travel-quotidiano-18-dicembre-2020

Page 1

Quotidiano www.travelquotidiano.com ANNO XXXII - N. 39 18 DICEMBRE 2020

GIORNALE DI INTERESSE PROFESSIONALE PER IL TURISMO - POSTE ITALIANE SPA - SPED.

IN

ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV.

I commenti di Franceschini come la commedia dell’assurdo

IN

L. 27.02.2004, N° 46), ART. 1,

Operatori

Le prospettive nell’era del vaccino

MILANO – Il vaccino è stato annunciato e già si vedono gli effetti sui titoli di Borsa delle principali compagnie del turismo. Ma quali sono le prospettive per la summer 2021? Ne parliamo con Ezhaya di Alpitour, Renzi di Idee per Viaggiare e Peci di Quality Group. A PAGINA 4

PREZZO PER COPIA EURO 0,10

COMMA

1, C1-TR-0143

COR (RO) SIVO

Non ci avevo pensato, ma le parole di Ezhaya su Franceschini mi sembrano sul serio azzeccate. Ad una domanda si risponde con un’affermazione che non ha niente a che fare con la domanda stessa. Questa è la commedia dell’assurdo. Franceschini è un personaggio di Samuel Beckett. Preciso.

IL SUCCESSO DEI VIRTUAL di Travel Quotidiano ROMA - Si è concluso il primo Travel Open Day Virtual organizzato da Travel Quotidiano. Hanno partecipato 35 operatori e più di 120 agenzie di viag-

gio. Tutti i commenti dei protagonisti sono stati estremamente positivi, sia quelli degli espositori che delle agenzie. A PAGINA 2

Ego Airways: ecco le prime mosse del vettore

MILANO - Ego Airways alza il sipario: la neonata start-up - che vuole fare dell’italianità un tratto distintivo - parte da tre basi (Firenze, Forlì e Catania), un Embraer 190 operativo (altri tre arriveranno a fine estate 2021), e con un’attività inizialmente charter, in attesa di

Sembra una commedia dell’assurdo, scritta da Ionesco o Beckett. Non usa parafrasi il presidente di Astoi, Pier Ezhaya, nel commentare le ultime dichiarazioni di Dario Franceschini, che si è recentemente espresso a favore di una lettera aperta di Federturismo al presidente Mattarella, in cui si chiedono più risorse per il comparto dal cosiddetto Recovery fund.

Trasporti

Ryanair apre la sua prima base a Treviso TREVISO – Ryanair torna a investire sul mercato italiano con l’apertura a Treviso della sua prima base in Veneto, la 15ª nel nostro Paese: «Il futuro è di coloro che hanno una visione strategica sul dopo crisi, a lungo termine», afferma il ceo Eddie Wilson. A PAGINA 11

Alberghi

Th Hotels lancia l’allarme affitti

PADOVA – Graziano Debellini di Th Resorts lancia l’allarme affitti: le istituzioni devono farsi arbitro tra la componente immobiliare e gestionale dell’ospitalità. Non è possibile lasciare alla contrattazione privata e ai cavilli legali una questione tanto delicata. A PAGINA 14

PORTRAIT Regione Veneto Da pagina 7 a pagina 10

Operatori

Ripartono le crociere: sicurezza e flessibilità MILANO - La ripartenza non passerà questa volta da una guerra dei prezzi fratricida. Sarà piuttosto un fenomeno lento e progressivo all’insegna di sicurezza e flessibilità. Il punto di vista di cinque tra i principali protagonisti della crocieristica globale. A PAGINA 6

Matteo Bonecchi

definire il network pointto-point. Senza tralasciare ambizioni internazionali: L’obiettivo è portare Ego Airways, «in cinque anni, a essere un riferimento a livello internazionale per l’aviazione italiana», dice il presidente Marco Busca. A PAGINA 12


IL VIRTUAL Un’operazione, un format, che per la prima volta si affaccia sul mercato italiano. Una fiera virtuale senza avatar, ma di persona. 35 espositori e più di 120 agenzie di viaggio in contatto costante

18 dicembre 2020

Quotidiano

In primo piano

2

35

Gli espositori presenti alla prima edizione della fiera virtuale Travel Open Day Virtual, che si è svolta dal 14 al 16 dicembre

Oltre 120

Le agenzie di viaggio che hanno partecipato all’evento virtuale

Travel open Day Virtual: un vero successo di GIUSEPPE ALOE

MILANO - Buona la prima. Così si dice quando una scena di un film riesce perfettamente. Questa frase emblematica possiamo affibbiarla anche al primo Travel Open Day Virtual, organizzato e realizzato da Travel Quotidiano, con la partecipazione di 35 espositori e più di 120 agenzie di viaggio. Fabio Candiani, direttore vendite & network di Msc Crociere fa un quadro molto positivo del Travel Open Day Virtual che si sta svolgendo in questi giorni. I commenti sono, infatti, tutti positivi, sia quelli dei seller che quelli dei buyer. «Per me è stata una sorpresa positiva afferma Gorazd Skrt, titolare di Lovely Trips -. I partecipanti sono stati molto intelligenti e curiosi. Si vede che le agenzie hanno voglia di lavorare e collaborare. Mi hanno anche chiesto di mandare il materiale, che sto preparando adesso. Perciò, posso dire che il Virtual è una bel modo di incontrare eventuali collaboratori». «Per noi il risultato è stato ottimo dice Monette Rose, direttore dell’Ente del turismo di Seychelles -. Abbiamo incontrato molte agenzie e abbiamo fatto un lavoro interessante. E’ stato un evento che ci ridà un po’ di speranza, in un momento così complicato ed è stato organizzato in modo molto efficiente».

Le reazioni degli agenti di viaggio

Il Gruppo Travel ha scelto per questo nuovo format di non usare gli avatar ma di disporre gli appuntamenti per così dire faccia a faccia. Un incontro sì virtuale, ma anche prettamente umano, con le persone che lavorano una di fronte all’altra.

«Sono entusiasta - ci dice Francesco Conta, agente di viaggio di Aleramicworld Tour -. È di sicuro una bella iniziativa. I miei appuntamenti sono andati bene. Ho incontrato persone che conoscevo e questo, in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, non è poco».

C’è anche chi ha elogiato l’organizzazione come Monia Lancerotto di Alta Versilia Viaggi, agenzia del network Welcome. «Ha funzionato tutto benissimo - afferma - e devo dire che oltre a questo mi è sembrato un incontro sul serio molto ben riuscito».

«È stato interessante partecipare a questo evento - dice Valentina Livio di Fly & Travel Valentina -. Non solo l’organizzazione ha fatto un buon lavoro, ma devo dire che gli appuntamenti che ho fatto sono risultati veramente notevoli. Sia per come è impostato l’evento che per la bravura dei miei interlocutori».

«Bene, anzi benissimo» così inizia la dichiarazione di Giuseppe Capone di Outlet Vacanze Formia. «All’inizio ho avuto qualche difficoltà ad entrare, ma poi devo dire che tutto si è svolto nel migliore dei modi. È proprio un’iniziativa notevole, che spero continuerà anche nei prossimi mesi».

Su questo non ci sono dubbi: i Travel Open Day Virtual, che si svolgono su una piattaforma del Gruppo, sono eventi che verranno messi in calendario anche nei prossimi mesi, perché ci sembra che dare spazio agli operatori del turismo e alle agenzie di viaggio sia l’unico modo per superare insieme questi tempi di difficoltà.

«L’evento sta andando molto bene - sostiene Fabio Candiani, direttore vendite & network di Msc Crociere -. Abbiamo aderito con entusiasmo perché con il nuovo stop agli incontri dal vivo è importante mantenere il contatto con i nostri partner. Tra l’altro credo che questa sia la prima volta di un Tod dal respiro nazionale. E questo ci ha dato l’opportunità di parlare con agenzie provenienti un po’ da tutto lo stivale, comprese alcune con le quali tradizionalmente non collaboriamo: un’ottima opportunità per allargare il nostro mercato».

«Abbiamo trovato gli adv un po’ preoccupati risponde prontamente Candiani -. Ma è comprensibile, dato il momento che stiamo vivendo. Noi abbiamo provato perciò a dare loro un po’ di luce grazie alla nostra vision sul futuro, accompagnata dagli investimenti concreti

che metteremo sul piatto già nel 2021. Certo, a volte i primi cinquedieci minuti di ciascun incontro si sono concentrati più sul supporto psicologico reciproco che sul prodotto, ma la forza dei nostri protocolli ha contribuito a ristabilire un clima di fiducia. In fondo, in questo periodo di zone rosse e arancioni, noi abbiamo sempre navigato, dimostrando di riuscire a gestire ogni situazione con efficacia e flessibilità. Tanto che persino il Giappone ha dato il via libera alle nostre crociere a partire dal prossimo aprile. Una testimonianza ulteriore della bontà delle procedure Msc. Ci tengo infine a precisare che la decisione di sospendere le partenze di Natale e Capodanno è stata esclusivamente dettata dall’impossibilità fisica di poter accogliere molti dei nostri ospiti a bordo, a causa del divieto assoluto di spostamento tra comuni. Le agenzie, in-

somma, possono davvero contare su un’offerta certa, che ripartirà già dal prossimo 10 gennaio e che è soprattutto vendibile fin da subito». «Il primo giorno è andato bene» ci dice Sandro Botticelli marketing manager dell’Ente nazionale del turismo Thailandese. E inoltre dà anche alcuni piccoli suggerimenti come quello di «Collegarsi in anticipo», in modo da entrare immediatamente all’interno del sistema.

