Silvia Sguotti Novembre 2012
PORTFOLIO
Silvia | Sguotti Novembre 2012
Nata l’8 Luglio 1990 a Padova, fin da piccola ho sempre dimostrato una predisposizione e una profonda passione per l’arte. La mia grande curiosità mi ha portato a esplorarla e sperimentarla in ogni sua forma. Dopo aver frequentato il liceo classico a Este, il mio interesse tanto per gli aspetti pratici e realizzativi quanto per la componente creativa, mi ha portato a iscrivermi alla facoltà di Design del Prodotto Industriale presso l’Ateneo di Ferrara. Gli studi universitari mi hanno permesso di accrescere molto le mie conoscenze e la mia professionalità, al fine di immergermi nel mondo lavorativo con grande forza cercando di dare sempre il massimo. Born July 8, 1990 in Padua, since childhood I have always been a predisposition and a deep passion for art. My curiosity led me to explore and experience it in all its forms. After attending grammar school in Este, my interest for the practical realization as deep as for the creative component, led me to go to the faculty of Industrial Product Design at the University of Ferrara. University studies have allowed me to increase a lot my knowledge and my professionalism, in order to immerse myself in the business world with great force trying to give my own best.
CONTATTAMI | CONTACT ME mail_ silvia@lsguotti.it cell_ +39 347 8090879 address_ Montegrotto T. | Padova | Italia
PORTFOLIO
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INDICE
lorem ipsum lorem ipsum lorem ipsum
1 2 3
5
| IMMAGINE COORDINATA | CORPORATE IDENTITY |
scelta tipografica | typographic choice
Helvetica Neue Light
Aa, Bb, Cc, 01234 Helvetica Neue Bold
Aa, Bb, Cc, 01234 Helvetica Neue Light Italic
Aa, Bb, Cc, 01234 scelta cromatica | chromatic choice
R 89 G 79 B 79
C 59,4 M 59,9 Y 56,3 K 33,9
R 84 G 121 B 128
C 70,5 M 41,2 Y 42,4 K 9,6
R 69 G 173 B 178
R 64 G 64 B 64
C 0 M 0 Y 0 K 75
R 128 G 128 B 128
C M Y K
R 179 G 179 B 179
0 0 0 50
C 69,9 R 157 M 10,61 G 224 Y 38,19 B 173 K0
C M Y K
0 0 0 30
R 230 G 230 B 230
C 37,5 M 0 Y 41,8 K 0
R 229 G 252 B 194
C 10,7 M 0 Y 30,3 K 0
C 0 M 0 Y 0 K 10
R 255 G 255 B 255
C M Y K
0 0 0 0
studio del logo | logo’s study
Silvia Sguotti
S
S
+ S+S
Il logo è creato a partire dalle iniziali del nome, declinate in varie soluzioni fino a scegliere quella definitiva. Logo is created starting from name’s initials, declined in different solutions until choicing the final one.
logo definitivo | final logo
+
S
S
branding
+39 347 8090879 telefono
ilvia guotti grafica | design
silvia@lsguotti.it e-mail silviasguotti.altervista.org portfolio online silvia.sguotti account Skype
biglietto da visita | business card
CD
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{ } PROGETTI PROJECTS
| SPOTTY |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Ideare un packaging Create a packaging
In un primo momento è stato analizzato il tipo di annaffiatoio che ci era stato dato. Nel caso specifico si trattava di un innaffiatoio dai colori sgargianti, utilizzato come giocattolo da spiaggia per i bambini. Il packaging ha una forma a parallelepipedo perchè così viene facilitato lo stockaggio. La parte anteriore è trasparente per permettere di visionare il prodotto ed è modulata a seconda della grafica esterna. Poichè il target di utenza è quello dei bambini, si è giunti alla conclusione che doveva essere anche interattivo: pertanto quando si apre la parte posteriore si scopre una scena a pop-up che emerge dove il bimbo può giocare e una storia che gli può essere letta.
In a first moment has been analyzed the watering can that they gave to us. In this particular care it was a bright colors watering can, used as a toy beach for children. The packaging has a parallelepiped shape because it facilitates the stocking. The front part is transparent to permit viewing the product and is modulated depending on the external graphics. Since the target audience is children, has led to the conclusion that it must also be interactive, so when you open the back you find a pop-up scene emerging where the child can play and a story that can be read.
