►TAM & AUB alDall'accademiapalcoteatrale ►MAgAzine di cUlTUrA e speTTAcolo direTTo dA silviA Arosio la "voce Di lassù" che continuerà a vivere in teatro... in T ervis T e ● A n T icipA zioni ● c A s T ing ● person A ggi ● cine MA ● MU sic A Riflettori su... Enzo Garinei ►oTTo MiX l'incanto della sua magica "danza di fuoco" ►JohAnnes sTÖTTer il maestro dell'invisibile e le opere di body-painting Follow us r iflettori su... Anno iv - n. 27 ► s ettembre 2022 ◄
MAgAzine di cUlTUrA e speTTAcolo Anno iv - Numero 27 - seTTeMBre 2022 • Supplemento alla testata www.silviaarosio.com (Reg. al Tribunale di Milano n°249 del 21/11/2019) • Direttore Responsabile: silvia Arosio • Art Director & Redattore: daniele colzani • Contatti: riflettorisumagazine@gmail.com • Contributors: christine grimandi - simon lee - Massimiliano Fusco - Antonella Lazzaretti - Antonello Risati - Claudia Rossi - Maurizio Tamellini - Angela valentino - luca varani • Hanno collaborato: emanuele Anceschi - emanuela Cattaneo - Tania Cefis - Dario Duranti - Contemplazioni - Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication - Ella Studio - Parole & Dintorniskill & Music - studio esseci - TAM Teatro Arcimboldi Milano - verba volant Riflettori su... Edizione Digitale: www.issuu.com/riflettorisu Facebook r iflettorisu Instagram r iflettorisu Il magazine Riflettori su... è stampato su prodotti certificati Fsc e peFc 8 TAM & AUB occidenorienTeTeFesTivAl Alice By MoMiX roMA eUropA FesTivAl sTeFAno MAsUllo oTTo MiX 28 18 3650 genzoArinei 22 dAniel lUMerA 24 44 3 soMMArio
4 I nostri "Contributors" 74 - il dAnzATore 76 - didATTicA 78 - lA TrUccATrice 114 - rAdiorAMA 56 60 66886484 70 BlooMing FesTivAl TMUseoeATrAle cArl schMidl MArchesTorie JohAnnes sTÖTTer MUseocircenseArTe sTAserA Al MUseo endorFineshockingrosA Digital www.issuu.com/silviaarosioEdition Facebook Riflettorisu Quotidiano on www.silviaarosio.comline Riflettori su... MAGAZINE DI CULTURA E SPETTACOLO I contributorsnostri MAURIZIO TAMELLINI DIRETTORE ARTISTICO FESTIVAL DEI 2 MARI DI SESTRI LEVANTE MUSIC SUPERVISOR E DIRETTORE D’ORCHESTRA SIMON LEE PRODUCTION ORGANIZATION AND CASTING DIRECTOR CHRISTINE GRIMANDI MASSIMILIANOWEDDINGFUSCO&BALLETPHOTOGRAPHER DOCENTI CLAUDIAFORMATRICIROSSI & ANTONELLA LAZZARETTIMAESTRO DI CORO E DIRETTORE GIANMARIOD’ORCHESTRACAVALLARO LUCA GIORNALISTAVARANIMUSICALEEBLOGGERDI SONARANTONELLOPRODUCTIONDESIGNER RISATI MAKE UP ARTISTANGELA VALENTINO
5 72 - FrAnco nero 110 - eMAnUele Anceschi 116 - sonAr dischi 118 - liBri e ancora... 90 94 98 112102 106 MiTo 2022 esTATe nelle pievi MosTrA viTTorio sgArBi MosTrA ModA e pUBBliciTà pUssy rioT dUe cUori e UnA vignA arrivederciletturaBuonae...aOttobre!
direTTore
l eggendario! Avete mai pensato a quanti “gerundi” utilizziamo nella nostra lingua italia na? “Leggendario” viene da “leggenda”, legenda, femm. sost. di legendus, gerundivo di leg ĕ re ‘leg gere’. Non potevo non iniziare questo editoriale, se non citando un aggettivo che Clementina, la giovane parrocchiana di Aggiungi un posto a tavola , usa per apostrofare non solo Don Silvestro, ma anche tutti
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Settembre: si riparte con una stagione leggendaria! gli accadimenti “magici” che accadono sul palco di una delle più amate com medie musicali italiane. Leggendaria è stata la premiata ditta Garinei& Giovannini, i fratelli Pietro ed Enzo, come anche Jaja Fiastri ed Armando Tro vajoli.Così come rimarranno da “leggere” le pagine di sto ria del teatro che Enzo, in copertina di questo nume ro, in occasione della sua scomparsa, e suo fratello Pietro hanno lasciato a noi, dall’avanspettacolo, alla tv, al cinema (con anche doppiaggio), alla comme diaSaràmusicale.“daleggere” anche il servizio di apertura del magazine, con una raccol ta, che, chiarisco, non è esaustiva, di testimonian ze di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo che hanno voluto cortesemente darci un ricordo spontaneo del grande Artista, ma an che del grande Uomo che fu Enzo RicordoGarinei.checonobbi pri il FAro che FU enzo gArinei insegnA lA sTrAdA per pArTire con UnA nUovA sTAgione lAvorATivA e TeATrAle All’insegnA dell’enTUsiAsMo 6 voce del il cast della commedia musicale Accendiamo la lampada (1979) di pietro garinei e iaia Fiastri; enzo garinei, il terzo da sinistra e in basso, gli attori Gloria Guida, Johnny Dorelli, paolo panelli e Bice valori
possa avere un ricordo, amorevole ed amato, da poterAllora,rivangare.per tornare ai gerundi, segnate vi sull’”agenda” di quest’anno di andare a teatro e perché no, andate a ricercare quelle vecchie com medie in videocas setta, e fatele vedere ai vostri figli: scopri rete tante cose da amare (amanda) e da inserire tra i vostri ricordi comuni. Perché “leggendo” le te stimonianze degli artisti, scopriamo non solo Enzo Garinei attore, ma anche l’Uomo.Dietro ad ogni artista, c’è infatti un essere umano e nessuna “intelligenza” ar tificiale, che oggi riesce a sfornare poesie, disegni o musica, potrà mai mettere nell’operazione artistica l’anima ed il cuore: il fia to, quello che troviamo dal vivo e che è stato già una volta oggetto del mio edi toriale.Rendiamo la nostra agen da del rientro leggendaria e ripartiamo, magari un ma suo fratello Pietro e poi lui, ma entrambe non amavano farsi chiamare Maestro, termine con cui mi rivolgevo loro, con ti more quasi reverenziale agli esordi della mia pro fessione.Sono cresciuta con i musical: dai film di Gene Kelly alla Disney, da Sette Spose a My Fair Lady , mi sono sempre aggirata per casa, cantando e danzando, e forse anche per quello, alla scelta “nuoto” o “dan za”, da molto piccola scel si la All’epoca,classica. poi, passa vano in tv tanto Teatro e soprattutto le commedie musicali erano proposte dalla Rai con frequenza e reverenza. Una delle mie preferite su anche Accen diamo la lampada , oggi tra le meno Raramente,ricordate.nel mio editoriale, inserisco fatti così personali, ma quando scompare un personaggio come Enzo Garinei, credo che ognuno di noi, soprat tutto chi legge il nostro magazine ed è appassiona to di spettacolo dal vivo, po' stanchi, spesso un po’ abbattuti da una situazione che nemmeno l’estate, per alcuni nemmeno riposante, è riuscita a risollevare. Diamo “luce” e “gas” alla nostra vita con il te atro, la musica, la danza. Spegniamo i venti di guer ra con gli afflati dell’arte. Partiamo da noi, dal pic colo per arrivare al grande. Perchè, per citare qualcosa d'altro, Noi siamo leggen da. ►RS 7 di silvia Arosio Silvia Arosio
“FA sempre piAcere venire in un TeATro, perché è AncorA il TeATro unA delle poche cose rimAsTe imporTAnTi in quesTo merAviglioso pAese che si chiAmA iTAliA. il TeATro… non dobbiAmo dimenTicArlo mAi. il TeATro è culTurA, il TeATro è educAzione, il TeATro è AmiciziA. il TeATro è TuTTo
personAggin on vorrei dilungarmi nella mia introduzione per questa, voluta, prima che dovuta, cover story. D’al tronde, quello che penso sul Maestro Enzo Garinei e sulla sua carriera, è già scritto nell’e ditoriale di questo numero, e la biografia potete tranquillamen te trovarla sul web. Quello che mi preme è dare spazio ad alcuni degli artisti che lo hanno conosciuto, tra cui registi, danzatori, attori, musi cisti, cantanti, direttori musica li…“Artisti” è la parola che li riunisce tutti: persone, uomini e donne, che non solo hanno co nosciuto Enzo Garinei in scena e dietro le quinte, ma che ne danno un ritratto umanissimo e personale, perché, come abbia mo detto, dietro l’arte c’è un Uomo.Quello che emerge è davvero la grandissima umanità, oltre alla volontà e alla professiona lità, l’amore per il Teatro, ma anche per i teatranti, cosa non così scontata, in un settore dove spesso la competizione e l’invi dia la fanno da padroni, e l’a more per la vita. L’entusiasmo. Il sorriso. La gioia di fare questo mestiere, oggi così bistrattato e, a volte, improvvisato. Lascia a chi lo ha vissuto e alle nuove generazioni, un esempio ed un modello da seguire (non amo il termine “imitare”), oltre a quelle straordinarie opere che lo renderanno presente e vivo per sempre.Grazie a tutti coloro che han no speso tempo e parole per scrivere su queste pagine e gra zie, soprattutto, ad Enzo Garinei e alla sua famiglia di teatranti.
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Enzo Garinei,l’uomo dietro l’artista...
Andai ad assistere ad una delle prime di Aggiungi un posto a tavola e alla fine della rappresentazione, bussai alla di silvia Arosio Marco simeoli in compagnia di enzo garinei
MArco siMeoli, ATTore e regisTA Sin da quando ho iniziato a percorrere le strade misteriose di questo meraviglioso mestie re, amando chi ci aveva prece duto e tracciato le linee guida, ho avuto in Enzo un punto di riferimento continuo tra il cine ma ed il Arrivatoteatro.aRoma, durante le repliche di Buonasera varietà di fine stagione con Gigi Proietti al Teatro Sistina di Roma, Enzo venne a bussare alla porta del mio camerino. Dopo la morte del fratello Pietro, in quel perio do Enzo tenne la direzione arti stica del Teatro e da “vecchio” teatrante accoglieva e salutava sempre tutti della compagnia: venne a farmi i complimenti, bontà sua, specie per una mac chietta napoletana che all’in terno di quello spettacolo, e poi anche a seguire, era un mio “ca valluccio di battaglia”. Mi disse: “Vuoi fare il pro vino per Toto?”. Io impazzì di gioia: ero cresciuto con “Ag giungi un posto a tavola” ed il solo pensiero di potervi far parte con un ruolo così diver tente mi galvanizzò non poco e subito cominciai a prepararmi.
Il provino ci fu con tutta la squadra al completo da Landi a Dorelli da Trovajoli a Jaia Fiastri da Guidi ad Enzo ov viamente, mancava solo Pietro purtroppo morto da poco. Io al provino feci quella mac chietta napoletana e poi, a se guire, il provino su parte recita to e Andòcantato.bene, fui preso e co minciò una delle avventure più entusiasmanti della mia vita professionale; accanto a me nel ruolo di Consolazione Marisa Laurito ed Enzo nel suo ruolo tanto amato del Sindaco Crispi no. Erano gli anni 2009/2010 e furono due stagioni piene di successi ovunque. A distanza di dieci anni nella ripresa che ci ha rivisto insieme dal 2018 al 2020, c’è stato un avvicendamento: io nel ruolo del Sindaco ed Enzo in quel lo della voce di Dio. Non era facile, c’era stato lui ed ancor prima Croccolo e soprattutto Panelli. Ero terrorizzato, im paurito con un peso non in differente alle spalle. Il lavoro delle prove sotto l’attenta guida di Guidi cominciò a tranquil lizzarmi ma fu la benedizione di Enzo a darmi la spinta fina le: le sue rassicurazioni, i suoi sorrisi, i suoi occhiolini i suoi assensi e soprattutto i suoi con sigli che non sono mai manca ti come mai mancano da chi, sereno e felice di quello che ha fatto, dispensa generosità e amore nei confronti dei colle ghi, ed in questo posso dirlo, nei confronti degli amici. Grazie Enzo, ti voglio bene. AnTonio ricchiUTi, ATTore Era il 21 dicembre 2002 quando, da ragazzino studen te, come per ogni spettacolo teatrale, avevo l’abitudine di andare ad allestire le prove o le prime degli spettacoli, per conoscere o rapportarmi con gli attori, soprattutto quelli che hanno fatto la storia del teatro.
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10 porta del camerino di Enzo Garinei, attore nel ruolo del Sindaco. Mi ricordo, non appe na bussai, queste parole: “Chi è?” ed io:” Sono Antonio Ric chiuti, un ragazzo che fa teatro e che vorrebbe conoscerla”. Lui accogliendomi in cameri no, mi sorrise allungandomi la mano e facendomi sentire subi to a mio agio. Dopo qualche giorno mentre i miei amici andarono a giocare a Bingo, io volli aspettarlo fuo ri dall’ingresso artisti, alla fine dello spettacolo. Il Maestro mi riconobbe e con lui subito si in staurò un feeling. Lo accompa gnai a casa, ove, mi chiese chi fossi, da dove venisse e cosa facessi.Dopo giorni di incontri e te lefonate, mi volle vedere all’o pera; in quel tempo ero di scena ne “Le furberie di Scapino”, ove interpretavo in protagoni sta nella commedia dell’arte. Quel giorno allestimmo lo spettacolo a porte chiuse in un teatro della periferia di Milano, invitando il sindaco, la stampa e organizzando, alla fine, un banchetto. Durante lo spettaco lo caddi e, cadendo, mi arrivò sulla schiena della cera calda e Garinei, alzandosi in piedi gridò: “Bisogna interrompere lo spettacolo”. Il regista, vedendomi proseguire, gli prese il polso e lo rassicurò invitando lo a rimanere tran quillo. Al risto rante il Maestro fu accolto da una miriade di gente che gli chiede va autografi e foto. Una volta seduti, proclamò le seguenti parole: “Antonio me lo porto a Roma, verrà con me nella mia scuola e nel frat tempo farà Aggiungi un posto a tavola”. Da qui ne nacque una colla borazione con la allora Music 2, produttrice degli spettaco li di Garinei e Giovannini del Teatro Sistina di Roma, oltre che un bellissimo rapporto tra allievo e Maestro con Enzo Ga rinei. Conobbi Andrea e tante persone del mondo dello spet tacolo, oltre a far crescere il no stro rapporto di stima e di forte amicizia. Dal classico “Lei” ar rivammo a darci del “tu”. Quanti pranzi, quante tra sferte, visite, giornate in sieme abbiamo trascorso.
Ero ormai stato “adottato”. Telefonate, consigli, spettacoli, grandi possibilità che mi sono state date da Enzo. Grande sostenitore della mia Scuola di Teatro, è venuto ogni anno a parlare con gli allievi, a far loro lezione, ad avvicinarli sempre di più a questo mondo che, oggi, sembra essere sur reale. Sono passati 20 anni in somma, potrei raccontarne “di ogni” su di lui e sempre col sorriso e con grande ricordo ma uno e l’ultimo in particolare, lo voglioVolevoraccontare.cambiare l’insegna del Cinema Teatro che gesti sco e intitolarlo a Garinei e Giovannini ma per una serie di eventi non è stato possibile, così volgendomi a lui, proposi di intitolarlo “Cinema Teatro Enzo Garinei” e lui: “Ma che sò morto io? Quando sarò mor to lo farai”. Una risata tra me e lui che ci portava oltre: dal “diverti mento” si passava subito alla “serietà” e con parole che mi colpivano sempre, mi propose di fare una targa ad honorem a Gino Bramieri. E così fu! In 15 giorni organizzammo un evento nazionale, ove giornali, Antonio ricchiuti e enzo garinei
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11 televisione e, ovviamente con la Sua presenza e quella della Signora Angela Baldassini, la allora compagna del noto per sonaggio televisivo, parlarono per mesi dell’evento. Quella sera, tra mille emo zioni, riuscì a premiare il mio Maestro, dando Lui, il Premio alla Carriera. Un momento emozionante, pieno di quel li abbracci che solo un grande amico ma che dico un amico, un grande papà, può regalarti! L’ho conosciuto che ero poco più che un ragazzo, insomma, è stato partecipe di molti cam biamenti della mia vita e come un secondo papà mi ha aiutato nella crescita personale e pro fessionale, dandomi consigli, supportandomi e sostenendo mi. Ci univa l’amore per il no stro lavoro ed eravamo legati dal rispetto reciproco e da un grande affetto. Quante risate insieme, quanti racconti, quanti segreti. I nostri occhi brillavano ad ogni incontro. Un grande maestro, ma so prattutto un grande Amico, non potevo sentire parole più belle nel nostro ultimo saluto, “Ogni volta che ti vedo è sempre una grande emozione".
sAverio MArconi, regisTA e AUTore Energia, comicità, talento: ecco le doti di Enzo Garinei. Certo, una famiglia molto, mol to fortunata, forte, con tanto, tanto talento, sia Enzo, sia Pie tro, un uomo grandissimo.
FABrizio Angelini, coreogrAFo, regisTA e dAnzATore Non ricordo esattamente quando ho conosciuto Enzo Garinei. Probabilmente tanto tempo fa. Di sicuro però ci sia mo incontrati quando era alla direzione del Teatro Sistina e io ero in scena lì con Gigi Pro ietti, nello spettacolo “Di nuovo buonasera”. Ricordo in propo sito un simpatico aneddoto. In uno sketch dello spettacolo, “Il Cassamortaro”, io interpretavo “en travesti” la moglie di Pro ietti, ovviamente una romanac cia appariscente. In quel perio do vennero fatte delle audizioni per una nuova edizione di Ag giungi un posto a tavola. Mi presentai a Garinei chie dendo se avrei potuto presen tarmi come Toto. Lui mi guardò e mi disse: “Io avevo un’idea diversa, ma non posso attuar la per rispetto di mio fratello e degli altri autori. Dopo averti visto in scena ti avrei proposto volentieri di fare Consolazio ne”. Era serio. Feci una grande risata e lo ringraziai comunque, immaginandomi con la parruc ca rossa e poi i codini… Enzo fu uno dei primi, insie
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Fabrizio Angelini con enzo garinei
Lui resterà sempre quando parleremo della Storia del Tea tro, quando nomineremo i gran di della televisione, del Cinema e di chi ha fatto la storia dello spettacolo, continuerà ad esserci attraverso le nuove generazio ni che come lui amano questo mondo. Era Orgoglioso di la vorare ancora diceva i Teatri mi vogliono, il pubblico mi vuole, vogliono la mia voce dal vivo, fiero ma senza presunzione. Era un Grande Signore, ele gante, di classe, soprattutto nell’ animo, aveva parole buo ne per tutti, sapeva metter a proprio agio chiunque con la sua simpatia e gentilezza. Quello che mi colpiva era la sua vitalità, la voglia di Vita, sapeva farsi amare. Ha rag giunto tanti amici, colleghi, e ora, chissà che gran spettacolo sta già Grazie,preparando.Enzo.
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me a Iaia Fiastri, a concedere alla Compagnia dell’Alba i diritti di Aggiungi un posto a tavola quando con Gabriele de Guglielmo decidemmo di ten tare la richiesta dei diritti pro fessionali agli autori e agli ere di, diritti che ottenemmo dopo una lunga trattativa, debuttando nel 2013. La stagione successi va avremmo festeggiato il 40° anniversario dello spettacolo all’Auditorium Conciliazione di Roma e decidemmo di pro porre ad Enzo di interpretare con noi in quell’occasione il ruolo del Sindaco Crispino, da lui già impersonato in prece denza. Enzo accettò con entu siasmo, e venne a fare le prove e il debutto ad Ortona, sede del la NonCompagnia.solovenne giù il Teatro, ma anche per le strade della cittadina la gente lo coprì di affetto e entusiasmo. Io volevo evitargli alcune cose impegna tive (tipo arrampicarsi su una scaletta ripidissima per salire al piano superiore di una casa della scena e affacciarsi da una finestra), ma lui testardamente volle fare tutto quello che anda va fatto. Fu una grande lezione di professionismo e di tenacia. La stagione successiva capitò che al Teatro Curci di Barletta sostituii all’ultimo momen to Gabriele nel ruolo di Don Silvestro, a causa di una sua improvvisa afonia. Mentre ci preparavamo ci dissero che sa rebbe intervenuto a vedere lo spettacolo proprio Enzo Gari nei. Una serata doppiamente indimenticabile dunque, al ter mine della quale, chiamato sul palco a furor di popolo, addi rittura si inginocchiò… Prima dello spettacolo Enzo fu invi tato a salire sul palco e disse queste parole sul Teatro: “Fa sempre piacere venire in un Te atro, perché è ancora il Teatro una delle poche cose rimaste importanti in questo meravi glioso paese che si chiama Ita lia. Il Teatro… Non dobbiamo dimenticarlo mai. Il Teatro è cultura, il Teatro è educazione, il Teatro è amicizia. Il Teatro è tutto. Io ho comin ciato a farlo 66 anni fa, ero gio vane, sono arrivato a 90 anni, il 4 maggio di quest’anno com pio 90 anni. Se sono arrivato a questa bella età, perché non è un gioco… non siamo i tanti ad arrivare nella condizione in cui sono io: cammino, ragiono, dirigo una scuola, recito quan do posso, quando mi chiamano, perché devono trovare i perso naggi per un vecchietto… E se sono arrivato a questa età lo devo al Teatro. A 18 anni volevo fare l’atto re, c’avevo una passione che mi portava la mia famiglia, i miei antenati, tutti quanti… Oggi a 90 anni lo faccio ancora, cosa posso chiedere di più? Ed è il Teatro che mi ha dato la forza di arrivare a quest’età. Quindi amate il teatro sempre. Ama te tutto, tutto… Quello serio, quello comico, quello dramma tico… però l’importante è veni re a Teatro. E ancora una volta lo dico, perché ci sono persone anziane anche in Teatro, e tanti
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Successivamente sono rima sto in contatto con Enzo: ci sentivamo in occasione di auguri per i compleanni o le feste, e diverse vol te l’ho invitato ai nostri spettacoli. Lui mi di ceva sempre “Se fate qualcosa in cui posso essere adatto, io sono pronto!”. Non si è concretizzata purtroppo un’altra occa sione, ma noi ricorderemo sempre Enzo con gratitudine e simpatia, e non dimentichere mo mai la sua disponibilità, la sua classe e la sua gentilezza. Ciao Enzo! E ancora un grazie! chrisTine griMAndi, prodUcTion orgAnizATion And cAsTing direcTor Ciao, Maestro. Al telefono mi dicesti di tornare in Italia. Dopo anni all’estero, rientrai in Italia e in camerino, al Sisti na, mi sei venuto a fare i com plimenti. Oggi penso che non sarei dovuta tornare, ma sono oltremodo convinta che perso ne come te avrebbero ricevuto più stima e successo all’estero, dove c’è più attenzione per la meritocrazia.Ciaoefaibuon viaggio.
MAUrizio coloMBi, ATTore, regisTA e AUTore Al di là della carriera e della bravura… la cosa forte è che, malgrado i 90 anni passati e non li sentiva perché un po’ sordo…mi è sempre sembrato il “Puffo della felicità”, che si godeva ogni cosa incontrasse, con una voglia di vivere incre dibile tale che quasi è un pecca to morire anche a 96 anni. AriAnnA, cAnTAnTe ed ATTrice Caro Enzo, quanti bei ricordi la tua figura mi evoca, ricor di di una ragazzina alle prime armi, che grazie a Gino Landi e a tuo fratello, ha avuto l’onore di essere su un palco teatraleil Sistina - per la prima volta, in compagnia tua e di tantissimi altri grandi attori, in Un Man darino per Teo Ero veramente, a livello atto riale, alle prime armi e non mi ricordo solo quanti consigli tu mi abbia dato dietro le quinte… quello che mi ricordo è quan to ho imparato guardandoti io, dietro le quinte. Le volte che improvvisavi ed io dovevo cer care di resistere senza ridere, ed anche Maurizio Micheli cerca va di non ridere con me. Quan te volte entravi con i tuoi bal letti! Eri davvero un istrione, una figura che dovrebbe essere un faro per tutti quegli artisti che oggi, in una situazione così disastrosa per il teatro, dovreb bero ispirarsi a te, a tutto lo stu dio, a tutta la determinazione, ma soprattutto la grande ener gia che tu fino all’ultimo hai avuto, nonostante la tua età. Hai sempre lavorato ogni giorno della tua vita, in scena, fuori scena, come attore, come doppiatore di film…Chedire, a volte mi chie do perché siamo in questo mondo, ci diamo tanto da fare per poi, alla fine, morire… ma nel caso come il tuo, tutto ac gchristinerimandi
13 giovani. In alto so che ci sono i giovani e mi fa piacere… Ciao ragazzi! Ai nonni e alle non ne, ai papà e alle mamme dico sempre: portate i bambini a Te atro. Portateli, a qualsiasi età, certo, non piccolissimi, non in carrozzina. Ma dai 10 anni in su portateli a Teatro. Scegliete il primo pezzo che loro vedranno, sceglietelo bene, perché poi magari riman gono shoccati,“se è questo non mi diverto”, allora scegliete il pezzo giusto in cui ci sia dentro il colore, la musica, il ballo, il canto e la recitazione, e anche magari qualche attore impor tante dentro, e vedrete che quei bambini saranno il prossimo pubblico del Teatro. Quindi nonni, nonne, papà e mammà, ricordatevelo: portate i bambi ni a Teatro, e grazie a voi, se sono qui!”
Maurizio Micheli, Arianna Bergamaschi ed Enzo Garinei Maurizio colombi ed enzo garinei
14 quista un senso. Perché persone come voi lasciano un segno ed è un segno che poi serve alle generazioni a venire. Grande onore a te, Enzo, e grazie per tutto quello che mi e ci hai in segnato!Unbacione, Arianna. dino scUderi, coMposiTore e direTTore MUsicAle Ho conosciuto Enzo Garinei al Sistina nel ’95, durante le re pliche della prima edizione di Jesus Christ Superstar di cui ero direttore musicale. Erano i tempi in cui il fratel lo Pietro si occupava della di rezione del teatro. Enzo venne in camerino a congratularsi con me dopo lo spettacolo e mi pre sentò il figlio, anch’egli attore. Ricordo il suo sorriso e il suo entusiasmo vero, non di circo stanza, ma di uomo che viveva il teatro con la genuina meravi glia di un bambino. Molti anni dopo ebbi la possi bilità di lavorare con lui all’O scar del musical (quell’anno si chiamava Music-all party) che facemmo nel 2015 al teatro Brancaccio, in cui si esibì con grande successo in un numero di tip tap, assieme al compianto Manuel Frattini. In quell’occasione ri parlammo di quell’in contro al Sistina e lui, oltre a inevitabilisenzatementeteanementefigliomosseparticolare,perfettamentericordareognisicomalricordodelprematurascomparso.Duranteleprovesestavasedutoinplaaspettandopazienilproprioturno,mailamentarsidegliritardidiscaletta e delle interminabili attese che, in queste circostanze, sono all’ordine del giorno. E poi la sua calda stretta di mano, il suo sorriso che profumava di perio di Periodid’oro. a cui appartenne Enzo Garinei. Era quel meraviglioso mondo che, nei piccoli attimi di malinconia che balenava nei suoi occhi, annunciava il pro prio progressivo, inevitabile tramonto. BrUnellA plATAniA, ATTrice Il mio primo ricordo legato a Enzo Garinei non ha a che fare con il teatro, ma con mio pa dre, perché Gari nei era la voce di Stanlio e Stanlio e Ollio erano i per sonaggi preferiti di mio papà. In tv ed in videocasset ta, vedevamo le loro comiche in sieme quando io ero molto piccola e quindi collego la voce di Enzo Garinei, alla risata fragorosa di mio padre, che ho nel le orecchie e nel cuore da sempre. Un ricordo pri ma di tutto amo roso. Ricordo, poi, che io stavo facendo la To sca di Lucio Dalla, quando mio fratello mi venne a vedere - mi sembra a Bologna, nel 2003/04 - ed in un ristorante vide Enzo Garinei. Per amor mio, con la faccia tosta che lo contraddi stingue, andò da lui e gli dis se: “Dottor Garinei, scusi se mi permetto, ma mia sorella è una performer bravissima e sta facendo la Tosca di Dalla. Per ché non la provina?”. In effetti, in quel momento c’erano i provini di Rugantino e lui, da grande signore e con il grandissimo animo che lo caratterizzava, intuì la sponta neità del gesto e gli diede il suo numero di telefono, dicendo di chiamarlo.Così,feci i miei primi provi ni per Rosetta, conoscendo poi anche Pietro ed il grande Mae stro Trovajoli, un provino che mi fece guadagnare la loro sti ma. Entrai così in quel grande tempio che è il Sistina, ed an che se non feci Rosetta quella volta, fu un’audizione bellis sima. In seguito, la consacra zione con Aggiungi un posto a tavola, in cui feci Ortensia, dove ci siamo incontrati, sorrisi e raccontati di quell’episodio di mioPeròfratello.purtroppo non ho avu to il piacere di essere sul palco con lui, quando lui salii sul pal co con La Compagnia dell’Al sdinocudieri
pBrunellalatania
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15 ba, perché mi ero presa un anno sabbatico, ma il filo rosso d’amore, di stima e di assoluta adorazione nei suoi confronti c’è sempre stato, sua come ar tista, sia come persona di incre dibile umanità… quel sorriso spontaneo, quella risata allegra, degli uomini di teatro di una volta…questi due immensi fra telli, Enzo e Pietro, che hanno fatto la storia della commedia musicale in Italia…. Lo terrò per sempre nel cuo re, con il suo viso e la voce di Stanlio, nei miei sogni di bam bina. giorgio TrABATToni, orgAnizzATore preMio nAzionAle gArinei&giovAnnini “Evviva!” vorrei iniziare così, con questa esclamazione, il ricordo del caro Amico Enzo Garinei.Erala parola conclusiva di ogni nostro incontro, una pa rola che gli ricordava il fratello Pietro e che al contempo era il suo saluto alla Vita, quella Vita che lui ha sempre amato, sal tando dal teatro alla tv. Io ho tanti ricordi di Enzo, ed ho avuto il piacere e l’onore di stare con lui, persino nel suo ca merino, prima o dopo i suoi spettacoli. Pro fessionale e sponta neo, chiacchierando con lui ci si sentiva sempre a proprio agio: anche la prima volta che parlai con lui mi sembrò di par lare con un amico di vecchia data. Non si risparmia va, e chiedeva agli altri di non farlo. Il palco, oltre che esse re il suo lavoro, era la sua pas sione, e questo lo si percepiva molto bene standogli accanto prima e dopo lo spettacolo. Nonostante avesse avuto una carriera titanica ed avesse la vorato nel cinema italiano, ini ziando da Totò per poi prose guire con tantissimi altri attori, e continuando con big del Te atro quali come Jonny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Re nato Rascel, Gigi Proietti, Ca lindri, Paolo Ferrari, Marian gela Melato, Chiara Noschese, Gianluca Guidi e tantissimi an cora, era una persona semplice, capace di sorprenderti attraver so quel ragazzino che si portava sempre dentro di sé.
