliare» L’Anci protesta a Roma contro la spending review «Si cambi subito o ci scontreremo» Sono arrivati con le fasce tricolori, preoccupati per il futuro delle città che amministrano. Un centinaio di sindaci si è dato appuntamento ieri a Roma per la protesta dell’Anci contro la spending review del governo. Accanto a loro, in piazza Sant’Andrea della Valle, a due passi dal Senato, manifestavano più rumorosamente avvocati, liberi professionisti e presi-
denti dei 37 tribunali di cui la spending decreta la soppressione. Alla fine la protesta è stata unitaria e i sindaci dell’Anci hanno ospitato sul palco i colleghi «manifestanti». Per tutti, infatti, le risposte arrivate dall’esecutivo non sono state soddisfacenti: «Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha confermato i nostri timori, affermando che non si tratta di tagli agli sprechi ma di un taglio ai trasferimenti. Alle porte c’è il rischio di un conflitto istituzionale e politico», ha detto allarmato il presidente dell’ente, Graziano Delrio, dopo l’incontro con il rappresentante del governo. I sindaci erano stati ricevuti anche dal presi-
dente del Senato Renato Schifani, poi Delrio dal palco ha tuonato: «La spending review è sbagliata nel merito e nel metodo: sappiamo che il Paese è in difficoltà ma l’incendio non si spegne spostandolo sui territori periferici». Poi, ha annunciato l’apertura di un nuovo «fronte in autunno»: «Il governo sappia che dopo l’estate la nostra battaglia sarà contro il Patto di stabilità che rischia seriamente di saltare». Sulla stessa lunghezza d’onda il collega romano, Gianni Alemanno, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci: «Ora Monti ci ascolti». E pure Piero Fassino, il sindaco di Torino: «Ai comuni si sta chiedendo più del giusto».
Il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente Anci, Graziano Delrio, e Massimo Zedda (Cagliari) ANSA
d lafrase DEL GIORNO
Il fatto del giorno
LA SCUOLA NON È A RISCHIO «L’anno scolastico non è certamente a rischio per colpa dei tagli alle province previsti dalla spending review. Il ministero ha avviato un processo complessivo per una serie di interventi immediati e uno più articolato perché ci sia un programma pluriennale per dare alle scuole italiane sviluppo in termini di sicurezza e qualità» FRANCESCO PROFUMO MINISTRO ISTRUZIONE
VERTICE SULLA SICILIA
Monti convince Lombardo: «Via martedì»
Raffaele Lombardo, 61 anni, ieri fuori da Palazzo Chigi ANSA Lombardo lascia, e il governo chiede alla Sicilia di contenere i costi e le spese, come si sta già facendo con la spending review a livello na zionale. L’incontro tra il gover natore siciliano Raffaele Lombardo e il premier Mario Monti si è chiuso così, con due elementi certi. «Mi dimet terò il 31 luglio (martedì, ndr) e si voterà il 28 29 ottobre», ha detto il presidente della regio ne, che aveva chiesto il sum mit dopo le preoccupazioni esternate dal governo sul possibile default dell’isola. «L’idea che i conti della Sicilia non fossero in ordine era una grande balla. La Regione ha i conti solidi e una finanza sos tenibile. Non è mai esistita l’ipotesi commissariamento». Palazzo Chigi, in una nota, ha poi annunciato: «Ci sarà un piano di rientro finanziario e di riorganizzazione della pub blica amministrazione regio nale, vincolante nei tempi e negli obiettivi. Il programma sarà affinato nelle prossime settimane e dovrà essere sottoscritto dal governo re gionale e da quello nazionale».
