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REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. N A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 116 Numero n Anno 69
JUVE DEL PIERO + VUCINIC
FINALE! COPPA ITALIA Semifinale spettacolo a Torino: i bianconeri passano (22)dopo i supplementari. Apre il capitano, ribaltone Milan con Mesbah e Maxi Lopez. Super Vucinic, alla Ibra, chiude la partita
INTER
Niente 3° posto? Ranieri rischia una penale Champions baby: la Primavera sfida il Marsiglia per la finale 3 Claudio Ranieri, 60 anni AFP DALLA VITE, PELUCCHI PAGG. 1415
NAZIONALE
Abete: «Gli stage? Ci spero ma non farò alcun baratto» LICARI A PAGINA 16
RECORD
Messi 234 gol: il più grande nella storia del Barcellona
ARCHETTI, BOCCI, CENITI, DELLA VALLE, GARLANDO, GRAZIANO, LAUDISA, OLIVERO, PASOTTO DA PAG. 2 A 11
RICCI A PAGINA 21
ilCommento
OTTIMISMO
IL DUELLO INFINITO TRA IL MEGLIO CHE C’È
Muamba migliora ancora Lo incoraggia pure Abidal
di ALESSANDRO DE CALO’
L’inaffondabile Juve rimane in piedi, come voleva il pronostico, e dopo otto anni torna a giocare una finale. Nella notte accesa dal gol di Ale Del Piero, scossa da Maxi Lopez e chiusa dalla prodezza di Mirko Vucinic, resta anche l’impronta di un altro stori co record di Leo Messi. Tanto per ricor dare al Milan tutti i suoi fronti aperti.
BOLDRINI A PAGINA 20
L’ARTICOLO A PAGINA 23
A PAGINA 20
PREMIER
Mancini contro Di Matteo CityChelsea è italiana
3 Del Piero, con la maglia di Seedorf, abbraccia Vucinic. Dietro c’è Storari
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
Stasera NapoliSiena con Lavezzi F.1 FIDUCIA FERRARI MA...
NUOTO NEI 100 DORSO
Ezequiel Lavezzi, 26 anni REUTERS MALFITANO, LORENZINI A PAG. 12
NBA «MI GIRANO LE SCATOLE» IN GAZZETTA
Massa, il sedile traballa Oui, Manaudou Se salta può arrivare Perez A Londra ci sarà
Gallinari pollice fratturato Dovrà stare fuori un mese
Moro, il libro che viene dal freddo
CREMONESI A PAGINA 31
LOPES PEGNA A PAGINA 33
FILIPPINI A PAGINA 43
ARCOBELLI A PAGINA 34
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Forlan chiarisce: «Mai rifiutato il cambio. Anzi, per me, Ranieri doveva essere sostituito prima».
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CHIELLINI INDOSSA IL KIT AWAY DELL ‘ITALIA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
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COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI
URLO VUCINIC: J Emozioni per 120’ Milan, ciao triplete Conte resta tabù
Segna Del Piero, poi Mesbah e sorpasso di Maxi Lopez. Ma esplode il montenegrino ed è finale DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO TORINO
E allora al 6’ del primo supplementare ci pensa Gulliver. Non quello del Milan, Zlatan Ibrahimovic, semi-influenzato, rimasto in spogliatoio dopo un tempo. No, quello di casa, Mirko Vucinic, già decisivo a Firenze. La Juve è sotto 2-1, l’imbattibilità è a rischio, la finale di Coppa Italia pure, il contraccolpo in campionato potrebbe essere pesante. Allora Gulliver accarezza la palla con la suola, studia l’incrocio più lontano che dista 25 metri e l’imbuca con una meraviglia. E’ la palla che porta in finale la Juve di Conte. Il 20 maggio a Roma avrà l’occasione per tornare a sollevare un trofeo dopo quasi 9 anni: ultimo, la Supercoppa strappata proprio al Milan nell’agosto 2003, a New York. Una finale che ricaccia indietro nel tempo il medioevo di Calciopoli e della B e annuncia il Rinascimento di Conte, riannodando il presente al passato vincente. La Juve ha sofferto più di quanto pensasse, ma ha ottenuto ciò che cercava: la qualificazione con un gol al miele della sua leggenda Del Piero e il quarto risultato positivo su quattro con il Milan che darà ulteriore carica per lo sprint scudetto. Co-
JUVENTUS
MILAN
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(4-3-3) Storari; Lichtsteiner (dal 46’ s.t. Caceres), Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Giaccherini; Pepe (dal 19’ s.t. Marchisio), Del Piero (dal 29’ s.t. Borriello), Vucinic. PANCHINA Manninger, Estigarribia, Padoin, Quagliarella. ALLENATORE Conte AMMONITI Vucinic per proteste, Storari per c.n.r., Borriello, Vidal per g. sco.
(4-3-1-2) Amelia; Antonini, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Aquilani (dal 23’ s.t. Nocerino), Seedorf, Muntari; Emanuelson; El Shaarawy (dal 33’ s.t. Inzaghi), Ibrahimovic (dal 1’ s.t. Maxi Lopez). PANCHINA Abbiati, Yepes, Bonera, Gattuso. ALLENATORE Allegri. AMMONITI Muntari, Aquilani, Seedorf, T. Silva per gioco scorretto, Mexes e Inzaghi per proteste.
GIUDIZIO 777 1-2 AL 90’ PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Del Piero (J) al 28’ p.t.; Mesbah (M) al 6’, Maxi Lopez (M) al 36’ s.t.; Vucinic (J) al 6’ p.t.s. ARBITRO Orsato di Schio. NOTE spettatori paganti 38.450, incasso 860.000. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-2. Recuperi: 2’ p.t.; 3’ s.t.; 0’ p.t.s.; 1’ s.t.s.
POSSESSO PALLA
JUVENTUS 44,6%
PASSAGGI RIUSCITI
MILAN 55,4%
TIRI IN PORTA
IIIIIIII JUVENTUS 8
JUVENTUS 81,4%
MILAN 88,7%
TIRI FUORI
IIII IIIIIII MILAN 4
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 21’ Ibra si libera in area e la piazza di piatto: Storari in angolo.
c GOL! 28’ Lichtsteiner fugge a Mesbah, tocco per Del Piero che scavalca Amelia e mette in rete.
JUVENTUS 7
IIII MILAN 4
SECONDO TEMPO c GOL! 6’ Lancio di Mexes, Mesbah alle spalle di Pepe segna di testa. c GOL! 36’ Maxi Lopez guizza al limite dell’area e calcia all’incrocio. PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE
c GOL! 6’ Destro di Vucinic all’incrocio.
me la striscia d’imbattibilità, arrivata a 33 partire. Il Milan non ha mai dato l’impressione di crederci fino in fondo. La partita «agonisticamente cattiva», annunciata da Allegri, i suoi non l’hanno fatta. Ma ha avuto il merito di ribaltare il risultato e di riaprire i giochi. E’ stata la prima squadra ad aver sconfitto la Juve e lo Juventus Stadium al 90’: può spendere questo orgoglio alla ripresa del
La squadra di Conte cambia passo nei supplementari: la finale è meritata
campionato per sentirsi forte contro chi rimonta. Milan lento Allegri rilancia See-
dorf al centro della mediana. Conte, che ha programmato questa Juve per aggredire sempre alto e imporre il gioco, stasera si adegua alla contingenza: Pepe e Vucinic scalano in modo più plateale del solito e si allineano ai tre mediani, appena il Milan recupera palla. Invece di an-
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
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1. Al 28’ la Juve scappa in avanti grazie a un gol di Del Piero ANSA 2. I rossoneri reagiscono al 6’ della ripresa: splendido il colpo di testa in tuffo di Mesbah che vale il momentaneo 1-1 LAPRESSE 3. Al 36’ del secondo tempo Maxi Lopez firma il gol del 2-1 per il Milan: è la rete che porta la partita ai supplementari POLARIS 4. Vucinic al 6’ del 1˚ tempo supplementare piazza la bomba che vale la finale REUTERS
JUVE TRIONFALE L’abbraccio
tono anche Aquilani. Muntari non attacca mai gli spazi, come insegna Nocerino.
Ale gol Le difficoltà della media-
Cambio maglia tra Seedorf e il capitano bianconero
na nella distribuzione condannano alla latitanza Emanuelson, che resta schiacciato tra le due linee bianconere come una fetta di prosciutto. Meno ancora ricevono davanti Ibra ed El Shaarawy che accendono solo un paio di scintille. La Juve controlla, facendo densità soprattutto in mezzo e lascando scivolare volentieri la palla ad Antonini e Mesbah che non sono Garrincha. Controlla e attende l’occasione buona per ripartire, a sinistra con i guizzi eleganti di Vucinic o a destra con uno schema caro: Pepe si accentra e libera la fascia per gli arrembaggi di Lichsteiner. E’ così infatti che arriva il vantaggio di Del Piero al 28’. Come Lippi La rinuncia al debili-
FINE GARA DISTESTO Due bandiere che si stimano Juventus-Milan è stata una gara combattuta, anche e soprattutto dopo le polemiche recenti. L’abbraccio tra Del Piero e Seedorf è comunque un messaggio distensivo
dare a caccia, la linea a cinque bianconera accompagna l’azione, si abbassa e attende a protezione della difesa. Il possesso dei rossoneri è una concessione tattica dell’avversario, che gioca sul vantaggio di San Siro. Dal possesso però il Milan spreme veramente poco, perché la circolazione è lenta. Affannato e statico Seedorf che non restituisce le geometrie semplici ma efficaci di Van Bommel. Sotto
clic IL PAREGGIO AI SUPPLEMENTARI SALVA L’IMBATTIBILITA’: 29 GARE Finisce 2-2 e la Juve prolunga la sua imbattibilità stagionale: 29 partite fra coppa e campionato. Ai supplementari il risultato che conta e annulla il 2-1 del Milan
tato Ibra (per Maxi Lopez) nell’intervallo sembra la scelta di Allegri di dirottare pensieri ed energie al campionato. Ma il gol di Mesbah, agevolato da una dormita di Pepe, dopo solo sei minuti riaccende il Milan. La Juve subisce il colpo, le trema l’anima. Lo fa intendere ance Conte buttando dentro il titolare Marchisio. L’impressione è che i bianconeri siano rimasti intrappolati nella loro stessa prudenza, sembrano frenati. Questa non è una squadra nata per calcolare. L’orgoglioso Milan intanto cresce, con Nocerino e Inzaghi in più. Il possesso ora lo impone e trova un gol meraviglioso con Maxi Lopez. Ma il supplementare restituisce d’incanto la Juve vera, quella con la testa libera che spinge e assalta. Il Milan arretra, Amelia piazza un miracolo, ma poi assiste impotente alla perla che Vucinic, che vale una finale. Nel ’94, appena arrivato alla Juve, dissero a Lippi: «Lei è condannato a vincere?» Rispose: «Il boia arrivi presto». Vinse subito scudetto e coppa Italia. Conte viaggia con la stessa fretta. E gli stessi sogni.
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le finali di Coppa Italia conquistate dalla Juventus, il Milan è fermo a 12
la Moviola di FRANCESCO CENITI
Del Piero: il gol è regolare Aquilani-Vidal, rosso sfiorato
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i pareggi tra le due squadre in 209 partite disputate (21 in Coppa Italia e 186 in campionato
7
i pareggi nelle sole gare di Coppa Italia, dove l’equilibrio è perfetto: 7 vittorie e 7 sconfitte completano il quadro. Solo nei gol c’è un leggero vantaggio rossonero: 25 a 24
8
gli anni trascorsi dall’ultima finale di Coppa Italia giocata dai bianconeri (nel 2003-2004 contro la Lazio, vinsero i biancocelesti)
Del Piero supera Amelia: il leggero tocco di mano è involontario ANSA c’è una carambola). Al 35’ Aquilani insegue Vucinic e poi lo stende con un’entrata da arancione: Orsato lo ammonisce e fa riprendere con una palla a due. Come mai? Finezza regolamentare, non poteva dare la punizione perché il fallo era stato commesso al di là della linea laterale: in questo caso si possono solo prendere provvedimenti disciplinari. Vucinic nervoso dopo il fallo subito: giallo per proteste. Nella ripresa cartellino per Seedorf in ritardo su Vucinic. Nel finale in sequenza giallo a Storari per perdita di tempo e Borriello (calcione a Mexes: ruggine infinita tra i due). Si va ai supplementari: Thiago Silva tocca da dietro su Vidal, altro giallo. Protesta anche Mexes: ammonito. Vidal falcia senza complimenti Emanuelson: anche qui colore arancione del cartellino, Orsato opta per il giallo. Chiede il rigore Maxi Lopez: non sembra esserci fallo di Bonucci.
Orsato non sfigura dopo 120’ vibranti e sfibranti. L’arbitro ha lasciato giocare fin quando è stato possibile e nella gestione dei cartellini ha preferito un profilo basso, ma coerente dopo un inizio complicato. Al 12’ Ibra salta netto Chiellini che con la gamba di richiamo rifila in scivolata un calcione allo svedese: l’arbitro striglia verbalmente il difensore, ma ci stava l’ammonizione. La rabbia del Milan esplode quando 4’ dopo Muntari entra in tackle pericoloso (prende anche il pallone, ma non conta) su Licthsteiner: Orsato questa volta sceglie di mostrare il giallo al rossonero tra le proteste accese di Ibra e Allegri. La Juve passa in vantaggio con Del Piero e il Milan si lamenta per due presunte scorrettezze di Ale: la prima su Mexes (crollato a terra), ma la trattenuta sul braccio è davvero minima per giustificare il fallo; le seconda per un tocco di mano dopo l’uscita di Amelia giudicato involontario (in effetti
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COPPA ITALIA Mercoledì 21 marzo ore 20.45
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI
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il film
I NUMERI
Juventus, due occasioni sprecate ai supplementari
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1’ primo tempo supplementare Marchisio sbaglia la ribattuta Pronti, via: Marchisio spedisce sul fondo una palla in area da ottima posizione LIVERANI
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HANNO DETTO
S Allegri All. Milan «Anche se dovevamo marcare meglio, devo ammettere che Vucinic ha fatto un grande gol»
3’ primo tempo supplementare Giaccherini ipnotizzato da Amelia Giaccherini si trova a tu per tu con Amelia ma si fa arpionare la palla dal portiere rossonero ANSA
Nel secondo tempo supplementare Il forcing finale dei rossoneri Nel finale il Milan si è lanciato all’assalto per realizzare il gol per la qualificazione. Ma la difesa juventina non si è fatta sorprendere
ilPersonaggio MIRKO VUCINIC
lasfida
JUVENTUS STADIUM
MIRKO VUCINIC 28 anni ATTACCANTE
Torino ospiterà la finale 2014 di Europa League
Stop, tiro e supergol anche la Juve scopre il suo... Ibra
TIRI IN PORTA
Il montenegrino ha preso per mano la squadra e l’ha portata alla finale. Nettamente vinta la sfida con il campione svedese del Milan, in campo solo 45’ a causa di un acciacco
ZLATAN IBRAHIMOVIC 30 anni ATTACCANTE
5
1
SPONDE
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PALLE RECUPERATE
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DRIBBLING POSITIVI
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CONTRASTI VINTI
2
1
Lo Juventus Stadium di Torino ospiterà nel 2014 un grande appuntamento internazionale: la finale di Europa League. Lo ha deciso ieri l’esecutivo Uefa riunito a Istanbul. È la prima volta che uno stadio italiano ospita una finale a gara unica di Europa League (Coppa Uefa compresa). La finale della Champions League del 2014, invece, si svolgerà nello stadio di Lisbona che ha ospitato la finale degli Europei del 2004. La capitale portoghese in passato aveva ospitato la finale di Coppa Campioni nel 1967 tra il Celtic e l'Inter.
CROSS
S Pirlo centrocampista Juve «Con questa finale conquistata contro il Milan abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo stagionale»
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Succede che il Milan trova il gol-supplementari a 10’ dalla fine. Succede che lo «Juventus Stadium» sembra il polo Nord per qualche minuto. Ma succede anche che il popolo bianconero ci mette poco a rialzare la temperatura, così come Mirko Vucinic a rimettersi in moto dopo un secondo tempo così così. L’artista di Niksic si conferma uomo dalle pennellate che incantano, ma da ieri guai a chi non gli riconosce anche carattere, cuore e stimmate da leader. Anzi da condottiero. Sì, perché il giocatore che si è ripresentato in campo nei supplementari aveva l’ardore di Braveheart. Si è guardato attorno, ha visto soldati preoccupati, il Generale Pirlo forse anche un po’ stanco, l’altro Generale Buffon in tribuna, e allora ha capito che toccava a lui. E basta. La classica gara senza ritorno. Anzi una «minipartita» senza ritorno, i supplementari appunto.
Tre reti in quattro gare per il montenegrino, dopo la doppietta di Firenze. Ma applausi anche a Capitan Del Piero. Un gol che mette un po’ di malinconia Alla Ibra Dentro di classe, fisico
e testa. Un paio di «sterzate» per spaventare Antonini, poi un missile dal limite dell’area che Amelia respinge a fatica e male, quindi una magia alla Pirlo che spalanca la porta a uno sciagurato Giaccherini. Niente: sempre Juve uno, Milan due. Serve altro. Di più. Già, ma cosa? Una prova di forza. Così Vucinic va a prendersi palla a 30 metri da Amelia, è leggermente decentrato sulla sinistra, guarda la porta, carica il destro e scarica una fucilata che entra all’in-
crocio dei pali, alla sinistra di Amelia. Manicomio! Trema la casa bianconera, esplode Conte, esplode tutto. Roba da matti. Gol da fenomeno. Gol alla Ibra, la stella mancata in una serata in cui lo svedese ha abdicato dopo appena 45’ anche per colpa di un acciacco dell’ultima ora. Anche per Ale Terzo gol nelle ul-
time 4 partite per il montenegrino, pesantissimi gli ultimi 2. Quello di Firenze era servito a rilanciare le ambizioni scudetto, quello di ieri le ha consolidate. Già, perché gli scontri diretti fra Juve e Milan sono finiti per quest’anno, e parlano solo bianconero: 2 vittorie e 2 pareggi. Qualche problema solo nell’1-1 di campionato, per il resto la banda Conte ha sempre meritato il risultato, con i gol, la corsa e il gioco. Resta imbattuta la Juve (32˚ risultato utile consecutivo) resta inviolata la casa della Signora, e ora sotto con Inter e Napoli, tappe fondamentali per prenotare una camera con vista scudetto,
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soprattutto se il Milan «sprecherà» testa e gambe nel doppio confronto con il Barcellona. Insomma, gol che vale oro quello di Vucinic, in tutti i sensi. Anche per onorare il Capitano e quella perla dell’1-0 che tanta malinconia già ci mette. Dopo Ale (che a fine stagione lascerà la serie A) là davanti resterà infatti solo Totti, ormai 36enne. Poi, il deserto. L’Italia degli Artisti del gol perde un pezzo dopo l’altro e non trova eredi all’altezza, per tecnica, personalità e moralità. E allora godiamocelo fino in fondo Del Piero, accanto a chi parla la sua stessa lingua, appunto Vucinic. Quei due hanno regalato una serata da vera Juve. Hanno regalato gioia anche al loro presidente. Che esplosione Andrea Agnelli! Orsato fischia la fine e lui scatta in piedi con una forza che chi gli sta accanto non riesce proprio ad arginare. E’ la prima finale del «baby dirigente prodigio». Di una lunga serie, ne siamo convinti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
gol per Vucinic nelle ultime 4 partite; a segno in BolognaJuventus 1-1, in FiorentinaJuventus 0-5 e Juve-Milan 2-2
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le reti in Coppa Italia di Vucinic in 27 partite giocate in questa competizione: ha segnato 3 gol con il Lecce, 6 con la Roma e 1 con la Juventus
6
gol del montenegrino in 25 gare ufficiali disputate nella stagione 2011-12 (5 gol in campionato e 1 in Coppa Italia)
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i gol con i club (Sutjeska, Lecce, Roma, Juve) realizzati da Vucinic
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gol di Ibrahimovic in tre partite di Coppa Italia
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gare giocate dallo svedese fin qui per un totale di 2700 minuti e 27 gol complessivi; segna un gol ogni 100 minuti
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI ORA RIPARTE IL DUELLO SCUDETTO. A DISTANZA
Milan: derby alla 37a Juve, quanti big match Archiviata la coppa Italia, adesso sotto con il campionato. A 10 giornate dalla fine il Milan è in testa con 4 punti di vantaggio sulla Juventus. Cammino rossonero San Siro
diventerà un passaggio cruciale verso il titolo: il Milan gio-
cherà infatti in casa 6 delle 10 partite del finale di campionato. Solo 4 le sfide in trasferta, tra le quali spicca il derby alla penultima. Oltre alla partitissima con l’Inter, il prossimo trittico di gare con Roma, Catania e Fiorentina è il più insidioso. Poi Chievo e Siena fuo-
ri, Genoa, Bologna, Atalanta e Novara a Milano. Rincorsa bianconera Anche
per la Juve il finale di stagione prevede 6 delle 10 sfide in casa. I prossimi 4 impegni sono da considerare ad alto coefficiente di difficoltà: Inter e Napoli in casa, Palermo fuori e Lazio nuovamente a Torino. Dopo la trasferta di Cesena, in calendario c’è un altro big match a Torino contro la Roma. Poi strada in discesa: Novara e Cagliari fuori; Lecce e Atalanta allo Juventus Stadium.
Campionato, gara di andata: 2 ottobre ’11 Juventus-Milan 2-0 Nel finale Marchisio decide con una doppietta. LAPRESSE
Campionato, gara di ritorno: 25 febbraio ’12 Milan-Juventus 1-1 Apre Nocerino, pari di Matri. Non visto il gol di Muntari
LA VOLATA COSÌ IL FINALE DI STAGIONE
GDS
Notte Del Piero «E ora a Roma, che brividi...» «Contento per il gol, ma soprattutto per il risultato: la finale mi emozionerà»
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HA DETTO
S Del Piero attaccante Juventus «Anche in campionato cercheremo di dare filo da torcere al Milan fino al termine, non abbiamo deposto le armi»
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO TORINO
Godeva quel pallone. Quando Alessandro Del Piero l’ha accarezzato dolcemente per scavalcare Amelia senza perderne il controllo, il pallone sembrava addomesticato. Legato da un filo invisibile al piede magico di un campione senza tempo. Del Piero è in un’altra dimensione, lo si notava anche dal rispetto degli avversari in campo. E il gol (il secondo stagionale, il numero 286 nella Juve, il 316 da professionista) è stata la naturale conseguenza di quello che il capitano della Juve ha costruito negli anni, non solo con il talento (quello è un dono) ma anche con il sudore, il lavoro, l’applicazione. La festa In tribuna, nel solito palco, c’era la moglie Sonia con il fratello Stefano e alcuni amici tra cui il preparatore personale Giovanni Bonocore. Tutti pronti a far festa. Questa pre-
stazione di Del Piero, da capitano e da leader, è nata nelle lunghe giornate passate a Vinovo: a lavorare senza pensare che il tempo non dà tregua e le occasioni diminuiscono. La forza nella testa prima ancora che nelle gambe. Ale è un esempio perché si è sempre messo in gioco, non si è mai nascosto. Anche ieri sera è stato così e a un certo punto è parso di cogliere un dialogo tra lui e Conte intorno alla metà del secondo tempo. «Ce la fai ancora?». «Certo». «Ok, ancora cinque minuti». Quando i cinque minuti sono passati ed è entrato Borriello, lo Juventus Stadium ha salutato il suo eroe con il più dolce degli applausi. E lui ha ricambiato con la mano alzata e il dito indice rivolto verso il cielo. Poi è successo di tutto, ma dopo il minuto numero 120 è iniziata la festa. Del Piero ha scambiato la maglia con Seedorf ed è scattato sotto la curva con i suoi compagni. Ma non è ancora finita, Ale. C’è un campionato da chiudere alla grande e c’è
una finale da preparare con la solita maniacale professionalità. Da giocare. E da vincere. Le parole Il primo pensiero ne-
gli spogliatoi è naturalmente per la finale del 20 maggio, nello stadio Olimpico di Roma in cui Ale festeggiò la vittoria più attesa, quella nella Coppa dei Campioni del 1996: «Sarò sicuramente molto emozionato la sera della finale — ammette Del Piero sorridendo —. Speriamo di finire bene, che per la Juve significa vincere. Il Milan ci ha sorpreso nella ripresa ed è stato bravo a portarci ai supplementari, ma poi siamo di nuovo venuti fuori noi. Siamo orgogliosi del passaggio del turno. Milan-Juve è e sarà sempre una sfida fantastica, il confronto tra due società straordinarie. Noi e loro abbiamo combattuto su entrambi i fronti per tutta la stagione e lo faremo fino alla fine, quando vedremo chi sarà stato il migliore». Con Del Piero è inevitabile affrontare il discorso sul futuro, ma il presente è troppo bello per essere accantonato anche solo per qualche attimo: «Spero di aver fatto vedere tutta la mia felicità. Sono davvero contento per il gol, ma soprattutto per la finale. Il discorso sul futuro lo faremo più avanti. Mi attengo al presente perché troppo bello. Gli altri argomenti li affronteremo in un secondo momento quando sarà più opportuno. Adesso concentriamoci sulle prossime partite, nella finale di Roma daremo tutti noi stessi e anche di più». Quella sarà l’ultima partita di Del Piero con la maglia della Juve. Detto così, mette tristezza. Ma con una coppa nelle mani sarebbe tutto diverso. Malinconico, ma meraviglioso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I NUMERI
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I gol realizzati da Del Piero contro il Milan: 2 nelle gare di Coppa Italia e 7 in campionato
32
Le partite di Alex contro i rossoneri: 26 in campionato, 4 in Coppa Italia, più le finali di Champions League e Supercoppa italiana
286
il totale dei gol firmati da Del Piero con la maglia della Juventus in tutte le competizioni
316
le reti all’attivo per il numero dieci in tutta la suq carriera, quindi anche con la nazionale azzurra e co il Padova
IL TECNICO
Conte all’Olimpico 16 anni dopo. E afono DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
Te la ricordi, Antonio, l’ultima finale in gara secca a Roma? Era il 22 maggio 1996, in palio c’era la Coppa dei Campioni e tu eri in campo. Quella sera la Juventus vinse ai rigori contro l’Ajax e Conte finì la serata circondato dai medici per un gravissimo infortunio a una coscia che costrinse Lippi a sostituirlo a fine primo tempo. Questa è un’altra storia, un’altra finale, un altro contesto, un’altra Juve. Ma Antonio Conte può essere orgoglioso di quello che ha costruito in pochi mesi. Ieri sera, appena Orsato ha fischiato la fine della semifinale di Coppa Italia conto il Milan, Andrea Agnelli e Pavel Nedved si sono abbracciati in tribuna. E nello stesso momento in campo Conte si stringeva ai suoi giocatori e poi idealmente a tutti i tifosi. Questa stagione della Juve è già adesso bellissima e può diventare meravigliosa a maggio. Senza voce A fine gara Conte era completamente afono e in sala stampa si è presentato il suo vice Angelo Alessio: «Grandi meriti ai ragazzi che sono stati straordinari. Abbiamo giocato contro una grandissima squadra, il Milan ha fatto girare bene la palla. Quando è uscito Ibra forse ci siamo rilassati e
Antonio Conte, 42 anni ANSA
le cose si sono complicate. Ma siamo stati bravi a riprendere in mano la partita». Il regista Eliminare il Milan è
stata una bella soddisfazione anche per Andrea Pirlo: «È stata una bella partita — racconta il regista —, ci tenevano tutte e due le squadre a fare bene e a centrare la finale. Ce l’abbiamo fatta noi». Paradossalmente la Juve ha sofferto di più quando è uscito Ibrahimovic: «Nel Milan sono tutti grandi campioni e Maxi Lopez ha dimostrato di essere all’altezza con un bel gol». E adesso riparte lo sprint per lo scudetto: «Noi dobbiamo cercare di vincere gara dopo gara per rimanere nella loro scia, poi vedremo». gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI le Pagelle
di PIERFRANCESCO ARCHETTI
JUVENTUS LICHTSTEINER E DE CEGLIE PRESIDIANO MOLTO BENE LE DUE FASCE. STORARI C’È 6,5 7,5 o h La mossa tattica Allenatore Conte Il migliore Vucinic
7
Non andava in finale di Coppa Italia dal 2004: arriva a 14 con questo pareggio in cui è decisivo il cambio di passo nel supplementare.
La Juve sbilancia i rossoneri a destra: Pepe dall’ala si accentra e lascia spazio all’inserimento di Lichtsteiner, mentre Pirlo si decentra proprio sfruttando i movimenti senza palla.
Stavolta difesa a quattro, non come nel primo match: potrebbe risolverla prima invece quasi ha paura di vincere. Squadra ben preparata che regge oltre il 90’.
Dribbling come cioccolatini, in un calcio dove saltare l’uomo è raro come un sorpasso in Formula 1. Lui passa sempre oltre ma tira fiacco: teneva le energie per la botta che vale la finale.
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7
6
Storari
Lichtsteiner
Bonucci
Chiellini
De Ceglie
Vidal
Pirlo
Giaccherini
Pepe
Del Piero
Marchisio
Borriello
La Coppa è il suo regno, potrà provare a sollevarla da titolare, secondo promessa, anche a Roma. Solo su Ibrahimovic nel primo tempo deve andare oltre il previsto: le reti sono dormite di chi lo doveva proteggere.
Aveva saltato l’andata, guarda il consueto fianco destro dove non ha un avversario che lo preme. Uno scivolone manda quasi in gol Ibrahimovic, però lo svizzero va a prendersi con la consueta foga l’assist del vantaggio.
Un paio di salvataggi da entrate laterali senza guardare l’estetica nel primo tempo, ma conta soltanto l’efficacia. Arriva tardi su Maxi Lopez lanciato dopo la giravolta su Chiellini, anche lui non riesce a fermarlo.
Riprende la maglia da titolare, ha il suo stile fatto di caparbietà e atletismo. Viene sottomesso dal centravanti rossonero sul 2 1, prova a opporsi di fisico ma va giù per una scivolone. E’ una delle poche scene in cui è colpevole.
Viene da una serie di prestazioni convincenti. Sempre puntuale a sinistra in chiusura, talvolta cerca l’allungo ma è il lavoro difensivo quello che gli riesce meglio. Anche quando arriva dalla sua parte Emanuelson tiene alta la protezione.
E’ tornato quello dell’esordio estivo, quando aveva stupito chi non lo conosceva troppo: robusto nei contrasti, conquista molti palloni e fa girare al largo un tipo spigoloso come Muntari. Rischia però il rosso su Emanuelson, non viene condannato.
A un certo punto commette due errori di fila e lo stadio quasi si stupisce. Per il resto è la consueta miscela di efficacia e morbidezze tecniche: il servizio con cui libera Lichtsteiner per disegnare l’1 0 fa parte dei migliori colpi del suo repertorio.
Interno sinistro come nel match di San Siro ha molte difficoltà: fatica a domare il pallone sulla corsa, fallisce anche un’occasione da gol nell’avvio dei supplementari, quando è già tornato esterno al posto di Pepe.
Torna e crea spazio a destra, spesso come quinto centrocampista e non come terza punta. Se è intelligente lo spostamento per far correre Lichtsteiner, è oltremodo sorpreso dallo scatto di Mesbah che va a inzuccare il pareggio. Viene poi sostituito.
Centravanti, come quando era ragazzo: sbaglia qualche appoggio, non è troppo svelto nelle aperture per il contropiede, però si libera di fisico di Mexes e va a segnare con una bellezza (involontario il tocco di mano) il suo secondo gol stagionale in Coppa Italia.
Dopo un’ora dà il cambio a Pepe, prendendo però la postazione tattica di Giaccherini come interno sinistro. E’ il momento in cui la Juve patisce gli avversari, sale anche lui nell’extra time.
Ultimo quarto d’ora da centravanti al posto di Del Piero. Ha un conto in sospeso con Mexes, lo mette al tappeto e si prende un cartellino giallo. Potrebbe risolvere il match prima del 90’, tira su Amelia.
(Caceres 6)
MILAN AQUILANI NON INCIDE, SEEDORF SI PERDE, NOCERINO ORDINATO 6 o La mossa tattica Allenatore Allegri
6
7 h Il migliore Maxi Lopez
MAXI LOPEZ
Addio tripletta, ma la qualificazione è sfumata all’andata: stavolta riesce a portare la Juventus ai limiti.
Nel forcing finale Emanuelson, dalla posizione di trequartista, si allarga a destra: così gioca più palloni, Maxi Lopez ha più spazio di manovra e Seedorf avanza il proprio raggio d’azione.
Non ha mai battuto la Juve in questa stagione. Cinque cambi rispetto alla vittoria di Parma e un atteggiamento diverso nella ripresa. Seppur forzato, Lopez è il cambio spacca partita.
EMANUELSON EMANUELSON 2 SEEDORF 2 SEEDORF
5,5
Dentro al posto di Ibra, tiene in allarme i centrali della Juve: due conclusioni non troppo potenti fino al fotogramma del 2 1. Chiellini e Bonucci polverizzati, Milan al supplementare.
6
5
6
6
6
5
5
5,5
5,5
5,5
6
6
Amelia
Antonini
Mexes
Thiago Silva
Mesbah
Aquilani
Seedorf
Muntari
Emanuelson
El Shaarawy
Ibrahimovic
Nocerino
In ritardo su Del Piero, che lo fa stendere soffiandogli il pallone sotto il naso e infilando il primo gol bianconero. Gli riesce l’impresa tra l’87’, quando assorbe la puntata velenosa di Borriello, e l’inizio dei supplementari su Giaccherini. Però Vucinic lo infila da molto lontano.
Spostato di binario, corre a destra dove potrebbe crossare senza rientrare, con il piede preferito. Infastidisce i bianconeri al via, poi resta più dentro e raramente riesce a scoprire i trucchi da prestigiatore di Vucinic. Che lo salta spesso.
Fermo in campionato per il cazzotto a Borriello, ritorna al centro della difesa: protesta per una spinta di Del Piero in partenza, però è colpevole di aver perso il duello fisico con lo juventino. Meglio nella ripresa, cross del pari incluso.
Guarda il centro sinistra, dove fino al gol non arrivano temporali. Anche lui è troppo in ritardo sull’1 0 però gli errori sono compiuti da altri. Qualche sbandamento quando nel supplementare la Juventus dimostra di avere più benzina.
Anche l’anno scorso, con il Lecce, mise in ginocchio i bianconeri. Con il centro dell’1 1 si rifà per la leggerezza nel vantaggio juventino: superato da Lichtsteiner nella volata che porta al gol di Del Piero. Ottimo salvataggio su Caceres nel primo supplementare.
Un calcione a Vucinic al 35’ sarebbe da rosso; gli va bene che l‘arbitro estrae soltanto il giallo, ma la scorrettezza è un segno di frustrazione. Qualche apertura facile, ma poco di incisivo. Viene sostituito.
Rientra dopo oltre un mese (stiramento con l’Arsenal il 15 febbraio): da capitano diventa il fac simile di Van Bommel, davanti alla difesa. Facile giocare senza venire pressato, ma quando la Juve avanza si perde, come quando non intercetta Pirlo sull’1 0. Anche ammonito.
Ammonito già al 16’ per un’entrataccia su Lichtsteiner, prende fischi e buuh. Riesce a limitarsi in seguito, quindi viene sottomesso spesso da Vidal in un confronto sanguigno, prova con il tiro ma non gli va bene. Imbecca Lopez per il sorpasso rossonero.
Trequartista di ruolo ma non come risultati: zero inventiva, soltanto una sana opposizione sulle partenze di Pirlo. L’altro se ne sbarazza con le solite giravolte e tira dritto. Da metà ripresa va a destra, pochi progressi.
In gol all’andata, ha un solo spunto degno di applausi, quando salta Chiellini e punta dritto verso l’area. Poi non riesce a divincolarsi negli abbracci della difesa bianconera e viene anche sostituito.
Decide di giocare nonostante una leggera influenza e si vede che non è brillante. Però l’unica palla gol del Milan nel primo tempo è sua, quando si permette un dribbling su Pirlo e fa distendere Storari. Non rientra per il secondo tempo.
Dal 23’ della ripresa per Aquilani. È più ordinato e meno cattivo, gli arriva Marchisio e non gli permette molto, continuando a rifornire la pressione milanista.
(Inzaghi 5)
TERNA ARBITRALE: ORSATO 6 Non ha il coraggio di espellere Aquilani, troppo duro su Vucinic. Il contestato 1-0 juventino sembra corretto, nonostante la caduta di Mexes. Di Liberatore 6; Ghiandai 6
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COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI
Allegri: «Peccato, compromesso tutto all’andata» L’allenatore del Milan: «C’è tanta amarezza. Sull’azione del primo gol episodio discutibile» DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI TORINO
Non era molto probabile neppure prima, l’evento della Tripletta, perché superare il Barcellona e vincere la Champions League è attualmente cosa fatta della stessa sostanza dei sogni. Però Massimiliano Allegri ha condotto la sua squadra a un’altra piccola impresa: la Juve non aveva ancora perso un partita nei novanta minuti e stavolta è successo, nel salotto di casa. Il Milan è andato in svantaggio, poi ha agguantato i supplementari con una dimostrazione di orgoglio e non soltanto: ancora una volta era aggrappato al cornicione del palazzo, ma è rimasto vivo. Le energie consumate ieri in coppa Italia mancheranno sabato nella partita di campionato con la Roma, ma psicologicamente forse ne valeva la pena. Se le imprese allenano alle imprese, grandi e piccole, il Milan può sperare di lottare alla pari con il Barcellona, anche se il primo pezzo della molto eventuale tri-
delusione è palese. «In questa partita il dato positivo è che ho ritrovato alcuni elementi che non giocavano da un po’. Dispiace non andare in finale, ma i miei ragazzi hanno fatto tutto quello che potevano, e di questo vado orgoglioso. Quello che è successo nel primo tempo di recupero è in parte legato ai novanta minuti precedenti: avevamo speso molto per rincorrere la Juve, e poi bisogna riconoscere che Vucinic ha trovato un grande gol. Adesso c’è tanta amarezza, ma la qualificazione era stata compromessa all'andata a San Siro». L’allenatore del Milan non è arrabbiato come altre volte ma comunque un pizzico di delusione sul primo gol non lo nasconde: «Qualche episodio è discutibile. Sull’azione dell’1-0 della Juventus rimane qualche dubbio». E sorride su i gol di Mesbah e Maxi Lopez, i volti nuovi del mercato di gennaio: «Il mercato del Milan è sempre promosso». Verso Roma e Barça Ora il Milan
Massimiliano Allegri, 44 anni, seconda stagione alla guida del Milan AFP
pletta è rimasto sul prato di Torino. Orgoglio Allegri ci credeva, co-
me tutta la squadra, e dopo un tira e molla che sa molto di vecchia pretattica ha deciso di schierare Ibrahimovic a tempo determinato. Lo svedese non era al meglio, e si è capito, ma c’era da dare un segnale alla squadra, lo stesso tipo di segnale che Zlatan non aveva visto e
avrebbe voluto vedere all’Emirates, dove il tecnico aveva portato due portieri in panchina. Ieri, tutti in campo quelli che erano in grado di farlo, senza pensare a risparmiare nessuno, a parte Nocerino che aveva già tante partite addosso. Non è bastato, ma Allegri cerca di consolarsi: questa volta sembra stanco più che arrabbiato, come se anche lui avesse buttato in campo tutto quello che aveva. E la
conta uomini e forze: per la gara di sabato recupera Boateng, in cerca di rodaggio per la Champions League, e forse Robinho e Van Bommel, squalificato in Europa. Potrebbe tornare Nesta, ma il Mexes di ieri dà pieno affidamento: il duello con Borriello questa volta non si è nutrito di colpi bassi ma di regolari anticipi. Dopo tanto arsenico, è finita in gloria per la Juve e con vecchi merletti: due simboli, i numeri dieci Del Piero e Seedorf, che si scambiavano le maglie a centrocampo. Il lunghissimo capitolo degli scontri diretti per ora si chiude qui, senza risse e con molta stanchezza. Il Milan non ha mai battuto i bianconeri e oggi comincia a cercare i pezzi più difficile del puzzle chiamato Tripletta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COPPA ITALIA
JUVE IN FINALE La Juventus è la prima finalista di Coppa Italia. Il 20 maggio prossimo giocherà la finale unica, in programma all’Olimpico di Roma L’ALTRA SEMIFINALE L’avversaria della Juventus sarà una tra Siena e Napoli. All’andata la seconda semifinale era finita 2-1 per i toscani: oggi alle 20.45 è in programma il ritorno, che si giocherà a Napoli
LA PRIMA VOLTA COL MILAN
Mesbah, la gioia di un gol inutile DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE TORINO
Djamel Mesbah deve avere un conto in sospeso con la Juventus. L’esterno algerino non è uno che segna tantissimo, però quando vede le maglie bianconere s’illumina d’immenso. Djamel è arrivato in Italia nel 2008, all’Avellino, e in tre stagioni e mezzo tra Serie A e B su sette reti realizzate due le ha fatte alla Juventus. Era già successo una stagione fa, quando indossava la divisa del Lecce: 20 febbraio 2011, al Via del Mare finì 2-0 e Mesbah infilò in porta la palla dell’1-0. Ieri è accaduto di nuovo, a Torino però e con la casacca del Milan: assist perfetto di Mexes e colpo di testa del terzino sinistro. Impresa sfumata E’ stata la scintilla che ha acce-
so il Milan e che ha ridato le speranze al popolo rossonero dopo il vantaggio bianconero firmato Del Piero. Chissà quante volte Mesbah aveva immaginato il suo primo gol con la maglia del Milan. Lui che è partito dal Servette (Svizzera), ed è arrivato a Milanello a fine gennaio dopo due anni e mezzo passati a Lecce, per colmare la casella vuota lasciata da Taiwo. Galliani gli ha fatto firmare un contratto di quattro anni e mezzo e Allegri l’ha voluto inserire anche nella lista Champions League (al contrario di Muntari, che è rimasto fuori). Però quella rete alla fine non è servita a niente, perché Mesbah è uscito dal campo a testa bassa insieme a tutti i suoi compagni dopo aver lottato per 120 minuti. Probabilmente avrebbe preferito non segnare ma vincere questa partita, strappando dalle mani della Juve il biglietto per la finale di Coppa Italia, ma il Milan non è riuscito a completare la rimonta nei tempi supplementari. Così all’algerino resta solo la piccola soddisfazione di aver segnato ancora alla Juve. Avrà tempo per togliersi altri sfizi con il Milan, che adesso può concentrarsi su campionato e Champions League. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI
Ibra e il turnover a metà Ora il Milan si interroga Anche se senza Zlatan nel secondo tempo è andato meglio Maxi: «Noi più forti». Galliani: «Sì, più grandi. Ma proprio di tutti» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO TORINO
Alla fine è stato il Milan delle vie di mezzo. Provarci per tutta la partita o a seconda di come si sarebbero messe le cose? Spingersi in un turnover corposo o presentarsi a Torino con la migliore formazione (acciacchi permettendo) possibile? Né l’una né l’altra cosa. Ne è venuta fuori una sorta di zona grigia che alla resa dei conti ha avuto l’effetto di infliggere mezzora di sofferenza in più ai muscoli senza benefici pratici: a Roma in finale ci va la Juve. In campo il Milan è riuscito a giocare davvero solo un tempo: il secondo, quando si è messo a rubare metri e spazi, schiacciando i bianconeri sotto la linea del centrocampo. Mentre per quanto riguarda le scelte di Allegri, è stato un turnover a metà: fuori Nocerino, dentro Ibra, oltre ad Ambrosini lasciato a Milanello. Autostima Adesso il rischio è
che lo sforzo di ieri sera lasci qualche scoria di troppo sabato prossimo con la Roma. E infatti a fine partita Adriano Galliani avvisa: «Ora dobbiamo pensare ai giallorossi, è una partita difficilissima, dobbiamo mantenere il più 4 sulla Juve». All’a.d. rossonero il Milan di ieri sera è piaciuto parecchio: «Abbiamo fatto una grande partita. E’ stato un gran bel Milan, considerando gli 11 infortunati. Se avessimo tutto l’organico a disposizione.... Siamo superiori a tutte le altre squadre, con tutti questi infortuni siamo venuti a Torino a vincere. Perché nei 90 minuti abbiamo vinto».
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ENTUSIASMO ALLO STADIO
I NUMERI
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i gol di Maxi Lopez in 2 presenze di Coppa Italia. In campionato sono 5 presenze e un gol
1
il gol segnato da Mesbah, il primo con la maglia del Milan, quello di ieri sera in Coppa Italia
La coreografia dei tifosi della Juventus LAPRESSE
Che coreografia! Il pubblico dà spettacolo DAL NOSTRO INVIATO
TORINO
Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, è stato sostituito da Maxi Lopez all’inizio del secondo tempo CANONIERO
SCIOPERO IN SPAGNA
Il Barça si allena in Italia: sarà ospite del Milan (f.m.r.) Nei suoi viaggi a Milano il Barça non è fortunato. Due anni fa per giocare con l’Inter si spostò in autobus per via delle ceneri del vulcano islandese Eyjafjallajokull. Stavolta, in vista della gara col Milan di mercoledì 28, il nemico è lo sciopero generale previsto in Spagna il 29 marzo. Per evitare ritardi o cancellazioni, il Barça resterà in Italia fino a venerdì 30, e si allenerà a Milanello dove sarà ospite dei rossoneri, per preparare la gara di sabato contro l’Athletic Bilbao.
