Rapporto ambientale 2006 L‘ENERGIA CHE TI ASCOLTA.
Indice 5 8 10 11 12 13
Essere leader per l’ambiente Enel nel mondo Enel SpA La politica ambientale L’organizzazione ambientale La governance dell’ambiente
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Il cambiamento climatico e la risposta Enel
Risultati ambientali Attività in Italia 36 61 71 72 73 75 78 78 79 81 84 85 88 89 90 91 92 93
Bilancio ambientale Indicatori Divisione Mercato Italia Decreto legislativo 152/2006 (“Codice dell’ambiente”) Divisione Generazione ed Energy Management Italia Area di Business Produzione Termoelettrica Bonifica dei suoli Efficienza energetica e ambientale del parco termoelettrico Co-combustione del carbone con biomasse vegetali e CDR Area di Business Energie Rinnovabili L’impegno nelle rinnovabili in Italia Tutela della biodiversità Divisione Infrastrutture e Reti Italia Efficienza energetica negli usi finali Rete Elettrica Deval Piano PCB Area di Business Rete Gas
Risultati ambientali Attività all-estero 96 107 111 114 116 117 120 122 123 126 128
Divisione Internazionale Dati complessivi del 2006 Enel Viesgo Generación Enel Unión Fenosa Renovables Electra de Viesgo Distribución Slovenské elektrárne Enel Maritza East 3 Enel Electrica Banat - Enel Electrica Dobrogea Enel North America Enel Latin America Prestazioni
Salute e sicurezza dei lavoratori
135
Salute e sicurezza dei lavoratori
Verifica del Rapporto ambientale
149
Lettera di verifica
ai ritorni d’esperienza. Nel 2006 uno specifico aspetto di tale aggiornamento ha riguardato la predisposizione dei formati per la raccolta dei dati della produzione nucleotermoelettrica, resa necessaria dall’acquisto della società slovacca Slovenské elektrárne. 13 Enel Rapporto ambientale 2006 La governance dell’ambiente Con il 2006, poi, la raccolta dei dati di governance è stata estesa alle attività all’estero, cui è stata anche riproposta, a titolo sperimentale, la raccolta dei dati di spesa ambientale secondo i criteri già adottati per le attività in Italia, con l’obiettivo di renderla operativa in tempi brevi, dopo un adeguato periodo di familiarizzazione. Accanto ai formati per la raccolta e l’aggregazione dei dati l’unità Politiche Ambientali rende disponibili, per ogni filiera, supporti contenenti un’ampia serie di indicatori (rapporti tra grandezze omogenee o eterogenee) attraverso i quali si possono confrontare dati di pertinenza di unità diverse e si può seguire l’evoluzione dei dati di una stessa unità nel tempo prescindendo dal volume di attività; essi evidenziano scostamenti delle prestazioni ambientali dai valori medi o da valoriobiettivo, oltre a permettere un’immediata valutazione dell’affidabilità e della congruenza dei dati. Il reporting è parte integrante della gestione ambientale di Enel e la sua metodologia assicura la migliore omogeneità delle informazioni raccolte. Il reporting è diventato lo strumento grazie al quale molte strutture di Enel controllano periodicamente le proprie prestazioni ambientali confrontandole con gli obiettivi. In tale contesto, all’interno della Divisione Infrastrutture e Reti Italia, Rete Elettrica ha da diversi anni automatizzato il reporting ambientale, con il quale, fra l’altro, contribuisce trimestralmente all’aggiornamento dell’applicativo informativo “ambientesicurezza”, disponibile nella intranet aziendale (si veda il successivo paragrafo “La formazione e l’informazione”).
I sistemi di gestione ambientale Nel 2006 Enel ha ulteriormente esteso l’adozione di standard internazionali di certificazione per i sistemi di gestione ambientale dei propri siti produttivi. In Italia, per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, al 31 dicembre 2006 circa l’80% della potenza installata (385 delle 600 centrali) risultava certificato ISO 14001; 141 di queste centrali (circa il 45% della potenza installata complessiva) erano in possesso anche della registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). Le Unità di Business che già dispongono sia della certificazione ISO 14001 sia della registrazione EMAS sono, per l’Area di Business Produzione Termoelettrica, Fusina, Genova, La Casella, La Spezia, Leri Cavour, Montalto di Castro, Porto Corsini, Sulcis e Torrevaldaliga Nord e, per l’Area di Business Energie Rinnovabili, Bologna, Bolzano, Sardegna e Trento, cui si aggiungono i nuclei idroelettrici Cuneo, Montorio e Vittorio Veneto delle omonime UB. Le Unità di Business Bastardo, Brindisi Sud, Pietrafitta, Porto Tolle e Priolo Gargallo dell’Area di Business Produzione Termoelettrica, tutti gli impianti geotermoelettrici,
2
La governance dell’ambiente
Il modello organizzativo
strumenti la governance stessa
di Enel assegna alla Corporate
viene anche trasferita alle unità
responsabilità soprattutto in
territoriali per garantire azioni
relazione al ‘governo’ dei
e comportamenti omogenei.
