www.gazzetta.it giovedì 5 luglio 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO
ITALIA
anno 116 Numero 158 Anno
MERCATO CAVANI: «VOGLIO RIMANERE A NAPOLI». MA MOU PENSA A LUI PER LIBERARE HIGUAIN
VAN PERSIE NON RINNOVA UN ASSIST PER LA JUVE 3 Robin van Persie, 28 anni, attaccante dell Arsenal EPA
BREGA, GOZZINI E MALFITANO ALLE PAGINE 89
INTERVISTA ESCLUSIVA IL PRESIDENTE ESCE ALLO SCOPERTO
MORATTI
ARRIVA SPIDERMAN IN EDICOLA CON LA GAZZA Samir Handanovic, 27 anni, ex Udinese, mostra la maglia dell Inter, la sua nuova squadra BOZZANI
QUESTA NUOVA INTER MI ENTUSIASMA E SARA’ VINCENTE! «Non dimentico certo i campioni del Triplete, ma devo mettere al primo posto gli interessi della società. Stramaccioni è un giovaneadulto: sono molto fiducioso. Ripartiamo senza perdere di vista i nostri obiettivi: riprenderci l’Italia e l’Europa» 3 Il presidente Massimo Moratti, 67 anni INFOPHOTO
DALLA VITE ALLE PAGINE 23
SILVESTRE E HANDANOVIC: SÌ. JULIO CESAR: C’E’ IL MILAN? Presi l argentino del Palermo e il portiere dell Udinese. Il numero 1 brasiliano: «I rossoneri? Niente di ufficiale. Dico che resto...» BIANCHIN, BREGA, CAPONE, DI CHIARA, FROSIO, LAUDISA, PASOTTO, VERNAZZA ALLE PAGINE 567
I COLPI ACCORDI LEGA CON LA RAI E L AIC
MOTORI CLAMOROSA SVOLTA NELL INCHIESTA PARTITA PER PRESUNTI REATI FISCALI
Coppa Italia ricca I diritti Tv della A toccano il miliardo
Monza, lo scandalo dell’asfalto
IARIA A PAGINA 11
9 771120 506000
20 7 0 5>
OLIMPIADE PARLA IL CAPO DELEGAZIONE
Idea Pagnozzi «Prima i Giochi poi il Coni» PALOMBO A PAGINA 30 3 Raffaele Pagnozzi, 64 anni oggi
Dirigenti intercettati: sapevano dei problemi e li nascosero Secondo quanto appurato dalla Procura, i responsabili del circuito erano a conoscenza delle pessime condizioni del manto nella Parabolica prima ancora della prova di Superbike del 6 maggio, caratterizzata da numerose cadute. Aperto un fascicolo: rischiano in tre. PERNA A PAGINA 23
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
w
Prandelli non vuole cedere i giocatori ai club. Ha iscritto la Nazionale al torneo di bocce di Viserbella.
ATLETICA NEL SUDAFRICA
FORMULA 1 L INCIDENTE
3 Il sudafricano Oscar Pistorius, 25 anni
3 Lo schianto della de Villota (video BBC)
Favola Pistorius Shock de Villota Correrà a Londra perde un occhio Farà 400 e 4x400 ed è gravissima BUONGIOVANNI, MERLO PAGG. 19 E 31
VICENTINI A PAGINA 22
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
PRIMO PIANO L’INTERVISTA MAGGIO 2010
ESTATE 2012
C’erano una volta i campioni di Madrid
Ieri presi Silvestre e Handanovic Dopo Lucio, saluta Julio Cesar?
C’era una volta la formazione che ha vinto la Champions sul Bayern. Con Pandev, Eto’o e Lucio che hanno già cambiato maglia, pronti all’addio Julio Cesar e Maicon. Restano Chivu, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Milito e Sneijder.
Impennata del mercato nerazzurro. L’Inter ieri ha messo a segno altri due colpi per rafforzare la squadra di Stramaccioni: in porta arriva Handanovic mentre per la difesa c’è l’argentino Silvestre. Ma i nerazzurri lavorano anche in uscita: dopo l’addio di Lucio, pronte le valigie anche per Julio Cesar.
MORATTI
Rodrigo Palacio 30 anni, attaccante dal Genoa all’Inter: pagato 10 milioni
Fredy Guarin 26 anni, centrocampista riscattato per 11 milioni
Samir Handanovic 27 anni, portiere sloveno arrivato all’Inter per 11 milioni
16 TROFEI TUTTE LE VITTORIE DEL PRESIDENTE
«Quelli del Triplete? Non li dimentico, ma punto sui giovani per tornare a vincere in Italia e in Europa»
La mia nuova MATTEO DALLA VITE MILANO
«Quanto entusiasmo ho da uno a dieci?». Pausa. Sorriso. Ripartenza. «Assolutamente dieci: stiamo costruendo qualcosa che possa avere credibilità, durata, forza. E che ci riporti a vincere. Ho molta fiducia, moltissima: apriamo un progetto nuovo e basato sui giovani, e Stramaccioni ne è il simbolo. Lui, del resto, è il nostro... giovane adulto». Di ritorno da un viaggio di lavoro, Massimo Moratti apre le porte del Nuovo Mondo Inter: oggi è già... nuovo anno, maglie da presentare, colpi di mercato, facce che cambiano, desiderio di tornare attori dopo un anno da spettatori. «Siamo l’Inter: vogliamo ricominciare a vincere». Sembra innamorato pazzo della sua creatura. Anzi, lo è. Presidente, proviamo a metterla così: siamo all’Anno Zero?
«Diciamo che se tutto questo è un ripartire con un’idea chiara che ci metterà nelle condizioni di fare bene, beh, sì, è un Anno Zero. Un ripartire che ha e porta entusiasmo, che nasce da un’idea di gioco chiara e ha una linea ben precisa: per questo sono convinto che sia la ripartenza giusta». Personalmente come sta vivendo questa ripartenza?
«Si è sempre molto legati alla speranza che l’idea sia quella buona, però io sento e avverto fiducia. E sono fiducioso perché è vero che tutto questo nuovo passo ha una dose di rischio, ma non deve far paura,
anzi: deve appassionare ancora di più, e a me sta succedendo esattamente questo».
Stramaccioni è il simbolo di questa New Age Inter.
«Andrea Stramaccioni è un allenatore di talento con una forte preparazione, con passione e competenza. Un allenatore e una persona credibile, affidabile. Per tutte queste cose mi è sempre sembrata la figura giusta per un nuovo inizio». Cosa c’è da scoprire in questo nuovo inizio?
«Molti nuovi giovani sicuramente, partendo dai tanti successi che abbiamo conquistato dalla Primavera in giù: ci vorrà tempo ma ho molta curiosità. Servirà pazienza perché non è sempre facile né... subito, però quando vedi nuovi giocatori, nuovi ragazzi in campo io ho sempre la stessa sensazione di attesa di quando si vede per la prima volta un nuovo straniero. Ne parlano bene, lo aspetti, lo vedi giocare: è una scoperta. Qui so che c’è bravura e anche talento: da scoprire».
«Loro capiscono, sono intelligenti ed esigenti. Dico che io, da primo tifoso, ho curiosità di veder avviato questo nuovo disegno interista. E che ci vuole entusiasmo attorno all’allenatore e alla squadra, e credo non mancherà. Detto questo, tutto il nostro lavoro dovrà essere fatto con grande profondità e mai con superficialità. Le ribadisco una cosa: la mia carica è pari a dieci, e le situazioni non facili mi caricano ancora di più». Allora senza Champions e con l’Europa League...
(ride) «Diciamo che è un po’ come passare dal cinemascope a una tivù in bianco e nero, un effetto decisamente diverso.
Però...».
Però è un palcoscenico sul quale la parola vincere può anche non stonare.
«E’ comunque una coppa internazionale, con squadre anche di alto livello e noi siamo l’Inter: è una manifestazione da giocare al massimo anche se è naturalmente scomodo disputarla il giovedì, magari in posti lontani... E poi sì, noi dobbiamo partire per vincere: che non sia facile è normale, che sia un obiettivo importante, beh, questo sempre». Tanti cambiamenti: di palcoscenici europei, in società e ovviamente di giocatori. Da dove partiamo?
«Palacio mi piace: la sua storia parla di tanti gol fatti, e mi sembra che la cosa conti non poco...». E Samir Handanovic?
«Un portiere affidabilissimo: mi pare che abbia le credenziali giuste». Destro lo rivuole a tutti i costi?
«Io vorrei anche Leo Messi (sorride, ndr), ma dipende se si può, se ci si riesce, quanto costa...». Nel frattempo un pezzo di Triplete se ne va, da Lucio a (forse) Julio Cesar, Maicon... Quanto le dispiacciono certe partenze eccellenti?
«Il Triplete è stato il nostro api-
ce e quindi si fa spesso riferimento a quel grande momento, ma questa è gente che ha vinto anche di più: coppe, supercoppe, il mondiale per club, tutti momenti di ricchezza nelle vittorie. Per loro rimangono affetto, da parte mia e da parte dei tifosi: sono nella storia dell’Inter, fortemente. Fra qualche anno tutti noi penseremo all’Inter che ha vinto 15 trofei in 7 stagioni e i loro nomi resteranno scolpiti nella mente di tutti come protagonisti. Protagonisti grandissimi».
Se veramente tutte queste uscite diverranno ufficiali, chi le mancherà di più?
«La mancanza la sento per tutti, ma so che devo mandare
«Stramaccioni ha talento ed è preparato: è il simbolo di questa ripartenza. Ho fiducia: le sfide difficili mi caricano. Destro? Fosse per me prenderei anche Messi. Il nuovo stadio? Entro 4-5 anni si può»
Basterà tutto questo per tornare a vincere subito?
«Non mi piace né voglio essere presuntuoso, l’importante è che questa idea che abbiamo abbracciato sia valida prima di tutto per noi. E il resto verrà. Certo che...». Che all’Inter non c’è tempo?
«Esatto, e lo sappiamo. Ma arrivare a vincere è l’obiettivo che dobbiamo porci. E ce lo porremo anche quest’anno, come sempre». Ai tifosi cosa vorrebbe dire?
«
Handanovic? Un portiere affidabilissimo: ha le credenziali giuste, da Inter
«
Palacio mi piace: fra l’altro fa tanti gol, e mi pare che non sia una cosa di poco conto...
«
L’Europa League è come una tv in bianco e nero... ma partiamo per poterla vincere
«
I nostri tifosi sono intelligenti ed esigenti: sento che si appassioneranno
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
#
POTREBBE ESSERE COSÌ
Matias Silvestre 27 anni, difensore in arrivo per 8 milioni
Gaby Mudingayi 30 anni, centrocampista del Bologna: costa 2 milioni
Mathieu Debuchy 26 anni, difensore del Lilla: costa 8 milioni
Mattia Destro 21 anni, attaccante: per lui servono 15 milioni
Andrea Ranocchia 24 anni, difensore: 3 milioni lordi l’anno d’ingaggio
Julio Cesar 32 anni, portiere: ingaggio di 9 milioni lordi a stagione
Massimo Moratti, 67 anni, presidente dell’Inter dal febbraio 1995 INFOPHOTO
Maicon 30 anni, difensore: 8 milioni lordi a stagione d’ingaggio
4
TUTTE LE DATE
S OGGI presentate le nuove maglie e prime visite mediche e test atletici
S DOMANI partenza per il ritiro di Pinzolo
S 12 LUGLIO Amichevole a Pinzolo contro una rappresentativa trentina
S 15 LUGLIO Amichevole a Rovereto con gli sloveni del Koper
S
Inter
21 LUGLIO Trofeo Tim a Bari con Milan e Juventus
S 24 LUGLIO Amichevole Como-Inter (a Como)
avanti una società e mettere lei davanti ai miei sentimenti... Purtroppo dev’essere così. Fra l’altro, poi, per qualcuno c’è anche la possibilità di rilanciarsi altrove...».
concreto, che ha i suoi tempi e tante situazioni che si debbono incastrare. Ecco: se tutto s’incastra, e sottolineo se, fra i 3 e i 5 anni tutto si può completare».
«Cercherò, compatibilmente coi miei impegni. Ma ancora non lo so».
Parla di Pazzini?
Davanti a questa New Age interista come pensa che si comporteranno i tifosi?
«Di solito non mi preparo discorsi: guardo i giocatori negli occhi e vado a braccio, in base a quel che sento in quel determinato momento. Diciamo che vorrei tornare a vincere: il programma basato sui giovani potrebbe richiedere più tempo, ma il traguardo della vittoria dev’essere sempre nel nostro mirino».
«No guardi, per il mercato è giusto che si rivolga ai nostri direttori Branca e Ausilio...». Mercato che ha un’identità ben precisa: alleggerire il monte-ingaggi reinvestendo il risparmio in giocatori forti.
«E’ un dovere: la società, prima di tutto, deve stare bene». L’idea-stadio: quanto la sta cullando?
«E’ un progetto importante,
«Penso bene. L’importante è che diano sostegno a questi ragazzi, perché io ho fiducia in loro e perché mi pare che chi c’è, chi arriva e chi è un giovane da inserire abbiano tutti le credenziali giuste. Chi stiamo prendendo, poi, mi sembra abbia la certificazione di buona condotta...». Salirà a Pinzolo per il ritiro?
Facciamo così: se in questo momento avesse davanti la squadra cosa le direbbe?
Se le dico scudetto?
«Partecipiamo per vincere». Appunto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S 28 LUGLIO Amichevole Celtic-Inter (a Glasgow)
S 2 AGOSTO gara d’andata del 3˚ turno preliminare di Europa League
Diego Forlan 33 anni, attaccante: ingaggio di 8 milioni lordi l’anno
Giampaolo Pazzini 27 anni, attaccante: 5,6 milioni lordi l’anno d’ingaggio
Lucio 34 anni, difensore: risparmiati 7 milioni lordi l’anno
i conti nerazzurri
Non soltanto risparmi Già spesi 40 milioni Sorpassata la Juve CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
LA BORSA DEL MERCATO
Un dato è certo: Massimo Moratti negli ultimi due mesi ha speso 40 milioni di euro per rinforzare la nuova Inter. E presto gli investimenti potrebbero toccare i 65 milioni di euro se andassero in porto anche gli acquisti di Mudingayi, Debuchy e Destro. Anche la più danarosa Juve deve inchinarsi di fronte a questa virtuale vittoria di tappa. I campioni d'Italia, infatti, sinora si sono mossi in lungo e in largo con gli ingaggi di Asamoah, Isla, Lucio e Leali, oltre il riscatto di Giovinco. Tuttavia le loro spese sul mercato non sono andati sinora oltre i 35 milioni di euro. E’ vero che in cassaforte c'è sempre il budget per il top player, vale a dire altri 30 milioni che, però, potrebbero essere finanziati anche da alcune cessioni all’orizzonte. La risposta Ma l’Inter percorre una stra-
da differente. Gli ingaggi di Handanovic e Silvestre, il riscatto di Guarin comportano cifre importanti. In assoluta controtendenza con i conti di un bilancio chiuso a giugno con un rosso di 86,8 milioni e un monte stipendi di 190 milioni. Fardelli ormai non più sostenibili. E la famiglia Moratti ha scelto di voltar pagina con grande coraggio. Cioè investendo ancora. E' altrettanto chiaro, però, che la campagna di rinnovamento va di pari passo con la dolorosa scelta di privarsi di autentiche bandiere e dei loro costosi contratti. Tanti addii In quest’ottica c’è il recentis-
simo addio a Lucio che su base biennale permette di risparmiare 14 milioni di euro. Ma sulla stessa via sono anche Maicon, Forlan, Pazzini e Julio Cesar, tutti in lista di partenza. Quella del portiere brasiliano è l’ultima spina. Quella che forse fa più discutere e amareggia il mondo nerazzurro. Eppure la ratio so-
GDS
cietaria non ammette deroghe. L'obiettivo è di far dimagrire il monte stipendi almeno il 30 per cento e gli ingaggi milionari dei protagonisti del Triplete sono un peso troppo gravoso per concedere ulteriore gratitudine. Politica verde E non è un caso che la guida tecnica del nuovo corso sia quell’Andrea Stramaccioni che proprio nelle giovanili nerazzurre ha dimostrato di poter essere il punto di riferimento di una rosa che punterà decisamente sui giovani. Mancava, però, la generazione di mezzo. E la scelta di Handanovic va proprio in questa direzione, sgravando i ragazzi di responsabilità che sarebbero forse esagerate. E’ altrettanto chiaro, però, che questo progetto non può esaurirsi in una sola stagione. Un po’ quel che è avvenuto proprio alla Juve... © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDĂŒ 5 LUGLIO 2012
ALLENAMENTI GIORNALIERI DELLA SQUADRA AD INGRESSO GRATUITO Sessioni di autografi giornaliere
sede ufficiale ritiro estivo f.c. internazionale
orari e programma dettagliato su visittrentino.it/inter
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
PRIMO PIANO I COLPI NERAZZURRI
Fatto Silvestre L’okay a 8 milioni E attacco a Lucas se parte Sneijder Moratti sblocca con il Palermo per l’argentino: è 2+6. Ora si riapre la questione-trequartista LUCA BIANCHIN FILIPPO DI CHIARA
Ora Lucas? Per attaccare davve-
CATANIA Acquistato dal Catania il 28 gennaio 2008, esordisce in A il 27 febbraio dello stesso anno (CataniaMilan 1-1). La sua esperienza con i rossazzurri dura fino al 2011 (118 presenze e sei reti)
Decisivo il pres Moratti è stato
decisivo. Ieri mattina si è svegliato con un altro numero in testa: il 2. L’incontro di martedì sera tra Inter e Palermo infatti non era andato benissimo: l’offerta per Silvestre era di 7 milioni, il d.g. rosanero Perinetti ne chiedeva 9. E commentava: «Forse siamo più lontani, per ora non ci siamo». In giornata Moratti ha fatto il presidente: si è sentito al telefono con Zamparini e ha trovato un accordo, più o meno a metà strada. Oggi un nuovo, ultimo appuntamento, perché il Palermo ha una certa fretta di trovare un sostituto.
S LE ORIGINI Matias Silvestre è nato a Buenos Aires, in Argentina, il 25 settembre 1984. Dal 2002 al dicembre 2007 ha giocato nel Boca Juniors (63 presenze e 6 reti in campionato). Con la squadra argentina ha partecipato al Mondiale per club del 2007, perso in finale contro il Milan
Un’altra idea per la difesa: Rolin del Nacional si può prendere assieme al Parma
Spread Inter
IN ITALIA DAL 2008
ché l’Inter, dopo le firme sui contratti di Handanovic e Silvestre, dovrà attaccare. Un po’ con Destro, che nella vita fa l’attaccante, un po’ con i terzini di spinta. A destra Maicon flirta con Chelsea e Real Madrid mentre a sinistra, con Chivu trasferito al centro, resta solo Nagatomo. Considerato che Faraoni è pronto a cercare casa a Udine, servono un paio di rinforzi. Eccoli. A destra piace sempre Debuchy, ottimo nelle ultime due stagioni con il Lilla: costa 8 milioni, cifra fissa nella numerologia interista. A sinistra il primo nome in lista è Aly Cissokho, già tormentato dai dentisti di Milano, già seguito dal Napoli in questa estate. Ora gioca nel Lione e ha lo stesso prezzo. ro però serve altro: serve talento offensivo. L’Inter ha deciso da tempo: fosse per lei, lì davanti arriverebbe Lucas dal San Paolo. Tra otto giorni compirà 20 anni, ma in attacco gioca un po’ ovunque: dribbla e accelera sia a destra sia a sinistra, anche con la maglia del Brasile. Marco Branca a fine giugno ha fatto segno di no con la testa: «L’Inter non può andare su giocatori che valgono 15-20 milioni, e il discorso vale anche per Lucas. Capisco che sia difficile far metabolizzare certe nuove dinamiche ai tifosi». I tifosi avranno anche metabolizzato, l’Inter forse no. Lucas piace parecchio, e al momento dipende da Sneijder.
Il ragazzo nato a Mercedes è costato più di un’automobile. L’Inter ha seguito a lungo Matias Silvestre, si è sforzata di non pensare che lui aveva una mezza passione per il Milan e ieri lo ha comprato: a 24 ore dall’addio di Lucio, ecco un erede dal Palermo. Tra le mille formule del mercato, si è scelto il 2+6: prestito a 2 milioni più riscatto a 6 a fine stagione. Considerato che la matematica non è diventata un’opinione nella notte, siamo a 8 milioni complessivi, che verranno pagati in quattro anni. Non sono pochi, la dimostrazione che l’Inter considera Silvestre un potenziale titolare della sua difesa. E qui partono i conti: considerato che nella lista dei centrali ci sono anche Samuel, Ranocchia, Chivu e Juan Jesus, è probabile che almeno uno partirà. Anche perché l’Inter segue Alexis Rolin, altro centrale: potrebbe prenderlo dal Nacional Montevideo assieme al Parma. Chi parte? Monetina: testa Ranocchia, croce Juan Jesus, che ha parecchie richieste.
4
S
S PALERMO La scorsa stagione passa al Palermo: per lui 29 presenze e 5 reti
E’ sempre più dominio argentino Il 7-5 sui brasiliani può diventare 7-3 MATTEO DALLA VITE MILANO
Julio Cesar che dice «Sto perdendo tutti i miei compagni e amici brasiliani» sa di saudade difficilmente consolabile, una nostalgia forse senza ritorno. Forse. Lucio che se ne va, JC che si incolla al proprio status di «dipendente dell’Inter», ma poi anche Maicon che può andare al Real o al Psg. Lontani i tempi di Ronaldo, lontanissima la quota di pareggio: perché adesso come adesso gli argentini sono 7 e i brasiliani 5. Col rischio — e si parla di verdeoro — di restare in tre. Impera il tango. Ancora di più. La forbice L’elenco: oggi come oggi il Brasile schiera Juan Jesus (che probabilmente andrà a giocare in prestito), Jonathan, Maicon, Julio Cesar stesso e Coutinho. Una squadra di calcetto. L’Argentina, invece, ha sì perso Zarate ma ha acquistato Palacio e Silvestre mantenendo
I verdeoro contano Maicon, Julio Cesar, Jonathan, Juan Jesus e Coutinho, ma i primi due potrebbero partire. Zanetti guida l’ArgentInter Zanetti, Cambiasso, Alvarez, Samuel e Milito. Sette. Morale: oggi l’Albiceleste batte la Seleçao 7-5, fra qualche giorno la forbice potrebbe aprirsi fino a un 7-3 o addirittura a un 7-2 se davvero Juan Jesus uscirà momentaneamente dal gruppo per andare a farsi le ossa altrove. Schiacciante Fin troppo facile abbracciare il te-
ma dell’Argent-Inter. Fin troppo facile ma oggi è così più di ieri. Perché dal capitano Zanetti a Palacio passando ovviamente da Esteban Cambiasso e Diego Milito, tutto è molto argentino. Ibrahimovic parlava di clan: lasciamo perdere, perché qui si fa un semplice conto di chi è rimasto e di chi invece può partire o è arrivato. Poi che la componente-Tango sia predominante, beh, è un dato di fatto. Amichevole Cosa potrebbe intervenire per cam-
Se Wes restasse a Milano, Lucas passerà altri dodici mesi nella città in cui è nato. Arrivasse un’offerta per Wes, però, l’Inter avrebbe nuovi soldi da spendere. Anche per una chiamata, una di quelle che inizia con 0055, il prefisso del Brasile.
biare la situazione? Magari se davvero succedesse un aggancio — oggi reputato ancora difficile — a Lucas Moura, ma è anche vero che in alternativa potrebbe esserci l’allungo ulteriore dell’Argentina se nelle prossime settimane arrivasse Alejandro «Papu» Gomez, nativo di Buenos Aires e per ora ancora a Catania. Insomma: tutto in divenire, ma di certo la matrice argentina sta prendendo decisamente il sopravvento in maglia nerazzurra. Il gruppo brasiliano si sta assottigliando, anche se JC resiste. Come se fosse una di quelle partitone epiche Brasile-Argentina. Partitona amichevole, in un certo senso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALEXIS ROLIN 23 anni, Nacional Montevideo
5
Le stagioni italiane di Matias Silvestre: 4 nel Catania (dal gennaio 2008 al 2010-11) e una nel Palermo (2011-12)
Lo ha detto anche Sannino, allenatore abituato ad adattarsi: «Silvestre è un giocatore importante, se andrà via ci si guarderà intorno...». Cissokho-Debuchy Materiale
per i prossimi giorni, forse per la seconda metà di luglio. Per-
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
PRIMO PIANO I COLPI NERAZZURRI Saracinesca nerazzurra Samir Handanovic, 27 anni, nuovo portiere dell’Inter e della nazionale slovena. Proviene dall’Udinese, di cui è stato titolare nelle ultime 5 stagioni. Ha giocato anche con Treviso, Lazio e Rimini LIVERANI
HIP HIP HANDANOVIC Il pararigori più forte del campionato arriva a Milano All’Udinese vanno 11 milioni più il cartellino di Faraoni MATTEO BREGA MILANO
«Volevo andare in una grande squadra e ora ci sono arrivato. Sono contento». Samir Handanovic è timido, quasi scappa di fronte alle telecamere. Ma è fatto così, non si tratta di maleducazione. Sono passate abbondantemente le 22 quando sbuca dal ristorante da Mimmo in zona Porta Venezia. Il suo primo approccio con Milano è qui, lontano dai riflettori classici. Trattativa sprint Handanovic è
il nuovo portiere dell’Inter e già oggi con ogni probabilità sosterrà le visite mediche. L’ultimo passaggio prima di firmare il nuovo contratto quadriennale che lo legherà ai nerazzurri. La trattativa si è velocizzata in questo inizio di settimana: 11 milioni all’Udinese più il cartellino di Faraoni. L’Inter ha dovuto lasciare andare uno dei suoi giovani per arrivare al portiere sloveno che ipnotizza gli avversari dal dischetto e non solo. Un portiere che anche il Tottenham voleva e che l’anno passato era stato a un passo dal Bayern Monaco. L’affare si è praticamente chiuso ieri nel tardo pomerig-
4
I NUMERI
14
rigori parati da Handanovic in serie A (su 39 affrontati, pari al 35,9%): è al quarto posto assoluto tra i portieri che hanno sventato più tiri dagli 11 metri, preceduto solo da Pagliuca, Marchegiani e Moro
6
i rigori parati da Handanovic nel campionato 2010-11: cifra che rappresenta il record assoluto in A per una singola stagione
gio con l’entourage del giocatore che ha raggiunto la sede dell’Inter in centro a Milano. Appena ha saputo che il suo passaggio all’Inter si stava concretizzando, lo sloveno ha fatto la valigia e ha raggiunto Milano. Il raduno è alle porte, ma anche quello dell’Udinese non era poi così in là nel tempo. Insomma, già si stava tenendo in forma. Timidezza Introverso, riservato,
schivo. Scegliete pure voi dal mazzo l’aggettivo che più vi aggrada per definire Samir. Sposato con Zoja, ha un figlio di nome Alen. Buongustaio («Amo la cucina italiana») e allo stesso tempo attento all’alimentazione. Fuori dal campo è un padre modello. Come fa a parare i rigori? «Mi alleno molto sulla reattività e cerco di studiare bene i rigoristi avversari con i dvd, non ho particolari ricette», ha spiegato ieri sera Handanovic. Con l’Inter spera di non avere questo tipo di problemi. Carriera Arriva in Italia nel 2004, prelevato dall’Udinese poco oltre il confine italo-sloveno. Gioca nel Domzale, club nel quale cresce fin da piccolo. In Friuli durante la prima stagione (2004-05) gioca solo le ultime tre giornate e curiosità vuole che finiscono tutte 1-1 con-
identiKit & CARRIERA
«Volevo una grande Inter, che occasione»
v
tro Sampdoria, Cagliari e Milan. Poi, l’anno successivo, viaggia tra Treviso e Lazio. Nel 2006-07 a Rimini la stagione del primo salto: 39 presenze su 42 gare di campionato. L’Udinese capisce che è il caso di riportarlo alla base e di affidargli la cerniera lampo della porta del Friuli. E parte il crescendo. «Ringrazio tutti i tifosi friulani, avrò modo di salutarli nei prossimi giorni. Ringrazio anche la società e la famiglia Pozzo per questi anni bellissimi». Un pensiero a chi lo ha aiutato a farsi conoscere non è mancato ieri sera. Tutto quasi troppo veloce per lui, rapido e istintivo tra i pali, quieto e sereno nella vita di tutti i giorni. I prossimi saranno intensi, tra presentazione («Non so ancora quando e dove») e inserimento nel gruppo di Stramaccioni. Dove ci sarà Julio Cesar e sul quale non vuole rilasciare alcun commento, solo un timido sorriso imbarazzato. Quasi a voler dire «Scusate, sono appena arrivato». Salta in macchina, saluta e riparte per l’hotel-rifugio interista in zona stadio. La prima serata di Handanovic in nerazzurro è passata così. Da oggi inizia una nuova vita: «È una grande occasione, sono pronto per giocarmela». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Ritratto
Freddezza e serietà Samir lo sloveno sempre sul pezzo SEBASTIANO VERNAZZA
Lo sloveno dagli occhi di ghiaccio. Samir Handanovic è un freddo: l’emotività non aiuta, se sei portiere. «Non mi esalto né mi deprimo», il suo motto. Samir Handanovic è un ragazzo a posto: in cinque anni di Udinese non si ricorda da parte sua un gesto sbagliato, una notte a tirare tardi. Anti-personaggio, di poche parole. Gira con macchina bella, ma normale. Non conosce l’ostentazione, disvalore di riferimento per molti calciatori. Persona seria. In campo Arrivò a Udine nel 2005 e lo spedirono in prestito a Treviso e alla Lazio. Era un ragazzino, non sembrava promettente. Tornato in Friuli nel 2007, dopo l’esplosiva stagione al Rimini in Serie B, è cresciuto anno dopo anno. Ascesa costante. Samir ha lavorato molto su se stesso, sugli aspetti tecnici e su quelli mentali. Come tanti portieri si esalta se è sottoposto a bombardamento. A differenza di altri colleghi è in grado di fare una parata una, però decisiva. All’Udinese è successo più volte. Handanovic inattivo per lunghi periodi e però fondamentale nell’unica occasione che contava. La concentrazio-
ne come stella polare, anche se di papere ne ha commesse pure lui, perché non c’è portiere che ne sia immune. I rigori la sua specialità: «Bisogna guardare il tiratore fino all’ultimo istante e rimanere fermi il più a lungo possibile», la spiegazione. Gigi Buffon il modello: «E’ stato il mio mito. Resta il migliore». Fuori campo «Handa» non è tipo
facile né espansivo. In spogliatoio si fa gli affari suoi: parla quando ha qualcosa da dire, come i leader naturali. In sala stampa sa difendersi. A una giornalista friulana che lo criticava per un errore, rispose con impietosa domanda: «Tu hai mai giocato in porta?». Sicuro di sé: «Non mi sento inferiore a nessuno». Non arrogante, però. Dietro la facciata, sul lato B, c’è l’Handanovic dal volto umano, coinvolto in iniziative benefiche. Sloveno con radici bosniache, a Sanski Most. A maggio ha sposato Zoja Trobec, ex cheerleader dell’Olimpia Lubiana di basket. La coppia ha un bimbo, Alen. La sorella di Zoja è la moglie di Jasmin Hukic, giocatore di basket bosniaco. Jasmin, cugino di Handanovic e come lui portiere, ha giocato in Italia (Mantova, Empoli) e oggi è al Maribor, in Slovenia. Una famiglia di sportivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
STORIA BORDON, VIERI, GHEZZI, PAGLIUCA... A SAN SIRO HANNO GIOCATO ALCUNI DEI MIGLIORI INTERPRETI NELLA STORIA DEL RUOLO
Da Sarti a Zenga: quante stelle tra i pali nerazzurri Sulle spalle di Samir l’eredità di una stirpe di numeri uno fra i numeri uno ALEX FROSIO
La storia del numero 1 dell’Inter è una storia di numeri 1. Samir Handanovic diventa l’erede designato di una grande dinastia di portieri, di cui Julio Cesar è stato solo l’ultimo degnissimo rappresentante. Il primo nome che viene da recitare non può che essere quello di
Giuliano Sarti, incipit di una delle formazioni più citate del calcio italiano. È stato il portiere della Grande Inter di Helenio Herrera, 198 presenze in nerazzurro dal 1963 al 1968: due scudetti, due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali. L’Uomo Ragno La storia recente ricorda la zazzera (ormai sparita...) e le movenze da Uomo Ragno di Walter Zenga, il portiere più presente della storia interista. Walterone si è sistemato tra i pali nerazzurri dal 1983 al 1994: 473 con il numero 1 sulle spalle, con cui ha vinto uno scudetto, una supercoppa italiana e due coppe Uefa. E per 6 anni guardiano della porta azzurra: al Mondiale 1990, stabilì il re-
1
2
1 Giuliano Sarti, portiere della Grande Inter di Helenio Herrera: 198 presenze con i nerazzurri, con cui ha vinto due scudetti, due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. 2 Ivano Bordon, tra i pali dell’Inter dal 1970 al 1983: 382 partite, due scudetti e due coppe Italia. 3 Walter Zenga, il portiere più presente della storia nerazzurra (473 partite): cominciò nei Pulcini dell’Inter, ha difeso la porta della prima squadra dal 1983 al 1994. 4 Gianluca Pagliuca arrivò all’Inter nel 1994, è rimasto fino al 1999 (234 presenze, una Coppa Uefa), giocando due Mondiali da titolare.
3
cord (ineguagliato) di imbattibilità, non prendendo gol per 517 minuti (fino al colpo mortale di Caniggia). Gli altri Prima di Zenga c’era sta-
4
to Ivano Bordon, altro reggente della porta nerazzurra per anni (dal 1970 al 1983, con 382 partite, due scudetti e due coppe Italia). Dopo Zenga, invece, Gianluca Pagliuca: 234 partite dal ’94 al ’99, una Uefa e due Mondiali da titolare. E poi Lido Vieri, Giorgio Ghezzi, Lorenzo Buffon (famoso milanista, ma unico interista al Mondiale ’62) e in tempi moderni Francesco Toldo, il più vincente con Julio Cesar. Capito dove sei arrivato, Samir? © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
PRIMO PIANO IL CASO
Julio Cesar c’è il Milan? «Niente di ufficiale Io resto all’Inter...» Braccio di ferro con il club, sfida ad Handanovic e occhiolino ai rossoneri. Che però smentiscono LUCA BIANCHIN ANTONELLO CAPONE
Qualcuno convochi degli esperti di mimica facciale, prego. E non si sottovaluti l’argomento, perché sul tema sono stati scritti libri anche nell’Ottocento. Nel Duemila invece servirebbe un piccolo trattato per capire che messaggio vuole trasmettere un uomo che fa l’occhiolino. Anzi, un portiere deluso che fa l’occhiolino. La scena è curiosa e più o meno è questa: Julio Cesar è in auto e, sorridendo al di là del finestrino, risponde alle domande di Sky. Poco prima gli hanno detto che l’Inter ha comprato Handanovic, e probabilmente si è sentito scaricato. A Julio Cesar raccontano delle voci di un possibile suo passaggio al Milan, e lui fa: «Non c’è niente, tante persone mi stanno chiamando per questo...». Ride, e aggiunge: «Di ufficiale non c’è niente». È qui che fa l’occhiolino, e molti lo interpretano come la rivelazione di un uomo che non può rivelare nulla. Il Milan smentisce Siamo vicini al Lucio-bis. Julio e l’Inter sanno che non possono continuare insieme: può il portiere del Brasile, il paratutto del Triplete, fare la riserva? Quasi impossibile. La chiave allora diventa la risoluzione del contratto. Julio Cesar vorrebbe carta bianca, come Lucio: si chiude il contratto e lui va dove vuole. L’Inter, forse preoccupata dopo la firma del suo centrale con la Juve, eviterebbe il replay, magari con una clausola anti-Milan. Che a Julio Cesar potrebbe non piacere. Il Milan, a proposito, in serata ha smentito categoricamente, un po’ perché JC al-
L’A.D. SUI CONTRATTI
IERI A ROMA
Aquilani e Michela hanno detto sì Ora c’è Liverpool
La scritta ricamata su tutte le maglie del Milan BOZZANI Sfortunato al gioco, fortunato in amore. Alberto Aquilani non sa ancora dove giocherà il prossimo campionato (per ora è certo che deve rientrare alla base di Liverpool dove è sotto contratto, oneroso, fino al giugno 2014), ma ieri ha detto sì alla sua compagna, l’attrice Michela Quattrociocche (nella foto LAPRESSE) dalla quale ha già avuto la piccola Aurora. I due, entrambi romani, si sono uniti in matrimonio nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo al Celio a Roma. Alberto e Michela indossavano abiti di Giorgio Armani. Un giorno di felicità immensa, poi da domani Aquilani ripenserà al suo futuro che al momento sembra difficile possa essere ancora nel Milan. L’ingaggio alto, l’arrivo di Montolivo e l’inatteso rinnovo del contratto a Flamini hanno complicato molto la situazione. A Liverpool (raduno lunedì prossimo) Alberto è atteso dal neo tecnico Rodgers, che magari farà un po’ più di chiarezza sull’apporto che gli chiederà. fr.vell. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Galliani avvisa «Non faremo altri ritocchi» «Se vince il Boca scriveremo "Il club più titolato d’Europa"» MARCO PASOTTO MILANO
L’auspicio è quello di non dover chiamare il sarto per modificare tutte le magliette. Ma se dovesse andar male, è pronto il paracadute: da «club più titolato al mondo» il Milan passerà allo status di «club più titolato d’Europa». Oppure «club europeo più titolato al mondo». Adriano Galliani ha atteso con ansia la finale di ritorno della Libertadores, che si è giocata stanotte alle 3 italiane. Se ha vinto il Boca, gli argentini balzano a quota 19 titoli internazionali, uno in più del Milan. E quindi: «Forza Corinthians», ha esclamato ieri l’a.d. rossonero entrando in Lega. A proposito di maglie, Galliani ha spiegato anche perché la terza divisa è rimasta nera: «Servono 14 mesi per passare dalle idee ai fatti, quindi sparirà dal 2013-14. Tanti tricolori sulle nostre divise? Adidas ritiene sia un argomento di vendita per un prodotto made in Italy».
Julio Cesar, 32 anni, veste la maglia nerazzurra dalla stagione 2005-06 CANONIERO
4
I NUMERI
27
le partite saltate nell’Inter da Julio Cesar nelle ultime 2 stagioni, a fronte delle 106 disputate in tutto dai nerazzurri. Il brasiliano non ha quindi giocato il 25,5% delle gare. Julio è mancato soprattutto nel 2010-11, giocando solo 39 incontri su 57
l’Inter prende 4,5 milioni all’anno, un po’ perché in via Turati si fidano di Abbiati. Lucio però resta d’attualità, anche nelle parole di Julio Cesar: «Sto perdendo tutti i miei amici brasiliani. La Juve ha preso un bravissimo difensore». Il riferimento è anche a Maicon: l’Inter, un tempo divisa tra brasiliani e argentini, è ormai decisamente albiceleste. Inghilterra? Brasile? Sul tema si è espresso anche Stankovic. Senza occhiolino, ma in modo chiaro: «Julio Cesar e Maicon sono amici, se partissero mi dispiacerebbe tantissimo. Forlan è uno dei più forti con cui abbia mai giocato, ma è stato molto sfortunato. Però le partenze sono scelte loro, qualcuno forse non si trovava bene». Julio Cesar, che proprio bene ieri non si
è trovato, invece è sempre rabbuiato: «Handanovic è un bravissimo portiere, meglio per noi. Io ho un contratto con l’Inter fino al 2014 e sono un dipendente del club. Sto benissimo». A proposito di mimica, qui alza il pollice. E dice: «Nel mio contratto non c’è scritto che io debba essere titolare per forza. L’Inter sta costruendo una bella rosa. L’importante è avere rispetto tra noi». Branca sembra d’accordo: «Julio Cesar fa parte della nostra storia, affronteremo con calma tutto quello che c’è da affrontare». Che cosa ci sia da affrontare, non è chiarissimo. Forse un addio in pace, forse una trattativa con altre squadre. Milan a parte, in Inghilterra e in Brasile ci sono almeno un paio di club che potrebbero avere qualcosa da dire.
IL RITORNO DELL’EX
Sheva a Milano per l’intervento al menisco I legami col passato non si spezzano. Così Andriy Shevchenko per operarsi al menisco ha scelto Milano, affidandosi al professor Schonuber, che si è già occupato di diversi calciatori rossoneri. L’intervento, eseguito ieri alla clinica La Madonnina, è andato bene. Ora Sheva potrà programmare meglio il futuro, visto che non ha rinnovato con la Dinamo Kiev. In pentola bolle il pressing del Chicago Fire.
Al completo La speranza è che il merchandising vada meglio rispetto agli abbonamenti: «Siamo un po’ sotto rispetto all’anno scorso coi rinnovi, però ora inizia la vendita libera», confida Galliani. In via Turati si augurano che la permanenza di Thiago Silva invogli i tifosi: «Abbiamo fatto un grande sforzo, vale come un acquisto. Il mercato del Milan è strachiuso, se non parte nessuno non arriva nessuno. Un acquisto a centrocampo? Con nove giocatori è stracompleto. Il Van Bommel di turno è Montolivo, che può giocare anche centrale. E poi c’è Ambrosini. Ibra ha due anni di contratto, resta con noi. Un ritocco a Boateng? Hanno tutti ingaggi altissimi, quindi niente ritocchi a nessuno». Infine si schiera a favore del Pallone d’oro a Pirlo e spazza via le voci societarie: «Non è mai esistita alcuna offerta per la proprietà del Milan».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO IL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE È DESTINATO A FAR SVILUPPARE PREMIUM
No per Thiago-Psg, ma è flirt Mediaset-Al Jazeera La trattativa con la tv proprietaria del club parigino è avviata: il titolo vola in Borsa CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
Nonostante il no definitivo per Thiago Silva, i rapporti tra Silvio Berlusconi e lo sceicco Al Thani restano eccellenti. Gli affari sono affari e il calcio conta sino a un certo punto. La riprova viene dai contatti di queste settimane, che a breve potrebbero porta-
tando i palinsesti autunnali delle tre reti in chiaro del Biscione, lo stesso vicepresidente Pier Silvio Berlusconi aveva accennato a «segnali di interesse da più di una grande azienda straniera» pur precisando che per Premium «non c'è niente di aperto, nessuna trattativa in corso». Una precisazione che evidentemente non ha rallentato i rumors in merito.
re a uno stretto rapporto di collaborazione tra Mediaset e Al Jazeera, le televisioni di proprietà dei due magnati. Nell’affare è coinvolto anche Rtl, il più grande gruppo televisivo al mondo, di proprietà del colosso dei media Bertelsmann. E non a caso le indiscrezioni del Sole 24 ore sulla trattativa ieri hanno portato a un vero e proprio boom in Borsa del titolo del Biscione, che negli ultimi tempi aveva faticato parecchio. L’impennata Alle 11.25, infatti, Mediaset spicca come migliore titolo di un listino debole segnando un rialzo del 4,6% a 1,45 euro, livello che non vedeva da oltre un mese e mezzo circa. A riprova di ciò lunedì sera, presen-
Thiago Silva, 27 anni, parteciperà all’Olimpiade col Brasile LAPRESSE
Gli sviluppi Va ricordato che Al Jazeera si sta imponendo sempre più sul mercato europeo. Il successo nel mondo arabo trova riscontri ora anche in Francia dove, non a caso, ha investito sulla sponda calcistica del Paris Saint Germain. Tanto è vero che il presidente del club parigino è Nasser, alto dirigente anche della te-
levisione del Qatar. E guarda caso Nasser era stato a Milano nello scorso fine settimana. Una visita che aveva fatto pensare a un’accelerazione per l’affare Thiago Silva. Era in realtà in visita proprio per i contatti in corso per questo mega-affare che riguarda il mondo delle tv a pagamento. Il rapporto di collaborazione, infatti, è destinato a far sviluppare l’attività di Mediaset Premium che così acquisirebbe contenuti e risorse per una partnership a livello internazionale. In questi ultimi tempi Al Jazeera ha stretto contatti anche con Telecom, proprietaria de La7. Insomma, c’è fermento nel mondo televisivo. Molto di più che nel calcio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
MERCATO
Svolta Van Persie T f v «Arsenal, non rinnovo» Gazzetta.it
Gazza
Ma la Juve: niente aste I bianconeri non mollano la pista Suarez e si riapre pure quella di Higuain. Verratti: il manager in Francia per trattare col Psg ALESSANDRA GOZZINI MILANO
L’home-page andrà probabilmente rivista, basterà un clic per cambiare l’immagine iniziale, Van Persie che esulta dopo un gol segnato con l’Arsenal. Ora, RVP, ha trovato altri modi per finire in rete: per esempio, ha scelto il suo sito ufficiale per chiarire i propri progetti futuri: «Mi dispiace, ma dopo una lunga riflessione ho scelto di non prolungare il mio contratto». Titolo della lettera on-line di Van Persie è «Nota per i tifosi», la dichiarazione sembra però diretta a Wenger, che due giorni fa ha detto di volerlo a Londra fino a fine carriera. Altra controreplica dell’Arsenal, sempre con una nota sul web: «Rispettiamo la scelta di Van Persie di non prolungare il contratto, ma ha ancora un anno e siamo sicuri che rispetterà i suoi impegni con il club». Segnale Sulla guerra dei comunicati in rete vanno aggiunti altri dettagli; quello di RVP è un segnale chiaro con destinatario doppio: l’Arsenal e la Juve che valuta se andare all’assal-
TREND POSITIVO
E il club vola anche in borsa: rialzo del 15%
Robin van Persie, 28 anni, capocannoniere della Premier con l’Arsenal ANSA
to; l’attaccante ha voglia di nuove esperienze e lo sbarco a Torino resta un’idea affascinante: il problema, per Van Persie, è che per l’Arsenal non sarebbe poi così sconveniente (per una questione di sponsor) perderlo a zero sterline. E la Juve? Sa di
avere un accordo di massima con il giocatore, in passato già volato a Torino: non intende però presentarsi all’asta per un attaccante che sarà svincolato tra dodici mesi, e a maggior ragione eviterà di battagliare con l'agguerrita concorrenza, visto
Lucio: «Io non guardo al passato Qui darò tutto» Ieri la firma: «Conte è un duro? Ho sempre amato lavorare sodo, così si soffre molto meno in gara» DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Nero su bianco. Lucimar Ferreira da Silva, detto Lucio, ha ufficialmente aperto ieri quello che probabilmente sarà l’ultimo capitolo della sua splendida carriera. Un vincente, che approda alla Juventus dopo aver vestito altre due maglie di prestigio mondiale, quelle del Bayern Monaco e dell’Inter. Campione del mondo col Brasile nel 2002, scudetti e coppe nazionali a raffica in Germania, infine soprattutto Champions e Mondiale per club in nerazzurro. Un passato, quello interista, che il centralone brasiliano non intende sacrificare sull’altare delle dichiarazioni ruffiane. La Milano nerazzurra gli ha regalato i trofei internazionali più prestigiosi a livello di club, «e il passato è lì, è la storia», dice a Juve Channel. Allo stesso tempo, però, «ora sono importanti solo presente e futuro, quindi la Juventus, con la quale conto di vincere ancora molto». Certo, saranno bordate di fischi al primo incrocio con l’Inter, ma Lucio è un professionista, e una volta ca-
Lucimar Ferreira da Silva, noto come Lucio, è nato a Brasilia l’8 maggio 1978. Ieri, per lui, giornata torinese di visite mediche con gli esami di rito presso la Clinica Fornaca e, successivamente, all’Istituto di Medicina dello Sport LAPRESSE
(a. cap.) Ieri il titolo della Juventus ha fatto in Borsa un balzo prodigioso, crescendo del 15,01% e chiudendo a 0,210 euro. Calcio mercato pimpante, ma non ci sono state ieri operazioni della Juventus che abbiano determinato questo rally improvviso. Quasi certamente il titolo si è riallineato alla crescita dell’azionista di maggioranza Exor (detiene il 63,8%) e delle cugine Fiat e Fiat Industrial che stanno caratterizzando queste giornate di Borsa. Nei giorni scorsi il titolo Juventus non aveva seguito il trend del gruppo (ieri +0,88 quando Exor ha chiuso a + 4,80, Fiat a + 5,09, Fiat Industrial a + 3,18). Una buona notizia per gli investitori in periodo tremendo per la Borsa. La Juve in un anno ha perso il 49,07%, ora in un mese ha guadagnato il 2,45%.