Inserimenti Altre notizie con-
Il colpo d’occhio è da brividi. Lo Juventus Stadium è strapieno (i biglietti sono esauriti da giorni: 40 mila spettatori) per l’appuntamento più importante della stagione. La coreografia che accompagna l’ingresso in campo dei giocatori coinvolge tutti i settori ed è realizzata con tanti cartoncini colorati. Su tutta la Tribuna Est campeggia la scritta «Forza Juve», in Curva Sud invece ci sono l’anno di fondazione della società, 1897, e lo stemma bianconero, appena sopra uno striscione circondato da tante bandierine tricolori che recita così: «L’inferno non era cosa vera fino a stasera». Il resto dello stadio è tutta un’alternanza di strisce bianche e nere. Tranne lo spicchio riservato agli ospiti: sono circa mille i tifosi milanisti arrivati a Torino.
fortanti sono arrivate dopo l’uscita di scena di Ibra (qualche problema alla schiena, ha detto poi Allegri). Non si tratta di lesa maestà, perché sono fatti già accaduti: il Milan ha iniziato a prendere metri quando lo svedese non c’era più. Questo non significa che i rossoneri giochino meglio senza di lui. Ma soltanto che giocano in modo diverso. E che in entrambi i casi può essere un’ottima squadra. Ieri sera Zlatan è stato come sempre il terminale per la massima parte delle giocate: quando è uscito, il Milan ha iniziato ad attaccare senza dare punti di riferimento. Non solo con El Shaarawy e Maxi Lopez. Ma anche con Nocerino, Muntari ed Emanuelson. E la difesa bianconera è andata in difficoltà. L’ennesima prova che conferma lo slogan: con Ibra è meglio, ma an-
che senza si può far bene.
deve continuare a lottare per lo scudetto». Curiosamente in questa rimpatriata bolognese lo accompagna Renzo Ulivieri, presidente degli allenatori, che guidò Robi in quel Bologna di 15 anni fa. Il loro fu un rapporto non facile che s’incrinò alla vigilia della sfida interna contro la Juventus: Ulivieri dispose per Baggio la panchina ma questi, arrabbiato, rifiutò la convocazione non presentandosi allo stadio.
Il cuore di Van Basten «Milan il più forte Allenarlo? Perché no»
Stanchezza Maxi Lopez, ad
esempio, ha risposto presente ancora una volta dimostrando di essersi calato molto bene nei meccanismi nonostante sia l’ultimo arrivato. Assieme ad El Shaarawy era stato l’uomo della provvidenza a Udine. Dopo il gol di ieri c’è stata la chiara sensazione che potesse ripetersi. Poi Vucinic ha spento la luce. «Ho fatto un bel gol, ma purtroppo non è servito racconta a fine gara l’argentino -. Sono comunque soddisfatto perché il Milan ha dimostrato di essere forte sempre. Abbiamo giocato un grande calcio, dominando a lungo. Da una partita del genere usciamo più forti. Dobbiamo continuare così e guardare avanti. Non si può mollare».
Tutti pazzi per Ale In campo i giocatori non hanno badato al galateo, prima del fischio d’inizio però ci sono stati baci e abbracci tra vecchi amici: Storari e Abbiati, Gattuso e Pirlo, Inzaghi con Nedved e con l’amico d’infanzia Paratici, ora ds bianconero. In tribuna ci sono Adriano Galliani e Andrea Agnelli, Lavinia (moglie di John Elkann) e pure un campione di football della Nfl (Olindo Mare). Del Piero è stato il più acclamato: durante il riscaldamento tutto lo stadio ha invocato il suo nome e al momento del cambio con Borriello c’è stata la standing ovation. Fischi invece per l’ex Ibrahimovic. In Tribuna Ovest c’è stato qualche momento di paura a metà primo tempo, quando uno spettatore si è sentito male. Il ragazzo è stato visitato nell’ambulatorio dello stadio e si è ripreso in pochi minuti: probabilmente è stato un calo di pressione. f.d.v.
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IL DOPPIO GRANDE EX
Baggio e lo scudetto «La Juve può tornare in vetta alla classifica» ANDREA TOSI BOLOGNA
Ulivieri, 71, con Baggio, 45 SCHICCHI
Ieri a Bologna con Ulivieri: 15 anni fa scintille fra i due
Tra i corsisti per il Master di allenatori di Prima Categoria che in questi giorni seguono le lezioni di Stefano Pioli a Casteldebole c’è anche Robi Baggio, studente sui generis in mezzo a tecnici già effettivi come Mangia (ex Palermo) e Dal Canto (oggi al Padova in B) e altri futuribili. Dentro al campo di allenamento dei rossoblù che ha frequentato nella stagione del suo grande rilancio (1997/98, 22 gol), il fuoriclasse vicentino parla velocemente di tanti argomenti. In attesa di Juve-Milan di coppa Italia, da ex di entrambe le sponde, Baggio si concentra sulla squadra bianconera: «La classifica parla chiaro, è distanziata di quattro punti dal Milan ed è ancora imbattuta. Perciò non deve precludersi nulla. Conte ha fatto un grandissimo lavoro. La Juve
«Il Milan? Sta andando bene, mi sembra la squadra più forte ed è in testa al campionato». Parola di Marco Van Basten, ex bandiera rossonera e dal prossimo anno allenatore dell’Heerenveen. Che, nel corso di un’intervista a Sky Sport, ha parlato anche dei tecnici di Milan e Juventus. «Allegri mi sembra un ottimo allenatore, ci siamo incontrati un paio di volte, è una persona a posto. Conte non lo conosco, ma sembra molto fanatico in panchina».
Vecchie fiamme Tornando ad
oggi, i pensieri del Codino corrono anche per le altre sue vecchie fiamme. «Il Bologna sta facendo benissimo, secondo me può puntare più in alto del nono posto attuale - continua il vicecampione del Mondo di Usa 94 -. Eccezionale Pioli, bravissimi Ramirez e Diamanti. La Fiorentina invece non riesco a giudicarla. Quanto alla Nazionale, è difficile fare una previsione su come si comporterà ai prossimi Europei ma ritengo che questi appuntamenti siano molto utili per consolidare il gruppo». Baggio ha presentato un progetto sui giovani dribblando le voci secondo le quali potrebbe a breve allenare un club professionistico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Van Basten, 47 anni AFP
La stella olandese «Coi suoi gol Ibra fa la differenza»
Paragoni Van Basten parla anche di Ibrahimovic e di un paragone che spesso viene fatto, anche se in Europa l’olandese si esaltava mentre lo svedese non sempre incanta. «È solo una coincidenza — assicura Van Basten —, se segni tanto in Italia hai la qualità per far gol e fare la differenza anche in Champions League. Non so
se io ero più concreto, ma so che anche lui sta segnando tanto e chi fa gol fa la differenza nel calcio, poi certo è importante che la squadra crei occasioni, perché il gol è un discorso d’insieme». Champions In Champions League il big match dei quarti di finale è quello9 tra Barcellona e Milan. «Sarà una partita interessante, il Milan ha giocato un’ottima gara contro il Barca a San Siro, la squadra di Guardiola è la più forte di tutti e non sarà facile per il Milan, ma in casa i rossoneri meritano sempre grande attenzione». Van Basten non ha dubbi sul giocatore che tutte le società invidiano al Barcellona. «Lionel Messi è il miglior calciatore del mondo, questo senza dubbio, della storia non so, ma se vince anche un Mondiale sì, diventa il più forte di sempre». Futuro Anche se ha firmato un
biennale per l’Heerenveen, il suo nome è spesso accostato a quello delle panchine dei club italiani. «Io al Milan? Chi lo sa? Non lo escludo, ma anche quando si parlava della Juve dicevo la stessa cosa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COPPA ITALIA MERCATO
La Juve vuole aggiungere altro Pepe Ha già Simone ma non basta: l’obiettivo è il centrale difensivo del Real. Dipende anche da Mourinho Pepe potrebbe pagare il conto delle polemiche. Come ad esempio il ricordo di quei 10 turni di squalifica patiti nella scorsa stagione per un raptus di follia contro il Getafe.
CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
Un altro Pepe per la Juve. Non uno qualsiasi, ma il difensore del Real Madrid. Il mastino per eccellenza, l’uomo a cui Mourinho ha affidato la guida della difesa. Grande determinazione, spesso border line: l’emblema della sua stagione è il fallaccio sui Messi che per settimane ha diviso la Spagna. E nonostante un contratto sino al 2016 il suo futuro blanco è messo in discussione. O meglio: viene legato alla conferma di Mou. Se davvero lo Special One decidesse di tornare in Premier League il fido
CALCIOPOLI
L’appello Giraudo slitta al 3 aprile per sciopero Oggi doveva cominciare il processo di appello per il rito abbreviato di calciopoli di Antonio Giraudo, Tullio Lanese, Tiziano Pieri e Paolo Dondarini, ma lo sciopero degli avvocati farà slittare l’apertura al 3 aprile. Il collegio giudicante (Maurizio Stanziola presidente, relatrice Silvana Gentile, a latere Teresa Annunziata) aveva fissato già anche le udienze per l’11 e il 18 aprile, quest’ultima data fissata anche per la sentenza, ma è probabile che dovrà esserne aggiunta. A sostenere l’accusa per la Procura generale ci sarà Gerardo Arcese, marito di Teresa Casoria.
Gazzetta.it Gazza
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Alex Del Piero, 37 anni LAPRESSE
JUVE-MILAN, SCOPRI COME L’HANNO PRESA NEL DOPOPARTITA Coppa Italia, primo verdetto della sfida tra Milan e Juventus: sul sito le interviste video del nostro inviato a Torino ai principali protagonisti della partita
FERRARI AL LAVORO IL PUNTO DI ALLIEVI IN «SENZA FRENI» Ferrari al lavoro a ritmo serrato: Pino Allievi racconta in «Senza Freni» fatti e retroscena dal primo GP. «Be bop a basket»: non perdere la nuova puntata
Il tentativo Per questo motivo i
Il difensore centrale Pepe, 29 anni, da cinque stagioni al Real REUTERS
dirigenti bianconeri hanno fatto un sondaggio per vagliare la sua disponibilità. E quella del Real, ovviamente. Il tentativo dello staff di Beppe Marotta, però, non ha prodotto gli effetti sperati. Almeno per ora. E sarebbe stato clamoroso il contrario. A Madrid sono momenti delicati e il presidente Florentino Perez sta facendo quadrato attorno al suo allenatore. Con la Liga a portata di mano e un tabellone di Champions League più che favorevo-
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I turni di squalifica scontati da Pepe nella Liga 2010-2011: gesto di follia contro il Getafe, calci e pugni agli avversari le c’è all’orizzonte un finale di stagione da urlo. E il mondo madridista tifa perché il clan dei portoghesi non si sfaldi. Almeno sino a prova contraria. La storia Il suo nome completo
è Képler Laveran Lima Ferreira, ma è noto come Pepe. E nato in Brasile a Maceió il 26 febbraio 1983) ed è naturalizzato portoghese dal 2007. Su spinta di Scolari divenne subito un
punto fermo della nazionale lusitana. Affacciatosi al grande calcio con il Maritimo, s’è imposto nel Porto nel triennio 2004-7. Quindi il passaggio al Real per 30 milioni di euro. Top player Nonostante la fama di duro, il suo valore di mercato è alto. La sua esperienza potrebbe essere il complemento migliore per il salto di qualità definitivo del pacchetto arretrato di Conte. La pista-Pepe (da accoppiare a Simone) non è semplice, ma la Juve non molla. In vista della Champions non servono top player solo in attacco. A proposito: nella lista di Marotta c’è anche Gonzalo Higuain. Un altro madridista con le valigie pronte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI
Napoli da gran finale Lavezzi guida la caccia alla Juve Riecco l’argentino, farà coppia con Cavani in attacco per cercare la rimonta contro il Siena COSÌ AL SAN PAOLO ORE 20.45
DOPO IL 2-1 LA SITUAZIONE
A MAZZARRI SERVE VINCERE PER 1-0
L’arbitro Paolo Valeri ANSA
Ezequiel Lavezzi, 26 anni, al Napoli dalla stagione 2007-08 ANSA DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)
Tranquilli, tifosi, Lavezzi ci sarà. Al Siena non concederà alcun vantaggio, Walter Mazzarri, per il quale la Coppa Italia resta il primo obiettivo. L’ha tenuto fuori a Udine, volutamente, proprio per averlo riposato per la sfida di stasera: Napoli vuole la finale di Coppa e l’allenatore non può deludere le aspettative. Ed allora, riecco il Pocho, in tutto il suo splendore, pronto a riprendere per mano la squadra e, insieme con Cavani, provare a ribaltare il risultato della gara d’andata (2-1) con la spinta di 50 mila tifosi. I pronostici della vigilia, in ogni modo, non danno scampo al Siena alle prese con una serie di problemi, compreso quello di raggiungere la quota salvezza, in campionato, mentre ai vertici del nostro calcio non dispiacerebbe affatto avere il Napoli in finale. Sannino, comunque, avrà diverse defezioni per stasera, ma non ha alcuna intenzione di arrendersi al maggiore potenziale tecnico dell’avversario.
LA POLEMICA
Rabbia Mazzarri «A cena con agenti? Con chi mi pare» NAPOLI Alla vigilia della semifinale di Coppa Italia con il Siena, Mazzarri prima cita l’Inter di Mourinho, battuta nel 2009 in semifinale dalla sua Sampdoria, poi sembra trasformarsi nel tecnico portoghese quando gli viene rivolta una domanda su una presunta cena al ristorante «Da Joseph», a Milano, lunedì sera tra lui, in compagnia dell’avvocato Bozzo e dell’agente Vigorelli: «Sono tutte menzogne — afferma infastidito Mazzarri —, comunque vado a cena con chi mi pare e questo non deve riguardare gli altri». Le voci sul suo futuro si rincorrono: «Ho un contratto con il Napoli fino al 2013 ed intendo rispettarlo». Del resto, il suo rapporto con la città è a prova di bomba: «Qui mi trovo bene, con la gente c’è grande feeling».
GDS
Carica Lavezzi Senza di lui, manca il trascinatore, il giocatore in grado di assicurare la superiorità numerica nelle ripartenze. E da qualche settimana, Napoli ha cominciato ad apprezzarne anche le qualità sotto porta: sono 6 le reti che ha realizzato nelle ultime 6 partite. Sono stati gol pesanti quelli che il Pocho ha assicurato alla squadra, impegnata nel rincorrere il terzo posto per garantirsi l’accesso alla Champions League per la prossima stagione. Intanto, però, è necessario che già da stasera ritorni a segnare dopo la «pausa» che si è concesso allo Stamford Bridge nella notte europea, che ha scosso un’intera città che già sognava i quarti di finale. Primo trofeo Ci tiene tanto, l’am-
biente napoletano, alla Coppa Italia. Tanto, perché si tratterebbe del primo trofeo dopo un lungo periodo di astinenza: l’ultima conquista napoletana risale alla Supercoppa italiana nel 1990, mentre l’ultima finale di Coppa risale al 1997 (persa contro il Vicenza). Ed anche per Lavezzi sarebbe la prima volta. Nei 5 anni di Napoli, fino-
ra, ha ottenuto soltanto tre qualificazioni alle coppe europee e nient’altro. E per aprire un ciclo c’è bisogno di conquistare qualcosa di prestigioso. La Coppa Italia, dunque, resta un obiettivo sensibile, alla portata di questo Napoli ancora deluso per l’eliminazione dalla Champions. L’orgoglio e qualche eccesso arbitrale gli hanno permesso di rimediare un pareg-
Gli azzurri non arrivano all’ultimo atto di Coppa da 15 anni: attesi 50 mila tifosi gio domenica sera, a Udine, che ha evitato un processo a Mazzarri a cui sarebbe stato imputato la scelta di aver tenuto fuori Lavezzi. Meno male che ci ha pensato Edinson Cavani a rimettere a posto le cose. Futuro incerto L’argomento sul futuro di Lavezzi resta la questione più discussa in questo periodo. Non è una novità che sul Pocho c’è il forte interesse sia
dell’Inter sia del Manchester City, pronti a versare i 31 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria firmata dal giocatore e dal Napoli. Al di là della questione tecnica, l’aspetto sul quale punteranno le pretendenti sarà quello economico. Il contratto attuale di Lavezzi prevede un ingaggio di 2,2 milioni di euro per i prossimi 3 anni. Una cifra importante, ma irrisoria per le qualità del giocatore. Moratti e Mansour, lo sceicco padrone del City, non avrebbero nessuna esitazione se dovessero raddoppiare lo stipendio percepito dal Pocho, che il prossimo 3 maggio compirà 27 anni. Un’età che potrebbe aprire all’ultimo contratto vantaggioso della sua carriera calcistica prima di ritornarsene in Argentina per tirare gli ultimi calci. Ed allora, Lavezzi non vuole perdere quest’opportunità per ingrossare il suo conto corrente bancario. Resta da capire le intenzioni di Aurelio De Laurentiis il cui tetto ingaggi prevede un massimo di 2,5 milioni di euro che è lo stipendio annuale di Cavani. Diversamente, trattenere il Pocho diverrà davvero un affare complicato.
«A volte il topolino fa solletico all’elefante» il pass per la finale e per l’Europa facendo turnover: «Noi, tutti titolari» ALESSANDRO LORENZINI SIENA
Giocarsi l’Europa con il turnover. Un po’ per necessità, un po’ per cause di forza maggiore, un po’, proprio con il Napoli, per scaramanzia. Partendo dal 2-1 conquistato nel «primo tempo» d’andata. Il Siena non ha nascosto che la priorità
rimane la salvezza, da conquistare anche domenica prossima sul campo del Chievo, soprattutto dopo la sconfitta interna con il Novara. In più l’infermeria è piena: fuori causa Calaiò (stagione finita per il perone sinistro fratturato), Destro, D’Agostino, Bolzoni e Angelo. E, ancora, sono state proprio le seconde linee, anche se Sannino non ama chiamarle così, a permettere alla squadra bianconera di raggiungere la semifinale di Coppa Italia, risultato storico, come già lo erano i quarti: quindi perché non confermare questa linea? In ogni caso il Siena, la città e i tifosi, vivono una fiaba.
Tutti titolari Forse per questo lo
stesso Giuseppe Sannino ha parlato di «dimostrare che a volte il topolino può fare il solletico all’elefante», presentando la semifinale di ritorno con il Napoli. «Viviamo un sogno — ha detto il tecnico —, vogliamo continuare la nostra favola». Quasi cinquecento i tifosi che partiranno per Napoli e, soprattutto, c’è una città pronta a festeggiare un traguardo impensabile appena dodici mesi fa, con i bianconeri in Serie B. Mai il Siena ha vissuto la possibilità di andare in giro per il continente e la finale, sinonimo di passaggio in Europa League, sarebbe una conquista incredibile. A difendere il 2-1 dell’andata sa-
Giuseppe Sannino, 54 anni ANSA
DOPO 4 MESI
Rapinarono Lady Hamsik: tre arresti
Hamsik e la moglie Martina NAPOLI (g.m.) La polizia ha arrestato ieri i presunti responsabili della rapina subita da Martina Franova, moglie di Marek Hamsik, il 22 novembre scorso a Varcaturo. Si tratta di Giovanni Cervicato, Gaetano Sollo e Salvatore Diana. La Franova fu fermata dai rapinatori armati di una pistola e costretta ad abbandonare la sua Bmw X6, poi ritrovata poche ore dopo dalle forze dell’ordine.
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QUI SIENA L’ALLENATORE NAPOLETANO CI CREDE: «CI GIOCHIAMO QUALCOSA DI STRAORDINARIO E VOGLIAMO CONTINUARE A SOGNARE»
Sannino si gioca
Dopo il 2-1 di Siena, ai toscani basta non perdere, mentre al Napoli è sufficiente la vittoria col minimo scarto (1-0) per accedere alla finale, in virtù del gol fuori casa, o vincere con due reti di scarto. Col 2-1 Napoli si va ai supplementari mentre qualunque altra vittoria azzurra con un solo gol di scarto (3-2, 4-3) premierebbe il Siena.
ranno gli elementi che hanno giocato meno in campionato, ma a Sannino proprio non piacciono termini come turnover, seconde linee o, peggio, panchinari. «Per me sono tutti titolari — ha sentenziato l’allenatore —, poi io faccio le scelte. Il Napoli ha grandissimi elementi, giocheremo in una cornice di pubblico straordinaria, ma una partita come questa va anche al di là dei canoni tattici e tecnici, un giocatore che scende in campo su un palcoscenico del genere penso che dentro di sé trovi qualcosa in più del solito. In ogni caso io alla qualificazione ci credo, come credo in tutto quello che faccio. Andiamo per centrare qualcosa di non pre-
ventivato, sarà comunque una grande emozione e quello che viene è tutto di guadagnato». Orgoglio A Sannino, che ieri se-
ra è stato invitato per un saluto all’interno del Palazzo Comunale di Ottaviano, suo paese d’origine e sede del ritiro del Siena, ha fatto eco il responsabile dell’area tecnica Giorgio Perinetti: «Giocheremo senza fare calcoli. Il Napoli è una grande squadra, Mazzarri ha lasciato fuori Lavezzi a Udine per farlo giocare contro di noi. Questo è un motivo d’orgoglio, siamo onorati di incontrare il Pocho, che reputo uno dei calciatori più determinanti d’Europa. La penso come Sannino, ci sentiamo un po’ gli intrusi delle semifinali considerando lo spessore di Milan, Juve e Napoli». Intrusi certo, che però si giocheranno il passaggio all’Olimpico, con vista Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
consorziocreativi.com
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
RAZZA DI CITRULLI. I ragazzini sono tutti uguali. Perché i loro diritti no?
Ragazzi uguali, però disuguali. Con gli stessi doveri, ma non con gli stessi diritti: sono 650 mila i nati in Italia da genitori stranieri. L'UNICEF Italia richiede la riforma dell'attuale legge sull'acquisizione della cittadinanza italiana. Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi. www.unicef.it/iocometu
21 marzo Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali.
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MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
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CRISI NERAZZURRA
Ranieri dimezzato Niente Champions? Contratto al ribasso Se l’Inter fallirà pure il 3o posto il tecnico perderà i suoi premi e rischierà delle penali
Claudio Ranieri, 60, è l’allenatore dell’Inter dal settembre scorso, quando è subentrato a Gian Piero Gasperini SYNC
MATTEO DALLA VITE MILANO
Il contratto biennale che Claudio Ranieri ha firmato nel settembre 2011 è pieno di rivoli, strade, stradine, vicoli e possibilità. Fra queste c’è sia la più che normale non-riscossione dei premi previsti in caso di obiettivi falliti ma forse anche la ridiscussione dell’ingaggio per il secondo anno di accordo stipulato. Un secondo anno che chissà se Moratti e Ranieri stesso si faranno insieme. Accordi e disaccordi I premi: uno sarebbe scattato per la vittoria dello scudetto; l’altro per la qualificazione alla prossima Champions. Allo stato attuale, insomma, Claudio Ranieri (che comunque continua a ricevere attestati di stima da Moratti) ha mancato l’uno e sta mancando l’altro. E mancare tutto significherebbe due cose: accelerare ciò di cui si parla da tempo, ovvero una rescissione consensuale che poi porterebbe a ridiscutere i 2 milioni di euro restanti del secondo anno. Al ribasso, probabilmente tramite penali. I tre gradini Insomma, chiamato
ancora una volta a dare una scossa, Claudio Ranieri potrebbe veder fallire il terzo di quei gradini che erano stati stabiliti nella stipula del contratto post-Gasperini. In questo momento, Ranieri non ha più il primo target in palio (lo scudetto) e vede praticamente col binocolo l’altro, ovvero la futura partecipazione alla massima rassegna continentale per club. Scivolare su quest’ultima mattonella, per Ranieri equivarrebbe dunque non solo a un addio praticamente certo a fine stagione ma - ecco i sussurri - ad una ridiscussione degli emolumenti restanti per quel secondo anno.
Altro premio non riscosso Fra l’altro, per esempio, nel contratto del tecnico era inserita una voce tutta «ad personam» secondo la quale l’approdo ai quarti di finale della Champions League avrebbe fruttato a Claudio Ranieri un «premio» di 150.000 euro. Nada. Per lui e sportivamente - per l’Inter. Ovvio che in queste ultime settimane si sia anche discusso di ciò che sarà il futuro: nel caso - remotissimo - in cui Moratti decidesse di andare avanti con Ranieri, ecco però che per poter restare il tecnico romano dovrebbe ridursi l’ingaggio che risulta pari a 2 milioni di euro all’anno. Ipotesi difficili, per ora. Quasi impossibili. Scintilla A questo punto, il proliferare di voci inerenti al non raggiungimento di obiettivi e alla rescissione più che probabile fra Inter e Ranieri non fanno altro che alimentare il tormentone del «dopo». Moratti ha sorriso e non risposto davanti al quiz sul futuro tecnico (italiano o straniero?), però i nomi per luglio ci sono e sono sempre gli stessi, da Marcelo Bielsa ad André Villas Boas, da Laurent Blanc a Walter Mazzarri, da Cesare Prandelli e Vincenzo Montella. Perché l’Inter lavora già per il futuro e il futuro va costruito adesso, subito. Una cosa, al di là della conferma o meno del tecnico attuale, è certa: Moratti non ha assolutamente voglia di arrivare a cambiare il terzo allenatore in questa stagione, per questo ha chiesto la scintilla simbolica contro la Juve e per questo spera che tutto possa risollevarsi in maniera credibile. Una scintilla che anche Ranieri dovrebbe avere già di suo: quella da ex juventino che se n’è andato sbattendo la porta.
i numeri CLAUDIO RANIERI CHE CROLLO VERTICALE NELLE ULTIME 12 PARTITE
Claudio Ranieri è l’allenatore dell’Inter da settembre, quando sostituì Gasperini
34 le sue partite nerazzurre: 25 di campionato, 7 di Champions League e 2 di Coppa Italia. Il bilancio: 17 vittorie, 5 pareggi e 12 sconfitte
7 le sconfitte nelle ultime 12 partite, con 3 pareggi e appena due vittorie: a Verona e in casa con il Marsiglia, comunque inutile.
20 i gol subìti nelle ultime 12 partite, a fronte dei 10 segnati
Massimo Moratti, 66
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VERSO LA SFIDA CON LA JUVENTUS
Alvarez, Guarin e Sneijder quasi out Recuperano invece Chivu e Stankovic APPIANO GENTILE (l.t.) Chivu e Stankovic sì. Alvarez, Guarin e Sneijder quasi certamente no. Il primo allenamento in vista della Juve ha dato queste indicazioni a Ranieri. Il romeno, che aveva saltato il Catania per un problema al ginocchio destro, ieri era di nuovo in gruppo. Così come l’ex Porto, che però è ancora indietro di condizione. Potrebbe anche essere tra i convocati per Torino, ma destinato alla tribuna. Per l’esordio in nerazzurro se ne riparlerà l’1 aprile (Inter Genoa). In gruppo tornerà oggi Dejan Stankovic, che ha smaltito l’affaticamento alla coscia e contro i bianconeri potrebbe trovare anche una maglia da titolare in quello che gioco forza
sarà di nuovo un 4 4 2, causa assenza di trequartisti. Wes, solo terapie Il polpaccio di Alvarez infatti sta meglio, ma il 23enne argentino ha lavorato ancora a parte, anche se sul campo. Soltanto terapia e fisioterapie invece per Wesley Sneijder. Il risentimento al retto femorale della gamba destra accusata contro il Marsiglia è quasi scomparso ma, complici anche le tante ricadute stagionali, verrà usata la massima prudenza. Quindi a meno di colpi di scena anche l’olandese dovrebbe tornare contro il Genoa. Seduta di potenziamento specifico in palestra per Julio Cesar, ma lui a Torino ci sarà.
SABATO SCORSO ALLA PINETINA
Il fratello di Maicon investito apposta La convivente denunciata per lesioni Se l’annata è stregata, all’Inter succede qualcosa anche quando non succede nulla. Non sarebbe infatti stato un incidente, ma un investimento volontario quello avvenuto sabato scorso nel parcheggio riservato a ospiti e giornalisti della Pinetina ad Appiano Gentile, il centro sportivo nerazzurro, ai danni del fratello della moglie di Maicon, Sandro Da Silva, 37 anni, operato alla gamba dopo essere stato travolto dalla Fiat 500 della convivente. Lesioni aggravate E’ quanto
ipotizzano i carabinieri, che hanno denunciato per lesioni personali volontarie aggravate
la donna, Cristina De Sousa, 34 anni, anche lei brasiliana. L’investimento sarebbe avvenuto al termine di un litigio: la donna ha ingranato la prima e ha colpito Da Silva alla gamba, poi si è fermata. Da Silva ha riportato la frattura di tibia e perone: la prognosi è di 60 giorni. L’incidente, che non ha visto coinvolto alcun tesserato nerazzurro, aveva comunque provocato la sospensione per cinque minuti della rifinitura della squadra di Ranieri in vista del match contro l’Atalanta, per consentire al responsabile medico nerazzurro, dottor Franco Combi, di prestare i primi soccorsi alla vittima, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
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SPERANZA NERAZZURRA
Piccola Inter, credici: la vendetta tocca a te La Primavera per la finale della sua Champions contro il Marsiglia Stramaccioni: «Io in prima squadra? Mi ci sento già adesso»
A
HA DETTO
S Crisetig è già proiettato nel calcio dei grandi, ma quando viene con noi lo fa sempre con l’umiltà giusta
«
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI LONDRA
Ci siamo, il giorno atteso da mesi è finalmente arrivato. Stasera alle 19 inglesi (le 20 italiane) l’Inter Primavera sfida il Marsiglia per regalarsi la finale della NextGen Series, la piccola Champions. Già poter affrontare domenica pomeriggio l’Ajax, che ha fatto a fette il Liverpool la scorsa settimana, sarebbe un grandissimo traguardo. Ai marziani olandesi, a come batterli per portare a Milano la coppa, ci sarà eventualmente tempo per pensare. Quello che conta adesso è farsi onore in Europa, più di quanto abbia fatto la prima squadra. Da Londra a Londra L’Inter —
S Bessa come Longo e Livaja, ha sempre fatto il suo dovere. Davanti abbiamo tutto per fare bene
unica rappresentante italiana in una manifestazione che già la prossima stagione allargherà gli orizzonti, passando da 16 a 24 squadre — arriva a questa semifinale in buone condizioni fisiche e mentali. Da mesi ha la testa al Griffin Park di Londra. Ce l’hanno i ragazzi, che giocando la NextGen hanno acquisito un bagaglio d’esperienza che nessuna manifestazione italiana, seppur prestigiosa, riesce a trasmettere, e ce l’ha Andrea Stramaccioni, il tecnico
«
Pericolo francese Contro il Marsiglia ci sarà anche Crisetig, in mezzo al campo, mentre in attacco Longo sarà supportato da Bessa e Livaja. I francesi hanno lasciato i loro gioielli, Gadi e Omrani, a Deschamps per la Coppa di Francia. Una fortuna da sfruttare. «Della squadra di Cassini conosciamo tutto, grazie ai nostri osservatori - spiega Stramaccioni -. E’ piena di nazionali di categoria e per loro parlano i risultati: nel girone hanno battuto il Barcellona e nei quarti hanno battuto l’Aston Villa. Ma, arrivati a questo punto, noi non ci accontentiamo di partecipare. Con la NextGen i nostri ragazzi hanno avuto una visibilità incredibile, e tanta altra potranno averne ancora. Auguro ad altre squadre italiane di poter vivere in futuro quest’esperienza». In caso di parità dopo i 90’, supplementari ed eventualmente i rigori. Dal dischetto l’Inter, in questa stagione, è già stata eliminata dalla Coppa Italia (6-5 con la Fiorentina) e dal torneo di Viareggio (5-2 contro il Parma), sempre agli ottavi. «Non voglio più sentire la parola rigori - si schermisce Stramaccioni -. Scherzi a parte, mi brucia ancora molto essere uscito dalla Coppa Italia e dal Viareggio senza mai perdere. Non deve capitare più».
Per loro parlano i risultati, ma a questo punto non ci basta partecipare E dopo la Coppa Italia e il Viareggio, non voglio più sentire parlare di rigori
che ha esordito sulla panchina nerazzurra proprio a Londra, a fine agosto, nella prima partita del torneo, contro il Tottenham. Finì 7-1 per gli inglesi, ma quell’Inter timorosa, spaventata, non ancora abituata a questi palcoscenici, non c’è più. Oggi c’è una squadra matura, più consapevole della propria forza. Stramaccioni sa che la Champions dei giovani è importante anche per lui, visto che qualcuno ha fatto il suo nome per la prima squadra in caso di altri flop con Ranieri. «Non finirò mai di ringraziare Moratti e Paolillo per avermi portato all’Inter - spiega -. Io mi sento già in una prima squadra, in una vera famiglia. Non vedo la NextGen come un ban-
co di prova, non la caricherei di altri significati che non siano quelli di squadra o di società. C’è grande entusiasmo, c’è la voglia di vivere una serata ad alti livelli. Sappiamo, però, che in queste partite secche l’elemento psicologico e nervoso ricopre un ruolo importante. Non dimentichiamo che stiamo parlando di ragazzi di 18-19 anni. Però, anche nei quarti lo Sporting avrebbe dovuto eliminarci, invece...».
Andrea Stramaccioni, 34, tecnico della Primavera IPP
SEMIFINALE A LONDRA
Dalle ore 20 la diretta su Inter Channel Le formazioni (ore 20 italiane, Griffin Park, Londra) INTER (4-3-2-1) 1 Di Gennaro; 2 Pecorini, 5 Spendlhofer, 6 Kysela, 3 M’Baye; 7 Romanò, 4 Duncan, 8 Crisetig; 10 Bessa, 11 Livaja; 9 Longo. (12 Sala, 13 Alborno, 14 Giannetti, 15 Benassi, 16 Candido, 17 Forte, 18 Vojtus). All. Stramaccioni. MARSIGLIA (4-4-2) 1 Fabri; 2 Abergel, 5 Andonian, 6 Aloè, Cesarini 3; 7 Bangoura, 4 Moulet, 8 Kouoh, 11 Lowinsky; 10 Jobello, 9 Loiacono. (12 Sy 13 Charles 14 Bonelli 15 Pommier 16 Santiago 17 Anani 18 Agosta). All. Cassini. TV diretta su Inter Channel.
PRIMAVERA
I recuperi: vince il Cagliari, a segno Nenè Si sono giocati ieri due recuperi della 4a di ritorno del campionato Primavera (girone A): Cagliari Empoli 2 0 (Pisanu e Nenè), Sassuolo Modena 1 0 (rigore di Barbuti). Oggi altri 4 recuperi: girone A, Fiorentina Genoa (ore 14.30) e Torino Parma (15.30); girone B, Verona Bologna (14.30); girone C, Catania Reggina (14.30). Classifica girone A: Juventus 43 punti; Fiorentina 39; Livorno, Empoli 33; Sampdoria, Novara 31; Torino 30; Genoa 29; Sassuolo 26; Parma 24; Cagliari 20; Siena 19; Modena 18; Grosseto 11.
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giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI
Disastro Gava a S. Siro E Bergonzi è sempre il top Weekend nero: sbagliano anche Russo e Rocchi Positivi l’esordiente Irrati a Bologna e Celi a Siena 28 ª GIORNATA PARTITA
ARBITRO
INTER-ATALANTA CATANIA-LAZIO UDINESE-NAPOLI CAGLIARI-CESENA BOLOGNA-CHIEVO LECCE-PALERMO SIENA-NOVARA PARMA-MILAN FIORENTINA-JUVENTUS ROMA-GENOA
GAVA ROMEO ROCCHI RUSSO IRRATI TAGLIAVENTO CELI BANTI BERGONZI GIANNOCCARO
BONUS ERRORI
2 2 2 2 2 2 3 2 3 2
-6 -3 -5 -3 -2 -
PUNTI
-4 2 -1 -3 2 -1 3 0 3 2
LEGENDA Bonus Gara facile 0, gara insidiosa 1, gara difficile 2, gara difficilissima 3; Errori su un gol -3, su un rigore -2, su un’espulsione -1
Non bastano le ottime prestazioni di Celi, dell’esordiente Irrati e di Bergonzi, leader in classifica, a fugare le perplessità sulla forma del gruppo. Da dimenticare la direzione di Gava a San Siro: tra gli episodi, un rigore negato all’Inter (-2) per il fallo di mano di Carrozza e uno all'Atalanta (-2) per l'entrata di Lucio su Gabbiadini. Rocchi a Udine non convince né quando espelle Fabbrini (-1), né quando dà il rigore (-2) per il mani di Domizzi. Russo a Cagliari si conferma in scarsa forma: convalida il gol di Pinilla dopo la carica di Thiago Ribeiro su Antonioli (-3) e fischia un penalty inesistente su Cossu (-2). Ma sbagliano anche i senatori a Parma e a Lecce: Banti e Tagliavento non fischiano un rigore a testa.
CLASSIFICA GENERALE ARBITRO
BERGONZI DE MARCO ORSATO CELI TAGLIAVENTO GUIDA DAMATO GERVASONI BANTI MAZZOLENI DOVERI ROCCHI RIZZOLI BRIGHI ROMEO MASSA GIACOMELLI CALVARESE VALERI TOMMASI GAVA RUSSO IRRATI GIANNOCCARO TOZZI PINZANI GIANCOLA OSTINELLI NASCA
PERUZZO
GARE
PUNTI
15 13 12 13 13 14 14 12 14 13 13 12 13 13 12 3 2 3 13 3 11 13 1 13 1 1 1 2 1 12
27 23 20 19 17 15 14 12 11 11 9 7 7 7 7 6 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 1 1 1 0
IMO SECONDO.
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NAZIONALE
Abete: «Gli stage azzurri? Non farò alcun baratto» Il n.1 della Figc: «Mi accusano di non avere influenza sulle società però sto gestendo con successo i rapporti internazionali, senza aiuti» DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI ISTANBUL (Turchia)
«Gli stage della Nazionale? Sono una cosa di interesse generale nella quale spero e credo ancora. Ma si scordino che possano essere merce di scambio: possiamo andare all’Europeo anche senza, è già successo». Non è facile sentire Giancarlo Abete così duro. Istanbul, hotel nel quartiere Besiktas, zona europea, protetto da una security quasi mai vista per un Esecutivo Uefa. Una sosta tra le numerose riunioni di questa tre giorni fittissima: la questione degli stage non è andata proprio giù al presidente federale, anche se in queste ore il vicepresidente Demetrio Albertini si sta impegnando per strappare il «sì» di Adriano Galliani e poi quello di Andrea Agnelli (per il 23 aprile): al Consiglio di Lega di lunedì l’argomento non è in agenda. Ma chissà che, dopo l’appello della Gazzetta, il rilancio di Gianni Petrucci e le parole di Abete, non ci siano novità importanti. A che punto siamo, presidente?
«Al punto che lo svolgimento degli stage sarebbe una cosa d’interesse generale. Ci tenevamo e ci teniamo ancora a farli. La nostra era semplicemente una richiesta d’attenzione verso la Nazionale e verso un c.t. che ha un’immagine etica apprezzatissima. Ma non posso né voglio far diventare obblighi quelli che non lo sono». Appunto: il calendario internazionale non prevede stage.
«Siamo qui a Istanbul per ampliare e regolare meglio i rapporti tra club e federazioni, i diritti e i doveri: ci mancherebbe. Ma è ridicolo dire che la Federcalcio abbia chiesto la disponibilità per gli stage soltanto venerdì mattina: non è che qualcuno ha interesse a pensarlo? Ne abbiamo discusso al
LE TAPPE
S 7 marzo Nella riunione del Consiglio federale si discute ufficialmente della richiesta di stage pre-Europeo fatta dal c.t. Prandelli, di cui si era cominciato a parlare da qualche mese
S
Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, 61 anni, e il commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli, 54 EPA
Consiglio federale il 7 marzo, da mesi ne parliamo, abbiamo soltanto formalizzato la richiesta dopo la fine degli impegni di coppa. Per rispetto dei club. E non c’erano neanche dubbi sul periodo». Deluso?
«Siamo stati sempre molto attenti alle richieste e alle esigenze dei club, dalle convocazioni ai tempi di rientro eccetera. Ma una cosa dev’essere chiara: non stiamo chiedendo un favore per darne un altro in cambio. L’argomento non è una merce di scambio. Questo mai. Se per tutelare l’interesse generale deve sembrare che mi metta in debito, non ci sto: sarebbe più pericoloso che andare in Polonia senza stage. E poi un’altra cosa...». Prego.
«Stiamo parlando di dirigenti che hanno vissuto tante epoche sportive e appartengono a tutte le leghe, all’Aic, all’Aiac e all’Aia, tutte di pari dignità:
non è più tempo di patteggiamenti...». È intervenuto anche il presidente del Coni.
«In realtà Petrucci aveva parlato a favore degli stage anche prima: è sempre stato molto attento alle esigenze della Figc. E, anche in relazione alla sua posizione, insisteremo. Anche se qualcuno pensa forse che non siamo in grado». In che senso?
«Ho sentito dire che la federazione non avrebbe delle capacità di moral suasion. È un’opinione. Ma questa federazione assolve compiti istituzionali di grande importanza, dal Consiglio alla giustizia sportiva, dagli arbitri alla Nazionale, nel rispetto e a garanzia di tutti. E, se posso aggiungere, c’è un presidente federale che sta gestendo con successo i rapporti internazionali senza l’aiuto di nessuno e con il lavoro quotidiano».
GLI IMPEGNI DELL’ITALIA
Lussemburgo e Russia i test pre-Europeo Prima dell’inizio dell’Europeo in Polonia e Ucraina la Nazionale azzurra giocherà due amichevoli. La prima il 29 maggio in Italia contro il Lussemburgo (sede da stabilire) e la seconda il 1o giugno a Zurigo (stadio Letzigrund) contro la Russia. Nella prima fase della rassegna continentale l’Italia dovrà affrontare Spagna, Croazia e l’Irlanda di Trapattoni. Tutte e tre le partite si giocheranno in Polonia. Questo il calendario degli azzurri: 10 giugno ore 18, a Danzica, Spagna Italia; 14 giugno ore 18, a Poznan, Italia Croazia; 18 giugno ore 20.45, a Poznan, Italia Irlanda.
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Catinali: «Non presi soldi per Siena-Piacenza»
MAURIZIO GALDI ROMA
Martino per la partita del 19 febbraio 2009. Secondo Gervasoni lui, Cassano e Catinali avrebbero ricevuto 20 mila euro per quella gara. Catinali, accompagnato dall’avvocato Chiacchio, ha comunque negato ogni addebito e ha ribadito di non essere mai stato a conoscenza dei fatti riferiti da Gervasoni.
