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I NOSTRI VIDEO Cinque anni di fuoco (video della 5C) di Alice Papotti e Tommaso Ferro
FERMI E DINTORNI 8
Resoconto di alcuni eventi dell’assemblea d’istituto: “FERMI, ARE YOU OK?” del 17 aprile (con fotografie di Matilde Rima)
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Le abitudini alimentari di Matteo Lucchini La prevenzione dei tumori in età giovanile di Matteo Andreoli La “Chimica delle emozioni” di Lorenzo Minotto Psicologia e Sessualità: due lati della stessa medaglia di Giulia Lanzini AIDS: Lo sapevi che?… di Sara Abdelkamel Tra sicurezza stradale e prevenzione dell’AIDS di Andrea Olimpio Ne hanno detto… di Edoardo Boccalari
Fermi pigliatutto negli sport studenteschi a cura di Riccardo Bruno e Simone Campagnola Il Fermi con la ZPB vincitore al Management Game provinciale di Nicola Ballista, Patrick Predella e Francesco Zanini Danil Tumaykin un infofenomeno tra noi di Edoardo Nodari Incontro al “Fermi” con la Medaglia d’oro Paola Del Din di Emanuele Aliano e Nicola Latella Un grande Paolini in “Itis Galileo” di Martina Battisti Alberi in cambio di spazzatura. La 2AME alla decima “Giornata dell’albero” di Simone Michellini Un anno di emozioni di Beatrice Bocchi e Alice Girelli Un moderno Marco Polo dalle Ande alla corte dei Khan mongoli di Edoardo Boccalari
A PROPOSITO DI 38 39 41 42 45 48 50 52
Uomo Donna di Isabella Cassisa Cartelli informatici di Luca Chaar Italici rimborsi ad italici partiti di Nico Catalano La politica italiana e’ alla frutta di Diego Gandolfini L’importanza del riciclaggio di Debora Leto Unione di Lombardia e Svizzera: verità o bufala? Di Giuseppe Miranda XXI secolo: ancora tv spazzatura? Purtroppo sì! Di Greta Moschini Playstation: nuove storie, vecchi amori di Nicholas Branchini 2
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Diablo III: il Diavolo è tornato di Luca Carnevali Verso Londra 2012 di Alberto Lorenzini
ARTE CULTURA SCIENZA 60 63 65 66 68 69 71 72 73 74 75 77 79
Alice Blackwood – racconto (terza puntata) di Valentina Meneghello I Two Fingerz signori del rap-hip-pop di Alessandro Guariglia La “Discolabirinto” dei Subsonica a Mantova di Simone Campagnola Pixar a Mantova: non solo per bambini! di Emanuele Gandini Un inviato speciale nella mente di un musicista in un giorno d’ordinaria magia di Vittorio Cozzani Poesie di Matteo Andreoli The flowers’ colours di Valentina Corradini (fotografie) The flowers’ colours di Giorgia Ghirardini (fotografie) Azzurro di Giorgia Ghirardini (fotografie) Disegni di Valentina Corradini L’angolo delle recensioni cinematografiche di Marco Rebecchi Il disturbo della dislessia di Sara Zamboni L’incredibile storia di James Sidis, l’uomo con 250 di QI di Vlad Facchini Rublev
SALUTE E CUCINA 82 85
Tra pentole e fornelli (summer edition) di Nicolò Gavioli Facciamo la conoscenza dell’anguria di Debora Toso
CURIOSITA’ ENIGMISTICA DIVERTIMENTO 88 89 92 92 93 94 95 96 98 99 101 107
A lezione dal prof. Moretti Vignette a cura di Matteo Diani La magnifica prof.ssa Gazzero di Babe e Slava (caricatura) Torniamo bambini (gioco dei puntini) Ma questi cantanti li riconosci? a cura di Matteo Diani Il test di Einstein a cura di Matteo Diani Your Crossword Puzzle dalla 2BIN Anagrammi calcistici di Davide Vareschi Soluzioni dei giochi del numero 31 Soluzioni dei giochi di questo numero
I fantastici quaranta della redazione di Fermitutti 2011/2012 I nostri corrispondenti “esterni” Copertina e Layout di Slava Facchini Rublev 3
I nostri video
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(vedi video della 5C) Mi accorgo ora di quanto rapidamente è passato il tempo, mi sembra solo ieri la prima giornata di scuola della prima e adesso, tra un mese e mezzo, mi troverò di fronte ad una commissione che deciderà se aprirmi una nuova porta. Com’è possibile che siano già passati cinque anni? Come posso immaginare la mia nuova quotidianità senza il liceo? Che lo voglia o no sono alla fine…. O all’inizio? Dei cinque anni liceali mi mancheranno molte cose, non voglio fare una banale lista ma a tutti coloro che sono ancora all’interno di questo percorso vorrei dire di godersi al meglio queste giornate, e non aver fretta di andare avanti perché tutto quello che ho vissuto tra le mura del Fermi mi ha lasciato il segno e sarà dura da cicatrizzare. Mai avrei potuto credere di trovarmi così bene all’interno di un’aula di scuola, ho già nostalgia di tutto, ma proprio tutto: a partire dalle risate, uscite, scherzi, ma anche i momenti disperati di studio e quelli di sudore davanti ad una verifica impossibile resteranno impressi nella mia mente. Quello su cui vorrei far riflettere è che se e quando uscirò da qui non mi porterò solo le lezioni di ogni materia, perché la cosa più importante che fa crescere un liceale è la convivenza di persone. Ma ci pensate? Passare più di cinque ore ogni mattina con le stesse persone che non avete scelto voi ma vi sono capitate, come “piovute” dalla sorte? Ora che mi rendo conto che tra poco dovrò abbandonare tutto, riesco a capire quanto sia magica la vita in classe: condividere le stesse gioie, paure, emozioni di ogni tipo provate nello stesso momento con altre venti persone. 5
Abbiamo pensato così, noi della classe, di condividere attraverso un video le immagini di questi, per noi brevi, cinque anni fondamentali per la crescita, non solo di tipo intellettuale; perché la scuola involontariamente (forse?) dà lezioni che non sono scritte in nessun libro.
Grazie a tutto il Fermi, ma in particolar modo agli insegnanti e compagni di classe per le lezioni di vita che non dimenticherò mai. Alice Papotti e Tommaso Ferro
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Fermi e dintorni
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Resoconto di alcuni eventi dell’assemblea d’istituto: “FERMI, ARE YOU OK?” del 17 aprile (Fotografie di Matilde Rima)
Le abitudini alimentari La domanda “siamo ciò che mangiamo?” è da sempre una delle questioni centrali che dietisti, nutrizionisti e biologi dibattono a colpi di microscopio e bisturi a serramanico nascosti nel doppiofondo del camice: sono tante, infatti, le variabili in gioco e molteplici le interpretazioni. Come potrebbe allora un povero studente dalle scarse o rudimentali conoscenze in ambito biologico (studiare il ciclo di Krebs può aver effetti narcotizzanti, si sa…) districarsi in questa giungla di merendine fosforescenti prendendo inoltre coscienza del fatto che il problema dello sfruttamento delle risorse naturali è connesso alle nostre abitudini alimentari? Beh, l'evento tenutosi in Aula 46, presentato dal dottor Pinelli e dalla dottoressa Bassi dell'ASL di Mantova, faceva al caso vostro. Se quel giorno non siete potuti essere presenti a causa di un'intossicazione alimentare o c'eravate ma ricordate solo che una mucca produce dagli 800 ai 1000 litri di metano al giorno, vi consiglio vivamente di continuare a leggere. Per rompere gli indugi è stato inizialmente presentato un breve documentario (il video era accompagnato dalla serafica voce di Paul McCartney, ma dato che era doppiato in italiano …) il cui tema centrale era lo sfruttamento umano delle risorse animali e vegetali nell'ultimo secolo. Rapido feedback: alla fine della proiezione ci si sentiva veramente turbati, l'uomo era dipinto come un mero inquilino divoratore di risorse: ogni “accusa” si fondava su dati, indagini, studi concreti e tangibili difficilmente confutabili. Qui di seguito vi riporto il link al video: http://laverabestia.org/play.php?vid=364 N.B. Lo sconsiglio alle persone fortemente empatiche. 8
Rilevate le prime impressioni sul video, abbiamo analizzato i problemi che una malnutrizione può causare, soprattutto nella fascia 0-17 anni: obesità, arteriosclerosi, diabete e molte altre malattie. Attraverso una piramide alimentare degna del “The One Dollar” rooseveltiano era proposta la dieta ottimale per scongiurare problemi di salute: gli strati più bassi (quelli con i quali dobbiamo gettare le basi della nostra alimentazione) erano formati da frutta e verdura; proseguendo trovavamo via via cereali integrali, frutta secca,
Fig. 1-2: due piramidi dalle diverse opinioni a confronto
legumi, pesce, uova e carni bianche; fino ad arrivare al podio: bronzo ai latticini, argento all'olio extravergine e medaglia d'oro ai sostituti delle carni rosse (quelle che abbiamo grigliato in abbondanza la settimana scorsa, per intenderci) come i legumi: carne rossa rigorosamente non più di due volte al mese. Negli ultimi minuti si è parlato delle sbagliatissime diete iperproteiche che al giorno d'oggi hanno preso piede tra chi fa palestra, dei vantaggi dell'agricoltura biologica e Fig.3: Il primo esemplare di mucca autoproducente: della prevenzione del cancro. mai più stalle fredde se riscaldate a gas metano! Non trovandomi completamente d'accordo con le posizioni un po' troppo radicali e apocalittiche dei relatori (a fine evento sembrava che noi studenti fossimo carichi di una enorme responsabilità civile nei confronti di un'umanità che non vuol sentire) ho stilato, grazie anche ad un confronto con la mia prof di biologia, pochi punti che credo possano aiutare a farci mettere “i piedi per terra”: 9
1: Ogni alimento (anche se proveniente da una comunità micronesiana rurale ed incontaminata dove ogni singolo germoglio viene coccolato ed accudito dolcemente) nasconde un tranello, o meglio, qualcosa che non sappiamo di lui: dalla carne del salmone colorata ai contaminanti contenuti nelle noci. Per esigenze di tempo non possiamo vagare a piedi scalzi tra le nuvole a controllare se il ciclo ATTENZIONE:l'eccessiva pratica filosofica può pigmentare la pelle di produttivo dello giallo paglierino! spaghetto è corretto; possiamo però informarci e diffidare dal comprare un sacco di patate se emette strane onde iridescenti e l'indicazione di provenienza ci dice Chernobyl – Ucraina. 2: Una volta al McDonald's non rovina la salute: l'importante è tenersi a freno e non fare scorta di Big Mac per il freddo inverno; emblematico è il documentario targato USA “Super size me”. Così come i “junk food”, i cosiddetti “cibi spazzatura” (che tra l'altro saranno tassati nel 2014), bibite, caramelle, patatine fritte: meglio evitarli, ma tutti sanno che in certe occasioni sono inevitabili! 3: Mangiare con equilibrio, senza allarmismi o dogmi: una dieta è sana se il menù varia spesso (la carne è soprattutto importante per gli organismi in costruzione degli studenti!). Per concludere vorrei concentrarmi sull'ultimo punto: nessuno ha la possibilità di andare al supermercato quotidianamente per consumare cibi freschi e di stagione, ma credo che, con tutti i problemi che le famiglie hanno in questo periodo, gridare alla catastrofe anche in questo campo sia sbagliato tanto quanto demoralizzante: controllarsi si, ma senza fare una crociata contro i mulini a vento. In ultimissimo, secondo me “Si, siamo ciò che mangiamo”, nel senso che credo che vi sia un filo diretto tra alimentazione ed umore, più attenti da una parte, più felici dall'altra. Matteo Lucchini 10
La prevenzione dei tumori in età giovanile Durante l'assemblea di istituto, ho potuto assistere all'intervento della dottoressa Tasselli e della dottoressa Bertazzoni dell'ospedale Carlo Poma. La prima ha spiegato ed illustrato i tumori che colpiscono le zone genitali femminili e maschili.