4
Lucio in carriera ha vinto un mondiale nel 2002 con la maglia del Brasile e due Confederations Cup (2005, 2009)
Visite e firma Ieri, giornata torinese di visite mediche, poi, il trasferimento in sede, dove Lucio ha firmato un biennale da oltre tre milioni a stagione, bonus compresi (la base è di circa 2,5 milioni all’anno). A metà agosto, subito Supercoppa italiana. Da titolare. A maggior ragione con Chiellini quasi certamente out.
1
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Suarez Nelle tasche juventine resta comunque un buon budget-mercato, anche se la scelta del top player richiederà accuratissime riflessioni; il vero chiodo fisso, al di là del sogno Cavani, è Suarez: in questo caso va abbattuto il muro reds, con il Liverpool che (per ora) non intende trattare. Altre idee? Non va eliminata la pista Higuain, e poi c'è sempre Destro, nuovo golden-boy del pallone: il problema è che anche la valutazione è a peso d’oro. Così torna forte Gabbiadini: ieri altro incontro Juve-Atalanta, il discorso è ben avviato. L’attaccante piace moltissimo a Conte, e non è affatto escluso che arrivi per restare Idee anche in ruoli alternativi? Volendo si, visto che (staccati) piacciono Ramirez e Jovetic: del resto, in rosa, c’è sempre anche Giovinco. Amichevoli estive Difficilmente
il top player potrà prendere parte alle prime amichevoli internazionali della Juventus. Ecco il programma che sostituisce la tournée americana: il 28 luglio, a Berlino, sfida all’Herta; l’1 agosto, a Ginevra, Juve-Benfica; il 4 agosto, a Salerno, c’è infine Juve-Malaga.
Ezequiel Lavezzi, 27 LAPRESSE
Juve: Isla e Asamoah Lavezzi debutta al Psg e De Laurentiis s’infuria Mercato estero e nazionale, i primi raduni, le presentazioni dei nuovi acquisti e l’ennesima sparata di De Laurentiis: tutto questo nei video di Isla e Asamoah alla Juve; Lavezzi alla corte di Ancelotti al Psg e il presidente del Napoli furioso.
Londra vista dalla maschera della Vezzali e i Giochi di Pistorius Mancano 22 giorni al via dei Giochi di Londra e sul sito potrete vivere una soggettiva esperienza in pedana nella maschera della fiorettista Valentina Vezzali. Inoltre ieri si è realizzato il sogno del bi-amputato Oscar Pistorius: ai Giochi gareggerà con i normodotati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pito di non rientrare più nei piani del nuovo corso nerazzurro, si è guardato attorno in cerca del meglio possibile. Che si è materializzato nel club campione d’Italia, all’inizio di un nuovo corso, già vincente sul campo, «rivoluzionario» fuori. Di sicuro, ha pesato pure l’opportunità di non lasciare la ribalta più importante a livello di club, ovvero la Champions. «Io voglio continuare a vincere, e la Juve mi dà questa opportunità. Arrivo in uno dei club più grandi del mondo e prometto il massimo impegno. Darò tutto me stesso, a livello fisico e di esperienza, per tenere in alto la Juve. Conte è un duro? La mia filosofia è semplice: lavora sodo in allenamento e soffri meno in partita». Infine, il nuovo stadio: «Un’arma in più».
Chi paga il Chiello? Proprio l’infortunio di Chiellini farà scattare l’assicurazione che è il frutto del memorandum d’intesa firmato a marzo da Uefa e Eca (l’organismo dei club europei). Prevede, tra l’altro, una copertura contro gli infortuni rimediati nelle partite ufficiali con le nazionali. L’assicurazione pagherà lo stipendio del calciatore (fino a un tetto di 7,5 milioni lordi annui, ma Chiellini c’è sicuramente dentro), a partire dal 29˚ giorno di stop.
che dopo il City (al momento apparentemente immobile sul mercato) è entrato in scena anche il PSG. A proposito: da ieri sera sono a Parigi sia Delli Carri, diesse del Pescara, che Di Campli, manager di Verratti, altro obiettivo bianconero. Il viaggio in Francia certifica il forte interesse di Leonardo per il giocatore (ieri sera si era sparsa anche una voce sul Milan) .
ilpersonaggio
I NUMERI
1
3
Con il Bayern di Monaco è stato tre volte campione di Germania: nel 2005, 2006 e 2008
Nel palmares anche una Champions League, vinta con l’Inter nel 2010. Gli altri trofei in nerazzurro: un Mondiale per Club, uno Scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana
Il brasiliano si esalta nelle grandi sfide Ma non è un Pirlo bis LUCA TAIDELLI MILANO
I tifosi juventini già sognano un Pirlo bis, ma difficilmente Lucio potrà risultare decisivo come lo è stato l’ex milanista per lo scudetto bianconero. Intanto perché, lo sta dimostrando l’Europeo, Conte già dispone di tre centrali difensivi di grande livello. Poi perché — Thiago Silva a parte — è difficile che un difensore possa fare la differenza. E infine perché il Lucio visto nell’ultima stagione era lontano parente della diga che con Walter Samuel aveva blindato la porta interista nell’anno di grazia 2010. Anche se — aspetti economici a parte — i dirigenti nerazzurri avevano chiuso col brasiliano dopo che, a fine campionato, aveva detto di volere cambiare aria. Quelle partenze palla al piede
Anche a scontargli gli errori nella difesa a tre voluta a inizio stagione da Gasperini, Lucio ha poi fatto ammattire pure Ranieri e Stramaccioni quando è tornato a occupare il centrodestra nella classica linea a quattro. Il marchio di fabbrica era diventata la partenza palla al piede, salvo poi perdere la sfera a metà campo e non avere certo lo scatto
nel breve per tappare la voragine creata. Ma negli occhi del tifoso interista restano gli impacci contro il connazionale Brandao, cha giusto al 90’ e da rilancio del portiere beffò Lucio per il gol che mandò il modesto Marsiglia ai quarti di Champions. E per qualcuno anche la mancata qualificazione alla prossima Champions è figlia delle leggerezze con cui il brasiliano si consegnò a Giovinco nella sconfitta di Parma che di fatto vanificò la rimonta della StramaInter. Il Lucio da Champions Occhio però che — giusto per tornare a Pirlo — il cambio di ambiente può essere decisivo, soprattutto se il giocatore in questione è ancora integro come il 34enne di Brasilia, che in 3 anni a Milano ha saltato una manciata di partite, mettendo insieme 136 presenze e 5 reti. Nella depressione e nel non gioco dell’ultima stagione nerazzurra si sono intristiti in tanti giocatori della rosa. Ma quando l’Inter girava Lucio non sbagliava mai un big match. Chiedere a Drogba e Ibrahimovic, ridicolizzati quando nel 2010 pensavano di fare la voce grossa con Chelsea e Barcellona. Proprio in Champions il brasiliano potrebbe dare tantissimo a Conte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
#
MERCATO
Cavani: «Vinco a Napoli» ma occhio a Mourinho... Messaggi di distensione dell’attaccante verso il club azzurro, però il tecnico del Real Madrid non molla e rilancia l’assalto MIMMO MALFITANO NAPOLI
Gli sono bastate 24 ore per resettare il messaggio lanciato alle società interessate al suo acquisto, dopo averle invogliate o quasi a presentare un’offerta consistente, perché «De Laurentiis l’avrebbe presa in seria considerazione». Il giorno dopo, invece, l’attaccante ha raccontato tutt’altre cose, dal ritiro della nazionale olimpica dell’Uruguay, ai microfoni di Sky. Ha parlato di Napoli, dei napoletani, dei prossimi obiettivi che vorrà perseguire, lasciando intendere che lui non ha alcuna voglia di muoversi, con tanti saluti alla coerenza che, nel mondo del calcio, non sempre rappresenta un valore primario. È un gioiello che fa gola a molti, e ieri circolava una frase sintomatica di Mourinho, che avrebbe detto ai dirigenti del Real: «Vendete pure Higuain, a patto che mi prendiate Cavani». Ma poco importa se Edinson dentro di sé nasconda un’irrefrenabile voglia di vivere una nuova esperienza, magari alla Juve o al Manchester City o al Chelsea: da laggiù, lui lancia messaggi rassicuranti alla gente di Napoli, pronto a mettere in discussione il sentimento se De Laurentiis non dovesse cedere alla richiesta di aumento dell’ingaggio, dagli attuali 2,8 a 4 milioni di euro a stagione, che gli è stata presentata da Triulzi e
Anellucci, i suoi due procuratori. Supercoppa Intanto, lui ha volu-
to fissare il punto di partenza della nuova stagione: «Il nostro primo obiettivo dovrà essere la Supercoppa di Lega. Battere nuovamente la Juve, dopo averla sconfitta nella finale di coppa Italia, sarebbe davvero un inizio di grande qualità. Dopo ci penserà la società a ordinare le cose, con qualche buon acquisto in modo da poter lottare per le prime tre posizioni e per un posto in Champions League», ha detto Cavani. Sul piano personale, invece, l’attaccante ha le idee abbastanza chiare: «Il mio obiettivo è quello di essere sempre pronto, allenarmi al massimo e lottare per l’impegno più immediato, come l’Olimpiade, nel caso specifico. Poi penserò alla Juve, alla Supercoppa, al campionato, perché è troppo bello vincere. Ora ci ho preso gusto dopo i pochi titoli che ho vinto e non vorrei fermarmi». Con lui, anche i napoletani vorranno inseguire qualcosa di maggior prestigio. Mazzarri ha detto a chiare lettere che quest’anno vuole vincere. E il riferimento allo scudetto è stato abbastanza evidente: «Sapere che c’è una città che ti segue e segue la tua squadra, che aspetta sempre un risultato per cambiare umore ti porta
la scheda EDINSON CAVANI 25 ANNI ATTACCANTE
Cavani è nato a Salto (Uruguay) il 14/2/1987. GLI INIZI Debutta nel 2005-06 nel Danubio di Montevideo: 25 presenze e 9 gol in 2 stagioni. Nel 2007 lo sbarco a Palermo: 37 reti in 117 partite. A NAPOLI Azzurro dal luglio del 2010. Subito fondamentale: 66 volte a segno in 95 incontri. IN NAZIONALE Debutta nel 2008: 11 gol in 40 partite. Ha vinto la Coppa America 2011.
non ad avere una responsabilità, ma a sapere che sei un gran pezzo di quella città, che la gioia e l’allegria dipendono molto da te e da quella squadra che scende in campo», ha detto Cavani. Auguri Pocho Insieme sono stati protagonisti delle ultime due stagioni napoletane, culminate con la partecipazione alla Champions League e la conquista della coppa Italia. Qualcosa dovrà pure, Cavani, a Ezequiel Lavezzi. Il grande lavoro del Pocho, gli assist che gli ha saputo suggerire hanno permesso all’uruguaiano di superare per ben due stagioni consecutive quota 30 gol: un rendimento che è servito al club per farsi apprezzare anche in Europa. «A Lavezzi auguro il meglio, perché è una grande persona e ha dato tanto al Napoli. La città, la gente, gli vorrà sempre bene, perché il suo impegno non è mai mancato, nemmeno nei momenti più difficili. Ha regalato tanto ai tifosi e al nostro gruppo, perché nello spogliatoio è stato unico, sempre sorridente e ci ha aiutato a uscire indenni dai periodi più bui», ha osservato Cavani che sarà costretto a saltare l’impegno per la Supercoppa Italiana se l’Uruguay dovesse raggiungere la finale dell’Olimpiade, in programma l’11 agosto, stesso giorno della sfida con la Juve, a Pechino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
IL CASO IN LEGA
IMPEGNI ESTIVI In grassetto le avversarie 17 LUGLIO a Dimaro (TN) Rappresent. Trentina 20 LUGLIO sede da definire Bayern Monaco 23 LUGLIO a Dimaro (TN) Grosseto 29 LUGLIO a Napoli Bayer Leverkusen 1 AGOSTO a Napoli Bordeaux 7 AGOSTO a Shanghai triangolare con Shanghai Shenhua e Pechino Guoan 11 AGOSTO a Pechino Supercoppa Italiana Juventus 19 AGOSTO a Napoli Olympiakos
Aurelio De Laurentiis, 63 anni, presidente del Napoli IPP
De Laurentiis ai giornalisti «Siete cafoni» Il presidente litiga dopo una domanda sul Matador MILANO
Aveva voglia di parlare Aurelio De Laurentiis. E i freni, ancora una volta, li ha lasciati a casa. «I giornalisti del calcio sono dei gran cafoni perché sono interessati solo ai soldi» — ha replicato il presidente del Napoli a un cronista che gli domandava della situazione di Cavani. «Non si permetta» — è intervenuto un altro giornalista, e il presidente del Napoli ha attaccato: «Mi permetto e le metto anche le mani addosso se continua». La scena si è svolta senza «ciak», direttamente alla prima domanda, come se non ci fosse bisogno nemmeno di provarla. Ieri mattina in Lega a Milano, in via Rosellini, De Laurentiis si era presentato desideroso di «comunicare»: prima le amichevoli estive del Napoli, poi il suo pensiero sulla questione Cavani, con i suoi agenti che stanno trattando per un ritocco — sostanzioso — dell’ingaggio. L’attacco «Un tempo mi divertivo a leggere di mercato — ha iniziato il numero uno napoletano — ora non più. Non mi arrabbio nemmeno, però è come se leggessi un film su di me scritto da altri. I giornalisti del calcio sono dei gran cafoni perché sono interessati solo ai soldi». La replica, immediata, porta la firma di Andrea Longoni, giornalista di Telelombardia: «Non si permetta». «Mi permetto e le metto anche le mani addosso se continua. Non si può parlare sempre di soldi, nel cinema non si comunicano i cachet di attori come Pitt o la Jolie». Una bugia grossolana dal momento che, come riferiamo nelle pagine degli Altri Mondi, Forbes pubblica puntualmente i guadagni delle star hollywoodiane. Nel pomeriggio è arrivata poi anche la nota dell’Unione stampa sportiva italiana (Ussi): «Con grande imbarazzo e preoccupazione l’Ussi segnala ai presidenti della Figc Giancarlo Abete e della Lega Nazionale di Serie A Maurizio Beretta l’atteggiamento inqualificabile tenuto oggi (ieri, ndr) a Milano dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nei confronti di alcuni giornalisti. De Laurentiis non è nuovo a episodi del genere, pertanto chiediamo un serio intervento delle istituzioni calcistiche per evitare il ripetersi di episodi del genere che offendono la categoria dei giornalisti e screditano l’intero mondo del calcio italiano». ma.bre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO IL BRASILIANO CONDANNATO IN GERMANIA A 3 ANNI E 9 MESI PER INCENDIO DOLOSO
Breno va in carcere: salta l’accordo con la Lazio Addio al triennale, ora Lotito valuta alternative. Yilmaz: segnali contrastanti MARCO DEGL’INNOCENTI DAVIDE STOPPINI
Lacrime, tristezza, un acquisto che salta, una vita che si complica. Breno piangeva quando il presidente della 12a camera penale del tribunale di Monaco di Baviera, la giudice Rosi Datzmann, ha pronunciato la sentenza che lo ha condan-
nato a 3 anni e 9 mesi di reclusione da scontare in Germania. Pena immediatamente esecutiva, che manda all’aria anche il triennale già firmato con la Lazio. Il brasiliano è stato riconosciuto colpevole di aver deliberatamente causato l’incendio che la notte tra il 19 e il 20 settembre del 2011 aveva distrutto la villetta dell’esclusivo quartiere di Grünwald, dove viveva con la moglie Renata, i due figli di lei e quello avuto dalla donna. «L’imputato ha commesso una grave colpa — ha detto il giudice —, non è certo un delinquente normale, ma deve essere trattato come un normale delinquente».
Bayern in aiuto A nulla è valso
l’accorato appello del difensore del giocatore, Werner Leitner, che ne ha chiesto l’assoluzione o, in subordine, una condanna a non più di due anni con la condizionale che gli avrebbe evitato il carcere. La procura aveva chiesto una pena di cinque anni e mezzo. Prima della sentenza Breno si è scusato «per quella notte». Il Bayern ha promesso di aiutarlo a tornare un calciatore. Ma sarà possibile? La difesa può ricorrere in appello, nell’attesa di un processo di seconda istanza (e ultima per la legislazione tedesca, ndr) potrebbe anche vedersi concedere la libertà provvisoria o i domiciliari, ma al momento la previsione
è che resti in carcere almeno due anni e mezzo prima di essere eventualmente liberato per buona condotta ed espulso in Brasile per il resto della pena. «È una pena troppo severa — ha detto il d.s. della Lazio Igli Tare —, non ce l’aspettavamo, la sua vita è rovinata». Lo stesso Tare aveva parlato anche nei giorni scorsi con il calciatore. E l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, di recente era stato anche a Monaco per riunirsi col difensore di Breno. C’era ottimismo. E invece ora il club cercherà sul mercato un altro centrale: Natali, Uvini e Ciani tra i nomi monitorati. Breno Borges, 22 anni REUTERS
Otto milioni Anche di questo han-
no parlato ieri sera Lotito e Tare in un vertice di mercato. Ma servirà un colpo low cost, perché in cassa oggi ci sono «solo» 8 milioni di euro e la Lazio ha deciso di metterli (quasi) tutti sull’attaccante. La priorità è Yilmaz: sono ore frenetiche. E i segnali dalla Turchia sono contrastanti: «Aspetteremo fino al 10 luglio», fanno sapere. Invece del milione e 800 mila euro di bonus offerto da Lotito (oltre ai 5 milioni di clausola), preferirebbero mantenere il 25% di ricavo su una futura cessione. Il resto è contorno: a Tare è stato offerto l’uruguaiano Rodriguez, definito il riscatto della metà di Candreva. © RIPRODUZIONE RISERVATA
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
MERCATO
4 «La Roma di Zeman
RADUNI E RITIRI
PARMA Olbia, da ieri al 10 luglio. Levico (Tn) 14-28 luglio ROMA Riscone di Brunico (Bz) domani-17 luglio INTER Pinzolo (Tn) 6-15 luglio CATANIA Torre del Grifo (Ct) dall’8 luglio GENOA Bormio (So) 8-29 luglio. Castel di Sangro (Aq) 1-12 agosto LAZIO Auronzo di Cadore (Bl) 9-26 luglio MILAN Milanello (Va) dal 9 luglio CHIEVO S. Zeno di Montagna (Vr) 10-27 luglio NAPOLI Dimaro (Tn) 10-23 luglio CAGLIARI Assemini (Ca) dall’11 luglio JUVENTUS Chatillon (Ao) 12-23 luglio SIENA Raduno il 9. Ritiro: S.Vito (Bl) 13-28 luglio. Cascia (Pg) 31 luglio-8 agosto TORINO Sappada (Bl) 13-27 luglio. Omegna (Vb) 30 luglio-6 agosto ATALANTA Ritiro a Rovetta (Bg) 15 luglio4 agosto PESCARA Rivisondoli (Aq) 15 luglio3 agosto SAMPDORIA Bardonecchia (To) 15-29 luglio UDINESE Arta Terme (Ud) 15 luglio4 agosto BOLOGNA Andalo (Tn) 16-28 luglio. Sestola (Mo) 31 luglio5 agosto FIORENTINA Moena (Tn) 16-28 luglio e 31 luglio8 agosto PALERMO Malles Venosta (Bz) 16 luglio5 agosto
sarà da Champions Attacco da 70 gol» Il d.s. Sabatini: «Il tecnico rigenera ma non è lo scudo spaziale». Affari: Bradley e Castan sì, spunta Bosingwa
4
I 30 CONVOCATI
S PORTIERI Lobont (’78), Curci (’85, si aggregherà in seguito), Proietti Gaffi (’94), Stekelenburg (’82, si aggregherà domenica 8), Svedkauskas (’94)
S LE AMICHEVOLI
Roma, sei gare in 20 giorni: si comincia l’8 La prima amichevole della Roma è in programma l’8 luglio a Riscone di Brunico contro una selezione locale. Il 14, poi, si giocherà con il Gaz Metan Severin (neopromossa nella A romena), mentre il 17 a Vienna sfida con il Rapid. Poi la partenza per gli Stati Uniti: il 22 a Chicago contro lo Zaglebie Lublin, il 25 a Boston col Liverpool, e il 27 a New York con El Salvador.
ANDREA PUGLIESE ROMA
Alla fine, l’obiettivo l’ha fissato anche lui. «Non saremo mai la Rometta, nonostante il fallimento della scorsa stagione. Guardiamo alla Champions League, è chiaro. Come? Con una squadra forte, che attacchi e diverta. E che porti i nostri attaccanti a segnare 70 gol». Considerando che lo scorso anno sono stati in tutto 40, sarebbe già un triplo salto in avanti. Anche se Walter Sabatini, alla fine, ieri di obiettivi ne ha fissati anche altri, ufficializzandone alcuni. Niente scudo La Roma da oggi è
a Riscone (Curci si aggregherà più avanti, al suo posto Proietti Gaffi), nel pomeriggio il primo allenamento del ritiro e domenica il primo test (con presentazione della 3a maglia). Ieri a Trigoria si è affacciato anche De Rossi, che ha salutato il gruppo e si è fermato con Zeman. «Ma il mister non è uno scudo spaziale che ci difende, non è venuto a fare il tappabuchi — dice Sabatini —. Anzi, mi sta rigenerando. Sono preoccupato per la difesa e lui mi risponde sempre: "Non preoccuparti, noi attacchere-
mo"». Già, ma la difesa è il reparto su cui intervenire pesantemente. Perché Burdisso è di ritorno da un infortunio, Dodò si è già fermato (infiammazione al ginocchio sinistro, quello operato 7 mesi fa) e sugli esterni si fa fatica. «Rosi resta ancora un po’, il mister lo vuole vedere, proprio come José Angel. Zeman mi ha detto: "Lascialo qui, è un po’ imbranato, ma ha prerogative importanti". Poi tra 20 giorni può cambiare tutto». José Angel è destinato ad andar via, a sinistra arriverà uno nuovo. Esattamente come a destra. «Lì stiamo per prendere uno straniero importante, forte. Nessun top player, ma nomi roboanti sì». Chi è? La Roma ha seguito a lungo Debuchy e Azpilicueta, ma l’identikit è altrove: al momento il favorito è Bosingwa, favorito su Fucile.
Zdenek Zeman, 65 anni, dirige l’allenamento della Roma. Sotto, il ds giallorosso Walter Sabatini, 57
Nuovi Intanto, Castán, Tachtsidis e Bradley sono oramai della Roma. A confermarlo (indirettamente) è stato proprio il d.s., che su ognuno si è soffermato a lungo. «Castán non sarà il nuovo Thiago Silva, ma è un giocatore dominante. Non capisco perché si considera un top player Piqué, che ha giocato una finale di Champions, e non Leandro, che
ha giocato la finale di Libertadores. E con lui prenderemo un altro o due centrali di difesa. Bradley, invece, è pragmatico, sicuro, sa voler vincere le partite. E non è un’operazione di marketing. Tachtsidis? Lo vuole Zeman, mi ha detto "prendimelo e lo trasformo in un campione"». Empatia Già, Zeman, con cui Sa-
batini («Se Lamela sarà una buca, e non lo sarà, sarò stato tanto asino da dover lasciare la Roma») ha trovato subito feeling. «E non dipende solo dal fumo», dice ridendo. Probabilmente, più di quanto ne avesse con Luis Enrique. «La Roma Montessori ha provato a educare anche Osvaldo. È un personaggio in cerca d’autore, a volte ha avuto comportamenti un po’ bizzarri. Ma ce lo teniamo stretto, è incedibile». A meno che... «Nel mercato può succedere di tutto. Destro? Restiamo vigili. Se si potrà intervenire, lo faremo». Come proverà a piazzare Pizarro e Borriello («Li sta emarginando la storia di questo club»), respingendo le voci di frattura con Baldini: «Io sono conflittuale con tutti e a volte anche con Franco. Ma lavoriamo in sintonia, è un grande dirigente».
DIFENSORI José Angel (’89), Burdisso (’81), Dodò (’92), Heinze (’78), Juan (’79), Rosi (’87), Romagnoli (’95)
S CENTROCAMPISTI Bertolacci (’91), Florenzi (’91), Greco (’86), Lucca (’94), Marquinho (’86), Perrotta (’77), Pizarro (’79), Pjanic (’90), Simplicio (’79), Taddei (’80), Verre (’94)
S ATTACCANTI Borriello (’82), Krkic (’90), Lamela (’92), Lopez (’93), Okaka (’89), Osvaldo (’86), Totti (’76)
L’ATTACCANTE DEL SIENA
Destro: «Andrò nel club che mi darà fiducia» ROMA
Sabatini, dunque, è alla finestra. Ma dove giocherà Destro? È uno dei filoni caldi del mercato, con Genoa e Siena che devono mettersi d’accordo e Inter, Roma e Juve pronte all’offerta. Lui, però, Mattia Destro, 21 anni in cuor suo ha già deciso. «Spero che Genoa e Siena si mettano d’accordo e mi diano la possibilità di giocare in un club importante tra quelli che mi hanno richiesto — ha detto la punta a Sky —. Dove giocherò? Dove mi daranno fiducia e la possibilità di giocarmela alla pari con tutti. Poi toccherà a me dimostrare cosa so fare, se sono pronto o no». Botta e risposta Dopo le schermaglie degli ultimi
giorni, Siena e Genoa hanno firmato l’armistizio in Lega, dove si sono incontrati i presidenti (Preziosi e Mezzaroma) e i d.s. (Capozucca e Antonelli). Preziosi, prima di entrare, era stato netto. «È del Siena (che ha i diritti federali, ndr), per me il prossimo anno giocherà lì, non ci sono incontri in programma. Quando Siena e Genoa avranno un accordo vi dirò la sua destinazione». Che non sarà il Genoa, come ha confermato il d.g. rossoblù Lo Monaco: «Sono come un cinese sulla riva del fiume, credo che alla fine verrà al Genoa, ma escludo che resti da noi. Davanti abbiamo già Immobile e Gilardino». E il Siena? «Destro farà il ritiro, poi andremo dal banco migliore — dice Mezzaroma — La Roma? È quella messa meglio, nelle condizioni di avvicinare domanda e offerta». pug © RIPRODUZIONE RISERVATA
A RISCONE INIZIA IL RITIRO
Le regole di Zeman: gradoni e dieta ferrea (pug) Ma i gradoni ci saranno o no? Per ora a Riscone non ce n’è ancora traccia, anche se c’è da scommetterci su che spunteranno presto. Zeman ne fa un caposaldo, al pari di balzi, skip e ripetute sui mille metri. Da oggi Riscone si colorerà quindi di giallorosso e il boemo diventerà l’ombelico del mondo romanista. È lui a catalizzare l’attenzione, è lui a gestire e programmare la vita dei giocatori. Come? Con alcuni divieti come il caffè e i dolci. E con l’abbondanza di verdure cotte, carote e patate lesse. Perché accanto alla preparazione atletica, il boemo tiene in grandissima considerazione anche l’alimentazione e pretende che i giocatori la rispettino. Zeman, tra l’altro, ha chiesto anche di fare un supplemento di preparazione. Così, dopo i 12 giorni di Riscone e la tournée americana, si partirà di nuovo. Stavolta, però, destinazione Irdning, in Austria, dove la Roma dovrebbe sbarcare dal 2 all’11 agosto. Da quelle parti i giallorossi ci sono già stati. E ci torneranno volentieri. Gradoni permettendo...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL NUOVO TECNICO SOSTITUIRÀ FERRARA E PERUZZI, CHE HANNO SALUTATO IL PRESIDENTE ABETE squadra azzurra anche dopo aver terminato la loro carriera da giocatori. Con una nota la Figc ha voluto ringraziare Ferrara e Peruzzi che «lasciano in eredità al Club Italia un lavoro prezioso che ha riguardato soprattutto la crescita e la valorizzazione di tanti giovani talenti che rappresentano il futuro della maglia azzurra». La conferma che Di Biagio è vicinissimo alla guida dell’Under 21 arriva anche dalla telefonata che lo ha costretto a mettersi in macchina e tornare a Roma subito dopo aver ricevuto il riconoscimento. Lo attendevano per il dibattito che ha fatto seguito alla consegna dei premi, lui si è scusato, ma ha dovuto declinare l’invito per rientrare nella Capitale. Oggi potrebbe essere il giorno buono per l’investitura.
Di Biagio: «Io all’Under? Non posso parlare...» Ma ieri ha ricevuto una telefonata Oggi potrebbe essere il giorno dell’investitura MARCO BENATOFF STEFANO CIERI
Tutte le strade portano a lui, ma Gigi Di Biagio — e c’è da capirlo — non ne vuole ancora sapere di parlare del suo futuro sulla panchina dell’Under 21 azzurra.
Candidato principale Ieri l’ex centrocampista di Roma e Inter era a Soriano nel Cimino, nel Viterbese, per ricevere il premio intitolato all’ex direttore della Gazzetta, Pietro Calabrese. «Per il momento sono solo ed esclusivamente l’allenatore dell’Under 20 — si è nascosto Di Biagio — di altro non posso e non voglio parlare. Se ci saranno novità sarete i primi a saperlo». Nonostante la sua giustificata prudenza, però, Di Biagio è ormai davvero a un passo dall’ereditare il posto di Ciro Ferrara sulla panchina dell’Under 21.
Ultimi saluti Ferrara e Peruzzi
hanno chiuso la loro esperienza con gli azzurrini. Il duo ha ottenuto la risoluzione anticipata del mandato e da oggi prendono in carico la guida tecnica della Sampdoria neopromossa in serie A. I due tecnici sono stati accolti dal presidente della Figc, Abete, e dal direttore generale Valentini, ai quali hanno manifestato gratitudine per il supporto che gli è stato offerto dal Club Italia nel corso della loro carriera. Abete ha espresso tutta la sua stima per i due campioni che hanno fatto parte della
PREMIATI
Luigi Di Biagio, 41 anni PHOTOVIEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Gigi e Reja consegnato il «Calabrese» SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) Giocatori e allenatori, ma anche dirigenti e giornalisti. Sono stati omaggiati ieri con il premio intitolato alla memoria dell’ex direttore della Gazzetta dello Sport, Pietro Calabrese. Tra i premiati l’ex allenatore della Lazio Edy Reja, il d.g. del Parma Pietro Leonardi, il c.t. dell’Under 20 Gigi Di Biagio, l’ex centrocampista della Nazionale Fabio Liverani. E poi ancora i giornalisti Mario Sconcerti, Alessandro Vocalelli, Jacopo Volpi e Stefano Barigelli. Al termine della cerimonia, un dibattito sul mondo del calcio moderato dal presidente della Lega B, Andrea Abodi.
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
LEGA
Un miliardo dalle tv, pace con l’Aic Traguardo vicino con la vendita boom della Coppa Italia (alla Rai). Proroga per il contratto collettivo MARCO IARIA twitter@marcoiaria1 MILANO
La Lega vede il traguardo del miliardo di euro di ricavi televisivi e offre il ramoscello d’ulivo all’Aic sul contratto collettivo, da prorogare per un anno. Ce ne fossero altre di giornate come quella di ieri! Innanzitutto i soldi: la Rai si è assicurata i diritti tv e radio della Coppa Italia (e della Supercoppa) per il triennio 2012-15. I grandi ascolti in prima serata ne hanno fatto impennare il valore: includendo pure l’estero (conferma per Be4), gli introiti medi annui sono cresciuti di oltre il 60%, da 15 a 24,5 milioni. Torta In precedenza erano stati
assegnati, per il campionato, i pacchetti delle dirette in pay (561 milioni a stagione da Sky, 268 da Mediaset Premium), i diritti internazionali (117 da Mp & Silva) e una parte di quelli in chiaro (14,5 dalla Rai). Restano da assegnare una serie di diritti non esclusivi (mobile, web-tv, internet, tv nazionali e locali) da cui si prevede d’incassare 7 milioni. Nel frattempo, martedì, si apriranno le buste con le offerte per il pacchetto in chiaro rimasto invenduto, che consente di ereditare la fascia oraria di Quelli che il calcio e di trasmettere i primi gol di giornata: la trattativa privata — l’assemblea ha dato mandato a Beretta di chiudere entro una certa cifra — dovrebbe portare a un’intesa con Cielo, il canale free di Sky, per circa 8 milioni. La somma di queste voci porta, appunto, al miliardo di proventi audiovisivi annui per il 2012-15, in netto aumento rispetto ai 940 milioni della scorsa stagione. Un vero e proprio exploit, tenuto conto della crisi economica e del fallimento di Dahlia. Proroga Per uscire dall’impasse
la Lega ha proposto all’Assocalciatori la proroga del contratto collettivo fino al 30 giugno 2013. C’era il rischio che si ripetesse l’estate infuocata del
L’INDISCREZIONE
I nuovi calendari il 26 luglio a Milano in diretta su Sky (a. cap.) Il programma è segreto, ma i preparativi già a buon punto. Il calendario per la Serie A 2012 13 dovrebbe essere varato dalla Lega a Milano in una festa serale giovedì 26 luglio trasmessa in diretta da Sky. Dovrebbero esserci tutti i presidenti di A e il mondo del calcio, più sorprese di alto richiamo per il pubblico di casa. E’ stata scelta questa data per festeggiare tutte le novità del futuro. Infatti in mattinata in Lega sarebbero convocati il consiglio direttivo e poi l’assemblea per l’approvazione del nuovo progetto di governance (transito nell’assemblea di mercoledì 18). Verso le 20,30 il calendario, serata fino alle 22.30. Per la governance si stanno limando i punti. La Figc preme per dare il diritto di voto al presidente, che comunque si asterrebbe sempre, come alla Camera dei deputati. Pure ieri una larga maggioranza si è espressa per Maurizio Beretta.
JUVE-NAPOLI A PECHINO
Supercoppa confermata per l’11 agosto Ora è definitivo. La Supercoppa italiana che metterà di fronte Juventus e Napoli si giocherà l’11 agosto, a Pechino. Gli organizzatori cinesi avevano chiesto lo slittamento di un giorno, anche per evitare concomitanze con l’Olimpiade di Londra. Alla fine è stata confermata la data dell’11: in campo al Nido d’uccello, nella prima serata cinese, equivalente al primo pomeriggio italiano.
2011, che portò allo sciopero dei giocatori. Pericolo scongiurato. «È un passo avanti importante — spiega Damiano Tommasi, presidente dell’Aic —, aspettiamo di vedere le modifiche alle nostre proposte, se non ci saranno intoppi firmeremo la proroga, in modo da affrontare con calma e spirito collaborativo i temi che hanno bisogno di più tempo». L’accordo-ponte, scaduto da qualche giorno, resterà quindi in vigore per la nuova stagione, con un’integrazione suggerita dallo stesso sindacato: sospensione automatica degli emolumenti per i giocatori arrestati o condannati per vicende legate alle scommesse.
per discutere il rinnovo della convenzione promo-pubblicitaria, oggetto della prossima assemblea di Lega, il 18. «Era importante avere una certezza contrattuale senza soluzione di continuità per poi impostare con l’Aic un percorso teso all’innovazione», ha detto Maurizio Beretta. La Lega ha accolto con favore la disponibilità del sindacato a riformare i diritti d’immagine collettivi, facendo entrare via Rosellini nella gestione. L’obiettivo è di massimizzarne i ricavi: non tanto quelli delle figurine (da Panini l’Aic riceve circa 8 milioni all’anno), quanto quelli di videogame e altri prodotti. Forse la giornata di ieri segna l’inizio del disgelo nei rapporti tra club e calciatori.
LA TORTA TELEVISIVA INTROITI MEDI ANNUI 2012-15
Convenzione Sminato il campo
dal contratto, ci sarà il tempo
D’ARCO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
MERCATO PARMA E UDINESE: CARTOLINE DAI RITIRI 1
2
le trattative delle venti di
ATALANTA
BOLOGNA
ACQUISTI Kone (c, Pescara FP), Almici (d, Gubbio FP), Brivio (d, Lecce), Ardemagni (a, Modena FP), Radovanovic (c, Novara FP) CESSIONI Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Roma FP) Polito (p), Ferri (d), Doni (c) e Mutarelli (c, fine contratto) OBIETTIVI Tomovic (d, Lecce), De Silvestri (d, Fiorentina), Sardo (d, Chievo)
ACQUISTI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino) CESSIONI Rubin (d, Torino FP), Vitale (d, Napoli FP), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino) OBIETTIVI Heinze (d) e Curci (p, Roma), Motta (d, Catania), Guarente (c, Siviglia), Gabbiadini (a, Atalanta).
CAGLIARI
CATANIA
CHIEVO
ACQUISTI Cocco (a, AlbinoLeffe FB), Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena) CESSIONI nessuno OBIETTIVI Avelar (c, Karpaty), Battaglia (c, Huracan), Stoian (c, Pescara)
ACQUISTI Maxi Lopez (a, Milan FP), Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto), Martinho (c, Cesena FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara); Salifu (c, Fiorentina) CESSIONI Kosicky (p. Novara), Motta (d, Juve FP)
ACQUISTI Iori (c, Torino FP), Bentivoglio (c, Padova Fp), De Falco (c, Bari FP), Farias (a, Nocerina FP), Fatic (d), e Gallozzi (c, Empoli FP), Granoche (a, Varese FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui) OBIETTIVI Caracciolo (a) e Rigoni (c, Novara), Cofie (c, Piacenza), Di Michele (a, Lecce), Greco (c, Roma), Sansone (a, Sassuolo)
FIORENTINA
GENOA
INTER
ACQUISTI Gulan (d, Chievo FP), Seferovic (a, Lecce FP), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), El Roncaglia (d, Boca Jrs) CESSIONI Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, Juve Stabia P), Matos (a, Bahia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d), Natali (d) e Marchionni (c, f.c.)
ACQUISTI Seymour (c, Catania), Dainelli (d, Chievo), Immobile (a, Pescara), Ribas (a, Sporting), Boakye (a) e Cofie (c, Sassuolo), Perin (p) e Lazarevic (c, Padova), Lamanna (p) e Polenta (d, Bari), Rennella (a, Cesena), Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Universitario), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras) CESSIONI Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto)
ACQUISTI Coutinho (a, Espanyol), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma), Palacio (a, Genoa), Handanovic (p. Udinese), Silvestre (d, Palermo) CESSIONI Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c, Samp FP), Poli (c, Samp), Lucio (d, Juve), Donati (d, Padova FP), Cordoba (d) e Orlandoni (p, fine contratto)
JUVENTUS
LAZIO
MILAN
ACQUISTI Motta (d, Catania), Giandonato (c, Lecce), Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena), Pazienza (c) e Asamoah (c, Udinese); Giovinco (a, Parma), Isla (c, Udinese), Leali (p, Brescia), Lucio (d, Inter), Pogba (c, Man.Utd.) CESSIONI Libertazzi (a, Novara), Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, f.c.)
ACQUISTI Stendardo (d, Atalanta), Carrizo (p, Catania), Sculli (a, Genoa), Zarate (a, Inter), Cavanda (d, Torino), Floccari (a, Parma), Foggia (c, Samp), Ederson (c, Lione) CESSIONI Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, f.c.) OBIETTIVI Abero (d, N. Montev.), Balzaretti (d, Palermo), Maxi Lopez (a, Milan), Yilmaz (a, Trabzonspor)
ACQUISTI Didac Vila (d, Espanyol), Taiwo (d, Qpr), Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa),Traoré (c, Nancy) CESSIONI Maxi Lopez (a, Catania), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f.c.)
