I fantastici quattro

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datiassoreti In tre mesi raccolti oltre 4 miliardi: 194 mila euro a pf a pagina 10 Antonio Spallanzani

promotoriineuropa Al Cifa Forum si parla del futuro della professione a pagina 21 Vania Franceschelli

Settimanale - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI

I fantastici quattro I numeri del 2012 e quelli dei primi mesi del 2013 dicono che Azimut, Banca Fideuram, Banca Generali e Mediolanum hanno le risorse necessarie per fronteggiare la crisi economica. Ma anche di più…

focus La classifica con i migliori fondi di aprile

advisor Finlabo sim metterà un piede a Milano

fondi&gestori Aberdeen e F. Templeton È tempo di roadshow

Da sinistra in senso orario: Pietro Giuliani, Matteo Colafrancesco, Massimo Doris e Piermario Motta

mercoledì 15 maggio 2013 3,50 euro

www.soldiweb.com www.bluerating.com

Anno V | Numero 18


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idee&protagonisti | 3

soldi&bluerating

Rcs, le banche hanno sempre fatto le “gnorri” di Pompeo Locatelli*

E

anno V - numero 18 settimanale registrato presso il Tribunale di Milano n. 408 del 18 settembre 2009 Casa editrice Blue Financial Communication Srl Via Melchiorre Gioia, 55 20124 Milano Tel. (+39) 02.303211.1 Fax. (+39) 02.303211.80 www.bluerating.com - www.soldiweb.com infomarketing@bluerating.com Editore e presidente Denis Masetti (masetti@bluerating.com) Direttore responsabile Alessandro Rossi (rossi@bluerating.com) Inchieste e attualità Ugo Bertone Redazione redazione@bluerating.com Tel. (+39) 02.303211.71 Gianluca Baldini (coordinamento) (baldini@bluerating.com) Diana Bin (bin@bluerating.com) Maria Paulucci (paulucci@bluerating.com) Daniel Settembre (settembre@bluerating.com)

nrico Cucchiani, ceo di Intesa Sanpaolo, ha definito “irresponsabile” la scelta dei soci Rcs che intendono votare contro l’aumento di capitale nella prossima assemblea del 30 maggio. Cerco di meglio comprendere il senso della posizione annunciata dagli “irresponsabili”. Intendiamoci, sono dell’opinione che il gruppo editoriale del Corriere della Sera meriti di essere salvaguardato. Anche se, nel momento della richiesta di fondi ai soci e dei tagli alle spese, sarebbe il caso di chiedere conto delle buonuscite vergognose elargite ai dirigenti che hanno avuto un ruolo importante, se non determinante, nel far precipitare il gruppo nella crisi attuale. E non ho alcun dubbio che sia necessario prendere decisioni “forti” per arrestare un degrado dei conti che ha fatto scattare l’emergenza ai sensi dell’articolo 2446. Sono altresì convinto che la soluzione emersa da mesi di dibattito tra le banche, nella doppia veste di azionisti e di creditori, e gli altri soci non sia la migliore, anzi, segni un caso clamoroso di conflitto di interessi. L’azienda Rcs Media Group si trova nella stessa situazione di tante altre imprese gravate da un forte indebitamento accumulato nei confronti del sistema bancario, “colpevole” di non aver fatto suonare in tempo il campanello d’allarme. Una colpa particolarmente grave in Via Solferino dove, da sempre, il potere sta nelle mani di Mediobanca e di Giovanni Bazoli, entrambi grandi azionisti e punti di riferimento del patto di sindacato assieme alla Fiat. In questa veste i banchieri hanno avuto tutti gli strumenti per capire, prima degli altri, il deterioramento dei conti del debitore. Su 400 milioni che arriveranno nelle casse del gruppo, la metà verrà immediatamente girata alle banche creditrici (azioniste e non) che così rientreranno dei loro quattrini. Poi, un pool di aziende di credito (più o meno le stesse) fornirà a Rcs nuova finanza, per

Parola di sottosegretario

Marketing e comunicazione Antonio Spiezia (spiezia@bluerating.com) Vito Massafra (massafra@bluerating.com)

Hanno collaborato Andrea Barzaghi, Biagio Campo, Maria Giovanna Gallo, Pompeo Locatelli, Luca Lodi, Sara Lupi, Simone Martino, Ettore Mieli, Giuseppe Santorsola, Luca Spoldi, Francesca Sulpizi, Fabrizio Tedeschi Pubblicità in esclusiva Publimaster Surl via Winckelmann, 2 - 20146 Milano Tel. (+39) 02424191 Stampa Vela Web Surl Via Copernico, 8 - 20082 Binasco (MI) Tel. (+39) 0290092766 Fax (+39) 0290092628 Distributore esclusivo per l’Italia Messaggerie Periodici MEPE SpA Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano Il costo di ciascun arretrato è di €7

giunta a condizioni meno generose, ponendo così una seria ipoteca su investimenti e utili futuri. Insomma, l’operazione sembra congegnata a vantaggio delle banche più che dell’azienda e dei suoi azionisti. Si poteva fare altrimenti? Assolutamente sì e senza vergogna. In casi come questo la legge offre la soluzione del concordato in continuità, ovvero un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’articolo 182 bis. Capisco, perciò, la diversa reazione degli azionisti: per qualcuno l’aumento, così come è congegnato, altro non è che una partita di giro in cui si ricevono nuovi prestiti dalle banche per l’aumento di capitale che, a sua volta, riporterà i quattrini in banca. Chi fa l’industriale, come Della Valle o Benetton, non ha alcuna ragione per distogliere denari dagli investimenti o attingerli dagli utili per rimediare agli errori di valutazione del sistema bancario. C’è però una differenza: ai miei Brambilla le banche chiedono la restituzione dei soldi come alla Rcs, ma, diversamente da Via Solferino, si guardano dal fare nuovi affidamenti. *www.pompeolocatelli.it

SENTIMENT

Graphic design Marco Brenna (brenna@bluerating.com)

Ufficio abbonamenti abbonamenti@bluerating.com Tel. (+39) 02.303211.65

I manager hanno avuto tutti gli strumenti per capire, prima degli altri, il deterioramento dei conti di Via Solferino

Alessandro Rossi

M

artedì 7 maggio ho incontrato uno dei nuovi sottosegretari del governo Letta. È un vecchio amico e abbiamo parlato in modo franco e cordiale, come si fa, appunto, tra amici, sul futuro del governo e dell’Italia. Il colloquio era riservato ma alcuni spunti meritano di essere riportati per dare un quadro realistico e senza veli della situazione italiana ai lettori di soldi&bluerating. Tralascio, per motivi di riservatezza, il nome del sottosegretario. Dico solo che è del Pd. Bel colpo, eh? Sei diventato sottosegretario. Non me lo aspettavo. È stata una sorpresa. Ma mi è toccata un rogna… Cominciate subito con questa storia dell’Imu… Guarda è una str… perché tanto i soldi non ci sono. È una fissa di Berlusconi. Andrà a finire che la toglieremo per la prima casa, ma resterà per le altre. Passerà la proposta del centrosinistra, ma per l’opinione pubblica avrà vinto Silvio.

Cosa farete per far ripartire l’economia? Posso dirti cosa faremo prima possibile. Riapriremo i cantieri. Piccoli o grandi non importa. Basta che torni il lavoro. Altrimenti questa volta gli italiani ci linciano davvero. Ma il governo dura? Macché. È un governo contronatura. Durerà al massimo un anno e poi si va a votare. Siamo incompatibili. E nel Pd chi sarà il nuovo segretario? Gianni Cuperlo. Dopo un governo di neodemocristiani un segretario ex Fgci. Davvero un salto nel futuro… Ma Cuperlo va bene. Tanto poi l’organizzazione andrà a Renzi. C’è un patto tra D’Alema e Renzi. È già tutto fatto. Matteo sarà il prossimo candidato premier. Se la vedrà con Berlusconi? Mah, forse. Ma cambia poco. Se vince Matteo è contento anche Silvio…


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soldi&bluerating

Le tre quotate più Banca Fideuram: bilanci a confronto

Una sfida a quattro per le reti italiane di Maria Giovanna Gallo L’ultima riga del bilancio 2012 ha per tutti il segno più: quasi 161 milioni di euro per il gruppo Azimut, oltre 205 milioni per Banca Fideuram, 129 milioni e rotti per Banca Generali - il cui presidente Paolo Vagnone all’assemblea degli azionisti ha parlato di “risultati eccellenti, i migliori della storia” - e per finire poco meno di 190 milioni per Banca Mediolanum. Merito anche del clima sui mercati, che dalla metà del 2012 è andato migliorando. E dell’appetito per i prodotti di risparmio gestito, riemerso tra gli investitori. Un ritorno che ha trovato conferma nei bilanci dei quattro gruppi italiani. Concluse le assemblee dei soci e il giro di soldi&bluerating fra le tre società italiane quotate più Banca Fideuram - che quotata non è ma che per numero totale dei promotori finanziari oggi è la prima in Italia - facciamo una sintesi. I titoli del risparmio gestito sono da tempo sotto i riflettori a Piazza Affari. All’inizio di aprile, esaminati tutti i numeri, Banca Imi - la banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo - in una nota ripresa dal sito milanofinanza.it ha ribadito la sua visione positiva sulle tre società assegnando a tutte il giudizio “add”, ossia aggiungere in portafoglio, con prezzo obiettivo di 14,72 euro per Azimut, di 16,45 euro per Banca Generali e di 4,84 euro per Mediolanum. “Le tre società sono partite molto bene nel

I numeri del 2012 e quelli dei primi mesi del 2013 fanno dire agli esperti che i gruppi hanno tutte le risorse per continuare a fronteggiare la crisi economica generale primo trimestre del 2013, come risulta dai dati di raccolta”, hanno puntualizzato gli esperti. “E le condizioni per il reclutamento restano positive anche per le attuali difficili situazioni delle banche”. Ma ci sono altri fattori che, secondo gli esperti della banca, potrebbero dare un supporto alle quotazioni. Azimut ha una solida posizione di cassa - circa 280 milioni a fine 2012 - che potrebbe confluire in un dividendo se non si finalizzerà una grande acquisizione entro il 2014. In Banca Generali va monitorato il collocamento del 12% del capitale da parte di Generali, il quale per Banca Imi è un fatto positivo perché aumenta il flottante al 48,5% dal 36,5%. Per quanto riguarda Mediolanum, la trasformazione in corso verso un conglomerato bancario potrebbe rappresentare un catalizzatore sul medio termine, “dati le attuali difficoltà

dei tradizionali canali bancari e il vantaggio competitivo del gruppo guidato da Ennio Doris, che non ha filiali”. In sostanza, “i tre gruppi sono ben equipaggiati per continuare a resistere all’attuale crisi finanziaria ed economica”. E, alla luce dei numeri, il discorso si può applicare anche a Banca Fideuram. Più di questo, però, ai professionisti interessano i dati comunicati ad Assoreti. Al primo posto per consistenze patrimoniali a fine 2012 risultava essere il gruppo Banca Fideuram, con quasi 80 miliardi di euro - tetto poi superato - mentre al top per raccolta netta si sono piazzate praticamente pari merito la realtà guidata dall’a.d. Matteo Colafrancesco e Banca Mediolanum. Quanto alla raccolta per promotore finanziario, questi sono stati i dati nell’anno: oltre 1,1 milioni pro capite per Banca Generali, 788mila per i professionisti del gruppo Azimut, 533mila euro a testa per i family banker di Basiglio e 453mila per ciascun promotore delle reti di Banca Fideuram. Dividiamo ora le consistenze patrimoniali per il numero dei pf. L’operazione, che ci dà un’idea del portafoglio medio, applicata ai dati di fine 2012 dà come risultato 14 milioni per i promotori del gruppo Azimut, 16 milioni per quelli delle reti di Banca Fideuram, 18 milioni per Banca Generali e 9,8 milioni per gli oltre 4.300 banker di Mediolanum. A pagina 5, una sintesi delle dichiarazioni dei manager raccolte nel corso del nostro giro tra le reti.

