BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
SOMMARIO 1. Lettera del Presidente 2. La nostra Identità 3. Visione e Missione 4. I Soci 5. L’assetto Istituzionale 6. L’utilità Sociale 7. Le Risorse Umane 8. L’Attività Istituzionale 9. Seminiamo il Futuro… - Le campagne a valenza sociale e attività di sensibilizzazione - Percorsi educativi e valorizzazione del territorio italiano - Le Raccolte Fondi Pubblici 10. Le attività Strumentali 11. Situazione Economico Finanziaria 12. Il rendiconto della gestione 13. Compliance dell’Associazione (privacy, vigilanza e controllo, sicurezza sul lavoro) 14. Il risultato e le aspettative future 15. I Prospetti di Bilancio d’esercizio al 31/12/2015 16. La Nota Integrativa 17. La Relazione della Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.a. 18. La Relazione del Collegio Sindacale 19. I prospetti di bilancio d’esercizio al 31/12/2015 di Slow Food Promozione srl e Slow Food Editore srl
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
1. LETTERA DEL PRESIDENTE SIAMO MILITANTI CHE VOGLIONO CAMBIARE IL MONDO PARTENDO DAL CIBO Cari Soci, Il presente documento ripercorre le tappe delle attività, degli eventi, dei progetti e delle iniziative che hanno avuto ricadute socio-politiche oltre che economiche sul nostro operato. Vuole anche essere un fermo immagine che ci induce a riflettere su ciò che siamo oggi e sulla complessità della nostra organizzazione. Si percepisce un’Associazione viva e dinamica, capace di dare risposte su più fronti proprio grazie alla complessità e alla varietà degli strumenti che nel corso degli anni è stata capace di costruirsi. Strumenti che dovremo continuare ad adeguare per far fronte ai tanti cambiamenti che stanno avvenendo nella nostra società sotto il profilo culturale, sociale ed economico, se vogliamo conservare, e semmai accrescere, l’autorevolezza che ci siamo conquistati con il nostro lavoro in tutti questi anni. Il 2015 è stato un anno importante nella nostra storia in quanto siamo stati chiamati ad affrontare, oltre a tutti gli impegni ordinari, anche numerose attività dal carattere straordinario (Expo, campagna per i cambiamenti climatici, nuova progettazione di Terra Madre Salone del Gusto, per citarne alcune). Essere riusciti ad affrontare un anno così impegnativo senza troppi contraccolpi, dà la misura del livello di maturità raggiunto. Dalle analisi di bilancio emergono anche le difficoltà: in particolare sul fronte economico - per quanto riguarda i progetti - e sul fronte del tesseramento – per quanto riguarda il calo delle sottoscrizioni -, probabilmente le due cose sono collegate. Sul fronte economico, appare ormai evidente la necessità di affrancarsi dalla dipendenza dai contributi pubblici. Anche i dati del tesseramento restano al di sotto delle aspettative dal momento che, dopo aver introdotto una tessera base a 25 euro, non c’è stata quella crescita che pure era lecito aspettarsi, vista anche la mole di attività e progetti messi in campo. Qui probabilmente il discorso è più complesso, perché il numero di persone che orbitano, da soci o da partecipanti ai nostri progetti, va ben oltre il dato numerico e pertanto si manifesta la necessità di nuovi metodi per sancire l’appartenenza al mondo di Slow Food. Pertanto, un’analisi attenta e complessiva di tutto ciò, ci consentirà di lavorare con la consapevolezza che, pur con la necessità di generare risorse sufficienti a tenere in buona salute la nostra organizzazione, la differenza la faremo soprattutto se riusciremo a generare valori sociali anche, e soprattutto, all’esterno della nostra organizzazione verso quei soggetti più fragili. Ecco perché la prospettiva immediata è quella di rinvigorire la rete, perché solo con una rete capillare e diffusa riusciremo a raggiungere nuovi e ambiziosi obiettivi senza affanno. Se la nostra missione è tutelare la Biodiversità, gli obiettivi devono necessariamente essere funzionali a questa missione. Rinforzare l’attività educativa rivolta ai bambini e agli adulti attraverso orti, corsi e promuovere modelli di agricoltura e di produzione del cibo più sostenibili sono due facce della stessa medaglia, per arrivare a garantire un cibo quotidiano buono, pulito e giusto per tutte le persone.
Gaetano Pascale Presidente di Slow Food Italia
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Slow Food Italia
2. LA NOSTRA IDENTITÀ Slow Food Italia è un’Associazione nazionale senza scopo di lucro, democratica, di promozione sociale, di formazione della persona e culturale, su base volontaria, che opera secondo i principi del buono pulito e giusto, in particolare nel campo dell’alimentazione, per la difesa dei diritti primari, dell’ambiente e dei beni comuni, ponendo la centralità del cibo quale elemento imprescindibile di sviluppo equo e sostenibile, affinché tutti possano trarre piacere dal cibo. Slow Food Italia difende il cibo vero, risultato di un ciclo naturale che rispetta l’ambiente, tutela il lavoro di qualità del produttore ed educa il consumatore a scelte alimentari e di consumo consapevoli; favorisce e alimenta la cultura gastronomica, capace di unire la ricchezza della biodiversità con il diritto al piacere della convivialità e socialità a tavola e s’impegna per un futuro dove il cibo sia accessibile a tutte le popolazioni, unite da una rete globale di comunità del cibo alleate e promotrici di cambiamento. L’Associazione fondata nel 1986 da Carlo Petrini, nasce con il nome di Arcigola e diventa nel 2002, con il Congresso Nazionale di Riva del Garda, Slow Food Italia. Nel 2016 questa nostra Associazione compie 30 anni. Da semplice organizzazione che ha iniziato la propria attività promuovendo storia e cultura locali, è arrivata a sostenere una nuova gastronomia che presuppone anche una nuova agricoltura dove la sostenibilità, ambientale e sociale, è imprescindibile. Oggi Slow Food Italia: - È iscritta nel Registro Prefettizio della Prefettura di Cuneo al n. 291 del 06/09/2004. - È accreditata, con Decreto del 5 luglio 2005, presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Dipartimento dell’Istruzione, in riferimento alla formazione del personale della scuola (art. 66 del vigente c.c.n.l. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003). - Ha il riconoscimento con D.M. n. 557/B.791.12000.A(145) del 07/03/2002 quale ente nazionale con finalità assistenziali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 comma 6 lettera E della L. n. 287/91 e ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 640/1972. - È iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale al nr. 194, ottenendo l’iscrizione a febbraio 2016.
3. VISIONE E MISSIONE VISIONE
Slow Food Italia vede nella qualità del cibo buono, pulito e giusto un atto di civiltà, uno strumento per migliorare l’attuale sistema alimentare e una ricerca affascinante perché dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e saperi. Questi tre aggettivi definiscono anche le caratteristiche irrinunciabili che un consumatore informato, o come preferiamo definirlo, un co-produttore, deve ricercare nella scelta di un cibo di qualità. Sono l’asse portante di tutto ciò che facciamo: • Buono. La bontà organolettica, che sensi educati e allenati sanno riconoscere, è il risultato della competenza di chi produce, della scelta delle materie prime e di metodi produttivi che non ne alterino la naturalità • Pulito. L’ambiente va rispettato e pratiche agricole, zootecniche, di trasformazione, di commercializzazione e di consumo sostenibili dovrebbero essere praticate sempre di più. Tutti i passaggi della filiera agro-alimentare, consumo incluso, devono infatti proteggere gli ecosistemi e la biodiversità, tutelando la salute del consumatore e del produttore • Giusto. La giustizia sociale deve essere perseguita attraverso la creazione di condizioni di lavoro rispettose dell’uomo e dei suoi diritti e che generino un’adeguata gratificazione attraverso la ricerca di economie globali equilibrate che determini un prezzo equo per il produttore e per il consumatore, la pratica della solidarietà, il rispetto delle diversità culturali e delle tradizioni.
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MISSIONE
Slow Food Italia nel corso degli anni si è messa a fianco degli agricoltori, a partire dalle Comunità del cibo che già operano nella rete di Terra Madre, ma anche di quelle che ancora non ne fanno parte. La missione di Slow Food Italia è quella di lavorare per rafforzare questa rete, con i suoi progetti, con il lavoro quotidiano dei suoi collaboratori e dei suoi volontari. Attraverso le numerose attività Slow Food Italia è a portata di tutti e la sfida per il futuro è quella di migliorare le condizioni di lavoro dei piccoli produttori, impegnarsi in campagne di sensibilizzazione alimentare e produzioni a tutela della salute del cittadino, preservare le tradizioni locali rafforzandone le economie.
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“Il movimento Slow Food, è la versione gastronomica di Greenpea (New York Times) 4. I SOCI
Il numero dei soci non riesce ancora a rappresentare tutti quei soggetti che a vario titolo si sentono vicini ai principi di Slow Food e, nonostante gli obiettivi fissati anche dall’ultimo Congresso - 50.000 soci -, siamo ancora lontani dal raggiungerlo. Slow Food Italia negli ultimi anni ha vissuto un processo di cambiamento che ha portato l’Associazione ad un passaggio che l’ha vista nascere 30 anni fa come Associazione dedita al piacere materiale, alla salvaguardia delle tradizioni, etichettata come un’Associazione di e da gourmet a un’Associazione attiva nel panorama sociale, impegnata nella salvaguardia della biodiversità, impegnata e a fianco dei piccoli produttori, ecc. Questo cambiamento ha sicuramente inciso sulle scelte dei soci, tra chi non si è più riconosciuto nell’Associazione degli inizi e chi, tra i nuovi aderenti, si sente maggiormente coinvolto e vicino a quella che è oggi Slow Food Italia. Un’Associazione ha però bisogno dei soci per poter contare e per poter dare voce a quelle migliaia di persone che aderiscono ai suoi principi e il numero di associati è indice di quanto si è presenti nel quotidiano, di quanta attenzione e del livello di condivisione si riesce a calamitare. È grazie ai soci che ogni giorno, Slow Food Italia può impegnarsi a ridare il giusto valore al cibo rispettando chi lo produce, i territori, le tradizioni locali. A fine 2015 è nata la tessera Green grazie alla quale Slow Food Italia può continuare a impegnarsi in campagne contro l’accaparramento dei terreni agricoli per destinarli ad uso industriale, per favorire campagne a difesa del Mediterraneo, per favorire le produzioni biologiche, ecc. I proventi del 2015, ammontanti a euro 2.527 finanzieranno progetti a tutela dell’Olio extravergine di oliva, in particolare la tutela di antiche varietà di olive. Il progetto si pone l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle coltivazioni autoctone e delle caratteristiche dell’olio extravergine di qualità promuovendo l’adozione dell’etichetta narrante per ogni olio selezionato. Soci iscritti al 31/12/2015
nr. 32.468 (-5% rispetto al 31/12/2014)
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Slow Food Italia
SOCI ISCRITTI 2014 -‐2015
Soci iscritti 2014-2015 20.445 20.382
6.197
1.615
SOCIO SLOW FOOD 25€
2.362
2.328
1.845
1.925
SOCIO SOSTENITORE 70€
SOCIO RID
5.448
948
1.780
TESSERA FAMIGLIA SLOW
GIOVANE
0
1.161
KIDS
Anno 2014
41
119
JUNIOR
35
LIFE
Anno 2015
Soci iscritti 2010-2015
SOCI ISCRITTI 2010 -‐ 2015 34.247 32.468 31.249 30.057 29.030
28.866
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Soci attivi 2015
SOCI ATTIVI 2015 KIDS 2%
LIFE 2%
ALTRE TESSERE 0%
GIOVANE 17%
TESSERA FAMIGLIA SLOW 7%
Media dei soci attivi nel corso del 2015: nr. 53.000 SOCIO SLOW FOOD 25€ 62%
SOCIO RID 5%
SOCIO SOSTENITORE 70€ 5%
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ALTRE TESSERE
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
Donne 40%
Uomini 60%
Soci da associazione 1° livello 60%
Soci da iscrizione diretta 40%
Età media 47 anni
Soci attivi in Italia
2,5% 2% 0,3%
14%
8,4%
9,7% 7,1% 4,5% 11,3%
4,3% 1,7% 2,3% 6,7%
0,5% 7,5%
5% 0,5%
1,5% 3,5%
6,7%
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Slow Food Italia
5. L’ASSETTO ISTITUZIONALE Slow Food Italia è strutturata su tre livelli: - Livello territoriale (Associazione di primo livello - condotta) - Livello regionale (Associazione di secondo livello - Associazione regionale) - Livello nazionale (Associazione di terzo livello – Associazione Nazionale) Livello territoriale La Condotta è il livello organizzativo territoriale di Slow Food Italia, al cui interno i soci esercitano l’attività associativa. È governata da proprio statuto approvato dall’Assemblea dei Soci, conforme al modello predisposto dal Consiglio Nazionale. È gestita dal Comitato di Condotta che elegge tra i propri membri il Fiduciario, il quale la rappresenta. Livello regionale L’Associazione Regionale è la struttura organizzativa regionale di Slow Food Italia. È governata da proprio Statuto approvato dall’Assemblea dei Soci, conforme al modello predisposto dal Consiglio Nazionale. È gestita dal Comitato Esecutivo Regionale, dal Presidente Regionale e dal Segretario Regionale. Livello nazionale Sono organi nazionali di direzione politica, di governo e di controllo dell’Associazione: • il Congresso Nazionale • il Consiglio Nazionale • il Comitato Esecutivo • il Presidente • il Segretario Generale • la Conferenza delle Regioni • il Collegio Sindacale • il Collegio dei Garanti Il Congresso Nazionale è l’organo di indirizzo dell’Associazione a cui partecipano tutti i delegati eletti dai soci, con criteri di rappresentanza stabiliti dal Consiglio Nazionale con apposito Regolamento, al fine di garantire la partecipazione democratica di tutti i soci sia alla vita associativa, sia alle deliberazioni nazionali, sia all’elezione degli organi dirigenti.
VIII CONGRESSO NAZIONALE (RIVA DEL GARDA 9-11 MAGGIO 2014)
771 DELEGATI PARTECIPANTI
Presidente Segretario
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56 CONSIGLIERI NAZIONALI e 20 RISERVE
5 MEMBRI COLLEGIO DEI GARANTI
6 MEMBRI DEL COMITATO ESECUTIVO NAZIONALE
3 MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE e 2 RISERVE
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015 Trentino Alto Adige nr. 1 Veneto nr. 4
Lombardia nr. 6
Friuli Venezia Giulia nr. 1
Piemonte e Valle d’Aosta nr. 5 Comitato Esecutivo nr. 6 Presidenti Onorari nr. 2
Emilia Romagna nr. 4
Consiglio Nazionale Slow Food Italia al 31/12/2015
Marche nr. 1
Abruzzo nr.1
Liguria nr. 2
Puglia nr, 3
Toscana nr. 5 Umbria nr. 1
Lazio nr. 6 Campania e Molise nr. 4
Calabria e Basilicata nr. 1
Sicilia nr. 3
Presidente Pascale Gaetano Segretario Generale Buttignol Daniele Comitato Esecutivo Pascale Gaetano – Presidente Slow Food Italia Buttignol Daniele – Segretario Generale Berlendis Lorenzo – Vice Presidente Chellini Sonia – Vice Presidente Rocchi Francesca – Vice Presidente Scaffidi Cinzia – Vice Presidente Consiglio Nazionale Petrini Carlo – Presidente Onorario Burdese Roberto – Presidente Onorario Pascale Gaetano – Presidente Slow Food Italia Buttignol Daniele – Segretario Generale Agosti Enrica – Lombardia Amonti Francesco – Lombardia Asaro Stefano – Lazio Beltramini Stefano – Toscana Bergamo Massimo – Marche Berlendis Lorenzo – Lombardia Bernacchini Massimo – Toscana Biasi Francesco – Puglia
Bolzacchini Paolo – Lombardia Bonamigo Letizia – Veneto Bonomi Barbara – Lazio Buscemi Marlena – Piemonte Chellini Sonia – Umbria Cherchi Antonio – Emilia Romagna Chiusano Gabriella – Piemonte Ciacci Laura – Lazio Consigli Sergio – Umbria D’orazio Eliodoro – Abruzzo Del Pistoia Marco Egidio – Toscana Delvecchio Antonio – Puglia Donati Raffaela – Emilia Romagna Eccher Denise – Trentino Alto Adige Fassio Franco – Università di Scienze Gastronomiche Fiorita Nicola – Calabria Geminati Riccardo – Lombardia Grana Raffaella – Toscana Greco Silvio – Lazio Gugliotta Rosario – Sicilia Locatelli Gabriele – Emilia Romagna Lodi Rachele – Veneto Longo Marcello – Puglia Mancini Alaimo Stefania – Sicilia Mele Francesco – Piemonte Muzi Roberto – Lazio Napodano Lucio – Campania
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Nappini Barbara – Toscana Orefice Giuseppe – Campania Pascali Roberta – Lazio Pasquali Mauro – Veneto Piva Claudia – Emilia Romagna Plett Massimiliano – Friuli Venezia Giulia Roccatello Ludovico – Piemonte Rocchi Francesca – Lazio Rubino Daniela – Lombardia Saggiorato Attilio – Veneto Scaffidi Cinzia – Piemonte Sodano Bruno – Campania Sorbo Nicola – Campania Sottile Francesco – Sicilia Trentini Carmelita – Lombardia Tron Sergio – Liguria Collegio dei garanti Fabbri Alberto Adolfo – Presidente Acunzo Giusi Bertazzoni Cristina Collegio Sindacale Cappello Francesco – Presidente Brun GianLuigi Molinari Vittorio Società di Revisione Deloitte & Touche Spa
Slow Food Italia
LA SEDE NAZIONALE
SLOW FOOD ITALIA - Via Mendicità Istruita 14 – 12042 Bra (CN)
LE SEDI OPERATIVE Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 del D.M. 471/2001 l’Associazione SLOW FOOD ITALIA ha la seguente diffusione territoriale. 1. Slow Food Crotone - Via Firenze 21 -88900 Crotone Kr 2. Condotta Slow Food Avellino - Via Casale 8 83100 Avellino Av 3. Slow Food Ischia e Procida - Via Cretajo al Crocefisso 3 - 80070 Barano d’Ischia Na 4. Slow Food Modena - Via Largo Gribaldi 2 - 41124 Modena Mo 5. Slow Food Ciampino - Via del Grottino sn - 00046 Grottaferrata Rm 6. Slow Food Condotta di Terracina Torre degli Azzi - Via SS. Quattro s.n.- 04019 Terracina (LT) 7. Slow Food La Spezia Cinque Terre Golfo dei Poeti Val di Vara Levanto - Via del Prione 156 - 19121 La Spezia Sp 8. Condotta Parco del Roccolo - Via Alberto da Giussano Angolo Via Bramante - 20010 Canegrate Mi 9. Condotta Alba Langhe - Piazza Elvio Pertinace 8/D - 12051 Alba Cn 10. Slow Food Biella - Via Milano 16 - 13856 Vigliano Biellese Bi 11. Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta - Via Narzole 1 - 10100 Torino To 12. Slow Food Colline Astigiane - Piazza San Martino 6 - 14100 Asti At 13. Slow Food Alto Salento - Via Moreno - 72023 Mesagne Br 14. Slow Food Oristano - Piazza Eleonora 4 - 09170 Oristano (Or) 15. Slow Food Valdemone - Via Centonze 227 - 98123 Messina Me 16. Slow Food Colli Superiori del Valdarno - Via Poggio Bracciolini 36/40 - 52025 Montevarchi Ar 17. Slow Food San Miniato - Via A.Conti 39/41/43 - 56028 San Miniato Pi 18. Slow Food Toscana - Via San Quirico 17 - 50142 Firenze Fi 19. Slow Food Valdinievole - Piazza del Popolo 97 51015 Monsummano T Pt 20. Slow Food Umbria - Via San Rocco 2 - Miralduolo 06089 Torgiano Pg 21. Slow Food Valle d’Aosta - Via Maillet 5/7 - 11100 Aosta Ao LE ASSOCIAZIONI SLOW FOOD - RAMIFICAZIONE ORGANIZZATA Le Condotte e le Associazioni Regionali sono il principale punto di riferimento per i soci, i quali possono prendere parte della vita associativa e alle diverse attività che vengono messe a loro disposizione: corsi master of food, incontri con piccoli produttori e sostegno delle filiera corta, conferenze, esperienze degustative e conviviali mirate alla valorizzazione di tutto ciò che il territorio può esprimere e il coinvolgimento nei progetti educativi in particolare quelli rivolti ai bambini delle scuole dell’infanzia, elementari e medie. Trentino Alto Adige nr.8 Veneto nr. 25
Lombardia nr. 30 Valle d’Aosta nr. 1
Friuli Venezia Giulia nr. 5
Emilia Romagna nr. 18
Piemonte nr. 30
Nr. 313 Associazioni 1° e 2° Livello al 31/12/2015
Marche nr. 15
Abruzzo nr.12
Liguria nr. 9
Puglia nr. 20
Toscana nr. 35 Umbria nr. 7
Sardegna nr. 5
Lazio nr. 26
Calabria nr. 13
Molise nr. 3
Campania nr.28 Basilicata nr. 3
Sicilia nr. 20
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
Le Associazioni territoriali sono attive nell’attività di raccolta fondi per il sostegno dei progetti istituzionali: il più grande contributo è rivolto al progetto 10.000 Orti in Africa. Progetto 10.000 Orti in Africa Dati 2015: 2.092 - totale orti attivi a fine 2015 753 - nuovi orti avviati nel 2015 35 - paesi coinvolti nel 2015 40 - formazioni nel 2015 41.840 - persone coinvolte nel 2015 70 - agronomi coinvolti Nel corso dell’anno 2015 le condotte italiane hanno erogato alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus euro 65.477.