processi trasversali con l’obiettivo
L’esercizio di un’attenta governance
di assicurare il massimo livello
ambientale comprende un’accurata
di efficacia ed efficienza
gestione delle risorse economiche
nell’esecuzione delle attività.
le quali, pur non essendo presente
In tale contesto la governance
in Enel una specifica contabilità
dell’ambiente concorre ad
ambientale, sono rilevate
accrescere la credibilità sociale
annualmente con crescente grado
dell’Azienda e rappresenta uno
di raffinatezza e codifica, per
dei fattori rispetto a cui si misurano
meglio indirizzare gli investimenti
la competitività e il valore di una
che hanno natura ambientale.
scelta industriale nei confronti
Inoltre, il processo di governance
degli azionisti, dei clienti e della
è strutturato in modo tale da fare
collettività. Oggi, in Enel, la
fronte alle criticità ambientali che
governance ambientale è attuata
inevitabilmente possono
mediante il reporting, i sistemi di
generarsi e che talvolta
gestione ambientale, la formazione
evolvono in contenziosi giudiziarie.
e l’informazione. Grazie a questi Il reporting ambientale Il sistema di reporting è lo strumento chiave che permette di monitorare costantemente le interazioni delle attività industriali di Enel con l’ambiente. La sua utilizzazione ha permesso, nel corso degli anni, di migliorarne l’efficacia integrandone la struttura con elementi tecnicoprocedurali per la garanzia dell’affidabilità della gestione dei dati. I formati utilizzati per la rilevazione dei dati stessi, sia di processo sia di governance, sono oggetto di continuo aggiornamento in relazione alle evoluzioni della configurazione organizzativa di Enel, della normativa e delle tecnologie, alla crescente internazionalizzazione e 3
le Unità di Business Domodossola, Napoli, Sondrio e Sicilia dell’Area di Business Energie Rinnovabili e i nuclei idroelettrici Cedegolo (Unità di Business Bergamo) e Feltre (Unità di Business Vittorio Veneto) hanno per il momento conseguito la sola certificazione ISO 14001. Nell’ambito dell’Area di Business Energie Rinnovabili i nuclei idroelettrici Ascoli, Ceprano e Roma (Unità di Business Montorio), Bergamo (Unità di Business Bergamo) e Torino (Unità di Business Cuneo) sono rimasti i soli a dovere perfezionare la certificazione ISO 14001; ciòè previsto entro il 2008. Rete Elettrica della Divisione Infrastrutture e Reti Italia ha superato nel 2006 la verifi. Rete Elettrica della Divisione Infrastrutture e Reti Italia ha superato nel 2006 la verifica per il mantenimento della certificazione ISO 14001 del proprio sistema di gestione ambientale, ottenuta nel 2004. Il sistema di gestione ambientale di Rete Elettrica è applicato all’intera “organizzazione” (sede centrale, Unità Territoriali Rete – con i propri Centri Alta Tensione, Esercizi, Zone e Depositi Logistica Materiali – e impianti di alta, media e bassa tensione). Il sistema di gestione ambientale garantisce il controllo continuo di tutti gli aspetti ambientali significativi connessi alle attività di progettazione, realizzazione, gestione, sviluppo delle reti elettriche. L’applicativo “ambientesicurezza” (descritto nel successivo paragrafo “La formazione e l’informazione”), costituisce un supporto fondamentale per il funzionamento del sistema. Anche all’estero l’adozione di sistemi di gestione ambientale certificati è di tutto rilievo. Sono in possesso di certificazione ISO 14001: ISO 14001 nelle centrali elettriche italiane al 31.12.2006 (% della potenza complessiva in servizio)
• l’intero parco impianti di Slovenské elektrárne e la sede societaria (Slovacchia); • oltre la metà degli impianti eolici di Enel Unión Fenosa Renovables (Spagna); • il 27% della potenza installata di Enel Latin America; 15 Enel Rapporto ambientale 2006 • le intere società di distribuzione di ener-
Certificate 79,7% (32.272 MW) Con certificazione programmata 20,3%
gia elettrica Enel Electrica Banat ed Enel Electrica Dobrogea (Romania). Dettagli sono presentati nella sezione “Risultati
EMAS nelle centrali elettriche italiane al 31.12.2006 (% della potenza complessiva in servizio)
Registrate 44,6% (18.064 MW) Con registrazione in corso 23,8% Con registrazione programmata 31,6%
4
ambientali - Attività all’estero”.