IL 2012 IN SINTESI Azimut

Banca Fideuram

Banca Generali

Banca Mediolanum

19,4 miliardi

79,3 miliardi

26,2 miliardi

42,4 miliardi

1,1 miliardi

2,3 miliardi

1,6 miliardi

2,3 miliardi

160,6 milioni

205,3 milioni

129,2 milioni

189,3 milioni

1.396 unità

5.082 unità

1.453 unità

4.315 unità

Uffici

195 unità

339 (143 di Sanpaolo Invest sim)

178 unità

477 unità

Dipendenti

123 unità

1.459 unità

785 unità

1.711 unità*

160.000 unità

620.000 unità (circa)

n.d.

1.040.488 unità

Consistenze patrimoniali Raccolta netta Utile netto Promotori finanziari

Clienti

*Organico puntuale - Tutti i dati sono al 31 dicembre 2012


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soldi&bluerating

AZIMUT

BANCA FIDEURAM

“Raccogliamo i frutti” “Una realtà attraente” “I risultati del 2012 sono il frutto del lavoro svolto negli ultimi anni”, ha puntualizzato il presidente e amministratore delegato di Azimut Pietro Giuliani nell’intervista apparsa sul numero 12 di soldi&bluerating. “Dopo il 2008 abbiamo modificato il nostro modo di lavorare reagendo prontamente, grazie alla nostra indipendenza e flessibilità, al mutato contesto. Siamo intervenuti su più fronti: innovazione di prodotto, internazionalizzazione, ristrutturazione interna delle reti del gruppo con l’avvio di nuovi progetti e una forte attenzione al passaggio generazionale, e potenziamento del progetto wealth management grazie all’ampliamento dei servizi. Tutto questo rafforzando il nostro model-

lo di business, che colloca il promotore finanziario e il private banker al centro, essendo anche coinvolti in qualità di azionisti della società”. Il 24 aprile l’assemblea dei soci di Azimut Holding ha approvato il bilancio dell’esercizio 2012, chiuso con un utile netto 160,6 milioni di euro. Gli azionisti hanno poi deliberato l’assegnazione un dividendo di 0,55 euro per azione. Lo stacco della cedola avverrà il 20 maggio. L’assemblea ha anche nominato il nuovo consiglio di amministrazione, che resterà in carica fino al 2015. Giuliani confermato al suo posto. Infine, i soci hanno approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, fino a un massimo di 28 milioni di pezzi.

BANCA GENERALI

Al 31 dicembre, gli asset under management di Banca Fideuram erano sopra i 79 miliardi (poi sono ulteriormente cresciuti rompendo il tetto degli 80 miliardi, n.d.r.), con oltre 59 miliardi di euro in risparmio gestito. “In un contesto ancora avverso, il nostro modello di business conferma la sua bontà e la sua vitalità”, dichiarava l’a.d. Matteo Colafrancesco nella nota emessa dal gruppo a commento dei dati sull’intero 2012. “I ricavi accelerano, spinti dalla raccolta netta, in particolare gestita, e dalle commissioni nette. Una gestione accurata dei costi ci ha consentito di continuare a investire sul nostro modello operativo, che sfrutta ormai in pieno le potenzialità della tecnologia. Tutti elementi

che contribuiscono a rendere il nostro gruppo una realtà molto attraente per i migliori professionisti del settore”. Nel 2012 Banca Fideuram ha portato a casa una raccolta netta intorno ai 2,3 miliardi. Il grosso - ossia 2,7 miliardi - è stato nel gestito, in particolare nell’assicurativo. Dall’amministrato, invece, deflussi per 400 milioni. L’utile netto a fine anno - pari a circa 205 milioni di euro - risulta costituito soprattutto dalle commissioni ricorrenti sul risparmio gestito, quindi dal core business del gruppo. Infine, le commissioni nette ricorrenti dell’ultimo trimestre si sono attestate a 164,3 milioni, raggiungendo quello che il gruppo ha definito “il livello record nella storia di Fideuram”.

BANCA MEDIOLANUM

“Un anno da record”

“Lavoro eccezionale”

Le ultimissime indicazioni sugli obiettivi di Banca Generali l’amministratore delegato Piermario Motta le ha fornite all’assemblea dei soci del 24 aprile. La banca, secondo le parole del manager, punta a chiudere il 2013 con una raccolta netta fra gli 1,5 e gli 1,6 miliardi di euro, superando così l’asticella segnalata a soldi&bluerating nell’intervista pubblicata sul numero 16. “I nostri risultati evidenziano l’eccellenza del nostro modello di business e delle reti di consulenti”, aveva detto l’a.d. sui risultati del 2012. “Dall’aumento dell’utile al balzo in avanti della raccolta passando per la solidità patrimoniale fino alla capacità di retribuire gli azionisti, con

Cosa dicono di Banca Mediolanum i numeri del 2012? Così ha risposto l’amministratore delegato Massimo Doris: “Dicono che in questi anni abbiamo fatto un lavoro eccezionale, perché il 2012 non è il risultato del lavoro fatto nell’anno ma dell’opera di questi ultimi anni. Nella crisi abbiamo continuato a fare raccolte nette positive, anno dopo anno. Gli utili non si muovevano di conseguenza perché un anno c’erano le commissioni di performance, un anno la svalutazione dei titoli, un anno era un’altra cosa, per cui gli asset in gestione continuavano ad aumentare ma gli utili non facevano lo stesso. Finalmente c’è stato un anno buono, non eccezionale

un dividendo di 0,90 euro per azione, tutti i principali indicatori finanziari riflettono una crescita senza precedenti, che colloca la società ai vertici del settore per competitività ed efficienza”. Il bilancio al 31 dicembre si è chiuso con quello che la banca ha definito “il miglior dato di sempre”. L’utile netto consolidato, a 129,2 milioni, è da ricondurre innanzitutto all’incremento del margine d’intermediazione, salito del 38,7%, a 338 milioni, grazie in particolare al contributo del margine di interesse e delle commissioni nette. A fine 2012 le masse erano a 26,2 miliardi di euro, mentre la raccolta netta nell’anno è stata di 1.602 milioni.

per via dei mercati, e il risultato è arrivato ai livelli che ci aspettavamo come esito del lavoro di diversi anni”. Più nel dettaglio, come si legge nella nota diffusa dal gruppo, la raccolta netta è stata positiva per 2.258 milioni di euro in tutto. Fondi e gestioni hanno portato a casa 2.343 milioni. Alla fine del 2012, i promotori finanziari erano 4.315, mentre il totale dei clienti si attestava a circa 1.040.000 unità. I conti correnti e di deposito alla stessa data hanno superato quota 707mila, con un aumento del 12% dall’anno precedente. “Oggi”, ha precisato Doris, “il portafoglio medio dei nostri family banker è attorno ai 9 milioni e mezzo”.


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6 | trend&mercati

BORSE

ITALIA-EUROPA-MONDO

Borse

Indice

Valore

2013

2012

2011

2010

Italia

FTSE Mib

16.922

4,0%

7,8%

-25,2%

-13,2%

Gran Bretagna

FTSE 100

6.521

10,6%

5,8%

-5,6%

9,0%

CAC 40

3.913

7,5%

15,2%

-17,0%

-3,3%

DAX

8.122

6,7%

29,1%

-14,7%

16,1%

Area Euro EURO STOXX 50

2.764

4,8%

13,8%

-17,1%

-5,8%

DOW JONES

14.974

14,3%

7,3%

5,5%

11,0%

NIKKEI 225

13.694

31,7%

22,9%

-17,3%

-3,0%

180

160

Francia Germania

140

120

FTSE MIB EURO STOXX 50 MSCI WORLD

80

13 503

03

-0

-1

-0

2-

12

812

12 4-0

203

-1

-0

03

03

03

03

11 8-

411

10

-0

2-

10 8-

10 4-

09 4-

2-

-0

-1

03

03

VALUTE

11

60 -0

9,6%

03

-7,6%

09

13,2%

-0

10,8%

2-

1.482

03

MSCI World

09

5,3%

8-

-20,0%

-1

22,9%

03

0,1%

-0

22.690

08

Mondo

HANG SENG

03

Hong Kong

-1

Giappone

100

03

Usa

COMMODITIES Valore

Fine 2012

Fine 2011

Fine 2010

Euro/Dollaro

1,3114

1,3194

1,2939

1,3362

Euro/Franco Svizzero

1,2235

1,2072

1,2156

1,2504

Euro/Sterlina

0,8431

0,8161

0,8353

0,86075

128,6

113,61

100,2

108,65

Euro/Yen

Petrolio Brent al barile Oro per oncia

Valore

Fine 2012

Fine 2011

Fine 2010

101,15

110,62

107,62

93,49 1.410,25

1.469,25

1.664

1.574,5

Argento per oncia

24,25

29,95

28,18

30,63

CRB Commodities index

477,47

484,07

482,01

520,33

120 500

110

100

450

CRB Commodities index

400

Oro Argento

350

Petrolio

90 300

Euro/Dollaro 250

80

200

Euro/Sterlina 150

Euro/Yen

100 3

13 03 -0

5-

-1 2 03 -1 2

-0 812

-1 2

03

03 -0 4

03

-0 03

-1 211

811

11 -0

4-

210 -1

03

-0 4

03

03

-0 810

0 -1

09

09 8-

2-

03

03

03 -1

09 -0

4-

08 2-1 03

03 -0

2

-0 51

-1 21

50

03

03

2

-0 812 03

1

-0 41 03

11

03

-1 21

11

8-0 03

4-

10 -0

2-

810

-1

03

03

10

-0

4-0

03

2-

09 03

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-0

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03

03

208

60 -1

soldi&bluerating

Crisi, il ministro Saccomanni: previsioni incerte Le previsioni sull’economia italiana sono ancora “incerte”: lo ha detto di recente il neoministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni presentando il Documento di economia e finanza alla Camera. Draghi: la Bce non può andare oltre i suoi poteri “La Bce ha fatto moltissimo per allentare la stretta creditizia, ma non può prendere il posto dei governi né può sostituirsi agli azionisti delle banche”. Lo ha detto il presidente Mario Draghi.

Euro/Franco svizzero

70

03

l

brevi

15 maggio 2013

TITOLI DI STATO SPREAD BTP-BUND 3 mesi

1 anno

5 anni

10 anni

30 anni

Italia

0,23%

0,78%

2,54%

3,78%

4,57%

Germania

0,02%

-0,01%

0,33%

1,24%

2,16%

Svizzera

0,00%

-0,05%

0,05%

0,57%

1,12%

Usa

0,05%

0,11%

0,73%

1,74%

2,96%

600 500 400

Il Pil va giù e aumenta la disoccupazione L’Istat prevede che nel 2013 il prodotto interno lordo si ridurrà dell’1,4% in termini reali, con un tasso di disoccupazione in crescita di 1,2 punti percentuali fino all’11,9%.