Il primo di cui ha parlato è il tumore al seno. Esso ha un'incidenza molto alta ed è dovuto principalmente alle abitudini e allo stile di vita. Fino a vent'anni la probabilità di contrarre questa malattia è di 1 su 200.000 e cresce andando avanti con l'età. Il paese più colpito sono gli Stati Uniti, seguiti da Giappone e dall'Europa. Diversamente da quel che si crede il tumore alla mammella non colpisce solo le donne ma in rari casi anche gli uomini. Nonostante la sua alta mortalità (circa 24%) è il più facile da individuare e curare grazie alla diagnosi precoce. I fattori di rischio sono molteplici, ma i più importanti sono l'età avanzata, lo stile di vita “occidentale”, il non aver avuto figli e il fattore ereditario. Le diagnosi possono avvenire per autopalpazione o attraverso degli esami, quali la mammografia, la radiografia e l’ecografia. La dottoressa ha voluto precisare due cose assai importanti: la prima è che le radiazioni usate in questi esami non sono per nulla lesive, sono molto più dannosi i raggi UV; la seconda è che questi esami da soli non sono attendibili, perciò 11
vanno eseguiti almeno due esami diversi. Il tumore al collo dell'utero è un tumore più raro da contrarre ma molto pericoloso. Esso è dovuto all'infezione del “Papilloma virus”. Il contagio può avvenire solo attraverso il sesso, perciò è consigliata una vita sessuale con un unico partner. Il fumo di sigaretta può aumentare di 27 volte la probabilità di infezione. Esiste un vaccino contro il “Papilloma virus” ma va fatto dopo gli undici anni e non prima dei quindici. Solo il 34 % della popolazione femminile è attualmente vaccinato. La dottoressa Bertazzoni ha invece illustrato la corretta prevenzione contro il melanoma (neo), un tumore della pelle. Le cause più importanti sono i raggi UV e il fattore genetico. Il melanoma può essere riconosciuto attraverso cinque caratteristiche : Asimmetria Bordi irregolari Colorazione policromatica Diametro maggiore di 5 mm ( più grosso di un coriandolo) Espansione nel tempo. Ha ricordato inoltre che l'incidenza dipende molto anche dal tipo di pelle che una persona possiede , perciò le persone con la pelle particolarmente chiara dovrebbero fare molta più attenzione. Si è trattato di una “lezione” davvero interessante e istruttiva. Matteo Andreoli
La “Chimica delle emozioni” L'evento n3 dell'assemblea d'istituto sull'educazione alla salute era indirizzato alla “chimica delle emozioni”, ovvero alle sostanze che entrano in gioco nel cervello quando si prova un’emozione. I relatori della classe 5B (Francesco Gandini, Beatrice Meneghelli, Nicola De Battisti, Agata Bottoli) hanno tenuto un interessante intervento composto da una prima parte di spiegazione dei concetti chiave e da una seconda parte impostata su di un 12
cortometraggio sulla chimica dei sentimenti e un'irriverente cartone creato da Bruno Bozzetto sulle differenze tra uomini e donne. L'intervento è stato molto bello nonché di facile comprensione rendendo leggero un argomento altrimenti difficile da trattare, andando a premere non tanto sugli effetti prodotti dalle sostanze ma su quanto il cervello richiede e su come lavora e produce durante lo svolgimento di una funzione sentimentale. Anche tra il pubblico l'evento ha riscosso successo: è stato considerato uno dei migliori eventi dell'assemblea; il pubblico era sempre numeroso e interessato, anche se forse in qualche caso non ha capito totalmente il senso dell'intervento e magari ha fatto commenti più sulle scene comiche del cortometraggio che sul senso di quest'ultimo. Intervistando i relatori si capisce dalle loro parole quanto sia strano trovarsi dall'altra parte della cattedra, ma anche quanto sia soddisfacente parlare di fronte a tante persone interessate all'argomento. Per concludere il loro è stato un gran bel lavoro, con un ottimo mix di ilarità e di concetti fondamentali per farci capire ciò che ci passa per la testa quando ci emozioniamo. Lorenzo Minotto
Psicologia e Sessualità: due lati della stessa medaglia Non possiamo certamente considerarci degli esperti in materia ma chi più chi meno abbiamo sentito parlare di sessualità da mamma e papà, dalla maestra, dagli amici o dai fratelli più grandi; ma nessuno ha mai considerato il risvolto psicologico che questa esperienza da “grandi” ha sulla 13
nostra mente. Ce ne ha parlato il dott. Giorgio Mariotto, psicologo presso Strategie Ricreative a Bagnolo San Vito, che con esempi curiosi, divertenti e alquanto insoliti ha entusiasmato il pubblico presente nella palestra del Triennio. Oltre alle battutine tra amici, alle risate e alle inevitabili allusioni, tutti hanno seguito l’incontro con grande attenzione grazie anche alla capacità del relatore di incuriosire tutti, insegnanti e giovani ,più o meno “esperti”, felici di poter apprendere cose nuove e interessanti che molto si allontanano dalla
“noiosa” storia o dalla “problematica” matematica. Se credete che la sessualità sia solo tra uomo e donna e che si esprima solamente nell’atto sessuale,vi sbagliate e vi siete persi delle incredibili “rivelazioni”. Giulia Lanzini
AIDS: Lo sapevi che?… L’evento per la lotta e la prevenzione dell'AIDS parte così: “grazie per aver scelto una materia così intima”, dice Mauro Longhi, presidente della sezione di Mantova di ANLAIDS. Il fatto che sia un argomento delicato si nota dalle facce stupite e imbarazzate dei miei compagni che hanno deciso, magari con un pizzico di curiosità, di partecipare a questo incontro. Come rileva il signor Longhi, e 14
come conferma la prof.ssa Marilena Paolino, rispetto alla loro generazione, la nostra è molto “ignorante” e non conosce questa malattia, ormai diffusissima, l’AIDS, e l’associazione in questione si pone come una “voce per chi non può più parlare”. Dopo una breve panoramica sui concetti chiave, interviene il Dottor Paolo Costa, del reparto Malattie infettive di Mantova, che spiega nello specifico l’origine del virus HIV e come si sviluppi nel corpo umano, portando in molti casi alla morte del paziente; in Italia dall’inizio dell’epidemia fino al 2010 si sono registrati 63.000 casi, con la morte del 40% delle persone infette. Dopo aver sfatato alcuni dei miti più diffusi, tra cui il fatto che il virus sia trasmissibile dalle zanzare (questi insetti non possiedono le cellule che permettono la sopravvivenza del virus), si passa alle domande dal pubblico: Il rapporto con questi pazienti presenta secondo il dott. Costa dei lati positivi e dei lati negativi: avere un paziente che ti muore tra le mani e non poter fare nulla per salvarlo è sconfortante, soprattutto se si tratta di giovani vite spezzate, o di un padre di famiglia, che per un’’imprudenza, deve lasciare i figli. A volte, però, si ha la fortuna di poter ridare la vita a persone che hanno perso tutto, e si viene a creare un legame profondo e gratificante tra paziente e medico. Com’è stata la reazione dei suoi amici rispetto ad un argomento così “delicato”? È stata positiva complessivamente. Finché non mi hanno tirato addosso pomodori o cartoni come si vede in tv, sono soddisfatto. Ora hanno materiale su cui riflettere. Magari non ci si pensa subito sul posto, ma dopo da soli, riavvolgendo “il nastro” si possono trarre conclusioni importanti, per prendere decisioni sagge in futuro. Sara Abdelkamel 15
Tra sicurezza stradale e prevenzione dell’AIDS In questo evento sono stati presentati due video, uno inerente all’educazione stradale con relative testimonianze e l’altro dal titolo “Non uscire con i capelli bagnati” che presenta come argomento l’informazione, la prevenzione e ciò che si trascura davvero sull’HIV e AIDS. Primo video: http://www.youtube.com/watch?v=aUQvZ0pW3Tw Realizzato da studenti del liceo Moffei di Verona, si prefissa degli obbiettivi di sicurezza stradal : tema già trattato molto in passato, ma poco realizzato assieme ai ragazzi delle superiori. Il montaggio delle sceneggiature era interamente realizzato da loro. Esso, oltre ad essere di aiuto alle persone che lo guardano e ne traggono spunti di riflessione, si è dimostrato molto utile, come ha sostenuto la giornalista Giorgia Guarienti, anche a chi lo ha realizzato. Racconta due storie, la prima è quella di due vittime di incidenti stradali che portano davanti alla telecamera la propria esperienza di vita prima, durante e dopo. La seconda è quella dei ragazzi che durante la realizzazione prendono sempre più coscienza di ciò di cui stanno trattando. Come si può creare uno spot che faccia davvero effetto? Contano davvero qualcosa questi video? I giovani non ascoltano, tendono a guardare o percepire i video di denuncia come questi sulle vittime della strada come problemi che non li toccano, perché? All’estero la cosa è molto più sentita e le campagne di sensibilizzazione molto più intense e finanziate dallo stato. Bisogna far capire ai giovani la realtà e la vicinanza a loro di questi 16
problemi. Questo gruppo di studenti ha cercato di farlo creando questo video in modo che colpisca di più i giovani o per lo meno li porti a riflettere per fare in modo che non diventi uno dei tanti video inefficaci. La tua vita cambia completamente, se riesci a salvarti, non sei più quello di prima. Bisogna imparare ad ascoltare Raccontare la propria esperienza, la propria vita tramite una telecamera è un modo per poter fare qualcosa per chi non è al corrente di ciò a cui si può andare incontro. Secondo video: http://vimeo.com/25897677 Di Aids non si parla più. Forse oggi non basterebbe nemmeno la morte di Freddie Mercury. I ragazzi tra i 18 e i 25 anni non ne sanno nulla, lo dicono i medici. Non abbiamo voluto dare una risposta al perché. Abbiamo scelto semplicemente di parlarne. Oscar ha 24 anni, è sieropositivo. Ha fatto il test quasi per caso. Francesca, Anna, Giovanni, Rosa ne hanno 18 e vanno ancora a scuola. Un giorno hanno scelto di saltarla per provare anche loro a saperne un po’ di più. Realizzando questo video i ragazzi hanno voluto sconfiggere quello che secondo loro è il problema che è alla base di questa malattia, l’ignoranza, cercando di saperne un po’ di più e ascoltando una testimonianza si prefiggono di diventare consapevoli e quindi responsabili di un problema che non è assolutamente estraneo a loro e alle generazioni loro più vicine. Andrea Olimpio
Stand “La mia vita in te” (spazio antistante la Sala Stampa e aula 444): AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) – AIDO (Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) – ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) – ABEO (Associazione Bambino Emopatico Oncologico). 17
Ne hanno detto… La Preside: Sono soddisfatta dall'assemblea perché la scelta dei relatori è stata molto buona e perché era una tematica fortemente voluta. E' la conclusione di un percorso di incontri portato avanti con varie classi della nostra scuola insieme all'AVIS e, grazie alla professoressa Zappi, anche con l'ANLAIDS. Credo siano tematiche molto importanti di cui è doveroso parlare, discutere e conoscere il più possibile. Il mio giudizio sui Rappresentanti d'Istituto dopo questo quasi anno passato insieme è che debbano assumersi più responsabilità nell'organizzazione e delegare meno ai professori Spazzini e Mezzadrelli.
Il prof. Spazzini: L'assemblea è andata benissimo e sono soddisfatto perché i temi erano importantissimi ed era fondamentale trattarli. Inoltre non abbiamo avuto alcun tipo di problema e questa è la dimostrazione che bisogna proseguire su questi tipi di assemblee autogestite come stiamo facendo dall'anno scorso. 18
Abbiamo scelto questi temi come giusta conclusione di incontri e scelte (nosmoking area ad esempio) che sono stati fatti quest'anno e perché i ragazzi pensavano fossero dei temi che si prestavano ad essere discussi insieme. Per quest'assemblea io e Mezzadrelli abbiamo gestito i rapporti con i relatori, la turnazione degli insegnanti e i ragazzi della sicurezza. Con i Rappresentanti c'è un buon rapporto e ci siamo divisi i compiti; insomma quello che potevano fare l'hanno fatto e hanno contribuito. I rappresentanti d'Istituto: Siamo soddisfatti dell'assemblea anche se è stata un po' “pilotata” dall’alto. Noi avevamo intenzione di trattare più la sessualità che la salute, ma Spazzini e la Preside hanno preferito inserire anche la salute; inoltre il comitato studentesco prima dell'assemblea ci è stato sostituito (?) con un annuncio al microfono. Noi abbiamo pensato ai biglietti e all'audio mentre al resto hanno pensato Spazzini e Mezzadrelli. Abbiamo in programma un'ultima assemblea sullo sport (la terza) verso fine maggio più la festa dell'ultimo giorno di scuola. Ringraziamo infine i relatori, i ragazzi della sicurezza e i professori Spazzini e Mezzadrelli. I gadget verranno consegnati tra poco e forse faremo anche le magliette! Edoardo Boccalari
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FERMI PIGLIATUTTO NEGLI SPORT STUDENTESCHI Anche quest’anno il Fermi è andato forte nelle gare scolastiche, classificandosi nelle prime posizioni in diversi sport, sia nelle competizioni a squadre che in quelle individuali. Questi i risultati alla data del 10 maggio. Competizioni a squadre a livello provinciale Atletica Maschile Allievi e Juniores 1 CLASSIFICATI Calcio a 5 Maschile Allievi 2 CLASSIFICATI Calcio a 11 Maschile Allievi 1 CLASSIFICATI Campestre Femminile Allievi 3 CLASSIFICATI Campestre Maschile Allievi 3 CLASSIFICATI Nuoto Maschile e Femminile Allievi 2 CLASSIFICATI Pallavolo Femminile Allievi 2 CLASSIFICATI Pallavolo Maschile Allievi 1 CLASSIFICATI Tamburello Femminile Allievi 2 CLASSIFICATI 20
Tamburello Maschile Allievi 1 CLASSIFICATI (a livello regionale) Scacchi Maschile Allievi 2 CLASSIFICATI Scacchi Maschile Juniores 2 CLASSIFICATI Sci Femminile Allievi 3 CLASSIFICATI Sci Maschile e Femminile Allievi 3 CLASSIFICATI Sci Maschile Juniores 3 CLASSIFICATI Competizioni individuali a livello provinciale (1 classificati) Atletica Femminile Cantoni Francesca 100 m Atletica Maschile Guastalla Luca 1000 m Atletica Maschile Biancoli Federico Ostacoli Atletica Maschile Dieghi Mattia Salto in lungo Atletica Maschile Gardini Marco Lancio del peso Atletica Maschile Felline Francesco 100 m Juniores Atletica Maschile Vincenzi Paolo 1000 m Atletica Maschile Nana Andrea 110 m ostacoli Atletica Maschile Melli Filippo Salto in lungo Atletica Maschile Melli, Nana, Felline, Mezzadrelli Staffetta 4x100 m Nuoto Femminile Pasini, Carra, Degliesposti, Tonini, Bosio, Stermieri Staffetta 6x50m Nuoto Maschile Vecchio Simone 50 m rana Nuoto Maschile Monti, Bonisoli, Silvani, Bozzoli, Vecchio, Stacchezzini Staffetta 6x50m a cura di Riccardo Bruno e Simone Campagnola 21
Il Fermi con la ZPB vincitore al Management Game provinciale Lo scorso 12 Marzo la ZPB Corporation ha vinto alle fasi provinciali del Management Game. Si tratta di un gioco di simulazione di azienda dove deve essere gestito ogni piccolo dettaglio: dalla domanda alla produzione alla finanza e via dicendo. Ogni ora scade un turno corrispondente ad un anno e ogni anno si scoprono le mosse degli altri giocatori grazie a dei report di mercato. I tre della premiata ditta ZPB, e cioè Francesco Zanini, Patrick Predella e Nicola Ballista, si sono battuti in Confindustria con altre scuole, tra cui il Liceo Scientifico, il Pitentino e un'altra squadra del Fermi, per aggiudicarsi il premio e diventare i rappresentanti di Mantova nella successiva gara di Milano. Il premio consisteva in un buono da 100 € da spendere alla Mediaworld oltre che in un inaspettato articolo sulla prima pagina di Economia della Gazzetta di Mantova. La storia di quel 12 Marzo è piuttosto lunga per la squadra vincitrice... “Quando è suonata la campanella, io (Patrick) e Nicola abbiamo preso su zaino e giacca e ci siamo diretti verso la fermata dei Due Pini, per prendere la solita linea 4 e scendere in città. Sta di fatto che siamo riusciti a prendere l'unica 4 che andava a Lunetta e in men che non si dica ci siamo ritrovati a scendere nei pressi della Ies. Ci rimanevano solo 30 minuti prima dell’inizio della partita. In qualche modo siamo riusciti a raggiungere la sede di Confindustria, tra corriere e camminate, con soli 5 minuti di ritardo. Per fortuna era stato 22
leggermente ritardato l’inizio della partita, così ci siamo seduti al computer e abbiamo cominciato a leggere le condizioni di mercato proposte. Nel frattempo abbiamo gradito molto l'accoglienza di Confindustria: un buffet di salatini vari, affettati e dolci da consumare durante la partita! Dopo il primo turno, ci siamo accorti che la concorrenza era piuttosto rude: i prezzi erano molto bassi e il margine tra spese e incassi era molto sottile. È stato a partire da quel momento che ci siamo messi a giocare seriamente: abbiamo estinto i nostri debiti e annientato la concorrenza, investito in Asia e ricercato nuove tecnologie. Risultato? Al secondo turno già eravamo primi secondo le quotazioni in borsa. Nulla però è deciso con soltanto due turni. La situazione si può ribaltare in men che non si dica. Durante il terzo e ultimo turno sono arrivati i giornalisti della Gazzetta e si sono messi a fotografare tutto. Sapendo cosa c'era in palio si potevano vedere tutte le squadre con la mano sulla calcolatrice che cercavano in ogni modo di rimontare. Vi lascio immaginare la tensione prima di scoprire i risultati.” Naturalmente, a nostro favore!
Nicola Ballista, Patrick Predella e Francesco Zanini
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Forse ne avete giĂ sentito parlare, per i corridoi o sul sito del Fermi, ma di sicuro non vi siete ancora fatti un'idea precisa su di lui:, l'Infofenomeno! Se volete conoscerlo di persona lo trovate in 4AIN. E' lĂŹ che l'abbiamo raggiunto e intervistato.
