Gazzetta dello Sport 05/08/2012 | SAS

Page 1


2

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 TIRO A VOLO

4

I NOSTRI ORI ROSA PIÙ GIOVANI

oltre il sisma La ragazza di Crevalcore ha sofferto per il terremoto e ieri si è regalata un sogno

S Elena Gigli Pallanuoto 19 anni e 48 giorni Oro con il Setterosa ai Giochi di Atene

S Federica Pellegrini Nuoto 20 anni e 8 giorni Oro nei 200 stile libero a Pechino 2008

S Ondina Valla Atletica 20 anni e 78 giorni Oro negli 80 metri ostacoli ai Giochi di Berlino 1936

S Jessica Rossi Tiro a volo 20 anni e 210 giorni Oro nella fossa olimpica ai Giochi di Londra 2012

A I V A L A I L I M E

Jessica! Abbiamo la ragazza infallibile

A 20 anni, la Rossi domina nella fossa: su 100 tiri sbaglia un solo piattello. Meraviglioso DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci LONDRA

Così piccola e fragile. E intanto così forte, determinata e sicura, un giorno di pioggia e sole, vento e stupore, Jessica Rossi firma l’oro olimpico della fossa, la specialità regina del tiro a volo, sbagliando appena un piattello su 100 e siglando due record del mondo e uno olimpionico. Tutto questo a 20 anni appena, da fenomeno assoluto, come Boris Becker che sbanca Wimbledon a 17, annullando la categoria juniores. Con la forza dei campioni, la semplicità, e con le qualità della sua famiglia e della sua terra, l’Emilia, che si piega ma non si spezza nemmeno davanti al terremoto. Anzi, che rifiuta gli aiuti a beneficio dei più disastrati, in

attesa di un domani migliore, si accomoda in roulotte e non si lamenta, non urla. Piuttosto lavora con maggior lena la terra di Crevalcore, la ravviva, riassesta le cose, ricostruisce con le proprie mani. Gente comune, quella migliore di un’Italia che per fortuna esiste ancora, ma si vede troppo poco. Gente che si chiama Rossi, come il signor Rossi, ma anche come Paolo (Il calcio), Valentino (La moto), Antonio (La canoa) e ora Jessica (Il tiro) che soppianta dal suo mondo l’altro Rossi, il presidente federale, Luciano, salvandone però le coronarie dopo l’Olimpiade sbagliata da skeet e double trap, solitamente generosi. Perfezione Le guardi da dietro, le atlete del tiro, e le vedi donne, certo, pur infagottate da pantaloni e bluse e porta-cartucce e

asciugamani, tutte col cappellino a trattenere e nascondere i capelli. Ma le vedi più spesso ben in carne, per poter alzare e abbassare decine e decine di volte il fucile che pesa 4 chili, e per mantenere l’equilibrio a dispetto del rinculo. Jessica, però, è diversa: è la più esile e la più giovane, ma non paga dazio, è esordiente ai Giochi, ma è anche la più attesa dopo aver vinto Europei, Mondiali e finale di coppa del Mondo. Con un’aurea che la esclude da rumori e tensioni, paure e distrazioni. E, soprattutto, errori delle avversarie, appena a un metro. Jessica imbraccia il fucile e lo fa diventare un tutt’uno con quelle braccine e quelle gambine di un fenomeno di 1.68 per 55 chili. Prima serie di qualificazione alle 9 del mattino e butta giù 25 piattelli su 25, seconda serie alle 11.30, e piazza un altro 25/25, terza serie, alle 13.30, uguale, altro 25/25. Metodica, uguale, precisa, glaciale: imbraccia, mira, chiama «pull», fissa il punto esatto d’uscita, e solo quello, non immagina se il missile a 125 all’ora le schizzerà in cielo verso destra, sinistra o in centro, se sarà più alto, più basso o più dritto, secondo i 9 schemi che si alternano nel-


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

3

4

GLI ALTRI ROSSI

S Antonio CANOA 3 ori olimpici

S Paolo CALCIO Mondiale 1982

S Valentino MOTO 9 titoli mondiali

O R O ’ L DEL le 5 pedane. Jessica è a Londra in missione, ha deciso che spara quasi sempre di prima canna (senza dover rimediare col secondo colpo), e così è la più sicura nella finale a 6 dove arriva alle 15 col record mondiale di 75 piattelli su 75. Magia Jessica guarda il tabellone, sorride un attimo, ma riabbassa subito lo sguardo e torna ad estraniarsi col cittì Albano Pera, che l’ha allevata, e lo staff della federazione più organizzata. Jessica sa benissimo che cos’è il Royal Artillery Barracks: alla preolimpica di aprile, mentre i colle-

AI PIEDI DEL PODIO

Perilli (San Marino) 4a allo spareggio Alessandra Perilli è finita 4ª per un piattello nello spareggio a 3 per l’argento. E’ il miglior piazzamento olimpico per San Marino (Francesco Nanni era stato 5˚ a Los Angeles ’84 nella carabina a terra 50 m). Ma la medaglia ancora non c’è...

ghi D’Aniello e Di Spigno bruciavano energie psicofisiche battendo tutti, lei studiava luce, angolazioni, vento e trappole: a cominciare da quello sfondo insolito, una rete verde alta una cinquantina di metri, che filtra però i capricci del cielo di Londra e gioca con occhi e riflessi dei cecchini olimpici. Jessica esegue la lezione alla scuola della pedana, come quel bravo studente di Ragioneria che non è voluta essere: «Ero preparata, perché aver paura? Alla fine si contano i piattelli». Così il suo fucile, sovrapposto, li butta giù tutti, mentre le avversarie sbagliano, e tanto: la slovacca Stefecekova (che bisserà dopo shoot-off l’argento di Pechino 2008), la francese Reau (poi bronzo), la speranza di San Marino, Perilli, l’australiana Balogh (oro di Atene 2004), la temibile spagnola Galvez. Jessica invece allunga: dai 2 colpi al via della finale, arriva a 5 in una cavalcata trionfale, fa il primo ed unico errore al 17 - che «òòòhhh» di stupore fa la tribuna? -, ma al 21 è tanto avanti che è irraggiungibile. Così, prima sorride tutta - finalmente -, e carica anche il pugnetto, poi fa il record di 99/100, e riporta in Italia l’oro olimpico nella fossa dopo Luciano Giovannetti a Los Angeles ’84, prima azzurra d’oro della specialità (seconda dopo lo skeet della Cainero a Pechino 2008). E sembra all’inizio: «Riparto da qui». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Volevo l’Olimpiade laBussola Questa medaglia OGGI è per la mia gente» Maratona, tennis e... Viviani LE PRIME FINALI

Rossi «Mi addormentavo con questa immagine

ogni sera. E’ come vivessi una scena già vista» DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO ORIANI LONDRA

Dolce e gelida. Gli occhi di Jessica Rossi ti incantano ma non ti raccontano chi è, perlomeno quando ha la carabina in mano. Sono le parole a farti capire perché non sbaglia mai, perché ogni volta che alza la canna spacca in due il piattello senza tremare. Tenera e spietata. Si emoziona «ma solo quando vedo vincere gli altri». Nemmeno sul podio, quando suonano l’inno. «Sono fatta così. Da chi ho preso? Papà e mamma dicono non da loro, mi devo fidare». Decisa Stringe tra le mani la medaglia. «L’anno scorso mi sono resa conto che mi mancavano la finale di Coppa del Mondo e l’Olimpiade, così ho deciso di vincerle». Come se fosse qualcosa che vai e compri al supermercato. «Ovvio, mi sono allenata e ce l’ho fatta». Piccola — non diteglielo sennò si arrabbia — ma con le idee chiare. «E’ una sensazione bellissima, un sogno. Una giornata perfetta? Quasi, la finale meno, ho sbagliato un piattello (l’unico su 100... ndr.), ma va benissimo così». Fredda al punto da essersi fatta un pisolino di 20 minuti prima dell’ultima serie. «Tra un colpo e l’altro penso solo al prossimo piattello, al gesto tecnico». Casa Squilla il telefono del presidente federale, sono papà Ivano e mamma

Monica dalla sua Crevalcore. Jessica nemmeno sa che due giorni fa sono rientrati in casa dopo aver vissuto mesi in roulotte per il terremoto. «Fortunatamente, essendo in campagna, hanno evitato di andare in tendopoli. Questa medaglia è anche per la gente della mia Emilia». «Oh, sono io!» dice al padre che «pensava fossi il presidente». E poi alla mamma: «Dai che sono coi giornalisti. Adesso sanno tutti che ti chiamo Minki». Ma il perché non lo svela. Poi parla della gara: «Un successo che aspettavo, perché ho lavorato tanto per arrivare qui. Mi addormentavo con l’immagine di questa vittoria. Quindi mi pare di vivere una scena già vista. L’unica differenza siete voi dei media, così tanti, non sono abituata, negli altri 4 anni non ci siete mai». Il tiro l’ha nel sangue: «Ho iniziato a 7-8 anni, papà mi lanciava dei piccoli piattelli. La prima volta ne ho presi due con due colpi. Da qualche parte era scritto che finisse così». Ha vinto tutto a 20 anni, e adesso? «Non penso che l’oro mi cambi la vita, quella continua, questo momento finirà, anche se la medaglia resta. C’è da pensare al futuro». L’unico bersaglio che ha fallito è quello scolastico: «Nota dolente, ma non c’entravo niente con la ragioneria e ho scelto il tiro». E la popolarità? «Un po’ mi spaventa, vedremo di vivere bene anche quella. Ora spero mi riconoscano». E gli occhi si illuminano. Ma hanno riflessi d’oro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Via con la maratona femminile alle ore 12: ci saranno anche le nostre Console, Incerti e Straneo. Alle 13 virata sul tennis: Federer Murray per l’oro, Un azzurro sul podio potremmo vederlo nell’omnium: alle 19.16 l’ultima prova, Viviani ora è secondo.

NOTTE DA SOGNO

Tania, i fiorettisti e poi i 100 Serata ricca: alle 20 Tania Cagnotto cerca la prima medaglia olimpica nel trampolino 3 metri. Poi fari sui fiorettisti azzurri, tra i favoriti nella prova a squadre. Che notte con i 100 metri (22.50) e il pugile Russo (23.15): se batte Larduet Gomez podio sicuro.

DOMANI CARABINA 3 POSIZIONI E FOSSA

Tiro, doppio sogno italiano L’Italia del tiro sogna ancora: Campriani, 2˚ nella carabina 10 metri, è in gara nella carabina 3 posizioni (qualificazioni ore 10, finale 14.45); nella fossa (finale alle 17) tocca a Fabbrizi, campione del mondo, e Pellielo, a medaglia da 3 Olimpiadi di fila.

GINNASTICA ARTISTICA

Anelli: Morandi tra i favoriti Una medaglia all’Italia potrebbe regalarla pure la ginnastica artistica: Matteo Morandi, secondo miglior punteggio nelle qualificazioni agli anelli, è tra i favoriti. Finale ad otto alle ore 15. In serata (ore 20) fari sull’asta femminile con la Isinbayeva.


4

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 TIRO A VOLO

«Jessica, una persona e un’atleta favolosa» Il c.t. Albano Pera fa l’elogio della neo-olimpionica Rossi «Non mi ha sorpreso: la sua forza è la voglia di arrivare» prezzata: era attentissima quando dicevo le cose e cercava subito di metterle in pratica. Credo di averle dato una buona mano per arrivare dove siamo arrivati oggi. Capacità di concentrazione e voglia di arrivare sono la sua forza».

DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI LONDRA

«Persona strepitosa, tiratrice ancora di più. Nel modo di sparare mi somiglia un po’, e si vede. Nel fisico no: lei è decisamente più attraente, più sexy. Sorpreso? Ha fatto un risultato stratosferico, ma poteva farlo. La qualità migliore? La determinazione, la forza, la tecnica». Pomeriggio di un giorno storico, Johnny Pellielo interrompe gli allenamenti per la fossa olimpica di oggi e domani, ed abbraccia la nuova regina della specialità. Fan di Johnny Che, d’un tratto, si

scioglie, e, da Jessica Rossi, torna la ventenne sorridente che ammira proprio Pellielo e, per inseguire lo stesso sogno olimpico, è emigrata da un anno e mezzo a Ponso (Pd), col fidanzato-tiratore, per allenarsi al campo-replica del Royal Artillery Barracks olimpico costruito dalla federazione con identica macchina lancia-piattelli, e anche sfondo simile. Quella che esalta il tiro a volo, ma non è mai andata a caccia ed ha come migliore amico il coniglio scuro, Cocco («L’ho anche allattato»). Quella che - l’avremmo voluta vedere nel 2009, ad appena 17 anni,

Albano Pera, argento nel double trap ad Atlanta 96, e Jessica Rossi ANSA

non poteva portare in giro il fucile da sola perché non aveva il porto d’armi. Quella che pende dalle labbra di Albano Pera (argento olimpico double trap ad Atlanta ’96), «papà» e allenatore coi fiocchi: «Ve l’ho tenuta nascosta perché so che cosa vuol dire un’Olimpiade. Non mi ha sorpreso: stava sparando benissimo, è una seria, molto più grande della sua età, si impegna, sa cosa vuole, lotta e lavora. Appena l’ho vista, a 14 anni, nelle giovanili, l’ho subito ap-

«

L’ho tenuta nascosta, ma non c’è da stupirsi, è molto più grande della sua età

Pubblico Il numero 1 del tiro italiano, Luciano Rossi, abbraccia Jessica come una figlia, anche se la tiratrice che alza il fucile con due mani perché non ha forza non è una parente: «Non ha vinto, ha stravinto, è un risultato straordinario, una doppia gioia nel cuore. Il tiro a volo sembrava quasi in ginocchio, invece sorprendiamo il mondo e diamo una lezione con una donna, e con un’atleta ideale. E’ una doppia conquista italiana». Il coach mentale, Roberto Re (segue anche le azzurre del beach volley), confessa di aver spedito due giorni prima un sms al fidanzato di Jessica, Mauro: «Record del mondo e oro». Possibile? «Il lavoro paga sempre ed facilissimo lavorare con Jessica, lei fa le cose: ho seguito tanti atleti, pochi erano così centrati sugli obiettivi. Il record non era fondamentale, ma volevamo che la mente fosse settata al massimo livello possibile». La conferma sta in quel magico 99/100. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4

I NUMERI

9

Gli ori olimpici nella storia italiana del tiro a volo. Il primo è stato Galliano Rossini a Melbourne ’56. Prima di Jessica l’ultima olimpionica italiana è stata Chiara Cainero nello skeet a Pechino 2008

7

Argenti gli ultimi due a Pechino 2008 con Giovanni Pellielo nel trap e Francesco D’Aniello nel Double trap

8

Bronzi L’Italia non sale sul gradino più basso da Sydney 2000 con Giovanni Pellielo nella fossa

FIDANZATO L’AZZURRO DE FILIPPIS

«Comanda lei ma siamo armati tutti e due...» «In gara è fredda, nella vita no. E’ legatissima alla sua Emilia» LONDRA

Lo ha colpito al cuore. Mauro De Filippis, 32 anni, anche lui nazionale di fossa, si mangia Jessica con gli occhi. La cerca, la aspetta, finalmente la trova. Sono la coppia più bella del tiro. «Una storia nata in Texas nel 2006 — racconta il tarantino — in Coppa del Mondo. La vedevo in pedana che soffriva, era piccolissima. Non avrei mai pensato che sarebbe diventata la cosa più bella della mia vita. Siamo stati solo compagni di squadra per un po’ di tempo, poi tre anni fa le cose sono cambiate. Viviamo assieme da gennaio». E, dice lei, con i soldi dell’oro compreranno casa. Tenere botta Mauro racconta Jessica: «E’ molto

legata all’Italia, ancora di più alla sua terra. Alla cerimonia d’apertura continuava a ripetermi che le spiaceva non indossare un logo che ricordasse l’Emilia, per far capire che era vicina alle popolazioni terremotate. Gente che, come dice lei, tiene sempre botta. La felicità della medaglia è legata tantissimo a questo discorso, e fa capire che tipo di persona è». E ancora: «Non ditele che il tiro è uno sport per maschi, si arrabbia, ed è armata... In gara è freddissima, nella vita privata l’esatto contrario. I sabati sera senza andare a ballare, le rinunce, non le vive come fatica. Cosa le dico prima della gara? Che sa già tutto lei». Vero, come è vero che Mauro è conscio di chi porti i pantaloni in casa: «Comandano sempre le donne — scherza —. Diciamo che spesso mi concede l’illusione di poter scegliere... Ma il vantaggio è che siamo armati entrambi. Lontano dalla pedana siamo ragazzi normali, ci piace leggere, ascoltare musica. Lei adora Alessandra Amoroso. Sesso al Villaggio? Sono arrivato ieri ed era chiuso, quindi...». m.o.


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

5

LONDRA 2012 TIRO A VOLO 1

2

3

1 Ivan Rossi, 44 anni, festeggia l’oro della figlia Jessica a Crevalcore, paese di 13.700 abitanti a 30 km da Bologna, colpito dal terremoto di due mesi fa: indossa una maglietta azzurra con il nome dell’olimpionica in tricolore e la sagoma di una ragazza che spara 2 Eccolo con la moglie Monica, 41 anni, felici in piscina 3 Ivan spara con il primo fucile della figlia, un Magnum 36/410 a doppia canna SCHICCHI

«I Rossi non s’arrendono Nemmeno al terremoto» Il papà fa festa a Crevalcore: «Siamo sfollati ma la nostra azienda va avanti. Jessica ha vinto perché è una gran testona» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI CREVALCORE (Bo)

Risalendo dalla piscinetta allestita per battere la calura, dove lo hanno gettato di peso gli amici per festeggiare, Ivan Rossi svela il segreto della figlia olimpionica con una frase ad effetto: «Jessica ha vinto la medaglia d’oro perché è una grande testona». Papà Ivan, 44 anni, fa l’agricoltore al Pascolone Srl, un’azienda agricola di 180 ettari che si occupa di allevamento di bovini e produzione di cereali, ma sembra un rocker coi capelli lunghi curati e gli occhi di ghiaccio. Ripensa alle sue parole e le precisa meglio: «Mia figlia fin da bambina ha sempre avuto un carattere forte e volitivo. Davanti ad un obiettivo che vuole raggiungere sa isolarsi da tutto e da tutti, non ascolta nessuno, solo se stessa. È brava a dominare i pensieri, la sua rabbia è sempre positiva. Ha sbagliato un piattello perché è un essere

umano ma gli ultimi cinque li ha colpiti ad occhi chiusi: sapeva dove andavano a finire. Venerdì sera il nostro ultimo contatto è stato un sms. Le ho fatto in bocca al lupo, lei ha risposto "Crepi". Eravamo entrambi tranquilli. Jessica più del solito. Dopo la qualificazione, col 75/75 per me era già nella storia. Il suo triplete: record olimpico, record mondiale e medaglia d’oro è la conseguenza della forza ha dentro. In un certo senso ha recepito quello che oggi insegnano i motivatori per avere successo, e cioè è diventata una grande testona». Promessa Sul confine della Bas-

sa bolognese colpito dal terremoto di due mesi fa dove la tendopoli per fortuna conta ormai solo un centinaio di ospiti, arriva l’eco dell’Olimpiade a movimentare un sabato di grande caldo a 38 gradi. A Crevalcore, il comune a 30 km dal capoluogo emiliano che ha dato i natali a Gigi Simoni e Gianluca Luppi, tutti attendono i botti vin-

centi di Jessica Rossi. I genitori hanno allestito un’agape festiva radunando i parenti e gli amici più stretti, in tutto quasi un centinaio. Ivan e mamma Monica, 41 anni, indossano una t-shirt azzurra con la scritta tricolore «Jessica» e la silhouette di una ragazza col fucile. Anche Monica con la primogenita Luana finiscono a bagno quando alle 16.28 il boato di tutti saluta il centro del 95˚ piattello che vale l’oro. «Non vogliamo mescolare il terremoto con l’Olimpiade — dice orgoglioso Ivan —, siamo sfollati ma non ci siamo mai accampati rimanendo sempre attivi nella nostra azienda. Proprio l’altro ieri abbiamo finito di risanare la casa colpita dal sisma, una promessa che avevo fatto a Jessica alla partenza per Londra: non volevamo che salendo in pedana fosse condizionata dalla nostra situazione». Fucilino «Tutto è nato nell’in-

verno del 2001. Jessica aveva 9 anni quando imbracciò un fu-

«A nove anni imbracciò il mio fucile e colpì due dischetti che avevo lanciato» La mamma: «Mai sparato, ho preso il porto d’armi per accompagnarla a tirare da piccola» cilino che tenevo per cacciare i piccoli volatili, colpendo due dischetti che avevo lanciato in aria. Da quel momento insieme abbiamo cominciato a praticare il tiro a volo. Oggi lei è un’olimpionica mentre io per tutti sono un ex tiratore, invero la scorsa settimana ho vinto il campionato italiano di fossa universale calibro 20 con 99/100» sorride ancora Ivan imbracciando la prima arma di Jessica, un modello Ma-

gnum 36/410 a doppia canna. «Jessica ci ha fatto passare tanti inverni al freddo per uscire a tirare — rammenta Paolo Nicoli, amico di famiglia —. Lei si esercitava sempre, io ed Ivan in coppia lanciavamo piccoli piattelli da 5 cm di diametro che regolarmente Jessica fulminava. Allora le dissi: ricordati che quando andrai alle Olimpiadi dovrai mandarmi un biglietto per assistere alla tua gara. Lei l’ha fatto sul serio, ma io sono rimasto qui per tifare insieme a tutti quelli che le vogliono bene». Porto d’armi Mentre scorre la finale mamma Monica rimane lontana dal maxischermo a pregare e a piangere. Alla fine le lacrime si sciolgono in piscina: «Sentivo che Jessica poteva vincere, è andata a Londra carica e serena per gli ultimi risultati positivi. Mio marito le ha inculcato questa passione, io ci ho messo la dedizione di una madre. Non ho mai tirato un colpo di fucile eppure ho dovuto prendere il porto d’armi per accompagnarla a tirare quando ancora non era maggiorenne». Arriva anche il sindaco Claudio Broglia: «Da oggi Crevalcore, paese di 13.700 persone, entra nella geografia olimpica, Jessica ci ha portato un momento di grande gioia dopo i momenti difficili del terremoto». È l’ora della cerimonia delle medaglie, sul podio più alto sale l’azzurra e al Pascolone tutti cantano l’inno di Mameli a voce alta. Viva Jessica, via l’Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CONCITTADINO

Gigi Simoni: «Dura e sorridente, una vera emiliana» Gigi Simoni è il più celebre concittadino di Jessica. «Purtroppo non sono riuscito a vedere la sua gara in diretta, ma quando me lo hanno detto mi sono emozionato», racconta il tecnico reduce dall’ultima stagione a Gubbio. Da molti anni Simoni non vive più a Crevalcore, e non solo per il peregrinare inevitabile della sua lunghissima carriera di allenatore. Eppure resta legato alla sua terra e alla sua cittadina, dove vivono tutte e tre le sue figlie, di cui ha vissuto i disagi e le vicissitudini di questi mesi post terremoto. «Quando poi ho visto le immagini di quel che ha fatto Jessica continua Simoni sono rimasto senza parole. Ha avuto una freddezza, una determinazione impressionati. Davvero non si era mai visto nessuno tirare in quel modo. Solo i grandi campioni sanno tirar fuori il meglio nei momenti più importanti. Lei lo ha fatto. Ha avuto una grinta e una concentrazioni incredibili, eppure al tempo stesso è rimasta sorridente, semplice. Per questo mi sono emozionato, perché ho visto un lei una di noi: una vera emiliana».


6

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 ATLETICA OTTO PROTAGONISTI PER 100 METRI DA SOGNO

YOHAN BLAKE (Giamaica) Record: 9"75 (2012) ★★★★★ Campione del mondo in carica (il più giovane della storia, più precoce di Carl Lewis), ha battuto Bolt anche nei 200 ai Trials di fine giugno

USAIN BOLT (Giamaica) Record: 9"58 (2009) ★★★★★ Difende l’oro di Pechino, dove vinse con l’allora record del mondo (9"69). Nel quadriennio, sui 100, ha poi perso tre volte. Ma non è quello di allora.

RYAN BAILEY (Usa) Record: 9"88 (2010) ★★★★ Il 23enne dell’Oregon, già padre, è stato il più veloce e il più sorprendente in batteria. Fermo nel 2010 per infortunio, l’allievo di John Smith può esplodere.

JUSTIN GATLIN (Usa) Record: 9"80 (2012) ★★★★ Ad Atene 2004 vinse il titolo olimpico. Poi nel 2006 è caduto nella rete del doping e ha scontato una squalifica di quattro anni. Cerca riscatto.

TYSON GAY (Usa) Record: 9"69 (2009) ★★★★ Da anni sulla breccia, limitato dagli acciacchi, potrebbe essere al canto del cigno. Operato a un’anca, ha ripreso a gennaio. Ma la classe c’è.

ASAFA POWELL (Giamaica) Record: 9"72 (2008) ★★★ Reduce da un infortunio all’inguine, non ha mai retto la pressione dei turni. È all’ultima occasione per una medaglia olimpica individuale.

Chi sarà l’uomo Bolt-Blake, sfida infinita Il mondo si ferma per i 100 Alle 22.50 la gara più attesa: Usain non sembra quello di Pechino, Yohan pronto ad approfittarne. Ma anche gli americani vanno forte DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI LONDRA

E adesso, qualsiasi cosa stiate facendo, fermatevi. Mollate tutto lì. Per dieci secondi, anzi meno. Forse molto meno: rischiano di essere i dieci secondi più veloci della storia. Ore 22.50, le 21.50 britanniche: all’Olimpico si va fortissimo. E la finale dei 100 sarà un gigantesco frullato di emozioni. Da bere in un sol sorso. Gli occhi del mondo, a qualsiasi latitudine, puntati su otto bolidi pronti a mettersi in azione. In palio un posto nell’arca della gloria. Non esserci — anche se a distanza — sarebbe un delitto. Scommettete, fate pronostici, sbilanciatevi. La gara è aperta, apertissima. In ogni caso, salvo clamorose sorprese, sarà Giamaica contro Stati Uniti. Ma è difficile decidere su chi puntare. Usain Bolt, il più atteso, il più ricercato, il più fotografato, il più e basta, ha molto da perdere. Il suo amichetto

Yohan Blake e tanti altri sono pronti ad azzannarlo. Showman Le batterie della vigilia, intorno all’ora di pranzo, non chiariscono le idee. Bolt gioca a nascondino: il suo 10"09, nono tempo di giornata ottenuto senza spingere (+0.4 m/s), dice nulla. In due scendono sotto i 10"00: gli statunitensi Ryan Bailey (9"88) e Justin Gatlin (9"97). Blake centra il tempo al centesimo. Gli altri, nessuno dei favoriti escluso, stanno alle loro spalle in un fazzoletto. Ma è Usain, naturalmente, a scatenare il finimondo appena mette piede nello stadio. In 80.000 pendono dalle sue labbra e ogni movimento è cadenzato da boati e gridolini. Il campione di tutto si presenta dietro il blocco della settima corsia vestito a strati. Prima sfila la tuta con cappuccio, poi una calzamaglia nera, quindi una T-shirt verde sul cui retro, in lettere dorate (colori di Giamaica), compare la scritta «Respect», «Rispetto». L’ultimo indumento è un cappellino di

Di Bailey (9"88) il miglior tempo in batteria: alle 20.45 l’ostacolo semifinali lana. Scarpette bianche, catenina al collo e capello corto: uno show nello show. Troppo facile Dà un «cinque» alla volontaria che lo tallona, con la testa segue il ritmo della musica sparata dagli altoparlanti. Fa più volte il segno della croce e, quando inquadrato da vicino, manda un messaggio planetario: «Sono il numero uno, baby. Tutto il giorno, tutti i giorni». Non oggi, però. La reazione allo sparo (0"178) è la sesta di otto. La partenza è ancora una volta un pianto («Sono inciampato, meglio adesso che dopo»). L’accelerazione abbozzata. Usain non ha rivali. Controlla, non si danna. Non pare scintillante — come quello di Pechino 2008, per intenderci

— ma è arduo dare un giudizio. «Sto bene, mi sono allenato alla grande — dice in zona mista, scortato da due addetti e dall’antillano Daniel Bailey, suo compagno di allenamenti secondo nella batteria in 10"12 —: l’accoglienza? Me l’aspettavo. Londra ama i giamaicani». Gli altri Il migliore di giornata è

l’altro Bailey, Ryan, che nella terza di sette volate stampa un facilissimo 9"88 (+1.5), personale eguagliato (Rieti 2010). L’allievo di John Smith, occhiali scuri e seconda parte di rettilineo che impressiona, è stato terzo ai Trials e degli uomini a stelle e strisce è il meno atteso. «Ho nulla da perdere — ammette — potrei regalare sorprese». Gatlin parte a testa bassa, decolla intorno ai 30 metri e, con la classica azione a ginocchia alte, spinge quasi fino in fondo. E Blake? Corre rilassato, con labbra e guance che rimbalzano. È tutta sostanza. Il pubblico, intanto, esplode per Dwain Chambers: il britannico, sulla via della redenzione

dopo gravi storie di doping, vola in 10"02 (+2.0), migliorando lo stagionale di 23/100. Poi ci sono un decontratto Asafa Powell (10"04), gli inattesi Ben Meite (10"06) e Ryota Yamagata (10"07), avoriano e giapponese, quindi Tyson Gay (10"08) e Bolt. Piace anche l’idolo di casa, il 18enne Adam Gemili: 10"11. I big stasera, nelle tre semifinali, si divideranno così: Powell-Gatlin nella prima (alle 20.45), Bolt-Bailey-Chambers nella seconda (alle 20.53), Gay-Blake-Gemili nella terza (alle 21.01). Meno di due ore più tardi, i fuochi d’artificio. Fermatevi, qualsiasi cosa stiate facendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CHE RISCHIO PESTA LA LINEA, MA NON OSTACOLA MARTINA

L’IRIDATO DI EDMONTON 2003

Powell invade la corsia: graziato

Clamoroso: St Kitts & Nevis caccia Collins per aver dormito in hotel con la moglie

Asafa Powell, inguardabile pizzetto biondo e una nuova tecnica di rilassamento prima del via, ha rischiato grosso. Non perché corra in un tempo insufficiente. Anzi: il 10"04 con cui si impone nella quinta batteria, basta e avanza. Ma perché, fin troppo tranquillo, negli ultimi 20 metri commette una clamorosa invasione di corsia. Cerca avversari e cronometro e sbanda a sinistra. Per sua fortuna l’olandese Martina è troppo lontano per subire danni. Così tutto passa sotto silenzio. Ma la leggerezza avrebbe potuto costar caro.

C’è una corsia vuota nella settima e ultima batteria: è la quarta, quella nella quale dovrebbe correre Kim Collins, il vecchio Kim Collins. Il 36enne portabandiera di Saint Kitts and Nevis, campione del mondo a Edmonton 2003 e una sorta di eroe nazionale, non s’è nemmeno presentato allo stadio. Il motivo emerge presto. Collins, che avrebbe dovuto partecipare anche ai 200 e alla 4x100, è stato espulso dalla propria delegazione. «Il signor Collins recita un comunicato del Comitato olimpico nazionale

ha più volte saltato allenamenti con noi da tempo programmati e non ha risposto a telefonate ed e mail, rendendosi di fatto irrintracciabile». L’atleta, anziché vivere al Villaggio, avrebbe fatto base all’hotel londinese della moglie allenatrice. «Non sono io ad andarmene ha detto Kim sono loro a cacciarmi. La mia quinta Olimpiade è finita prima di cominciare». Collins, in mattinata, aveva annunciato lo notizia via Twitter: «Persino in prigione permettono la visita parenti. Non gareggerò mai più per il mio Paese».


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

l’Analisi

LA GAZZETTA SPORTIVA

7

100 DONNE BRONZO ALLA CAMPBELL CHE PRECEDE ALTRE DUE AMERICANE

di GIANNI MERLO

Yohan sicuro Usain pieno di dubbi BEN MEITE (Costa d’Avorio) Record: 10"06 (2012) ★ Il 25enne portabandiera della Costa d’Avorio in batteria ha migliorato con autorità il personale di 2/100. A certi livelli è un’incognita, ma può stupire.

JIMMY VICAUT (Francia) Record: 10"07 (2011) ★ Ventenne di grande talento, campione europeo junior in carica, ai Mondiali di Daegu 2011 è stato l’ultimo frazionista della 4x100 d’argento. Outsider.

jet?

4 I NUMERI

8

i record del mondo battuti sui 100 alle Olimpiadi: il primo da Don Lippincott, 10"6 a Stoccolma 1912 in batteria (ma lo statunitense poi fu solo 3˚), l’ultimo da Usain Bolt a Pechino 2008 (9"69), 40 anni dopo il primo record al centesimo (9"95 di Jim Hines)

17

i vincitori statunitensi della finale olimpica dei 100. Gli altri ori: 3 alla Gran Bretagna, 2 al Canada, 1 a Giamaica, Trinidad, Unione Sovietica, Germania e Sud Africa

20

Giamaica al potere A sinistra Usain Bolt, 25 anni, campione olimpico e primatista mondiale dei 100 con 9"58, record stabilito ai Mondiali di Berlino 2009. A destra Yohan Blake, 22 anni: da quattro si allena alla Racers Track Club con il connazionale. Iridato in carica, vanta un personale di 9"75, stabilito ai Trials giamaicani di giugno AFP/AP

i centesimi di vantaggio tra Usain Bolt e il trinidegno Richard Thompson nella finale olimpica di Pechino (9"69 contro 9"89), prima finale senza europei dai Giochi di Stoccolma 1912

Negli occhi di Usain Bolt abbiamo letto tutti i suoi dubbi. Questa volta, sulla prima passerella olimpica all’ora di pranzo, anche il suo linguaggio del corpo ha balbettato. La gestualità, con le mani che cercavano di scacciare i cattivi pensieri arruffando quell’abbozzo di riccioli rasati di fresco, diceva che c’è tempesta nella sua mente. Il sorriso era stiracchiato. È mancata quella sua gioia di vivere contagiosa. Nella fase dell’avvio ha persino quasi mancato un appoggio, poi ha ritrovato quell’assetto che lo ha fatto grande, ma ha cercato di economizzare la benzina e ha pensato a non fare danni ai suoi muscoli di seta fina, che adesso tendono ad arricciarsi al prima gesto sbagliato. L’ultimo incidente d’auto, quando è andato a sbattere contro un guard-rail dopo una serata in discoteca, gli ha lasciato degli acciacchi. Non gli sarà stato facile dormire sereno, perché Yohan Blake è l’immagine della salute ed è quasi sfrontato. Forse avere visto il giovane compagno in allenamento ha accresciuto un poco il suo disagio. Bolt in questa fase delicata della sua carriera, dove si aspettava di diventare una leggenda, potrebbe anche steccare e oltre a Blake deve guardarsi anche da Bailey, lo statunitense tutto nuovo e quasi sconosciuto ai più, e da Gatlin, l’uomo dal passato burrascoso. Tutto dipenderà dalla capacità di Usain di sfruttare al massimo le caratteristiche elastiche di questa pista, che risponde alle sollecitazioni come la pelle di un tamburo. Lui, grazie al fatto che divora la pista con falcate da 2,75 metri, riesce ad avere un tempo più lungo di appoggio sul terreno e quindi riceve dalla gomma un risposta più violenta che nel finale potrebbe fare la differenza. Il pronostico dice Blake, ma col cuore speriamo in Usain sul podio.

clic BOLT CORRE PER IL BIS COME CARL LEWIS NEL 1984 E 1988 Usain Bolt insegue stasera un altro mito mondiale dello sport: se rivince l’oro olimpico, 4 anni dopo Pechino, eguaglia Carl Lewis, che infilò la doppietta nella gara simbolo dello sprint a Los Angeles ’84 e a Seul ’88 (in questo caso dopo la squalifica per doping di Ben Johnson). Prima c’era riuscito solo l’altro statunitense Archie Hahn, a Saint Louis 1904 e ai Giochi intermedi di Atene 1906.

Shelly-Ann Fraser, 25 anni, prima a sinistra, batte Carmelita Jeter, 32, e Veronica Campbell, 30 AP

Immensa Fraser È sempre lei miss velocità Batte la Jeter e ripete il trionfo di Pechino: alla Giamaica la prima sfida con gli Stati Uniti DAL NOSTRO INVIATO

2

PIERANGELO MOLINARO LONDRA

Ori consecutivi Fraser ha rivinto 4 anni dopo, come Gail Devers (’92-’96) e Wyomia Tyus (’64-’68)

Shelly-Ann Fraser sembra uno scricciolo ma è una vera forza della natura. Da quattro anni è la regina dei 100 metri e ieri sera in pista ha rifilato una tremenda sberla alla statunitense Carmelita Jeter che aveva ruggito in batteria e in semifinale, chiuse ambedue in 10"83. Shelly, 25 anni, da poco più di uno signora Pryce, non vince sempre. Anzi, a volte nei meeting prende sonore batoste, ma nei momenti che contano non fallisce mai. Oro all’Olimpiade di Pechino 2008, oro lo scorso anno ai Mondiali di Daegu.

10"75

Il tempo in finale È il migliore in una finale olimpica, a 26/100 dal record mondiale della Griffith

Dolcezza Se la Jeter ha disegna-

ta sul viso la grinta della potenza, lei ha il sorriso dell’armonia, armonia che mostra anche quando corre, dove il baricentro non sembra rispondere alle leggi fisiche umane tanto poco si discosta dalla linea retta ideale. La Fraser non vuole mai strafare. Venerdì la batteria si era limitata a vincerla in 11"00, mostrando però un «folle» alla Bolt negli ultimi 15 metri. Qualcosa di più ha fatto vedere ieri in semifinale, chiusa in 10"85, ma erano probabilmente pochi a credere in lei dopo l’urlo cronometrico della Jeter che pareva volesse spaccare tutto. Giusto non sprecare. La corsa rotonda e l’azione esplosiva dei piedi permettono alla giamaicana, alta solo 1.60 (per 52 kg), di sviluppare un’ampiezza della falcata decisamente superiore alle sue misure. Ma i pochi centimetri le permettono anche di trovare in fretta le frequenze. Il duello In finale Shelly-Ann si è presentata con un bel fiocco giallo a raccogliere i capelli dietro alla nuca, che facevano pendant con la maglia giamaicana. Sul suo viso non c’era traccia di tensione. Anzi, quel sorriso aperto di chi ama la vita e che fa amare l’atletica. Si è accoccolata sui blocchi della settima corsia con dolcezza, senza movimenti bruschi, ha

Shelly-Ann Fraser, 25 anni AFP

sistemato le mani e ha atteso gli ordini dello starter. In quinta la Jeter, nonostante l’immortale Campbell, alla fine sul terzo gradino del podio, sentiva che dietro a quel sorriso dolce e allegro c’era la sua vera avversaria. Non temeva certo le compagne Madison e Felix e neppure le africane Ahoure e Okagbare, già battute altre volte. Alla Fraser ha lanciato un’occhiata come a darle appuntamento dopo il traguardo. Le due sono uscite insieme dai blocchi (0.153"), la maggior potenza ha permesso alla statunitense di prendere nei primi passi qualche centimetro di vantaggio, ma è stata un’illusione. Implacabile, metro dopo metro, la Fraser le ha rosicchiato tutto e l’ha passata. Poco a poco, ma senza pietà con gli occhi sbarrati e concentrati sull’obiettivo. Terribile. Shelly-Ann non ha gioito dopo il traguardo, non era sicura, ha atteso che questo secondo oro olimpico individuale sui 100 glielo annunciasse il tabellone elettronico dello stadio olimpico londinese. La gioia Quando ha letto il suo nome si è buttata sul manto gommoso con le mani sul viso e ha riaperto il sorriso, bagnandolo dalle lacrime di una donna partita da una fra le zone più povere della capitale Kingston per diventare la donna più veloce del mondo. C’è solo una piccola macchia nella sua splendida carriera, uno stop di sei mesi nel 2010 per uno stimolante assunto, a suo dire inconsapevolmente, attraverso un prodotto usato per lenire gli effetti di un raffreddore. In fondo Shelly-Ann Fraser è ancora giovane. È esplosa nel 2007 sotto la guida di Stefen Francis nel gruppo di cui fanno parte anche Asafa Powell e l’ostacolista Brigitte Foster, gruppo antagonista a quello di Bolt e Blake diretto da Glen Mills. A 25 anni, se la vita non le farà prendere altre strade, la Fraser può pensare di arrivare sino a Rio. Sarebbe un dominio incredibile. Il suo messaggio è non arrendersi mai, con il sorriso sulle labbra. © RIPRODUZIONE RISERVATA


8

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 ATLETICA

Gran Bretagna, la notte è magica Ennis domina l’eptathlon, Rutherford re del lungo, Farah signore dei 10.000: delirio a Londra 1

DAL NOSTRO INVIATO

2

ANDREA BUONGIOVANNI LONDRA

L’hanno già denominato «Super Saturday»: e non potrebbe essere diversamente. La Gran Bretagna, in meno di un’ora, porta a casa tre ori. E gli 80.000 dell’Olimpico impazziscono di gioia. Grazie, nell’ordine, a Jessica Ennis, che trionfa nell’eptathlon, al rossocrinito Greg Rutherford, che conquista il lungo e a un immenso Mo Farah che, con una volata da antologia, fa suoi i 10.000. A Londra 1948 il Paese ospitante non vinse nemmeno un titolo... Promessa mantenuta L’impresa della Ennis, per il carico di pressione e l’attesa spasmodica lunga anni da parte di tutta la Nazione, ricorda quella di Cathy Freeman nei 400 a Sydney 2000, un pezzo di storia olimpica. La 26enne di Sheffield, ai personali di venerdì nei 100 hs con un pazzesco 12"54 e nei 200, con 47.49 aggiunge quello del giavellotto, la specialità che le crea più problemi. Il successo negli 800 conclusivi è una passerella da sogno. E i 6955 punti finali valgono la quinta prestazione mondiale all-time. Era la donna-copertina dei Giochi: non ha tradito. La tedesca Schwarzkopf è d’argento dopo una squalifica rientrata, la russa Chernova di bronzo. L’oro di Rutherford, invece, arriva a sorpresa. Ma non c’era un vero favorito. Il 25en-

3

1 Mohamed Farah, 29 anni, batte nella volata dei 10.000 lo statunitense Galen Rupp, 26, e l’etiope Tariku Bekele, 25, fratello del campione uscente Kenenisa, solo 4˚ EPA 2 Greg Rutherford, 25 anni, vincitore a sorpresa del salto in lungo AFP 3 Jessica Ennis, 26 anni, tra Katarina Johnson-Thompson e Louise Hazel AFP

Impazziscono gli 80.000 dello stadio olimpico: i tre ori arrivano in meno di un’ora

ne pronipote di Jock, nazionale inglese di calcio tra il 1904 e il 1908, si impone con un 8.31 alla quarta prova. La specialità non attraversa un gran momento. Greg è bravo ad approfittarne, mettendosi alle spalle l’australiano Watt (8.16) e lo statunitense Clay (8.12). Super Mo Il vero pandemonio scoppia con Farah e la sua volata da sballo. E’ lui ad allungare definitivamente la fila alla campana. E il 53"48 nell’ultimo

400 parla chiaro. Mo mette d’accordo tutti i britannici, di ogni estrazione, ceto e origine: aveva 8 anni quando, insieme al padre e due fratelli lasciò la sua Somalia e una maledetta guerra civile. Ci mise tanto a integrarsi: ora ogni sacrificio, con tanto di abbraccio della figlioletta in pista, è ripagato. Vince in 27’30"42: dietro, in un secondo, lo statunitense Galen Rupp e Tariku Bekele, con Kenenisa — tris d’oro sfumato — 4o. Era dall’argento di Totò An-

tibo a Seul 1988 che le medaglie dei 10.000 premiavano solo atleti africani. Finisce con lo speaker senza più voce e le note dei Beatles a contagiare uno stadio in preda alla commozione. Mentre l’oro del disco va alla 22enne croata Sandra Perkovic con un sontuoso 69.11, nelle qualificazioni brilla Yelena Isinbayeva. La zarina dell’asta, con Murer e Feofanova eliminate, sbriga la pratica con enormi salti a 4.50 e 4.55: dopo Atene 2004 e Pechino 2008, la triplet-

ta è in caldo. Nel primo turno dei 400 vola Jonathan Borlee, al record belga (44"43) col campione uscente, lo statunitense LaShawn Merritt, costretto a fermarsi per l’infortunio alla coscia sinistra patito al meeting di Montecarlo. Nelle semifinali femminili exploit della russa Antonina Krivoshapka: 49"81. E in quelle dei 400 hs maschili del sempre verde Felix Sanchez: 47"76, miglior prestazione mondiale stagionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le immagini delle auto sono solo indicative

CON LA GAMMA fiat METANO e gpl IAGGI SPENDENDO LA METà

SOLO AD AGOSTO, le auto ecologiche fiat sono ancora più convenienti. Fino a € 5 0 di Ecobonus sulla finanziamento con anticipo e

m f at Met n e gp in pronta consegna. , interessi e o e eg , .

GAMMA GPL: PANDA, PANDA CLASSIC, PUNTO, 500 E BRAVO. GAMMA METANO: PANDA CLASSIC, PUNTO, QUBO E DOBLÒ. I dati “viaggi spendendo la metà” sono calcolati su ciclo combinato. Per la Gamma GPL si riferiscono esclusivamente a Punto con prezzi rilevati da www.prezzibenzina.it il 01 agosto 2012. Offerta soggetta a limitazioni e fino ad esaurimento scorte. Es. finanziamento su Qubo Dynamic Natural Power con Pack My Blue prezzo promo€ 14.194 (IPT e contributo PFU esclusi). Anticipo 0 €, 48 rate mensili di 326,74 €, imp. tot. credito 15.513,48 € (incl. spese pratica 300 €, bolli 14,62 € e servizi Prestito Protetto facoltativo e Marchiatura SavaDNA € 1.004,86). Imp. tot. dovuto 15.697,57 €, spese Rid. 3,5 €/rata, spese invio e/c 2,81 € anno, TAN fisso 0%, TAEG 2,25%. Salvo approvazione Valido fino al 31.08.12. Fogli Informativi su www.sava.it. Documentazione precontrattuale in Concessionaria. Messaggio Pubblicitario a scopo Promozionale. Consumi ciclo combinato: metano da 3,9 a 4,9 (kg/100 km);

bz. da 4,9 a 7,2 (l/100 km). Emissioni CO2 (g/km): metano da 107 a 134; bz. da 113 a 166. Consumi ciclo comb. (l /100 Km): GPL da 6,4 a 8,3; bz da 4,9 a 6,3. Emissioni Co2 (g/km): GPL da 104 a 134; bz da 113 a 146.

www.fiat.it


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

9

LONDRA 2012 ATLETICA

Un debutto da Oscar 4

Pistorius, favola lunga 400 metri È in semifinale

I NUMERI

25

gli anni Oscar Pistorius è nato a Johannesburg (Sud Africa) il 22 novembre 1986. A 11 mesi ha subìto l’amputazione delle gambe

Il sudafricano fa 45"44 in batteria: «Come un sogno». E ringrazia l’Italia: «Mi ha aiutato»

1

DAL NOSTRO INVIATO

VALERIO PICCIONI LONDRA

Olimpiade Londra 2012 è la prima Olimpiade per normodotati a cui partecipa. Nel 2008 non era riuscito a realizzare il minimo per Pechino

L’avrebbe mai pensato Stefano Braciola che un giorno Oscar Pistorius sarebbe arrivato fin qui, a gareggiare alle Olimpiadi con le sue protesi, battendo gli scettici, le carte bollate, la fatica? Era il 13 luglio 2007 e Braciola, un velocista romano, battè Pistorius nella serie B del Golden Gala: 46"72 contro 46"90. Molti italiani conobbero il sudafricano quel giorno. Poi il «non puoi» della Iaaf, la vittoria al Tribunale Arbitrale dello sport, la Pechino olimpica mancata, quella paralimpica dominata e la strada che si fa lunga, lunghissima. Fino a ieri. Alle 10.35 del mattino di Londra, quando Blade Runner, come lo chiama pure lo speaker olimpico, ha tolto quasi un secondo e mezzo al tempo di quella sera, 45"44, e si è qualificato per le semifinali dei 400 metri. Ma soprattutto ha buttato giù uno dei muri di Berlino dello sport, diventando il primo atleta biamputato a correre alle Olimpiadi.

