FRAME MAGAZINE N.35

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FRAME N.35

magazine

14 mag gio 2 02 0 / divulgazione gratuita / copyright by Simona Cic orella

La comunicazione ai tempi del COVID-19


indice FORMAZIONE

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NEW: RUBRICA FOCUS Settimana dedicata a INSTAGRAM - parte 4 a cura di: Giorgia Ancora

MARKETING

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Packaging: qual è la sua missione articolo di: Simona Cicorella

MARKETING

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Packaging Positioning: fonte: packaginginitaly

NEUROMARKETING

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Una nuova frontiera nei processi di acquisto articolo di: Stefania Mastronardi

MEWS

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Debunkare, debunkare, debunkare! articolo di: Maria Rosaria Loisi

FISCALITÀ

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RUBRICA: L’ESPERTO RISPONDE articolo di: Giuseppe Nebbia

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articolo di: Giorgia Ancora

formazione RUBRICA

Focus INSTAGRAM

COME FAR CRESCERE IL TUO PROFILO INSTAGRAM NEL TEMPO Non puoi ideare una strategia di crescita efficace se non hai prima delineato quali sono gli obiettivi da perseguire. · Vuoi aumentare i follower del tuo canale Instagram per vendere i tuoi servizi o prodotti? · Vuoi offrire la possibilità di sponsorizzazioni sulla pagina? · Desideri rivendere la pagina una volta raggiunta la quota di 500k follower? Qualunque sia il tuo obiettivo, cerca di adattare le tue attività per il raggiungimento di tale risultato. E, di conseguenza, definisci quali sono i tuoi KPI (key performance indicator) da tenere sotto controllo. Se ad esempio vendi scarpe, una metrica interessante è rappresentata dal numero di visite mensili alle pagine web del tuo e-commerce provenienti dal canale Instagram, e i relativi tassi di conversione (puoi monitorare queste metriche utilizzando Google Analytics). Per monitorare la crescita della tua pagina Instagram ti consiglio invece di usare ICONOSQUARE, un tool di analisi molto semplice ma efficace allo stesso tempo: presenta grafici relativi alla crescita del numero di

follower, al coinvolgimento degli stessi sui tuoi contenuti e molto altro. Inoltre, se hai un sito web o una landing page dove veicolare le persone per convertirle in utenti o clienti, inserisci l'URL nel campo specifico, appena sotto la bio stessa. Il Content Marketing, come dicevamo l'altro ieri, è importante sia sul web sia su piattaforme come Instagram. Ecco perché devi sempre puntare su contenuti di valore e di ottima qualità. Non prendere mai in considerazione foto di bassa risoluzione, né foto sfocate o sgranate. Inoltre, oltre a postare foto e video sulla tua bacheca, utilizza la potentissima funzionalità delle Stories. Le Stories non sono altro che file multimediali riprodotti esclusivamente su tutto lo schermo che, una volta pubblicati, rimangono memorizzati per 24 ore, dopodichè vengono automaticamente rimossi dal sistema. Inoltre, essendo un evento contraddistinto per natura da un periodo temporale ben preciso, il fatto che questi file vengano rimossi, è un ottimo modo per mantenere un'atemporalità della tua bacheca e non darle una parvenza di roba vecchia. pag 4