SEMI PRESIDENZIALISMO
Blitz Pdl-Lega: intesa al Senato sulla riforma
Angelino Alfano, 41 anni, è il segretario del Pdl EIDON Su riforma istituzionale e legge elettorale è di nuovo bagarre. Ieri il Senato ha approvato una serie di emendamenti del Pdl, votati dalla Lega, sul semi presidenzialismo: presidente della Repubblica eletto a suffragio universale diretto, in carica 5 anni (può essere rieletto una sola volta), col potere di nomina del primo ministro e di presiedere il Consiglio dei ministri. Inoltre non sarà più capo del Csm. Un pacchetto di norme che va a modificare alcuni articoli della Costituzione. Ora si andrà alla Camera: «Il Pd non perda questa occasione» ha detto il segretario del Pdl, Alfano. «Un diversivo senza costrutto e questo gesto irresponsabile, spero non si facciano deroghe a quello che bisogna fare, la riforma elettorale» tuona Pier Luigi Bersani, leader del Pd, che con l’Idv ha lasciato l’aula.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
ALTRI MONDI
I PRODUTTORI DI BATMAN
La strage di Denver Warner dona fondi In Colorado, 4 giorni dopo il massacro nel cinema di Aurora, si prova a tornare alla normalità, in attesa di sapere che cosa de cideranno i giudici, che lunedì do
Mancino nei guai «Sia processato per la trattativa» Chiesto il rinvio a giudizio per l’ex ministro nel ’92 e altri 11 tra boss mafiosi e uomini delle istituzioni
la rivelazione dopo la morte
Nicola Mancino, 80 anni, col capo dello Stato Giorgio Napolitano, 87 ANSA
Marina Berlusconi sentita a Palermo come teste nella nuova inchiesta su Dell’Utri ni De Gennaro. Ora il gip ha 5 giorni per decidere la data dell’udienza preliminare: si profila un processo da far tremare i polsi perché stavolta alla sbarra ci sono i vertici della mafia vicino a quelli dello Stato. La figlia del Cav Nell’atto d’accusa dei pm si argomenta che gli uomini del Ros avrebbero dialogato coi mafiosi, tramite Vito Ciancimino, per ammorbidire
«centinaia di 41 bis». Secondo loro, dopo il 1993 i boss avrebbero avuto comunque un preciso referente «istituzionale»: il senatore Pdl, Marcello Dell’Utri, che a Palermo ora è indagato pure per estorsione ai danni di Berlusconi. E proprio in merito a questa indagine ieri, come testimone e persona offesa, s’è presentata nel capoluogo siciliano Marina Berlusconi, contestando subito la competenza dei pm. Lei è cointestataria col padre Silvio del conto dal quale sarebbero partiti due bonifici in favore di Dell’Utri: un fiume di denaro che per i magistrati sarebbe servito a comprare il silenzio del senatore. E la protezione di Cosa Nostra.
Sally Ride nel 1983 è stata la prima americana nello spazio AP
sco «don’t ask, don’t tell» (non domandare, non rivelare), una pratica che chiedeva ai soldati di non parlare dei propri gusti sessuali, sebbene alla Nasa non fosse richiesto. Nell’agenzia spaziale americana era entrata nel 1978, dopo la
laurea in fisica a Stanford, rispondendo all’annuncio comparso su un giornale. Nel 1983 e 1984 i due voli nello spazio con il Challenger che la resero celebre (terza donna dopo le russe Tereshkova e Savitskaya). Dal 1982 al 1987 il matrimonio col collega Steven Hawley, dal 1985 la relazione con Tam, tennista pro’ a inizio Anni 70 poi docente all’università di San Diego, l’amica di sempre visto che si erano conosciute a 12 anni a un corso di tennis. La sorella Bear, lesbica dichiarata, ha rivelato: «Sally aveva una percezione molto forte della privacy, era nella sua natura. Ma non ha mai nascosto la sua relazione: erano compagne, colleghe alla «Sally Ride Science» e hanno scritto libri insieme. Naturalmente gli amici più intimi sapevano». © RIPRODUZIONE RISERVATA
però stata resa nota. E sulla scia della strage, in Colorado è stato registrato un boom per le vendi te di armi: secondo i dati citati dal quotidiano «Denver Post», l’impennata è stata pari al 41 per cento. Il timore che l’attacco di Aurora possa essere replicato ha portato le autorità ad innalzare il livello di attenzione in tutti i cine
ma del Paese: dove si proiettava «Batman» sono state arrestate 3 persone. Si cerca, inoltre, di sapere qualcosa di più sulla vita privata di Holmes: il sito di gos sip Tmz ha scritto che il 24enne è stato rifiutato da almeno 3 donne su AdultFriendFinder (do ve si era iscritto il 5 luglio), poco prima di compiere i 12 omicidi.
A notizie
LA SIRIA NEL CAOS
Tascabili Per il latte finito nella flebo
S
Nichi Vendola, 53 anni ANSA
Concorso in abuso d’ufficio continuato. È questo il reato per il quale la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dell’ex direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino. I due avrebbero favorito il professor Paolo Sardelli nel concorso da primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo. La stessa Cosentino, detta Lady Asl e indagata in altre inchieste della sanità pugliese con l’imprenditore Gianpaolo Tarantini, ha accusato Vendola di averle chiesto di riaprire i termini della presentazione delle domande perché «quel concorso deve vincerlo Sardelli», il quale non si era candidato poiché in lizza per un altro posto. Vendola inoltre avrebbe rassicurato la Cosentino dicendole: «Stai tranquilla, ti copro io». Il governatore della Puglia non si scompone davanti alle accuse: «Sono sereno, la Cosentino è soltanto spinta da rancore. Finalmente tiro un sospiro di sollievo, ho la possibilità di spiegare, davanti al giudice, la correttezza dei miei comportamenti».