NAPOLI
PALERMO
PARMA
ACQUISTI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Santana (c, Cesena FP), Vitale (d, Bologna FP), Bariti (c, Vicenza) CESSIONI Lavezzi (a, Psg), Colombo (p) e Grava (d, fine contratto) OBIETTIVI Benatia (d, Udinese), Gamberini (d, Fiorentina) e Behrami (c, Fiorentina), Cissokho (d, Lione)
ACQUISTI Brienza (c, Siena), Andelkovic (d, Ascoli FP), Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), Simon (c, Bari FP), Rios (c, Chivas), Dybala (a, Instituto), Sosa (a, Cerro L.);Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), Viola (c, Reggina) CESSIONI Silvestre (d, Inter)
ACQUISTI Amauri (a, Fiorentina), Parolo (c, Cesena), Belfodil (a, Bologna), Ninis (a, Panathinaikos), Pabon (a, A. Nacional), Bajza (p, Dubnica). A. Rossi (d, Siena), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Chibsah (c, Juventus) CESSIONI Giovinco (a, Juve), Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP),
PESCARA
ROMA
SAMPDORIA
ACQUISTI Elyounoussi (a, Fredrikstad), Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella Rossa) CESSIONI Immobile (a, Genoa); Sansovini (a, Spezia); Giacomelli (a, Vicenza) OBIETTIVI Munoz (a, Colo Colo), Boulharouz (d, Stoccarda), Foggia (c) e Kozak (a, Lazio), Bjarnason (c, St. Liegi) , Celik (a, Gais), Santana (c, Napoli), Floccari (a, Parma), Mazzarani (c, Novara)
ACQUISTI Brighi (c, Atalanta), Borriello (a, Juve), Okaka (a, Parma), Bertolacci (c) e Julio Sergio (p, ecce), Crescenzi (d) e Stoian (c, Bari), D’Alessandro (c, Verona), Florenzi (c, Crotone), Guberti (c, Torino), Pizarro (c, Man. City), Castan (d) e Dodò (d, Corinthians), Svedkauskas (p, Fiorentina), Tachtsidis (c, Verona) CESSIONI Pigliacelli (p, Parma), Heinze (d, fine contratto)
ACQUISTI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c, Inter), Cacciatore (d, Varese). CESSIONI Foggia (c, Lazio FP), Pellè (a) e Castellini (d, Parma) OBIETTIVI Gonzalez (a, Siena), Livaja (a, Cesena), Rigoni (c, Novara), Insigne (a, Pescara), Sardo (d, Chievo)
SIENA
TORINO
UDINESE
ACQUISTI nessuno CESSIONI Giorgi (c, Novara FP), Brienza (c, Palermo), Rossettini (d, Cagliari), A. Rossi (d, Parma), Brkic (p, Udinese FP), Codrea (c, fine contratto) OBIETTIVI Cofie (c, Sassuolo), Eramo (c, Crotone), Polenta (d, Bari), Scapuzzi (a, Man City); Donati (c, Padova)
ACQUISTI Rubin (d, Bologna), Gillet (p, Bologna). CESSIONI Iori (c, Chievo), Cavanda (d, Lazio), Oduamadi (a, Milan), Benussi (p, Palermo), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d) e Gasbarroni (c, fine contratto) OBIETTIVI Gazzi (c, Siena), Maxi Lopez (Milan), Rodriguez (a, Indep.)
ACQUISTI Allan (c, Vasco), Angella (d, Reggina), Brkic (p, Siena), Forestieri (a, Bari), Mazzarani (c, Novara), Angella (d, Reggina ), G. Silva (d, Novara), Heurtaux (d, Caen), Williams (c, Flamengo), Cuadrado (c), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce), Maicosuel (c, Botafogo) CESSIONI Pazienza (c, Juve), Asamoah (c) e Isla (c, Juve), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada). Handanovic (p, Inter).
A 1 Il Parma di Roberto Donadoni sulla spiaggia di Olbia, nel primo giorno di pre raduno che durerà fino al 10 luglio 2 Anche l’Udinese si è ritrovata, in attesa del ritiro vero e proprio, il 15 luglio GETTY IMAGES-PETRUSSI
Torino: preso Gillet ora Rodriguez El Hamdaoui è viola Fiorentina su Chamakh, summit con Behrami Farkas e Cofie al Chievo. Brivio all’Atalanta CALVI-D’ANGELO-RUSSO
Atalanta scatenata: ufficiale Cigarini (prestito oneroso con diritto di riscatto della metà: ha firmato per tre anni più opzione per il quarto). Ieri a Milano trovata l’intesa per Brivio: 2,7 milioni al Lecce, triennale al giocatore. Per la fascia destra è corsa a tre: Sardo, Ceccarelli e De Silvestri, in difesa ipotesi Matheu (Independiente). Punto Palermo Miccoli non lasce-
rà il Palermo. Il capitano rifiuta l’offerta dall’Al-Nasr e magari nella prossima stagione avrà modo di trattare il prolungamento con la società rosanera (contratto in scadenza 2013). Per l’arrivo di Arevalo Rios manca solo l’ufficialità. L’uscita di Silvestre al momento non verrà rimpiazzata e il club valuterà in ritiro se tornare sul mercato: nel caso viva l’ipotesi Canini (Cagliari). Mosse Torino È fatta per Gillet (2
milioni al Bologna, triennale al portiere), ancora in stand-by l’affare Gazzi, il Torino ha in pugno Mesbah (Milan) ed è pronto a confermare Parisi. In dirittura d’arrivo la trattativa per Sansone (Sassuolo), ieri Cairo ha mosso passi importanti per Maxi Lopez (Catania, nell’operazione può rientrare pure Antenucci). Il Toro non molla Barreto e Pato Rodriguez (Independiente), per cui ieri ha riformulato un’offerta: prestito con di-
ritto di riscatto a 5 milioni; si pensa sempre a Brighi, ma sarà necessario un contributo della Roma sull’ingaggio. Altre trattative Il Bologna conti-
nua a lavorare con la Juve per Motta (prestito con diritto di riscatto) e Gabbiadini (i bianconeri devono chiudere con l’Atalan-
RICORSO DEL FOGGIA
Oggi in tribunale si decide il futuro di Sau: Cagliari col fiato sospeso Il futuro di Marco Sau a Cagliari è a rischio. Il Foggia e la Finanziaria controllante il club pugliese hanno depositato al Tribunale di Foggia ricorso contro il Cagliari per ottenere il «sequestro conservativo» del cartellino. L’istanza, patrocinata dall’Avv. Corsini del Foro di Foggia, qualora venisse accolta, impedirebbe al Cagliari di «utilizzare o cedere ad altri club professionistici il contratto di prestazioni sportive» vigente sino al 2013 tra Sau e il Cagliari. Motivo del contendere una presunta firma falsa apposta da Sau sul contratto di cessione dal Foggia al Cagliari, avvenuta il 31 agosto 2011. L’udienza stamattina a Foggia.
ta). Attesa per Heinze e Jokic, in stand-by Guarente e Elkeson (Botafogo); il Cagliari ha proposto uno scambio Casarini-Larrivey, che ha ricevuto un’offerta dai cinesi del Tianjin Teda: biennale per un milione. Ufficiale al Chievo Farkas (Vasluj, era svincolato), a centrocampo è fatta per Cofie (Genoa), si avvicina Guana (Cesena) e si valuta Giacomazzi (Lecce). Fiorentina: preso El Hamdaoui: affare chiuso con l’Ajax per 800 mila euro, firmerà un triennale; e in attacco i viola puntano anche Chamakh (Arsenal); oggi incontro con l’agente di Behrami per il rinnovo. Pescara: domani Bjarnason firmerà un triennale e aspetta Colucci (Cesena); in porta il Genoa blocca Perin, in pole c’è Carrizo (Lazio), vive le piste Natali e Foggia. L’Udinese sfoltisce a favore delle «sorelle»: Angella e Mori verso il Watford, Granada vicina a Neuton, Pawlowski (portiere polacco appena preso) e tratta Chygrynskiy (ex Barça e Shakhtar); la Lazio ha provato a chiedere l’altra metà di Candreva, ma l’Udinese in cambio ha chiesto Kozak è l’affare s’è bloccato. Catania: passi avanti per Rizzo (Reggina). Il Cagliari pensa a Ceccarelli (Cesena) e non molla Battaglia (Huracan). La Sampdoria insiste per John Guidetti (Manchester City), tratta Celik e punta sempre Migliaccio (Palermo); calda la trattativa col Novara per M. Rigoni e Gonzalez, in cambio di Piovaccari e conguaglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOA OGGI RADUNO PER I ROSSOBLÙ. IL DIRIGENTE SUL PRESUNTO DEFERIMENTO: «FATTI DEL 2005, IO NON SONO STATO MAI INDAGATO»
Lo Monaco: «Liti con Preziosi? Fantasie...» Sul mercato: «Martinez? C’è l’accordo col Velez. Veloso va alla Dinamo Kiev»
chiarisce meglio il concetto su questa investitura ad amministratore delegato che tarda ad arrivare: «Conta solo il lavoro che stiamo facendo. Il resto, come dico io, è mangime per gli uccellini». Rivoluzione L’uomo che da un
FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Mare calmo, ieri, e non solo metaforicamente. Però si parte da lì. E da dove, sennò? «La storia della mia nomina? Ho letto tante cose che non hanno riscontro nella realtà. Sono tutte cagate», taglia corto Pietro Lo Monaco, che poi
mesetto è il plenipotenziario (di fatto) del Genoa, fa il punto della situazione. Un periodo intenso («siamo partiti con 103 giocatori in organico, bisognava smaltire»), con la nuova stagione che bussa alle porte («domenica andremo in ritiro con ventotto elementi»). Oggi il via ufficiale a Pegli, agli ordini di De Canio. Ci sarà anche Perin, nonostante le voci
di cessione: «Dovrebbe essere fiero di indossare una maglia così pesante», il messaggio sin troppo chiaro di Lo Monaco.
Nuova maglia sull’onda
Ottimismo Un cantiere aperto,
il Genoa che verrà, ma la fiducia della piazza c’è, con oltre 12 mila tessere staccate in prevendita: «Sarà un anno record per gli abbonamenti», ribadisce Lo Monaco. Anche sui dissidi con il presidente Preziosi, vuole chiarire la situazione: «Non tiratemi più dentro queste menate. Preziosi è Preziosi, Lo Monaco è Lo Monaco. Ci rispettiamo, non ho altro da aggiungere. Se poi si vuole fantasticare sul nostro rapporto, quest’anno avrete da fantasti-
C’è la scritta: «Il club più antico d’Italia» Presentazione show per la nuova maglia del Genoa, firmata Lotto: arriva via mare, addosso al campione mondiale di sci nautico Degasperi, con la scritta: «il club più antico d’Italia» PEGASO
care. Nel mondo del calcio si fanno addirittura scommesse su quanto durerà la coppia...». Attesa Riguardo a Martinez, Lo Monaco spiega che «da venti giorni abbiamo l’accordo con il Velez, ma c’è stato l’inserimento del Santos e in Brasile girano tanti soldi. E poi il padre detiene la metà del cartellino: un altro fastidio. Veloso andrà alla Dinamo Kiev, Tachtsidis in comproprietà alla Roma, per Granqvist stiamo trattando». Poi, sul deferimento per una vicenda del 2005, si dice stupito: «Viene fuori oggi dopo sette anni. All’epoca il Catania aveva 20 milioni di debiti, oggi ne vale 300. E poi io non sono mai stato indagato». Chiude con l’ennesima frecciata su Destro: «Il Siena avrà un attaccante importante...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
MONDO
Voci da Mosca: sarà Capello il c.t. della Russia Dopo l’addio di Advocaat, l’allenatore italiano sarebbe atteso oggi nella capitale per trattare GIORGIO KUDINOV
Fabio Capello c.t. della Russia? Prima si parlava dell' Anzhi Makhachkala, dove si è poi insediato come allenatore l'olandese Guus Hiddink. Stavolta si parla della Nazionale russa, orfana dell'olandese Dick Advocaat, fuggito da Mosca sotto una tempesta di critiche. La notizia del possibile arrivo di Capello sulla panchina della Russia gira da qualche giorno.
straniero ad avere allenato la nazionale russa è stato Guus Hiddink. Lo storico terzo posto all'Euro 2008 fu un vero trionfo, ma poi è arrivata la sensazionale sconfitta nello spareggio 2009 contro la Slovenia. Via Hiddink, ecco Advocaat. Primo posto nel girone delle qualificazioni, e poi il tonfo a Euro 2012, con Advocaat bollato come nemico del calcio russo. I tecnici russi,
quelli bravi, scarseggiano. Ecco perché la candidatura di Fabio Capello sembra credibile da queste parti.
Fabio Capello, 66 anni, è stato c.t. dell’Inghilterra per 4 anni PHOTOVIEWS
LA PROSSIMA USCITA DEGLI AZZURRI
Test di lusso tra Italia e Inghilterra: si giocherà a Ferragosto a Berna Ancora Italia Inghilterra, come nei quarti degli Europei. Le nazionali si ritroveranno per un’amichevole di lusso il 15 agosto in Svizzera, a Berna. Lo Stade de Suisse terrà a
battesimo la nuova Italia che a settembre inizierà il cammino per Brasile 2014. La sfida arriverà solo 4 giorni dopo la finale di Supercoppa italiana tra Juve e Napoli, in programma a Pechino.
Troppi stranieri Se Capello diventerà c.t. della Russia, lo sapremo presto. Eventualmente l’allenatore italiano non avrà vita facile. Il calcio russo, che non ha ancora eletto il nuovo presidente federale, sembra pieno di soldi, ma è gestito male. Proprio ieri la Lega ha autorizzato i club ad aumentare il numero degli stranieri sul campo: si passa da 6 a 7 giocatori non russi per partita. Le squadre quindi valorizzeranno sempre meno i giovani locali. No, non sarà facile per Fabio Capello, se mai diventerà c.t., risollevare la Russia dopo la batosta dell’ultimo Europeo.
4
TECNICI «ESTERI» Ecco i principali tecnici italiani che allenano all’estero
S Club Mancini (Manchester City), Di Matteo (Chelsea), Spalletti (Zenit), Ancelotti (Paris St. Germain), Lippi (Guangzhou Evergrande)
S Nazionali Zaccheroni (Giappone), Trapattoni (Irlanda), De Biasi (Albania)
L’EX DELLA LAZIO
Reja al palo Il Marsiglia sceglie Baup DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI SORIANO NEL CIMINO (Viterbo)
Battuto allo sprint da Baup per la panchina del Marsiglia, Edy Reja si è consolato ieri a Soriano nel Cimino, nel Viterbese, con il premio «Castagna d’oro», intitolato alla memoria dell’ex direttore della Gazzetta dello Sport Pietro Calabrese. Riconoscimento che gli è stato tributato per quanto di buono il tecnico goriziano è stato capace di fare negli ultimi due anni e mezzo alla guida della Lazio. Le offerte Esaurita l’esperienza in biancoceleste
(«Giusto così, si era chiuso un ciclo. Se fossimo andati in Champions il discorso sarebbe stato diverso»), il futuro dell’ex allenatore della Lazio potrebbe essere all’estero, visto che nelle ultime settimane sono fioccate varie proposte. «Sì – ha confermato l’allenatore goriziano –, mi hanno chiamato dall’Asia e dagli Emirati Arabi, ma le ho declinate, preferisco ancora misurarmi in campionati europei». Il Marsiglia Reja è stato chiamato dal Marsi-
glia alla ricerca del sostituto di Didier Deschamps. C’è stato un contatto indiretto, al quale Reja ha dato una disponibilità di massima a parlarne, ma poi la società francese ha preferito puntare su un tecnico di casa, Baup appunto, che è stato annunciato ieri sera. Futuro all’estero Per Reja un’opportunità che sfuma, ma anche un importante attestato di stima. E la dimostrazione che ora più che mai nel mondo è il momento degli allenatori italiani. Reja, peraltro, un’esperienza oltre confine l’ha già maturata tre stagioni fa quando ha diretto l’Hajduk Spalato per una stagione. Un’avventura che ha interrotto per rispondere alla chiamata di Lotito alla Lazio, ma che lo ha molto gratificato. E’ probabile dunque che il suo futuro sia ancora all’estero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO LA LITE TRA L’ATTACCANTE AZZURRO E L’EX FIDANZATA
Balotelli tra i dubbi Fico incinta da 3 mesi FRANCESCO VELLUZZI
Dalla delusione di Mario a quella di Raffaella. Dalla rabbia di Mario a quella di Raffaella. La storia dell’estate è solo agli inizi. Balotelli-Fico, una gravidanza, una paternità sospetta, le liti furibonde, l’esclusiva di lei, il comunicato di lui. Ora il silenzio di lei che ieri non ha voluto ufficialmente replicare al durissimo intervento dell’attaccante del City e della Nazionale, ma ha fatto comunque trapelare qualcosa. Terzo mese Innanzitutto la situazione: Raffaella Fico ha appena iniziato il terzo mese di gravidanza. L’erede di SuperMario dovrebbe quindi nascere nel gennaio del 2013. Con questa precisazione la showgirl fa capire che il rapporto col giocatore non è terminato ai primi di aprile come sostiene lui, ma più avanti. Balo insiste sul fatto che tra lui e la Fico non ci sono stati più incontri ravvicinati dai primi di aprile. Perché la lite furibonda del 29 aprile in cui la Fico fu sbattuta fuori di casa fu comunque un incontro parecchio burrascoso e non una serata romantica. Il clan Balo fa notare che quella della Fico fu un’intrusione. Perché la relazio-
I due olandesi Il primo tecnico
L’indiscrezione, via twitter, da un ex dipendente della federcalcio locale
La fonte L’ex dipendente della
Federcalcio russa, che aveva anticipato le dimissioni lampo del presidente Serghey Fursenko, afferma su twitter che Capello è atteso a Mosca proprio oggi, in arrivo all'aeroporto Vip Vnukovo 3. Vero o falso? Se lo chiedono in molti, ma sono in tanti a credere o a voler credere in questa possibilità. Da qualche settimana l'uomo forte del calcio russo è Aleksey Miller, il capo della Gazprom e dello Zenit allenato da Luciano Spalletti. E' a Miller che avrebbero chiesto, forse direttamente dal Cremlino, di trovare il nuovo c.t. e di pagarlo, come succedeva nell'era di Hiddink con Roman Abramovich. E Miller ha detto: «Lo Zenit
non darà Spalletti alla Nazionale». Quindi niente Spalletti, ma un altro italiano si? Niente conferme ufficiali finora, ma la «soluzione» Capello è la più gettonata sui giornali e sui siti russi. Un quotidiano dice di aver parlato con Capello il quale non avrebbe confermato niente, ma avrebbe fatto capire di essere disposto a intavolare la trattativa.
4
LE TAPPE
S Giugno 2011 Comincia la storia tra Mario e la Fico. I due si incontrano a Milano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
POLEMICA L’EX CALCIATORE COMMENTATORE IN TV
Il viaggio
Scholl: «Su Mario io tradotto male»
Buffon incontra una veggente a Medjugorje
Disse: «Balo e Cassano non autosufficienti» MARCO DEGL’INNOCENTI MONACO DI BAVIERA
S Febbraio ’12 Balotelli si dichiara innamoratissimo della Fico, le dedica dei gol e annuncia che sarebbe disposto a sposarla. La Fico è innamorata, ma sul matrimonio sembra un po’ frenare
S
Mario Balotelli, 21 anni, e Raffaella Fico a passeggio per Londra, quando la loro relazione andava a gonfie vele PHOTOVIEWS
ne tra i due era ormai finita. Lei ha altre tesi da avvalorare. La sensazione è che gli avvocati di entrambi avranno parecchio lavoro perché ci sarebbe pure una promessa di matrimonio fatta dal giocatore. E qui si gioca un’altra pesante partita. Raffaella presto replicherà all’ex fidanzato. Di cose da dire sostiene di averne parecchie. Si sente ferita, perché innamoratissima di Mario. Almeno, lo era. Fino a marzo sicuramente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Aprile Balotelli lascia la Fico. I suoi tradimenti avrebbero giocato un ruolo importante
S 2 Luglio Raffaella rivela al settimanale «Chi» che aspetta un figlio da Balotelli. Il giorno dopo Mario chiede la «prova del dna»
«Balotelli e Cassano sono due grandi calciatori, sono un loro ammiratore e presentarmi quasi come un razzista è sbagliato: mi chiamo Mehmet e vivo in Germania, questo dice da solo che sono l’opposto di un razzista». Mehmet Scholl, 41 anni, origini turche, ex centrocampista di Germania e Bayern, oggi commentatore tv, tiene a chiarire con la Gazzetta il senso delle sue parole nel corso della telecronaca di Germania-Italia, che alcuni media nostrani hanno considerato offensive nei confronti dei due azzurri. Traduzione In particolare, circa
il termine «Pflegefälle», letteralmente traducibile come «persone non autosufficienti» o «bisognose d’assistenza», precisa: «In questo caso significava che Balotelli e Cassano non sono giocatori che funzionano come la maggioranza ma hanno bisogno di un allenatore come Prandelli, che riesce a occuparsi di più di loro, che li prenda tra le braccia, che gli dica: sei diverso dagli altri, ma va bene come sei. Ripeto, sono due
Mehmet Scholl, 41 anni, ex Bayern
grandi giocatori, di carattere non facile, ma, come si dice in Germania, sono il sale nella minestra». Nega, invece, Scholl di aver pronunciato lui la parola «Strassenköter», letteralmente «cani randagi». «Ma in tedesco è un termine che indica anche i giocatori di strada, ovvero liberi e incontenibili sul campo». E conclude: «Il tedesco è difficile da tradurre. Non voglio scusarmi, ma chiarire: ho fatto solo un gran complimento». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gigi Buffon a Medjugorje, in Bosnia, al santuario della Madonna apparsa a sei veggenti. La foto mostra il portiere della Juventus e della Nazionale con espressione serena. SuperGigi sembra rinfrancato dalla «due giorni» di ritiro spirituale. Buffon ha incontrato ieri una delle veggenti, Mirjana Dragicevic Soldo, e si è intrattenuto con un ex compagno degli anni del Parma, il croato Mario Stanic, anche lui in pellegrinaggio a Medjugorje. La visita si è così conclusa e Buffon ha fatto ritorno in Italia con un volo privato dall’aeroporto di Mostar REUTERS
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
MONDO IL CASO L’ATTACCANTE DEL CHELSEA COLPITO DA UNA FORMA VIRALE. RICOVERATO A LONDRA, È IN MIGLIORAMENTO
Sturridge, è meningite: Olimpiade a rischio Convocato per la Gran Bretagna che si raduna lunedì: «Spero di farcela» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
Si è sentito male durante il weekend, ma è stato ugualmente inserito lunedì scorso nei 18 giocatori della nazionale olimpica di calcio della Gran Bretagna: Daniel Sturridge, 22 anni, attaccante del Chelsea, ha contratto la meningite virale ed è in cura al Mary’s hospital di Londra, a due passi
dalla stazione di Paddington. Il giocatore del Chelsea, escluso da Roy Hodgson per l’Europeo, rischia adesso di saltare anche l’Olimpiade. Le sue condizioni sono in via di miglioramento, ma è una corsa contro il tempo. Lunedì prossimo la squadra di Stuart Pearce si radunerà a Loughborough e il 26 luglio ci sarà all’Old Trafford, a Manchester, l’esordio contro il Senegal. «Mi sento meglio e sono ottimista. Credo di poter- Daniel Sturridge, 22 anni, 43 gare e 13 gol nel Chelsea nell’ultima stagione AP
Via! Di Matteo sfida l’ombra di Guardiola Il Chelsea riparte con il tormentone sulla panchina e continua nella caccia ai rinforzi anti-Manchester DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Dove eravamo rimasti? Al prato di Monaco di Baviera, ai Blues in festa dopo il successo ai rigori sul Bayern con il tiro decisivo di Drogba, alla passerella con il bus scoperto, all’eterna pioggia di Londra per festeggiare la prima Champions del Chelsea. Sono trascorsi 46 giorni e non è cambiato nulla: piove, il confermato Roberto Di Matteo non deroga neppure per un secondo dalla sua politica di «low profile» e, per ora, ci sono poche novità. Sono andati via Drogba, Kalou e Bosingwa: addii annunciati da tempo. Sono arrivati il talento belga Eden Hazard e l’esterno tedesco Marko Marin, ma per lanciare la sfida alle due squadre di Manchester serve ben altro. E poi ci sono un paio di ombre destinate ad accompagnare Di Matteo. La prima è quella di Guardiola, che secondo rumors frequenti avrebbe già un accordo con i Blues dal 2013. La seconda è quella di Villas Boas, nuovo tecnico del Tottenham, un ex troppo vicino. Di Matteo parte proprio da qui: «Convivo con le speculazioni dal primo giorno e non vedo ombre dietro di me, o sopra di me. Sono nel calcio da una vita e so che gli allenatori vengono giudicati per i risultati. Le voci e le chiacchiere continueranno a perseguitarmi, ma non ci faccio caso. Continuerò
Roberto Di Matteo, 42 anni, a marzo ha preso il posto di Villas Boas alla guida del Chelsea, vincendo la Champions League e la Coppa d’Inghilterra ACTION IMAGES
a svolgere il mio lavoro e a cercare di ottenere il massimo. La gente sarà libera di scrivere e dire quello che pensa». Le sfide Di Matteo è stato confermato per due anni dopo un lungo tentennamento, nonostante avesse vinto in 76 giorni Coppa d’Inghilterra e Champions. Abramovich ha cercato a lungo di convincere Guardiola a rinunciare al riposo «sabbatico», ma il catalano è stato irremovibile e, a quel punto, è scattata la conferma di Di Matteo, scelta condivisa dalla piazza, che premeva per la conferma dell’italiano: «Siamo stati sempre in contatto con il club. Mai stati
problemi». Sul futuro, Di Matteo è meno sicuro: «Ho una buona squadra, composta di campioni ricchi di esperienza e di giovani interessanti. Vogliamo essere competitivi, ma per ora non siamo ancora ai livelli di City e United nella lotta per la Premier. Siamo più attrezzati per la Champions. Ma la cosa più importante sarà partecipare alla sfida».
4
cela fare per Londra 2012. I medici dell’ospedale e quelli del Chelsea controllano costantemente la situazione. Ringrazio tutti per i messaggi di solidarietà ricevuti in queste ore», le parole dell’attaccante dei Blues, 43 gare e 13 gol la scorsa stagione. I sostituti Di Matteo, nella pre-
sentazione del nuovo Chelsea, conferma: «Le condizioni di Sturridge sono in via di miglioramento, anche se non è possibile prevedere ora una sua partecipazione all’Olimpiade. Ho parlato con lui, si sente meglio
e vuole guarire in tempo per i Giochi. Daniel è ancora in ospedale ed è seguito da uno dei nostri medici. Nelle prossime ore dovrebbe essere dimesso». La meningite virale è meno grave di quella batterica. Il periodo di incubazione va dai 3 ai 6 giorni. La malattia è contagiosa solo durante la fase acuta dei sintomi e nei giorni immediatamente precedenti la comparsa. Ci sarà tempo fino al 25 luglio per l’eventuale sostituzione. Il candidato numero uno per rimpiazzare Sturridge è il centravanti scozzese Jordan Rhodes, 22 anni, dell’Huddersfield, ma circola anche il nome di Wilfried Zaha, 19, esterno del Crystal Palace. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA
CRAC RESPINTA LA RICHIESTA DELLA NUOVA SOCIETÀ
140 ANNI DI STORIA
I Rangers sono stati fondati ufficialmente nel 1873, sono la squadra dei protestanti di Glasgow. Nella loro storia hanno vinto 54 campionati di Scozia: un record. L’Old Firm, il derby con il Celtic, è uno dei più antichi al mondo (il primo si giocò nel 1888) La crisi Il club è entrato in amministrazione controllata a febbraio per debiti con il fisco; a giugno Green lo ha rilevato ma non ha evitato la liquidazione, fondando dunque una nuova società Gli italiani Con la maglia dei Rangers hanno giocato Rino Gattuso, Marco Negri e Lorenzo Amoruso, primo capitano cattolico della squadra
Rinforzi Il messaggio è chiaro:
Di Matteo vuole rinforzi. I nomi: Hulk, Falcao, Witsel e Moutinho. Ha voglia di spendere ancora molto, il ricco Abramovich? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Addio ai Rangers Sparisce l’Old Firm Il club più titolato (e indebitato) di Scozia è stato escluso dalla prossima Premier E salta lo storico derby con il Celtic ALEX FROSIO
La parola «fine» a 140 anni di storia sta in uno scarno comunicato emesso nel pomeriggio di ieri: «I club della Scottish Premier League hanno votato in modo schiacciante contro la richiesta di ammissione dei nuovi Rangers alla Premier». I Rangers, nati nel 1873, per 54 volte campioni di Scozia, spariscono dai vertici del calcio scozzese. E addio anche all’Old Firm, il bollente derby con il Celtic. Senza il quale si dovrà ridiscutere al ribasso anche l’accordo con la tv. Così la crisi del calcio scozzese si ingigantirà. La vicenda I Rangers erano fini-
ti in amministrazione controllata a febbraio, schiacciati da un debito con il fisco che superava i 100 milioni di sterline. Charles Green ha rilevato il club a giugno per 5,5 milioni di sterline, ma non ha evitato la liquidazione vedendosi rifiutare un
piano spalma-debiti. Ha dunque dovuto fondare una «newco», che però ha dovuto chiedere una nuova iscrizione alla Premier da sottoporre agli altri 11 club. Nel frattempo, la Lega aveva stilato il calendario 2012-13 con una «x». La votazione è stata devastante: 10 no (tra cui quello del Celtic), un’astensione (il Kilmarnock) e un sì (degli stessi Rangers). Al posto dei Gers, ripescato o il Dumferline (appena retrocesso) o il Dundee (dalla First Division). E ora I nuovi Rangers potrebbe-
ro ripartire dalla First (ma molti club si oppongono) o addirittura dalla Third Division, il gradino più basso. «Giocheremo dove la Lega riterrà più opportuno», ha detto Green. E i tifosi? Tanta tristezza, ma niente isterismi: la Third è la scelta più votata in un sondaggio tra gli abbonati. «Abbiamo sbagliato, giusto pagare». © RIPRODUZIONE RISERVATA
NUOVA QUOTAZIONE AZIONI IN VENDITA ALLA BORSA DI NEW YORK
Taccuino
Troppi debiti, lo United va a Wall Street
PRESENTATO DALL’AL NASR
MONDIALI 2014
Mascara con Zenga «La scelta migliore»
Elezioni irregolari Oman verso lo stop
Giuseppe Mascara è stato pre sentato dall’Al Nasr, il club allenato da Zenga. «Accettare l’offerta — ha detto a Radio Kiss Kiss — è stata la migliore scelta possibile».
L’Oman potrebbe essere escluso dalle qualificazioni al Mondia le 2014 dopo che un tribunale ha an nullato le elezioni per la presidenza della federcalcio.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
La Borsa o la vita. Magari non è proprio così, ma l’ultima mossa del Manchester United è quella di un club che sta cercando in tutti i modi di reperire contante fresco per alleggerire un debito pesante (423 milioni di sterline, circa 507 milioni di euro). Due giorni fa i vertici dei Red Devils hanno infatti annunciato l’intenzione di mettere in vendita alla Borsa di New York un pacchetto di azioni per ra-
strellare almeno 100 milioni di dollari (76,8 milioni di euro). La famiglia statunitense Glazer, che dal 2005 controlla il club, fa sapere che «i proventi di questa operazione saranno interamente utilizzati per ridurre il debito». Saranno emesse due categorie di quote per garantire ai Glazer di mantenere il controllo del club. Tempi duri La mossa era nel-
l’aria. I Glazer, che nel 2005 fecero uscire lo United dalla Borsa di Londra dopo 14 anni, avevano manifestato nel 2011 l’in-
tenzione di quotare nuovamente il club, ma a Singapore (in Asia lo United contende al Real Madrid la leadership di squadra più seguita). L’obiettivo era muovere un miliardo di sterline. La crisi mondiale ha fatto saltare il progetto, ma il pesante deficit ha costretto a ripiegare su Wall Street e questo spiega l’immobilismo sul mercato calcistico. Tempi duri, per Alex Ferguson, in queste ore furibondo per la perdita del giovane talento Pogba, volato alla Juve.
EINTRACHT FRANCOFORTE
Amedick depresso chiede aiuto al club
bold © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alex Ferguson, 70 anni ANSA
Dopo il suicidio di Robert Enke nel 2009, nuovo caso di depressione nel calcio tedesco. È Martin Amedi ck, difensore dell’Eintracht. Il 29enne resterà lontano dai campi a tempo in determinato. Il club ha assicurato «l’aiuto a Martin per le cure».
A CONCORDIA
Costacurta si allena coi bimbi terremotati Oggi (17.30) allo stadio di Con cordia (Mo) tutti i bambini delle tendo poli di Concordia, Mirandola e Cavez zo sono stati invitati a un allenamento con Costacurta. Organizza la Fonda zione Rava.
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
ARBITRI E REGOLAMENTI
Tecnologie, giudici di porta: si decide Oggi International Board: Blatter e Platini divisi ma possono passare entrambe le soluzioni DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI ZURIGO (Svizzera)
Tecnologia sul «gol fantasma»? Arbitri di porta? Tutt’e due? Questo può essere il giorno che rivoluzionò il calcio, oppure che scatenò la guerra Blatter-Platini. Dipende dall’International Board straordinario che si riunisce a Zurigo. C’era un accordo silenzioso Fifa-Uefa: passano entrambe le novità, poi ogni federazione sceglie la sua (se ha i soldi, tutt’e due, o magari nessuna, non ci sono obblighi). Ma il gol dell’Ucraina non visto all’Euro ha cambiato gli scenari: Blatter non aspettava che questo per attaccare gli arbitri di porta. Platini, temendo la bocciatura, ha convinto l’Esecutivo Uefa a fare un appello ufficiale alla Fifa: «riflettiamo» prima di ogni decisione sulla tecnologia. Mossa con poche chance — la tecnologia al 99% passerà — ma che potrebbe «salvare» gli arbitri addizionali. Tecnologia Ne sono rimaste
due: occhio di falco e goalref. Possono essere promosse entrambe. 1) L’occhio di falco, inglese ma acquistato da una multinazionale giapponese, si basa su 7 telecamere hd e un computer per porta: fissa la posizione della palla a 200 immagini al secondo. Nel tennis funziona, nel calcio però ha bisogno di vedere il 25% del pallone. Testato a Wembley (Inghilterra-Belgio) e in una coppa minore. 2) Il goalref, tedesco-danese, si basa sui campi magnetici (10 antenne per porta) e palla col chip: meno caro, ma non dà immagine. Test nel campionato danese e a Norimberga. Entrambi i sistemi comunicano all’arbitro — vibrazione e segnale — in un secondo. Se passano, saranno per la prima volta al Mondiale per club (dicembre), poi Confederations (giugno 2013) e Premier (2013-14). No perfezione Il problema è che nessuno dei due dà il 100% di precisione: requisito che, in silenzio, Blatter ha eliminato. E allora non è chiaro perché il
boss Fifa — che vuole la tecnologia a tutti i costi dopo il «gol fantasma» di Lampard in Sudafrica — ce l’abbia con gli arbitri di porta. Perché non ce ne sarebbero tanti all’altezza? Perché sbagliano? Normale, sono uomini. Ma rispetto alla tecnologia servono a più cose: deterrente in area sui falli, aiuto nei fuorigioco (i guardalinee pensano solo a questo). Se promossi, subito da noi, almeno in Coppa Italia: Abete è pronto. Sarebbe un peccato dire «no» a un esperimento che in tre anni è riuscito. Ma qui entra in gioco la politica.
A ZURIGO LA «SFIDA» DELLE DUE FILOSOFIE
Regolamenti A che gioco giocherà Blatter? Dirà «no» a Platini? Il Board decide a maggioranza: 6 voti su 8 per far passare una novità. Solo che 4 voti appartengono alla Fifa, cioè a Blatter, che può mettere il veto su tutto. Gli altri 4 alle 4 federazioni britanniche: con Inghilterra e Galles da sempre interessate alla tecnologia, Nord Irlanda e Scozia agli arbitri. E oggi? GAZZETTA DELLO SPORT
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Collina
l’IFAB. Se richiesto sarà normale mettere al servizio l’esperienza fatta. E l’Uefa ha previsto un supporto alle federazioni che vorranno condividere il nostro lavoro».
«Sono evidenti i vantaggi dei cinque arbitri»
Che cosa le resta di Euro 2012?
«Una grande soddisfazione per come sono andate le cose. Il clima in campo era perfetto per lo spettacolo. Niente proteste fuori luogo e anche l’incolumità dei giocatori è stata assicurata. Erano i nostri obiettivi. È stato importante il lavoro preventivo, andare nei raduni, parlare con c.t. e giocatori. Poi gli arbitri hanno fatto il resto. Perché in Italia si vedono scene opposte? Forse nei campionati nazionali le tensioni sono maggiori. Occorre cambiare la mentalità, magari prendendo quello di buono visto in Polonia e Ucraina».
Il designatore Uefa: «Più controllo sulla gara Gli ottimi risultati? Grazie a fiducia e lavoro» DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CENITI VIAREGGIO
Pierluigi Collina come Vicente Del Bosque. Si racconta che al fischio finale di Proença il sorriso più grande non sia stato dei reali di Spagna, ma di Michel Platini. Il motivo? A Euro 2012 si è parlato di calcio giocato. Quasi mai di una «squadra» che in passato era stata al centro dell’attenzione e non certo per meriti: gli arbitri. Dopo 31 gare intense e potenzialmente pericolose, gli errori importanti dei fischietti si contano su una mano. Compresa la rete non vista dell’Ucraina: episodio che ha fatto «felice» Blatter, fautore della tecnologia sul gol non gol. Oggi a Zurigo il Board può dare l’ok all’uso della tecnologia per questi casi, ma la battaglia politica ci sarà sui 5 arbitri voluti dall’Uefa. E qui Platini potrà mettere sul piatto gli ottimi risultati dell’Europeo. Risultati raggiunti grazie al lavoro di Collina che in due anni ha riformato e rivisto i metodi di allenamento e preparazione (gli Ovrebo sono per fortuna un lontano ricordo), gestito la crescita dei giudici di porta, lanciato nuovi talenti: l’ungherese Kassai,
lo sloveno Skomina, il turco Çakir. Un clima ideale che ha permesso anche ai nostri Rizzoli, Rocchi e Tagliavento di ritrovare la giusta serenità ed esprimersi da primi della classe. Insomma, il designatore ha vinto il suo Europeo. Non riceverà da roi Michel un titolo nobiliare (come Del Bosque da Juan Carlos), ma di sicuro il capo dell’Uefa ha benedetto il giorno in cui lo ha strappato all’Italia. Non al mare di Viareggio, dove ha riabbracciato la famiglia dopo il lungo ritiro di Varsavia. Per qualche giorno solo relax e footing per mantenere il ritrovato peso forma («sì, ho perso quei 3/4 chili di troppo»). Collina, cosa c’è dietro un risultato importante come il vostro?
«È frutto di un percorso intrapreso dal 2010. Non è stato semplice cambiare modo di lavorare, convincere gli arbitri alla necessità di fare certe cose. La nuova mentalità è stato il primo passo». Gli altri quali sono stati?
«Fondamentale la preparazione fisica. Si gioca a ritmi sempre più elevati. Chi dirige deve essere un atleta. Si è iniziato
«
«
Il crollo delle trattenute in area è sintomatico: i giudici di porta sono preziosi
Più esercizi sul piano atletico e allenamento «visivo»: ecco i nostri segreti
Pierluigi Collina, 52 anni, è laureato in Economia e Commercio ANSA
da cose banali, mai fatte prima, come il controllo del peso e della massa grassa per arrivare ai dettagli dell’intera squadra arbitrale. E poi esami specifici: l’ampiezza del campo visivo al fine di poterla migliorare. E preparatori specializzati». Anche per gli assistenti?
Board decide sul loro futuro...
«Non entro nel merito di questioni che non mi competono. Certo, i vantaggi dei 5 arbitri sono evidenti. Si ha un maggiore controllo della gara. Il crollo delle trattenute ne è una dimostrazione». E la svista sul gol non assegnato all’Ucraina?
«Certo. Per la prima volta abbiamo utilizzato 4 ex guardalinee. Uno è rimasto con noi per tutto il torneo. I risultati? Incredibili! Abbiamo preso in esame le valutazioni sul fuorigioco/non fuorigioco sotto il metro di margine. In tutto l’Europeo sono state 435 e ben 417 quelle corrette, pari a quasi il 96%. Non solo, su 70 gol segnati, 28 arrivano da valutazioni esatte degli assistenti. Alcune molto difficili: come il 2-0 della Spagna in finale o lo stesso secondo gol di Balotelli alla Germania».
«Appunto, è stato un errore. Era meglio non farlo. Ma è sbagliato ridurre i vantaggi del giudice di porta solo a un caso. Veniamo da 3 anni di sperimentazione e quasi mille partite: anche se i risultati sono stati molto buoni, ci sono ampi margini di miglioramento. Alcuni allenamenti mirati li abbiamo testati in Polonia. Con l’esperienza probabilmente ridurremo sempre di più gli sbagli. Siamo a buon punto. Basta continuare su questa strada».
E sui giudici di porta? Oggi il
«Aspettiamo la decisione del-
E se la Figc vi chiederà aiuto su come avviare i 5 arbitri in Italia?
la scheda PIERLUIGI COLLINA 52 ANNI DESIGNATORE UEFA
Pierluigi Collina è nato a Bologna il 13 febbraio 1960. Da luglio 2010 è il designatore Uefa. È stato arbitro dal 1977 al 2005: ha diretto 240 gare in A; 79 in B; 42 in Coppa Italia; 2 in Supercoppa Italiana; 109 internazionali. Le finali Nel 1999 ha arbitrato la finale di Champions League, Manchester United Bayern. Nel 2002 la finale mondiale Brasile Germania e nel 2004 la finale Uefa, Valencia Marsiglia. Numero uno per 5 anni È stato votato miglior arbitro mondiale dal 1998 al 2003. Nel luglio 2007 diventa designatore degli arbitri di A e B. Ruolo tenuto fino al giugno 2010.
La sua squadra era un mix di veterani e giovani. Ha funzionato.
«Per prima cosa devo dire grazie a tutti quelli che hanno lavorato con me. E poi i miei "giocatori" sono stati bravi a capire che facevano parte di un progetto. Hanno vinto come squadra. Le designazioni sono state meritocratiche: mi viene da ridere quando leggo che qualcuno ci imporrebbe le scelte. Le semifinali sono state la sintesi di un certo lavoro: era difficile pronosticare Çakir e Lannoy. Vorrei ricordare che gli arbitri "gareggiavano" con 34 telecamere. E hanno retto il confronto...». Obiettivi futuri?
