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PD: UNA GIOVANE DONNA LA NUOVA LEADER
Italia e Regno Unito hanno raggiunto un accordo per il reciproco riconoscimento delle rispettive patenti di guida.
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L’accordo, finalizzato lo scorso dicembre, si è reso necessario dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e finora si poteva guidare in UK con una parente italiana e in Italia con una britannica soltanto in forza di una proroga andata a scadenza a fine 2022.
Con l’intesa, siglata dagli ambasciatori d’Italia a Londra (Inigo Lambertini) e del Regno Unito a Roma (Ed Llewellyn) è stata regolamentata la pratica per consentire ai titolari di patenti di guida rilasciate in UK e residenti nella Penisola di richiedere la sostituzione della propria patente con una italiana.
L’accordo prevede anche la sostituzione delle patenti scadute fino a 5 anni fa, quelle smarrite e rubate ed è “frutto di una complessa coesione, siglato grazie alla stretta cooperazione con i colleghi italiani, che riflette i profondi legami che legano i nostri due Paesi”, ha sottolineato Llewellyn. LaR
“Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna”. Così parla di sé Elly Schlein, eletta a sorpresa leader della principale forza d’opposizione in Italia – il Partito Democratico – grazie alle primarie aperte che lo scorso 26 febbraio l’hanno vista vittoriosa con uno scarto di sei punti percentuali sul grande favorito della vigilia, il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Trentasette anni, figlia di padre americano d’origine ebraica e madre italiana, natali a Lugano in Svizzera dove i genitori lavoravano come professori universitari, bisex (“Ho amato molti uomini e molte donne”, un’altra sua confidenza). Elly Schlein è la settima leader del Pd dalla fondazione nel 2007 e la prima leader donna. È considerate molto più a sinistra rispetto a Bonaccini e al segretario uscente Enrico Letta che si era dimesso subito dopo la catastrofica sconfitta alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre stravinte dalla coalizione di destra con a capo l’attuale premier Giorgia
Meloni.
Prima delle primarie, aperte a chiunque volesse parteciparvi (bastava dichiararsi in sintonia con i “valori” del Pd) e considerate un successo perché’ hanno richiamato più di un milione di persone, poco meno di cinquantamila iscritti al partito aveva detto la loro sul prossimo leader pronunciandosi a larga maggioranza per Bonaccini, tipico esempio di “usato sicuro” rispetto alla dirompente e sorprendente novità della Schlein che ha preso la tessera soltanto pochi mesi fa e a detta di qualche politologo sarebbe apparentabile all’ex-leader laburista Jeremy Corbyn.
A riprova della voglia di nuovo Elly Schlein - per due volte volontaria negli Usa per le campagne presidenziali di Barack Obama - ha vinto anche le primarie all’estero dove ha incassato il 56% dei 8.973 voti espressi.
LaRedazione
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