Quando nel 2006 io e Moni ca Andretto gli proponemmo di lavorare ad un Riconoscimento per ricordare i due maestri del la commedia musicale Italiana, Pietro Garinei e Sandro Gio vannini, non esitò un istante a rispondere positivamente. Ave va capito, come del resto tutti i cari eredi di questa fantastica coppia, che diffondere e far conoscere ai più giovani la fa mosa ditta G&G, pietra miliare della Storia del teatro italiano, era una missione nobile e da portare avanti con entusiasmo. Primo di molti a ricevere il Riconoscimento Nazionale Biennale G&G nel 2006. Era di casa a Seregno, città sede del Riconoscimento G&G, e appe na poteva si fermava e ci veniva a trovare. Grazie all’interessa mento della nostra compagnia seregnese teatrale San Giovan ni Bosco, al quale lui ci teneva molto, era riuscito ad unire an cora il connubio Garinei e Gio vannini e Teatro Sistina (prima che cambiasse proprietà) per regalare al teatro san Rocco di Seregno un importante Gemel laggio.Nonha mai perso una edizio ne del nostro Riconoscimento a Garinei e Giovannini sino all’ultima edizione prima del la pandemia del 2019. Ci era vamo anche sentiti non molto tempo fa per l’organizzazione della nuova nel 2023. Voleva esserci. E ci sarà. Ci siamo in contrati molte volte e tantissi Trabattoni
16 me occasioni ci hanno dato la possibilità di creare una bella Amicizia. Ricordo bene che per lui la famiglia era im portantissima: era spesso al telefono con la moglie, la cara figlia Isabella e le sue nipoti, che ricordava con amore in ogni occa sione. La scomparsa pre matura del figlio Riccar do l’aveva particolarmente colpito.Hoperso un caro Amico, che aveva sempre l’ultimo sa luto per mia moglie Simona e per i miei figli Riccardo ed Ele onora, che in un’ultima sua vi sita a Seregno, prese in disparte pronunciandole quello che con sidero il testamento che oggi Enzo lascia a tutti noi: “Fai e fate tutto per Passione, fate Teatro. Fare Teatro è bello, ti appaga. Ci vuole tanto impe gno, tanto studio ma alla fine ti gratifica. Ma l’importante è fare tutto con Passione e non mollare mai...fate Teatro!! ... EVVIVA!” Ciao e Grazie Enzo. chiArA noschese, ATTrice, AUTrice e regisTA Le mie prime tanto deside rate scritture con il teatro Si stina e Pietro Garinei avevano entrambe Enzo come compa gno di viaggio. Alleluia brava gente e Aggiungi un posto a tavola: calcare il palcoscenico con Enzo, oltre ad un immenso onore è stato anche molto diffi cile, lui sapeva che sono debole e mi faceva costantemente ride re, uno scherzo, uno sguardo e lì partiva il mio inferno, riuscir mi a trattenere era un’impresa quasiEnzoimpossibile.amavaprofondamente il suo lavoro, era maestro di tempi comici e adorava la tour née, il mestiere in tutte le sue declinazioni.Iovogliopensare che non lo abbiamo perso, la sua eredità per noi è sconfinata: io ricordo tutto, ed è proprio questo “tut to”, che mi farà sentire meno sola…noi siamo fatti dei no stri ricordi, quindi niente e nessuno ci abbandona, se non Arrivederci,temporaneamente...Enzo.
MArco iAcoMelli, direTTore, scUolA del TeATro MUsicAle s c s Ci sono incontri nella vita che avvengono per caso e che diventano punti di riferimento della nostra esperienza. La prima volta che incontrai Enzo Garinei, mi trovato al Te atro Sistina, quello che era e re sterà per sempre la casa teatrale sua e di suo fratello. Non ero andato a Roma per conoscerlo, ma quella fortuita occasione mi suggerì di avvicinarmi per presentarmi e chiedere a lui, che allora con rispetto chiamai «maestro», un consiglio su una particolare questione legata alla mia carriera di regista, che a quel tempo non era neppure ancoraGarineicominciata.miascoltò con gran de attenzione, guardandomi con i suoi occhi attenti ed em patici, e dopo una breve pausa mi chiese di ripetergli il mio nome. A quel punto, mi pregò
FuscoMassimiliano© nchiaraoschese
17 di seguirlo in platea e mi in trodusse a un importante espo nente del teatrale italiano con queste parole: «R., ti presento questo valente giovane chia mato Marco Iacomelli, credo valga la pena che tu ci parli». Sono certo che non lo fece per ché vide in me qualcosa di par ticolarmente speciale o fosse ri masto toccato in qualche modo da quello che gli dissi; lo fece perché il maestro Garinei, oltre che essere un attore talentuoso, colto e misurato, era soprattutto un uomo generoso e altruista. Generosità e altruismo non sono sinonimi: generoso è chi è largo nel donare e condivide con gli altri quello che ha, l’al truista ama il prossimo. Enzo amava sinceramente le persone che incontrava e si spendeva personalmente e gratuitamente per aiutarle nel loro percorso. Negli ultimi mesi, complice la pubblicazione della collana su Garinei e Giovannini di Co stanza Filaroni, facevamo lun ghe chiacchierate telefoniche, e non nascondo che vedere il suo nome illuminare il display del cellulare non ha mai smes so di emozionarmi. Non è per piaggeria o per circostanza ma per sincera convinzione che scrivo che, dentro e fuori que sto nostro teatro italiano, Enzo Garinei ci mancherà davvero moltissimo.(N.d.A.Garinei avrebbe do vuto scrivere la prefazione al secondo volume che uscirà nel 2023 (Garinei Giovannini. Le commedie musicali dal 1962 al 1974) ma purtroppo non ha fat to in tempo). ►RS lA sTM pUBBlicA il priMo volUMe sU gArinei e giovAnnini
• garinei e giovannini. le commedie musicali dal 1952 al 1962 è un progetto che nasce nell’ambito delle attività di Ricerca Scientifica nel settore del Teatro Musicale, affidato a Costanza Filaroni, regista che ha diretto renT, l’Attimo Fuggente, le nozze di Figaro e next to normal.
• Questo libro è il primo di tre dedicati al lavoro artistico della ditta Garinei e Giovannini, protagonista della Commedia Musicale italiana dagli inizi degli anni 50 fino al primo decennio del 2000. Il volume ha ricevuto il sostegno istituzionale della direzione generale Biblioteche e istituti culturali del MiBACT e, grazie alla preziosa collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, è arricchito da oltre 50 fotografie, per la maggior parte inedite, che documentano le produzioni storiche e i protagonisti del primo decennio della coppia Garinei e giovannini.
• Le prefazioni sono di Maurizio Porro, giornalista, critico cinematografico e critico teatrale italiano, e di Stefanella Giovannini, figlia di Sandro. garinei e giovannini. le commedie musicali dal 1952 al 1962”è già disponibile su AMAZON in formato cartaceo e kindle.
• Inquadrado il qrcode potrete vedere il video-saluto di Enzo Gariei per la presetazioe del libro
FuscoMassimiliano© Marco iacomelli
• La Scuola del Teatro Musicale, centro di formazione e produzione per il Musical riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca e sostenuto dal Ministero della Cultura, è orgogliosa di annunciare il volume garinei e giovannini. le commedie musicali dal 1952 al 1962, che si aggiunge alle altre pubblicazioni della collana Manuali e Quaderni del Teatro Musicale: recitare il musical e dirigere il musical.
18 speTTAcoliAppuntamento imper dibile per gli amanti della danza e per gli storici appassionati della compagnia statunitense che manca da Milano dal 2015, in occasione dei 35 anni d’e sistenza della compagnia, quando portò in scena una raccolta dei suoi momenti più brillanti e memorabili con W Momix Forever Oggi Momix festeggia i suoi 42 anni sul palco dello storico Teatro Lirico Giorgio Gaber in uno spettacolo che si ispira alla favola di Lewis Caroll: Alice nel paese delle Alice nella tana delconiglio " Momix" style lo speTTAcolo sposTATo A cAUsA dellA pAndeMiA hA deBUTTATo nel 2019 Al TeATro oliMpico di roMA con consegUenTe TrionFAle ToUrnée iTAliAnA garden of live creatures 4
19 di silvia Arosio meraviglie, in scena al Teatro Lirico Giorgio Gaber dal 28 settembre al 16 ottobre 2022. La celebre fiaba è in real tà un incantevole pretesto, un’occasione per coinvolgere ed emozionare lo spettatore con visioni, magie di forme, colori e suoni che investono i nostri sensi, accompagnan do ognuno di noi in un mon do fantastico nel quale poter finalmente dare libero sfogo alla fantasia e all’immagina zione.Dicosa parla Alice? Chie detelo a Moses Pendleton, Direttore Artistico di MO MIX, la cui opera più recen te, ispirata ad Alice nel Paese delle Meraviglie, ha debutta to in Prima Mondiale al Te atro Olimpico di Roma il 20 febbraio 2019. Alice nel Paese delle Me raviglie è nata come una fa vola raccontata alla bambina di dieci anni Alice e alle sue due sorelle nel corso di un’e scursione fluviale da un timi do professore di matematica dell’era vittoriana che si fa ceva chiamare Lewis Carroll. Più tardi, Carroll ha trascritto la storia e l'ha fatta illustrare da John Tenniel. Più di 150 anni dopo, molti dei bambini (e degli adulti) del mondo co noscono Alice e le sue avven i BiglieTTi Inquadra il QRcode per acquistare i biglietti down the hrabbitole2
Rabbit” ma diceva anche “feed your head : nutria la tua men te”. How to Change Your Mind, di Michael Pollan, sulle sostan ze psichedeliche, è già un best seller.Pendleton continua: “è quin di comprensibile il perché penso che Alice sia una scelta natura le per MOMIX e un’opportunità per noi di scoprire fin dove arri va la nostra fantasia. Con que sto spettacolo voglio raggiun gere sentieri ancora inesplorati nella fusione di danza, luci, mu sica, costumi e proiezioni”. Come con ogni produzione MOMIX, non si sa mai cosa po trà venirne fuori. Il pubblico sarà coinvolto in un viaggio magico, misterioso, divertente, eccentrico e molto altro! Come Alice cade nella tana del coniglio e sperimenta infinite trasformazioni, così fa rete anche voi! "Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sov vertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibi le. Il palcoscenico è il mio nar ghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio" dice Moses Pend leton ►RS Alice &
clewisaterpillar
20 ture come se le avessero sognate loroLastessi.“vera Alice” ispirò Lewis Carroll a scrivere la sua fanta stica storia di avventure sotter ranee per lei quando aveva solo dieci anni. Quella piccola sto ria, interpretata da Alice stessa come una bambina curiosa in un universo assurdo, è un mondo pieno di fantasia e divertimento. Non c’è da stupirsi quindi che sia l’ispirazione per lultima cre azione MOMIX di Moses Pen dleton.Perché anche lui è il creatore di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stra vaganti.Chi è Alice? Il corpo di Alice cresce, si restringe e cresce di nuovo; quelli dei ballerini mutano per mezzo di oggetti , corde e corpi di altri ballerini. Cosa vede? Il Bian coniglio, il Cappellaio matto, lo Stregatto, la Regina di Cuori e il Bru co che consiglia ad Alice di mordere il fungo su cui è se duto, con effetti mutaforma - il mondo di Alice nel paese delle meraviglie continua a lanciare incantesimi. “Non intendo raccontare l’in tera storia di Alice”, dice Mo ses Pendleton, “ma usarla come punto di partenza per dare li bero sfogo all’invenzione. Sono curioso di vedere cosa succe derà, e sto diventando sempre più curioso quanto più conosco Lewis Carroll, che, come me, era un appassionato fotografo. La storia di Alice è piena di immagini e di logica assurda - prima dell'avvento del sur realismo, esisteva già Alice. “Ask Alice: Chiedilo ad Alice”, cantava Grace Slick in “White
Un progetto di ricerca che diventa una performance artistica. Un’iniziativa che unisce tre linguaggi uni versali come arte, scienza e meditazione, e getta un ponte tra antiche pratiche millenarie e le più avanzate scoperte delle neuroscienze.Èilprogetto La Mente Me ditante. Art, Science, And An Enlightened Mind, sperimenta le e all’avanguardia, al MAXXI a Roma dal 20 al 24 settembre 2022, che nasce dall’inedi ta cordata tra MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI se colo guidato da Giovanna Me landri; Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con il profes sor Giacomo Rizzolatti, sco pritore dei neuroni specchio, e il suo team di ricercatori; Daniel Lumera, biologo natu ralista, autore di best seller e riferimento internazionale nel il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficlale del MAXXi di roma le scienze del benessere e nella pratica della meditazione. In collaborazione con Hene sis Srl e con il sostegno di Sol gar Italia Multinutrient S.p.A.
il progeTTo Unico nel panorama europeo, vedrà Daniel Lumera proporre una inconsueta performance, una meditazione di 7 ore al giorno per 5 giorni, di volta in volta con ospiti del mondo dell’arte, della musica, dello spettacolo, della scienza, ma daniel lumera al MAXXi di roma i BiglieTTi
MAXXIFondazioneCourtesy-PassafiumeRichardDaniel©
evenTi UnA perForMAnce UnicA e All’AvAngUArdiA che Unisce ArTe, scienzA e MediTAzione e coinvolge
La mente meditanteal MAXXI di Roma
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Anche il pUBBlico con dAniel lUMerA
Inquadra il QRcode per acquistare i biglietti per l'evento
MAXXIFondazioneCourtesy-PassafiumeRichardDaniel©
giovannaMelandri giacomorizzolatti a fascia oraria per le sessioni di meditazione, ciascuna della durata di 40 minuti, a € 3,00. Per info e biglietti inquadrate il qrcode "I BIGLIETTI" nella pagina a fianco. Al progetto La Mente Medi tante hanno collaborato i ricer catori di IN-CNR Pietro Avan zini, Maddalena Fabbri Destro e Giovanni Vecchiato, con He nesis Srl e il suo Chief Techno logy Officer Luca Ascari. ►RS
23 di silvia Arosio anche con il pubblico del mu seo, ancora una volta protago nista.Grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie di monito raggio neuronale, l’invisibile diventerà visibile: le attività neurali di un cervello meditan te e gli aspetti neurofisiologici su cui la meditazione impat ta si sveleranno, visualizzati in tempo reale su un grande schermo sottoforma di colori (dal blu al rosso, dal freddo al caldo), divenendo essi stessi opera d’arte. Nel contempo, vedere che cosa succede al cer vello durante la meditazione contribuisce a studiarne l’effi cacia per il benessere fisico e mentale.Inmeno di un mese hanno registrato il sold out i biglietti messi in vendita dalla metà di luglio scorso. Per questo sono già disponibili nuovi ingressi
L'ICONICO TEATRO MilAnese e lA presTigiosA AccAdeMiA UniTi per oFFrire UnprogeinnovATivoTTo di ForMAzione Tam Teatro Arcimboldi Milano, in collaborazione con Accademia Ucraina di Balletto, lancia per i gio vani ballerini neodiplomati, un programma di transizione dalle Accademie alla profes sione nelle compagnie teatra li. Il 7 settembre si svolgerà l’audizione sia per i corsi di Perfezionamento TAM e che per l’avviamento al Perfezio namento del Teatro degli Ar cimboldi di Milano. Il corso di PERFEZIONAMENTO TAM consiste in un programma di Transizione dalle Accademie alla professione nelle compa gnie teatrali. Il progetto col ma il divario tra formazione e pratica professionale e offre, ai giovani ballerini di talen to in possesso di un diploma come ballerino professionista, l’opportunità di prepararsi per una carriera con i teatri o con compagnie di balletto interna zionale.L’anno di studio/pratica “+1” punta all’orientamento nel mondo del lavoro in Italia e all’estero. L’avviamento in vece consiste in un Percorso di Alta Formazione ad indirizzo
24 AccAdeMie & c.
Moderno-Contemporaneo fi nalizzata ad avviare e predi sporre il danzatore ad esprime re professionalmente i diversi linguaggi espressivi della dan za, ed è orientato alla prepa razione ed al consolidamento tecnico che precede l’anno di perfezionamento.Ilprogettocolma il divario tra formazione e pratica pro fessionale e offre, ai giovani ballerini di talento in possesso di un diploma come ballerino professionista, l’opportunità di il siTo / 1 Inquadra il QRcode per il sito di TAM - Teatro Arcimboldi Milano
T A M e Aub insiemeper il "perfezionamento"
25 pubbliredazionale prepararsi per una carriera con i teatri o con compagnie di bal lettoOltreinternazionale.alprogramma di Per fezionamento vero e proprio, vista la grande richiesta ed il numero di adesioni alla prima data di audizioni, è inoltre stato inserito un ulteriore progetto, il Percorso di Alta Formazio ne ad indirizzo Moderno-Con temporaneo di avviamento al corso di Perfezionamento TAM: l’attività, finalizzata ad avviare e predisporre il dan zatore ad esprimere professio nalmente i diversi linguaggi espressivi della danza, è volta alla preparazione ed al conso lidamento tecnico, all’acquisi zione della coscienza del pro prio corpo, del suo peso e del rapporto tra esso e lo spazio, alla fluidità ed alla dinamica del movimento attraverso le zioni frontali, laboratori coreo grafici, masterclass, workshop tenuti da maestri residenti ed ospiti e L’annoperformance.distudio/pratica del Perfezionamento TAM vero e proprio punta all’orientamento nel mondo del lavoro in Italia e all’estero. I danzatori seguiran no un programma giornaliero che comprenderà lezioni di danza classica e repertorio, di danza contemporanea e in più seguiranno Masterclass per ap profondire le arti e maestranze interne al Teatro (Nomencla tura teatrale e comportamento di palco, trucco teatrale, arte scenica, introduzione all’in segnamento). I ragazzi, inol tre, avranno l’opportunità di migliorare e di perfezionare il proprio corpo perché saranno accompagnati da un program ma di potenziamento muscola re studiato ad hoc per ogni sin golo allievo grazie ad istruttori qualificati che lavoreranno in collaborazione con fisioterapi sti e i docenti stessi. Gli allievi avranno inoltre la possibilità di lavorare con gli insegnanti per la preparazione dei video necessari per selezio ni ed audizioni. L’ammissione al programma avverrà attra verso il superamento di un’au dizione, che si terrà il giorno 7 settembre, presso il Tam Tea tro Arcimboldi Milano
Potenziamento fisico e muscolare (1/1,5 ore al gior no): ogni allievo riceverà una scheda personalizzata studiata ad hoc sulle proprie caratteri stiche fisiche e sensoriali. L’al lenamento comprenderà una parte di lavoro sulle macchine, una parte a corpo libero ed un allenamento cardiocircolatorio aerobico per migliorare la re sistenza durante la prestazione
Trucco teatrale: master class tenuta da una truccatri ce teatrale professionista che insegnerà le tecniche di truc co base e quelle più idonee ai ruoli dei principali balletti del repertorio classico.
le MATerie TrATTATe • Tecnica classica - Reper torio (2,5/3 ore al giorno): le lezioni saranno tenute da un docente principale e da docenti che si alterneranno in modo da fornire una migliore conoscen za dei vari stili. Il programma punterà al perfezionamento degli elementi appresi nel pe riodo della formazione, ma so prattutto alla preparazione del le audizioni per l’ammissione alle compagnie di danza con lo studio di variazioni adatte ad ogni singolo allievo. • Tecnica contemporanea (2,5/3 ore al giorno): gli allievi avranno la possibilità di studia re con diversi docenti italiani ed internazionali per conoscere e provare sul proprio corpo le principali tecniche della danza contemporanea.Loscoposarà quello di es sere pronti fisicamente e men talmente ai diversi stili che possono essere chiesti durante un’audizione.•
coreutica.•
Arte Scenica finalizzata alla danza e recitazione: gra zie alla collaborazione con do centi specializzati gli studenti apprenderanno le tecniche di il siTo / 2
Inquadra il QRcode per il sito di AUB Accademia Ucraina di Balletto
26 le lezioni Si terranno alternatamente presso il Teatro degli Arcimbol di e presso una sede distaccata a Cinisello Balsamo (linea Lilla M5 fermata BIGNAMI e poi Metrotranvia 31) in concomi tanza con le ore di potenziamen to fisico che richiedono l’uso di macchinari ed attrezzi.
• Pratica scenica: durante l’anno gli allievi saranno inse riti in spettacoli e produzioni che si presenteranno mano a mano per accrescere l’espe rienza di palco e per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro. La possibilità di fare lezione all’interno di un teatro permetterà loro di vivere da vicino numerose produzioni teatrali.•
• Nomenclatura teatrale e comportamento di palco: es sere bravi non basta. Bisogna anche conoscere l’ambiente in cui ci si esprime. Perché più lo si conosce, e meglio saprà accoglierci. La lezione tratterà i fondamentali della nomen clatura di palcoscenico, dalle scene ai ruoli che si avvicen dano durante uno spettacolo. Verranno analizzate anche le regole base, talvolta ovvie, ma spesso ignorate, di come rap portarsi al palco.
• Anatomia: 6 ore • Teoria base dell’insegnamento per i livelli di propedeutica: 12 ore • Musica: 6 ore • Costruzione delle classi: 12 ore perprepArAzioneleAUdizioni
27 mimica laddove la danza si unisce alla recitazione all’in terno dei grandi balletti di re pertorio e in generale saran no aiutati nell’espressività e nell’interpretazione in tutti gli stili di danza.
I docenti base del corso sa ranno disponibili per gli allievi per la preparazione di video di lezioni, variazioni classiche e coreografie da presentare du rante le audizioni. i docenTi • Docenti sezione classico Irina Skrypnik - Ex prima ballerina del Teatro dell’Ope ra di Kiev e insegnante della scuola statale di Kiev (inse gnante residente)
• Introduzione all’insegnamento (36 ore annuali): gra zie alla collaborazione con il Cibu (Centro Internazionale di Balletto Ucraina), gli stu denti avranno la possibilità di frequentare il primo modulo di formazione (4 incontri du rante i weekend) per un primo approccio al mondo dell’inse gnamento.L’allievo potrà scegliere la formazione per il classico o quella per il moderno. Gli in contri avranno i seguenti temi:
Ludmill Cakalli - Maitre de ballet (insegnante ospite) Michal Krcmar - Etoile del Teatro dell’Opera di Helsinki (insegnante ospite) Andrei Litvinov - Maitre de Ballet del Teatro accademico di Dnipropetrovsk - Ucraina (insegnante ospite) Cristina Amodio - Maitre de Ballet (insegnante ospite) Daniela Cavalleri - Maitre de Ballet (insegnante ospite) • Docenti sezione contemporaneoDaniela Borghini (inse gnante residente) Davide Iacobone (insegnan te residente) Federica Esposito (inse gnante residente) Paolo Benedetti (insegnante residente)
Thomas Johansen (Inse gnante ospite). Per informazioni: Accade mia Ucraina Di Balletto - Via Quadronno, 23 - Milano - Tel. e Fax: 02.58316396ria@accademiaucraina.itsegrete ►RS
Giulia D’antoni (insegnante residente) Cristian Quinto (insegnante residente) Matteo Zamperin (inse gnante ospite) Michele Merola (Insegnan te ospite) Adria Ferrali (Graham – In segnante ospite)
FesTivAlM
nuove
GUARDA A QUEL ChE ERA
editerraneo significa “in mezzo alle ter re”. Precisamente in mezzo a 46 mila chilometri di coste tra quelle dell’Eu ropa meridionale, dell’Asia nord-occidentale e dell’A frica settentrionale, abitate da 450 milioni di persone: una moltitudine di popoli, di usanze, di culture, di mari. Nel corso degli anni, gli equilibri geostrategici hanno trasformato il Mediterraneo in uno spazio ben più ampio dei suoi confini naturali. Per questo, nel tentativo di rac contarlo, Oriente Occidente prova a dare al “mare no strum” un nome nuovo, Me diterranei: un nome plurale, che restituisca la frammenta rietà di un luogo di diversità, un punto di incontro e a volte anche di scontro. Al centro della proposta di Oriente Occidente per la sua edizione numero 42 (Rove grande danza per rotte nei Mediterranei... 18 coMpAgnie, 34 evenTi in 8 giorni di FesTivAl TrA speTTAcoli E CONFERENZE: orienTe occidenTe il mAre nosTrum e ne propone UnA leTTUrA plUrAle 28
La
di daniele colzani reto, dal 3 al 10 settembre) c’è l’attualità più stringente di una lettura geopolitica del la contemporaneità che affida a quel “Mediterraneo allar Festival di quest’anno sono appartenenza, identità, co munità e relazioni, affrontati attraverso il linguaggio della danza che fa parte dell’identi grammazione attraverso spettacoli che abbracciano provenienze culturali e geo grafiche differenti, che intro ducono contaminazioni di sti il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficiale della manifestazione encantado, Coreografa: Lia Rodrigues Compagnia: Lia Rodrigues Companhia De Danças
Bachiniliane© oüm, Coreografo: Fouad Boussouf Compagnia: Le Phareccn du havre normandie odi e lamenti di pace dall’armenia - Artista: GEVORG dABAghyAn
30 drigues e Kuik Swee Boon. Le voci e le musiche del Trio Da baghyan dall’Armenia, di Balla ké Sissoko dal Mali, del Canzo niere Grecanico Salentino dalla Puglia, si accordano con quelle che accompagnano la danza di Koen Augustjnen e Rosalba Torres Guerrero di Cie Siamese e di Fouad Boussouf. E infine più giovani artisti e artiste, espressione del contem poraneo, mostreranno le nuove traiettorie dell’arte performati va, in scena in città e negli spazi del Mart. Sono: Cie Colokolo, Luca Brinchi/KarimaDueG/Ire ne Russolillo, Carlo Massari, Pablo Girolami, Pietro Marullo, Panzetti/Ticconi, Andrea Paz, Guy Nader/Maria Campos. rAcconTAre MiTi Prende il via dal mito me diterraneo per eccellenza, la programmazione di Oriente Occidente Dance Festival che invita a tornare sul palco del Teatro Zandonai, Mourad Mer zouki con il suo lavoro Zéphyr, (3 settembre, Teatro Zandonai) nel quale i suoi dieci performer interpretano il corpo a corpo di Ulisse con il vento. Il mito di Ulisse torna anche nel duetto fir mato da Roberto Zappalà, Nau fragio con spettatore che mette in relazione l’Odissea con le odissee con temporanee di cui il Mediterraneo è spesso teatro (6 settembre deratacoreografasco,RafaelaalveceAuditorium,Melotti).IlnotomitofemminilediAriannaèinaffidatoflamencodiCarra“bailaora”econsiunaistituzione
AscolTAre voci Dopo diversi anni di assen za, torna la musica a Oriente Occidente, sia in veri e propri concerti, che suonata dal vivo in relazione alla danza, per creare spettacoli di grande impatto. Sono canti tradizionali greci, i miroloi, quelli che vengono in tonati per gli addii alle persone care, ad accompagnare la danza di Cie Siamese, guidata da Koen Augustjnen e Rosalba Torres Guerrero, che dopo aver raccol to musicisti da tutta Europa e aver debuttato al Festival di Avi gnone arrivano a Oriente Occi dente (4 settembre, Auditorium
di questo genere che ha saputo attualizzare senza rinnegarne le radici: nella sua Ariadna, il flamenco si mette a servizio di una storia senza tem po (8 settembre, Auditorium Melotti).Definito da Le Figaro come un “inno alla gioia” e da Libérat ion “un rituale contro la domina zione razziale e sessuale”, arriva a Rovereto - per la prima volta in Italia e co-prodotto da Oriente Occidente – Encantado, firmato da Lia Rodrigues, coreografa brasiliana radicale e militante che in questo pezzo nato duran te la crisi pandemica, si chiede come fare a “incantare le paure” per ritornare ad avvicinarsi gli uni agli altri (7 settembre, Tea tro Zandonai). Dall’Oriente arri va invece grazie a T.H.E Dance Company la storia di Pangu, es sere mitologico cinese il cui cor po gigante si rompe per trasfor marsi in tutti gli elementi della natura e che diventa per la com pagnia di Singapore l’occasione per confrontarsi con il concetto di transculturazione, ovvero il processo di convergenza conti nua delle culture. Pan, questo il titolo, propone una visione plu rale del mondo ed è un lavoro sul riconoscimento delle diffe renze da ogni punto di vista. Lo sarà anche grazie al con tributo di due performer locali: Nana Kofi Osei, rapper di ori gini ghanesi e Diana Anselmo, presidente dell’associazione Al.Di.Qua Artists, la prima as sociazione in Europa di artisti e artiste con disabilità (10 settem bre, Teatro Zandonai).