300 200 100

PIL

TASSI D’INTERESSE Euribor 1 mese

0,11%

Euribor 3 mesi

0,20%

Euribor 6 mesi

0,30%

Euribor 12 mesi

0,49%

Tasso di rif. Area Euro

0,50%

Tasso di rif. Usa

MERCATI Per restare aggiornati su indici e quotazioni basta andare su www.soldi-web.com

0,25%

Fonte: dati su elaborazione FIDA aggiornati al lunedì precedente all’uscita in edicola del settimanale

513 03

-0

113 03

-0

-1 2 -1 0 03

-1 2 -0 7

412 -0

112 -0

011

-1 1

11 -0

4-

-1 1

-1 0

-1 0 -0 7

-1 0

110

-0 9

-0 9

-0

03

2,39%

03

1,81%

03

2,21%

03 -1

1,85%

03 -0 7

2,01%

03

1,72%

1,45%

03 -0 1

0,37%

-0,58%

03 -1 0

-2,37%

-0,34%

03

-1,47%

Area Euro

03 -0 4

Italia

Usa

2010

03

2011

03 -1 0

2012

03 -0 7

2013 (stima)

03 -0 4

-0 9

0

INFLAZIONE 2013 (stima)

2012

2011

2010

Italia

1,99%

3,30%

2,90%

1,64%

Area Euro

1,73%

2,50%

2,72%

1,62%

Usa

1,83%

2,08%

3,14%

1,64%

DEFICIT/PIL 2013 (stima)

2012

2011

2010

Italia

-2,56%

-3,03%

-3,66%

-4,33%

Area Euro

-2,87%

-3,59%

-4,15%

-6,21%

Usa

-6,55%

-8,49%

-10,04%

-11,14%

FIDA Finanza Dati Analisi


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soldi&bluerating

AUTOGRILL

I broker ragionano sulla scissione Il cda di Autogrill ha dato il via libera al progetto di scissione tra le attività di ristorazione (food & beverage) e duty free aeroportuali (Wdf). Notizia positiva per gli analisti di Mediobanca, che hanno confermato la loro view rialzista sul titolo con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 11,8 euro. Anche Banca Akros ha rinnovato l’invito ad accumulare il titolo in portafoglio, con un target price rivisto verso l’alto da 10,7 a 11,3 euro. Molto positivo il giudizio di Citigroup, che ha inserito Autogrill tra i suoi preferiti segnalando che la migliore piazza azionaria per la quotazione di World duty free sarebbe quella di Milano. Più cauti i colleghi di Natixis, che hanno ribadito il rating “neutral” su Autogrill alzando però il fair value da 8,5 a 10 euro. Non si sbilancia neanche Equita sim, che ripropone il rating “hold” con un prezzo obiettivo a 9,8 euro.

analistinazione | 7 BUZZI UNICEM

Giù le stime e anche i rating Gli analisti della Bernstein hanno abbassato il loro rating sull’azione di Buzzi Unicem portandolo a “market perform” (in linea con il mercato) dal precedente “outperform” (meglio del mercato). Alla base della decisione, le recenti performance negative del titolo in Borsa. Il target price resta comunque invariato a 12,7 euro. Non si sbilanciano neanche i colleghi di Goldman Sachs, che hanno ribadito il rating “neutral” sulla società attiva nel settore dei cementi tagliando il target price da 12,5 euro a 12,1 euro. La revisione della valutazione è arrivata dopo il taglio delle stime sull’utile per azione riferite all’anno in corso e al prossimo.

TENARIS

Numeri più bassi delle previsioni Tenaris ha archiviato i primi tre mesi dell’anno con numeri inferiore alle previsioni. E paga dazio nei confronti degli analisti: Equita sim conferma la sua view cauta, con una raccomandazione ferma a “hold” e un prezzo obiettivo a 15,5 euro. A bocciare Tenaris sono stati invece gli analisti di Banca Akros, che hanno tagliato il rating da “hold” a “reduce” con un fair value rivisto da 16,5 a 15,5 euro. Negativo infine il giudizio di Mediobanca, secondo cui la società è destinata a sottoperformare il mercato, con un prezzo obiettivo a 13,6 euro.

FIAT

La Chrysler tira su la pagella

INTESA SANPAOLO

Non tutti sono “neutrali” Negativi sulle azioni di Intesa Sanpaolo, con un sonoro “sell”, gli analisti di Berenberg: un euro il target price. Solo 24 ore prima Exane era ancora “possibilista” con un rating “neutral” e un prezzo obiettivo a 1,4 euro.

FIAT INDUSTRIAL

Ispira fiducia tra gli analisti Giù i target price, ma c’è ancora fiducia sulle possibilità future di Fiat Industrial, cosa che permette alla società del Lingotto di mantenere rating tutto sommato positivi. Banca Imi punta su un “buy” a 11,50 euro di prezzo obiettivo, mentre Ubs resta sulla raccomandazione “neutral” a 8,5 euro per azione.

Difficile il panorama europeo, meglio quello internazionale. Fiat si salva grazie alla Chrysler, che negli Stati Uniti registra un aumento delle vendite pari all’11%, contro un panorama europeo che sembrava in miglioramento. Non abbastanza, però, visto che gli esperti di Banca Akros non vanno oltre un rating “hold” con target price a 4,60 euro. Stessa situazione per Banca Imi, che aveva consigliato un target price solo leggermente superiore, a 4,83 euro. Si accoda ai colleghi anche Commerzbank, stesso rating ma prezzo obiettivo a 3,90 euro.

LUXOTTICA

Nomura ci crede senza esitazioni Nonostante i buoni conti e i mercati emergenti che sono l’asso nella manica della società, gli analisti si definiscono ancora cauti su Luxottica. “Neutral” da Mediobanca, con un target price a 37,8 euro. Stessa view da parte di Ubs, con prezzo obiettivo a 34 euro, e da Bank of America, con tp a 40,5. Rating “hold” per Equita sim, con un prezzo obiettivo a 19,3 euro. A scommettere sul titolo sono invece i colleghi di Nomura, che hanno ribadito la raccomandazione “buy” rivedendo il target price da 20,7 a 22 euro.


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8 | tuttobond La Consob: attenzione al comparto bancario

È Like sui bond Le emissioni corporate piacciono sempre di Gianluca Baldini Nel 2012 le emissioni italiane di bond corporate sono cresciute in misura rilevante, spinte da quelle delle società con rating investment grade, mentre quelle bancarie sono crollate, sia quelle rivolte all’euromercato che quelle retail. I dati emergono dalla relazione annuale Consob, presentata a Milano. Rispetto al 2011 lo scorso anno ha visto salire il volume delle obbligazioni corporate a 30 da 19 miliardi, con una crescita del 61% che si spiega anche con la criticità del-

l’anno di raffronto in tema di collocamento di obbligazioni italiane. Gran parte delle emissioni - 26 miliardi che si confrontano con gli 11 del 2011 - sono state lanciate da società con rating superiore a BBB. Consob sottolinea anche che nel breve termine il rischio di rifinanziamento da parte di emittenti corporate potrebbe essere limitato dal momento che la quota di titoli emessi dal 2007 e con scadenza nel 2013 non supera l’8% del totale. Negativo, invece, il discorso per gli emittenti bancari, i cui volumi assoluti rimangono

comunque di gran lunga superiori rispetto al mondo corporate. Nel 2012 la raccolta obbligazionaria bancaria ha registrato un ribasso del 37%, scendendo a 149 da 238 miliardi. La maggioranza delle emissioni riguarda il canale retail, calato del 35% a 122 da 189 miliardi, mentre sul mercato wholesale sono stati collocati bond bancari per 26 miliardi dai 49 del 2011 con una riduzione del 46%. I dati Consob non tengono conto delle emissioni di covered bond. Nell’anno in corso verranno a scadenza obbligazioni bancarie italiane per 111 miliardi - per il 19% collocati presso investitori istituzionali - che pesano per il 22% circa sul totale.

Sisal si gioca un prestito La società per ora sta solo sondando il terreno con gli investitori Sisal, l’azienda italiana che si occupa di giochi a pronostico, ha dato mandato a un gruppo di banche per organizzare l’emissione di un bond da 275 milioni di euro. Lo dice Ifr, un servizio online di Reuters, aggiungendo che il bond avrà scadenza settembre 2017 e callable dopo 18 mesi. Guidano l’ope-

razione Deutsche Bank (lead), Banca Imi, Credit Agricole, Mizuho, Rbs e UniCredit (bookrunner), che organizzeranno una serie di incontri con gli investitori a iniziare da Londra, per poi proseguire a Parigi, Francoforte e Amsterdam. Il bond servirà per rifinanziare un bond senior esistente.

Apple fa le cose in grande L’azienda di Cupertino ha lanciato un bond da 17 miliardi di dollari Apple torna dopo 17 anni sul mercato obbligazionario, e lo fa in gran stile. La società di Cupertino ha infatti lanciato un bond da 17 miliardi di dollari, una cifra record, la maggiore offerta di sempre da parte di una società. La vendita è strutturata in sei tranche, dai tre ai trenta anni di maturazione. L’obiettivo di Apple è finanziare almeno

parte dei 100 miliardi di dollari che si è impegnata a restituire agli azionisti. A curare l’iBond saranno Goldman Sachs e Deutsche Bank. Il bond fa gola a investitori di tutto il mondo, in particolare fondi d’investimento e investitori professionali, tanto che le domande di sottoscrizione hanno sfiorato di tre volte l’offerta. I tassi d’interesse

offerti dall’azienda di Cupertino sono stati molto bassi, 75 punti basi sopra i Treasuries per il decennale. Per le singole emissioni, si va dallo 0,45% di cedola per la scadenza triennale al 2,40% per quella decennale, per finire al 3,85% su quella trentennale. Le due obbligazioni a tasso variabile, sempre in dollari, offrono rendimenti poco

i numeri

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Negativo il discorso per gli emittenti bancari, i cui volumi assoluti rimangono comunque di gran lunga superiori rispetto al mondo corporate. Nel 2012 la raccolta obbligazionaria bancaria ha registrato un ribasso del 37%, scendendo a 149 da 238 miliardi. Dalla relazione della Consob

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soldi&bluerating

IN BREVE l UNICREDIT Chiusa l’offerta di riacquisto dei suoi bond Unicredit ha chiuso l’offerta di riacquisto dei propri bond senior accettando titoli per un valore nominale pari a 4,3 miliardi di euro. Lo comunica la stessa banca in una nota, ricordando che, a fronte del positivo riscontro degli investitori, ha incrementato il valore massimo di riacquisto oltre il limite di 4 miliardi originariamente previsto, accettando tutti i titoli esistenti validamente conferiti in adesione all’offerta.

l CIPRO La Bce tornerà ad accettare debito cipriota La Banca centrale europea tornerà ad accettare titoli di Stato ciprioti come collaterale nelle operazioni di rifinanziamento a partire dal 9 maggio. Lo ha comunicato la stessa Bce con una nota. La Bce, spiega il comunicato, ha scelto infatti di “sospendere la soglia minima di rating per l’eligibilità a collaterale” per quanto riguarda gli strumenti di debito “emessi o garantiti” dal governo cipriota, a fronte dell’appropriatezza del programma di risanamento concordato tra Cipro e l’Unione europea. Tale sospensione, operativa dal 9 maggio, sarà mantenuta fino a nuova comunicazione e riguarderà anche gli strumenti di nuova emissione, si legge nel comunicato. Agli asset ciprioti verrà applicato un “haircut” speciale che verrà reso noto il 9 maggio con un apposito atto normativo, spiega la Bce.

superiori allo zero. Le obbligazioni pagano la cedola su base semestrale (trimestrale per quelle a tasso variabile), sono negoziabili per tagli minimi da 2mila dollari (circa 1.530 euro). L’iBond ha suscitato anche l’interesse del magante russo Alisher Usmanov, patron dell’Arsenal e uomo più ricco di Russia secondo Forbes, che gli attribuisce un patrimonio di 17,6 miliardi di dollari. Usmanov, secondo i media russi, è entrato in Apple con una partecipazione di 100 milioni di dollari.


