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www.gazzetta.it martedì 6 marzo 2012 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 116 ­ Numero numero 56 Anno

CHAMPIONS LEAGUE I ROSSONERI RIPARTONO DAL 4­0 DI SAN SIRO

CAVALIERE A TUTTO CAMPO

Milan, test di maturità nella tana di Van Persie

Berlusconi: «Ibra da Pallone d’oro Sogno Ronaldo»

La grande chance di El Shaarawy: c’è aria di debutto 3 Zlatan Ibrahimovic, 30 anni

BOCCI, BOLDRINI, CONDO’ E PASOTTO ALLE PAG. 5­6­8­9

ALLE PAGINE 6 E 10

INTER

INTERVISTA ESCLUSIVA MARIO IL PRINCIPE AZZURRO Moratti molto deluso

BALOTELLI AMO QUESTA NAZIONALE E SPOSERO’ RAFFAELLA

9 771120 506000

JUVE

OLIVERO A PAGINA 13

NAPOLI

Mazzarri non si ferma Chelsea e terzo posto MALFITANO E G. MONTI A PAGINA 18

SERIE B

Arcari da 900’ senza gol Brescia vola a Gubbio: 2­0 BERARDINO A PAGINA 22

IL ROMPI PALLONE di GENE GNOCCHI

Primi problemi per Villas Boas a Milano. Non riesce a entrare nell’Area C. SU EXTRATIME

PARLA L’EMIRO DI ANCELOTTI ALL’INTERNO 16 PAGINE

F.1: IL BILANCIO DEI TEST

MINISTRO DELLO SPORT

GHISALBERTI A PAG. 29 con un commento di BERGONZI

Ferrari affidabile Ci scrive Gnudi: però va in crisi «Momento duro con le gomme Ma noi ci siamo»

3 Re Leone in azione in pista nell’ottobre 2011 (SUNADA)

3 Fernando Alonso, 30 anni

3 Il ministro Piero Gnudi, 73 anni

PERNA ALLE PAGINA 30­31

LA LETTERA A PAGINA 31

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ARTURI, CALAMAI, DALLA VITE, ELEFANTE,TAIDELLI PAG. 14­15

Domani recupero a Bologna: appello ai nuovi arrivati. Barzagli e Chiellini out

di LUIGI GARLANDO ALLE PAG. 2 e 3

CIPOLLINI SHOCK «Vorrei tornare. Con me Guardini sarà il numero 1»

Julio Cesar dopo lo 0­2 del Catania «Ragazzi, torniamo noi stessi»

Le 5 mosse di Conte per battere i pareggi Prima: riparte il 4­3­3

L’attaccante del City dice tutto: «Non meritavo l’esclusione, ma accetto il codice etico. Ho mandato un sms a Prandelli. Mancini mi consiglia le nozze? Lo accontenterò. In Europa tifo Ibra e Milan» CICLISMO LA PAZZA IDEA DI RE LEONE

ma tiene Ranieri Villas Boas a luglio

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MARTEDÌ 6 MARZO 2012

PRIMO PIANO L’INTERVISTA

BALOTELLI INNAMORATO

Mario Balotelli 21 anni, attaccante del Manchester City e della Nazionale italiana Ha segnato 14 reti stagionali con il club inglese; 7 presenze e un gol in azzurro

«Amo la Nazionale e a Mancini dico: sposerò Raffaella» «Non meritavo l’esclusione in azzurro, ma accetto il codice etico. Ho mandato un sms a Prandelli: gli ho chiesto di dirmi se qualcosa in me non va»

LUIGI GARLANDO MILANO

C’è un Balotelli di facile accesso e grande visibilità: quello che colleziona multe e squalifiche, che tira freccette e petardi. Basta che apriate un tabloid o navighiate in internet e lo incrociate, spesso deformato per eccesso nelle sue imprese da presunto bad boy, che fanno gioco a tanti. E poi c’è Mario, ragazzo di 21 anni, che ha il cuore in fiamme per la Nazionale e per Raffaella, un giovane lavoratore all’estero che aspetta di segnare il primo gol inglese davanti a suo padre. A questo ragazzo, più defilato, più nascosto, più vero, abbiamo chiesto di confidarsi, dopo mesi di silenzio. Ci racconta come ha cercato di recuperare la fiducia di Prandelli, smanettando con il cellulare, e perché tiferà Ibrahimovic in Champions. Balotelli, l’ha colpito apposta Scott Parker del Tottenham il 22 gennaio scorso?

«No. A velocità rallentata sembra, ma non è così. Non l’ho nemmeno toccato, forse. Nessuno ha protestato. Io non scalcio gente a terra». Però il Manchester City non ha fatto ricorso.

«Perché l’arbitro ha detto di non aver visto, invece era lì a un metro

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e ha visto tutto. Avessimo fatto ricorso, avrei giocato la partita successiva e poi me ne avrebbero date 5 di squalifica, non 4. Per questo non c’è stato ricorso. Non perché Mancini non mi crede».

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Prandelli, visto il non ricorso del Manchester, ha fatto però scattare il codice etico.

Le parole di Mancini Roberto Mancini, allenatore di Balotelli nel City: «Il matrimonio potrebbe far maturare Mario; solo con una vita privata adeguata puoi giocare ai livelli più alti»

«Ci sono rimasto tanto male. Lo dico spesso in spogliatoio: Barcellona? Real? Per me non c’è maglia più affascinante di quella della mia Nazionale, per il sentimento che provo a rappresentare l’Italia. Mi sono emozionato al Quirinale e a Rizziconi. Penso spesso all’Europeo. Mi spiace aver perso l’amichevole di Genova. C’è un codice etico. L’accetto, anche se non credo di essermelo meritato». Prandelli aspettava una telefonata di spiegazioni.

«Non avevo fatto nulla di male. Non dovevo giustificarmi. Ma quando ho capito che serviva un primo passo per sciogliere l’incomprensione, l’ho fatto volentieri io: gli ho mandato un sms. Non sono riuscito a parlargli per due giorni, sempre occupato. Ho trovato solo il suo secondo, Pin. Nel messaggio gli ho spiegato la situazione, l’ho pregato di dirmelo sempre apertamente se pensa che qualcosa in me è sbagliato. Gli ho garantito che sono sereno e che mi alleno bene. Poi gli ho det-

IL PROVVEDIMENTO IL MANCHESTER CITY HA DECISO: L’ATTACCANTE DOVRA’ PAGARE UNA MULTA SALATA SENZA ALTRE PUNIZIONI

La notte allo strip-club gli costerà 144 mila euro Mancini lo ha tenuto a rapporto «Qui hai totale libertà, impara a usare la testa»

uno strip bar di Liverpool, con l’attaccante italiano beccato alle 2.45 dai fotografi all’uscita del locale. Il giorno dopo le foto hanno fatto il giro d’Europa. Sono state proposte a diverse redazioni, tanto per rinforzare il sospetto che dietro i peccati di gioventù di Balotelli ci sia gente abile ad organizzare la trappola. Non è infatti credibile che Mario sia pedinato a vista a tutte le ore del giorno e, ahilui, della notte.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Una multa a metà. Non il massimo (una settimana di stipendio), ma neppure il perdono. E’ finita così, in un bagno di sterline – 120 mila, l’equivalente di oltre 144 mila euro – la gita di Mario Balotelli in

Il colloquio Ieri, dopo un rinvio

Un abbraccio Mancini-Balotelli AP

di ventiquattro ore, dovuto al giorno di riposo concesso domenica ai giocatori del Manchester City, c’è stato l’atteso

confronto tra il tecnico Roberto Mancini e Mario. Un colloquio tranquillo, in cui l’attaccante ha avuto il buon senso di scusarsi e di ammettere di aver commesso un’altra fesseria. «Guarda che io non sono un marziano – le parole di Mancini all’attaccante —. Anche io ho combinato qualche guaio da giocatore, ma proprio perché in gioventù ho sbagliato, vorrei che tu capissi che un calciatore del tuo livello ha il dovere di rispettare le regole. Qui nel City voi giocatori avete molta libertà. Nessuno vi sta con il fiato sul collo, ma voi dovete dimostrare di saper usare la testa». Mario ha ascol-

Balotelli ha ascoltato in silenzio, poi ha promesso che cambierà stile tato in silenzio, ha annuito alle osservazioni dell’allenatore e ha promesso di comportarsi in modo più maturo. Morale: multa contenuta e chiuso l’ennesimo capitolo della saga. A Lisbona Mario pagherà la multa e fine della storia. Balotelli sarà regolarmente convocato per la trasferta di Europa League del City, impegnato

giovedì sul campo dello Sporting Lisbona per l’andata degli ottavi di finale. Mancini ha solo tre attaccanti a disposizione – Tevez non è stato iscritto nella lista dei 25 giocatori consegnata all’Uefa – e quindi non arriverà alcuna punizione oltre alla multa per Balotelli. Nel frattempo il centravanti argentino sta continuando il suo programma di recupero. La sua condizione atletica è nettamente migliorata negli ultimi giorni e Carlitos potrebbe addirittura essere convocato per la trasferta in Galles di domenica prossima: il City sarà infatti impegnato in casa dello Swansea in campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA COMPAGNA CONFESSIONE IN RADIO

Ma la Fico frena: «Mario, è presto. Prima la carriera» l’amore. «E’ presto per sposarsi, siamo ancora molto giovani», ha sottolineato la Fico alla trasmissione radiofonica «Password», su RTL 102.5, «è più giusto che uno prima si realizzi nel proprio lavoro, e poi, successivamente, perché no... ci si può anche pensare». Prima la carriera, poi si vedrà. Ma l’attendismo di Raffaella non sembra dettato dal carattere turbolento di Balotelli, perché la sua fidanzata non teme

Siccome è facile dare consigli se non puoi più dare cattivo esempio, ed è ancora più facile fare programmi di vita con la vita degli altri, Raffaella Fico - la showgirl compagna di Balotelli - ha liquidato in pochi secondi il consiglio di Roberto Mancini con un «è presto». Sposarsi? Ottima idea, ma lei 24 anni, lui nemmeno 22... Insomma, «sposatevi voi» ha sibilato l’avvenente mora che con Balotelli divide la vita e

paragoni e pare conoscere il modo per gestire il ragazzone. «Quando si è giovani capita di fare qualche pazzia, quindi le sue bravate ci stanno. Semmai i giornali inglesi sono accaniti sulla sua vita privata mentre dovrebbero interessarsi di più a quello che fa sul campo. Lui non fa le cose con cattiveria, quando si è giovani si fanno cose senza pensare se siano giuste o sbagliate. Per me può anche andare in uno strip club

con gli amici, se non fa niente di male; e devo dire che alla fine torna sempre da me, sono la sua preferita...». Non c’è club che tenga, davanti alla Fico. Che chiude con un velo di suspense sul futuro di Balotelli: «Non so se tornerà in Italia a luglio, quando stiamo insieme non parliamo di quello che sarà ma di quello che si vive giorno per giorno». Andrea Fanì © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIOCATORI E MATRIMONI: IL PENTITO, IL POSATO E IL RIPETENTE 1

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1 Pato a nozze con Sthefany Brito nel 2009: lui aveva 19 anni, lei 22; hanno divorziato dopo 7 mesi... 2 Claudio Marchisio, 26 anni, ha sposato Roberta tre anni fa: hanno un figlio 3 Ronaldo e Milene si sono sposati nel 1999 e lasciati nel 2003. Poi lui si è risposato GETTY-LAPRESSE-AFP

to grazie ancora una volta, perché ha sempre avuto fiducia in me. Scuse? No, non dovevo scusarmi».

Ora Mancini e Prandelli si aspettano da lei un finale di stagione con grande continuità, affidabilità e tanti gol.

Qualche compagno azzurro si è fatto sentire?

«Però lo sanno già: l’intensità e l’impegno che ci metto quest’anno, anche in allenamento, non è paragonabile a un anno fa. Sono cresciuto. Certe cose le ho capite».

«Tanti. De Rossi e Cassano mi hanno fatto coraggio: è capitato anche a noi, alla prossima... Sento Pirlo, Pazzini e altri». Preoccupato dopo la sconfitta con gli Usa?

«No e capirete perché alla fine dell’Europeo». L’Italia segna poco. Prandelli pensa alla coppia Balotelli-Rossi o Balotelli-Di Natale se Pepito non recupera.

«Guardate al City: faccio coppia con Dzeko, Aguero, Silva che sono tutti diversi tra loro. Io sto bene con tutti». Chi le piace tra i giovani?

«Borini, ci ho giocato insieme nell’Under. Forte». Finora una buona stagione in Inghilterra: 14 gol su 24 match.

«Io ci metto anche un paio di pali e due gol già fatti: 18».

Mancini gliene chiede un’altra: «Mario sposati e rilassati». E’ presto, a 21 anni?

«Per me non è presto. Quando trovi la persona giusta, può essere l’ora. Raffaella è la cosa più bella che mi sia capitata. Mi dà serenità, è comprensiva quando ne combino qualcuna. Non voglio dire che la tradisco e mi perdona. Dico in generale, sa capirmi. Fa cose normali, ma come le fa lei, con dolcezza, diventano eccezionali». Avete parlato di matrimonio?

«Qualche volta. Ma non significa che ci sposiamo domani... Appena gli impegni glielo consentono, viene a Manchester. Con me sta bene. Io con lei andrei a giocare ovunque». Come ha preso Raffaella la sua seratina allo Strip-Club?

«Be’, se lei andasse con le amiche in un club di spogliarellisti, io mi incazzerei parecchio. Non ho fatto niente di male al club. Ma se ami davvero una donna, puoi risparmiarglielo. Questo il primo errore. Il secondo è stato andarci

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due giorni prima di una partita».

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Milan e Napoli favorite su Arsenal e Chelsea in Champions: allora meglio noi degli inglesi?

...e quelle di Prandelli

Cesare Prandelli, tecnico di Balotelli in Nazionale: «Mario è un grande ma deve resistere ai provocatori. Non schiero uno col rischio perenne che ti lasci in 10»

Infatti il City le ha rifilato 120.000 sterline di multa.

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«Questo non lo so ancora. Devo parlare con Mancini».

«No, in Inghilterra si gioca il calcio più bello, perché tanti campioni hanno lasciato l’Italia. Ma Napoli e Milan fanno un gran gioco, hanno campioni veri e meritano di stare dove sono». Il Manchester United, più esperto, non molla. Fa paura?

«Noi siamo un gran gruppo, di qualità. Se resteremo gruppo fino alla fine, lo United resta dietro e non fa paura». La stringerebbe la mano a Suarez dopo lo sgarbo a Evra?

«Sì, perché a un uomo la stringo sempre, ma se è vero quello che si scrive, dovrebbe vergognarsi. Bisognerebbe conoscere meglio il caso, però». Dopo due anni può dirlo: davvero l’aria negli stadi inglesi è migliore della nostra?

«Sì, perché continuo a vedere tanti nonni e bambini dietro le porte. In Italia no. E perché in uno stadio inglese non mi hanno mai fatto buuu». C’è in Inghilterra un calciatore

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Tifo Ibra e Milan in Champions: Zlatan merita quella coppa e il Pallone d’oro Mio padre verrà presto a vedermi in Premier: quel giorno dovrò fare gol a ogni costo

forte come Ibrahimovic?

«No, non c’è». Per Allegri è il primo al mondo con Messi e Ronaldo.

«Anche per me. Solo quando parlo con Ibra gli dico: io sono più forte di te». Mettiamo che lei vinca la Premier League e faccia un grande Europeo: assurdo sognare il Pallone d’oro?

«Uno dei miei tanti difetti è fare sempre le cose troppo di corsa. Col Pallone d’oro ci vado piano. So di avere le potenzialità per arrivarci un giorno, ma ora devo pensare solo a lavorate tanto. A questo Pallone d’oro deve pensarci Ibra». Chi tifa in Champions?

«Il Milan, proprio perché mi piacerebbe vedere Ibra che solleva quel-

la coppa. Gli manca e se la merita». Chi vince lo scudetto?

«Milan favorito. L’ho visto contro la Juve. Meritava di vincere. Infatti a contare i palloni in rete doveva finire 2-1». Sorpreso dal crollo dell’Inter?

«No, perché ha lasciato partire troppi giocatori importanti». Gasperini ha rivelato che l’estate scorsa Moratti aveva pensato di riportarla all’Inter, ma era d’accordo solo Gasp.

«Vuole dire che la squadra non mi voleva? Non ci credo. Qualcuno forse, ma non tanti. Fosse vero, sarei sorpreso». Villas Boas alla Pinetina?

«L’ho conosciuto all’Inter, ci siamo rivisti qui. Per me è uno molto bravo. Forse è l’uomo giusto per risollevare l’Inter». Balotelli, ha un desiderio da spendere. Prego.

«Mio padre Franco mi ha sempre detto che sarebbe venuto a vedermi giocare in Inghilterra quando avrei messo la testa a posto. Mi ha detto che è arrivato il momento, ma aspetta la bella stagione perché ha una certa età. Ecco, io l’aspetto e quel giorno devo segnare a tutti i costi, perché poi vado a dirgli: papà, questo gol è tuo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CHAMPIONS RITORNO OTTAVI

IL MILAN SI QUALIFICA SE...

I rossoneri possono anche perdere di 3 Il Milan, dopo la vittoria per 4-0 a San Siro, si qualifica per i quarti se vince o pareggia con qualsiasi risultato; se perde

con 3 gol di scarto o con 4 segnandone almeno uno. L’Arsenal 8 volte su 8 ha battuto un’italiana in un confronto a eliminazione diretta. Due volte l’Arsenal in finale ha affrontato un’italiana vincendo con il Parma in Coppa Coppe e perdendo con il Milan in Supercoppa europea.

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IL PROGRAMMA DEGLI OTTAVI

Notte da EuroZlatan COSÌ IN CAMPO ORE 20.45

(diretta tv Sky 3D, Sky Sport 1HD, Sky Calcio 1HD; Premium Calcio, Premium Calcio HD2)

GDS

Abbiati — dovesse trovare un avvio in discesa, magari con un gol all’alba di gara, la serata rischierebbe di trasformarsi in sofferenza.

Sbarca all’Emirates un Milan d’assalto

Logica Andando a logica, non

dovrebbe succedere. Stando al bollettino medico, Wenger pare costretto a immettere un eccessivo numero di attaccanti, quattro, perché né Arteta né Ramsey sono recuperabili. Forse sono queste notizie a invogliare Allegri al tridente con El Shaarawy, anziché riempire con un difensore (Mesbah) il vuoto a centrocampo. Sarà in qualche modo una partita strana, ricca di attaccanti e povera nel cuore del gioco, ma se considerate che un gol del Milan costringerebbe l’Arsenal a segnarne sei è evidente che i precedenti evocati (Deportivo La Coruna, Liverpool) sono esorcismi preventivi e non timori seri.

Stasera serve un gol per spegnere le velleità dei Gunners che in casa si trasformano E qui Ibra ne segnò 2 con la maglia del Barça DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDÒ LONDRA

L’aspetto più pericoloso del 4-0 inflitto tre settimane fa dal Milan all’Arsenal riguarda l’idea, passata quella sera e irrobustitasi nei giorni successivi, che la squadra inglese sia scarsa. Non è così. A San Siro la difesa — certamente il suo punto debole — non trovò il modo di sopravvivere alle ri-

partenze milaniste, e ai talenti offensivi mancò la personalità per limitare i danni, segnando per esempio un gol a risultato deciso che oggi varrebbe oro. Carenze gravi, spiegabili sia con alcune lacune storiche di Arsene Wenger (più bravo a insegnare calcio d’attacco che di contenimento), sia con l’opera di ricostruzione della squadra dopo le catastrofiche cessioni di Fabregas e Nasri. Se però in trasferta la gioventù implica ine-

sperienza, in casa suole trasformarsi in entusiasmo, specie quando per «casa» si intende uno stadio fantastico come l’Emirates. Attenzione E dunque Allegri fa bene a predicare attenzione per questo match di ritorno, da maneggiare con la massima cura anche se il risultato dell’andata sembra una sentenza: se l'Arsenal — che certamente partirà in apnea pompando adrenalina nell'area di

Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, 28 gol in Champions LAPRESSE

Ibra Dentro a questi discorsi, a metà fra tattica e psicologia, siede più comodo che mai Zla-

tan Ibrahimovic, che all’Emirates ha già segnato due reti in uno stupendo 2-2 fra Arsenal e Barcellona e dunque, almeno qui, non ha tabù da sfatare. In realtà lo svedese, rinfrancato e in un certo senso riacceso dal lungo riposo coatto, ha dimostrato già all’andata di essere oltre il vecchio EuroZlatan, condizione necessaria perché il Milan vada lontano in Champions e perché lui possa finalmente concorrere per grandi premi individuali come il Pallone d’oro. Il rapporto fra club e stella diventa dunque centrale nel conseguimento dei rispettivi obiettivi, ed è importante annotare come Ibra sembri più che mai a suo agio in un Milan che Allegri, vincendo tutta una serie di scommesse (da Boateng a Robinho, a Emanuelson), ha silenziosamente fatto salire di livello. Una bella e soprattutto serena serata all’Emirates confermerebbe che Barcellona e Real non sono più così lontane. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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«Ibra da Pallone d’oro» Da Allegri a Berlusconi «Numero 1 come Messi» Il tecnico: «Il trofeo dipenderà dai risultati del Milan». Galliani conferma: «Lo scudetto non basta, ci vuole la Champions» DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO LONDRA

Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, sogna sempre il Pallone d’oro LINGRIA

Mentre Massimiliano Allegri racconta con tenerezza paterna la soddisfazione per il debutto europeo di El Shaarawy, è facile spingersi col naso un po’ più in là: fra tre settimane nei panni dell’esordiente ci potrebbe essere lui. La partita di stasera offre sul piatto un quarto di finale ricco di significato: per il Milan sarebbe la fine della maledizione inglese agli ottavi — l’ennesimo tabù, dopo aver finalmente violato Palermo, caduto sotto la gestione del tecnico rossonero — per Max la prima volta fra le otto grandi d’Europa. Il punto più alto della sua carriera, è ovvio, ma non necessariamente quello d’arrivo. Allegri maneggia la parola Champions con cautela. Al Milan è un termine che scotta, reso incandescente da una missione presidenziale fatta di pretese non particolarmente ambiziose (primeggiare e possibilmente giocare come il Bar-

cellona); e allora può capitare che durante le ore della vigilia si parta con un’analisi mattutina piuttosto cauta e poi ci si faccia trasportare dall’entusiasmo. Autostima Quand’era ancora a Milanello Allegri aveva detto: «Alla Champions ci puntiamo senz’altro, ma in un anno e

clic FIORENTINA E INTER LE UNICHE A VINCERE IN CASA DELL’ARSENAL Solo due squadre italiane hanno vinto in casa dell’Arsenal. Il 27 ottobre del 1999 a Wembley la Fiorentina è passata con un gol di Batistuta nella fase a gironi della Champions. E l’Inter di Cuper ha vinto 3-0 ad Highbury il 17 settembre 2003 nella fase a gironi.

mezzo il Milan è cambiato molto e per essere competitivi in questo torneo occorrono 2 o 3 anni». Viene da pensare alla prossima annata come quella del grande botto. Prima di partire per Londra (dove oggi è attesa anche Barbara Berlusconi), Galliani è apparso perplesso sulle tempistiche dal suo allenatore, ma in serata Allegri ha chiarito, riportandolo su binari stagionali: «Noi giochiamo per la vittoria finale, sappiamo che Barcellona e Real possono essere un gradino sopra, ma più si va avanti e più l’autostima della squadra aumenta. Si arriva a un punto in cui può succedere di tutto, anche perché rispetto a un anno fa siamo cresciuti molto. Guardando i giocatori di cui dispongo, non sarebbe giusto pensare di non poter arrivare fino in fondo». Ecco, così suona molto meglio, specialmente alle orecchie di Galliani. Basta con l’ironia In fondo l’en-

tusiasmo — parola chiave di Allegri in questo periodo — può fare molto. E avere uno come Ibrahimovic aiuta a incrementare l’entusiasmo. Dice il tecnico: «In questo momento Zlatan, Messi e Cristiano Ronaldo sono i tre giocatori più forti del mondo. Se è da Pallone d’oro? Sta facendo una grande annata e glielo auguro, ma dipende soprattutto dai risultati della squadra». Ieri sera Silvio Berlusconi è entrato in scia: «Credo che le gare internazionali siano le più importanti per l’assegnazione del Pallone d’oro e quindi spero che Ibrahimovic

si segnali in Champions, anche perché oltre al suo stato di forma attuale è cresciuto anche come tecnica, come modo di giocare per gli altri con quegli assist improvvisi e quindi merita davvero il Pallone d’oro» — ha detto intervenendo al «Processo di Biscardi». La stessa tesi di Galliani: «Dipende dal Milan, non solo da Ibra. E comunque lo scudetto non basta, il Pallone d’oro di solito va a chi vince una Champions o un Mondiale. Quindi, mi piacerebbe molto che Zlatan ci riuscisse» — sorride. Nonostante sia una vigilia europea, c’è spazio anche per la Juve, che Allegri sposta sulla strada della noncuranza: «Chiudo qui con le battute perché qualcuno non le capisce». E Galliani, a proposito dei gol fantasma dello scorso fine settimana: «Ma non potevano vederlo anche dieci giorni fa?». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Juventus? Chiudo qui con le battute perché qualcuno non le capisce»

MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE DEL MILAN


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Il Faraone in Europa è già il suo momento nel tridente del Milan Allegri: «E’ la partita più importante della sua carriera Deve crescere, ma ha lo spirito per stare in una big» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI twitter @picobocci LONDRA

Speravano in una parte, anche piccola, avranno il tutto. Il padre di Stephan El Shaarawy, Fabry, e il procuratore Roberto La Florio si sono prenotati per Londra appena hanno saputo che il ragazzo sarebbe stato inserito nelle liste Champions. Immaginavano di poterlo vedere in campo per qualche minuto e finisce che si ritrovano in tribuna per la prima partita da titolare europeo. Il momento è arrivato: Massimiliano Allegri passa per essere troppo prudente, almeno con i tifosi che spesso hanno sbuffato perché non si vedeva in campo El Shaarawy. Il giovane faraone è come Boateng, uno di quelli che si conquistano fama e esercitano fascino appena mettono piede nel Milan. «E' un ragazzo, bisogna andarci piano, è bravo ma deve crescere, non bisogna mettergli pressione». Il mantra allegriano provocava mugugni, poi è arrivato il giorno di Udine. E ora Londra, Emirates, casa Arsenal. Se il destino manda segni, è il momento di segnare la partita. Avanti tutta Allegri ha gettato la maschera a metà pomeriggio, quando molti credevano di aver capito che El Shaarawy sarebbe rimasto inizialmente fuori, sacrificato all'idea classica del tecnico: avere in panchina un uomo che possa aggiungere qualcosa alla partita. In realtà, Allegri rimuginava sul-

la necessità di lanciare El Shaarawy già sabato notte, rientrando da Palermo: la penuria di centrocampisti lo costringeva a riportare Emanuelson indietro e a scommettere sulle tre punte. Non ha voluto rischiare di cambiare troppi ruoli ai suoi, Allegri, e l'idea di far giocare un terzino come mezzala non gli andava giù. Così ha svelato i piani: subito all'attacco, subito aggressivi. Un po' per forza, viste le assenze, un po' per fiducia, Allegri battezza a casa dell'Arsenal la formazione probabilmente più votata all'attacco fra quelle che ha schierato da quando è al Milan. Parte dal 4-0 di vantaggio, quindi può prendersi qualche licenza, compresa

quella di ringiovanire ancora la squadra mandando il campo El Shaarawy. Progressi «E' la partita più im-

portante della sua carriera. El Shaarawy è cresciuto molto, ma ha ancora molto da crescere», ha detto ieri Allegri. Ma la prudenza è stata messa da parte. «Stephan è un ragazzo equilibrato, non mi pare particolarmente emozionato per questo debutto. Ha la spirito giusto per giocare in una grande squadra». L'investitura sarà completata su un campo di quelli che tutti sognano da piccoli, un campo sul quale il Milan, all'ultima apparizione ufficiale, ha fatto una partita molto diversa da quella che si annuncia oggi. Finì 0-0, con Maldini osannato dai giornali inglesi, e giustamente, visto che giocò una delle gare più belle dei suoi ultimi anni.

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LE SCHEDE

S Emanuelson 25 anni, è nato ad Amsterdam. Ha giocato nell’Ajax fino al passaggio nel Milan (gennaio 2011). Nel 2006 con l’Olanda ha vinto l’Europeo U.21

Attese Dove il vecchio campio-

ne ha lasciato l'ultima impronta, Stephan spera di lasciare la prima traccia europea. Stasera si va all'attacco, mentre quella volta, erano gli ottavi della stagione 2007-2008, il Milan divenne un fortino dove si spendevano pezzi tardivi di classe e talento. Da allora, il club non riesce a rientrare nelle prime otto d'Europa. Oggi El Shaarawy può contribuire a aprire un nuovo ciclo, in buona compagnia, perché papà non lo ha mandato solo e Allegri nemmeno: Ibrahimovic pare trovarsi assai bene con il ragazzino, che ricopre di rudi complimenti. «Ha tanto da imparare, ma è fortissimo». Che abbia tanto da imparare, a 19 anni, è fuori discussione, che abbia già riempito gli occhi dei tifosi è altrettanto certo. Capita, ai predestinati.

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Le nazionali azzurre dove El Shaarawy ha già giocato. Ha fatto tutti i passi. dall’Under 16 all’Under 21 di Ciro Ferrara Stephan El Shaarawy, 19 anni, il primo al Milan FORTE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

S Robinho 28 anni, ha giocato nel Santos (due scudetti), nel Real Madrid (due scudetti) e nel Manchester City prima del Milan nel 2010 (1 scudetto)

ROBINHO NEL TRIDENTE

Emanuelson «Ho sudato e ora sapete quanto valgo» DAL NOSTRO INVIATO

LONDRA

Urby e Robi sembra il titolo di un cartone animato, ma è il cartone animato che ha velocizzato il film Milan. Da quando Emanuelson si è sbloccato psicologicamente e Robinho ha ricominciato a fare gol, la squadra di Allegri ha conquistato un' altra velocità. Il gioco scorre, e il lieve infortunio a Emanuelson sembrava costringere Allegri a rivedere ancora una volta un meccanismo che cominciava a funzionare. Invece l'olandese si è ripreso a tempo di record dalla lieve slogatura alla caviglia e oggi sarà in campo. Non da trequartista, perché sia lui che Robinho dovranno cambiare posizione vista la mancanza di centrocampisti, ma questo non è un problema per lui. «Tutti sanno che io posso giocare in diverse posizioni, mi è sempre capitato da quando stavo all'Ajax». Già, l'Ajax: è lì che gli hanno insegnato la flessibilità, è da lì che sono arrivati gli incoraggiamenti nel periodo peggiore. Urby sembrava incapace di adattarsi al cambiamento, poi qualcosa è successo. «Credo di essermi abituato a un altro calcio, e questa è la cosa essenziale. Ho lavorato sodo e ora credo di aver dimostrato a tutti quello che posso fare». Forti della presenza del totem Ibrahimovic («Zlatan è come Messi», ha detto Urby), i due avranno il compito di mettere a proprio agio anche in Europa il più giovane, El Shaarawy. Urby è venuto a respirare aria di Londra la settimana scorsa con l’Olanda, e insomma questo per lui sembra un periodo positivo. «Non vedo l'ora di giocare all'Emirates: grande stadio, grande pubblico, e poi le inglesi hanno un gioco veloce e divertente e non si danno mai per vinte. Partiamo con 4 gol di vantaggio, ma non ci pensiamo. Vogliamo segnare in fretta». al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SORPRESA

AD APPIANO GENTILE

C’è anche Ganz jr. tra i convocati Andrà in panchina

Corso allenatori Ci sono Gattuso e Cordoba

LONDRA La sorpresa dell’ultima ora. Una lieta sorpresa, per Simoneandrea Ganz, 18enne attaccante della Primavera, che sull’areo per Londra non avrebbe dovuto salire. E invece i piani tattici di Allegri lo hanno chiamato in causa a 6 ore dalla partenza. Papà Maurizio l’ha saputo ieri verso le 10.30. Probabile che siederà in panca, perché Allegri ha deciso di giocare col tridente e gli servirà una punta di scorta. Ganz jr. è alla 4a panchina con la prima squadra e ha già esordito in Champions, a Minsk col Bate, entrando per Binho a 7’ dalla fine.

Ieri ad Appiano Gentile gli esami di selezione per il corso allenatori che, al termine delle 5 settimane di studio, assegnerà il patentino Uefa B. Nella lista degli iscritti due nomi di spicco: Rino Gattuso e Ivan Ramiro Cordoba. Entrambi, avendo partecipato alle fasi finali del mondiale, sono stati esentati dalla prova pratica sul campo, cui invece hanno dovuto sottostare tutti gli altri iscritti. Alla fine dei test di pre selezione, spazio solo a 40 aspiranti mister che prenderanno il loro posto a «scuola» a partire dal 12 marzo e fino al 28 aprile.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CHAMPIONS RITORNO OTTAVI COSÌ IN CAMPO TRA OGGI E DOMANI, LE ALTRE GARE IL 13 E 14 MARZO

Arsenal aggrappato al mago Van Persie per il sogno-rimonta Numeri da big, carattere da vendere: l’olandese è l’ultima speranza dei Gunners per passare il turno DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

Faremo il possibile per tenere Robin Van Persie. Su questa promessa, annunciata ieri da Arsene Wenger, il santone francese e lo stesso Arsenal si giocano credibilità e futuro prossimo. L’olandese, 31 reti stagionali, è uno degli attaccanti più forti del mondo: con Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic è la crema del gol mondiale. I confronti Volendo, Van Persie

La speranza Oggi è lui l’uomo

della speranza. Da solo vale qualcosa come il 45% dei gol stagionali dell’Arsenal: l’olandese ne ha segnati 25 in Premier, 4 in Champions tra preliminari – vittima l’Udinese – e prima fase, 2 in Coppa d’Inghilterra. «Sono orgoglioso di lui — spiega Wenger — per come è maturato. Era un ragazzo timido, ora ha personalità da vendere e trasmette il suo carisma al resto della squadra. È un leader vero e per questo lo spogliatoio lo ama. Ha la capacità di reggere la pressione e queste sono doti da fuoriclasse. Oggi Van Persie è uno dei migliori giocatori del mondo».

I NUMERI

31

confronti L’Arsenal ha affrontato complessivamente 30 volte le italiane nelle coppe europee: il bilancio dei Gunnes è di 14 vittorie, 9 pareggi e 8 sconfitte.

3

STEFANO BOLDRINI LONDRA

riesce a rubare qualcosa a tutti. Ha la classe e la stazza fisica di Ibra. Ha il senso del gol e l’istinto killer di Messi. Ha la personalità e il gioco di gambe di Cristiano Ronaldo. Di suo, ci mette l’imprevedibilità: ha una capacità di sorprendere che manda in tilt i portieri avversari. Il gol-gioiello al Tottenham nel derby del 26 febbraio e il 2-1 al Liverpool con un sinistro al volo sabato scorso sono i colpi più recenti. Van Persie è un vincente. È uno di quelli che hanno accusato di più la batosta del Meazza: narrano che si sia trattenuto a lungo negli spogliatoi, dopo lo 0-4, con lo sguardo imbambolato.

4

Robin Van Persie, 28 anni, e Bacary Sagna, 29: l’olandese è capocannoniere di Premier LAPRESSE Il contratto Le parole di Wen-

ger sono un mezzo autogol: alzeranno il prezzo della trattativa per rinnovare il contratto dell’attaccante. Quello attuale scade nel 2013 e le big del calcio mondiale si stanno già muovendo: Real Madrid, Milan, ma anche parvenu come il Manchester City sono pronti a compiere follie per arruolarlo. Portarlo via all’Arsenal significherebbe scatenare il finimondo. Van Persie ha preso il posto di Henry nei cuori dei tifosi dell’Arsenal. Lo stadio è un delirio quando viene intonato il suo nome. E lui ha un rapporto stretto con i suoi fan: dopo la batosta dell’andata, attraverso twitter, di cui è un fedele frequentatore, ringraziò il popolo dell’Arsenal per il sostegno al Meazza. Oggi quest’uomo e il suo piede sinistro valgono un sogno: tentare una rimonta impossibile. Si aggrappano tutti alle sue spalle: squadra, Wenger, società, tifosi. Riuscirà Robin Van Gol a realizzare l’ennesimo capolavoro? © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TECNICO DEGLI INGLESI

Wenger dà la carica: «Dobbiamo crederci» LONDRA Provarci, anche dopo lo 0-4 incassato all’andata. Tentare l’impossibile, anche con mezza squadra (Wilshere, Mertesacker, Arteta, Santos, Ramsey, Benayoun, Diaby, Squillaci) fuori uso. Il quarto posto in campionato e le vittorie su Tottenham (5-2) e Liverpool (2-1 all’Anfield) hanno riportato il sereno in casa Arsenal. Wenger è tornato a sorridere, anche sotto il vento che ieri sferzava il campo d’allenamento, costringendo il francese, di solito elegante, a indossare il berretto di lana e a proteggersi con il cappuccio della tuta: «Bisogna essere realisti: ci aspetta un compito quasi impossibile. Abbiamo appena il 5% di possibilità di ribaltare il risultato, ma abbiamo il dovere di credere in quel 5% e di provarci. Le nostre chance sono quelle di giocare al massimo per 90 minuti. Dobbiamo dimenticare il risultato dell’andata e affrontare la gara con lo stesso spirito del derby con il Tottenham. Segnare non è un problema per noi: abbiamo fatto ben dodici gol nelle ultime due gare all’Emirates». Wenger è tentato dalla formula dei quattro attaccanti: Walcott e Oxlade-Chamberlain esterni, Gervinho centravanti arretrato, Van Persie punta avanzata. bold

rimonte Nella storia delle coppe europee solo tre volte una squadra ha ribaltato uno svantaggio di 4 gol: il Real Madrid nel terzo turno di Uefa 1985-86 contro il Borussia M. (1-5 all’andata, 4-0 al ritorno); il Leixoes nel primo turno di Coppa delle Coppe 1961-62 contro il La Chaux-de-Fonds (2-6 e 5-0); il Partizan nel secondo turno della Uefa 1984-85 contro il Queen’s Park Rangers (2-6 e 4-0)

31

gol Van Persie capocannoniere di Premier, ha segnato finora 31 gol in 33 partite stagionali: 25 in campionato, 4 in Champions e 2 in F.A. Cup

ARSENAL (4-2-3-1) MILAN (4-3-1-2)

BENFICA (4-4-2) ZENIT (4-4-2)

OGGI ORE 20.45 ANDATA 0-4 1 2,10

X 3,60

SZCZESNY 13

OGGI ORE 20.45 ANDATA 2-3 2 3,10 4-2-3-1

VERMAELEN GIBBS 3 5 6 28 SAGNA KOSCIELNY 7 17 ROSICKY SONG GERVINHO O. CHAMBERLAIN 27 15 10 VAN PERSIE

WALCOTT 14

11 IBRAHIMOVIC 22 NOCERINO

1 1,60

92 EL SHAARAWY 70 ROBINHO 4 29 VAN BOMMEL EMANUELSON

15 33 5 20 MESBAH THIAGO SILVA MEXES ABATE ABBIATI 32

4-3-1-2

X 3,85

2 5,25

1 ARTUR

4-4-2

EMERSON LUISAO 14 4 33 3 MAXI PEREIRA JARDEL 20 28 6 8 GAITAN WITSEL GARCIA BRUNO CESAR 19 RODRIGO

7 CARDOZO

34 BYSTROV

11 KERZHAKOV

20 27 15 18 FAYZULIN DENISOV SHIROKOV ZYRYANOV BRUNO ALVES ANYUKOV 14 3 6 2 LOMBAERTS HUBOCAN MALAFEEV 16

4-4-2

ARBITRO Skomina (Slovenia). TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Sky 3D; Premium Calcio e Calcio HD2.

ARBITRO Webb (Inghilterra). TV Sky Sport 3 HD e Calcio 2 HD; Premium Calcio 1.

ARSENAL Panchina 25 Fabianski, 20 Djorou, 25 Jenkinson, 39 Coquelin, 27 Gervinho, 9 Park, 29 Chamakh. All. Wenger. Squalificati nessuno. Diffidati Rosicky, Djorou, Song. Indisponibili Diaby, Mertesacker, Wilshere, Santos, Ramsey, Arteta, Benayoun.

BENFICA Panchina 47 Eduardo, 27 Miguel Vitor, 9 Nolito, 30 Saviola, 21 Matic, 38 Capdevila, 16 Nelson Oliveira. Allenatore Jorge Jesus. Squalificati Aimar. Diffidati Artur, Garay. Indisponibili Garay.

MILAN Panchina 1 Amelia, 25 Bonera, 76 Yepes, 19 Zambrotta, 77 Antonini, 18 Aquilani, 56 Ganz. All. Allegri. Squal. Ambrosini (1). Diffidati Van Bommel. Indisp. Nesta, Merkel, Seedorf, Boateng, Pato, Lopez.

ZENIT Panchina 30 Zhevnov, 4 Criscito, 24 Lukovic, 23 Huszti, 25 Semak, 99 Kanunnikov, 17 Rosina. Allenatore Spalletti. Squalificati nessuno. Diffidati Anyukov, Bruno Alves, Criscito, Hubocan. Indisponibili Danny.

BARCELLONA (4-3-3) APOEL (4-2-3-1) LEVERKUSEN(4-2-3-1) LIONE (4-2-3-1) DOMANI ORE 20.45 ANDATA 3-1 1 1,10

X 8,50

VALDES 1 2 DANI ALVES

5 PUYOL

1 2,80

4-3-3

3 21 PIQUÉ ADRIANO

6 XAVI

16 BUSQUETS

8 INIESTA

10 MESSI

4 FABREGAS

17 PEDRO

11 KIESSLING 9 10 27 SCHÜRRLE R. AUGUSTO CASTRO 8 3 REINARTZ L. BENDER 24 21 5 2 KADLEC TOPRAK M. FRIEDRICH SCHWAAB LENO 23

DOMANI ORE 20.45 ANDATA 0-1

2 20,00

4-2-3-1

X 3,40

22 CHIOTIS

2 2,35 4-2-3-1

PAULO JORGE BOAVENTURA 7 3 4 98 POURSAITIDES KAKÀ 26 31 H. SOUSA N. MORAIS CHARALAMBIDIS MANDUCA TRICKOVSKI 10 21 11 8 AILTON 18 GOMIS 11 BASTOS

10 EDERSON

6 KALLSTROM 20 CISSOKHO

3 CRIS

17 LACAZETTE

21 GONALONS 4 13 KONE REVEILLERE

LLORIS 1

4-2-3-1

ARBITRO Moen (Norvegia). TV Rai 2; Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD2.

ARBITRO Undiano Mallenco (Spagna). TV Sky Sport Extra HD e Calcio 2 HD; Premium Calcio 3.

BARCELLONA Panchina 13 Pinto, 14 Mascherano, 26 Muniesa, 15 Keita, 11 Thiago Alcantara, 37 Tello, 39 Cuenca. Allenatore Guardiola. Squalificati nessuno. Diffidati Puyol. Indisponibili Villa, Sanchez, Abidal, Afellay, Fontas.

APOEL Panchina 78 Urko, 17 Satsias, 81 Marcinho, 29 Alexandrou, 77 Solomou, 6 Oliveira, 9 Solari. Allenatore Jovanovic. Squalificati Helio Pinto (1). Diffidati Paulo Jorge, Oliveira, Alexandrou, Marcinho, Trickovski. Indisponibili nessuno.

LEVERKUSEN Panchina 36 Giefer, 14 Corluka, 6 Rolfes, 38 Bellarabi, 18 Sam, 19 Derdiyok, 4 Oczipk. Allenatore Dutt. Squalificati nessuno. Diffidati Kiessling, Castro, Corluka, Derdiyok, Toprak, Ballack, Kadlec. Indisp. Ballack, Barnetta, Adler, da Costa.

LIONE Panchina 30 Vercoutre, 14 Dabo, 15 Fofana, 43 Umtiti, 19 Briand, 24 Pied, 9 Lisandro. Allenatore Garde. Squalificati nessuno. Diffidati Cris, Kallstrom, Gomis. Indisponibili Grenier, Valverde, Mensah, Gourcuff.


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CHAMPIONS IL PATRON ROSSONERO

«

SEBASTIANO VERNAZZA

Silvio Berlusconi è intervenuto al Processo di Biscardi su Italia 7 Gold. Aldo Biscardi lo ha presentato come ex numero uno della politica e Berlusconi lo ha così corretto: «Sull'ex numero 1 della politica lei si sbaglia...».

Pensiamo che possa essere un punto di forza oggi e in futuro

«

Gli voglio bene, avrei voluto tenerlo, ma ci chiedeva troppo

Mafia, pizza e Milan «Penso che

con l’Arsenal la nostra squadra debba andare in campo per vincere, per essere padrona del gioco. Non si va a Londra per difendersi, davanti a tutte le telecamere del mondo. Se all’estero pronunciamo il nome Italia, le risposte sono tre: "Mafia, pizza e Milan". Il Milan ha un’immagine internazionale da difendere». Cure per Pato «Pato è un grande

campione, ma visti i tanti infortuni lo sottoporremo a una cura approfondita, senza farci condizionare dai tempi. Mi sono opposto alla sua cessione al Psg, confido che Pato possa superare questo momentaneo problema fisico e ritornare al fianco di Ibrahimovic». Van Persie chi? Ronaldo sì «Van

SU EL SHAARAWY ATTACCANTE MILAN

Silvio Berlusconi, 75 anni, ha assunto la carica di presidente del Milan il 24 marzo 1986 SPORT IMAGE

«Pato deve curarsi con calma Prenderei Cristiano Ronaldo» Ospite di Biscardi in tv, Silvio Berlusconi parla di tutto: «Sì al portoghese, ma a un prezzo equo. Con la Juventus c’è cordialità. Allegri mi piace» Futuro da faraoni «El Shaarawy

Persie e Tevez per l'estate? Mi verrebbe da dire: Carneade, chi era costui?...». E Cristiano Ronaldo? «Non potrei dire di no, ma direi di sì a un prezzo equo e in linea con la crisi economica».

BERLUSCONI JR

Più forti dell’invidia «Crediamo

Ci sarà anche Barbara Berlusconi, in tribuna, questa sera all’Emirates Stadium per tifare Milan. Anche se il 4-0 dell’andata è un risultato tale da non far prevedere brutte sorprese e anche se il «suo» Pato non giocherà perché infortunato, Barbara ha deciso di stare comunque vicina alla squadra. E’ sempre di più conquistata dal mondo Milan.

di aver approntato una squadra in grado di essere la numero uno. Saremo più forti della sfortuna, dell'invidia e delle ingiustizie. Vogliamo essere protagonisti in tutte le competizioni. Abbiamo investito molto, abbiamo una rosa ampia. Purtroppo abbiamo avuto molti incidenti, 14 infortunati, ma abbiamo sempre messo in campo una squadra di alto livello».

SU ANDREA PIRLO CENTROCAMPISTA JUVE

Anche Barbara sarà in tribuna oggi all’Emirates

è un giovane molto interessante, velocissimo. Ha un’aria sbarazzina e una tecnica da campione consumato. Pensiamo che possa essere un punto di forza del Milan già oggi e che ancora di più possa diventarlo in futuro. Robinho è simpaticissimo, un ragazzo straordinario e pulito, con la capacità di sacrificarsi, con forte senso del gol: una seconda punta fantastica da affiancare a Ibra». Affetto per Inzaghi «Confesso di

provare un affetto paterno per Pippo. Vederlo in campo è sempre una grande gioia». Con la Juve tutto bene «Con la

Juventus i rapporti sono sempre stati cordiali. Ci siamo scambiati reciproche gentilezze. Quello che è successo non credo che possa correggere e modificare questi rapporti. Il Milan non ha nessun problema nei confronti della Juventus. Sul gol annullato a Muntari la società bianconera non ha alcuna colpa e non può essere quell'episodio a rovinare le nostre relazioni. Da 25 anni dico che uno sport così importante dovrebbe adeguarsi agli altri sport. Con una moviola, che l'arbitro potrebbe consultare rapidamente, tanti problemi si risolverebbero. Io credo che prima o poi questa innovazione debba essere introdotta».

Volevo tenere Pirlo, ma... «Ho

sempre apprezzato Pirlo, gli ho voluto e gli voglio molto bene, però voleva un contratto di più anni e le nostre valutazioni non corrispondevano. Io non ero convinto di non rinnovargli il contratto, ma alla fine è prevalsa la tesi che lo sforzo economico era troppo elevato, e ho dovuto accettare a malincuore questa decisione». Allegri e il faticoso rinnovo «Ho

una grande considerazione di Allegri, da sempre. Mi è piaciuto dal primo momento ed ha condiviso le missioni che la societa gli ha dato. Si comporta con coerenza. C'è stato solo un rinnovo del

contratto un po’ faticoso. Da parte del Milan c'era una posizione a risparmiare e, da parte sua, la ricerca di un emolumento che riteneva coerente con i suoi meriti. Soltanto una differente valutazione». Bravo Monti «Al momento non

può esserci miglior guida per l'Italia. Solo con un governo tecnico, centrodestra e centrosinistra possono accordarsi per le indispensabili riforme, come quella dell'architettura costituzionale o della giustizia. Speriamo di arrivare ad un accordo con la sinistra, in modo che le riforme possano essere votate sia dalla maggioranza sia dall’opposizione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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CHAMPIONS RITORNO OTTAVI

Spalletti vuole arrivare allo Zenit I russi mai nei quarti: «A Lisbona per vincere: sogno di ripetere la magia di Real-Roma 1-2» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI LISBONA

«Sogno di rivivere sulla panchina dello Zenit la magia di Real Madrid-Roma. Vi ricordate? Vincemmo 2-1 al Bernabeu». Il volto di Luciano Spalletti si illumina. La Champions ha un sapore speciale. E questa notte può diventare «storica» per il club di San Pietroburgo, mai così avanti in questa competizione. La squadra russa ha un gol da difendere. Tanto? Poco? «Non siamo venuti a Lisbona per lo 0-0. Non è nel mio stile. Noi vogliamo provare a vincere». Rispetto alla partita d’andata recupera il portiere Malafeev. Il nazionale russo è uno che fa la differenza. Tra i convocati c’è anche Criscito, tornato dopo un piccolo intervento chirurgico. Il difensore, però, non è ancora al 100 per cento, probabilmente partirà dalla panchina. «In realtà chi vorrei vedere in campo ora cammina con le stampelle ed è seduto al mio fianco». Senza Danny Spalletti indica

Danny, il gioiello dello Zenit, fuori causa per la rottura dei crociati. «Questo benedetto ragazzo mi lascia sempre solo nei momenti delicati, qui avrebbe fatto la differenza». Danny comunque ha «lavorato» per il suo allenatore seguendo Benfica-Porto e presentando una ricca relazione. «Il Benfica ha storia e valori tecnici» osserva il buon Luciano. Che aggiunge:

Gazzetta.it Gazza

Tvf

Zlatan Ibrahimovic, 30 anni AFP

SPECIALE CHAMPIONS DA LONDRA COI TIFOSI SEGUENDO IL MILAN Le nostre telecamere a Londra per seguire l’operazione Champions del Milan all’Emirates Stadium contro l’Arsenal. Le interviste della vigilia e anche l’attesa dei tifosi al seguito nella capitale inglese. Tutto in tempo reale.

NON SOLO CALCIO ANCHE STRIKEFORCE E IDITAROD Su GazzettaTv trovate sempre tutti i gol dei massimi campionati europei, gli hightlights del basket e tante curiosità. Qualche esempio? Lo Strikeforce, con la sua nuova star Rosa Rousey e un servizio sull’Iditarod, corsa con i cani da slitta in Alaska.

«Ci mancherà Danny». Si riparte dal 3-2 dell’andata e il Benfica promette battaglia «Contro il Porto nella partita che ci ha dato la qualificazione agli ottavi abbiamo ottenuto un grande risultato ma non abbiamo giocato bene. Stavolta gli amanti del calcio portoghesi vedranno il vero Zenit». Tutti contro Bruno Alves Il Benfi-

ca e la stampa portoghese hanno trovato il «nemico» intorno al quale costruire la vigilia: Bruno Alves. Il motivo? Ce ne sono due. Il primo è scontato, il difen-

sore dello Zenit è stato uno dei simboli del Porto. L’odiato rivale. In più, nell’andata, con un duro intervento a metà campo ha messo kappaò il giovane Rodrigo, gioiellino del Benfica. Spalletti e Danny lo difendono: «È stato solo un contatto normale». Le tv hanno riproposto più volte e con commenti molto critici questo «contrasto» che ha obbligato Rodrigo a chiedere la sostituzione. Bruno Alves si prepari: gli ultra del Benfica hanno promesso di sommergerlo di fischi. A proposito: Rodrigo, uno dei nuovi talenti, partirà titolare anche a causa dell’assenza, per squalifica, dell’argentino Aimar. E Spalletti l’ha indicato ai suoi allievi come un «giocatore da non perdere di vista». Il Benfica sembra ancora «prigionie-

ro» della sconfitta di venerdì contro il Porto. Maturata grazie a un clamoroso errore arbitrale. L’allenatore Jorge Jesus potrebbe essere «processato» dalla giustizia sportiva per alcune dichiarazioni polemiche. E il video di un infuriato Rui Costa, nel garage davanti agli spogliatoi, è il più cliccato del giorno a Lisbona e dintorni. «Dovremo avere pazienza — spiega Jorge Jesus —: guai a pensare di vincere in pochi minuti. Non dobbiamo lasciare allo Zenit l’arma del contropiede. Dobbiamo entrare tra le otto grandi di Champions. Sarebbe una bella rivincita anche nei confronti del Porto, già eliminato». Gira che ti rigira, c’è sempre e solo il Porto nei pensieri del Benfica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luciano Spalletti, 53 anni domani, all’allenamento dello Zenit a Lisbona AFP


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SERIE A

Che fatica QUATTRO «X» NELLE ULTIME 5 PARTITE

I RIVALI DI DOMANI

Acquafresca sarà operato alla mano

5 FEBBRAIO

15 FEBBRAIO

25 FEBBRAIO

3 MARZO

Juventus-Siena 0-0

Parma-Juventus 0-0

Milan-Juventus 1-1

Juventus-Chievo 1-1

Buffon, alla fine, protesta con l’arbitro Peruzzo: negato un rigore (mani di Vergassola) LAPRESSE

Nessun gol, ma altre proteste nel recupero per un fallo da rigore di Santacroce su Pirlo ANSA

Matri segna il gol dell’1-1 in un match segnato dall’annullamento del gol di Muntari LAPRESSE

Il colpo di testa di De Ceglie (in fuorigioco) non basta per battere il Chievo SPORT IMAGE

Juve antipareggite Cinque mosse per ripartire Ritorno al 4-3-3, la scossa dei rinforzi di gennaio e i gol delle punte: così si può DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Abituati a un calcio che cancella in fretta il passato prossimo e affida tutti i suoi giudizi soltanto al presente, corriamo il rischio di dimenticare una verità assoluta. La scorsa estate tutti i tifosi della Juve, nessuno escluso, avrebbero firmato per trovarsi oggi nella seguente situazione: secondi in classifica a tre punti dal Milan con una gara da recuperare, tre punti di vantaggio sulla terza, mezza finale di Coppa Italia in tasca e l’imbattibilità stagionale che equivale a un primato europeo da condividere soltanto con la Dinamo Kiev. Reso onore a quanto la Juve ha fatto finora, è inevitabile indagare sui problemi recenti che hanno generato quattro pareggi in cinque partite e seminato di dubbi il cammino dei bianconeri. In fondo anche questo è un omaggio al lavoro di Antonio Conte, perché se l’appetito vien mangiando i tifosi della Juventus hanno molta fame arretrata e adesso, pur consapevoli del gap tecnico nei confronti del Milan, vorrebbero riempirsi la pancia. Così nasce qualche fischio ingeneroso e soprattutto il desiderio di capire se la marcia della Juventus può ripartire già domani a Bologna. Proviamo a scoprirlo attraverso cinque domande di stretta attualità.

1La Juve appare in calo atleti-

co: come può ritrovare la condizione migliore?

Andare sempre a cento all’ora sarebbe indispensabile per una squadra come la Juve, ma è umanamente impossibile. Il calo è quindi fisiologico. Lo staff atletico è stato artefice di un capolavoro nel girone d’andata e adesso sta studiando le soluzioni migliori per restituire brillantezza a giocatori affaticati. Prendiamo il caso di Vidal: sfruttando il turno di squalifica, il cileno ha svolto un importante lavoro atletico i cui benefici effetti dovrebbero vedersi già a Bologna. Il turnover sarà un’arma importante per far tirare il fiato a qualcuno e anche la normalizzazione del calendario contribuirà a sciogliere le gambe dei bianconeri. Costruita per giocare una partita a settimana, la Juve si è trovata a causa dei rinvii per neve e della Coppa Italia a riempire le sue settimane. Ma dopo Bologna gli impegni al mercoledì saranno pochissimi e il lavoro a Vinovo ne trarrà giovamento, così come la condizione della squadra.

2 Gli acquisti di gennaio possono garantire una marcia in più?

Finora è stato utilizzato quasi di più il meno reclamizzato: Padoin è rimasto in campo 218’ contro i 297’ di Borriello che però ha diviso i suoi minuti in sei presenze contro le tre (tutte da titolare) di Padoin. Solo spiccioli per Caceres (112’ in tre gare), che avrà più spazio perché può ricoprire di-

versi ruoli in difesa. Anche Borriello può essere prezioso: dopo aver fatto un duro lavoro atletico (che gli era mancato a Roma) è vicino al top e pronto a dare un contributo importante.

3 Il ritorno a un modulo di riferimento potrebbe aiutare la squadra?

La duttilità è sempre un pregio, mai un difetto. E la stagione della Juve lo conferma. Però il ritorno al 4-3-3, insieme al recupero psicofisico di alcuni giocatori comprensibilmente stanchi, potrebbe ridare slancio a una squadra apparsa non solo affaticata ma anche confusa e stranamente timorosa. Il 3-5-2 resta una valida alternativa, in questo momento però meno efficace.

4 Gli attaccanti giocano quasi tutti ma segnano poco: è giusto alternarli o meglio fare delle scelte definitive?

5 Cosa deve fare la Juve per

BOLOGNA Robert Acquafresca non ha avuto il tempo di godersi il gol-vittoria contro il Novara — primo suo sigillo al Dall’Ara, con dedica alla moglie Micaela che presto lo renderà padre e a Lucio Dalla — che subito deve tornare fuori dalle rotazioni di Pioli. Stavolta non per motivi tecnici, ma perché nello scampolo di gara l’attaccante subentrato a Ramirez si è procurato, in uno scontro di gioco, la frattura scomposta del quarto metacarpo della mano destra. Oggi l’intervento chirurgico che gli impedirà di giocare la partita di recupero di domani con la Juve e probabilmente anche quella di Roma contro la Lazio. Infatti l’ex cagliaritano dovrà indossare un tutore rigido per alcuni giorni. Intanto contro i bianconeri dovrebbe tornare a disposizione Antonsson, fermato alla vigilia del Novara da un problema muscolare. a.to.

EMERGENZA DIFESA

Barzagli, stop per 20 giorni Chiellini out 10

rendere credibile il sogno scudetto?

Banalmente, deve ricominciare a vincere. Non ci sono altre medicine. Detto che lo scudetto non era l’obiettivo di inizio stagione, è chiaro che per centrare almeno il traguardo minimo (la qualificazione alla Champions) è meglio puntare a quello massimo. E poi nel calcio le cose cambiano in fretta: basta un gol all’improvviso, una vittoria magari sofferta. Al Milan è accaduto a Udine. Alla Juve può accadere domani a Bologna.

VINOVO La difesa della Juve è in piena emergenza per la prima volta. Dopo gli esami di ieri è stato confermato lo stop di entrambi i centrali titolari, ma rispetto alle previsioni si sono invertiti i tempi di recupero: più rapido sarà il rientro di Chiellini (elongazione al soleo del polpaccio sinistro: 10 giorni di stop e di nuovo in campo a Firenze il 17), mentre è più grave la situazione di Barzagli (20 giorni a causa di una lesione muscolare al gemello mediale del polpaccio destro). Per Andrea, finora sempre presente e sempre titolare, niente Bologna, Genoa, Fiorentina, soprattutto niente ritorno di Coppa Italia contro il Milan (20 marzo) e poche speranze di esserci il 25 contro l’Inter. Una brutta notizia per Conte che però ha già iniziato a studiare le contromosse. Ieri ha curato personalmente il lavoro dei difensori, provando e riprovando i movimenti dei titolari contro il Bologna: Lichtsteiner, Caceres, Bonucci e De Ceglie. Dal centrocampo in su è probabile il ricorso ai sei titolari della cavalcata autunnale: Vidal, Pirlo, Marchisio e più avanti Pepe, Matri e Vucinic. Ma Borriello e Quagliarella hanno qualche chance.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

S Antonio Conte, 42 anni, è alla prima stagione sulla panchina della Juventus FORTE

Nell’attacco della Juve ci sono quattro ottimi giocatori più Del Piero. Adesso che Ale sta concludendo una carriera fantastica manca il fuoriclasse che vinca da solo una partita. Conte non può far altro che basarsi su quello che vede in allenamento oltre che sui numeri (Matri ha segnato 10 gol). Non ci sono formule magiche, ma la necessità che Vucinic faccia il Vucinic, Quagliarella faccia il Quagliarella e Borriello faccia il Borriello. Basterebbe.

Alberto Mauro

CALENDARIO INTERNAZIONALE INTESA A ZURIGO CON CONFEDERAZIONI, LEGHE, SQUADRE E GIOCATORI

2014: stop amichevoli d’agosto Fifa d’accordo con Uefa e club Dal 2015 solo doppi impegni per le nazionali: basta con le amichevoli a metà settimana

FABIO LICARI

Amatissime amichevoli d’agosto, addio (dal 2014, s’intende). Dopo che Uefa e club europei hanno trovato l’accordo, adesso c’è anche l’okay di Fifa, confederazioni mondiali, Leghe e giocatori. Manca soltanto una formalità — l’approvazione dell’Esecutivo Fifa a fine mese — ma dal 2014 il ca-

Michel Platini, presidente Uefa ANSA

lendario internazionale cambierà sensibilmente. E il calcio va avanti così, tra concessioni reciproche, in cerca di un consenso universale impossibile visto quanto sono lontani gli interessi di club e nazionali.

Date fisse per le nazionali: si gioca a marzo, giugno, settembre, ottobre, novembre

Le novità Ecco le novità da luglio 2014 al 2018. 1) Date fisse per le nazionali e soltanto doppie partite: si giocherà a marzo, settembre, ottobre e novembre negli anni pari (quelli con Euro e Mondiale che naturalmente si aggiungono alle date fisse); in più 2 partite a giugno negli anni dispari (senza grandi tornei). 2) Le amichevoli saranno gio-

cate soltanto nelle date fisse. 3) I convocati dovranno essere disponibili da lunedì al martedì della settimana successiva (9 giorni). 4) Le partite delle nazionali si disputeranno in questi 9 giorni: la prima partita potrà essere giocata il giovedì (con la centralizzazione dei diritti tv per le qualificazioni le nazio-

nali saranno spalmate su più giorni tipo Champions). 5) Come principio una squadra dovrà giocare le due partite nella stessa confederazione (per evitare il più possibile spostamenti troppo lunghi). 6) Un giocatore può disputare un solo grande torneo all’anno: tuttavia, se Coppa d’Africa e Gold Cup (Nordamerica) sono nello stesso anno della Confederations Cup, sarà possibile raddoppiare. Le Olimpiadi, l’Under 20 e i tornei giovanili restano fuori dal calendario internazionale: non ci sono divieti ma certo un club potrebbe opporsi al rilascio. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 6 MARZO 2012

SERIE A LE PROSSIME SCELTE DOPO LA SOSTITUZIONE DI DOMENICA E I FISCHI DI SAN SIRO

Cambiasso, lacrime e tregua E’ l’occasione per i giovani L’argentino potrebbe riposare di più. Con un nuovo centrocampo torna il 4-3-1-2? ANDREA ELEFANTE LUCA TAIDELLI MILANO

Esteban Cambiasso ha troppo pelo calcistico sullo stomaco per stupirsi del fatto che il giorno dopo la sostituzione contro il Catania si parli più del suo supposto pianto a bordo campo che dei veri problemi dell’Inter. Chissà se il Cuchu un giorno vorrà spiegarci se le sue erano lacrime liberatorie, da stanchezza, da stress o da caduta degli dei. Oppure semplice sudore. Di

certo l’argentino, una volta richiamato in panchina, ha spiegato con chiarezza la voglia di guidare i compagni, con trasporto quasi maggiore a quello visto in campo. Accanimento e timing Resta il

problema dell’accanimento. E accanimento oggi non è prendersela con lui come padre di tutti i mali dell’Inter: quella è scarsa obiettività, e volendo anche irriconoscenza per fatti non parole - di neanche troppo tempo fa (dal 2004, anno del suo arrivo, almeno un trofeo a stagione). Accanimento è stato

Il discorso di Julio «Andiamo in campo e facciamo l’Inter» Non un discorso del re. Semmai del re ormai nudo, e in quel momento il sovrano detronizzato non era Julio Cesar ma quella Inter che un tempo era stata padrona del mondo e domenica sera non riusciva più ad essere padrona neanche di se stessa. Al portiere, appena tornato nello spogliatoio con il rumore dei fischi di San Siro che gli sibilava forte nelle orecchie, quel discorso poi svelato da Zanetti è venuto così: su dalla pancia passando per il cuore, già provato da giorni passati a rimuginare su uno dei momenti psicologici più difficili da quando fa questo mestiere.

ma volta che Julio Cesar prendeva la parola nello spogliatoio per scuotere il gruppo e non era neppure la prima volta che un giocatore dell’Inter parla nello spogliatoio: di solito prima delle partite succede più o meno sempre, uno a turno dice qualcosa subito dopo l’allenatore. Domenica sera è successo nell’intervallo. Un discorso non lunghissimo: un paio di minuti, forse anche meno. Un discorso non come quelli che faceva certe volte Mourinho, parole che restavano scolpite nella memoria

CLAUDIO RANIERI NATO A Roma il 20 ottobre 1951

S DA GIOCATORE Era un difensore, ha giocato nella Roma (giovanili e prima squadra), nel Catanzaro, nel Catania e chiuso la carriera a Palermo.

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Una scelta d’istinto E allora Ju-

Un paio di minuti Non era la pri-

E la gente del web chiede un cambio generazionale all’interno della squadra

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Il retroscena

lio Cesar ha deciso di metterci la faccia, davanti a tutti, perché tutto si può dire di lui tranne che sia uno che di solito non ce la mette. Lo ha fatto spesso quando è inciampato parando, a costo di lacrime di rabbia o depressione. Ma domenica sera non era questione di ammettere errori singoli: era tutto sbagliato. Così gli è venuto d’istinto: dire quel che ha poi detto ai compagni era diventato quasi un bisogno fisico, più che una scelta calcolata. E fosse stato per lui, non se ne sarebbe neanche dovuto parlare, dopo. Julio Cesar non ama certa pubblicità e non ama farsene: non si aspettava che Zanetti volesse raccontare il «peso» di quelle sue parole, andate dritte al cuore e all’orgoglio di tutti, il che non significa che in fondo non gli abbia fatto piacere.

Dopo 35 gare su 36, è giunta l’ora di ammettere la stanchezza. Poli e Obi scalpitano

Julio Cesar esulta con Zanetti AFP

per giorni, che continuavano a rimbombare nel cervello. Parola più, parola meno Julio Cesar no, non ha fatto un discorso memorabile, ma ha detto le cose che in quel momento forse nessuno si aspettava di sentire, e di sentire così. Parola più, parola meno: «Stiamo giocando di m., non possiamo essere ridotti così, non possiamo finire così. Così vuol dire tradire chi fa il tifo per noi, e non solo quelli che sono allo stadio. Noi siamo l’Inter: non siamo questi, questa non è la nostra squadra, quella che ha vinto tutto. Non possiamo mollare adesso: ora reagiamo, torniamo in campo e torniamo a fare l’Inter». E ha fatto anche gol Sarebbe in-

generoso per chi è tornato in campo, e da un certo punto in poi è sembrato un altro, credere che tutto sia dipeso da quel discorso. Ma quello che c’era dietro davvero, la squadra forse ha finito di capirlo ieri mattina, quando Julio Cesar invece che riposare si è buttato a giocare la partitella da difensore centrale, caricando tutti come molle e segnando pure un gol. Adesso il re si è rimesso perlomeno due stracci di vestito, così. In fondo, solo quello Julio Cesar voleva dire: mica chiedere di più. a.e.

DA TECNICO Ha cominciato nel Vigor Lamezia, poi il C.Puteolana, quindi il Cagliari, il Napoli, la Fiorentina, il Valencia, l’Atletico Madrid, il Chelsea, il Parma, la Juventus e la Roma. Dal 22 settembre 2011 è all’Inter

S HA VINTO 1 Coppa Italia (Fiorentina) 1 S.Italiana (Fiorentina) 1 Coppa di Spagna (Valencia) 1 Charity Shield (Chelsea) 1 Intertoto (Valencia) 1 S. Europea (Valencia). In Italia ha anche conquistato due promozioni sulla panca del Cagliari: dalla serie C alla A. Sull’isola ha conquistato una Coppa Italia di serie C.

