Programma elettorale 2016 - Lettere Rosse

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Introduzione Fin dal 2003, Lettere Rosse porta avanti con costanza l’impegno della rappresentanza dei diritti degli studenti nei corsi dell'area umanistica. La nostra azione locale si fonda da sempre sulla riflessione politica generale di Sinistra per…: difendiamo il carattere pubblico dell'università; promuoviamo la possibilità per gli studenti di scegliere fra vari insegnamenti di qualità; lottiamo per dar voce ai nostri diritti. Nelle agende politiche degli ultimi governi da oltre dieci anni a questa parte, l'università è una delle prime voci di spesa da tagliare in tempi di crisi economica. Le istituzioni non riconoscono il ruolo strategico che la diffusione dei saperi può giocare per il rilancio del Paese e ignorano il dettato della Costituzione – per cui (art. 34) “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” – come dimostrato per l'ennesima volta lo scorso anno con l'introduzione del cosiddetto "nuovo ISEE", che per centinaia di studenti si è tradotto in tasse più alte ed esclusione dalle borse di studio. Ogni giorno, nella nostra esperienza, leggiamo le contraddizioni legate al definanziamento costante dell’università pubblica: curricula e corsi di studio vengono accorpati senza seguire alcun principio scientifico ma soltanto criteri quantitativi; i test di valutazione diventano autentiche barriere escludenti; la diminuzione del numero di appelli d'esame o la chiusura delle aule al di fuori dell’orario di lezione tolgono opportunità concrete agli studenti. I dipartimenti voluti dalla Riforma Gelmini, che sostituiscono le vecchie “Facoltà”, hanno frazionato la necessaria multidisciplinarietà delle materie umanistiche, rendendo sempre più urgente il coordinamento dei due dipartimenti del nostro settore, che chiediamo da tempo e ad oggi manca. Contemporaneamente all'esterno delle nostre università la tutela dei beni culturali, vera ricchezza del nostro Paese, è sempre più trascurata e demandata a "volontari" e precari sfruttati e sottopagati. Vogliamo affrontare questi problemi e migliorare le condizioni materiali degli studenti, proseguendo il percorso di coinvolgimento, partecipazione e conflitto seguito in questi anni. La nostra proposta vuole coniugare gli elementi di lotta con la pratica quotidiana della rappresentanza. Da sempre presidiamo le istituzioni per rendere esponenziali e concrete le rivendicazioni, le istanze e i bisogni degli studenti. Vogliamo essere realmente incisivi nei processi decisionali. È un percorso ambizioso, che non può prescindere dal contributo e dalla partecipazione di tutti: i vostri stimoli e le vostre proposte sono e saranno la molla del nostro agire. Per questo ci candidiamo. Per la nostra storia, per i contenuti e le idee che esponiamo in questo programma.


Riordino e reclutamento Fate un esperimento: leggete la pagina di Omero relativa al vostro corso del 2012/2013 e poi quella del 2015/2016. Probabilmente noterete che molti corsi o riportano la dicitura “tace” o non sono neanche inseriti nella piattaforma per quest’anno. Infatti negli ultimi anni si è avuta una diminuzione nell’ampiezza dell’offerta didattica, impoverimento che è stato sancito dal riordino. Nel caso estremo del corso di laurea in Lettere c’è stata di fatto la chiusura di tre dei cinque curricula ai quali ci si poteva iscrivere fino all’anno scorso, lasciando in vita solo il curriculum moderno e quello antico. E’ evidente che questa situazione va a ridurre la possibilità per lo studente di approfondire i propri interessi di studio e ricerca. L’impoverimento dell’offerta didattica ha anche causato difficoltà ad alcuni degli studenti immatricolatisi fino all’anno 2014/2015 (ovvero prima del riordino), poiché devono comunque portare a termine il proprio piano di studi, ma spesso si trovano a dover completare rose di esami che sono un vero e proprio cimitero di corsi che tacciono. Per Lettere Rosse è fondamentale riaprire il discorso sul reclutamento in settori già ampiamente carenti.