Dai, Danil, dicci qualcosa di te. Beh, sono del '93, e sono originario di Novosibirsk, in Siberia, dove ho frequentato 8 degli 11 anni previsti dal nostro sistema scolastico. Poi nel 2008, per motivi legati al lavoro dei miei genitori, mi sono trasferito a Mantova. Qui mi sono iscritto al Fermi, con solo un anno di ritardo dai compagni. Come te la sei cavata con l'italiano? L'ho imparato alla perfezione, anche grazie ai compagni e ai professori, che mi hanno saputo aiutare. Ma non dirci che hai disimparato il russo! 24
Assolutamente no! Tra l'altro la prima e la seconda le le ho passate alternando gli studi italiani con quelli russi online. Sappiamo che nel 2010 sei andato anche a Roma per motivi di studio. Sì, all'ambasciata russa, dove ho conseguito il diploma finendo così il mio percorso di studio “estero”. Come se non bastasse, oltre ad eccellere nelle materie scolastiche hai collezionato notevoli esperienze sul campo, parlacene. Certamente, infatti non ho abbandonato il mio paese natale, ci torno regolarmente ogni estate per partecipare al Campus Giovani Programmatori e per lo stage della Intel (ndr. colosso della produzione e progettazione dei processori) dove seguiamo corsi specifici e realizziamo progetti davvero interessanti. Proprio a questo volevamo arrivare, è sicuramente il pezzo forte del tuo curriculum, spiegaci meglio come te la sei cavata. Beh ero il programmatore più giovane del gruppo ma tra di noi c'è stato fin da subito grande collaborazione. Nel 2010-2011 abbiamo studiato i compilatori e abbiamo realizzato un progetto davvero interessante, un software di rendering 3d, basato su algoritmi di Ray Tracing, magari non vi dirà molto ma ci siamo divertiti parecchio e abbiamo prodotto un lavoro con i fiocchi. Quest'anno, dopo averlo studiato, abbiamo creato da zero un compilatore per Lisp e, nel corso teorico, abbiamo imparato ad usare le Math Kernel Library, librerie avanzate per calcoli matematici. Incredibile, a soli 17 anni hai sulle spalle esperienze che farebbero fare a gara per assumerti! Ah ah, non esageriamo! Beh effettivamente al momento sono assunto dalla ditta Provenia srl, che si occupa di produzione software. Una specie di lavoro “da casa”, posso gestire il mio orario per andare avanti con il lavoro e trovare anche il tempo per studiare e suonare la batteria, mia grande passione! Lo strumento giusto per sfogare questo surplus di lavoro. Diciamo che la mia giornata è solo in parte concentrata sullo studio, ho modo di divertirmi spesso con i miei amici, magari una pizza o un concerto il sabato sera non me li faccio mancare. Hai altro da raccontarci? Tenevo a dire che sabato 5 maggio ho partecipato, con Denis Dushi della mia classe e un ragazzo della 3° informatica, ad Algoritmi in Festa, gara di informatica con premi niente male, l'anno scorso dei ragazzi che attualmente sono in quinta si sono piazzati bene e hanno vinto, tra le altre cose, anche un tablet! Perfetto! Grazie per la disponibilità e buona fortuna, il Fermi è orgoglioso di te!
a cura di Edoardo Nodari 25
Incontro al “Fermi” con la Medaglia d’oro Paola Del Din Friulana, partigiana, agente segreto, prima paracadutista donna, Medaglia d’Oro al Valor Militare… Paola Del Din! È venuta a trovarci il 26 Aprile in occasione del 67° anniversario della Liberazione. Ci ha raccontato delle difficoltà della sua vita durante il secondo conflitto mondiale e di quanto ha fatto nell’ambito del movimento partigiano. Appena laureatasi in Lettere all'Università di Padova, Paola entrò nelle file della Resistenza friulana con il fratello, che sarebbe caduto pochi mesi dopo a Tolmezzo. Dopo la morte del fratello, della quale la madre fu inizialmente ignara, Paola s'impegnò ancor più nella lotta antifascista. Assolse numerosi e rischiosi incarichi, come staffetta ed informatrice, sino a che una volta dovette raggiungere gli Alleati oltre il fronte a Firenze, latrice d'importanti documenti. Durante l’incontro Paola, con affabilità ma anche con piglio deciso, ci ha raccontato della consegna di documenti segreti a Roma e successivamente in Puglia. Una volta giunta nell'Italia liberata, chiede ed ottiene che gli inglesi liberino e facciano tornare in Italia il padre, ufficiale degli alpini, catturato mentre si recava in Albania. La ragazza poi frequenta un corso per paracadutisti per poter tornare più facilmente al suo paese, nel Nord ancora occupato dai nazifascisti. Da allora prende parte a undici voli di guerra. Le spedizioni avvenivano con lanci paracadutistici anche in condizioni avverse, come guasti dovuti spesso al freddo o le mitragliate delle contraeree. Alla vigilia della Liberazione Paola Del Din vola in aereo su una zona del Friuli, tocca terra in malo modo, si frattura una caviglia, ma riesce faticosamente a raggiungere i partigiani e a consegnare a chi di dovere i documenti che ha con sé. Negli ultimi giorni della guerra, attraversa a più 26
riprese le linee di combattimento per portare messaggi ai reparti alleati in avanzata. Oltre alle azioni in prima linea, Paola Del Din, insieme alla madre, ha partecipato alla lotta di liberazione ospitando i soldati feriti che tornavano dagli scontri sul confine, fino a quando non sarebbero potuti tornare a casa in treno. Raccoglieva inoltre le armi per la strada verso il mulino, che percorreva per far macinare il grano con il quale preparava polenta per i soldati, fino a tre volte al giorno. Si trattava ovviamente di un’azione molto rischiosa nascondere le armi nei sacchi di iuta che contenevano il grano. Doveva essere vigile e non spaventarsi al passaggio dei cavalli per non rischiare di far cadere i sacchi che nascondevano le armi. Dopo la Liberazione, vinta una borsa di studio, la Del Din va in Pennsylvania, negli Stati Uniti, dove consegue un Master in una delle prime università statunitensi, tra il 1951 e il 1953. Tornata in Italia, si dedica all'insegnamento nelle scuole medie. Rinuncia infine al ruolo di professoressa dopo aver avuto il terzo figlio, perché la mancanza di tempo le impediva di adempiere bene ai suoi impegni scolastici. Quella con Paola Del Din è stata un’ora trascorsa in un attimo, grazie alla sua verve e alle sue storie, che ha condito con svariati spunti di riflessione, raccomandandoci di non sprecare la libertà che è costata molti sacrifici e molte vite. “State attenti ragazzi. Perché il vento che porta la libertà porta anche la sabbia che si ammucchia in montagne di arido deserto!” Un interminabile applauso per salutare questa solida eroina che sembra uscita più dalla penna di un narratore che dalle miserie della vita reale. Per chi fosse interessato, questo è il link del video dell’evento: http://www.fermi.mn.it/?action=video&newsmaterialid=350 Emanuele Aliano e Nicola Latella 27
UN GRANDE PAOLINI IN “ITIS GALILEO” Uscita serale veramente “azzeccata” quella del “Fermi” al teatro “L’arena del Sole” di Bologna, per assistere al monologo di Marco Paolini intitolato “Itis Galileo” Venerdì 13 aprile 2012. In un teatro. A Bologna. Immaginatevi un attore che non ha la faccia da attore: brizzolato, barba e baffi da politico, sguardo tenebroso. Sembra un commissario, un dottore, un frate... Persino uno scienziato, se proprio lo guardo bene. Ma a concentrarmi troppo mi si offusca la vista: siamo piuttosto lontani dal palco. L’attore che non sembra un attore si rivolge al pubblico così: “Fate un minuto di confusione”. Dopo un attimo di incertezza (immaginatevi una biondissima quarantenne tutta rossetto e tacchi che si siede a teatro accanto al marito in abito “da grande serata” e le viene chiesto di fare confusione. Proprio oggi che sono andata a rifarmi il lifting, perbacco, che ilarità), gli spettatori rispondono con fischi, applausi, urla e schiamazzi. Non vorrei non riconoscerci un merito: circa il 90% dei decibel proviene dalla galleria, proprio dove siamo noi (sarà perché in platea c’è pieno di biondissime quarantenni rossetto e tacchi). E dunque confusione ci viene chiesta e confusione si fa. Ed è così che Marco Paolini mette in scena la parola “rivoluzione”, la vera mirabile protagonista della serata. Non si tratta, però, della sua accezione più comune (disordine, confusione), ma di quella più scientifica di rivoluzione permanente della Terra attorno al Sole. Da miliardi di anni avviene, ma solo da qualche secolo l’uomo l’ha capito. Meglio tardi che mai, si direbbe. Sì, ma tu vai a dirlo a chi ha speso una vita per dimostrare la veridicità di questa tesi e si è trovato a doverla “smentire, abiurare, lo giuro, lo giuro” (cit. Marco Paolini nel personaggio di Galileo Galilei). Di colpo mi sembra di diventare una mosca. Una di quelle che si 28
appoggiano sulla spalla (o sulla testa o sulle mani) di un personaggio di riguardo. Galileo Galilei per esempio. Marco Paolini ci fa rivivere la vita del grande scienziato dai suoi albori fino al successo. E all’onta dell’abiura. Alterna attimi di narrazione a dialoghi nei quali diventa più personaggi al tempo stesso. È un gioco coinvolgente il suo, direi intrigante. E lo è altrettanto lo starlo ad ascoltare. Forse perché ti fa sentire una mosca e non uno studente stressato davanti ad un libro di Scienze. Sembra così facile capire la relatività galileiana, le teorie sulle alte maree e sui moti dei corpi… Non solo facile: addirittura appassionante! A Paolini va attribuito proprio questo merito: il merito di essere riuscito a modellare la figura di Galileo Galilei che da secoli vive sui libri, tediosa e monotona, per darcene una statua, anzi no, una persona viva, a tutto tondo, piacevole e innovativa da guardare. Il pubblico è d’accordo, senti come applaude. Bravo Paolini. Martina Battisti
Alberi in cambio di spazzatura La 2AME alla decima “Giornata dell’albero” La Giornata dell’albero, ormai classico appuntamento “ecocreativo” promosso da Comune di Mantova, Mantova Ambiente Srl e Associazione “Per il Parco”, ha festeggiato quest’anno il decimo compleanno! La formula è stata quella di sempre: 29
alberi in cambio di rifiuti. Ma, in onore di questo traguardo, accanto al rispetto della tradizione ci sono state anche numerose iniziative: spettacoli di burattini, giochi, premi, letture animate, visite per la città in carrozza… che hanno permesso a noi cittadini di trascorrere in allegria alcune ore all’aria aperta. La manifestazione, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare chiunque al rispetto dell’ambiente, vuole favorire il senso di appartenenza ad una comunità dove si collabora per il raggiungimento di uno stato di benessere ambientale e sociale indirizzando soprattutto noi giovani verso una “cultura ecologica”. Il “filo rosso” che ha accompagnato la Giornata dell’Albero è la pratica del “baratto” tra rifiuti riciclabili (più precisamente carta, tappi, alluminio...) e alberi e arbusti scelti rigorosamente tra specie autoctone delle campagne e dei giardini delle antiche case mantovane. Venerdì 20 aprile c’è stato il prologo dedicato alle scuole. Dalle 9:00 alle 14:00 gli studenti si sono cimentati in attività educative e creative preparate appositamente per loro dagli organizzatori. Tutti i rifiuti di carta, tappi e alluminio, secondo le quantità ed i modi stabiliti, sono stati consegnati dagli alunni in cambio di uno o più coupon per la partecipazione ai giochi/ laboratori nei vari stand e per il ritiro delle piante . La classe 2°A ME del nostro istituto ha contribuito all’iniziativa consegnando: 240 kg di carta, 16 kg tappi, 17 kg lattine, 20 kg vetro: ”un regalo considerevole” per il decimo compleanno di questo evento così importante per la salvaguardia dell’ambiente e di noi stessi! Simone Michellini 30
UN ANNO DI EMOZIONI La campanella era suonata. Nell’aria l’emozione di rivedere i compagni e la paura di affrontare un nuovo anno di torture. Tutti curiosi dei nuovi (e consueti) cambiamenti. Tutti in fila come formiche operose da una briciola all’altra, scacchi arancio e blu che dominano i vecchi e spogli muri dei corridoi e aria più pulita nei cortili. Le formiche sono ordinate noi no. Occorre un vigile urbano sulle scale. Forse lo stile “High School” non è nel nostro DNA… Tante le tappe che ci hanno accompagnato nella nostra avventura: riassumiamo le principali. 25 gennaio 2012: sembrava un giorno come tutti gli altri, ma… qualche minuto dopo l’inizio della seconda ora, un terremoto ha colpito le nostre zone. La scuola è stata evacuata come da protocollo. Tutto si è svolto secondo le procedure, per fortuna non c’è stato nessun danno. Ma, qualche minuto dopo la ripresa alle normali attività, ecco il caos! Tutti i genitori, i parenti, gli amici, allarmati tempestavano noi poveri studenti dicendoci che le notizie erano di sei feriti e un morto. Chi sia stato a fare lo scherzo ancora non si sa, certo che, se voleva beffare l’intera Mantova, c’è davvero riuscito! 3 febbraio 2012 :”Fermi are you ready?”… l’assemblea musicale: l’evento più cool dell’anno che ha scatenato l’intero Fermi a ritmo di rock, jazz, blues, rap e musica italiana … cantata da noi! 17 aprile 2012:”Fermi are you ok?”… un’altra assemblea, stavolta tutta dedicata alla nostra salute. Cortometraggi, interventi di esperti e discussioni hanno contribuito (si spera) a sciogliere alcuni nostri dubbi o perplessità su due temi molto importanti sopratutto nell’adolescenza: educazione sessuale e regime alimentare. 31
E poi il viaggio di istruzione. Andiamo? non andiamo? forse, dove? Il quando era l’unica cosa certa. Alla fine la maggior parte di noi è andata in gita. Tante le destinazioni, tante le cose belle che abbiamo (vedere il numero precedente del giornale), tanto il divertimento e tante le amicizie (e gli amori) nati in trasferta. Le solite notti insonni, camere affollate, professori complici e amicizie, e… . Belle esperienze che si porteranno nel cuore per sempre. Anche se come ogni bravo studente aspettiamo con impazienza di tagliare il traguardo delle vacanze estive, durante l’anno ci siamo divertiti davvero. Ma non ditelo ai profe! Beatrice Bocchi e Alice Girelli
Viaggio da quando ero alle medie; prima in giro per l'Italia, poi in Europa e da due anni anche un po' più in là e, sperando che questo sia il mio anno conclusivo in questa scuola, ho pensato di raccontarvi nel mio ultimo FermiTutti i miei due ultimi viaggi, quelli che considero per me più significativi, perché possano magari ispirare anche le vostre avventure. Buona lettura! Mongolia 2010 In questo articolo non voglio esaltare troppo ciò che ho visto né denigrarlo, saprete da me esattamente ciò che ho vissuto senza censure ne mutamenti. 32
Questo lo dovevo assolutamente anticipare perché non riuscirei a dirvi se andare in Mongolia sia un viaggio da fare oppure no, semplicemente dipende da voi. Prima di partire (tramite l'organizzazione "LionsYouthExchange") e anche durante tutta la permanenza ho continuato a pensare che era un'avventura, all'inizio lo era davvero per le poche informazioni che noi italiani abbiamo di quel paese e poi lo è stato perché gli stili di vita dei mongoli sono, diciamo, "improvvisati". Ho passato dieci giorni in famiglia e dieci in campus, sempre grazie all'organizzazione "LionsYouthExchange". Le famiglie mongole sono molto ospitali ma a modo loro: cercano di darti tutto ma non ti chiedono se lo vuoi, e così alla fine ti ritrovi ad essere in macchina senza sapere dove stai andando. Ma non è poi cosi male considerando che in compagnia della mia famiglia ho visitato templi mongoli ancora in uso e le rovine di alcuni troppo antichi per essere durati fino ad oggi, ho visto il centro di Ulaanbaatar dove si trovano edifici nuovi e d'avanguardia e la periferia dove ci sono grattacieli in stile anni '60 (è un modo carino per dire malridotti), sono stato nelle loro tende tradizionali chiamate gher a conoscere uno stile di vita totalmente diverso dal nostro come quello nomade, ma anche a bere l'incubo degli stranieri.......l'airak! Non sono sicuro che si scriva cosi ma sono sicuro che questo "airak" che i nomadi ti offrono tanto gentilmente ritenendolo una prelibatezza è il latte di cavalla acido unito ad alcune erbe che lo rendono alcolico come la birra; se non avrete problemi intestinali per tutta la vacanza, allora di sicuro non lo avrete bevuto. Uno dei più grandi problemi che infatti si incontrano è la salute! La Mongolia è un paese particolare, non hai il rischio di ammalarti per i virus e quindi non viene richiesta alcuna vaccinazione, 33