“Quante volte al giorno dovrei postare?” Questo è sicuramente un aspetto fondamentale: devi postare frequentemente per aumentare la visibilità del tuo account. Per evitare di gestire tutto manualmente, puoi ricorrere a dei tool online per programmare la pubblicazione dei tuoi post su Instagram: se può interessarti, ti consiglio di dare un'occhiata a Later. Comunque è meglio effettuare dei test poiché ciò che può risultare più efficace in termini di timing di pubblicazione per un account può non esserlo per uno appartenente ad un altro settore. “Come faccio a capire quali sono gli orari migliori in cui postare?” Semplice, Iconosquare ti aiuta ad analizzare anche questo tipo di informazione e ti mostra graficamente gli slot orari più performanti per il tuo profilo. “E gli Hashtag? Servono?” Come probabilmente già sai, gli hashtag sono delle parole chiave precedute dal simbolo # che servono a categorizzare un contenuto multimediale pubblicato su Instagram. Sono senza dubbio uno strumento fondamentale per ottenere tanti follower e farti seguire da persone i cui interessi sono in linea con il tuo business. La gente interessata ad un determinato argomento ricercherà tramite hashtag le foto di loro gradimento e – se incuriosite – visiteranno l'account che ospita tali foto. Infine, se troveranno l'account davvero molto interessante, non esiteranno a seguirlo. Usa come primo hashtag il nome del tuo brand o comunque la parola chiave che identifica maggiormente la tua pagina Instagram. Se proprio non riesci a ricavarne di interessanti, scarica l'app TagsForLikes, che ti propone numerose liste di hashtag, suddivise per categorie e sottocategorie. Infine, se vuoi determinare quali hashtag risultano essere più efficaci per il tuo business, esiste proprio una sezione grafica dedicata su Iconosquare che ti indica quali parole chiave coinvolgono maggiormente il tuo pubblico. Creare partnership e stringere accordi tra account Instagram è una delle tattiche migliori per far crescere rapidamente il tuo business su questo social network. Esistono casi reali di pagine che hanno incrementato la propria base utenti di centinaia di migliaia di nuovi seguaci in pochi mesi tramite questo metodo. Avere tanti follower su Instagram è importante, ma lo è anche mantenere alti livelli di engagement con questi seguaci. Per engagement si intende il tasso di coinvolgimento con i propri utenti, quindi la percentuale di persone che andranno ad effettuare delle azioni sui contenuti pubblicati. Il modo migliore per avere tanti “mi piace” su Instagram sta proprio nell'interagire con i nostri follower. Comunicare con loro è fondamentale tanto quanto creare relazioni sane e genuine, senza accendere inutili discussioni e rispondendo a tutti i commenti per quanto possibile.

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articolo di: Simona Cicorella

marketing

Il Packaging come strumento di marketing

Il ruolo del packaging nel marketing è sempre più significativo in quanto la confezione è uno dei principali attributi che le aziende utilizzano per far notare i loro prodotti ai consumatori. Per essere competitivi in mezzo a tanti altri, le aziende devono studiare il modo per rendere la confezione di prodotto attraente e subito riconoscibile. Oltre ad essere esteticamente allettante questo elemento deve però soddisfare tutta una serie di funzionalità, che tra poco andremo ad analizzare. Per decidere vediamo quali sono le principali importanti funzioni del packaging e come quest’ultimo sia un elemento essenziale nella progettazione di un prodotto, considerato il potenziale di valore che può aggiungere al mero contenuto, per influenzare la percezione del target di riferimento. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO La confezione serve per identificare un determinato prodotto. Un prodotto è confezionato in un packaging di dimensioni, colore e forma appositi per mantenere la sua differenziazione dai prodotti dei concorrenti. PROTEZIONE FISICA La funzione principale del pack è quello di fornire protezione al prodotto, da sporcizia, umidità, rottura, urti, vibrazioni, compressione, temperatura, ecc.. INFORMAZIONE Pacchetti e etichette riportano come usare il contenuto, come trasportarlo, riciclarlo o smaltire l’involucro e/o il prodotto. Per i prodotti farmaceutici, alimentari, medicali e

prodotti chimici, alcuni tipi di informazioni sono richieste da parte dei governi. Packaging e etichette pospone essere usati anche per il tracking durante la spedizione. MARKETING Il packaging può semplificare il lavoro di promozione delle vendite. Da un lato, la confezione già acquistata, in casa, ricorda costantemente ai consumatori il prodotto di una determinata marca. In questo modo, la confezione svolge il ruolo di un venditore passivo. Dall’altro lato il packaging e le etichette possono essere utilizzate dal marketing per incoraggiare i potenziali acquirenti ad acquistare il prodotto. Pack dal design grafico accattivante e/o progettati per avere una utilità fisica nell’utilizzo del prodotto sono sempre più diffusi e questo è un fenomeno in evoluzione da diversi decenni. Le comunicazioni di marketing sono spesso stampate sulla superficie della confezione, in molti casi nel “punto di display” visibile a scaffale. COMODITÀ E PRATICITÀ Il packaging deve fornire convenienza e comodità nel trasporto del prodotto da un luogo all’altro, nello stoccaggio e nel consumo; il pack è fondamentale per facilitare operazioni di: distribuzione, manipolazione, accatastamento, esposizione, vendita, apertura, richiusura, uso, erogazione, riutilizzo, riciclaggio e smaltimento. SICUREZZA L’imballaggio può svolgere un ruolo importante nel ridurre i rischi per la sicurezza della spedizione. I pacchetti possono essere realizzati con una migliore resistenza alla manomissione e progettati per contribuire a ridurre i rischi di furti delle confezioni.