Rinviata a data da destinarsi l’audizione di Pederzoli, ieri è stato ascoltato dalla Procura federale solo Edoardo Catinali, oggi a L’Aquila, ma sentito per una presunta combine in Siena-Piacenza ai tempi in cui il centrocampista militava nella squadra emiliana. Il suo nome era stato fatto da Gervasoni al pm di Cremona Roberto di
Lecce-Lazio Intanto, senza attendere domani, la Procura federale ha stilato il nuovo calendario fino al 28 marzo. Ora gli 007 federali stanno cercando riscontri su Lecce-Lazio e per questo saranno sentiti Stefano Ferrario (ora al Parma), difensore del Lecce all’epoca dei fatti — domani appunto — e il portiere Massimiliano Benassi il 28. Ferrario, sempre secondo quanto
A
INDAGINI IN CORSO
riferito da Gervasoni agli inquirenti, sarebbe stato avvicinato, ma non avrebbe preso parte alla combine. La sua testimonianza dovrebbe al massimo sfociare in un’omessa denuncia. Diversa la posizione del portiere Massimiliano Benassi, visto che Gervasoni ha riferito di aver «corrotto sei o sette giocatori del Lecce» tra i quali cita Benassi e Rosati (ora al Napoli ma non ancora convocato). Benassi si è sempre detto estraneo e ha minacciato querele. Oggi in Procura A Roma verrà
S Stefano Palazzi, capo della Procura federale, sta lavorando sul secondo filone dell’inchiesta
sentito in giornata solo Romano Perticone. Il portiere del Piacenza Mario Cassano sarà sentito fuori sede come Davide Caremi. Il 27 poi toccherà a Emanuele Pesoli, Armando Perna, Salvatore Mastronunzio, Davide Saverino; mentre il 28 oltre a Benassi, saranno sentiti Alfonso De Lucia, Luca Fiuzzi, Vincenzo Iacopino, Vincenzo Italiano, Juri Tamburini e Andrea Alberti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
16 marzo L’assemblea della Lega di Serie A, all’unanimità, boccia la richiesta della Federazione, che prevedeva delle sessioni di allenamento per reparti con due formule: due stage di due giorni (il 16-17 e il 23-24 aprile) o uno di tre (23-24-25 aprile). La giustificazione di Beretta: «I club sono stati costretti a dire di no a causa della complessità dei calendari. Nessuno vuole danneggiare la Nazionale, ma quest’anno si giocano 6 turni infrasettimanali e c’è stata l’emergenza neve»
SQUADRE
PT
MILAN JUVENTUS LAZIO NAPOLI UDINESE ROMA INTER CATANIA BOLOGNA PALERMO CHIEVO ATALANTA* CAGLIARI GENOA SIENA FIORENTINA PARMA LECCE NOVARA CESENA
60 56 48 47 47 44 41 41 36 35 35 34 34 33 32 32 31 26 23 17
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28
18 14 14 12 13 13 12 10 9 10 9 9 8 9 8 8 7 6 5 4
6 14 6 11 8 5 5 11 9 5 8 13 10 6 8 8 10 8 8 5
4 0 8 5 7 10 11 7 10 13 11 6 10 13 12 12 11 14 15 19
57 44 42 52 39 41 38 36 31 40 24 31 29 35 32 27 33 31 24 16
22 17 34 30 26 33 36 35 33 45 35 29 35 49 30 33 44 45 46 45
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione
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29 Giornata Sabato 24 marzo MILAN-ROMA (ore 18) PALERMO-UDINESE (ore 20.45) Domenica 25 marzo, ore 15 ATALANTA-BOLOGNA (ore 12.30) CESENA-PARMA CHIEVO-SIENA GENOA-FIORENTINA LAZIO-CAGLIARI NAPOLI-CATANIA NOVARA-LECCE JUVENTUS-INTER (ore 20.45)
(3-2) (0-1) (1-3) (0-2) (1-4) (0-1) (3-0) (1-2) (1-1) (2-1)
Marcatori 20 RETI: Ibrahimovic (7) (Milan) 19 RETI: Di Natale (3) (Udinese) 18 RETI: Cavani (2) (Napoli) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta) 14 RETI: Palacio (2) (Genoa); Milito (3) (Inter) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina) 11 RETI: Miccoli (1) (Palermo); Calaiò (4) (Siena) 10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juventus), Giovinco (4) (Parma) 9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma)
Taccuino GIUDICE SPORTIVO
S 3 giornate a Cerci 17 marzo Un turno a Reja Interviene il presidente del Coni Petrucci: «I presidenti saggi rivedano il loro rifiuto». E chiama al telefono l’a.d. del Milan Galliani e il presidente della Juventus Agnelli. Si riapre uno spiraglio
18 squalificati in A: 3 giorna te per Cerci (Fiorentina) e Bertolo (Palermo); 2 turni a Floro Flores (Udinese); 1 turno a Colucci e Rossi (Cesena), Domizzi e Fabbrini (Udi nese), Oddo (Lecce), Antonini (Mi lan), Canini (Cagliari), Luciano (Chievo), Dias (Lazio), Jankovic (Ge noa), Lichtsteiner (Juve), Munoz (Palermo), Rigoni (Chievo), Terzi (Siena) e Zaccardo (Parma). Infine 1 turno al tecnico Reja (Lazio).
PROCURA FEDERALE
Striscione Pessotto Bologna deferito
SCOMMESSE INTERROGATO A ROMA IL CENTROCAMPISTA TIRATO IN BALLO DA GERVASONI
La Procura federale ora cerca riscontri su Lecce-Lazio: il 28 sarà ascoltato il portiere Benassi
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La Classifica
L’IMPEGNO DEL CIO
Incontro a Londra per evitare combine ai Giochi LONDRA Incontro tra Cio,
Comitato organizzatore di Londra 2012 e rappresentanti del mondo dei bookmaker per discutere del pericolo combine nei prossimi giochi olimpici ieri a Westminster — è riferito da Agipronews — al quale hanno partecipato Paquerette Girard Zappelli, responsabile dell’etica al Cio, Kendrah Potss, avvocato esperto di betting che fa parte del comitato organizzatore di Londra 2012, Nick Tofiluk della Gambling Commission britannica e Mike ÒKane, trading director di Ladbrokes e membro dell’Essa, l'associazione dei bookmaker online europei che vigila sull'integrità delle scommesse.
La Procura Figc ha deferito il Bologna per lo striscione offensi vo esposto dai tifosi rossoblù in Bo logna Juve nei confronti di Gianlu ca Pessotto, dirigente bianconero.
GENOA
Rossi, vista ok GENOVA (f.g.) «Trauma zi gomo oculare» per Rossi sostitui to lunedì all’Olimpico: nessuna com plicazione, oggi sarà a Pegli.
UNDER 15
Italia-Scozia 3-0 (a.fr.) A Prata l’Italia Under 15 ha sconfitto la Scozia 3 0 (Vido, doppietta Bonazzoli).
DONNE
Nazionale al lavoro (f.sal.) Da lunedì azzurre a Coverciano per i match con Bosnia (31 marzo) e Russia (4 aprile).
CALCIO A 5
Luparense forza 6 Luparense Augusta 6 2 nel recupero: la capolista a +8 sulla Marca. L’Augusta in A2.
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UDINESE Quanti guai per Guidolin
Fabbrini e Floro squalificati Chi gioca con Totò? MASSIMO MEROI UDINE
Nuova emergenza in casa Udinese. Stavolta non sono gli infortuni ma le squalifiche a costringere Francesco Guidolin a rivedere i piani, soprattutto in attacco. Due giornate a Floro Flores (il club non farà ricorso), una a Fabbrini e Domizzi. Oltre a Badu, Isla e Benatia infortunati. Chi con Totò? Abdi o Barreto? «La squalifica di Floro è pesante, le altre due erano in preventivo», ha commentato il tecnico che si consola col recupero di Ferronetti, E’ ancora in dubbio per la sfida di
Palermo Dusan Basta. Ma la rabbia per quel che è successo domenica col Napoli resta. Ieri (dopo le dichiarazioni di Larini a Panorama.it) si è fatto sentire il responsabile dello scouting Andrea Carnevale: «Chiediamo arbitri all’altezza e in forma, la cosa giusta per una società come la nostra in lotta con le altre grandi per le prime posizioni». Guidolin, che a caldo aveva evitato di prendere posizioni, qualcosa ha detto e non di poco contro: «La mia società ha preso una linea ben precisa, io posso
Fiorentina contestata Panucci: «Ora studio, Jo-Jo mette la faccia
anche propormi in maniera diversa ma questo non vuol dire che non sia d’accordo con il pensiero dei miei dirigenti. Non serve che aggiunga altro, la gente le cose le vede e sa giudicare benissimo da sola». Ha parlato anche del futuro il tecnico: «Non ho niente da dire di diverso rispetto al passato. Quella dell’Udinese sarà la mia ultima panchina italiana. E comunque dall’Inter non si è fatto sentire nessuno». Lui lo ha sempre detto: pensa a un’esperienza in Germania o in Inghilterra.
Palermo
Lazio
FABRIZIO VITALE PALERMO
DAVIDE STOPPINI ROMA
poi darò le regole» Ecco il nuovo team manager Via all’avventura in rosanero
Si scrive team manager, ma si legge direttore sportivo. L’incarico di Christian Panucci al Palermo è ad ampio raggio, con stretta attenzione ai rapporti con la squadra in questi ultimi mesi di campionato, ma con mansioni più allargate a partire dalla prossima stagione. A chiarire il ruolo dell’ex difensore è il presidente Zamparini in merito al possibile arrivo di un direttore sportivo: «Lo è già Panucci. Perinetti? Verrebbe eventualmente a fare il vicepresidente, non il d.s., curerebbe i rapporti con la federazione e le istituzioni, svolgerebbe il mio ruolo, perché sarebbe Zamparini a fare un passo indietro». Il patron rosanero, inoltre, ha smentito interessamenti per Reja e Sannino, nel frattempo circola il nome di Mihajlovic. Il Palermo insomma si sta ristrutturando a livello societario, Panucci è il primo tassello del cambiamento. «Dire che sono emozionato è poco — dice Panucci — pensavo di continuare con Sky per anni, però lavorare in una società simile e in una città del genere è stata una grandissima cosa. Spero di fare un lavoro onesto e leale per il bene del Palermo, non mio o di qualcun altro. Comincio questa nuova esperienza con grande entusiasmo, ce la metterò tutta. All’inizio guarderò molto, non è il caso di fare stravolgimenti senza avere osservato. Di sicuro ci vorranno delle regole. Un gruppo organizzato con delle regole fa 4-5 punti in più a campionato». Panucci lavorerà con Luca Cattani. «Luca rimarrà in società e cercherà i nuovi talenti, non ci saranno sovrapposizioni. Lui sarà il capo degli osservatori, io lo collaborerò esprimendo il Panucci, mio pensiero». 38 anni GETTY © RIPRODUZIONE RISERVATA
Parma SANDRO PIOVANI PARMA
Leonardi, fumata nera per il rinnovo Ghirardi: «Ha chiesto garanzie sul progetto». E La Fiorentina aspetta Il primo passaggio del mercato del Parma riguarda Pietro Leonardi. Che piace alla Fiorentina. E che ieri, al termine del comitato esecutivo del club, ha chiacchierato a lungo col presidente Tommaso Ghirardi. Tema il futuro. «Abbiamo pranzato insieme per impostare tutto — ha spiegato Ghirardi —. Pietro (Leonardi, ndr) ha ancora due anni di contratto con noi. E abbiamo parlato di tutto tranne che di questioni economiche. Pietro ha voluto semplicemente rassicurazioni sul nostro progetto, delle conferme tecniche per il futuro». Insomma per il prolungamento c’è tempo. Intanto le parti restano compatte per raggiungere l’obiettivo della salvezza, obiettivo primario per il futuro del club. E Leonardi tiene aperte le porte della Fiorentina così come la presa della società viola non viene allentata sull’attuale amministratore delegato degli emiliani. «Ora ci concentriamo sulla gara con il Cesena e sul campionato — ha concluso Ghirardi — poi, all’inizio dell’estate, formalizzeremo anche il prolungamento del nostro rapporto fino al 2017». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Due sconfitte? Lotito ripiomba Confronto davanti ai cancelli dello stadio a Formello Jovetic: «Se ci abbandonate siamo rovinati» Fiorentina
sempre disponibile come inizialmente preventivato. Impossibile migrare continuamente. Logico, quindi, il cambio di programma.
GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
Contestazioni Rossi ha quindi diretto nel primo
Stevan Jovetic, 22 anni, a colloquio con i tifosi INFOPHOTO
Cambia il luogo, non l’obiettivo. La Fiorentina è da ieri pomeriggio in ritiro con uno scopo preciso: trovare la massima concentrazione. Non però a Montecatini, come deciso nella giornata di lunedì. Ma a Viareggio, dove i viola rimarranno fino a sabato allenandosi allo «Stadio dei Pini» e alloggiando al «Principe di Piemonte». Prima di partire direttamente per Genova, dove il giorno successivo è in programma la partita contro la formazione di Marino. Cause Il motivo del cambio sta in un comunicato uscito sul sito ufficiale nel quale, dopo aver «ringraziato il comune e il sindaco di Montecatini per la disponibilità offerta», si parla di «ragioni di natura tecnica legate alla disponibilità degli impianti sportivi collocati al di fuori dell’area comunale». Tradotto la Fiorentina si sarebbe trovata costretta a cambiare luogo di allenamento di giorno in giorno, non essendo l’impianto prescelto (quello di Borgo a Buggiano)
Roma ALESSANDRO CATAPANO ROMA
I mugugni di Luis e un futuro in Asia Nuove mire dopo l’affare Disney Mercato: vicino il terzino Dodò Tra rimpianti passati, interrogativi presenti e ambizioni future. Giorni di riflessioni e speranze, a Trigoria. Dove sarebbe oggi la Roma se non avesse lasciato per strada punti come le briciole di Pollicino? Perché Luis Enrique era così insoddisfatto della vittoria sul Genoa, che pure ha riportato la squadra in lotta per la Champions? Infine, dove sarà questa società quando il marketing girerà a pieno regime? Il futuro Si prospetta un interessante connubio
tra la filosofia del «largo ai giovani» e la politica dell’espansione territoriale. La Roma americana ha mirato per primi gli Stati Uniti e ha piazzato subito un accordo con la Disney (anche ieri celebrato dal manager della major Patrick
pomeriggio la ripresa degli allenamenti al Franchi dopo i due giorni di riposo concessi. Al momento della partenza per Viareggio, poco dopo le 17, una cinquantina di tifosi ha rumorosamente contestato la comitiva viola assiepandosi davanti ai cancelli dello stadio. Oltre al club manager Guerini, a colloquio con una parte di essi, anche Jovetic è sceso dal pullman per parlare con i tifosi. «Fino alla fine state con noi, se ci abbandonate siamo rovinati. Se per voi è difficile, per noi lo è ancora di più. Voi siete arrabbiati, noi lo siamo ancora di più» — le parole del montenegrino. Del resto il numero 8 è tra i pochi a non essere nel mirino del tifo. Anzi: «Salvaci te» — urla un tifoso mentre JoJo torna sul pullman. Tra i più bersagliati invece Alessio Cerci, alle prese con un periodo non certo fortunato. Il calcetto a De Ceglie che ha lasciato la squadra in dieci dopo pochi minuti contro la Juve infatti, è costato all’ex romanista tre turni di stop. Salterà Genoa, Chievo e Milan. Difficilmente la società presenterà ricorso. All’arrivo a Viareggio la squadra di Rossi ha trovato una situazione tranquilla senza alcuna sorta di contestazione. Da questa accoglienza proverà a ricostruire un minimo di serenità. JoJo ok Nel frattempo oggi raggiungerà la squa-
dra in ritiro il presidente esecutivo Mario Cognigni, mentre tra domani e venerdì è previsto l’arrivo del presidente onorario Andrea Della Valle. E se la città non si è ancora ripresa dalla scioccante sconfitta di sabato, arrivano delle buone notizie dall’infermeria. Nell’allenamento di ieri, basato su tecnica e parte atletica, si è aggregato al gruppo Jovetic. L’attaccante, fuori causa dalla partita contro il Cesena del 4 marzo scorso per un problema muscolare, ha disputato anche la partitella finale e domenica ci sarà. A centrocampo tornerà Behrami, nonostante ieri abbia svolto lavoro differenziato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dicks: «Legare il nostro nome alla Roma è una grande opportunità, cominceremo a promuovere il marchio giallorosso a maggio»), ma prepara prossime espansioni in Asia, con un ciclo di amichevoli anche lì. E per puntellare la squadra, intanto, Walter Sabatini ha messo le mani su Dodò: non l’uccello dell’Albero Azzurro, ma il terzino sinistro appena tornato al Corinthians dal Bahia. Brasiliano, ha il contratto in scadenza e un crociato rotto a novembre. Soprattutto, ha compiuto da poco 20 anni. «Perché la Roma — ha ribadito ieri il direttore generale Franco Baldini — continuerà a puntare sui giovani». Il presente È fatto di una squadra che sta impa-
rando a camminare da sola. Meno bella ma più concreta, e il paradosso (oddio, nemmeno troppo) è che non piace a Luis Enrique. Che qualche giocatore abbia deciso di fare di testa propria per portare a casa almeno una qualificazione all’Europa League? Sabato, a Milano, il banco di prova più autorevole. Heinze ci sarà nonostante il dolore all’anca, Pjanic stringerà i denti, Totti, superato il problemino muscolare, cercherà un gol in trasferta che gli manca da dieci mesi. Ammesso che Luis lo schieri. «Mancanza di Totti — gli hanno chiesto lunedì sera —? No, affatto», ha risposto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente Claudio Lotito, 54 anni EIDON
Il presidente striglia la squadra per 30’. È la terza volta nel 2012 Arrivo, spogliatoio, sfuriata e addio. Nella volata Champions della Lazio è entrato in scena Claudio Lotito: due sconfitte consecutive erano troppe per non far sentire la propria voce. Così ieri il presidente è tornato a Formello e ha strigliato la squadra, chiamata a rialzarsi per centrare l’obiettivo del terzo posto. La cronaca Lotito è arrivato nel centro sportivo
pochi minuti prima delle 15. È entrato nello spogliatoio e alla presenza di Reja ha parlato alla squadra per poco più di 30 minuti: con toni decisi il presidente ha spinto la squadra di ritrovare la compattezza, lo spirito e l’attenzione pre derby. Ha poi richiamato i giocatori ai propri doveri, chiedendo massima professionalità da qui alla fine del campionato. Nessuno dei giocatori ha preso la parola. Di certo è stato un confronto dai toni decisamente più ortodossi rispetto a quelli del post Palermo, che mandarono su tutte le furie Reja e poi portarono alle dimissioni del tecnico. E la cosa non è passata inosservata, nonostante da una parte della squadra filtri un po’ di malumore. Questione di tempi, più che di modi. Qualcuno pensa: possibile che Lotito si presenti a Formello per parlare alla squadra solo quando la Lazio perde? Nel 2012 è già successo in tre occasioni: dopo Siena, dopo Palermo e ieri. Si cambia Lotito si è anche informato sulla situa-
zione medica della squadra. E qui è stato rassicurato: tranne gli infortunati cronici Lulic e Stankevicius, tutti gli altri giocatori sono a disposizione di Reja per la sfida con il Cagliari. Anche per questo — oltre che curare il mal di gol di Klose — il tecnico (che domenica non andrà in panchina perché squalificato) sta preparando un cambio di modulo. La Lazio tornerà al 4-3-1-2: ieri al fianco del tedesco è stato provato l’uruguaiano Alfaro, ma a far coppia con lui sarà Rocchi. Ederson E in futuro lì davanti potrebbe esserci spazio pure per Ederson. La Lazio ha offerto al brasiliano un quadriennale da 2 milioni netti a stagione, il Lione è stato anche informato — come da regolamento — della trattativa. Ieri c’è stato un incontro casuale tra il procuratore del giocatore, Caliendo, e il d.s. del Milan Ariedo Braida: Ederson non è nel mirino del club rossonero. Lotito resta in pole position, anche se la partita non è ancora chiusa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
MONDO
4 Muamba migliora 4
LE TAPPE DEL CASO
S 17 marzo Tottenham-Bolton, quarti di FA Cup: al 42’ il centrocampista ospite Muamba si accascia al suolo. Rianimato da 6 medici con il defibrillatore, viene portato in ospedale. Partita sospesa.
PREMIER 29˚ TURNO
E anche Abidal lo incoraggia Il mediano del Bolton è sempre in terapia intensiva, però i progressi sono evidenti
S 18 marzo Confermata la prima diagnosi: arresto cardiaco, il cuore di Muamba non ha battuto per 7’. Il calciatore è in terapia intensiva.
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Ieri Dopo una notte tranquilla, il manager del Bolton Coyle parla con il giocatore
Muamba, 23 anni GETTY
-17-3 FulhamSwansea 0-3, Wigan-Wba 1-1 18-3 Wolves- M. United 0-5, NewcastleNorwich 1-0 Ieri Aston Villa-Bolton rimandata, BlackburnSunderland 2-0. Oggi M. City-Chelsea, Tottenham- Stoke, Everton- Arsenal, Qpr-Liverpool CLASSIFICA M. United 70; M. City* 66; Tottenham* 53; Arsenal* 52; Chelsea* 49; Newcastle 47; Liverpool* 42; Swansea 39; Sunderland, Everton* 37; Fulham, Wba, Norwich, Stoke* 36; Aston Villa* 33; Blackburn 28; Bolton* 23; Qpr*, Wigan, Wolverhampton 22. * una in meno
19 marzo Muamba si desta dal coma, riconosce i familiari e dice qualche frase a un amico
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Owen Coyle, 45 anni, manager del Bolton, parla ai giornalisti EPA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Il miracolo continua: Fabrice Muamba, il centrocampista del Bolton colpito da infarto sabato scorso, al 41’ della partita in casa del Tottenham, quarti di Coppa d’Inghilterra, ha parlato ieri con il suo allenatore, Owen Coyle. «Abbiamo scambiato qualche parola. Il cammino da percorrere resta lungo, ma la situazione sta evolvendo in modo positivo», il commento del tecnico, straordinario nel suo sostegno al giocatore. Un altro segnale di recupero inaspettato dopo i quattro arresti cardiaci, i sette minuti in cui il cervello non ha ricevuto sangue e le due ore di battiti irregolari. Il centrocampista di origine congolese è sempre ricoverato nel reparto di terapia intensiva del London Chest Hospital. Progressi La prognosi resta
riservata, ma i suoi progres-
si sono innegabili. In precedenza Fabrice aveva parlato con un cugino: «I suoi occhi sono aperti e riconosce le persone». L’ultimo bollettino, diffuso ieri, recita: «Muamba ha trascorso una notte tranquilla. Riconosce i suoi parenti e risponde appropriatamente alle domande. La famiglia ringrazia tutti coloro che hanno pregato per Fabrice». Il papà Marcel, la mamma Gertrude e la compagna Shauna sono sempre accanto al ragazzo. Abidal Ieri Muamba ha ricevu-
to un messaggio particolare, firmato su Facebook da Eric Abidal, il calciatore del Barcellona che dovrà essere sottoposto al trapianto del fegato: «Fabrice Muamba, con tutto il cuore con te e con la tua famiglia». Muamba ha ricevuto la visita del capitano del Bolton Kevin Davies, dei compagni di squadra Reo-Coker, Pratley e Mark Davies, del giocatore del Tottenham Assou-Ekotto. Di fronte all’ingresso principale dello stadio del Bolton, continua il pellegrinaggio di persone che lasciano maglie e bi-
IL BIG MATCH
Reo-Coker e Pratley del Bolton EPA
gliettini. Il club ha aperto la sala presidenziale per consentire ai tifosi di pregare e di raccogliersi in silenzio. Mancini La questione-Muam-
ba continua ad animare il dibattito sul sistema dei controlli sanitari inglesi nel calcio. Roberto Mancini ha invocato ieri un salto di qualità: «Dovremmo prestare molta più attenzione all'aspetto medico. In Italia la situazione è sicuramente migliore. Due anni fa quando ho visto come venivano effettuate le visite, mi sono seriamente preoccupato. Dobbiamo cercare di controllare più spesso i calciatori, anche due volte ogni anno, con test più accurati perché attualmente non lo sono. Quello che è successo a Muamba può anche accadere, ma non dovrebbe». L’amministratore delegato della Premier League, Richard Scudamore, ha detto che la «vicenda Muamba deve far riflettere, anche se è presto per parlare di novità». L’eco del dramma di Muamba è però enorme: tutta l’Inghilterra invoca controlli più severi.
FA CUP Semifinali 14-4 LiverpoolEverton o Sunderland (replay il 27-3); 15-4 Tottenham o Bolton (recupero il 27-3)-Chelsea
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Carlos Tevez, 28 anni, in allenamento con Sergio Aguero. 24 AFP
City incerottato ma con Tevez in più E Di Matteo spera DAL NOSTRO INVIATO
MANCHESTER (Ing)
Tevez, Torres, due allenatori italiani, Balotelli. C’è l’imbarazzo della scelta nell’individuare l’uomo copertina di Manchester City-Chelsea, posticipo di lusso in Premier. Le cifre, la lunga assenza e il ritorno in panchina suggeriscono però il viso da apache di Tevez. Carlitos non gioca da Manchester City-Birmingham, Carling Cup del 21 settembre 2011: da allora sono passati 182 giorni. Metà anno esatto, ora più, ora meno. Il 27 settembre il grande rifiuto di entrare in campo a Monaco, in casa del Bayern. Il 9 novembre la fuga in Argentina. Il 24 gennaio la conferma che Tevez non percepiva più lo stipendio — 800 mila sterline il mese — da novembre. Il 14 febbraio il ritorno a Manchester. Il 21 febbraio le scuse ufficiali di Carlitos. Il 6 marzo, nella gara della squadra riserve contro il Bolton, il primo gol di Tevez del 2012. City senza difesa Oggi la storia
ricomincia. Mancini però avverte: «Carlos ha 25’, massimo 30’ nelle gambe. Serviranno almeno due settimane per riaverlo al top». Ma già il suo ritorno in questa lunga volata con lo United per il titolo non è cosa da poco. Mancini ha problemi in difesa: Kompany e Lescott indisponibili, via libera alla coppia ballerina Savic-Kolo Touré. Mancini non si scompone: «Noi vinceremo la Premier». Lo ripete ancora: «Noi vinceremo la Premier. Bisogna pensare positivo». Il City non ha perso un punto in campionato in casa, ma il Chelsea non è più la squadra fragile di due settimane fa. «Di Matteo sta la-
COSÌ IN CAMPO ore 20.45
GDS
vorando benissimo», l’omaggio di Mancini. Di Matteo Anche il Chelsea ha
problemi in difesa: mancherà Terry, il capitano. In attacco, ballottaggio Drogba-Torres: favorito l’ivoriano, nonostante la doppietta dello spagnolo al Leicester. Di Matteo vuole vendicare lo 0-3 con il City il 5 febbraio 2011, ai tempi del Wba. La tripletta di Tevez decretò il suo esonero. Di Matteo sta lottando per guadagnarsi la conferma. Al lotto dei pretendenti (Mourinho, Benitez, Rodgers), si è aggiunto il nome di Klopp, allenatore del Borussia Dortmund. Lui però pensa al presente: «Possiamo battere il City anche nel suo stadio. Abbiamo l’esperienza per affrontare gare come questa». Ma il Chelsea è già sul mercato: Abramovich vuole strappare il portiere Krul e Tiote al Newcastle. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA
TRA ESECUTIVO E CONGRESSO
Accordo club-Uefa: Champions salva fino al 2018 Euro-qualificazioni: date fisse per farle vedere tutte in tv Più utili alle società: da 55 a 100 milioni
tando che la Fifa accolga la nuova situazione al Congresso di maggio. Sono giorni importanti a Istanbul: tra Esecutivo e Congresso Uefa si mette nero su bianco il futuro del calcio fino al 2018. Memorandum Uefa-Eca All’ac-
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI ISTANBUL
Più soldi per i club in cambio dei convocati. Un nuovo calendario internazionale. Finestre di mercato forse più «larghe» nelle coppe. Qualificazioni delle nazionali in diretta tv (tipo Champions). E un rinnovato rapporto Uefa-Eca aspet-
cordo Uefa-Eca manca l’okay scontato del Congresso domani: per la cerimonia arrivano Rummenigge (Bayern) e Gandini (Milan). Il contenuto è forte: 1) calendario internazionale con date fisse e doppie per le nazionali (marzo, giugno, settembre, ottobre, novembre); 2) più utili per i club dall’Europeo (i 55 milioni previsti per Polonia-Ucraina 2012 diventa-
capirci), anche se il formato potrebbe cambiare perché il livello (Apoel o meno) si è un po’ abbassato. E poi, informalmente, c’è la promessa di non ricorrere ai giudici ordinari per il fair play: anche perché Platini ha portato il messaggio di inflessibilità dei ministri europei da Belgrado. Dalle prossime coppe — Platini permettendo — non dovrebbero esserci più casi Forlan: possibile quindi cambiare maglia prima della fase a gironi. E forse doppio sorteggio, per quarti e semifinali, invece del tabellone tennistico.
no 100, e addirittura 150 per Francia 2016); 3) assicurazioni più alte per i convocati; 4) nuove date per le qualificazioni delle nazionali, si giocherà giovedì-domenica, venerdì-lunedì e sabato-martedì (sabato e domenica con doppio orario, tipo 19 e 21, gli altri giorni in serata) per riprodurre il sistema tv della Champions; 5) possibilità per i club di presentare direttamente le richieste all’Esecutivo. Coppe 2012-18 I club — che so-
no quelli che guadagnano di più, specie i «grandi» — garantiscono in cambio la partecipazione alla Champions fino al 2018 (niente Superleghe, per
Michel Platini, 56 anni AFP
Problemi Intanto le qualificazioni a Francia 2016: 24 finaliste su 53 nazionali significa
quasi la metà alla fase finale. Appeal? Zero. Platini aveva proposto le 2 fasi (con supertorneo nel secondo anno): per ora le piccole nazioni si sono opposte, ma il rischio è di avere gruppi troppo scontati. La partita è aperta. Poi Polonia-Ucraina 2012: ha obbligato l’Uefa a un esborso straordinario per garantire una fase finale che altrimenti sarebbe saltata, il bilancio resta attivo, ma l’utile si è ridotto. Infine l’«altro» calcio, quello della quarantina di federazioni europee piccole dove si fatica a pagare gli stipendi e corruzione e scommesse sono più facili: questa è un’altra storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MONDO Un mito
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Così ieri Osasuna-Getafe 0-0; Barcellona-Granada 5-3;
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Superato Cesar Messi è arrivato a 234 gol con la maglia del Barça: superato il record blaugrana appartenente a César Rodriguez che lo realizzò fra il 1939 ed il 1955.
Il primo dei tre gol realizzati ieri sera da Lionel Messi, 24 anni, fuoriclasse del Barcellona, nella partita contro il Granada AFP
Barça a forza 5 Messi 3, sono 234 E’ nella storia L’argentino ora è il giocatore con più gol nel club blaugrana. Granada travolto, catalani a -5 dal Real BARCELLONA GRANADA
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GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Xavi (B) al 4’, Messi (B) al 17’ p.t.; Mainz (G) al 10’, Siqueira (G) su rig. al 17’, Messi (B) al 22’ e al 41’, Tello (B) al 37’, Siqueira (G) su rig. al 44’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Victor Valdés 6; Dani Alves 7, Puyol 6,5, Piqué 5, Adriano 6 (dal 1’ s.t. Mascherano 6.5); Xavi 6,5, Keita 6,5, Thiago 6 (dal 27’ s.t. Iniesta 7); Sanchez 6,5 (dal 27’ s.t. Tello 7), Messi 8, Cuenca 7,5. PANCHINA Pinto, Muniesa, Fabregas, Pedro. All. Guardiola 7. GRANADA (4-2-3-1) Julio Cesar 5; David Cortés 4,5, Mainz 6, Borja Gomez 5, Siqueira 6,5; Moisés Hurtado 6 (dal 25’ s.t. Abel Gomez 5.5), Mikel Rico 6; Jara 5 (dal 1’ s.t. Uche 6.5), Carlos Martins 6, Dani Benitez 6; Ighalo 5 (dal 33’ s.t. Geijo 5.5). PANCHINA Jose Juan, Nyom, Iñigo Lopez, Henrique. All. Resino 6,5. ARBITRO J.A. Teixeira Vitienes 5. NOTE Spettatori 62.461. Espulso Dani Alves al 43’ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Ighalo (G), Dani Benitez (G), David Cortés (G), Dani Alves (B), Moisés Hurtado (G), Geijo (G), Abel Gomez (G). Tiri in porta 8-3; tiri fuori 7-2; angoli 4-2; fuorigioco 5-2. Recuperi p.t. 0‘; s.t. 3’
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI BARCELLONA
La notte del record arriva al termine di una partita strana che il Barça domina, chiude e riapre con la sua classe e i suoi errori. E che archivia con l’ennesima manita, la settima della stagione (più 3 partite con 7, 8 o 9 reti), l’ennesimo hat-trick di Leo Messi e un’insolita tripletta di gol incassati. Tra rigori negati al Barça (3 le richieste) e segnati dal Granada (2) il Pep Team vince 5-3, infila la sua ottava vittoria di fila e dorme a -5 dal Madrid, in campo stasera a Vila-Real, col Sottomarino Giallo travestito da Titanic che presenta il suo terzo allenatore della stagione, Lotina. La festa Sembra non poterci essere rivale più ossequioso del Granada, 18 sconfitte su 18 al Camp Nou in Liga, ma la secon-
da squadra dei Pozzo prima indossa e poi si toglie i panni dello sparring partner. Xavi, servito da Messi, segna già dopo 3 minuti e mezzo il suo decimo gol in Liga, 14˚ stagionale (record personale) e quando al 17’ Leo raddoppia si pensa già alla festa. In entrambi i gol c’è il sostanziale intervento di Isaac Cuenca, titolare e imprendibile, lui che fino a pochi mesi fa giocava in terza serie, al Sabadell. Il tributo Altri 5’ e al minuto 22
c’è l’omaggio del Camp Nou ad Abidal, che il 22 lo porta sulle spalle e che potrebbe essere operato per il trapianto del fegato già prima di Pasqua. Iniesta e Fabregas sono in panca, Busquets in tribuna, ma non sembra davvero esserci bisogno di nessuno di loro. E nell’intervallo, complici alcuni problemi muscolari di Adriano (fermo 10 giorni, salterà l’andata
Ha già ingaggiato Nicolas Anelka, ma evidentemente non è ancora abbastanza. Lo Shanghai Shenua, ricco e ambizioso club cinese, secondo il sito del quotidiano inglese «The Sun», è pronto a presentare una proposta indecente a Josè Mourinho. Per lo «Special one» sarebbe pronta un’offerta di 360 mila euro a settimana. Un ingaggio fuori portata per qualsiasi club, ma non per lo Shenua attualmente allenato da Jean Tigana. Oltre a Mourinho, secondo le notizie della stampa britannica, i cine-
José Mourinho ha 49 anni AFP
Super Leo Il Pep Team ha il meri-
to di restare tranquillo, perché sa che c’è Messi. E l’argentino non tradisce i suoi. Servito da Alves sul filo del fuorigioco segna di nuovo con un pallonetto millimetrico. Il Barça respira e chiude per la seconda volta la gara col gol di Tello, un altro che promette meraviglie. Il Granada a quel punto si defila e Messi lo infila nuovamente. Prima dell’escursione statistica dedicata all’argentino c’è tempo per un alto rigore, fallo di mano di Alves, espulso, ancora trasformato da Siqueira. E ora i numeri, cominciando dallo storico record: Messi arriva a 234 reti col Barça, superando Cesar, che tra il 1939 e il 1955 di reti in blaugrana ne aveva fatte 232. Messi mette la freccia anche con Ronaldo portandosi in testa al Pichichi della Liga, 34 a 32 sul portoghese (e 7 in più dell’intero Granada), arriva a 54 stagionali, uno in più dello scorso anno, e considerando l’assist a Xavi (22˚ quest’anno), lascia il segno in 76 dei 150 gol stagionali del Barça, oltre il 50%. Mostruoso, Leo. Distratto, ma vincente, il Barça.
S OGGI Valencia-Saragozza; Sporting Gijon-Maiorca; Real Sociedad-Levante; Atletico Madrid-Athletic-Bilbao; Villareal-Real Madrid.
S DOMANI Racing S.-Siviglia; Betis-Espanyol; Malaga-Rayo.
Ancelotti, lo stipendio fa discutere «E’ il mercato che decide» Marsiglia ko pure col Quevilly
Carlo Ancelotti, 52 anni, allena il Psg da gennaio AFP ALESSANDRO GRANDESSO
Ancora imbattuto in campionato, Carlo Ancelotti stasera sfida di nuovo il Lione. Stavolta nei quarti di coppa di Francia, uno degli obiettivi del club parigino che domina la classifica di Ligue 1 e monopolizza pure quella degli stipendi dei giocatori più pagati del campionato francese, dove Ancelotti regna sovrano con un ingaggio annuale da sei milioni di euro netti a stagione. Mezzo milione in più di Eden Hazard, il più agiato tra i calciatori. Mercato Ancelotti comunque non si scompone.
Anzi, al Figaro spiega infatti che il suo stipendio «è deciso dal mercato» e «di non guadagnare più di quando era al Milan o al Chelsea». Cifre comunque che fanno discutere i politici in campagna elettorale. Il candidato socialista ha proposto di recente di tassare al 75% chi guadagna oltre il milione. Ancelotti nei giorni scorsi non si era opposto all’idea: «Giusto pagare quel che decide il governo». Nel 2011, comunque, Ancelotti ha incassato, secondo la tradizionale inchiesta di France Football sugli ingaggi nel mondo calcistico, 13,5 milioni di euro, grazie alla buonuscita di Abramovich, piazzandosi così al secondo posto, dietro Mourinho. In Francia, invece, arriverebbe comunque primo. Hazard del Lilla è il giocatore che guadagna di più (5,5 milioni), e nel top 20 figurano ben nove giocatori del Psg. Motta incassa quattro milioni a stagione (9˚), uno in più di Sirigu, ultimo. Il portiere però ha un ingaggio maggiore di Javier Pastore, il giocatore più caro della storia del calcio francese, pagato 43 milioni al Palermo ma che guadagna «solo» 240 mila euro al mese. Marsiglia ancora k.o. Contro il Lione, privo dell’ex rossonero Gourcuff, Ancelotti punterà comunque sulle qualità di Pastore e sul turnover. E in campo potrebbe scendere anche Luyindula che è in causa con il Psg per mobbing. Un problema d’avvocati e non per l’italiano: «Si allena bene, merita di giocare». Il Marsiglia intanto sprofonda nella crisi infilando la settima sconfitta consecutiva, coppe incluse, perdendo pure contro i dilettanti del Quevilly (C) che strappano una qualificazione storica ai supplementari per 3-2.
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BRASILE
Taccuino GERMANIA
Campionato e nuovi progetti Sta-
Adriano ancora birra e donne Il Flamengo si allontana?
sera (ore 22) il Real Madrid — Coentrao non convocato: è reduce da un infortunio, ma è anche stato beccato mentre fumava una sigaretta durante il suo compleanno — è di scena sul campo di un Villareal in piena crisi che, complici anche gli infortuni di Rossi e Nilmar, è scivolato al quart’ultimo posto, con solo tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Intanto, il Real si prepara a diventare una delle principali attrattive turistiche negli Emirati Arabi. Il club madridista si è alleato con gli Emirati per la realizzazione di un grande complesso turistico e di un parco tematico nel Paese del Golfo Persico. Si chiamerà Real Madrid Resort Island.
RIO DE JANEIRO Birre, cibo e belle donne. Le foto che ha pubblicato la rivista brasiliana «Extra» non aiutano di certo Adriano che sogna il ritorno al Flamengo dopo il divorzio con il Corinthians di una settimana fa. Secondo la stampa brasiliana il servizio pubblicato da «Extra» ha irritato non poco alcuni dirigenti del club di Rio De Janiero, già piuttosto scettici sull’ingaggio dell’ex attaccante che in Italia ha giocato con le maglie di Inter, Roma, Fiorentina e Parma. L’Imperatore, attualmente senza squadra, è stato immortalato mentre beveva birra e mangiava in compagnia di alcune donne. Il problema è che uno dei motivi del divorzio con il Corinthians è nei chili di troppo e in una vita non proprio da professionista esemplare del brasiliano. «Adriano non è un giocatore del Flamengo, quindi non devo parlare della sua vita privata», ha dichiarato il dirigente del Flamengo Paulo Cèsar Coutinho, rispondendo alle domande dei giornalisti.
SECONDO IL «SUN» I CINESI OFFRIREBBERO 360 MILA EURO A SETTIMANA
Offerta choc per Mou dallo Shangai Shenua Oggi Madrid a Vila-real
col Milan), Pep aveva fatto le prove per San Siro mettendo Mascherano accanto a Piqué e mandando Puyol a sinistra. Perché la partita sembrava facilissima, e si è invece complicata rapidamente su due errori. Altri 17’ e questa volta è il Granada a fare due gol. Prima Mainz supera di testa Piqué, ancora una volta non impeccabile, su una punizione di Carlos Martins, poi Dani Alves abbatte Dani Benitez e l’ex Udinese Siqueira pareggia su rigore.
CLASSIFICA Real Madrid 71 punti; Barcellona* 66; Valencia 47; Levante e Malaga 41; Osasuna* 40; Espanyol 39; Athletic Bilbao e Rayo Vallecano 37; Atletico Madrid e Getafe* 36; Real Sociedad, Siviglia e Maiorca 33; Granada* 31; Real Betis 30; Villarreal 27; Racing Santander e Sporting Gijon 24; Saragozza 19. (*una gara in più).
COPPA DI FRANCIA OGGI PSG-LIONE
si sognano Lampard e Drogba.
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Coppa: il Dortmund va in finale Nella Coppa di Germania il Borussia Dortmund vince 1 0 ai supplementari e va in finale. Nell’altra semi finale oggi l’altro Borussia ospita il Bayern. Intanto il Kaiserslautern cambia allenatore: via Marco Kurz, squadra per ora al suo vice Oliver Schaefer.
EX PRESIDENTE FIFA
Infezione: Havelange resta grave (m.can.) João Havelange, ex presidente Fifa, 95 anni, è stato colpito da una grave infezione batterica causata da una distorsione alla caviglia. Il presidente della federazione brasiliana José Maria Marin lo ha visi tato in ospedale e ha detto che i medici sono ottimisti.
INGHILTERRA
Gollini debutta con lo United (g.m.) Pierluigi Gollini è riuscito debuttare nel Manchester United: ieri il 17enne portiere di Poggio Renatico ha debuttato nella gara del campionato Aca demy Stoke United 3 2.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
di SANDRO VERONESI*
altra notte, mentre Roger Federer strapazzaL' va Nadal, Paolo Bertolucci ha colto in pieno la questione riguardo al campione svizzero, quando ha detto (cito a memoria) «qua bisogna stabilire se il tennis è questo, e allora noi giochiamo a un'altra cosa, o se il tennis è quello che giochiamo noi, e allora Federer a cosa sta giocando?». Il punto con Federer è proprio questo: a cosa gioca? Peccato che Carmelo Bene se ne sia andato così presto e non abbia potuto ammirarlo, perché forse lui sarebbe stato in grado di definire la questione con autorevolezza, collocandolo in testa ai pochissimi che eccedono il proprio sport. Cioè esprimono più bellezza e
dallaPrima
gol di Ale, scossa da Maxi Lopez e chiusa dalla prodezza di Vucinic, resta anche l’impronta di un altro storico record di Messi. Tanto per ricordare al Milan tutti i suoi fronti aperti. Quella di ieri, a Torino, è stata una sfida spettacolare e piena di spigoli, con una sorpresa sempre in agguato, giocata sul filo della lama di diversi esiti possibili. Il fatto che si sia chiusa in parità, ai supplementari, conferma ancora una volta che non c’è molta distanza tra le eterne duellanti di questa stagione italiana. I cinque gol inflitti alla Fiorentina, nell’ultimo match di campionato, hanno tolto un tappo all’ansia da prestazione dell’attacco bianconero. Vucinic adesso è un’altra cosa, non solo genio e incompiutezza: ti fa vincere, finalmente. E aggiunge valore alla squadra, come ha fatto Maxi Lopez nel suo piccolo rilevando un Ibra in diesis minore, sull’altra sponda. Ogni incrocio di-
Mirko Vucinic, 28 anni, ha portato la Juve in finale AFP
perfezione di quanto il loro sport avesse mai concepito prima. Come quando Nadia Comaneci, il 18 luglio 1976, durante le Olimpiadi di Montreal, appena volteggiata giù dalle parallele asimmetriche, vide comparire sul display lo stranissimo voto di 1.0: era il modo goffo e inadeguato con cui la prima tecnologia digitale cercava di esprimere un concetto per il quale non era stata programmata, e cioè la perfezione assoluta. Quell’1.0, infatti, era in realtà il primo 10 mai assegnato a un ginnasta da una giuria olimpica. Nadia Comaneci aveva appena ecceduto il proprio sport. Quanti altri hanno saputo farlo? Muhammad
laPuntura
JUVE E MILAN (ASPETTANDO MESSI) DUELLO INFINITO COL MEGLIO CHE C’E’ inaffondabile Juve resta in piedi, come voleva il pronostico, e dopo otto anni torL’ na a giocare una finale. Nella notte accesa dal
retto tra Juve e Milan si trascina dietro qualcosa in più del risultato della singola partita. C’è sempre un gioco di sponde, di rimbalzi indiretti, di reazioni a catena, che finiscono per pesare sul lunghissimo sprint scudetto. All’andata, per dire. E’ passato un sacco di tempo da quella doppietta vincente di Caceres a San Siro. Allegri non era messo benissimo, allora: Ibra squalificato, mezza squadra fuori uso, un solo punto nelle ultime tre partite giocate. La Juve sembrava lanciatissima e imbattibile per i rossoneri, una specie di antidoto implacabile calato nel cuore del gioco milanista. In parte è ancora così, ma da quello snodo nasce un cambio di inerzia che ha capovolto il rapporto di forza tra le due squadre. Sono come capitoli di un romanzo a puntate. L’ultimo parte dall’incredibile successo firmato da Maxi Lopez a Udine, prende quota nel giorno del formidabile 4-0 in Champions sull’Arsenal che coincide con il match ball sprecato dalla Juve nel recupero di campionato col Parma. Anche nel velenoso e polemico 1-1 di fine febbraio a San Siro, il momento di superiorità tecnico e mentale della squadra di Allegri era apparso abbastanza evidente, al netto dei gol fantasma. Dopo i supplementari di ieri, si apre un nuovo capitolo. L’inerzia può cambiare ancora, perché la Juve è tonica e il Milan ha altre cose a cui pensare. La prossima settimana, a San Siro, arriva Messi che non per caso è il giocatore più pagato del pianeta. In contemporanea con i guizzi di Del Piero, Maxi e Vucinic, la Pulce ha conquistato lo storico record di massimo goleador della storia del Barça. Resisteva dal 1955 ed era cucito addosso a César Rodriguez: 232 reti in blaugrana. Messi ne ha fatti tre ieri al Camp Nou (102 reti nelle ultime 97 partite) e ha fissato l’asticella a quota 234, per ora. Un vero marziano. Di buono — per il Milan — c’è che il Barça ha concesso tre reti al modesto Granada. Sarà durissima, ma la porta blaugrana resta socchiusa: il match con la Juve conferma che i rossoneri hanno chiavi e piedi per spalancarla. © RIPRODUZIONE RISERVATA
di ROBERTO PELUCCHI
f Dicono: nel calcio il doping non c'è; nel calcio il problema scommesse è peccato di pochi; nel calcio il razzismo non mette radici; nel calcio non ci sono evasori fiscali... Certe volte viene quasi da pensare che il calcio stesso non esista.
dato modo ai giallorossi di dare un senso a un torneo fin qui troppo altalenante. Ora la formazione di Luis Enrique deve trovare assolutamente un filotto di cinque-sei risultati molto positivi per diventare temibile. Il calendario non aiuta subito, anzi: il prossimo turno è a San Siro, contro la capolista. Ovvero la complicazione più difficile da risolvere che possa capitare a chi sta progettando un periodo di benessere. Però se la Roma riuscisse a cavarsela sabato sera, poi si ritroverebbe in casa nel mese di aprile due pericolose concorrenti cioè l’Udinese e il Napoli, che nei nostri sondaggi è nettamente favorito. La rimonta di Udine evidentemente ha fatto impressione ma il calendario per gli uomini di Mazzarri è duro. Tornando a Roma c’è da osservare che anche la Lazio è attesa dalle sfide al Napoli (il 7 aprile all’Olimpico) e all’ Udinese, ma questa in trasferta il 29 aprile, sedicesima giornata. Proprio quando all’Olimpico ci sarà il già citato confronto fra Roma e Napoli: quella giornata potrà dirci molto sull’esito di questo appassionante sprint.
