1 minute read
Tendenze, Business, Cultura del Lavoro
Navigare tra 4 generazioni sul lavoro, un’arte indispensabile
L’evoluzione della tecnologia applicata al lavoro e la società odierna impongono nuove regole ai tavoli professionali e un’innovazione al passo con la rapidità nel cambiamento dei sistemi operativi e nella gestione delle risorse umane. In primis, dei rapporti interpersonali in azienda e all’esterno.
Advertisement
Oggi al lavoro ci sono 4 generazioni:
- Numeri sempre più ridotti per il gruppo dei ‘Baby-boomers’, nati tra il 1946 e il 1964, con un’impostazione militare, lavoratori assidui, inclini a consumi e acquisti, come reazione alle restrizioni vissute dalle famiglie, convinti che l’individuo debba assolvere ai propri doveri e sia rispettoso delle gerarchie.
- Ormai oltre metà carriera, la ‘Generazione X’ (nati negli anni 1965-1980), coloro che sono stati cresciuti in nuclei familiari di lavoratori, i primi a conoscere un’infanzia dove entrambii genitori portano a casa uno stipendio. Individui indipendenti che hanno conosciuto i primi computer e che ne sono pratici. In mezzo ai ‘Boomers’ e ai ‘Millennials’, spesso assimilano qualità dell’una e dell’altra fascia.
- ‘Millennials’ (1981-1995), educati al computer e alle prese con i social media dai primi anni di vita. Sono capaci di intuire potenzialità e possibilità innumerevoli grazie all’introduzione massiva delle nuove tecnologie. Menti aperte a idee di uguaglianza e integrazione tra genti dai retaggi diversi, meno inclini ad accettare un’autorità basata su titoli o anzianità. L’11 settembre 2001 è stato l’evento più significativo cui questa generazione ha assistito.
- Infine sono arrivati i ‘Gen. Z’ (la ‘Generazione Z’), ad imporsi come gruppo d’influenza non solo per l’abilità e l’esigenza di parlare a toni accesi e senza remore, ma anche in termini numerici visto che gli esponenti più grandi sono ormai i nati del 1996, i 27enni di questo 2023. Danno valore alla cooperazione e alla condivisione di idee, hanno sempre conosciuto le tecnologie e per questo sono i primi ad assimilarne senza difficoltà, ogni integrazione. Abilissimi nel web e sicuri anche nell’approccio di sconosciuti tramite il mezzo online.
Mettono in discussione i vecchi sistemi e l’impostazione scolastica. Hanno visto il moltiplicarsi di rapidi guadagni e popolarità globale grazie ai social media.
La situazione al lavoro:
Le differenze tra i gruppi vanno comprese e sapute gestire anche in campo lavorativo; in particolar modo per non mirare alla conformità e al livellamento a sistemi conservatori, bensì per essere valorizzate negli ambiti dal maggior potenziale, dove certe generazioni fanno più fatica, impiegano più tempo e ciò va a incidere sulla produttività complessiva.
La maggior parte delle aziende è infatti ancora guidata da dirigenti della fascia ‘Baby-boomers’ o ‘Generazione X’ e per coltivare un ambiente sano ed efficiente, bisogna comprendere che i giovani entranti danno per certi il rispetto delle
Elisa Sgubin