S Claudio Ranieri, 60 anni, all’Inter da settembre LIVERANI

continuare pervicacemente a mandare in campo Cambiasso, chiedergli di giocare 35 partite su 36 (34 da titolare). E certe cose le decide un allenatore, perché la teoria seconda la quale un tecnico finisce per «ascoltare» le sensazioni di un giocatore non regge. Regge, semmai, quella secondo cui i grandi giocatori sanno per primi non solo quando smettere — e questo non è ancora il caso di Cambiasso —, ma pure quando dire ad un allenatore che è arrivato il momento di tirare il fiato. Ma se questo non succede, un allenatore è lì per decidere,

anche in base a quello che vede. Come ha poi fatto Ranieri al 16’ della ripresa di Inter-Catania. Web pro linea verde Non è detto,

anzi, che Cambiasso (o Palombo, o Stankovic) giocando non sempre, ma almeno in qualche partita - gli ultimi 20-30’ invece che i primi 60-70’ non possano dare comunque il loro meglio, e proprio quando una gara si decide. E allo stesso tempo, senza cadere nell’eccesso opposto e farne dei salvatori della patria che devono giocare sempre, domenica si è capito che c’è non solo voglia, ma anche bisogno, dei baby Poli e Obi, volendo anche di Faraoni. E che anche a loro, come a tutti, servirebbe un po’ di continuità. Lo stesso popolo di Internet vota la loro fame di pallone: per l’86% dei lettori di Gazzetta.it, nell’Inter urge un ricambio generazionale. Senza dimenticare che sta tornando anche Ri-

Dall’alto, Andrea Poli, 22, e Fredy Guarin, 25. A destra, Esteban Cambiasso, 30, dopo la sostituzione di domenica FORTE/PHOTO PRESS/ANSA

Da Ranieri a Moratti è deluso Ora non cambia ma vuole un’Inter alla portoghese Il tecnico romano resiste, in attesa di Chievo e OM. L’ex Chelsea intanto riceve... sms MATTEO DALLA VITE MILANO

Per chi si fosse messo in onda solo in questo momento, bé, la situazione è la seguente: Claudio Ranieri resta dov’è, in attesa dell’arena di Verona (Chievo) e soprattutto del ritorno di Deschamps in Italia. E anche André Villas Boas resta dov’è, senza il Chelsea ma con mille voci (e alcuni sms...) che lo legano all’Inter per l’anno che verrà. Bollettino Moratti Il bollettino ai naviganti lo diffonderà con più chiarezza Massimo Moratti nelle prossime ore: ieri notte è rientrato dagli Emirati arabi per affari legati alla Saras, non contento dell’ennesima non-vittoria, parzialmente rinvigorito dall’orgoglio della squadra ma sempre più scocciato da una classifica da naufragio.

l’innesto vincente dei giovani ma soprattutto riacciuffate dalla squadra che non voleva edificare un’altra figuraccia. Detto questo, Moratti dovrebbe restare sempre sulle proprie posizioni: Ranieri - adesso - non si tocca, anche se Stramaccioni - per ora - rimane in pre-allarme. Come André Villas Boas, libero da impegni da domenica pomeriggio. Scelte e osservazioni Ora bisognerà anche vedere come Ranieri si comporterà con le scelte fatte dal 16’ s.t.: il centrocampo sarà ancora farcito di ventenni che corrono? Al match contro il Chievo mancano tre giorni: saranno tre giorni

Ranieri deve vincere a Verona, sennò dentro Stramaccioni o subito Villas Boas

Redini e pre-allarme Di certo

non è un pareggio in rimonta che mette il Super-Bostik sulla panchina di Ranieri. Semmai è il pre-pareggio che funge un po’ da solvente. Ranieri pareva non avere più le redini in mano, redini poi riprese con

Messaggi per Villas Boas dal ritiro nerazzurro prima del match di domenica


MARTEDÌ 6 MARZO 2012

cky Alvarez, scomparso per un dolore al ginocchio dopo essere stato protagonista del filotto di dicembre-gennaio. Ex isola felice Intanto la partita

di domenica ha dimostrato che il 4-4-2 non è più l’isola felice dove approdare sicuri di trovare salvezza. E anche che, alla fine, di Sneijder questa squadra ha bisogno, eccome: impiegarlo a partita in corso sembra uno spreco; dargli fiducia a singhiozzo, togliendolo dopo 45’ per poi rimetterlo magari la volta dopo, non lo mette nelle condizioni migliori per fare la differenza. Ora Ranieri deve pensare se davvero può essere il 4-2-3-1 la nuova strada (ma non con Milito largo sulla fascia, per favore) o se ritentare con il 4-3-1-2: riprovarlo con forze più fresche a centrocampo, comprese quelle che può portare Guarin, non sembra utopia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

il commento di FRANCO ARTURI

Quei fischi dei tifosi fanno bene o male? Fischi a Vucinic e Bonucci, a Cambiasso e all’Inter. Fanno bene o fanno male? Per fortuna non parliamo stavolta di comportamenti antisportivi, ma vale la pena di approfondire la questione. Per molti il fischio è un «diritto delle genti», sancito con l’acquisto del biglietto per assistere alla partita. In fondo un teatro lirico e ancor meno uno stadio non

sono chiese. Magari il nostro Parlamento, tanto per dire, si limitasse a questo tipo di sonoro dissenso: come sapete, in quelle aule frequentemente si va molto più in là.

assurdità. San Siro interista ha soffocato sul nascere la carriera italiana di Mikael Silvestre, poi pienamente affermatasi nel Manchester United e nell’Arsenal. E’ valsa la pena?

Dunque non parliamo di bon ton, ma proprio di sostanza. Che cosa ne sarà del morale di Bonucci, che i tifosi dello Juventus Stadium dovranno (dovrebbero) sostenere nelle prossime partite senza Chiellini? Non c’è mazzata più devastante su uno sportivo come lo scherno dei propri sostenitori. Allora, per dire al mondo che abbiamo preso le distanze da uno dei nostri, non facciamo anche del totale autolesionismo?

Ok, Cambiasso non sembra più quello della Tripletta, ma ha dato l’anima per il suo

di FROSINI

LE BATOSTE DEL TECNICO INTERISTA E DELL’EX DEL CHELSEA 3

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VILLAS BOAS Nato a Oporto (Por) il 17 ottobre 1977

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Sopra, le batoste subite da Ranieri e Villas Boas. 1 Caracciolo (NEWPRESS) infila Julio Cesar per la vittoria del Novara a San Siro. 2 Di Vaio (FORTE) ha appena infilato la rete dell’Inter: 3-0 finale per il Bologna. 3 Lavezzi (LAPRESSE) segna l’1-1 del 3-1 finale fra Napoli e Chelsea. 4 Mc Auley del West Bromwich (AFP) fa 1-0 e Villas Boas salta

di studio per Ranieri, per chi lo osserva (ieri c’era il diesse Ausilio alla Pinetina) e per chi poi decide, Moratti. Che nel frattempo pensa al domani, perché a luglio (come detto) sarà comunque rivoluzione in molti settori. Sms a Villas Boas E pensare al

domani significa appunto pensare (molto) a André Villas Boas. A Milano, all’Inter, AVB c’è rimasto 15 mesi: da tattico e osservatore di Mourinho e per poi andare a fare vita propria, all’Academica e poi al Porto e quindi al Chelsea. I tabloid inglesi ribadiscono che in Blue l’hanno fatto fuori i senatori. All’Inter di senatori ne troverebbe, vecchia guardia che lui conosce già. I rapporti con gli attuali nerazzurri? Pare siano rimasti buoni, poi le verità le sanno solo i diretti interessati. Di certo, ieri e prima della partita, dal ritiro nerazzurro sarebbero partiti vari sms verso il cellulare del portoghese. Il tema e il tono? Consolatori per l’esonero appena subìto. Se poi dentro a quei messaggi ci fosse altro riferito all’anno prossimo, bé, questo si può solo e unicamente immaginare.

La lista: AVB primo

VENERDÌ C’È IL CHIEVO

Chivu e Stankovic in gruppo. Guarin punta l’Atalanta Dopo il lavoro extra di domenica, ieri Fredy Guarin, Andrea Ranocchia e Ricky Alvarez hanno goduto di una giornata di riposo, al pari di Maicon. Il colombiano nei prossimi giorni potrebbe tornare in gruppo, per essere disponibile per Inter-Atalanta, il 18 marzo. Difficile infatti che si decida di farlo debuttare già venerdì a Verona, dove potrebbe essere disponibile Alvarez e rientrerà Maicon, ma solo se non rischierà nulla in vista della Champions League. Martedì 13 infatti arriva a San Siro il Marsiglia. In gruppo ieri sono invece tornati Cristian Chivu e Dejan Stankovic, che avevano saltato la sfida contro il Catania rispettivamente per i postumi della labirintite e per alcuni problemi alla schiena. All’allenamento di ieri ha assistito anche il direttore sportivo Piero Ausilio.

Del resto, questo è il momento nel quale la pianificazione prende piede. Proliferano nomi e consigli di nomi da ognidove, mentre la lista del futuro allenatore dell’Inter c’è ed è nel cassetto più segreto di Massimo Moratti. Oltre alla pole-position di Villas Boas (che, si sa, l’Inter già cercò un’estate fa senza però voler pagare 15 milioni di clausola rescissoria al Porto) e al sogno sempre vivo di Pep Guardiola, non è mai da sottovalutare l’ipotesi Laurent Blanc e anche un nome visto a San Siro nell’ultima ora: si chiama Vincenzo Montella, tecnico del Catania che all’accostamento-Inter ha risposto «non ci casco, so come vanno le cose nel calcio...». Eppure è un allenatore che sta confermando certi pensieri in casa nerazzurra: per il calcio che offre, per l’equilibrio e perché ci sa fare con argentini che piacciono (vedi Barrientos e Gomez) a chi di argentino ha già tanto. L’Inter. © RIPRODUZIONE RISERVATA

club: sotto quell’asciugamano c’erano pensieri ed emozioni che avrebbero fermato molti fischiatori. Forse è giusto far sapere a chi conta (dirigenti, allenatori) che alcuni giocatori o momenti non sono in sintonia con quelli che partecipano e soffrono dalle tribune. Tuttavia l’agonismo non è fondato sui milioni di euro di ingaggio, come troppo spesso siamo portati a credere: piuttosto sulle motivazioni e sui sentimenti.

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GLI INIZI Le prime esperienze in panchina sono come assistente nell’Ipswich Town, nel Porto e nel Barcellona. Nel 2001, dopo due partite come ct delle Isole Vergini britanniche, torna al Porto ad allenare la formazione Under 19 con la quale vince 24 gare su 27.

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Quelli fanno la differenza. La Juve sta rincorrendo uno scudetto, l’Inter sta tentando di risollevarsi dopo un ko: non credo che quei fischi partecipino alla spinta per raggiungere gli obbiettivi. Con la rabbia si fa poca strada. Anche nel campo dello sport.

San Siro milanista si è spesso accanito contro uno dei più grandi giocatori europei degli ultimi vent’anni, Seedorf: una vera

a Villas Boas 1

laVignetta

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CON MOU Nel 2002 diventa l’assistente tecnico di Mourinho nel Porto. Da lì il soprannome di Special Two. Il rapporto tra i due continua prima nel Chelsea, dal 2004 al 2007, e poi nell’Inter, dal 2008 al 2009

S DA SOLO Il 14 ottobre 2009 diventa l’allenatore dell’Academica. Nel giugno 2010 firma col Porto e l’estate scorsa con il Chelsea. Domenica l’esonero dai Blues

S HA VINTO In una stagione, col Porto vince Supercoppa e Coppa nazionale, scudetto ed Europa League

S André Villas Boas, 34 anni, esonerato dal Chelsea LAPRESSE

DESTINI INCROCIATI

Una ripartenza per due: il 4-3-3 del sogno Porto Scegliere il portoghese significa sposare il suo progetto tattico. Anche con le scelte di mercato LUCA CALAMAI

Il Chelsea è una storia mai nata. Lo «Special Two» aveva troppa voglia di ripercorrere la strada del suo maestro Mou e quindi ha accettato il progetto-Abramovich a scatola chiusa. Tradendo le sue idee. Ma Villas Boas resta una «sfida» intrigante. L’importante è ripartire dalle pagine giuste, cioè dalla sua avventura alla guida del Porto. Oltre ai risultati (scudetto ed Europa League) quella squadra aveva un marchio. Tattico, ad esempio. Un 4-3-3 che in fase offensiva si trasformava in un 2-5-3: pressing a tratti asfissiante e la volontà di cercare di recuperare la palla più alto possibile, per poi andare subito a cercare la porta avversaria. Una squadra su misura Villas Boas era entrato nella testa e nel cuore del gruppo, convincendolo che con queste armi il Porto poteva battere qualsiasi avversario: anche quel Barcellona che resta, comunque, il suo punto di riferimento calcistico. Perché questo tuffo nel passato? Perché se l’Inter vuole veramente sviluppare l’idea AVB, non deve commettere l’errore di Abramovich. Deve costruire una squadra a misura di questo allenatore. A occhio e croce, ci sarebbe molto da lavorare: guardando all’Inter di oggi, nel 4-3-3 che resta il progetto tattico di partenza, mancano quantomeno un play-maker di grande qualità, un attaccante di statura internazionale e, magari, anche energie fresche sulle corsie esterne. Dove si sviluppa, di solito, il gioco di Villas Boas. L’acquisto Hulk Tanto per capire meglio: nel Porto i tre giocatori di cui potrebbe aver bisogno in futuro l’Inter erano Fernando, Hulk e Alvaro Pereira. I primi due, guarda caso, nella primavera scorsa precisi obiettivi degli uomini mercato nerazzurri. Ieri la stampa portoghese ha rivelato che l’ex tecnico del Chelsea, venti giorni prima di essere esonerato, aveva chiesto e più o meno ottenuto dal suo padre-padrone Abramovich per la prossima stagione l’acquisto di Hulk. Un investimento da 60 milioni che sarebbe stato parzialmente «addolcito» dalla cessione del deludente Torres. Addio Sneijder? Otto mesi fa, probabilmente, Branca e Ausilio si erano messi in moto sul bomber brasiliano proprio per «accontentare» Villas Boas, serio candidato alla panchina dell’Inter. Così come era stato visionato a più riprese il regista Fernando. Due elementi che il tecnico, ancora oggi, si porterebbe dietro a scatola chiusa. La morale, comunque, è chiara: se Moratti decide di scegliere AVB, deve agire poi di conseguenza sul mercato. Salutando alcuni dei suoi vecchi guerrieri e, quasi certamente, rinunciando anche a Sneijder: la parola fantasista non trova famiglia nel 4-3-3 dello Special Two.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

Luis Enrique senza pace Il futuro non è più certo La Roma vuole confermarlo per il prossimo torneo ma il tecnico non è convinto. Rinnovi: il d.s. Sabatini prende tempo MASSIMO CECCHINI ROMA

«Inadatto, ha rovinato la squadra, è da mandare via». Credete che pensieri cosi poco amichevoli siano rivolti a Luis Enrique? Sbagliato. Sono citazioni prese dai giornali dello scorso anno tutte riferite a Claudio Ranieri, che aveva appena consumato malinconicamente la giornata numero 26 (ko a Genova per 4-3) e si era appena dimesso. Ad una stagione di distanza si scopre che quella Roma aveva 4 punti in più dell’attuale, 9 lunghezze dalla zona Champions e addirittura una partita da recuperare (col Bologna). Nessuna sorpresa, perciò, che dopo la sconfitta nel derby (12˚ tonfo stagionale) la pazienza giallorossa nei confronti di Luis Enrique paia esaurita. D’altronde, se è vero che i politici, cinicamente, amano fiutare il vento, le stroncature che onorevoli romanisti come Gasparri e Ronchio ieri hanno riservato a tecnico e dirigenza hanno il sapore dell’umor popolare. Rivoluzione a metà Troppo inge-

neroso. È vero, una vera rivoluzione culturale non è mai stata realmente presa in considerazione, basti pensare alle classiche modalità operative sul mercato (escamotage per il numero degli extracomunitari, pingui

Luis Enrique, 41 anni, desolato dopo il k.o. nel derby di domenica ANSA

provvigioni per i procuratori, caccia spregiudicata ai talenti minorenni) e sulla gestione dei conti (UniCredit finanzia l’ordinaria amministrazione scontando crediti futuri e percependo congrui interessi: 2 milioni nell’ultima semestrale). Ma due importanti pilastri in realtà sono stati messi: sul comportamento sportivo e lo stile di gioco. Il problema è che le sconfitte stanno facendo vacillare entrambi, se si pensa che — dalla sfogo di Taddei post-derby contro l’arbitro al reclamo inoltrato ieri per chiedere di togliere la squalifica ad Osvaldo — il muro della «diversità» si sta incrinando davanti alla ragion di stato e alla spinta popolare.

CASO CATAPANO

In campo l’Odg: «Basta minacce» Caso Catapano, nota dell’Ordine dei Giornalisti. «Il Consiglio Nazionale esprime piena solidarietà al collega della Gazzetta Alessandro Catapano, fatto oggetto di minacce. Ancora una volta invitiamo le istituzioni calcistiche a prendere provvedimenti per certi intollerabili episodi». LEGGI L’EDITORIALE DEL DIRETTORE MONTI

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LA POLEMICA DOPO L’ESPULSIONE DI STEKELENBURG NEL DERBY

Nicchi: «Bergonzi bravo ma regola da cambiare» Collina: «Decide il Board» Il designatore Uefa «In tempi lontani dissi che era penalizzante: per ora va applicata» DAVIDE STOPPINI ROMA

Chissà se all’International Board interessa quel che succede in Italia. Nel dubbio, il presidente dell’Aia Marcello Nicchi è intervenuto a gamba tesa sul caso della «tripla sanzione» (rigore, espulsione e squalifica), messo in luce dal contatto Klose-Stekelenburg nel derby di Roma. Per il Board si va avanti così? «E a me invece sembra una regola assurda — attacca Nicchi —. Mi ero trovato d’accordo anche con Buffon, che aveva sollevato il problema. Detto che Bergonzi domenica ha applicato alla perfezione il regolamento esistente, aggiungo però che mi sembra fuori luogo che una squadra debba pagare tre volte. Un conto è il fallo cattivo, che merita il rosso, un altro è far scontare pure un turno di squalifica la settimana successiva per un caso come quello del derby: davvero trop-

Le telefonate Resta il fronte Luis Enrique che ieri, raggiunto dalle telefonate di Baldini e Sabatini, è apparso ancora molto scosso. Oggi la dirigenza proverà a parlare con i giocatori, ma è logico che — dato per certo che la società vuole continuare con lo spagnolo — ora non è sicuro che Luis Enrique voglia rimanere. Per la dirigenza sarebbe una sconfitta, che neppure le classiche voci su Vilas Boas, Montella e, in prospettiva, Prandelli, addolcirebbero. Di sicuro il d.s. Sabatini è perplesso sul rinnovo, mentre i sussurri tra UniCredit e Trigoria danno per indebolita anche la posizione dell’a.d. Fenucci dopo l’interruzione del rapporto con la responsabile finanziaria Cristina Mazzoleni. La banca, in particolare, è sorpresa per una decisione così repentina, anche perché considerava l’ex dirigente una figura di garanzia, soprattutto alla luce dell’estenuante attesa dell’aumento di capitale da parte della cordata Usa, posticipata da dicembre a maggio. In compenso, dalla Raptor Accelerator che fa capo all’uomo forte James Pallotta, percepisce 115.000 euro (nel 2011) per un rapporto di consulenza che durerà fino all’aprile 2013, ad un costo medio di circa trentamila euro al mese. Domanda: ce la farà Luis Enrique a resistere fino a quella data? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Arbitri Dunque il primo semina-

rio sulla legalità nello sport si è rivelato l’occasione per discutere dei temi più caldi. Gli arbitri, per esempio: «Quelli di domenica meritano complessivamente un 6 meno». Chissà che cosa ne pensa il Parma: «Ghirardi si è detto deluso da me e da Braschi? Problema suo. Non alziamo i toni. L’errore c’è e ci sarà sempre». E ancora: «Sono favorevole alla tecnologia sul gol-non gol. Ma sulla moviola in campo il mio resta un no fermo: sarebbe la fine del calcio». E il presidente federale Giancarlo Abete puntualizza: «Ben vengano gli arbitri di porta, purché ci sia una strategia a lungo termine, altrimenti nasce il problema degli organici. E alle società mi viene da dire che noi gli incontri per confrontarsi li organizziamo, ma spesso noto delle assenze... Da qui alla fine vorrei un clima sereno. Anche da Milan e Juventus».

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I 12 K.O. DI LUIS

Europa L. 18 agosto S. Bratislava— Roma 1-0

S Coppa Italia 24 gennaio JuventusRoma 3-0

S Serie A 11 settembre Roma— Cagliari 1-2 16 ottobre Lazio— Roma 2-1 26 ottobre Genoa— Roma 2-1 29 ottobre Roma— Milan 2-3 25 novembre Udinese— Roma 2-0

Il fallo di Stekelenburg su Klose, costato l’espulsione al portiere GRILLOTTI

Il presidente Aia: «Ero già d’accordo con Buffon quando sollevò il problema»

po, sarebbe bastato il rigore». Parole che Pierluigi Collina ascolta, prima di replicare a «Gr Parlamento - La politica nel pallone»: «La decisioni del Board non vanno commentate — ha risposto il designatore dell’Uefa —. Ci sono state delle discussioni, per il momento si è deciso di lasciare la regola così com’è. In tempi lontani dissi anch’io che la regola è troppo penalizzante: però va rispettata e applicata».

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Juan fuori 2 mesi stagione a rischio Ricorso Osvaldo ALESSANDRO CATAPANO ROMA

Piove sul bagnato, inevitabile quando si va a caccia di rogne. Perché Juan è rimasto in campo fino al 32’ del secondo tempo? E perché Pjanic non è stato risparmiato? Il risultato è nelle diagnosi stilate ieri. Dura quella del brasiliano, dopo la risonanza al ginocchio destro: lesione di 2˚ grado del legamento collaterale mediale. La prognosi prevede due mesi di stop, praticamente stagione finita per Juan. Il brasiliano, già vittima di un trauma distorsivo nel primo tempo, dopo l’intervallo è tornato in campo col ginocchio fasciato. Lo staff medico nega che i due traumi siano correlati, ma resta l’impressione che si sarebbe potuto evitare. Meno grave l’infortunio di Pjanic, uscito per una fitta al flessore sinistro (13˚ guaio muscolare di questo tipo alla Roma). Oggi un’ecografia stabilirà se si tratta di uno stiramento, per il bosniaco si prevedono due settimane di stop. Anche nel suo caso, c’era un problema pregresso al retto femorale destro, già stressato dall’impegno in Nazionale: perché rischiarlo? Per consolarsi, la Roma cerca lo sconto sulla squalifica di Osvaldo: ieri inoltrato il ricorso alla Disciplinare per averlo a Palermo. Giovedì la decisione.

4 dicembre Fiorentina— Roma 3-0 1 febbraio Cagliari— Roma 4-2 13 febbraio Siena— Roma 1-0 26 febbraio Atalanta— Roma 4-1 4 marzo Roma—Lazio 1-2

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HANNO DETTO

S Abete «Ben vengano gli arbitri di porta, purché ci sia una strategia a lungo termine altrimenti nasce il problema degli organici»

Razzismo e Balotelli E sereno

non era certo Juan domenica, dopo i buu (costati alla Lazio 20 mila euro di multa). «È un comportamento inaccettabile — ancora Abete —. Ma all’inciviltà non è sempre facile porre rimedio». E Nicchi: «L’arbitro non può prendersi la responsabilità di sospendere la partita, neppure di fronte a una vergogna simile». E Damiano Tommasi, presidente Aic: «Partita da fermare? Non so se è più giusto bloccare lo show oppure colpire i pochi incivili». L’ultimo tema toccato da Abete è il caso Balotelli: «Non trova solo il tempo di andare negli strip club, ma anche di segnare. Spero che tra lui e il c.t. Prandelli aumentino le telefonate e che Mario arrivi all’Europeo in grande forma». E qui forse sono tutti d’accordo.

QUI TRIGORIA

S Tommasi «È stato un derby segnato dell’espulsione. È chiaro che la partita cambia ma finché esiste questa norma, quello è il provvedimento da prendere»

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GIUDICE SPORTIVO

Lazio, 20 mila di ammenda per i cori razzisti nel derby Il giudice sportivo ha squalificato 10 giocatori per un turno: sono Caracciolo (Novara), Scaloni e Biava (Lazio), Stekelenburg (Roma), Delvecchio, Tomovic e Di Michele (Lecce), Dzemaili (Napoli), Marilungo (Atalanta) e Musacci (Parma). Una giornata al tecnico del Lecce, Cosmi. Ammenda di 10.000 euro per Mazzarri (tecnico del Napoli) e di 20 mila euro alla Lazio per cori razzisti.

DOPO GLI EPISODI CON GENOA E NAPOLI

Parma contesta: «Fischietti e pañolada...» Ghirardi: «Nicchi? Solidale con altri, ma non con noi...» SANDRO PIOVANI PARMA

Figli e figliastri. Così si sentono a Parma. Gli errori di Romeo prima (in Genoa-Parma) e di Valeri poi, nella gara persa con il Napoli, hanno lasciato il segno. Soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Marcello Nicchi, presidente dell’Aia. «Ghirardi deluso da me e da Braschi? È un problema suo». Il tam-tam è arrivato sino ai tifosi. Che hanno alzato uno scudo in difesa della dignità delle «piccole provinciali». «Perché Nicchi ha detto che era addolorato per gli errori in Milan-Juve e invece ora sono affari del nostro presidente? Il silenzio non paga, bisogna contestare»: questo il pensiero dei tifosi del Parma. Che organizzano contestazioni, dopo tanta civile sopportazione. Fischietti e fazzoletti E civile sarà anche la protesta. Domani sera, approfittando del recupero con la Fiorentina, i Boys, gli ultra della curva Nord, si muniranno di fischietti. «Gli arbitri non fischiano? Fischiamoli noi», questo lo slogan dell’iniziativa. I più attempati tifosi del centro Coordinamento Parma Club invece chiedono a tutti di munirsi di «fazzoletti bianchi non in segno di resa ma di protesta», come succede in Spagna, dove questa protesta viene chiamata pañolada. Fazzoletti che verranno sventolati sino ad inizio gara. Intanto in serata anche il presidente del Parma Tommaso Ghirardi ha ribadito il suo pensiero, rispondendo a Nicchi. «Da lui mi aspettavo una parola di solidarietà, come è accaduto agli altri. Mica un rigore, solo una parola di conforto». Il problema c’è. E non è solo di Ghirardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 6 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A I GIORNI SPECIALI DI EDY DAL CROLLO CON I ROSANERO ALL’ADDIO E POI AL TRIONFO DI DOMENICA

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I NUMERI

1,85

PALERMO-LAZIO 5-1 Una notte da incubo Nell’anticipo della 24a giornata, la Lazio prende 5 gol a Palermo: di Kozak nel recupero il gol della bandiera MEMEDIA

LAZIO-FIORENTINA 1-0 Dalle dimissioni alla vittoria contro i viola Settimana di passione: Reja si dimette, Lazio eliminata in Europa, dimissioni respinte; alla fine Klose regala i tre punti ANSA

ROMA-LAZIO 1-2 Hernanes&Mauri: terzo posto agganciato Il successo di domenica non vale solo come supremazia cittadina, ma anche il sorpasso in classifica all’Udinese ANSA

Reja, dal caos allo scudetto «Dai Lazio, proviamoci» La bufera di 10 giorni fa è un ricordo, l’euforia-derby contagia tutti «L’obiettivo reale è il terzo posto, però il Milan lo abbiamo battuto...» STEFANO CIERI ROMA

I dieci giorni che cambiarono la storia di Edy Reja. E della Lazio. Dal tutti-contro-tutti alla doppietta-derby che isola i biancocelesti al terzo posto, solletica sogni di scudetto e riavvicina il tecnico alla panchina anche per la prossima stagione. Cose da pazzi, cose da Lazio. Prima la bufera, appena dieci giorni fa: le parole grosse che volano tra l’allenatore e il presidente Lotito dopo il rovescio di Palermo. Quindi le dimissioni di Reja, che fanno da preludio alla fine ormai sicura di un rapporto iniziato due anni prima. Lotito contatta altri allenatori, De Canio e soprattutto Zola. Reja saluta la squadra e prepara le valigie. Ma poi fa un passo indietro e lo fa pure Lotito. E si ricomincia come prima. Anzi, meglio di prima. Scudetto, perché no? Potere di due vittorie consecutive, quella sulla Fiorentina e ancor di più quella nel derby, che hanno completamente capovolto la situazione. La Lazio non è più un girone dantesco, ma un’oasi di felicità in cui sono caduti tutti i tabù. Anche il più grande. «Lo scudetto? E perché no? Siamo lì ed abbiamo il dovere di provarci — ha detto Edy Reja —. Il Milan penso sia imprendibile, però noi negli scontri diretti con i rossoneri

Edy Reja, 66 anni, festeggia sotto la Nord la sua seconda vittoria in un derby di Roma FOTONOTIZIA

NORMA ETICA

L’Alta corte decide domani sulla sospensione di Lotito Consiglio Federale in bilico Ieri l’Alta corte di giustizia sportiva ha sentito gli avvocati di Lotito e Federcalcio sul ricorso del presidente della Lazio contro la norma etica che lo sospende dal Consiglio federale a seguito delle condanne in primo grado per frode sportiva (Calciopoli a Napoli) e aggiotaggio (a Milano). Il comitato di presidenza e il consiglio federale Figc, convocati per domani pomeriggio, aspettano la decisione, prevista per domani mattina. Se l’Alta corte accettasse il ricorso di Lotito, ci sarebbe «l’aggiornamento» delle convocazioni a nuova data.

non abbiamo certo sfigurato, pareggiando a Milano e vincendo a Roma. E’ ovvio che il nostro reale obiettivo è il terzo posto, però nel calcio non devi mai porti dei limiti». Giusto. Ad esempio a inizio stagione sembrava già tanto interrompere la striscia di sconfitte nei derby. Vincerne addirittura due su due pareva un’utopia. E invece... «La felicità per la vittoria nella stracittadina dell’andata è stata esaltante — ancora Reja —, questa però è ancora maggiore, perché fare il pieno nei derby è davvero una grande impresa». Il duetto con Hernanes Una dop-

pietta alla quale ha dato un grande contributo Hernanes, con un gol all’andata ed un altro al ritorno. «Domenica ha fatto una grande prestazione — ancora Reja —, di qualità e sostanza. Certo, avrebbe dovuto sfruttare meglio un paio di opportunità avute sul 2-1». E lui, il Profeta, in un duetto andato in onda a Lazio Style Radio, gli ha dato ragione: «E’ vero, dovevo segnare, meno male che alla fine abbiamo vinto lo stesso, altrimenti sarebbe stato un macello...». Hernanes ha anche sottolineato quale sia il valore aggiunto di questa Lazio: «Abbiamo imparato a vincere le partite decisive, mentre l’anno scorso faticavamo in queste gare». Reja lo ha incensato: «Hernanes è straordinario, ha sempre voglia di migliorarsi, non smette mai di imparare». Futuro a sorpresa Da quando è arrivato in Italia il Profeta è cresciuto tantissimo, un’ascesa alla quale Reja ha contribuito parecchio. E ancora potrà contribuire. Già, perché il bello della piega che hanno preso gli eventi in casa Lazio è che il divorzio con Reja a fine stagione, che sembrava già scritto, non è più così scontato. Anzi, in caso di qualificazione in Champions, è molto probabile che il tecnico goriziano resti in panchina. Cose da pazzi, per la situazione creatasi appena dieci giorni fa. Cose da pazzi, cose da Lazio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la media punti di Reja in questa stagione, la migliore della sua carriera in A, passata anche per Vicenza e Napoli. In 26 giornate 14 vittorie, 6 pari e 6 sconfitte.

14

gli anni passati dall’ultima doppia vittoria della Lazio nei derby di Roma: era la Lazio di Eriksson che vinse i due di campionato 1-3 e 2-0, e i due di Coppa Italia 4-1 e 1-2.

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i gol realizzati quest’anno in A dalla Lazio, terzo miglior attacco del campionato dietro a Milan (53) e Napoli (44): il miglior marcatore è Klose con 13 reti.

La Classifica PARTITE SQUADRE

MILAN JUVENTUS LAZIO UDINESE NAPOLI ROMA INTER CATANIA PALERMO CHIEVO ATALANTA* GENOA FIORENTINA BOLOGNA CAGLIARI PARMA SIENA LECCE NOVARA CESENA

RETI

PT

54 51 48 46 43 38 37 34 34 34 32 32 31 31 31 29 29 25 17 16

G

V

N

P

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S

26 25 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 25 25 26 25 26 26 26 25

16 13 14 13 11 11 11 8 10 9 9 9 8 8 7 7 7 6 3 4

6 12 6 7 10 5 4 10 4 7 11 5 7 7 10 8 8 7 8 4

4 0 6 6 5 10 11 7 12 10 6 12 10 10 9 10 11 13 15 17

53 38 41 37 44 39 36 34 39 22 30 35 25 25 23 30 30 30 21 16

22 16 30 23 25 33 36 35 43 31 28 48 25 29 29 39 28 42 46 40

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione

Recuperi Domani, ore 18.30 CESENA-CATANIA (22a gio.) BOLOGNA-JUVENTUS (23a gio.) PARMA-FIORENTINA (23a gio.)

(0-1) (1-1) (0-3)

27a Giornata Venerdì 9 marzo, ore 20.45 CHIEVO-INTER NAPOLI-CAGLIARI Sabato 10 marzo, ore 20.45 PALERMO-ROMA Domenica 11 marzo, ore 15 ATALANTA-PARMA CATANIA-FIORENTINA CESENA-SIENA GENOA-JUVENTUS MILAN-LECCE LAZIO-BOLOGNA (ore 20.45) NOVARA-UDINESE (ore 20.45)

(0-1) (0-0) (0-1) (2-1) (2-2) (0-2) (2-2) (4-3) (2-0) (0-3)

Marcatori 18 RETI: Ibrahimovic (6) (Milan); Di Natale (3) (Udinese) 16 RETI: Cavani (2) (Napoli) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta) 14 RETI: Palacio (2) (Genoa) 13 RETI: Milito (3) (Inter); Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina) 11 RETI: Miccoli (1) (Palermo); Calaiò (4) (Siena) 10 RETI: Matri (Juventus) 9 RETI: Giovinco (3) (Parma)

Taccuino SIENA

Migliora Bolzoni D’Agostino: lombalgia SIENA (a.l.) Potrebbe svuotarsi l'infermeria del Siena in vista della delicata gara col Cesena di domenica. Sarà regolarmente in gruppo oggi Bogdani, risolti anche i problemi muscolari per Belmonte. In miglioramento anche Bolzoni, alle prese con la pubalgia, complicata invece la condizione di D’Agostino, vittima di una fastidiosa lombalgia. Proseguirà il programma di recupero di Brkic dopo l’operazione di rinforzo addominale.

SEMIFINALE COPPA ITALIA

VERSO L’EUROPA LEAGUE PER I BIANCONERI TRE 0-0 DI FILA DAVANTI AL PROPRIO PUBBLICO

L’Udinese e il gol perduto Guidolin pensa al trequartista Il tecnico potrebbe tornare al passato quando Locatelli appoggiava Sosa, Poggi o Amoroso MASSIMO MEROI UDINE

Se è vero che tre indizi fanno una prova allora è certificato che all’Udinese c’è il problema del gol al Friuli. Domenica contro l’Atalanta i friulani hanno infilato il terzo 0-0 consecutivo in casa dopo quelli con il Paok in Europa League e il Cagliari in campionato.

«Questi pareggi mi sembrano più che altro figli della casualità», ha spiegato a fine gara Guidolin. Che però qualche problema nella fluidità della manovra ci sia, specie dopo l’infortunio di Isla, è innegabile. A Salonicco l’Udinese ha realizzato sì tre gol, ma tutti su palla inattiva (calcio d’angolo, punizione e rigore), a Bologna è stato proprio con un penalty che ha sbloccato la situazione. Nuove soluzioni Guidolin parla

di casualità, ma poi non nasconde che sta studiando nuove strade. «Penso a due punte e un trequartista, ma devo provare, vedremo». Il 3-4-1-2 era il modulo della prima Udinese guidoliniana, quella con Loca-

telli trequartista e Amoroso con uno tra Poggi e Sosa al suo fianco. Oggi nella rosa bianconera non c’è una torre come l’argentino, nè un fantasista come Locatelli. Floro Flores, però, può fare coppia con Di Natale, magari davanti a un trequartista atipico, come Pinzi che ha ricoperto questa posizione con successo nel Chievo di Di Carlo. L’altra ipotesi prevede la coppia Di Natale-Barreto con Torje a completare un attacco «mignon». Verso l’Olanda Con l’Atalanta

per la prima volta da inizio dell’anno Guidolin ha avuto quasi problemi di abbondanza dalla metacampo in avanti.

Francesco Guidolin, 56

Giovedì ad Alkmaar, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, non sarà così. Isla e Badu sono out, Fabbrini è squalificato, Abdi non è ancora pronto, Torje non è disponibile in Europa e Barreto e Fernandes non sono stati inseriti nella lista Uefa. Fortuna che torna in pista Pinzi, con Basta alle prese con un’infiammazione all’inserzione dell’adduttore destro, mentre Asamoah ha una leggera contrattura alla coscia. A destra il serbo potrebbe essere tenuto a riposo (Ferronetti l’unica soluzione credibile). Se anche il ghanese dovesse fermarsi (ma c’è ottimismo) i piani di Guidolin si complicherebbero non poco: in mezzo dovrebbe agire Armero e con Floro Flores e Di Natale insieme davanti. Non il massimo considerando che tre giorni dopo l’Udinese tornerà in campo a Novara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli-Siena in diretta su Rai 2 Cambio di rete tv per la semifinale di andata di Coppa Italia, Napoli-Siena, in programma il 21 marzo: andrà in diretta alle 20.45 su Rai2 anziché Rai1.

DONNE/1

«Cyprus Cup» Italia per il 3˚ posto (f.sal.) Oggi le finali della «Cyprus Cup». L’Italia del c.t. Ghedin, dopo due sconfitte (Olanda e Canada) e una vittoria (Scozia) nel girone, affronta l’Inghilterra per il 3˚ posto (a Paralimni, ore 14 italiane). Francia-Canada è la finale del torneo.

DONNE/2

L’Under 19 in Spagna Sfida con la Francia (f.sal.) Seconda gara per la nazionale Under 19 guidata da Corradini, impegnata in Spagna nel torneo «La Manga»: oggi è in programma Francia-Italia (ore 11).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 6 MARZO 2012

SERIE A LA RESSA FUORI DAL SAN PAOLO ALCUNE PERSONE SONO RIMASTE IN CODA TUTTA LA NOTTE

Altissima la febbre per il Chelsea I 2.700 biglietti esauriti in 2 ore Molti tagliandi sono finiti ai bagarini che già li rivendono a 300-400 euro GIANLUCA MONTI NAPOLI

Scene di ordinaria follia. Come al solito, infatti, ieri a Napoli c’è stata una ressa incredibile per accaparrarsi i 2.700 biglietti a disposizione dei tifosi azzurri per la trasferta di

Champions a Londra contro il Chelsea in programma mercoledì 14. Circa 2.000 tagliandi sono stati messi in vendita ai botteghini dello stadio, 500 invece erano disponibili via internet sul sito della Lottomatica, che è stato preso d’assalto ed a lungo è risultato inaccessibile. Comunque, in meno di due ore tutti i biglietti sono andati esauriti. Tensione A Fuorigrotta la situazione è stata quella di sempre: file chilometriche e lunghissime ore di attesa per chi addirittura aveva trascorso la domenica notte fuori al San Paolo in

La ressa fuori dai botteghini dello stadio San Paolo ieri ANSA

Chi lo ferma più? MIMMO MALFITANO NAPOLI

Diamo un’occhiata alle statistiche dell’ultimo mese di campionato, anche perché è necessario mettere mano alle cifre per capire come si costruisce una metamorfosi. Dunque, i numeri raccontano che il Napoli ha vinto le ultime quattro gare più una di Champions League, nell’andata degli ottavi, contro il Chelsea. Chi l’avrebbe detto, dopo oltre un mese di astinenza, che il collettivo napoletano potesse rimettersi in corsa per il terzo posto! Ed invece, i quattro successi consecutivi sono serviti ad accorciare il distacco dalla Lazio e dall’Udinese che era arrivato a meno 11 e che, attualmente, è di meno 5 e meno 2.

Due Euroassalti Ecco il Napoli degli invincibili

attesa dell’apertura dei botteghini, fissata per le 8 del mattino. Ovviamente, non sono mancati momenti di tensione visto che almeno un migliaio di persone sono state impossibilitate di arrivare al botteghino e, nonostante il viaggio aereo già prenotato, dovranno guardare la partita in tv. Tuttavia non si sono registrati incidenti, anche se la Polizia ha dato vita ad alcune manovre di alleggerimento nel tentativo di riportare la calma e far defluire la folla al momento del «sold out», intorno alle 10. Proteste Tantissime le proteste arrivate a radio, tv, giornali e siti internet da parte dei tifosi delusi per i soprusi subiti in fila (sotto gli occhi degli steward che assistevano impotenti), per le modalità di vendita dei tagliandi e per il fatto che molti biglietti sono finiti

LA RISALITA IN A

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OGGI LA FINALE

Arco, l’Inter cerca il bis contro gli azzurri ARCO DI TRENTO

13 febbraio NAPOLI-CHIEVO 2-0 Dopo due 0-0 di fila (Cesena e Milan) il Napoli piega il tabù Chievo con Britos (foto ANSA) e Cavani

I quarti di Champions e il 3o posto più vicino Ora Mazzarri vede un doppio traguardo

Inversione di tendenza Si è avuta

con l’avvicinarsi dell’impegno di Champions League. Nel periodo precedente Mazzarri ed il suo staff hanno dato parecchia importanza all’aspetto fisico proprio per permettere ai giocatori di arrivare alla sfida con il Chelsea nella migliore condizione possibile. Come in effetti è stato. Contro gli inglesi s’è potuto ammirare un Napoli determinato e consapevole della propria forza, che ha pressato l’avversario concedendogli poco o niente a parte l’errore di Cannavaro in occasione del gol di Mata. I primi progressi, dopo un gennaio scarno di risultati ed un inizio di febbraio segnato da due pareggi (Milan e Cesena), si sono evidenziati contro Chievo e Fiorentina, altrettante gare vinte, che hanno preceduto la sfida europea. E proprio in questo periodo c’è stata l’esplosione di Ezequiel Lavezzi che ha realizzato cinque reti nelle ultime quattro partite. Un rendimento straordinario, conseguenza di un piccolo accorgimento tattico che Mazzarri ha voluto per meglio esaltare le qualità del Pocho. E’ bastato avanzarlo di qualche metro, di metterlo al fianco di Cavani, per renderlo più concreto sotto porta. Ed i risultati si sono avuti subito, insieme a prestazioni più rassicuranti. In pratica, Lavezzi ha scoperto quella concretezza che gli è sempre mancata negli ultimi 20 metri. La coppia d’attacco del Napoli, oggi, è la più prolifica di tutta la serie A: 10 degli 11 gol realizzati nelle 5 vittorie consecutive sono stati

nelle mani dei bagarini, i quali poche ore dopo li hanno rimessi in vendita a cifre proibitive che oscillano tra i 300 ed i 400 euro. Problemi si sono registrati anche per quanto riguarda la viabilità della zona di Fuorigrotta: «Chiederemo al sindaco ed alla società di evitare che in futuro si ripeta questo stato di disagio per i cittadini», ha detto Giorgio De Francesco, presidente della Municipalità Fuorigrotta-Bagnoli. Il Napoli ha invitato i propri tifosi a non acquistare biglietti di altri settori. Alla fine, saranno non meno di 5000 i napoletani al seguito della squadra. Ma a Stamford Bridge i controlli saranno severi. Anche l’autorità di polizia ha sconsigliato chi non è in possesso del tagliando «Ospiti» a mettersi in viaggio. L’anno scorso, a Liverpool, rimasero fuori in 2.000.

17 febbraio FIORENTINA-NAPOLI 0-3 La serie d’oro prima della Champions continua: doppio Cavani (foto PIERANUNZI) e Lavezzi

L’Inter ci crede, il Napoli ci spera. Per i nerazzurri sarebbe la seconda vittoria di fila, per gli azzurri il ritorno al successo dopo quindici anni, il terzo assoluto. Il trofeo Città di Arco-Beppe Viola per Under 16 incoronerà oggi pomeriggio (ore 15.15, diretta Raisport 1) la squadra vincitrice. Il Napoli, in qualche modo, la sua vittoria l’ha già conquistata. La finale non era nelle previsioni, men che meno un successo. Ma, una volta arrivata a questo punto, la squadra di Nicola Liguori vuole provare a giocarsela, anche senza Mileto, squalificato, e Romano, Gaetano e Palmiero che sono con la Nazionale. Anche Giorgio Gatti, tecnico dell’Inter, deve fare a meno di Sciacca, pure lui in Nazionale, e a Paramatti, infortunato. In semifinale il Napoli ha eliminato la forte Atalanta dopo i calci di rigore, mentre l’Inter ha nettamente superato la Lazio (3-1). Conte preferito I giocatori delle

Da Inler a Maggio: la festa dei giocatori del Napoli domenica a Parma al gol decisivo di Ezequiel Lavezzi IPP

Secondo miglior attacco (44 gol), quarta miglior difesa (25 subiti), appena 5 sconfitte

segnati da Lavezzi (5) e da Cavani (6), mentre la difesa ne ha subiti appena due, di cui uno in Champions. L’imbattibilità in campionato della porta del Napoli (tra De Sanctis e Rosati), invece, è crollata domenica, a Parma, col gol di Zaccardo. Terzo posto Grandi numeri, dun-

Lavezzi e Cavani hanno segnato 23 reti. Il Pocho ne ha fatte 5 nelle ultime 4 gare

que, che lanciano il Napoli nell’inseguimento del terzo posto, l’ultimo utile per poter partecipare di diritto alla prossima Champions League, competizione per la quale la squadra di Mazzarri è ancora in gioco, comunque. Due gol di scarto, infatti, dovrebbero bastarle per

respingere l’assalto del Chelsea nella gara di ritorno in programma il prossimo 14, e per qualificarsi ai quarti di finale. Punterà tutto o quasi sul contropiede, l’allenatore napoletano, potendo contare sulla forza di un attacco che, finora, ha realizzato 44 reti ed è secondo soltanto a quello del Milan e che può vantare la quarta difesa del campionato con 25 gol subiti. L’ultimo dato che rende ancora più granitico il Napoli è il numero di sconfitte, cinque: meglio hanno fatto soltanto la Juve, ancora imbattuta, ed il Milan fermo a quota quattro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

26 febbraio NAPOLI-INTER 1-0 Dopo la vittoria in Europa, 3-1 col Chelsea, Ezequiel Lavezzi (foto LAPRESSE) castiga anche l’Inter

sedici squadre impegnate nel torneo hanno dovuto scegliere, come ogni anno, «l’allenatore dei sogni», e stavolta il più votato è stato lo juventino Antonio Conte. Succede a Mazzarri, Allegri e Gasperini, che hanno vinto nei tre precedenti anni (il primo fu Trapattoni nel 1992). Conte ha «battuto» Pioli, allenatore del Bologna, Reja (Brescia) e Montella (Catania).

CON BERGOMI E PARIS

Al nostro Cerruti il premio intitolato a Beppe Viola

4 marzo PARMA-NAPOLI 1-2 Oltre le polemiche, Cavani (foto PLP) e Lavezzi giustiziano anche un buon Parma (in gol con Zaccardo)

Domani, dopo la finale, ci sarà la consegna del premio giornalistico intitolato a Beppe Viola, che è stato assegnato ad Alberto Cerruti della Gazzetta dello Sport e a Carlo Paris di Raisport. Beppe Bergomi ritirerà un riconoscimento speciale a 30 anni dal trionfo Mondiale di Spagna 1982.


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L’iniziativa

Università: a Economia si studia l’azienda Genoa FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Cagliari MARIO FRONGIA CAGLIARI

Studenti iscritti ad Economia (ovviamente calciofili), unitevi. Queste sono le vostre lezioni ideali. Perchè a Genova il vecchio Grifone (inteso come azienda) entra (anzi, torna) all’università come materia di studio. «Oggi hai lezione?». «Sì, inizia il corso di Genoa University». Dialogo irreale (ma non troppo), fra due studenti: alle 16.30 odierne, presso l’Aula Fieschi dell’ateneo, (ri)parte la partnership fra il club rossoblù e la Facoltà di Economia, grazie a

un’attività formativa (che gli studenti possono indicare nel loro piano di studi, come un qualunque altro corso più... tradizionale) legata al calcio nei suoi molteplici aspetti. Studiare calcio e avvicinarsi alla laurea: la Genoa University permette infatti agli studenti di guadagnare tre crediti formativi validi per il raggiungimento della laurea. Nelle prime due edizioni, attraverso le lezioni di esperti e dirigenti rossoblù (oggi sale in cattedra l’a.d. Zarbano, sul

tema «Il management delle società di calcio: evoluzione organizzativa e specificità di settore», giovedì seconda lezione sugli organi calcistici istituzionali), sono passati circa duecento studenti e trenta diversi relatori, provenienti anche da club esteri. Nove le lezioni previste: il 19 aprile, poi, tutti in aula per la prova finale (trenta domande a risposta multipla, obbligatorie almeno diciotto risposte esatte). Complimenti ai futuri dottori in economia: la faccia dotta del calcio.

Fiorentina Lodi si promuove «Siamo una grande» Manca Jovetic ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

Allarme salvezza I tifosi preoccupati Quanti messaggi su Internet: non finiamo come la Sampdoria Un’involuzione preoccupante. In casa Cagliari, alla seconda sconfitta di fila, la sesta delle nove stagionali, la classifica scricchiola. Infortuni e assenze contemporanee di pedine chiave, più cali di forma, amnesie difensive, cambi e posizioni tattiche, hanno azzoppato la marcia rossoblù. «Giochiamo troppo per essere belli, meglio cercare la praticità», dice Astori. Il 3-0 in casa del Siena quartultimo, segue il 2-1 subito al sant’Elia con il Lecce terzultimo. I tifosi inondano il web: «Con la salvezza non si scherza: ricordiamoci della Samp». Ballardini farà scongiuri. Il presidente Cellino, pure. Di fatto, il Cagliari in trasferta non segna da 402’: Cossu, alla Juve il 15 gennaio. L’attacco, con 23 gol, è il quarto peggiore del campionato. A Siena, un Cagliari lento e impacciato, privo di Pinilla, Agostini e Canini, con Cossu, Conti, Nenè, Ekdal e Dessena non al top, ha sofferto e pagato dazio. E l’ennesima sfuriata del patron (avvilito dalla questione stadio, sia nuovo che vecchio) con l’annuncio dell’addio a giugno, non ha aiutato il gruppo. A quota 31, a +6 dal terzultimo posto, e alla vigilia della trasferta di Napoli, non c’è da scherzare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Davide Ballardini, 48 anni, allenatore del Cagliari ANSA

Palermo FABRIZIO VITALE PALERMO

I conti non tornano Troppi gol incassati Mutti ha il quarto miglior attacco ma anche la terza peggior difesa Senza mezze misure, l’ottovolante Palermo segna e incassa allo stesso modo. Il quarto miglior attacco del campionato (39 gol) ha anche la terza peggior difesa: 43 reti al passivo, hanno fatto peggio solo Genoa e Novara. E continuando di questo passo il pericolo che possa essere bissato il record negativo di 63 gol della scorsa stagione (seconda peggiore difesa del torneo) diventa concreto. A distanza di un anno è stato rinnovato il reparto difensivo (l’unico superstite è Balzaretti), si sono avvicendati tre portieri (Tzorvas, Benussi e Viviano) e sono cambiati due tecnici. Cambia poco Da Devis Mangia a Lino Mutti la

musica però non è cambiata, anzi. Su undici partite il nuovo tecnico viaggia a una media di oltre due reti a gara (25 incassate). Il suo predecessore in 15 gare ne aveva incassate 18. Un’emorragia acuita anche degli otto gol presi nelle ultime due gare con Siena e Milan, che Mutti dovrà cercare di tamponare già a partire dal match con la Roma. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rossi rilancia il ribelle Cerci

«Per vincere a Cesena dobbiamo giocare come a San Siro: però per novanta minuti» Catania FRANCESCO CARUSO CATANIA

Chiunque a Catania avrebbe firmato per una classifica come quella odierna alla vigilia del campionato. Ottavo posto e 34 punti dopo 26 giornate, anzi 25 perché la squadra di Montella ha una partita in meno che recupererà domani a Cesena, costituiscono un ricco bottino. Un traguardo che riporta indietro di una cinquantina d’anni. Eppure, si respira una delusione palpabile in casa rossazzurra. Il pareggio di San Siro contro l’Inter ha lasciato l’amaro in bocca a molti, il senso di una grossa occasione sprecata. Chissà quando potrà ricapitare di battere i nerazzurri in casa loro, questo hanno pensato gli etnei rimasti al nord per preparare la trasferta romagnola. Il colpo in canna «Abbiamo avuto un

calo di intensità — ha detto Francesco Lodi con espressione piena di rammarico — e quando si affronta una squadra di campioni come l’Inter, non ci si può permettere di abbassare la guardia perché può accadere che una giocata cambia tutto. Fino ad un certo punto c’era stato solo il Catania in campo, ma c’è rimasto il colpo in canna, abbiamo gettato via 2 punti. Peccato». Rimane la consolazione non minima che il Catania all’ottavo posto da quando è ritornata in A non c’era mai arrivato a questo punto del campionato. In questa posizione i siciliani avevano concluso il campionato per ben 3 volte nei favolosi anni Sessanta (’61, ’64 e ’65) con la A a 18. Quest’anno c’è la possibilità di eguagliare e, chissà forse anche battere quello che a tutt’oggi rimane un record.

Atalanta ALEX FROSIO MILANO

Colantuono scopre la panchina più lunga Il lavoro del tecnico e i «titolari di riserva» cancellano le assenze Si dice che dalla miseria nasca il genio. Più semplicemente, l’Atalanta sta scoprendo che la sua panchina è sempre più lunga. E, soprattutto, affidabile. Lo 0-0 contro l’Udinese è stato ottenuto nonostante una lista di assenze che nessuna squadra di seconda fascia potrebbe permettersi. Stefano Colantuono ha dovuto cominciare senza gli squalificati Peluso e Moralez e senza gli infortunati Capelli, Lucchini e Cigarini, più Andrea Masiello che non gioca da metà gennaio per la destabilizzante vicenda delle scommesse. Significa che, a conti fatti, l’Atalanta si è presentata al cospetto del capocannoniere del campionato Antonio Di Natale praticamente senza quella che, nelle premesse estive, doveva essere la difesa titolare. E sempre guardando quelle pre-

Calo di tensione «Basta convincerci che siamo una grande squadra — esorta ancora Lodi — se giochiamo ad esempio anche a Cesena come abbiamo fatto a San Siro, però per 90 minuti. Non dobbiamo ripetere l’errore commesso contro l’Inter: potevamo vincere ma non siamo riusciti a mettere il sigillo su una bella prestazione, c’è mancato il terzo gol». Ma non va poi così male, anzi. Basta pensare ad esempio che il club rossazzurro ha già eguagliato il primato di mezzo secolo fa, quello dei 6 campionati di fila nel massimo campionato. E a meno di impensabili rovesci, è facile immaginare che la società di Pulvirenti si avvia a superare quel limite rimanendo ancora una volta in serie A, per il settimo anno consecutivo. Recupero con rivincita Il Catania di Montella con-

tinua a ricevere applausi, non solo per i risultati ma anche per il bel gioco praticato che gli è valso l’appellativo di «piccolo Barcellona». Sentite però Lodi: «I complimenti e gli elogi lasciano il tempo che trovano, anche a Torino siamo stati applauditi ma non abbiamo raccolto punti e domenica ne abbiamo lasciati due a San Siro. Per fortuna abbiamo l’opportunità di rifarci immediatamente. Domani dobbiamo vincere a Cesena per continuare la serie positiva (7 punti nelle ultime 3 gare, di cui 2 in trasferta, ndr). Possiamo mirare in alto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stevan Jovetic, 22 anni, infortunato domenica GETTY

Il montenegrino fuori per 15 giorni Il sostituto in vantaggio su Ljajic Senza l’autografo di Jo-Jo, il successo era evento inconsueto, materializzato la penultima volta il venticinque ottobre 2011, spaccata di Lazzari e viola avanti sul Genoa. Per l’altro precedente bisognava arretrare alla prima esibizione stagionale, Bologna k.o. per i colpi di Gila e Cerci. Dunque, solo in un paio di circostanze la Fiorentina (su ventiquattro tentativi) aveva mosso la sua classifica senza dover ricorrere ai lampi di Jovetic, che ora ha la gamba destra ammaccata da una lesione di primo grado al bicipite femorale. Obiettivo Juve Due giorni fa l’accidente che per

UN CENTROCAMPISTA DA 7 RETI

RCS

messe e ricordando l’addio di Padoin, emigrato alla Juventus, mancava anche la coppia di centrali di centrocampo protagonista della prima parte di stagione. In più, prima dell’intervallo il Cola ha dovuto fare a meno anche di Stendardo (arrivato a gennaio proprio per rimediare al lungo stop di Capelli) e Carmona (nuova prima scelta in mediana), vittime di acciacchi. Titolari di riserva Beh, nonostante tutto, l’Atalanta ha dato la solita impressione di solidità: un solo gol subito (quello ininfluente della Roma) nelle ultime 4 partite. Merito di tutti quei giocatori che ormai vanno considerati «titolari di riserva», più che riserve tout court: il capitano Bellini, il ritrovato Brighi, il cuore bergamasco Raimondi, il soldatino Ferri o gli utili Cazzola e Carrozza, altri felici innesti invernali del d.t. Pierpaolo Marino, che a gennaio voleva limitarsi a puntellare la rosa e ci è riuscito con l’intelligenza del vecchio lupo dei mari del calciomercato. Senza dimenticare Marilungo, che ormai, tra gol e assist, si è guadagnato strada facendo un posto fisso come spalla di German Denis (ma domenica sarà squalificato). Il merito, però, va anche - se non soprattutto - a Colantuono, al quale ormai i problemi, in questa stagione che doveva essere travagliata e proprio non lo è, sembrano scivolare addosso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

un po’ cambierà la Fiorentina, visto che la prognosi stopperà Jovetic per due settimane. Nel frattempo tocca arrangiarsi, partendo da un buon presupposto: Cesena schiantato da Moras (autorete) e Nastasic, squadra che due giorni fa riemerge anche senza il suo giocatore di maggior talento. Rossi confida nella replica, visto che Jo-Jo salterà almeno le prossime due uscite. Turnover certo domani, nel recupero a Parma, e domenica nel viaggio a Catania: escluso Jovetic, Montolivo è l’unico viola comparso finora nel tabellino marcatori da trasferta. Dentro il Franchi le cose vanno meglio, ed è nella prossima dimostrazione in casa che Jo-Jo confida di ripresentarsi: sarebbe avvenimento gradito considerata la Juventus ospite nell'anticipo serale (sabato 17). Le due settimane di stop escluderebbero la disponibilità, ma le terapie di recupero sono già iniziate e la presenza contro la Juve non è ipotesi da escludere a priori. Nell'anno post-rottura del legamento, Jovetic ha finora saltato solo quattro uscite (12ª, 13ª, 15ª, 19ª giornata) coincise con due sconfitte e due pari senza gol. Costume Intanto l’erede a tempo è stato scelto,

Cerci parte in vantaggio su Ljajic per la sostituzione di Jo-Jo. Trama assurda quella di Cerci a Firenze: subito nel mirino del tifo, poi quasi-idolo, di nuovo fischiatissimo e ora anche arma a cui il gruppo si aggrappa in un delicatissimo momento dell’anno. Qualsiasi cosa faccia, finisce di nuovo all’attenzione ultrà: domenica è stato fischiato dopo essere sbucato in ritardo dalla panchina per dare il cambio a Jovetic, poi per la mise da spiaggia, pantaloncini arrotolatissimi con gamba completamente in mostra, coperta dopo un po’ anche per qualche occhiataccia di chi gli era intorno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MARTEDÌ 6 MARZO 2012

CALCIOSCOMMESSE

Accordo su Bari-Samp Sospetti su Guberti Ultrà scommettitori e la presenza dell’ex in città: gli inquirenti al lavoro. E ieri sentiti Portanova e Iacovelli FRANCESCO CENITI

Un lavoro senza soste. Le procure di Bari e Cremona stanno in questi giorni scavando sempre più in profondità. I segnali portano verso una nuova stilettata al cuore del sistema calcioscommesse. Le parole del capo della polizia Manganelli (ne scriviamo in modo dettagliato nel pezzo a fianco) sono chiarissime. Nell’attesa, qualche novità trapela lo stesso. Soprattutto da Bari, dove ieri il pm Angellilis ha sentito Daniele Portanova (difensore del Bologna) e l’ausiliario Angelino Iacovelli (arrestato qualche settimana fa dalla procura di Cremona). Ma è il filone legato agli ultrà a far registrare dei passi in avanti importanti. Soprattutto perché l’ombra dei sospetti si allunga su un altro ex giocatore del Bari: Stefano Guberti (ora al Toro) per la partita giocata in Puglia con la maglia della Samp. La richiesta E’ servito un lungo

lavoro di riscontri, testimonianze e incroci. Ma alla fine il puzzle è stato così ricostruito. Un gruppetto di ultrà prima di Cesena-Bari chiede e ottiene un incontro con i giocatori più rappresentativi. La richiesta che avrebbero fatto sarebbe più o meno questa: «Sappiamo che ci sono movimenti strani. Adesso fate come diciamo noi così tiriamo un su un po’ di soldi...». I giocatori sarebbero rimasti sorpresi. Una indiscrezione parla di un possibile colloquio anche con l’allenatore (Bortolo Mutti), ma nessuno denuncia il fatto. E il Bari perde di misura. I tifosi avrebbero incassato le scommesse: la procura sta accertando se una parte della vincita sia finita ai giocatori. Ma il clou deve ancora arrivare: la settimana successiva il Bari affronta la Samp. Le due tifoserie sono gemellate: per gli inquirenti lo schema si ripete. Con un particolare, non secondario, in più: le celle telefoniche 48 ore prima della partita segnalano la presenza in città dell’ex Guberti. La Samp ha urgente bisogno dei tre pun-

ti per sperare nella salvezza. Il capitano Palombo parla agli ultrà doriani inferociti che avevano bloccato un allenamento: «Non vi preoccupate per Bari». Frase che oggi suona sospetta. La presenza anomala di Guberti era il tentativo di sancire un accordo? E’ l’ipotesi dei magistrati. Portanova e Iacovelli Intanto la procura ha sentito Portanova (verbale secretato), tirato in ballo per Bologna-Bari 0-4, considerata combinata dai magistrati. Il difensore, contattato da Masiello sul telefono di un compagno, avrebbe poi incontrato delle persone: la proposta di combine sarebbe stata rifiutata immediatamente (ma senza denunciare il fatto alla giustizia sportiva) e poi raccontata a diverse persone. Forse anche all’interno dello spogliatoio. «Abbiamo risposto a tutte le contestazioni» ha spiegato l’avvocato Gabriele Bordoni. Il sospetto degli investigatori è che, se non Portanova, qualche altro suo compagno abbia poi partecipato al tarocco. Sempre ieri secondo round in procura per Iacovelli per riferire i suoi sospetti su Udinese-Bari 3-3 del 2010 (ne ha parlato a Cremona). Il sospetto degli inquirenti, supportato dalle parole dall’ex factotum, è questo: Masiello, Bonucci, Belmonte e Parisi decidono di giocare l’over. Provano ad avere una sponda nell’Udinese, pare senza fortuna. In ogni caso scommettono e vincono. I movimenti sarebbero stati gestiti dal ristoratore De Tullio (anche lui indagato). Iacovelli avrebbe offerto altri spunti importanti.

nel mirino Quegli strani movimenti: le due sconfitte di misura e la squadra affondava

17 aprile 2011

Cesena-Bari 1-0

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L’ULTIMO NOME

S Stefano Guberti Nelle carte dell’inchiesta di Cremona è spuntato fuori il nome di un nuovo giocatore: si tratta dell’esterno Stefano Guberti, 27 anni, che ha giocato nel Bari nel 2009, da gennaio a giugno, stagione che ha visto il club pugliese vincere il campionato di Serie B. Lo scorso anno Guberti era alla Sampdoria, e proprio su un Bari-Samp stanno indagando gli inquirenti. Attualmente Guberti è al Torino.

Nella 33a giornata, il Cesena trova tre punti preziosi per la lotta salvezza grazie a questa rete realizzata da Bogdani al 3’ del secondo tempo. Mutti, allora tecnico del Bari già retrocesso, commenterà così: «Alla fine siamo stati puniti per una ingenuità» LAPRESSE

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Antonio Manganelli, 61 anni, capo della Polizia MONTANI

«Sono in arrivo nuove sorprese» Il capo della polizia, Manganelli: «Siamo nel vivo delle indagini: colpiremo duro» DAVIDE STOPPINI ROMA

Parla perché sa. E chi può conoscere gli sviluppi del calcioscommesse meglio di Antonio Manganelli, capo della Polizia? «Colpiremo duro — dice —. Le nostre indagini non solo non sono finite, ma proprio in questi giorni e in queste ore stanno producendo sviluppi molto significativi. Continueremo sulla strada del rigore. Presto ci saranno non sorprese, ma altre notizie. Sia giustizia penale sia quella sportiva stanno lavorando. Non è pensabile parlare di amnistia». E ancora, altro passaggio significativo: «Sarà sempre l’Interpol il nostro partner, visto che le indagini ci stanno portando anche fuori dall’Italia». In Sudafrica Manganelli ha par-

Almiron C’è infine un particola-

re che riguarda Almiron sentito nei giorni scorsi a Cremona dove gli è stato contestato l’uso di una scheda telefonica con diversi contatti con i cellulari degli Zingari, in particolare quello di Ilievsky. Almiron si è giustificato sostenendo che quell’utenza la utilizzava un altro giocatore (ha fatto il nome) sul quale sono ora in corso accertamenti.

L’ALLARME

23 aprile 2011

Bari-Sampdoria 0-1 Nel turno successivo, la Sampdoria passa al San Nicola grazie a questo rigore trasformato da Pozzi al 14’ del secondo tempo per un fallo di mano del norvegese Huseklepp, che interviene su un pallone destinato a Poli. Per il Bari arriva la retrocessione aritmetica ANSA

lato durante il «primo seminario sulla legalità nello sport», alla Scuola di Polizia di Roma. E non può essere un caso che le sue parole abbiano anticipato solo di poco l’annuncio — da parte del capo della sicurezza della Fifa Chris Eaton — dell’apertura di un’inchiesta su alcune amichevoli del Sudafrica prima del Mondiale 2010, in particolare quelle contro Colombia e Guatemala. Il personaggio chiave della vicenda è Raj Perumal, faccendiere e titolare di un’agenzia di scommesse che risulta indagato anche in Italia dalla Procura di Cremona.

LE AUDIZIONI RISENTITO L’EX ASCOLANO: LA SUA CONFESSIONE ERA STATA DECISIVA. PALAZZI CHIAMA L’ATTACCANTE PER PADOVA-ATALANTA

Micolucci conferma. Convocato Marilungo MAURIZIO GALDI ROMA

Tre ore per confermare quanto già detto a Cremona e alla stessa Procura federale. Tre ore per chiarire alcuni aspetti della presunta combine di Ascoli-Atalanta. Ora le dichiarazioni di Vittorio Micolucci saranno confrontate con quelle di Cristiano Doni. L’audizione di testi già sentiti serve proprio a questo: verificare se i nuovi «pentiti» stanno dando tutta la loro collaborazione. A Micolucci, inoltre, sono state fatte domande anche sulla sua esperienza a Bari.

