sHOrt
Tutto parte dallo Stato. Lo Stato in cui viviamo. Lo stato in cui siamo. Lo stato in cui lo Stato ci fa vivere. Lo Stato in cui, e per cui, noi continuiamo a vivere in questo stato. è solo un gioco di parole? Allora dobbiamo imparare a giocare a un nuovo modo di stare. Pensare uno Stato che non c’è. Fondarne uno, temporaneo, di cui patteggiare le regole momentanee. E spostarsi di continuo, stare nello Stato per andare, non per rimanere. Contraddire lo stato attuale, restando in questo Stato. Pensieri che possono descrivere anche l’ambizione di un festival: fare della debolezza una forza, per attraversare lo Stato, andandogli oltre, senza andarsene via. Creare uno Stato dove la comunità che lo abita possa contrattarne regole e forme di vita, personali ed artistiche: dove non ci si riconosce per costituzione ma ci si incontra per conoscere, e dove la comunità stessa, legiferante e vivente, possa avanzare per capire. Mettersi da parte per fare spazio. Occuparlo tutto per moltiplicarlo. Non vogliamo coltivare un’utopia. Non possiamo permettercelo. Vogliamo stare qui, ora, ridefinendo nuove architetture mentali, realizzando un atteggiamento politico. Provando a sovvertire semplicemente la dittatura della necessità, in favore di una democrazia, magari della felicità.
DEMOCRAZIA DELLA FELICITà
Nel 2013 Short Theatre pianta un’altra bandiera. Si ricostituisce così un territorio con confini economici e ambientali imposti, ma che ogni anno viene ripopolato offrendosi come residenza temporanea e condivisa a percorsi artistici molto diversi tra loro per forme e biografie.
Quest’anno aumenta la presenza di artisti internazionali emergenti e non, grazie alla complicità di network europei e istituti culturali; prosegue il sostegno a giovani artisti italiani e l’attenzione a percorsi più consolidati; si rinnova lo sguardo sulla drammaturgia contemporanea e sulle sperimentazioni delle scritture sceniche.
Gli spettacoli, gli artisti e le compagnie, disegnano un territorio la cui geografia è quotidianamente arricchita da laboratori e percorsi di formazione, djset e concerti, illustrazioni e video, incontri e conversazioni di approfondimento e sconfinamento.
Short Theatre non intende rappresentare una generazione o una tendenza, ma prova a raccontare un’idea della scena, costituendo una possibilità di contrattazione di nuovi limiti artistici e relazionali, ancora e sempre valicabili.
Fabrizio ArcuriORA E QUI, A COSA SERVE UN FESTIVAL?
PrOG Amm A
GIOVEDÌ
17.00 | Pa L c O TETTOI a | incontro
5 SETTEMBRE
ROMa cOnTEMPORanEa. cOME PRODuRRE TEaTRO OGGI | a cura di Graziano Graziani
19.00 | TEaTRO 1 | teatro | 1h15’
BaBILOnIa TEaTRI | Pinocchio
20.30 | TEaTRO 2 | danza | 50’
JuLIE nIOcHE (FR) | Nos Solitudes
21.30 | FOyER 2 | teatro | 1h30’
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/fbe9de92b7a016cce2ab3d2bf75366ff.jpeg)
EL canTO DE La caBRa (SP) | Tierra pisada, por donde se anda, camino
23.15 | FOyER 1 | live concert | 45’
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/8f8380fdb7a9d384b614bf55a20994f1.jpeg)
BLacK FanFaRE/DEWEy DELL | Tuono
20.45 MEETInG ROOM danza FOyER 2 teatro
BEaTRIcE BaRuFFInI W (prova di resistenza)
21.45 TEaTRO 2 danza-performance | 2h BEnGOLEa (aRG), FRanÇOIS (FR), DOPOFESTIVaL iNGreSSo GraTuiTo cura
DOMEnIca 8 SETTEMBRE
19.00 | FOyER 1 | mise en espace | 1h accaDEMIa DEGLI aRTEFaTTI | Villa Dolorosa
20.15 | TEaTRO 2 | teatro | 50’ FEDERIca SanTORO / F aTTORE K | In società
21.15 | FOyER 2 | teatro | 30’ aTRESBanDES (SP) | Solfatara
21.30 | MEETInG ROOM | danza | 17’ cLauDIa caTaRZI | Qui, ora 22.00 | TEaTRO 1 | teatro | 1h40’ BaBEL / GIuSEPPE PROVInZanO | To play or to die 22.10 | PaLcO TETTOIa | conferenza | 1h20’ | iNGreSSo GraTuiTo | aMEDEO BaLBI / a nTOnIO PaScaLE | Dal Big Bang alla civiltà in sei immagini
MERcOLEDÌ 11 SETTEMBRE
18.00 | Pa L c O TETTOI a | conversazione a I c O n FI n I DELL a DEMO c R a ZI a con Piergiorgio Giacché a cura di EDIZIOnI DELL’aSInO 19.00 | FO y ER 1 | radiodramma dal vivo | 50’ | max 40 SpeTTaTori
Fanny & aLEXanDER | Giallo 19.45 | Pa L c O TETTOI a
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/7520c077580abed7ac2aae4c02ce448c.jpeg)
GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE
18.00 | Pa L c O TETTOI a | conversazione
a I c O n FI n I DELL a DEMO c R a ZI a con a lessandro Leogrande a cura di EDIZIOnI DELL’aSInO
19.00 + 22.45 | FO y ER 1 | radiodramma dal vivo | 50’ | max 40 SpeTTaTori Fanny & aLEXanDER | Giallo
19.45 | Pa L c O TETTOI a | conversazione | 15’ cOSa POSSOnO nOn FaRE LE PaROLE. un FuTuRO SEnZa InTELLETTuaLI?| a cura di Quaderni del Teatro
20.00 | TE aTRO 1 | danza| 40’ MK | Impressions d’Afrique
20.50 | TEaTRO 2 | teatro | 45’ TOny cLIFTOn cIRcuS | Losers
21.15 | FO y ER 1 | installazione - performance| 30’ | max 30 SpeTTaTori OPERa | Eco
21.45 | FOyER 2 | teatro | 40’ TEaTRO SOTTERRanEO | BE LEGEND! Hamlet | Jeanne d’Arc Daimon Project
23.00 | Pa L c O TETTOI a | performance di clima sonoro - liveset | 1h30’ | iNGreSSo GraTuiTo nIcOnOTE | Limbo Session
VEnERDÌ 13 SETTEMBRE
18.00 | PIaZZa DEL POPOLO | performance | 50’ OMSK / LOTTE Van DEn BERG (nL) | Agoraphobia
18.30 | PaLcO TETTOIa | presentazione del progetto caSa DELLO SPETTaTORE
19.45 | TEaTRO 2 | teatro - danza | 20’ nO (DancE FIRST. THInK LaTER) | Trenofermo A-Katzelmacher - studio
20.15 | FOyER 2 | teatro | 50’ cOMPaGnIa BaRLETTI/WaaS | Autodiffamazione
20.45 | PaLcO TETTOIa | conversazione | 15’ cOSa POSSOnO nOn FaRE LE PaROLE. un FuTuRO SEnZa InTELLETTuaLI?| a
SaBaTO 14 SETTEMBRE
18.00 | PIaZZa caMPO DE’ FIORI | performance | 50’
OMSK / LOTTE Van DEn BERG (nL) | Agoraphobia
18.00 | PaLcO TETTOIa | presentazione del progetto
La TERRa SOnORa: IL TEaTRO DI PETER HanDKE
19.00 | FOyER 1 | apertura laboratorio | 20’ | iNGreSSo GraTuiTo
SILVIa RaMPELLI | L’esperienza del corpo in atto. Un luogo per l’esercizio
19.30 | TEaTRO 1 | teatro | 1h20’
accaDEMIa DEGLI aRTEFaTTI | Io, Fiordipisello
21.15 | FOyER 2 | teatro | 50’
cOMPaGnIa BaRLETTI/WaaS | Autodiffamazione
21.30 | cISTERna | video | 20’ | iNGreSSo GraTuiTo
SILVIa RaMPELLI | Courtesy of
22.15 | TEaTRO 2 | teatro - concerto | 55’
KInDLE THEaTRE (uK) | The Furies
23.15 | PaLcO TETTOIa | concerto | 50’ | iNGreSSo GraTuiTo GÉRaLD KuRDIan (FR)
24.00 | DOPOFESTIVaL | iNGreSSo GraTuiTo djset a cura di MER caTI GE n ER a LI
MERcOLEDÌ 18 SETTEMBRE internazionale itinerante di perfezionamento teatrale Maestro c onstanza VIDEO | InSTaLLaZIOnI
anIMaRE | Viaggi nei luoghi e nelle tecniche dell’animazione d’autore a cura di andrea Martignoni
BOOKSHOP | a cura de Gli a sini corner a cura di STRanE DIZIOnI | piccola casa editrice, stamperia di libri serigrafati e rilegati a mano 4 moduli | installazione di 2501
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/c6dbbe5b42ceb9dad039ef1db832d993.jpeg)
> NELL’AMBITO DI FRANCEDANSE
BABILONIA TEATRI
Pinocchio
Pinocchio è l’incontro tra Babilonia Teatri e Gli Amici di Luca, una compagnia teatrale formata da persone che sono uscite dal coma. Pinocchio è uno spettacolo in cui la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza. Perché Pinocchio? Perché farlo con persone uscite dal coma? Domanda nostra: perché fate teatro? Risposta loro: dopo il trauma ci hanno messi da una parte e fare teatro è l’unica possibilità che abbiamo per gridare che ci siamo. Ci siamo innamorati di loro. Della loro autenticità. Della loro imperfezione. Della loro sporcizia. Abbiamo trovato in loro uno specchio della società reale.
di Valeria raimondi e enrico Castellani con enrico Castellani, paolo Facchini, Luigi Ferrarini, riccardo Sielli e Luca Scotton collaborazione artistica Stefano masotti e Vincenzo Todesco
produzione Babilonia Teatri collaborazione operaestate Festival Veneto con il contributo di Comune di Bologna e regione emilia romagna e patrocinio emilia romagna Teatro Fondazione Pinocchio è un progetto di Babilonia Teatri e Gli amici di Luca WWWWWW.BaBILOnIaTEaTRI.IT.aMIcIDILuca.IT
JULIE NIOCHE (FR)
Nos Solitudes
Julie Nioche immagina Nos solitudes intorno ad un corpo sospeso. In un nuovo rapporto con lo spazio e la gravità, il corpo vive l’esperienza della solitudine grazie a un sistema di riferimento inusuale. La danza si spinge verso una metafora scenica dei nostri legami e dei nostri appoggi.
Nos solitudes parla del tempo in cui ci si raccoglie in se stessi per trovare un conforto, una soluzione che sia la più vicina a sé. è attraverso il tempo e la misura dello spettacolo che la danza si costruisce tra le nostre solitudini, tentando di riportare gli spettatori ad un ascolto di se stessi con un decollo, perché ascoltarsi, darsi fiducia è un salto nel vuoto.
idea, coreografia e performance Julie Nioche musica, creazione e interpretazione alexandre meyer scenografia Virginie mira sistema aereo Haut + Court / Didier alexandre e Gilles Fer luci Gilles Gentner costumi anna rizza direzione tecnica Christian Le moulinier
stage manager Gaétan Lebret produzione
a i m e. con Le manège de reimsscène nationale coproduzione
Le manège de reims, scène nationale, Le Vivat scène conventionnée danse et théâtre in armentières con la collaborazione di arCaDi il supporto di Bateau Feu, scène nationale di Dunkerque, CeNTQuaTre di paris e la maison Hermès
BABILONIA TEATRI è diretta da Enrico Castellani e Valeria BabiloniaRaimondi.Teatri e gli spettacoli ad oggi creati: Panopticon Frankenstein, 2006; Underwork, 2007; made in italy, 2008; Pop Star, 2009; Pornobboy, 2009; The best of, 2010; The end, 2011; The rerum natura, 2012; Pinocchio, 2012; Lolita, 2013.
Babilonia Teatri ha ricevuto: il premio Scenario 2007, il premio speciale Ubu 2009, il premio Ubu 2011 come migliore novità italiana per The end, il premio Hystrio 2012 alla drammaturgia, il premio Franco Enriquez 2012 per l’impegno civile.