ma è molto, molto, veramente molto probabile trovarsi a letto vomitando o peggio in preda alla diarrea. Questo è dovuto non solo al devastante latte di cavalla ma anche al fatto che la vostra flora batterica non è abituata; ma nel giro di pochi giorni starete subito meglio. Con la famiglia il rapporto che si crea è molto positivo, ma in tutta la mia permanenza ho sentito veramente pochi mongoli parlare un inglese comprensibile; quindi dovrete essere un po' elastici per capire ciò che vi stanno dicendo. L'esperienza del campus, per farvi capire, è in stile Bear Grills. Mi sono ritrovato con ragazzi europei ma anche mongoli (cioè alcuni nostri host) in tre camioncini, da loro chiamati utopisticamente jeep, a viaggiare nel bel mezzo del nulla, a montare la tenda col vento e con gli insetti che ti assalgono, a fare scorta di carta igienica nel primo negozio che si trova, a dover spingere le vetture quando sono bloccate nel fango (questo, ingiustamente, solo noi uomini), ma anche a cavalcare cammelli mongoli, a bere in compagnia attorno ad un falò (non airak!), a cavalcare un cavallo mezzo selvaggio mentre ero scalzo e a torso nudo su per una montagna, a visitare l'antica capitale dell'impero del loro idolo Gengis Khan e a mostrare il naturale talento italiano ai nomadi nel giocare partite di calcio interminabili. Inoltre in tutta la vacanza riuscirete a conoscere il vostro vero "profumo" (io mi sono lavato quattro volte in venti giorni), quindi se trovate un fiume o un lago approfittatene subito. Il cibo per me era ottimo ma credo di essere stato uno dei pochi ad apprezzarlo. I ragazzi europei che ho trovato erano come al solito molto aperti e simpatici, quelli mongoli altrettanto e la cosa curiosa è che, nonostante non sapessero parlare inglese, continuavano a parlare. Insomma se voi pensate di andarvi a rilassare in pace in un paese tranquillo e monotono coccolandovi nella routine, toglietevelo dalla testa perché la 34
Mongolia non è questo; la Mongolia per me è ancora adesso come quando son partito: è avventura. Ed è per questo che, ne sono sicuro, ci tornerò! Perù 2011 Dopo essere andato nelle estati precedenti in Olanda e Mongolia, ho deciso di rivolgermi ad Ovest e di “fuggire” ancora il più lontano possibile da quella civiltà occidentale che ormai si conosce a memoria, per trovare un paese nuovo e mai nemmeno immaginato dove d'inverno si hanno 22 gradi comodi, dove la gente ti accoglie a braccia aperte, dove l'amore per la propria patria è semplicemente ovvio e dove ogni singola cosa quotidiana è una scoperta perché è semplicemente “diversa” dal solito. Questo è il Perù! Il Perù è un posto fantastico, per popolazione e ambiente. Nelle due settimane di famiglia mi sono trovato benissimo: ospitale, generosa, puntuale e mai eccessivamente apprensiva, la “mia” famiglia mi ha accompagnato a visitare Lima e i suoi dintorni. Non credo di poter trovare un solo difetto nei BurgaLozada (a parte la piccola Maria Paz che mi assillava chiedendomi la traduzione in italiano di qualunque cosa le venisse in mente) e mi ritengo veramente fortunato ad aver trovato loro come ospitanti. Inoltre la permanenza in quella gigantesca metropoli si è fatta molto più divertente quando ho incontrato altri due ragazzi del campus, un italiano (Amedeo Rossini) e un russo (Petr Pashnov, chiamato per comodità semplicemente “Russo”) perché 35
insieme abbiamo fatto il tour di tutte le discoteche di Lima e di tutte le feste alle quali fosse possibile partecipare. Inoltre ci sono state due settimane di campus con altri ragazzi provenienti da tutto il mondo dove sono stato letteralmente “a zonzo per il Perù”! Dalle Ande al Pacifico, da Cusco a Machu Picchu, dalla jungla alle cascate, ci hanno fatto girovagare per quel vario e meraviglioso ambiente che per essere descritto richiede solamente termini più che positivi. Provate ad immaginare: le fredde e profonde acque del Pacifico con le coste a picco sul mare, le sconfinate montagne sempreverdi che portano quel soave nome di Ande, le antiche rovine Inca a due passi dal vostro hotel a Cusco, la jungla alta e colorata con le mille varietà di uccelli e farfalle, le cascate fresche, pulite e romantiche come solo nei film e quell'immensa e sensazionale creatura chiamata Machu Picchu; e proprio da quest'ultima vi dovete preparare ad essere stupiti, perché una cosa è vedere una cittadella Inca spersa tra le Ande su una cartolina, un'altra e ben diversa cosa è riuscire a vedere ad occhi nudi quel gigantesco spettacolo che si erge tra le montagne più verdi del mondo chiamato meritatamente “Una delle sette meraviglie del mondo”! Riuscite ad immaginare tutto ciò??...beh la realtà è ancora meglio. Quindi, per concludere, se siete indecisi su dove andare sappiate che dopo tre viaggi con questa organizzazione vi garantisco l'eccezionalità di ogni singolo posto. E vi consiglio di andare, di fuggire il più lontano possibile..... perché se non fuggite a quest'età, quando lo fate? Edoardo Boccalari 36
A proposito di‌
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UOMO
DONNA
Sesso maschile Duro, aggressivo,forte, Semplice Andamento squadra sportiva Perdita squadra sportiva La squadra sportiva non sta giocando Disorganizzati a scuola Rugby, moto, calcio, … Pacche sulle spalle “gli uomini non piangono mai” (vi assicuro che NON è vero!) Pronti ad uscire in 5 minuti Lavoratore
…
Sesso femminile Aggraziata, lunatica Complicata Ciclo mestruale Sbalzi d’umore Stato di apparente tranquillità Studiose e diligenti Danza, ginnastica artistica, pallavolo, … Baci e abbracci “pettegole e piagnucolone” Impiegano ore (questo molte volte si) Casa e famiglia
(meglio non esprimersi)
…
STEREOTIPI, SOLO STEREOTIPI Più o meno azzeccati, ma sono comunque stereotipi. Perché una ragazza può essere un’amante del calcio, perché un uomo può essere un aggraziato ballerino, perché ci sono donne che con una pacca ti stendono e uomini che sono dolci e sensibili. Non c’è da vergognarsi se un uomo piange e non c’è da stupirsi se si vedono donne compiere lavori che solitamente si addicono di più ad un uomo. Sempre più donne decidono di intraprendere la carriera militare, ad esempio. In ognuno c’è un po’ dell’altro. E menomale che è così! Se gli uomini fossero tutti prepotenti e aggressivi e se le donne fossero tutte lagnose e rompiscatole ci sarebbe la scomparsa del genere umano! A nessuno farebbe piacere stare con l’altro e non si avrebbe la possibilità di crescere insieme a qualcuno che, qualche volta, la pensa diversamente da te. Se tutti fossero uguali non ci sarebbe nessun interesse a conoscere e vivere con gli atri. Mi auguro che ci sia sempre qualcuno di “diverso” da noi stessi con cui stare, 38
perché le persone sono lo spettacolo più bello del mondo a cui possiamo assistere, gratuitamente oltretutto! Guardiamo di più chi abbiamo davanti e lasciamo da parte ogni tipo di pregiudizio. Potremo capire qualcosa di più anche su di noi. Isabella Cassisa
Dopo i recenti avvenimenti che hanno portato alla chiusura di siti del calibro di Megavideo, il Dipartimento di Giustizia americano punta adesso il dito contro altri colossi dell’informatica. Le società multinazionali tirate in ballo sarebbero: Google, Intel, Apple, Adobe, Intuit, Pixar e Lucasfilm, accusate di fare cartello a danni dei tecnici dipendenti. Secondo l’accusa le aziende della Silicon Valley hanno illecitamente preso accordi anticompetitivi, impegnandosi a non fare offerte di lavoro a lavoratori di altre aziende, costringendo i dipendenti a non poter cambiare società e quindi a sottostare ai contratti imposti da quest’ultime. Nelle carte dell’azione legale ci sono prove ben circostanziate che dimostrano come Apple, Google, Pixar, Adobe, Intel, Intuit e LucasFilm avessero stretto ed eseguito un accordo di nonpoaching (termine inglese che nel contesto indica l’azione di soffiare un dipendente ad un concorrente) per un periodo che va almeno dal 2005 al 2009. La causa è arrivata ai privati, con una Class Action che verrà discussa nelle prossime settimane su ordinanza del giudice Lucy Koh (che i fan delle causa 39
Apple versus Samsung ricorderanno). Secondo il giudice Koh, dunque, le accuse mosse da Siddharth Hariharan, dipendente Lucasfilm dal quale è partita la vicenda, troverebbero conferma nella scoperta di sei documenti relativi ad accordi bilaterali del tutto identici, ciascuno firmato da una società differente. Tali documenti, perciò, non rappresenterebbero una pura coincidenza bensì il possibile frutto di un accordo stipulato ai piani alti delle aziende coinvolte, con nomi quali quelli di Steve Jobs ed Eric Schmidt potenzialmente implicati in un cartello volto a favorire le rispettive società dal punto di vista economico. Il fatto che fra Apple, Google, LucasFilm, Pixar, Intel e tutte le altre aziende vi fosse un patto di questa natura era già ampiamente emerso, visto che tutte le aziende proprio nel 2009 avevano patteggiato con il Dipartimento di Giustizia americano e avevano accettato di porre fine a questa pratica non consentita dalla legge. Come ulteriore dimostrazione della bontà delle tesi di Hariharan sono emerse poi una serie di comunicazioni avvenute via email proprio tra Jobs e Schmidt, con il compianto fondatore di Apple che chiedeva al collega di Google di bloccare l’assunzione di alcuni propri dipendenti. L’allora CEO di Mountain View avrebbe dunque girato tale richiesta ad uno dei propri responsabili, il quale avrebbe replicato porgendo le proprie scuse a Jobs e minacciando di licenziamento il responsabile delle assunzioni qualora avesse portato un dipendente Apple al Googleplex. Le aziende informatiche quindi potrebbero essere costrette a risarcire i propri dipendenti, i quali si trovano ad operare in un contesto poco competitivo e non riescono di conseguenza a tramutare i propri sforzi in miglioramenti dal punto di vista salariale e lavorativo. Le parti si incontreranno nelle aule di San Josè (California) per la data fissata in giugno 2013. Dato l’abbondante tempo, non è da escludere che possa essere raggiunto un accordo tra le parti prima che si arrivi in aula. Luca Chaar 40
Italici rimborsi ad italici partiti
finanziamento ai partiti
L’esito è chiaro la popolazione non lo vuole e chiede il referendum
MA
e la reazione quale dovrebbe essere?
I finanziamenti si trasformano in rimborsi spese elettorali e la sostanza non cambia
Nico Catalano 41
L’italia del 2012 sta vivendo un forte momento di crisi economica e morale, siamo sull’orlo di un precipizio da cui possiamo tirarci su rimboccandoci le maniche, o lasciarci andare nel vuoto, facendola finita affidando tutto in mano al destino. L’esempio Grecia è molto vicino, ma l’Italia, il paese della pizza, della cultura, della musica e della poesia, il bel paese ce la può fare. E’ appena passato il 25 aprile, giorno della liberazione dal nazifascismo, chissà cosa avrebbero detto i nostri partigiani, i nostri nonni, bisnonni e zii, vedendo l’Italia malata del 2012: “E’ valsa veramente la pena di morire per voi?”. Siamo di fronte ad un sistema politico vecchio e che non riscuote più fiducia, la gente è stanca, non ne può più di vedere dei tesorieri di partito che usano i soldi pubblici per interessi privati, di sentire politici che litigano solo per conservare la propria poltrona, di vedere gente che prende immeritatamente in due mesi più di un anno di lavoro di un operaio lavorando nemmeno un quarto delle sue ore, soldi pubblici sprecati per opere mai finite e chi più ne ha più ne metta. La democrazia italiana sta perdendo credibilità, non ci si fida più del politico, viene ormai visto come uno che fa solo i propri interessi. Un esempio lampante di incoerenza del nostro sistema politico lo vediamo nel caso dei rimborsi elettorali. Negli anni Novanta era stato indetto un referendum che prevedeva l’abolizione del finanziamento pubblico. Il referendum popolare, promosso dai Radicali, diede un responso inequivocabile: lo Stato non doveva finanziare i partiti politici. 42
Ma essi, qualche anno dopo, trovarono l’escamotage: finanziamento no. Ma rimborso delle spese elettorali sì. Peccato che, come mostra la tabella riportata, i rimborsi superino di gran lunga le spese effettivamente sostenute. Questo esempio fa pensare, come ci fanno riflettere il caso del tesoriere Lusi della Margherita (un partito che non esiste nemmeno più!) e lo scandalo che ha coinvolto la Lega. Occorre una rivoluzione, il coraggio di rinunciare ai soldi pubblici e di puntare sui finanziamenti privati (con tutti i paletti, i tetti, i limiti e i controlli del caso), sulla base del principio: <il cittadino, se vuole, «si paga» il partito che preferisce>. Sarebbe un modo per assicurare che vivano (o si ricostituiscano) i partiti veri, capaci di mobilitare cuori e portafogli, e che muoiano invece le camarille oligarchiche in grado di sopravvivere solo come strutture parastatali grazie ai soldi pubblici. Non si può fare? Sarebbe una cosa troppo «americana»? E allora tenetevi tutto il pacchetto: i soldi pubblici assieme al disgusto dell'opinione pubblica!!! Uno degli ultimi tormentoni del mondo della politica italiana è il termine antipolitica, rappresentata secondo gli avversari da nuovi gruppi politici come il Movimento 5 Stelle del comico Beppe Grillo, e in questi mesi molto meno dalla Lega Nord, appena coinvolta in un maxi scandalo. L’antipolitica come la intendiamo noi oggi, leggendo i giornali o guardando la tv, è tutto ciò che raccoglie il malcontento della gente facendo leva sulle ingiustizie e sugli sprechi che vediamo ogni giorno con i nostri occhi. “Non è tutto oro ciò che luccica”. Però forse il governo Monti, in modo pur anche criticabile, sta facendo ciò che nessuno sarebbe mai riuscito a fare in questo momento. Le scelte di un partito che deve prendere decisioni 43
impopolari in Parlamento sono infatti influenzate da diversi fattori, uno dei quali è l’obiettivo di non perdere voti, quindi si cercano sempre soluzioni soft, che non alimentino il malcontento dei propri elettori. Questo governo tecnico sta invece cercando di risanare una situazione diventata preoccupante, senza guardare in faccia nessuno, pur dovendo suo malgrado fare comunque i conti con quegli stessi partiti di cui ho appena parlato. Diventando un po’ il parafulmine delle accuse di tutti, sia di chi lo appoggia sia di chi si è sempre dichiarato contrario. Proviamo ad aspettare la fase del “rilancio” promessaci, poi trarremo le nostre conclusioni. La crisi italiana ed europea sta arrivando a toccare dei livelli veramente preoccupanti, il numero di suicidi dall’inizio dell’anno tra gli imprenditori e i lavoratori sta assumendo una dimensione spaventosa. Le democrazie muoiono di solito per eccesso di frammentazione, instabilità, incapacità decisionale, e per il discredito che, in certe fasi, colpisce i loro partiti. Oggi i partiti italiani vengono percepiti da tanti come un problema anziché una soluzione (ciò spiega la relativa popolarità di Monti). Ai loro dirigenti converrebbe uscire dall'angolo mediante qualche risposta adeguata rinuncia al finanziamento scandaloso così com’è oggi, diminuzione dei posti creati ad hoc per soddisfare la fame di incarichi e prebende, rinuncia ad assurdi privilegi... Altrimenti, la democrazia potrebbe in breve tempo vacillare sotto l'urto di ondate di protesta sempre più impetuose. Bisogna lasciare spazio al nuovo che avanza e farsi da parte, e dare il buon esempio e, invece di tartassare solo i cittadini, dimostrare che tutti siamo uguali e tutti dobbiamo rimboccarci le maniche. Nella speranza che l’antipolitica come spinta disgregante e non propositiva resti un pericolo lontano e sotto controllo e che la politica torni a fare davvero politica e ad essere un autentico strumento di democrazia in mano ai cittadini. Diego Gandolfini 44