L’avvocato «È stato un interrogatorio lungo in cui il mio assistito ha fornito tanti dettagli sulle cose già dette il 18 agosto scorso al p.m. di Cremona, di Martino. Il verbale è secretato, posso solo dire che Micolucci ha dato alla Procura federale diversi chiarimenti, con qualche dettaglio in più, su molte partite, tra cui Ascoli-Atalanta proprio per aiutare la l’inchiesta sportiva», ha spiegato al termine delle tre ore Daniela Pigotti, legale di Micolucci. «Lui ha scoperchiato la pentola — ha aggiunto l'avvocato — poi altri lo hanno seguito. Ha fatto nomi importanti, fornendo tanti particolari che riguardano l'aspetto sportivo. Nuovi nomi e squa-

dre? Si è parlato di qualche altra gara». Nuovo calendario Intanto è stato fissato anche un nuovo calendario di audizione. Tra le nuove persone chiamate anche l'attaccante dell'Atalanta Marilungo e il d.s. del Siena Perinetti. In particolare a Guido Marilungo potrebbero essere fatte domande su Padova-Atalanta visto che lo stesso giorno sarà sentito dagli uomini di Stefano Palazzi anche Francesco Ruopolo (ora al Padova, ma ex Atalanta). Giorgio Perinetti dovrebbe invece riferire alla Procura federale quanto a sua conoscenza della partita Novara-Siena che Carobbio avrebbe indicato nella

In Italia Ma è soprattutto la prima parte del discorso di Manganelli, quello sugli sviluppi delle indagini «in queste ore» a incuriosire. Le «notizie» si traducono con nuovi arresti in arrivo. E il «presto» fa pensare a una tempistica che non vada oltre la fine di questo campionato. Manganelli sa delle indagini in corso dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia, su richiesta della Procura di Cremona. Gli accertamenti in corso sui computer e i telefoni degli indagati — oltre che sui loro movimenti bancari — hanno portato a riscontri significativi, che sembrano confermare le ipotesi accusatorie della Procura di Cremona. «Abbiamo già individuato partite truccate e il coinvolgimento di alcuni tesserati, ne stiamo individuando ancora altri — aggiunge Manganelli —. Questo lavoro darà altri risultati e altre informazioni, a noi e a voi». No amnistie Nel mirino c’è da tempo la Serie A e alcune partite ormai famose: Palermo-Bari, Lazio-Genoa, Lecce-Lazio e Brescia-Bologna. Gli accertamenti in corso riguardano i tanti tesserati indagati, tra cui diversi calciatori di A: Pellissier, Mauri, Corvia e Milanetto, tra gli altri. «Questa delle scommesse è una brutta storia italiana — chiude Manganelli —. C’è molto da lavorare ma possiamo uscirne. L’importante è che non ci siano amnistie». © RIPRODUZIONE RISERVATA

sua audizione della scorsa settimana. Come era nelle previsioni, Palazzi, aggiorna periodicamente il calendario in base agli elementi che sono riferiti dalle persone sentite. Rinvii Dopo che nei giorni scorsi erano state rinviate le audizioni di Carlo Gervasoni (Cremonese) e di Antonio Benfenati (non tesserato), ieri sono state rinviate anche quelle di Luigi Sartor (ex Ternana), Alessandro Zamperini (svincolato squadra estera) e Mario Cassano (Piacenza). Intanto oggi saranno sentiti Maurinho Ernandes tecnico; Alessandro Pederzoli (calciatore Ascoli); domani Antonio Narciso (calciatore Grosseto), Guido Marilungo (calciatore Atalanta), Francesco Ruopolo (calciatore Calcio Padova), Davide Caremi (ex calciatore Andria Bat), Marco Cellini (calciatore Modena).

Vittorio Micolucci, 28 anni ANSA

Guido Marilungo, 22 anni MARIANI

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l’Editoriale

Spiegate a Panucci la differenza tra cronaca e minacce di ANDREA MONTI

ilSondaggione di LUDOVICO MANNHEIMER

llora proprio non ci capiamo… Sulla Gazzetta di domenica ero intervenuto con un breA ve corsivo per tutelare il collega Alessandro Catapano a cui non meglio identificati ultrà romanisti avevano dedicato una scritta minacciosa, apparsa su un muro di Trigoria e prontamente cancellata dalla società. Domenica, dai microfoni di Sky, un identificabilissimo Christian Panucci è tornato sull’episodio: «La Roma dovrebbe vigilare su scritte ingiuriose e minacce del tifo? Allora la Gazzetta vigili su Catapano!». Siccome il vigile in questione sono io, vorrei rassicurare Panucci e, ove possibile, chiarirgli la differenza tra un messaggio minatorio e una cronaca giornalistica. La vigilanza su quanto scriviamo è un dovere del direttore. La storia degli sms tra De Rossi e Panucci dopo l’esclusione di Bergamo — peraltro riportata anche da altri giornali e autorevoli opinioni-

sti — risulta assolutamente veritiera. E comunque non rappresenta un attentato ai colori giallorossi: la nuova Roma non ha bisogno di difensori d’ufficio visto che il giornale la segue con grande interesse e simpatia. Se invece per vigilanza Panucci intende censura («Gli sms sono un fatto privato e non devono finire sui giornali», ha teorizzato in una trasmissione radiofonica) farebbe meglio a vigilare sulle parole. Che nel calcio sono come pietre: messe nelle mani sbagliate possono far male. Lo dico anche a sua tutela. Ora il bravo difensore è passato dall’altra parte della barricata. Fa il commentatore e quindi, in qualche modo, il giornalista. Come si sentirebbe se qualcuno scrivesse su un muro che ha «le ore contate» o se un vigile troppo zelante gli mettesse la mordacchia? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni settimana l’opinione dei lettori della Gazzetta sui grandi temi e i protagonisti dello sport

Milan lanciato, Mario stoppato Volata scudetto: l’85% è per i rossoneri. Prandelli ha fatto bene a lasciare a casa Balotelli l passo falso col Chievo rischia di costare molto caro alla Juve: la grande maggioranIza dei lettori della Gazzetta, probabilmente col-

Enrique: con il passare del tempo i risultati arriveranno. La pazienza sembra essersi invece esaurita nei confronti degli arbitri, anche in questa giornata protagonisti di diversi errori. I lettori — e soprattutto le lettrici — giudicano infatti insufficiente la stagione dei direttori di gara e, chiamati a dare un voto, non si spingono molto oltre il 5. Che sia davvero arrivato il momento di aiutarli con la tecnologia? Per quanto riguarda le zone basse della classifica, sempre più disperata appare la situazione di Cesena e Novara: oltre il 90% le vede infatti in serie B nella prossima stagione. Diminuiscono — dopo la frenata contro il Genoa — le pos-

I RISULTATI ARBITRI BOCCIATI: FINORA SONO DA 5

pita più dall’ennesimo pareggio dei bianconeri contro una piccola che dall’effettiva distanza in punti, è infatti ormai convinta che lo scudetto finirà al Milan. La squadra di Allegri è in grande forma e soprattutto è trascinata dai colpi da fuoriclasse di Ibrahimovic che mai come quest’anno potrebbe davvero puntare al Pallone d’oro. Secondo la maggioranza degli intervistati, però, perché lo svedese possa insidiare Messi nella lotta per il titolo di miglior giocatore d’Europa non basta trionfare in campionato ma è fondamentale che riesca a portare la sua

Il calo della Juve causato dai tanti pareggi con le piccole. Ibra Pallone d’Oro solo se vince la Champions

Nerazzurri, la crisi resta. Roma: giusto continuare con Luis Enrique. Lotta salvezza: frena il Lecce

sibilità del Lecce, mentre fanno un salto in avanti Siena (che però il 17% continua a vedere probabile retrocessa) e Fiorentina, considerata praticamente salva. Inizia a preoccupare invece la situazione del Cagliari. Oltre al campionato, questa settimana ha fatto discutere la scelta di Prandelli di applicare il codice etico a Balotelli e lasciarlo a casa per i suoi comportamenti. Due terzi dei lettori della rosea condividono la scelta del Ct, mentre il rimanente 34% — soprattutto tra i più giovani, meno turbati dagli atteggiamenti da ribelle di Mario — ritiene che a un talento come Balotelli non si dovrebbe mai rinunciare.

squadra alla vittoria in Champions League. Restiamo a Milano. La giornata di campionato ha portato un sospiro di sollievo all’Inter, che ha evitato la quinta sconfitta consecutiva. Tuttavia, la fine della crisi sembra lontana: solo il 2% dei lettori della Gazzetta ritiene che i nerazzurri siano usciti dal tunnel, mentre il 29% pensa che si debba aspettare la sfida con il Marsiglia prima di poter dare un giudizio. Un’altra squadra in difficoltà è la Roma, reduce dalla batosta di Bergamo e, soprattutto, dalla sconfitta nel derby. Nonostante le difficoltà, il progetto dei giallorossi però piace agli intervistati che, in larga maggioranza, pensano che la società debba continuare con il progetto Luis

su Gazzetta.it

x «Il pianto di Cambiasso segna la fine di un’era L’epoca dell’Inter più forte di sempre» di VALERIO CLARI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ono cose su cui ci si divide. Cambiasso (foto Photoviews) sostituito, fischiato, forse pianS gente: il popolo dell’Inter ne discute, anche animatamente, su Gazzetta.it, il giorno dopo il pareggio col Catania. Se i tifosi fossero un partito politico, andremmo incontro a una scissione: «Cambiassisti» contro «Rottamatori». E poi via alle correnti, ai distinguo, alle emozioni e agli emendamenti. Maggioranze? Contraddittorie, o forse no. Il «popolo nerazzurro» vuole un ricambio generazionale (86% nel nostro sondaggio), ma condanna l’assenza di riconoscenza.

Cuchologia User_5837695: «Il pianto di Cambiasso segna la fine di un’epoca, l’epoca dell’Inter più forte di tutti i tempi...» Acme: «Fischiare Cambiasso è stato imperdonabile. Avrà anche giocato male, sarà ormai in declino, ma non si fischia il Cuchu. Avrebbe più senso una contestazione globale alla società» Tonygrella: «Non capite proprio che i fischi sono l’unico modo che abbiamo per far capire che

siamo stanchi di vedere in campo gente che si trascina ormai da un anno e mezzo?». Florentin: «Non sono tifosi coloro che fischiano un campione che si è sempre sacrificato. Gli chiedano scusa pubblicamente, a Verona o con il Marsiglia!» Matteo8823: «Se ne è accorta anche mia madre che è finito: "ma quello là pelato e grasso, come fa a correre?"» Member_36592: «Da milanista, i fischi mi ricordano quelli di San Siro rossonero a Seedorf, quando "camminava" in campo; poi ci siamo dovuti ricredere». Eeekes: «Di questo passo Cambiasso finisce al Milan»

Rinnovamento Enks: «Non capisco cos’è questo buonismo nei confronti di Cambiasso adesso. Questo sfogo dei tifosi era inevitabile, e la colpa è di Ranieri che si ostina a far giocare sempre i soliti ultratrentenni».

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MaurOne77: «Preferisco perdere giocando con Obi, Poli, Faraoni dall’inizio tutte le partite. L’esperienza si fa sul campo». Carrozzone: «Il Milan ha venduto Pirlo, e Seedorf non vede più il campo. Arriva il momento di cambiare: il finale di stagione è un’occasione d’oro per organizzare un centrocampo nuovo».

Altri obiettivi Bv2000: «Ma Zanetti, quando mai lo vedremo uscire? Non se ne può più! Che Ranieri (o chi per esso speriamo) lo faccia entrare a 20’ dalla fine se vuole migliorare il suo record. E basta» Claudio55: «Dopo questa grande prova di orgoglio... Moratti darà 50 milioni a Branca, che farà tornare Quaresma e Orrico!» Diesel1: «Il pari mi preoccupa: Ranieri avrà un’altra opportunità di fare danni». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 29a GIORNATA

Brescia-Arcari record di coppia La corsa continua

CLASSIFICA SQUADRE

TORINO 59 PESCARA 55 SASSUOLO 55 VERONA 54 PADOVA 49 VARESE 48 BRESCIA 45 REGGINA 43 SAMPDORIA 40 BARI (-2) 40 JUVE STABIA (-4) 37 CITTADELLA 37 GROSSETO 37 LIVORNO 31 MODENA 29 CROTONE (-1) 29 VICENZA 29 GUBBIO 26 EMPOLI 25 ALBINOLEFFE 25 ASCOLI (-7) 24 NOCERINA 19

A Gubbio arriva la 5a vittoria di fila in trasferta Portiere insuperabile: è imbattuto da 10 gare GUBBIO BRESCIA

0 2

GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Jonathas al 25’ p.t.; El Kaddouri al 20’ s.t. GUBBIO (4-3-3) Donnarumma 5,5; Briganti 5,5, Cottafava 6, Benedetti 5 (dal 28’ s.t. Caracciolo 5), Rui 6; Sandreani 5, Nwankwo 6, Raggio Garibaldi 5 (dal 24’ s.t. Guzman 5,5); Bazzoffia 5,5, Ciofani 5 (dal 14’ s.t. Ragatzu 5,5), Graffiedi 5. PANCHINA Farabbi, Boisfer, Farina, Mastronunzio. ALLENATORE Simoni 5. BRESCIA (3-5-1-1) Arcari 6; Martinez 6,5, De Maio 7, Caldirola 6,5 (dal 43’ s.t. Zoboli s.v.); Zambelli 6,5, Martina Rini 6,5, Salamon 6,5, Mandorlini 6 (dal 1’ s.t. Piovaccari 6,5), Daprelà 7; El Kaddouri 7,5; Jonathas 8 (dal 28’ s.t. Feczesin 6). PANCHINA Leali, Vass, Dallamano, Cordova. ALLENATORE Calori 7,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5. GUARDALINEE Carretta 6,5-Evangelista 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Jonathas (B), Nwankwo (G) e Briganti (G) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.327, incasso di 13.042 euro; abbonati 2.475, quota di 18.536,53 euro. Tiri in porta 2-3. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 3-3. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO GUBBIO (Perugia)

Un Brescia da record balza a tre punti dai playoff. A Gubbio quinta vittoria esterna di fila (sesta complessiva), che dà un nuovo primato nella storia biancazzurra. Da record anche il portiere Arcari che porta l’imbattibilità a 900 minuti, quarto posto tra i portieri della B di tutti i tempi. È imbattuto Calori, che in dieci gare sulla panchina bresciana ha inanellato ben otto vittorie. A Gubbio risolvono le reti, una per tempo, di Jonathas e El Kaddouri, che si scambiano anche gli assist nei due momenti decisivi della gara. Per Jonathas il tredicesimo centro stagionale vale anche come regalo di compleanno: oggi fa 23 anni. Generoso ma spuntato il Gubbio. I punti salvezza dovrà inseguirli in altre gare. La chiave A centrocampo Simo-

ni rilancia Raggio Garibaldi da titolare dopo 3 mesi, mentre in attacco rientra Graffiedi. Calori ritocca la linea mediana con

Martina Rini e Daprelà, preferiti a Vass e Dallamano. Avvio pimpante degli umbri al tiro con Graffiedi e Ciofani. Primo quarto d’ora d’attesa per i lombardi che poi sgusciano in avanti. Subito pericolosi: al 22’ diagonale di Daprelà a lato. Al 24’ Jonathas cincischia e Cottafava libera. È il prologo al gol bresciano. Un minuto dopo, lanciato da El Kaddouri, il brasiliano parte dai trenta metri, sfugge a Benedetti e dalla distanza fulmina Donnarumma. Lo svantaggio blocca il Gubbio, che ha difficoltà di impostazione. Si fa sentire la pioggia cominciata a cadere con insistenza da metà primo tempo. Il Brescia gioca sicuro, il Gubbio ha un sussulto con Graffiedi dalla distanza.

PT

PARTITE G V N P 29 17 8 4 28 17 4 7 29 15 10 4 29 16 6 7 28 14 7 7 29 13 9 7 29 12 9 8 29 11 10 8 28 9 13 6 29 11 9 9 28 11 8 9 29 10 7 12 29 9 10 10 29 7 10 12 28 6 11 11 29 6 12 11 29 6 11 12 29 6 8 15 28 6 7 15 29 5 10 14 29 8 7 14 29 3 10 16

RETI F S 37 18 59 41 38 21 37 27 42 31 37 25 32 26 48 37 34 23 35 32 40 37 33 39 30 39 31 34 28 42 30 38 31 42 26 41 33 46 30 45 29 39 36 53

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

PROSSIMO TURNO Sabato 10, ore 15 ASCOLI-JUVE STABIA (1-2), CITTADELLA-PESCARA (0-1), CROTONE-MODENA (1-1), LIVORNO-ALBINOLEFFE (4-0), NOCERINA-GUBBIO (1-2), SASSUOLO-SAMPDORIA (1-1), VARESE-EMPOLI (2-1), VICENZA-GROSSETO (1-1); ore 18 BRESCIA-PADOVA (1-2) Domenica 11, ore 12.30 BARI-REGGINA(1-3) Lunedì 12, ore 20.45 TORINO-VERONA(3-1)

L’esultanza dei giocatori del Brescia dopo il gol di El Kaddouri LAPRESSE

h 8 il migliore JONATHAS (Brescia) Un gran gol e un assist illuminante: il brasiliano ha forza e personalità

Calori raddoppia Dopo l’intervallo Calori toglie un centrocampista, Mandorlini, e mette una punta, Piovaccari che va ad affiancare Jonathas. Umbri aggressivi come a inizio partita. Il Brescia patisce l’assalto avversario, ma non si fa sfuggire l’occasione per chiudere i conti. Al 20’, ecco Jonathas di nuovo in

cattedra. Sulla sinistra fila via prima della linea di centrocampo, quaranta metri senza ostacoli e traversone al centro per El Kaddouri che sul filo del fuorigioco firma il raddoppio proprio sotto la curva occupata da un centinaio di bresciani. Il Gubbio è al tappeto, il Brescia sfiora il terzo gol con Piovaccari. Esce zoppicante al 28’ Jonathas che si becca qualche «buu» dalla tribuna: un’altra brutta pagina che si poteva evitare. Finale con dedica della vittoria da parte di Corioni e Maifredi a Lucio Dalla nella scia dei loro anni bolognesi.

900

minuti senza gol di Arcari, 4˚ nella classifica delle strisce d’imbattibilita di B. Il primo è Mantovani (Cesena 1972-’73) con 1.251

929

minuti: il record di imbattibilità per la A che è stato stabilito da Sebastiano Rossi con il Milan nella stagione 1993-’94

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LA CAPOLISTA DOPO LA VITTORIA DI GROSSETO

Torino, adesso i conti tornano: obiettivo 80 punti Con questa media i granata possono superare la quota fissata da Ventura per la promozione

Svolta La vittoria in Toscana

può rappresentare la svolta, il solco tra promozione diretta e playoff, soprattutto se i Ventura boys riprendono a marciare anche lontano dall’Olimpico con lo stesso ritmo di inizio stagione, 5 vittorie su 5, l’ultima proprio contro il Verona, prossimo avversario nel posticipo di lunedì. Come le cattive notizie spesso arrivano tutte insieme, una volta tanto quelle buone in casa granata non mancano. A cominciare dal primo scoglio superato, i 58 punti che rappresentano il punto più basso della storia granata in B, ottavo posto con Lerda in panchina. Con 13 gare e 39 punti sulla carta ancora a disposizione, il Torino

VERONA

Si torna al lavoro Riecco Tachtsidis VERONA La squadra riprende oggi la preparazione. Mandorlini ritroverà nel posticipo col Torino Tachtsidis, assente sabato per squalifica e quindi avrà l’intera rosa a disposizione. Ieri la società ha ospitato il preparatore della nazionale Venturati che ha tenuto un seguitissimo corso d’aggiornamento.

VARESE

Corti migliora Damonte in gruppo

FRANCESCO BRAMARDO

Come ha twittato Rolando Bianchi a commento della fine del digiuno da gol «Non sono tornato, non ero mai andato via», così il Toro, tornato alla vittoria a Grosseto dopo 4 mesi di astinenza e sette partite (4 pari e 3 k.o.), gol che mancava lontano da casa da 265’.

Taccuino

Rolando Bianchi, 29 anni LAPRESSE

di Ventura, tornato ad una media stabile di 2 punti a partita, può arrivare ben oltre gli 80 punti indicati dall’allenatore come approdo per la serie A. Maratona esaurita L’altra buona

nuova da Grosseto è il ritorno al gol di Rolando Bianchi (6˚ gol), a secco da oltre quattro mesi e mezzo, un testa a testa a questo punto con Antenucci (7 reti) per la sfida casalinga tra bomber. Oggi i granata riprendono la preparazione alla Sisport e Ventura potrebbe avere finalmente a disposizione per il prossimo impegno, Stefano Guberti, lontano dal terreno di gioco dal 16 settembre, dal grave infortunio in allenamento, rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. In vista del posticipo di lunedì cresce l’entusiasmo della tifoseria: biglietti esauriti per la curva Maratona, prevendita sostenuta per gli altri settori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VARESE Ieri è ripresa la preparazione. Migliorano le condizioni di Corti, che è tornato a correre. Damonte è rientrato in gruppo. Si sono allenati a parte Neto Pereira e Kurtic. Per la festa dell’8 marzo, sconto per le donne che possono comprare il biglietto per la gara con l’Empoli a prezzi scontati: 5 euro la curva, 10 i distinti 10 e 15 la tribuna laterale.

SASSUOLO

Emergenza dietro Magnanelli a rischio SASSUOLO Con Bianco squalificato e soli due centrali di ruolo disponibili, per il Sassuolo si prospetta una mezza emergenza difensiva. Probabile defezione a centrocampo per Magnanelli, ieri ai box, che potrebbe non smaltire in tempo la distorsione alla caviglia rimediata a Pescara.

BARI

Castillo, Dos Santos e Albadoro a parte BARI Torrente perde Forestieri fermato dal giudice sportivo. Lavoro differenziato per Castillo, Dos Santos ed Albadoro. Domani verrà esaminato dalla Corte di Giustizia il ricorso di Caputo, squalificato per 45 giorni.


MARTEDÌ 6 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

23

SERIE BWIN I RECUPERI (ORE 18.30)

Eder & Pozzi I gol della Samp cresciuti a Empoli Iachini cerca punti playoff con i due attaccanti che in Toscana hanno stabilito i loro record SAMPDORIA EMPOLI SAMPDORIA (4-3-1-2) 20 ROMERO 13 BERARDI 28 GASTALDELLO 35 ROSSINI 3 COSTA 11 MUNARI 14 OBIANG 25 KRSTICIC 10 FOGGIA 9 POZZI 23 EDER All. IACHINI

EMPOLI (4-3-1-2) 1 DOSSENA 24 BUSCÉ 32 FICAGNA 21 STOVINI 3 REGINI 68 ZÉ EDUARDO 5 MORO 4 COPPOLA 8 BRUGMAN 10 TAVANO 14 DUMITRU All. AGLIETTI

PANCHINA 1 Da Costa, 33 Rispoli, 18 Laczko, 21 Soriano, 29 Juan Antonio, 22 Bertani, 99 Pellè.

PANCHINA 27 Pelagotti, 2 Chara, 83 Gallozzi, 15 Signorelli, 7 Lazzari, 22 Saponara, 99 Mchedlidze

ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Italiani-Cucchiarini PREZZI da 10 a 60 euro TV Sky Calcio 5 HD e Premium Calcio 1

Recupero 25a (and. 3-1) SAMPDORIA La pioggia ha costretto la Samp ad una rifinitura sul sintetico. Dubbio Foggia-Juan Antonio. Squalificati nessuno. Diffidati Bertani, Gastaldello, Pozzi, Berardi, Juan Antonio. EMPOLI Novità in porta: Dossena è preferito a Pelagotti. Regini a sinistra. Maccarone put (guaio muscolare). Squal. Gorzegno. Diffidati Tonelli, Tavano e Valdifiori.

un record con la maglia dell’Empoli: 27 gol nel campionato 2009-2010, quello in cui era tornato in Toscana a sostituire proprio Pozzi. Eder però è legato ancor più strettamente alla società del presidente Corsi, visto che alla Sampdoria è in prestito, con riscatto già fissato per la prossima estate dopo aver rilevato l’impegno che si era assunto il Cesena. I sentimenti resteranno però nello spogliatoio, perché la Sampdoria non può certo concedersene, vista la classifica e visto soprattutto il cammino espresso dai blucerchiati in queste ultime settimane: dopo tanto penare gli uomini di Iachini hanno inanellato due vittorie consecutive al Ferraris e non possono fermarsi ora, sul più bello. Ex maestro A spingerli in avan-

L’abbraccio tra Eder e Nicola Pozzi, entrambi 25 anni GETTY IMAGES DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO DA RONCH BOGLIASCO (Genova)

Due amici per nemici. L’Empoli in difficoltà si ritroverà stasera a Genova due avversari particolari. La coppia d’attacco della Sampdoria, infatti, ha fatto la storia recente del piccolo club toscano. Pozzi con la maglia dell’Empoli ha centrato il suo record di gol in una stagione (12 nel 2008-2009) e ora, a quota 11 cercherà di superarlo proprio

contro la squadra che lo ha lanciato ad alti livelli, quella per la quale ha messo a segno ben 29 reti e che detiene ancora uno spicchio del suo cartellino: la Sampdoria, infatti, deve ancora versare una rata (si tratta di oltre 2 milioni di euro) per completarne il pagamento. Pericolo numero 1 Ironia della sorta al fianco del bomber Pozzi ci sarà, se la caviglia acciaccata lo consentirà come pare, il brasiliano Eder, pure lui con

ti ci saranno pure i suoi giovani gioielli emergenti: Obiang, al rientro dopo la squalifica, e Krsticic, che tanto bene ha fatto da regista sabato a Marassi contro il Verona e che dovrebbe stavolta prendere il posto di Renan sul centro-sinistra. In campo potrebbe esserci pure Soriano, altro ex empolese, tra l’altro svezzato nella Primavera della Sampdoria, come Obiang e Krsticic (che nello scorso aprile era rientrato dopo aver sconfitto il mieloma, un tumore al midollo osseo che l’aveva tenuto lontano dai campi più di un anno), proprio da Alfredo Aglietti, l’uomo che sta cercando di salvare l’Empoli e che al Ferraris potrebbe presentare una novità particolare: il portiere Dossena nato a Savona e cresciuto nel Genoa. Amici che diventano nemici. Non sarà presente, invece, colui che la Sampdoria non è mai riuscito a conquistarla: Massimo Maccarone, che è stato stoppato da problemi fisici. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MODENA-PADOVA

PESCARA-JUVE STABIA

Ardemagni Insigne non va in panchina preoccupa MODENA PADOVA

PESCARA JUVE STABIA

MODENA (4-3-1-2) 1 CAGLIONI 28 PERTICONE 50 PERNA 26 CARINI 22 MILANI 4 NARDINI 7 DALLA BONA 69 SIGNORI 10 DI GENNARO 30 GRECO 12 STANCO All. BERGODI

PADOVA (4-3-1-2) 22 PELIZZOLI 2 DONATI 13 LEGATI 14 SCHIAVI 33 RENZETTI 88 CUFFA 70 MILANETTO 5 BENTIVOGLIO 7 MARCOLINI 28 RUOPOLO 10 CACIA All. DAL CANTO

PESCARA (4-3-3) 22 ANANIA 2 ZANON 6 ROMAGNOLI 5 CAPUANO 14 BALZANO 26 NIELSEN 10 VERRATTI 4 CASCIONE 9 SANSOVINI 17 IMMOBILE 11 INSIGNE All. ZEMAN

JUVE STABIA (4-4-2) 90 SECULIN 33 BALDANZEDDU 56 MAURY 5 MOLINARI 29 DI CUONZO 11 RAIMONDI 16 CASERTA 34 MEZAVILLA 9 MBAKOGU 27 DANILEVICIUS 25 SAU All. BRAGLIA

PANCHINA 99 Guardalben, 6 Diagouraga, 33 Jefferson 3 Bassoli, 8 De Vitis, 9 Cellini, 63 Ardemagni

PANCHINA 73 Perin, 4 Portin, 8 Bovo, 77 Italiano, 23 Lazarevic, 9 Hallenius, 11 Cutolo

PANCHINA 1 Ragni, 15 Bocchetti, 24 Martin, 8 Togni, 23 Kone, 19 Maniero, 7 Soddimo.

PANCHINA 18 Colombi, 13 Biraghi, 17 Cappelletti, 3 Zito, 21 Danucci, 9 Tarantino, 26 Falcinelli.

ARBITRO Tozzi di Lido di Ostia GUARDALINEE Costanzo-Argiento PREZZI da 12 a 75 euro TV Sky calcio 4 HD

ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Italiani-Cucchiarini PREZZI da 10 a 36,50 euro TV Sky Calcio 3 HD

Recupero 26a (and. 0-2) MODENA Seconda gara casalinga consecutiva per Bergodi che recupera Perna, lancia Perticone dall'inizio, mentre per l'attacco porterà in panchina Ardemagni che non si è ancora ripreso dalla contrattura alla coscia subita sabato. Una decisione sarà presa solo oggi. In attacco Stanco al fianco di Greco, mentre Cellini, arrivato il 31 gennaio, dopo un infortunio muscolare farà la prima apparizione ma tra le riserve. A centrocampo Nardini giocherà più avanzato al posto di De Vitis, mentre sono ancora indisponibili Petre (in mezzo a centrocampo ci sarà Dalla Bona), Ciaramitaro, Turati e Rullo SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ardemagni, Carini, Perticone e Petre. PADOVA Con il recupero di Succi e il ritorno di Cutolo dopo aver scontato la squalifica, l’allenatore Dal Canto ha soltanto problemi di abbondanza in attacco. E’ possibile che il tecnico faccia un piccolo turnover con i rientri di Schiavi in difesa al posto di Trevisan (che potrebbe saltare la partita di Modena per un affaticamento al polpaccio sinistro) e Marcolini a centrocampo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marcolini, Jidayi, Renzetti, Milanetto e Ruopolo.

Recupero 26a (and. 2-3) PESCARA Nonostante il giorno feriale, ai quasi tremila abbonati, e ai 291 coraggiosi che avevano acquistato il biglietto un mese fa durante la tempesta di neve, si sono aggiunti nelle ultime ore altri 3.400 tifosi che hanno acquistato il biglietto per questo pomeriggio. Sono quindi più di 8 mila gli spettatori previsti allo stadio Adriatico. Zeman conferma la formazione di sabato scorso. Soltanto Caprari e Brosco restano fuori. Insigne, con Balzano, aveva avuto qualche acciacco alla vigilia, ma entrambi saranno regolarmente in campo. Tre sono in diffida e uno potrebbe entrarvi al prossimo cartellino giallo (il difensore Zanon). SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cascione, Anania, Soddimo. JUVE STABIA In vista della delicata trasferta di Pescara, sono fuori per infortunio due giocatori titolari: si tratta di Scognamiglio ed Erpen. C’è il rientro di Maury al centro della difesa vicino a Molinari, mentre a centrocampo Caserta subentra allo squalificato Scozzarella. Probabile che Braglia conceda un turno di riposo per Zito, Mbakogu giocherà sulla fascia sinistra. SQUALIFICATI Scozzarella. DIFFIDATI Colombi, Mbakogu, Di Cuonzo, Sau.

PRIMA DIVISIONE Il posticipo del girone A

Pisa e Ternana, che bel pari E alla fine sono tutti contenti Perna risponde a Nolé: umbri in fuga a +5 sul Taranto, toscani sempre più lontani dai playout PISA-TERNANA

GIRONE A SQUADRE TERNANA TARANTO (-3) PRO VERCELLI CARPI SORRENTO (-2) BENEVENTO (-2) LUMEZZANE TRITIUM FOGGIA (-2) AVELLINO COMO (-1) PISA REGGIANA (-2) MONZA SPAL (-4) VIAREGGIO (-1) PAVIA FOLIGNO (-4)

1-1

GIUDIZIO ++++ MARCATORI Nolè (T) all’11’, Perna (P) al 18’ s.t. PISA (3-5-2) Pugliesi 5,5; Sodano 6,5, Colombini 6, Bizzotto 5,5 (dal 13’ s.t. Buscaroli 6); Benvenga 6,5, Ilari 6,5 (dal 31’ s.t. Scampini s.v.), Obodo 6,5, Favasuli 7, Benedetti 6; Perna 6,5 (dal 39’ s.t. Perez s.v.), Tulli 6,5. (Sepe, Ton, Gatto, Strizzolo). All. Pane 7. TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Ferraro 6,5 (dal 43’ s.t. Fazio s.v.), Pisacane 7, De Giosa 6,5; Bernardi 5,5, Carcuro 6, Miglietta 6,5, Dianda 6; Nolè 7 (dal 33’ s.t. Cejas s.v.), Sinigaglia 6,5, Danti 6 (dal 23’ s.t. Docente 6). (Virgili, Arrigoni, Gotti, Giacomelli). All. Toscano 7. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 5,5. NOTE paganti 1.650, abbonati 2.125, incasso di 33.246 euro. Ammoniti Tulli, Favasuli e Bernardi. Angoli 7-4.

NICOLA BINDA PISA

Pioveva domenica sera sulla capolista (del girone B) Trapani, sconfitta in casa nel derby con il Siracusa. Diluviava ieri sera sull’altra capolista (del girone A) Ternana, che però ha portato a casa il punto

53 48 44 43 42 38 36 34 33 32 31 31 27 24 23 18 17 16

G 25 25 24 25 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 25 25 25 25

PARTITE V N P 15 8 2 14 9 2 12 8 4 12 7 6 12 8 5 12 4 9 10 6 9 9 7 9 9 8 8 9 5 10 9 5 11 7 10 8 8 5 12 5 9 11 7 6 12 5 4 16 3 8 14 5 5 15

RETI F S 34 15 28 9 33 13 37 21 33 21 34 29 22 22 22 26 26 23 27 32 32 37 24 24 27 34 23 35 23 30 17 40 26 41 20 36

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

PROSSIMO TURNO

Raffaele Nolé, 27 anni PEGASO DAL NOSTRO INVIATO

PT

che voleva, dopo aver accarezzato il successo. Così il margine sul secondo posto resta intatto: un +5 che insieme al vantaggio nello scontro diretto e alla prossima penalizzazione del Taranto, avvicina la squadra di Mimmo Toscano alla Serie B. Pari ok E’ stata una partita di-

DOMENICA 11 MARZO ORE 14.30 BENEVENTO-PISA (0-2), COMO-VIAREGGIO (2-1), FOGGIA-FOLIGNO (1-0), LUMEZZANE-PAVIA (2-0), MONZA-TARANTO (1-2), PRO VERCELLI-TRITIUM (2-1), REGGIANA-CARPI (1-3), SORRENTO-SPAL (1-0) ,TERNANA-AVELLINO (3-1)

vertente, aperta e ben giocata, più soft nel primo tempo (solo un’occasione per Perna) e vibrante nella ripresa. Anche il Pisa ha abbracciato con affetto il punto contro la capolista, andando a +7 sui playout e interrompendo la serie di 3 sconfitte consecutive in casa. Certo, dopo essere andato sotto, qual-

che brivido la squadra di casa l’ha corso: ma il repentino gol dell’1-1 ha riportato la serenità. E il generoso finale, con un pizzico di fortuna, ha fatto anche annusare la vittoria. I gol Sotto il diluvio, soltanto

l’arca di... Nolè poteva dare speranza alla Ternana e infatti il capocannoniere rossoverde all’11’ della ripresa ha segnato il suo ottavo gol, bruciando Pugliesi sul primo palo dopo una bella fuga a destra su azione nata da rimessa laterale. Più bello il pareggio al 18’, nato da ottima iniziativa di Tulli: Perna di testa ha infilato senza esultare, per rispetto alla sua ex squadra e alla città della sua compagna. Gran finale E’ raro vedere la Ter-

nana in difficoltà e solo una gran giocata poteva scalfire la macchina perfetta di Toscano, stoico sotto la pioggia in giacca e cravatta; sull’1-1 il tecnico ospite ha messo Docente per dare più peso all’attacco, per poi cautelarsi con il mediano Cejas per Nolè. E’ parso solido però anche il Pisa, che vive un turnover continuo (25 partite, 25 formazioni diverse) per le molte assenze: stavolta a Pane mancava anche Genevier, ma fino in fondo la sua squadra ha cercato la vittoria, anche per ringraziare i soliti appassionati tifosi. Che hanno apprezzato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino GIRONE B

Venerdì la Triestina aspetta il Portogruaro Così dopo 25 giornate. Classifica: Trapani p. 49; Siracusa (-5) 43; Spezia 41; Cremonese (-6) e Pergocrema (-2) 38; Carrarese 37; Lanciano* (-1) e Barletta 36; Alto Adige e Portogruaro 35; Frosinone 33; Prato e Triestina 28; Piacenza* (-6) e Andria 24; Latina 23; Bassano 22; Feralpi Salò 21. (* una gara in meno). Pr. turno: domenica 11 (ore 14.30): Alto Adige-Siracusa (3-1); Andria-Lanciano (1-2); Bassano-Feralpi Salò (0-0); Cremonese-Prato (0-0); Latina-Frosinone (1-1); Piacenza-Pergocrema (lunedì 12, ore 20.45; 2-0); Spezia-Carrarese (1-2); Trapani-Barletta (2-0); Triestina-Portogruaro (venerdì 10, ore 20.30; 1-3).

RECUPERI

Domani si gioca a Lanciano e Avellino Domani (ore 14.30) gli ultimi due recuperi di Prima divisione. Nel Girone A c’è Avellino-Pro Vercelli (arbitra Aureliano di Bologna, andata 1-4), nel B Lanciano-Piacenza (arbitra Mangialardi di Pistoia, andata 1-3).

COPPA ITALIA

C’è Spezia-Spal in palio la semifinale Domani (ore 14.30) si completano i quarti di Coppa Italia con Spezia-Spal: chi vince va in semifinale, in caso di pari passa lo Spezia (ha segnato più gol). Già qualificate Tritium, Pisa e Foggia.

IL GIUDICE SPORTIVO

In Seconda il Gavorrano ne perde 4 Il giudice della Lega Pro ha squalificato 30 giocatori di Seconda divisione, dei quali quattro del Gavorrano. Oggi sono attesi i provvedimenti per la Prima. Domani, intanto, la Seconda torna in campo con la 29ª giornata del girone A e la 32ª del girone B. Giocatori espulsi: due giornate a Incoronato (Arzanese), Pulina (Gavorrano), Imparato (Milazzo); una a Puntoriere (Celano), Esposito (Gavorrano), Cane e Marchetti (Vigor Lamezia), Castellazzi (Lecco), Lacarra (Chieti). Non espulsi: una giornata a Marano (Normanna), Corsino (Ebolitana), Simoncini (L'Aquila), Del Sante e Pettarin (Mantova), Marinucci e Manco (Neapolis), Pelagatti (San Marino), Serao (Valenzana), De Luca (Vigor Lamezia), Settepassi (Borgo a Buggiano), Galli (Lecco), Taddei e Vignati (Casale), Pepe (Chieti), Cintoi e Longhi (Cuneo), Menichetti e Zane (Gavorrano), Ferrara (Isola Liri), Giorgione (Savona). Dirigenti: inibito fino al 27 marzo Vetrini (Gavorrano) per atteggiamento scorretto e offensivo verso un giocatore della Vigor Lamezia e per aver provocato proteste. Ammende: 1.000 euro Giulianova e Neapolis.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 6 MARZO 2012

MAGIC CHAMPIONS RITORNO DEGLI OTTAVI, UN’ALTRA GIORNATA CHIAVE PER IL CONCORSO

Muro Lloris per blindare l’1-0 Le francesi avanti ma in trasferta: il Lione ok col portiere, il Marsiglia attacca con Amalfitano PORTIERI

Hugo Lloris, 25 anni, portiere del Lione e della nazionale francese AFP ALESSANDRO RUTA

Uno dei risultati più rognosi da affrontare per una squadra è la sconfitta 1-0 in trasferta. Ci vuole una vittoria con due gol di scarto e guai a prenderne. Casualmente, nel ritorno degli ottavi, le due squadre francesi rimaste saranno nella situazione d’attesa: Lione e Marsiglia, dopo aver vinto 1-0 contro Apoel Nicosia e Inter, partono avvantaggiati, ma non posso stare tranquilli. E siccome i loro giocatori sono tra i più

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convenienti, nonché favoriti per il passaggio ai quarti, come ci si comporta in questi casi? Difesa Va detto che sia il Lione che il Marsiglia stanno andando maluccio in campionato. Ma le trasferte cipriote e milanesi, sponda nerazzurra, hanno coefficienti di difficoltà opposti. Perché l’Apoel, ad esempio, non è un fulmine di guerra, anche se ha vinto il suo girone: segna poco più di un gol a partita ed è meglio in difesa. Proprio la retroguardia può diventare una miniera d’oro, se volete affidarvi al Lione: Lloris è il quinto portiere più caro, con 16 crediti, ma difficilmente sbraca. Altri nomi caldi, quello di Cris, che costa appena 6 e sarà fondamentale con la sua esperienza; titolare è anche Reveillere (7 magic milioni), che la sua bella sufficienza può prenderla. Attacco Tutt’altra prospettiva per il Marsiglia. Che sfiderà l’Inter senza Valbuena e con Remy ancora in dubbio. Comunque è dalla cintola in su che si può investire, visto che presumibilmente sarà una serata di sofferenza: e l’Inter in difesa qualcosa concede sempre. Alou Diarra (10 crediti) ci ha impressionato, ma ancora meglio è, come rapporto qualità-prezzo, Amalfitano (6). L’aletta tutto pepe che ha messo spesso in difficoltà Chivu al Vélodrome. Brandao (8 crediti) è sembrato più un palo che un finalizzatore, ma come tampone può tornare utile. Dei due Ayew, Jordan è il meno caro (7). Anche il listino prezzi invoglia a rischiare di più sull’attacco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cod. 108 136 159 118 140 168 104 149 162 110 128 163 141 156 157 107 160 161 133 143 164 102 109 169 103 148 158 112 127 142 153 154 135 165 166 114 151 152 134 170 171 138 145 155 101 106 167

Nome BUTT NEUER SATTELMAIER DE SANCTIS ROSATI COLOMBO AKINFEEV GABULOV CHEPCHUGOV CASTELLAZZI JULIO CESAR ORLANDONI SOMMER COLOMBA HERZOG ARTUR EDUARDO MIKA LLORIS VERCOUTRE VALVERDE ADAN CASILLAS MEJIAS ADLER LENO YELLDELL CECH P. HILARIO SZCZESNY FABIANSKI MANNONE MANDANDA BRACIGLIANO ANDRADE CHIOTIS PARDO KISSAS MALAFEEV ZHEVNOV BORODIN PINTO VICTOR VALDES OIER ABBIATI AMELIA ROMA

Squadra Costo (BMON) 4 (BMON) 16 (BMON) 1 (NAP) 16 (NAP) 1 (NAP) 1 (CSK) 7 (CSK) 9 (CSK) 1 (INT) 4 (INT) 16 (INT) 1 (BAS) 11 (BAS) 1 (BAS) 1 (BEN) 13 (BEN) 2 (BEN) 1 (LIO) 16 (LIO) 1 (LIO) 1 (REA) 1 (REA) 19 (REA) 1 (BLEV) 6 (BLEV) 8 (BLEV) 1 (CHE) 20 (CHE) 2 (ARS) 13 (ARS) 3 (ARS) 1 (MAR) 18 (MAR) 1 (MAR) 1 (APO) 5 (APO) 7 (APO) 1 (ZEN) 14 (ZEN) 1 (ZEN) 1 (BAR) 1 (BAR) 17 (BAR) 1 (MIL) 15 (MIL) 3 (MIL) 1

DIFENSORI Cod. 217 223 229 250 304 352 393 215 231 235 236 272 282 219 220 288 328 335 373 419 243 251 310 313 330 356 369 420 203 263 302 341 385 237 265 278 311 319 344 415 416

Nome BADSTUBER BOATENG BRENO CONTENTO LAHM RAFINHA VAN BUYTEN ARONICA BRITOS CAMPAGNARO CANNAVARO FERNANDEZ GRAVA BEREZUTSKIY A. BEREZUTSKIY V. IGNASEVICH NABABKIN ODIAH SCHENNIKOV FEDOTOV CHIVU CORDOBA LUCIO MAICON NAGATOMO RANOCCHIA SAMUEL FARAONI ABRAHAM DRAGOVIC KOVAC PARK STEINHOFER CAPDEVILA EMERSON GARAY LUISAO MAXI PEREIRA PEIXOTO JARDEL LUIS MARTINS

Squadra Costo (BMON) 3 (BMON) 12 (BMON) 2 (BMON) 4 (BMON) 13 (BMON) 11 (BMON) 9 (NAP) 7 (NAP) 4 (NAP) 10 (NAP) 9 (NAP) 8 (NAP) 3 (CSK) 7 (CSK) 7 (CSK) 8 (CSK) 5 (CSK) 4 (CSK) 6 (CSK) 1 (INT) 6 (INT) 3 (INT) 11 (INT) 11 (INT) 7 (INT) 10 (INT) 14 (INT) 1 (BAS) 4 (BAS) 7 (BAS) 3 (BAS) 5 (BAS) 7 (BEN) 5 (BEN) 7 (BEN) 11 (BEN) 12 (BEN) 10 (BEN) 4 (BEN) 2 (BEN) 2

246 254 297 299 308 360 421 206 214 238 248 316 345 376 409 239 276 295 334 359 375 390 414 228 249 258 290 342 388 417 418 210 262 301 322 367 383 395 412 216 261 269 326 333 366 392 224 343 349 381 411 212 232 255 284 307 312 202 204 257 275 347 351 410 413 201 213 225 323 331 378 400 404 422

CISSOKHO CRIS KOLODZIEJCZAK KONE' B. LOVREN REVEILLERE MENSAH ALBIOL ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE SERGIO RAMOS VARANE CASTRO FRIEDRICH KADLEC OCZIPKA REINARTZ SCHWAAB TOPRAK CORLUKA BOSINGWA COLE A. DAVID LUIZ IVANOVIC PAULO FERREIRA TERRY CAHILL BERTRAND ANDRE SANTOS DJOUROU KOSCIELNY MERTESACKER SAGNA SQUILLACI VERMAELEN GIBBS AZPILICUETA DIAWARA FANNI MOREL N'KOLOU SABO TRAORE BOAVENTURA PAULO JORGE POURSAITIDES SOLOMOU OLIVEIRA ANJUKOV BRUNO ALVES CRISCITO HUBOTAN LOMBAERTS LUKOVIC ABIDAL ADRIANO DANI ALVES FONTAS PIQUE' PUYOL MONTOYA MUNIESA ABATE ANTONINI BONERA MEXES NESTA SILVA T. YEPES ZAMBROTTA MESBAH

(LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL)

11 6 3 12 9 7 3 4 6 8 13 10 10 15 4 10 7 9 1 8 5 6 6 8 13 11 13 2 13 4 1 11 3 5 11 7 4 13 2 10 11 5 7 8 3 4 1 5 1 1 3 8 5 9 6 9 4 11 10 14 1 11 10 1 1 9 6 5 8 11 16 4 5 4

CENTROCAMPISTI Cod. 502 624 629 671 676 678 689 709 710 555 556 559 579 593 605 631 729 504

Nome ALABA KROOS LUIZ GUSTAVO PRANJIC RIBERY ROBBEN SCHWEINSTEIGER TYMOSCHUK USAMI DONADEL DOSSENA DZEMAILI GARGANO HAMSIK INLER MAGGIO ZUNIGA ALDONIN

Squadra Costo (BMON) 8 (BMON) 15 (BMON) 7 (BMON) 4 (BMON) 22 (BMON) 18 (BMON) 13 (BMON) 7 (BMON) 2 (NAP) 4 (NAP) 8 (NAP) 10 (NAP) 8 (NAP) 19 (NAP) 15 (NAP) 12 (NAP) 7 (CSK) 8

558 583 596 634 672 692 747 748 506 535 655 670 698 702 727 749 532 541 574 599 688 695 723 745 752 501 578 610 639 681 720 736 524 561 582 585 588 615 622 669 742 505 534 551 553 586 614 619 660 683 721 517 518 522 528 675 679 685 566 616 625 633 638 642 643 644 673 746 512 513 526 552 575 674 680 699 717 719 507 540 554 612 628 641 711 595 608 635 636 654 738 743 531 550 568 600 606

DZAGOEV GONZALEZ HONDA MAMAEV RAHIMIC SEMBERAS VERNBLOOM OLISEH ALVAREZ CAMBIASSO OBI POLI SNEIJDER STANKOVIC ZANETTI PALOMBO CABRAL CHIPPERFIELD FREI F. HUGGEL SCHURPF SHAQIRI YAPI YAPO XHAKA G. STOCKER AIMAR GAITAN JAVI GARCIA MATIC RUBEN AMORIM WITSEL CESAR B. BASTOS EDERSON GONALONS GOURCUFF GRENIER KALLSTROM KONE' S. PIED FOFANA ALTINTOP HAM. CALLEJON DI MARIA DIARRA GRANERO KAKA' KHEDIRA OZIL SAHIN XABI ALONSO BALITSCH BALLACK BARNETTA BENDER RENATO AUGUSTO ROLFES SAM ESSIEN KALOU LAMPARD MALOUDA MATA MCEACHRAN MEIRELES MIKEL RAMIRES ROMEU ARSHAVIN ARTETA BENAYOUN DIABY FRIMPONG RAMSEY ROSICKY SONG WALCOTT WILSHERE AMALFITANO CHEYROU DIARRA A. KABORE' LUCHO GONZALEZ MBIA VALBUENA HELIO PINTO JAHIC MANDUCA MARCINHO NUNO MORAIS CHARALAMBIDES ALEXANDROU BYSTROV DENISOV FAJZULIN HUSZTI IONOV

(CSK) (CSK) (CSK) (CSK) (CSK) (CSK) (CSK) (CSK) (INT) (INT) (INT) (INT) (INT) (INT) (INT) (INT) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN)

16 4 11 5 7 6 7 4 11 16 3 4 18 10 11 5 8 3 13 7 4 12 3 6 8 16 12 7 4 8 11 10 13 8 12 18 4 8 3 3 3 6 11 19 4 5 14 9 23 8 17 4 12 3 10 8 13 11 6 10 20 14 21 1 14 6 14 4 10 12 11 6 3 7 12 8 14 2 6 13 10 6 14 10 19 5 1 9 5 6 6 3 11 11 8 4 2

691 696 730 751 530 567 604 618 637 703 722 741 744 508 511 529 562 563 653 690 714 750

SEMAK SHIROKOV ZYRIANOV ROSINA BUSQUETS FABREGAS INIESTA KEITA MASCHERANO THIAGO ALCANTARA XAVI SERGI ROBERTO JONATHAN DOS SANTOS AMBROSINI AQUILANI BOATENG EL SHAARAWY EMANUELSON NOCERINO SEEDORF VAN BOMMEL MERKEL

(ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL)

6 15 9 4 12 21 19 9 11 10 18 1 1 8 9 18 3 6 9 13 8 3

ATTACCANTI Cod. 842 873 878 890 825 861 865 882 937 833 874 914 926 934 938 838 870 887 922 839 881 910 931 822 876 904 928 932 812 816 843 860 864 813 845 899 831 852 855 905 834 913 933 826 840 884 916 925 930 807 808 841 894 935 804 907 915 818 828 853 862 802 869 888 903 918 929 847 885 895 936

Nome GOMEZ MUELLER OLIC PETERSEN CAVANI LAVEZZI LUCARELLI PANDEV VARGAS DOUMBIA NECID TOSIC CAUNA SERDEROV MUSA FORLAN MILITO PAZZINI ZARATE FREI A. PAK STRELLER ZOUA CARDOZO NOLITO SAVIOLA RODRIGO DJALO BELFODIL BRIAND GOMIS LACAZETTE LISANDRO BENZEMA HIGUAIN RONALDO DERDIYOK JORGENSEN N. KIESSLING SCHURRLE DROGBA TORRES STURRIDGE CHAMAKH GERVINHO PARK CHOU-YOUNG VAN PERSIE OXLADE-CHAMBERLAIN HENRY AYEW A. AYEW J. GIGNAC REMY BRANDAO AILTON SOLARI TRICKOVSKI BUCHAROV DANNY KERZHAKOV LAZOVIC AFELLAY MESSI PEDRO SANCHEZ VILLA CUENCA IBRAHIMOVIC PATO ROBINHO MAXI LOPEZ

Squadra Costo (BMON) 32 (BMON) 19 (BMON) 8 (BMON) 7 (NAP) 29 (NAP) 25 (NAP) 2 (NAP) 12 (NAP) 6 (CSK) 26 (CSK) 8 (CSK) 6 (CSK) 5 (CSK) 2 (CSK) 10 (INT) 25 (INT) 22 (INT) 20 (INT) 16 (BAS) 19 (BAS) 5 (BAS) 15 (BAS) 4 (BEN) 22 (BEN) 12 (BEN) 9 (BEN) 4 (BEN) 3 (LIO) 1 (LIO) 17 (LIO) 26 (LIO) 8 (LIO) 23 (REA) 36 (REA) 21 (REA) 38 (BLEV) 15 (BLEV) 4 (BLEV) 19 (BLEV) 18 (CHE) 26 (CHE) 29 (CHE) 8 (ARS) 10 (ARS) 17 (ARS) 12 (ARS) 29 (ARS) 4 (ARS) 8 (MAR) 21 (MAR) 7 (MAR) 18 (MAR) 22 (MAR) 9 (APO) 13 (APO) 2 (APO) 7 (ZEN) 7 (ZEN) 16 (ZEN) 15 (ZEN) 14 (BAR) 6 (BAR) 45 (BAR) 30 (BAR) 21 (BAR) 30 (BAR) 6 (MIL) 36 (MIL) 27 (MIL) 25 (MIL) 7


MARTEDÌ 6 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

25

MAGIC CUP CAMPIONATO COSÌ DOPO 26 TURNI

L’Affare

IlColpo

IlBuono

IlBrutto

IlCattivo

DRAME

MAURI

MARIGA

ILICIC

PASQUALE BRUNO

Chievo

Lazio

Parma

Palermo

Magic Manager

Un gol alla Juve non capita tutti i giorni. A lui sabato è capitato. E sono 8,5 i Magic punti per il difensore del Chievo che ha inchiodato i bianconeri sull’1-1 e quota appena 7 Magic milioni. Un affare. E senza quel fallo su Lichtsteiner i suoi voti in pagella sarebbero stati ancora più alti...

Mauri è tornato, con un gol d’autore nel derby con la Roma, di quelli che garantiscono carica per un po’. Nove i punti di giornata per il centrocampista della Lazio che costa appena 6 Magic milioni e che così archivia l’intervento e la lunga riabilitazione. I Magic fan si sfregano le mani...

L’aria di Parma gli fa bene. Il centrocampista keniota, tornato in gialloblù a febbraio, dopo 5 partite è già 3o nella rosa per rendimento con un 6,33 dietro Biabiany e Floccari (6,5). Punto di riferimento per la squadra e incubo per Gargano, domenica col Napoli. Peccato per il giallo.

Non è una grande stagione. Ci aveva abituato a ben altro, Ilicic. Che anche sabato è stato insufficiente (non solo lui a dire il vero contro il Milan): 4,5 la sua media punti, è tra i flop di giornata, ovviamente. È appena 5,33 la sua media voto degli ultimi quattro turni.

Batte 75.057 manager su 91.035

4

Che Brivio «Salvo il Lecce alla Carlos»

GLI ASSIST Tredici Passaggi ok Tanti sono gli assist man di questa giornata. Eccoli, squadra per squadra; Robinho, El Shaarawy (Milan); Moscardelli (Chievo); Jankovic, Belluschi (Genoa); Bertolacci (Lecce); Ledesma (Lazio); Giorgi, Brienza (Siena); Natali (Fiorentina); Cavani (Napoli); Marchese (Catania), Forlan (Inter)

In gol su punizione contro Siena e Genoa, il mancino è carico: «Sono solo all’inizio» GIUSEPPE CALVI LECCE

Potrebbe diventare la sua magica «mattonella». Davide Brivio ha scoperto la zona ad alto godimento, con un’angolazione variabile. Posizione più laterale, nella partita contro il Siena, invece più centrale, nell’ultimo incontro con il Genoa: lo spettacolo del Lecce su punizione nasce proprio lì, dove il mancino milanese si è scoperto velenoso specialista. In questo campionato è l’unico giallorosso ad avere segnato su calcio piazzato. Ha sganciato due siluri, con l’esterno sinistro per indirizzare il pallone all’incrocio dei pali alla destra di Pegolo e Frey. «Ma quale specialista! Ho appena cominciato a provarci», si nasconde l’umile Davide, che il club di Semeraro acquistò dal Vicenza due stagioni fa. Maestro Jankovic Sono belli,

spettacolari, quasi impossibili, molti gol del Lecce. Mancavano le giocate ad effetto di Brivio, dopo le esecuzioni da incorniciare di Di Michele, Muriel e Cuadrado. Si è esaltato davanti al maestro Jankovic, studiato nella breve parentesi nel Genoa, nell’autunno 2008. Nato come centrocampista, quarto di sinistra, Brivio era finito in vetrina nelle giovanili dell’Ata-

«Cosmi dalla panchina mi ha detto di provarci ed io l’ho fatto» «Dopo l’addio di Mesbah mi sono sentito più responsabile» Il difensore del Lecce Davide Brivio, 24 anni il 17 marzo LEZZI

lanta, sprecando poi la chance offerta dalla Fiorentina e finendo in B al Vicenza. «Oltre a Jankovic, ho apprezzato pure i colpi di Mutu su calcio piazzato. Ma il mio modello perfetto resta Roberto Carlos, anche se ho sentito parlare di Branco e ho ammirato Mihajlovic». Davide ha messo l’ultimo sigillo sul 4-1 contro il Siena e poi il marchio sul provvisorio 2-1 contro il Genoa. «Sarebbe stato fantastico se avessi contribuito a un altro successo del Lecce. Giocando così, ci salveremo». Milan e Mesbah Con l’arrivo di

Cosmi e con la cessione di Mesbah, Brivio ha realizzato uno straordinario crescendo a livello di prestazioni. Vedendolo calciare su punizione in allenamento, il tecnico perugino l’ha spronato a tentare la botta anche in partita. «Contro il Siena, dalla panchina Cosmi mi ha in-

Promosso in Serie A! Pasquale Bruno ce l’ha fatta, chiude alla posizione n. 2.672 e vola al campionato di Primavera. Giornata speciale per il leccese, grazie alla tripletta di Ibrahimovic che vale 18 punti, ma anche a Hernanes (9,5 punti) e Klose (6,5). Due sole insufficienze con Buffon (5) e Basta (5,5).

caricato di battere: ai compagni ho detto che mi mandava il mister. Vuole che io copra l’intera corsia. Passo dalla fase difensiva alle incursioni sul fondo per dettare il cross. Tra me e Mesbah c’era leale competizione; dopo il suo trasferimento al Milan, ho acquisito più consapevolezza nei miei mezzi e mi sento più responsabile». A meno di 24 anni, il ragazzo milanese di Cascina Gobba può tentare un’altra scalata ai grandi club della A. Da sempre tifoso milanista, come papà Massimo, che lo portava a San Siro, domenica avrà modo di sfidare, per la prima volta da titolare, la sua squadra del cuore. Stravedeva per Maldini, ora sogna solo per il suo Lecce. E se capiterà una punizione, da quella mattonella, gli faranno tutti largo: ecco Brivio, lo specialista che non t’aspettavi.

LE CATTIVE NOTIZIE

Stagione finita per Julio Sergio Rischia Cuadrado

millenumeri di LUCA BIANCHIN

Pensate al futuro Prendete Papu Gomez I DATI DI TRE GIOVANI IN CRESCITA

Undici Classifica È sempre Miccoli (Palermo) con 11 assist il primo della lista per la stagione in corso. seguono Pirlo e Cassano a quota 6 GDS - DATI OPTA

A 12 giornate dalla fine, si va in corsia di sorpasso: dalla difesa all’attacco, da destra a sinistra, ci sono giocatori in crescita, buoni per quest’anno e i prossimi. Difesa: il ’93 Nastasic è già super? Non proprio. A 8 milioni non è regalato, nelle ultime 4 partite ha media voto insufficiente e vince meno contrasti degli altri difensori (1,18 a partita per i dati Opta, contro 1,46 della media di ruolo). Nastasic si riscatta negli interventi positivi: oltre 9 a partita. Centrocampo: quanto è forte il Papu Gomez? Parecchio. Rispetto al centrocampista medio, crea più occasioni (1,48 a partita contro 0,92), fa più cross (3,95 contro 1,56) e calcia più spesso (1,52 volte contro 0,80). I bonus nascono da qui, e lui ha 23 anni: prendere. Attacco: Fabio Borini ha la sesta media punti della A nell’ultimo mese, ma è già un top del ruolo? No. Di Natale tira in porta due volte tanto, e Totti crea cinque di più. Occhi aperti però: il migliore della A per rendimento a febbraio e marzo è Luis Muriel. Nato 20 giorni dopo Borini.

(g.cal.) Stagione finita per Julio Sergio: il portiere brasiliano, in prestito dalla Roma, dovrà essere operato per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Intanto, da ieri sera Cuadrado è a Udine, per valutare l’infortunio riportato in Lecce-Genoa. L’esterno colombiano giallorosso, in prestito dall’Udinese, è bloccato da una sospetta infrazione al malleolo tibiale della caviglia sinistra. È serio il rischio che anche per Cuadrado il campionato possa essere concluso.

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CLASSIFICA GENERALE IL VINCITORE SILVANO FARCI, CUOCO DI IGLESIAS, GIOCA COL 4-3-3 E NON COMPREREBBE MAI CARACCIOLO

«Ibra più Muriel: è risotto alla pescatora» DAVIDE ROMANI

Silvano Farci mette la firma sulla giornata di Magic. Con 104,5 punti la Siliglesias batte tutta la concorrenza e il 35enne, cuoco di Iglesias, si gode il successo: «Non ci posso credere, è la prima volta che vinco. Ci provo da 5 anni...». Non sta nella pelle Silvano che mette a punto la sua Magic squadra come se curasse la preparazione del suo piatto prefe-

rito: «Se fosse un piatto la Siliglesias sarebbe un bel risotto alla pescatora». Una squadra che dosa alla perfezione esperienza e scommesse vincenti: «Ci sono big ai quali non rinuncio mai come Ibrahimovic e Thiago Silva. E poi mi piace individuare qualche elemento meno conosciuto sul quale puntare. Con Muriel mi sta andando bene». E vista la fede calcistica, doppia soddisfazione: «Vivo e lavoro in Sardegna ma sono tifosissimo del Lecce. Quando va in gol ho due buoni motivi per

esultare». Se in cucina Silvano può andare di fantasia, nella Magic ha le idee chiare, punti fissi che non intende cambiare: «Il pilastro della mia squadra è il modulo: il 4-3-3 è imprescindibile. Gioco così perché punto molto sul modificatore della difesa. E poi attaccanti che vanno in gol con facilità oltre a centrocampisti bravi negli inserimenti». Ma c’è un giocatore che non compreresti mai? «Caracciolo, giocatore che non rientra nei miei canoni». © RIPRODUZIONE RISERVATA

POS. MAGIC MANAGER

CITTÀ

SQUADRA

1 2 3 4 5 6 7

Buonabitacolo (SA) Ozzano dell’Emilia (BO) Castel D’Azzano (VR) Magnago (MI) Novara (NO) Agerola (NA) Piacenza (PC)

Buonabitacolo F.C.