in collaborazione con Martina Gobbi | in collaboration with Martina Gobbi
ANALISI DELL’OGGETTO | OBJECT ANALYSIS
tipologia type
CARATTERISTICHE | CHARACTERISTICS
annaffiatoio da spiaggia
DIVERTENTE | FUNNY
beach watering can
utenza users
bambini children
COLORATO | COLORED fascia di prezzo price category
economico economic
categoria category
giocattolo toy
materiali materials
polipropilene polipropilene
INTERATTIVO | INTERACTIVE
PP
SEMPLICE | SIMPLE
22,5
17,5
13
Breve storia da leggere al bimbo Short history to read to the child
Piccola scena pop-up per far giocare il bimbo Little pop-up scene to leave the child play Velcro per chiudere la parte pop-up Velcro to close the pop-up part
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| MURALES |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Studio di un’impaginazione Impagination’s study
Poichè l’argomento del libro era libero, è stato scelto un tema che era particolarmente interessante per entrambe: la street art. Per arrivare alla disposizione definitiva dei contenuti all’interno dello stampato, sono stati prima osservati esempi pre esistenti di libri che trattano di questo argomento. Dato che una caratteristica predominante dei murales è l’uso di colori accesi, tutto il volume è stato improntato sul loro utilizzo. I titoli stessi riprendono gli stili delle scritte della street art. Un capitolo intero è stato inoltre dedicato a Banksy, uno street artist irriverente e originale diventato ormai celebre in tutto il mondo. As the subject of the book was free, it has been chosen a theme that was particularly interesting to both: street art. To reach the final disposition of the contents inside of the print, were first observed examples of pre-existing books on this topic. Because of a predominant feature of the murals is te use of bright colors, the entire volume has been characterized by their use. The titles too resume the street art works. An entire chapter is also dedicated to Banksy, a street artist irreverent and original known all around the world.
A SINSITRA DALL’ALTO AL BASSO | ON THE LEFT FROM TOP Copertina | Book cover Indice | Index Esempio di interno | Interior example
in collaborazione con Martina Gobbi | in collaboration with Martina Gobbi 13
| PORTAOGGETTI | ORGANIZER |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Realizzare un portaoggetti Create an organizer
E’ stato fatto uno studio dei bisogni di alcuni potenziali utenti al fine di individuare le caratteristiche fondamentali che quest’oggetto doveva avere: è emerso che doveva essere un’oggetto semplice, facile da realizzare e modificabile. Era necessario che potesse contenere le penne e che sopra di esso potesse eventualmente venire applicato il logo dell’Università degli Studi di Ferrara. Attraverso lo studio di diversi sistemi di apertura si è giunti a svariate soluzioni, che poi sono state elaborate per arrivare al progetto definitivo. Si tratta di un portaoggetti diviso in tre parti fondamentali: • la prima è adibita a ospitare eventuali penne o matite con il logo della facoltà; • la seconda è formata da tre scomparti modificabili grazie ai divisori in legno rimovibili; • infine la terza è uno scomparto chiuso che può contenere oggetti più piccoli e che si disperderebbero facilmente. It was made a study of the needs of some potential users in order to identify the key features that this object had to have: it is shown that this object had to be simple, easy to implement and modify. It was necessary that could hold pens and above it could possibly be applied to it the logo of the University of Ferrara. Through the study of different methods of opening it has come to various solutions, which were then processed to arrive at the final design. It is a compartment divided into three basic parts: • the first is used to contain any pencils or pens with the logo of the faculty; • the second is formed by three compartments modifiable thanks to the wood dividers removable; • Finally, the third is a closed compartment which may contain smaller objects and that they would disperse easily. in collaborazione con Martina Gobbi | in collaboration with Martina Gobbi
1. IDEE | CONCEPTS Gli schizzi progettuali sono stati determinanti per indirizzarci verso alcune idee tipo che sono poi state ulteriormente elaborate per arrivare al progetto definitivo.
The project sketches have been decisive for direct us to some example ideas which were then further developed to arrive at the final design.
2. SVILUPPO DEFINITIVO | FINAL DEVELOPMENT Il progetto definitivo si compone di un portaoggetti in legno suddiviso in tre sezioni che possono contenere penne, oggetti di cancelleria e di piccole dimensioni.
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The final project consists of a wooden organizer divided into three sections that can hold pens, stationery items and other small objects.
209
13 33
elementi rimovibili removable elements
scatola box vani per le penne
compartments for pens
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| ETERNITY |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Costruire uno sgabello Made a stool
MATERIALI FORNITI | MATERIALS Pannelli di legno Wood panels
CARBON FIBER
Fibra di carbonio Carbon fiber
WOOD
scelte effettuate | choices
COLLOCAZIONE | LOCATION
COSTRUZIONE | CONSTRUCTION
Interno di un ristorante cinese
Sistema di incastri
Interior Chinese restaurant
Joints’ system
Il simbolo che rappresenta il concetto di eternita' si basa sull'immagine dell'acqua e del suo ciclo che dalle montagne la porta al mare, a dall'oceano attraverso il cielo la trasforma in pioggia che, in un moto perpetuo, viene ritornata alle montagne da dove continuera' il suo cammino fino all'eternita'.
Il simbolo che rappresenta il concetto di eternita’ si basa sull’immagine dell’acqua e del suo ciclo che dalle montagne la porta al mare, a dall’oceano attraverso il cielo la trasforma in pioggia che, in un moto perpetuo, viene ritornata alle montagne da dove continuera’ il suo cammino fino all’eternita’.
disegni tecnici | technical drawings
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188
160
100
Lo studio iniziale ci ha portato a progettare uno sgabello che fosse tanto funzionale quanto motivato nelle sue scelte. Poichè da consegna il materiale era limitato, abbiamo cercato di ottimizzarlo. L’intero sgabello è minimale e le gambe compongono sulla seduta il simbolo di eternità, da cui deriva il nome dell’oggetto. Essendo le gambe livellate con la seduta non infastidiscono l’utente. The initial study has led us to design a stool that was both functional and motivated in his choices. Because of according to the task the material was limited, we tried to optimize it. The entire stool is minimal and legs compose on the seat the symbol of eternity, hence the name of the object. Since the legs level with the seat, they doesn’t annoy the user.
