Il risparmio alla riscossa

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Il prestito ha una durata di sette anni e un coupon al 3,125%

Quando va di lusso La big Ppr quotata al Cac40 al via con un bond a cura di Gianluca Baldini UniCredit ha collocato, come Joint Bookrunner, l’emissione obbligazionaria senior non garantita a sette anni della francese Ppr (articoli di lusso, retail) da 500 milioni di euro. È quanto risulta a Radiocor. Si tratta del primo mandato per UniCredit da parte di Ppr, ottenuto grazie alla recente emissione collocata con successo per Luxottica e al terzo posto nel ranking internazionale per le emissioni di bond in euro ottenuto dalla banca di Piazza Cordusio nel primo trimestre di quest’anno. Si è trattato anche della prima emissione benchmark denominata in euro dopo la pausa per le festività pasquali e il recente martedì “nero” per le Borse. Il coupon, a un minimo per Ppr, è del 3,125%, prezzo 99,247%, spread mid-swap più 140 punti base con scadenza aprile 2019. Richiesta per 4,7 mld nel giro di 45 minuti. Per l’emissione, Ppt si è avvantaggiata della ripresa generalizzata dei mercati dopo l’avvio negativo di settimana e prima che l’avvio della stagione dei risultati e le elezioni politiche in Francia prendano la scena nelle prossime due settimane. L’emissione si è conclusa

HOT NEWS n PIAGGIO Il gruppo non intende emettere obbligazioni per ora, parola di Colaninno Per il momento Piaggio non ha intenzione di emettere bond. Lo ha riferito il presidente del gruppo, Roberto Colaninno, durante l’assemblea dei soci. “Non abbiamo intenzione di emettere nessun bond - ha spiegato Colaninno - perchè le linee di credito ottenute e gli investimenti non ne fanno vedere la necessità”. In merito alla politica dei dividendi, Colaninno ha sottolineato: “Vogliamo avere un pay out che possa soddisfare l’azionista e, allo stesso tempo, mantenere una certa parte dell’utile da destinare a investimenti per lo sviluppo”.

n CASSA DEPOSITI PRESTITI Moody’s taglia il rating sui covered bond

Moody’s ha tagliato il giudizio sul merito di credito (rating) delle obbligazioni garantite della Cassa depositi e prestiti (Cdp) da Aa1 ad Aa2. Lo si legge in una nota in cui viene ricordato che la decisione segue il ribasso del rating della Cdp da A2 ad A3 lo scorso 16 febbraio, a sua volta conseguenza del taglio del rating sovrano dell’Italia da A2 ad A3 deciso tre giorni prima. molto velocemente grazie al brand molto conosciuto di Ppr, al rating elevato (BBB con outlook stabile per S&P) e alla rarita’ di questo tipo di emissioni. Subito dopo l’apertura dei libri, alle 10 di questa mattina, si sono registrati ordini per 4,7 miliardi da 290 investitori nel giro di 45 minuti. L’emissione conferma ancora una volta il ruolo primario svolto in questa prima parte del 2012 dagli investitori tedeschi nel mercato primario degli Eurobond Corporate: oltre alla prevista partecipazione della clientela francese (45%) e alla presenza di investitori britannici (16%), gli

investitori tedeschi e austriaci hanno rappresentato il 22% del totale aggiudicato, mentre la presenza italiana è stata limitata dal livello dello spread, notevolmente inferiore alla curva dei Btp (3% il totale andato a investitori in Europa meridionale). UniCredit, oltre a situarsi al terzo posto assoluto nella classifica dei bookrunner a livello globale per le emissioni di eurobond nel primo trimestre di quest’anno con 81 emissioni per 23,5 miliardi, è anche prima nelle emissioni sovrane in euro (4 per 4,63 miliardi) e prima in quelle di bond corporate italiani (8 per 1,88 miliardi).

n UE Vincenzo Visco: eurobond utili anche ai virtuosi

Se “si vogliono evitare default successivi sul modello greco, e se non si riesce a riprodurre una crescita sostenuta, occorrerà trovare soluzioni alternative in grado di affrontare il problema del debito per lo meno a livello europeo”. Lo scrive Vincenzo Visco in un intervento sul Sole 24 Ore, sottolineando la sua proposta di “collocare in un fondo garantito da tutti i Paesi della zona euro il debito dei singoli Paesi in eccesso del 60% del Pil di ciascuno, attraverso l’emissione di eurobond a 25-30 anni, finanziandone il servizio con una quota del gettito fiscale di ciascun Paese a ciò dedicata”. Una proposta, spiega, che “è stata prospettata formalmente lo scorso novembre anche dal German Council of Economic Experts, un gruppo di saggi la cui funzione è quella di fornire in maniera indipendente e autorevole consigli al governo tedesco. Si può anche dimostrare “prosegue Visco“ che la soluzione proposta consentirebbe non solo di ridurre il costo del debito di molti Paesi, ma anche di compensare i Paesi più virtuosi per gli eventuali maggiori costi che essi dovessero trovarsi a sostenere”.







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