Il primo invece tra i concer ti in programma è A Touma, di Ballaké Sissoko, che all’alba dei suoi 50 anni e con la sua koraarpa liuto tipica dell’Africa Oc cidentale - celebra la vita, la na tura e le relazioni (3 settembre, Giardino Bridi de Probizer).
Il lavoro di Fouad Boussouf, che ancora una volta fonde stili, generi e discipline ar tistiche, è un inno alla musica e alla poesia che mette in scena un immaginario incontro tra la più famosa cantante egiziana con temporanea Oum Kalthoum e il poeta persiano dell’XI secolo Omar Khayyam, ai quali il co reografo rende un emozionante omaggio grazie a sei danzatori e danzatrici in scena accompagna ti dalla musica live (5 settembre, Teatro Zandonai).
31 Melotti).
Una vera e propria Notte della Taranta in miniatura, con il con certo del Canzoniere Grecanico Salentino, rappresenterà la festa di chiusura del Festival (10 set tembre, Giardino delle Sculture - Mart).Oriente Occidente Dance Fe stival dedica quest’anno uno speciale progetto all’Armenia.
Proprio da lì arriva infatti il Ge vorg Dabaghyan, considerato il massimo esperto al mondo di duduk, uno strumento tipico, dal 2008 patrimonio Unesco. Da baghyan, accompagnato da altri due musicisti, inviterà il pubbli co in un viaggio sonoro che me scola musica popolare a musica sacra attraverso la tradizione armena (9 settembre, Campana dei Caduti). Il concerto del trio rappresen ta solo uno dei tasselli del più ampio cartellone dedicato dal Festival all’Armenia che include una mostra dal titolo Le guerre de gli altri del foto reporter Roberto Travan, allesti ta negli inauguratadeilaespositivispazidelCampanaCadutieil 3 settembre - e alvisitabilerimarràfino 4 ottobre - alla presen za dell’autore in dialogo con Alice Pistolesi. Arricchisce il pro gramma un incontro dedicato al Nagorno Karabakh con Ema nuele Giordana, direttore edito riale de L’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo il 9 settembre, a seguito dell’im portante appuntamento istituzio nale durante il quale l’Armenia aderirà ufficialmente al memo randum di pace di Maria Dolens alla presenza dell’ambasciatri ce Tsovinar Hambardzumyan, issando la propria bandiera sul Colle di Miravalle. Altro progetto speciale che unisce narrazione e musica è Inaspettate connessioni, di Ales sandro Garofalo una conferenza spettacolo dove la musica live e la voce del noto innovatore metteranno in relazione culture diverse come quelle statunitense e giapponese (5 settembre, Sala conferenze del Mart).
TrAcciAre nUove roTTe Da sempre attento alle istan ze e alle nuove traiettorie della danza nazionale e internazio nale, Oriente Occidente dedica un’intera sezione al panorama più innovativo della scena con temporanea. Tracciare nuove rotte ospita diversi tipi di spetta colo, installazioni museali, vide operformance, spettacoli di stra da: tutto ciò che esce dalle più
cAttimetamorphosis.dimetamorfosiontemporanea Coreografo: carlo Massari Compagnia: C&C encantado, - Coreografa: Lia Rodrigues Compagnia: Lia Rodrigues Companhia De Danças s©ammilandweer
Al Mart, per la prima volta a Oriente Occidente, e in veste di artisti associati, in calendario ci sono Panzetti/Ticconi, una delle più promettenti compagnie della scena europea. Di base tra Ber lino e Torino, Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi lavorano muo vendosi su un territorio di incon tro tra danza, performance e arte visiva. A Rovereto arrivano con A E R E A e SILVER VEILED due progetti di grande impatto (8 e 9 settembre, Mart).
32 tradizionali traiettorie dell’arte performativa.Lasezione
è caratterizzata da una programmazione in seconda serata negli spazi del Mart, che si intreccia con performance po meridiane e adatte anche alle fa miglie e che coinvolgono la città come un vero e proprio attore del lavoro stesso e uno spettaco lo in teatro. In questa sezione infatti trova spazio la compagnia libanese/ spagnola guidata da Guy Nader e Maria Campos che con Made of space offre al pubblico un’im mersione nella danza più pura (9 settembre, Teatro Zandonai).
nua a raccontare le molteplici sfaccettature della società con temporanea con un linguaggio essenziale e sarcastico (4, 5 e 6 settembre, Mart).
Un’altra “nuova rotta” verrà disegnata dalla coreografa Irene Russolillo che firma il nuovo la voro If there is no sun insieme ad altri due artisti, Luca Brinchi e Karima DueG, che con lei han no affrontato il percorso che ha unito Italia e Senegal in un dia logo fatto di gesti e movimenti (3 settembre, Mart). Attraverso la collaborazio ne con Danza Urbana XL, il network che premia i giovani coreografi più talentuosi tor na a Oriente Occidente Pablo Girolami, con la versione site specific di Manbuhsona, il la voro che unisce la fascinazione del corteggiamento animale alle conseguenze che questo istinto ha sulle relazioni sociali di una comunità (5 settembre, Giardi no delle sculture - Mart). Una videoinstallazione e due performance saranno in programma firmate da Pietro Marullo: GAIA EMPATHY #1 JORDAN (dal 3 al 7 settembre, Piazza del Mart), ARANCEavoid shooting blacks (6 settem bre, Mart) e HERMANDAD (6 settembre, Mart), uniti dall’e lemento poetico dell’acqua. La Anapalma© Ariadna, Coreografa rafaela carrasco Compagnia: rafaela carrasco Company
connaufragiospettatore ZappalàCompagniaCompagnia:RobertoCoreografo:ZappalàDanza © sara Meliti
Carlo Massari presenta invece tre lavori: Larva, Blatta e Sa piens, tutti parte del più ampio progetto Metamorphosis. Atti di metamorfosi contemporanea firmato dall’artista associato a Oriente Occidente che conti
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lingUAggi Ad arricchire il programma di Oriente Occidente Dance Festi val un’ampia proposta di confe renze e incontri che si terranno nella sala conferenze del Mart per la sezione Linguaggi, cura ta da Anna Benazzoli, Marzia Bona e Caterina Ghobert. Anche per questa edizione prosegue per Linguaggi la collaborazione con Limes, rivista di geopolitica di retta da Lucio Caracciolo. La scelta di titoli e relatori è stata costruita intorno a una vi sione del Mediterraneo come centro ideale nel quale conflui scono e sul quale gravitano equi libri molto più ampi, il luogo di intersezione e scambio di molte plici universi: culturali, artistici, politici, ambientali, umani. Una pluralità che coesiste, non sempre in maniera pacifica, nel Mediterraneo e attorno ad esso, in quel mezzo-alle-terre che gli conferisce il ruolo di ponte, rac cordo, incontro. A rappresenta re questa pluralità difficilmente ascrivibile a un modello geome trico, torna utile lo spazio che è fisico e sociale insieme, dando vita a un percorso di approfondi mento che parte, senza fermarsi, dai quattro punti cardinali della rosa dei venti, per proseguire ol tre ad essi. A rendere tutto questo reale il ciclo pensato dalle tre curatrici, dal titolo I Mediterranei plurali e concentrici che prevede cinque incontri. Il giornalista Giovanni Vale con Egidio Ivetic, profes sore associato di Storia moderna all’Università di Padova, attra versano la storia della Repub blica di Venezia (3 settembre, ore 11.30). Torna anche Lau ra Canali, cartografa di Limes con un intervento dal titolo Mar Mediterraneo sud-occidentale (4 settembre, ore 17.30). Chri stian Elia, Laila Sit Aboha e Sil via Moresi affrontano invece le sponde arabe del Mediterraneo, cercando di decostruirne la nar razione tossica attraverso l’in contro con la cultura del Paesi del Maghreb (6 settembre, ore 17.30). Marcello Anselmo, sto rico, ricercatore e autore radio fonico, metterà in relazione Na poli e Marsiglia: amate e odiate, sconosciute e iper-raccontate, pare non condividano solo un affaccio sullo stesso mare (10 settembre, ore 11).
AccessiBiliTà e sosTeniBiliTà Nella convinzione del crescen te bisogno di consapevolezza su questi temi evidenziato in modo costante dai fatti e dalla centra lità degli argomenti nel dibattito pubblico, prosegue con sempre
Coreografo: Marullopietro © sara meliti concerto meridiana
Gruppo: Canzoniere Grecanico Salentino
Chiude il ciclo recuperando il termine Medioceano, Loren zo Noto, esperto di geopolitica del Mediterraneo nelle fila di Limes, che vede quell’ormai ex “mare nostrum” come il connet tore tra due oceani, principale arena della sfida tra Usa e Cina (10 settembre, ore 17.30).
AranceAvoid shootingblacks
città è invece protagonista di Proyecto X il lavoro della com pagnia cileno-catalana Silere Arts di Andrea Paz, che con cubi gonfiabili giganti attraverserà le strade e le piazze facendole di ventare un terreno di gioco, un cortile dove ancora è possibile divertirsi insieme (9 e 10 settem bre, centro di Rovereto).
Rovereto sarà palco anche della performance urbana di Co lokolo, primo collettivo di circo contemporaneo marocchino che riunisce performer di diverse di scipline che si sperimentano tra acrobazie aree, giocoleria e hip hop su musiche tradizionali (3 e 4 settembre, Piazza Caduti sul Lavoro).
Tutti i progetti legati all’acces sibilità di pubblici con disabilità sono sostenuti grazie al proget to che vede Oriente Occidente partner della più grande rete al mondo su questi temi: Europe Beyond Access, finanziato da Creative Europe. ►RS
concerto A Touma Artista: Ballakésissoko everellipBenoit© MauveAlfred© made of space Compagnia:MariaGuyCoreografi:Nader,Campos gn | Mc
listenibilità.esclusivonostrolomitiEnergiacertificatarinnovabiliprovienevol’utilizzoshipgraziemerchandisingrealizzazioneprecedentedell’annoperladelallapartnerconREDO,esclusidienergiachedafontiedè“100%PulitaDoEnergia”,partnerpersoEsseresostenibiper
34 maggior convinzione il percorso di Oriente Occidente sui valori di accessibilità e sostenibilità. Un mondo che ci permetta di esaudire i nostri desideri sen za lasciare debiti a chi verrà, in cui le disparità diminuiscono per rendere il benessere di tut ti e tutte possibile è ciò che le nuove generazioni chiedono a gran voce e che sempre più, in particolare negli ultimi anni, si è evidenziato come l’unica strada possibile da intraprendere. Per questo da diversi anni Oriente Occidente Dance Fe stival è promotore di progetti e azioni che, in una visione oli stica, intrecciano accessibilità e sostenibilità. Oriente Occidente è infatti consapevole che la rea lizzazione di un evento provoca l’utilizzo di materie prime, di ca lore, di luce, che muove le per sone oltre che le idee e per que sto ha messo in campo una serie di azioni di controllo e abbatti mento dell’impatto sull’ambien te: riduzione di materiale pro mozionale cartaceo e di acqua in contenitori di plastica per i teatri, invito a pubblici e artisti a non utilizzare l’auto per spostarsi ma le biciclette messe a disposizio ne grazie a una collaborazione con Ruota Libera, realizzazio ne delle magliette per lo staff in cotone biologico, il riciclo dei banner pub blicitari
Oriente Oc cidente significa anche superare barriere architettoniche e cultu rali per essere un Festival aperto a più pubblici. Per questo tutti gli spazi sono dotati di descri zioni precise e vogliono essere il più accessibili possibile: lo stu dio e i teatri hanno posti riservati a persone con mobilità ridotta e in carrozzina, accesso in autono mia al foyer di entrata, alla pla tea e ai bagni, parcheggi riserva ti nelle immediate vicinanze. Continua inoltre il progetto già attivo da un paio d’anni con ENS di Trento per l’accessibilità a un pubblico di persone sorde grazie all’utilizzo per tutti gli spettacoli nei teatri dei Subpac, particolari dispositivi nati per esperienze di realtà virtuale che si indossano come zaini e che vibrano al ritmo della musica, permettendo la percezione sono ra attraverso il tatto. Quest’anno inoltre, grazie alla collaborazione con la cooperati va Abilnova, per tutti i concerti in programma saranno disponi bili audiointroduzioni, utili stru menti di comunicazione per un pubblico di non vedenti o ipo vedenti. Inoltre il sito di Oriente Occidente, completamente rin novato da qualche mese grazie al lavoro della web agency Can tiere Creativo, leader nel settore della produzione di siti web con alti standard di accessibilità, ri sponde alle regole fornite da The A11Y Project, movimento nato negli Stati Uniti e ormai diffu so in tutto il mondo che intende invitare a uno sforzo per creare esperienze digitali allo stesso tempo accessibili e belle, ren dendo disponibili sia le compo nenti hardware che software a persone con disabilità.
35 HOCHSCHULEI.S.F.O.A UNDSOZIALWISSENSCHAFTENFÜRMANAGEMENT TRASFORMA PROFESSIONALEL’ESPERIENZAINLAUREA ► I STITUZIONE P RIVATA E LVETICA DI I STRUZIONE S UPERIORE U NIVERSITARIA E DI R ICERCA A CCADEMICA DI Q UALITÀ I NTERNAZIONALE A PPARTENENTE U FFICIALMENTE AL S ETTORE U NIVERSITARIO S VIZZERO ► ISFOA ADOTTA IL UNIVERSITARIODIRICHIEDEREPROFESSIONALEACQUISITOCOLOROCHECONSAPERENORMATIVOPROCEDURALEDISPOSITIVOV.A.E.(VALIDAZIONEDELACQUISITOL’ESPERIENZA)PERMETTEATUTTICHEHANNOESPERIENZADIILRILASCIOUNDIPLOMA ► ISFOA CONFERISCE LEGALMENTE TITOLI ACCADEMICI IDONEI AI FINI DEL RICONOSCIMENTO AI SENSI DELLA CONVENZIONE DI LISBONA DEL 1997 DEL CONSIGLIO D’EUROPA RATIFICATA DALLA SVIZZERA IL 1 FEBBRAIO 1999 E DALL’ITALIA CON LA LEGGE N.148 DEL 11 LUGLIO 2002 ► IL TITOLO HA VALIDITÀ IN ITALIA ANCHE PER EFFETTO DELL’ACCORDO FIRMATO A BERNA IL 7 DICEMBRE 2000 TRA SVIZZERA E ITALIA: “ACCORDO SUL RECIPROCO RICONOSCIMENTO DELLE EQUIVALENZE NEL SETTORE UNIVERSITARIO” ► LIBERA E INTERNAZIONALEDITELEMATICAUNIVERSITÀPRIVATADIRITTO ► GENERALEESCOPODIEDFONDAZIONEENTEMORALERICERCASENZADILUCRODIINTERESSE HTTP://UNISFOA.CH - WWW.UNISFOA.EU WWW.ISFOA.CH - UNISFOA-CAMPUS.CH ► ISFOA, SVILUPPA PERCORSI ACCADEMICI CHE PORTANO AL CONSEGUIMENTO DI BACHELOR DEGREE (LAUREE TRIENNALI), MASTER DEGREE (LAUREE SPECIALISTICHE), EXECUTIVE MASTER E MASTER OF ADVANCED STUDIES, OLTRE CHE DOTTORATI DI RICERCA - PHD, CORRISPONDENTI AI LIVELLI 6, 7, E 8 DEL SISTEMA EUROPEO E.Q.F. EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK IL PROF. STEFANO MASULLO E FEDERICA PANICUCCI ► CGRAPHICDESIGNER:DANIELEOLZANI
redere fermamente che un futuro diverso sia an cora possibile e che lo si possa costruire attraverso il dialogo e il confronto culturale significa testimoniare l’oppo sizione netta e determinata ad ogni forma di aggressione, di guerra, di atrocità in Europa e ovunque nel mondo e rivendi care la centralità umana, con la sua unicità nel saper creare e immaginare». È con queste parole che il Presidente Guido Fabiani e il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi introducono la trentasettesima edizione del Romaeuropa Festival, in pro gramma nella Capitale dall’8 settembre al 20 novembre. Un “fare festival” che vuol si gnificare riaffermare l’energia infrangibile dello spettacolo, la vocazione umanitaria dell’ar te, quella trasmissione libera di idee, visioni e passioni che è risveglio dei valori su cui si fonda il dialogo culturale oggi minacciato dalla violenza. Ro maeuropa vive con repulsione ogni aggressione militare e rilancia l’anelito di pace at traverso il potere sconfinato e salvifico dello spettacolo, di cui le artiste e gli artisti sono portavoce.Provengono dai cinque con tinenti le artiste ed artisti (ol tre 400) che animeranno il REF2022 con un programma di musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitale e creazione per l’infanzia articolato in 74 giorni di programmazione con 80 spettacoli e 155 repliche in 18 spazi di Roma. E sarà un invito ad immaginare il futuro l’inaugurazione di questo per
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Un festival per affermare il potere del dialogo artistico dAll’8 seTTeMBre Al 20 noveMBre Andrà in scenA LA TRENTASETTESIMA EDIZIONE DEL ROMAEUROPA FESTIVAL: 80 speTTAcoli per 155 repliche in 18 diversi spAzi dellA cApiTAle il siTo Inquadra il QRcode per il sito del roma europa Festival
MAniFesTAzionic
VanReflectionsDancebyCleef&Ar il progetto attraverso il quale la celebre Maison sostiene arti ste, artisti ed istituzioni nella diffusione del patrimonio co reografico: con Drumming la coreografa fiamminga Anne Teresa De Keersmaeker in sieme ad ICTUS si confronta con l’omonimo capolavoro di Steve Reich mentre la tedesca Sasha Waltz impegna la sua compagnia nel dialogo con In C di Terry Riley, composto nel 1964 e considerato il primo pezzo di musica minimalista. È ancora Dance Reflections by Van Cleef & Arpels, in colla borazione con il REF e Villa Medici, a presentare la nuova pièce del coreografo francese Noé Soulier che, in un’opera site-specific itinerante, si con fronta con le meravigliose ar chitetture e la storia dell’Acca demia di Francia a Roma. Con la Sinfonia Incompiuta di Schubert dialoga la coreo grafa francese Maud Le Pladec che, insieme al musicista Pete Harden, si propone di ricom porre questo capolavoro in dif ferenti sequenze di variazioni musicali e coreografiche, men tre ai Madrigali Guerrieri et Amorosi di Claudio Montever 37
Ma questo slancio di speran za non può non radicarsi nella conoscenza e nel confronto con alcune delle pietre miliari del nostro Novecento e del nostro patrimonio culturale. Così l’i conica Berliner Ensemble, fon data da Bertolt Brecht, arriva a Roma diretta da Barrie Kosky, tra i massimi registi teatrali e d’opera viventi, per presenta re un nuovo allestimento de L’Opera da tre soldi (il celebre “spettacolo con musica” che debuttò nel 1928) restituen do centralità alle memorabili composizioni di Kurt Weill. L’ensemble ICTUS, tra le più prestigiose formazioni belghe, nella serata conclusi va del festival (in corealizza zione con Musica per Roma), esegue integralmente, insieme a Collegium Vocale Gent e alla voce narrante di Suzanne Vega, il capolavoro di Philip Glass Einstein On The Beach mentre il compositore e regista tedesco Heiner Goebbels si confronta con i testi di uno dei più talenti-outsidergrandidell’arteeuropeadelXXsecolo,HenriMichaux.Èundialogotradanzaemusicaquellopresentatograziealsupportodi
di daniele colzani corso che l’8 e il 9 settembre, porterà il festival en plein air nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Mor ricone insieme all’ICK Dans Amsterdam diretto da Emio Greco e Pieter C. Scholten per presentare il loro evento/ma nifesto We Want It All: un fe stival condensato in un’unica pièce in cui si mescolano atmo sfere rock e pop, virtuosismo e classicità e che, al fianco delle danzatrici e dei danzatori della compagnia, vedrà protagonisti gli interpreti della formazione junior ICK-Next per aprirsi a nuovi tempi, trovare nuove prospettive, vedere nella fine il preludio ad un nuovo inizio. in condiAlogolAsToriA
di si rivolge il regista Benjamin Abel Meirhaeghe che, insie me al musicista (Jesse) Doon Kanda – icona dell’avant pop internazionale grazie alle sue collaborazioni con Björk ed Arca – mette in scena il raccon to di tutte le lotte per la libertà dell’amore.Dieroie passioni ci parla anche il coreografo italiano Enzo Cosimi che torna al REF con l’intera Orestea - Trilogia della Vendetta mentre la regi sta Martina Badiluzzi utilizza il mito di Penelope per prose guire la sua ricerca intorno alle identità femminili ponendosi ancora una volta in una dimen sione sospesa tra figure arcai che e contemporaneità. Se il coreografo spagnolo Marcos Morau con La Vero nal, dedica alla forza del tea tro e della macchina scenica il suo Opening Night (riferendosi sin dal titolo all’omonimo film di John Cassavetes), la ma gia della scena è protagonista in Room, la nuova creazione dell’istrionico James Thierrée che si cimenta, per la prima volta, in una creazione di te atro musicale radunando sulla scena un ensemble di tredici musicisti e danzatori con i qua li trasfigurare una stanza in un luogo onirico e una notte in un canto poetico teso alla libertà. Altro incontro quello tra le immagini di William Kentridge e la musica di François Sarhan eseguita dall’ensemble ICTUS in O Sentimental Machine, spettacolo incentrato sul rap porto dell’uomo con il progres so tecnico a partire dall’eredità del costruttivismo e del futu rismo mentre è al celebre ro manzo 1984 di George Orwell che si ispira Mihkel Kerem per costruire una composizione musicale per il New European Ensemble, accompagnata dal le immagini cinematografiche del regista Gijs Besseling, dal la presenza dell’attore italiano Marco Quaglia e da un’intro duzione di Edward Snowden l’informatico, attivista e whist leblower statunitense, ex mem bro della CIA. Un diAlogo con il presenTe Ai capisaldi della nostra sto ria e della nostra cultura cor rispondono altrettanti punti di vista e altrettante identità spes so cancellate dalle narrazioni che tramandano il nostro pas sato e che le artiste e gli artisti del Romaeuropa Festival 2022 ci invitano ad interrogare per ricostruire, oggi, un più ampio patrimonio culturale e umano: se il coreografo Roduan Mrizi ga dirige Dorotheé Munyaneza in un assolo in cui si mescola no rituale, danza, architettura, canto, poesia e rap per riscri vere la memoria delle popola zioni del Nord Africa, l’icona della danza Sudafricana Robyn Orlin porta in scena otto giova ni interpreti della sua compa gnia Moving Into Dance (tra le prime compagnie di danza non razziali a Johannesburg) per 38
39 raccontare l’energia, l’inventi va e i colori dei risciò Zulù, la loro creatività come forma di resistenza dietro cui si nascon de la storia dolorosa delle loro condizioni di vita. Dal Brasile il coreografo Bruno Beltrão torna con la sua compagnia Grupo de Rua per rispondere attraverso la scrittu ra coreografica alle pratiche re pressive dell’estrema destra nel suo paese mentre alle estreme polarizzazioni dei nostri gior ni e al linguaggio violento che caratterizza alcuni discorsi po litici il coreografo Jan Martens reagisce con il suo Any attempt will end in crushed bodies and shattered bones dando vita, in sieme al Dance On Ensemble, ad un inno alla ribellione, alla disobbedienza e alla resistenza. Globalizzazione e antiche tradizioni spirituali asiatiche convivono come nuovi model li di trasmissione e resistenza corporea in Yishun is Burning di Choy Ka Fai che costruisce un assolo trascendente, multi mediale e multinazionale fa cendo propri i linguaggi della scena Vogueing e Queer asia tica mentre il coreografo Jefta Van Dinther insieme alla sve dese Cullberg dà vita ad un dit tico arcaico-futuristico centrato sulla narrazione del rapporto tra uomo e natura. La compagnia messicana La gartijas Tiradas al Sol è prota gonista di due differenti spetta coli che indagano il concetto di democrazia a partire dal retro terra culturale e storico del pro prio paese (Tiburón) e quello di rappresentazione e auto-finzio ne nel più personale Lázaro. Combina biografia e realtà, ricordi, documenti e finzione anche il regista Rabih Mroué, che in Riding on a Cloud (pre sentato in corealizzazione con il MAXXI - Museo Naziona le del XXI secolo) dà vita ad una ricostruzione della guerra civile libanese e degli attuali sviluppi sociali e politici in Li bano.Soggettività e documenti sono al centro delle produzio ni del regista Valentino Villache insieme all’attrice Monica Piseddu porta in scena Au Bord della pluripremiata dramma turga francese Claudine Galea per costruire una riflessione sulla violenza dell’immagine a partire dalle foto delle torture e degli abusi subiti dai prigionie ri iracheni nel carcere di Abu Ghraib - e di Paola Di Mitri che muovendosi in una geografia intima fatta di ricordi, filmini e vecchie fotografie ricostruisce la sua storia famigliare sovrap ponendola alle cartografie del la città di Taranto. Ci riporta alla storia italiana e in particolare all’Ottobre del 1922 Renato Sarti che, con la consulenza dello storico Mim mo Franzinelli, ricostruisce gli eventi che, nel contesto della grave crisi politica e sociale, resero possibile la Marcia su Roma e le vicende che ne se guirono. Torna al Romaeuropa Festival 2022 anche l’accla mato regista Milo Rau che con Grief and Beauty prosegue il suo percorso di ricerca dedica to al racconto della dimensione privata della vita affrontando il tema dell’addio e del lutto ma anche della memoria e della solidarietà dinanzi ai momenti finali di un’esistenza. In uno spazio intimo, volto all’accoglienza e all’inclusio ne, ci introducono il regista inglese Alexander Zeldin che con Faith, Hope and Charity (in corealizzazione con Tea tro di Roma) torna a costruire un’esperienza teatrale capace di descrivere le fragilità uma ne puntando al cuore del no stro presente e Caroline Guiela Nguyen che nel suo Fraternité costruisce un racconto fanta scientifico intarsiato da fram menti di vite reali che, come fremiti improvvisi, raccontano esistenze al margine, testimo nianze di un presente lanciato nello spazio e illuminato dalla luce baluginante della nostra solidarietà.
L’attenzione del REF alle nuove proposte della scena na zionale si radica in Anni Luce, la sezione a cura di Maura Teo fili che scommette sul sostegno alla creatività under30 e alle creazioni della scena teatrale italiana ponendo al cuore del suo operare il progetto Powe red By REF: un’opportunità di sostegno, formazione e svilup po dedicata a giovani artiste ed artisti che operano nel campo della ricerca teatrale e della performance.Treinomi selezionati da questa terza edizione che pre senteranno il primo esito del la loro ricerca nell’ambito del programma del festival: Greta Tommesani con CA.NI.CI.NI. CA, Elena Bastogi con Senza titolo (mâcher ses mots), Ma trice Teatro con Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici. Infine, dalla scorsa edizione di Powered By REF, la regista Giulia Odetto presenta il com pimento del suo Il mio corpo è come un monte.