Si combatte anche ad Aleppo Dopo Damasco, Aleppo. La più popolosa città della Siria, fino a poche settimane fa roccaforte dei lealisti, è diventata teatro di una battaglia tra ribelli e forze fedeli al presidente Assad (nella foto). Ieri altri 91 morti in tutto il Paese, mentre in Occidente si parla già del dopo Assad: l’opposizione all’estero, rappresentata dal Consiglio nazionale siriano, ha prima annunciato, per bocca di un portavoce, la disponibilità a un governo di transizione composto anche da membri del regime. Poche ore dopo, però, è arrivata la smentita con una nota stampa
Roma: neonato morto Gli indagati ora sono 20 Salgono a 20 gli indagati per la morte del piccolo Marcus al San Giovanni di Roma, nato pre maturo e ucciso in seguito a uno scambio di flebo, con il latte al posto della soluzione fisiologica: dopo i 7 medici, anche 13 infermieri, tutti in servizio il giorno del tragico errore. dovranno rispondere di omicidio colposo, ma potrebbero aggravarsi le loro posizioni se verrà confermato il sospetto della manomissione delle cartelle cliniche. A tal proposito, gli ispettori inviati dal ministero della Salute parlano di «dati lacunosi, in cui mancano gli orari» e di ripetute cancellature. Sarà anche rifatta l’autopsia.
La polemica: «Offesa la dignità»
Rimase ucciso nel crollo del palco della Pausini Alla madre 1.936 euro
Il palco crollato a Reggio Calabria a marzo ANSA Ancora più oltraggioso della cifra è l’oggetto del pagamento: «Risarcimento per infortunio e malattia professionale». Peccato che Matteo Armellini, 32enne romano, sia morto la notte tra il 4 e il 5 marzo a Reggio Calabria, montando il palco del concerto di Laura Pausini. L’Inail ha recapitato alla madre Paola un assegno di 1936,80 euro: «Un insulto, la vita di mio figlio non vale neanche 2 mila euro». Giuseppe Lucibello, d.g. dell’Inail: «È un anticipo, ma il resto non sarà molto più alto». La cantante invece si dice «turbata» ma non parla.
Omicidio-giallo nel Piacentino
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Il segreto di Sally: l’astronauta mito aveva una compagna
VINCENZO DI SCHIAVI
«Un eroe nazionale, un modello forte», l’ha definita Barack Obama. Sally Ride, la prima astronauta americana, un mito negli Usa, se n’è andata due giorni fa, a 61 anni, per un cancro al pancreas e la sua fondazione ha svelato ciò che pochi sapevano: era lesbica. La «Sally Ride Science», in una nota, ha spiegato che la grande astronauta «lascia la madre, Joyce, la sorella Bear, la nipote Caitlin, il nipote Whitney e Tam O’Saughnessy, sua compagna da 27 anni». Un piccolo, grande segreto che la Ride ha custodito gelosamente, sostenuta da un’insopprimibile ricerca della privacy ma anche da certe convezioni non scritte che l’hanno spinta ad abbracciare il detto militare-
PER ABUSO D’UFFICIO
E i pm di Bari su Vendola: «Favorì medico Va giudicato»
FILIPPO CONTICELLO
Nello stesso elenco c’è scritto Riina Salvatore e Provenzano Bernardo, troppo a lungo inafferrabili capi dei capi dei Cosa Nostra. Ma anche Mancino Nicola, democristiano e ministro degli Interni all’epoca delle stragi del 1992. Per loro la Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’indagine più delicata del momento: la nebulosa trattativa Stato-mafia, un patto scellerato che Paolo Borsellino avrebbe scoperto nella fase iniziale. Ma la lista di 12 stilata dai pm offre altri nomi «pesanti»: capimafia come Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella e Antonino Cinà; ex ufficiali del Ros come Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe Donno; un ex ministro come Calogero Mannino; e anche Marcello Dell’Utri, senatore Pdl e storico braccio destro di Berlusconi. Tutti sono accusati di attentato a un corpo politico, tranne Mancino che risponde invece di falsa testimonianza: avrebbe taciuto al processo Mori «su ciò che sapeva», ma ieri s’è detto sicuro di «dimostrare in giudizio la propria innocenza». Nella richiesta, firmata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e vistata dal procuratore capo Messineo, c’è pure Massimo Ciancimino: per lui l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa, ma anche calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia, Gian-
vranno incriminare il killer James Holmes (nella foto Ap). Warner Bros, la casa di produzione di «Batman» (che nel primo fine settimana negli Usa ha incassa to oltre 160 milioni di dollari), ha deciso di stanziare dei fondi da destinare alle famiglie delle 12 vittime: si parla già di una cifra «molto importante», che non è
DUE AMERICANI
Rubano gondola e vanno in hotel: turisti denunciati
Accoltella un’amica, poi cade dal balcone Ha accoltellato a morte l’amica con cui stava passando qualche giorno in montagna, al culmine di un litigio, e poi è caduta dal balcone. È finita così la vacanza di due amiche a Ferriere, sull’Appennino piacentino. Monica Montagna, 29enne di Bovisio Masciago (Monza), ha ucciso Annalisa Lombardi, milanese 28enne, e poi è precipitata dal balcone: ha una ferita alla testa, ma non è in pericolo di vita. Gli agenti hanno subito pensato a un tentativo di suicidio dopo il delitto, ma è probabile che la ragazza stesse fuggendo mentre un vicino, allarmato dalle urla, tentava di entrare nell’appartamento.