Antonio Lapenta Filippo Aloisio Florin Popa Simone Puricelli Roberto Cinque Luca Milo Marco Serena

PUNTI

2038,5 2037,5 Fp10 2036,5 666 Aghy Laf P3 2036 Faiv 116 2035 Luigi Il Capitano 2034,5 Sereal Campeonesss13 2032

CLASSIFICA DI SETTIMANALE, 26a giornata POS. MAGIC MANAGER

CITTÀ

SQUADRA

PUNTI

1 2 3 4 5 6 7

Iglesias (CI) Casalecchio Di Reno (BO) Latina (LT) Orbassano (TO) Verona (VR) Sassari (SS) Casalecchio Di Reno (BO)

Siliglesias Andrea 057 Dinamo Latina Team Maledetto Borgogiallo F.C. 7 Fantamilan Aladino 22

104,5 103 102,5 102 102 101,5 101

Silvano Farci Andrea Travaglini Marco Milan Gino Bernardello Gianfranco Colognese Mario Sanna Andrea Travaglini

CLASSIFICA SERIE A Campionato inverno 6a giornata

Luis Muriel, 20 anni LEZZI

POS. MAGIC MANAGER

CITTÀ

1 2 3 4 5 6 7

Trieste (TS) Cenate Sopra (BG) Brescia (BS) Legnano (MI) Chatillon (AO) Catania (CT) Trieste (TS)

Manlio Scher Adriano Gilardi Elena Stefanutti Alfredino Carbotti Stefano Colella Antonino Nicolò Musumeci Manlio Scher

SQUADRA

PUNTI

Nostalgiapastore Bluebird Hitckock Sherlock Holmes Ac Mentalita' 2.1

489 486,5 484 483,5 483 483 483


26

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 6 MARZO 2012

MAGIC CUP CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini

Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 6 102 AGAZZI (CAG) 3 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANTONIOLI (CES) 4 107 AVRAMOV (CAG) 0 109 BENASSI (LEC) 4.5 155 BERARDI (LAZ) 0 111 BIZZARRI (LAZ) 0 112 BORUC (FIO) 6 113 BRKIC (SIE) 0 114 BUFFON (JUV) 5 169 CALDERONI (CES) 0 115 CAMPAGNOLO (CAT) 0 165 CARRIZO (CAT) 3 116 CASTELLAZZI (INT) 0 153 COLETTA (CHI) 0 117 COLOMBO (NAP) 0 118 CONSIGLI (ATA) 7.5 119 COSER (NOV) 0 120 CURCI (ROM) 0 121 DE SANCTIS (NAP) 4.5 122 FARELLI (SIE) 0 123 FONTANA (NOV) 0 124 FREY S. (GEN) 4 125 FREZZOLINI (ATA) 0 166 GABRIELI (LEC) 0 158 GALLINETTA (PAR) 0 126 GILLET (BOL) 6 127 HANDANOVIC (UDI) 6 128 JULIO CESAR (INT) 4 129 JULIO SERGIO (LEC) 0 130 KOSICKY (CAT) 0 131 LOBONT (ROM) 3.5 132 LUPATELLI (GEN) 0 133 MANNINGER (JUV) 0 134 MARCHETTI (LAZ) 5 135 MIRANTE (PAR) 7 136 NETO (FIO) 0 137 ORLANDONI (INT) 0 162 PADELLI (UDI) 0 138 PAVARINI (PAR) 0 163 PAZZAGLI (FIO) 0 139 PEGOLO (SIE) 6.5 140 PETRACHI (LEC) 0 168 POLITO (ATA) 0 160 PUGGIONI (CHI) 0 152 RAVAGLIA (CES) 0 156 ROMA (MIL) 0 164 ROMO (UDI) 0 141 ROSATI (NAP) 0 167 RUZITTU (CAG) 0 142 SCARPI (GEN) 0 145 SORRENTINO (CHI) 6.5 146 SQUIZZI (CHI) 0 147 STEKELENBURG (ROM) 4 148 STORARI (JUV) 0 161 TZORVAS (PAL) 0 149 UJKANI (NOV) 9.5 151 VIVIANO (PAL) 2.5

MEDIA QUOT. 5.02 18 4.96 16 5.08 1 5.57 8 4.52 12 0 1 5 12 6 1 4.9 4 5.13 19 5.22 8 6 25 0 1 4.75 5 5.08 2 6 1 0 1 6 1 5.24 19 0 1 0 1 5.2 19 6 1 4.64 1 4.65 13 5.5 1 2.25 1 6 1 5.24 19 5.29 19 5 17 4.65 9 5.38 2 5 3 6 1 6 1 5.27 17 4.57 14 6 1 6 1 0 1 5.75 1 6 1 5.36 9 0 1 6 1 0 4 5.25 4 0 1 0 1 5.75 4 0 1 6 1 5.23 19 0 1 4.72 15 5.5 3 4.64 4 4.62 14 3.89 2

CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 20 6 -19 5.97 26 6 -29 6.13 4 -6 6.12 7 -3 6 19 6 -32 5.84 0 0 0 17 6,5 -24 6.47 0 0 0 4 -6 6.38 25 6 -25 6 15 -14 6.13 23 6 -13 6.3 0 0 0 4 -6 5.62 4 5 -5 5.88 3 -4 6.5 0 0 0 0 0 0 25 7,5 -26 6.38 0 0 0 0 0 0 25 5,5 -25 6.18 0 0 0 7 -11 6.21 26 6 -48 6.38 2 -2 6.25 2 -6 5.25 0 0 0 22 6 -23 6.3 26 0 -23 6.2 24 6 -32 6.17 10 -12 5.85 2 -3 5.75 5 5,5 -4 5.9 0 0 0 0 0 0 22 6 -22 6.2 20 6 -36 5.95 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 -3 6.6 0 0 0 10 6,5 -13 6.35 0 0 0 1 0 0 0 0 0 6 -7 6.17 0 0 0 0 0 0 1 0 6 0 0 0 0 0 0 26 7,5 -31 6.21 0 0 0 23 5 -29 6.02 2 -3 6.25 11 -15 6.05 20 7,5 -35 6.11 8 6,5 -19 6.06

R. 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 2 0

ESPAMM 0/0 0/3 0/0 0/0 1/0 0/0 0/2 0/0 1/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 1/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 1/0 0/0 0/1 0/1 0/1

Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 7.5 6.2 12 202 ACERBI (CHI) 7 5.93 6 203 AGOSTINI (CAG) 0 5.8 9 376 AGUIRREGARAY (PAL) 5.5 5.5 4 206 ANDREOLLI (CHI) 7 6.09 9 208 ANGELO (SIE) 0 5.95 7 209 ANTONELLI (GEN) 0 5.62 4 210 ANTONINI (MIL) 6 5.62 5 211 ANTONSSON (BOL) 0 5.88 7 212 ARIAUDO (CAG) 5.5 5.64 5 213 ARONICA (NAP) 0 5.74 6 214 ASTORI (CAG) 5 6.03 9 216 BALZARETTI (PAL) 0 5.59 11 217 BARZAGLI (JUV) 6 6.37 14 218 BASTA (UDI) 5.5 6.98 16 219 BELLINI (ATA) 6.5 5.83 5 220 BELLUSCI (CAT) 0 5.84 7 221 BELMONTE (SIE) 0 6 3 222 BENALOUANE (CES) 0 4.62 1 223 BENATIA (UDI) 6.5 5.98 9 224 BIAVA (LAZ) 5 5.85 9 225 BONERA (MIL) 6.5 5.86 5 226 BONUCCI (JUV) 5.5 5.85 9 227 BOVO (GEN) 0 5.29 4 228 BRANDAO (PAR) 0 5.5 4 229 BRITOS (NAP) 0 6.2 5

CAMPIONATO P. V. G. 22 7,5 0 9 7 0 25 0 0 6 5,5 0 17 7 0 12 0 0 10 0 0 14 6 0 15 0 0 17 5,5 0 21 0 0 17 5,5 0 23 0 0 25 6 0 24 5,5 5 12 6,5 0 20 0 0 1 0 0 6 0 0 20 6,5 1 17 5,5 1 12 6,5 0 20 5,5 1 5 0 0 2 0 0 6 0 1

MEDIA VOTO 6.16 5.93 5.84 5.58 6.18 5.85 5.65 5.73 5.92 5.75 5.81 6.12 5.72 6.46 6.31 5.82 5.9 0 5 6.02 5.74 6 5.68 5.2 5 5.88

A. 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/2 0/0 0/2 0/1 0/3 0/0 1/0 0/3 0/1 0/3 1/2 0/3 2/6 0/3 0/2 0/2 0/3 0/0 1/2 0/8 0/4 0/3 0/4 0/2 0/0 0/3

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 230 BRIVIO (LEC) 10 6.21 10 231 BURDISSO (ROM) 0 6.15 4 390 CACERES (JUV) 6 6 10 233 CAMPAGNARO (NAP) 5 6.05 9 234 CAMPORESE (FIO) 0 6 4 235 CANINI (CAG) 0 5.6 8 236 CANNAVARO (NAP) 5.5 5.81 9 237 CAPELLI (ATA) 0 5.88 4 238 CAPUANO (CAT) 0 5.57 4 239 CARROZZIERI (LEC) 5.5 5.56 4 391 CARVALHO (GEN) 6 5.75 4 240 CASSANI (FIO) 6 5.97 10 241 CASSETTI (ROM) 0 4.4 3 243 CECCARELLI L. (CES) 0 5.93 7 244 CENTURIONI (NOV) 6 5.47 2 245 CESAR (CHI) 0 5.47 6 247 CHERUBIN (BOL) 6 5.85 6 249 CHIELLINI (JUV) 6.5 6.28 18 250 CHIVU (INT) 0 5.2 4 251 CICINHO (ROM) 0 4.75 1 252 CODA (UDI) 0 0 2 253 COMOTTO (CES) 5 5.65 7 371 CONTINI (SIE) 0 5.57 4 254 CORDOBA (INT) 0 5.5 4 394 COUBRONNE (NOV) 0 5 1 256 CRESPO J.A.R. (BOL) 0 5.93 5 257 DAINELLI (CHI) 0 5.58 4 258 DANILO (UDI) 6.5 6.08 12 259 DE CEGLIE (JUV) 9 6.23 9 260 DE SILVESTRI (FIO) 0 5.37 6 261 DEL GROSSO (SIE) 9.5 6.21 13 372 DELLAFIORE (NOV) 0 5.54 4 263 DIAKITE' (LAZ) 0 5.71 4 265 DIAS (LAZ) 6 5.64 7 266 DOMIZZI (UDI) 6 6.28 11 375 DRAME' (CHI) 8.5 6.05 7 267 EKSTRAND (UDI) 0 5.38 1 268 ESPOSITO (LEC) 6 5.59 6 393 FANCHONE (UDI) 0 0 3 382 FARAONI (INT) 5 5.94 4 270 FELIPE (FIO) 0 6 3 271 FELTSCHER (PAR) 0 5.5 1 272 FERNANDEZ (NAP) 5.5 5.75 4 273 FERRARIO (PAR) 0 5.5 4 274 FERRI (ATA) 6 5.81 4 275 FERRONETTI (UDI) 0 6.04 6 378 FIDELEFF (NAP) 0 5.1 4 276 FREY N. (CHI) 7 5.85 6 389 GABRIEL SILVA (NOV) 0 7 5 277 GAMBERINI (FIO) 6 6.02 11 278 GARCIA (NOV) 4.5 5.6 5 279 GARICS (BOL) 0 6 6 280 GARRIDO (LAZ) 6.5 5.75 3 281 GEMITI (NOV) 6 5.79 8 283 GOBBI (PAR) 0 6.05 11 373 GOZZI (CAG) 0 0 2 284 GRANQVIST (GEN) 6 5.75 7 285 GRAVA (NAP) 5 5.8 3 286 GROSSO (JUV) 0 6 1 288 HEINZE (ROM) 5 5.95 8 289 JOKIC (CHI) 0 5.65 6 290 JONATHAN (PAR) 0 5.61 5 291 JOSE ANGEL (ROM) 5 5.44 6 292 JUAN (ROM) 5.5 6.34 12 392 JUAN JESUS (INT) 0 0 2 293 KALADZE (GEN) 6 5.47 6 379 KJAER (ROM) 0 5.4 6 294 KONKO (LAZ) 0 5.87 9 295 KROLDRUP (FIO) 0 6 4 383 LABRIN (PAL) 0 6 1 296 LAURO (CES) 0 5.35 5 377 LEGROTTAGLIE (CAT) 6 6.4 11 297 LICHTSTEINER (JUV) 5.5 6.62 16 298 LISUZZO (NOV) 5 6 5 374 LORIA (BOL) 0 5.78 4 299 LUCARELLI A. (PAR) 0 5.8 9 300 LUCCHINI (ATA) 0 5.71 8 301 LUCIO (INT) 5.5 5.63 9 302 LUDI (NOV) 0 5.28 2 303 LULIC (LAZ) 0 6.54 14 304 MAICON (INT) 0 6.31 14 305 MANDELLI (CHI) 0 5.5 3 306 MANFREDINI (ATA) 6 5.91 6 307 MANTOVANI (PAL) 4 5.96 9 308 MARCHESE (CAT) 6.5 6.31 11 384 MARCHIORI (GEN) 0 5.5 1 309 MASIELLO (ATA) 0 6 7 311 MESTO (GEN) 5 5.6 5 312 MEXES (MIL) 0 5.94 6 388 MIGLIONICO (LEC) 5 5.6 4 313 MILANOVIC (PAL) 0 0 4

CAMPIONATO P. V. G. 15 7 2 10 0 1 2 6 0 22 5 2 0 0 0 25 0 0 21 6 0 11 0 0 6 0 0 9 6 0 2 6 0 14 6 1 6 0 0 16 0 0 16 6 0 21 0 0 14 6 1 24 6,5 2 10 0 0 2 0 0 0 0 0 20 5,5 0 7 0 0 4 0 0 1 0 0 7 0 0 13 0 0 25 6,5 0 12 6 1 15 0 0 23 6,5 2 15 0 0 15 0 0 17 6 0 21 6 1 10 6 1 7 0 0 19 6 1 0 0 0 10 5 1 0 0 0 2 0 0 10 5,5 0 11 0 1 9 6 0 14 0 1 4 0 0 17 7 0 1 0 0 24 6 1 10 5 0 10 0 0 3 6,5 0 24 6 1 19 0 2 1 0 0 20 6 1 4 5,5 0 2 0 0 20 5,5 0 17 0 0 7 0 0 18 5 0 16 5,5 3 0 0 0 17 6 0 10 0 0 19 0 0 0 0 0 1 0 0 16 0 0 19 6 3 25 5,5 2 9 5,5 0 7 0 1 22 0 1 18 0 0 23 5,5 1 9 0 0 25 0 4 15 0 1 7 0 0 17 6 0 14 4 2 19 5,5 2 1 0 0 17 0 1 20 5 1 9 0 0 6 5 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.93 5.95 6 5.74 0 5.68 5.93 5.91 5.5 6 5.75 5.86 4.9 6 5.75 5.63 5.75 6.1 5.4 4.75 0 5.68 5.67 5.5 5 5.9 5.73 6.16 5.94 5.32 6 5.68 5.79 5.88 6.2 5.9 5.62 5.56 0 5.65 0 5 5.81 5.32 5.79 5.92 5.12 5.88 7 5.92 5.7 6 5.67 5.73 5.74 0 5.75 6 6 6 5.71 5.43 5.5 5.88 0 5.71 5.7 5.82 0 6 5.53 6.11 6.29 6.06 5.36 5.82 5.88 5.54 5.56 6.21 6 5.58 5.97 5.57 6.03 5 5.97 5.48 6.06 5.7 0

A. 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 4 1 1 0 2 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/2 0/2 0/0 0/2 0/0 1/2 0/5 0/3 0/1 1/6 0/0 0/4 1/3 0/4 0/5 0/6 0/4 0/5 0/4 0/0 0/0 0/7 0/2 0/1 0/0 0/0 1/3 0/4 1/0 0/1 0/4 0/4 1/3 1/7 0/3 0/5 0/2 1/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/5 0/0 1/1 0/2 0/1 0/0 0/4 0/2 0/0 0/0 1/1 0/2 0/0 0/3 0/2 0/0 0/2 0/2 0/0 1/0 1/3 0/0 2/5 1/4 1/0 0/0 0/0 2/5 0/5 0/3 0/1 0/1 1/5 1/4 0/2 0/1 0/2 0/4 0/3 0/5 0/1 0/4 0/0 0/5 0/4 0/2 0/1 0/0

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 386 MORAS (CES) 1.5 5.08 3 314 MORERO (CHI) 0 5.86 4 315 MORETTI E. (GEN) 6 5.62 4 316 MORGANELLA (NOV) 6 5.55 6 317 MORLEO (BOL) 0 5.55 6 318 MOTTA M. (CAT) 5.5 5.57 3 319 MUNOZ (PAL) 4 5.06 3 320 NAGATOMO (INT) 5 5.86 11 321 NASTASIC (FIO) 9.5 6 8 322 NATALI (FIO) 7.5 6.04 10 323 NESTA (MIL) 0 5.95 9 324 NEUTON (UDI) 0 5 2 325 ODDO (LEC) 0 5.82 6 326 PACI (NOV) 6 5.97 7 327 PALETTA (PAR) 6 5.8 8 328 PASQUAL (FIO) 6.5 6.02 10 329 PASQUALE (UDI) 5.5 6.22 6 330 PELUSO (ATA) 0 6.07 10 331 PERICO (CAG) 0 5.57 2 367 PESOLI (SIE) 0 5.92 4 332 PISANO E. (PAL) 4 5.55 5 333 PISANO F. (CAG) 5 5.67 8 334 PORTANOVA (BOL) 6 5.74 8 335 POTENZA (CAT) 0 5.5 4 336 RADU (LAZ) 0 5.81 7 370 RAGGI (BOL) 6 5.83 9 337 RAIMONDI (ATA) 6 5.79 4 338 RANOCCHIA (INT) 0 5.5 8 339 RICKLER (BOL) 0 6 1 385 RINAUDO (NOV) 0 4.62 4 380 RODRIGUEZ G. (CES) 6 5.62 6 340 ROMULO (FIO) 0 5.59 4 341 ROSI (ROM) 0 5.77 4 342 ROSSETTINI (SIE) 6.5 5.84 9 343 ROSSI A. (SIE) 0 5.4 3 344 ROSSI M. (CES) 5 5.21 3 368 RUBIN (BOL) 6 5.44 4 387 SAMPIRISI (GEN) 0 5.5 2 346 SAMUEL (INT) 5 5.69 9 347 SANTACROCE (PAR) 5.5 5.71 4 349 SARDO (CHI) 0 5.93 7 350 SCALONI (LAZ) 4 5.57 1 351 SILVESTRE (PAL) 0 6.29 16 352 SORENSEN (BOL) 0 6 3 353 SPOLLI (CAT) 6 5.76 8 354 STANKEVICIUS (LAZ) 0 5.45 4 355 STENDARDO (ATA) 6 6.14 5 357 TERZI (SIE) 6 5.84 8 358 THIAGO SILVA (MIL) 11 6.54 20 359 TOMOVIC (LEC) 5 5.43 6 360 VITALE (BOL) 0 6 4 361 VITIELLO (SIE) 6 5.98 7 362 VON BERGEN (CES) 0 5.73 7 363 YEPES (MIL) 0 6.33 4 364 ZACCARDO (PAR) 9 6 13 365 ZAMBROTTA (MIL) 0 5.93 4 369 ZAURI (LAZ) 0 5.67 3

CAMPIONATO P. V. G. 4 4 0 8 0 0 16 6 0 20 6 0 19 0 0 4 5,5 0 9 4 0 25 5 2 17 6,5 1 22 6,5 1 11 0 1 4 0 0 19 0 1 18 6 1 21 6 1 20 6,5 0 12 5,5 0 22 0 1 9 0 0 6 0 0 20 4 0 24 5 0 22 6 1 9 0 0 17 0 0 22 6 0 6 6 0 8 0 1 0 0 0 4 0 0 20 6 0 9 0 0 15 0 0 21 6,5 1 4 0 0 16 5 0 7 6 0 2 0 0 18 5 0 7 6 0 14 0 1 9 5 0 25 0 3 0 0 0 19 6 0 11 0 0 7 6 0 24 6 1 24 8 2 23 5,5 0 0 0 0 23 6 1 20 0 0 6 0 1 24 6,5 1 7 0 1 6 0 0

MEDIA VOTO 5.25 6 5.78 5.58 5.68 5.5 5.28 5.72 5.88 6.02 5.95 5 5.74 5.94 5.74 5.88 6 5.95 5.71 5.8 5.62 5.79 5.8 5.56 5.88 5.89 5.83 5.31 0 5.12 5.62 5.56 5.77 5.93 5.62 5.37 5.5 5.5 5.75 5.8 5.82 5.67 5.98 0 5.92 5.5 6.14 5.85 6.33 5.52 0 5.96 5.78 6 5.94 5.57 5.33

A. 0 0 0 1 0 0 0 2 0 1 0 0 1 0 0 3 2 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/1 0/2 1/5 0/4 1/5 1/0 1/2 0/1 0/3 1/5 0/6 0/0 0/5 0/5 0/4 0/0 0/0 0/4 0/2 0/1 0/3 0/2 1/6 0/3 0/3 0/3 0/3 1/2 0/0 0/0 0/2 0/1 0/2 0/10 0/3 0/5 0/1 0/1 0/2 0/2 1/3 1/0 0/3 0/0 1/5 0/2 0/2 0/7 0/2 0/4 0/0 0/5 0/3 0/2 0/6 0/1 0/0

A. 0 0 0 0 4 1 5 5 0 0 0 2 1 0 1 1 2 0 2 1 1 0 0 1 0 1 1 0

ESPAMM 0/2 0/5 0/5 0/0 0/2 0/5 0/3 0/6 0/3 0/2 0/2 0/3 0/2 0/0 0/7 0/0 0/0 0/3 0/3 1/2 0/9 1/1 1/1 2/3 0/1 0/1 0/4 0/2

Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 501 ABDI (UDI) 0 5.73 6 502 ACQUAH (PAL) 0 5.7 4 704 ALMIRON (CAT) 7 6.41 14 715 ALVAREZ (PAL) 0 5.38 4 503 ALVAREZ R. (INT) 0 6.23 12 504 AMBROSINI (MIL) 7 6.1 11 505 AQUILANI (MIL) 0 6.63 7 695 ARMERO (UDI) 5.5 6.02 12 506 ASAMOAH (UDI) 5.5 6.26 10 507 BACINOVIC (PAL) 0 5.44 4 508 BADU (UDI) 0 5.94 4 509 BARRETO E. (PAL) 5.5 6.1 12 510 BARRIENTOS (CAT) 7 6.97 15 734 BATTOCCHIO (UDI) 0 6 1 511 BEHRAMI (FIO) 0 5.98 11 736 BELLUSCHI (GEN) 7 5.75 10 513 BERTOLACCI (LEC) 7.5 6.4 10 719 BERTOLO (PAL) 4 5.98 7 514 BIABIANY (PAR) 6 6.72 17 515 BIAGIANTI (CAT) 0 5.73 6 516 BIONDINI (GEN) 5.5 5.86 10 517 BIRSA (GEN) 0 5.3 4 518 BLASI (LEC) 6 5.72 5 519 BOATENG (MIL) 0 7.12 10 521 BOLZONI (SIE) 0 6.05 6 522 BONAVENTURA (ATA) 5.5 6 10 710 BRADLEY (CHI) 7 6.1 11 524 BRIGHI (ATA) 6.5 5.9 6

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CAMPIONATO P. V. G. 17 0 0 15 0 0 21 7 3 8 0 0 14 0 1 17 7 1 15 0 1 22 5,5 0 19 5,5 1 10 0 0 10 0 0 25 5,5 1 17 7 4 2 0 0 22 0 0 6 0 0 17 6,5 2 21 4 2 25 6 3 11 0 0 23 6 1 5 0 0 11 6 0 12 0 4 11 0 1 21 5,5 0 24 7 0 11 6,5 0

MEDIA VOTO 5.8 5.87 6.14 5.38 5.85 6 6.2 5.93 6.18 5.56 6.06 5.96 6.34 6 6.09 5.5 5.87 5.75 6.31 5.77 5.84 5.33 5.89 6.33 5.8 5.98 6.15 6

4

IL NUMERO

7

i Magic punti di Cavani che a Parma si procura un rigore ma lo sbaglia. L’attaccante uruguaiano del Napoli compensa con il gol più assist. È il 2o errore dal dischetto per lui in questa stagione, due rigori sbagliati anche per Hamsik. Sempre due, anche. i rigori segnati

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 525 BROCCHI (LAZ) 0 526 CAMBIASSO (INT) 4 527 CANA (LAZ) 0 528 CANDREVA (LAZ) 0 529 CARMONA (ATA) 6 731 CARROZZA (ATA) 0 531 CASARINI (BOL) 0 735 CAZZOLA (ATA) 5.5 533 CEPPELINI (CAG) 0 534 CERCI (FIO) 6 535 CIGARINI (ATA) 0 536 CODREA (SIE) 0 537 COLUCCI (CES) 5.5 538 CONSTANT (GEN) 6 539 CONTI (CAG) 6 541 COSSU (CAG) 6 543 CRUZADO (CHI) 0 691 CUADRADO (LEC) 5 544 D'AGOSTINO (SIE) 0 547 DE ROSSI (ROM) 6.5 548 DEL NERO (CES) 5.5 549 DELLA ROCCA (PAL) 6 720 DELVECCHIO (LEC) 5 726 DESSENA (CAG) 6 551 DI MATTEO (LEC) 0 696 DIAMANTI (BOL) 6.5 718 DJOKOVIC (CES) 0 552 DONADEL (NAP) 0 730 DONATI (PAL) 5 554 DOSSENA (NAP) 6 556 DZEMAILI (NAP) 5 557 EKDAL (CAG) 5 558 EL SHAARAWY (MIL) 7.5 711 ELIA (JUV) 0 559 EMANUELSON (MIL) 7 707 ERIKSSON (CAG) 0 705 ESTIGARRIBIA (JUV) 0 560 FABBRINI (UDI) 5.5 727 FERNANDES (UDI) 4.5 561 FERREIRA PINTO (ATA) 0 562 FLAMINI (MIL) 0 716 GAGO (ROM) 0 564 GALLOPPA (PAR) 5.5 565 GARGANO (NAP) 5 566 GATTUSO (MIL) 0 699 GAZZI (SIE) 5.5 567 GIACOMAZZI (LEC) 5.5 714 GIANDONATO (LEC) 0 568 GIORGI (SIE) 7 569 GOMEZ (CAT) 9.5 570 GONZALEZ (LAZ) 6 571 GRECO (ROM) 0 573 GROSSI (SIE) 0 574 GROSSMULLER (LEC) 0 575 GUANA (CES) 0 737 GUARIN (INT) 0 576 HAMSIK (NAP) 6 577 HERNANES (LAZ) 9.5 578 HETEMAJ (CHI) 6.5 579 IBARBO (CAG) 5.5 580 ILICIC (PAL) 4.5 581 INLER (NAP) 6 582 ISLA (UDI) 0 583 IZCO (CAT) 9 584 JANKOVIC (GEN) 7.5 728 JENSEN (NOV) 0 586 JORQUERA (GEN) 0 587 JOVETIC (FIO) 6 589 KHARJA (FIO) 0 713 KONE (BOL) 5.5 590 KRASIC (JUV) 0 591 KRHIN (BOL) 0 592 KUCKA (GEN) 6.5 594 LAMELA (ROM) 0 694 LANZAFAME (CAT) 0 595 LAZZARI (FIO) 4.5 596 LEDESMA C. (LAZ) 8 598 LJAJIC (FIO) 0 599 LLAMA (CAT) 0 600 LODI (CAT) 6 682 LORES VARELA (PAL) 0 601 LUCIANO (CHI) 6 603 MAGGIO (NAP) 6 605 MANNINI (SIE) 0 606 MARCHIONNI (FIO) 0 607 MARCHISIO (JUV) 6 608 MARIANINI (NOV) 0 609 MARIGA (PAR) 6.5 698 MARQUES (PAR) 6 739 MARQUINHO (ROM) 6 610 MARRONE (JUV) 0 611 MARTINEZ (CES) 6 612 MARTINHO (CES) 5 613 MATUZALEM (LAZ) 6.5 614 MAURI (LAZ) 9 615 MAZZARANI (NOV) 0 617 MERKEL (MIL) 0 618 MESBAH (MIL) 6.5 619 MIGLIACCIO (PAL) 4.5 620 MODESTO (PAR) 6 621 MONTOLIVO (FIO) 6.5 692 MORALEZ (ATA) 0 623 MORRONE (PAR) 0 624 MUDINGAYI (BOL) 6.5 626 MUNTARI (MIL) 6 724 MUSACCI (PAR) 5.5 627 NAINGGOLAN (CAG) 5.5 628 NOCERINO (MIL) 6.5 630 OBI (INT) 6 631 OBODO (LEC) 0 632 OLIVERA (FIO) 0 633 PADOIN (JUV) 5.5 697 PAGLIALUNGA (CAT) 0 634 PALLADINO (PAR) 0 738 PALOMBO (INT) 4.5 636 PAROLO (CES) 5.5 740 PARRAVICINI (SIE) 6 639 PAZIENZA (UDI) 5.5 640 PEPE (JUV) 0 725 PEREIRA (PAR) 0 712 PEREYRA (UDI) 0 641 PEREZ (BOL) 7 642 PERROTTA (ROM) 0 643 PESCE (NOV) 5 645 PIATTI (LEC) 0 647 PINZI (UDI) 0 648 PIRLO (JUV) 6 717 PJANIC (ROM) 5 706 POLI (INT) 6.5 651 PORCARI (NOV) 5.5 732 PUDIL (CES) 0 652 PULZETTI (BOL) 5 653 RADOVANOVIC (NOV) 5 654 RAMIREZ (BOL) 5 655 REGINALDO (SIE) 0 656 RICCHIUTI (CAT) 0 657 RIGONI L. (CHI) 6 658 RIGONI M. (NOV) 6

MEDIA QUOT. 6.12 4 5.88 12 6.12 6 6 11 5.88 7 5.83 7 5.54 4 5.75 5 5.17 2 6.21 12 6.26 11 6 4 5.61 5 5.65 9 6.29 12 6.26 17 5.55 4 6.24 13 6.31 11 6.95 19 5.83 3 5.68 6 5.74 5 6.4 11 6.25 1 6.7 15 6 4 6 4 6.44 10 5.95 11 6.22 13 6.07 8 6.9 9 5.62 3 6 10 0 3 5.91 7 5.33 4 5.83 8 6 4 0 4 6 10 5.89 10 6.16 11 5.5 4 5.96 9 6.43 13 5.17 3 5.88 8 6.46 16 6.29 10 5.71 5 6 5 6.29 7 5.85 8 0 10 6.4 21 6.9 24 5.95 11 6.35 13 6.04 15 5.78 11 6.64 16 6.1 9 6.75 15 5.25 4 6.38 10 7.95 28 5.85 5 5.72 8 5.72 5 5.92 3 6.05 11 6.26 14 5.5 4 5.58 8 6.37 16 5.5 7 5.8 5 6.77 21 5.7 4 5.5 5 6.48 16 5.88 5 5.67 3 6.96 18 5.81 4 6.08 6 6 4 5.75 4 6.38 4 5.68 6 5.55 4 6.07 7 6.75 6 6.03 10 6.17 5 5.68 7 6.27 12 6.2 10 6 12 6.59 15 5.75 8 5.92 10 6.5 7 5.81 1 6.22 14 7.12 21 5.65 5 5.5 4 5.54 6 5.83 10 6 3 5.75 5 5.17 7 5.84 11 5.67 1 6.17 7 6.82 17 5.9 1 0 4 5.52 8 5.67 6 5.33 4 5.5 5 6.21 8 6.78 20 6.63 17 6 6 5.76 7 6.2 8 5.61 6 5.71 5 6.54 16 5.79 7 6.08 7 6.21 8 7.12 19

CAMPIONATO P. V. G. 11 0 0 26 4 3 8 0 1 23 0 2 17 6 0 4 0 0 11 0 0 4 6 0 5 0 0 15 6 3 23 0 1 1 0 0 14 5,5 0 20 6 1 20 6 3 22 6 1 11 0 0 25 5 3 17 0 2 21 6,5 3 4 5,5 0 15 6 0 19 5,5 1 10 6 1 2 0 0 18 6,5 3 4 0 0 0 0 0 8 5 1 22 6 0 19 5,5 2 18 5 1 15 6,5 2 2 0 0 22 7 1 0 0 0 12 0 1 8 5,5 0 9 5 0 3 0 0 0 0 0 19 0 1 19 5,5 1 22 5 1 1 0 0 22 6 1 21 5,5 3 6 0 0 15 6 0 21 6,5 3 21 6 1 13 0 0 11 0 1 13 0 2 23 0 1 0 0 0 25 6 6 24 6,5 8 23 6,5 0 26 5,5 2 24 4,5 2 24 6 0 21 0 3 13 6,5 1 21 6,5 5 3 0 0 17 0 1 21 6 12 11 0 0 19 6 1 7 0 1 4 0 0 19 7 2 20 0 1 5 0 0 20 5 1 26 7 1 9 0 0 4 0 0 24 6 6 5 0 0 16 6 0 25 6 2 15 0 0 1 0 0 24 6 6 13 0 1 5 7 0 1 6 0 3 6 0 2 0 0 12 6 0 8 5 0 16 7 0 5 6,5 1 16 0 1 14 0 0 17 6,5 1 22 4,5 2 19 6 3 22 6,5 1 22 0 5 23 0 1 24 6,5 0 7 6 1 8 6 0 25 5,5 1 24 6,5 8 18 6 0 18 0 0 14 0 0 21 5,5 0 0 0 0 5 0 0 3 4,5 0 24 5,5 1 4 6 0 14 5,5 1 23 0 5 3 0 0 1 0 0 20 7 0 14 0 0 9 5 0 10 0 0 17 0 1 24 6 1 23 5 3 8 6,5 0 23 5,5 1 4 0 1 18 5 0 18 5 1 22 5 5 13 0 0 11 0 0 16 6 1 25 6 6

MEDIA VOTO 6.09 5.5 5.86 5.79 6 5.83 5.5 6 5.5 5.67 6.22 6 5.54 5.58 6.03 6.21 5.59 5.94 6.06 6.6 5.25 5.77 5.79 6.15 6.25 6.29 6 0 6.25 5.9 5.92 5.89 6.2 4.5 5.84 0 5.85 5.42 5.83 6 0 5.95 5.74 5.98 5.5 5.93 6.12 5.33 5.79 6.02 6.13 5.71 5.67 5.79 5.87 0 5.88 6.04 6 6.04 5.74 5.8 6.19 6.15 5.88 5.25 6.04 6.26 5.69 5.66 5.08 6 5.83 6.03 5.7 5.5 6.19 5.31 5.67 6.21 5.7 5.66 6.16 5.9 5 6.38 5.69 6.3 6 5.75 6.5 5.61 5.5 6.2 6.2 5.75 5.92 5.59 6.11 5.71 5.89 5.89 5.72 6.1 5.21 6.14 6.16 6.21 5.76 5.61 5.46 5.93 0 5.38 5.17 5.77 5.83 5.94 6.35 5.83 0 5.78 5.72 5.5 5.56 6.21 6.54 6.11 6.06 5.72 5.38 5.69 5.71 6.09 5.82 6.05 6.11 6.3

A. 1 1 0 2 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 0 2 0 1 1 1 0 0 0 0 0 3 0 0 0 2 2 0 1 0 1 0 0 0 1 0 0 1 1 3 0 0 0 0 1 1 1 1 0 1 0 0 3 2 2 2 3 1 2 0 2 0 3 2 1 1 0 0 1 2 0 0 3 1 0 3 0 1 4 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 2 3 0 0 0 2 3 1 0 1 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 1 6 5 0 2 0 1 0 3 0 1 0 4

ESPAMM 0/1 0/0 0/2 0/3 0/4 0/0 0/1 0/1 0/2 0/1 0/9 0/0 0/1 0/4 0/9 0/8 0/1 0/5 0/5 0/5 0/1 0/2 0/8 0/1 0/0 0/4 0/0 0/0 0/3 0/2 0/4 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 1/4 0/3 0/3 0/0 0/5 0/5 0/1 0/0 0/0 0/1 0/2 0/1 1/0 0/9 0/0 0/3 0/3 0/6 0/1 1/2 0/3 0/3 0/3 0/2 0/0 0/1 0/1 0/0 0/6 0/0 0/1 0/6 0/1 0/4 0/5 0/2 0/1 0/0 0/2 0/0 0/3 0/2 0/1 0/0 0/5 0/3 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/5 0/1 0/1 0/1 0/3 0/5 0/0 0/7 0/4 0/7 0/7 0/2 0/4 0/5 0/4 1/2 0/4 1/5 0/5 0/0 0/0 0/0 0/3 0/1 0/2 0/4 0/0 0/0 0/11 0/1 1/1 0/1 1/6 0/4 0/4 0/1 0/8 0/1 0/5 1/4 0/6 0/1 0/1 0/3 0/3


MARTEDÌ 6 MARZO 2012

MEDIA QUOT. 6.4 12 6 2 5.75 2 6.03 8 5.23 4 6.22 12 6.75 15 5.96 9 6 3 5.71 7 6.25 8 6.36 12 5.5 7 5.82 3 6.25 9 6.12 2 5.85 5 5.5 4 6.25 8 5.83 8 5.95 10 5.75 13 5.86 11 6.5 12 6.16 8 5.95 11 5.5 3 6.42 9 5.72 10 5.9 9

CAMPIONATO P. V. G. 20 5,5 3 6 0 0 9 5 0 21 6,5 2 12 5 0 25 6 1 18 7 4 15 0 2 0 0 0 15 5 0 13 6 2 14 6 1 12 0 0 12 0 1 16 5,5 1 6 0 0 14 0 1 15 0 0 8 6 1 17 0 1 20 0 0 19 6,5 0 7 0 0 21 0 2 16 6,5 0 21 0 2 5 0 0 15 0 2 25 5,5 0 21 0 1

MEDIA VOTO 6.12 6 5.83 5.72 5.2 6.14 5.91 5.62 0 5.71 5.83 6.12 5.55 5.73 6.03 6.25 5.65 5.61 5.83 5.76 6.05 5.65 5.86 6.24 6.13 5.86 5.5 5.88 5.76 5.8

A. 0 0 0 1 0 2 3 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 1 0 2 1 0

ESPAMM 1/3 0/0 0/2 0/3 1/1 0/6 0/4 0/3 0/0 0/2 0/2 0/3 0/2 0/4 0/1 0/1 0/1 0/2 0/0 0/4 0/4 0/2 0/0 0/2 0/1 1/8 0/0 0/2 1/2 0/3

Attaccanti CODICE GIOCATORE 917 ACOSTA (SIE)

MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 6 1

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0

MEDIA VOTO 0

ESPA. AMM 0 0/0 0 0/0

923 ACOSTY (FIO)

0

5.83

1

1

0

0

5.5

801 ACQUAFRESCA (BOL)

9

6.19

18

21

6,5

5

5.58

0 0/1

924 ALFARO (LAZ)

0

5.5

7

2

0

0

5

0 0/0

803 AMAURI (FIO)

5

5.71

5

5

5,5

0

5.8

0 0/2

806 BARRETO D.S. (UDI)

0

6

4

2

0

0

6

0 0/0

928 BELFODIL (BOL)

0

0

1

1

0

0

0

0 0/0

910 BERGESSIO (CAT)

5.5

6.8

21

21

5,5

6

6.02

1 0/2

808 BOGDANI (SIE)

9.5

5.87

9

16

6,5

2

5.5

0 0/2

809 BOJAN (ROM)

6

6.18

19

22

6,5

4

5.66

0 1/2

926 BOJINOV (LEC)

0

5.25

7

3

0

0

5.25

0 0/0

810 BORINI (ROM)

9.5

7.83

19

16

7

8

6.3

0 0/2

811 BORRIELLO (JUV)

0

5.89

12

11

0

0

5.64

2 0/1

812 BRIENZA (SIE)

7.5

6.14

16

24

6,5

1

6.04

2 1/3

920 BUDAN (PAL)

5

7.68

12

11

5

6

6.05

1 0/2

814 CALAIO' (SIE)

9

7.33

26

23

6,5

11

6

1 0/4 1 1/1

918 CARACCIOLO (NOV)

3.5

5.73

14

22

4,5

2

5.45

815 CASSANO (MIL)

0

7.67

3

9

0

2

6.39

6 0/1

816 CASTAIGNOS (INT)

0

5.83

4

5

0

1

5.2

0 0/0

817 CATELLANI (CAT)

0

6.14

5

12

0

1

5.89

0 0/1

818 CAVANI (NAP)

7

7.96

37

24

6

16

6.25

2 0/2

821 CORVIA (LEC)

0

5.58

9

16

0

1

5.46

0 0/3

824 DEL PIERO (JUV)

0

6.1

12

14

0

0

6

1 0/0

825 DENIS (ATA)

5.5

7.94

28

25

5,5

15

6.24

3 1/3

826 DESTRO (SIE)

6

6.97

18

18

6

5

6.06

2 0/3

827 DI MICHELE (LEC)

5

7.14

18

18

5,5

7

6.06

0 0/3

828 DI NATALE (UDI)

6

8.77

43

24

6

18

6.5

4 0/1

829 DI VAIO (BOL)

2.5

6.62

24

25

5,5

8

5.78

4 0/3

925 EBAGUA (CAT)

5.5

5.83

7

2

5,5

0

5.75

0 0/0

831 EL KABIR (CAG)

0

6

4

7

0

1

5.6

0 0/2

834 FLOCCARI (PAR)

0

6.5

15

17

0

3

5.88

1 0/0

835 FLORO FLORES (UDI)

5.5

6.71

19

20

6

3

6.06

3 0/2

915 FORLAN (INT)

10.5

6.05

14

13

6,5

2

5.35

1 0/0

836 GABBIADINI (ATA)

0

6.12

12

14

0

0

5.94

1 0/0

837 GIACCHERINI (JUV)

5.5

6.03

13

15

5,5

1

5.93

0 0/3

838 GILARDINO (GEN)

0

6.41

20

17

0

3

5.78

2 0/1

839 GIMENEZ (BOL)

0

5.67

7

12

0

0

5.6

1 0/2

840 GIOVINCO (PAR)

5 1/2

6.5

7.44

26

23

6,5

9

6.37

841 GONZALEZ PABLO (SIE)

6

5.79

9

13

6

1

5.58

0 0/1

912 GRANDOLFO (CHI)

0

0

4

0

0

0

0

0 0/0 0 0/3

844 HERNANDEZ (PAL)

0

7.2

8

10

0

4

6.15

845 IAQUINTA (CES)

5.5

5.83

4

4

5,5

1

6.12

1 0/1

846 IBRAHIMOVIC (MIL)

18

9.5

45

20

9

18

6.72

3 1/1

847 INZAGHI (MIL)

0

6

4

6

0

0

6

0 0/0

849 JEDA (NOV)

5

5.82

8

15

5

1

5.61

0 0/0

851 KLOSE (LAZ)

6.5

8.06

33

24

6,5

13

6.27

3 0/0

852 KOZAK (LAZ)

0

6.83

6

7

0

2

6

0 0/1

853 LARRIVEY (CAG)

0

6.21

7

20

0

4

5.53

0 0/1

854 LARRONDO (SIE)

0

5.38

4

8

0

0

5.36

0 0/2

855 LAVEZZI (NAP)

9

7.52

28

21

6,5

7

6.52

4 0/6

919 LIVAJA (INT)

0

5.83

1

2

0

0

5.5

0 0/0

856 LUCARELLI C. (NAP)

0

6

4

3

0

0

6

0 0/0

857 MALONGA (CES) 858 MARILUNGO (ATA) 859 MASCARA (NOV)

0

5.57

5

7

0

0

5.4

0 0/0

4.5

6.54

14

17

5

4

5.96

1 0/4 1 0/2

0

6.07

10

14

0

2

5.62

5.5

7.28

28

23

5,5

10

6.07

3 0/3

861 MAXI LOPEZ (MIL)

0

6.81

22

18

0

4

6

1 0/0

921 MEHMETI (PAL)

0

5.5

3

1

0

0

5.5

0 0/0

863 MICCOLI (PAL)

5

8.28

33

21

5

11

6.15

11 0/3

864 MILITO (INT)

9

7.9

30

21

6

13

5.88

1 0/1

865 MORIMOTO (NOV)

0

6.65

11

11

0

3

5.75

1 0/2

866 MOSCARDELLI (CHI)

8

6.71

17

22

7

4

5.94

1 0/1

914 MURIEL (LEC)

9

6.81

15

18

6,5

5

5.97

2 1/2

868 MUTU (CES)

0

6.31

21

20

0

7

5.7

0 1/3

869 NENE' (CAG)

5

5.5

4

12

5

1

5.32

0 0/2

870 OFERE (LEC)

0

4.83

4

6

0

0

4.83

0 0/0

871 OKAKA (PAR)

5.5

5.5

4

4

5,5

0

5.17

0 0/0

909 OSVALDO (ROM)

0

6.89

16

18

0

7

5.83

0 1/2

872 PALACIO (GEN)

7

8.45

34

21

7

14

6.62

4 0/5

873 PALOSCHI (CHI)

6

6.58

12

21

6

4

5.86

1 0/0

874 PANDEV (NAP)

0

6.5

14

20

0

5

5.97

2 0/1

877 PAPONI (BOL)

0

5.67

4

1

0

0

5

0 0/0

878 PATO (MIL)

0

5.68

13

11

0

1

5.45

0 0/1

879 PAZZINI (INT)

4

6.17

20

24

4

5

5.62

1 0/1

881 PELLISSIER (CHI)

0

6.17

17

24

0

4

5.75

3 0/4

882 PINILLA (CAG)

0

6.44

18

18

0

4

5.79

1 0/4

884 QUAGLIARELLA (JUV)

0

6.35

16

14

0

2

5.86

0 0/2

885 RENNELLA (CES)

5

5.58

4

6

5

0

5.4

0 0/2

888 ROBINHO (MIL)

8.5

6.64

21

21

7,5

4

5.95

3 0/1

889 ROCCHI (LAZ)

0

7.55

12

11

0

5

6.15

1 0/1

927 ROZZI (LAZ)

0

5.5

1

1

0

0

5.5

0 0/1

860 MATRI (JUV)

891 RUBINO (NOV)

4.5

6.12

7

14

5

2

5.71

0 0/2

896 SEFEROVIC (LEC)

0

6

1

2

0

0

6

0 0/0

897 SUAZO (CAT)

0

6

4

4

0

0

6

0 0/0

898 THEREAU (CHI)

7

6.73

19

23

7

5

6.02

2 0/3

916 THIAGO RIBEIRO (CAG) 5.5

6.13

14

23

5,5

3

5.7

1 0/0

899 TIRIBOCCHI (ATA)

0 0/1

0

6.42

9

8

0

1

6

901 TOTTI (ROM)

6.5

7.03

26

18

7

4

6.39

5 0/5

902 URIBE (CHI)

0

0

2

1

0

0

0

0 0/0

903 VANTAGGIATO (BOL)

0

6

4

2

0

0

0

0 0/0

922 VARGAS E. (NAP)

0

5

11

4

0

0

5

0 0/0

904 VUCINIC (JUV)

5.5

6.64

19

20

5,5

3

6.12

3 1/1

906 ZARATE (INT)

0

5.46

8

14

0

0

5.46

0 0/1

907 ZE EDUARDO D.A. (GEN)

0

5.86

6

8

0

0

5.75

0 0/1

4

I NUMERI

QUESTA È LA MIGLIOR FORMAZIONE POSSIBILE PER LA 26a GIORNATA DI MAGIC CAMPIONATO: MODULO 4-3-3 AVREBBE TOTALIZZATO 125,5 PUNTI CON 6 DI BONUS PER IL MODIFICATORE DELLA DIFESA

18 h 43

Ibrahimovic

i cartellini gialli alla 26a giornata e solo 2 del Genoa: Biondini e Kucka. Tre i rossi (Scaloni, Caracciolo e Stekelenburg) e nessuno del Genoa che comunque resta la squadra più cattiva della Serie A a -37 punti. Bologna secondo a -36,5; poi Atalanta e Cesena a -35,5

2,5

i punti di giornata Di Vaio (Bologna), che con il rigore sbagliato entra di diritto nella top flop di giornata, peggio ha fatto solo Moras del Cesena (1,5) con l’autogol

27

la top undici della settimana

Cosa poteva fare di più Ibrahimovic al rientro dalla squalifica? Probabilmente niente. Lo svedese è in una forma strepitosa, e hanno ragione i milanisti a dire «se ci fosse stato lui contro la Juventus... sarebbe stata un’altra partita». Tre gol al Palermo che fanno 18 in questo campionato: è la sua migliore stagione italiana da quando è arrivato. Visto il rendimento, da 9,5 questa è la Magic media -, inarrivabile per gli altri, 45 Magic milioni, signori, li vale tutti.

9,5

11

10

9,5

Ujkani

Thiago Silva

Brivio

Nastasic

Del Grosso

L’albanese Ipnotizza Di Vaio e para il suo 3o rigore in 4 giorni: gli altri 2 alla Georgia. Ed è la 2a volta. che gli riesce quest’anno in A

Non si fa sorprendere, al contrario spiazza tutta Palermo con quel gol di testa. Magic media di 6.54, 20 milioni benedetti

Dopo il gol su punizione al Siena, il missile su punizione al Genoa. Il milanese del Lecce, 10 fanta milioni, vuol fare il brasilero

Non ha ancora 19 anni... È già titolare, prezioso ora pure davanti alla porta: gli 8 milioni di quotazione lieviteranno...

Prezioso in copertura, poi un gran gol nel finale al suo ex Cagliari, il 2o in questa stagione. Il terzino del Siena c’è sempre

9,5

13

9,5

9,5

10,5

9,5

Sculli

Hernanes

Gomez

Forlan

Borini

La doppietta al Lecce è bella e pesante, il Genoa e i Magic manager ringraziano. E la Magic media sale: 6.75. Benone

Il brasiliano costicchia (24 Magic milioni), ma dopo i 2 gol (andata e ritorno) nel derby più altri 6, quei soldi li rispenderebbero tutti

Un gol che annichilisce l’Inter e che Nagatomo non dimenticherà facilmente. Più un’ora di corsa senza sosta. È da top 11

Non è un gran momento né per lui né per l’Inter. Ma il gol e l’assist sono un ottimo ritorno: 14 milioni, stavolta ben spesi

Sette in pagella per la Gazzetta, come Totti. Il solito golletto rapinoso. Chi lo ha comprato (19 Magic milioni) baci terra due volte al giorno

Con il Chievo non si sbaglia Guardate Acerbi: è una roccia Il centrale oggi è tra i migliori, le tribune sono un ricordo. E i manager ringraziano MARCO FALLISI

Se non portano punti, non son buoni. È la prima e indiscutibile regola che anche un manager dilettante deve tenere a mente quando compra i giocatori al fantacalcio. Ma — altra regola fondamentale per andare avanti senza sbandare — non si vive di soli bonus (magari...): servono costanza, continuità, buoni voti senza crolli. Nel mare di dubbi che vi assalgono ogni weekend, il Chievo è una fabbrica di certezze: pur senza picchi da Top 11, i ragazzi di Di Carlo avanzano a passo costante, zitti zitti portano voti e arrotondano i punteggi di chi li schiera. Rinascita Acerbi Guizzi no, dicevamo, quelli sono roba da Ibra. Ma colpi di scena sì. Prendete

Acerbi: nelle liste di agosto era tra le «scommesse» più convenienti, ma ha passato praticamente tutta la prima parte della stagione fra tribuna e panchina (con qualche, rarissima, comparsata in campo). Classica parabola da «tagliato» a gennaio. Poi la svolta: campo, minuti accumulati e buoni voti, fino al 7 dello Juventus Stadium, con tanto di gol sfiorato su punizione parata da Buffon. E chi lo ha tagliato senza aspettare che arrivasse il suo momento, adesso si mangia le mani: Acerbi, con una media del 6,25 nelle ultime quattro gare giocate, è il secondo miglior difensore del Chievo dopo Andreolli (che esibisce fiero un 6,38, meglio di Barzagli!). E che le sue quotazioni fossero in netta risalita ce lo ricordava anche il Gazza Index dello scorso weekend: valore di 1.087 (su una media ruolo

Gazzetta.it

di 553,37) e freccia su, meglio di gente come Abate (851) o Thiago Silva (799). Qualcosa in più Anche Dramè ha

QUESTA SETTIMANA LO SPECIALE +3 IN EDICOLA VENERDÌ L’inserto «+3», pensato per i fantacalcisti, questa settimana sarà in edicola venerdì (non sabato), come sempre gratuitamente. Venerdì infatti ci saranno i primi anticipi. Nell’ultimo weekend la squadra di +3 ha totalizzato 70 punti. Su Twitter è aperta la pagina di +3: @Piu3Gazzetta. Due strumenti utili per il mini-campionato di Primavera, al via venerdì. Per tutte le squadre 10 cambi e 20 Magic milioni extra da sfruttare.

MIL AN

MAGIC PUNTI 5.5 0 5 6.5 5 5.5 13 0 0 5 6 5.5 0 0 5.5 0 0 0 6 0 0 6.5 0 0 6.5 0 0 0 5.5 0

faticato a trovare spazio sulla corsia sinistra, ma la pazienza ha pagato: il gol alla Juve ne è l’esempio. Dopo 26 turni, Bradley e Sorrentino non stupiscono più, mentre sull’attacco il discorso è diverso. Moscardelli, Thereau, Paloschi: Pellissier a parte, il Chievo non brilla per bomber abbonati al +3, ma offre buoni spunti per le alternative da portare in panchina. Con gente così, potete sempre tirare fuori dal cilindro un Moscardelli che entra, mette a segno un assist contro la Juve e porta a casa un bottino di 8 punti: 6,5 in più di Di Vaio, con qualche milioncino risparmiato. E qualche certezza in più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VIETATO ABBASSARE LA GUARDIA ARSENAL - MILAN Questa sera dalle ore 19.45

ARS ENA L

CODICE GIOCATORE 659 ROSSI M. (GEN) 709 RUI SAMPAIO (CAG) 723 SALIFU (FIO) 702 SAMMARCO (CHI) 660 SANTANA (CES) 661 SCHELOTTO (ATA) 663 SCULLI (GEN) 664 SEEDORF (MIL) 665 SESTU (SIE) 666 SEYMOUR (CAT) 669 SIMPLICIO (ROM) 673 SNEIJDER (INT) 674 STANKOVIC (INT) 675 STRASSER (MIL) 676 TADDEI (ROM) 693 TAIDER (BOL) 708 TORJE (UDI) 703 VACEK (CHI) 679 VALDES (PAR) 680 VALIANI (PAR) 681 VAN BOMMEL (MIL) 683 VARGAS J. (FIO) 729 VAZQUEZ (PAL) 684 VELOSO (GEN) 685 VERGASSOLA (SIE) 686 VIDAL (JUV) 700 VIVIANI (ROM) 687 ZAHAVI (PAL) 688 ZANETTI (INT) 690 ZUNIGA (NAP)

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MARTEDÌ 6 MARZO 2012

CICLISMO DOMANI SCATTA LA CORSA DEI DUE MARI

A

DIRETTA RAI E GAZZETTA.IT SI PARTE CON UNA CRONOSQUADRE

ECCO GLI ALTRI BIG

S

DARCO

E re Cadel riparte da dove iniziò la sua favola Evans nel 2011 vinse la Tirreno-Adriatico e poi trionfò al Tour: «Amo questa gara»

Classifica Michele Scarponi (foto BETTINI), Vincenzo Nibali, Joaquin Rodriguez (Spa), Roman Kreuziger, Peter Velits (Slk), Stefano Garzelli

Allenamenti Ieri, con la sua Bmc, si è dedicato alle prove di cronosquadre (16,7 km). Poi ha allungato dietro macchina. Oggi farà lo stesso. «Non saprei dire a che livello di forma sono, ed è questa la prima risposta che chiedo a questa corsa», dice Evans, che alla Strade Bianche di sabato si era ritirato: aveva avuto anche un piccolo problema digestivo. «Più o meno mi sono allenato proprio come lo scorso anno. Il percorso della Tirreno stavolta è un po’ meno adatto a me. C’è una salita lunga a Prati di Tivo, la quinta tappa, che nel 2011 non c’era. Penso sarà un giorno chiave. Io vivrò alla giornata». Team La super-Bmc, che aspetta ancora il primo successo 2012, gli schiera al fianco uomini di primissimo piano, Gilbert su tutti (anche se sembra più indietro rispetto a questo periodo del suo favoloso 2011). Poi Ballan, Quinziato, Pinotti, Hincapie, Van Avermaet e il tuttofare

l’iridato Cavendish prova la Sanremo «Peccato, pioveva» Prove di Sanremo per Mark Cavendish: l’iridato del team Sky la vinse nel 2009 e vuole il bis in maglia arcobaleno. Ieri ha provato il percorso fin dalla salita delle Manie. «Peccato che piovesse. Ma sono eccitato» BETTINI

S Tappe Philippe Gilbert (Bel, BETTINI); Pozzato, Visconti, Gatto, Nocentini, Battaglin, Duarte, Betancur, Gasparotto, Marcato

Cadel Evans, 35 anni, con il trofeo della Tirreno-Adriatico 2011 BETTINI

Schär. «Amo la Tirreno-Adriatico, la considerò uno dei miei successi più importanti — ammette Evans, che ha 35 anni e conta anche un Mondiale (2009) e la Freccia Vallone (2010) —. C’è tutto in questa corsa. Il mare, le montagne, le salite, la cronometro, le volate. Non ti annoi mai, ogni giorno succede qualcosa. E il livello è altissimo. Se fossi un tifoso e potessi, non me ne perderei neanche un metro». La testa è al bis al Tour, Evans ha impostato tutta la stagione su una doppietta consecutiva nella Boucle che sarebbe clamorosa. Ha cambiato poco pure negli appuntamenti agonistici (Criterium al posto del Catalogna). «Ma non è mia abitudine andare alle corse per prepararmi», dice. E infatti,

guardiamo il 2011: dopo la vittoriosa Tirreno-Adriatico, è arrivato 8˚ al Catalogna, vinto il Romandia, concluso al secondo posto il Delfinato. Un mese dopo il trionfo al Tour, aveva partecipato al Giro del Colorado: poteva interpretarlo come una vacanza, arrivò 7˚. Famiglia Per gli ultimi due giorni della Tirreno-Adriatico dovrebbero arrivare a tifare per lui anche la moglie Chiara e il piccolo Robel, il bambino etiope che hanno adottato a Natale. La paternità ha proiettato Evans in una nuova dimensione. E’ ancora più sereno, ma per niente appagato. Sembra proprio la ricetta ideale per vincere ancora. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma dai

!

ARABI + AMERICANI ANCHE IL BRUNEI HA UNA SQUADRA Anche il sultanato del Brunei ha la sua squadra! Una Continental con 6 arabi e alcuni «vecchi marpioni» tedeschi e statunitensi. La base è a Taipei.

Battaglia nel vento Brivido Basso: cade Festa Boonen: fa 100 Il varesino a terra con Longo Borghini: escoriazioni varie, ma oggi riparte. Il belga centra la 100a vittoria

S Volate Ale Petacchi (foto BETTINI), l’iridato Cavendish (Gb), Freire (Spa), Farrar (Usa), Goss (Aus), Greipel (Ger); Sagan (Slk), Modolo, Bennati

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta

Sfiorò il colpo a Chieti, disegnò un capolavoro a Macerata e si difese alla grande nella cronometro di San Benedetto del Tronto: l’ultima Tirreno-Adriatico, Cadel Evans la vinse così. La degna apertura di un anno fantastico, culminato a luglio nel primo trionfo di un australiano al Tour. Domani, alla partenza di San Vincenzo, avrà il numero uno sulla schiena. «E voglio onorarlo».

PARIGI-NIZZA LA SECONDA TAPPA SI TRASFORMA IN UNA CLASSICA

S Cronomen Occhi su Fabian Cancellara (foto BETTINI): vinse la crono di San Benedetto 2011 ed è reduce dal successo nella Strade Bianche. Poi David Millar e Marco Pinotti

Ivan Basso, 34 anni, finito oltre il ciglio della strada dopo la caduta. Disteso a terra c’è il compagno Paolo Longo Borghini, 31. Il varesino è alla terza Parigi-Nizza BETTINI

Una tranquilla giornata di trasferimento e tutti ad aspettare lo spettacolo dello sprint? Quando mai. Ieri alla Parigi-Nizza è successo di tutto. I ventagli hanno trasformato la tappa in una classica del Nord e messo le ali a Tom Boonen, che ha ottenuto il 100˚ successo di una carriera splendida e tutt’altro che avviata alla fine. Wiggins (nuovo leader), Leipheimer, Van Garderen, Valverde e Chavanel — tra gli uomini di classifica — hanno vinto un bel round. Damiano Cunego ha vissuto una giornata difficile, ha pure forato ed è arrivato a 2’29" (con Viviani). Ivan Basso ha ceduto 10’58" (come Andy Schleck): un distacco «anomalo» e infatti il due volte re del Giro è caduto. Oggi riparte, ma poteva andare peggio. Paura «Era una situazione di

corsa facile, poco prima del rifornimento — racconta il varesino della Liquigas-Cannondale, 34 anni —. Ma non ho visto un sasso, l’ho preso in pieno e sono volato via (a terra anche Longo Borghini, ndr)». Le lastre hanno escluso fratture, anche se Basso lamenta una forte contusione al gomito destro e escoriazioni multiple su tutto il corso. «Ripartirò, devo stringere i denti perché il lavoro da fare qui in vista del Giro d’Italia è troppo importante». Giornata-no anche in casa Lampre-Isd: al rifornimento, dopo 93 km, la Omega-Quick Spep ha attaccato e non c’era nessuno dei

A

2 FIANDRE 3 ROUBAIX

S Tom Boonen ha 31 anni. Tra i 100 successi del fiammingo (nella foto BETTINI. lo sprint di ieri) ci sono il Mondiale 2005, 2 Fiandre, 3 Roubaix, 2 Gand-Wevelgem, 6 tappe al Tour (maglia verde 2007). Dei 100 successi uno solo è stato in Italia: una tappa della Tirreno nel 2010

blu-fucsia nel gruppo del 21 (unico dei nostri l’ex Gavazzi, ora all’Astana) che si è poi giocato il successo. La foratura di Cunego è arrivato a 36 km dalla fine: «Meglio pensare alle tappe più adatte a me (la prima può essere già oggi, ndr)». Che forma Intanto però va cele-

brato il belga Tom Boonen, arrivato al 100˚ successo («pluricentenari» anche Petacchi, McEwen, Kirsipuu) nel giorno in cui pedalava con un adesivo sul piantone in memoria di Wouter Weylandt, il connazionale morto al Giro il 9 maggio 2011. Un inizio di stagione dirompente quello di «Tornado» Tom: già 4 centri, e l’Het Nieuwsblad perso sul filo per un eccesso di sicurezza. «Dite che 100 successi sono un bel traguardo? Beh, ma già 80 non erano male — ha scherzato Boonen, 31 anni — E poi se contassimo i circuiti sarei già a 117. Ma per me la vittoria più importante è sempre la prossima». Tom, iridato 2005, è uno dei corridori più forti della sua generazione e sul pavé è già uno dei migliori di sempre (2 Fiandre, 3 Roubaix, 2 Gand-Wevelgem). Ma intanto fa più di un pensiero alla Sanremo del 17 marzo (2˚ nel 2010, 3˚ nel 2006). Ci arriverà con 29 giorni-gara nelle gambe: mai così tanti. «E per questo ho scelto la Parigi-Nizza, finisce due giorni prima della Tirreno e ho più spazio per recuperare». Che sia l’anno buono? ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida: oggi RaiSport 2 dalle 14.55

Bravo Gavazzi, quinto. Wiggins leader Cunego a 2’29", Andy Schleck a 10’58" L’azione promossa dall’Omega Quick Step (largamente il team più vittorioso del 2012 con 16 centri) «rischia» di segnare tutta la Parigi-Nizza. Oggi e domani ci sono due traguardi aperti a molte soluzioni, giovedì arrivo in salita a Mende. ARRIVO: 1. Tom BOONEN (Bel, Omega Quick Step) 185,5 km in 4.22’15", media 42,412; 2. Josè Joaquin Rojas (Spa, Movistar); 3. John Degenkolb (Ger, Project 1t4i); 4. Vanmarcke (Bel); 5. Gavazzi; 6. Vicioso (Spa); 7. Monfort (Bel); 8. Phinney (Usa); 9. Valverde (Spa); 10. Thomas (Gb); 11. Wiggins (Gb); 12. Van Garderen (Usa); 13. Ravard (Fra); 14. Sy. Chavanel (Fra); 15. Leipheimer (Usa); 56. Cune-

go a 2’29"; 70. F. Schleck (Lus); 83. Capecchi; 94. Viviani; 97. Martin (Ger); 110. Ulissi a 10’58"; 112. Basso; 113. A. Schleck (Lus); 146. Porte (Aus). CLASSIFICA: 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 4.33’32"; 2. Levi Leipheimer (Usa, Omega Quick Step) a 6"; 3. Tom Boonen (Bel, Omega Quick Step) a 7"; 4. Van Garderen (Usa) a 11"; 5. Sy. Chavanel (Fra) a 14"; 6. Monfort (Bel) a 18"; 7. Phinney (Usa) a 21"; 8. Westra (Ola) a 22"; 9. Thomas (Gb) a 28": 10. Rojas (Spa) a 29"; 11. Valverde (Spa) a 30"; 15. Gavazzi a 44". OGGI: 3ª tappa, Vierzon-Lac de Vassivière, 194 km (RaiSport 2 dalle 14.55, Eurosport 2 dalle 15).


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CLAMOROSO NEL CICLISMO

RE LEONE PAZZA IDEA «Torno a correre. Anche per Guardini» A 45 anni stupisce ancora. «Vivo di sfide: gli tirerò le volate per farlo diventare il numero 1» AL TERZO RIENTRO Ottobre 2011: Mario Cipollini in Giappone «maestro» di Andrea Guardini ed Elia Viviani. E’ al 3˚ rientro dopo 2002 e 2008 SUNADA

CLAUDIO GHISALBERTI

«Mi è venuta voglia di tornare a correre per venire al Giro a tirare le volate a Guardini». Al telefono la voce profonda di Mario Cipollini provoca un brivido. Si capisce immediatamente che Re Leone non sta scherzando. La sua, più che una provocazione, è un’idea sbalorditiva.

Cipollini oggi BETTINI

SANREMO, MONDIALE E 42 TAPPE AL GIRO

Mario, lei giovedì 22 compirà 45 anni. Non è troppo vecchio per correre?

«No. Sto bene e, buon segnale, sento un estremo desiderio di fare fatica. Peso 90 chili, 8 in più di quando ero al top della condizione. Ma non è grasso in eccesso, solo muscoli soprattutto del tronco e delle braccia. Le gambe sono a puntino. Ho qualche dolorino a ginocchia e schiena, ma il mio motore è integro, in grado di sopportare questa scommessa. Avrei anche un’altra idea...».

farmi tirare il collo, annusare l’aria, stare al vento. Vivo di sfide. Questa del resto sarebbe anche una sfida con me stesso, con il Cipollini più giovane». Chicchi, che da gennaio ha vinto tre corse, ha detto che non si può allenare con lei perché è troppo severo.

Sorride. «Chicchi lo trito..., altroché. E non è il solo. Se in allenamento anche i pro’ si staccano da ruota qualcosa vorrà dire». In Malesia, Guardini ha vinto tutte le volate: sei. Roba da Cipollini.

«I confronti non sono mai troppo corretti. Altre epoche, altra storia, altri avversari».

«

Dica.

FINALMENTE E’ SUA Mario Cipollini è nato a Lucca il 22 marzo ’67: re Sanremo 2002 BETTINI

IRIDATO ZOLDER 2002 Tra i suoi 189 trionfi, la maglia iridata di Zolder nel 2002 BETTINI

«Sarei a disposizione per una ricerca scientifica, per capire quali mutamenti ci sono in un atleta di grande livello con il passare degli anni. La qualità della vita è cambiata. Sono convinto che anche come atleta una persona di 45 anni non sia da buttare via. Da un eventuale mio ritorno, a dieci anni dal mio ultimo "vero" Giro, potrebbero nascere messaggi sociali positivi». Tornare significherebbe anche dovere accettare tutte le regole antidoping in vigore: reperibilità, passaporto biologico...

«Senza problemi. Voglio essere trasparente come l’acqua e sono disposto anche a controlli supplementari. Ivan Basso si è messo a nudo ed è diventato un esempio di credibilità. Chiederò consiglio pure a lui per mettere scienza e tecnologia a disposizione». Si allena spesso?

42 RECORD ROSA Record di 42 tappe vinte al Giro. Più 12 al Tour e 3 alla Vuelta BETTINI

«Certo, ci mancherebbe. Con granfondisti e professionisti, e mi diverto un mondo. Mi piace

«

Ho voglia di fare fatica e le gambe sono a puntino: a 45 anni non mi sento vecchio A disposizione per una ricerca scientifica: la qualità della vita è cambiata

Che valore hanno le vittorie asiatiche?

«La corsa e gli avversari è indubbio che siano di secondo piano, ma vincere davvero non è mai facile. Vincerle tutte, poi... Ma a volte centrare il successo in queste condizioni può essere persino più complicato. Il lavoro di squadra è molto importante». Che doti ha Guardini?

«L’ho studiato bene anche in Giappone quando abbiamo fatto l’esibizione in pista. Per gli sprint è un diamante grezzo: va lavorato con estrema precisione, ma il valore c’è. Ha la struttura fisica ideale e una variazione di ritmo impressionante. Negli ultimi 200 metri,

S IL NUOVO TALENTO Andrea Guardini è nato a Tregnago (Verona) il 12 giugno 1989 e vive a Colognola ai Colli. Pro’ dalla scorsa stagione, corre per la Farnese. Nel 2011 11 successi (nessuno come lui in Italia); nel 2012 è già a 6 (tutte le volate del Giro di Malesia). E’ alto 168 cm e pesa 67 kg. Il suo idolo è Cipollini FOTO BETTINI

per l’esplosività, è il naturale rivale di Cavendish. Deve maturare imparando il mestiere, migliorando nel fondo e nella tenuta in salita senza perdere velocità».

A

LANCE, SCHUMI...

Che cosa potrebbe insegnare ad Andrea?

«Il ciclismo per me è una religione. Non c’è solo l’aspetto tecnico. Un campione deve vivere nel sistema 24 ore su 24 non tralasciando nessun particolare. Modo di vivere, allenamenti, tattica, recupero, alimentazione, capire quando è il momento di alzare il piede e rilassarsi, quando è possibile ridere. Sono solo esempi. Guardini ha talento e corre sulle mie bici. Sì, sarebbe davvero una bella scommessa essere uno dei suo gregari al Giro. E se gli dovessi tirare le volate contro Cavendish, quante ne vincerebbe?». E se uno pensasse che lei non riesce a smettere, o che lo fa solo per soldi?

«Schumacher avrà dei soldi, giusto? E ha pure una famiglia. Allora chi glielo ha fatto fare di tornare a rischiare l’osso del collo? Armstrong si è messo in gioco nel triathlon. Ci sono fattori consci e inconsci. Soprattutto l’atleta vive di emozioni, di sensazioni fortissime dalle quali è difficile staccarsi. Quando guardo una corsa il mio battito cardiaco sale, il mio istinto mi allinea all’adrenalina di corsa. Rivivo il mio passato e quelle straordinarie sensazioni. Non solo la volata, ma anche il prima e il dopo. La tensione di un treno che si lancia, l’abbraccio a fine gara con un compagno». Guardini, nato 11 giorni dopo la prima vittoria di Re Leone al Giro (il 1˚ giugno 1989 nella Mantova-Mira), appena saprà di questa opportunità sarà «a tutta». Del resto sopra il suo letto c’è il poster di SuperMario che trionfa nella Sanremo 2002. E a 45 anni l’americano George Foreman riconquistò il titolo mondiale dei massimi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Lance Armstrong si ritira nel 2005, torna nel 2009 a 38 anni

S Michael Schumacher si è ritirato nel 2006: torna nel 2010 a 41 anni

S George Foreman, fuori nel 1977, a 45 anni nel ’94 torna mondiale

S Michael Jordan si è ritirato nel ’99: torna nel 2001 a 38 anni

ilCommento di PIER BERGONZI twitter: @pierbergonzi

Cosa sarebbe lo sport senza i sogni? Diciamolo subito: un fratello maggiore, un amico intimo, dovrebbe dirgli «Ma dai Mario... lascia stare. Apri una scuola di ciclismo, occupati delle tue bici e fatti qualche pedalata solo così, per star bene». La pazza idea di Cipollini è però qualcosa di più del classico ritorno (e per lui non sarebbe il primo). E’ il progetto di un viaggio alla ricerca dei nostri limiti. E’ la voglia di tirare la volata a uno dei giovani con il futuro sul sellino (Guardini). Mario darà tutto l’eventuale ricavato del suo ritorno in beneficenza e si dice disposto a ogni tipo di controllo medico. Non sono ancora ben definiti i contorni del suo ritorno agonistico (in quali corse? per quanto tempo?), ma è chiaro che l’esperienza si presterebbe a fior di ricerche scientifica. Conosciamo Mario da 25 anni e sappiamo quanto sia feroce la sua determinazione. Feroce e grande quanto la sua capacità di sognare. E che cosa sarebbe lo sport senza i sogni, anche quelli ai confini con l’utopia? Lui il più grande sprinter puro di sempre vuol tornare per tirare delle volate... Già questa sarebbe una rivoluzione copernicana del suo ego piuttosto sviluppato. Non sappiamo ancora come andrà a finire questa storia, ma è fin troppo facile pensare a Mario come all’ennesima vittima di una crisi da post-campionismo. Non vogliamo fermarci al primo giudizio. Preferiamo credere che Mario saprà stupirci. Una volta di più.


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FORMULA 1 VERSO IL MONDIALE I NUMERI DELLE PROVE

4998 817 468 125 122 chilometri percorsi dalla F2012 nei test invernali. Più di Red Bull e McLaren

giri Quelli fatti dalla rossa nei 2 test al Montmelò. L’equivalente di 12 GP

giri Quelli percorsi dalla F2012 nell’ultimo test. Più di tutti. Ultima la Red Bull: 280

giri Quelli percorsi da Alonso in un solo giorno a Montmelò pari a quasi 2 gare

giri quelli percorsi da Massa in un solo giorno. Ma è stato frenato dalla pioggia

1

simulazione di gara completata dalla Ferrari (con Alonso) venerdì 2 marzo

FERRARI COME STAI? 3

domande a... IVAN CAPELLI ex pilota F.1, opinionista

% Forte sul giro

BORSINO F2012

S

Una macchina enigmatica Per ora la vedo pari alla Lotus

Carico L’aerodinamica non è ottimale e si traduce in una grande instabilità al retrotreno. Auto complicata

1

Che Ferrari è quella dei test invernali? Enigmatica, perché da un lato qualche tempo lo ha fatto, dall’altro le preoccupazioni interne sono evidenti e palpabili. Potrebbe anche essere pretattica, chissà, ma non avrebbero senso certe cose, come il silenzio stampa imposto ai piloti.

2 Il Cavallino ha fatto bene a cambiare la soluzione tecnica di uscita degli scarichi? Purtroppo quando hai poche certezze e quelle poche non sono suffragate, cerchi una via di uscita compiendo un passo indietro. Anche se la scelta della Red Bull conferma come quella pensata a Maranello sia la direzione giusta. Ma in certi momenti serve praticità.