«Cercare di far meglio. Platini e l’Uefa ci lasciano lavorare in grande autonomia. La fiducia è un ottimo stimolo. Cosa farò tra qualche anno? Non ci ho pensato. Il presente è già impegnativo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
miracoliOlimpici di GIANNI MERLO
scar Leonard Carl Pistorius, giovane uomo O sudafricano testardo, ha vinto la sua lunga battaglia sociale: andrà alle Olimpiadi non solo come componente del coro nella staffetta 4x400, ma anche per la prova l’individuale dei 400 metri. Il suo sogno si è avverato. Tutto è cominciato dopo l’Olimpiade, o meglio la Paralimpiade di Atene 2004 dove è uscito plurimedagliato. Diceva: «Non voglio essere considerato un atleta paralimpico ma solo un atleta normale, un velocista». Proprio questa sua filosofia di vita è stata la molla che lo ha portato ad ingaggiare una lunga battaglia legale con la federazione internazionale di atletica,
laScelta
di LUCA MARCHEGIANI
calciomercato stenta ancora a decollare, a Itantilparte la Juve che ha già piazzato colpi impore sembra l’unica squadra con soldi da spendere, le altre grandi si stanno ancora organizzando con trattative più o meno avviate. Tra queste colpisce l’interessamento dell’Inter per Handanovic. Storicamente la squadra di Moratti ha le idee molto chiare sul portiere, quando cambia sceglie uno dei migliori al mondo. Lido Vieri, Bordon, Zenga, Pagliuca, Peruzzi, Toldo, Julio Cesar, questa è la lista degli ultimi titolari. L’Inter continua su questa strada perché lo sloveno dell’Udinese è sicuramente nell’elite del ruolo. Proviamo a fare un confronto. Julio Cesar e Handanovic sono due portieri differenti per struttura fisica e caratteristiche tecniche. Il brasiliano ha una grande esperienza internazionale che gli permette di giocare sempre molto tranquillo e di trasmettere ai compagni questo stato d’animo nella gestione della difesa, dote che in un grande club assume un enorme valore. È rapido negli spostamenti e reattivo, questo gli
Julio Cesar, 32 anni, brasiliano, all’Inter dal 2005 ANSA
consente di fare parate straordinarie. Gioca di puro talento, l’esecuzione tecnica della parata non è sempre perfetta, questo non influenza l’efficacia dell’intervento, ma a volte non gli offre la possibilità di rimediare a una valutazione sbagliata della traiettoria del pallone. Handanovic ha una struttura fisica perfetta per il ruolo, altezza, coordinazione, flessibilità articolare, gli permettono di coprire la porta nel migliore dei modi sia sui palloni alti che rasoterra. Inoltre è riuscito in questi anni a costruirsi una solidità tecnica di grande livello, unisce le doti naturali a una pulizia del gesto che lo fa essere quasi sempre preciso negli interventi. Potrebbe rischiare qualche uscita alta in più, ha le qualità per ampliare il suo raggio d’azione all’interno dell’area di rigore, però sono veramente dettagli. Se devo essere sincero però, non vedo ancora la necessità da parte dell’Inter di cambiare anche se Julio Cesar ha 5 anni più di Handanovic, il suo ingaggio ha un costo maggiore e non viene da una stagione memorabile. D’altra parte l’ultimo è stato un anno difficile per quasi tutti i giocatori dell’Inter. Però acquistare un portiere di valore è difficile, visto che raramente i grandi sono sul mercato. Se un grande club, italiano o straniero, ha in previsione di cambiare il portiere, deve programmarlo per tempo, non può aspettare di «portare a esaurimento» il suo per poi sperare di trovarne uno già pronto. Basta vedere cosa è successo al Manchester United, che ha avuto Van der Saar fino al giorno del suo ritiro e non ha trovato immediatamente un sostituto in grado di garantire lo stesso rendimento. De Gea lo diventerà, ma quest’anno non è stato sempre all’altezza e la squadra ha pagato con i risultati. Handanovic invece, tra quelli in circolazione, è il portiere più pronto a giocare in un grande club, l’Udinese è disposta a cederlo, anzi probabilmente lo cederà comunque in questa sessione di mercato, è forse questo scenario ha determinato la scelta dell’Inter di cambiare subito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
che all’inizio considerava le sue protesi metalliche, che gli permettevano di correre velocemente, un vantaggio illegale. Una tesi davvero meschina. In quel periodo era stato ospite in Gazzetta e aveva trovato in Candido Cannavò, il direttore storico, un sostenitore appassionato. L’Italia intera lo aveva adottato, aveva sposato la sua causa ed è diventata la sua seconda casa. I suoi antenati era partiti da Pistoia, da qui il suo cognome. Poi il Tribunale di Arbitrato dello Sport di Losanna gli ha dato ragione con la sentenza del 16 maggio 2008. Così è stato riconosciuto finalmente come un atleta
Come organico siamo inferiori a tanti altri. E il difficile comincia adesso
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
MARIO ANDRETTI Ex campione di Formula 1
Auguro @mariavillota tanto coraggio e ottimismo in questo momento così difficile. Sei sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori @MarioAndretti
MILORAD CAVIC Nuotatore serbo
Buona giornata dell’Indipendenza America! Penso che bisognerebbe alzare il bicchiere per gli Stati Uniti se qualcosa di americano ha influenzato positivamente la nostra vita! @Milorad Cavic
RYAN LOCHTE
Quando si quotano, le società puntano molto sulle loro tifoserie che, infatti, accorsero in massa, all’epoca, a sottoscrivere le azioni dei loro beniamini pensando così di acquistare un «pezzetto» di Totti, Del Piero e compagni. I risultati sono stati però deludenti perché buona parte delle società calcistiche italiane perdono fiumi di denari e perché i titoli oscillano troppo violentemente (basta un menisco rotto, una serie di sconfitte, un’inchiesta sul calcio scommesse o le voci di cessione di un attaccante o di un difensore per far precipitare il valore della squadra in Borsa). I tifosi italiani si sono allontanati, così, dalla Borsa e gli investitori professionisti non ci pensano proprio ad avvicinarsi perché i rischi sono troppo alti e i guadagni quasi inesistenti. Tanto che la Consob,
l’autorità di vigilanza su Piazza Affari, ha più volte detto che ritiene le squadre di calcio non adatte alla quotazione, almeno in Italia. Eppure le squadre quotate in Europa sono una quarantina. Perché allora il Manchester United (nella foto LaPresse il giocatore simbolo Wayne Rooney) si quota, addirittura scegliendo Wall Street, la regina delle Borse mondiali? Perché, quando i propri conti sono in ordine (e il Manchester ha già guadagnato quasi 60 milioni di dollari quest’anno), diffondere le proprie azioni sul mercato conviene: in questo modo, infatti, si possono ad esempio raccogliere agevolmente i capitali necessari ad acquistare un grande campione da un’altra squadra senza che sia il proprietario della squadra a doverli sborsare. E poi perché il pubblico dei propri tifosi è fedele per definizione (basta, però, che il titolo salga e distribuisca qualche dividendo). In Italia succede invece l’esatto contrario. Pensate che, altrimenti, due Paperoni come Silvio Berlusconi e Massimo Moratti, già presenti in Borsa con le loro attività principali, ci avrebbero pensato su due volte a quotare Milan e Inter? © RIPRODUZIONE RISERVATA
* Direttore de Il Mondo
laRovesciata
Italia coraggiosa ma non abbiamo inventato nulla
AL MANCHESTER LA BORSA CONVIENE PERÒ DA NOI NON È STATO UN AFFARE
1998, è stata la Lazio (che oggi vale in Borsa 24 milioni di euro); poi toccò alla Roma (1999, oggi vale 53 milioni) e infine alla Juve (2001, 183 milioni).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di ROBERTO BECCANTINI http://www.beckisback.it/
calcio&Business
a quotazione in Borsa delle squadre di calL cio non è mai stato un grande affare in Italia. A Milano la prima società a quotarsi, nel
normale, la sua prima grande vittoria. Dopo quel successo ha continuato ad impegnarsi nella sua missione. È andato con un camper in Mozambico per portare protesi a chi aveva bisogno. Diceva: «Non potete immaginare quale felicità mi ha dato vedere essere umani, che erano costretti a strisciare nella polvere, finalmente tornare ad avere una posizione eretta. Tornare alla vita, alla dignità». Oscar si è sempre sentito un uomo normale. La madre l’ha cresciuto senza complessi ed ora è un esempio per tutti. E anche noi dobbiamo giudicarlo come atleta senza fare sconti quando sbaglia, perché è quanto chiede e pretende. Ha ragione.
di STEFANO FROSINI
Fuoriclasse del nuoto
di ENRICO ROMAGNA-MANOJA*
19
PISTORIUS HA VINTO LA BATTAGLIA AI GIOCHI GIUDICHIAMOLO DA ATLETA
laVignetta
PUNTARE SU HANDANOVIC VUOL DIRE PROGRAMMARE IL DOPO JULIO CESAR
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Buon quattro luglio! Sono orgoglioso di essere americano! Ancora più orgoglioso di rappresentare l'America alle Olimpiadi! GOD BLESS AMERICA! @ryanlochte
LINDSEY VONN Sciatrice americana
Buon 4 luglio a tutti! Buon divertimento ma con la massima sicurezza! @lindseyvonn
PETA TODD Compagna di Mark Cavendish
Se hai in squadra l’iridato devi essere in grado di tutelarlo. Lui è solo un uomo (sulla mancanza di gregari al momento della caduta) @petatodd
Mario Balotelli con il c.t. Cesare Prandelli all’Europeo REUTERS
e penso ai pomodori che S si beccarono i sei minuti messicani di Gianni Rivera, tutti questi «grazie lo stesso» mi puzzano. Era il 1970. Possibile che l’Italia sia diventata un Paese calcisticamente civile? Conosco i miei polli. L’esigenza di un capro espiatorio è più forte di noi. Con Prandelli, però, è dura. Così tanto maestrino, così poco dittatore. Nell’ambito di un Europeo complessivamente modesto, il c.t. e l’ItalJuve hanno sbaragliato i pronostici. Non siamo ancora uno squadrone, non siamo più una squadretta. Il trauma sudafricano è stato assorbito; l’orgoglio (che barba), ingessato. Evviva. Scritto ciò, piano con i voli pindarici. Il calcio di Prandelli è stato coraggioso e contagioso, non rivoluzionario; e la vittoria sui tedeschi, splendida, non la più bella di tutti i (nostri) tempi. Non mi risulta che la Nazionale di Bearzot praticasse il catenaccio, e neppure quella di Vicini (o di Lippi). Credo che a fabbricare la «finale breve» abbia influito anche la vaselina della vigilia, quella faciloneria tipicamente italiana di spingersi oltre la realtà, purché felice. Di fronte all’estasi dell’attimo, c’è poi la tendenza a rimuovere tutta l’argenteria che potrebbe dare fastidio. La squadra che abbiamo sotto gli occhi ci sembra sempre più bella, più diversa, più unica. Se il simbolo «spagnolo» fu Paolo Rossi, un attaccante, e quello «tedesco» Cannavaro, un difensore, l’hombre del giugno azzurro è stato Pirlo, un centrocampista, una via di mezzo; come, in fondo, è Prandelli. Il cui unico, grande errore — gestione della finale a parte — rimane il Criscito no e
Bonucci sì della lunga e travagliata vigilia (opinione personale: entrambi sì, per la presunzione d’innocenza). La benzina di Scommessopoli ha contribuito a far correre il gruppo. Adesso che la musica è finita, e i bonus nazional-popolari esauriti, ogni giocatore torna faccia esclusiva del proprio club. Dimenticavo: al 4-0 di Mata, non un attimo prima, il tam tam ha ripreso a battere il messaggio della Nazionale abbandonata e schiava di Milano (Lega). Anche questa non è una novità: se lo spirito di Abete è debole, lo è pure la carne di Beretta, tranquilli. Ai tempi di Sacchi c.t., il «suo» Milan sradicò dal calendario un’amichevole con l’Olanda, a Eindhoven: come e quando l’avevano collocata, non garbava a Berlusconi. Gli stage sono il cuore di ogni omelìa, da lustri. E poi la cura dei vivai (questa sì, una priorità assoluta): scalzata dalla doppietta di Balotelli alla Germania e raccolta al volo tra i rutti gioiosi delle furie festanti. Teniamoci stretto, se mai, il rapporto risultato/qualità. Due vittorie in sei partite: come organico, la Nazionale di Prandelli era, e resta, inferiore a tante altre. Gira e rigira, è questo l’aspetto più gratificante: aver spostato le colonne d’Ercole. Il difficile comincia adesso. Soprattutto, se penseremo di essere diventati i depositari del (o di un) nuovo verbo. Siamo un Paese vecchio: ha ragione, Prandelli. Ma proprio per questo, occhio a non usare argomenti vecchi; e attenzione al fuoco amico, Cesare: un Bruto in giro si trova sempre; e non solo in Lega. © RIPRODUZIONE RISERVATA
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PREZZI A PERSONA*
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
CALCIOSCOMMESSE
Bonucci e Ranocchia saranno interrogati il 15 La Procura Figc andrà in ritiro dai due ex calciatori del Bari Il difensore dell’Inter deve chiarire i rapporti con Iacovelli VALERIO PICCIONI
Saranno interrogati di domenica Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia. La coppia dei centrali difensivi di quel Bari sotto accusa, quattro partite «incriminate» nelle carte del procuratore Laudati, l’altro filone di quest’epoca di calcio scommesse con Cremona e Napoli, riceverà la visita dei collaboratori di Stefano Palazzi quasi certamente in ritiro, il 15. A Chatillon lo juventino, due giorni dopo il suo allenatore Antonio Conte. A Pinzolo l’interista, che dovrà chiedere qualche quarto d’ora di pazienza ad Andrea Stramaccioni. Ormai il calendario delle audizioni produce ogni giorno il suo colpo di scena quotidiano. E così dopo l’ufficializzazione degli appuntamenti con Conte e Mezzaroma sul filone Siena, ecco le notizie su Bonucci e Ranocchia. Dopo le lacrime Per lo juventino
si tratta però di un incontro scontato. Bonucci era stato al centro di un dilemma mica da poco durante il ritiro di Coverciano, quando le voci sull’arrivo di un avviso di garanzia per lui si erano moltiplicate proprio nel giorno della perquisizione nella stanza di Criscito,
che portò poi alla decisione di lasciare a casa l’ex genoano. Da allora c’è stato un Europeo da protagonista e le sue lacrime dopo la finale contro la Spagna hanno fatto il giro del mondo. Le accuse che lo riguardano si concentrano sull’Udinese-Bari 3-3, una delle quattro partite del Bari finite nell’inchiesta.
Palazzi è al lavoro su Napoli-Samp e martedì avrà un nuovo confronto con Carobbio
BINDA-D’ANGELO MILANO
de mai e il colpo del giorno è l’esterno destro Piccini della Fiorentina (era alla Carrarese); definito lo scambio Porcari-Buzzegoli con il Novara, oggi firma Crisetig (Inter-Parma). Quarto arrivo al Padova: è l’esperto difensore Piccioni dal Sassuolo, che potrebbe essere seguito da Valeri, altro pupillo di Pea. Bel colpo del Cesena, che ha firmato con la Roma per l’arrivo di D’Alessandro (era a Verona, ma comunque deve ancora firmare); con lui arriva anche Bamonte, già col tecnico Campedelli a Cesenatico e Bellaria, mentre si tratta per Troiano del Sassuolo ed è più vicino Gessa del Pescara nello scam-
S
chia, la sua audizione ha preso un po’ tutti in contropiede. Il suo nome non era stato almeno pubblicamente citato nella ridda di ricostruzioni sulle quattro famose partite. E’ probabile che l’interista sarà chiamato a rispondere sui suoi rapporti con Angelo Iacovelli, convocato dalla procura per lunedì, l’infermiere che era un po’ l’amico dei giocatori nello spogliatoio barese e che avrebbe avuto un ruolo significativo nel tentativo di addomesticare i risultati delle partite «puntabili».
OGGI Parlato, Cossato, Giusti, Pagano e Vincenti DOMANI Gianello, Mazzarri, Grava, P. Cannavaro e Mascara SABATO Turati LUNEDI’ Santorum, Quagliarella, Piovaccari, Ariatti, Da Costa, Acerbis, A. Masiello, Passoni. Giacobbe e Iacovelli MARTEDI’ Carobbio. De Tullio e Carella MERCOLEDI’ R. Bagalini, S. Bagalini, Coppola e Sebastiani VENERDI 13 Mezzaroma, Camilli e Conte DOMENICA 15 Bonucci e Ranocchia
ronte se n’è andato e la temperatura ha perso qualche grado in queste ore, i prossimi giorni saranno caldissimi per Palazzi e la sua squadra. Da oggi regnerà il versante napoletano con il caso Sampdoria-Napoli, dopo le confessioni di Matteo Gianello sulla combine «offerta» e rifiutata da Gianluca Grava e Paolo Cannavaro, che saranno sentiti domani nella giornata che prevede anche le audizioni di Walter Mazzarri, Giuseppe Mascara e dello stesso Gianello. I procuratori lavoreranno anche sabato e tutta la prossima settimana: lunedì tocca ad Andrea Masiello, martedì a Filippo Carobbio, il grande accusatore.
Domani o sabato i verdetti: sconti da non escludere (v.p.) Processo d’appello ormai in dirittura finale per il primo filone del calcio scommesse bis. Le sentenze dovrebbero arrivare fra domani sera e sabato mattina dopo le dodici ore di dibattimento fra lunedì e martedì. L’aria che tira resta colpevolista, ma è molto probabile che il «chiedo la conferma di tutte le condanne e penalizzazioni» pronunciato da Palazzi possa non essere del tutto esaudito. Sono diversi i dubbi che potrebbero aver indotto i giudici della Corte federale a una correzione di rotta. Responsabilità oggettiva In particolare c’è il caso dell’articolo 9, il famigerato caso della responsabilità oggettiva a scoppio ritardato che aveva portato alla condanna (a 50mila euro in primo grado) per Spezia (che ha tesserato Carobbio, nella stagione successiva a quella delle partite sotto inchiesta) e Samp (per Bertani, che comunque per il Riesame di Brescia «non è nell’associazione a delinquere»). La tesi di Palazzi è che per i giocatori membri dell’«associazione», la responsabilità oggettiva supera i confini temporali della stagione dei reati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA
Pass falsi: archiviazione per Di Vaio, Viviano e gli altri Archiviazione definitiva per tutti i giocatori del Bologna, nonché per mogli e fidanzate coinvolte, indagati nell’inchiesta della Procura di Bologna sull’uso e l’abuso di pass handicap e di residenti nel centro. A dare la notizia gli avvocati di Marco Di Vaio, ex capitano rossoblù ora in Canada. Di Vaio era indagato per falso ideologico e truffa continuata. Gli altri, tra cui Viviano, Portanova, Mudingayi, Morleo, Adailton, erano indagati per l’uso di falsi permessi residenti.
LEGA PRO Il mercato
Il Modena dal Novara per strappare Tesser
Affari fatti Lo Spezia non delu-
Questi i prossimi tesserati (e non) che saranno ascoltati da Palazzi, capo della procura federale.
L’APPELLO SENTENZE VICINE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SERIE B Il mercato
C’è una panchina libera in B, quella del Modena. Che per sistemarla, pensa a un grande colpo: strappare Attilio Tesser al Novara. La nuova proprietà emiliana ha bussato al club piemontese, il tecnico non sembra propenso a partire, ma non si sa mai... Nel frattempo oggi Stefano Commini dovrebbe diventare padrone del Modena, anche se diversi soci minacciano di uscire dal club. Antonio Caliendo sarà il primo consulente dell'area tecnica, con Alessio Secco direttore generale e Giuseppe Cannella direttore sportivo.
L’AGENDA DI PALAZZI
La sorpresa Quanto a Ranoc-
Venerdì napoletano Anche se Ca-
Leo Bonucci, 25 anni, e Andrea Ranocchia, 24, insieme al Bari IANUALE
4
S Attilio Tesser, 54 anni, da tre stagioni sulla panchina del Novara (con il breve intermezzo di Mondonico): è finito nel mirino del Modena
bio con Colucci. Il Varese ha ufficializzato l’arrivo dell’esterno destro sloveno Struna, in prestito dal Palermo, mentre tratta Cristiano (AlbinoLeffe) e Oduamadi (Milan, era al Toro). Prosegue la caccia agli svincolati del Taranto: Sciaudone ha firmato un triennale con il Bari. Un arrivo a Brescia: è il giovane attaccante Picci del Martina (ha segnato 26 gol in serie D). Verona, ufficiali due giovani dal Palermo: Arzamendia e Verdun. Ufficiali anche i primi tre rinforzi della Juve Stabia: Vinci (Empoli), Seculin (un ritorno) e Agyei (Fiorentina), ora si tratta per Martinelli (Cittadella). E c’è anche la firma di Comi (Milan) per la Reggina.
A Vicenza, c’è anche Breda
GRANDI COLPI
Pastore nuovo d.s. del Trapani. Scialpi va al Como, S Rizza alla Nocerina Marco Piccioni, e Dezi al Barletta
36 anni, difensore del Sassuolo per 8 stagioni dal 2004 (202 presenze, 12 gol): vestirà il prossimo anno la maglia del Padova
Trattative Il Sassuolo ha incon-
trato la Roma per l’esterno sinistro Frascatore (era a Benevento). Il Lecce, oltre a Gabionetta, guarda in casa Crotone anche per Migliore e Maiello; per l’attacco nel mirino Ebagua e Sgrigna del Toro. Andrea Rossi del Siena è il nome nuovo per la difesa della Ternana che ha mollato Piccinni (AlbinoLeffe). Il Lanciano sta superando tutti nella corsa a Hottor (Milan) e dall’Inter, oltre a Bocalon (era a Carpi), può arrivare anche Splendhofer, mentre alla Lazio sono stati chiesti Zampa e Crescenzi. Il Grosseto tratta Pasini del Milan e ha chiesto Aurelio al Frosinone. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Salerno e Sorrento 2 idee
S Filippo Porcari, 28 anni, protagonista con il Novara del doppio salto dalla Prima divisione alla Serie A: va allo Spezia in cambio di Buzzegoli
BINDA-RUSSO MILANO
Panchine, scrivanie e iscrizioni da ultimare prima del mercato. La squadra più attesa, il Vicenza, deve definire il nuovo assetto societario e quindi l’allenatore: oltre a Scienza, è candidato Breda (Reggina). Anche a Salerno non c’è stata la fumata bianca, con Lotito che è indeciso tra il debuttante Simone Inzaghi e l’esperto Beppe Galderisi. A Sorrento il sindaco ha presentato i nuovi presidenti Paolo Durante e Franco Ronzi e ora cerca l’allenatore: sfumato Campilongo (ha scelto l’Ischia in D), in ballo ci sono Bucaro e Capuano. Sul fronte d.s., il Trapani ha chiamato Ivano Pastore (ex Nocerina): prima questo ruolo lo ricopriva il tecnico Boscaglia. A Foggia è una corsa contro il tempo per iscriversi: un comitato presieduto dal sindaco ha attivato un conto corrente per i fondi (mancano 1,2 milioni). Infine il Lecco, retrocesso in D e senza pace: Joseph Cala è diventato amministratore unico con il 79 per cento, ma in mattinata
alla presentazione c’è stata tensione con gli ultrà che non gradiscono il suo arrivo. Prima divisione Qualche arrivo
ufficiale comunque c’è. La Nocerina ha preso Rizza, ex Pergocrema. Un giovane al Barletta: si tratta di Dezi del Napoli; vicini anche Vacca e Carretta del Benevento. Doppietta del Pisa con Fondi (Chievo, era a Lumezzane) e Rizzo (Samp, era a Foligno). Due giovani del Milan vanno in Prima: Bertoni all’Alto Adige, Ghiringhelli al Lumezzane. Il Latina ha ripreso Jefferson, stavolta in comproprietà, dalla Fiorentina. Il Pavia, oltre a riprendere Cesca da Carpi, ri-
ISCRIZIONI
Altre bocciature dalla Covisoc Ora tutti i ricorsi Dopo le 11 bocciature della Lega Pro, sono arrivate ad alcune società anche quelle della Covisoc, che riguardano altri adempimenti (vedi le carenze patrimoniali): per queste i ricorsi vanno fatti entro oggi, mentre per gli stop della Lega c’è tempo fino al 16. La parola finale sulle iscrizioni sarà del Consiglio federale del 19: se si resta con 66 squadre o meno, si passa a una categoria unica con tre gironi.
vuole anche Capogrosso (Siena) e Statella (Bari), mentre rinnova con Fasano. Il Como (in attesa del ricorso per l’iscrizione) vuol dare due pupilli al tecnico Paolucci: sono i centrocampisti Amadio e Del Pinto, che erano con lui a Chieti; piace anche il trequartista paraguayano Jorge Ortega (’91) del Tacuary, mentre è quasi fatta per Scialpi (Varese). Il Gubbio tratta Baccolo (Frosinone) e Antonazzo (Taranto). La Reggiana per l’attacco tratta De Cenco (Cesena) e Morga (svincolato dal Giulianova). Seconda divisione Il Monza sta
lavorando a un grande colpo: Mazzeo del Barletta (su di lui comunque c’è anche la Nocerina). La Vigor Lamezia intanto il colpo l’ha piazzato con Zeytulaev (Lanciano) e tratta Mosciaro (Cosenza). Il primo acquisto dell’Entella è Pisanu del Cagliari: ora si tratta per De Col (Legnago) e si cerca il colpo Raggio Garibaldi (Gubbio). Per il Savona c’è Belfiore (Marino). Al Poggibonsi va Panariello (Castelfranco), l’Hinterreggio tratta Rapisarda (Catania). Due arrivi dalla serie D a Fano: Trillini (Civitanovese) e Allegretti (Santegidiese). Tre giovani della Reggina sono passati al Pontedera: si tratta di Verruschi (era a Pavia), Cherillo (era a Treviso) e del portiere Leone. Quattro ragazzi del Parma vanno infine al Renate: sono Adorni, Malivojevic, Santurro e Storani. © RIPRODUZIONE RISERVATA
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
FORMULA 1 LO SCHIANTO DURANTE I TEST
Il dramma di Maria A
La de Villota gravissima Ha perso l’occhio destro
LE DONNE AI GP
La spagnola della Marussia sottoposta a un intervento alla testa Alonso angosciato: «Voglio trasmetterti tutta la forza del mondo» MARIO VICENTINI
S Maria Teresa de Filippis Napoletana, 85 anni, è stata la prima donna a correre in F.1. Disputò 4 GP nel 1958 e 1959 con Maserati e Behra-Porsche; mai a punti
LA DINAMICA DELL’INCIDENTE
Ha perso l’occhio destro Maria de Villota: il lunghissimo intervento chirurgico, al quale la ragazza spagnola è stata sottoposta tra martedì pomeriggio e ieri mattina all’Addenbrooke’s Hospital, è servito a ridurre le fratture al cranio e al volto, alla ricostruzione plastica e alla soluzione dei problemi neurologici ma non è bastato per salvargli l’occhio. Però in questo drammatico momento, ai familiari che sono giunti al suo capezzale interessano le condizioni generali che restano critiche anche se stabili. Come ha confermato il bollettino medico emesso alle 16 (ora inglese) e diffuso dalla scuderia che ha sede in Gran Bretagna ma con licenza russa.
Polemiche I mezzi di soccorso
erano all’altezza della situazione? Su questo Booth ha voluto spazzar via ogni illazione: «Voglio elogiare i servizi d’emergenza che erano in stand-by così come prevede la procedura usuale per un test di F.1». Però c’è voluta circa un’ora per estrarre la de Villota dall’abitacolo. Gli addetti avevano l’esperienza e gli strumenti necessari per aprire l’abitacolo in carbonio? Ritratto Per Maria quello di
S
GDS
4
IL NUMERO
2
Donne nel giro della F.1 Oltre a Maria de Villota, collaudatrice della Marussia, attualmente c’è anche la 29enne Susie Wolff, tester Williams nonché moglie del secondo maggiore azionista del team
martedì era il secondo test al volante di una F.1; nell’agosto 2011 aveva provato al Castellet la Renault (oggi Lotus), poi era stata ingaggiata dalla Marussia e per questo era presente ai GP dove è impegnato anche il cugino Pablo, che lavora alle relazioni esterne del Banco Santander. Maria è figlia d’arte perché papà Emilio, classe 1946, madrileno, ora titolare della scuderia «de Villota Motorsport» e di una scuola di guida sicura, correva a livello professionistico: nel 1977 ha disputato pure due gare (13˚ al GP di Spagna e ritirato in Austria) con una McLaren privata sponsorizzata dall’Iberia. Maria ha corso soprattutto con le ruote coperte, collezionando una vittoria di categoria su una Ferrari 360 Challenge alla 24 Ore di Daytona nel 2005 in coppia con il connazionale Luis Monzon. Dopo il monomarca del Cavallino, è passata al Wtcc (2006-2007) e poi alla F.3000 (2008-2011). Sposata e separata, fuori dalle corse è donna im-
Ancora un mistero le cause del botto. Il team indaga: «I soccorsi sono stati all’altezza»
MARIA DE VILLOTA SPAGNOLA, 32 ANNI
Renault cambia l’alternatore e modifica il raffreddamento
Novità «Non c’è alcuna differen-
za di disegno rispetto alla specifica 2012 che ha corso a Valencia — ha fatto sapere la Casa di
I commissari di Valencia spingono la Red Bull di Vettel IPP DA TV
Viry Chatillon — : ogni parte è stata collaudata al banco prova e sono stati recentemente regolati per essere usati sul tracciato questo fine settimana». Poiché sulla pista valenciana si era
verificato un surriscaldamento, i tecnici francesi sono corsi ai ripari: «Abbiamo alleggerito il carico sull’alternatore per quanto fosse nelle nostre possibilità — hanno scritto gli uomi-
Lella Lombardi Piemontese (1942-1992) dal 1974 al ’76 ha corso con Brabham e Williams. Prese mezzo punto (6ª) al GP Spagna ’75 (interrotto)
magine per il settimanale femminile Ola. Solidarietà Tantissimi i messag-
gi di solidarietà su Twitter. «Il mio massimo supporto all’amica Maria de Villota! Voglio darti tutta la forza e l’energia del mondo. Siamo con te! #TodosConMarìa», ha scritto Fernando Alonso. «Il mio pensiero va a Maria e alla sua famiglia, perché Dio la protegga! Tenete fede e credeteci, come ci credo io. Pensieri positivi», ha aggiunto Felipe Massa. Carlos Sainz due volte iridato rally: «Di nuovo tutta la mia forza e l’incoraggiamento a Maria...#forzamaria, siamo tutti con te!». Infine Mario Andretti: «Forza, coraggio, ottimismo in questo momento molto difficile, sei costantemente nei nostri cuori». Il presidente della federazione spagnola Carlos Garcia ha promesso che si recherà al capezzale di Maria, «ma non ora, questo è il momento della famiglia».
1. Maria de Villota poteva condurre un test di aerodinamica senza la superlicenza?
Sì, perché la superlicenza è obbligatoria solo per correre le gare. Nei test non è necessaria ed è per questa ragione che la Fia non farà alcuna indagine. 2. La de Villota aveva abbastanza esperienza per fare questo tipo di collaudi?
Sì, aveva già provato la Renault F.1 l’anno scorso al Castellet.
S Giovanna Amati Romana, 49 anni, è l’ultima donna ad aver partecipato a un GP (Brasile ’92). Nei 3 weekend disputati, non si è mai qualificata per la gara
Ci sono due scuole di pensiero: un guasto alla centralina elettronica, che può aver trasmesso al motore una informazione errata, facendo accelerare la monoposto. Oppure un errore umano: di regola nei test aerodinamici viene attivata una specie di «cruise control», che consente di tenere la vettura a una velocità prestabilita (di solito 200-250 km/h). Maria può aver toccato inavvertitamente il pulsante. 4. Perché il camion della scuderia era così vicino alla traiettoria della monoposto?
I test aerodinamici avvengono su piste aeroportuali, dove non ci sono box e barriere di protezione. Le scuderie di solito parcheggiano i propri mezzi nelle aree di sosta degli aerei. Così ha fatto anche la Marussia. Soltanto che per far girare la monoposto, Maria era costretta a entrare nella zona di parcheggio ed effettuare la manovra vicino al camion. La fatalità è avvenuta proprio nel momento in cui la pilota spagnola stava effettuando quella manovra a una velocità stimata tra i 40 e i 50 km/h. Andrea Cremonesi © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA DECISIONE DOPO I RITIRI DI VETTEL E GROSJEAN A VALENCIA
Renault Sport ha deciso: a Silverstone le Red Bull e le Lotus (così come gli altri team che corrono col V8 francese) monteranno una vecchia partita di alternatori che non sono stati mai usati quest’anno in modo tale da evitare i guai di Valencia dove Sebastian Vettel e Romain Grosjean si sono dovuti ritirare mentre erano rispettivamente in testa e al secondo posto (dietro Fernando Alonso).
Centralina impazzita o un errore
3. Che cosa è successo esattamente martedì a Duxford?
Dinamica Nello stesso comuni-
cato il team manager John Booth sottolinea che «abbiamo avviato un’analisi molto completa di quello che è successo e questo lavoro continuerà». Per ora quello che si sa è che Maria stava guidando la Marussia a bassa velocità nella zona di parcheggio della pista aeroportuale di Duxford, situata nella contea di Cambridge, quando all’improvviso la macchina che viaggiava a 40-50 orari ha accelerato senza ragione, finendo la propria corsa contro il posteriore di un camion della squadra.
Dietro la notizia
PROCESSO A MONACO
MERCEDES
ni capitanati da Rob White — e migliorato il raffreddamento per evitare di mettere sotto stress queste parti».
Gribkowsky presenta appello Ecclestone respira
Brawn: «Il futuro di Schumacher entro 6 settimane»
Indagine Ma che cosa è capitato
(m.d.i.) Il processo a Gerhard Gribkowsky, l’ex banchiere tedesco condannato a 8 anni e mezzo di reclusione per corruzione, malversazione ed evasione fiscale, per aver accettato indebitamente 44 milioni di dollari da Bernie Ecclestone ai tempi della vendita della F.1 alla Cvc, andrà in revisione alla corte di giustizia federale. Si allungano così i tempi di un’eventuale incriminazione di Bernie Ecclestone da parte della stessa Procura di Monaco e di un suo eventuale rinvio a giudizio. Ecclestone sarebbe imputato come corruttore di Gribkowsky.
(m.d.i.) È quasi un ultimatum quello che Ross Brawn ha mandato a Michael Schumacher, perché – ovviamente d’intesa con il team – decida al più presto se continuare a correre almeno un altro anno in F.1 o no: «Entro le prossime sei settimane dobbiamo riflettere su cosa vogliamo fare l’anno prossimo — ha detto Brawn nel corso di un incontro con i tifosi a Grove, la sede inglese della scuderia —. Quando questa decisione verrà presa, sapremo se dovremo guardarci intorno o mantenere i piloti che abbiamo». Il contratto di Schumi con la Mercedes scade quest’anno.
durante il GP d’Europa? I tecnici sono riusciti a ricostruire il «meccanismo del guasto», ovvero hanno compreso che cosa si è esattamente verificato ma non la ragione per cui è capitato. Renault Sport ha ammesso che l’indagine sul guasto non è completata. «Ma confidiamo che con queste misure dovremmo prevenire ogni possibile grattacapo nel prossimo fine settimana». A Silverstone oltretutto sono attese temperature più basse e questo dovrebbe aiutare Red Bull e Lotus a cancellare l’incubo di due settimane fa. a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVAT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
MOTORI L’INCHIESTA
d
Scandalo a Monza DAL NOSTRO INVIATO
Così a maggio
LUIGI PERNA MONZA
2
Forse non c’erano solo la pioggia e la fatalità dietro le cadute alla Parabolica costate la frattura di un piede a John Hopkins e una brutta botta a Marco Melandri e David Salom nei primi giri della gara del Mondiale Superbike del 6 maggio a Monza. Dopo le proteste e i veleni, ora spuntano anche le intercettazioni della Procura, che dimostrerebbero come i dirigenti dell’impianto fossero al corrente dei problemi all’asfalto già prima delle prove, ma non li denunciarono. Le frasi È giovedì 3 maggio quando viene registrata una telefonata tra il direttore del circuito Enrico Ferrari e il responsabile tecnico Giorgio Beghella Bartoli. «Io sono molto più preoccupato del problema che abbiamo in pista con l’asfalto in parabolica», dice Beghella. «Cioè che succede?», chiede Ferrari. «Che è venuto su!... ci sono due bolle in mezzo alla curva... tienitelo per te sta zitto!», riferisce Beghella. «Certo... non son mica matto...», gli assicura Ferrari. «... è un fenomeno simile a quello che ci è successo nella via di fuga alla variante... bisogna vedere domani mattina, secondo me non si vede niente lì», aggiunge Beghella. Doppio caso Sull’episodio hanno indagato i magistrati Caterina Trentini e Walter Mapelli, che avevano già aperto un fascicolo per presunti reati fiscali (false fatturazioni, vendita di biglietti in nero e turbativa d’asta per l’appalto dei servizi di ristorazione) contro sette responsabili del circuito, tra cui gli stessi Ferrari e Beghella. In questo caso l’ipotesi di reato è «omissione dolosa di cautele contro gli infortuni». I dirigenti dell’autodromo avrebbero messo a rischio la sicurezza dei piloti, nascondendo i problemi dell’asfalto, legati al drenaggio del terreno sottostante. Un comportamento che Paolo Guaitamacchi, presidente del consiglio di amministrazione della società di gestione Sias che fa capo all’Ac Milano, ha definito «omertoso», precisando di esserne venuto a conoscenza dalla Procura solo il 18 giugno. «La direzione, tacendo il problema a piloti, organizzatori e commissari di gara, ha impedito che fossero al corrente dei pericoli in quel punto». Tra le persone convocate in Procura c’è stato anche il geo-
Pioggia e cadute Gara-1 fu annullata Poi trionfò Sykes La gara di Monza del Mondiale Superbike (6 maggio) fu un’odissea. In prova la caduta di Biaggi alla Parabolica. Poi in gara-1, nei primi 3 giri, quelle di Melandri, Salom e Hopkins nella stessa curva, prima della bandiera rossa per la pioggia. Gara-2 fu fermata dopo 8 giri (su 16) con la vittoria di Sykes. In seguito Melandri è stato sentito come testimone dalla Procura, al pari dei commissari di gara Eskinja e Carloia.
I dirigenti sapevano dei guai all’asfalto ma li nascosero! La Procura ha rivelato le intercettazioni telefoniche raccolte nel fine settimana del Mondiale Superbike
Lavori La Guardia di Finanza ha
girato dei video sul posto, individuando una cinquantina di «bolle» alla Parabolica. Giovedì è stato fatto un sopralluogo con due consulenti di Csai e Fmi (i professori Giannattasio dell’Università di Tor Vergata e Crispino del Politecnico di Milano) per pianificare i lavori. «Entro fine luglio provvederemo alla messa in sicurezza dell’asfalto — promette Guaitamacchi —. Sarà costruita una trincea coperta, profonda circa 2 metri, all’esterno della parabolica, per i canali di scolo dell’acqua. Ho parlato con i collaboratori stretti di Ecclestone, garantendo che non ci saranno problemi per l’organizzazione del GP di F.1 a settembre». Intanto la Sias ha avviato procedimenti disciplinari contro Ferrari e Beghella, che rischiano il posto. Non un bel modo per celebrare i 90 anni di Monza.
Ferrari, Beghella e Tremolada parlavano di bolle alla Parabolica: rischiano il posto metra Stefano Tremolada, che non ha risposto ai magistrati. In tre intercettazioni parla con Beghella prima e durante la gara delle Superbike. Allarmato È la mattina di vener-
dì 4 maggio. Beghella chiama Tremolada per essere aggiornato sulla situazione. «Ma... stamattina è meglio, nel senso che non è spanciata, è rasoterra... Ho fatto un paio di giri e mi sembrava comunque a posto... anche perché non mi sono fermato molto... per non dare più che altro nell’occhio», riferisce Tre-
molada. I due si risentono il giorno della gara. «Sta venendo su?», chiede Beghella. «No, è che sono caduti in tre nello stesso posto e... probabilmente adesso stanno controllando e... il problema salterà fuori?», dice Tremolada. I commissari di gara non scoprono il guaio. Ma alle 12.21 Tremolada richiama Beghella allarmato: «Mi hanno chiamato in direzione gara». B: «Sì Stefano... eventualmente noi scopriamo la cosa adesso eh... ci passiamo sopra con dei pesi, è l’unica cosa che possiamo fare, comunque se loro non te lo tirano fuori...». T: «No, non dico niente...». B: «Tu sta zitto eh, sta zitto...».
Max Biaggi, 41 anni, cade alla Parabolica durante le prove dell’ultimo GP Sbk a Monza ALEX PHOTO
Taccuino vedendo le piste del Mondiale solo come pilota della biposto, per far divertire gli ospiti dello sponsor, insieme a Mamola.
Battaini sulla Ducati come regalo per i 40 anni Domenica sostituirà Abraham che è ko «A questa età la prendo come viene»
Il regalo per i 40 anni, che compirà il 22 di questo mese, la Ducati glielo farà con 2 settimane d’anticipo: Franco Battaini, fido collaudatore della Desmosedici, domenica correrà il GP di Germania (attenzione! Per evitare la concomitanza con la gara di F.1 di Silverstone, la MotoGP si disputa alle 13) al posto
dell’infortunato Karel Abraham. Poi, se sarà un po’ fortunato — ma sfortunato il pilota ceco... — in caso il titolare non dovesse essere a posto con la mano destra fratturata nei test di Aragon, Franco potrebbe correre anche la settimana dopo al Mugello, dove tutti i mesi macina chilometri. Impegno «Diciamo che come al-
lenamento non dovrebbero es-
S Enrico Ferrari «È vero, io e Beghella al telefono parlavamo di bolle. Ma si trattava solo di piccole anomalie dell’asfalto, eravamo sicuri che non avrebbero creato rischi per i piloti e per la gara — dice alla Gazzetta il direttore del circuito Enrico Ferrari —. Sono 30 anni che gestiamo la pista di Monza senza pericoli. Perché non abbiamo reso noto il problema? Per non creare falsi allarmismi. Però abbiamo convocato la ditta fornitrice, facendo un sopralluogo venerdì, e con loro abbiamo deciso di rimandare l’intervento a lunedì dopo la gara, perché le bolle erano talmente impercettibili che neppure gli ispettori di pista e i piloti le avevano notate. Bisognerebbe poi dimostrare che le cadute siano state causate dall’asfalto e non semplicemente dalla pioggia. Io sono pronto a dare chiarimenti in tutte le sedi opportune».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MOTOMONDIALE GP GERMANIA
FILIPPO FALSAPERLA
FERRARI REPLICA
serci problemi — dice un emozionato Batta, fisico scultoreo da triatleta, prima che da pilota di moto —. Invece non so come me la caverò nel confronto con gli altri, perché manco dalle gare da un po’...». Assenza Un gentile eufemismo,
visto che nel Mondiale, ha corso le ultime gare (4) 250 nel 2006 e l’anno prima aveva fatto una stagione con la «derelitta» Blata 500. Poi solo Superbike (2006) e l’italiano Supersport (2009). L’anno dopo l’approdo alla Ducati come collaudatore,
Franco Battaini, 40 anni il 22 luglio, è tester Ducati dal 2010 MILAGRO
Relax «Tornare a quasi 40 anni — confessa Battaini — non è facile. Devo riscoprire la pista e capire come stare in mezzo agli altri. Ma ho deciso di prenderla come viene». Diverse tensioni le racconta Vitto Guareschi, suo predecessore e ora team manager. «Da lunedì, quando gliel’ho detto, è in agitazione. Ma gli ho spiegato che deve prendere questa occasione come un divertimento: a 40 anni non deve certo iniziare una nuova carriera... Cosa potrà fare? Credo che potrebbe stare davanti alla Crt, anche se questa pista per quelle moto è meno sfavorevole». © RIPRODUZIONE RISERVATA
MONDIALE TURISMO
La Chevrolet lascia Colpo di scena nel Mondiale Turismo: la Chevrolet, dominatrice degli ultimi anni, ha deciso di lascia re a fine stagione. A determinare questa scelta imprevista è stata una revisione strategica dettata dal marketing. L’annuncio è stato fatto a metà stagione per permette re ai piloti (Muller, Menu e Huff) di programmare il futuro.
NISSAN LEAF A GOODWOOD
Retromarcia record La Nissan Leaf è l’auto più ve loce sulla distanza di un miglio (1,6 km) in retromarcia. Sotto la guida dello stunt Terry Grant, ha percor so la famosa salita di Goodwood coprendo la distanza in 1’37"02 se condi, a una velocità media di 88,5 km/h.
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
FORMULA 1 GP GRAN BRETAGNA SPECIALE PER GAZZETTA
Bel bottino se Alonso centra la pole L’impresa di Fernando pagata a 13. Per la gara si scommette su un duello Vettel-Hamilton LA PISTA AI RAGGI X
il programma Domenica il via è previsto alle 14 in diretta su Rai 1 ORARI Tempo reale su www.gazzetta.it Domenica si corre sul circuito di Silverstone (5.891 m) il GP di Gran Bretagna, 9a prova del Mondiale. In programma 52 giri per 306,198 km. IN TELEVISIONE Domani: prove libere dalle 11 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30. Sabato: prove libere dalle 11 alle 12; qualifiche alle 14 su Rai 2. Domenica: gara alle 14 su Rai 1. CLASSIFICHE Piloti: 1. Alonso (Spa-Ferrari) p. 111; 2. Webber (Aus-Red Bull) 91; 3. Hamilton (GB-McLaren) 88; 4. Vettel (Ger-Red Bull) 85; 5. Rosberg (Ger-Mercedes) 75; 6. Raikkonen (Fin-Lotus) 73; 7. Grosjean (Fra-Lotus) 53; 8. Button (GB-McLaren) 49; 16. Massa (Bra-Ferrari) 11. Costruttori: 1. Red Bull 176; 2. McLaren 137; 3. Lotus 126; 4. Ferrari 122.