4

gli ori paralimpici: 1 ad Atene 2004 (200), 3 a Pechino 2008 (100, 200, 400)

46"19

Piangere o ridere? «Sentivo la

responsabilità di rappresentare il Sudafrica. Ho pure riconosciuto una bandiera del mio Paese: è stata una grande emozione. Perché c’erano tanti amici e la mia famiglia con mia nonna». Nonna Gerti, 89 anni, una specie di biografa di Oscar. Il via non è stato al rallentatore come succede spesso perché la sua messa in moto è più lenta: 0.239, un tempo di reazione senza neanche troppa zavorra. «All’inizio non sapevo se piangere o ridere, ero una miscela di emozioni, come in un sogno». Ma è stato ai 200 metri che Pistorius ha mes-

so un’altra marcia, anche se forse sul rettilineo finale non ha dato tutto. «Magari quasi tutto», dice smontandosi un po’. «Certo andare avanti sarà dura, conquistare la finale sarebbe bellissimo. Ora comunque va tutto bene e non mi sento stanco». Attenzione, dopo il 45"44, c’è stato anche il giro turistico della zona mista, una sosta dopo l’altra per le interviste. E lui a dire «scusate il ritardo» a chi è stato costretto ad aspettare. Ha ringraziato Londra, ma anche — e senza suggerimenti — l’Italia. Perché quest'appuntamento è anche

figlio della pista di Gemona del Friuli e di tanti viaggi italiani: «L’Italia mi ha aiutato praticamente e moralmente». Tanto di cappello A vederlo par-

lare, ti vengono in mente i tanti discorsi sulla fibra di carbonio delle protesi, sul consumo ridotto di ossigeno e sul «rischio» di un futuro sorpasso in cui gli amputati superino gli altri a suon di tecnologia. «Ho passato tanti controlli nelle ultime settimane». Intanto Kirani James, il campione del mondo di Grenada, lo applaude: «Ci vuole tanto coraggio per ar-

Oscar Pistorius, 25 anni, in azione durante le batterie dei 400. È il primo amputato dell’atletica alle Olimpiadi AFP/ANSA/ REUTERS

rivare dov’è arrivato Oscar oggi. Tanto di cappello». Linguelin Santos, il giovane dominicano che lo ha preceduto in batteria, è entusiasta: «Amo quello che fa». Pensando a Mandela A volte la

storia è oggi, sono pure i milioni di amputati che hanno visto questo ragazzo di 26 anni, senza gambe «ma senza averle perse perché mai cosciente di averle avute», correre strapieno di fiducia nella vita. Certo il problema per gli altri è e sarà riuscire a trovarle quelle protesi, soprattutto pagarsele. Ma

questo è un altro discorso. In ogni caso Pistorius moltiplica i suoi 400 metri, il suo messaggio deve saper raggiungere più mondo possibile. Naturalmente pure a casa, in un Sudafrica che oggi ricorda i cinquant’anni dell’arresto di Nelson Mandela e i suoi 27 di galera, la lunga guerra all’apartheid. Fatte le proporzioni, anche quella è stata una lunga storia di muri, tanti, alti, all’inizio imbattibili, poi finalmente caduti. Come quello che Pistorius ha buttato giù, ieri, alle 10.35 del mattino di Londra.

il tempo ai Mondiali di Daegu dell’anno scorso, dove nei 400 si era fermato alla semifinale. Sempre nel 2011 ha portato il personale a 45"07, a Lignano il 19 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GLI AZZURRI BENCOSME FUORI DAI 400 HS, GRENOT PRIMA DELLE ESCLUSE NEI 400. MEUCCI DOPPIATO NELLA FINALE DEI 10.000

Rubino marcia all’indietro: è l’unico neo di Damilano Giorgio crolla nella 20 km dominata dagli atleti allenati da Sandro: sono 4 nei primi 4 posti

hs e della Grenot nei 400 piani, sino a Meucci, come previsto lontano dai migliori nella finale dei 10.000.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO LONDRA

Non è stata una grande giornata per gli azzurri. È cominciata con l’inspiegabile crollo di Rubino nella 20 km di marcia disputata davanti a Buchingham Palace ed è continuata con le eliminazioni in semifinale di Bencosme nei 400

Giorgio Rubino, 26 anni EPA

Il crollo Rubino non è mai stato in gara. «Dopo tre chilometri ho sentito le gambe molli — afferma — Sono distrutto, non voglio più fare di queste figure. Se non avessi avuto addosso la maglia azzurra mi sarei fermato. Non ci capisco niente». L’azzurro ha chiuso al quarantaduesimo posto in 1h25’28", a 6’15" dal vincitore, un suo compagno di allenamento, il cinese Chen Ding, 19 anni. Il suo non è certo il caso di una preparazione sbagliata, visto che il gruppo preparato

da Sandro Damilano a Saluzzo ha dominato la gara: 1h18’46" per il nuovo campione olimpico davanti a Erik Barrondo (1’18’57"), che ha portato al Guatemala la prima medaglia olimpica della sua storia e che già si era segnalato con il secondo posto alle spalle di Schwazer a Lugano (1h18’25"); terzo Wang Chen e quarto Cai Zelin. Un vero trionfo per il tecnico piemontese: «Sono commosso — dice —- quasi non ci credo. Non so però cosa sia successo a Rubino. Inspiegabile». In pista Josè Bencosme nella se-

mifinale dei 400 hs non è riuscito a ripetere la splendida

batteria di venerdì in cui si era qualificato con autorità chiudendo in 49"35 a 2/100 dal sui personale. Ieri sera ha pasticciato un po’ con gli ostacoli, soprattutto il settimo dove ha perso il ritmo e ha chiuso in sesta posizione in 50"07. Il suo potenziale è enorme, potrebbe in due stagioni essere fra i migliori al mondo, ma deve trovare più stabilità tecnica. Sfortunata invece Libania Grenot, prima delle escluse dalla finale dei 400 per 20/100, dopo aver chiuso la batteria in 51"18. Ha avuto coraggio, è partita forte ma le sono mancati gli ultimi 20 metri, quando i suoi piedi sono diventati sordi. Decisamente meglio co-

munque rispetto agli Europei di Helsinki. «Sono contenta perché sto crescendo, ma essere fuori dalle prime otto mi fa rabbia. A novembre deciderò se tornare ad allenarmi in Florida, è più sì che no. A Rio fra 4 anni ci voglio essere». Meucci Daniele Meucci poco

ha potuto nella guerra africana dei 10.000 che ha consegnato l’oro a Mo Farah, naturalizzato britannico. Ha corso con giudizio, ma poco ha potuto contro i cambi di ritmo di prima di Tadese e poi di masai e Gebremariam. È stato doppiato dopo 9500 ed ha chiuso in 28’57"46. © RIPRODUZIONE RISERVATA


10

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 NUOTO

Phelps The end

Chiude in testa anche l’ultima gara Vince con la 4x100 mista, poi la standing ovation: «Il mio addio l’ho sognato così» DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI LONDRA

The end. Ma di un bellissimo, trascinante film. Con un attore sempre e solo protagonista: Michael Phelps. Imbattibile quando ha voluto esserlo, qualche volta sconfitto per dire che anche i fenomeni soffrono in certi momenti. Un ragazzo della città del granchi, Baltimora, ha polverizzato ogni record e raccolto ogni tipo di medaglia. Quel ragazzo di 27 anni, che anche quando apre la bocca sembra uno squalo, ora se ne va, alle 20.41 di una notte londinese (21.41 italiane). L’ultimo giro dell’Acquatics Centre è emozionante se non struggente. Chi c’era potrà dirlo di esserci stato: non ci sarà un’altra gara come questa con il mito in acqua, una staffetta mista che simboleggia lo strapotere suo e degli Stati Uniti d’America, capaci di sfiorare il bottino di 31 medaglie raggiunto a Pechino 2008, quando Michelone fece fil-otto e gli ori di squadra furono 12 mentre qui sono addirittura 16, quante ne ha prese l’Italia in tutte le Olimpiadi.

Il più grande nuotatore di tutti i tempi si emoziona: «La notte più pazza della mia vita»

l’acqua, aspettando il compito di Nathan Adrian (46"85 contro 47"22 di Magnussen) per l’oro conclusivo in 3’29"35 (3˚ crono della storia), il 18˚ su 22 medaglie soltanto alle Olimpiadi, davanti al Giappone. Via, via per sempre con il suo delfino supersonico (50"73), la specialità della casa, della famiglia Phelps che dopo la conclusione della gara issa uno striscione di ringraziamento per dire che non ci sarà più un altro ciclo memorabile come questo ma che uno come Phelps non si potrà dimenticare mai: «Phelps fans forever».

Grazie Arriva anche un altro striscione grigio per Phelps e compagni: è un «Thanks Londra» da parte degli americani voraci e felici, festanti e padroni di un’altra Olimpiade. Perché non c’è sistema migliore in piscina della grande madre America. E questo Phelps è stato il suo miglior figlio riuscito. Arriva anche la celebrazione finale della federazione internazionale: un trofeo che non è un banale premio, ma un omaggio simbolico del presidente Maglione per quanto Phelps ha dato in 12 anni a questo nuoto con i suoi inavvicinabili risulta-

ti. Quanto ha contribuito ad attirare attenzioni e proseliti in piscina. Sbuca Bob Bowman, il mentore e l’abbraccio è sincero come la gratitudine verso l’uomo con gli occhialini e sempre paonazzo in volto che ha guidato questo superman senza mai far emergere difficoltà e litigi. Una leggenda Ora Bob andrà in giro per un anno a raccontare come ha reso inimitabile questo ragazzone che a vederlo fuori dall’acqua sembra impacciato ma dentro è un’ira di Dio. Incontentabile, anzi adesso sazio, sfinito, uomo pronto a fare altre cose

nella vita. «Questa è stata la notte più pazza della mia vita, ma l’ho sempre sognata. Bob e io abbiamo lavorato per riuscire a viverla così. Ho fatto tutto quello che nel nuoto avrei voluto fare, non mi preoccupo adesso su ciò che farò. Tutte le Olimpiadi sono andate sempre meglio, mi sono sempre divertito, e mi hanno reso sempre felice. E’ qualcosa di più di quello che avrei potuto fare». Phelps passa e chiude, diventa un ricordo, una leggenda che andrà a spasso e si godrà fama imperitura a ricchezza esagerata. Scorrino i titoli di coda.... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo cambio Anche nell’ulti-

ma staffetta, Michael ha voluto chiudere in testa scaricando tutti i suoi cavalli per sorpassare il giapponese Matsuda (Brendan Hansen s’era fatto superare a rana da Kitajima, Grevers aveva nuotato a dorso in 52"58). Via, via per sempre dal-

D’ARCO


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

Michael Phelps è nato a Baltimora il 30 giugno 1985: Londra 2102 è stata la sua quarta e ultima Olimpiade UTS

LA GAZZETTA SPORTIVA

11

4 Kromowidjojo

ALTRE GARE DONNE PROTAGONISTE ALLA CHIUSURA

4x100 mista donne Cronologia record mondiale 4’05"79 Germania E.

1983

4’03"69

Germania E.

1984

4’02"54

Usa

1992

4’01"67

Cina

1994

3’58"30

Usa

2000

3’57"32

Australia

2004

3’52"69

Australia

2006

3’52"19

Cina

2009

3’52"05

Usa

2012

I NUMERI

30 un bis da regina

le medaglie degli Usa nel nuoto (una in meno rispetto a Pechino ma con 4 ori in più, 16 a Londra contro i 12 del 2008)

Dopo i 100 sl trionfa anche nei 50 sl come il suo idolo De Bruijn a Sydney Franklin a 4 ori: la mista Usa da record

0

ori Gran Bretagna (1 argento e 1 bronzo) e le medaglie dell’Italia (non succedeva dal 1984)

Mamma Phelps con le figlie Witney (a sinistra) e Hilary TODAY

Dodici anni al top e un solo obiettivo «Cancellare Spitz» Thorpe: «Non riuscirà mai». E Michael mise la sua foto nell’armadietto: per caricarsi ogni mattina

staffette». Michael se la prese e non tolse dall’armadietto quella foto di Thorpe. Ogni mattina al North Baltimore Club o nel Michigan, quell’immagine gli dava la rabbia giusta per sostenere allenamenti pazzeschi agli ordini di Bob Bowman. In quell’Olimpiade, Michael si fece apprezzare per un gesto nobile: vinse i 100 farfalla davanti al primatista Ian Crocker, ma il giorno dopo gli lasciò il posto in finale in staffetta: «Nessuno sa quanto sia generoso» ha sempre detto mamma Debbie, immancabile in tribuna. Fortuna A Pechino 2008, Mi-

LONDRA

La storia olimpica di Michael Phelps nasce dal rifiuto di un appellativo: «Non sarò Spitz-2, sarò Phelps-1». Più gli dicevano che non avrebbe cancellato il record del californiano di 7 ori con 7 record del mondo nella tragica Olimpiade di Monaco 1972, più il Kid di Baltimore ne ha fatto una ragione di vita non solo agonistica. Una questione di orgoglio. Non poteva certo provare ad oscurare il leggendario Spitz a soli 15 anni, quando debuttò a Sydney 2000 e potè solo prendere di mira Tom Malchow, che trionfò lasciando il ragazzino sotto il podio a pagare lo scotto del noviziato. L’anno dopo però lo cancellò: oro e primato mondiale. Da quel 5˚ posto olimpico, Phelps ha inanellato i 5 cerchi come nessuno al mondo, uomini e donne. Ad Atene arrivò troppo carico, e furono Ian Thorpe nei 200 sl e la

staffetta veloce a frustrare il «pareggio» con Spitz. Lo sponsor tecnico mise in palio un milione di dollari, Phelps tornò dalla Grecia con 8 medaglie ma con un oro in meno che l’australiano fece pesare anche dopo: «Non riuscirà mai a vincerne 7, il programma è troppo impegnativo e dipende tutto dalle

Michael Phelps, 27 anni: stabilì il primo record del mondo nei 200 farfalla a soli 15 anni AP

chael si rifece con gli interessi: afferrando non 7 bensì 8 ori, e 7 record mondiali. Impresa riuscita grazie alla tripletta nelle staffette, complice un po’ di fortuna: perché in quella veloce, Michael dovrà ringraziare per sempre il 32enne Jason Lezak capace di una rimonta memorabile conclusa sul francese Alain Bernard. E perché il tocco incerto nei 100 farfalla contro il serbo Milorad Cavic fu discusso a lungo. L’inezia di un centesimo premiò l’americano, capace di scendere in acqua 17 volte per ben 3400 metri in una settimana, passando dal margine minimo nei cento delfino a quello massimo di 2"32 nei 400 misti, vinti sull’ungherese Cseh e Ryan Lochte. Che a Londra avrebbe voluto oscurare il mito, solo scalfito dal 4˚ posto nei 400 misti e dal 2˚ nei 200 farfalla. Nascerà un altro Phelps? s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

10

le medaglie della Cina, 2˚ nel medagliere anche per numero di ori (5) e come l’Australia che ha vinto 1 oro, 6 argenti, 3 bronzi

7

medaglie Francia (4 ori), Paese leader dell’Europa

5

medaglie di Lchte: oro nella 4x200 sl e nei 400 misti, argento nella 4x100 sl e nei 200 misti, bronzo nei 200 dorso

Ranomi Kromowidjojo, 21 anni, dopo l’oro nei 100 ha vinto anche i 50 sl AFP DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA LONDRA

Se Ranomi Kromowidjojo voleva rendere onore al suo idolo, Inge de Bruijn, doveva fare la stessa doppietta che la campionessa olandese realizzò nel 2000 all’Olimpiade di Sydney: 50 e 100 stile libero. E la ragazza le cui origini sono nel Suriname, come si intuisce dai lineamenti, svolge il compito con una facilità assoluta, realizzando anche il record olimpico, 24"05, un centesimo in meno della tedesca Steffen e Pechino 2008, un vantaggio di 23 centesimi, un’enormità nei 50, sulla bielorussia Herasimenia e 34 sull’altra olandese Veldhuis. Nei 100, aveva battuto ancora la Herasimenia e aveva stabilito il nuovo record olimpico. Insomma, una doppietta perfetta, la quarta nella storia da quando i 50 sono stati inseriti nel programma dei Giochi: oltre a quella ricordata della de Bruijn, le tedesche Kristin Otto a Seul 1988 e Britta Steffen a Pechino. La prima reazione di Ranomi è un piccolo rimpianto. «Ero arrivata a Londra sperando di vincere tre medaglie d’oro — spiega —, pensavo di vincere anche la staffetta stile libero. Sentivo la pressione su me, ma il massimo che siamo riuscite a fare è stato arrivare seconde». Dietro l’Australia, anche se lei ha nuotato in 51"93 lanciato, miglior tempo fra tutte le partecipanti alla finale. E 20 minuti dopo i 50 torna in acqua per la staffetta mi-

sta, ma l’Olanda è solo quinta. Anche in questo caso, Ranomi va veloce (52"91, terzo tempo dopo il 52"54 di Schlanger e il 52"81 di Tang Yi) ma non basta. Comunque, il sorriso c’è: «Il lavoro che ho fatto ha avuto successo. Non mi resta che gridare per la gioia e celebrare i due ori». Record senza fine L’ultimo re-

cord mondiale del nuoto in questi Giochi lo stabilisce la staffetta mista Usa, che segue di poco quello dei 1500 maschili. Le statunitensi lo portano a 3’52"05, battendo di 14 centesimi quello della Cina a Roma 2009. Per Melissa Franklin, impegnata nella frazione a dorso, è il quarto oro in questi Giochi, va così ad affiancarsi ad altre tre nuotatrici che hanno vinto almeno 4 ori in una edizione delle Olimpiadi: le tedesche Ender (4 nel 1976) e Otto (6 nel 1988), la statunitense Van Dyken (4 nel 1996). Ed è proprio Missy ad aprire le celebrazioni del quartetto: «Non ci credo, non è reale. E’ il modo perfetto per concludere l’Olimpiade». Rebecca Soni: «Non mi sono mai divertita tanto. Nella sala d’attesa di solito siamo tutte tese, ma stasera ci abbracciavamo e sorridevamo». Dana Vollmer: «Sapevamo che, individualmente, siamo le più forti, così non restava altro da fare che metterci insieme e vincere». Allison Schmitt: «E’ stato divertentissimo, adesso voglio solo portare a casa queste medaglie d’oro». © RIPRODUZIONE RISERVATA


12

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 NUOTO

Gregorio Paltrinieri 17 anni: un titolo europeo, 5˚ a Londra nei 1500 LAPRESSE

PARTENZA FALSA E MANCATA SQUALIFICA Alle 20.36 scatta la finale dei 1500 sl. Dai blocchi di partenza Sun Yang, il grande favorito, si tuffa con netto anticipo rispetto agli avversari. Squalificato per falsa partenza? No, per i giudici è stato disturbato da un fischio partito dalle tribune. EPA

ANNO ZERO Paltrinieri non basta L’Italia cola a picco Mostruoso Sun Yang: record del mondo in 14’31"02 nei 1500 Greg ha mal di spalla ed è 5˚, azzurri senza podi dopo 28 anni DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI LONDRA

Gregorio quinto, nell’anno zero d’Italia. Il piccolo Paltrinieri non può trasformarsi in magno ed evitare la sparizione del nuoto azzurro dal medagliere olimpico in corsia che non si verificava dal 1984, perché i primi quattro dei 1500 sl si sono rivelati imprendibili. Come la medaglia sperata, e probabilmente vanificata dal dolore muscolare alla spalla sinistra avvertito in mattinata da Greg. Ma sarebbe ingeneroso ritenere deludente la prestazione del diciassettenne di Carpi, che per la terza volta in carriera nuota le 30 vasche sotto i 15 minuti: la prima era successa agli Europei

d’oro di Debrecen (14’48"92), la seconda in batteria (14’50"11) e la terza in finale, con un tempo leggermente peggiorato in 14’51"92. Sun Yang che ha sbriciolato il suo record mondiale di un anno fa a Shanghai (14’31"02), ha avuto un margine di 20" dall’azzurrino, che ha tentato disperatamente nei secondi ottocento metri di superare il coreano Park hae Twan, che a sua volta ha rimediato 10" dal bronzo tunisino di Mellouli, ritornato ai vertici dopo l’oro olimpico di Pechino e quello mondiale di Roma 2009. Ryan Cochrane, bronzo a Pechino e doppio vicecampione mondiale, s’è confermato sul podio toccando in 14’39"63 (record del continente americano): il più vicino, si fa per dire, è stato

lui, a 8"61 dal fenomeno che aveva trionfato anche nei 400, per uno dei 5 ori cinesi. Sembra non fare fatica, con quelle frequenze apparentemente slow, ed invece il cinese è di una efficacia rara: chissà come sarebbe finito un confronto con Hackett. Ritmo Sun Yang ha rischiato solo alla partenza, sul blocco, scivolando come un’anguilla ma salvandosi per la benevolenza del giudice di partenza che ha giustificato la sua caduta per un fischio partito dalla tribuna che gli ha evitato la squalifica per falsa partenza. Una tolleranza omaggio ad un campione che fa il paio con altre due riammissioni, quella di Park nei 400 e quella della ranista americana Lars-

1500 stile libero uomini Cronologia record mondiale 14’58"27 Vladimir Salnikov (Urss) 14’56"35 Vladimir Salnikov (Urss) 14’54"76 Vladimir Salnikov (Urss) 14’50"36 Jorg Hoffmann (Ger) 14’48"40 Kieren Perkins (Aus) 14’43"48 Kieren Perkins (Aus) 14’41"66 Kieren Perkins (Aus) 14’34"56 Grant Hackett (Aus) 14’34"14 Sun Yang (Cina) 14’31"02 Sun Yang (Cina)

1980 1982 1983 1991 1992 1992 1994 2001 2011 2012

son. Evidentemente la severità non si coniuga con l’olimpismo, ed in fondo per lo spettacolo è stato un bene che il migliore abbia potuto dimostrato tutta la sua superiorità. Il monologo dell’asiatico non ha sovvertito le distanze nelle retrovie: non è scoppiato nessuno e nessuno è andato in crisi. Le posizioni rigide sono state rispettate dall’inizio alla fine. E anche Gregorio ha tenuto il suo ritmo passando sino ai 100 metri sotto il record italiano del titolo europeo (7’55"39 a metà gara). Non ha mai potuto cambiare ritmo e ha cercato di prendere Mellouli per stargli a fianco, ma il tunisino non è mai calato di frequenze e ha gestito con maggior esperienza la situazione, controllando soprattutto il coreano che si era preparato soprattutto per i 200 e 400. Esperienza Gregorio avrebbe

potuto limare 3-4 secondi al suo personale ma non sarebbe comunque bastato per prendere la medaglia. La sua Olimpiade non era questa, ma quella che verrà, e potrà fare tesoro di un’esperienza unica: oggi si aprirà per lui un quadriennio fondamentale. Il 5 settembre diventerà maggiorenne, ma in acqua lo è diventato sicuramente primo. In questa stagione a Ostia con Detti, Pizzetti, Cuoghi e Potenza, ha lavorato duramente e la finale olimpica gli vale idealmente la medaglia. Mentre lui torna a casa, Mellouli cercherà di fare qualcosa di unico: dopo la medaglia in vasca si presenterà ad Hyde Park per la medaglia nella 10 km. Grandi sesto nell’84, Brembilla quarto nel ’96, Paltrinieri quinto nel 2012. Ora manca davvero solo la medaglia. Greg, pensaci tu...

IL COMPLEANNO

Auguri Fede Per il futuro c’è Madonna? Dopo i 24 di Fabio Scozzoli festeggiati venerdì, oggi è Federica Pellegrini a compiere 24 anni a Londra. Ieri a mezzanotte ha fatto il primo brindisi con le persone più care qui: il fratello Alessandro, il fidanzato Filippo Magnini e il patron dell’Aniene Giovanni Malagò. Anche ieri Fede ha ribadito che nel 2013 il nuoto non sarà una priorità «ma continuerò ad allenarmi e a fare altre gare, ma a Rio ci sarò: per ora ho altri obiettivi, tornerò a Verona perché è casa mia e farò anche degli allenamenti lì. Mi dispiace che su Facebook stia montando una polemica nata da un’ex compagna di staffetta». Ieri avrebbe dovuto parlare con il tecnico Claudio Rossetto ma tutto sembra rimandato a dopo le vacanze. Intanto prime indiscrezioni di impegni extra nuoto: la cantante Madonna per lanciare il singolo «Love spent» avrebbe pensato di girare un video ambientato a Roma proponendo alla coppia di nuotatori una partecipazione. Intanto Magnini dice di sentirsi «come Buffon, volevo solo spronare il gruppo» a proposito della bufera che l’ha coinvolto per il flop olimpico. Infine il presidente del Coni, Petrucci dice di Fede: «Federica è un essere umano, non si può sempre vincere. Ma non so se le conviene fermarsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO IL 5˚ POSTO GREG È COMUNQUE SODDISFATTO: «NON INSEGUIVO UN MIRACOLO, HO SENTITO LA STANCHEZZA: ORA FINALMENTE RIENTRO A CASA»

«Un mese di riposo: torno a Carpi a dormire da mia nonna» DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI LONDRA

«Quello che viene, viene», aveva detto. Quello che è venuto è un quinto posto. «Ma è un quinto posto all’Olimpiade, è un quinto posto a 17 anni». Ed è un quinto posto scintillante. Promettente e ottimista come un’alba, non malinconico e romantico come un tramonto. Gregorio Paltrinieri è uno squalo che sta ancora scoprendo ed esplorando la sua acqua. La spalla Quello che viene è

«Greg» che rimane sul blocco, che dopo 200 metri recupera il quinto posto, che poi si scompone e lotta, che si sbraccia e sgamba, che rimane quinto. «Ma stamattina (ieri

mattina, ndr), quando sono venuto ad allenarmi, avevo la spalla bloccata, non riuscivo a muoverla, mi sono tuffato ma dopo 200 metri sono uscito, non ci potevo fare niente, se non affidarmi ai terapisti della Nazionale. E loro sono stati fantastici, mi hanno rimesso a posto, tant’è che in gara la spalla non l’ho neanche sentita. Però ho sentito la stanchezza. Come se la batteria dell’altro giorno, e poi la tensione, l’attesa, l’importanza della finale fossero piombate all’improvviso su di me. Non pensavo al podio, non sognavo la medaglia, non inseguivo un miracolo. Nuotavo solo su di me, sui miei tempi, sui miei obiettivi. Ero convinto di valere 14’42", 14’43", sotto i 14’45". Invece 14’51"92, quasi 2" più del tempo in batteria.

Gregorio Paltrinieri, 17 anni, quinto nella finale dei 1500 dominata da Sun AP

Ma là nuotavo semplice, fresco, pulito. Invece qui faticoso, stanco, fin dall’inizio senza il giusto ritmo». Lo stress Quello che viene, viene. «Eppure mi sono allenato

bene, ho fatto tutto quello che si deve, la coscienza tranquilla di chi non ha rimpianti o rimorsi. Alla fine il problema alla spalla non ha avuto alcuna importanza. Io non avevo mai avuto male alla spalla. Mi han-

no detto che può succedere: gli allenamenti, la gara la mattina, lo stress. E anche alla partenza c’era tanto stress. Non si sentiva nulla, perché si sentiva di tutto. Sono salito sul blocco non perché abbia sentito un fischio, ma perché ho visto gli altri che erano già tutti su. Poi la falsa partenza di Yang Sun. Non mi ha influenzato. Comunque era una situazione strana. Neanche questa spedizione italiana da "zero titoli" mi ha influenzato. Può succedere. Magari il prossimo anno sarà eccezionale e vinceremo tutto. Ma non mi sono sentito tutta la responsabilità sulle mie spalle». Il terremoto Adesso «Greg» stacca. «Un mese di riposo. E’ stata una stagione eterna. Nel settembre 2011 mi sono tra-

sferito a Ostia, scuola e nuoto, allenamenti e gare, Europei e Olimpiadi. A Carpi non sono più tornato. Ci torno adesso. Ma dopo il terremoto del 20 maggio la casa è inagibile. C’è una crepa lungo le scale. Andrò a dormire dalla nonna, dove ci sono già i miei genitori». A casa E il Castello dei Pio, e il Duomo e il suo sagrato, e il Portico lungo con le sue 52 arcate rinascimentali e i suoi comignoli, e la Chiesa di San Francesco, e il Teatro Comunale: dovunque ferite e cicatrici. «Ma siamo gente forte, abituata a fare, a dare, a lottare». Gente da 1500 metri stile libero. Gente che — quello che viene, viene — è sempre pronta a ricominciare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

OFFICIAL OUTFITTER Squadra Olimpica Italiana

Mezzelani-GMT

GRAZIE. Jessica Rossi

13


14

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 CALCIO

Paura Brasile Rincorre due volte Lo salva Damiao Espinoza trascina l’Honduras e la Seleçao soffre. Ok Lucas, Pato entra solo nel recupero BRASILE HONDURAS

3 2

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Martinez (H) al 12’, Leandro Damiao (B) al 38’ p.t.; Espinoza (H) al 3’, Neymar (B) su rigore al 5’, Leandro Damiao (B) al 15’ s.t. BRASILE (4-2-3-1) Gabriel 6; Rafael 6,5, Thiago Silva 7, Juan Jesus 6,5, Marcelo 6; Sandro 6 (dal 42’ p.t. Danilo 5,5), Romulo 6; Hulk 6 (dal 22’ s.t. Lucas 6,5), Oscar 7, Neymar 7; Leandro Damiao 7,5 (dal 44’ s.t. Pato s.v.). PANCHINA Neto, Bruno Uvini, Alex Sandro, Ganso. ALLENATORE Menezes 6,5. HONDURAS (4-1-4-1) Mendoza 6; Arnold Peralta 5,5, Velasquez 5, Leveron 5,5, Figueroa 6; Garrido 5,5 (dal 38’ s.t. Lopez s.v.); Martinez 6,5, Orin Peralta 6 (dal 14’ s.t. Mejia 6), Espinoza 8, Crisanto 4; Bengtson 5 (dal 42’ Lozano s.v.). PANCHINA Reyes, Colon, Mejia, Najar, Hernandez. ALLENATORE Luis Suarez 6,5. ARBITRO Brych (Ger) 6. NOTE Spettatori 43 mila circa. Stadio esaurito. Espulsi Crisanto (H) al 33’ p.t., Espinoza (H) al 44’ s.t, entrambi per doppia ammonizione. Ammoniti Sandro, Marcelo, Romulo, Leandro Damiao (B), Figueroa, Velasquez, A. Peralta (H) per gioco scorretto.

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI twitter @fabiowhites NEWCASTLE

Come un romanzo. Non di grande qualità, ma con tanti colpi di scena. Come un romanzo. Con trama e protagonisti che non t’aspetti. Vince il Brasile e guarda un po’, diventa una notizia. Perché ha dovuto rincorrere l’Honduras due volte e la seconda aveva persino un uomo in più. Poi uno credeva: sarà la partita del solito Neymar, di Oscar, di Pato. Invece il Papero entra solo per far presenza e lascia il palcoscenico a Leandro Damiao, che se lo prende tutto. Ma il bello è che l’hombre del partido è uno che ha perso e non è certo famoso: Roger Espinoza, 27 anni, azzeccato fuori quota di Luis Suarez (niente a che vedere con Luisito nostro). Espinoza è uno dei tanti misteri del calcio. Si barcamena nel soccer, gioca nel Kansas City e i casi sono due: o ha fatto la partita della vita o in parecchi si sono sbagliati sul suo conto. Centrocampista onnipresente, ha ru-

bato palloni, ha costruito, ha trascinato l’Honduras, ha segnato. Non s’era mai visto un espulso (al tramonto per doppio giallo) prendersi un’ovazione da tutto il pubblico come lui. Sprint Honduras Ma il cartellino

rosso che pesa ai centroamericani è un altro: quello che il tedesco Brych sventola a Crisanto per due cartellini in due azioni di fila (il secondo esagerato) al minuto 33. Fino a quel momento l’Honduras aveva preso di sorpresa il Brasile con una ricetta semplice: pressing, un pizzico di cattiveria e un po’ di concretezza. Il risultato è stato il vantaggio di Martinez al 12’ grazie al cross dopo una travolgente volata di Espinoza che si è bevuto Hulk, Rafael e Sandro. Neymar e compagnia marziana sono scesi sulla terra: per la prima volta in svantaggio e senza riuscire a imporre la superiorità tecnica. Anche per gli annosi difetti: un andamento lento, uno specchiarsi nelle belle giocate. Thiago Silva, impeccabile, si sgolava. L’espulsione è stata una manna: 5 minuti dopo

Hulk ha messo una palla in mezzo che Velasquez non è riuscito a coprire. È sbucato Leandro Damiao e ci ha messo il puntone. Super Damiao Il 23enne dell’In-

ternacional è quello che serviva al Brasile lezioso e ancora un po’ immaturo. Lui va dritto verso la porta. E quando la centra, alza le mani al cielo e prega. Comunque, quando ha inizio secondo round si è pensato: beh, ora il Brasile dilaga. Invece Espinoza si è inventato subito un tiro nell’angolino dove Gabriel (il milanista titolare per la prima volta) forse coperto non ci è arrivato. Stavolta però il Brasile ci ha messo un paio di minuti per pareggiare: Damiao (e chi se no) s’è procurato il rigore e l’ha firmato Neymar, beccato dagli spettatori perché, a loro dire, facendo scena ha causato la cacciata di Crisanto. Da lì in poi i marziani si sono sciolti, hanno controllato l’Honduras e, con calma, hanno segnato il gol partita. Autore il bomber pregante, che dopo lo scambio ravvicinato con Neymar (negli spazi stretti solo Messi lo supera) si è girato e ha pescato l’angolino.

Il destro di Leandro Damiao, 23 anni: è la rete del 3-2 brasiliano ANSA

IL TABELLONE IL CAMMINO PER L’ORO

Bene Lucas Morale: il Brasile

centra l’obiettivo ma non convince del tutto. Con un rivale più tosto, non ha mai dato la sensazione di essere padrona della sfida. Per dire, ha segnato il 3-2 al 15’. E per 30 minuti ha vivacchiato, senza chiudere il discorso. L’unico che ci ha provato è stato Lucas, entrato per Hulk, con un gran tiro da fuori. Il desiderio dell’Inter è piaciuto, perché più concreto e più giocatore «fatto» di altri. Con la Corea del Sud servirà gente come lui, affinché torni a essere il Brasile il protagonista assoluto del romanzo. GDS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I PADRONI DI CASA FUORI AI RIGORI AL 120’ ERA FINITA 1-1

Sturridge sbaglia l’ultimo tiro È la Corea della Gran Bretagna DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI CARDIFF (Galles)

C’è una Corea per tutti, anche per i maestri del calcio. La Gran Bretagna saluta il torneo olimpico, battuta ai rigori, una maledizione per il football di queste parti. Ai quarti era uscita agli Europei la nazionale di Roy Hodgson, battuta dall’Italia. Ai quarti di Londra 2012 esce dalla scena la squadra di Stuart Pearce, per il quale si annunciano giornate difficili. Pagherà il conto di questa bocciatura, della mancata convocazione di Beckham e dell’ostracismo a Giggs nelle ultime due gare. La Corea del Sud avanza grazie al quinto rigore, firmato da Ki, centrocampista del Celtic. Nella lotteria finale la squadra di Hong è perfetta, un capolavoro di cinismo. L’aria di queste parti porta bene al calcio coreano, che nella versione del Nord sbalordì il mondo nel mondiale del 1966, a spese dell’Italia. La valanga di medaglie d’oro – ben sei – conquistate ieri dalla Gran Bretagna non ispira invece il calcio, bruciato su tutti i fronti: fuori le donne e ora gli uomini. I maestri devono tornare a scuola. La Premier è un’altra storia: senza gli stranieri sarebbe un campionato mediocre. Il film Il quarto più equilibrato, secondo giornalisti e bookmaker. Ed è vero. La Corea del Sud gioca meglio, è più moderna con il suo 4-2-3-1 e più veloce. La Gran Bretagna esibisce

però il solito carattere ed è più fisica. La Corea domina nella prima mezz’ora. Butland respinge una sassata di Ji, Park Chuyoung sfiora la traversa e al 29’ ecco l’1-0. Un gol spettacolare: lancio coast to coast di Nam, tocco di Koo per Ji, attaccante del Sunderland: due passi, una finta e una botta che infila Butland. La Gran Bretagna reagisce, sorretta dall’orgoglio. L’arbitro Roldan le dà una mano, sicuramente più netta del fallo di Oh che per il fischietto colombiano merita il rigore. Dal dischetto, Ramsey pareggia. Quattro minuti dopo, arriva il secondo rigore per i britannici, ma stavolta il fallo su Sturridge di Hwang è netto. Ramsey cambia l’angolo di tiro, ma il portiere coreano ci arriva e blocca. La ripresa è più equilibrata: uno scontro di gioco costringe ad uscire Richards e Jun. La squadra asiatica funziona fino alla trequarti, ma la mancanza di un attaccante potente si fa sentire. Pearce annusa i supplementari e fa entrare Giggs: sostituisce Bellamy, giù di corda dopo tre gare a tavoletta. Extratime, e la Corea ha una grande occasione al 92’: tiro di Koo e respinta di Butland, Ji si avventa sul pallone, ma la zuccata è uno sgorbio. La Corea spinge ancora per evitare la trappola dei rigori: Butland salva in uscita bassa su Baek. Sturridge ci prova su punizione al 119’: palo sfiorato. Rigori inevitabili. Vince la Corea, che in semifinale sfiderà il Brasile: giusto così. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Daniel Sturridge, 22 anni REUTERS

GRAN BRETAGNA 5 COREA DEL SUD d.c.r. 6 1-1 AL 120’ MARCATORI Ji (CS) al 29’ p.t., Ramsey (GB) su rig. al 36’ p.t. SEQUENZA RIGORI Ramsey (GB gol), Koo (CS g), Cleverley (GB g), Baek (CS g), Dawson (GB g), Hwang (CS g), Giggs (GB g), Park (CS g), Sturridge (GB s), Ki (g). GRAN BRETAGNA (4-3-3) Butland 6; Taylor 6, Richards 6 (dal 15’ s.t. Dawson 6), Caulker 6, Bertrand 5; Cleverley 5,5, Allen 6, Ramsey 5,5; Bellamy 5 (dal 40’ s.t. Giggs 6), Sturridge 5, Sinclair 5 (dal 1’ s.t.s. Rose s.v.). PANCHINA Steele, Tomkins, Cork, Sordell. ALL. Pearce 5. COREA SUD (4-2-3-1) Jung 7 (dal 17’ s.t. Lee 6,5); Kim C s.v. (dal 7’ p.t. Oh 6), Hwang 5,5, Kim Younggwon 6, Yun 6; Park Jongwoo 6, Ki 7; Nam 6, 5, Ji 6,5 (dal 14’ p.t.s. Baek 6), Koo 6,5; Park Chuyong 6. PANCHINA Kim K, Jung W, Kim H, Kim B. ALL. Hong 6,5. ARBITRO Roldan (Col) 5. NOTE Spettatori 72 mila. Ammoniti Sturridge (GB) per comportamento non regolamentare, Allen (GB) per gioco scorretto, Hwang (CS), Oh (CS) e Kim (CS) per gioco scorretto, Lee (CS) per comp. non reg. Recuperi: 3’ p.t.; 4’ s.t., 1’ s.t.s.


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

15

LONDRA 2012 TENNIS

La danza d’oro del ciclone Serena La Williams incenerisce 6-0 6-1 la Sharapova. Ha vinto titolo olimpico e i 4 Slam, come la Graf

4

I NUMERI

3

Gli ori olimpici vinti da Serena Williams: 2 in doppio con la sorella Venus (2000 e 2008), 1 in singolo (2012)

6

I tornei in singolare vinti da Serena sull'erba di Wimbledon: 5 del Grande Slam e l'Olimpiade

Serena Williams tra Maria Sharapova (a sinistra) e Victoria AzarenkaAFP DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2 LONDRA

Non c’è posto per due sull’Olimpo. Serena è la dea della guerra, ogni tiro un fulmine. Maria Sharapova, la Venere bionda, è incenerita. La finale più glamour e più planetaria, tra le mura del tennis più famose del mondo, in realtà non esiste. Celebrazione Un mese dopo es-

sersi inginocchiata sull’erba sacra per il quinto Wimbledon della carriera, la Williams si concede una festa meno rituale, saltellando per il campo e poi inscenando un balletto rap sotto gli occhi di mamma Oracene e della sorella Venus, con cui oggi giocherà pure la finale del doppio, un fuori programma che il rigido cerimoniale dello Slam non le avrebbe concesso. La celebrazione dorata della più forte, a questo punto una delle più grandi di sempre, unica con la Graf ad avere unito il titolo olimpico ai quattro tornei Majors. E il vento sbarazzino, alla premiazione, fa cadere il vessillo americano, quasi debba inchinarsi pure lui. Fisico e servizio Non è stata

una vittoria, bensì una marcia trionfale. In sei partite, Serena ha concesso appena 17 game, uno soltanto alla russa. Sì: numeri mai visti. Nel primo gioco, la Williams infila 3 ace e al servizio sarà intoccabile per tutta la partita. Quando Masha prova a farla muovere, trova un’avversaria in condizioni atletiche spaventose, portentosa anche negli spostamenti laterali, il punto debole. Primo set a zero in mezz’ora, il secondo dura solo tre minuti in più e quando la russa mette fuori la testa sul 3-1 contrario con due palle break per riaprire la disfida, l’altra le piazza

uno schiaffo al volo e un rovescio incrociato che finisce sulla riga. Amazzone nel vento Impressionante: «E’ tutto così eccitante, rappresentare il proprio paese è qualcosa di diverso - dirà Serena con le unghie smaltate di brillantini -. Sono stata concentrata per tutto il torneo, focalizzata sull’obiettivo perché mi sono allenata duramente dopo i tanti infortuni, avevo voglia di tornare ad essere una tennista ai più alti livelli». Pure la Sharapova la incorona: «Da un mese, dalla vittoria di Wimbledon, ha ritrovato la condizione e la convinzione di quando era la più forte del mondo». Solo la brezza le ha dato fastidio, quando la criniera da amazzone imbattibile le finiva negli occhi: «A Londra sai quali condizioni climatiche bizzarre puoi trovare, ma dopo aver perso qualche partita per il vento ho deciso che non mi lamenterò più». Paragoni E mostra vezzosa la

medaglia, la terza d’oro ai Giochi, la prima in singolare: «Sono cresciuta apprezzando molto lo spirito olimpico, mi sono appassionata ai grandi atleti del passato, da Carl Lewis a Michael Johnson, grazie ai video e ai film che mi faceva vedere mio padre. Ma siete venuti qui - scherza con i giornalisti - solo per un oro? E per Michael Phelps, che ne ha vinti 18, cosa avreste dovuto organizzare? Mi sarebbe piaciuto incontrarlo al Villaggio, ma ci sono andata solo un pomeriggio». Serena è di nuovo la padrona del tennis e del mondo: «Cosa faccio adesso? Di certo, non vado a Disneyworld, mi aspettano gli Us Open». E sul Golden Slam, i cinque titoli maggiori che ora l’accompagnano, ha le idee chiare: «Un paragone tra l’oro olimpico e uno Slam? Non ci sono paragoni, l’ho preso e basta». Parola di una dea. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI LA FINALE DEL SINGOLARE MASCHILE

Federer-Murray, la rivincita Assegnate le medaglie anche nel doppio maschile (oro ai gemelli americani Bryan, argento e bronzo alla Francia con Llodra Tsonga e Gasquet Benneteau), oggi le due finali del singolare: Djokovic Del Potro per il terzo posto e soprattutto Federer Murray, riedizione dell’ultima finale di Wimbledon vinta dallo svizzero (nella foto EPA), per l’oro.

17

I game concessi nel torneo olimpico in sei match disputati

24

Al centro Serena Williams, 30 anni, esulta; a destra la tennista americana improvvisa un balletto celebrativo per la medaglia d’oro AP-REUTERS

I punti vincenti contro Sharapova: solo 6 per la russa


16

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 BEACH VOLLEY

Greta & Marta in orbita Sfida alle divine d’Olimpia Cicolari e Menegatti domano le spagnole e oggi nei quarti trovano Walsh-May le statunitensi olimpioniche di Atene e Pechino: «Ma le abbiamo già battute» AGONISMO E GLAMOUR LE AZZURRE PROTAGONISTE 1

2

ga considerata di più nel nostro Paese. Come accade in Brasile o negli Stati Uniti. Se può succedere grazie a noi, siamo contente», avevano detto l'altro giorno, dopo le tre vittorie nel girone di qualificazione. Se il beach italiano cercava dei «modelli da seguire» adesso li ha trovati. A forza di muri (quelli di Nicolai e Cicolari) e di vittorie. Come quella contro le spagnole (anche ieri quasi tutto esaurito all'Horse Guards Parade), fra trenini, ole e balletti. «Le spagnole sono una squadra difficile da affrontare – continuano le azzurre – han fatto più o meno il nostro percorso, abbiamo iniziato quasi assieme. Ci ritrovavamo nei tornei minori (Satellite, ndr) e se le lasci giocare possono metterti in difficoltà. Abbiamo deciso di rischiare tanto con la battuta, per questo ne abbiamo sbagliata qualcuna in più rispetto solito». Nulla da perdere «Da adesso in

3

1 Una difesa di Marta Menegatti, 21 anni da Ariano Polesine (Ro) AP 2 Un abbraccio con Greta Cicolari, 29 anni, bergamasca. Entrambe dell’Aeronautica Militare TARANTINI 3 Un particolare delle unghie di Greta Cicolari EPA

bel massaggio rilassante». «Era un po' stressata…», scherza Greta prendendola in giro con un sorriso affettuoso.

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI twitter@GianLucaPasini LONDRA

Il giorno prima della partita sono andate dalla manicure e dalla massaggiatrice. «Io mi dovevo rifare le mani, volevo un lavoro ben fatto, non quello artigianale fai da te», Greta Cicolari si toglie il cerotto bianco (a rimediare un infortunio di quando si sono allenate con i colleghi azzurri Lupo e Nicolai…) e mostra orgogliosa le dieci dita: ogni unghia è una bandiera italiana. «Me le volevo fare anche io – aggiunge Marta Menegatti -, ma la ragazza non aveva più tempo. Lo aveva usato tutto per Greta, così io ho fatto da sola. In compenso sono andata a farmi un

Senza scampo Il risultato lo raccontano i parziali con cui le azzurre hanno travolto le spagnole Liliana e Baquerizo (21-15, 21-15), due set che hanno spinto la coppia italiana fra le prime otto del mondo direttamente. «Era l'obiettivo minimo a cui volevamo arrivare», continua la bergamasca trapiantata a Falconara che trasferisce l'adrenalina che ha usato in campo nelle parole. «Magari può essere brutto da dire, ma in quei momenti è uscito davvero solo l'istinto. Volevamo vincere, volevamo questa vittoria, non volevamo altro. E ce la siamo andata a prendere…».

Tira il fiato. Rivive le emozioni di una partita a senso unico. Beach azzurro Unico come le ul-

time 24 ore del beach azzurro, ex cenerentola nel panorama mondiale e adesso aspirante grande potenza (guardando a tutta la pallavolo italiana qui ha portato quattro squadre su quattro ai quarti di finale). E se il volley sulla sabbia fino all'altro giorno era soltanto considerato un passatempo per bagnanti più o meno atletici, dopo le imprese di questi quattro azzurri (Nicolai e Lupo il giorno prima avevano superato i campioni di Pechino 2008, Rogers-Dalhausser) è facile immaginare che qualcosa cambierà. «E' anche per quello che siamo venute fino a qui. Vogliamo che la nostra disciplina ven-

UOMINI

La festa di Lupo e Nicolai Domani nei quarti sfida a Schuil-Nummerdor Il primo giorno dopo aver battuto i campioni olimpici è dolce per Daniele Lupo e Paolo Nicolai: «Ce la siamo goduta la serata a Casa Italia. Era anche meritata per quello che abbiamo fatto. Ma adesso torniamo con la testa al torneo. Non ce la siamo montata, sicuro. Siamo giovani, ma vogliamo giocarcela fino alla fine questa occasione». Sulla loro strada trovano gli olandesi Schuil e Nummerdor, domani (orario da definire). «Una coppia fortissima, uno (Nummerdor) difende benissimo, l'altro (Schuil) è stato campione olimpico indoor ad Atlanta. Basta? Sono anche amici, ma ovviamente faremo di tutto per batterli». Come è già successo in questa stagione nel World Tour.

ITALIA AUSTRALIA

3 2

(21-25, 18-25, 25-21, 25-14, 15-13) ITALIA: Fei 12, Lasko 25, Savani 17, Mastrangelo 11, Travica 5, Zaytsev 8; Bari (L), Giovi (L), Papi, Boninfante, Parodi 1, Birarelli. All. Berruto. AUSTRALIA: Passier 12, Peacock 2, White 12, Zingel 15, Edgar 18, Yudin 11; Tutton (L), Roberts 2, Sukochev, Smith 1. Non entrati: Grant, Williams. All. Uriarte. ARBITRI: Zenovich (Rus) e Espycalsky (Bra). NOTE - Spettatori 11.500 Durata set: 23’, 25’, 26’, 22’, 15’; totale 111’. Italia: battute sbagliate 19, vincenti 8, muri 12, 2a linea 14, errori 25; Australia: battute sbagliate 18, vincenti 5, muri 19, 2a linea 12, errori 25.

ripresi. Il dato confortante è di come ci siamo risollevati. Questo è un torneo che non si può pronosticare, adesso abbiamo la partita con la Bulgaria (domani pomeriggio, ndr) dove mi auguro i ragazzi ripartano da dove abbiamo lasciato in questo tiebreak».

LONDRA

Facce Ma prima di quel quinto

Irriconoscibili Per due set l’Ita-

lia è irriconoscibile tanto che alla fine del secondo set Mauro

Il muro di Dragan Travica (25 anni) e Gigi Mastrangelo (36) sul russo naturalizzato aussie Yudin TARANTINI

2

Quinti posti L’Italia ha ottenuto come migliore risultato olimpico due quinti posti, entrambi nel femminile: nel 2000 a Sydney con Bruschini-Solazzi e nel 2004 ad Atene con Perrotta-Gattelli

274

Giorni insieme Tanti ne sono passati da quando Lupo e Nicolai hanno iniziato a giocare assieme stabilmente fino a quando hanno battuto i campioni olimpici americani Rogers e Dalhausser, tanta strada in poco più di un anno (a.a.)

Unghie dorate Per la cronaca re-

stando in tema di manicure Misty May-Treanor si è presentata all’inizio di questo torneo londinese con le unghie smaltate di colore oro (alla faccia della scaramanzia!). «Non ci nascondiamo, sappiamo perfettamente che sarà una gara difficilissima. Dovremo giocare al massimo. Ma noi non abbiamo nessuna paura: solo tanta voglia di essere fra le prime quattro del mondo…».

DONNE ALLE 17.45 SI CHIUDE IL GIRONE

Italia a un soffio dalla vergogna Poi in volata batte l’Australia «Quello che si è capito in questa gara è che quando andiamo in campo possiamo essere pericolosi per chiunque. Noi per primi». Questa meravigliosa battuta di Michal Lasko fotografa alla perfezione la giornata incredibile degli azzurri: che hanno rischiato di sprofondare con la determinata (ma modesta) Australia, prima di rimontare due set e conquistare tiebreak e qualificazione ai quarti. «Voglio essere positivo e dico che da questa giornata esco contento - continua il bomber azzurro -, perché abbiamo vinto, ma anche perché abbiamo trovato la forza di reagire. Siamo stati a fare una passeggiata all'inferno e poi ne siamo usciti».

I NUMERI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PALLAVOLO UOMINI VITTORIA SOFFERTA, MA I QUARTI SONO GIA’ CERTI

Irriconoscibile per 2 set, poi Berruto urla e arriva la reazione: «Chiedo scusa a tutti»

poi non abbiamo nulla da perdere e tutto da guadagnare, per cui mi aspetto che faremo delle belle partite». Riprende Greta guardando al quarto di finale in programma stasera contro le super campionesse americane Walsh e May, due leggende del beach volley, che hanno vinto le ultime due edizioni dei Giochi, senza perdere neppure un set. Il primo lo hanno lasciato per strada in questa edizione, nell’ultima gara del girone con le austriache Schwaiger, ma quello successivo lo hanno poi conquistato 21 a 8! Dopo il successo di Nicolai-Lupo sembra un segno del destino. «Perché no…, magari - scherza ancora Cicolari – quel che è certo è che con loro ci abbiamo già vinto due volte, l’ultima a Roma, nella tappa del circuito Mondiale (nei quarti di finale e le azzurre si sono imposte 2-0, ndr)».

4

Berruto, con le vene gonfie sul collo, urla tre volte «Cosa vogliamo fare?». «Non era solo per la squadra, ma era rivolto a tutti, me compreso - spiega a fine gara -. Sì, è vero, non riconoscevo la squadra, ma sono contento per come siamo venuti fuori. Chiedo scusa a tutti per come abbiamo giocato per due set, fornendo un brutto spettacolo, poi per fortuna ci siamo

set vinto con un muro (in volata) gli azzurri erano sprofondati per due frazioni. La cosa che ha colpito di più non sono state le ricezioni sbagliate (tante), le murate subite (tante) e gli errori banali, quanto le facce attonite e (forse) anche impaurite che si scorgevano dalla tribuna. «Noi non dobbiamo essere perfetti - ha detto il capitano Savani -, ma ci dobbiamo accettare così come siamo. In alcuni momenti devastanti, in altri terribili. Accettati i nostri alti e bassi possiamo giocarcela con chiunque». Sul costato Savani ha scritto «Se vuoi andare in un posto dove non sei mai stato, devi percorrere una strada che non hai mai preso». E' ancora valido? «Più che mai. Noi ci crediamo ancora». Come ha urlato Berruto, ci devono credere tutti e allo stesso momento… g.l.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Azzurre con la Russia col dubbio Lo Bianco Oggi l'Italia chiude il girone contro la Russia con il dubbio Lo Bianco, fermata dal solito problema alla schiena. Ieri per fortuna la capitana è tornata ad allenarsi e quindi aveva ragione Barbolini quando dopo la vittoria sulla Algeria aveva dichiarato. «Io conto di averla in campo nell'ultimo match del girone (oggi alle 17.45 italiane, ndr), ma è chiaro che non rischiamo nulla, la gara della vita sono i quarti, che si giocano martedì». La partita contro le due volte campionesse del mondo sarà uno spareggio per il primo posto nel girone che permette di incontrare la quarta dell'altro gruppo. Dove ci potrebbe essere anche il Brasile... Nell'ultima giornata si conoscerà anche il destino delle olimpioniche di Pechino (attualmente quinte in classifica) che rischiano di restare fuori dalla seconda fase, dopo le nette sconfitte contro la Sud Corea e contro gli Stati Uniti. ITALIA-ALGERIA 3-0 (25-11, 25-12, 25-17 ) ITALIA: Rondon 4, Del Core 13, Arrighetti 9, L. Bosetti 5, Costagrande 8, Gioli 9; Croce (L), De Gennaro, C. Bosetti 3, Piccinini 8, Barazza. Non entrata: Lo Bianco. All. Barbolini ALGERIA: Boukhima 3, Abderrahim 1, Oulmou 8, Hennaoui , Bensalem 11, Aissou 1; Hammouche (L), Mansouri (L), Khamtache 1. Non entrate: Achour, Belhocine, Bourihane. All. Strumilo. ARBITRI: Salvatore (Usa) e Wang (Cina). NOTE - Spettatori 13.000. Durata set: 18', 18', 23'; totale 59'. Italia: battute sbagliate 9, vincenti 9, muri 8, 2a linea 10, errori 13. Algeria: b.s. 3, v. 1, m. 1, 2a l. 2, e. 14.


LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 CICLISMO

LETTERE

Viviani da battaglia È a tre passi dal podio A metà dell’Omnium il veronese è secondo dietro a Coquard «Una medaglia sarà mia. Mi giocherò tutto nello scratch» DAL NOSTRO INVIATO

PIER BERGONZI twitter @pierbergonzi LONDRA

Elia Viviani c’è. È vivo, reattivo e in corsa per una medaglia nell’Omnium, la gara più complicata e crudele del ciclismo su pista. Dopo le tre prove della prima giornata, l’azzurro è secondo della generale con legittime ambizioni. Ma è meglio non avventurarsi in pronostici facili, perché mancano ancora due gare cronometrate (inseguimento e km) che non sono esattamente «amiche» di Viviani, e una sola prova in linea (lo scratch) che gli sorride. Per il momento, a metà del torneo che equivale al decathlon dell’atletica, possiamo dire che il

«

Sono in linea con i miei piani: conta essere regolari e fin qui lo sono stato

ELIA VIVIANI 23 ANNI, LIQUIGAS

nostro Highlander (l’unico azzurro superstite di un’antica e gloriosa tradizione...) ha corso bene. Anzi molto bene per temperamento e tattica ribaltando a suo favore una situazione che appariva catastrofica. Il percorso Dopo un buon sesto

posto nel giro lanciato (13"359), vinto dal marziano Edy Clancy (12"556!), Viviani si è un po’ addormentato nella prima metà della corsa a punti. Remava nelle retrovie e faticava a far punti nelle volate. Mentre i migliori avversari guadagnavano il giro, il veronese litigava con se stesso. A un certo punto, però, gli si è riaccesa lampadina e mentre le energie degli altri calavano, Elia ha guadagnato due giri, ben spalleggiato da Kluge. Il tedesco ha vinto la corsa a punti e l’azzurro si è salvato con un quinto posto che gli ha consentito di risalire al quarto della generale.

qui

Londra

c

di STEFANO BOLDRINI

La trinità reale Simpatici, belli e sorridenti

17

Brividi «Me la sono vista davvero brutta — ha commentato Viviani —. Per tutta la prima parte mi sono sentito legato. Facevo troppa fatica a sprintare. Poi mi sono sbloccato e alla fine stavo benissimo. Tutto sommato mi sono salvato». Poi Viviani ha corso da professore l’eliminazione. Sempre nelle prime posizioni è sembrato sicurissimo. Ha perso solo lo sprint finale con il rapidissimo francese Bryan Coquard, che in virtù della regolarità è balzato al comando della generale con 10 punti, 3 di vantaggio sull’azzurro. Dietro alla spicciolata ci sono i grandi favoriti all’oro: l’australiano O’Shea (14), l’inglese Clancy (17) e il danese Hansen (18). Questi cinque, salvo sorprese, si giocheranno oggi le tre medaglie. «Io resto molto convinto che un posto sul podio sarà mio — conferma Viviani —. La classifica è corta, come mi aspettavo, ma io sono secondo con 13 punti e sono linea con i miei piani. Ho perso qualcosa nella corsa a punti, ma diciamo che mi sono salvato per i capelli e poi ho chiuso molto bene nell’eliminazione. Spero di essere migliorato un po’ nell’inseguimento, ma so che la mia medaglia passerà dallo scratch. È in quella prova che non posso sbagliare. Nell’Omnium conta soprattutto essere regolari. E fin qui lo sono stato...». Il tecnico È fiducioso anche Marco Villa, il saggio tecnico della pista azzurra che sa come parlare al suo «cavallino». «Credo molto in Elia e alla fine della prima giornata devo dire che è stato bravo. È stato bravo perché nel momento più difficile si è difeso bene. Se riuscirà ad avere questa regolarità anche nella seconda giornata lo vedrete sul podio come meriterebbe. Ma non dipende solo da lui. Il favorito numero uno resta O’Shea, che è lì dietro come un’ombra pesante, e poi ci sono l’inglese Clancy e il danese Hansen che sono i migliori nelle prove contro il tempo... Noi dovremo guadagnare su di loro nello scratch. Non sarà facile, ma ci crediamo». Questa mattina Viviani si presenterà in pista da secondo della generale. Potrebbe scendere dal podio nell’inseguimento, ma in serata ha la possibilità di risalirci dopo lo scratch e di restarci col chilometro. Ha ragione Villa, lo meriterebbe.

Non solo calcio A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

Come fare a scegliere il più grande di sempre La continua ricerca de «il più grande di tutti i tempi» mi sembra abbia poco a che vedere con le logiche della prestazione sportiva. Se è difficile paragonare atleti della stessa disciplina che competono in epoche diverse, è praticamente impossibile farlo tra atleti di discipline diverse. Se poi è proprio lo sport diverso, il gioco sfocia nell’assurdo. Come si potrebbero paragonare tra loro Ali, Phelps, Coppi, Maradona, Senna, Federer, Lewis, eccetera secondo parametri oggettivi? L’aritmetica somma delle medaglie conquistate alle Olimpiadi non può essere un criterio oggettivo, poiché alcune discipline non ottengono qui la loro massima espressione mentre altre possono distribuire un numero minore di medaglie. Storicamente nuoto e ginnastica sono quelle dove i singoli atleti possono farne maggior incetta. Difficile pensare un centometrista piani che vince pure peso e asta mentre abbiamo visto come nel nuoto sia possibile vincere nei diversi stili e quindi in discipline diverse. Basterebbe questo per dire come il paragone tra sport diversi non abbia senso. Nicola Andrucci (Santa Sofia, Forlì)

Giuste osservazioni, ma difficile sottrarsi al più bel quiz olimpico da sempre quando irrompe uno come Phelps col suo record di medaglie. I limiti ci sono, non lo nascondiamo: nessuno ha inventato il giavellotto da sopra, di sotto e di sbieco mentre un tiratore come Campriani può vincere la medaglia in piedi, sdraiato e con tre posizioni. Se proprio vogliamo portare fino in fondo il giochetto io peserei anche il valore storico degli sport e la difficoltà di dividersi fra specialità diverse. Per questo sono d’accordo con Franco Arturi che ieri indicava Carl Lewis come il più grande di sempre. Ma ammetto che sull’atletica sono di parte. poi se un giorno vedremo un tecnico che fa autocritica lo invitiamo in Gazzetta.

Stati Uniti d’Europa

Elia Viviani, a sinistra, e Bryan Coquard, nella volata finale dell’eliminazione AP

TRE RECORD DEL MONDO NELL’INSEGUIMENTO

Volano le ragazze di casa E McCartney intona «Hey Jude»

Compitino facile per le ragazze dell’inseguimento a squadre della Gran Bretagna, che hanno vinto il 4˚ oro britannico (sui 5 già assegnati in pista). Dani King, Laura Trott e Joanne Rowsell sono letteralmente di un’altra categoria: in due giorni hanno ritoccato 3 volte il record del mondo dei 3 km portandolo a

3’14"051 nella finale stravinta su gli Usa. Nel velodromo, tutto esaurito anche ieri, c’erano l’iridato Mark Cavendish e il Beatles Paul McCartney (nelal foto), che a un certo punto ha intonato «Hey Jude» trascinando il pubblico a cantare mentre sul podio salivano le tre ragazze di casa. Gli applausi più sentiti per Joanna Rowsell, che ha mostrato la sua testa pelata, conseguenza di un’alopecia che ha dall’età di 11 anni. E Laura Trott, 20 anni e 120 giorni, diventa l’oro più giovane di sempre del ciclismo su pista. Via anche al torneo della velocità con l’inglese Kenny autore del miglior tempo in qualificazione (9"713, record olimpico) sul francese Bauge (9"952) che probabilmente incontrerà nella finale per l’oro.

Nel medagliere gli Stati Uniti d’Europa, se si presentassero insieme, supererebbero nettamente Cina e Usa. Chissà quando potremo parlare così di un’Olimpiade fatta a Praga, Berlino, Riga e guardare le stelle d’oro in campo azzurro salire sulle note di Beethoven per celebrare l’oro di un nostro centometrista di Burgos, di una schermitrice di Aix-en-Provence o di un nuotatore di Cernusco sul Naviglio. L’Unione di oggi non fa in tutti gli altri sport Olimpici quello che il Regno Unito, all' Olimpiade, fa già nel calcio.

fratello hanno raccontato la loro sorpresa quando hanno visto la nonna, la regina Elisabetta, che stava paracadutandosi — la sua controfigura, naturalmente — durante la cerimonia inaugurale: «Siamo rimasti senza fiato. Una cosa incredibile. Non sapevamo nulla della sua performance». Hanno confessato di essere «orgogliosi per la medaglia d'argento di nostra cugina Zara nell'equitazione. E' stata davvero una grande emozione vederla sul podio». Ma sul podio salgono anche loro, i fratelloni britannici che hanno dato finora un

ottimo contributo, dopo la performance dell'illustre nonna, al rilancio della monarchia. L'unico grande assente è il principe Carlo, condannato dall'energia della madre e da un carattere algido persino per i sudditi britannici, a restare ai margini della storia. Ora è oscurato anche dai figli, belli e simpatici come lui non è mai stato. William e Harry si godono la vita alla grande. Una vita principesca. Sono stati baciati dalla sorte e non fanno nulla per nasconderlo. Forse anche per questo piacciono al popolo: ricchi, belli, fortunati, ma non ipocriti.

Ho letto nella Gazzetta «olimpica» che le tribune della pallavolo sono spesso piene di spettatori. Ma la stessa cosa sta accadendo anche nella pallamano. Avete visto quante persone erano presenti, per esempio, alla partita tra Danimarca e Svezia? La maggior parte degli atleti danesi alla cerimonia d’apertura venivano dalla pallamano: secondo sport nazionale. Mirko

Carlo Assi

Lei ci propone un interessante gioco statistico ma, come può ben immaginare, senza nessuna base. Cinesi e statunitensi si riconoscono all’unisono nella bandiera e nell’inno nazionale, fra francesi e italiani (tanto per fare un esempio) anche fra giornalisti qui a Londra vige una simpatica ma fiera rivalità sportiva. Le dico la verità: non riuscirei mai a gioire per l’oro di Florent Manoudou come per quello di Elisa Di Francisca.

La Pellegrini piace di più

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La trinità reale: il principe William, la consorte Kate, il principino Harry. Simpatici, eternamente sorridenti, belli, onnipresenti. Li trovi dappertutto: a festeggiare gli ori nel canottaggio, a saltare in piedi nel velodromo, ad applaudire le belle gioie del beach volley, a tifare per la cuginetta Zara. Sono su tutti i giornali, te li ritrovi persino nei salotti televisivi: l'altra sera sono apparsi sui sofà della Bbc, nel programma condotto da Sue Barker. La presentatrice li ha introdotti così: «Ecco due ospiti speciali». Il Duca di Cambridge — è questo il titolo di William — e il

Guardate l’handball

Ho apprezzato più la Pellegrini dopo la sconfitta che prima: più dolce e sensibile. Siccome conosco le piscine vi dico che la spocchia dei tecnici è risaputa: è bastato sentire Rossetto accusare la gente esterna. Io consiglierei a Federica di lasciare questo ambiente teso al quale il suo fidanzato non fa altro che aggiungere tensione e noia. Leandro Comin

La penso come lei. Non so fino a che punto sia sincera ma Federica in tutte le interviste ha mostrato una maturità inaspettata nel commentare la sua delusione olimpica. Non lo stesso Magnini che ha fatto di tutto per nascondere il suo fallimento dietro fattori esterni. E

Vecchio discorso. Penso che l’handball sia lo sport che l’Italia più sottovaluta rispetto al suo valore internazionale. I meno attenti se ne accorgono solo all’Olimpiade ma basta vedere tutto l’anno com’è trattato in Paesi di tradizione pallamanistica. Chissà, sarà colpa anche del nome: pallamano sembra un gioco per bambini. Io lo chiamerei solo handball.

Le assenze illustri A quest'olimpiade mancano illustri presenze tedesche ai Giochi. La nazionale di calcio femminile, la maschile di pallamano e soprattutto il tennistavolista Timo Boll unico europeo capace di lottare con i cinesi. Si sono smarriti? Felice Martucci Sassano (Sa)

Ognuno guarda in casa sua. L'Inghilterra oggi nella maratona femminile non avrà la primatista mondiale Paula Radcliffe, noi dovremo fare a meno di Antonietta Di Martino nell' alto, la Spagna di Nadal. E potremmo continuare all'infinito con i cestiti Nba (Wade soprattutto) e tanti altri. Quello che è vero che l'occasione olimpica capita ogni quattro anni e mai come stavolta gli infortuni sono duri da digerire. E' difficile, terribilmente difficile ricominciare daccapo.


18

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 TRIATHLON VELA Sensini, il podio è sempre più lontano (l.b.) Sembra assodato che, se ci saranno ragioni di sorridere per i nostri, verranno dalla classe 470. Oggi Alessandra Sensini (6 6) ha probabilmente detto addio alle speranze di podio nella classe RS:X. «Sono sorpresa quanto probabilmente lo siete voi. Sono delusa, ma non mollo». Nei 470, invece, i piazzamenti alterni di Conti con Micol e Zandonà con Zucchetti lasciano aperte tutte le speranze di piazzamento nei pressi del podio. Racconta Giulia Conti, autrice di un bel secondo posto, ma anche di un pessimo piazzamento nella prima regata, insieme la proiettano all’ottavo posto in generale: «E’ incredibile che, con una partenza come quella che ci è riuscita nella prima regata, abbiamo chiuso al 18o posto».

SCHERMA Argento per la Shin Italia, spada amara Dopo le lacrime nell’individuale, Shin A Lam ha conquistato l’argento nella spada a squadre con la Sud Corea, battuta dalla Cina in finale. L’Italia perde con gli Stati Uniti ai quarti, si salva solo Mara Navarria, mentre Fiamingo, Del Carretto e Moellhausen (in pedana nell’ultimo giro) hanno solo bilanci negativi. «Speravamo in una medaglia, non pensavamo di perdere così con gli Stati Uniti» dice il vicepresidente federale Andrea Cipressa. «Non mi do spiegazione di una prova così dopo una stagione positiva» dice il c.t. Sandro Cuomo, ora in discussione. Dopo l’oro di Matteo Tagliariol e il bronzo a squadre di Pechino, la spada è l’unica arma a secco di medaglie in questa edizione dei Giochi.

Centomila spettatori sudore e fotofinish La svizzera Spirig batte la svedese Norden sul traguardo La Mazzetti 42a in lacrime: «Andavo bene, poi sono caduta» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Tutto spettacolare: l’arrivo al fotofinish che consegna il titolo olimpico alla svizzera Nicola Spirig, la partecipazione di centomila persone nel verde di Hyde Park, la forza di carattere dell’italiana Anna Maria Mazzetti che cade nella prova di bici, si ferisce alle gambe, riparte e riesce ugualmente a tagliare il traguardo. È quarantaduesima, l’azzurra, eppure mai come stavolta il motto l’importante è partecipare» dà il senso della sua gara. Il triathlon è un inno alla sofferenza. Correre con il dolore, i pantaloncini incollati alle anche per le abrasioni, la gamba sinistra per qualche minuto di marmo, è stata un’impresa. Lacrime Anna Maria si scioglie nelle lacrime, all’arrivo. Fa tenerezza, con i suoi 24 anni pieni di speranze. C’è solo un giornalista italiano ad aspettarla. «Sapevo che avrei pianto. Non volevo cedere all’emozione, ma è la mia prima Olimpiade. Fa rabbia che sia andata così. La prova di nuoto era andata benissimo. L’acqua non era fredda e la Serpentine era stata ripulita. Lo scorso anno nel test olimpico le alghe furono un problema, stavolta tutto ok. In bici avevo buone sensazioni, poi quella caduta. Una botta durissima. Non sentivo più la gamba sinistra, avevo dolore dappertutto. Sono ripartita, ma la mia gara era già finita. Ho dato quello che mi era rimasto. Non ho più pensato a niente. Non ho visto neppure i miei genitori e gli amici venuti dall’Italia per sostenermi».

PALLANUOTO Settebello facile Adesso la Spagna In attesa della Spagna, ultimo match verità della prima fase, il Settebello doma il Kazakistan 9 6. Partita ben controllata dagli azzurri che avevano sofferto di più gli avversari in World League. Bene la difesa, e le reti in superiorità, doppiette di Figlioni, Presciutti e Premus. Italia-Kazakistan 9-6 (4 2, 4 2, 1 1, 0 1). Italia: Tempesti (Pastorino), Perez 1, Gitto, Figlioli 2, Giorgetti, Felugo, Giacoppo, Gallo 1, Presciutti 2, Fiorentini, Aicardi, Premus 2. All. Campagna. Kazakistan: Maximov, Gubarev 1, Shakenov, Gorovoy, Panfili 1, Shmider 2, Ushakov, Ukumanov, Zhilyayev 1, Ruday, Manafov 1, Kokorin. All. Drozdov. Note: s.n. Italia 8 (5), Kazakistan 9 (3); usc. 3 f. Ukumanov 15’.

PALLANUOTO Setterosa, oggi i quarti con gli Usa

La svizzera Nicola Spirig, 30 anni, in maglia nera, precede sul traguardo la svedese Lisa Norden, 27 AP

lafoto

Show a Londra Dopo i 1.5 km di nuoto nella Serpentine di Hyde Park, 43 in bici passando da Buckingham Palace (AP) e 10 di corsa ancora nel parco.

Hyde Park C’era papà Giulio, che lavora in banca. E c’era mamma Giovanna, impiegata in un’azienda. E c’erano centinaia di migliaia di persone di tutte le razze, di tutte le lingue, di tutte le religioni. La Londra vera, prestata all’Olimpiade: indiani, pachistani, arabi, sudamericani. Un meraviglioso happening mattutino, con i maxischermi che hanno tenuto in piedi fino all’ultimo chilometro il sogno d’oro della britannica Helen Jenkins. L’australiana Densham ha dato la spallata nel rettilineo finale, portandosi dietro la svizzera Spirig, la svedese Norden e la statunitense Groff. La Jenkins ha ceduto. La svolta negli ultimi cento metri. Sprint a tre. Uno spettacolo. Lotta spalla a spalla Spirig-Norden, con la

Densham in apnea. Sono arrivate così, con la Spirig e la Norden gomito a gomito, il nastro del traguardo che le ha avvolte, facendole cadere a terra. C’è voluto il fotofinish, visto e rivisto più volte, per confermare la medaglia d’oro della Spirig, 30 anni, primo trionfo della Svizzera a Londra 2012: «Tagliando il traguardo ho avuto la sensazione di aver vinto, ma ho aspettato il verdetto dei giudici. Lo scenario di Hyde Park è stato fantastico. Sembrava di gareggiare con un sottofondo musicale». Ironica Lisa Norden: «Abbiamo dato spettacolo a tutta questa gente incredibile. Sarebbe stato bello se avessero dato l’oro a tutte e due. Sarebbe stato soprattutto più giusto».

Oggi il Setterosa sfida nei quarti gli Usa, argento olimpico a Pechino 2008. «Ma se giochiamo con la mente libera come sappiamo, possiamo battere chiunque — dice il c.t. Fabio Conti — proprio perché gli Usa sono candidati al podio saremo ancora più motivati, rispetto ad un anno fa le ragazze sono più cresciute e motivate». Conti ha lanciato una stoccata d’indifferenza al tedesco Bild che aveva ironizzato sulle forme del capitano Elisa Casanova a confronto con il famoso Giacomo, a proposito di maniglie dell’amore: «Noi non leggiamo giornali minori...». Nelle altre sfide, compito abbordabile per l’Australia contro la Cina e per la Spagna contro le britanniche. Il quarto più incerto resta Ungheria Russia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TUFFI STASERA DALLE 20 LA SFIDA DAL TRAMPOLINO: IL PODIO OLIMPICO È L’UNICO CHE MANCA ALL’AZZURRA

Cagnotto batte una cinese: finale Dopo le lacrime, la gioia di Shin AP

GINNASTICA Artistica al via Oggi c’è Busnari Si concludono le gare del trampolino e si ricomincia con la ginnastica artistica, con Alberto Busnari primo azzurro a entrare in scena nelle finali agli attrezzi. Nel trampolino femminile, vince a sorpresa la canadese Rosannagh McClennan (57,305 punti), davanti alle cinesi Huang Shanshan (56,730) ed He Wenna (55,950). Nella ginnastica artistica, oggi prima giornata delle finali agli attrezzi, si assegnano tre titoli: corpo libero uomini, volteggio donne e cavallo con maniglie uomini. In quest’ultima gara c’è Busnari. Per domani appuntamento con Matteo Morandi nella finale agli anelli, martedì 7, nella giornata conclusiva, Vanessa Ferrari al corpo libero.

Tania davanti alla He: «Sto bene, ma quando ricapita che lei sbagli?» Fuori la Dallapè

larità, la costanza, con un’imperfezione solo nello stesso tuffo in cui la He Zi fallisce. Ancora una volta, nel 2012, è davanti a tutte le altre tuffatrici del mondo, a rivendicare il podio olimpico che le manca.

Elisa Casanova, 38 anni REUTERS

NUOTO

Ripartite Se ne rende conto e veDAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA LONDRA

Dopo che la cinese He Zi non esegue alla perfezione il secondo tuffo, il triplo e mezzo carpiato in avanti, e si ritrova a dover inseguire Tania Cagnotto, senza riuscire più a superarla nella semifinale del trampolino 3 metri, qualcuno comincia a sognare. Ma è la stessa Tania a far tornare tutti alla realtà: «E quando ricapita che sbagli?». Naturalmente, questo non significa che l’azzurra non punti alla medaglia, anzi, e non significa che le cinesi, sotto pressione, non possano sbagliare, ma Tania sa benissimo che deve puntare solo sulla sua bravura. E ne dà un’altra dimostrazione, non tanto col secondo posto in semifinale, quanto con la rego-

de la gara non come una sfida alle cinesi, ma a se stessa. «Non penserò a loro — fa notare la Cagnotto —, ma solo a dare il massimo, a raggiungere il punteggio più alto. He Zi ha commesso un errore e mi ha permesso di arrivare seconda, ma in finale si riparte da zero. Sono convinta che Wu Minxia e He Zi possono fare una gara a parte, quindi non devo preoccuparmi di competere con loro». Il punteggio è di 362,10, alle spalle dell’imprendibile Wu Minxia, 394,40, e davanti a He Zi, 354,50. Quest’ultima rimane imperturbabile anche dopo l’errore che le è costato il secondo posto: «Sì, c’è lo stress, ma la fatica più grande è negli allenamenti, non in gara». Al massimo Se proprio si può

trovare un motivo di stress per

Inizia il sincro con Lapi-Perrupato

Tania Cagnotto, 27 anni, a Pechino nel trampolino chiuse al 5o posto ANSA

le cinesi, più che il timore delle avversarie, a cominciare dalla Cagnotto, è nella sfida fra loro. Nel tentativo di arrivare al limite per superarsi, potrebbero compiere qualche errore. Tania, intanto, si gode la sua prova di semifinale: «Sono molto contenta. Ho migliorato in molti tuffi, potrei farlo ancora in finale, anche se è difficile saperlo. Mi sentivo bene, soprattutto la forza nelle gambe. Credo di essere arrivata a questa finale al meglio della condizione fisica e mentale». Papà Giorgio la

promuove. E lei dice: «E’ davvero soddisfatto». Ha 8,85 punti di vantaggio sulla canadese Abel, che resta il pericolo più grande per il podio. Ma delle avversarie Tania preferisce non parlare. Peccato per Francesca Dallapè, 15a con 312,60 punti, e resta tre posizioni sotto l’ultima che dà l’ingresso in finale. Non fa errori gravi, ma nemmeno quei tuffi sopra la media che servirebbero per arrivare ai 314,70, appena 2,10 punti, che garantiscono l’avanzamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiuso il programma di nuoto, all’Acquatics Center cominciano oggi le competizioni del sincro. Le prime in gara sono Giulia Lapi e Mariangela Perrupato, oggi pomeriggio, nel programma tecnico del duo. L’obiettivo è migliorare il settimo posto conquistato dall’altra coppia azzurra (Adelizzi Lapi) a Pechino 2008. Lapi e Perrupato hanno ottenuto il pass per Londra lo scorso aprile proprio all’Acquatic center con un ottimo quinto posto dietro alle superpotenze. Nella corsa per le medaglie del duo le candidate, in quest’ordine, si chiamano Russia, Stati Uniti, Canada, Giappone. Oggi e domani gli obbligatori, martedì il libero. Poi sarà la volta della prova a squadre.


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

19

LONDRA 2012 BASKET CANOTTAGGIO Il 4 senza di casa chiude in trionfo La sfida titanica tra il 4 senza britannico e quello australiano, la più attesa dell’ultima giornata di gare, si risolve con il trionfo dei padroni di casa, che rimangono avanti per tutta la regata (anche ieri inversione di corsie per il vento), conquistano l’oro per la 4a edizione consecutiva e impediscono al 38enne Drew Ginn di vincere per la quarta volta un’Olimpiade. Nel doppio pl maschile, con l’Italia di Luini e Ruta dominatrice della finale B e quindi carica di rammarico, successo della Danimarca di Rasmussen e Quist, ma l’impresa di una doppia medaglia in famiglia non riesce: la moglie di Rasmussen, Julianne, è soltanto quarta nell’omologa barca femminile. Alla Knapkova il singolo femminile.

BOXE Mangiacapre va Ai quarti 4 azzurri Quattro azzurri nei quarti a un solo match dalla medaglia. Dopo Cammarelle, Russo e Valentino ieri si è aggiunto nei 64 kg Vincenzo Mangiacapre che ha battuto in maniera nettissima l’ungherese Gyula Kate per 20 14. Il poliziotto di Marcianise ha vinto tutti e tre i round, il primo (6 3) imponendo all’avversario perfino un conteggio e gli altri due più di misura (6 5 e 8 6). «Sono felice della vittoria ma anche consapevole che il mio obiettivo è la medaglia. Avevo già battuto Kate in Turchia e quindi ho potuto fare un match di sicurezza, costringendolo al conteggio con un mezzo montante». Mercoledì alle 22.45 italiane Mangiacapre si giocherà la medaglia nei quarti col kazako Daniyar Yeleussinov, molto ostico.

Le stelle Usa soffrono Poi ci pensa LeBron

DOPING Atletica: 3 positivi 1 nel canottaggio

La Lituania è sotto di un punto a 4’ dalla fine quando James esplode: «Amo la competizione dove ogni canestro conta» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI LONDRA

Ci sono giorni in cui LeBron James deve fare LeBron James. E l’Olimpiade è grata alla Lituania di aver costretto gli Stati Uniti a non intrattenere il pubblico ma a dover giocare davvero per vincere. Il momento di King James arriva a 4’ dalla fine, i lituani sono sotto di un punto dopo aver superato le stelle della Nba due volte anche nell’ultimo quarto. In 100", segna una tripla, poi viene alimentato da una palla rubata di Chris Paul e chiude in contropiede schiacciando. Infine, dopo una tre punti di Deron Williams propiziato da un rimbalzo offensivo dal piccolo play dei Clippers, LeBron segna ancora: 10-2 Stati Uniti.

EQUITAZIONE Millar record: decima Olimpiade

Testa «Non è solito per noi di-

sputare partite nelle quali ogni possesso conta — dice coach Krzyzewski — ma sono queste le gare che dovremo fare d’ora in poi per vincere l’oro». Dopo la sbornia dei record di cartapesta, come sono i 156 punti realizzati contro la Nigeria, dopo le giornate di riposo e le comparsate olimpiche (Kobe venerdì era a Wimbledon per vedere Federer con Serena Williams), la Lituania ha costretto gli Usa a tornare con la testa ai Giochi. C’è ancora in campo Sarunas Jasikevicius che 12 anni fa, nella semifinale di Sydney, fallì la tripla del successo contro gli Usa che avrebbe cambiato il Mondo con due anni di anticipo, c’è anche Songaila che con Saras aveva battuto le stelle Nba ad Atene. C’è soprattutto Linas Kleiza, compagno di Bargnani a Toronto, autore di una partita strepitosa, che limita l’impatto di Anthony, incapace

La martellista della Moldova Marina Marghieva è stata esclusa dopo essere risultata positiva a un controllo antidoping alla vigilia dei Giochi. La Marghieva, 26 anni, è ai Giochi con la sorella minore Zalina. Tutte e due sono allenate dal padre Soslan Marghiev. Il Cio ha ufficializzato ieri anche le positività del mezzofondista marocchino Amine Laalou, 30 anni, iscritto ai 1500, dopo un controllo effettuato a Montecarlo il 20 luglio scorso. Ufficiali le esclusioni del colombiano Diego Palomeque, iscritto nei 400 m, e della russa Victoria Baranova, ciclismo su pista. Sospesa anche Kissya Cataldo della squadra brasiliana di canottaggio, positiva a un controllo effettuato prima dei Giochi nel suo Paese.

LeBron James, 27 anni, sguscia via a Darius Songaila, 34, college a Wake Forest e 8 stagioni in Nba REUTERS

DONNE

Le americane e l’imbattibilità che dura 20 anni Oggi, nell’ultimo turno delle qualificazioni femminili, è tempo di ricorrenze: se gli Usa batteranno la Cina, compiranno 20 anni di imbattibilità olimpica. Hanno perso l’ultima gara ai Giochi il 5 agosto 1992 a Barcellona contro la Csi 79 73 e da allora hanno inanellato 37 vittorie consecutive e ovviamente 4 ori. L’imbattibilità generale è invece stata interrotta nel 2006 quando le americane sono state battute al Mondiale dalla Russia.

di fermarlo. L’esecuzione offensiva lituana, dove spicca l’ex Duke Pocius che mette alle corde uno spento Bryant, è eccellente e anche quando gli Usa provano a difendere meglio. Sotto Si trovano sotto (82-84 al 34’) perché dopo un inizio strepitoso da tre, segnano solo una tripla su 11 tentativi. Nasce la prima prestazione di peso di Chris Paul, le sue mani arrivano in tutte le situazioni che contano, rubate, assist, rimbalzi. Ma è, soprattutto, la giornata di LeBron: «Sono qua per fare quello che la squadra ha bisogno — dice — ma so anche segnare. E sono felice sia accaduto alla fine della partita. Amo la competizione dove ogni canestro conta». Coach K gli è, semplicemente, grato: «Negli

ultimi 3’ ha preso la partita sulle spalle, in attacco e in difesa. Ha fatto le grandi giocate quando ne avevamo bisogno». USA-LITUANIA

99-94

(33-25, 55-51; 78-72) STATI UNITI: Paul 7 (2/5, 1/4), Bryant 6 (1/4, 0/3), James 20 (8/10, 1/4), Durant 16 (1/5, 4/7), Chandler 1; Westbrook 7 (3/6, 0/1), Williams 12 (2/6, 2/6), Iguodala, Love 7 (2/2, 0/1), Harden 3 (1/1, 0/1), Anthony 20 (5/7, 2/6). N.e.: Davis . All.: Krzyzewski. LITUANIA: Jasikevicius 8 (1/2, 2/2), Pocius 14 (5/9, 1/4), Seibutis 8 (1/2, 1/1), Kleiza 25 (8/14, 2/6), Valanciunas 4 (2/4); Kaukenas 2 (0/1), Kalnietis 2 (1/2, 0/1), Songaila 11 (5/6), Kavaliauskas 6 (3/3), Jankunas 9 (4/5), Jasaitis 5 (1/1, 1/2). N.e.: Maciulis. All.: Kemzura. ARBITRI: Ankarali (Tur), Lamonica (Ita), Benito (Bra). NOTE - T.l.: Usa 19/31, Lit 11/15. Rim.: Usa 37 (Love 8), Lit 42 (Pocius 7). Ass.: Usa 13 (Paul 6), Lit 21 (Pocius, Jasikevicius 6). Prog.: 5’ 18-11, 15’ 45-37, 25’ 67-61, 35’ 85-84. Spett. 9123.

Il canadese Ian Millar ha stabilito il nuovo record di partecipazione ai Giochi: 10. Ieri il 65enne ha disputato le qualificazioni del salto ostacoli staccando a quota 9 il velista austriaco Hubert Raudaschi, ritiratosi nel 1996 dopo 9 partecipazioni. La prima Olimpiade di Millar fu quella di 40 anni fa a Monaco. Sarebbe potuto essere già all’11a se non avesse saltato Mosca 1980 per il boicottaggio degli Stati Uniti. Nelle 9 Olimpiadi precedenti, Millar ha vinto un argento a squadre, quattro anni fa a Pechino. Il record per l’Italia è detenuto dai fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo, sempre nel salto ostacoli, con 8 partecipazioni dal 1948 al 1976. Josefa Idem li eguaglierà qui a Londra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SFIDA IL C.T. BLATT: «I RAGAZZI SONO CRESCIUTI PERCHÉ SONO STATI ALLENATI NEI CLUB DA MESSINA E SERGIO»

La Russia mette nei guai la Spagna Vincenzo Mangiacapre, 23 REUTERS

NUOTO Una copia dell’oro per Dale Oen Daniel Gyurta, il campione olimpico dei 200 rana farà una copia dell’oro vinto a Londra e lo regalerà alla famiglia di Alexander Dale Oen, il campione del mondo dei 100 rana morto a fine aprile per un arresto cardiaco. «Alexander era un amico stretto, abbiamo condiviso tanti bei momenti, abbiamo parlato delle nostre gare. Ero sotto choc quando ho saputo della sua morte. Ero sicuro che avrebbe vinto i 100 rana olimpici, avevamo pensato di festeggiare insieme, ma il destino non ha voluto che succedesse. Sono convinto che lui avrebbe meritato una medaglia olimpica, così ordinerò una copia della mia e la consegnerò alla famiglia. Credo sia il miglior modo di onorare la sua memoria».

La squadra di Scariolo spreca il 2-20 iniziale. Ora rischia di trovare gli Usa in semifinale LONDRA

La Spagna dovrà perdere apposta contro il Brasile per evitare gli Usa in semifinale? Sì 65.8%, no 34.2%. Appena uno straordinario Valery Fridzon mette in ghiaccio la splendida vittoria della Russia sulla Spagna, il quotidiano Marca lancia on line questo sondaggio aggiungendo un’altra pena sul cuore di Sergio Scariolo. Uno sogna l’Olimpiade per una vita e poi dovrebbe giocare a perdere, perché se arrivi terzo invece che secondo hai una strada verso la finale più facile? E, etica a parte, come si fa il biscotto visto che anche il Brasile deve giocare a perdere? Ecco in quale guaio s’è cacciata la Spagna, partita 20-2, superata al 27’ con Fridzon, tornata 69-60 a

4’39" dalla fine ma incapace di difendere il vantaggio contro la zona-press, sull’unico bagliore di Kirilenko, la quarta tripla di Khryapa della ripresa e Mozgov. E’ il pivot, come Fridzon e Ponkrashov (preferito alla stellina Shved, 11 assist) allenato al Khimki dal coach italiano, che a 18" dalla fine manda a farfalle Pau Gasol per il +2 russo. Pau sbaglia anche il libero del pareggio e sul -3 e 5" da giocare, la Spagna fa la rimessa sul fratello Marc che si perde nel nulla della metà campo.

Ian Millar, 65 anni, su Star Power AP

EQUITAZIONE Siriano contestato «Sostiene il regime»

Pau Gasol, 32 anni, contro Anton Ponkrashov, 26, 14 punti e 11 assist AFP Crescere «Dobbiamo crescere

come squadra durante il torneo — dice l’asso dei Lakers — se puntiamo solo sul talento, non arriviamo alle medaglie. E’ una questione anche mentale». «E’ difficile vincere tirando 3/15 da tre — ammette Scariolo — abbiamo permesso alla loro difesa di collassare in area sui lunghi, perdendo il bilanciamento del gioco». David Blatt ha fatto un lavoro splendido, dando merito al suo assistente di aver chiamato un timeout decisivo: «Mentre dormivo a bordocampo». E spiega a chi è

sorpreso che la Russia abbia vinto il girone: «E’ comodo per noi non essere sotto i riflettori. Siamo da 7 anni assieme, abbiamo ottenuto ottimi risultati, i ragazzi sono cresciuti perché in Russia sono venuti i migliori allenatori d’Europa come Messina e Scariolo. Ma non abbiamo ancora convinto tutti. Mi piace questa situazione, ci aiuta». Altro che biscotti. chiabo

RUSSIA-SPAGNA (11-28, 32-40; 56-53)

77-74

RUSSIA: Shved (0/3 da 3), Ponkrashov 14 (4/5, 2/3), Kirilenko 8 (2/5, 0/3), Khryapa 12 (0/3, 4/5), Kaun 1 (0/4); Mozgov 12 (6/10), Fridzon 24 (7/11, 2/4), Voronov, Antonov 3 (1/2 da 3), Monya 3 (1/1, 0/3). N.e.: Karasev, Khvostov. All.: Blatt. SPAGNA: Calderon 2 (1/3), Llull 6 (2/5, 0/2), Fernandez 10 (2/4, 1/4), M.Gasol 10 (4/10), P.Gasol 20 (8/12, 0/1); Rodriguez 8 (3/5), Navarro 9 (2/6, 1/5), Reyes 4 (1/3), San Emeterio 3 (1/1 da 3), Ibaka 2 (1/2). N.e.: Claver, Sada. All.: Scariolo. ARBITRI: Christodoulou (Gre), Vazquez (P.Rico), Sampietro (Arg). NOTE - T.l.: Rus 10/11, Spa 17/19. Rimb.: Rus 34 (Mozgov 9), Spa 23 (M. Gasol 8). Ass.: Rus 19 (Ponkrashov 11), Spa 12 (Rodriguez, Calderon 3). Progr.: 5’ 2-18, 15’ 24-35, 25’ 40-45, 35’ 60-67.

Il cavaliere siriano Ahmad Saber Hamsho è stato contestato da una decina di persone a Londra dove ha gareggiato nel salto a ostacoli con il cavallo Wonderboy. I dimostranti hanno protestato contro la sua presenza ai Giochi come rappresentante di Damasco. Il padre dell’atleta è uno dei siriani sottoposti a sanzioni da parte dell’Unione europea per aver sostenuto il regime del presidente Bashar Assad. «Sono qui a Londra per rappresentare tutti i siriani» ha dichiarato Ahmad Saber Hamcho, nipote del rais siriano Bashar al Assad. La lega degli sportivi siriani liberi aveva lanciato una petizione su Facebook e Twitter chiedendo al Cio di boicottarlo. Hamcho ha negato però di aver rapporti con la famiglia del rais.


20

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LONDRA 2012 LA GUIDA

oggi LE FINALI DA NON PERDERE

Sorpresa Floriani nei 3000 siepi è l’antipasto dei 100 stellari Ore 12 ATLETICA

Maratona donne Italiane in gara: Console, Incerti, Straneo

il programma di oggi Orari italiani ATLETICA Ore 12 Maratona D: Console, Incerti, Straneo. Ore 20 Batt. 400 hs D. Ore 20.05 qual. alto U. Tamberi. Ore 20.35 finale triplo D. 20.45 Semifinali 100 U. 21.15 Semif. 1500 U. 21.20 finale martello U: Vizzoni. 21.40 Semif. 400 U. 22.10 Finale 400 D. 22.25 finale 3000 siepi U. 22.50 finale 100 U. BADMINTON Ore 10 finale 3˚ posto singolo U. 10.45 finale 3˚ posto doppio U. 14 finale 1˚ posto singolo U. 15.15 finale 1˚ posto doppio U. BASKET Torneo femminile. Ore 10 Francia-Russia. 12.15 Angola-R.Ceca. 15.30 Canada-Australia. 17.45 Cina-Stati Uniti. 21 Croazia-Turchia. 23.15 Gran Bretagna-Brasile.

Ore 13 TENNIS

BEACH VOLLEY Quarti D. Cicolari-Menegatti c. Walsh-May (Usa).

Singolo uomini Federer/Svi c. Murray/GB

BOXE Ore 14.30 ottavi D. 21.30 quarti 56 kg U e 91 kg U: Russo c. Larduet Gomez (Cuba).

Ore 19.16 CICLISMO

Trampolino 3m donne Italiane in gara: Cagnotto

CICLISMO Ore 11 Omnium inseguimento ind. 4 km U: Viviani. 11.58 qual. sprint D. 17 Sedicesimi sprint D. 17.34 quarti sprint U. 17.48 ripescaggi sedicesimi sprint D. 18.01 Omnium scratch 15 km U: Viviani. 18.21 quarti sprint U. 18.38 ottavi sprint D. 18.59 quarti sprint U. 19.06 ripescaggi ottavi sprint D. 19.16 Finale Omnium 1 km U: Viviani. 19.47 finali 5-8˚ posto sprint U. 19.51 9-12˚ posto sprint D.

Ore 20.15 SCHERMA

EQUITAZIONE Ore 11 Qual. Salto ostacoli individuale e a squadre: Truppa, Panizzon, Brecciaroli.

Pista Omnium uomini (km da fermo) Italiani in gara: Viviani Ore 20 TUFFI

Fioretto squadre uomini Italia Ore 22.25 ATLETICA

3000 siepi uomini Italiani in gara: Floriani Ore 22.50 ATLETICA

100 uomini Favoriti: Bolt, Blake

GINNASTICA Ore 15 finale corpo libero U. 15.50 finale volteggio D. 16.41 finale cavallo con maniglie U: Busnari. HOCKEY PRATO Torneo maschile. Ore 9.30 Nuova Zelanda-Belgio. 11.45 Pakistan-Sud Africa. 14.45 India-Sud Corea. 17 Olanda-Germania. 20 Gran Bretagna-Australia. 22.15 Argentina-Spagna. LOTTA Ore 15 qual. quarti, semifinali 55 e 74 kg U. 18.45 ripescaggi, finali 3˚ e 1˚ posto 55 e 74 kg uomini.

NUOTO Ore 16 Sincro duo, programma tecnico: Lapi-Perrupato. PALLAMANO Torneo femminile. 10.30 Svezia-Sud Corea. 12.15 Brasile-Angola. 15.30 Montenegro-Russia. 17.15 Croazia-Gran Bretagna. 20.30 Norvegia-Spagna. 22.15 Danimarca-Francia. PALLANUOTO Quarti donne. (0re 20 Italia-Stati Uniti). Ungheri-Russia. Spagna-Gran Bretagna. Cina-Australia. PALLAVOLO Torneo femminile. 10.30 Algeria-Rep. Dominicana. 12.30 Cina-Sud Corea. 15.45 Gran Bretagna-Giappone. 17.45 Italia-Russia. 21 Stati Uniti-Turchia. 23 Brasile-Serbia. PESI Ore 16.30 finale +75 kg D. SCHERMA Ore 11.30 quarti fioretto uomini a squadre: Aspromonte, Avola, Baldini e Cassarà c. vincente Egitto-Gran Bretagna. 13 semifinali. 19 finale 3˚ posto. 20.15 finale 1˚ posto. TENNIS Finale uomini 1˚ posto: Federer (Svi) c. Murray (Gb); 3˚ Del Potro (Arg) c. Djokovic (Ser). Doppio donne: finale 1˚ posto (Halackova-Hradecka/ R.Ceca c. S. e V. Williams/Usa). Doppio misto: finale 1˚ posto (Robson-Murray/GB c. Azarenka-Mirnyi/Bie).

domani

LE FINALI DA NON PERDERE

Alle 17 Pellielo e Fabbrizi nel tiro a volo Poi Isinbayeva Ore 14.45 TIRO A SEGNO

Carabina 50m 3 posizioni Italiani in gara: Campriani De Nicolo Ore 15 GINNASTICA ARTISTICA

Anelli uomini Italiani in gara: Morandi Ore 17 TIRO A VOLO

Fossa uomini Italiani in gara: Fabbrizi Pellielo

TENNISTAVOLO Squadre. Ore 11 e 15.30 quarti U. 20 semif. donne.

Ore 20 ATLETICA

TIRO A SEGNO Ore 10 qual. pistola 50 m: Giordano, Bruno. 13.30 finale pistola 50 m.

Asta donne Favorita: Isinbayeva

TIRO A VOLO Ore 10 qual. fossa U: Pellielo, Fabbrizi. TUFFI Ore 20 Finale trampolino 3 m D: Cagnotto VELA Ore 13 RS:X D (regate 9 e 10): Sensini. 49er U (regate 12 e 13): Angilella-Sibello. 14 Finale Star U. 15 470 D (regate 5 e 6): Conti-Micol. Finale Finn U. RS:X U (regate 9 e 10).

INCIDENTE NEL SOLLEVAMENTO PESI

Ore 21.45 ATLETICA

400 hs uomini Ore 22.30 ATLETICA

400 uomini Pistorius (eventuale)

Vincono sempre i fratelli Bryan Il doppio di tennis premia la coppia statunitense: in finale battono i francesi Llodra-Tsonga Atletica UOMINI FINALI. 10.000: 1. Mohamed FARAH (Gb) 27’30"42; 2. Galen RUPP (Usa) 27’30"90; 3. Tariku BEKELE (Eti) 27’31"43; 4. K. Bekele (Eti) 27’32"44; 5. Muchiri (Ken) 27’32"94; 6. Tadese (Eri) 27’33"51; 7. Medhin (Eri) 27’34"76; 8. Gebremariam (Eti) 27’36"34; 9. Arikan (Tur) 27’38"81; 10. Kipsiro (Uga) 27’39"22; 24. MEUCCI 28’57"46. Lungo: 1. Greg RUTHERFORD (Gb) 8.31 (-0.4); 2. Mitchell WATT (Aus) 8.16 (-0.2); 3. Will CLAYE (Usa) 8.12 (-0.2); 4. Torneus (Sve) 8.11 (-0.7); 5. Bayer (Ger) 8.10 (+0.4); 6. Tomlinson (Gb) 8.07 (+0.2); 7. Da Silva (Bra) 8.01 (-0.1); 8. Mokoena (Saf) 7.93 (-2.3); 11. Menkov (Rus) 7.78 (-0.9). Marcia 20 km: 1. CHEN Dong (Cina) 1h18’46"; 2. Erick BARRONDO (Guat) 1h18’57"; 3. WANG Zhen (Cina) 1h19’25"; 4. Cai Zelin (Cina) 1h19’44"; 5. Lopez (Spa) 1h19’49"; 6. Sanchez (Mex) 1h19’52"; 7. Tallent (Aus) 1h20’02"; 8. Moulinet (Fra) 1h20’12"; 9. Heffernan (Irl) 1h20’18"; 10. Kolothum Thodi (India) 1h20’21"; 11. Vieira (Por) 1h20’41"; 12. Simanovich (Bie) 1h20’42"; 42. RUBINO 1h25’28". Qualificazioni. 100. Batterie (in semifinale i primi 3 di ogni serie e i tre migliori tempi). I (-1.4): 1. Gay (Usa) 10"08; 2. Thompson (Tri) 10"14; 3. Phiri (Zam) 10"16; 4. Ndure (Nor) 10"28 (el.). II (+0.7): 1. Gatlin (Usa) 9"97; 2. Atkins (Bah) 10"22; 3. Sorrillo (Tri) 10"23 (Q). III (+1.5): 1. Bailey (Usa) 9"88; 2. Meite (C.Av) 10"06; 3. Warner (Can) 10"09; 4. Hyman (Cay) 10"16; 5. Sanneh (Gam) 10"21. IV (+0.4): 1. Bolt (Giam) 10"09; 2. Bailey (Ant) 10"12; 3. Dasaolu (Gb) 10"13. V (0.0): 1. Powell (Giam) 10"04; 2. Gemili (Gb) 10"11; 3. Martina (Ola) 10"20. VI (+1.3): 1. Blake (Giam) 10"00; 2. Yamagata (Giap) 10"07; 3. Su Bingtian (Cina) 10"19; 4. Adams (St.K) 10"22. VII (+2.0): 1. Chambers (Gb) 10"02; 2. Vicaut (Fra) 10"11; 3. Bledman (Tri) 10"13; Collins (St.K) n.p. 400. Batterie (in semifinale i primi 3 di ogni serie e i tre migliori tempi). I: 1. Santos (R.Dom) 45"04; 2. Pistorius (Saf) 45"44; 3. Dyldin (Rus) 45"52. II: 1. James (Gren) 45"23; 2. Miller (Bah) 45"57; 3. Bonevacia (Cio/Curaçao) 45"60. III: 1. J. Borlee (Bel) 44"43; 2. Maslak (R.Cec) 44"91; 3. Trenikhin (Rus) 45"00; 4. Hyatt (Giam)

45"14. IV: 1. Pinder (Bah) 44"92; 2. Nellum (Usa) 45"29; 3. Masrahi (Ar.S) 45"43; 4. Henry (I.Ver) 45"43; 5. Bravo (Ven) 45"61. V: 1. Brown (Bah) 45"40; 2. McQuay (Usa) 45"48; 3. Levine (Gb) 45"58. VI: 1. Solomon (Aus) 45"18; 2. Gordon (Tri) 45"43; 3. Williams (Gb) 46"12; Merritt (Usa) n.f. VII: 1. K. Borlee (Bel) 45"14; 2. Rooney (Gb) 45"36; 3. Yousif (Sud) 45"46. 400 hs. Semifinali (in finale i primi 2 di ogni batteria e i 2 migliori tempi): I: 1. Sanchez (R.Dom) 47"76; 2. Gordon (Tri) 47"96; 3. Clement (Usa) 48"12; 4. Greene (Gb) 48"19; 48.80. II: 1. Culson (P.Rico) 47"93; 2. Taylor (Usa) 47"95; J. Green (Gb) rit. III: 1. Tinsley (Usa) 48"18; 2. L. Green (Giam) 48"61; 6. BENCOSME 50"07 (el.). DONNE FINALI: 100 (+1.5): 1. Shelly-Ann FRASER-PRYCE (Giam) 10"75; 2. Carmelita JETER (Usa); 3. Veronica CAMPBELL-BROWN (Giam) 10"81; 4. Madison (Usa) 10"85; 5. Felix (Usa) 10"89; 6. Baptiste (Tri) 10"94; 7. Ahoure (C.Av) 11"00; 8. Okagbare (Ngr) 11"01; Disco: 1. Sandra PERKOVIC (Cro) 69.11; 2. Darya PISHCHALNIKOVA (Rus) 67.56; 3. LI Yanfeng (Cina) 67.22; 4. Barrios (Cuba) 66.38; 5. Muller (Ger) 65.94; 6. Robert-Michon (Fra) 63.98; 7. Poonia (India) 63.62; 8. Brown Trafton (Usa) 63.01. Eptathlon: 1. Jessica ENNIS (Gb) 6955 (12"54/+1.3; 1.86; 14.28; 22"83/-0.3; 6.48/-0.6; 47.49; 2’08"65); 2. Lili SCHWARZKOPF (Ger) 6649 (13"26/+0.9; 1.83; 14.77; 24"77/+0.9; 6.30/-0.7, 51.73, 2’10"50); 3. Tatyana CHERNOVA (Rus) 6628 (13"48/+1.3; 1.80; 14.17; 23"67/-0.3; 6.54/+0.5; 46.29; 2’09"56); 4. Yosypenko (Ucr) 6618; 5. Skujyte (Lit) 6599; 6. Nana Djimou Ida (Fra) 6576; 7. Zelinka (Can) 6480; 8. Savitskaya (Rus) 6452; 9. Ikauniece (Let) 6414. Qualificazioni. 100. Semifinali (in finale i primi 2 di ogni batteria e i 2 migliori tempi): I (0.0): 1. Jeter (Usa) 10"83; 2. Campbell-Brown (Giam) 10"89. II (+1.2): 1. Fraser-Pryce (Giam) 10"85; 2. Felix (Usa) 10"94; 3. Baptiste (Tri) 11"00. III (+1.0): 1. Okagbare (Nig) 10"92; 2. Madison (Usa) 10"92; 3. Ahoure (C.Av) 11"01. 400. Semifinali (in finale i primi 2 di ogni batteria e i 2 migliori tempi): I: 1. Richards-Ross (Usa) 50"07; 2. Ohuruogu (Gb) 50"22; 3. Whyte (Giam) 50"98. II: 1.Montsho (Bot) 50"15; 2. Mccorory (Usa)

50"19; 3.GRENOT 51"18 (el.). III: 1. Krivoshapka (Rus) 49"81; 2. Trotter (Usa) 49"87; 3.Williams-Mills (Giam) 49"91.