L’importanza del riciclaggio "DESS - Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014" è una campagna mondiale proclamata dall’ONU, e coordinata dall’UNESCO che ha lo scopo di diffondere valori, conoscenze e stili di vita orientati al rispetto per il prossimo e per il pianeta. Tutti quelli che vi hanno aderito (enti, istituzioni, scuole, associazioni, università...) hanno organizzato iniziative di vario genere mirate a diffondere la cultura della prevenzione dei rifiuti, promuovere le più efficaci forme di raccolta differenziata e costruire così una società più equa e armoniosa, con un più elevato rispetto per la natura. Uno dei temi della campagna è dunque la raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti, un tema a cui molti si sono sensibilizzati negli ultimi anni. Una delle grandi cose del riciclaggio è che il processo consente di ridurre al minimo la presenza di rifiuti nelle nostre comunità. Perché gli elementi come vetro, carta e plastica vengono riutilizzati per creare nuovi prodotti invece di finire ad occupare spazio in una discarica. Dal momento che molte persone non sono interessati ad avere una discarica situata vicino alle loro abitazioni o uffici, il riciclo permette di evitare la creazione di discariche nuove e più grandi che sarebbero altrimenti necessarie per accogliere tutti i rifiuti. C’è inoltre da tenere presente il grande vantaggio economico che può fruttare questo business, ovvero la riduzione dei costi di produzione degli oggetti. Ad esempio il riciclaggio dell’alluminio,vetro e plastica evita l’uso di materiali grezzi e porta ad un risparmio medio che va dal 70 % fino al 95 % rispetto al costo iniziale, e non solo; infatti riciclando questi materiali si ha anche un risparmio energetico, dettaglio non 45
trascurabile vista l’attuale crisi. Plastica La plastica è uno dei più importanti rifiuti solidi e non è biodegradabile, il che rende il suo smaltimento molto lungo: ci vogliono infatti circa mille anni prima che il suolo la smaltisca. Se bruciata può essere molto tossica, quindi sarebbe sicuramente più salutare riciclarla. Carta La carta si può ricavare da molti tipi di alberi, importantissimi per l’ecosistema. Il suo riciclaggio ci permette di salvarne molti e in più di avere un gran risparmio energetico rispetto alla sua lavorazione iniziale. Non tutti sanno che non si può riciclare la carta sporca, unta o unita ad altri materiali. Questo schema chiarisce bene ciò di cui sto parlando:
Vetro Un alto consumo di energia si può riscontrare nella produzione del vetro, nella quale si usa il petrolio per l’alimentazione dei forni. Il vetro, una volta raccolto, viene frantumato e diviso a seconda del colore e poi spedito a fabbriche che lo riutilizzano risparmiando così anche materie prime sempre più costose. 46
Vi invito dunque a riciclare il più possibile per salvaguardare il nostro pianeta; ne abbiamo solo uno ed è controproducente per noi e per tutti gli esseri viventi avvelenarlo. Non bisogna pensare che il riciclaggio sia inutile perché non viene fatto da tutti, anzi ogni piccolo gesto è importante e ci fa sperare in un pianeta più pulito. Evitiamo di creare altre situazioni del genere:
Salvaguardiamo il nostro pianeta:
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Debora Leto
Unione DI Lombardia E Svizzera: verità o bufala? Si è parlato in questi ultimi giorni di questa petizione che sta facendo il giro per molti blog e che, pare, già dopo un paio di settimane, aver raccolto addirittura 30mila adesioni. La petizione dovrebbe essere una raccolta di firme per poter proporre un referendum per l'unione tra la Lombardia e la Svizzera, petizione nata dopo l'apertura da parte del ministro della Difesa della Confederazione Elvetica, Ueli Maurer, che avrebbe sostenuto che 48
proprio il governo di Berna sta pensando all’eventualità dell'accorpamento. Non è impossibile dedurre il perché di questo pensiero, se si fa un piccolo conticino dell'economia della regione: parliamo di un guadagno con cifre a nove zeri. Nonostante la sua incostituzionalità e il contrasto rispetto ai sentimenti di unità d'Italia che i nostri predecessori come Garibaldi, Cavour, Mazzini, ci hanno lasciato, la petizione ha raccolto molte opinioni positive, ma anche alcune negative, come quelle della provincia di Lecco, che non ci sta e giudica l'accorpamento come "una fuga" dalla crisi, pur ammettendo che l'economia della regione avrebbe uno sviluppo assai migliore. Ma, come si è detto, oltre ai patriottici e agli scettici,, vi sono anche i favorevoli. Chi pensa al proprio bene economico, chi a quello dei propri figli in un futuro più o meno lontano e chi semplicemente vuole fuggire da questa nostra Italia di oggi. Per legge, la proposta di referendum dovrebbe raccogliere almeno 500mila firme per essere valida se riguardasse lo stato italiano. Tuttavia, visto che il popolo lombardo è circa un sesto di quello italiano, la cifra si dovrebbe dividere per sei, necessitando quindi solo di circa 80mila firme, traguardo che, ormai, non è più così lontano e impossibile. Giuseppe Miranda
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XXI secolo: ancora tv spazzatura? Purtroppo sì! La tv del nostro secolo, ormai, non ha più fini istruttivi ma, se posso permettermi, distruttivi. Prima, guardando i programmi televisivi si poteva spaziare molto meno con i canali ma molto più con la mente. Ora invece tutto è incentrato su personaggi che si rendono ridicoli per far ridere e su ragazze e ragazzi che litigato con una cattiveria che io non augurerei a nessuno! In più le battute che girano tra i presentatori sono sempre più spinte e maliziose, e di certo non sono assolutamente adeguate a dei programmi che guardano anche persone non certo adulte. Non so se avete notato anche il ruolo delle showgirl italiane: in sostnaza devono presentarsi semivestite (forse meglio dire “seminude”) sul palcoscenico, far la parte delle stolte (facendo arrivare ai più giovani il messaggio che la donna debba essere sempre intellettualmente inferiore all'uomo) ed essere inquadrate dalle angolazioni più svariate e bizzarre. E su questi argomenti potrei andare avanti ancora per molto. E in tutto questo mi chiedo: ma l'istruzione dov'è finita? Il vero significato della tv dove l'hanno gettato? Se non sbaglio quella scatola che la maggior parte di noi “ama” ancora è nata per trasmettere informazioni (e sottolineo informazioni) più rapidamente e per comunicare, perlomeno divulgare, un po’ di cultura. Le “cose” che trasmettono ora non si possono nemmeno definire informazioni, ma riescono comunque a far notizia e molte di esse ad arrivare anche sui quotidiani (intaccando così anche la 50
parte cartacea dei media). Tutti si lamentano di questa tv, descrivendola con i più svariati attributi negativi, ma non mi pare che qualcuno abbia ancora fatto qualcosa, e soprattutto vedo “con piacere” che nonostante le lamentele la gente continua a guardare quei programmi che si possono definire “spazzatura”. Ormai ha perso credibilità persino il telegiornale: le notizie che passano sono descritte, girate e modificate come più fa comodo a chi la trasmette. Perché la realtà è questa: ormai alla tv si vede solo quello che ci vogliono far vedere! E se tra i programmi non si vedono ragazze in costume ma si sente parlare di politica in modo serio, la cosa desta i suoi sospetti. Come ho detto prima, a nostro modo, tutti guardiamo la tv, e, per caso o per volontà, ci sfugge l'attenzione sugli argomenti di politica, economia, ecc. Spesso anzi non ci preoccupiamo di capire se quel che stiamo ascoltando sono informazioni reali, camuffate o contraffatte. Ed è triste vedere che nessuno fa qualcosa per rimediare, anzi, l'italiano medio, per pigrizia o per piacere, continua a guardare quei programmi, sempre più privi di cultura, che hanno come unica preoccupazione gli ascolti che riescono a totalizzare. È inutile continuare a negarlo, c’è chi sta cercando di levigare i nostri pensieri a loro piacimento, ed è ancora più avvilente vedere che ci sta riuscendo benissimo. Ormai volenti o nolenti siamo testimoni di un degrado della tv e del nostro sapere sotto ogni aspetto e, dal canto nostro, accettiamo passivamente di subirne gli effetti. Greta Moschini
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Lasciando stare quello che è successo lo scorso aprile, il 2011 è stato un buon anno per la famosa casa produttrice dell’amata playstation. La Sony ha infatti proposto titoli appartenenti a generi diversi e caratterizzati da un’ottima qualità. Il 2012 non sembra essere da meno. Anno nuovo, videogiochi nuovi quindi. Sono già usciti titoli come Silent Hill HD collection, Metal Gear Solid HD collection, Fifa Street ( per gli appassionati ), Mass Effect 3 e Prototype 2: un ottimo inizio per questo 2012. Ma andiamo a vedere cosi ci riserva il futuro dell'amata console Sony. DMC: Devil May Cry Annunciato al GamesCom 2011, Devil May Cry ha portato diverse novità rispetto ai precedenti capitoli. Una su tutte è il nuovo look di Dante: questo capitolo presenta un Dante con una tonalità di capelli scura e un ciuffo bianco in ricordo del classico cacciatore di demoni. Questo DMC è un prequel dell’intera storia, in un mondo parallelo e forse è proprio questo che spiega il nuovo stile di Dante. Il cacciatore di demoni potrà inoltre alternare poteri demoniaci e angelici ma il gioco manterrà le stesse meccaniche di sempre. Il gioco sembra appagante e nel complesso appare di ottima qualità, come sempre. Il giudizio finale spetterà ai giocatori: vedremo se questo titolo sarà all'altezza delle aspettative. Metal Gear Rising: Revengeance Konami: un nome, una garanzia. Il nuovo prodotto sviluppato da Hideo Kojima ha fatto però storcere il naso a più di un giocare. Perchè? Per i vari cambiamenti che sono stati effettuati su questa sua ultima fatica. Infatti inizialmente l'ambientazione di Rising era situata a livello 52
temporale tra gli avvenimenti di MGS2 e quelli di MGS4. Ora invece il tempo è cambiato, si dice infatti che la storia avrà luogo dopo ciò che abbiamo già vissuto in MGS4. Non c'è nessun problema comunque. Perché una cosa è sicura: Hideo Kojima non delude mai. The Last of Us Dopo il successo del terzo capitolo di Nathan Drake, la Naughty Dog, casa produttrice di Uncharted, ha presentato un titolo che ha tutte le premesse per diventare una pietra miliare del mondo dei videogiochi. Sto parlando di The Last of Us. Non si hanno ancora notizie certe sulla data di uscita, ma la casa produttrice americana ha lasciato trapelare alcune indiscrezioni sulla trama. Il titolo narrerà la vicende di Joel, un impavido superstite, ed Ellie, una giovane adolescente, che vagheranno per città abbandonate con una popolazione decimata da un virus moderno. I superstiti si danno al cannibalismo e si derubano a vicenda per recuperare armi e qualsiasi altro oggetto possa essergli utile. Assassin's Creed 3 Assassin's Creed uscirà il 31 ottobre. Una data certa per un titolo attesissimo da tutta la comunità videoludica. Ubisoft non si era ancora sbilanciata sulla trama ma nelle ultime settimane ha svelato alcune novità: essa si baserà su una storia del tutto nuova e il protagonista si chiamerà Connor Kenway. La vicenda si svolgerà ai tempi della rivoluzione americana e Connor avrà a disposizione diverse armi tra cui tra cui la solita lama celata, il tomahawk( una specie di accetta), l'arco, due pistole a pietra focaia, il fucile, e un lazo. Sulla rete girano diversi sondaggi in cui viene chiesto se l'ambientazione e le varie novità siano state accolte positivamente e per adesso gli utenti stanno dando ragione alla casa produttrice francese. Al 31 ottobre! 53
GTA V Rockstar è lieta di annunciare il suo ritorno nella serie GTA dopo 4 lunghi anni di stop. Anche se ancora non è stata annunciata la data di uscita, già sono stati lanciati i trailer e varie notizie sul nuovo epidosio: Grand Theft Auto 5. L’ambientazione del gioco si rifà a GTA San Andreas confermando quindi la città di Los Santos ispirata a Los Angeles. Parlando di videogiochi in arrivo nei prossimi mesi, non si può non citare l'E3 2012 che si svolgerà tra il 5 e il 7 Giugno. Sony ha annunciato che non presenterà nessuna nuova console, ma voci di corridoio dicono che ci sarà un taglio al prezzo della ps3 e probabilmente nuove esclusive come The Last of Us e vecchie collection in HD. Dopo avervi anticipato i titoli “hot” del 2012 (e ce ne saranno altri ancora) vi lascio in attesa di questi gioconi. E speriamo che nessuno di questi deluda le aspettative. Viva la PlayStation! Nicholas Branchini
Ormai non manca molto a l'uscita di Diablo III, finalmente dopo 11 anni di attesa la pazienza di molti videoludici verrà premiata con il lancio mondiale di questo fantastico titolo. Per chi non conoscesse i capitoli precedenti, stiamo parlando di un 54
Action RPG, ovvero un videogioco per computer o per console che richiede azioni veloci o riflessi pronti da parte del giocatore. Parliamo ora del gioco, Diablo III, il terzo capitolo della saga firmata Blizzard (conosciuta ormai per il famosissimo World of Warcraft) e ambientato vent'anni dopo il precedente capitolo. Tralasciando ogni tipo di trama presente nel gioco per non rovinare questo splendido titolo, vediamo cosa ci può offrire il gioco. Partiamo dal Gameplay, rivisto e migliorato anche se resta molto simile ai titoli precedenti. Ci sarà permesso girare per zone molto colorate e dettagliate (se pur limitate da determinati confini) dove troveremo molti dungeon (zone all'interno delle quali si possono trovare molte cose, da tesori a orde di mostri che ci attendono per mostrarci quanto valgono); con un nuovo motore grafico è stata aggiunta la possibilità di poter interagire distruggendo, spostando e lanciando alcuni oggetti all'interno dello scenario di gioco. Per giocare saranno necessari una connessione internet e un account sul sito Battle.net, perché non sarà possibile giocare senza una autenticazione tramite internet ogni volta che si lancia il gioco dal proprio computer. Vi sarà anche la possibilità di giocare in gruppo con altri (massimo 4 persone per ogni gruppo) con cui affrontare quest'avventura che diventerà sempre più difficile e con orde di mostri sempre più grandi e forti in base a quante persone vi sono in gruppo in quel momento; a tutto questo si aggiunge la possibilità di rigiocare l'avventura in diverse modalità di difficoltà, dalla più semplice alla più difficile, mentre per i più impavidi vi sarà una modalità estrema, in cui alla morte del proprio personaggio non si avrà la possibilità di ritornare in vita dal villaggio più vicino, ma si perderà definitivamente il personaggio e quindi tutti i progressi fatti fino a quel momento andranno perduti e si sarà costretti a iniziare nuovamente tutto dal principio. Il gioco ci permetterà di affrontare questa avventura ricca di scontri contro mostri, scheletri, bestie, demoni e qualunque altra creatura possiate 55
immaginare, dandoci la possibilità di utilizzare delle classi presenti nel gioco, molto poche rispetto ai titoli precedenti ma non per questo meno letali e pericolose. Le classi a disposizione sono 5 e sarà possibile scegliere il sesso del proprio personaggio, cosa che non accadeva nei titoli precedenti.