Torna, ancora nell’ambito di Anni Luce, la nuova edizio ne di Situazione Drammatica, il format dedicato alla nuova drammaturgia, ideato da Tin daro Granata e presentato da Romaeuropa in rete con i pre stigiosi premi nazionali dedi cati alla nuova drammaturgia Hystrio, Tondelli e Riccione. Novità assoluta per il 2022 è la definizione di una segnala zione speciale del REF che in tende monitorare e selezionare tra i testi presentati ai premi quelli particolarmente attenti a tematiche interculturali assu mendo così un ruolo attivo di monitoraggio e osservazione delle nuove proposte dramma turgiche.Leproduzioni nate intor no ad alcuni delle più efficaci opere selezionate sono ospitate all’interno del festival al fine di garantire un ciclo di osser vazione che partendo dal testo giunga alla sua concretizzazio ne scenica. Ne è esempio Ok Boomer di Nicolò Sordo, vin citore del Premio Tondelli nel 2021, che debutterà nella sua forma scenica con la regia di Babilonia Teatri. Completano questo approfondimento sulle nuove scritture per la scena gli incontri e i podcast realizzati grazie alla collaborazione con Rai Radio 3. È fotografia di un movimen to che attraversa l’Europa fa cendone danzare le identità, Dancing Days, la sezione cu rata da Francesca Manica che raccoglie alcune delle più sor prendenti creazioni della scena coreografica europea (anche grazie alla rete Aerowaves) di segnando network sul territorio nazionale e internazionale. Ne sono protagoniste e protagoni sti la danzatrice e coreografa franco-malgascia Soa Ratsifan drihana, la francese Leïla Ka, il tedesco Philippe Kratz, l’olan dese Andrea Hannes, il belga Cassiel Gaube e gli italiani Ste fania Tansini e Pablo Girolami (in corealizzazione con Teatro BibliotecaContinuaQuarticciolo).arivolgersiai core ografi e alle coreografe emer genti DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle co reografe e dei coreografi un der35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Ro maeuropa presenta, all’interno della sua programmazione, la serata finale di premiazione e in prima nazionale il lavoro vincitore della scorsa edizione: Pas de deux di Jari Boldrini e Giulio Petrucci. È dedicato ad artiste ed ar tisti sotto i 36 anni residenti stabilmente all’estero il con corso-premio Vivo d’Arte, promosso dal Ministero degli
40 Un condiAlogoilFUTUro
REf Kids & Family, la sezione curata da Stefania Lo Giudice che attra versa tutta la durata del festival invitando il giovane pubblico ad esplorare i linguaggi della creazione raccontaMonk,delnissimoGierenventurosoinsiemeL’olandesecontemporanea.ZonzoCompanyaimusicistidell’avtriojazzDeBerenaccompagnailgiovapubblicoallascopertagrandejazzistaTheloniousConsorzioBalsamicoin Questi pochi cen trimetri di terra una storia di fuga e accoglienza, Dadodans si concentra sulla trasmissione delle emozioni attraverso la musica e il canto, Compagnia Quattrox4 torna con una nuova produzione di circo contempo raneo mentre Factory Compa gnia Transadriatica rilegge la storia del pifferaio di Hamelin e l’origine del mistero che la circonda. diAloghi in concerTo Se la musica continua a fun gere da collante tra le differenti proposte della programmazio ne del festival, riunendo pro spettive d’indagine e pratiche differenti, cospicua è la propo sta di concerti del Romaeuropa Festival 2022. Il pluripremiato composito re e produttore Ólafur Arnalds presenta nella Cavea dell’Au ditorium Parco della Musica (in corealizzazione con Spring Attitude Festival) il suo monu mentale album Some Kind of Peace per l’unica data italiana del suo tour europeo, mentre dal Giappone il maestro Ryoji Ikeda prosegue con Music for percussion n.2 (presentato in corealizzazione con Musica per Roma) il suo percorso di analisi e affondo sulle percus sioni e sulla purezza del suono da loro tuitaHousesentatoconAncoraprodotto.incorealizzazioneMusicaperRomaèpreilconcertodiDreamQuartet-lacrewcostidallepianisteKatiaeMa
41 Affari Esteri e della Coopera zione Internazionale e volto alla selezione di opere origi nali di creazione contempora nea sviluppate nelle discipline del teatro, della danza e della musica che abbiano a cuore il tema della contaminazione e dell’incontro con la cultura del paese di residenza, mentre completa questo sguardo verso la scena del futuro Residenze Digitali, la rete per il soste gno alla creatività digitale, di cui Romaeuropa è partner da quest’anno, che ha seleziona to sei differenti progetti per un percorso volto all’esplorazione delle performing arts in rete e che, nell’ambito della sezione Digitalive del REF, presenterà il percorso nel “metaverso” dell’artista Kamilia Kard. Un diAlogo TrA generAzioni Nel segno dell’inclusione, del coinvolgimento delle famiglie e dell’apertura ad un pubblico di tutte le età il Romaeuropa Festival 2022 accresce la sua offerta tout le public a partire dal ritorno della Compagnia Finzi Pasca con le atmosfere sognanti di Bianco su Bianco, una fusione di danza, teatro e acrobazie nella quale i due dedicatidail’attraversa.dell’amiciziadifficoltàreattraversoOlimpiadilasviluppataluciedialoganoterpreti-attori-acrobati-clowninconunsofisticatosuggestivouniversofattodiedisuoni(unatecnologiadallacompagniaperCerimoniadichiusuradellediSochidel2014)ilqualeraccontaconironiaedelicatezzalediunavita,ilvaloreedell’amorecheAllebambineeaibambiniseianniinsusonoinveceiweekenddi
ContemporaneaMusicaEnsembledirettodaToninoBattista.PiotrOrzechowskiakaPianohooliganpresenta
L’incontro tra linguaggi è anima anche della sezione Di gitalive, a cura di Federica Pat ti, dedicata all’indagine delle culture digitali, delle sonorità sperimentali ed elettroniche e di quei formati performativi che stanno ridefinendo il con cetto stesso di live musicale. Ne sono esempio Distantia di Franz Rosati, il live di Lib by Heaney con Nabihah Iqbal in collaborazione con RE:Hu manis, la performance Benea th The Neural Waves di Sofia Crespo and Entangled Others Studio, l’augmented reality sculpture di Auriea Harvey oltre al progetto ARNA: l’Ar chivio dei Rituali del Nuovo Abitare proposto da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico a cui si affiancano le attività dedica te alla realtà virtuale proposte dal VRE – VIRTUAL REALI TY EXPERIENCE diretto da Mariangela Matarozzo. Alla sezione LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci il compito di esplora re, con uno sguardo volto alla parità di genere e all’inclusi vità, le nuove sonorità pop e urban nella musica italiana in sieme alle identità e alle narra zioni da essa veicolate.
42 rielle Labéque, Bryce Dessner e David Chalmin che torna per un nuovo live in cui partendo dall’esecuzione di Les enfants terribles di Philip Glass intes se musiche di Meredith Monk, le prime esecuzioni italiane di brani della compositrice islan dese Anna Thorvaldsdottir e di David Chalmin oltre alla prima assoluta di una nuova composi zione firmata dallo stesso Des sner - e l’omaggio per i cento anni dalla nascita di Iannis Xe nakis proposto dal PMCE – Parco della
Missa Sine Verbis, un rituale mu sicale in cui sono riunite e ri-arrangiate le musiche sa cre dei più celebri compositori polac chi tra cui H. Górecki e K. Penderecki; Fabrizio Ottaviucci torna a cimentar si con la quanta parte delle Treatise di Cornelius Cardew mentre approdano per la prima volta al festival Paola Prestini insieme all’ex componente dei Kronos Quartet Jeffrey Zeigler e la compositrice svedese Han na Hartman (residente all’Ac cademia Tedesca Roma Villa Massimo) al fianco dell’arti sta tedesca Dafne Narvaez in una performance che intreccia animazioni dal vivo, oggetti in movimento ed elettronica.
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Contaminati e reinventati i suoni dell’R’n’B, dell’elet tronica e del Nu-Jazz sono al centro di questa seconda edi zione che vede protagoniste la cantante e performer italo-ma rocchina LaHasna, classe 1993 e già artista selezionata da MTV New Generation insie me al producer Salam Carther, la cantautrice NAVA, nata a Teheran e stanziatasi da diver si anni a Milano dove, tra pop ed estetica camp, ha dato vita ad uno stile personalissimo caratterizzato dalla contami nazione e dalla mancanza di limiti, la producer e songwri ter LNDFK, cresciuta a Napoli e figlia di due diverse culture (madre italiana e padre arabo) che ha illuminato il panorama musicale italiano con il suo al bum d’esordio Kuni in cui me scola sonorità jazz, neo-soul e R’n’B in un amalgama origina le e alieno; la cantautrice e pro ducer di origini metà italiane e metà colombiane Joan Thiele con il suo stile sofisticato e in ternazionale nel quale interse ca eleganti derive R’n’B, pop e arrangiamenti d’altri tempi in un equilibrio perfetto di tra dizione e sperimentazione ed Elasi, la cantautrice, composi trice e producer alessandrina pronta a fare festa con il suo sound dai confini geografici e stilisticiCompletafluidi.la sezione Eclissi Talk, uno speciale Waiting for Coming Out Day realizzato in collaborazione con il Gay Cen ter per portare in scena i raccon ti dell’omonimo podcast ideato da Pietro Turano e prodotto da Cross Production: storie di au todeterminazione e rivincita di persone LGBTQ+ accompagna te da un dibattito in sala alla pre senza delle/i protagoniste/i del podcast e da guests dal mondo della scena musicale e cultura le italiana. Si strutturano come veri e propri dialoghi anche gli incontri de Le Parole delle Canzoni, il format ideato e pre sentato da Treccani che pone a confronto musiciste e musicisti con scrittrici e scrittori per dare vita a conversazioni intorno alla pratica della scrittura nell’am bito della scena cantautoriale e pop italiana (tra i protagonisti di questa edizione il cantautore Giovanni Truppi).►RS
il pATriMonio cUlTUrAle iTAliAno L’Italia possiede un patri monio culturale immenso, disperso in tutto il territorio, diventa quindi strategica e fondamentale la riduzione della sua frammentazione, anche gestionale, e l’elimi nazione degli enti culturali inutili: servono investimenti in infrastrutture logistiche, che velocizzino un sistema ora troppo burocratizzato e lento, perciò controprodu cente e che va nella direzio ne contraria a quella auspi cata.Per sapersi narrare, è in dispensabile conoscersi: chi fa cultura e chi la finanzia
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di cultura si può vivere e prosperare, a confer marlo sono le storie di successo delle Imprese Cul turali e Creative. Un settore produttivo che occupa quasi 1,5 milioni di persone in ol tre 400.000 imprese, per un valore aggiunto totale che si aggira intorno agli 89,9 mi liardi di euro. Ma per capire cosa sia una Impresa Culturale e Crea tiva (ICC), basta fare rife rimento a due testi base. Il primo è il Libro Bianco sul la creatività (2009) secondo cui si definiscono Imprese Culturali tutte quelle ini ziative che hanno a che fare con il patrimonio storico e artistico come l’industria dei contenuti, dell'informa zione e delle comunicazioni e la cultura materiale come moda e design. La seconda definizione arriva dalla ricerca ERVET del 2012 realizzata in Emilia Romagna, dove si legge che per essere definita Culturale e Creativa, un’Impresa deve condividere tre fattori : • l'utilizzo di saperi cul turali (nuovi e tradizionali) e creativi quale input per la produzione;•laproduzione di senso e valore estetico, in aggiunta alla funzione del prodotto o servizio;•l'accezione “artigiana” della produzione, volta all'u nicità del prodotto finale. Da qui nascono un serie di esperienze im prenditoriali che sfruttano le enormi risorse artistiche, museali, architetto niche e paesaggisti che del Bel Paese. Una realtà che con ta 4.158 musei, 282 aree archeologiche, 536 monumenti, 13.888 biblioteche, 871 aree naturali protette, 2.500 siti naturali.Intutti questi casi lo schema è sempre lo•stesso:daun lato l’im presa culturale, molto spesso pub blica, che gestisce un patrimonio esistente; • dall’altro l’impresa cre ativa che sta sul mercato e utilizza gli input creativi per realizzare prodotti comple mentariInsieme. formano una fi liera che va dalla fondazio ne che gestisce una villa, alla start-up che si occupa di gamification, passando per una cooperativa teatra le e un'associazione che ha un bene in convenzione dal Comune. Il tutto per attrarre un bacino di circa 115 mi lioni di visitatori all’anno.
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di cUlTUrA si pUò
FocUs una piccolamedia impresa culturale vivere prosperAre, conFerMArlo
sono le sTorie di sUccesso delle iMprese cUlTUrAli e CREATIVE. LA QUESTIONE è L'OGGETTO DEL NUOVO LIBRO DELL'ECONOMISTA MilAnese, proF. sTeFAno MAsUllo 44 cmanuelae©attaneo
Il teatro,
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Le pagine di Michele Canditone, manager di lun go corso del comparto dello spettacolo, oggi alla con duzione del Teatro Franco Parenti di Milano, sono una sintesi ambiziosa - e riuscita - di cosa ha rappresentato e può rappresentare il teatroma più in generale l’arte nel nostro Paese - e di come una gestione manageriale po trebbe contribuire significa tivamente al loro sviluppo.
il TeATro UnA piccolA MediA iMpresA cUlTUrAle Questo è il titolo del 24esimo volume di Stefano Masullo pubblicato dalla casa editrice ISFOA Uni versity Press e si arricchisce della prefazione di Maurizio Primanni (Founder e CEO Gruppo Excellence). Man cava un simile libro, non solo a vantaggio del mondo del teatro, ma anche della cultura italiana in genere.
di daniele colzani il prof. Masullostefano45consideri allora strategica la formazione e l’educazione alla cultura nelle scuole e nelle università, per svilup pare senso critico, fornire i codici interpretativi e defi nire una identità culturale italianaAccontentarsi. della riva lorizzazione del patrimonio storico non è però sufficien te, serve anche coniugare la narrazione dell’Italia al pre sente e trasformare le isti tuzioni culturali e le città in ambasciate.Unodei migliori esempi di impresa culturale e creati va lo racconta il direttore di Federculture Claudio Bocci: «Quando Paolo Giulierini, uno dei famosi venti diret tori di museo nominati con la Legge Franceschini, è ar rivato al Museo Archeologi co Nazionale di Napoli, ha promosso un piano strategi co tra i cui obiettivi primari c’era quello di aumentare il pubblico dei nativi digi tali. Per farlo, ha contatta to Fabio Viola, istituzione globale tra i gamification designer, ha creato un vide ogioco, il primo prodotto e distribuito direttamente da un museo». Il titolo, Father and Son, è stato scaricato oltre 400 mila volte contribuendo a far aumentare la quota di giovani visitatori. Non fos se altro che per risolvere l’enigma che veniva propo sto ai giocatori attraverso le informazioni che si possono recuperare solo al museo.
Il libro approccia questo tema in modo olistico, in fatti già nella premessa l’au tore ci ricorda come l’eco nomia e la cultura possono essere viste in una prospetti va comune: quella dell’indi viduo (che cosa è l’artista se non l’espressione massima dell’individuo?).IlnostroPaese - che ha avuto la fortuna/merito di ospitare oltre la metà dei beni artistici mondiali -, sof fre – lo sappiamo bene - di una sorta di radicato idea lismo estetizzante, per cui vale il principio dell’“arte per l’arte”, fine a sé stessa, avulsa dal contesto sociale e persino morale Secondo tale paradigma, l’opera artistica, a partire da quella teatrale, non deva preoccuparsi dei costi. A pensare al “vil de naro”, nel passato c’era il Mecenate di turno, oggi lo Stato.Significativa la citazione dell’autore della vecchia legge Corona del 1967 per cui l’attività artistica (nella fattispecie musicale) veniva considerata di rilevante inte resseUn’ideanazionale.chesottendeva fi nanziamenti illimitati. Va da sé che in una società come l’attuale; dove le persone sono sempre più istruite e la fruizione artistica è alla
base della loro vita, tale conce zione è insufficiente. Il teatro è un’impresa e va gestito – con le sue specificità – secondo criteri manageriali, al pari un’impresa del mondo della moda, del design, dell’hi-tech. Certamente, i riferimenti legi slativi sono cambiati. Via via negli anni sono stati istituiti il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) ed è sta to consentito a tutti gli effetti l’ingresso dei privati nelle im prese artistiche. I media di tutto il mondo hanno dato risalto all’inizia tiva del ministro Dario Fran ceschini, che tramite una gara internazionale ha affidato la conduzione dei principali mu sei nazionali a dei manager stranieri. Tuttavia, gran parte dei teatri devono ancora fare moltissima strada perché siano gestiti in modo imprenditoria le.Soprattutto, soffrono di una inveterata mancanza di finan ziamenti e della pressoché ge neralizzata incapacità di ideare e condurre con successo poli tiche di marketing efficaci per assicurare una costante capaci tà di attraction di spettatori. Di marketing culturale si par la da decenni. Il primo, ricorda l’autore, fu Philip Kotler, che nel 1967 pose il problema di come le organizza zioni culturali (mu sei, biblioteche, sale concerti e teatri) devono
Ilman).lo,disinegliperòpoliticheimpostaredimarketing(ilibripiùimportantifuronopubblicatianniOttanta,pensialleopereMokawa,MelliDiggleseHirschteatro,ciricorda,è un prodotto, e va gestito con il marketing: dal prezzo alla distribuzione alla promozione. La qualità di questo volume è descrivere gli strumenti di marketing in modo dettaglia to, ma alla luce della specifi cità dell’impresa teatrale, che ha aspetti immateriali, dove il tema dell’autonomia artistica e della proprietà intellettuale rivestono un ruolo essenziale. L’importanza del marketing per il teatro è ulteriormen te enfatizzata dall’accelerato sviluppo in corso dei canali e dell’economia digitale, con i social che oramai sono diven tati uno dei principali canali di promozione di manifestazioni, eventi ed oggetti d’arti e con le prime esperienze già realizzate di partnership con Influencer per accrescere il numero di in gressi a musei e teatri. Introdurre nel teatro logiche di management efficaci pre suppone anche capacità di pia nificare i costi, tenere con ac curatezza l’amministrazione, i contratti e le relazioni con il personale.Sitratta persino di realizzare una accurata programmazione logistica nei casi di spettacoli itineranti, poiché anche con questo si riesce ad ottimizzare il profilo di costi del progetto. Fondamentali poi i due pa ragrafi dedicati alla lettura dei report economico-finanziari delle aziende dello spettacolo e alla loro posizione finanzia ria. Passo dopo passo l’autore ci spiega come il teatro può trovareNondimeno,fondi. esso nella sua interezza, dalle maestranze agli attori ai manager, deve essere consapevole di tale visione e 46
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ChI è STEFANO MASULLO Stefano Masullo, è un im portante e prestigioso prota gonista del settore finanziario italiano e del giornalismo eco nomico - finanziario, infatti, sotto la sua sapiente guida sono state create, consolidate e sviluppate testate editoriali di grande reputazione, è stato fondatore, azionista e diret tore responsabile, dal 2000 al 2018, ed assoluto artefice del grande successo ottenuto da parte di Trend On Line, nel periodo 2007 – 2009, con il ruolo di direttore editoriale, ha lanciato nell’empireo italiano imprimendo una svolta fon damentale, la rivista Family Office: Patrimoni di Famiglia edita da Le Fonti ed in seguito, dal 2010, quale fondatore e di rettore responsabile, ha creato da zero la più importante realtà multimediale italiana dedicata al Golf - Business - Solidarietà & Lifestyle denominata Golf People Club Magazine, Segretario generale As soconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Inve stimento, Magnifico Retto re ISFOA Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale è il riconosciuto fondatore dell‘attività di con sulenza finanziaria indipen dente in DocenteItalia.universitario, auto re di 23 bestsellers aziendali, ha iniziato ad operare con suc cesso nel lontano 1986 dove è attualmente attivo nella com plessa gestione del patrimonio familiare.►RS i conTenUTidelliBro • 1 - il MArkeTing cUlTUrAle 1. Alcune definizioni di marketing culturale 2. L'importanza del marketing per le organizzazioni culturali 3. Il modello di marketing applicato alle imprese culturali e le sue 4.specificitàFisionomia delle imprese culturali • 2 - il TeATro coMe pMi 1. la mission teatrale 2. La pianificazione strategica dell’impresa teatrale 2.1 Il marketing planning 3. Promuovere, programmare e gestire uno spettacolo 3.1 i fattori critici di successo del marketing per le imprese di performing arts 4. la dimensione economicofinanziaria nelle aziende di 5.spettacoloIlreporting: la lettura dei report economico finanziari delle aziende di spettacolo 6. Il finanziamento dello spettacolo • 3. IL TEATRO NELL'ERA COVID 1. Il costo dell'emergenza secondo la siae 2. Ripensare il teatro ai tempi del covid 47
Il volume è in vendita a 19 €: per l'acquisto potete contattare la casa editrice a questi recapiti nABis ediTrice Via R. Kennedy, 2/b 71024 Bari nabiseditrice@yahoo.com - Tel. 379-14.85.625 della opportunità, per non dire necessità, del cambiamento. A fine libro Canditone spiega an che come il “cigno nero” della pandemia da Covid 19 abbia assestato un colpo terribile all’industria dello spettacolo italiano, con gli eventi culturali e gli ingressi che sono calati di circa il 70% e la spesa da parte del pubblico di oltre l’80%. A tal proposito il testo può rappresentare anche un utile strumento per supportare la ripartenza post pandemia, per ché chiarisce come il teatro, attraverso una efficace ed ef ficiente gestione manageriale, può raggiungere condizioni di sostenibilità economica; fa cendo così il bene dell’arte, dei lavoratori, degli spettatori e in ultima istanza anche del nostro Paese.
INFORMAZIONI UTILI PER L'ACQUISTO
del settore musicale. È tuttora il corso più ambito sul music busi ness, con un numero di domande di iscrizione ampiamente superio re rispetto ai posti disponibili. Quest’anno il termine per la presentazione delle domande di ammissione è il 12 ottobre 2022 I candidati verranno valutati in base a tre criteri: voto di laurea, pertinenza del curriculum vitae e colloquio motivazionale. Anche per l’edizione 2022 - 2023, il Ma ster istituirà 6 borse di studio che verranno attribuite per merito ai primi classificati in graduatoria. Maggiori informazioni al seguen te link: zionile-quota-di-iscrizione-e-agevolaalmed-comunicazione-musicahttps://almed.unicatt.it/
Mercoledì 7 settembre alle ore 17.30 il Master in Comunicazione Musica le, promosso dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spetta colo (ALMED) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, orga nizza una open lecture sul tema Lo scouting e le carriere degli artisti. L’appuntamento si svol gerà presso la sede dell’Universi tà Cattolica e in diretta streaming suPerWebex.accedere all’open lecture, sia in presenza che da remoto, è necessario iscriversi (per regi strarsi poteere inquadrare il qrco de presente in questa pagina).Le modalità per accedere alla diretta e i dettagli sul luogo dell’appunta mento verranno comunicati suc cessivamente via mail agli iscritti. L’incontro, rivolto agli interes sati al settore del music business, agli addetti ai lavori, agli ex-stu denti e ai futuri alunni del Master, è pensato per riflettere sui cam biamenti della figura dell’artista, dai suoi esordi attraverso lo scou ting per ricercare nuovi talenti,
allo sviluppo delle carriere con il supporto di figure professionali come l’A&R e il manager.
didATTicAillink
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La lezione sarà tenuta da profes sionisti nel settore musicale, non ché docenti del Master: Gianrico Cuppari conalunniununiversitari,inrezionepollente),qualsiasisterbilla,zionecazionemusicalevaristauranodinamichecarrieredellefornirannonotti(Astarte(Carosellomanagement),(TuttomoltobenegrazieDarioGiovanniniRecords),NinaSelviniAgency)eRiccardoZa(PinguiniTatticiNucleari)un’ampiapanoramicaprofessioniasostegnodelledegliartisti,spiegandolerelazionalichesiintralepartiinrapportoaisettorioperatividellafiliera(management,comunitradizionale,comunicadigital,discografiaelive).Modereràl’incontroGianniSiDirettoredidatticodelMainComunicazioneMusicale.Rivoltoalaureatielaureandidifacoltà(e/otitoloequiilMasterinComunicaMusicalecontinuaaformaa360°isuoistudenti,portandocattedraprofessionisti,docentiartistiesoprattuttonumerosempremaggiorediexconlalorotestimonianzaelaloroesperienzadioperatori
Lo scouting e le carrieredegli artisti L'INCONTRO, ORGANIZZATO DALL'UNIVERSITà DEL SACRO CUORE DI MilAno, per riFleTTere sUi cAMBiAMenTi dellA FigUrA dell’ArTisTA
Il percorso prevede inoltre un periodo di stage, garantito per tut ti gli studenti, finalizzato all’inse rimento formativo nel mondo del lavoro, sia presso le aziende part ner storiche del Master, sia presso nuove realtà, ricercate ogni anno in base all’andamento del merca to musicale. Le percentuali di pla cement si attestano tra il 66% e il 90% a sei mesi dal termine delle lezioni. ►RS
50 BUskers & c. in occasione dell'ultima edizione di Milennarja, rievocazione storica tenu tasi nell'incantevole borgo medievale marchigiano di Corinaldo, abbiamo avu to il privilegio di assistere ad un'esibizione che dire adrenalinica è riduttivo. Al culmine della serata, infat ti, il perfomer Otto Mix ha incantato il pubblico con il suo spettacolo "di fuoco". Nella semioscurità e tra la curiosità generale, ha po sizionato gli "attrezzi del mestiere" e dopo aver "in cendiato" le sue torce ha ini ziato ad esibirsi in una serie di danze rese ancor più sce nografiche sia dalla musica utilizzata per accompagnar le che, soprattutto, dall'ip notico movimento generato dalle fiamme che venivano fatte roteare in ogni dire zione. Atmosfera, musica e danza: un perfetto mix di energia e adrenalina che ha incantato tutto il pubblico che gli ha regalato il giusto tributo con innumerevoli ap plausi. Dopo l'esibizione lo abbiamo incontrato per voi. Nicola, aiutaci a comprendere la tua professio ne di performer. Come ti definisci? Mi definisco un performer di fuoco amante del medie vale/fantasy che non vede l’ora di "incendiare", in modo buono, qualche piazza e il pubblico che assiste alle mie esibizioni. Hai scelto il nome d'arte di Otto Mix: quale è il motivo? Il nome Otto mi è stato affidato da amici sin dal le superiori, all’epoca era il mio numero di maglia e ruolo nella squadra di rugby dell’istituto tecnico agrario di Fabriano, il “Mix” è una cosa che In realtà non fà par te di me, un mio amico dj mi ha sempre chiamato “Mix” anziché “Otto” perché “otto mix” è il nome di un dj afro Otto Mix e la sua ipnotica "danza infuocata" il perFoMer incAnTA il pUBBlico con il più "indoMABile" degli eleMenTi nATUrAli e lo FA con grAnde MAesTriA...
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51 di daniele colzani e dalla mia iscrizione sui social mi sono segnato con questo nome e mi è rimasto incollato addosso, ma per tutti sono semplicemente Otto. Anche se ora potrei se guire le orme dei più grandi Galli della storia come Aste rix, Obelix e Ottomix! Perchè, tra i tanti ele menti, hai scelto di esibirti con il fuoco? Che significato hanno per te le fiamme? C'è un legame ancestrale con il passato? Non ho scelto il fuoco, lui ha scelto me! Ho ripreso a fare giocoleria poco prima
ChI è OTTO MIX
Nell'immaginario colletti vo il fuoco (purtroppo) è visto solamente come elemento "distruttivo" anche se sareb be meglio pensare alla sua
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di partire per una vacanza a Valencia dove conobbi un artista di strada che si esibiva in piazza con il fuoco. Finita la performance mi raccontó di come fosse possibile vi vere viaggiando, in quel momento mi diedi un obbiettivo, «un mese di tempo e farò la mia prima accesa!»…e da allora devo smettere di bruciare! Per me le fiamme sono nobi li colleghe, vanno rispettate, sempre! A cosa ti ispiri quando inizi a "creare" i tuoi numeri? Hanno una "base comune" alla quale di volta in volta aggiungi uno step sempre più complicato oppure ogni volta è tutto diverso? Quando creo una performan ce, la prima cosa fondamentale per me è la musica. Devo tro vare una canzone che riesca a darmi quel tipo di emozione che vorrei trasmettere ed inizio ad immaginarla.
• Mi chiamo nicola giacona, in arte "otto", ho 31 anni e sono originario di Chiaravalle nelle Marche, inizio la mia storia da giocoliere a 14 anni dilettandomi con palline, monociclo e micromagia facendo intrattenimento a feste di compleanno per i più piccoli, così fino ai 19 anni dove, finita l'esperienza scolastica provo come altri miei coetanei ad avvicinarmi al mondo del lavoro abbandonando le arti che tanto apprezzavo.
