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Il progetto

Layout funzionale L’insieme delle attività didattiche della nuova scuola elementare si sviluppa su 2 piani, in un edificio che presenta un’altezza di 8,6 m fuori terra.

Tanto il piano primo quanto il piano terra si estendono su una superficie lorda di circa 1630 mq, e contengono rispettivamente 9 e 11 aule. In corrispondenza dell’atrio di ingresso è realizzato un collegamento verticale al vano tecnico in copertura. Il plesso è composto da tre ali profonde ognuna circa 20 m: due corpi disposti lungo l’asse nord-sud sono collegati da una terza spina lungo la direttrice est-ovest. Tutti gli ambienti sono serviti da uno spazio di distribuzione centrale che attraversa le ali. I prospetti sud ed est sono riparati dal sole da portici alti quanto l’edificio.

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Gli ambienti delle aule presentano un’altezza di 3 metri, gli spazi di distribuzione di 2,7 metri.

Collegamenti verticali - I collegamenti tra i due piani della scuola sono realizzati in corrispondenza dei punti di saldatura tra le tre ali. Un primo scalone elicoidale a vista è ricavato in corrispondenza dell’atrio di ingresso. Sempre a ridosso dell’atrio sono realizzati una scala di servizio

- che collega piano terra, primo, e vano tecnico - e un ascensore. Una seconda scala a tre rampe è posta in corrispondenza della giunzione tra i corridoi centrali, a est dell’edificio. Infine, una scala antincendio esterna è realizzata a est, all’interno della sagoma edilizia dell’edificio.

Piano terra - Su questo piano è realizzato l’ingresso alla scuola, attraverso un atrio posto sull’angolo sud-occidentale dell’edificio. In immediato contatto visivo con l’atrio è realizzata la portineria. Mentre le aule – in tutto 9 su questo livello – sono prevalentemente disposte lungo le ali orientate sull’asse nord sud - dunque con affacci est e ovest delle finestre –nella spina centrale disposta sull’asse est-ovest sono posizionati gli spazi per la dirigenza, l’aula magna/mensa, l’aula insegnanti. Due blocchi di servizi igienici sono disposti in corrispondenza dei punti di saldatura tra le tre ali.

Piano primo - Su questo piano sono disposte 11 aule, la biblioteca, il laboratorio informatico, un’aula di recupero, gli spogliatoi per i bidelli. Tra biblioteca e laboratorio informatico è realizzata una partizione che permette l’accorpamento dei due ambienti. La disposizione degli spazi ricalca l’impianto del piano terra – con i bagni disposti alle giunzioni tra le tre ali.

Vano in copertura - Tramite la scala di servizio a est dell’ngresso si accede al vano tecnico di copertura che presenta una superficie di circa 170 mq. e dà accesso al tetto.

Il prospetto affacciato su via Paolo

Piazza

L’atrio di ingresso è costituito da uno spazio a tutta altezza – alto circa 7 metri – che serve da principale snodo dei percorsi, poiché dà accesso ai due livelli della scuola tramite uno scalone elicoidale a vista. La centralità di questo spazio è segnalata all’esterno da un alto portico che protegge dal sole e dalla pioggia l’accesso dei bimbi. Qui ampie vetrate pongono in immediato contatto visivo l'àmbito urbano di via Piazza, su cui guarda il fianco della chiesa di Castello di Godego, con lo spazio di incontro e gioco dell’atrio. Al salone a tutta altezza traguarda anche la portineria, dalla quale si può può così osservare sia l'ingresso e il cancello all'esterno, sia il grande corridoio al piano terra.

Al centro di questo spazio luminoso si sviluppa il percorso a spirale della scala.

Realizzata interamente in calcestruzzo armato, la rampa elocoidale presenta una larghezza di 2 metri e si sviluppa con venticinque alzate e pedate che presentano una profondità variabile dai 26 ai 78 cm.

Questa soluzione, costruttivamente ardita e dapprincipio difficilmente inquadrabile dal punto di vista della normativa antincendio, in una prima fase progettuale è sta sviluppata come alternativa ad una più tradizionale doppia rampa rettilinea - con uno schema di cui si conserva traccia in alcuni disegni preliminari - e successivamente è stata dimensionata sul calco degli scaloni elicoidali che si trovano all'interno del grande atrio vetrato dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre.

Sin dalle prime visualizzazioni si è immaginato di colorare questo elemento plastico che domina la visione dello spazio di un acceso verde.

17. Il consolidamento delle capriate lignee

18. (A pag. 18) Disegni esecutivi della scala e delle capriate

19. (A pag. 19) Foto degli interni al termine dei lavori

Il disegno dei prospetti è stato sviluppato in un proficuo e serrato dialogo tra progettisti, ufficio tecnico e amministrazione comunale. La soluzione realizzata è stata oggetto di molteplici revisioni - alcune delle quali prevedevano soluzioni anche radicalmente diverse da quella infine sviluppata. Mentre in una fase iniziale, infatti, si prevedeva di realizzare il portico solamente in corrispondenza dell'atrio di ingresso, in una fase successiva si è percorsa l'ipotesi di estendere questa struttura su entrambi i prospetti rivolti verso la strada.

L’edificio realizzato presenta così una finitura ad intonaco su cappotto termico su tutti e quattro i prospetti - con due diverse colorazioni che segnalano la presenza o meno dell'alto portico. A ovest e a nord, dove la facciata è sostanzialmente priva di rilievi plastici, la finitura è di colore grigio antracite, mentre a sud e a est, dove l'edificio si rapporta a via Piazza con portici, è rosso mattone.