«Un’esperienza positiva - così inizia Rosario Piscitelli line manager commercial dept. di Snav -. Praticamente ho lavorato ininterrottamente. Gli appuntamenti sono andati bene. C’è una grande voglia di superare il momento difficile e di tornare a lavorare. Ho dato anche qualche suggerimento per migliorare ulteriormente il format, in modo che possa essere sempre più fluido».

I protagonisti

l Gorazd Skrt

Una sorpresa positiva. Ho trovato partecipanti interessati e curiosi, con voglia di lavorare.

Quotidiano www.travelquotidiano.com

Editore: Travel Open Day srl Proprietà: Network & Comunication srl

l Monette Rose

Per noi di Seychelles il risultato è stato ottimo. Abbiamo incontrato molte agenzie.

direttore responsabile GIUSEPPE ALOE

direttore editoriale DANIELA BATTAGLIONI

Autorizzazione del Tribunale di Milano numero 793 del 30/11/91 Iscrizione a R.o.c. numero 13242 del 26.03.2005 Spedizione in abb.postale (pubblicità al 45%)

l Fabio Candiani

L’evento è andato bene. Abbiamo aderito con entusiasmo. Il contatto con i partner è vitale

AMMINISTRAZIONE, ABBONAMENTI REDAZIONE ROMA Via Aosta, 30 - 00182 ROMA tel. +39 06 890 17 577

l Sandro Botticelli

È stato positivo. Consiglio di collegarsi in anticipo così da essere pronti quando inizia

REDAZIONE Via Montepulciano, 5 20124 MILANO tel. +39 02 395 24 922

Stampa: Tipolitografia Federici s.r.l. - Via Adda, 3 - 05100 Terni

Concessionaria di pubblicità Network & Comunication srl Via Aosta, 30 - 00182 Roma Tel. +39 06 890 17 577 Fax +39 06 933 80 433 UFFICIO MILANO tel.: +39 02 395 24 922

l Rosario Piscitelli

Esperienza positiva. Praticamente ho lavorato initerrottamente con le agenzie di viaggio. www.travelquotidiano.com CONTATTI E MAIL redazionemilano@travelquotidiano.com redazioneroma@travelquotidiano.com seguici anche su


Quotidiano

Notizie

3

18 dicembre 2020

Valtellina: c’è dispiacere ma anche consapevolezza

la Valtellina ha molto da offrire al di là dello sci. Le nostre proposte sono molte e molto interessanti

CAMPAGNA PROMOZIONALE

Lucia Simonelli

di MARIELLA CATTANEO

SABRE: PICCOLI SEGNALI POSITIVI Siglata partnership con Google Il futuro sarà guidato dalla tecnologia e noi siamo pronti a questo processo»

di VALERIA BECCARI

MILANO - Sabre ha recentemente incontrato virtualmente la stampa mondiale a cui ha spiegato come l’azienda abbia affrontato questi mesi di pandemia e condiviso le strategie messe in campo per gestire al meglio la situazione. Senza dubbio, flessibilità, ottimismo e resilienza sono le parole chiave che ben riassumono la filosofia di una realtà come Sabre. Roshan Mendis, chief commercial officer travel solutions ha infatti dichiarato: «La nostra azienda è cambiata e continuerà a farlo; il virus ha un impatto enorme sulla nostra attività, ma la bella notizia è che noi siamo un’azienda resiliente che ha già superato con successo altre crisi che si sono verificate in precedenza: da quella finanziaria all’11 settembre, quando anche allora il comparto turistico era nell’occhio del ciclone. La grande differenza rispetto al passato sta nel capire quanto tempo dovrà ancora Annunciato l’avvio della trascorrere prima di collaborazione decennale poter parlare di riper creare il futuro del presa, ma possiamo viaggio. Questa sinergia già evidenziare dei innesca un meccanismo che segnali positivi nel utilizza i dati di shopping in secondo quartile e tempo reale, i contenuti miglioramenti mese disponibili e i modelli di per mese». supporto decisionale basati I dati Sabre mosu IA e ML per eseguire strano che il busioperazioni di test e apprenness hospitality ha reagito più velocedimento con l’obiettivo di mente rispetto al generare le migliori offerte comparto It dedicato possibili disponibili. alle compagnie aeree, che a sua volta si è dimostrato più resiliente rispetto al gds, in quanto fortemente incentrato sui viaggi corporate. Mendis ha poi precisato: «Riteniamo che il futuro sarà guidato dalla tecnologia, la ripresa stessa sarà guidata dalla tecnologia e noi ci sentiamo pronti a essere parte di questo processo. Il gds si rivela il modo più efficiente e chiaro per offrire contenuti già integrati con le agenzie di viaggio così come tutte le attività di personalizzazione che sono parte della nostra vision 2025. A questo proposito, voglio precisare che la vision 2025 è antecedente il Covid-19 ma la pandemia ne ha accelerato l’implementazione». Wade

Sabre con Google

Il gds si rivela sicuramente il modo più efficiente e chiaro per offire contenuti più integrati

Jones, chief product officer travel solutions ha quindi posto l’accento sull’importanza dell’intelligenza artificiale, settore in cui la partnership siglata con Google agevolerà il continuo miglioramento della customer experience e una maggior capacità di personalizzare l’offerta. «Il 10 gennaio scorso ha dichiarato il manager - abbiamo annunciato l’avvio della collaborazione decennale con Google e che per noi rappresenta molto di più di una partnership che punta su cloud, intendiamo infatti lavorare insieme per creare il futuro del viaggio e vogliamo trasformare l’esperienza digitale del viaggiatore. Inoltre, questi ultimi mesi abbiamo visto i giganti del digitale crescere e diventare ancora più forti, quindi dobbiamo mettere il piede sull’acceleratore perché l’aspettativa dei clienti cambierà e noi non dobbiamo farci trovare impreparati. Sabre ha familiarità con i modelli di comportamento del viaggiatore, conosce il suo voca-

bolario e questo abbinato alla capacità di Google di organizzare le informazioni, crea una combinazione vincente». Tale sinergia innesca un meccanismo che utilizza i dati di shopping in tempo reale, i contenuti disponibili e i modelli di supporto decisionale basati su IA e ML per eseguire operazioni di test e apprendimento con l’obiettivo di generare le migliori offerte possibili disponibili. Queste offerte personalizzate vengono quotate dinamicamente utilizzando tecniche di segmentazione dei clienti e possono includere servizi ancillari come posti a sedere e bagagli e possono anche comprendere contenuti di terze parti. In tal modo Sabre porta avanti la propria vision per quanto riguarda la creazione e l’invio dell’offerta giusta al cliente giusto e al momento giusto, aumentando così la soddisfazione dei viaggiatori e dando alle compagnie aeree l’opportunità di incrementare ed ottimizzare i propri ricavi.

Roshan Mendis

Abbiamo annunciato l’avvio della collaborazione decennale con Google che migliorerà la customer expercience e un’offerta più personalizzata

Wade Jones

SONDRIO - Da una parte il dispiacere per la chiusura degli impianti sciistici sino a gennaio, dall’altra la consapevolezza che il prodotto Valtellina «va oltre lo sci». Lucia Simonelli, destination manager di Valtellina Turismo (nella foto piccola), e Barbara Zulian, presidente dell’ente stesso, lasciano trapelare un dispiacere tangibile per la situazione indotta dal Covid-19, dopo i mesi estivi - ma anche del primo autunno - che avevano visto la montagna «protagonista di una seconda giovinezza, scelta in questo nuovo contesto “pandemico” da chi in passato prediligeva l’estero o il mare». Certo è la stagione invernale a contare il maggior peso «in termini economici per la nostra destinazione… Il rammarico cresce soprattutto viste le importanti nevicate di queste settimane, che avrebbero contribuito a richiamare molti sciatori nei nostri comprensori. A fronte di questo “dispiacere” c’è anche però la consapevolezza che la Valtellina ha molto altro da offrire, oltre allo sci». Difficile quantificare ora una stima di quante strutture alberghiere, ad esempio, riusciranno a garantire l’apertura in relazione alla domanda pesantemente influenzata dalla chiusura degli impianti. Di fatto «ci attendiamo un’importante perdita delle presenze estere legate principalmente allo sci: mercati come Repubblica Ceca, Polonia, Belgio e Russia hanno registrato numeri davvero importanti nelle passate stagioni e quest’anno si sentirà sicuramente la perdita di questo segmento di clientela. Per quanto riguarda invece la clientela italiana, considerando anche le limitazioni negli spostamenti tra regioni, ci aspettiamo le presenze dal mercato di prossimità, in primis quello di Milano e della Brianza, clienti peraltro già affezionati alla nostra destinazione». E se lo sci in passato è sempre stato protagonista incontrastato della proposta invernale valtellinese, in realtà «il territorio ha molto altro da offrire in termini di attività sportive e non solo. Numerosi gli itinerari per escursioni con le ciaspole e di sci alpinismo, attività a “distanziamento naturale” che si inseriscono in scenari paesaggistici favolosi e che permettono di vivere la montagna invernale più autentica; ci sono poi molte piste per lo sci di fondo, alcune delle quali illuminate anche di sera; sentieri innevati per la pratica delle fat bike, la possibilità di praticare lo sleddog, ossia di guidare una slitta trainata da cani husky, e molte altre attività outdoor per tutti i gusti che spaziano da quelle più semplici come escursioni a cavallo a quelle più adrenaliniche come il parapendio e l’arrampicata su ghiaccio». Di grande richiamo è poi l’offerta benessere, con Bormio «che conta tre stabilimenti termali con vasche all’aperto circondate dagli splendidi paesaggi alpini innevati; e la novità della Villa Bagni, una struttura di charme vicino al parco termale con 14 suite apartment, che integra l’offerta ricettive d’eccellenza del complesso termale». Da non sottovalutare, anzi, l’ampia offerta enogastronomica che spazia dai pizzoccheri alla bresaola fino ai formaggi, «accompagnati dai grandi vini della Valtellina, Sforzato in primis». Gli operatori si stanno organizzando nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza e delle disposizioni anti contagio, cercando anche di utilizzare strumenti online e di organizzarsi per limitare il più possibile il rischio di assembramento, a testimonianza della grande attenzione che c’è da parte di tutti nel voler avviare la stagione invernale in piena sicurezza. «Come Valtellina Turismo, oltre all’attività ordinaria, stiamo definendo in questo periodo una campagna di promozione invernale della Valtellina, da veicolare principalmente su TV e strumenti digital, con l’obiettivo di valorizzare le bellezze paesaggistiche e le numerose attività outdoor invernali».