Aule e orari A chi di voi, soprattutto al primo anno, non è capitato di trovarsi in un'aula sovraffollata? L’organizzazione delle aule è molto spesso carente e non è un mistero che le lezioni si concentrino in una fascia oraria che va dalle 10:00 alle 14:00 creando diversi problemi, tra cui una selezione di sapore darwiniano (chi è più veloce prende il posto). È soprattutto, ma non solo, un problema di carenza di aule (e questo è comunque un problema che solo l'edilizia universitaria potrà risolvere); è anche un problema di orari. In questi anni abbiamo seguito le Commissioni Orario dipartimentali osservando che buona parte del problema sia attribuibile alla religiosa cura con la quale il corpo docente umanistico, più âgé della media, tenda a pretendere “stessa aula stessa ora” perché semplicemente è da vent'anni che si è consolidata l'abitudine a fare lezione in quei luoghi e a quegli orari (molti docenti odiano la fascia delle 8:30, prova che, in fondo, non siamo poi tanto diversi). Un punto sul quale lavoreremo sarà fare sì che si sfruttino i giorni della settimana e le fasce orarie meno gettonate (senza però andare oltre fasce orarie che non siano agevoli per gli studenti pendolari), spingendo affinché i nostri docenti si adeguino il più possibile all'orario dipartimentale e non viceversa. Alcune aule sono a disposizione di entrambi i dipartimenti umanistici (ad esempio le aule di Palazzo Ricci) eppure, seppur comunicando tra loro “in differita”, le due commissioni lavorano separatamente. Pensiamo che organizzare le aule e gli orari lavorando a partire dall'analisi complessiva dell'offerta didattica umanistica (insegnamenti più affollati tenuti al primo anno, insegnamenti condivisi da più corsi etc.), in una Commissione Orario congiunta tra i due dipartimenti, possa ottimizzare l'utilizzo delle aule. Di più complessa soluzione restano i casi degli orari dei corsi di laurea di area linguistica (con molte scelte opzionali, prima di tutto proprio per quanto riguarda le lingue) con riguardo alle sovrapposizioni e cercheremo di circoscrivere il più possibile il problema, proponendo delle


“preiscrizioni” non vincolanti con le quali monitorare a grandi linee i flussi di frequenza delle lezioni e prevedere le sovrapposizioni più gravi in modo da risolverle in anticipo. Nel caso del corso di laurea in Informatica Umanistica, con complicazioni ulteriori dovute a incompatibilità tra le fasce orarie di Informatica e di quelle umanistiche e con quarti d'ora da maratoneta Fibonacci-Ricci, abbiamo ottenuto, da quest'anno, l'istituzione di una commissione orario di corso che gestisca in maniera più mirata i problemi.

Basta mutuazioni! A tutti (o quasi) gli studenti di entrambi i dipartimenti di area umanistica sarà capitato di dover seguire un corso di lingua, ovvero un Laboratorio di Lingua Straniera. Su questi laboratori mutuano in genere gli insegnamenti di lingua da tutti i corsi di laurea, sia di CFS che di FILELI (con l’esclusione di Lingue e Letterature straniere). Per fare un esempio, quest’anno il corso Laboratorio di Lingua Inglese B era frequentato da studenti di Lettere, Filosofia, Storia, Scienze dei Beni Culturali, DISCO, oltre che delle magistrali in Storia e Civiltà, Archeologia, Orientalistica, Scienze per la Pace... e non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. Questa situazione porta spesso al sovraffollamento delle lezioni, particolarmente grave se si pensa che l’obiettivo della frequenza di corsi del genere è imparare una lingua straniera. A volte mancano proprio i corsi di lingua: ad esempio quest’anno è stato attivato un Laboratorio di Lingua Spagnola B, ma non di Lingua Spagnola A, con evidenti problemi per gli studenti principianti. La situazione, soprattutto su un corso molto frequentato come quello di Inglese, è stata aggravata dal fatto che dal 1 Settembre 2013 non è più possibile chiedere il riconoscimento dell’idoneità linguistica conseguita presso il CLI della nostra università. Tornare a riconoscere le certificazioni del CLI potrebbe portare a un primo alleggerimento della situazione. Certamente il principale problema da risolvere è quello delle eccessive mutuazioni su singoli corsi, che evidenzia una insufficienza dell’offerta didattica relativa alle lingue straniere. Purtroppo la situazione dei laboratori di lingua si inserisce in un quadro generale dove a pensionamenti e congedi si ovvia sempre di più con mutuazioni poco convincenti e, in alcuni casi, con la messa a tacere dei corsi.

Corsi di Latino e Greco 0 Non tutti coloro che iniziano un percorso di studi nei dipartimenti di cfs e fileli provengono da un liceo (classico e non); ci sono dunque degli studenti con delle carenze su determinate materie, come il greco antico o il latino. Le lingue classiche sono alla base di corsi di laurea come Storia antica e Archeologia, ma anche Lettere, dove l’esame di Lingua e Letteratura Latina I è obbligatorio in tutti i curricula. Per poter far fronte a tali carenze l’università dovrebbe attivare dei corsi base in Greco e Latino (come ce ne sono talvolta stati negli anni passati), consentendo così agli studenti di poter avere una formazione più ampia e completa. Noi di Lettere Rosse, attraverso il lavoro di rappresentanza nei dipartimenti e nei corsi di laurea, cercheremo di far riattivare questi corsi.