Affrontiamo ora le classi, partendo dal Barbaro. I barbari sono nomadi selvaggi e feroci che affrontano impavidi ogni combattimento. Con colpi che fanno tremare il terreno, terrificanti balzi offensivi e fendenti sferrati con due armi contemporaneamente, sterminano i nemici e mettono in fuga i superstiti. La seconda classe a disposizione è lo Sciamano; gli sciamani sono guerrieri spirituali in grado di evocare e farsi aiutare dalle anime dei morti e da creature striscianti. Evocando zombi e parassiti, gli sciamani sono liberi di assalire i nemici con teschi esplosivi, nubi di veleno pungente e maledizioni di deperimento. Vi è poi il Mago; i Maghi sono grandissimi esperti e manipolatori dell'energia arcana, i loro attacchi magici hanno un potere distruttivo elevato e preferiscono combattere i propri nemici dalla lunga distanza per avere il tempo necessario per raccogliere l'energia arcana così da distruggere i nemici con una tempesta letale. La quarta classe disponibile è il Monaco. I monaci sono guerrieri sacri in grado di incanalare la potenza divina tramite la mera forza di volontà. Onde rigenerative, mantra protettivi e attacchi alimentati dalla potenza celeste rientrano nella loro sfera di specializzazione. I monaci più abili sferrano rapidi colpi a mani nude o con una serie di armi ben bilanciate. In combattimento, preferiscono la maneggevolezza alla potenza in sé e sfrecciano da un punto all'altro del campo di battaglia evitando di restare invischiati nello stesso scontro troppo a lungo. 56
La quinta ed ultima classe è il Cacciatore di Demoni, degli implacabili vigilanti che preferiscono uccidere i propri bersagli con una gran varietà di armi da tiro. Si appostano e prendono la mira lontani dal pericolo, affidandosi ad archi, trappole letali e dardi per annientare le creature che infestano il loro mondo. Grazie ai colpi, alle frecce e agli esplosivi a tempo di cui dispongono, i cacciatori di demoni si sbarazzano con facilità di gruppi compatti di nemici. Il nuovo design del gioco, con l'utilizzo di zone luminose in contrapposizione a zone di oscurità, rende il paesaggio tetro ma allo stesso tempo molto affascinante e spettacolare. Villaggi, cimiteri, cattedrali, caverne, zone di pianura, campi di battaglia e zone infestate: questi sono gli scenari che offre il gioco e, anche se rigiocato più e più volte, non ci si stancherà mai di vederli per i tanti particolari che vi sono presenti. Una novità assoluta all'interno del gioco sono le Case d'asta in cui sarà possibile vendere oggetti non solamente per valuta virtuale (come accade in World of Warcraft) ma anche per valuta reale. Questa novità non è approvata da tutti, e si spera che non rovini il gioco visto che potrebbe portare ad avere un grosso giro di lucro da parte di alcuni giocatori. Ragazzi ormai non mi è rimasto più nulla da dirvi, anche io come molti altri aspetto altro il 15 Maggio per poter godere di questo fantastico titolo, Spero di avervi fatto incuriosire o magari di avere risolto qualche dubbio su questo splendido gioco che prenderà tra le sue grinfie molti giocatori, che per molto moltissimo tempo non avranno nessuna via di fuga questo Diavolo ritornato più forte di prima! Luca Carnevali
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Questa edizione delle olimpiadi estive si apre già con un record: infatti è la terza volta che Londra ospita quest’evento e si tratta finora dell’unica città ad averlo fatto. Questa trentesima edizione comincerà il 27 luglio e terminerà il 12 agosto. Oltre 8 milioni di biglietti per le gare olimpiche (più un milione e mezzo per quelle paraolimpiche) sono stati messi in vendita per il pubblico già nel 2011 e sono andati esauriti nel giro di un paio di settimane. Gli atleti saranno ospitati nei 33 impianti dell’ “Olympic and Paralympic Village”, un enorme complesso sportivo costruito nel parco olimpico di Stratford (zona est di Londra), al cui interno sono situate anche numerose strutture per le competizioni; ad esempio, l’Olympic Stadium, l’Acquatics Center e il Velopark per le gare di BMX e mountain bike fanno parte di questo complesso. Il villaggio olimpico non è l’unica zona destinata a ospitare le gare: molte competizioni si terranno in altre parte di Londra, tra le quali la River Zone (vicino al Tamigi) e la Central Zone (nel cuore della città). Le gare di vela si svolgeranno addirittura nel Dorset, un’area a sud di Londra che dista circa 200 Km dal villaggio olimpico. I costi delle olimpiadi, stimati nell’ordine dei 2 milioni di sterline, sono stati sostenuti grazie all’utilizzo di un fondo stanziato da vari partner e investitori privati e pubblici, tra i quali Cola Cola, Acer, Mc Donald’s e Samsung. Da marzo dello scorso anno è presente, in Trafalgar Square, un orologio digitale che tiene il conto alla rovescia per l’inizio dei giochi. Alberto Lorenzini 58
Arte Cultura Scienza
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ALICE BLACKWOOD RACCONTO (terza puntata) Ci eravamo lasciati che Simon era riuscito a sfuggire ed Alice era stata trasportata in un distaccamento della CIA, dove stava per avere finalmente le risposte che cercava… Qualcuno bussò alla porta e tutti guardammo in quella direzione e vedemmo il ragazzo che avevo trovato nel laboratorio di meccanica, Derek si chiamava, se non sbagliavo. «Bene, ho sentito che stai per dargli la notizia bomba» ci informò. Johnny lo guardò male, poi continuò a parlarmi: «Il tuo vero nome è Alice Cooper, i tuoi genitori biologici sono stati uccisi durante una missione quando tu avevi sei mesi e tu… beh, non so come dirtelo…» «Sei un esperimento» tagliò corto Derek. Tutte quelle informazioni che avevo cercato negli ultimi sei anni ora mi colpivano come un pugno nello stomaco. Non avrei mai potuto conoscere i miei genitori perché erano già morti da tempo; e… cosa voleva dire “esperimento”? «Esperimento?» ripetei senza capire. «Non ti chiedi come una bambina di dieci-undici anni sapesse già combattere?» Allora capii ogni cosa. «Ecco perché» dissi sottovoce. «Già, i due agenti che si fingevano i tuoi genitori ti hanno addestrata perché dovevano valutare come sarebbe stato da adulto quel bambino addestrato nell’arte del combattimento e nello spionaggio. Tu eri 60
quella bambina, ma qualcuno aveva scoperto i nostri piani e ha cercato di eliminarti, senza riuscirci per fortuna, anche se dovemmo abbandonare il progetto quando scappasti dall’orfanotrofio» «Cosa?! Mi stavate controllando anche là?» «Sì» rispose Johnny. «Avevi cominciato ad addestrarti da sola e volevamo vedere i tuoi progressi» «Io ho passato gli ultimi anni della mia vita a cercare ovunque le risposte, e invece ce le avevo a portata di mano» sussurrai. «Alice…» «No, Johnny. Ma ti sei reso conto di quello che mi hai detto? Sono stata una cavia della CIA, usata fin da bambina!» «Io non ne sapevo niente fino a quando ti abbiamo portata qui. È stato allora che anche noi abbiamo finalmente saputo chi sei» Feci un sospiro senza allegria. «Bene, allora, visto che sono un esperimento, sono soddisfatti dei miei progressi? Sono stata abbastanza brava?» gridai. «Alice, so che cosa stai provando» disse Derek. «No! Come puoi saperlo?!» lo aggredii. «Anche io facevo parte di quel progetto!» esclamò, e io mi zitti. Questo non me lo sarei mai aspettata. «Non eri l’unica» continuò. «Eravamo in cinque. Solo tu sei riuscita in qualche modo a fuggire da questo inferno» «Sì, ma per entrare in un altro» «Eri comunque libera, noi no. Forse tu sei proprio ciò che loro cercavano anche in tutti noi altri: la vera agente. Cioè quella più brava di loro» «E dopo la mia fuga, come è andato a finire in progetto?» «In niente. Siamo tutti diventati agenti, a parte qualche eccezione» «Cioè?» «Anche Simon e Bryan facevano parte del progetto» L’immagine di Simon che uccideva Bryan mi invase la mente e mi nascosi il viso fra le mani. Steven, il quale non aveva aperto bocca, si avvicinò a me e mi strinse in un forte abbraccio. 61
«Va tutto bene» mi sussurrò. «No» dissi con la voce roca per lo sforzo di trattenere le lacrime. «Non va affatto bene. Voglio sapere ogni cosa su questo progetto» «Simon disertò durante una missione e cominciò a lavorare come mercenario, sfruttando le sue capacità. Bryan fu accusato di tradimento, poiché si rifiutò di seguire determinati ordini e divenne un fuggitivo. Quando voi due vi incontraste era già un fuggitivo e gli stava dando la caccia anche Simon sotto mandato, e i documenti che lui stava cercando erano per te, perché aveva capito chi sei» «Cosa?» esclamai, e gli occhi mi si riempirono di lacrime. «Io li avevo bruciati perché non valevano la sua vita, ma non li avevo aperti perché non volevo, volevo solo tornare indietro per poterlo salvare… E ora la sua morte è doppiamente colpa mia!» Io e Bryan ci eravamo conosciuti per caso perché ci trovavamo nel posto sbagliato al momento sbagliato, e senza nemmeno dirci una parola ci eravamo aiutati per sfuggire da una sparatoria tra gang. Poi ci conoscemmo meglio e lui mi chiese aiuto per la ricerca di documenti importanti, ma non mi disse per chi erano o per quale scopo; ma non mi importava. Era lavoro, punto. E adesso scopro che lui l’aveva fatto per me. «Dovevamo trovarti per obbligarti a collaborare con noi per trovare quello che ha cercato di ucciderti, per scoprire perché, per chi lavora e perché voleva morta te e non gli altri» disse Johnny, il quale venne guardato malissimo da Derek. «Eh oh! Bisognava dirglielo!» si giustificò. Guardai Steven per chiedergli aiuto con lo sguardo. Che cosa dovevo fare? Collaborare con la CIA, e quindi stare alle loro regole, o trovare quell’uomo da sola? E poi tutto quello che mi avevano raccontato era vero? «Come mi posso fidare di quello che mi avete detto?» chiesi. 62
Derek si avvicinò a me e mi prese il polso e mi segnò la piccola cicatrice che avevo, poi avvicinò il suo polso al mio e vidi che avevamo la stessa cicatrice. «È il marchio dell’esperimento. Io ce l’ho a destra perché sono un maschio, mentre tu eri l’unica ragazza e perciò te lo fecero sul sinistro » spiegò. Ok, poteva essere una coincidenza, mi dissi, ma non ci credetti neppure io. Avevo finalmente trovato le risposte che cercavo e ora mi davano la possibilità di trovare un’ulteriore risposta. «Vale ancora questo obbligo?» domandai. «Personalmente no» rispose. «Ma la decisione non spetta a me» «E allora a chi?» «A me» disse una voce d’uomo. «Tu?!» esclamai ancora più sorpresa perché non avrei mai pensato che lui potesse essere lì. Chi è l’uomo che deve decidere la sorte di Alice? E come fa lei a conoscerlo? E poi quale decisione prenderà la ragazza? Lo scopriremmo l’anno prossimo nel primo numero di FERMITUTTI! Un saluto a tutti e buone vacanze!!!! Valentina Meneghello
I Two Fingerz signori del rap-hip-pop Two Fingerz, è un gruppo rap/hip hop costituito da Danti (Daniele Lazzarin) e Roofio (Riccardo Garifo), creatosi nel 2003. Danti oltre a fare il rapper lavora come parrucchiere. Roofio è un beatmaker e disc jockey italiano, che nel 2009, insieme col produttore Big Fish e col rapper Ensi, ha 63
condotto il programma radiofonico “Beatbox” su Radio m2o. Nel 2010 entra nella trasmissione radiofonica “Ciao Belli” su radio Deejay come imitatore di vari personaggi, tra cui Fabri Fibra, J-Ax e Mario Balotelli. I Two Fingerz nel 2006 producono il primo album Downtown LP, presentandosi l’anno successivo con Figli del caos, grazie alla collaborazione di Dargen D’amico e Big fish. Nel 2009, con la collaborazione di Vacca (Rapper sardo), creano un nuovo album: Non prima delle 6:10, ma nello stesso anno, grazie alla collaborazione di Big fish, Dargen D’amico, Nesli, Ensi, Vacca e Amir, creano un nuovo album: Il disco finto, per poi fare uscire nel 2010 ben tre album: Ritorno Al Futuro, Mixtape Vol. 1 (Hosted by Fabri Fibra), Il disco nuovo, in collaborazione con Dargen D'Amico,Fabri Fibra, Sewit Villa, Simona Barbieri, Master Maind e Yves. Questo album è la continuazione del percorso dei Two Fingerz dopo Downtown LP, Figli del caos e Il disco finto e infine Il disco volante, in collaborazione con Dargen D'Amico, Big Fish e Yves. In quest'album il duo cerca nuove sonorità mantenendo comunque il proprio stile hip hop. In questo momento i Two Fingerz stanno lavorando all’uscita del nuovo album Mouse Music, che è il settimo (senza contare Ritorno Al Futuro creato da Danti in collaborazione con Fabri Fibra), la cui uscita è fissata per Martedì 29 Maggio per la Sony Italia. Per pubblicizzare l'uscita dell'album il gruppo ha inventato un personaggio immaginario, John Carley, una sorta di portavoce virtuale del duo. L'album è stato anticipato da 4 street video in uscita dal 2 aprile ogni lunedì sul sito Twofingerz.com. Il primo video è stato "Bosco" . Gli altri, usciti il 9, il 16 e il 23 aprile, e sono rispettivamente "Come le chitarre" (ft. Don Joe & Shablo), "Eco" (ft. Guè Pequeno) e "Vai a lavorare" (ft. Emis Killa). Alessandro Guariglia
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La “Discolabirinto” dei Subsonica a Mantova La notte adrenalinica targata Subsonica parte con il Palabam illuminato. Per i cinquemila fan che urlano “fuori, fuori” l’arrivo della band torinese è di quelli che spiazza. Zero effetti speciali per l’ingresso sul palco anche se la scelta è filologica e la spiegazione viene affidata alla voce del cantante Samuel: «Nel 1996 salivamo sul palco così... con le luci accese». Queste parole vengono seguite immediatamente dai suoni sintetici di “Come Se”. Un sold out praticamente annunciato quello del 21 Aprile, con 4.500 biglietti venduti in prevendita e i fan in fila già dal pomeriggio. Samuel, Boosta e compagni danno il via alla grande festa. Un viaggio nella storia della band che parte da Torino. Con i Murazzi e l’atmosfera dei centri sociali. Un via che suscita l'ipnosi e i Subsonica ringiovaniscono di 15 anni, portando a testimonianza il look vintage ma anche gli strumenti del lontano 1997. Max imbraccia la sua Gibson nera, Boosta maltratta i vecchi sintetizzatori, la batteria di Ninja é decisamente di dimensioni ristrette e meno elettronica rispetto all'attuale. L'illusione della musica vecchio stampo è amplificata dalla scenografia che riporta alla mente il primo album “Subsonica”. I generi richiamati sono vari e molto mescolati, la presenza di riff rock, di chorus pop, e groove elettronico. Sul palco si mixano tutte le anime della band. I confini dello spazio-tempo si disperdono e i Subsonica condividono gli anni dell’esordio e i successi di oggi. Piccoli pub e grandi palchi raccontati in un’unica storia. Il pubblico è un’onda che balla, tra i laser e i suoni distorti. “Radio estensione” consacra Pierfunk, 65
il bassita dei primi anni che ritorna sul palco con la sua vecchia band. Dopo un paio di brani il gruppo si concede un po' di virtuosismo con un pezzo eseguito a due bassi da Pierfunk e dall'attuale bassista Vicio. Con “Tutti i miei sbagli” il Palabam ha un’unica voce. Cambio spettacolare di scenografia e il live guarda al presente tra gli applausi di un pubblico danzante e la sospensione di tir che regge le tastiere di Boosta. Le due ore e mezza di concerto non sembrano sfiancare il pubblico che più volte chiede alla band di rientrare. Una vera iniezione di vita per la povera Mantova spesso trascurata da eventi di scala nazionale. Simone Campagnola
Pixar a Mantova: non solo per bambini! La Disney Pixar nacque nel 1986 per opera nientepopodimeno che di Steve Jobs. Quest'ultimo infatti acquistò la nota casa di produzione cinematografica per dieci milioni di dollari, rendendola autonoma al cento per cento. Quest'anno essa ha compiuto i suoi venticinque anni e, dopo un grandissimo successo a Milano e a New York, la mostra a lei dedicata è approdata al Palazzo Te. A scanso di equivoci, non si tratta assolutamente di un evento per bambini. Tutt'altro che infantile, l'esposizione ha infatti il fine di mostrare quanti e quali passaggi servano per arrivare ad un prodotto finito, ovvero il film di animazione. A far da protagonisti sono i personaggi dei cartoni animati che, per l’occasione, vengono mostrati come nessuno li aveva mai visti. 66
Un esempio è quello di Woody, protagonista della serie cinematografica Toy Story. Sul grande schermo, il pupazzo è stato ricreato come una figura esile e magra, mentre nei primi prototipi viene immaginato come un cowboy paffuto e con la testa quadrata. Questo processo, praticamente, si è ripetuto per tutti i personaggi dei cartoni animati che, in modo più o meno marcato, hanno subito modifiche prima di giungere alla loro fisionomia definitiva. La cosa più sorprendente di questa mostra è quanto, nell’arco di qualche ora, si riesca a scoprire del processo del film di animazione. Per esempio si può comprendere cosa sia un colorscript, un pannello sul quale vengono schematizzate le scene attraverso i colori che le caratterizzeranno. Questo particolare studio viene effettuato unicamente nei film di animazione, dato che, nelle “normali” pellicole cinematografiche, non si ha la possibilità di ricreare una locazione computerizzata al cento per cento. Nonostante la mostra si basi soprattutto su tavole da disegno e scenari, realizzati con le più bizzarre tecniche, l’insieme non risulta statico e noioso. In varie aree sono proiettati, infatti, filmati di cortometraggi o spezzoni rielaborati dei film, che permettono al visitatore di distaccarsi un momento dai disegni esposti. Tra le numerose tecniche di animazione troviamo lo zootropio, una tecnologia proposta attraverso un disco sul quale vengono posizionati numerosi modellini. La “giostra”, girando rapidamente e rilasciando luci ad intermittenza, crea un particolare effetto ottico che permette di dar vita alle figure. Sicuramente questa della Pixar è un’ esposizione particolare e unica nel suo genere. Non capita tutti i giorni di ospitare nella nostra piccola città eventi prestigiosi. Chi non l’ha ancora visitata non perda questa ghiotta occasione! Emanuele Gandini 67
“ciò che rompe il silenzio lo chiamiamo rumore ciò che rafforza il silenzio lo chiamiamo musica” La musica è un assembramento di vibrazioni e battiti capaci di far commuovere; è un fenomeno artificiale tanto inutile quanto fondamentale, il più importante che l’essere umano abbia mai conosciuto. La musica è viva, la musica è libera, la musica è nelle nostre le vene. Il bisogno di musica appartiene a quella larga categoria dei bisogni istintivi come la fame, la sete e il sesso, i quali non dipendono dall’intelligenza e dalla cultura ma dalla natura. Fin dalle prime luci dell’alba dell’uomo la musica era presente, perché noi non siamo fatti solo di carne ma racchiudiamo in noi un’anima. La musica e l’anima sono fatte della stessa invisibile energia che ci affascina e ci rende forti e pieni di sogni. Proprio per questo molti hanno interpretato la musica come una divinità e i musicisti come “sciamani” posti sulla terra per diffondere e conservare la magia che circonda l’uomo fin dalla nascita. Uno di questi “sciamani” è il chitarrista Jimmy Page, che di fronte alle precise e assillanti domande sulla tecnica dei suoi accordi fatte da un critico musicale rispose: “Non è mai una questione di tecnica. Io mi occupo solo di emozioni […]” (dal libro LZ ’75 di Stephen Davis, i Led Zeppelin alla conquista dell’America). 68
Gli strumenti musicali sono stati fatti per creare sentimenti artificiali ma identici a quelli che le persone captano durante il corso della vita. Perciò un musicista che è in grado di ascoltare la propria anima col tempo riesce a comporre suoni che, una volta giunti alle orecchie degli ascoltatori, suscitano delle particolari emozioni le quali risultano a loro familiari (si riconoscono in esse) e quindi stimolano un forte e momentaneo sentimento di pace e tranquillità. Capire cosa ha portato l’uomo, nel corso della storia, a produrre strumenti così raffinati per il raggiungimento di uno scopo concretamente inutile rimane un mistero. Ma quel che è privo di dubbio è il fatto che ora l’essere umano non può più proseguire senza di essi. Vittorio Cozzani
Poesie Si scrive E si tira fiato davanti il candore senza costrizioni Si racconta di sè Con lingua di altri
Si crea Si scrive E si lascia ai ricordi Il nostro dolore, costretto nelle nostre creazioni
Si cerca un fine al proprio soffrire
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Nausea Stringe forte lo stomaco imputridisce l'animo Tu così piena di dolcezza così venduta alla marcezza Cerchi un affetto che non vuoi In un tumulto di vuotezza Eco, di me Parole urlate a un vento sordo Ho provato ad averti Mi hai chiesto di capirti Potevi essere principessa Di un mondo che ancor non c'è Di suoni e melodie Fuggire insieme per non tornar In questo grigio di realtà Lasciar cadere i nostri corpi Nel velluto dei colori Vivrai , senza te Rinnegando il tuo profumo Senza capir di avere Un diamante nello sguardo Sentirti Lontana dal mio calore Lasciata in un torpore Altri Abbraccian le tue membra Fauci nella carne fresca Oh la tua pelle Cosi lucente di vita Non posso lasciarti andare Permettimi di implorare Ai tuoi capelli d'oro Di lasciarsi accarezzare Chiudendo gli occhi Note candide scivolano sul volto stanco.
