FRAME MAGAZINE N.33

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FRAME N.33

magazine

12 mag gio 2 02 0 / divulgazione gratuita / copyright by Simona Cic orella

La comunicazione ai tempi del COVID-19


indice FORMAZIONE

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NEW: RUBRICA FOCUS Settimana dedicata a INSTAGRAM - parte 2 a cura di: Giorgia Ancora

SOCIAL NEWS

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La censura sbarca su Twitter articolo di: Maria Rosaria Loisi

MARKETING

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Il lato umano del Brand articolo di: Stefania Mastronardi

RUBRICA

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RACCONTAMI DI TE: Vi presento Alessia! articolo di: Simona Cicorella

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articolo di: Giorgia Ancora

formazione RUBRICA

Focus INSTAGRAM

TIPS E STRATEGIE per IMPOSTARE IL TUO PROFILO Ig AZIENDALE Oggi vediamo insieme come impostare step by step il tuo profilo Instagram aziendale. Per prima cosa, una volta scaricata l'app, ti verrà richiesto di compilare il tuo profilo e visto che sei un'azienda, che hai un business, ricordati di impostarlo come un profilo business! Vediamo, adesso, le diverse voci che ti si presenteranno: - Nome utente e biografia: soprattutto per la biografia, Instagram è uno di quei social network più semplici da usare. Il nome utente dovrebbe corrispondere a quello già utilizzato sugli altri profili del tuo brand (Facebook, ad esempio), per consentirne l'individuazione. Il nome proprio, invece, in questo caso sarà quello dell'azienda. Gli unici dati che appaiono sul profilo pubblico sono il sito web (un URL che può essere modificato anche per pubblicizzare campagne, prodotti o altri contenuti) e una breve biografia di 150 caratteri massimo. - Foto profilo: in questo caso per un account aziendale è sempre meglio mettere come immagine del profilo il logo aziendale ed utilizzare la stessa immagine presente sugli altri profili social. In questo modo il tuo profilo risulterà più facile da individuare e gli utenti che ti seguono su altri social lo riconosceranno subito. Ricordati che la foto del profilo di IG appare con un taglio rotondo, per cui devi assicurarti di scegliere un'immagine che vada bene per quella forma. pag 4


- Attivare le notifiche: l'attivazione delle notifiche è importante perché serve a segnalarti like, commenti, nuovi follower, dirette ecc.. Se qualcuno ti tagga in una foto, le notifiche push ti consentono di scoprirlo subito e di ringraziare l'utente, commentare o condividere la loro foto sul tuo profilo. - Interagisci: interagisci con altri utenti con altre pagine e attira l'attenzione, non aspettare che le cose ti piovano dal cielo! Pubblica messaggi, sondaggi, fai domande ai tuoi follower, inizia a sperimentare ed infine, inizia a studiare un budget da destinare all'advertising su Instagram. Oggi è quasi impossibile ottenere visibilità per i tuoi contenuti se non ti affidi alla pubblicità! Una volta stabilite le basi per partire, vediamo insieme alcune “best practise” (pratiche utili, suggerimenti) affinchè il tuo profilo aziendale possa partire con il piede giusto: - Trova i contenuti giusti ed interessanti per la tua audience: focalizzati unicamente sul tuo pubblico e crea un'immagine tua, personale, che susciti l'interesse della tua audience e ne soddisfi le aspettative - Usa caption per raccontare storie: Instagram è il social network basato sull'impatto visivo, come abbiamo detto nell'articolo di ieri, e molti dedicano poca attenzione alle didascalie che, al contrario, sono un elemento di fondamentale importanza, poiché permettono di ampliare la storia, contestualizzarla e mettere l'immagine o il video di sfondo in relazione alla tua attività. - Usa le STORIES: sono il formato che oramai regna sovrano sui social, non puoi rimanere indietro. Non devi necessariamente realizzare video elaborati fin da subito, basta avere un minimo di creatività. Vedrai che se sei costante nella produzione di contenuti creativi e di valore i risultati arriveranno. Le storie più significative o che riguardano determinate tematiche le puoi anche mettere in evidenza, come “vetrina” dei tuoi contenuti migliori. Domani parleremo di contenuti e ti suggerirò un ottimo tool con cui potrai iniziare a creare post, storie e tanto altro in modo creativo e personale. - Fai dei contest: Instagram è ancora la piattaforma migliore per la creazione di contest, attraverso cui puoi chiedere ai tuoi utenti di commentare o condividere una foto, citare un certo numero di amici o addirittura condividere foto con hashtag precisi. - Valuta la possibilità di collaborare con un utente di Instagram molto popolare o con un Influencer del tuo settore: l'influencer marketing, oggi come oggi, è una delle strategie con cui si può dare ampia visibilità al proprio business, traendone vantaggio in termini di immagine e reputazione. Non dimenticarti che CONTENT IS KING e domani lo vedremo insieme, cercando di capire quanto un feed ben organizzato e con contenuti armoniosi tra loro faccia la differenza. pag 5