Non vogliamo far morire SBC! A fronte dell’elevato numero di pensionamenti nei corsi di Scienze dei Beni Culturali e Archeologia, sono state adottate misure di “emergenza” per evitarne la chiusura: la creazione di curricula, ovvero percorsi di studi in cui gli studenti stabiliscono un’area, o meglio, un periodo su cui concentrare i loro studi (ad Archeologia sono pre e protostorico, classico, medievale). Per evitare che la situazione, già piuttosto critica, peggiori, l’adozione di curricula ha costituito un tampone per evitare la chiusura dei corsi di laurea in questione, ma il problema persiste: quello che è necessario fare è continuare a monitorare la situazione e quindi cercare di promuovere, insieme ai docenti dei nostri corsi, l’assunzione di ricercatori che proseguano nell’insegnamento delle materie che, altrimenti, scomparirebbero con il pensionamento, la scomparsa o il trasferimento dei professori e delle professoresse. Se la situazione non cambierà, questi corsi di laurea vedranno un drammatico e progressivo impoverimento dell’offerta didattica fino al loro smantellamento, privando Pisa di un percorso di studi nel settore dei Beni Culturali. Questo scenario è inaccettabile ed è importante che si continui a fare il possibile per prevenirlo.

Questione laboratori per Archeologia La situazione dei laboratori di Archeologia è di forte disagio per gli studenti e imbarazzante per l’Università. I laboratori si trovano in via Facchini, in un edificio che è per metà un magazzino, decisamente poco adatto alle esigenze dei ragazzi e dei loro studi: la climatizzazione non è proporzionata all’ampiezza delle aule; gli impianti di riscaldamento, infatti, sono insufficienti per riscaldarle; a causa dello stato dell’edificio, inoltre, sono frequenti le infiltrazioni quando piove e l’umidità che ne deriva, molto spesso, è dannosa per i materiali e i reperti con cui lavorano gli studenti. Un altro grave problema dei laboratori di Archeologia è l’insufficienza dei tavoli da lavoro, che complica e rallenta lo studio dei reperti. Molto spesso è necessario che, prima di tutto, questi vengano classificati, ovvero sparsi e raggruppati in base alle loro caratteristiche sui tavoli da lavoro, ma siccome non ce ne sono abbastanza, i ragazzi sono costretti a rimettere i reperti negli scatoloni e quindi a ricominciare da capo ogni volta. Questa situazione va avanti da anni ed è ormai diventata insostenibile per gli studenti di Archeologia. Per questo, noi di Lettere Rosse siamo pronti ad impegnarci affinché vengano trovate delle soluzioni al problema e affinché vengano finalmente effettuati i lavori che erano stati promessi agli studenti anni fa.

No al numero chiuso Dal 2012/2013 è stato introdotto un test per potersi iscrivere al corso di laurea triennale in Lingue e Letterature straniere.Il numero degli iscritti di Lingue è calato dall’anno di introduzione del test, che probabilmente ha un’azione deterrente e di “scoraggiamento” in sé. In pratica, tuttavia, il test (dal costo di iscrizione di 40 euro) rimane sostanzialmente inutile (ammesso che si possa considerare “utile” sbarrare la strada a chi vuole iscriversi a un dato corso), perché il numero degli iscritti al test è regolarmente inferiore a quello dei posti disponibili, e ogni anno restano dei posti vacanti. Per la laurea magistrale in Letterature e Filologie europee c’è un “test di verifica della preparazione” obbligatorio: il mancato superamento comporta la non ammissione al CdS. Ci si chiede a cosa serva avere fatto una


triennale affine se poi c’è il sospetto che le competenze acquisite non siano comunque bastevoli all’ammissione alla magistrale. Per Lettere Rosse non ci deve essere nessun test di ingresso escludente per i corsi di laurea dei nostri dipartimenti.