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fonte: packaginginitaly

Sai cos’è il Packaging Positioning ? Acquistare il servizio è molto facile: ci si iscrive, si procede con la scelta della celebrità e si inseriscono i dettagli del videomessaggio specificando l'eventuale occasione che si vuole festeggiare. Per portare a termine la richiesta bisogna inserire gli estremi della carta di credito per il pagamento, ma la somma non viene prelevata subito: il personaggio famoso può decidere se approvare o meno la richiesta. Se la approva, ha sette giorni per mandare il videomessaggio all'utente, al quale verrà poi prelevato l'importo da pagare. Il packaging da anni non è più un semplice involucro, ma un vero strumento di marketing per distinguere e valorizzare il prodotto. È il modo per creare un rapporto diretto con il consumatore ottenendo la sua piena attenzione. Il Packaging Positioning™ rende questo approccio scientifico e permette al prodotto di diventare unico e competitivo. In questo articolo ti spiego come nasce il Packaging Positioning™, cos’è e perché rappresenta la prima – e a volte l’unica vera – soluzione di marketing per un prodotto fisico.. Come acquistano i clienti oggi Le abitudini di acquisto sono molto cambiate negli ultimi anni. Questo dipende da un’evoluzione del punto vendita – negozi e supermercati della GDO – che ha gradualmente mutato alcuni approcci organizzativi. Dall’esposizione, alle modalità di promuovere fino alla quasi completa scomparsa della vendita assistita all’interno di molti supermercati. Oggi infatti è possibile completare l’intero ciclo di acquisto senza interagire con nessun addetto. Contemporaneamente le nostre abitudini di vita come clienti hanno subito un’accelerazione, tutto sempre più veloce e con poco tempo a disposizione. La conseguenza è stata quella di avvicinare il cliente al prodotto che durante la fase di acquisto viene influenzato in poco tempo quasi unicamente dall’immagine del prodotto. Il cliente si concentra sul prodotto e attraverso il packaging acquisisce tutte le informazioni necessarie per prendere la

sua decisione finale.

La piattaforma trattenendo ilper 25comprendere per cento di il “Questo è un guadagna punto fondamentale ogni il resto viene incassato direttamente dal ruolotransazione, del Packaging Positioning™” Vip. faredato quando si èriceve il videomessaggio? Oggi, Ma senzacosa questo il rischio di riproporre vecchi modelli di Alcuni usano i videoinsolo comeche “biglietti di auguri”, altri lidel marketing utilizzati passato relegavano l’immagine prodotto aper un dettaglio, riponendo tutte speranza su pubblicità tengono sé o li pubblicano sui lesocial network nella e accordi condi i farli buyer. Oggi nonvirali, è così: prodottofilmano con la lasua speranza diventare altriil ancora immagineper parla e condiziona scelta del cliente e reaction immortalare undirettamente momento dilapura gioia. fare Packaging Positioning™ significa sfruttare questa grande possibilità. Al momento nessuna celebrità italiana ha aderito a Cameo, Come riconoscere un prodotto dal Packaging Positioning™?

ma i dati parlano chiaro e i fondatori sperano di conquistare anche il mercato europeo, insieme a quello coreano del KPotrei dirti di fare un test e vedere dove cade il tuo occhio di fronte pop divi indiani Bollywood. a unoe ai scaffale pieno dizeppo di referenze. È un buon metodo, ma non è tutto. Nelle nostre abitudini di acquisto noteremo che solo

Riusciranno celebrità di casa nostraadaanalizzare resistere laalconfezione fascino alcuni prodottilesono in grado di portarci di questa app epiù allefrequenti possibilità di guadagno che promette? (uno dei gesti è quello di leggere le informazioni aggiuntive sul retro) e solo alcuni prodotti vincono sul carrello di fronte a una forte promozione utilizzata da un prodotto concorrente. → Quando andiamo a colpo sicuro, distinguiamo il prodotto e non cediamo alla tentazione di un prezzo più conveniente, è molto probabile che quello che stiamo tenendo tra le mani sia un Packaging Positioning™.