Classifica: Russia 8; Spagna, Brasile 6; Australia 4; Gran Bretagna, Cina 0.

(Venier-Paonessa-Agamennoni-Capelli) 6’09"42.

DONNE

3000 siepi. Batterie (alla finale i primi 4 di ogni serie e i 3 migliori tempi): I: 1. Krause (Ger) 9’24"91; 2. Diro (Eti) 9’25"31; 3. Cheywa (Ken) 9’27"09; 5. Galkina (Rus) 9’28"76. II: 1. Assefa (Eti) 9’25"42; 2. Ghribi (Tun) 9’27"42; 3. Coburn (Usa) 9’27"51; 4. Dominguez (Spa) 9’29"71. III: 1. Ayalew (Eti) 9’24"01; 2. Zaripova (Rus) 9’25"68; 3. Njoroge (Ken) 9’25"99 (Q).

Classifiche.

DONNE Singolo. Finale: 1. Miroslava KNAPKOVA (R.Cec) 7’54"37; 2. Fie Udby ERICHSEN (Dan) 7’57"72; 3. Kim CROW (Aus) 7’58"04; 4. Twigg (N.Zel) 8’01"76; 5. Karsten (Bie) 8’02"86; 6. Zhang Xiuyun (Cina) 8’03"10.

Asta. Qualificazioni (in finale con 4.60 o le migliori 12): 1. Isinbayeva (Rus) 4.55; 1. Silva (Cuba) 4.55; 1 Suhr (Usa) 4.55; 4. Ryzih (Ger) 4.55; 5. Rogowska (Pol) 4.55; 6. Spiegelburg (Ger) 4.55; 7. Bleasdale (Gb) 4.55; 7. Boslak (Fra) 4.55; 7. Strutz (Ger) 4.55; 10. Holliday (Usa) 4.55; 11. Boyd (Aus) 4.55; 12. Ptacnikova (R.Cec) 4.55; 14. Murer (Bra) 4.50; 15. Pyrek (Pol) 4.40; Feofanova (Rus) n.m.

Badminton UOMINI Doppio. Semifinali: Cai Yun-Fu Haifeng (Cina) b. Kien Keat Koo-Boon Heong Tan (Malai) 2-0 (21-9, 21-19); Boe-Mogensen (Dan) b. Chung Jae Sung-Lee Yong Dae (S.Cor) 2-1 (17-21, 21-18, 22-20). DONNE Singolare. 1. LI Xuerui (Cina); 2. WANG Yihan (Cina); 3. Saina NEHWAL (Ind), Finale: Li Xuerui (Cina) b. Wang Yihan (Cina) 3-1. Terzo posto: Saina Nehwal (Ind) b. Wang Xin (Cina) 18-21 0-1 (rit.). Doppio. 1. TIAN Qing-ZHAO Yunlei (Cina); 2. Mizuki FUJII-Reika KAKIIWA (Giap); 3. Valeria SOROKINA-Nina VISLOVA (Rus). Finale: Tian Qing-Zhao Yunlei (Cina) b. Fujii-Kakiiwa (Giap) 2-0 (21-10, 25-23). Terzo posto: Sorokina-Vislova (Rus) b. Bruce-Michele Li (Can) 2-0 (21-9, 21-10).

Basket UOMINI Qualificazioni. 4a giornata su 5 (le prime 4 di ogni girone ai quarti). Gr. A: Tunisia-Francia 69-73; Lituania-Stati Uniti 94-99; Nigeria-Algeria giocata nella notte. Classifica: Stati Uniti 8; Francia 6; Argentina 4; Lituania, Nigeria 2; Tunisia 0. Gr. B: Russia-Spagna 77-74; Cina-Brasile 59-98; Gran Bretagna-Australia 75-106.

Gr. A: Stati Uniti 8; Cina, Turchia 6; R. Ceca, Croazia 2; Angola 0. Gr. B: Francia 8; Australia, Russia 6; Canada 4; Gran Bretagna, Brasile 0.

Beach volley DONNE Ottavi: CICOLARI-MENEGATTI b. Liliana-Baquerizo (Spa) 2-0 (21-15, 21-15).

Boxe UOMINI 81 kg. Ottavi: MANGIACAPRE b. Kate (Ung) 20-14.

Calcio UOMINI Quarti di finale Gran Bretagna-Corea del Sud 5-6 d.c.r. Brasile-Honduras 3-2; Messico-Senegal 4-2 d.t.s. (Enriquez/M al 10’ p.t.; Aquino/M al 17’, Konate/S al 24’, Balde/S al 31’ s.t.; G. Dos Santos/M all’8’ p.t.s.; Herrera/M al 4’ s.t.s) Giappone-Egitto 3-0 (Nagai al 14' p.t.; Yoshida al 33’, Otsu al 38’ s.t.) Semifinali (7/8): Corea del Sud-Brasile (a Manchester); Messico-Giappone (a Londra).

Canottaggio UOMINI Doppio p.l. Finale: 1. Mads RASMUSSEN-Rasmus QUIST (Dan) 6’37"17; 2. Zac PURCHASE-Mark HUNTER (Gb) 6’37"78; 3. Storm URU-Peter TAYLOR (N.Zel) 6’40"86; 4. Delayre-Azou (Fra) 6’42"69; 5. Fraga-Mendes (Por) 6’44"80; 6. Lichtschlag-Hartig (Ger) 6’49"07. Finale B: 1. PIETRO RUTA-ELIA LUINI 6’29"92. 4 senza. Finale: 1. GRAN BRETAGNA (Gregory-Reed-James-Triggs Hodge) 6’03"97; 2. AUSTRALIA (Lockwood-Chapman-Ginn-Dunkley-Smith) 6’05"19; 3. STATI UNITI (Ochal-Rummel-Cole-Gault) 6’07"20; 4. Grecia 6’11"43; 5. Olanda 6’14"78; 6. Germania 6’16"37. Finale B: 1. Bielorussia 6’09"31; 2. ITALIA

Doppio p.l. Finale: 1. Katherine COPELAND-Sophie HOSKING (Gb) 7’09"30; 2. XU Dongxiang-HUANG Wenyi (Cina) 7’11"93; 3. Christina GIAZITZIDOU-Alexandra TSIAVOU (Gre) 7’12"09; 4. Thomsen-Rasmussen (Dan) 7’15"53; 5. Watson-Every Hall (Aus) 7’20"68; 6. Muller-Noske (Ger) 7’22"18.

57.305; 2. HUANG Shanshan (Cina) 56.730; 3. HE Wenna (Cina) 55.950.

Hockey prato DONNE Qualificazioni. Quarta giornata su 5 (le prime due di ogni girone alle semifinali) Gr. A: Olanda-Corea del Sud 3-2; Giappone-Belgio 1-1; Cina-Gran Bretagna 2-1. Classifica: Olanda 12; Gran Bretagna 9; Cina 7; Corea del Sud 3; Belgio 2; Giappone 1. Gr. B: Australia-Sudafrica 1-0; Usa-Nuova Zelanda 2-3; Germania-Argentina* giocata nella notte. Classifica: Nuova Zelanda, Australia 9; Argentina*, Germania* 6; Stati Uniti 3; Sudafrica 0. UOMINI

Ciclismo

Classifiche

UOMINI Velocità. Ottavi: Kenny (Gb) b. Esterhuizen (Saf); Baugé (Fra) b. Nakagawa (Giap); Perkins (Aus) b. Canelon (Ven); Philipp (Tri) b. Forstemann (Ger); Dmitriev (Rus) b. Awang (Mal); Watkins (Usa) b. Kelemen (R.Cec). Qualificazioni: 1. Kenny (Gb) 9"713; 2. Baugè (Fra) 9"952; 3. Perkins (Aus) 9"987. Omnium (dopo 3 prove: giro lanciato, corsa a punti, eliminazione): 1. Coquard (Fra) 10 punti (5+4+1); 2. VIVIANI 13 (6+5+2); 3. O’Shea (Aus) 14 (6+5+2); 4. Clancy (Gb) 17 (1+11+5); 5. Hansen (Dan) 18 (4+2+12); 6. Kluge (Ger) 19 (11+1+7).

Gr. A: Australia, Gran Bretagna 7; Pakistan, Spagna 4; Argentina, Sudafrica 1. Gr. B: Olanda, Germania 9; Corea del Sud, Nuova Zelanda, Belgio 3; India 0.

DONNE Inseguimento a squadre (3 km). Finale: 1. Gran Bretagna (Dani King, Laura Trott, Joanna Rowsell) 3’14"051 (record del mondo, prec. Gran Bretagna, 3’14"682 in semifinale); 2. Stati Uniti (Sarah Hammer, Dotsie Bausch, Lauren Tamayo) 3’19"727; 3. Canada (Tara Whitten, Gillian Carleton, Jasmin Glasser) 3’17"915; 4. Australia 3’18"096. Primo turno: 1. Gran Bretagna 3’14"682, record del mondo (prec. Gran Bretagna, 3’15"669, Londra 03/08/2012 in qualificazione); 2. Usa 3’16"853; 3. Australia 3’16"935; 4. Canada 3’17"454.

Equitazione Salto ostacoli. Individuale. 1a giornata: 32 binomi in parità al primo posto con 0 penalità.

Ginnastica DONNE Trampolino elastico. Finale. 1. Rosannagh MACLENNAN (Can)

Nuoto UOMINI Finali. 1500 sl: 1. SUN Yang (Cina) 14’31"02 (record del mondo; precedente 14’34"14, stesso atleta, Mondiali Shangai 2011); 2. Ryan COCHRANE (Can) 14’39"63; 3. Oussama MELLOULI (Tun) 14’40"31; 4. Park Taehwan (S.Cor) 14’50"61; 5. PALTRINIERI 14’51"92; 6. Jaeger (Usa) 14’52"99; 7. Sawrymowicz (Pol) 14’54"32; 8. Fogg (Gb) 15’00"76. 4x100 mx: 1. STATI UNITI (Matthew Grevers, Brendan Hansen, Michael Phelps, Nathan Adrian) 3’29"35; 2. GIAPPONE (Ryosuke Irie, Kosuke Kitajima, Takeshi Matsuda, Takuro Fujii) 3’31"26; 3. AUSTRALIA (Hayden Stoeckel, Christian Sprenger, Matt Targett, James Magnussen) 3’31"58; 4. Gran Bretagna 3’32"32; 5. Ungheria 3’33"02; 6. Germania 3’33"06; 7. Olanda 3’33"46; 8. Canada 3’34"19. DONNE Finali. 50 sl: 1. Ranomi KROMOWIDJOJO (Ola) 24"05; 2. Aliaksandra HERASIMENIA (Bul) 24"28; 3. Marleen VELDHUIS (Ola) 24"39; 4. Steffen (Ger) 24"46; 5. Halsall (Gb) 24"47; 6. Alshammar (Sve) 24"61; 7. Hardy (Usa) 24"62; 8. Vanderpool-Wallace (Bah) 24"69.


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

21 #

1

Vistointv

ESORDIO NEL PROGRAMMA DEI GIOCHI

di ENRICA SPERONI

Boxe: è il giorno delle donne

2

Il pomeriggio del «Non ci posso credere»

3

1-2-3 Paura per l’egiziana del sollevamento pesi, Mahmoud Khalil Abir Abdelrahman dopo che il bilanciere da 151 kg le è caduto addosso dopo la fase di estensione. La ventenne della categoria 75 kg, mentre sollevava la sbarra, è scivolata per terra con il peso dell'attrezzo che le è caduto tra petto e collo. Immediati i soccorsi per la giovane atleta che è stata portata in ospedale per accertamenti REUTERS

4x100 mx: 1 STATI UNITI (Missy Franklin, Rebecca Soni, Dana Vollmer, Allison Schmitt) 3’52"05 (record del mondo; precedente 3’52"19, Cina, Mondiali di Roma 2009); 2. AUSTRALIA (Emily Seebohm, Leisel Jones, Alicia Coutts, Melanie Schlanger) 3’54"02; 3. GIAPPONE (Aya Terakawa, Satomi Suzuki, Yuka Kato, Haruka Ueda) 3’55"73; 4. Russia 3’56"03; 5. Cina 3’56"41; 6. Olanda 3’57"28; 7. Danimarca 3’57"76; 8. Gran Bretagna 3’59"46.

DONNE

Tiro a segno

Classifiche.

DONNE

Gr. A: ITALIA, Russia 12; Giappone 6; Rep. Dominicana 3; Gran Bretagna 2; Algeria 1.

Carabina 3 posizioni. Finale: 1. Jamie Lynn GRAY (Usa) 691.9 (592+99.9); 2. Ivana MAKSIMOVIC (Ser) 687.5 (590+97.5); 3. Adela SYKOROVA (R.Cec) 683.0 (584+99.0); 4. Bogacka (Pol) 681.9 (583+98.9); 5. Pejcic (Cro) 681.9 (584+97.9); 6. Engleder (Ger) 680.8 (583+97.8); 12. ZUBLASING 581; 35. NARDELLI 574.

Gr. B: Stati Uniti 12; Corea del Sud, Cina 7; Turchia 6; Brasile 4; Serbia 0.

Pesi UOMINI

Pallamano UOMINI Qualificazioni. Quarta giornata su 5 (le prime 4 di ogni girone ai quarti) Gr. A: Tunisia-Gran Bretagna 34-17; Svezia-Argentina 29-13; Islanda-Francia 30-29. Classifica: Islanda 8; Francia, Svezia 6; Tunisia, Argentina 2; Gran Bretagna 0. Gr. B: Corea del Sud-Serbia 22-28; Croazia-Danimarca 32-21; Ungheria-Spagna* giocata nella notte. Classifica: Croazia 8; Danimarca 6; Spagna* 4; Ungheria*, Serbia 2; Corea del Sud 0. DONNE Classifiche Gr. A: Russia, Brasile, Croazia 6; Montenegro 4; Angola 2; Gran Bretagna 0. Gr. B: Francia 7; Corea del Sud, Spagna 5; Norvegia 3; Danimarca 2; Svezia 0.

Pallanuoto UOMINI Qualificazioni. 4a di 5 partite (le prime 4 di ogni girone ai quarti) Gr. A: Croazia-Australia 11-6; Grecia-Spagna 9-11; ITALIA-Kazakistan 9-6. Classifica: Croazia 8; Spagna 6; ITALIA 5; Grecia 3; Australia 2; Kazakistan 0. Gr. B: Montenegro-Romania 12-8; Ungheria-Gran Bretagna 17-6; Serbia-Stati Uniti 11-6. Classifica: Serbia 7; Stati Uniti 6; Montenegro 5; Ungheria 4; Romania 2; Gran Bretagna 0. DONNE Classifiche. Gr. A: Spagna, Stati Uniti 5; Ungheria 2; Cina 0. Gr. B: Australia 6; Russia 4; ITALIA 2; Gran Bretagna 0.

Pallavolo UOMINI Qualificazioni. 4a di 5 partite (le prime 4 di ogni girone ai quarti). Gr. A: Gran Bretagna-Polonia 0-3 (25-16, 25-19, 25-18); Australia-ITALIA 2-3 (21-25, 18-25, 25-21, 25-14, 15-13); Argentina-Bulgaria 3-1 (25-18. 21-25, 25-19, 25-20). Classifica: Bulgaria, Polonia 9; ITALIA 8; Argentina 6; Australia 4; Gran Bretagna 0. Gr. B: Germania-Tunisia 3-0 (25-15, 25-16, 25-16); Russia-Stati Uniti 3-2 (27-29, 19-25, 26-24, 25-16, 15-8); Brasile-Serbia* giocata nella notte. Classifica: Stati Uniti 10; Russia 8; Brasile* 6; Germania 5; Serbia* 4; Tunisia 0.

È stato un pomeriggio da «non ci posso credere». Guardavamo la finale di tiro a volo con la meraviglia, anche un po’ beota, di chi vede atterrare un Ufo in giardino. Sei atlete in pedana, lo sparo, il piattello che spesso si rompe ma qualche volta no, tranne quando tira lei: Jessica Rossi, 20 anni, extraterrestre emiliana. L’azzurra si porta in finale un 75 su 75 da record del mondo e continua con la stessa precisione, unica a provocare sempre la nuvoletta rosa del colpo andato a segno. E nell’attesa del successivo, lei come le altre, ferme a capo basso in una ricerca di concentrazione molto simile alla triste compostezza del penitente. L’errore al 92o piattello ci ha dato sollievo: è umana. Jessica d’oro è un bel sorriso e abbracci senza smancerie. Ma la finale della fossa olimpica non è finita: l'argento e il bronzo richiedono uno spareggio tra la slovacca, la francese e una nostra vicina di casa, l’atleta di San Marino. La Rai interrompe e manda il Tg2, forse aveva saputo in anticipo che giù dal podio sarebbe rimasta proprio

94 kg: 1. Ilya ILYIN (Kaz) 418 (185 strappo+233 slancio); 2. Alexandr IVANOV (Rus) 409 (185+224); 3. Anatoli CIRICU (Mol) 407 (181+226).

Scherma DONNE Spada a squadre 1. CINA (Li Na, Sun Yujie, Xu Anqi); 2. COREA DEL SUD (Shin A Lam, Jung Hyojung, Choi Injeong, Choi Eunsook); 3. STATI UNITI (Susie Scanlan, Kelley Hurley, Courtney Hurley, Maya Lawrence). Finale: Cina b. Corea del Sud 39-25. Terzo posto: Stati Uniti b. Russia 31-30. Semifinali: Cina b. Russia 20-19; Corea del Sud b. Stati Uniti 45-36. Settimo posto: ITALIA (Fiamingo, Navarria, Del Carretto, Moellhausen) b. Ucraina 45-40. Quarti: Stati Uniti b. ITALIA 45-35; Russia b. Ucraina 45-34; Cina b. Germania 45-42; Corea del Sud b. Romania 45-38.

Tennis UOMINI Doppio. 1. Mike BRYAN-Bob BRYAN (Usa); 2. Michael LLODRA-Jo Wilfried TSONGA (Fra); 3. Julien BENNETEAU-Richard GASQUET (Fra). Finale: M. Bryan-B. Bryan (Usa) b. LLodra-Tsonga (Fra) 6-4 7-6 (2). Terzo posto: Benneteau-Gasquet (Fra) b. Ferrer-Lopez (Spa) 7-6 6-2. DONNE Singolare. 1. Serena WILLIAMS (Usa); 2. Maria SHARAPOVA (Rus); 3. Victoria AZARENKA (Bie). Finale: S. Williams (Usa) b. Sharapova (Rus) 6-0 6-1; Terzo posto: Azarenka (Bie) b. Kirilenko (Rus) 6-3 6-4. Doppio misto. Semifinali: Robson-Murray (Gb) b. Lisicki-Kas (Ger) 6-1 7-6(7) 10-7. Quarti: Robson-Murray (Gb) b. Stosur-Hewitt (Aus) 6-3 3-6 1-0; Azarenka-Mirnyi (Bie) b. Mirza-Paes (Ind) 7-5 7-6(5).

Tennistavolo DONNE Squadre. Quarti: Cina b. Olanda 3-0; Hong Kong c. Corea del Sud 0-3; Giappone b. Germania 3-0; Singapore c. Corea del Nord 3-0.

Tiro a volo

Alessandra Perilli. In attesa della premiazione abbiamo rivolto all’azzurra un unico pensiero, quasi un’implorazione: «Fai qualcosa da ventenne». Ci è venuto in soccorso Zoltan Filicic, in telecronaca Sky, domandandosi se Jessica avesse nel taschino il ciondolo con inciso il nome del suo coniglio. Ah be’, questo è un buon segnale. Poco dopo, guardandola raggiante sul podio mentre cantava l’inno di Mameli, con tanto di «po-po-po-pò-popo-popo-popo» sulla base musicale, ci siamo rilassati. E abbiamo applaudito un fenomeno tornato ragazza. I nostri occhi hanno lavorato molto ieri. Si sono incantati nel vedere la felicità sul viso del ventenne Gemili, velocista britannico metà iraniano e metà marocchino, per l’ovazione dello stadio quando lo speaker ha pronunciato il suo nome. E si sono commossi per Pistorius che ha centrato la semifinale dei 400. Giureremmo di aver visto a bordo pista il nostro storico direttore Candido Cannavò. Tanto contento che non stava più nella pelle.

È arrivato il momento della boxe femminile. Il battesimo sarà affidato oggi a 24 pugilesse in 12 match nei mosca (51 kg), leggeri (60 kg) e medi (75 kg). Per le statistiche le prime in assoluto a salire sul ring olimpico saranno alle 13.30 la russa Elena Savelyeva e la nordcoreana Kim Hye Song. Nessuna italiana ha ottenuto la qualificazione.

IL MEDAGLIERE

Gazzetta.it

A Casa Italia la festa per la Rossi

DONNE Fossa. Finale: 1. JESSICA ROSSI 99 (75+24); record del mondo totale (prec. 96) e qualificazione (prec. 74) 2. Zuzana STEFECEKOVA (Slk) 93 (73+20); 3. Delphine REAU (Fra) 93 (72+21); 4. Perilli (S.Mar) 93 (71+22); 5. Galvez (Spa) 87 (70+17); 6. Balogh (Aus) 87 (72+15).

Triathlon DONNE Finale. 1. Nicola SPIRIG (Svi) 1h59’48"; 2. Lisa NORDEN (Sve) 1h59’48"; 3. Erin DENSHAM (Aus) 1h59’50"; 4. Groff (Usa) 2h00’00"; 5. Jenkins (Gb) 2h00’19"; 6. Hewitt (N.Zel) 2h00’36"; 46. MAZZETTI 2h09’08".

Tuffi DONNE Trampolino 3 m. Semifinale: 1. Wu Minxia (Cina) 394.40; CAGNOTTO 362.10; 3. He Zi (Cina) 354.50; 4. Abel (Can) 353.25; 5. Krug (Usa) 345.60; 15. DALLAPÈ 312.60 (el.).

Vela Classifiche. RS:X donne con scarto: 1. Alabau (Spa/2-1-1-1-5-2-3-7), 15 punti; 2. Korzits (Isr/1-3-7-2-2-11-2-1), 18; 3. Maslivets (Ucr/3-4-14-10-3-3-1-3), 27; 10. SENSINI (12-9-11-8-11-9-6-6), 60. RS:X uomini 1. Van Rijsselberge (Ola/1-1-1-3-1-2-1-2), 9 punti; 2. Dempsey (Gb/5-7-5-1-10-1-2-3), 24; 3. Wihelm (Ger/3-3-4-9-2-5-6-1),24; 34. ESPOSITO (31-30-33-31-32-36-33-35), 225. 470 uomini: (con scarto) 1. Belcher-Page (Aus/3-9-2-1-1-1), 8; 2. Patience-Bithell (Gb/2-1-4-2-3-4), 12; 3. Snow-Hansen-Saunders (N.Zel/DSQ-3-5-4-16-3), 31; 5. ZANDONÀ-ZUCCHETTI (6-26-1-8-6-14), 35. 470 donne: 1. Aleh-Powrie (N.Zel/2-6-2-5), 15; 2. Mills-Clark (Gb/6-1-4-6), 17; 3. Westrhof-Berkhout (N.Zel/1-8-6-4), 19; 8. CONTI-MICOL (8-10-18-2), 38. Laser: 1. Slingsby (Aus/2-1-2-6-9-2-14-1-1-1), 25 punti; 2. Kontides (Cip/9-4-1-1-2-4-12-7-7-4), 39; 3. Myrgren (Sve/11-5-4-5-25-10-4-9-10-2), 60; 35. REGOLO (31-35-46-10-21-32-43-35-43-30), 280. Laser Radial: (con scarto) 1. Xu Lijia (Cina/5-8-11-3-5-4-1-4-1-2), 33 punti; 2. Bouwmeester (Ola/6-3-4-5-6-1-4-3-6-1), 33; 3. Murphy (Irl/1-1-1-1-8-19-2-10-3-7), 34; 19. CLAPCICH (20-16-24-7-9-27-18-25-21-19), 159.

Sorriso olimpionico di Jessica Rossi, 20 anni LAPRESSE La giornata olimpica minuto per minuto con la cronaca di tutti i campi di gara e gli approfondimenti sulle gare principali con i big italiani e stranieri. Da queste parti lo hanno definito il SuperSaturday olimpico: in effetti dal Parco Olimpico, con atletica e gare finali del nuoto, ad Hyde Park per il triathlon, Londra oggi era in festa per i Giochi. Ve la mostriamo in un video, con le interviste agli atleti e ai tifosi italiani che abbiamo incontrato per la strada. Da Casa Italia, invece, le immagini della festa del nostro cecchino d'oro, l'emiliana Jessica Rossi, 20enne dalla mira infallibile che si è presa la medaglia più preziosa nella fossa olimpica. Ogni giorno le immagini più belle dell'Olimpiade nelle gallery dedicate alle imprese da ricordare: dai 100 metri di Bolt al debutto del biamputato sudafricano Oscar Pistorius, che è riuscito a conquistare le semifinali dei 400 olimpici Nello speciale sui Giochi di Londra tutti i risultati in tempo reale, il programma (anche in video con la rubrica London Today e Azzurri in gara), il medagliere aggiornato dopo ogni prova e le schede video dei nostri atleti di punta registrate prima della partenza. RCS


22

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER

all’anno prossimo per saD lire al Passo dello Stelvio dal versante altoatesino con mezzi motorizzati bisognerà dotarsi di una vignetta a pagamento. Una decisione che ha sollevato molte polemiche. Io penso sia una scelta giusta. L’amministrazione provinciale intende utilizzare gli incassi in primo luogo per la manutenzione e la valorizzazione della strada. So bene che il pedaggio non servirà a ridurre il traffico: ciò non è avvenuto sugli altri passi dove sono state introdotte formule simili. È questo il motivo per il quale non

dallaPrima

di FRANCO ARTURI

essica Rossi, 20 anni, ha sparato cento volte Jsbriciolato sul campo del Royal Artillery Barracks. Ha 99 piattelli, vinto l’oro e battuto il record mondiale, olimpico, mondiale juniores, di finale, delle qualificazioni. La sua famiglia vive in un container dai giorni del terremoto. Nessuno, naturalmente, ha potuto avvicinarla mentre riscriveva la storia del tiro a volo, ma ci siamo collegati con i suoi pensieri con una dispensa speciale, tutte le volte che ha tirato il grilletto e ha fatto centro. Li riportiamo in presa diretta, così come li ha sussurrati. Così pensava Jessica: «Il primo l’ho centrato perché sono italiana, il secondo perché sono emiliana, il terzo perché sono di Crevalcore, il quarto per quella povera gente morta sotto i capannoni, il quinto perché sono sfollata, il sesto per i miei che piangono lacrime buone

Jessica Rossi, 20 anni, nella finale di ieri GETTY IMAGES

stavolta, il settimo per quelli di Cavezzo, l’ottavo per Mirandola, il nono per Sant’Agostino e per tutti i paesi che non voglio dimenticare, il decimo per la paura che abbiamo avuto». «Dall’undicesimo ho cominciato a sentirmi bene, ma ne avevo ancora tanta di rabbia dentro: era per me. Il dodicesimo per Medolla e le fabbriche in difficoltà, il tredicesimo per la gente nelle tendopoli, il quattordicesimo per quel campanile che non c’è più, il 15 per il dubbio che ci lascino soli, il 16 per la prima scossa, il 17, che porta sfiga, per la seconda, il 18 per gli striscioni commoventi che abbiamo scritto sulle macerie, il 19 per tutte le volte che siamo scappati di notte dalle case, chi ce l’aveva ancora, il 20 per i miei anni, il 21 per quelli che hanno perso il negozio, l’asilo, il palazzetto, il 22 per gli anziani che sono stati trasferiti dagli ospedali, il 23 per le piccole cose che nemmeno si sanno come i cimiteri chiusi per terremoto, il 24 per le mie avversarie che sto trascurando, scusatemi, il 25 perché tutto ritorni come prima». Jessica avrebbe voluto continuare questa intervista telepatica, ma abbiamo capito che non era il caso: una campionessa olimpica con questo vissuto aveva il diritto a un lungo momento di privacy nell’istante in cui entrava nella gloria. Certe porte vanno richiuse con discrezione. Lo abbiamo fatto con gioia, ma proprio quando il collegamento stava per concludersi c’è venuta una curiosità su quell’unico piattello sbagliato. Possibile, nella giornata della perfezione? Jessica ha fatto un altro dei suoi sorrisi dolci e forse ha pensato questo: «L’ho sbagliato apposta, per illudere il destino cattivo: se si ripresenterà da queste parti l’aspetta una bella rosa di pallini in fronte, li ho risparmiati per lui». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ORO DELLA WILLIAMS CONFERMA CHE I GIOCHI NON SONO PIÙ UNA TASSA di VINCENZO MARTUCCI

oro di Serena Williams, che domina la fiL’ nale con Maria Sharapova, fotografa l’anno zero del tennis all’Olimpiade. Mai la partecipazione era stata tanto ampia e qualificata, come in questo Wimbledon per la prima volta a colori (dei vestiti degli atleti, da sempre, altrimenti «prevalentemente» in bianco). Mai s’era verificata tanta completezza in tutti i tabelloni, eccetto il doppio misto, ma legittimamente, vista l’umana impossibilità per un Federer di esprimersi al massimo, senza contraccolpi, nell’esigentissimo sport moderno, in singolare, doppio maschile e anche in coppia con una donna. Come s’è capito dalla rinuncia un po’ misteriosa di Martina Hingis, l’unica compagna che avrebbe forse stuzzicato il Magnifico. Ma l’Olimpiade numero 30 non è solo Roger, che sta preparando questo torneo da un paio d’anni sognando proprio di coronare il fantastico diadema di 17 Slam con l’oro in singolare, da abbinare a quello del doppio di 4 anni fa. È molto di più. Si vede dal dispiacere della rinuncia del campione uscente, Rafa Nadal (bloccato dalle solite ginocchia), dall’orgogliosa sfida di Novak Djokovic (campione di Wimbledon 2011 e bocciato quest’anno sulla superficie che meno controlla), dalla portentosa reazione di Andy Murray (a un mese dal pianto sul Centre Court contro il solito Federer),

ritengo utile che si pretendano pagamenti anche sui tanti passi dolomitici. Se ne parla da tempo, ma lì l’obiettivo deve essere quello di ridurre il passaggio di veicoli. Per non far soffocare nei mesi estivi quelle meravigliose montagne. L’Unesco le ha qualificate come patrimonio dell’umanità. Le Dolomiti sono quindi di tutti e non solamente di coloro che abitano o lavorano in quelle valli. La mia proposta — non sono un politico: cerco di dare idee — è quella di chiudere i passi dolomitici ai motori per alcune ore al giorno. Per lasciare quelle strade ai tanti — e sono sempre di più — che le vogliono percorrere in bici. Perché il silenzio e la lentezza fanno parte dell’incanto delle Dolomiti. Basta prevedere un servizio di

di ROBERTO PELUCCHI

f Per Bonucci problemi anche al bar: ha cercato di patteggiare il prezzo della spremuta, ma ha rinunciato perché poteva sembrare un’ammissione di polpa.

Per vincere ai Giochi, bisogna essere favoriti come Serena Williams, specialisti come i gemelli Bryan o grandissime come le sorellone Williams (oggi in finale da campionesse già annunciate). Oppure replicare la finale di un mese fa, come Federer e Murray, davanti a una folla che è diversa da Wimbledon classico, ma ancor più bella perché più curiosa e passionale. Una folla che vale oro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

cinqueCerchi

Peccato soltanto per Paltrinieri Bronzo sfumato Con la spalla a posto, il nuotatore era da medaglia. Oggi la Cagnotto ci riprova

di LORENZO CASTELLANI

La delusione di Gregorio Paltrinieri, quinto nei 1500 stile libero LAPRESSE di FAUSTO NARDUCCI

TwitTwit

I CINGUETTII DEL GIORNO

PAU GASOL Cestista, portabandiera spagnolo

Brutta sconfitta con la Russia. Sono sicuro che ci renderà più forti. Grazie per il vostro sostegno!

DAVID SILVA Calciatore spagnolo

dalla ritrovata vitalità delle sorellone Williams (anche Venus, malgrado guai di salute seri), dall’improvviso e inatteso amore della siberiana di ghiaccio «made in Usa», Maria Sharapova, dagli statunitensi accorsi in blocco come i cechi, gli spagnoli, gli italiani, tutti. Fino a quattro anni fa non era così. I tennisti avevano gli Slam, i Masters 1000, i Premier I, i Masters, la Davis e la Fed Cup, e l’Olimpiade era una tassa, un onere più che un onore. Oggi, per i Giochi, gli indiani hanno litigato perché nessuno voleva far coppia con il vecchio Paes ma tutti volevano comunque andare a Londra, i francesi sono tornati a ruggire (argento di Llodra-Tsonga e bronzo di Benneteau-Gasquet), i giapponesi (Nishikori ai quarti) hanno mostrato al mondo che ci sono anche loro, come gli israeliani (Erlich e Ram, che hanno eliminato gli olimpionici svizzeri Federer-Wawrinka), come i brasiliani (Melo e Soares, che hanno sgambettato Isner e Roddick e poi anche Berdych e Stepanek).

navette per chi vuole salire e utilizzare anche d’estate gli impianti che d’inverno servono le piste da sci. Tornando allo Stelvio, anche lì si potrebbero riservare ai ciclisti alcune ore, in uno o due giorni alla settimana. Ma soprattutto è logico offrire, in cambio del pedaggio, proposte culturali e naturalistiche: quelle che stanno facendo la fortuna del Passo del Rombo. I tornanti dello Stelvio sono stati costruiti a fini militari: sono quindi perfetti per raccontare la Grande Guerra. E sono un balcone sull’Ortles, la più alta montagna della parte orientale delle Alpi: un luogo adatto a far conoscere i segreti dei grandi ghiacciai.

laVignetta

@paugasol

ilTennis

23

SI PAGHERÀ PER SALIRE ALLO STELVIO: INUTILE SENZA UNO STOP ALLE AUTO

laPuntura

JESSICA, 99 PIATTELLI PIENI DI PENSIERI PER L’EMILIA FERITA DAL TERREMOTO

LA GAZZETTA SPORTIVA

Con Mario, gran giocatore, compagno e amico. Leggenda @21LVA

LUCA BIZZARRI Attore e presentatore tv italiano

Mi mancavano le lacrime per il tiro a volo femminile. Brava Jessica!!!!! @LucaBizzarri

CARLTON COLE Calciatore inglese

Appena arrivato al club ho scelto il mio posto sul bus e non l’ho più cambiato. Purtroppo è vicino al bagno @CarltonCole1

YOHAN BLAKE Velocista giamaicano

Finora bene. Prendo le gare una alla volta. @YohanBlake

para, Jessica, spara. Ieri S era difficile distinguere tra stupore e ammirazione davanti a quella biondina vestita d’azzurro che a soli 20 anni, nel Royal Artillery Barracks, infilava piattelli su piattelli con la freddezza di un consumato cecchino. No, Jessica Rossi, cognome che non ci permetterebbe mai di rintracciarla attraverso un elenco telefonico, non sbagliava mai: prima 75 su 75 per entrare nella finale a sei, poi 99 su 100 per realizzare (già in anticipo sul tiro finale) il record mondiale. E tutto sommato non ci dispiace neanche per quell’unico piattello mancato nell’ultima serie perché restituisce umanità a una marziana che ha continuato a mostrare la sua intangibile freddezza anche quando è andata a ricevere sul podio il suo oro, il quinto di una spedizione che tocca il giro di boa della prima settimana (sotto tabella pronostici) con 13 medaglie. Jessica, la ragazza di Crevalcore che ha saputo solo prima della gara che i genitori erano rientrati a casa nella contrada San Martini di Crevalcore dopo aver vissuto due mesi in tenda per il terremoto, ha accompagnato l’inno con voce sussurrata senza fare una piega, apparentemente senza emozione. Ma il bello — perché una ragazza ha sempre una buona ragione per sciogliersi — è venuto quando l’olimpionica della fossa olimpica ha svelato la sua leggerezza di ventenne. Così mentre la poliziotta dedicava l’oro alla sua terra devastata, emergevano i contorni di una vita normale con un fidanzato molto più grande di lei e una famiglia che ha festeggiato davanti alla tv insieme a una moltitudine di 60 amici. Un mondo di favola dove compare a sorpresa anche un coniglio di 7 anni

che si chiama Cocco e che Jessica abbraccerà per primo quando forse lunedì tornerà a casa. C’è da dire che quello della Rossi, che è la quarta più giovane olimpionica della storia azzurra e ieri ha migliorato anche il mondiale juniores, è stata una vittoria annunciata: dopo Mondiali ed europei ha «deciso» di completare lo slam con la finale di Coppa del Mondo e l’Olimpiade. Peccato che nella quinta giornata d’oro sia mancato invece, complice il dolore a una spalla, la medaglia dei 1500 stile libero che era alla portata di Gregorio Paltrinieri e avrebbe portato un’altra gioia in terra di terremotati. Il carpigiano, incapace di migliorarsi, con 14’51"92 è finito solo quinto nella fuga monstre del cinese Sun Yang che con 14’31"02 ha polverizzato il record del mondo. Ieri una gioia ce l’ha data anche il nostro superstite della pista Elia Viviani, che grazie alla prova dell’eliminazione è risalito in serata al secondo posto generale dell’Omnium e oggi nelle tre gare conclusive si giocherà una medaglia che luccicherebbe per tutto il movimento. Ma oggi è anche il giorno di Tania Cagnotto, che ieri nella semifinale del trampolino tre metri si è presa il lusso di finire seconda inserendosi fra le due cinesi Wu Minxia, favoritissima, ed He Zi penalizzata da un errore. In finale purtroppo si ricomincia da zero e l’obiettivo realistico è il bronzo. Completano le nostre speranze di medaglia i fiorettisti, che nell’ultima gara del programma della scherma devono riscattare il disastro individuale. Ma in palio c’è anche una medaglia virtuale, quella che conquisterebbe Clemente Russo se battesse Larduet Gomez, alfiere di una scuola cubana che non è così temibile come una volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA


24

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

CALCIOSCOMMESSE IL PROCESSO

Le sentenze entro giovedì Il 20 agosto c’è l’Appello Il dibattimento si è concluso e la Disciplinare si è chiusa subito in camera di consiglio

Si è concluso ieri il dibattimento del terzo processo sul calcioscommesse degli ultimi due anni. Per comodità, quest’ultimo procedimento è stato diviso in due parti: la prima dedicata alle carte del filone di Cremona, la seconda sul filone di Bari. In tutto erano stati deferiti 45 tesserati e 13 club. Due società (Lecce e Grosseto) sono state deferite per responsabilità diretta, 6 per responsabilità oggettiva e 5 per responsabilità oggettiva e presunta. Ieri sera i giudici della Disciplinare si sono chiusi subito in camera di consiglio. Le sentenze sono attese tra l’8 e il 9 agosto, il 20 agosto processo di appello davanti alla Corte di giustizia federale in modo di avere il dispositivo della sentenza prima dell’inizio dei campionati.

LE SOCIETÀ

AlbinoLeffe ha patteggiato 1 punto e 30 mila euro di ammenda

Bari ha patteggiato 5 punti e 80 mila euro di ammenda

Portogruaro ha patteggiato 5 mila euro di ammenda

Sampdoria ha patteggiato 1 punto e 30 mila euro di ammenda

Siena ha patteggiato 6 punti e 100 mila euro di ammenda

Torino ha patteggiato 1 punto e 30 mila euro di ammenda

Ancona (società fallita) chiesti 10 mila euro di ammenda

Bologna chiesti 2 punti di penalizzazione e 50 mila euro di ammenda

Grosseto chiesta retrocessione in Lega Pro con 3 punti di penalizzazione

Lecce chiesta retrocessione in Lega Pro con 6 punti di penalizzazione

Novara chiesti 4 punti di penalizzazione

Udinese chiesti 50 mila euro di ammenda.

Varese ha patteggiato 1 punto e 30 mila euro di ammenda

Bonucci e Pepe, c Nessun accordo con Palazzi La Disciplinare: «Ora basta» Giornata frenetica e giudici infastiditi dagli stop: la Procura interrompe un’arringa per trovare un’intesa allargata a 4 giocatori, ma Salvatore Masiello la fa saltare MAURIZIO GALDI ROMA

Si patteggia, non si patteggia. L’ultima giornata del terzo processo per il calcioscommesse è vissuta fino alle 17 nell’incertezza sul suo prosieguo. I calciatori Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Nicola Belmonte e Salvatore Masiello hanno tenuto sulla corda tutti fino alla fine: patteggiamento o dibattimento? Con una sola certezza: si è caduti nel ridicolo. La Disciplinare è dovuta intervenire: «Ora basta!», dopo l’ennesimo tentativo che ha anche rappresentato un record. Per la prima volta nella storia dei procedimenti sportivi (ma a memoria anche di quelli penali e civili) è stata la Procura, cioè Palazzi, a interrompere l’arringa dei difensori per «verificare le possibilità di un accordo». Salta tutto Erano da poco passa-

te le 14 quando la voce del patteggiamento dei quattro calciatori prende corpo ufficialmente. Al rientro in aula è immediata la richiesta di pausa per finalizzare l’accordo. Sono annunciate anche dichiarazioni «confessorie» di alcuni dei deferiti. Ma perché poi salta tutto? I motivi sono sempre molteplici: «Pensare al patteggiamento era fisiologico, ma il filo conduttore del nostro ragionamento non era la derubricazione dell’accusa», ha spiegato al termine l’avvocato di Bonucci, Luigi Chiappero. In termini pratici due sono stati gli ostacoli. Palazzi voleva presentare la proposta alla Disciplinare cosi articolata: per Udinese-Bari due patteggiamenti per illecito (avrebbero dovuto ammetterlo Belmonte e Salvatore Masiello) e due omesse denunce (per Bonucci e Pepe). Masiello, però, non voleva ammettere «qualcosa che non aveva fatto» e avrebbe potuto accettare solo una omessa denuncia. Dal

canto suo anche Bonucci avrebbe avuto dei problemi ad ammettere di aver ricevuto una proposta (respinta con «indignazione») da Andrea Masiello e quindi pensare alla derubricazione. Ma se Bonucci avesse fatto queste ammissioni rischiava di essere accusato di falsa testimonianza dalla Procura di Bari. Infatti lì lui, sentito come persona informata dei fatti e «obbligata» a dire la verità, aveva sempre negato ogni cosa. Insomma, impossibile trovare una soluzione. E allora perché provarci? E poi, perché insisteva tanto Palazzi? Inutile dire cosa sussurravano gli avvocati: «Voleva patteggiare perché la posizione della Procura su Udinese-Bari è debole». Credibilità di Masiello Tutta la

fase difensiva (Bianchi e Chiappero per Bonucci e Pepe, Malagnini per Salvatore Masiello e Udinese, Conte per Belmonte) è stata improntata proprio a di-

Gli avvocati degli juventini: «Perché non mettere mai in dubbio la parola di Masiello?» «Anche il gip di Bari ha detto che non è verosimile che non sapesse il loro compenso» mostrare la scarsa credibilità di Andrea Masiello e delle sue tre diverse dichiarazioni alla Procura di Bari e l’ultima alla Procura federale. «Perché non mettere mai in dubbio la parola di Masiello? Se non si va a fondo, se non si mettono le mani nella melma, non si arriverà mai alla verità», ha esordito Chiappero. «Lo stesso gip (di Bari, ndr) — incalza Gian Pietro Bianchi, l’altro difensore di

Bonucci — nell’ordinanza di custodia cautelare per Andrea Masiello scrive che non è verosimile che lui in qualità di proponente della combine non sappia nulla del compenso dei giocatori che hanno partecipato alla stessa». «Nella Procura di Bari — prosegue Chiappero — si cercava di capire il perché di certe sue affermazioni. Ma perché i sodali di Masiello nella combine di Udinese-Lecce non sono andati a reclamare i soldi dopo la partita? Masiello risponde che probabilmente sono andati per conto loro da De Tullio, che era colui che avrebbe pagato la combine. Chiamato in causa dal pm di Bari, De Tullio ha risposto che i soldi li ha sempre e soltanto dati a Masiello e a nessun altro». E Malagnini chiude: «Che Andrea Masiello sia un bugiardo lo sappiamo tutti e lo sa anche il procuratore Palazzi». L’ultima parola alla Disciplinare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA POLEMICA L’AVVOCATO DI CONTE CONTRO I COLLEGHI: «DICHIARAZIONE INOPPORTUNA»

L’AMICO DI CAROBBIO

SU FACEBOOK

«Esposto sul mandante di Stellini»

Gatti da Salvini «Nessuna lite tra le mogli»

Figc razzista? No, è l’attacco di un hacker

De Rensis: «La Procura faccia luce sulla frase detta dai legali di Carobbio»

Il camionista Vittorio Gatti, coinvolto nell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse, giovedì è stato interrogato di nuovo dal gip Guido Salvini. Ha precisato che i 250 mila euro ricevuti da Iacovelli a Bari per la mancata combine di Palermo sono stati consegnati in un ristorante di Bergamo a Ilievski, che li ha poi consegnati a due stranieri. Da una foto Gatti avrebbe riconosciuto uno dei due, l’ungherese Laszlo Strasser, già indagato. Importante conferma. Gatti ha poi precisato di avere saputo dalla moglie di Carobbio che la lite con la compagna di Conte non ci sarebbe mai stata.

Tifosi juventini scatenati per la presunta risposta razzista (poi cancellata) da parte del moderatore della pagina Facebook della Figc. Dopo un attento controllo, la Federcalcio ha precisato che si è trattato dell’attacco di un hacker. A un tifoso, Mohammed Al Suleiman, che si lamentava del processo sportivo, la risposta in inglese è stata questa: «Mohammed, dovresti pensare alle leggi tribali del tuo Paese prima di parlare di qualsiasi altra cosa». Di quel tifoso, con quella foto, però in Facebook non c’è traccia. E nessuno, dice la Figc, ha risposto in quel modo.

FRANCESCO CENITI

ti. E quindi ci sarà un esposto alla Procura della Repubblica perché faccia luce su queste affermazioni». E’ durissima la reazione di Antonio De Rensis, avvocato di Antonio Conte, alle parole pronunciate dai colleghi che difendono Filippo Carobbio, pentito e grande accusatore dell’allenatore della Juve. Accordo saltato De Rensis è poi

«I legali di Carobbio si domandano chi sia il mandante di Stellini per l’illecito patteggiato riguardo AlbinoLeffe-Siena? Bene, anche noi vogliamo saperlo. E siccome queste sono dichiarazioni pubbliche, inopportune a nostro giudizio, ci rivolgeremo alle autorità competen-

ritornato sul patteggiamento saltato dopo il no della Disciplinare: «Se Conte è innocente, perché voleva patteggiare? Era un’opportunità: convincerlo ad accettare i 3 mesi era stata un’impresa. Saltata la mediazione si è deciso di andare avanti per la nostra strada: la digni-

tà non ha prezzo». Sulle accuse di Carobbio il legale va all’attacco: «La storia dei pentiti è costellata di episodi in cui una persona non si deve per forza definire credibile o meno, ma può dire 99 cose vere e una manipolata. Carobbio ha parlato 5 volte e ogni volta ha cambiato particolari, ma la sua versione non è confermata da nessuno, non c’è intercettazione telefonica e non c’è giro di denaro. Quando ad accusare è un soggetto che ha già commesso atti delinquenziali, credo sia doveroso quantomeno verificare le cose dette. E poi c’è un fatto paradossale: lo scorso 10 luglio Carobbio ha detto a Palazzi che il permesso negato da Conte per assi-

stere alla nascita della figlia, lo aveva inorgoglito. Però lui era accanto alla moglie quando si è scagliata contro la compagna di Conte, accusandola davanti a tante persone che hanno prestato una testimonianza giurata. Questo anche per rispondere al signor Gatti che al Gip Salvini ha riferito di aver saputo che quella lite non c’è stata. C’è stata eccome e domando: può essere credibile un uomo che dichiara di essere fiero del permesso negato per assistere alla nascita della figlia? E se davvero è così, perché non ha fermato la moglie quando stava aggredendo per nulla la compagna del mio assistito?». © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

I TESSERATI

Cristian Bertani (Sampdoria) chiesti 3 anni e 6 mesi

Marco Di Vaio (Montreal Impact) chiesto 1 anno

LA GAZZETTA SPORTIVA

25

GLI ALTRI

Leonardo Bonucci (Juventus) chiesti 3 anni e 6 mesi

Simone Pepe (Juventus) chiesto 1 anno

Piero Camilli (pres. Grosseto) chiesti 5 anni e radiazione

Daniele Portanova (Bologna) chiesti 3 anni

Antonio Conte (all. Juventus) chiesti 1 anno e 3 mesi

Pierandrea Semeraro (ex pres. Lecce) chiesti 5 anni e radiazione

Ferdinando Coppola (Milan) chiesti 3 anni e 6 mesi

Roberto Vitiello (Siena) chiesti 4 anni

he caos

PATTEGGIAMENTI Guido Angelozzi (ds Bari) 4 mesi di squalifica; Simone Bentivoglio (Chievo) 1 anno e 1 mese; Filippo Carobbio (Spezia) 6 mesi che si sommano ai 20 mesi del precedente processo; Angelo Emanuel Da Costa (Sampdoria) 3 mesi e 30 mila euro di ammenda; Giorgio D’Urbano (preparatore atletico Siena) 5 mesi e 10 giorni; Marco Esposito (Pisa) 3 mesi e 10 giorni; Daniele Faggiano (ex direttore sportivo Siena) 4 mesi; Ruben Garlini (collaboratore tecnico AlbinoLeffe) 9 mesi che si sommano ai 3 anni del precedente processo; Carlo Gervasoni (svincolato) 4 mesi che si sommano ai 6 anni e 8 mesi più radiazione; Marcelo Larrondo (Siena) 3 mesi 20 giorni e 30 mila euro di ammenda; Andrea Masiello (Atalanta) 2 anni e 2 mesi e 30 mila euro di ammenda; Bortolo Mutti (allenatore senza contratto) 4 mesi; Alessandro Parisi (svincolato) 2 anni e 10 mila euro di ammenda; Dario Passoni (Folzano) 6 mesi e 15 giorni che si sommano ai 14 mesi

d

HANNO DETTO

S Marco Di Vaio «Chiedo verità assolute, non dubbi, cosa che invece ho sentito da Palazzi. Parole come "verosimile" non le posso accettare»

S Daniele Portanova «Sono sempre stato un esempio per i miei colleghi, giovani e meno giovani, finché non viene fuori la verità, lotterò in ogni sede»

Da sinistra Leonardo Bonucci, 25 anni, e Simone Pepe, 28 anni BARTOLETTI

del precedente processo; Mirko Poloni (collaboratore tecnico AlbinoLeffe) 6 mesi che si sommano ai 12 mesi del precedente processo; Marco Rossi (Cesena) 1 anno e 8 mesi e 20 mila euro di ammenda; Luigi Sala (ex calciatore) 2 anni; Marcello Sanfelice (team manager Bologna) 4 mesi; Marco Savorani (preparatore portieri Siena) 5 mesi e 10 giorni; Cristian Stellini (collaboratore tecnico Juventus) 2 anni e 6 mesi e 50 mila euro di ammenda.