La formazione e l’informazione I programmi di formazione e di informazione ambientale costituiscono elementi qualificanti del piano annuale formativo destinato ad accrescere le competenze e le professionalità delle risorse umane di Enel. L’attività di formazione viene rilevata con riferimento alle unità che ne fruiscono, indipendentemente dal soggetto aziendale che la propone o gestisce. Nei dati è compresa la formazione erogata al personale di supporto, cioè al personale che presta la propria attività a favore di più unità operative, anche se appartenenti alla medesima filiera industriale; ciò in quanto le attività ‘intellettuali’ svolte dal personale di supporto in materia ambientale si ipotizzano a esclusivo supporto delle attività industriali. In Italia, per i dipendenti più direttamente coinvolti nelle attività di carattere ambientale, nel 2006 sono stati attivati moduli formativi per un ammontare complessivo di circa 18.000 oreuomo. La sensibile contrazione rispetto al 2005 (anno che aveva fatto registrare oltre 43.600 ore-uomo di formazione) va attribuita in massima parte allo slittamento delle attività suggerito dall’opportunità di attendere l’aggiornamento della normativa ambientale nazionale. All’estero l’impegno in materia di formazione ambientale nel 2006 si è riscontrato in particolare laddove esistono sistemi di gestione ambientale certificati. • Enel Electrica Banat ed Enel Electrica Dobrogea hanno erogato complessivamente oltre 38.000 ore-uomo di formazione. • Slovenské elektrárne ha coinvolto nell’istruzione in materia di gestione ambientale l’alta dirigenza e i dipendenti della sede societaria; ha inoltre esteso ai dipendenti di appaltatori e fornitori la formazione mirata al mantenimento delle certificazioni ISO 14001 dei sistemi di gestione ambientale dei vari impianti. • Enel Unión Fenosa Renovables ha organizzato per il personale dei propri impianti eolici moduli formativi sull’avifauna e sulla gestione dei rifiuti pericolosi. Ma anche Enel North America e la centrale termoelettrica di Maritza hanno dedicato alcune decine di ore-uomo alla formazione ambientale (oltre 70 e oltre 30 rispettivamente), nel ISO 14001 nelle centrali elettriche italiane al 31.12.2006 (% della potenza complessiva in servizio)
secondo caso anche in relazione alla programmata adozione di un sistema di gestione ambientale certificato. Enel punta, poi, sull’informazione per divulgare le proprie iniziative all’interno dell’Azienda.
Certificate 79,7% (32.272 MW) Con certificazione programmata 20,3%
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delle vasche di raccolta dei drenaggi, adozione di sistemi di insonorizzazione, sosti-
Investimenti ambientali complessivi in Italia nel 2006 (per attività di protezione ambientale) Totale: 119,2 milioni di euro
tuzione di sgrigliatori e paratoie, bonifica di materiali contenenti amianto; • per quanto riguarda l’attività geotermica, proseguimento dell’installazione di sistemi di abbattimento delle emissioni di mercurio e idrogeno solforato e della bonifica da amianto dei vapordotti.
Registrate 44,6% (18.064 MW) Con registrazione in corso 23,8% Con registrazione programmata 31,6%
Gli investimenti ambientali su impianti nuovi (33% del totale) risultano quasi interamente
Registrate 44,6% (18.064 MW) Con registrazione in corso 23,8%
a carico della distribuzione di energia elettrica (95%). Nel caso della distribuzione di energia elettrica gli investimenti riguardano essenzialmente la realizzazione di linee elettriche (sostitutive o nuove) ambientalmente compatibili. In considerazione delle pratiche costruttive standard ormai consolidate – anche per motivi finanziari – vengono attribuite a investimenti ambientali soltanto: • la maggiore spesa sostenuta per l’adozione della soluzione in cavo (sia aereo sia interrato) rispetto a quella in conduttore nudo per la realizzazione delle linee di media tensione in aree a bassa concentrazione abitativa; • la maggiore spesa sostenuta per l’adozione della soluzione in cavo interrato rispetto a quella aereo per la realizzazione delle linee di bassa tensione nelle aree suddette; • la maggiore spesa sostenuta per l’adozione della soluzione in cavo interrato rispetto a quella in conduttori nudi per la realizzazione delle linee di alta tensione. Le spese ambientali correnti del 2006 fanno capo quasi esclusivamente alla produzione di energia elettrica (98%). Per l’85% (474 milioni di euro) esse sono dovute a extracosti per combustibili, cioè, sostanzialmente, alla maggiore spesa sostenuta per l’impiego, obbligato da prescrizioni ambientali, di combustibili a ridotto tenore di zolfo in luogo di quelli utilizzabili in assenza dei vincoli ambientali che rendono necessario il ricorso a questa misura gestionale; la valutazione della maggiore spesa si basa sulla rilevazione, per ciascun impianto alimentabile a olio combustibile o a olio combustibile/gas naturale, della differenza tra l’eventuale costo sostenuto per l’olio combustibile a basso e bassissimo tenore di zolfo o per il gas naturale e quello di una corrispondente quantità di olio combustibile a medio tenore di zolfo.
