Scosse in classe. Percorsi trasversali tra il nido e la scuola secondaria per educare alle relazioni

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Scosse

Scosse in classe. Percorsi trasversali tra il nido e la scuola secondaria per educare alle relazioni


Sommario

5 Prefazione 7 Premessa generale 11

23

35

47

59

1

Come sto. Riflessioni e riflessi in tempo di Covid-19

2

Relazioni, identità, emozioni

3

Fare spazio

4

Corpi e relazioni – Fammi capire

5

Educare alle differenze

15 17 19 21

Nido – Faccio le facce Scuola dell'infanzia – Specchio riflesso! Scuola primaria – Attraverso lo specchio Scuola secondaria di primo grado – Tessere di esperienza

27 29 31 33

Nido – A che pensa la tua casa? Scuola dell'infanzia – Insieme a scuola Scuola primaria – Trasparenze Scuola secondaria di primo grado – Io sono così

39 41 43 45

Nido – Mettiamoci in coda! Scuola dell'infanzia – Ma quanto è grande? Scuola primaria – Ridisegno la mia aula Scuola secondaria di primo grado – La mappa dell'aula che vorrei

51 53 55 57

Nido – Io sono la mia ombra Scuola dell'infanzia – Io sono io Scuola primaria – Il libro del corpo Scuola secondaria di primo grado – Storie di corpi

63 65 67 69

Nido – Tante famiglie Scuola dell'infanzia – Il condominio delle famiglie Scuola primaria – 1, 10, 100 famiglie Scuola secondaria di primo grado – Storie in viaggio

71 Ringraziamenti


Premessa generale

Il suono della campanella, gli odori delle merende che si sovrappongono a ricreazione, il caotico vocio diffuso, i corpi in movimento, le emozioni in gioco. È stata la nostalgia delle esperienze quotidiane più comuni del nostro lavoro nella scuola pubblica che ha dato vita a queste pagine. Nostalgia accanto all’angoscia e alla preoccupazione per la tragedia che colpiva e colpisce la popolazione dell’intero pianeta, all’impotenza di fronte ai cancelli delle scuole chiusi, ai mille dubbi su quella che veniva definita didattica a distanza e poi «DID», a quel silenzio ingiustificabile della politica sul segmento 0-6, alla mancanza di investimento e prospettiva sull’educazione. Ci siamo più volte trovate in questi mesi a riflettere su cosa potesse essere utile che noi attiviste e formatrici di Scosse facessimo. Abbiamo attraversato l’isolamento che ci ha tenute distanti da tutto ciò che qualifica le nostre azioni associative, ma anche, immediatamente dopo, l’incerta ripresa della vita quotidiana e poi la seconda violenta ondata con la riapertura delle scuole senza interventi strutturali per metterle in sicurezza, le quarantene e le nuove minacce di chiusura. Ci siamo chieste come fosse possibile contribuire alla ripresa della socialità, delle relazioni e alla rinascita della libertà di ogni persona: nella scuola del distanziamento sanitario che ingigantisce le distanze sociali. La risposta migliore ci è sembrata questo testo, che suggerisce percorsi e strumenti a chi lavora nella scuola, e deve inventarsi ogni giorno strategie di ripresa e continuità, per indagare i sentimenti, le esperienze e i piani e le modalità di sopravvivenza che ragazzә e bambinә hanno vissuto. S.Co.S.S.E. è una realtà associativa che lavora nelle scuole di ogni ordine e grado, formando insegnanti, incontrando genitori e conducendo percorsi laboratoriali nelle classi, per stimolare domande, condivisioni e riflessioni. I nostri obiettivi sono promuovere benessere, libertà e diritti, valorizzare le differenze, educare alle emozioni e alle relazioni, prevenire la violenza di genere, contrastare gli stereotipi di genere e culturali, lottare contro le esclusioni sociali e ogni forma di discriminazione e cambiare la comunicazione e il linguaggio in un’ottica di parità e inclusione. Quello che state sfogliando è un quaderno operativo, ideato durante la prima fase della pandemia ma che ci sembra attuale ancora oggi di fronte a scenari incerti e contraddittori. Vuole essere un sostegno a chi lavora nella scuola, un