Dopodiché prima di portare un nuovo pezzo nello spettaco lo già esistente, ho bisogno di provarlo davanti ad altri amici artisti prima del test finale con il pubblico: la creazione di un nuovo pezzo è una cosa che ri chiede molto tempo per essere fatta, ed una volta pronto ne serve il doppio per perfezio narlo e "sentirlo" mio.
• Al mio ritorno in italia creo in definitiva il mio spettacolo "Kaos Calmo", spettacolo che è stato raffinato, curato, collaudato ed acclamato in moltissime tra le più grandi piazze, festival medievali e buskers.
• A 22 anni forse spinto dalla noia della routinne decido di riprendere lo studio delle arti giocolose, l'incontro con le bolas ed il primo amore per il fuoco e strumenti led.
• Passano gli anni e dopo numerose collaborazioni che mi hanno portato a girare il Bel Paese con altri artisti e compagnie marchigiane decido che sono pronto per il mio primo viaggio, destinazione Playa del Carmen, Messico, tournèè che mi permetterà di studiare un approccio diverso alla giocoleria con i migliori artisti della flowarts e mi vedrà girare tra le migliore compagnie di spettacolo della Playa.
Ogni volta il pubblico reagisce con stupore e meraviglia alle tue esibizioni: provi ancora emozioni prima di ogni numero? il sociAl Inquadra il QRcode per il profilo Facebook di otto Mix
(3)imonettisanilod©
Il fuoco è sempre stato un simbolo purificatore, ma que sto è solo uno dei suoi mol teplici aspetti, quello che mi piace maggiormente ricordare è l’aspetto meno preso in con siderazione: la sua capacità as sembrativa, di unire le persone ed attrarle nel suo circolo di luce come falene. Le tue esibizioni sono mol to emozionanti anche per il tipo di musica utilizzata. Hai un varizimusicalecompositore/gruppopreferitocheutilizoppuresceglitrabranidiautori?
Hai un artista del passato a cui ti sei ispirato? La tua è una passione che qualche famigliare ti ha tramandato oppure sei un autodidatta?
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Amo ogni genere musicale, infatti per le performance scel go tra autori e generi comple tamente diversi. Nello show possiamo trovare canzoni me dievali, epiche, dubstep e di musica classica: l’importante è riuscire a trasmettere l’emo zione che suscita anche a costo di uscire un po’ dal “contesto”. Che emozioni deve suscitarti la colonna sonora che utiizzi per le tue performan ces? Ogni traccia riesce ad ispi rarmi ed emozionarmi in ma niera diversa, ciò che cerco nella musica è un emozione: rabbia, paura, tristezza, felici tà etc, essendo un performer di un arte visiva ho bisogno di completare le mie performance con qualcosa di altrettanto for te. Ho imparato con il tempo che il fuoco, simbolo di forza e potenza, viene apprezzato maggiormente se usato in ma niera dolce e poetica, Raccontaci i tuoi inizi... non deve essere stato facile (e non lo è tuttora) gestire un elemento "indomabile" come il fuoco? Come è anda ta la prima volta? La prima volta ero davve ro agitato ed emozionato al tempo stesso: riuscire a por tare con il fuoco quelle poche mosse di giocoleria apprese da autodidatta fu un esperienza adrenalica oltre una grandissi ma soddisfazione personale e spinta emotiva a continuare. Mi ero dato un obbiettivo e l’avevo raggiunto, anche se, mi rendo conto ora che quel lo in realtà era il mio punto di partenza, non di arrivo.
Quando iiziai, lo feci per gioco e per sfida, non conosce vo altri giocolieri, c’era il web e le poche cose che riuscivi a reperire in rete, lì scoprii un artista giovane dal nome Jho nathan Alvarez: mi innamorai delle sue performance e del suo flow e l’ho sempre ammi rato tantissimo per la sua capa cità di emozionare il pubblico unendo la musica ad una per formance di giocoleria.
Assolutamente si!!! Prima di ogni spettacolo sono super agi tato!!! Ammetto però di aver più paura del pubblico che non del fuoco, la riuscita di una buona performance è data an che dalla carica che il pubblico dona all’artista con gli applau si, ci sono situazioni dove bi sogna richiamare applausi, ed altre, come a Millenarja, dove il pubblico ti sommerge d’a more così tanto da riuscire a commuovermi in scena. Ammetto però che tutta l’agi tazione del momento vengono compensati quando alcune tra le persone del pubbli co vengono a cercar mi per ringraziarmi delle emozioni che gli ho donato. In quel momento mi sento di aver fatto un buono show, e ti assicuro che io non sono mai soddisfatto di tutto quello che faccio. Hai un "rito" scaramantico prima di ogni numero o un ogget to dal quale non ti separi mai? Devo confessare che non ho un oggetto che tengo sempre con me o un rito propiziatorio nel “pre show”. Come è la vita del busker? Gli applausi compensano gli sforzi, i sacrifici e le ore di al lenamento?
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La vita del busker è una vita ricca di emozioni, di volti sco nosciuti che diventano nuovi amici, di posti da scoprire. Gli applausi sentiti compen sano sempre tutte le ore di al lenamento, i sacrifici fatti per arrivare a questo punto; ave re la possibilità di lavorare e viaggiare è un piccolo sogno che si realizza. Ai bambini, e non solo a loro, si dice sempre «Non scherzare col fuoco». è davvero così? Cosa diresti a chi volesse seguire le tue orme? Ai bambini bisogna dire di non giocare con il fuoco!! Prima di ogni performance lo ricordo sempre per non avere “emulatori” a casa…o scuola! Però per chiunque voglia se guire questa strada, posso solo dir loro, che il fuoco ti accende la vita. ►RS i video Inquadra il QRcode per il canale Youtube di otto Mix
Blooming Festival: artinumeriche e culture digitali per il sesto anno consecu tivo, uno dei borghi più belli d’Italia accoglierà sperimentazioni sensoriali, ambienti immersivi e per formance coinvolgenti che contribuiranno a valorizzare il patrimonio storico ed ar chitettonico della città. Ve artisti e studi creativi interna zionali con installazioni, vi deoproiezioni e performance all’interno di location uniche e rare nel centro storico della città marchigiana di Pergola (PU). Blooming, grazie al format che coniuga location sugge alle arti digitali. Saranno pre senti alcuni dei più importanti e riconosciuti artisti interna zionali del settore; sarà dato largo spazio all’immagine, con video spettacolari, instal lazioni e proiezioni interatti ve, e non mancheranno live performances dal carattere FesTivAl
TornA il FesTivAl dedicATo AllA proMozione delle espressioni ArTisTiche di ricercA nel cAMpo dellA cUlTUrA digiTAle, dellA MUsicA e delle ArTi eleTTroniche
che rielaborano un ecosiste ma artificiale, un archivio virtuale di specie vegetali estinte. L’opera è stata espo sta al Centre Pompidou ed è entrata nelle collezioni del Musée d’Art Contemporain deGliMontréal.svizzeri Cod.Act pre senteranno πTon/2, un’in stallazione cinetica e sonora che si muove in modo impre vedibile nello spazio, produ cendo suoni diversi a seconda del ritmo del movimento. Il duo ha all’attivo numerose partecipazioni internazionali, premi e menzioni speciali. Per il secondo anno consecu tivo Blooming ottiene il sup porto di ProHelvetia – Fonda zione Svizzera per la cultura, Il panorama italiano è rap presentato da artisti e studi creativi da tutto il territorio nazionale, attivi a livello in ternazionale. Studio Aira!, collettivo romano attivo da decenni nel campo della cre atività digitale, ha ideato un intervento site-specific in re altà aumentata per la Chiesa di Santa Maria delle Tinte, fruibile con smartphone. Christian Rizzuti, residen te a Barcellona dove insegna Design, presenterà Amnèsia, una suggestiva installazione interattiva con videoproie zioni laser e una componente sonora del sound artist spa gnolo Juliàn Alvarez. Rober to Fusco, che vive e lavora a Helsinki, presenterà Ossa Davide Carbone presenta un’installazione luminosa ambientale, anch’essa interat tiva, in una delle suggestive cantine del centro storico. il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficlale della
manifestazionedidanielecolzani
Il foyer del Teatro comunale Angel dal Foco ospiterà una se lezione di progetti degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, a cura di Marcello Si gnorile, tra cui un videogame attivabile con qrcode e videoin stallazioni.Nonmancherà l’atteso appun tamento a cura di Alberto For mica - Bad clipping, in cui adulti e ragazzi possono fare esperien ze tematiche in realtà virtuale e aumentata. i progeTTi preMiATi Si è chiusa il 5 agosto scorso la call for projects internazio nale #bloomingyou. Numerose le proposte che sono giunte da tutto il mondo per un progetto da presentare durante il festival. La giuria, presieduta da Federica Patti (LaRete art project) vista la qualità delle proposte, ha deciso di selezionare 2 progetti: la video installazione Chrisalis Exuvia di Samuel Pietri e Riccardo Bazzoni, sound artist e visual designer che collaborano con il collettivo fuse* e l’instal lazione interat tiva SoundscapeRadical di Marta Ilac qua,
le al progetto Bru iXes-Lab (Giulia To masello e Cristina Dezi), per l’originalità e attualità della ricerca affrontata con il loro pro getto sXf Workshop per TUTTi Nella giornata di sabato 10 settembre si terrà un workshop di live coding con Nesso in due sessioni (11:00 - 13:30 e 15:00 - 18:30), mentre le attività edu cative dedicate ai più piccoli si svolgeranno nel pomeriggio con il workshop per bambi ni organizzato dal CoderDojo Fano (FareCentro, Umanesimo Artificiale e MeMo Mediateca Montanari).
è inoltre previsto un talk pub blico, con Simona Lisi (Cinema tica Festival) e Paolo Bragaglia (Acusmatiq), di presentazione del I Corso di perfezionamento Nuove tecnologie per la perfor mance. Corporeità e spazio sce nico, promosso da Cinematica Festival e Acusmatiq all’interno dell’Università Politecnica delle Marche - DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ar chitettura. il FesTivAl Blooming Festival è un pro getto di Palazzo Bruschi, asso ciazione di promozione sociale con sede a Pergola, che ha come scopi principali quello di orga nizzare eventi culturali e favori re gli scambi che sono più che mai necessari tra idee e le opere, artisti, professionisti e pubblico. La direzione artistica del festival è a cura di Quiet Ensemble, stu dio creativo di punta nel panora ma delle arti visive e new media in Italia. Partner: Umanesimo Artificiale (Fano, PU)
Il festival si svolge con il so stegno e il patrocinio della Re gione Marche e del Comune di Pergola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Urbi no, di Prohelvetia – Fondazione Svizzera per la cultura. ►RS
menzionediinoltreLasatadesignergiovanebaaLondra.giuriahastabilitoassegnareunaspecia
58 ri saranno i protagonisti di due performance audio/video dal vivo, il primo nella serata di venerdì 9 con uno show di live coding, il secondo nella serata di sabato 10 con il progetto Pla ster, realizzato in collaborazione con Franz Rosati.
MUseiF
I tesori del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl
ondato da Carlo Schmidl, nel culto delle memorie di palcoscenico, con la lun gimirante donazione della sua raccolta storico-musicale, il Civico Museo Teatrale docu menta la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecen to ai giorni nostri. Manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, dipinti, strumenti musicali, oggettistica, fondi archivistici e manoscritti au tografi costituiscono l’ossatura di unteatro della memoria che da quasi un secolo incrementa le sue collezioni nello spirito del suo fondatore. le sedi Ospitato dal 1924 al 1991 nel Teatro Comunale “Giu seppe Verdi”, dal 1992 nella sistemazione provvisoria di Palazzo Morpurgo in Via Im briani, il Museo ha trovato de finitiva collocazione a Palaz
lA sUA dUplice AniMA, di sede esposiTivA e cenTro di docUMenTAzione, si riFleTTe nei MATeriAli esposTi zo Gopcevich, fatto costruire da Spiridione Gopcevich nel 1850, realizzato dall’architetto Giovanni Berlam, acquistato e trasformato in sede museale dal Comune di Trieste. Il traguardo del taglio del nastro, il 16 dicembre 2006, è reso possibile dal generoso atto mecenatesco di Fulvia e Fulvio Costantinides, per ono rare la memoria di Giorgio Co stantinides. le collezioni La duplice anima del Mu seo (esposizione e centro di documentazione) si riflette nell’articolazione degli spazi all’interno del Palazzo. Il pri mo piano, con i suoi pavimenti splendidamente intarsiati ed i il siTo Inquadra il QRcode per sito ufficiale del Museo Teatrale
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61 di daniele colzani suoi soffitti riccamente decora ti, offre un percorso espositivo dedicato alla storia degli edi fici teatrali ed ai protagonisti della musica e dello spettacolo a Trieste lungo un arco di oltre due secoli. Una significativa sezione è dedicata alla raccolta di strumenti musicali, europei ed extraeuropei, ed alla fedele ricostruzione del laboratorio del liutaio triestino Francesco Zapelli.L’esposizione di strumenti musicali, con particolare at tenzione a quelli meccanici, procede al secondo piano del palazzo, dove trovano colloca zione anche gli spazi dedicati alla memoria di Giorgio Streh ler (di cui il Museo custodisce l’archivio personale) ed i ser vizi di documentazione e con sultazione: i percorsi di visita e di ricerca si snodano dunque all’interno della ricca rete di testimonianze che costituisco no un patrimonio in continua espansione.Ragguardevole è la collezio ne di dipinti, prevalentemen te ritratti di attori e musicisti, a firma, tra gli altri, di Gino Parin, Umberto Veruda, Arturo Rietti e Carlo Wostry. Ai dipinti si affiancano stam pe ficativedistuminutioggettisonoatriprosaspettacolioperetteperedidichéteatrali,artistiriguardantieluoghinonilfondobozzettiscenafiguriniopere,edineitetriestini.Numerosiicimeli:apparteadartisti,coteatraliegioielliscena(tralepiùsigniacquisizionifigurano
i costumi appartenuti al grande mezzosoprano triestino Fedora Barbieri), pupazzi, marionette e burattini.Ilmedagliere è costituito da circa un migliaio di pezzi, con alcuni esemplari risalen ti al XVIII secolo. Ad esso si affiancano la fototeca (oltre 50.000 pezzi) ed una raccol ta di autografi (circa 30.000 pezzi) che spazia da Rossini a Verdi, Boito e Puccini, da Adelaide Ristori a Serge Lifar. lA BiBlioTecA, gli Archivi e lA MediATecA Di rilevanza internazionale, per entità e dimensioni, sono i fondi librari ed archivistici
del Museo. Costituita da circa 100.000 pezzi e specializzata in musica e spettacolo, la bi blioteca custodisce una sezio ne di libretti d’opera, un ricco fondo musicale ed un’emero teca.Tra i fondi archivistici (oltre 4.000 cartolari d’archivio), si conservano, tra gli altri, l’Ar chivio Schmidl, quelli del Te atro Stabile del Friuli Venezia Giulia (1954-2000), del Teatro Verdi (1798-2000), del Pre mio Musicale “Città di Trie ste”, della Fondazione Istituto d’Arte Drammatica di Trieste (I.D.A.D.), di Giorgio Streh ler, Giulio Viozzi, Dario Daris e John Gualiani. La vita e l’attività di teatri ed artisti sono documentate dal la raccolta di manifesti e pro grammi (circa 90.000 pezzi), dalla banca dati cartacea e da oltre 600 scatole d’archivio di rassegna stampa e documenta zione.Nata nel 1985 e costituita da oltre 20.000 pezzi, la media teca comprende il lascito del farmacista Riccardo Gmeiner (1905-1984) cui la sezione è intitolata, oltre a preesistenti fondi discografici e successive acquisizioni. il MUseo viAggiA verso il FUTUro Tutela e valorizzazione, cu riosità e ricerca, documenta zione e collezionismo, rifles sione sul passato e proiezione verso il futuro continuano ad essere i cardini di un’istitu zione unica nel suo genere, di fama internazionale e di respiro europeo, creata con passione e lungimiranza da Carlo Schmi dl e cresciuta negli anni, come annotava lo stesso Schmidl nel 1918, grazie a «gli amatori di cose patrie, che […] hanno vo luto con slancio gentile donare generosamente...». ►RS 62
di modelli, costumi, oggetti di scena, locandine, documenti e souvenir». Il Museo Didattico dell ’Arte Circense A FiABilAndiA, il FAMoso pArco DIVERTIMENTI DI RIMINI, è STATO inAUgUrATo Un MUseo Unico nel sUo genere...
col
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l celebre parco di vertimenti di Rimini festeggia i 250 anni del Circo e inaugu ra il primo museo didattico dell’ar te circense. è un progetto in can tiere da tempo e finalmente ha visto sua tura.puntandocosìtibilandia,proseguedelpropriocircenseseostatoclownvenir.locandine,li,acircopercorsoAttraversorealizzazione.questoilmondodelvieneesaltatograzieunacollezionedimodelcostumi,oggettidiscena,documenti,souTratrampolieri,giocolieriedomenica24luglioèinauguratoilprimoMudidatticodedicatoall’arteinItalia.Unveroeomaggioalmondocircoelasuastoriachedaoltre250anni.IlmuseoèospitatodaFiailparcodivertimendiRimini,chearricchiscelasuaofferta,elofaanchesuarteecul
iniziATivei
«L’arte circense rappre senta un valore enorme per il patrimonio culturale, del nostro Paese e del mondo in tero - afferma Fabrizio Gran di, presidente onorario una lezione lA sToriA del circo Quella del circo è una sto ria molto antica. Ai tempi dei romani, il circo ospitava le corse dei carri e a volte anche le lotte dei gladiatori. Il circo moderno nasce nel XVIII secolo come spetta colo equestre: c’è una data precisa, il 1768, quando Phi lip Astley per la prima volta
del museo - In mostra
BrandiMatilde
65 di daniele colzani si esibì su una pista circolare a Londra. Nel tempo, lo spettaco lo si è aperto agli artisti di di scipline più diverse: clown, acrobati, trapezisti, gioco lieri e maghi. Il primo a fondere tutti questi elementi insieme fu un impresario americano, Phineas T. Barnum (alla cui vita è stato dedicato il musical biografico The Gre atest Showman), che nel 1871 creò negli Stati Uniti «il più grande spettacolo del mondo»: una formula che raccoglieva esibizioni equestri, baracconi da fiera con “strampalati personag gi” e curiosità di ogni specie. lA collezione Al circo Barnum è dedicata una delle venti teche dell’espo sizione che nasce per volere della famiglia Casartelli, attuale titolare di Fiabilandia, che vanta una tradizione più che secolare all’interno di questo mondo. Su una superficie di oltre 800 metri quadrati l’ampio locale ospita 20 grande bacheche dedi cate ciascuna a una dinastia o a unC’ètema.uno spazio destinato al Fe stival Internazionale del Circo di Montecarlo, uno alla dinastia Orfei, una ai circhi della fami glia Togni. Le altre teche sono dedicate alla famiglia Casartelli titolare anche del Circo Medra no, a giocolieri straordinari e a illustri personaggi e artisti del passato.Unaparte della mostra è de dicata al rapporto tra cinema e circo, con una sezione riservata all’indiscusso maestro del cine ma: il riminese Federico Fellini, da sempre affascinato dal cir co e in particolare dalla figu ra del clown, personaggio ricorrente all’interno della sua filmografia. «Tutto questo non avrem mo potuto realizzarlo senza la preziosa collaborazione delle famiglie che hanno fat to la storia del Circo italiano e che hanno voluto contribuire donando buona parte di quello che è possibile ammirare all’in terno di questa esposizione» di chiara Davio Casartelli, ideatore del progetto. «Il circo ha regalato e conti nua a regalare sogni a milioni di persone con la straordinaria capacità di far tornare tutti noi un po’ bambini - spiega Matilde Brandi, madrina dell’iniziativa - In questo momento storico, e dopo anni così difficili trovo sia doveroso sostenere idee e attivi tà capaci di donare magia, de sideri e spensieratezza. Questa mostra rappresenta esattamente tutto questo». ►RS
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sBArcA A veneziA presso
Endorfine Rosa Shocking e l 'universo femminile
lA cAsA del cineMA – videoTecA pAsineTTi dieci film per un viaggio affascinante e profondo nell'universo femminile at traverso la lente dello sport. Dieci pellicole indipendenti, provenienti per la maggior parte da Paesi remoti o ambientati in angoli di mondo insoliti. Dieci gemme che vengono proposte al pubblico come preziosa testimo nianza artistica per parlare di te matiche importanti e quantomai attuali come la violenza sulle donne, la forza delle tradizioni culturali, i rapporti nelle società patriarcali, la sessualità, la rela zione con l'ambiente. Dalla storia della ragazza indigena canadese che vuole diventare una campionessa di snowboard e soffre per l'inevi tabile allontanamento dalla sua tradizione culturale alle peripe zie della nazionale femminile iraniana di calcio a cinque che si aggiudica la finale degli Asian Games in Malesia e deve riusci re a uscire dal Paese nonostante il capitano non abbia il permes so firmato del marito per farlo; dalla storia della due donne che per prime attraversano sugli sci la Haute Route non-stop da Cha monix a Zermatt allo sguardo intimo su come il surf cambia la vita di una ragazza dello Sri Lanka.Tante piccole e al contempo grandi storie unite dal filo rosso dello sport come forza e sprone preciousleaderWoman
cineMATogrAFico
dAl 26 Al 30 seTTeMBre lA 5A edizione del FesTivAl
, Cassie
i TiToli dellA rAssegnA • 26 settembre: sport e tra dizione - KANYA, Apoorva Satish, Repubblica Ceca, India (2020), 16min, fiction (nuo to). La storia di un’adolescente cresciuta in mezzo ai valori oc cidentali e a quelli della cultura tradizionale a cui appartiene. Il suo sogno di diventare una nuo tatrice professionista viene mes so a dura prova dall’arrivo del primo ciclo. MAN De Colling, are like waves
Lo sport diventa quindi un pretesto per aprire finestre su realtà più che mai attuali, dalla violenza sulle donne tra le mura domestiche o nello spogliato io ai cambiamenti climatici, dall’inquinamento al disagio sociale, dalla guerra allo sfrut tamento dei bambini, dalla di sabilità alle minoranze etniche, solo per citarne alcune. Il tutto offrendo film ad alto contenuto di endorfine, stimolanti ed otti misti.
Cana sweatcold &marthaniki We
• PRECIOUS LEADER WO
67 di silvia Arosio per combattere le convenzioni e scintilla di consapevolezza e crescita.Ogniserata prevede la proie zione di due film, un lungome traggio e un cortometraggio, alle 17.30 con una replica alle 20.00, seguiti da una discussione/con fronto nel foyer della Casa del Cinema – Videoteca Pasinetti (Palazzo Mocenigo, S. Croce 1990 – 30135 Venezia; tel. +39 041 2747140). I film verranno introdotti dai registi, se presenti, o da altre personalità del mondo del cine ma. Tutti i film sono sottotitolati in lingua italiana e inglese, se queste non sono le lingue ori ginali. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti prenotabi li sul sito www.culturavenezia. it/cinema dal mattino per le pro iezioni della giornata. Endorfine Rosa Shocking una rassegna cinematografica ideata e curata da Laura Ai mone. Le prime due edizio ni si sono svolte a Trevi so, mentre a partire dalla terza l’evento si tiene nel capoluogo veneto con il patrocinio della Città di Venezia e del CONI. Protagoniste assolute dei film proposti sono le don ne, in un intrigante giro del mondo attraverso discipline sportive disparate. Uno degli scopi della rassegna è offrire chicche del grande schermo al di fuori dei circuiti di massa. Fu gaci incursioni in realtà molto lontane eppure rese così vicine grazie al linguaggio universale dello sport. Oppure immersioni in contesti “dietro l’angolo”, ma altrettanto inaspettati. Al centro di ogni storia non necessaria mente atlete affermate, quanto più spesso donne che, attraverso discipline sportive diverse più o meno note, trovano la forza di sfidare le convenzioni, di mette re in discussione la propria esi stenza e di guardarsi dentro per riuscire a guardare oltre.
• MARTHA&NIKI, Tora Mårtens, Svezia (2015), 90 min, documentario (hip - pop). Nel 2010 Martha Nabwire e Niki Tsappos partecipano alla più grande gara del mondo di Street Dance a Parigi. È stata la prima volta che due donne sono diven tate campionesse di Hip Hop. Il film racconta il loro amore per la danza e le sfide della loro ami cizia.•28 settembre - sport e pa triarchie - WE ARE LIKE WAVES, Jordyn Romero, U.S. (2021), 13min, documentario (surf). Uno sguardo intimo su come il surf cambia la vita di Sanu, documentando le battaglie e le conquiste del suo diventare una delle prime surfiste dello Sri Lanka.•COLD SWEAT, Soheil Beiraghi, Iran (2018), 88 min, fiction (calcio a cinque). La na zionale femminile iraniana di calcio a cinque si aggiudica la finale degli Asian Games in Malesia. Il giorno della par tenza, però, in aeroporto, il ca pitano della squadra scopre che suo marito non le ha firmato il permesso per uscire dal paese.
• 29 settembre: sport e identi tà - EDEN, Charlie Bush, UK (2021), 11min, documentario (nuoto nella natura). La storia straordinaria della transgender Eden che, reinterpretando la scienza, riesce a sconfiggere le regole e, allo stesso tempo, a trovare una nuova passione.
NOT ALONE, Heather Mo sher, Canada (2021), 43 min, documentario (arrampicata su ghiaccio). In seguito alla morte della sua amica a causa di una slavina durante un’arrampicata su ghiaccio, Sarah Hueniken, atleta professionista e guida al pina, inizia a mettere in discus sione tutti gli aspetti della sua vita in montagna. ►RS il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficiale di laura Aimone
• SISTERHOOD, Domiziana De Fulvio, Italia (2020), 53 min, documentario (pallacanestro). Sisterhood racconta la storia di tre squadre di basket femminile che giocano nei campi di strada a Beirut (Campo di Shatila), a Roma e a New York. Le prota goniste - con o senza il velo, nere o bianche, di quindici o quaranta anni - mettono quotidianamente in campo un’accesa e vitale sfi da a stereotipi e discriminazioni di genere e sociali, riapproprian dosi dello sport.
68 ChI è LAURA AIMONE Laureata in lingue e letterature straniere, ha studiato storia del cinema presso l’Università di Copenhagen in Danimarca e il Mount holyoke College negli Stati Uniti. lavora nel mondo del cinema da 15 anni, collaborando con alcuni dei Festival più importanti a livello internazionale tra cui la mostra del cinema di venezia, la berlinale, il giffoni, il Festival del cinema di Edimburgo in Scozia, l’Ajyal Film Festival in Qatar e il Film Festival&Awards macao in cina.
Laura ha scelto di vivere a Venezia, quando non è in viaggio in giro per il mondo. da (2021), 48 min, documen tario (snowboard). Originaria del remoto villaggio Alert Bay in British Columbia (Canada), Spencer O’Brien ha dedicato la sua vita a diventare una campio nessa mondiale di snowboard. Gareggiare a questi livelli, però, stava portando Spencer più lon tana dalle sue origini indigene di quanto potesse pensare.
• 27 settembre: sport e ami cizia - MALEK MEANS AN GEL, Lea Hjort Mathiesen, Danimarca, Tunisia (2014), 28 min, documentario (scherma). Con il sorriso da angelo e la determinazione di un guerrie ro, l’undicenne Malek si allena assiduamente insieme alla sua migliore amica Yasmin a Tu nisi, in vista di un’imminente gara di scherma. Quando arriva il giorno, però, la forza e i sogni di Malek sono messi alla prova.
• è specializzata in cinema dei paesi parlanti arabo del Golfo.
• consulente alla programmazione per diversi Festival tra cui il middle east now a Firenze. ha inoltre curato focus dedicati, partecipato a talent labs e ricoperto il ruolo di giurata per Festival internazionali in Italia, Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Finlandia, Slovacchia, Armenia, Stati Uniti e Tasmania. Il Carnevale della vita, cortometraggio con Leo Gullotta da lei scritto e diretto nel 2019, è la sua opera prima.