Nell’ambito dell’individuazione di indicatori che correlino la spesa ambientale ai risultati ottenuti, l’unità Politiche Ambientali ha sviluppato un modello matematico per valutare il costo unitario di riduzione delle emissioni di anidride solforosa negli impianti suddetti. La priorità data a questo indicatore deriva sia dall’enorme rilevanza ormai assunta dagli extracosti per combustibili – e, quindi, dall’opportunità di disporre di uno strumento che consenta di riesaminare criticamente scelte impiantistiche e gestionali adottate in epoca caratterizzata da costi dei combustibili di gran lunga inferiori a quelli attuali – sia dalla considerazione pratica che si tratta di spesa univocamente correlabile con il positivo effetto ambientale che essa determina.
6
Spese ambientali correnti in Italia per kWh prodotto nel 2006 Confronto delle varie filiere della produzione di energia elettrica (millesimi di euro/kWh netto)
7,2
5,3
1,4 0,8 0,3
Produzione termo (compresi extracosti combustibili)
Produzione termo (esclusi extracosti combustibili)
Produzione idro
0,2
Produzione geo
Produzione eolica
0,7 0,0
Produzione fotovoltaica
TOTALE (esclusi extracosti combustibili)
TOTALE (compresi extracosti combustibili)
Le rimanenti spese correnti sono quelle per attività di protezione dell’ambiente svolte in proprio o per servizi di protezione dell’ambiente acquistati all’esterno: funzionamento e manutenzione delle apparecchiature e dei sistemi aventi funzioni ambientali, smaltimento dei rifiuti, adozione e funzionamento di sistemi di gestione ambientale, personale Enel e delle imprese coinvolte in queste attività, formazione ambientale ecc.; comprendono le spese relative al personale di supporto dedicato all’ambiente, cioè al personale che presta la propria attività a favore di più unità operative, anche se appartenenti alla medesima filiera industriale; ciò in quanto le attività ‘intellettuali’ svolte dal personale di supporto in materia ambientale si ipotizzano a esclusivo supporto delle attività industriali. Le imposte “a base imponibile ambientale” hanno comportato nel 2006 i seguenti si: • 6,3 milioni di euro per “tassa” sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto. • 10,2 milioni di euro per contributi sul kWh geotermoelettrico; • 5,6 milioni di euro per la quota della “carbon tax” afferente di consumo sul carbone.
EMAS nelle centrali elettriche italiane al 31.12.2006
ISO 14001 nelle centrali elettriche italiane al 31.12.2006
(% della potenza complessiva in servizio)
(% della potenza complessiva in servizio)
Registrate 44,6% (18.064 MW)
Certificate 79,7% (32.272 MW)
Con registrazione in corso 23,8%
Con certificazione programmata 20,3%
Con registrazione programmata 31,6%
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sono state assegnate quote medie annue pari a circa 3,3 milioni di tonnellate. Le emissioni effettive degli impianti di Enel Viesgo Generación sono risultate superiori a quelle assegnate per 2,1 milioni di tonnellate nel 2005 e per 0,7 nel 2006. Il Piano di Assegnazione della Spagna per il periodo 2008-2012 è stato approvato dal Governo con il Regio Decreto del 24 novembre 2006 e notificato alla Commissione Europea il 30 novembre 2006. Con decisione del 27 febbraio 2007, la Commissione Europea ha approvato il Piano che assegna alla Spagna quote di emissioni pari a 152,7 milioni di tonnellate annue, imponendo una riduzione dello 0,3% sul cap totale proposto. L’approvazione del piano è condizionata all’introduzione di alcune modifiche, tra cui l’inserimento della lista completa degli impianti e delle relative assegnazioni. Pertanto, si è ancora in attesa di conoscere quali le quote assegnate agli impianti di Enel Viesgo Generación. In ogni caso, Enel Viesgo Generación ha presentato ricorso contro il piano del Governo spagnolo, contestando i criteri in base ai quali verranno allocate le quote tra gli impianti della stessa tecnologia appartenenti a operatori diversi. Con riferimento alla Slovacchia, per il 2006, a fronte di quote assegnate dal Piano Nazionale agli impianti di Slovenské elektrárne per 5,3 milioni di tonnellate, le emissioni effettive sono risultate inferiori per circa 0,6 milioni di tonnellate. Per il periodo 2008-2012, il Piano Nazionale è stato approvato dalla Commissione Europea con decisione del 29 novembre 2006. Questa decisione ha però imposto una riduzione del 25% del cap totale. Il governo slovacco ha presentato ricorso contro la decisione della Commissione, ma la Slovacchia dovrà comunque rivedere entro il 2007 il proprio Piano di Allocazione, provvedendo a una fra gli impianti dei diversi settori. Il Piano di Assegnazione della Bulgaria non è stato ancora notificato alla Commissione Europea. Dallo schema di decisione diffuso per la consultazione pubblica risulta che la quantità totale delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012 è pari a 67,7 milioni di tonnellate annue. Manca tuttavia l’elenco degli impianti con relative allocazioni per il periodo.