Cadono da guance arrese, brillano e suonano secche Notte che sempre ascolti lamenti vacui. Luna che sempre guidi i miei timidi passi. Compagne sole del buio di un sonno implorato. La pace raggiunge un cuore spasmodico che non trova carezze nè baci , nè culla. Solo grida di fame e una brezza leggera ... Luna d'oro Sepolta da nubi oscure che si dissolvono nell'eternità io ti troverò, nella luce delle tenebre. Il tuo sguardo mai abbandonerà chi ti ammira sognante. Ma io le tue carezze le assaporo ormai. Dove giaci a riposare? Perchè ogni notte occulti l'altra te? Tu sei amore, ed essa il mio desiderio, anche se invisibile ai miei occhi e irraggiungibile al mio cuore. Lontano e oscura, non illumini la strada. Artefice di speranza, intoccabile profumo.
Matteo Andreoli 70
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L’ANGOLO DELLE RECENSIONI CINEMATOGRAFICHE Salve a tutti lettori, essendo questa l’ultima edizione di Fermitutti dell’anno scolastico 2011-2012, non mi limiterò alla semplice recensione bensì voglio consigliare alcuni dei film in uscita durante l’ultimo periodo di scuola e durante le vacanze. Eccoli.
Men in Black 3 La trama del film che fino ad ora è stata svelata è molto semplice. L'Agente J viaggia nel tempo fino agli anni Sessanta per incontrare il giovane Agente K e salvargli la vita. Anche Boris farà lo stesso nel tentativo di uccidere l'Agente K e cambiare così il destino del mondo. Il film sarà nelle sale il 23 maggio 2012. E per gli amanti del genere horror una stupenda rivisitazione del film La cosa “ The Thing” del 1982 Ci troviamo in Antartide, dove la paleontologa Kate Lloyd raggiunge una squadra scientifica che ha scoperto un’astronave extraterrestre rimasta sepolta nei ghiacci per molti anni. Dopo la morte di alcuni membri della squadra, Kate scopre che esiste un essere, una creatura, che ha la capacità di imitare qualsiasi forma di vita da lei assorbita attraverso la digestione. Insieme all'elicotterista Sam, Kate cercherà di sopravvivere alla ferocia della bestia aliena e di sconfiggerla. In Italia il film verrà distribuito nelle sale dal 27 luglio 2012 75
The Amazing Spider-Man Il film doveva uscire nelle sale con il nome di “Spiderman-4”, che sarebbe dovuto essere il seguito della trilogia originale nel 2010. Ma la Columbia Pictures ha annunciato la cancellazione del quarto capitolo per favorire piuttosto un riavvio della saga girato in 3D. Il giovane Peter Parker viene abbandonato dai suoi genitori quando è molto piccolo e continua la sua vita dagli zii Ben e May che avevano deciso di adottarlo. Peter frequenta il liceo, è un ragazzo senza amici, e si innamora della compagna Gwen. Un giorno ottiene una valigetta che apparteneva a suo padre e inizia a cercare indizi in merito alla scomparsa dei genitori; le tracce lo conducono alla Oscorp, dove lavora lo scienziato Curt Connors, che un ex collega di suo padre. Peter otterrà poteri speciali e deciderà di usarli per diventare un supereroe. In particolare li dovrà usare contro il mostruoso alter ego di Connors, Lizard. E per concludere volevo menzionarvi dei titoli molto intriganti, senza però svelarvi niente sui contenuti: G.I. Joe: La vendetta Sequel dell'action diretto da Stephen Sommers nel 2009. Il cavaliere oscuro - Il ritorno (The Dark Knight Rises) Terzo capitolo della saga di Batman concepita da Christopher Nolan.
La leggenda del cacciatore di vampiri; Abraham Lincoln: Vampire Hunter, storia di fantasia sulla vita di Lincoln Marco Rebecchi 76
Il disturbo della dislessia Nell’ultimo appuntamento di “lezioni di linguistica generale” approfondiremo il tema scottante della dislessia. Perché scottante? Per lungo tempo, almeno fino a 20 anni fa, la dislessia è stata sottovalutata. Soprattutto in campo scolastico, il bambino dislessico veniva semplicemente considerato stupido e si ricollegavano le sue difficoltà nell’apprendere a problemi familiari/sociali. Non è un caso che alla dislessia venisse associata la depressione. Ma cos’è la dislessia? Come si manifesta? La dislessia si mostra con una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere (si può pensare alla dislessia non prima degli 8 anni), ed è un disturbo che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici, con incomprensione del significato delle singole frasi e del testo. È una difficoltà a leggere correttamente nonostante: - Intelligenza nella norma - Capacità uditiva nella norma - Educazione scolastica adeguata - Assenza di problemi fisici, emotivi o socioeconomici La diffusione in Italia è del 2,5 – 3 % ( 1.500.000 individui) ed è stato stimato che il 40% delle persone che hanno un parente di primo grado dislessico, sono soggette a rischio dislessia o hanno la base genetica della dislessia. Il bambino dislessico manifesta le prime difficoltà non riuscendo a distinguere i grafemi diversamente orientati nello spazio, per esempio le lettere: p / b / d / q ; grafemi che differiscono per piccoli particolari, come: E / F; grafemi che corrispondono a fonemi simili sordi e sonori: f / v , t / d , s / z. Commette errori di inversione sillabica ( “li” al posto di “il” ) o di parola ( “talovo” al posto di “tavolo” ); oppure di aggiunte e ripetizioni ( “tavovolo” al posto di “tavolo” ). C’è un legame tra facoltà di linguaggio come componente neurocognitivo e il disturbo della dislessia ? Per rispondere a questa domanda parliamo ora di 77
memoria di lavoro. La memoria di lavoro è il sistema cerebrale che consente la memorizzazione temporanea e la manipolazione delle informazioni necessarie per portare a termine compiti cognitivi come la comprensione linguistica, il ragionamento e l’apprendimento. La memoria di lavoro si sviluppa con l’età; la performance migliora progressivamente dai 4 ai 15 anni. Con lo sviluppo i bambini imparano strategie più economiche, in modo da ridurre il carico sulla memoria di lavoro e velocizzare le procedure. Ecco perché i bambini hanno difficoltà nella computazione delle implicature, perché le loro risorse di memoria di lavoro non sono ancora sufficientemente sviluppate ( es. di implicature -> M: vieni al cinema stasera? L: sta nevicando. La frase di per sè non ha senso logico ma noi calcoliamo l’implicatura; in questo caso, il fatto che stia nevicando significa che L. non andrà al cinema stasera). Negli studi sperimentali condotti sulla memoria di lavoro nei dislessici si rivelano un’intatta capacità di immagazzinamento temporaneo di stimoli visuo-spaziali, ma delle difficoltà nell’immagazzinamento temporaneo di stimoli verbali. Ecco ora i risultati di alcuni test condotti su: - Bambini dislessici (DC, età media 9,8 anni ) - Bambini normodotati della stessa età ( AMCC, 9,6 anni ) - Bambini di età inferiore (YC, 4,9 anni ) - Adulti (AC, 27,9 anni ) Metodologia: giudicare frasi pragmaticamente infelici. Condizione A: quantificatore ( ALCUNI pesci vivono nell’acqua) . Condizione B: disgiunzione 78
(i bambini hanno le braccia O le gambe). Se vengono accettate, l’implicatura non è stata computata. Risultati: ci sono maggiori difficoltà per bambini dislessici e in età prescolare Neuroimmagine (fMRI) che non computano l’implicatura. I bambini normodotati della stessa età L R R L mostrano un comportamento adulto. Le conclusioni sono quindi di difficoltà non solo di lettura ma anche di comprensione e produzione. Si verifica una scarsa attivazione delle Circonvoluzioni frontali media e aree del linguaggio e in particolare area di Broca inferiore PPR_ di destra: memoria e attenzione NI_ normodotato dislessico dell’area di Broca. Area di Broca circonvoluzioni frontali media e inferiore di destra: memoria e attenzione
Sara Zamboni
L’incredibile storia di James Sidis, l’uomo con 250 di QI William James Sidis è uomini più intelligenti il suo QI infatti superava nacque a New York il 1° un bambino prodigio matematiche e le sue doti già da piccolo: parlare e a sei mesi prime parole, mentre a comunicare Inglese, la sua lingua all’età di 18 mesi ed a
considerato uno degli che siano mai vissuti, i 250 punti. Sidis Aprile del 1898 e fu nelle discipline linguistiche. Dimostra impara presto a pronuncia già le sue un anno riesce già a correttamente in natale. Legge già tre anni scrive grazie 79
alla macchina da scrivere appoggiata al seggiolone. In seguito, sempre all’età di 3-4 anni, impara il latino nel giro di un solo anno e si dedica alla lettura di Omero in lingua originale. A 5 anni, sviluppando anche le doti matematiche, elabora una formula che gli permette di stabilire in che giorno della settimana si è prodotto un dato evento storico. A 6 anni impara altre sei lingue: francese, russo, tedesco, ebraico, turco ed armeno. A 8 conosce la logica aristotelica, diventa più bravo del padre in matematica ed è in grado di elaborare una tavola logaritmica in base 12. Sempre a quell’età inventa un proprio linguaggio, che viene descritto nel “Libro di Vendergood”. Scrive dei libri di astronomia e anatomia e supera l'esame di ammissione ad Harvard, anche se dovrà aspettare altri 3 anni prima di essere ammesso, in quanto è ancora troppo piccolo. Compiuti i 12 anni, diventa la persona più giovane che sia mai entrata ad Harvard, dove ottiene la laura a soli 16 anni. In seguito, a 17 anni, va a lavorare al William Marsh Rice University dove insegna Geometria euclidea, Geometria non-euclidea e trigonometria. Si stima che Sidis nella maturità riuscisse a parlare una quarantina di lingue. Chissà cosa avrebbe fatto ancora, se non fosse morto per emorragia cerebrale a soli 46 anni, nel 1944 a Boston. Vlad Facchini Rublev
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Salute e Cucina
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Tra Pentole e Fornelli (Summer Edition) Hai in casa qualche uovo, un pugno di farina, mezza tazza di zucchero e non sai cosa fare? Seguimi attraverso il fantastico mondo della cucina! La Classica: Viennetta La Viennetta, che invenzione fantastica! A metà via tra una torta e un gelato, è la merenda perfetta per gli afosi pomeriggi estivi. Ingredienti Mezzo litro di panna fresca, 50 ml di latte, 150 g di zucchero, una bustina di vanillina, 70g di cioccolato fondente, 3 albumi, un pizzico di sale. Procedimento Sciogliete il cioccolato fondente e fatelo raffreddare su un foglio di carta da forno in strati sottilissimi. Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale e la vanillina e incorporateli alla panna precedentemente montata con lo zucchero. Aggiungete il latte (freddo) a filo. Rivestite uno stampo da plumcake (uno stampo rettangolare, stretto e lungo) con pellicola trasparente: versate un primo strato di composto, un foglio di cioccolato, un altro strato di composto e così via. Decorate con ciuffetti di panna montata, una spolverata di cacao o pezzetti di cioccolato e lasciate in freezer per almeno 3/4 ore, togliendola 5 minuti prima di servire. Lo sapevi? Il gelato ha origini antichissime! Le prime “granite” vennero probabilmente inventate in Asia e Medio Oriente, miscelando neve e latte. Attraverso il Medioevo e il Rinascimento queste ricette si perfezionarono e nacquero i primi sorbetti di frutta, miele e spezie. Ma fu proprio un italiano, tale Francesco Procopio de Coltelli, ad inventare il vero gelato artigianale: 82
emigrato a Parigi nella seconda metà del ‘600, aprì un caffè e, grazie alle sue granite, ai suoi sorbetti e soprattutto alla sua “Crema Gelata”, divenne talmente famoso da ricevere l’ammirazione di tutti… persino di Luigi XIV, il Re Sole! L’Inedita: Cheesecake all’Italiana Il New York Cheesecake, dolce tipico americano, è una torta a base di Philadelphia e panna acida con un croccante fondo di biscotto. Non avendo la panna acida, possiamo “italianizzarla” un po’ utilizzando una buona dose di… ricotta nostrana! Ingredienti Per il fondo: 250 g di biscotti secchi, 150 g di burro, un pizzico di cannella (se volete). Per la crema: 250 g di Philadelphia, 250 g di ricotta, 50 ml di panna fresca, 3 uova, 50 g di zucchero, 50 g di farina. Per guarnire: marmellata (meglio se di frutti di bosco). Procedimento Tritate finemente i biscotti e incorporarli bene al burro fuso e alla cannella. Foderate con questo composto una tortiera (meglio se apribile) e lasciate a raffreddare in freezer. Sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete la ricotta, il Philadelphia la panna e, per ultimo, la farina. Montate gli albumi a neve ben ferma ed incorporateli all’impasto, poi ponete il tutto nella tortiera con il fondo di biscotti. Fate cuocere in forno a 160 °C per 30/45 minuti, o fino a quando la superficie della torta inizia a dorarsi. Cospargete di marmellata e lasciate raffreddare in frigorifero. Una volta fredda, servite con abbondante panna montata. Lo sapevi? Nonostante sia ufficialmente nato a New York, il Cheesecake ha antenati… europei! Già dal settimo secolo a.C. i Greci offrivano agli atleti olimpici dolci a base di pane e formaggio fresco. Poi, grazie ai Romani, la ricetta del cheesecake si propagò in tutta Europa, e secoli dopo apparve in America con 83