Babilonia Teatri ha casa ad Oppeano, località Le merle.
Why Pinocchio? Why staging it with people who awoke from comas? We have fallen in love with them. With their honesty. With their imperfection. With their filth. We have seen in them a mirror of real society. People with stories, experiences and thinking that don’t belong to us. We have met the world we have always wanted to portray, narrate and give back.
JULIE NIOCHE è coreografa e osteopata. Diplomata C.N.S.M.D. a Parigi, ha danzato con Odile Duboc, Hervé Robbe, Meg Stuart, Alain Michard, Catherine Contour, Emmanuelle Huynh, Alain Buffard, Jennifer Lacey e Rachid Ouramdane. Nel 2007, in collaborazione con colleghi provenienti da diversi background professionali, crea A.I.M.E - Association d’Individus en Mouvements Engagés, sostenuto dal 2010 dalla DRAC di Île-de-France - Ministero della Cultura.
> In collaborazione con FINESTATE FESTIVAL
grazie a Guillaume de Calan, Nicolas Gicquel, Gabrielle mallet e a la Ganterie Saint-Junien > Nel 2013, a i m e. / Julie Nioche è in residenza al Forum, scène conventionnée de Blancmesnil, e a Bateau Feu / scène nationale – Dunkerque
Julie Nioche è artista associato all’Hangar 23 a rouen.
MOWWW.InDIVIDuS-En-uVEMEnTS.cOMNos Solitudes is like a free fall in which a woman’s body is suspended in space. The suspended body has a different relationship to the space and to gravity itself, changing the experience of solitude in a new, moving frame of reference. In Nos Solitudes, the dance teeters toward scenic metaphor, inviting spectators inside the suspended reality.
FESTIVAL DI DANzA CONTEMPORANEA IN ITALIA, REALIzzATO DALL’INSTITUT FRANçAIS ITALIA/AMBASCIATA DI FRANCIA IN ITALIA CON IL SOSTEGNO DELLA FONDAzIONE NUOVI MECENATI, DELL’INSTITUT FRANçAIS E DEL MINISTèRE DE LA COMMUNICATION ET DE LA CULTURE.EL CANTO DE LA CABRA (SP)
Tierra pisada, por donde se anda, camino (terra battuta, dove si va, cammino)
Fa impressione verificare come, di fronte alle trepidanti e a volte violente trasformazioni del XXI secolo, tutto rimanga al proprio posto. Forse è questo il motivo per cui non ci sono ribellioni, non è possibile ribellarsi contro qualcosa di immobile, morto, e meno ancora se si fa parte di quel qualcosa di morto. Crediamo che sia importante continuare a cercare di celebrare quello che ancora possiamo avere in comune, quello che condividiamo, che non è di nessuno, che non appartiene a nessuno e che neanche esiste, ma che c’è.
creazione e realizzazione elisa Gálvez e Juan Úbeda traduzione in italiano miguel acebes consulenza tecnica Fernando Úbeda produzione el Canto de la Cabra con la collaborazione di Comunidad de madrid El canto de la cabra viene presentato per la prima volta a Roma grazie alla collaborazione tra l’Instituto Cervantes di Roma e il Ministerio de Educación, Cultura y Deporte. Gobierno de España. INAEM
BLACK DEWEYFANFAREDELL Tuono
Dewey Dell nel 2011 ha creato una forma di concerto in cui la musica dal vivo di Black Fanfare, il progetto di musica elettronica di Demetrio Castellucci, si incontrava con l’azione coreografica dei musicisti, in dialogo con l’aspetto dei loro costumi. Con Tuono la compagnia prosegue verso la creazione di un concerto ancora più assodato, in cui i movimenti ne escono al pari di una voce, e i personaggi visti in negativo, alla stregua di strumenti musicali, appaiono per poi scomparire con naturalezza. Immagini di pochi istanti generate dall’urgenza di rendere concrete visioni nate direttamente dal suono. Tuono.
Dewey Dell sono agata, Demetrio, Teodora Castellucci, eugenio resta musiche originali Demetrio Castellucci / Black Fanfare produzione Dewey Dell Dewey Dell fa parte del progetto Fies Factory FWWWWWW.DEWEyDELL.cOM.cEnTRaLEFIES.cOM/acTORy.HTML
ELISA GáLVEz e JUAN ÚBEDA hanno attraversato per più di quindici anni la scena di Madrid come artisti e fondatori di El Canto de la Cabra, una delle sale più emblematiche della città, dimostrando un compromesso vitale e politico con la pratica teatrale e la creazione contemporanea. Questa creazione, che viene dopo un periodo di ritiro e riflessione, dà continuità a un modo di lavorare molto particolare iniziato nel 2003 con Los días que todo va bien (I giorni in cui va tutto bene), dove è soprattutto “il vitale” e l’esperienza personale a nutrire la scena.
It is impressive to see how, in the anxiously transformations of the XXI century, everything stays in its place. We believe it’s important to continue to try to celebrate what we still have in common. At least now we have learned that reality may collapse without warning, we’ll never understand the place where we are and if we did not, nothing happens.
Dietro BLACK FANFARE si cela Demetrio Castellucci, nato nel 1989 a Cesena. La sua musica segue due arterie parallele e diverse: canzoni melodiche vicine ad un sentire “pop” convivono con più severi combattimenti ritmici sulle soglie della musica elettronica/elettroacustica.
DEWEy DELL nasce a Cesena nel 2007 dall’unione di Agata, Demetrio e Teodora Castellucci ed Eugenio Resta. I loro lavori hanno nature diverse, a volte sono solo musicali, altre volte spettacoli di danza, nati dal desiderio di portare avanti un linguaggio di immagini riferite sempre a una forza in costante movimento. Dal 2007 sono parte del progetto Fies Factory e dal 2013 di apap.
In Tuono the music of Black Fanfare, the electronic music project by Demetrio Castellucci met the choreographic action of the musicians and movements come out like a voice, and the characters seen in negative, as musical instruments, appear and then disappear with naturalness. Pictures of a few seconds generated by the urgency of making concrete visions born directly from the sound.
MARTA CUSCUNà
La semplicità ingannata
Nel ‘500 avere una figlia femmina era un problema poiché equivaleva ad una perdita economica. In tempi di crisi il mercato matrimoniale subì un crollo e l’alternativa per sistemare le figlie divenne la monacazione forzata. La semplicità ingannata parla del destino collettivo di generazioni di donne e della possibilità di farsi “coro” per cambiarlo, nel tentativo di ridare slancio a una rivoluzione di cui forse oggi non sentiamo più il bisogno.
di e con marta Cuscunà assistente alla regia marco rogante disegno luci Laudio “poldo” parrino disegno del suono alessandro Sdrigotti tecnica di palco, delle luci e del suono marco rogante, alessandro Sdrigotti realizzazioni scenografiche Delta Studios / elisabetta Ferrandino co-produzione Centrale Fies, operaestate Festival Veneto liberamente ispirato a Historic essay lo spazio del silenzio di Giovanna paolin (ed. Biblioteca dell’immagine, 1998)
BABILONIA TEATRI
Lolita
di Valeria raimondi e enrico Castellani con la artisticacollaborazionedi Vincenzo Todesco con olga Bercini
e con Babilonia Teatri luci e audio Babilonia Teatri/ Luca Scotton organizzazione alice Castellani grafiche/elaborazione video Franciu
Marta cuscunà fa parte del progetto Fies Factory
Lolita è il nostro incontro con Olga, una bambina di 11 anni. è uno spettacolo che prosegue la nostra ricerca di lavoro con le persone: dopo Pinocchio tocca ad Olga portare sul palco scenico la sua autenticità. Volevamo raccontare la ricerca di un’identità da parte di una bambina, il suo bisogno d’amore e la violenza del nostro mondo. Lolita è un urlo e uno sberleffo insieme. Lolita è un gioco dove non è chiaro il limite tra verità e finzione. Lolita è un modello che la società impone. è una tentazione e un monito. è la voglia di giocare col fuoco e la paura di bruciarsi.
foto Sara Castiglioni e marco Caselli Nirmal produzione Napoli Teatro Festival italia in coproduzione con Babilonia Teatri con il sostegno di operaestate Festival Veneto residenza artistica Cà Luogo d’arte nuova produzione 2013
MARTA CUSCUNà studia a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. Partecipa a Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e Zoé, inocencia criminal, entrambi diretti da Joan Baixas per la compagnia Teatro de la Claca di Barcellona.
Nel 2009 vince il Premio Scenario Ustica con È bello vivere liberi! Nel 2012 vince la menzione d’onore Miglior attrice emergente alla 27^edizione del Premio Eleonora Duse. È finalista come miglior attrice under 30 al Premio Ubu 2010 e al Premio Virginia Reiter 2011. Nel 2011 grazie ad una borsa di studio, partecipa a Think only this of me, progetto inedito per attori e musicisti della Guildhall School of Music and Drama di Londra.
Satire.......................................................................................foranactressandfemalepuppetsabouttheluxuryofbeing
> Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne
> Seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia
> Liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine
BABILONIA TEATRI è diretta da Enrico Castellani e Valeria
BabiloniaRaimondi.Teatri
e gli spettacoli ad oggi creati: Panopticon Frankenstein, 2006; Underwork, 2007; made in italy, 2008; Pop Star, 2009; Pornobboy, 2009; The best of, 2010; The end, 2011; The rerum natura, 2012; Pinocchio, 2012; Lolita, 2013.
Babilonia Teati ha ricevuto: il premio Scenario 2007, il premio Speciale Ubu 2009, il premio Ubu 2011 come migliore novità italiana per The end, il premio Hystrio 2012 alla drammaturgia, il premio Franco Enriquez 2012 per l’impegno civile.
Babilonia Teatri ha casa ad Oppeano, località Le merle.
women. Second stage of the project about female Resistance in Italy.
La semplicità ingannata tells women’s claims in ‘500, in an attempt to revive a revolution that we no longer feel the need, despite the dominance male crushing us again.
Lolita, no longer a child but not yet a woman, wonders about the influences of parents and peers, of education and, more generally, of society and of its models. Lolita puts the viewer in front of the contradictions we live, talking about them without hypocrisy, and at the same time, without presuming to provide clear and final answers.
LENZ RIFRAZIONI
Pentesilea
6 SETTEMBRE
Ultima Regina del proprio esclusivo Io, sbrana se stessa con le frecce appuntite degli autoritratti photo booth di un powerbook. Autrice live della propria serializzazione autoedifica il combat timento tra l’Io presente e l’Io appena impresso. Il corpo fisico si libera dell’involucro teatrale e opera al MacLibro come alla consolle della propria vita. L’acqua del bicchiere l’annega den tro l’immagine ingrandita in uno schermo nero palcoscenico/ bocca che tutto ingoia.
Imagoturgia
7 SETTEMBRE della Grazia
Ho creato una parola che non esisteva, Imagoturgia per meglio delineare una funzione che facesse procedere di pari passo drammaturgia e immagini. Imago in érgon. Érgon indica il lavoro dell’operaio, ma anche l’operare in sè, l’essere in atto di una cosa inanimata o animata. Il vedere è l’érgon degli occhi, l’essere amato e rispettato è l’érgon dell’uomo.
daPEnTESILEa:Pentesilea di Heinrich von Kleist
traduzione e drammaturgia Francesco pititto regia, installazione, costumi maria Federica maestri musica andrea azzali monophon interprete Sandra Soncini cura e organizzazione i laria m ontanari, e lena Sorbi promozione e comunicazione e leonora Felisatti assistente alice Scartapacchio produzione Lenz r ifrazioni
7sabatoSETTEMBRE 19.30
IMaGOTuRGIa DELLa GRaZIa: imagoturgia Francesco pititto musica andrea azzali_monophon interpreti Valentina Barbarini, Liliana Bertè, Franck Berzieri, Giovanni Carnevale, Guglielmo Gazzelli, paolo maccini, Luigi moia, Delfina rivieri, Vincenzo Salemi, elena Sorbi, Carlotta Spaggiari, elena Varoli, Barbara Voghera cura e organizzazione i laria m ontanari, e lena Sorbi, p aolo p ediri promozione e comunicazione eleonora Felisatti produzione Lenz rifrazioni
LISA FERLAZZO LACASADARGILLANATOLI
Il gatto verde di Elise Wilk (RO)
Il gatto verde è la storia di sei adolescenti e di una notte che cambierà le loro vite per sempre. Scritto nello stile di un falso documentario in versione teatrale, il testo racconta la storia di un assassinio attraverso una serie di interviste. Cosa ne è di quei giovani costretti - in Romania come altrove - a crescere separati dai loro genitori?