LA RIPRESA POSSIBILE 40%

L’aumento delle richieste registrato da Idee per Viaggiare nelle ultime due settimane di novembre

1 su 2

I turisti che intendono partire per almeno una vacanza da qui a un anno, secondo una recente ricerca di Expedia Group Media Solutions

di MASSIMILIANO SARTI

MILANO - Non c’è tregua per i protagonisti dell’industria dei viaggi, alle prese con una crisi che non sembra davvero vedere la parola fine. Il tempo di incontrarci poche settimane fa alla fiera di Rimini, di tracciare qualche piccolo (in tutti sensi) bilancio estivo, di azzardare un’ipotesi di programma per le vacanze di Natale e subito i numeri della pandemia, implacabili, sono tornati a crescere bloccando sul nascere ogni speranza di ripresa veloce. La doccia fredda del sostanziale bando alle vacanze natalizie ha quindi ulteriormente complicato la ripartenza. Eppure, la voglia di viaggiare tra le persone non manca. Lo testimonia anche l’ultima ricerca condotta da Expedia Group Media Solutions, secondo cui oggi già un turista su due si sente ottimista e intende partire per almeno una vacanza da qui a un anno. E lo ha ribadito recentemente anche il presidente di Uvet e Confturismo, Luca Patanè, in occasione della versione virtuale del BizTravel Forum: «La voglia di viaggiare c’è, lo vediamo tutti i giorni. Certo cambierà il modello di vacanza, ma il desiderio di andare in vacanza è ben presente». Ad attirare l’attenzione degli operatori di ogni latitudine è quindi ora l’arrivo del tanto agognato vaccino, al momento in cui scriviamo già in distribuzione nel Regno Unito e negli Usa. Certo, rimane la consapevolezza del fatto che non si tratta di una ricetta miracolosa, in grado di far sparire come d’incanto la pandemia. Occorrerà ancora una volta tempo, prima che si possa raggiungere un’adeguata immunità di massa, e ancora di più prima che la maggior parte delle destinazioni globali possa considerarsi sufficientemente sicura. Ciononostante, il solo annuncio della conclusione

Operatori

La voglia di viaggiare non manca ma è ancora difficile capire quando si potrà davvero ripartire 18 dicembre 2020

EFFETTO VACCINO? Il punto di vista dei to sul 2021 che verrà

Quotidiano

4

+79%

Il balzo delle azioni Air France nel mese di novembre, dopo l’annuncio della coclusione dei test del vaccino Pfizer

+70%

Molto bene a novembre anche i titoli Tui, che poi però a dicembre sono tornati un po’ a flettere

I protagonisti

1 - Cosa ci potete raccontare dell’effetto vaccino? Avete registrato qualche riscontro nelle ultime settimane, anche solo a livello di sensazione e contatti personali? 2 - Come vedete invece più in prospettiva l’estate 2021?

l Pier Ezhaya

Continueremo a promuovere soluzioni volte ad assicurare al cliente la massima flessibilità

l Massimiliano Renzi

L’apertura di corridoi verso alcune destinazioni sicure potrà certamente aiutare la ripresa

l Marco Peci

Confidiamo in una ripresa seppure molto contenuta del lungo raggio, ma solo verso alcune mete

3 - Avete infine in mente qualche ricetta per rendere la prossima alta stagione più “normale” possibile? Pier Ezhaya, direttore generale tour operating Gruppo Alpitour: «Diciamo che la notizia ha dato un po’ di speranza e di ottimismo. E sappiamo bene quanto questi due elementi influiscano direttamente sulla propensione al consumo e, quindi, anche sulla prenotazione delle vacanze. È più difficile però affermare che si tratti di un trend e di un’inversione di tendenza, anche perché le autorità hanno rapidamente spiegato che la diffusione in larga scala del vaccino richiederà comunque un lasso di tempo piuttosto ampio». Massimiliano Renzi, head of sales di Idee per Viaggiare: «L’annuncio dell’efficacia dei vaccini ha portato evidenti segnali di ottimismo che per la nostra azienda si sono tradotti in un incremento delle richieste del 40% nelle ultime due settimane di novembre. Ciò dimostra chiaramente come il viaggio rimanga un sogno persistente per gli italiani». Marco Peci, direttore commerciale Quality Group: «Diciamo che l’annuncio dell’ar-

rivo dei vaccini e dell’innesco della macchina organizzativa per portarli sul territorio, coniugato alla notizia dei primi voli Covid-free che stanno iniziando a operare su varie rotte del mondo, ha rimesso in moto molto blandamente la ruota dei preventivi. Ma è una tendenza che è cambiata solo in tempi recentissimi». P.E. «La vediamo migliore del 2020, ma purtroppo non ancora normale. Molto dipenderà dall’evoluzione del virus, dalle relative cure e dalla diffusione del vaccino. Quello che possiamo certamente affermare è che gli alberghi saranno più preparati, così come gli italiani. I protocolli sono stati già testati l’estate scorsa e quindi, ragionevolmente, non perderemo l’inizio di stagione, come è invece avvenuto nel 2020». M.R. «Non riusciamo a fare previsioni sulla prossima estate perché abbiamo imparato che tutto potrebbe mutare molto velocemente». M.P. «Confidiamo in una ri-

presa seppure molto contenuta del lungo raggio, ma solo verso quelle mete che le autorità ci permetteranno di raggiungere». P.E. «Purtroppo no. Se non continuare a promuovere soluzioni volte ad assicurare al cliente la massima flessibilità in caso di impossibilità a partire o di annullamento. Stiamo inoltre allargando la nostra offerta sull’Italia, anche con programmi più innovativi che lanceremo a breve sul mercato».

M.R. «La ricetta giusta per la ripartenza del turismo purtroppo non ce l’abbiamo, ma crediamo che l’apertura di corridoi verso alcune destinazioni sicure con tamponi alla partenza e al rientro possa sicuramente aiutare la ripresa».

M.P. «Per l’estate 2021 stiamo definendo una ricchissima e interessante programmazione su Italia ed Europa, destinazioni che con tutta probabilità il prossimo anno saranno aperte».

positiva dei test Pfizer ha scatenato vero entusiasmo sui mercati azionari. Tanto che a fine novembre, a sole due settimane dalla notizia, già si registrava un trend interessante, con le imprese che avevano subito più pesantemente le conseguenze della crisi dettata dalla pandemia globale impegnate a recuperare una parte sensibile del terreno perduto. E a trainare gli indici di Borsa sono state soprattutto le compagnie del turismo: le azioni Air France e Iag, alla data del 26, registravano incrementi, per il mese di novembre, rispettivamente del 79% e del 70%, mentre quelle dei gruppi alberghieri spagnoli Nh e Meliá stavano contemporaneamente crescendo del +83% e del +71%. Molto bene sono poi andati anche i titoli del tour operator tedesco Tui (+70%), così come quelli delle società di ristorazione quali Autogrill, che a fine ottobre era a -66% ma che in novembre ha piazzato un convincente +70%. Ecco allora che noi di Travel Quotidiano abbiamo pensato di chiedere a tre dei principali protagonisti del tour operating tricolore Alpitour, Idee per Viaggiare e Quality Group - qualche impressione sul cosiddetto effetto vaccino e sulle prospettive della prossima estate, probabilmente prima stagione in cui finalmente si potrà cominciare a parlare di vera ripresa. Doveroso in questo caso precisare che nessuno è in possesso della sfera di cristallo e che le risposte sono perciò più frutto di sensazioni che di dati concreti. Ma in tempi di incertezza come quelli che stiamo vivendo è difficile, se non impossibile, basarsi su numeri e serie storiche. Meglio allora affidarsi all’intuito di chi da anni è abituato a navigare tra le acque di un comparto tanto affascinante quanto fragile e per molti versi imprevedibile, sempre esposto com’è a incontrollabili fattori esogeni.