CALENDARIO Il 22 si va a Hockenheim 22 luglio GP Germania (Hockenheim) 29 luglio GP Ungheria (Budapest) 2 settembre GP Belgio (Spa) 9 settembre GP Italia (Monza) 23 settembre GP Singapore* 7 ottobre GP Giappone (Suzuka) 14 ottobre GP Sud Corea (Yeongam) 28 ottobre GP India (New Delhi) 4 novembre GP Abu Dhabi (Yas Marina) 18 novembre GP Stati Uniti (Austin) 25 novembre GP Brasile (Interlagos) INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT - ILLUSTRAZIONE DI MIRCO TANGHERLINI
26 settembre 2010: è da allora che la Fernando Alonso e la Ferrari si attendono la pole position. Ecco perché la quota per le qualifiche del pilota della Ferrari resta alta e dunque interessante: la possibilità che spezzare il digiuno a Silverstone è data dagli allibratori a 13. Il successo di Valencia ha invece avvicinato la sua quota a quella dei più gettonati Sebastian Vettel e Lewis Hamilton: il ritiro, dovuto al guasto all’alternatore, non ha fatto perdere fiducia nel tedesco che qui si è imposto nel 2009 e che è dato per favorito (3,5); lo stesso discorso vale per Hamilton (4,5) forse perché si spera che le basse temperature attenuino il rischio di un eccessivo degrado degli pneumatici. Lewis è stato anche l’ultimo pilota britannico a vincere la gara di casa nel 2008. Tra le quote interessanti occhio a Webber (qui primo nel 2010) e Grosjean che sono dati a 12. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUOTE MONDIALE
POLE
3,25 3 Alonso
PILOTA (TEAM) VETTEL (RED BULL) HAMILTON (MCLAREN) WEBBER (RED BULL) ALONSO (FERRARI) ROSBERG (MERCEDES) SCHUMACHER (MERCEDES) GROSJEAN (LOTUS) RAIKKONEN (LOTUS) BUTTON (MCLAREN) MALDONADO (WILLIAMS) MASSA (FERRARI) DI RESTA (FORCE INDIA) PEREZ E KOBAYASHI (SAUBER) HÜLKENBERG (FORCE INDIA) SENNA (WILLIAMS) ALTRO
Vettel 25 ANNI GERMANIA RED BULL 2 MONDIALI
30 ANNI SPAGNA FERRARI 2 MONDIALI
4 Hamilton 27 ANNI GRAN BRETAGNA MCLAREN 1 MONDIALE
GIRO VELOCE QUOTA 2,60 4 11 13 16 20 20 25 25 25 50 60 75 100 150 250
PILOTA (TEAM) VETTEL (RED BULL) HAMILTON (MCLAREN)
*in notturna
VITTORIA QUOTA 4,50 5
WEBBER (RED BULL)
10
ALONSO (FERRARI)
10
RAIKKONEN (LOTUS)
12
GROSJEAN (LOTUS)
12
BUTTON (MCLAREN)
12
ROSBERG (MERCEDES)
16
SCHUMACHER (MERCEDES)
16
KOBAYASHI (SAUBER)
20
PEREZ (SAUBER)
20
MASSA (FERRARI)
20
ALTRO
20
PILOTA (TEAM) VETTEL (RED BULL) HAMILTON (MCLAREN) ALONSO (FERRARI) WEBBER (RED BULL) GROSJEAN (LOTUS) RAIKKONEN (LOTUS) BUTTON (MCLAREN) ROSBERG (MERCEDES) SCHUMACHER (MERCEDES) MALDONADO (WILLIAMS) MASSA (FERRARI) PEREZ (SAUBER) KOBAYASHI (SAUBER) DI RESTA (FORCE INDIA) HÜLKENBERG (FORCE INDIA) SENNA (WILLIAMS) ALTRO
QUOTA 3,50 4,50 6 12 12 14 16 20 22 33 40 50 66 125 150 200 300
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
MOTOMONDIALE GP GERMANIA SPECIALE PER GAZZETTA
Pedrosa, non c’è due senza tre... Dani ha vinto nel 2010 e 2011 e cerca il riscatto dopo la delusione di Assen: è dato a 4,5 LA PISTA AI RAGGI X
il programma Domenica la corsa in diretta su Italia 1 a partire dalle 13 Tempo reale su Gazzetta.it Tutto l’evento anche su Italia 2 Domenica si corre al Sachsenring (3.671 m) il GP Germania, 8a prova (su 18) del Motomondiale 2012. DOMANI Libere 1: ore 9.15 Moto3; ore 10.10 MotoGP; ore 11.10 Moto2. Libere 2: ore 13.15 Moto3; ore 14.10 MotoGP; ore 15.10 Moto2. Tutto in diretta su Italia 2. SABATO Libere 3: ore 9.15 Moto3; ore 10.10 MotoGP; ore 11.10 Moto2. Qualifiche: ore 13 Moto3; ore 13.55 MotoGP; ore 15.10 Moto2. Tutto in diretta su Italia 2; qualifiche anche su Italia 1. DOMENICA Warm-up su Italia 2: ore 9 Moto2; ore 9.30 MotoGP; ore 10 Moto3. Gare su Italia 1 e 2: ore 11.20 Moto2 (29 giri, 106,459 km); ore 13 MotoGP (30 giri, 110,130 km); ore 14.30 Moto3 (27 giri, 99,117 km). CLASSIFICHE MotoGP: 1. Lorenzo p. 140; 2. Stoner 140; 3. Pedrosa 121; 4. Crutchlow 77; 5. Dovizioso 76; 6. Rossi 61; 7. Hayden 59; 8. Bautista 58. Moto2: 1. M.Marquez p. 127; 2. Iannone 104; 3. P.Espargaro 96; 4. Luthi 96. Moto3: 1. M.Viñales p. 130; 2. Cortese 123; 3. Salom 88; 4. Fenati 65.
CALENDARIO Il 15 c’è il Mugello
INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT - ILLUSTRAZIONE DI MIRCO TANGHERLINI
Sabato ad Assen è stato stracciato da Casey Stoner, ma domenica Dani Pedrosa potrebbe anche prendersi la rivincita perché da due anni a questa parte è lui il dominatore del Sachsenring. Vero che l’australiano a parità di moto è più forte e che Lorenzo con la Yamaha è sempre temibile (ora ha pure il dente avvelenato per la caduta al via di Assen), ma per chi vuole rischiare un po’ la quota è interessante: è dato a 4,5 contro i 2,25 di Lorenzo e i 3 di Stoner. Nessuno crede in più in Rossi che è dato a 30, mentre il Dovizioso è quotato a 25. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUOTE MONDIALE
1,75
POLE MOTOGP PILOTA (MOTO) STONER (HONDA)
Lorenzo
LORENZO (YAMAHA)
SPAGNA YAMAHA
PEDROSA (HONDA)
2,25
VITTORIA MOTOGP QUOTA 2,50 2,75 4
CRUTCHLOW (YAMAHA)
15
SPIES (YAMAHA)
15
PILOTA (MOTO) LORENZO (YAMAHA) STONER (HONDA) PEDROSA (HONDA) SPIES (YAMAHA)
VITTORIA MOTO2 QUOTA 2,25 3 4,50 20
DOVIZIOSO (YAMAHA)
25
CRUTCHLOW (YAMAHA)
30
ROSSI (DUCATI)
30
PILOTA (MOTO) M.MARQUEZ (SUTER) P.ESPARGARO (KALEX) IANNONE (SPEED UP)
15 luglio Italia (Mugello) 29 luglio Usa (Laguna Seca) 19 agosto Indianapolis 26 agosto Rep. Ceca (Brno) 16 settembre San Marino (Misano) 30 settembre Aragon 14 ottobre Giappone (Motegi) 21 ottobre Malesia (Sepang) 28 ottobre Australia (Phillip Island) 11 novembre Valencia
VITTORIA MOTO3 QUOTA 2,15 4 5,50
PILOTA (MOTO) M.VIÑALES (FTR HONDA) CORTESE (KTM) KENT (KTM)
QUOTA 1,90 4 10
LUTHI (SUTER)
11
SALOM (KALEX KTM)
12
REDDING (KALEX)
16
OLIVEIRA (SUTER HONDA)
20
CORSI (FTR)
33
ROSSI (FTR HONDA)
20
SMITH (TECH 3)
33
FENATI (FTR HONDA)
25
DE ANGELIS (FTR)
33
RINS (SUTER HONDA)
33
RABAT (KALEX)
33
VAZQUEZ (FTR HONDA)
33
KALLIO (KALEX)
50
MASBOU (HONDA)
40
DOVIZIOSO (YAMAHA)
25
AUSTRALIA HONDA
ROSSI (DUCATI)
33
BAUTISTA (HONDA)
50
-16
HAYDEN (DUCATI)
66
BAUTISTA (HONDA)
100
CORTI (KALEX)
50
ANTONELLI (FTR HONDA)
50
BRADL (HONDA)
75
BARBERA (DUCATI)
250
Pedrosa
ELIAS (SUTER)
50
KHAIRUDDIN (KTM)
50
BARBERA (DUCATI)
100
SPAGNA HONDA
DE PUNIET (ART)
300
AEGERTER (SUTER)
50
FAUBEL (KALEX KTM)
66
ALTRO
200
ALTRO
300
ALTRO
ALTRO
33
Stoner
HAYDEN (DUCATI)
100
BRADL (HONDA)
100
5,50
LA GAZZETTA DELLO SPORT
26
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
MONDOMOTORI AUTO
n
500L
IL NOSTRO GIUDIZIO
SÌ Stile Bella fuori e funzionale dentro. L’erede della Idea è tutta un’altra macchina. Modaiola e intrigante come una Mini, ma anche facile da guidare come una 500
provata per voi...
Dotazioni Innumerevoli le configurazione a bordo: ben 1.500. Ma pure 11 colori esterni e 3 del tetto e oltre 140 accessori. Ovvero si può personalizzare Prezzo Si parte da 15.550 euro, circa 2 mila euro in più rispetto alla 500 berlina.
NO Automatico Arriverà solo nel 2013, peccato! Poteva rendere ancora più competitivo il turbodiesel, soprattutto in città. Metano Perché aspettare l'anno prossimo, visto che sta diventando di moda tra i giovani attratti da consumii più bassi e dalla voglia di eco compatibilità? 7 posti Come sopra. Non arriverà prima di fine 2013. Ma perché si concede tempo ai rivali di correre ai ripari?
Silenziosa e agile Passa l’esame...Ikea Si viaggia comodi in 5 e coi sedili abbattuti diventa un cargo «bonsai». Il motore ideale? Il TwinAir 900 CORRADO CANALI
Proprio come 55 anni fa: allora il 4 luglio venne presentata la 500, il 4 luglio 2012 Fiat porta al debutto la L o large. In grado di spiazzare la concorrenza con una formula semplice, ma molto gettonata oggi: quella del crossover. Lun-
ga 4,15 metri, la 500 L è un auto per la famiglia, ma anche per single che vogliono un loft su quattro ruote che però non ingombri troppo e consumi poco. Dimensioni Con solo 7 cm di
lunghezza in più rispetto ad una Punto, ospita cinque passeggeri con bagagli al seguito
LA CURIOSITÀ
A bordo ci si fa pure il caffé La 500 L è la prima auto di serie al mondo a proporre una vera macchina del caffè espresso grazie alla collaborazione con la Lavazza. La macchina è integrata perfettamente nella vettura con un deck progettato apposta da Fiat.
per complessivi 400 litri. Abbattendo i sedili ci stanno oggetti lunghi fino a 2,4 metri, tanto che la 500 L supera la «prova Ikea» come l’ha definita il responsabile del marchio Fiat ,Olivier Francois. Sono 1.500 le diverse configurazioni possibili per lo spazio interno. Motori Insomma un cargo in
versione «bonsai» alimentato da motori concepiti sulla base del concetto di «downsizing»: cioè pochi centimetri cubi, ma tanti cavalli e tecnologia destinata a garantire bassi consumi. La nuova Fat 500 L è basata sulla piattaforma allungata e allargata della Panda e 500. Sotto il cofano, al lancio, ci sono per ora il bicilindrico TwinAir da 900 cmc Turbo da 105 Cv con emissioni e consumi record, oltre ad un 1.400 cmc da 95 Cv e il classico
FIAT 500L LA SCHEDA TECNICA Motore 2 cilindri in linea a benzina Cilindrata
875 cmc
Potenza max Coppia
1.450 Nm a 2.000 giri/min
Trasmissione
PAOLO LORENZI
LEXUS GS450H LA SCHEDA TECNICA Motore Cilindrata
6 cilindri a V (60˚) 3.456 cmc
Alimentazione
Ibrida
Potenza
346 Cv
Porte
4 (5 posti)
Trazione
Posteriore
Cambio
Automatico
Serbatoio
65 litri
Bagagliaio Lung./larg./alt.
320 litri 4.850/1.820/1.430 mm
Velocità massima
240 km/h
Accelerazione 0-100 km/h Prezzi
7"2
Da 58.000 a 75.000 euro
Elegante, sportiva e persino un po’ ecologica. Lexus rilancia la GS450h, berlina alla tedesca con linee pulite, finiture curate e tutto quello che serve in termini di accessori, ausili di guida e sicurezza. L’arma in più è il sistema ibrido di seconda generazione che, dati alla mano, garantisce consumi ridotti del 23% e contenuti a 5,9 litri per 100 km (però mai raggiunti nel corso del nostro test). La quarta generazione offre qualcosa
Linee pulite, filanti per la berlina GS450h, fiore all’occhiello di casa Lexus
in più in termini di abitabilità e spazio per i bagagli (428 litri) grazie al riposizionamento verticale delle batterie dietro i sedili. Il design è invece molto simile alla versione precedente e si distingue per il frontale aggres-
sivo. Gli interni sono eleganti e moderni allo stesso tempo, con una plancia pulita su cui svetta il grande display da 12,3" che facilita la lettura delle indicazioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4.147 mm
Larghezza
1.784 mm
Altezza
1.665 mm
Peso
1.260 kg
Bagagliaio
Da 343 a 1.310 litri
Trazione
Anteriore
Velocità max
180 km/h
Accelerazione 0-100 km/h Consumo medio
Prezzi
12,3" 4,8 l/100 km
Classificazione emissioni
Euro 6 Da 15.550 euro
Data di lancio
Metà settembre
n
Dentro Il lato guida è spazioso e
separato dal tunnel centrale sui cui troviamo il controllo delle funzioni. La Lexus sfodera un carattere deciso grazie al motore V6 a benzina 3.5 da 292 Cv (346 Cv con il full hybrid). Il sistema ibrido garantisce spunto e coppia sostanziosa. Forzando la modalità Ev si possono percorrere 4 km con propulsione elettrica, fino alla velocità di 50 km orari, oltre la quale il motore termico entra in funzione. La GS450h offre diverse modalità di guida: Eco, Normal, Sport e Sport+. La versione F Sport ha inoltre una taratura dedicata delle sospensioni e il Lexus Dynamic Handling con le quattro ruote sterzanti. La GS450h, disponibile in 4 allestimenti, costa tra 58.000 e 75.000 euro.
Manuale a 6 marce
Lunghezza
LA NUOVA GS450H CON IL FULL HYBRID ARRIVA A 346 CV
Lexus, quando il lusso fa rima con l’ecologia
105 Cv a 5.500 giri/min
IL NOSTRO GIUDIZIO
SÌ NO Risposta Buona la reazione del motore, corposa ai medi regimi Abitabilità Spazi e confort sono di buon livello
Comandi Il controllo delle funzioni richiede un po’ di pratica per calibrarli Listino Il prezzo è un po’ salato, nonostante la buona qualità generale
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
MOTO
n
IL NOSTRO GIUDIZIO
SÌ Prestazioni Tutte le cilindrate beneficiano dell’aumento di potenza che non preclude la facilità di guida
DENTRO E FUORI
Peso Ancora più leggere e quindi meno faticose da condurre in ogni condizione di terreno
Cinque posti comodi Sopra, l’abitacolo della 500L che garantisce ampi spazi e comfort per 5 persone tipici di una monovolume. Seduta alta per i posti anteriori, dietro invece qualche centimetro in più per le teste non avrebbe guastato. La capacità di carico (400 litri) è buona e può essere ampliata. Nelle due foto sotto, il lato B e il profilo destro Particolari di classe A destra, la gruccia porta-abiti: un particolare da auto di classe superiore, Subito sotto, la consolle multimedia centrale incastonata su un cruscotto bicolore che ricorda molto quello della 500
NO SX 450 F La protagonista della categoria Mx1 pretende mani esperte e un buon allenamento Prezzo Come tutte le moto specialistiche il valore d’acquisto rimane elevato
Nella foto in alto, una fase impegnativa del test effettuato con tutta la gamma Ktm 2013. Sopra, inquadratura sul motore e lo scarico della SX350F
FUORISTRADA LA GAMMA PER IL 2013
Ktm SX350F Per sentirsi un po’ Cairoli La 500L si lascia alle spalle un tratto di strada in saliscendi. Il turismo a medio raggio è nelle corde dell’ultima nata della casa torinese
1.300 cmc diesel MultiJet da 85 Cv. Ma già nel 2013 arriverà un 1.600 cmc turbodiesel da 105 Cv e la variante a metano del TwinAir, oltre al cambio robotizzato sul 1.300 diesel da 85 Cv. L’inedita versione Twinair da 105 Cv e 145 Nm di coppia massima con Start&Stop, promette consumi medi di 4,8 l/100 km e 112 g/km di Co2 e tocca i 180 km/h, accelerando da 0 a 100 in 12"3. Premendo il tasto Eco la potenza si riduce a 98 Cv e la coppia a 120 Nm per contenere i consumi. È questa la motorizzazione ideale. Al volante Molto maneggevole la nuova 500 L si destreggia bene nel traffico, ma fila via silenziosa anche in autostrada. All’interno la dotazione è improntata all’hi-tech: spicca in plancia il sistema multimediale, ribattezzato uConnect, ca-
pace di gestire anche il cellulare e monitorare i parametri relativi al consumo di carburante grazie alla nuova edizione del software eco:Drive che permette di ricevere, in tempo reale, i feedback sul proprio stile di guida. Inoltre, è possibile salvare i dati di ogni viaggio su una penna USB e sugli smartphone compatibili: analizzando i risultati e ricevendo lezioni di guida personalizzate, è possibile abbattere le emissioni fino al 16%. Il nuovo sistema Uconnect consente di ascoltare la radio classica o la radio preferita attraverso il proprio smartphone. Permette anche di telefonare in vivavoce, ascoltare gli sms ricevuti senza staccare le mani dal volante, grazie alla funzione voice recognition e ai comandi al volante. Caffè Si potrà fare pure il vero
espresso italiano grazie a una macchinetta realizzata in collaborazione con Lavazza. Fabbrica La 500L è prodotta in Serbia, a Kragujevac (2.500 addetti) dove è stato investito più di 1 miliardo di euro. Saranno prodotte 700 vetture al giorno. La 500 L è ordinabile da questo mese e verrà commercializzata in più di 100 Paesi, compresi gli Stati Uniti, dove debutterà nel primo semestre del 2013. Sempre l’anno prossimo saranno disponibili altre due varianti della 500 L, la Trekking a trazione integrale e la 7 posti. Mentre in futuro si ipotizza anche una versione più sportiva, una sorta di coupé a 5 porte, mostrata per un attimo durante presentazione. Il listino prezzi parte da una cifra base molto interessante: 15.550 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PNEUMATICO NOVITÀ IN CASA PIRELLI
Sicurezza e risparmio: arriva la doppia A per il Cinturato P7 Blue
Il Cinturato P7 Blue mostra il proprio battistrada
C’era una volta, prima del declassamento delle agenzie di rating: tripla, doppia o singola A. Oggi è molto più rara ma Pirelli va in controtendenza, con la doppia A europea per il nuovo Cinturato P7 Blue. Un risultato senza precedenti nella scala dei valori che da novembre diventerà obbligatoria per tutte le gomme commercializzate. Ogni pneumatico è valutato in termini di resistenza al rotolamento e aderenza sul bagnato: la A corrisponde a una prestazione ottima, la B sta per buona e via fino alla G ossia gravemente insufficiente. Rispetto a uno pneumatico di classe C il Cinturato P7 Blue riduce la resistenza al rotolamento del 23%, facendo risparmiare in un anno una novantina di euro di
carburante. C’è poi il guadagno nello spazio di frenata sul bagnato rispetto a una gomma di classe B: con il nuovo Pirelli la decelerazione avviene in un lasso di tempo ridotto del 9 per cento e ciò si traduce in un arresto che avviene prima dei rivali. Intanto festeggia un quarto di secolo la famiglia P Zero destinata alle vetture dalle grandi prestazioni: dal 1987 ad oggi sono stati venduti 53 milioni di pezzi. Quattro sono i prodotti che la compongono: Il P Zero Silver per le berline sportive massicce, il P Zero per le supercar, il P Zero Corsa per prestazioni superiori e il P Zero Trofeo per l’uso in pista. Non a caso P Zero è anche il nome delle gomme fornite alla F.1. Giovanni Cortinovis © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ha 54 Cv e pesa di meno. Con la 250 e la 450 forma un tris di fenomeni a quattro tempi MARCO SELVETTI
Il Mondiale cross è diviso in due categorie MX1 e MX2. La prima vede protagoniste moto di cilindrata massima di 450 centimetri cubi, la seconda fino a 250 centimetri cubi. KTM due anni fa ha deciso di sfidare i senatori della massima categoria con una moto, la SX350F, di cilindrata ridotta. A guidarla fin dall’inizio è stato Tony Cairoli che l’ha portata al successo al debutto, riconfermandosi anche lo scorso anno campione del mondo MX1. Ma può una moto più piccola di cilindrata e con meno potenza reggere il confronto e addirittura battere concorrenti più accreditate? La risposta è nell’equilibrio che è riuscita a trovare tra prestazioni e qualità ciclistica.
ore. E’ delle tre cilindrate quella che necessita maggior sensibilità nel gestire le marce e la percorrenza della curva. La 350 derivata dall’esperienza di Cairoli è il fiore all’occhiello. Anche il suo motore è nuovo, è più potente — 54 cavalli — e il peso è diminuito di mezzo chilo. Ora la SX350F non teme il confronto con le 450. La SX450F rimane una moto per specialisti della guida fisica. Il suo biglietto da visita sono 60 cavalli a 11.500 giri e un valore di coppia di 50 Nm. Un dato tecnico che annichilisce le comuni moto bicilindriche stradali di media cilindrata. Per il 2013 questa protagonista MX1 ha ricevuto diversi aggiornamenti che la rendono più fruibile: è diversa la distribuzione del peso che è stato ridotto di 2 kg nel motore e 0,8 delle masse rotanti. Il motore è più reattivo e vivace e ricorda il carattere e la guida la 350. I prezzi delle KTM SXF variano dagli 8.480 euro della 250, 8.890 della 350 fino a 9.250 euro della 450. Le SX due tempi partono da 7.340 euro della 125, 7.550 euro della 150 fino a 7.860 euro della 250. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Novità È stata presentata la
gamma rinnovata sia per i motori a due e quattro tempi. SX è la sigla che definisce la categoria cross e la F che segue la cilindrata indica che il motore è a quattro tempi. Diamo maggior risalto ai motori quattro tempi perché è il mercato a chiederli a gran voce. Tutte le moto crescono nel valore di potenza massima, la 250 si riconferma leader della categoria con un valore da primato: 44 cavalli a 13mila giri che però non influenzano l’affidabilità della meccanica che per tutta risposta aumenta gli intervalli di manutenzione da 50 a 100
SICUREZZA
C’è l’Abs di serie per le Bmw 2013 A partire dai modelli 2013 Bmw Motorrad doterà dell’Abs di serie tutte le sue moto. L’azienda tedesca gioca d’anticipo sull’obbligo di dotare le moto del sistema Abs che entrerà probabilmente in vigore nell’Unione europea a partire dal 2016. I primi modelli nuovi con Abs di serie saranno le BMW F 700 GS e BMW F 800 GS.
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
99˚ TOUR DE FRANCE QUARTA TAPPA
ilPersonaggio MARK CAVENDISH
L’iridato vola a 60 all’ora Paura a 24 giorni dai Giochi A 2,7 km dall’arrivo, spettacolare caduta in testa al gruppo. Come a Horsens, al Giro, l’inglese finisce a terra: il suo 4˚ capitombolo nel 2012. Solo escoriazioni, oggi riparte DAL NOSTRO INVIATO
ROUEN
Si stampano, si asfaltano, si aggrovigliano. Poi — come se fossero in un caritatevole videogioco — si rialzano, rimontano in sella, ricominciano a pedalare e raggiungono il traguardo. Fra i risorti, il
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI ROUEN (Francia)
Nel momento di salire sul ring, il detentore del titolo mondiale dei pesi massimi scivola su una buccia di banana. E la vittoria va — per k.o.t., per no contest, per forfait — allo sfidante. Più o meno va così. Ai -2,7 dall’arrivo, col vento alle spalle, il sudafricano Hunter svirgola e accende un’ecatombe, e a 50 all’ora volano, atterrano, rimbalzano, miracolosamente sopravvivono una decina di corridori, fra cui Cavendish. Greipel conquista la cintura di re degli sprinter, onorevole secondo Petacchi. Pallone André Greipel, 30 anni
fra 11 giorni, nato tedesco dell’Est (aveva 7 anni quando fu abbattuto il Muro), rimasto tedesco del Nord (cioè baltico, più fatti che parole), è un ingegnere delle volate. Comincia giocando a calcio, s’iscrive a una società ciclistica (zona di Ullrich, ma il suo mito è Ludwig), e siccome fa freddo, lo fanno correre a piedi invece che in bici. Il bello è che va forte anche così. Professionista, parte piano, non il massimo per chi insegue la velocità. Nel 2007 è con Cavendish nella T-Mobile, nel 2008 passano alla Columbia: Cavendish da capitano, Greipel da apripista. Al Giro 2008, nella tappa di Locarno, Cavendish fa un’eccezione al suo egoismo di campione, regala la vittoria a Greipel e lo dice, però Greipel, a chi gli fa notare il gentile omaggio, replica sostenendo che l’ha vinta lui, con le sue gambe. Da allora i due corrono da separati in casa:
Gazzetta.it TOUR ’65: IL RICORDO DEL PRIMO TRIONFO DI GIMONDI DA PRO’ Sul sito guardate gli highlights della 4ª tappa e ascoltate le audiointerviste a Vincenzo Nibali e ad Alessandro Petacchi. Inoltre un ricordo di Jacques Anquetil e di Felice Gimondi, che a Rouen vinse la sua prima corsa: era il Tour ’65, quello vinto dal bergamasco al debutto tra i pro’.
campione del mondo Mark Cavendish. La maglia arcobaleno strappata, un dito ferito, il corpo piagato dalle abrasioni, la faccia truce. Un miracolo, se solo s’immaginano le possibili conseguenze di una valanga umana. E oggi sarà al via. Vittime «Certo non è stato quello che avremmo voluto vedere
— ha detto Sean Yates, direttore sportivo di Sky —. Gli ultimi chilometri sono sempre più pericolosi, e questi incidenti li vediamo sempre più spesso. Nessuno vuole che succeda, e anche stavolta noi siamo fra le vittime. Fino a quel momento la tappa era stata più tranquilla delle altre, sembrava ci fosse meno nervosismo. Invece, a
3 chilometri dall’arrivo la velocità è salita e non c’era molto spazio nel gruppo. A 50-60 all’ora basta che due ruote si sfiorino e, prima di accorgersene, si è già sulla strada. Ma i corridori sono una razza speciale, sembrano mezzo morti e subito dopo ricominciano a lottare. E così è stato anche per Cavendish al Giro».
HULK Greipel, la forza della Germania Ma Petacchi c’è
Giornata ad alta tensione prima della volata nella città di Anquetil. Lo spezzino è 2˚ a Cavendish il calendario più prestigioso, a Greipel quello di serie B, rischiando di passare inosservato nella storia, pur con un record impressionante (questa è la 82ª vittoria, la 2ª al Tour e la 14ª del 2012). Finché nel 2011 i duellanti tornano a correre, non più insieme, ma contro, in team avversari. Greipel cerca Cavendish per im-
porre la sua supremazia. Ci riesce una sola volta, al Tour, un anno fa. Rivoluzione Qui una piccola ri-
voluzione: ad avere il treno è Greipel, non Cavendish. Lunedì, a Tournai, Greipel sale sul treno ma Cavendish lo salta a una cinquantina di metri dal traguardo. Uno a zero. Ieri la rivincita salta. «Le cadute fanno
Dall’Est André Greipel, 29 anni, è nato a Rostock, ex Ddr REUTERS
parte del gioco — spiega Greipel, soprannominato Hulk per la sua forza —, le volate sono un esercizio pericoloso, ma io amo il mio sport. Ho sentito qualcosa, qualcuno mi diceva della caduta, ma andavamo a 50 all’ora, forse di più, io ero davanti, mi sono concentrato sulla ruota del mio compagno Henderson, e comunque c’erano anche altri avversari, da Petacchi a Sagan, e ce la siamo giocata». E quasi a ribadire il concetto di quella tappa di quattro anni fa, si premia: «È stata una vittoria emozionante, importante, bellissima. Abbiamo lavorato, ce la siamo meritata». Poi lancia un messaggio: «Spero che stiano tutti bene, domani (oggi, ndr) c’è un’altra volata». Bowling Le tappe di pianura so-
no bowling stradale. Fabian Cancellara (26 giorni in giallo come René Vietto, primato eguagliato per non vincitori di Tour) dice che «si cade sempre di più perché non c’è la squadra di un velocista, come ai tempi di Cipollini, che tenga la corsa negli ultimi 10 km». JeanFrançois Pescheux, direttore di corsa, ribatte: «Se si mettono le salite, dicono che è troppo duro. Se si tolgono, dicono che si cade troppo. Questo è il ciclismo moderno». Oggi il Tour abbandona la Normandia di Jacques Anquetil, dove Felice Gimondi conquistò la prima vittoria da professionista. Era il 1965, proprio a Rouen. Preistoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL SICILIANO A TERRA PRIMA È STATO TAMPONATO DA UN AVVERSARIO, POI HA SCHIVATO LA CADUTA FINALE
Sollievo Nibali: «Poteva andarmi peggio» DAL NOSTRO INVIATO
ROUEN
Tamponato. «Sì, la caduta è partita subito dietro di me e sono stato tamponato da un corridore della Cofidis (quando mancavano circa 42 km alla fine, ndr). Mi ha letteralmente strappato il cambio, sono stato fortunato a rimanere in piedi».
Non che ce ne fosse bisogno, ma ieri Vincenzo Nibali ha fatto un «ripasso» di quello che è il Tour de France: «Queste tappe sono così, vai piano all’inizio e poi comincia con le frustate. Tutti hanno il velocista, vogliono stare davanti e vincere. E poi le strade. Rondò, strettoie, separatori di corsie anche di forme irregolari. Basta un attimo e patatrac». Anche Canu-
ti è stato coinvolto nella caduta; per la Liquigas-Cannondale si sono fermati Szmyd e Koren. E Nibali, dopo 4 chilometri, è rientrato in gruppo. «Per quanto riguarda la caduta nel finale che ha coinvolto Cavendish, io ero subito dietro e mi sono buttato a destra. Istintivamente mi sono un po’ preoccupato perché non sapevo bene se avessimo già passato il cartello dei 3 chilometri alla fine,
e quindi se c’era la neutralizzazione. Quando ho visto quello dei - 2 mi sono tranquillizzato. Poteva andare peggio, bene così. Mi dispiace però che Oss sia finito ancora a terra». A proposito del trentino: lamenta un dolore all’anca sinistra, ha diverse contusioni ed escoriazioni. Ma, salvo sorprese, oggi stringerà i denti e ripartirà. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
André Greipel batte Alessandro Petacchi: per il tedesco è l’82˚ successo (con 2 tappe al Giro, 2 al Tour e 4 alla Vuelta), il 14˚ nel 2012 EPA
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
4
AL GIRO DONNE BRONZINI TERZA
Cannonball, campione di sfortuna A sinistra Mark Cavendish dolorante dopo la caduta (foto sopra) avvenuta a 2,7 km dall’arrivo (l’iridato è nel circolino). A destra, «Cav» a terra nella tappa di Horsens al Giro d’Italia AFP/IPP DALLA TV/BETTINI Quarta volta Infatti, questa è la quarta caduta di Cavendish nel 2012: una in Qatar e due al Giro d’Italia, a Horsens e a Montecatini. Ma adesso, nel programma di «Cav», non c’è soltanto il Tour: c’è anche l’Olimpiade di Londra. Alla prova in linea mancano 24 giorni. Cavendish gioca in casa. E gioca grosso. Per supera-
re senza danni le nove ascese sulla Box Hill nel Surrey, pare che abbia perso 4,5 chili, e si sa che la dieta non è mai stata il suo forte. Meno muscoloso e potente, ma più leggero. Però all’appuntamento olimpico ci vorrebbe arrivare sano e salvo. Bollettino Fra un’ecatombe e
l’altra, il Tour aggiorna i bollet-
tini medici. La caduta al 165˚ chilometro ha segnato Tom Danielson al gomito. Quella a 3 km dal traguardo ha colpito Robbie Hunter (abrasioni su tutta la parte sinistra del corpo), Bernard Eisel (punti di sutura al sopracciglio) e Daniel Oss. Intanto Wiggins ha perso il gregario Kanstantin Siutsou, Toni Martin corre frattu-
rato allo scafoide e lo difende con un tutore, Luis Leon Sanchez ha piaghe a entrambe le mani, l’altro giorno Giampaolo Caruso è finito incastrato e ferito dalle corone, da una parte il 53 e dall’altra il 39, dello stesso Oss, e metà gruppo è incrostato e incerottato. past. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ale, ultimo Highlander «Prendere rischi? Sì, qui ne vale la pena»
(g.de maio) Sprint regale a Salsomaggiore nella 6ª tappa del GiroDonne, e vittoria della statunitense Shelley Olds sulla maglia rosa, l’olandese Marianne Vos, l’iridata Giorgia Bronzini (nella foto), l’altra azzurra Monia Baccaille e l’iridata della crono la tedesca Judith Arndt. La Vos è sempre più leader, con 1’44" sulla Stevens (4ª Fabiana Luperini a 2’57"): oggi, nell'impegnativa VogheraCastagnole delle Lanze, può definitivamente ipotecare il successo nella generale
Il 4 luglio 2010 vinceva a Bruxelles: anche a 38 anni, Petacchi è sempre il nostro miglior sprinter. L’età media dei primi 10? 26 anni DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta ROUEN (Francia)
Il 4 luglio sa di indipendenza americana, Oliver Stone e Tom Cruise. Ma associando la data di ieri allo sprint da leone di Alessandro Petacchi ci è venuta in mente più la storia di Highlander, l’ultimo immortale. Il 4 luglio 2010 lo spezzino vinse a Bruxelles al Tour, tre giorni dopo fece il bis a Reims e quelle sono le ultime vittorie di tappa di un italiano. Ieri, 4 luglio, Petacchi si è buttato in una volata in cui l’eta media dei primi 10 (lui escluso) è stata di 26 anni e mezzo. Il Peta è arrivato a 38 (e mezzo), ma è ancora la migliore carta italiana in questi sprint: maglia verde al Tour 2010; un secondo posto e un terzo nel 2011 (l’italiano più vicino a un successo di giornata), secondo ieri dopo il quinto a Tournai. Applausi. Petacchi, che cosa è mancato per vincere?
«Niente. Ho provato ad accodarmi al treno migliore e a uscire dalla ruota di Greipel, ma più di così non potevo anche se la scelta è stata sicuramente giusta. Lui è partito bene, speravo che rallentasse ma ha au-
«
Sono un grande professionista, metto il 110% di quello che ho. E sono stato cattivo
Lei sembra più «cattivo» e grintoso di qualche anno fa.
«Mah non so. Ci ho messo cattiveria in volata, sì, la condizione è buona. Sono un grande professionista, nel mio lavoro ci metto il 110% di quello che ho. E per questo che spero di continuare a correre almeno per un altro anno (magari anche al fianco di un campione affermato o di un giovane emergente: sembra che abbiano sondato il terreno Argos-Shimano e Sky, ndr)». Ancora alla Lampre o no?
ALESSANDRO PETACCHI 6 TAPPE AL TOUR (foto Bettini)
mentato ancora ed era difficile passarlo. Così, mi sono rimesso in scia per agguantare almeno il secondo posto (Greipel l’aveva battuto al fotofinish al Down Under, primo sprint stagionale, ndr). Sono tutti molto più giovani e anche molto forti, è una cosa con la quale bisogna fare i conti». Si era accorto della caduta di Cavendish?
«Ho visto a terra Eisel e dunque ho pensato che fosse caduto anche Mark. Ho rischiato anch’io di andare per terra, ho avuto un po’ di fortuna. Ottimo il lavoro dei miei compagni».
«Dopo il Tour ci dovremo mettere attorno a un tavolo e parlarne. Adesso sono qui, difendo questi colori e devo fare il massimo. I Galbusera sono una grande famiglia, molto appassionata, ma attualmente non so quale sarà il mio futuro». Torniamo a questo Tour: ci riproverà?
«Appena possibile. Se sono qui, è perché sono convinto di avere ancora delle grandi volate nelle gambe, come quella di Parma al Giro del 2011 quando ho battuto Cavendish. Ma di ricordi non si vive». Anche se significa prendere dei rischi?
«Siamo al Tour, un palcoscenico enorme. Ne vale la pena». © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida: oggi un’altra tappa per velocisti ARRIVO: 1. André GREIPEL (Ger, Lotto-Beilosol) 214,5 km in 5h18’32", media 40,4; 2. Petacchi; 3. Veelers (Ola); 4. Goss (Aus); 5. Sagan (Slk); 6. Cantwell (Aus); 7. Impey (S.Af); 8. Boeckmans (Bel); 9. Boasson Hagen (Nor); 10. Perez (Spa); 11. Henderson (N.Zel); 12. Roelandts (Bel); 13. Fofonov (Kaz); 14. P. Velits (Slk); 15. Di Grégorio (Fra); 23. Marcato; 27. Evans (Aus); 35. Gesink (Ola); 36. Froome (Gb); 43. Nibali; 45. Hesjedal (Can); 47. Basso; 58. Valverde (Spa); 64. F. Schleck (Lus); 71. Scarponi; 102. Canuti; 119. Cancellara (Svi); 121. Van Garderen (Usa); 124. Quinziato; 129. Gilbert (Bel); 132. Stortoni; 136. Marzano; 141. Vigano; 142. Paolini; 144. Men-
chov (Rus); 150. G. Caruso; 154. Wiggins (Gb); 169. Vanotti; 178. Malacarne; 187. Oss; 188. Cavendish (Gb). N.p.: Tjallingii (Ola). CLASSIFICA: 1. Fabian CANCELLARA (Svi, RadioShack) 20h04’02"; 2. Wiggins (Gb) a 7"; 3. Chavanel (Fra); 4. Van Garderen (Usa) a 10"; 5. Boasson Hagen (Nor) a 11"; 6. Menchov (Rus) a 13"; 7. Evans (Aus) a 17"; 8. Nibali a 18"; 9. Hesjedal (Can); 10. Klöden (Ger) a 19"; 11. Mollema (Ola) a 21"; 12. Monfort (Bel) a 22"; 13. Brajkovic (Slo); 14. Taaramae (Est); 15. Sagan (Slk) a 23"; 17. Marcato; 23. Gesink (Ola) a 26"; 26. Basso a 28"; 27. Valverde (Spa) a 35"; 30. Scarponi
a 37"; 31. F. Schleck (Lus) a 38"; 65. Canuti a 3’18"; 66. Malacarne a 3’34"; 85. Vanotti a 5’16"; 96. Paolini a 6’54"; 97. Viganò a 7’02"; 104. Gilbert (Bel) a 7’58"; 117. Petacchi a 8’47"; 139. Marzano a 10’45"; 141. Oss a 10’57"; 166. Quinziato a 13’00"; 182. G. Caruso a 18’03"; 183. Stortoni a 18’26". LE ALTRE CLASSIFICHE A punti: Sagan (Svi, RadioShack). Giovani: Van Garderen (Usa, Bmc). Montagna: Morkov (Dan, Saxo Bank). OGGI Quinta tappa, Rouen-Saint Quentin 196,5 km per velocisti. TV: diretta RaiSport2 dalle 14, Rai 3 dalle 14.55, Eurosport dalle 14.
RASMUSSEN STOP 18 MESI Il Tas ha sospeso 18 mesi Alex Rasmussen (nella foto), 4 volte iridato in pista, per violazione delle norme antidoping (mancata reperibilità e 2 controlli saltati). La decisione è seguita a un ricorso dell'Uci che aveva fermato il danese della Garmin nel settembre 2011: non era seguita la sanzione del Comitato olimpico danese per un vizio procedurale. Rasmussen è stato licenziato.
S AUSTRIA: DI LUCA ORA È 2˚ Assolo di Jakob Fuglsang al Giro d’Austria. Il danese di RadioShack si è imposto per distacco nella 4ª tappa, ad Alpendorf, con 1’14" sul ceco Konig e ha sfilato la maglia di leader a Danilo Di Luca, vincitore martedì e ieri 6˚ a 2’47": ora è 2˚ in classifica a 1’12".
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
CASO DOPING
Armstrong, sono al Tour i suoi accusatori? Nuove carte dagli Usa: patto segreto per rinviare la loro squalifica di 2 mesi
Lance Armstrong, 40 anni AFP CLAUDIO GHISALBERTI
Alla partenza da Liegi, Pat McQuaid, presidente dell’Uci, non aveva avuto esitazioni: «Temo che il caso Armstrong oscurerà il Tour». Intanto dagli Stati Uniti sono «scappati» altri documenti molto interessanti che riguardano il caso complesso del 7 volte re del Tour. Da queste carte emergerebbe che in Francia sono in carovana 5 persone (quattro ancora in attività come corridori), che in passato hanno avuto a che fare con il texano. I cinque sarebbero stati interrogati nei mesi scorsi dall’Usada (l’agenzia antidoping americana) e lì sarebbe nata una vera e propria trattativa. Noi «cantiamo», in cambio voi ci «aiutate». I cinque avrebbero così spiegato come funzionava il sistema e avrebbero ammesso di avere fatto uso di sostanze e metodi proibiti. In cambio avrebbero ottenuto la riduzione della pena di tre/ quarti, il massimo consentito dai regolamenti. Non 2 anni di squalifica, ma solo 6 mesi. Sconto che eviterà anche di pagare la pesante multa dell’Uci a chi viene fermato 2 anni. Ma non è tutto, perché questa sanzione, per non disturbare il Tour (ma gli organizzatori conoscerebbero i 5 nomi), verrebbe inflitta a settembre dopo la Vuelta, quando magari qualcuno si sarà già ritirato. Il «problema» è che questa estate c’è anche l’Olimpiade. Gli Stati Uniti non possono rischiare di trovarsi con una padella al posto di una medaglia, quindi niente Londra per i coinvolti. Però questi sono corridori di valore, quindi anche non convocarli potrebbe suscitare qualche malumore. Sabato 16 giugno, l’agenzia Ap aveva annunciato che Levy Leipheimer, David Zabriskie, Christian Vande Velde e George Hincapie (che voleva la sesta Olimpiade prima di ritirarsi in agosto al Giro del Colorado), cioè quattro ex compagni di Armstrong, avevano comunicato alla Federazione americana di non volere essere presi in considerazione per i Giochi. «Non abbiamo commenti in merito — disse un portavoce dell’Usa Cycling —. Ogni domanda fatela ai corridori». L’Ap provò a chiedere agli interessati, ma nessuno di loro diede una risposta sul perché alla rinuncia. Il quinto personaggio, invece, ha smesso di correre da tempo. Ma con più di uno di questi quattro atleti è ancora in strettissimo contatto. E la sua sarebbe addirittura la posizione più critica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
OLIMPIADI IL FUTURO
DELEGAZIONE
La Corea del Nord manda 51 atleti Saranno 51 gli atleti della Corea del Nord ai Giochi di Londra (a Pechino furono 58), impegnati in calcio femminile,
maratona, tennistavolo, judo, lotta, sollevamento pesi, tiro, arco, tuffi, boxe e nuoto sincronizzato. Non è chiaro se i Giochi saranno trasmessi, anche se la tv di Stato (Sbs) ha acquistato i diritti. Ai Giochi di Pechino la Corea del Nord vinse due ori, un argento e 3 bronzi.
CANDIDATURE
Gli Usa puntano ai Giochi estivi 2024 Il comitato olimpico americano (Usoc) non presenterà alcuna candidatura per i Giochi olimpici invernali 2022 ma
v«
Era nell’aria, dopo le dichiarazioni di voto riservategli da Gianni Petrucci, presidente uscente, ma l’ufficialità fa sempre un certo effetto. Il candidato Pagnozzi, ha già una squadra?
«No. Sono valutazioni che farò coi tanti amici che credo di avere». Il presidente dei Paralimpici Pancalli lascia intendere di essere pronto a farne parte.
«E’ presto per queste cose. Sul tema resto in silenzio». Non è ufficiale, ma dovrebbe candidarsi Giovanni Malagò, presidente della Canottieri Aniene e membro di Giunta.
«Anche io, come tutti, aspetto che la notizia venga ufficializzata. Ma non è una questione di questo o di quell’avversario. La mia non è una scelta legata a quelle di altri, ma al mio percorso di vita». Barelli dice di volerne restarne fuori, che lui non si candiderà.
«Se Barelli lo dice perché non credergli?» Le Federazioni asseconderanno l’invito di Petrucci a far presto coi rinnovi delle cariche, col fine di anticipare le elezioni Coni?
«Assolutamente sì. Confido si riescano a tenerle in febbraio». Scommesse taroccate, doping, crisi economica: nel suo programma ci sono le "solite" priorità?
«Scommesse e doping sono problemi con cui
identiKit & CARRIERA
RUGGIERO PALOMBO
«Sono sereno perché in questi quattro anni si è lavorato come mai in precedenza. Quella di Londra è la mia decima Olimpiade da capodelegazione, un numero perfetto che mi rende orgoglioso e che merita di essere lasciato lì come ricordo a futura memoria». Sessantaquattro anni oggi (auguri!) il segretario generale del Coni Lello Pagnozzi scioglie la riserva: «Nessuno qui al Foro Italico può in questo momento anteporre qualsivoglia progetto all’obiettivo olimpico. Dobbiamo concentrarci solo su Londra. Premesso questo, è però arrivato per me il momento di pensare anche al dopo. Intendo cimentarmi in un altro ruolo: mi candiderò nella corsa alla presidenza del Coni».
scenderà in campo per l’Olimpiade estiva del 2024 e poi per quella invernale del 2026. Salt Lake City e Denver hanno manifestato interesse ad ospitare i Giochi invernali 2022, mentre Dallas si è detta interessata ad organizzare i Giochi estivi del 2024.