3 Che cosa vedremo a Melbourne tra due settimane? Lo scenario che mi sono costruito io a distanza e cercando di analizzare le cose è una Red Bull davanti: anche lo scorso anno avevano usato questa tattica di nascondersi e poi... Alla loro rincorsa metto Mercedes e McLaren e poco dietro Ferrari e Lotus. p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Affidabilità La nota positiva della rossa. Ha superato per 5 volte i 100 giri in un solo giorno senza inconvenienti

S Gomme L’usura delle gomme è più marcata rispetto ai rivali. E viene fuori sia con le medie sia con le morbide

ma va in crisi con le gomme L’aerodinamica resta il punto debole La vettura si è dimostrata affidabile LUIGI PERNA

Con quella sua bocca di balena doveva mangiarsi le rivali. Invece la F2012 per ora è rimasta... a bocca asciutta. Qualche squillo velocistico è arrivato, ma i problemi sono stati molti di più. In inverno la relatività dei tempi sul giro delle F.1 è un teorema assoluto come la legge di Einstein: perciò non c’è da entusiasmarsi per il secondo posto di Alonso nell’ultimo giorno dei test di Jerez e poi di Barcellona. I mali della Ferrari sono profondi e difficili da risolvere. Scarichi L’aerodinamica pare essere ancora una volta il punto debole, come già l’anno scorso. Ma i risultati della galleria del vento c’entrano solo in parte. I guai nascono dalla complessità di un progetto che prevedeva soluzioni estreme, nel tentativo di recuperare sulla concorrenza. Gli scarichi arretrati che soffiavano verso l’esterno (elemento rimasto sulla McLaren e poi introdotto anche dalla Red Bull) all’atto pratico non hanno dato i risultati previsti in termini di recupero di carico al posteriore. La strada non è stata scartata, ma serve più tempo per svilupparla. Quindi alla Ferrari hanno dovuto fare retromarcia, con una variante più tradizionale. E l’intervento ha costretto i tecnici a procedere a tentativi, rac-

cogliendo un’enorme quantità di dati in pista da analizzare. La sensazione, anche a detta dei rivali, è che la Ferrari abbia molte carte nel suo mazzo, ma fatichi a trovare la bussola nell’indirizzo dello sviluppo. Degrado L’estrema instabilità delle reazioni sembra essere l’altro guaio della F2012. Tanto che Alonso parla di una macchina «difficile da capire». Sul giro secco la rossa fa intuire del potenziale. Ma la situazione peggiora quando le sequenze si allungano. Con la vettura che soffre un degrado significativo delle gomme già dopo pochi passaggi (come ha notato Button seguendola in scia) e diventa nervosa al retrotreno. «Passiamo dall’avere un buon equilibrio a non averlo», ammette il responsabile tecnico Pat Fry. Negli ultimi giorni dei test si è notato il lavoro congiunto ai box di Hirode Hamashima (ex Bridgestone) e dei tecnici Pirelli per trovare un compromesso accettabile. Solidità La nota positiva finora

sembra venire dall’affidabilità. A parte un inconveniente serio al cambio nel primo test a Barcellona, la F2012 ha marciato con regolarità. Mettendo insieme, con Alonso e Massa, 270 giri a Jerez e 817 nelle due sessioni al Montmelò, per un totale di 4998 km (circa 16 GP) in 12 giorni. Tra i team di vertice solo la Mercedes ha fatto meglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

% Alonso nervoso

BORSINO TEAM

S Fernando Alonso Si è preparato come mai, ma allo stesso non sembra troppo sereno: solo colpa dell’auto?

S Felipe Massa È all’ultima occasione: o torna al vertice o va via. Sta lavorando bene e non sembra patire le gomme

S Tecnici Il gruppo guidato dal d.t. Pat Fry ha disegnato un’auto estrema, ma ha già cambiato strada. Chi sbaglia paga

eppure spinge Tombazis balla Bene Massa: non sente la pressione del rinnovo. Fry è già sotto esame PAOLO IANIERI

Nessuno di loro si aspettava un inverno così. Non gli ingegneri, che già da metà 2011 hanno lavorato sulla monoposto del riscatto. Non i piloti, che dopo avere sofferto tutta la scorsa stagione, sognavano di trovarsi in mano l’arma per abbattere lo strapotere Red Bull. Ma qual è il borsino degli uomini Ferrari a due settimane dal via? Alonso L’uomo sul quale si fondano le speranze del Cavallino, è reduce da un inverno a due facce. Dal punto di vista sportivo, l’impegno del due volte campione del mondo non è cambiato. Anzi, se possibile Fernando ci ha messo ancor più impegno, spronando la squadra, visitando Maranello, effettuando lunghe sessioni al simulatore. Anche come preparazione Fernando ha lavorato per presentarsi al meglio a Melbourne: con Felipe Massa, Jules Bianchi e Davide Rigon, Alonso a fine gennaio ha effettuato un periodo di preparazione a Lanzarote, replicato poi in montagna tra Jerez e il primo test al Montmelò: con il preparatore Fabrizio Borra, Fernando si è esiliato tra le montagne della Val Gardena, effettuando un lavoro di ossigenazione in quota con lunghe escursioni con sci di alpinismo. Non è però passato inosservato il nervosismo dello

spagnolo, manifestato a più riprese negli ultimi mesi, in cui anche la sua vita privata (divorzio dalla moglie e le voci su una nuova relazione) è finita sotto i riflettori. Le difficoltà poi al momento di mettere le ruote della F2012 in pista non ne hanno rasserenato l’umore. Fernando nei test ha evitare il contatto con l’esterno, ma allo stesso tempo si è dimostrato un cane sciolto, ignorando il silenzio stampa della squadra. E se la situazione non dovesse migliorare presto... Massa Felipe sa di essere a un bivio: o dimostra di essere in grado di lottare per i primi posti, o a fine stagione la sua strada devierà da Maranello. Per il momento il brasiliano sta lavorando con intensità, dimostrando di trovarsi meglio con le gomme Pirelli che lo scorso anno lo hanno fatto dannare. Fry Sul direttore tecnico ingle-

se pesa la responsabilità di realizzare una monoposto vincente. E finora i risultati sono stati lontani dalle attese. La scelta di realizzare una monoposto estrema, con un cambio tecnico importante alle prime difficoltà, sta costringendo la Ferrari a rincorrere ancor prima del via. Sotto la lente, oltre a Pat Fry c’è in primis il capo progetto Nikolas Tombazis. Per il quale, questa è l’ultima opportunità: o la sua F2012 vince presto, o... © RIPRODUZIONE RISERVATA


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POLITICA SPORTIVA CI SCRIVE IL MINISTRO

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stop della Ferrari nei test. Il più importante per un guaio al cambio

tempo Alonso ha ottenuto il 2o tempo nei test dietro le Lotus in due occasioni

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giri quelli che la Ferrari riusciva a compiere prima del degrado delle coperture

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evoluzioni promesse da Pat Fry. Si è vista solo una nuova ala posteriore

E la squadra si ricompatta a Maranello Discorso di Fernando: «Nel 2010 quanti guai ai test, poi in Bahrain fu doppietta» L’appuntamento era fissato da almeno due settimane ma vista la situazione ha assunto un sapore particolare: ieri a Maranello dirigenti e piloti si sono ritrovati alla Gestione Sportiva e lì Stefano Domenicali e Fernando Alonso hanno preso la parola davanti agli uomini della Ges con l’obiettivo di rinsaldare i ranghi e risollevare il morale che dopo la deludente conclusione dei test è piuttosto basso. Appello «È ovvio che non pos-

siamo essere contenti di come sono andate le prove rispetto a quelli che erano i nostri obiettivi — ha spiegato Domenicali — ma non dobbiamo dimenticarci che il campionato non è ancora iniziato. Questa è soltanto la base di partenza e davanti a noi c’è una stagione lunghissima. Sappiamo che ci sono delle aree su cui dobbiamo lavorare tantissimo, sia come affidabilità sia come prestazione, ma mi aspetto da voi una grande reazione e la voglia di dimostrare chi siamo». Precedente Con Massa, che ha

provato al simulatore, Alonso, arrivato a Maranello con il charter della scuderia già domenica sera, ha cercato di rincuorare gli animi degli uomini del Cavallino, sottolineando che il destino non è ancora scritto. «Innanzitutto voglio ringraziare tutti voi per il lavoro svolto. Sono stati mesi e set-

iDebutti

timane molto intensi e so che ce la state mettendo tutta, lavorando 24 ore su 24 qui e in pista, per dare a me e a Felipe una macchina forte. La nuova vettura ha caratteristiche difficili da capire e forse non siamo dove vorremmo essere. Tutti indicano la Red Bull come favorita ma nell’ultimo giorno di test ha fatto pochi giri e l’ultimo tempo: se fosse accaduta a noi una cosa del genere, sarebbe scoppiato un putiferio, invece nessuno si è scomposto più di tanto. Adesso più che mai c’è bisogno dell’impegno di tutti per migliorare. Stiamo uniti. Voglio solo ricordarvi un episodio di due anni fa: all’ultimo test a Montmelò eravamo dietro Red Bull, McLaren, Sauber e Force India e due settimane dopo abbiamo fatto doppietta in Bahrain». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it I TIFOSI HANNO DECISO: LA F2012 SOFFRIRÀ COME LA 150 ITALIA La Ferrari vivrà un altro anno di sofferenza: lo sostiene più della metà (55,2%) dei lettori del nostro sito. Il 31,4% pensa che la F2012 potrà vincere qualche GP, solo il 13,4% crede che potrà lottare per il titolo.

Taccuino A GINEVRA

Ampera auto del 2012 La Opel Ampera (Chevrolet Volt negli Usa, la cui la produzione si ferma per 5 settimane dal 19 marzo) è stata eletta auto dell’anno per il 2012 da 59 giornalisti europei. La prima vettura elettrica ad autonomia estesa, fino a 500 km con una carica, ha battuto la Volkswagen up!; 5a la nuova Fiat Panda. Per i giurati italiani 1a è la Range Rover Evoque.

IERI A PORTO S. ELPIDIO

Finalmente Marussia e Hrt Ecco le ultime F.1 del 2012: Marussia MR01 (senza scalino sul muso) che ha debuttato a Silverstone senza aver superato il crash test e Hrt F112 a Montmelò.

La lezione di papà Sic Resta vivo il ricordo di Marco Simoncelli. Ieri il papà Paolo ha fatto visita, ricambiata da affetto, agli studenti dell’Istituto superiore Einaudi di Porto Sant’Elpidio. «Quello che ci rende sereni — ha detto Simoncelli — è che pur sapendo come va a finire, rifaremmo esattamente le stesse cose, perché Marco era felice».

L’intervento «Il ministro Gnudi e quel silenzio che non convince», questo il titolo della rubrica «Palazzo di vetro» pubblicata sabato sulla Gazzetta dello Sport. Dopo la lettera aperta indirizzata al ministro dello sport da Carraro e l’incontro con i vertici del Coni, Petrucci e Pagnozzi, si osservava come il silenzio di Gnudi, in presenza di aspettative relative a formule di «finanziamento certo» per lo sport italiano, fosse diventato «assordante». Ieri, il ministro Gnudi ha scritto al direttore della Gazzetta dello Sport. Caro Direttore, ho letto con attenzione le cor-

Gnudi risponde alla Gazzetta «E’ presto per gli impegni Ma per lo sport noi ci siamo» tesi sollecitazioni fatte al Ministro dello Sport nella rubrica «Palazzo di vetro» di Ruggiero Palombo, in riferimento alla lettera aperta al Governo che Franco Carraro ha inviato alla Gazzetta dello Sport. Comprendo benissimo che il Coni auspichi un quadro di stabilità e certezze nell’assegnazione delle risorse, un fattore che certamente favorisce una programmazione pluriennale. D’altro canto le difficoltà economico-finanziarie del nostro Paese sono ben note, avendo comportato sacrifici, anche pesanti, per tutti. Le decisioni prese sino ad oggi dall’Esecutivo

fanno ritenere di aver imboccato la strada giusta per arrivare alla «normalità finanziaria». Siamo però solo all’inizio di un percorso di risanamento, è presto per abbassare la guardia e non è ancora maturo il tempo per assumere impegni e dare assicurazioni. In questo contesto è maturata la difficile decisione di rinunciare alla candidatura alle Olimpiadi del 2020. Ciò non vuol dire che il Governo non abbia ben presente l’importanza dello sport — non solo di quello agonistico ma anche della pratica diffusa — con il suo retaggio di valori, integra-

Azzurri a Londra Se giochi perdi Il Coni ha varato un regolamento per doping e scommesse con multe da 100 mila euro DAVIDE STOPPINI ROMA

da 11 — che punisce con una multa di 100 mila euro l’atleta eventualmente colpevole.

Dove si applica la «linea dura» annunciata dal segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi sulle scommesse? Non solo sul calcio: l’onda lunga investe anche Londra 2012. L’opera è di prevenzione. Il Coni si tutela, su indicazione del Cio e rafforza anche il concetto: gli atleti azzurri protagonisti la prossima estate in Inghilterra saranno vincolati al comitato olimpico da un «accordo di partecipazione» che vieta le scommesse e — ecco il carico

Le notizie «La questione delle scommesse è una piaga grave almeno quanto il doping», spiega Pagnozzi. E così ogni atleta, prima di imbarcarsi sull’aereo con destinazione Londra, sarà chiamato a firmare insieme al presidente federale di riferimento e al capo missione azzurro — ovvero lo stesso Pagnozzi — un accordo, una sorta di contratto che stabilisce tutti i suoi doveri. L’articolo 2 è quello che riguarda il doping: anche qui, chi viene «beccato» paga 100

«

Ogni atleta alla partenza per Londra firmerà un impegno sui suoi doveri

RAFFAELE PAGNOZZI SEGRETARIO GENERALE CONI

zione sociale, formazione umana e tutela della salute. Voglio dunque confermare l’impegno di tutti e mio personale, affinché lo sport si diffonda ad ogni livello, soprattutto tra i giovani, e si possano organizzare eventi di livello nazionale e internazionale, partecipando al contempo nelle migliori condizioni alle competizioni più importanti. Questo Governo ha la volontà di operare delle scelte che avvantaggino l’economia e la società in modo sostenibile e duraturo e lo Sport è uno dei riferimenti — anche etici — di un’azione di questo tipo. Colgo l’occasione per salutare tutti i lettori de La Gazzetta e tutti gli appassionati dello sport. Piero Gnudi

Ministro per gli Affari Regionali, Turismo e Sport mila euro. L’articolo 10 è invece il deterrente scelto per combattere le scommesse. Il divieto riguarda ovviamente l’atleta, i suoi familiari e tutto il suo entourage, termine scritto nell’articolo e volutamente generico, per ampliare il più possibile il cerchio. Non solo: al singolo atleta e ai suoi «allegati» sarà vietato diffondere notizie sul proprio stato di salute o su quelli dei colleghi, e in ogni caso di divulgare notizie che possano in qualche modo indirizzare o consigliare una scommessa. Social network È un accordo che vincola in modo deciso l’atleta. E che avrà influenza anche sui contatti con il mondo esterno dello stesso. E così, mentre il Cio nell’estate 2011 aveva autorizzato con una nota ufficiale l’utilizzo dei social network a Londra 2012, il regolamento Coni ora restringe il raggio d’azione dell’atleta. Sarà davvero difficile, per dirne una, leggere un azzurro che sul profilo twitter confesserà di essere tanto in forma da puntare a una medaglia, o piuttosto che rivelerà un infortunio dell’ultimo minuto. O no? © RIPRODUZIONE RISERVATA

UN CASO IN GRAN BRETAGNA LA NAZIONALE HA IL POSTO COME NAZIONE OSPITANTE

Ritmica all’Olimpiade malgrado la Federazione Le ragazze erano stata escluse per aver mancato il minimo: fanno ricorso e vincono

Rivoluzione Immediata la rea-

Un caso più unico che raro che costituisce un importante precedente. La squadra britannica di ginnastica ritmica ha fatto e vinto un ricorso contro la propria federazione che aveva scelto di non presentare la squadra ai Giochi che si terranno nella capitale, nonostante il posto le spettasse in quanto nazione ospitante. Il fatto La squadra britannica, non qualificata ai Mondiali di Montpellier dello scorso settembre dove l’Italia ha conquistato il terzo titolo consecutivo, si è presentata al test event di gennaio, ultima chance di qualificazione per chi non aveva strappato il pass al Mondiale francese. La nazionale del Regno Unito nella fase di qualificazione aveva guadagnato un 45.223 che aveva assicurato l’accesso alla finale a squadre dove il punteggio conquistato è

stato di 47.020. Per le colleghe britanniche delle nostre Farfalle tutto era a posto: minimo punteggio garantito e automatico accesso ai Giochi come nazione ospitante. E invece no. Secondo le regole della federginnastica inglese, il punteggio andava fatto segnare nella fase di qualificazione. Il solo 47.020 della finale dunque non è stato considerato valido, e la squadra è stata tenuta fuori per 0.23 centesimi di punto.

La nazionale di ritmica della Gran Bretagna debutterà alle Olimpiadi

ASSURDO INVITO DEL COMITATO OLIMPICO

«Atleti britannici: non date la mano!» LONDRA — Agli olimpionici britannici è stato suggerito di non dar la mano ai rivali e a chi altri dovessero incontrare durante i

Giochi di Londra: il comitato olimpico nazionale è infatti preoccupato circa il possibile diffondersi di certe malattie.

zione della squadra che ha fatto ricorso a un arbitrato sportivo. L’«arbitro» Graeme Mews ha dato ragione alla squadra di ginnastica poiché: «Il principio di qualificazione non era spiegato in maniera sufficientemente chiara, non specificando che il punteggio stabilito avrebbe dovuto essere conquistato nella fase di qualificazione». Con buona pace dei minimi, dei Trials e dei metodi di accesso all’Olimpiade decisi dalle federazioni competenti. Da parte sua la British Gymnastics ha specificato che: «Il meccanismo pareva esser chiaro. Il punteggio minimo era stato definito per evitare che la squadra si presentasse ai Giochi di casa in grado di fare una figura dignitosa. Comunque accettiamo la decisione». La ritmica britannica non si era mai qualificata ai Giochi, quella di Londra sarà la prima partecipazione. f.co. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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BASKET SERIE A

Recalcati «Varese funziona senza fregole» Il tecnico: «Il club non spende un euro in più di quelli che ha. Realtà decotte si trascinano» Carlo Recalcati non è persona da esaltarsi troppo. Eppure dopo aver battuto Bologna di 23 punti, ha detto di aver visto la miglior Varese della stagione. In cosa?

«Nell’atteggiamento offensivo e difensivo, nella capacità di aggredire la partita e mantenere l’attenzione per 40 minuti». A che punto è la squadra?

«Sta crescendo. La percezione è che cominci a cercare un gioco ben distribuito senza necessità di punti di riferimento precisi. Il gruppo ha sempre lavorato bene. Ora, come spesso succede dopo tempo, tutti fanno le cose perché ne sono convinti e non perché gli viene detto».

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«Siena ti obbliga a giocare a un’intensità superiore. E la devi tenere per 40 minuti perché percepisce le tue debolezze e, se molli, ti colpisce proprio lì. Ma all’andata ci siamo andati vicini». Funziona la società consorzio?

«Sì, perché non spende un euro in più di quelli che ha. Non si fa prendere la fregola di cambiare qualcosa che non funziona mettendo mano al portafoglio. Non è ricca, ma è solida e dà garanzie a chi lavora in società. La cosa triste che questa dovrebbe essere la normalità e non lo è».

I NUMERI

+23

Maggior margine Contro Bologna, Varese ha vinto la partita con il maggior vantaggio. Prima di domenica, aveva battuto di 16 punti Treviso e Montegranaro.

Com’è il progetto di riforma dei campionati?

«Non va nella direzione della diminuzione del numero di squadre che invece è una necessità. Meno squadre con lo stesso numero di giocatori significherebbe maggiore concorrenza e diminuzione dei costi. So che è difficile e che qualche club rimarrebbe sul campo. Ma in un momento di difficoltà economica, i sacrifici sono necessari. Ci sono realtà decotte che tirano avanti e trascinano l’agonia. Noi allenatori, manager e giocatori siamo fortunati e, a meno di aver buttato via i soldi, non andiamo in crisi se non arriva lo stipendio per qualche mese. Ma chi lavora in società? Occhio a creare dei disadattati».

PAOLO BARTEZZAGHI

Carlo Recalcati, 66 anni, 432 vittorie su 723 partite allenate in serie A CIAM

«Non ci sono stati contraccolpi nonostante per la squadra non fosse il momento ideale per un cambio».

guadagnati altrettanti. Gli episodi si compensano sempre. La classifica rispecchia il campionato».

Cos’è mancato finora?

Big a parte, cosa hanno avuto di più le squadre che precedono Varese?

«

«Hanno vinto di più contro le grandi. A noi manca». Domani arriva Siena che a Masnago ha vinto solo una volta

La Fip? Contento se tornasse Petrucci. Io sono felice di allenare. Poi vedremo

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Vittorie in casa La Cimberio ha perso solo due partite in casa, con Cantù e Roma. Con 9 vittorie e 2 sconfitte, ha lo stesso bilancio casalingo di Siena, Cantù e Milano.

Allenatore o candidato alla presidenza federale?

Come va l’inserimento di Weeden?

«Nella prima parte della stagione abbiamo avuto un rendimento altalenante: bene in casa, meno bene fuori. Sono realista: non c’è nulla da recriminare, se qualche volta abbiamo perso qualche punto, poi ne abbiamo

da quando allena Pianigiani. Cosa c’è da aspettarsi?

«Sono felice di fare l’allenatore. Allo stato attuale c’è un solo candidato ed è il presidente Petrucci. Se troverà il modo di dedicare tempo alla pallacanestro, sarò il primo ad essere contento. Sono il suo primo tifoso. E se avrà bisogno di collaborazione, sono a disposizione».

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Vittorie esterne Varese ha vinto solo a Roma e Casale al supplementare, e a Caserta.

E per il futuro?

«Sono abituato a pensare alle cose concrete. Se si arrivasse a una chiacchierata, valuterò la possibilità com’è successo in passato. Le situazioni non sono mai uguali, vedremo. Non spendo tempo a pensare a una cosa che non c’è».

COACH BRINDISI DOPO LE FINAL 4 VINTE

Bucchi: «Allenare in LegaDue è più divertente» MARIO CANFORA

L’azzurro del mare è per lui ossigeno puro. «Mi piace molto, ho Napoli nel mio cuore e ora a Brindisi mi trovo benissimo — racconta Piero Bucchi —. Lavorare al Sud ti gratifica sempre: la spinta del pubblico, il calore, l’entusiasmo genuino». Componenti mai trovate a Milano. Che lo hanno indotto a una scelta «forte». Dopo due finali scudetto e un esonero a gennaio 2011, tutti avrebbero pensato a un Bucchi su un’altra panchina di A. Invece, il coach bolognese ha preferito scendere al piano di sotto, firmando un triennale per Brindisi in LegaDue, campionato lasciato dieci anni prima, dopo averlo vinto con Napoli. «È inutile prendersi in giro, certe cose si sanno: in A ci sono tante situazioni difficili, con società che hanno enormi problemi economici — spiega —, i club sani sono pochi. Piuttosto che vivacchiare, ho preferito allora accettare l’offerta di Brindisi. Certo, i soldi del contratto e la sua durata sono stati importanti, però ho davvero apprezzato il progetto societario. Qui si può guardare al futuro in maniera seria, senza pensare a situazioni come scioperi dei giocatori o altro: vi pare poco?». Basket unico Dall’Eurolega alla LegaDue il passo

non è così semplice, tra l’altro in un campionato abbandonato 10 anni fa. «Ma il basket è unico — ribatte Bucchi, ieri 54 anni — anzi vi dirò che è più divertente, alleni più che gestire gli americani come succede in A, insegni i fondamentali ai giovani. Sto riscoprendo insomma gli inizi della mia carriera a Rimini, quando nel ’97 ottenni la promozione in A-1». Possibile che le grandi partite contro le squadre italiane ed europee non le manchino neppure un po’? «È stimolante il pensiero di poter tornare di nuovo a quei livelli — ricorda —. Le sfide mi hanno sempre affascinato. Agli inizi del Duemila, dopo la finale scudetto con Treviso, e la vittoria in Coppa Italia e Supercoppa italiana andai in Polonia allo Slask Wroclaw. Primo in classifica in campionato e secondo in Eurolega non bastarono, il presidente era un matto, ci mandammo a quel paese, andai via. Scelsi Napoli in LegaDue a metà novembre, arrivò subito la A. Mi sa che con Brindisi ho scelto bene pure stavolta: c’è tanto da lavorare, ma intanto una Coppa Italia già l’abbiamo vinta...».

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Bravi&cattivi

Taccuino

di LUCA CHIABOTTI

EVENTO

Siena-Milano, sporca e dura: clima playoff

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Cremona

Lucio ed Enzo

La classifica non inganni: la vera 2a nel gruppo dietro Siena è la Reyer (foto Young). Anzi nel 2012 è prima, meglio della Mps: l’ha battuta, ha vinto 7 delle ultime 8 gare, 8 su 10. Un Arsenale senza Misericordia.

Le 17 fatiche di D’Ercole (foto), suo top in A in una stagione in cui non segna mai, lanciano Cremona verso la salvezza. E domani punta al 2-0 con Teramo (se Caja si riprende dalla libidine di aver battuto Roma)

Dalla ci ha lasciato unendo a Varese tifoserie rivali sulle note di Caruso. Lefebre col rimpianto di non aver mai messo a lavorare il suo genio e la sua passione per tutto il basket. Troppo bravi? Troppo liberi?

Venezia

Siena-Milano

Una partita dura, sporca, vibrante, poco spettacolare, polemica, male arbitrata. Cioè perfetta. Per fare entrare nel clima dei playoff. Più che da finale scudetto, da semifinale, come in Coppa Italia. Perché al momento, se Siena ha 6 punti di vantaggio e scontri diretti favorevoli sul gruppone che insegue meno che con Bologna, Milano è solo quinta, pur con un calendario promettente (ha già giocato contro le big meno che con Cantù e Venezia, ha trasferte agevoli). Cosa ha detto l’ultima sfida? Che Siena ha cambiato pelle, colpisce duro in poche partite fondamentali per il suo dominio, poi si amministra più che in passato. Che Milano è andata a Siena per vincere ed era mentalmente pronta, un grande passo avanti, ma non lo è stata tecnicamente nei momenti che hanno deciso la gara. Che oggi Siena resta molto più affidabile in regia

Meneghin e Renzi per l’All Star Game

(nella foto Nikos Zisis) e negli esterni (le due peggior partite, JR Bremer le ha fatte contro la Mps), ma che l’EA7 ha le armi per superare gli avversari nei lunghi. Che Milano è più fresca in molti ruoli. Che Sergio Scariolo, col fallo tecnico preso prima dell’intervallo, ha voluto mostrare platealmente che i tempi del «tanto a Siena si perde comunque» sono finiti. E che Twitter è uno strumento divertente ma anche scivoloso. Gentile, dopo il tweet con le foto degli arbitri di Coppa Italia in maglia di Siena, è stato contestato e insultato. Da una azione stupida non può che corrispondere una reazione uguale. Ma ha 19 anni. Sanguinante e scosso per una gomitata alla testa datagli da un senese (vista la prognosi, sarebbe indisponibile per la Nazionale) è stato ignorato dagli avversari. Così, senza il minimo sindacale di sportività, i playoff rischiano di diventare molto, troppo lunghi.

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SERIE A

Domani si gioca la 7a di ritorno Domani alle 20.30 si gioca la 7a giornata di ritorno. La classifica: Siena 32 punti (16 vinte-6 perse); Venezia (13-7), Cantù (13-8), Sassari (13-8), Milano (13-9), Bologna (13-9) 26; Varese (12-10), Avellino (12-10) 24; Pesaro (11-9) 22; Caserta (10-11), Biella (10-12), Roma (10-12) 20; Treviso (9-12) 18; Montegranaro (8-12) 16; Cremona (7-15), Teramo (7-15) 14; Casale (5-17) 10. PASQUINI (g.d.) Sassari ha prolungato per tre anni con il d.s. Federico Pasquini.

SPAGNA

5

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Pesaro

Avellino

Sfida di Eurolega Barça vince a Bilbao

Se 3 indizi fanno una prova, 11 sconfitte all’ultimo minuto indicano che Casale ha giocatori predestinati a perdere? Anche i palloni: Shakur (foto) 9 a Treviso (più le 18 triple sbagliate sulle ultime 20).

Hanno spesso battuto chi li precede in classifica, spesso perso con chi li segue. Chi spiega ai 3/5 del quintetto (nella foto Hickman) dell’All Star Game che non si può giocare solo contro le stelle?

Miracoli in campo (voto 8) ma la prendono per stanchezza: non ha più giocatori (foto Slay). Poi saltano anche i nervi. Teramo non sta meglio. Serie A a 18 squadre? Ma chi non paga il 27, il 28 è fuori.

(pe.m.) Nella 22a giornata il Barcellona ha vinto a Bilbao nella sfida tra le due spagnole qualificate ai quarti di Eurolega. Risultati: Bilbao-Barcellona 65-72 (Vasileaidis 22; Lorbek 15); Obradoiro-Real Madrid 69-83 (Singler 21); Valencia-Vitoria 63-68 (De Colo 14; Teletovic 21). Classifica: Barcellona 19-3; Real Madrid 18-4; Vitoria 16-6.

Casale

S.V.

Oggi alle 12.30 a Pesaro presentazione dell’All Star Game di domenica con il presidente della Fip Dino Meneghin, della Legabasket Valentino Renzi e della Scavolini Siviglia Franco Del Moro. I biglietti su www.ticketone.it


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BASKET CHE DOMENICA NELLA NBA!

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Williams e Rondo Lo spettacolo nasce in regia

I NUMERI

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Massimo precedente I 57 punti di Williams sono il top nella Nba dal 2/2/09, quando Kobe Bryant ne infilò 61 a New York

Deron risponde alla super «tripla doppia» del play di Boston segnando 57 punti a Charlotte MASSIMO ORIANI twitter @massimooriani

Giornate come quella di domenica non capitano spesso nella Nba. L’antipasto lo ha offerto Rajon Rondo, con una tripla doppia che solo Chamberlain e Oscar Robertson avevano saputo sfornare: 18 punti, 17 rimbalzi e 20 assist, tutti pesantissimi nella gara vinta dai Celtics sui Knicks al supplementare 115-111. Poi è stata la volta della supersfida tra Kobe e LeBron, di cui leggete a parte. Infine, la ciliegina sulla torta, con i 57 punti di Deron Williams nella vittoria dei Nets a Charlotte, massimo bottino individuale della stagione. Diversità Due playmaker, due modi però completamente opposti di interpretare il ruolo. Rondo più penetratore, decisamente più spettacolare, Williams più tiratore, più cerebrale, ma entrambi molto vicini alla massima espressione della lega in quel ruolo chiave. Rajon, 25 anni, viene spesso — giustamente — accusato di avere la testa dura, di essere incapace di accettare critiche anche costruttive. Ha un caratteraccio: la scorsa stagione durante una sessione video, lanciò una bottiglia contro lo schermo che proiettava le immagini di una partita, con coach Doc Rivers che indicava gli errori dell’ex regista di

Kentucky, mandandolo in frantumi. Per questo nei giorni scorsi sono riemerse le voci di una sua possibile cessione, alimentate da un articolo, privo di fondamento, uscito sul sito di Espn, secondo il quale Rivers e il gm Danny Ainge avevano deciso che Rondo non era il giocatore attorno al quale rifondare i Celtics e quindi stavano «freneticamente» cercando di liberarsene. Che il rapporto dell’umorale play con i veterani non sia idilliaco, non è un mistero, ma vedendo partite come quella di domenica, e tenendo conto che Kevin Garnett e Ray Allen sono in scadenza di contratto, pare chiaro che Boston possa cederlo solo in cambio di un pari ruolo del livello di Chris Paul, come infatti era successo a dicembre. Anche il futuro di Deron Wil-

Due stelle che però interpretano in modo opposto il ruolo di playmaker Nets e Celtics potrebbero cederli prima della chiusura del mercato, il 15/3

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Primato Nets Il precedente record di squadra dei Nets apparteneva a Mike Newlin e Ray Williams con 52 punti

liams è legato al mercato, che si chiuderà giovedì 15. L’ex giocatore di Illinois è in scadenza di contratto e Dallas (in estate) sembra pronta a fargli la classica offerta «che non può rifiutare», la chance di tornare a giocare nella città dove è cresciuto. Dall’altra parte Mikhail Prokhorov, proprietario dei Nets, fresco di sconfitta alle presidenziali russe (terzo con l’8%), spera di convincerlo a restare cercando di affiancargli Dwight Howard e giocando la carta della nuova grande avventura di Brooklyn, dove New Jersey si trasferirà la prossima stagione. Raddoppi Nel frattempo D-Will ha pensato bene di scatenarsi, approfittando della difesa di Charlotte (peggior squadra della Nba) che non lo ha mai raddoppiato sul pick and roll, lasciandogli ampi spazi per tirare o penetrare. «La cosa mi ha sorpreso — ha poi ammesso Williams — Non succede mai...». Sono così arrivati 57 punti con un perfetto 21/21 ai liberi, 12/18 da due e 4/11 da tre. Anche nell’esperienza turca durante la serrata Deron aveva toccato quota 50, nella vittoria del Besiktas sul Gottingen in Eurochallenge Fiba il 22 novembre. Fra 9 giorni sapremo il destino di questi due fenomeni, per ora ci accontentiamo di godere dello spettacolo che ci regalano. Non è roba da poco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Triple doppie Solo Chamberlain nel ’68 (22 punti, 21 rimbalzi, 25 assist) e Oscar Robertson nel ’61 (32, 20, 15) nella storia della Nba hanno avuto una tripla doppia con numeri alla Rondo

In alto, Deron Williams, 27 anni, 3a scelta assoluta di Utah al draft 2005, ceduto ai Nets la scorsa stagione. Sopra, Rajon Rondo, 26, chiamato dai Suns con il numero 21 nel 2006 e subito girato ai Celtics AFP

BATTUTA MIAMI

I Lakers ora volano grazie alla difesa (m.o.) Kobe Bryant ha messo subito le cose in chiaro: 18 punti nel 1o quarto e Lakers che non si sono mai voltati indietro, rifilando a Miami la 2a sconfitta in fila. La vittoria dei gialloviola dà indicazioni relative, in quanto gli Heat erano privi di Bosh, elemento fondamentale per una squadra già debole sottocanestro e che infatti ha subito molto la coppia Gasol (11 e 10 rimbalzi)-Bynum (16 e 13). Ma è un segnale comunque importante per la maturazione sotto la guida di coach Mike Brown, che li ha trasformati in una grande squadra difensiva (91.4 punti concessi in media, 5a nella Nba). Inoltre, come ha detto Derek Fisher, il successo su Miami pare aver fatto scattare una molla: «Ora crediamo di poter vincere il titolo». Frutto anche di una riunione a porte chiuse riservata ai giocatori, organizzata proprio da Fisher dopo la vittoria a Portland di due settimane fa, nella quale il capitano invitò tutti a concentrarsi sui loro punti di forza in attacco, senza preoccuparsi di cosa possono o non possono fare nei nuovi schemi dopo l’abbandono del Triangolo. E di dimenticare le distrazioni relative al mercato. A quanto pare, ha funzionato. Risultati: Lakers-Miami 93-83 (Bryant 33; James 25); Toronto-Golden State 83-75 (DeRozan 25; Lee 22); Charlotte-New Jersey 101-104 (Maggette 24; Williams 57); Philadelphia-Chicago 91-96 (T.Young 17; Rose 35); Houston-Clippers 103-105 dts (Martin 25; Paul 28); Phoenix-Sacramento 96-88 (Nash 19; M.Thornton 21); San Antonio-Denver 94-99 (Parker 25; Lawson 22).

PALLAVOLO IL TECNICO ARRIVATO IN CORSA DOPO UN ESONERO IN A-2 è stato esonerato dopo appena 3 giornate. «Avevo un triennale e mi hanno mandato via prima ancora che potessi cominciare a lavorare veramente. Tre partite, tre tiebreak, due persi e uno vinto, con diversi infortuni. Va be’ che c’era pressione, però è mancata un po’ di pazienza».

Monti: «Con ritmo e fiducia ho ridotto lo spread di Piacenza» MARIO SALVINI

I RISULTATI CON LUI IN PANCHINA 18 PUNTI IN 6 GARE E’ RECORD PER IL CLUB

Gavetta E qui è il caso di ricorda-

MATTEO MARCHETTI

«Portaci/ Portaci/ Portaci in Europa, forza Monti portaci in Europa». E’ la canzone che cantano i tifosi piacentini e che spiega come il Monti salvatore della Patria funzioni bene anche nella pallavolo. Basta solo cambiare il nome, Luca invece di Mario. Traduzione: due mesi fa, dopo la prima di ritorno, Piacenza era 12ª, terz’ultima, in piena zona default. Allora ha chiamato lui, Monti Luca. L’esordio è stato con Trento, non proprio l’inizio ideale, e infatti è finita 0-3. Poi però le successive 6 partite sono state altrettante vittorie, comprese quelle con Macerata e Modena, tutte da 3 punti: 18 totali, record del club. Ora la Copra è settima, con tutta l’aria di non accontentarsi. Più ritmo «Non ho cambiato

grandi cose - spiega lui -. Ho trovato una squadra preparata, con una gran cultura del lavoro, solo un po’ sfiduciata. L’unica cosa diversa rispetto ad Angelo (Lorenzetti, il suo prede-

RCS

5

giornate al termine Tante ne mancano prima che si chiuda la stagione regolare, domani sera la 9ª di ritorno

cessore, ndr), mi dicono i ragazzi, sta nel ritmo. In ogni azione di allenamento io dopo che il pallone è caduto ne introduco subito in gioco un secondo, e poi un terzo, a volte un quarto, senza attendere la battuta successiva. Per il resto come tipo di approccio, come Angelo sono aperto a dialogo e confronto. E’ la mia natura: non potrei aver-

ne un altro. Se provassi sarebbe snaturare me stesso, e credo che ne uscirebbe un casino». Il paradosso di tutta questa vicenda però è che Luca Monti un anno fa aveva portato Monza a chiudere al 5˚ posto (poi eliminata in gara-5 dei quarti da Modena), eppure questa stagione aveva dovuto ricominciare dall’A-2, a Castellana Grotte. Dove

re come il 48enne tecnico pavese nonostante abbia firmato due promozioni dalla A-2 alla A-1 (con Milano e Crema), fino all’anno scorso o faceva il primo in A-2, o il secondo in A-1. «Ho fatto la gavetta - dice lui una carriera misurata per quel che sono io. Devo fare le cose per piccoli passi. Nessuno mi ha regalato niente». Nemmeno la chiamata a Piacenza, evidentemente. «Mi hanno stupito la voglia di lavorare e la continuità di Papi e il personaggio Nikolov: uno di forte personalità, che dice quel che pensa e che mi è molto utile. E’ una squadra facile da allenare, e non solo perché ci sono tanti fuoriclasse, ma perché c’è una disponibilità assoluta a fare quel che viene loro detto». Che forse è una delle ragioni per cui si diventa fuoriclasse. «Fin dall’inizio non ci siamo dati obiettivi. Si va partita per partita. Forse il 6˚ posto, forse il 5˚: non saprei. Il 4˚ mi pare lontano. Ma proprio ieri ci siamo detti che nei playoff potremmo diventare noiosi e che molti vorranno evitarci...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

JUANTORENA POLEMICO

«Ma interesso a Trento?» La permanenza di Osmany Juantorena all’Itas Diatec resta in dubbio, le sirene russe (Zenit Kazan e Novij Urengoj) continuano a suonare, ma non è solo quello che assorda... «Ho anche due proposte da club italiani». E dire che, invece, tutto poteva essere chiuso da un pezzo. «Dipendesse - continua l’italo cubano - da me avrei già deciso da un po’ di restare a Trento. Un mese e mezzo fa, infatti, sono andato a cena con il presidente Mosna e lì abbiamo trovato l’accordo per restare insieme anche nelle prossime stagioni. Però dopo quella serata, pur sapendo che io ho ricevuto altre proposte, sino ad oggi nessuno mi ha portato un contratto o un pre-contratto da firmare. Questa cosa mi ha fatto sorgere dei pensieri». Quali pensieri? «Che forse alla società, alla fine, non dispiaccia poi così tanto incassare un milione di euro, ovvero l’importo della mia clausola rescissoria. Io non voglio fare polemiche con nessuno, solo il tempo passa e chiedo un po’ di chiarezza per sapere che cosa fare nel mio futuro». Nicola Baldo


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PALLANUOTO IL CAMPIONE DEL MONDO

DARCO

«Anch’io voglio diventare un esempio» Il ritorno del portierone: «Mi innamorai della pallanuoto vedendo in tv l’oro del 1992. Ora tocca a me» DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI CREMONA

mesi dopo l’oro ai Mondiali, Stefano Tempesti riprende in mano il «suo» Settebello. Di mezzo ci sono stati un intervento all’articolazione della spalla sinistra e una riabilitazione più lunga del previsto «perché ho voluto fare le cose perbene» dice il portierone toscano (di Prato) da due metri e 5 centimetri. In campo con Recco dal 10 febbraio e stasera di ritorno in azzurro.

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Sette

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La soddisfazione più grande? Far fare all’avversario quello che voglio io Sono finito in porta perché ero il più alto e riuscivo a coprirla meglio

Ogni momento libero è per la nazionale. E questo o rafforza la passione o ti fa smettere».

Nel calcio finisce in porta chi non sa giocare. E’ successo così?

Lei ha solo smesso di parlare dopo le partite. Scaramanzia?

«No, mi hanno messo lì solo perché ero il più alto e coprivo meglio la porta, ero bravino anche in attacco. Sono sempre stato il più alto, ma di parecchio. Alle elementari ero più grande della maestra». Quindi non è stata una punizione.

«Anzi. La mia fonte di ispirazione è sempre stato mio fratello Alessandro, più vecchio di me di 6 anni, portiere di calcio in diverse squadre toscane, sono cresciuto con lui come mito».

Ricominciare è?

«Una bella emozione, dopo tanti mesi senza giocare c’erano tante incognite. Invece è venuto tutto naturale. Non come se non mi fossi mai fermato, ma quasi».

Dopo 25 anni che cos’è la pallanuoto per lei?

La pausa non è stata indolore, tra intervento e riabilitazione.

«Non mi sono mai fermato tanto da quando ho cominciato con la pallanuoto. Ho avuto il tutore per un mese, poi ho passato tutti i giorni in palestra e piscina per la riabilitazione, alla clinica Montallegro di Recco, con il dott. Maietta e Giovanni Caliogna.

Tre mesi prima di iniziare a parare, un massacro soprattutto dal punto di vista mentale».

«Per fortuna è sempre una passione, è la gioia di farla. Non è successo quello che temevo, non è diventata un lavoro». Quanto c’entra il Settebello con questo?

Stefano Tempesti, 32 anni, ha subìto un intervento alla spalla sinistra IPP

«La nazionale mi ha cambiato la vita. E’ da quando ho 14 anni che non passo le estati come la maggior parte dei coetanei.

«Me ne sto zitto e parlo alla fine. E’ dall’anno scorso a Zagabria, quando mi sono reso conto che potevamo fare bene. La strategia continuerà anche a Londra». Ha sempre detto che Buffon è un suo punto di riferimento. Come ha giudicato la sua reazione dopo il gol fantasma di Juve-Milan?

«Lo capisco, ha la mia solidarietà. Non so se avrei detto le stesse parole, ma lì per lì, se ti giochi una stagione, non ti viene di dire che non è gol. Sono frazioni di secondo. Poi quelle frasi poteva dirle o non dirle. Un altro dei motivi per cui preferisco non parlare dopo le partite: abbiamo le pulsazioni a 180, un tourbillon di emozioni, rischi di dire qualcosa che non ti rispecchia nemmeno». La soddisfazione più grande quando è in porta?

«Vedere che riesco a far fare agli avversari quello che voglio io».

E la cosa che proprio non piace?

«Quando non c’è verso di parare e le palle diventano piccole come palline da tennis». Come ha visto i colleghi agli Europei di Eindhoven?

«Star lì a guardarli è stato un patire. Siamo un gruppo fantastico e non lo dico tanto per dire. Ci prendiamo in giro dalla mattina alla sera, ma tanto ci divertiamo fuori, tanto siamo seri in acqua. E pendiamo dalle labbra di Sandro (Campagna, ndr)». In questo quanto conta la psicologa?

«Bruna è la numero 1. E’ la figura che ci ha fatto fare un salto di qualità in più nella consapevolezza dei nostro mezzi. E’ merito suo la tenuta mentale che abbiamo avuto a Shanghai, siamo riusciti a sopportare pressioni che talvolta sono insopportabili». Prossima fermata Londra.

«Mi sono appassionato a questo sport vedendo il Settebello che vinceva a Barcellona, la speranza è di essere un esempio».

A CREMONA ORE 20.30

World League Il Settebello con la Gran Bretagna Il Settebello torna a Cremona dopo 20 anni e stasera alle 20.30 alla Piscina Comunale sfida la Gran Bretagna nell’ultima partita del girone B della World League con già in tasca la qualificazione alle finali (12-17 giugno ad Almaty, Kazakistan). Non ci sono Giorgetti (botta alle costole) e Figlioli (che sta diventando papà), torna per la prima volta dopo la finale mondiale di Shanghai il capitano Stefano Tempesti. Oggi alle 13 gli azzurri saranno in Comune con il sindaco Oreste Perri per un concerto per violino Stradivari. Dopo la partita le due squadre si fermeranno a bordo piscina per celebrare il terzo tempo a cena insieme. Girone B. Oggi, 20.30 (diretta RaiSport1): Italia-Gran Bretagna a Cremona; 20 marzo a Manchester: Gran Bretagna-Russia. Classifica: Italia 9, Gran Bretagna 3, Russia 0.

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BOXE QUARTI DELLE WORLD SERIES tare a segno il maggior numero di colpi ma i giudici hanno premiato il coraggio del croato assegnandogli la quinta ripresa e il verdetto finale per un punto.

Groguhe delude ancora Milano perde a Parigi I Dolce&Gabbana Thunder si inchinano 3-2: vittoria a tavolino nei gallo e successo di McLaughlin nei medi SCRIVETE A GAZZETTA

Per il ritorno di venerdì 9 100 biglietti Per il ritorno dei quarti di finale delle World Series of Boxing tra Dolce&Gabbana Milano Thunder e Paris United, squadra campione in carica che l’anno scorso privò il nostro team delle finali, in programma venerdì 9 marzo alle ore 20.45 al Mediolanum Forum di Assago in Sala Gallery, ci sono in palio 100 biglietti. Saranno distribuiti ai primi 100 che invieranno una email all’indirizzo marketing@gazzetta.it.

DAL NOSTRO INVIATO

FAUSTO NARDUCCI PARIGI

E’ mancata la vendetta del francese di Milano Ludovic Groguhe, uscito arrabbiato e deluso (con se stesso?) dopo la sconfitta, e ora toccherà a Russo e Picardi fra quattro giorni al Forum ribaltare il risultato dei quarti delle World Series che vedono Parigi in vantaggio di 3-2 sui Milano Thunder. Si sapeva che con i massimi già assegnati a Hrgovic sul modesto Olas (che infatti è finito k.o. dopo due atterramenti al 2˚ round) sarebbe toccato a Groguhe, l’uomo che aveva guidato i Paris United al titolo dell’anno scorso ed era stato portato a Milano a peso d’oro, il compito di guadagnare il punto della vittoria,

ma così non è stato. Il 2-3 era stato messo in preventivo perché è un risultato che si può ribaltare al ritorno contando sull' extramatch dei massimi (previsto dal regolamento in caso di parità) ma il verdetto dello Stade de Coubertin lascia l’amaro in bocca. La palestra gioiello che ha raccolto un migliaio di spettatori poteva segnare la nostra consacrazione, invece rimanda Milano in queste World Series 2012 che continuano a perdere colpi. Non bastasse la rinuncia di Lipsia a ospitare la Dinamo Mosca, è arrivata anche quella della Cina a mettere in piedi la doppia finale (a squadre e individuale) del 27-28 aprile e 25-26 maggio. Così l’Aiba sta cercando in extremis di trovare ospitalità a Londra nella sede olimpica: sarebbe un

L’irlandese dei Thunder William McLaughlin, 26, imbattuto quest’anno BOZZANI

gran colpo ma le trattative, già avviate, non sono facili. Niente vendetta Deludente anche stavolta Ludovic Groguhe, alla terza sconfitta consecutiva ma anche la più amara. Sul ring di casa, come spesso gli succede per i suoi peccati di presunzione, il mediomassimo ha combattuto veramente fino

alla terza ripresa contro Sep, un croato che veniva sempre avanti. A quel punto aveva un punto di vantaggio ma è riuscito a farsi scavalcare accontentandosi nel quarto e quinto round di una boxe di rimessa che non paga per i giudici del Wsb. A nostro parere Groguhe non aveva perso perché nel round decisivo è stato lui a por-

Guerriero Dopo il punto a tavolino nei gallo (il parigino Dos Santos non si è presentato al peso), il secondo di Milano arrivava grazie a William McLaughlin, combattivo irlandese arrivato un po’ in sordina ai Thunder che si è guadagnato un posto nel cuore dei tifosi con la boxe tutta d’attacco. Ne ha capito qualcosa ieri il camerunese Mulema che ha provato invano ad arginare le mitragliate, poco potenti ma precise, di McLaughlin che è venuto fuori alla distanza guadagnandosi la vittoria per k.o. tecnico al quarto round dopo aver aperto una ferita sul sopracciglio destro del malcapitato francese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARIS UNITED b. MILANO THUNDER 3-2. Gallo: GOJAN (Mol) b. Dos Santos (Fra) per forfeit; leggeri: Nevin (Irl) b. STANKOVIC (Ser) 2-1 (47-48, 48-47, 48-47). Medi: McLAUGHLIN (Irl) b. Mulema (Cam) kot 4; mediomassimi: Sep (Cro) b. GROGUHE (Fra) 3-0 (48-47, 48-47, 48-47); massimi: Hrgovic (Cro) b. OLAS (Pol) ko 2.


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NUOTO I PRIMAVERILI A RICCIONE l’analisi di STEFANO ARCOBELLI

Magnini-Dotto sfida per oggi e per domani

ranisti, l’attesa per i velocisti sarà però ancora più forte: stasera sarà fatto il primo vero punto sullo stato dei lavori, non solo sul gruppocentrale che fa capo a Claudio Rossetto. Una luce dovrà accendersi: una risposta dovranno darci Magnini e Dotto. Chi vincerà? Con quale tempo si vincerà: in 48" bassi? E’ un verdetto che condizionerà il prosieguo della stagione verso Londra: perché Filippo punta a

prevalere per poi ritagliarsi un Europeo tranquillo; perché Luca, viceversa, intende andare al massimo a Debrecen. Un dualismo che motiverà i due compagni di allenamento: il trentenne che non vuole mollare, supermotivato anche per ragioni sentimentali, e l’emergente che vuol prenderne il testimone, già proiettato a rompere il muro dei 48". In palio, una risposta da dare al resto del mondo. Velocisti, battete un colpo.

Pellegrini e Filippi Tornano le primedonne E’ già un test verità Insieme nei 400 sl dopo 3 anni. Fede: «Solo una tappa» Alessia: «Devo ancora qualificarmi all’Olimpiade» DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI RICCIONE

Federica Pellegrini parte sempre dall’operazione più complicata: i 400 stile libero. E’ così oggi, nel test dei Primaverili validi per qualificarsi ai Giochi (ma lei il pass ce l’ha già grazie al titolo mondiale 2011), sarà così a Londra. Se conta l’impatto, anche oggi Fede e il suo nuovo allenatore Claudio Rossetto, cercano una prima indicazione. Non si tratta di dare una risposta alla britannica Rebecca Adlington, olimpionica in carica e reduce da un 4’02"35: perché si sa che Fede tiene relativamente conto delle classifiche stagionali, tende a non sopravvalutare il senso cronometrico mondiale ad

evento ancora lontano; ma certo si tratta di un test di verifica del lavoro d’inverno, di quel carico di chilometri (ne avrebbe ridotto uno a ogni sessione di allenamento rispetto alla scorsa stagione) misto al lavoro di qualità prediletto dalla Pellegrini e dal suo ultimo mentore. «La Adlington? Anche l’anno scorso, decimo in più decimo in meno, viaggiava su questi tempi. E’ lei che è campionessa olimpica della specialità e dovrà difendere il titolo». Senza assilli Detto dalla bicam-

pionessa mondiale in carica è una frase che nasconde quel senso elegante di sfida per la quale oggi non ha senso sbracciarsi. «Non ho preparato queste gare, l’ho detto anche a gennaio: noi tiriamo dritti su Londra, qui faremo solo dei test, disputerò anche le staffette e i 100, che mi serviranno per potenziare il passaggio dei 200». In attesa della gara di venerdì in cui sarà lei sì detentrice a Londra,

Fede non pare preoccupata neanche dal concetto legato alla qualità che sarebbe l’opposto di quantità, necessaria per i 400: «I lavori qualitativi serviranno sia per i 200 che per i 400, quest’anno abbiamo puntato sulla qualità, anzi era dagli anni di Castagnetti che non facevo questi lavori». Insomma, come nasce oggi il viatico in vasca lunga verso l’Olimpiade? «Ma i Gio-

chi sono qualcosa di particolare, possono far cambiare le situazioni in corsa, ricordate che nei 200 arrivai a Shanghai da sesta al mondo e poi sapete come è andata a finire. Davvero sono tranquillissima, non ho nessun assillo». Neanche un messaggio alla Adlington: «In bocca al lupo, io so cosa significa avere la pressione di gareggiare in casa, sei gasata ma c’è anche l’altra faccia della medaglia». Nelle sue mani Chi si ricorda bene, da vicino, l’inglese è Alessia Filippi, argento negli 800 sl, che ha un impellente bisogno di gareggiare, fare test, e dunque nuoterà oggi a fianco della Pellegrini nei 400. L’ultima volta tra le due avvenne negli 800 al Settecolli 2010 a Pescara, dove la romana era in pieno tunnel. Ora, tornata «nelle mani» di Andrea Palloni, Alessia sta ritrovando tutta se stessa, anzi una nuova dimensione di se stessa: «Prima di pensare all’Olimpiade devo qualificarmi, so bene che manca poco, però davvero aspetto risultati importanti qui a Riccione. Vedo che sta tornando un grande interesse su di me, e questo mi rende (ovviamente) felice, serve a motivarmi ulteriormente. Non voglio correre troppo, finora mi sono allenata bene senza pensare a nulla, ai tempi, alle avversarie. Io ho ricominciato da zero». S’è chiusa di nuovo nella caserma della Finanzia a Castelporziano, e ha macinato chilometri su chilometri fino a sfiorare i tempi limite al rientro dal collegiale americano, nel meeting di Milano. «Come dice il mio tecnico, primo pensiamo all’obiettivo; e come dice mio marito,

AI TRIALS BRITANNICI

Da Londra messaggio della Sjoeström La svedese scende a 1’55"23 nei 200 sl (al.f.) A Londra, la 18enne svedese Sarah Sjoeström lancia la sfida a distanza alla Pellegrini aggiudicandosi la finale per stranieri dei 200 sl in 1’55”23, record svedese, 6˚ crono all-time e 2˚ con costume in tessuto. Nei 100 dorso Liam Tancock stacca il pass per i Giochi vincendo in 53”16 (1˚ t. 2012), tra le donne passano Spofforth e Davies.

Finali. Uomini: 200 sl Renwick 1’47”33 (s. 1'47”25), Lloyd ('93) 1’47”68, Bale 1’47”85; 100 do Tancock 53”16. Donne: 100 do Spofforth 1’00”19, Davies 1’00”21, Simmonds 1’00”43; 100 ra Haywood 1’08”07. Semifinali. Uomini: 200 fa Rock 1’56”45. Donne: 200 sl McClatchey 1’57”45; 200 mx Miley 2’12”63. Open. Donne: 200 sl Sjostrom (Sve) 1’55”23.

sognare in grande non costa nulla: perciò non mi pongo limiti. Pellegrini? La vedo molto maturata, ma anche io sono molto diversa. Nessuna rivalità. Pensate da dove viene lei e da dove vengo io...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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A tutta velocità. Oltre la certezza Pellegrini e l’atteso ritorno Filippi, i Trials all’italiana si aprono nel segno della finale più attesa, di una nuova filosofia vincente. Il duello nei 100 sl Magnini-Dotto, e con Marco Orsi terzo incomodo, dovrà avere l’effetto-traino per la composizione della staffetta 4x100 sl, su cui l’Italia pone ambizioni olimpiche. Se si prevede una certa vivacità complessiva, anche per le donne, tra i mezzofondisti e i

la guida Fino a sabato diretta Rai Sport Oggi 9.25 e 17.30 Abolite le semifinali, le selezioni olimpiche tornano alla formula delle finali A e B a 10 corsie (nella finale B sarà obbligatorio schierare 5 giovani). Sono previsti anche i 50 dorso, rana (con Scozzoli) e farfalla per completare la nazionale degli Europei. La prima giornata prevede anche i 100 dorso uomini con Di Tora, Alessia Polieri nei 200 farfalla, gli 800 sl maschili con Paltrinieri, Detti, Potenza e Colbertaldo e senza Pizzetti, già qualificati e alle prese con il recupero dalla toxoplasmosi. PROGRAMMA (batterie 9.30, finali 17.30). OGGI 100 dorso uomini e donne, 50 rana U, 400 sl D, 800 sl U, 200 farf. D, 100 sl U; 4x100 sl D. DOMANI 50 farf. D, 100 farf. U, 200 rana D, 400 mx U, 1500 sl D, 100 rana U, 100 sl D, 4x200 sl U. GIOVEDI’ 50 farf. U, 400 mx D, 400 sl U, 200 dorso D e U, 100 farf. D, 4x100 sl U, 4x200 sl D. VENERDI’ 200 sl D, 200 mx U, 50 dorso D, 50 sl U, 50 rana D, 1500 sl U, 4x100mx D e U. SABATO 100 rana D, 200 farf. U, 50 sl D, 50 dorso U, 800 sl D, 200 rana U, 200 mx D, 200 sl U. IN TV Dirette Rai Sport 1 oggi, domani e giovedì 9.25 e 17.30, venerdì Rai Sport2 17.30 (sabato 18). BOCCHIA SPRINT (al.f.) Alla vigilia dei tricolori di Riccione, Federico Bocchia vince i 50 sl a Parma (25 m) in 21"93.

crono Come si ottiene il pass olimpico UOMINI 22"05 48"36 1’47"09 3’47"62 15’01"65 53"85 1’58"10 1’00"45 2’11"50 52"36 1’56"36 1’59"50 4’14"52

I TEMPI LIMITE GARA 50 sl 100 sl 200 sl 400 sl 1500/800 sl 100 dorso 200 dorso 100 rana 200 rana 100 farf. 200 farf. 200 misti 400 misti STAFFETTE

4x100 sl donne 4x200 sl donne

DONNE 25"17 54"47 ’58"33 4’08"36 8’29"16 1’00"62 2’10"34 1’08"29 2’26"60 58"60 2’08"75 2’13"26 4’41"23 3’39"70 7’57"50

i criteri Azzurri qualificati: Fede, Scozzoli, Dotto e le staffette

Fabio Scozzoli (sin.) e Luca Dotto già qualificati a Londra 2012 INSIDE La formula per qualificarsi ai due eventi principali del 2012: la nazionale nascerà così a Riccione. Giochi di Londra Due pass per gara. Già qualificati: Federica Pellegrini (200/400 sl), Luca Dotto (50 sl), Fabio Scozzoli (100 rana), le 3 staffette uomini e la 4x100 mx donne (Magnini, Orsi, Pizzetti, Dotto, Santucci, Belotti, Di Tora, Scozzoli, Maglia; donne: Pellegrini, C. Boggiatto, Bianchi, Gemo). Ci si qualifica secondo i tempi-limite ai Primaverili o agli Europei di Debrecen (21-27/5) e tenendo conto di chi fa prima il tempo; già qualificate le staffette maschili e la mista femminile, verranno integrate le staffette con i tempi limite agli Europei. Integrazione su proposta del coordinatore tecnico, valutata dal consiglio federale e sottoposta al Coni. Europei di Debrecen Saranno selezionati i finalisti individuali dei Mondiali 2011 di Shanghai (Pellegrini, Scozzoli, Dotto, Ranfagni, Pizzetti), i campioni di Riccione e gli autori di prestazioni uguali o migliori ai Primaverili fino a 4 per gara e 2 per le specialità non olimpiche.


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TUTTENOTIZIE E RISULTATI Ippica / 1 LA LETTERA

Unirelab e le firme delle analisi Il 29 febbraio La Gazzetta ha pubblicato la seguente notizia (ne pubblichiamo lo stralcio fondamentale) a titolo «Firme dei test non valide? Casi stoppati dalla disciplinare»: Cento i casi doping forse viziati (esposto dell'Agit) da firma di persona priva dei titoli sotto le analisi. Almeno uno è stato bloccato dalla disciplinare in attesa che si faccia chiarezza. In relazione a ciò scrive l’avvocato Giampiero Falasca, in rappresentanza di Unirelab, il laboratorio antidoping dell’Unire: «Non esiste alcun "caso firme": l’Agit alcuni mesi fa, ha scritto una lettera con la quale, invocando una normativa sbagliata, sosteneva che le persone incaricate di firmare i rapporti di analisi sarebbero risultate prive dei titoli necessari. Unirelab ha risposto dando evidenza della corretta normativa applicabile e la vicenda è stata conclusa senza ulteriori strascichi. ----------Risponde Michele Ferrante Il 4 febbraio la commissione di disciplina di prima istanza dell’Unire ha rimandato al 14 marzo la discussione sulla positività del cavallo Nibelung Vita (provv. n. 283/11) dopo un ricorso con relativa richiesta di annullamento del caso, sostenendo che le analisi sarebbero firmate da funzionario laureato ma non iscritto all’ordine dei chimici e quindi non in possesso dei requisiti per firmare. La disciplinare ha stoppato il caso, si legge nella sua comunicazione ai ricorrenti, «al fine di acquisire informazioni relative alla regolarità delle analisi firmate dal dott. Fidani». La Gazzetta si è quindi limitata a dare una notizia e sarebbe comunque incomprensibile che la disciplinare dell’Unire non sapesse che la questione firme del laboratorio dello stesso ente fosse stata risolta come sostiene Unirelab. Tutto da verificare, insomma. Per la cronaca da novembre, con l’insediamento del nuovo Cda di Unirelab, le analisi sono firmate dal dottor Fidani e controfirmate dal direttore sanitario del laboratorio (ora dottor Marco Caizzi) come già avveniva nel 2010. L’annullamento è stato chiesto per le analisi firmate solo dal dottor Fidani.

Ippica / 2 NORMA AMBIGUA

In corsa cavalli senza riqualifica Dal 1˚ gennaio al trotto è prevista la prova di riqualifica per i cavalli assenti da almeno 120 giorni. La mancata applicazione della retroattività (120 giorni da prima dell’1 gennaio) per difettosa comunicazione, ha fatto sì che abbiano corso cavalli assenti da almeno 120 giorni senza effettuare la qualifica.

Rugby / 1 INFERMERIA AZZURRA PIENA

Anche Gori e Semenzato infortunati ROMA

L’infermeria è piena e i dubbi sono tanti. Per l’Italia la settimana che porta al match di sabato a Cardiff non inizia al meglio. A partire da capitan Sergio Parisse, infortunatosi a un pollice contro l’Irlanda. Nessuna rottura dei legamenti, ma molto dolore. Il manager Gino Troiani dice chiaramente che «dovrebbe fermarsi per 4-5 settimane. Ma ha grande voglia di giocare le ultime due partite e stiamo facendo di tutto per averlo in campo già da sabato». Insomma Parisse al 90% ci sarà e non sarebbe la prima volta che gioca infortunato. Gli altri k.o. Anche Castrogiovanni sta stringendo i tempi per essere in campo il prima possibile, ma ci vorrà ancora una decina di giorni. L’Irlanda ha lasciato il suo marchio anche su Sgarbi: trauma distorsivo al primo dito del piede sinistro. La risonanza a Villa Stuart non ha evidenziato fratture o lesioni. Stiramento alla coscia sinistra per Morisi, rimediato in campionato coi Crociati mentre acciacchi nel-

l’allenamento di ieri mattina hanno colpito Gori e Semenzato. Il primo ha riportato una distorsione al ginocchio destro e nel pomeriggio è rimasto a riposo, cominciando in serata le terapie. Il secondo ha riportato un trauma contusivo in regione dorsale con irradiazione allo sterno e oggi sarà valutato. Insomma parecchi grattacapi per il c.t. Brunel dopo la debacle in Irlanda che ha lasciato molta delusione in casa Italia, ora chiamata a una reazione proprio nella gara più difficile.

D’Apice e lo smoking Ad allegge-

rire l’atmosfera ci ha pensato, suo malgrado, Tommaso D’Apice. Domenica infatti ha dimenticato in treno lo smoking d’ordinanza per il Terzo Tempo ufficiale e per quasi una giornata è stato oggetto degli sfottò dei compagni che si sono scatenati su Twitter con battute di ogni tipo. Poi ieri mattina l’epilogo felice e anche un po’ incredibile: un tifoso di Bologna lo ha contattato per dirgli che aveva il suo smoking e che, visto che andrà a Cardiff per la partita, glielo riconsegnerà in loco. Insomma un D’Apice fortunato e per il tifoso solerte un regalo assicurato. Scozia Intanto si va verso il tut-

to esaurito per l’ultima gara contro la Scozia. Ieri la Fir ha ufficializzato che rimangono disponibili meno di mille biglietti. Insomma: l’esperimento dell’Olimpico è andato più che bene, almeno dal punto di vista del successo di pubblico. v.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Atletica Boni, che exploit Fa 5.60 con l’asta (si.g.) A Fermo, nel memorial Donzelli di asta, personale di Marco Boni con 5.60. Per il 26enne padovano dell’Aeronautica è la sesta prestazione italiana indoor di sempre e il minimo per gli Europei di Helsinki. A Val de Reuil (Fra), completamento. Uomini. 60: 2./3. Galbieri 6"84/6"87. 200. II: 3. Desalu 21"83. 400: 3. Incantalupo 48"58. 800: 3. Abdikadar 1’52"46. Asta: 5. Sinno 4.90. Peso (6 kg): 3. Del Gatto 17.92; 4. Laudante 17.85. 5000 marcia: 2. Minei 20’41"78. Donne. 60: 3. Siragusa 7"50. 400: 2. Battaglia 55"46. 60 hs: 3. Carmassi 8"70. Alto: 6. Furlani (’96) 1.74. Triplo: 3. Lanciano 12.75. Peso: 3. Cantarella 14.29. 4x200: 2. Ita jr 1’42"92.

Robles, no a Istanbul L’AVANA (Cuba) — (mat.) Dayron Robles è costretto a rinunciare ai Mondiali indoor del weekend a Istanbul dove avrebbe difeso il titolo sui 60 hs vinto a Doha 2010: il primatista del mondo dei 110 hs soffre di un lieve acciacco muscolare a una gamba subito in allenamento e, in vista della stagione olimpica, preferisce non rischiare. Oggi volerà dalla Spagna a Cuba. Salta così l’attesa sfida col cinese Liu Xiang. SOCIETARI CROSS Così nelle categorie giovanili ai Societari di cross di Correggio (Re). Uomini. All/i (km 5): 1. Crippa (Valsugana) 16’20". Squadre: 1. Atl. Pinerolo 76. Cadetti (km 2.5): 1. Chiappinelli (Toscana) 7’57". Regioni: 1. Lombardia 372. Donne. All/e (km 4): 1. Cocco (Cus Sassari) 14’49". Squadre: 1. Cus Pavia 70. Cadette (km 2): 1. Reina (Lombardia) 7’21". Regioni: 1. Veneto 346. Combinata cadetti/e: 1. Lombardia 715. MEZZA PARIGI (l.e.) Grandi tempi (con record della gara) alla 20ª mezza di Parigi (quasi 25.000 arrivati). Uomini: S. Biwott (Ken) 59’44"; B. Koech (Ken) 1h00’06"; Limaa (Ken) 1h00’57"; Assefa (Eti) 1h01’13"; Feleke (Eti) 1h01’59"; Mosop (Ken) 1h02’00". Donne: Njeri (Ken) 1h07’55"; Arusei (Ken) 1h08’12"; Jepchirchir (Ken) 1h08’34"; Abeyo (Eti) 1h09’10". CHE LANCI (si.g.) Al rientro dopo lo stop di sei mesi per doping, Sandra Perkovic ha lanciato il disco a 66.85 nei campionati invernali di Spalato (Cro). Così invece ai campionati russi invernali di Adler. Uomini. Disco: Pishchalnikov 64.77. Martello: Litvinov (Ger) 79.06. Giavellotto: Makarov 82.20. Donne. Martello: Lysenko 71.25. Giavellotto: Abakumova 64.00.