18 dicembre 2020

l Francesco Paradisi

L’intermediazione rimane al centro delle nostre strategie di distribuzione

l Gianni Rotondo

Per il prossimo anno i protagonisti assoluti saranno i repeaters

l Gianni Onorato

Il 2021 sarà ancora un anno complicato e il 2022 non sarà da meno

l Beniamino Maltese

È il momento delle grandi sfide. In termini di accessibilità e connessioni

l Roberto Martinoli

LE CROCIERE RIPARTONO all’insegna di sicurezza e flessibilità

L’industria è destinata a tornare su numeri importanti

La questione porti

Non tutti gli scali si sono dimostrati pienamente collaborativi con le compagnie in difficoltà. E c’è anche chi in questi mesi ha alzato le tariffe

Con la crocieristica ancora impegnata a contenere i costi, è probabile che la questione possa avere delle ripercussioni sulle scelte future dei porti in cui scalare E poi c’è il tema degli investimenti in materia di accessibilità e connessioni. Anche su questo si baserà la fortuna degli scali negli anni a venire

Ma grazie al previsto aumento dell’offerta ci saranno con ogni probabilità ancora spazio e opportunità per tutti

Ma non ci sarà una guerra dei prezzi come è avvenuto dopo il disastro della Costa Concordia

testi di MASSIMILIANO SARTI

MILANO - Una ripresa all’insegna delle procedure di sicurezza, della flessibilità e di un’offerta sempre più omnicomprensiva, inclusi anche i pacchetti con le escursioni. La ripartenza del mondo delle crociere non passerà questa volta da una guerra dei prezzi fratricida, come accadde nel 2012 dopo il disastro della Costa Concordia, ma sarà comunque un fenomeno lento e progressivo, a cui dovrà contribuire ogni attore della filiera. E quando tutto ritornerà come prima, saranno premiate quelle realtà che si saranno dimostrate più vicine a chi oggi sta investendo sul futuro, senza badare alle marginalità. Di strategie, modalità di rilancio dei viaggi in mare, ma anche di cambiamenti del business model, di sinergie costruttive, di strategie di distribuzione e di opportunità di crescita hanno parlato cinque tra i protagonisti principali della crocieristica mediterranea e globale, intervenuti in occasione della presentazione online dei dati dell’Italian Cruise Watch di Risposte Turismo: il senior business developer manager di Norwegian Cruise Line, Francesco Paradisi, il general manager Emea region di Royal Caribbean International, Gianni Rotondo, il ceo di Msc Cruises, Gianni Onorato, l’executive vice president e cfo di Costa Group, Beniamino Maltese, e l’amministratore delegato di Silversea, Roberto Martinoli. «Per comprendere quello che sta accadendo va fatta una distinzione precisa tra 2021 e 2022 - ha sottolineato Rotondo -. Per il prossimo anno i protagonisti assoluti del mercato saranno i repeaters: clienti motivati che spesso hanno già prenotato la loro vacanza in mare. Rimane invece la questione aperta dei cosiddetti new-to-cruise, ossia di coloro che non si sono mai avvicinati alle crociere: una quota im-

portante di domanda per un’industria storicamente in espansione come la nostra. Un segmento che va quindi seguito con particolare attenzione, anche perché ritengo che a riguardo assisteremo a molte prenotazioni sotto data. Ecco allora che in questo caso un po’ sui prezzi si dovrà lavorare. Per il 2022, invece, abbiamo già aperto le vendite a tariffe superiori a quelle del 2019 e le risposte al momento sono ottime». Opinione, quella di Rotondo, sostanzialmente condivisa anche da Paradisi, per cui al massimo si lancerà qualche promozione con pricing aggressivo ma sempre rigorosamente a tempo. Altro tema delicato è poi quello della distribuzione, con il mercato che in questi mesi ha registrato un’inevitabile crescita delle vendite dirette sui canali digitali. «Ritengo però che sia un fenomeno transitorio - ha sottolineato Paradisi -, dovuto soprattutto al calo delle attività di marketing delle agenzie sul territorio. Quando sarà possibile riprendere a operare nella normalità, sono convinto che tutto tornerà come prima. L’intermediazione rimane assolutamente al centro delle nostre strategie di distribuzione». Per Onorato «il 2021 sarà senz’altro ancora un anno complicato e anche il 2022 non sarà tanto da meno. Sarà importante allora trovare disponibilità a ridurre i costi. Purtroppo, se molti scali si sono dimostrati in questi mesi davvero collaborativi, devo constatare che alcuni hanno invece pensato di alzare le tariffe. Qualcosa di cui le compagnie di crociere non potranno non tenere conto nel prossimo futuro». Di vero e proprio bivio ha quindi parlato Maltese: «È il

La leva delle tariffe servirà soprattutto ad attrarre i cosiddetti new-to-cruise

Adv

Il mercato in questi mesi ha registrato una crescita delle vendite dirette. Ma per Francesco Paradisi di Ncl si tratta di un fenomeno transitorio. Le agenzie torneranno presto a giocare un ruolo fondamentale

2023

Sarà l’anno della piena ripresa, dopo un 2021 e un 2022 ancora un po’ complicati

Med

In un momento in cui la ripartenza si giocherà soprattutto sul terreno del turismo di prossimità, il Mediterraneo godrà di un netto vantaggio competitivo

momento delle grandi sfide. In termini di accessibilità e connessioni. Noi ci siamo sobbarcati i costi per rimettere in moto la macchina. Ma non potrà andare avanti sempre così. Al momento della piena ripresa il traffico si sposterà su quei porti che si dimostreranno più disposti oggi a investire per il futuro». Non è un caso, peraltro, che siano gli scali di Civitavecchia, Venezia e Barcellona ad attirare la mole maggiore di traffico, ha sottolineato Martinoli. Il presidente e amministratore delegato di Silversea ha però preferito focalizzare maggiormente il proprio intervento sulle tante opportunità di sviluppo che il comparto ancora offre: «I tre scali che ho citato beneficiano di ottimi collegamenti aerei. Spostare questo tipo di equilibri non è facile. Nei prossimi anni, tuttavia, è in arrivo un grande numero di nuove navi. L’industria è destinata a tornare su numeri importanti. Al di là dei principali hub della crocieristica mediterranea, ci sarà quindi la necessità di disperdere le navi su un maggior numero di scali minori. Le occasioni saranno per tutti». Ma quando si potrà davvero tornare ai livelli pre-crisi? «Difficile dirlo ora - ha ripreso Rotondo -. Potremo forse capirci qualcosa di più a partire dal terzo trimestre del prossimo anno. Sulla scorta degli operativi che osservo oggi, e sulla base degli ordini di nave in arrivo, credo tuttavia che il 2022 sarà un anno importante». Ma probabilmente, per assistere a una piena ripresa, ha chiosato Paradisi, occorrerà attendere il 2023. La ripartenza, hanno infine concordato i presenti, si concentrerà inizialmente sulla domanda di prossimità. «E da questo punto di vista ha concluso Onorato - il Mediterraneo godrà del grande vantaggio di poter far scalare le navi in porti che rappresentano altrettanti mercati importanti di sourcing della domanda».

Quotidiano

Operatori

6

Nei riquadri, i protagonisti principali intervenuti in occasione della presentazione online dei dati dell’Italian Cruise Watch di Risposte Turismo: il senior business developer manager di Norwegian Cruise Line, Francesco Paradisi, il general manager Emea region di Royal Caribbean International, Gianni Rotondo, il ceo di Msc Cruises, Gianni Onorato, l’executive vice president e cfo di Costa Group, Beniamino Maltese, e l’amministratore delegato di Silversea, Roberto Martinoli.

Italian Cruise Watch: il mercato è tornato ai livelli del 1993

Saranno poco meno di 797 mila i passeggeri movimentati nei porti italiani a fine 2020. Un dato che riporta la crocieristica tricolore indietro di quasi 30 anni, ai valori del 1993, per un calo di ben il 93,5% rispetto al 2019. Il fenomeno è evidentemente frutto delle conseguenze della pandemia globale, che non ha peraltro risparmiato nessuna destinazione, tanto che complessivamente nel 2020 il totale dei passeggeri a livello mondiale dovrebbe fermarsi a quota 6 milioni, per un -80% rispetto all’anno scorso. Lo rivela il tradizionale report Italian Cruise Watch di Risposte Turismo. Un calo prevedibile che sul territorio italiano ha comportato perdite per quasi 1 miliardo di euro: il valore è riferito alle sole spese dei crocieristi in escursioni (organizzate o indipendenti, a fine anno saranno circa 2,7 milioni in meno rispetto alle previsioni), shopping, ristorazione e altri consumi di tipo turistico a terra, oltre a pernottamenti a terra pre e post viaggio (circa 1,3 milioni in meno rispetto ai numeri attesi) e giornate di vacanza pre e post cruise. Secondo il report sarà in particolare il Veneto la regione più impattata (206 milioni di euro il mancato contributo), seguita da Lazio (-204,6 milioni), Liguria (-176,5 milioni), Campania (-120 milioni) e Sicilia (-65 milioni). Nonostante tali numeri sconfortanti, l’Italian Cruise Watch 2020 evidenzia tuttavia anche importanti segnali di ottimismo per il futuro. Tra questi, per esempio, l’incremento degli investimenti da parte dei porti per interventi dedicati o a supporto del comparto: per il triennio 20212023 Risposte Turismo ne ha mappati per oltre 510 milioni di euro, in crescita di più del 200% rispetto ai tre anni precedenti. Si tratta di capitali destinati principalmente alle infrastrutture e ai dragaggi, trainati soprattutto dalle realtà di Messina, La Spezia, Taranto, Ancona, Genova, Savona, Salerno, Ravenna, Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle (460 milioni di euro complessivi).


Regione Veneto PORTRAIT


PORTRAIT//

In Veneto nasce il Tavolo di Coordinamento dei Siti Unesco La Regione del Veneto, responsabile del governo di un territorio che vanta oggi ben otto Siti della World Heritage List, cui si aggiungono idealmente altre proposte di candidatura, materiali e immateriali, è da tempo impegnata in un’azione di valorizzazione di questo patrimonio d’eccellenza, concretizzatasi nell’istituzione di un Tavolo di lavoro e di un Coordinamento interno per i temi Unesco.

coincide con un aspetto di importanza strategica e di elevato potenziale per la crescita e lo sviluppo del territorio, ponendosi come un insieme di altissima visibilità in ambito internazionale, e, anche per la sua la natura ampiamente differenziata, individua senza dubbio un livello di particolare attenzione sul versante della governance locale. Perciò la Regione del Veneto si è nel tempo impegnata a intervenire con sempre maggiore incisività nelle complesse e articolate tematiche di supporto alla tutela e conservazione, nonchédi promozione e fruizione dei Siti Unesco, anche mediante una politica di gestione condivisa delle istanze provenienti dagli attori interessati, indicando misure sempre più efficaci di coinvolgimento di tutti gli stakeholders del territorio.