render
Per mettere in risalto il simbolo, che è l’elemento fondamentale del progetto, sono stati scelti due tipi differenti di legno di due colori contrastanti. La fibra di carbonio che è stata applicata trasversalmente sulle gambe per rinforzarle non si nota poichè per scelte stilistiche è stata dipinta To highlight the symbol, which is the fundamental element of the project, were chosen two different types of wood of two contrasting colors. You can’t notice the carbon fiber, that was placed across the legs to strengthen them, because it was painted for stylistic choices. in collaborazione con Martina Gobbi_Natasha Larghesini_Viola Mignoli_Giulia Cerboni Baiardi | in collaboration with Martina Gobbi_Natasha Larghesini_Viola Mignoli_Giulia Cerboni Baiardi 17
| GUALA PROJECT |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Progettare uno spruzzino Made a water spray
In collaborazione con l’azienda Guala ci è stato proposto di ripensare il design di uno spray. Dopo aver quindi esaminato le tipologie in commercio, è stato studiato un modello con testina girevole che permette, a seconda della faccia utilizzata, di utilizzare tipi di getti diversi. In collaboration with Guala has been proposed to rethink the design of a spray. After examinating the concurrency, has been studied a model with pivoting head that allows, depending on the face used, to use different types of jets.
PROCESSO REALIZZATIVO | IMPLEMENTATION PROCESS
studio della concorrenza | concurrence study
sviluppo del concept | concept’s development
disegni tecnici e render | technical drawing and renders
realizzazione della maquette | maquette’s realization
schizzi | sketches
in collaborazione con Martina Gobbi | in collaboration with Martina Gobbi
disegni tecnici | technical drawings
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LEGENDA Parte superiore girevole | superior rotable part
Leva che aziona la fuoriuscita del getto | lever that operates the spillage
Meccanismo interno | internal mechanism
scelte grafiche | graphic choices
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backstage
A SINSITRA | ON THE LEFT Fase di lavorazione | working phase Realizzazione della maquette | maquette’s realization Colorazione | coloring IN ALTO | ON TOP Dettaglio del termocutter | termocutter close-up Inserimento della molla | insertion of the spring Tavolo di lavoro | working area
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| BAGNO | BATHROOM |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Progettare dei sanitari per un bagno Design of bathroom fittings
Prima di procedere con lo studio di alcuni concept sono stati scelti alcuni utenti-tipo verso cui indirizzare la produzione dei sanitari. La decisione è ricaduta su degli utenti inversamente abilii; tuttavia per rendere possibile la realizzazione di un progetto accattivante, è stato fatto a monte uno studio delle normative che indicano ingombri massimi e spazio di movimento per la persona. Before proceeding with the study of some concepts some userstowards which to direct the production of fittings have been chosen. The decision fell on users inversely skilled, but to make possible the realization of an acctractive project, a study of regulations that indicate maximum dimensions of space and movement for the person was made.
in collaborazione con Martina Gobbi | in collaboration with Martina Gobbi
dimensionamento Le dimensioni minime del locale igienico devono essere di 180 x 180 cm. PORTA | deve avere una luce minima di 85 cm e deve essere apribile verso l’esterno o scorrevole. LAVANDINO | la sua profondità non deve essere inferiore a 0,65 m in modo da poter accogliere la parte anteriore della sedia a rotelle. La distanza minima consentita dal centro del lavandino alla parete deve essere 55 cm e prevedere un’area di accesso minima di 91 cm in larghezza e 107 cm in lunghezza. Deve essere posto ad un’altezza massima di 0,80 m. WC | deve essere posto ad una distanza minima di 0,40 m dalla parete. L’altezza del piano superiore della tazza deve essere di 0,50 m dal pavimento. Le principali misure di posizionamento sono: fra la parte anteriore della tazza e la parete retrostante 0,63 m nel caso di invalidità deambulati, 080 m nel caso di sedia a ruote. BIDET | valgono le stesse considerazioni fatte fin qui per la tazza WC. L’altezza suggerita per un bidet è di 0,40 m dal livello del pavimento, ma spesso si preferisce portarla a 0,50 m. The minimum size of local sanitary must be 180 x 180 cm. DOOR | must have a minimal light of 85 cm and must be openable outwards or sliding. SINK | its depth must not be less than 0.65 m in order to accommodate the front of the wheelchair. The minimum allowed distance from the center of the sink to the wall must be 55 cm and provide an access area of at least 91 cm in width and 107 cm in length. It should be placed at a maximum height of 0.80 m. WC | should be placed at a minimum distance of 0.40 m from the wall. The height of the top of the cup must be 0.50 m above the floor. The main measures of positioning are: between the front and the back wall of the cup 0.63 m in the case of invalidity deambulati, 080 m in the case of a wheelchair. BIDET | the same considerations made so far for the toilet bowl. The height recommended for a bidet is 0.40 m from the floor level, but often prefer to take to 0.50 m. 23
| LAVANDINO | SINK | I lavandino è studiato in ogni suo dettaglio per facilitare l’accesso dell’utente. La parte anteriore rientra per permettere di accomodare la sedia a rotelle sotto il lavandino; tutti i bordi sono molto arrotondati per ridurre al minimo il rischio. Il rubinetto è posto più in alto e fuoriesce maggiormente per renderlo più raggiungibile. Infine l’intero lavandino è leggermente inclinato in avanti.
ergonomia | ergonomics
disegni tecnici | technical drawings
The sink is studied in every detail to facilitate user access. The front part allow to accommodate the wheelchair under the sink; all edges are very rounded to minimize the risk. The tap is placed higher and protrudes more to make it more accessible. Finally, the entire basin is slightly tilted forward.