Il testo parla di quell’età delicata e pericolosa che è l’adole scenza, costruisce relazioni solitudini – esistenziali e sociali - con la voce nitida dei suoi personaggi. Racconta di amore e di amicizia, ma il vero motore - nei contenuti e nella forza immaginifica della lingua - è il potere dell’immaginazione.
traduzione di r oberto m erlo mise en espace a cura di Lisa Ferlazzo Natoli cast in via di definizione si ringrazia il Centro i nternazionale la Cometa
Through an aesthetic convergence between the exegetical fidelity to the word of the text, the radical visuals of the filmic creations and the conceptual extremism and originality of the artistic installation, the work of Maria Federica Maestri and Francesco Pititto rewrites in visionary signs the philosophical tensions and the aesthetic anxieties of the present time.
LISA FERLAzzO NATOLI regista e autrice, dirige La casa d’argilla, Foto di Gruppo in un interno e la riscrittura di Ascesa e rovina della città di Mahagonny. Nel 2010 fonda – con Alice Palazzi e Maddalena Parise – lacasadargilla. Nel 2014 il gruppo sarà con il Lear di Bond al Teatro Argentina di Roma.
ELISE WILK (1981, Braov, Romania) lavora come giornalista, manager culturale e traduttrice. Nel 2008 firma il suo primo testo It happened on a Thursday, che vince il contest dramAcum Nel 2012 riceve una borsa di studio al Theater 89 di Berlino, dove svolge il ruolo di drammaturga e assistente alla regia.
The green cat is the story of six teenagers in a night that will change their lives forever, it tells the story of a murder by interviewing all those that are involved. The play puts the problem of children in Romania growing up away from their parents. It talks about adolescence, love and friendship, but first of all it’s about the power of imagination.
WWWLISaFERLaZZOnaTOLI.BLOGSPOT.IT.FaBuLaMunDIEuROPE.Eu > NELL’AMBITO DI FABULAMUNDI. PLAyWRITING EUROPEINTERNOENKI
M.E.D.E.A. BIG OIL - studio
Il mito di Medea riambientato in una Basilicata petrolizzata. La ricostruzione di un innamoramento senza corresponsione d’amore. L’eroina tragica è una donna lucana tradita dallo “straniero”: il Big Oil-Giasone, ruolo simbolico affidato a una compagnia petrolifera.
Sullo sfondo del dissesto ambientale della Val d’Agri, il mormorio animalesco di un popolo-branco si fa evocazione di un’umanità divisa fra miseri e potenti, a raccontare una realtà del tragico in cui oggi M.E.D.E.A. è l’acronimo di un master organizzato e gestito dalla Scuola Enrico Mattei e fortemente voluto da Eni. Fatalità.
testo e regia Terry p aternoster con m aria Vittoria a rgenti, Teresa Campus, r amona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry p aternoster, m auro F. Cardinali, Gianni D’addario, Donato p aternoster, a lessandro Vichi WWW. I n TER n OE n KI .c OM
CLAUDIA CATARZI
Qui, ora
Ho tolto tutto, messo tutto da parte. Non ho chiesto sostegno ad idee creative e fantasiose di realtà altre da quelle esistenti. Ho cercato di riportare tutto all’essenziale, al minimo indispen sabile necessario per partire. Ho trovato un corpo, il mio, il mezzo che mi ritrovo, e di fondo il più adatto per questo viag gio. La voglia di parlare delle mie idee certo, del mio modo di essere, ma non di quello che risiede negli scomparti consci del mio cervello, quotidianamente interrogati e razionalmente preposti a catalogare verità più o meno valide.
di e con Claudia Catarzi produzione Company Blu con il sostegno di inteatro/ polverigi, Fondazione Teatro metastasio Stabile della Toscana, Centro artistico il Grattacielo vincitore del premio “emergenze!/ Fabbrica europa 2013” e del concorso “Corto in Danza 2013”
TERRy PATERNOSTER nasce nel 1979 a Milano. Dopo il Diploma d’Arte Drammatica, si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma. Qui inizia la sua carriera professionale, lavorando con registi italiani e stranieri. Riceve con M.E.D.E.A BIG OIL il premio Scenario per Ustica. È fondatrice e direttore artistico dell’ A.P.S. InternoEnki, con cui lavora alla costituzione di un Teatro INCIVILE: un teatro dissacrante e politico, capace di coniugare impegno civile e ricerca, alla riscoperta di un linguaggio in grado di trasformare la scena in uno strumento d’arte e controinformazione.
The myth of Medea is readapted in a “petrolized Basilicata”. The reconstruction of an unrequited love: the tragic heroine is a Lucanian woman, betrayed by the stranger, the “Big Oil-Jason”, in the heart of the troubled surroundings of Val d’Agri: the tumorous incidence, here, goes far beyond the national average.
C LAUDIA C ATAR z I danza con l’Ensemble di Micha Van Hoecke. Lavora quindi con Dorky Park/Constanza Macras (Berlino), Compagnia Virgilio Sieni, Aldes/Roberto Castello, Company Blu/A. Certini e C. Zerbey, En-knap group/Iztok Kovač (Ljubljana), compagnia Ambra Senatore. Nel 2009 è ospite della compagnia Batsheva Dance Company di O. Naharin (Israele) e partecipa ad un progetto di Yasmeen Godder (Tel Aviv). Lavora poi a progetti personali tra cui Arrivò senza colore , co-produzione Sosta Palmizi; Un giorno , finalista al Premio Equilibrio 2010. Attualmente fa parte del progetto ZKM diretto da S.Waltz.
I have removed everything, put everything aside. I have not sought creative and imaginative ideas based on reality other than those that exist. I have tried to bring everything back to the essential, to the bare minimum required in order to get started. I have found a body, my own, as the most suitable means to execute this journey.
BEATRICE BARUFFINI
W (prova di resistenza) - studio
Parma 1922: prova di resistenza. Nei quartieri popolari dell’Oltretorrente e del Naviglio, a Parma, gli abitanti resistettero, innalzando le barricate, all’aggressione dei fascisti guidati da Italo Balbo.
Furono cinque giorni di scontri in cui quasi tutta la città si schierò unita contro un comune nemico. Donne, uomini, bambini, ragazzi, ognuno come poteva, parteciparono a una lotta collettiva che portò Parma a essere l’unica città in grado di respingere il fascismo, prima della marcia su Roma. Questa è una storia di povertà e di vendetta. Di buoni e cattivi. Di rossi e neri.
di e con Beatrice Baruffini luci e audio Dario a lberici
7sabatoSETTEMBRE
BEATRICE BARUFFINI nasce nel 1980 a Suzzara (MN) e vive nel quartiere Oltretorrente a Parma. Si forma come attrice al Teatro delle Briciole di Parma, dove incontra Letizia Quintavalla, la Compagnia Rodisio, i Sacchi di Sabbia, Bruno Stori, Salvatore Arena. Tra le persone che influenzano maggiormente il suo lavoro vi sono Claudia Dias e Gyula Molnàr con i quali si è formata in questi ultimi anni e grazie ai quali ha iniziato un percorso poetico personale, dove gli oggetti e la composizione scenica in tempo reale sono al centro di questa ricerca. Nel 2011 debutta alla regia con Frame-montaggio fissato a un corpo seguito da Il Viaggio, ovvero una storia di due vecchi.
Parma 1922: endurance test. In the popular districts Oltretorrente and Naviglio, the inhabitants resisted, raising the barricades against the aggression of the fascists led by Italo Balbo. It was five days of clashes in which almost the whole city lined up together against a common enemy. It’s a story of rebellion and resistance.
CECILIA BENGOLEA (ARG), FRANÇOIS CHAIGNAUD (FR), TRAJAL HARRELL (USA), MARLENE MONTEIRO FREITAS (PT)
Twenty(M)imosalooks or Paris is burning at The Judson Church (M)
La tradizione della voguing dance si rifà alle gare di ballo che si tenevano ad Harlem nei primi anni ’60. Una sorta di performance sociale praticata in origine da gay afro-americani e latini, travestiti e transessuali. La voguing dance imita archetipi sociali e identità sessuali attraverso la moda, il movimento e il comportamento. In quegli stessi anni i pionieri della danza postmoderna ruppero con le rappresentazioni tradizionali della danza classica e moderna, tentando di realizzare una danza priva di artefici. «Cosa sarebbe successo nel 1963 se qualcuno dalle sale da ballo di Harlem fosse sceso in città per danzare insieme ai primi postmoderni alla Judson Church?». In Twenty looks or Paris is burning at The Judson Church ispirato al documentario Paris is Burning, i quattro performer portano in scena la loro personale ricerca sul voguing e l’esperienza collettiva come creatori, mettendosi alla prova.
coreografia e performance
Cecilia Bengolea, François Chaignaud, Trajal Harrell, marlene monteiro Freitas disegno luci Yannick Fouassier costumi La Bourette luci Sylvain rausa / Yannick Fouassier
suono enora Le Gall, martin Trinquart un ringraziamento speciale
a matthieu Banvillet, Sarah michelson, DD Dorvillier, Ben pryor, Lasseindra Ninja, alex mugler, rumi missabu, pascal Queneau, archie Burnett, Javier madrid, matthieu Bajolet, Donatien Veismann, miguel Bengolea, marianne Chargois, Joao Figueira, rio rutzinger, emmanuelle Huynh, Jessica Trossman
(M)IMOSA, una collaborazione coreografica tra Cecilia Bengolea, Francois Chaignaud, Marlene Freitas e Trajal Harrell, è il nome dato alla versione Medium della serie ideata da Harrell in sette taglie, dalla Extra Small alla XL, intitolata Twenty Looks or Paris is Burning at The Judson Church.
produzione VLoVaJoB pru con Le Quartz – Scène nationale de Brest coproduzione Le QuartzScène nationale de Brest, Théâtre National de Chaillot, Centre de Développement Chorégraphique –Toulouse, The Kitchen – New York, Bomba Suicida, FuSeD – French uS exchange in Dance con il supporto di la ménagerie de Verre – paris et des Laboratoires d’aubervilliers Cecilia Bengolea and François Chaignaud are associated to ménagerie de Verre – paris
Bomba Suicida è sostenuta da Secretaria de Estado da cultura Governo de Portugal e Direcção Geral das artes
(M)IMOSA, is the title given to the Medium version of Harrell’s series in seven sizes, (XS) - (XL), entitled Twenty Looks or Paris is Burning at The Judson Church. The propositional departure for the series- “What would have happened in 1963, if someone from the voguing ball scene had come down to Judson Church in Greenwich Village to perform alongside the early postmoderns?”.