LOTTO Rubano di notte una gondola per tornare in hotel, ma vengono sorpresi dalla Polizia municipale lungo il Canal Grande: i protagonisti della bravata veneziana sono due turisti; uno è saltato sulla prua del motoscafo della polizia, ha guadagnato la terra e poi si è dileguato tra le calli; l’altro, rimasto sulla gondola, è un americano. Alla richiesta di spiegazioni, il giovane, so brio, ha ammesso che stavano provando a ritornare in hotel.
SUPERENALOTTO
NAZIONALE 82 81 73 14 36
LA COMBINAZIONE VINCENTE 2 45 55 77 84 88 Jolly: 65; Superstar: 7 Jackpot e 17.000.000 Punti 6: nessuno Punti 5+: 1 totalizza e 398.646,20 Punti 5: 11 totalizzano: e 27.180,43 Punti 4: 1.044 totalizzano: e 295,17 Punti 3: 37.768 totalizzano: e 16,07 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 4 totalizzano: e 29.517 Punti 3: 206 totalizzano: e 1.607 Punti 2: 3.322 totalizzano: e 100 Punti 1: 21.778 totalizzano: e 10 Punti 0: 45.683 totalizzano: e 5 Montepremi di concorso e 1.993.231,01 10 e LOTTO Numeri vincenti
ESTRAZIONE DEL 24 LUGLIO
6 11 15 25 26 27 34 35 40 44 46 47 58 59 60 62 68 85 87 89
BARI
40 35 11 6 60
CAGLIARI
27 15 59 90 43
FIRENZE
85 58 2 57 54
GENOVA
46 62 59 65 55
MILANO
85 60 72 31 53
NAPOLI
25 87 32 88 16
PALERMO ROMA
6 26 90 73 37 47 44 68 87 8
TORINO
25 68 81 21 49
VENEZIA
34 89 12 55 41
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
ALTRI MONDI
(nella foto Eidon), già compagna di Pietro Taricone e oggi legata al produttore Domenico Procacci, condurrà la cerimonia di inaugu razione, seguita dalla proiezione di «The Reluctant Fundamenta list», dell’indiana Mira Nair. Doma ni verrà svelato l’elenco di tutte le pellicole in concorso: Bellocchio e Ciprì sarebbero già sicuri.
COMINCIA IL 29 AGOSTO
Smutniak madrina al festival di Venezia Kasia Smutniak madrina delle serate di apertura e chiusu ra della 69ª Mostra del cinema di Venezia, al Lido dal 29 agosto all’8 settembre. L’attrice polacca
A
BELEN «BASTA BUFALE»
S I Beach Boys versione 2012: Al Jardine, Bruce Johnston, Mike Love, il fondatore della band Brian Wilson, David Marks REUTERS
Eterni Beach Boys Il rock da spiaggia festeggia 50 anni Il gruppo californiano ha la stessa età di Beatles e Stones: domani suonano a Roma, venerdì a Milano CARLO ANGIONI
In cinque, oggi, fanno la bellezza di 343 anni. E come se niente fosse, hanno appena pubblicato un disco dopo 20 anni di silenzio (That’s Why God Mode the Radio, uscito il 5 giugno) e dopo un’infinità di liti e riappacificazioni, e stanno nuovamente girando il mondo in tournée, per celebrare i 50 anni di carriera con oltre 70 concerti in 14 Paesi. I Beach Boys, per intenderci quelli di Surfin Usa, di Barbara Ann, di I Get Around, di Fun Fun Fun, canzoni simbolo degli Anni 60 americani tutte spiagge, surfisti, ragazze, automobili, sempre con la California sullo sfondo, suonano domani sera all’Ippodromo delle Capannelle di Roma e
venerdì all’Ippodromo del Galoppo di Milano. E per gli amanti della storia della musica sarà un doppio appuntamento da non perdere. Antenati delle boy band, usciti con il primo disco nel fortunatissimo anno 1962, proprio come i rivali Rolling Stones (il 12 luglio, a Londra, fecero il primo concerto) e i Beatles (il primo singolo, Love me do, uscì il 5 ottobre), i Beach Boys oggi sono cinque pensionati rock, ovvero la storica anima del gruppo Brian Wilson (70 anni), il cugino Mike Love (71), l’amico di sempre Al
La formazione originale dei Beach Boys: il primo disco della band californiana è del 1962