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laPolemica
Il gigante Pietri meritava più di questa fiction Ci voleva il coraggio di mettere la vicenda sportiva al centro della storia
Dorando Pietri, interpretato da Luigi Lo Cascio, nella fiction di Rai1 di FRANCO ARTURI
obbiamo molto a Dorando Pietri, noi della folta D tribù sportiva italiana. E’ un
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IL CINGUETTIO DEL GIORNO
SANDRO VERONESI Scrittore e juventino
C'è solo un capitano @SandroVeronesi
CASEY STONER
LA CORSA AL TERZO POSTO CHAMPIONS ADESSO È NELLE MANI DELLA LAZIO vanti c’è posto: il terzo. Già, la volata A Champions ha adesso un nuovo iscritto, la Roma. La recente frenata di Lazio e Udinese ha
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di STEFANO FROSINI
laSituazione
Ci sono quattro squadre in quattro punti e il gruppetto è guidato dalla Lazio, leadership salvata dal rocambolesco pareggio fra Udinese e Napoli. Sulla carta domenica la squadra di Reja ha dinanzi l’ostacolo più basso, cioè quel Cagliari ormai animato dall’unica ambizione di concludere in maniera dignitosa un torneo insignificante. La Lazio ha accusato due stop di seguito, deve necessariamente rimettersi in moto scacciando le apprensioni sulla condizione fisica generale emerse dopo lo scivolone di Catania. Scenderà in campo conoscendo i risultati di Roma e Udinese (va a Palermo dove vogliono vendicarsi dei sette gol dell’anno scorso), ma questo è solo un piccolo aiuto psicologico. Poi Mauri e compagni dovranno dimostrare di avere convinzione ed energie per ripartire. Si sono bloccati dopo aver vinto il derby, di solito un successo del genere mette le ali ai piedi. La Champions, oggi, sembra sorridere alla capitale, anche se Napoli e Udinese promettono battaglia. L’Inter è sempre più ai margini di questa competizione: «Il terzo posto? E’ ancora possibile, magari pregando» ha osservato il (mancato) goleador Pazzini. E non gli si può dare torto soprattutto pensando al match in casa Juve. Stato di forma, motivazioni, classifica: tutto è tinto di bianco e nero. Sarà una mattanza?
Ali, di sicuro. Michael Jordan. Fausto Coppi. Forse Edwin Moses. Forse Ayrton Senna. Carmelo Bene lo diceva di Marco Van Basten. Aggiungeteci pure un paio di nomi a vostro gusto, non si arriva a dieci. Be', tra questi titani Federer giganteggia da otto anni. Non è questione di vincere o perdere: che vinca o che perda Roger Federer è una tacca sopra al massimo previsto, per lui il display non è programmato. Eccede. Sorprende. Sorprende eccedendo. In una mappa di Londra più grande della stessa Londra esistono strade, e piazze, che nessun londinese ha mai visto. * scrittore
laVignetta
Iridato MotoGP e neopapà
di NICOLA CECERE
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FEDERER UN ESEMPIO DI PERFEZIONE COME COMANECI, COPPI, JORDAN E ALI
l’Intervento
di ALESSANDRO DE CALÒ
LA GAZZETTA DELLO SPORT
So che aspettavate una foto e penso di avervi tenuto sulle spine abbastanza... @cs27 official
DANIEL OSS Professionista di ciclismo
Penso di aver perso qualcosa.... @Daniel87Oss
eroe «eponimo», come si dice, cioè che caratterizza di sé un evento. Non solo dell’Olimpiade di Londra del 1908, quando l’omino di Mandrio di Correggio fu squalificato perché sostenuto sul traguardo divenendo il perdente più famoso nella storia dell’agonismo. Ma dell’intero sport italiano, di cui questo podista è un padre fondatore. Insomma se non è un Garibaldi dello sport, ci va molto vicino. E si può parlar male di Garibaldi? Magari si potrebbe pure: anche gli eroi, in fondo, hanno tanti buchi neri di cui rendere conto. L’importante è appunto raccontarli in modo storicamente rispettoso. «Il sogno del maratoneta», la fiction in due puntate che Raiuno ha dedicato alla vita del corridore, ci è parsa un’operazione scarsamente riuscita, certamente dal punto di vista storico-tecnico, e probabilmente anche da quello artistico. Molti fra i quattro milioni di telespettatori delle due serate hanno forse scoperto nella circostanza per la prima volta un’importante storia italiana. Un punto a favore del lavoro di Leone Pompucci. Un altro è l’ambientazione accurata della vita nella campagna emiliana d’inizio novecento (la fabbrica dei cappelli a Carpi, la deliziosa cadenza dialettale di Teresa, la moglie di Dorando, quelle galline che razzolano nelle stanze da letto). Il nostro elenco «buono» si chiude qui. Il film presenta macchiette più che personaggi: Dorando non era quello scorbutico e schizzato contadinotto che zompettava nella campagna di Carpi. Probabilmente proprio l’opposto, come si intuisce dalla for-
tuna che ebbe, una volta conclusa la carriera, nella sua attività di autonoleggiatore sulla riviera ligure, quando trattava con ministri, capi di stato maggiore, intellettuali: e lo sapeva fare con tatto e simpatia. Dorando all’epoca del racconto non era un atleta naif, ma un campione «professionista» che aveva corso e vinto dovunque, in Italia e all’estero, attentissimo ad ogni dettaglio tecnico. Queste e altre notizie, se vi incuriosisce, come ci auguriamo, il personaggio, le ritroverete in «Dorando Pietri - La corsa del secolo», di Augusto Frasca che per l’editore Aliberti ha scritto la più bella e documentata biografia di qualcuno che ha la fama di un Jesse Owens o di un Abebe Bikila. Ecco, appunto: parliamo di un gigante della cultura popolare. Perché lo sport è esattamente questo. Ma allora perché estrapolare il personaggio dal suo contesto, dal suo mondo, dalla sua vita, dalla sua epica, dal suo giorno dei giorni? Qual è il senso di questa deprivazione? E’ come togliere l’anima da un uomo. La cinematografia anglo-americana ha prodotto e produce decine di film ambientati nel mondo dello sport, che dà origine a storie di una bellezza strepitosa. Non vorremmo annoiarvi con elenchi lunghissimi, ma in tutti questi lavori, l’evento sportivo è esattamente al centro della narrazione, là dove deve stare. L’umanità di un campione si manifesta ogni giorno soprattutto sul campo: gare e allenamenti, vittorie e sconfitte. Quello devi raccontare se ne hai la forza e il coraggio. Perché è lì che scorre la vita nella sua originalità. Dorando è stato il sogno e l’incubo di ogni sportivo che si sia affacciato sull’abisso della gloria olimpica. Meritava qualcosa di più e di meglio che una telenovela spenta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
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SERIE BWIN IL PROTAGONISTA
Piovaccari in gol Brescia, i playoff e un destino beffa Si è sbloccato, è della Samp e le contende la A «Il mio futuro è lì, ma ci penserò solo a luglio» NICOLA BINDA
Quando al d.s. Andrea Iaconi hanno detto che avrebbe potuto rinforzare la squadra, non gli pareva vero. In estate aveva dovuto solo vendere, facendo scendere il passivo del Brescia da 40 a 7 milioni. Poi a gennaio Corioni gli ha dato il via libera. E l’esperto manager, dopo Caldirola, Foti e Fausto Rossi, ha fatto il colpo: Federico Piovaccari dalla Sampdoria. Il capocannoniere uscente del torneo (23 gol a Cittadella), diventato blucerchiato per due milioni e poi coinvolto del flop iniziale dei genovesi. Iaconi l’ha preso, Calori l’ha messo in campo gradatamente e il bomber s’è sbloccato a Pescara. Un segnale: il Brescia sale verso i playoff. L’attesa «Ho aspettato tanto questo gol — racconta — sapevo che a Brescia non avrei avuto subito spazio, per il modulo e per il fatto che c’è Jonathas. Però già con il Torino mi sono mangiato un gol: a Pescara era la seconda da titolare, dopo
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I NUMERI
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quella col Padova, e ho fatto centro». Calori ne ha preso atto e non esclude un cambio di modulo, a breve, con El Kaddouri dietro a due punte. La rimonta del Brescia è partita. Cittadella Tra i rivali c’è proprio la Samp, dove Piovaccari è stato comparsa: «A luglio torno a Genova, sono in prestito secco. C’è rammarico, ma ci penserò l’anno prossimo, spero di far parte del nuovo progetto». Il suo score blucerchiato è di due gol e due rigori sbagliati: «Diciamo due gol e mezzo, col Sassuolo ho provocato un’autorete del portiere». Piovaccari ha seguito le orme di Meggiorini (oggi al Torino) e Ardemagni (Modena): esplosi a Cittadella, non hanno confermato le attese. Strano destino: «Là giochi e ti alleni senza pressioni, puoi non far gol per due partite e non dicono niente, non hai concorrenza e Foscarini fa esaltare gli attaccanti». La Samp Sotto con i playoff dunque: «Ci sono due posti a disposizione, quelli che oggi occupano Padova e Varese: noi, Reggina e Samp siamo le alternative. Si deciderà tutto nelle ultime 5-6 giornate, quando farà caldo e gli scontri diretti saranno decisivi. Ricordo la volata del Padova dell’anno scorso: la Samp è la mia favorita». Ma il Brescia, dopo aver fatto un campionato da montagne russe (grande partenza, crollo a precipizio, poi l’incoraggiante risalita), quanto ci crede? «Adesso cominciamo a pensarci anche noi». Di sicuro Piovaccari cederà il titolo di capocannoniere. Oggi il suo erede è Immobile, che a Pescara ha risposto al suo gol: «Sì, è il favorito, è il suo anno, credo che possa arrivare a 30 gol. Ma attento a Sansone».
I gol di Piovaccari la stagione scorsa a Cittadella dove è stato capocannoniere
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I gol nella Sampdoria in 17 partite, fino a gennaio
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Il gol nel Brescia: da gennaio ha fatto 6 partite
Federico Piovaccari, 27 anni, esulta a Pescara LAPRESSE
IL GIUDICE SPORTIVO
DALLE SEDI
Lancio di razzi Altra multa per il Verona
Simoni torna a fare il d.t. Gubbio: guida Alessandrini
MILANO Il giudice sportivo della Serie B ha dato un’altra pesantissima ammenda al Verona: 30mila euro per avere i suoi sostenitori lanciato due razzi nel settore ospiti, 15mila al Gubbio per aver permesso la presenza in campo e negli spogliatoi a persone non autorizzate che offendevano la terna. Giocatori: una giornata a Cocco (AlbinoLeffe), Ciofani (Ascoli), Ceppitelli e Garofalo (Bari), De Maio (Brescia), Busellato e Di Carmine (Cittadella), Sciacca (Grosseto), Sandreani e Rui (Gubbio), Salviato (Livorno), Di Maio (Nocerina), Verratti (Pescara), Freddi (Reggina), De Luca e Pucino (Varese). LA SITUAZIONE La classifica
dopo 31 giornate: Torino p. 63; Pescara 62; Verona 60; Sassuolo 59; Padova 50; Varese 49; Reggina e Brescia 46; Sampdoria 45; Bari ( 4) e Grosseto 41; Juve Stabia ( 4) 39; Cittadella 38; Modena 36; Livorno 34; Crotone ( 1) e Empoli 31; Vicenza 29; Gubbio 27; Ascoli ( 7) 26; AlbinoLeffe 25; Nocerina 22. Venerdì (ore 20.45): Sassuolo Empoli (1 1); sabato (ore 15): Ascoli Pescara (1 4), Bari Juve Stabia (0 1), Brescia Grosseto (0 2), Cittadella Sampdoria (0 0), Crotone AlbinoLeffe (3 1), Livorno Modena (0 1), Nocerina Verona (1 1), Torino Gubbio (0 1), Varese Reggina (2 3); lunedì (ore 20.45): Vicenza Padova (1 2)
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LEGA PRO LA STORIA
Zeman alla Juventus. Pare uno scherzo, invece no. Perché questa storia ha al suo interno anche una strana sliding door, e perché il Fano (Seconda, girone B) all’anagrafe fa Alma Juventus Fano, e qualche punto in comune coi bianconeri ce l’ha. Un po’ di pareggite, per esempio. Ma niente che potesse far presagire il curioso avvicendamento di ieri pomeriggio: dopo tre pari consecutivi salta Baldassarri (arrivato a settembre), al suo posto per l’appunto Zeman. Cioé Zeman figlio, Karel, 35 anni, tanta gavetta nelle minors del sud (ultima tappa: Manfredonia). Ci sono cognomi più semplici da portare se alleni, vero, ma Karel cammina con le sue gambe. «Mio padre mi ha insegnato tanto, ma non paragonatemi a lui», diceva quando a ogni presentazione fioccava puntuale la domanda. Ieri il club marchigiano ha annunciato l’avvicendamento, ma lui non c’era (arriva oggi per fare il primo allenamento). Domanda rimandata, insomma. Nuovo corso C’era però il presidente Gabellini, imprenditore informatico che ha rilevato il club a settembre e a dispetto dell’andamento (buono, non si perde dal 12 febbraio) vuol mettere pepe all’ambiente: «Non voglio più risultati striminziti. Siamo un club dinami-
VICENZA Una rissa in discoteca Baclet sarà multato VICENZA Disavventura in discoteca per Baclet del Vicenza: nella notte di lunedì 12 ha avuto un diverbio in un locale di Treviso con una cubista senegalese di Brescia. Il giocatore ha riportato una cicatrice in fronte, colpito da un bicchiere pare scagliato dalla ragazza, che sostiene di essere stata percossa. Il Vicenza lo multerà. TORINO Che spavento per Parisi Pratali k.o.: guaio muscolare TORINO Tanta paura ma solo una forte contusione in allenamento per Parisi, cui è stata esclusa la frattura al perone sinistro. Il Torino però perde Pratali per un guaio muscolare. VARESE Pettinari, stagione finita: deve curare la tachicardia VARESE La stagione di Leonardo Pettinari è finita. Il giocatore del Varese si sottoporrà a nuovi esami per capire le cause della tachicardia e dovrà trascorrere un periodo nel centro di cardiologia dell’università di Padova. Per la sfida di sabato, Maran deve fare a meno degli infortunati Corti e Neto Pereira e degli squalificati De Luca e Pucino. In dubbio Kurtic, Rivas e Martinetti.
SERIE D
Zeman junior al Fano allenerà il baby Mancini GIULIO DI FEO
GUBBIO (Perugia) Dopo quasi cinque mesi sulla panchina del Gubbio (esordio il 24 ottobre contro il Torino) con 20 punti in 21 partite, Gigi Simoni è tornato a fare il direttore tecnico. «Io avrei continuato – ha detto – ma dopo l’incontro con il presidente Fioriti è stato deciso di passare il testimone a Marco Alessandrini». Il d.s. Giammarioli: «Simoni resta con noi ed è un valore aggiunto per tutti noi». Alessandrini, arrivato da una settimana per sostituire il vice Tebi, prima di partire per il ritiro di Milano Marittima ha detto: «E’ un onore collaborare con Simoni: da lui c’è solo da imparare». Ironia della sorte, anche Alessandrini debutta col Toro.
A
FIGLI ILLUSTRI
S Zeman Karel, 35 anni, figlio del tecnico del Pescara, ha allenato a Bojano, Maglie e Manfredonia. Oggi dirigerà il primo allenamento al Fano
S Mancini Andrea, 19 anni, figlio del tecnico del Manchester City. Attaccante, arrivato a gennaio in prestito dagli inglesi dopo un’esperienza all’Oldham
co, propulsivo, e abbiamo scelto Zeman perché è in sintonia coi nostri progetti. Non ha curriculum? Ha però voglia e determinazione per costruire qualcosa di importante per il nostro e il suo futuro». Karel impiatta la squadra come il padre, 4-3-3 con fraseggi stretti e gran corsa, e a volte ti regala l’highlight. Come due anni fa, quando allenava il Maglie (Eccellenza) e per protestare contro gli arbitri abbandonò la panchina dopo 23’. Ieri sera è arrivata anche la benedizione paterna: «Spero faccia bene — ha detto Zeman senior —, è tornato ad allenare, ed è quello che vuole fare». L’altro big E la sliding door? Zeman allenerà Mancini. Zdenek lo fece solo con l’omonimo portiere e per poco non ci riuscì con Roberto alla Lazio nel 1997 (il boemo fu esonerato a gennaio, l’attaccante sarebbe arrivato in estate), lo farà invece Karel con Andrea a Fano. Andrea è il figlio del tecnico del City: 19 anni, trequartista con licenza di puntare la porta, ha raggiunto il padre a Manchester nel 2010 e ora gira per crescere. In autunno era andato all’Oldham insieme a Scapuzzi, un mesetto di prestito (in Inghilterra li fanno abbastanza flessibili), poi a gennaio il ritorno in Italia a Fano. Finora di spazio ne ha avuto pochino (78’ totali), magari con il cambio di panchina esplode. Con Zeman capita spesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SECONDA DIVISIONE
PRIMA DIVISIONE
Montichiari e Sambonifacese cambiano
Il Piacenza in tribunale Garilli spalle al muro: fallimento quasi certo
Salta la terza panchina in Seconda divisione, dopo le partite di domenica. Oltre a quelòla del Fano di cui parliamo a parte (Zeman per Baldassarri) nel girone A invece hanno cambiato tecnico il Montichiari (Soda al posto di Ottoni) e la Sambonifacese (il preparatore dei portieri De Bernardin per Gobbo).
PIACENZA Terza udienza oggi al Tribunale di Piacenza per l'istanza di fallimento della società. Dopo due proroghe concesse il 21 dicembre e il 1˚ febbraio, oggi sembra proprio dover essere il giorno nel quale Fabrizio Garilli, amministratore unico, sarà costretto a gettare la spugna. Dalla precedente udienza a oggi, infatti, il Piacenza non ha pagato gli stipendi e si è visto recapitare altre istanze di fallimento da parte dei procuratori Pilla e Tinti e, insieme, da tre collaboratori del club. Inoltre i fornitori hanno sospeso i servizi di manutenzione dei campi e di lavanderia.
Oggi intanto si giocano gli ultimi cinque recuperi: ecco le partite e gli arbitri (ore 14.30). GIRONE A Bellaria-Mantova: Albertini di Ascoli Piceno; Giacomense-San Marino: Brasi di Seregno; Rimini-Poggibonsi: Dei Giudici di Latina; TrevisoValenzana: Giallanza di Catania. Classifica: Casale p. 55; Cuneo e San Marino* 54; Rimini* 49; Treviso* (-2) 48; Entella e Poggibonsi* 45; Pro Patria (-13), Santarcangelo e Borgo a Bugg. 43; Alessandria (-2) 42; Renate 41; Savona (-7) e Giacomense* 35; Bellaria* 34; Mantova* 33; Montichiari (-3) 32; Lecco 26; Sambonifacese 25; Valenzana* 22. (*una gara in meno). GIRONE B Campobasso-Celano: Morreale di Roma. Classifica: Perugia p. 69; Catanzaro* 67 Vigor Lamezia* 66; L'Aquila 59; Paganese 54; Chieti* 52; Gavorrano 50; Aprilia* 46; Arzanese* 43; Fano* (-5) 40; Normanna* (-1) 39; Fondi* 38; Giulianova (-2) 37; Campobasso** (-2) 36; Milazzo 34; Neapolis (-2) 32; Vibonese* (-1) 31; Melfi* (-4) 29; Isola Liri* (-2) 28; Ebolitana* (-1) 26; Celano* 19. (**due gare in meno; *una in meno).
IL GIUDICE SPORTIVO Squalificati 28 giocatori di Prima divisione, tre di Triestina, Foggia e Andria. Giocatori espulsi: una giornata a Mucciante (Andria), Polenghi (Cremonese), Cardin (Foggia), Rossetti e Princivalli (Triestina), Artistico (Frosinone), Visconti (Piacenza), Fogaroli (Prato) e Marotta (Spezia). Non espulsi: tre giornate a Nocentini (Sorrento) per condotta gravemente scorretta verso gli avversari e l’arbitro; due a Di Nunzio (Sorrento), Zullo (Monza), Marchi (Piacenza), Daì (Trapani), Meccariello e Pierotti (Andria), Longobardi (Bassano), Sogus (Carpi), D'Orsi e Traorè (Foggia), Bottone (Frosinone), Cascone (Alto Adige), Fasano (Pavia), Capocchiano (Siracusa), Celjak e Merito (Pergocrema), Di Deo (Taranto) e Thomassen (Triestina). Ammende: 2.500 euro Foligno, 1.800 Carrarese, 1.500 Prato e Taranto. LA SITUAZIONE La Prima dopo 27 giornate. GIRONE A Ternana p. 57; Taranto (-3) 50; Pro Vercelli 48; Carpi 47; Sorrento (-2) 43; Benevento (-2) 42; Avellino 38; Foggia (-2), Lumezzane 36; Tritium 35; Pisa 34; Como (-2) 31; Reggiana (-2) 28; Monza 26; Spal (-4) e Viareggio 25; Pavia 21; Foligno (-4) 17. Così venerdì (20.30): Pro Vercelli- Pavia (2-1). Domenica (ore 15): Benevento-Tritium (1-2), Como-Taranto (1-3), Foggia-Carpi (2-3), Monza-Lumezzane (0-0), PisaFoligno (2-0), Reggiana-Avellino (0-2), SorrentoViareggio (2-2). Lunedì (ore 20.45): Ternana-Spal (0-0). GIRONE B Trapani p. 53; Siracusa (-5) 45; Spezia 43; Lanciano (-1) 42; Pergocrema (-2) 40; Cremonese (-6), Carrarese e Alto Adige 39; Barletta (-1) e Portogruaro 36; Frosinone 33; Triestina 32; Latina, Prato e Piacenza (-6) 29; Feralpi Salò 27; Andria 24; Bassano 23. Così domenica (ore 15): Alto Adige-Triestina (2-1), Barletta-Portogruaro (1-1), Bassano-Andria (1-1), Carrarese-Prato (1-1), Cremonese-Frosinone (1-1), Latina-Lanciano (1-2), Piacenza-Siracusa (0-3), Spezia-Feralpi Salò (1-1), Trapani-Pergocrema (5-0).
In campo 4 gironi Il Chieri in diretta tv Si giocano oggi la 31ª giornata nei gironi A, B e D, più due recuperi nell’I: ecco il programma delle gare (ore 14.30). GIRONE A Cantù San Paolo-Lascaris; Chiavari-Borgosesia (ore 15); Chieri-Albese (ore 15, diretta Raisport 1); Derthona-Asti; Lavagnese-Acqui; Naviglio Trezzano-Pro Imperia (ore 15); Novese-Verbano; Santhià-Bogliasco; Valle d'Aosta-F. Caratese. Classifica: Valle d'Aosta p. 67; Chieri* 64; Santhià (-3) 50; Derthona 48; Novese 47; Lavagnese 45; Villalvernia* e Chiavari 43; Borgosesia* 41; Naviglio Trezzano 40; F. Caratese* e Acqui* 39; Bogliasco* 38; Pro Imperia 37; Verbano 32; Asti* 27; Albese* (-3) 22; Cantù SP 6; Lascaris 5. (*deve riposare). GIRONE B Caronnese-Seregno; Carpenedolo-Gallaratese; Castiglione-Aurora Seriate; Colognese-AlzanoCene; Darfo-Voghera; Fiorenzuola-Rudianese; Gozzano-Castellana; MapelloBonate-Fidenza; Pizzighettone-Pro Piacenza; Pontisola-Olginatese (ore 18). Classifica: Castiglione p. 57; Pizzighettone e Pontisola 52; Olginatese 51; MapelloBonate 48; Caronnese 46; Voghera e Castellana 44; AlzanoCene 41; Aurora Seriate 40; Pro Piacenza e Darfo 38; Rudianese e Gozzano 37; Colognese 36; Fidenza e Seregno 32; Carpenedolo 31; Fiorenzuola 28; Gallaratese 21. GIRONE D Cerea-Vecomp (ore 20); Este-San Paolo; Lanciotto Campi-Bagnolese; Pavullese-Mezzolara; Pistoiese-Rosignano (a Borgo a Buggiano); Ravenna-Sestese; Santacroce-Camaiore; Scandicci-Forcoli; TuttocuoioCastelfranco; Villafranca-Forlì. Classifica: Este p. 61; Forlì 58; Vecomp, Mezzolara e Castelfranco 53; San Paolo 49; Cerea 47; Lanciotto Campi 46; Pistoiese 43; Scandicci 38; Tuttocuoio e Rosignano 37; Bagnolese 36; Forcoli e Camaiore 35; Ravenna (-2) 31; Villafranca 26; Pavullese* 24; Santacroce 22; Sestese* 17. (* una gara in meno). GIRONE I Adrano-Licata; NissaMarsala. Classifica: Hinterreggio p. 48; Cosenza e Nuvla SF 42; Messina (-7) e Adrano* 41; Battipagliese* e Palazzolo 40; Acri 39; Licata* 37; Noto, Serre Alburni e Marsala* 34; Sant'Antonio A. (-2) 31; Acireale* 30; Sambiase 29; Valle Grecanica 28; Nissa* 23; Cittanova (-1) 18. (* una gara in meno).
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MAGIC CUP CAMPIONATO COSÌ DOPO LA 28a GIORNATA
L’Affare
IlColpo
IlBuono
IlBrutto
IlCattivo
HEINZE
COSSU
CAVANI
MILITO
PASQUALE BRUNO
Roma
Cagliari
Napoli
Inter
Magic Manager
Magic punti 6,5 e costa 9 Magic milioni. L’Heinze ammirato nella sfida con il Genoa è una garanzia per ogni Magic manager. La sua media voto è sul filo della sufficienza (6,05) ma non è mai in discussione sua presenza nella difesa della Roma. La 25a presenza vale il rinnovo.
La sua posizione in campo è stato uno dei motivi del divorzio tra Ficcadenti e il Cagliari. Con il ritorno dell’allenatore il feeling tra i due è migliorato e nella vittoria sul Cesena il numero 7 ha dato spettacolo. Il 6,3 di media è la conferma di un campionato di buon livello.
Cavani ci ha preso gusto. Con la doppietta di Udine l’attaccante uruguaiano sale a quota 18 gol in campionato. Sbaglia il rigore che potrebbe riaprire la partita e in quel momento si accende la lampadina: non pervenuto fino a quel momento, sigla una doppietta decisiva.
Sbaglia il rigore contro l’Atalanta, se n’era fatto parare già uno contro il Siena. Milito ha la faccia triste dell’Inter. Con una media punti di 4,88 nelle ultime 4 giornate di campionato, guida la classifica degli attaccanti della A in serie negativa... Milito, torna Milito!
Batte 86.881 manager su 91.357 Aveva schierato Ibrahimovic, Di Natale, Marchisio e Legrottaglie: il nostro Pasquale Bruno fa quattro gol e vola. Due 10 e due 10.5 che cancellano i 5,5 di Pasqual, Hernanes e Lamela e lo lanciano alla posizione n.4476 della classifica settimanale con 85,5 punti (il primo in classifica ne ha fatti 16 in più).
A
Spolli & Co. Il Catania ha alzato la barricata
GLI ALTRI
FRANCESCO CARUSO MASCALUCIA (Catania)
Una difesa coi fiocchi. E’ quella del Catania, zero gol subiti nelle ultime 3 partite (Cesena, Fiorentina e Lazio) e 7 punti conquistati. Due argentini, Carrizo e Spolli e tutti gli altri italiani, da Motta a Potenza, da Legrottaglie a Bellusci, da Marchese a Capuano. Giocatori che Montella è riuscito a modellare nel migliore dei modi e che tutti ora vorrebbero in squadra. «Per noi difensori è sempre importante non prendere gol - spiega Nicolas Spolli - tenere la porta inviolata negli ultimi 270 minuti ci ha dato una consapevolezza nuova. Sappiamo che il gol prima o poi il Catania lo fa. E questo ci ha permesso di fare molti punti. Così abbiamo preso fiducia. Ma non dimentichiamo i centrocampisti che sfruttano ogni occasione per attaccare, aggredendo il portatore di palla avversario».
S Giuseppe Bellusci Giornata da 6 punti, media voto da 5,96. E il ragazzo che domenica ha duellato con Candreva, costa solo 6 Magic milioni
Continuità Questa è di gran lunga la migliore stagione del ventinovenne difensore di Rosario: «Sto Bene, finora ho avuto la possibilità di giocare quasi sempre e uno come me ha bisogno di stare molto in campo, col mio fisico non posso per-
«Io sto bene, uno come me ha bisogno di stare molto in campo»
S
«Abbiamo trovato l’equilibrio giusto e imparato a soffrire» Il difensore argentino Nicolas Federico Spolli, 29 anni VENTURINI
mettermi troppe pause». Il Catania è pronto al decollo: «Finalmente abbiamo trovato l’equilibrio giusto, ci sono in squadra giocatori dotati di buona tecnica e abbiamo imparato a soffrire. Per noi difensori è importante sapere di avere una squadra capace di aggredire, questo ci permette di stare più alti possibile. E poi c’è l’apporto di Legrottaglie, giocatore importante che riesce a trasmettere la sua esperienza a ciascuno di noi». Faccia a faccia E ora sotto col
Napoli: «Non bisogna lasciare spazio ai 3 tenori partenopei che sono troppo forti e questo ormai lo sanno tutti. Andiamo con i nostri mezzi e con la grinta e la concentrazione di quest’ultimo periodo per portare a casa un risultato positivo. Giochiamocela faccia a faccia. Ci aspetta una battaglia ma sia-
mo pronti». Al Cibali 5 mesi fa ebbe la meglio il Catania: «Rispetto all’andata, loro sono in crescita. E dopo l’eliminazione dalla Champions League vogliono regalare una bella gara ai loro tifosi. Ma noi saremo là, pronti a dare il massimo perché per il Catania è troppo importante allungare la serie positiva. Il primo obiettivo l’abbiamo raggiunto, ora è un dovere provare a fare di più ma senza pensare troppo all’Europa. Cominciamo col Napoli e poi si vedrà». Per chiudere, un’occhiata in Patria: «La nazionale per me sarebbe una conquista molto bella, ma so che non è facile, c’è troppa concorrenza, cerco di fare il massimo qui perché chi riesce a dare tutto nel club può andare ovunque. Samuel, Burdisso e Silvestre sono i 3 concorrenti più insidiosi».
Tv, blog, twitter La stagione continua sul web La Magic è anche online. Ogni venerdì su Gazzetta.it si può vedere +3, la prima trasmissione dedicata alla Magic, condotta da Nino Morici. Perfetta per i consigli del weekend, gli stessi che si possono avere (personalizzati, per la vostra squadra) dai giornalisti Gazzetta sul MagicBlog all’indirizzo magicblog.gazzetta.it. Inoltre, su twitter è attivo da qualche giorno il profilo @Piu3Gazzetta: i follower sono in aumento...
Una coppia di manager ha sbancato la giornata della Magic: padre e figlio con il secondo che detta le mosse al primo. Il San Martino Team («abbiamo scelto questo nome perché ricorda il nome del paese in cui vivo») chiude con 101,5 punti Cristiano Fontolan e il figlio Andrea Rizzo, alla prima stagione di coabitazione tecnica possono esultare. «Alla prima stagione di Magic è un gran
S Giovanni Marchese Ha una media voto nelle ultime 4 giornate da 6,38 come Spolli. Ma costa 11 milioni, meno di Legrottaglie (14), ma più di Spolli (9) e Bellusci (7)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Il mio San Martino è come la Juventus» bel risultato» sottolinea Andrea, 15enne di San Martino di Venezze (Rovigo). Il giovane studente del Liceo Scientifico ha le idee ben chiare e non è disposto a scendere a compromessi tra la sua fede calcistica e la Magic: «Nella scelta dei giocatori scelgo prevalentemente giocatori della mia squadra del cuore, la Juventus. Ho un occhio di riguardo anche per qualche ex». E allora nella domenica dove la formazione di Conte ritrova lustro in attacco Andrea se la ride avendo schiera-
Nicola Legrottaglie Con un 6,5 è primo (pari merito con Ricchiuti e Lodi) nella classifica del Catania per media voto delle ultime 4 giornate
GAZZETTA,IT
IL VINCITORE ANDREA RIZZO: «NON COMPREREI MAI MILITO E FORLAN. GLI INTERISTI NON MI PIACCIONO»
DAVIDE ROMANI
di LUCA BIANCHIN
Vucinic, gli anni pari e un eterno ritorno
«Non subire gol per 270’ ci ha dato nuova consapevolezza. Ora a Napoli, ce la giochiamo» DAL NOSTRO INVIATO
millenumeri
to il trio di centrocampo della squadra di Conte: «Mi ispiro a lui. E’ un allenatore che mi piace molto». Il giovane Magic manager non ha poi dubbi su quale giocatore non vorrebbe mai in squadra: «Di sicuro non comprerei mai Milito e Forlan. In generale gli interisti. Non mi piacciono». E da studente modello usa un solo accorgimento nella scelta della squadra da mandare in campo: «Mi affido alla statistica: studio i voti delle settimane precedenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Anche il fantacalcio ha i suoi luoghi comuni. Tra i principali: «Ibra crolla nel ritorno, in cui Vucinic invece raddoppia il rendimento». Come in tutti i luoghi comuni (anche quella frasetta sulle mezze stagioni ha un senso...), c’è del vero. Vucinic tende a cambiare faccia dalla 25a giornata: in 5 degli ultimi 7 campionati, la sua media voto è aumentata rispetto ai primi 24 turni. E i gol si moltiplicano: 29 in 120 gare all’inizio (media 0,24), 31 in 84 gare nel finale (media 0,37). Non è poco, anche perché negli anni pari la tendenza viene esasperata. Capito perché non devono stupire i bonus (gol e due assist) contro la Fiorentina? Capito perché conviene puntare su Vucinic, Caracciolo, Mutu e Samuel? P.s.: per Mutu, è vero, ci vuole del coraggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Magic guida Gli assist di giornata: 2 di Vucinic (Juve), 1 di Lodi (Catania), Pellissier (Chievo), Ilicic (Palermo), Fabbrini (Udinese), Dzemaili (Napoli). Non sono stati assegnati gli assist per le 2 sponde di Caracciolo in Siena-Novara. Nel caso dei gol segnati da lontano il bonus viene assegnato, come da regolamento, solo se il passaggio «crea un’occasione da gol» ed è decisivo per «mettere il compagno in condizione di segnare». In questi casi, invece, è l’abilità di Rigoni e Porcari a determinare il gol. Nostro errore Sulla Gazzetta di ieri non è stato pubblicato il voto di Luis Enrique, ovviamente ininfluente per il concorso. Per chi gioca in una lega in cui sono considerati i punteggi degli allenatori, il voto è 6,5.