Peschiera del Garda

àà

La Regione, quale Ente sovraordinato, èchiamata, in veste di “soggetto responsabile”, secondo la definizione data dalla normativa statale in materia, a intervenire con sempre maggiore energia nelle complesse e articolate tematiche di tutela e conservazione, di gestione, di fruizione e promozione, che tutti gli attori locali, in primo luogo i soggetti istituzionali, le Amministrazioni e gli Enti pubblici, hanno il compito di affrontare con particolare cura riguardo ai beni posti sotto la tutela dell’Unesco. Questi temi trovano corrispondenza in una pluralità di competenze e di funzioni istituzionali che la Regione esercita, e che debbono essere trattate e approfondite in riferimento specifico al patrimonio Unesco. Il patrimonio riconosciuto dall’Unesco nel Veneto

Venezia e la sua Laguna, patrimonio Unesco dal 1987

Padova

àà

Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco dal 2019

Venezia

àà

àà Le colline del prosecco

Orto Botanico di Padova, patrimonio Unesco dal 1997

Opere di Difesa Veneziane tra il XVI e XVII secolo, patrimonio Unesco dal 2017


PORTRAIT// àà Vicenza

Cittàdi Vicenza e le Ville Palladiane del Veneto, patrimonio Unesco limitato al solo contesto urbano, nel 1994, e quindi esteso nel 1996

àà àà

Verona

Cittàdi Verona, patrimonio Unesco dal 2000

Dolomiti

La catena montuosa delle Dolomiti, patrimonio Unesco dal 2009

àà Preistoria

Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino, patrimonio Unesco dal 2011

In questa prospettiva è nato il Tavolo di lavoro dei Siti Unesco del Veneto, istituito già con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2687/2006 e rinnovato con D.G.R. n. 1430/2019, per offrire un momento di incontro, confronto e scambio tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei beni iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale nel Veneto. Le principali funzioni per le quali è stato attivato questo Tavolo sono quelle di coordinamento delle iniziative, di monitoraggio delle attivitàe di supporto alla redazione, adozione e implementazione dei Piani di Gestione dei Siti, di acquisizione e condivisione di istanze e richieste, nonché di individuazione di possibili azioni di valorizzazione comuni. Ai lavori del Tavolo partecipano i soggetti referenti degli otto Siti Unesco del Veneto: «Venezia e la sua

Laguna», «Città di Vicenza e le Ville Palladiane del Veneto», «Orto Botanico di Padova», «Città di Verona», «Dolomiti», «Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino», «Opere di Difesa Veneziane tra il XVI e XVII secolo», «Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene». Sono invitati a prendere parte agli incontri anche i soggetti che seguono percorsi di candidatura già avviati, come «Padova Urbs Picta. Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del XIV secolo», il cui iter ormai attende solo il pronunciamento conclusivo da parte dell’Unesco. A supporto del Tavolo sono chiamati a intervenire specialisti altamente qualificati nei vari settori coinvolti, quali il prof. Amerigo Restucci, componente del consiglio direttivo Icomos, un team dell’Università Iuav di Venezia che approfondisce tematiche di

governance del patrimonio Unesco, esperti del Ciset – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica che si occupano di economia dei flussi turistici. Il provvedimento che ha rinnovato il Tavolo ha inoltre formalizzato anche la costituzione di un Coordinamento regionale interno per i temi Unesco , organismo composto da diverse Strutture dell’Ente, con competenze specifiche nei diversi ambiti toccati dalla gestione dei Siti della lista Unesco, come la promozione e la valorizzazione dei beni culturali, la pianificazione territoriale e urbanistica, le infrastrutture e i trasporti, i lavori pubblici, il governo dei flussi turistici, la gestione del comparto agroalimentare, il rapporto con gli Enti locali del territorio, le strategie di comunicazione, le attività formative, le relazioni internazionali.


PORTRAIT//


Quotidiano

Trasporti

11

18 dicembre 2020

18

Le nuove destinazioni raggiungibili da Treviso, per un totale di 45 (sei domestiche e 39 internazionali) e 153 voli alla settimana

Veneto

Treviso è la prima base Ryanair nella regione. La low cost aumenterà, con l’orario estivo 2021, anche la capacità da Venezia (sei rotte totali) e da Verona (nove rotte)

Il futuro è di coloro che hanno una visione strategica sul dopo crisi, a lungo termine

Eddie Wilson

Ryanair alza la posta sull’Italia e apre a Treviso la sua 15ª base

Da fine marzo saranno due i velivoli posizionati sullo scalo veneto e 45 le destinazioni servite

di MARIELLA CATTANEO

TREVISO - Quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco: così Ryanair nel bel mezzo dell’inverno più difficile della sua storia, guarda oltre le nubi della pandemia e rilancia gli investimenti. In Italia dove inaugurerà a primavera la sua prima base in Veneto, a Treviso (portando a 29 il totale scali serviti nel nostro Paese) ma anche in Francia, con la nuova base di Parigi Beauvais. Dal prossimo 30 marzo saranno dunque due gli aeromobili basati al Canova, rinnovando il sodalizio tra lo scalo e la low cost che proprio su Treviso inaugurava nel 1998 i collegamenti verso l’Italia, con un volo proveniente da Londra Stansted. «I due velivoli serviranno un network di 45 destinazioni (sei domestiche e 39 internazionali), di cui 18 nuove, per un totale di 153 voli settimanali - ha dichiarato Eddie Wilson, ceo di Ryanair -. Comincia una crescita esponenziale che non sarà comunque limitata a Treviso ma interesserà anche il Marco Polo di Vene-

zia». Wilson sottolinea l’importanza di investire in questo momento particolare: «Il futuro è di coloro che hanno una visione strategica sul dopo crisi, a lungo termine. Noi continuiamo ad essere finanziariamente forti e malgrado i mesi di gennaio, febbraio e marzo saranno ancora difficili, per l’estate siamo però ottimisti: grazie all’arrivo del vaccino e del conseguente contenimento della pandemia, si riuscirà a ripristinare il traffico e ci sarà una ripresa significativa della domanda. Il cammino inizia adesso: chi saprà intraprenderlo, iniziando a progettare oggi, ne uscirà vincente». E la vision sul futuro della low cost guarda bene in avanti come conferma il recente, nuovo ordine fermo a Boeing per ulteriori 75 aeromobili 737 Max (la versione 8200 che conta 197 posti invece di 189), che portano il totale a quota 210 velivoli. Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save, ha aggiunto: «Questo è un momento di discontinuità per il nostro sistema aeroportuale, in un contesto surreale e di diffi-

Una scommessa dal nome 737-8200: il totale ordini sale a 210 aeromobili

La scommessa Ryanair sul B737 Max torna alla ribalta e lo fa con una posta ancora più alta: un nuovo ordine fermo a Boeing per altri 75 aeromobili per oltre 22 miliardi di dollari. La low cost ha nuovamente scelto il 737 8200, una versione di maggiore capacità rispetto al 737-8 e prevede di ricevere i primi nuovi aeromobili - che per inciso abbandoneranno la dicitura “Max” a favore di quella 737-8200 - all’inizio del 2021 mentre tutte le consegne saranno completate entro dicembre del 2024. «Non appena la pandemia farà marcia indietro - sottolinea Michael O’Leary - e probabilmente nel 2021 accadrà, grazie al lancio di molteplici vaccini efficaci, insieme ai nostri aeroporti partner in tutta Europa e con questi aeromobili ecologicamente efficienti - ripristineremo rapidamente voli e orari, recupereremo il traffico perso e contribuiremo al recupero delle industrie turistiche dei paesi europei». E nei prossimi anni la flotta del gruppo salirà fino a 600 aeromobili: nell’anno finanziario 2022 (aprile 2021-marzo 2022) Ryanair si aspetta di ricevere 27 Boeing 737-8200 (il 6% della flotta) che diventeranno 75 l’anno successivo (15% della flotta) fino a salire a 210 entro marzo 2026 sui 600 totali dell’intero gruppo. Ryanair è il cliente di lancio per la variante 737-8 ad alta capacità, avendo effettuato il suo primo ordine per 100 velivoli e altre 100 opzioni alla fine del 2014; sono poi seguiti ordini fermi per 10 aeromobili nel 2017 e 25 nel 2018. Il 737-8200 consentirà al vettore risparmi di carburante del 16% rispetto alle precedenti versioni dell’aeromobile oltre a emissioni acustiche inferiori del 40%.