Jardine (69), Bruce Johnston (70) e David Marks (63). Non ci sono più gli altri due fratelli Wilson, Dennis e Carl, uno morto annegato dopo essere passato anche nella setta di Charles Manson e l’altro ucciso da un tumore, e i litigi tra Brian e Mike — per la strada che la band avrebbe dovuto prendere e per i ricchissimi diritti delle canzoni — sembrerebbero messi da parte. Il primo, che è stato obeso, drogato, depresso e schizofrenico, ha parlato del tour con grande entusiasmo: «È un evento, non lavoravo con i ragazzi da quasi 30 anni. Questo ritorno mi ha fatto venire in mente tantissimi ricordi, e poi Mike canta meglio ora che in passato...». Il secondo, che con il nome Beach Boys ha continuato a fare musica in tutti questi anni, rivendica sempre i meriti del gruppo («C’è una caterva di giovani musicisti influenzati da noi») e garantisce che la qualità è immutata. «Siamo bravi anche se abbiamo 70 anni? Beh, abbiamo fatto molta pratica». Le 40 canzoni che faranno sentire anche in Italia saranno il vero banco di prova.
La showgirl «Non sono incinta» «Non sono incinta». Belen Rodriguez smentisce la notizia che sarebbe già al terzo mese di gravidanza. «Non ho fatto una smentita immediata — ha detto a «Chi» parlando della relazione con il ballerino Stefano De Martino — perché ho capito come funziona. Tu dici che non sei incinta e allora partono le solite voci: "la sua smentita vale una doppia conferma". Non ci casco più. Sono nel periodo più felice della mia vita. Va bene così. Ora sono serena»
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PortoFranco A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it Twitter: @arturifra
Che cosa c’insegna quel campo di Bari Credo che i peggiori schiaffoni al calcio italiano non siano venuti dagli affaristi Ibra e Raiola, ma dal trofeo Tim. Si sono viste le tre squadre italiane più importanti e titolate giocare su un autentico campo di patate, pericoloso per l'incolumità dei giocatori e indegno del pubblico, all'interno di uno stadio come quello di Bari simbolo degli sprechi di Italia '90 e della situazione attuale degli impianti italiani. E' quello che accade quando le società, come le tre partecipanti al torneo, più che pensare al movimento calcio nella sua totalità sono impegnate in scaramucce di basso livello su scudetti veri o presunti, su inutili scritte sulle magliette, o in battaglie legate al business come quelle sui denari televisivi. Proprio quelli che asciugano i campi e gli spalti rendendoli deserti. Stefano Vannucchi (Lucca)
Ben poco da aggiungere alla sua efficacissima sintesi. Siamo rabbrividiti alla scivolata di Caceres e ci vergognavamo delle condizioni nelle quali si è giocato. Ci sono molte riforme fattibili a costo zero. E credo siano le più importanti, se consideriamo che la questione morale, in cima alla lista, è proprio fra queste. Poi l’eliminazioni di pasticci come quello che lei denuncia giustamente.
Ci terrei a sottolineare come a mio parere l'eventuale acquisto di Lucas sarebbe un chiaro errore dell'Inter poiché la richiesta economica per un ragazzo di 19 anni che ha ancora da dimostrare tantissimo è esorbitante. Preferirei piuttosto che si puntasse tutto sul vivaio e che facessimo acquisti giovani e italiani come Poli o puntassimo su ragazzi come Obi il quale ha dimostrato di valere tantissimo e di cui nessuno parla più.
dra per cui fanno il tifo, e per quale squadra sognano di giocare; 2. in caso di successiva discordante dichiarazione, scatterà una multa di 100.000 euro; 3. la multa raddoppia in caso di dichiarazione mutata in senso particolarmente fastidioso (es. Inter/Milan, Real/Barcellona, City/United) o particolarmente ridicolo (es. «in Svezia sin da piccolo sognavo di giocare nel Paris St. Germain») 4. nel caso di una recidiva (due successive dichiarazioni discordanti all’atto di due successivi trasferimenti) scatta una squalifica di tre mesi
Tommaso Conforti
Enzo Miranda
Sempre meglio la caccia a Lucas (o al Pato di qualche anno fa) che al cosiddetto top-player che costa il doppio. L’Inter ha uno dei migliori vivai italiani, ma se produce un Destro e poi questo finisce a vent’anni alla Roma, allora si capisce poco. Errori del genere li ha commessi anche il Milan. L’attuale crisi deve, come giustamente lei sottolinea, comportare una politica di rinnovamento dei ranghi e di freschezza e inventiva tecnica.