CLASSIFICA GENERALE POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
1 2 3 4 5 6 7
Castel D'Azzano (VR) Ozzano dell'Emilia (BO) Piacenza (PC) Magnago (MI) Buonabitacolo (SA) Novara (NO) Novara (NO)
Fp10
Florin Popa Filippo Aloisio Marco Serena Simone Puricelli Antonio Lapenta Roberto Cinque Roberto Cinque
PUNTI
2194 2191,5 Sereal Campeonesss13 2189,5 666 Aghy Laf P3 2189 Buonabitacolo F.C. 2187 Faiv 116 2186,5 Faiv 94 2186
CLASSIFICA SETTIMANALE, 28a giornata POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
1 2 3 4 5 6 7
San Martino Di Venezze (RO) Valperga (TO) Cimitile (NA) Ravenna (RA) Pisa (PI) Bologna (BO) Vada (LI)
San Martino Team Green2 -d10s Megateam Youdidthea Fantapippo 9 Sardella 4
101,5 101,5 100,5 98 98 98 97,5
Cristiano Fontolan Pietro Cangelosi Gaetano Cucciniello Massimo Romagnoli Giuliano Pintori Giuseppe Quartarone Enrico Circelli
CLASSIFICA SERIE A Campionato Primavera 2a giornata
Cristiano Fontolan e Andrea Rizzo
POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
1 2 3 4 5 6 7
Cimitile (NA) Vaglia (FI) Montecatini Terme (PT) Monte San Vito (AN) Urbino (PU) Chioggia (VE) Piobesi Torinese (TO)
-d10s
180,5 177,5 176,5 176,5 175,5 175 174,5
Gaetano Cucciniello Claudio Giovacchini Fabrizio Bonechi Marzio Manna Angelo Pascucci Alessandro Boscolo Davide Ridolfo Nicastro
Viola 11712 Unica.14 Ranak In C Clodiensefc Honolulu Sunrise
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MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
MAGIC CUP CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini
Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 6.5 102 AGAZZI (CAG) 6.5 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANTONIOLI (CES) 3 107 AVRAMOV (CAG) 0 109 BENASSI (LEC) 4 155 BERARDI (LAZ) 0 111 BIZZARRI (LAZ) 0 112 BORUC (FIO) 0 113 BRKIC (SIE) 0 114 BUFFON (JUV) 6.5 169 CALDERONI (CES) 0 115 CAMPAGNOLO (CAT) 0 165 CARRIZO (CAT) 6 116 CASTELLAZZI (INT) 0 153 COLETTA (CHI) 0 117 COLOMBO (NAP) 0 118 CONSIGLI (ATA) 10.5 119 COSER (NOV) 0 120 CURCI (ROM) 0 121 DE SANCTIS (NAP) 4 122 FARELLI (SIE) 0 123 FONTANA (NOV) 0 124 FREY S. (GEN) 6 125 FREZZOLINI (ATA) 0 166 GABRIELI (LEC) 0 158 GALLINETTA (PAR) 0 126 GILLET (BOL) 4.5 127 HANDANOVIC (UDI) 8 128 JULIO CESAR (INT) 6.5 129 JULIO SERGIO (LEC) 0 130 KOSICKY (CAT) 0 131 LOBONT (ROM) 0 132 LUPATELLI (GEN) 0 133 MANNINGER (JUV) 0 134 MARCHETTI (LAZ) 5 135 MIRANTE (PAR) 5 136 NETO (FIO) 0 137 ORLANDONI (INT) 0 162 PADELLI (UDI) 0 138 PAVARINI (PAR) 0 163 PAZZAGLI (FIO) 0 139 PEGOLO (SIE) 4 140 PETRACHI (LEC) 0 168 POLITO (ATA) 0 160 PUGGIONI (CHI) 0 152 RAVAGLIA (CES) 0 156 ROMA (MIL) 0 164 ROMO (UDI) 0 141 ROSATI (NAP) 0 167 RUZITTU (CAG) 0 142 SCARPI (GEN) 0 145 SORRENTINO (CHI) 3.5 146 SQUIZZI (CHI) 0 147 STEKELENBURG (ROM) 6.5 148 STORARI (JUV) 0 161 TZORVAS (PAL) 0 149 UJKANI (NOV) 6 151 VIVIANO (PAL) 6
MEDIA QUOT. 5.16 20 4.8 14 5.08 1 5.57 7 4.59 13 0 1 4.95 12 6 1 4.9 4 4.95 16 5.22 6 6.06 26 0 1 4.75 4 5.38 5 6 1 0 1 6 1 5.43 22 0 1 0 1 5.06 18 6 1 4.64 1 4.77 15 5.5 1 2.25 1 6 1 5.24 19 5.39 21 5.1 19 4.65 8 5.38 2 5.17 4 6 1 6 1 5.19 17 4.59 14 6 1 6 1 0 1 5.64 1 6 1 5.35 10 0 1 6 1 0 4 5.25 3 0 1 0 1 5.75 4 0 1 6 1 5.25 20 0 1 4.79 16 5.5 3 4.64 4 4.75 16 4.14 4
CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 22 6,5 -19 6.02 28 6,5 -35 6.11 4 -6 6.12 7 -3 6 22 6 -37 5.91 0 0 0 19 5 -27 6.42 0 0 0 4 -6 6.38 28 5 -33 6 15 -14 6.13 26 6,5 -14 6.33 0 0 0 4 -6 5.62 8 6 -5 6.12 3 -4 6.5 0 0 0 0 0 0 27 7,5 -27 6.4 0 0 0 0 0 0 27 6 -30 6.15 0 0 0 7 -11 6.21 28 7 -49 6.41 2 -2 6.25 2 -6 5.25 0 0 0 25 6,5 -27 6.36 28 7 -26 6.24 26 6,5 -32 6.17 10 -12 5.85 2 -3 5.75 6 -4 6 0 0 0 0 0 0 24 6 -26 6.21 22 7 -40 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 -4 6.5 0 0 0 13 6 -16 6.31 0 0 0 1 0 0 0 0 0 6 -7 6.17 0 0 0 0 0 0 1 0 6 0 0 0 0 0 0 28 5,5 -35 6.2 0 0 0 24 6,5 -29 6.04 2 -3 6.25 11 -15 6.05 22 6 -35 6.1 10 7 -21 6.1
R. 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 2 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 2 0
ESPAMM 0/0 0/3 0/0 0/0 1/0 0/0 0/2 0/0 1/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 1/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 1/0 0/0 0/1 0/1 0/1
Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 0 6.2 12 202 ACERBI (CHI) 5.5 5.72 6 203 AGOSTINI (CAG) 6.5 5.8 9 376 AGUIRREGARAY (PAL) 5.5 5.5 4 206 ANDREOLLI (CHI) 9.5 6.24 11 208 ANGELO (SIE) 0 5.96 7 209 ANTONELLI (GEN) 0 5.62 4 210 ANTONINI (MIL) 5.5 5.63 5 211 ANTONSSON (BOL) 5 5.83 7 212 ARIAUDO (CAG) 0 5.64 5 213 ARONICA (NAP) 0 5.75 6 214 ASTORI (CAG) 6 5.84 7 216 BALZARETTI (PAL) 5.5 5.58 11 217 BARZAGLI (JUV) 0 6.37 13 218 BASTA (UDI) 0 6.98 15 219 BELLINI (ATA) 5 5.86 6 220 BELLUSCI (CAT) 6 5.85 7 221 BELMONTE (SIE) 0 6 3 222 BENALOUANE (CES) 0 4.62 1 223 BENATIA (UDI) 0 5.95 9 224 BIAVA (LAZ) 5.5 5.83 8 225 BONERA (MIL) 6.5 5.96 6 226 BONUCCI (JUV) 6.5 5.88 9 227 BOVO (GEN) 0 5.29 4 228 BRANDAO (PAR) 0 5.5 4 229 BRITOS (NAP) 5.5 6.08 5
CAMPIONATO P. V. G. 23 0 0 11 6 0 27 6,5 0 7 6 0 19 6,5 1 13 0 0 10 0 0 16 6 0 18 5 0 17 0 0 22 0 0 19 6 0 25 5,5 0 25 0 0 24 0 5 14 5,5 0 24 6 0 1 0 0 6 0 0 21 0 1 18 5,5 1 14 6,5 0 22 6,5 1 5 0 0 2 0 0 7 5,5 1
MEDIA VOTO 6.15 5.78 5.83 5.64 6.16 5.86 5.65 5.77 5.9 5.75 5.82 6.03 5.7 6.46 6.31 5.88 5.96 0 5 6 5.72 6.08 5.69 5.2 5 5.8
A. 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
ESPAMM 0/2 0/1 0/2 0/2 0/3 0/0 1/0 0/4 0/1 0/3 1/2 0/3 2/6 0/3 0/2 0/3 0/3 0/0 1/2 0/8 0/4 0/3 1/4 0/2 0/0 0/3
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 230 BRIVIO (LEC) 5.5 231 BURDISSO (ROM) 0 390 CACERES (JUV) 6 233 CAMPAGNARO (NAP) 5.5 234 CAMPORESE (FIO) 0 235 CANINI (CAG) 5.5 236 CANNAVARO (NAP) 5 237 CAPELLI (ATA) 0 238 CAPUANO (CAT) 0 239 CARROZZIERI (LEC) 0 391 CARVALHO (GEN) 5.5 240 CASSANI (FIO) 4.5 241 CASSETTI (ROM) 0 243 CECCARELLI L. (CES) 0 244 CENTURIONI (NOV) 0 245 CESAR (CHI) 0 247 CHERUBIN (BOL) 0 249 CHIELLINI (JUV) 0 250 CHIVU (INT) 0 251 CICINHO (ROM) 0 252 CODA (UDI) 5.5 253 COMOTTO (CES) 5 371 CONTINI (SIE) 0 254 CORDOBA (INT) 0 394 COUBRONNE (NOV) 0 256 CRESPO J.A.R. (BOL) 0 257 DAINELLI (CHI) 0 258 DANILO (UDI) 6.5 259 DE CEGLIE (JUV) 6.5 260 DE SILVESTRI (FIO) 5 261 DEL GROSSO (SIE) 5.5 372 DELLAFIORE (NOV) 0 263 DIAKITE' (LAZ) 0 265 DIAS (LAZ) 5.5 266 DOMIZZI (UDI) 5.5 375 DRAME' (CHI) 6.5 267 EKSTRAND (UDI) 0 268 ESPOSITO (LEC) 6 393 FANCHONE (UDI) 0 382 FARAONI (INT) 6 270 FELIPE (FIO) 0 271 FELTSCHER (PAR) 0 272 FERNANDEZ (NAP) 0 273 FERRARIO (PAR) 0 274 FERRI (ATA) 6 275 FERRONETTI (UDI) 0 378 FIDELEFF (NAP) 0 276 FREY N. (CHI) 6 389 GABRIEL DA SILVA (NOV) 0 277 GAMBERINI (FIO) 0 278 GARCIA (NOV) 6.5 279 GARICS (BOL) 0 280 GARRIDO (LAZ) 0 281 GEMITI (NOV) 5.5 283 GOBBI (PAR) 0 373 GOZZI (CAG) 0 284 GRANQVIST (GEN) 0 285 GRAVA (NAP) 0 286 GROSSO (JUV) 0 288 HEINZE (ROM) 6.5 289 JOKIC (CHI) 0 290 JONATHAN (PAR) 5 291 JOSE ANGEL (ROM) 6 292 JUAN (ROM) 0 392 JUAN JESUS (INT) 0 293 KALADZE (GEN) 5 379 KJAER (ROM) 6.5 294 KONKO (LAZ) 0 295 KROLDRUP (FIO) 0 383 LABRIN (PAL) 5.5 296 LAURO (CES) 6 377 LEGROTTAGLIE (CAT) 10.5 297 LICHTSTEINER (JUV) 5.5 298 LISUZZO (NOV) 6.5 374 LORIA (BOL) 0 299 LUCARELLI A. (PAR) 5.5 300 LUCCHINI (ATA) 0 301 LUCIO (INT) 4 302 LUDI (NOV) 0 303 LULIC (LAZ) 0 304 MAICON (INT) 5 305 MANDELLI (CHI) 0 306 MANFREDINI (ATA) 6.5 307 MANTOVANI (PAL) 5 308 MARCHESE (CAT) 6 384 MARCHIORI (GEN) 0 309 MASIELLO (ATA) 0 311 MESTO (GEN) 6 312 MEXES (MIL) 0 388 MIGLIONICO (LEC) 5 313 MILANOVIC (PAL) 0
MEDIA QUOT. 6.12 10 6.15 4 6.1 11 6.02 9 6 4 5.54 7 5.93 10 5.88 4 5.57 4 5.5 4 5.88 5 5.85 9 4.4 3 5.81 6 5.47 2 5.47 6 5.85 5 6.28 17 5.2 4 4.75 1 5.5 2 5.62 7 5.57 4 5.5 4 5 1 5.93 4 5.54 4 6.06 12 6.19 9 5.34 6 6.15 13 5.54 4 5.67 4 5.6 7 6.23 11 6.04 7 5.3 1 5.61 6 0 3 5.95 5 6 3 5.5 1 5.75 4 5.5 4 5.85 5 6.04 6 5.1 4 5.84 7 7 5 5.96 10 5.75 6 5.91 5 5.7 3 5.79 8 6.05 10 5 2 5.75 7 5.8 3 6 1 5.98 9 5.65 6 5.55 4 5.53 7 6.34 11 0 2 5.48 6 5.62 7 5.87 8 6 4 5.75 1 5.39 5 6.59 14 6.56 16 6.05 6 5.78 4 5.78 8 5.71 7 5.58 9 5.28 2 6.54 13 6.22 13 5.5 3 6.13 9 5.91 8 6.28 11 5.5 1 6 5 5.61 5 5.94 5 5.5 4 0 4
CAMPIONATO P. V. G. 17 6 2 10 0 1 5 6 0 24 5,5 2 1 0 0 27 6 0 23 5,5 1 11 0 0 6 0 0 10 0 0 4 5,5 0 17 4,5 1 6 0 0 17 0 0 16 0 0 21 0 0 14 0 1 24 0 2 10 0 0 2 0 0 1 6 0 22 5 0 7 0 0 4 0 0 1 0 0 7 0 0 14 0 0 27 6,5 0 15 6,5 1 16 5 0 25 5,5 2 15 0 0 16 0 0 19 6 0 23 6 1 12 6,5 1 9 0 0 21 6 1 0 0 0 11 6 1 0 0 0 2 0 0 10 0 0 12 0 1 11 6 0 14 0 1 4 0 0 19 6 0 2 0 0 25 0 1 12 6,5 0 12 0 0 4 0 0 26 5,5 1 19 0 2 2 0 0 20 0 1 4 0 0 2 0 0 22 6,5 0 17 0 0 9 5 0 20 6 0 16 0 3 0 0 0 19 5,5 0 12 6,5 0 19 0 0 0 0 0 2 5,5 0 17 6 0 22 7,5 4 28 6 2 11 6,5 0 7 0 1 24 5,5 1 18 0 0 25 4,5 1 9 0 0 25 0 4 17 5 1 7 0 0 19 6,5 1 16 5,5 2 23 6 2 1 0 0 17 0 1 22 6 1 9 0 0 8 5 0 0 0 0
MEDIA VOTO 5.91 5.95 6.12 5.74 5.5 5.65 5.93 5.91 5.5 5.95 5.88 5.71 4.9 5.93 5.75 5.63 5.75 6.1 5.4 4.75 6 5.67 5.67 5.5 5 5.9 5.68 6.15 6 5.3 5.98 5.68 5.73 5.84 6.18 5.92 5.6 5.58 0 5.68 0 5 5.81 5.33 5.83 5.92 5.12 5.87 7 5.88 5.83 5.9 5.62 5.73 5.74 5 5.75 6 6 6.05 5.71 5.33 5.58 5.88 0 5.71 5.88 5.82 0 5.75 5.56 6.2 6.26 6.14 5.36 5.79 5.88 5.52 5.56 6.21 5.94 5.58 6.05 5.59 6.04 5 5.97 5.5 6.06 5.57 0
A. 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 4 1 1 0 2 0 0 0 0 0 0
ESPAMM 0/3 0/2 0/0 0/2 0/0 1/4 0/6 0/3 0/1 1/7 0/0 0/5 1/3 1/4 0/5 0/6 0/4 0/5 0/4 0/0 0/1 0/8 0/2 0/1 0/0 0/0 1/3 0/5 1/1 0/1 0/5 0/4 1/3 1/8 0/4 0/5 0/3 1/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/5 0/0 1/1 0/2 0/1 0/0 0/5 0/2 0/0 0/0 1/1 0/2 0/0 0/3 0/2 0/0 0/3 0/2 0/0 1/0 1/3 0/0 2/6 1/4 1/0 0/0 0/0 2/5 0/6 0/4 0/2 0/1 1/5 1/4 0/3 0/1 0/2 0/4 0/3 0/6 0/2 0/4 0/0 0/5 0/4 0/2 0/1 0/0
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 386 MORAS (CES) 4 4.94 2 314 MORERO (CHI) 0 5.86 4 315 MORETTI E. (GEN) 6 5.61 4 316 MORGANELLA (NOV) 4.5 5.52 6 317 MORLEO (BOL) 6 5.57 6 318 MOTTA M. (CAT) 0 5.62 3 319 MUNOZ (PAL) 8.5 5.27 4 320 NAGATOMO (INT) 5.5 5.81 10 321 NASTASIC (FIO) 5 5.94 8 322 NATALI (FIO) 5 6 10 323 NESTA (MIL) 0 5.95 7 324 NEUTON (UDI) 0 5 2 325 ODDO (LEC) 3.5 5.67 5 326 PACI (NOV) 6.5 6 8 327 PALETTA (PAR) 4.5 5.9 10 328 PASQUAL (FIO) 5.5 6 10 329 PASQUALE (UDI) 6.5 6.25 6 330 PELUSO (ATA) 0 6.09 10 331 PERICO (CAG) 0 5.5 2 367 PESOLI (SIE) 0 5.92 4 332 PISANO E. (PAL) 0 5.52 5 333 PISANO F. (CAG) 6 5.63 7 334 PORTANOVA (BOL) 5.5 5.88 10 335 POTENZA (CAT) 0 5.5 4 336 RADU (LAZ) 6 5.82 7 370 RAGGI (BOL) 5.5 5.82 9 337 RAIMONDI (ATA) 5.5 5.75 4 338 RANOCCHIA (INT) 0 5.5 7 339 RICKLER (BOL) 0 6 1 385 RINAUDO (NOV) 0 4.62 4 380 RODRIGUEZ G. (CES) 0 5.61 6 340 ROMULO (FIO) 0 5.59 4 341 ROSI (ROM) 0 5.78 4 342 ROSSETTINI (SIE) 5.5 5.81 8 343 ROSSI A. (SIE) 0 5.4 3 344 ROSSI M. (CES) 3 5.08 2 368 RUBIN (BOL) 4.5 5.15 3 387 SAMPIRISI (GEN) 0 5.5 2 346 SAMUEL (INT) 5.5 5.92 11 347 SANTACROCE (PAR) 0 5.71 4 349 SARDO (CHI) 0 5.93 7 350 SCALONI (LAZ) 5.5 5.56 1 351 SILVESTRE (PAL) 0 6.29 15 352 SORENSEN (BOL) 0 6 3 353 SPOLLI (CAT) 6 5.8 9 354 STANKEVICIUS (LAZ) 0 5.45 4 355 STENDARDO (ATA) 0 6.14 5 357 TERZI (SIE) 5 5.67 6 358 THIAGO SILVA (MIL) 6 6.52 20 359 TOMOVIC (LEC) 6 5.46 6 360 VITALE (BOL) 0 6 4 361 VITIELLO (SIE) 5 5.94 7 362 VON BERGEN (CES) 0 5.73 6 363 YEPES (MIL) 0 6.33 4 364 ZACCARDO (PAR) 4 5.89 11 365 ZAMBROTTA (MIL) 5.5 5.88 4 369 ZAURI (LAZ) 0 5.43 3
CAMPIONATO P. V. G. 7 4 0 8 0 0 18 6 0 22 5 0 20 6 0 6 0 0 11 6 1 27 5,5 2 19 5 2 25 5 1 11 0 1 4 0 0 21 4,5 1 20 6,5 1 24 5 2 23 5,5 0 13 6,5 0 23 0 1 11 0 0 6 0 0 21 0 0 26 6 0 25 5,5 2 9 0 0 18 6 0 25 5,5 0 7 5,5 0 8 0 1 0 0 0 4 0 0 22 0 0 9 0 0 16 0 0 24 5,5 1 5 0 0 19 4 0 10 5 0 2 0 0 20 6 1 7 0 0 14 0 1 10 5,5 0 25 0 3 0 0 0 23 6,5 0 11 0 0 8 0 0 27 5,5 1 26 6 2 24 6 0 0 0 0 26 5 1 20 0 0 6 0 1 27 4,5 1 8 5,5 1 7 0 0
MEDIA VOTO 5.21 6 5.78 5.6 5.7 5.75 5.27 5.69 5.86 5.96 5.95 5 5.64 5.98 5.75 5.87 6.05 5.98 5.62 5.8 5.62 5.77 5.84 5.56 5.89 5.86 5.79 5.31 0 5.12 5.64 5.56 5.78 5.88 5.5 5.31 5.5 5.5 5.85 5.8 5.82 5.64 5.98 0 6 5.5 6.14 5.78 6.33 5.54 0 5.9 5.78 6 5.87 5.56 5.14
A. 0 0 0 1 0 0 0 2 0 1 0 0 1 0 0 4 2 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
ESPAMM 0/2 0/2 1/6 0/6 1/5 1/1 1/4 0/1 0/4 1/5 0/6 0/0 1/5 0/5 0/6 0/1 0/0 0/4 0/2 0/1 0/4 0/3 1/7 0/3 0/3 0/3 0/3 1/2 0/0 0/0 0/2 0/1 0/2 0/10 0/3 1/5 0/2 0/1 0/3 0/2 1/3 1/0 0/3 0/0 1/6 0/2 0/2 0/8 0/2 0/4 0/0 0/5 0/3 0/2 0/8 0/1 0/0
A. 0 0 0 0 4 1 5 5 0 0 0 0 2 1 0 1 1 2 0 2 1 1 0 0 1 0 1 1
ESPAMM 0/2 0/5 1/5 0/0 0/2 0/5 0/3 0/6 0/1 0/3 0/2 0/2 0/4 0/2 0/0 0/8 0/0 0/1 1/3 0/3 1/2 0/9 1/1 1/1 2/3 0/1 0/1 0/4
Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 501 ABDI (UDI) 0 5.73 6 502 ACQUAH (PAL) 0 5.69 4 704 ALMIRON (CAT) 5 6.35 14 715 ALVAREZ (PAL) 0 5.38 4 503 ALVAREZ R. (INT) 0 6.23 10 504 AMBROSINI (MIL) 6.5 6.12 11 505 AQUILANI (MIL) 0 6.59 8 695 ARMERO (UDI) 0 5.98 12 741 ARRIGONI (CES) 5 5 1 506 ASAMOAH (UDI) 6 6.26 11 507 BACINOVIC (PAL) 0 5.44 4 508 BADU (UDI) 0 5.94 4 509 BARRETO E. (PAL) 0 6.08 11 510 BARRIENTOS (CAT) 5.5 6.82 14 734 BATTOCCHIO (UDI) 0 6 1 511 BEHRAMI (FIO) 0 5.98 10 736 BELLUSCHI (GEN) 6 5.79 10 513 BERTOLACCI (LEC) 5 6.24 9 719 BERTOLO (PAL) 3.5 5.86 6 514 BIABIANY (PAR) 6 6.65 17 515 BIAGIANTI (CAT) 0 5.73 6 516 BIONDINI (GEN) 6.5 5.9 10 517 BIRSA (GEN) 0 5.3 4 518 BLASI (LEC) 5.5 5.68 5 519 BOATENG (MIL) 0 7.12 8 521 BOLZONI (SIE) 0 6.05 5 522 BONAVENTURA (ATA) 0 6 10 710 BRADLEY (CHI) 6 6.1 12
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CAMPIONATO P. V. G. 17 0 0 17 0 0 24 5 3 8 0 0 14 0 1 18 6,5 1 17 0 1 23 0 0 2 5 0 21 6 1 10 0 0 10 0 0 26 0 1 20 5,5 4 2 0 0 23 0 0 8 6 0 19 5,5 2 22 4,5 2 28 6 3 12 0 0 25 6,5 1 5 0 0 13 5,5 0 12 0 4 11 0 1 22 0 0 26 6 0
MEDIA VOTO 5.8 5.84 6.08 5.38 5.85 6.03 6.19 5.89 5.25 6.19 5.56 6.06 5.96 6.26 6 6.07 5.58 5.79 5.69 6.24 5.79 5.88 5.33 5.82 6.33 5.8 5.98 6.13
4
IL NUMERO
-42,5
Con 2 espulsi (Colucci e Rossi) e un ammonito (Santana) è sempre più il Cesena la squadra più cattiva della Serie A. Seguono Genoa e Bologna rispettivamente a 39,5 e 39. Giornata di lavoro pesante per gli arbitri: 41 i cartellini gialli in totale e 6 i rossi
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 524 BRIGHI (ATA) 0 525 BROCCHI (LAZ) 6 526 CAMBIASSO (INT) 5.5 527 CANA (LAZ) 0 528 CANDREVA (LAZ) 6 529 CARMONA (ATA) 5 731 CARROZZA (ATA) 6 531 CASARINI (BOL) 0 735 CAZZOLA (ATA) 0 533 CEPPELINI (CAG) 0 534 CERCI (FIO) 3 535 CIGARINI (ATA) 5.5 536 CODREA (SIE) 0 537 COLUCCI (CES) 4 538 CONSTANT (GEN) 0 539 CONTI (CAG) 7 541 COSSU (CAG) 7 543 CRUZADO (CHI) 0 691 CUADRADO (LEC) 0 544 D'AGOSTINO (SIE) 0 547 DE ROSSI (ROM) 5.5 548 DEL NERO (CES) 0 549 DELLA ROCCA (PAL) 0 720 DELVECCHIO (LEC) 6.5 726 DESSENA (CAG) 0 551 DI MATTEO (LEC) 0 696 DIAMANTI (BOL) 9.5 718 DJOKOVIC (CES) 5 552 DONADEL (NAP) 0 730 DONATI (PAL) 6 554 DOSSENA (NAP) 6 556 DZEMAILI (NAP) 6.5 557 EKDAL (CAG) 6.5 558 EL SHAARAWY (MIL) 6 711 ELIA (JUV) 0 559 EMANUELSON (MIL) 10.5 707 ERIKSSON (CAG) 0 705 ESTIGARRIBIA (JUV) 0 560 FABBRINI (UDI) 6 727 FERNANDES (UDI) 0 561 FERREIRA PINTO (ATA) 6 562 FLAMINI (MIL) 0 716 GAGO (ROM) 6 564 GALLOPPA (PAR) 0 565 GARGANO (NAP) 5.5 566 GATTUSO (MIL) 0 699 GAZZI (SIE) 6 567 GIACOMAZZI (LEC) 5.5 714 GIANDONATO (LEC) 0 568 GIORGI (SIE) 5.5 569 GOMEZ (CAT) 5 570 GONZALEZ (LAZ) 0 571 GRECO (ROM) 6.5 573 GROSSI (SIE) 5 574 GROSSMULLER (LEC) 0 575 GUANA (CES) 0 737 GUARIN (INT) 0 576 HAMSIK (NAP) 6 577 HERNANES (LAZ) 5.5 578 HETEMAJ (CHI) 6.5 579 IBARBO (CAG) 6 580 ILICIC (PAL) 8 581 INLER (NAP) 6 582 ISLA (UDI) 0 583 IZCO (CAT) 6 584 JANKOVIC (GEN) 6 728 JENSEN (NOV) 0 586 JORQUERA (GEN) 5 587 JOVETIC (FIO) 0 589 KHARJA (FIO) 0 713 KONE (BOL) 6 590 KRASIC (JUV) 0 591 KRHIN (BOL) 0 592 KUCKA (GEN) 0 594 LAMELA (ROM) 5.5 694 LANZAFAME (CAT) 0 595 LAZZARI (FIO) 5.5 596 LEDESMA C. (LAZ) 6.5 598 LJAJIC (FIO) 0 599 LLAMA (CAT) 6 600 LODI (CAT) 7 682 LORES VARELA (PAL) 0 601 LUCIANO (CHI) 5.5 603 MAGGIO (NAP) 0 605 MANNINI (SIE) 0 606 MARCHIONNI (FIO) 0 607 MARCHISIO (JUV) 10 608 MARIANINI (NOV) 0 609 MARIGA (PAR) 6 698 MARQUES (PAR) 0 739 MARQUINHO (ROM) 6.5 610 MARRONE (JUV) 0 611 MARTINEZ (CES) 0 612 MARTINHO (CES) 5.5 613 MATUZALEM (LAZ) 0 614 MAURI (LAZ) 5 615 MAZZARANI (NOV) 0 617 MERKEL (MIL) 0 618 MESBAH (MIL) 0 619 MIGLIACCIO (PAL) 6.5 620 MODESTO (PAR) 0 621 MONTOLIVO (FIO) 6.5 692 MORALEZ (ATA) 6 623 MORRONE (PAR) 5.5 624 MUDINGAYI (BOL) 6 626 MUNTARI (MIL) 5 724 MUSACCI (PAR) 6 627 NAINGGOLAN (CAG) 6.5 628 NOCERINO (MIL) 6.5 630 OBI (INT) 6.5 631 OBODO (LEC) 0 632 OLIVERA (FIO) 4.5 633 PADOIN (JUV) 9.5 697 PAGLIALUNGA (CAT) 0 634 PALLADINO (PAR) 0 738 PALOMBO (INT) 0 636 PAROLO (CES) 5 740 PARRAVICINI (SIE) 5 639 PAZIENZA (UDI) 6 640 PEPE (JUV) 6.5 725 PEREIRA (PAR) 0 712 PEREYRA (UDI) 6 641 PEREZ (BOL) 5.5 642 PERROTTA (ROM) 0 643 PESCE (NOV) 6.5 645 PIATTI (LEC) 0 647 PINZI (UDI) 10.5 648 PIRLO (JUV) 10 717 PJANIC (ROM) 0 706 POLI (INT) 6.5 651 PORCARI (NOV) 9.5 732 PUDIL (CES) 0 652 PULZETTI (BOL) 5.5 653 RADOVANOVIC (NOV) 0 654 RAMIREZ (BOL) 5.5 655 REGINALDO (SIE) 0 656 RICCHIUTI (CAT) 0 657 RIGONI L. (CHI) 5 658 RIGONI M. (NOV) 10
MEDIA QUOT. 5.9 6 6.12 4 5.87 12 6.12 4 6 11 5.83 7 5.9 7 5.54 4 5.75 5 5.17 2 6 10 6.22 11 6 4 5.5 4 5.67 9 6.29 12 6.3 17 5.55 4 6.24 12 6.31 9 6.85 18 5.62 3 5.68 5 5.78 5 6.23 10 6.25 1 7.12 19 5.8 3 6 4 6.25 10 5.96 11 6.24 13 6.03 8 6.82 10 5.5 3 6.23 13 0 3 5.91 7 5.43 4 5.8 8 6 4 0 4 6 10 5.89 9 6.31 13 5.5 4 5.94 9 6.33 12 5.17 3 5.87 8 6.38 16 6.22 10 5.82 6 5.91 5 6.29 6 5.85 7 0 8 6.52 22 6.77 23 5.96 11 6.4 14 6.14 16 5.82 12 6.64 14 6.12 10 6.66 14 5.25 4 6.29 9 7.95 27 5.82 5 5.75 8 5.72 4 6.36 5 6.02 11 6.29 14 5.5 4 5.57 8 6.36 16 5.5 6 5.83 5 6.89 23 5.7 4 5.53 5 6.6 17 5.88 5 5.67 3 7.02 19 5.81 4 6.06 7 6 4 6 5 6.38 4 5.62 5 5.58 5 5.88 5 6.5 7 6.03 10 6.17 4 5.68 7 6.28 12 6.14 9 5.96 12 6.52 14 5.74 8 5.93 10 6.22 7 5.85 1 6.2 14 7.19 23 5.69 5 5.53 5 5.5 6 5.98 12 6 3 5.75 4 5.17 6 5.81 11 5.5 1 6.05 7 6.72 17 5.92 1 6 4 5.52 8 5.67 5 5.55 5 5.5 4 6.42 11 6.91 22 6.63 16 6.05 7 5.92 10 6.2 7 5.6 6 5.69 5 6.54 17 5.79 7 6.08 7 6.09 8 7.22 21
CAMPIONATO P. V. G. 11 0 0 12 6 0 28 5,5 3 8 0 1 25 6 2 19 5,5 0 6 6 0 11 0 0 4 0 0 5 0 0 18 4 4 25 6 1 1 0 0 17 5 0 21 0 1 22 7 3 23 7 1 12 0 0 25 0 3 18 0 2 23 6 3 6 0 0 15 0 0 20 6,5 1 11 0 1 3 0 0 21 6,5 5 6 5 0 0 0 0 10 6 1 24 6 0 20 5,5 2 20 6,5 1 17 6 2 3 0 0 24 7,5 2 0 0 0 12 0 1 9 6 0 10 0 0 4 6 0 0 0 0 21 6 1 20 0 1 24 5,5 2 2 0 0 25 6 1 23 6 3 7 0 0 18 5,5 0 24 5,5 3 22 0 1 15 6,5 0 12 5 1 13 0 2 24 0 1 0 0 0 27 6 7 26 5,5 8 25 6,5 0 28 6 2 26 7 2 26 6 0 21 0 3 17 6 1 23 6,5 5 3 0 0 18 5 1 21 0 12 12 0 0 22 6 1 7 0 1 5 0 1 20 0 2 22 5,5 1 6 0 0 23 5,5 1 28 6,5 1 9 0 0 7 6 0 28 6 8 5 0 0 18 6 0 26 0 3 16 0 0 3 0 0 27 7 7 13 0 1 8 6 0 1 0 0 5 6,5 0 2 0 0 13 0 0 11 5,5 0 17 0 0 7 5,5 1 17 0 1 14 0 0 17 0 1 23 6,5 2 21 0 3 25 6,5 1 24 6,5 5 25 5,5 1 27 6 0 9 5,5 1 10 6 0 27 6,5 1 26 6,5 9 19 6,5 0 20 0 0 16 5 0 23 6,5 1 0 0 0 5 0 0 3 0 0 26 5 1 5 5 0 16 6 1 26 6,5 5 4 0 0 2 6 0 22 5,5 0 14 0 0 11 6,5 0 10 0 0 19 7,5 2 27 7 2 23 0 3 10 6,5 0 25 6,5 2 5 0 1 20 5,5 0 20 0 1 25 5,5 5 13 0 0 15 0 0 18 5,5 1 27 7 7
MEDIA VOTO 6 6.08 5.5 5.86 5.8 5.97 5.9 5.5 6 5.5 5.64 6.2 6 5.5 5.6 6 6.25 5.59 5.94 6 6.54 5.17 5.77 5.83 6.05 6.25 6.41 5.67 0 6.1 5.91 5.9 5.88 6.18 4.75 5.92 0 5.85 5.5 5.8 6 0 5.95 5.72 6.02 5.5 5.86 6.07 5.33 5.73 6 6.12 5.82 5.6 5.79 5.85 0 5.93 5.98 6 6.04 5.82 5.84 6.19 6.21 5.91 5.25 5.97 6.26 5.67 5.7 5.08 6.1 5.84 6.02 5.7 5.5 6.2 5.31 5.75 6.27 5.7 5.69 6.17 5.91 5 6.33 5.69 6.25 6 6 6.5 5.55 5.59 6.06 6.14 5.75 5.92 5.59 6.13 5.64 5.86 5.9 5.71 6.11 5.28 6.11 6.15 6.23 5.81 5.63 5.47 5.95 0 5.38 5.17 5.75 5.62 5.9 6.29 5.88 6 5.82 5.72 5.68 5.56 6.26 6.56 6.11 6.1 5.76 5.2 5.68 5.72 6.18 5.82 6.05 6.03 6.35
A. 0 1 1 0 2 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 1 2 0 1 1 1 0 0 0 0 0 3 0 0 0 2 3 0 1 0 2 0 0 1 1 0 0 1 1 3 0 0 0 0 1 1 1 1 0 1 0 0 3 2 2 4 4 1 2 0 2 0 3 2 1 1 0 0 1 3 0 0 3 1 0 4 0 1 4 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 2 3 0 0 0 2 3 1 0 1 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 1 7 5 0 2 0 1 0 4 0 1 0 4
ESPAMM 0/2 0/1 0/0 0/2 0/3 0/5 0/0 0/1 0/1 0/2 1/1 0/10 0/0 1/1 0/4 0/9 0/8 0/1 0/5 0/5 0/6 0/1 0/2 0/8 0/2 0/0 0/4 0/0 0/0 0/3 0/2 0/4 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 1/1 0/2 0/0 0/0 1/4 0/3 0/3 0/0 0/6 0/6 0/1 0/0 0/1 1/1 0/2 0/1 1/0 0/9 0/0 0/3 0/3 0/6 0/1 1/2 0/3 0/3 0/3 0/4 0/0 0/1 0/1 0/0 0/6 0/0 0/2 0/7 0/1 0/4 0/5 0/2 0/1 0/0 0/2 0/0 0/4 0/2 0/1 0/0 0/5 0/3 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 1/5 0/2 0/1 0/1 0/3 0/5 0/0 0/7 0/5 0/8 0/7 0/3 0/4 0/5 0/4 1/2 0/4 1/6 0/5 0/0 0/0 0/0 0/4 0/1 0/3 0/5 0/0 0/0 0/12 0/1 1/1 0/1 1/6 0/5 0/4 0/1 0/8 1/1 0/5 1/5 0/7 0/1 0/1 0/4 0/3
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
CODICE GIOCATORE 659 ROSSI M. (GEN) 709 RUI SAMPAIO (CAG) 723 SALIFU (FIO) 702 SAMMARCO (CHI) 660 SANTANA (CES) 661 SCHELOTTO (ATA) 663 SCULLI (GEN) 664 SEEDORF (MIL) 665 SESTU (SIE) 666 SEYMOUR (CAT) 669 SIMPLICIO (ROM) 673 SNEIJDER (INT) 674 STANKOVIC (INT) 675 STRASSER (MIL) 676 TADDEI (ROM) 693 TAIDER (BOL) 708 TORJE (UDI) 703 VACEK (CHI) 679 VALDES (PAR) 680 VALIANI (PAR) 681 VAN BOMMEL (MIL) 683 VARGAS J. (FIO) 729 VAZQUEZ (PAL) 684 VELOSO (GEN) 685 VERGASSOLA (SIE) 686 VIDAL (JUV) 700 VIVIANI (ROM) 687 ZAHAVI (PAL) 688 ZANETTI (INT) 690 ZUNIGA (NAP)
MAGIC PUNTI 5 0 0 0 4.5 6 0 0 0 0 0 0 0 0 6.5 0 0 0 6 5.5 0 6 0 6.5 5.5 9.5 0 6.5 6.5 6
MEDIA QUOT. 6.32 12 6 2 5.75 2 5.97 8 5.19 4 6.2 12 6.65 14 5.96 8 6 3 5.72 7 6.25 8 6.47 12 5.58 7 5.82 3 6.26 10 6.12 2 5.75 4 5.5 4 6.35 9 5.8 8 5.98 10 5.72 13 5.86 11 6.5 12 6.14 8 6.12 14 5.5 3 6.33 9 5.81 11 5.93 10
CAMPIONATO P. V. G. 22 5 3 6 0 0 9 0 0 22 0 2 15 5 0 27 6 1 19 0 4 15 0 2 0 0 0 17 0 0 15 0 2 15 0 1 13 0 0 12 0 1 17 6,5 1 7 0 0 15 0 1 15 0 0 11 6 1 20 5,5 1 21 0 0 22 6 0 8 0 0 22 6,5 2 19 5,5 0 24 6,5 3 5 0 0 17 6,5 2 27 6,5 0 23 6 1
MEDIA VOTO 6.07 6 5.83 5.68 5.19 6.13 5.85 5.62 0 5.75 5.83 6.18 5.62 5.73 6.06 6.25 5.57 5.61 5.94 5.75 6.08 5.65 5.86 6.25 6.11 5.92 5.5 5.87 5.81 5.84
A. 0 0 0 1 0 2 3 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 0 1 0 0 3 0 1 1 1 0 2 2 0
ESPAMM 1/3 0/0 0/2 0/3 1/3 0/6 0/4 0/3 0/0 0/2 0/2 0/3 0/2 0/4 0/1 0/1 0/1 0/2 0/1 0/4 0/4 0/2 0/0 0/2 0/1 1/9 0/0 0/2 1/2 0/3
Attaccanti CODICE GIOCATORE 917 ACOSTA (SIE)
MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 6 1
CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0
MEDIA VOTO 0
ESPA. AMM 0 0/0
923 ACOSTY (FIO)
0
5.75
1
2
0
0
5.5
0 0/0
801 ACQUAFRESCA (BOL)
0
6.18
17
23
0
5
5.6
0 0/1
924 ALFARO (LAZ)
0
5.67
7
3
0
0
5.5
0 0/0
803 AMAURI (FIO)
5
5.56
4
8
5
0
5.56
0 0/3
806 BARRETO D.S. (UDI)
0
6
4
3
0
0
6
0 0/0
928 BELFODIL (BOL)
0
0
1
2
0
0
0
0 0/0
910 BERGESSIO (CAT)
6.5
6.78
21
25
6,5
6
6.04
1 0/2
808 BOGDANI (SIE)
5.5
6.09
11
19
5,5
3
5.56
0 0/2
809 BOJAN (ROM)
6
6.18
18
24
6
4
5.68
0 1/2
926 BOJINOV (LEC)
0
5.33
7
4
0
0
5.33
0 0/0
810 BORINI (ROM)
6.5
7.88
21
18
6,5
9
6.35
0 0/2
6
5.9
12
14
6
0
5.67
2 0/1
812 BRIENZA (SIE)
6.5
6.31
18
27
6,5
2
6.07
3 1/3
920 BUDAN (PAL)
6
7.35
11
13
6
6
5.96
1 0/2
814 CALAIO' (SIE)
0
7.28
25
25
0
11
5.96
1 0/5
918 CARACCIOLO (NOV)
7
5.78
14
23
7
2
5.52
1 1/1
815 CASSANO (MIL)
0
7.67
3
9
0
2
6.39
6 0/1
816 CASTAIGNOS (INT)
5.5
5.79
4
6
5,5
1
5.25
0 0/0
817 CATELLANI (CAT)
0
6.12
6
15
0
1
5.88
0 0/1
818 CAVANI (NAP)
9.5
7.94
37
26
7
18
6.27
2 0/3
821 CORVIA (LEC)
0
5.58
9
17
0
1
5.46
0 0/3
824 DEL PIERO (JUV)
0
6.05
12
15
0
0
5.94
1 0/0
825 DENIS (ATA)
0
7.85
27
26
0
15
6.21
3 1/3
826 DESTRO (SIE)
0
6.89
17
20
0
5
5.97
2 0/3
811 BORRIELLO (JUV)
827 DI MICHELE (LEC)
9
7.24
20
19
6
8
6.05
0 0/3
828 DI NATALE (UDI)
10.5
8.71
43
26
7,5
19
6.5
4 0/1
829 DI VAIO (BOL)
9.5
6.72
25
28
6,5
10
5.83
4 0/3
925 EBAGUA (CAT)
0
5.83
7
2
0
0
5.75
0 0/0
831 EL KABIR (CAG)
0
6
4
7
0
1
5.6
0 0/2
834 FLOCCARI (PAR)
5.5
6.39
15
19
5,5
3
5.83
1 0/0
835 FLORO FLORES (UDI)
5.5
6.58
18
22
6
3
6.03
3 0/3
0
5.96
13
14
0
2
5.32
1 0/0
836 GABBIADINI (ATA)
6.5
6.1
12
16
6,5
0
5.95
1 0/0
837 GIACCHERINI (JUV)
0
5.97
12
17
0
1
5.88
0 0/3
838 GILARDINO (GEN)
5
6.34
19
19
5
3
5.78
2 0/1
839 GIMENEZ (BOL)
0
5.67
6
12
0
0
5.6
1 0/2
840 GIOVINCO (PAR)
5
7.31
25
26
5
10
6.35
5 1/2
841 GONZALEZ PABLO (SIE)
4
5.67
8
15
4
1
5.5
0 0/1
912 GRANDOLFO (CHI)
0
0
4
0
0
0
0
0 0/0
844 HERNANDEZ (PAL)
7
7.08
9
12
7
4
6.21
0 0/3
915 FORLAN (INT)
845 IAQUINTA (CES)
0
5.83
4
5
0
1
6.2
1 0/1
846 IBRAHIMOVIC (MIL)
10
9.59
47
22
7
20
6.77
4 1/2
847 INZAGHI (MIL)
0
6
4
6
0
0
6
0 0/0
849 JEDA (NOV)
6
6.06
10
17
6
2
5.69
0 0/0
851 KLOSE (LAZ)
4.5
7.83
30
26
5
13
6.19
3 0/1
852 KOZAK (LAZ)
0
6.83
6
9
0
2
6
0 0/1
853 LARRIVEY (CAG)
6
6.71
13
22
6
7
5.63
0 0/1
854 LARRONDO (SIE)
5
5.33
4
9
5
0
5.31
0 0/2
855 LAVEZZI (NAP)
0
7.73
30
22
0
8
6.59
5 0/6
919 LIVAJA (INT)
0
5.83
1
2
0
0
5.5
0 0/0
856 LUCARELLI C. (NAP)
0
6
4
3
0
0
6
0 0/0
857 MALONGA (CES)
5
5.44
5
9
5
0
5.29
0 0/0
5.5
6.47
13
18
5,5
4
5.93
1 0/4
859 MASCARA (NOV)
5
6.06
10
16
5
2
5.6
2 0/2
860 MATRI (JUV)
6
7.12
26
25
6
10
6
3 0/3
861 MAXI LOPEZ (MIL)
0
6.81
21
19
0
4
6
1 0/0
921 MEHMETI (PAL)
0
5.5
3
1
0
0
5.5
0 0/0
863 MICCOLI (PAL)
0
8.14
32
22
0
11
6.14
11 0/4
864 MILITO (INT)
1
7.5
26
23
4
14
5.8
1 0/1
865 MORIMOTO (NOV)
0
6.5
10
12
0
3
5.73
1 0/3
866 MOSCARDELLI (CHI)
0
6.71
17
24
0
4
5.94
1 0/1
914 MURIEL (LEC)
6.5
6.75
15
20
6,5
5
6
2 1/2
868 MUTU (CES)
5.5
6.27
20
22
5,5
7
5.66
0 1/3
869 NENE' (CAG)
0
5.5
4
12
0
1
5.32
0 0/2
870 OFERE (LEC)
0
4.83
4
6
0
0
4.83
0 0/0
871 OKAKA (PAR)
5.5
5.43
4
7
5,5
1
5.42
0 0/0
909 OSVALDO (ROM)
9.5
7.03
17
19
6,5
8
5.87
0 1/2
872 PALACIO (GEN)
6
8.25
33
23
6
14
6.57
4 0/5
873 PALOSCHI (CHI)
6
6.55
12
22
6,5
4
5.89
1 0/1
874 PANDEV (NAP)
5.5
6.53
15
22
5,5
5
6
3 0/1
877 PAPONI (BOL)
0
5.67
4
1
0
0
5
0 0/0
878 PATO (MIL)
0
5.68
12
11
0
1
5.45
0 0/1
858 MARILUNGO (ATA)
879 PAZZINI (INT)
5.5
6.13
20
26
5,5
5
5.63
1 0/1
881 PELLISSIER (CHI)
7
6.17
17
26
6
4
5.75
4 0/4
882 PINILLA (CAG)
17
7.03
23
19
8
7
5.92
1 0/4
884 QUAGLIARELLA (JUV)
6
6.32
15
16
6
2
5.88
0 0/2
885 RENNELLA (CES)
0
5.5
4
7
0
0
5.33
0 0/2
888 ROBINHO (MIL)
0
6.61
20
22
0
4
5.95
3 0/1
889 ROCCHI (LAZ)
0
7.55
12
12
0
5
6.15
1 0/1
927 ROZZI (LAZ)
0
5.5
1
1
0
0
5.5
0 0/1
891 RUBINO (NOV)
0
6.12
7
14
0
2
5.71
0 0/2
896 SEFEROVIC (LEC)
0
6
1
2
0
0
6
0 0/0
897 SUAZO (CAT)
0
6
4
4
0
0
6
0 0/0
898 THEREAU (CHI)
10
6.81
20
25
7
6
6.04
2 0/3
916 THIAGO RIBEIRO (CAG) 4.5
6
13
25
5
3
5.62
1 0/1
899 TIRIBOCCHI (ATA)
0
6.42
8
8
0
1
6
0 0/1
901 TOTTI (ROM)
0
7
26
19
0
4
6.39
5 0/5
902 URIBE (CHI)
0
0
2
1
0
0
0
0 0/0 0 0/0
903 VANTAGGIATO (BOL)
0
6
4
2
0
0
0
922 VARGAS E. (NAP)
5.5
5.2
11
6
5,5
0
5.2
0 0/0
904 VUCINIC (JUV)
13
6.93
23
23
8
5
6.24
5 1/1
906 ZARATE (INT)
5.5
5.47
7
15
5,5
0
5.46
0 0/1
0
5.86
6
8
0
0
5.75
0 0/1
907 ZE EDUARDO D.A. (GEN)
4
I NUMERI
QUESTA È LA MIGLIOR FORMAZIONE POSSIBILE PER LA 28a GIORNATA DI MAGIC CAMPIONATO: SISTEMA DI GIOCO 4-3-3 AVREBBE TOTALIZZATO 123 PUNTI CON 6 DI BONUS PER IL MODIFICATORE DELLA DIFESA
Pinilla
3
i rigori sbagliati in questa stagione da Cavani (l’ultimo contro l’Udinese): è lui il peggiore dal dischetto in questa stagione. Ma ne ha segnati 2 che si sommano alle altre 16 reti stagionali. va bene anche così
6,56
con questa media voto Pirlo è il primo nella classifica dei centrocampisti della A, 4o dietro a Ibra, Lavezzi e Palacio nella generale. Il migliore della Juventus
29
la top undici della settimana
17 h 9,59
la media punti di Ibrahimovic in questa stagione, 10 i Magic punti di domenica, 13 la media punti delle ultime 4 giornate. Costicchia: 47 Magic milioni, ma è devastante come non lo era mai stato. Se non li vale lui...
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Con la tripletta al Cesena è lui l’uomo della 28a giornata. Non c’è Ibrahimovic o Vucinic che tengano. Stavolta meglio del cileno del Cagliari (foto LAPRESSE) non fa nessuno. Torna dopo tre gare e segna tre gol, sfiorando anche il quarto (e per la classifica sono 5 col Cagliari, più 2 col Palermo). Così rilancia i sardi fuori dalla zona rossa. E la sua quotazione schizza: da 18 a 23 Magic milioni in un colpo solo. La media li giustifica tutti (7,03).
10,5
10,5
9,5
8,5
Consigli
Legrottaglie
Andreolli
Munoz
6,5 Paci
Ipnotizza Milito e dice no a Samuel e Poli. Contro l’Inter una di quelle partite che ti cambiano la vita: costava 19, ora è a 22...
Che stagione: quarto gol stagionale e ancora miracoli in difesa. Voto 7,5: nessun collega ha fatto meglio
Con il 1o gol in A va di diritto tra gli 11 più felici di giornata. Tutto meritato. Dopo tanto lavoro in difesa confer mato dalla media: 6,24
A Lecce fa tutto lui, Il fallo da rigore su Bertolacci e il gol dell’1 1. Un affare: 8,5 punti con solo 4 Magic milioni spesi
Tiene a bada Gonzalez e poi Larrondo. Il Novara non prende gol a Siena e lui finisce di diritto nei top 11 col la media del 6
10,5
10,5
10
13
10,5
Pinzi
Emanuelson
Rigoni
Vucinic
Di Natale
Un gol e un palo. Con una media voto di 6,26 è il 3o dell’Udinese di questa stagione per rendimento. E costa solo 11 Magic milioni
Un gol fatto e un rigore procurato. L’olandese rende da trequartista, costa 13 Magic milioni e ha ancora 25 anni
Un altro «rinato» con il ritorno di Tesser. Inventa il gol dell’1 0 e mette lo zampi no anche sul l’altro. E la media lievita: 7,22
Un gol e 2 assist a Firen ze: quando decide di fare il Vucinic... Man da in tilt pure le quotazioni: per lui un +4 e sono 23 milioni
Quando c’è il Napoli, schiera telo sempre: 7o gol negli ultimi 3 incontri. E 20o gol stagionale al Friuli: 8,71 di media punti. Altro?