8
Il cambiamento climatico e la risposta Enel La Direttiva 2003/87/CE (il sistema europeo di emission trading) La Direttiva 2003/87/CE ha istituito un sistema europeo di scambio di permessi di emissione di gas serra. I piani nazionali di assegnazione delle quote sono un elemento centrale del sistema e si applicano a tutti gli impianti appartenenti alle categorie elencate nell’Allegato I della direttiva stessa (impianti di combustione e industriali). Il Ministero dell’Ambiente italiano, con il decreto DEC/RAS/074/2006 del 23/02/2006 ha emanato il primo Piano Nazionale di Assegnazione recante l’assegnazione e il rilascio delle quote di CO2 per il periodo 2005-2007. Le quote complessive assegnate a livello nazionale per il triennio 2005-2007 ammontano mediamente a 223,1 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. In particolare, per quanto riguarda gli impianti di Enel Produzione, sono state assegnate quote di emissione pari a 48,2 milioni di tonnellate per il 2005, 40,5 milioni di tonnellate per il 2006 e 39,9 milioni di tonnellate per il 2007. Le emissioni effettive sono risultate superiori rispetto alle quote assegnate per circa 8 milioni di tonnellate per il 2005 e per circa 11 milioni di tonnellate per il 2006. Occorre tuttavia sottolineare che, per il periodo 2005-2007, è tuttora pendente presso il TAR il ricorso presentato da Enel contro la decisione di assegnazione. Il Piano Nazionale di Assegnazione italiano per il periodo 2008-2012 è stato notificato alla Commissione Europea il 18 dicembre 2006. Una decisione da parte della Commissione è attesa entro l’estate 2007. Il nuovo piano assegna al settore termoelettrico per il periodo 2008-2012 un cap medio annuale di 116,5 milioni di tonnellate di CO2 (-11% rispetto al periodo precedente), di cui 10,3 a titolo oneroso. In particolare, agli impianti esistenti di Enel Produzione sono state assegnate quote di emissione pari a circa 40 milioni di tonnellate medie annue di cui circa 34 sono gratuite e circa 6 sono offerte a pagamento. A queste si aggiungeranno le quote per i nuovi entranti, quali la centrale di Torrevaldaliga Nord. In funzione della decisione 25 Enel Rapporto ambientale 2006 della Commissione Europea, queste assegnazioni potranno essere riviste. Anche in questo caso, Enel ha presentato ricorso al TAR contro il Decreto Ministeriale DEC/RAS/1448/2006 del 18/12/2006 di approvazione del Piano di Assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012, che risulta tuttora pendente. Per quanto riguarda la Spagna, per il periodo 2005-2007 a Enel Viesgo Generación
9
Risultati ambientali AttivitĂ in Italia
• Nel 2006 è continuata anche l’espansione nel settore della distribuzione del gas naturale con l’acquisizione di un bacino di utenza di circa 15.000 clienti nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa. • Nel 2005 Enel ha completato la cessione del controllo di Terna e di Wind, che sono uscite dall’area di consolidamento. I dati che seguono sono depurati per l’intero quinquennio di quelli relativi alla trasmissione di energia elettrica e alle telecomunicazioni. Per facilitare l’interpretazione e la valutazione dei dati di bilancio, si riportano nel seguito i principali dati di consistenza degli impianti di Enel in Italia al 31 dicembre degli anni.