Nicola Belmonte si del precedente processo; Davide Drascek (Feralpi Salò) 3 anni e 6 mesi; Mavil25 anni lo Gheller (Pavia) 3 anni e 6 mesi; StefaBARTOLETTI

RICHIESTE DI PALAZZI Angelo Alessio (vice allenatore Juventus) 1 anno e 3 mesi; Antonio Bellavista (ex calciatore) 9 mesi che si sommano ai 5 anni e radiazione del precedente processo; Nicola Belmonte (Siena) 4 anni; Davide Bombardini (svincolato) 3 anni e 6 mesi; Mario Cassano (svincolato) 9 mesi da sommare ai 5 anni e radiazione del precedente processo; Edoardo Catinali (svincolato) 3 anni e 6 mesi di squalifica senza continuazione ai 9 me-

L’EX DEL BOLOGNA

Accorta difesa Portanova forse evita l’illecito

Ansia Di Vaio Ma sarebbe stato creduto

MAURIZIO GALDI ROMA

Giornata complessa per la Disciplinare, ieri: dopo tante ore di udienza è cominciata la camera di consiglio che durerà anche domani. Lunedì si inizierà a fare il punto e giovedì mattina si conosceranno le decisioni sia del primo che del secondo procedimento. L’esame più complesso dovrebbe riguardare Bari-Lecce. Ieri l’avvocato Saverio Sticchi Damiani ha ribadito la correttezza del suo operato nel raccogliere le dichiarazioni di Quarta nonostante l’assenza del suo legale di fiducia. Lo ha fatto anche la Procura federale con Carella, ma in quel caso si trattava di dichiarazioni spontanee e non sulla base di una procedura penale che prevede un procedimento più complesso. Comunque ora le carte sono in mano alla Commissione che però dovrebbe avere difficoltà a non accogliere la richiesta di Palazzi: Lecce in Lega Pro con penalizzazione, e sulla penalizzazione la difesa potrà lavorare nei successivi gradi di giudizio. Mentre la posizione di Vives, alla luce della documentazione presentata dagli avvocati Chiacchio e Fusco, potrebbe aver convinto la Disciplinare sulla mancanza di prove concrete per una squalifica.

Bologna e Portanova L’avvocato Grassani per il Bologna ha portato all’attenzione della Disciplinare alcuni interessanti aspetti sulle quotazioni delle scommesse e sottolineando la poca credibilità di Carella e Giacobbe, che dicono di aver «indifferentemente» trattato sulla vittoria dell’una o dell’altra squadra. Altro elemento sottolineato, quello del fatto che Portanova e Di Vaio avevano pessimi rapporti tra di loro. Queste tesi sono state ben illustrate e la Disciplinare, nei confronti di Portanova, potrebbe aver deciso per una derubricazione a omessa denuncia (del resto sempre ammessa da Portanova), mentre addirittura potrebbe essere prosciolto Di Vaio che tornerebbe subito a giocare in Canada. Se l’ipotesi sarà confermata, anche il Bologna ne avrebbe il suo vantaggio: invece della richiesta di due punti di penalizzazione potrebbe arrivare un’ammenda per la responsabilità oggettiva nell’omessa denuncia di Portanova. Palermo-Bari Infine si aspetta la decisione per Padelli relativa a Palermo-Bari. L’avvocato Rigo ha illustrato come nessuno dei suoi compagni lo abbia mai chiamato in causa per il presunto illecito. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutto il «vecchio» Bari va dai pm E spuntano nuove gare sospette FRANCESCO CENITI

Una squadra intera convocata dai magistrati: Santoni, Stellini, Lanzafame, Gazzi, Barreto, Sartori, Guberti, Parisi. Da domani farà molto caldo nei pressi della Procura di Bari e non solo a causa delle temperature torride causate dal «drago» africano. Sarà la nuova inchiesta sul calcioscommesse, condotta dai pm Angelillis e Dentamaro più il procuratore Laudati, a mettere sotto pressione il calcio italiano: lo scandalo in embrione sarebbe anco-

ra più devastante dei tanti fin qui scoperti. Tutto nasce dalle rivelazioni di Andrea Masiello, confermate anche da Vittorio Micolucci (sarà sentito martedì come persona informata sui fatti). Le gare nel mirino per ora sono Bari-Treviso 0-1 (maggio 2008) e Salernitana-Bari 3-2 (maggio 2009), ma gli inquirenti ne avrebbero nel cassetto delle altre. Non solo, l’ipotesi delle combine sarebbe solo la punta di un iceberg rispetto a un movimento gestito dalla criminalità. Insomma, scommesse e riciclaggio. Con i giocatori corrotti pronti a esportare

GLI ALTRI PROCESSI Primo processo - Deferiti 18 club: 1 patteggiamento, 1 prosciolto in Appello, 1 prosciolto dal Tnas. Deferiti 26 tesserati: 9 patteggiamenti, 2 prosciolti in secondo grado, 15 condannati. Secondo processo - Deferiti 21 club: 7 patteggiamenti, Rimini uscito subito dal processo. Deferiti 61 tesserati: 5 posizioni stralciate, 19 patteggiamenti, 4 prosciolti dalla Disciplinare. In Appello Nicco e il d.s. De Falco hanno avuta ridotta la squalifica (da 3 anni per illecito sportivo a 1 per omessa denuncia).

LA SVOLTA DERUBRICAZIONE A OMESSA DENUNCIA?

L’INCHIESTA L’ULTIMO SCANDALO RISCHIA DI ESSERE DEVASTANTE: TUTTO PARTE DALLE RIVELAZIONI DI ANDREA MASIELLO E MICOLUCCI

Settimana calda: saranno sentiti Stellini, Barreto, Gazzi, Lanzafame, Parisi e Guberti

no Guberti (Roma) 3 anni; Salvatore Masiello (Torino) 3 anni e 6 mesi; Daniele Padelli (Sampdoria) 3 anni; Alessandro Pellicori (svincolato) 3 anni e 6 mesi; Emanuele Pesoli (Verona) 3 anni; Claudio Terzi (Siena) 3 anni e 6 mesi; Giuseppe Vives (Torino) 3 anni e 6 mesi.

il metodo nelle altre squadre. «A Bari esisteva una scuola di calcioscommesse» è la frase di un investigatore per inquadrare il sistema. Dopo Ranocchia e Gillet, sotto torchio finiranno altri giocatori indagati per frode sportiva.

Prosciolto? Venerdì, il presidente della Disciplinare, Sergio Artico, aveva ammesso le prove documentali, ma non quelle testimoniali: niente audizione di Gianni Morandi (presidente onorario rossoblù) e niente deposizione di un ristoratore che avrebbe parlato della presenza di Di Vaio a Casteldebole nel giorno dell’incontro a tavola tra Portanova e gli amici di Masiello. «Io ero capitano, ma non potevo decidere per altri — ha proseguito Di Vaio —. Chiedo soltanto verità assolute, non dubbi, cosa che invece ho sentito da Palazzi. Parole come "verosimile" non le posso accettare, sono un padre di famiglia, devo rendere conto ai miei familiari e ai miei datori di lavoro. Se devo smettere di giocare, cosa che amo di più nella mia vita, chiedo almeno di stare a casa con una certezza. Altrimenti sarebbe logorante per il resto della vita». Probabile, però, che la Disciplinare si sia convinta (grazie anche al lavoro dei legali Magnisi e Savoi Colombis), e che l’incubo di Di Vaio finirà con il proscioglimento. Gol senza festa Ha 36 anni, Di Vaio, ma anche tanta voglia di segnare ancora: lo ha fatto all’esordio nella MLS con la maglia dei Montreal Impact. Diagonale secco di sinistro contro i New York Red Bulls, un bacio all’anulare, nessuna esultanza, solo mezzo sorriso. Troppo difficile scrollarsi la preoccupazione di dosso, nonostante tra qualche giorno tutto questo potrebbe essere finito. Con un sorriso vero.

Calendario Apre le danze Stelli-

ni (collaboratore di Conte), mentre mercoledì sarà la volta di Lanzafame, Barreto e Gazzi. Sempre in settimana dovrebbe toccare a Santoni, Guberti e Parisi. La sensazione, purtroppo, è che sia solo l’inizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA Ora che il suo mondo è così lontano da questo, Marco Di Vaio deve sforzarsi due volte per accettare la realtà. Di questi due giorni del processo che lo vede accusato di omessa denuncia, non si è perso una parola: è stato lì, in aula, ad ascoltare, nonostante la squalifica di un anno penda sulla sua testa come un macigno pronto a crollargli addosso. «Sono emozionato perché sto giocando una delle partite più importanti della mia vita, se non la più importante. Qui c’è una sola certezza: la mia conoscenza con Andrea Masiello perché abbiamo giocato assieme a Genova (stagione 2007 2008, ndr), ma lui non fa mai riferimento a me, evita sempre il mio nome».

Marco Calabresi

Davide Lanzafame, 25 anni TERRUSO


26

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

VERSO LA SUPERCOPPA

IL PROGRAMMA

Sabato a Pechino Tv: dalle 14 su Rai 1 La sfida di Supercoppa Tim tra la Juventus e il Napoli è in programma in Cina, a Pechino, nello stadio Bird’s Nest (Nido d’uccello, nella foto a sinistra), sabato 11 agosto alle ore 20 locali (le 14 in Italia).

JUVENTUS MALAGA

Sarà la prima partita italiana a giocarsi con gli arbitri di porta voluti da Michel Platini, dopo la recente approvazione dell’International Board e la direttiva dell’Uefa che li userà in tutte le sue competizioni. I nuovi assistenti arbitrali saranno impiegati anche nel campionato italiano. Juventus Napoli sarà trasmessa in diretta su Rai 1.

QUI JUVENTUS

Oggi partenza per la Cina senza Isla, Caceres e Chiellini (gb.o.) La Juve parte oggi da Salerno per Pechino, con scalo a Francoforte. L’arrivo in Cina è previsto poco dopo le 8 di domani. Il primo allenamento sarà alle 17 quando dovrebbero esserci 34 gradi (ma a causa

2 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI: Matri al 3’ p.t. e al 5’ s.t. JUVENTUS (3-5-2) Storari (dal 45’ Leali); Lichtsteiner (da 33’ s.t Bonucci), Marrone (dal 45’ s.t. Rugani), Lucio (dal 33’ s.t. Masi); Padoin (dal 33’ s.t. Untersee), Vidal (dal 1’ s.t. De Ceglie e dal 45’ s.t. Ziegler), Pirlo (dal 33’ s.t. Pogba), Marchisio (dal 45’ s.t Pazienza), Asamoah (dal 33’ s.t. Giaccherini); Matri (dal 33’ s.t. Quagliarella), Giovinco (dal 33’s.t. Boakye). ALLENATORE: Conte (in panchina Carrera) MALAGA (4-2-3-1) Caballero; Jesus Gamez (dal 14’ s.t S. Sanchez), Demichelis, Mathijsen (dal 1’ s.t. Weligton), Monreal (dal 40’ s.t. Eliseu); Maresca (dal 14’ s.t. Camacho), Toulalan; Joaquin (dal 33’ s.t. Buonanotte), Portillo, Isco (dal 40 s.t. Duda); S. Fernandez (dal 14’ s.t. Juanmi). ALLENATORE: Pellegrini ARBITRO Celi di Campobasso NOTE Spettatori paganti 24.652. AMMONITI: nessuno MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO

c GOL! 3’ Padoin centra basso da destra, Matri stoppa spalle alla porta e insacca di sinistro. 25’ Cross dalla sinistra, testa di Fernandez e miracolo di Storari che respinge 29’ Punizione da destra di Giovinco respinta a fatica da Caballero. 42’ Centro basso da sinistra di Asamoah e Matri spara alto da due metri. SECONDO TEMPO 1’ Traversa di Isco con destro dal limite dell’area.

c GOL! 5’ Cross basso di Padoin e tocco vincente di Matri appostato sul secondo palo.

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO SALERNO

Prova generale in vista della Supercoppa italiana. In tutti i sensi. E allora Conte si allena a guidare la squadra dalla tribuna, con Carrera in panchina. Se squalifica sarà, il Mou italiano comincerà infatti a scontarla proprio dalla serata di Pechino. Ci sono da testare nuove formule di comunicazione a distanza. Sprazzi di vera Juve Intanto, sul campo, la Juventus archivia la «ottogiorni internazionale» con due vittorie (a Berlino e ieri) e un pareggio (con il Benfica). Un buon segnale il 2-0 di Salerno. Un gol per tempo di Matri, meccanismi sempre più oliati (qualche sbandamento solo dietro) e una chiusura di gara in crescendo, nonostante caldo e umidità da impazzire. Il tutto affrontando una squadra vera, tecnica, organizzata e avanti con la preparazione. Il Malaga ha infatti alle porte un preliminare di Champions League, e ieri è venuto in Italia per fare sul serio, a dispetto di una situazione societaria precaria (gli sceicchi mollano tutto) e delle varie voci di mercato che coinvolgono la banda Pellegrini. Compatto, solido e dai piedi buoni il «4-2-3-1» proposto dall’ex tecnico del Real Madrid, con Maresca e Toulalan a protezione della difesa e a supporto delle tre mezzepunte (Joaquin, Portillo e Isco) e del centravanti Fernandez. Un continuo scambiarsi di posizione là davanti che a tratti ha mandato in tilt il sistema difensivo bianconero, in particolate sul lato coperto da Lucio e Asamoah. Uno sciagurato Joaquin (tiraccio alto da due metri), Storari su Fernandez (gran respinta su colpo di testa ravvicinato), Marrone in mischia e Lichtsteiner con un

LA JUVE CRESCE Matri si scatena: due gol al Malaga Mazzarri avvisato Contro il Malaga l’attaccante mette la firma sul 2-0 e si prenota come titolare per sabato

A sinistra Massimo Carrera, 48 anni GEMITO Sopra, Alessandro Matri, 27 anni con Claudio Marchisio, 26 AFP

Quasi pronta la Juve anti-Napoli: in avanti ballottaggio tra Giovinco e Matri

paio di diagonali azzeccate hanno consentito alla Juve di uscire senza danni dal momento più duro, conservando così il gol di vantaggio firmato da Matri al 3’. Candidature per Pechino Da quel

momento in poi, la Juve ha preso in mano la gara, ha trovato il 2-0 (secondo assist di Padoin

per Matri sotto porta) e ha visto crescere minuto dopo minuto anche altri uomini chiave. Come Marchisio, prima attento (forse troppo) a tenere la posizione, poi finalmente sciolto e pericoloso anche in fase di ripartenza. Accanto a lui, il solito Pirlo e un centrocampo che sembra ritrovarsi giusto in tempo per il Napoli. E’ là in mezzo

che la Juventus ha fatto la differenza l’anno scorso, è là in mezzo che anche quest’anno c’è tutto l’oro di Antonio Conte. Non allarma in questo senso la gara così così di Vidal, molto stanco dopo la prestazione da maratoneta di Ginevra. Ma la nota più positiva per Conte arriva sicuramente dall’attacco, dalla «reazione» di Alessandro Matri (deludente contro il Benfica) e dalla spensieratezza di Sebastian Giovinco uno che anche ieri ha illuminato la serata con numeri tanto eleganti quanto efficaci: stadio in delirio quando con una combinazione dribbling-tocco sotto è andato a pescare Marchisio tutto solo in area: colpo di testa del Principino e prodezza di Caballero. Candidature pesanti per Pechino, probabile ballottaggio fra Seba e Matri per un posto accanto a Vucinic (non al cento per cento), con Quagliarella decisamente fuori dai giochi: solo un ultimo inutile quarto d’ora ieri per il napoletano.

Buffon da verificare Al netto degli infortuni, la Juventus anti-Napoli non sembra quindi difficile da decifrare, con Marrone promosso in mezzo alla difesa, otto undicesimi della squadra di ieri confermati, più Buffon al posto di Storari, Barzagli per Padoin (con Lichtsteiner che va in fascia) e Vucinic appunto al posto di uno fra Matri e Giovinco. Lo staff medico manifesta oltretutto ottimismo sul fronte infermeria, con Vucinic (affaticamento a una coscia) e Barzagli (polpaccio un po’ «carico») che ieri si sono allenati a Vinovo «solo per non correre rischi» fanno sapere da corso Galileo Ferraris. Buone sensazione, infine, pure per quanto riguarda Buffon, k.o. nel riscaldamento per un colpo all’anca. Oggi le verifiche del caso, ma un paio di giorni di allenamento controllato dovrebbero bastare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Migliori

h

Storari è reattivo Matri gol e spola Giovinco dinamico STORARI Titolare all’ultimo momento (Buffon k.o.), il «12» più forte d’Italia sfodera un miracolo al 25’ pt: parata bassa tutta istinto e classe sul colpo di testa di Fernandez. Nella ripresa prodezza su Juanmi. MATRI Due gol che hanno fatto la differenza. Poi, tanto lavoro per la squadra. GIOVINCO Sempre tra i più in forma e nel vivo del gioco, pericoloso su punizione, un assist perla per Marchisio.


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

QUI NAPOLI dell’umidità vicina al 70% la temperatura percepita supererà i 40 gradi). In Cina non ci saranno gli indisponibili Chiellini, Isla e Caceres, né Pazienza che è vicino al Torino, mentre saranno regolarmente presenti Barzagli e Vucinic, rimasti ieri a Vinovo per allenarsi. Agnelli non andrà a Pechino, Marotta raggiungerà la squadra nei prossimi giorni.

ALBO D’ORO

C’è l’allenamento finale prima della missione orientale (g.m.) Walter Mazzarri non fa sconti. Così, il Napoli si allenerà anche oggi, alla vigilia della partenza per Pechino. Lavoro intenso per chi ha giocato poco con il Braga, più blando per gli altri. Poi, domani, il volo per la

Cina con partenza da Roma. Il primo allenamento a Pechino è fissato per martedì. Il presidente De Laurentiis anticiperà la comitiva azzurra e volerà già oggi in Cina insieme ad altri dirigenti. Curiosità: il presidente ha ordinato di fabbricare 3.000 gagliardetti da portare in Oriente per venderli ai tifosi locali ed esportare così il marchio del Napoli.

L’ultimo successo della Juve nel 2003 La Supercoppa Italiana è un torneo nato nel 1988. Mette di fronte la vincitrice dell’ultimo scudetto con la vincitrice dell’ultima Coppa Italia. Ecco l’albo d’oro del torneo. Il Milan è la squadra che ne ha vinti di più (6)

LA GAZZETTA SPORTIVA

27

davanti a Inter (5) e Juve (4). 1988 Milan; 1989 Inter; 1990 Napoli; 1991 Samp; 1992 Milan; 1993 Milan; 1994 Milan; 1995 Juventus; 1996 Fiorentina; 1997 Juventus; 1998 Lazio; 1999 Parma; 2000 Lazio: 2001 Roma; 2002 Juventus; 2003 Juventus; 2004 Milan; 2005 Inter; 2006 Inter; 2007 Roma; 2008 Inter; 2009 Lazio; 2010 Inter; 2011 Milan.

Il sostituto Massimo ha gio-

laSorpresa STAFFETTA TRA I TECNICI

Conte fa già le prove in attesa di giudizio Carrera in panchina A Salerno l’allenatore bianconero, accolto da applausi e cori, lascia il posto al suo assistente, pronto a sostituirlo se arrivasse uno stop per il caso calcioscommesse DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO SALERNO

Prove tecniche di squalifica. Tra mercoledì e giovedì Antonio Conte conoscerà il suo futuro e il rischio di un lungo stop è forte. Così ieri, in occasione dell’ultima amichevole prima della Supercoppa di Pechino contro il Napoli, Conte si è mandato in tribuna da solo per mettere a punto qualche meccanismo con Massimo Carrera che

lo sostituirebbe durante gli impegni ufficiali. Gli applausi Conte ha seguito l’incontro con il Malaga da un box della tribuna stampa. Con l’allenatore della Juventus c’erano il suo vice Alessio (anche lui in attesa di giudizio) e il collaboratore Cristian Stellini (che ha patteggiato 2 anni e 6 mesi di stop). Prima della gara Conte era entrato in campo mentre i suoi giocatori stavano già facendo il riscaldamento.

Peggiori

IERI IN CAMPO CON IL NUMERO 12

i

Giovinco: «Sarebbe bello avere il 10»

Lucio fuori schema soffre con Asamoah Vidal è stanco LUCIO Deve carburare a livello fisico ed entrare meglio negli schemi. Il brasiliano va a tratti fuori posizione, finendo per aprire voragini dalle sue parti. Va detto, però, che in fase difensiva non è aiutato granché dai movimenti poco adeguati di Asamoah. Cresce quando entra De Ceglie sulla sinistra.

VIDAL Un primo tempo fuori giri, qualche fallo di troppo e gambe apparentemente pesanti. Sostituito nell’intervallo.

Leonardo Bonucci, 25 anni, difensore, saluta i tifosi bianconeri LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO

SALERNO

Per un attaccante i gol non sono mai amichevoli. Non sono mai inutili. È storia vecchia, come il fatto che anche in pieno agosto la Juve riesce a riempire gli stadi in qualunque angolo d’Italia. Per un attaccante i gol sono la certificazione del lavoro svolto, il timbro sul cartellino. Alessandro Matri sta vivendo un’estate complicata: al di là dei comprensibili giri di parole dei suoi dirigenti, è sul mercato ed è possibile che finisca al Milan. Ieri al Malaga ha fatto una doppietta: primo gol con una gran giocata da centravanti (stop con le spalle alla porta e girata di sinistro) e secondo con un semplice tap-in (dopo averne fallito uno altrettanto facile). Matri ha segnato, ha corso, ha cercato di dare profondità ma anche di fare la sponda. In attesa di valutare le condizioni di Vucinic, che ha saltato il trittico di amichevoli internazionali,

Alessandro si candida per una maglia da titolare nella Supercoppa di sabato 11. Magari al fianco di Sebastian Giovinco che si aspetta molto da questa stagione: «Rispetto al passato è tutto diverso per me — afferma Seba —, ma preferisco concentrarmi sul presente. È strano giocare senza Conte in panchina, però dobbiamo essere più forti di questo e non avere alibi. A Vinovo l’altro giorno Agnelli ci ha detto di non pensare ad altro che non sia il campo». E in campo Giovinco ha usato il numero 12: «Potrebbe essere quello definitivo, mi piace. Ma se Conte mi dà il 10 sono contento». Buffon dolorante Intanto ieri sera Gigi Buffon, che si era regolarmente scaldato ed era stato annunciato dallo speaker, non ha giocato a causa di un dolore all’anca. Al suo posto è sceso in campo Marco Storari che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere assolutamente affidabile. gb.o.

Lo stadio Arechi, che lo invocava da alcuni minuti, è esploso: applausi, cori, salti. Conte ha risposto battendo le mani, picchiando il pugno sul cuore e sorridendo alla sua gente che più del solito in questo periodo gli sta manifestando amore e sostegno incondizionato. Conte si è seduto per venti secondi sulla panchina e poi si è alzato per raggiungere Alessio a centrocampo e dopo un po’ ha raggiunto la tribuna lasciando la scena a Carrera.

cato nella Juventus per 5 stagioni collezionando 166 presenze, un gol e vincendo uno scudetto, una Champions, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Ieri, per la prima volta e forse non per l’ultima, si è seduto sulla panchina bianconera. Carrera è rimasto sempre in piedi, ogni tanto veniva raggiunto da Claudio Filippi (il preparatore dei portieri che nel piano B della Juve sarebbe il suo vice): normale ipotizzare che fossero indicazioni provenienti dalla tribuna e magari con il team manager Fabris a fare da intermediario. In panchina i telefoni non sarebbero ammessi, ma nell’era dei tablet e della tecnologia più avanzata un modo per comunicare si trova. «Emozione» «Ero emozionato al-

l’inizio - ha raccontato Carrera -. È stato un buon test e a sprazzi abbiamo visto la Juve dello scorso anno». Per Carrera è stata una serata speciale: «Io so cosa significa giocare nella Juve, i ragazzi hanno capito il momento e danno retta a me come a Conte». E per simulare meglio l’eventuale squalifica Antonio è rimasto nel box anche durante l’intervallo: Carrera sa cosa dire nello spogliatoio e i giocatori, soprattutto, sanno cosa vuole da loro l’allenatore. Che spera di aver fatto a Salerno una prova assolutamente inutile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CIS. CI RIVEDIAMO PRESTO. Chiudiamo sabato 11. Ma da lunedì 20 agosto siamo di nuovo con voi. Domenica 26 aperti! Il Centro Servizi Vulcano Buono è sempre aperto.

La città degli affari

Nola (Na) - Numero verde: 800 235744 - Info Tel. 081 5108366 - 3134000 – e-mail: info@cis.it - www.cis.it


28

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

VERSO PECHINO

%

IlCommento

LUCI E OMBRE

di LUIGI GARLANDO

Test a confronto Per ora Mazzarri ha più certezze

NAPOLI SPORTING BRAGA

3 1

PRIMO TEMPO 2-1 GIUDIZIO 777 MARCATORI Pandev (N) al 4’ e al 15’, Lima (SB) al 37’ p.t.; Zuniga (N) al 17’ s.t.

Forma fisica Gli azzurri sono già in buone condizioni e nella ripresa, ancora una volta, hanno accelerato

NAPOLI (3-5-1-1) De Sanctis; Campagnaro (dal 28’ s.t. Fernandez), Cannavaro (dal 28’ s.t. Gamberini), Britos; Maggio, Behrami (dal 25’ s.t. Dossena), Inler (dal 28’ s.t. Donadel), Hamsik (dal 33’ s.t. Novotny), Zuniga (dal 40’ s.t. Bariti); Pandev (dal 18’ s.t. Dzemaili); Vargas (dal 40’ s.t. Fornito). ALLENATORE Mazzarri. SPORTING BRAGA (4-3-3) Beto; Salino (dal 25’ s.t. Baiano), Douglas, Paulo Vinicius, Elderson; Alan (dal 22’ s.t. Ruben Micael), Custodio, Hugo Viana; Mossorò, Lima, Helder Barbosa (dal 22’ s.t. Amorin). ALLENATORE José Peseiro. ARBITRO Banti di Livorno. AMMONITI Paulo Vinicius (SB) per c.n.r. NOTE Spettatori 16.471 per un incasso di 116.231,00 euro.

Attacco Ventuno reti in sei amichevoli, una solo contro i dilettanti. Il Napoli va a segno con facilità Walter Mazzarri è alla quarta stagione al Napoli IPP

Matri ha segnato dopo 3 minuti, Pandev dopo 4. Mancano solo sei giorni alla Supercoppa italiana di Pechino e le pretendenti vanno di fretta. Ultimo test fianco a fianco, a una cinquantina di chilometri di distanza, tra Napoli e Salerno, prima di volarne 8 mila per raggiungere la Cina. La Juve ha regolato il Malaga per 2-0, doppio scarto anche per il Napoli (3-1) sul Braga. Una doppietta di qua (Matri) e una di là (Pandev). Apparentemente un avvicinamento in parallelo, in realtà il Napoli arriva meglio al primo duello decisivo della stagione perché ha meno dubbi e si è messa alle spalle test estivi più attendibili e allenanti. Il Braga completa un poker di vittorie internazionali (Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Bordeaux) che ha dato spessore al rodaggio di Mazzarri. Pandev ha distribuito gol a tutti: deliziosa la doppietta di ieri. Segnale di pericolo per la Juve che nel campionato scorso, al San Paolo, rischiò di lasciarci l’imbattibilità sotto i gol del macedone. Buone conferme anche da Hamsik, sempre più inserito Behrami. Mazzarri toglierà il timido Edu Vargas per il Matador Cavani, rodato (e incazzato) dal calcio vero dei Giochi, e la squadra di Pechino è fatta. Con la talentuosa opzione di Insigne da spendere quando la ruota gira. Qualche imbarazzo a sinistra dove Britos deve ancora guadagnare sicurezza, ma se Mazzarri aveva chiesto la prova generale per Pechino, il primo tempo dei suoi ragazzi è stata una risposta più che convincente: gioco, occasioni, concentrazione, gamba. Calo nella ripresa, a differenza delle amichevoli precedenti, ma di questi tempi, con un impegno importante alle porte e il risultato già in tasca, ci sta. Conte non può permettersi invece il lusso di collaudare una formazione già fatta. Anzi, non può permettersi neppure di sapere dove siederà a Pechino. Nel dubbio, ieri, ha allenato la squadra alla sua assenza e alla presenza davanti alla panca dell’anima lunga di Carrera. Ovviamente le sentenze di Scommessopoli, che cadranno alla vigilia della Supercoppa, saranno una variabile che inciderà sull’equilibrio psicologico del match. Già la Juve deve combattere contro assenze e convalescenze che le impediscono troppe certezze. Ieri sono rimasti a riposo anche Buffon, Vucinic e Barzagli. Significa che Vucinic, unico punto fermo in attacco per Pechino, avrà in canna solo i 43 minuti del Trofeo Tim (21 luglio); significa che anche l’assetto della difesa, contro un Pandev del genere, sarà quasi inedito. Ieri Conte ha abbassato Lichtsteiner e confermato il giovane Marrone al centro dei tre. Ma Salerno ha dato anche buone risposte. A cominciare dallo stesso Marrone, sicuro e intelligente nell’interpretazione del nuovo ruolo. Bene la mediana dei soliti noti che resta il reparto trainante. Un pimpante Giovinco ha confermato che può fare la fortuna di chi gli gioca accanto. La doppietta ha medicato l’autostima di Matri, bomber estivo della Signora. Nel complesso una buona prova atletica: è piena di rabbia e di dubbi, ma anche la Juve sta bene. A naso, a Pechino ci divertiremo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Modulo La squadra gioca a memoria, nel 3-5-1-1 di Mazzarri ci sono le distanze giuste tra i reparti

Difesa Qualche occasione di troppo concessa ieri al Braga, ma non solo. Il reparto va registrato

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO

c GOL! 4’ Vargas a Pandev che deposita in rete.

c GOL! 15’ Pandev salta Beto e raddoppia.

c GOL! 37’ Destro di Allan, Campagnaro tocca e spiazza De Sanctis. SECONDO TEMPO c GOL! 17’ Zuniga entra in area dalla sinistra e batte Beto sul primo palo.

QUESTO NAPOLI MIMMO MALFITANO NAPOLI

Il Napoli c’è, batte anche lo Sporting Braga, nelle stesse ore in cui la Juve, l’avversaria di Supercoppa, regola il Malaga nell’amichevole disputata a Salerno. Chiude con la sesta vittoria consecutiva, il collettivo napoletano, la serie di amichevoli che dovrebbe consentirgli di essere al top per la finale di sabato prossimo, a Pechino. La notte del San Paolo non ha regalato sorprese, comunque: insieme alla vittoria sono arrivati anche i gol di Goran Pandev, grande protagonista di quest’estate napoletana. Ormai, alle sue prodezze si sta abituando il pubblico di Fuorigrotta. E lo stesso allenatore ne ha riconosciuto i meriti nel dopo partita. Per l’ultima amichevole prima della finale di Supercoppa, Walter Mazzarri decide di tenere a riposo Edinson Cavani: l’attaccante ha approfittato di due giorni di riposo concessogli dal tecnico per rifugiarsi a Gaeta. Rientrerà a Napoli, stasera, per aggregarsi alla squadra che domani partirà per la Cina. Cavani, tuttavia, non è l’unico assente tra le punte. Dopo un consulto col medico sociale, Alfonso

Migliori

h

Pandev e Hamsik danno spettacolo 6a vittoria di fila Al San Paolo battuto pure lo Sporting Braga Il macedone in coppia con Cavani a Pechino De Nicola, Mazzarri decide di tenere fuori anche Lorenzo Insigne, non del tutto guarito dall’infortunio alla caviglia sinistra subito contro il Bayer Leverkusen. Il giovane attaccante sarà sicuramente disponibile per la sfida con la Juve di sabato. Il tecnico, comunque, ha già anticipato che la coppia avanzata, contro i bianconeri, sarà formata da Pandev e Cavani. Ciclone Pandev Dei tre avversari incontrati in questa settimana dal Napoli, lo Sporting Braga è senz’altro quello più debole ri-

spetto a Bayer Leverkusen e Bordeaux. Di diverso, però, c’è l’approccio alla partita. Nelle prime due gare, infatti, il Napoli aveva patito abbastanza nella mezz’ora iniziale, stentando a trovare le intese. Ieri sera, invece, la partenza è stata fulminante, resa ancora più efficace dal grande talento di Goran Pandev. Nel giro di 10 minuti, l’attaccante macedone batte per ben due volte Beto. Il primo gol, lo realizza al 4’ chiudendo in rete un suggerimento di Vargas. Il secondo (15’) è un piccolo capolavoro di classe: appog-

Peggiori

i

Hamsik fa sempre la differenza, Zuniga in crescita

Britos, lentezza imbarazzante Inler rimandato

Hamsik

Britos

Ha fatto la differenza evidenziando uno stato di forma invidiabile. Con Pandev è il leader di questo Napoli.

A tratti addirittura imbarazzante per come si fa sorprendere dai portoghesi. È ancora troppo lento.

Pandev

Inler

Inarrestabile, ha realizzato una doppietta e resta il capocannoniere estivo del Napoli con 7 reti all’attivo.

Da rivedere. Non giocava da due settimane per un infortunio alla caviglia ed è prevalsa la lentezza.

Zuniga

Vargas

Molto meglio nel secondo tempo, quando trova il gol e colpisce un palo. Sulla fascia ha già vinto la concorrenza di Dossena.

Non gliene va bene una. Fa fatica a liberarsi dei difensori, quando ci riesce non prova la conclusione.

gia il pallone in rete dopo aver messo a sedere Douglas e Beto, proteso in uscita, concludendo uno scambio con Hamsik. Prove tecniche L’inversione di

tendenza non nasconde, però, le incertezze del centrocampo e della difesa. Mazzarri ripropone Gokhan Inler che ritorna dopo l’infortunio subito contro il Grosseto, nell’ultimo test prima della conclusione del ritiro di Dimaro. Lo svizzero si sistema dinanzi alla difesa, in quello che sarà il suo ruolo per il futuro, ma il passo è impacciato:


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

1

LA GAZZETTA SPORTIVA

29

2

ilPersonaggio GORAN PANDEV

3

Due reti in 15’: il San Paolo ha un nuovo re L’attaccante macedone ha conquistato Napoli diventando l’erede di Lavezzi. E sabato incontra la Juve, da lui punita lo scorso anno con due reti

Il tris azzurro è servito: 1 Pandev deposita in rete su suggerimento di Edu Vargas 2 Ancora Pandev mette a sedere Beto e raddoppia 3 Zuniga carica il destro e infila il portiere avversario sul primo palo DE LUCA-FOTOAGENZIA

NON SI FERMA un’altra settimana di lavoro gli servirà per arrivare in una condizione migliore alla sfida di Supercoppa. Il centrocampo schierato contro i portoghesi è considerato da Mazzarri quello titolare. L’aggressività di Behrami serve per chiudere quegli spazi che spesso si aprono per la lentezza di Inler e per le ripartenze di Hamsik. Che delizia il pubblico del San Paolo con giocate di grande qualità. Punito Gargano L’inizio del se-

condo tempo ha vissuto anche un momento di tensione, quando Mazzarri ha rimproverato aspramente Gargano, colpevole di essere rientrato in campo,

Avvio a razzo della squadra di Mazzarri, apparsa anche stavolta in gran forma Difesa ancora da registrare Scintille con Mazzarri: Gargano fa 90’ di panchina

dopo l’intervallo, con qualche minuti di ritardo. Tra i due è volata qualche parola di troppo ed il giocatore che, sarebbe dovuto subentrare, è stato tenuto in panchina per tutto il resto della gara. Un episodio che conferma il nervosismo del centrocampista uruguaiano il cui divorzio dal Napoli è sempre più probabile. Magia Hamsik Non si arrende, lo

Sporting Braga, nonostante il doppio svantaggio. E l’inizio del secondo tempo tiene in apprensione la difesa napoletana, presa a pallonate da Alan (5’), tiro a lato, e da Hugo Viana (13’), conclusione deviata da De Sanctis in calcio d’angolo. È nel momento di difficoltà, in ogni modo, che viene fuori il talento di Marek Hamsik, a differenza di quello di Edu Vargas che non riesce proprio ad emergere. Il centrocampista slovacco è un bel vedere, eleva la qualità del gioco dispensando preziosi assist. Su uno di essi (17’), Camilo Zuniga trova la conclusione dal limite con un diagonale di destro per il 3-1. Lo stesso colombiano, poi, colpirà il palo alla sinistra di Beto, dopo pochi minuti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE PAROLE DEL TECNICO

«Bene la partenza poi troppi regali» NAPOLI (g.m.) Walter Mazzarri ha provato ieri sera contro il Braga lo schieramento che scenderà in campo domenica a Pechino contro la Juve. C’erano tutti i titolari ad eccezione di Cavani, che ieri si è goduto a Gaeta il primo dei due giorni di riposo che gli ha concesso la società. Il tecnico toscano a fine gara era soddisfatto: «Sono contento di come si è espressa la squadra. Stavolta siamo partiti bene e poi dopo abbiamo rallentato. Purtroppo, concediamo azioni importanti e questo non dovrà accadere quando si farà sul serio e ci saranno in palio dei punti o un trofeo». La Supercoppa è il primo obiettivo stagionale: «A Pechino, sia per noi che per la Juventus ci sarà l’incognita del primo match ufficiale, ma sono fiducioso». Lì Mazzarri ritroverà Cavani, che farà coppia con Pandev: «Di Goran ho già detto tutto, lui è il calcio. Vederlo di nuovo a certi livelli mi fa piacere». A fasi alterne, invece, Vargas: «È partito benissimo, ma è stato sfortunato in zona gol. Speravo segnasse, ma ha fatto un grande assist per Pandev. Sta crescendo». Dopo la Supercoppa si deciderà se tenerlo o darlo in prestito: «Questa rosa — conclude Mazzarri — dà garanzie. Magari scambieremo quattro chiacchiere con la società quando torneremo dalla Cina».

GIANLUCA MONTI NAPOLI

Un’estate fa Goran Pandev di quest'epoca era ancora agli ordini di Gianpiero Gasperini, che stava guidando l'Inter verso la Supercoppa poi persa contro il Milan. Il macedone era però in lista di sbarco e così in ritiro, più che allenarsi, trotterellava. Dodici mesi dopo, con sei chili in meno, è stato il grande protagonista del precampionato del Napoli e intende essere tale anche in Supercoppa tra sette giorni contro la Juve. Ieri ha segnato una doppietta (sfiorando anche il terzo gol e sfornando assist a profusione) arrivando a sette reti nelle sei partite amichevoli disputate sin qui dal Napoli. Pandev ha sempre timbrato il cartellino, dai dilettanti della Rappresentativa Trentina fino allo Sporting Braga. Talento In occasione del primo gol, Vargas gli ha praticamente spalancato la porta avversaria con un pregevole assist mentre il raddoppio è arrivato al termine di una splendida giocata individuale, con Pandev capace di saltare anche il portiere prima di appoggiare in rete. Roba facile per uno che Mazzarri ha definito «tra i giocatori più talentuosi che abbia mai allenato». L’erede del Pocho Ci sono in-

S Goran Pandev 29 anni, macedone, è arrivato al Napoli la scorsa stagione: per lui 30 gare e 6 reti nell’ultimo torneo REPORPRESS

vece voluti 7,5 milioni per acquistarne il cartellino ad inizio giugno, ma l'investimento sembra già dare i suoi frutti. Mazzarri ha cucito addosso a Pandev il nuovo modulo del Napoli. Nel 3-5-1-1 degli azzurri, il macedone parte alle spalle del centravanti di turno (ieri Vargas, a Pechino toccherà a Cavani) e può sprigionare la sua fantasia. L'idea a Mazzarri è venuta lo scorso anno a Lecce, complice l'assenza di Lavezzi, ed ora Pandev è a tutti gli effetti l'erede del Pocho. Il passaggio di testimone si è consumato nella finale di Coppa Italia a Roma, quando il macedone è subentrato all’argentino ed ha servito ad Hamsik il pallone che ha chiuso quella partita. Asso di Coppe Con-

tro la Juve all' Olimpico, Pandev ha alzato la quarta Coppa Italia della sua carriera mentre ha già vinto due volte la Supercoppa (anche se nel 2009 alla Lazio era praticamente fuori rosa). Adesso, ha l'opportunità di fare tris contro un'avversaria che storicamente gli porta bene. Nello scorso campionato i suoi primi due gol in maglia azzurra arrivarono con la Juve. Era il 29 novembre 2011 e per la prima volta Pandev fece spellare le mani ai tifosi del Napoli. La stessa cosa è accaduta ieri con il Braga ed a Torino qualcuno avrà cominciato a fare gli scongiuri. © RIPRODUZIONE RISERVATA


30

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

#

MERCATO

Il Milan passa la palla Tocca a Yanga-Mbiwa Il Montpellier non riduce le pretese, Galliani confida nella volontà del difensore. Per Kakà si entra nel vivo

A

ROSSONERI A BOSTON

GLI ALTRI OBIETTIVI

S Andreas Granqvist 27 anni, difensore del Genoa e della nazionale svedese. Il suo nome era già stato accostato al Milan in precedenza

la scheda S

MAPOU YANGA-MBIWA 23 ANNI DIFENSORE

Marco Andreolli 26 anni, difensore del Chievo, dove gioca dal 2010. Ha mosso i primi passi con la maglia dell’Inter, indossata per tre stagioni

È nato il 15 maggio 1989 a Bangui (Repubblica Centrafricana). Alto 184 centimetri per 77 chili, è naturalizzato francese e ha sempre giocato nel Montpellier, con cui ha vinto lo scorso campionato francese.

Antonio Cassano, 30 anni, durante la partita di ieri a Boston BUZZI

Il Milan convince Cassano leader Olimpia k.o. 3-1 Doppietta di Nocerino e gol di Robinho: un buon test per la squadra di Allegri DAL NOSTRO INVIATO

BOSTON (Usa) DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI BOSTON (Usa)

Sembrerebbe finita, ma come si dice da queste parti, it’s not over till it’s over. Dunque, non è mai finita finché non si arriva al traguardo, e il traguardo del mercato del Milan è il 31 agosto. Perciò la trattativa con il Montpellier per Mapou Yanga-Mbiwa, dichiarata ufficialmente chiusa da Adriano Galliani, potrebbe riprendere in qualsiasi momento. Sempre che il club francese accetti le proposte italiane. Stop «Il Montpellier ha rifiutato la nostra offerta, e un’intesa per il cartellino del giocatore non si può trovare. Dunque, discorso chiuso, senza rancore. Abbiamo già individuato nuovi obiettivi, ma i nomi non li dico neanche sotto tortura», dice Galliani. L’ultimatum posto al club campione di Francia scadeva ieri a mezzanotte, ma la risposta negativa, è arrivata in anticipo di qualche ora. Il Montpellier dà una valutazione molto alta del giocatore in

4

I NUMERI

6

i titoli vinti da Kakà col Milan. Con la maglia del Real Madrid ne ha conquistati due

scadenza il prossimo giugno, il Milan non ha alcuna intenzione di schiodarsi dai 6 milioni proposti. I nomi alternativi spuntati in questi giorni sono quelli dello svedese del Genoa Granqvist, per la verità un cavallo di ritorno, e dell’ex interista Andreolli. L’idea Rolando è ormai definitivamente sfumata, vista la cifra richiesta dal Porto (oltre 15 milioni). Affari Ma Yanga-Mbiwa non

vuole perdere l’occasione e a questo punto la trattativa potrebbe diventare un braccio di ferro fra il giocatore e il suo attuale club. Yanga-Mbiwa chiederà di essere ceduto con una buona motivazione: da gennaio potrebbe accordarsi con chiunque, e il Montpellier perderebbe anche i sei milioni proposti dal Milan. Forse non basterà per far recedere il puntiglioso presidente Nicollin, che ha alzato a livelli stratosferici la richiesta per il suo giovane capitano, ma il Milan resterà alla finestra. E oltre all’aggiramento delle difficoltà nella questione difensori, procederà la trattativa per Kakà. Galliani è già a New York, Flo-

rentino Perez arriverà a giorni. I due si incontreranno, ma difficilmente si deciderà qualcosa. «Se Kakà resta non è un problema, se vuole andarsene per la sua felicità non è un problema. L’idea è tenerlo fino al 31 agosto», ha detto il motivatore Mourinho. Ma si riferiva al 31 agosto mattina o sera? Destini Il ritorno del brasiliano

non è impossibile, anzi. «Il Real riuscirà a rientrare dell’investimento milionario fatto per lui? Domanda difficile e risposta difficile», ha detto ancora Mou, che infatti non ha risposto. Quel che è certo è che Kakà non è al centro dei suoi piani di gioco. A questo punto, come nel caso Yanga-Mbiwa, molto dipende dal giocatore: Ricardo paradossalmente potrebbe giovarsi non della prossima scadenza, ma della lunga scadenza del suo contratto (ancora tre stagioni). Il pensiero di decine di milioni immobilizzati in panchina potrebbe ammorbidire Florentino. Kakà ha in un certo senso in mano il proprio destino, ovviamente con stipendi low cost.

S Rolando 26 anni, difensore del Porto e della nazionale portoghese. Sarebbe la prima scelta del Milan, ma il prezzo è ritenuto troppo caro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un buon allenamento per il Milan dopo la prova orgogliosa con il Chelsea. Ritmi lenti contro l’Olimpia Tegucigalpa, fatto prevedibile visto che in campo la temperatura tocca quasi i 34 gradi. La gente sulle tribune si rintana all’ombra e mangia hotdog, mentre Cassano si rintana nella tecnica, e Robinho e Nocerino colgono i frutti del suo piede raffinato, mentre El Shaarawy corre a rinforzare il centrocampo. Show L’intesa fra Robinho e Cassano è uno spettacolo. Nel primo tempo il Milan segna e si diverte. Montolivo prova spesso il lancio lungo, Abate e Antonini spingono e arrivano in area con facilità. Ma il fulcro del gioco sono Cassano e Robinho, che già dopo 10’ creano un’azione da gol e spesso chiamano in causa Nocerino da attaccante aggiunto. E’ proprio Nocerino a servire in mezzo al campo Robinho che poi fa tutto da solo, con un tiro leggero a fil di palo. Il Milan accelera e nascono un altro passo a due Cassano-Robinho, un’azione che Nocerino non riesce a concludere, un'altra

che El Shaarawy conclude male. Al 37', il raddoppio di Nocerino, alla fine di un’azione avviata da Cassano e passata per la testa di Robinho. Al 43' è ancora il Milan a segnare con Nocerino servito da Abate. Esperimenti Allegri continua gli esperimenti nel secondo tempo con tutti i ragazzini in campo. Anche l’Olimpia fa tanti cambi, ma dopo aver sfiorato il gol al 45' con Caetano riesce ad accorciare le distanze al 27' del secondo tempo grazie a Escalante. Per quanto riguarda il Milan, il secondo tempo serve a rodare Cassano. Il Milan senza prime punte segna con naturalezza: il Real Madrid, che a giocare contro il falso nueve è abituato, sarà un banco di prova per capire se la strada è giusta. al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MILAN-OLIMPIA 3-1 Primo tempo 3-1 MARCATORI: Robinho 24', Nocerino 37' e 43' p.t.; Escalante (O) 27' s.t. MILAN (4-3-3): Amelia (dal 19' s.t. Pazzagli); Abate (dal 1' s.t. De Sciglio), Bonera (dal 19' s.t. Iotti), Acerbi, Antonini (dal 1' s.t. Mesbah); Nocerino, Montolivo (dal 10' s.t. Cristante), Constant (dal 19' s.t. Emanuelson); El Shaarawy (dal 35' s.t. Prosenik), Cassano (dal 32' s.t. Ambrosini), Robinho (dal 19' s.t. Valoti). (Abbiati, Yepes, Flamini). All Allegri. OLIMPIA: Valladoers (dal 1' s.t. Izaguirre); Beckeles, Palacios (dal 1' s.t. Portillo), de Souza (dal 25' s.t. Escalante), Garcia; C.W. Mejia (dal 13' s.t. J.R. Mejia), Bruschi, Cordova (dal 19' s.t. Arevalo), Tilguath (dal 1' s.t. Reina); Caetano (dal 1' s.t. Emilio), Elvir (dal 1' s.t. Rojas). All. Tosello. ARBITRO Villareal. AMMONITI Montolivo.

IERI I FUNERALI A FREGENE E LA SEPOLTURA A BRESSO

L’INIZIATIVA

test in agenda

Le lacrime di Roma e Milan nell’ultimo saluto a Maldera

Martedì il Milan incontrerà i tifosi a Manhattan

Oggi scendono in campo otto squadre Martedì Samp in Austria con il Drautal

FREGENE (Roma)

Le tre figlie in lacrime, i due fratelli (Gino, ex milanista ai tempi di Rocco, e Attilio), la moglie, i nipoti e tanti amici commossi hanno salutato per l’ultima volta ieri mattina Aldo Maldera, ex difensore di Milan, Bologna, Roma, Fiorentina e Nazionale, scomparso mercoledì scorso a 58 anni, pochi giorni dopo una lunga operazione. Quanti compagni Nella parroc-

chia di Fregene, dove viveva, c’erano molti volti noti della

Aldo Maldera aveva 58 anni

Roma con cui Maldera vinse lo scudetto nel 1983: Conti, Nela, Pruzzo, Sella, Superchi, il medico Alicicco, il preparatore dei portieri Negrisolo, con un altro giallorosso, Giannini, e l’ex laziale Felice Pulici, che avevano apprezzato come tut-

ti le qualità dell’uomo, oltre che del calciatore. Ma anche Buriani e Novellino, grandi amici e compagni nel Milan che nel 1979 festeggiarono con Maldera lo scudetto della stella, hanno voluto essere presenti al suo funerale a Fregene. La salma del difensore è poi stata tumulata nel tardo pomeriggio a Bresso, provincia di Milano, nel cimitero dove riposano i suoi genitori. E lì è stata accolta da una corona di fiori del Milan, da un altro suo vecchio compagno rossonero, Antonelli, dal sindaco e dai parenti più stretti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Intorno al Milan che martedì arriva a New York non ci sono soltanto gli aspetti sportivi, ma anche i risvolti commerciali. Nel tardo pomeriggio, non appena sbarcata a Manhattan, la squadra incontrerà i tifosi all’Adidas Store all’incrocio fra Broadway e Houston Street. Un’occasione per rinforzare il brand Milan negli Stati Uniti, dove la concorrenza con i club inglesi e i top club spagnoli è molto forte. Il Milan comunque resiste e secondo una recente ricerca di mercato è l’unica società italiana nei primi dieci club al mondo per visibilità del marchio.