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neuromarketing

articolo di: Stefania Mastronardi

Nuova frontiera dei processi d'acquisto

Molti avranno sentito parlare di Neuromarketing, ma capiamo insieme cosa tratta questa disciplina, quali sono i suoi tratti distintivi e la sua sensazionale importanza in campo pubblicitario “Il neuromarketing è la branca della neuroeconomia rivolta all'individuazione di canali di comunicazione più diretti nei processi decisionali d'acquisto, attraverso l'utilizzo di metodologie e strumenti legati alle neuroscienze”. Possiamo far risalire la nascita del neuromarketing al 2002 grazie al contributo di Ale Smidts, professore di Marketing Research alla Rotterdam School of Management, primo ad aver coniato il termine e ad aver introdotto questa nuova area di studi, svolgendo attività di ricerca nell'ambito dell'università. Grazie al danese Martin Lindstrom, primo a svelare i meccanismi che sono alla base dei processi di acquisto irrazionali, scopriremo risposte e risultati del tutto inaspettati in tema di advertising. Condividiamo alcune esempi di importanti esperimenti condotti dallo stesso Lindstrom e che evidenzieranno i motivi che portano un acquirente a

scegliere un determinato prodotto o servizio. Cosa accade nella nostra mente quando guardiamo il logo di un brand accostato ad un profumo che lo richiami? Come risponde la mente di fronte a profumi e colori? L'obiettivo finale di questi test è l'elaborazione di strategie efficaci che creino o rafforzino il comportamento d'acquisto. Un esempio può essere il miglioramento di un prodotto per rendere i consumatori più propensi ad acquistarlo. Alla base del neuromarketing si distinguono 4 differenti processi, elencati di seguito: cognitivi, emotivi, automatici e controllati. La loro interazione porta il consumatore ad assumere determinati giudizi e conseguenti processi decisionali d'acquisto. Il tema cardine di tutto sono sempre le emozioni e per comprenderne le forme, questa branca si avvale di strumenti medici come l'elettroencefalogramma e la risonanza elettromagnetica funzionale. Grazie ad essi vengono registrati bio feedback che permettono di misurare le reazioni cognitive ed emozionali di un individuo di fronte a un dato stimolo. pag 8


Meno invasivo, ma ugualmente funzionale allo scopo, è l'elettrocardiogramma. Attraverso l'osservazione della frequenza cardiaca, in una specifica condizione, è possibile analizzare la reazione di fronte a determinati stimoli emotivi. Con il neuromarketing si esplora la mente del consumatore e cosa lo induce a scegliere un bene o servizio, ritenuto in quel momento il migliore in quanto percepito come tale. Una verità attraente nasce dagli esperimenti effettuati nel settore. Le emozioni sono il nostro modo in cui il cervello codifica le cose di valore. Un marchio che ci coinvolge emotivamente risulta vincente. Oggi ti condividiamo uno degli esperimenti più eclatanti, il quale racconta la percezione dei consumatori nei confronti di due brand molto conosciuti a livello mondiale: Pepsi e Coca Cola. Un gruppo di consumatori partecipa, volontariamente, a questo interessante esperimento. In due anonimi bicchieri sono contenuti Pepsi e Coca Cola. Il gruppo sorseggia le due bevande e, senza sapere quale dei due brand fosse contenuto nel bicchiere, decreta il preferito. In questo round, se così vogliamo chiamarlo, a vincere è la Pepsi, riconosciuta come più dolce e gradevole. Quando in un successivo esperimento, fu rivelato loro il brand, la preferenza fu apertamente per la Coca Cola. Perché? La Coca Cola instillava nel target ricordi ed emozioni positive che induceva gli stessi a preferirla al competitor. Le emozioni che un brand rappresenta nella mente del consumatore sono il fattore che lo induce alla scelta e all'acquisto. Il fattore meramente rapportato al gusto viene surclassato dalle percezioni racchiuse in sensazioni e ricordi che l'altro brand, con studiate campagne, ha radicato nella mente dei consumatori, diventando così il vero brand vincente dell'esperimento. Nei prossimi articoli vi racconteremo altri esperimenti dove analizzeremo la risposta a determinati scenari a seconda del “senso” coinvolto. pag 9


frase del giorno

“Ben fatto” è meglio che “ben detto”