DEGLIACCADEMIAARTEFATTI
Villa Dolorosa di Rebekka Kricheldorf (D)Le feste di compleanno di Irina sono sempre state un fallimento com pleto: brutta musica, tentati suicidi, gravidanze improvvise e litigi. è il terzo anno consecutivo che va così: ora tutti sono buttati per terra, annoiati, in attesa che accada qualche cosa di diverso. In attesa che la vita celebri il proprio cammino con un regalo sorprendente, che regali un po’ di leggerezza e di speranza. Ma forse non è ancora il momento per i tempi lieti. Accademia degli artefatti partecipa al compleanno di Irina, cercando di trovare un suo posto tra la noia e il futuro. Una mise en espace che è il racconto di un luogo e di un tempo. Una festa impossibile a cui tutti sono invitati a partecipare. NELL’AMBITO DI FABULAMUNDI. PLAyWRITING EUROPE
traduzione di alessandra Griffoni
mise en espace a cura di Fabrizio arcuri cast in via di definizione si ringrazia il Centro internazionale la Cometa
saranno presentati degli estratti del testo 2 WWWWWW.aRTEFaTTI.ORG.FaBuLaMunDIEuROPE.Eu
FEDERICA SANTORO FATTORE K
In società Divertimento
Trialogo.Comportamenti.Unastoria. Tutti rincorrono tutti. Quello che succede tra i tre, Fratello, Sorella e Lui è il risultato di un lungo logorante rapporto: siamo alla fine di una lunga sordità. è come l’Arte che in fondo non è arte là dove è utile: essa è se non nell’incanto o nell’irritazione di chi è lì. Tutto è dettato da una logica spostata dal tragico e dal comi co, si sospende quasi l’azione orizzontale e si entra in una logica altra, verticale, logica delle sensazioni, il passaggio di sensazione in sensazione.
scritto e diretto da Federica Santoro in collaborazione con Luca Tilli ( violoncello ) e Sebi Tramontana ( trombone ) prodotto da Fattore K La Sorella: Federica Santoro
Il Fratello: Sebi Tramontana Lui: Luca Tilli
ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI produce spettacoli teatrali e lavora alla diffusione e promozione delle forme dello spettacolo dal vivo. Il lavoro della compagnia indaga il ruolo dell’attore sulla scena, e della scena nel mondo, oggi. Da dieci anni realizza spettacoli a partire da drammaturgie contemporanee italiane, inglesi, tedesche.
REBEKKA KRICHELDORF (1974, Freiburg im Breisgau, Germania) vive a Berlino. Dopo aver studiato Filologia Romanza alla Humboldt University di Berlino e Scrittura creativa teatrale all’Università delle arti di Berlino, svolge un tirocinio al Theater Lüneburgi. È stata autore in residenza al Nationaltheater Mannheim (2004) e direttore artistico e autore in residenza al Theaterhaus Jena (2009-2011).
Irina’s birthday parties have always been a complete failure: bad music, attempted suicides, fresh pregnancy, debts... Now everyone is thrown to the ground, bored, waiting for something different to happen. But it is not yet the moment for happy times. An impossible party to which everybody is invited to attend.
FEDERICA SANTORO premio UBU come miglior attrice non protagonista 2012 ne L’ Origine del mondo di L. Calamaro. Lavora come attrice con G.B. Corsetti, Socíetas R. Sanzio e Santagata¸ cura la regia di suoi spettacoli (Bernhard, Jelinek).
LUCA TILLI è violoncellista. Nell’ambito della musica d’avanguardia collabora con S. Tramontana, T. Honsinger, P. Minton, M. Pupillo, L.. Coxhill, M. Cooper, K. Labéque, Zu 93 con Zu e D. Tibet. Collabora attualmente con i Santasangre nel progetto Konya.
SEBI TRAMONTANA musicista, performer, artista visivo, allievo di Giancarlo Schiaffini e Mario Schiano, membro della Italian Instabile Orchestra.
What happens between the three, Brother, Sister and Him is the result of a long exhausting relationship: we are at the end of a long deafness. Everything is dictated by a logic moved by the tragic and the comic, the action is suspended almost horizontally and you get into another logic, vertical, logic of the feelings, the passage of feeling to feeling.
> PRIMA ASSOLUTAATRESBANDES (SP)
Solfatara
Solfatara è un pezzo concepito ispirandosi a Anatomia del miedo di José Antonio Marina e Fragments d’un discours amoureux di Roland Barthes, testi che esaminano i diversi aspetti delle strategie emotive che utilizziamo per affrontare la nostra vita e le relazioni. Cosa succede quando la paura viene a cena, e i più profondi e oscuri pensieri si rifiutano di mentire? Solfatara è un termine per definire i terreni vulcanici che emettono gas sulfurei caldi. Noi esseri umani siamo pieni di questi fenomeni geografici: orifizi che permettono al nostro inconscio di venire a galla.
con mònica almirall, miquel Segovia, albert pérez disegno luci aitor Larrea traduzione assunta Colonna
primo premio e premio del pubblico al BE Festival 2012, Birmingham. miglior regia e miglior attore (albert pérez), Skena Up Festival 2012, in Kosovo.
GIUSEPPEBABEL
PROVINZANO
To play or to die This is the question...today
Anche il teatro in questi tempi di crisi non se la passa bene. Eppure, da qualche parte Rosenkrantz e Guildestern, non sono ancora morti. Agonizzano ma resistono: si aggrappano alle immagini e alla poesia di Shakespeare, si fanno scudo con il pensiero lucido e non rassegnato di Heiner Müller. Come fanno i due attori, pronti a tutto pur di andare in scena. Con questo spettacolo, l’attore e autore siciliano Giuseppe Provinzano immette nuovi sensi alla saga famigliare di Amleto, con divertenti incursioni nella cultura pop contemporanea, costumi appesi come marionette in scena, una recitazione senza orpelli e uno sguardo sulla cultura e la bellezza che suona sincero e urgente.
scritto e diretto da Giuseppe provinzano con Chiara muscato Giuseppe provinzano
sound&light designer Gabriele Gugliara chitarre elettriche roberto Cammarata scene e costumi Vito Bartucca realizzazione burattini e marionette elena Bosco workshop burattini e marionette Vito Bartucca voce off andrea Capaldi un ringraziamento a Heiner müller Geselschaft of Berlin, Franco Quadri, Compagnia inBalìa, phoebe Zeitgeist, Compagnia Quartiatri, Valentina Greco, petra Trombini, alessandro riva
La triade di ATRESBANDES emerge dall’incontro artistico e personale fra Mònica Almirall, Miquel Segovia e Albert Perez Hidalgo. Nel 2008 abbiamo deciso di formare una compagnia. Con la crescita e lo sviluppo del gruppo, si è affinato un metodo di approccio all’atto della creazione. Anche se influenzato da una grande varietà di discipline, il nostro lavoro è caratterizzato da una sola costante: una vocazione per un laboratorio di teatro in cui il processo di creazione collettiva è fondamentale.
L’amicizia è un lato del triangolo, ma è accoppiato con il dubbio e l’incertezza. Noi cerchiamo di mettere in discussione tutto ciò che ci circonda. Questa è l’unica cosa che guida il nostro approccio al teatro contemporaneo.
Solfatara: a term for the openings in volcanic terrain that emit hot sulphurous gases. We are full of these geographic phenomena, orifices that allow our insides to come to the surface. First Prize and Audience Prize, BE Festival 2012, Birmingham. Best Direction and Best Actor (Albert Pérez), Skena Up Festival 2012, Kosovo.
L’associazione BABEL nasce nel 2011 e si pone come scopo quello di creare un ambiente associativo che confronti diversi linguaggi e professionalità. Giuseppe Provinzano fa confluire in essa l’esperienza maturata dal 2005 con la compagnia suttascupa, fondata con Giuseppe Massa. Tra gli spettacoli vanno ricordati l’omonimo suttascupa in tournée in Italia e in Europa tra Francia Germania, Polonia, Romania e Austria, GiOtto-studio per una tragedia (nomination Premio Ubu 2009 come nuova drammaturgia e attore under30), Radio Hamlet (2009) e Freedom last scream (2008).
Yet,Also.......................................................................................thetheaterinthesetimesofcrisisisnotdoingwell.somewhereRosenkrantzandGuildenstern,arenotyetdead.
una co-produzione Babel crew, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con Teatro Garibaldi aperto di palermo
> In forma di studio, lo spettacolo ha vinto il Premio dei Giornalisti di ‘Giovani realtà del teatro 2011’ e la Menzione speciale del ‘Premio Dante Cappelletti 2010’.
Agonize but resist: they cling to the images and poetry of Shakespeare, protect themselves with clear thinking and not resigned by Heiner Müller. How do the two actors To play or to die, ready to do anything to go on stage.
SpeTTaCoLo CoN SoVraTiToLi iN iTaLiaNo > NELL’AMBITO DI IyMT > PRIMA NAZIONALEAMEDEO BALBI ANTONIO PASCALE
Dal Big Bang alla civiltà in sei immagini
Un astrofisico e uno scrittore intrecciano un racconto a due voci che ci porta dall’origine dell’universo fino ai giorni nostri, usando come filo conduttore sei immagini: sei icone che rappresentano altrettanti punti di svolta nell’evoluzione fisica del cosmo e nell’evoluzione culturale della specie umana. Dal Big Bang alle pitture rupestri, dalla nascita e morte delle stelle al sorgere del pensiero razionale e scientifico, dall’arrivo delle prime molecole organiche sulla Terra al progresso tecnologico: una narrazione ricca di suggestioni scientifiche, intellettuali e artistiche, per mostrare che la specie Homo Sapiens è legata più di quanto si pensi all’universo e alla sua storia.
di e con amedeo Balbi e antonio pascale
FANNY & ALEXANDER
GIALLO radiodramma dal vivo
OCPRODUZIONE
FOyER radiodramma
AMEDEO BALBI, astrofisico, è ricercatore al Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata. Ha lavorato all’Università di Berkeley con il premio Nobel George Smoot, e ha trascorso periodi di ricerca in vari istituti tra cui il Fermilab, l’Institute of Cosmology and Gravitation dell’Università di Portsmouth, e il JPL.
ANTONIO PASCALE ha scritto vari libri, tra cui La città distratta, vincitore del Premio Onofri, e La manutenzione degli affetti, con il quale ha vinto numerosi premi; saggi come Scienza e sentimento, vincitore del Premio Le due culture, e Questo è il paese che non amo. Collabora con Limes, la rivista Le Scienze, il Corriere della Sera, Il Mattino e il Post.
“Questa farfalla, lo credereste? ha un’ala gialla, l’altra celeste.” (T. S.)
GIALLO è un dialogo radiofonico, misterioso e fantasmatico tra una mutevole figura maestra e la sua classe invisibile. GIALLO è una domanda sulla natura e la forma di quella parte bambina, rimossa, buia, lucente, furiosa, incandescente, remota o sepolta che vive in ognuno di noi.
produzione e/Fanny & alexander coproduzione area06 - Short Theatre
in collaborazione con Solares delle arti – Teatro delle Briciole ideazione Luigi De angelis e Chiara Lagani
drammaturgia Chiara Lagani regia Luigi De angelis con Chiara Lagani e le voci di alfonso Cafaro, Bassirou Fall, anna Benini, Francesca Benini, Noemi Cicchetti Ferrante, erik Cicchetti Ferrante, Nell Danesi, Nicolò montanari, pietro Lorenzo Spurio, annagiulia Valgiusti, Federica Valzania, Sara Vernocchi, e gli altri bambini dei laboratori “pianeta Giallo” (parma e ravenna)
plastico e maschera Nicola Fagnani
FANNy & ALExANDER è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani. Produce spettacoli teatrali, laboratori, progetti video, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni e seminari di studi. Nel 2012 inaugura il Progetto Discorsi volto a indagare, attraverso un lavoro sulla forma discorso, il rapporto tra singolo e comunità. A partire dalle forme primarie tradizionali del discorso pubblico declinato nei suoi vari ambiti sociali, il percorso si svilupperà in sei spettacoli e sei radiodrammi.
progetto sonoro The mad Stork registrazioni marco parollo e Sergio policicchio sound editing Sergio policicchio
si ringraziano Beatrice Baruffini, Selina Bassini, alessandra Belledi, anna maria Bollettieri, roberta Colombo, marilena palmieri, Francesca proia, anna Zavatta.
WWWWWW.FannyaLEXanDER.ORG.E-PRODucTIOn.ORG
takes us from the origin of the universe to the present day, using six images as a guideline: six icons that represent as many others turning points in the evolution of the physical universe and the cultural evolution of the human specie.
“This butterfly, can you believe it? Has a wing that is yellow, and one that’s sky blue” (T.S.)
Giallo is a radio dialogue, a mysterious and ghostly conversation between the fickle figure of a teacher and her invisible class. Giallo is a question about nature and about the shape of our inner child, obliterated, and in others dark, shiny, fourious, glowing, remote or buried still living in everyone of us.