Impianti di produzione di energia elettrica
Centrali(n.) ~termoelettriche ~idroelettriche ~geotermoelettriche
2002
2003
2004
2005
2006
613
593
595
599
600
48
45
46
46
46
517
495
495
500
500
34
34
31
32
31
9
14
18
17
19
~eoliche ~solari(fotovoltaiche) ~oltrea:impiantifotovoltaiciisolati
Potenzaefficientenetta(MW)
5
5
4
4
201
200
200
109
Totale: 119,2 milioni di euro
43.752
41.847
42.047
42.216
40.475(1)
~termoelettrici
28.679
26.719
26.837
26.902
25.117
~idroelettrici
14.344
14.330
14.318
14.363
14.379
666
666
642
671
671
Con registrazione in corso 23,8%
59
128
247
277
305
Con registrazione programmata 31,6%
4
4
4
4
4
~geotermoelettrici ~eolici (1)
5 201
Investimenti ambientali complessivi in Italia nel 2006 (per attività di protezione ambientale)
~solari(fotovoltaici)
La disattivazione della sezione 1 della centrale Torrevaldaliga Nord – che non verrà trasfor-
Registrate 44,6% (18.064 MW)
Registrate 44,6% (18.064 MW) Con registrazione in corso 23,8% Con registrazione programmata 31,6%
mata a carbone – e il completamento delle attività su altri impianti, di cui fin dal 2004 era stata segnalata all’allora Ministero delle Attività Produttive l’intenzione di procedere alla disattivazione, rendono conto della brusca riduzione della potenzadegli impianti di produzione di energia elettrica verificatasi nel 2006.
ISO 14001 nelle centrali elettriche italiane al 31.12.2006 (% della potenza complessiva in servizio)
Linee elettriche (lunghezza delle terne - km)
Totale alta tensione (da 40 a 380 kV) media tensione (da 1 a 30 kV) bassa tensione (fino a 380 V)
12
2002
2003
2004
2005
2006
1.063.010
1.082.367
1.089.845
1.090.129
1.096.299
20.316
19.336
19.114
18.951
18.804
332.055
334.546
335.841
335.151
336.517
710.639
728.486
734.890
736.026
740.979
Risultati ambientali - Attività in Italia
Certificate 79,7% (32.272 MW) Con certificazione programmata 20,3%
Bilancio ambientale
Le incidenze ambientali e
•
alle risorse consumate;
le interazioni con il territorio
•
ai processi e ai prodotti;
più significative di Enel
•
alle emissioni.
sono dovute all’attività
Per ogni voce vengono indicati
di produzione di energia elettrica
e commentati i dati relativi agli
(in particolare termoelettrica).
ultimi cinque anni.
Tuttavia, il presente bilancio prende Fa eccezione l’attività di deposito in considerazione, con rigoroso
e movimentazione di olio
approccio tecnico, tutte le attività
combustibile, inserita
industriali che Enel svolge in Italia
a partire dal 2004.
e raccoglie i dati necessari
Più numerosi e dettagliati dati
a delinearne in forma aggregata
di stato e di flusso del 2006,
le connotazioni ambientali.
specifici delle singole realtà
I dati si articolano in tre parti che
divisionali, sono oggetto
si riferiscono rispettivamente:
di successive schede.
È opportuno ricordare che nel periodo considerato (2002-2006) si sono verificate sostanziali variazioni patrimoniali. • Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, nel 2003 si è conclusa – con Interpower, poi Tirreno Power – la cessione delle cosiddette Genco, in ottemperanza a quanto previsto dal decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 in tema di tetto (50% del totale dell’energia elettrica prodotta e importata in Italia) assegnato a ciascun soggetto produttore/importatore. Dal 2003 il ‘perimetro’ dell’attività di produzione considerato nel Rapporto ambientale è pertanto quello attuale. • Nel 2003 e 2004 alcune sezioni della rete di distribuzione in alta tensione sono state trasferite da Enel Distribuzione a Terna in attuazione del decreto ministeriale del 23 dicembre 2002 (e successive modifiche apportate nell’ambito dei piani di sviluppo della rete), con il quale il Ministero delle Attività Produttive ha disposto una variazione del ‘perimetro’ della rete di trasmissione nazionale includendovi elementi di rete ad alta tensione già ricadenti nell’ambito delle reti di distribuzione. • Nel 2006, con la vendita delle reti elettriche di 18 Comuni della provincia di Modena (3.700 km), sono poi proseguite le cessioni (preponderanti rispetto alle acquisizioni) Risultati ambientali - Attività in Italia
13
Le emissioni Provenienza 2002
2003
2004
2005
2006
Emissioni di CO2 evitate Per produzione idroelettrica da apporti naturali
migliaia di t
14.684
12.513
14.651
12.464
12.875
Per produzione geotermoelettrica
migliaia di t
3.154
3.373
3.533
3.444
3.643
migliaia di t
38
52
162
254
279
e parte biodegradabile dei rifiuti
migliaia di t
-
-
-
9
16
Totale
migliaia di t
17.876
15.938
18.346
16.171
16.813
milioni di m³
16,4
12,6
12,9
14,7
13,2
olio combustibile
milioni di m³
-
-
0,1
0,1
0,1
Totale
milioni di m³
16,4
12,6
13,0
14,8
13,3
prod. termoelettrica
kg
n.d.