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| WC | Il wc è sempre composto da due materiali: ceramica e metallo. Per permettere una seduta comoda e un miglior utilizzo del sanitario, la parte frontale è forata L’utilizzo del metallo nella parte sottostante serve inoltre per sostenere meglio l’intera struttura. La ceramica è ovviamente trattata per fare in modo che la seduta non infastidisca l’utente e che il wc sia pulibile velocemente.
ergonomia | ergonomics
disegni tecnici | technical drawings
The toilet is always composed of two materials: ceramic and metal. To allow a comfortable sitting and a better use of sanitary, the front part is perforated. The use of the metal in the part below also serves to better support the entire structure. The ceramic is obviously treated to make sure that the seat does not annoy the user and that the toilet could be clean quickly.
| BIDET | Come per il wc, il bidet si compone di due parti: quella in metallo e quella in ceramica. Al contrario del primo, ovviamente non è presente un coperchio . E’ stato scelto di mantenere il rubinetto a parete poichè poteva essere facilmente spostato in una posizione più alta e, quindi, più comoda per l’utente. Al contrario del wc, esso è più basso di 10 cm, secondo normativa, per migliorare la seduta.
As for the toilet, the bidet is composed of two parts: the metal one and the ceramic one. Unlike the first, obviously there is not a lid. It has been chosen to keep the tap wall as could be easily moved to a higher position and, therefore, more convenient for the user. In contrast to the toilet, it is lower than 10 cm, according to regulations, to improve the seat.
ergonomia | ergonomics
disegni tecnici | technical drawings
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| CEA PROJECT |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Progettare una collezione di rubinetti Design a sinks’ collection
In collaborazione con CEA design è stata progettata un’intera collezione di rubinetti in tutte le loro declinazioni. Diverse forme e dimensioni a seconda della collocazione; sono infatti stati studiati sia i modelli da appoggio, che da parete, tanto i rubinetti, quanto i soffioni per doccia e quelli per vasca. In questo progetto si è cercato di riproporre le linee semplici di CEA. Per completare il progetto è stato operato anche uno studio delle cartucce di miscelazioni ottimali da inserire. In collaboration with CEA design has been designed an entire collection of taps in all their forms. Different shapes and sizes depending on the location; have in fact been studied both models as top or wall, taps, shower heads and taps for bathtub. In this project we tried to reproduce the simple lines of CEA. To complete the project was made also a study of the optimal mixing cartridge to be inserted.
in collaborazione con Martina Gobbi | in collaboration with Martina Gobbi
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| RUBINETTO A PARETE | WALL SINK | Il rubinetto da parete è pensato in due soluzioni a seconda della lunghezza della canna. Ovviamente a seconda di essa cambia anche il posizionamento del joystick, che è essenziale. Il miscelatore è inserito all’interno della bocca erogatrice di modo tale che non venga spezzato il design minimale. The tap wall is designed in two versions depending on the length of the barrel. Obviously it also changes depending on the positioning of the joystick, which is essential. The mixer is inserted inside the spout to such a way that doesn’t broke the minimal design.
| RUBINETTO E DOCCIONE VASCA | BATHROOM |
Il rubinetto della doccia è integrato su un piano d’appoggio in cui si può inserire anche il doccione. Esso si può staccare e si può spostare a piacimento grazie al tubo in gomma. Sul ripiano sono invece presenti dei vani con i bordi rialzati che permettono di alloggiare saponette, flaconi e altri oggetti necessari all’abluzione, senza che essi cadano. The shower is integrated on a shelf where you can also enter the downpipe. It can be detached and can be moved at will, thanks to the rubber hose. Are present on the shelf compartments with raised edges that allow you to put soap, bottles and other items needed to bathing, without they fall out.
| SOFFIONE DOCCIA | BATHROOM | Anche il soffione della doccia è pensato per essere declinato in tre varianti in cui cambia l’altezza dell’attacco e larghezza del soffione stesso. E’ attaccato direttamente alla parete ed è composto da una semplice lastra d’acciaio dalle curve morbide. The shower head is thought to be available in three variants in which it changes the height and width of the head of the attack itself. It has been attached directly to the wall and consists of a simple steel plate by smooth curves.
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| BEUNIQUE |
OBIETTIVO | OBIECTIVE Progettare il negozio che non esiste Design the non-existing store Progettare il negozio che non esiste, questa era la consegna fornitaci all’inizio del corso. Il nostro compito era quello di creare un nuovo tipo di commercio da analizzare al dettaglio: dallo studio economico al marketing, dalla grafica alla progettazione del punto vendita. Certo un’ arduo tema da affrontare in un mondo in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta, in cui tutto ciò che serve sembra già esistere e tutto quello che non c’è appare, di conseguenza, superfluo.