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banche&assicurazioni | 9

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Il 18 giugno scatta l’obbligo di rapporti intestati alla struttura

Il conto corrente ora è condominiale di Daniel Settembre Il 18 giugno 2013 scatta l’obbligo, previsto dal decreto salva Italia, di disporre di conti correnti condominiali per la gestione delle spese di un condominio. Alla base dell’obbligatorietà c’è il divieto di effettuare pagamenti in contanti oltre i mille euro. Gli amministratori di condominio dunque, per gestire le spese di importi superiori questa soglia, dovranno servirsi di bonifici e assegni non trasferibili e intestati alla persona giuridica “condominio”, per esempio per pagare fornitori di beni o servizi, oppure per riscuotere dai condomini le quote per le spese. In caso l’amministratore non rispettasse questa norma, il mandato potrebbe venirgli revocato. Nello specifico, l’amministratore dovrà eseguire ogni operazione che riguarda movimentazione di liquidità verso soggetti terzi per il condominio o, viceversa, verso il condominio da soggetti terzi, attra-

verso un conto corrente condominiale. Ogni condomino godrà del pieno diritto di prendere visione dell’estratto conto, e l’amministratore dovrà consegnare tutta la documentazione all’assemblea condominiale una volta terminato il suo incarico. L’amministratore, tra l’altro, non ha diritto ad alcun com-

penso aggiuntivo per la gestione del conto corrente condominiale. Per l’apertura del conto dovrà recarsi presso la banca prescelta o alle Poste munito di una copia della delibera dell’assemblea condominiale, dove siano riportate le seguenti informazioni: nomina dell’amministratore e durata del suo incarico; autorizzazione all’apertura del conto corrente condominiale; poteri conferiti all’amministratore in ordine all’apertura e alla gestione del conto; copia del regolamento e codice fiscale condominiale. L’amministratore sarà quindi il responsabile della gestione del conto corrente condominiale, ma è un diritto dei condomini scegliere il conto più conveniente e proporlo in assemblea. Per esempio, si può scegliere un conto corrente a zero spese per risparmiare sulle spese condominiali, meglio ancora se il conto non prevede il pagamento dell’imposta di bollo a carico del cliente.

I love shopping La controllata rumena di UniCredit rileva le attività retail di Rbs nel Paese dell’Est Europa La controllata rumena di UniCredit, Tiriac, ha fatto sapere che rileverà le attività retail di Rbs nel Paese dell’Est Europa, un’operazione - soggetta al via libera della Banca centrale rumena - che dovrebbe chiudersi nella seconda metà di quest’anno.

L’acquisizione, di cui non è stato comunicato l’importo, riguarda oltre alle attività retail - anche il ramo di attività nel segmento della clientela affluent di Rbs Romania. UniCredit Triac assumerà anche il personale impegnato nelle attività oggetto di cessione. Parallelamente, UniCredit ha annunciato che la sua controllata austriaca Bank Austria ha completato la vendita del 99,75% detenuto nella kazaka Jsc AtfBank a KazNitrogenGaz, interamente controllata da Galimzhan Yessenov.

Italiani con meno di mille euro in banca La crisi non molla la presa. Secondo l’ultima analisi condotta dall’osservatorio SuperMoney, portale per il confronto dei conti correnti online, quasi un italiano su cinque dichiara di avere meno di mille euro deposi-

tati in banca, mentre cala la percentuale di chi ha tra i 10 e i 50mila euro. Supera questa soglia solo il 3%. Lo studio di SuperMoney ha preso in considerazione circa 10mila richieste di preventivo per

un nuovo conto corrente, inoltrate sul portale nel periodo compreso tra gennaio e marzo. Dai dati raccolti emerge che la grande maggioranza del campione, per la precisione il 58%, ha risparmi tra i mille e i 5mila euro, mentre il 12% ha tra i 10mila e i 50mila e il 10% ha ancora sul conto tra i 5mila e i 10mila euro. Soltanto il 3%, come detto, supera i 50mila euro.

CONTROPELO

di Giuseppe G. Santorsola*

Le tasse sono meglio delle imposte

I

l tema delle “tasse” domina le scelte di governo e del governo. Un chiarimento iniziale: la fiscalità concerne uscite e entrate (tributi e titoli) dello Stato. Con fiscal policy intendiamo le scelte in questi tre campi. Tra le entrate i titoli sono offerti con un rendimento (in Italia anche con uno spread di circa 250 bp), mentre i tributi si distinguono in imposte (prelevate per coprire in generale la spesa pubblica), tasse (per pagare direttamente alcuni servizi) e accise (per colpire acquisti e consumi di specifici beni). Le soluzioni attuali peraltro ingenerano confusione in quanto mischiano denominazione, tecnica e scopo. Peraltro, l’Imu è imposta di nome e fatto perché copre finalità multiple, mentre la Tares è tassa perché copre spese dirette per rifiuti e servizi comunali. Tuttavia, la stessa azione di consumo o investimento o il patrimonio sono oggi colpiti più volte con imposte e tasse (l’immobile) o con imposte e accise (i consumi). Ciò allarga il cuneo fra il beneficio-ricavo di chi vende e l’onere-spesa di chi compra. La conseguenza al momento è che diminuisce la spinta all’acquisto con il rischio di diminuire le entrate per lo Stato costringendolo a colpire più volte senza conseguire l’obiettivo di quantità stimato. Si può discutere sul mutamento di strategia, ma ciò richiede riforme, differenti strategie e tempo di costruzione del nuovo modello. Necessita lavorare in quest’ottica, ma non ci sono possibilità di fronte agli impegni in essere e in scadenza. Inseguire questi ultimi accentua la confusione e il rischio di tarpare investimenti e consumi. Devo ammettere che non è facile scegliere, ma è compito della politica scegliere e dei tecnici non sbagliare la soluzione. Oggi è indispensabile “fare” e non “rinviare”. Resto convinto che siano più utili imposte indirette che dirette e più tasse che imposte, mentre non c’è spazio per accise. Resta l’impressione che si sia ormai troppo agito sui tributi e bisogna agire sulla spesa diminuendola in modo deciso. Il 10% sarebbero 70/80 miliardi e sarebbero sufficienti (5% del Pil). Bisogna provarci. *santorsola@uniparthenope.it


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10 | datiassoreti

15 maggio 2013

Da ogni pf con mandato un contributo di 194mila euro

Le reti di promotori finanziari hanno archiviato marzo con una raccolta netta totale di 1,5 miliardi di euro, in leggero calo rispetto agli 1,8 miliardi di febbraio ma sopra i 930 milioni di gennaio. Le sottoscrizioni registrate dal settore nel primo trimestre del 2013 risultano dunque pari a 4,1 miliardi di euro, circa 194mila euro per ogni promotore con mandato. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni di Assoreti, in parte anticipate sul numero scorso e alle quali dedichiamo un approfondimento. Come nei mesi precedenti, anche a marzo l’attività si è concentrata sui prodotti di risparmio gestito, su cui sono confluite risorse per 2,3 miliardi di euro (+29,5% rispetto a febbraio): all’interno di questa categoria si sono distinti in particolare fondi comuni e sicav, con sottoscrizioni per 1,5 milioni, mentre i

prodotti assicurativi e previdenziali hanno raccolto 787 milioni e le gestioni patrimoniali hanno perso 600mila euro. Il mese scorso sono, invece, prevalsi i disinvestimenti dai prodotti di risparmio amministrato, che hanno chiuso marzo con un saldo negativo di 806 milioni (positivo per 113 milioni il dato di febbraio): i circa 36 milioni affluiti nei titoli non sono bastati a compensare il rosso di 842 milioni della liquidità. Dai dati Assoreti emerge inoltre che il 65,3% della raccolta realizzata dai prodotti di risparmio gestito è attribuibile alla distribuzione diretta di quote di oicr - fondi comuni e sicav italiani ed esteri, fondi di fondi esteri, fondi speculativi e fondi chiusi - con investimenti netti per 1,5 miliardi di euro. Le scelte dei risparmiatori si sono concentrate in maniera quasi esclusiva sui fondi di diritto estero, con un sostanziale equilibrio tra le

soldi&bluerating

L’INDUSTRIA DEL RISPARMIO Tutti gli aggiornamenti sulle reti li trovi su www.bluerating.com

In tre mesi raccolti più di 4 miliardi di Diana Bin

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L’ANDAMENTO DELLA RACCOLTA 2.000

1.781

1.782

1.800 1.600

1.462

1.400

1.230

1.200 1.000

1.054 859

800

955 802

930 759

695

649

600 400 200 0

A

M

G

L

A

S

O

N

D

G

F

M

Fonte: Assoreti

risorse destinate ai fondi di fondi (783 milioni di euro). Ancora negativo invece il bilancio complessivo sugli oicr italiani (-31 milioni di euro) e sui fondi speculativi (-26 milioni di euro). Il contributo complessivo delle reti al sistema di oicr attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote si è attestato quindi a quota 2,4 miliardi di euro. Il dato comprende fondi comuni e sicav italia-

ni ed esteri, fondi di fondi esteri, fondi speculativi, gpf, unit linked e prodotti previdenziali. All’interno della categoria si segnala infine il buon andamento a marzo dei prodotti obbligazionari (676 milioni di euro), di quelli flessibili (539 milioni) e dei “non classificati” (539 milioni). Gli azionari hanno raccolto 74 milioni, mentre i fondi di liquidità hanno perso 12,3 milioni. Dall’inizio

dell’anno l’apporto delle reti sale così a 5,5 miliardi di euro, pari al 42,4% dei volumi di raccolta realizzati sul sistema fondi. Infine, il numero di promotori finanziari con mandato dalle società rientranti nell’indagine Assoreti alla fine di marzo si attestava a 21.616 unità, con una rappresentatività del 93% sull’intera compagine associativa (il dato stimato è pari a 23.250 unità).

LA PRIMAVERA DELLE RETI Gruppo

Raccolta

Gestito Amministrato

N. pf

N. pf

Variazione

Raccolta

Raccolta

marzo

febbraio

numero pf

pro capite

da inizio anno

UniCredit

311.706

334.547

-22.841

2.357

2.340

17

132

831.146

Banca Fideuram

256.705

857.216

-600.511

4.997

4.977

20

51

645.348

Allianz Bank

234.694

278.347

-43.653

1.844

1.848

-4

127

513.193

Banca Generali

210.297

225.386

-15.089

1.461

1.456

5

144

620.317

Mediolanum

193.678

216.470

-22.792

4.268

4.254

14

45

729.591

Azimut

163.849

156.325

7.525

1.420

1.411

9

115

682.347

Deutsche Bank

70.194

85.026

-14.832

1.541

1.540

1

46

234.436

Credem

36.604

38.479

-1.876

475

472

3

77

79.866

Veneto Banca

24.566

22.670

1.895

284

281

3

86

2.346

Consultinvest

1.788

7.618

-5.830

262

281

-19

7

-17.413

Hypo Alpe Adria Bank

-5.239

-753

-4.486

72

73

-1

-73

632

Banca Popolare di Vicenza

-9.680

6.944

-16.624

83

84

-1

-117

-12.620

Unione di Banche Italiane

-13.330

18.464

-31.794

697

703

-6

-19

-13.247

Monte dei Paschi di Siena

-13.598

21.479

-35.077

758

764

-6

-18

-109.328 Fonte: Assoreti


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datiassoreti | 11

soldi&bluerating

Banca Fideuram al top per ingressi Il gruppo Banca Fideuram ha visto crescere la sua squadra di 20 unità tra febbraio e marzo, arrivando a sfiorare a fine mese quota 5.000 promotori finanziari (4.997 per l’esattezza, di cui 3.460 in Banca Fideuram e 1.537 in Sanpaolo Invest) e confermandosi così il gruppo più popoloso tra le società aderenti ad Assoreti. In seconda posizione nella graduatoria del reclutamento troviamo FinecoBank, la rete del gruppo UniCredit, che a fine maggio contava 2.357 professionisti, ovvero 17 in più rispetto a fine febbraio. Chiude il podio il gruppo Mediolanum, con 14 promotori finanziari in più mese su

Matteo Colafrancesco

mese, a 4.268 unità. Seguono il gruppo Azimut (più nove promotori rispetto a febbraio, 1.420 totali) e Banca Generali (più cinque promotori su mese, a 1.461). All’estremità opposta della classifica compare invece il gruppo Consultinvest, che ha visto la sua squadra contrarsi di 19 unità in un mese.