articolo di: Maria Rosaria Loisi

social news

La censura sbarca su Twitter

Twitter non è come tutti gli altri! Innanzitutto, non è propriamente un social, ma una piattaforma di microblogging caratterizzata dalla brevità. Su Twitter non conta il numero dei follower o la tua popolarità, ma quello che dici, o meglio quello che riesci a dire nel limite imposto di 280 caratteri. Gli utenti di Twitter sono sagaci e abituati a commentare l'attualità con spirito critico. Vengono accusati di snobismo, di essere finti attivisti o radical chic, ma in realtà sono solo puristi legati alla piattaforma che amano così com'è. È per questo che detestano ogni tentativo di scimmiottamento di social come Instagram e Facebook. Fondato nel 2006 da Jack Dorsey, Twitter sfugge al controllo di Zuckerberg, eppure somiglia sempre più ad un social. Negli anni ha subito una serie di trasformazioni: si è passati dai 140 caratteri iniziali ai 280 attuali, sono state introdotte le gif, poi sono

arrivate le storie (che su Twitter si chiamano fleet) e infine le dirette, introdotte in pieno Covid-19. L'ultima novità ha causato l'ira dei cinguettatori (tweet significa proprio cinguettare) riguarda l'introduzione di una sorta di censura. Un messaggio ufficiale del 5 maggio recita: “quando la situazione si scalda, potresti dire cose che non pensi. Per darti la possibilità di ripensare ad una risposta, stiamo temporaneamente sperimentando su iOS una funzionalità che ti consiglia di rivedere la tua risposta prima di pubblicarla nel caso in cui contenga un linguaggio che potrebbe risultare offensivo”.

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Per farla breve, non appena un utente sta per pubblicare un commento irrispettoso o che porterà comunque ad una discussione fin troppo accesa, comparirà un avviso che chiederà di all'utente di moderare i termini e di modificare il contenuto del post. Una funzionalità simile a quella già presente su Instagram, dove è possibile ignorare il suggerimento e procedere con la pubblicazione. Twitter le prova tutte per placare gli animi ed evitare che sulla sua piattaforma proliferino tweet offensivi e maleducati. Gli utenti insorgono e sperano che la nuova funzione venga presto rimossa. Alcuni parlano di censura, altri di buon senso e educazione, ma abbiamo davvero bisogno di un avviso automaticamente generato da un algoritmo per capire quale sia il limite tra la libertà d'espressione e l'insulto?

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marketing

articolo di: Stefania Mastronardi

Il lato umano del BRAND “Un brand umanistico tratta i clienti come amici, diventando parte integrante del loro stile di vita. Il marketing umanistico si relaziona con i clienti in quanto esseri umani completi, con una mente, un cuore e uno spirito. Non ci si limita a soddisfare le esigenze funzionali ed emotive dei clienti, ma si risponde anche alle loro ansie e desideri latenti. Il brand imparerà prima ad ascoltare e conoscere i lati strettamente umani dei clienti e poi rivelerà il proprio lato umano e in questo modo attrarrà l'attenzione dei clienti instaurando relazioni con loro”. Il perno su cui si fonda il marketing umanistico, come d'altronde il marketing stesso è l'ascolto. Il fine è proporre un prodotto o servizio in risposta ai bisogni, frutto di un dialogo con il consumatore e di una ricerca approfondita di informazioni ricercate in community. A questo si aggiunge il fattore, forse più importante di tutti, ovvero la capacità di instaurare una relazione con i propri utenti basata sulla fiducia. Philip Kotler, nel suo libro “Marketing 4.0” presenta 3 metodologie su cui si basa una strategia di marketing umanistico: 1. ascolto sociale 2. netnografia 3. ricerca empatica L'ascolto sociale è il processo che consiste nel tenersi aggiornati su ciò che viene detto sul web a proposito del proprio brand. Processo che si focalizza più specificatamente tra social media e community. La netnografia è simile all'ascolto sociale, con la differenza che in questo caso si richiede a chi la pratica di diventare un partecipante attivo nelle comunità online.