Design a shop which does not exist: this was the task assigned to us at the beginning of the course. Our aim was to create a new type of business and analyze it from different points of view: from the economic one to marketing, from graphic to the design of the point of sale. Of course it’s an hard tissue to afford in a world where demand far exceeds supply, where everything you need seems to already exist, and all that there is, therefore, seems unnecessary.
Un’attenta analisi degli attuali mercati ci ha permesso di realizzare che uno dei settori più stabili dell’economia italiana è quello calzaturiero. La scarpe realizzate in Italia sono considerate di una qualità superiore alle altre, vengono vendute in tutto il mondo e sono il sinonimo della moda per eccellenza. Un prodotto, insomma, da non sottovalutare al fine di aprire nuovi tipi di vendita.
A detailed current market’s analysis has enabled us to realize that footwear is one of the most stable Italian business. The shoes made in Italy are considered of better quality than the other, are sold all over the world and are the epitome of fashion excellence. In short, a product that must be considered in order to open new kind of business.
Per creare un mercato innovativo era però necessaria un’idea accattivante, che permettesse all’acquirente di affezionarsi al nostro negozio preferendolo ad altri. L’obiettivo era quello di porre il cliente al primo posto e di riuscire a soddisfare completamente le sue esigenze attraverso i prodotti commercializzati. Dare l’opportunità allo stesso utente di selezionare i tessuti ed i colori della propria scarpa, di personalizzarla a suo piacimento e con questo renderla unica, ci sembrava la giusta soluzione per avviare un mercato nuovo e competitivo. La possibilità di scelta diventa un valore aggiunto caratteristico ed imprescindibile del nostro marchio, che garantisce allo stesso tempo autenticità, qualità ed esclusività.
To create an innovative business we needed, however, a captivating idea that would direct the customer to our shop in preference to the others. Our aim was to put the customer first and to be able to satisfy their needs through the products. Give our user the opportunity to create directly their shoes seems the perfect solution in order to start a new and competitive market. The choice becomes an added value and an essential characteristic of our brand, a guarantee of authenticity, quality and exclusivity. BeUnique becomes the signature of those who want to create their own style, who wants to be exclusive, who wants to be unique.
BeUnique diventa così la firma di chi vuole crearsi il proprio stile, di chi vuole essere esclusivo, di chi vuole essere unico.
in collaborazione con Valentina Rossi | in collaboration with Valentina Rossi
be
progettare la personalizzazione del lusso
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negozio | store
u t S i l g e d Ă t i s r e v i n U o i z o g e n a t
: n o l a o i t i P T
zona prova
magazzino
stanza del designer
mostra
sala vip
zona cassa
A A e n o i z e S
B B e n o i z e S
C C e n o i z e S
à t i s r e v i n U
g e n i n o
i : o z l o e t i S T
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stand
U e b
F i d i d u t S i l g e d Ă t i s r e v i n U
zona dialogo
schermi olografici
pannelli delimitanti
espositori appesi
espositori incassati
g s e o s i R D
d n a t s a t
: n o l a o i t i P T
entrata
Prospetto frontale
Sezione A-A
Sezione B-B
z i l a n o s r e p a l e r a t t e g o r p : e u q i n U e b l e d n g i s e D n i a e r u a L i d o s r o C a r a r r e F i d i d u t S i l g e d Ă t i s r e v i n U
0 1 / 1 1
: a t a D
a i v l i S i t t o u g S a n i t n e l
: a e r V o t i a s n g s e o s i R D
i n o i z e s e o t t e p
s : o o l o r t i P T
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| UPAS_STAND 1 |
39
| UPAS_STAND 2 |
41
DE|AR DENSITĂ€ ARMONICA
Giancarlo Andrea Silvia Valentina
Tintori Verzola Sguotti Rossi
Studio Tintoridesigner
via Giulio Belinzaghi 17 20159 Milano [Italia] [t] +39 0236529023 [f] +39 0236530924 info@tintoridesigner.com
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Mobilità e immobilità sono parametri determinanti all’interno di ogni dinamica sociale di relazione in questa parte di millennio: coinvolge lo spostamento simultaneo di migliaia di persone, il trasferimento di grandi o piccolissime quantità di beni di consumo o la trasmissione di gigabyte di informazioni. Le reti fisiche e quelle immateriali sulle quali tutto ciò si muove determinano segmenti e nodi dove densità di transito o permanenza diventano frenetiche ,disagevoli e sfavorevoli. La sovrapposizione e stratificazione di queste reti, in particolare nelle regioni metropolitane con milioni di abitanti, cerca luoghi di ‘diluizione’ che si possano collocare a differenti livelli della città con agevoli e differenti modalità di accesso. DE|AR è un nuovo landmark da riconoscere e raggiungere per ritrovare una densità armonica, una qualità ottimale di tutti i parametri ambientali quali l’aria, la temperatura, l’acustica. Un luogo per il recupero di esperienze sensoriali, tattili e percettive positive. Sarà un elemento replicabile che potrà occupare gli spazi interstiziali che l’architettura lascia alla città: un satellite