FinecoBank prima per gli afflussi netti FinecoBank, Banca Fideuram e Allianz Bank: sono queste le tre reti salite sul podio della migliore raccolta nel mese di marzo. La società del gruppo UniCredit, guidata da Alessandro Foti, ha registrato sottoscrizioni per 312 milioni di euro, con i 334 milioni affluiti nelle casse del risparmio gestito che hanno più che compensato il rosso di 23 milioni sul fronte amministrato. Quanto alle due reti del gruppo Banca Fideuram, in seconda posizione, la raccolta complessiva è stata pari a 257 milioni di euro, con 857 milioni di raccolta gestita e un rosso di oltre 600 milioni sull’amministrato. Medaglia di bronzo per Allianz Bank Financial Advisors, con 235 milioni di euro. Seguono Banca

Alessandro Foti

Generali (210 milioni), il gruppo Mediolanum (194 milioni) e il gruppo Azimut (164 milioni). In rosso (si vedano nel dettaglio i dati completi nella tabella a pagina 10, n.d.r.) Banca Monte dei Paschi di Siena (con -13,5 milioni), Ubi Banca (con -13,3 milioni), il gruppo Banca Popolare di Vicenza (-9,6 milioni) e Hypo Alpe Adria Bank (con -5,2 milioni).

In Banca Generali i promotori più bravi L’ordine della graduatoria cambia se si considera non la raccolta complessiva di ogni rete ma il dato a livello pro capite, vale a dire la raccolta netta media realizzata da ciascun promotore. In questo caso, a salire sul primo gradino del podio sono - anche a marzo - i 1.461 professionisti in forza alla rete di Banca Generali, con una media di 144mila euro ciascuno. Seguono i 2.357 promotori di Fineco, con 132mila euro pro capite, e i 1.844 professionisti di Allianz Bank Financial Advisors, con 127mila euro a testa. In fondo

Piermario Motta

alla classifica, invece, gli 83 promotori della Banca Popolare di Vicenza, che hanno perso in media 117mila euro a testa, e i 72 promotori di Hypo Alpe Adria Bank, con un meno 73mila euro ciascuno.

RECLUTAMENTO Gruppo

Variazione n. pf

Banca Fideuram

20

UniCredit

17

Mediolanum

14

Azimut

9

Banca Generali

5

Credem

3

Veneto Banca

3

Deutsche Bank

1

Hypo Alpe Adria Bank

-1

Banca Popolare di Vicenza

-1

Dati Assoreti su elaborazione BLUERATING

RACCOLTA NETTA Gruppo

Migliaia di euro

UniCredit

311.706

Banca Fideuram

256.705

Allianz Bank

234.694

Banca Generali

210.297

Mediolanum

193.678

Azimut

163.849

Deutsche Bank

70.194

Credem

36.604

Veneto Banca

24.566

Consultinvest

1.788

Dati Assoreti su elaborazione BLUERATING

RACCOLTA PRO CAPITE Gruppo

Migliaia di euro

Banca Generali

144

UniCredit

132

Allianz Bank

127

Azimut

115

Veneto Banca

86

Credem

77

Banca Fideuram

51

Deutsche Bank

46

Mediolanum

45

Consultinvest

7

Dati Assoreti su elaborazione BLUERATING


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12 | etf&trading

15 maggio 2013

Spdr Etf ha quotato cinque prodotti a Milano

Un’ampia scelta Sono già presenti a Londra e Francoforte di Ettore Mieli Arrivano su Borsa Italiana cinque nuovi etf targati State Street Global Advisors. La piattaforma di exchange traded fund del gruppo, Spdr Etf, ha annunciato il listing di cinque prodotti equity e fixed income a replica fisica, già negoziati alla Deutsche Börse e al London Stock Exchange. Sono Spdr Msci Emu Ucits Etf, Spdr Dow Jones Global Real Estate Etf, BofA Merrill Lynch Emerging Markets Corporate Bond Ucits Etf, Spdr S&P 500 Low Volatility Ucits Etf e Spdr Citi Asia Local Government Bond Ucits Etf. In particolare, segnala State Street Global Advisors, il nuovo Spdr Msci Emu Ucits Etf permette agli investitori di accedere a circa 240 titoli di 11 mercati della zona euro, che rappresentano circa l’85% della capitalizzazione della regione, tramite un portafoglio diversificato di titoli large e mid cap in una forma Ucits. Lo Spdr BofA Merrill Lynch Emerging Markets Corporate Bond Ucits Etf, invece, dà agli investitori l’accesso a un portafoglio diversificato di titoli di debito corporate investment grade e high yield dei mer-

Prosegue anche a maggio, con Cmc Markets Academy, il programma di formazione gratuito sul tra-

soldi&bluerating

IN PILLOLE l LYXOR Alex Merla segue la commercializzazione dei fondi in Europa e America Latina Alex Merla, senior director di Société Générale Milano, è stato nominato responsabile per la commercializzazione dei fondi Lyxor per il Nord e il Sud Europa e per l’America Latina. La nomina rientra nella logica di rafforzamento e di maggiore coordinamento del team sales & marketing di Lyxor. In qualità di responsabile dello sviluppo del business, Alex Merla si avvarrà della sua esperienza con i clienti istituzionali per rafforzare ulteriormente la presenza e il posizionamento di Lyxor in questi mercati, facendo leva su tutta la gamma di soluzioni di investimento proposte.

l ACTIVTRADES Conto alla rovescia per la partenza del nuovo Trading Tour

cati emergenti, denominati in dollari. Replica un ampio benchmark di BofA Merrill Lynch, che copre più di 25 mercati, circa 600 emissioni e all’incirca 230 emittenti con un rating minimo CCC. Quanto allo Spdr Dow Jones Global Real Estate Etf, esso segna l’espansione degli Spdr Etf europei verso l’asset class degli investimenti immobiliari globali, che garantiscono diversificazione con la loro bassa correlazione verso i mercati azionari e obbligazionari. L’inclusione degli emergenti - appena meno del 5% dell’indice - permette agli investitori di accedere ad aziende o società immobiliari in Paesi ad alta crescita, che

presumibilmente evolveranno per assumere un ruolo di maggiore preminenza sul mercato immobiliare globale. “Può essere sfidante per i clienti gestire in maniera efficiente allocazioni nel settore immobiliare. La natura globale e diversificata del nostro nuovo etf può trovare spazio in questo ambito in un portafoglio ben bilanciato”, commenta Danilo Verdecanna, managing director di SSgA Italy. Oggi sono 46 gli Spdr Etf quotati sulle Borse europee, fra le quali il London Stock Exchange e la Deutsche Börse. Con i cinque crosslisting salgono a 32 gli Spdr Etf disponibili per le negoziazioni in Borsa Italiana.

E lo chiamavano webinar Una nuova carrellata di iniziative da Cmc Markets, broker presente in Italia con oltre 6mila cfd

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ding online concepito per gli appassionati del settore e organizzato da Cmc Markets, il broker presente in Italia con oltre 6mila cfd. Dall’introduzione del primo ordine attraverso la piattaforma MarketMaker alle modalità di trading da uno, tre e cinque minuti con il grafico Renko, Cmc Markets accompagna i neofiti senza stancarsi di ripetere che i fondamentali e le

basi del trading online sono concetti da assimilare bene. “Concetti come stoploss e profittaking”, ha sottolineato Stefano Gianti, responsabile della formazione in Cmc Markets, “sono essenziali per operare con coscienza e senso di responsabilità”. Per i meno esperti, a maggio Cmc Markets pro-

È già conto alla rovescia per la partenza del nuovo Trading Tour organizzato da ActivTrades, che debutterà a fine maggio. Per l’occasione il broker online ha aperto un sito dedicato al programma di eventi itineranti in agenda fino a fine 2013. Fare-Trading.com è l’indirizzo per raggiungere le pagine web dedicate agli appuntamenti formativi sul trading. Quest’anno, oltre a otto città italiane, il broker farà tappa in Svizzera a Lugano. Si partirà da Milano il 29 maggio. Seguiranno Genova e Torino. Poi, nella settimana successiva, ActivTrades si sposterà a Parma, Verona e Trento. L’iniziativa riprenderà a settembre dopo la pausa estiva, con tappa ad Ancona, Perugia e Roma.

l TOBIN TAX Il volume delle transazioni finanziarie si è contratto di circa un terzo

A distanza di oltre due mesi dall’introduzione della Tobin tax, è emerso che il volume delle transazioni finanziarie si è contratto di circa un terzo. In particolare, i mercati regolamentati hanno registrato una flessione del 16%: dai 2,6 miliardi di euro in media negoziati giornalmente tra gennaio e febbraio (mesi free Tobin tax) la Borsa Italiana è passata ai 2,34 miliardi di euro scambiati a marzo. Ancora più preoccupante il calo per i mercati non regolamentati, dove si è stimato un crollo degli scambi di circa il 50%. A tal proposito Pietro Di Lorenzo, fondatore e amministratore di un network di siti a carattere finanziario - fra cui www.sostrader.it e www.contosulconto.it - organizzerà un seminario venerdì 24 maggio, durante l’IT Forum di Rimini, dedicato alle migliori strategie per operare nell’intraday sui titoli italiani a maggiore capitalizzazione evitando di pagare la Tobin tax.

pone una serie di appuntamenti che vanno da un corretto approccio al trading, per evitare errori pericolosi, all’identificazione e alla pratica di alcune tecniche base come il riconoscimento dei pattern e dei trend. Per chi volesse approfondire uno dei temi caldi dell’ultimo mese, il 27 maggio ci sarà un intero webinar dedicato alle materie prime: come fare trading, tipologia di

contratti, correlazioni e coperture. “Chi inizia a fare trading”, ha spiegato l’analista Mauro Masoni, “spesso commette degli errori che nel lungo periodo portano al fallimento. Scoprire come evitarli è di fondamentale importanza”. I clienti più navigati con all’attivo elevati volumi - i cosiddetti “top client” saranno invece invitati dai formatori a partecipare a lezioni riservate, nel corso delle quali potranno anche interagire tra loro.