Grazie. Spero che tutti capiscano che lei stava scherzando (non si sa mai, ndr)
Lucas e l’Inter
Passaporto del tifo
Mariah fa «American Idol»: prenderà 18 milioni di dollari
Avendo letto le dichiarazioni di Santon, il quale, viste le voci su un suo possibile passaggio al Milan, ha dichiarato di essere da sempre tifoso rossonero, propongo il seguente regolamento: 1. tutti i ragazzi inquadrati nelle squadre giovanili dovranno, al compimento del 16mo anno, dichiarare sotto giuramento quale è la squa-
Mariah Carey è la giurata di talent show più ricca al mondo. La popstar (nella foto Ap) è stata ingaggiata da «American Idol» con uno stipendio da 18 milioni di dollari. Il programma della Fox, che dovrà fare a meno delle altre star Jennifer Lopez e Steven Tyler degli Aerosmith, è il più visto della tv Usa: «In quanto cantante, compositrice e produttrice — ha detto Mariah — sarà molto gratificante cercare nuovi talenti»
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LETTERE
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La tiratura di martedì 24 luglio è stata di 395.898 copie
Le scarpe di una volta Mi è capitato di rivedere in tv un derby di Milano del 1987: che nostalgia per quegli scarpini da calcio tutti uguali e tutti neri! L'altra sera al Trofeo Tim ho notato 7/8 giocatori del Milan con gli scarpini bianchi e rosa! Capisco gli sponsor, capisco il businness ma che tristezza! Torniamo al calcio di una volta con le maglie classiche, i pantaloncini corti, le scarpe nere e senza tanti scarabocchi sul corpo! Sarò all'antica ma il calcio mi piaceva di più allora. Paolo Pippa (Bolzano)
L’unica cosa «di una volta» a riguardo che rimpiango è l’assenza dell’attuale, orrido e improprio utilizzo del termine «scarpini»: si tratta di scarpe, santo cielo.
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MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012
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ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI 24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Bilancia 8
Ariete 6+
Toro 6-
Gemelli 7,5
Cancro 6-
Leone 7+
IL MIGLIORE La Luna tratteggia una giornata di fortune, guadagni d’immagine, avvii azzeccati. La gente vi stima, voi siete più flessibili, anche fornicando: uau.
Gli altri rompono. Ignorateli e lavorate: riscuoterete successi molto concreti. In amore v’importa più del cuore e meno del suino.
Il lavoro è una pallissima. Anche perché richiede la precisione del certosino. Riuscirete in tutto. Sudombelico non pervenuto.
La motivazione è supportata dalla fortuna e vi fa scalar vette ambiziose. L’amor conforta, il suino inside you espleta muy di slancio.
Potreste virare verso lo sfigocupo. Trascurando lavoro e cose utili. Producete! Cuore e sudombelico avviliscono più dello spread a 500.
Da colloqui, viaggi e conoscenze scaturiscono opportunità proficue, sia lavorative sia anche un po’ suine. E forse arrivano pure quattrini.
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Scorpione 7-
Sagittario 7+
Capricorno 6+
Acquario 7
Pesci 7
Stare fuori dalla mischia potrebbe esservi utile per lavorare e gestirvi in modo ottimale. La carriera decolla, ma il sudombelico precipita.
La Luna rende fattivo lo spirito di squadra nel lavoro. Gli amici vi sono vicini, i successi aumentano, le profferte suine gratificano l’ego.
Lavoro e rapporti sono travagliati. Organizzatevi, tranquillizzatevi. Amor sfigatino, ma sudombelico al buon gusto.
Il lavoro è l’asso pigliatutto, news di soldi vi confortano. Ma il còr non palpita. L’ormone invece rende mucho, suini che non siete altro.
Potete intortare chiunque col carisma che sprigionerete. Oltre che ottenere vantaggi economici. Gaudio amoroso, fornicazione desueta.
Vergine 7+ MESUT ÖZIL
Luna trigona a Giove: qui botta di glutei in fatto si soldi ci cova. L’attività fisica, compresa quella suina, fa miracoli, lo stress cala.