amichevole, un globo felice nel quale natura e tecnologia esprimano integrazione ed un dialogo virtuoso. Totale autonomia nei sistemi per produrre energie rinnovabili, cicli sostenibili nei servizi offerti dagli apparati tecnologici. La collocazione aerea di DE|AR tra due edifici ne consente l’accesso senza che le persone debbano scendere al livello stada-terra, tra i più ‘densi’, apre inoltre alla comunicazione e socializzazione tra due costruzioni vicine paradossalmente separate. Lunghi bracci lo collegano alle facciate e dei tunnel aerei lo connettono agli spazi interni. DE|AR sopra gli incroci stradali costituisce invece un importante riduzione di densità in una zona critica come quella marciapiede-semaforo, offrendo al passante un transito in una area verde o una permanenza più lunga nell’interno. A livello del suolo DE|AR si colloca ovunque lo spazio circostante e la ‘densità umana’ ne chiedano la presenza. Mobilità e immobilità sono parametri determinanti all’interno di ogni dinamica sociale di relazione in questa parte di millennio: coinvolge lo spostamento simultaneo di migliaia di persone, il trasferimento di grandi o piccolissime quantità di beni di consumo o la trasmissione di gigabyte di informazioni. Le reti fisiche e quelle immateriali sulle quali tutto ciò si muove determinano segmenti e nodi dove densità di transito o permanenza diventano frenetiche ,disagevoli e sfavorevoli. La sovrapposizione e stratificazione di queste reti, in particolare nelle regioni metropolitane con milioni di abitanti, cerca luoghi di ‘diluizione’ che si possano collocare a differenti livelli della città con agevoli e differenti modalità di accesso. DE|AR è un nuovo landmark da riconoscere e raggiungere per ritrovare una densità armonica, una qualità ottimale di tutti i parametri ambientali quali l’aria, la temperatura, l’acustica. Un luogo per il recupero di esperienze sensoriali, tattili e percettive positive. Sarà un elemento replicabile che potrà occupare gli spazi interstiziali che l’architettura lascia alla città: un satellite amichevole, un globo felice nel quale natura e tecnologia esprimano integrazione ed un dialogo virtuoso. Totale autonomia nei sistemi per produrre energie rinnovabili, cicli sostenibili nei servizi offerti dagli apparati tecnologici. La collocazione aerea di DE|AR tra due edifici ne consente l’accesso senza che le persone debbano scendere al livello stada-terra, tra i più ‘densi’, apre inoltre alla comunicazione e socializzazione tra due costruzioni vicine paradossalmente separate. Lunghi bracci lo collegano alle facciate e dei tunnel aerei lo connettono agli spazi interni. DE|AR sopra gli incroci stradali costituisce invece un importante riduzione di densità in una zona critica come quella marciapiede-semaforo, offrendo al passante un transito in una area verde o una permanenza più lunga nell’interno. A livello del suolo DE|AR si colloca ovunque lo spazio circostante e la ‘densità umana’ ne chiedano la presenza.
Mobilità e immobilità sono parametri determinanti all’interno di ogni dinamica sociale di relazione in questa parte di millennio: coinvolge lo spostamento simultaneo di migliaia di persone, il trasferimento di grandi o piccolissime quantità di beni di consumo o la trasmissione di gigabyte di informazioni. Le reti fisiche e quelle immateriali sulle quali tutto ciò si muove determinano segmenti e nodi dove densità di transito o permanenza diventano frenetiche ,disagevoli e sfavorevoli. La sovrapposizione e stratificazione di queste reti, in particolare nelle regioni metropolitane con milioni di abitanti, cerca luoghi di ‘diluizione’ che si possano collocare a differenti livelli della città con agevoli e differenti modalità di accesso. DE|AR è un nuovo landmark da riconoscere e raggiungere per ritrovare una densità armonica, una qualità ottimale di tutti i parametri ambientali quali l’aria, la temperatura, l’acustica. Un luogo per il recupero di esperienze sensoriali, tattili e percettive positive. Sarà un elemento replicabile che potrà occupare gli spazi interstiziali che l’architettura lascia alla città: un satellite amichevole, un globo felice nel quale natura e tecnologia esprimano integrazione ed un dialogo virtuoso. Totale autonomia nei sistemi per produrre energie rinnovabili, cicli sostenibili nei servizi offerti dagli apparati tecnologici. La collocazione aerea di DE|AR tra due edifici ne consente l’accesso senza che le persone debbano scendere al livello stada-terra, tra i più ‘densi’, apre inoltre alla comunicazione e socializzazione tra due costruzioni vicine paradossalmente separate. Lunghi bracci lo collegano alle facciate e dei tunnel aerei lo connettono agli spazi interni. DE|AR sopra gli incroci stradali costituisce invece un importante riduzione di densità in una zona critica come quella marciapiede-semaforo, offrendo al passante un transito in una area verde o una permanenza più lunga nell’interno. A livello del suolo DE|AR si colloca ovunque lo spazio circostante e la ‘densità umana’ ne chiedano la presenza. Mobilità e immobilità sono parametri determinanti all’interno di ogni dinamica sociale di relazione in questa parte di millennio: coinvolge lo spostamento simultaneo di migliaia di persone, il trasferimento di grandi o piccolissime quantità