6. L’UTILITÀ SOCIALE Slow Food Italia, con una presenza capillare sul territorio italiano e grazie all’aiuto di numerosi volontari che garantiscono lo sviluppo della rete associativa, si è trasformata da ente dedito alla riscoperta delle tradizioni enogastronomiche, ad un’Associazione mondiale che difende il cibo e tutela la biodiversità. Slow Food Italia è radicata nel tessuto sociale: ciascuna Condotta interagisce nella propria comunità e con le istituzioni, si fa carico di comprendere le esigenze dei territori, favorisce il dialogo tra produttori e consumatori. Slow Food Italia sostiene le comunità affinché continuino o ricomincino a produrre cibo buono, pulito e giusto. Attraverso la promozione dei territori, dei piccoli produttori di cibo, si favorisce una nuova economia che permette ai produttori di tutelare i prodotti a rischio di estinzione. Con la maggiore visibilità si contribuisce a: • migliorare le condizioni di lavoro; • ridurre i problemi di salute legati all’alimentazione; • preservare le tradizioni e le identità locali; • rafforzare le economie locali; • facilitare il coinvolgimento di generazioni diverse e il dialogo tra di esse; • aumentare il valore della produzione alimentare; • aumentare l’attenzione nei confronti del cibo e della terra; • avvicinare un numero crescente di giovani a questo settore. Slow Food Italia con le sue attività educative, politiche e divulgative mira al perseguimento del diritto fondamentale che è quello della sovranità alimentare, macro pilastro dell’Associazione che si consolida al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati.
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Slow Food Italia
Inoltre, Slow Food Italia registra risultati positivi in termini di sensibilizzazione sull’impatto ambientale attraverso le attività didattiche, le campagne di sensibilizzazione e gli eventi. Propone un nuovo paradigma per il futuro del pianeta preservando la biodiversità, salvando i cibi che rischiano di scomparire, sostenendo i piccoli produttori e rafforzando il mercato locale. Slow Food Italia ha fatto salire a bordo dell’Arca del Gusto 1.400 prodotti tradizionali a rischio d’estinzione e avviato oltre 260 Presidi in Italia, progetti realizzati a tutela di produzioni sostenibili. I Presidi Slow Food consentono ai produttori di uscire dall’isolamento in cui li ha confinati il libero mercato, di migliorare la qualità dei prodotti e delle tecniche utilizzate, di trovare sbocchi di mercato con il coinvolgimento di produttori in tutta Italia. Inoltre la difesa del paesaggio, del suolo e del territorio sono una grande sfida per l’Associazione: essi sono beni comuni, limitati e non rinnovabili. L’impatto economico sul territorio è sempre più evidente, in quanto Slow Food Italia si impegna a ricostruire le economie locali partendo dal cibo, rafforzando le filiere produttive locali, riducendo gli spostamenti globali di cibo e gli sprechi, riportando al centro dell’attenzione le comunità in cui viviamo. L’Associazione si adopera per la difesa e la valorizzazione della memoria locale: non si può parlare di economia locale senza preservare la memoria locale, perché i saperi tradizionali sono fondamentali per conoscere e vivere i territori, perché permettono di recuperare produzioni, perché sono strumenti attuali e strategici per pensare ad un’economia davvero sostenibile. Slow Food Italia trova nei VOLONTARI il vero valore aggiunto dell’Associazione. Essi sono presenti su tutto il territorio nazionale e si occupano dello sviluppo della rete. In ogni Associazione territoriale si qualificano quali membri del Comitato di Condotta o Comitato Esecutivo Regionale. I Volontari sono coloro i quali fanno conoscere e crescere l’Associazione, propongono iniziative in ogni parte d’Italia e collaborano attivamente per promuovere l’educazione alimentare nelle scuole, salvaguardare la biodiversità attraverso la mappatura del territorio e la continua ricerca dei valori e delle tradizioni locali.
7. LE RISORSE UMANE I valori del Buono Pulito e Giusto si declinano anche nel quotidiano operare dell’Associazione. “….si lavora tutti i giorni per fare delle cose, ma i dipendenti sono anche persone che quelle cose le fanno perché condividono i valori di Slow Food ed hanno in testa un’idea molto chiara di quello che la NOSTRA Associazione potrebbe essere e dovrebbe fare. Dobbiamo farlo con impegno e con entusiasmo, un entusiasmo che appartiene soltanto a chi ha la consapevolezza di essere nel giusto anzi, nel buono pulito e giusto e, soprattutto, a chi ha coscienza di contribuire con il proprio lavoro a rendere questo mondo un posto migliore per noi tutti.” (Rif. intervento Congresso Nazionale, Riva del Garda 9-11 maggio 2014)
2.654 VOLONTARI 1.764 Uomini 890 Donne
SUD 26%
Una prima condizione necessaria affinché si evidenzi un impatto efficace sulla motivazione dei dipendenti è la capacità di Slow Food Italia di soddisfare le esigenze realmente sentite dai lavoratori. Il 2015 ha dato il via ai primi passi verso la progettazione di un piano di riorganizzazione che ha implicato la realizzazione di una serie di attività promosse dal nuovo comparto Gestione e Sviluppo delle risorse umane interno all’Ufficio del Personale.
NORD 42%
CENTRO 32%
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In una organizzazione come Slow Food l’elemento chiave di successo è dato dalle persone e dalle buone relazioni che queste persone riescono a instaurare. Slow Food esiste perché la sua rete di volontari, attivisti e dipendenti interagisce con la forte spinta ideale che porta tutti gli attori a lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi.
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Nel progetto rientrano un insieme di azioni finalizzate ad incrementare il benessere organizzativo dei lavoratori dipendenti. Per aiutare e favorire lo sviluppo delle risorse umane e mantenere un livello ottimale di consapevolezza, informazione e formazione del personale, Slow Food Italia ha realizzato nel corso dell’esercizio: • percorsi di formazione manageriali per tutti i responsabili di ufficio; • percorsi di formazione per l’aggiornamento delle competenze di tutto lo staff: corsi di lingua inglese e corsi di utilizzo del pacchetto applicativo Office; • la job evaluation di tutte le posizioni organizzative sulla cui base è stata tracciata la curva di equità retributiva; • incontri con gruppi di lavoro mirati per definire su quali progetti specifici e strategici realizzare il supporto metodologico in tema di conduzione progetti; • la partecipazione come partner di progetto, insieme ad altre entità pubbliche e private al Progetto Talenti Latenti, vincitore del Bando Nuovo Welfare, per l’implementazione di politiche di welfare territoriali che impattino sul benessere lavorativo dei dipendenti. Inoltre, sono stati intrapresi i seguenti percorsi: • rendere più efficienti le procedure interne relativamente al tema della salute e della sicurezza del personale; • intensificazione dei corsi per i preposti oltre al numero di ore previsto dalla normativa; • intensificazione della formazione e informazione sulla normativa della privacy specifica sulle varie aree di lavoro; • organizzazione di incontri informativi mensili per il personale e i collaboratori, su temi che riguardano l’organizzazione di eventi, progetti e attività. RISORSE UMANE AL 31/12/2015 27 Dipendenti Tempo Indeterminato
NR. 33 DIPENDENTI AL 31/12/2015
5 Dipendenti Tempo Determinato
NR. 24 DONNE 0 QUADRI 24 IMPIEGATI 5 Collaborazioni Occasionali 12 Dipendenti Part Time
NR. 9 UOMINI
1 Disabile
3 QUADRI 6 IMPIEGATI 3 Dipendenti in Maternità
Costo medio annuale: euro 32.637 Costo più elevato: euro 90.795 Costo di ingresso: euro 28.940
Dipendenti residenti a Bra (Cn): nr. 20 Dipendenti residenti in Provincia di Cuneo: nr. 7 Dipendenti residenti fuori Provincia di Cuneo: nr. 7
Età media dipendenti: 40 anni Età dipendente più giovane: 26 anni Età dipendente più anziano: 64 anni Anzianità media lavorativa: 9 anni
Dipendenti con laurea: nr. 16 Dipendenti con diploma: nr. 16 Dipendenti con licenza media: nr. 1
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8.1 Il Tesseramento è una delle principali fonti di finanziamento dell’Associazione. Il programma congressuale del 2014 ha messo in evidenza che attraverso il tesseramento si riesce a “misurare” anche il gradimento dei progetti nella società. Un’Associazione con più soci è un’Associazione con più idee. Questo è il motivo che spinge a considerare l’ampliamento della base associativa una priorità da perseguire con la ricerca di nuovi soci, che può essere effettuata allargando il raggio delle nostre azioni, esplorando nuovi contesti. La possibilità di combinare queste azioni porta a considerare la soglia dei 50.000 soci iscritti come un traguardo possibile. Una crescita che non deve essere solo quantitativa ma anche qualitativa, una crescita che favorisca il processo di trasformazione - già in atto - da Associazione che garantisce servizi e benefit ad Associazione che costruisce mutualità e solidarietà. Il 2015, secondo anno di gestione con la tessera a 25 euro, non ha raggiunto gli obiettivi auspicati riducendo così i proventi rispetto all’esercizio precedente, infatti si passa da euro 924.404 del 2014 a euro 852.279 del 2015 (-8%). Si è manifestata una riduzione sul totale iscrizioni annuali principalmente attraverso il canale delle iscrizioni dirette. € 16,93 € 16,70
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Proventi da tesseramento Redditività media tessera
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8.2 Allenare i sensi per riscoprire il gusto, conoscere i legami con il territorio, seguire il ritmo delle stagioni: da sempre l’educazione alimentare e sensoriale secondo Slow Food Italia è una delle attività portanti. Slow Food Italia sostiene che l’educazione debba essere un diritto di tutti, senza distinzione di sesso, lingua, etnia o religione; accessibile nei diversi luoghi e a qualsiasi età, affinché non si rimandi alla prossima generazione ciò che si può contribuire a migliorare oggi. Con un approccio pedagogico indipendente dalla semplice prospettiva nutrizionista, Slow Food coinvolge adulti e bambini presentando il cibo con tutte le sue valenze culturali, sociali e organolettiche. Il cibo è lo strumento ideale per sperimentare e promuovere un’educazione articolata, complessa e creativa che dia valore all’interdipendenza, all’ambiente, ai beni comuni e al ruolo della comunità, come garante della trasmissione di tutti i saperi legati alle culture materiali e sociali. La grande scommessa è cercare di cambiare le abitudini alimentari quotidiane grazie a un approccio più responsabile e a una maggiore consapevolezza del ruolo delle comunità locali, dell’importanza del loro agire localmente conoscendo il contesto globale. I corsi Master of Food sono la più completa e innovativa università popolare del gusto. Il loro obiettivo non è quello di creare tecnici esperti, ma rendere i partecipanti più consapevoli delle loro scelte quotidiane di consumo e acquisto. I Master of Food si ripropongono come un percorso educativo efficace nel promuovere comportamenti di acquisto e consumo più responsabili, grazie alla loro didattica partecipativa: non solo corsi in aula, ma anche presso i luoghi di produzione e vendita del cibo; non più classiche lezioni frontali, ma simulazioni, degustazioni e confronti per acquisire un sapere trasversale. I Master of Food sono sempre più progetti con forti ricadute a livello locale perché nascono dall’esigenza e dalla volontà delle Condotte, si svolgono sul territorio e non possono prescindere dalle peculiarità locali. Oltre alla diffusione dell’educazione alimentare e del gusto, i Master of Food contribuiscono a generare altri tipi di ricadute: • Occupazionale ed economica per l’organizzazione di corsi professionalizzanti e per la quantità di nuovi docenti formatisi grazie ai Master. • Associativa perché la loro organizzazione coinvolge in modo
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Slow Food Italia
diretto e significativo le Condotte creando un forte collegamento con il territorio, legame che viene ulteriormente rafforzato includendo, sempre di più, nella didattica dei Master lo studio dei prodotti locali. • Sociale e politica perché contribuiscono a cambiare le abitudini di acquisto e di consumo, aiutandoci ad uscire dalla logica dell’alimentazione omologata e decisa da altri in luogo dei consumatori. Il Congresso Nazionale del 2014 ha sottolineato che il Master of Food è stato il primo grande progetto messo in campo da Slow Food per fornire strumenti completi ed efficaci nella scelta del cibo quotidiano. L’obiettivo per il futuro è di rendere ancora più flessibile la proposta formativa. Per il prossimo quadriennio l’obiettivo è quello di realizzazione circa 300 corsi all’anno, sia con il coinvolgimento delle Associazioni (Regionali o Condotte) sul territorio, sia soggetti terzi (aziende private, enti, scuole o altre organizzazioni). I Master of Food realizzati nel corso del 2015 sono stati 291 (259 nel 2014) di cui 126 a Condotte (114 nel 2014), 112 corsi svolti nei punti Eataly (102 nel 2014) e 53 corsi a enti ed aziende private (43 nel 2014). • I corsi Classici sono stati pari al 78% dei corsi effettuati (227 corsi nel 2015 - 195 corsi nel 2014) finalizzati a conoscere il mondo del vino, della birra, dell’olio, del formaggio, dei salumi, dell’educazione sensoriale e delle tecniche di cucina; • I corsi di Buono Pulito e Giusto sono stati pari al 5% dei corsi effettuati (16 corsi nel 2015 - 17 corsi nel 2014), finalizzati alla scelta della spesa quotidiana: cereali e pane, pasta e riso, carne, pesce, miele, orticoltura, spesa, spesa/ortofrutta; • I corsi Una Tira l’Altra sono stati pari al 17% dei corsi effettuati (48 corsi nel 2015 - 47 corsi nel 2014 ), finalizzati ad avere più conoscenza specifica sui temi relativi a distillati, aceti, caffè, tè, cioccolato, spezie, erbe aromatiche, funghi e tartufi, pasticceria, cucine etniche, storia e cultura della gastronomia. Un grande progetto dell’area educazione è l’Orto in Condotta che è diventato fin da subito lo strumento principale delle attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole. I bambini hanno la possibilità di coltivare direttamente in prima persona frutta e verdura. Avvicinandoli alla terra sono educati alla varietà, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione ecologici, al rispetto della natura, sono invitati ad incuriosirsi di ciò che è diverso e ad assaggiare ciò che essi stessi coltivano. L’orto diventa, quindi, uno strumento per far diventare il piccolo consumatore un coproduttore, cioè un cittadino consapevole che le sue scelte di acquisto e di consumo hanno ripercussioni dirette sulla produzione e quindi sulla società che li circonda. Entrano inoltre in campo valori come il rispetto verso l’ambiente e verso il prossimo, trasmesso attraverso il lavoro di gruppo, e la cura e la responsabilità che ogni bambino deve avere della propria piantina o del proprio pezzetto di terra. Nell’Orto: si coltivano solidarietà, biodiversità, relazioni, rispetto, tradizioni, curiosità, multiculturalità, interdisciplinarità e il metodo induttivo; si migliorano le abitudini alimentari, con piacere; si torna ad essere più vicini alla terra; si riscopre il ruolo della comunità; si ridà valore al ruolo dei nonni; si fa festa, l’11 novembre, giorno di messa a riposo dei campi. Per realizzare tutto ciò l’impegno viene da più fronti: Slow Food Italia si occupa della progettazione e dell’organizzazione della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti e dei genitori. La Condotta locale si occupa dei contatti sul territorio e dei rapporti diretti con la scuola, aiuta nella ricerca delle sementi e dei nonni ortolani, organizza incontri con la rete di cuochi e produttori che entrano a fare parte della comunità dell’apprendimento; la scuola, invece, cura la programmazione didattica del progetto e la realizzazione dell’orto, collabora con Slow Food Italia nella ricerca dei nonni ortolani che aiutino insegnanti e bambini e che si prendano cura dell’orto in modo continuativo mantenendolo attivo tutto l’anno; infine, il Comune si impegna a fornire il terreno (qualora la scuola non lo avesse a disposizione), le sementi, gli attrezzi e spesso contribuisce al finanziamento del progetto. Anche nel 2015 la Festa Nazionale di Orto in Condotta ha potuto contare sulla nutrita partecipazione delle scuole del progetto: l’11 novembre, 502 classi di tutta Italia hanno giocato sul progetto tutela delle api e dei mieli e su come, grazie, alla presenza degli orti si possa arrivare a ridurre e contrastare la perdita di questi preziosissimi insetti. L’Orto in Condotta è il progetto studiato appositamente per le scuole. Il Congresso Nazionale si è posto come obiettivo per il prossimo quadriennio non tanto l’incremento numerico, circa 600 Orti attivi entro il 2018, quanto un consolidamento della rete attraverso un crescente coinvolgimento dei genitori e delle famiglie con interventi mirati e ampliando il raggio d’azione delle nostre Comunità.
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Nel 2015 sono stati avviati 18 nuovi Orti in Condotta (20 orti nel corso dell’anno 2014) e al 31.12.2015 risultano attivi 505 Orti in Condotta attivi (487 orti attivi nel 2014). 20.000 genitori coinvolti 1.500 insegnanti che hanno partecipato alle lezioni Nel corso del 2014, in seno all’attività di educazione alimentare, in collaborazione con la Fondazione CRT si è concluso il progetto “Diderot - Spunti e Spuntini”, il quale è stato teatro di attività anche per il biennio 2014-2015. Scopo di tale progetto è stato quello di contraddistinguere le attività educative di Slow Food, con un percorso pedagogico svincolato dalla mera prospettiva nutrizionista e che ha raccontato il cibo in tutte le sue valenze culturali, territoriali, sociali e organolettiche. Oltre seimila studenti del Piemonte e Valle d’Aosta hanno imparato a dare il significato di qualità del cibo, sicurezza alimentare, produzione rispettosa dell’ambiente e attenta a chi produce. In particolare il percorso didattico avviato da Slow Food Italia ha avuto come obiettivo proprio quello di far riflettere i ragazzi sul cibo che mangiano, invitandoli a scelte più consapevoli. Sempre nel corso dell’esercizio si sono attivati alcuni progetti specifici con lo scopo di sviluppare nuove progettualità in seno all’educazione Slow Food. La scelta di avviare questi nuovi progetti è stata anche il frutto del percorso di revisione dei progetti educativi su cui l’Associazione ha investito già a partire dal 2014. Si tratta, da un lato, di progetti riguardanti nuove tematiche, scelte per la loro ricaduta sociale, dall’altro di progetti diretti a nuovi target, scelti per ampliare maggiormente i destinatari delle attività educative dell’Associazione, o target già toccati in passato, su cui si desidera investire maggiormente. I progetti avviati si sono focalizzati maggiormente sui seguenti temi: la ristorazione scolastica, l’orto comunitario e i bambini come destinatari diretti. I proventi dell’educazione al 31/12/2015 sono pari a euro 346.012 (-6% rispetto all’esercizio 2014). La diminuzione si riscontra maggiormente nell’ambito dell’attività dei Master of Food in cui si evidenzia un -16%, rispetto al 2014. Gli Orti in Condotta invece registrano +45% rispetto all’anno precedente, tale incremento è imputabile alla maggiore attività effettuata nelle scuole.