4.605
5.339
3.178
2.672
olio combustibile
kg
-
-
49
40
11
Totale
kg
4.605
5.388
3.218
2.683
prod. termoelettrica
kg
n.d.
59.683
104.881
86.785
50.696
olio combustibile
kg
-
-
936
800
115
Totale
kg
n.d.
50.696
60.619
105.681
86.900
prod. termoelettrica
kg
n.d.
3.381
4.727
7.524
9.268
olio combustibile
kg
-
-
508
435
48
Totale
kg
n.d.
3.381
5.235
7.959
9.316
prod. termoelettrica
kg
n.d.
408.067
422.739
384.393
379.948
olio combustibile
kg
-
-
7.215
6.160
1.021
Totale
kg
n.d.
408.067
429.954
390.553
380.969
prod. termoelettrica
kg
n.d.
62.575
70.933
76.439
83.147
olio combustibile
kg
-
-
240
205
314
Totale
kg
n.d.
62.575
71.173
76.644
83.460
Per produzione da fonte eolica e solare Per produzione da biomassa
Acque reflue (quantitativo scaricato)
prod. termoelettrica deposito e movimentazione
Carico inquinante delle acque reflue in uscita dagli impianti Metalli e composti (espressi come metalli equivalenti)
deposito e movimentazione
Azoto totale (espresso come N)
n.d.
deposito e movimentazione
Fosforo totale (espresso come P)
deposito e movimentazione
COD
deposito e movimentazione
BOD
deposito e movimentazione
n.d.:dato non disponibile
14
Risultati ambientali - Attività in Italia
Le emissioni Provenienza 2003
2002
2004
2005
2006
Rifiuti specialinon pericolosi Ceneri pesanti di carbone
produzione termoelettrica fossile
quantitativo prodotto
t
58.311
35.855
14.878
30.552
28.626
t
58.336
35.855
14.755
29.710
28.548
t
1.146.320
1.043.885
1.267.438
1.157.709
1.058.323
t
1.078.017
1.029.882
1.261.586
1.161.008
974.404
t
579.777
442.598
354.713
279.632
267.814
547.872
431.009
361.918
284.421
256.696
quantitativo conferito per recupero
Ceneri leggere di carbone
produzione termoelettrica fossile
quantitativo prodotto quantitativo conferito per recupero
Gesso da desolforazione
produzione termoelettrica fossile
quantitativo prodotto quantitativo conferito per recupero
Altri quantitativo prodotto
produzione di energia elettrica e perforazioni geotermiche
t
219.723
203.717
179.278
241.404
158.535
distribuzione di energia elettrica
t
46.161
39.210
53.544
46.584
28.947
deposito e movimentazione
quantitativo conferito per recupero
olio combustibile, distribuzione gas
t
133
175
167
175
371
Totale
t
266.017
243.101
232.989
288.163
187.853
e perforazioni geotermiche
t
99.950
95.553
115.034
99.187
92.911
distribuzione di energia elettrica
t
44.358
39.432
52.819
45.723
28.395
olio combustibile, distribuzione gas
t
116
175
121
125
331
Totale
t
144.425
135.160
167.973
145.034
121.638
e perforazioni geotermiche
t
2.004.131
1.726.055
1.816.307
1.709.297
1.513.298
distribuzione di energia elettrica
t
46.161
39.210
53.544
46.584
28.947
olio combustibile, distribuzione gas
t
133
175
167
175
371
Totale
t
2.050.425
1.765.440
1.870.018
1.756.056
1.542.616
produzione di energia elettrica
deposito e movimentazione
Totale quantitativo prodotto
produzione di energia elettrica
deposito e movimentazione
quantitativo conferito
produzione di energia elettrica
per recupero
e perforazioni geotermiche
t
1.784.175
1.592.299
1.753.293
1.574.326
1.352.559
distribuzione di energia elettrica
t
44.358
39.432
52.819
45.723
28.395
t
116
175
121
125
331
deposito e movimentazione olio combustibile, distribuzione gas
Risultati ambientali - AttivitĂ in Italia
15
Decreto legislativo 152/2006 (“Codice dell’ambiente”) Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, recante norme in materia ambientale, ha riordinato la normativa nazionale sull’ambiente, abrogando la maggior parte dei provvedimenti previgenti, con lo scopo principale di semplificare e armonizzare norme spesso complesse e farraginose. Il Decreto, entrato in vigore il 29 aprile 2006, è costituito da sei parti, di cui la prima riguarda disposizioni comuni e le altre sono dedicate a: • parte seconda: procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), la valutzione di impatto ambientale (VIA) e l’autorizzazione integrata ambientale introdotta in Italia con il recepimento della direttiva sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (direttiva IPPC); • parte terza: difesa del suolo e lotta alla desertificazione, tutela delle acque dall’inquinamento e gestione delle