Appelli: FILELI L’anno scorso il Consiglio di Dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica ha deciso di chiudere alla generalità degli studenti gli appelli straordinari di Aprile e Dicembre (che restano disponibili solo per studenti lavoratori, studenti genitori e fuoricorso). L’attuale configurazione del calendario accademico è dunque: .2 tra gennaio e febbraio (aperti a tutti) .1 ad aprile (straordinario, solo per studenti lavoratori, studenti genitori e fuoricorso) .3 tra maggio e luglio (aperti a tutti) .1 a settembre (aperto a tutti) .1 a dicembre (straordinario, solo per studenti lavoratori, studenti genitori e fuoricorso) Complessivamente gli appelli aperti a tutti gli studenti sono 6 (2+3+1). Lavoreremo per migliorare la situazione, già durante lo scorso anno abbiamo lavorato per la riapertura dell’appello di dicembre, ottenendo riscontri importanti e un largo appoggio da parte di metà dei docenti.

CFS A Civiltà e Forme del Sapere sono garantiti 8 appelli aperti a tutti gli studenti: 3 tra gennaio e febbraio (con tempi tra un appello e l’altro molto ristretti, 15 anziché 20 giorni) .1 ad aprile .3 tra maggio e luglio .1 a settembre E’ però grave l’assenza di un appello “strategico” durante il mese di dicembre. E’ evidente come la presenza di 3 appelli nella sessione invernale, a maggior ragione se così ravvicinati, non sopperisca affatto alla mancanza di un appello a dicembre. E’ vero che molti docenti sono disponibili a far sostenere gli esami a ricevimento in qualunque periodo, ma non è accettabile che da regolamento non sia previsto alcun appello a dicembre. Ci impegneremo allo scopo di migliorare i calendari accademici di entrambi i dipartimenti, portando negli organi tutte le idee e le proposte che sarà possibile elaborare. E’ per noi un obiettivo centrale creare un clima in cui lo studente abbia più possibilità di gestire il proprio carico di lavoro serenamente ed abbia quindi il maggior numero di appelli a propria disposizione per crearsi un piano di studio razionalmente gestito.


CLI / corsi di lingua Nel luglio 2013 il Centro Linguistico Interdipartimentale, struttura d’Ateneo incaricata di offrire a tutti gli studenti dell’Ateneo test e corsi di lingua straniera, ha adottato in modo illegittimo una delibera con cui rifiutava il riconoscimento, ai fini del conseguimento dell’idoneità linguistica, delle prove sostenute dagli studenti di area umanistica. Resta invece possibile chiedere il riconoscimento di (costosissime) certificazioni prese presso enti esterni. Esiste un quadro di riferimento unico per le lingue a livello europeo, per cui non si capisce perché una certificazione di un ente esterno che riconosce un livello B2 (per esempio) venga accettata dall’università, una analoga certificazione del (proprio!) CLI invece no. In seguito a questa scelta, corsi di laurea come quello in Storia hanno dovuto ridurre i CFU di lingua straniera obbligatoriamente richiesti ai propri studenti da regolamento didattico da 12 a 6. Oltre ad evidenziare le carenze dell’offerta didattica dei dipartimenti relativa alle lingue straniere, riteniamo assolutamente problematica l’assenza di investimenti ad hoc dell’Ateneo sul CLI .

Didattica alternativa Un problema che si pone per alcune magistrali è l’ampio numero di esami, frutto di un numero molto ampio di esami valevoli 6 CFU. L’alternativa rispetto all’aumento degli esami da 12 CFU consiste in una trasformazione radicale del modello tradizionale di verifica. La partecipazione degli studenti alla definizione del programma del corso attraverso attività seminariali o di laboratorio è l’unica possibilità concreta di rendere la magistrale un percorso specialistico efficace. L’impegno di Lettere Rosse, nell’ambito di molti consigli di corso di studio, ha consentito l’implementazione di questa forma realmente alternativa di didattica. Ancora molto resta da fare, al fine di sostituire un modello formativo improntato al percorso di lezioni con mera verifica orale, positivo per gli insegnamenti di base, ma incapace di sviluppare l’indipendenza del soggetto in formazione e la sua curiosità verso nuovi assi di ricerca.

Miglioramento delle piattaforme online Le piattaforme online con cui gli studenti si trovano ad operare sono molteplici e spesso si sovrappongono come contenuti ed utilità. I cambiamenti degli ultimi anni in materia di didattica non si sono rispecchiati in un cambiamento analogo nelle piattaforme: si è infatti assistito a una sovrapposizione di siti e contenuti nuovi e obsoleti. Questo contribuisce non poco ad aumentare la confusione degli studenti. Ne sono esempi la presenza nel sito di FILELI di informazioni su due diversi regolamenti di laurea senza che sia chiaro quale è il nuovo e quale il vecchio, e, nel sito di CFS, dell’elenco di tutti gli esami teoricamente sostenibili parallelamente a quello dei corsi effettivamente attivati negli ultimi cinque anni, cosa che può generare confusione in chi non ha dimestichezza con la piattaforma. Come lista ci impegniamo a portare avanti una linea che solleciti una riforma degli strumenti digitali a disposizione degli studenti, verso un sistema sempre più efficiente, organizzato e trasparente, rendendo possibile evitare di dover fare astrusi passaggi ogniqualvolta si cerchino informazioni nelle piattaforme digitali.