• 30 settembre - sport e per dita - THE TRAVERSE, Ben Tibbetts and Jake Holland, Francia (2021), 34min, docu mentario (sci). Affrontando alcune delle zone più impe gnative del pianeta, le due at lete mondiali Valentine Fabre e Hillary Gerardi provano a diventare le prime donne che attraversano sugli sci la Haute Route non-stop da Chamonix a Zermatt.•
un repertorio che abbrac cia due secoli di musica, con brani dal Don Pasquale di Ippolita Baldini
iniziATiveAlMUseo
d opo la pausa estiva ri prende al Museo Bagat ti Valsecchi la program mazione di Stasera al Museo. Nel segno delle donne, il pa linsesto di eventi ideato dal Conservatore Antonio D’A mico con l’obiettivo di ac cogliere il pubblico non solo per ammirare le collezioni permanenti della storica casa museo, ma anche per assistere a concerti dal vivo e rappre sentazioni teatrali, facendo rivivere lo spirito della di mora accogliente e vivace pensata a fine Ottocen to dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi.Larassegna di quest’anno celebra lo spirito femminile e anche gli eventi di settembre rendono omaggio alle donne e alle loro emozioni: ospiti del Salone d’O nore sono due concerti, uno a cura di Accademia Operando, realizzato in col laborazione con OttavaNota, l’altro con la direzione artisti ca di Stelia Doz vede protago nista il Trio Gynaika, dove la musica spazia tra i secoli. Lo spettacolo teatrale, gra zie alla collaborazione con il Teatro della Cooperativa, porterà in scena la brillante comicità di Ippolita Baldini, che racconta le contraddizioni di una giovane donna, in cui non sarà difficile ritrovarsi, in un monologo autobiografico. glidiAppUnTAMenTiseTTeMBre
Domenica 11 settembre il Museo si riempie di musica grazie all’Accademia Ope rando, diretta da Francesco Lanzillotta, Bruno Taddia e Christian Schmitz. La serata, in collaborazione con Otta vaNota, si intitola Euterpe: incanto e musica e propone un viaggio nell’affascinante e coinvolgente repertorio operistico italiano e alle emozioni che da sempre è capace di femminile.tempoeamori,Tormenti,trasmettere.lacrime,gestieroici,sacrifici:questaèlalirica,manifestodellavocedimoltedonnecampionariosenzadell’universoIlprogrammapresenta
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BAgATTi vAlsecchi il cArTellone del Mese di seTTeMBre si Arricchisce di Tre AppUnTAMenTi
Stasera al Museo nel segno delle donne
71 della redazione Donizetti, dall’Italiana in Al geri di Rossini, dall’Historie du Soldat di Stravinskij e la Serenata per archi di Dvorak. Mercoledì 21 settembre sarà la volta del Trio Gynaika, composto da Domenica Bel lantone all’arpa, Dania Ca rissimi alla chitarra e Chiara Di Muzio al pianoforte. Un trio tutto al femminile, dove gli strumenti a corda fanno da padroni, in un ensemble uni co, aperto a sperimentazioni e contaminazioni artistiche. Omaggio al ‘900 è il tema della serata, che prevede mu siche di Nino Rota, Joaquìn Turina, Màximo Diego Pujol e Teresa Procaccini, accom pagnati dalla voce recitante di Lucia Vasini che quest’anno ha accompagnato con grande coinvolgimento tre serate. Il concerto è organizzato in collaborazione con Serate Musicali e vede la direzione artistica di Stelia Doz. L’ultimo appuntamento di settembre è mercoledì 28, con lo spettacolo teatrale di e con Ippolita Baldini dal titolo Mia mamma è una marchesa, prodotto da Teatro della Co operativa. l’attrice comica, reduce dai successi di Zelig, porta in scena un monologo brillante e ironico declinato tutto al femminile con la col laborazione alla regia di Ca milla Brison. La protagonista della pièce, Roberta, si trova ad affrontare il logorio del mondo contem poraneo, il disagio esisten ziale, le complicazioni della carriera professionale, il desi derio di fuga: tutte tematiche con cui gli spettatori simpa tizzano, grazie anche a un’in terpretazione dal ritmo incal zante. Ippolita Baldini sarà nuovamente ospite del Museo a novembre, con un’altra av vincente avventura autobio grafica. ►RS il siTo Inquadra il QRcode per la prenotazione oBBligAToriA agli spettacoliTrio Gynaika Francescolanzillotta TaddiaBruno christianschmitz
ranco Nero è un’icona del cinema italiano e interna zionale. Ha lavorato in cir ca 250 film in più di 30 Paesi, interpretando i ruoli più diver si. Django è il personaggio con cui sicuramente è riconosciuto nel mondo, ma Franco Nero non è solo Django: nei suoi sessant’anni di carriera, il suo volto ha raccontato un’infinità di storie e di psicologie, e in questo libro, in un ideale dia logo con il suo personaggio più celebre, il grande attore riper corre la propria vita, densa di vicende professionali e private che raccontano gli anni d’oro del cinema e il passaggio dal la fine del Novecento all’inizio del terzo millennio. Film con John Huston, Buñuel, Fassbinder, Chabrol, Zeffirelli, Pupi Avati, Tarantino proprio nel suo omaggio al per sonaggio di Django, e tanti altri registi internazionali, incontri con i più celebri personaggi di tutto il mondo, come Marlon l’iconA del cineMA iTAliAno e inTernAzionAle in Un ideAle diAlogo con il sUo personAggio più celeBre
72 BiogrAFieF
ChI è LORENZO DE LUCA
Franco Nero e Django:chiacchiere tra amici
• ha ricevuto premi in tutto il mondo. Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, nel 1992, gli ha conferito l’onoreficenza di Commendatore per i suoi meriti artistici. La Brunel University di Londra, nel 2011, lo ha insignito della laurea in lettere honoris causa. • Come regista, con Forever blues, nel 2006 ha vinto il globo d’oro - premio Speciale della Giuria. Da oltre cinquant’anni lavora per il Villaggio Don Bosco di Tivoli (rM).
Brando e Paul Newman, chiac chierate con Lawrence Olivier e soprattutto la sua relazione con la compagna di una vita, Vanessa Redgrave: è questo il racconto che Franco Nero fa di un’età dorata del cinema nelle sue grandi e piccole storie di set, delle sue vicende private, ma soprattutto della determina zione di un uomo che non si è mai risparmiato davanti alle sfi de professionali e personali che la vita gli ha messo davanti. Django e gli altri. Molte sto rie, una vita (Franco Nero e Lo renzo De Luca, Rai Libri, 252 pg., € 20,00) è in vendita nelle librerie e su tutti gli store digi tali. ►RS ChI è FRANCO NERO
• Sceneggiatore e scrittore italiano. Dall’inizio degli anni Novanta ha lavorato a diversi film italiani e stranieri e a varie serie Tv, ed è autore di diverse pubblicazioni sul cinema. della redazione
• Attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico. Dall’esordio nel 1963, in sessant’anni di attività, ha recitato in circa 250 film, tra cui ricordiamo: io la conoscevo bene, django, camelot (candidato al golden globe 1968 come Miglior Attore Debuttante), il giorno della civetta (david di donatello 1968 come Attore Protagonista), Keoma, Tristana, il delitto matteotti, zanna bianca, mussolini ultimo atto, marcia trionfale, querelle de brest, Fratelli e sorelle, django unchained
Digital www.issuu.com/silviaarosioEdition Facebook Riflettorisu Quotidiano on www.silviaarosio.comline Rifl ettori su...MAGAZINE DI CULTURA E SPETTACOLO I contributorsnostri MAURIZIO TAMELLINI DIRETTORE ARTISTICO FESTIVAL DEI 2 MARI DI SESTRI LEVANTE MUSIC SUPERVISOR E DIRETTORE D’ORCHESTRA SIMON LEE PRODUCTION ORGANIZATION AND CASTING DIRECTOR CHRISTINE GRIMANDIMASSIMILIANO FUSCO WEDDING & PHOTOGRAPHERBALLETDOCENTI CLAUDIAFORMATRICIROSSI & ANTONELLA LAZZARETTIMAESTRO DI CORO E DIRETTORE GIANMARIOD’ORCHESTRACAVALLARO LUCA GIORNALISTAVARANIMUSICALEEBLOGGERDI SONARANTONELLODESIGNERPRODUCTION RISATI MAKE UP ARTIST ANGELA VALENTINO
La cosa che mi colpiva di più di Roland era la sua ricerca di un passo, mai banale, ma ri cercato e costruito: andava al di là del vocabolario classico, stravolgeva con delicatezza e furbizia i grandi capolavori classici: basti pensare al suo Lago dei Cigni, Schiaccianoci, l' insuperabile Coppelia, la sua Carmen, che in quei 5 quadri essenziali hanno rivelato la sua abilità e raffinatezza nel saper coreografare la sua immagi nazione e di trasportarla sulla scena.Quando Roland mi volle come Solista a Marsiglia, (cit tà di porto che ha dato i natali alla Giovine Italia, da Maz zini a Garibaldi e città natale del grande e insuperabile co reografo Marius Petipa), nel lontano 1985 e la Sua Compa gnia del Balletto National de Marseille-Roland Petit che era allora all'apice della sua noto rietà, mi raccontava che aveva coreografo quasi 200 balletti, e che Lui se li ricordava tutti. Ho danzato in innumerevoli suoi balletti in quel periodo, da Symphonie Fantastique a il direTTore ArTisTico del "FesTivA dei 2 MAri" e del " sAn MArino dAnce FesTivAl" si rAcconTA
Zizi ( Rene'e) eJeanmeirerolandpetit
La ricerca della perfezionenei passi di Roland Petit se ne è andato nel 2011, a ben 87 anni, un personag gio che è considerato a tutt' oggi uno dei più proliferi e innovativi coreografi del bal lettoNonmoderno.avevamai perso la sua ironia, il suo cercare di rende re la sua danza un linguaggio più consono e leggibile a tutte quelle persone che andavano a teatro per vedere ed ammira re le sue coreografie, che fin dall'inizio della sua carriera di coreografo erano a dir poco au daci per l'epoca (parliamo del pas de deux della camera da letto in Carmen, del 1949 ). Roland Petit è sempre stato definito un enfant prodige per le sue diverse e controverse co reografie nella Parigi post guerra.Nel 1946 crea Le jeune homme et la mort, un balletto con la drammaturgia di Jean Cocteau, una pièce che ancora adesso viene danzato nei più importanti Teatri del mondo e da prestigiosi étoile del firma mento ballettistico.
74 il dAnzATore
• solista del Ballet national de Marseille r petit. direttore Artistico danza del Balletto di Varese, del Teatro V.Alfieri di Cast./Garfagnana (Lu), performing. A.A. moveon di Milano e dal 2020 del Festival dei 2 mari di sestri levante (ge).
Design for four con la musica di J.Michel Jarre, Le Forains, (il suo vero primo balletto), Proust ou les intermittences du coeur, Notre Dame de Paris. Trovava degli aneddoti e dei simpatici racconti delle sue serate con Zizi (che allo ra era chiamata già con il suo soprannome), ma in realtà si chiamava Renèe Janmaire. Era una vera enciclopedia di date, di riscontri e di personaggi che hanno dato vita alle sue coreo grafie come costumisti, sceno grafi, pittori, poeti e scrittori. In quegli anni la Compagnia aveva la sua sede provvisoria al Musèe de Beaux Arts, in at tesa che la sede definitiva della scuola e delle sale per Ie Bal let National de Marseille fosse completata: avevamo una sola sala prova ed era veramente difficile conciliare le prove e gli spettacoli, ma fortunata mente avevamo moltissime tournée in Europa. Nel settembre 1985 creò per la Compagnia Le Chat Bottè , balletto che portammo a Parigi per le feste natalizie al Palais des Sports e poi alla Salle Val lier di Marsiglia. Danzai nella parte dell' Ogre (Orco) insie me a D. Khalfouni, D.Ganio, P.Dupond e P.Schaufuss. Fu per me il vero battesimo nella compagnia. Una creazione che Roland non credeva di poter (o voler) coreografare, era il suo Pink Floyd Ballet, ballet to creato aavevalentinesuaaccontentareperfigliaVachedettosuopadre: «Sai, ho as sistito ad un concerto di una giovane band: sareb be bello se tu riuscissi brano»qualchecoreografarealoro Così fu. I Pink mentespontaneasientusiastiaccettaronoFloydeoffrironodisuonare alla prima al Palais des Sport di Marsiglia. Fu un enorme successo di pub blico e di critica. Per quella circostanza Roland aveva co reografato solamente 4 brani, ma col passare degli anni da 4 passarono addirittura a 13! Roland era veramente inna morato della sua Compagnia, era il frutto di tutta la sua vita, la sua famiglia a Marsiglia. Era sempre in sala ballo con noi, dal mattino alla sera, in faticabile ed attento. Le Ballet National de Marseille Roland Petit nasce nel lontano 1972, MAURIZIO TAMELLINI
ChI è MAURIZIO TAMELLINI...
sovvenzionato dalla città di Marsiglia con l'appoggio del Sindaco della città che credette nel suo lavoro e che fece una delle migliori e contempora nee Compagnie mondiali della danza occidentale degli anni '70.Quest'anno cadrebbe il cin quantenario della nascita, ma nel 1988, dopo 16 anni di attivi tà la Compagnia chiuse i battenti e Roland si trasferì in Svizzera. Continuò ancora per una deci na d'anni. Lo ritrovai alla Scala dopo qualche anno, affaticato, forse deluso, chissà..►RS Maurizio Tamellini, le chat bottè, L'Ogre, Palais des Sports (Parigi), Dicembre 1985
• Inizia i suoi studi accademici nel 1974 a Verona, sua città natale. Entra all'Ac cademia Nazionale di Danza di Roma, nel Gruppo Stabile A.N.D., nel Ballet classique de paris, Arena di verona, Teatro comunale di Firenze e nel 1980 nel corpo di ballo del Teatro alla Scala per quasi 30 anni.
di
75 Maurizio Tamellini
• Firma per la danza, i costumi per Workshop con il Teatro alla scala e una t-shirt per la linea porselli" Prende parte a diversi programmi televisivi su RAI2 e a numerose altre interviste su varie piattaforme. Maitre de ballet e Presidente di Giuria in prestigiosi Concorsi di danza nazionali e internazionali.
"Le Chat Botté" L'Ogre, Palais des Sports (Paris) Dicembre 1985
• Nel 2019 pubblica il suo primo libro,nonsola(mente)danza. collabora con scuole e Accademie, promuove stage, rassegne, master-class, lezioni private e prepara allievi/e per audizioni e Concorsi.
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76 didATTicA UNO SGUARDO SULL'AZIONE ForMATivA coMe lABorATorio di ricercA speriMenTAzione e pArTecipAzione didATTicA
Site specific: il corpo nel luogo, i luoghi nel corpo sin dagli inizi del 900, la danza ha conosciuto, at traverso le avanguardie storiche, un continuo bisogno di uscire dai luoghi ad essa deputa ti - i teatri - per lasciarsi conta minare dal contesto quotidiano e ridefinire le funzioni e le con venzioni ad essa connesse. Oggi l’urgenza di sperimen tare ha perso le implicazioni di provocazione e manifesto po litico, concentrando tuttavia la ricerca sullo spazio (contesto), il corpo (strumento) e la forma spettacolo (modalità di comuni cazione).Laricerca di una nuova re lazione con lo spettatore è una delle principali questioni che vengono affrontate, così come lo spazio della coreografia di viene campo di sperimentazione per adeguarsi alle nuove e pro fonde trasformazioni intervenu te nella comunicazione e nella percezione dello spazio e delIncorpo.questa prospettiva il Site Specific, inteso come modo di interagire e relazio narsi all’ambiente circostan te, diviene un progetto compo sitivo funzionale allo scambio e al dialogo tra il movimento e il luogo.Forma di un’architettura dan zata è il corso di formazione per insegnanti e danzatori che si è svolto presso Progetto Danza Treviso. L’idea è nata da una ricerca sull’analisi della Forma nella sua accezione più com plessa di contenitore e contenu to, e sull’esplorazione delle rela zioni tra la danza e i concetti più moderni di forma architettonica, intesa come un’opera strutturale che deriva da un processo e che crea una relazione con lo spazio e con il tempo. [...]l’esterno che penetra l’in terno; e lo spazio interno, dove si deve vivere, che si proietta all’esterno. Lo spazio esterno viene a far parte naturalmente dello spazio interno dell’edifi cio. Ogni composizione archi tettonica diventa, quindi, effet tivamente quadridimensionale (F.L.QuestaWright)immagine di compe netrazione tra corpo e spazio è all’origine del progetto, l’idea che la creazione di un Site Spe cific possa realizzarsi attraver so un flusso di movimento in dialogo costante tra interno ed claudiarossilAntonellaazzarettiil video
• grande è l’attenzione verso la pe dagogia della Danza intesa come continua ricerca ed evoluzione del movimento e della sua trasmissione.
• dal 2017 è docente a contratto nel progetto EducANDo in Danza, Accademia nazionale di danza.
• Svolge un’intensa attività di inse gnamento della danza in differenti contesti educativi e in numerosi corsi di formazione per insegnanti sul territorio nazionale.
• è membro del consiglio direttivo della des, Associazione nazionale danza educazione società.
• Svolge una intensa attività di insegnamento con stage e corsi di formazione professionale e ag giornamento insegnanti su territorio nazionale.
mondo come il cuore nell’orga nismo: mantiene continuamente in vita lo spettacolo visibile, lo anima e lo alimenta interna mente, forma con esso un siste ma..►RS ChI è CLAUDIA ROSSI
77 di claudia rossi e Antonella lazzaretti
• Danzatrice, assistente coreogra fa e coreografa per televisione, teatro e cinema. Laureata presso l’Accademia nazionale di danza di Roma per l’insegnamento delle di scipline coreutiche, indirizzo Danza Contemporanea.
BiBliogrAFiA
• Danzatrice, insegnante, laureata presso l’Accademia Nazionale di Danza per l’insegnamento delle di scipline Coreutiche, indirizzo danza contemporanea.
• M. carosi. a cura di, movimenti ur bani. la danza nei luoghi del quoti diano in italia, Editoria & spettaco lo, Spoleto, 2011 • M. Merleau-Ponty, Fenomenologia della percezione, Il Saggiatore, Mi lano, 1965 • F.L. Wright, Testamento, libro se condo, einaudi editore, Torino, 1963 esterno, tra luoghi interiori e ambiente. Il percorso si è svolto sia attraverso esperienze prati che di movimento, che lezioni teoriche tenute da esperti sui temi dell’architettura e della vi deoL’indagineregia. sul corpo e lo spazio è stata un articolarsi di esperienze di improvvisazione individuali e di gruppo, in un’al ternanza di relazioni con sé stessi e con l’altro, tra il corpo mate ria/luogo e lo spazio luogo/ma teria. Una ricerca del sensibile per percepire le origini del gesto,
ChI è ANTONELLA lAzzAreTTi
il plasmarsi di forme generate dall’energia con e nello spazio. Un’esperienza di ascolto per co gliere da ogni aspetto della for ma architettonica – punti, linee, superfici, volumi, ma anche tex ture, luce, colori, odori – stimoli creativi del messaggio coreutico che deve essere di quel luogo, per quel luogo, con quel luogo. Le pratiche di improvvisazione sono state pensate per sollecita re nei danzatori la ricerca di un linguaggio personale, la dispo nibilità del corpo ad assorbire i richiami dell’ambiente e della materia, a modificare i punti di vista, a divenire creatore dello spazio, per comprendere fino in fondo come e quanto esso possa essere canale del messaggio co reutico.Ulteriori strumenti di compo sizione hanno guidato il gruppo alla realizzazione di un video in Site Specific, lavoro preceduto da una approfondita ricerca sulle funzioni, le origini, la storia di un luogo, la sua progettazione architettonica.Unpercorso trasversale che ha coinvolto più aree del sapere perché, come scrive M.Merleau - Ponty, Il corpo proprio è nel
78 lA TrUccATrice
"incontra"
in viAggio con lA MAke Up ArTisT AngelA vAlenTino nel
Mondo del TrUcco ArTisTico imomenti di beauty sono ri tuali, quasi mistici, quasi ma gici: sono pezzettini di tempo in cui mettiamo in pausa i pen sieri frenetici della quotidiani tà, che, belli o brutti che siano, affollano il nostro cervello e lo mettono in moto ad una velo cità stressante e nociva per il nostro organismo. In questi momenti rituali e spirituali, con una serie di azioni, miste a unguenti, pol veri fragranze, come stregati, fermiamo il tempo reale ed entriamo in una nostra, perso nalissima, dimensione, in cui è ora di dedicarci a noi stessi, al nostro benessere fisico e men tale. Così, la bellezza emerge, e noi, ritornati sul la terra, ci sentiamo guariti, ci sentiamo definiti. Casi in cui il beauty è sperimen tazione, casi in cui il beauty è espressione, casi in cui il beauty è preliminare, casi in cui il beauty è trasfor mazione: un’ampia rosa di utilizzi e applicazioni per un concetto vastamente rappresentato nel teatro della celebrazione della bellezza, il cinema. Il trucco, la capigliatura di un personaggio sono parte integrante del suo profilo, e necessaria ad esso, espansio ne della sua personalità e mo vente d’azione, tanto quanto il percorso attraverso cui giunge a determinati risultati esteti ci. Pensiamo alla celeberrima “skincare routine” di Patrick Bateman (Christian Bale) in American Psyco di Mary Har ron. Un rituale eloquente, che
Quando il beauty il cinema
• Angela Valentino una giovane Make up artist italiana con una forte inclinazione per le arti del makeup.
• La sua passione è iniziata con le arti dello spettacolo duran te il liceo artistico. laureata in Scenografia e costume per lo spettacolo all’Accademia di belle Arti di brera di Milano e diplomata in Truccatore artistico alla bcm cosmetics di Milano. successivamente, ha lavorato per diversi teatri, televisione, ci nema e moda.
• ha vinto due premi come miglior truccatrice a Los Angeles e a new york. ora vive da sei anni a new york.
mo step è l’ombretto marrone sulle sopracciglia, per infoltir le, poi, dopo collane e piercing ai capezzoli, è il momento del rossetto di rosa pesca davanti allo specchio, e la sua vittima, in attesa di giudizio, disperata, cerca di scappare. Ma lui non se ne cura, è ip notizzato in un incantesimo di vanità, in una danza sensua le davanti alla telecamera, in
79 di Angela Valentino basta da solo a descrivere il personaggio, un dettaglio con gruente con la sua natura. Nella celebre scena della routine del mattino, il perso naggio si presenta, e descrive dettagliatamente ogni singolo passaggio del suo rito di bel lezza, nominando i prodotti che usa e svolgendo i vari step quasi come se fosse un video tutorial. Momento clou della scena della “morning routine” è quello della rimozione della
permomentoatto,liminareparazione,ritualeniacale.curatezzatuaBatemanesfoliante,mascheracheeffetconun’acmaAncoraundipreprediun(truce),èildeltruccoBuffaloBillne
Silenzio degli innocenti. Jame Gumb alias Buffalo Bill (Ted Levine) è un serial killer: rapisce giovani donne per scuoiarle e creare un ma cabro vestito da donna in una sorta di vendetta contro il si stema, poiché gli è stata negata l’operazione per il cambio di sesso.Una famosa scena del film, tra le più inquietanti ed em blematiche con il personaggio per protagonista, inscena un suo rituale di bellezza: il pri ChI è ANGELA VALENTINO
80 un rituale di finzione che, per qualche effimero istante, lo fa sentire e apparire chi e come vorrebbe essere. Il beauty per i giochi di ruo lo è quello che appartiene al teatro, al cinema, alla danza, allo spettacolo in generale: il trucco può modificare i tratti somatici, migliorarli, peggio rarli, enfatizzarli, smorzarli, il make up può trasformarti in chi non sei per il lasso di tem po che vuoi. è proprio un gioco di ruolo quello del regista Guido (Mar cello Mastroianni) propone alla sua amante, l’ingenua Car la (Sandra Milo) nel capolavo ro di Federico Fellini 8 e mez zo. «Ci vuole un trucco più… più da porca», dice Guido a Carla nella camera da letto, ed ecco che prende un pennello e le impiastriccia il volto, dipin gendole linee spesse e irrego lari sulle sopracciglia sottili. «Fai la faccia da porca!» le suggerisce; «Mi hai presa per una delle tue attrici?» doman da Carla con impertinenza, uscendo dalla stanza con le sue nuove sopracciglia finte, pron ta e disposta a trasformarsi a suoArthurpiacimento.Fleck fa uso del trucco: costruire una masche ra per nascondere se stesso e trasformarsi in un’altra perso na, in questo caso nel Joker di Todd Phillips. Esasperando e enfatizzando l’aspetto che quotidianamente è costretto ad assumere, per guadagnarsi da vivere come clown, un di sperato e psicotico Arthur (Jo aquin Phoenix) sceglie la tinta al posto della parrucca, e il viso chiazzato di bianco al po sto del cerone steso uniforme mente, e così cambia identità. In un rituale davanti alo specchio, lo ammiriamo con torcersi semi-nudo in una dan za scoordinata, mentre si in zuppa i capelli di tintura verde e si spennella viso, occhi e lin gua di cerone, preparandosi a diventare il cabarettista che ha sempre sognato di essere.
E mentre la scritta sullo specchio del suo camerino gli ricorda di fare una faccia feli ce, Joker, con un sorriso dipin to di rosso, esteso fino al men to, gioca con la sua vita e con quella degli abitanti di Gotham City. è per necessità che i mo menti di beauty vengono inse riti nel mondo del cinema: per delineare il personaggio, quasi come se ne avesse bisogno per esprimere ed evolversi a pieno nella storia. è per necessità che i momen ti di beauty vengono inseriti anche nelle nostre vite: ne ab biamo bisogno, per esprimerci e per evolverci nelle persone che siamo in ogni tappa del no stro percorso. ►RS il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficiale di Angela Valentino
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84 inTervisTA Johannes Stötter, maestro dell 'invisibile ABBIAMO INCONTRATO L'ARTISTA ALTOATESINO FAMOSO nel Mondo per le sUe "opere" di BodypAinTing
di daniele colzani ohannes Stötter è cono sciuto per il suo lavoro innovativo nel campo del body painting e della body art. La sua creazione del 2013 di una rana tropicale con 5 modelle è diventata vi rale, spingendo la sua carrie ra in un'altra stratosfera. Fenomeno di fama mon diale, Johannes ha vinto nu merosi premi, raggiunto vari traguardi e ricevuto diversi riconoscimenti da parte di importanti organi di stampa. originario della Val di Vizze (Alto Adige) dove ha sviluppato un profon do legame con la natura da cui trae gran parte della sua ispirazio ne. Guidato da questa filosofia e motivato dalla vita quotidiana, la sua "curiosi tà" per le perso ne di varie cul ture permette al suo ingegno di fiorire. scelTA del odypAinTing Piuttosto che su una tela sta tica,ledettagliaticreandopennellatatrasferisceJohanneslasuaartesumodellivivi,ilcheaumentaancordipiùlaconnessionetral'artista,lapersonaelaformad'arte,dandovitaallesueopereconognieeffetticonmani,fondeilvisibileel'invisibilein un tutt'uno. Spesso inserisce la sua "arte" sullo sfondo di paesaggi naturali o di arredi interni, creando così capo lavori illusori, ritraendo la bellezza delle forme di vita nella loro stessa esistenza e vulnerabilità.Lasuacapacità di selezio nare le sfumature di colore perfette è precisa come un "contagocce". La sua tec nica distintiva, che sembra non richiede alcuno sforzo, si sposa con la sua persona lità particolare, ma motivata e appassionata, trasformando ogni modello pezzo per pez zo. Nato in uno stile di vita che ruota attorno all'intrec cio di elementi di creatività, spiritualità e vita alternativa, anche la musica è parte inte grante della sua espressione artistica.Conuno spirito elevato e un potente senso creativo, insegna nei workshop di bo dypainting ed espone le sue opere in tutto il mondo. La sua capacità di toccare i cuo ri degli altri e di accendere la positività attraverso la sua arte è di gran lunga uno dei maggiori successi di Johan nes.Lo abbiamo intervistato per voi e quello che segue è il risultato della nostra inter vista (via mail per motivi di lavoro dell'artista): anche se distanti, Johannes è riuscito ad "ammaliarci" con la sua arte e siamo sicuri che affa scinerà anche voi... Buona lettura! Johannes, come definisci la tua arte? Body painting, camouflage... Generalmente mi definisco un bodypainter e la mia arte "bodypainting" o "body art". Siccome sono specializzato sulle illusioni, si può anche definire come bodypainting illusorio. 85
Poi creo anche la scenografia e l'ultimo passo è il bodypain ting finale con foto e video. Spesso mi succede che devo ripetere il lavoro una o più vol te perchè il lavoro si basa su un work in progress. Hai come supporto anche la musica o crei in silenzio?
Di solito utilizzo come sot tofondo una musica particolare per creare la giusta atmosfera o che mi forniscel'ispirazione più alta per lavorare. Quando lavo Wolf gaia Mandrill
86 il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficiale di Johannes stötter Perché hai scelto di dipingere sul corpo umano? Originalmente ho scelto di farlo perché mi sembrava inte ressante provarlo... e pensavo di provarlo una sola volta. Poi la mia prima esperienza ha fatto subito nascere in me una nuova passione e volevo sperimentare sempre di più. La tua ispirazione è eviden temente la natura che nel le tue "opere"si fonde con il corpo umano... Nella vita reale succede sempre più di rado: perchè si stiamo allontanando dalle nostre origini? Credo che dobbiamo ricor darci che la natura è un grande organismo e tutti i suoi esseri sono connessi fisicamente e spiritualmente tra di loro. Come esempio simbolico direi che siamo tutti foglie dello stesso albero.Credo che ci siano tanti mo tivi per cui abbiamo perso que sta connessione: la società del consumismo, la paura di essere se stessi e di vivere il proprio sogno, la storia, i media, l'edu cazione... Secondo me la mis sione degli artisti è ricordarci e riportarci in questa connessione Come nascono le tue opere "illusorie"? La mia prima opera illusoria, la "rana", è stata una coinciden za: la posizione di una modella in un'altra mia opera mi ricor dava la gamba di una rana, così ho provato a creare una rana intera utilizzando più persone.