Il centrocampista d’origine turca del Real Madrid e della nazionale tedesca è nato a Gelsenkirchen il 15 ottobre 1988
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7.30 9.45 11.00 11.40 12.30
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UNOMATTINA UN CICLONE IN... E STATE CON NOI... TG1 DON MATTEO 6 LA CASA SUL LAGO RAI PARLAMENTO TG 1 HEARTLAND IL COMMISSARIO... REAZIONE A CATENA TG1 TECHETECHET UNA LUNA DI MIELE TUTTA SUA... 23.05 58° RASSEGNA INTERNAZIONALE TAORMINA FILM FEST 0.00 TG1 - NOTTE
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13.20 MAMMA ALL’IMPROVVISO MYA 15.00 TRANSPORTER 3 PREMIUM CINEMA 16.55 FAST & FURIOUS 5 PREMIUM CINEMA 17.30 UNA TOP MODEL NEL MIO LETTO MYA 19.20 SCONTRO TRA TITANI PREMIUM CINEMA 21.15 DOMANI MI SPOSO MYA 21.15 IL REGNO DEL FUOCO PREMIUM CINEMA 23.05 TUTTA COLPA DELLA MUSICA PREMIUM CINEMA 00.45 GLORIA PREMIUM CINEMA
CARTONI ANIMATI TELEFILM TG2 ITELEFILM TG2 SENZA TRACCIA GUARDIA COSTIERA THE GOOD WIFE ONE TREE HILL TG 2 CAMERA DEI DEPUTATI TG2 SQUADRA SPECIALE COBRA 11 SUPERNATURAL TG2 ANNA WINTER CACCIA AL KILLER RAI PARLAMENTO
9.30 10.30 12.00 12.15 13.10 14.00 15.00 15.40 17.30 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05
14.00 SHANGAI SHENHUA MANCHESTER UNITED Amichevole Sportitalia
17.00 GRAN BRETAGNA NUOVA ZELANDA Londra 2012. Torneo femminile Sky Olimpiadi 1 e Sky Olimpiadi 7
17.30 LAZIO - SIENA Triangolare amichevole Sportitalia
18.00 ALTO ADIGE – MAIA ALTA Triangolare amichevole Sportitalia 2
20.00 20.40 21.20 23.30 1.30 2.00 2.45 4.21
9.00
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ANCONA
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CIELO
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CAGLIARI
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Sole
Deboli
CAMPOBASSO
15
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Moderati
CATANIA
18
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FIRENZE
23
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10.45 ATLETICA: MEETINGS DI OSTRAVA
GOLF: OPEN DELLA SCOZIA
Da Ostrava, Repubblica Ceca Da Helsinki, Finlandia
14.30 ATLETICA: MEETINGS DI LUCERNA Da Lucerna, Svizzera
Coppa Sudamericana
1.30
CALCIO: MILAN - LAZIO
EUROSPORT 2
Serie A
2.30
CALCIO: LAZIO - NAPOLI
Da Hockenheim, Germania
Serie A
17 29
Torino 19 30
17 29
Milano
Venezia
20 30
Perugia
18 30
16 26
28
15
20
MILANO
18
29
ROMA
NAPOLI
18
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20 29
Neve
Mossi
PERUGIA
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Nebbia
Agitati
Il sole oggi MILANO
ROMA
POTENZA
15
21
REGGIO CALABRIA
21
29
ROMA
19
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TORINO
18
28
15
28
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
5:58
21:00
5:56
20:36
24
28
VENEZIA
22
31
Allegria nel Brasile impegnato nel torneo di calcio. La stella del Santos (nella foto) guida le danze nel villaggio olimpico
12.30 CICLISMO: GIRO D’ITALIA FEMMINILE
14.00 TIRO A SEGNO: EUROPEI JUNIORES 14.40 TIRO AL VOLO: CRITERIUM 20.50 EQUITAZIONE: TROFEO SAN PATRIGNANO 22.30 BEACH VOLLEY: MAGAZINE
IL BLOG
Terza tappa Vernio - Castiglione dei Pepoli
14.00 CALCIO: DANIMARCA PORTOGALLO
Statua rimossa Paterno cancellato in Pennsylvania
Europeo 2012
Nel blog «Istruzioni per l’Usa» di Massimo Lopes Pegna la storia del coach di football più vincente, travolto dallo scandalo
17.00 CICLISMO: GIRO D'ITALIA Terza tappa Horsens - Horsens
20.00 BASEBALL: RIMINI BOLOGNA
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Rapido aumento della pressione atmosferica su tutta l'Italia, cieli di nuovo sereni o poco nuvolosi quasi ovunque. Da segnalare locali addensamenti tra la bassa Calabria tirrenica e la Sicilia nord orientale. Temperature in netto aumento.
