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Lacroma, isola dalmata maledetta

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Lacroma, isola dalmata maledetta

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Un pubblico curioso ha accolto il 4 luglio la presentazione del libro “Lacroma, l’isola maledetta degli Asburgo” edito da MGM Press. Fu il primo libro scritto in giovane età, nel 1892, dall’Arciduchessa Stefania del Belgio, moglie sfortunata dell’erede al trono Rodolfo, morto a Mayerling in tragiche circostanze mai del tutto chiarite. Lo scritto è stato riscoperto dall’editore Carlo Giovanella che lo ha ristampato riproducendo fedelmente le illustrazioni originali realizzate da Anton Perko, il pittore della Marina Imperialregia.

Lacroma è un’isola della Dalmazia spesso sfiorata dai velisti, ma poco o nulla si sa di questa leggenda. È stata dunque un’occasione per scoprirla quale teatro di una storia avvolta nel mistero. L’incontro è stato condotto dalla giornalista Nadia Pastorcich che ha curato la postfazione del libro. Mentre l’attrice teatrale Elsa Fonda, voce storica della RAI, ha recitato magistralmente alcuni brani del romanzo.

Il Barone in Sala Atleti

Nella nuova Sala Atleti è andato in scena l’11 luglio “Il Sogno del Barone”, spettacolo teatrale di e con Sara Alzetta. L’inusuale scenografia en plein air della terrazza della Sala atleti ha condotto lo sguardo dello spettatore dal palazzo del Barone Revoltella passando per le bianche residenze emporiali delle Rive fino a navigare verso le acque del Mediterraneo per giungere e attraversare il Canale di Suez che Pasquale Revoltella contribuì a realizzare, ma che mai vide l’opera conclusa. Morì prima di poter presenziare all’inaugurazione dell’opera che si svolse 150 anni fa.

Sara Alzetta con uno stile ironico e visionario ha immaginato Pasquale Revoltella proiettato in uno strano posto, deserto, con la sola compagnia di una donna misteriosa. Si scopre che l’unica passione che li unisce è il Mediterraneo, e che per il resto invece, non si trovano d’accordo su niente. Nell’occasione di questa importante ricorrenza Sara Alzetta ha voluto rievocare un importante pezzo di storia triestina – uno di quegli eventi fondativi dell’identità della città e della sua posizione geopolitica – che è anche un momento di svolta epocale nella geografia e nella finanza del mondo intero. L’Alta Finanza, che fino ad allora si era limitata a finanziare e influenzare la politica e la diplomazia europee, diviene, con il Suez Affaire, essa stessa Diplomazia e Politica.

Suez è uno degli avvenimenti di grande peso che hanno sedimentato quel carattere di alterità conflittuale e minacciosa che definisce i rapporti fra le due sponde del Mediterraneo. Suez è una storia emblematica di subalternità di tipo coloniale. Ma è anche una fantastica storia di viaggi, di progressi tecnici, di allargamento di orizzonti.

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