Baseball Edoardo «Ugo» Gori, 22 anni ieri, 12 caps e 2 mete azzurre LIVERANI

Sci / 1 LA CURIOSITA’

Tennis LE CLASSIFICHE

Cabina Deville da ieri a Moena

La Errani è 31 Ma 6ª nel 2012

MERCATO (m.c.-s.cam.) Il Grosseto allunga il monte col 25enne italoamericano Giuseppe Granitto, reduce da tre stagioni in Independent League ed esperienze al Concordia College e alla Pace University. Fernando Gutierrez, ex Nettuno e Grosseto, sostituirà invece Jean Toledo (ha firmato per la Mexican League) al Novara. Godo completa il roster con l’interbase Miguel Gonzalez. Venezuelano classe 1982, Gonzalez ha lunghi trascorsi in doppio e triplo A con l’organizzazione dei Dodgers. PIAZZA C’E’ (m.c.) Ci sarà anche Mike Piazza, ospite in questi giorni dell’Accademia di Tirrenia, nello staff tecnico della Nazionale di Marco Mazzieri che, dal 7 al 16 settembre, difenderà in Olanda, contro i campioni del mondo, il titolo europeo conquistato a Stoccarda 2010.

Beach volley

Rugby / 2 AD AUCKLAND Cristian Deville e la «sua» cabina

Sara Errani, 24 anni, n. 31 REUTERS

L’impianto dell’Alpe Lusia fra Moena (Tn) ed il passo S. Pellegrino ha dedicato una cabina dell’impianto di risalita a Cristian Deville, l’azzurro di Moena vincitore dello slalom di Kitzbuehel. In estate ne avrà un’altra nella località austriaca.

Con il successo di Acapulco sulla Pennetta, Sara Errani sale come previsto al n. 31 del mondo, nella classifica che tiene conto dei risultati dei 12 mesi precedenti, e addirittura al n˚ 6 della Race, cioè nella graduatoria che tiene conto solo dei risultati della stagione.

Sci / 2 MONDIALI JUNIORES

Italia d’argento nel Team Event (s.f.) Prima medaglia per l’Italia ieri ai Mondiali jr di Roccaraso (Aq). Nicole Agnelli, Karoline Pichler, Giordano Ronci ed Alex Zingerle hanno vinto l’argento nel Team Event, gigante parallelo a squadre ad eliminazione diretta. Gli azzurrini, superata nei quarti la Germania, hanno avuto ragione in semifinale della Svizzera, testa di serie numero uno, per poi cedere in finale ad una sorprendente Slovenia (bronzo alla Svizzera). Oggi superG femminile con la francese Miradoli favorita. Per l’Italia al via Agnelli, Giardini, Mazzocco, Medetti, Pichler e Sosio.

Wta, donne: 1. Azarenka (Bie) p. 8980; 2. Sharapova (Rus) 7680; 3. Kvitova (Cec) 7095; 4. Wozniacki (Dan) 6270; 5. A. Radwanska (Pol) 5850; 6. Stosur (Aus) 5825; 7. Bartoli (Fra) 5160; 8. Li (Cin) 4390; 9. Zvonareva (Rus) 4340; 10. Andrea Petkovic (Ger) 3810; le italiane: 12. Schiavone 3575; 22. (23) Vinci 2260; 25. (29) Pennetta 2080; 31. (36) Errani 1825; 63. (62) Brianti; 137. Knapp; 154. Giorgi; 173. (174) Camerin; 181. Floris; 211. Burnett. Atp, uomini: 1. Djokovic (Ser) p. 13.310; 2. Nadal (Spa) 10.415; 3. Federer (Svi) 8.710; 4. Murray (Gbr) 7.450; 5. (6) Ferrer (Spa) 4.665; 6. (5) Tsonga (Fra) 4.445; 7. Berdych (Cec) 3.860; 8. Fish (Usa) 2.875; 9. (10) Del Potro (Arg) 2.840; 10. (9) Tipsarevic (Ser) 2.710; gli italiani: 46. (45) Seppi 980; 54. (53) Fognini 845; 60. (56) Volandri 798; 68. (71) Starace 730; 82. (86) Cipolla 651; 97. (102) Lorenzi 575; 110. (135) Bolelli; 136. (138) Giannessi; 147. Viola; 170. (166) Vagnozzi. BIS ANDERSON A Delray Beach (Usa, 330.000e, cemento), Kevin Anderson (Saf), n. 36, 2.03 d’altezza, batte in finale Matosevic (Aus, n. 173, qualificato, 1ª finale Atp) 6-4 7-6 (2): è il 2˚ titolo dopo Johannesburg 2011.

Lomu dimesso Ora è stabile Jonah Lomu (foto Afp) ha lasciato l’ospedale di Auckland dopo una settimana di cure per i noti problemi renali. Le condizioni sono stabili, ma ora il 36enne ex All Blacks, in attesa di un secondo trapianto, dovrà sottoporsi a 7 ore di dialisi al giorno per tre volte alla settimana. QUI IRLANDA Dopo il 17-17 di domenica a Parigi, l’Irlanda sale dall’8˚ al 7˚ posto del ranking Irb (la Francia scende dal 3˚ al 4˚), ma perde per la fine Torneo il 2ª linea e capitano Paul O’Connell e il n. 9 Conor Murray, allo Stade de France infortunatisi alle ginocchia. Intanto Danny Care, n. 9 dell’Inghilterra, già escluso per motivi disciplinari dal Sei Nazioni, è stato arrestato e poi rilasciato su cauzione per atti osceni: è stato sorpreso alle 3 di notte, ubriaco, mentre urinava sui gradini di un hotel nel centro di Leeds. PAVAN CITATO Gilberto Pavan (Aironi), è stato citato per il placcaggio che venerdì gli è costato il giallo contro il Leinster: audizione in settimana.

JULIANA-LARISSA 100 Juliana e Larissa hanno vinto la tappa di Recife del circuito nazionale brasiliano Banco di Brasil: è il 100˚ torneo che vincono insieme (allo Swatch World Tour detengono il record assoluto, maschile compreso, con 42).

Bocce A VOLO (c.f.) Gran lotta per l’accesso alle Final Four a una giornata dal termine della serie A di volo. Risultati 17˚ turno: Gaglianico-Brb Ivrea 2-18; Forti Sani Fossano-Perosina 4-16; Pontese-Chierese 10-10; Chiavarese-Ferriera 18-2, Forno-Voltrese 15-5. Classifica: Brb 29; Forno 28; Pontese, Chiavarese 20; Perosina 19; Voltrese, Chierese 18; Forti Sani 8; Ferriera, Gaglianico Botalla 5.

Boxe MASSIMI LEGGERI (r.g.) Il polacco Krzysztof Wlodarczyk (46-2) dovrà difendere la cintura Wbc massimi leggeri contro Francisco Palacios (Por. 21-1), pena il decadimento delle cintura. Il campione a sua volta, affronterà il vincitore della sfida tra Giacobbe Fragomeni (29-3-1) e Silvio Branco (62-10-2) che si batteranno per il titolo Silver il 17 marzo a Pavia. Lo ha deciso il Wbc.

Hockey ghiaccio Polemiche: si dimette il presidente di Lega (m.l.) Sui playoff cominciati tra le polemiche per il numero di stranieri a roster, arrivano le dimissioni del presidente della Lega (Lihg) Nilo Riva. Il consiglio resta in carica fino ad aprile, quando ci saranno nuove elezioni. Oggi, intanto, si gioca gara-2 dei quarti (al meglio di 7). Programma. Ore 20.30: Asiago-Val Pusteria (serie 0-1); Val di Fassa-Bolzano (0-1); Valpellice-Cortina (0-1); Alleghe-Pontebba (0-1). Playout. Gara-2 (al meglio di 7): Vipiteno-Renon (serie 0-1).

Hockey in line SERIE A-1 (m.l.) Così la 19ª giornata in A-1: Vicenza-Empoli 7-2; Arezzo-Cittadella 5-6; Asiago-Latina 2-2; Padova-Milano 2-10. Classifica: Edera Trieste* 43; Milano

35; Monleale*, Vicenza 33; Asiago 27; Cittadella 18; Padova 15; Latina* 8; Arezzo 7; Empoli* 6 (*una in meno).

Hockey pista POSTICIPO (m.nan.) Oggi posticipo della 19ª di A-1: Sarzana-Prato (ore 21, diretta Raisport 2), col debutto sulla panchina del Sarzana del tecnico Paolo De Rinaldis. Classifica: Lodi 48, Viareggio 46, Valdagno 42, Forte dei Marmi 40, Giovinazzo 35, Bassano 32, Breganze 28, Follonica 20, Prato 18, Molfetta, Sarzana e Trissino 15, Matera 11, Seregno 0 (ritirato).

Ippica Varese: 2-13-3-8-10 7ª corsa - m 2100: 1 Cima Longchamp (D. Vargiu); 2 Kickin Karl; 3 Purple Cherry; 4 Gaitonde; 5 Invisibile; Tot.: 5,44; 2,08, 3,50, 2,62 (88,05). Quinté: e n.v. Coi rit. (1,14,15) n.v. Quarté: e 2.257,61. Coi rit. e 100,94. Tris: e 379,65. Coi rit. e 30,21. OGGI QUINTÉ A S. GIOVANNI TEATINO (inizio convegno alle 15.15) Solo 13 in pista, ennesima prova completamente fallita. Scegliamo Marenne Fans (7), Innocenzo Duke (2), Ingrid Caf (4), New Deal (5), Lotti del Rio (9) e Nicoz (13). SI CORRE ANCHE Galoppo: Roma (14.35). Trotto: Milano (14.25), Firenze (14.30), Trieste (15.10).

Lotta Al via gli Europei C’è anche Minguzzi BELGRADO — Belgrado ospita da oggi a domenica gli Europei, con 41 nazioni. E’ l’ultima competizione prima dei tornei di qualificazione olimpica. Presente l’olimpionico Andrea Minguzzi che verificherà lo stato del percorso di avvicinamento ai Giochi. Stile libero: Campagna (kg 66); Lumia (74); Sorbello (84); femminile: Felice (48); Mori (51); V. Minguzzi (55); Diana (63); Caneva (72); greco-romana: Manea (55); Macrì (60); Corriga (66); Scaramuzzi (74); A. Minguzzi (84); Scibilia (96); Ficara (120).

Nuoto TEST EUROPEI (al.f.) A Dublino (Irl). Donne: 400 sl/200 mx Mc Mahon (16) 4’19"36/2’18"81 (b.); 100-200 do Nocher 1’01"92-2’11"71 (r.n.); 100 fa Carson 1’00"53 (r.n.). A Berlino (Ger). Uomini: 50 ra Hetland (Nor) 28"13. Donne: 50 sl Brandt 25"20; 100 sl/50 do/50-100 fa Snildal (Nor) 56"37/29"32/26"72-59"13. A Dnipropetrovsk (Ucr). Uomini: 50 sl/50 fa Govorov 22"51/23"86; 100 ra Kovalenko 1’01"60; 200 ra Borysik 2’13"46. Donne: 200 do Zevina 2’12"48.

Pallamano ANTICIPO (an.gal.) Oggi alle 19 il derby altoatesino di Elite tra Bolzano e Bressanone, anticipo dell’11ª di ritorno per gli impegni della capolista in Challenge Cup. Classifica: Bolzano 49; Conversano 41; Fasano 39; Pressano 35; Bressanone 33; Noci 31; Trieste 30; Ambra 18; Teramo 16; Ancona 12; Bologna 11; Mezzocorona 9.

Pallanuoto CALENDARIO E STRANIERI A Ostia (Roma), i vertici della Fin hanno incontrato le società di A-1. Si è discusso tra l’altro del calendario 2012-2013, degli stranieri (c’è chi intende ridurli a uno per squadra, come avviene nel campionato femminile, ma anche chi vorrebbe aprire senza vincoli ai comunitari) e della Coppa Italia di questa stagione: a causa degli impegni internazionali che priverebbero la Pro Recco di molti giocatori, si potrebbe svolgere una Final Eight al posto della seconda fase e delle Final Four. DONNE L’andata dei quarti di Coppa Campioni femminile: Orizzonte-Manchester 16-10, Pro Recco-Liverpool 20-7. Domani i ritorno, sempre a Catania e Sori, su richiesta dei club inglesi.

Pallavolo TROFEO GAZZETTA (c.g.) Uomini (21ª giornata) 89: Fei, 72: Juantorena, 69: Simeonov, 68: Kaziyski, Zaytsev, 61: Omrcen, 60: Anderson, 57: De Cecco, Stokr, Dennis, 56: Vissotto, 55: Parodi, 53: Diaz, 50: V. Nikolov, 49: Podrascanin, Gasparini, 48: Zlatanov, Jarosz, 47: Kromm. Donne (20ª giornata) 79: Havelkova, 71: Garzaro, 66: Pavan, 63: Brinker, Bauer, 59: Aguero, 57: Havlickova, 55: Horvath.

Scherma Tre medaglie cadetti Agli Europei cadetti e giovani di Porec (Cro) l’Italia incrementa il già prezioso medagliere con due ori e un argento. Il primo titolo nella sciabola maschile cadetti, grazie a Bonsanto, Rinaldi, Castello e De Meo. Il secondo dal fioretto femminile cadetti, con Cipressa, Sinigalia, Lava e Biagiotti. Argento nella prova a squadre di spada femminile cadetti.

Sport invernali TOPOLINO Dominio azzurro (classifica per nazioni) al 51˚ Trofeo Topolino di sci alpino di Folgaria (Tn). Per l’Italia ori del 15enne piemontese Paolo Padello (gigante) e della 13enne friulana Lara Della Mea, (slalom e gigante). SUPER PIERBON (c.arr.) Giacomo Pierbon ha dominato i decimi Europei di sci alpino per sordi (Edso) a Davos (Svi). Pierbon, 24enne di Schio, ha vinto 5 ori (libera, supercombi, superG, gigante e speciale), oltre al titolo iridato di discesa nella World Deaf Ski Cup, organizzata per l’annullamento dei Deaflympics (i Giochi per atleti sordi) 2011.


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MARTEDÌ 6 MARZO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_il futuro della sinistra

lafrase DEL GIORNO

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Nel Partito democratico è arrivata la resa dei conti? Le primarie per il sindaco le ha vinte anche a Palermo un candidato non scelto da Bersani: la sua leadership adesso potrebbe essere a rischio

d notizie Tascabili Le rassicurazioni della Fornero

Fiat smentisce lo stop a Pomigliano e Mirafiori Smentite le voci relative alla chiusura dei poli produttivi di Pomigliano e Mirafiori da parte della Fiat. A rassicurare i sindacati, che avevano chiesto chiarimenti dopo alcune indiscrezioni pubblicate ieri sui giornali, interviene il ministro del Lavoro Elsa Fornero: «Ho parlato con Marchionne ed Elkann. Ho avuto i la rassicurazione che le notizie sono destituite di fondamento». A stretto giro ecco la nota del Lingotto anche sull’eventualità di lasciare l’Italia: «Tali indiscrezioni non riflettono in alcun modo né i piani né le intenzioni di Fiat». Mirafiori produrrà due nuovi modelli a partire da fine 2013.

In alto la festa del vincitore delle primarie del Pd di Palermo, il 31enne Fabrizio Ferrandelli, e sotto la sfidante sconfitta Rita Borsellino ANSA

C’è adesso il problema delle primarie siciliane del Partito democratico, che occupano da ieri le prime pagine dei giornali italiani. Il problema può essere spiegato così: il Partito democratico ha deciso di scegliere i suoi candidati-sindaci col sistema delle primarie, cioè col metodo americano per cui gli aspiranti alla candidatura e all’appoggio del partito si sfidano tra loro e correrà poi per la poltrona di sindaco quello che avrà ricevuto più voti tra i militanti. Il punto è che queste primarie non sono davvero di partito, ma di coalizione. Possono concorrere cioè anche rappresentanti degli alleati del Pd, gente iscritta al Sel di Nichi Vendola o all’Idv di Di Pietro. Succede così che il Pd nazionale, cioè Bersani e i suoi, indichino un loro candidato alle primarie cittadine e che questo candidato venga quasi sempre sconfitto da qualcuno iscritto a un altro partito. Era successo a Milano — dove Pisapia non era il candidato del Pd —, ancora prima era successo in Puglia — dove Vendola ha fatto polpette del democratico Boccia —, era accaduto a Napoli con De Magistris, è accaduto adesso a Genova, dove il centrosinistra dovrà sostenere il vendoliano Doria vincitore sulle due democratiche Vincenzi (sindaco uscente) e Pinotti (ex Margherita). E poi ancora a Cagliari... L’ultima volta, forse la più clamorosa, è successo nelle primarie di due giorni fa a Palermo: la Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla

mafia, eletta all’Europarlamento senza prendere la tessera del Pd, bocciata nella corsa alla Regione, era stata adesso candidata a rappresentare il centrosinistra nell’elezione per il sindaco di Palermo (6-7 maggio prossimi) non solo da Bersani, ma anche da Vendola e Di Pietro. È stata sconfitta lo stesso, per appena 160 voti, da un ragazzo di appena 31 anni, che si chiama Fabrizio Ferrandelli, molto caruccio, garbato, unitario, pacato, buttato fuori a suo tempo dall’Idv e che adesso si presenta con una candidatura moderata, forse non proprio di destra, ma certo non vendoliana.

dopo i funerali

Dalla, Marco e quella polemica sul «compagno»

CARLO ANGIONI

Fino a sabato, quel ragazzo con i capelli lunghi e neri sempre accanto al maestro era «l’amico più fidato», «l’amico più caro», «l’amico intimo», «il collaboratore più stretto», «il coautore e produttore», «l’allievo». Da domenica, per molti, è stato giusto chiamarlo «il compagno», grazie a una sorta di coming out postumo e forse nemmeno cercato. Le parole e il pianto di Marco Alemanno, nella basilica di San Petronio, durante il funerale bolognese di Lucio Dalla, hanno avuto un effetto dirompente. Il 31enne attore leccese ha letto il testo di Le rondini, ha detto «grazie a voi posso dirgli grazie» e

1Come mai la cosa è così importante?

Si segnala, dalle viscere del Partito democratico, un movimento interno che partendo dalla Sicilia vorrebbe far fuori il segretario. Non è roba da poco. Ieri abbiamo letto dichiarazioni di questo tono: «È da mesi che non si convoca la direzione del partito!». Frasi così significano che quando la direzione del partito venisse convocata qualcuno tenterebbe di mettere in croce Bersani. Il quale ieri ha messo subito le mani avanti: «Le primarie non possono diventare una resa dei conti. Sono una risorsa ma non risolvono mai i problemi politici. Anzi, possono essere un moltiplicatore. E in Sicilia e a Palermo ci sono

«ho avuto il piacere, l’onore e il privilegio di crescere al fianco di Lucio», e il suo toccante intervento ha acceso il dibattito e le polemiche. Tutti, oggi, continuano a dire «si sapeva», ma la realtà è che Dalla non aveva dichiarato la sua omosessualità e mai in pubblico aveva presentato Marco come il compagno. Una scelta, la sua scelta. Che mai in tutti questi anni ha allontanato i fan e che da domenica, invece, ha fatto arrabbiare tanti, che hanno attaccato la Chiesa perché il mancato coming out del cantautore sarebbe stato il lasciapassare per avere un funerale religioso. Ipocrisia La prima è stata la An-

nunziata in tv, su Rai 3: «I funerali di Dalla sono uno degli

problemi politici». Questa dichiarazione va letta così: a convocare la direzione non ci penso minimamente. Tuttavia Enrico Letta, vice del Pd (ex Margherita), ha detto: «L’alleanza solo con Sel e Idv non basta, i nostri elettori e militanti di Palermo ci chiedono altro...».

2 Prima che mi perda nel politichese mi spieghi quale sarebbe il problema politico.

A Palermo una parte dei democratici sostiene il governatore Lombardo. Questi hanno votato per Ferrandelli. A Roma una parte dei democratici tifa per Monti e non vuole Bersani candidato premier l’anno prossimo. Bersani, a Vasto, s’è fatto fotografare con Di Pietro e Vendola, e questa sarebbe secondo il segretario l’alleanza del futuro. Ma un pezzo del Pd preferirebbe fare accordi con Casini. E magari dire di sì a Berlusconi, quando propone una grande coalizione Pdl-Pd-Terzo Polo che permetta a Monti di continuare il suo lavoro. La povera Borsellino, persona rispettabilissima ancorché abbia parlato di brogli pur di non dichiararsi sconfitta, è finita senza volerlo in questo tritacarne.

3 Cioè Palermo potrebbe segnare l’inizio di uno smottamento per Bersani?

Il Pd è come minimo formato da due partiti, i cattolici della Margherita — moderati — e gli ex Pd-Ds-Pds-Pci tentati sempre dal desiderio di non avere nemici a sinistra. Le oscillazioni più paurose, prima di Palermo, riguardavano il rapporto con la Cgil: essere d’accordo o no con la segretaria Camusso e il suo pericoloso pencolare a sinistra, dalla parte di Landini, della Fiom e degli anti-Marchionne irriducibili? In Val di Susa c’era Cremaschi, sinistra della sinistra Fiom, bello e irriducibile. Bersani come si mette con questi qui?

«MONTI RISCHIA LA VITA» «Monti anche dopo il 2013? Il premier rischia la Delitto in famiglia pure a Verona vita, perché il Nord lo Sangue a Piacenza: farà fuori. uccide l’ex compagna Il suo governo e poi si spara in testa è antifederalista: dà retta solo alle banche e all’Europa. Adesso il Nord sta riempiendosi di mafiosi in soggiorno obbligato: prima o dopo I rilievi dei Ris nel luogo dell’omicidio di Piacenza ANSA qualcuno Altri due delitti passionali, a Piacenza e si deciderà a Verona. Ieri mattina, in Emilia, Rosario Costa, impiccarli in 56 anni, muratore siciliano, ha sparato in una pubblica strada alla ex Esmeralda Hilsa Romero Encala49enne ecuadoriana, in Italia per fare la piazza» da, badante e la donna delle pulizie. Poi l’omicida,

4 Ha sempre detto che l’Alta Velocità va fatta.

Sì, ma come farà votare i suoi quando Monti-Fornero prepareranno una riforma del mercato del lavoro non concordata con la Cgil? Vedi a quali questioni porta il voto alle primarie di Palermo.

5 Ma questo Ferrandelli potrebbe vincere?

Il sindaco uscente, Diego Cammarata, del Pdl, è stato un disastro. Berlusconi e Alfano sperano di accordarsi con Micciché. Ha buone possibilità il candidato del Terzo Polo, Massimo Costa, 34 anni, un altro bel ragazzo. Vedremo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UMBERTO BOSSI LEADER DELLA LEGA

che non accettava la rottura della relazione, si è sparato in testa. Tragedia anche in una villa di Mozzecane (Ve): Giovanni Lucchese, 56 anni, ha strangolato con un foulard la moglie Gabriella, di 51 anni. L’uomo pare avesse scoperto sms sospetti e temeva che la donna lo tradisse.

Dopo le presidenziali in Russia

L’accusa a Putin: brogli Arresti nelle piazze Il giorno dopo il ritorno di Vladimir Putin al Cremlino, la parola più usata è «brogli». L’ong Golos parla di «voti gonfiati», ancor più pesante il parere degli osservatori Ocse: «Voto chiaramente alterato a favore di Putin». E mentre sul web circolano parecchi video che testimoniano i maneggi alle urne russe, gli Stati Uniti, pur riconoscendo la vittoria dell’ex Kgb, chiedono una commissione d’inchiesta «credibile e indipendente». Intanto ieri, a Mosca, blindata da oltre 10 mila agenti, e a San Pietroburgo si sono svolte manifestazioni di protesta contro il voto presidenziale con centinaia di arresti.

ter e Facebook, per «la dichiarazione d’amore di Marco». Ieri è arrivata la replica, firmata da padre Bernardo Boschi, il confessore di Dalla che domenica ha pronunciato l’omelia. Doveva ammorbidire la tensione, ma ha avuto l’effetto contrario: «Lucio era una persona di grande fede e non ha mai voluto conclamare la propria omosessualità: le polemiche sono la vendetta dei gay che volevano fare del cantante una bandiera». Forse, davvero, le parole più giuste sono state dette dal sindaco di Bologna, Virginio Merola: «I bolognesi erano lì in piazza per Lucio, conoscono tutto di lui e della sua vita, ma non ne hanno mai fatto un motivo di polemica».

esempi più forti di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono, basta che non dici di essere gay»; poi è arrivato lo storico leader dei diritti degli omosessuali, Franco Grillini: «La Annunziata ha ragione quando denuncia l’ipocrisia della Chiesa». Ci si è messo pure Internet, con i tantissimi commenti piovuti su Twit-

«

«I bolognesi erano lì per Lucio: conoscevano tutto di lui senza fare polemiche VIRGINIO MEROLA SINDACO DI BOLOGNA

Marco Alemanno scoppia in lacrime durante i funerali di Lucio Dalla ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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ALTRI MONDI

IL COSTRUTTORE ROMANO

Arrestato Bellavista Caltagirone: truffa Il costruttore Francesco Bellavista Caltagirone è in carcere da ieri per truffa ai danni dello Stato: 73 anni, romano,

presidente dell’Acqua Pia Antica Marcia, uno dei più grossi gruppi italiani del settore immobiliare, è stato fermato a Imperia mentre era col sindaco Paolo Strescino (Pdl). L’indagine è relativa a presunte irregolarità e corruzione relative alla costruzione del nuovo porto della cittadina ligure.

I marò vanno in carcere L’Italia: «Inaccettabile» I nostri militari trasferiti in prigione: per loro 15 giorni di fermo giudiziario. L’India: «Prove evidenti». Proteste della Farnesina

I CONTROLLI DEL FISCO

Scoperte un milione di case fantasma Nel 2011 le entrate del Fisco hanno fatto registrare un incremento dell’1,2%, per un totale di 411,79 miliardi di euro

«Esprimiamo la vivissima preoccupazione del governo italiano per la decisione del tribunale di Kollam. Nel definire inaccettabili tali misure in considerazione dello status dei nostri militari e nel sottolineare l’estrema sensibilità della questione per le autorità italiane ribadiamo la ferma richiesta che ogni sforzo venga fatto per reperire per i nostri militari strutture e condizioni di permanenza idonee».

(quasi 5 miliardi in più rispetto al 2010). I controlli dell’agenzia del Territorio hanno portato alla luce 1.081.698 abitazioni fantasma di varie tipologie a cui è stata attribuita una rendita teorica di 817,39 milioni di euro, e quindi un presunto gettito fiscale di 472 milioni di euro.

E ABBÀ MIGLIORA

Napolitano: «No Tav, stop alla violenza»

Diplomazia Il sottosegretario VINCENZO DI SCHIAVI

In carcere per omicidio volontario. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò in stato di fermo in India perché accusati di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati, il 15 febbraio, in uno scontro a fuoco tra la petroliera italiana Enrica Lexie (che loro difendevano) e un peschereccio, sono stati trasferiti nel penitenziario di Trivandrum, la capitale del Kerala: ieri il tribunale di Kollam ha trasformato il fermo in 15 giorni di arresto giudiziario, con l’Italia che ha definito «inaccettabile» la decisione. Trattamento speciale Secondo

fonti indiane i due marò verranno comunque sottoposti a un regime carcerario più morbido: nessun contatto con gli altri detenuti, una costante assistenza medica, la possibilità di interagire con visitatori italiani ogni giorno per un’ora, mentre al nostro console è sta-

I due marò Massimiliano Latorre (in primo piano) e Salvatore Girone all’uscita dal tribunale di Kollam REUTERS

«

Faremo ogni sforzo perché le condizioni della detenzione siano buone GIULIO TERZI MINISTRO DEGLI ESTERI

«

Non mostreremo alcuna indulgenza, le prove sono incontrovertibili OOMMEN CHANDY PRIMO MINISTRO DEL KERALA

to concesso di incontrarli senza limitazioni. Alcune tv indiane parlano anche di cibo italiano a disposizione dei due militari. Durissima la reazione dell’Italia. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, per bocca del segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo, parla di situazione inaccettabile:

OK, il giornale che ti vuole bene.

agli Esteri Staffan De Mistura, ieri sera davanti al carcere Trivandrum, ha cercato di evitare il trasferimento in cella dei due soldati: «Non è possibile che militari italiani in missione ufficiale all’estero, per un incidente avvenuto in acque internazionali, siano messi in un centro di detenzione per delinquenti comuni». Adesso volerà a New Delhi per nuovi incontri diplomatici e magari per sensibilizzare gli esponenti del Congress, il partito di Sonia Gandhi che governa il Kerala, il cui primo ministro Oommen Chandy ha usato parole poco rassicuranti in un’intervista al quotidiano Times of India (che sulla vicenda ha una posizione brutalmente giustizialista): «Nei confronti dei militari italiani non verrà mostrata alcuna indulgenza, le prove sono incontrovertibili». Oggi, infine, dovrebbe terminare la perizia balistica sui fucili dei due marò, svolta alla presenza dei due esperti dei carabinieri arrivati da Roma. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CORTE D’APPELLO

Delitto Garlasco I giudici: «Verità inconoscibile» L’uccisione di Chiara Poggi è una verità «ancora inconoscibile». Lo scrive la Corte d’Appello di Milano nelle motivazioni con cui ha confermato l’assoluzione di Alberto Stasi. La famiglia di Chiara farà ricorso in Cassazione: «Dopo 4 anni non c’è ancora una verità: è sconvolgente»

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DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA

DI FIAMMA SATTA

)

«Quasi amici» Film adorabile che abbatte ogni barriera Sono andata un po’

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prevenuta a vedere «Quasi amici», insulso titolo italiano di «Intouchables», la commedia francese (tratta da una storia vera) di Philippe Ricco, colto e raffinato tetraplegico, e Driss, il suo badante, un rozzo, ignorante ma intelligentissimo ragazzone nero della banlieu parigina. Credevo di trovarmi di fronte a una commediola furbetta su un tema delicato, ma sono uscita che cantavo la Marsigliese a gola

La protesta a Giaglione (To) ANSA Anche il capo dello Stato interviene sulla protesta dei No Tav. Oggi Giorgio Napolitano sarà a Torino ma, con una nota ufficiale del Quirinale, ha detto che non incontrerà i sindaci contrari alla linea Torino-Lione: «Non discuto di decisioni che non mi competono». Il presidente ha aggiunto: «L’espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni. Quanti restano non convinti della pur rilevante importanza, per l’Italia e per l’Europa, di quell’opera desistano da comportamenti inammissibili. C’è bisogno nel Paese di un clima costruttivo». Intanto Luca Abbà, il leader dei No Tav folgorato su un traliccio e poi caduto in Val di Susa la settimana scorsa, si è svegliato e respira da solo: oggi, se «la tendenza a mantenere il respiro spontaneo verrà confermata», sarà sciolta la prognosi». E ieri circa 200 manifestanti han no invaso le corsie della A32 Torino-Bardonecchia all’altezza dello svincolo di Chianocco, bloccando il traffico, mentre il governatore del Piemonte Roberto Cota ha annunciato lo sblocco dei primi venti milioni per le opere di compensazione.

spiegata tanto mi è piaciuto: profondo, adorabile e divertente film sull’amicizia fra due diversità distanti anni luce che creano, invece, un legame inossidabile e una preziosa e reciproca opportunità di crescita. Visto il grande successo del film sia in Francia sia qui, c’è da aspettarsi una versione italiana, come era successo con la fortunata commedia francese «Giù al Nord» ricalcata da noi in «Benvenuti al Sud». Metterei in guardia i produttori perché i disabili italiani devono affrontare molti più problemi dei cugini d’Oltralpe, tra straripanti barriere architettoniche ovunque, la grande inciviltà e le disattenzioni di ogni tipo, che scoraggerebbero anche il più bravo e simpatico badante. A proposito, occhio alla scena irresistibile dell’abilione che occupa il passo carrabile di Philippe. Che vi devo dire? Cercasi Driss disperatamente... seguite Fiamma Satta sul blog http://diversamente-affabile.it


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ALTRI MONDI

RUBATI CIRCA 50 MILA FILE

Hacker trafugano il catalogo di Jacko L’intero catalogo dei brani di Michael Jackson (nella foto Ap) è stato rubato da un gruppo di hacker. Il bottino conterrebbe

anche una collaborazione inedita della popstar — morta nel giugno del 2009 — col rapper dei Black Eyed Peas Will.I.Am e un duetto con Freddie Mercury. A finire nelle «grinfie» dei pirati informatici è stato l’archivio della Sony Music: sono stati scaricati illegalmente oltre 50 mila file digitali.

IL REGALO DELLA POPSTAR

Bieber, per i 18 anni una villa da 11 milioni Non è da tutti potersi comprare una villa a Hollywood da 10,8 milioni di dollari a soli 18 anni. Ma è un gioco da ragazzi se

5 topfivefilm LA CLASSIFICA

NUOVO CROLLO TRE MESI FA LA TRAGEDIA PRIMA DEL LIVE DI JOVANOTTI A TRIESTE

Verdone debutta al primo posto: la sua nuova commedia è il film più visto del weekend. Ecco la top 5:

Cede il palco della Pausini Un morto e due feriti L’incidente a Reggio Calabria: la vittima è un operaio 31enne STEFANIA ANGELINI

Un’altra giovane vita spezzata, interrotta dal peso di un palco che ieri sera avrebbe dovuto ospitare una festa, cioè il concerto di Laura Pausini al palasport di Reggio Calabria. Dopo la tragedia di tre mesi fa a Trieste, quando Francesco Pinna, operaio di 19 anni, è rimasto schiacciato dal crollo della struttura che stava allestendo per lo show di Jovanotti, domenica notte lo stesso destino è toccato a Matteo Ar-

«

Il nostro lutto è totale. E devastante. Ciao Matteo...

LAURA PAUSINI SU FACEBOOK

1 Posti in piedi in Paradiso Di C. Verdone Incasso: 3.095.832 euro 2 Quasi amici Di E. Toledano, O. Nakache Incasso: 1.510.304 euro

mellini, 31 anni, di Roma. Un’altra gigantesca scenografia che improvvisamente ha ceduto: le pesanti tubature metalliche lo hanno travolto, uccidendolo sul colpo. Il lavoro era ormai finito: Matteo stava fissando le illuminazioni con altri colleghi. Due sono rimasti feriti: Pablo Consoli, di 32 anni, ha riportato fratture in varie parti del corpo; meno grave Pietro Cesareo, 27, per lui solo leggere escoriazioni. Il dolore sul web In breve tempo

la notizia della disgrazia al PalaCalafiore si è diffusa sui social network e ovviamente il messaggio più commosso è stato quello della Pausini: «Il nostro lutto è totale. E devastante. Ciao Matteo», scrive la cantante romagnola su Facebook. Che aggiunge: «Mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti....». L’incidente non poteva lasciare indifferente Jovanotti che su Twitter ha sollevato il problema della si-

curezza: «È necessaria una discussione molto seria tra organismi competenti su come possiamo migliorare il livello di sicurezza». La tappa del tour della Pausini è stata rinviata mentre la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta e sequestrato tutta la struttura. Bisognerà capire se il crollo sia dovuto al parquet del palasport che non ha retto al peso o se si sia trattato di un errore del montaggio: tecnici e operai erano impegnati ininterrottamente da sabato per finire in tempo l’opera. Per questo i consumatori del Codacons denunciano: «Ci si interroga se le procedure di montaggio, per rispettare i tempi stetti tra una esibizione e l’altra, garantiscano la sicurezza». Per i tecnici, però, tutto sembrava filare liscio: «Ci siamo ritrovati per terra senza aver percepito niente di anomalo prima: tutto mi sembrava a regola d’arte», ha raccontato uno di loro.

3 Viaggio nell’isola misteriosa Di B. Peyton Incasso: 1.150.254 euro 4 Safe house - Nessuno è al sicuro Di D. Espinosa Incasso: 969.472 euro 5 In time Di A. Niccol Incasso: 421.326 euro

In attesa che domani Apple sveli il suo iPad3 , ecco alcune macro tendenze emerse dal Mobile World Congress (Mwc) di Barcellona, appena concluso. Cellulari tuttofare Gli smartpho-

ne non servono solo a telefonare. Anzi, servono decisamente ad altro, Il caso più riuscito è parso il Nokia 808 PureView: un cellulare con un vecchio sistema operativo, ma dotato di un sensore ottico da 41 megapixel. In pratica, una fotocame-

L’antidoto phablet Rassegnati al quasi monopolio dell’iPad, gli aspiranti concorrenti studiano soluzioni ibride tra telefono e tablet. Li chiamano con pessimo neologismo phablet: più pic-

Bruce Springsteen, 62 anni, è al 17˚ album in studio PAOLO AVANTI

Dal sogno all’incubo il passo può essere breve. Avevamo lasciato Bruce Springsteen alle prese con il sogno obamiano di Working on a dream, un album ottimista e pop, forse il meno riuscito della carriera. Ora lo ritroviamo con Wrecking Ball, in uscita oggi, il «disco più diretto che abbia mai fatto», come lo stesso autore l’ha definito. Archiviate le speranze che l’avevano portato a scendere in campo al fianco di Obama («Ma resto un suo supporter»), Bruce con il 17˚ album in studio canta la disillusione, la rabbia e lo sconforto che impregnano questi anni di crisi. Non è un manifesto politico (raramente lo sono state le canzoni del Boss), ma è un disco che riflette le angosce e le sensazioni dell’America più profonda nel modo inimitabile a cui ci ha abituato Springsteen. Per raccontare lo stato d’animo di questa America Bruce ha assoldato uno stuolo di musicisti, a cominciare dal chitarrista Tom Morello, ex Rage Against the Machine, sotto la produzione di Ron Aniello. La E Street Band è presente solo in parte. Non poteva forse essere altrimenti, vista la recente scomparsa del sassofonista Clarence Clemons che di quella storica band era la colonna (c’è un suo assolo nella non inedita Land of Hope and Dreams). Ma la E Street ci sarà, accompagnata da una sezione fiati, nel tour che prenderà il via a marzo negli States per poi approdare in Europa (tre le tappe previste in Italia: il 7 giugno a San Siro, il 10 a Firenze, l’11 a Trieste). © RIPRODUZIONE RISERVATA

l’ascolto Ci sono il rock enfatico e da stadio di «We Take Care of Our Own» e gli echi irlandesi di «Shackled And Drawn», splendide ballate come «Jack of All Trades» (forse il pezzo più bello) e perfino il rap in «Rocky Ground». Con gli 11 brani di «Wrecking Ball» Springsteen sa anche sorprendere e torna ad emozionarci come non capitava da «The Rising».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A sinistra, il cellulare Nokia 808 Pure View. A destra il tablet Lg Optimus Vu. Entrambi presentati a Barcellona la scorsa settimana

coli, più grandi, più larghi, più stretti e, soprattutto, con killer-application molto definite. Alcuni esempi: il Samsung Galaxy Note 10.1, dotato di pennino, una sorta di tavolozza

il fortunato acquirente è Justin Bieber. Come scrive il «Daily Mail», la popstar canadese, idolo delle ragazzine, per il suo compleanno, giovedì scorso, si è fatto un bel regalino: la mega villa ha cinque camere da letto, piscina, palestra, cinema, zona bar e una stanza per i massaggi.

Esce Springsteen Adesso canta il sogno infranto

Smartphone & co: telefonare è l’ultimo dei pensieri ra di livello professionale, ma capace di comprimere l’immagine e inviarla via mail. Un gioiellino, provvisto anche di lenti Carl Zeiss e audio Dolby e votato miglior prodotto dell’Mwc. Altro esempio, il Samsung Beam con proiettore integrato. Atteso per un anno e adesso visto all’opera: è capace di proiettare su una superficie piana immagini in Hd fino a 50 pollici.

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OGGI IL NUOVO DISCO «WRECKING BALL»

SCENARI HI TECH CELLULARI E TABLET SEMPRE PIÙ INTEGRATI: LE NOVITÀ VISTE A BARCELLONA RIBADISCONO LA TENDENZA. IN ATTESA DI IPAD 3

MASSIMO ARCIDIACONO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

elettronica; l’Lg Optimus Vu, per facilitare la lettura di riviste e giornali (lo schermo è 4:3); l’Asus PadFone con un telefono alloggiato all’occorrenza all’interno di un tablet.

Browser e sistemi operativi Decisive diventano le applicazioni, mentre motori di ricerca e sistemi operativi di telefoni e pc si integrano. All’Mwc proliferavano gli stand di società che consentono la realizzazione di apps ad hoc senza troppe conoscenze specifiche (ciò che avveniva nei computer per i programmi di calcolo o di gestione appena 10 anni fa). Ma sono gli avversari di Google/Android a correre ai ripari. Microsoft annuncia Windows 8 che farà somigliare i pc agli smartphone già prodotti con Nokia e caratterizzato da una grafica a "mattonelle scorrevoli". Mozilla lancia Boot to Gecko: gratuito, per telefonini e con l’obiettivo di liberare dalla "diarchia" Apple+Android. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7,5

Toro 5,5

Gemelli 7

Cancro 6,5

Leone 8

Vergine 6,5

DI ANTONIO CAPITANI

Bella Luna, carica di energia positiva per l’animo, per il lavoro, per le finanze. Fors’anche per l’ormone. Strafighe le condizioni di forma.

Siete un po’ giù di pelo. E forse solo la vincita al superenalotto vi tirerebbe su. Ma non va così di sfiga: ve ne accorgerete fra pochi giorni.

Il successo risiede nei colloqui, nei viaggi, nelle idee. E nella dialettica. Il lavoro fila, ma a sud dell’ombelico c’è gelo invernale.

La situazione delle finanze è causa di sollievo, oggi. Ma pure il lavoro fila bene. E voi attirate stima e simpatia anche di tipo suino.

Magica solitudo: vi fa produrre e vincere. Il sudombelico, poi, si mangia tutti gli altri sudombelichi, come fosse un segretario di partito.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

IL MIGLIORE. Coglierete l’essenza di fatti e comportamenti, rivolgendoli a vostro favore. Trionfando. E, strano ma vero, siete pure furbi. Fornicazione ghiotta.

Bilancia 7+

Scorpione 5,5

Sagittario 7,5

Capricorno 7

Acquario 6-

Le amicizie vi consolano, vi sorreggono, vi amano. La vostra materia grigia, poi, diventa luminosa: che creatività! Anche suinerrima!

C’è nervosismo, oggi, pure fornicatorio: servono strategia, controllo, furbizia e pazienza. Senza bofonchiare se sorgessero degli obblighi.

I mutamenti sono tutti (o quasi) vantaggiosi. Il lavoro, soprattutto, risolleva fiducia, autostima, saldo bancario, l’amor edulcora l’ormon.

Intuito e carisma aumentano. Idem la fortuna, incollaterrima ai vostri glutei bombati e santi. Ma affrettatevi a chiudere affari e trattative.

20/2 - 20/3

Pesci 7DANIELE DE ROSSI

L’emotività vi sommerge, gli zebedei son palloniformi, certa gente è da dare in pasto ai galli cedroni: giornatona. Niente sfigopessimismo!

Il centrocampista giallorosso è nato a Roma il 24 luglio 1983. Ha esordito in Nazionale nel settembre 2004 (Leone)

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12.25 BRESCIA - FIRENZE Torneo Beppe Viola Finale femminile Rai Sport 1

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18.30 SAMPDORIA EMPOLI Serie B MP Calcio 1

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HOCKEY GHIACCIO 16.30 ATLANT MOSCA SEVERSTAL CHEREPOVEC

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Serie A. Highlights

BIATHLON 15.00 MONDIALI

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09.25 ASSOLUTI

Ieri ALGHERO

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A CURA DI

10.00 BOLOGNA - NOVARA 10.15 FIORENTINA - CESENA Serie A. Highlights

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Venezia

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Torino 3

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Milano

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MILANO

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Mossi Agitati

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POTENZA

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ROMA

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REGGIO CALABRIA

Il sole oggi MILANO

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TRIESTE

6:51

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VENEZIA

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01.45 RUGBY: STORMERS SHARKS Super 15

IL BLOG

SKY SPORT 3

Storie curiose ricordando un big: John Belushi

09.30 GOLF: US PGA TOUR

07.30 GOLF: US PGA TOUR

12.00 CALCIO: LEVANTE BETIS

The Honda Classic

Liga

11.30 RUGBY: FRANCIA IRLANDA

14.00 CALCIO: TOTTENHAM MANCHESTER UTD

Sei Nazioni

Nel suo «Che Palle!» Salvini ricorda l’attore che alla Wheaton Central High School giocava linebacker nel football

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Premier League

Domani

Dopodomani

Al Nord rasserenamenti sempre più ampi, ma con qualche nebbia mattutina in Pianura Padana. Sul resto delle regioni alternanza di nuvolosità variabile, piogge, nevicate in prevalenza sopra i 900/1300 metri di quota e parziali schiarite.

In Sicilia, in Sardegna e al Sud ancora piogge e schiarite. Al Centro sereno o poco nuvoloso, salvo locali addensamenti ma bassa probabilità di precipitazioni. Al Nord nubi in aumento con delle piogge in pianura e un po' di neve sui monti.

10

9 10

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L'AQUILA

Neve

23.00 RUGBY: INGHILTERRA GALLES

Ancona

Perugia

Firenze

GENOVA

PALERMO

Il campione di sci nautico Thomas Degasperi (nella foto) entra nel cast di «Ballando con le stelle»: ci racconta l’esperienza

NCAA

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Molto forti

Calmi

Thomas Degasperi: dallo sci nautico passa a «Ballando»

Bologna Genova

Coperto

Temporali

IL VIDEO

5 12

Forti

MARI

Secondo voi la nuova Ferrari lotterà per il titolo oppure è ancora indietro rispetto alla Red Bull? Soffrirà come nel 2011?

Sei Nazioni

21.00 BASKET: DUKE NORTH CAROLINA

SKY SPORT 2

In Sicilia prevalenza del sole. Al Sud, in Sardegna e al Centro zone di sereno si alterneranno a piogge e nevicate sui monti. Variabile anche al Nord, con precipitazioni più probabili sul Nordovest e maggiori schiarite sul Nordest. Trieste

Rovesci

Pioggia

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

Oggi

La nuova Ferrari sarà vincente? La parola ai lettori

16.45 RUGBY: ITALIA INGHILTERRA

The Honda Classic

09.45 SIENA - CAGLIARI Serie A. Highlights

NUOTO

1.55

TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 MISS AGATHE ATLANTIDE MOVIE FLASH RELIC HUNTER I MENÙ DI BENEDETTA G’ DAY LA7 ALLE 7 TG LA7 OTTO E MEZZO L’ISPETTORE BARNABY Telefilm 23.05 CROSSING JORDAN 0.35 TG LA7 0.40 TG LA7 SPORT 0.45 (AH)IPIROSO 1.40 MOVIE FLASH

7.30 9.45 11.00 12.30 13.30 14.05 16.00 17.00 17.05 18.00 18.55 20.00 20.30 21.10

Serie A. Highlights

Serie A1. Rai Sport 2

BOCCE

23.20 23.25

09.15 INTER - CATANIA

HOCKEY PISTA

Uomini Individuale Da Ruhpolding, Germania Eurosport

13.50 15.10 16.15 18.55 19.35 20.30 21.10

HUNTER CARABINIERI MELAVERDE TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM FLIKKEN COPPIA IN... I COWBOYS TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS... RENEGADE... Film I BELLISSIMI DI R4 L' AVVOCATO DEL DIAVOLO - TG4 LE CANZONI DI DOLCENERA

Serie A

PALLANUOTO

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GazzaMeteo

Nuvolo

2.45

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Legenda

2.30

17.35 ASSOLUTI

BASKET

20.45 ARSENAL - MILAN

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0.30

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Liga ACB Sportitalia 2

CARTONI ANIMATI SETTIMO CIELO EVERWOOD STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI CAMERA CAFE' TELEFILM BAU BOYS TRASFORMAT STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA I SIMPSON C.S.I. MIAMI WILD OLTRENATURA WILD 2 LA CACCIA È APERTA STUDIO APERTO LA GIORNATA PRISON BREAK

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CICLISMO

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TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA QUEL MOSTRO DI SUOCERA Film MATRIX TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE AMICI

IL SONDAGGIO

LA 7

RAIUNO 8.00 10.55 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10

Il lavoro di fino premia lautamente. Anche se dovete farvi due glutei come due porte da calcio, per la fatica. E andate pure in rete suina.

L’Aquila 5

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Campobasso

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Bari

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Napoli 9

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Potenza

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Cagliari 7

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Catanzaro

12

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Tramonta

Sorge

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6:49

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 6 MARZO 2012

43 #

TERZO TEMPO GazzaFocus

LETTERE TempiSupplementari

Conquistando l’Honda Classic ha superato Donald nel ranking

A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it

Juve ancora imbattuta ma i pareggi non pagano

E’ iniziata l’era McIlroy il n.1 venuto dal nulla I primi colpi nell’oblò della lavatrice, i sacrifici dei genitori, il mito di Woods. Ora, a 22 anni, il nordirlandese è in cima al mondo FEDERICA COCCHI

GOLF E TENNIS INTESA VINCENTE CON LA WOZNIACKI

Forse è il momento di cambiare prospettiva. Di guardare il mondo da un oblò, quello di una lavatrice. L’elettrodomestico che il nuovo numero 1 del golf mondiale Rory McIlroy, da bambino, utilizzava per allenarsi nei chip. Succedeva nella cucina di casa della sua Holywood, con una «l» sola, una manciata di chilometri da Belfast. Nella Holywood con una «l» sola è cresciuta una star del green. Una stella giovane e luminosa che potrebbe segnare il passaggio di un’era: da Tiger Woods a Rory McIlroy, dal giocatore che è stato capace di catalizzare l’attenzione nel bene e nel male per quasi 15 anni, a un giovane talento che ha appe-

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na messo un piede sulla vetta del golf. Aveva soltanto due anni Rory, una massa di riccioli castani, quando saltellava intorno a papà Gerry, barista nel circolo di Holywood. Per farlo stare buono il Gerry gli ha messo in mano dei ferri da bambino, tagliati. Lui ha subito ha piazzato un tiro da quasi 40 metri col drive «giocattolo». A sette anni il club ha fatto uno strappo alla regola ammettendolo come socio, sebbene il limite inferiore fosse fissato a 10 anni. Due anni dopo, al Doral di Miami (dove tornerà in campo da giovedì nel Wgc) ha vinto il Mondiale Under 10. E da lì Rory e la sua collezione di riccioli non si sono più fermati. Fino a domenica, alla vittoria dell’Honda Classic, e alla conquista del n.1. Sacrifici Papà Gerry ora si gode

i successi del figlio su cui lui e la moglie Rosie hanno puntato tutto. Lui, che pomeriggio e sera serviva al bancone pinte di Guinness, la mattina arrotondava facendo le pulizie negli spo-

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VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

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Lei ha perfettamente ragione e glielo spiego con due esempi: il Perugia di Castagner nel 1978-'79 finì il campionato imbattuto (a 16 squadre con 2 punti a vittoria) ma arrivò dietro il Milan di Liedholm che vinse lo scudetto della stella con 3 sconfitte, ma con 6 vittorie in più e 9 pareggi in meno. E soprattutto, come ricorderà Conte che giocava in quella squadra, la prima Juve di Lippi nel 1994-'95 (campionato a 18 squadre, prima stagione con 3 punti a vittoria) vinse lo scudetto malgrado 7 sconfitte: le stesse della Roma che arrivò quinta, perché i bianconeri pareggiarono soltanto 4 partite, 7 meno dei giallorossi, vincendone ben 23. Morale: meglio vincere e poi perdere una partita, totalizzando 3 punti: uno in più dei due recenti 0-0 consecutivi con Siena e Parma.

Egregio Cerruti, vorrei paragonare l'atteggiamento del duo Mazzarri-De Laurentiis in occasione di decisioni arbitrali contrarie, con quello del presidente del Parma. Pur essendo un tifoso napoletano, riconosco che Ghirardi ha dimostrato come si possa protestare con fermezza, senza isterismi e/o dietrologie, tracciando una nuova strada.

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Per la verità, una netta favorita c'è: il Barcellona, tre volte campione d'Europa (2006, 2009, 2011) negli anni Duemila. Io penso, invece, che possa vincere il Real Madrid, ma soltanto a condizione che prima della finale non incontri il Barcellona, perché in due partite farebbe la solita brutta fine. Molto, quindi, dipenderà dagli incroci stabiliti dal sorteggio, la vera variabile della Champions. Senza sottovalutare il Milan, la più forte delle tre italiane in corsa, che stasera può finalmente infrangere la maledizione degli ottavi.

Pasquale Di Mattia Roma

1. Rory McIlroy, 22 anni, mostra il trofeo dell’Honda Classic e indica il n.1 in classifica. 2. In vacanza con la fidanzata tennista Carol Wozniacky. 3. L’esplosione di gioia dopo la vittoria di domenica in Florida. 4. McIlroy in azione col putter. Il nordirlandese è anche tra i più «lunghi» col drive: ha una media di 300 metri REUTERS

RISULTATI E RANKING

Ha battuto Tiger Manassero cala Honda Classic a Palm Beach Garden Florida (par 72). 1. -12 McIlroy (Gb) (268, 66 67 66 69); 2. -10 Woods (Usa, 71 68 69 62, 270), Gillis (Usa, 68 64 69 69); 4. -8 Westwood (Gb, 70 69 70 63, 272); 5. -7 Schwartzel (Saf, 71 66 67 69, 273), Rose (Gb, 66 66 71 70). CLASSIFICA MONDIALE 1. (2) McIlroy (Gb) 9.29; 2. (1) Donald (Gb) 8.97; 3. (3) Westwood (Gb) 8.19; 4. (4) Kaymer (Ger) 6.02; 5. (5) Stricker (Usa) 5.71; 6. (6) Simpson (Usa) 5.07; 7. (10) Day (Aus) 5.03; 8. (7) D. Johnson (Usa) 5.02; 9. (12) Schwartzel (Saf) 4.99; 10. (9) Mahan (Usa) 4.97 . Gli italiani: 45. F. Molinari 2.92; 62. Manassero 2.22; 86. E. Molinari.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

Renato Brichta Vienna

Ghirardi è un esempio

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I Major conquistati da McIlroy: Us Open 2011. In carriera ha già vinto sei tornei: tre sul Tour europeo e tre sul Pga

Caro Alberto, leggendo le dichiarazioni di Conte sul rapporto pareggio/sconfitta, ho notato un certo orgoglio, perché non ha ancora perso una partita. Forse non ha presente che con i tre punti per vittoria, non è utile pareggiare. Quante partite ha pareggiato la Juventus finora? Io non starei tranquillo se fossi in lui...

PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

gliatori della squadra di rugby. Cento ore di lavoro alla settimana per permettere a Rory di crescere come un campione. Lei, Rosie, faceva i turni di notte alla 3M, migliaia di chilometri di nastro adesivo arrotolati. Di giorno, mentre il figlio andava a scuola, riposava, poi si occupava della casa. Quando sembrava che il piccolo Rory avesse esaurito i superpoteri sul green è stata proprio lei a convincere Gerry a non mollare, a continuare a credere nel figlio. Ora Rosie e Gerry lo seguono quasi ovunque, e lei gli prepara il chili che lui orgoglioso mostra in foto su Twitter. Campione amico Capacità indi-

scusse, lo dicono anche i colleghi, da Manassero, baby-fenomeno di casa nostra che lo definisce: «Un talento superiore a chiunque, con una varietà di colpi mai vista», all’amico e concittadino Graeme McDowell: «Il più forte giocatore che conosca». Mastica amaro Westwood, il rivale numero uno per la

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corsa al trono, sconfitto domenica: «Rory, sì è bravo, ma non ho intenzione di parlare di altri giocatori, soprattutto dopo un giro in 63». Tiger ha conquistato 14 Major, Rory uno solo, per ora. Lo Us Open 2011, stravinto, dominato. E’ presto per fare paragoni, ma la strada intrapresa dal nordirlandese fa pensare in grande. A differenza di Woods, mito assoluto del nuovo numero 1, McIlroy è anche amato. Si confessa innamorato di Carol Wozniacki, la danese ex numero 1 al mondo del tennis femminile. «Non vedo l’ora di riabbracciarla» scrive su Twitter e sempre lì mostra le foto delle vesciche alle mani dopo gli allenamenti. Non nasconde le lacrime come al Masters 2011, dopo aver buttato il titolo con un 80 all’ultimo giro. «Voglio fare il golfista, signore», disse al preside della Sullivan Upper School di Holywood che lo rimproverava per le troppe assenze. Ce l’hai fatta Rory. E’ iniziata la tua era.

Premesso che va apprezzata l'onestà di Mazzarri, pronto ad ammettere di essere stato favorito dagli "episodi arbitrali", Ghirardi ha fornito un raro esempio di civile (e giustificata) protesta. Il Parma era già stato gravemente danneggiato la settimana precedente, a Genova, e Donadoni era stato il primo a dimostrare un ammirevole fair play, evitando facili polemiche. E quindi speriamo tutti, a cominciare da lei sportivissimo tifoso napoletano, che questi esempi non rimangano isolati.

Champions Chi la vince? Caro Cerruti, mi pare che in questa Champions ci sia un grande equilibrio, senza una netta favorita e con la presenza di molte outsider. Allora le chiedo: dovendo pronosticare un nome secco, lei quale squadra vede sul tetto europeo nella finale a Monaco di Baviera? Giorgio Alberti Piacenza

Basta con Pato meglio Balotelli Caro Alberto, il Milan è lanciato verso lo scudetto senza i gol di Pato, che al di là dei suoi infortuni ha dimostrato tutta la sua immaturità, in campo e fuori. Cento volte meglio Balotelli, che farà qualche sciocchezza ma almeno ha carattere e personalità. Spero che a fine anno il Milan prenda lui al posto di Pato. Sergio Barbot Milano

Pato è sempre meno amato dai tifosi rossoneri. Non so se il Milan lo cederà a fine stagione, anche perché bisogna vedere se il Psg, l'unica società che lo aveva cercato, lo vorrà ancora. Quanto a Balotelli, concordo sulle sue sciocchezze ma anche sulla sua personalità e le sue qualità. E quindi, se ci fossero le condizioni, prenderei anch’io Balotelli, lasciando Pato. Senza dimenticare, però, che il Milan ha già in casa un futuro campione: si chiama El Shaarawy e tra l'altro è un ragazzo tranquillo, rarità preziosa di questi tempi.

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La tiratura di lunedì 5 marzo è stata di 393.844 copie

COLLATERALI * Con la Leggenda del Rally N. 7 e 12,19; con Ballando con le Stelle N. 8 e 9,19 - con Supereroi N. 44 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 39 e 11,19 - con Linomania N. 28 e 11,19 - con Bear Grylls N. 20 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 19 e 11,19 - con Indistruttibili N. 18 e 11,19 - con ET Predictor card e 11,19 - con i Miti del Calcio ai Raggi X N. 37 e 4,19 - con Alberto Sordi N. 10 e 11,19 - con Mai Dire story N. 11 e 11,19 - con Paperinik N. 5 e 11,19 - con Star Trek N. 3 e 9,19 - Capolavori delle grandi Civiltà N. 2 e 11,19 - Holly e Benji N. 1 e 2,20 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 6 MARZO 2012


AL-KHELAIFI ESCLUSIVO PRIMA INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL PSG «SPENDEREMO ANCORA, CI INTERESSANO SUAREZ E HIGUAIN MA I VERI OBIETTIVI SONO LA CHAMPIONS E IL NUOVO MESSI» SETTIMANALE DI CALCIO INTERNAZIONALE MARTEDÌ 6 MARZO 2012 - N. 51

ALESSANDRO GRANDESSO alle pagine 2 e 3

ALL’INTERNO Continua la collezione dei LIBRI DI ET, le monografie sui campioni di oggi e ieri. È in edicola il n. 37, con Paolo ROSSI e il suo smarcamento in area, il gesto tecnico che lo ha reso Mundial

PRIMO PIANO

EUROPA

MONDO

DecaTrends

Inghilterra

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AGLI EMIRI PIACE ITALIANO

COSA CAMBIA CON DI MATTEO

BARCOS PRENDE IL LARGO

ALESSANDRO DE CALÒ A PAG.

STEFANO BOLDRINI A PAG.

ADRIANO SEU A PAG.

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Diritti televisivi

Spagna

Argentina

ORA AL JAZEERA PENSA ALLA A

NAZIONALE COLONIA BASCA

GASOMETRO GOL E MAIONESE

LUCA BIANCHIN A PAG.

FILIPPO MARIA RICCI A PAG.

MARTIN MAZUR A PAG.

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Libano

Portogallo

Qualificazioni 2014

LA SQUADRA DEI SOPRAVVISSUTI

PINTO DA COSTA BATTE TUTTI

ARABIA: SALTA PURE RIJKAARD

DOLLY BASHALANY A PAG.

CLAUDIA GARCIA A PAG.

LUIGI GUELPA A PAG.

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GUARDATE SU GAZZETTA.IT TUTTI I GOL DEI CAMPIONATI ESTERI

E venerdì arriva il n. 38, dedicato a XAVI, con la sua vita e il focus sull’uno-due con cui guida il Barça. Il libro è in edicola sempre a 2,99 euro oltre al quotidiano


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PRIMO PIANO

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SCOMMESSA ITALIANA PER GLI EMIRI DEL GOLFO Ancelotti e Mancini, primi in classifica. Chiave per vincere. E per allargare l’impero RR La prima questione è la credibilità. Nel calcio, con i soldi, non si può comprare tutto. Non subito, almeno. Le stratificazioni del potere costituito hanno il profilo delle ere geologiche. Gli anni in cui il Manchester City offriva 100 milioni al Milan per Kakà, beccandosi un «no» dal brasiliano, non sono lontanissimi. L’attrazione Real Madrid era troppo forte. Al City c’erano i soldi, non si capiva quale fosse la prospettiva.

A Manchester, Roberto Mancini sta lavorando proprio per questo. Passo dopo passo, aggiunge gingilli sul mercato, gioco e risultati sul campo puntando dritto alla meta. Eliminato dalla Champions, comanda in Premier davanti allo United del vecchio Ferguson e deve arrivare in fondo per rimanere in sella. Un trionfo, oltre a rinforzare la sua posizione, renderebbe ancora più credibile il progetto City. Carlo Ancelotti è a Parigi da meno tempo. Sotto alla torre Eiffel può spendere la fresca esperienza consumata a Londra con Abramovich, e ha l’indubbio vantaggio di poter contare su Leonardo come apripista. Sembrava che, a gennaio, nel Paris Saint Germain dovessero arrivare Beckham, Tevez e Pato, tutti assieme. Non è andata così, ma la situazione è comunque diversa da quella dell’affaire Kakà. Qui il progetto è credibile, la traiettoria del decollo sembra molto solida. L’espansione degli emiri nel calcio passa anche attraverso la sponsorizzazione della maglia del Barça, la squadra più forte del mondo che non aveva mai messo i propri colori a disposizione di un marchio commerciale. Piano piano, il nome e l’immagine del Qatar stanno diventando familiari nel bacino degli appassionati di calcio: forse tra dieci anni sembrerà del tutto naturale giocare il Mondiale proprio là, nel Qatar. Nel circolo virtuoso degli emiri, sono in gioco, evidentemente, anche gli interessi televisivi e l’espansione in altri campionati. In Spagna c’è il Malaga che lotta per un posto in Champions. Nel grande domino manca solo l’Italia, a questo punto: questione di tempo, probabilmente.

Il presidente del Psg tornato al comando in Ligue 1: «In Champions vogliamo essere competitivi in 3 anni. Per 5-6 stagioni spenderemo ancora, poi inizieremo a fare utili». Ancelotti? «Si vede già il suo tocco» PARIGI

ALESSANDRO GRANDESSO 5RIPRODUZIONE RISERVATA

i incontrarono giocando a tennis per la nazionale del Qatar. Solo che uno era figlio dell’Emiro, l’altro di un commerciante di perle. Ma a 38 anni, Nasser Al-Khelaifi è diventato l’uomo fidato del principe erede Tamin bin Hamed Al Thani, che prima l’ha promosso d.g. di Al Jazeera Sport, poi presidente del Psg per farne una potenza europea. L’attuale presidente della Federtennis di Doha (n.995 del ranking Atp nel ’02), stakanovista, detto «Robocop» sul lavoro, fa il punto dopo 8 mesi di Ville Lumière.

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«Siamo ai vertici in campionato e già questa è una soddisfazione. Ma si può sempre fare meglio». Priorità? «Una struttura migliore per gli allenamenti, un nuovo centro di formazione per cercare i futuri Messi. E vogliamo restare al Parc des Princes che rappresenta la nostra storia». Parla di futuri Messi, ma il Psg ha cercato Tevez e Pato... «Lo dico per far capire che costruiamo sul lungo periodo. Per trovare il nuovo Messi ci vuole tempo».

Pato e Tevez però non sono arrivati. «Non li abbiamo cercati noi per primi, ma ne abbiamo discusso con i loro club. Il mercato invernale è complesso. Abbiamo sondato opportunità». Ma non c’è il rischio di far credere che qui ci siano soldi facili? «I giocatori contattati erano attirati dal progetto Psg. Non spendiamo senza contare.

Prenderemo solo chi aderisce in pieno al progetto».

I club italiani, per la loro storia e la loro fama, possono senza dubbio diventare obiettivi di altri fondi arabi

Ancelotti indica come obiettivi estivi Suarez, Torres, Lampard, Higuain. «Possono interessarci...». Quali club sono da esempio? «Non copiamo nessuno, ci ispiriamo ai migliori. È impossibile trapiantare i modelli United o Barcellona. Il contesto è diverso. Ma l’ambizione non ci manca. E magari un giorno ci copieranno». Avete speso oltre 100 milioni. «Cifre normali per un top club. Preferiamo investire molto

Il Paris Saint Germain ha appena ripreso il comando della Ligue 1.

AL-KHELAIFI

DI ALESSANDRO DE CALÒ

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Decatrends

«DOPO LA FRANCIA CONQUISTIAMO ANCHE L’EUROPA»

I BOTTI CHE VERRANNO

DAL SOGNO XAVI FINO AL PAPERO IL PROGETTO LEO Esperienza da Champions per un gruppo di talento L’estate parigina passerà da qui: Kakà può essere ilcolpoa5stelle,sultaccuinopureHiguaineSuarez

a cosa serve per scalare l’Europa? Come per le alM tre montagne, attrezzatura ed esperienza. Se hai una proprietà danarosa come il Psg è roba che si compra. Il Manchester City ha speso oltre 580 milioni in quattro stagioni, in Champions è arrivato solo quest’anno ed è uscito nella fase a gironi, ma aveva una concorrenza interna durissima e per trovare l’intesa vincente ha dovuto

aggiustare qualcosa in corso. In Ligue 1 invece per arrivare al vertice c’è molta meno competizione, e già dal prossimo anno al Parc des Princes ci saranno grandi aspettative. Che si traducono in linee guida per il mercato. Esperienza e colpi Con gli arrivi di Lugano, Alex e Maxwell in difesa serve pochino. Leonardo per l’estate lavo-

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PATO Poteva arrivare dal Milan già a gennaio, ora potrebbe essere il bomber buono per giugno

KAKA’ Il brasiliano ritroverebbe Ancelotti, e la coppia con Pastore potrebbe fare scintille


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e subito. Per 5-6 anni spenderemo queste cifre. Poi gli investimenti caleranno. Ma sono soldi relativi sul lungo periodo, e rispetto agli obiettivi». Che sono? «Vincere la Ligue 1, ed essere competitivi in Champions in 3 anni: se non investi non vinci». Non vincere la Ligue 1 o stare fuori dalla Champions implicherebbe una rivoluzione? «No, perché vogliamo costruire con lo staff attuale. Ancelotti è un grande allenatore e una persona che stimo, sta facendo un ottimo lavoro e si vede. La stagione non è finita. Ci batteremo fino all’ultimo». Competitivi in Champions nel 2013 che cosa significa? «Arrivare agli ottavi, anche per guadagnare il rispetto sportivo degli altri club».

IN ALTO, NASSER AL-KHELAIFI CON CARLO ANCELOTTI E LEONARDO, ALLENATORE E D.G. DEL PSG SOPRA, NASSER ELEGANTE AL PARCO DEI PRINCIPI E, SOTTO, JAVIER PASTORE, STELLA DEL PSG (AFP)

Questo Psg ha il dna italiano, non le sembra? «La A è un campionato importante, ma per sognare in grande dobbiamo pensare in un’ottica internazionale, con italiani ma pure inglesi, brasiliani, qatarioti, francesi. Poi Sirigu è uno dei migliori portieri al mondo e Thiago Motta conferma quello che pensavamo: è indispensabile». Platini non apprezza il Psg qatariota. «È un amico, ma non apprezza che i club abbiano proprietari stranieri. Rispetto l’opinione, ma faremo in modo che i parigini siano fieri del Psg. E io mi sento già parigino». Che cosa pensa del fair play finanziario? «Giusto. Se non hai soldi, non puoi spendere. Cominceremo a fare utili in 5 anni, migliorando marketing, vendita biglietti, diritti tv». Sarebbe favorevole a una SuperLega europea, con i top club? «Mi va bene l’attuale Champions League». Perché il Qatar ha preso il Psg e non un’italiana o un’inglese? «Il calcio è passione. Ma amiamo Parigi, una capitale con 12 milioni di abitanti, e il Psg che ha la Tour Eiffel nel logo. C’è molto potenziale».