I PROVENTI DELL'EDUCAZIONE I PROVENTI DELL'EDUCAZIONE 15%
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25%
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Master of Food e Orti nel 2015 Master of Food e Orti nel 2015
ORTI IN CONDOO M MASTER OF FOO
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ATTIVITA' EDUCA
I PROVENTI DELL'EDUCAZIONE 60%
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Slow Food Italia
8.3 Fin dalla sua nascita, la prima intuizione di Slow Food Italia è stata quella di occuparsi di biodiversità domestica, per salvaguardare le specie vegetali e le razze animali autoctone, ma anche i trasformati onde evitare la scomparsa di un grande patrimonio economico e gastronomico, sociale e culturale fatto di salumi, dolci, pani e formaggi. L’elaborazione artigianale consente di ottenere prodotti specifici, capaci di raccontare una cultura, saperi tramandati di generazione in generazione. La tutela della biodiversità per Slow Food è, in primis, mettere in contatto mondi diversi non sempre portati a dialogare tra loro: agronomi, cuochi, agricoltori, veterinari, giornalisti. Slow Food lavora direttamente con i produttori, raccontandone le storie con ogni strumento affinché i loro temi e le loro testimonianze diventino patrimonio di tutti. Per salvaguardare, diffondere e promuovere la biodiversità, nel corso degli anni Slow Food Italia ha lavorato su un grande progetto attraverso la ricerca, la valorizzazione di tutti quei prodotti tradizionali, artigianali e di qualità in via d’estinzione: I PRESIDI SLOW FOOD. I Presidi Slow Food uniscono produttori, valorizzano i territori di origine, preservano tecniche e saperi tradizionali e promuovuono modelli di produzione sostenibile. Sono esempi concreti e virtuosi che mirano ad un’agricoltura sostenibile, basata su qualità, benessere animale, sostenibilità, rispetto dell’ambiente, legame con il territorio, salute e piacere del consumatore. Slow Food Italia accompagna i produttori, organizzando momenti di formazione e scambi di esperienze, valorizza i prodotti attraverso il racconto dei produttori, dei saperi, dei territori, delle tecniche di produzione e, grazie alla sua rete, mette in contatto i produttori con i consumatori tramite gli eventi, il coinvolgimento dei cuochi e il sostegno di forme di commercializzazione diretta come i mercati contadini e i gruppi di acquisto solidali. Con il passare degli anni il progetto dei Presidi Slow Food è diventato uno dei veicoli più efficaci per mettere in pratica la politica di Slow Food sull’agricoltura e sulla biodiversità. Nel 2008, a nove anni dall’avvio del progetto, Slow Food Italia ha accolto una richiesta dei produttori: l’assegnazione di un contrassegno da apporre sulle confezioni, per identificare, tutelare e valorizzare i prodotti dei Presidi Slow Food italiani. È stato registrato il marchio “Presidio Slow Food” e approvato un regolamento che i produttori si impegnano a sottoscrivere. Negli anni successivi, il contrassegno è stato attribuito anche ad alcuni prodotti di altre aree del mondo, che sono trasformati regolarmente in Italia, come il caffè e il cacao. In questo caso sia il disciplinare sia il regolamento sono stati discussi non solo con i produttori ma anche con gli artigiani italiani (torrefattori e produttori di cioccolato). Il Congresso Nazionale del 2014 ha ribadito che la salvaguardia della biodiversità rimane uno dei pilastri su cui poggia la linea politica della nostra Associazione. L’obiettivo posto per il quadriennio è quello di continuare nell’opera di istituzione di nuovi Presìdi (almeno 50 nel prossimo quadriennio), ampliando le collaborazioni con Enti e Istituzioni locali che possono vedere in questo progetto una difesa e una promozione del territorio. Nel corso del 2015 sono stati attivati 18 nuovi Presidi – è stata valutata ed effettuata la riapertura di un vecchio presidio e si è ritenuto necessario sospendere 2 Presidi. Il totale presidi al 31/12/2015 risultano essere 262. 18 nuovi Presidi anno 2015
LOMBARDIA 6%
NAZIONALE 6%
SICILIA 5% PIEMONTE 5%
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ABRUZZO 61%
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Nel corso del 2015 sono state svolte attività inerenti l’analisi e il monitoraggio con lo sviluppo dei Presidi Slow Food esistenti e l’istituzione di Presidi Nazionali ( Olio Extravergine Primo Presidio Nazionale); sono stati effettuati studi di progettualità su programmi futuri con la creazione di una mappatura del territorio come elemento fondamentale di valutazione; sono stati incrementati i contatti con i produttori consolidando la rete sul territorio, anche grazie al rapporto con i referenti di ogni Associazione di primo e secondo livello. È stata inoltre potenziata la comunicazione e l’informazione attraverso la realizzazione di materiale informativo e la partecipazione dei Presidi Slow Food nei grandi eventi Slow Food (a Slow Fish hanno partecipato 10 presidi di pesce e affini e a Cheese hanno partecipato 36 Presidi dei formaggi italiani e in totale sono stati coinvolti 65 produttori). Al fine di migliorare i disciplinari è stata effettuata la revisione delle relative linee guida evidenziando particolare attenzione al benessere animale e alla filiera del latte. La sostenibilità dei Presidi Slow Food si è resa evidente attraverso un’analisi e registrazione dei dati su una piattaforma e grazie alla costruzione di nuovi questionari di valutazione per categorie merceologiche che in precedenza non erano contemplate (cacao, miele, prodotti ittici). È stato effettuato un avanzamento lavori relativo ai seguenti progetti: - “rete Mais italiani antichi” dove è stata redatta la scheda di segnalazione e assistenza alla fase di mappatura delle produzioni da parte delle Associazioni regionali ed è stato effettuato il primo screening per un eventuale inserimento nell’arca/presidio/comunità del cibo; - “Latte” dove è stata presentata la bozza delle linee guida per un progetto nazionale relativo al latte fresco. Nel corso dell’anno con il contributo e il supporto della commissione sulla biodiversità è stato pianificato un percorso di formazione; in particolare è stato impostato un lavoro per fornire strumenti e dare informazioni alle Associazioni di primo e secondo livello sia sulla situazione a livello regionale che nazionale. La formazione è stata impostata su due livelli (in futuro si prevede una terza fase di approfondimento) con incontri specifici a livello regionale al fine di dare informazioni sui progetti avviati e in fase di progettualità: 28 febbraio Toscana
30 maggio Lazio
27 Novembre Campania e Basilicata
28 settembre Trentino Alto Adige
13 giugno Emilia Romagna
18-19 Settembre formazione sostenibilità Lazio e Trentino Alto Adige
17 Ottobre Puglia
PROGETTO ALLEANZA 2015 Il progetto Alleanza è nato nel 2009 con lo scopo di riunire i cuochi che condividono l’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali. Fondamentale è che ricerchino sempre materie prime di qualità (locali, sostenibili e di stagione), che sappiano raccontare l’origine dei prodotti che scelgono e che conoscano i produttori dai quali si riforniscono. I cuochi infatti si impegnano a utilizzare nella loro cucina il maggior numero di prodotti buoni, puliti e giusti; i prodotti possono essere legati a progetti Slow Food oppure possono provenire da produzioni virtuose, rispettose dell’ambiente e del benessere animale. In particolare, i cuochi si impegnano a inserire almeno tre prodotti dei Presìdi Slow Food nei loro menù, privilegiando quelli del proprio territorio e precisando sul menù il nome del produttore che li ha forniti, per dare rilievo e visibilità al suo lavoro. Il Congresso Nazionale del 2014 si è posto come obiettivo per il prossimo quadriennio quello di arrivare a 450 cuochi impegnati a sostenere i Presìdi Slow Food. Nel corso del 2015 si sono effettuate le revisioni delle adesioni in ogni regione italiana e si è sottoscritto un nuovo regolamento internazionale dei locali aderenti. Nel 2015 sono state registrate oltre 50 nuove adesioni al progetto e si è arrivati a quota 418 cuochi aderenti al progetto. I locali aderenti hanno raccolto 3.197 euro che sono stati destinati allo sviluppo del Progetto Presidi.
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Slow Food Italia
ETICHETTA NARRANTE 2015 Nel corso dell’anno si è accresciuto il lavoro di sviluppo dell’etichetta narrante: accanto alle indicazioni previste dalla legge, quest’etichetta fornisce informazioni precise sui produttori, sulle loro aziende, sulle varietà vegetali o le razze animali impiegate, sulle tecniche di coltivazione, allevamento e lavorazione, sul benessere animale, sui territori di provenienza. Per giudicare la qualità di un prodotto, infatti, non bastano analisi chimiche o fisiche e non è sufficiente neppure la degustazione. Secondo Slow Food Italia, la qualità di un prodotto alimentare è innanzi tutto una narrazione, che parte dall’origine del prodotto (il territorio) e comprende la tecnica di coltivazione, di trasformazione, i metodi di conservazione e, naturalmente, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Soltanto la narrazione può restituire al prodotto il suo valore reale: nel 2015 i prodotti inseriti nel progetto etichetta narrante sono 51. L’obiettivo consegnato al Congresso Nazionale del 2014 è quello di dotare, entro il 2018, tutti i Presìdi Slow Food di questo importante strumento di conoscenza. DATI ECONOMICI 2015 Nel corso del 2015 sono stati versati dai produttori dei Presìdi euro 84.385 quale quota di adesione a sostegno del progetto Presìdi ed euro 134.300 (+60% rispetto all’esercizio precedente) quale contributo per l’avvio dei Presidi da parte di enti ed istituzioni pubbliche. L’avvio e il monitoraggio dei progetti sul territorio è stato reso grazie alla continua collaborazione volontaria delle Associazioni territoriali, pertanto, sono stati riconosciuti euro 42.774 alle Associazioni Regionali quali contributi a sostegno dei progetti a livello locale. Al 31/12/2015 sono attivi 262 Presidi in Italia
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9. SEMINIAMO IL FUTURO …
“Laudato sì” l’ultima enciclica di Papa Francesco ha posto in evidenza l’importanza dei progetti e dei valori di Slow Food e di come questi possano contribuire a cambiare il futuro del mondo. È un documento universale, che invita tutti, al di là dell’appartenenza religiosa, dell’orientamento politico o della sensibilità ambientalista, a superare le posizioni di parte e unirsi a tutela del bene più importante: la nostra casa comune – la Terra, o Terra Madre come la chiamiamo noi di Slow Food. L’Associazione sente molto vicine le parole di Papa Francesco che, con la sua puntuale analisi del degrado ambientale, sociale ed economico in cui l’uomo ha ridotto questa nostra Terra, non si limita a una visione strettamente ecologista in senso moderno. Non traspare l’estraneità dell’uomo rispetto all’ambiente, ma al contrario evidenzia il concetto di ecologia integrale; oltre che ambientale anche economica, sociale, culturale, della vita quotidiana, in cui l’essere umano è parte del sistema. “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. Con questa frase di San Francesco si è chiamati anche all’esortazione dell’azione concreta. Questo è l’augurio che Slow Food fa all’umanità, accompagnando questo testo con la guida alla lettura del nostro Presidente Internazionale Carlo Petrini.
Continua l’attivismo attraverso le campagne a valenza sociale e attività di sensibilizzazione. Nel corso del 2015 l’Associazione ha continuato la propria campagna contro gli OGM. Slow Food Italia è direttamente impegnata nella battaglia contro l’introduzione delle colture Ogm e si impegna affinché l’opposizione politica del Parlamento riesca nell’intento di sospendere qualsiasi autorizzazione per alimenti e mangimi Ogm. Appello di grande rilevanza è stato quello “Non mangiamoci il clima” Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha sottoscritto l’appello di Slow Food dichiarando che deve essere sempre più chiaro che l’agricoltura, le scelte di politica alimentare, devono essere protagoniste centrali della MANGIAMOCI IL lotta al cambiamento climatico. L’appello Non mangiamoci il clima, condiviso a livello Appello ai rappresentanti internazionale da centinaia di associazioni e ricercatori, intellettuali e sostenitori, ha messo in evidenza come l’agricoltura e i e delle istituzioni internazionali Parigi sistemidei di Paesi produzione del cibo possano riuniti dare aun contributo decisivo alla riduzione dei gas serra, a patto che si cambi subito rotta nelle politiche agricole e alimentari dei Governi. A Parigi, dal 30 novembre all’11 dicembre 2015, si terrà la XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle In occasione dell’apertura del vertice di Parigi si è chiesto ai Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). L’obiettivo della conferenza è concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di «Soltanto attraverso un radicale cambiamento mediazione da parte delle Unite, un accordo vincolantedel e universale sul clima, che sia accettato tutte le nazioni. da governi di Nazioni fermare la febbre pianeta. Oltre al dasostegno parte Ministro Galletti soprattutto all’impegno portare di paradigma nell’attuale sistema di produzione, In vista di questo del appuntamento, che pone il clima al centro del e dibattito politico mondiale, l’attenzione si sta concentrandodi sul settore dell’energia, dell’industria pesante e dei trasporti, mentre è rimasto ai margini della discussione il rapporto tra cibo e clima. al tavolo della discussione di Parigi i temi di Slow Food Italia, è trasformazione, distribuzione e consumo di cibo si partita unadelrichiesta disiasottoscrizione che la riuscirà a mitigare il cambiamento climatico», afferma Eppure, la produzione cibo rappresenta una delle principali cause,all’appello sia una delle vittimein delmodo cambiamento Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia. climatico, e potrebbe diventare, al contrario, una delle soluzioni. voce dell’Associazione arrivasse ancora più forte a Parigi.
NON
CLIMA
Secondo il Quinto Rapporto IPCC, negli ultimi cento anni, la temperatura media del pianeta è aumentata di 0,85°C. L’ultimo decennio è stato il più caldo dal 1850 e le previsioni non lasciano ben sperare. Secondo i modelli di simulazione del clima, entro la fine del secolo, in mancanza di limitazioni delle emissioni di gas serra, la temperatura media è destinata ad aumentare fino a 5°C, ma già con un aumento di 2°C si prevedono gravissime conseguenze ambientali e sociali. Fenomeni eccezionali, quali ondate di calore, alluvioni, siccità e uragani stanno diventando consueti e la biodiversità sta registrando livelli di erosione che non si erano mai verificati in passato. Secondo la Fao, negli ultimi 70 anni abbiamo perso i tre quarti dell’agrobiodiversità che i contadini avevano selezionato nei 10.000 anni precedenti. Inoltre, l’innalzamento della temperatura degli oceani e la loro acidificazione stanno minando la loro capacità di stabilizzare il clima.
L’impegno fondamentale di Slow Food Italia nel sostegno alla valorizzazione della biodiversità e alla proposta di legge a tutela della biodiversità italiana. Di notevole rilevanza i riferimenti ai princìpi di Slow Food e Terra Madre, soprattutto dove si assegna un valore particolare a concetti come le risorse locali e si riconosce il ruolo di agricoltori e allevatori custodi, impegnati nella conservazione delle risorse locali soggette a estinzione.
Un’importante vittoria della società civile italiana che dopo anni di battaglie sul campo e nelle lobby vede finalmente riconosciuto un principio fondamentale per la tutela dell’ambiente “Abbiamo una sola terra: con il sostegno alla legge sugli ecoreati facciamo un passo avanti per tutelarla”. Con queste parole Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia, accoglie la nuova legge sugli ecoreati approvata dal Senato. Inquinamento, disastro ambientale, impedimento dei controlli, È ormai un fatto assodato che la principale causa del cambiamento climatico in atto è l’uomo, con leda sue attività. omessa bonifica, traffico di materiale radioattivo: oggiFraabbiamo uno strumento legislativo per impedire che chi agisce queste, la filiera alimentare riveste un ruolo di primaria importanza. contro i beni comuni più importanti la passi liscia.
Le conseguenze del cambiamento climatico sono ambientali, ma anche sociali. Le principali vittime, infatti, sono le popolazioni più povere. Ogni giorno, milioni di persone perdono terra, fonti d’acqua, cibo, e rischiano di trasformarsi in veri e propri profughi climatici. Secondo un rapporto della Banca Mondiale le conseguenze del cambiamento climatico potrebbero portare alla povertà oltre 100 milioni di persone entro il 2030. E queste persone si trovano nelle regioni più svantaggiate del pianeta. In gioco, quindi, c’è anche la giustizia sociale.
Affermatosi a partire dagli anni Cinquanta, il modello agroalimentare industriale si fonda su alcuni segni distintivi specifici: l’uso crescente di derivati del petrolio, come i fertilizzanti, i pesticidi e il carburante per le attrezzature agricole; la produzione su vasta scala, basata su una gamma ristretta di specie, varietà vegetali e razze animali, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali come suolo, acqua, foreste e oceani, considerati alla stregua di materie prime da consumare. La produzione agricola ha assunto le caratteristiche dell’industria e i suoi principali obiettivi sono aumentare le quantità prodotte, massimizzare le rese e raggiungere i mercati internazionali.
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Difendi il vero extravergine italiano. Gaetano Pascale, Presidente di Slow Food Italia, al tentativo del Governo di depenalizzare la falsa etichettatura dell’olio extravergine mette in evidenza la gravità della situazione nel caso in cui venisse approvato lo Schema di decreto legislativo “recante disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento Ue n.29/2012”. Lotta allo spreco alimentare. È continuata la campagna contro lo spreco: cibo locale, diversificato, comunitario: la ricetta contro lo spreco passa dalla sovranità alimentare. Nel 2015 l’Associazione ha messo in evidenza nuovi paradigmi: economia locale in cui la gente più semplice diventa protagonista, si realizza la democrazia partecipativa e il cambiamento, ossia la diversificazione, diversità di prodotti, di specie genetiche, di modi di fare, di operare. La diversificazione è il trionfo della creatività, è far sì che il poco diventi tanto. Inoltre, potenziare il locale e diversificare, possono avere compimento se si riesce a realizzare un’economia di comunità. Economia di comunità vuol dire fare star bene tutti: chi lavora la terra, i cittadini, i ristoratori. Ogni paese deve rivendicare la propria sovranità alimentare. Percorsi educativi e valorizzazione del territorio italiano Stati Generali degli Appennini - l’anima dell’Italia che non vuole essere chiamata “marginale”. Sono le terre alte più bistrattate del nostro Paese, eppure rappresentano l’anima dell’Italia. Sono gli Appennini che, secondo uno studio realizzato da Slow Food Italia, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Unisg) e Università degli Studi del Molise (Unimol), vivono una grave crisi demografica e un preoccupante abbandono del territorio, nonostante siano state colpite, al pari delle aree metropolitane più popolose e sviluppate, dalla perdita di suolo dovuta alla cementificazione, quadruplicata nei fondovalle negli oltre 50 anni presi in esame. Nelle date del 16-17-18 ottobre 2015, convocati da Slow Food Italia, si sono tenuti i secondi Stati Generali delle Comunità dell’Appennino in cui, con quattro commissioni ad hoc, ci si è confrontati sui temi che stanno emergendo come prioritari: dal Piano di Sviluppo Rurale alla semplificazione burocratica, dalla gestione della fauna selvatica, dei parchi e delle foreste, al turismo sostenibile, dalla viabilità e il recupero dei borghi, alle nuove “start up”, dalle relazioni sociali tra abitanti di diverse fasi di età e tanto altro. In questo ambito è stata rilanciata la Resistenza Casearia, la piattaforma di Slow Food che si arricchisce di una nuova ambiziosa iniziativa, la rete dei caseifici di montagna per sostenere chi rifiuta le scorciatoie della modernità continuando, testardamente, a produrre formaggi in condizioni non facili rispettando naturalità, tradizione, gusto. Italia Sveglia! Un’alleanza tra le organizzazioni civiche ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia nata con l’ambizioso obiettivo di moltiplicare l’offerta di occasioni di impegno e attività per i cittadini attraverso una collaborazione sempre più stretta tra le organizzazioni e aperta a ulteriori adesioni, al fine di mettere in comune competenze e capacità operative. Italia Sveglia! ha deciso di dare il via al proprio impegno affrontando la ristorazione collettiva nelle scuole. La campagna richiede al Governo una rimodulazione delle Linee di Indirizzo per la Ristorazione Scolastica del 2010, con particolare attenzione all’uso di prodotti locali e sani, il rispetto dei lavoratori coinvolti
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in tutte le fasi della produzione, la partecipazione di genitori e alunni alle scelte relative alla loro alimentazione, una effettiva trasparenza e l’incentivazione di politiche di riduzione degli sprechi e dei rifiuti. Tutti in piazza: arriva lo Slow Food Day! Il 18 aprile 2015 è stata la giornata dello Slow Food Day. Arrivato alla quinta edizione, l’evento annuale ha celebrato il cibo quotidiano buono pulito e giusto. In questa giornata si sono avvicinati all’Associazione 1.948 soci. Si sono accesi i riflettori sul cibo ottenuto nel rispetto della sostenibilità ambientale, della territorialità e della salubrità, che fatica a emergere nel mare magnum degli attuali sistemi di produzione e distribuzione alimentari che hanno progressivamente appiattito qualità e identità delle produzioni. Tutti i giorni noi abbiamo una grande responsabilità quando scegliamo il cibo da mettere sulla nostra tavola, perché vogliamo riflettere tutti insieme sull’importanza delle etichette, del packaging utilizzato, della stagionalità e delle ricchezze dei luoghi in cui viviamo; il cibo è sinonimo di piacere, di convivialità, di gioia. Con i suoi molti eventi lo Slow Food Day 2015 è stato il simbolo di questa condivisione, in cui assaggiare, conoscere e scoprire gusti diversi. Molte le piazze coinvolte, da Sondrio a Bari, da Torino a Trieste. A Milano si è festeggiato lo Slow Food Day al Mercato della Terra nella Fabbrica del Vapore: ortaggi di stagione, pane con lievito madre, formaggi a latte crudo, salumi di cascina e uova. A Trieste si è brindato con pane e olio, due prodotti quotidiani per eccellenza. In programma incontri aperti al pubblico, degustazioni e molte altre attività. A Roma è stato organizzato il primo Eat In della capitale, in collaborazione con la Rete Giovani di Slow Food. A Bari ci si è concentrati sui temi più caldi del momento. Un convegno Difesa del cibo: sostenibilità e legalità, in cui Slow Food Italia e l’Associazione Libera hanno approfondito l’importanza di un’agricoltura sostenibile, attenta alla tutela dell’ambiente e della legalità, perché un cibo giusto non è solo equamente ridistribuito nel pianeta, ma anche prodotto secondo i canoni della legge e, soprattutto, scevro dalle pressioni delle mafie, ormai dilaganti anche in agricoltura. Il tutto allietato da preparazioni tipiche regionali. Ad aprile 2015 si è concluso il progetto OXFAM Oltre Rio +20: seminare il futuro, coltivare il cambiamento per vincere insieme la Zero Hunger Challenge. Le attività svolte si sono articolate in tre componenti: a) Seminare il futuro: orientamento delle politiche nazionali e locali sul tema della sicurezza alimentare. b) Coltivare il cambiamento – verso una rete sostenibile per l’innovazione in ambito agricolo. c) Vincere insieme la Zero Hunger Challenge: informazione ed educazione dei cittadini italiani. Erasmus Project (Ardahan University Turchia). Il progetto, il cui inizio era previsto per Settembre 2014, è iniziato con ritardo dovuto ad una ridefinizione dei fondi disponibili. Conseguentemente, anche il calendario delle attività inizialmente previsto ha subito delle variazioni; lo svolgimento del progetto è attualmente in corso e si concluderà nel corso del 2016. Le attività effettuate finora si sono concentrate sulla mappatura di diversi prodotti caseari artigianali di Turchia, Macedonia e Italia. I corsi di formazione e di scambio di buone pratiche hanno reso possibile per i partner di ricerca di vedere e analizzare la situazione di ogni paese, di condividere i propri saperi, i problemi e le possibili soluzioni. Nel quadro degli obiettivi ogni partner ha analizzato la propria legislazione nazionale legata alla produzione lattiero-casearia. Inoltre, la presentazione di tre casi studio nella produzione lattiero-casearia e l’applicazione di flessibilità ha reso possibile per il partner spagnolo Que Red di avere una panoramica della situazione nei paesi partner in modo da sviluppare adeguate linee guida comuni per quanto riguarda l’applicazione della flessibilità in ambito igienico-sanitario. Al lavoro di analisi e comparazione delle varie norme igienico-sanitarie in merito alla produzione lattiero-casearia nei paesi coinvolti nel progetto, si è formulata la proposta di norme di flessibilità comuni per tutti i caseifici artigianali di medie e piccole dimensioni a livello europeo. I passi futuri del progetto comprenderanno la preparazione e la realizzazione del secondo modulo: Strategie di marketing e promozione dei prodotti caseari artigianali.