Dopo questa ho cercato di crea re altre opere del genere e credo che col tempo il mio occhio e la mia immaginazione si siano sviluppati e mi hanno permesso di avere sempre nuove idee. Solitamente il "processo cre ativo" inizia con un disegno, per capire come "formare" un animale o un oggetto con uno o più corpi umani. Successiva mente provo la posizione con i modelli. Se funziona, creo un disegno più grande e lo dipin go, cioé creo un modello per l'opera finale.
Secondo me ogni corpo può essere dipinto, indipendente in che modo e per quale opera: generalmente direi che è più importante l'anima di una per sona Quale è la più grande "opera" che hai mai realizzato e quale è stata la più difficile?
Ancientlarch
La fascia che porti tra i ca pelli è il tuo segno distintivo: cosa rappresenta per te?
sona. Mi devo sentire bene con una modella e soprattutto quan do ci sono più persone è impor tante anche che si armonizzino tra di loro. Possiamo affermare che il body-painting non è discriminatorio nei confronti del fisico?
87 i video Inquadra il QRcode per vedere l'artista e le sue performance ro nella natura, per esempio in motagna, riesco a creare anche senza musica, ma con i suoni della natura. Immagino che le tue "mo delle" devono avere caratte ristiche ben precise: prima di tutte la pazienza... Le modelle devono spesso avere la forma del corpo giusta per la figura che devo creare, ma soprattutto è importante il carattere e l'energia di una per
Sei partito dalla Val di Vizze e ora sei un'artista affermato a livello mondiale: hai mai nostalgia del tuo paese nata le? La mia base è sempre il mio paese natale. Viaggio molto, ma sono sempre contento di tornare: l'atmosfera di casa mi aiuta a creare e l'ambiente che mi circonda è fondamentale per la mia ispirazione. ►RS BlockWood high heel
Per me la "farfalla" è l'opera più bella che ho fatto. Parlando di difficoltà posso dirti il lupo, ma quella veramente più diffi cile, è una che non ho ancora reso pubblica, quindi non posso ancora dire cos'é...
La prima volta che partecipai ai mondiali di bodypainting ero in attesa che il giudice espri messe i verdetti finali: avevo la sensazione che il mio risul tato fosse positivo (ho conclu so al 5° posto) e "sentivo" che una nuova porta nella mia vita artistica si stava per aprire. In quel preciso istante ho messo la mano in tasca e ho tirato fuori una fascia (non mi ricordo per ché fosse lì). Senza pensarci troppo me la sono messa sulla testa e da quel momento, quando creo il bo dypainting è sempre con me. Inoltre evita che i capelli mi vadano sulla faccia mentre di pingo.
MArCHESTORIE, alla cui partecipazione sono chiamati i Comuni, è così aperta a ogni realtà pubblica e privata, oltre che a tutte quelle realtà asso ciazionistiche e professionali in grado di offrire forme di verse di intrattenimento con le quali valorizzare diversi aspet ti della vita e della storia dei Borghi (per l'elenco completo dei Comuni partecipanti in quadrate il qrcode nella pagina a fianco), con visite guidate, mostre, esposizioni, dimostra zioni, ricostruzioni in costu me, degustazioni e offerte di prodotti tipici, tanto in ambito enogastronomico che in quello artigianale, assieme all’insosti tuibile tradizione immateriale del racconto, vero cuore della manifestazione.
La novità di questa seconda edizione è che il testimonial 88 il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficiale di marchestorie
Racconti e tradizionidai borghi in festa dAl 2 Al 18 seTTeMBre 2022 vA in scenA il FesTivAl proMosso dAll’AssessorATo
AllA cUlTUrA dellA regione MArche tutti noti, che aspettano solo di essere presentati a un vasto pubblico. L’intento è quello di “guidare” le persone verso una maggiore conoscenza e consa pevolezza del territorio attra verso la grande eredità della tradizione, non ultima quella della tradizione orale, parte del patrimonio culturale regionale, alla riscoperta dell’immagina rio collettivo marchigiano.
r accontare le Marche at traverso i suoi borghi, i suoi sapori, la sua vicen da millenaria ma soprattutto le sue storie. Farlo attraverso una “festa”, che duri intere settimane e che coinvolga tut to il territorio marchigiano, dal mare alle montagne; cono scere antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città me ravigliose e chiese dal fasci no misterioso; assaggiare cibi nuovi e rincorrere emozioni inedite, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spet tacolo e divertimento. Tutto ciò esiste, e si chiama MAr CHESTORIE Racconti & tra dizioni dai borghi in festa. gli oBieTTivi Tra le pieghe secolari del ter ritorio marchigiano si adagiano infatti narrazioni e tradizioni, e poi miti e leggende, arcani, aspetti devozionali e creden ze popolari. Vicende, luoghi e personaggi del passato lonta no o della storia recente, non
Un TesTiMoniAl D'ECCEZIONE
FesTivAl
ufficiale sarà Pino Insegno: attore, conduttore, doppiato re e uomo dalle straordinarie qualità che ricorpirà anche l'incarico di direttore artistico assieme a Paolo Notari. «è l'emozione di una regio ne che si racconta» secondo lo spot di Pino Insegno per il quale le Marche, nella loro pluralità, esprimono una mol titudine di luoghi meravigliosi e tutti da scoprire. il FesTivAl La manifestazione di interes se indetta dalla Regione a par tecipare al Festival ha dettato le linee guida del progetto: fil rouge deve essere la forte ap partenenza al luogo della sto ria raccontata o rappresentata, rispecchiandone la tradizione immateriale e la specificità del borgo e del Comune. Il momento clou sarà lo spettacolo in cui il raccon to potrà essere documentato attraverso materiali storici o raccolto dalla tradizione orale, o elaborato artisticamente con variazione dei testi, rispettan done la struttura e appartenere al borgo o ai suoi dintorni.
MArCHESTORIE si svol gerà dal 2 al 18 settembre nei piccoli centri, quelli del crate re, della dorsale appenninica e della costa, in un susseguirsi di eventi dal venerdì alla dome nica, con una offerta continua tra le 18 e le 24, con almeno una rappresentazione al gior no per un totale di 3 rappre sentazioni, a cui si affiancherà l'apertura di chiese e palazzi, negozi e ristoranti, teatri, mu sei, biblioteche e collezioni. Il festival vede coinvolte anche le scuole con i giovani chiamati ad approfondire la conoscenza e lo studio delle proprie radici per poi sfidarsi in un gioco a quiz tra i vinci tori di ogni borgo. Nei giorni di festa si susse guiranno spettacoli e forme di intrattenimento parallela mente a visite guidate, mostre, esposizioni, rievocazioni in costume, degustazioni di pro dotti tipici, enogastronomia, artigianato. Assieme all'inso stituibile tradizione immate riale del racconto, vero cuore della manifestazione. ►RS Pino Insegno con carla latini, Assessore alla cultura della Regione marche 89 di daniele colzani il siTo Inquadra il QRcode per l'elenco completo dei comuni partecipati
ricomincia il Festival MITO SettembreMusica, che nel la sua sedicesima edizione acquista un valore particolar mente simbolico ben espresso dal tema generale Luci. Dal 5 al 25 settembre 2022, a Torino e a Milano, sono in cartellone 116 concerti per una proposta artistica che in un momento storico fatto di molte “ombre” vuole “portare la luce” attra verso la grande musica, essere inclusiva, accogliere e abbrac ciare un pubblico di tutte le età. Uno degli obiettivi del Fe stival è infatti offrire momenti di incontro, confronto e socia lità che l'ascolto condiviso dei capolavori del nostro patrimo nio culturale - bene comune irrinunciabile - sa far nascere e crescere e che MITO vuole in coraggiare e promuovere.
Questa edizione intende, quindi, “illuminare” le grandi pagine della storia della musi ca attraverso accostamenti ine diti, interpretazioni originali e nuove chiavi di lettura, anche con brani in prima esecuzione evenTi il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficlale della manifestazione
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Risplendono le "Luci" delMi To Settembre Musica
Nel 2022, inoltre, MITO Set tembreMusica è stato ricono sciuto dal Parlamento Italiano - su proposta del Ministro Da rio Franceschini - “Festival di assoluto prestigio internazio nale” e ha dunque ricevuto un importante finanziamento stra ordinario di un milione di euro.
ATTrAverso
Un cArTellone coMUne TrA Torino e MilAno che esplorA le relAzioni TrA lA MUsicA e lA lUce grAndi cApolAvori e creAzioni inediTe
Seguendo il filo conduttore del tema Luci, tutti i program mi dei concerti sono impagina ti appositamente per proporre al pubblico una nuova espe rienza d'ascolto, indagando le relazioni tra la musica e la luce: si tratta di sinestesie tra suoni e immagini che a volte emergo no esplicitamente dalle indica zioni scritte dal compositore in partitura, come chiaro, scuro o luminoso, e altre volte sono il frutto di riflessioni suggerite dall'ascolto della musica.
AllanMark© philarmoniaorchestra
AhonenTero©
91 di daniele colzani gioielli MUsicAli Alcuni dei pilastri su cui si fonda l'edizione 2022 - ovvero internazionalità, capisaldi della musica classica e novità - sono già evidenti nella serata d'aper tura del Festival intitolata Luci immaginarie, in programma lunedì 5 settembre all'Audi torium Giovanni Agnelli del Lingotto di Torino e martedì 6 settembre al Teatro alla Scala diProtagonistaMilano. una grande compagine rinomata nel mon do come la londinese Philhar monia Orchestra diretta per l'occasione da John Axel rod, che propone capolavori come Peer Gynt di Grieg e Shéhérazade di Rimskij-Kor sakov, abbinate alla prima ese cuzione italiana di The imagi ned forest della giovanissima e pluri-premiata compositrice inglese Grace-Evangeline Ma son.O ancora nel concerto con clusivo tutto mozartiano dal titolo Cristalli, sabato 24 settembre al Conservatorio di Torino e domenica 25 settem bre al Conservatorio di Mila no, dove la Mahler Chamber Orchestra, formazione europea nata nel 1997 sotto l’egida di Claudio Abbado, presenta sen za direttore un programma inu suale con Leif Ove Andsnes in veste di solista. Un FesTivAl nel FesTivAl L'edizione 2022 di MITO SettembreMusica introduce altre due importanti novità. La prima è la presenza di un festi val nel festival con quattordici pianisti italiani che offrono in luoghi decentrati delle due cit tà altrettanti concerti monogra fici dedicati a grandi composi tori, per approfondirne la cifra stilistica, la poetica e la tecnica pianistica.DalBeethoven di Andrea Lucchesini al Rachmaninov di Alessandro Taverna, dallo Schubert di Filippo Gorini allo Skrjabin di Mariangela Vaca tello, passando per lo Chopin di Gloria Campaner, il Liszt di Maurizio Baglini e il Tcajko vskij di Benedetto Lupo, solo per citarne alcuni. L'altra vede - per la prima volta - la nascita di una resi denza artistica al Festival. Si tratta del finlandese Meta4PaulySimon© Mahler chamber orchestra Meta4 Quartet Filippo gorini
isualsvMoina©
►RS il progrAMMA / 2 Inquadra il QRcode per il cartellone di Torino il progrAMMA / 1 Inquadra il QRcode per il cartellone di Milano clauraurino SottileGiorgio© ConcariAngelica© elio
92 Quartet, già applaudito nella scorsa edizione, che tiene tre concerti in entrambi i capoluo ghi: suona in Absolute Jest di John Adams insieme all'Orche stra Sinfonica di Milano (sul podio Patrick Fournillier), pa gina che rimanda a Beethoven e alla sua Nona, in programma grazie alla partecipazione del Coro del Teatro Regio di To rino, dopo aver ripercorso l’in tera storia del quartetto d'archi, da Boccherini ad Adams, in due diversi appuntamenti. il miTo per i più piccoli Tanta è l'attenzione che quest'anno MITO Settem breMusica dedica al pub blico dei più piccoli, am pliando e arricchendo la proposta artistica con novità assolute e grandi interpreti. E lo dimostrano anche i tre melologhi per adulti e bam bini che contengono ben due commissioni del Festival 2022 in prima esecuzione assoluta: quella a Carlo Boccadoro, che ha creato Animalia -su testi di Martino Gozzi - per Luci be stiali (il 10 a Torino e l'11 a Milano), e quella a Federico Gon, che ha composto Il pic colo Franz e il pifferaio magi co per Monelli (il 24 a Torino e il 25 a Milano). Sul palco del primo concerto Laura Curino come voce reci tante e l'Ensemble Cameristico dell’Orchestra Filarmonica di Torino diretto dallo stesso Boc cadoro, e del secondo Elio come voce recitante (al suo ritorno dopo l'edizione dello scorso anno) e l'Orchestra degli allievi dei Conservatori di Torino e Mi lano diretti da Andreas Gies. Infine, i giovani de LaFil guidati da Marco Seco, con la voce recitante di Licia Magliet ta, sono protagonisti dell'ap puntamento dal titolo Elefanti, che propone un doppio Babar: quello celebre dell'Histoire de Babar le petit éléphant di Poulenc e quello del composi tore François Narboni intitola to Le voyage de Babar, creato sfruttando un testo originale di Brunhoff non utilizzato da Pou lenc (17 a Torino e 18 a Mila no).
coordinato dalla Provin cia di Parma in collabo razione con i Comuni e con il contributo di Fondazione Cariparma, il progetto Estate delle Pievi 2022 è un complesso mosaico di eventi che unisce la riscoperta di gioielli architetto nici unici e spesso normalmente inaccessibili con la musica di ensemble ed esperienze artisti che che concorrono ad accresce re il fascino e lo spirito di visite eccezionali.Dopoaver attraversato il territorio in questo caldissi mo agosto, la rassegna com pleta a settembre e ottobre la mappa culturale che guida il passo e l’orecchio fuori dai contesti urbani per recuperare una dimensione desiderosa di essere riconquistata e riletta. pieve di MAriAno Già protagonista di una data di agosto, Valmozzola (PR)probabilmente il comune più piccolo della provincia di Parma - torna al centro del programma domenica 4 settembre, con una visita guidata alla Pieve di Ma riano, impreziosita dal concerto dell’Ensemble Brando Cortese, composto dalla violinista Sarah Valentina Pelosi, da Andrea Cielo al violoncello, dal liuto di Aurora Manfredi, insieme al cantante chitarrista Rocco Rosi gnoli ed alle cornamuse di Filip po Allodi, con il concerto Heart Rumors Celtic and more, con brani rinascimentali e irlandesi, previsto per le 18:00. pieve di s. genesio Prevista per lo stesso giorno la visita guidata alla Pieve di San Genesio di San Secondo Parmense (PR) favorisce un’im mersione in un contesto isolato da campagna medievale che, nonostante gli innumerevoli in terventi di modifica, richiama il tempo dell’edificazione del la chiesa, già documentata nel 1084 e oggetto di una ristruttura zione che tra il 1967 e il 1972 ne ha riportato in evidenza le forme duecentesche. A completare l’e sperienza, alle 21:00, il concerto lirico della corale Don Arnaldo Furlotti.
Badia cavana
TUrisMo & MUsicA avolidMauro©
94 l’edizione dellA rA ssegnA di visiTe e concerTi AllA scoperTA dei gioielli spiriTUAli e ArTisTici del TerriTorio di pArMA
prosegUe
L’estate delle Pieviconquista l’autunno
PIEVE DI SANT'ILARIO BAgAnzA Citata per la prima volta nel 1230, la Pieve di Sant’Ilario Ba ganza a Felino (PR) sorge forse già nel XII secolo, periodo a cui risalgono i due capitelli scolpiti con figure umane e animali, at tualmente collocati nelle para ste delle cappelle laterali. Qui, giovedì 8 settembre alle ore 21:00 viene proposta la musica di Maria Luisa di Borbone, gra zie a un suggestivo repertorio in stile ancien régime, eseguito dal soprano Tania Bussi in coppia con l’arpista Lorenzo Montenz, che dalle cantate di Dowland e Purcell si estende fino a Giovan ni Francesco Giuliani, Scarlatti e Grétry. pieve di s. crisToForo Sabato 10 settembre la tra iettoria si rivolge verso la Pieve di San Cristoforo a Vidalenzo, nel comune di Polesine Zibel lo (PR). L’appuntamento è alle 18:30, per il concerto inCan to nel meriggio di fine estate dell’ensemble vocale Il Conti nuo di Cremona in collabora zione con la Corale Emanuele Muzio di Zibello e con la par tecipazione del soprano Donata Zaghis e del violinista Flavio Bortolotti. In scaletta, brani di Marenzio, Grossi da Viadana, Fabrianese, Gastoldi, Marcello, Muzio, Frondoni, Corelli e Ver di. pieve di s. Michele ArcAngelo Luogo d’incontro tra Roma nico e Barocco, la Pieve di San Michele Arcangelo a Lesignano de’ Bagni (PR) arricchisce domenica 11 settembre il già nu trito calendario di appuntamenti della rassegna. Gioiello che pre senta anche un portale d’ingres so laterale risalente al XII seco lo, una struttura strombata del ‘400 e un rosone chiuso d’epoca medievale, la chiesa conserva un affresco raffigurante San Cristo foro col Bambino, un altorilievo con la Cena di Emmaus e due leoni stilofori in arenaria. Al termine della visita gui data a cura dell’Associazione Melusine, con inizio previsto per le 18:00, il concerto del ci clo Abso/Lute. Romanico par mense, tesori da scoprire con Niccolò Bertoncini al liuto. I posti sono limitati e pertanto è consigliata la prenotazione (33863.10.900 - info@melusine.it) pieve di serrAvAlle Affiancata dall’antichissimo battistero a pianta ottagonale risalente al periodo tra il IX e il X secolo, la Pieve di Serraval le a Varano de’ Melegari (PR) ospita domenica 18 settembre una visita guidata impreziosita dal concerto/spettacolo “Wolf gang Amadeus Mozart: Musica e Lettere”, nell’ambito della ras segna Valcenoarte Off: a partire duo Tania Bussi e lorenzo Montenz pieve di serravalle
di emanuela cattaneo
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96 dalle 18:00, la voce narrante e i burattini di Patrizio Dall’Argine conducono i partecipanti nell’u niverso del genio austriaco, evo cato dalle note del Trio Amadei. pieve di sAngUinAro Il 25 settembre sarà possibile scoprire la Pieve di Sanguinaro di Noceto (PR), che sorge sulla Via Emilia, le cui origini par rebbero risalire all’XI secolo, costruita per volontà del prete Maginfredo per dare assistenza religiosa ai pellegrini che sosta vano nel vicino ospizio. Fu cita ta per la prima volta nel 1080, e diventò proprietà dei Cavalieri di Malta a partire dal 1230, che la mantennero fino al 1798. L’edificio attuale conserva della chiesa originale la cripta, la base del campanile e l’absi de, la cui superficie è decorata da affreschi tardogotici del XV secolo. Alle ore 9.30 ritrovo da vanti alla Pieve con gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Noceto in costume me dievale e alle ore 10.15 sarà ce lebrata la Santa Messa, a cui farà seguito il concerto dei ragazzi iscritti alla secondaria di primo grado nella sezione con indiriz zoLamusicale.visita guidata alla cripta sarà a cura dell’esperto di sto ria locale Gianluca Ancorati. pieve di cAsTelgUelFo Domenica 2 ottobre, l’iti nerario tocca nuovamente la Pieve di Castelguelfo a Fontevivo (PR), per un concerto di musica barocca in occasione della Festa della Ma donna del soldato. La visita guidata intro duce i partecipanti in un universo di forme romaniche e neogotiche. Eretta probabilmente agli inizi del XIII secolo dai monaci benedettini france si dell’abbazia di Santa Maria Maddalena di Vézelay e citata già nel 1230, la chiesa è collo cata lungo il percorso della via Francigena che conduceva i pel legrini fino a Roma. L’interno, con un soffitto a capriate lignee conserva bellissimi affreschi del ‘400. È gradita la prenotazione (349 - 45.51.781stelguelfo@gmail.comamicidica ).
ManfrediAurora Bertoncininicolò
ABBAziA di sAn BAsilide Sabato 8 ottobre, il ciclo giunge all’Abbazia di San Basi lide o Badia Cavana in località San Michele Cavana, nel co mune di Lesignano de’ Bagni (PR). Alle 17:00, il complesso monumentale romanico, non ché luogo matildico, apre le proprie porte per un tour a cura dell’Associazione Melusine, per poi ospitare il concerto te atralizzato Matilda, Dei gratia si quid est (dedicato a Matilde di Canossa) dell’Ensemble vo cale e strumentale Dramsam, con la voce recitante di Massi miliano Filoni. (Posti limitati e prenotazione consigliata: 338 - 63.10.900 - info@melusine.it) In chiusura, domenica 30 ot tobre, si torna nella suggestiva Pieve di Sanguinaro a Noceto (PR), per ammirarne la cripta (un autentico gioiello di cui si erano perse le tracce) e i prege voli affreschi tra cui Cristo nella Mandorla mistica, in un precoce Giudizio Universale, tra dannati e beati. Alle ore 10.15 sarà cele brata la Messa del Santo Patro no della frazione, accompagnata dalla Corale Cantori del Mattino diLaNoceto.partecipazione a tutti gli eventi di questo calendario è gratuita e in continuo aggior namento (www.provincia.par ma.it). ►RS
in MosTrA, Ad Ascoli piceno, cApolAvori che rivelAno lA sToriA di UnA inFiniTA e AppAssionAnTe "cAcciA" AMorosA
Il suo “miglior uomo”, ri cordata dal critico con queste parole: «si fece prolungamento del mio pensiero e della mia vita. Io indicavo il nome di un artista, il luogo, la casa d’aste. E lei puntuale prendeva la mira e colpiva». « […] nasce l’idea di una grande collezio ne che si farà Fondazione, per legare il mio nome e quello di mia madre non a un sogno, o alle carte di uno scrittore e di un critico d’arte, che affida i suoi pensieri e le sue parole a un saggio, a un libro, ma al corpo fisico delle opere, per ché sorridano dalle pareti così come fu, e ancora sarà, nella casa di Ro, vicino al fiume che MosTre il siTo Inquadra il QRcode per il sito ufficiale della mostra
98 Vittorio Sgarbi e la ricerca della bellezza
Fino al 30 settembre pros simo, nella meraviglio sa cornice di Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno, sarà possibile ammirare i ca polavori esposti nella mostra La ricerca della Bellezza - La Collezione cavallini Sgarbi. Da Lotto a Morandi. Una collezione d’arte privata è la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Sovente si dimentica che la sua più alta vocazione sia quella di accogliere il pub blico, di offrirsi agli sguardi, di raccontare la propria storia. Questa è la mostra: un emo zionante percorso lungo quat tro secoli che, dalla seconda metà del Quattrocento, radu nerà le principali opere della celebre collezione. All’interno respirerà l’atmosfera intima propria di una collezione pri vata, frutto dell’appassiona ta caccia amorosa di Vittorio Sgarbi, svolta in tandem con la madre Rina Cavallini, la quale ha acquistato le opere in nu merose aste in ogni angolo del mondo.
99 scorre lento e tranquillo come è stata la vita di mio padre che, ai suoi trent’anni, nel 1951, lo ha visto rabbioso e furente per poi placarsi ed essere conte nuto da possenti argini, come è stato poi durante tutta la mia vita.è irruente, continua, inin terrotta, con allarmi, rari nei decenni, quando si alza e mi naccia di straripare, la poten za pura e grandiosa che espri me il Po. Lo ha seguito, fino al Delta, l’occhio prodigioso di mia sorella che ha ripercorso, per il cinema, le strade di mio padre e di mio zio, pescatori nelle lunghe domeniche d’e state» afferma Vittorio Sgarbi «Mia madre, complice mio fratello prima, me stessa poi, ha reso la casa di Ro Ferrare se - paese remoto sotto l’argine del Po - il centro di un mon do complesso e variegato, via vai di una teoria di persona lità che ha segnato la cultura italiana e non solo dagli anni settanta sino ai giorni nostri. E questi quarant’anni di colle zionismo vorace, rappresentati in queste ottanta opere in mo
stra, sono l’anima della nostra casa di Ro, anima che varca le mura fisiche della casa, per tornare alla sua vera casa che è il mondo» dice Elisabetta Sgarbi. La mostra - realizzata in collaborazione con la Fon dazione Cavallini Sgarbi, la Fondazione Elisabetta Sgarbi e l’Associazione Culturalmente Insieme – è prodotta da Con templazioni, la quale ne segue la direzione Approderannoartistica.presso le stanze del Palazzo dei Capita ni numerose opere, tra dipinti e sculture, dal XV al XIX se colo: una antologia che intende illustrare l’identità di una col lezione idealmente senza con fini, aperta a molte curiosità coincidenti con temi di studio sperimentati e altri del tutto nuovi.Inmostra vediamo esposte le terrecotte di Matteo Civi tali e Agostino de Fundulis, e una straordinaria raccolta di preziosi dipinti, perlopiù su tavola, eseguiti tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento: ai pittori nati o attivi a Ferrara - Boccaccio Boccaccino, Francesco Zaga nelli, Giovanni Battista Ben venuti detto l’Ortolano, Nicolò Pisano, Benvenuto Tisi detto il Garofalo - si affiancano autori di emanuela cattaneo Guido Cagnacci, umana)(ladelAllegoriatempovita simone cantarini detto pesarese, Allegoria della pittura
Maddalena scortata dagli angeli di Pier Francesco Mazzucchelli det to Morazzone, l'Allegoria del tempo (La vita umana) di Gui do Cagnacci, il San Girolamo di Jusepe Ribera, e il Ritratto di Francesco Righetti di Gio vanni Francesco Barbieri detto il Quest’ultimoGuercino.
100 rari come Liberale da Verona, Jacopo da Valenza, Antonio da Crevalcore, Giovanni Ago stino da Lodi, Johannes Hi spanus, Bartolomeo di David, Lambert Sustris.
Sei e del Settecento: una sele zione di sorprendente varietà, e di alta qualità, che riflette gli interessi sconfinati e la frene sia di ricerca del collezionista, con maestri della scuola vene ta (Marcantonio Bassetti, An tonio e Bartolomeo Vivarini, Johann Carl Loth, Sebastiano Mazzoni, Giovanni Antonio Fumiani), emiliana (Simone Cantarini, Matteo Loves, Pie tro Faccini, Marcantonio Fran ceschini, Ignaz Stern detto Ignazio Stella), romana (Giu seppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino, Gian Domenico Cer rini, Angelo Caroselli, Pseudo Caroselli, Giusto Fiammingo, Alessandro Turchi detto l’Or betto, Antonio Cavallucci), toscana (Giacinto Gimignani, Livio Mehus, Francesco Conti, Leonardo Grazia detto Leonar do da Pistoia, Alessandro Rosi, Pietro Paolini) e marchigiana ( Nicola Filotesio detto Cola dell’Amatrice, Giovanni Fran cescoChiudeGuerrieri).ilpercorso, con un salto temporale che arriva fino al nostro secolo, un pittore del Novecento che per molti versi dialoga con gli antichi: Giorgio Morandi la cui opera racchiu de il mondo, sebbene trascorse un’esistenza in una sorta di re clusione domestica. ►RS giovan Francesco Barbieri detto guercino, ritratto di un legale, probabilmente dottore in legge Francesco righetti pier dettoMazzucchelliFrancescoMorazzone dagliportatamaddalenaincieloangeli
dipinto - “ri entrato a casa” nel 2004 dopo essere stato esposto per anni al Kimbell Art Museum di Fort Worth, in Texas - si pone al vertice di una straordinaria galleria di ritratti che com pendia lo sviluppo del genere dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento, tra pit tura e scultura, da Lo renzo Lotto a Fran cesco Hayez, con specialisti legoricostanza”corsovincentedinandBartolomeoqualiPasserotti,NicolasRégnier,PhilippedeChampaigne,GiovanBattistaGaullidettoilBaciccio,EnricoMerengo,FerVoet...Altrettantoavèilpertradipinti“daditemasacro,alemitologicodel
Il focus sulla “scuola fer rarese” prosegue agli inizi del XVII secolo con i dipinti di Sebastiano Filippi detto il Bastianino, Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino, Giuseppe Caletti e Carlo citareSeicento,voriammirareContestualmenteBononi.sipotrannoriconosciuticapoladellapitturaitalianadeltraiqualiconvienealmenola
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Paese, di un sentire, guardare e inventare il mondo. La mostra indaga come l’affermarsi dei grandi magazzini risponda alle richieste di una società nuova che aspira a potersi rappresen tare, una società figlia della ri voluzione industriale che trova negli abiti e negli oggetti, i te stimoni della propria esistenza e delle proprie diversità. Uno sviluppo, quello dei nuovi centri del consumo, che cambia scala per dimensione e velocità: dalle tradizionali pic cole botteghe dove si modella va e cuciva l’abito su misura, nasce il grande magazzino, la clientela entra in edifici lus sureggianti che traboccano di merci e può scegliere libera mente trovando, accanto all’a bito su misura, il prêt-à-porter e, in base alle disponibilità, compone il suo corredo.