OGGI ore 15.30 UDINESE-Schalke 04 a Klagenfurt (Austria) 17 BOLOGNA-Giacomense a Sestola (MO) 17.30 FIORENTINA–Aris Salonicco a Moena (TN) 17.30 ROMA-Selezione locale a Irdning (Austria) 18.30 Foligno-SIENA a Foligno (PG) 20 Reggina-CATANIA a Reggio Calabria 20.30 GENOA-Levante a Castel di Sangro (AQ) 20.30 Novara-TORINO a Novara

8 AGOSTO ore 18 ATALANTA-Cremonese ad Azzano San Paolo (BG) 19 BOLOGNA-Istra 1961 a Novigrad (Croazia) 19.30 PARMA-Real Sociedad a Parma ore 20.30 GENOA-Lanciano a Castel di Sangro (AQ) 20.45 CATANIA-Thun a Catania 20.45 Perugia-SIENA a Perugia 21 CAGLIARI-CHIEVO a Olbia 21 Galatasaray-FIORENTINA a Istanbul (Turchia) 21.30 PESCARA-Levante a Pescara 2 MILAN-Real Madrid, World Football Challenge a New York (Usa)

DOMANI ore 18 Pontevecchio-SIENA a Ponte San Giovanni (PG)

9 AGOSTO ore 18 TORINO-Getafe a Borgomanero (NO)

7 AGOSTO ore 19 SAMPDORIA-Drautal (Austria) a Paternion (Austria) 20.45 Salernitana-LAZIO a Salerno

10 AGOSTO ore 20.15 SAMPDORIA-Schalke 04 a Sankt Veit an der Glan (Austria) 20.45 PESCARA-GENOA a Pescara


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

31

MONDO

Ibra e Messi, duello pari Il Psg riprende il Barça Le due stelle vanno a segno su rigore, i francesi recuperano due reti Lavezzi e Pastore, lampi di classe. Rafinha, figlio di Mazinho, in gol ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI

Magari non è ancora un classico da vertice europeo, ma probabilmente una piccola anteprima del calcio che verrà. Nel pieno dell’estate, comunque, Psg-Barcellona regala qualche emozione e finisce con un pari giusto, spartito tra i due tempi, trasformato ai rigori in vittoria del Barcellona: pura formalità per assegnare il primo «Trofeo di Parigi». Partita che resta catalogata come amichevole di gala per presentare al Parco dei Principi il nuovo idolo del club del momento, con la Tour Eiffel nel logo e oramai Zlatan Ibrahimovic nel ruolo di testimonial. E ovviamente di bomber. Un gol lo segna, su rigore, come il suo ex compagno Messi: duello pari, per ciò che riguarda le reti. Ma Messi mostra molto di più. Errore Partita a due volti con un primo tempo soporifero e una ripresa brillante. Ancelotti schiera subito i pezzi pregiati, con Ibra davanti e Lavezzi sul corridoio sinistro, un po’ spaesato. Il Psg si inceppa quasi subito davanti agli automatismi del Barcellona che al primo affondo passa facile con Messi che scala su Sanchez a destra. Il cross del cileno non è irresistibile, ma Alex si fa anticipare goffamente da Rafinha, figlio di Mazinho (ex Lecce e Fiorentina) che di spalla controlla e tutto solo batte Douchez (7’). Il Barcellona spalma la solita melassa che imbambola i parigini nella propria metà campo bassa. Alla mercé di un Messi che appena tocca palla diventa velenoso e al 16’ si libera per il tiro: solo angolo. I catalani in realtà non danno l’impressione di voler affondare la lama. In fondo è un’amichevole e niente più. Il Psg prova a scuotersi con qualche contropiede infruttuoso e rischia di nuovo al 31’ quando Messi taglia d’anticipo un servizio da destra di Sanchez. Fuori di poco.

MIGLIORI

S Javier Pastore L’ex del Palermo accende il Psg quando sembra che il Barça sia padrone

S Leo Messi L’argentino è già in forma, quando ha palla fa spesso nascere dei pericoli per il Psg

i

PEGGIORI

Ieri Leo Messi, in maglia arancione, ha deliziato il pubblico di Parigi. Per lui una rete su rigore e questa chance fallita di poco ANSA

PARIS SG BARCELLONA

2 2

AI RIGORI 3-6 GIUDIZIO 777 MARCATORI Rafinha (B) 7’ p.t.; Messi (B) 8’ su rig., Ibrahimovic (P) 15’ su rig., Camara (P) 37’ s.t. PSG (4-3-2-1) Douchez (dal 1’ s.t. Sirigu); Jallet (dal 16’ s.t. Bisevac), Alex (dal 1’ s.t. Camara), Sakho (dal 26’ s.t. Tiené), Maxwell (dal 1’ s.t. Maxwell); Rabiot (dal 1’ s.t. Verratti), Bodmer (dal 26’ s.t. Hoarau), Pastore; Nené (dal 1’ s.t. Gameiro), Lavezzi (dal 16’ s.t. Luyindula); Ibrahimovic (dal 16’ s.t. Matuidi). ALL. Ancelotti BARCELLONA (4-3-3) Valdés (dal 1’ s.t. Pinto); Dani Alves (dal 32’ s.t. Tello), Mascherano (dal 17’ s.t. Piqué), Puyol (dal 1’ s.t. Bartra), Planas (dal 1’ s.t. Montoya); Rafinha (dal 17’ s.t. Fabregas), Busquets (dal 1’ s.t. Dos Santos), Sergi Roberto (dal 17’ s.t. Xavi); Sanchez (dal 17’ s.t. Iniesta), Messi, Afellay (dal 17’ s.t. Pedro). ALL. Vilanova ARBITRO Ennjimi SEQUENZA RIGORI Messi (B) gol; Hoarau (P) parato; Xavi (B) gol; Gameiro (P) parato; Fabregas (B) gol; Armand (P) gol; Pique (B) gol.

Risveglio Poi la partita si arena fino a quando Pastore non si mette al timone e disegna nuove rotte per Ibra, infiammando il Parc des Princes che trattiene il fiato al 40’: Mascherano abbatte lo svedese con un’entrata omicida sulla caviglia sinistra. La torsione del ginocchio sinistro è anomala, ma non abbastanza per lasciare l’ex rossonero a terra. L’idea Pastore funziona anche in avvio ripresa che però l’arbitro rovina inventandosi un rigore di Sakho su una simulazione scandalosa di Sanchez. Messi spietato spiazza Sirigu. Un rigore che ha il merito di far reagire i parigini che si buttano avanti con rabbia. Lavezzi annusa aria da Champions e ottiene il penalty su cui Zlatan mette la firma, prima del pareggio insperato di Camara di testa su corner, guarda caso, di Pastore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Alex Il robusto difensore centrale del Psg è in ritardo di condizione. Una leggerezza permette lo 0-1

S Sanchez Una simulazione del genere in amichevole è da cartellino. Si procura un rigore con l’inganno

Arsenal, Cazorla e Sahin Il Chelsea su Cardozo ALESSANDRO RUSSO

PARIGI

Sono le primizie del Psg del futuro. Per Carlo Ancelotti quella contro il Barcellona è stato comunque un buon test, per la sua squadra e anche per i nuovi gioielli che hanno impostato la rimonta sui catalani con il rigore provocato da Lavezzi e firmato da Ibrahimovic: «Il Psg – spiega Ancelotti – è pronto da un punto di vista fisico, abbiamo mostrato rigore difensivo e qualche buona combinazione davanti. Ovvio, dobbiamo ancora lavorare molto per arrivare a giocare con più serenità e creare di più. Ma con tanti giocatori nuovi non si può chiedere di più per ora». Anche Zlatan, per Ancelotti, ha offerto spunti interessanti: «Fisicamente sta bene e ha svolto il compito assegnato, anche se contro il Barcellona non è facile perché non hai possesso palla. Ma ha trasmesso già personalità alla squadra». Come Lavezzi che ha suonato la riscossa: «Ha fatto bene in qualche contropiede ma ha bisogno di trovare automatismi». Positiva la prova di Verratti nella ripresa: «È giovane, ma ha molta personalità in campo, abbiamo il tempo per migliorare tutti». In realtà tra una settimana c’è già il Lorient per la prima di campionato, in casa: «Arriviamo al debutto nelle migliori condizioni anche se sfrutteremo agosto per lavorare sul gioco e gli automatismi». a.g.

dal Real Madrid. Se Song va al Barcellona, intanto, i Gunners hanno già bloccato Wanyama (Celtic). In uscita una stellina delle giovanili, l’attaccante Afobe che va al Bolton. Il Cardiff, Championship, vuole riportare «a casa» il gallese Bellamy e si è fatto avanti con il Liverpool per chiudere l’affare. Spagna Il Barcellona, guarda anche al futuro e fa suo, in prestito con diritto di riscatto, il giovane Luis Romero Alconchel, 20 anni, dal Siviglia. Per i blaugrana si fa avanti anche Etienne Capoue che sull’Equipe ha così dichiarato: «Voglio lasciare il Tolosa e giocare la Champions», un assist alle pretendenti. Barcellona in testa. Il Malaga intanto, cede l’attaccante venezuelano Rondon al Rubin Kazan. Altre trattative L’Anzhi di Samuel Eto’o su Papadopulos (Schalke), in Turchia il Fenerbahce chiude con Yobo, difensore dall’Everton.

Cesar Azpilicueta, 22 anni, difensore del Marsiglia AFP

«Siamo già pronti ma dobbiamo creare di più»

Prima rete a Parigi per Zlatan Ibrahimovic, 30 AFP

MERCATO ESTERO ESODO DAL MALAGA: RONDON AL RUBIN, TOULALAN VERSO IL NEWCASTLE

In Inghilterra il Chelsea fa le rifiniture al sontuoso mercato per Di Matteo e avrebbe rivisto l’offerta iniziale per Cesar Azpilicueta. I Blues, hanno alzato l’asticella per avvicinarsi alle richieste del Marsiglia che vorrebbe 8.5 milioni di euro per il cartellino. I londinesi sondano anche la pista Cardozo (Benfica). Il Newcastle, invece, vorrebbe Toulalan (Malaga), ma deve battere la concorrenza del Lione. I Wolves hanno fatto un sondaggio per il difensore del City, Savic. Mancini, punterebbe grosso su David Luiz del Chelsea, ma è un affare complicato. L’Arsenal si sveglia e dopo Santi Cazorla (Malaga), stringe per il colpo Sahin

h

ANCELOTTI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BULGARIA

Il Cska Sofia in crisi Per rinascere vuole Stoichkov presidente Un presidente di prestigio per riportare in alto il Cska Sofia. L’uomo prescelto dal club 31 volte campione di Bulgaria è Hristo Stoichkov, il miglior giocatore di tutti i tempi del suo Paese. La notizia è stata confermata da Emil Dimitrov, deputato e avvocato, incaricato di condurre la trattativa per la cessione del club. L’ex attaccante del Parma attualmente allena il Litex Lovech e non ha voluto confermare la nuova destinazione proprio per non entrare in rotta di collisione con i suoi attuali datori di lavoro: «Quando io ho un contratto in corso, devo portare rispetto verso chi mi paga», ha spiegato il Pallone d’oro del 1994. Ma le trattative sono in dirittura d’arrivo: un magnate bulgaro, di cui Dimitrov non ha voluto rivelare il nome, sta acquistando il Cska e ha deciso che Stoichkov, con ricco stipendio, sarà il presidente. Il modello da seguire, tanto per essere originali, sarà «quello spagnolo di Real Madrid e Barcellona». Il Cska Sofia non naviga in buone acque: pieno di debiti, non può fare acquisti e anche il piano sportivo non è eccellente. In luglio è stato eliminato dal Mura (Slovenia) nel preliminare di Europa League.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino RUSSIA

Zenit in testa Terza vittoria su tre MOSCA Continua la marcia dello Zenit di Luciano Spalletti. La squadra di San Pietroburgo ha con quistato la terza vittoria su altret tante partite del campionato rus so. A punteggio pieno con 9 punti, lo Zenit si è imposto per 3 1 sul campo del Cska Mosca. Di Semak, Kerzhakov (su rigore) e Semak le reti dello Zenit, poi l'inutile gol di Honda per il Cska.

CINA

Lippi sconfitto critica l’arbitro Seconda sconfitta per il Guangzhou di Marcello Lippi nel campionato cinese. La squadra gui data dall’ex c.t. azzurro ha perso 2 1 in casa del Guizhou Renhe. Oggi Lippi, che ha criticato l’arbitro e ri schia la squalifica, può venir supe rato dal Jiangsu Sainty. Netta vitto ria per lo Shanghai Shenhua che ha battuto 5 1 l’Hangzhou Greentown con doppietta di Drogba.


32

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

MERCATO

Lucas L’Inter vuole il sì entro il 16 C’è un piano B con Ramirez Lo United offre più soldi, i nerazzurri danno maggiori garanzie tecniche

LUCA TAIDELLI MILANO

Giovedì 16 agosto. È questa la scadenza che l’Inter ha posto al San Paolo e a Lucas per sciogliere il tormentone dell’estate nerazzurra. Il club di Palazzo Saras infatti punta forte sull’esterno offensivo della Seleçao, ma vuole tenersi due settimane prima della fine del mercato per virare su alternative meno costose e rinforzare gli altri reparti. Pro e contro La concorrente più

agguerrita sembra essere il Manchester United, che in patria vogliono pronto a una nuova missione all’inizio della prossima settimana. Visto che il San Paolo afferma di avere già respinto un’offerta da 32 milioni e che i Red Devils hanno anche l’appeal della Champions League, quella nerazzurra sembrerebbe un corsa a handicap. Ma non c’è nessuna conferma che lo United abbia davvero messo sul piatto quelle cifre e comunque sono diversi i fattori pro Inter. Intanto il lavoro diplomatico che Branca e Ausilio portano avanti da mesi con il giocatore,

L’alternativa è il bolognese: Moratti potrebbe inserire Jesus nell’affare

GASTON RAMIREZ 21 ANNI, URUGUAIANO

il suo entourage e la dirigenza paulista. Anche i media brasiliani ammettono che i rapporti con il presidente Juvenal Juvencio sono ottimi, come dimostra l’incontro di giovedì che ha concluso la missione sudamericana del dt. Lucas è lusingato dall’interesse dell’Inter, sa che finirebbe al centro di un nuovo progetto e che invece la concorrenza nella rosa di Ferguson sarebbe molto più agguerrita. Problema anche ambientale La-

sciare il proprio paese ad appena 19 anni per rischiare di fare panchina è un bel deterrente. Così come non sarà facile gestire la situazione ambientale. Lucas è un idolo dei tifosi e nè lui nè il club vorrebbero prendersi la responsabilità di un addio che sarebbe comunque traumatico. Ecco perché, mentre il giocatore tace e rimane concentrato sulla corsa all’oro olimpico (ieri per lui uno spezzone nel quarto vinto contro l’Honduras), il San Paolo ha già messo le mani avanti spiegando che tratterà soltanto se sarà il giocatore a chiedere di essere ceduto. E pur di trattenere quello che con Neymar è il più grande prospetto brasiliano, il club starebbe pensando a un aumento dell’ingaggio, attualmente attorno al milione di euro. L’Inter invece avrebbe pronto un quinquennale da 2 milioni a stagione a crescere. Per il cartellino resta invece un’offerta di poco superiore ai 25 milioni. Ma servirà un rilancio, con l’aiuto di Pirelli, che vorrebbe utilizzare Lucas come testimonial per il Sudamerica. Grazie anche all’ingresso in società dei cinesi, le parti però si stanno avvicinando e c’è un discreto ottimismo.

A

UOMINI DI MEZZO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maicon, ora è più rinnovo che cessione

S Paulinho Il brasiliano è il preferito di Stramaccioni, ma il Corinthians non vorrebbe cederlo prima del Mondiale per club e comunque chiede 12 milioni

S Nigel De Jong L’olandese piace perché può giocare in un reparto a due e a tre. Nel 2013 gli scade il contratto col City, ma ha un ingaggio alto

Alternative Nel caso invece l’af-

fare saltasse, il piano B — che passa anche dagli sviluppi delle situazioni in uscita legate a Julio Cesar, Maicon e Pazzini — porta ai nomi di Ramirez e Gomez. L’argentino del Catania sarebbe la soluzione low cost (6/7 milioni), mentre per l’uruguaiano il Bologna chiede 20 milioni, tanto che ha scoraggiato anche altri club europei. L’Inter potrebbe anche giocare la carta Juan Jesus, molto apprezzato dai rossoblù. Il centrale difensivo però potrebbe anche rimanere in rosa, se i nerazzurri capissero che Ranocchia corre davvero il rischio di una lunga squalifica. L’alternativa è Andreolli, su cui però ci sono anche Juve e un club inglese. La priorità resta comunque a centrocampo. Il sogno è Paulinho, ma costa e può tornare di moda se saltasse Lucas. Cari anche De Jong e Fernando. All’olandese del City tra un anno scade il contratto, ma ha un ingaggio incompatibile con la nuova politica aziendale. Meno urgente la caccia a un terzino (anche se Mbaye dà buone garanzie) e a un vice Milito.

NUOVO SCENARIO PER IL BRASILIANO

S Fernando Per il brasiliano con doppio passaporto il Porto chiede 18-20 milioni. L’unica possibilità sarebbe un Guarin bis: prestito con diritto di riscatto

Maicon, 31 anni. Il brasiliano è all’Inter dal 2006 LAPRESSE

Manca l’offerta giusta: può restare spalmando l’ingaggio MILANO

Che fine ha fatto e soprattutto farà Maicon? Il 31enne brasiliano sta vivendo un’estate anomala. La sua permanenza in rosa a giugno non veniva nemmeno bancata perché un contratto in scadenza nel 2013 e un ingaggio altissimo (4,5 milioni netti) ne rendevano scontata la cessione. Col passare del tempo però il brasiliano, cui il club aveva concesso dei giorni extra di vacanza — altro segnale indicativo — ha prima svolto la preparazione a Pinzolo e poi giocato le prime amichevoli. Sino a essere inserito nella lista per il preliminare di Europa League. Fatto comunque relativo, visto che da quest’anno giocare in una Coppa non preclude di farlo più avanti con un’altra maglia. Maic però non è stato convocato per la trasferta a Spalato a causa di un fastidio al piatto tibiale accusato nel test del 15 luglio contro il Koper. Stramaccioni ha spiegato che il terzino era appena tornato in gruppo, dove oggi pomeriggio (alla ripresa) continuerà a lavorare con la possibilità di esserci nel ritorno di giovedì. Otto milioni o rinnovo Ma entro la fine del mese qualcosa deve per forza succedere. Se arriverà un’offerta da almeno 8 milioni, Maicon partirà. Il Real Madrid però non si fa sentire da giorni: Mourinho spinge per ritrovare l’esterno del triplete, ma Florentino Perez non ci sta. Troppo alto l’ingaggio per un 31enne. Sullo sfondo rimane anche il Chelsea, che ha perso Bosingwa. Ma col passare del tempo e l’assenza di proposte concrete prende corpo la possibilità di un rinnovo. Impensabile che l’Inter tenga il Colosso sapendo che lo perderà tra 12 mesi a parametro zero. Se il brasiliano verrà incontro al club, spalmando il suo mega stipendio su altre due stagioni di contratto, la storia a sorpresa continuerà. E Strama, per il quale la spinta sulle fasce è vitale, potrà anche bloccare il terzino sinistro. Perché a destra sfreccerà ancora il treno Maicon. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

33

ZEMAN

RADUNI E MERCATO

S su Pablo Osvaldo «Per me è un giocatore importante. Lui e Destro possono giocare centravanti ed esterno. Ma Destro è più mobile»

«Roma come le big I titolari? Si vedrà...» Il tecnico: «Neanche Totti è sicuro, giocherà chi è più adatto. Balzaretti l’ho voluto io, credo in Romagnoli» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA PUGLIESE IRDNING (Austria)

Sarà anche vero che finora la Roma ha affrontato solo Liverpool e Rapid Vienna come avversari doc, ma a pensare alle sei vittorie (su sei) viene quasi da fare gli scongiuri. Troppo bello, soprattutto se paragonato all’avvio di stagione di Luis Enrique, che di questi tempi di schiaffi (premonitori) ne aveva già presi. L’anima di Zeman già si vede e non è un caso che anche dall’altra parte del globo si parli di lui come «dell’ultimo romantico del calcio», l’etichetta affibbiatagli da Placar, il mensile brasiliano di futebol. «Sono soddisfatto di quanto fatto finora, anche se in questo periodo è normale avere dei piccoli problemi — dice il tecnico giallorosso — Se siamo alla pari con Juve, Milan e Inter? Non lo so, ma ho fiducia in questa squadra e so che può competere con tutti». Tradotto, con l’autostima del gruppo in crescita, Zeman si sente alla pari con le big. «La squadra mi piace, ma se è o no la più forte che abbia mai allenato lo dirà solo il campo». Stek e Pablo E allora, meglio

chiarire la posizione di Steke-

«

Difesa e futuro Per ora Zeman è felice così, anche se dietro la Roma deve fare ancora qualcosa per compattare il reparto. «Si può migliorare in tutti i reparti, ma va bene anche così. Balzaretti è stata una mia scelta, lo cercavano tutti. Dodò mi aspettavo di averlo dall’inizio, ma ha problemi legati all’operazione, spero ritorni presto». Al centro, intanto, Sabatini sta lavorando per portare almeno un altro titolare. «Ma io lì ho anche molta fiducia in Romagnoli: è giovanissimo, ma sta

«

Stekelenburg è un ottimo portiere, non ho mai pensato di cederlo

lenburg e Osvaldo, al centro di voci di mercato. «Per me Pablo è un giocatore importante e un titolare», anche se poi il boemo aggiunge: «Incedibile? Avete visto che giocatori considerati tali, poi sono stati ceduti». Ergo, attenzione fino al 31 agosto, anche se Osvaldo gli piace: «Lui e Destro possono giocare centravanti ed esterno. Ma Destro è più mobile». Chi sarà il centravanti dipenderà dall’avversario di turno, mentre in porta dovrebbe toc-

care a Stekelenburg: «È un ottimo portiere. Non ho mai detto che non è adatto al mio gioco né pensato di cederlo. Ha saltato due partite per problemi fisici, tutto qui. Se è titolare? Non si sa, come non si sa se lo sarà Totti. A lui ho detto di tenere meno la palla e di giocarla di più per aiutarlo a esprimersi meglio. Per me sono tutti titolari, poi bisogna vedere in partita chi è più adatto».

Qui sopra Zdenek Zeman, 65 anni. A sinistra Maarten Stekelenburg, 29, portiere olandese ANSA/FOTOPRESS

De Rossi difensore? Lui è un mediano, se serve può fare l’interno

facendo molto bene e può far parte della rosa». Una cosa comunque è certa, difficilmente nel futuro di Zeman si vedrà De Rossi difensore. «L’ho trovato bene, pensavo molto peggio. Il suo ruolo? Mediano centrale, ma anche mezzo destro o sinistro, a seconda delle situazioni». E chissà, allora, che Daniele non torni a giocare più vicino alla porta. Sarebbe l’ultima grande spallata al credo di Luis. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TEST ALLE 17.30

Alla scoperta di Destro Fuori Dodò IRDNING (pug) Dopo la tournée americana, la Roma torna in campo oggi contro una rappresentativa locale di Irdning. Si gioca alle 17.30 (diretta tv su Roma Channel) e visti i carichi di lavoro a cui la truppa si sta sottoponendo anche in Austria, il boemo ha deciso di lasciare la mattinata libera al gruppo. Non sarà della partita Dodò (ancora differenziato per lui), mentre dei nuovi il più accreditato a scendere in campo è Balzaretti, l’ultimo arrivato in casa giallorossa (per Destro e Piris possibili scampoli a partita in corso). Da radiomercato, invece, arriva la conferma del rifiuto di Heinze di raggiungere Greco all’Olympiacos, in Grecia, mentre è stato fatto qualche passo avanti per la trattativa che può portare Rosi a Parma. Il laterale destro, infatti, si sta lentamente convincendo, ma dovrà stringere i tempi. Oggi è l’ultimo giorno in cui gli emiliani sono disposti ad aspettare una sua risposta, da domani guarderanno altrove. Infine da registrare il disappunto del d.s. Sabatini nei confronti di Pizarro: il cileno avrebbe rifiutato ben 13 destinazioni, compreso il River Plate. Così in campo a Irdning (ore 17.30) ROMA (4-3-3) Stekelenburg; Taddei, Castàn, Burdisso, Balzaretti (Marquinho); Pjanic, De Rossi, Bradley; Lamela, Osvaldo, Totti. All. Zeman. © RIPRODUZIONE RISERVATA


34

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

CALCIO D’ESTATE

Scatta Tiribocchi E l’Atalanta vola Azione classica: cross di Schelotto, gol del Tir Nessuna occasione concessa alla Ternana Miroslav Klose, 34 anni, al rientro in campo ROSI

Simone Tiribocchi, 34 anni. Per lui già 5 gol nelle amichevoli IPP

ATALANTA TERNANA

1 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Tiribocchi al 5’ p.t. ATALANTA (4-4-2) Consigli (dal 28’ s.t. Frezzolini); Matheu (dal 1’ s.t. Bellini), Lucchini (dal 14’ s.t. Ferri), Manfredini, Brivio; Schelotto (dal 17’ s.t. Raimondi), Kone, Cazzola (dal 36’ p.t. Palma), Moralez (dal 12’ s.t. Scozzarella); Tiribocchi (dal 1’ s.t. Bonaventura), Denis (dal 1’ s.t. Parra). All. Colantuono. TERNANA (3-4-3) Ambrosi (dal 1’ s.t. Brignoli); Ferraro, Pisacane, Lauro; Dianda, Carcuro, Di Deo, Gotti: Alfageme, Dumitru (dal 1’ s.t. Nole), Sinigaglia (dal 39’ s.t. Saleppico). In panchina Galli, Taurino, Ferrari, Russo, Ramberti, Nami. All. Toscano. ARBITRO Orsato di Schio, assistenti Faverani e Stefani. NOTE Festa sugli spalti fra le tifoserie gemellate, 4 mila spettatori, di cui 200 della Ternana. Angoli 5-1.

GUIDO MACONI BERGAMO

All’Atalanta basta un guizzo del solito Tiribocchi per battere la Ternana e chiudere così con una vittoria la prima fase della preparazione. L’1-0 fotografa una gara nel complesso avara di grosse emozioni, se non quelle regalate sulle tribune dal gemellaggio delle due tifoserie. Ma dopo un mese di lavoro era anche prevedibile un’Atalanta non brillantissima, ma comunque ordinata e compatta, capace di non concedere nemmeno un’occasione alla Ternana. Colantuono in partenza deve rinunciare ancora a Carmona, Cigarini e pure a Peluso e propone le due punte (Tiribocchi e Denis) con due ali offensive, Schelotto e Moralez.

Ancora il Tir, sempre il Tir. Il capocannoniere estivo dell’Atalanta stavolta ci mette soli 5’: sul cross di Schelotto smanacciato maldestramente da Ambrosi, si fa trovare al posto giusto al momento giusto e appoggia comodamente in rete. È il suo quinto centro dell’estate: a parte la gara con il Renate, ha segnato in tutte le amichevoli giocate. Non è un caso: il Tir ha lavorato molto anche durante le vacanze per farsi trovare subito pronto e a 34 anni dice di sentirsi meglio che nelle stagioni passate. Il gol a freddo ha probabilmente condizionato il resto della partita con l’Atalanta che ha controllato il gioco senza affondare più di tanto e la Ternana che, dovendo fare i conti con diverse assenze e con le gambe pesanti, ha fatto quel che poteva senza mai impensierire Consigli. Ma anche l’Atalanta non ha creato molti pericoli. A ravvivare la partita qualche guizzo di Schelotto, ma Colantuono ha comunque avuto qualche indicazione positiva come la costante crescita di Kone, sempre più intraprendente e a suo agio nel cuore del centrocampo nerazzurro. Da segnalare l’infortunio di Cazzola, uscito per una contusione al setto nasale (niente di grave): il centrocampista è stato sostituito comunque bene dal giovane Palma.

Subito il bomber La partenza è

Gemellaggio La partita è stata soprattutto una festa per le due tifoserie gemellate. Da Terni sono arrivati in 200 e prima della partita le due squadre hanno ricordato Gianni De Florio, storico tifoso ternano recentemente scomparso, con un minuto di silenzio, magliette in sua memoria e mazzi di fiori.

però veloce, quasi bruciante.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gol di Elmander che fa vincere il Galatasaray ROSI

Il Galatasaray ferma la Lazio Klose si vede solo nel finale Primo quarto d’ora da dimenticare, i biancocelesti crescono alla distanza Petkovic cambia modulo tre volte Gol annullato a Floccari, ma quanti errori GALATASARAY LAZIO

1 0

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Elmander al 16' p.t. GALATASARAY (4-1-3-2) Muslera; Eboue, Kaya, Ujfalusi (dal 1’ s.t. Nounkeu), Balta; Inan (dal 27’ s.t. Kurtulus); Altintop, Baytar (dal 1’ s.t. A.Yilmaz), Colak (dal 18’ s.t. Ates); Elmander (dal 1’ s.t. Bulut), B. Yilmaz (dal 18’ s.t. Culio). All. Terim. LAZIO (4-2-3-1) Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic (dal 32’ s.t. Rocchi); Cana (dal 15’ s.t. Gonzalez), Ledesma, Candreva (dal 34’ s.t. Onazi), Hernanes (dall’8’ s.t. Zarate), Mauri (dal 15’ s.t. Cavanda); Floccari (dal 25’ s.t. Klose). All. Petkovic. ARBITRO Kestanlioglu (Turchia) AMMONITI Cana (L), Lulic (L) per gioco scorretto. NOTE spettatori 60 mila circa. Angoli: 2-2. Tiri in porta: 4(1 palo)-3(1 traversa). Tiri fuori: 4-4. In fuorigioco: 2-6. Recuperi: nel p.t. 1’; nel s.t. 2’.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI SMIRNE (Turchia)

Un’altra sconfitta per la Lazio di Petkovic, ma stavolta con l’onore delle armi. A Smirne, contro il Galatasaray di Terim, la squadra biancoceleste perde di misura al termine di una partita che avrebbe anche meritato di pareggiare per quanto fatto vedere dalla metà del primo tempo in poi. Laziali quindi in progresso rispetto alle brutte figure con Siena e Torino, restano tuttavia parecchie cose da aggiustare per il tecnico croato. Dai meccanismi di una difesa che spesso va in barca a una manovra che pian pianino decolla, ma che resta improduttiva (ancora una partita chiusa senza gol per i biancocelesti). Avvio da dimenticare Il primo quarto d’ora fa venire il mal di testa alla Lazio. Spinta dall’en-

tusiasmo straripante dei 60 mila dell’Ataturk Stadium (teatro dei Giochi del Mediterraneo del 1973) la squadra turca va all’assalto del fortino biancoceleste. E lo fa vacillare per tre volte prima di farlo cadere al 16’ con Elmander, messo in azione da Inan. In precedenza ci sono però il palo dello stesso Elmander, il tiro che finisce sull’esterno della rete di Altintop, e un gol annullato per fuorigioco (dubbio) a Yilmaz. Sembra una serata da incubo per la squadra di Petkovic e invece dopo 20 minuti il tecnico croato corre ai ripari, trasformando il 4-2-3-1 iniziale in un 4-1-4-1 che ha il potere di chiudere tutti i varchi al Galatasaray. Con Cana a fare diga davanti alla difesa e Ledesma-Hernanes centrali di centrocampo, decolla la manovra laziale. I biancocelesti meriterebbero il pareggio, che non conseguono solo per gli imperdonabili errori di mira di Floccari, che coglie la traversa con un cucchiaio (ma la porta era spalancata, avrebbe potuto segnare anche in altro modo) e di Candreva, che sulla ribattuta spara incredibilmente alto. Quanti moduli Petkovic, però, non si ferma qui. E nel corso della ripresa cambia ancora la Lazio. Passa prima al 4-4-2 con l’ingresso di Zarate che si va ad affiancare a Floccari. Poi, nel finale, addirittura a un 4-3-1-2 in cui Zarate è il trequartista e la coppia d’attacco è composta dai subentrati Klose e Rocchi. La sostanza, rispetto alla seconda parte del primo tempo, non cambia. La Lazio copre meglio il campo, rischia di meno, ma non riesce lo stesso a segnare. O meglio, un gol lo fa pure, con Floccari, ma l’arbitro lo annulla per un fuorigioco millimetrico. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le altre amichevoli SCONFITTA LA SQUADRA DI FICCADENTI PERDE 2-1

STAMANE IL RIENTRO

IN CORSICA

CONTRO IL VERONA

OGGI NUOVO TEST

Il Cagliari gioca con grinta ma a sorridere è l’Ajaccio

Il Parma c’è: Belfodil segna a Praga

Nel Chievo Di Michele gol Il Bastia k.o.

Miccoli lancia il Palermo su punizione

Bologna ok: sette reti al Mezzolara

PRAGA (s.p.) Il Parma chiude con una vittoria la tournée di Praga contro la formazione mista dello Ziktov e del Mecholupy, visto che ieri si giocava una giornata del campionato ceco di serie B. Un test dunque difficile da decifrare per il valore degli avversari. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0 0, nella ripresa è stato un diagonale di Belfodil a dare la vittoria al Parma, che oggi torna in Italia e domani riprenderà gli allenamenti.

Il Chievo batte il Bastia, neo promosso in Ligue 1, con una gran prova di squadra. Di Pellissier il primo gol, bravo a trovarsi pronto davanti alla porta avversaria. Nella ripresa la rete di Di Michele servito bene da Rigoni. Il Bastia accorcia le distanze con un bel tiro da fuori di Rothen. Domani riprende la preparazione a Verona.

TRENTO (f.vi.) Tra Palermo e Verona è calcio vero. I rosanero lottano ma il Verona è squadra tosta. Serve una punizione di Miccoli per rompere l’equilibrio. Nella ripresa un palo per parte.

SESTOLA (n.za.) Buona sgambata per il Bologna che ieri ha travolto il Mezzolara, formazione di Serie D, per 7 1. Goleador a sorpresa è il brasiliano Carvalho, a segno da fuori area. Un’incomprensione tra Agliardi e Sorensen provoca il 2 1. Nella ripresa si scatenano Casarini e Paponi a segno tre volte. La rete finale è di Morleo in sforbiciata. I giocatori lasciati a riposo affronteranno alle 17 di oggi la Giacomense.

AJACCIO (Francia) Due magie, Mostafa in sforbiciata e Conti, botta al volo su corner di Cossu, più un gran gol di Cavalli che ringrazia la difesa rossoblù. L’Ajaccio mette in bacheca il quinto trofeo Challenge «Michel Moretti» (presidente dell’Ajaccio scomparso a 47 anni nel 2008), battendo un Cagliari ordinato e volitivo. Al «Coty» gara vera: l’Ajaccio è tonico, ma è la squadra di Ficcadenti a fare la partita. I corsi al debutto nella Ligue l’11 agosto a Nizza, con il Psg di Ibra che arriva in Corsica la settimana dopo – si muovono bene. L’ex Roma Faty, play basso, dà i tempi. Ma i rossoblù a riposo Nenè, Avelar e Sau affaticati non corrono rischi. Agazzi è inoperoso. Pinilla, Nainggolan, Ribeiro e Cossu

ricamano calcio. Però la porta è lontana. Per Ficcadenti, ancora contestato dagli ultrà, indicazioni confortanti. La squadra non brilla in incisività, ma la manovra lievita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Frongia AJACCIO-CAGLIARI 2-1 MARCATORI Mostefa (A) al 32’ p.t. Conti (C) al 14’ e Cavalli (A) al 41’ s.t. AJACCIO (4-3-2-1) Ochoa; Diawara, Pulard, Medjani, Boumours; Mostefa (dal 20 s.t. Cavalli), Faty, Pierazzi; André (dal 20’ s.t. Belgazouani), Diarra (dal 38’ s.t.Tiberi); Eduardo (dal 20’ s.t. Delort). All. Dupont. CAGLIARI (4-3-3) Agazzi (dal 1’ s.t. Avramov); Pisano (dal 14’ s.t. Perico), Rossettini, Astori, Ariaudo (dal 35’ s.t. Murru); Dessena (dal 14’ s.t. Ekdal), Conti, Nainggolan (dal 35’ s.t. Eriksson); Thiago Ribeiro (dal 23 s.t. Ibarbo), Pinilla (dal 14’ s.t. Larrivey), Cossu. All. Ficcadenti ARBITRO Dany (Ajaccio).

VIKTORIA ZIKTOV-PARMA 0-1 MARCATORE Belfodil al 7’ st. PARMA (3-5-2) Mirante (dal 18’ st Pigliacelli); Santacroce (dal 1’st Zaccardo), Lucarelli, Fideleff (dal 18’st Maceachen); Biabiany (dal 18’st Chibsah), Parolo, Musacci (dal 1’st Valdes), Morrone (dal 1’st Acquah), Gobbi (dal 1’st Ninis); Pabon (dal 18’st Amauri), Belfodil. All. Donadoni

BASTIA-CHIEVO 1-2 MARCATORI Pellissier al 38’ p.t.; Di Michele al 13’ s.t.; Rothen (B) al 15’ s.t. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino, Frey ( 21’ s.t. Sardo), Papp (dal 2.1.’ s.t. Dainelli), Cesar (dal 21’ s.t. Farkas), Jokic (dal 21’ s.t. Morero); Vacek (dal 21’ s.t Cofie), L.Rigoni (dal 21’ st Guana), Hetemaj (dal 21’ s.t. M.Rigoni); Théréau (dal 1’ s.t. Cruzado); Di Michele (dal 21’ s.t. Moscardelli), Pellissier (dal 21’ s.t. Stoian). All. Di Carlo

VERONA-PALERMO 0-1 MARCATORI Miccoli al 46’ p.t. PALERMO (4-4-2) Ujkani (dal 1’ s.t. Benussi); Pisano (dal 42’ s.t. Labrin), Cetto, Munoz (dal 1’ s.t. Milanovic), Mantovani (dal 34’ s.t. Garcia); Bertolo (dal 26’ s.t. Sanseverino), Donati (dal 1’ s.t. Kurtic), Barreto (dal 44’ s.t. Vazquez), Brienza (dal 32’ s.t. Budan); Miccoli (12’ s.t. Dybala), Ilicic (dal 27’ s.t. Viola). All. Sannino. VERONA (4-3-3) Rafael; Crespo, Pesoli (dal 30’ s.t. Ceccarelli), Maietta, Fatic (dal 1’ s.t. Albertazzi, dal 29’ s.t. Russo); Jorginho (dal 29’ s.t. Berrettoni), Bacinovic (dal 1’ s.t. Laner), Hallfredsson (dal 1’ s.t. Martinho); Rivas (dal 1’ s.t. Bjelanovic),Gomez (dal 34’ s.t. Verdun), Grossi (dal 1’ s.t. Carrozza). All. Mandorlini.

BOLOGNA-MEZZOLARA 7-1 MARCATORI Carvalho all’8’ e al 20’, Buscarini (M) al 37’ p.t.; Casarini al 14’, Paponi su rigore al 21’, al 23’ e al 32’, Morleo al 35’ s.t. BOLOGNA (3-5-1-1) Agliardi (dal 29’ s.t. Stojanovic); Carvalho, Sorensen, Cherubin (dal 41’ p.t. Maini); Pulzetti, Casarini, Riverola, Guarente (dal 13’ s.t. Paponi), Morleo; Pasquato; Gimenez. All. Pioli


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

35

CALCIO D’ESTATE

In 13.000 per la Samp Estigarribia la sorpresa Entusiasmo alle stelle al Ferraris per salutare la squadra E dal tunnel sbuca il paraguaiano, ultimo colpo dei Garrone

La squadra della Sampdoria, compresi i ragazzi della Primavera, sotto la gradinata blucerchiata. In basso l’allenatore Ciro Ferrara, 45 anni IMAGE SPORT-PEGASO

Febbre da A La folla di ieri sera, dopo l’invasione di Bardonecchia in ritiro nel mese scorso (dov’era stata ampliata la tribuna dell’impianto per aumentarne la capienza), dimostra come la gente blucerchiata abbia ritrovato un grandissimo entusiasmo intorno a Maxi Lopez e compagni, testimoniato peraltro anche dagli oltre 16 mila abbonamenti già rinnovati. Quota 20 mila tessere, obiettivo dichiarato della società, sembra ormai vicinissima. Una serata a metà strada fra i sogni per la stagione che verrà (applauditissimo Maxi Lopez) e il ringraziamento dei tifosi per i protagonisti dell’ultima promozione: da Gastaldello a Da Costa, da Obiang a Pozzi, da Eder a Romero. Ritiro bis Stamane, per la seconda fase del ritiro in Carinzia, non partiranno Gentsoglou (destinazione Livorno o Paok Salonicco), Corazza (Portosummaga), Padelli (vicenda calcioscommesse) e Da Costa, che approfitterà della squalifica per sottoporsi all’asportazione di una ciste (per lui, stop di circa un mese). © RIPRODUZIONE RISERVATA

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Roba da non crederci, in una notte di inizio agosto. Invece la festa è proprio qui, stadio Ferraris di Genova. Con un numero di presenze degno di una gara di campionato — 13.600 tifosi, secondo le cifre ufficiali — la Sampdoria di Ferrara si è presentata ieri al suo pubblico a ranghi quasi com-

Tre gol nel test con la Primavera Già raggiunta quota 16 mila abbonamenti

pleti, in una cornice eccezionale. E con sorpresa finale: visto che, proprio in chiusura dell’evento diretto in mezzo al campo da un sostenitore storico della Samp come Corrado Tedeschi, dal tunnel degli spogliatoi è sbucato a sorpresa anche il paraguaiano (ed ex juventino) Estigarribia, ultimo acquisto della famiglia Garrone, che si è subito preso i primi applausi, prima di scendere in campo nella partitella in famiglia contro la Primavera organizzata per l’occasione.

SAMPDORIA-PRIMAVERA 3-0 MARCATORI Maxi Lopez al 7’, Munari al 16’ p.t., Pozzi al 7’ s.t. SAMPDORIA (4-3-3) Romero (dal 24’ s.t. Berni); De Silvestri (dal 13’ s.t. Mustafi), Gastaldello (dal 1’ s.t. Rossini), Costa (dal 24’ s.t. Volta), Castellini (dal 13’ s.t. Laczko); Munari (dal 13’ s.t. Soriano), Tissone (dal 1’ s.t. Poli, dal 33’ s.t. Sampietro), Obiang (dal 13’ s.t. Renan); Krsticic (dal 24’ s.t. Estigarribia), Maxi Lopez (dal 1’ s.t. Pozzi), Eder (dal 13’ s.t. Icardi). All. Ferrara.

Udinese spuntata contro lo Schalke FRANCESCO VELLUZZI ARTA TERME (Udine)

Chi immagina e sogna pensando alla coppia meraviglia Di Natale-Muriel dovrà attendere. L’attaccante italiano più prolifico degli ultimi tre campionati e il potenziale fenomeno colombiano, non sono partiti per la Carinzia. Niente Klagenfurt, niente Lago Worth e, soprattutto, niente Schalke 04, il test più importante per l’Udinese dall’inizio della preparazione. Di Natale continua il programma col guru Paolo Artico e comincia a bombardare i

portieri alla sua maniera, Muriel non sta bene e lavora in palestra. Ma sta perdendo peso e questo conforta. Francesco Guidolin, invece, comincia a esser teso. L’attacco gli crea problemi: pure Barreto, scosso dall’avviso di garanzia, non sa che fine farà. Ieri non è stato convocato. Così, accanto al recuperato Fabbrini o al brasiliano Maicosuel, ci sarà solo il nigeriano Ighalo, al momento il più accreditato per restare come punta di rincalzo. Al Worthersee Stadion contro una squadra che tra due settimane esordirà in Bundesliga e farà la Champions, ha l’occasione per dimostrare se vale.

Tattica Guidolin, che insiste sui movimenti del 3-5-1-1, dovrebbe vedere all’opera il portiere Brkic che sembra recuperato. Con lui la difesa titolare, Benatia-Danilo-Domizzi perfetta nella passata stagione. In mezzo dovrebbe essere visto all’opera il brasiliano Willians che ha perso tempo col permesso di soggiorno. «Non so quanti cambi avremo a disposizione», dice il tecnico che in questi giorni, stimolato anche dalla vicinanza dello Zoncolan, ha corso in bicicletta come un ciclista vero. Venerdì sera il presidente Gianpaolo Pozzo è stato qui e si è intrat-

C’è il Foligno Il Siena di Cosmi senza Bolzoni CASCIA (a.lo.) Nuovo test amichevole per il Siena che sfida il Foligno. Per Cosmi l’occasione di cementare i reparti e il suo 3 5 2: probabile maggiore spazio per Calaiò. Rosina, sempre in prova, potrebbe entrare a gara iniziata. Bolzoni fuori causa. COSÌ IN CAMPO (ORE 18.30) FOLIGNO (4-3-1-2) Zandrini; Adamo, Cotroneo, Biondi, Petti; Menichella, Gatti, Borgese; Brunori; Gesuele, Balistreri. All. Tedesco SIENA (3-5-2) Pegolo; Dellafiore, Contini, Paci; Angelo, Vergassola, D'Agostino, Mannini, Rubin; Calaiò, Bogdani. All. Cosmi

ALLE 20

Catania, esame con la Reggina Castro in avanti CATANIA (g.f.) Il confronto di stasera con la Reggina (a Reggio Calabria, ore 20) servirà a Maran per verificare se gli schemi provati per quattro settimane sono efficaci. La Reggina metterà a dura prova anche la fase difensiva. Castro in vetrina, nel tridente d’attacco. COSÌ IN CAMPO A REGGIO C. (ore 20) REGGINA (4-3-3) Facchin; Freddi, Adejo, Emerson, Melara; Rizzo, Barillà, Rizzato; Sarno, Stuani e Ceravolo. All Dionigi CATANIA (4-3-3) Andujar; Alvarez, Augustyn, Marchese, Capuano; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio, Castro. All. Maran.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PROVE DI CHAMPIONS AMICHEVOLE CONTRO I TEDESCHI SENZA DI NATALE, MURIEL E BARRETO

DAL NOSTRO INVIATO

ALLE 17.30

ALLE 21 tenuto prima con lo staff e poi con l’allenatore e il ds Larini. Bisogna invertire la rotta, due sconfitte con Atalanta e Antalyaspor non fanno piacere. «Dobbiamo giocare come sappiamo», dice l’esterno Dusan Basta. sono pronti ad andare a Modena, il portiere Romo in B, Barreto deve decidersi e ieri l’Udinese ha lasciato Arta Terme.

GENOVA (f. g.) Rossoblù in campo alle 21 contro gli spagnoli del Levante sul campo di Castel di Sangro, nel primo dei tre incontri previsti nel ritiro bis in Abruzzo. Replica mercoledì con il Lanciano e venerdì a Pescara contro la squadra di Stroppa.

COSÌ IN CAMPO A KLAGENFURT (ore 15.35) UDINESE (3-5-1-1) Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Willians, Pinzi, Armero; Fabbrini; Ighalo. All. Guidolin. SCHALKE (4-2-3-1) Hildebrand; Uchida, Metzelder, Papadopoulos, Fuchs; Neustaedter, Holtby; Farfan, Draxler, Jurado; Huntelaar. All. Stevens.

COSÌ IN CAMPO (ORE 21): GENOA (4-3-3) Frey; Sampirisi, Von Bergen, Canini, Moretti; Anselmo, Tozser, Kucka; Jankovic, Zé Eduardo, Jorquera. All. De Canio. LEVANTE (4-4-2) K. Navas, Koné, H. Rodas, El Zhar, Iborra, O.Serrano, Nikos, S. Ballestreros, Pedro Lopez, Michel, P. Diop. All. Jimenez

Mercato Surraco e Mazzarani

Francesco Guidolin, 56 anni PLP

Genoa in campo contro il Levante Gioca Piscitella

© RIPRODUZIONE RISERVATA


36

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

MERCATO ACQUISTI, CESSIONI, OBIETTIVI: TUTTE LE TRATTATIVE SQUADRA PER SQUADRA

ATALANTA

BOLOGNA 4-4-1-1

Peluso

Bonaventura

Manfredini

Carmona

3-4-2-1

Morleo Cherubin

Diamanti Perez

Denis CURCI

Consigli Lucchini

Cigarini

MATHEU

Schelotto

Acquafresca

NATALI

Moralez

Ramirez

Taider Antonsson MOTTA

All. Colantuono

ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente). PARTENZE Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, fine contratto), Carrozza (c, Verona), Minotti (c, Lanciano) OBIETTIVI Migliaccio (c, Palermo), Sardo (d, Chievo), Longo (a, Inter), Donati (d, Padova), Troisi (a, Kayserispor), Fernandez (d, Napoli), Melazzi (a, Danubio). COSA MANCA La rosa è quasi completa, anche in previsione dell’arrivo di Troisi nell’affare Gabbiadini. Se parte Peluso serve un sostituto. Ma occhio a eventuali colpi last minute del d.g. Marino...

All. Pioli

ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional Montevideo), Motta (d, Catania, Guarente (c, Siviglia), Natali (d, Fiorentina), Umunegbu (a, Milan) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Ternana), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino), Mudingayi (c, Inter) OBIETTIVI Gabbiadini (a, Atalanta), Caetano, (a, Crotone), Gomez (a, Verona), Longo (a, Inter), Migliaccio (c, Palermo) COSA MANCA Un attaccante (sarà Gabbiadini). Il resto del mercato è vincolato alle cessioni: se parte un big, ne arriverà un altro.

La Lazio sprinta per Granqvist Samp: Migliaccio Lotito vedrà i rossoblù: punta pure Antonelli, possibile scambio con Carrizo e Matuzalem Il Pescara aspetta Vossen e ripensa a Kozak CALVI-DI FEO-RUSSO

CAGLIARI

CATANIA 4-3-3

4-3-3

AVELAR

Marchese

Nainggolan

SAU

Astori

Almiron

Gomez

Lodi

Bergessio

Izco

CASTRO

Legrottaglie

Agazzi

Conti

FRISON

Pinilla

Spolli

ROSSETTINI Dessena

Cossu

Pisano

ALVAREZ

All. Ficcadenti

All. MARAN

ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa), El Kabir (a, Mijallby) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Migliore (d, Crotone), Rigione (d, Inter), Giorgi (c, Siena), Barillà (c, Reggina), Morrone (c, Parma), Bouy (c, Juventus) COSA MANCA La rosa è sostanzialmente al completo, manca solo un’alternativa a centrocampo. In caso di cessioni, però, i rossoblù qualche altro colpo lo faranno.

ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Martinho (c, Cesena FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (c, Racing) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Juve FP), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto) OBIETTIVI De Luca (a, Varese), Antei (d, Grosseto), Melazzi (a, Danubio),N. Lopez (a, Roma), Adejo (d, Reggina), Sammarco (c, Sampdoria) COSA MANCA Un rinforzo dietro (due se parte Marchese), poi un centrocampista e magari un’aggiunta giovane in avanti.

CHIEVO

FIORENTINA 4-3-1-2

DI MICHELE

Hetemaj

Sorrentino

AQUILANI

Nastasic

Andreolli

VIVIANO L. Rigoni

EL HAMDAOUI

G. RODRIGUEZ

M. RIGONI

3-5-2

CUADRADO

Dramè

ro) dal Deportivo Maldonado con riscatto a 4 milioni. E non è l’unico colpo della Samp, che è vicina anche a Migliaccio: non è un problema trovare l’accordo con il calciatore, si aspetta il contatto decisivo con il Palermo. Mosse Pescara In pole per l’at-

tacco c’è sempre Vossen: avanzata un’offerta al Genk, si aspetta una risposta. Ma il Pescara non esclude la riapertura di una trattativa con la Lazio, perché Kozak è uno dei nomi col gradimento più alto. Mercoledì dovrebbe arrivare in città Jonathas per firma e visite. Altre trattative Per il centrocampista Bouy (Juve), sono sempre in lizza Cagliari e Chievo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Jovetic Pellissier

RONCAGLIA

Luciano Sardo

All. Di Carlo

M. FERNANDEZ All. MONTELLA

Cassani

ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari), M. Rigoni (c, Novara) PARTENZE Gulan (d, Fiorentina FP), Dainelli (d, Genoa FP), Sammarco (c, Sampdoria FP), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, fine contratto), Uribe (a, Atl. Nacional), Bradley (c, Roma) OBIETTIVI De Luca (a, Varese), Alfaro (a, Lazio), Morrone (c, Parma) COSA MANCA L’ossatura è quella dell’anno scorso, molto dipende dalle cessioni. Si cerca comunque un’alternativa per l’attacco.

ARRIVI Seferovic (a, Lecce FP), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca), Cuadrado (c, Lecce), Lupatelli (p, Genoa), Viviano (p), e Della Rocca (c, Palermo), Fernandez (c, Sporting Lisbona), Valero (c) e Rodriguez (d, Villarreal), Aquilani (c, Milan) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, Juve Stabia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d) e Marchionni (c, f.c.), Natali (d, Bologna), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Samp) OBIETTIVI Gargano (c, Napoli), Kucka (c, Genoa), Ralf (c, Corinthians), Babel (a, Hoffenheim), Gomez (a, Catania) COSA MANCA Squadra rivoltata come un calzino in settimana, ora potrebbe arrivare un ultimo gioiello in avanti. E se esce qualcuno nel reparto, magari anche un altro centrocampista.