risorse idriche; • parte quarta: gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati; • parte quinta: tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera; • parte sesta: tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente. In particolare il decreto è basato sui princípi di: garanzia della salvaguardia della qualità dell’ambiente; maggior efficienza e tempestività dei controlli ambientali; • prevenzione, precauzione, correzione e riduzione dell’inquinamento e dei danni ambientali secondo quanto stabilito dagli indirizzi comunitari; • semplificazione delle procedure in materia ambientale; • incentivazione delle piccole e medie imprese ad aderire ai sistemi di certificazione. Enel ha partecipato attivamente, con le organizzazioni di settore, al dibattito promosso dal Governo, non solo nelle fasi di predisposizione del testo iniziale ma anche durante la successiva preparazione dei decreti correttivi, che si sono resi necessari da un lato per apportare miglioramenti semplificativi e procedurali, dall’altro per accogliere le censure avanzate dall’Unione Europea in merito alla non corretta trasposizione nazionale delle regole comunitarie. È stato emanato uno solo dei decreti correttivi previsti entro due anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 152/2006. Un secondo decreto è in attesa di parere del Parlamento. Entrambi riguardano in particolare modifiche alla normativa in materia di acque e rifiuti. È in itinere un ulteriore provvedimento, predisposto nel mese di aprile 2007, che prevede la riscrittura integrale della parte seconda del decreto legislativo in materia di VAS, VIA, IPPC, al fine di promuovere una maggiore autonomia tra le procedure e una maggiore sinergia tra Stato e Regioni.
16
Divisione Mercato Italia
La Divisione Mercato Italia ha
(Marketing, Vendite Grandi
la missione di presidiare il mercato
Clienti, Vendite Clienti Business
finale dell’energia elettrica
e Microbusiness, Vendite Clienti
e del gas in Italia, di sviluppare
Residenziali Gas, Operations,
un’offerta integrata di prodotti
Impiantistica e Franchising).
e di servizi indirizzata alle diverse
In particolare, nell’ambito
tipologie di clienti e di assicurare
del Marketing sono presenti
il rispetto dei livelli di qualità
tre unità (Marketing Grandi Clienti,
del servizio commerciale.
Marketing Clienti Business &
La Divisione è organizzata
Microbusiness, Marketing Clienti
in quattro funzioni di staff
Residenziali) che hanno il compito,
(Pianificazione e Controllo;
tra gli altri, di sviluppare le offerte
Personale e Organizzazione;
di prodotti e servizi proposti
Eccellenza Operativa; Performance
ai clienti del mercato libero
Management, Qualità & Customer
dalla Divisione Mercato.
Care) e sei Aree di Business Nel 2006 le offerte di prodotti ‘verdi’ proposte dalla Divisione Mercato, sono state essenzialmente due: Energia Verde ed Energia Pura, che utilizzano i certificati RECS (Renewable Energy Certificate System).
Un certificato”RECS” equivale a 1
MWh di consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili.Le offerte commerciali che fanno uso dei certificati RECS consentono al cliente di avere una garanzia di origine finanziando, con un piccolo costo aggiuntivo, lo sviluppo delle fonti rinnovabili. • Energia Verde è rivolta a una clientela di grandi consumi (segmento Grandi Clienti). Il contratto permette al cliente di ottenere il marchio “100% energia verde” in abbinamento al logo Enel. • Energia Pura è la prima offerta di energia elettrica ‘verde’ del mercato indirizzata al segmento di clientela business e microbusiness (ovvero alle cosiddette “partite IVA”). L’offerta prevede un “Pacchetto Verde” relativo all’annullamento di certificati “RECS” (in quantità pari al consumo fatturato) che attestano il sostegno alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il cliente che compra Energia Pura ha la possibilità di utilizzare adesivi che rendono visibile alla propria clientela l’impegno per la sostenibilità ambientale richiamando la pubblicità commerciale dell’offerta. Risultati ambientali - Attività in Italia
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www.enel.it