La Pellegrini ha qualità caratteriali che danno garanzie assolute
FEDERICA PELLEGRINI 23 anni
Pagnozzi «La testa è a Londra, poi mi candido a presidente» Il dopo Petrucci al comitato olimpico nazionale è «una scelta di vita, cosa fanno gli altri non mi condiziona» l’organizzazione sportiva si dovrà scontrare in eterno a livello mondiale, occorrerà un’azione continua di controllo. Quanto alla crisi, che non è solo economica, abbiamo operato con tempestività sui tagli della spesa. Lo spending review al Coni è stato introdotto da anni. Ma c’è un’altra crisi che incombe, quella delle natalità: è stato stimato che tra una quindicina d’anni i cittadini europei tra 0 e 24 anni rappresenteranno meno del
5% dei pari età del mondo. Deve cambiare tutto, a cominciare dalla legge italiana. Dobbiamo imitare la Germania, dove ci vuol poco per diventare cittadini tedeschi mentre le trafile per la cittadinanza in Italia sono infinite». Consoliamoci con Londra, dove già 24 dei 290 azzurri sono italiani d’adozione, e dove Petrucci indica in 26 medaglie (dopo le 28 di Pechino 2008) l’obiettivo minimo.
«Condivido. E a quanto pare lo fanno pure i bookmakers che danno a 3 contro 1, la quota più bassa, un range tra 26 e 31 medaglie per noi. Un numero inferiore o superiore viene dato a 6 contro 1. Per gli ori è un discorso più complicato, questi sono i Giochi in cui ci portiamo dietro il numero più basso di campioni olimpici, solo 14». Scherma serbatoio di medaglie. Gli Europei, però, un flop.
«Non mi preoccupa perché fisiologico, a così poca distanza da Londra. Ho parlato tutti i giorni con Scarso, l’unica ansia è relativa al recupero di Montano. Sono convinto che otterremo un buon risultato pure nel canottaggio, anche se la situazione è meno rosea che non a Pechino. Spero si riesca a mettere a frutto il lavoro fatto con la Ferrari, che ha collaborato anche per il tiro con l’arco e la canoa. L’utilità dell’apporto scientifico è sempre più fondamentale. Però sia chiaro, non c’è la corsa alla medaglia a ogni costo: il "no" che con rammarico abbiamo confermato al velista Sibello lo dimostra. Anche contro la sua volontà noi dobbiamo pensare prima di tutto alla sua salute». Pellegrini forever? I cronometri delle altre corrono sempre più veloci.
«Federica ha qualità caratteriali e temperamentali che mi danno garanzie assolute e non da-
«
Malagò candidato? Aspetto che la notizia venga ufficializzata
rei più di tanto valore al cronometro. Stavolta non farà come ad Atene, dove, ancora ragazzina, si fece scappare la Potec in prima corsia...». A Petrucci sono piaciuti gli Europei dell’Italia di atletica. Beato lui.
«Il giudizio non merita di essere negativo. C’erano assenze importanti, a cominciare dalla Di Martino, le staffette sono ancora indietro e non c’erano le gare di maratona e di marcia. Se poi Donato la smette di fare il bello di notte come accadeva a Boniek... con un salto come quello di Helsinki può pure puntare all’oro. Personalmente poi vivo d’una speranza che ormai è quasi certezza: che Schwazer faccia sia i 20 che i 50 km di marcia. Lo sport vive di leggende e lui ha tutto per diventare una leggenda dello sport». Pistorius e le atlete dell’Arabia Saudita alle Olimpiadi...
«Notizie bellissime. Pistorius in pista ce lo aspettavamo già quattro anni fa, è un richiamo e un simbolo per milioni di persone. Quanto alle donne, è il mondo intero ad andare in quella direzione. Pensate che la nostra rappresentanza è arrivata alla percentuale record del 43,8% dopo il 39,1% di Pechino. Londra sarà ricordata per tante cose, ma anche e soprattutto per queste due». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DECISIONE ENTRO IL 9 LUGLIO IL TIMONIERE LIGURE DEI 49ER A CUI NON E’ STATA CONCESSA L’AUTORIZZAZIONE A GAREGGIARE
Caso Sibello: il Coni difende la sua posizione Pietro si è rivolto al Tas: «Non sono un suicida, vorrei un giudizio sul mio caso clinico» GIAN LUCA PASINI
Quattro anni fa, quasi alla chiusura dei Giochi di Qingdao (sede marinara dell’Olimpiade di Pechino), il Coni si schierava al fianco di Pietro e Gianfranco Sibello e firmava un ricorso al Tas di Losanna per quello che i due fratelli di Alassio avevano dovuto subire in acqua, nell’ultima regata
dei Giochi 2008. Quando erano stati battuti da un equipaggio danese (poi medaglia d’oro) andato in acqua di rincorsa prendendo a prestito una barca croata... Corsi e ricorsi Quattro anni do-
po c’è un altro ricorso al Tas di Losanna, ma questa volta porta la firma dello stesso Pietro Sibello, timoniere di 49er, escluso dalla spedizione per Londra (anzi Weymouth) dopo che nel settembre scorso gli era stato riscontrato un piccolo angioma, contro appunto il Comitato olimpico italiano. «Il Coni ha ricevuto ieri mattina una dichiarazione di appello al Tribunale Arbitrale dello
Sport di Losanna nei suoi confronti - si legge in una nota del Coni -, avverso il parere dei medici dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del 19 aprile 2012 (confermato con comunicazione del 20 giugno successivo) con il quale è stata espressa valutazione negativa al conseguimento da parte dell’atleta Piero Sibello della qualifica di atleta Probabile Olimpico. Al riguardo il Coni rileva che al di là delle questioni giuridiche – in particolare legate alla carenza di giurisdizione da parte del Tas – le conclusioni a cui sono giunti i medici dell’Istituto sono state basate su solide argomentazioni di autorevoli esperti scientifici. Pur com-
in materia non le persone che mi facevano comodo) mi hanno detto che il rischio mi accada qualcosa (neppure fatale, per altro) durante una regata olimpica è pari allo 0,000028 di possibilità. Mi piacerebbe sapere quanti degli atleti che saranno in gara ai Giochi di questa estate a Londra rischiano meno di così. Io cercherò di fare tutto per difendere la mia passione, la mia vita e anche il mio lavoro, ma vorrei che il giudizio che è stato dato sul mio problema fisico si concentrasse su questo caso specifico. Solo per questo ho deciso di rivolgermi a Losanna». La decisione è attesa entro il 9 luglio.
prendendo l’amarezza dell’atleta, il Coni non può quindi che ribadire e mantenere fermo il proprio impegno-dovere sulla salvaguardia della salute degli atleti, che rappresenta un interesse primario e non sacrificabile all’interesse delle medaglie». 0,000028 «Quale genitore non
sottoscriverebbe questa ultima dichiarazione? - si domanda Pietro Sibello che è papà di due bambini - io per primo. Ho ritenuto di rivolgermi al Tas come ultima possibilità di cercare una giustizia in questa storia. Io non sono un pazzo suicida, ma i medici che mi hanno visitato (e ho cercato luminari
Pietro Sibello di Alassio, 33 anni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
OLIMPIADI ATLETICA
Pistorius
la scheda AMPUTATO A 11 MESI, SFIDA I NORMODOTATI DAL 2007 NEL 2008 IL VIA LIBERA IAAF
Oscar Pistorius è nato a Sandton (Sudafrica) il 22/11/1986. Amputato alle gambe da quando aveva 11 mesi, è cresciuto con le protesi. Da ragazzo ha praticato numerosi sport, dal rugby al tennis fino alla pallanuoto. Proprio un grave infortunio a un ginocchio in una partita di rugby lo ha spinto all’atletica. Dopo un oro (200) e un bronzo (100) alla Paralimpiade di Atene, a Pechino 2008 ha vinto 100, 200 e 400.
egu (altra storica prima volta) e, sebbene la prestazione non compaia nelle liste Iaaf, il 17 marzo ai 1350 metri di Pretoria (45"20). La sua federazione, ciò nonostante — con una severità non a tutti imposta — gli ha chiesto di realizzarlo una terza volta, in ambito internazionale, tra inizio aprile e fine giugno. Oscar ha gareggiato in Europa, in Nord America e, da ultimo, ai Campionati africani in Benin, dove venerdì è stato d’argento in 45"52, tempo che, al di là del crono di Pretoria, lo pone in testa alla lista nazionale stagionale. C’è poi il precedente di Daegu. Pistorius, in Sud Corea, passò i quarti dei 400 (con 45"39) e, correndo in prima frazione per evitare incidenti dovuti alle sue protesi, contribuì con tanto di record nazionale (2’59"13) alla promozione della 4x400, poi d’argento. In finale venne brutalmente rimpiazzato dall’ostacolista LJ Van Zyl che ora ritrova al pari di Willem De Beer e Ofentse Mogawane. A loro si aggiungono Shaun de Jager e al limite l’altro ostacolista Cornel Fredericks. E attenzione: la Nazionale, nel ranking di specialità, è seconda dietro gli Usa. Polemiche Per Oscar la convocazione è una battaglia vinta: cominciata ben prima del mag-
Marzo 2007 Pistorius è secondo nei 400 ai campionati sudafricani per normodotati (46"56).
Il bambino nato senza peroni farà Olimpiade e Paralimpiade. La sua battaglia è già nella storia
7/2007 Partecipa al Golden Gala di Roma (46"90). ANDREA BUONGIOVANNI
Un’altra barriera abbattuta, un nuovo muro infranto. Ma stavolta barriera e muro sono i più alti di sempre. È ufficiale: Oscar Pistorius, nato senza peroni e amputato sotto entrambe le ginocchia a 11 mesi, sarà il primo con arti artificiali a partecipare in atletica anche ai Giochi per normodotati. Ieri la federazione sudafricana ha diramato la squadra per Londra (agli 11 noti, Caster Semenya compresa, si aggiungono in nove) e Oscar, in un primo tempo convocato solo per la 4x400, ha poi ricevuto l’ok anche per i 400. «Essendo già coinvolto con la staffetta — ha spiegato Tubby Reddy, leader del comitato olimpico nazionale — gli verrà concesso di prender parte anche alla prova individuale. Viceversa, non avendo corrisposto ai nostri criteri di selezione, sarebbe rimasto a casa». È una festa doppia. Un’altra porta sfondata, un’altra via tracciata, un nuovo segno lasciato. La gioia «È uno dei giorni più
belli della mia vita — dice lui entusiasta —. Negli ultimi dodici mesi, nei 400, sono sceso due volte sotto il minimo A e vista la prestazione della scorsa settimana ai Campionati africani, so che la mia condizione è in crescendo. Quando conterà sarò al top. Ho alle spalle una squadra fenomenale e mi presenterò al meglio, per ben figurare, centrare grandi tempi e magari pure il personale. Ringrazio chi mi ha permesso di diventare l’atleta che sono: il Signore, la mia famiglia, amici, sponsor, rivali e tifosi». Pistorius, il 20 giugno, insieme a 24 compagni, era già sta-
Cade una barriera Oscar è ai Giochi Correrà per tutti Il Sudafrica lo seleziona per i 400 e la 4x400 «Grazie alla mia famiglia, a Dio e ai miei rivali»
11/2007 Test Iaaf a Colonia: secondo il dr. Bruggemann, le protesi lo favoriscono per la minor perdita di energia e una maggiore restituzione di energia dal terreno.
14/1/2008 Il consiglio Iaaf vota all’unanimità per l’ineleggibilità. Pistorius annuncia ricorso al Tas. 16/5/2008 il Tas gli dà il via libera: le protesi non garantiscono vantaggi, ma non ha il minimo e salta Pechino.
19/7/2011 A Lignano centra il minimo per i Mondiali: 45"07.
8-9/2011 A Daegu esce in to inserito nella squadra sudafricana per la Paralimpiade del 29 agosto-9 settembre: Blade Runner, come è soprannominato, dovrà difendere i titoli su 100, 200 e 400 di Pechino 2008. Ora la notizia più attesa, che fa felici pure i tanti fans d’Italia, Paese a cui è molto legato. Il mondo si accorse di
Oscar al Golden Gala ’07 e lui, dopo essersi due anni a Grosseto, da altrettanti, in estate, fa base a Gemona, in Friuli, dove c’è una pista quasi a sua esclusiva disposizione e dove è stato fino a due settimane fa. Giramondo La strada per arriva-
re a tanto è stata lunga e diffici-
le. Pistorius, nei tempi imposti dalla Iaaf, ha ottenuto il minimo A sul giro di pista (45"30) il 19 luglio scorso a Lignano, quando con un eclatante 45"07 centrò in extremis la qualificazione ai Mondiali di Da-
semifinale nei 400 e porta la 4x400 in finale, che però non correrà.
gio 2008 quando il Tas, nonostante il parere della Iaaf, certificò che le Cheetas, le protesi in fibra di carbonio, non offrono vantaggi. Da allora le polemiche di chi sostiene il contrario, anche in ambito scientifico, non si sono mai spente. Da ultimo, la settimana scorsa, Peter Weyand, professore di fisiologia applicata e di biomeccanica alla Southern Methodist University di Dallas, ha presentato uno studio che dimostrerebbe che le gambe artificiali aiutano eccome. Resta che Pistorius, con la sua storia che è diventata favola e col suo modo di proporsi, è sempre più un simbolo. Il suo sorriso, quello di chi non si sente un diverso, ispira sentimenti positivi. Oggi più che mai. Appuntamento alle 11.35 italiane di sabato 4 agosto: ai Giochi andrà in scena in primo turno dei 400. E Oscar sarà sui blocchi di partenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO di GIANNI MERLO
a pagina 19
I PRECEDENTI
g
NELLA MARATONA 1
2
Il primo disabile ai Giochi fu George Eyser (Usa): con una gamba di legno centrò 6 podi nella ginnastica a St Louis 1904. 1. Olivér Halassy (Ung), pallanotista amputato alla gamba sinistra, oro a Los Angeles ’32 e Berlino ’36. 2. L’arciera Paola Fantato, in carrozzina, ad Atlanta ’96. 3. La nuotatrice Natalie Du Toit (S.Af): amputata alla gamba sinistra, andò a Pechino 2008
3
Dolore Radcliffe «Non so se sarò al via a Londra» Si complica il cammino di Paula Radcliffe verso Londra 2012. La britannica, primatista mondiale della maratona, ha subito un riacutizzarsi dell’infortunio a un piede che la infastidisce dal 1994. «È un problema degenerativo, può solo peggiorare — ha spiegato la 38enne —. Speravo soltanto che non saltasse fuori di nuovo prima dei Giochi».
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
BASKET MERCATO
A Appunti
Milano, c’è Basile Aradori per Cantù
LE ALTRE MOSSE NBA
Deron Williams resta a Brooklyn
S Pietro Aradori Guardia-ala, 23 anni, 1.94. Dopo due stagioni a Siena, l’azzurro sta per passare a Cantù con un accordo biennale.
Eze pronto a tornare a Siena dove si avvicina Sanikidze White da Pesaro ai Knicks BARTEZZAGHI-NIGRO
Accordo vicino tra Milano e Gianluca Basile. La trattativa potrebbe chiudersi oggi, data in cui scade il termine per l’uscita del Baso dal contratto biennale firmato con Cantù la scorsa estate. L’Olimpia ha scelto un uomo di esperienza, dopo aver sondato il terreno per Pietro Aradori, che — nonostante l’interesse di Varese — andrà a Cantù a fare la guardia titolare. Si profila un accordo su base biennale: la chiusura dell’affare è legata ai tempi per uscire dal contratto con Siena. Milano L’Olimpia per la prossima stagione è quasi fatta. Resta il dubbio della conferma di Stefano Mancinelli che potrebbe essere sostituito da un comunitario, visto che gli statunitensi sono già tre (Hairston Langford e Hendrix), e tre sono i comunitari (Fotsis, Bourousis e Cook che ha passaporto del Montenegro). Da quest’anno i comunitari possono essere quattro e gli italiani cinque, uno in meno dello scorso anno. Nel caso in cui non raggiungesse un nuovo accordo
con Mancinelli, il cui contratto è scaduto, Milano potrebbe andare su un’ala, considerando che Alessandro Gentile riprenderà la preparazione verso fine ottobre o inizio novembre dopo l’operazione alla spalla sinistra.
S OLIMPIADE Benjamin Eze Passaporto italiano, 31 anni, torna a Siena dove ha giocato dal 2004 al 2010. Lo scorso anno, sotto contratto con Milano, è stato fermo.
Cantù L’uscita di Basile da Can-
tù non è una sorpresa. La società ha scelto Nicolas Mazzarino tra i due veterani che occupavano lo stesso ruolo. L’italo uruguaiano offrirebbe maggiori garanzie di continuità (è a Cantù dal 2005 e ne è capitano) e di forma fisica. Impressione quest’ultima corroborata da un finale di stagione in crescendo. Basile, 37 anni, ha avuto un infortunio che lo frenato nel miglior momento di forma. Il Baso aveva ricevuto proposte romantiche dalle due neopromosse in serie A: tornare a Reggio Emilia dov’è cestisticamente cresciuto, o andare a Brindisi, nella Puglia dov’è nato. Come lo scorso anno, dopo sei anni al Barcellona, la sua priorità è giocare l’Eurolega e al livello al quale sente ancora di appartenere. Milano gli offre ancora questa possibilità. Cantù ieri ha ufficializzato l’accordo biennale con Marco Cu-
Gianluca Basile, 37 anni, ultima stagione a Cantù dopo 6 anni al Barcellona, 7 alla Fortitudo e gli esordi a Reggio Emilia
sin. Confermati Markoishvili, Leunen e Scekic, ripreso Jonathan Tabu, chiuderà nel giro di una settimana-dieci giorni l’accordo con Aradori. Prossimo obiettivo, il play americano. Cantù ospiterà a Desio i preliminari di Eurolega. Domani i sorteggi a Barcellona.
CIAMILLO
Siena Benjamin Eze aspetta che Milano eserciti l’uscita prevista dal contratto tuttora in essere per tornare alla Mens Sana. Implicita in questa operazione è la rinuncia all’altro «passaportato» Shaun Stonerook. Sempre a Siena piace Viktor Sanikidze, in uscita da Bologna. Dopo due stagioni in Italia, a Sassari e Pesaro, Ja-
mes White ha firmato un garantito con i Knicks. Saluta gli Stati Uniti Rudy Fernandez che ha firmato un triennale con il Real Madrid, dove aveva giocato a inizio stagione, prima della fine della serrata Nba, mentre Roko Leni Ukic va verso Vitoria. Sofoklis Schortsanitis, ex centro di Cantù, Maccabi e Olympiacos, ha firmato un triennale con il Panathinaikos che ha anche preso l’ala greca Mike Bramos, lo scorso anno al Gran Canaria. Il Maccabi Tel Aviv ha preso Sylven Landesberg, 22enne ala, secondo miglior realizzatore in Israele lo scorso anno a Haifa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Treviso: accordo per il futuro Ora tocca alla Federazione
CANFORA-MARIUTTO
Un passo avanti è stato fatto, ma il finale, per Treviso, sembra tutt’altro che scontato. Perché, per vederla di nuovo in A, serve il sì della Fip. Andiamo per ordine: dopo la rinuncia dell’imprenditore Bruno Zago, un paio di settimane fa, sembrava tutto finito. Invece alla fine hanno vinto la tenacia, la perseveranza e la passione di chi si è speso fino all’ultimo per salvare il basket professionistico trevigiano: in primis Riccardo Pittis, Claudio Coldebella e Paolo Vazzoler. Bravi a raccogliere e portare a termine un progetto avviato da Enzo Lefebre, che vi ha speso gli ultimi mesi di vita. I tre ex giocatori sono stati capaci da un lato di dialogare con gli imprenditori del territorio, alla ricerca di una soluzione che sembrava uto-
pica, dall’altro di alimentare le speranze dei tifosi con costanti appelli e aggiornamenti su Facebook, o tramite l’organizzazione di eventi in piazza. futuro di Treviso sono però soprattutto le basi economiche assicurate da cinque imprenditori del territorio: i fratelli Marco e Matteo Fabbrini, soci della International Tobacco Agency, Stefano Bordini, proprietario di una holding che si occupa di commercio di pneumatici, Gianantonio Tramet, broker attivo nel settore alimentare, Stefano Bottari, titolare di Concretix, società fornitrice di software gestionali. Sono loro, insieme al Consorzio Universo Treviso (rappresentato da Pittis) di 67 aziende (per oltre un milione di euro) ad aver costituito la Treviso Basket s.r.l. Il nome Benetton Basket passa ufficialmente alla storia. Il presidente della nuova società sarà Vazzoler, storica bandiera del basket trevigiano: «Bisognava trovare delle solidità economiche, l’entusiasmo non era sufficiente. Tutto andava mosso nel migliore dei modi e i vincoli imposti dalla precedente proprietà
sono comprensibili. L’idea è partire da quello che abbiamo, non da quanto spenderemo. C’è ancora tutto da creare: mancano primo e secondo sponsor di maglia».
Le altre Oggi, intanto, incontro
importante per il futuro di Cremona. Allarme a Piacenza: il presidente Rispoli ha annunciato che lascia la società, appena iscritta alla LegaDue: «Se entro due giorni si fa avanti qualche imprenditore sono disposto a regalare la squadra, in caso contrario la ritirerò dal campionato». Jeff Viggiano, 27 anni, a Treviso da gennaio CIAMILLO
Il francese Joakim Noah ha confermato che non giocherà all’Olimpiade per non aver recuperato dall’infortunio alla caviglia sinistra. Per la Francia è in dubbio anche Tony Parker dopo l’intervento a un occhio: oggi andrà negli Stati Uniti per essere visitato e confrontarsi con San Antonio. Negli Stati Uniti, dopo i forfait di Wade, Bosh, Howard, Rose, Billups e Aldridge, anche Lamar Odom non giocherà a Londra. Al preolimpico di Caracas (prime tre a Londra), già ai quarti Macedonia, Grecia e Russia. Risultati: Lituania Venezuela 100 82 (Kleiza 28, Maciulis 11; Vasquez 24); Porto Rico Giordania 93 52; Nuova Zelanda Angola 68 64.
Linas Kleiza, 28 punti per la Lituania
A-1: oggi iscrizioni Ciao Comense?
Regolamenti Ma l’operazione appare, comunque, «strana». Tecnicamente, la nuova società acquisirà il diritto sportivo da VerdeSport, che ha però ieri inviato un fax alla Fip, in cui rinunciava alla A chiedendo allo stesso tempo l’iscrizione alla C2 (lo scopo è di tenere in vita il settore giovanile). Da ieri, quindi, la Pallacanestro Treviso di fatto sparisce dalla A. La nuova società, ora, chiederà alla Fip di prenderne il posto, ai sensi dell’articolo 128 del Regolamento Organico, comma 5, anche se manca l’affiliazione alla Fip. Il tutto andrà sul tavolo del Consiglio Federale del 14 luglio: non sarà facile avere il sì, considerando che si creerebbe un precedente difficile da gestire in futuro.
Basi economiche A garantire il
S James White Ala, 29 anni, torna negli Usa, ai Knicks, dopo due stagioni in Italia, a Sassari e Pesaro. Ha vinto due volte la gara delle schiacciate all’All Star Game.
Forfait di Noah Usa: niente Odom
DONNE
LA SVOLTA CINQUE IMPRENDITORI A FIANCO DEL CONSORZIO DI 67 AZIENDE: VAZZOLER PRESIDENTE
Dopo la rinuncia dei Benetton, il consiglio Fip dovrà assegnare il titolo alla nuova società
Deron Williams resta a Brooklyn con un contratto di 5 anni da 98 milioni di dollari. «Una decisione difficile da prendere», ha scritto su Twitter. In vista dell’uscita di Steve Nash per cui dopo l’offerta di Toronto i Knicks hanno offerto Iman Shumpert, Phoenix ha raggiunto un accordo con Eric Gordon per 4 anni. New Orleans ora ha tre giorni per pareggiare l’offerta. Anche da questo movimento dipende il futuro di Marco Belinelli che nell’ultima stagione ha giocato molto anche a causa degli infortuni che hanno fatto praticamente perdere la stagione allo stesso Gordon. Ai Suns potrebbe andare anche Michael Beasley.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi scadono i termini per l’iscrizione all’A 1 femminile. A forte rischio la partecipazione della Comense che avrebbe già comunicato alla Fip la rinuncia al campionato di A 1 per ricominciare dalla B regionale. Oggi il presidente Pennestrì chiarirà quale sarà il futuro della società che ha vinto 15 scudetti e 2 Coppe dei Campioni.
«STELLE NBA»
Questa settimana in edicola c’è Kobe Bryant È’ in edicola il libro su Kobe Bryant, terza uscita della collana «Le Stelle della Nba ai Raggi X». Le penne di Federico Buffa, Massimo Oriani, Dan Peterson e Flavio Tranquillo presentano la stella dei Lakers sotto ogni sfaccettatura. Il libro è venduto con la Gazzetta dello Sport a €4.99.
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
PALLAVOLO LA LEGA DI A-1 E A-2 MASCHILE
Il volley ai tempi della dieta Solo 24 squadre iscritte, 8 meno dell’anno scorso. Ricorso Sora? Treviso perde anche i giovani... GIAN LUCA PASINI
La Commissione Ammissione ai campionati di serie A maschile ha concluso l’esame della documentazione presentata e ha iscritto 12 società in serie A-1 (tutte quelle che avevano presentato la domanda) e altrettante in serie A-2. Il saldo negativo, quindi, rispetto alla stagione scorsa è di un -8 club al via (e pensare che i dirigenti di Lega qualche settimana fa parlavano addirittura di allargare la serie A-1 a 18 o 20 squadre...). La perdita per il movimento maschile sarebbe ben oltre il 30 per cento degli associati in poche settimane, se in A-2 non si fossero ripescate tre società: Brolo, Cavriaghese e Im-
TITOLARI IN CAMPO
L’Italdonne battuta dal Brasile2 in Russia ITALIA-BRASILE
| 1-3
(25-15, 26-28, 21-25, 21-25) ITALIA: Del Core 15, Lo Bianco 1, Arrighetti 10, Gioli 24, Costagrande 10, C. Bosetti 16; Croce (L), Barazza 2, Piccinini 1, L. Bosetti. N.e. Rondon, Ortolani. All. Barbolini BRASILE: Sassa 20, Andressa 11, Joyce 16, Natasha 7, Claudia 1, Priscilla 1; Suelen (L), Gabriela 17, Juliana 1, Ana. N.e. Ellen, Leticia. All. Pinheiro. NOTE Durata Set: 20’, 29’, 27’, 26’; totale 102’. Italia: battute sbagliate 5, vincenti 5, muri 12, errori 24; Brasile: b.s. 7, v. 4, m. 12, e.21
(a.a.) Non inizia bene il torneo Elstin a Ekaterinburg per l’Italia di Massimo Barbolini battuta dal Brasile (B o comunque con pochissime titolari). La squadra azzurra è partita (con le titolari schierate per la prima volta in questa stagione) in grande spolvero, ma dopo un primo set vinto in scioltezza la squadra si è un po’ smarrita. Ha faticato sempre di più a trovare sbocchi in attacco e si è fatta rimontare dalle brasiliane che con il passare della partita hanno iniziato a crederci fino a maturare la vittoria. Oggi le azzurre riposano. Situazione: Brasile-Italia 3-1, Russia-Polonia 3-0 (25-16, 25-18, 25-16). Oggi: Polonia-Brasile, Cuba-Russia (riposa Italia). Domani: Italia-Polonia, Brasile-Cuba. Sabato: Cuba-Italia, Russia-Brasile. Domenica: Polonia-Cuba, Italia-Russia. WORLD LEAGUE (a.a.) Nella prima giornata a Sofia (Bul) delle Final Six della World League vincono Cuba (Leon 15) e la Bulgaria (Aleksiev 23). Esordio oggi per la Polonia di Anastasi e Gardini contro il Brasile.Girone E. Bulgaria-Germania 3-1 (26-28, 25-19, 29-27, 25-19). Oggi: Germania-Usa. Domani: Usa-Bulgaria. Girone F. Cuba-Brasile 3-0 (25-19, 26-24, 25-22). Oggi: Brasile-Polonia. Domani: Polonia-Cuba. Sabato le semifinali incrociate, domenica le finali. UOMINI (m.mar - an.me.) Piacenza acquista Maurizio Latelli dal Club Italia. La Vivi Altotevere San Giustino (A-1) ha ufficializzato l’ingaggio dell’allenatore Marco Fenoglio, il libero dovrebbe essere Cesarini (lo scorso anno a Roma). Modena oggi presenta Baranowicz e Pinelli (ex Club Italia), come schiacciatore sembra arrivare il francese Quesque. Gigi Mastrangelo dopo tante trattative solo annunciate ha firmato un prolungamento del contratto con Cuneo. DONNE (p.r. - s.m.) Elisa Cella giocherà in Polonia (Bielsko-Biala), Urbino ufficializza la Dall'Igna, ufficiale anche Marc a Crema.
pavida Ortona, per completare i ranghi dopo l’esclusione di Matera (l’ultima in ordine di tempo). Nessun ripescaggio, invece, in A-1 come, invece, si augurava il Sora che aveva presentato, infatti, iscrizione alla massima serie come società di riserva. «Io sono nel consiglio di Lega - racconta Gino Giannetti, presidente di Sora - in base a quelle che erano le mie informazioni ho presentato una memoria in Federazione sul passaggio di diritti della società di San Giustino, su questo passaggio noi abbiamo sollevato delle perplessità. Adesso aspettiamo che si pronunci la federazione che, in base al regolamento, deve ratificare le proposte di Lega in tema di iscrizioni. Lo dovesse fare? Aspettiamo, ma è mol-
to probabile che faremo valere quelli che riteniamo siano i nostri diritti: senza volere entrare nel dettaglio, riteniamo che qualche regola sia stata disattesa». In particolare il Sora se la prende con il passaggio avvenuto a San Giustino fra la nuova e la vecchia società durante l’estate. Vedremo quello che accade e gli schieramenti politici dietro questa vicenda. Promessa Benetton Disattesa an-
che la promessa Benetton fatta nel 2011, quando Gilberto annunciava il ritiro dallo sport professionistico (di basket e volley): «Continueremo con i giovani e con progetti legati al sociale», aveva dichiarato al nostro giornale. Oggi, poco più di un anno dopo invece, è invece
chiaro che Verde Sport non manterrà il settore giovanile che fu del Sisley. Pasquale Gravina e Michele De Conti — rispettivamente general manager e team manager — stanno cercando di trovare risorse per andare avanti, almeno per un altro anno. Ma il problema è che, dal 1˚ luglio, solo Giorgio Buzzavo (storico presidente) ha il potere di firma ed è lui che dovrà — di fatto — sottoscrivere l’iscrizione al campionato di serie B-2, l’ultima serie che permetterebbe di dare una continuità allo storico club (in A-1 per oltre 25 anni), mantenendo la proprietà dei giocatori e quindi poter continuare a fare attività da quelle parti. Firmerà o no? Visti gli ultimi mesi, meglio non azzardare pronostici. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SERIE A-1: Castellana Grotte, Cuneo, Latina, Macerata, Modena, Perugia, Piacenza, Ravenna, San Giustino (Pg), Trento, Verona, Vibo Valentia
Monza (sin) contro Belluno: due società che sono scomparse TARANTINI
SERIE A-2: Atripalda (Av), Brolo (Me), Cavriaghese (Re), Città di Castello (Pg), Corigliano (Cs), Loreto (An), Vero Volley Monza, Molfetta (Ba), Ortona (Ch), Padova, Potenza Picena (Mc), Sora (Fr).
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
TENNIS TORNEO DI WIMBLEDON
IN TRIBUNA WILLIAM, KATE E HODGSON
Tabellone maschile
Djokovic (Ser) Mayer (Ger)
Il Royal Box tiene fede al suo nome: ieri ha ospitato il principe William con la moglie Kate Middleton; Williams è stato salutato dal c.t. inglese Roy Hodgson EPA/AFP
A
GLI ALTRI VINCITORI
S Roger Federer 30 anni ha vinto sei volte a Wimbledon e insegue il record di sette successi di Sampras. Con Djokovic è 14-12 nei precedenti
S Novak Djokovic, 25 anni, numero uno del mondo, campione in carica AFP
Ferrer (Spa) Murray (Gb) SEMIFINALE
domani Djokovic (Ser) Federer (Svi)
domani Murray (Gb) Tsonga (Fra)
Federer (Svi) Youzhny (Rus)
Tsonga (Fra) Kohlschereiber (Ger)
L’uomo di Londra Orgoglio Murray contro le pressioni «Vivo in una bolla» L’idolo di casa batte Ferrer dopo 4 ore: domani semifinale con Tsonga e Djokovic contro Federer VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci LONDRA
S
FINALE QUARTI
SEMIFINALE
DAL NOSTRO INVIATO
Jo-Wilfried Tsonga 27 anni è in semifinale per il secondo anno consecutivo. Con Murray è sotto 5-1: l’ultimo francese vincitore a Wimbledon, Petra nel 1946
domenica 8 luglio
Caro, vecchio, grande tennis. Sembra ovvio, guardando le semifinali di Wimbledon di domani — Djokovic-Federer e Murray-Tsonga — con i soliti noti più «il nuovo Noah» che avvicenda la prorompente atleticità Rafa Nadal. Eppure non è mai facile, mai banale, mai evidente. E regala sempre una primizia. Perché l’eroe di casa, Murray, era favorito contro il pedalatore di Spagna, Ferrer, ma il 6-7 7-6 6-4 7-6 con cui la spunta, dopo quasi 4 ore, fa intuire quanto debba scavare nel profondo per meritarsi la quarta semifinale consecutiva ai Championships (dove un suddito di sua maestà non trionfa dal 1936, con Fred Perry). Sprint Come tante altre volte
nel tennis, fin quasi all’ultima palla, non si intuisce l’epilogo del match. Andy dal gran rovescio a due mani, maestro dell’anticipo e del talento, vede sfuggirselo più e più volte contro il cagnaccio che lo fa sempre sputare sangue (come dal 5-5 nei precedenti). Nel primo set, quando lo scozzese scivola 2-5, frustrato dagli scambi lunghi, salva un set point sul 5-3, ma lo perde al tie-break. Nel secondo, quando sbaglia troppo, lascia servire David sul 5-4 e cancella un set point sul 5-6 del tie-break, sfoderando poi, allo sprint, servizio e rovescio «da
volée di rovescio di PAOLO BERTOLUCCI
Oggi semifinali Serena favorita In vista del ballo finale, le più accreditate si presentano sull'erba di Wimbledon in abito da sera. Manca solo Maria Sharapova, inopinatamente estromessa dalla Lisicki. La trentenne
Andy Murray, 25, insegue un successo che ai britannici manca dal 1936 AFP
Murray». E nel quarto — dopo il terzo parziale che soffia allo spagnolo a botte di risposta — perché evita due palle-break sul 3-4, e poi finalmente spinge, rischia, sbaglia pure, ma diventa padrone del proprio destino. Tanto da strappare il tie-break decisivo: il numero 4 del mondo scatta 5-3 pressan-
americana Serena Williams, forte di 13 Slam, resta la mia personale favorita. Si era presentata a Londra con una condizione approssimativa, priva della consueta debordante fisicità. Aveva vinto, ma non convinto, aggrappandosi al servizio e alla personalità per respingere le avversarie. Con il passare dei giorni, rinfrancata dalle vittorie, ha ritrovato contro la Kvitova, come per incanto, le furiose accelerazioni e l'innato orgoglio, dimostrando, al di là della classifica, di essere ancora la regina. Affronterà la bielorussa Azarenka. Che
do a rete il numero 5 e suggella con l’emblematico ace (18) l’80% di punti con la prima di servizio (87% nel terzo set, 90% nel quarto). Sollievo Ferrer applaude Murray: «Sui punti importanti ha giocato più aggressivo, è un giocatore incredibile, può vincere
sembra aver digerito il successo australiano e trovato il giusto assetto sul prato verde e disegna il campo con i colpi base, serve discretamente, risponde con aggressività e regala scampoli di gran gioco, interrotti in alcune circostanze da balbettii caratteriali dovuti alla pressione della gara. Nell’altra semifinale, la polacca Radwanska, con quel suo tennis timido ma concreto, passivo ma solido, conferma la posizione di numero 3 mondiale. L’assenza di un colpo decisivo la obbliga a
Serena Williams, 30 anni REUTERS
35
Tabellone femminile
FINALE QUARTI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Wimbledon, merita uno Slam». Andy ha un mondo di pressioni: «Sono dentro una bolla, ascolto solo chi mi sta vicino». Anche se mamma Judy, prima maestra, ora c.t. di Fed Cup e ogni anno innamorata di un tennista, da Lopez (Deliciano, Delicious+Feliciano) a Ivanisevic («Profuma di buono»), ci mette del suo. E lui è bravissimo a superare i suoi limiti: «Sapevo che sarebbe stata una partita dura, dal 5-3 del secondo ho cominciato a giocare meglio, soprattutto sul finire dei set. Ora sono in una buona posizione, non so se la migliore, qui a Wimbledon». Record Rod Laver, i coniugi Agassi (Andre e Steffi Graf), il principe William e la duchessa di Cambridge (Kate Middleton), Santana e ancora e ancora nobilitano il Royal Box. «La presenza dei reali e delle leggende sono d’ispirazione. E’ bello per il tennis», si esalta Roger il Magnifico, campione-record di 16 Slam e di 6 Wimbledon, che torna in semifinale a Londra dopo due anni dominando in un’oretta e mezza il povero Youzhny con il k.o. numero 14 (su 14) e mettendo l’ennesima pietra miliare (32 semifinali-record ai Champioships, una più di Jimmy Connors). Eppure si rilassa solo alla stretta di mano, con la spada di Damocle della schiena scricchiolante sospesa sulla testa. Mentre il puledrino russo è già fuori gioco quando piagnucola passando sotto la tribuna: «Ho chiesto aiuto ad Andre». Il serbo più famoso, che ha sfiorato il Djoker-Slam, vincendo Wimbledon e Us Open 2011 e Australian Open 2012, e cedendo in finale al Roland Garros, ha più di un problema nello sciogliere i nodi tecnici che gli stringe il rovescio a due mani di Florian Mayer. «Dovevo adattarmi alle condizioni e trovare il ritmo: il primo set è stato cruciale, poi ho giocato molto meglio». Il premio, alla nona semifinale di fila Slam, è l’inedita sfida sull’erba contro Federer: «Lui vuole assolutamente dimostrare a se stesso e a tutti che può vincere ancora Wimbledon». Che finale ci regalerà il vecchio tennis? © RIPRODUZIONE RISERVATA
percorrere strade tortuose per raggiungere lo scopo, ma questa carenza è quasi sempre ovviata dalla sapiente lettura tattica della partita. Di fronte, troverà la mancina Kerber: la tedesca ha nel suo bagaglio le armi per raggiungere la finale, grazie alla solidità nei fondamentali di rimbalzo e alla valida fase difensiva. Le semifinali appaiono sulla carta sbilanciate e, a detta dei più — me compreso — la vincitrice che uscirà dal confronto tra la Williams e la Azarenka sarà la favorita per alzare sabato il famoso piatto.
sabato 7 luglio
QUARTI
Lisicki (Ger) Kerber (Ger)
QUARTI
S. Williams (Usa) Kvitova (Cec)
SEMIFINALE
SEMIFINALE
oggi Kerber (Ger) Radwanska (Pol)
oggi S. Williams (Usa) Azarenka (Bie)
Radwanska (Pol) Kirilenko (Rus)
4
I NUMERI
4
Le semifinali consecutive centrate a Wimbledon da Murray. Quelle di Tsonga invece sono due
8
Le semifinali raggiunte a Wimbledon da Roger Federer. Hanno fatto meglio Jimmy Connors (11) e Boris Becker (9).
9
Le semifinali consecutive raggiunte negli Slam da Novak Djokovic (da Wimbledon 2010 al 2012). Il record assoluto è di Federer con 23 (Wimbledon 2004-Australian Open 2010).
32
I match vinti da Djokovic negli ultimi 33 incontri disputati nei tornei dello Slam. Da Wimbledon 2011 in poi, il serbo ha perso solo la finale di Parigi contro Nadal.
32
Le semifinali raggiunte negli Slam da Roger Federer, una in più del record che apparteneva allo statunitense Jimmy Connors (lu.mar.)
Paszek (Aut) Azarenka (Bie)
IN DOPPIO
Pennetta e Schiavone stoppate dall’oscurità (lu.mar) L’oscurità ferma Francesca Schiavone e Flavia Penetta, lanciate verso le semifinali di Wimbledon. Le azzurre, opposte alle spagnole Nuria Llagostera Vives e Maria Josè Martinez Sanchez, mancano un match point sul 5-4 del secondo set prima dell’interruzione sul 2 pari del terzo. Oggi anche l’altro quarto di finale con Sara Errani e Roberta Vinci impegnate contro le ceche Hlavackova e Hradecka. Sarà la quarta sfida dell’anno, con le azzurre vittoriose nella semifinale dell’Open d’Australia, ma battute nei quarti a Indian Wells e in Fed Cup. Nello junior maschile Gianluigi Quinzi approda ai quarti grazie alla vittoria sul belga Julien Cagnina (6-1 3-1 e ritiro). Oggi il marchigiano affronta l’australiano Nick Kyrgios. Fuori al 2˚ turno Matteo Donati, battuto 7-5 6-4 dal serbo Nikola Milojevic, fuori agli ottavi Pietro Licciardi, superato con un doppio 6-2 dal canadese Filip Peliwo e Stefano Napolitano, eliminato per 7-6 6-4 dallo statunitense Mitchell Krueger. No esibizione Intanto Rafa Nadal ha cancellato la partita benefica del 14 luglio allo Stadio Bernabeu contro Novak Djokovic, programmata a favore della sua Fondazione. Il motivo è l’infortunio di cui soffre il numero due del mondo, una tendinite al ginocchio sinistro: «Devo riposare 15 giorni e per questo non giocherò al Bernabeu. Chiedo scusa a tutti, soprattutto ai appassionati che avevano già comprato i biglietti». A questo punto, Nadal giocherà la prossima partita solo ai Giochi di Londra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Uomini, quarti: Djokovic (Ser) b. Mayer (Ger) 6-4 6-1 6-4; Federer (Svi) b. Youzhny (Rus) 6-1 6-2 6-2; Murray (Gb) b. Ferrer (Spa) 6-7 (5) 7-6 (6) 6-4 7-6 (4); Tsonga (Fra) b. Kohlschreiber (Ger) 7-6 (5) 4-6 7-6 (3) 6-2. Donne, doppio, terzo turno: ERRANI-VINCI b. A. e U. Radwanska (Pol) ritiro; doppio misto, terzo turno: Bopanna-Zheng (Cina-India) b. BRACCIALI-VINCI 6-0 6-3. OGGI Centrale (dalle 14, diretta ky Sport 3 e Sky Sport Extra). Donne, semifinali: Kerber (Ger) c. A. Radwanska (Pol); S. Williams c. Azarenka (Bie).
Gazzetta.it RISULTATI IN DIRETTA SINTESI, INTERVISTE E LE FOTO PIU’ BELLE Lo spettacolo unico di Wimbledon, terzo Slam della stagione del tennis, è in diretta ogni giorno sul nostro sito. Dalle 12.30 sono a disposizione su gazzetta.it tutti i risultati in tempo reale, i tabelloni aggiornati e la cronaca dei match più importanti. E ancora gli highlights, i commenti, le interviste e le foto più belle.
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:
Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
INGEGNERE elettrico esperienza tecnica e commerciale gestione commesse esamina proposte. Cell. 348.39.00.008. LAUREATA 43enne esperienza marketing comunicazione inglese francese esamina proposte anche part-time. Cell. 347.73.16.496. RESPONSABILE amministrativo. Bilanci, fiscale, controllo, finanza aziendale, estero, personale, riorganizzazioni aziendali. 347.63.67.628. SECURITY manager 45 anni, ex polizia di stato, esamina proposte tutta Italia, massima serietà. 342.14.89.275. RAGIONIERE pensionato responsabile amministrazione, co.ge, fisco, bilanci, dichiarazioni gestirebbe part-time contabilità piccola impresa. Tel. 340.22.76.728.