La low cost è tornata a investire sui Boeing 7378200 con un nuovo ordine fermo per 75 aeromobili. La flotta del Gruppo salirà fino a 600 velivoli nel 2026

coltà: ma qui comincia anche il domani. Guardiamo alla ripresa e lo facciamo con Ryanair, un partner con cui lavoriamo da tanti anni. Avevamo superato i 3 milioni di passeggeri prima della pandemia e sono certo che torneremo a condizioni di normalità con i numeri di prima e anzi con qualcosa in più. Oggi assume sempre più importanza il rapporto “value for money” e da parte nostra abbiamo fatto grandi sforzi per essere più efficienti, ridurre costi non indispensabili ed essere quindi più competitivi». Quanto al resto dell’offerta Ryanair sul Veneto, l’operativo estivo da Venezia prevede sei rotte, di cui quattro domestiche e due internazionali, con voli aggiuntivi per Barcellona, Palermo e Londra Stansted e un totale di 71 voli settimanali. Da Verona saranno nove le rotte estive, di cui quattro internazionali e voli più frequenti per Cagliari e Lamezia. Sarà - come anticipato più volte sia dal numero uno del gruppo Michael O’Leary, sia dal ceo Wilson - un inverno lungo e difficile: Ryanair (che ha ripreso le operazioni il 1° luglio) ha archiviato il primo semestre dell’anno fiscale in corso con un rosso di 197 milioni di euro contro l’utile di 1,15 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Iata: le conseguenze della pandemia impattano maggiormente i vettori europei

PER LE COMPAGNIE AEREE DEL VECCHIO CONTINENTE LE PREVISIONI INDICANO PERDITE COMPLESSIVE PER 11,9 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2021 Prenotazioni in calo

Le restrizioni di viaggio ancora in essere, così come le quarantene, frenano la domanda: le prenotazioni intra-Ue sono in calo dell’81% per il periodo fino al 10 gennaio 2021 l

GINEVRA - (ma.c.) L’impatto della pandemia da Covid-19 sull’industria del trasporto aereo sarà peggiore in Europa, rispetto ad altre regioni del mondo. Anche nel 2021. Lo rivelano le ultime previsioni della Iata, che mettono in evidenza come l’anno prossimo saranno le compagnie aeree del Vecchio Continente a subire le maggiori perdite (un rosso complessivo da 11,9 miliardi di dollari) e in termini di margine Ebit (-9,5%). Il traffico passeggeri (misurato in Rpk) è stimato in calo del 70% quest’anno, la peggiore performance di qualsiasi regione ad eccezione di Africa (-72%) e Medio Oriente (-73%). La crescita dell’Rpk il prossimo anno dovrebbe essere solo del 47,5%, alle spalle quindi delle aree dell’Asia Pacifico (50%) e del Nord America (60,5%). «Le nostre proiezioni per que-

-9,5%

La flessione in termini di margine Ebit per i vettori europei nel 2021

-70%

Il calo del traffico (misurato in Rpk) previsto per il 2020 in Europa, performance tra le peggiori, paragonabile solo a quella di Africa (-72%) e Medio Oriente (-73%)

st’anno e per il prossimo sono poco meno che un disastro per il trasporto aereo europeo - ha commentato Rafael Schvartzman, vicepresidente regionale Iata per l’Europa -. Le restrizioni alle frontiere e le misure di quarantena hanno bloccato la domanda e la regione è stata colpita anche peggio della maggior parte delle altre aree del mondo. C’è ottimismo sul vaccino, ma come mostrano le nostre previsioni per il prossimo anno, è improbabile che questo arrivi in tempo per evitare centinaia di migliaia di ulteriori perdite di posti di lavoro nel settore, a meno che i governi non agiscano immediatamente. L’attenzione deve concentrarsi sui test rapidi dei passeggeri in modo che la quarantena possa essere eliminata e le frontiere aperte in sicurezza». L’impatto delle limitazioni di viaggio e della quarantena sulla domanda di viaggio è chiaro. Le

Servono test rapidi per aprire le frontiere in sicurezza ed eliminare le quarantene

Rafael Schvartzman

prenotazioni intra-Ue sono in calo dell’81% per il periodo fino al 10 gennaio 2021 rispetto alla curva usuale. Dal 2019, la connettività totale è diminuita del 68% a Francoforte, del 67% a Londra, del 67% a Parigi, del 66% a Istanbul, del 64% a Mosca e del 53% ad Amsterdam.


In attesa di definire il network p2p, la neonata compagnia aerea conferma tre basi a Firenze, Forlì e Catania 18 dicembre 2020

EGO AIRWAYS SPICCA IL VOLO fra charter e ambizioni internazionali Italianità protagonista

l Il business model della neonata compagnia mette al centro il passeggero e l’italianità della proposta. Ogni cliente potrà scegliere il tipo di esperienza da vivere a bordo, dalla tipologia di posto ai servizi ancillary, prima e durante il volo. Il menù proposto esalta il legame con le destinazioni servite grazie alla proposta di prodotti del territorio.

di MARIELLA CATTANEO

MILANO - Ego Airways scopre le sue carte. Senza ulteriori indugi, pur inevitabilmente condizionata dal mutato contesto indotto dal Covid. La neonata start-up italiana (il Coa è arrivato lo scorso 19 novembre) parte da tre basi (Firenze, Forlì e Catania), un primo Embraer 190 da 100 posti - già consegnato e operativo (altri tre seguiranno la prossima primavera, a inizio e fine estate 2021), e con un’attività inizialmente prettamente charter, in attesa di quanto mai attese certezze dal mercato, indispensabili per definire il network point-to-point. Il tutto senza tralasciare ambizioni internazionali: «Il nostro obiettivo è portare Ego Airways, in cinque anni, a essere un riferimento a livello internazionale per l’aviazione italiana», afferma il presidente Marco Busca. Il business model fa perno sul passeggero e sull’italianità della proposta: «Ego - proprio per questo si chiama così - porta con sé un nuovo concetto che pone la singola persona al centro - ha dichiarato Matteo Bonecchi, ceo della compagnia -: il passeggero sceglie l’esperienza che vuole trovare a

Aer Lingus punta alle rotte atlantiche dal Regno Unito UNA DIVISIONE UK OPEREREBBE CON A321LR DA MANCHESTER

DUBLINO – (ma.c.) Aer Lingus rivede i propri progetti sulle più che remunerative rotte transatlantiche chiedendo, tramite una nuova sussidiaria inglese, al dipartimento dei trasporti di Washington una licenza per volare da Manchester a Boston, New York e Orlando, a partire dall’estate 2021. La compagnia intende utilizzare due nuovi Airbus A321Lr, originariamente destinati alla Repubblica d’Irlanda, sulle rotte Manchester-Usa. Di fatto Airbus consegnerà gli A321Lr ad Aer Lingus tra febbraio e marzo: saranno quindi registrati nel Regno Unito in tempo utile per quando la filiale britannica otterrà le licenze di volo sulle rotte. Aer Lingus ha ordinato 11 velivoli di questa versione dell’A321. Alla

bordo. Un modello che nasce da studi sugli elementi innovativi nel trasporto aereo internazionale e si ispira a quello di JetBlue. Il tutto declinato sulla realtà italiana». Sia la data di apertura dei primi voli, sia le destinazioni sono tuttora «in valutazione e saranno resi noti quando l’evolvere della situazione ci consentirà di garantire la regolarità di servizio» prosegue il ceo. Nessun hub a Milano Malpensa, per il momento, ma anche in questo caso la decisione deriva dalla situazione contingente e anzi, pro-

prio lo scalo lombardo avrà un suo ruolo specifico «una volta che si sarà stabilizzata la situazione dei collegamenti a lungo raggio: la compagnia nasceva in realtà con questa vocazione ma per poter parlare di feederaggio dobbiamo attendere la ripresa definitiva del long haul. Abbiamo comunque già approcciato diverse compagnie aeree» in vista di future collaborazioni. Nell’attesa è quindi il mercato charter «tra i pochi segmenti in movimento in questo momento ad

LA DISTRIBUZIONE FA PERNO SULLE AGENZIE

La distribuzione riserva un ruolo centrale per agenzie di viaggio: in un momento «particolare in cui è tutto il mercato a soffrire, vogliamo riconoscere la professionalità e il valore aggiunto delle agenzie nell’intermediazione» spiega Marilena Bisio. Sul sito web è attiva una «sezione dedicata al b2b dove le adv si registrano e accedono a un programma di incentivazione che prevede l’accumulo di un credito su ogni prenotazione effettuata che verrà poi erogato all’adv per futuri booking. Sulla piattaforma gli adv potranno anche effettuare online richieste preventivi per gruppi, ma sarà comunque disponibile un supporto telefonico a loro dedicato». Infine, per essere vicini al trade, è già attiva una «rete commerciale nelle regioni dove siamo presenti con i nostri hub». La collaborazione con i to riguarderà anche la proposta di prodotti ancillary a bordo «come servizi di tour operating da acquistare insieme al volo vero e proprio» sottolinea Denise Zatti, sempre in un’ottica di legame con il territorio italiano e con le eccellenze cha ha da offrire. Ego sarà anche sui gds, «cominciando da Amadeus e a seguire su Sabre e Travelport», oltre che sulle principali Ota, «da Expedia a Last Minute o Volagratis».

base della decisione del trasferimento su Manchester ci sarebbe secondo il vettore l’uscita di scena della britannica Thomas Cook Airlines (nel settembre dello scorso anno) e la conseguente ascesa in termini di quote di mercato di Virgin Atlantic, unico vettore a collegare Manchester agli States nel 2021, con fino al 70% di capacità offerta rispetto al totale. Nel suo primo anno Aer Lingus UK offrirà voli da Manchester al Jfk di New York e Orlando, aggiungendo una nuova rotta per Boston, dove volerà ogni giorno in estate. New York sarà un servizio giornaliero annuale, mentre Orlando vedrà voli giornalieri in estate e quattro volte a settimana in inverno.

Air Senegal torna a Malpensa con un A321 DAL 17 FEBBRAIO, TRE

4 mln €

Il capitale sociale di partenza della compagnia. Principale azionista, con il 60% delle quote, è Officine Cooperatori Piacentini

Flotta

Gli Embraer 190 da 100 posti sono configurati con tre classi di volo: Just Go, Lounge e Private. Grigio e blu i colori dominanti degli interni.