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Nutrire il Pianeta. Un progetto nato in collaborazione con Cittadinanzattiva e ActionAid al fine di mettere in evidenza “Qualità e sostenibilità delle mense scolastiche di 50 scuole italiane e brasiliane accresciute”. Nei primi sei mesi dell’anno sono state progettate le attività che, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 hanno coinvolto alunni, insegnanti, genitori e commissioni mensa di 30 istituti del territorio lombardo. Ha avuto luogo un seminario con la partecipazione dei formatori Slow Food, dei monitori di Cittadinanzattiva e degli educatori di Action Aid al fine di informare e condividere gli obiettivi del progetto armonizzando gli interventi di tutti i soggetti coinvolti nelle scuole Lombarde. A partire dall’analisi del menù scolastico, sono stati forniti strumenti di lettura degli aspetti nutrizionali e organolettici, spunti didattici e di consumo critico rispetto ad alcune filiere di produzione alimentare. Ciò ha contribuito ad aumentare la consapevolezza sulle scelte alimentari al fine di riconoscere ed esigere un servizio di qualità anche in mensa. Le Raccolte Fondi Pubblici 1) Raccolta fondi Emilia Romagna: Nel corso del 2015 non si è potuto destinare le somme raccolte relative al terremoto in Emilia Romagna (2012) che al 31/12/2015 ammontano a euro 27.334 in quanto si attende il termine lavori di ristrutturazione di una scuola cui sono destinati i fondi. 2) Raccolta fondi Sardegna: la somma raccolta pari a euro 2.355 riferita all’alluvione che il 18 novembre 2013 si è abbattuta sulla Sardegna causando devastazione in numerosi territori è stata erogata in data 27/11/2015. La condotta Slow Food Gallura ha cercato nel limite delle proprie disponibilità di essere vicino agli alluvionati, organizzando una manifestazione dall’alto valore simbolico nel centro della città, il 15 dicembre 2013, con la collaborazione della Associazione Cuochi Gallura, ove sono stati somministrati centinaia di pasti a favore di cittadini bisognosi e regalando i viveri non utilizzati alle famiglie attraverso la locale sezione della Caritas. Nel frattempo la condotta Gallura ha promosso e avviato la Comunità del cibo del Golfo di Olbia. La comunità del cibo del Golfo di Olbia raccogliendo la maggior parte dei mitilicoltori di Olbia, a loro volta riunitisi in un consorzio – Consorzio Molluschicoltori di Olbia – si è organizzata per poter gestire in maniera unitaria gli specchi acquei dati in concessione dalla Regione Sardegna. Purtroppo, il settore della mitilicoltura ha subito un duro colpo dall’alluvione con interi impianti portati via dai detriti trascinati in mare. Le imprese più piccole non ce l’hanno fatta e hanno dovuto sospendere la produzione per mancanza di mezzi finanziari. In particolare la cooperativa Euromitili, presente da oltre 40 anni, ha subito danni a tutte le sue strutture con oltre 100.000 euro in valore di danni oltre all’inevitabile perdita della produzione. Grazie all’aiuto offerto è riuscita a ripristinare parte della struttura, ma si è ritrovata in una condizione di grave difficoltà economica per mancanza di materia prima (novellame) da poter acquistare e garantire il riavvio della produzione per il 2015. Slow Food Italia in data 27 novembre 2015 ha erogato euro 2.355 a Slow Food Gallura che li ha utilizzati per acquistare quanto segue: - novellame di taglia variabile da 1 a 3 cm - retine di contenimento del novellame Grazie a questo contributo gli allevatori hanno potuto far crescere il prodotto e renderlo disponibile alla vendita nel corso della stagione produttiva 2015. 3) Raccolta fondi Abruzzo: la somma raccolta a fine 2014 pari a euro 108.456,57 è stata incrementata da ulteriori contributi nel corso del 2016 da parte di Slow Food Abruzzo raggiungendo la cifra complessiva di euro 125.708,76. Il 6 aprile 2009 l’evento sismico ha significato per i produttori agricoli e zootecnici del comprensorio aquilano la perdita di un mercato di riferimento importante come quello di Piazza Duomo, ma anche di tutti quei piccoli esercizi commerciali, spesso di prodotti tipici locali, presenti nel centro storico della città dell’Aquila. Le due Associazioni, Slow Food Italia e CIA, al fine di facilitare la ripresa economica di una parte importante dell’economia locale, hanno avviato uno specifico progetto volto a realizzare una struttura, fissa e coperta, da adibire a Mercato Contadino in cui promuovere l’attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, tale da soddisfare anche le esigenze della popolazione aquilana in ordine all’acquisto di prodotti agricoli locali. Qui di seguito le principali tappe per la realizzazione del Mercato Contadino: Maggio 2009: L’Associazione Slow Food Abruzzo e Molise esprime la volontà di ricostruire il mercato contadino per accogliere i contadini e i casari che giornalmente esercitavano la vendita a Piazza Duomo e presso i numerosi esercizi commerciali del centro storico. Di conseguenza è partita la raccolta fondi in tutta Italia coinvolgendo il mondo associativo di Slow Food. Contestualmente la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) ha avviato una propria raccolta fondi nazionale a favore degli agricoltori del cratere sismico, decidendo di destinare una parte delle somme raccolte per la realizzazione un mercato contadino.
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Agosto 2010: l’Associazione Slow Food Italia e la Confederazione Italiana Agricoltori hanno siglato una Convenzione nella quale è stato stabilito che le somme raccolte dalle due associazioni venissero destinate alla realizzazione di un Mercato Contadino nella città dell’Aquila, delegando a seguire tutte le fasi di autorizzazione, progettazione e realizzazione i rispettivi rappresentanti territoriali. Maggio 2013: è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Comune dell’Aquila, Slow Food Italia e CIA. Dicembre 2014: sono state avviate le pratiche utili alla formalizzazione del Comodato D’Uso, delle Convenzioni con il Comune de L’Aquila e di eventuali ulteriori documenti necessari alla realizzazione del mercato Contadino; le pratiche di tutti gli atti inerenti la realizzazione del mercato Contadino di L’Aquila, compresi i contratti di affidamento lavori, servizi e forniture; le pratiche di tutti gli atti successivi alla esecuzione del Mercato Contadino, compreso la riconsegna al Civico Patrimonio del Comune di L’Aquila, la concessione in uso e ogni successivo atto inerente la futura gestione. Marzo 2015: è stato concesso l’affidamento dei lavori per la costruzione del Mercato contadino. 16 aprile 2016: inaugurazione del Mercato contadino. Obiettivi del Mercato Contadino Nutrire L’Aquila Questa struttura vuole essere soprattutto un luogo di incontro, di socializzazione, di rapporti diretti, di informazione e di formazione allo stesso tempo, dove il consumatore assume la consapevolezza di ciò che mangia, di ciò che mette in tavola, e allo stesso tempo del duro lavoro necessario per produrlo. Solo così il consumatore potrebbe trasformarsi in “co-produttore”, diventando parte integrante del processo di produzione. Allo stesso tempo alla singola azienda agricola del territorio aquilano viene chiesto di fare un passo avanti, di produrre in modo sempre più consapevole perché, auto-organizzandosi con le altre aziende per la vendita diretta, conoscerà i volti di chi mangia i suoi prodotti. Dovrà spiegare cosa e come produce, le materie prime dei suoi trasformati, dovrà spiegare il perché dei suoi prezzi, il perché non potrà vendere tutto l’anno, l’importanza della stagionalità da rispettare, dei cicli naturali ecc. Si avvia così un processo virtuoso dove il Mercato Contadino è sì un luogo di compra vendita, ma dove intorno, ci sono tanti progetti che sinteticamente possono essere così riassunti: 1. promuovere lo sviluppo della filiera corta al fine di favorire la compravendita di prodotti agricoli locali che abbiano un diretto legame con il territorio di produzione; 2. promuovere la conoscenza della cultura rurale; 3. promuovere azioni di informazione per i consumatori sulle caratteristiche dei prodotti agricoli locali posti in vendita; 4. rendere trasparente la tracciabilità del prodotto e quindi offrire una garanzia certa della sua provenienza; 5. favorire la formazione equa del prezzo di vendita al dettaglio con la garanzia di un giusto guadagno per il produttore e di un rapporto soddisfacente tra qualità e risparmio per il consumatore; 6. sviluppare e far crescere le aziende agricole; 7. garantire l’acquisto di prodotti freschi legati alla stagionalità; 8. favorire l’accesso alla distribuzione diretta dei prodotti biologici e delle varietà autoctone locali; 9. ridurre i tempi di trasporto dei prodotti con ricadute positive per l’ambiente; 10. favorire una corretta informazione nutrizionale anche con l’organizzazione di momenti culturali e di didattica rurale; 11. creare relazioni con il mondo della ristorazione, con mense aziendali e scolastiche. La “Centralità del Cibo” ha ancora maggiore significato e importanza per una popolazione colpita così duramente negli affetti, nelle cose, ma soprattutto nella sua socialità, a seguito del sisma. Il cibo, dopo il 6 aprile 2009, ha assunto valore “consolatorio”, ma anche di “consumo” nel significato peggiore del termine, tenendo conto che i luoghi di approvvigionamento sono risultati essere principalmente quelli della grande distribuzione organizzata, dove il rapporto diretto è totalmente inesistente. Con questo progetto le due Associazioni proponenti vogliono ridare Centralità al Cibo.
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Qui di seguito il rendiconto economico in cui si evincono le erogazioni effettuate nel corso del 2015 al fine di realizzare il Mercato Contadino di L’Aquila. RACCOLTA FONDI SLOW FOOD ITALIA CAMPAGNA RACCOLTA FONDI INCASSI SU C/C DEDICATO (2009-‐2016) Associazioni Slow Food I°e II° Livello Global Giving raccolta fondi internazionale Erogazioni da privati Eventi e iniziative Slow Food Italia
INTERESSI E ONERI FINANZIARI Interessi a ttivi e storno commissioni g estione c/c dedicato TOTALE SALDO RESIDUO AL 11/04/2016
€ 125.708,76 € 48.429,18 € 43.567,78 € 21.686,00 € 12.025,80
COSTI PER PROGETTO MERCATO CONTADINO ACQUISTO CASETTE IN LEGNO PER 10 ORTI IN 10 TENDOPOLI € 5.860,00 Ft. 465/78 del 08/06/2009 Bricocenter Italia Srl € 5.860,00 LAVORI COSTRUZIONE MERCATO CONTADINO L'AQUILA € 119.498,50 ft. 03/2015 DEL 10/04/2015 A. e C. di Daniele Zaccagno € 28.875,00 ft. 06/2015 DEL 01/07/2015 A. e C. di Daniele Zaccagno € 38.500,00 ft. 13/2015 DEL 01/10/2015 A. e C. di Daniele Zaccagno € 39.624,20 ft. 02/2016 DEL 04/04/2016 A. e C. di Daniele Zaccagno € 12.499,30
€ 2.430,70 INTERESSI E ONERI FINANZIARI € 2.430,70 Interessi passivi e commissioni bancarie € 128.139,46 TOTALE € 1.488,70
€ 1.292,26 € 1.292,26 € 126.650,76
Il valore residuo verrà destinato, nel corso dell’esercizio 2016, all’Associazione Mercato Contadino – Nutrire l’Aquila, e sarà utilizzato per la parziale copertura dei costi relativi all’inaugurazione del Mercato. Eventi e iniziative Slow Food Italia 10% Erogazioni da privati 17%
Associazioni Slow Food I e II Livello 38%
Global Giving raccolta fondi internazionale 35%
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10. LE ATTIVITÀ STRUMENTALI Salone del Gusto Nel ventesimo anniversario dalla prima edizione del Salone del Gusto, e a trent’anni dalla fondazione di Slow Food in Italia, l’Associazione insieme a Regione Piemonte e Città di Torino ha infatti deciso di celebrare le due ricorrenze ripensando l’evento all’insegna del nuovo. A cominciare dal nome. In questi 20 anni, l’appuntamento è cresciuto ed è cambiato: nel 2004 si è svolta la prima edizione di Terra Madre che ha influenzato profondamente tutta l’Associazione a livello internazionale e di conseguenza anche il Salone del Gusto, fino a fondersi e a diventare un unico evento nel 2012. Dal 2016, proprio per sottolineare che non può esserci piacere gastronomico senza responsabilità e sostenibilità, e per dare risalto alle comunità del cibo, l’evento si chiamerà ‘Terra Madre Salone del Gusto’. Nel 2015 sono iniziati i lavori dedicati alla costruzione del nuovo evento che sarà nel cuore di Torino. Il Salone del Gusto infatti invaderà la città e partirà con un mese di anticipo: le location dell’edizione 2016 saranno infatti i luoghi più belli e prestigiosi della città: il Parco del Valentino, il Borgo Medievale, Palazzo Reale, Teatro Carignano, il Circolo dei Lettori e la Reggia di Venaria. L’Associazione Slow Food Italia si è occupata della progettazione della fase preliminare e dei contenuti dell’evento Salone del Gusto ed ha coinvolto le seguenti aree istituzionali: - Associativa per la costruzione della rete territoriale e dei volontari sul territorio nazionale; - Biodiversità ed Educazione per la mappatura del territorio, dei progetti e definizione delle tematiche; - Comunicazione per la progettazione delle conferenze e del coordinamento relativo alla comunicazione istituzionale. gen
feb
• Ideazione Evento • Definizione della missione • Linee guida
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
• Individuazione dei temi • Prima bozza progetto evento • Definizione progettazione Tematica: conferenze – area educazione - area biodiversità
• Verifica fattibilità del progetto • Programmazione mappatura volontari sul territorio Nazionale – area associativa
ott
nov
dic
• Definizione progettazione tecnica • Programmazione comunicazione istituzionale
TEMA E MISSIONE Voler Bene alla Terra significa: • Contribuire a scrivere il futuro del cibo nell’ottica del buono pulito e giusto • Promuovere la filosofia del buono pulito e giusto e i suoi progetti mirando principalmente ad aiutare i piccoli produttori • Stakeholders: tutti i cittadini, obiettivo primario è quello di portare il messaggio direttamente ai giovani, scuole e famiglie. a) Associazione L’Associazione si è occupata della costruzione della rete territoriale e dell’organizzazione dei volontari sul territorio nazionale. L’attività di implementazione e mantenimento della rete territoriale si è concentrata sul coordinamento delle attività delle Condotte (associazioni di primo livello) come segue: • sviluppo e promozione dell’Associazione; • sviluppo progetti di tutela della biodiversità; • sviluppo progetti di educazione alimentare.
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L’attività di sviluppo e la promozione dell’Associazione è stata gestita dall’ufficio Associazione, i cui principali ambiti di attività riguardano: • la creazione degli strumenti di promozione del tesseramento e il suo monitoraggio; • la formazione, l’informazione e il coordinamento dei dirigenti territoriali; • l’erogazione di servizi utili alla gestione delle attività della Condotta; • la comunicazione ai soci. L’Associazione ha messo a disposizione delle articolazioni territoriali gli strumenti per la promozione e la diffusione del messaggio “Voler Bene alla Terra”, affinché le sedi territoriali possano proporre ai propri associati attività e progetti che troveranno, proprio nell’evento Salone del Gusto, quale occasione di scambio, confronto e stimolo. b) Area Biodiversità L’obiettivo dell’Associazione, grazie all’operato delle Condotte, è stato quello di creare una rete di comunità che sappiano essere un soggetto politico in grado di incidere sulle scelte agricole, alimentari e ambientali dei loro territori. Le Condotte Slow Food, che in una prima fase fungono da stimolo all’individuazione e alla creazione delle Comunità, sono diventate in un secondo momento, il punto di riferimento per il confronto, la discussione e la realizzazione dei progetti. I progetti portati avanti dall’area Biodiversità sono stati: - Presìdi Slow Food e il relativo sviluppo territoriale; - Progetto Arca del Gusto; - Progetto Comunità del Cibo. Le attività realizzate nel corso dell’anno si sono riferite principalmente all’indagine sui territori per identificare e stimolare la nascita di nuovi Presìdi Slow Food, nuove Comunità e nuovi prodotti da aggiungere all’Arca del Gusto e nuovi locali dell’Alleanza. Questi verranno portati all’evento del 2016 affinché il pubblico possa venire a conoscenza del grande lavoro legato al tema della salvaguardia e tutela della biodiversità, nonché venire a conoscenza delle piccole comunità del cibo e produttori che lavorano nell’ottica del buono pulito e giusto. c) Area Educativa Le attività di programmazione e di progettazione del calendario delle attività didattiche dell’evento sono tra le principali effettuate nel 2015. Dopo il sopralluogo di alcune location nella città di Torino è stato individuato il Borgo Medievale come quartier generale delle attività educative Slow Food. Si è quindi sviluppato il calendario delle attività ludico didattiche, alcune su prenotazione e altre a ciclo continuo, rivolte alle scolaresche e al pubblico di famiglie che parteciperanno all’evento di Torino. L’offerta sarà variegata: spettacoli teatrali a tema legumi (FAO: 2016 – Anno Internazionale dei legumi), laboratori esperienziali a tema orto, palestra sensoriale a tema olio, mostra didattica sul recupero, attività ricreative quali “Caccia al tesoro con tema cereali”, concerto, giochi sensoriali, incontri- conferenze di orientamento sui mestieri legati alla terra (oste, foodblogger, allevatore, ecc.). Propedeutico alle attività individuate è il costante lavoro di sviluppo dei progetti istituzionali relativi all’area educazione, in particolare il progetto Orto in Condotta (attività rivolte ai bambini), al progetto Master of Food (attività rivolte agli adulti) e al progetto Pensa che Mensa. Dallo sviluppo di questi progetti infatti deriva ogni singola attività prevista nell’organizzazione e sviluppata in previsione e all’interno dell’evento torinese. d) Area Comunicazione L’attività di progettazione del piano di comunicazione dell’evento è riferito alla redazione di comunicati stampa, alla diffusione delle informazioni e delle notizie all’interno e all’esterno dell’Associazione. Fondamentale è infatti la raccolta delle informazioni e i primi contatti per la costruzione di sinergie comunicative. L’attività si è inoltre focalizzata sulla programmazione del ricco calendario delle conferenze e di tutti gli appuntamenti tematici che si svolgeranno durante l’evento nelle diverse location nel cuore della città di Torino. La creazione e la manutenzione della rete degli esperti che condurranno gli appuntamenti ha previsto l’individuazione e il contatto di: - Docenti - Divulgatori scientifici e tematici Soggetti che meglio possano divulgare al pubblico i contenuti degli appuntamenti e quindi dell’Associazione. Con essi si è impostato un lavoro condiviso di individuazione di temi e modalità di discussione e approfondimento e laddove possibile verranno coinvolti in attività associative territoriali propedeutiche all’evento torinese. Il primo dicembre 2015 Slow Food Italia, Regione Piemonte e Città di Torino (tre soci fondatori del Comitato Salone del Gusto) hanno annunciato il nuovo evento e da subito si è avvertito il grande potenziale che Terra Madre Salone del Gusto avranno in questa nuova veste.
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015 Slow Fish «Educazione, formazione, informazione. Ecco gli elementi distintivi di questa edizione di Slow Fish, che vorrei lasciasse un segno nel pubblico e soprattutto nei bambini che verranno a trovarci», con queste parole Carlo Petrini, Presidente di Slow Food Internazionale, ha presentato la settima edizione della manifestazione organizzata insieme alla Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Porto Antico di Genova dal 14 al 17 maggio.