I portici sono profondi circa 4,5 m (a sud) e 3 m (a est). Su di essi affacciano la facciata strutturale della hall di ingresso e grandi specchiature vetrate, dove sono riquadrati i serramenti delle aule su due piani. La struttura del portico è realizzata con una struttura portante metallica - potremmo dire da un ordine gigante (poiché copre l'intera altezza dell'edificio) di pilastri - verniciata di bianco, composta da pilastri costituiti da profili quadri 25x25 cm e travi in profili HEA chiuse sul prospetto da un piatto. Tali profili accolgono una lamiera grecata con soletta collaborante.

I prospetti a ovest e a nord sono segnati dalla presenza di serramenti a nastro. Entrambe le facciate sono protette da

Gli spazi di distribuzione - Negli atri di collegamento sono introdotte alcune soluzioni architettoniche che permettono di arricchire l’esperienza spaziale all’interno della scuola e contribuiscono all’umanizzazione degli ambienti.

Luce naturale - In uno schema a distribuzione centrale quale quello adottato, uno dei problemi principali è dato dalla difficoltà di garantire illuminazione naturale dei corridoi, che risultano in larga misura privi di affacci all’esterno.

In questo progetto il problema è risolto: a. Grazie all’affaccio di entrambi livelli di distribuzione sulla luminosa hall

Presidenza

Estate 2020

Corso di pittura

Giovedì

15.30 — 18.30

Professore

Antonello Rossi vetrata di ingresso; b. Grazie alla realizzazione di lucernari che portano luce ai corridoi del primo piano. Uno di questi, in particolare, illumina la tromba delle scale di collegamento a est: qui, grazie ad una serie di aperture, il vano scala conduce la luce naturale sino al piano terra; c. Grazie all’introduzione di uno spazio a doppia altezza sullo spigolo sudorientale dell’edificio: qui un serramento alto 7 metri permette di illuminare in profondità i corridoi su entrambi i piani; d. Grazie alla realizzazione di pozzi di luce verticali lungo i bracci di corridoio - questi illuminano gli spazi di distribuzione su entrambi livelli.

Wayfinding - Lorenzo Mason Studio è stato coinvolto nella progettazione della segnaletica interna. Questa è composta da una serie di pannelli modulari - in formato A6, A5, A4, A3 - di colore arancione/rosso, blue, ocra e verde, su cui compaiono le notazioni composte col carattere Olivetti Typewriter.

Questi pannelli sono appesi su coppie di pioli tassellati alle pareti.

La struttura portante dell’edifico è realizzata mediante setti e pilastri in calcestruzzo armato, mentre gli orizzontamenti sono del tipo alveolare e predalles, con travi portanti in c.a.

Tale struttura si imposta su un sistema fondazionale superficiale a travi rovesce in calcestruzzo armato, con intradosso alla quota di circa – 1,25 m rispetto al piano medio campagna.

Le scale all’interno della scuola –tanto quella di servizio a lato della hall di ingresso, quanto quella elicoidale e quella a tre rampe poste rispettivamente a est e a ovest – sono realizzate in calcestruzzo armato.

La struttura del portico è realizzata con una struttura portante metallica verniciata di bianco, composta da pilastri costituiti da profili quadri 25x25 cm e travi in profili HEA chiuse sul prospetto da un piatto.

Tali profili accolgono una lamiera grecata con soletta collaborante.

Il

20. (Alla pagine precedente) Pianta del piano terra del complesso dell'ex-Tribunale

21. Foto dei nuovi uffici al termine dei lavori

Le scelte tecnologiche ed impiantistiche adottate qualificano l’edificio in classe A e a tal fine sono stati adottati tutti quegli accorgimenti finalizzati alla massima sostenibilità ambientale dell’involucro edilizio e un basso costo di gestione in fase di utilizzo. Le principali strategie adottate sono: forma compatta e semplice; integrazione del sistema di alberature esistenti nel parco ai fini di eliminare l’onda di calore estiva; involucro edilizio con elevato spessore di coibentazione. La produzione di energia elettrica avviene mediante l’uso di pannelli fotovoltaici posti in copertura. Il sistema di generazione dei fluidi termovettori è demandato a due pompe di calore acqua-acqua, le quali garantiscono ottime prestazioni invernali, in quanto impiegano come fonte rinnovabile calore recuperato dall’acqua di falda. La distribuzione dei fluidi termovettori è permessa dal sistema di pompe di circolazione, ciascuna delle quali è dotata di inverter per ottimizzare consumi elettrici alla sola potenza necessaria per la funzionalità dell’impianto. Il recuperatore di calore a flussi incrociati contiene gli sprechi termici pretrattando l’aria esterna con quella esausta. Il funzionamento del sistema di rinnovo dell’aria avverrà solo quando l’edificio sarà occupato (ore di apertura della scuola), per le rimanenti ore del giorno e nei giorni festivi lo stesso sarà spento.

Le dispersioni della struttura sono compensate da un impianto di riscaldamento a pannello radiante a pavimento annegato nella struttura.

La regolazione della temperatura negli ambienti è gestita da un regolatore liberamente programmabile, dotato di sonde di rilevazione della temperatura (una per ogni ambiente), il quale attiva o disattiva gruppi di circuiti

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