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from MADIA_luglio2023
Benhur Tondini presidente sala&cucina
Arriva l’estate e i media di ogni tipo riempiono pagine e pagine di notizie su cosa e come mangiare, su come conservare il cibo, su cosa comprare e quando. Un diluvio di notizie che diventano contradditorie tra loro se messe in fila una dietro l’altra.
Alcuni titoli giusto per darvi un’idea: Inaspettato il motivo per cui non dovremmo conservare pentole con cibo in frigo; I cibi e le bevande che spengono la passione secondo la nutrizionista; Dal gusto “swicy” al cibo come farmaco: 10 trend alimentari in ascesa; Ripensare la cucina casalinga; Alimentazione sana, cosa mangiare? I consigli per la dieta; Estate e alimentazione: dieci consigli utili; Come migliorare il sonno con l’alimentazione: i cibi da consumare a cena; Meglio non mangiare carboidrati la sera. Verità o falso mito?; Estate senza glutine, istruzioni per l’uso.
Sono solo una decina in mezz’ora trascorsa al computer e ognuno di questi articoli dice cose diverse. Come si fa a districarsi? Cosa occorre fare per rendere il cibo un piacere e non una sofferenza, anche intellettuale?
Non ho risposte a questo quesito ma ho dalla mia la fortuna di lavorarci ogni giorno con il cibo, di sceglierlo, di portarlo a destinazione presso i ristoranti e una delle cose che ho capito subito lavorando con il cibo è che bisogna portargli rispetto.
Solo così il cibo assolverà alla sua funzione primaria; nutrire le persone, preservarle dalle malattie; infondere piacere.
Rispettare il cibo vuol dire molte cose. La prima delle quali è che il cibo ha un costo irrisorio nella nostra società. Risparmiare sul cibo e spendere 1200 euro per un cellulare è una delle follie del nostro tempo. Comprare al supermercato i prodotti di fascia medio bassa per spendere meno è danneggiare il nostro organismo. L’altra cosa è conservarlo nel migliore dei modi. Con il nostro lavoro stiamo attentissimi quando consegniamo ai ristoranti; ci accertiamo di arrivare quando il ristorante non è nel pieno dell’attività per riporre le consegne salvaguardando la catena del freddo, mettendole al posto giusto nei loro magazzini.