La settima edizione di Slow Fish si è tenuta dal 14 al 17 maggio 2015 a Genova e ha interessato le aree di Porto Antico e di piazza Caricamento. La scelta fatta nel 2013 di portare l’evento fuori dal contesto della Fiera di Genova, per renderlo più libero e fruibile dalla città e dal nutrito numero di turisti che affolla l’area utilizzata, si è rivelata vincente anche per il 2015. In particolare, la manifestazione è stata organizzata seguendo tre principali filoni: - Educare - Tutelare - Promuovere Attività educative L’educazione al gusto fa da sfondo a tutte le attività. A tutti i soggetti protagonisti viene richiesta la disponibilità e l’impegno a farsi direttamente formatori ed educatori del consumatore spiegando il proprio prodotto e raccontando la propria attività. Poi, nello specifico, vengono realizzate attività educative rivolte sia ai piccoli che agli adulti. Tutte le mattine, più di 80 delegati della Rete di Terra Madre appartenenti alle Comunità del Cibo provenienti da 20 paesi del mondo, si sono incontrati per dialogare e confrontarsi su come affrontare sfide comuni come l’inquinamento, la privatizzazione dei mari, la pesca industriale eccessiva, il crollo dei prezzi causato dalle dinamiche del mercato globale, ma anche per scambiare notizie su esperienze virtuose e vincenti, da diffondere e sostenere. Presso l’aula didattica di Eataly, si sono svolti gli appuntamenti su prenotazione dedicati all’approfondimento della didattica in cucina, per imparare, sotto la guida degli chef e degli esperti della rete di Slow Food, le principali tecniche di lavorazione e cottura del pesce. I Laboratori del Gusto sono stati proposti in una formula innovativa: non più la tradizionale conformazione ad aula scolastica, ma un grande tavolo a ferro di cavallo intorno alla postazione dello chef e dei relatori protagonisti, per favorire il contatto diretto e l’interazione tra “professori” e “allievi”. Attività di tutela I Presìdi Slow Food anche per l’edizione 2015 hanno confermato la loro presenza con il prodotto e negli appuntamenti educativi, oltre che con uno spazio di vendita nel mercato. I Presìdi Slow Food presenti all’evento sono quelli sia legati al mare e alle acque (la tonnarella di Camogli, la palamita del mare di Toscana e la bottarga di Orbetello, la tellina del litorale romano, la colatura tradizionale di alici di Cetara, le alici di menaica, il mosciolo selvatico di Portonovo, la masculina da magghia) che quelli relativi alla terra, al fine di testimoniare la varietà di prodotti che necessitano di essere difesi e promossi. Slow Fish ha anche ospitato e fatto conoscere le specialità europee tutelate da Slow Food: le ostriche naturali della Bretagna, i pescatori tradizionali del mare di Wadden, gli ultimi che in questo tratto di mare utilizzano il sistema di nasse, palamite e reti ancorate a punti fissi e non in movimento, le aringhe salate e affumicate di Sunnmøre e il baccalà di Møre og Romsdal. Attività di promozione e sensibilizzazione La situazione degli oceani e dei mari non è affatto migliorata negli ultimi anni, anzi, l’inquinamento e l’ocean grabbing non
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si arrestato, l’accaparramento delle risorse del mare da parte di multinazionali senza scrupoli, come avviene per la terra in Africa e America Latina, sta compromettendo gravemente gli stock ittici e la sussistenza delle piccole comunità di pesca. Bisogna avere una visione un po’ più lunga e pensare alle generazioni future, a cui questa civiltà negherà i privilegi di cui stiamo godendo noi stessi. In questa edizione di Slow Fish si è cercato di mettere insieme i migliori esperti a livello nazionale ed europeo al fine di trattare due grandi temi di quest’edizione: I. Il problema dell’inquinamento del Mediterraneo Secondo alcuni studi recenti sono presenti 100 mila frammenti per km quadrato e 38,2 mg per metro quadro di catrame pelagico che vengono soprattutto assorbiti dai cetacei. È stato tema di dibattito e di confronto per i quattro giorni dell’evento. II. L’impegno del Ministero dell’Ambiente verso la definizione di una strategia marina L’impegno da parte del Ministero dell’Ambiente, in particolare della Commissione Pesca dell’Europarlamento per l’approvazione della norma che impone che tutto il pescato venga sbarcato in porto. Grazie a questa norma, il focus è stato rivolto ad un dibattito e confronto che ha messo in evidenza il divieto di ributtare in mare i pesci pescati sotto taglia o non commerciabili. Cheese Le Forme del Latte La decima edizione di Cheese si è svolta a Bra dal 18 al 21 settembre 2015. La manifestazione internazionale ha portato oltre 270 mila visitatori (il 10% in più rispetto all’edizione dei record del 2013, secondo le stime delle forze dell’ordine locali), accogliendoli tra le vie e le piazze di Bra. Forti i messaggi politici lanciati durante questa decima edizione, come il NO del settore lattiero-caseario di qualità al latte in polvere per produrre formaggi. La petizione lanciata da Slow Food a sostegno della legge italiana 138 dell’11 aprile 1974, con la quale l’Unione europea chiedeva all’Italia l’abrogazione entro il 29 settembre, ha raccolto l’adesione di 150 mila persone sulla piattaforma Change.org e attraverso il contatto diretto. Importante il messaggio del Vice Ministro alle politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero che, inaugurando la manifestazione, ha assicurato la difesa a oltranza della legge da parte Governo italiano. Riflessioni tra tecnici ed esperti del settore e appelli alle istituzioni da parte dei produttori e dei loro rappresentanti sono stati lanciati durante i tanti momenti di approfondimento. Tra i temi al centro del dibattito la fertilità dei suoli, minacciata non solo dalla cementificazione ma anche da una produzione agricola troppo intensiva che non lascia ai terreni il tempo di rigenerarsi. Un allarme lanciato dalla Confédération Paysanne riguarda il rischio di “gigantismo” che sta affliggendo le stalle, e non solo Oltralpe: allevamenti intensivi che non guardano di sicuro al benessere dell’animale né tantomeno alla qualità del latte che, anzi, diventa un sottoprodotto quando obiettivo del profitto sono i liquami per la produzione di biogas. E poi le quote latte, pensate per tutelare i piccoli produttori, disincentivando la produzione al di sopra di un limite fissato per legge, si sono rivelate uno strumento distorsivo del mercato e sono state abolite senza un vero passaggio, con il rischio di mettere in ginocchio i produttori di piccola scala se non si pensa a una regolamentazione più efficace. Le attività educative Largo spazio all’educazione, a riprova che i visitatori degli eventi Slow Food non partecipano solo per soddisfare il palato, ma anche soprattutto per informarsi e formarsi. Per la prima volta è stata realizzata un’area completamente dedicata a tutte le attività educative per bambini e famiglie, animata dal gruppo educazione di Slow Food con la collaborazione di CircoWow e Giovani Genitori. Per 4 giorni scolaresche, bambini e genitori, per un totale che supera le 1000 unità, hanno approfondito i temi legati alla produzione dei formaggi giocando a spasso per la “Via Lattea”. Molti di questi appuntamenti sono stati tradotti anche nella Lingua dei Segni, grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi che ha permesso di tradurre anche molte conferenze e la cerimonia di apertura. Il pubblico adulto ha potuto godere di 37 Laboratori del Gusto e di un’edizione speciale dei Master of Food dedicata agli over 18/under 30 e una serie di conferenze tematiche dedicate ai grandi temi che gravitano intorno alla produzione del formaggio, aperte al pubblico ma anche a produttori ed esponenti della comunità scientifica. Anche nella nuovissima Casa Slow Food, lo spazio associativo della Chiocciola, vecchi e nuovi soci hanno partecipato a
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laboratori per imparare a distinguere le caratteristiche organolettiche dei formaggi artigianali da quelli industriali. Sono stati allestiti, inoltre, altri spazi culturali come lo Spazio Incontri dove hanno trovato spazio momenti di riflessione con un calendario ricco di conferenze oltre che la lettura dei quotidiani con ospiti illustri; e la Casa della Biodiversità, cuore delle attività di Slow Food a tutela della biodiversità. Qui lo spazio conferenze è stato affiancato da un percorso didattico sul latte, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. Il percorso – attraverso grafica, foto e materie prime (erbe, cagli, fermenti, …) ha portato i visitatori alla scoperta del latte, illustrando le diverse razze animali, le forme di allevamento, le tecniche per fare formaggio, e ha permesso di scoprire la magia grazie alla quale da soli tre ingredienti (latte, caglio e sale) si ottengono, nel mondo, oltre 2000 tipi di formaggio. Salvaguardia della Biodiversità. Non si ferma il lavoro di Slow Food in difesa della Biodiversità, e così, accanto ai 57 Presìdi italiani e stranieri e ai tanti prodotti dell’Arca presenti, si aggiungono altri formaggi che casari e soci italiani e stranieri hanno consegnato alle cure della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, affinché possano salire sull’Arca del Gusto ed essere catalogati come prodotti da salvare. Progetto a ridotto impatto ambientale Anche questa edizione è stata realizzata con i criteri di evento sistemico che ormai dal 2008 Slow Food applica alle manifestazioni, al fine di ridurre l’emissione di CO2 e l’impatto ambientale dei propri eventi. Isole ecologiche presidiate per la raccolta dei rifiuti, utilizzo di materiale di allestimento riciclabile (pallet per gli spazi espositivi ed Evergreen e cartoncino per i supporti di grafica), utilizzo di materiale compostabile per la fruizione del cibo e diminuzione dell’uso della carta per i comunicati stampa e le cartelle stampa sono stati i fattori principali di intervento che hanno portato ad una raccolta differenziata che ha superato lo straordinario risultato (probabilmente sottostimato) dell’89% a fronte di una produzione di oltre 64 tonnellate di rifiuti (56 tonnellate nel 2013). Expo e We Feed the planet La sfida a Expo 2015 è stata impegnativa: l’obiettivo, infatti, è stato dar voce a chi si sente rappresentato dalla filosofia di Slow Food e dai progetti della rete di Terra Madre, all’interno di un contenitore che, per sua stessa caratteristica, è più un parco tematico, che un luogo dove davvero discutere e decidere il futuro del pianeta. La presenza di Slow Food all’esposizione internazionale ha raggiunto l’obiettivo prefissato: dar parola a tanti produttori di cibo, i veri protagonisti di questa Expo. Slow Food Italia ha dato il proprio sostegno sulle tematiche che volevano essere poste in evidenza: il Teatro Slow Food ha ospitato quasi 400 laboratori dedicati ai più piccoli, coinvolgendo circa 1250 classi e 800 conferenze, offrendo la scena a storie e attori che hanno raccontato come già oggi sia possibile pensare nuovi sistemi alimentari, nuovi modi di produrre, trasformare, distribuire, consumare cibo. Il grande orto è stato uno dei luoghi più simbolici di tutto l’evento: fotografato da migliaia di visitatori, è stato un orto produttivo e didattico allo stesso tempo, ha mostrato cosa significhi concretamente produrre cibo “pulito” e come la cura della nostra Terra Madre sia qualcosa di cui possiamo e dobbiamo davvero occuparci tutti.
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La mostra Salva la biodiversità, salva il pianeta, ha ricevuto apprezzamenti dalle moltissime persone che si sono soffermate ai diversi tavoli a riflettere sulle provocazioni sui grandi mali del moderno modello alimentare e a cercare strade alternative, partendo dalle proposte di Slow Food. L’albero del cibo è così diventato un simbolo importante della nostra Expo, che ha accolto un’incredibile quantità di messaggi che hanno confermato l’importanza della nostra presenza a pochi metri da realtà che propongono modelli diametralmente opposti ai nostri, con le quali però, evidentemente, nel mondo di oggi ci si deve quotidianamente confrontare. Dal 3 al 6 ottobre 2015 oltre 2500 giovani agricoltori, si sono riuniti a Milano con l’obiettivo di offrire risposte e soluzioni concrete per un futuro sostenibile del cibo, in linea con il tema di Expo: Nutrire il pianeta, energia per la vita. I protagonisti di questo evento arrivano da ben 120 Paesi e da tutti i continenti. Sono loro gli artefici dei cambiamenti che avverranno nei prossimi anni nel mondo del cibo e saranno loro, insieme, a proporre nuove idee per un’alimentazione sostenibile. L’obiettivo principale dei quattro giorni di manifestazione è stato quello di rispondere a cinque questioni fondamentali alla base della nostro sistema alimentare: • Innovazione: come produrremo il cibo in futuro? • Equità: come ridistribuire il potere nel sistema globale in maniera uniforme? • Patrimonio: come possiamo preservare il nostro patrimonio alimentare? • Comunicazione: quali sono le migliori strategie di comunicazione del cambiamento? • Beni comuni: come possiamo immaginare una nuova strategia per i beni comuni? Un modo di sottolineare come oggi non ci si sia limitati a celebrare l’importanza fondamentale del lavoro dei giovani contadini per il futuro e il benessere di tutti, ma come piuttosto si siano piantati i semi di una rivoluzione che è destinata a coinvolgere ogni angolo del mondo. We Feed the Planet: 2500 giovani agricoltori a Milano per dare una vera risposta al tema di Expo “Nutrire il Pianeta” Giovani, allevatori, contadini, pescatori che si sono riuniti a Milano per Terra Madre Giovani e hanno discusso, portato le loro esperienze e proposte invadendo Expo con la voglia di fare per “nutrire il pianeta”
Campagne di sensibilizzazione
Affinché venisse posta in essere l’incredibile opportunità di essere un passo in avanti nella sfida contro la fame globale, Oxfam Italia, Slow Food Italia e Action Aid Italia hanno scritto una lettera aperta al Premier Renzi e al Governo Italiano per chiedere all’Italia di adottare impegni concreti in cinque ambiti prioritari: • Tutela delle sementi tradizionali e promozione dell’agricoltura contadina • Stop alla speculazione finanziaria sul cibo • Tolleranza zero all’accaparramento delle terre • Contrasto a un clima che affama • Stop al consumo di suolo agricolo Inoltre, dal 3 al 5 Giugno 2015, presso la Fabbrica del Vapore a Milano, si è tenuto il forum internazionale della società civile e dei movimenti dei cittadini: Expo dei Popoli, evento che si è posto l’obiettivo di raccogliere la sfida lanciata da Expo 2015 “Nutrire il Pianeta” applicando i principi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. Il Comitato organizzatore, istituito ufficialmente nel 2012 e composto da più di 40 organizzazioni no profit italiane, tra cui Slow Food Italia, ha sottoscritto un Manifesto che ha offerto chiare indicazioni sulle soluzioni da mettere in campo per vedere finalmente riconosciuti e garantiti il diritto ad un’alimentazione adeguata e un uso equo e sostenibile delle risorse naturali. Molte le tematiche affrontate nei tre giorni del forum • il contrasto al land e water grabbing • la promozione dell’agroecologia
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• il cambiamento climatico • la dismissione dei combustibili fossili • il consumo sostenibile • la denuncia degli accordi di libero scambio • la speculazione finanziaria • lo sviluppo guidato dalle corporation Expo dei Popoli ha rappresentato una delle opportunità per affermare che Expo 2015 può essere considerato un punto di svolta nell’impegno globale per raggiungere obiettivi quali l’uso equo e sostenibile delle risorse, il diritto a un’alimentazione adeguata e l’impegno a combattere la povertà. L’obiettivo è stato quello di dar voce ai popoli in modo da poter influenzare le scelte dei governanti al fine di contrastare l’iniquità e garantire la sicurezza alimentare non solo a una fortunata minoranza, ma al mondo intero.
11. SITUAZIONE FINANZIARIA ED ECONOMICA 11.1 Situazione finanziaria Esposizione e gestione della situazione e dei rischi finanziari Slow Food Italia opera con esposizione a rischi di mercato in connessione a modifiche dei tassi di interessi, pertanto in ottemperanza del principio della trasparenza, di seguito, si evidenzia la gestione nonché l’andamento finanziario riferito alle posizioni finanziarie del 2014. Al 31 dicembre 2015 Slow Food Italia presenta una posizione finanziaria verso banche pari a -588.000 euro. Nel corso dell’esercizio l’indebitamento medio mensile è stato di -395.000 euro raggiungendo il picco massimo (-611.000 euro) nel mese di settembre. Andamento Posizione Finanziaria Netta vs banche – Anno 2015
Slow Food Italia opera in una situazione di costante indebitamento bancario, come si evince dal grafico sotto riportato. Storico indebitamento Slow Food Italia 2008-2015
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L’Associazione può sostenere tale situazione grazie al totale affidato pari a 1.300.000 euro suddiviso tra elasticità di cassa 250.000 euro (19%) e affidamenti per anticipo contributi 1.050.000 euro (81%). Gli oneri finanziari 2015 sono stati pari a 5.300 euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente (14.000 euro) grazie al miglior andamento come si evince dal grafico sotto. Andamento Posizione Finanziaria Netta vs banche – Anno 2014-2015
11.2 Situazione economica In coerenza con quanto stabilito dalle linee guida previste per le associazioni non profit, si distinguono tre categorie principali di utilizzo delle risorse raccolte da Slow Food Italia. Queste categorie sono: - Attività Caratteristica (Istituzionale) - Attività Strumentali e Accessorie - Attività di supporto generale L’attività caratteristica dell’Associazione comprende il Tesseramento, le attività Educative, la Tutela della Biodiversità, i progetti rivolti ai soci e/o alla collettività, le campagne di sensibilizzazione, l’attività di formazione alle Associazioni di primo e secondo livello e il sostegno all’Associazione Internazionale. Le attività strumentali e accessorie comprendono gli eventi per la parte istituzionale (linee guida, tematiche relative al buono pulito e giusto, missione); l’attività di comunicazione istituzionale, la Direzione dell’Associazione e gli uffici di supporto alla gestione associativa e attività generali. Le attività di supporto generale comprendono i costi di struttura riconducibili ai Servizi Amministrativi, Servizi Gestione Sviluppo delle Risorse Umane, Informativi, Immobiliari e di Gestione dei Marchi. L’esercizio 2015 chiude con un disavanzo pari a euro 175.983 dovuto principalmente ad un decremento dell’attività associativa e alla riduzione della contribuzione pubblica per l’evento Terra Madre Salone del Gusto.
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12. IL RENDICONTO GESTIONE ILDI RENDICONTO 1) 1.1) 1.2) 1.3) 1.4) 1.5) 1.6) 1.7)
ONERI Oneri da attività caratteristica Campagna Tesseramento Tutela della Biodiversità Educazione Alimentare Progetti Istituzionali Formazione Associazioni 1°e 2° Livello Contributo associazione int.le Personale
2) 2.1) 2.2) 2.3) 2.4) 2.6)
Oneri da attività strumentali e accessorie Eventi Ufficio Stampa Supporto rete associativa Direzione Personale
Totale Oneri della gestione operativa
3) 3.1) 3.2) 3.3) 3.4) 3.5) 3.6) 3.7)
Oneri di supporto generale Servizi Generali Servizi Amministrativi Servizi Gestione Risorse Umane Servizi Immobiliari Servizi Informativi Servizi Gestione Marchi Personale
4) Oneri finanziari 4.1) Su depositi bancari 5) Oneri Straordinari 5.1) Da accantonamento svalutazione crediti 5.2) Da sopravvenienze passive straordinarie
6) Altri Oneri 6.1) Imposte Totale Oneri della gestione accessoria Totale Oneri
DELLA GESTIONE
1.389.177 424.906 70.937 59.900 97.764 13.419 320.000 402.251
1) 1.1) 1.2) 1.3) 1.4) 1.5)
PROVENTI Proventi da attività caratteristica Campagna Tesseramento Tutela della Biodiversità Educazione Alimentare Progetti Istituzionali Formazione Associazioni 1°e 2° Livello
782.271 321.278 24.777 202 82.919 353.095
2) 2.1) 2.2) 2.3) 2.4) 2.6)
Proventi da attività strumentali e accessorie Eventi Ufficio Stampa Supporto rete associativa Direzione Altri proventi
2.171.448
1.632.297 891.252 222.232 346.012 156.736 16.065
978.573 963.474 4.995 10.104 -
Totale Proventi della gestione operativa
2.610.870
Totale Proventi della gestione accessoria Totale Proventi
2.610.870
Avanzo della gestione operativa
439.422
563.911 109.497 28.294 25.380 56.733 133.406 15.285 195.316 18.620 18.620 2.000 0 2.000
30.874 30.874 615.405 2.786.853
Avanzo/Disavanzo della gestione
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-175.983
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13. COMPLIANCE DELL’ASSOCIAZIONE Il Modello Organizzativo che è in corso di adozione dall’Associazione è definito secondo il dettato del D.Lgs. 231/01 (c.d. Legge 231) che disciplina la responsabilità amministrativa delle società e degli enti, anche se il rispetto di questa norma non è obbligatorio per un’Associazione. Si è ritenuto che il D.Lgs. 231 rappresenti una buona guida per sistematizzare la forma organizzativa di un’Associazione come Slow Food Italia e d’altro canto pone in evidenza l’osservanza delle disposizioni in essa contenute, sebbene non obbligatorie. Si vuole, in questo modo, sottolineare l’impegno verso la trasparenza più totale, la legalità e il riconoscimento evidente di una responsabilità nei confronti dei soci e della collettività, al di là degli obblighi di legge. Trasparenza Con riferimento al D.Lgs 14 marzo 2013 n. 33, nel corso del 2015, è continuato il percorso verso la piena trasparenza e la realizzazione dell’idea di “casa di vetro” che Slow Food Italia vuole costruire al fine di rendere evidenti le strutture organizzative, statutarie, le scelte regolamentari e di gestione. Privacy: misure di tutela e garanzia Nel corso dell’esercizio si è provveduto agli aggiornamenti degli adempimenti in materia di protezione di dati personali di cui al D.Lgs. 196/2003 e predisposto nuovi incarichi per dar seguito agli adempimenti. Slow Food Italia ha opportunamente accertato che le modalità utilizzate al proprio interno sono rispettose di quanto prescritto dal Garante per la protezione dei dati personali. Vigilanza e controllo - Il Collegio Sindacale ha il compito di vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dall’Associazione e sul suo concreto funzionamento. I membri del Collegio Sindacale, scelti tra i soci, sono iscritti nel Registro dei Revisori Legali. Il Collegio Sindacale fornisce inoltre un giudizio sul bilancio d’esercizio e sul bilancio preventivo. - Il bilancio è sottoposto a revisione contabile volontaria da parte della Deloitte&Touche Spa la quale emette un parere relativamente alla conformità dei criteri di redazione illustrati nella nota integrativa. - Il Tesoriere è l’organo cui viene affidata la supervisione sul sistema dei controlli interni ed in particolare nell’ambito delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi dell’Associazione e degli Enti collegati. - Il Collegio dei Garanti quale organo di giurisdizione interna ha funzioni di garanzia interpretativa delle norme statutarie e regolamentari a tutti i livelli. Le modalità di funzionamento ed intervento sono disciplinate da apposito regolamento approvato dal Consiglio Nazionale. Ha il compito di esaminare i casi che gli vengono deferiti dalle istanze dell’Associazione, dalle basi associative o da singoli soci. Decide, previa eventuale istruttoria, con provvedimento scritto motivato. Sicurezza sul lavoro In relazione all’ambiente di lavoro e alla sicurezza dei lavoratori, sono state svolte le seguenti attività: - Verifica dell’Aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (elaborazione nel novembre 2014); - Introduzione nuove Procedure di Lavoro/Informazione (Procedura n. 6 – Attività Complementari dell’Ufficio Gestione del Personale); - Verifica delle Procedure di Lavoro/Informazione esistenti; - Esame della documentazione disponibile relativa alla manutenzione e/o alla verifica periodica degli impianti tecnici a servizio della sede legale/unità locale; - Verifica gruppi omogenei dei lavoratori (mansioni) ricompresi nel Documento di Valutazione dei Rischi; - Svolgimento corso di formazione dei Preposti; - Svolgimento corso di formazione dei Lavoratori (Modulo Generale); - Svolgimento corso di formazione dei Lavoratori (Modulo Specifico); - Applicazione del protocollo sanitario e conseguente attivazione della relativa sorveglianza.
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14. IL RISULTATO E LE ASPETTATIVE FUTURE L’Associazione in questi anni è riuscita a salvaguardare concretamente pezzettini di biodiversità e tradizione, nonché educare molte persone al gusto e all’alimentazione. Ha trasmesso un’idea nuova dove il modo con cui ci approcciamo al cibo è diverso. Termini come buono, pulito e giusto indicano ormai una corrente di pensiero, che determina comportamenti e una consapevolezza ben precisi e che ha aiutato il cibo ad acquistare una dignità politica ed economica. Con la chiusura di Expo si è innescata una sfida nel quotidiano che è quella di Nutrire il Pianeta. Il lavoro dell’Associazione è quello di portare avanti questo tema affinché diventi uno stile di vita quotidiano: prodotti di qualità, sostenibilità, equità e rispetto dell’ambiente. La continuazione e i risultati di quanto operato fino ad ora si concretizzeranno con il prossimo Terra Madre Salone del Gusto. “ Voler Bene alla terra” proprio perché deve essere un segno distintivo di questo momento storico. È il fil rouge che da sempre guida le attività e i progetti di Slow Food Italia. Durante Terra Madre Salone del Gusto si rafforzerà e riaffermerà la sfida futura: un cibo buono pulito e giusto deve essere un diritto di tutti!. Obiettivi futuri: Agricoltura: rispetto dell’ambiente, attività di sensibilizzazione Biodiversità: incrementare le attività di salvaguardia e tutela con il sostegno dei piccoli produttori affinché si crei una migliore economia locale Educazione: incrementare le attività di educazione e coinvolgimento sociale. Nuove tipologie di orti comunitari, nelle scuole, in strutture penitenziarie e istituti per disabili Rete: sviluppo della rete territoriale affinché il messaggio dell’Associazione arrivi a tutti.