TEATRO SOTTERRANEO
BE LEGEND! Hamlet | Jeanne d’Arc Daimon Project
Cosa vuoi fare da grande? BE LEGEND! è un progetto seria le, una docufiction a puntate che ripensa l’identikit infantile di alcuni personaggi storici o dell’immaginario divenuti leggenda. Ogni puntata un nome. Ogni città un bambino diverso che in ventiquattrore prova a incarnare una personalità eminente per come poteva essere a 10 anni: i gesti, l’ambiente, i giochi. Cerchiamo nel cucciolo le tracce del mito adulto o gliele mettia mo addosso, costruendo una sorta di profezia a ritroso.
concept e regia Teatro Sotterraneo in scena un/a bambino/a, Sara Bonaventura, Claudio Cirri scrittura Daniele Villa luci marco Santambrogio consulenza costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini grafica massimiliano mati produzione Teatro Sotterraneo coproduzione associazione Teatrale pistoiese, Centrale Fies col sostegno di Be Festival, operaestate Festival, regione Toscana residenze artistiche Centrale Fies, associazione Teatrale pistoiese, armunia, Warwick arts Centre
Teatro Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory.
OPERA
Eco
Eco è un paesaggio in cui convivono diversi dispositivi di Ilpercezione.tempodisosta e il punto di vista saranno scelti liberamente da ogni visitatore che attraversa lo spazio.
Il corpo umano perde centralità e gravità.
Il respiro di un corpo è proiettato sull’altro, attraverso linee forza visibili e invisibili.
Il respiro è il processo che densifica le materie e le relazioni tra i dispositivi, nella tensione verso il vuoto. Freefall.
cura della visione e regia Vincenzo Schino
performer marta Bichisao video Gaetano Liberti scenotecnica emiliano austeri suono Federico ortica realizzazione marionetta Gigi ottolino
cura del progetto marco Betti produzione opera e Teatro di roma
WWW. OPER aWEB .nTEATRO SOTTERRANEO è un collettivo di ricerca teatrale (Firenze, 2004). Con 11/10 in apnea entra a far parte della Generazione Premio Scenario 2005. In seguito il gruppo produce: Post-it, La Cosa 1, Dies irae, L’origine delle specie, La Repubblica dei bambini e Homo ridens. Dal 2008 fa parte del progetto Fies Factory. Successivamente riceve numerosi premi, tra cui il Premio Lo Straniero e il Premio Ubu Speciale, il premio Hystrio-Castel dei Mondi, il Silver Laurel Wreath Award (Sarajevo) e il BE FESTIVAL 1st Prize (Birmingham). Nel 2012 cura la regia de Il Signor Bruschino per il Rossini Opera Festival. Nel 2013 il collettivo entra in produzione col Daimon Project, percorso biennale sul tema della vocazione.
What would you like to be when you grow up? BE LEGEND! is a serial project, a docu-fiction series exploring how historical or fictional characters who are now legends may have been like as children. In the character’s younger self we will look out for those key traces that made him or her myths in their adult life.
OPERA è un gruppo di ricerca artistica nato nel 2006 da un progetto di Vincenzo Schino (attore, regista, scenografo).
Il gruppo è formato da Marta Bichisao (danzatrice e coreografa), Gaetano Liberti (attore e videomaker), Riccardo Capozza (attore), Marco Betti (organizzatore), Emiliano Austeri (scenografo e costruttore), Pierluca Cetera (artefice e pittore), Letizia Buoso (dramaturg) e Federico Ortica (musicista e compositore). Il suo luogo di lavoro è il teatro.
Il gruppo si chiama Opera dal nome del loro primo spettacolo. Opera approfondisce problemi che riguardano differenti arti in relazione al teatro.
ECO is a landscape where coexist several perception devices. The break time and the point of view are choosing freely from each visitor that cross the space. The human body loses your centrality and your gravity. The breath of one body is projecting on the other body, through visible and invisible field lines. The breath is the process that make dense the substances and the connections between these devices, tending towars the empty. Freefall.
DÉJà DONNÉ
P.S. Stefano Cipiciani
La compagnia Déjà Donné dal 2010 al 2013 ha realizzato il progetto artistico dal titolo Portrait Series ispirato dalla concezione del ritratto dell’artista Francisco Goya. Una biografia coreografica del performer fatta di danza, testo, video e canzone che inizia significativamente con il nome. P.S. Stefano Cipiciani (2013) è un ritratto che si sviluppa a partire dall’esigenza del coreografo di confrontarsi con una persona al di fuori del mondo della danza, ma profondamente inserito in quello del teatro, soprattutto in quello invisibile ma fondamentale del “dietro le quinte”. Nasce anche dall’esigenza di Stefano, che non sa danzare, ma danza, di sfidare così il proprio corpo e la propria mente.
regia e coreografia Simone Sandroni creazione ed interpretazione Stefano Cipiciani scenografia e costumi Lenka Flory tecnica e luci Cesare Lavezzoli produzione Déjà Donné/ Fontemaggiore con il sostegno di miBaC e regione umbria WWW.DEJaDOnnE.cOM
FANNY & ALEXANDER
Discorso Giallo
Discorso Giallo si pone alcuni interrogativi sulla delicata questione della Tv pedagogica. Buona o cattiva maestra Tv? Dalle primitive istanze, orientate al recupero dell’analfabetismo fino alla proposta agonistica e meritocratica del talent show, Chiara Lagani incarna qui, in chiave concertistica, la metamorfica figura fusa di un emblematico adulto/bambino, allievo/maestro/conduttore, soggetto e oggetto di alcuni famosi programmi televisivi intrecciati e sovrapposti. Giallo come la coercizione. Giallo è un bagliore che a tratti inonda la stanza, a volte buia, dei sistemi umani, pieni di possibilità e atroci contraddizioni.
produzione e/Fanny & alexander in collaborazione con Solares delle arti – Teatro delle Briciole ideazione Luigi De angelis e Chiara Lagani drammaturgia Chiara Lagani progetto sonoro The mad Stork regia Luigi De angelis con Chiara Lagani sound editing Sergio policicchio costumi Chiara Lagani e Simonetta Venturini maschere Nicola Fagnani promozione paola Granato e marco molduzzi organizzazione Serena Terranova logistica Fabio Sbaraglia amministrazione marco Cavalcoli e Debora pazienza
WWWWWW.FannyaLEXanDER.ORG.EPRODucTIOn.ORG
DéJà DONNé viene fondata a Praga nel 1997 da Lenka Flory e Simone Sandroni. Negli ultimi quindici anni le produzioni internazionali di danza contemporanea della compagnia hanno girato ben 26 paesi tra Europa, Asia, America del Nord e del Sud. Stefano Cipiciani è socio fondatore della cooperativa Fontemaggiore dal 1983, dal 2000 ne è presidente. Ha sempre alternato l’attività di attore con quella di organizzatore. Ha lavorato in almeno 40 produzioni di Fontemaggiore ed ha partecipato ad alcuni progetti nazionali in collaborazione con festival e con Enti di promozione.
The company Déjà Donné during the years 2010-2013 has made the art project titled Portrait Series inspired by the concept of portraits made by the artist Francisco Goya. P.S. Stefano Cipiciani (2013) is a portrait that develops from the need of the choreographer to deal with a person outside the dance world, but deeply embedded in the theater, especially in the invisible but crucial “behind the scenes”.
FANNy & ALExANDER è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani. Produce spettacoli teatrali, laboratori, progetti video, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni e seminari di studi. Nel 2012 inaugura il Progetto Discorsi volto a indagare, attraverso un lavoro sulla forma discorso, il rapporto tra singolo e comunità. A partire dalle forme primarie tradizionali del discorso pubblico declinato nei suoi vari ambiti sociali, il percorso si svilupperà in sei spettacoli e sei radiodrammi.
Discorso Giallo raises some questions on the delicate subject of pedagogical TV. A good or bad teacher, TV? From the original purposes, up to the meritocratic competitive proposal of talent shows, Chiara Lagani embodies here, as if in a concert, the metamorphic figure of an emblematic adult/ child, pupil/teacher/host of some famous TV shows.
MK Impressions d’Afrique
OCPRODUZIONE
L’Africa prefigurata da Raymond Roussel nel suo romanzo Impressions d’Afrique (1910) è un paesaggio irreale, che non ha altro scopo che quello di servire da sfondo ad un procedimento combinatorio, basato su continue reazioni a catena di parole e accostamenti arbitrari di mondi differenti. Illeggibile e selvaggia - non in senso pittoresco ma perché furiosamente incline ad assorbire tutte le informazioni sugge rite dai regimi culturali occidentali e a risputarle in un ibrido imprevedibile – anche la nostra Africa non ha più a che fare con una ricerca delle origini ma con la scoperta di nuove destinazioni.
con philippe Barbut, Biagio Caravano, marta Ciappina, Laura Scarpini & guests coreografia michele Di Stefano organizzazione a nna Damiani promozione paV/Diagonale artistica produzione mk 2013, regione Lazio assessorato alla Cultura arte e Sport in collaborazione con routes agency e museo Nazionale preistorico etnografico Luigi pigorini roma con il contributo di miBaC
> Lo spettacolo prevede l’allestimento di una sala prove dal 9 al 13 settembre negli spazi di La Pelanda per favorire la partecipazione di performer esterni
WWW.
TONY CLIFTON CIRCUS
Losers
- Perché fai il pugile?
- Non so raccontare una storia, non so scrivere una poesia. (intervista a Joe Louis, campione del Mondo Pesi Massimi dal 1937 al 1949)
Due attori, due clown, pubblicamente annunciano il loro fallimento, tolgono il naso rosso e fanno outing. Si mettono nella scomoda e a tratti patetica condizione di chi cerca disperatamente la realtà. E la realtà quando arriva è più forte del previsto e ti intrappola senza grosse vie di uscita. Da sempre la ricerca artistica di T.C.C. è legata allo studio del limite, il limite del bene e del male, del comico e del tragico, dell’idiozia e della verità. E in Losers i limiti sono tutti lì, a portata di mano.
con i acopo Fulgi, Nicola Danesi de Luca, Federica Santoro e con Silvia Giacomini, e lettra m allaby, a lice p alazzi, m onica p iseddu organizzazione e promozione Francesca Corona per paV | Diagonale artistica una produzione Tony Clifton Circus progetto nato nell’ambito di p erdutamente Teatro i ndia –Teatro di r oma
WWW.TOnycLIFTOncIRcuS.cOM
MK si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni più recenti Il giro del mondo in 80 giorni, Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell’esotico.
Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di progetti sperimentali, tra i quali la performance Clima, gli ambienti coreografici creati per l’Accademia Nazionale di Danza, Invenzioni per la Biennale Danza 2013 e la cura dei cicli di performance Angelo Mai Italia Tropici.
Africa, as prefigured by Raymond Roussel in his novel Impressions d’Afrique (1910), is a surreal landscape, which has no other purpose than to serve as a background to a combinatorial method based on continuous chain reactions of words, which produces unpredictable hybrids.
Nato nel 2001, il TONY CLIFTON CIRCUS vuole essere un’insegna luminosa, con lampadine colorate e ad intermittenza, utile a segnalare la presenza di qualcosa di inatteso. La formazione di questo “circo dell’anomalia” è responsabilità di Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi. Trovare una poetica, una linea di ricerca costante al lavoro del T.C.C. non è facile. Quello che cercano di mettere in scena è la stranezza, l’anomalia. Da queste premesse nascono i loro spettacoli, veri e propri esperimenti di comicità estrema o meglio di estremismo comico, nei quali amano mischiare la più elementare demenzialità alla sottile eleganza poetica.
- Why are you a boxer?
- I can not tell a story, I can not write a poem. (Interview with Joe Louis, Heavyweight Champion of the World 1937-1949)
Two actors, two clowns, publicly announce their failure, take off their red nose and make outing. They put themselves in the uncomfortable and sometimes pathetic condition of those who desperately seek reality.