di beni di consumo o la trasmissione di gigabyte di informazioni. Le reti fisiche e quelle immateriali sulle quali tutto ciò si muove determinano segmenti e nodi dove densità di transito o permanenza diventano frenetiche ,disagevoli e sfavorevoli. La sovrapposizione e stratificazione di queste reti, in particolare nelle regioni metropolitane con milioni di abitanti, cerca luoghi di ‘diluizione’ che si possano collocare a differenti livelli della città con agevoli e differenti modalità di accesso. DE|AR è un nuovo landmark da riconoscere e raggiungere per ritrovare una densità armonica, una qualità ottimale di tutti i parametri ambientali quali l’aria, la temperatura, l’acustica. Un luogo per il recupero di esperienze sensoriali, tattili e percettive positive. Sarà un elemento replicabile che potrà occupare gli spazi interstiziali che l’architettura lascia alla città: un satellite amichevole, un globo felice nel quale natura e tecnologia esprimano integrazione ed un dialogo virtuoso. Totale autonomia nei sistemi per produrre energie rinnovabili, cicli sostenibili nei servizi offerti dagli apparati tecnologici. La collocazione aerea di DE|AR tra due edifici ne consente l’accesso senza che le persone debbano scendere al livello stada-terra, tra i più ‘densi’, apre inoltre alla comunicazione e socializzazione tra due costruzioni vicine paradossalmente separate. Lunghi bracci lo collegano alle facciate e dei tunnel aerei lo connettono agli spazi interni. DE|AR sopra gli incroci stradali costituisce invece un importante riduzione di densità in una zona critica come quella marciapiede-semaforo, offrendo al passante un transito in una area verde o una permanenza più lunga nell’interno. A livello del suolo DE|AR si colloca ovunque lo spazio circostante e la ‘densità umana’ ne chiedano la presenza.
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{ } GRAFICA
GRAPHIC DESIGN
47
Studio di un’impaginazione per il book dei render Study of a render book’s layout 49
| IMPAGINAZIONE_1 | LAYOUT_1 |
LABORATORIO
di TECNOLOGIA e
PROTOTIPAZIONE
RAPIDA
Camera Data
MOUSE / photo 1
Make: Model: Shutter Speed: Aperture: Focal Length: ISO Speed: Software: Sensor Size:
Canon Canon EOS 500D 1/20 sec F/5.6 55 mm 100 15mm
SET FOTOGRAFICO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Fusce at nisl sapien. Ut sed lacus vitae mauris scelerisque condimentum. Curabitur sodales euismod accumsan. Nulla vel nibh ipsum. Aliquam sollicitudin, lacus sed faucibus congue, nulla ligula dignissim massa, eget sodales nulla odio a lectus.
LABORATORIO di
TECNOLOGIA e
PROTOTIPAZIONE
RAPIDA
LCO TPZ
CD
Cartoncino Bristol panna | Bristol cream paper
Sistema di tagli | Cuts’ system
51
| IMPAGINAZIONE_2 | LAYOUT_2 |
| POSTER |
53
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EUROPE
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India
+15-20% /year • Increase in spending power • More attention to luxury goods • Western trends assimilation
New Markets
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Impaginato per la societĂ Fair Play s.r.l. Layout for Fair Play s.r.l. company 55
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Impaginato per la societĂ Fair Play s.r.l. Layout for Fair Play s.r.l. company 57
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COREA
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Impaginato per la società Fair Play s.r.l. Layout for Fair Play s.r.l. company 59
IMPAGINATO_3 | LAYOUT_3 L’obiettivo di questo lavoro era quello di creare un impaginato che fosse elegante, semplice e riuscisse a spiegare al meglio i concetti che l’azienda voleva veicolare. E’ per rispondere a queste esigenze che sono stati scelti colori come il nero e il grigio, vivacizzati dai toni del rosso acceso che era anche il colore del logo dell’azienda in questione. Per poter rendere al meglio i contenuti sono state scelte immagini in bianco e nero ed è stato fatto uno studio delle infografiche, di modo tale che la comunicazione non fosse banale.
The obiective of this work was that of create a layout that had to be elegant, simple and that could explain the ideas that the company wanted to communicate. It was to reply to this needs that have been chosen colors like black and grey, enlightened by red tones, which was the color of the logo’s company too. Have been chosen black and white images and it has been made a infographic study to communicate in a good and interesting way.
LOREM IPSUM
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logo
logo
LOREM IPSUM DOLOR
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logo
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61
| UPAS | 172 cm
Nome cartella: UPASMIX.ZIP Nome file: MIXSOPRA.EPS file in scala 1:2 a 200 dpi dim. finale stampa cm. 172x128
Nome file: MIXSOTTO.EPS file in scala 1:2 a 200 dpi dim. finale stampa cm. 172x110
Stampa sotto 110 cm
During the study with the company Upas pubblicità s.r.l. hve been create, above the stand that are in “projects” section, some graphic design concepts. They gave us some indication and the colors with which the concept would have been create too. Because of it is a store that selle typical products, it has been chosen a serif font to which was applied a natural decoration, as the client required.