GLI ALTRI CLUB DELLA CAPITALE

IL PFC SOGNA IL DERBY IN LIGUE1 Prima del Psg, c’era il Paris Football Club, creato a tavolino nel 1969 dalla Federcalcio per dare prestigio alla Ville Lumière. Nel ’71 il Pfc si fuse con il Saint Germain per partire dalla B, ottenendo la promozione. Al termine della prima stagione in Ligue 1 però ci fu la scissione. Nell’élite rimase il Pfc, al Parc des Princes, mentre il Psg scese in terza serie. Nel ’74, il Pfc retrocesse, mentre il Psg saliva in Ligue 1 da cui non si è più mosso. Il Pfc invece non è più tornato ai vertici e oggi

R SUAREZ Dopo le polemiche dei giorni scorsi il Liverpool potrebbe metterlo sul mercato: il Psg è sul pezzo

milita in terza serie sognando il derby. Grazie anche a Yassine Belattar, un giornalista, presentatore, comico di 29 anni che ha coinvolto il fondo Centuria Capital, disposto a investire massicciamente per fare del Pfc il secondo club della capitale, rivolto alla periferia. Dove però regna il Red Star, club di C con in bacheca 5 coppe di Francia e una ventina di stagioni in A, fondato da Jules Rimet, padre della Coppa del Mondo. A.G.

ra soprattutto dal centrocampo in su. La prima pedina è un costruttore di gioco, e circola il nome di Xavi: sarebbe un colpo difficile, è uno di quelli che sanguinano blaugrana e ha una clausola rescissoria di 80 milioni, ma un tentativo esplorativo per vedere se ha voglia di lasciare il miglior calcio del mondo verrà fatto. Un occhio puntato anche sul Real Madrid: Kakà per talento ed espe-

rienza sarebbe un colpo da novanta per Parigi, avrebbe in Ancelotti il tecnico che lo ha già portato al Pallone d’oro e la coppia con Pastore, se ben collaudata, potrebbe fare onde. Ma, visto che l’altra priorità di Leo è un bomber di livello assoluto, occhio anche a Higuain. Per quel ruolo, però, il primo nome della lista resta Pato. L’affare era in dirittura d’arrivo a gennaio, salvo poi il dietro-

Per farsi pubblicità in vista del Mondiale 2022? «Non c’è un legame diretto. Il Qatar investe molto nello sport perché è sinonimo di educazione, salute, valori sani». Ma può facilitare investimenti in altri settori? «Non penso il Psg faciliti investimenti bancari o in grandi società europee. Gli obiettivi sono diversi». Il Qatar investirà in Italia? «Il fondo Qatar Sports Investments si focalizzerà solo sul Psg. Ma i club italiani possono senza dubbio diventare obiettivi di altri fondi arabi».

front sul doppio binario con Tevez al Milan, a giugno se ne riparlerà. Altrimenti, si va su Suarez (Liverpool). Altri nomi tra gli appunti: alcuni li ammette Al-Khelaifi, altri sono Pepe (Real Madrid), Subotic (Borussia Dortmund), Hamsik (Napoli), Giroud (Montpellier). Comun denominatore: rodati e in grado di garantire continuità. Attrezzati ed esperti, appunto. g.d.f.

L’EMITTENTE DELL’EMIRATO LE FIGURE CHIAVE IN FAMIGLIA Gli Al Thani sono la famiglia reale del Qatar, lo Stato col reddito pro capite più alto al mondo

R L’EMIRO Lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani, 60 anni, è l’emiro del Qatar: nel 1995 ha deposto, senza violenza, il padre. Nel 1996 ha costituito Al Jazeera

NEL MIRINO PREMIER E A CON L’ARMA AL JAZEERA Dopo aver preso i diritti tv per la Ligue1 in Francia, gli Al Thani vogliono far concorrenza a Sky a Londra Nel 2014, se sfumerà l’idea-Usa, toccherà all’Italia

R L’EREDE Lo sceicco Tamin bin Hamed Al Thani, 31 anni, è il secondo figlio della seconda moglie dell’emiro. È lui a prendere le decisioni per Psg e tv

R LA SCEICCA Mozah bint Nasser Al Missned è la mamma di Tamin. Attiva in campo culturale, per Forbes è tra le 100 donne più potenti al mondo

R LO SPAGNOLO Lo sceicco Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed Al Thani è presidente del Malaga. È un lontano parente dell’emiro

LUCA BIANCHIN 5RIPRODUZIONE RISERVATA

ra il settembre 2001 e due aerei avevano cambiato il mondo. Osama Bin Laden chiamò una tv del Qatar e spiegò che doveva mandare un messaggio: il messaggio era l’appello alla guerra santa contro gli Stati Uniti, la televisione Al Jazeera. Trasmetteva da cinque anni ed era un punto di riferimento nel mondo arabo, ma in Europa diventò famosa così, da un giorno all’altro. Con il tempo si sono capite altre cose. Ad esempio che Al Jazeera non è la voce dell’estremismo islamico, e che lì funziona come al Psg: comandano gli Al Thani. Adesso hanno deciso di farsi conoscere in Europa, non solo comprando i club, anche investendo sui diritti tv.

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La prima mossa: Francia Da quando Sarkozy ha chiesto di acquistare il Psg, la Francia, già strategica, per gli Al Thani è diventata Paese di riferimento. Al Jazeera trasmette da anni i campionati europei in Medio Oriente, ma ora ha deciso di comprare i diritti tv locali. Si parte da Parigi. Con 90 milioni gli Al Thani hanno acquisito due partite di Ligue1 in esclusiva, una venerdì sera, una nel primo pomeriggio della domenica. Con 60 milioni (pare...) poi hanno preso altre sei partite, lasciandone solo due, le prime scelte, all’ex monopolista Canal+. In più, ci sono quasi tutta la Champions per 61 milioni all’anno, l’Europa League e molti campionati esteri, anche la Serie A: in Francia ancora non si sa, ma i diritti del nostro campionato saranno presto riassegnati, un po’ a Canal+, un po’ al canale degli Al Thani. Il maxi-blocco di partite andrà in onda su due canali, da inaugurare prima dell’estate. Costeranno poco, 12-13 euro al mese, e avranno un nome internazionale: non Al Jazeera, ma «Be in sport».

L’affondo: Inghilterra È un indizio. Il nome è semplice e inglese, come Sky, come Eurosport, perché gli Al Thani vogliono una tv internazionale. La Premier tra aprile e giugno assegnerà i diritti in Inghilterra per il periodo 2013-16, e sembra stia aspettando Al Jazeera. Lo scenario più probabile prevede un inserimento di Be in sport nel duopolio Sky-Espn, che per il 2010-13 hanno firmato per oltre 2 miliardi di euro all’anno. Quando Canal+ parla di «politica imperialista» esagera pro domo sua, però il concetto rende l’idea. Gli sviluppi: Usa o Italia Francia, Inghilterra, e poi? Poi dipende dagli Stati Uniti. Agli Al Thani la prospettiva di portare Be in sport a New York interessa, e sarebbe una discreta operazione: lo sport americano sulle frequenze della tv famosa per Bin Laden. Ovvio sia complicato: Al Jazeera ha già diritti del calcio euro-africano negli States, ma gli obiettivi sarebbero altri. Diciamo pure Nba e Nfl strappate a Espn, Abc, Fox o Cbs. Se riuscisse il colpaccio, Al Jazeera si concentrerebbe sugli States. In caso contrario, via all’operazione-Mediterraneo: Spagna e soprattutto Italia, perché la Germania interessa meno e ad aprile aprirà le prime buste per il 2013-17. Differenze: a Madrid e Barcellona ogni club vende i diritti in autonomia, un po’ a Canal+, un po’ in chiaro a laSexta, un po’ alle tv regionali. In Italia è più semplice: Sky e Mediaset hanno i diritti fino al 2015. Probabile che, se i Maya risparmieranno gli stadi, nel 2014 si torni a negoziare. «Al 40% ci sarà anche Al Jazeera, che prenderebbe una parte delle partite di Sky e Mediaset Premium», dice Marco Bogarelli, presidente per l’Italia di Infront, intermediario tra la Lega e le tv nella vendita dei diritti. «Sono i più forti e vogliono tutto — conferma un dipendente di Al Jazeera —. Con il loro budget, non hanno concorrenza». Se lo dice uno che quei soldi paga la spesa, l’analisi è verosimile.


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EXTRATIME - 6 MARZO 2012

LIBANO

RISERVATA AGLI INVALIDI DI GUERRA SIDONE (Libano)

DOLLY BASHALANY 5RIPRODUZIONE RISERVATA

li Srour ha 29 anni ed è laureato in Giurisprudenza. Nel 2001 durante una gita nei dintorni del suo villaggio, Aita al-Shaab, presso la frontiera con Israele è sconfinato senza accorgersene in un campo minato e ha perso il piede sinistro. Nazih Saab, 45 anni, sposato con figli, è un militare in pensione che giocava nel Jeitawi-Rauda. Nel 1991, dopo aver salvato un gruppo di bambini da un campo minato a Beirut, ha calpestato un ordigno. Shadi Awwad, dipendente comunale, invece ha 31 anni e non ha memoria dell’integrità del suo fisico: i genitori gli hanno raccontato che nel 1982, durante l’invasione israeliana in Libano, un missile è caduto sulla loro casa e una scheggia gli ha spappolato la gamba destra sotto il ginocchio. I rispettivi drammi li hanno riuniti: oggi giocano insieme a calcio a 5 nella «Squadra dei sopravvissuti alle mine».

troppo alta che faceva scollegare le protesi. Infine abbiamo partecipato al campionato aziendale libanese, vincendo una partita, perdendone un’altra e pareggiando la terza. Alcuni dei nostri giocatori hanno anche partecipato ai Giochi Paraolimpici, arrivando a medaglia».

BAMBINI GIOCANO A CALCIO NEL LIBANO DEL SUD: SUL TERRENO DI GIOCO UNA GRANATA INESPLOSA

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In contropiede Come si capisce già dal nome, non è un club qualsiasi, ma una squadra eccezionale, unica in Medio Oriente, una delle due o tre del genere nel mondo. I

A Sidone c’è una squadra formata dai mutilati da mine e bombe a grappolo. Atleti che hanno trasformato la disabilità in energia e che se la giocano quasi alla pari con i normodotati. «Il dramma ha fatto di noi una famiglia. Ora ci sentiamo parte integrante della società»

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LE ALTRE SQUADRE

NEL2014INUSA UN MONDIALE DI CATEGORIA

Non solo calcio, ma un gruppo sportivo in cui si praticano nuoto, corsa, salto, arco suoi giocatori sono di tutte le età, le classi e le regioni del Libano, e tutti sono vittime di mine o bombe a grappolo lanciate da Israele dopo l’invasione del 1982 fino alla più recente nel 2006. Ogni mercoledì pomeriggio si ritrovano per gli allenamenti allo stadio Bonbastic di Sidone e sembrano una squadra normale: solo quando ci si avvicina ci si accorge delle loro menomazioni. Forse per questo quando affrontano squadre di normodotati regolarmente li sorprendono. «All’inizio della partita gli avversari sono sempre un po’ cauti - dice a Extra Time Osama Faqih, specialista in protesi -. Ma dopo una decina di minuti si rendono conto di avere di fronte degli avversari forti». E a quel punto magari sono già sotto di due gol. La presidentessa Del resto lo slogan dell’Associazione libanese per il benessere delle persone disabili è proprio «Trasformare la disabilità in energia». «L’idea di formare questa squadra è stata di Randa Berri, moglie di Nabih, presidente del Parlamento libanese - ci racconta il coordinatore amministrativo Ali Nur Eddin -. Dopo il 2000 il numero di mutilati di guerra, militari o civili, è aumentato in modo esponenziale a causa delle bombe a grappolo sganciate sul Libano. L’Associazione provvede a tutte le spese per le protesi dei giocatori e il seguito delle cure, per il materiale sportivo e i trasferimenti da Beirut, Marun

IN ALTO, LA FORMAZIONE DELLA SQUADRA DEI SOPRAVVISSUTI ALLE MINE. QUI SOPRA, A SINISTRA, UN PALLEGGIO DELL’EX VENDITORE DI TAPPETI MUHAMMAD AL-HAJJ, 45 ANNI; AL CENTRO, NAZIH SAAB, 45 ANNI, INSIEME AL FIGLIO TONY; A DESTRA, LO SPECIALISTA IN PROTESI CHE ASSISTE LA SQUADRA OSAMA FAQIH

el-Ras, Jezzine, Shehabiyé, Aita el-Shaab, Ansar, Ansariyé e Tiro a Sidone o nelle località dove si giocano le partite». La rosa è composta da 11 elementi di età compresa fra i 18 e i 45 anni, ma il gruppo sportivo nel complesso comprende più di venti atleti che praticano tiro con l’arco, salto, nuoto e corsa. Battuta l’Unifil Bashir Abdel-Khaliq, l’allenato-

re della squadra, spiega le difficoltà incontrate nell’indossare gli arti artificiali, «che cadono o si staccano per via dei movimenti bruschi o degli scontri di gioco. Ma - aggiunge orgoglioso - i miei giocatori hanno imparato a trasformare in virtù la necessità di restare in equilibrio senza appoggio». Così non è raro che la Squadra dei sopravvissuti metta a dura prova quelle dei normodotati che via via af-

fronta, e che a volte addirittura vinca. «Abbiamo giocato parecchie partite in questi 10 anni contro la squadra dell’Esercito libanese e delle forze Unifil racconta il dottor Abdel-Khaliq -. Nel 2009 allo stadio Ansar abbiamo sfidato il personale delle ambasciate di Gran Bretagna, Australia e Norvegia, vincendo con un grande risultato, mentre al ritorno abbiamo perso di un gol a causa dell’erba

Anche l’Africa ha la sua squadra di disabili. Nell’inferno della Sierra Leone c’è chi non è riuscito a fuggire perché non ha gambe nel senso letterale del termine. I piedi vellutati o grezzi sono un retaggio del passato, cancellati di netto da un bestiale colpo di machete o dalle mine anti-uomo. Sono i calciatori della Single Leg Amputee Sports Club, composta da 35 elementi ai quali manca un arto. Al portiere un braccio, al resto della squadra una gamba. Si allenano sulla spiaggia di Lumley a Freetown due volte al mese. In realtà vorrebbero trovarsi un po’ più spesso, ma nelle strade della capitale l’asfalto è saltato un po’ ovunque e persino chi non ha problemi di deambulazione fatica a muoversi con scioltezza. Il fuoriclasse è il portiere Dee Malcho, che due anni fa ha sollevato al cielo con l’unico braccio l’imponente trofeo conquistato a spese di una formazione nigeriana che annoverava atleti altrettanto sfortunati ma che in campo non avevano lesinato sforzi. Si è trattato di un torneo sperimentale che ha dato vita nel novembre del 2011 alla Coppa d’Africa per amputati, vinta in Ghana dalla Liberia. George Cooper, il tecnico liberiano, pure lui invalido, guiderà la squadra anche ai Mondiali che si disputeranno nel 2014 negli Stati Uniti. LUIGI GUELPA

Il venditore di tappeti Tra questi c’è uno dei più forti giocatori della squadra, Hosein Ghandur, 35 anni, sposato con figli e impiegato lui stesso nel campo degli arti artificiali: le bombe a grappolo gli hanno portato via la gamba e la mano destra, eppure lui ha rappresentato con successo il Libano a Sydney 2000 (primo atleta paraolimpico del Paese), in Algeria e in Tunisia. Ali Srour, quello che finì nel campo minato al confine con Israele, invece ha partecipato al X Campionato arabo di atletica in Marocco e ha vinto la medaglia d’oro nella corsa. «Dopo l’infortunio ovviamente non è più come prima - dice -. Con la protesi ad esempio la potenza del tiro è nettamente diminuita. Ma quello che facciamo solleva il morale, soprattutto perché giochiamo quasi alla pari con i normodotati. Il messaggio è che, nonostante la nostra disabilità causata dalla guerra, viviamo normalmente e sfidiamo le squadre normali». «Partecipiamo anche a tornei all’interno

o L’ex militare gioca in attacco: «Questa società mi ha dato una nuova vita» delle università», aggiunge fiero Muhammad Al-Hajj, 45 anni, difensore e disoccupato da quando nel 1992 una mina gli ha portato via entrambi i piedi: faceva il venditore ambulante di tappeti. «Io mi sono unito al gruppo nel 2003 - racconta il portiere Shadi Awwad, quello che perse la gamba destra a un anno e mezzo -. Praticando la corsa, il nuoto e il calcio ho conosciuto altri atleti come me e ora siamo diventati una famiglia: lo stesso problema ci accomuna e ci sentiamo parte integrante non solo dello sport, ma anche della società, perché giochiamo e vinciamo o perdiamo contro squadre normali». «Questa squadra mi ha dato una nuova vita - testimonia Nazih Saab, l’ex militare, attaccante -. E il più felice di tutti è mio figlio Tony che non si perde una delle nostre partite». L’Osama buono «Dopo l’amputazione, all’inizio per questi ragazzi è molto dura - conclude Osama Faqih e il primo intervento è soprattutto sul piano psicologico. Poi inizia il trattamento al centro di Sarafand che comprende la fisioterapia. La parte più difficile è accettare il nuovo status. Anche l’applicazione della protesi ha una prima fase, che richiede circa un mese e mezzo, dopodiché viene impiantata quella definitiva. Ma poi si arriva a sfidare la gente comune, ed è proprio questo che rende i nostri ragazzi di nuovo fiduciosi in se stessi e felici: potersela giocare con quelli normali».


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DI MATTEO, L’INFERNO IN BLUES Ritorno al 4-4-2, fiducia a Drogba-Sturridge e l’assistente Newton come uomo spogliatoio Cosìl’italianovuolerilanciareilChelsea,traunoScolariscetticoeunAbramovichinfuriato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A LONDRA

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OMOFOBIA, MEGA MULTA PER MACHEDA RR Quindicimila sterline di multa (18mila euro) da parte della FA per Federico Macheda, a causa di alcuni commenti omofobici su Twitter. L’attaccante italiano del Qpr ha inoltre ricevuto un avvertimento ufficiale (warning) sulla sua condotta futura, nonostante avesse chiesto di essere ascoltato per fornire la sua versione dei fatti. Per lo stesso motivo due settimane fa era stato multato anche Morrison del West Ham (7.000 sterline).

MARCATORI

ALLUNGA VAN PERSIE DEMPSEY SALE

STEFANO BOLDRINI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

na buona parola arriva da Fabio Capello, incrociato ieri a Londra: «Di Matteo mi sembra bravo. Faceva giocare bene il West Bromwich Albion», il commento dell’ex c.t. dell’Inghilterra. Di Matteo è già salito sul ring. Ha un assistente di fiducia, Eddie Newton, vecchia gloria del Chelsea, centrocampista che giocò con Di Matteo negli anni Novanta. L’assistente Steve Holland e il tecnico dei portieri Christophe Lollichon completano il nuovo staff: a loro il compito di salvare il salvabile della stagione dei Blues. Un’impresa impossibile, a sentire Felipe Scolari, ex tecnico del Chelsea: «Per Di Matteo sarà un inferno».

U

Già oggi c’è la FA Cup Lui, Di Matteo, ha scelto la strada sicura del sito del club per far sentire la sua voce: «Le ultime ventiquattro ore sono state difficili. Villas Boas ha portato molte idee nuove, cercando di migliorare questa società. Mi è piaciuto molto lavorare con lui e resteremo amici per tutta la vita, ma ora si deve guardare avanti. Ho parlato con ciascun giocatore. I miei concetti sono molto semplici: dobbiamo pensare al bene comune e ricostruire il gruppo. Abbiamo poco tempo: domani (oggi, e domani ci sarà l’altro replay Tottenham-Stevenage ndr) dobbiamo battere il Birmingham per andare avanti in Coppa d’Inghilterra, poi lo Stoke in campionato e il Napoli in Champions». Non lo volevano La presenza di Eddie Newton all’allenamento è stata un’altra delle sorprese. È un ponte ideale tra squadra e Di Mat-

25 Van Persie (Arsenal) 18 Rooney (Manchester United) 16 Aguero (Manchester City), Demba Ba (Newcastle) 13 Dzeko (Manchester City), Yakubu (Blackburn) 12 Dempsey (Fulham) 11 Adebayor (Tottenham), Balotelli (Manchester City) 10 Bale (Tottenham), Fletcher (Wolverhampton), Graham (Swansea), Holt (Norwich), Lampard (Chelsea) 9 Bent (Aston Villa), Defoe (Tottenham), Odemwingie (Wba), Sturridge (Chelsea) 8 Helguson (Qpr), Hernandez (Manchester United), Morison

ROBERTO DI MATTEO, 41 ANNI, EX TECNICO DI WBA E MILTON KEYNES

teo. Un compromesso. I rumor che trapelano dallo spogliatoio lasciano infatti intendere che Di Matteo non sarebbe nel cuore dei giocatori proprio per il suo rapporto stretto con Villas Boas. Ecco allora la soluzione-Newton, gradito alla vecchia guardia e in ottimi rapporti con Di Matteo: i due hanno lavorato insieme al West Bromwich Albion. «Newton è un uomo Chelsea. Conosce il club e diversi calciatori. Io e lui abbiamo giocato insieme e poi abbiamo lavorato al West Bromwich», spiega Di Matteo. Ramires rinnova La domanda che tutti si pongono è molto semplice: come farà Di Matteo a raddrizzare la nave-Chelsea? Gli uomini sono quelli. Il nuovo tecnico potrebbe partire dal modulo, mandando in soffitta il 4-3-3 e ripristinando il più affidabile 4-4-2, con due centrocampisti centrali (Essien-Lampard) e il duo Ramires - ieri il brasiliano ha prolungato il contratto fino al 2017 - e Mata sulle corsie esterne. Davanti, potrebbe affidarsi alla coppia Sturridge-Drogba, oppure spostare Sturridge al centro, come reclamato da tempo dallo stesso attaccante, in rotta con Villas Boas per questa ragione. La strigliata di Abramovich ha scosso i giocatori. Ieri ha parlato per tutti Mata: «Dobbiamo rimboccarci le maniche e cambiare strada. Abbiamo ancora obiettivi per salvare la stagione: Fa Cup, quarti di Champions e quarto posto».

CLASSIFICA SQUADRA

MANCHESTER CITY MANCHESTER UNITED TOTTENHAM ARSENAL CHELSEA NEWCASTLE LIVERPOOL FULHAM STOKE CITY WBA NORWICH SUNDERLAND EVERTON SWANSEA ASTON VILLA QPR BLACKBURN WOLVERHAMPTON BOLTON WIGAN

PT

66 64 53 49 46 44 39 36 36 35 35 34 34 33 30 22 22 22 20 20

G

27 27 27 27 27 27 26 27 27 27 27 27 26 27 27 27 27 27 27 27

V

N

P

F

27a giornata LIVERPOOL

1-2

BLACKBURN

1-1

ASTON VILLA

MANCHESTER CITY

2-0

BOLTON

QPR

1-1

STOKE CITY

1-0

NORWICH

WBA

1-0

CHELSEA

WIGAN

0-2

NEWCASTLE

1-1

FULHAM

5-0

WOLVERHAMPTON

TOTTENHAM

1-3

MANCHESTER UNITED

KOSCIELNY aut.23’ pt

DUNN 40’ st

STEINSSON aut.23’ pt BALOTELLI 24’ st

ZAMORA 36’ pt

ETHERINGTON 27’ st

MC AULEY 37’ st

AMEOBI 46’ st

POGREBNYAK 36’,44’pt; 16’ st DEMPSEY 11’,38’ st

DEFOE 42’ st

ARSENAL

VAN PERSIE 31’pt; 47’ st

N’ZOGBIA 24’ pt

EVERTON

DRENTHE 31’ pt

SWANSEA

SIGURDSSON 47’pt; 10’ st

SUNDERLAND

BENDTNER rig.24’ pt

ROONEY 45’ pt YOUNG 15’,24’ st

Prossimo turno 10 marzo: Bolton-Qpr, Chelsea-Stoke City, Wolverhampton-Blackburn, Aston Villa-Fulham, Sunderland-Liverpool, Everton-Tottenham. 11 marzo: Manchester United-Wba, Swansea-Manchester City, Norwich-Wigan. 12 marzo: Arsenal-Newcastle

LA MAPPA DEL TIFO

LE QUOTE

IN UNA METRO LE ANIME DI LONDRA

CITY E UNITED VICINI ANCHE IN LAVAGNA

L’Arsenal della classe operaia (ma oggi radical chic), che ospita il Milan. Il Chelsea dei ricchi, che il 14 riceve il Napoli. Il Tottenham degli immigrati e degli ebrei. Sono ben 14 i club pro della capitale

2,05

a maggior parte della comunità nera tifa Ar«L senal. Quella ebraica sostiene il Tottenham. I più poveri sono i fan del West Ham. Il Fulham e il Qpr sono molto radicati nelle loro zone. E poi c’è il Chelsea, un club cosmopolita con tifosi illustri in tutto il mondo: Bryan Adams, Claudia Schiffer, Chelsea Clinton». José Mourinho ha tratteggiato così la mappa del tifo a Londra, la città che vanta ben 14 società di calcio professionistiche e che oggi ospita il Milan (Arsenal) e mercoledì 14 il Napoli (Chelsea). Ecco, passare da Chelsea a Tottenham è come valicare l’oceano: mondi vicini sulla carta, ma lontani nella realtà. La noblesse è Blue Il Chelsea, fondato nel 1905, è la squadra dei «fighetti», degli stranieri ricchi, degli italiani che hanno fatto fortuna a Londra. Negli anni Settanta, gli hooligans del Chelsea furono tra i peggiori della Gran Bretagna. Oggi, definizione di Mourinho, «ha un sostegno soft, perché chi è straniero e conduce una vita al di sopra dei mezzi comuni, tifa Chelsea. Il Chelsea ha i biglietti più cari, la vita sociale del Chelsea è la più costosa. È un tifo anche raffina-

Lo United travolge il Tottenham per 3-1 al White Hart Lane, portandosi a +11 in classifica da Redknapp e ribadendo che la Premier è un affare a due. Tra la squadra di Ferguson e il City capolista i punti di distacco sono 2 e la distanza non è poi così abissale anche in quota: sulla lavagna di Totosì il titolo per la squadra di Mancini si gioca a 1,70, contro 2,05 per il successo finale dello United. Per il Tottenham si arriva a 150,00.

to: chi va allo stadio del Chelsea frequenta teatri e mostre d’arte». La contraddizione è proprio lo stadio, il vecchio Stamford Bridge, 107 anni di storia - fu inaugurato nel 1905 - e capienza limitata: 41.837 posti. Abramovich vorrebbe un impianto nuovo, ma il consorzio che gestisce lo stadio ha dato parere negativo. Arsenal, working class Da Chelsea, Sud-Ovest di Londra, bisogna fare un vero viaggio per sbarcare a Nord-Est, dove abitano Arsenal e Tottenham. Tra i due club si gioca il vero derby della capitale londinese. Il più sentito. Lo stadio Emirates, raggiungibile attraverso la Piccadilly Line, fermate Holloway e Arsenal, è un impianto bellissimo, moderno e funzionale. Costruito tra il 2003 e il 2006, costato 470 milioni di sterline, capienza 60.361 spettatori, inaugurato dal principe Filippo il 26 ottobre 2006 - quel giorno la regina Elisabetta II ebbe il colpo della strega, e non è una battuta -, ospita tifosi illustri: l’ex ministro degli Esteri laburista Miliband, lo scrittore Nick Hornby, l’attore Colin Firth, qualche volta Mick Jagger dei Rolling Stones. Hornby, che con Febbre a 90˚ ha scritto uno dei

S

21 3 3 69 19 20 4 3 66 27 16 5 6 52 33 15 4 8 55 38 13 7 7 47 32 12 8 7 39 39 10 9 7 30 25 9 9 9 37 36 10 6 11 27 38 10 5 12 34 35 9 8 10 38 44 9 7 11 35 31 9 7 10 27 28 8 9 10 30 34 6 12 9 30 35 5 7 15 28 46 5 7 15 38 60 5 7 15 30 56 6 2 19 29 56 4 8 15 23 52

1,50

Nuovo Stamford Bridge da 700 milioni IL CHELSEA VORREBBE RIMANERE A STAMFORD BRIDGE, MA RISTRUTTURARE L'IMPIANTO POTREBBE COSTARE ANCHE 600 MILIONI DI STERLINE (PIÙ DI 700 MILIONI DI EURO) E COSTRINGEREBBE LA SQUADRA A GIOCARE PER 3 ANNI ALTROVE.

libri più famosi sul calcio, rimpiange i vecchi tempi: «Vicino all’Highbury c’era un fish and chips (pescetti fritti e patatine, ndr) dove incontravi i giocatori. Ora ti sfrecciano davanti in Bentley. All’Emirates mancano atmosfera e storia». La parabola dello stadio è la fotocopia della trasformazione sociale del tifo dei Gunners: una volta working class (non per niente il club fu fondato da un gruppo di operai), oggi studenti, intellettuali, artisti e radical chic in salsa britannica.

Culla degli Speroni White Hart Lane, tana del Tottenham, è del 1899 ed è lo stadio più scomodo, ma è anche quello dove si sente di più il respiro della gente. Il Tottenham è la squadra di ebrei e immigrati. Un illustre tifoso del passato fu il filosofo Alfred Ayer. Oggi il simbolo è il calciatore Assou-Ekotto, camerunese. Va allo stadio in bus, è attivista sociale e partecipa ai dibattiti su razzismo e integrazione. Chelsea, da qui, è un altro pianeta. BOLD.

Non dovrebbe avere difficoltà a mantenere il vantaggio il City, che nel prossimo turno di Premier fa visita allo Swansea. Il 7˚ successo di fila, tra campionato e coppe, si gioca a 1,50, quota che sale a 2,35 se si rinforza con l'handicap. Occhio al No Goal: 6 nelle ultime 7 per il City, un altro vale 1,77. Lavagna in discesa anche per lo United che ospita il West Bromwich. Non c'è da stare tranquilli con la squadra che ha battuto il Chelsea, ma per i bookie non ci saranno sorprese: il segno 1 viaggia basso a 1,20, mentre un successo degli ospiti, che in trasferta sono reduci da due vittorie e un pari, vale 13 volte la posta. (Agipronews)


7

EUROPA

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

SPAGNA

REAL MADRID

E ORA CHIAMATELO DEL BASQUE Saranno pure separatisti, ma fanno bene alla Roja: 4 dell’Athletic Bilbao in nazionale, altrettanti nell’Olimpica. Da Llorente a Muniain, la nuova primavera del vivaio di Lezama CLASSIFICA SQUADRA

REAL MADRID BARCELLONA VALENCIA LEVANTE ATH. BILBAO MALAGA OSASUNA RAYO ATL. MADRID SIVIGLIA ESPANYOL BETIS REAL SOCIEDAD MAIORCA GETAFE GRANADA VILLARREAL RACING S. SP. GIJON SARAGOZZA

PT

67 57 43 38 37 37 35 34 33 33 33 30 30 29 29 28 27 24 21 18

G

25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

V

N

P

F

22 1 2 85 21 17 6 2 73 19 12 7 6 38 29 11 5 9 37 36 9 10 6 41 32 11 4 10 36 37 8 11 6 29 39 10 4 11 36 38 8 9 8 34 31 8 9 8 27 28 9 6 10 27 34 9 3 13 29 35 8 6 11 27 36 7 8 10 24 30 7 8 10 25 34 8 4 13 22 35 6 9 10 26 38 4 12 9 21 35 5 6 14 23 48 4 6 15 21 46

26a giornata GETAFE

1-3

DIEGO CASTRO 42’ pt

MALAGA

ELISEU 12’ st TOULALAN 37’ st CAZORLA 47’ st

MAIORCA

1-1

OSASUNA

RAYO

4-2

RACING S.

BARCELLONA

3-1

N’SUE 28’ st

MICHU 45’pt; 19’ st TAMUDO 22’ st PITI 27’ st INIESTA 42’ pt KEITA 34’ st XAVI 43’ st

CEJUDO 46’ pt

TORREJON 9’ pt COLSA 28’ pt

SP. GIJON

DAVID BARRAL 4’ st

SIVIGLIA

1-1

ATL. MADRID

SARAGOZZA

2-1

VILLARREAL

ATH. BILBAO

2-0

GRANADA

0-1

REAL MADRID

5-0

LEVANTE

3-1

DIAWARA 9’ st LUIS GARCIA 40’ st ABRAHAM 48’ st SUSAETA 25’pt; 36’ st

RONALDO 23’ pt KHEDIRA 38’ pt HIGUAIN 2’,33’ st KAKA’ 21’ st

BARKERO 34’ pt XAVI TORRES 42’ pt KONE’ 7’ st

SALVIO 9’ pt

MARTINUCCIO 16’ pt

REAL SOCIEDAD VALENCIA

FEGHOULI 32’ pt

ESPANYOL

BETIS

JORGE MOLINA 44’ pt

Prossimo turno 10 marzo: Real Sociedad-Saragozza, Malaga-Levante, Sp. Gijon-Siviglia, Betis-Real Madrid. 11 marzo: Espanyol-Rayo, Atl. Madrid-Granada, Valencia-Maiorca, Racing S.-Barcellona, Osasuna-Ath. Bilbao. 12 marzo: Villarreal-Getafe CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

SPAREGGI PER LE COPPE

SPAREGGI RETROCESSIONE

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE

REAL MADRID

IL PORTO CURA DI MARIA RR (m.m.d.s.) Angel Di Maria, l’ala a del Real, su indicazione di Mourinho e col consenso di Perez, è andato a farsi curare uno stiramento dal massaggiatore del Porto Eduardo Braga.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A MADRID

S

FILIPPO MARIA RICCI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

ultima volta che 4 giocatori dell’Athletic Bilbao furono convocati insieme in nazionale Iker Muniain doveva ancora compiere 6 anni. Ottobre 1998, qualificazioni a Euro 2000, Camacho chiamò, e finì nella ripresa col far giocare insieme, Alkorta, Alkiza, Etxeberria e Urzaiz. Per l’amichevole di mercoledì scorso col Venezuela Vicente de Bosque ha voluto con se Llorente, Muniain, Javi Martinez e Iraola. Solo l’ultimo è basco, gli altri sono navarri, ma tutti e 4 giocano con Bielsa. Solo Llorente è stato titolare, Muniain si è trasformato nel 22˚ deb dell’era Del Bosque, Javi Martinez e Iraola non hanno giocato.

L’

Bart lo sfacciato Ma la notizia resta, anche perché nella nazionale olimpica di Milla che il giorno prima aveva giocato con l’Egitto c’erano altri 4 Leones: Ander Herrera, De Marcos, Iturraspe e San José. E nelle categorie inferiori spingono, tra gli altri, Aurtenetxe, Ramalho e Aitor Fernandez, a testimonianza che se è vero che con Bielsa la prima squadra ha avuto un’accelerazione tattica e organizzativa, dietro, a Lezama, sede del vivaio biancorosso, si lavora sempre bene. Anche perché è da lì che deve venire gran parte del materiale per la rosa della Liga. Per dare un’idea, la settimana scorsa l’Athletic era col Madrid la seconda squadra per convocati nella nazionale maggiore (dietro agli 8 del Barça) e la prima dell’Olimpica (Barcellona e Atletico avevano 3 rappresentanti). Una generazione d’oro quella dell’Athletic, ancora tutta da sfruttare. Iraola, il più vecchio, ha 29 anni. Llorente 27, Javi Martinez 23, Munia-

BARCELLONA

CAMP NOU VECCHIO: UNO NUOVO? RR (f.m.r.) I soldi non è che siano tanti, ma la necessità di migliorare la situazione del Camp Nou è impellente. Lo stadio degli Anni 50 mostra le rughe e alla giunta Rosell è venuto in mente di verificare se valga la pena ristrutturare l’impianto in uso dal Barça o piuttosto costruirne uno nuovo. Siamo ancora prima dei preliminari, ma s’inizia a parlarne. Se si costruirà un nuovo Camp Nou sarà nel quartiere de Les Corts, storicamente la casa del Barça. Per il

Mundo Deportivo spazi a disposizione ce ne sono, da verificare fattibilità e costi. Intanto per cercare di migliorare le presenze al Camp Nou il Barça ha rilanciato la campagna del «seient lliure» (siede libere). Ha una media di 27.000 posti non occupati a partita, nonostante il fatto che siano tutti abbonati. Il Barça vuol incentivare la cessione del proprio abbonamento, che avviene attraverso il club, da parte di chi sa di non poter andare allo stadio.

MARADONA AL GENERO KUN «VAI DA MOU» RR (s.s.) Maradona continua il pressing nei confronti del genero. Dopo avergli inutilmente consigliato di andare al Real Madrid già la scorsa estate, prima che Aguero accettasse la corte del Manchester City, ora Diego torna alla carica: «Ha sbagliato ad andare in Inghilterra - ha detto a Radio La Red - e anche se adesso lì sta facendo bene, la scelta migliore per lui sarebbe quella di trasferirsi a Madrid nel prossimo mercato. Solo così compirà il salto di qualità definitivo. Ora non sarà facile strapparlo a Mancini, ma se il Real vuole davvero qualcuno, alla fine lo prende». In cambio al City andrebbe Higuain, in rotta col Real. Mancini ha già manifestato il suo gradimento, ma non a costo di rinunciare al Kun.

BARCELLONA

JOINT VENTURE CATALANA CON IL BOCA IKER MUNIAIN, 19 ANNI, DELL’ATHLETIC BILBAO: QUI CON LA MAGLIA CELESTE DELLA SPAGNA, CON CUI HA DEBUTTATO LO SCORSO 29 FEBBRAIO (AFP)

in addirittura 19 in dicembre. Poi ci sono i 4 olimpici, l’Under 23. Bart (dai Simpson) Muniain è il gioiello della corona, per talento e precocità. «I veterani della Roja ti hanno fatto qualche scherzo?», gli hanno chiesto. «Non si azzardano», la risposta con risata. Muniain si è tenuto la maglia n.7 con la quale ha debuttato. «E l’orologio che danno a chi è convocato la prima volta?». «A me non hanno dato nulla, però ne ho rubato uno», la battuta, che non si sa se scherza o dice sul serio. «Ti è costato un po’ ambientarti?». «Beh, sì. Per una decina di minuti sono stato a disagio…». Questo è Muniain, che si è presentato con un tunnel al venezuelano Vizcarrondo e ha regalato freschezza nei suoi 15’ di gloria. Effetto Bielsa Come Javi Martinez, che ha già al collo medaglie da campione del Mondo vero e campione d’Europa Under 21 (cosa riuscita solo a Mata e a Bergomi).

Muniain ha buone possibilità di fare doblete questa estate, prima l’Euro, poi l’Olimpiade: «Le forze non mi mancano, così come l’entusiasmo. Io voglio solo giocare. Vedremo se Del Bosque mi chiamerà ancora». Pensiamo di sì: il ragazzino dell’Athletic per posizione e maniera disinibita di giocare sembra poter ripercorrere i passi di Pedro al Mondiale 2010. Llorente è l’unico certo tra gli attaccanti di Del Bosque: Villa, Soldado, Torres e Negredo lottano per le altre 2 maglie. Javi Martinez con lo spostamento in difesa operato da Bielsa si è trasformato in comodin, un jolly di copertura per difesa o centrocampo. Iraola sembra aver perso la corsa con Arbeloa per la maglia di terzino destro, ma in Polonia ci sarà. Poi arriveranno quasi di certo De Marcos ed Herrera. Perché all’Athletic lavorano bene, molto bene. E giovedì lo vogliono dimostrare anche all’Old Trafford, contro il Manchester United in Europa League.

RR (s.s.) Metti insieme la filosofia del Barcellona e la sua capacità di crescere giovani campioni con l’estro argentino: ne esce un mix esplosivo e Lionel Messi ne è la dimostrazione vivente. In Catalogna hanno quindi pensato di sfruttare questo canale privilegiato e di stringere un legame importante con uno dei vivai più prolifici del Sudamerica, quello xeneize. Barça e Boca Juniors hanno così concluso un accordo di collaborazione: gli spagnoli cederanno il loro know-how inviando in Argentina tecnici specializzati nella gestione del settore giovanile, in cambio otterranno la prelazione sui fuoriclasse che si metteranno in luce con i colori gialloblù.

MARCATORI

HIGUAIN È SUL PODIO MICHU NOVITÀ 30 Ronaldo (Real Madrid) 28 Messi (Barcellona) 16 Higuain (Real Madrid) 15 Falcao (Atletico Madrid) 13 Benzema (Real Madrid), Llorente (Athletic Bilbao), Michu (Rayo Vallecano) 12 Soldado (Valencia) 9 Barral (Sporting Gijón), R. Castro (Betis), Fabregas (Barcellona), Koné (Levante) 8 Rubén Suárez (Levante), Sanchez (Barcellona) 7 Fedor (Getafe), Marco Rubén (Villarreal), Xavi (Barcellona) 6 Adrian (A. Madrid), Agirretxe (R. Sociedad), Hemed e Victor (Maiorca), Juanlu (Levante), Negredo (Siviglia), Rondon (Malaga), Stuani (Racing)


8

EUROPA

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

GERMANIA

OLANDA

BORUSSIA, PRIMATO NELL’AZ IL POTERE MADE IN POLAND ORA È AL CENTRO Il club di Alkmaar, rivale dell’Udinese in Europa, non ha grandi bombermatrecentrocampistidapaura:loscartodell’AjaxMaher, Martens, e lo svedese Elm, che segna e pubblica libri di cucina

Lewandowski, Kuba Blaszczykowski e Piszczek sono i punti di forza della squadra di Klopp. Ed è contento pure il c.t. polacco Smuda: «Dortmund è la vera capitale del nostro calcio» GERMANIA

GUERRERO VERSO 8 MATCH DI SQUALIFICA RR La commissione disciplinare della federcalcio tedesca ha chiesto 8 giornate di squalifica per Paolo Guerrero, 27 anni. L’attaccante peruviano dell’Amburgo è stato espulso sabato nel match perso 4-0 contro lo Stoccarda per un plateale fallo ai danni del portiere avversario Sven Ulreich al 54’ sul 3-0. Se la sanzione verrà comminata come richiesto, Guerrero tornerà a disposizione solo per le ultime 2 giornate della Bundesliga.

SCOZIA

CRISI RANGERS I GIOCATORI NON SPALMANO RR (s.s.) I Rangers lottano sempre per evitare il fallimento: il club ha detto che per sopravvivere dovrà risparmiare almeno un milione di sterline al mese. Per evitare licenziamenti, ha proposto ai giocatori di spalmare i contratti: proposta bocciata. L’advisor che segue la vicenda si è dato sette giorni per trovare un accordo. Intanto, la Scottish Premier League indaga sugli stipendi pagati, dopo che l’ex dirigente Hugh Adam ha parlato di pagamenti non denunciati alla federazione.

NORVEGIA

SOLO I CAPITANI PARLERANNO CON GLI ARBITRI RR La federazione norvegese vuole vietare ai giocatori di parlare con gli arbitri in partita. «Lavoriamo per far sì che solo i capitani possano conferire con gli arbitri durante il gioco. Le violazioni saranno punite con l’ammonizione o addirittura l’espulsione», ha precisato la NFF in un comunicato. La decisione fa parte del programma «Una stretta di mano» in collaborazione con il Centro Nobel per la Pace «per promuovere il messaggio di pace nella società».

GERMANIA

SQUADRA PAGA IL BIGLIETTO AI SUOI TIFOSI RR (s.s.) Dopo 7 gare senza vittorie che avevano fatto sprofondare la squadra in fondo alla classifica, i calciatori dell’Erzgebirge Aue (2ª divisione tedesca) hanno acquistato e regalato ai tifosi i biglietti per la partita casalinga col FSV Frankfurt: è finita 4-3. In Belgio, il tecnico del Westerlo Wijnants è stato meno fortunato. Per avere più sostegno nella trasferta a Lokeren, ha pagato il 50% del biglietto a ciascun tifoso al seguito, 150 in tutto: 1.122 euro spesi inutilmente, visto il 4-0 e l’ultimo posto.

PIERFRANCESCO ARCHETTI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

er capire quale era il clima: prima di Germania-Polonia dello scorso Europeo, un giornale di Varsavia pubblicò un fotomontaggio con le teste mozzate di Michael Ballack e Joachim Löw, capitano e c.t. tedesco. Senza esagerare col sangue, era chiaro che per aprire un negozio ufficiale in Polonia sarebbe servita una robusta polizza anti sfondamento (di vetrine) per qualsiasi squadra tedesca. Ora invece il Borussia Dortmund lancerà una boutique giallonera a Varsavia, entro l’estate. I polacchi si sono innamorati, ricambiati, del Borussia. «Dortmund è la vera capitale del nostro calcio», ha detto il c.t. Smuda. Il merito va a 3 personaggi che stanno costruendo il 2˚ titolo consecutivo: Robert Lewandowski, Jakub Blaszczykowski (semplicemente Kuba), Lukasz Piszczek. Non sono neoacquisti, ma nella stagione passata erano comprimari: solo Piszczek, 26 anni, laterale destro difensivo, si era ritagliato un posto fisso. Ora, complici anche gli infortuni di Barrios e Götze, Klopp ha ributtato benzina polacca nel suo motore: 8 vittorie consecutive (primato), 1˚ posto con distacco di 7 punti, le scuse di tanti scettici che ridevano quando Lewandowski, 23 anni, ora a quota 16 gol in Bundesliga, correva e correva e non segnava mai. Aveva paura della porta come della fidanzata, esperta di karate. O Kuba, «il piccolo Figo» per Boniek, capitano della sua nazionale ma pure idolo di Youtube per una rete impossibile sbagliata a Friburgo nel 2010 (cercatela e stupitevi).

P

Fanno tutto loro Due giornate fa, l’impresa polacca ha costruito 2 delle 3 reti all’Hannover, realizzate da Lewa su passaggio di Piszczek a Kuba, prima dell’assist. Sabato, nel 2-1 al Mainz che significa fuga, Kuba, giallonero dal 2007, ha fatto tutto da solo per l’1-0. Poi ha detto: «Non sfruttiamo la nostra lingua per diso-

CLASSIFICA SQUADRA

ALEC CORDOLCINI PT

BORUSSIA D. BAYERN BORUSSIA M. SCHALKE LEVERKUSEN WERDER HANNOVER STOCCARDA NORIMBERGA HOFFENHEIM WOLFSBURG MAINZ AMBURGO COLONIA HERTHA AUGSBURG FRIBURGO KAISERSLAUTERN

55 48 47 44 40 36 35 32 31 30 28 27 27 25 23 22 21 19

G

24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24

V

N

P

F

17 4 3 52 16 15 3 6 51 16 14 5 5 37 15 14 2 8 51 32 11 7 6 36 29 10 6 8 37 38 8 11 5 30 32 9 5 10 41 33 9 4 11 23 32 7 9 8 27 28 8 4 12 28 44 6 9 9 35 38 6 9 9 28 42 7 4 13 31 46 5 8 11 26 40 4 10 10 25 39 5 6 13 30 52 3 10 11 16 32

24a giornata AMBURGO

0-4

STOCCARDA

IBISEVIC 23’ pt KUZMANOVIC rig.31’pt; rig.2’ st HARNIK 45’ st

LEVERKUSEN

2-0

FRIBURGO

2-1

SCHALKE

HANNOVER

2-2

AUGSBURG

KIESSLING 34’ st BELLARABI 45’ st

FREIS 18’ pt CALIGIURI rig.21’ st

HAGGUI 33’ pt DIOUF 24’ st

BAYERN

BELLINGHAUSEN 12’ pt CALLSEN BRACKER rig.44’ st

1-0

WERDER

KAISERSLAUTERN

0-0

WOLFSBURG

BORUSSIA D.

2-1

NORIMBERGA

1-0

HOFFENHEIM

1-1

BLASZCZYKOWSKI 26’ pt KAGAWA 32’ st

BUNJAKU 42’ st

COMPPER 33’ pt

d Alkmaar non ne bastano 3 per fare un Di Natale. Altidore, Benschop, Boymans: sommando le reti stagionali delle punte dell’Az (20), non si arriva a quelle di Totò (22). Eppure l’Az è in testa in Eredivisie. Dove sarebbe ora con una punta da 20 gol a campionato? Situazione paradossale per un club che non ha mai difettato in grandi bomber, da Kist (1˚ olandese Scarpa d’oro nel ’79) a John Bosman, da Arveladze a El Hamdaoui (capocannoniere in Eredivisie ’09). La non brillante vena delle punte non deve trarre in inganno l’Udinese: i gol per l’Az arrivano dal centrocampo, con MaherElm-Martens, 32 centri in tre.

A

PUKKI 27’ st

HERTHA

RUKAVYTSYA 18’ st

5RIPRODUZIONE RISERVATA

S

MAINZ

ZIDAN 29’ st

BORUSSIA M. COLONIA

PODOLSKI 36’ st

Prossimo turno 9 marzo: Stoccarda-Kaiserslautern. 10 marzo: Wolfsburg-Leverkusen, Bayern-Hoffenheim, Mainz-Norimberga, Colonia-Hertha, Borussia M.-Friburgo, Augsburg-Borussia D. 11 marzo: Werder-Hannover, Schalke-Amburgo

rientare gli avversari: non parliamo quasi mai, però sappiamo sempre dove sono gli altri. Ci conosciamo alla cieca». Anche in nazionale. Per Klopp «ridaremo alla Polonia dei giocatori perfetti che saranno determinanti all’Euro». La Germania di Löw non si fida del Borussia: solo un titolare (Hummels) con la Francia, nonostante tante assenze. Allora Klopp lavora per la concorrenza, quasi per compensare il «furto» di Klose e Podolski, nati dall’altra parte del confine ma tedeschi al 100%: solo quando indossano la maglia della nazionale.

ROBERT LEWANDOWSKI, 23 ANNI, PUNTA

Piedi buoni Il reparto chiave dell’Az è proprio la mediana, a 3 come da tradizione olandese: un incontrista, un interno, un trequartista. Però il mediano l’Az l’ha perso a gennaio quando ha ceduto lo svedese Wernbloom al Cska Mosca. Il tecnico Verbeek non ha battuto ciglio, sostituendolo con… un trequartista, il 18enne Adam Maher. Messosi in luce nella prima parte della stagione da n. 10 in sostituzione dell’infortunato Martens, Maher sembrava destinato alla panchina una volta rientrato il belga. Ma per Verbeek chi ha i piedi buoni deve giocare sempre, ed ecco un nuovo ruolo, qualche metro più indietro. Scartato tre volte da ragazzino dall’Ajax, la passata stagione Maher si era tolto lo sfizio di cancellare l’ex ajacide Van der Vaart dal libro dei record, quale olandese più giovane a segnare in Europa, timbrando col Bate a 17 anni e 147 giorni. Dalla scorsa settimana è in odore di nazionale maggiore oranje. Anche per Martens la stagione è caratterizzata da una rivincita. Suo infatti il gol che ha permesso all’Az di superare in Europa League a domicilio l’Anderlecht, il club nelle cui giovanili era rimasto 12 anni, raccogliendo

CLASSIFICA SQUADRA

PT

AZ ALKMAAR TWENTE PSV AJAX HEERENVEEN FEYENOORD VITESSE GRONINGEN RKC WAALWIJK RODA HERACLES NEC UTRECHT NAC BREDA DEN HAAG VVV VENLO DE GRAAFSCHAP EXCELSIOR

49 48 48 46 45 44 35 32 31 31 30 27 26 25 25 25 16 15

G

24 23 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 23 24

V

15 14 14 13 12 13 10 9 9 10 8 8 6 7 6 7 4 3

N

P

4 6 6 7 9 5 5 5 4 1 6 3 8 4 7 4 4 6

5 3 4 4 3 6 9 10 11 13 10 13 10 13 11 13 15 15

F

51 65 62 63 52 48 29 35 27 40 39 25 35 30 27 30 21 17

S

25 25 34 33 34 31 28 43 35 53 37 34 40 38 48 53 52 53

24a giornata DEN HAAG

0-0

HEERENVEEN

RKC WAALWIJK

1-0

EXCELSIOR

VVV VENLO

2-1

AZ ALKMAAR

3-1

VITESSE

2-0

AJAX

4-1

FEYENOORD

1-0

GRONINGEN

UTRECHT

0-0

NEC

PSV

2-6

CASTILLION 45’ pt

CULLEN 40’ st YOSHIDA 42’ st

POULSEN 31’ pt ALTIDORE 43’ pt MAHER 7’ st

BONY 34’ pt HAVENAAR 28’ st

EBECILIO 22’,44’,48’ st ANITA 33’ st

CLASIE 44’ pt

TOIVONEN 10’,37’ st

NAC BREDA

VOSTERMANS aut.11’ st

HERACLES

OVERTOOM rig.11’ st

DE GRAAFSCHAP RODA

MALKI 40’ pt

TWENTE

JOHN 8’ pt JANSSEN 19’pt; 42’ st WISGERHOF 35’ pt DE JONG 40’ pt FER 29’ st

Prossimo turno 9 marzo: Roda-Vvv Venlo. 10 marzo: Groningen-Vitesse, Heracles-Den Haag, HeerenveenExcelsior. 11 marzo: Nac Breda-Psv, Feyenoord-Utrecht, Ajax-Rkc Waalwijk, Nec-Twente, De Graafschap-Az Alkmaar

solo 10 minuti in prima squadra. Poi la fuga in Olanda, prima Rkc, quindi l’Az di Van Gaal, campione ’09. Il trio è completato dallo svedese Rasmus Elm, bionico, capace di correre con la stessa intensità per 90’ senza perdere lucidità, e con un telecomando nel piede destro. Infostrada Sports ha rilevato come le ultime 19 reti realizzate da Elm siano tutte arrivate da palla inattiva: punizioni, rigori e calci d’angolo. Lancia come Pirlo, pubblica libri di cucina con la madre e detesta i tatuaggi. Sarà il prossimo affare (in uscita) dell’Az.

MAARTEN MARTENS, 27 ANNI, DELL’AZ

PSG E OLYMPIACOS SORPASSANO MONTPELLIER E PANA RUSSIA

FRANCIA

26a giornata

Digione-Montpellier Lilla-Auxerre Nancy-Lione Marsiglia-Tolosa St. Etienne-Evian Sochaux-Valenciennes Bordeaux-Nizza Caen-Brest Paris Sg-Ajaccio Lorient-Rennes

CLASSIFICA PARIS SG MONTPELLIER LILLA RENNES ST. ETIENNE TOLOSA LIONE MARSIGLIA (-1) BORDEAUX VALENCIENNES EVIAN (-1) BREST CAEN LORIENT DIGIONE NIZZA NANCY AJACCIO AUXERRE SOCHAUX CHAMPIONS LEAGUE

55 54 47 43 43 43 40 39 36 31 30 30 28 27 27 26 26 26 23 21

Cska Mosca-Zenit San Pietroburgo Lokomotiv Mosca-Kuban Krasnodar Dinamo Mosca-Anzhi Rubin Kazan-Spartak Mosca

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI PER LE COPPE

Zorya-Karpaty Oleksandria-Volyn Lutsk Chernomoretz O.-Illychivets Met. Kharkiv-Obolon Vorskla-Kryvbas Shakhtar-Dnipro Dynamo Kiev-Arsenal Kiev Tavriya-Metalurg D.

CLASSIFICA DYNAMO KIEV SHAKHTAR MET. KHARKIV DNIPRO KRYVBAS TAVRIYA (-1) ARSENAL KIEV METALURG D. (-1) VORSKLA CHERNOMORETZ O. ILLYCHIVETS VOLYN LUTSK KARPATY ZORYA OLEKSANDRIA OBOLON

SPAREGGI RETROCESSIONE

5-1 0-1 1-0 1-0 2-1 1-1 1-0 Post.

Brasov-Pandurii T.j. Cfr Cluj-Targu Mures Vointa Sibiu-Astra Ploiesti Rapid Buc.-Univ. Cluj Dinamo Buc.-Gaz Metan Petrolul Ploiesti-Vaslui Mioveni-Steaua Buc. Ceahlaul-Sportul Concordia Chiajna-Otelul

55 52 50 34 31 30 30 29 27 24 23 22 16 15 14 11

CLASSIFICA DINAMO BUC. CFR CLUJ RAPID BUC. STEAUA BUC. VASLUI OTELUL PANDURII T.J. UNIV. CLUJ ASTRA PLOIESTI BRASOV CEAHLAUL GAZ METAN VOINTA SIBIU PETROLUL PLOIESTI SPORTUL TARGU MURES CONCORDIA CHIAJNA MIOVENI

RETROCESSIONE

GRECIA

TURCHIA

19a giornata

21a giornata

2-2 2-0 0-1 1-1

CLASSIFICA ZENIT SAN PIETROBURGO (+30) 66 CSKA MOSCA (+30) 60 DINAMO MOSCA (+30) 58 SPARTAK MOSCA (+30) 58 LOKOMOTIV MOSCA (+30) 56 RUBIN KAZAN (+30) 56 ANZHI (+30) 55 KUBAN KRASNODAR (+30) 50

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

ROMANIA

UCRAINA

3a giornata girone scudetto 1-1 2-2 2-0 0-1 0-2 1-1 1-2 0-0 4-1 0-2

23a giornata

29a giornata

2-1 1-0 1-0 1-1 2-0 1-2 0-1 1-2 1-0

Ankaragucu-Eskisehirspor Antalyaspor-Samsunspor Mersin Idman Y.-Orduspor Fenerbahçe-Genclerbirligi Bursaspor-Karabukspor Gaziantepspor-Istanbul Bb Kayserispor-Manisaspor Besiktas-Trabzonspor Sivasspor-Galatasaray

43 42 38 35 33 31 30 29 25 23 22 21 20 18 17 16 14 9

CLASSIFICA GALATASARAY FENERBAHÇE TRABZONSPOR BESIKTAS GENCLERBIRLIGI ESKISEHIRSPOR SIVASSPOR BURSASPOR ISTANBUL BB MERSIN IDMAN Y. ORDUSPOR KAYSERISPOR GAZIANTEPSPOR ANTALYASPOR KARABUKSPOR SAMSUNSPOR MANISASPOR ANKARAGUCU

2-5 0-2 1-0 6-1 3-0 5-0 2-0 1-2 0-4

66 57 49 49 44 44 43 42 40 39 38 37 35 35 34 29 29 11

Panionios-Atromitos Aris-Aek Atene Xanthi-Panetolikos Asteras T.-Ergotelis Levadiakos-Kerkyra Doxa Drama-Pas Ioannina Ofi Creta-Olympiacos P. Panathinaikos-Paok

CLASSIFICA OLYMPIACOS P. PANATHINAIKOS PAOK AEK ATENE ATROMITOS (-1) ASTERAS T. ARIS OFI CRETA XANTHI LEVADIAKOS (-2) PANIONIOS ERGOTELIS PANETOLIKOS PAS IOANNINA (-2) KERKYRA (-1) DOXA DRAMA (-2)

1-2 1-0 0-1 3-0 4-3 1-0 0-2 0-2

55 54 42 38 37 34 33 33 29 25 23 23 21 18 18 15

Dalla 2 ª alla 5ª spareggiano per i preliminari di Champions (1 posto) e l’Europa League (2 posti). Olympiakos Volos e Kavala retrocessi per aver truccato alcune partite. Iraklis retrocesso per documenti falsificati e ina-


9

EUROPA

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

BELGIO

ISRAELE

POLONIA

IL MONS DA SCHIFO TAMUZ BALOTELLI A SCIFO (ENZO) DI TEL AVIV Non vinceva da metà dicembre. Arrivato in panchina l’ex granata e interista, è ripartito con una vittoria e una tripletta della stella Perbet. E Vincenzino non si ferma: spopola anche in libreria CLASSIFICA

NICOLÒ LICATA

SQUADRA

5RIPRODUZIONE RISERVATA

al silenzio al doppio ritorno. Ci è voluto un anno bisestile per far sì che, in 24 ore, Enzo Scifo tornasse sotto i riflettori dei media. Prima con la pubblicazione del libro Le Onze d’Enzo (L’Undici di Enzo) e poi col 4-2 al Beerschot del suo Mons, dove è appena arrivato. Fuori dal giro dal ’09, col Mouscron che allora allenava in A e fu dichiarato in bancarotta. Quella era la sua 3ª esperienza da allenatore dopo Charleroi e Tubize. Tanti maligni consideravano già l’ultima. Strani da spiegare questi 3 anni di quarantena per uno come Scifo, che qui è una personalità molto amata. In questa assenza, Enzo ha meditato un ritorno col botto. Ed ec-

PT

ANDERLECHT BRUGES GENT CERCLE B. STANDARD GENK COURTRAI LOKEREN MALINES G. BEERSCHOT MONS LIERSE ZULTE W. LEUVEN ST. TRUIDEN WESTERLO

D

63 55 53 46 45 43 43 40 37 35 32 30 27 26 18 17

G

28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28

V

N

P

F

S

19 6 3 57 23 17 4 7 48 31 16 5 7 59 31 13 7 8 35 34 12 9 7 37 32 12 7 9 55 40 12 7 9 36 33 10 10 8 45 38 10 7 11 39 46 9 8 11 43 47 8 8 12 47 53 6 12 10 23 34 5 12 11 29 36 6 8 14 35 53 3 9 16 29 56 4 5 19 25 55

Al termine playoff fra le prime 6: 1ª in Champions League, 2ª ai preliminari, 3ª ai preliminari di Europa League e 4ª allo spareggio per i preliminari di Europa L. con la 1ª del playoff fra le successive 8.

28a giornata MALINES

0-2

COURTRAI

3-2

VESELINOVIC 7’ pt PAVLOVIC 31’ pt DEJAEGHERE 48’ st

GENT

THIJS rig.15’ pt COULIBALY 43’ st

GENK

VOSSEN 22’,46’ st

LEUVEN LOKEREN

0-0 4-0

LIERSE WESTERLO

MONS

4-2

G. BEERSCHOT

ST. TRUIDEN

1-0

ZULTE W.

BRUGES

1-0

STANDARD

ANDERLECHT

4-0

CERCLE B.

FINNBOGASON 19’ pt TARAVEL 26’ pt HARBAOUI 36’ pt BARRY COPA rig.18’ st PERBET rig.24’,39’ pt VAN IMSCHOOT 34’ pt MIKULIC aut.31’ st MENGA 39’ pt

REFAELOV 12’ pt GILLET 10’ st MBOKANI rig.21’,22’ st KABANGU 28’ st

DE DECKER 17’ pt MAC DONALD 32’ pt

Prossimo turno 18 marzo: G. Beerschot-Lokeren, GentCourtrai, Lierse-Mons, St. Truiden-Anderlecht, StandardLeuven, Westerlo-Genk, Zulte W.-Malines, Cercle B.-Bruges CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

L’UNDICI DI ENZO, IL LIBRO DI SCIFO

SPAREGGI PER LE COPPE

co il libro, dove esprime le sue opinioni sul calcio: «La ricchezza delle idee nasce dal dibattito e dal confronto», spiega il 46enne nato a La Louvière, ma di origini siciliane.

la mentalità, il denaro, alle relazioni con la stampa e il dopo carriera. Scifo descrive le proprie idee e le confronta con il suo 11. Chi non ha mai dimenticato Enzino è Domenico Leone, n.1 del Mons, che in passato volle alla guida dei suoi l’ex bianconero Brio. Dopo un buon avvio di stagione il suo Mons stava vivendo un periodo nero: senza vittorie dal 17 dicembre, e solo 3 punti in 9 match. Licenziato Van Wijk, Leone ha subito pensato a Scifo. Accordo trovato in poche ore e contratto fino al 2013. L’effetto Scifo non si è fatto aspettare: sabato il Mons ha battuto il Beerschot e Prebet (tripletta) ha ritrovato il gol dopo 483’ di digiuno. I draghi ora sembrano aver ripreso vigore.

Undici coautori Nel libro l’ex capitano dell’Anderlecht, con esperienze all’Inter, Auxerre e Torino, ha coinvolto campioni di ieri e di oggi. Un undici senza portiere: Jan Ceulemans, Frank Vercauteren, Philippe Albert, Jean-François de Sart, Johan Walem, Georges Grün, Vincent Kompany, Paul Van Himst, Georges Leekens, Marc Degryse e Pär Zetterberg, in 192 pagine che trattano 11 temi. Dalla formazione dei giovani all’evoluzione tecnica, tattica e fisica, al-

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE

ENZO SCIFO, 46 ANNI, IN PANCA AL MONS, BELGIO

Figlio di nigeriani emigrati quando aveva due anni, Toto fu adottato illegalmente dalla signora Orit, che ne ha fatto un perfetto ebreo, benché clandestino. E l’anno scorso è stato capocannoniere aveva un campioncino in casa, ma non lo sapeIva. sraele Toto Tamuz era un fantasma. Viveva da clandestino, aveva imparato a evitare gli agenti dell’immigrazione e, se le cose si fossero messe male, avrebbe potuto ingannarli sfoggiando un impeccabile ebraico. «Sono ospite di Orit Tamuz avrebbe detto -. Lei vi spiegherà». Ci sarebbero cascati, perché nessun clandestino padroneggia così bene una lingua tanto ostica. Oggi stella dell’Hapoel Tel Aviv e nel giro della nazionale, per anni Tamuz, e fisico alla Rooney, è stato il bomber senza patria. Un apolide. Nato in Nigeria da Doreen e Clement Temile, a 2 anni ha seguito i suoi in Israele, dove il padre aveva trovato un ingaggio nel Beitar Netanya. Ma quando il club smise di pagare gli stipendi, Clement dovette cercarsi un altro lavoro. Poi arrivò la separazione dalla moglie. Intanto Adaruns, questo il vero nome di Toto, è dato in affidamento a un ex compagno del padre, Yitzak Gueta. Viveva a Petah Tikva, nord est di Tel Aviv. Lì, in un doposcuola, Toto incontra Orit Tamuz, direttrice di un’azienda locale. La donna, nubile, decide di adottarlo. Illegalmente, perché manca il consenso dei genitori, che erano in Nigeria. Pallone e sinagoga Scuola, sinagoga, il rito del Kiddush: Toto cresce da ebreo doc. Gli manca solo la cittadinanza. Per ottenerla, lui e Orit intraprendono una lunga battaglia burocratica. «Perché tanta pena per adottare un negretto?», si sente chiedere Orit da un funzionario. Il caso, arrivato fino all’Alta Corte, si risolve nel giugno ’07: ha finalmente un passaporto. Toto ha debuttato a 16 anni nella Ligat ha’Al con l’Hapoel Petah Tikva e una doppietta. Poi un quadriennio nel Beitar, prima del passaggio in una big come l’Hapoel Tel Aviv. La

CLASSIFICA SQUADRA

K. SHMONA HAP. T. AVIV ASHDOD MAC. HAIFA HAP. B. SAKHNIN* MAC. T. AVIV MAC. NETANYA BNEI YEHUDA HAP. ACRE RAMAT HA’SHARON HAP. HAIFA HAP. B. SHEVA MAC. P. TIKVA BEITAR* HAP. RISHON LETZION HAP. P. TIKVA*

PT

62 48 46 44 43 41 41 40 37 36 31 29 29 28 24 18

G

28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28

V

N

P

F

S

18 8 2 38 13 13 9 6 47 24 12 10 6 35 28 12 8 8 44 34 13 6 9 43 32 12 5 11 39 29 11 8 9 40 40 10 10 8 32 24 10 7 11 41 35 9 9 10 28 36 8 7 13 32 35 8 5 15 30 48 7 8 13 29 47 8 6 14 17 36 5 9 14 31 51 6 9 13 27 41

Al termine girone fra le prime 8: la 1a va ai preliminari di Champions League, 2a e 3a ai preliminari di Europa League. Le ultime 3 del girone fra le ultime 8 retrocedono direttamente. * Hap. P. Tikva: 9 punti di penalizzazione; Hap. B. Sakhnin e Beitar: 2 punti di penalizzazione

28a giornata BNEI YEHUDA

2-2

MAC. P. TIKVA

HAP. HAIFA

2-0

RAMAT HA’SHARON

BEITAR

1-0

K. SHMONA

HAP. B. SHEVA

2-1

HAP. P. TIKVA

0-1

HAP. RISHON LETZION

MAC. NETANYA

3-1

HAP. B. SAKHNIN

HAP. ACRE

0-1

MAC. HAIFA

HAP. T. AVIV

0-1

MAC. T. AVIV

GALVAN 3’pt; rig.35’ st

AVIDOR 22’ st MAMAN 35’ st

LEVI rig.49’ st

SHIVHON 26’ st ZINO 49’ st

EZRA 22’ pt SABAA 22’ st DAJANI 36’ st

MAREE 8’ st GOLAN 18’ st

ASHDOD

SHIRIKI 14’ pt

BALDUT 4’ st

GAWU 26’ st

GOLASA 5’ pt

ATAR 41’ pt

Prossimo turno 10 marzo: Hap. B. Sakhnin-Hap. P. Tikva, Hap. Rishon Letzion-Ashdod, Bnei Yehuda-Hap. B. Sheva, K. Shmona-Hap. Acre, Ramat Ha’Sharon-Mac. Netanya, Mac. P. Tikva-Beitar. 11 marzo: Mac. T. Aviv-Hap. Haifa. 12 marzo: Mac. Haifa-Hap. T. Aviv

GIÀ IL TERZO ALLENATORE PER IL WISLA RR (s.b.) Il Wisla Cracovia campione di Polonia ha il terzo allenatore dall’inizio della stagione: dopo l’olandese Maaskant e il giovane Moskal, è arrivato un altro polacco, Michal Probierz. Il nervosismo del proprietario Cupial è dovuto al fatto che il Wisla ha poche chance di proseguire la scia di successi che dura dal ’98 (8 titoli). Da allora questo è il 24˚ cambio sulla panchina.