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14 | privatebanking

15 maggio 2013

Il gruppo ha macinato buoni risultati nel 2013

Schroders sa il fatto suo di Andrea Barzaghi Schroders ha chiuso i primi tre mesi del 2013 con un utile pretasse di 115 milioni di sterline, in progresso rispetto ai 95,5 milioni di un anno prima, e con una raccolta netta di 5,6 miliardi di sterline (contro gli 1,6 miliardi del primo trimestre 2012). Lo ha annunciato lo stesso colosso del risparmio gestito, che al 31 marzo contava su asset under management per 236,5 miliardi di sterline. “È stato un buon primo trimestre”, ha commentato il ceo Michael Dobson, evidenziando che i risultati “riflettono i benefici derivanti dal nostro business diversificato. Intendiamo con-

tinuare ad ampliare e sviluppare le nostre attività sia nel Regno Unito sia a livello internazionale”, ha aggiunto citando l’acquisizione di Cazenove Capital, volta nello specifico a “rafforzare le nostre attività di private banking e aggiungere nuove strategie e competenze nell’asset management”. “Siamo fiduciosi di essere ben posizionati per una ulteriore crescita nel lungo termine”, ha concluso il ceo. Nel dettaglio, il ramo di asset management del gruppo ha concluso il primo trimestre con ricavi netti per 289,8 milioni di sterline (con-

tro i 251 di un anno prima), con un utile prima delle tasse di 105,2 milioni di sterline e con afflussi netti per 5,8 miliardi. A fine marzo gli asset under management della divisione ammontavano a 219,2 miliardi di sterline. Quanto invece alle attività di private banking, i ricavi si sono attestati nel trimestre a quota 26,5 milioni di sterline e l’utile ante imposte a 4,9 milioni, mentre la raccolta netta è risultata negativa per 200 milioni di sterline e gli aum si sono attestati a fine marzo a 17,3 miliardi di sterline.

Angelo Deiana anche alla guida di Atema Angelo Deiana, presidente dell’Anpib, l’Associazione nazionale che si propone come punto di riferimento per i private banker italiani, ora è anche presidente di Atema, l’Associazione di temporary manager. L’assemblea dei soci, a seguito del rinnovo complessivo degli organi

sociali per il triennio dal 2013 al 2015, ha nominato Deiana nuovo presidente. “È un vero onore”, ha dichiarato il professionista. “La mia azione sarà in piena continuità con quella di Paola Palmerini, il presidente uscente, che assumerà la guida del nuovo comitato strategico e di indirizzo e

che ringrazio fin d’ora per i traguardi che raggiungeremo insieme”. Il nuovo consiglio direttivo è formato da Cesare Sacerdoti, vice presidente, Loris Damiani, tesoriere, Marco Croci, Luigi Di Marco, Massimo Barbesta, Marco Grassi, Paolo Polenghi e Flavio Zelco.

Giangiacomo Rossi entra in Edr Banque Italia Il professionista, classe 1965, arriva da Vontobel Europe a Milano Nuovo ingresso per Financière Edmond de Rothschild Banque Italia. La società guidata dall’amministratore delegato Stefano Rossi di recente ha accolto nella sua squadra

Giangiacomo Rossi, private banker con una consolidata esperienza nel settore. Classe 1965, il nuovo arrivato ha iniziato la sua carriera in Jp Morgan, per poi passare in Banca Caboto (ora Banca Imi, gruppo Intesa San Paolo), in Calyon (ora Crédit Agricole Corporate and Investment Bank) e in Vontobel Europe a Milano. “Questo nuovo ingresso testimonia ancora una volta l’impegno di Lcf Edmond

de Rothschild Banque a investire nel mercato italiano, da sempre ritenuto interessante e ricco di potenzialità di crescita”, ha detto l’amministratore delegato Stefano Rossi. “L’esperienza di Giangiacomo Rossi”. ha continuato, “costituisce un significativo elemento di arricchimento per tutto il nostro team e ci permetterà di sviluppare ulteriormente la nostra attività in Italia”, ha concluso.

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soldi&bluerating

NEL MATTONE l Se si vuole fare un investimento coi fiocchi, la casa da comprare è in Cina Continuano a impennarsi i prezzi delle case in Cina per il quinto mese consecutivo. Secondo una ricerca condotta dall’istituto Cina Index Academy e riportata dal magazine online Il Ghirlandaio, nel mese di aprile è stata registrata una crescita del 5,3%. Il prezzo medio per metro quadrato in case nuove di 100 grandi città, ha raggiunto i 10.098 yuan (circa mille e 200 euro). L’aumento era stato solo del 3,9% in marzo e 2,48% a febbraio, rispetto allo scorso anno. Per contenere l’impennata dei prezzi delle case, il governo ha introdotto nel mese di marzo una tassa del 20% sulle plusvalenze realizzate da venditori di immobili, contro il 1-2% di tassazione che c’era in precedenza. E i governi locali, tra cui Pechino e Shanghai, da parte loro, hanno recentemente annunciato ulteriori misure per limitare la speculazione immobiliare.

l Cambia il governo e l’addio all’Imu sembra sempre più vicino

Secondo le notizie che circolano mentre scriviamo, l’Imu dovrebbe essere almeno temporaneamente sospesa per decreto del governo presieduto da Enrico Letta. L’ipotesi dovrebbe mettere d’accordo tutti, anche se Silvio Berlusconi ribadisce che l’imposta sulla casa è un danno per l’economia. “Giusta l’ipotesi della sospensione a giugno, ma o la si elimina o il governo non avrà la nostra fiducia”, ripete. E intanto, secondo l’Ansa, anche Bruxelles è intervenuta in merito. La Commissione Ue si aspetta entro metà mese che il governo Letta presenti il programma di stabilità aggiornato, con le compensazioni dell’abolizione dell’Imu e del rinvio dell’aumento dell’Iva. E oltre a Imu e Iva, mentre scriviamo ci sono anche da trovare le risorse per la Cassa integrazione in deroga. In tutto, si tratta di un pacchetto da circa sei miliardi di euro, che dovrebbe prendere la forma del decreto legge.

l Riattivato il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa

È tornato operativo il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa: si tratta di un fondo che permette a chiunque si trova in difficoltà economiche di sospendere il pagamento della rata del mutuo per l’acquisto prima casa durante 18 mesi. Il Fondo è operativo da fine 2010, avendo consentito finora la sospensione dei circa 6mila mutui. Adesso è stato rifinanziato dal decreto salva Italia e si stima sarà di utilità per 16mila famiglie. Si tratta di un’iniziativa che finora ha consentito la sospensione di 6mila mutui circa. Attraverso questo Fondo, che non prevede alcun tipo di commissione o spesa aggiuntiva, è possibile la sospensione delle rate dei mutui prima casa. Questa avviene senza richiesta di garanzie aggiuntive ed è concessa anche per i mutui che hanno già fruito di altre misure di sospensione, purché complessivamente la sospensione non superi i 18 mesi. È possibile presentare la domanda di sospensione presso la banca con la modulistica ufficiale aggiornata, disponibile sia sul sito del Mef sia su quello del Consap Spa. La banca inoltrerà l’istanza a Consap, il quale rilascerà il nulla osta alla sospensione del pagamento delle rate del mutuo.


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Focus

Top Funds Aprile 2013

IN CIFRE

7,3 La raccolta in miliardi di euro registrata da Assogestioni per il terzo mese dell’anno

4,8 È la cifra raccolta a marzo in miliardi di euro dai fondi aperti di diritto estero

532 È la cifra raccolta a marzo in milioni di euro dai fondi aperti di diritto italiano

30.000 I prodotti nel database di BLUERATING liberamente consultabili dagli utenti

59,2% È il rendimento messo a segno dal Japan Small & Midcap Opp. di BlackRock

TOP FUNDS Trovate tutte le classifiche con i migliori fondi su www.bluerating.com

Il ritorno del Giappone a cura di Gianluca Baldini Nei primi tre mesi del 2013 il fondo di Hsbc sulla Turchia, il Turkey Equity Euro, è sempre stato al primo posto per rendimento distaccando di diversi punti percentuali il secondo in classifica. Ad aprile, però, lo scettro di miglior prodotto del mese è passato di mano. Secondo la consueta analisi mensile messa a punto dagli analisti di BLUERATING (47 le case analizzate con 235 prodotti), il miglior prodotto di aprile è a firma di BlackRock con il suo Japan Small & Midcap Opportunities Euro (+59,2%) che investe sulle società del Sol Levante a piccola e media capitalizzazione. In seconda posizione, dunque, troviamo l’Hsbc Turkey Equity Euro con un rendimento del 53,9%. In terza posizione troviamo l’Asia Pacific Property Equities denominato in dollari di Henderson Global Investors, che nel quarto mese del 2013 ha messo a segno un +47,3%. Il prodotto di Henderson segna dunque l’ingresso sul podio del settore immobiliare. Henderson batte quindi di un soffio il miglior fondo di Aberdeen (+47,1%), il Japanese Equity Euro che, come il vincitore di questa classifica, punta sui mercati azionari del Giappone. In quinta posizione troviamo Jp Morgan Asset Management con il Turkey Equity Euro, che durante il

Dopo mesi in cui a vincere sono stati i prodotti legati alla Turchia, stavolta chi ha puntato sul Sol Levante si è mostrato piuttosto frizzante per rendimenti

mese appena concluso ha registrato un rendimento del 45,1%. In sesta posizione troviamo un bel pari merito. Il fondo Japanese Eur Hedged Euro di Schroders e il Biotech in dollari di Ubs mettono a segno lo stesso risultato con un rendimento del 43,2%. In settima posizione è ancora il Giappone a farla da padrone, con l’Equity Japan Euro di Eurizon Capital che registra un ragguardevole +42,5%. È una battaglia a colpi di decimali quella che vede in ottava posizione il prodotto di Bnp Paribas Investment Partners che punta sull’immobiliare: il Real Estate Securities Pacific in dollari, che ad aprile ha totalizzato un +42,3%. In nona posizione troviamo il Legg Mason Opportunity $, che registra un +42% tondo tondo. Il decimo prodotto della lista, ma pur sempre nel club di quelli che realizzano rendimenti sopra il 40%, è il Japanese Equity Selection Euro di Pictet Funds, che ha ad aprile registrato un bel 41%. Dopo tre mesi in cui il mercato italiano ha decretato vincitori sempre gli stessi player, aprile si mostra come il mese del cambiamento. Oltre alla sempreverde Turchia, alle biotecnologie e ai fondi immobiliari, questo mese il mercato giapponese è entrato prepotentemente tra i settori più redditizi che meritano l’attenzione degli investitori.