Stampa sopra 128 cm
Durante il percorso formativo svolto con l’azienda UPAS pubblicità s.r.l. sono stati prodotti, oltre agli stand visibili nella sezione “progetti”, alcuni concept di grafica. In questo caso si può notare la grafica studiata per un’insegna di un negozio di prodotti tipici. Insieme ad alcune indicazioni erano stati forniti anche le tonalità con cui doveva essere costruito il logo. Essendo un negozio che commercializza beni tipici pregiati, è stato scelto un font graziato a cui è stata applicata una decorazione naturale come da richiesta del cliente.
PRIMA | BEFORE 170 cm Adesivo Argento
Altro lavoro per l’azienda UPAS è stato quello di rinventare il pannello pubblicitario della società Mix che, nel corso del tempo, aveva cambiato grafica e quindi voleva aggiornare la propria immagine. RIFACIMENTO N° 2 cartelli
235 cm
Other work for UPAS company was that to reinvent the adevertisement panel of Mix society CARTELLO 064 - Comune di Stanghella that, during the time, changed its graphic design Rifacimento facciate su N° 1 cartello stradale bif.le di dim. cm 170x235 Strutura in legno, frontali in ondulex sp. 10 mm.and so wanted to modify its image. Decrazione in stampa digitale su adesivo bianco e adesivo presp. 735 argento Cornici verniciate rif. RAL 3004
CARTELLO 098 - Comune di Ospedaletto Rifacimento facciate su N° 1 cartello stradale bif.le di dim. cm 170x235 Strutura in legno, frontali in ondulex sp. 10 mm. Decrazione in stampa digitale su adesivo bianco e adesivo presp. 735 argento Cornici verniciate rif. RAL 3004
DOPO | AFTER
170 cm
Il cartello definitivo riprende i colori del sito, scegliendone pochi e disponendoli in maniera essenziale per dar luce ai concetti fondamentali. E’ stata poi ripresa l’idea dell’albero che ora ricorre nel sito dell’azienda.
get to know the
difference
235 cm
OFFICE DESIGN
The final panel use the site’s colors, choosing and disposing them to enlighten the main concepts. It has been used the tree idea that now was used in the company’s site.
63
{
ILLUSTRAZIONI ILLUSTRATIONS
} 65
67
1 STEPEros eleifend elementum
2 STEPEros eleifend elementum
3 STEPEros eleifend elementum
4 STEPEros eleifend elementum
DISEGNO FINITO | FINAL IMAGE
69
{
FOTOGRAFIA
}
PHOTOGRAPHY
71
| ESERCIZIO FOTOGRAFICO | PHOTOGRAPHIC EXERCISE |
Il compito di quest’esercizio era quello di comunicare qualcosa, data una mela. E’ stato scelto quindi di comparare il frutto con una riproduzione artificiale della stessa, il cui colore molto forte rende evidente che non è naturale.
The task of this exercise was to communicate something, given an apple. It has been chosen to compare the fruit with an artificial reproduction of it, whom very strong color underlines that it’s not natural.
73
| BIANCO E NERO | BLACK AND WHITE |
NELLA PAGINA A FIANCO | IN THE OTHER PAGE “Mum’s hand” “Zip” IN QUESTA PAGINA | IN THIS PAGE “Boots” “Samuele”
75
| COLORI | COLORS |
77
{
}
FOTOMANIPOLAZIONE PHOTOMANIPULATION
79
PRIMA_DOPO | BEFORE_AFTER
81
PRIMA_DOPO | BEFORE_AFTER
83
SILVIA SGUOTTI CONTATTAMI | CONTACT ME Indirizzo via don Minzoni 19 | Montegrotto T. | 35036 | PD (Italy)
silvia@lsguotti.it e-mail
+39 347 8090879 telefono
silvia.sguotti
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ALTRE E-MAIL | OTHER E-MAILS Martina Gobbi Valentina Rossi
martina.gobbi@tudent.unife.it valenti.rossistudent.unife.it
ATTRIBUTIONS (portfolio | curriculum | biglietto da visita) “Fish” symbol, “Fish” symbol by Laurent Patain, “Jellyfish” symbol by Nicolas Bridoux, “Teddy-Bear” symbol by Jean-Philippe Cabaroc, “Dollar” symbol by The Morning Son(Noun Project), “Booklet” symbol by Dara Ullrich, “Noodles” symbol by Robb Whiteman, Patrick Feen and Jack Kent, “Phone” symbol by Kenan Sulayman, “Running” symbol by Jacob Vogel, “Book” symbol by T. Weber, “Tablet” symbol by Sjoerd Dijkstra, “Drawing” symbol by Richmong, “Theatre” symbol by Jonathan C. Dietrich, “Cinema” symbol, “Origami” symbol by Simon Child, “Museum” symbol by Joris Hoogendoom, “Music” symbol by Phil Bochklov, “Camera” symbol by Stephen West, “Time” symbol by Richard de Vos, “Spray Bottle” symbol by Olivier Guin, “Box” symbol by Dmitry Baranovskiy, “Toolbox” symbol by Daniel Hickey, “Faucet” symbol by Oleg Frolov, “Store” symbol by Joris Hoogendoom from The Noun Project collection
{ } GRAZIE
THANKS