NICONOTE
Limbo Session liveset per voce, cd, laptop, chitarra
Limbo Session è una performance di clima sonoro. Un liveset in consolle nello stile indefinibile di NicoNote e della sua magnetica voce. NicoNote propone il suo universo spaziando nei suoi archivi. Crea ogni volta una selection unica, cantando e mixando nel flusso brani originali, covers e sorprendenti momenti di improvvisazione dal vivo insieme al chitarrista e sperimentatore Alfredo Nuti Dal Portone, con lei in questo viaggio di suono e clima non riconducibile ad un genere codificato.
voce, cd, laptop NicoNote chitarra, clarinetto, treatments alfredo Nuti Dal portone WWW.nIcOnOTE.nET
LOMSKOTTE VAN DEN BERG (NL)
Agoraphobia
Creative.......................................................................................atmosphereofrefined,notattributabletoanencodedgenre
NICONOTE aka Nicoletta Magalotti, performer, artista outsider della scena indipendente ha sviluppato un proprio linguaggio tra musica e performance. Italiana/Austriaca nasce a Rimini nel 1962. Nel 1997 crea la sigla Niconote per definire le sue produzioni. Negli anni ‘80 è stata la voce della band Violet Eves (nella scuderia Litfiba Diaframma), negli anni ‘90 ha creato il Morphine ambient room del Cocoricò. Ha collaborato con Socìetas Raffaello Sanzio, Maurizio Fiume, Patricia Allio, Francesco Micheli e altri. Recentemente è stata ospite alla Fondation Cartier per l’arte contemporanea di Paris. È in uscita il suo album Alphabe Dream per Cinedelic/ Audioglobe.
NicoNote offers her universe ranging in her personal archives also mixing them with her voice.The set is gradually developed as a sound stream and becomes a sort of djset concerto. Guest on stage the guitarist Alfredo Nuti Dal Portone, mixing sounds together with NicoNote’s direction. A vivid, psychedelic, original, exciting set. A little dandy. Unique. 1h30’
Agoraphobia nasce dalla necessità di parlare di previdenza sociale e solidarietà, dal punto di vista individuale e da quello della comunità. La performance si tiene in grandi piazze nel centro della città. Gli spettatori seguono da lontano, tramite i loro cellulari, una donna che sembra parlare da sola, finché non vengono chiamati a prendere parte alla sua protesta individuale. Una persona alza la voce per strada, c’è chi la ignora comminandole accanto, e c’è chi si ferma per ascoltarla. Nel 2013 verrà messa in scena in 5 lingue diverse, con 5 attori diversi, in varie piazze d’Europa. 18.00 SETTEMBRE ore 18.00
regia Lotte van den Berg
crediti agoraphobia: (versione italiana)
OCPRODUZIONE
OMSK / LOTTE VAN DEN BERG
La pluripremiata Lotte van den Berg, una delle più importanti artiste della nuova scena dei “minimalisti olandesi”, nelle sue performance esplora il potere del movimento con una gioiosa ma anche dolorosa intensità. Il lavoro della Van den Berg, caratterizzato da una devota attenzione al dettaglio, esplora e fa propri i linguaggi della danza, del cinema e del teatrocommistioni dallo stile deciso e fresco che offrono al pubblico nuove prospettive ispirate dal quotidiano. Il lavoro di Lotte van den Berg è sviluppato, prodotto e presentato da OMSK (Het Huis a Utrecht).
performer Daria Deflorian testo rob de Graaf tutor Francesca Cuttica tecniche & media Willem Weemhoff direttore di produzione antwan Cornelissen traduzione michelle Davis, elisa Cuciniello amministrazione anneke Tonen grazie a marien Jongewaard, maartje Teussink, Bart Kusters, rianne van Hassel produzione omSK co-produzione Noord Nederlands Toneel, Santarcangelo • 13 Festival Internazionale del Teatro in piazza, B.motion/ operaestate Festival Veneto, Short Theatre – roma, Terni Festival internazionale della Creazione Contemporanea, Contemporanea Festival/Teatro metastasio Stabile della Toscana, approdi FestivalCagliari con il supporto di arkadin booking Frans Brood productions
Lo spettacolo è realizzato con il supporto dell’ambasciata dei Paesi Bassi a Roma
WWW.OMSK.nLAgoraphobia revolves around someone who is walking alone and who starts shouting, but it is also focused on the people who pass by without even a glance, even though they’re walking very close, and on those who stop and listen. The audience at the beginning follows the scene from a distance, from their mobile phones. Then as the individual protest grows, it becomes more and more captivating and collective.
PIaZZa DEL POPOLO | performance | 50’ PIaZZa caMPO DE’ FIORI | performance | 50’ presentato in collaborazione con il network FINESTATE FESTIVAL INGRESSO GRATUITO: a carico dello spettatore è il costo di una telefonata locale della durata di circa 25’. Prenotazione obbligatoria per ricevere numero di telefono e codice d’accesso alla performance: prenotazioneshort@gmail.comnO (DANCE FIRST. THINK LATER)
Trenofermo a-Katzelmacher - studio
Venti occhi. 10 teste. Si riconoscono sul loro sempr’eterno, sempr’arrugginito marciapiede. Non hanno una città, la vivono. In modo parassitario, ma non lo sanno.
E per l’esattezza, questo ammasso di case in cui sono nati, si estende orrendo da Adelfia Capurso Casarano Manduria Torre Paese Rione Terra Trabia Afragola Filadelfia Sant’Elia Santa Flavia eccetera eccetera a: nuova destinazione. Purché: si balli. Raccontando il sud. Il sud che è niente. Che siamo noi. Attraverso gli occhi di uno straniero. Che hanno paura e fanno paura. Che aspettano ‘o sule e trovano u sangu. E l’amuri. Un amuri diverso come lui. L’ amuri che ci rende uguali.
nO (DANCE FIRST. THINK LATER)
Il gruppo è originariamente formato da giovani attori diplomati presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Dall’esperienza condivisa negli anni di studio è maturato il desiderio di continuare ad incontrarsi e ad incontrare altri artisti per lavorare creativamente sul linguaggio performativo del corpo e della parola anche come occasione di ricerca e crescita personale. Dal 2010, nO porta in scena: Ballata della Necessità e Non vedo l’ora, con la regia di Claudia Monti. CIAULAtotheMOON , con la regia di Elena Gigliotti, vince le selezioni del Napoli Fringe Festival 2013.
ideazione Dario a ita coreografie e lena Gigliotti interpreti Dario a ita, e mmanuele a ita, m aria a lterno, Lucio De Francesco,Damien e scudier, Flavio Furno, m elania Genna, e lena Gigliotti, Giovanni Serratore costumi Giovanna Stinga consulenza scene p aola Castrignanò consulenza tecnica audio/video Ludovico Bessegato
COMPAGNIA BARLETTI WAAS
Autodiffamazione
Un uomo e una donna si autoaccusano di comportamenti assunti e azioni compiute o non compiute nella propria vita, assecondando o infrangendo le regole della società.
W:
Non importa se abbiamo vissuto tutte quelle esperienze, ma la forma, i binari nei quali la vita si muove ci accomuna. Questo fa cadere muri, abolisce la proprietà privata, le differenze di classe: quasi l’utopia comunista realizzata.
L:
Dire questo testo è guardare in un baule pieno di foto di Avreisconosciuti.potuto essere io, avrei potuto farlo, avrei potuto dirlo.
Lo sono, l’ho fatto, l’ho detto. Non lo sono, non l’ho fatto, non l’ho detto. Ma avrei potuto, sì, avrei potuto.
LEA BARLETTI e WERNER WAAS si sono conosciuti 15 anni fa a Roma. Da 15 anni vivono e lavorano insieme, prima a Roma, poi a Monaco di Baviera, quindi a Lecce e attualmente a Berlino. Hanno fatto due figli, insieme.
9 peasants and a stranger. They live their town. So parasitic, but they don’t know. And, to be exact, this accumulation of buildings in which they were born goes, grisly, by Adelfia Casarano Manduria Rione Terra and so on to: a- new destination. It doesn’t matter where. They only need to dance. And then, the South. South is nothing. South is us.
In Autodiffamazione a man and a woman make guilt-ridden statements about their experience of life, accusing themselves of behavior that runs counter to the rules and expectations of society. The I with which they refer to themselves is a blank first person singular so that everybody can fit his or her own features into it.
di peter Handke con Lea Barletti e Werner Waas musiche dal vivo Harald Wissler >FRATELLI DALLA VIA
Mio figlio era come un padre per me - studio
La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.
C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. è qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore: era il nostro piano perfetto ma papà e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca seppellirli. Ora ci tocca rispettare i testa menti prepotenti di due cadaveri. Hanno vinto di nuovo.
di e con m arta Dalla Via, Diego Dalla Via aiuto regia Veronica Schiavone partitura fisica a nnalisa Ferlini scene Diego Dalla Via costumi m arta Dalla Via M a RTa D a LL aVI a.n ET
GÉRALD KURDIAN (FR)
1999 > PRIMA NAZIONALE | 13 SETTEMBRE
Il progetto 1999 parte dai 48 episodi della serie televisiva Spazio 1999 (e dalla sua sceneggiatura) e cerca di sviluppare dinamiche immaginarie, cinestetiche e politiche al fine di utilizzarle come una delle partiture performative per la scena. è una sorta di modellino in scala di un mondo sovradimensionato, che si interroga sulla fattibilità di un progetto di industria musicale amatoriale chiamato This is the hello monster! volontariamente lo-fi. 1999 si interroga sulle condizioni di accesso allo “spettacolo”, sia per gli artisti che per il pubblico, e si augura di lasciare agli spettatori la scelta della loro partecipazione.
Concerto di Gérald Kurdian
14 SETTEMBRE iNGreSSo GraTuiTo
ideazione e interpretazione Gérald Kurdian co-produzione Centre Clark (montréal), W2 productions si ringrazia Les Laboratoires pD’aubervilliershilippeQuesne Vivarium Studio Ccn De montpellier La ménagerie De Verre – Studiolab WWW.GERaLDKuRDIan.cOM
Marta Dalla Via insieme al fratello Diego Dalla Via scrive Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor, spettacolo prodotto dal CRT di Milano e vincitore del premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico CTAS Oltrelaparola nel 2011.
In breve la loro collaborazione da casuale e affettiva diventa effettiva e voluta: nascono i FRATELLI DALLA VIA, un’impresa famigliare che costruisce storie. Mio figlio era come un padre per me è il loro nuovo progetto totalmente pensato con mani e cervelli raddoppiati.
The first generation has worked. The second has saved. The third has destroyed. Now we. The best way to kill a parent is kill the children and let them die of a broken heart: this was our perfect plan but Mom and Dad have gone before us and killed themselves first. Now we have to bury them. Now we have to respect the wills of two arrogant corpses. They won again.
It’s.......................................................................................amodelscaleofabroadworld,challengingthepotentialities of an amateur musical project called This is the hello monster! Voluntarily lo-fi (as opposed to hi-fi), 1999 therefore tries to re-think one’s understanding of spectacle and wishes to offer the audience members the choice of their investment.
GéRALD KURDIAN è Gérald Kurdian, performer, compositore, artista radiofonico, studia arti visive All’ecole Nationale Superior D’arts Paris – Cergy prima di prender parte al Ex. E.R.Ce 07 Contemporary Dance Program diretto da Mathilde Monnier (Centre Choregraphique De Montpellier) e Xavier Le Roy. Successivamente compone basi musicali per coreografi come Mette Ingvartsen, Eszter Salamon, Carole Perdereau, L’IIII, Le Club Des 5 Ou Eleanor Bauer e collabora con Tiago Guedes, Julie Favreau e il regista Arnold Pasquier.
SILVIA RAMPELLI
Courtesy of
DEGLIACCADEMIAARTEFATTI
Io, Fiordipisello
Un’azione semplice. Il corpo involontario si manifesta, rivelando un tempo trascendente, una questione ontologica.
delL’esperienzacorpoin atto.
Un luogo per l’esercizio
Il laboratorio La Terza Età della Danza, ideato e condotto da Silvia Rampelli presso il Centro Anziani di Testaccio, organizzato da AREA06 e promosso da Zetema Progetto Cultura, si apre al pubblico. Il lavoro parte dall’intenzione di stimolare e ampliare la percezione dei processi motori individuali e dell’identità corporea, restituendo alla persona la centralità del sentire.