Atalanta: pure Marilungo k.o. E adesso tocca a Gabbiadini Il bomber dell’Under 21 sarà titolare contro il Bologna. Torna Mutarelli, in prova GUIDO MACONI BERGAMO
Il santuario di Caravaggio è distante solo una quindicina di chilometri da Zingonia e l’Atalanta sta pensando seriamente di farci una visita. Negli ultimi tempi infatti sulla squadra nerazzurra sembra essersi abbattuta una maledizione: nel giro di una settimana Colantuono ha perso per il resto del campionato ben tre giocatori. Dopo Brighi (l’unico che potrebbe rientrare per le ultime due-tre partite) e Capelli, domenica è toccato a Marilungo. Lesione al crociato anteriore del ginocchio destro e arrivederci alla prossima stagione. L’attaccante oggi verrà visitato a Perugia dal professor Giuliano Cerulli e domani verrà operato ad Arezzo.
Sotto a chi tocca Colantuono
perde così un elemento preziosissimo, sia dal punto di vista tattico che del rendimento. Anche per i Magic allenatori era diventato una garanzia: nel 2012 infatti è stato impiegato in undici partite su dodici, saltandone una soltanto per squalifica, ha realizzato gol importanti nei successi con Genoa e Roma e poteva vantare una media voto vicina al 6. A questo punto potrebbe diventare un affare Gabbiadini, che ha una valutazione bassa ma che ora potrebbe trovare più spazio anche in virtù dell’ottima prestazione con l’Inter. Il bomber dell’Under 21, ancora alla ricerca del suo primo gol in campionato, già contro il Bologna domenica prossima potrebbe guadagnarsi una maglia da titolare.
Gazzetta.it SABATO IN EDICOLA C’È +3: L’INSERTO DI MAGIC SEMPRE GRATUITO Sarà in edicola sabato (quando sono in programma gli anticipi della 29a giornata: alle 18 Milan-Roma e alle 20.45 Palermo-Udinese) e come sempre gratuitamente, l’inserto «+3» pensato e realizzato per gli appassionati di fantacalcio. Le ultime dalle sedi e poi numeri, curiosità, statistiche e consigli utili per schierare gli uomini giusti al posto giusto. Su Twitter è aperta la pagina +3: @Piu3Gazzetta.
Ritorno Per l’Atalanta è un momento critico sul fronte degli infortuni. Ecco perché la società non è rimasta a guardare ed è subito corsa ai ripari. Da ieri si allena con la squadra Massimo Mutarelli, 34 anni, svincolato e dunque tesserabile. Se supererà le visite mediche verrà ingaggiato per i prossimi tre mesi. In organico, di fatto, prenderà il posto numericamente di Brighi che a causa di uno stiramento al polpaccio della gamba destra ne avrà per una quarantina di giorni. Mutarelli era rimasto senza contratto dopo i 3 anni a Bologna e si stava allenando con una squadra dilettantistica di Roma. Per lui si tratta di un ritorno alle origini a distanza di 14 anni: all’Atalanta, è cresciuto e ha esordito in A il 28 aprile 1996 contro la Lazio (1-3). © RIPRODUZIONE RISERVATA
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30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
CICLISMO VERSO IL RITORNO DI RE LEONE
Scinto
COPPI&BARTALI PRIMO COLPO TRA I PRO’
Mario Cipollini, 45 anni domani
Il giorno di Palini e del Team Idea: «Sogno la Ducati e un Lombardia»
BETTINI
«Cipollini alla Farnese? No, grazie»
RICCIONE (Rimini)
Il d.s. è categorico. Lo sponsor Zecchetto: «Ma io sarei felice se tornasse con noi» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI RICCIONE (Rimini)
Cipollini? No, grazie. Re Leone, il campione del mondo 2002, il primatista di 42 tappe vinte al Giro forse tornerà alle corse, ma non con la Farnese Vini-Selle Italia. La squadra gestita da Angelo Citracca e diretta da Luca Scinto, e che corre su bici MCipollini, non accoglie la proposta, la sfida, il sogno di chi ancora oggi, a 7 anni dal ritiro (e a 4 dal primo ritorno con la Rock Racing), è considerato un emblema del ciclismo italiano. «Cipollini è stato un grande campione, un grande personaggio, una grande personalità, insomma un grande — spiega Scinto, che da gregario faceva parte della Nazionale con cui Cipollini vinse il Mondiale —. Ma la sua presenza
sconvolgerebbe la filosofia di una formazione fondata su tre capitani — Pozzato, Gatto e Guardini — e rivoluzionerebbe la politica di un gruppo fondato sui giovani». Equilibrio Scinto ammette che «il ritorno di Cipollini è un progetto affascinante, un argomento di discussione popolare e una materia di approfondimento anche scientifico»; confessa che «della sua idea non sapevo nulla, l’ho appresa dalla Gazzetta, sarebbe stato meglio parlarne
Il manager Citracca: «La squadra ha già una sua identità». E Mario continua ad allenarsi
prima insieme»; e aggiunge che «l’ingresso di Mario spezzerebbe quell’equilibrio che sta alla base di una squadra, e che è la base dei successi. Ruoli, posizioni, compiti, anche conoscenza reciproca maturata in allenamenti, raduni e corse. Solo pensando al Giro, se avessimo Cipollini in squadra dovrei sostituire 2 o 3 uomini per modellare una nuova formazione con nuovi obiettivi. Non voglio». Scinto si è anche sentito offeso: «Cipollini sostiene che potrebbe insegnare o perfezionare il mestiere di velocista a Guardini. Come se io non fossi capace. Finora Andrea è cresciuto gradatamente nelle sue abilità». Identità Sulla stessa linea di pen-
siero è anche Citracca: «Alcuni nostri sponsor si sono mostrati interessati all’arrivo di Cipollini,
altri contrari, comunque tutti si sono affidati a me per la scelta definitiva. E io sono contrario. Perché la Farnese ha già una sua identità e forza». Dal canto suo Valentino Sciotti, il signor Farnese, dice che «Cipollini è stato un fior d’atleta, però non so oggi in che condizioni è. Per fare il Giro vedo i tempi stretti, però magari per il futuro...». E per Federico Zecchetto, titolare della Diamant, proprietaria del marchio MCipollini, «la decisione finale spetta a chi dirige la squadra, ma io sarei felice se Cipollini tornasse a correre con noi. Sono anche convinto che possa dire ancora la sua. Insomma, riesco a vedere solo aspetti positivi». Intanto Re Leone continua ad allenarsi sodo. E continua ad avere contatti con altre due squadre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
d
HA DETTO
Lo chiamano «il Palo», ma è tutt’altro che fermo. Ieri se n’è andato dopo 7 km di corsa, è rimasto in testa per 134 km, e negli ultimi 100 metri è stato ancora capace — nello stesso momento — a resistere alla caccia del gruppo ansimante alle sue spalle, e a bruciare nello sprint Cesare Benedetti, un altro che sognava la prima vittoria da professionista. Andrea Palini — è lui «il Palo» — è un ragazzo dell’89, ha ancora 22 anni, è bresciano della Val Trompia, è al debutto tra i grandi e non è un Signor Nessuno: cinque anni fa si era diplomato campione italiano fra gli juniores. Collezionato un secondo diploma, quello di meccanico all’istituto tecnico superiore, si è votato al ciclismo. Corridore da una o due vittorie l’anno, ma da tanti attacchi, fughe e piazzamenti. E ieri, prima tappa della Settimana internazionale Coppi e Bartali, ha respinto le speranze di Guardini e Viviani per lo sprint, ma anche di Ulissi e Di Luca per invenzioni e improvvisazioni. In crisi Figlio di un camionista disoccupato e di
S Luca Scinto «Mario è stato un grande campione, ma spezzerebbe quell’equilibrio che sta alla base di un team e che è la matrice dei successi»
una operaia in cassa integrazione («La nostra famiglia è in stato di crisi»), fidanzato con Cristina («Estetista in un centro benessere»), «il Palo» ha cominciato a correre a otto anni («Merito di un mio zio appassionato di bicicletta più che di ciclismo, la domenica si faceva sempre un giretto») e non ha più smesso. «Prima di partire mi hanno detto di aprire gli occhi e accendere le gambe — racconta —. Non mi sembrava vero. Se c’è da lottare, rischiare, sudare, io non mi tiro indietro». Se nella vita «il Palo» è umile, paffutello e lento, quando indossa il numero si trasforma. «Il mio eroe è Cancellara. Soprattutto dopo quello che ha osato fare alla Sanremo». Ducati&Lombardia Pronti, via, Palini ha attacca-
IN CATALOGNA BIS DELLO SVIZZERO
Albasini batte Cataldo Cunego e Carrara ripresi sul più bello Ancora Michael Albasini, ancora Green Edge. Al Catalogna lo svizzero bissa il successo di lunedì al termine di una tappa con finale scop piettante. Ai 14 km, sull’Alt del Angels, Damiano Cunego va all’attacco con Daniel Martin e Matteo Carrara. Vantaggio massimo di 30", ma i tre vengono ripresi a 1500 metri dall’arrivo. Allo sprint Albasini è il più lesto e batte Dario Cataldo, mentre Damiano ha ancora la forza per chiudere 4˚. «Giornata positiva sul piano delle sensazioni, peccato aver mancato la vittoria — dice il vero nese della Lampre — . Sapevo che il percorso era adatto a me e che la discesa sarebbe stata un punto chiave per dare seguito a un eventuale attacco. Ho affrontato la salita nelle prime posizioni, poi ho atteso il momento opportuno per muovervi». Oggi c’è il terreno per riprovarci. Arrivo: 1. Michael Albasini (Svi, GreenEdge), 161 km in 3h52’07", media 41,6; 2. Cataldo; 3. Uran (Col); 4. Cunego; 5. Hesjedal (Can); 16. Wiggins (Gb); 17. Carrara; 64. Valverde (Spa) a 2’09"; 84. A. Schleck (Lus); 108. Basso a 3’26". Classifica: 1. Michael Albasini (Svi, GreenEdge); 2. Hesjedal (Can) a 1’32; 3. Cherel (Fra); 4. Morabito (Svi); 5. Jeannesson (Fra); 10. Cunego; 18. Carrara; 31. Wiggins (Gb); 88. A. Schleck (Lus) a 3’41"; 101. Valverde (Lus) a 3’41"; 109. Basso a 4’58". Oggi: 3ª tappa: La Vall d’en Bas Port Ainè, 211 km con arrivo in salita (Eurosport dalle 16)
to con Fedi, il colombiano Ospina, il canadese Routley e il norvegese Bystrom. A una decina di km dall’arrivo sono entrati anche Benedetti, Spezialetti, Bosisio e i belgi Serry e Seeldrayers. Poi quell’ultimo chilometro all’ultimo respiro. «Mario Manzoni, il mio direttore sportivo, me lo dice sempre: è piccolo soltanto chi non pensa in grande. La nostra squadra, il Team Idea, è neonato e dunque ancora piccolo, ma sogniamo alla grande». «Il Palo», tanto per cominciare, ha due sogni: «Una Ducati e il Lombardia. Magari un giorno, vincendo il Lombardia, avrei i soldi per comprarmi una Ducati». past.
Arrivo: 1. Andrea PALINI (Team Idea) 141 km in 3h16’31", media 43,05; 2. Benedetti; 3. Serry (Bel); 4. Bosisio; 5. Routley (Can); 6. Bystrom (Nor); 7. Seeldrayers (Bel); 8. Spezialetti; 9. A. Richeze (Arg); 10. Viviani; 11. Baggio; 18. De Maria; 19. Frapporti; 22. Cominelli; 33. Guardini; 34. Felline. Classifica: 1. Andrea PALINI (Team Idea); 2. Benedetti a 4"; 3. Serry (Bel) a 6"; 4. Bosisio a 10"; 5. Routley (Can). Oggi: 2ª tappa a Gatteo (1ª semitappa 99,5 km, partenza 9.15; 2ª semitappa cronosquadre 14,9 km, prima partenza 15.45). In tv: sintesi su Raisport2 dalle 19. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DONNE AZZURRE OK A EL SALVADOR
Valsecchi 1a e Guderzo 2a Ottima prestazione collettiva delle azzurre alla Vuelta El Salvador, che metteva in palio punti pesanti per la qualificazione olimpica (scadenza il 31 maggio). Dopo il 2˚ posto centrato lunedì da Eleonora Patuzzo, ieri l’ultima tappa è andata a Silvia Valsecchi, 29enne del team BePink. Nella classifica finale, vinta dalla brasiliana Clemilda Fernandes Silvia, 2ª Tatiana Guderzo, 6ª Noemi Cantele (vincitrice della 1ª tappa) e 7ª la giovanissima Rossella Ratto. L’Italia ad oggi avrebbe 4 posti per la gara olimpica in linea.
Il neopro’ bresciano Andrea Palini, 22 anni BETTINI
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
FORMULA 1 VERSO SEPANG
Cercasi Massa
Taccuino GOMME PIRELLI
Debuttano le dure Domenica in Malesia debut ta il P Zero Silver, la mescola più dura delle Pirelli in F.1. Si affianche rà alla White, ovvero la media già vista in pista a Melbourne. «Se pang — spiega il responsabile della Pirelli Motorsport Paul Hembery — rappresenta per noi una delle mag giori sfide di quest’anno, per le con dizioni climatiche e per le caratteri stiche estreme del tracciato. Ci aspettiamo temperature della pi sta intorno ai 50˚». Intanto, dopo che la Pirelli ha comprato una Re nault R30 del 2010 per i suoi test in pista, si sono levati mugugni da par te degli altri team, che hanno ipotiz zato possibili benefici per la Lotus. La Pirelli ha risposto invitando os servatori di tutte le scuderie al pri mo test che effettuerà ad Jerez con Di Grassi o Alguersuari.
Mai così in crisi Posto a rischio? Fiducia dal team: in Malesia avrà un altro telaio Tra i possibili sostituti c’è in casa il baby Perez DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI SEPANG (Malesia)
Come se non bastasse una F2012 che sta rendendo al di sotto delle attese, la Ferrari sbarca in Malesia con lo scottante caso Massa. Il brasiliano nelle ultime due stagioni non ha mai brillato, dimostrando così di soffrire Fernando Alonso. Ma domenica è andato davvero piano, anzi in tutto il fine settimana di Melbourne ha dato segnali preoccupanti di regressione tanto che il suo distacco dal compagno di scuderia è passato dai 6 decimi delle ultime libere all’1"6 in gara. Un crollo clamoroso che il pilota ha giustificato, definendo la macchina inguidabile (ma chi lo fa l’asset-
to?). Così ai dirigenti ferraristi sta venendo il sospetto che la questione del rinnovo contrattuale stia mettendo addosso eccessiva pressione al brasiliano. Ne sono testimonianza le parole spese dopo la corsa da Stefano Domenicali. «In questa fase bisogna stare vicini a Felipe perché è chiaro che è sotto pressione e quando le persone si trovano in quelle condizioni si deve cercare di risollevarle, facendo in modo che siano libere di esprimersi al massimo». L’operazione recupero è già in atto e va in due direzioni; 1) Domenicali ha chiesto all’ingegnere di pista Rob Smedley di evitare di usare le maniere forti per scuotere il brasiliano e semmai di tranquillizzarlo; 2) la squadra per sgombrare ogni equivoco
suTwitter Alonso si distrae giocando a golf Ma occhio alle scimmie scippatrici... Fernando Alonso ha twittato una foto in cui posa con la mazza da golf di fronte a un cartello che mette in guardia i turisti dai furti compiuti dalle scimmie. Siamo in Malesia, dove domenica si corre il secondo GP della stagione. Il ferrarista è reduce dal 5˚ posto in Australia e aspetta di scoprire se il valore della sua F2012 cambierà (e in che modo) sulle curve veloci di un circuito permanente: «Sarà una battaglia contro il caldo». Domenica il GP scatta a Sepang alle 10 italiane su Rai1: in programma 56 giri per 310,408 km.
ha deciso di sostituire il telaio della Ferrari numero 6 per questa gara (Felipe avrà il 294 anziché il 293). Intanto i tifosi tramite i blog hanno già cominciato a chiederne la sostituzione, magari dando una chance al 37enne Trulli. Nella storia della Ferrari un licenziamento di un pilota a stagione appena iniziato c’è stato: nel 1985 il commendatore mise a piedi René Arnoux (per ragioni che poco avevano a che fare con le corse) dopo il GP del Brasile che aveva aperto la stagione. Ma sotto Montezemolo (dal 1991) non si è mai verificato un episodio identico.
SCHUMI E MERCEDES
«Non siamo un bluff»
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Dopo il ritiro in Australia, Mi chael Schumacher è pronto al ri scatto: «Sono impaziente, perché a Melbourne abbiamo visto che la nostra monoposto ci consente di lottare. Siamo competitivi, non sia mo un bluff. La W03 mi regala sen sazioni positive per la stagione. Se pang sarà una gara interessante per tutti, perché offrirà le prime in dicazioni sui reali valori delle squa dre».
Gare senza vittorie L’ultimo trionfo in F.1 di Massa è datato 2 novembre 2008, in Brasile, quando sfiorò il titolo LAPRESSE/IPP
DAKAR RIVISTA
Gordon squalificato La Federazione francese del l’auto ha confermato la squalifica per mancata conformità tecnica al sistema accesso dell’aria sull’Hum mer di Robby Gordon. L’americano era stato squalificato alla fine della 14a tappa, ma aveva fatto reclamo ed aveva quindi portato a termine la gara in 5a posizione. Adesso la conferma dell’infrazione lo toglie definitivamente dalla classifica fi nale.
Candidati E poi in questo momento chi potrebbe sostituire Massa? A spasso c’è Adrian Sutil, che con la Force India l’anno scorso ha raccolto 49 punti. E anche se le parti smentiscono, c’è già stato un abboccamento durante l’autunno scorso. Però su Adrian pesa come un macigno la condanna in primo grado a 18 mesi con la condizionale per l’aggressione a Eric Lux. Potrebbe la Ferrari permettersi di ingaggiare un pilota pregiudicato? Resta l’opzione (quasi) interna di Sergio Perez. Il pilota messicano ha diverse frecce da giocare: è già sotto l’ala ferrarista perché fa parte della Ferrari Driver Academy, è giovane (22 anni) ma con una stagione di F.1 alle spalle (14 punti, miglior piazzamento 7˚ in Gran Bretagna) e ha iniziato la stagione alla grande in Australia. Partito ultimo per aver sostituito il cambio dopo le qualifiche, Sergio con un solo pit stop ha chiuso ottavo. Controindicazioni? Sauber non lo mollerebbe gratis.
TEST A JEREZ
Corti 2o in Moto2 Italiani sempre protagonisti nei test Moto2 Moto3 che si con cludono oggi a Jerez (Spagna). Nel la Moto2 continua a dettare legge Lüthi (Suter, 1’42"158), ma Corti (Kalex) incalza a 4 decimi. Cresce Marquez (Suter) 3o a soli 9 millesi mi, ma scivolato. De Angelis (Su ter) è 12o, Corsi (Ioda) 20o, Iannone (Speed Up) 22o, Rolfo (Suter) 27o. In Moto2 Viñales (Ftr Honda) è riusci to a migliorare di qualche millesimo il tempo fatto da Romano Fenati (Ftr Honda) martedì. Il pilota di Ascoli Piceno, però, ieri non si è ri petuto ed ha chiuso col 4o crono, preceduto anche dalle Ktm di Cor tese e Kent. Migliora e sale in classi fica Antonelli (Honda) 6o; Tonucci (Ftr Honda) è 18o, Tatascione (Oral) 27o, Grotzkyj (Oral) 31o, Morciano (Ioda) 33o.
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POLEMICHE RED BULL E LOTUS PRONTE A UNA PROTESTA UFFICIALE CONTRO I TEDESCHI SE LA FIA NON CHIARIRÀ
Mercedes sotto accusa per l’F-duct Brawn si difende: «Sistema che non dà vantaggi» Poi attacca: «Ma non erano vietati i gas soffiati?»
Gli scarichi della Red Bull RB8 e, a destra, il nuovo F-duct Mercedes COLOMBO/PIOLA
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI SEPANG (Malesia)
Prima ancora di capire se questa potrebbe essere davvero un’annata McLaren, ci si attende una presa di posizione netta della Fia sull’F-duct Mercedes. Chris Horner, responsabile della squadra campione del mondo, è stato chiaro in proposito: «Dopo avere parlato con Charlie (Whiting, responsabile tecnico Fia; n.d.r.) abbiamo deciso di non protestare questo fine settimana. Altri team erano più agguerriti di noi, ma abbiamo deciso di aspettare un chiarimento nei prossimi giorni». In caso di
mancata presa di posizione, Red Bull e Lotus sarebbero pronte a presentare protesta prima delle libere di venerdì. Insomma, si preannuncia un braccio di ferro intorno a quella che Horner definisce «una trovata intelligente», ma che sfrutta «una zona grigia del regolamento. Perché bisogna capire se il sistema va considerato attuato dai piloti, visto che si attiva schiacciando il comando del Drs, oppure no». Ma se la Red Bull attacca, la Mercedes non è disposta a subire. Ross Brawn si difende: «Abbiamo un sistema interessante, ma non è complicato e non ha la stessa magnitudo del diffusore che avevamo introdotto
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HA DETTO
S Ross Brawn «Il nostro è un sistema interessante, ma non garantisce un grosso aumento delle prestazioni»
noi nel 2009 o degli scarichi soffiati degli ultimi anni. Non garantisce un grosso aumento nelle prestazioni». Scarichi Lo difende Martin Whitmarsh, team principal McLaren («La Mercedes non ha fatto qualcosa di vietato»), cosa che farebbe supporre che anche Woking sia vicina a una soluzione simile. Brawn invece contrattacca sul tema scarichi, seppur senza indicare la Red Bull: «La Fia aveva detto che non avremmo più avuto scarichi soffiati e noi credevamo che sarebbe stato così. Ma molte monoposto li utilizzano. La Fia ci ha risposto di essere d’accordo con le soluzioni adottate. Stiamo a nostra volta studiando le loro scelte. Anche se credo che il prossimo anno saranno vietate». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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BASKET I QUARTI DI FINALE
Vai Siena Thornton rincorre l’Eurolega da anni «È la volta buona» Oggi gara-1 contro l’Olympiacos già eliminato un anno fa: «Attenzione a Spanoulis» GIUSEPPE NIGRO SIENA
Siena
Un anno fa ai quarti la Montepaschi fu più forte del fattore campo e del fattore emotivo dopo il -48 di gara-1 e, battendo l’Olympiacos sulle ali di Jaric e Hairston, completò uno dei più fragorosi ribaltoni della storia dell’Eurolega. Loro due non ci sono più oggi che, di nuovo contro i greci, i campioni d’Italia si giocano l’accesso a quella che sarebbe la quinta Final Four in nove partecipazioni. Ma c’è un McCalebb che allora era convalescente, David Andersen, Igor Rakocevic, e Bootsy Thornton. Da 8 anni, quando arriva la primavera l’idea fissa di Thornton è l’Eurolega. E dire che di March Madness se ne intende: prima di Cantù e Siena, una vita fa è stato un giocatore di culto a St.John’s. Nel 2000 fu l’mvp nella vittoria della Big East, l’anno prima era il trascinatore (40 punti con 7 triple alla Duke di Brand, Maggette, Battier, Langdon, Avery...) della squadra che arrivò tra le prime 8 della nazione, in cui giocava anche Ron Artest: «Sono un anno più grande, abitavamo insieme. Ron era lo stesso di oggi: è una persona migliore di quanto sembri all’esterno. Siamo rimasti in contatto. Il cambio di nome? Di quello non abbiamo parlato...».
h 9 Guardie
A Siena ha ritrovato Rakocevic con cui era a Istanbul. Può essere lo Jaric di quest’anno?
«All’Efes non ha quasi mai avuto la chance di giocare il suo miglior basket. Si è trovato forse per la prima volta in un contesto con tanti giocatori, in cui devi fare tutto e se non lo fai non giochi». È alla terza esperienza alla
McCalebb è il miglior interprete del ruolo in Europa. Zisis è una sicurezza. Rakocevic è qui per queste partite. Aradori gioca poco: 4’ di media nelle Top 16.
h 7.5 Ali
Moss, sempre più cresciuto, è uno dei migliori difensori in Europa. Carraretto sa dare tanto in pochi minuti. Thornton parte da guardia ma può giocare da 3.
h 9 Lunghi Stellare l’accoppiamento di Andersen e Lavrinovic, mobile e difficilmente difendibile dai pari ruolo dell’Olympiacos.
Mps. Rimpianti per averla lasciata le altre volte?
«Tutto succede per una ragione. Quando me ne andai la prima volta, se ne andarono anche altri. Comunque sono felice di come sono andate le cose. Ora che sono tornato ho vinto finalmente anche la Coppa Italia, dopo che in Turchia ho vinto campionato e coppa, a Girona l’Eurocup. E a Barcellona, dove ho fatto la Final Four, ho imparato un basket diverso, dove puoi anche giocare 5 minuti o non giocare». Come è cambiato il suo ruolo?
«È cambiata solo l’esperienza. A volte c’è bisogno di segnare di più o di meno, della difesa c’è bisogno sempre: il mio gioco non è cambiato molto. Sono cambiati gli avversari: i giocatori atletici non sono più solo in Nba». Era con Siena alle Final Four 2004 e 2008. Cosa mancò?
Spanoulis è il miglior marcatore (18.1) tra le 8 ai quarti. Al suo fianco 4 giovani (Gecevicius, Mantzaris, Sloukas e Katsivelis), Pelekanos o Law.
«Niente. Era tutto giusto. A Tel Aviv abbiamo perso all’overtime con la Fortitudo poi battuta in campionato. A Madrid eravamo +20 nel primo tempo e se prima della partita mi avessero detto che partendo così potevamo perdere, non ci avrei creduto: forse insistemmo troppo da tre. Sconfitte così non si dimenticano».
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Perché può essere la volta buona?
Olympiacos
8 i Guardie
Ali
Marvis «Bootsy» Thornton, 34 anni, 1.95, lo scorso dicembre è tornato a Siena dove aveva giocato dal 2003 al 2005 e nel 2007-08 CIAMILLO
38... Partire in quintetto non vuol dire niente, conta essere importante. Pianigiani mi conosce bene da quando era assistente, sa il contributo che posso dare in difesa e a rimbalzo». Quali saranno le chiavi con l’Olympiacos?
«I rimbalzi e la difesa sul pick and roll. L’Olympiacos è forte sotto i tabelloni e Spanoulis è un fenomeno. Con intorno un roster ottimo come sempre».
i 7.5
«Deve esserlo, non sono più giovane! Chance così non arrivano spesso. Anche quando la giocai col Barcellona, feci 20 punti in semifinale ma persi col Cska di Andersen. Voglio vincere, è terribile arrivare lì e non vincere mai».
Da Bourousis, Nesterovic e Mavrokefalides, ad Antic, Papadopoulos e il piccolo Hines (ex Veroli). Non è lo stesso.
Da un mese e mezzo è titolare. Una rivincita per chi la dava per finito?
«Che domande sono? La risposta è semplice, puoi scriverla da solo».
«A 34 anni? Non ne ho mica
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Dorsey è il miglior rimbalzista dei greci in Eurolega (5.7). Printezis il miglior realizzatore dopo Spanoulis, occhio a Papanikolaou e Keselj.
Centri
Chi vincerà la Ncaa?
«Quando non c’è St.John's tifo per le squadre della Big East: dovrei dire Syracuse. Ma nel mio bracket ho messo vincente Kentucky». E l’Eurolega?
la guida A Siena alle 20.45, diretta SportItalia 2 Barça e Panathinaikos partono forte L’Eurolega ha deciso di fare precedere le partite di ieri e oggi da un minuto di silenzio per ricordare Enzo Lefebre, manager di Treviso e tra i fondatori della Lega europea. I quarti, al meglio delle 5 partite, in ordine di tabellone. SIENA-OLYMPIACOS Gara-1 oggi a Siena alle 20.45 (diretta Sportitalia 2) Gara-2 venerdì a Siena Gara-3 mercoledì 28 al Pireo Eventuale gara-4 venerdì 29 al Pireo Eventuale gara-5 a Siena il 4 o 5 aprile CSKA MOSCA-BILBAO Oggi gara-1 (diretta Sportitalia 2, ore 17.15). PANATHINAIKOS-MACCABI 1-0 Ieri gara-1: 93-73 (Diamantidis 15, Calathes 13; Langford 21, Smith 17). Domani gara-2 ad Atene. BARCELLONA-KAZAN 1-0 Ieri gara-1: 78-66 (Mickael 22, Lorbek
15; Jawai 15, Domercant 12). Domani gara-2 a Barcellona. FINAL FOUR A Istanbul dall’11 al 13 maggio. EUROCUP Andata dei quarti di finale: Buducnost-Valencia 75-71; Lietuvos Vilnius-Donetsk 76-65; Khimki-Lokomotiv Kuban 81-72 (Kelati 20; KC Rivers 14 con 4 su 5 da tre); Nymburk-Spartak St. Petersburg 64-68. Domani ritorno. DONNE Lunedì si raduna a Roma per tre giorni l’Italdonne di Ricchini: nelle 12 anche due passaportate, il play Marie Raelin D’Alie e la lunga Maria Laterza. È l’ultimo appuntamento prima delle qualificazioni all’Europeo 2013 che le azzurre disputeranno in casa, tra giugno e luglio, presumibilmente tra Pomezia, Latina e Frosinone.
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RECUPERO SERIE A
Pesaro-Cantù stasera ore 20.30 (cam.ca. p.t.) Oggi alle 20.30 il recupero della 4a di ritorno Pesaro Cantù. Scavolini Siviglia al completo, Bennet senza il pesarese Cinciarini (polso) e con Basile nei 12 ma non disponibile. La classifica: Siena (18 6) 36 punti; Cantù (15 8) 30; Milano (14 9), Bologna (14 9), Venezia (14 9), Sassari (14 9) 28; Pesaro (13 9) 26; Varese (12 12), Avellino (12 12) 24; Biella (11 13) 22; Montegranaro (10 13), Caserta (10 13), Treviso (10 13), Roma (10 14) 20; Cremona (8 16), Teramo (8 16) 16; Casale (6 18) 12. LEGADUE Terrence Roderick, ex Cremona, a Forlì.
LA PROCURA FIP
Caso Scariolo «Archiviazione» Il procuratore Fip Roberto Alabiso ha disposto l’archiviazione del caso di Sergio Scariolo che aveva parlato di «aria rancida, di lobby, di situazioni incancrenite, di poteri intoccabili» nel basket italiano. «Il Procuratore ha colto lo spirito costruttivo delle mie affermazioni», ha detto il tecnico di Milano. ARBITRI (canf) L’Aiap non si scioglie e definisce «intimidatorio» l’atteggiamento della Fip che replica ricordando il «rispetto delle norme vigenti». Intanto, per lo stop imposto dalla Fip a 15 arbitri di A, Taurino, Quacci e Sardella dovranno fischiare sabato e domenica.
IL PRESIDENTE DI CASALE TAVOLA ROTONDA
Cerutti: «Ci vogliono società sane, controlli e sanzioni immediate» Le proposte per superare una crisi «che non è finita» Crisi economica: per il basket minaccia o opportunità? Bella domanda. Lunedì sera, a Casale, hanno provato a rispondere le istituzioni (il vicepresidente Fip, Gaetano Laguardia, Valentino Renzi e Marco Bonamico presidenti delle leghe professionistiche), i club (Giancarlo Cerutti presidente di Casale, Marco Atripaldi a.d. di Biella) e Marco Bellinazzo del Sole 24 ore. Cerutti Serata interessante.
Ma chi ha bucato il video è stato il padrone di casa. Giancarlo Cerutti ha scritto il manifesto per cui da anni combattiamo: «La crisi non è finita, ma sarà ancora più significativa — ha detto — dobbiamo creare un nuovo modello di sviluppo che non può partire che da società economicamente sane e forti. Come dirigenti, non è la furbizia quella che dobbiamo insegnare, dobbiamo avere delle regole, controlli rapidi e sanzioni immediate se non le rispetti. E’ questo che io da imprenditore voglio, che chi fa la serie A abbia le risorse per partecipare. E non di ridurre le squadre pro’: se fossero tante quelle che hanno i parametri per stare in A, avremmo un basket molto più forte. Oggi però la differenza di budget
tra le prime e la maggioranza è troppo elevata. Un sistema non omogeneo non sta in piedi: credo che per le big che hanno risorse e esigenze totalmente differenti alle nostre, l’unico sbocco sia un campionato europeo». Dati Renzi ha illustrato dati su
cui riflettere: l’85% del budget di una società va in stipendi (però in certi bilanci depositati i salari sono al 20%...) segnalando quanto, tra mutualità televisiva e scommesse, il basket sia privato di ciò che gli spetta per legge. Bonamico ha portato gli esempi di tre società virtuose, Laguardia ha spiegato una riforma fatta: «Per mettere ogni società al livello economico che le compete» sulla base di 3000 giocatori che vivono di basket in Italia. Atripaldi ha indicato nella mancata coesione tra i club il motivo della debolezza che li ha portati a subire regole differenti ogni anno, senza poter programmare, e l’anacronismo di società a cui è richiesto di dare spettacolo ma anche di agire come onlus. S’è parlato di tv e Nazionale come grande traino per tutti. La realtà è che l’Italia funziona più dei club perché ha una identità riconoscibile. La serie A globalizzata no e non si vende. Già oggi, per i giovani, è solo una B dopo la Nba. L’Eurolega la sta buttando in C. chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA
Pollice fratturato Gallo, altro stop «Che sfortuna...» Danilo si fa male contro Dallas: «Per guarire 4 settimane, ma spero di rientrare prima» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK
Più che il duro k.o. subito in casa dai campioni in carica Dallas Mavericks per 112-95, più che non essere riusciti a fermare uno scatenato Dirk Nowitzki (33 punti con 12/19 e 11 rimbalzi), ai Denver Nuggets fa malissimo il nuovo infortunio di Danilo Gallinari. Stavolta è il pollice della mano sinistra (nella sfortuna, non quella con cui tira) a fare crac. Succede con 7’57" dalla fine del terzo quarto e i Mavs già a +13: nel tentativo di stoppare Ian Mahinmi, l’azzurro impatta violentemente la mano sul tabellone. Dolore Sul momento non sem-
bra grave, perché Gallo ha solo una impercettibile smorfia di dolore mentre si tocca il dito offeso. Poi, però, rientra negli spogliatoi e poco dopo riemerge la brutta notizia: frattura del pollice sinistro e una prognosi di quattro settimane.
«Quanto mi girano le scatole. Mi sentivo bene e stavo tornando in forma» Ma la forza di Danilo è l’ottimismo, anche se la sua voce ieri mattina non era a tutto motore come tante altre volte. Dice l’azzurro: «Bisogna sempre pensare positivo. Inizialmente sembrava una frattura dell’osso da parte a parte, insomma completa, e invece non è così: dunque, meno grave. Confermo che per guarire completamente ci vorranno quattro settimane, ma applicando un tutore spero di poter rientrare prima. E’ una cosa tosta, ma più semplice della caviglia: almeno potrò correre, fare palestra e tenermi in forma fisicamente». Reazione La sua reazione contenuta alla botta, non faceva pensare a qualcosa di così serio. «Mi sa che devo avere una
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soglia del dolore molto alta, perché lì per lì non ho sentito tanto male. Poi il dito ha iniziato a pulsare e non sono riuscito più a muoverlo. Così l’ho detto al dottore e siamo andati a fare la radiografia che purtroppo ha dato questo esito». Stop bis Una vera disdetta per-
ché Danilo, dopo un mese di assenza e 13 partite saltate (6 vinte-7 perse il bilancio dei Nuggets) per la brutta distorsione alla caviglia sinistra, alla sua ottava presenza stava gradualmente rientrando in forma. Le statistiche erano tornate su ottimi livelli (lunedì, però, 4 punti con 1/7 in 23’, 6 rimbalzi e 7 assist), la settimana scorsa aveva piazzato una tripla straordinaria sulla sirena contro Atlanta e nel weekend contro Boston aveva fatto gridare i telecronisti con un assist «no look» dietro la schiena destinato agli archivi storici dell’Nba. Con la sua assenza, l’infortunio a una spalla ad Andre Miller e dopo aver ceduto Nene, i Nuggets potrebbero andare in affanno. Unica consolazione aver rifirmato Wilson Chandler (5 anni, 37 milioni) dopo la sua «trasferta» cinese. Ma a Danilo girano le scatole: «Sì, girano parecchio. Mi sentivo bene, ero tornato a carburare. Non c’è niente da fare, è un anno così, con molta sfiga. Ma adesso sotto con gli allenamenti: ho la convinzione di poter rientrare prima dell’inizio dei playoff». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Danilo Gallinari, 23 anni AFP
Risultati: Denver-Dallas 95-112 (Afflalo 24; Nowitzki 33); Charlotte-Philadelphia 80-105 (Henderson 14; Holiday, Young 20); New Jersey-Cleveland 100-105 (D.Williams 28; T.Thompson 27); Atlanta-Boston 76-79 (Johnson 25; Allen 19); Orlando-Chicago 59-85 (Howard 18; Boozer 24); Golden State-Minnesota 93-97 (Lee 25; Love 36).
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NUOTO I TRIALS
AUSTRALIANI
Staffetta: Trickett quinta e qualificata Ad Adelaide è stato il giorno di un altro grande rientro: quello di Libby Trickett (nella foto), 27 anni, dopo 18 mesi di assenza, s’è qualifi
STEFANO ARCOBELLI
La Diva che non rimpiange nulla, che scappa e torna su Twitter come faceva cinque anni fa tra Italia e Francia per questioni d’amore (con Luca Marin), si riprende l’Olimpiade con leggerezza. Laure Manaudou brilla di nuovo: senza mezze misure. Prima ad Atene 2004, ultima a Pechino 2008. Purché si parli di lei. Nei cento dorso, col sesto tempo della stagione e neanche sotto il minuto ma abbondantemente dentro il crono-qualificazione (1’00"16 bastava 1’00"82), la Diva riprende a recitare, si riprende tutti i riflettori, che un po’ le erano mancati in questi mesi noiosi quanto necessari ad Auburn, in Alabama, a fianco del compagno Fred Bousquet, e tra un allenamento e l’altro, occupandosi soprattutto di Manon, la figlia per avere la quale s’era ritirata 3 anni fa e della quale ora mostra fiera, orgogliosa e felice il nome sul palmo della mano sinistra, la mano del cuore.
cata per i Giochi nella staffetta velo ce: 5˚ posto nei 100 sl vinti da Mela nie Schlanger sulla 19enne Cate Campbell e le minorenni, Britta Elm slie e Yolane Kukla. Larkin vince i 200 dorso in 1’57"90, superiore al 3˚ crono ’012 di Ranfagni (1’57"85). Finali. Uomini, 200 do: 1. Larkin 1’57"90; 2. Lawson 1’58"32; 3. Bea
ver 1'58"58. 200 mx: 1. Tranter 1'58"19 (2˚ t.2012); 2. Hadler 1’58"99; 3. Fraser H.1'59"02. Donne, 100 sl: 1. Schlanger 53.85 (53"84); 2. Campbell 54"01 (53"91); 3. Elmslie (17) e 4. Kukla (16) 54"08; 5. Trickett Lenton 54"21 (54"19); 6. Coutts 54"25 (54"11). 200 ra: 1. Wallace 2’26"31; 2. Foster 2’26"51;
La Diva di Francia si riprende i Giochi La Manaudou si qualifica nei 100 dorso 3 anni dopo il ritiro e la maternità: «Dedicato a chi ha creduto in me»
FENOMENI I 200 STILE LIBERO RECORD
Agnel 1’44"42 Muffat 1’55"40 in semifinale...
Yannick Agnel, 19, e Camille Muffat, 22, di Nizza AFP
Mamma La maternità ha com-
pletato l’ex capricciosa finita a tirare anelli all’ex fidanzato italiano, finita discinta anzi eroticamente schock sul web, finita in un vortice senza equilibri. Grassa, ossessionata dai paparazzi. Più silenziosa che polemica, persino confusa con una sosia a Marsiglia. Inavvicinabile. Non era più la nuotatrice Laure, ma era sempre la Manaudou: quella che da sola rappresentava la Francia, rimasta dipendente dalla Diva anche dopo i successi del gruppo maschile. Prima dei Mondiali di Roma, lei aveva annunciato la sosta, che a tutti era sembrata l’ultima resa: «Non torna più, è finita, ha troppo seno, al massimo può fare la dorsista» diceva il tecnico di Marsiglia, Barnier.
3. McKeown 2’26"90; 4. Jones 2’27"62. Semifinali. 50 sl: Ma gnussen 21"87, Sullivan 21"88, Abood 21"99. 50 ra: 1. Sprenger 27"66. 100 fa. Wright 51"83, D’Arcy 52"21, 5. Huegill 52"57. Donne, 200 do Hocking 2’07"79. 50 fa: 1. Schipper 26"59. Batterie, 800 sl: Goldman 8'33"60.
Per Manon Laure Manaudou francese, 25 anni, mostra il nome della figlia nata nel 2010: Manon (Afp)
la rinascita 2007: è la nuotatrice più forte al mondo tra crawl e dorso (6 medaglie mondiale con 3 ori e 13 europee con 9 ori), si trasferisce per amore di Marin in Italia, dopo 3 mesi torna in Francia. 2008: ai Giochi è ultima nei 400 sl, 7ª nei 100 dorso, ultima in semifinale 200. 2009: in crisi, annuncia lo stop. 2010: diventa mamma (figlia Manon avuta da Fred Bousquet). 2011: in estate annuncia il rientro e prepara la qualificazione ad Auburn (Alabama). 2012: si qualifica per i suoi terzi Giochi.
«Non ha più voglia di faticare» la rimproverava Philippe Lucas, che la portò al successo. Tra uno spot, un libro, una campagna, un film e un videogame, sempre contesa dagli sponsor, Laure ha ritrovato la sua dimensione nella maturazione. Non ha più cambiato fidanzati, ma ha cambiato il suo approccio per il nuoto e la vita. E ora che è uscita dal tunnel dei dubbi, ora che il suo talento torna a rallegrare i francesi, è un grazie complessivo che Laure emozionata emana: «Grazie alla mia fami-
glia, ai miei amici e a tutti quelli che hanno creduto in me, non era facile questa sfida, non pensavo di andare già così veloce, la gente mi ha aiutato. Ad Atene avevo 17 anni, era tutto più facile. Ora volevo solo provare a me stessa di aver fatto la scelta giusta». A 25 anni, Laure non è più la miglior nuotatrice dei Mondiali di Melbourne 2007, dove strappò il record dei 200 sl alla Pellegrini. Poi Fede le ha tolto tutto, ma ora mamma Laure è tornata a guardare il sole.
La Manaudou ad Atene 2004 fu oro nei 400 sl, argento 800 e bronzo 100 dorso AFP
(s.a.) Due botti che fanno rumore in acqua: firmati da Yannick Agnel e Camille Muffat, già reduce dal primo crono mondiale nei 400sl. Due crono nei 200 sl da record di Francia, da vertici stagionali, da top ten alltime: gli allievi di Fabrice Pellerin, che li allena Nizza, nuotano rispettivamente in 1’44"42 e in 1’55"40, tempo che la Muffat potrebbe migliorare in finale oggi. Yannick, che per i Giochi ha deciso di sacrificare i 400 sl, era già primo al mondo in stagione in 1’45", ma adesso è lui a lanciare la sfida alla concorrenza e a superare nella classifica all time l’americano Ryan Lochte al quinto posto. Escludendo il biennio dei superbody, solo l’australiano Ian Thorpe era stato più veloce in 1’44"06. Musica per il non ancora ventenne della Costa Azzurra che si è migliorato di 57 centesimi rispetto al suo precedente record nazionale. Per 12 significativi centesimi, la Muffat cancella l’ex record mondiale della Manaudou: l’1’55"40 diventa anche 8˚ tempo della storia. Anche l’iridato Camille Lacourt è scatenato nei 100 dorso: 52"75. A Dunkerque. Finali (3a g.). Uomini: 200 sl Agnel 1'44”42 (r.n., prec. 1'44”99 del 26/7/2011 a Shanghai, 2˚ t. 2012), Leveaux 1'46”72, Mallet 1'46”77, Lefert 1'46”90; 100 do Lacourt 52”75 (1˚ t. 2012), Stasiulis 53”98, Stravius 54”04. Donne: 1500 sl Potec (Rom) 16'25”62, Muller 16'35”89; 100 do Manaudou 1'00”16, Castel 1'00”56, Credeville 1'00”95; 100 ra El Bekri (Mar) 1'09”60, Babou 1'10”37; 50 fa Santamans 26”64, Bruno 26”82. Semifinali. Uomini: 200 fa Coelho 1'57”63. Donne: 200 sl Muffat 1'55”40 (r.n., prec. Manaudou 1'55”52 del 28/3/2007 a Melbourne), Bonnet 1'58”80, Balmy 1'59”37; 200 mx Grangeon 2'13”97.