piccolo aiuto per favorire il benessere di bambinә e ragazzә, e promuovere l’espressione e la condivisione dei vissuti. Affronta di petto l’esperienza della reclusione in casa deә minori legata all’emergenza Covid-19, ma non solo. Mette anche le mani nelle difficoltà delle relazioni che attraversano le routine della scuola, spaccato della società e delle sue disparità, teatro di conflitti e pregiudizi più o meno espliciti. Un testo agile pensato per affrontare insieme tematiche delicate e urgenti, come il rientro a scuola, la necessità di costruire e ricostruire le dinamiche delle relazioni tra pari e tra persone bambine e adulte, il bisogno di rivedere gli spazi della scuola e delle classi, la presenza dei corpi con tutte le loro domande, resistenze e curiosità. Proprio per questo abbiamo scelto di dividere le attività per tematiche, separate per fasce di età, per una questione di praticità, ma tutte legate e in continuità tra loro e, soprattutto, pensate per essere rimodulate e utilizzate in ogni ordine e grado scolastico e in contesti diversi da quelli indicati nelle schede. Tuttavia, ogni singola scheda è anche fruibile autonomamente. Si è scelto di rendere ogni scheda completa delle sezioni introduzione, obiettivi e indicazioni per chi conduce l’attività, a volte condivise con altre schede, per permettere anche una lettura segmentata e non solo universale del Quaderno.

Istruzioni per l’uso

Categoria e principio attivo: quaderno per insegnanti con attività educative e laboratori da svolgere nel contesto scolastico, in particolare nella classe ma anche in gruppi di nuova formazione, interessante anche per educatori e educatrici del tempo/spazio extra scolastico. Indicazioni terapeutiche: indicato sia a seguito di qualsiasi evento traumatico collettivo sia nella routine della vita, scolastica e non, mai priva di criticità! Per favorire lo svolgimento delle attività è consigliato posizionarsi in un cerchio ed è buona prassi dedicare un tempo adeguato all’introduzione degli stimoli che verranno proposti e verificare che ne siano state ben comprese le modalità di svolgimento. Posologia: un modulo o tutti, a distanza di una settimana o una tantum, secondo bisogno. Sono previste anche attività di approfondimento e prosecuzione. Precauzioni d’uso: Durante lo svolgimento delle attività è fondamentale non assumere mai un atteggiamento giudicante o censorio, consapevoli che esistono momenti e temi che richiedono maggiore accortezza perché riguardano una sfera, quella delle emozioni e delle dinamiche di relazione, intima e personale, che per esprimersi ha bisogno di tempo e del sostegno delle figure adulte di riferimento. È quindi importante imparare ad ascoltare e a cogliere domande, dubbi, perplessità, curiosità, anche quando non siamo in grado di fornire risposte o i temi ci spiazzano e mettono in discussione il ruolo ricoperto.


Controindicazioni e sovradosaggio: non sono note condizioni in cui le attività producano effetti collaterali negativi. Anche se ogni attività è pensata per una specifica fascia di età, si segnala che tutte sono flessibili per essere rimodulate per fasce di età diverse, non si corrono rischi nel progettarne di nuove! Altre avvertenze speciali da leggere attentamente prima dell’uso