La competizione tra i grandi magazzini è agguerrita e ogni mezzo, ogni idea, ogni novità è occasione per catturare e fi delizzare la clientela. Il mani festo, in quanto più grande, più evidente, è lo strumento che dalla fine dell’Ottocento ai pri mi anni Cinquanta tappezzerà i muri delle città costruendo modelli e quindi mondi e modi di partecipazione e rappresen tazione. Da Mele a Miccio a Napoli, dall’Unione Coope rativa a La Rinascente a Mi
La moda in scena allaVilla dei Capolavori di (pArMA),
TrAverseTolo
zare la clientela. E proprio la fedeltà della clientela è uno dei crucci dei nuovi imprenditori.
A MAMiAno
in UnA splendidA locATion viene illUsTrATA lA nAsciTA dellA ModA iTAliAnA MosTre 102
Luoghi accoglienti, sfarzosi ma non troppo, dove i prezzi sono sempre esposti, dove le offerte di merci offrono pos sibilità di acquisto per tutte le tasche, e dove regali piccoli e grandi vengono offerti a pro fusione, allo scopo di fideliz
Leopoldo Metlicovitz, e. & A. mele & c napoli, casa primaria di confezioni, 1890-1910
Moda e pubblicità sono parte collettivodell’immaginariodiunintero
lano, a Zingone a Roma, ogni magazzino si propone attraver so la pubblicità, così come le aziende di accessori - dai cap pelli ai guanti alle calzature La mostra racconta questo particolare mondo nascente della comunicazione presen tando circa 100 grandi mani festi, la gran parte restaurati per l’occasione e mai esposti al pubblico dal tempo della loro realizzazione, sofferman dosi anche su due casi uni ci che distinguono l’Italia da qualunque paese al mondo: la comunicazione dei Magazzini Mele di Napoli, la più impo nente, capillare, ricca attività di promozione mai realizzata, che inizia nel 1889 e prosegue fino al secondo decennio del XX secolo, e la comunicazio ne de La Rinascente a Milano, che sceglie Marcello Dudovi ch come direttore artistico dal 1921 al 1956, mantenendo così una coerenza stilistica unica e irripetibile. lA MosTrA nel deTTAglio Nei saloni contigui a quelli che ospitano permanentemen te opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Ca nova, Renoir, Monet, Céz anne, Morandi e molti altri, la Fondazione Magnani-Rocca - la celebre Villa dei Capola vori a Mamiano di Traverse tolo, presso Parma - dal 10 settembre all’11 dicembre 2022 viene illustrata la nasci ta della moda italiana, grazie agli strumenti di comunicazio ne che l’hanno supportata, dai manifesti alle riviste, ai cata loghi dei grandi magazzini, in un arco cronologico che inizia nell’Ottocento e prosegue fino a metà Novecento. Di grande importanza è il ruolo del cinema nello svi luppo e comunicazione della moda sin dal suo avvento, ri costruito all’interno dell’e sposizione e nel catalogo. Costituita da circa 150 opere, la mostra è realizzata grazie alla collaborazione speciale con la Direzione Regionale Mu sei Veneto - Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, oltre alla Civica Raccolta del le Stampe “Achille Bertarelli” - Castello Sforzesco - Milano, e al Museo e Real Bosco di Ca podimonte.Èresapossibile grazie al contributo di Fondazione Cari di emanuela cattaneo il siTo Inquadra il QRcode per il sito della Fondazione Magnani Rocca
Aleardo103 villa, e. & A. mele & c napoli, guanti, 1898
104 parma e Crédit Agricole Italia. La moda attraverso la pub blicità si fa sogno collettivo: dalle misteriose dame fin de siècle proposte da Aleardo Villa, Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich nei mani festi dei Magazzini Mele, la cui sontuosa eleganza riflette le ambizioni di una nuova classe borghese in crescente ascesa, alle sottili, diafane “donne-cri si” degli anni Venti, che vo gliono vedersi finalmente libe rate dalla schiavitù dei corsetti e delle stecche di balena, fino alla vigorosa, sportiva e dina mica donna moderna, quale tratteggiata dallo stesso Dudo vich nelle pubblicità degli anni Trenta per La Rinascente Agli inizi del Novecento le lotte femminili per la conqui sta di maggiore indipendenza incidono sulla lunghezza delle gonne, sul taglio dei capelli, sui gesti, sul linguaggio del corpo, come incideranno le li mitazioni dettate dalle sanzioni economiche all’Italia, a segui to della sua politica colonia le, alla fine degli anni Trenta, dando origine a nuove regole, nuovi vincoli di “decoro” e all’uso di materiali autar chici.Inquesto arco di tempo, la moda, le mode, sogni.denze,mici,socialisimiriflettonochiostatusimmediatafesti,attraversodiventano,imanifigurazionediunoelospecnelqualesirapidiscambiamentiedeconoumori,tencapricci, ►RS Aldo Mazza, Unione Cooperativa Miccio & C. Napoli, 1912 luciano Mauzan,
la rinascente inaugura i suoi magazzini, 1917
Achille
Emozioni da “collezionare” Rifl ettori su...MAGAZINE DI CULTURA E SPETTACOLO Digital www.issuu.com/silviaarosioEditionQuotidiano on www.silviaarosio.comline Facebook Riflettori su LinkedIn Riflettori su Instagram riflettori_su RIFLETTORISUMAGAZINE@GMAIL.COMPeracquistocopieespazipubblireazionali
Benessere 106
cdiTursiticaAssociazione©aldaro-Fotodihelmuthrier
di daniele colzani sUlle colline del prosecco Il verde paesaggio delle dolci colline del Prosecco Patrimonio dell’Umanità UNESCO si spalanca da vanti agli occhi degli ospiti del Romantik Relais d’Ar fanta a Tarzo (TV), roman tica casa di campagna che custodisce 7 esclusive suite tutte diverse e arredate con mobili artigianali, tessuti di seta, vasche in marmo e pa vimenti in legno, proprio in mezzo ai L’esperienzafilari. nel vigneto è continua: rilassati nella pi scina all’aperto vista vigna; lungo la strada del Prosecco Superiore D.O.C.G. peda lando in bicicletta; parte cipando alle diverse escur sioni e degustazioni nelle migliori cantine in cui sco prire i segreti e le origini del Prosecco DOCG. • Tel. 0438-93.38.61www.romantikhotels.com sUllA sTrAdA del vino di cAldAro Da una storica cantina, nel cuore del centro storico di Caldaro (BZ), sulla Strada
108 Caldaro immerso fra le monta gne, è nato il Romantik B&B Art Hotel Jagdhof. Una casa dallo spirito antico, che si af faccia su un giardino mediter raneo e sul lago.
Il cuore dell’hotel è la can tina Torgglkeller - inaugurata nel 1969 - con fiori colorati su sedie di legno, pavimenti in pietra, oggetti vintage origi nali, arredi storici che catapul tano in un viaggio nel tempo, impreziosito dai sapori intensi della cucina tipica, e dalle anti che ricette di famiglia. A Caldaro si vive la cultura del vino e sono tanti gli eventi ad esso legati, oltre alla pos sibilità di partecipare a visite guidate tra le cantine e al Mu seo del vino dell’Alto Adige.
Il sentiero del vino conduce ai vitigni attorno al paese. La Bellavita SPA propone trattamenti con i cosmetici vin Pellis, realizzati con le varietà di vitigno Schiava, Lagrein e Gewürztraminer, da cui ven gono estratte vitamine pregiate come il resveratrolo, l’antios sidante della buccia dell’acino d’uva e altri ingredienti che migliorano l’elasticità della pelle.•Tel. 0471 - 96.34.21 - www. romantikhotels.com il vigneTo nel Bosco È l’orgoglio della famiglia Waldner, la Tenuta vinicola Eichenstein del Romantik Ho tel Oberwirt di Marlengo (BZ), capolavoro architettonico in legno e pietra perfettamente integrato tra idilliaci vigneti, che si estendono per 4 ettari su un pendio assolato a 550 me tri di altitudine circondato dal bosco.Iprofumi seducenti dei cu vée Gloria Dei e Baccara e quello dolce dei Sauvignon conquistano tutti i sensi, tra vi site guidate ed approfondimen ti enologici. Una suite di 200 metri quadri con sauna a infra
romantikhotels.com
109 Le viti crescono tra i 450 e i 600 metri in un microclima inconsueto ad un passo dalle Dolomiti, dando origine a vini complessi dalle note vivaci e minerali. L’emozione di sog giornare al Maso Grottner, circondati dallo storico vigne to, passa per ambienti raffinati con pavimenti in quarzite ar gentea e una vasca da bagno freestanding ricavata in un’an tica botte, rifugio perfetto per le coppie alla ricerca di un’e sperienza unica. Si cena nel ristorante pano ramico (con vista sullo Sciliar) del Romantik Hotel Turm, che vanta anche una suggestiva cantina scavata nella roccia. • Tel. 0471-72.50.14 - www. romantikhotels.com ►RS rossi e piscina esterna è la per la del soggiorno nella tenuta, le cui ampissime vetrate regalano una vista impareggiabile sui fi lari e sui boschi. Le varietà di Sauvignon, Chardonnay e Riesling sono coltivate e imbottigliate dal padrone di casa Josef Waldner, che ha ereditato una tradizione radicata nella sua famiglia da generazioni.•Tel.0473-22.20.20 - www. nel vigneTo di 800 Anni Due suite esclusive, dove il design incontra la storia, in un’azienda vinicola che da 800 anni è immersa tra le vi gne. Le antiche mura del Maso Grottner del Romantik Hotel Turm prestigioso 5 stelle di Fiè allo Sciliar (BZ) del marchio di lusso Pearls by Romantik, raccontano della passione per il vino della famiglia Pram strahler, la quale con l’aiuto del famoso vignaiolo Markus Prackwieser, produce vini ec cellenti, i cui nomi richiamano mitici volatili, come il Pinot bianco Pica, il Gewürztramin er Tetrix, il Sauvignon Bubo e il Pinot nero Corax.
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i sono viaggi che por tano a un cambiamento dentro noi stessi, che può essere spirituale, mentale o comportamentale. L’autore e viaggiatore, in questa opera, cerca di comprendere la com plessità del mondo, guardando le altre culture con curiosità e umiltà.Egli ripercorre quei viaggi che lo hanno portato a riflette re in maniera differente sulle cose del mondo. Dalle spiagge dell’Australia e della Polinesia a quelle di Miami, dai templi dell’Asia buddista ai locali di Minsk e Mosca, dai Paesi bal tici alla natura del Sudafrica e del Nepal. Passeggiate per le vie del centro, litri di birra e vo dka, feste e chiacchiere, nuove conoscenze ed esperienze nella natura incontaminata. Solo viaggiando e cercando di abbattere le strutture men tali imposte dalla nostra so cietà di appartenenza, potremo veramente arricchirci, capire la complessità del mondo e aumentare l’empatia tra i popoli. Alle proprie espe rienze di viaggio l’autore collega il pensiero di so ciologi, filosofi, scrittori e registi di cui si serve per rendere chiare le proprie riflessioni. Inoltre al termine dei capitoli, inserisce miti an tichi per evidenziare il proprio pensiero.Ilviaggio è uno degli stru menti più importanti per avere un’idea del mondo personale, non raccontata dai mass media, non filtrata da terzi. Capire da soli con la propria testa, è forse una delle poche libertà che an cora abbiamo.►RS della redazione
Viaggi e riflessioni di un montanaro reggiano
• Nasce nel 1982 a Castelnovo Monti, paese dell’appennino reggiano. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si laurea in Studi Internazionali ed Europei all’Università di Parma. Svolge nel 2010 un tirocinio sul monitoraggio dei Diritti Umani a Vilnius della durata di quattro mesi. Dopo aver ricoperto posizioni manageriali nel settore privato, attualmente è occupato nel settore della cooperazione sociale.
sUo nUovo liBro eMAnUele Anceschi AnAlizzA le Mille FAcce di Un viAggio
ChI è EMANUELE ANCESChI
• I numerosi viaggi che compie fin da bambino lo portano a visitare più di una volta tutti e cinque i continenti. Appassionato di storia, filosofia, viaggi, cinema e letteratura, è alla sua seconda opera.
• Nel 2021 pubblica il suo primo libro storia di una festa mobile (Brè edizioni).
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Riot Days è live music, tea tro, video per uno show inno vativo sinonimo di fluidità di genere, inclusività, matriar cato, amore, decentramento, anarchia e antiautoritarismo.
Al TAM Teatro Arcimbol di Milano, domenica 11 settembre 2022, in pro gramma l’unica tappa italiana della performance trasgressiva delle Pussy Riot, il collettivo artistico di protesta femminista nato a Mosca.
Nate nel 2011, le Pussy Riot sono note in tutto il mondo per le provocatorie performance non autorizzate di guerriglia punk rock trasformate poi in video musicali diffusi sulla rete. Nei loro testi parlano di femminismo, dei diritti LGBT e dell’opposizione al presiden te russo Vladimir Putin, che considerano un dittatore. L’attività artistica delle Pus sy Riot comprende la registra zione e la pubblicazione di diversi video, fra i quali Putin Will Teach You To Love The Motherland, I Can’t Breathe (dalle ultime parole di Eric Garner mentre la polizia di New York lo teneva a terra in una stretta soffocante), Chaika, Organs e Make America Great Again La preghiera punk di Pussy Riot è stata nominata da The Guardian tra le migliori opere d’arte del 21° secolo. Il collet tivo ha collaborato con Bansky per la mostra Dismaland, pro mossa da Marina Abramovic e creato un’esperienza immer siva nella galleria Saatchi di Londra.
lo shoW rioT dAYs Lo spettacolo nasce nel di cembre 2016 dalla collabora zione fra Maria Alyokhina e il produttore musicale Alexander Cheparukhin ed è un’opera teatrale basata sul libro Riot Days di Alyokhina (pubblica to nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Australia, in Germa nia, in Francia, in Giappone, in Brasile, nella Repubblica
La protesta delle Pussy Riotsul palco degli Arcimboldi MoMenTi di perForMAnce si AlTernerAnno A MUsicA dAl vivo e TeATro. il rAcconTo di Anni di ATTivisMo AnTi-pUTin che oggi A ssUMono Un vAlore AncorA MAggiore. evenTo 112 il collettivo punk russo delle Pussy Riot
Riot Days è diretto da Yury Muravitsky, uno dei principali registi teatrali russi, ora diret tore artistico del leggendario Teatro Taganka a Mosca. Lo show è una combinazione innovativa di musica dal vivo, teatro e video ed è la storia personale di Alyokhina come membro delle Pussy Riot fra azioni nella Piazza Rossa e nella Cattedrale, arresto, tribu nale e prigione. Il contenuto dello spettaco lo cambia frequentemente con sempre nuovi episodi e nuovi brani musicali e non è indiffe rente a temi come il persegui mento dei prigionieri politici e l’aggressione russa contro l’Ucraina.Loshow è andato in tournée in tutto il mondo con più di 200 spettacoli nella maggior parte d’Europa, Stati Uniti, Brasile, Australia e Nuova Zelanda. Il progetto ha ricevuto pre stigiosi premi internazionali, tra cui Herald Angel Award e Total Theatre Award del Festi val di Edimburgo.
Ceca, in Ungheria).
113la collezione proof of protest
LA NUOVA COLLEZIONE NFT: prooF oF proTesT Di recente le Pussy Riot hanno lanciato una nuova col lezione NFT, chiamata Proof of Protest, per raccogliere do nazioni crypto a favore di 7 organizzazioni USA che si im pegnano nella lotta per i diritti riproduttivi delle donne. La raccolta di donazioni in crypto vuole sostenere sette organizzazioni statunitensi, impegnate nella lotta alla dife sa dei diritti riproduttivi delle donne: Center for Reproducti ve Rights, Fund Texas Choice, Sister Song, NARAL Pro-Choi ce America, Fos Feminista, Planned Parenthood e URGE l’iniziATivA di uKrAine dAo Il gruppo russo di Pussy Riot di daniele colzani non è nuovo nell’utilizzare NFT per sostenere le sue idee politiche. E infatti, oltre alla presente che difende il diritto di riprodursi delle donne, tem po fa avrebbe lanciato insieme a Trippy Labs e PleasrDao l’i niziativa di Ukraine DAO. Si trattava di una raccolta fondi tramite Ethereum NFT per so stenere l’Ucraina, nelle prime fasi dell’attacco russo. Gli NFT di Ukraine DAO raffigurano bandiere dell’U craina. A tal proposito, la Tolokonnikova ha voluto specificare che il senso era proprio quello di non promuo vere nessun artista o tecniche d’arte specifiche, ma qualcosa di più grande di tutti come la solidarietà. ►RS il sociAl Inquadra il QRcode per il canale Youtube delle Pussy Riot
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• Ogni giovedì alle 21:00 sulla storica emit tente lombarda Radio Cantù, ascoltabile sia in FM che online (www.radiocantu.it), in onda c'è anche l'autore di questa rubrica, Luca Varani! Il programma si chiama cantiamo alla radio, un contenitore fantasioso e divertente condotto da una vecchia volpe dell'etere come Gegio. Due ore di divertimento e di bel le proposte, con un occhio di riguardo per i giovani talenti della musica italiana.
rAdiorAMAs e la radio è la tua grande passione e ti piacerebbe creare la tua persona le stazione radiofonica online... dov'è il problema?!? Intanto rifletti sulle canzoni da proporre ai tuoi ascoltatori, le rubriche da mettere in palinse sto. Al resto ci pensiamo noi, ba sta che tu prosegua nella lettura di qyesto articolo! La domanda a questo punto sarà: come com portarsi con la gestione in diret ta dei contenuti? Come gestire i vari elementi che compongono un programma radio di tutto ri spetto? E soprattutto… quanto costano strumenti del genere? Tutto quello che devi fare è ar marti di un po’ di pazienza e continuare a leggere. Coraggio! Sei a pochi passi dall’inizio del la tua “carriera” radiofonica. Se non intendi sobbarcarti la spesa per un software di registrazione o di un’attrezzatura adatta come un mixer, microfono professio nale e altro ancora... la soluzione esiste!Esistono diversi programmi e servizi che ti permetteranno di creare una web radio a co sto zero. Una di queste, forse la migliore, si chiama Spreaker, un sito dedicato alla gestione di vi desktop e mobile. Ora che hai tutto quel che serve per utilizzare Spreaker Studio, è arrivato il mo mento di configurare la tua tra smissione radiofonica. Qui entra in gioco la tua vena da conduttore radio, dove a fare la differenza saranno le canzoni e gli argomen ti che proporrai. Se poi intendes si confrontare Spreaker con altri strumenti alternativi, in rete c'è solo l'imbarazzo della scelta. Prova Icecast, un programma dedicato all’hosting di server dedicati al broadcasting di una trasmissione radiofonica, ideale per creare web radio professio nali. Richiede però competenze in ambito HTML e CSS. Ul teriori alternative si chiamano Shoutcast o Zeno.FM. Speri menta e poi... vai in onda! • rs LE TUE VELLEITA' RADIOFONIChE CON LA creAzione di UnA TUA personAle eMiTTenTe online la tua web radioin pochi, semplici passi
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podcast digitali. Spreaker Studio offre un servizio aggiuntivo e basato su un semplice program ma che ti permetterà in pochi clic di creare e gestire la tua ra dioScaricarepersonale.Spreaker Studio è semplice, lo trovi sotto forma di un’applicazione disponibile per tutti i principali sistemi operati MA IO QUELLO LO CONOSCO...
SODDISFA
115 di luca varani con il singolo Testa Fra Le Nuvole la band di Poggio Bustone (RI) si ripresenta con un brano grintoso dal sapore Indie Rock, con una nuova veste e un rinnovato sound. Si tratta del primo di una serie di brani che confluiranno nell'EP in uscita nei primi mesi del 2023 per Beng! Dischi. Nel frattempo gli ALAN SPICY hanno suonato in locali e palchi del centro Italia mentre in studio completavano le produzio ni. Testa Fra Le Nuvole rappre senta la testimonianza sonora di questo nuovo percorso: un brano forte, carico e potente, un gustoso assaggio di quello che verrà a a breve. La band lo descrivere così: "É un brano spensierato inco sciente e irriverente. Avere la te sta fra le nuvole spesso ci aiuta a staccare la spina da un mondo ve
BigAzzi, Un "grAndissiMo" dellA cAnzone
Che bello avere la testa fra le nuvole!
QUELLA DEGLI ALAN SPICY, NATI soTTo UnA BUonA sTelllA
• Apprezzabile su YouTube, il nuovo videoclip delle AB29, “My Brain”, un brano che farà par te del loro nuovo EP “Memorem” (Beng! Dischi), di imminente uscita. Girato nella campagna di Ascia no (si), le AB29 sono immerse in un’atmosfera livida e sottilmente straniante, nella quale le riprese in picchiata del drone rivelano un territorio affascinante ma solitario, completamente vuoto di persone, dove solo i pensieri trovano una loro collocazione precisa.Il suono di questa band tutta al femminile è ammaliante e decisamente con vincente. “My Brain” ha raggiunto in poco tempo i 20mila streaming su Spotify, attestandosi in 10° po sizione nella TOP50 della Classifi ca indie italia. loce e troppo spesso caotico. An che fissando un volto puoi andare sulle nuvole!" Va sottolineato che il precedente singolo Arcobaleno Nero ha raggiunto i 100.000 stre aming su Spotify e ha permesso agli ALAN SPICY di accedere a playlist importanti, amplian do la loro audience. Gli ALAN SPICY sono: Rocco Moscatiello, Michele Santori e Daniele Stazi, Vengono dal paese natale di Lu cio Battisti, una "buona stella" per intraprendere un percorso musi cale! Dallo stile diretto e istintivo, approccio che li contraddistingue anche nei numerosi live, seguiti da un'agguerrita fanbase. rs
• Per Edizioni Melagrana, recentemente è uscito il libro g iancarlo b igazzi – l’artigiano della canzone , scritto con grande competen za dal giornalista e critico musicale Ciro Ca staldo, già autore dei volumi m artini c ocktai (dedicato a Mia Martini, che di Bigazzi nel 1992 interpretò la leggendaria g li uomini non cambiano , firmata con Marco Falagiani e Beppe Dati) e Tante facce nella memoria . Un compendio di aneddoti e di ricordi, dedicato ad una firma straordinaria della canzone di casa nostra heAvy roTATion my brain
116 sonAr di luca varani sUrFAndo nel MAre MAgnUM dellA MUsicA
ALLA RICERCA DELL'ONDA PERFETTA
Un live che è una bomba... e che documenta il primo show (sia in versione audio che video) del chitarrista Ste ve Morse al posto del dimis sionario Ritchie Blackmore! Scaletta al fulmicotone per una delle inossidabili leggen de del rock. Che Dio li bene dica... (Sony) Esce in versione audio ri masterizzata (+ bluray) uno dei concerti più famosi del cantautore americano. Uno show del 1990 che riacqui sta nuova vitalità con questa bella edizione rimasterizza ta. Joel ha venduto in carrie ra oltre 150 milioni di dischi, un fuoriclasse! (Legacy)
QUISQUILIE SEMISERIE E PINZILLACChERE ROCK
Deep Purple BoMBAy cAlling Billy Joel live AT yAnkee sTAdiUM Nel numero di ottobre di RS pubblicheremo l'intervista esclusiva che questo musici sta, compositore e produttore ci ha rilasciato! Per ora godia moci il suo nuovo album, in bilico fra pop e rock, con alcu ni ospiti speciali come Joe Bo namassa e Tommy Shaw, can tante degli Styx. (Frontiers) Alan parsons FroM The neW World
Forse non lo sai che,,, roger Waters spe gne 79 candeli ne: auguroni! Membro fondatore dei Pink Floyd nel 1965, vi è rimasto fino al 1985 quan do abbandona la band per intrapren de re la carriera soli sta. Una carriera solista che, a dispetto dei suoi quasi 40 anni non è particolarmente nutrita, è infatti composta da quattro soli titoli. Speriamo che il Nostro ci regali presto qualcosa di nuovo. * È final mente uscita Dolores, l'atte sissima graphic novel dedicata alla vita della leggendaria voce dei The Cranberries. Edita da Edizioni BD è sta ta scritta da Mi col bianoiCranberries,leloreslasamentetoccantene.neglifumetteriainBeltraminiAriannaeFrancescaCiregiaedèdisponibilelibreria,estoreonliUnabiografiaemeraviglioillustratacheraccontavita,lelucieleombrediDoO’Riordan,inconfondibiedindimenticabilevocedeichehaconquistatocuoriditutticolorocheabascoltatolelorocanzoni.
Una voce devastante e fragile, scaturita da chissà quale tor mento e tenebra. In quest’opera la Beltramini, già autrice della graphic novel Last Goodbye - Tributo a Jeff Buck ley (illustrata da Gea sicuro,ricercadalladaglitormentatodideliedelicatezzaraccontaFerraris),conrispetto,meandripassatoDolores,abusiecostantediunluogofuoriedentro di sé. • rs hTTP://SONAR MUSIC.BLOGSPOT.COM
Rifl ettori su... SPETTACOLODIMAGAZINECULTURAE Quanto è grande il tuo gusto per lo spettacolo? Per info e sottoscrizioni abbonamenti:ILSCEGLIriflettorisumagazine@gmail.comL’ABBONAMENTO“SUMISURA”ERICEVERAIMAGAZINEDIRETTAMENTEALTUODOMICILIOFacebook Riflettorisu Quotidiano on www.silviaarosio.comline NUMERI11 M NUMERI6S DigitalIssuuNUMERI3OnlineEdition
WOODSTOCK '69. rock revolUTion This hArd lAnd. sUlle sTrAde di springsTeen Tutto comincia con uno sguardo. Un ragazzo di nem meno diciott'anni, in una mi longa di Buenos Aires, vede una donna bellissima e miste riosa ballare un tango: la invi ta, e da quel momento è cat turato, corpo e animo, dalla danza più sensuale e appas sionata. Ne farà la sua arte, la sua professione, la sua stessa vita. Quel ragazzo è Miguel Ángel Zotto, considerato una leggenda vivente del tango. (de Agostini - 270 pg. - € 18,50 ora in promo su IBS a € 7,60) Te sienTo. il lingUAggio segreTo del TAngo e L'ARTE DELLA COPPIA
Bisogna aspettare la notte per sentire la voce di una città che piange, per incontrare un certo tipo di eroi, per vede re demoni e fantasmi circo lare liberamente per le stra de. Ecco le creature che più attraggono Springsteen. Ba sta sfogliare i testi delle sue canzoni, uno dopo l'altro, per scoprire una verità inconfu tabile: la stragrande maggio ranza delle sue canzoni è am bientata di notte. Anzi, interi dischi sono ambientati di not te. Dunque la sua arma na scosta è l'ambiguità, l'ingan nevole e onirica opacità della notte, perché solo lì può par lare il linguaggio dei sogni, (Jaca Book - 269 pg. - € 50,00 ora in promo su IBS a € 20,00)
118 liBri di daniele colzani lA nosTrA selezione di TiToli che oMAggiAno TUTTo ciò che FA speTTAcolo... Ad Un prezzo oUTleT!
The circUs. 1870-1950. ediz. inglese, FrAncese e TedescA Ai tempi d'oro, il circo americano era uno degli spettacoli più imponenti mai visti. Fra il 1800 e metà del Novecento, i circhi itineranti erano capaci di riunire fino a 14.000 spettatori a show, impiegavano circa 1600 persone tra uomini e donne e percorrevano anche 20.000 miglia a stagione viaggiando in lungo e in largo sul vasto territorio americano. Questo libro riporta in vita le glorie e le fatiche del fenomeno circo attraverso alcune delle prime testimonianze fotografiche di esibizioni circensi, nonché locandine, lito grafie, striscioni e incisioni originali realizzate tra il XVI e il XIX secolo, che documentano le radici internazionali del circo. (Taschen - 544 pg. - € 60,00 ora in promo su IBS a € 24,00) ► rs il TiTolo soTTo i nosTri riFleTTori... Il concerto che ha cam biato la storia del rock, e di un'intera generazione, non si conclude nelle immagini d'e poca che ci restituiscono la visione dei 500.000 giovani giunti a Bethel da ogni ango lo del mondo. Non si esauri sce nella pioggia che accom pagnò i tre giorni di musica. In questo libro, curato dal giornalista e critico musica le Ernesto Assante, saranno proprio alcuni dei protagoni sti di quei giorni indimenti cabili a prendere voce, attra verso interviste esclusive che l'autore ha realizzato nel cor so della sua carriera. (White Star - 224 pg. - € 35,00 ora in promo su IBS a € 14,00)