Un bilancio negativo quello del 2015 dal punto di vista economico ma non negativo dal punto di vista delle innumerevoli attività che Slow Food Italia ha realizzato nel corso dell’esercizio. Crediamo infatti, che la nostra forza non si misuri soltanto nella capacità di generare risorse per noi stessi ma, soprattutto, di generare risorse e valore per gli altri. Il nostro punto di forza non si misura in termini di sostenitori, anche, ma nella capacità di generare cultura e di diffondere questa cultura a beneficio della collettività. Il nostro elemento chiave si concretizza nella costante capacità di cambiare. Slow Food Italia compirà 30 anni il prossimo 26 luglio 2016 e in questi 30 lunghi anni i cambiamenti sono stati epocali. È fisiologico, le organizzazioni invecchiano e devono affrontare dei cambiamenti, ma a Slow Food i cambiamenti e le sfide non spaventano; non spaventano i momenti di difficoltà perché ce ne sono stati diversi in questi lunghi 30 anni e sono stati tutti affrontati grazie alla capacità di cambiare e di cogliere le esigenze e di costruire un nuovo modello seguito oramai da molti. Accantoniamo quindi un 2015 per dedicarci ad un futuro che vedrà Slow Food Italia impegnata in un progetto di riorganizzazione strutturale e progettuale: a febbraio 2016 l’Associazione ha avuto il riconoscimento quale Associazione di promozione sociale che aprirà a nuove opportunità di crescita. Vi invitiamo ad approvare il bilancio chiuso al 31/12/2015 formato dalla Relazione di Missione, Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa nelle seguenti risultanze finali: - ATTIVO - PASSIVO - DISAVANZO D’ESERCIZIO
Euro 2.884.313 Euro 3.060.296 Euro -175.983
Si propone la copertura del Disavanzo di gestione pari a 175.983 euro con avanzi della gestione futura. Gaetano Pascale Presidente Slow Food Italia
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15. I PROSPETTI DI BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2015 ATTIVO B)
IMMOBILIZZAZIONI
I
Immobilizzazioni immateriali
31/12/2015 31/12/2014
2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
54.255
54.255
Fondo di ammortamento spese di pubblicità
-27.127
-13.564
27.128
40.691
61.972
45.465
Fondo di ammortamento diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno
-50.967
-45.286
11.005
179
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
188.473
169.313
Fondo di ammortamento concessioni, licenze, marchi e diritti simili
-63.116
-50.630
125.357
118.683
9.600
9.600
-9.600
-9.600
0
0
163.490
159.553
202.216
197.213
-150.024
-139.234
52.192
57.979
52.192
57.979
a) Imprese controllate
734.220
734.220
d) Altre imprese
224.510
226.510
0
0
- Entro 12 mesi
0
0
- Oltre 12 mesi
0
0
3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno
7) Altre immobilizzazioni immateriali Fondo di ammortamento altre immobilizzazioni immateriali Totale immobilizzazioni immateriali (I) II
Immobilizzazioni materiali 4) Altri beni Fondo di ammortamento altri beni Totale immobilizzazioni materiali (II)
III
Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in:
2) Crediti: a) Verso imprese controllate d) Verso altri
Totale immobilizzazioni finanziarie (III)
958.730
960.730
1.174.412
1.178.262
8.644
14.538
4) Prodotti finiti
23.100
34.688
Totale rimanenze (I)
31.744
49.226
106.843
103.936
23.415
25.726
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) C)
ATTIVO CIRCOLANTE
I
Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
II
Crediti 1) Verso fiduciari/soci/altri entro 12 mesi - Crediti istituzionali verso fiduciari - Crediti istituzionali verso soci
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
- Altri crediti istituzionali di natura commerciale
235.919
113.893
366.177
243.555
- Entro 12 mesi
34.233
35.880
Totale crediti tributari
34.233
35.880
1.614.051
1.485.912
40.063
60.741
-344.696
-359.420
Totale crediti verso altri
1.309.418
1.187.233
Totale crediti (II)
1.709.828
1.466.668
135.112
232.735
2.383
3.431
137.495
236.166
1.879.067
1.752.060
Ratei e risconti
6.817
11.913
TOTALE RATEI E RISCONTI (D)
6.817
11.913
3.060.296
2.942.235
Totale crediti vs fiduciari/soci/altri 4a) Crediti tributari
5) Verso altri entro 12 mesi - Contributi da ricevere esigibili entro 12 mesi - Altri crediti istituzionali esigibili entro 12 mesi Fondo svalutazione crediti
IV
Disponibiltà liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Denaro e valori in cassa Totale disponibilità liquide (IV) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
D)
RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO PASSIVO E PATRIMONIO NETTO A)
31/12/2015 31/12/2014
PATRIMONIO NETTO I - Fondo sociale VIII- Avanzi/disavanzi portati a nuovo
B)
511.811
511.811
57.818
56.698
IX- Avanzo/disavanzo dell’esercizio
-175.983
1.120
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A)
393.646
569.629
- Fondo rischi spese legali
10.000
10.000
- Fondo rischi per spese future
70.000
70.000
0
0
1.515
108.456
27.334
27.334
0
2.355
FONDO RISCHI E ONERI 3) Altri fondi
- Altri fondi per rischi e oneri differiti - Fondo raccolta per “Abruzzo” - Fondo raccolta per “Emilia Romagna” - Fondo raccolta per “Sardegna” TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B) C)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
D)
DEBITI
108.849
218.145
410.941
507.195
695.737
391.127
695.737
391.127
6.856
8.163
4) Debiti verso banche - Entro 12 mesi - Oltre 12 mesi Totale debiti verso banche 6) Anticipo contributi per lavori / progetti futuri 7) Debiti verso fornitori/fiduciari
39
Slow Food Italia
- Fornitori entro 12 mesi
491.073
357.783
- Fiduciari entro 12 mesi
92.458
87.368
Totale debiti verso fornitori
583.531
445.151
74.809
63.136
43.033
165.668
473.637
318.765
1.877.603
1.392.010
269.257
255.256
12) Debiti tributari - Entro 12 mesi 13) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale - Entro 12 mesi 14) Altri debiti - Entro 12 mesi TOTALE DEBITI (D) E)
RATEI E RISCONTI Ratei e risconti
269.257
255.256
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
TOTALE RATEI E RISCONTI (E)
3.060.296
2.942.235
CONTO ECONOMICO
31/12/2015
31/12/2014
2.555.450
2.660.644
- Proventi da tesseramento
852.279
924.404
- Proventi da attività di educazione alimentare (Master of Food)
159.335
155.689
1.410.502
1.441.006
57
0
- Raccolta fondi “Emilia Romagna”
0
0
- Raccolta fondi “Sardegna”
0
200
133.277
139.345
277.852
149.737
2.833.302
2.810.381
135.233
145.193
a) erogazioni a Slow Food (associazione internazionale)
320.000
320.000
b) erogazioni alle associazioni territoriali
151.835
161.402
1.028.448
787.618
1.500.283
1.269.020
52.912
53.754
a) salari e stipendi
815.762
889.816
b) oneri sociali
239.379
267.816
62.295
69.306
0
0
7.789
7.297
1.125.225
1.234.235
31.729
25.150
A)
PROVENTI 1) Entrate istituzionali
- Contributi istituzionali - Raccolta fondi “Abruzzo”
- Altri proventi istituzionali 5) Altri proventi istituzionali di natura commerciale TOTALE PROVENTI (A) B)
ONERI 6) Per beni di consumo e merci 7) Per servizi istituzionali
c) altri servizi Totale costi per servizi istituzionali 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale
c) trattamento di fine rapporto d) quiescenza e simili e) altri costi Totale costi per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
www.slowfood.it
40
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
10.790
d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disp. liquide
0
0
Totale ammortamenti e svalutazioni
42.519
36.483
11) Variazione rimanenze
17.481
-49.226
13) Altri accantonamenti
57
200
100.494
73.496
2.974.204
2.763.155
-140.902
47.226
6
6
-4.208
-12.863
-5
0
-4.207
-12.857
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-145.109
34.369
-30.874
-33.249
-30.874
-33.249
-175.983
1.120
14) Oneri diversi di gestione TOTALE ONERI (B) DIFFERENZA TRA PROVENTI E ONERI (A-B) C)
11.333
PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) Altri proventi finanziari d) proventi diversi dai precedenti - Altri proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari - Altri interessi e oneri finanziari 17a) Utili e perdite su cambi TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C )
D)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE 19) Svalutazioni a) b) c)di partecipazioni, immobilizzazioni finanziarie, titoli circolanti TOTALE DELLE RETTIFICHE (D)
E)
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi: b) sopravvenienze attive 21) Oneri c) sopravvenienze passive TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (E) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 22) Imposte sul reddito dell’esercizio a) imposte correnti Totale imposte correnti anticipate e differite
23) UTILE/PERDITA DELL’ESERCIZIO
41
Slow Food Italia
16. NOTA INTEGRATIVA CONTENUTO E FORMA DEL BILANCIO Il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31.12.2015, composto da Relazione di Missione, Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute e trova costante riferimento ai principi di redazione e ai criteri delle Linee guida e schemi per la redazioni dei bilanci degli enti non profit, secondo quanto disposto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sono redatti secondo gli schemi previsti dagli articoli del Codice Civile 2424 e 2424 Bis. La nota integrativa è stata predisposta in base all’art. 2427 del Codice Civile. I valori esposti nei Prospetti di Bilancio sono riportati, di volta in volta, in unità o migliaia di Euro, mentre nei commenti alle voci, i valori sono riportati in unità di Euro, così come previsto dall’art. 2423 del Codice Civile. È riportato tra gli schemi il Rendiconto economico che meglio evidenzia l’attività di Slow Food nella sua specificità. Il bilancio è sottoposto a revisione contabile volontaria da parte della Deloitte&Touche Spa.
CRITERI DI VALUTAZIONE, PRINCIPI CONTABILI E DI REDAZIONE DEL BILANCIO Il Bilancio al 31 dicembre 2015 è stato predisposto applicando i medesimi criteri di valutazione, gli stessi principi contabili e di redazione adottati nell’esercizio precedente, fatta eccezione per la voce “Costi per servizi istituzionali” che, a differenza dell’esercizio precedente, accoglie anche gli oneri per progetti istituzionali che nel bilancio 2014 erano stati allocati alla voce Oneri diversi di gestione. Tale scelta è conseguenza delle esigenze dell’Associazione di meglio rappresentare gli aspetti caratteristici dell’attività istituzionale legata ai progetti. Conseguentemente la voce di bilancio dell’esercizio precedente è stata riclassificata al fine di consentire la comparabilità dei valori consuntivati nel corrente esercizio. Si precisa che alcune voci di bilancio dell’esercizio precedente sono state riclassificate al fine di consentire la comparabilità con i valori consuntivati nel corrente esercizio. La valutazione delle voci del Bilancio è fatta secondo prudenza e, per i casi previsti dalla legge, con il consenso del Collegio sindacale. Si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data d’incasso o del pagamento e dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura. Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente sono stati iscritti tra le immobilizzazioni. Per le voci più significative, vengono esposti i criteri di valutazione e i principi contabili adottati.
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE E ORGANI DI CONTROLLO Ai sensi del D.Lgs 32/2007 e in ottemperanza del principio della trasparenza richiamato nell’art. 2391 bis del Codice Civile vengono illustrati di seguito i rapporti intrattenuti con le parti correlate. LE CONTROLLATE Slow Food Editore Srl Slow Food Editore è parte del movimento Slow Food di cui fanno parte diverse entità giuridiche che nel corso degli anni sono nate per soddisfare le diverse esigenze di crescita del movimento stesso. Slow Food Editore è infatti nata su impulso di Slow Food Italia che aveva espresso la necessità di diffondere attraverso strumenti editoriali i propri valori e la propria mission. Dal maggio 2009, nella compagine societaria di Slow Food Editore entra a far parte Giunti Editore Spa. L’Associazione detiene l’80% di Slow Food Editore. Il controllo viene esercitato attraverso la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione, l’approvazione delle linee editoriali e del piano editoriale. Giunti Editore Spa detiene il 20% di Slow Food Editore. La partecipazione si esprime attraverso la nomina di un componente nel Consiglio di Amministrazione. Giunti si occupa inoltre della distribuzione in libreria dei titoli a catalogo di Slow Food Editore e collabora a sostegno delle politiche commerciali della casa editrice, oltreché nella realizzazione di titoli in coedizione e nella gestione della logistica. Slow Food Promozione Srl Slow Food Promozione è parte del Movimento Slow Food di cui fanno parte diverse entità giuridiche che nel corso degli anni sono nate per soddisfare le diverse esigenze di crescita del Movimento stesso. Slow Food Promozione è infatti nata su impulso di Slow Food Italia quale strumento atto allo svolgimento di attività di organizzazione eventi e consulenze in linea con la filosofia del Movimento. L’Associazione detiene il 100% di Slow Food
www.slowfood.it
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
Promozione. Il Controllo viene esercitato attraverso la nomina del Consiglio di Amministrazione. Slow Food Promozione è infatti lo strumento operativo che l’Associazione utilizza per realizzare attività, principalmente eventi, la cui finalità è quella di diffondere i valori di Slow Food, di educare il grande pubblico e di salvaguardare e tutelare la biodiversità attraverso la promozione delle piccole produzioni agricole durante gli eventi. ALTRE PARTECIPAZIONI Agenzia di Pollenzo Spa Il rapporto con la società per azioni è regolato da una partecipazione nel capitale sociale pari allo 0,60% per un valore complessivo di € 147.000. Banca del Vino S.c. Il rapporto con la cooperativa è regolato da una partecipazione nel capitale sociale di numero quote 189, per un valore nominale di 250 euro cad. per un totale valore nominale di 47.250 euro. In seno all’Assemblea della Cooperativa l’espressione dei voti è in rapporto a 1 voto per ogni titolare di quote. Consorzio Topix – Torino Piemonte Internet Exchange: l’importo della partecipazione è pari ad euro 5.000. ALTRI RAPPORTI Fondazione Slow Food per la Biodiversità – Onlus Slow Food Italia è socio fondatore e in virtù di questa qualifica indica suoi rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione scelti tra una rosa di canditati proposti dai soci. Slow Food Italia quale socio fondatore della Fondazione ha versato 35.000 euro per la costituzione del fondo sociale della stessa. Fondazione Terra Madre Slow Food Italia è socio fondatore ed è rappresentato nel Consiglio di Indirizzo dal suo Presidente. È inoltre rappresentata anche nel Comitato di Gestione nominando un proprio rappresentante. Università di Scienze Gastronomiche Slow Food Italia è ente promotore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e tramite il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Amici dell’Università nomina un proprio rappresentante quale membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università stessa. Associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche Slow Food Italia è tra i soci fondatori dell’Associazione. Slow Food Italia individua e propone all’Assemblea dei soci fondatori una rappresentanza all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’ente. Slow Food Con l’Associazione Internazionale il rapporto è regolato da un accordo di contribuzione annua a sostegno delle attività di sviluppo del movimento a livello internazionale. Un rappresentante di Slow Food Italia siede nel Comitato esecutivo internazionale, mentre nel Consiglio internazionale siedono altri 5 rappresentanti di Slow Food Italia. Comitato Salone del Gusto Ente nato il 18 maggio 2006 grazie alla volontà di tre soci fondatori: Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food Italia al fine di ideare e progettare l’evento Salone Internazionale del Gusto sviluppandone i contenuti culturali, le finalità educative, formative ed informative. Slow Food Italia quale socio fondatore ha versato la somma pari a 20.000 euro per la costituzione del fondo sociale del Comitato. Si precisa che il Comitato è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2016. Eventuali operazioni con le parti correlate sono state realizzate sulla base di trattative tra le parti, rispettando i limiti derivanti dalla normativa in materia di transfer pricing, e sono state concluse a prezzi di mercato.
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Slow Food Italia
RAPPORTI CON ORGANI DI CONTROLLO Collegio Sindacale – l’organo di controllo svolge la propria opera a titolo gratuito. L’Associazione provvede ad eventuali rimborsi spese di trasferta nell’ambito dell’espletamento delle funzioni di revisione preposte. Tesoriere Al Tesoriere è affidata la supervisione sul sistema dei controlli interni ed in particolare nell’ambito delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi dell’Associazione e degli eventuali Enti collegati. Amministratori – I componenti del Comitato Esecutivo e del Consiglio Nazionale non percepiscono compensi per lo svolgimento delle funzioni preposte. Comitato Esecutivo I componenti del Comitato Esecutivo non percepiscono compensi per lo svolgimento delle funzioni preposte. Consiglio Nazionale I componenti del Consiglio Nazionale non percepiscono compensi per lo svolgimento delle funzioni preposte. Società di Revisione – La società di Revisione incaricata della certificazione del controllo legale dei conti svolge la propria attività a titolo gratuito.
ATTIVO (STATO PATRIMONIALE) B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali Sono iscritte al costo storico d’acquisizione, inclusivo degli oneri accessori e dell’IVA (che per effetto della natura e dell’attività svolta dall’Associazione, risulta indetraibile), ridotto da ammortamenti effettuati sistematicamente. L’iscrizione nell’attivo è giustificata dall’oggettivo carattere di utilità pluriennale degli effetti di tali costi e spese. Voci di Bilancio
Aliquota di ammortamento
Pubblicità (B.I.2)
25%
Software (B.I.3)
33,33%
Concessioni, Licenze,Marchi e Diritti Simili (B.I.4)
5,55%
Altre Immobilizzazioni Immateriali (B.I.7)
20%
Ove previsto dal Codice Civile, il costo relativo alle immobilizzazioni immateriali aventi il requisito dell’utilità pluriennale, è stato iscritto nell’attivo delle immobilizzazioni con il consenso del Collegio sindacale ed è ammortizzato secondo la durata residua. In particolare i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere d’ingegno sono ammortizzati in base alla loro presunta durata di utilizzazione, comunque non superiore a quella fissata dai contratti di licenza. Relativamente ai Marchi, dall’esercizio 2011 viene applicata l’aliquota del 5,55% conformemente alla normativa fiscale, in quanto l’utilità dell’immobilizzazione è da ritenersi indeterminata. II - Immobilizzazioni materiali Sono iscritte al costo d’acquisto, inclusivo degli oneri accessori e dell’IVA e rettificato dai corrispondenti fondi d’ammortamento. Le quote d’ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate, posto l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei beni, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione, coincidente con le seguenti aliquote: Voci di Bilancio
Aliquota di ammortamento
Mobili e arredi (B.II.4)
12%
Macchine elettroniche (B.II.4)
20%
Il valore residuo delle immobilizzazioni materiali viene svalutato in caso di perdite durevoli di valore e ripristinato, qualora vengano meno i presupposti delle rettifiche effettuate, al netto degli ammortamenti applicabili.
www.slowfood.it
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BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
III - Immobilizzazioni finanziarie Sono costituite da partecipazioni e fondi di dotazione in entità giuridiche, acquisite a scopo di investimento durevole, e come tali iscritte in base al costo sostenuto per l’acquisizione, rettificandolo, ove ritenuto necessario, per le perdite durevoli di valore ovvero a seguito di analitico intervento valutativo. C) Attivo circolante I - Rimanenze La valutazione è effettuata con il metodo “del costo medio ponderato”. Concorrono alla formazione del costo gli oneri accessori. II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo. Sono iscritti al valore di presumibile realizzo, con rilevazione, ove necessario, di un fondo svalutazione rappresentativo del rischio di inesigibilità dei crediti. IV - Disponibilità liquide Le disponibilità liquide di banca, postali e di cassa sono iscritte al valore nominale, per la loro reale consistenza alla data del 31 dicembre 2015. D) Ratei e risconti attivi Sono calcolati secondo il principio della competenza temporale e nel rispetto del principio generale di correlazione degli oneri e dei proventi in ragione d’esercizio.
PASSIVO (STATO PATRIMONIALE) A) Patrimonio netto I - Fondo di dotazione o Fondo sociale Il fondo sociale è iscritto al valore nominale e rappresenta il valore di quanto conferito in fase di costituzione e, in seguito, da quanto destinato dalla riserva vincolata. VIII – Avanzi/disavanzi portati a nuovo Accoglie il valore degli avanzi e dei disavanzi degli esercizi precedenti. IX – Utili (perdite) dell’esercizio Accoglie il valore dell’avanzo (disavanzo) di gestione realizzato nel corso della gestione 2015. B) Fondi rischi e oneri Sono stati stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Le passività potenziali sono state rilevate in bilancio e iscritte nei fondi in quanto ritenute probabili, ed essendo stimabile con ragionevole certezza l’ammontare del relativo onere. C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti alla chiusura dell’esercizio in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti e viene esposto al netto degli anticipi erogati. Tale passività è soggetta a rivalutazione a mezzo di indici ISTAT. D) Debiti I debiti sono iscritti al loro valore nominale ritenuto rappresentativo del loro valore di estinzione. I “Debiti verso i fornitori”, oltre al valore dei debiti per fatture pervenute, accolgono il valore delle fatture da ricevere per servizi resi e ordini consegnati, non fatturati entro il 31 dicembre 2015. I “Debiti tributari” accolgono, tra gli altri, le imposte dirette dell’esercizio, rappresentate dall’IRAP, calcolata sull’imponibile sociale del costo dei dipendenti, e dall’IRES, calcolata in misura forfettaria sui proventi di tipo commerciale realizzati nel corso dell’anno. I “Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale” accolgono il valore degli oneri sociali relativi al personale dipendente e assimilato, maturati e da versare. Gli “Altri debiti” accolgono i debiti residui, non rientranti, per loro natura nelle precedenti voci, ivi compreso i debiti verso il personale dipendente dell’Associazione e per il complesso delle passività maturate nei loro confronti, in conformità alla
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Slow Food Italia
legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro, compreso il valore delle ferie maturate e non godute alla data del Bilancio, oltre a debiti verso altri enti per i diversi progetti realizzati nel corso del 2015. E) Ratei e risconti passivi Sono calcolati secondo il principio della competenza temporale e nel rispetto del principio generale di correlazione degli oneri e dei proventi in ragione d’esercizio. F) Imposte Slow Food Italia beneficia, ai fini fiscali, del D.Lgs. 398/81. In particolare, svolgendo prevalentemente attività istituzionale, è soggetto passivo forfettario di imposte ai fini Ires. È soggetto passivo di Irap calcolata con il metodo retributivo.