GENOA

INTER

JUVENTUS

4-3-3

Antonelli

4-3-2-1

Samuel TOZSER

Gilardino

VELAZQUEZ

HANDANOVIC

Kucka

All. De Canio

ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Dainelli (d, Chievo), Immobile (a, Pescara), Lazarevic (c, Padova), Polenta (d, Bari), Rennella (a) e Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Universitario), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), M. Martinez (d, Racing), Velazquez (d, Independiente), Canini (d, Cagliari), Tomovic (d) e Bertolacci (c, Lecce), Piscitella (a, Roma), PARTENZE Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto FP), Lupatelli (p, Fiorentina), Jorquera (c, Amburgo) OBIETTIVI Borriello (a, Juventus), Benassi (p, Lecce), Campaña (p, Cerro Largo), Tzorvas (p, Palermo), Carrizo (p) e Matuzalem (c, Lazio) COSA MANCA Un terzino sinistro, un vice Frey esperto e qualche alternativa in avanti, sugli esterni così come al centro.

Maicon

Marchisio

Dias

Lulic

Cambiasso

ZARATE

Vucinic Milito

Buffon

LUCIO

Sneijder Barzagli

Guarin

Jankovic

Radu

PALACIO

SILVESTRE

4-3-1-2

De Ceglie Chiellini

MUDINGAYI

Ze Eduardo

CANINI

LAZIO 3-5-2

Zanetti ANSELMO

TOMOVIC

Affari Samp Estigarribia è l’ultimo colpo blucerchiato: l’esterno, che non era stato riscattato dalla Juve, arriva in prestito oneroso (700mila eu-

Giulio Migliaccio, 31 anni IMAGE SPORT

VALERO

PAPP

Frey

Un incontro, mille possibilità. A breve, forse già oggi, Lotito e Preziosi si vedranno per cercare di imbastire uno scambio. La Lazio punta soprattutto il centrale Granqvist e il mancino Antonelli (su cui non molla il Palermo), piacciono anche Mesto e Seymour. Il Genoa invece valuta le offerte biancocelesti: Carrizo e Matuzalem in primis, e magari uno tra Foggia e Floccari (su cui però è forte l’interesse del Siena). I biancocelesti però sono vigili anche su altri fronti: Xandao (Sporting) e Rever (Atl. Madrid) sono sempre opzioni praticabili al centro della difesa, a sinistra oltre a Pocognoli (St. Liegi) torna l’interesse sul vecchio pallino Aogo (Amburgo), in attacco piace sempre Mayuka (Young Boys). Il intanto Genoa darà il centrocampista Jorquera all’Amburgo e ha pure pensato last minute a Terlizzi, che però ha già chiuso col Pescara.

Il Bologna aspetta entro la prossima settimana Gabbiadini: la Juventus dovrebbe incontrare a breve l’Atalanta (nell’occasione è facile che si parli anche di Peluso), e a Bergamo, dove domani firma Stendardo, nell’affare andrà l’esterno offensivo Troisi (Kayserispor). Oggi il Catania affronta la Reggina in amichevole: sarà l’occasione per parlare anche di Adejo. Il Torino non rinuncia al sogno Cerci (se la Fiorentina prende un altro attaccante si può fare) e in settimana stringerà per Pazienza (Juve) e Tissone (Samp). Rosi (Roma) non ha ancora detto sì al Parma: gli emiliani aspettano, e in alternativa pensano a Ortiz (Olimpia); a sinistra se parte Modesto arriva Tagliafico (Banfield), e potrebbe anche riaprirsi la pista che porta a El Kaddouri (Brescia). Il Siena in settimana chiuderà col Cesena per la metà del centrale Caldirola (con Sestu in Romagna). L’Udinese in avanti non molla Saponara, punta il trequartista francoalgerino Benabdeslam (1993, lasciato libero dal Marsiglia) e lavora sulle uscite: per Barreto a giorni nuovo incontro con il Torino, per Ighalo (valutato 5 milioni dai friulani) non molla il Krasnodar.

All. Stramaccioni

ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna) PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Castaignos (a, Twente), Faraoni (c, Udinese) Cordoba (d) e Orlandoni (p, f.c.) OBIETTIVI Lucas (a, San Paolo), Paulinho (c, Corinthians), Cissokho (d, Lione), Fernando (c, Porto) COSA MANCA Un terzino se Maicon andrà via e un vice Milito visto che la partenza di Pazzini è certa. La ciliegina sarebbe Lucas, ma se non arriva lui un rinforzo sulla trequarti è comunque previsto.

Ledesma EDERSON

Marchetti

Pirlo Matri

Lichtsteiner

Klose

Diakite

Vidal

Hernanes All. Conte

ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, Udinese FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Masi (d, Pro Vercelli), Pogba (c, Manchester United), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Krasic (c, Fenerbahçe), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, fine contratto) OBIETTIVI Bocchetti (d, Rubin), Peluso (d, Atalanta), Andreolli (d, Chievo),Bruno Alves (d, Porto), Armero (c, Udinese), Suarez (a, Liverpool), Van Persie (a, Arsenal), Jovetic (a, Fiorentina) COSA MANCA Nei piani di Conte ci sono ancora due attaccanti, visto che qualcuno del reparto andrà via. Ma la priorità al momento è la difesa: serve un rinforzo sul centrosinistra, se non addirittura due.

Konko

All. PETKOVIC

ARRIVI Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Samp FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, fine contratto) OBIETTIVI Hetemaj (c, Chievo), Mayuka (a. Young Boys), Xandao (d, Sporting), Sigthorsson (a, Ajax), Poulsen (d, Az Alkmaar), Pocognoli (d, Standard Liegi), Antonelli (d) e Granqvist (d, Genoa) COSA MANCA Tre pedine: un attaccante, un esterno difensivo eclettico e un centrale difensivo. E poi, se c’è l’occasione, un centrocampista in alternativa al terzetto titolare.


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

MILAN

FIORENTINA OGGI AMICHEVOLE CONTRO L’ARIS

TORINO

Aquilani-Valero Montella vara il tiki-taka viola

Ufficiale Rodriguez Stasera test a Novara

Vargas chiave per Kucka In attacco Babel o Gomez ALESSANDRA GOZZINI

Gli addetti al ricamo stazionano a centrocampo, l’idea è quella di cucire insieme una serie di passaggi: dentro l’atelier viola Montella lavora per tessere la nuova squadra. Ieri prima esibizione in campo di Aquilani e Borja Valero, gli ultimi due palleggiatori in mediana. Ecco il presupposto della prossima stagione: avere il pallone tra i piedi, imporne il possesso, sfiancare il nemico. Tiki-taka viola, fondamento su cui, da ieri mattina, si ingegna l’allenatore: nasce così la Fiorentina-alta qualità. Il marchio sarà certificato nelle prossime prove, intanto avanti con la costruzione: Aquilani in regia è il primo passo e già si nota il rovesciamento, un anno fa lì c’era Behrami. Alla sua destra, negli esercizi tattici della mattina, Montella ha messo Borja Valero: altri indizi di tiki taka, lo spagnolo, cresciuto nel Real, da anni è uno dei centrocampisti più talentuosi della Liga. Altri piedi nobili in mezzo: Fernandez, tecnica raffinatissima, che lo ha portato alla registrazione di un copyright, la mati-rabona, numero che impazza sul web. Ieri, in pubblica presentazione, ha ribadito:

Borja Valero, 27 anni PEGASO

«Mi piace giocare in mezzo, tenere palla, avanzare sulla trequarti. I miei idoli sono Maradona e Aimar». Per fastidi muscolari sarà indisponibile oggi. Sfida Tre uomini che porteran-

no fantasia anche nei moduli, con composizione variabile. Anche perché il mercato non è finito: resta in piedi l’ipotesi di scambio Kucka-Vargas col Genoa, e vanno monitorate le piste Ralf e Gargano. Per l’attacco altri piedi buoni: Babel o Gomez. Ieri, intanto, l’allenatore ha provato a tirar su il morale a Jo-Jo, che in effetti sorrideva divertito: tra i due sfida ai rigori nel post-allenamento, vinta a oltranza (6-5) dal tecnico. © RIPRODUZIONE RISERVATA

COSÌ A MOENA, ORE 17.30 FIORENTINA (4-3-3) Viviano; Cassani, Roncaglia, Nastasic, Pasqual; Valero, Olivera, Aquilani; Cuadrado, Jovetic, El Hamdaoui. All. Montella. ARIS (4-3-3) Vellidis; Iraklis, Papazaharias, Pantidos, Aslanidis; Oikonomopoulos, Kasnaferis, Katidis; Gesios, Triantaffilakos, Gianniotas. All. Katsavakis.

Zuniga Nocerino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COSÌ A NOVARA, ORE 20.30 NOVARA (4-3-1-2) Bardi; Del Prete, Lisuzzo, Ludi, Alborno; Marianini, Pesce, Giorgi; Jensen; Piovaccari, Gonzalez. All. Tesser. TORINO (4-2-4) Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Sansone, Meggiorini, Sgrigna, Stevanovic. All. Ventura.

Ambrosini Bonera

Abate

MAXI LOPEZ

NETO

PALERMO

PARMA 4-4-2

Mantovani

BRIENZA

Milanovic

Donati

DE SILVESTRI

ESTIGARRIBIA All. FERRARA

ARRIVI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), De Silvestri (d, Fiorentina), Corazza (a, Portogruaro), Berni (p, Braga), Estigarribia (c, Juventus) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma FP), Fornaroli (a, Panathinaikos) OBIETTIVI Migliaccio (c, Palermo), Bouy (c), Marrone (c) e Pazienza (c, Juve), Kasami (c, Fulham), Melazzi (a, Danubio) COSA MANCA Prima di tutto, un esterno d’attacco e un centrocampista centrale di quantità, e se c’è l’occasione qualcosa per la difesa. Poi il resto dipenderà dal mercato in uscita.

Terzi

PABON

UJKANI

Mirante Paletta

RIOS

Munoz

Pisano

Valdes AMAURI

Hernandez MACEACHEN

Bertolo

All. SANNINO

PAROLO Biabiany

All. Donadoni

ARRIVI Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), N. Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas). PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona), Acquah (c, Parma), Viviano (p) e Della Rocca (c, Fiorentina), Balzaretti (d, Roma). OBIETTIVI Peluso (d, Atalanta), Pocognoli (d, Standard Liegi), Del Grosso (d, Siena) COSA MANCA Il sostituto di Balzaretti a sinistra. Poi, senza fretta, un attaccante e un esterno. Ma la priorità resta sfoltire la rosa.

ARRIVI Pellé (a, Sampdoria FP), Ninis (c, Panathinaikos), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juventus), Belfodil (a,Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, Atl. Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Rosi (c, Roma), Tagliafico (d, Banfield), Battaglia (c, Huracan), Ortiz (c, Olimpia) COSA MANCA Un esterno destro. A sinistra ne arriverà uno solo se parte Modesto. Poi, forse, un attaccante e un difensore di scorta.

PESCARA

ROMA 4-2-3-1

CRESCENZI

4-3-3

BALZARETTI

WEISS BLASI

Capuano

Pjanic

Totti

De Rossi

DESTRO

BRADLEY

Lamela

CASTÀN

ABBRUSCATO

Stekelenburg

BJARNASON COLUCCI

Burdisso CELIK

PIRIS

All. STROPPA

All. ZEMAN

ARRIVI Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella R.), Bjarnason (c, Standard Liegi), Chiaretti (a, Taranto), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais), Weiss (c, Espanyol), Perin (p, Padova), Ragusa (a, Reggina), Crescenzi (d, Crotone), Blasi (c, Lecce), Terlizzi (d, Varese) PARTENZE Kone (c, Atalanta FP), Immobile (a, Genoa FP), Insigne (a, Napoli FP), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c) e Nicco (c, f. c.), Gessa (c, Cesena), Verratti (c, Psg) OBIETTIVI Maxi Rodriguez (c, S. Wanderers), Jonathas (a, Brescia), Vossen (a, Genk), Kozak (a, Lazio) COSA MANCA Il grosso della squadra è fatto, manca solo l’ultimo tassello: un bomber da oltre 10 gol. E verrà preso senza fretta.

ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Okaka (a, Parma FP), Julio Sergio (p, Lecce FP), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Pizarro (c, Man. City), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Svedkauskas (p, Fiorentina), Bumba (c, Targu Mures), Yamnaine (d, Parma), Bradley (c, Chievo), Piris (d, San Paolo), Destro (a, Siena), Balzaretti (d, Palermo) PARTENZE Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Valencia), Antunes (d, Pacos F.), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Greco (c, Olympiacos), Simplicio (c, Cerezo Osaka), Curci (p, Bologna), Jose Angel (d, Real Sociedad) OBIETTIVI Torosidis (d, Olympiacos). COSA MANCA Il grosso del mercato è fatto, e c’è da sfoltire. Se parte Rosi, si firma con Torosidis.

TORINO

UDINESE 4-2-4

Ogbonna

3-5-1-1

Armero

SANTANA GAZZI

BRKIC Glik

All. COSMI

ARRIVI Dellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma), Campagnolo (p, Catania), Verre (c, Roma), R. Rodriguez (c, Belgrano), Neto (d, Nacional M.), PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino), Destro (a, Roma) OBIETTIVI Caldirola (d, Brescia), Caetano (a, Crotone), Floccari (a, Parma), Rosina (c, Zenit), Tiribocchi (a, Atalanta) COSA MANCA La prima urgenza è la punta che sostituisca Destro, magari anche con un’alternativa (intanto si valuta Rosina). Poi un portiere esperto. Se arriva anche Caldirola, invece, la difesa è a posto.

Badu

Bianchi

GILLET

Vergassola R. RODRIGUEZ

Galloppa

Miccoli

Domizzi

Calaiò Munari

3-5-2

Gobbi Lucarelli

Masiello

D'Agostino

Rossini

All. Mazzarri

ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina) PARTENZE Lavezzi (a, Psg), Fideleff (d, Parma) OBIETTIVI Armero (c, Udinese), Cissokho (d, Lione), Ocampos (a, River Plate), Uvini (d, San Paolo), Palombo (c, Inter), Konoplyanka (c, Dnipro), Wallace (d, Fluminense), Floccari (a, Parma) COSA MANCA Dopo l’ acquisto di Gamberini la difesa è completa. Adesso si va a caccia di un esterno polivalente e di un vice Cavani che all’occorrenza faccia anche altro.

VALIANI

Pegolo

Cavani

ARRIVI Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy) PARTENZE Maxi Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Fiorentina), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, fine contr.), Thiago Silva (d) e Ibrahimovic (a, Psg), Desole (d, Monza). OBIETTIVI Dzeko (c) e Tevez (a, Man City), Leandro Damiao (a, Internacional), Rolando (d, Porto), Matri (a, Juventus), Yanga-Mbiwa (d, Montpellier), Kakà (c) e Diarra (c, Real Madrid), Astori (d, Cagliari) COSA MANCA I sostituti di Ibra e Thiago, e magari un esterno a sinistra più un centrocampista che nella linea a tre di Allegri sappia coprire più posizioni. Poi c’è il sogno Kakà

Bogdani TISSONE

Romero

Maggio

All. Allegri

Contini

Gastaldello

Pandev

Campagnaro

3-5-2

Eder

Inler BEHRAMI

MONTOLIVO

RUBIN Obiang

De Sanctis Cannavaro

Boateng Pato

Zanon

SIENA

Hamsik

Cassano

Abbiati

Francesco Bramardo

4-3-3

Aronica

ACERBI

TERLIZZI

Costa

3-5-1-1

4-3-1-2

Antonini

OMEGNA (Vb) Percorso netto. Due amichevoli con ostacoli alla portata, nel mezzo la Lazio superata di slancio e un pari senza emozioni con il Siena. Stasera il Torino prova ad alzare il tiro contro un avversario che due anni fa mise i bastoni tra le ruote ai granata centrando la promozione in A. La novità della serata del Toro sarà il primo test impegnativo di Brighi, in campo per 45’ nella ripresa, davanti invece la coppia sarà composta da Meggiorini e Sgrigna. Ancora assenti Santana e Verdi, oltre agli ultimi arrivati, Caceres e Rodriguez (da ieri ufficialmente granata, fino al 2015). Per Sgrigna la passerella al Piola è l’occasione per ritagliarsi un ruolo di protagonista in attacco, con il sogno della serie A che si avvera a 32 anni: «E pensare che ho rischiato di smettere, complice un allenatore a Vicenza (Mandorlini, ndr) che mi aveva fatto passare la voglia di calcio. Questa occasione non voglio farmela scappare, spero di chiudere la carriera a Torino». Alla fine del test di stasera è previsto un «terzo tempo» come nel rugby; cena insieme, giocatori e dirigenti di Novara e Torino nell’area hospitality del Piola.

37

NAPOLI

PERIN

SAMPDORIA

LA GAZZETTA SPORTIVA

Darmian

BRIGHI

Danilo

Pinzi

MURIEL Di Natale

Meggiorini Pereyra SANSONE All. Ventura

ARRIVI Gillet (p, Bologna), Gorobsov (c. Timisoara), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c, Cesena), Gazzi (c, Siena), Caceres (d, Maiorca), Rodriguez (d, Cesena) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, fine contratto) OBIETTIVI Barreto (a, Udinese), Ljajic (a, Fiorentina), Pazienza (c, Udinese), Tissone (c, Maiorca), Floccari (a, Parma), Palombo (c, Inter), Marchese (d, Catania), Cerci (c, Fiorentina) COSA MANCA Almeno quattro giocatori: un difensore, un centrocampista, un’alternativa sugli esterni e un attaccante.

Benatia Basta

All. Guidolin

ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (d, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Pawlowski (p, Lechia D.), Allan (c, Vasco da Gama), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo). PARTENZE Pazienza (c, FP), Asamoah (c ) e Isla (c, Juventus), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter) OBIETTIVI Falkenburg (a, AZ), Brahimi (c, Rennes), Frei (c, Basilea), Saponara (a, Empoli), Vargas (a, Napoli), Manninger (p, Juventus), Benussi (p, Torino), Tzorvas (p, Palermo) COSA MANCA Un altro attaccante, in primis. Poi, in attesa di capire le condizioni di Brkic, un secondo portiere esperto, e magari un’alternativa agli esterni (specie se parte Armero).


38

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

39

SERIE B E LEGA PRO MERCATO E AMICHEVOLI le amichevoli di B L’Empoli è già pronto per il campionato: Pucciarelli e Guitto stendono il Sassuolo Reggina bloccata, Livorno a valanga SASSUOLO-EMPOLI 0-2 MARCATORI Pucciarelli (E) al 37’ p.t., Guitto (E) al 44’ s.t. SASSUOLO (4-3-3) Pomini (dal 39’ s.t. Perilli); Gazzola (dal 1’ s.t. Laverone), Terranova (dal 1’ s.t. Marzoratti), Bianco (dal 1’ s.t. Massoni), Longhi (dal 1’ s.t. Frascatore); Valeri (dal 1’ s.t. Bianchi), Magnanelli (dal 1’ s.t. Troiano), Missiroli (dal 31’ s.t. Bambozzi); Troianiello (dal 11’ s.t. Luppi), Pavoletti (dal 1’ s.t. Falcinelli), Laribi (dal 1’ s.t. Berardi) All. Di Francesco. EMPOLI (4-4-1-1) Dossena (dal 18’ s.t. Pelagotti); Pecorini (dal 1’ s.t. Laurini), Ferreira (dal 1’ s.t. Tonelli), Romeo (dal 44’ s.t. Konate), Regini (dal 33’ s.t. Hysaj); Pucciarelli (dal 39’ s.t. Spinazzola), Moro (dal 23’ s.t. Camillucci), Valdifiori (dal 31’ s.t. Signorelli), Saponara (dal 35’ s.t. Guitto); Shekiladze (dal 1’ s.t. Lazzari), Cori (dal 27’ s.t. Coralli). All. Sarri.

Moris Carrozzieri, 31 anni, ex Lecce, è un’idea per il Varese LAPRESSE

Andrea Cristiano, 28 anni, ha segnato 10 gol in 121 partite LIVERANI

SASSUOLO (Mo) (s.f.) Finisce con la vittoria dei toscani di Sarri l’amichevole tra Sassuolo ed Empoli: due squadre di B l’una contro l’altra, per una sorta di ante-

D’ANGELO-MAGI

Dopo aver sistemato la fascia mancina con Vitale del Napoli, ufficializzato ieri, la Ternana mette a segno un altro colpo in difesa definendo l’arrivo di Meccariello dall’Andria. Ora gli umbri si concentreranno sull’attacco, dove Catellani (Catania) resta il primo obiettivo, vivo l’interesse per Paolucci, anche se il Vicenza in caso di ripescaggio difficilmente si priverà del suo bomber. A centrocampo si stringe per Botta, anche lui al Vicenza. Punto Varese Dopo la partenza

di Terlizzi, il Varese è alla ricerca di nuovi difensori centrali: tramontati Bernardini e Bianchetti, ora è vicinissimo Marino (Reggina), richiesto proprio da Castori, ma piacciono anche Ludi (Novara) e lo svincolato Carrozzieri. Per il centro-

Fiorillo a Livorno e Vitale a Terni ora sono ufficiali Spezia: pressing per Morrone campo si aspetta sempre Kone che l’Atalanta avrebbe già promesso di dare al Varese, ma non si molla la pista Delvecchio (Lecce). Altre di B Il Lecce ha messo Andrea Cristiano dell’AlbinoLeffe in cima alla lista della spesa; sull’esterno ci sarà da battere la concorrenza di Varese, Cesena e Nocerina (in caso di ripescaggio) e sarà fondamentale capire prima quale sarà la categoria dei salentini. Intanto a Spezia, perso Terlizzi, cerca un difensore (idea Dellafiore), a centrocampo continua a lavorare su Morrone del Parma. Og-

gi il Novara presenta la squadra ai propri tifosi e non è escluso che non possa farlo annunciando qualche altro colpo: su tutti Cuffa, ex Padova, che sembra vicinissimo, e magari anche Danti dal Vicenza, dove può essere girato Coser. Il Lanciano ufficializza il ritorno di Rosania dall’Ascoli e ora attende i sì di Juve e Lazio per Leali e Ceccarelli. Domani Ricci (ex Spezia) sarà ad Ascoli per la firma. Infine in settimana il Modena conta di annunciare Mazzarani e Surraco dall’Udinese. Lega Pro La Cremonese passa

il turno di Coppa e si regala un bel colpo: dal Sorrento arriva Carlini, che ieri era già in tribuna a vedere i compagni; per lui e Baiocco in settimana arriverà la firma sul contratto; ora manca solo un terzino sinistro, che sarà uno tra Giallombardo (era a Grosseto, è in pole) e Martin, rientrato all’Alto Adige dopo

sei mesi a Pescara. A Carpi si stringe per il ritorno di Ferretti (Spezia). Ufficiale il passaggio di Castiglia dalla Juve al Vicenza, dove si allenava già da un po’ insieme all’altro juventino Giandonato, che ancora non ha firmato. Il Prato prende Cristofari, svincolato dal Palermo, oltre a ufficializzare l’ingaggio di Napoli dall’Inter (era già in Toscana la scorsa stagione). In Seconda la Giacomense si è presentata al proprio pubblico col colpaccio: preso Varricchio dal Cuneo, con lui ufficializzato anche Caddeo, ex Progetto Sant’Elia, in D. Altro arrivo dalla Lazio per la Salernitana: Perpetuini. Il Foligno ha ufficializzato Fiordiani (Deruta) e Gesuele (Sporting Terni), mentre è in via di definizione l’arrivo di Fabio Gatti (ex Lecco). La Normanna prende il giovanissimo portiere Raffaele Esposito, classe ’94, dal Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LIVORNO-TUTTOCUOIO 7-1 MARCATORI Dionisi (L) al 3’, Colombo (r) al 15’ (T), Dionisi (L) al 18’ p.t., Paulinho (L) al 32’ e 38’ p.t; Dionisi (L) al 1’ s.t., Remedi al 3’ s.t., Schiattarella (L) al 37’ s.t. LIVORNO p.t. (4-3-3) Mazzoni; Salviato, Ceccherini, Lambrughi, Gemiti; Luci, Belingheri, Remedi; Dionisi, Paulinho, Bigazzi. LIVORNO s.t. (4-3-3) Mazzoni (dal 14’ Fiorillo); Salviato (dal’11’ Meola), Ceccherini (dal 17’ Gasbarro), Di Bella, Gemiti (dal 22’ Diana); Schiattarella, Molinelli, Remedi (dall’11’ Prutsch); Bigazzi (dal 14’ Lignani), Dell’Agnello, Dionisi (dall’11’ Gioè). All. Nicola. LIVORNO (f.f.) Dionisi e Paulinho realizzano cinque gol nell’amichevole contro il Tuttocuoio (Serie D). Una prestazione convincente di tutta la formazione di Nicola. Da segnalare che nel secondo tempo ha debuttato anche l’ultimo arrivato in casa amaranto, il portiere Fiorillo appena arrivato dalla Sampdoria con la formula del prestito.

Lecce, idea Cristiano Ternana: Meccariello L’Ascoli prende Ricci Il Varese è vicino a Marino, aspetta Kone e punta Carrozzieri Lega Pro Carlini a Cremona. Colpo Giacomense: Varricchio

del Cittadella in altura. Il tecnico dei granata cambia lo schema tattico passando dal 3-4-3 al 3-5-2, e le indicazioni avute sono positive: in fase difensiva il Cittadella non rischia niente, nella costruzione della manovra manca ancora la fluidità ma si intravede un buon movimento. Doppietta di Bellazzini, sigillo finale di Perna.

SPOLETO-REGGINA 2-2 MARCATORI Maulini (S) all’8’, Cianci (R) al 15’, Zuppardo (S) al 43’ p.t.; Armellino (R) al 9’ s.t. REGGINA (3-4-3) Mormile; Burzigotti, Cianci, Emerson; D'Alessandro, De Rose, Armellino, Lussardi; Angelilli, A. Viola (dal 12' s.t. Comi), Bombagi. All. Dionigi

Maurizio Sarri, 53 anni IANUALE prima della gara di campionato che si giocherà alla terza giornata. L’Empoli trova il vantaggio al 37’ con Pucciarelli, mentre il Sassuolo pecca di concretezza — al 44’ annullato a Pavoletti, per fallo di mano, il gol del possibile 1 a 1, poi un paio di errori di misura sottoporta nel primo tempo — e risente in modo evidente dei carichi di lavoro di fine ritiro. I cambi dell’intervallo — otto per il Sassuolo, tre per l’Empoli, cui Sarri cambierà volto solo oltre l’ora di gioco — non alterano la sostanza di un match che premia più la velocità dei toscani (Pucciarelli si mangia il raddoppio al 5’ della ripresa) che non la faticosa ricerca degli equilibri dell’undici di Di Francesco, puniti oltre i loro demeriti dal raddoppio di Guitto sui titoli di coda. CITTADELLA-S. PAOLO PADOVA 3-0 MARCATORI Bellazzini al 13’ p.t. Bellazzini al 4’ s.t., Perna al 39’ s.t. CITTADELLA (3-5-2) Pierobon; Martinelli, Gorini, Gasparetto; Piaggio (dal 20’ s.t. Baselli), Paolucci (dal 35’ s.t. Vitofrancesco), Branzani, Schiavon (dal 38’ s.t. Biraghi), De Vito; Bellazzini (dal 32’ s.t. Di Roberto), Di Carmine (dal 22’ s.t. Perna). All. Foscarini. LAVARONE (Tn) (s.p.) L’amichevole con il San Paolo chiude i 15 giorni di ritiro

SPOLETO (Pg) (f.p.) La Reggina saluta l’Umbria con un pareggio nell’amichevole disputata contro la locale compagine militante nell’Interregionale dell’ex-amaranto Ezio Brevi. La squadra di Dionigi si è fatta sorprendere dall’iniziale aggressività degli umbri, che hanno ritrovato il vantaggio, poco prima dell’intervallo, con Zuppardo. Su palla inattiva i calabresi, con il «Primavera» Cianci, sono riusciti a pervenire al momentaneo pari. Nella ripresa, l’inserimento di Comi ha dato una maggiore profondità al gioco dei reggini, con Armellino che ha firmato il 2-2. Il tecnico amaranto ha dato un maggiore minutaggio a quelli poco utilizzati in precedenza, ma con riscontri non del tutto brillanti e positivi. ASCOLI-MACERATESE 3-1 MARCATORI Zaza (A) al 1’, Negro (M) al 15’, Zaza (A) al 29’, Soncin (A) al 41’ p.t. ASCOLI (3-5-2) Guarna (1’ st Maurantonio); Prestia (dal 40’ s.t. Massei), Peccarisi (dal 40’ s.t. Scognamillo), Faisca; Scalise (dal 25’ s.t. Conocchioli), Capece (dal 25’ s.t. Colomba), Di Donato (dal 30’ s.t. Fossati), Hanine (dal 20’ s.t. Margarita), Pasqualini (dal 40’ s.t. Famà); Soncin (dal 25’ s.t. Gragnoli), Zaza (dal 7’ s.t. Falconieri). All. Silva. MACERATA (g.e.) Tutte nel primo tempo le reti decisive. Segna Zaza dopo appena un giro di lancette. Al 15’ Negro pareggia i conti con un tiro dai trenta metri. Al 29’ è ancora Zaza a portare avanti l’Ascoli. Al 41’ Soncin porta a tre le marcature bianconere. A riposo precauzionale Giallombardo e Mazzola.

ieri è scattata la Coppa Italia Tim CREMONESE-CHIERI 4-0

PORTOGRUARO-COSENZA 3-1

LE GARE DI OGGI DEL PRIMO TURNO

Djuric già convincente Doppietta per Filippini

Della Rocca ispirato regala la sfida all’Ascoli

C’è Nocerina-Paganese Il Perugia va a Barletta

MARCATORI Djuric all’11’ p.t.; Le Noci al 34’, Filippini al 38’ e 47’ s.t. CREMONESE (4-3-3) Alfonso sv; Cangi 6, Moi 6,5, Cremonesi 6,5, Visconti 6; Fietta 6 (dal 37’ s.t. Sambugaro s.v.), Magallanes 5,5 (dal 14’ s.t. Filippini 7), Previtali 6,5; Le Noci 6,5, Djuric 7, Marotta 6 (dal 26’ s.t. Martinez 6,5). (Grillo, Sales, Giorgi, Drago). All. Brevi 6,5. CHIERI (4-4-2) Tulino 6; Drago 6, Conrotto, Didu 6,5, Ciccomascolo 5,5; D’Alessandro 5,5 (dal 17’ s.t. Montante 5,5),

Campanaro 6, Niada 6 (dal 24’ p.t. Nicolini 6), Manasiev 6; Santoro 5,5 (dal 1’ s.t. Naturale 5,5), Buso 6. (Sclopis, Vasario, Cellamaro, Perrone). All. Sesia 5,5. ARBITRO Marchesini di Legnago 6. AMMONITI Previtali (Cr); Ciccomascolo (Ch). CREMONA (g.b.) La Cremonese passa in scioltezza dominando la gara, segnando quattro volte e colpendo due legni (Le Noci e Djuric). Domenica sfiderà il Brescia, che ieri aveva Maifredi in tribuna a studiare gli avversari.

MARCATORI Mosciaro (C) su rigore al 17’, Cunico (P) su rigore al 27’ p.t.; Della Rocca (P) al 1’ e al 22’ s.t. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Bavena 6; Pisani 6, Blondett 6, Moracci 6,5, Pondaco 6 (dal 25’ s.t. Franzoso 6); Coppola 6 (dal 17’ s.t. Rolandone 6), Herzan 6 (dal 33’ s.t. Martinelli 6), Salzano 6; Cunico 6; De Sena 6, Della Rocca 7,5. (Busatto, Chesi, Pramparo, Zampano). All. Madonna 6,5. COSENZA (4-3-3) Perri 4,5; Bruno 5,5, Scigliano 5,5, Parisi

5, Varriale 6; Salvino 5 (dal 17’ s.t. Caputo 5), Benincasa 6, Decicco 5 (dal 7’ s.t. S. Arcidiacono 5,5); Marano 6, Mosciaro 6 (dal 32’ s.t. Lepiane 5), P. Arcidiacono 6,5. (Fabiano, Bria, Pellegrino, Piromallo, Lepiane). All. Gagliardi 5. ARBITRO Rossi di Rovigo 6. AMMONITI Mosciaro, Scigliano e Pisani. PORTOGRUARO (Ve) (a.fr.) Il Portogruaro supera in rimonta il Cosenza e al 2o troverà l’Ascoli: «Dobbiamo essere più incisivi in profondità» ha detto Madonna.

Dopo i due anticipi di ieri, che hanno visto Cremonese e Portogruaro centrare il passaggio al secondo turno, oggi si conclude il programma del primo turno di Coppa Italia. Si parte con la sfida a porte chiuse tra Nocerina e Paganese, mentre alle 20.45 chiudono la domenica di Coppa cinque posticipi. Ore 16: Nocerina Paganese (arbitro Fiore); ore 17: AlbinoLeffe Chieti (Tardino), Sorrento Treviso (Formato),

Vicenza Andria (Mainardi); ore 17.30: Avellino Samb (Greco); ore 18: Carrarese Catanzaro (Renzi), Lumezzane Sarnese (Gentile), Alto Adige Cuneo (Rasia); ore 18.30: Carpi Marino (Lanza); ore 20.30: Barletta Perugia (Cangiano), Benevento San Marino (Illuzzi), Pisa Arezzo (Piscopo); ore 20.45: Frosinone Porto Tolle (Guccini), Gubbio Ponte San Pietro (Brodo), Reggiana Entella (Bruno), Trapani Este (Abisso).


40

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

SUPERBIKE GP GRAN BRETAGNA

4 Smrz, un lampo sull’acqua

GIUGLIANO QUINTO Questi i tempi della Superpole del GP Gran Bretagna, 10ª tappa del Mondiale Superbike a Silverstone (5.902 m):

S Superpole 1 1. Smrz (R. Ceca-Ducati) 2’20"810 media 150.893 km/h 2. Camier (GB-Suzuki) 2’20"846 3. Guintoli (Fra-Ducati) 2’21"385 4. Haslam (GB-Bmw) 2’21"613 5. Giugliano (Ita-Ducati) 2’21"951 6. Melandri (Ita-Bmw) 2’21"960 7. Checa (Spa-Ducati) 2’23"356 8. Sykes (GB-Kawasaki) 2’24"025

Biaggi e Melandri in difesa Il ceco regala la pole alla Ducati, beffando Camier per 36 millesimi Max sbaglia strategia: è 11o. Marco scatta 6o ma teme le gomme PAOLO GOZZI SILVERSTONE (Gran Bretagna)

Avversari che non hanno nulla da perdere e nuvole che spuntano improvvise e scaricano acqua in qualche curva sì e in altre no. La pista è un mare in tempesta per Max e Marco, vecchi nemici che vorrebbero giocarsi in famiglia l’oro Superbike. Si riparte con Biaggi in vantaggio di 21 punti sui 50 in palio oggi e i 250 da qui alla fine. Ma con Melandri messo meglio al via: l’Aprilia è in ter-

za fila (11o tempo), la Bmw in seconda (6o). La situazione è indecifrabile come il meteo: chissà stasera chi riderà. La pioggia intermittente ha trasformato la Superpole in una girandola ad eliminazione che ha premiato Jakub Smrz, 29enne della Repubblica Ceca, che corre col team Liberty, formazione praghese a gestione italiana. Data per spacciata per problemi economici all’ultima gara, ieri ha salvato la Ducati affossata dalle scivolate degli ufficiali Carlos Checa (7o) e Davide Giugliano (5o).

Errori Biaggi aveva rischiato di

affondare venerdì (17o, primo degli esclusi) ma già al mattino aveva rimesso l’Aprilia in linea di galleggiamento grazie al 16o tempo, ottenuto un attimo prima che tornasse a piovere. Nella Superpole bagnata (due sessioni da 20’ e 8 eliminati su 16 al primo turno) Max e la squadra hanno di nuovo sbagliato strategia, tornando in pista qualche secondo troppo tardi per compiere due tentativi. Nel giro tutto-o-niente il capofila del Mondiale si è tenuto abbottonato «perchè nelle li-

bere la RSV4 mi era scappata via in un cambio di direzione per un problema all’elettronica del freno motore». E in quella occasione Max, sbalzato di sella, era rimasto attaccato alla moto per un centinaio di metri, mollando la presa soltanto in vista del muro: un numero da rodeo a bassa velocità che poteva avere conseguenze serie. Prudenza Negli ultimi due GP Melandri ha recuperato 34 punti a Biaggi e qui è stato davanti fin da venerdì. Parrebbe

Jakub Smrz, 29 anni ceco di Ceske Budejovice, in sella alla Ducati con la quale ha conquistato la seconda pole della stagione, la terza in carriera. Oggi insegue la prima vittoria ALEX PHOTO

Crocevia Checa, a -67 dalla vet-

ta, oggi si gioca la stagione: con Biaggi e Melandri sulla difensiva, una doppietta significherebbe riaprire il Mondiale. I due italiani inoltre dovranno fare i conti anche con Tom Sykes, che ieri si è tuffato (8o) ma in gara sarà temibilissimo e Leon Camier, spilungone della Suzuki, che ieri ha visto sfumare la prima pole della carriera per 36 millesimi. Sarebbe stato il regalo più bello per il 26o compleanno.

S

S

fa qui fece il vuoto, regalando alla moto italiana la vittoria numero 300. E anche questa volta viaggia con il vento in poppa in tutte le condizioni, anche se sul bagnato ha commesso un errore «arrivando lungo su una striscia bianca che non ritenevo così scivolosa». Silverstone bagnata è tagliata su misura per la bicilindrica di Borgo Panigale, che ha un’erogazione più dolce. Alla fine del primo turno della Superpole c’erano addirittura quattro 1198R davanti, compresi Sylvain

Guintoli, che ha cambiato squadra (da Liberty a Pata) e Davide Giugliano, che sul bagnato è da podio nonostante due botti violenti.

S

Programma Ore 13 gara-1, 16.30 gara-2 in diretta su La7 ed Eurosport che trasmette in diretta la Stock 1000 alle 11.30

Favoriti Proprio Checa un anno

Le rosse a loro agio sul bagnato: Checa (7o ) spera così di riaprire il campionato

Superpole 2 9. Baz (Fra-Kawasaki) 2’23"777 10. Rea (GB-Honda) 2’23"889 11. Biaggi (Ita-Aprilia) 2’24"176 15. Fabrizio (Ita-Bmw) 2’26"137 Non ammessi 17. Canepa (Ita-Ducati) 2’06"795 18. Badovini (Ita-Bmw) 2’06"803 19. Zanetti (Ita-Ducati) 2’06"869 23. Brignola (Ita-Bmw) 2'10”912

in condizione ideale per tornare all’attacco «invece non sono tranquillo perché sull’asciutto abbiamo forti vibrazioni. La pioggia ci ha dato una mano, in condizioni normali sarebbe andata peggio. Non posso sperare che piova perché sarebbe rischioso. Su questa pista strana ci sono diversi tipi di asfalto e dove c’è più grip la Bmw consuma le gomme in un baleno. Per noi saranno due gare in salita, non credo che potremo andare dietro a Checa e Sykes».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FORMULA 1 IL BILANCIO

CROSS GP REPUBBLICA CECA

RALLY OTTAVA TAPPA DEL MONDIALE

Fry: «Le novità Cairoli primo ora funzionano» nelle qualifiche

Loeb conquista pure la Finlandia

Il d.t. Ferrari: «In questi giorni Il siciliano in testa a Loket abbiamo capito perché certe per tutti e 13 i giri: oggi può soluzioni non rendevano» centrare il 50o trionfo iridato

Sesto successo stagionale davanti a Hirvonen e Latvala Adesso il 9o titolo è più vicino

ALESSANDRO STEFANINI MARANELLO (Modena)

MASSIMO ZANZANI LOKET (REPUBBLICA CECA)

GUIDO RANCATI

La Gestione Sportiva Ferrari ha chiuso ieri i battenti per i 15 giorni di ferie obbligatori, stabiliti dal regolamento. Prima di tornare in Gran Bretagna, il direttore tecnico Pat Fry ha fatto il punto della situazione sul sito del Cavallino: «Siamo stati tutti qui questa settimana e abbiamo cercato di fare tutto il possibile. Abbiamo sviluppato alcuni piccoli elementi per Spa in galleria del vento, mentre ci concentriamo sugli aggiornamenti per Singapore. Abbiamo alcuni interessanti sviluppi che introdurremo a Spa, una pista particolare dal punto di vista del carico aerodinamico, e a Monza dove ci sarà qualcosa anche per il motore».

Comincia bene l’inseguimento di Antonio Cairoli (foto Zanzani) al 50o successo iridato: nonostante il fondo scivoloso di Loket non sia tra i preferiti, il siciliano ha vinto la gara di qualificazione, restando al comando tutti i 13 giri e precedendo di 17" il belga Kevin Strijbos. Male Clement Desalle, avversario diretto in classifica, caduto alla prima curva, poi a metà gara e solo 15o. In Mx2 prestazione straordinaria per il capoclassifica Jeffrey Herlings: reduce da un incidente d’auto nel quale si è procurato la frattura di una costola e un trauma cranico. è rimasto al comando dall’inizio alla fine. Sorprendente il 23enne trentino Samuel Zeni (Yamaha), che alla prima gara da pilota privato si è piazzato 11˚, mentre Alex Lupino (Husqvarna) è terminato 15o.

Bilancio Il d.t. ha fatto anche un bilancio di questa prima parte della stagione: «Dopo i test invernali eravamo indietro: a Melbourne il distacco era di circa 1"5, ma abbiamo imparato tanto in quel periodo e lo abbiamo usato dopo. Si spiega così il sorpasso su gran parte degli altri team in termini di sviluppo». Eppure Fernando Alonso a Budapest ha parlato di una certa mancanza di sviluppi negli ultimi GP. «È vero — spiega il d.t. —: un paio di soluzioni non hanno funzionato come atteso. Ma abbiamo capito il problema: ora è tutto a posto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una volata lunga 33 chilometri, sui dossi di Ouninpohja, a quasi centotrenta di media. Un testa a testa fra Sébastien Loeb e Mikko Hirvonen, con Petter Solberg a fare da terzo incomodo, per intascare i 3 punti supplementari che il regolamento assegna al più veloce nel tratto conclusivo della gara. Ma, soprattutto, per non privarsi del piacere di andare al massimo sugli sterrati da sogno del Rally di Finlandia. A spuntarla in una prova davvero speciale è stato Mikko Hirvonen, secondo della generale alla fine di un rally dominato da Sébastian Loeb che, nove volte più veloce di tutti, ha incassato la sesta vittoria stagionale, la numero 73 in carriera, in quella che era la 500ª gara iridata. Il terzo successo di sempre tra i laghi finlandesi gli ha permesso di aumentare di un altro po’ il vantaggio nella corsa a un titolo, il nono della carriera, che a questo punto nessuno pare più in grado di contendergli. Con i due della Citroën a fare gara a sé, completa il podio il finlandese, Jari-Matti Latvala con la Ford.

QUALIFICHE 1. Cairoli (Ita-Ktm); 2. Strijbos (Bel-Ktm) a 17"6; 3. S. Pourcel (Fra-Kawasaki) a 26"7; 17. Guarneri (Ita-Ktm) a 52"1. MONDIALE MX1: 1. Cairoli p. 442; 2. Desalle (Bel-Suzuki) 422; 3. C. Pourcel (Fra-Kawasaki) 393; 10. Philippaerts (Ita-Yamaha) 212; 15. Guarneri 136.

ARRIVO: 1. Loeb (Fra-Citroën) in 2h28’11"4; 2. Hirvonen (Fin-Citroën) a 6"1; 3. Latvala (Fin-Ford) a 35"; 4. Solberg (Nor-Ford) a 56"1; 5. Ostberg (Nor-Ford) a 1’32"1. CLASSIFICA (dopo 8 gare) Piloti: 1. Loeb punti 171; 2. Hirvonen 128; 3. Solberg 104. Costruttori: 1. Citroën 280; 2. Ford 171PROSSIMA GARA: Rally di Germania (23-26 agosto).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino INDYCAR

Pantano scatta 24˚ Scatterà dal 24˚ posto sulla griglia di Mid Ohio Giorgio Pantano, che oggi (il via alle 18.50 italiane) de butta nella 12ª tappa (su 15) della IndyCar. Pantano, che sostituisce l’infortunato Charlie Kimball sulla Dallara Honda del team di Chip Ga nassi, si è qualificato alle spalle di Simona De Silvestro. La pole, la ter za della stagione, è andata a Will Power, 3o in campionato dietro Ryan Hunter Reay e Helio Castro neves, 13o sulla griglia ma retroces so di 10 posizioni per aver cambia to motore.

NASCAR

Montoya il più rapido A Pocono (Pennsylvania) Juan Pablo Montoya (Chevrolet) ha conquistato la pole nella gara Na scar valida per la Sprint Series.

A ZELTWEG

Agostini e Ghiotto ok Weekend austriaco per le ga re Aci Csai. Il quinto appuntamento dell’Italian F.3 European Series ha visto la vittoria in gara 1 di Riccar do Agostini (JD Motorsport), autore anche delle due pole position. In F. Abarth doppia pole e vittoria anche per Luca Ghiotto (Prema). Oggi 4 ga re tutte in diretta su Rai Sport 2: al le 9.40 gara 2 di F. Abarth e a segui re la F.3, alle 15.40 gara 3 di F. Abarth e alle 16.35 la terza prova di F.3. Nel tricolore Gran Turismo vin cono Alessandro Balzan e Giacomo Barri (Porsche 911 GT3). Gara 2 al le 11.50 (dir. Sportitalia).


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

41

TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ciclismo PER IL CASO ARMSTRONG

Basket ESPOSTO ALLA PROCURA FIP

L’Usada attacca l’Uci «Siete conniventi»

Caso arbitri: Roma chiede il titolo 2008

CLAUDIO GHISALBERTI

Una vera e propria dichiarazione di guerra (legale). È quella fatta da Travis Tygart, presidente dell’Usada, l’agenzia antidoping statunitense, all’Uci, la Federciclo mondiale. Motivo: Lance Armstrong. L’Usada ha infatti deciso di non inviare il dossier sul sette volte vincitore del Tour e alcuni dei suoi ex compagni della Us Postal, all’Uci, che lo aveva richiesto. Tygart ha precisato di volere conservare la titolarità dell’inchiesta con parole pesantissime: «Il sistema di doping organizzato dalla Us Postal è proseguito sotto la sorveglianza dell’Uci e, naturalmente, l’Uci e le persone coinvolte nel complotto hanno tutto l’interesse a nascondere quello che può venire allo scoperto. Gli sforzi di intimidirci e per farci nascondere la verità non ci impediranno di svolgere il lavoro che ci è stato affidato a nome dei corridori puliti e dello sport onesto». La conclusione è clamorosa: «Sarebbe come lasciare una volpe a guardia del pollaio». Tygart è venuto allo scoperto ieri, ma già la cosa circolava nell’aria da settimane. Dalla partenza del Tour, esatta-

Lance Armstrong, 40 LAPRESSE

mente, quando però trapelò anche l’indiscrezione che l’Usada aveva patteggiato con alcuni ex corridori della Us Postal (Hincapie, Vande Velde, Zabriskie, Leipheimer e Vaughters) una confessione in cambio di una pena molto scontata, che secondo fonti molto attendibili verrebbe comminata a fine stagione. In serata, tramite un comunicato stampa, è arrivata anche la replica dell’Uci: «È chiaro che l’Usada rivendica un’autorità che non ha e utilizza procedure che violano i principi fondamentali di un processo regolare. Il fatto che l’Usada rifiuti che i suoi risultati vengano valutati da un gruppo indipendente è la conferma che non ha alcun rispetto delle regole».

(canf) Due pagine, con in allegato alcune fotocopie di articoli di quotidiani: Roma ha presentato il suo esposto contro Siena (indirizzato a Petrucci, Meneghin e alla Procura Federale) e i suoi presunti favori ricevuti, chiedendo la revoca dello scudetto 2008. «Tale esposto è correlato ai recentissimi, nuovi elementi emersi — spiega il presidente di Roma, Claudio Toti, in una nota — relativamente alle indagini del procedimento penale pendenti presso il Tribunale di Reggio Calabria, ed è finalizzato all’accertamento della verità. I

suddetti fatti, qualora confermati, si rivelerebbero di indubbia gravità e assolutamente lesivi degli interessi della Fip nonché, in particolare, della Virtus Roma, che in quel campionato si è classificata al secondo posto». Roma, per chiedere la revoca del titolo, presuppone quindi l’esistenza dell’illecito sportivo. Continuano intanto le audizioni in Procura: martedì sarà la volta del presidente di Siena Ferdinando Minucci, gli ex designatori Colucci e Paronelli, l’a.d. di Montegranaro Marco Cannella.

Nazionale 2a GIORNATA DEL TORNEO DI DANZICA

Gli azzurri battono il Montenegro Brillano Hackett (19) e Datome (14) Per la seconda volta in otto giorni l’Italia ha battuto il Montenegro, 78 72 nella 2a giornata della Sopot Basket Cup di Danzica (Pol). I migliori realizzatori sono stati Hackett (19 punti), Datome (14) e Vitali (9). Decisivo un break di 10 3 dopo il riposo per andare a +10. Dice il c.t. Pianigiani: «Siamo cresciuti, eliminando i canestri facili concessi alla Lettonia». Oggi alle 20.10 la chiusura con la Polonia (diretta SportItalia2).

Daniel Hackett, 24 anni CIAMILLO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ippica LA PROVA REGINA DEL TROTTO USA

Baseball A UNA GARA DALLA FINE DEL GIRONE

Hambletonian a New York Semifinale, Bologna fuori Crolla Uncle, passa Market Rimini batte 1-0 Nettuno Al Meadowlands di New YorK ieri il convegno dell’anno con la disputa dell’Hambletonian, la prova regina per i cavalli di tre anni. Ha deluso il favorito Uncle Peter, in testa ma crollato in retta, dove il rivale Market Share (Tim Tetrick, prima vittoria) passava per poi salvarsi in 1.09.7 dall’assalto di My Mvp e Guccio. Nelle Oaks, clamoroso errore quasi in simultanea delle attese Check me Out e Mavern e via libera per Win Missy B, folgorata però sul palo da Personal Style (D. Miller) in 1.09.7. Terza tornava Check me Out, ma veniva retrocessa ottava per aver danneggiato Mavern. Nel Nat Ray riservato agli anziani, Chapter Seven (T. Tetrick) ha controllato il ritorno di Mister Herbie in 1.08.9, con Daylon Magician al terzo posto. Anche le due prove per i 2 anni. Tra le femmine del Merrie Annabelle a segno To Dream on (D. Miller) in 1.10.8 e

Market Share è figlio di Revenue

tra i maschi del Peter Haughtn ha vinto Aperfectyankee (J. Oscarsson) in 1.11. A GOODWOOD Le Nassau Stakes (gr 1 m 1980) che hanno chiuso il Gloruious Goodwood sono state vinte da The Fugue (R. Huges) davanti a Timepiece e Was. A ENGHIEN Nel Prix de la Haye (m 2875), troppi 25 metri da rendere per l’italiano Main Wise As e per Timoko, finiti rispettivamente quarto e nono. A segno in 1.15.3 Quinoa du Gers (M. Abrivard), poi Zorro Photo e Onyx d’Em. OGGI SI CORRE A Gal.: Merano (15.30), Tagliacozzo (15.55), Livorno (20.50). Tr.: Pontecagnano (18.50), Treviso (20.35), Montegiorgio (20.45).

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

(m.c.) Con una partita di anticipo, il girone di semifinale ha emesso il primo verdetto, l’esclusione di Bologna dai giochi per il titolo. I ragazzi di Nanni, in garadue del 3˚ turno, si sono fatti raggiungere dal 3-0 (ottenuto su un Cooper partito a freddo, 6bv in 2rl) al 3-3 con un hr di Avagnina su Panerati e un singolo di Chapelli sul rilievo D'Angelo. Mentre Bologna, pur battendo di più, ha sciupato troppo (ben undici rimasti in base), i campioni hanno chiuso con un homer del recuperato Pantaleoni. Un solo homer di Jack Santora (il suo 2˚ in Ibl) fa volare invece Rimini, a spese di Nettuno. I laziali regalano troppo nelle prime quattro riprese e finiscono infine per essere condannati sull’unico lancio sbagliato da Ricardo Hernandez, che mette solo un uomo in seconda in tutto il match, Maza al sesto.