NOTAIO con avviata sede secondaria in Milano cerca colleghi per progetto associativo. Mail: cguidobonocavalchini@notariato.it
AFFARE Brera epoca, doppio salone, cucina, due camere, due bagni postoauto ristrutturato. ACE: F 173,76 Electa Immobiliare 02.89.05.89.89. BONAPARTE stabile ottocentesco restauro conservativo, luminoso quadrilocale, affaccio giardino. www.filcasaservice.it Valore da progetto CE: D IPE: 104,5 kWh/mqa 02.89.09.31.72 - 02.88.08.31.
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
DAMIANO CHIESA vicinanze, nuova costruzione, finiture di pregio, cucina abitabile, terrazzi, piano alto. Affaccio giardino. Box. CE: B - IPE: 50,2 kWh/ mqa. Tel. 02.34.93.16.65 www.filcasaservice.it
TABLET
• DUOMO
signorile vendesi mono / bilocale piano alto. Affare. milanocasemercato.it 338.8289223. CE: F - IPE: 147,9. MILANO Morgantini pronta consegna nuovo futuristico trilocale doppi servizi (boxes) CE: B - IPE: 41 kWh/mq 379.000. Bilocale 179.000. 035.75.11.11. MURAT attico, 4 locali, pluriservizi, terrazzo panoramico. CE: C - IPE: 74,9 kWh/mqa 02.69.90.15.65. VIA CAPPELLINI stabile signorile, ampio bilocale, biesposto. CE: G - IPE: 187,5 kWh/mqa 02.67.07.53.08. VIA LOMAZZO ultimi prestigiosi appartamenti pronta consegna, varie metrature. Possibilità terrazzi, logge, giardini privati, box. www.52greenway.it CE: B - IPE: 42,7 kWh/mqa. Tel. 02.34.59.29.72. BERGAMO vicinanze vendesi prestigiosa villa unifamigliare, ampia autorimessa, ampio giardino, piscina. CE: G - IPE: 213,8 kWh/mqa. 02.88.08.31. SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03.
SANREMO via Vallarino inintermediari luminosissimo trilocale più ingresso cucina abitabile bagno balconi cantina vista mare senza portineria riscaldamento autonomo adattissimo famiglia bambini. 02.45.47.09.16. Cell. 348.26.90.160. SARDEGNA STINTINO Country Paradise. Ville indipendenti, travi a vista, pavimenti cotto, piscina, supermercato, ristoranti, animazione. Prezzo da acquisto tribunale. Euro 180.000 anziché euro 340.000. Anche "Rent to buy". Tel. 335.21.85.03 030.22.40.90 - www.gruppor.it SOCIETÀ vende Courmayeur Palleusieux prestigiosissimo appartamento mq 250 su due livelli, in recente chalet tradizionale pietra e legno con vista Mont Blanc mozzafiato. Aree esterne, giardini, terrazzi, due posti auto coperti e due cantine arredate. Investimento salvacrisi eventualemente anche a reddito garantito tre anni. No intermediari. Corriere 13-XZ - 20132 Milano ZOAGLI alture Riviera Levante, splendida posizione panoramica vendiamo villa bifamiliare mq 500 circa, ampio terreno circostante, piscina, posti auto. Aimi 010.52.98.072 349.46.38.446.
AFFITTO numero 1 posto barca di m. 18 - estensibile a m. 20 - in Chiavari - Porto turistico. Tel: 331.61.30.201. BELLARIA Domeniconi Hotels tre stelle tel. 0541.34.75.19 www.domeniconi.com - Promozione luglio fino 9 agosto: all inclusive 7 giorni da Euro 370,00. Sconti bambini. Sulla spiaggia, piscina, animazione.
CATTOLICA
RECCO - Camogli appartamenti ristrutturati sul mare varie metrature affittasi minimo annualmente. 333.49.17.956.
ATTIVITÀ da cedere/acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services 02.29.51.80.14.
Hotel Columbia tre stelle superiore. Piscina. Tel. 0541.96.14.93. Signorile, sulla spiaggia. www.hotelcolumbia.net
ACQUISTIAMO ORO Argento, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI: BANCHE multinazionali necessitano di appartamenti o uffici. Milano e provincia 02.29.52.99.43. STUDENTESSE referenziate cercano bilocale / trilocale in Milano zona servita. 02.67.47.96.25.
ANTIBES nuova realizzazione vista mare 250 metri spiagge. Prezzi lancio da 150.000 euro 335.64.62.192. www.gillicasavacanze.com CAP MARTIN lato Montecarlo. Prestigiosi appartamenti in costruzione. Vista mare mozzafiato, piscina. italgestgroup.com 0184.44.90.72. LIGURIA Bordighera nuova villetta indipendente sul mare, spiaggia piscina private. 239.000. 035.75.11.11. MENTONE GARAVAN in splendida residenza lussuoso appartamento su 3 piani con terrazzo e giardino panoramica vista mare doppio box, trattative riservate. ISIT 800.77.75.10 per altre proposte www.isitimmo.com
•ORO USATO: Euro 27,15/gr. •ARGENTO USATO :
NELLA PIANURA LOMBARDA ristorante ristrutturato con finiture di pregio.Oltre 200 posti a sedere.Parco di 6000 mq. Edificabilità residua. CE: F - IPE: 56,31 kwh/mqa. Contatti: elena.delsignore@ilpunto-re.eu 02.45.49.42.53.
Euro 390,00/kg.
•MM DUOMO - MISSORI
Gioielleria Curtini, via Unione 6 02.72.02.27.36. 335.64.82.765.
PELLEGRINO ROSSI vicinanze, box, singoli/doppi. Da 25.000,00 euro. 02.88.08.31. Immobile privo di riscaldamento non soggetto all'obbligo di certificazione energetica. RIPA PORTA TICINIESE vicinanze vendesi negozio affittato tre luci. Ottimo investimento. CE: G - IPE: 243,63 kWh/mc anno. 02.88.08.31. S.AMBROGIO ufficio alta rappresentanza, ristrutturato, 230 mq, pianta regolare. Finiture pregiate. 02.88.08.31. CE: D - IPE: 37,95 kWh/ mca. VIA VALTELLINA vendesi negozio sette vetrine con sottonegozio, box triplo, biesposto. 02.88.08.31. CE: F - IPE: 147,22 kWh/mca.
ACQUISTIAMO brillanti, gioielli firmati, orologi marche prestigiose, monete, argenteria. Il Cordusio 02.86.46.37.85. RIMINI - Hotel Daria - 0541.47.88.42 - 50 metri mare. Pensione completa compreso acquascivolo: luglio euro 39,00 - agosto 45,00. RIMINI Rivazzurra Hotel Eva Tel. 0541.37.25.26. Rinnovato, climatizzato. Vicinissimo mare. Confortevole. Cucina casalinga, specialità marinare. Buffet antipasti. Bevande gratis. Giugno 37,00/40,00, Luglio 45,00, Agosto 47,00/57,00, Settembre 39,00. Sconto famiglie.
ACQUISTIAMO
automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento contanti. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 02.89511114.
A AABAA Naturalmente relax. Piacevoli massaggi rilassanti. www.tantrabodymassage.it 02.29.40.17.01 366.33.93.110. ACCOGLIENTE e prestigioso centro benessere italiano massaggi olistici. Ambiente elegante. Milano 02.39.40.00.18. BENESSERE che vi attende in assoluto relax. Lasciatevi coccolare dai nostri trattamenti/massaggi. 389.53.46.987. MANZONI centro benessere italiano, massaggi olistici, rilassanti. Ambiente elegante raffinato, climatizzato. 02.39.68.00.71. NUOVA gestione, abbandonati nell'atmosfera e benessere dei nostri trattamenti olistici. 02.26.80.94.30.
A MILANO accompagnatrici, distinta agenzia presenta eleganti, affascinanti modelle ed interessanti hostess. 335.17.63.121. CERCHI nuove amiche intriganti? Lasciati guidare dalla scoperta. Ascolta e scegli tra gli annunci. Chiama 899.996.101 da euro 0,32 min/ivato vm18 MCI. INCANTEVOLE birichina 899.11.14.84. Autoritaria 899.89.79.72. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo. TROVA centinaia di amiche della tua città! Approfitta del divertimento. Non resterai deluso. Chiama 899.996.101 da euro 0,32 min/ivato vm18 MCI.
Gli annunci si ricevono tutti i giorni feriali anche nella tua città: BRESCIA : Sale’s Solutions T. 030/3758435, F. 030/3758444 COMO : T. 031/24.34.64, F. 031/30.33.26 CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. T. 0372/20.586, F. 0372/26.610 GENOVA : T. 010/218783 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. T. 039/394.60.11, F. 039/394.60.55 OSIMO-AN : T. 071/72.76.077 071/72.76.084 PALERMO : T. 091/30.67.56, F. 091/34.27.63 PARMA : Publiedi srl T. 0521/46.41.11, F. 0521/22.97.72 RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l. T. 0541/56.207, F. 0541/24.003 ROMA : In Fieri s.r.l. T. 06/98.18.48.96, F. 06/92.91.16.48 TORINO : T. 011/50.21.16, F. 011/50.36.09
www.topolino.it
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
#
TUTTENOTIZIE & RISULTATI Boxe PRESENTATA AD ASSISI LA SQUADRA AZZURRA PER I GIOCHI
I magnifici sette pronti per Londra Damiani: «Preparazione perfetta» DAL NOSTRO INVIATO
DANIELE REDAELLI ASSISI (Perugia)
Il presidente del Coni esige «sobrietà e risparmio», la federboxe si adegua. A Londra la spedizione olimpica (7 pugili, uno in più rispetto a Pechino; solo scherma, beach volley e judo hanno incrementato gli atleti) sarà composta da 11 elementi in totale. I magnifici 7, il d.t. Francesco Damiani, il tecnico Raffaele Bergamasco, il fisioterapista Morbidini e il capospedizione Alberto Tappa.
tinata insieme a Luca Corsolini di Sky scherzando con i ragazzi, presentati da un filmato ciascuno dopo aver detto, davanti a un caffè, che «la preparazione è perfetta, ma l’importante è che stiano bene a Londra». Emozioni Per la squadra è stato
un crescendo di emozioni e battute. Manuel Cappai (kg 49), 20 anni, cagliaritano, esordiente: «Sono troppo emozionato». Vincenzo Picardi (kg 52), 29 anni, napoletano, bronzo olimpico uscente: «Un’altra medaglia
di bronzo? Non sottovalutiamola!». Vittorio Parrinello (kg 56), 29 anni, casertano: «Tutto quello che sono stato e che sarò lo devo alla boxe». Domenico Valentino (kg 60), 27 anni, casertano, un oro, un argento e un bronzo mondiale: «Se ho messo la testa a posto? Certo, non vedete che ho perfino gli occhiali?» (dice mostrando un look da professore). Vincenzo Mangiacapre (kg 64) 23 anni, casertano, un bronzo mondiale: «Mi chiamano murzy, un dolce napoletano che nasconde una
mandorla, dolce fuori e duro dentro». Clemente Russo (kg 91), 29 anni, casertano, argento olimpico: «Festeggio il compleanno il 27 luglio, c’è la cerimonia d’apertura, ma la festa conto di farla davvero il 12 agosto». Roberto Cammarelle (+91 kg), 31 anni, milanese, oro uscente: «Dicono che devo fare come Bolt e dire che devo essere il primo per forza. Lui l’ha detto e ha cominciato a perdere. Meglio se io continuo a star zitto».
I sette pugili azzurri che rappresenteranno l’Italia all’Olimpiade: la squadra è stata presentata ieri al Centro Federale di Assisi. Da sinistra, il debuttante Manuel Cappai, Vincenzo Picardi bronzo a Pechino, Vittorio Parriniello, Domenico Valentino campione del mondo nel 2009, Vincenzo Mangiacapre bronzo mondiale 2011, Clemente Russo argento a Pechino e Roberto Cammarelle, olimpionico a Pechino ANSA
Nuoto EUROPEI JUNIORES AD ANVERSA
Varie FONDAZIONE CANNAVÒ
Livorno salvato riapre stasera
Detti, partenza a razzo Oro nei 400 sl in 3’49"67
Donne al Volante per Eurasia 2012
A Livorno si corre dal 1894 GRASSO
Gran successo, sabato ad Asolo, per la 15a edizione dell’appuntamento a inviti «L’Evento»: 160 giocatori si sono sfidati sulle 18 buche dell’Asolo Golf Club (nella
Atletica Chicherova a 2.03 Torna Lebedeva
Ippica LO GESTIRA’ PISA
(m.f.) Finalmente una buona notizia, mentre l’ippica agonizzante attende di conoscere un destino che si dovrà delineare entro settembre, visto che il 27 agosto l’Unire (Assi) verrà soppresso ufficialmente. La buona notizia è il salvataggio dell’ippodromo di Livorno, che sembrava ormai morto come per il momento accade per Padova trotto. La società Alfea, che gestisce Pisa, ha trovato un accordo per gestire anche il Caprilli in questa stagione (si corre al giovedì e alla domenica fino a settembre) e con l’impegno da parte del Comune di far proseguire la validità dell’accordo per i prossimi 30 anni. Un progetto solido, a costo di qualche sacrificio sul fronte dei dipendenti, il cui numero scenderà progressivamente. Intanto domani a Montegiorgio una sorta di convegno di ippici simpatizzanti per il progetto "salviamo mezza ippica" targato Confindustria sinergico a quello presentato dal senatore PD Brandolini. Quest’ultimo chiuderà i lavori.
Asolo, in 160 per «L’Evento 2012»
(al.f.) Galvanizzato dalla convocazione nella nazionale olimpica, Gabriele Detti ha rivestito il ruolo scritto nel copione della prima giornata degli Eurojunior di Anversa (Ola): dominatore dei 400 stile libero. Seppur carico di lavoro proprio in vista di Londra e con le tossine del viaggio ancora da smaltire (è arrivato in Belgio solo alla vigilia della gara), il 17enne livornese che si allena ad Ostia ha dominato in 3’49"67 (56"27, 1’55"09, 2’53"46), suo 2˚ miglior tempo, 40/100 più di quanto nuotato in finale al Settecolli. Dopo aver virato ai 350 metri appaiato al rivale diretto Johnson, Detti ha fatto valere la chiusura rifilando al britannico una lunghezza proprio nell’ultima vasca (27"65 contro 28"45) e ha migliorato l’argento conquistato un anno fa. Anversa è comunque solo una tappa di passaggio per il campione italiano in carica dei 400 sl: incassata la promozione in quinta liceo con la media dell’8, oggi gareggerà nei 1500 sl tra un allenamento e l’altro, sabato chiuderà i suoi Eurojunior con gli 800 sl per poi rientrare in Italia per rifinire la gara a cinque cerchi con lo zio allenatore Stefano Morini.
Gabriele Detti, 17 anni REUTERS
dell’Olimpiade; occhi puntati su Laugeni e Bonacchi, entrambi sul podio nell’edizione scorsa, in finale dei 100 dorso con primo e sesto tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli altri azzurri A Giulia Gab-
Risultati (1a g.). Finali. Uomini. 400 sl: 1. Detti 3'49”67, 2. Johnson (Gb) 3'51”04, 3. Guy (Gb) 3'51”84; 7. D'Arrigo 3'55”34; batt. 11. Maestri 3'55”93, 12. Fabbroni 3'56”07; 50 fa: 1. Vukic (Cro) 23”96, 2. Proud (Gbr) 24”11, 3. Oswald (Ger) 24”21; 6. Giordano 24”56; 15. Lucatello 24”94; 4x100 sl: 1. Russia 3'20”82, 2. Germania 3'21”18, 3. Polonia 3'21”96; 5. Italia 3'22”43 (Ferri 50”49, Mottola 50”29, Zazzeri 50”78, D'Arrigo 50”86). Donne. 800 sl: 1. Vilas (Spa) 8'42”41, 2. Kiss (Ung) 8'43”03, Sibalin (ung) 8'45”00; 4. Gabbrielleschi 8'45”07; 50 ra: 1. Hummel (Ger) 31”55, 2. Taylor (Gbr) 31”76, 3. Sztankovics (Ung) 31”98; 13. Guerra 33”15; 400 mx: 1. Larina (Rus) 4'44”70, Vilas (Spa) 4'45”48, 3. Tutton (Gb) 4'48”47.
brielleschi invece non è stato sufficiente un miglioramento di quasi 4 secondi per prendere la medaglia negli 800 sl: il crono di 8’45"07 la lascia giù dal podio per 7 centesimi. Oggi scende in vasca Diletta Carli, anch’essa in preparazione
Semifinali. Uomini. 100 do: 1. Laugeni 55”63, 6. Bonacchi 56”33; 200 ra: 1. Murdoch (Gbr) 2'13”62; 3. Loschi Moises 2'16”26; 16. Bazzoli 2'20”20 (el.). Donne. 100 sl: 1. Baklakova (Rus) 55”68; 14. Biondani 57”75 (el.); 200 do: 1. Larina (Rus) 2'12”89, 6. Esposito 2'15”59; 200 fa: 1. Szilagyi (Ung) 2'13”66; 4. Annis 2'15”68.
foto, Christian Benetton sul tee della buca Gazzetta). Un contributo è stato devoluto a «Un aiuto subito» in favore delle popolazioni colpite dal terremoto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Speranze Raffaele Pagnozzi,
segretario generale del Coni e capo dell’intero team olimpico, ieri, nel corso della spumeggiante presentazione al Centro federale di Assisi, si è augurato: «A Pechino da 6 pugili sono arrivate 3 medaglie, il 50% di produttività, stavolta sono 7. Il pugilato è uno degli sport che ci hanno regalato più gioie olimpiche». E il presidente federale Franco Falcinelli scherza lamentandosi di dover essere neutrale a Londra «poiché sono il delegato tecnico della federazione mondiale, cioè il responsabile del torneo». Il c.t. Damiani, in grande forma fisica («Questi mi tirano il collo») ha condotto la mat-
Golf
Si chiama Eurasia 2012 la terza spedizione delle Donne al Volante di Silvia Gottardi e Mariella Carimini sostenuta dalla Fondazione Candido Cannavò per lo sport. Dal 7 luglio e per circa due mesi l’equipaggio a bordo della «Gazzamobile» rosa percorrerà 17mila chilometri da Milano a Tokyo, attraverso 15 paesi (tra cui la Cina), per coniugare ancora una volta avventura e solidarietà. Durante la presentazione presso la sede milanese della Gazzetta dello Sport, le due protagoniste del Mongol Rally 2010 e della TransAfrica 2011 — entrambe a favore di «Cesvi» — hanno indicato le 3 Onlus per le quali saranno raccolti fondi durante il viaggio: si tratta di «Action Aid» e delle associazioni «il Gabbiano» di Milano e «Orto dei Sogni». L’obiettivo è raccogliere almeno 30mila euro. Per contribuire al viaggio e al finanziamento dei progetti basta collegarsi sul sito www.donnealvolante.com.
(si.g.) Nei campionati russi a Cheboksary gran ritorno dopo 3 anni della 36enne Tatyana Lebedeva nel triplo con 14.68. Mpm ’12 nei 400 hs di Natalya Antyukh (53”40) e nell’alto di Anna Chicherova (2.03 al 1˚ salto, 3 n. a 2.08). Uomini. 400 hs: Sakayev 49”59. Peso: Sidorov 21.51; Yushkov 20.77. Disco: Pishchalnikov 65.64. Donne. 400 (batt): Krivoshapka 50"39; Firova 50"57; Guschina 50"86; Migunova 51"00. 800: Poistogova 1’58”15; Arzhakova 1’58”47; Kostetskaya 1’58”83; Kofanova 1’59”18. 400 hs: Antyukh 53”40; Churakova 54”90. Alto: Chicherova 2.03; Shkolina 2.01; Gordeyeva 1.99. Asta: Feofanova 4.65; Savchenko 4.60; Kiryashova 4.55; Sidorova 4.50. Triplo: Lebedeva 14.68; Valyukevich 14.64; Mosina 14.50; Zagara 14.41; Krylova 14.40. Peso: Kolodko 20.15; Avdeyeva 19.00. Martello (q): Lysenko 72.78; Kondratyeva 71.61; Khanafeyeva 71.13. Giavellotto: Abakumova 64.41. PISTA MONDO (si.g.-l.e.) A Fuzhou (Cina), la cinese Li Lingwei batte il record asiatico del giavellotto: 65.11. Uomini. Alto: Zhang Guowei 2.28. Donne. Peso: Li Ling 19.49. Ad Almaty (Kaz). Uomini. Triplo: Valiyev 17.20 (+0.2); Etkov 17.00 (+0.3). Donne. 100 (+0.8): Bludova 11”18. 800: Mukashova 1’59”88. 100 hs (+0.9): Ivaninskaya 12”68; Pipilenko 12”72. Donne. 100 (+0.8): Bludova 11”26. Alto: Aitova 1.95. Triplo: Rypakova 14.49 (-0.2). A Port of Spain (Tri). Uomini. 400: Gordon 45”40. 4x400: Trinidad 3’00”45. A Cali (Col). Donne. Lungo: Ibarguen 6.70 (0.0). A L’Avana (Cuba). Uomini. Triplo: Girat 17.34 (+2.2). Donne. Triplo: Ribalta 14.39 (+2.1). Uomini. Disco: Lastre 65.17. Donne. 800: Almanza 1’59”55. Martello: Vichy 71.50. A Tashkent (Uzb). Donne. Alto: Dusanova 1.95. A Bogotà (Col). Uomini. 200 (+1.7): Quinonez (Ecu) 20”29. Donne. Lungo: Ibarguen 6.87 (+4.1, r. 6.73/+1.8). A Reims (Fra). Uomini. 100 (+0.1): 1. Rodgers (Usa) 10"18; 2. Collins (St.K) 10"22; 3. Thompson (Tri) 10"26; 4. Pognon 10£42. 110 hs (-0.6): 1. Ortega (Cuba) 13"29. 5000 marcia: 1. Diniz 18'47"45. Donne. 800: Santiusti 2'00"71. Asta: 1. Silva (Cuba) 4,60; 2. Spiegelburg (Ger) 4.60. Triplo: 1. Ibarguen (Col) 14.58 (0.0). Martello: Moreno (Cuba) 75.59.
Baseball PENULTIMA (m.c.) Penultima di ritorno. Clou Rimini-San Marino. 13˚ turno, oggi, domani e sabato alle 21: Nettuno-Grosseto, Parma-Godo, Novara-Bologna, Rimini-S.Marino. Class.: S.Marino 750 (27-9), Rimini e Bologna 722 (26-10), Nettuno 611 (22-14), Parma 500 (18-18), Godo 361 (13-23), Grosseto 222 (8-28), Novara 111 (4-32).
Beach Volley SABBIA SVIZZERA (c.f.) Esordio con vittoria 2-0 su Klapalova-Hajeckova (R. Ceca) per Cicolari-Menegatti nel Grande Slam di Gstaad (Svi), tappa dello Swatch World Tour. Gioria-Momoli si sono arrese 2-1 a Mouha-Gielen (Bel). Oggi le altre due sfide: Cicolari-Menegatti con le austriache Teufl-Klopf e Hansel-Montagnolli, Gioria-Momoli con Kessy-Ross (Usa) e Kayser-Heidrich (Svi). Nel maschile gemelli Ingrosso al tabellone finale grazie al 2-0 ad Hernandez-Fañe (Ven). Fuori Tomatis-D' Avanzo e Casadei-Ficosecco. EUROPEO U18 (c.f.) Da oggi a domenica a Brno (R. Ceca) l’Europeo Under 18, presenti gli azzurri Javier Facundo Martinez e Giacomo de Fabritiis (uomini), Margherita Bianchin e Agata Zuccarelli (donne).
Boxe Giacon designato sfidante europeo (r.g.) L’Ebu ha designato Luca Giacon (19-1nc) sfidante all’Europeo dei leggeri detenuto da Gavin Rees (Ing, 36-1-1). Giacon rinuncia alla cintura Ue e combatterà a Piove di Sacco (Pd) il 21 luglio nel sottoclou di Fegatilli-Boschiero.
Mariella Carimini e Silvia Gottardi IPP
WILD CARD OLIMPICHE (r.g.) L’Aiba ha scelto le wild card per Londra. Uomini. kg 49: Figueroa (Hon); 52: Faisal (Afg); 60:
Huertas (Pan); 64: Chladek (R. Ceca); 69: Abdulkareem (Iraq); 81: Draskovic (Mon); 91: Silva (Ang); +91: Mwamba (Congo). Donne. kg 51: Dos Santos (Bra), Hye Song (S.Cor.); Petrova (Bul); 60: Oubtil (Mar); Underwood (Usa); Lucatus (Rom); 75: Andiego (Ken); Spencer (Can); Volnova (Kaz); Laurell (Sve).
Canottaggio GALTAROSSA RISERVA Clamorosa decisione del c.t. De Capua: Rossano Galtarossa parteciperà alla sesta Olimpiade (un oro, due argenti e un bronzo in carriera), ma come riserva della coppia.
Golf Open di Francia con cinque azzurri Oggi a Parigi prende il via l’Open di Francia (European Tour; par 71) con Francesco Molinari, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan e Federico Colombo. Diretta su Sky Sport 2 dalle 14.30. AZZURRE ALL’US OPEN Inizia oggi il 66˚ Us Women Open, ospitato a Kohler, nel Wisconsin. Al via anche Sergas e Luna. Tra le favorite, Yani Tseng (Taiwan) e Stacy Lewis (Usa).
Ippica QUINTÉ A LIVORNO All’Ardenza (inizio alle 21) scegliamo The Confessor (2), F.Meget (5), Ilkuna (6), Golden Acclamation (10), Elpais (4) e Shutterfly (15). SI CORRE ANCHE Trotto: Modena (20.50), Montecatini (20.50), Albenga (20.40), SS Cosma e Damiano (20.25) e Palermo (20.35).
Nuoto RECORD COMEN (al.f.) Maria Chiara Girardi vince i 100 dorso in coppa Comen a Torrevieja (Spa) in 1’03"84, nuovo record italiano ragazzi (prec. Cannistraro 1'04"09). I vincitori azzurri. Uomini. 100 sl: Broglia 51"81; 400-1500 sl: Occhipinti 3’57"99, 15’54"00; 100-200 do: Sabbioni 57"19, 2’04"20; 100 ra: Troiano 1’05"81; 200 ra: Longhi 2’21"66. Donne. 100 sl: Ceracchi 57"72; 400-800 sl: Caponi 4’23"54, 8’59"46; 100-200 do: Girardi 1’03"84 (r.ital. rag.), 2’21"91; 100 ra: Clerici 1’12"50; 200 ra: Lovatelli 2’36"17; 100 fa: Paul 1’03"14.
Pallavolo MERCATO A-2 (f.c) Paola Picerno ed Eleonora Conti saranno le alzatrici di Marsala in serie A2. Brolo giocherà le gare casalinghe a Capo d’Orlando. LANCI DINASTY (f.c.) Ortona, appena ripescata in A-2, è costituita dalla famiglia Lanci: Tommaso è il presidente; Nunzio, il primo dei figli, è l’allenatore, e Andrea, il secondo, è uno dei giocatori.
Pentathlon ITALIANI QUALIFICATI (g.l.g.) Con le eliminatorie donne, iniziati a Sofia (Bul) i Campionati Europei. Tra le 44 partecipanti le azzurre Cesarini e Crognale, entrambe qualificate: 7a la Cesarini (3892 punti) e 11a la Crognale (3856). Oggi gli uomini, Benedetti e De Luca.
Varie CONTRO LA SLA (a.fr.) Circa 500 km in 10 tappe sui Passi Dolomitici per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore dei malati di Sla: Michele Roveredo, presidente dell’associazione Asla di Pordenone, parte oggi da Montereale (Pn) e arriva a Longarone (Bl), chiusura sabato 14 luglio con la Ampezzo-Maniago.
Vela CAMPIONATO PARALIMPICO Da oggi a domenica sul lago di Garda il 1˚ Tricolore di vela paralimpica, organizzato dal Circolo Vela Gargnano ed dalla Hyak Onlus, con 20 equipaggi con gli azzurri Marco Gualandris e Marta Zanetti (che saranno alla Paralimpiade), e team stranieri da Australia (l’iridato Russel Philips), Olanda, Svizzera. Altri gli equipaggi italiani tra cui «Spirito di stella», «Archè», «Eos la Vela per tutti» e varie sezioni della Lega Navale Italiana.
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
GAZZAOLYMPICTRAINER SPECIALE PER GAZZETTA: CANOA SLALOM
giornata TIPO
Daniele Molmenti, 27 anni, in carriera ha vinto un oro mondiale e due europei EPA
v3
«Se a Londra sto bene non mi batte nessuno» «Io favorito? Mi piace, anche se devo rinunciare alla moto»
Non esiste probabilmente una gara olimpica dove il confine tra l’abisso e l’apoteosi è così labile come nella canoa slalom. Cento secondi di forza, adrenalina, colpo d’occhio che, al minimo errore, diventano un inferno irrecuperabile. Situazioni estreme che Daniele Molmenti, in carriera, ha dimostrato di saper domare con la perizia di un genio accompagnato da un pizzico di lucida follia. E infatti, bando alle scaramanzie, sarà il favorito nel K1. Daniele, a venti giorni dai Giochi quali sono le condizioni fisiche e mentali?
«Sto bene. Sono appena tornato da Londra, dove ho testato per l’ultima volta il bacino olimpico. Adesso mi concedo qualche giorno di riposo attivo e poi vado a Valstagna a rifinire la preparazione, con il mantenimento fisico e la cura degli ultimi dettagli tecnici». Com’è il canale londinese su cui gareggerete?
«A me piace. Era nato per il rafting, quindi c’è una bella onda che richiede molta forza fisica per essere domata. E’ un fattore che può aiutarmi».
d
HA DETTO
S «L’errore fa parte del nostro sport, è ciò che lo rende affascinante. Ma fisicamente e mentalmente ho fatto tutto il possibile per arrivare alla medaglia d’oro. Se a Londra arriverò in forma, saranno gli altri a doversi preoccupare di arrivarmi davanti»
Non la preoccupa la pressione che di solito accompagna il favorito?
«No, è una bella compagnia, invece. Anche perché sono consapevole che mentalmente e fisicamente ho fatto tutto quanto serve per vincere l’oro». Evidentemente non è scaramantico e del resto i risultati parlano per lei. Ma anche un secondo posto sarebbe un fallimento?
«Ovviamente dipende dalle condizioni in cui maturerebbe il risultato. Però io parto da un presupposto: se non ho problemi fisici e se quel giorno rendo al massimo, difficilmente qualcuno può starmi davanti. Dunque, se in finale ci sarò io al cento per cento della forma, saranno gli altri a dover rischiare per inseguirmi». Daniele, come si gestisce il rapporto con uno sport che non perdona il minimo errore e dove la perfezione per il 99% del percorso a volte non basta?
«E’ il fascino dello slalom, non è la velocità dove se vai più forte degli altri vinci. A me l’idea di dover lottare non solo contro i miei limiti, ma anche contro eventuali condizionamenti naturali ed esterni dà sicuramente uno stimolo in più».
Enrico Arcelli Medico sportivo e dietologo
C’è la leucina per recuperare dalla fatica dell’allenamento L’alimentazione fa realizzare il potenziale genetico
Molmenti RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2
domande a...
Lei è allenato da Pierpaolo Ferrazzi, che in K1 vinse l’oro olimpico a Barcellona ’92. Le ha dato consigli su come si fa?
«Pierpa, oltre ad essere un grandissimo tecnico, mi ha dato consigli su come gestire l’avvicinamento a un appuntamento così importante e soprattutto ha cambiato il mio modo di interpretare le gare: meno rischi, più vittorie». Ci riesce difficile pensare a un Molmenti ragionatore...
«E’ vero, per indole sarei sempre portato ad attaccare a tutta. E così facevo all’inizio della carriera. Poi Ferrazzi mi ha insegnato ad arrivare vicino al limite ma non a superarlo: "lascia che siano gli altri ad oltrepassarlo per venirti a prendere", mi ha ripetuto in continuazione. E sono arrivati i titoli mondiali ed europei». Manca solo l’alloro olimpico. Anche se, alla sua età, in caso di delusione potrà consolarsi a Rio.
«La mia agenda è vuota dopo il 1˚ agosto: cioè sto pensando solo a Londra». C’è un sacrificio da sopportare per un oro olimpico?
«Sì: da un anno non faccio più il pazzo con la mia Ducati».
la scheda DANIELE MOLMENTI 27 ANNI UN ORO MONDIALE
Lo specialista della canoa slalom (in K1) Daniele Molmenti (Epa) è nato a Pordenone il 1˚ agosto 1984 ed è tesserato per la Forestale. E’ allenato da Pierpaolo Ferrazzi, che è stato campione olimpico nella stessa specialità nel ’92 OLIMPIADI A Londra disputerà la 2ª Olimpiade in carriera. Il podio a cinque cerchi è l’unico che gli manca: a Pechino si piazzò al 10˚ posto. CAMPIONATI MONDIALI Già bronzo iridato junior nel 2002, è stato campione del Mondo assoluto individuale nel 2010 a Tacen. Vanta anche tre argenti e un bronzo nella gara a squadre. GLI ALTRI SUCCESSI E’ stato campione d’Europa individuale nel 2009 e nel 2011, nel 2010 ha vinto la Coppa del Mondo. Vanta 21 titoli italiani assoluti e di categoria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’IDRATAZIONE IDEALE DURANTE E DOPO LO SPORT • Idratazione immediata e di lunga durata per combattere la fatica • Ideale durante e dopo l’attività, per ridurre la sete e reintegrare i minerali e i carboidrati • In formato granulare, facilmente solubile in acqua
www.enervitsport.com
1 Esistono sostanze naturali che consentono all’atleta di recuperare lo sforzo e di aumentare la massa e la forza? Secondo alcune ricerche americane, una sostanza chiamata leucina è particolarmente importante nello sport perché assumendone in una volta sola circa 2.5 grammi (pari a quanti ce ne sono in una bistecca di 125 grammi), essa agisce su una sostanza che si chiama m-TOR che attiva la ricostruzione delle proteine dopo uno sforzo. La leucina inoltre contribuisce dopo un allenamento ad aumentare la massa e la forza. 2 Esattamente, cos’è la leucina? E’ un aminoacido. Gli aminoacidi a catena ramificata sono tre: leucina, valina e isoleucina e rappresentano circa il 20% degli aminoacidi totali delle proteine animali. Essi sono definiti essenziali, ossia devono venire obbligatoriamente forniti all’uomo affinché conservi il pieno benessere. 3 Il successo di un campione dipende solo dall’allenamento? Una recente pubblicazione di due studiosi sudafricani, Ross Tucker e Malcom Collins, afferma che la performance massima di un campione è il risultato dell’allenamento ma anche di fattori genetici. I principali fattori genetici (talento) che influiscono sulla prestazione di un campione sono sesso, altezza, massimo consumo d’ossigeno e qualità delle fibre muscolari. Lo studio che mette in relazione un atleta talentuoso con un atleta «solo» allenato, a parità di allenamento, dimostra un miglioramento consistente del campione dotato geneticamente. La preparazione, insieme all’alimentazione, ha un’importanza fondamentale: l’allenamento, secondo gli studiosi, è il processo capace di far realizzare il potenziale genetico.
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
ALTRI MONDI
verso la «spending review»
DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Se i tagli non sono ufficiali perché tutti si lamentano? Sindacati, prof, avvocati, medici: in tanti dicono di avere già dato Senza i sacrifici, però, si dovrebbe agire sulle tasse
beni e servizi saranno tagliati del 5 per cento. Negli ospedali ci saranno 18 mila posti letto in meno (taglio delle strutture con meno di 80 letti). Trasferimenti alle Regioni diminuiti di un miliardo e 700 milioni in due anni. Presidenza del Consiglio: meno 15 milioni. Province dimezzate. Spesa per le auto blu dimezzata. Trasferimento di 200 milioni dall’università alle scuole non statali (è l’unica misura che fa indignare anche me e che non capisco: sempre se ci sarà). Stipendi bloccati fino al 2014. Niente concorsi per dirigenti fino al 2016. Assunzioni nel pubblico impiego: -20% nel 2012-2014, -50% nel 2015. Buoni pasto a 7 euro invece che a 14. Chi non prende le ferie rinuncerà anche ai soldi. Mobilità per il 10% dei dipendenti, pensionamento anticipato per il 20% dei dirigenti.
Sia chiaro: tutto quello che scriveremo da questo momento in poi relativamente ai tagli che il governo si accinge a fare nella pubblica amministrazione per effetto della cosiddetta «spending review» è del tutto destituito di fondamento perché il presidente del Consiglio Mario Monti ha già avvertito che una cosa sono le ipotetiche anticipazioni giornalistiche, stampate tra l’altro con un tono imprudentemente asseverativo, un’altra la realtà vera di quello che lui e i ministri si accingono a fare...
3 Come saranno calcolati questo 10% e questo 20%?
Impossibile rispondere fino a che non leggeremo i decreti. I quali potrebbero essere emanati in due o tre tempi.
1Qualcosa di sicuro, almeno, ci sarà.
Sono sicure le proteste. Una valanga. Ed è pressoché certo l’annuncio di uno sciopero generale per colpa dei tagli del premier. I sindacalisti due giorni fa sono usciti dalla stanza di Monti accusandolo di comunicazioni oscure e di reticenza. Bonanni, il segretario della Cisl, come al solito, voleva aprire un tavolo. Il presidente del Consiglio, invece, che grazie ai successi in Europa si sente forte come all’inizio del suo mandato, non intende minimamente discutere con nessuno, meno che mai con i sindacati — a cui vorrebbe, secondo quanto scrivono i giornali, svirilizzare addirittura i permessi —, forse qualcosina si farà dire dai partiti, ma si capisce che sarà poco, pochissimo. Il governo, camminando sulle gambe del tagliatore Bondi e del razionalizzatore Giarda, ha intenzione di tirare dritto per la sua strada. Vuole sentire il catalogo delle proteste? Ma si riassume facilmente: ogni categoria, dai rappresentanti degli Enti locali e quelli che parlano in nome della Sanità, i professori, le forze dell’ordine, gli avvocati che scioperano già oggi perché tra l’altro vedono nel
4 Vantaggi da tutto questo? Una delle ultime manifestazioni dei sindacati contro le misure del governo Monti ANSA
4
IL NUMERO
5
I miliardi della sanità La sanità, nel piano di «spending review» che il governo varerà forse già domani, dovrebbe risparmiare 5 miliardi nei prossimi due anni e mezzo: tre tra 2012 e 2013 e altri due nel 2014
taglio dei «tribunalini» un attentato alla giustizia con la G maiuscola, eccetera eccetera, tutti costoro pronunciano il seguente discorso: è chiaro che i tagli sono indispensabili, è altrettanto chiaro che noi abbiamo già dato e siamo al limite. Il discorso alternativo è questo: non è così che si cambia la Pubblica Amministrazione, ci vuole una riforma che valorizzi l’opera dei lavoratori e via elencando (questo secondo modo di ragionare viene detto dagli spiritosi «benaltrismo»). Ora tutto questo sarà anche vero, indipendentemente da quello che il governo si propone, ma è vero anche che il dilemma è il seguente: o si taglia la spesa (azione sul lato delle uscite) o si mettono le tasse (azione sul lato delle entrate). Una terza via non c’è. Anzi, c’è: aumentare l’Iva a ottobre e poi di nuovo l’anno prossimo con effetti devastanti sulla domanda e sulle tasche della po-
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi
vera gente. Una qualunque passeggiata in qualunque ministero alle 11 di mattina permetterà invece di visitare una sequenza impressionante di stanze vuote. Brunetta voleva tagliare 300 mila statali e l’altro giorno, da nemico dichiarato del governo tecnico, ha baciato sulle guance sia Monti sia il ministro Fornero.
2 Queste notizie destituite di fondamento, ma che tuttavia i giornali pubblicano, in che consistono?
Qualche giorno fa ci siamo esercitati anche noi... Il Fondo sanitario nazionale perderà cinque miliardi in due anni e mezzo. Come ieri scriveva l’Ansa, lo avrebbe detto il ministro della Salute Renato Balduzzi ai presidenti delle Regioni riuniti in un incontro nella sede del dicastero della Salute. I soldi alla Sanità per l’acquisto di
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848
d lafrase DEL GIORNO
Il fatto del giorno
SERVONO MISURE EFFICACI «Lo sciopero dei sindacati contro la spending review? Ne teniamo conto, riflettiamo sulle misure e cerchiamo di adottare le più condivise ma anche le più efficaci. Sulla deroga alla riforma Fornero per i pensionati stiamo lavorando: cerchiamo una soluzione che consenta risparmi»
INSIEME A ROMA
Monti-Merkel nuovo vertice «Avanti uniti»
Angela Merkel e Mario Monti ieri a Villa Madama, Roma AP Italia e Germania conti nuano a correre sulla stessa linea. Angela Merkel e Mario Monti si sono rivisti ieri a Roma a pochi giorni dal verti ce Ue e hanno allontanano le ombre di «dissidi»: hanno parlato di relazioni «ottime» e della volontà «di affrontare le difficoltà insieme». Inevitabile il riferimento al meccanismo antispread voluto da Monti, ma che «l’Italia non chiederà», come ribadito dal premier. Da parte sua, la Merkel ha tagliato corto su ogni interpretazione sulla sua posizione: «A Bruxelles abbiamo trovato una soluzione soddisfacente per tutti. Ciò che conta è che l’Ue usi le regole già in vigore».
IL MINISTRO DEL LAVORO
La Camera dà la fiducia alla Fornero
FILIPPO PATRONI GRIFFI MINISTRO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Una ciambella per altri 55 mila esodati. Non aumenterà l’Iva. La speculazione dovrebbe convincersi che l’Italia fa sul serio, e lo spread scendere. Monti vuole tornare ai 200 punti di differenza, che fa molti miliardi di risparmio sui conti pubblici.
5 Ma quanto spende lo Stato per tutta la baracca?
Più o meno 820 miliardi. I risparmi di cui stiamo parlando assommano a 8 miliardi. Meno dell’1 per cento. Dal 1970 in poi (balzo del 40 per cento del debito pubblico) la cifra che rappresenta le entrate è stata sempre inferiore a quella che rappresenta le uscite. Ancora nel 2011: entrate per 26.050 euro a testa, uscite per 31 mila euro a testa. Numeri che dànno ragione a finlandesi e olandesi quando fanno la guerra a Monti e alla sua pretesa che l’Europa compri una parte del nostro debito.