Valorizzazione degli spazi universitari

Tutti sappiamo che la nostra vita universitaria infra-settimanale trascorre sempre uguale tra le mura dei palazzi dove facciamo lezione, studiamo o prendiamo un caffè con gli amici. Come Lettere Rosse, crediamo da sempre che gli spazi universitari attraversati ogni giorno da migliaia di studenti debbano essere valorizzati con attività ed iniziative che arricchiscano la vita culturale di ogni studente o semplicemente riempiano quei momenti morti tra una lezione e l’altra: tutti vediamo che, tolte alcune tra le lezioni più importanti e frequentate, ci sono ore in cui le aule ed i corridoi di Palazzo Ricci, Palazzo Boileau, Palazzo Carità & Co. sono deserte ed inutilizzate. Cineforum, teatri, conferenze e aperitivi vengono spesso organizzati da Lettere Rosse e altre associazioni che si impegnano per arricchire la vita quotidiana universitaria, ma crediamo che questo non sia abbastanza, poiché regolamenti in armonia con le richieste degli studenti o procedure burocratiche meno oscure diventino la prassi per migliorare la qualità della vita dei soggetti che vivono quegli spazi.

ISKRA

Noi di Lettere Rosse lavoriamo semestralmente al nostro giornalino ISKRA e ci piacerebbe che diventasse uno strumento attraverso il quale gli studenti e le studentesse dei nostri dipartimenti (CFS e FiLeLi) possano far sentire la propria voce. Per questo vi chiediamo: pensate di avere qualcosa da dire su una tematica riguardante l'università? Vorreste raccontare la vostra esperienza Erasmus e dare informazioni utili a chi vuole partire? Oppure volete semplicemente condividere la recensione di un libro o di un film che vi ha appassionato? Insomma, vi piacerebbe scrivere su ISKRA? Mandate un messaggio alla nostra pagina facebook! Vi daremo tutte le informazioni del caso.

Ci trovi anche su Facebook all’indirizzo: www.facebook.com/lettererosse insieme al cineforum di Lettere Rosse: www.facebook.com/cineforumlettererosse


I NOSTRI CANDIDATI

DIPARTIMENTO DI CIVILTÀ E FORME DEL SAPERE -Silvia Di Giovanna-Eleonora Da Ros-

-Francesco Di Bartolo-Nicola Marin-

-Ismail El Gharras-Dario Filippi-

-Bianca Farsetti-

-Norberto Albano-Alice Bertini-

-Sara Buongiovanni-Niccolò BassanelloDIPARTIMENTO DI FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA -Clara Prinzivalli-

-Pietro Dell'Oglio-

-Giulia Bigongiari-Junio Aglioti-

-Camilla Fusco-

-Ludovica Pannitto-Nicolò Pratelli-

-Matteo Colella-Sofia Demasi-

-Ruggero Petrolito-Michele Mallia-Viola Bongini-

-Lavinia Salicchi-

-Giulia MercadanteMassimo 4 preferenze esprimibili


Consigli di Corso Storia

Filosofia

-Ismail El Gharras-

-Norberto Albano-

-Nicola Marin-

-Luca Antonini-

-Eleonora Da Ros-

-Daniele Guasco-

-Silvia Di Giovanna-

-Francesco Di Bartolo-Sara Buongiovanni-Niccolò BassanelloMassimo 4 preferenze esprimibili

Lettere

-Clara Prinzivalli-

Scienze dei Beni culturali

-Giulia Bigongiari-Sofia Demasi-

-Emilia Matteucci-Andrea Feniello-

-Edoardo Pellegrini-Luca Pratesi-

Massimo 2 preferenze esprimibili

Scienze per la Pace

Archeologia

-Bianca Farsetti-

-Alice Bertini-


Consiglio degli Studenti

-Bianca Farsetti-Clara Prinzivalli-

-Silvia Di Giovanna-Camilla Fusco-Eleonora Da Ros-

-Ludovica Pannitto-Sara BuongiovanniMassimo 4 preferenze esprimibili



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