CONTO ECONOMICO Proventi Al 31 dicembre 2015, i proventi accolgono entrate derivanti da attività istituzionali, da raccolta fondi, entrate di natura finanziaria e di natura straordinaria rappresentati nelle aree gestionali di competenza. In particolare i proventi sono stati suddivisi in: - Entrate istituzionali - Altri proventi istituzionali di natura commerciale Per definizione le entrate istituzionali accolgono proventi derivanti da attività che perseguono la finalità sociale. Inoltre, al fine di supportare le attività istituzionali svolte dall’ente e di tutelare gli interessi perseguiti, la normativa permette di supportarle finanziariamente attraverso il ricorso ad attività prettamente commerciali non prevalenti. Si rimanda all’Art. 4 lettera l) del Titolo I dello Statuto Nazionale in cui si specifica che l’Associazione può gestire in prima persona iniziative anche economiche ritenute utili al proprio fine sociale. Tali attività economiche sono svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Oneri Gli oneri comprendono i costi sostenuti dall’Associazione, nel periodo di riferimento, per lo svolgimento delle proprie attività. Tali oneri sono registrati secondo il principio della competenza economica e rappresentati secondo la loro area di gestione.
DETTAGLI RELATIVI ALL’ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE ATTIVO (STATO PATRIMONIALE) B) Immobilizzazioni - Movimentazioni (art. 2427 c.c.) I - Immobilizzazioni immateriali L’incremento della voce “software” è dovuta principalmente alla progettazione dell’ applicazione per dispositivi smartphone e tablet per la gestione della tessera Green, pari a euro 14.640, e per residuali euro 1.867 per migliorie del funzionamento del server. Alla voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” l’incremento di euro 19.160 si riferisce principalmente a spese per pratiche legate alla registrazione e rinnovo marchi già esistenti. Descrizione
Costo Storico
Acquisizione
Dismissione
Fondo Amm.to al 31/12/2014
Amm.to 2015
Fondo Amm.to al 31/12/2015
Valore Residuo
Pubblicità
54.255
0
0
13.564
13.563
27.127
27.128
Software
45.465
16.507
0
45.286
5.681
50.967
11.005
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
169.313
19.160
0
50.630
12.486
63.116
125.357
Altre
9.600
0
0
9.600
0
9.600
0
Totali
278.633
35.667
0
119.080
31.730
150.810
163.490
www.slowfood.it
46
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
II - Immobilizzazioni materiali L’incremento alla voce “Macchine elettroniche” accoglie esclusivamente il costo per l’acquisto di attrezzature informatica. Descrizione
Costo Storico
Decremento/ Fondo Amm.to Dismissione al 31/12/2014
Acquisizione
Amm.to 2015
Fondo Amm.to al 31/12/2015
Valore Residuo
Mobili e arredi
58.193
0
0
49.672
2.881
52.553
5.640
Macchine elettroniche
108.020
5.003
0
89.562
7.909
97.471
15.552
Altri beni
31.000
0
0
0
0
0
31.000
Totali
197.213
5.003
0
139.234
10.790
150.024
52.192
Fondo Amm.to al 31/12/2015
Valore Residuo
III - Immobilizzazioni finanziarie Si illustra nei dettagli seguenti lo stato delle Partecipazioni di Slow Food Italia: Descrizione
Costo Storico
Decremento/ Fondo Amm.to Dismissione al 31/12/2014
Acquisizione
Amm.to 2015
Partecipazioni in Imprese Controllate
734.220
0
0
0
0
0
734.220
Partecipazione in Altre Imprese
226.510
0
2.000
0
0
0
224.510
0
0
0
0
0
0
0
960.730
0
2.000
0
0
0
958.730
Crediti verso Imprese Controllate Totali
Le partecipazioni in imprese controllate risultano essere le seguenti: % di partecipazione al 31/12/2014
Valore partecipazione iscritta a bilancio al 31/12/2014
Aumento Diminuz.
Slow Food Promozione Srl
100%
115.000
0
100%
115.000
Slow Food Editore Srl
80%
619.220
0
80%
619.220
734.220
0
Ente
Totale
% di partecipazione al 31/12/2015
Valore partecipazione iscritta a bilancio al 31/12/2015
734.220
La partecipazione residua pari al 20% relativa alla società Slow Food Editore Srl è di proprietà della Società Giunti Editore Spa. Si forniscono le informazioni relative al valore del Patrimonio Netto degli enti controllati:
Ente
Valore del capitale sociale al 31/12/2014
Valore del patrimonio netto al 31/12/2014
Valore del capitale sociale al 31/12/2015
Valore del patrimonio netto al 31/12/2015
% di partecipaz.
Quota parte del patrimonio netto al 31/12/2015
Slow Food Promozione srl
115.000
685.733
115.000
607.830
100%
607.830
Slow Food Editore srl
112.500
1.001.621
112.500
1.061.915
80%
849.532
Totale
227.500
1.687.354
227.500
1.669.745
47
1.457.362
Slow Food Italia
Le partecipazioni in altre imprese risultano essere le seguenti: Ente
Ripresa valore dell’esercizio
Quota
Rivalutazione/ Acquisizione/Svalutazione
Valore Finale
Agenzia di Pollenzo Spa
0,60%
147.000
Banca del Vino Sc
11,01%
17.510
0
17.510
Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus
70%
35.000
0
35.000
Comitato Salone del Gusto
100%
20.000
0
20.000
Consorzio Topix – Torino Piemonte Internet Exchange
0,29%
5.000
0
5.000
0
2.000
-2000
0
226.510
-2.000
224.510
Comitato Expo dei Popoli Totale
147.000
La quota si riferisce alla percentuale di partecipazione o alla percentuale di contribuzione al fondo sociale dell’ente di riferimento. C) Attivo circolante I – Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo A fine esercizio si evidenziano rimanenze finali di materiale di consumo pari a euro 8.644, riferite a materiale associativo relativo al tesseramento nazionale. 4) Prodotti finiti e merci Le rimanenze di magazzino pari a euro 23.100 si riferiscono a giacenze di libri acquistati e dati in omaggio ai soci con la quota associativa. II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo 1) Crediti verso Fiduciari / Soci / Altri di natura commerciale entro12 mesi Crediti verso Fiduciari sono così evidenziati: Crediti istituzionali verso fiduciari esigibili entro 12 mesi
31/12/2014
31/12/2015
Variazione
Crediti verso fiduciari per tesseramento
74.563
66.050
-8.513
Crediti verso fiduciari per Master of Food
29.373
40.793
11.420
Totale
103.936
106.843
2.907
I Crediti verso Soci sono costituiti da quote tesseramento da incassare: Crediti verso soci
31/12/2014
31/12/2015
Variazione
Quote tesseramento da incassare
25.726
23.415
-2.311
Totale
25.726
23.415
-2.311
Gli Altri Crediti istituzionali di natura Commerciale si riferiscono, principalmente, a partite aperte relative a prestazioni di servizi: Altri crediti istituzionali di natura commerciale
www.slowfood.it
Importo
Crediti vs. enti controllati
51.684
Crediti vs. altri
184.235
Totale
235.919
48
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
4a) Crediti Tributari Nel corso del 2015 si rileva un credito relativo all’acconto IRAP per un importo pari a euro 32.255, un credito relativo all’acconto IRES per un importo pari a euro 993, credito d’imposta su TFR pari ad euro 985 per un totale della voce Crediti Tributari di euro 34.233 (euro 35.880 nell’esercizio precedente). 5) Crediti verso altri entro 12 mesi I Contributi da ricevere, per progetti realizzati nel corso dell’esercizio, sono accertati in base alla delibera/determina dell’ente pubblico e/o accordi stipulati tra le parti se enti privati. Essi risultano essere i seguenti: Ente erogatore
Progetto
Importo
Comitato Salone del Gusto
Salone del Gusto
1.040.000
OXFAM Italia
Salone del Gusto
11.002
Cheese
283.475
Comune di Bra
Cheese
5.000
Fondazione Carige
Ascom Bra
Progetto Mare Terra Liguria
22.229
Condotte – Enti pubblici e Privati
Progetto Orto in Condotta
51.818
Presidi italiani – Sostegno attivazione
83.754
Presidi italiani – Quote adesione
30.025
Altre Iniziative/Progetti
86.749
Enti pubblici e privati Enti Privati Condotte – Enti pubblici e Privati Totale
1.614.052
Si rileva che alla data del 15/04/2016 il totale dei contributi da ricevere è pari ad euro 1.340.169, diminuito di euro 273.883, per effetto degli incassi avvenuti, tra i più importanti: 150.000 euro dal Comitato Salone del Gusto e 45.000 euro dal Comune di Bra. Gli Altri Crediti istituzionali pari ad euro 40.063 sono così costituiti: euro 20.778 per distacco di personale istituzionale, euro 6.621 per rimborsi da ricevere relativi a cariche istituzionali e per euro 12.664 da crediti diversi residuali. Il Fondo svalutazione crediti, nel corso dell’esercizio, è stato utilizzato a copertura perdite su crediti per un importo pari a euro 14.724. Non è stato inoltre effettuato un ulteriore accantonamento in quanto il fondo è stato ritenuto adeguato al livello di rischio stimato sull’importo totale dei crediti. Fondo svalutazione crediti 31/12/2014 Utilizzo fondo Accantonamento Fondo svalutazione crediti 31/12/2015 359.420
14.724
0
344.696
IV - Disponibilità liquide Sono costituite per euro 135.112 da disponibilità temporanee presso istituti di credito, per euro 1.093 da denaro in cassa e per euro 1.290 da titoli per lavoro accessorio, cosiddetti voucher o buoni lavoro, da erogare per eventuali collaborazioni. Tali disponibilità sono rappresentate da posizioni non vincolate, remunerate a tassi di mercato. D) Ratei e risconti attivi I Risconti attivi ammontano a euro 2.702 e si riferiscono per euro 1.939 a spese assicurative, e per euro 732 per l’acquisto di App da omaggiare ai soci. I Risconti attivi pluriennali ammontano a euro 4.115 residui e sono relativi a manutenzioni su beni di terzi rilevate nel 2011 e rinviate agli esercizi successivi sulla base della durata residua del contratto di affitto in essere (immobile in Via Mendicità Istruita 14). Non si rilevano Ratei attivi nell’esercizio.
49
Slow Food Italia
DETTAGLI RELATIVI AL PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE A) Patrimonio netto Il Patrimonio Netto alla data del 31/12/2015 ammonta a euro 393.646, al netto del disavanzo dell’esercizio pari a euro 175.983 come dettagliato nella tabella che segue: Descrizione
Saldo Iniziale
Avanzo/ Disavanzo di gestione
Aumenti/ Riduzioni
Altri Movimenti Saldo Finale
Fondo Sociale
511.811
0
0
0
511.811
Avanzi/Disavanzi portati a nuovo
56.698
0
1.120
0
57.818
Avanzo/Disavanzo della Gestione
1.120
-175.983
-1.120
0
-175.983
569.629
-175.983
0
0
393.646
Totali
Come da delibera del Consiglio Nazionale del 27-28/06/2015, l’avanzo di gestione 2014 pari a euro 1.120 è stato rinviato a nuovo esercizio per lo sviluppo di attività istituzionali future. B) Fondo rischi e oneri Nella tabella che segue si evidenzia nel dettaglio la situazione dei Fondi iscritti a bilancio: Descrizione
Saldo Iniziale
Avanzo/ Disavanzo di gestione
Aumenti/ Riduzioni
Fondo rischi spese legali
10.000
0
10.000
Fondo rischi e oneri per spese future
70.000
0
70.000
Fondo raccolta per “Abruzzo”
108.456
-106.941
1.515
Fondo raccolta per “Emilia Romagna”
27.334
0
27.334
Fondo raccolta per “Sardegna”
2.355
-2.355
0
Avanzo/Disavanzo della Gestione
1.120
-175.983
-1.120
218.145
-109.296
108.849
Totale
Per ulteriori informazioni sull’utilizzo dei proventi relativi alle raccolte fondi si rimanda a quanto già specificato in dettaglio nella Relazione di Missione. C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fondo trattamento di fine rapporto
Fondo al 31/12/2014
Incremento
Decremento
Fondo al 31/12/2015
Fondo trattamento di fine rapporto
507.195
53.429
149.683
410.941
Totale
507.195
53.429
149.683
410.941
L’incremento pari ad euro 53.429 è costituito per euro 54.434 dall’accantonamento di fine esercizio al netto dell’imposta sostitutiva TFR pari ad euro 1.006. Per contro, il decremento pari ad euro 149.683 è così composto: - Euro 19.926 per liquidazione acconti TFR su richiesta di n° 2 dipendenti; - Euro 101.769 per cessazione n° 4 rapporti di lavoro; - Euro 27.987 a seguito di passaggio di n° 1 dipendente a Slow Food Promozione srl con relativo trasferimento del Fondo.
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50
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
D) Debiti Le informazioni riguardanti variazioni della voce in oggetto sono contenute nel prospetto seguente: Descrizione
Saldo Iniziale
4) Debiti verso banche
Saldo Finale
Variazione
391.127
695.737
304.610
8.163
6.856
-1.307
7) Debiti verso fornitori
357.783
491.073
133.290
7) Debiti verso fiduciari/condotte e coordinamenti
87.368
92.458
5.090
12) Debiti tributari
63.136
74.809
11.673
13) Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale
165.668
43.033
-122.635
14) Altri debiti
318.765
473.637
154.872
1.392.010
1.877.603
485.593
6) Anticipo contributi per lavori/progetti futuri
Totale
4) I Debiti verso banche si riferiscono per euro 562.249 all’anticipo delibere enti pubblici relative a concessione di contributi su progetti istituzionali e per euro 133.488 al saldo negativo dei c/c bancari. 6) L’Anticipo contributi per lavori/progetti futuri si riferisce a proventi destinati a specifici progetti non ancora attuati nel corso dell’esercizio. 7) I Debiti verso fornitori, fiduciari/condotte e coordinamenti sono così composti: Debiti verso fornitori/ fiduciari entro 12 mesi
Importo
Debiti verso fornitori enti controllati
247.669
Debiti verso fornitori
243.404
Debiti verso fiduciari/condotte e coordinamenti
92.458
Totale
583.531
I Debiti verso fiduciari/condotte e coordinamenti pari a euro 92.458 sono così composti: - Debiti verso Fiduciari, pari a euro 34.943, relativi al riconoscimento della quota sul tesseramento; - Debiti verso le Associazioni Regionali e Condotte per attività istituzionale, pari a euro 57.515, accolgono contributi deliberati al fine di agevolare lo sviluppo dell’attività istituzionale. 12) I Debiti tributari si riferiscono a euro 28.837 per IRAP, euro 2.037 per IRES, euro 27.423 per ritenute d’acconto su redditi di lavoro dipendente e autonomo, euro 15.507 verso erario c/liquidazione Iva e euro 1.005 altri debiti tributari. 13) I Debiti verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale accolgono il valore degli oneri sociali relativi al personale dipendente e ai collaboratori a progetto maturati al 31/12/2015. 14) Gli Altri debiti sono così rappresentati: Altri debiti entro 12 mesi
2014
Debiti verso Slow Food (Associazione Internazionale) (*)
150.000
2015
Variazione
320.000
170.000
Debiti verso personale e collaboratori
63.138
53.251
-9.887
Debiti verso personale per retribuzioni differite
62.680
60.873
-1.807
Debiti verso Comitato Salone del Gusto per integrazione Fondo patrimoniale (**)
11.254
6.729
-4.525
Altri debiti residuali
31.693
32.784
1.091
Totale
318.765
473.637
154.872
(*) Nel corso dell’esercizio il contributo deliberato a favore di Slow Food non è stato liquidato, mentre si è provveduto al saldo contributo anno precedente per euro 150.000. (**) L’importo di euro 6.729 deliberato a favore del Comitato Salone del Gusto è destinato alla copertura del disavanzo di gestione anno 2015 del Comitato stesso, al fine di reintegrare il fondo di dotazione dell’ente.
51
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E) Ratei e risconti passivi I Risconti passivi si riferiscono alla quota di competenza esercizio successivo del contributo destinato al progetto ERASMUS+ “Preserving and Marketing Farmhouse Artisan Cheese” da parte di ARDAHAN UNIVERSITY, Turchia. I Risconti passivi pluriennali accolgono ricavi da tesseramento Slow Life, conseguiti nel presente e in precedenti esercizi e ripartiti temporalmente in base alla durata della tessera, stimata in 25 anni complessivi. Si riporta di seguito il dettaglio: Ratei e risconti passivi
2014
Risconti passivi
2015
Variazione
600
10.921
10.321
Risconti passivi pluriennali
254.656
258.336
3.680
Totale
255.256
269.257
14.001
A) PROVENTI Ai sensi di quando disposto dal D.lgs 460/97 si rappresenta la seguente ripartizione dei proventi dell’esercizio: Proventi
2014
1) Istituzionali 5) Istituzionali di natura commerciale Totale
2015
Variazione
2.660.644
2.555.450
-105.194
149.737
277.852
128.115
2.810.381
2.833.302
22.921
1) Entrate Istituzionali Entrate istituzionali
2014
2015
Variazione
Proventi da tesseramento
924.404
852.279
-72.125
Proventi tesseramento da fiduciari
461.030
430.205
-30.825
Proventi tesseramento diretto
446.922
405.554
-41.368
Proventi da tessere Slow Life
16.452
16.520
68
Proventi da Attività di educazione alimentare (Master of Food)
155.689
159.335
3.646
Contributi istituzionali (*)
1.441.006
1.410.502
-30.504
Entrate per raccolta fondi
200
57
-143
139.345
133.277
-6.068
2.660.644
2.555.450
-105.194
Altri proventi istituzionali (**) Totale
(*) La voce “Contributi istituzionali” si riferisce a tutti i contributi che sono stati deliberati dagli enti pubblici e/o enti privati a fronte di una convenzione o impegno di spesa e perseguono il fine istituzionale a favore di Slow Food Italia. Inoltre, i contributi per eventi associativi si riferiscono alle erogazioni ricevute da soggetti che hanno partecipato ad eventi associativi, convegni e/o somme devolute a sostegno dell’Associazione. Di seguito il dettaglio dei Contributi istituzionali: Contributi istituzionali
2014
2015
Variazione
Contributi da enti pubblici per progetti istituzionali
294.092
562.724
268.632
Contributi da altri per progetti istituzionali
928.345
735.943
-192.402
Contributo per affiliazione presidi italiani
78.650
75.235
-3.415
Contributo per partecipazione eventi istituzionali
139.919
36.600
-103.319
1.441.006
1.410.502
-30.504
Totale
(**) La voce “Altri proventi istituzionali” è costituita principalmente da proventi per distacco di personale istituzionale e altri vari e residuali.
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52
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
5) Altri proventi istituzionali di natura commerciale. La voce risulta così ripartita: Altri proventi istituzionali di natura commerciale
2014
Prestazioni di servizi e consulenza per progetti istituzionali Vendita Libri
Variazione
144.457
274.918
130.461
5.249
2.909
-2.340
31
25
-6
149.737
277.852
128.115
Vendita gadget Totale
2015
Si rileva che l’Associazione Slow Food Italia, rispetto alla tabella sopra riportata, in regime IVA forfettario 398, ha realizzato un totale proventi di natura commerciale pari a euro 277.852. Tale importo è determinato dall’emissione di fatture, nonché dalla vendita diretta di gadget e libri ai soci. Per riconciliare il totale degli “Altri proventi istituzionali di natura commerciale” come da registro Iva 398 pari ad euro 246.840 con il totale riportato in bilancio pari a euro 277.852, occorre precisare e tenere conto dei ricavi accertati per competenza nell’esercizio 2014, i cui documenti fiscali sono stati emessi nel corso dell’esercizio 2015, e analogamente di quelli accertati al 31/12/2015 il cui documento fiscale verrà emesso nel corso dell’esercizio 2016. B) ONERI Si espone un quadro riepilogativo della sezione oneri: Descrizione
2014
6) Beni di consumo e e merci 7) Servizi istituzionali
2015
Variazione
145.193
135.233
-9.960
1.269.020
1.500.283
231.263
8) Godimento di beni di terzi
53.754
52.912
-842
1.234.235
1.125.225
-109.010
10) Ammortamenti Immobilizzazioni Immateriali
25.150
31.729
6.579
10) Ammortamenti Immobilizzazioni Materiali
11.333
10.790
-543
11) Variazione di rimanenze
-49.226
17.481
66.707
9) Spese per il personale
13) Accantonamento altri fondi e spese
200
57
-143
73.496
100.494
26.998
2.763.155
2.974.204
211.049
14) Oneri diversi di gestione Costo della produzione
6) Beni di consumo e merci La voce comprende i beni impiegati per la produzione delle attività necessarie al raggiungimento dello scopo istituzionale. 7) Servizi istituzionali a) Erogazioni a Slow Food (associazione internazionale) Essendo Slow Food Italia una direzione nazionale riconosciuta dell’associazione internazionale Slow Food, nel 2015, come per l’esercizio passato, in riferimento allo sviluppo associativo, è stato riconosciuto alla medesima un contributo pari a euro 320.000. b) Erogazioni alle associazioni territoriali La composizione dei contributi erogati è esposta nella seguente tabella: Erogazioni alle associazioni territoriali Quote su tessere riconosciute alle Condotte
Importo 93.874
Contributi associativi diretti a Coordinamenti Regionali e Condotte
57.961
Totale
151.835
53
Slow Food Italia
c) Altri servizi La composizione delle singole voci è così costituita: Tipologia di servizi
2014
2015
Variazione
Spese viaggi e soggiorni
189.855
195.294
5.439
Consulenze e collaborazioni
148.917
200.831
51.914
Progettazione, stampa/ pubblicità e allestimenti
96.765
212.396
115.631
Servizi informatici e gestione infrastrutture
137.928
159.459
21.531
Spese di spedizione
39.690
70.648
30.958
Utenze
33.953
43.900
9.947
Assicurazioni
26.700
27.361
661
Spese servizi gestione marchi
4.333
5.062
729
Altri servizi
109.477
113.497
4.020
Totale
787.618
1.028.448
240.830
8) Spese per godimento beni di terzi La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione
2014
Affitti e locazioni
2015
41.244
Variazione
40.398
-846
Noleggi
2.924
2.482
-442
Housing (attrezzature informatiche)
9.586
10.032
446
Totale
53.754
52.912
-842
9) Costi del personale Di seguito riportiamo i dati sulla composizione del personale di Slow Food Italia: Categoria
01/01/2015
Dirigenti
31/12/2015 0
0
Quadri
4
3
Impiegati
29
30
Apprendisti
0
0
Totale
33
33
Con decorrenza 01/01/2015 è cessato 1 contratto di lavoro (da cui lo scostamento rispetto a quanto indicato in nota integrativa al 31/12/2014). Si evidenzia che in corso d’anno sono cessati quattro rapporti di lavoro e sono stati attivati quattro rapporti di lavoro. Al 31/12/2015 non risultano collaboratori a progetto. Emolumenti amministratori e organi di controllo Non sono previsti emolumenti per gli amministratori e gli organi di controllo nell’ambito dello svolgimento delle proprie finalità istituzionali. 11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci La variazione di rimanenze di magazzino registra una diminuzione pari a euro 17.481. 13) Altri accantonamenti La voce altri accantonamenti ha subito un decremento pari a euro 143 costituito da euro 57 in aumento per proventi finanziari sul conto corrente bancario relativo alla raccolta fondi Abruzzo e per euro 200 in diminuzione per l’erogazione a seguito di destinazione fondi relativi alla raccolta fondi Sardegna.