Elsa Fornero a Montecitorio durante il voto di ieri ANSA La Camera ha con fermato la fiducia al ministro del Welfare, Elsa Fornero, bocciando le mozioni di Idv e Lega presentate in polemica per la gestione del caso esodati. Martedì Monti aveva avvisato i capigruppo della sua maggioranza che avrebbe considerato un atto contro di sé una sfiducia, poi ieri nella replica in Aula il ministro Giarda ha sottolineato il «pieno appoggio» del governo alla Fornero. Alla fine i voti a favore sono stati 88, 435 i contrari e 18 gli astenuti. «Questa vicenda mi ha creato sofferenza, però adesso si va avanti col lavoro», ha detto alla fine il 64enne ministro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011
La tiratura di mercoledì 4 luglio è stata di 388.095 copie
COLLATERALI * Con Soldatini d Italia N. 57 e 11,19 - con Indistruttibili N. 35 e 11,19 - con Paperinik N. 22 e 11,19 - con Capolavori delle grandi civiltà N. 19 e 11,19 - con Holly e Benji N. 18 e 11,19 - con War Movies N. 15 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 27 e 11,19 - con Aerei Collection N. 12 e 14,19 - con Gilles Villeneuve e 14,19 con Grande Alpinismo N. 10 e 12,19 - con TT N. 1 e 14,19 - con Panini N. 9 e 6,19 - con Libro Juve e 9,19 - con la Grande Storia del Giro N. 7 e 8,19 - con Libro della Salute e 14,10 - con Lupin N. 8 e 11,19 - con Alessandro Del Piero e 11,19 - con Grandi Club Raggi X N. 4 e 4,19 - con T-shirt Invinc bili e 16,19 - con Le Stelle della NBA N. 3 e 6,19 - con Libro Mondiale più bello e 14,19 - con DVD Inzaghi e 14,19 - con StarTrek N. 19 e 9,19 con SportWeek e 2,70 - con Max e 3,50 PROMOZIONI
ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,70; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
ALTRI MONDI
UTILIZZANDO LA SALIVA
Aids, okay degli Usa al test Hiv «fai da te» Negli Usa da ottobre sarà possibile fare il test dell’Hiv a casa: la Food and Drug Adminis tration (Fda) ha approvato un kit
Scoperta storica La particella di Dio «esiste davvero» Dal Cern di Ginevra arriva la conferma. Trovato il bosone di Higgs: ha dato origine all’Universo FILIPPO CONTICELLO
Era schivo mezzo secolo fa, quando in uno studiolo dell’Università di Edimburgo scribacchiava formule e numeri. Era schivo ieri, mentre fotografi e tv cercavano ingordi un sorriso. Peter Higgs, fisico geniale, inglese distinto e 84enne in pensione, non è cambiato neppure in una giornata da rockstar: nel 1964 aveva lanciato una pietra nello stagno della conoscenza e ieri ha scoperto che aveva fatto centro. Esiste per davvero la particella che aveva solo teorizzato. Seduto in prima fila all’auditorium del Cern di Ginevra, ha ascoltato e applaudito mentre il direttore del centro di ricerca, Rolf Heuer, annunciava di aver raggiunto «una tappa storica nella nostra comprensione della natura». Una lunga equipe di eccellenze, parecchie italiane, è riuscita infatti a isolare il «bosone di Higgs»: con la retorica che a volte gronda per le scoperte, la chiamano «particella di Dio». È all’origine dell’Universo per come lo viviamo: garantisce la massa a tutte le particelle subatomiche della materia. Non è poco La caccia al bosone ha avuto bisogno di quattrini e tecnologia: per catturarne l’impronta c’è voluto l’acceleratore di particelle più potente del mondo, il Large Hadron Collider. Venti anni di costruzione e 10 miliardi di euro per un tunnel sotterraneo lungo 27 chilometri, che dal 2008 «spara» in continuazione protoni l’uno contro l’altro. Sono serviti due esperimenti distinti per avere la conferma dei «5 sigma», il valore che garantisce l’altissima probabilità della presenza del bosone. Ieri la milanese Fabiola Gianotti e l’americano Joe Incandela, portavoce rispetti-
Peter Higgs, 84enne fisico inglese, al Cern di Ginevra: nel 1964 teorizzò l’esistenza del bosone. Per tale scoperta potrebbe vincere il Nobel ANSA
Il direttore del centro di ricerca esulta: «Una tappa decisiva per capire la materia» vamente degli esperimenti «Atlas» e «Cms», hanno illustrato le conclusioni dell’ultima fase di indagini iniziata a dicembre. In questi sette mesi sono cadute le incertezze e qualche sorpresa ha spiazzato gli esperti: «Le caratteristiche del bosone sono un po’ diverse da come la teoria l’aveva immaginato e presenta alcune anomalie che prospettano nuovi mondi da indagare», ha annunciato Guido Tonelli, portavoce «Cms». Si sa che conosciamo solo il 4% dell’Universo, ma pare che adesso la percentuale possa salire: «Le anomalie intraviste potrebbe-
ro costituire l’anello di congiunzione con la realtà che ancora ignoriamo», ha sottolineato il direttore Heuer. Lì in sala scorreva lo champagne e anche il mite Higgs, adesso in odore di Nobel, ha potuto esultare: «È straordinario vedere questo risultato da vivo», ha detto commosso fino al pianto durante la standing ovation dei colleghi. In ogni caso, qualche scetticismo nel mondo scientifico si è sentito anche ieri e, su tutte, pesano le parole di Alexander Andreyev, vicepresidente dell’Accademia russa delle scienze: «Bella scoperta, ma in pratica inutile — ha liquidato —: non servirà per inventare una macchina del tempo». Lui non crede al bosone come moderno Santo Gral, ma come tanti altri adesso avrà discreto da fare: resta un 96% di Universo da indagare e non è poco.
notizie Tascabili La strage in Germania
Karlsruhe, cinque morti per evitare lo sfratto Tragedia nella cittadina tedesca di Karlsruhe dove il tentativo di liberare un appartamento da un inquilino moroso ha causato 5 morti. L’uomo, un 53enne disoccupato, ha preso in ostaggio l’ufficiale giudiziario, il fabbro che era stato chiamato per forzare la porta e altre tre persone che si trovavano lì e si è barricato nell’edificio. Dopo alcune ore sono intervenute le teste di cuoio che hanno trovato cinque corpi, quelli degli ostaggi (uno era riuscito a scappare prima della strage ed è stato ascoltato dalla polizia come testimone) e quello del sequestra tore, che si è suicidato. Per gli investigatori l’uomo aveva già pianificato tutto, compreso il suicidio.
Il Papa e il cardinal Bertone ANSA
La lettera del Papa
Il Papa a Bertone «Critiche ingiuste Ha la mia fiducia» Dopo Vaticanleaks Tarcisio Bertone sembrava in bilico. Voci lo davano per criticatissimo da vescovi e cardinali e con Benedetto XVI sul punto di dimissionarlo. Tutto falso. Il Papa, prima
simile a quello per la gravidanza. Il sì è arrivato dopo decenni di controversie, come riferito dal «New York Times». Il dispositivo, che lavora sulla saliva, esclude la presenza del virus con una pre cisione del 99%, mentre rileva i casi positivi il 92% delle volte, con difficoltà nei primi tre mesi.
LA PIÙ GRANDE DI SEMPRE
Pedofilia sul web: retata in 141 Paesi Una gigantesca operazione di polizia contro la pedofilia, con dotta in 141 Paesi, ha permesso di identificare centinaia di pedofili
PER IL CDA NIENTE NUMERO LEGALE
Rai, il voto slitta Fini-Schifani ad alta tensione Il presidente della Camera: «Aiutato il Pdl in Vigilanza» La replica: «Io nelle regole» Nel calderone della Rai, ancora più incandescente adesso che è necessario il rinnovo del Consiglio di amministrazione, si scottano tutti. Perfino il presidente del Senato e quello della Camera. Lo scontro tra la seconda e la terza carica dello Stato si è materializzato ieri attorno alla vicenda del senatore Pdl Paolo Amato, allontanato dal partito e sostituito in Commissione di vigilanza per aver detto di voler votare per il Cda. Un piccolo grande pasticciaccio istituzionale: dopo le lamentele di Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo Pdl al Senato, il presidente di Palazzo Madama, Renato Schifani, ha sostituito in Commissione Amato con Pasquale Viespoli, motivando il tutto con un «ricalcolo» sollecitato tempo fa dallo stesso senatore di Coesione nazionale. Ma la coincidenza ha indotto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a chiedere chiarimenti al collega: «Schifani ha ravvisato l’urgenza di intervenire solo oggi perché era chiaro che la libertà di voto del senatore Amato avrebbe determinato un esito della votazione non gradito al Pdl? Se così fosse, saremmo in presenza di un fatto senza precedenti e di inaudita gravità politica». Pronta la replica: «Sono sereno e tranquillo, ho solo fatto rispettare le regole, impedendo atti viziati da illegittimità», ha detto Schifani. E il tutto alla fine dell’ennesima giornata ad alta tensione attorno a Viale Mazzini: ieri mattina anche la terza votazione per eleggere i 7 membri del Cda è saltata per mancanza del numero legale in Commissione. È stato il Pdl a far saltare il banco proprio per le aperture del Pdl Paolo Amato, che poi hanno portato alle scintille Schifani-Fini. Si voterà oggi, se necessario a oltranza perché, ha dichiarato il presidente della Commissione, Sergio Zavoli, «la situazione è sul punto di diventare gravemente pregiudizievole per la difesa del Servizio pubblico».
A
MANUELA DI PIETRA È NEI GUAI
S La statua della Arcuri: sei indagati Messa e poi rimossa per le proteste delle donne. Tornata e ora finita in tribunale. La storia della statua di Manuela Arcuri, fatta piazzare sul lungomare di Porto Cesareo (Lecce) nel 2002, si arricchisce di un capitolo: 6 persone sono indagate per avere fatto ritornare la statua in città, nel luglio 2011. Tra gli indagati il sindaco Salvatore Albano: la statua di pietra, sulla quale c’è la dedica «Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri simbolo di bellezza e prosperità», sarebbe in una zona demaniale e viola i vincoli paesaggistici. La Arcuri, in quanto persona informata sui fatti, sarà ascoltata dai pm di Lecce il 23 luglio
che operavano soprattutto su Internet. Lo ha annunciato la polizia giudiziaria federale austriaca. Denominata «Carole», e iniziata circa un anno fa, l’ope razione ha permesso di identifi care solo in Austria 272 pedofili, che hanno diffuso online materiali pedopornografici.
IL BLITZ NEL NAPOLETANO
In cella Tony, il cantante neomelodico trafficante A Napoli gode di una certa fama. Dedica versi e note alla camorra e in uno dei maggiori successi, Nun ciamm arrennere, attacca i pentiti: «Chi si pente quello lo sa che ha perso l’omertà, l’impero ha fatto cadere senza vergogna ha parlato, non ha pensato alle famiglie e ai compagni, ha sbagliato». Ma ieri il cantante neomelodico Tony Marciano è stato arrestato con l’accusa pesante di traffico di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso. Secondo le indagini, sembra fosse tra i finanziatori e gli organizzatori del giro di spaccio, che puntava soprattutto sull’amnesia, un mix di marijuana e sostanze psicotrope molto diffusa tra i giovani. In tutto sono stati 22 gli arresti eseguiti in un blitz che colpito il clan Gionta di Torre Annunziata. Il gip Claudia Picciotti ha scritto che Marciano, inchiodato da alcune intercettazioni, era anche disponibile a trasportare un carico di 300/400 pacchi di hashish in un’auto con doppio fondo. È «un personaggio molto vicino al clan Gionta, tanto da essere costantemente invitato alle cerimonie private degli affiliati. Alcuni lavori discografici sono stati direttamente pubblicati a spese delle organizzazioni». Quando ieri Marciano è stato ammanettato dal comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata non si è scomposto. Anzi, con un sorriso ha anche ironizzato: «Se faccio un concerto neanche vengono tutte queste telecamere».
Fini e Schifani, presidenti di Camera e Senato ANSA L’arresto di Tony Marciano ANSA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di partire per Castel Gandolfo, ha scritto una lettera «Al Venerato e Caro Fratello il Signor Cardinale Tarcisio Bertone» in cui gli ribadisce la propria incondizionata fiducia. Una lettera in appoggio al segretario di Stato, in cui Papa Ratzinger esprime il proprio «rammarico» per le «ingiuste critiche» e conferma, come «immutato», il contenuto della lettera di due anni fa con cui comunicava a Bertone di restare nel suo incarico di segretario di Stato. Si legge inoltre nella lettera di poche righe scritta dal papa: «Desidero esprimerLe profonda riconoscenza per la Sua discreta vicinanza e per il Suo illuminato consiglio, che ho trovato di particolare aiuto in questi ultimi mesi. Intendo rinnovarLe l’attestazione della mia personale fiducia».
Truffa nel Varesotto
Tracce di polonio sugli abiti
Prende il sussidio Arafat, dubbi sulla morte ma aveva evaso Il corpo sarà riesumato 13 milioni di euro Beccato l’ennesimo falso povero. Un imprenditore di Cassano Magnano (Va) aveva chiesto un sussidio dichiarando con un’autocertificazione un reddito lordo annuale inferiore a 20 mila euro. Per questo dal 2007 al 2010 ha ricevuto dal Comune un contributo di 800 euro al mese a sostegno del suo nucleo familiare. La truffa è stata però smascherata dai finanzieri di Busto Arsizio, che durante un controllo fiscale all’azienda che gestiva assieme ai figli hanno accertato un’evasione di oltre 13,5 milioni e un reddito pro capite dei soci di molto superio re ai due milioni di euro annui.
Il leader palestinese Yasser Arafat morì in Francia nel 2004 all’età di 75 anni REUTERS
La salma di Yasser Arafat sarà riesumata dall’Autorità nazionale palestinese a causa di una nuova ondata di sospetti sulla morte. Una ricerca svizzera ha parlato di tracce anomale di polonio sullo spazzolino, i vestiti e la kefiah del leader palestinese, morto nell’ospedale militare francese di Percy nel 2004. Ieri è arrivato anche l’ok della vedova Suha, che si è detta pronta ad autorizzare la raccolta di campioni sui resti del marito: «È neces sario all’inchiesta e alla scoperta di tutta la verità».
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
ALTRI MONDI
OGGI IN EDICOLA
Max punta su Genesis La sexy venezuelana Genesis Rodriguez, metà cubana metà venezuelana. È mol to famosa in Sudamerica per le telenovelas e ora inizia a farsi
conoscere a Hollywood: la bella 22enne è la donna copertina del mensile Max, oggi in edicola con la Gazzetta (nella foto). Ricco pu re il resto: tra l’altro, un reportage da Las Vegas nella base da cui vengono telecomandati i droni, gli aerei spia americani senza pilota, e un’intervista a Cameron Diaz.
S L’incubo di un uomo innocente Enzo Tortora è stato uno dei volti più noti della tv grazie soprattutto alla conduzione della storica trasmissione «Portobello». Il 17 giugno 1983, all’età di 55 anni, viene arrestato per traffico di stupefacenti e associazione camorristica. Il 17 settembre 1985 viene condannato a 10 anni di carcere e rinunciando all’immunità parlamentare (era al Parlamento europeo) resta ai domiciliari. Un anno dopo la Corte d’Appello lo assolve con formula piena. Muore di cancro il 18 maggio 1988
Casiraghi jr si sposa Matrimonio nel 2013 A un anno dal matrimonio di Alberto II, Montecarlo si prepara alle nozze di un altro membro del la famiglia reale, il rampollo An-
tà, è diventato il paladino di chi non aveva la parola».
A «Il caso Tortora
DALLA TV ALLA PRIGIONE
RAMPOLLO DI MONTECARLO
Intende i detenuti?
è uno dei grandi misteri dell’Italia» Ricky Tognazzi sarà il conduttore in una fiction di Rai 1: «La sua storia non si può dimenticare»
«Sì. Il primo impatto con il carcere fu durissimo, aveva paura ed era diffidente. Poi, complice pure la sua grande curiosità, ha conosciuto gli altri detenuti. Così ha iniziato la sua battaglia che coinvolgeva anche chi, come lui, era vittima di errori giudiziari». Ma tra gli sceneggiatori c’è un magistrato come Giancarlo De Cataldo.
«Non abbiamo rappresentato i giudici in modo manicheo, non c’è una divisione in buoni e cattivi. Giancarlo è stato fondamentale per trovare le trappole della giustizia». Sono stati fatti errori gravi.
Ricky Tognazzi, 57 anni, protagonista e regista della fiction su Enzo Tortora in onda in autunno su Rai 1 FIORITO ELISABETTA ESPOSITO ROMA
Ricky Tognazzi, dove eravamo rimasti?
«A una storia che merita di essere raccontata e raccontata ancora, perché non venga mai dimenticata. La storia di un uomo di straordinaria intelligenza che non si arrende e riparte con grinta e coraggio senza darsi mai per vinto». La storia di Enzo Tortora dunque, che diventerà una fiction
per Rai 1 ad autunno. Lei è il protagonista e il regista. Il titolo è appunto «Dove eravamo rimasti?».
«È la frase che Tortora pronunciò quando tornò a condurre Portobello, il 20 febbraio del 1987, al termine dell’assurda vicenda giudiziaria iniziata con il suo arresto nell’83 che lo ha costretto ad anni di carcere prima dell’assoluzione dell’86. La cosa che più mi ha stupito facendo ricerche su di lui è stata la sua tenacia. È stato capace di trasformare un incubo senza fine in un’opportuni-
IL GIORNALISTA FARÀ IL SUO «SERVIZIO PUBBLICO»
«Tutto è nato da un’agenda in cui era segnato un certo Tortona. Condannato da un refuso insomma. È diventato l’emblema di una giustizia ingiusta e per me il suo resta uno dei grandi misteri d’Italia. È tuttora incomprensibile come un uomo di successo possa essere accusato di associazione a delinquere di stampo camorristico solo per il fatto di essere un insospettabile. Ho voluto raccontare questa storia perché nessuno scordi. Mio nipote mi ha chiesto se interpretavo Max Tortora dei Cesaroni, capite bene che la memoria è corta... Invece va premiato il suo coraggio, quello che lo ha portato a cercare il confronto con la giustizia anche quando avrebbe potuto godere dell’immunità parlamentare. Basta leggere i giornali per capire che adesso accade esattamente l’inverso». Cosa le ricorda Portobello?
L’arresto di Tortora il 17 giugno 1983 in un’operazione anticamorra ANSA
«È stata la madre di tutte le trasmissioni della tv generalista moderna. Per me ragazzo quel programma segnava l’inizio di weekend familiari, passati a Velletri con mio padre e i miei fratelli, giocando a carte o a Subbuteo. Belle immagini». © RIPRODUZIONE RISERVATA
le Foto
L’annuncio di Mentana «Santoro ha firmato Dall’autunno è a La7»
A
L’EREDITÀ DI DALLA AI PARENTI
S Non c’è nessun testamento Lucio Dalla (nella foto Ansa) non ha lasciato testamento e i cinque eredi diretti, tutti parenti, hanno accettato di condividere l’eredità lasciata dal cantautore bolognese scomparso per un infarto il 1˚ marzo a 68 anni. Lo si è appreso a margine della curatela dei beni da parte del commercialista Massimo Gambini terminata ieri. Da adesso gli eredi potranno, se vogliono, costituire una Fondazione dedicata a Dalla. Al giovane Marco Alemanno, il 32enne compagno di vita del cantante bolognese, non spetta quindi nulla
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
drea Casiraghi, che sposerà l’ereditiera Tatiana Santo Do mingo. La principessa Carolina di Monaco ha annunciato ieri il fidanzamento ufficiale del 28enne primogenito con la coetanea brasiliana: la cerimo nia sarà nel 2013 anche se non c’è ancora una data precisa.
il più pagato
Cruise al top Senza Katie si consola... con i dollari Tu chiamale se vuoi consolazioni. La vita privata potrà pure andare in frantumi e gli anni galoppare via, ma tale Tom Cruise da Syracuse, stato di New York, ha più di un motivo per tirarsi su. A fare il conto, sono 75 milioni come i dollari che la star americana fresca di divorzio con la terza moglie, Katie Holmes, ha guadagnato tra maggio 2011 e maggio di quest’anno. Il dato l’ha fornito Forbes che sulla materia è come l’oracolo di Delfi: per la rivista Usa di economia e finanza è lui la star più pagata di Hollywood. Ha doppiato colleghi illustri come Leonardo DiCaprio e Adam Sandler, secondi con 37 milioni in tasca nello stesso periodo. Alla base dell’exploit di Cruise c’è il boom di Mission Impossible - Protocollo fantasma che ha incassato oltre 700 milioni di dollari. Non bastasse, la Paramount ha pubblicato il primo trailer del suo nuovo film, Jack Reacher, che arriva al cinema il 28 dicembre: almeno la carriera procede col vento in poppa. Sette e denari Ci sarebbe da (ri)
festeggiare visto che Tom martedì ha compiuto uno di quei compleanni che non si dimenticano: 50 anni, mezzo secolo di successoni, da Top Gun fino all’ultimo Rock of Ages che da noi ancora è in sala. In realtà, le turbolenze private hanno tolto la voglia di spegnere le candeline in pubblico: la settimana scorsa Katie Holmes ha chiesto il divorzio dopo sei anni e preteso l’affidamento esclusivo della figlia Suri. Raccontano che all’origine ci sia sempre Scientology, la religione-setta che ha ingoiato la vita di Cruise: pare che l’attore avrebbe voluto che la figlia diventasse membro di «Sea Org», gruppo giovanile che avvia i bimbi a diventare ferventi discepoli, contro il parere della moglie. Tom ha una certa abitudine alle carte bollate visto l’addio nel 1990 a Mimi Rogers e quello più glamour del 2001 a Nicole Kidman. E, mentre i bookmaker scommettono che farà poker con Charlize Theron, è il caso che Cruise apra la cassaforte: alla 33enne Holmes spettano 15 milioni, più una villona a Beverly Hills da 35. Con 275 milioni guadagnati in carriera e l’ultimo Forbes sul comodino, si sopporta anche questo. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Michele Santoro, 61 anni, salernitano, ha lasciato la Rai nel 2011 ANSA «Poco fa Michele Santoro ha firmato con La7. La prossima stagione quindi Servizio Pubblico andrà in onda sulla nostra rete». Così ieri Enrico Mentana, direttore del Tg di La7, ha annunciato a sorpresa il «colpo» televisivo chiudendo l’edizione serale del suo telegiornale. Santoro, che era stato scaricato dalla Rai l’anno scorso ed era già stato molto vicino all’emittente di Telecom, porterà, appunto,
«Servizio Pubblico» la trasmis sione andata in onda con suc cesso nella stagione tv appena conclusa su Sky, televisioni locali e Internet. Secondo le prime indiscrezioni, pare che il 61enne giornalista salernitano si alternerà con «Piazzapulita», il talk show del suo allievo Corrado Formigli. Oggi a Mila no La7 annuncerà tutte le altre novità del palinsesto autunnale e Santoro sarà con tutta proba bilità la guest star della serata.
Grande Sonya: che fatica mangiare 45 hot dog Festa dell’Indipendenza fa rima con scorpacciata di hot dog. Ieri, 4 luglio, a Coney Island, non lontano da Manhattan, c’è stata la tradizionale gara di divoratori di hot dog della catena di fast food Nathan’s. Nella gara femminile, ha vinto Sonya «la Vedova Nera» Thomas, che ha ingurgitato la bellezza di 45 panini con il wurstel in appena dieci minuti: la 44enne americana di origine coreana,
famosissima per le grandi capacità «mangerecce», ha anche stabilito il nuovo record mondiale, non senza soffrire (come dimostrano le due foto qui sopra). Nel torneo maschile, ha vinto per la sesta volta di fila Joey Chestnut, che ha divorato 68 hot dog, firmando anche lui la migliore prestazione di sempre. Lo «Squalo» ha staccato di 10 panini il secondo arrivato, e ha vinto 10 mila dollari
Katie Holmes e Tom Cruise: hanno divorziato dopo 6 anni LAPRESSE
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI 24/8 - 22/9
Vergine 6-
23/9 - 22/10
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Bilancia 8
Ariete 7+
Toro 6
Gemelli 7,5
Cancro 6
Leone 6,5
IL MIGLIORE La Luna accresce la vostra credibilità e vi porta dosi cospicue di stima altrui. Potete spuntarla, vincere, quagliare. Con l’ormone che si fa gioioso.
Amici e clienti possono offrirvi serenità e vantaggi in ogni ambito. E lavorare in squadra produce esiti ottimi. Sudombelico stacanovista.
Siete stanchi. Ma non perdete tempo utile, perché gli impegni incalzano e portano al successo. Al contrario della fornicazione, impeditina.
La fortuna arriva, sistema un po’ di cose (nel lavoro e in amore) e poi si mette in disparte a sorvegliarvi. Esagerazioni suine giungono.
Convocate come titolari self control e concentrazione. Lasciando in panchina la cupezza che porta sfighissima. Soldi e sudombelico opachi.
Fareste volentieri colleghi, capi e familiari a fette come gli ananas. Ma lavoro e soldi premiano. Ergo: state su. Mosceria suina.
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Scorpione 5,5
Sagittario 7,5
Capricorno 6,5
Acquario 6,5
Pesci 6-
Luna a little stort. Così rischiate di esibirvi in un vasto campionario di modi di fare da rottweiler ipertesi. No buono. Cauti con lo sport.
Luna, Marte e Urano vi annoverano fra i più fortunati. Così, ogni progetto, impegno, lavoro, gode di un successo super. Sudombelico a festa!
La Luna vi alleggerisce. Di soldi. Occhio dunque alle impulsività. Ma il lavoro arriva e si stabilizza. Il sudombelico si trascina stanco.
Luna ko per l’umore e i rapporti, ma alleata del lavoro e dell’amore. Non fate però in salmì gli zebedei della gente. Scintille suine!
Siete poco socievoli, burberi, pesanti come certi talk show: alleggeritevi. E pazienza se dovete fare da soli. Anche suinamente. Lavoro ni.
ZLATAN IBRAHIMOVIC
Tanti gli impicci, poca la pazienza. Siate programmati e accuratissimi, non solo nel lavoro. Il sudombelico è poco a fuoco: sarà lo stress.
L’attaccante svedese del Milan è nato a Malmoe il 3 ottobre 1981. Ha giocato con Malmoe, Ajax, Juve, Inter e Barcellona
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro ITALIA 1
RETE 4
LA 7
CARTONI DAWSON'S CREEK STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI GOSSIP GIRL LE COSE CHE... MAMMONI - SHORT FRIENDS MERCANTE IN FIERA STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. NEW YORK HUMAN TARGET Film 23.00 THE RING 2 1.05 NIP/TUCK 2.00 SAVING GRACE 2.45 STUDIO APERTO LA GIORNATA
9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 13.50 15.10 16.00 16.15 18.55 19.35 20.30
MONK RICETTE DI FAMIGLIA TG4 CUORE CONTRO... DISTRETTO DI POLIZIA FORUM WOLFF IERI E OGGI IN TV SING SING TG4 TEMPESTA D'AMORE LA SIGNORA IN GIALLO 21.10 IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI 23.50 SOGNANDO ITALIA 0.45 SHE'S SO LOVELY COSÌ CARINA 1.45 TG4 NIGHT NEWS 2.55 PASQUALINO SETTE
9.45 11.10 12.30 13.30 14.05
RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
RAI PARLAMENTO TG1 UNOMATTINA E STATE CON NOI... TG1 VERDETTO FINALE LUCI D'ESTAT TG1 HEARTLAND IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TG1 TECHETECHETÈ SUPERQUARK Documenti 23.35 PREMIO STREGA 0.30 TG1 - NOTTE 1.00 CHE TEMPO FA 1.05 SOTTOVOCE 1.35 RAI EDUCATIONAL
7.30 10.40 11.25 13.00 14.00 15.30 16.15 17.00 17.50 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05
CARTONI TG2 INSIEME ESTATE IL NOSTRO AMICO... TG2 SENZA TRACCIA GUARDIA COSTIERA THE GOOD WIFE ONE TREE HILL TG 2 FLASH L.I.S. TG2 COLD CASE GHOST WHISPERER TG2 PRIVATE PRACTICE Telefilm 22.40 BROTHERS & SISTERS 23.25 TG2 23.40 RAI 150 ANNI FRATELLI D'ITALIA
8.00 9.35 10.35 11.10 12.15 13.10 14.00 14.55 17.30 18.00 19.00 20.10 20.35 21.05
IL ROMANZO DELLA... LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 COMINCIAMO BENE LA STRADA PER... TGR - TG3 TOUR DE FRANCE TOUR REPLAY GEOMAGAZINE 2012 TG3 - TGR - BLOB COTTI E MANGIATI UN POSTO AL SOLE SULLE TRACCE DEL CRIMINE 23.05 TG REGIONE 23.10 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.45 ALAIN DELON, FACCIA D'ANGELO
8.00 8.35
Film sul Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.50 IL RITO PREMIUM CINEMA 15.50 LA VENDETTA DI HALLOWEEN PREMIUM CINEMA 16.30 SEX AND THE CITY 2 MYA 17.25 L'ULTIMO DEI TEMPLARI PREMIUM CINEMA 19.10 THE YARDS PREMIUM CINEMA 21.15 STAR TREK: GENERATIONS STEEL 21.15 AMERICAN GANGSTER PREMIUM CINEMA 22.20 CAMOUFLAGE PROFESSIONE DETECTIVE JOI
BASEBALL
SNOOKER: 6 RED WORLD CHAMPIONSHIP
20.00 CHICAGO WHITE SOX TEXAS RANGERS
Dalla Thailandia Eurosport
7.35 8.00 10.10 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 17.15 18.00 18.50 20.00 20.30 21.20
MLB ESPN America
20.50 NOVARA - BOLOGNA
CLEVELAND INDIANS TAMPA BAY RAYS MLB ESPN America
9.00
Eltsin Cup. Torneo femminile SportItalia 2
Quinta tappa. Rouen-Saint Quentin Rai Sport 2, Eurosport
15.00 TOUR DE FRANCE Quinta tappa. Rouen-Saint Quentin Rai 3
TENNIS 14.00 WIMBLEDON Sky Wimbledon 1, Sky 3D
VOLLEY 11.00 POLONIA - BRASILE Eltsin Cup. Torneo femminile SportItalia 2
15
31
ANCONA
21
29
AOSTA
17
23
BARI
23
31
BOLOGNA
21
34
Legenda CIELO
VENTI
CAGLIARI
17
28
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
16
30
Moderati
CATANIA
20
29
FIRENZE
17
32
Trento Aosta 16 21
Torino 17 22
19 26
Milano
Venezia
19 26
ROMA
NAPOLI
22
31
18 33
Agitati
Il sole oggi MILANO
ROMA
POTENZA
17
29
REGGIO CALABRIA
24
30
ROMA
21
30
TORINO
19
26
16
33
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
5:40
21:14
5:40
20:48
23
32
VENEZIA
22
30
RUGBY: AUSTRALIA - GALLES
2.30
World Series. Da Nurburgring, Germania
15.20 NUOTO: GRAN FONDO
11.00 BILIARDO: SNOOKER 6 RED WORLD CHAMPIONSHIP
Da Napoli
Dalla Thailandia
Test Match
IL BLOG
Da Telese Terme (Bn)
12.45 CICLISMO: TOUR DE FRANCE
17.15
Quarta tappa. Abbeville-Rouen
17.30 BILIARDO: SNOOKER 6 RED WORLD CHAMPIONSHIP 0.00
Il tennista americano Mardy Fish (nella foto) ha centrato con una battuta una malcapitata giudice di linea a Wimbledon.
Da Helsinki, Finlandia
16.00 ATLETICA: TROFEO CITTÀ DI TELESE
Sicurezza in mare: i consigli di Genoni arrivano in video
PESCA SPORTIVA: CAMPIONATO ITALIANO CON LA MOSCA Da Rimini
Il pluriprimatista mondiale Gianluca Genoni nel blog «Senza respiro» spiega alcune regole fondamentali in un video.
18.15 TIRO CON L'ARCO: TARGA PARA-ARCHERY
Dalla Thailandia
Da Bethesda, Stati Uniti
18 32
31
Nebbia
13.00 GOLF: US PGA TOUR
18 31
21
35
Test Match
RAI SPORT 1
CICLISMO: TOUR DE FRANCE
Da Sarzana (Sp)
19.30 POLO: AUDI GOLD CUP
Quinta tappa. Rouen-Saint Quentin
www.gazzetta.it
Da Roma
Domani
Dopodomani
Resta instabile al Nord, specie tra Piemonte e Lombardia come su Triveneto e Romagna, clima più mite. Rovesci diffusi e locali temporali. In Liguria, Emilia e Marche variabilità con qualche piovasco. Ancora sole e caldo altrove.
Nuovo aumento della pressione atmosferica con bel tempo estivo ovunque. Residui banchi nuvolosi solo in prossimità dei rilievi del Nord e sulle pianure del Triveneto. Rari piovaschi sull'arco alpino. Caldo in nuovo aumento sulle pianure.
Ancona
MILANO
16
Da Norisring, Germania
11.30 RUGBY: AUSTRALIA - GALLES
Perugia
25
PERUGIA
10.15 AUTOMOBILISMO: CAMPIONATO DTM
Firenze
29
Mossi
Fish, che servizio! Centra in un occhio la giudice di linea
21 33
17
Neve
Trofeo Pirelli. Da Hungaroring, Ungheria
20 26
20
29
0.10 0.15 0.20
IL VIDEO
Bologna Genova
L'AQUILA
26
23.30
Juve, dopo l’acquisto di Lucio, ora il top player: chi volete tra Van Persie e Suarez? Il 53,7% dei tifosi sceglie l’olandese
21 31
GENOVA
PALERMO
18.55 20.00 20.30 21.10
Juve: i tifosi sicuri Meglio Van Persie rispetto a Suarez
22 32
Molto forti
Calmi
18.00
11.05 ATLETICA: EUROPEI
Instabilità sulla maggior parte del Nord con rovesci e temporali diffusi, specie sulla medio alta Val Padana e in prossimità dei rilievi. Più asciutto su Liguria ed Emilia. Al Centro locali fenomeni tra Marche e Appennino abruzzese. Sole altrove. Trieste
Coperto
Temporali
16.10
COFFEE BREAK TI CI PORTO IO I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 COME UCCIDERE VOSTRA MOGLIE L’ISPETTORE BARNABY I MENÙ DI BENEDETTA CUOCHI E FIAMME TG LA7 IN ONDA JOHNNY STECCHINO Film LA VALIGIA DEI SOGNI TG LA7 TG LA7 SPORT N.Y.P.D.BLUE
AUTOMOBILISMO: CAR RACING
Oggi
Forti
MARI
AUTOMOBILISMO: TROFEO 500 ABARTH
Champions League
Rovesci
Pioggia
PGA European Tour. Da Antrim, Irlanda del Nord
9.30
Champions League
PGA European Tour. Da Parigi, Francia Sky Sport 2
min max
8.35
GOLF: OPEN D'IRLANDA
7.30
15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 21.00 CALCIO: CORINTHIANS BOCA JUNIORS
14.30 ALSTOM OPEN
ALGHERO
EUROSPORT
Amlin Challenge Cup
GOLF
Ieri
RUGBY: BIARRITZ - TOLONE
6.30
11.00 CALCIO: BAYER LEVERKUSEN BARCELLONA
Dalla Thailandia Eurosport 2
A CURA DI
SKY SPORT 2
SKY SPORT 1
CICLISMO 14.00 TOUR DE FRANCE
8.10 10.35 12.25 13.00 13.40 15.00 15.55 16.45 17.10 17.35 18.30 19.00 19.25 21.10
13.00 CUBA - RUSSIA
15.00 SNOOKER: 6 RED WORLD CHAMPIONSHIP
GazzaMeteo
Nuvolo
0.00 1.00 1.30 2.15 3.20
BILIARDO
Campionato Italiano Rai Sport 2
1.00
9.55 11.00 13.00 13.40 14.45 15.45 16.50 18.45 20.00 20.30 21.10
TG5 UN SALTO VERSO LA LIBERTÀ TG5 FORUM TG5 SOAP EXTREME MAKEOVER PARENTHOOD ROSAMUNDE PILCHER IL BRACCIO E... TG5 VELINE QUINTA COLONNA Film RUBICON TG5 - NOTTE VELINE CANTERBURY'S LAW CANTERBURY'S LAW
IL SONDAGGIO
24 29
L’Aquila 15 29
Campobasso
Bari
17 30
23 35
Napoli
Potenza
17 33
15 29
Cagliari
Catanzaro
20 29
19 32
Palermo
Reggio Calabria 22 34
23 34
Catania 23 29
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
5:40
21:14
5:40
20:47
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
19 giu.
26 giu.
4 lug.
11 lug.
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012
TERZO TEMPO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
LETTERE
GazzaFocus
Una serata nel borgo medievale con due numeri uno ai fornelli
I «calciatori-chef» fanno gioco di squadra
«Messi è il talento al servizio dei compagni» MARIO FRONGIA
Metti una sera a cena con il pluristellato Gordon Ramsay e l’ideatore della cucina pop Davide Oldani. Nella splendida cornice di Castel Monastero, borgo medievale vicino a Siena, i due chef cucineranno in una serata evento: Ramsay e Oldani si ritrovano dopo 22 anni. Ramsay, scozzese, giocava nelle giovanili dei Glasgow Rangers, purtroppo esclusi dalla Premier League, e tifa anche per il Chelsea. Tredici stelle Michelin in carriera, serie tv come Hell’s Kitchen, ristoranti in tutto il mondo e una grande passione per il calcio. «Ho preso una botta giocando a Londra per beneficenza — racconta Ramsay — c'erano anche Gattuso e Seedorf. A Wembley ho giocato con lo straordinario Gianfranco Zola. Mangia poco, ma nella vita e col pallone è un dio». Se non avesse fatto il cuoco...
«Avrei fatto il calciatore, ma mi ero infortunato». Più Lampard o Messi?
«Messi è il talento al servizio della squadra».
Qual è la ricetta del successo?
«Mettersi sempre in gioco. A Parigi provavo i ravioli ai crostacei passando ore a modellare impasti di patate. Penso che il talento non coltivato avvizzisca». Gavetta e creatività. Cos'altro?
«L'umiltà di saper imparare dai propri errori. E si deve capire che i tempi a tavola sono cambiati: oggi vince il cuoco che trova equilibrio. Si mangia meno, più leggero, con cibi meno cremosi ma energetici». Se ha amici a casa, che cosa prepara?
«Mia moglie e miei figli mi sbattono fuori: dicono che sono quello che cucina peggio! Comunque, preparerei ravioli all'astice». Chi c'è dietro lo chef che insulta gli allievi e parla come un portuale nei reality tv in 70 Paesi?
«Baggio il mio idolo ma giocavo come Vieri» GABRIELLA MANCINI
Una serata speciale, oggi a Castel Monastero, centro di degustazione e diffusione della cultura enogastronomica toscana, con l’incontro tra Gordon Ramsay e Davide Oldani ai quali si aggiunge il «padrone di casa» Nello Cassese. Oldani, chef del ristorante D’O a Cornaredo, vicino a Milano, tifa Inter e in cucina combina al meglio l’innovazione con la tradizione. Beati i fortunati che assaggeranno le loro delizie. «Sarà emozionante — dice Oldani — perché io e Gordon ci ritroviamo dopo tanto tempo. Avevamo cominciato insieme, giovani, a Londra, nel ristorante Le Gavroche, per me è un piacere e un onore lavorare con lui. Gordon farà un antipasto di crostacei, io un riso e Nello filetto di vitello e dolce». «Io volevo fare il calciatore, ero semiprofessionista nella Rhodense, tra C-1 e C-2. Poi a un torneo scolastico mi sono rotto tibia e perone e mi sono dato alla cucina, il secondo amore».
4
LE RICETTE
«Roberto Baggio, soprattutto dal lato umano. Quando ero infortunato lo era anche lui, lo sentivo vicino. Spesso prendo in mano il suo libro Una porta nel cielo. E da ragazzino in camera avevo il poster di Altobelli. Cercavo di imitarlo, ma ero più vicino a Bobo Vieri: potente, ma senza piede felpato». «Pop nella tradizione. E’ la cucina del levare. Gioco sulla tradizione, ma tolgo il superfluo. Tolti grassi e soffritti il gusto è più digeribile. Mi baso su prodotti di stagione di qualità a un prezzo accessibile». Dimmi che cosa mangi e ti dirò chi sei?
«Sì. Fammi anche vedere come prendi la forchetta e ti dirò chi sei. Se la afferri come un pugnale mi arrabbio». Che cosa darebbe agli azzurri per tirarsi su dopo la finale?
«Sette chili di zucchero a testa». Cesare Prandelli, se fosse un piatto?
«Uno che altrimenti farebbe morire tutti di noia».
«Casoncello con qualche erba. Tradizione bresciana e leggerezza»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il calendario dell’Europeo e il peso della riconoscenza Una premessa: la Spagna ha meritato la vittoria dimostrandosi più brava, più forte e più brillante. Detto questo mi sembra giusto sottolineare l'assurdità del calendario che ha previsto due semifinali con una squadra che ha riposato due giorni in meno dell'avversaria. Bastava poco per rendere più equanime il trattamento per le due finaliste. Monsieur Platini pensa di far disputare l’Europeo del 2020 in venti città di Paesi diversi. L'idea è suggestiva. Spero che non preveda la finale di domenica a Madrid tra una semifinalista che gioca il mercoledì a Lisbona e un'altra il giovedì a Mosca... Attilio Cattaneo
E' vero che l'organizzazione va affinata per evitare vantaggi e svantaggi in un torneo così importante e difficile. Comunque non abbiamo la controprova di un esito diverso con condizioni diverse. Io credo che la superiorità della Spagna, in questi ultimi anni, è palese anche se il risultato finale, determinato da molti fattori, è oggettivamente pesante. Nulla toglie alla bravura della squadra di Prandelli né si può rimproverare al c.t. di non aver sostituito quattro-cinque giocatori molto stanchi. Ricordate cosa accade nel 1970 al Mondiale del Messico? L'Italia disputò anche in quella occasione una storica semifinale con la Germania, vincendo 4-3 alla fine dei tempi supplementari. Gli azzurri erano distrutti dalla fatica e furono travolti da un grande Brasile per 4-1. Molti rimproverarono Valcareggi per non aver schierato gente più fresca. Ma come poteva lasciar fuori gli eroi di quella partita?
Super Spagna e Vittorio Pozzo Noi italiani abbiamo l'abitudine di esaltare le imprese degli altri Paesi quasi dimenticando le nostre. Grandi elogi per la Spagna tre volte campione, ma vorrei ricordare che nel 1934-36-38, con Vittorio Pozzo c.t. azzurro, l'Italia vinse due Mondiali e una Olimpiade. Chi è riuscito a eguagliare questa grande impresa della quale nessuno parla? Emilio Braghiroli
Nessuno ha eguagliato il triplete realizzato dalla squadra di Pozzo (cui va aggiunta la Coppa Internazionale, lontana parente dell’Europeo, vinta nel 1935) ma è specioso parlare dei nostri trofei quando vincono gli altri. Non è elegante e sembra quasi di voler distrarre l'attenzione da un'impresa di notevole spessore. Tra l'altro la Spagna potrebbe anche vincere l'oro nel calcio alle Olimpiadi e così aggiungerebbe un altro alloro a quelli già conquistati.
Come possiamo essere credibili a livello mondiale se dopo un sonoro 4-0 si accampa la scusa: eravamo stanchi? Daniele Mosconi
4
LE RICETTE
La sua cucina è...
Tra i cavalli di battaglia di Ramsay i ravioli di pasta fresca con scampi e pomodori «peretto» bio conditi con olio verde al basilico. Un piatto che consiglia prima di una partita perché ricco di carboidrati e leggero
A CURA DI ANTONIO DI ROSA Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it
La sconfitta e l’onestà
In comune avete la passione per il calcio.
Il suo esempio?
Per lei l’Italia è una seconda patria...
«Lavoro in esclusiva al Forte Village, in Sardegna, e a Castel Monastero, cucina basata su qualità e fantasia».
Davide Oldani, 43 anni, milanese e tifoso interista
DAVIDE OLDANI
Gordon Ramsey, 46 anni, scozzese, protagonista in tv
GORDON RAMSAY
Ramsay, un passato nei Rangers, e l’interista Oldani che è arrivato fino alla C1, hanno cominciato a cucinare insieme a Londra. Stasera si esibiscono a Castel Monastero
Bianco e Nero
La sua specialità è la cipolla caramellata ma c’è anche la parmigiana caramellata particolarmente gradita alla cena di Natale dell’Inter. Un altro piatto famoso di Oldani è zafferano e riso alla milanese D’O, con lo zafferano cotto a parte
Devo dirle che mai come in questa occasione ci siamo comportati con assoluta onestà. Ha cominciato Prandelli ammettendo che la superiorità della Spagna era stata schiacciante. A domanda specifica dei cronisti ha detto che la fatica ha svolto un ruolo. Ma nessun giocatore si è nascosto dietro la stanchezza. Per la prima volta, dopo una sconfitta, abbiamo assunto un atteggiamento corretto e sportivo. Un'Italia brava e con stile.
I molti meriti della Nazionale I complimenti agli azzurri vorrei farli ugualmente an-
che senza la vittoria finale contro la Spagna. E' facile applaudire e urlare dopo una vittoria. Invece dobbiamo far sentire la nostra vicinanza a una squadra che è partita per gli Europei inseguita da polemiche sul calcioscommesse, da critiche anche ingenerose. Il commissario tecnico Prandelli ha lanciato anche alcuni giovani rischiando in prima persona. Poi ha preso Mario Balotelli sotto la sua ala e ha creduto in lui quando tutti lo definivano una testa calda. E il giocatore lo ha ripagato con prestazioni importanti e gol bellissimi. Il vero Balotelli è quel bravo ragazzo che ha abbracciato e baciato la mamma. Non siamo solo il Paese di Tangentopoli e della mafia, abbiamo dimostrato di avere orgoglio e gli attributi per far bene. Solo la Nazionale unisce l'Italia. Fabio Becchetti
E' vero, in un Paese diviso su tutto, lo sport compie il miracolo di unire tutti attorno a una squadra di calcio, cioè la Nazionale. Questo significa che dobbiamo trovare altri valori che possano far convergere gli italiani. Il calcio, da solo, non basta a unificare una Nazione. Ci vuole ben altro.
Pirlo e i dolori di un interista Sono un tifoso dell'Inter. Tutti dicono che il Milan ha fatto un errore a cedere Pirlo alla Juventus, ma almeno loro se lo sono goduto per dieci anni. Il disastro vero lo ha fatto la Beneamata che ha ceduto il genio al Milan come ha fatto con Seedorf e altri giocatori importanti. Che ne pensate? Roberto Mazzola
L'Inter non ha avuto pazienza. Un giovane non esplode subito. Se ha qualità è necessario aspettare qualche anno. L'Inter non lo ha fatto e anche altre società si comportano spesso allo stesso modo con i risultati che vediamo. I giovani devono maturare. Non si cedono ma si lanciano come fanno le squadre spagnole, soprattutto il Barcellona.
44
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012