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SNOWBOARD CINQUE VITTORIE STAGIONALI, COPPA DI PARALLELO SFUGGITA PER UN SOFFIO
Fischnaller, come si fiorisce a 31 anni «Grazie a testa, corpo e a mia figlia» SIMONE BATTAGGIA
Altro che festa. Roland Fischnaller ha passato una notte con 40 di febbre e la domenica in ospedale, lo stomaco in disordine e i valori del sangue fuori norma. Forse un pasto sbagliato, forse lo spumante gelido tracannato dopo la quinta vittoria stagionale nel gigante parallelo Chiesa Valmalenco, sicuramente la tensione per la corsa alla Coppa del Mondo. Persa, guardando bene, per un centesimo di secondo, quello che ha permesso all’austriaco Andreas Prommegger di chiudere le qualificazioni al sesto posto davanti a Walder, garantendogli i quaranta punti necessari per resistere in vetta, pur uscendo ai quarti. Sabato il fan club di Fischnaller avrebbe voluto celebrare una stagione comunque magica, a prescindere da quei miseri venti punti di distacco. «Tutto rimandato al 30 marzo — racconta l’azzurro —, il comune di Funes ha già organizzato tutto». Perdere la Coppa così fa male.
«Sono comunque contento per la stagione. E poi ho imparato tante cose».
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A SOCHI IN BICI
Chi paga questi specialisti? Lei o la Fisi?
Paga il 12˚ posto di dieci giorni fa a La Molina.
«Pago di tasca mia. Sono cose che mi servono, le faccio».
«Lì ero fuori, sentivo la pressione del pettorale giallo. A Chiesa ho pensato a divertirmi».
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Fino a due stagioni fa non aveva mai vinto in Coppa del Mondo. Nel 2010-11 due successi, quest’anno cinque. Cosa è cambiato?
«Molte cose. Per la prima volta, quest’anno, ho avuto un aiuto sul piano mentale. Il fatto è che io tenderei ad accontentarmi di un quarto-quinto posto. Mi ha seguito Valentin Piffrader, uno psicologo dello sport che lavora anche col Brunico hockey. Lo vedevo ogni due gare, l’ho sentito anche dopo La Molina. Gli ho raccontato la gara, mi sono sfogato, lui mi ha detto di tornare a seguire i miei rituali. Cose che sicuramente ha in testa anche Eric (Pramsohler, il tecnico dell’alpino, ndr), ma che con Valentin approfondisco di più». Solo una questione di testa?
«No. Ora conosco meglio il mio corpo. Da due anni mi segue Michaela Abart, la allenatrice delle gigantiste di sci. Lei mi fa i programmi, io li seguo, e condividiamo anche la passione per
lo scialpinismo. Fino a due anni fa mi arrangiavo, lavoravo un po’ con Denise (Karbon, sua ex fidanzata, ndr), ma niente di preciso. Oggi so cosa fare ogni giorno».
Roland Fischnaller, 31 anni, in gara
I SUOI PODI IN COPPA STAGIONE 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12
1˚ 2 5
2˚ 1 1 2 1 2 -
2011-12: LA SFIDA PERSA PER 20 PUNTI 3˚ 1 1 1 1
GARA Slalom Landgraaf (Ola) Gigante Telluride (Usa) Gigante Carezza Slalom Carezza Slalom Jauerling (Aut) Slalom Bad Gastein (Aut) Gigante Sudelfeld (Ger) Gigante Stoneham (Can) Slalom Mosca (Rus) Gigante La Molina (Spa) Gigante Valmalenco Scarto risultato peggiore TOTALE
FISCHNALLER 1˚, 1000 punti 11˚, 240 1˚, 1000 9˚, 290 3˚, 600 1˚, 1000 6˚, 400 6˚, 400 1˚, 1000 12˚, 220 1˚, 1000 220 6930
PROMMEGGER 3˚, 600 punti 2˚, 800 4˚, 500 5˚, 450 1˚, 1000 19˚, 120 3˚, 600 1˚, 1000 3˚, 600 1˚, 1000 6˚, 400 120 6950
Fischnaller, con March, il tecnico Pramsholer e l’austriaco Grabner, avevano programmato per aprile e maggio un viaggio in bicicletta fino a Sochi. «È stato spostato al 2013. Red Bull vuole farci su un documentario, a loro andava meglio così»
Si può migliorare la tecnica a 31 anni?
«Sì, ma credo che molto sia legato alla conoscenza del corpo. Se oggi mi sento più fluido, più stabile, è anche perché mantengo il peso di 86 kg, mentre in passato in una stagione ne perdevo 5-7. Per ogni gara sono dieci manche se arrivi in fondo. Sono pesanti. Se hai dubbi non vai. Ora ho in testa il fatto di essere fisicamente molto forte». Tutto lavoro buono per Giochi di Sochi 2014.
«Speriamo di stare bene in queste due stagioni. Di certo l’esperienza di quest’anno mi servirà». Dicono che in questi suoi successi influisca anche il rapporto ritrovato con sua figlia.
«Emily ha dodici anni, ma la nostra non è una classica relazione padre-figlia. L’ho avuta a 19 anni. Ora lei abita a 40 km da casa mia, con la mamma. La vado a trovare, ci sentiamo, andiamo anche a sciare insieme. L’importante è che lei stia bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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TENNIS UN FENOMENO ATLETICO RILEVANTE
Juan Martin Del Potro (Arg), 23 anni, il più alto re Slam (US Open 2009) AP
S John Isner è il più alto di sempre nei «top ten», a Wimbledon 2009 — nel match più lungo — ha segnato 113 ace REUTERS
VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
Citius, Altius, Fortius (Più veloce, più alto, più forte). Gli antichi romani avevano già capito tutto, lo sport sta accelerando negli ultimi anni la transizione da over-size, fuori misura, ad atleti veri. Non a caso, il fenomeno più eclatante del ten-
nis è un cestista mancato del campionato universitario Usa, il 2.06 John Isner, che, all’indomani della finale di Indian Wells e alla vigilia di Miami, diventa il numero 10 del mondo più alto di sempre. Come aveva suggerito a Wimbledon 2009, vincendo il match più lungo del tennis ed illuminando Jim Courier: «Ho capito che John poteva battere chiunque e su qualsiasi superficie. Probabilmente è la forza più pericolosa del tennis maschile». Così Big-John rinverdisce la tradizione di Marc «Pippo» Rosset, il 2.01 svizzero che, nel 1995, arrivò al 9 del mondo. Mentre,
2.03
1.98
2.03
Il 2.06, finalista a Indian Wells, sale al n. 10 del mondo. Aumentano i primi oltre l’1.90
Albano Olivetti (Fra), 20 anni, 317 Atp, a Bergamo ha servito a 258 all’ora AFP
Bill Tilden, nato a Filadelfia (Usa) il 10 febbraio 1893, è stato una delle figure dominanti dello sport della prima metà del Novecento. Alto 1.88, «Big Bill» fondava il suo gioco proprio sul grande servizio. Tre volte re a Wimbledon e 7 ai Campionati degli Stati Uniti (lu.mar.).
Kevin Anderson, (S.Af), 25 anni, n. 28 del mondo, ha vinto 2 titoli Atp GIUBILO
Eppure è 1.85 La differenza fra il tennista più alto del circuito, il 2.08 Ivo Karlovic e il n. 2 del mondo, Rafa Nadal, è davvero eclatante, eppure il mancino spagnolo è 1.85, un’altezza più che normale nella vita come fra i grandi del tennis: la stessa del grande rivale, Roger Federer, e dell’ex n. 1, Pete Sampras REUTERS
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Internazionali, quel sogno aperto a tutti
te a tutte, le prequalificazioni finiscono per diventare verissime e molto combattute».
La Chieppa ha vinto le prequalifiche 2011: «Che spinta ti dà l’idea di giocare al Foro»
Esempio Saranno sette le regio-
Come si insegue un sogno? A volte, basta una racchetta. E dall’anno scorso, la firma sull’iscrizione a uno dei tornei di prequalificazione agli Internazionali di Roma. L’idea viene dagli Stati Uniti: regalare a chiunque l’opportunità di partecipare agli Open (l’anno scorso si presentò anche lo sciatore Bode Miller, che era stato tennista in gioventù). La Fit l’ha mutuata nel 2011 e la ri-
Emozioni Stefania Chieppa, già numero 359 del mondo, l’anno scorso vinse la prequalificazione al circolo romano Villa Aurelia: «E’ una bellissima idea, coinvolgente. Alla fine, chiaramente, emergono i valo-
La torinese Stefania Chieppa, 28
na sotto i due metri, l’argentino Juan Martin Del Potro (1.98) è arrivato al numero 4 ed ha vinto uno Slam, così come il ceco Tomas Berdych (1.96) è 7, e il montenegrino di bandiera canadese, Milos Raonic (1.96), è ancora 26 solo per
un’operazione all’anca. Infatti, quando Pete Sampras fu schiantato nella finale degli Us Open 2000, indicò proprio nell’1.94 russo, Marat Safin, «il futuro del tennis», l’atleta ideale per beneficiare dell’altezza al servizio, senza pagare dazio nel gioco, in agilità e potenza. Come aveva intuito Ion Tiriac quando gettò sulla ribalta Boris Becker perché facesse «Bum Bum» dall’alto del suo 1.90. Non guardate a Djokovic (1.88), Nadal, Federer e Sampras (1.85), dal 2006 al 2011, l’altezza media dei primi 20 del mondo è salita da 1.82 a 1.88. E sale, e salirà.
Rafa sembra il figlio di Ivo!
propone con più forza quest’anno: i sette tornei, cui possono partecipare anche i non classificati, non prevedono montepremi in denaro ma l’accesso alle due partite che aprono le porte alle qualificazioni degli Internazionali.
Becker e Safin Del resto, appe-
Ivo Karlovic (Cro), 33 anni, nel 2009, ha fatto 78 ace in un match REUTERS
A ROMA DAL 20 AL 29 APRILE SI GIOCA PER ACCEDERE ALLE QUALIFICAZIONI
RICCARDO CRIVELLI
Terra e servizio Insomma, sopra i due metri è bello: lo sanno bene i più forti, Federer che ci ha perso una delle due uniche partite dell’ultima serie d’oro dagli Us Open (39/41), ma anche Djokovic e Nadal che ci hanno dovuto battagliare fino al quinto set, sempre sulla terra rossa. Perché, più il campo è lento, più i lungagnoni riescono a sopperire ai comprensibili limiti di spostamento, senza perdere con la prima arma paralizzante, il servizio. E così l’altezza del tennis aumenta: dagli 1.93 Monfils, Tomic. Ljubicic e Troicki, agli 1.98 Cilic e Querry, fra i primi 50 del mondo ci sono 11 lungagnoni. Nel 2007 erano 6 e nel 2002 erano 5. E più e più, grazie agli enormi miglioramenti della preparazione atletica, riescono ad eccellere, visto che oggi sono quattro nei primi 14 e sette nei primi 30.
2.08
2.06
GIGANTI
Big Isner record Il più alto che mai
il pioniere BILL TILDEN
d «Top ten»
quattro anni fa, il 2.08 croato Ivo Karlovic si è fermato al 14, lasciando aperta la porta principale ai 2.03 di oggi, Kevin Anderson e Albano Olivetti.
ri tecnici, ma è stato bello dividere i campi con tante ragazze che confessavano di essersi iscritte per provare a inseguire l’emozione di giocare almeno una volta al Foro Italico». Lei, che in carriera ha vinto comunque due tornei Itf in singolare e ben 15 in doppio e ha battuto anche la numero 70 Sprem, la prima volta si è fermata a un passo dalle qualificazioni vere («Ho perso al terzo la partita decisiva») e ci riproverà anche ad aprile (dal 20 al 29): «Sicuramente è un’opportunità stimolante, la possibilità di giocare il torneo più importante del tuo paese ti dà una spinta straordinaria. E siccome sono aper-
ni coinvolte ed ognuna organizzerà un torneo maschile ed uno femminile. L’anno scorso si iscrissero in 884, un numero destinato ad essere travolto. Tra le new entry, il Tennis Club Voghera: «Nel 2011 — spiega il maestro Valdetara — una nostra tennista, Eleonora Giudice, arrivò fino a Roma e sicuramente è diventata un esempio da seguire. Le nostre ragazzine, ed alcune giocano veramente bene, sono molte eccitate dall’idea di affrontare un torneo del genere: perderanno, ma volete mettere l’esperienza?» © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PALLAVOLO CAMPIONI SOTTO TIRO: DOMANI IN CAMPO
Juantorena
parte tutto e pensiamo solo a lavorare per vincere il campionato». Tifosi amari A una manciata di
«Mi hanno umiliato, ma voglio lo scudetto» Osmany: «Mi dicono mercenario e non sogno che la finale di Milano. A Lodz ha perso il gruppo Trento» NICOLA BALDO TRENTO
Mercenario. Testa e cuore già in Russia. E questi sono solo alcuni degli epiteti che una minoranza della tifoseria dell’Itas Diatec ha rivolto a Osmany Juantorena dopo il terzo posto in Champions League. Motivo? L’anno prossimo il martello di Santiago de Cuba, italiano di passaporto, saluterà le Dolomiti, il vino Teroldego e le mele Golden per Kazan. Già, quello Zenit che sabato, dopo 3 anni di dominio, ha spinto Trento giù dal gradino più alto. «Sono molto deluso esordisce Juantorena - perché per una partita nella quale non faccio 10 ace o il 70% in attacco viene completamente dimenticato il passato. Si dice che sono già in Russia, quando invece da sabato non sogno altro che di vincere lo scudetto. Questi anni a Trento sono stati troppo belli per chiuderli con una delusione, mettiamo da
ore dalla finale a 4 di Kazan l’annuncio ufficiale dell’addio del nipote del Cabajo. Che, inevitabilmente, rende nero l’umore dei tifosi trentini e piazza un macigno chiamato pressione sulle spalle di Juantorena. «Abbiamo, purtroppo, perso di squadra, non ha perso un singolo - prosegue - tutti noi volevamo la quarta finale, avevamo una grandissima voglia di vincere. Ma mentre Kazan ha giocato molto bene, la nostra voglia si è trasformata in una pressione che ci ha fatto sbagliare». E allora dopo quella prestazione da comune mortale e non da Osmany «Quantolegna», come ribattezzato dalla curva, giù mugugni.
A
MOSNA SU Villa e Piacenza OSMANY
sono in semifinale
S Diego Mosna Sul mancato rinnovo di Juantorena «Abbiamo privilegiato la trasparenza su un aspetto che poteva incidere sulla vita del gruppo»
In palestra Una minoranza pe-
clic IN 3 STAGIONI HA GIA’ VINTO NOVE TROFEI In 3 anni a Trento, Juantorena ha conquistato 9 trofei. Quest’anno ha portato a casa il Mondiale per club (il terzo), la Coppa Italia (seconda), la Supercoppa, e la squadra ha vinto la stagione regolare con 3 giornate di anticipo. Osmany era presente in 2 delle 3 Champions di Trento e al trionfo tricolore 2011.
Juantorena a fine anno passa al Kazan, si dice con un accordo da un milione di dollari TARANTINI
rò rispetto a quelli che, dopo tre stagioni di vittorie, ora ringraziano il cubano (con il magone). «Mi spiace andarmene, è stata una decisione sofferta perché a Trento sto bene, ma ormai non mi divertivo più come una volta. Venire al palazzetto è diventato un obbligo. Quindi ho deciso di cambiare. Non me ne vado per soldi perché anche qui mi era stato prospettato un ottimo contratto, però in Italia ho vinto tutto e ora vorrei fare un’altra esperienza». La squadra di Stoytchev ieri è tornata ad allenarsi dopo la due giorni polacca. Cercando la tranquillità per difendere lo scudetto. Lasciando fuori un mercato che, però, ormai da un po’ bussa. Dopo gli addii di Cormio e Zygadlo, i rinnovi di Raphael e Kaziyski e le conferme da trovare con lo staff. Questo a meno che non ci metta lo zampino il solito Kazan, provando a strappare a Trento anche Raphael. «Non lo so - chiude Juantorena - non abbiamo parlato di questo, lui ha un contratto rinnovato di recente e non so cosa voglia fare». I tifosi della squadra campione d’Italia sono in subbuglio. Da un lato si vuol pensare solo a quest’ultimo mese di campionato, dall’altra gli inevitabili cambiamenti necessari. Cambiamenti che potrebbero portare i nomi di Ivan Zaytsev ed eventualmente, di De Cecco se davvero Raphael partisse. Trento, insomma, potrebbe cambiare pelle. Ma non cambia la fame di vittorie dell’ambiente e del suo allenatore. A iniziare dal V-Day di Milano.
quarti donne
S «Mi sono interrogato più volte sull’opportunità di rendere note le decisioni di Osmany a pochi giorni dalla Final Four di Champions League»
S «Sono il primo a riconoscere a Juantorena un apporto straordinario con la nostra maglia, non ho motivo per dubitare sul suo consueto impegno da qui fino al termine»
VILLA CORTESE-PESARO 3-1 (22-25, 25-17, 25-19, 25-22) MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg , L. Bosetti 14, Wilson 15, Pavan 16, Cruz 15, Guiggi 13; Puerari (L), C. Bosetti 1, Pincerato, Barborkova, Perinelli. All. Abbondanza. SCAVOLINI PESARO: Ferretti 2, Brinker 13, Manzano 8, Ortolani 14, Klineman 19, Okuniewska 8; De Gennaro (L),Musti 1, Cardani,Saccomani 2. All. Pedullà. ARBITRI: Zucca e Zanussi. NOTE Spettatori 1000. Durata set: 25’, 26’, 28’, 29’; tot. 108’. Mc-Carnaghi: b.s. 7, v. 6, m. 14, 2ª l. 7, e. 17; Scavolini: b. s. 14, v. 4, m. 18, 2ª l. 4, e. 24. SEMIFINALE 29-03, 1/4-04: Villa Cortese-Bergamo. CASTELLANZA (Va) (m.l.) Dopo uno scudetto e una Supercoppa perse ad opera di Pesaro, arriva la «vendetta» di Villa Cortese che vola in semifinale con Bergamo per un altro capitolo di una sfida infinita. Pesaro esce a testa alta. Klineman l’ultima ad arrendersi. Con le valigie per Baku (finali Champions) già pronte, partenza domani, l’Mc-Carnaghi trova la terza semifinale in 3 stagioni. PIACENZA-MODENA 3-2 (17-25 25-23 25-22 13-25 15-13) REBECCHI NORDMECCANICA: Lehtonen 16, Nicolini 16, Dall’Igna 2, Pachale 13, Leggeri 9, Turlea 19; Davis (L), Cella, Richards 1, Callegaro. All. Marchesi LIU JO Barazza 9, Aguero 20, Barboza 16, Harmotto 24, Ognjenovic 6, Rinieri 9; Croce (L), Paggi 5, Valeriano, Ciabattoni. All. Cuccarini ARBITRI: Prandi e Gelati NOTE Spet. 2000. Dur. set: 25’, 28’, 25’, 23’, 18’; tot. 119’. Rebecchi: b.s. 4, v. 1, m. 12, 2ª l. 8, e. 19; Liu Jo: b.s. 9, v. 0, m. 21, 2ª l. 2, e. 19. SEMIFINALE: 24-03, 2/4-04: Busto-Piacenza PIACENZA (m.mar) Al termine di una gara infinita il muro della Lehtonen regala la prima semifinale a Piacenza femminile. A Modena non bastano Aguero (20) e Harmotto (24), perché la Rebecchi ha la capacità di rialzarsi ogni volta che sembra definitivamente battuta. Succede anche nel quinto set: sotto 7-4, rimonta e chiude 15-13.
SERIE A-1 RECUPERO
Cuneo a Monza per non staccarsi (c.g. g.sca.) Stasera uno dei due recuperi della 24ª di A 1: ore 20.30 Acqua Paradiso Monza Bre Lannutti Cuneo. Monza ha tutti a disposizione. Rooney dalla panchina. Cuneo con la solita formazione. Domani Trento Belluno. Classifica: Trento 61; Mace rata 54; Cuneo 49; Belluno 44; Modena 40; Piacenza 38; Monza 36; Latina 31; Vibo 30; Verona 28; Roma 27; S. Giusti no 27; Padova 23; Ravenna 10.
SPORT DA COMBATTIMENTO L’APPUNTAMENTO DEL FORUM
Thunder e Oktagon, che sabato! Alle 16 Milano nelle Wsb, alle 19.30 le Mma con la novità per l’Italia di due match nella gabbia
potrà acquistare un tagliando per il match dei Thunder a 6 e 12 euro anziché a 10 e 20, mentre nella Sala Gallery, durante la semifinale, sarà allestito un angolo per la vendita di ticket per Oktagon con il 10% di sconto. In gabbia Un pomeriggio di
RICCARDO CRIVELLI
Al centro c’è il ring. E non solo metaforicamente. Sarà un sabato scintillante, al Forum: dalle 16 la boxe con l’andata delle semifinali delle World Series tra il Dolce&Gabbana Milano Thunder e i Baku Fires e poi dalle 19.30 le arti marziali con il grande spettacolo di Oktagon. Per gli appassionati, la possibilità di assistere ai due eventi con condizioni di vantaggio: con il biglietto di Oktagon si
Giorgio Petrosyan, 26 anni, sarà tra i grandi protagonisti di Oktagon
adrenalina pura, arricchito da una primizia per l’Italia: due combattimenti dentro la gabbia, la disciplina delle Mma che in America sta riscuotendo un successo clamoroso con milioni di tifosi. In un match si affronteranno il polacco Michal «Masakra» Kita (l’altro soprannome, tanto per capirci, è Cyclone) e l’olandese Valentjin «The Pyton» Overeem, due guerrieri di oltre cento chili; nell’altro, Michele «Iron Mike» Verginelli, una leggenda delle arti marziali tricolori,
e il brasiliano Anderson Da Silva: «Sono molto felice che anche in Italia approdi finalmente la gabbia - dice Michele — sono convinto di poter regalare uno show indimenticabile». Sarà l’epilogo di una riunione favolosa con 13 incontri e 26 atleti di 16 nazionalità diverse, in cui il pubblico del Forum (attesi 10.000 spettatori) potrà applaudire uno dei grandi personaggi degli sport da combattimenti italiani, il bicampione del mondo Giorgio Petrosyan, che sulle tre riprese, con le regole del Fight Code, sfiderà l’ucraino Kyshenko. Oktagon, infatti, fa parte del circuito internazionale Fight Code, il più grande torneo di sport del ring in Europa. Si tratta di un’eliminazione diretta nella categoria dei 72.5 kg, le Dragons Series: a Milano si disputano due match di Final 32, in cui è impegnato anche il nostro Bruno «The Mohican» Franchi. Resteranno solo i più forti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IN OLANDA
Scoperti due lottatori di Van Gogh
Nascosti sotto una natura morta sono spuntati due lottatori a torso nudo attribuiti a Van Gogh grazie una speciale diagnostica ai raggi X . Confermata dal Van Gogh Museum di Amsterdam e dal Kroller Muller, la scoperta fa luce su un dipinto da anni al vaglio degli studiosi, tanto che il museo di Otterlo lo acquisì nel 1974.
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TUTTENOTIZIE E RISULTATI A Madrid INQUIETANTE
Crisi REAZIONI AL PIANO FEDERIPPODROMI
Doping genetico Ora è il progetto Medico fermato spacca ippica CLAUDIO GHISALBERTI
MICHELE FERRANTE
Se qualcuno aveva il dubbio che prima o poi si arrivasse al doping genetico ora è servito. All’aeroporto di Madrid, la Guardia Civil nell’ambito dell’Operacion Skype ha arrestato Alberto Beltran, un medico spagnolo di origine colombiana e residente in Bahrein. Nella sua borsa confezioni di Aicar e TB500, due sostanze poco note al grande pubblico, ma il cui nome circola tra gli atleti di alto livello, anche in Italia da almeno un paio d’anni, e che non si trovano ai controlli antidoping. Ascoltato anche Cesar Perez, allenatore di Marta Dominguez, già coinvolti nell’Operacion Galgo. L’Aicar servirebbe a trasformare il grasso corporeo in muscoli e aumentarne la resistenza anche senza fare attività. Il TB500, un potente polipetidico sintetico usato per i cavalli, serve per la crescita muscolare, l’incremento della resistenza e la riparazione muscolare. Le gole profonde Alla base dell’operazione, con la loro collaborazione, due ex atleti: David Garcia Dapena e Josè Luis Blanco. Il primo fu trovato positivo all’Epo durante la Vuelta 2009. Correva per la Xacobeo, la stessa squadra di Ezequiel Mosquera, rivale di Niba-
Si salverà meno di mezza ippica secondo il progetto presentato da Federippodromi al ministero dell’economia e che ieri ha subito un autentico bombardamento dalle altre componenti del settore, ora ufficialmente spaccate in due. Un progetto di rilancio e di parte, con 15 piste elette quasi piene di risorse e le altre quasi all’inferno. E con le scommesse riformate e l’Unire trasformata in Assi con funzioni di indirizzo e controllo ma col resto (premi, antidoping e disciplina) appaltati a una Lega ippica formata dagli ippodromi stessi.
Sci SLALOM A IRENE CURTONI
Josè Luis Blanco, siepista spagnolo positivo all’Epo REUTERS
li nel 2010, poi trovato positivo. Blanco, invece, nel 2010 vinse il bronzo europeo nei 3.000 siepi ma un mese prima, ai campionati nazionali, era stato trovato positivo, sempre all’Epo. Il precedente Il 29 giugno
2011, vigilia del Tour, all’aeroporto di Bruxelles all’ex pro’ belga Wim Vansevenant fu sequestrato un pacco che conteneva TB 500. Vansevenant, al Tour, avrebbe dovuto fare l’autista degli ospiti vip dell'Omega-Lotto, la squadra di Philippe Gilbert, il dominatore delle classiche che quest’anno in maglia Bmc ha iniziato la stagione con grandi difficoltà. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Baseball TAGLI SUPERATI
Critiche Le critiche più feroci
ieri sono giunte dal Coordinamento ippodromi (le piste rimaste fuori dal progetto) e dal comparto ippico in rappresentanza della base. Critiche alla parzialità del piano, accompagnate dalla richiesta al ministero agricolo di nuove risorse economiche che, in sostanza, possano permettere di lasciare tutto com’è. L’unico percorso possibile, ora, è una mediazione tra le posizioni, ferma restando la necessità di una riforma delle scommesse e di un’Assi più agile e meno costosa del-
Vela A ROMA
SEI NAZIONI (s.f.) Oggi e domani a Megeve (Fra) il trofeo Sei Nazioni, riservato alle polizie di frontiera dei paesi dell’arco alpino. Per le Fiamme Gialle in gara Blardone, Manfred e Manuela Moelgg, Gross, la Schnarf, la Azzola e la giovane Cillara Rossi.
L’ufficialità, se non è arrivata nella notte, dopo la partita di spring training contro Cincinnati in cui lui era titolare in 1ª base, dovrebbe arrivare oggi: Alex Liddi è nella rosa dei 25 dei Seattle Mariners. E dunque sarà con la squadra all’Opening Day, la partita inaugurale di tutta la MLB, quest’anno affidata proprio a Seattle, contro Oakland, il 28 marzo a Tokyo. Il 23enne di Sanremo ha quindi conquistato la fiducia del manager Eric Wedge, a dispetto della concorrenza fortissima (erano 5 i potenziali 3ª base) e grazie all’idea dello stesso manager di impiegarlo anche nel nuovo ruolo di 1ª base. Liddi aveva giocato in Mlb nel 2011 (15 partite, 3 fuoricampo) ma solo a settembre, quando le rose si allargano da 25 a 40 uomini. Ora è diverso. Ora guadagnerà il minimo sindacale della Mlb: 400.000 $.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
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PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi
(r.ra.) E’ Lorenzo Bressani il Velista dell’Anno Intermatica 2011. Il timoniere triestino che lo scorso anno ha conquistato il mondiale Melges 24, aveva vinto anche l’edizione 2001. Per la vittoria del circuito di catamarani Extreme 40 il riconoscimento Barca dell’Anno - Marina di Loano è andato a Luna Rossa mentre alla giovane Cecilia Zorzi, campionessa del mondo di Laser 4,7 è stato assegnato il premio Velista Under 25 Carlo Marincovich. All’architetto Simeone designer del tecnologico e innovativo Mylius 19 e 95 è andato il premio Progettista Feudi di San Gregorio. VOLVO (r.ra.) La 5ª tappa della Volvo Race (fino in Brasile) si è confermata durissima: due membri dell’equipaggio di Puma si sono infortunati Johanson si è lussato una spalla dopo l’impatto su un’onda gigantesca mentre il prodiere Smith si è infortunato durante un cambio di vele. I contusi potrebbe essere sbarcati dopo Capo Horn.
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(si.g.) A Dakar (Sen) esordio stagionale dell’iridata dei 400 Amantle Montsho (Bot) con un 11"64 nei 100 (+2.5). A Kingston (Giam) personale per Brigitte Foster nei 400 (53"59). A Kingston. Uomini. 200: 2. Frater 21"31. 400: Gonzalez 45"93. Donne. 400. I: Whyte 51"86; S. Simpson 52"77. II: 2. Foster 53"79. 800: 3. Sh. Williams 2’15"19 (pb). STRADA ITALIA (d.m.) A Vicenza (km 10). Uomini: Oukhrid (Mar) 30’36"; Fontana 30’53"; Zanatta 30’53". Donne: Epis 35’07"; Ricotta 35’19"; Martinelli 35’27"; Roffino 35’35". A Verona, 10 km (Palio del drappo verde). Uomini: Busienei (Ken) 30’20". Donne: Paterlini 35’43". A Vigevano (Pv), Mezza Scarpa d’Oro. Uomini: El Barhoumi (Mar) 1h08’31"; Mortillaro 1h08’49". Donne: Patelli 1h19’18". Mezza Brugnera (Pn). Uomini: Ngeno Kipkirui (Ken) 1h05’48"; 3. Boudalia 1h06’48". Donne: Mukasakindi (Rua) 1h16’12". Ventimiglia-Montecarlo (km 23.8). Donne: Ferrara 1h29’18". MARATONA ROMA Domenica la maratona di Roma ha regalato il minimo olimpico all’eritrea Rahaset (5ª in 2h33’42" e all’irlandese McCambridge (9ª in 2h36’37").
Boxe Boschiero sfidante A Roma secondo convegno saltato: sciopero dei dipendenti
l’Unire. Il settore non può più permettersi 45 ippodromi che vivacchiano nell’immobilismo più o meno totale. Strada lunga, ma da percorrere a tutti i costi per evitare che alla fine qualcuno decida per tutti. Oggi intanto salta un altro convegno di trotto a Roma (dopo quello di sabato) per lo sciopero dei lavoratori senza stipendio da tre mesi, perché l’ippodromo che deve pagare dei contributi arretrati non riceve più soldi dall’Unire. A Napoli c’è un progetto di tagli del 50%, Padova è chiuso non avendo firmato la convenzione ponte e Merano rischia di morire per mancanza di investimenti... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tennis RAFA AI FRANCESI
Tricolori: superG Liddi resterà in Bressani è il Nadal: «Non a Marsaglia Mlb con Seattle velista dell’anno evado le tasse» (s.f.) Agli Assoluti di Roccaraso (Aq), il romano Matteo Marsaglia ha vinto il superG (l’anno scorso di impose in discesa) in 1’02"29, davanti a Peter Fill (a 36/100) e a Dominik Paris (a 84/100). Nello slalom femminile Irene Curtoni (1’44"56) ha conquistato il titolo già suo nel 2010 con 32/100 su Federica Brignone; 3ª a 1"24 Chiara Costazza, campionessa uscente, davanti a Elena Curtoni, miglior tempo nella prima manche. Oggi il gigante femminile, con l’atteso duello tra la Brignone, campionessa in carica, e la Agerer, fresca vincitrice della coppa Europa, e la discesa maschile.
Atletica Foster nei 400: 53"79
MIAMI Rafael Nadal, che sta aspettando di esordire al Masters 1000 di Miami (3.650.000 e, cemento), ammette di non aver gradito le accuse di evasione fiscale e di doping mosse dal programma satirico francese «Les Guingols» di Canal Plus: «Non è affatto piacevole. Ho agito sempre legalmente e pago tutte le tasse in Spagna e non mi fanno ridere le allusioni che hanno fatto sul doping». Intanto Simone Bolelli ha centrato la qualificazione al tabellone principale (sarà la sua quarta volta) superando nell’ultimo turno il francese Florent Serra 7-6 (2) 7-5. A caccia di un posto anche Paolo Lorenzi, che nell’ultimo turno delle quali sarà opposto allo spagnolo Bautista-Agut. Donne, 1˚ turno: Watson (Gb) b. Cirstea (Rom) 6-3 3-6 7-6 (4); Pironkova (Bul) b. Martic (Cro) 6-3 6-2; Makarova (Rus) b. Dokic (Aus) 6-1 7-5.
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(i.m.) Devis Boschiero è stato nominato sfidante ufficiale al titolo Europeo dei superpiuma detenuto dal belga Ermanno Fegatilli (già battuto nel 2006 e fresco vincitore di De Vitis) per la rinuncia di Vitali Taibert (Ger). L’Ebu ha fissato l’accordo privato entro il 17 aprile.
Canoa MOLMENTI (a.fr.) Daniele Molmenti parte oggi per il primo di cinque raduni stagionali sul canale olimpico di Londra. Con lui Giovanni e Riccardo De Gennaro e Clara Giai Pron. A casa Angela Prendin: frattura al quarto metatarso di un piede.
Cricket ITALIA IN BILICO (c.b.) Nelle qualificazioni mondiali di Dubai, gli azzurri, dopo tre vittorie (Oman, Usa, Uganda) e tre k.o. (Irlanda, Kenya, Scozia) sono in bilico per andare avanti. Oggi sfida alla Namibia.
Curling MONDIALI DONNE Ai Mondiali donne di Lethbridge (Can) seconda vittoria dell’Italia (tre perse): Cina sconfitta 7-5.
Hockey ghiaccio SEMIFINALI (m.l.) Così ieri in gara-1 di semifinale (al meglio delle 7): Val Pusteria-Alleghe 4-2 (3-2, 1-0, 0-0); Bolzano-Cortina 3-2 (2-1, 1-0, 0-1).
Hockey in line SERIE A-1 (m.l.) Il 21˚ turno, penultimo di stagione regolare. Risultati: Latina-Padova 7-16; Monleale-Empoli 5-3; Arezzo-Vicenza 6-4; Milano-Edera Trieste 9-4. Classifica: Edera Trieste 45; Milano* 41; Monleale 39; Vicenza 33; Asiago 27; Cittadella, Padova 18; Arezzo* 13; Latina 8; Empoli 6 (*una in più).
Hockey pista LODI IN VETTA (m.nan.) Lodi vince a Valdagno ed è in testa sola. Posticipi 20ª di A-1: Matera-Bassano 1-3; Valdagno-Lodi 3-4. Classifica: Lodi 51; Viareggio 49; Valdagno 42; Forte d.M. 40; Giovinazzo, Bassano 38; Breganze 34; Follonica 23; Prato, Sarzana 19; Trissino 18; Molfetta 15; Matera 11; Seregno rit.
Ippica Firenze: 15-12-1-5-14 8ª corsa - m 2060: 1 Insole Bi (2080 R. Vecchione) 1.16.1; 2 Naif Bi; 3 Inoki del Nord; 4 L’Angelo Azzurro; 5 Morgana of Brown; Tot.: 4,91; 2,30, 6,68, 2,04 (99,53). Quinté: n.v. Quarté: e 30.858,94. Tris: e 797,46. OGGI QUINTÉ A MILANO A San Siro (inizio convegno alle 15) scegliamo Ottaviano Augusto (1), Ladiesandgentlemen (5), Tony’s Power (11), Bueno Xavier (8), Royal Force (4) e Fabulous King (2). SI CORRE ANCHE Torino (14.50), Aversa (15.10) e Grosseto (14.40).
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Poker VENERDI’
Pescatori al Gazzetta Store Max Pescatori venerdì (ore 16) sarà al Gazzetta Store di Milano (Galleria San Carlo) per un incontro con i fans. Per iscriversi, lettori e appassionati devono inviare un’email a gazzettastoremilano@rcs.it
Nuoto PISCINA MARIN (al.f.) La piscina di Vittoria dove è cresciuto Luca Marin è stata chiusa per inagibilità. Un liquidatore non ha i fondi per tenerla in funzione. Appello dell’ex allenatore di Luca, Shity, per salvare l’attività. DOPATI (al.f.) Due bulgari selezionati per Londra positivi: il ranista Dinko Guechev (sospeso 3 mesi), il dorsista Ilia Vassilev (un anno). Due anni al ranista giordano Nazih Samer Mezayek (nandrolone) e ai pallanotisti Alexey Bushin (Rus) e Juha Korhonen (Fin).
Pallamano ITALDONNE (an.gal.) Oggi a Salerno (ore 18, diretta Rai Sport 1), Italia-Slovacchia, 3ª di andata del gruppo 6 di qualificazione agli Europei di Olanda (2-6/12). Oggi: Croazia-Danimarca. Classifica: Croazia, Danimarca 4; Slovacchia, Italia 0. ELITE (an.gal.) Iin Elite, a un turno dal termine della stagione regolare, Mezzocorona retrocessa in A-1. 10ª ritorno: Pressano-Teramo 30-24; Bressanone-Conversano 20-27; Ancona-Fasano 26-36; Ambra-Noci 24-33; Trieste-Bologna 33-28; Mezzocorona-Bolzano 42-43 rig. Classifica: Bolzano 57; Conversano 47; Fasano 45; Pressano 44; Noci 40; Trieste 36; Bressanone 33; Teramo 22; Ambra 21; Bologna 14; Ancona 12; Mezzocorona 10.
Pallanuoto SETTEROSA Ieri, ad Avezzano, prima di tre amichevoli tra Setterosa e Stati Uniti: 7-9, reti azzurre di Abbate (2), Casanova, Queirolo, Bianconi, Emmolo e Savioli. Domani, alle 19.30, si gioca a Ostia.
Rugby O’DRISCOLL Leinster-Ospreys di venerdì (Celtic League) segnerà il rientro di Brian O’Driscoll, fermo dall’8 ottobre (spalla operata).
Softball CAMP (m.c.) La Thunders di Castelfranco Veneto, con Usa Softball, il 14-15 aprile organizza «The professional american softball clinic and camp» per tecnici Fibs e atlete nate dal 1996 al 2000. Relatori i tecnici Usa Andrea Duran, ex nazionale, Ashley Carey e Witney Baker. Info: 0423/493949, 329/9623374.
Sport invernali KOWALCZYK OPERATA L’olimpionica Justyna Kowalczyk, 29enne fondista polacca, 2ª nella generale di Coppa, è stata operata ieri a Varsavia in artroscopia al ginocchio destro.
COLLATERALI * Con la Leggenda del Rally N. 9 e 12,19; con Ballando con le Stelle N. 10 e 9,19 - con Supereroi N. 46 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 41 e 11,19 - con Linomania N. 30 e 11,19 - con Bear Grylls N. 22 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 21 e 11,19 - con Indistruttibili N. 20 e 11,19 con ET Predictor card e 11,19 - con i Miti del Calcio ai Raggi X N. 39 e 4,19 - con Speciali Sordi N. 2 e 14,19 - con Mai Dire story N. 13 e 11,19 con Paperinik N. 7 e 11,19 - con Star Trek N. 5 e 9,19 - Capolavori delle grandi Civiltà N. 4 e 11,19 - Holly e Benji N. 3 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 12 e 11,19 - con SportWeek e 2,70 < PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il vertice a Palazzo Chigi
DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Ma con il nuovo articolo 18 come cambierà il lavoro? Sarà domani il giorno decisivo per la riforma: resta il no della Cgil, per Monti però «la questione adesso è chiusa» E la Fornero dice: «Queste regole varranno per tutti» Un’intera giornata di riunioni, cominciata alle 9 del mattino dopo un vertice la sera prima con i sindacati al ministero del Lavoro durato fino a mezzanotte, si è conclusa alle otto e mezza di ieri sera con una conferenza stampa di Mario Monti ed Elsa Fornero dalla quale abbiamo appreso che: sull’impianto della riforma del mercato del lavoro c’è un assenso generale; sulla riscrittura dell’articolo 18 resta il dissenso della Cgil. Molti altri dettagli devono essere messi a punto e per questo è indetta una nuova riunione per domani, alle 16, e cioè il giorno dopo il direttivo della Cgil e il giorno prima del varo della riforma in consiglio dei ministri. La conferenza stampa, oltre a chiarire meglio le cose che i giornali hanno scritto nei giorni precedenti, ha fornito però due novità assolute e di grande rilievo. La prima, tutta politica: Monti ha detto che le parti sociali sono state semplicemente consultate e che non ci sarà nessun accordo e nessuna firma in nessun caso: l’unico interlocutore possibile per questo governo è il Parlamento, qualunque atto che suoni concertativo alla vecchia maniera è da escludere. Le parti — ha aggiunto Monti — un tempo si incontravano e facevano accordi tra di loro, avendo il governo come mediatore e senza preoccuparsi della copertura finanziaria delle cose che decidevano. È un’epoca finita: l’unica istanza che può darci un via libera o fermarci — ha sostanzialmente detto il premier — è il Par-
siere adesso dovranno stare molto attenti.
A
3 Che mi succede se resto senza
LA CRISI TRA PIL E CONSUMI
lavoro?
S Lo sostiene l’Istat La recessione si farà sentire in Italia anche nel 2012, per colpa del calo dei consumi. Lo ha confermato il presidente dell’Istat Enrico Giovannini (nella foto Ansa), che ieri ha detto: «Sappiamo già che il Pil nel primo trimestre del 2012 non è andato bene». L’Italia si prepara quindi ad archiviare il terzo trimestre di fila a segno meno alla voce Pil, dopo il -0,2% del terzo trimestre 2011 e il -0,7% del quarto trimestre dell’anno scorso
Il ministro Elsa Fornero mostra il testo che contiene la riforma del lavoro: tre le novità, ci sono i congedi di paternità obbligatori ANSA
lamento. Si tratta, per il posto che i sindacati hanno avuto finora, di una rivoluzione copernicana, anticipata peraltro già dalla linea del governo sulle pensioni. La seconda novità, dalle conseguenze sociali incalcolabili: saranno obbligati ad andare in permesso alla nascita di un figlio anche i padri, nell’ambito dei primi tre anni di vita del bambino. Questo significa non solo che gli uomini dovranno stare a casa a cambiare i pannolini del piccolo (mentre magari la madre andrà a lavorare), ma soprattutto che la «discriminante maternità» che rende tanto difficile alle donne trovare un posto di lavoro, varrà anche per i maschi. Il permesso di paternità, ripetiamo, sarà infatti obbligatorio.
1Che conseguenza può avere l’opposizione della Cgil alle modifiche dell’articolo 18?
Soprattutto quella di mettere in imbarazzo Bersani e il Pd quando si tratterà di votare non si sa ancora se un decreto legge o una legge delega. Monti ha
detto che domani non ci sarà spazio per nuovi interventi su quella norma dello Statuto dei lavoratori: così è e così rimarrà in ogni caso (a parte le eventuali modifiche in Parlamento).
2 Com’è fatto a questo punto questo articolo 18?
Se ti mandano via perché sei ebreo o perché fai troppo il sindacalista (licenziamento discriminatorio), il provvedimento è nullo e devi essere reintegrato immediatamente. Se ti licenziano perché il lavoro che prima facevi tu lo fa adesso una macchina, te ne vai con un risarcimento di 15-27 mensilità e non puoi farci niente (licenziamento per motivi economici). Se ti licenziano perché hai rubato o perché non spegni la luce prima di andare via (licenziamento disciplinare), sarà il giudice a decidere se devi essere reintegrato o risarcito. Però l’articolo 18 si estende a tutte le imprese, anche a quelle che hanno meno di 15 dipendenti. Quindi i padroncini che mobbizzano le cas-
La cassa integrazione ordinaria rimane, quella straordinaria pure, finisce invece la cosiddetta mobilità, quel pezzo del welfare che riguarda i lavoratori rimasti senza posto. Per costoro, invece dei quattro anni teorici di assistenza, si provvederà con un assegno di 1.119 euro per 6 mesi, ridotto del 15% per gli altri sei mesi. Se il lavoratore ha più di 54 anni, saranno ammessi altri sei mesi di soccorso con un ulteriore taglio del 15%. Il trattamento di mobilità riguarda oggi 4 milioni di lavoratori. Questo nuovo Aspi (Assicurazione Sociale Per l’Impiego) sarà invece erogabile a tutta la platea dei 12 milioni di lavoratori dipendenti. La Fornero ha anche spiegato che il nuovo sistema vuole incentivare i lavoratori a trovarsi un altro posto al più presto.
4 E al momento di essere assunto, invece?
Le imprese potranno/dovranno ricorrere a un contratto dominante, uguale per tutti. In un primo periodo di tre anni, dedicato all’apprendistato, il lavoratore potrà essere mandato via, in forme che non sono ancora state spiegate. Dopo questi tre anni, il contratto diventerà a tempo indeterminato. Il ricorso a forme di contrattualizzazione più flessibili (contratti a progetto, lavori somministrati, a chiamata eccetera) sarà più costoso per le imprese di un 1,4%, parzialmente restituibili se il contratto flessibile sarà trasformato in un’assunzione a tempo indeterminato.