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54
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
14) Oneri diversi di gestione Di seguito si propone il dettaglio: Descrizione
2014
2015
Variazione
Altre erogazioni liberali
14.380
17.585
3205
Contributo per integrazione fondo patrimoniale Comitato Salone del Gusto
5.420
6.729
1309
Sopravvenienze passive
37.635
21.267
-16368
Altri oneri di gestione
16.061
54.913
38852
Totale
73.496
100.494
26.998
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) Altri proventi finanziari Si rilevano Proventi derivanti da disponibilità liquide bancarie per euro 6. 17) Interessi e altri oneri finanziari Si rilevano Interessi passivi verso istituti di credito per euro 4.208. 17a) Utili e perdite su cambi Si rilevano Perdite su cambi per euro 5. 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate (art. 2427 co. 1 n. 14) Le imposte correnti sul reddito di esercizio sono pari a euro 30.874 di cui euro 2.037 per IRES e euro 28.837 per IRAP calcolate in modo forfettario come previsto dalla normativa per gli enti non profit. -----------Il presente bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, corredato dalla Relazione di missione, rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. Il Presidente Gaetano Pascale
55
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17. LA RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE DELOITTE & TOUCHE S.P.A.
www.slowfood.it
56
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
57
Slow Food Italia
18. LA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE (redatta ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2429, secondo comma, del C.C.) Signori componenti il Consiglio Nazionale, come noto anche l’attività di controllo svolta nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata positivamente influenzata dal fatto che sia l’Associazione che le società assoggettate alla direzione ed al coordinamento di SLOW FOOD ITALIA (SLOW FOOD PROMOZIONE s.r.l. e SLOW FOOD EDITORE s.r.l.) risultano soggette alla revisione legale a cura della DELOITTE & TOUCHE S.p.A.. Il Bilancio d’esercizio ed i documenti ad esso collegati sono stati pertanto oggetto di revisione legale a cura della società DELOITTE & TOUCHE S.p.A. con emissione di Relazione senza rilievi, in data odierna. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 abbiamo svolto il nostro incarico in base a quanto prescritto dall’articolo 2403 e seguenti del codice civile. Del nostro operato vi diamo atto con quanto segue: 1. abbiamo sempre ottenuto dal Presidente, dal segretario Generale, dal Tesoriere e dalla Direzione Amministrativa informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dall’Associazione e possiamo ragionevolmente assicurare che le principali azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e ai principi di corretta amministrazione e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o tali da compromettere l’integrità del patrimonio dell’Associazione; 2. abbiamo partecipato alle riunioni del Comitato Esecutivo e alle riunioni del Consiglio Nazionale verificando il rispetto delle norme legislative e statutarie disciplinanti il loro funzionamento e accertando che le decisioni adottate fossero a loro volta conformi alla legge ed allo statuto sociale e non palesemente imprudenti, azzardate o in conflitto di interessi o tali da compromettere l’integrità del patrimonio dell’Associazione; 3. le informazioni richieste dall’articolo 2381, quinto comma, del codice civile, sono state fornite con periodicità anche superiore al minimo stabilito di sei mesi e ciò sia in occasione delle riunioni periodiche, sia negli incontri informali; 4. abbiamo incontrato i responsabili delle varie funzioni al fine di verificare e garantire l’adeguatezza dell’assetto organizzativo e, al riguardo, non si evidenziano elementi da segnalare; tuttavia, il Collegio raccomanda di realizzare un processo continuativo di formazione a tutti i livelli amministrativi, dirigenti e operativi e, a tale proposito, condivide il piano di riorganizzazione attraverso la realizzazione di una serie di attività promosse dal nuovo comparto Gestione e Sviluppo delle risorse umane con un insieme di azioni finalizzate ad incrementare il benessere organizzativo dei lavoratori dipendenti anche attraverso la formazione manageriale; 5. abbiamo accertato l’adeguatezza del sistema amministrativo contabile e la sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione sia attraverso l’esame dei documenti aziendali, sia mediante l’acquisizione di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali; in merito, non risultano segnalazioni da riferire; 6. nel corso dell’attività di vigilanza non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione; 7. non si è dovuto intervenire, per omissioni dell’Organo Amministrativo, ai sensi dell’articolo 2406 del codice civile; 8. non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del codice civile; 9. non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2409 primo comma, del codice civile; 10. non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma, del codice civile; 11. abbiamo illustrato i compiti e gli obblighi dell’Organo Amministrativo nell’esercizio del suo mandato, anche ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2011, n. 231, specie con riferimento al disposto del D. Lgs 9 aprile 2008 n. 81, in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro; 12. abbiamo vigilato sull’impostazione generale data al progetto di bilancio, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura tenendo anche conto delle “Raccomandazioni” e del Documento di Ricerca - pubblicato in data 16 febbraio 2011 - “Il controllo indipendente negli enti non profit” elaborati dalla “Commissione Aziende non profit” del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tal riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Relativamente a quanto previsto al n.1 primo comma art. 2423-bis ed al Principio contabile IAS n.1, l’Organo amministrativo ha redatto il bilancio considerando l’ente svolgere l’attività continuativamente anche nel prevedibile futuro; 13. l’Organo amministrativo, nella redazione del progetto di bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dell’articolo 2423, quarto comma, del codice civile; 14. abbiamo acquisito dalla società di Revisione le informazioni assunte nel corso dello svolgimento del suo incarico ed abbiamo richiesto ed ottenuto alcuni incontri volti allo scambio di informazioni inerenti il Bilancio dell’Associazione e delle sue controllate.
www.slowfood.it
58
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
Ai sensi dell’art. 2426 n. 5 abbiamo confermato il nostro consenso all’iscrizione nell’attivo di Bilancio delle spese di pubblicità (capitalizzate in epoca antecedente il 1 gennaio 2015) aventi effettivamente utilità pluriennale per euro 54.255,00 da ammortizzare in un periodo non superiore a 5 anni. L’informativa di Bilancio illustra compiutamente le risultanze della Posizione Finanziaria Netta relativa agli esercizi dal 2008 al 2015: il Collegio sindacale condivide la necessità di un monitoraggio mensile della situazione finanziaria complessiva ed invita l’Organo amministrativo a compiere azioni gestorie finalizzate all’equilibrio del Margine Operativo adottando una politica di spesa entro i limiti delle risorse disponibili. Il Collegio sindacale invita l’Organo amministrativo a presidiare e aggiornare costantemente i piani finanziari relativi alle voci di entrata – tanto istituzionali quanto da tesseramento – correlandone la effettiva sostenibilità dei costi strutturali e comunque le principali componenti economiche di costo. __________ . __________ Ciò premesso, nell’attestare la corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e ai fatti di gestione, esprimiamo il nostro parere favorevole all’approvazione, da parte del Consiglio Nazionale, del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 e dei suoi allegati, così come predisposto dal Comitato Esecutivo. Bra, 1 giugno 2016 IL COLLEGIO DEI SINDACI Francesco CAPPELLO Gian Luigi BRUN Vittorio MOLINARI
59
Slow Food Italia
19. I PROSPETTI DI BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2015 DI SLOW FOOD PROMOZIONE SRL E SLOW FOOD EDITORE SRL Informazioni generali sull’impresa Dati anagrafici Denominazione: Sede: Capitale sociale: Capitale sociale interamente versato: Codice CCIAA:
SLOW FOOD PROMOZIONE SRL VIA VITTORIO EMANUELE II, 248 BRA CN 115.000,00 sì CN
Partita IVA:
02220020040
Codice fiscale:
02220020040
Numero REA:
162724
Forma giuridica: Settore di attività prevalente (ATECO):
SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA 823000
Società in liquidazione:
no
Società con socio unico:
sì
Società sottoposta ad altrui attività di direzione e coordinamento:
sì
Denominazione della società o ente che esercita l’attività di direzione e coordinamento: Appartenenza a un gruppo:
SLOW FOOD ITALIA no
Denominazione della società capogruppo: Paese della capogruppo: Numero di iscrizione all’albo delle cooperative:
Bilancio al 31/12/2015 Stato Patrimoniale Ordinario 31/12/2015
31/12/2014
Attivo B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali 3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Totale immobilizzazioni immateriali II - Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e fabbricati
Bilancio XBRL
www.slowfood.it
-
-
41.251
36.147
5.917
9.693
47.168
45.840
-
-
206.557
191.659
1
60
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
SLOW FOOD PROMOZIONE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
3) Attrezzature industriali e commerciali
28.356
29.297
4) Altri beni
64.594
87.334
Totale immobilizzazioni materiali
299.507
308.290
-
-
-
-
119.088
119.088
24.834
24.834
143.922
143.922
-
-
11.325
12.725
11.325
12.725
Totale crediti
11.325
12.725
Totale immobilizzazioni finanziarie
155.247
156.647
501.922
510.777
-
-
52.104
65.265
3) Lavori in corso su ordinazione
148.029
-
4) Prodotti finiti e merci
121.924
146.664
322.057
211.929
-
-
1.606.334
4.446.147
1.606.334
4.446.147
164.485
158.618
164.485
158.618
209.082
147.291
209.082
147.291
2.977
72.473
2.977
72.473
1.982.878
4.824.529
-
-
333.020
1.713.851
3.785
5.775
336.805
1.719.626
III - Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in b) imprese collegate d) altre imprese Totale partecipazioni 2) Crediti d) verso altri esigibili oltre l'esercizio successivo
Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
Totale rimanenze II - Crediti 1) verso clienti esigibili entro l'esercizio successivo 4) verso controllanti esigibili entro l'esercizio successivo 4-bis) Crediti tributari esigibili entro l'esercizio successivo 5) verso altri esigibili entro l'esercizio successivo Totale crediti IV - DisponibilitĂ liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Danaro e valori in cassa Totale disponibilitĂ liquide
Bilancio XBRL
61
Slow2Food Italia
SLOW FOOD PROMOZIONE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015 Totale attivo circolante (C)
31/12/2014
2.641.740
6.756.084
32.510
33.490
32.510
33.490
3.176.172
7.300.351
A) Patrimonio netto
607.830
685.733
I - Capitale
115.000
115.000
62.646
57.906
5.628
5.628
-
-
1
-
1
-
502.460
412.401
-
-
(77.905)
94.798
Utile (perdita) residua
(77.905)
94.798
Totale patrimonio netto
607.830
685.733
216.343
200.000
Totale fondi per rischi ed oneri
216.343
200.000
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
601.438
505.606
99.155
74.780
esigibili entro l'esercizio successivo
53.073
14.348
esigibili oltre l'esercizio successivo
46.082
60.432
22.167
28.167
22.167
28.167
1.096.516
4.903.929
1.096.516
4.903.929
35.249
17.706
35.249
17.706
223.812
576.699
223.812
576.699
D) Ratei e risconti Ratei e risconti attivi Totale ratei e risconti (D) Totale attivo Passivo
IV - Riserva legale V - Riserve statutarie VII - Altre riserve, distintamente indicate Varie altre riserve Totale altre riserve VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell'esercizio Utile (perdita) dell'esercizio
B) Fondi per rischi e oneri 3) altri
D) Debiti 4) Debiti verso banche
6) Acconti esigibili entro l'esercizio successivo 7) Debiti verso fornitori esigibili entro l'esercizio successivo 11) Debiti verso controllanti esigibili entro l'esercizio successivo 12) Debiti tributari esigibili entro l'esercizio successivo
Bilancio XBRL www.slowfood.it
62
3
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
SLOW FOOD PROMOZIONE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
31/12/2014
72.128
75.566
72.128
75.566
201.534
232.165
201.534
232.165
Totale debiti
1.750.561
5.909.012
Totale passivo
3.176.172
7.300.351
esigibili entro l'esercizio successivo 14) Altri debiti esigibili entro l'esercizio successivo
Conto Economico Ordinario 31/12/2015
31/12/2014
A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
6.866.347
10.697.248
148.029
(159.103)
-
-
40.000
-
183.368
160.388
223.368
160.388
7.237.744
10.698.533
881.148
847.685
3.371.725
5.794.566
452.694
1.414.518
-
-
1.536.094
1.340.199
b) Oneri sociali
449.090
402.204
c) Trattamento di fine rapporto
109.654
100.199
27.932
19.484
2.122.770
1.862.086
-
-
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
39.374
26.986
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
39.361
39.712
10.457
90.000
3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 5) Altri ricavi e proventi Contributi in conto esercizio Altri Totale altri ricavi e proventi Totale valore della produzione B) Costi della produzione 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) Salari e stipendi
e) Altri costi Totale costi per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni
liquide
Bilancio XBRL
d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilita'
63
4
Slow Food Italia
SLOW FOOD PROMOZIONE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
Totale ammortamenti e svalutazioni
89.192
156.698
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
37.901
(31.972)
303.248
299.370
7.258.678
10.342.951
(20.934)
355.582
-
-
-
-
516
280
516
280
516
280
-
-
3.659
12.042
Totale interessi e altri oneri finanziari
3.659
12.042
17-bis) Utili e perdite su cambi
(661)
263
(3.804)
(11.499)
-
-
-
33.000
-
33.000
-
(33.000)
(24.738)
311.083
53.167
216.285
53.167
216.285
(77.905)
94.798
14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) Proventi e oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari d) Proventi diversi dai precedenti altri Totale proventi diversi dai precedenti Totale altri proventi finanziari 17) Interessi ed altri oneri finanziari altri
Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+-17-bis) D) Rettifiche di valore di attivitĂ finanziarie 19) Svalutazioni a) di partecipazioni Totale svalutazioni Totale delle rettifiche di valore di attivitĂ finanziarie (18-19) Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E) 22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate Imposte correnti Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 23) Utile (perdita) dell'esercizio
Bilancio XBRL www.slowfood.it
64
5
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
Informazioni generali sull’impresa Dati anagrafici Denominazione: Sede: Capitale sociale: Capitale sociale interamente versato: Codice CCIAA:
SLOW FOOD EDITORE SRL VIA MENDICITA' ISTRUITA, 45 BRA CN 112.500,00 sì CN
Partita IVA:
02177750045
Codice fiscale:
02177750045
Numero REA:
159779
Forma giuridica: Settore di attività prevalente (ATECO):
SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA 581100
Società in liquidazione:
no
Società con socio unico:
no
Società sottoposta ad altrui attività di direzione e coordinamento: Denominazione della società o ente che esercita l’attività di direzione e coordinamento: Appartenenza a un gruppo:
sì SLOW FOOD ITALIA no
Denominazione della società capogruppo: Paese della capogruppo: Numero di iscrizione all’albo delle cooperative:
Bilancio al 31/12/2015 Stato Patrimoniale Ordinario 31/12/2015
31/12/2014
Attivo B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali 3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Totale immobilizzazioni immateriali II - Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e fabbricati
Bilancio XBRL
-
-
38.527
50.161
8.425
9.182
46.952
59.343
-
-
253.644
243.610
1
65
Slow Food Italia
SLOW FOOD EDITORE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
3) Attrezzature industriali e commerciali
2.519
3.224
4) Altri beni
3.929
3.522
260.092
250.356
-
-
-
-
774
774
774
774
774
774
307.818
310.473
-
-
343.661
304.902
343.661
304.902
-
-
1.481.034
1.732.840
1.481.034
1.732.840
51.171
45.174
51.171
45.174
80.980
79.477
80.980
79.477
4.090
4.090
4.090
4.090
50.678
10.921
50.678
10.921
1.667.953
1.872.502
-
-
330.724
49.291
4.321
5.647
335.045
54.938
2.346.659
2.232.342
27.666
34.069
27.666
34.069
2.682.143
2.576.884
Totale immobilizzazioni materiali III - Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in d) altre imprese Totale partecipazioni Totale immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I - Rimanenze 4) Prodotti finiti e merci Totale rimanenze II - Crediti 1) verso clienti esigibili entro l'esercizio successivo 4) verso controllanti esigibili entro l'esercizio successivo 4-bis) Crediti tributari esigibili entro l'esercizio successivo 4-ter) Imposte anticipate esigibili entro l'esercizio successivo 5) verso altri esigibili entro l'esercizio successivo Totale crediti IV - DisponibilitĂ liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Danaro e valori in cassa Totale disponibilitĂ liquide Totale attivo circolante (C) D) Ratei e risconti Ratei e risconti attivi Totale ratei e risconti (D) Totale attivo
Bilancio XBRL www.slowfood.it
66
2
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
SLOW FOOD EDITORE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
Passivo A) Patrimonio netto
1.061.915
1.001.621
I - Capitale
112.500
112.500
II - Riserva da sopraprezzo delle azioni
487.500
487.500
III - Riserve di rivalutazione
127.355
127.355
17.186
11.058
2.080
2.080
-
-
99.999
100.000
99.999
100.000
155.000
38.568
-
-
60.295
122.560
60.295
122.560
1.061.915
1.001.621
110.797
70.000
Totale fondi per rischi ed oneri
110.797
70.000
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
196.320
181.701
75
114.987
75
114.987
335.100
260.820
335.100
260.820
813.353
766.363
813.353
766.363
15.720
5.551
15.720
5.551
59.495
87.480
59.495
87.480
26.632
27.123
26.632
27.123
62.736
61.238
62.736
61.238
IV - Riserva legale V - Riserve statutarie VII - Altre riserve, distintamente indicate Varie altre riserve Totale altre riserve VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell'esercizio Utile (perdita) dell'esercizio Utile (perdita) residua Totale patrimonio netto B) Fondi per rischi e oneri 3) altri
D) Debiti 4) Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo 6) Acconti esigibili entro l'esercizio successivo 7) Debiti verso fornitori esigibili entro l'esercizio successivo 11) Debiti verso controllanti esigibili entro l'esercizio successivo 12) Debiti tributari esigibili entro l'esercizio successivo 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale esigibili entro l'esercizio successivo 14) Altri debiti esigibili entro l'esercizio successivo
Bilancio XBRL
67
Slow3Food Italia
SLOW FOOD EDITORE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
Totale debiti
1.313.111
1.323.562
Totale passivo
2.682.143
2.576.884
Conto Economico Ordinario 31/12/2015
31/12/2014
A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2.556.914
2.549.337
38.758
(14.896)
-
-
111.615
101.492
111.615
101.492
2.707.287
2.635.933
26.601
55.107
1.754.649
1.556.273
39.780
35.115
-
-
a) Salari e stipendi
430.748
406.415
b) Oneri sociali
131.281
127.360
31.104
30.445
3.258
3.992
596.391
568.212
-
-
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
47.675
42.683
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
13.561
16.523
10.000
30.000
Totale ammortamenti e svalutazioni
71.236
89.206
12) Accantonamenti per rischi
20.000
70.000
14) Oneri diversi di gestione
99.818
77.966
2.608.475
2.451.879
98.812
184.054
2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 5) Altri ricavi e proventi Altri Totale altri ricavi e proventi Totale valore della produzione B) Costi della produzione 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale
c) Trattamento di fine rapporto e) Altri costi Totale costi per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni
d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilita'
liquide
Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione (A - B)
Bilancio XBRL
www.slowfood.it
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4
BILANCIO D’ESERCIZIO Chiuso al 31.12.2015
SLOW FOOD EDITORE SRL
Bilancio al 31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
C) Proventi e oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari
-
-
-
-
180
408
180
408
180
408
-
-
1.036
3.264
1.036
3.264
487
56
(369)
(2.800)
-
-
3
-
3
-
3
-
98.446
181.254
38.151
58.694
Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
38.151
58.694
23) Utile (perdita) dell'esercizio
60.295
122.560
d) Proventi diversi dai precedenti altri Totale proventi diversi dai precedenti Totale altri proventi finanziari 17) Interessi ed altri oneri finanziari altri Totale interessi e altri oneri finanziari 17-bis) Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari (15+16-17+-17-bis) E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi Altri Totale proventi Totale delle partite straordinarie (20-21) Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E) 22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate Imposte correnti
Bilancio XBRL
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Slow5Food Italia
SLOW FOOD ITALIA Associazione di Promozione Sociale Via della MendicitĂ Istruita 14 - 12042 Bra (CN) Associazione Riconosciuta Reg. Pref. 291 Registro Nazionale delle Aps nr. 194 Fondo sociale euro 511.811 Telefono 0172/419.611 - Telefax 0172/421.293 Codice fiscale 91008360041 Partita Iva 02106030048 e-mail: info@slowfood.it internet site: www.slowfood.it