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848

Baseball Liddi decisivo con Tacoma Alex Liddi decisivo, venerdì sera, per i Tacoma Rainiers, la squadra di AAA (livello più alto delle Minors) affiliata ai suoi Seattle Mariners. Contro gli Oklahoma City RedHawks (Houston Astros) ha battuto il walk-off homer, il fuoricampo (da un punto) della vittoria 4-3 all’11˚ inning. L’azzurro, dopo essere stato rimandato in AAA da Seattle, ha faticato parecchio in battuta, ma nelle ultime gare è tornato ad avere una certa regolarità. Ora batte 239, 42/176, con 5 fuoricampo, 11 doppi e 11 punti battuti a casa.

Boxe BEL PAGLIARA (r.g.) Al Roseland Ballroom di New York (Usa), il superpiuma italiano Floriano Pagliara (13-4-1) pareggia sui 6 tempi con Rowland Bryant (Usa 16-1) e lancia la sfida al campione italiano Andrea Scarpa (8-2). Pagliara ha disputato col promoter Lou DiBella, otto degli ultimi nove incontri (4-3-2) in America. SOTTILE C’È (r.g.) A Napoli, per la Asd Napoli, il massimo Vincenzo Sottile (2) ha battuto Sandor Ramocsa (Ung. 12-20); nei mediomassimi: Pasquale Parmigiano (7-1) b. Sandor Balogh (Ung.1-2) p. 6 t. CON FLOYD (r.g.) La scuderia di Floyd Mayweather jr. si è arricchita di due pugili importanti. Il panamense Celestino Caballero (36-4), 36 anni, campione del mondo Wba superpiuma e il ghanese Joseph Agbeko (28-4) 32 anni, ex iridato gallo Ibf. DOPPIA LOS ANGELES (r.g.) Il 15 settembre a Los Angeles (Usa), si terranno in contemporanea, due riunioni mondiali. Al Thomas & Mack Center, la Top Rank mette in cartellone: Julio Cesar Chavez jr. (Mes. 46-0-1) sfidato da Gabriel Martinez (Arg. 49-2-2) per la cintura medi Wbc, il cubano Guillermo Rigondeaux (10) difende il titolo supergallo Wba contro Robert Marroquin (Usa 22-1). All’Mgm Grand, invece per la Golden Boy di Oscar De La Hoya, nei superwelter Wbc, il campione Saul Alvares (Mes. 40-0-1) sfidato da Josesito Lopez (Usa 30-4), il piuma Jhonny Gonzales (Mes. 52-7) titolare WBC, contro Ponce De Leon (Mes. 43-4).

Golf Molinari risale al Bridgestone Francesco Molinari ha concluso in 70 (par) colpi, per un totale di 144 (74 70, +4), il secondo giro del WGC Bridgestone Invitational, e si è portato al 53˚ posto guadagnando 18 posizioni. Nel terzo dei quattro tornei del mini circuito mondiale World Golf Championships, sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio (Usa), Jim Furyk, con un 66 (-4), ha mantenuto la leadership con 129 colpi (63 66, -11) e anche i due di margine sul secondo classificato, che ora è l’iberico Rafael Cabrera Bello (131, -9) rinvenuto con un 65 (-5). Sta andando male Tiger Woods al 44˚ posto con 142 (70 72).

Nuoto

L’homer di Jack Santora, 31 anni FIBS GIRONE DI SEMIFINALE, 3˚ TURNO, GARA-2. Rimini-Danesi Nettuno 1-0. Punti, Nettuno 000.000.000: 0 (5bv-0e); Rimini 001.000.00x: 1 (4-2). Lanciatori: v. Corradini (5bv-4so), p.R. Hernandez (4bv-10so), s. Pezzullo. Fuoricampo: Santora (1p. al 3˚). Unipol Bologna-T&A San Marino 5-6. Punti, S. Marino 003.201.000: 6 (9-0); Bologna 120.101.000: 5 (14-0). Lanciatori: v. Granados, p. D'Angelo, s. Ribeiro. Fuoricampo: Avagnina (2p. al 3˚), Pantaleoni (1p. al 6˚). Class.: Rimini, San Marino 625 (5-3); Nettuno 500 (4-4); Bologna 250 (2-6).

EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

FINE ESTIVI RAGAZZI (fe.pas.) Ieri a Roma ultima giornata dei campionati italiani estivi categoria Ragazzi con 5 record italiani. Il più eclatante è stato quello di Nicolangelo Di Fabio del team Nuoto Lombardia, che ha stracciato il record italiano dei 200 misti stabilito da Stefano Battistelli 26 anni fa portandolo a 2’05”05. Il 14enne Hantjoglu sui 100 dorso 59”41 e il 16enne Sabbioni sempre sui 100 dorso in 56”18. In campo femminile Pescio ha stabilito quello dei 200 misti in 2’19”57. Infine record nella staffetta femminile 4x100 mista del CN Torino in 4’24”07. Risultati. Uomini. 100 sl (96-97): Broglia 51”23, (98): Calzini 54”03; 1500 sl (96-97): Occhipinti 15’51”05, (98): Nardi 16’35”07; 100 do (96-97): Sabbioni 56”18 (prec. Laugeni 56”29 2010), (98): Hantjoglu 59”41 (prec. Hantjoglu 59”93 2012); 200 mx (96-97): Di Fabio 2’05”05 (prec. Battistelli 2’06”38 1986), (98): Izzo 2’10”87; 4x100 mx: Aurelia Nuoto 3’54”74 (Fabi 1’00”91, Di Modica 1’04”30, Tavoletta 56”46, Buccolini 53”07). Donne. 50 sl: Ceracchi 26”33; 400 sl: Volpi 4’22”34; 100 do: Girardi 1’04”03; 200 mx: Pescio 2’19”57 (prec. Brighi 2’19”73 2006); 4x100 mx: CN Torino 4’24”07 (Alesci 1’07”23, Laurieri 1’14”40,

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it

Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 420 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

La tiratura di sabato 4 agosto è stata di 500.124 copie

Ciclismo

Contador domani torna in gruppo Termina oggi la squalifica di due anni ad Alberto Contador. La sanzione era stata decisa dal Tas per la positività dello spagnolo al clenbuterolo durante il Tour 2010. Da domani Contador sarà in gara con la maglia Saxo Bank-Tinkoff nell’Eneco Tour, ma già oggi farà sentire la sua voce in una conferenza stampa. MARTENS OK L’olandese Paul Martens ha vinto la 4ª tappa della Vuelta Burgos, in Spagna. Dani Moreno conserva la testa della classifica. Garzelli, ieri 5˚, sale al 3˚ posto della generale. Oggi la conclusione.

Paul 1’01”51, Fanchin 1’00”93, prec. Aurelia Nuoto 4’26”24 2011).

Pallavolo MERCATO A-2 DONNE (f.c.) Fontanellato ha prolungato il contratto con la centrale Chiara Lapi. Marsala sulle orme della schiacciatrice ungherese Nagy, lo scorso anno a Pontecagnano.

Rugby WAIKATO CAMPIONE Primo titolo del Super 15 per i Waikato Chiefs. Ad Hamilton (N.Zel), nella finale disputata in casa, hanno battuto 37-6 (p.t. 13-3) gli Sharks (Saf). Quattro mete per la squadra allenata da Dave Rennie e Wayne Smith, l’ultima delle quali di Sonny Bill Williams, in partenza per il campionato giapponese. È l’11˚ successo in 17 edizioni per una franchigia neozelandese. C’È AURILLAC-ZEBRE (ma.p.) Dopo la sconfitta con Perpignan (33-5 giovedì sera), le Zebre tornano in campo oggi alle 18 a Camares (Fra) contro l’Aurillac, formazione di Pro D2. Gajan farà ruotare ancora tutti gli uomini e cerca maggiore concretezza in fase offensiva.

Softball GARA-1 (m.c.) A Caserta e Bollate gara-1 delle semifinali scudetto. Sanotint Bollate-Rhibo La Loggia 2-1. Punti, La Loggia 010.000.0: 1 (4bv-1e); Bollate 000.001.1: 2 (5-1). Lanc.: v. Mc Callum, p. Meadows. Blue Girls Bologna - Des Caserta 2-13. Punti, Caserta 402.16: 13 (16-1); Bologna 101.00: 2 (5-2). Lanc.: v. Selden, p. Tomasi. Hr: Rolla (1p. al 4˚).

Tennis FOGNINI Battendo senza affanni in meno di un’ora la wild card canadese Pavel Krainik, Fabio Fognini accede al 2˚ turno delle qualificazioni della «Rogers Cup», sesto Masters 1000, sui campi in cemento di Toronto. A Toronto (Can, 2.648.700 $, cemento) uomini 1˚ turno qualificazioni: FOGNINI b. Pavel Krainik (Can) 6-2 6-3. WASHINGTON L’ucraino Alexandr Dolgopolov, che al 1˚ turno aveva eliminato Flavio Cipolla, è arrivato alla semifinale del tabellone maschile del «Citi Open» sul cemento di Washington, contro lo statunitense Sam Querrey. Nell’altra semifinale l’altro statunitense Mardy Fish contro il tedesco Tommy Haas. A Washington (Usa, 1.286.260 $, cemento) uomini quarti: Fish (Usa) b. Malisse (Bel) 6-3 6-4; Dolgopolov (Ucr) b. Blake (Usa) 7-6 (3) 6-4; Haas (Ger) b. Kamke (Ger) 6-1 6-2; Querrey (Usa) b. Anderson (S.Af) 6-4 6-4.

Vela MONDIALE (r.ra.) Questo il podio al mondiale di Melges 24 a Torbole (record di concorrenti 129 di 22 Paesi): vince Gullisara di Giuseppe Comerio (timoniere Fracassoli), 2˚ Saetta di Catalogna, 3˚ Audi Ultra di Simoneschi.

COLLATERALI * Con Soldatini d Italia N. 61 e 11,19 - con Indistruttibili N. 40 e 11,19 - con Paperinik N. 26 e 11,19 Capolavori delle grandi civiltà N. 24 e 11,19 - con Holly e Benji N. 23 e 11,19 - con War Movies N. 21 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 32 e 11,19 - con Aerei Collection N. 17 e 14,19 - con Grande Alpinismo N. 14 e 12,19 - con Panini N. 13 e 6,19 - con la Grande Storia del Giro N. 12 e 8,19 - con Lupin N. 13 e 11,19 - con Grandi Club Raggi X N. 9 e 4,19 - con T-shirt Invincibili e 16,19 - con Le Stelle della NBA N. 7 e 6,19 - con DVD Inzaghi e 14,19 - con Libro Mondiale più bello e 14,19 - con Ferrari Racing N. 32 e 14,19 con Adesso Fai da te N. 4 e 4,19 - con Spider-Man N. 5 e 11,19 - con Max e 3,50 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 14,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


42

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

43


44

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

ALTRI MONDI

_cinquant’anni dalla morte

DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

Che cosa ha fatto di Marilyn l’icona della femminilità? Il 5 agosto del ’62 veniva trovata senza vita: ancora oggi l’attrice è un mito, alimentato da una fine tragica, forse meno misteriosa di quanto si pensi Basta con lo spread e le miserie della politica. Oggi parliamo di Marilyn Monroe. I ritratti di Marilyn Monroe realizzati da Andy Warhol, il guru della pop art che contribuì a rendere l’attrice un’icona del XX Secolo ANSA

1Come mai?

A

5 agosto 1962: la trovano morta in casa. Sono cinquant’anni oggi. Anche se probabilmente era già morta alle 22 del 4 agosto… Sto dando per scontato che tutti, anche i ragazzini, sappiano chi era Marilyn Monroe. Faccio bene secondo lei?

OMAGGIO IN TV

2 Diciamo che era un’attrice bellissima, biondissima, che ha interpretato film di culto come «A qualcuno piace caldo» oppure «Quando la moglie è in vacanza». La scena del soffio provocato dal passaggio della metropolitana che le solleva la gonna bianca...

Il vestito bianco di quella scena, un plissé disegnato da William Travilla, è stato messo all’asta l’anno scorso a Los Angeles. Comprato per 4,6 milioni di dollari da un anonimo che ha fatto la sua offerta al telefono. La venditrice era l’attrice Debbie Reynolds. Debbie è una spendacciona - di 80 anni - e ogni tanto deve dar via qualcosa per permettersi di vivere come vive. Nel 2003 aveva piazzato l’abito-pantalone rivestito di paillettes (sempre di Quando la moglie è in vacanza) per 58 mila dollari. Marilyn si vende benissimo anche adesso: film, libri,

S «Il principe e la ballerina» su Rete 4 Stasera in prima serata Sky Cinema Classics e Rete4 trasmettono la commedia «Il principe e la ballerina», una delle interpretazioni migliori di Marilyn malgrado il complicato rapporto sul set con Lawrence Olivier. Su Rete4, poi, l’omaggio in seconda serata col film «Norma Jean e Marilyn»

notizie Tascabili

canzoni fruttano ogni anno alla fondazione accudita dagli Strasberg parecchi milioni di dollari. Ogni volta che si offrono oggetti che furono suoi c’è la calca. Il pianoforte bianco di Frederic March, da Marilyn cercato ostinatamente e poi trovato, è stato dato via per 520 mila dollari: l’ha comprato Mariah Carey. Hanno venduto persino una sua radiografia e il loculo al cimitero di Westwood Village che sta sopra al suo. Non parliamo dei milioni di fotografie o degli pseudofilmini erotici. Restiamo un momento sulla questione del biondo... ricordiamo ai ragazzini che non ne sanno niente che è stata la prima delle bionde. Non proprio la prima, dato che la precedono di sicuro almeno Marlene Dietrich e Jean Harlowe. Ma bionda per antonomasia, cioè Bionda Assoluta, Bionda Incarnata - per dir così - quello sì. Tutte hanno voluto essere bionde dopo di lei, e nessuna è mai riuscita a essere bionda come lei.

3 Bionda naturale? Ossigenata. Era di un normale castano chiaro. Fece vedere la scriminatura a Truman Capote nel ’55, quando lui la intervistò e costruì su di lei il personaggio di Colazione da Tiffany (andato

poi alla quasi debuttante Audrey Hepburn). Capote: «E io che credevo fossi bionda naturale!». Marilyn: «Ma nessuna può essere bionda naturale fino a quel punto!». Del resto: era miope e questo le dava quello sguardo trasognato. E aveva un’anca leggermente spostata, fatto che contribuiva decisamente alla celebre camminata.

4 Chi s’è accorto che Marilyn era Marilyn?

Faceva l’operaia in una fabbrica di paracadute e vennero a fare un servizio fotografico. La notarono e le fecero un contratto da modella. Si chiamava ancora Norma Jean Baker. Il merito forse va attribuito a Hugh Hefner: fece con la foto di Marilyn nuda su un tappeto rosso la copertina del primo numero di Playboy. Era il 1953. La rivista andò esaurita in un attimo. Dopo Hefner, il suo mentore vero, al cinema, è stato Billy Wilder. Al produttore che impazziva per i suoi ritardi, rispondeva: «Se la tua preoccupazione primaria è la puntualità di un’attrice, posso scritturare mia zia di Vienna che sta sempre con l’orologio in mano». Bisogna capire che Marilyn, da questo punto di vista, era al di là di ogni immaginazione. Wil-

Uno sguardo di troppo

L’acciaieria di Taranto

Ilva, i giudici decidono mercoledì sul sequestro Potrebbe arrivare mercoledì il verdetto dei giudici del tribunale del riesame di Taranto chiamati a decidere sul dissequestro degli impianti dell’Ilva e degli arresti di 8 esponenti dei vertici aziendali dell’acciaieria, ai domiciliari con l’accusa di disastro ambientale. I magistrati dovranno comunque decidere entro giovedì. Intanto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ieri ha puntato il dito contro la procura ionica per la pubblicazione sulla «Gazzetta del Mezzogiorno di un’intercettazione nella quale verrebbe definito da un dirigente Ilva «un uomo nostro». L’azienda ha poi fatto sapere di aver licenziato il dirigente in questione. Lo «scontro» tra Clini e i pm si è risolto in serata, con l’intervento del procuratore Franco Sebastio: «Nelle intercettazioni depositate davanti al tribunale non c’è alcun riferimento al ministro Clini».

A sinistra Alfio Scarvaglieri, 20 anni, uno dei 4 giovani fermati. A destra, la vittima Rosario Ranno, 19 anni ANSA

Morto in rissa nel Catanese Arrestati quattro ragazzi Un’enorme rissa per uno sguardo di troppo tra due giovani da tempo rivali è finita con il morto. È accaduto venerdì notte, ad Adrano (Catania): durante i festeggiamenti per il patrono del paese, il 19enne Rosario Ranno è stato ferito a morte con una coltellata. Il suo amico Agatino Santangelo, 20 anni, è stato colpito alle spalle, ma non è grave. Per concorso in omicidio e rissa aggravata sono stati arrestati Alfio Scarvaglieri, 19 anni, e tre 17enni, accompagnati in un centro di prima accoglienza. Ai domiciliari, invece, lo stesso Santangelo.

der ha raccontato che certe scene di A qualcuno piace caldo bisognò rifarle 123 volte. «In Quando la moglie è in vacanza, dopo aver ripetuto la stessa scena 73 volte, per incoraggiarla le dissi: "Non essere preoccupata, Marilyn". E lei, stupefatta: "Preoccupata? Di che?"»

5 L’hanno ammazzata o no? Chi sa. Uccisa, non s’è uccisa. Era l’amante dei due Kennedy e li aveva sentiti dire molte cose compromettenti su Castro e Cuba. Sosteneva di aver tutto scritto in un quadernetto che non è mai stato trovato e che forse non esisteva. L’ha mandata all’altro mondo una dose di Nembutal, che non ha però preso per bocca: glielo hanno messo in corpo con una siringa o con una supposta. Potrebbe anche essere stato un incidente. Il giorno prima il medico Hyman Engelberg le aveva prescritto del Nembutal e la sera del 4 agosto, poiché non riusciva a dormire, chiese all’odiata governante di farle un clistere di cloralio idrato. Barbiturici e cloralio sono una miscela velenosissima. Potrebbe essere. Né suicidio né delitto - due modi di morir giovani che hanno alimentato il mito - ma un banale incidente indegno di lei.

d

FILM, AMORI E CIMELI 1

lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno

2

VISTA DA PASOLINI Il mondo te l’ha insegnato, e così la tua bellezza non fu più bellezza. Ma tu continuavi ad esser bambina, sciocca come l’antichità, crudele come il futuro, e fra te e la tua bellezza posseduta dal potere si mise tutta la stupidità e la crudeltà del presente. Te la portavi sempre dietro, come un sorriso tra le lacrime, impudica per passività, indecente per obbedienza. Sparì come una bianca ombra d’oro.

3

4

5

PIER PAOLO PASOLINI POESIA «MARILYN»

1 La Monroe tra Tony Curtis e Jack Lemmon in «A qualcuno piace caldo» (1959); 2 Con il suo secondo marito, Joe DiMaggio, leggenda del baseball Usa: rimasero assieme solo 9 mesi; 3 Un bikini indossato da Marilyn e conservato in un museo di Hollywood; 4 La tomba dell’attrice, a Los Angeles; 5 Sul set di «Gli uomini preferiscono le bionde» (1953); REUTERS/AP/AFP

Rifugiato in Brasile

Dimagrito di 50 chili

«Battisti è scomparso» Lui nega: «Sono a Rio»

Mora, prime foto in libertà L’ex agente dei vip va al bar

Piccolo giallo su Cesare Battisti (nella foto). Un giudice brasiliano, ieri mattina, ha ordinato di ricercare l’ex militante dei «Proletari armati per il comunismo» perché non si trovava all’indirizzo comunicato alle autorità. Violazione serissima: nel caso in cui non fosse stato rintracciato entro cinque giorni, Battisti avrebbe rischiato l’estradizione in Italia. Raggiunto dall’Ansa, l’ex terrorista si è detto sorpreso dalla vicenda: «Mi trovo a Rio de Janeiro e sono stato avvisato della richiesta del giudice. Ho un nuovo indirizzo a Rio, già comunicato alla polizia federale di San Paolo dal mio legale nell’ottobre del 2011». Battisti si è rifugiato in Brasile per sfuggire a una condanna all’ergastolo comminata dalla giustizia italiana, che l’ha riconosciuto colpevole della partecipazione a 4 omicidi commessi fra il giugno 1978 e l’aprile 1979. Il governo brasiliano ha sempre rifiutato l’estradizione.

È dimagrito 50 chili, ha la barba incolta e l’espressione provata. Ma sembra un altro Lele Mora quello ritratto nelle prime foto da «uomo libero». Le immagini dell’ex agente dei vip le ha pubblicate in esclusiva «Social Channel» (un sito di gossip che sarebbe riconducibile ad un amico del fotografo Fabrizio Corona). Negli scatti in questione Mora — che è uscito di prigione quattro giorni fa per «grave stress psicofisico» dopo un anno e due mesi di detenzione — è ritratto mentre si dirige al bar per fare colazione sotto casa, a Milano.

Lele Mora, 57 anni, in una foto di «Social Channel»


DOMENICA 5 AGOSTO 2012

ALTRI MONDI

IL CANTANTE NON VEDENTE

Wonder dopo 11 anni ha lasciato la moglie Stevie Wonder (nella foto Ap) divorzia dalla moglie, la stilista Kai Millard Morris. Dopo 11 anni insieme, il cantante americano

mette fine al suo secondo matrimonio. A riportare la notizia è il sito di gossip «Tmz», secondo il quale la star del soul 62enne, non vedente, avrebbe firmato i documenti con due impronte digitali. Per i due figli avrebbe chiesto l’affidamento congiunto in cambio del mantenimento.

Vacanze nella crisi: partono in 12 milioni E tocca a «Nerone» Arriva un nuovo anticiclone, atteso un caldo da record L’allarme degli albergatori: in un anno -29,5% di turisti FILIPPO CONTICELLO

C’è lo spread, eppur si parte ancora: in questo primo week end di agosto oltre 12 milioni di italiani hanno scelto di andare in vacanza, nonostante la crisi. Hanno viaggiato su auto, treno e aereo e il Cescat-Centro Studi Ambiente e Territorio di Assoedilizia ha studiato per bene la provenienza dei turisti: 400mila da Roma, 290 mila da Milano, 175 mila da Torino, 95 mila da Genova, 85 mila da Bologna. La

Finora pochi disagi sulle strade Da domani temperature oltre i 40 gradi al sud Federalberghi resta comunque allarmata dai calcoli e sottolinea un pericoloso crollo delle partenze ad agosto (-29,5%): sarebbero 6 su 10 gli italiani rimasti a casa e il calo del giro d’affari per la categoria sarebbe intorno al 22% rispetto all’anno scorso. Del resto, nella radiografia dell’esodo di Assoedilizia si scopre che la maggioranza della gente non rimarrà fuori a lungo: le vacanze dureranno da 1 a 7 giorni per il 63%, da 8 a 14 per il 34%, da 15 a 21 per il 3%, da 22 ed oltre per l’1%. In tanti (il 64%) gradiscono più il mare, mentre il 13% si dirige verso la montagna e il resto si divide tra laghi, città d’arte e crociere. Ma, nonostante il traffico sia stato intenso ovunque, so-

S Alla ricerca del fresco Una turista cerca un po’ di refrigerio dal caldo soffocante in una fontana di Milano ANSA

prattutto nel pomeriggio, tutto è filato liscio a parte qualche coda vicino a Slovenia, Croazia e Svizzera. Assalto pure negli aeroporti, visto che ieri dal solo Fiumicino sono partiti e arrivati 126 mila passeggeri e oggi si arriverà a quota 138 mila. Anche qui disagi nella norma, niente a che vedere con la piccola odissea di 300 italiani a Marsa Alam: venerdì hanno trovato l’aeroporto egiziano bloccato da una manifestazione di beduini e hanno passato la notte nello scalo tra le proteste. Ecco Nerone Chi cerca un po’ di frescura, si rassegni presto: in questo periodo si sbatterà il muso con un caldo mai visto ancora in questa estate già di

suo parecchio bollente. Da domani fino a mercoledì il termometro toccherà le punte massime della stagione, con picchi in Puglia e nell’est della Sicilia di 41-42 gradi. Del resto, il nome epico scelto per l’occasione fa vagamente pensare al fuoco: hanno chiamato «Nerone» l’ennesimo (e forse ultimo) anticiclone nord-africano dell’estate, che proprio in questi giorni trasporta aria rovente e si somma al «Drago», vento caldo già arrivato dall’entroterra sahariano algerino. Si ha l’effetto della beffa, invece, guardando a sud: mentre la calda Italia soffrirà la siccità, il Sahara sud-occidentale sarà toccato da piogge intense. Estive, ma un po’ paradossali.

CLINT CONTRO OBAMA

Sorpresa Eastwood «Voterò Romney» «Facciamo chiarezza: mai come ora abbiamo bisogno di Mitt Romney. Io voterò per lui»: l’82enne attore e regista Usa

I CONTROLLI NEL 2010-11

Falsa invalidità: l’Inps ha revocato 70mila pensioni

ANDREOTTI: UN NUOVO MALORE

Stretta nei controlli dell’Inps sulle pensioni di invalidità. Dopo rigidi accertamenti, anche grazie a strumenti telematici, nel biennio 2010-11 ne ha revocate 70.000 ad altrettanti falsi invalidi, pari al 20% delle verifiche compiute nel periodo. E lo stesso trend di revoche, ha spiegato l’Istituto nazionale di previdenza sociale, si sta registrando nel 2012: nel primo trimestre sono stati revocati circa 12.000 assegni. Nel dettaglio, nei primi cinque mesi di quest’anno, sono stati 336 i falsi invalidi scoperti, di cui 45 falsi ciechi, che hanno percepito sussidi per 5,5 milioni. Il complesso delle frodi a danno del sistema previdenziale ammonta invece a 50 milioni, con un incremento del 50% rispetto al 2011. Le pensioni di invalidità erogate dall’Inps sono comunque ancora circa 2,7 milioni, dato stabile rispetto al 2011, e costano oltre 16 miliardi l’anno. Ed entro l’anno saranno 250.000 le verifiche straordinarie che l’Inps porterà a termine, a conclusione di un piano triennale 2010-2012: insomma, in tempi di crisi economica (e adesso di spending review) si è intensificata l’azione di contrasto all’illegalità e decisiva è stata la telematizzazione completa dell’istituto: dal 2010 le pratiche di invalidità possono essere avviate, infatti, solo online e questo fa sì che ci sia maggiore trasparenza in tutto il percorso necessario per ottenere l’assegno.

Ricoverato in ospedale: non è grave Giulio Andreotti ieri sera intorno alle 20 è stato portato in ospedale a causa di un’aritmia. Il senatore a vita, 93 anni, è stato ricoverato al Policlinico Gemelli per accertamenti: l’aritmia, hanno fatto sapere i medici, è regredita spontaneamente. Andreotti, che già a maggio era stato ricoverato per problemi al cuore, è rimasto comunque sotto osservazione anche se le condizioni generali «erano soddisfacenti»

È risultato irregolare il 20% delle 350mila pensioni verificate ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GUERRA CIVILE CATTURATO DA TERRORISTI GRUPPO DI PELLEGRINI SCIITI: IL GOVERNO DI TEHERAN È IL PRIMO ALLEATO DI ASSAD

In Siria rapiti quarantotto iraniani Aleppo, i ribelli lanciano l’offensiva Durissimi scontri anche nel centro della capitale. Nessuna novità dalle diplomazie ANDREA LUCHETTA

Quarantotto cittadini iraniani sono stati rapiti ieri in Siria. Lo riferiscono gli organi di stampa di Teheran e Damasco, secondo cui i 48 pellegrini sciiti sarebbero stati sequestrati nei pressi della capitale siriana. L’Iran - principale potenza sciita del Medio Oriente - è anche il primo alleato di Bashar al-Assad, il presidente siriano

contro cui si è scatenata l’insurrezione dell’ultimo anno e mezzo. Non è la prima volta dall’inizio della guerra che dei cittadini iraniani vengono rapiti in Siria: i precedenti si sono conclusi nella maggior parte dei casi col rilascio degli ostaggi. Resta da valutare la reazione di Teheran. Aleppo I combattimenti si intensificano di giorno in giorno. «La scorsa notte abbiamo assistito ai bombardamenti più duri su Aleppo» ha detto l’inviato di Al Jazeera. I pochi giornalisti presenti nella più grande città di Siria concordano nel riferire i progressi compiuti dai ribelli negli ultimi giorni, malgrado il continuo martellare di aviazione e arti-

glieria. Gli insorti ieri sarebbero addirittura andati vicini alla conquista della sede cittadina della tv di Stato. Ma i giorni più difficili devono ancora arrivare: secondo gli osservatori dell’Onu e gli stessi ribelli, l’esercito regolare starebbe ammassando truppe alle porte della città per lanciare una nuova offensiva, preparata dai bombardamenti di questi giorni. La conquista di Aleppo è cruciale per i ribelli, perché permetterebbe di creare un’area «libera» nel Nord del Paese, ai confini con la Turchia. Damasco Si combatte duramente anche nella capitale. Poco dopo l’annuncio delle autorità governative, («Non c’è più alcun gruppo armato a Damasco»), testimoni hanno riferito di scontri molto intensi nel centro cittadino. Nessuna novità di rilievo sul fronte diplomatico.

Un combattente dei ribelli si dispera ad Aleppo REUTERS

A

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA SPORTIVA

45

Clint Eastwood ha così annunciato, a sorpresa, il suo sostegno al candidato repubblicano alle presidenziali del 6 novembre. «Ha reso bella la mia giornata», ha commentato felice Romney. L’annuncio è arrivato durante un evento della elettorale nell’Idaho.

AVEVA 70 ANNI

Roma, addio a Nicolini Ideò le prime estati in città

S

Renato Nicolini, fu assessore di Roma negli Anni 70 IMAGOECONOMICA

Se ne è andato nel bel bezzo dell’Estate Romana da lui stessa inventata. È morto ieri a 70 anni l’ex assessore della Capitale Renato Nicolini. Era malato da tempo e non è riuscito a superare una crisi respiratoria. Architetto, professore, ma soprattutto intellettuale, ebbe il merito di fondare l’Estate Romana, appunto, ovvero la formula della "vacanza in città". Era il 1977 quando realizzò un’idea: riportare i romani per le strade nelle lunghe notti estive, attraverso una serie di spettacoli ed eventi, mescolando cultura alta e cultura popolare e inventando quello che fu definito l’«Effimero». Ma alla base c’era anche un’intuizione: riportare la vita nelle strade, ricreando il tessuto sociale della città nel momento più buio degli anni di piombo. Dal 1983 fu anche deputato per tre legislature prima del Pci e poi del Pds. Nicolini è morto nella sua casa romana a Trastevere e, nonostante la malattia, è rimasto attivo fino all’ultimo, nel suo lavoro di docente ordinario presso l’università di Reggio Calabria. Il cordoglio per la sua morte è arrivato da tutto il mondo della cultura e della politica. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito Nicolini «un uomo di cultura e passione politica». Domani, dalle 9, verrà allestita la camera ardente in Campidoglio.

FUORI PERICOLO DOPO OLTRE 2 MESI

È tornata a casa Veronica, ferita dalla bomba di Brindisi

Subito dopo l’attentato che costò la vita a Melissa Bassi (nella foto Ansa il luogo dell’esplo sione), la diedero per spacciata: troppo gravi le sue ferite. Ma ieri sera Veronica, 15 anni, è tornata a casa a Mesagne. Ha trascorso due mesi e mezzo in ospedale, prima a Lecce, poi a Pisa, infine a Casciana Terme e ora è fuori pericolo. Veronica è una delle 5 studentesse che rimasero gravemente ferite nell’attentato del 19 maggio alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi.


46

LA GAZZETTA SPORTIVA

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

UMBRIA casa padronale/fattoria, vicino a Gubbio/Perugia, vista meravigliosa sulle colline, 20 ha terreno. Vigne, olive, frutta. Laghetto, sauna, forno-pane. Casa proprietà con 4 appartamenti da affittare. Euro 640.000. Friesacher Immobilien. Tel. 0039.340.87.90.394, 0043.664.1015030, sig.ra Weiser.

Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

A Milano azienda impiega 3 ambosessi per amministrazione, magazzino e distribuzione. 02.24.01.154.

A abbisognosi vacanze 100 metri mare 5Terre alloggio abitabile tavernetta, giardino vista mare euro199.900,00 (CE: G) 0187.92.03.31 www.immobiliare5terre.com BORDIGHERA Eccezionale - Appartamenti sul mare, prezzi imbattibili, sconto fino a 30 %. ACE: D Pronta consegna www.iperimmobiliare.it 0184.57.33.33. FORTE DEI MARMI Agenzia Vittoria info@agenziavittoria.it 0584.78.75.24 - 338.50.80.556: villa anni 80, giardino mq. 2000, possibilità di ampliamento e piscina dista 400 metri spiaggia Euro 2.550.000,00.- Bifamiliare in ordine, camere 2 doppie, 2 singole, bagni 3, giardino mq. 550, Euro 1.150.000,00.- Roma Imperiale Villa anni 80, 6 camere, 6 bagni, giardino mq. 1800, prezzo molto interessante. PIETRA LIGURE Ingresso indipendente, termoautonomo, camera, soggiorno cottura, bagno, terrazzo, posto auto. CE: F. Euro 165.000. StudioTre. Telefono: 019.62.62.86. Cell. 392.06.55.693 - 392.06.57.888. PORTO ROTONDO posizione irripetibile vendesi importante villa con piscina dotata di ampio parco attigua a centro, porto, spiagge. Tel. 335.66.03.077. PORTOFINO piazzetta splendido attico 80 mq circa terrazzino vista incantevole finemente ristrutturato disponibilità immediata possibilità parziale permuta con imbarcazione. 335.83.50.876. SAN MICHELE di Pagana, villa mq. 300 indipendente ampio giardino piantumato. Boxes. 335.58.86.084.

A Cattolica Hotel London tre stelle Tel. 0541.96.15.93. Sul lungomare, climatizzato, tutti comfort. Piscina, garage, parcheggio. Offertissima Agosto Settembre all inclusive. www.antonellihotels.it A Rimini offertissima Hotel Consul tre stelle viale Regina Elena. Climatizzazione a richiesta. Pensione completa, doppio menù e buffets: Agosto a partire da euro 40,00; Settembre euro 29,50. Tel. 0541.38.07.62. www.hconsul.it AGOSTO a Riccione Hotel Annalisa tre stelle. Tel. 0541.64.17.36. www.hotelannalisa.com. 50 metri mare. Offertissima: pensione completa + bevande euro 60,00/70,00. Bimbi anche gratis. AGOSTO Last minute. Ultime camere con offerte famiglia 4=3 tutto compreso. Cesenatico Hotel Cavour Tel. 0547.86.290. Climatizzato. Piscina. Gestione proprietario. wwwhcavour.it

APPROFITTATE!!! Igea Marina Hotel Villa Alessi tre stelle. Tel. 0541.33.12.31. Climatizzato. Uso piscina, tennis. Speciale 5 - 12 Agosto "All inclusive" 55,00. Bambino gratis. www.hotelvillaalessi.it BELLARIA Hotel Continental tre stelle. Tel. 0541.34.43.75. Sul mare. Parcheggio. Agosto 55,00/67,00. Settembre 47,00. Possibilità "All Inclusive ". www.hcontinental.net CATTOLICA Hotel Leondoro tre stelle sup. www.hotelleondorocattolica.it Tel. 0541.95.40.66. Piscina, vicinissimo mare, climatizzato. Confortevolissimo, parcheggio. Scelta menù, specialità marinare, buffet antipasti. Offertissima Agosto da 60/70,00- Settembre da 47,00, sconto famiglie 50%.

RICCIONE

Hotel Astra 3 stelle Tel. 0541.64.74.60 Direttamente mare. Parcheggio. Wi-fi. Camere tv, cassaforte, climatizzate. Scelta menù, buffets. Gita barca, convenzioni parchi. Piano famiglia. Agosto euro 62,00/79,00. Settembre da euro 49,00. Affittasi appartamenti. RIMINI Miramare Hotel San Paolo tre stelle. Tel. 0541.37.09.00. Hotel climatizzato. Parcheggio. Tutti comfort. Adiacente lungomare. Offertissime tutto incluso. Bambini gratis. www.sanpaolohotel.com RIMINI Rivabella Hotel Driade tre stelle sup. Tel. 0541.50.508. www.hoteldriade.it sulla spiaggia, senza attraversamento strada. Ogni confort. Parcheggio custodito. Ultime disponibilità agosto. Offerte speciali. RIMINI Rivazzurra Hotel Eva Tel. 0541.37.25.26 Rinnovato, climatizzato. Vicinissimo mare. Confortevole. Camere TV. Cucina casalinga, specialità marinare. Buffet antipasti. Bevande gratis. Agosto 47,00/57,00 - Settembre 39,00. Sconto famiglie. RIMINI Rivazzurra Hotel Jole tre stelle Tel. 0541.37.13.25. Vicino mare. Cucina romagnola. Scelta menù. Buffet. Parcheggio. Speciale agosto pensione completa a partire da euro 38,00 con acqua vino.

ATTIVITÀ da cedere/acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services 02.29.51.80.14.

ACQUISTIAMO ORO Argento, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI:

•ORO USATO: Euro 26,50/gr. •ARGENTO USATO : Euro 405,00/kg.

•MM DUOMO - MISSORI

Gioielleria Curtini, via Unione 6 02.72.02.27.36. 335.64.82.765.

INTRIGANTI casalinghe 899.89.79.72. Padrona 899.11.14.84. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo.

www.piccoliannunci.rcs.it Pochi click e il tuo annuncio è su ‘Corriere della Sera’ , ‘Gazzetta dello Sport’ e tablet. agenzia.solferino@rcs.it

Gli annunci si ricevono tutti i giorni feriali anche nella tua città: BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126 BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028 BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444 COMO : tel. 031/2287911, fax 031/262272 CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610 FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34 GENOVA : tel. 010/218783 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55 NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712 OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084 PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72 RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003 ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 TORINO : tel. 011/50.21.16, fax 011/50.36.09 TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,00 - n. 1: euro 2,08; n. 2, 3, 14: euro 7,92 n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: euro 4,67 n. 10: euro 2,92 - n. 1: euro 3,25 - n. 13: euro 9,17 - n. 15: euro 4,17 - n. 17: euro 4,58 - n. 18, 19: euro 3,33 - n.21: euro 5,00 n. 24: euro 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. n.16: euro 1,67 sul Corriere della Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport; euro 2,08 sulle due testate. n.22: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 4,67 sulle due testate. n.23: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate.


LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012

47

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 5,5

Toro 6,5

Gemelli 6

Cancro 8

Leone 6

Vergine 5,5

DI ANTONIO CAPITANI

Siete cupi. E suscettibilerrimi. Relaxatevi! La cerchia delle conoscenze intanto si amplia e diverte. Ma carestie suine aleggiano.

Domenica godibilissima, in vacanza e in città. Ma un amico si rivela affidabile come un Borgia: occhio. Il sudombelico rolla i motori.

Siete guardati con interesse. Nel lavoro. Al mare. Ai monti. Ma l'umore è orrido: state su! Scarseggia la motivazione fornicatoria.

IL MIGLIORE Potete volare alti. Nel lavoro e in amore. E saltare suinamente da un letto all’altro e/o da un telomare all’altro, con mucha perizia e gioia. Uau.

L’umore è gioioso come una morgue, ma potete andare a segno sul lavoro e trarre vantaggio dalla vacanza. Sudombelico estroverso.

Le esitazioni vi fanno perdere le occasioni, l'ira vi rende affascinanti come un foruncolo. Evitate. Anche di fornicare: non verrebbe bene.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 6

Scorpione 7,5

Sagittario 5,5

Capricorno 7+

Acquario 6

Pesci 6

La Luna crea caos, ma avete stelle super che vi conducono comunque all’imbarcadero del successo. Sudombelico pedante e pedestre, però.

Il vostro buonumore si rivela concausa dell'ottima riuscita della giornata. Una remise en forme è possibile, la fornicazione è al top.

La Luna paventa umore nero e scontri a artigli spiegati, in casa, in vacanza, al lavoro. Infuriarvi peggiorerà le cose, pure suinamente.

Domenica d’agosto, che caldo fa. Specie nell'intimità, torrida e fornicatoria. Ottimi esiti per vacanze, trasferte, lavoro; il morale è su.

Nella mente ci sono nuvole e nebbie: la prudenza sarà buona e vi farà bene, ricordatelo. Energie costanti, sudombelico muy versatile.

La Luna alimenta il vostro charme ed è concausa di successo. Ma Giove insabbia il buonumore. E ammoscia lo slancio suino. State su.

LIONEL MESSI

L’attaccante argentino è nato il 24 giugno 1987 a Rosario. Ha vinto tre Champions League con il Barcellona

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAITRE

CANALE 5

AGENTE PEPPER TG3 TELECAMERE SALUTE PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT TGR - TG3 IERI, OGGI, DOMANI PRENDI I SOLDI E SCAPPA 17.55 TGR - TG4 20.00 BLOB 20.10 UN CASO PER DUE 21.05 KILIMANGIARO Documenti 23.20 TG3 23.30 TGR 23.35 THE ROAD 0.30 TG3 1.25 TELECAMERE...

7.59 8.50 9.20 10.20 13.00 13.40 15.40 16.10 18.15

RETE 4

LA 7

8.10 CARTONI ANIMATI 10.30 LONTANO DA CASA 12.25 STUDIO APERTO 13.00 $ 13.55 TELEFILM 17.45 LE COSE CHE AMO DI TE 18.30 STUDIO APERTO 19.00 LA VITA SECONDO JIM 19.50 SCUOLA DI POLIZIA 4 21.25 TRANSPORTER: EXTREME 23.15 AMICI PER LA MORTE 1.11 TRAUMA 1.20 STUDIO APERTO LA GIORNATA 2.20 SPACE TRUCKERS

11.00 IL CAMMINO DI PADRE PIO 11.30 TG4 12.00 PIANETA MARE 13.10 I MITI DELLO SPETTACOLO 14.10 DONNAVVENTURA 14.50 IL FIGLIO DI LASSIE 15.40 NAVIGARE INFORMATI 16.35 MISTER MILIARDO 18.55 TG4 19.35 COLOMBO 21.30 IL PRINCIPE E LA BALLERINA 0.00 CINEMA FESTIVAL 0.05 NORMA JEAN AND MARILYN 1.25 TG4 NIGHT NEWS 2.40 VACANZE SULLA..

7.50 CHAMPAGNE CHARLIE 10.00 TI CI PORTO IO 11.15 AGENTE SPECIALE SUE THOMAS 13.00 SUPERBIKE - GARA 1 13.50 TG LA7 14.25 UN POVERO RICCO 16.30 SUPERBIKE - GARA 2 17.25 SHOW MUST GO SHORT 18.00 TELEFILM 20.00 TG LA7 20.30 CASH TAXI 21.10 BETRAYED TRADITA Film 23.30 TG LA 7 23.35 TG LA7 SPORT 23.40 THE SHOW MUST GO OFF 1.45 MOVIE FLASH

RAIDUE

PONGO & PEGGY LINEA VERDE A SUA IMMAGINE SANTA MESSA LINEA VERDE ESTATE TG1 UNA NOTTE PER CARU TG1 L'ITALIA CHE NON SAI AMORI E DISSAPORI REAZIONE A CATENA TG1 TECHETECHETÈ UN PASSO DAL CIELO Fiction 23.25 SPECIALE TG1 0.30 TG1 - NOTTE 0.55 APPLAUSI SPECIALE LA VITA 1.10 DAL TEATRO...

8.45

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

OLIMPIADE

9.05 9.55 10.30 10.55 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 17.20 18.50 20.00 20.40 21.20

9.00 10.00 10.20 10.50 13.00 13.30 16.00 18.00 20.30 21.05 23.30 23.45

1.15

LOLA E VIRGINIA BATTLE DANCE ART ATTACK CLASSICI DISNEY LONDRA 2012 GIOCHI OLIMPICI TG2 LONDRA 2012 GIOCHI OLIMPICI TG2 TG2 L.I.S. TG2 LONDRA 2012 Giochi Olimpici TG2 RAI SPORT BUONANOTTE LONDRA PROTESTANTESIMO

11.10 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 16.30

19.40 20.00 20.40 21.20 23.50 1.30 2.00

16.45 CAVALLO

BEACH VOLLEY SKY 8

ATLETICA SKY 2 18.00 MARATONA FEMMINILE

ATLETICA SKY 3 19.45 FINALI

52kg. Ottavi

9.30

Individuale e doppio maschile

BADMINTON SKY 9 14.00 FINALI MASCHILI

BASKET SKY 7 10.00 FRANCIA - RUSSIA Torneo femminile

15.30 CANADA AUSTRALIA

75kg. Ottavi

Torneo femminile

Torneo maschile

Eurosport

SOLLEVAMENTO PESI SKY 12

19.30 GRECO ROMANA

13.30 PISTOLA50M

NUOTO SINCRONIZZATO SKY 3

Finale femminile Eurosport

16.00 DUO PROGRAMMA TECNICO

19

34

ANCONA

21

32

min max

AOSTA

19

25

BARI

22

36

BOLOGNA

22

36

CIELO

VENTI

CAGLIARI

23

32

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

18

32

Moderati

CATANIA

20

33

FIRENZE

18

36

TIRO A SEGNO SKY 10

55kg/74kg. Finali

15.45 VOLTEGGIO

ALGHERO

Semifinale

55kg/74kg. Ripescaggi

Finale maschile Sky 3D e Eurosport

Ieri

12.00 75KG FEMMINILE

18.45 GRECO ROMANA

15.00 CORPO LIBERO

Finale maschile

13.00 FINALE 1° POSTO Doppio Misto

Trento Aosta 18 24

Torino 19 27

21 30

Milano

Venezia

23 31

Perugia

19 36

18 32

26 31

MILANO

22

30

ROMA

NAPOLI

22

34

19 35

Mossi

PERUGIA

17

33

POTENZA

17

31

REGGIO CALABRIA

23

36

ROMA

20

35

TORINO

20

28

Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

20

30

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:10

20:46

6:06

20:24

24

33

VENEZIA

22

33

20.30 POLONIA - ITALIA Torneo di Danzica Sportitalia

Finale maschile. Sky 10

VOLLEY SKY 5

IL BLOG

MOTOCICLISMO

17.45 ITALIA - RUSSIA

Marzia Caravelli sogna in grande nei 100 ostacoli

13.00 SUPERBIKE

ALTRE DIRETTE

gara 1 Da Silverstone, Regno Unito La 7 e Eurosport

16.30 SUPERBIKE

«Tea Time», curato dalla squadra rosa a Londra, vi racconta l’attenzione per l’azzurra, «realizza zione degli ideali olimpici»

gara 2 Da Silverstone, Regno Unito La 7 e Eurosport

CALCIO 15.00 INTER - FIORENTINABAYERN

TENNIS 21.00 ATP WASHINGTON

15.30 SCAHLKE04 - UDINESE Amichevole. Sportitalia

Finale SuperTennis

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Continua imperterrita l'alta pressione con sole al Centrosud e pianure del Nord. Caldo torrido con 40° C al Sud, 37/38° C diffusi al Centronord. Consueti temporali su Alpi e Prealpi, più intensi su quelle occidentali.

Tanto sole da Nord a Sud salvo pochi addensamenti sulle Alpi orientali associati a qualche temporale. Attenzione al caldo rovente al Centrosud con 38/40° diffusi, fino a 42/43° su alcune aree interne della Puglia e della Sicilia.

Ancona

Firenze

17

Neve

BASKET

15.00 CLASSE FINN

21 35

20 28

23

35

I Giochi della gente A spasso nella città a cinque cerchi

Bologna Genova

L'AQUILA

24

IL VIDEO

20 34

GENOVA

PALERMO

Il 62% dei nostri lettori pronostica per Bolt una nuova doppietta in 100 e 200: sarebbe il primo di sempre a riuscirci

A Londra è alta la febbre per l’Olimpiade 2012. Gli azzurri ci portano a spasso tra Olympic Park e Hyde Park

Gara 3 Da Spielberg, Austria Raisport 2

14.00 CLASSE STAR Finale maschile. Sky 8

Bolt a Londra? Per i lettori sarà un altro trionfo

21 33

Molto forti

Calmi

Gara 2. Da Spielberg, Austria Raisport 2

VELA SKY 8/SKY 10

Gran sole ovunque al Centrosud e su buona parte delle pianure del Nord. Instabile sulle Alpi centro-occidentali e sulle alte pianure del Nordovest. Caldo più intenso con massime fino a 36/37° al Centronord, picchi sui 38° C al Sud. Trieste

Coperto

Temporali

16.30 FORMULA 3

Oggi

Forti

MARI

TUFFI SKY 3

Triangolare amichevole Sportitalia

TENNIS SKY 11

Rovesci

Pioggia

10.15 FORMULA 3

Torneo femminile

Finale

LOTTA SKY 10

GINNASTICA ARTISTICA SKY 8

A CURA DI

20.15 FIORETTO MASCHILE A SQUADRE

Torneo maschile Sky 9

17.00 QUALIFICAZIONI E FINALI

AUTOMOBILISMO

15.00 SEMIFINALE A SQUADRE FEMMINILE

Finale 3° posto

20.00 GRAN BRETAGNA AUSTRALIA

11.00 QUALIFICAZIONI

Torneo femminile

Legenda

11.45 PAKISTAN - SUD AFRICA

CICLISMO SU PISTA SKY 9

Torneo femminile

22.15 GRAN BRETAGNA BRASILE

Torneo maschile

56kg. Quarti

17.45 CINA - USA

11.30 FIORETTO MASCHILE A SQUADRE. Quarti di finale 13.00 FIORETTO MASCHILE A SQUADRE. Semifinali 19.00 FIORETTO MASCHILE A SQUADRE

NUOVA ZELANDA BELGIO

TENNIS DA TAVOLO SKY 12

20.00 TRAMPOLINO 3M. Finale

SCHERMA SKY 4

HOCKEY PRATO SKY 8

16.30 PESI MEDI FEMMINILI

GazzaMeteo

Nuvolo

Semifinali

21.30 PESI GALLO MASCHILI 10.00 FINALE 3° POSTO

Quarti femminili

12.00 SALTO A SQUADRE

14.30 PESI MOSCA FEMMINILI

BADMINTON SKY 11

20.00 ITALIA - STATI UNITI

EQUITAZIONE SKY 12

BOXE SKY 10

Sky 3D e Eurosport

PALLANUOTO SKY 6

Finale maschile

19.00 QUARTI Torneo femminile

14.15 CAPPUCCETTO ROSSO SANGUE PREMIUM CINEMA 15.55 UNBREAKABLE IL PREDESTINATO PREMIUM CINEMA 16.05 I 7 GUERRIERI DEL KUNG FU STEEL 17.50 ALLA DERIVA PREMIUM CINEMA 19.40 CARNAGE PREMIUM CINEMA 21.15 SE SEI COSÌ TI DICO SÌ PREMIUM CINEMA 23.10 IL CAVALIERE OSCURO JOI 23.10 C’È CHI DICE NO PREMIUM CINEMA

TG5 FINALMENTE SOLI EXTREME MAKEOVER I CESARONI 3 TG5 O' PROFESSORE BELLI DENTRO ANGELI E DIAMANTI LA RUOTA DELLA FORTUNA TG5 ANTICIPAZIONI TG5 DOPO TG5 LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO LE DUE FACCE DELL'AMORE TG5 - NOTTE UN DOMESTICO MILIONARIO

IL SONDAGGIO

ITALIA 1

RAIUNO

24 32

L’Aquila 17 30

Campobasso

Bari

18 31

24 38

Napoli

Potenza

19 37

17 32

Cagliari

Catanzaro

22 33

18 36

Palermo

Reggio Calabria 21 38

24 38

Catania 24 31

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:12

20:45

6:07

20:22

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

18 lug.

26 lug.

2 ago.

10 ago.


48

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 5 AGOSTO 2012


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.