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16 | topfundsaprile2013

15 maggio 2013

l

soldi&bluerating

Japanese Equity Euro

47,1%

Azioni Italia Euro

20,7%

Global Property Securities Euro

24,0%

Euro Equity Euro

22,8%

Asian Property $

34,1%

Formula Eurostoxx 2015 Euro

17,5%

Us Dynamic Value $

22,6%

Azioni Italiane Euro

18,1%

Japan Smaller Companies Jpy

31,5%

Azioni Europa Euro

16,6%

Global Equities Euro

20,1%

American Equity Euro

12,6%

American Equity $

26,3%

Azioni Far East Euro

15,2%

Small Cap Euroland Euro

19,6%

Bilanciato Euro

11,8%

Asian Smaller Companies $

25,7%

Rendimento Assoluto Euro

15,2%

Global Opportunities $

19,1%

Dynamic Multimanager Euro

www.aberdeen-asset.it

www.arcaonline.it

www.bnymellonam.com/italia

11,7%

www.eurosgr.it

Asia Pacifico Euro

25,2%

Pacific Ex-Japan Small Cap $

30,5%

Profil Reactif 100 Euro

14,5%

Asia Pacific Property $

41,6%

Italia Euro

21,8%

Global Real Estate Securities Euro

29,8%

Euro-Entrepreneurs Euro

11,8%

Japan Advantage Euro

39,4%

Europa Euro

20,6%

Pan European Small Cap Euro

24,7%

Profil Reactif 75 Euro

11,1%

Thailand $

36,1%

Globale Euro

20,1%

Global Small Cap $

23,1%

Emerging Discovery Euro

10,7%

Iberia Euro

31,7%

18,1%

Health Euro

22,6%

Global Bond Euro

Obbligazionario Euro

www.acomea.it

www.axa-im.it

9,8%

Global Financial Services Euro

www.carmignac.it

27,3%

www.fidelity-italia.it

Obiettivo Europa Euro

18,2%

Patriot Euro

24,0%

Equity Biotechnology $

38,6%

Euro Bonds 5/7 Years Euro

18,1%

Obiettivo Italia Euro

18,0%

Trend Italia Euro

20,3%

Equity Global Emerging Market $

28,3%

Alto Pacifico Azionario Euro

17,6%

Obbligazionario Corporate Euro

14,6%

Italian Trend Euro

18,9%

Equity Japan Value Jpy

23,4%

Euro Bonds 10+ Years Euro

17,6%

Obiettivo Cedola Euro

14,3%

Trend America Euro

13,2%

Small And Mid Cap Germany Euro

21,9%

S.a.r.a. S.r.i. Eur Euro

17,4%

Obiettivo Piu’ II Euro

14,3%

Strategic Trend Euro

13,0%

European Property Euro

21,8%

Absolute Return Credit Strategies Euro

14,0%

www.gestielle.it

www.azimut.it

www.credit-suisse.com

www.bancagenerali.it

Japan $

25,6%

Azionario Euro Euro

22,8%

Equities Turkey Try

41,6%

Asia-Pacific Property Equities $

47,3%

Adiverba Euro

23,3%

Azionario Internazionale Euro

16,2%

Equities Biotechnology $

41,4%

Global Property Gbp

29,4%

Best Styles Euroland Euro

20,5%

Obbligazionario Giugno 2017 Euro

10,4%

Equities Europe Finance Securities Euro

33,6%

Euroland Euro

27,5%

Oriental Income Euro

20,4%

Mix 2 Euro

10,2%

Equities Switzerland Chf

25,0%

Japanese Smaller Companies $

26,5%

Actions Euro Convinvtions Euro

20,0%

Mix 1 Euro

Equities Europe Convinction Euro

24,2%

European Growth $

21,8%

www.allianzgi.it

8,1%

www.bancopostafondi.it

www.dexia-am.com

www.henderson.com

Equity Thailand $

38,8%

Japan Small & Midcap Opportunities Euro

59,2%

Turkei Euro

46,5%

Turkey Equity Euro

53,9%

Equity Japan Target Euro

32,0%

Japan Value Euro

54,5%

Asian Small/mid Cap Euro

34,2%

Asia Ex Japan Equities Smaller Companies $

31,1%

Index Equity Pacific Euro

23,9%

World Healthscience $

29,3%

Global Real Estate Securities Euro

20,3%

Thai Equity $

27,3%

Equity Asean $

22,3%

European Value $

28,7%

Deutschland Euro

19,5%

Frontier Markets $

27,2%

21,4%

World Financials $

28,6%

Top Euroland Euro

19,0%

Euroland Equity Euro

22,7%

Actions Asie Euro

www.amundi.com/ita

www.blackrockinvestments.it

www.dws.it

www.assetmanagement.hsbc.com

Prima Geo Italia Euro

22,0%

Real Estate Securities Pacific $

42,3%

Equity Japan Euro

42,5%

Health Care Euro

28,7%

Anima Italia Euro

20,3%

Equity Turkey Euro

40,5%

Equity Financial Euro

39,6%

Banking & Insurance Euro

25,3%

Prima Geo Globale Euro

19,4%

Equity World Health Care Euro

29,6%

Equity Pharma Euro

30,8%

Telecom $

23,4%

Prima Geo Euro Euro

19,3%

Equity Europe Finance Euro

27,1%

Azioni Salute e Ambiente Euro

28,9%

Europe High Dividend Euro

23,1%

Anima Global Equity Prestige Euro

19,1%

Equity Europe Health Care Euro

26,0%

Azioni Finanza Euro

24,7%

European Equity Euro

22,5%

www.animasgr.it

www.bnpparibas-ip.it

www.eurizoncapital.it

www.ingim.com/it


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soldi&bluerating

Japanese Value Equity Euro

38,6%

Challenge Pacific Equity Euro

26,7%

Institutional Euro

27,0%

Global Equity Income $

24,7%

Nippon Small/mid Cap Equity Jpy

30,8%

Challenge Spain Equity Euro

26,3%

Euroland Equity Euro

25,5%

Japan Jpy

24,6%

Japanese Equity Core $

30,0%

Pacific Collection Euro

23,5%

European Equity Value Cap Euro

24,5%

European Select Euro

24,5%

Pan European Focus Euro

27,1%

Challenge Financial Equity Euro

21,3%

Italian Equity Euro

21,8%

Pan European Equity Dividend Euro

21,9%

Pan European Equity Euro

26,6%

Challenge Italian Equity Euro

20,2%

Japanese Equity Euro

20,1%

European Smaller Companies Euro

21,5%

www.invesco.it

www.bancamediolanum.it

www.pioneerinvestments.com

www.threadneedle.it

Global Life Sciences $

25,7%

Asian Property Gbp

41,8%

Azionario Healthcare Euro

27,7%

Azioni Italia Euro

23,8%

Global Real Estate $

25,6%

Global Property $

26,5%

Azionario Top Dividend Eur

18,5%

Azioni Euro Euro

23,0%

Global Value $

19,3%

Japanese Equity Jpy

24,9%

Azionario Tecnologia Euro

18,3%

Azionario Etico Euro

19,4%

Us Risk Managed $

14,0%

European Property $

23,1%

Azionario Usa Euro

17,0%

Azioni Pacifico Euro

17,8%

Us Twenty $

13,6%

Global Infrastructure Euro

22,9%

Obbligazionario Europa Highyield Euro

16,1%

Azioni Globali Euro

16,3%

www.janusinternational.com

www.morganstanley.com/im

www.rcm-international.com/it

www.ubipramerica.it

Turkey Equity Euro

45,1%

Natixis Euro High Income Euro

18,1%

European Equities $

21,7%

Biotech $

43,2%

Global Healthcare $

37,4%

Harris Associates Concentrated Us Value $

14,6%

Emerging Mkts Equities $

19,8%

European Opportunities Euro

32,8%

Japan Behavioural Finance Equity Euro

32,7%

Natixis Europe Smaller Companies Euro

14,3%

North American Equities $

15,1%

Australia Aud

28,3%

Europe Equity Plus Euro

31,0%

Loomis Sayles Multisector Income $

13,8%

Elite France-europe Euro

11,2%

Global Real Estate Securities $

26,8%

Japan Small Cap $

30,7%

Loomis Sayles Us Research $

13,2%

Diversified Income Euro

9,1%

Health Care $

26,4%

www.jpmam.it

www.ngam.natixis.com

http://www.reyl.com/it

www.ubs.com/it

Opportunity $

42,0%

High Yield Bond Sek

19,0%

Japanese Eur Hedged Euro

43,2%

European Value Equity Euro

22,0%

Us Aggressive $

21,7%

Us Small Cap Jpy

14,4%

Asia Pacific Properties Securities $

38,9%

Japanese Equity Jpy

18,3%

European Equity $

19,2%

Us Real Estate Securities $

14,1%

Frontier Mkts Equity $

32,4%

Far East Equity $

18,2%

Us Fundamental Value Euro

18,5%

Global Thematic Opportunities $

12,2%

Middle East $

31,0%

Global Value Equity $

16,2%

Int. Large Cap $

17,8%

China Equity $

11,4%

Japanese Opportunities Jpy

25,4%

Us Value Equity $

14,7%

www.leggmason.it

www.nb.com

www.schroders.it

www.vontobel.com

Alpha Japan $

35,2%

Japan Opportunities Euro

32,3%

Multistock Biotech $

35,5%

Emerging Market Euro

10,1%

Japanese Small&mid Caps Jpy

21,9%

Italian Value Euro

27,7%

Multistock Health Opportunity $

25,3%

Active High Yield Euro

9,0%

Golden Age $

20,6%

Italian Opportunities Euro

18,8%

Multistock Japan Stock Fund Jpy

21,2%

Low Volatility Euro

7,5%

High Conviction Euro

17,2%

Dynamic Allocation Italy Euro

17,1%

Multistock Europe Small & Mid Cap Euro

20,5%

Active Bond Euro

5,0%

Generation Global Euro

14,6%

Global High Yield $

16,3%

Multipartner Sam Sust. Water Euro

19,1%

Global Strategy Euro

2,9%

www.lombardodier.com

www.oysterfunds.com

www.zest-management.com

www.swissglobal-am.it

topfunds Japan Smaller Companies Euro

27,7%

Japanese Equity Selection Euro

41,0%

Biotech Discovery $

35,6%

Japan Euro

25,9%

Biotech Euro

33,6%

Thailand $

27,8%

Pan European Dividend Euro

22,2%

Timber $

31,3%

Euroland Euro

26,6%

European Index Tracker Euro

21,8%

Japanese Equity Opportunities Jpy

24,0%

European Small-mid Cap Euro

25,4%

European Strategic Value Euro

21,7%

Japan Index-r Jpy

23,4%

European Growth Euro

24,5%

www.mandg-investments.it

www.pictetfunds.it

www.franklintempleton.it

I migliori fondi delle piĂš importanti societĂ di gestione distribuiti in Italia in base alle perfomance annuali rilevate alla fine di ogni mese. Fonte: www.bluerating.com


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consulenti&promotori | 19

soldi&bluerating

LUCI&OMBRE

di Fabrizio Tedeschi*

Rcs, un’operazione tutta italiana

C’ Franklin Templeton è alla prima esperienza nel nostro Paese

Riapre la stagione dei roadshow di Francesca Sulpizi Riapre in Italia la stagione dei roadshow, gli eventi itineranti in cui le società di gestione incontrano gli operatori professionali. Iniziative pensate anche per rafforzare il contatto con i promotori finanziari, che sono uno dei punti nevralgici della distribuzione in Italia. Per il momento ci limitiamo a citare due calendari: quelli di Franklin Templeton e di Aberdeen AM. Franklin Templeton ha appena dato il via al suo primo roadshow: 17 tappe su tutto il territorio nazionale per incontrare - e confrontarsi - con gli investitori professionali, in linea con la strategia di sviluppo del gruppo. Lo ha annunciato lo stesso colosso del risparmio gestito, spiegando che l’intento del ciclo di incontri è approfondire la conoscenza delle capacità gestionali e dell’offerta di servizi di Franklin Templeton, soprattutto alla luce dell’attuale fase congiunturale. Prima tappa, lunedì 6 maggio a Cagliari. A seguire, Palermo martedì 7 maggio, Catania mercoledì 8, Napoli lunedì 13, Roma martedì 14, Pescara mercoledì 15, Bari giovedì 16, Rimini lunedì 27, Firenze martedì 28, Bologna mercoledì 29, Padova lunedì 3 giugno, Udine martedì 4, Bolzano mercoledì 5,

Le iniziative nascono anche per rafforzare il contatto con le reti dei promotori finanziari, che sono senza dubbio uno dei punti nevralgici della distribuzione lungo la Penisola

Verona giovedì 6, Genova lunedì 17, Torino martedì 18 e Milano mercoledì 19. Ogni evento vede il coinvolgimento del sales team di Franklin Templeton in Italia, al fine di illustrare la visione sul mercato globale del gruppo e le migliori strategie di investimento, in linea con la campagna di informazione della società, “È tempo di entrare in azione”, volta a rendere consapevoli gli investitori delle opportunità sui listini azionari globali. Spazio pure ai temi di finanza comportamentale e ai casi di successo in alcuni mercati quali i Paesi Emergenti. Inizia invece martedì 14 maggio a Roma il roadshow di Aberdeen Asset Management, che si concluderà il 30 del mese a Firenze dopo aver toccato Milano, Verona, Rimini, Torino e Genova. Come si apprende dalla nota della società, ci si chiederà “dove investire in un mondo di bassi rendimenti e crescita rarefatta, come riconoscere le nuove e migliori opportunità, cosa scegliere tra azioni o obbligazioni. Con i nostri specialisti”, spiega sempre Aberdeen Asset Management, “sui Paesi emergenti analizzeremo le interessanti potenzialità nel campo delle infrastrutture e nel promettente mercato degli emerging markets corporate bond”.