l’arrivo dei primi migranti. Nel 1872 un lattaio americano di nome James L. Kraft (il cognome vi dice nulla?) accidentalmente inventò il Philadelphia, e nel 1880 cominciò la grande diffusione di questo prodotto e il suo utilizzo per la preparazione del moderno cheesecake. La Rapidissima: Baci di Dama estivi Non fatevi ingannare dalla semplicità di questi dolcetti: tanto sono facili da fare quanto sono buoni! E poi il fare questi baci può risultare un piacevole pretesto per passare un po’ di tempo a chiacchierare con amici e conoscenti. Ingredienti Un pacco di amaretti, un vaso di nutella, una confezione di mascarpone, cacao per guarnire. Procedimento Prendete un amaretto e spalmateci sopra una generosa cucchiaiata di nutella. Ora prendetene un altro e fate lo stesso con il mascarpone. Unite i due diversi amaretti, schiacciate un po’ e passate il dolcetto così ottenuto nel cacao. Una volta finiti i dolcetti, fate riposare in frigo per 10 minuti prima di servire o… mangiateli intanto che vengono pronti! Se volete potete sostituire gli amaretti con pavesini, biscotti secchi, integrali o al cacao, il mascarpone con la ricotta o il Philadelphia, la nutella con cioccolato fuso, marmellata o creme varie e il cacao con granella di nocciole, cocco o cioccolato grattugiato… insomma, con quello che più vi piace! Lo Sapevi? Gli amaretti, piccoli biscotti preparati con albumi, zucchero e pasta di mandorle, nascono probabilmente in Sicilia, antica dominazione araba. Gli amaretti sono diffusi in tutta Italia in due varianti, quella morbida e quella secca e croccante, e vengono ampiamente usati nella preparazione sia dei dolci che… dei salati! Vi siete mai chiesti perché i tortelli mantovani abbiano un sapore cosi dolciastro? Il loro ripieno è composto, tra l’altro, da zucca, mostarda e, appunto, amaretti. Nicolò Gavioli 84
FACCIAMO LA CONOSCENZA DELL’ANGURIA La pianta dell’anguria La pianta dell'anguria, o cocomero, il cui nome scientifico è Citrullus Vulgaris, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, il suo è UN frutto molto voluminoso dalla forma sia rotonda che ovale e può superare il peso di venti chilogrammi. La pianta, un'erbacea annuale dal fusto strisciante e peloso, è molto prolifica ed un singolo esemplare può arrivare a produrre anche cento angurie. L'anguria è composta principalmente da acqua (94% circa), una piccolissima percentuale di proteine e fibra alimentare, glucidi, minerali (sodio, potassio, ferro, fosforo e calcio), vitamine A e C, niacina (vitamina PP), riboflavina (vitamina B2) e tiamina (vitamina B1). Da sottolineare la presenza di licopene che conferisce all'anguria il tipico colore rosso. Allo stesso modo dei pomodori che ne sono particolarmente ricchi; il licopene è una sostanza antiossidante e come tale ha proprietà utili nella prevenzione dei tumori, alla prostata per gli uomini e al seno per le donne.
Proprietà e Benefici dell’Anguria La discreta quantità di sali minerali presenti nel cocomero è innanzitutto utile per contrastare il senso di stanchezza e spossatezza che frequentemente si presenta nei periodi estivi particolarmente caldi; grazie all'alto contenuto di acqua, l'anguria è sicuramente un frutto dissetante, diuretico e depurativo dell'organismo. 85
Sebbene la sua polpa sia particolarmente dolce, l'anguria presenta un apporto calorico particolarmente basso ed è quindi indicata nelle diete dimagranti proprio per il suo effetto saziante e non ingrassante. Le proprietà più interessanti dell'anguria vanno però ricercate nella presenza di sostanze carotenoidi, prima fra tutti il licopene di cui si è detto, che, oltre alle comprovate proprietà antitumorali, sono anche in grado di combattere i tanto temuti radicali liberi. Grazie alle sue proprietà, tra cui l'assoluta assenza di grassi, l'anguria, insieme all'ananas, è uno degli alimenti più efficaci per contrastare e combattere gli inestetismi della cellulite. Inoltre il cocomero ha altresì proprietà benefiche e protettive nei confronti del fegato e delle vie respiratorie.
Varietà di Angurie Le angurie possono essere divise in due varietà principali: la prima, quella più nota e coltivata soprattutto in Italia, si chiama Anguria Crimson Sweet ed è originaria dell'America; è l'anguria classica a cui siamo abituati, dalla forma sferica ed ovale, buccia verde scuro con striature verde chiaro e la polpa di un bel colore rosso acceso. La seconda, chiamata Anguria Sugar Baby, ha forma più piccola e rotonda con una buccia dal colore verde uniforme. Debora Toso
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CuriositĂ Enigmistica Divertimento
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Lezione n° 1 Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire qualcosa, lui le dice: "Ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l'asciugamano!" Lei riflette e in un attimo l'asciugamano cade per terra... Lui la guarda a fondo e le dà la somma pattuita. Lei, un po' sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo, risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: "era Giovanni". Il marito: "perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?" Morale: Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni! Lezione n° 2 Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall'ufficio a mezzogiorno e stanno andando verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada: "Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno". L'impiegato spinge gli altri e grida: "Tocca a me, a me....Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete". Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: "A me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!" E svanisce. “Tocca a te”, dice il genio, guardando il direttore del personale. "Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!". Morale: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo! 88
VIGNETTE
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a cura di Matteo Diani 91
la magnifica prof.ssa Gazzero By Babe e Slava
TORNIAMO BAMBINI
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a cura di Matteo Diani
IL TEST DI EINSTEIN Einstein ideò questo test affermando che il 98% della popolazione mondiale non sarebbe riuscita a risolverlo. Con un po’ di logica e intuito penso però che questo gioco sia fattibile per tutti. Dopo questa breve introduzione ecco il test: Ci sono 5 case di 5 colori diversi, in ogni casa vive una persona di nazionalità diversa. Ognuna di queste persone beve una bibita differente, fuma una diversa marca di sigarette e hanno un animale diverso. La domanda è: chi ha i pesci? Per scoprirlo avete i seguenti indizi: L’Inglese vive nella casa rossa. Lo Svedese ha cani. Il Danese beve the. La casa verde è a sinistra della bianca. L’abitante della casa verde beve caffè. La persona che fuma Marlboro alleva uccelli. L’abitante della casa gialla fuma Dunhill. L’abitante della casa al centro beve latte. Il Norvegese vive nella prima casa. La persona che fuma Blend vive accanto a quella che ha gatti. La persona che ha cavalli vive accanto a quella che fuma Dunhill. La persona che fuma Camel beve birra. Il Tedesco fuma Pall Mall. Il Norvegese vive accanto alla casa blu. La persona che fuma Blend ha un vicino che beve acqua. a cura di Matteo Diani 94
Your Crossword Puzzle Realizzato dalla classe 2BIN con il supporto della loro insegnante Anna Rita Poletti sulla base di alcune terminologie acquisite, durante il corso dellâ&#x20AC;&#x2122;anno, con le assistenti di madrelingua Stephanie e Kate.
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ANAGRAMMI CALCISTICI "Ecco un gioco per i soli esperti di calcio: a loro chiedo: <siete sicuri di conoscere tutti i calciatori delle squadre indicate? Ma soprattutto... siete sicuri di sapere come si scrivono???>. Se la vostra risposta è SI’, allora provatelo: scovate dentro ciascuna di queste bizzarre ed insensate frasi i nomi di 6 personaggi del mondo del pallone. Buon divertimento!" CALCIATORI di CLUB e NAZIONALI: 1. “Allor scampato il dì, crolli in simbiosi senza furore” [Real Madrid, Zenit S. Pietroburgo, Milan, Chievo, Chelsea, Inter] 2. “Temo la vita e il mondo, ci bastasse odiar Torino” [Barcellona, Inter, Real Madrid, Genoa, Juventus, Anzhi] 3. “Il dromedario caga sei biro nel tonno in altri bar” [Manchester United, Manchester City, Udinese, Atalanta, Lecce, Catania] 4. “Se versiamo la Bibbia, forse è brodo Marsundo” [Bayern Monaco, Barcellona, Roma, Milan, Fiorentina, Cagliari] 5. “Domani il tram ascolta la salsa di Mistipirru” [Milan, Real Madrid, Cagliari, Lazio, Chelsea, Inter] 6. “La serpe Indi mangia il mercurio senza vino” [Juventus, Napoli, Paris Saint Germain, Lazio, Genoa, Chelsea] 7. “Ora gli Zar di Ibiza dicono che il solco misuri in bit” [Juventus, Roma, AZ Alkmaar, Palermo, Novara, Siena] 8. “Goku non bruci Vegeta e Junior miri cigni somari” [Milan, Parma, Roma, Fiorentina, Cesena, Paris Saint Germain] 9. “Lo yogurt che abita a Zaidim sa di APAM se miete erba” [Palermo, Torino, Milan, Udinese, Novara, Chievo] 10. “Danzino su rovine funghi e ceppi che qua mi fan guerra” [Olanda, Argentina, Brasile, Spagna, Francia, Uruguay] 11. “Il Veneto insegna che un pandoro cabrio pesa” [Danimarca, Repubblica Ceca, Norvegia, Ghana, Sudafrica, Stati Uniti] 96
12. “Homer e Bart vendano coca a zio Pafa in Kuwait” [Giappone, Russia, Nigeria, Colombia, Colombia, Italia] 13. “Un martello grasso e di zenzero pianti tre delitti” [Anni passati: 6 bandiere della Juventus]
EXTRA: 14. “Urge fantastica birra e noleggiamo via altre mutande” [Anni passati: Milan ‘70, Juventus ‘80, Inter’80, Roma ‘80, Napoli ‘80/’90, Fiorentina ‘90] 15. “La molle storia che vantai, era il grido nello zerbino” [Calciatori delle nazionali vincitrici dei campionati del Mondo ’82, ’94, ’98, ’02, ’06, ‘10] 16. “Il bel drago venda milioni di sorrisi a Miriam” [Azzurri degli anni ’60, ’70, ’80, ’90, 2000 e 2010] 17. “Washington si limava un rene nel bar del ragno Rosina” [3 allenatori italiani, 3 allenatori stranieri] 18. “Zorro forse ruba a Satana bignè e corvi-biscotto” [4 arbitri italiani, 2 arbitri stranieri (anche non più in attività)]
Davide Vareschi
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Soluzioni dei giochi del numero 31 UN PAIO DI REBUS Inter vento corre TTO = INTERVENTO CORRETTO Paperi Noè ami CO dito poli NO = PAPERINO E’ AMICO DI TOPOLINIO
GIOCHI LOGICI 1. 2. 3. 4.
Sudoku ha 81 Caselle con i Numeri da 1 a 8 Il Dado ha 21 Pallini distribuiti su 6 Facce Il Mazzo ha 12 Figure e 2 Jolly Accendo il primo, lo lascio acceso un po’ poi lo spengo, accendo il secondo e apro la porta. Se è acceso, sarà il secondo, se la lampadina è calda è il primo, altrimenti è il terzo. 5. 25 6. Si ruota di 45 gradi quindi si avrà la possibilità di raddoppiare le misure. 7. 14 il figlio e 34 la madre, quindi 20 anni di differenza. 8. Nessuno perché non erano a Milano li ho soli incrociati 9. E di Europa, sono le iniziali dei continenti 10. 31, 30 giorni ha novembre di 28 ce n’é uno tutti gli altri ne han… 31 11. M di maggio sono i mesi.
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Soluzioni dei giochi di questo numero MA QUESTI CANTANTI LI RICONOSCI? 1. Albano 2. Arisa 3. Fabri Fibra 4. Gianna Nannini 5. Irene Grandi 6. Jovanotti 7. Laura Pausini 8. Luciano Ligabue 9. Lucio Battisti 10. Max Pezzali 11. Piero Pel첫 12. Renato Zero 13. Riccardo Cocciante 14. Tiziano Ferro 15. Vasco Rossi
IL TEST DI EINSTEIN Il tedesco
YOUR CROSSWORD PUZZLE Across: 3)freshman; 4)share; 7)graduate; 9)slap; 10)pour; 11)pal; 13)sophomore; 14)loner; 15)chalk;16). Down: 1)pen; 2)candy; 5)eclipse; 6)addiction; 8)touch; 12)amish; 15)ceased; 16)albatross 99
ANAGRAMMI CALCISTICI 1. Ozil, Criscito, Ambrosini, Pellissier, Malouda, Forlan 2. Iniesta, Cambiasso, Ronaldo, Moretti, Vidal, Etoâ&#x20AC;&#x2122;o 3. Nani, Balotelli, Armero, Cigarini, Oddo, Barrientos 4. Robben, Messi, Osvaldo, Seedorf, Amauri, Ibarbo 5. Muntari, Casillas, Astori, Dias, Lampard, Milito 6. Pirlo, Cavani, Menez, Mauri, Gilardino, Essien 7. Marchisio, Borini, Altidore, Ilicic, Lisuzzo, Bogdani 8. Nocerino, Giovinco, Kjaer, Gamberini, Mutu, Sirigu 9. Balzaretti, Oduamadi, Yepes, Asamoah, Gemiti, Acerbi 10.
Van Persie, Higuain, Maicon, Pique, Gourcuff, Hernandez
11.
Poulsen, Cech, Riise, Boateng, Pienaar, Donovan
12.
Honda, Akinfeev, Taiwo, Zapata, Armero, Bonucci
13.
Trezeguet, Montero, Tardelli, Platini, Zidane, Rossi
14.
Rivera, Gentile, Rumenigge, Falcao, Maradona, Batistuta
15.
Altobelli, Leonardo, Vieira, Marcos, Inzaghi, Llorente
16.
Maldini, Riva, Oriali, Bergomi, Maldini, De Rossi
17.
Sannino, Tesser, Ballardini, Mourinho, Van Gaal, Wenger
18.
Farina, Rosetti, Bergonzi, Orsato, Busacca, Ovrebo
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I nostri corrispondenti â&#x20AC;&#x153;esterniâ&#x20AC;?
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Con questo numero Fermitutti va in vacanza
Arrivederci allâ&#x20AC;&#x2122;anno (scolastico) prossimo!!! 108