news

articolo di: Maria Rosaria Loisi

Debunkare, debunkare, debunkare! Chiunque lavori nel marketing attinge continuamente al mondo dell'informazione. Non è un caso che questo magazine venga inviato quotidianamente. Ogni giorno c'è qualcosa da dire e prima ancora di comunicarla bisogna assicurarsi che sia vera. Un debunker si occupa proprio di questo, di smascherare bufale e fake news. A debunkare notizie false e complotti sono solitamente giornalisti e divulgatori scientifici, la cui preparazione non può essere messa in discussione. Tuttavia, molti si improvvisano tali, talvolta inseguendo disperatamente la fama. Spesso le fake news circolano sui social e nelle chat private, vengono condivise in nome della fiducia cieca che ci lega a chi le diffonde, poco importa se ci sembrano assurde. Eppure, alle menti più attente può capitare di dubitare del contenuto della notizia. Ci si fionda su Google alla ricerca di fonti che confermino o smentiscano la notizia. Sarà capitato anche a te, almeno una volta. Sei stato un debunker e non te ne sei neanche accorto! Per evitare il diffondersi di notizie false, e di conseguenza pericolose, in un momento delicato e con una pandemia in atto, WhatsApp viene in nostro aiuto. La piattaforma di messaggistica istantanea ha stipulato un accordo con Facta, progetto di controllo notizie o fact checking di Pagella Politica. Il servizio permette di inoltrare la notizia riguardante il Covid-19 al numero 345.60.22.504 per fare in modo che un debunker in persona ne verifichi l'accuratezza. Inoltre, gli utenti che lo richiederanno potranno ricevere, sempre via WhatsApp, un resoconto giornaliero di tutte le notizie approvate da Facta sul Covid.

questo ha introdotto un bot dedicato al fact-checking delle notizie riguardanti il virus. La chatbot per combattere la disinformazione è disponibile solo in inglese e può essere utilizzata salvando in rubrica il numero +1 727 291 2606. Basterà avviare una conversazione scrivendo “ciao” o “hi”, attendere un messaggio automatico e poi attivare il servizio scrivendo 1 per ricevere indicazioni sull'impostazione delle richieste. Il funzionamento è legato alle parole chiave, quindi, ad esempio, per chiedere informazioni su un possibile effetto benefico del limone, è sufficiente inviare una frase al bot del tipo: “does eating lemon cure coronavirus?” o anche solo la parola “lemon”. Dopo qualche secondo, riceverete una risposta. Facile, no? Forse ce la faremo davvero, riusciremo a combattere la disinformazione e smetteremo di credere che il 5G ci stia sterminando tutti.

E se il lavoro di tanti piccoli debunker non dovesse bastare? WhatsApp ha pensato proprio a tutto, per pag 12


fiscaità

articolo di: Maria Rosaria Loisi

Dalla Regione Puglia in arrivo 665 milioni a favore delle imprese pugliesi»

Nei primi giorni di maggio, la Regione Puglia ha approvato diversi aiuti per sostenere la liquidità delle imprese pugliesi. Una manovra da 665 milioni di euro per fronteggiare le conseguenze negative che la crisi sanitaria sta creando all’intero tessuto economico e produttivo. L’obiettivo è di immettere liquidità nel sistema al fine di consentire a imprenditori, PMI, commercianti, professionisti e Partite IVA di far fronte a questa situazione per il tempo necessario alla ripresa dell’economia.La dotazione di 256 milioni di euro per il “Microprestito” è decisamente la misura più attesa perché rivolto alle microimprese, ai professionisti, alle Partite IVA e ai lavoratori autonomi. La misura prevede la concessione di un finanziamento compreso tra 5 mila euro e 30 mila euro, che comprende una quota

in conto capitale del 20% a fondo perduto mentre il restante 80% sarà erogato secondo la formula del prestito agevolato con un tasso di interesse pari a zero. La dotazione di 200 milioni di euro per il nuovo “Titolo II – Liquidità - Emergenza Covid 19” per sostenere gli investimenti e liquidità delle PMI di qualunque settore merceologico, con un minimo del 20% di fondo perduto, fino ad un massimo del 30%, sempre di fondo perduto, se l’impresa si impegna a mantenere i livelli occupazionali che aveva alla data del 31-12-2019; la dotazione di 50 milioni di euro per i Consorzi di garanzia Fidi; 45 milioni di euro per il settore del Turismo e della Cultura; 85 milioni di euro per le nuove fragilità sociali; 29 milioni di euro per fronteggiare le spese sanitarie dovute all’emergenza Covid-19. Ora per tutte queste misure si attendono i relativi avvisi e si affiancano ai provvedimenti nazionali varati per aiutare le imprese italiane. pag 13



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