AMELIA_Giugno 2022

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TERRITORI Autrice: Marina Caccialanza

Napoli, unica e poliedrica Il sentimento, o il folklore, che aleggiano intorno a Napoli e ai suoi abitanti contribuiscono alla sua fama e creano un’atmosfera ineguagliabile: “Napule è mille culure, Napule è mille paure… Napule è mille culture” cantava Pino Daniele. Napoli va avanti e offre un’immagine evoluta e contemporanea, senza rinunciare alla sua storia Napoli, Roma, Firenze, Milano e Venezia sono le città che vedono il maggior numero di contenuti a tema enogastronomia, secondo l’ultimo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. Il Rapporto segnala che in Italia, i ristoranti più prenotati sono, al primo posto, quelli che offrono piatti della cucina mediterranea (15%); a seguire, pizzerie e ristoranti dove si mangiano specialità del Belpaese (rispettivamente 13% e 12%). La Campania, insieme a Sicilia e Puglia, tende ad avere un mercato, effettivo e potenziale, piuttosto alto: sono le regioni italiane più popolose e vantano una certa attrattività turistica. Il settore ha saputo crescere

e possiede le potenzialità per continuare, migliorando il contesto territoriale, malgrado le condizioni svantaggiose: secondo il report annuale di FIPE, infatti, a Napoli, nel 2021, 711 attività hanno abbassato la saracinesca. Il 2022, però, è considerato l’anno della ripresa, dell’uscita definitiva dalla pandemia e dalle sue restrizioni. Le ultime festività di Pasqua e l’inizio di maggio sembrano confermare questa tendenza e i ristoratori napoletani testimoniano un’esplosione di turismo quasi senza precedenti. Unica nel suo genere, incantevole perla del Mediterraneo, Napoli ogni volta sorprende perché al suo interno

La sala piano terra del Mimì alla ferrovia


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