SILVIA RAMPELLI
Laurea in Filosofia, docente del Master in ArtiterapieUniversità Roma Tre, focalizza la riflessione sulla natura dell’atto performativo, sul dato umano come oggetto esteticoconoscitivo. Attiva in ambito teorico, formativo e della creazione, fonda Habillé d’eau nel 2002. È stata prodotta dalla Biennale di Venezia e presente nei maggiori festival italiani e in Francia, Bosnia, Stati Uniti, Polonia.
regia Silvia r ampelli produzione malta Festival poznam 2013 con il sostegno del Teatro p alladium r oma
laboratorio a cura di Silvia r ampelli in scena i partecipanti del laboratorio al Centro a nziani di Testaccio
“Avevo qualcosa da dirvi… l’ho dimenticata… tornerà”. Un personaggio non può dire quello che vuole. Soprattutto se l’autore non gli fa dire niente. Tim Crouch da un’altra possibilità a Fiordipisello. Ecco allora i sogni dell’ultimo dei folletti shakespeariani per raccontare la storia di un sogno. Quello di una notte di mezza estate, in cui tutto è quello che era, ma è già qualcos’altro. I resti di una festa, amori consumati o inconsumabili, una foresta come teatro: ecco la vertigine in cui cade Fiordipisello, nel tentativo ultimo di essere se stesso, o quello che crede di essere. Un tentativo che è di tutti, testimoni silenziati di una storia a cui non rinunciamo di partecipare.
di Tim Crouch traduzione pieraldo Girotto regia Fabrizio arcuri con matteo angius e Fabrizio arcuri
ambienti Diego Labonia assistente di produzione marta montevecchi organizzazione rosario Capasso
produzione accademia degli artefatti 2013
debutto 7 agosto 2013, BIEnnaLE TEaTRO VEnEZIa 2013
Lo spettacolo rientra nel progetto I, SHAKESPEARE di cui sono stati realizzati già tre episodi: Io, Banquo – prodotto dal Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – Genova Io, Cinna – in coproduzione con CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia Io, Calibano in coproduzione con L’ u ovo o nlus_2013 – L’ a quila
ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI costruisce spettacoli che sono dispositivi d’indagine sul nostro presente e sulle forme e il senso della rappresentazione, in un dialogo attuale e consistente con l’interlocutore-spettatore. I 5 monologhi di I, Shakespeare seguono il progetto Capitoli di un discorso politico, 3 spettacoli intorno al concetto di verità, rappresentanza, politica: Orazi e Curiazi di Brecht, Sangue sul collo del gatto di Fassbinder, Taking care of Baby di Dennis Kelly. Parallelo a questo percorso è stato anche il Fatzer Fragment di Brecht/ Muller, diretto da Fabrizio Arcuri, in coproduzione tra Teatro Stabile di Torino e Volksbune di Berlino.
COURTESy OF, a video. A simple action. The involuntary body manifests itself, revealing a trascendent time and an ontological question. The workshop The Third Age of Dance, hosted by Silvia Rampelli at the Senior Center of Testaccio, organized by AREA06, open itself to an audience. The work starts from the intention to stimulate the perception of motor processes and individual identity body.
can’t say what
Tim Crouch gives a good chance to Peaseblossom. now the of the little tell the story is already something else. This show is the project I,
KINDLE THEATRE (UK)
The Furies
The Furies fonde insieme rock, metal e soul con prosa e poesia per raccontare di nuovo, ma in maniera radicale, la tragedia greca di Clitennestra.
Visto attraverso gli occhi del gruppo, The Furies è il racconto finale su Invidia, Rabbia e Vendetta. La band è fronteggiata da tre donne molto diverse: Vivienne Vengence “vendetta” (sinuosa e lirica), Alexa Envy “invidia” (un biondo serpente seducente), e Bobbi Rage “rabbia” (una creatura androgina che ricorda Bowie).
The Furies è un concerto teatrale - forte, bello, spietato e appassionato. La musica è tutta originale e l’effetto è consapevolmente drammatico. NELL’AMBITO DI IyMT
The Furies sono e mily ayres, Sam Fox, o livia Winteringham “ Dave the roadie ” Graeme rose chitarra e basso p hill Ward batteria e sax russell Collins regia Graeme r ose suono Bungle Blackford disegno luci Ben p acey luci Will i ngham prodotto con il generoso supporto di a rts Council e ngland and mac Birmingham
WWW.
KINDLE THEATRE, fondato in UK, negli anni è diventato famoso per le sue eccitanti performance che cercano di reinventare completamente l’esperienza teatrale, allargando i confini ed esplorando dimensioni intime e collettive con i loro concerti live. Un progetto che varia dal teatro ad ampio raggio al dolce concerto rock, includendo a volte cibo ricercato e coinvolgimento del pubblico.
The Furies smashes together rock, metal and soul songs with text and poetry to drastically retell the Greek tragedy of Clytemnestra. This show is loud, beautiful, unforgiving and passionate. The music is all original and the effect is a knowingly dramatic, liberating and uninhibited theatrical event for anyone who loves to let it all out.
ÉCOLE DES MAîTRES
1991: a Science fiction about Central Asia maestro Constanza Macras
1991: a Science fiction about Central Asia è il titolo del workshop della regista e coreografa argentina Constanza Macras che, per un mese, con i sedici attori dell’ École des Maîtres si è immersa in una riflessione sulla questione della democrazia e le forti istanze che la reclamano a gran voce da più parti del pianeta. Dalla primavera araba alle rivolte degli “indignados” in Spagna, al movimento Occupy, ai processi di democratizzazione avviati nelle Repubbliche asiatiche dell’ex URSS dalla sua dissoluzione nel 1991. L’esito del workshop ha dato vita a una dimostrazione aperta, dove la precisione della conoscenza lascia liberamente spazio all’invenzione fantasy.
1991: A SCIENCE FICTION ABOUT CENTRAL ASIA dimostrazione finale aperta al pubblico dell’École des maîtres 2013 Corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale maestro Constanza macras
........................................
in scena Cristina alfaiate, Simon Bellouard, Jeanne Brouaye, raquel Castro, morgane Choupay, alice Conti, François Delcambre, piergiuseppe Di Tanno, Herve Guerrisi, Luc Guiol, mafalda Lencastre, anna Lien, pietro marullo, Giuseppe Sartori, nês Vaz, onofrio Zummo assistente Nikoletta Fischer movement trainer miki Shoji diarista Sara Vaz École des Maîtres partner di progetto e direzione artistica
CONSTANzA MACRAS è nata in Argentina, dove ha studiato danza. I suoi primi quattro lavori coreografici Wild Switzerland (1998), Face One (1999), In Between (2000) e Dolce Vita (2000) li firma per la sua prima compagnia, Tamagotchi Y2K, fondata nel 1997. Nel 2003 insieme alla drammaturga Carmen Mehnert creano a Berlino Constanza Macras | DorkyPark. La compagnia riunisce danzatori, attori, musicisti e performer dai 4 ai 72 anni, e lavora mettendo insieme testo, musica live, danza e video. Fra i titoli: Open For Everything (2012), Here / After (2011), The Offside Rules (2010), Megalopolis (2009), Hell on Earth (2008), Brickland (2007), No Wonder (2005), Back to the Present (2004).
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG (iT), Centre de recherche et d’expérimentation en pédagogie artistique Crepa (FWB/Be), TaGV Teatro académico de Gil Vicente (pT), La Comédie de reims, Centre Dramatique National (Fr) con il sostegno di miBaCDirezione Generale dello Spettacolo dal vivo (iT) con la partecipazione, per l’Italia, di regione Friuli Venezia Giulia, accademia Nazionale d’arte Drammatica “Silvio d’amico”, area06-Short Theatre
1991: Science fiction about Central Asia is the title of the workshop held by the argentine direc tor and choreographer Constanza Macras that, for a month, with sixteen actors from Ecole des Maîtres, immersed herself in a reflection on the issue of democracy. From the Arab Spring, the uprisings of the “indignados” in Spain, the Occupy movement, the process of democratization that started in the Asian Republics of the former USSR from its dissolution in 1991. 21.30 TEaTRO 2 | teatro | INGRESSO prenotazione obbligatoria: prenotazioneshort@gmail.com
> PRIMA NAZIONALE![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/c6dbbe5b42ceb9dad039ef1db832d993.jpeg)
CONVERSAZIONI
5 SETTEMBRE
ROMa cOnTEMPORanEa. cOME PRODuRRE TEaTRO OGGI a cura di Graziano Graziani
Un incontro sul tema della produzione teatrale a Roma, con alcuni dei soggetti attivi sul territorio, dai teatri privati ai festival, dagli spazi sociali ai progetti regionali, a partire dalla pubblicazione voluta dalla Provincia di Roma «La Scena Contemporanea a Roma. Strategie di sostegno e produzione nel teatro e nella danza tra il 2000 e il 2012». La ricerca è una fotografia delle disfunzioni del sistema produttivo della nostra Regione, ma anche delle tante strategie inventate da artisti e operatori per portare comunque avanti il proprio lavoro.
6 | 11 | 12 | 13 SETTEMBRE
cOSa POSSOnO nOn FaRE LE PaROLE. un FuTuRO SEnZa InTELLETTuaLI? a cura di Quaderni del Teatro di Roma
Mentre i lavori che hanno a che fare con la conoscenza, dall’arte alla ricerca, perdono ogni tipo di tutela, riconoscimento e considerazione, anche il ruolo degli intellettuali nella nostra società sembra profondamente in crisi, non più in grado di scuotere né di orientare. Ci aspetta un mondo senza intellettuali? E che mondo sarebbe?
8 | 14 SETTEMBRE
TEc_TaLK: IncOnTRO cOn La GEnERaZIOnE ScEnaRIO 2013
Il Premio Scenario è tra le maggiori opportunità di produzione teatrale. Prima del debutto definitivo, a Short Theatre gli artisti appartenenti alla Generazione Scenario 2013 presentano la fase attuale dei loro lavori. In relazione alla delicata e feconda condizione del processo creativo la webzine Teatro e Critica organizza due incontri per discuterne provenienze e obiettivi, intenzioni e forme. Due tavole rotonde, dalle 11.30 alle 13.30, a cui partecipano gli artisti, operatori e critici, spettatori interessati.
Info: redazione@teatroecritica.net
14 SETTEMBRE | Presentazione del progetto
La TERRa SOnORa: IL TEaTRO DI PETER HanDKE seminari, letture, spettacoli, laboratori, traduzioni e pubblicazioni
A partire dallo spettacolo Autodiffamazione della Compagnia Barletti/Waas, presentato all’interno di Short Theatre, il progetto, attivo fino a maggio 2014, vuole rimettere al centro dell’attenzione di studiosi, artisti e del pubblico la potente scrittura e visionarietà di questo nostro contemporaneo.
in collaborazione con ScuolaRoma, PAV con il contributo: Centro Teatro Ateneo, Sapienza Università di Roma, Università Roma Tre – Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere, Italiano Studi Germanici, Goethe Institut Rom, Istituto Forum austriaco di cultura, Fondazione RomaEuropa partecipano: Valentina Valentini, Francesco Fiorentino, Werner Waas e la rete ScuolaRoma.
5 > 8 | 11 > 14 SETTEMBRE
VIDEO e INSTALLAZIONI
ANIMARE. VIaGGI nEI LuOGHI E nELLE TEcnIcHE DELL’anIMaZIOnE D’auTORE a cura di andrea Martignoni
Tre diverse selezioni video per raccontare il passato, il presente e il futuro, del cinema d’animazione. Le tecniche e le sperimentazioni, gli sguardi e le storie, di una cinematografia, spesso nella forma del cortometraggio, capace di raccontare mondi lontani nel tempo e nello spazio. Il progetto è a cura di Andrea Martignoni, performer, compositore di colonne sonore e storico del cinema d’azione.
4 MODULI Installazione di 2501
2501 non è un entità fisica.
2501 è lo spirito nel guscio.
2501 interpreta l’ambiente circostante
2501 si trasforma nel tempo senza limiti stilistici o di media.
2501 non può seguire nessun percorso pretracciato .
2501 non crede nell’ambiente artistico tradizionale e nella sua organizzazione in caste.
2501 è espressione di interscambio tra artisti.
2501 sceglie l’ambiente urbano come luogo per esporsi.
2501 sà che il più grande lusso è disporre del proprio tempo senza limitazioni.
2501 pensa che l’arte debba dare una visione critica sulla società in una maniera non didascalica ma ludica.
2501 pensa che poter fare arte nella vita è un lusso.