BIBLIOGRAFIA Le attività proposte sono introdotte dalla lettura di un albo illustrato, mentre in fondo a ogni scheda sono presenti ulteriori consigli di lettura per proseguire o integrare la trattazione del tema. È possibile ritrovare più volte gli stessi titoli in calce a schede differenti. Si tratta di una scelta volta a segnalare come un numero circoscritto di libri presenti nella biblioteca di classe o scolastica, o acquistati autonomamente, sia adatto a trattare argomenti diversi, affrontandoli con molteplici attività. CERCHIO Le attività contenute nel Quaderno sono in larga parte pensate per essere svolte in cerchio. All’avvio delle attività l’insegnante propone di ricollocare o togliere le sedie, proponendo un’alternativa al tradizionale assetto dell’aula durante lo svolgimento delle lezioni e incentivando la possibilità per ogni partecipante di guardarsi in volto, di prestare attenzione e ascolto a ogni persona che compone il gruppo classe e di esprimere in modo paritario la propria idea. Qualora la situazione sanitaria o lo spazio della classe non permettano il movimento di banchi e sedie, sarà necessario lavorare sulla disposizione stabile dell’arredamento scolastico in modo da mantenere lo spazio necessario tra le persone e permettere loro una relazione visiva e spaziale orizzontale e non gerarchizzata. Sarà importante anche la gestione degli spazi comuni e all’aperto, solitamente più grandi e agevoli, per creare cerchi di discussione e momenti di relazione. Interrogare la classe su quali modalità e setting trovare per ottenere una conversazione alla pari e per facilitare ascolto reciproco e condivisione, sono parte dell’obiettivo stesso che un cerchio di discussione si pone in quanto scelta metodologica. FORMAZIONE DI GRUPPI Quando si svolge un’attività nella classe o in un qualunque gruppo già costituito, far lavorare bambinә e ragazzә in piccoli gruppi o a coppie ha tra gli obiettivi quello di farli uscire dalla loro cerchia di relazioni consolidata e aprirli all’incontro con altre persone. È preferibile quindi guidare la suddivisione in piccoli gruppi o coppie attraverso metodi casuali di suddivisione, oppure scegliendo di rompere segregazioni rigide e preesistenti, ad esempio tra maschi e femmine, o tra chi abitualmente non va d’accordo. IMPREVISTO È importante che durante il cerchio l’insegnante non perda di vista il filo del ragionamento ma lasci sempre spazio agli elementi imprevisti che


possono emergere, senza banalizzare le questioni che si presentano, senza silenziare ma, anzi, stimolando l’emergere di diversi punti di vista, e senza manifestare atteggiamenti giudicanti o censori. INPUT DI INIZIO Le attività prevedono un input dal quale partire, può essere la lettura di uno o più albi illustrati o la visione di brevi video. È importante avere cura nella condivisione: fare in modo che chiunque sia messo in grado di vedere e ascoltare i contenuti portati all’attenzione, trovare espedienti che favoriscano il coinvolgimento e la partecipazione attiva del gruppo. Una volta conclusa la lettura o la visione si comincia una riflessione su ciò che abbiamo esperito, sempre in cerchio e lasciando spazio a tutti i commenti e a tutte le domande, ponendosi in ascolto e favorendo l’emersione anche di elementi contraddittori, di divergenze e conflittualità, ma sempre facendo in modo che tutto il gruppo partecipi in modo omogeneo e rispettando il turno di parola. MATERIALI È importante che i materiali siano disposti con cura in modo ordinato, riconoscibile e accessibile in autonomia da ogni partecipante. PARTECIPAZIONE Stimolare la partecipazione senza diventare pressanti e creare disagio. In alcuni casi si può scegliere di sollecitare il più possibile il coinvolgimento attivo di tutte le persone, in altri di lasciare totale libertà, fermo restando il rispetto delle personali modalità espressive. Occorre anche valutare con attenzione il proprio ruolo, che può assumere livelli di complessità notevoli soprattutto se chi conduce l’attività è anche insegnante della classe. TEMPI GIUSTI È sempre necessario spendere un tempo adeguato all’introduzione degli input e delle attività e verificare che ogni passaggio o richiesta sia stata ben compresa. Lasciare la possibilità di procedere senza fretta, ogni persona con il proprio tempo, ma anche garantire l’arrivo a conclusione e preservare il momento della restituzione senza che sia subentrata noia o disinteresse. Non bisogna altresì temere il tempo dei silenzi e scalzarlo con nostre prese di parola. TENERE TRACCIA Le modalità della documentazione cambiano a seconda dei contesti e delle età, ma l’atto in sé è sempre preziosissimo. Bisogna trovare la chiave giusta per sé, per i diversi gruppi, contesti o attività e per farlo è utile riflettere sugli obiettivi prioritari che vogliamo dare a quella concreta documentazione: costruire un filo di continuità per riprendere le attività in un momento successivo con lo stesso gruppo, restituire alle famiglie le attività svolte o ancora nutrire una riflessione condivisa tra insegnanti o con gruppi diversi.


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