Alta pressione d'origine africana di nuovo estesa su tutto il Mediterraneo centrale con influenze positive anche per l'Italia. Cieli sereni e limpidi su tutte le regioni salvo annuvolamenti sulle Alpi e sulla Calabria tirrenica. Caldo intenso.
Ancona
Firenze
23
28
23.15 TIRO A SEGNO: EUROPEI JUNIORES
21 30
23 28
L'AQUILA
22
Neymar scatenato Canti, balli e sorrisi a ritmo di chitarra
Bologna Genova
GENOVA
PALERMO
0.20 1.05 1.10
IL VIDEO
20 26
Molto forti
Calmi
23.10
Per il 68% dei lettori l’acquisto dell’attaccante non è sufficient e per rendere la squadra di Zeman da titolo
19 30
Coperto
Temporali
18.55 20.00 20.30 21.10
RAI SPORT 1
Tempo instabile sulle regioni nord orientali con rovesci o temporali diffusi, specie in prossimità dei rilievi del Triveneto. Asciutto con ampi spazi di sereno al Nordovest dove aumenteranno anche le temperature. Più fresco ove temporalesco. Trieste
Trento Aosta
13.30 14.10 18.00
Roma da scudetto? Destro non basta Serve ancora altro
TG LA7 COFFEE BREAK IN ONDA (R) AGENTE SPECIALE... I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 TELEFILM I MENÙ DI BENEDETTA CUOCHI E FIAMME TG LA7 IN ONDA MISSIONE NATURA Documentario LA PAROLA ALL’ACCUSA N.Y.P.D.BLUE TG LA7 TG LA7 SPORT
RAI SPORT 2
75 kg. Donne Da Antalya, Turchia
Oggi
Forti
MARI
AUTOMOBILISMO: PORSCHE SUPER CUP
8.30
Rovesci
Pioggia
17.00 SOLLEVAMENTO PESI: EUROPEI
12.30 ATLETICA: EUROPEI
21.00 CALCIO: DANUBIO - OLIMPIA
MLB ESPN America
18
Da Debrecen, Ungheria
PGA European Tour Da Inverness, Scozia
SAINT LOUIS CARDINALS LOS ANGELES DODGERS
min max
NUOTO: EUROPEI
9.30
11.00 CICLISMO: TOUR DE FRANCE Ventesima tappa. Rambouillet - Paris Champs Elysees
EUROSPORT
SKY SPORT 1
MLB ESPN America
ALGHERO
Serie A
PGA European Tour Da Atzenbrugg, Austr a. Sky Sport 1
18.30 MIAMI MARLINS ATLANTA BRAVES
Ieri
CALCIO: JUVENTUS - PARMA
4.15
14.00 AUSTRIAN OPEN
ROMA LIVERPOOL
A CURA DI
CARTONI ANIMATI DAWSON'S CREEK GIFFONI STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI GOSSIP GIRL GLEE GIOVANI CAMPIONESSE MERCANTE IN FIERA STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. NEW YORK MATRICOLE & METEORE RADIO ITALIA LIVE NIP/TUCK RESCUE ME STUDIO APERTO LA GIORNATA
GOLF
BASEBALL
Triangolare amichevole Sportitalia 2
23.50 0.50 1.45 2.30
Trentino Basket Cup. Sportitalia 2
Amichevole Sky Sport 1 e Sky Calcio 1
2.00
17.35 18.30 19.00 19.25 21.10
20.30 ITALIA - FINLANDIA
Triangolare amichevole Sportitalia
0.30
8.10 10.30 12.15 12.25 13.40 15.00 15.55 16.45
BASKET
20.00 PALERMO ALTO ADIGE
GazzaMeteo
Nuvolo
18.30
Londra 2012. Torneo femminile Sky Olimpiadi 1 e Sky Olimpiadi 7
19.00 PALERMO – MAIA ALTA
Legenda
9.45 11.00 13.00 13.40 16.30
19.45 CAMERUN - BRASILE
CALCIO
FINALMENTE SOLI UN RODITORE PER AMICO TG5 FORUM TG5 SOAP SOGNI SUL GHIACCIO LA RUOTA DELLA FORTUNA TG5 VELINE TURBULENT SKIES Film LA RIVALE TG5 - NOTTE VELINE DAMAGES TG5
IL SONDAGGIO
22 25
L’Aquila 14 24
Campobasso
Bari
14 23
21 27
Napoli
Potenza
21 26
13 22
Cagliari
Catanzaro
21 29
17 26
Palermo
Reggio Calabria 21 31
22 30
Catania 23 29
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
5:59
20:58
5:56
20:35
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
18 lug.
26 lug.
2 ago.
10 ago.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2012