I netnografi instaurano relazioni, intervengono nelle conversazioni e sviluppano empatia nei confronti degli altri membri. Infine il metodo della ricerca empatica arricchisce il processo di ricerca con l'empatia e la prospettiva umana. La ricerca empatica richiede l'osservazione diretta, il dialogo, il brainstorming e la collaborazione tra i ricercatori e i membri della comunità per sintetizzare le informazioni più rilevanti. Lo studio fin qui presentato funge da base per comprendere come rendere attrattivo un brand all'occhio del consumatore, della persona che esso rappresenta. Philip Kotler presenta 6 attributi, tipici dell'uomo e che, accostati ad un brand, possono renderlo più attraente. pag 8


I 6 attributi sono: fisicità, intelletto, socialità,

esercitare una forte influenza.

emotività, affidabilità e moralità e scopriamo insieme

Dove, dopo anni di campagne, è riuscita a connettersi

come possono essere personificati da un brand.

con le donne di tutto il mondo.

FISICITA'

AFFIDABILITA’

L'attrattiva fisica può provenire dal design del prodotto

I brand con spiccata affidabilità sanno esattamente

o dalla costumer experience.

cosa rappresentano e qual è la loro ragion d'essere. Non

Un esempio è Apple, che eccelle nel product design

temono di mostrare i propri difetti e di assumersi la

industriale e nella progettazione delle interfacce

responsabilità delle proprie azioni.

utente. MORALITA’ INTELLETTO

L a m o ra l i t à c o n c e r n e l ' e t i c a e l ' i n t e g r i t à .

I brand con una forte componente intellettuale

Brand con una spiccata moralità sono imperniati sui

lanciano prodotti e servizi innovativi e rivoluzionari.

valori e si assicurano che i principi etici orientino le

A tal proposito spicca il nome della casa

decisioni commerciali

automobilistica Tesla, ma anche Uber e Airbnb.

.

Trio di brand all'avanguardia nel settore delle innovazioni tecnologiche.

Ascoltare la propria audience, comprendere i loro desideri e timori, conversare con loro, vestire i panni di

SOCIALITA’

un cliente permette una maggiore comprensione delle

I brand socievoli conversano con i loro clienti,

sue richieste, agevolando l'offerta di prodotti e servizi

rispondono alle richieste e con prontezza risolvono i

da proporre sul mercato.

problemi incontrati dai clienti. Zappos ha battuto il record per la telefonata di

Scegli l'attributo più calzante alla tua realtà e

customer service più lunga, con 10 ore e 43 minuti.

sperimenta il marketing umanistico raccontato da Philip Kotler

EMOTIVITA’ Emotivo è chi riesce a connettersi con le emozioni di un'altra persona per orientare i suoi comportamenti ed

.


frase del giorno

Ăˆ dall'ironia che comincia la libertĂ



raccontami di te

articolo di: Simona Cicorella

Alessia, tutta cuore, grinta e fantasia!

Ogni martedì condividerò con tutti voi una storia, e come ogni storia, è fatta di persone, percorsi, sfide, successi e il personale processo di crescita. Reputo molto stimolante questo spazio in quanto mette in rete il punto di vista di ogni singolo imprenditore, tirando fuori anche un lato nascosto, reputato «superfluo» ma che in realtà, è il predominante: parlo del fattore UMANO. Lei è Alessia Vacca, imprenditrice, moglie e mamma di due splendidi «angeli». Nata 37 anni fa a Cassino (FR), dove ha trascorso la sua infanzia fino a quando nel 1998 si è trasferita con la famiglia a Conversano. «Io e i miei adorabili fratelli siamo cresciuti in un contesto familiare sereno, amati da due genitori particolarmente attenti alla nostra educazione e formazione - racconta Alessia - affinché crescessimo secondo il loro motto "realizzati secondo le tue aspirazioni e vivrai delle tue sole scelte". Così, divisa tra l'amore per i bambini e per le materie giuridiche,