FREQUENZE A SETTIMANA DAKAR - Air Senegal scalda i motori in vista del ritorno a Milano Malpensa: la compagnia riprenderà infatti i voli da Dakar il 17 febbraio 2021, con tre frequenze settimanali non-stop, che sono già in vendita sui canali gds, con tariffe pubblicate per tutte le destinazioni Air Senegal raggiungibili via Dakar. L’orario garantisce collegamenti in entrambe le direzioni verso Abijan, Bamako, Conakry, Banjul, Ziguinchor e Nouakchott. Sulla rotta sarà operativo un nuovo Airbus A321-200 configurato con 16 posti in business class (con sedili flat bed) e 149 in classe economica. Air Senegal (la cui attività di promozione in Italia è curata da Aviareps) è la prima compagnia aerea africana a utilizzare un aeromobile

Quotidiano

Trasporti

12

essere protagonista», sottolinea Marilena Bisio, responsabile commerciale del vettore. «In particolare, abbiamo già effettuato operazioni spot in ambito sportivo, soprattutto con squadre di calcio», ma oltre alle richieste in ambito sportivo e governativo, «c’è tutto il mondo estivo con le richieste dei tour operator sia per le classiche catene da aprile a ottobre, sia vuoto per pieno su alcune destinazioni, non solo da to italiani ma anche stranieri». Nel mirino del vettore target di mercato diversi - dal leisure al corporate, passando per l’etnico - che incideranno in modo diverso in corrispondenza dei diversi periodi dell’anno e relativo network in grado di intercettare questa domanda, con piani che lasciano spazio ad una vision internazionale: «Più destinazioni leisure in estate - ad esempio le isole mediterranee di Grecia e Spagna -. Poi capitali europee in grado di mixare business e leisure, quindi London City, Parigi Orly o Barcellona». Il servizio proposto ai passeggeri è tailor made, con la possibilità di personalizzare la propria esperienza di volo acquistando servizi à la carte come, ad esempio, un’auto privata da/per l’aeroporto o un b&b per un weekend. Il pricing «ancora in definizione - aggiunge Denise Zatti, responsabile marketing - manterrà anch’esso caratteristiche di inclusività, permettendo a chiunque di viaggiare, con tariffe che potranno essere in concorrenza con un biglietto del treno». Forte legame col territorio anche per i menù di bordo «per vivere esperienze di gusto legate tanto al territorio di partenza quanto a quello di destinazione».

narrow body con un prodotto premium come il flat bed nella cabina business. La flotta del vettore conta attualmente due Airbus A330-900neo, due Airbus A321, due Airbus A319 e due Atr 72-600. A bordo i passeggeri potranno apprezzare la speciale ospitalità e cucina senegalese “Teranga”. La compagnia aerea senegalese ha creato interessanti tariffe di lancio sia per la classe economica, sia per la business class; è prevista una franchigia bagaglio gratuita di 2 pezzi (23 kg + 23 kg) per tutte le destinazioni Air Senegal da / per Milano. Gli ospiti potranno infine usufruire del Teranga Loyalty Program lanciato di recente dalla compagnia aerea.



FORZA MAGGIORE È l’eccezione che potrebbero invocare le compagnie alberghiere, per sospendere temporaneamente le condizioni degli accordi sugli affitti degli immobili in questo momento di emergenza

18 dicembre 2020

Anche l’apertura del Th Planibel La Thuile è stata rinviata

Quotidiano

Operatori

14

I piani di espansione

Il gruppo mira ad acquisire una decina di resort nei prossimi tre anni, soprattutto nel Sud Italia.

Un altro obiettivo significativo è poi Firenze, dove Th Resorts ha attualmente in corso alcune discussioni importanti. Non è esclusa neppure un’espansione futura oltre confine

Th Resorts: serve un arbitro tra gestione e proprietà di MASSIMILIANO SARTI

PADOVA - Ci eravamo lasciati all’ultima fiera di Rimini con il direttore commerciale e marketing della compagnia, Stefano Maria Simei, che annunciava l’apertura di tutte le strutture neve per il prossimo inverno. Poi è arrivata la seconda ondata e la doccia fredda dello stop sostanziale alle vacanze in montagna per il periodo natalizio, che ha costretto Th Resorts a rinviare l’operatività dei propri hotel. «Io comprendo le ragioni del governo - spiega il presidente del gruppo, Graziano Debellini -. Il contagio è ancora troppo diffuso per permetterci distrazioni di sorta. Tanto più che, se è vero che le piste da sci sono luoghi sostanzialmente sicuri, dove è possibile mantenere un adeguato distanziamento sociale, lo stesso carattere di intimità, punto di forza di gran parte delle strutture neve, si trasforma in realtà in un boomerang pericoloso in tempi di pandemia. Detto questo, occorre però che lo Stato intervenga per mettere le compagnie alberghiere in condizioni di affrontare la cancellazione di un periodo che da solo vale il 30%-40% dell’intera stagione invernale. Un ulteriore colpo al settore, che di fatto è destinato a raddoppiare le perdite già registrate nella prima parte dell’anno». Ecco allora la necessità di estendere la durata delle garanzie pubbliche sui finanziamenti alle imprese decise nella fase iniziale della pandemia, quando ancora si sperava che l’emergenza potesse terminare in tempi più contenuti. Ma soprattutto l’esigenza di una nuova assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, che devono diventare arbitre tra la componente immobiliare e quella gestionale dell’industria ricettiva. Perché non è possibile, sostiene Debellini, lasciare alla discrezionalità della contrattazione tra le parti e ai cavilli legali un aspetto tanto delicato come la questione degli affitti. «C’è un’eccezione che credo proprio si possa invocare in questi casi - sottolinea il presidente di Th Resorts -. Ed è la causa di forza maggiore, che da sempre è in grado di sospendere le condizioni normali degli accordi». L’esigenza è tanto più forte, in quanto la crisi di liquidità in cui potrebbero cadere molte aziende dell’ospitalità alza il livello di rischio di infiltrazioni mafiose. È un tema che la stessa Th Resorts ha approfondito di recente in uno dei tanti webinar formativi organizzati in questi mesi difficili per migliorare le competenze delle proprie risorse: un’occasione durante la quale è

I protagonisti

l Graziano Debellini

Occorre che lo Stato intervenga per mettere le compagnie in condizioni di affrontare la cancellazione di un periodo che da solo vale il 30%-40% dell’intera stagione invernale

l Cafiero De Raho

Il pericolo di infiltrazione mafiosa si presenta spesso in maniera subdola: aziende apparentemente normali che tuttavia offrono servizi a condizioni fuori mercato

intervenuto direttamente il procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, che ha sottolineato come il pericolo si presenti ormai quasi sempre in maniera subdola, sotto le vesti di aziende apparentemente nor-

mali che tuttavia offrono servizi e/o finanziamenti a condizioni palesemente fuori mercato. In attesa quindi di una soluzione che contemperi le esigenze di tutte le parti, salvaguardando al contempo la legalità del comparto, la compagnia con base a Padova, non ha però certo intenzione di stare con le mani in mano. «Oltre ad aver convocato subito un tavolo con gli investitori e proprietari partner delle strutture invernali di nostra gestione per trovare un accordo, non smettiamo infatti di investire per il futuro, perché in questo momento occorre anche rischiare se si vogliono lanciare doverosi segnali di fiducia - rivela lo stesso Debellini . L’obiettivo è quello di aggiungere una decina di resort nei prossimi tre anni, soprattutto nel Sud Italia. Oltre al già annunciato complesso calabrese di Baia degli Dei (180 camere, 36 junior suite e cinque suite, oltre a tre piscine, un’area benessere e due ristoranti), stiamo giusto in questi giorni finalizzando perciò altre due o tre

operazioni che comunicheremo a breve». Un altro obiettivo significativo è poi Firenze, dove la compagnia ha attualmente in corso alcune discussioni importanti, mentre non è esclusa neppure un’espansione futura oltre confine, in un’ottica di piena destagionalizzazione dell’attività. Non solo: lo sforzo si dirige anche verso il miglioramento della qualità dei servizi, soprattutto in termini di sostenibilità e digitalizzazione del prodotto. Il tutto nella consapevolezza di un’estate in ripresa ma durante la quale il riscatto non potrà tradursi in un aumento delle tariffe. «Inutile girarci intorno - conclude infatti Debellini -. La perdita di capacità di spesa dei consumatori dovuta alla crisi economica innescata dalla pandemia si farà sentire. Dobbiamo immaginare una ripartenza a prezzi sostanzialmente in linea con quelli di quest’anno, per permettere a chi ha registrato perdite di reddito di poter comunque andare in vacanza».

Aprirà ad aprile il nuovo hotel Maestoso di Lipica

DOPO IL RINVIO CAUSA COVID SI AVVICINA FINALMENTE L’INAUGURAZIONE DELLA STRUTTURA SLOVENA APPENA RINNOVATA

di MARIA CARNIGLIA

LIPICA - È prevista per il prossimo aprile l’inaugurazione del rinnovato hotel Maestoso di Lipica: una struttura 4 stelle dal design all’avanguardia che rafforzerà l’offerta di tutta la tenuta, che comprende anche l’allevamento di cavalli, la scuderia, un campo da golf e spazi congressuali. «Con la ristrutturazione dell’hotel - commenta Aaron Uazeua, business development e sales manager di Lipica - offriremo 139 camere, contro le 69 precedenti. Si tratta di un investimento molto importante. Quest’anno a causa del Covid-19 abbiamo preferito rimandare l’apertura e concentrarci ancora di più sui lavori. Ma a Pasqua inaugureremo finalmente la nuova struttura. Si tratta del primo complesso congressuale al mondo che dispone di protocolli e ambienti ad hoc anti Covid-19». Per quanto riguarda la stagione appena conclusa, Lipica sta facendo i conti con un anno sui generis: «Siamo un punto di riferimento per il turismo esperienziale in Slovenia - aggiunge Uazeua -. Nel 2019 abbiamo registrato 110 mila

visitatori. Ma nel 2020 i gruppi in arrivo con i bus sono diminuiti. Il bacino di provenienza si è molto ridotto e i turisti sono arrivati solo da alcune aree della Germania, dell’Austria e dell’Italia, oltre che dalla Slovenia. Non ci siamo però scoraggiati e abbiamo lanciato un programma nuovo, grazie al quale i turisti si gestiscono la visita autonomamente. D’altronde dalle 9.30 fino alla sera a Lipica ogni mezz’ora succede qualcosa, mentre gli spazi sono molto grandi e per questo è stato possibile gestire al meglio la situazione. Nel 2021 contiamo comunque di riproporre le visite guidate». La tenuta di Lipica ha 440 anni di storia. «Non è facile trovare una realtà come la nostra - conclude Uazeua -. L’obiettivo ora è quello di affinare l’offerta con nuovi investimenti. Nel 2021 dovremo aggiungere anche un centro wellness. Relativamente al comparto del congressuale, infine, oltre alle cinque sale congressi e ai quattro ristoranti proponiamo i giardini reali attrezzati per eventi all’aperto. Non ultimo, disponiamo di un ippodromo in grado di accogliere 5 mila persone».