FRANCIA

È FRANK RIBÉRY IL PIÙ RICCO OGGI GIOCA L’OM RR L’Equipe pubblica la classifica degli sportivi più ricchi di Francia: 1˚ Ribéry del Bayern (nel ’11 ha guadagnato 11,4 milioni di euro). Dopo il cestista Parker, 3˚ è Benzema (Real, 11), 4˚ Henry (Red Bulls NY, 9,2), 5˚ Abidal (Barça, 7,5), 6˚ Nasri (Man. City, 7,3), 7˚ il rallista Loeb, 8˚ Gourcuff (Lione, 6,8), 9˚ il cestista Diaw e 10˚ Evra (Man. Utd, 6). Oggi il Marsiglia di Deschamps recupera a Evian in Ligue 1.

OLANDA

AL VEENDAM PASTI A CARICO DEI GIOCATORI RR (a.c.) Nella B olandese, dove la metà dei club è in odore di fallimento, si escogitano misure creative per contenere i costi. Se il MVV Maastricht ha eliminato il cambio maglia nell’intervallo, il Veendam ha tagliato i pasti in albergo nelle trasferte. I giocatori pertanto mangiano a proprie spese. «Più che una squadra di calcio, è un club di camping», hanno commentato alcuni di loro.

OLANDA

scorsa stagione è capocannoniere del torneo con 21 gol, ora è a 13 e reduce da un’ottima Europa League, dove ha segnato a tutte le squadre incontrate: Vaduz, Ekranas, Legia, Psv (doppietta) e Rapid Bucarest. Il suo presidente vorrebbe venderlo al Monaco francese. Ma lui non si vuol muovere. Tantopiù ora che per c.t. c’è Eli Guttman, suo ex boss all’Apoel. Intanto ha riallacciato i rapporti coi genitori naturali. «Ma la mia famiglia rimarrà sempre Orit. Ciò che sono diventato lo devo solo a lei». Infatti dopo ogni gol si rivolge a Orit in tribuna e le manda un bacio. ALEC CORDOLCINI

TOTO TAMUZ, 23 ANNI, HAPOEL TEL AVIV

QUEL TESTONE DI FERNANDEZ: 5 TURNI DI STOP RR (s.s.) Guyon Fernandez del Feyenoord ha concesso il bis: col Psv (il 26 febbraio) ha colpito Marcelo con una testata ed è stato squalificato per 5 giornate. È la seconda volta in stagione che la punta incappa in un lungo stop disciplinare: la prima a novembre, quando uno scontro con van Eijden del Nec gli costò 6 turni. Il Feyenoord lo ha multato e gli ha fornito il sostegno di uno psicologo.

GRECIA

VRYZAS: «AL PAOK COMANDO IO. SENZA SOLDI» L’ex perugino presidente a Salonicco a soli 38 anni: «L’Uefa ci sta addosso: se sgarro, ci squalificano Ma mi sta bene, il club che amo ora dipende da me» DAL NOSTRO INVIATO A SALONICCO (GRECIA)

FRANCESCO VELLUZZI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

o ha fatto per amore. «E per fede». Fede nel Paok. Perché a Zisis Vryzas il club di Salonicco è rimasto dentro. A tal punto da diventare il presidente della sezione calcio dopo aver chiuso in bianconero la carriera da giocatore nel 2008. «I sentimenti vengono

L

prima del professionismo». Zisis ha 38 anni, è sposato, ha due figli piccoli. È un presidente giovane che ragiona da giovane e pensa ai giovani. Non potrebbe essere altrimenti, vista la situazione catastrofica in cui si trova il Paok. Di Salonicco si è innamorato, per lui è anche meglio dell’Italia dove ha giocato tra il ’02 e il ’06. Perugia, Firenze, Torino. «A Firenze ho comprato casa, a mia moglie piace fare shopping da voi. Quando siamo stati a Udi-

30%. Noi ci siamo dovuti adeguare a questo metro. Lavoriamo sui giovani, abbiamo ceduto Vieirinha (al Wolfsburg) in gennaio e altre tre giocatori. Abbiamo accettato le regole imposte dall’Uefa, altrimenti usciremmo dalle coppe per tre anni. E noi lottiamo in campionato per restare in Europa».

ne per l’Europa League è andata anche a Venezia». Con l’Italia lavora anche nel calcio? «Abbiamo ancora Cirillo, che è ormai quasi più greco che italiano. Abbiamo avuto Savini e Muslimovic, due ex Serie A. Ora dobbiamo stare attenti ai conti e gli italiani sono abituati a guadagnare tanto. Il mercato lo segue più il d.s. Pantelis Konstantinidis». L’Uefa vi sta addosso: come si vive sotto controllo? «Proprio così. La Grecia vive una situazione particolare, i salari sono stati abbassati del

ZISIS VRYZAS, EX PUNTA DEL PAOK

Come è arrivato il Paok a questo dissesto? «Come nel Paese, si è vissuto troppo al di sopra delle possibilità. In estate doveva entrare un grosso investitore. Poi non se n’è fatto nulla. Ed eccoci qui a rimboccarci le maniche».

Prima di lei c’era un altro calciatore, Zagorakis. «È andato via. Io ho accettato da due mesi perché tutti, anche nella polisportiva, mi hanno coinvolto. È aumentato il lavoro, ma questa veste mi piace. Ho responsabilità, le decisioni le prendo io, è un ruolo delicato, soprattutto per la parte amministrativa. Avevo fatto il team manager con la Nazionale e il d.g. al Paok, ma amo Salonicco». Una piazza calda, ma non semplice... «Io qui devo dare spiegazioni agli azionisti, ma anche al pubblico. È un tifo particolare, con una fede incrollabile. Abbiamo 15mila abbonati molto fidelizzati, e lo stadio quasi sempre pieno e rumoroso». Ce ne siamo accorti.


10

EUROPA

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

PORTOGALLO

PORTO, AVANTI IL PROSSIMO Battendo il Benfica, i Dragoni vanno verso un altro «scudetto». Merito di Pinto da Costa, il presidente che in 30 anni tra intuizioni, scandali e donne in Europa ha vinto più di tutti

giorni importanti hanno cento anni» è il titolo dell’autobiografia di Jorge Nuno Pinto da Costa, il presidente più titolato al mondo, alla guida del Porto giusto da 30 anni. L’ha scritta nel 2004, dopo la conquista della seconda Champions, e il titolo viene spiegato solo all’ultima pagina, dove si legge che «non sempre la vita del Porto è fatta di vittorie». La pazienza è la grande virtù del patron dei Dragoni, che alla fine esce sempre vincitore. Quest’anno, contro il parere di tutti, ha confermato Vitor Pereira in panchina dopo la precoce eliminazione dalla Champions. E la pazienza lo ha ripagato venerdì: il Porto ha battuto il Benfica allo stadio da Luz, lasciando a 3 punti i rivali scudetto. «È normale che il Porto non abbia lo stesso successo della scorsa stagione, specie in Europa spiega Pinto Da Costa -. Non potevamo ripeterci dopo la cessione di Villas-Boas e non è stato semplice riportare i giocatori con i piedi per terra». Ma anche in un’annata difficile il Porto è riuscito a recupere 5 punti al Benfica, riportandosi al comando di più 3.

«I

Lui, Mou e Villas-Boas La protezione di Pinto da Costa per i suoi uomini è la chiave del successo del Porto. Mourinho nel 2002 e Villas-Boas nel 2010 preferirono lui perché sapevano che al Benfica e allo Sporting non avrebbero vinto altrettanto. Pinto da Costa non è milionaMAGIA

STREGONERIA PER IL CROLLO DEL BENFICA? (m.p.) Secondo il fattucchiere Fernando Nogueira, il sorpasso del Porto sul Benfica più che dei gol di Hulk, James e Maicon è merito di una strega che avrebbe ricevuto una grossa quantità di denaro dai Dragoni di Pinto da Costa per fare il malocchio alla squadra di Jesus. In effetti il Benfica non vince da 4 partite (3 sconfitte e un pari), la sua peggior serie dal dicembre 2008.

VANTA PIÙ COPPE ANCHE DI BERLUSCONI

1o PINTO DA COSTA (1982-oggi, Porto) 56 trofei tra cui 18 campionati, 2 Champions, 2 Mondiali per club

2o BERNABEU (1943-1978, Real M.) 29 trofei tra cui 16 campionati, 6 Champions, 1 Intercontinentale

3o BERLUSCONI (1986-oggi, Milan) 28 trofei tra cui 8 campionati, 5 Champions, 3 Mondiali per club

L’ESULTANZA DEI GIOCATORI DEL PORTO DOPO IL GOL PARTITA DI MAICON A LISBONA E PINTO DA COSTA, 74 ANNI, IN ALTO CON L’ULTIMA GIOVANE MOGLIE

Lui e Silvio Il suo successo come dirigente sportivo è stato tale che qualcuno in Portogallo lo voleva come primo ministro. Ma con la politica lui non vuole avere a che fare, come disse a Berlusconi che gliela consigliava sostenendo che «è più emozionante del calcio». In quell’occasione gli regalò una valigia col materiale promozionale del Pdl. Oggi Pinto, che conserva ancora quella valigia, dice: «Berlusconi può dire quel che vuole, anche che è il più grande capellone d’Europa. Ma io ho vinto più di lui». E di chiunque altro, anche se con qualche ombra.

Berlusconi può dire quel che vuole, anche che è il più grande capellone d’Europa. Ma io ho più titoli

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rio. Il suo business è il calcio e la sua filosofia molto semplice: acquistare, far crescere e vendere, guadagnandoci. L’anno scorso con Falcão e Villas-Boas ha incassato 55 milioni di euro. «Per competere con le grandi d’Europa faccio lavorare l’immaginazione», dice il presidente che ha inventato la clausola rescissoria per gli allenatori. «Mi è venuta in mente con Mourinho e quando ho ingaggiato Villas-Boas tutti dicevano che era un rischio, perché giovane e poco maturo. Invece, già alla fine del primo anno è arrivato il Chelsea».

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OPORTO

CLAUDIA GARCIA

Le donne mi aiutano a essere più stabile, ad avere un’altra visione e più voglia di risolvere i problemi

Lui e Fischietto d’oro Nel processo per Apito Dourado (Fischietto d’oro), iniziato nel 2004, il presidente del Porto fu accusato di comprare gli arbitri. Ma il vero scandalo scoppiò due anni dopo, quando l’ex compagna Carolina Salgado, una ex escort, pubblicò Eu Carolina, record di vendite in Portogallo, in cui l’accusava di pressioni sugli arbitri, tra cui il pagamento di orge con prostitute, e di essere il mandante dell’aggressione a un ex assessore socialista. Il libro è stato di supporto all’accusa, ma nel 2009 Pinto è stato assolto. «La prova che non sono colpevole è evidente: 5 processi contro di me, tutti e 5 archiviati, riaperti e di nuovo archiviati, anche dal Tribunale supremo di giustizia». Lui e le compagne Nonostante l’assoluzione, Pinto da Costa non ha evitato che le sue relazioni sentimentali interferissero nella vita del club. Le donne sono l’unico punto debole del patron portista: dopo la relazione con la Salgado, si è risposato con Filomena Morais, sua ex seconda moglie, che però ha lasciato nuovamente per una 25enne brasiliana. A 74 anni, Pinto da Costa non nega il bisogno di compagnia femminile: «Le donne mi aiutano a essere più stabile e ad avere un altra visione dei problemi, oltre a darmi più voglia di risolverli».

CLASSIFICA SQUADRA

PORTO BENFICA BRAGA SP. LISBONA MARITIMO VITORIA G. OLHANENSE NAC. MADEIRA GIL VICENTE ACAD. COIMBRA RIO AVE PACOS FERREIRA VITORIA SETUBAL BEIRA MAR FEIRENSE UNIAO LEIRIA

PT

52 49 49 38 38 32 26 25 23 22 21 21 20 17 17 15

G

21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21

V

16 15 15 11 11 10 6 7 5 5 6 6 5 4 3 4

N

4 4 4 5 5 2 8 4 8 7 3 3 5 5 8 3

P

F

1 2 2 5 5 9 7 10 8 9 12 12 11 12 10 14

50 49 45 31 30 26 24 24 20 20 21 25 19 16 15 19

S

15 19 17 17 23 23 26 35 32 27 27 40 37 24 31 41

21a giornata BENFICA

2-3

NAC. MADEIRA

1-3

VITORIA SETUBAL

1-0

SP. LISBONA

FEIRENSE

1-1

ACAD. COIMBRA

GIL VICENTE

1-2

PACOS FERREIRA

RIO AVE

4-0

BEIRA MAR

VITORIA G.

1-0

MARITIMO

UNIAO LEIRIA

1-3

OLHANENSE

CARDOZO 42’pt; 3’ st

MORENO 12’ pt

BRUNO AMARO 20’ pt

FONSECA 41’ st

ZE’ LUIS 17’ pt

JOAO TOMAS rig.32’pt; 41’ st BRUNO CHINA 13’ st YAZALDE 32’ st

EDGAR 28’ st

DJANINY 4’ st

PORTO

HULK 7’ pt RODRIGUEZ 19’ st MAICON 42’ st

BRAGA

LIMA 40’ pt MARCIO MOSSORO 9’ st UKRA 43’ st

EDINHO 19’ st

MELGAREJO 41’pt; 24’ st

DADY 30’ pt TOY 37’ st SALVADOR AGRA 46’ st

Prossimo turno 9 marzo: Maritimo-Feirense. 10 marzo: Braga-Uniao Leiria, Porto-Acad. Coimbra. 11 marzo: Rio Ave-Vitoria Setubal, Olhanense-Nac. Madeira, Beira Mar-Gil Vicente, Pacos Ferreira-Benfica, Sp. LisbonaVitoria G. CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

SPAREGGI PER LE COPPE

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE

HULK, GOL A 108 ALL’ORA RR Classifiche ufficiali non ce ne sono, ma pare che la sventola dello 0-1 di Hulk al Benfica (108 km/h) sia uno dei tiri in porta più forti di sempre.

LA CURIOSITÀ

STESSO SPONSOR PER LE 3 GRANDI

(m.m.d.s.) Benfica e Porto, le due grandi rivali portoghesi, hanno lo stesso sponsor (nelle foto, Cardozo e James, due dei marcatori di venerdì): PT 4G, ovvero Portugal Telecom per cellulari di quarta generazione. E pure lo Sporting Lisbona è marchiato così.


11

EUROPA

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

l’eurogol DELLA SETTIMANA

FENERBAHÇE, CHE STOCH...ATA RR Se non sboccia un fiore, spesso non è colpa della pianta ma del terreno. Come Miro Stoch. Al Chelsea proprio non lo vedevano. Tre anni dopo, al Fenerbahçe, si mangia tutte le mancine di Turchia e ci regala una perla rara: destro al volo su angolo di Alex, nel 6-1 al Genclerbirligi.

TOP 11 KUZ! POG! SCHWAAB! RUMORI DA GOL

45

Glaciale Arriva il 31 gennaio, ammazza lo Stoke e il Qpr e alla terza sfonda i Wolves con 3 gol. Come si dice in russo acquisto azzeccato?

Fenomeno Il Twente massacra a domicilio il Psv, e lui uno ne fa e due ne assiste. Sono 20 gol in Eredivisie, uno meno dei suoi anni...

Duro Con questo qui, a Leverkusen a destra non si passa. Chiedere lumi a Robben, che gli è sbattuto contro di continuo...

7 RAMOS (d, Real Madrid)

Perno Il cuore della magia blaugrana, pure quando si soffre come contro lo Sporting. Segna, salta l’uomo, passa, fa tutto.

7,5 SCHWAAB (d, Bayer Lev.)

Principe È tornato il principe. Illumina il Parc des Princes con un gol, ispira il Psg e manda in bambola l’Ajaccio con le sue magie.

8 L. DE JONG (a, Twente)

Jet lag Arriva dalla Colombia 10 ore prima del big match col Benfica, poi entra e ribalta la gara con un gol e un assist. Mostruoso.

8

8 POGREBNYAK (a, Fulham)

5B. YilmazTrabzonspor (Tur,30x1,5)

8,5 INIESTA (c, Barcellona)

50

4 Cekulajevs T. Narva (Est, 46x1) 46

Au revoir Due gol per illudere, ma è l’inizio anche della sinfonia d’addio. E il belga annuncia: «Devo cominciare a studiare tedesco...».

8

PASTORE (c, Psg)

56

3 Van Persie Arsenal (Ing, 25x2)

Sorpresa Segna il gol partita a Marsiglia, e corona una stagione fin qui perfetta: dopo aver lasciato il campionato tunisino, ora è un big in Francia.

8 J. RODRIGUEZ (c, Porto)

2 Messi Barcellona (Spa, 28x2)

Multiuso Doppietta (di rigore) in casa Amburgo, oltre al solito lavoro di quantità e qualità. L’ex viola è pronto per un grande club

8 HAZARD (c, Lilla)

1 Ronaldo Real Madrid (Spa, 30x2) 60

Freddo Il polacco sta vivendo una stagione importante. Una delle chiavi del successo dell’Arsenal a Liverpool, con almeno 3 interventi strepitosi.

7,5 ABDENNOUR (d, Tolosa)

I CANNONIERI D’EUROPA IN BASE AL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTÀ DEI VARI CAMPIONATI (TRA PARENTESI

7

KUZMANOVIC (c, Stoccarda)

IBRA SALE IL KUN SCENDE E VAN PERSIE VEDE LA VETTA

SZCZESNY (p, Arsenal)

Scarpad’oro

Leader Vero, il Real ne fa tanti. Ma grazie al suo leader, che mena e imposta, i Blancos sono tanto implacabili quanto impermeabili.

6 Di Natale Udinese (Ita, 18x2), Doumbia CSKA Mosca (Rus, 24x1,5), Gomez Bayern (Ger, 18x2), Huntelaar Schalke 04 (Ger, 18x2), Ibrahimovic Milan (Ita, 18x2), Rooney Man. United (Ing, 18x2) 36 12 Aguero Manchester City (Ing, 16x2), Demba Ba Newcastle (Ing, 16x2), Cavani Napoli (Ita, 16x2), Giroud Montpellier (Fra, 16x2), Higuain Real Madrid (Spa, 16x2), Lewandowski Borussia D. (Ger, 16x2), Podolski Colonia (Ger, 16x2) 32 19 Perbet Mons (Bel, 21x1,5) 31,5 20 Denis Atalanta (Ita, 15x2), Dost Heerenveen (Ola, 20x1,5), Falcao Atletico Madrid (Spa, 15x2), L. de Jong Twente (Ola, 20x15), Lafata Jablonec (Cec, 20x1,5), Pizarro Werder (Ger, 15x2) 30 26 Harnik Stoccarda (Ger, 14x2), Palacio Genoa (Ita, 14x2) 28 28 Guidetti Feyenoord (Ola, 18x1,5), Kerzhakov Zenit (Rus, 18x1,5), Rudnev Lech Poznan (Pol, 18x1,5) 27 31 Benzema Real Madrid (Spa, 13x2), Dzeko Manchester City (Ing, 13x2), Llorente A. Bilbao (Spa, 13x2), Michu Rayo Vallecano (Spa, 13x2), Milito Inter (Ita, 13x2), Nené Psg (Fra, 13x2), Reus Borussia M. (Ger, 13x2) Yakubu Blackburn (Ing, 13x2), 26 38 Mos. Abdellaoue Trömso (Nor, 17x1,5), Malki Roda (Ola, 17x1,5) 25,5

Wunder21

LE PAGELLE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Di Canio non è da Oxford 1

3

5

2

4

6

1 SALVATORE SIRIGU, 25 ANNI (KINES) 2 JACOPO SALA, 20 ANNI 3 PAOLO DI CANIO, 43 ANNI (INFOPHOTO) 4 FELICE PICCOLO, 28 ANNI (FOTOPRESS) 5 FRANCESCO BEGA, 37 ANNI (FOTOPRESS) 6 LORENZO CROCETTI, 28 ANNI (LIVERANI)

FRANCIA 7,5 Sirigu (Psg) Servizio standard di qualità del portiere, nulla può sul gol dell’Ajaccio. 8 Ancelotti (all. Psg) Stravince il duello a distanza col Montpellier, riprende la vetta e rimane imbattuto. 8 Thiago Motta (Psg) Gioca più palloni di tutti e tiene in ordine il centrocampo come pochi. 7 Simone (all. Monaco) A Sedan pari d’orgoglio in rimonta (2-2) e che consolida il lavoro invernale. Ma è sempre zona retrocessione. GERMANIA 5 Sala (Amburgo) I suoi affondano con lo Stoccarda, lui non incide e dopo un tempo (0-2) è sostituito. GRECIA 7 Cirillo (Paok) Mestiere e saggezza tattica nel colpaccio per 2-0 sul campo del Panathinaikos. INGHILTERRA 7 Mancini (all. Man. City) Mancity, oh oh. Il City batte il Bolton e continua a volare. Gestione perfetta del caso Balotelli. 6 Balotelli (Man. City) La media tra la sua prestazione in campo e la presenza in uno strip bar alle 2.45

di venerdì. 5 Santon (Newcastle) Il Sun scrive così: non si indossano i guanti in un derby (col Sunderland). 5 Di Canio (all. Swindon) E dopo la decima vittoria, lo Swindon si riposò: 0-2 nel derby con l’Oxford. ROMANIA 7 Piccolo (Cfr Cluj) Sicuro e tosto alla ripresa, difende bene il gol partita contro il Targu Mures. SPAGNA 6 Lanzaro (Saragozza) Tiene duro un tempo, poi si fa male. E il Saragozza fa il colpo al 93’. SVIZZERA 5 Pasi (Chiasso) Non incide nel derby col Lugano, fatica a inventare e a concludere. 6 Moriero (all. Lugano) Un punto in casa col Chiasso. A -5 dal secondo posto, buono per i playoff. 5,5 Bega (Lugano) Si addormenta sul gol ospite, lasciando troppo spazio al contropiede avversario. 6,5 Bonanni (Lugano) È dappertutto e ispira sempre col sinistro. 6 Crocetti (Lugano) Entra nella ripresa: lotta, impegna il portiere, ma non fa breccia.

DA RODRIGUEZ AD HAZARD, QUELLE RETI IN MOVIMENTO

LE CIFRE DI MASSIMO PERRONE

Segna più CR7 di mezza Liga Red Devils: 15 punti a Londra

15

18 Guidetti (Feyenoord)

Le sconfitte consecutive nel massimo campionato contro il Chelsea interrotte dal West Bromwich Albion con l’1-0 costato il posto a Villas Boas. L’ultimo successo del WBA era un altro 1-0 del 1979.

11 Balotelli (Manchester City), Hazard (Lilla), J. Rodriguez (Porto)

15

LARGO AI GIOVANI: LA CLASSIFICA MARCATORI DEGLI UNDER 21 NEI PRINCIPALI CAMPIONATI D’EUROPA

20 L. de Jong (Twente)

8 Borini (Roma), Rodrigo (Benfica). Teixeira (Groningen) 7 Belhanda (Montpellier), Bacuna (Groningen), Djuricic (Heerenveen), Fer (Feyenoord), John (Twente), Lasogga (Hertha).

RR (gdf) Un weekend di gol

e spostamenti strani. Balotelli segna e due notti prima era in un night, Rodriguez segna e due notti prima era in Colombia, Hazard segna (due volte) e magari andrà a breve in Germania. Non fra due notti, altrimenti il Lilla la posizione Champions difficilmente la mantiene...

I punti conquistati dal Manchester United a Londra in questa Premier: 4 vittorie e 3-3 con il Chelsea.

25

I gol segnati in Premier da Van Persie, che ha già eguagliato il record olandese stabilito da Van Nistelrooy nel 2002-03 con il Manchester United. Il primo gol al Liverpool, RVP l’ha segnato di testa: non gli capitava da 13 mesi.

1

La doppietta segnata da Kuzmanovic nelle 243 partite giocate in carriera con Basilea, Fiorentina e Stoccarda fra campionato e coppe: quella ad Amburgo è la prima.

30

I gol segnati da Cristiano Ronaldo: ne ha fatti più lui da solo di 12 squadre della Liga.

2

Gli anni (abbondanti) dopo cui un giocatore del Barcellona è stato espulso al Camp Nou nella Liga: anche il 6 febbraio 2010 - contro il Getafe - era toccato a Piqué, in quel caso insieme a Marquez.

5

Le giornate consecutive a segno per Harnik (Stoccarda) e Zidan (Mainz), record stagionale in Bundesliga. Nei 5 campionati principali (Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Spagna) l’ultimo giocatore a segnare nei primi 5 incontri di campionato con la nuova squadra, come Zidan, era stato Ibrahimovic nel 2009-10 con il Barcellona.

16

Gli anni dopo cui lo Stoccarda ha vinto 4-0 ad Amburgo: l’unico precedente risaliva al 1996.


12

AMERICHE

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

ADRIANO SEU

BRASILE

ARRIVANO I CAPITALI CON GLI OCCHI A MANDORLA RR Quando è salito sul palco per la presentazione ufficiale in mezzo a uno stuolo di ballerine danzanti e dragoni svolazzanti, il cinese Chen Zhi-Zhao è parso colto da un certo stupore. Frastornato da un esercito di giornalisti nell’auditorium del Parque São Jorge, lo stesso che nel 2007 aveva accolto Ronaldo, il nuovo centrocampista del Corinthians non poteva immaginare una simile accoglienza. Ma il motivo di un tale cerimoniale per un giocatore sconosciuto, che vanta solo un’esperienza in patria nel Nanchang Hengyuan prima di un prestito semestrale addirittura a una squadra di calcio a 5, lo aveva già chiarito il vicepresidente corinthiano Rosenberg. L’ingaggio del centrocampista di 23 anni, già ribattezzato Zizao, «risponde a una strategia di marketing finalizzata a promuovere il marchio del Corinthians in Asia», la nuova miniera d’oro per i club brasiliani. Se nel calcio europeo hanno fatto irruzione sceicchi ed emiri coi loro petrodollari, in Brasile si punta ad attirare altri capitali asiatici. La visibilità acquisita nel vasto mercato asiatico dal calcio verdeoro, oggi il più seguito in Cina e Giappone dopo quello inglese (dati RBMF) ha convinto i ricchi sponsor «gialli» a investimenti massicci. Come quello pianificato dalla coreana Hyundai, disposta a versare 80 milioni in 3 anni per stampare il proprio marchio sulle maglie del Corinthians e intenzionata a fare altrettanto anche con quelle di San Paolo e Flamengo. Intanto sulle divise del Palmeiras già campeggia il nome di un’altra azienda coreana, la Kia. I dati presentati all'ultimo convegno annuale dell'International Football Arena dicono che il calcio verdeoro non ha mai vissuto un periodo migliore, col risultato che oggi, solo di diritti televisivi i club di massima serie percepiscono circa 500 milioni di euro, praticamente quanto i club della Liga spagnola. Ma mantenere il circo (con salari aumentati mediamente del 45%), costa tanto, basti pensare che i debiti di Botafogo, Fluminense e Flamengo messi insieme ammontano a quasi 450 milioni. Per questo c'è chi teme che, una volta esaurita questa bolla espansiva, anche i club brasiliani vengano inghiottiti dalla crisi simile che ha colpito i club europei, spagnoli in primis. A.S.

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IL CORSARO I VERDE ALL’ASSALTO DEL TESORO PAULISTA Giramondo, look da pirata, lingua lunga e un talento innato. Il bomber argentino del Palmeiras arma i cannoni: «Con me non si scherza, voglio montagne di gol»

identikit

l primo incontro con i giornalisti, pochi giorni dopo lo sbarco in Brasile, è servito per mettere le cose in chiaro, per far capire a tutti di che pasta è fatto. E i presenti in sala stampa hanno subito inteso che con l’argentino Hernan Barcos, 27 anni, è meglio andarci cauti. La prima vittima del nuovo centravanti del Palmeiras è stato un cronista che ne ha sottolineato la somiglianza con il cantante di musica popolare Zé Ramalho, scatenando la sua reazione risentita. «Che figlio di puttana - e l’ha scandito bene -, se hai voglia di scherzare vai al bar con gli amici, perché invece io sono qui per parlare di cose serie». Dopodiché, Barcos ha continuato impassibile, spiegando che il suo lavoro consisteva semplicemente nel «fare volare il Palmeiras segnando una montagna di gol». Superfluo, persino molesto, parlare d’altro. Anche perché, effettivamente, di recente il Verdão ha iniziato a volare: miglior serie positiva negli ultimi 14 anni (imbattuto da 18 incontri, ultimo k.o. il 6 novembre contro il Coritiba), vetta del Paulista a un tiro di schioppo, e tredici gol realizzati nelle ultime sei partite, di cui ben cinque (più un assist) di Barcos.

AL VERDÃO

UNA COLLETTA FRA TIFOSI PER WESLEY (a.s.) Racimolare 6 milioni di euro entro il 25 marzo. È la richiesta dei dirigenti ai tifosi del Palmeiras per pagare il prezzo chiesto dal Werder Brema per Wesley, che si allena in Brasile già da due settimane. Per contribuire alla colletta, i tifosi possono versare un contributo sul sito wesleynoverdao.com.br. Nei primi 5 giorni i verdão hanno raccolto poco più di 500 mila euro.

HERNAN BARCOS, 27 ANNI, PUNTA DI 189 CENTIMETRI VALE ALMENO 2 MILIONI

l 2 TITOLI A QUITO CON LDU Hernan Barcos è nato a Cordoba (Argentina), l’11-4-84. Cresce al Racing, debutta nel 2003, poi va al Guaranì (Par), Olmedo (Ecu), Stella Rossa Belgrado, Huracan, Shanghai Shenhua e Shenzhen in Cina, Ldu, dove vince campionato e Recopa. Dal 17 gennaio al Palmeiras.

Barcos

BRASILE

DrogBarcos o Benzema? La magia contro il Linense, nel penultimo turno del Paulista (scatto palla al piede, dribbling secco al difensore e morbido pallonetto a scavalcare il portiere), ha conquistato definitivamente la stampa brasiliana, che ha definito il suo gol «antologico». Inevitabile, allora, il tentativo di affibbiargli un soprannome. Ma, anche in questo caso, è stato meglio evitare. Negli ultimi anni, mentre segnava a grappoli con la maglia della Liga de Quito (38 in 64 partite), hanno provato a chiamarlo «DrogBarcos» o addirittura «Barcos Van Basten». L’ultimo nomignolo, giusto per restare nella cerchia dei colleghi che lui stesso ha dichiarato di ammirare, è stato «BenzeBarcos», con chiaro riferimento al centravanti francese del Real Madrid. Ma lui ha sempre mantenuto i piedi per terra, ricordando di essere «uno normale, che ha bisogno di segnare caterve di gol per andare avanti». L’unico nomignolo cui non si è mai opposto è quello che si porta dietro dal difficile esordio in patria, perché oltre a ispirarsi al suo inconfondibile look con coda di cavallo e pizzetto, ne rispecchia anche lo spirito da rapace del gol. Spirito cui El Pirata si è sempre dovuto appellare per emergere. Come Evair «Si vede che tra me e l’Argentina non c’è sintonia», dichiarò lui che è nato a Cordoba, ricordando le tante panchine al Racing e all’Huracan che lo convinsero a emigrare giovanissimo. Un lungo peregrinare tra Paraguay, Ecuador, Serbia e addirittura Cina, prima dell’esplosione definitiva al ritorno in Ecuador, nella Liga de Quito, con cui nel biennio 2010-12 arrivarono campionato e Recopa Sudamericana. Dopo aver trionfato in Ecuador, Barcos ha già fatto impazzire i tifosi alviverdes per la rapidità e il tocco di palla messi in mostra, a dispetto della stazza (189 centimetri per 85 chili), tanto che, per movenze e fiuto del gol, qualcuno lo ha accostato a Evair, idolo del Palmeiras che con i suoi gol deliziò anche i tifosi dell’Atalanta tra il 1988 e il 1991. E questo, probabilmente, è un accostamento che il Pirata accetterebbe senza risentirsi.

STATI UNITI

IL PAISÀ SAPUTO INVESTE IN FERRARI dio del football americano dei Seahawks. Ma la Mls ha ancora qualche buco alla voce «Stelle». A parte i Los Angeles Galaxy (i campioni in carica, ancora con David Beckham, l’irlandese Robbie Keane e la stella statunitense Landon Donovan) e i New York Red Bull (con Henry, il messicano Marquez e il giovanissimo Agudelo), la rosa delle squadre sono infarcite soprattutto di africani, centro e sudamericani, ma nessuno di gran nome.

A Montreal nella Mls da quest’anno c’è un nuovo club. Il n.1 è un italoamericano che ha comprato subito Matteo, ex Inter, e preso in prova Corradi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A NEW YORK

MASSIMO LOPES PEGNA 5RIPRODUZIONE RISERVATA

distanza di dodici anni, il soccer nord-americano A ritrova un giocatore italiano. È Matteo Ferrari ingaggiato dai debuttanti Montreal Impact, la diciannovesima franchigia a unirsi alla Major League Soccer. L’ultimo ad abbandonare il calcio Usa era stato Nanu Galderisi nel 2000 dopo cinque campionati fra Tampa e Boston (con i New England Revolution), dove era compagno di Walter Zenga. Gli altri due pionieri azzurri erano stati Roberto Donadoni (’96-97) con i New York MetroStars, e Nicola Caricola (’97) sempre con New York. Poi, per anni, il nulla. Ora all’ex nazionale Fer-

rari (Genoa, Lecce, Bari, Inter, Parma, Roma, Everton, Besiktas) potrebbe aggiungersi Bernardo Corradi, in prova anche lui con gli Impact, e il portiere Paolo Tornaghi (23 anni), ex giovanili dell’Inter, in ritiro con i Chicago Fire. Mica facile L’idea degli italiani a Montreal è del proprietario Joey Saputo, un paisà che ha fatto fortuna con la salsa per gli spaghetti e si è intitolato il nuovo stadio da ventimila posti costruito anche con denaro pubblico (circa 23 milioni di dollari): «Avremo un occhio di riguardo per la Serie A», ha dichiarato. Dal ritiro di Orlando in Florida, Ferrari spiegava: «Il livello tecnico qui non è male, chi pensa che giocare nella Mls sia facile si sbaglia, perché se non stai bene di fisico ti asfaltano».

MATTEO FERRARI, 32 ANNI, QUI COI COLORI DEL BESIKTAS DI ISTANBUL, CON CUI HA GIOCATO NEL 2009-11

BERNARDO CORRADI, 35 ANNI, IN MAGLIA UDINESE (’09-11). HA PURE GIOCATO PER SIENA, LAZIO E PARMA

C’è pure la Nbc La Mls festeggia la sua 17ª stagione con una serie di buone notizie. Houston, finalista 2011, inaugura un nuovo stadio, lasciando soltanto i D.C. United (4 titoli, i numeri uno) a Washington, dentro un impianto vecchio e obsoleto (il Robert Kennedy). Fra i contratti televisivi c’è ora anche quel-

lo della Nbc, un altro dei grandi network, che per i prossimi tre campionati trasmetterà 130 partite pagando 10 milioni di dollari. Inoltre, si riparte dal dato molto confortante dei 17.844 spettatori di media dell’anno passato (primato assoluto) e dall’ottimo esempio dei Seattle Sounders in grado di riempire spesso l’intero sta-

La formula I campioni dei Galaxy e i RedBull sono di nuovo le favorite per il titolo. La finale si giocherà sul campo del team con la miglior classifica della regular season, una novità. Mentre ai playoff vanno le top 5 di ciascuna Conference, con la n. 4 e 5 che si confronteranno in gara secca per un posto in una delle 2 semifinali (andata e ritorno) di Conference. La finale dell’Ovest e dell’Est e la finalissima sono in gara unica.


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AMERICHE

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

ARGENTINA

I CORVI IN MARCIA PER IL GASOMETRO I tifosi del San Lorenzo rivogliono il terreno dove sorgeva il loro stadio Sfilerannoa Plazade Mayo,masarà durachiudere... unsupermercato BUENOS AIRES

A SINISTRA, IL VECCHIO GASOMETRO. SOTTO, IL CARREFOUR COSTRUITO DOVE SORGEVA L’IMPIANTO, L’ATTORE VIGGO MORTENSEN, 53 ANNI, TIFOSO DEL SAN LORENZO, E UNA MARCIA DEI SOSTENITORI CUERVOS

MARTIN MAZUR 5RIPRODUZIONE RISERVATA

a fede muove gli ipermercati», dice lo slogan dell’ultima campagna pubblicitaria dei tifosi cuervos. Mentre il San Lorenzo lotta per sfuggire alla zona retrocessione, il suo popolo combatte per la restituzione dei terreni confiscati dalla dittatura militare di Videla, dove sorgeva uno degli stadi più belli del Paese: il Gasometro. Siamo a Boedo, il quartiere di Baires storicamente più legato al tango, tra l’altro dove c’è il famoso incrocio tra San Juan e Boedo. Delle milongas, i luoghi dove si ballava il tango per ore, ormai non c’è più traccia: ora sono a San Telmo. E neanche il Gasometro esiste più. Lì, dove si trovava il Wembley portegno, ora c’è un Carrefour.

«L

Soriano e la maionese La mancanza del vecchio stadio di Avenida La Plata (capienza massima 75mila persone) fa piangere i più anziani e sognare i giovani. Lo stadio originale del San Lorenzo era stato inaugurato nel 1916 e finito nel 1930. Sembrava un gigantesco serbatoio, un Gasometro. Nel 1979, il sindaco della dittatura, Osvaldo Cacciatore, progettò una serie di autostrade che non si sono mai realizzate. Lo stadio chiuse, e i terreni confiscati per 900mila dollari - con la complicità dei dirigenti del San Lorenzo, tra cui c’era un colonnello - furono poi venduti per 8 milioni. Un negozio infame secondo i tifosi, che in un paio di anni hanno dovuto sopportare la trasformazione del loro stadio in supermercato, il fallimento, la

ARGENTINA

CLASSIFICA BOCA J. TIGRE VELEZ ESTUDIANTES ALL BOYS BELGRANO LANUS SAN MARTIN COLON GODOY C. ATLETICO RAFAELA (-1) ARGENTINOS JRS NEWELL’S SAN LORENZO BANFIELD OLIMPO (-1) ARSENAL S. SANTA FE RACING INDEPENDIENTE

Spari dalla tribuna Fino a 1993, il San Lorenzo affittò lo stadio del Velez e La Bombonera del Boca. Poi, il Nuevo Gasometro è stato inaugurato nel Bajo Flores, accanto a une delle villas miserias (le baraccopoli) più pericolose della città. Per questo motivo, il nuovo stadio rimane uno dei meno amati dai tifosi. Neanche quelli del San Lorenzo l’hanno accettato. Le sparatorie a volte si sentono dalla tribuna. «Bisogna fare un muro per separare la villa dallo stadio», è stata la proposta dell’ex presidente del San Lorenzo, Fernando Miele, preoccupato perché lo stadio non si riempiva mai. «Colpa dei furti ai tifosi, che vengono derubati ogni domenica», aggiungeva. Ironicamente, a finire in tribunale accusato di furto è stato Miele, per sovraprezzi pagati alla ditta costruttrice e altri 14 atti di corruzione. L’hanno assolto solo dopo 8 anni di processo, ma è stato espulso a vita dai soci del club. Dopodomani si marcia Negli anni scorsi il San Lorenzo ha avuto Wal-Mart, concorrente del Carrefour, come sponsor di maglia. Duemila tifosi intanto hanno marciato di fronte all’ambasciata di Francia (nazione del Carrefour) per protestare. E la loro azione di lobby ha raggiunto anche alcuni deputati, nel tentativo di far rientrare la squadra a Boedo. Ora si preparano per una nuova manifestazione di fronte al palazzo di governo: l’appuntamento è per dopodomani e, per i tifosi, sarà la partita dell’anno. Un video diffuso dal club mostra diversi attori famosi accanto ai vecchi idoli del club, come Rendo e Ortiz, pronti per la marcia. Tutti sanno che la restituzione della terra sarà difficile, ma non si rassegnano. «Alleva corvi e ti riempiranno Plaza de Mayo», dice il messaggio finale. Trentatrè anni dopo, la battaglia per la memoria continua.

4a giornata

Newell’s-Belgrano Banfield-Godoy C. All Boys-Velez Independiente-Argentinos Jrs San Martin-Estudiantes San Lorenzo-Boca J. Santa Fe-Colon Arsenal S.-Racing Tigre-Lanus Olimpo-Atletico Rafaela

retrocessione e lo scherno delle tifoserie avversarie. Lo scrittore Osvaldo Soriano, fanatico del Ciclon, una volta raccontò il suo incontro con il mitico cannoniere José Sanfilippo: «Una sera siamo andati al supermercato che hanno costruito dove c’era la cattedrale (il Gasometro, ndr). Sanfilippo voleva farmi vedere il posto dove aveva segnato il famoso gol di tacco contro il Boca nel ’62. Era vicino alla maionese».

0-2 1-1 0-0 1-3 0-1 0-2 2-2 0-0 1-0 Nella notte

10 10 8 8 8 7 6 6 5 5 4 4 4 4 4 3 3 3 2 0

ECUADOR

IL PICCOLO MUNDIAL DEI QUECHUA A Peguche, a 2500 metri di altitudine, ogni anno si ritrovano gli indios andini e i loro fratelli emigrati all’estero per un torneo in onore della Pachamama la festa della fioritura e della fertilità. La Pawkar RayÈ mi in Ecuador si celebra da seco-

giocatore un Sandalo d’oro (in realtà dipinto), a mo’ del più noto Pallone d’oro.

li. A Peguche, 4.238 abitanti, a un centinaio di km a nord di Quito e a 3 km da Otavalo, a due passi dalle cascate omonime (a 2.559 metri di altitudine), i quechua, gli indios delle Ande, non hanno dimenticato le loro origini. E da una quarantina d’anni, assieme ai riti indigeni, per onorare la Pachamama (la madre terra) organizzano un torneo di calcio per gli abitanti della zona e per gli oltre 4 mila indios di queste terre migrati per lavoro in Europa e nelle Americhe. Perciò in passato molte squadre prendevano il nome dalle nazioni di provenienza (Holanda, Alemania, España…). Una specie di Mundialito dei quechua, con una replica della coppa del Mondo della Fifa in premio e al miglior

Un goleador di 14 anni Quest’anno, dal 12 al 22 febbraio, al torneo di Peguche hanno preso parte 12 squadre della zona, di Otavalo, Ibarra e Cotacachi (città natia di Nina Pacari, nel 2003 prima ministra indigena del Paese). Alla finale fra l’Ayllus di Otavalo (campione già nel 2011) e il Cotacachi hanno assistito circa 15 mila persone, che si sono intrattenute pure con i tornei di basket, volley e una corsa ciclistica, oltre al Festival di musica tradizionale, che si svolge già da 16 anni. «Per noi è diventata la festa dell’incontro, del ritrovarsi dopo l’esodo», spiega Antonio Lema a capo dell’organizzazione della Pawkar Raymi. Che può contare sul sostegno di tanti ecua-

UNA FASE DI UNA PARTITA DEL PAWKAR RAYMI 2012, VINTO DALl'AYLLUS

doriani famosi, come l’ala del Manchester United Antonio Valencia, originario di Sucumbios, al confine con la Colombia, che ha contribuito al finanziamento della festa (circa 80 mila euro), per il 60% a carico delle comunità locali. Quest’anno alla manifestazione ha preso parte anche il Ministro dello Sport José Francisco Ceballos,

40 anni, ex portiere del Barcelona di Guayaquil e della Ldu di Quito (4 scudetti in tutto), con la quale nel 2008 vinse la Libertadores, prima successo nella manifestazione per un club ecuadoriano. Ceballos nel 2002 fu anche il portiere dell’Ecuador al Mondiale, il primo per la selezione di Quito, e al debutto affrontò l’Italia del

Trap. Alla Pawkar Raymi Ceballos ha voluto alcuni suoi compagni di allora, come Ulises De La Cruz, Edison Mendez (in gol con la Croazia in quel Mondiale) e Agustin Delgado, il bomber di quelle qualificazioni, tutti nati nel Valle del Chota, vicino a Ibarra, a una decina di km da qui, dove nel 2001 crearono una centro di formazione per i giovani della valle. Gli ex nazionali hanno sfidato una selezione di Peguche, vincendo 1-0 con gol di Delgado. Il Mundialito indio invece è andato all’Ayllus (8-1 in finale), grazie al bomber del torneo il giovane Patricio Muenala, solo 14 anni e 6 reti (2 in finale). A ogni membro della squadra vincitrice sono andati 1.900 euro (9 volte il salario mensile di un ecuadoriano), al Sandalo d’oro (il goleador) in regalo due tori, dal valore di 900 euro. Solo che fra empanadas e frittelle della festa a Patricio è venuto il dubbio: coi tori non sarebbe meglio fare una grande parrillada per tutta la comunità? I. IANDIORIO

ARGENTINA

INDEPENDIENTE DOPO 4 K.O. DIAZ SI DIMETTE RR (a.s.) Ramon Diaz si è dimesso da tecnico dell’Independiente dopo la striscia record di 4 k.o. nei primi 4 turni del Clausura, peggior avvio di sempre per il club di Avellaneda. Il Rojo per evitare di essere risucchiato in zona retrocessione potrebbe affidarsi a un cavallo di ritorno, Américo Gallego. Ma qualche dirigente vuol convincere Gabriel Milito a svestire i panni di difensore per quelli di tecnico.

ARGENTINA

GOROSITO INVECE LASCIA IN POLEMICA RR (a.s.) Salvo per miracolo dopo un brutto incidente mentre si recava all’allenamento, Nestor Gorosito ha presentato le dimissioni dall’Argentinos. Costretto a due mesi di riabilitazione per una lesione alla colonna vertebrale, si è polemicamente fatto da parte dopo il commento del presidente Luis Segura: «Troveremo presto un nuovo tecnico, perché Gorosito in questo stato non serve». Da ieri c’è Leonardo Astrada.

BRASILE

LIBERTADORES ADRIANO NON CONVOCATO RR Dopo la deludente prestazione nel paulista di domenica col Santos (0-1 e sostituzione al 69’), Adriano non è stato convocato per il match di Libertadores di mercoledì coi paraguaiani del Nacional. In programma in coppa: oggi Peñarol-U de Chile, Vasco-Alianza, Un. Española-Un. Catolica: mercoledì: Dep. Quito-Velez, Santos-Internacional, Boca Juniors-Fluminense; giovedì Flamengo-Emelec, Godoy-At. Nacional, Junior-Bolivar.

URUGUAY

PEÑAROL VIA PEREZ PER DA SILVA RR (a.s.) Il Peñarol ha dato il benservito a Gregorio Perez, cui non è bastato il vittorioso esordio nel torneo Clausura uruguaiano (2-0 in casa del Tanque Sisley) per salvare il posto. Decisivo il 4-0 casalingo incassato in Libertadores dai colombiani dell’Atletico Nacional. Sulla panchina si è già insediato l’uruguaiano Jorge Da Silva, dimessosi dal Banfield dopo l’offerta del club carbonero, con cui ha già vinto la prima partita in campionato.

CILE

UNITED BLOCCA STELLINA DI U. DE CHILE RR (a.s.) Il nuovo gioiello cileno si chiama Angelo Henriquez, ha 17 anni e appena 3 presenze con l’Universidad de Chile. Ma per Henriquez, in gol al debutto in Libertadores col Godoy Cruz e autore di una doppietta alla sua seconda apparizione col Cobreloa, in campionato, non ci sarà nessuna asta. Sul giovane centravanti cileno ha già messo le mani il Manchester United, ottenendo un’opzione per 8 milioni di dollari.


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ASIA & AFRICA

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

dri, quanto quello della Giordania e dell’Oman. Anche se la selezione guidata dal francese Le Guen deve ringraziare il fallimento dell’Arabia Saudita. Dopo il k.o. con l’Australia e la matematica eliminazione (la 2ª consecutiva), si sono dimessi il presidente Nawaf Bin Faisal e lo staff della federazione di Riyadh. Oggi tocca a Frank Rijkaard, che nel corso della riunione del comitato d'urgenza istituito dal ministero dello sport è stato di fatto esonerato: dal 2000 si sono alternati sulla panchina dei Falconi Verdi 15 tecnici, senza raccogliere granché. Tramontata la generazione di Al Jaber, Al Deayea e Zubromawi, i nuovi non hanno risposto in modo appropriato.

Last50Fifa JVAN SICA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

COOPER, GIOVANE EROE (PER CASO) DI VANUATU Il 17enne debutta da capitano con Gold Coast in Australia. Poi perde il club e... RR Chi ha detto che il ranking Fifa rispecchia l’interesse nei confronti del calcio di una nazione, non conosce la passione dell’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico meridionale. Al 173˚ posto della classifica Fifa, è imbottigliato tra Cambogia e Myanmar. Ma rispetto ai due Paesi del Sud-Est asiatico, in cui il calcio è dietro per fama e seguito alle arti marziali e al combattimento tra galli, il calcio a Vanuatu è una religione, in cui avere fede. Con grande sorpresa infatti, uno studio Fifa del ’06 ha certificato che Vanuatu è la 9ª nazione per percentuale di popolazione che pratica il calcio, col 13% di praticanti su una popolazione totale (comprese donne, vecchi e poppanti) di circa 220.000 abitanti. Ed è proprio un figlio di Vanuatu ad aver avuto in queste settimane una copertina sui giornali dell’Oceania: Mitch Cooper, 17enne del Gold Coast United, della A-League australiana. Non ci sarebbe niente di strano nel veder giocare in un campionato pro uno così giovane se non che l’allenatore della squadra, Miron Bleiberg, ha deciso di schierarlo, da debuttante nel torneo, come capitano nella partita contro il Melbourne Heart (0-1). La decisione è stata presa dopo che il capitano Thwaite ed altri 14 membri della rosa non erano disponibili per il match. Il proprietario del team Clive Palmer è uno che usa la squadra per far carriera nel National Party: un tipo focoso tanto che nel 2009 durante Brisbane Roar-Gold Coast United ebbe un infarto. In questo bailamme si è trovato il povero Cooper, la cui prima partita da capitano rischia però di essere anche l’ultima in quanto, dopo aver perso il match e ritrovandosi ultimi in classifica, Palmer ha esonerato Bleiberg, additandogli tra le altre colpe anche quella di aver dato la fascia di capitano della squadra ad un 17enne. Poi la Federazione ha tolto la licenza al club e a Palmer, che ha creato una nuova organizzazione. Ora la strada per Cooper in Australia si fa molto dura, ma c’è pur sempre Vanuatu che lo accoglierà come eroe.

IN ROSSO L’ATTACCANTE DELL’OMAN ABDUL HUMAID AL MAQBALI, 22 ANNI (AFP)

QUALIFICAZIONI MONDIALI ASIATICHE

LA CRISI DEL GOLFO TRAVOLGE PURE FRANK RIJKAARD All’ultimo turno verso Brasile 2014 non ci saranno l’Arabia Saudita dell’ex milanista, che oggi verrà esonerato, e il Bahrain. Per la prima volta, passano l’Oman di Le Guen e il Libano di Bücker. Avanti anche il Qatar degli «stranieri» LUIGI GUELPA 5RIPRODUZIONE RISERVATA

LA FASE CONCLUSIVA

NE RESTERANNO 4 O 5? e il Libano non è una polveriera come la Siria il merito va anche ai risultati della nostra nazionale. Diversamente, la crisi di Damasco avrebbe finito per contagiarci». Rahif Alameh, segretario generale della federcalcio libanese, non ha dubbi: la qualificazione della squadra del c.t. tedesco Bücker all’ultimo turno verso Brasile 2014, ha regalato benefici a un Paese che deve fare i conti con gli Hezbollah, che strizzano l’occhio al regime di Assad. Sorprendente il cammino dei Ce-

«S

Accedono alla fase finale asiatica (la quarta) delle qualificazioni Mondiali verso Brasile 2014 Iraq, Giordania, Corea del Sud, Libano, Uzbekistan, Giappone, Australia, Oman, Iran e Qatar. Il prossimo 8 marzo le dieci qualificate verranno sorteggiate e inserite in due gironi da cinque squadre, con partite che si disputeranno tra il 3 giugno 2012 e il 18 giugno 2013. Le prime e le seconde di ciascun girone si

qualificheranno direttamente ai Mondiali brasiliani. Le due terze invece si affronteranno in uno spareggio (andata e ritorno) il 6 e 10 settembre 2013. La vincente infine disputerà un ulteriore spareggio contro la quinta nazionale sudamericana (con partite previste il 15 e 19 novembre 2013). L’altro playoff invece è previsto fra la vincente dell’Oceania e la quarta classificata della zona Nord-centro americana.

Ma Zac perde colpi La crisi dell’Arabia ha contagiato le altre squadre del Golfo Persico. Dal Kuwait agli Emirati e al Bahrain, che ha travolto inutilmente e tra i sospetti (la Fifa ha aperto un’inchiesta) 10-0 l’Indonesia, tornando a casa senza appello. Solo il Qatar prosegue il cammino, ma la squadra di Autuori può disporre di una pattuglia di naturalizzati (Soria e l’ex napoletano Montezine su tutti) che stanno regalando quel salto di qualità invocato dagli Al Thani. Sono cresciute le nemiche Iran e Iraq. Il cambio di timoniere è stato un toccasana. Zico, a Baghdad per il tedesco Sidka, si è ispirato al futebol bailado brasiliano. Tanti passaggi a ritmi ridotti per dribblare prima di tutto le temperature tropicali. A Teheran il portoghese Queiroz (subentrato a Ghotbi e imbattuto dopo 11 match) ha insistito sul blocco «straniero», mediando col premier Ahmadinejad che non li vedeva di buon occhio per il loro coinvolgimento con l’opposizione. All’ultimo è stato aggregato Dejagah, ex capitano della Under 21 tedesca, abbandonato da Löw dopo le dichiarazioni antisemite, che ha realizzato una doppietta al debutto. Se la Cina di Camacho è uscita dai giochi subito, il Giappone di Zaccheroni non ha faticato a raggiungere l’obiettivo minimo. Zac però non è più il sensei che trionfò in Coppa d’Asia e che durante il terremoto dello scorso anno rasserenava gli animi dei suoi vicini di casa. La doppia sconfitta con Uzbekistan e Corea del Nord è stata accolta nel Sol Levante con qualche critica.

GIORDANIA

E AD AMMAN SI SOGNA IL MIRACOLO Anche il team giordano debutterà alla fase finale. Col c.t. iracheno che nel 2004 diede filo da torcere all’Italia ino a pochi anni fa ci si aggrappava alle gesta, moF deste a dire il vero, di Taher Bawab, centrocampista cresciuto tra Real Madrid e Barcellona (ora finito a 26 anni in Romania nel Gaz Metan Medias), per alimentare i sogni di gloria di un calcio fermo ai tempi del medioevo. Eppure dalle parti di Amman, in Giordania, la passione per il pallone si tasta con mano. Al Third Circle, uno dei pub alla moda della capitale, si serve birra olandese (in barba alle disposizioni coraniche) e soprattutto si guardano le partite della Premier dai maxi schermo sistemati nei punti strategici del locale. Ai Mondiali del 2006 gli appassionati di pallone avevano adottato l’Arabia Saudita. In Sudafrica tutti pazzi per l’Algeria. Nulla più di un effetto placebo per nascondere le cocenti delusioni di una naziona-

FAN A GUANGZHOU, CINA, PER L’ULTIMO MATCH DELLA GIORDANIA (AFP)

le impalpabile. La rivelazione Da un paio d’anni a questa parte però qualcosa è cambiato. Il re in persona Abdallah II ha deciso di finanziare la federazione affidando le chiavi dei Nashama (le anime divine) al tecnico iracheno Adnan Hamad e i risultati sono arrivati dopo le figuracce raccolte dal portoghese Vingada e dall’egiziano El Gohary. Hamad ha guidato l’Iraq alle Olimpiade di Atene nel 2004, sfiorando il

podio (negato dagli azzurri di Gentile) e ponendo le basi del successo continentale a Giacarta nel 2007. «Il materiale umano qui è di buon livello spiega il 51enne allenatore mancava solo un po’ di organizzazione. Siamo la rivelazione solo per chi non ci conosceva». Nonostante il ko a Guangzhou di mercoledì scorso, la qualificazione alla fase finale asiatica è arrivata in virtù delle vittorie raccolte contro avversari di spessore come Cina e Iraq. Non ci sono stelle o pri-

me donne nella squadra di Hamad. Il blocco ruota attorno ai due club più scudettati del Paese, l’Al Wahdat (12 titoli) e l’Al Faisaly (31 scudetti), entrambi di Amman. «C’era davvero poco tempo per lavorare. Per queste ragioni ho deciso di puntare su atleti che avessero un buon affiatamento». Hamad preferisce non elogiare i singoli, anche se le fortune ruotano attorno a 4 giocatori chiave. Tra i pali il 30enne Amer Sabbah è una sicurezza: in questo momento in Asia ha davvero pochi rivali. Il centrale Bashar Bani Yaseen è un regista difensivo di provata esperienza: a 35 anni, i Mondiali rappresenterebbero il modo migliore per chiudere la carriera. In mezzo al campo comanda Hassan Mahmoud, uno dei pochi «stranieri» (gioca in Qatar), trequartista dal gol facile (6 nelle qualificazioni), ma anche deputato a rifornire di munizioni l’attacco. Dove giganteggia Abdallah Salim, decisivo nella vittoria dello scorso settembre contro l’Iraq e ammirato dai suoi compagni per via dei trascorsi in Belgio col Malines. L.G.

INDIA

BORDELLO: ARRESTATI 3 NIGERIANI RR Tre calciatori nigeriani sono stati arrestati la settimana scorsa a Garfa, sud dell’India, con l’accusa di gestire un bordello. Si tratta di Adeola Hassan, Wahid Abdullah e Michael Tayo: tutti e tre giocano in seconda divisione indiana, l’ultimo ha un passato di spicco in prima. La polizia, a seguito delle denunce della gente del posto, li ha arrestati mentre uno dei tre era «in una posizione compromettente» con una donna, poi identificata come una prostituta. A breve i quattro andranno a processo.

EGITTO

AHMED HASSAN RE DI PRESENZE IN NAZIONALE

AHMED HASSAN, 36 ANNI

RR Mercoledì scorso ha messo d’accordo tutti: nell’amichevole in Qatar contro il Niger, Ahmed Hassan ha toccato le 179 presenze con l’Egitto (30 gol), diventando il primatista mondiale di presenze in nazionale. Seguono il saudita Mohammed Al Deayea (178), il messicano Claudio Suarez (177), l’altro egiziano Hossam Hassan (169) e l’ecuadoregno Ivan Hurtado (166). Con l’Egitto Ahmed Hassan ha vinto 4 coppe d’Africa (1998, 2006, 2008, 2010), 2 volte mvp del torneo.

CHAMPIONS LEAGUE ASIA

ZENGA E TONI DEBUTTANO DOMANI IN IRAN RR L’Al Nasr di Walter Zenga, di Luca Toni e Mark Bresciano debutta domani nella Champions League asiatica contro gli iraniani del Sepahan, in testa nel loro campionato a 7 turni dalla fine (a +5 dall'Esteghlal). L’Al Nasr non vi prendeva parte dal 1998. Nel gruppo anche i qatarioti del Lekhwiya (primi in patria a 5 match dal termine del torneo) e gli arabi dell’Al Ahli di Gedda, secondi in classifica nel campionato saudita. L’anno scorso la Champions l’ha vinta l’Al Sadd del Qatar

SUDAFRICA

VITTORIA RECORD 24-0 PER MAMELODI RR (a.c.) Vittoria-record nel calcio sudafricano per il Mamelodi Sundowns. In un incontro della coppa nazionale i ragazzi guidati dall'olandese Johan Neeskens hanno battuto 24-0 il Fc Powerlines, di quarta serie, cancellando un primato che resisteva dal 1976, quando il Fc AmaZulu sconfisse 16-0 il Bimana Lucky Stars. Però è lontano il record africano, risalente al 2002 in Madagascar: l'As Adema sconfisse 149-0 il Soe, che però incassò per protesta una raffica di autogol.


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EXTRA FUN

EXTRATIME - 6 MARZO 2012

AMBIENTALISTI: PARK AIUTACI, SALVA LE RANE

Rihanna

COREA DEL SUD

sms

INGHILTERRA

QUELLO DEL QPR È UN VERO PARCO CON SCOIATTOLI

S CARTONI Andrés Iniesta del Barcellona esordisce come doppiatore e presta la sua voce ad Albino, un personaggio del cartone animato Pirates.

S

PARK JI SUNG, 31 ANNI (INFOPHOTO)

RR (n.s.) Il gruppo ambientalista sudcoreano «Amici delle rane» ha chiesto al centrocampista dello United, Park Ji Sung, di diventare testimonial contro l’aumento del numero di rane uccise. Park nel 2006 pubblicò un’autobiografia in cui scrisse che il papà gli dava succo di rana (sì, c’è chi beve succo di rana, e non solo in Corea...) per aumentare resistenza e grinta in campo. Pare che, da quel momento, la caccia alla rana sia diventata di moda. «Se Park ci aiutasse, la gente capirebbe che mangiare le rane non aumenta il temperamento», dicono gli attivisti, convinti.

S

CHE ASPIRANTE WAG PER ADEBAYOR! RR (s.m.) Non se l’aspettava davvero Emmanuel Adebayor di avere Rihanna come ospite a sorpresa della sua festa di compleanno all’Aura club di Londra. La cantante ha ballato e scherzato nel

privé fino all’alba, fra banconote da 50 sterline che le cadevano addosso come l’acqua nel video di Umbrella e la promessa, urlata fra un ancheggio e l’altro, di «voler essere una wag a Euro 2012».

BRASILE

UFFICIO RECLAMI DEL MENGÃO È TILT PER DINHO RR (a.s.) Il momento non è dei migliori, l’avvio di stagione tutt’altro che esaltante e il rapporto coi tifosi, che solo un anno fa lo idolatravano, compromesso (nonostante il decisivo gol di domenica del 2-1 al Duque de Caxias). Reduce da un opaco match in verdeoro, sottolineato dal c.t. Menezes, Ronaldinho ora è oggetto delle proteste che intasano il centro reclami del Flamengo, al cui centralino ogni giorno arrivano centinaia di telefonate da parte di tifosi infuriati col n. 10. Gli ultimi sondaggi mostrano che sono in maggioranza quelli che vogliono che Dinho tolga il disturbo.

STATI UNITI

A GUANTANAMO AD APRILE SI GIOCA RR (n.s.) Un campo da calcio da 560 mila euro nel supercarcere di Guantanamo, Cuba, entro la primavera. Il Pentagono sta completando la costruzione di una struttura ricreativa per favorire la socializzazione dei detenuti in «buona condotta», nel Camp 6 della prigione cubana. Un’area da 28mila metri quadrati, con torri di guardia, telecamere e recinzioni con filo spinato (nella foto, l’area). Un progetto avviato ad aprile 2011 e che suscita polemiche negli Usa per i costi elevati.

S DALMAT Stéphane Dalmat dice addio al Rennes. L’ex nerazzurro da mesi non compariva più tra i convocati e ora cerca il suo 12˚ ingaggio in qualche campionato esotico: «Io, Luccin e Anelka forse abbiamo sprecato la nostra carriera», ha detto.

S IRON LADY Irena, moglie di Maxim Demin, patron russo del Bournemouth (League 1 inglese, terza serie), con la squadra sotto di 1-0 in casa, nell’intervallo ha fatto irruzione nello spogliatoio per una reprimenda ai giocatori.

S

ARGENTINA

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PIÈCE A TEATRO DEDICATA AL RACING

DELLA SETTIMANA

di FILIPPO CONTICELLO

RR (s.s.) Il Racing Club ha la sua pièce teatrale: ogni venerdì di marzo al teatro La Mascara di Avellaneda si recita «Storia di una passione veramente argentina», opera di Jorge Gomez in omaggio alla società. La storia è ambientata nel 2012, anno in cui una nevicata storica congela il mondo intero. Si salvano solo cinque cose: la muraglia cinese, il Partenone, l’arca di Noè, i siti archeologici del Tiahuanaco e il Coliseo, mitico stadio del Racing. Al suo interno saranno ritrovati documenti che racconteranno ai posteri la storia dell’umanità e della passione per il Racing.

BIG LJUNG I produttori dell’inglese Celebrity Big Brother vogliono scritturare Ljungberg, ex Arsenal, considerato perfetto tanto per il pubblico femminile che per quello gay.

NEYMAR PERDE UNGHIA E VISTA RR Farà senso, ma è il segno dei tempi: si twitta ogni momento di trascurabile quotidianità. Anche i più dolorosi, come l’unghia di Neymar saltata per un pestone. Del resto la stellina del Santos non se la passa bene: è stata svelata la sua ipermetropia.

BEATI LORO Secondo le statistiche della Premier League, gli arbitri inglesi ci azzeccano nel 92,3% delle volte, malgrado il gioco si sia velocizzato e debbano prendere una decisione ogni 12 secondi.

S POVERI LORO Coleen Rooney minacciata di morte su Twitter per aver fatto i complimenti al Liverpool per la Carling Cup: le minacce sono arrivate dagli stessi tifosi dello United.

RR C’è una regola sociale per cui se qualcuno di importante fa qualcosa, diventa moda e devono farlo anche gli altri. E così, ecco la risposta del Qpr ai gatti del Camp Nou (Barça-Real Sociedad) e Anfield (Liverpool-Tottenham, addirittura gara sospesa): a Loftus Road contro l’Everton scende in campo uno scoiattolo.

INGHILTERRA

MAI STATO ALLO UNITED, E FA CAUSA ALLA CHIESA RR Arquimedes Nganga, 46 anni, portoghese che vive a Londra, ha fatto causa per 10 milioni alla Chiesa Battista di Gran Bretagna, sostenendo che gli anni spesi da credente abbiano rovinato le sue chance di giocare per lo United. La notizie è del London Evening Standard. Nganga dice che i battisti gli hanno rovinato la vita: «Avrei avuto una lunga carriera in Premier, non vedo molti centrocampisti migliori di me».

SPAGNA

IL BARÇA VUOLE 6 MILIONI DI EURO DA RADIO COPE RR Il Barcellona ha rifiutato i 200 mila euro di indennizzo che la radio Cope ha offerto al club per chiudere l’azione giudiziaria legata al risarcimento chiesto dal club catalano per le accuse di doping, mosse da un giornalista della testata il 13 marzo 2011. La Cope ha ammesso le responsabilità, ammettendo che le accuse non erano verificate. Ma il risarcimento chiesto dal Barça, per violazione del diritto d’onore, è di 6.190.090 euro.

BRASILE

LA MUTANDINA NERA UNA BAND COME SPONSOR RR (f.m.) Il River Plate, della città di Carmópolis, parteciperà alla Coppa del Brasile l’8 marzo contro il Gremio, con uno sponsor inusuale: sulla maglia ci sarà il logo della band Calcinha Preta (in italiano, «Mutandina Nera»), gruppo musicale di forró, la più diffusa danza popolare del nord-est del Brasile. Un investimento sicuramente originale: il River Plate è in semifinale nel torneo statale.

La frase JAVIER CLEMENTE, 61 ANNI TECNICO DELLO SPORTING

l

OMAGGIO Il Terek Grozny ridisegna il logo per includervi le iniziali di Akhmad Kadyrov, padre del patron del club e primo ministro ceceno Ramzan, ucciso nel 2004 dagli indipendentisti.

Giocare bene è soltanto una perdita di tempo. E Pep Guardiola è più bravo a giocare golf che ad allenare

Mondovisione LE PARTITE DA NON PERDERE NEI PROSSIMI GIORNI IN TV MARTEDÌ 6

MERCOLEDÌ 7

GIOVEDÌ 8

COPPA D’INGHILTERRA Birmingham City Chelsea Sky Sport Extra 20.45

CHAMPIONS LEAGUE Barcellona Bayer Leverkusen Premium Calcio 20.45

EUROPA LEAGUE Sporting Lisbona Manchester City Premium Calcio 2 19.00

PREMIER LEAGUE Chelsea Stoke City Sky Sport 1 HD 16.00

SABATO 10 MARZO LIGUE1 Lione Lilla Sportitalia 21.00

PREMIER LEAGUE Swansea Manchester City Sky Sport 3 15.00

DOMENICA 11 LIGA Racing Santander Barcellona Supercalcio HD 18.00

CHAMPIONS LEAGUE Benfica Zenit S. Pietroburgo Premium Calcio 1 20.45

CHAMPIONS LEAGUE Apoel Nicosia Lione Sky Sport Extra 20.45

EUROPA LEAGUE Manchester United Athletic Bilbao Premium Calcio 2 21.05

BUNDESLIGA Augsburg Borussia Dortmund Sky Calcio 4 18.30

LIGA Betis Siviglia Real Madrid Sky Calcio 2 HD 22.00

LIGUE1 Digione Paris S. Germain Sportitalia 17.00

SUPER LEAGUE Aek Atene Panathinaikos Premium Calcio 2 18.30


16 EXTRATIME - 6 MARZO 2012


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