ho prima conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza ed attualmente sono iscritta all'ultimo anno di scienze dell'educazione e della formazione. Si, perché dopo esser diventata mamma, ha prevalso su tutto la passione per il mondo dell'infanzia e, così, sono tornata sui libri! Da tre anni sono la titolare dell'asilo nido "Folletti furbetti", un'esperienza meravigliosa che giorno dopo giorno conferma che non avrei potuto considerare altra scelta definitiva!» Come la tua persona rispecchia il lavoro che fai. Racconta la tua attività principale spiegando in cosa si differenzia dalla altre del settore? «Nel nostro lavoro quotidiano riversiamo tutto l' amore e la passione per i bambini, affascinate dalla loro natura, dalle competenze e abilità che acquisiscono con grande successo e dal modo in cui si relazionano con l'ambiente che li accoglie. Il servizio principalmente erogato presso la nostra struttura è quello di asilo nido, che accoglie i bambini dai 12 ai 36 mesi, che educhiamo con il cuore e con la mente, perché è attraverso la programmazione di pag 12


molteplici attività creative e stimolanti che i bambini imparano a fare da sé, ad esprimere se stessi, ad accrescere la propria autostima, ad imparare più lingue e a capire il mondo che li circonda. Proprio per questo prediligiamo i sani principi del metodo Montessori e prepariamo quotidianamente l'ambiente perché ognuno di loro possa esprimere liberamente le proprie potenzialità. Racconta del tuo nuovo progetto Mummy & tata, nato a supporto delle mamme in questo periodo storico. «In questo periodo abbiamo ripreso ed ampliato un altro nostro progetto educativo che ci sta particolarmente a cuore, “Mummy&Tata – nido condiviso”, che prevede la partecipazione attiva dei genitori supportati costantemente ed efficacemente dall'esperienza e dalla professionalità del nostro team. La particolarità è che il servizio è in grado di modularsi a seconda delle varie esigenze, anche di quelle che nell'attuale momento storico stanno accomunando tutte le mamme! Il nido condiviso si può, anche a distanza! Non lo crediamo possibile oggi solo perché questa emergenza sanitaria ci obbliga a valutare alternative, ne siamo convinte dall'estate 2018, quando abbiamo iniziato ad abbozzare il progetto, sostenute dal riscontro di aver offerto in questi ultimi mesi un servizio prezioso e necessario a soddisfare richieste diverse, ma mai valutate, e che oggi, alla luce del surreale momento storico, accomunano tutte le mamme! Perciò, oggi più che mai, il nido condiviso a distanza è maggiormente condivisibile proprio per la maggiore consapevolezza del ruolo attivo delle mamme nella prosecuzione del progetto educativo intrapreso dai propri figli nella comunità educante del nido e, perché, di fatto più propense a stringere il famigerato patto educativo mediato da figure professionali impegnate nella programmazione adeguata delle attività volte all'acquisizione di specifiche competenze ed abilità. Quali consigli ti senti di dare ai tuoi colleghi imprenditori? E quali consigli ti senti di dare in generale per migliorare il posizionamento del proprio brand? Il più grande consiglio che sento di dare oggi a tutti i colleghi imprenditori è quello di trarre ogni possibile risvolto positivo da questa vicenda. Forse è proprio oggi che abbiamo la grande possibilità di riprogrammare le nostre attività, di rinnovarle, di semplificarle, di migliorarle e di sperimentarle fino a renderle uniche!. Racconta come ci siamo conosciute «Ho conosciuto Simona proprio durante la ricerca di un'agenzia di comunicazione che supportasse validamente il lancio della start-up “Folletti furbetti”. Sin dal primo incontro ci siamo rese conto di condividere valori fondamentali e affidarmi a lei è stata una scelta prima di cuore che della ragione! E il cuore, si sa, non sbaglia mai!» Alessia è un cuore che cammina e raccoglie sorrisi per donarne infiniti, senza mai chiedere nulla in cambio. E’ una donna coraggiosa, con le sue paure e le sue fisime, ma con grinta e fantasia colora le sue giornate e quelle di tanti bambini!

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