Con la ristrutturazione dell’hotel offriremo 139 camere, contro le 69 precedenti.

Aaron Uazeua


Quotidiano

Mondo

La Thailandia estende il visto speciale ai turisti di tutti i Paesi 18 dicembre 2020

LA QUARANTENA RIMANE OBBLIGATORIA

di MARIELLA CATTANEO

SYDNEY - Trarre il meglio da questo momento, in cui stiamo sperimentando qualcosa come mai prima d’ora. Sfide che si trasformano in opportunità per il futuro. Restare connessi fino a quando potremo incontrarci nuovamente. In altre parole «Mantenere vivo il sogno di un viaggio in Australia». Muove da queste premesse l’edizione 2020 rigorosamente virtual dell’Australia Travel Market, che ha registrato la partecipazione di 302 seller e 172 buyer e giornalisti, dall’Europa Continentale (Italia, Germania e Francia) e dal Regno Unito, e più di 8 mila 200 appuntamenti one-toone durante la tre giorni che si è svolta grazie ad una spettacolare piattaforma digitale in grado di catapultare i partecipanti in una vera e propria fiera tridimensionale. «Certo, siamo concentrati sul presente» ha dichiarato Phillipa Harrison, managing director di Australia Tourism e questo significa «mantenere viva l’industria turistica attraverso il mercato domestico, ma state certi che non dimentichiamo quello internazionale: di fatto il nostro set-

15 BANGKOK - La Thailandia riapre le sue porte ai turisti di tutto il mondo: il governo, da qualche giorno, ha infatti esteso ai viaggiatori provenienti da qualunque Paese la possibilità di richiedere il visto turistico speciale (Stv), precedentemente accessibile solo ai cittadini provenienti da paesi a basso rischio Covid-19. Le recenti modifiche alle condizioni di accessibilità allo Special Tourist Visa aprono a tutti gli effetti i confini thailandesi ai flussi turistici internazionali, anche se i viaggiatori che arriveranno nel Paese del sorriso dovranno comunque sottoporsi alla quarantena obbligatoria di 14 giorni, una volta giunti in Thailandia. Fonti governative hanno posto l’attenzione, inoltre, sul fatto che la Thailandia non sia stata toccata da una seconda ondata di pandemia. Nel frattempo, è recente la notizia della collaborazione tra la Tourism Authority of Thailand (Tat) e Locanation Company Limited per il lancio del nuovo sito web

asq.locanation.com nell’ambito del progetto ASQ Paradise, per fornire ai visitatori stranieri informazioni sugli standard per la quarantena e sugli hotel Alternative State Quarantine (Asq) situati in Thailandia. Il sito, disponibile in lingua inglese e cinese, fornisce una piattaforma di servizio per la quarantena pre-ingresso in grado di offrire servizi che vanno dalle prenotazioni delle camere alle informazioni relative ai singoli viaggi in Thailandia. Attualmente dispone di 107 hotel, da tre a cinque stelle, che offrono pacchetti di quarantena con costi da 27.000 Baht (740 euro) a 220.000 Baht (6.000 euro) per le due settimane di isolamento previste dal protocollo thailandese. La Tat sta inoltre lavorando per supportare Asq Paradise Project con la proposta di speciali opportunità di shopping online per i turisti in quarantena. I turisti riceveranno anche un esclusivo “Happy Dyi Set” con prodotti premium di cinque comunità turistiche thailandesi.

L’AUSTRALIA SCOMMETTE sui giovani: “Saranno i primi a tornare”

Ora spazio al turismo domestico, ma la vera ripresa non può prescindere dai flussi internazionali tore non riprenderà veramente fino a quando i confini torneranno aperti. E non vediamo l’ora che questo accada, lavoriamo già in vista di quel giorno». In quale modo? Dando seguito sui mercati di riferimento oltre oceano «ad un appropriato livello di marketing e promozione, con un grande focus su contenuti, anche attraverso i social - ha sottolineato Sally Cope, regional general manager Uk

& Northern Europe - iniziative che, appena ci saranno indicazioni definitive sulla riapertura dei confini, saranno naturalmente rafforzate. La pandemia non cambia il nostro impegno su questi mercati». Un impegno che è focalizzato su target di turisti precisi «poiché i prossimi due anni saranno inevitabilmente contraddistinti da un percorso di ripresa - prosegue Harrison - sarà indispensabile concentrarci su quei segmenti di viaggiatori che mostrano maggiore propensione al viaggio e che, nel nostro caso, sono i giovani - da sempre un target molto significativo e resiliente per il mercato australiano -: crediamo che proprio loro saranno i primi a tornare, così come il segmento Vfr (visiting friends and re-

latives). Quest’ultimo in realtà non è mai stato un nostro target specifico, ma in questo nuovo contesto i ricongiungimenti familiari assumono una grande rilevanza e quindi monitoriamo anche questo ambito». In realtà «nel 2019 poco più della metà dei visitatori provenienti dal Regno Unito erano Vfr, quindi se riusciamo a incentivare questi viaggiatori sin dall’inizio potrebbe essere anche un’iniezione di fiducia per gli altri viaggiatori sul lungo raggio». Con l’isolamento forzato della pandemia, in Australia gli arrivi si sono praticamente azzerati: nel solo mese di agosto il calo è stato del 99,6%; nei dodici mesi a far data da agosto 2019, la flessione è stata del 45,1% per un totale di poco più di 5

“ E’ fondamentale mantenere vivo il sogno di un viaggio in Australia ”

Phillipa Harrison

milioni di arrivi. In questo momento quasi sospeso si rivela strategica la connessione con il trade, quegli agenti di viaggio che “domani” potranno in parte indirizzare anche le scelte dei viaggiatori: «Va sottolineato un notevole interesse nell’apprendere - rilancia Sally Cope -. E questo è praticamente un investimento sul futuro perché alcuni di questi agenti ora hanno tempo a disposizione per approfondire seriamente le proprie conoscenze sul prodotto». E i numeri parlano chiaro: nell’anno finanziario 2020 gli adv che hanno partecipato alle sessioni dell’Aussie Specialist Program sono quasi triplicati passando da 32 mila a oltre 80 mila, «numeri che ben chiariscono quale sia l’interesse degli agenti per la nostra proposta». «E’ davvero importante mantenere vivo il sogno dell’Australia e, una volta che saremo pronti, beh abbiamo grandi progetti per la riapertura!» conclude Harrison.

3,1%

Incidenza del turismo sul Pil australiano nel 2019, pari ad un contributo di 44,4 miliardi di dollari Usa (fonte: dati governativi)

9,6 mln

Gli australiani che abitualmente trascorrono le proprie vacanze all’estero: mercato domestico su cui Australia Tourism punta in questo momento

Oltre 80.000

Adv che hanno partecipato alle sessioni dell’Aussie Specialist Program nel 2020, quasi il triplo rispetto all’anno precedente

L’iniziativa valida fino al 31 dicembre è abbinata al corso di formazione online Usa Discovery Program

Brand Usa Italy rafforza le relazioni con il trade

PARTITA LA NUOVA CAMPAGNA INCENTIVO

NEW YORK - Brand Usa ha dato il via alla campagna incentivo abbinata allo Usa Discovery Program, il corso di formazione online interattivo in lingua italiana per agenti di viaggio e tour operator. La campagna è affiancata da due webinar tenuti da Brand Usa Italy il 17 e 21 dicembre, dedicati alla natura e agli itinerari al-

l’aria aperta: National Parks and American Indian Cultures e Canyons, Mesas, and Hoodoos. La piattaforma di e-learning offre agli agenti di viaggio e ai to l’opportunità di prepararsi al meglio per le prenotazioni non appena i viaggi riprenderanno, fornendo approfondimenti sulle destinazioni ed esperienze outdoor negli Stati

Uniti, in linea con le principali tendenze di viaggio per l’estate 2021. Il corso di formazione Usa Discovery Program è suddiviso in moduli - divisi per

aree geografiche ed esperienze - e permette ad ogni partecipante di apprendere in modo flessibile; ogni modulo si conclude con una serie di quiz che mette alla

prova le conoscenze acquisite e consente di ottenere il badge di “esperto” nella rispettiva area o argomento. Fino al 31 dicembre 2020, la campagna incentivo di

Brand Usa permetterà ai primi 20 agenti di viaggio e staff dei to che completano i badge “Regional Expert” e “Usa National Parks Specialist” entro il periodo - o, se il Regional Badge è già stato completato precedentemente, entrambi i badge “Usa Winter Sports Specialist” e “Usa National Parks Specialist” - di ricevere un Great Outdoors Kit con una selezione di prodotti ispirati alla Grande Natura degli Stati Uniti. L’incentivo è esteso anche a coloro che, iscritti prima della data di apertura della campagna, non avessero portato a termine il badge “Regional Expert” o entrambi i badge.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.