EDITORIA
EDIZIOnI DELL’aSInO
Gli Asini cura un bookshop di libri di piccoli e medi editori indipendenti di narrativa, saggistica, teatro e arte con particolare attenzione alle riviste e alle produzioni di illustrazione e graphic novel. Per due pomeriggi, 11 e 12 settembre Edizioni dell’asino cura Ai confini della Democrazia, incontri di approfondimento, attraversamento e sconfinamento del tema che ispira Short Theatre quest’anno, con autori, studiosi e scrittori. piccolaS11www.asinoedizioni.it>14SETTEMBRETRanEDIZIOnIcasaeditrice/stamperia
di libri serigrafati e rilegati a mano
è un collettivo di due (Marzia ed Enrico) costituitosi pochi anni fa in concomitanza alla realizzazione del primo progetto: Enciclopedia #0 , libro/magazine che raccoglie disegni di 26 autori internazionali.
Tutto ciò è nato da una passione per l’illustrazione, la serigrafia, la carta e il libro inteso come oggetto. Strane Dizioni si occupa di tutte le fasi, dalla lavorazione alla distribuzione, quest’ultima viene fatta a mano in varie città d’Europa a seconda di dove li portano i loro spostamenti, in gallerie o librerie che ritengono compatibili con le loro produzioni.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/c6dbbe5b42ceb9dad039ef1db832d993.jpeg)
PROGETTI
FaBuLaMunDI. Playwriting Europe
Dedicato alla drammaturgia contemporanea FABULAMUNDI Playwriting Europe , alla sua II edizione, vuole creare una piattaforma di collaborazione e scambio fra teatri, registi, attori e autori provenienti da diversi paesi, per realizzare mise en espace di testi tradotti e creare occasioni di incontro e discussioni intorno al tema The dangerous opportunity. FABULAMUNDI, tra i progetti vincitori del Programma Cultura 2007-2013, è promosso da PAV (Italia), Off Limits (Spagna), Teatrul National di Targu Mures (Romania) insieme ad una rete di teatri e festival in Italia, Spagna, Romania, Germania e Francia, tra cui il Festival delle Colline Torinesi, Short Theatre, Teatro i, Centro Parraga, Teatro Pradillo, Festival Grec, Deutsches Theater, Teatrul Odeon, Festival ActOral, Theatre de la Manufacture Nancy, Heidelberger Stückemarkt, Residenz Theater.
IyMT > International young Makers in Transit
è un progetto europeo nato nell’ambito del programma Educazione e Cultura, un network di festival europei di teatro e danza che si propone di sostenere il lavoro di giovani artisti. Il network vede come capofila ITS FESTIVAL di Amsterdam e partner come Fàbrica do movimento di Porto, ACT Festival di Bilbao, Festival MESS di Sarajevo, Festival FIST di Belgrado, Festival ITSF di Varsavia, BEfestival di Birmingham, Skena up di Pristina. Dal 2010 Short Theatre è partner del progetto
FRancEDanSE
Dal 17 luglio al 23 novembre torna FranceDanse, l’appuntamento biennale con la danza contemporanea d’autore, realizzato dall’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati, dell’Institut français e del Ministère de la Communication et de la Culture, e grazie all’impegno di venti teatri e festival di diciannove città italiane: Bolzano, Bressanone, Rovereto, Milano, Torino, Bassano del Grappa, Bologna, Forlì, Santarcangelo, Prato, Terni, Civitanova Marche, Roma, Teramo, Napoli, Andria, Lecce, Catania e Palermo. 25 spettacoli, per un totale di 56 date, destinati a un pubblico eterogeneo e curioso come quello della danza contemporanea.
FInESTaTE FESTIVaL
L’esigenza di trovare forme di collaborazione partendo dalle sensibilità comuni verso le arti contemporanee e le arti performative in genere, porta alla creazione di Finestate Festival composta da sei soggetti italiani: B.motion/Operaestate Festival Veneto - Bassano, Contemporanea Festival - Prato/ Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, Festival internazionale della creazione contemporanea di Terni, Short Theatre – Roma e Approdi di Cagliari
caSa DELLO SPETTaTORE
Anche quest’anno la Casa dello Spettatore, diretta da Giorgio Testa, sarà presente a Short Theatre dove allestirà una sede temporanea per momenti di formazione del pubblico. Luogo privilegiato da cui seguire la programmazione, la sede ospiterà incontri e conversazioni, coinvolgendo gli spettatori nel suo sguardo critico e nel suo racconto del festival. apertura della sede temporanea: 18.00 > 24.00
Info: Presentazionecasadellospettatore@gmail.comdelprogetto:VEnERDÌ SETTEMBRE
DOPOFESTIVAL
V E n ERDÌ 6 SETTEMBRE | 24.00 | dj set a cura di ELSEWHERE FacTORy
ELSEWHERE FACTORy è uno studio creativo fondato nel 2008 da un gruppo di giovani operatori culturali con base a Roma. In occasione del Dopofestival ELSEWHERE FACTORY propone uno speciale evento FAKE, progetto dedicato a live, djset, performance e visual art.
Il party sarà animato dal djset del duo CRGTTS , che proporrà una selezione ipnotica mixando House, Detroit, Acid & Smiles.
SaWWW.ELSEWHEREFacTORy.cOMBaTO7SETTEMBRE|24.00 | dj set a cura di aMIGDaLa AMIGDALA è un progetto di musica elettronica e culture indipendenti. Nata nel mese di maggio 2006, ha prodotto eventi, promosso e partecipato a festival italiani ed internazionali, ha ospitato alcuni tra i maggiori artisti e djs della scena elettronica, house e techno italiana e mondiale. Per il Dopofestival AMIGDALA si presenta con di djset di Georgia Lee , Abacom System & more!
VWWW.aMIGDaLa.BIZEnERDÌ13SETTEMBRE
| 24.00 | dj set a cura di auSGanG
Il gruppo AUSGANG spinto da elasticità e curiosità, ha intrapreso un’intensa attività nell’organizzazione di spettacoli dal vivo, con la costante ricerca del mix perfetto fra evento e luogo e l’obiettivo di costruire un ambiente riconoscibile, contraddistinta da una programmazione ricchissima, sempre abile nel ricercare e presentare i nomi più originali e attesi del panorama musicale internazionale.
SaWWW.auSGanG.ITBaTO14SETTEMBRE
| 24.00 | dj set a cura di MERcaTI GEnERaLI
Da qualche anno in Italia si muove qualcosa. Giovani e freschi cervelli creativi stanno uscendo fuori accaparrandosi ogni spazio disponibile per esporre la propria arte.
MERCATI GENERALI è proprio questo. Un luogo di incontri e scontri dove la genialità e l’ispirazione la fanno da padroni. Ogni cosa è in movimento niente è statico. Qualsiasi intuizione è ben accetta.”
WWW.FacEBOOK.cOM/MERcaTI.GEnERaLI.71
s HO rt
PENSIERO VISIVO
Short Theatre quest’anno è Democrazia della felicità.
In assenza di mezzi per produrre cultura, lottiamo per il nostro diritto all’utopia. È il tempo della resistenza.
Si combatte per necessità, non per avere la meglio. Ogni legge imposta è un’occasione per reagire, ogni foglio scritto lo trasformiamo in origami. Come un esercito senza armi né nazione alleniamo giorno per giorno il nostro spirito rivoluzionario.
Le uniche leggi che conosciamo sono quelle della felicità, della costruzione dei nostri sogni.
STAFF
> IDEA z IONE area 06
> DIRE z IONE ARTISTICA Fa B ri Z io a r C uri
> DIRE z IONE ORGANI zz ATIVA E COORDINAMENTO Fra NC e SC a Coro N a
> DIREzIONE AMMINISTRATIVA roBerTa SCaGLioNe | con maria piCCoLo e roSario CapaSSo
> COMUNICA z IONE E UFFICIO STAMPA emaNueLa rea | con Sara BeNVeNuTo
> DIRE z IONE TECNICA DieGo LaBoNia | con CHiara marTiNeLLi
> CONSULEN z A SOUND DESIGN Hu B er T We STK emper
> ORGANIzzAzIONE, LOGISTICA E ACCOGLIENzA FiLipe VieGaS, maTTeo aNGiuS e moNiCa maFFei
t HeAtre8> COORDINAMENTO STAGE E TIROCINI m aria Fe D eri C a Bia NCH i
> RELA z IONI INTERNA z IONALI m i G ue L aC e B e S e Fra NC e SC a Coro N a
> COORDINAMENTO PROGETTI IyMT E FABULAMUNDI.PLAyWRITING EUROPE CarLoTTa GarLaNDa
> DOPOFESTIVAL Giu L ia m e SS ia
> BAR E RISTORO A CURA DI C a F e ’ B oario - i NT e G ra soc.coop.
> VIDEO e - per F orma NC e
> FOTO C L au D ia pa J e WSKY e iL aria S C arpa
> COMUNICA z IONE VISIVA : art direction mp 5 + D o GY or K e illustrazioni mp 5 grafica D o GY or K e web design Bia G io CaraVa N o
Grazie a Iacopo Fulgi, Antonio Tagliarini, nonna Pasquina e chi ha aderito alla campagna Soppalco per aver messo a disposizione le loro case, Claudia Di Giacomo e Clara Gebbia per il loro supporto, Roberta Zanardo per la sua vicinanza, tutti quelli che hanno offerto il loro lavoro volontario, Linda Di Pietro e tutti i partner del network Finestate Festival per il continuo confronto, le compagnie e gli artisti presenti che hanno deciso di condividere le difficili condizioni con le quali abbiamo costruito il programma di quest’anno – solo grazie a tutti loro Short Theatre 8 è stato possibile.
AREA 06
aREa 06 nasce nel 2001 come strumento progettuale e come piattaforma di artisti e operatori attivi nel territorio della Regione Lazio. Il percorso di AREA06 ha attraversato programmi formativi, organizzazione di festival e rassegne, produzione di spettacoli. Negli anni l’attività si è strutturata in un duplice percorso: un sistema di accompagnamento produttivo a diverse realtà artistiche indipendenti e l’ideazione e la realizzazione di SHORT THEATRE.
AREA06 è membro dell’Associazione Scenario, che favorisce un monitoraggio sulle giovani generazioni attraverso l’istituzione dell’omonimo Premio. La creazione e la diffusione di pensiero sono le linee guida dell’attività di AREA06, in un’attenzione costante al percorso artistico, alla formazione come momento di scambio e condivisione, alla cura di quei progetti da sostenere e produrre.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/f0d94889fe457f6830af9a3b62c4d90d.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/c16f94fc37a1adbc61678cd0d118f197.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/380c5da4ffd38f1cd4e8c9b4d31882f8.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/a4f6b7c037ca949f5f479484315a98bc.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/f6b0e8ac0ceb42bf6a16007583451432.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/b3d585d9359649bf7df00f80571f34e7.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/cb01d421409ddae421b66b1fe3e0368f.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/44769dda70839eef3220e0e38cb9b719.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/664d7c5e582e1dbe641af3c21e628176.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/dda9fc1aeb02518b415103ab27dd426a.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/b495eb02df81c9ddfe1e104e034431e6.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/300022e32d0e5990c110caad99cebab2.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/b78ed5c81309aabacd7d7be1d08a891a.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/4ba521e1d6dd4d535e9ccb10e4ad7576.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/a2797931a09f3a14fcd02af720120ed0.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/7673cbacb3ef26db2dc67a67ce38337c.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/4b6b86e072f94e9afd389a355fcc185f.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/5b7d711557a70efe6a9672e7952943f5.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/b842505e1e1948c984f3a906e91d2d75.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/02fecbc072b1614cf3486650953f9dd7.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/2c7729aa2e514395fa1346783b00d992.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/37b9f38aba908875926c30b61d32b1b5.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/1f38c6e8eb466e6cd11a7b79d02297c9.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/2e43c525338710dae407155e7ae84b13.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/8f6c4a17f4ceade95057b30122d1785d.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/d470c998afc474da64e4a6852371d006.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/0375289255148143450d0df25e0027de.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/408610c15a8d0cddc8c05fabfdb15843.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/2b03eea5d3852b1e5c991a970c3b3761.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220923103624-e6113552a577808d9c20f8a12fe58d96/v1/b1adee334514a18e9350669a76009236.jpeg)