Editoriale
La scelta vintage di un giornalino nell'epoca dei blog e dei social Lorenzo "Voce" Guastalli
I
Scuola di utopia Scuola di utopia: troppo facile nascondere il problema Anna Maria Monfeli
Consiglio di scuola e OFA
[continua a pag.2]
I
La Scuola di Ingegneria e l'accesso al sapere: è tempo di parlarne. pag.3
V
uoi ottenere il titolo di Ingegnere Meccanico Triennale all´Università di Pisa? Sappi che in media dovrai impiegarci 6 anni! Dopo questa notizia, che per molti purtroppo non è una novità, mettiamo un momento da parte l'orgoglio ingegneristico che ci porta spesso a dividere burlescamente il mondo universitario tra ingegneri, mezz'ingegneri (a voi la scelta di collocare qui il corso che volete), e ''scienziati delle merende''; si fa presto a capire che questo dato è effettivamente drammatico, e la prima domanda che naturalmente ci si pone è su quali siano le cause che determinano tempi così lunghi. Questa domanda è stata oggetto di grandi discussioni nei consigli di Dipartimento e di Scuola negli ultimi mesi; se da un lato Ingegneria Meccanica si distingue dagli altri corsi in termini di abbandoni e di tempi di percorso lunghi, è anche vero che risulta essere il corso più complesso in termini burocratici.
Nuovo Ministro, vecchia storia Chi il nuovo ministro e cosa proporrebbe "di nuovo" pag.4
Essere studente Part Time Istituire la figura dello studente part-time. La nostra proposta. pag.6
La nostra ora di buco
pag.5
Senza
n questo momento storico, dove le informazioni viaggiano velocissime sulla rete attraverso milioni di canali che le portano in maniera capillare fino ai nostri monitor per darci migliaia di visioni possibili, siamo sempre più spettatori che attori degli avvenimenti, li possiamo osservare come e quando vogliamo, da qualsiasi angolazione e in alta definizione, ma scegliamo quasi sempre la scelta comoda di commentarli da dietro a uno schermo tamburellando la tastiera o il touch screen piuttosto che fare la sporca scelta di starci nel mezzo. Condividiamo in continuazione sui social network pezzi della nostra vita quotidiana, tra l’altro spesso di dubbio gusto, per mostrare agli altri ciò che potremmo mostrargli se lo facessimo insieme. n questo scenario, dove anche i giornali si digitalizzano, è legittimo che vi chiediate che senso può avere la realizzazione di un giornalino che parli della Scuola di Ingegneria di Pisa, di quanto accade nei suoi organi politici, di quello che succede in Senato Accademico o in Consiglio di Amministrazione, come di esperienze concrete in ambito ingegneristico fatte da persone assolutamente non famose. La nostra risposta è che cerchiamo tutti gli strumenti possibili per invertire il meccanismo che ci rende spettatori e ritornare attori della società, partendo dall’Università dove Sinistra Per… abita e fa il suo lavoro, quello della rappresentanza, in maniera assolutamente trasparente e cercando sempre l’interlocuzione e il confronto con i suoi rappresentati, ovvero gli studenti; tra questi strumenti abbiamo deciso quindi di dotarci anche di un giornalino che serva per parlare con un registro linguistico, diverso da quello dei volantini, più discorsivo, che dia un punto di vista critico e di parte, anche criticabile e sicuramente discutibile, non asettico come i report contenuti in un volantino e che faccia nascere dibattito circa gli avvenimenti che stanno intorno a noi. er questo abbiamo realizzato un giornalino, per condividere e discutere, per dare uno spazio di narrazione fisico agli studenti, ai loro diritti, ai loro sogni.
elettricità né batterie, luce fredda imbottigliata: Realtà o Fantascienza? pag.6
Quando il profitto è opposto all’etica, il caso Monsanto
pag.7
P