![](https://assets.isu.pub/document-structure/230710085443-3d94fb9a604c397ddadf9c68d670ebd6/v1/4eb05c70a2d919f315574ea737f438f0.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
1 minute read
Amabile e Saporito
I
due oli extravergini di Cateringross in esclusiva per voi
Saporito un blend 100% italiano adatto a zuppe e carni
Amabile un blend 100% italiano adatto a piatti di pesce e crostacei
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230710085443-3d94fb9a604c397ddadf9c68d670ebd6/v1/71d82e32a7dd26670e6e62e6070da8df.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Chiedi al tuo agente, crea identità ed esclusività per i tuoi piatti
Per saperne di più info@cateringross.net
Luigi Franchi direttore responsabile
Nei giorni scorsi è accaduto un fatto singolare: un cameriere ha scritto al governo spiegando ai politici di turno le condizioni in cui versa il settore.
Non era mai successo e il fatto in sé desta la nostra stima a Matteo Zappile, cameriere fortunato come lui stesso si definisce rispetto a tanti, troppi suoi colleghi che fanno questo lavoro per uno stipendio da fame o perché non hanno trovato di meglio.
![](https://assets.isu.pub/document-structure/230710085443-3d94fb9a604c397ddadf9c68d670ebd6/v1/625f29fa595faf574d502a3b654424c8.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
La lettera è stata inviata a Giorgia Meloni e a Daniela Santanché, la ministra del turismo in altre faccende impegnata in queste ore (frode fiscale, tfr non pagati, crollo in borsa delle azioni delle sue aziende).
Maître al ristorante Pagliaccio di Roma, due stelle Michelin tra i più rispettati in Europa, Matteo Zappile non dà la colpa “al reddito di cittadinanza o ai giovani che non vogliono lavorare”.
Scrive, invece, di condizioni di lavoro inadeguate in una società che vorrebbe definirsi moderna.
“Ho accettato e fatto sacrifici dall’età di 13 anni — scrive Matteo Zappile — oggi ne ho 39 e orgogliosamente faccio il cameriere e sono docente e collaboratore per diverse scuole di settore in Italia”. Un’introduzione che non fa pensare al durissimo attacco che viene subito dopo: “Siamo stanchi, siamo stanchi di questo lavoro fatto così, siamo stanchi di come veniamo trattati dallo Stato, siamo stanchi della considerazione che avete del comparto e del settore, siamo stanchi della pressione fiscale per il settore Horeca, siamo stanchi dei programmi didattici delle scuole alberghiere fermi agli anni 70, stanchi che i datori di lavoro devono aver paura di assumere una donna che poi si mette in maternità lasciando in difficoltà l’azienda, siamo stanchi della mancanza di fondi per la formazione, siamo stanchi della considerazione zero che avete per chi fa muovere miliardi di euro di fatturato per questo nostro Bel Paese”.
Poi parla dei giovani, del futuro della ristorazione: “la richiesta è sempre la stessa: più tempo, maître! Vogliamo più tempo” dice l’autore della lettera. Il tempo è una condizione Imprescindibile per ogni persona che è uscita dal Covid. Matteo Zappile chiede di dare uno sguardo all’estero perché “se solo imparassimo dai Paesi scandinavi di come si tratta lo staff di questo comparto, oggi avremmo di sicuro personale sorridente e fiero di lavorare per far felice clienti da ogni parte del mondo. Il Lavoro c’è ma non a queste condizioni”.
E conclude: “Si lo so, mille parole al vento tra ministeri e caselle fantasma, ma sono troppo innamorato del mio la-