5 Quanto costerà tutto questo? Il sistema andrà a regime nel 2017. La Fornero ieri sera ha detto che bisognerà trovare 1,7-1,8 miliardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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HANNO DETT0
SULLE LIBERALIZZAZIONI
Il governo ha posto la 12a fiducia Fini protesta
S Susanna Camusso (Segretario Cgil) «È una proposta totalmente squilibrata, molto lontana da tutti i suggerimenti dati. L’articolo 18 è l’unico punto su cui il governo non ha mai accettato spostamenti, a riprova che quello era il nodo. Il fatto che Cisl e Uil abbiano abbandonato un’idea condivisa fino una sera fa è un problema»
S Raffaele Bonanni (Segretario Cisl) «Diamo un giudizio positivo sulle linee guida della riforma. Possiamo lavorare bene fino a fine settimana per migliorare le norme. Sull’articolo 18 apprezziamo la direzione del governo per una mediazione fondata sul sistema dei nuovi ammortizzatori. È stato raccolto l’invito di Napolitano»
Giorgio Napolitano con Fini, presidente della Camera ANSA
Ancora una volta la fiducia. La dodicesima da quando Mario Monti è premier. Ieri è toccato al ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda porre la fiducia alla Camera sul decreto legge liberalizzazioni, che è in seconda lettura a Montecitorio e deve essere convertito in legge entro sabato, pena la sua decadenza. La fiducia sarà votata oggi dalle 15.45 e il voto finale sul provvedimento è previsto per le 19.30 di domani. Ma in Aula è successo di tutto e tra i più amareggiati per la scelta c’era Gianfranco Fini. Prima di dare la parola a Giarda, il presidente della Camera era infatti intervenuto così: «Sia consentito alla Presidenza di esprimere rammarico per l’insensibilità mostrata dal governo nel non fornire all’Assemblea ulteriori elementi di giudizio». Giarda si limita a sottolineare che la fiducia è «sul testo delle commissioni identico a quello approvato in Senato», ma in Aula si sono alzati fischi dai banchi di Idv e Lega. Fini ha poi sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. La questione è legata alla Ragioneria generale dello Stato secondo cui cinque norme del testo non hanno copertura finanziaria. Un problema di cui si è interessato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: ha chiamato Fini per avere ragguagli, e si è riservato di compiere gli opportuni passi per un chiarimento. Il Quirinale, infatti, nel promulgare una legge deve valutare se questa ha copertura, e se non ci fosse deve essere rinviata alle Camere.
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ALTRI MONDI
GLI USA APRONO AL DIALOGO
Obama agli iraniani «Stop alle divisioni» Barack Obama (nella foto Reuters) si rivolge agli iraniani con un video messaggio in occasione della festività del
notizie Tascabili
Dopo il Csm, anche l’Associazione nazionale magistrati (Anm) ha bocciato la norma che ha introdotto la responsabilità diretta dei giudici. «Non bastano modifiche: l’emendamento Pini che prevede la responsabilità diretta va stralciato per garantire autonomia e indipendenza dei magistrati» ha dichiarato l’Anm in un’audizione alla commissione Giustizia del Senato, che ha il compito di esprimere un parere sulla legge Comunitaria e che al momento sembra orientata verso lo stralcio. Contro l’emen damento ha parlato anche il guardasigilli, Paola Severino: «Non esiste in nessun Paese d’Europa»
Lo ha confessato ai magistrati
Nave finita sugli scogli davanti a Messina: il comandante dormiva
Si era candidamente addormentato in plancia l’ucraino Sergy Kryvodud, comandante della nave Hc Rubina che sabato si è incagliata sugli scogli di Messina. Il 41enne nell’interrogatorio di ieri in Procura ha confessato di aver inserito il pilota automatico e di aver poi preso sonno, perdendo il controllo della nave. Un sonno tanto profondo da non sentire gli uomini che controllano le rotte sullo Stretto, che più volte lo avevano chiamato. Il comandante si è svegliato poco prima dell’impatto ed è riuscito a ridurre la velocità. Ora è indagato per naufragio e violazione del codice della navigazione.
Sottoscrizioni fino a domani sera
A ruba i nuovi Btp Italia Già raccolti 3,7 miliardi Vanno a ruba i nuovi Btp Italia, titoli a quattro anni che offrono una cedola minima garantita del 2,25% e sono acquistabili direttamente attraverso l’home banking. In due giorni sono stati rastrellati 3,7 miliardi (2,14 miliardi ieri e 1,56 miliardi lunedì) per un totale di 69.990 richieste complessive (l’80% degli acquirenti è di «taglia piccola», ovvero sotto i 50 mila euro). Dunque gli ordini sono andati ben oltre le aspettative: le prime indicazioni ipotizzavano una raccolta di 1,5 2 miliardi; ora invece si punta ai 5 miliardi di raccolta da raggiungere entro domani sera, ovvero il termine ultimo per la sottoscrizione.
L’iniziativa della Provincia
Como, ottanta cecchini per eliminare i piccioni «Attenzione piccioni», la caccia è aperta. La Provincia di Como ha infatti «arruolato» 80 cecchini per mettere un freno alla proliferazione di questi diffusissimi uccelli, considerati dannosi per coltivazioni e allevamenti. «Abbiamo rilasciato patentini di "coadiutori del controllo numerico del piccione" – spiega l’assessore provinciale alla Caccia, Mario Colombo –. Non significa che gireranno pattuglie di cecchini per sterminare i piccioni ma agli agricoltori che vedono campi danneggiati invieremo un cacciatore per un intervento mirato. E speriamo che gli uccelli, disturbati, vadano altrove».
Scossa ad Acapulco Messico nel panico Forte scossa di terremoto in Messico. Il sisma (magnitudo 7,9) ha avuto come epicentro una zona a est della città di Omete-
S Formigoni urla «pirla» a Zamponi Fuoco e fiamme nel Consiglio Regionale lombardo. Dopo essere stato chiamato in causa dal capogruppo Idv Stefano Zamponi nell’ambito delle inchieste sulle tangenti, Roberto Formigoni lo ha insultato dandogli del «pirla» e poi non s’è scusato
«Caccia al killer Colpirà di nuovo» I testimoni: «Ha filmato l’assalto». La polizia: «Ogni dettaglio pianificato». Oggi i funerali delle 4 vittime VINCENZO DI SCHIAVI
LA FRANCIA IN LACRIME L’ULTIMO SALUTO 1
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L’Hc Rubina finita sugli scogli di Messina LAPRESSE
SISMA DI MAGNITUDO 7,9
A Strage di Tolosa
ATTACCHI MILANESI
L’Anm sostenuta dalla Severino
Responsabilità giudici «Stralciate la norma»
Nawruz e accusa il governo di Teheran di «aver creato una cortina elettronica per fermare le informazioni e le idee nel Paese». Al tempo stesso, però, il presidente americano sembra voler cercare il dialogo. «Non c’è alcuna ragione — dice Obama — perché i due Paesi siano divisi».
E Podestà se la prende con Pisapia Twitter, irresistibile tentazione. Ma stavolta il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà ha esagerato ritwittando «Milano. All’asta i volantini delle Br. Giuliano Pisapia vende la sua collezione privata?». Podestà si è poi scusato con il sindaco
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1 Le salme delle 4 vittime escono dalla scuola Hatorah di Tolosa, dove sono state vegliate da parenti e amici. Le bare hanno poi raggiunto Parigi da cui sono partite per Gerusalemme; 2 Il pianto disperato di una ragazza della comunità ebraica di Tolosa; 3 Fuori dalla scuola la polizia prosegue le indagini REUTERS/ANSA
RIPRESA IN CLASSE
Sparava, uccideva, filmava, e sarebbe pronto a colpire di nuovo. Il killer che lunedì ha ammazzato un rabbino, i due figli e un’altra bambina davanti alla scuola ebraica Ozar Hatorah di Tolosa aveva una telecamera legata al petto per riprendere il raid. Lo hanno confermato i testimoni e il ministro dell’Interno francese Claude Gueant ha spiegato: «Si tratta di una telecamera che permette di registrare con il grand’angolo e poi vedere le immagini su un computer». Una telecamera simile a quelle usate dai paracadutisti dell’esercito francese: un dettaglio non irrilevante per i 300 investigatori ed esperti di profili psicologici che stanno lavorando al caso e che porta dritto all’altro duplice fatto di sangue che la scorsa settimana ha colpito la città dell’Alta Garonna. Ovvero l’uccisione di tre parà di origine maghrebina e il ferimento di un altro militare, di stanza in una caserma della città e in quella della vicina Montauban. Un’unica mano potrebbe aver compiuto i sette omicidi: la pistola è la stessa (una calibro 11,43) così come sarebbe uguale il mezzo per la fuga, uno scooter Yamaha T-Max 500. Ora si aggiunge il particolare della telecamera a
ravvivare i sospetti verso i tre paracadutisti cacciati dalla caserma di Montauban nel 2008, perché vicini ad ambienti neonazisti. Secondo il quotidiano 20 Minutes i tre sarebbero già stati ascoltati dagli investigatori «lunedì notte e non sarebbero coinvolti», Le Monde invece smentisce questo dettaglio. La pista neonazista permane anche se sta montando soprattutto l’ipotesi del serial killer solitario. «Abbiamo di fronte un individuo estremamente determinato, armato, che ripete il suo procedimento operativo con sangue freddo: a tutti ha sparato un colpo in testa. E potrebbe colpire ancora»: spiega Francois Molins, procuratore della Repubblica di Parigi. Intanto nella notte sono arrivate a Gerusalemme le salme del rabbino Jonathan Sandler, 30 anni, che nella scuola della strage insegnava la Torah (la Bibbia), dei figli Arieh (5 anni) e Gabriel (4) e di Myriam Monsonego (7 anni), la figlia del preside della Hatorah. I funerali saranno stamattina all’Har Hamenouhot, il più grande cimitero di Gerusalemme. © RIPRODUZIONE RISERVATA
POLEMICA IN ITALIA
Liste antisemite: sul web i nomi di 163 prof ebrei Un’ennesima lista antiebraica, pubblicata dal sito neonazista Holywar, ha ac ceso ieri la polemica anche in Italia: nell’elenco figurano i nomi di 163 docenti ebrei di 26 atenei italiani definiti «molto pericolosi» se non al soldo dei servizi segreti israeliani. La lista si completa poi con altri nomi (alcuni molto noti) del giornalismo, la politica e la cultura italiana. Liste molto inquietanti, dopo i fatti di Tolosa. La polizia postale è al lavoro da mesi con l’obiettivo di oscurare il sito creato e gestito dall’estremista norvegese Alfred Olsen.
IL CASO I GUERRIGLIERI ASSICURANO: «STANNO BENE E MANGIANO REGOLARMENTE»
Botte agli alunni Arrestata maestra in Val Camonica Schiaffi, strattoni, tirate d’orecchie. Il metodo violento di un’insegnante di 54 anni di una scuola di Capo di Ponte, in Val Camonica (Brescia), l’ha condotta all’arresto. Ieri i carabinieri di Breno (Brescia) hanno arrestato la donna in flagranza di reato e l’hanno portata nel carcere di Verziano, con l’accusa di maltrattamenti su minori. L’indagine ha preso avvio all’inizio di febbraio con tre diverse denunce di genitori preoccupati per quanto raccontato dai loro figli, tutti in terza elementare. I carabinieri hanno installato telecamere nella classe della scuola bresciana, composta da 22 alunni. A quel punto, potendo tenere sotto controllo l’insegnante quasi in diretta, i militari hanno documentato otto episodi di maltrattamento in soli 14 giorni. L’ultimo il violento schiaffo dato a un bimbo che aveva sbadigliato senza mettere la mano davanti alla bocca. Poi l’arresto.
pec, nello stato di Guerrero, a 193 km da Acapulco, ad una profondità di 18 km. Il terremoto è stato nettamente percepito anche a Città del Messico dove centinaia di persone si sono riversate in strada: danni alle abitazioni e traffico impazzito nella megalopoli.
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i rapiti nel mondo Sono 12 gli italiani rapiti nel mondo. Con Bosusco e Colangelo, ci sono Maria Sandra Mariani (Algeria), Bruno Pellizzari (Sudafrica), Rossella Urru (Algeria), Giovanni Lo Porto (Pakistan) e 6 marinai della Enrico Ievoli (Somalia) Un appello per la liberazione degli italiani nella spiaggia indiana di Puri AP
Gli italiani sequestrati in India: l’ultimatum spostato a stasera Si spera ancora, anzi si spera di più. I ribelli maoisti che da sabato tengono in ostaggio in India Paolo Bosusco e Claudio Colangelo hanno prorogato fino a stasera l’ultimatum al governo dello Stato di Odessa per soddisfare le loro richieste e quindi liberare i due italiani. La proroga di 24 ore fa pensare che la trattativa, basata sulle 13 condizioni poste lunedì dai sequestratori, stia andando avanti. Non solo, secondo l’emittente Ibn-Cnn in un secondo messaggio audio diffuso ieri i guerriglieri hanno affer-
mato che gli italiani «stanno bene e ricevono regolarmente cibo». Nella stessa comunicazione, registrata dal capo degli autori del sequestro Sabyasachi Panda, hanno annunciato un cessate il fuoco unilaterale e nominato altri due mediatori per trattare a loro nome col governo locale. Il primo ministro di Orissa, Naveen Patnaik, ha fatto sapere di aver ricevuto le richieste, ma ha a sua volta chiesto ai maoisti di fermare le violenze e rilasciare i due ostaggi. Del sequestro ieri ha parlato anche il premier indiano Man-
mohan Singh: «Per noi deve essere un duro promemoria del fatto che la nostra sicurezza nazionale potrebbe essere in pericolo se non saremo pronti ad affrontare il problema del terrorismo e dell’estremismo». Intanto, il console italiano a Calcutta, Joel Melchiori, ha incontrato il ministro dell’Interno dello Stato di Orissa. E l’arcivescovo locale John Barwab ha inviato un suo sacerdote nel distretto del rapimento per verificare se, visti i tanti cristiani che si trovano nella zona, ci siano altre possibilità di mediazione.
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ALTRI MONDI
GRATIS PER I SUOI MEDICI
Michael ancora in tour Si ripartirà da Vienna A Vienna aveva interrotto il tour e da Vienna vuole ripartire. George Michael (nella foto Epa), che a novembre ha rischiato la
Clemente Russo, 29 anni
vita per una grave polmonite, ha annunciato che il «Symphonica tour» riprenderà con due show, il 4 e il 6 settembre, proprio dalla città austriaca dove è stato rico verato per settimane. Il cantante di origine greca ha regalato mille biglietti del primo concerto allo staff medico che lo ha curato.
IN USCITA VENERDÌ 30 MARZO
Vasco: con l’opera arriva pure un album Il 30 marzo, il giorno prima del debutto del «suo» balletto alla Scala di Milano, esce l’album di Vasco Rossi «L’altra metà del
RUSSO «Ora aiuto in tv i tanti ragazzi in difficoltà» Il pugile stasera conduce su Italia 1 il docu-reality Fratello Maggiore: «I giovani hanno perso il senso della realtà, lo sport è un antidoto»
FILIPPO CONTICELLO
Saltellando felicemente tra ring, cinema e tv, la rivoluzione copernicana di Clemente Russo si è compiuta: l’atleta è diventato coach. Così il pugile casertano, argento nel 2008 a Pechino (e anche al reality La Talpa...), oggi in prima serata incrocia i guantoni su Italia 1: niente pugni, ma solo consigli. L’esperimento si chiama Fratello maggiore, un «coach show» come dicono gli esperti: Russo fa visita a ragazzi in bilico, che rifiutano l’autorità familiare e potrebbero prendere cattive strade. Il fratellone-boxeur porta affetto, rigore e saggezza: il resto dello speciale sono immagini crude da tv-verità. Allora, Russo, come ci si sente a fare il coach?
«
Dal ring mi porto la sicurezza che serve davanti alle telecamere: sono più creativo CLEMENTE RUSSO SUL FUTURO TRA BOXE E TV
«Sono stato sempre coach di me stesso, vicino ai ragazzi della mia palestra. Mi sento adatto a questo documentario-reality perché vengo dalla strada e posso smontare certe sbruffonerie dei ragazzi». Che idea si è fatto dei giovani di questi tempi?
«Ho girato al Nord, ci sono differenze di pensiero e cultura rispetto a Marcianise. Ma tutti, in generale, hanno perso di vista la realtà: non guardano mai
negli occhi, pensano solo in una dimensione virtuale. Il mio antidoto è lo sport: fatica, sudore e rispetto». E lei da ragazzo com’era?
«Un vandalo, soprannominato da mia mamma "passaguai". Combinavo disastri senza pensarci. A casa le ho prese di santa ragione, mi ha salvato la boxe: ogni pomeriggio mi chiudevo in palestra e lì ho incontrato i miei "fratelli maggiori"». Adesso incontra spesso le telecamere, anche quelle del cinema: lo sa che i puristi della boxe alzano il sopracciglio?
«Lo abbassino: i risultati olimpici e la mia popolarità grazie a La Talpa o al film Tatanka ha aiutato a riempire i palazzetti, a far crescere gli amatori, a riportare su uno sport che stava crollando. E questo per il mio
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IL NUMERO
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Le medaglie a Mondiali e Olimpiadi Campione mondiale dilettanti nel 2007, Russo ha vinto una medaglia tra i pesi massimi anche all’Olimpiade di Pechino: il pugile campano è stato argento
bel visino... Per il resto, sono egocentrico, ma che c’è di male? E che c’è di male se mi piace la tv, soprattutto se non tolgo tempo agli allenamenti?». Cosa ha portato del pugilato nella sua esperienza tv e come la televisione ha cambiato il suo modo di combattere?
«Dal ring mi porto la sicurezza che serve davanti a una telecamera, e forse grazie alla tv sono più creativo. È un bel connubio anche per il futuro: sogno di diventare c.t. della Nazionale e showman di successo». Sa cosa succede il 27 luglio?
«Faccio 30 anni e c’è la cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Londra. Porto un prosecco nello zaino e lo bevo in pista. Poi, combatto e miglioro l’argento dell’ultima volta».
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KUTCHER SPAZIALE
S L’attore in viaggio con Branson L’attore americano Ashton Kutcher, ex marito di Demi Moore, è diventato il 500esimo turista «spaziale», comprando uno dei costosi biglietti (circa 200 mila dollari) per uno dei futuri viaggi della Virgin Galactic, la compagnia di voli suborbitali creata dal magnate dell’omonima multinazionale, Richard Branson. Il riccone inglese ha scritto sul suo blog di aver «brevemente parlato con Ashton» per felicitarsi e «dargli il benvenuto a bordo». Ashton, dice Branson, «è rapito dall’idea di essere uno dei primi ad attraversare l’ultima frontiera e a fare ritorno a casa»
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BECCATO PER GLI SCONTRI DI LONDRA DELL’ESTATE 2011
Due anni di prigione al bullo di Harry Potter
L’attore Jamie Waylett, 22 anni IPP
Bulletto nella saga di Harry Potter e molto di più nella vita reale. Il ventiduenne attore Jamie Waylett, che nella serie del maghetto ha vestito i panni dello spaccone Vincent Crabbe, uno degli amici di Draco Malfoy, è stato condannato a due anni di carcere per «disordini e violenze» e «detenzione di oggetti rubati», per aver preso parte ai tumulti che hanno sconvolto Londra lo scorso agosto. Ora dovrà scontare alme-
no un anno dietro le sbarre prima di poter chiedere uno sconto di pena. Waylett era stato sorpreso da una telecamera a circuito chiuso, con il cappuccio della felpa calato sulla testa, vicino un supermercato appena svaligiato nel quartiere di Chalk Farm, uno dei punti più caldi della rivolta. Ai giudici ha spiegato che è stata la curiosità a spingerlo in strada dove gli è stata passata una bottiglia di champagne trafugata al supermercato. Waylett era stato beccato ad aprirla e scolarsela. Al giovane era stata poi data una molotov da un gruppo di ragazzi col volto coperto che lo aveva riconosciuto. Emily Dummatt, l’avvocato dell’attore, ha spiegato che Waylett ha accettato la bottiglia incendiaria per paura di ritorsioni ma di averla buttata non appena possibile. Peraltro, a ottobre, durante la perquisizione che aveva fatto seguito all’arresto, nella stanza del giovane erano state trovate 15 piantine di marijuana.
la Foto
LA GAZZETTA DELLO SPORT
cielo», con le 13 storiche canzo ni del Blasco riarrangiate per l’opera. I fan possono già preno tarlo su iTunes ma sarà disponi bile anche un’edizione limitata in vinile. Altra novità per Vasco: lo spettacolo, che si replicherà 7 volte sino al 13 aprile, sarà trasmesso il 5 aprile su Rai 5.
LEGGERÀ DANTE
Benigni tratta per 30 date a Firenze quest’estate La trattativa è avviata ma non conclusa. Da una parte il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, dall’altra l’agente di Roberto Benigni, Lucio Presta. Il primo ha chiesto di avere in esclusiva, per 30 date, la prossima estate, Benigni per la lettura della Divina Commedia di Dante. L’evento dovrebbe svolgersi tra luglio e agosto e, in effetti, avere l’attore premio Oscar impegnato nella lettura del testo del sommo poeta, nonché fiorentino tra i più illustri, sarebbe un colpo grosso per Renzi. L’accordo sarebbe già stato trovato in un incontro avvenuto a Firenze di recente, almeno secondo le indiscre zioni raccolte dal settimanale «Chi», ma non ci sono ancora conferme ufficiali.
SOLO SU INTERNET
L’affinità e lo zodiaco: Capitani torna con l’e-book Le coppie e lo zodiaco secondo Antonio Capitani. L’ironico astrologo della Gazzetta e di Vanity Fair torna a «colpire» con l’edizione 2012 del libro «Amori zodiacali», disponibile solo in formato elettronico sul sito capitani miocapitani.com. Nel manuale si esaminano le 144 accoppiate zodiacali, 12 per ogni segno, e vengono spiegate le dinamiche sentimentali e lavorative che si creano nelle coppie. «Tante persone — racconta Capitani — mi chiedono "con quale segno vado d’accordo? Quale devo evitare? Con chi fornico meglio?": in questo e book ho risposto a tutti e ho spiegato che rapporto ogni segno può stringere con tutti gli altri. Ne sono venute fuori delle belle. E anche delle suine...».
LOTTO
E Lady Obama va da Letterman tra rivelazioni e commozione
Anche Michelle Obama è finita sulla prestigiosa poltrona del «Late Show» di David Letterman, talk show storico in onda sulla Cbs e tra le trasmissioni più seguite degli Stati Uniti. La first lady ha parlato del suo Barack, raccontando che quando la sera ritorna a casa è sempre «di buon umore, soprattutto quando parla del Congresso». Michelle ha ricordato la famiglia e si è anche commossa ricordando il padre: «Non farmi piangere — ha detto al conduttore —, questo non è lo show di Oprah Winfrey. Questo si suppone sia quello di Letterman»
41
SUPERENALOTTO
BARI
49 39 57 71 22
CAGLIARI
80 76 30 58 21
FIRENZE
63 40 79 44 60
GENOVA
50 11 68 60
MILANO
85 57 66 19 28
NAPOLI
62 58 32 46
PALERMO
15 90 77 57 13
2 2
ROMA
35 67 12 30 13
TORINO
80 63 34 9 18
VENEZIA
72 24 71 8 39
NAZIONALE 11 ESTRAZIONE DEL 20 MARZO
7 50 58 56
LA COMBINAZIONE VINCENTE 21 39 44 49 65 87 Jolly: 54; Superstar: 57 Jackpot e 76.100.000 Punti 6: nessuno Punti 5+: nessuno Punti 5: 13 totalizzano: e 28.599,01 Punti 4: 1.022 totalizzano: e 366,92 Punti 3: 38.451 totalizzano: e 19,42 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 9 totalizzano: e 36.692 Punti 3: 180 totalizzano: e 1.942 Punti 2: 2.837 totalizzano: e 100 Punti 1: 19.619 totalizzano: e 10 Punti 0: 43.026 totalizzano: e 5 Montepremi di concorso e 2.478.580,19 10 e LOTTO Numeri vincenti
11 15 24 30 35 39 40 49 50 57 58 62 63 67 72 76 79 80 85 90
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
20/2 - 20/3
LE PAGELLE
Ariete 6
Toro 7+
Gemelli 5,5
Cancro 6,5
Leone 6,5
Pesci 8
DI ANTONIO CAPITANI
I vostri interessi in primis. Con furbizia e determinazione. Omogeneizzando gli zebedei altrui, se serve. Selezioni in atto…
Luna di sostegno a progetti, rapporti d’amicizia, lavoro. Clienti e sponsor vi scelgono, la fortuna vi lappa, voi fornicate con naturalezza.
La Luna minaccia malumore. Che attira incagli, ostracismi e rivalità faticose. Pure il suino in voi è mesto e segaligno. Ussignùr, state su.
Le stelle portano la vostra fama e la vostra opera fuori dai soliti confini. Il sudombelico ha sussulti d’orgoglio, ma frenate l’ira da puma.
Luna stitica coi quattrini: quanti sforzi per ottenerli. Meno male che fra qualche giorno Venere stabilizzerà lavoro e slanci suini. Gioite!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
IL MIGLIORE. La Luna è nel vostro segno. E voi guadagnate punti a go go. Potete varare e seminare con successo nel lavoro e negli affari e sollazzarvi suinally.
Vergine 5,5
Bilancia 6,5
Scorpione 7
Sagittario 6
Capricorno 7+
Acquario 7
Ancora Luna opposta, ancora fatiche e tensioni nei rapporti, forse. Niente pazzie! Fornicazione poco sentita. Ammesso che ci sia.
Lavoro, privato e casa/family vi stancano. Tanto. E, a tratti, fanno inserire agli zebedei la modalità ciondolamento. State (e teneteli) su!
Pompano bene e forte le stelle, specie il lavoro, che vi porta risposte proficue e insperate. L’intuito fa faville, il sudombelico di più.
Urano premia i vostri meriti e apre portoni là dove certe porte si son chiuse. Ma siete docili come il rottweiler di Hannibal Lecter. Cuccia.
Arrivano stimoli giusti da ogni dove, voi siete intuitivi e facce di glutei al punto giusto per sfruttarli. OK lavoro, amor e fornicazion.
Le stelle rafforzano la vostra autorevolezza, il vostro prestigio, il vostro potere. Oltre che il sudombelico. E il (più) bello addavenì.
SINISA MIHAJLOVIC
Il tecnico serbo in Italia ha allenato Inter (secondo di Mancini), Bologna, Catania e Fiorentina. È nato a Vukovar il 20/2/1969
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro ITALIA 1
RETE 4
CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI CAMERA CAFÉ TELEFILM BAU BOYS TRASFORMAT STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA I SIMPSON C.S.I. MIAMI FRATELLO MAGGIORE Reality 23.30 MELISSA P. 1.30 THE SHIELD 2.20 STUDIO APERTO LA GIORNATA 2.50 SAMSARA
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RAIDUE
RAITRE
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RAI PARLAMENTO TG1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG1 CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA AFFARI TUOI PORTA A PORTA Attualità 23.55 AMORI E BUGIE 1.15 TG1 - NOTTE 1.45 CHE TEMPO FA 1.50 QUI RADIO LONDRA 1.55 SOTTOVOCE
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15.10 IL GENIO DELLA TRUFFA PREMIUM CINEMA 17.10 THE NEXT THREE DAYS PREMIUM CINEMA 17.20 SARÀ PERCHÉ TI AMO MYA 19.30 EMBER IL MISTERO DELLA CITTÀ DI LUCE PREMIUM CINEMA 21.15 IN CUCINA NIENTE REGOLE MYA 21.15 HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE PREMIUM CINEMA 23.45 I FIORI DI KIRKUK PREMIUM CINEMA
CALCIO
7.35 8.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 17.10 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10
11.00 KASHIWA REYSOL JEONBUK MOTORS AFC Champions League Fase a gironi Eurosport 2
15.00 CHIERI - ALBESE Serie D Rai Sport 1
15.00 EINTRACHT FRANCOFORTE MALMOE Champions League femminile Eurosport 2 HD
18.30 BROENDBY - LIONE Champions League femminile Eurosport 2
20.00 ATLETICO MADRID ATHLETIC BILBAO
Premier League Sky Sport 1, Sky 3D, SuperCalcio e Sky Calcio 2
BASEBALL
CURLING
18.00 TAMPA BAY RAYS NEW YORK YANKEES
17.00 SVEZIA - CINA Mondiale femminile. Fase a gironi Da Lethbridge, Canada Eurosport
MLB Preseason ESPN America
Eurolega Gara 1 Play off Sportitalia 2
Premier League Sky Sport Extra, Sky Calcio 3
21.00 EVERTON - ARSENAL
22.00 VILLARREAL REAL MADRID CORINTHIANS CRUZ AZUL
9
21
ANCONA
9
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min max
AOSTA
3
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BARI
6
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BOLOGNA
4
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CIELO
VENTI
CAGLIARI
9
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Sole
Deboli
CAMPOBASSO
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Moderati
CATANIA
3
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FIRENZE
3
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16.00 GIRO DI CATALOGNA
SCI ALPINO
La Vall d'en Bas - Port-Ainé 3ª tappa Eurosport
Super G maschile Rai Sport 1
Trento 8 18
Aosta
Milano
6 14
Torino 9 16
Venezia
9 18
9
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Perugia
9 19
8 19
18 17
MILANO
4
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ROMA
NAPOLI
7
21
9 21
Mossi
PERUGIA
8
21
POTENZA Nebbia
Agitati
7
15
REGGIO CALABRIA
8
17
ROMA
8
21
TORINO
6
15
2
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MILANO
ROMA
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
6:23
18:37
6:10
18:23
9
19
VENEZIA
7
17
SKY SPORT 2 IL BLOG
Serie A. Highlights
9.30
15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO
BASKET: CINCINNATI BEARCATS LOUISVILLE CARDINALS
Manning a Denver E Tebow adesso quale fine farà?
NCAA
11.30 RUGBY: INGHILTERRA IRLANDA Sei Nazioni
14.00 BASKET: VANDERBILT COMMODORES WISCONSIN BADGERS
Su «America al Massimo», il blog sullo sport Usa di Massimo Oriani, il mercato Nfl con Manning a Denver e Tebow in partenza
www.gazzetta.it
NCAA
Domani
Dopodomani
Nuvolosità diffusa al Centrosud con schiarite su alta Toscana, Marche, Puglia salentina, lungo il basso versante tirrenico e sulle isole maggiori. Al Nord ampio soleggiamento salvo annuvolamenti sul Piemonte occidentale. Clima molto mite.
Aumento della pressione atmosferica sul Mediterraneo con tempo stabile e soleggiato su tutto il Paese. Attese velature sparse al Sud e tra le isole maggiori e locali addensamenti sulle Alpi occidentali. Clima piuttosto mite ovunque.
18
Ancona
Firenze
5
Neve
Numero Marigney: a Scafati canestro da oltre 25 metri
9 19
16
10
19
IL VIDEO
Bologna Genova
L'AQUILA
10
Il 60 per cento dei lettori di Gazzetta.it ritiene il Napoli favorito per la corsa al 3˚ posto davanti a Udinese, Roma e Lazio
Pazzesco canestro di Paul Marigney (nella foto) in Legadue: l’americano di Scafati segna sulla sirena da 25 metri contro Ostuni.
Serie A. Highlights
10.00 CALCIO: CATANIA LAZIO
Il Napoli è in pole per il terzo posto Lazio invece ultima
9 20
GENOVA
PALERMO
CALCIO: LECCE PALERMO
Ancora tempo instabile sulle zone montane e pedemontane del Nordovest con rovesci sparsi e nevicate in quota. Fenomeni in esaurimento entro il pomeriggio. Sul resto del territorio nazionale cieli variabili con locali addensamenti. Mite. Trieste
Molto forti
Calmi
9.45
Oggi
Coperto
Temporali
ASSOLUTI
9.15
CALCIO: ROMA GENOA Serie A. Highlights
Serie A
PALLAMANO Qualificazioni Europeo femminile Rai Sport 1
Forti
MARI
9.30
17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 19.30 CALCIO: PARMA MILAN
Serie A. Highlights
17.50 ITALIA - SLOVENIA
Rovesci
Pioggia
SKY SPORT 1
TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 CAMERE DA LETTO ATLANTIDE JAG I MENÙ DI BENEDETTA G’ DAY ALLE 7 SU LA7 G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO UN DUE TRE STELLA Varietà 23.45 TG LA7 23.50 TG LA7 SPORT 23.55 MOANA 1.40 (AH)IPIROSO 2.35 PROSSIMA FERMATA 7.30 9.45 11.10 12.30 13.30 14.05 16.00 17.05 17.50 18.55 19.25 20.00 20.30 21.10
10.30 CALCIO: UDINESE NAPOLI
NHL ESPN America
CICLISMO
Coppa Libertadores Sky Sport 1 e SuperCalcio
0.25 0.30
10.15 CALCIO: INTER ATALANTA
ANAHEIM DUCKS ST. LOUIS BLUES
3.00
NBA Sky Sport 2
Liga Sky Sport 3 e Sky Calcio 1
ALGHERO
NHL ESPN America
DALLAS MAVERICKS LOS ANGELES LAKERS
2.30
Premier League Sky Calcio 5
Ieri
NEW YORK RANGERS DETROIT RED WINGS
0.00
Eurolega Gara 1 Play off Sportitalia 2
21.00 QUEENS PARK RANGERS LIVERPOOL
0.15
HUNTER CARABINIERI SLOW TOUR TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... FORUM TELEFILM DREAM HOTEL SUD AFRICA TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS... VIAGGIO A ... Documenti I SALUTI DI VIAGGIO A... I BELLISSIMI DI R4 IL MIRACOLO DI BERNA
Serie A. Highlights
HOCKEY GHIACCIO
20.45 MONTEPASCHI SIENA OLYMPIACOS
Premier League Sky Calcio 4
2.00
Mondiale femminile. Fase a gironi Da Lethbridge, Canada Eurosport
CSKA MOSCA BILBAO
17.15
20.45 TOTTENHAM STOKE CITY
18.55 19.35 20.30 21.10
22.00 CANADA - GERMANIA
BASKET
Coppa Italia Rai 2
A CURA DI
Il sole oggi
7.00 8.40 12.25 13.00 13.40 15.10 15.45 17.10 17.45 18.30 19.20 19.50 20.20 21.10
20.45 NAPOLI - SIENA
GazzaMeteo
Nuvolo
23.20 1.10 1.36 2.26 3.56
20.45 MANCHESTER CITY CHELSEA
Liga Sky Sport 3 e Sky Calcio 1
Legenda
8.50 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.45 20.00 20.30 21.10
TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA 6 PASSI NEL GIALLO Serie tv MATRIX TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE AMICI
IL SONDAGGIO
LA 7
RAIUNO
10 16
L’Aquila 7 17
Campobasso
Bari
7 16
10 17
Napoli
Potenza
8 22
5
Cagliari
17
Catanzaro
10 16
8
19
Reggio Calabria
Palermo
7 19
8 19
Catania 7
16
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
6:21
18:38
6:09
18:24
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
22 mar.
30 mar.
6 apr.
14 apr.
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012
TERZO TEMPO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
LETTERE
SIMONE MORO Ieri in Gazzetta
GazzaFocus
PortoFranco A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it Twitter: @arturifra
Cronache dal sottosuolo (di quelle da brivido) Oggi, leggendo il titolo a nove colonne della Gazzetta, si è rafforzata ulteriormente la mia convinzione che voi siate tra i maggiori rappresentanti del marcio mondo giornalistico che ruota attorno all'Inter da vent'anni a questa parte. Ogni dubbio è stato fugato con l'articolo all'interno: la rosea non è nient'altro che l'esempio più eclatante di ciò che Mourinho definiva «prostituzione intellettuale». Da brividi. Massimo Vitali
Le imprese del grande scalatore sono un successo anche in libreria
«Freddo, ricordi, un libro La mia vita in verticale» Simone Moro e Denis Urubko, l’ultimo saluto al Nanga Parbat e sopra il campo base ZANGA
Da alcuni anni le colonne sono diventate sei, ma sono dettagli. E’ giusto ogni tanto pubblicare anche voci dal sottosuolo dell’educazione e della tolleranza, che mescola il gusto dell’orrido con il comico-grottesco. Par di capire nella sua invettiva scomposta che saremmo accusati di anti-interismo. Non pubblico il suo indirizzo mail per ragioni di riservatezza: diversamente sarebbe stato sommerso da milioni di messaggi di energumeni che la pensano all’opposto. Gli uni e gli altri si sbagliano, naturalmente, ma questo tipo di «argomentazioni» non hanno alcun contatto con la realtà e la ragionevolezza. Il brivido, caro Vitali, lo si prova a leggere opinioni, diciamo così, come la sua. Che è giusto conoscere per capire i problemi del calcio italiano.
L’arbitro e la maglietta Sono rimasto a dir poco sconcertato quando ho appreso la notizia che l'arbitro Rocchi al termine di Udinese-Napoli ha chiesto la maglia a Cavani. Dopo il pessimo e sconcertante arbitraggio, dopo tutti gli errori commessi, questo direttore di gara invece che riflettere sui danni che aveva commesso, si preoccupa di chiedere la maglia a Cavani? Ma stiamo scherzando? In che paese viviamo? Gli arbitri possono sbagliare, l'importante è però che prendano atto dei propri errori. L'Udinese è stata danneggiata ma di questo Rocchi non se ne preoccupa minimamente. Mi scusi per lo sfogo. Massimo Liva (Spilimbergo, Pn)
Ci mancherebbe. Non capisco dove stia lo scandalo, ma mi rendo conto che nella Sospettopoli che è diventata il calcio italiano tutto ha i contorni dell’orrido. Al massimo m’imbarcherei in un discorso di opportunità su un gesto del genere.
SANDRO FILIPPINI
Simone Moro ieri ha fatto vibrare il freddo dell’inverno degli 8000 in una Sala Montanelli gremita di appassionati rapiti dalle sue parole. L’alpinista bergamasco è venuto in Gazzetta a presentare l’ultima fra le tante avventure. Non il Nanga Parbat, da cui pure è appena tornato, ma il libro che, ai piedi di quella montagna, ha scritto per Rizzoli: La voce del ghiaccio. Una sfida nella sfida di una spedizione difficilissima. «Ma io preferisco il termine sogno. Mi piace cercare di realizzare quelli che faccio, che mi costruisco», ha spiegato. «Però questa del libro è stata una sfida con me stesso. Mi sono incastrato di proposito, prendendo un impegno con la Rizzoli, perché dopo 45 spedizioni avevo alle spalle un solo libro. Troppo poco. Mi mancava il tempo. Così ho garantito che avrei consegnato il materiale prima di Natale. Poi, anche se dovevo partire per il Nanga Parbat, ho chiesto altre due settimane, dicendo che avevo da fare alcuni aggiustamenti. Invece avevo scritto solo le prime 20 pagine finali. Tutte le altre le ho completate durante la fase di avvicinamento e poi al campo base, fra
RIZZOLI TERZA RISTAMPA
una salita e l’altra ai campi alti». Pagine in vetta E per fortuna, si
La voce del ghiaccio. Gli ottomila d’inverno: il mio sogno quasi impossibile: scritto da Simone Moro per Rizzoli Pagine 280, prezzo 18 € A una settimana soltanto dall'uscita in libreria, il sercondo libro di Moro è già arrivato alla terza ristampa
fa per dire, che le giornate d’inverno in Pakistan sono corte e il maltempo ha spesso impedito a Simone e al suo compagno Denis Urubko, pure lui in Gazzetta, di muoversi verso l’alto. Alla fine hanno dovuto rinunciare a salire il Nanga, ma entro le due settimane il libro era pronto. E’ il vivido racconto di tutte le scalate invernali di colui che ne è al momento il massimo specialista. «Sono ansioso di leggermelo anche io, con calma. Dopo tutto quel freddo… Che però forse mi ha aiutato: scrivevo delle sensazioni vissute nel gelo degli 8000 ed ero lì a tremare. Ora mi resta, indelebile, il ricordo della puzza del kerosene nella grande tenda cucina. Bruciato per fare un po’ di calore. E anche per scaldare il pc prima di accenderlo dopo una notte a meno 30. E poi la boule dell’acqua calda, che è stata il segreto per riuscire a portare a termine il libro. La tenevo sulle ginocchia, il pc poggiato sopra per far durare la batteria. E quando i piedi erano troppo gelati, la lasciavo cadere poggiandoceli sopra». Appendice Così possiamo ap-
passionarci al racconto di come Moro insegue il «quasi impossibile». Spiega nell’appendice che per lui fondamentale è proprio l’avverbio. Perché «il quasi muta la prospettiva. Lascia intuire che la vita e il mondo si possono ancora cambiare. L’impossibile è l’alibi della nostra resa». E Simone non si arrende alla routine. Ha infatti raccontato anche di come si prepara al futuro, perché «bisogna saper riconoscere il momento per cambiare attività». Così col suo brevetto per la guida di elicotteri si allena per poter un giorno garantire soccorso alle popolazioni disperse nelle alte valli dell’Himalaya, mentre si prepara a costruire, proprio sotto il Nanga Parbat, un piccolo ospedale. E intanto è già pronto a partire per l’Everest. Questa volta a fare da guida, per accompagnare in cima Vittorio Brumotti, che vuole arrivarci con la sua bicicletta per saltellare nel Guinnes. «Non ho paura di chi vorrà criticarmi. Vittorio è un amico e ha un sogno che non inquina. E il suo vale come quello di chi è già andato in cima con una mazza da baseball o con quella da golf. Tanto sulle due vie normali dell’Everest, ormai, non c’è più posto per l’alpinismo vero». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Filippo, che tristezza Fui il primo tra i miei amici da casa a vedere lo striscione ironico che Filippo qualche settimana fa mostrò a San Siro e che destò tanta simpatia. Poi ho saputo di altre esibizioni: io non c’ero. Domenica ero allo stadio per Inter-Atalanta e ho assistito ad uno spettacolo che da padre giudico penoso. Questo ragazzino per 30 metri con l’ennesimo cartello che rincorreva (con il padre dietro che lo faceva spostare) tutti i fotografi in campo lungo il primo anello arancio. Ormai non si tratta piu di suscitare simpatia, come per molti in questa società post berlusconiana, si tratta solo di apparire. Di avere un riscontro mediatico. Di andare sui giornali, con l'idea magari di essere preso per qualche pubblicità. Oddio, vedo gente che filma gli incidenti in auto quindi non mi scandalizzo piu di nulla, ma davvero questo ragazzino è l'emblema di una società che la televisione berlusconiana ha reso senza valori. Per fortuna molta gente vicino a me era scandalizzata come il sottoscritto. Bruno Chiari
Sono d’accordo: quello
che a prima vista era parso un gesto spontaneo, è diventato veramente triste. Non vedo però che cosa c’entrino direttamente le tv berlusconiane: nessuno è obbligato a vederle, ammesso che abbiano questa carica di disvalore che lei le attribuisce. E’ molto comodo tenere a portata di mano un colpevole, ma non ci aiuta a capire noi stessi e l’evoluzione dei costumi sociali.
Salvateci dai... ciclisti Ho appena letto dell'iniziativa encomiabile sostenuta dalla Gazza e dal Times, la «Salvaiciclisti». Anch'io saltuariamente sono un ciclista dilettante e sono assolutamente d'accordo sui 10 punti del decalogo. Mi permetto però di fare l'avvocato del diavolo ma contro i ciclisti che, sbandierando il discorso dell'ecologia, del traffico e delle salute si sentono autorizzati a fare praticamente di tutto. Io che normalmente mi muovo per Milano in moto vedo giornalmente tante infrazioni da parte di ciclisti che percorrono contromano i sensi unici, sfrecciano sui marciapiedi schivando pedoni e carrozzine, attraversano sulle strisce pedonali alla velocità della luce, quando poi non passano allegramente con il semaforo rosso. Naturale che prima o poi ci scappi l’incidente grave. Anche perché questi incoscienti di notte non usano assolutamente nulla per farsi vedere fidando nella buona sorte e nella prontezza di riflessi altrui. Qualche mese fa ero ad Amsterdam per lavoro. Consiglierei di passare una settimana in questa città sia ai ciclisti che al sindaco Pisapia ed al suo assessore nonché al presidente di Ciclobby. Forse solo dopo potremo iniziare a parlare, ma davvero, di piste ciclabili e città vivibile... Leopoldo Giangolini (Milano)
E’ onesto e realistico parlare anche di questo aspetto del problema perché, nella generale diseducazione stradale, in Italia abbiamo bisogno tutti di darci una regolata, sia che pedaliamo sia che usiamo altri mezzi. Ma la bici in città va incentivata e i ciclisti sono purtroppo fra i più fragili anelli della «catena stradale». A proposito, se desiderate un’alternativa interessante, provate il vecchio monopattino in edizione moderna. Non ve ne pentirete.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 21 MARZO 2012