è una vicenda sul mercato di grande importanza, sia per la dimensione sia per la qualità. Si tratta del (possiamo chiamarlo così?) salvataggio di Rcs, storico gruppo editoriale italiano. I media, forse per carità di patria o di casta, non danno molto rilievo, ma si tratta di uno spaccato della realtà italiana, sotto tutti i punti di vista. La società è retta da un patto di sindacato, un inciucio tra imprenditori per gestire quello che diversamente non potrebbero gestire, agli antipodi di un sano capitalismo, perché fa prevalere l’economia di relazione sull’efficienza del management. Un male tipico italiano. Non per niente i patti di sindacato sono quasi sconosciuti all’estero. Di fronte a un’emergenza così grave il patto sta scricchiolando, ma finora ha consentito ai grandi gruppi industriali italiani di controllare il più importante quotidiano nazionale senza un proporzionale impegno di capitali. Nell’azionariato ci sono anche le banche, immemori di quanto sia costato in passato questo genere di investimenti e di come la Banca d’Italia sia intervenuta con normative specifiche per evitarlo. Le banche svolgono altre due funzioni: sono creditori del gruppo e organizzano o partecipano al costituendo consorzio di collocamento (se l’operazione andrà avanti). Insomma, il florilegio del conflitto di interessi. Il groviglio non è senza conseguenze, anzi. Il patto di sindacato pare spaccarsi proprio su questo punto: il piano di salvataggio sarebbe troppo diluitivo (questo fa parte delle regole del capitalismo) ma soprattutto finalizzato più a restituire i debiti bancari che a sostenere la crescita aziendale. Fatto tutt’altro che secondario: è l’estrinsecazione più evidente del conflitto di interessi, laddove si favorisca l’uno a danno dell’altro, il finanziatore contro l’azionista. Da ultimo, sullo sfondo, i finanziamenti dello Stato al settore dell’editoria. Su questo punto toccherà al governo mettere mano a una razionalizzazione e a una riduzione dell’intervento pubblico. *tedeschi@alezio.net


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Le professioni viste da Aldo Varenna, dell’executive board di Cifa

“Pf e fee only? Tutti sulla stessa barca” di Maria Paulucci “Innanzitutto, abbiamo ragionato sul fatto che finora ciò che non è andato nel sistema bancario tradizionale europeo e americano è stato pagato dai contribuenti e non dalle banche né dagli speculatori”. Così Aldo Varenna, segretario generale di Fecif e membro dell’executive board di Cifa, oltre che consigliere di amministrazione di Efpa Italia, riassume dal suo punto di vista a soldi&bluerating uno dei temi principali dell’edizione 2013 dell’International Cifa Forum. “Si è parlato della divisione tra investment e commercial banking. Ubs starebbe valutando se operare questa separazione al suo interno, dal momento che i rischi dell’investment banking non possono entrare nella banca commerciale, che custodisce i depositi”. Quanto agli altri temi? Si è parlato del potere ancora troppo grande delle agenzie di rating, che sono controllate come azionisti da gestori di grossi patrimoni e da società di asset management, dunque possono avere convenienza nell’anticipare o nel ritardare un rating su un’azienda o una nazione. Altro argomento, gli esiti dell’iniezione di liquidità negli Stati Uniti, in Giappone e nell’eurozona, con il conseguente forte rischio di una bolla del credito. C’è il pericolo che le risorse non finiscano nel circuito sano del credito ma in attività speculative, aumentando il rischio sistemico. E invece bisogna tornare all’abc: la banca emette obbligazioni o utilizza capitale proprio per finanziare le aziende e dare credito ai cittadini. Quali gli effetti di questo

Aldo Varenna

quadro sul lavoro dei professionisti in Europa? Partecipare a questi eventi dà la consapevolezza su quanto sta succedendo nel mondo e dà un aggiornamento professionale, perché scambiarsi idee tra colleghi vuol dire stare al passo con quello che succede quotidianamente sui mercati. Vuol dire anche portare notizie alla clientela, che oggi sempre di più ha bisogno non tanto di essere rassicurata ma di ricevere spiegazioni. Il concetto di “edu-

cation” oggi è fondamentale. Ritengo che la professione possa avere un grande futuro, purtroppo in un mondo complesso. La situazione, oggi, obbliga chi investe ad avere al suo fianco una persona preparata. In Italia, la distinzione tra promotori e consulenti è ancora piuttosto netta. I professionisti come si presentano al tavolo del confronto internazionale? Innanzitutto quantifichiamo, in Europa e non in

Italia, quanti sono i consulenti fee only. Sono tra il 3% e il 5% di chi esercita la professione. Anche in Gran Bretagna c’è ancora un mercato molto acerbo. Gli effetti positivi della recente Rdr non si sono ancora fatti sentire. Io sono sempre convinto che una consulenza mediocre fa più danni di un collocamento di prodotti qualificato. Tutto ciò premesso, viviamo nello stesso mondo e siamo tutti sulla stessa barca. Quindi chiediamo stesse regole, anche nel sistema bancario, per tutti, che si chiamino promotori finanziari, tied agent, ifa, consulenti fee only o bancari. In tutti i casi, l’accesso alla professione va disciplinato: servono regole di comportamento e sanzioni in caso di comportamenti inadeguati. Il campo di gioco deve essere lo stesso per tutti, a garanzia della clientela. A livello di Efpa, per esempio, noi abbiamo certificato dipendenti bancari, consulenti fee only e promotori. Senza alcuna contrapposizione.

Le tavole rotonde affrontano diversi temi di tipo economico e finanziario

L’International Cifa Forum ha compiuto undici anni A organizzare ogni anno l’International Cifa Forum è Cifa (Convention of independent financial advisors, n.d.r.), un’organizzazione senza scopo di lucro fondata su iniziativa di un gruppo di consulenti indipendenti e sotto l’egida dei consulenti finanziari indipendenti svizzeri. Si pone come ponte per armonizzare le norme operative e i regolamenti all’interno degli Stati coinvolti (non solo europei, n.d.r.). Inoltre, si prefigge di proteggere e valorizzare gli

Lo organizza l’ong Convention of independent financial advisors (Cifa), con sedi a Ginevra, Vienna e New York

interessi degli indipendent financial advisor a livello internazionale. Non solo: Cifa ha anche istituito un codice di condotta per fare fronte a pratiche immorali e di riciclaggio di denaro. Dal 2003 Anasf partecipa all’attività di Cifa e ha un membro all’interno del board. Dal 2007 Cifa è una ong, ossia una organizzazione non governativa. Ha sede a Ginevra, Vienna e New York. “Undici anni fa, in rappresentanza dell’Anasf, sono stato tra i soci fonda-

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11 edizioni A fine aprile si è svolto l’undicesimo Forum Internazionale Cifa

200 mila I professionisti raccolti oggi nella Federazione europea Fecif

12 mila Sono i promotori iscritti all’associazione italiana di settore Anasf

300 operatori Tanti sono gli associati di Nafop, l’associazione italiana dei fee only

tori”, dice a soldi&bluerating Aldo Varenna che è membro dell’executive board. “Il Forum è una sorta di think tank. Nell’evento di fine aprile, per circa tre giorni, macroeconomisti, istituzioni, docenti universitari, società di asset management, promotori e consulenti si confrontano. Si parla in generale di economia, sistema bancario, mercati. Le tavole rotonde affrontano i diversi temi”. Inizialmente il ritrovo era a Ginevra. Poi il Forum si è trasferito a Montecarlo, nel Principato di Monaco. “Una piazza internazionale più facilmente raggiungibile dagli operatori spagnoli, francesi e italiani”, conclude Varenna.


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Uno dei temi forti di cui si è parlato a Montecarlo

Vania Franceschelli

Serve un piano per la finanza di Simone Martino Montecarlo, un anno dopo. Vania Franceschelli, promotrice finanziaria in Allianz Bank Financial Advisors e dal 2011 membro del comitato esecutivo nazionale di Anasf, è appena rientrata dal Principato di Monaco, dove dal 24 al 26 aprile si è svolto l’undicesimo International Cifa Forum. In Anasf Vania Franceschelli ricopre l’incarico di responsabile dell’area estero. Inoltre è nel consultative committee di Fecif, la Federazione europea dei consulenti e degli intermediari finanziari. Stavolta all’International Cifa Forum ci si è chiesti: può il sistema finanziario mondiale essere riformato? La risposta? In tre giorni di interventi, le risposte sono state molte. L’idea prevalente è che non è giusto che tutto il mondo paghi per questa crisi. Il problema ora riguarda soprattutto gli Stati del bacino del Mediterraneo, che devono rimborsare i debiti e riformare la politica fiscale. Altro? Ci vuole un piano internazionale per riformare il sistema finanziario, e l’azione deve essere congiunta. Le persone devono essere informate: la crisi si è fatta più acuta perché la profilazione dei prodotti finanziari non è stata chiara. Che cosa chiedono i conNORME E RIFORME Le novità dal mercato su www.bluerating.com

È arrivato il momento della verità: ci vuole un intervento internazionale per riformare il sistema, e l’azione deve essere congiunta. Occorre ovunque la massima trasparenza Vania Franceschelli, Anasf

sulenti finanziari alle istituzioni europee? Quali sono le priorità a livello continentale individuate durante l’ultima edizione del Forum? Le priorità dei consulenti sono quelle di salvaguardare gli interessi del cliente con una sempre maggiore trasparenza. Se guardiamo su cosa il Parlamento europeo si concentrerà nei prossimi mesi - ricordo che il 30 giugno scadrà la presidenza irlandese e inizierà quella lituana - i temi più importanti da affrontare sono la revisione della Mifid 2 e dell’Imd 2 - quest’ultima in campo asscurativo - la creazione di un Kid per il cittadino - ossia di un documento con le informazioni chiave sugli strumenti finanziari - e la proposta di Ucits V. Tutto ciò ha un unico comune denominatore: porre il cliente nelle condizioni di capire che cosa sta sottoscrivendo e di fare quindi scelte oggettive e adatte al suo profilo. I suoi colleghi europei le hanno chiesto dell’Italia e della precaria situazione economica e politica del nostro Paese? La situazione italiana è nota a tutti, ma non ho ricevuto domande dirette. Alcuni operatori mi hanno invece riferito che hanno consigliato ai loro clienti la sottoscrizione dei nuovi Btp Italia: li trovano un buon prodotto per diversificare il rischio. Cosa c’è ora sull’agenda di

Anasf e Fecif? Che cosa ci può anticipare? Nei prossimi mesi, Anasf continuerà a incontrare a Bruxelles i rappresentanti italiani in materia soprattutto di revisione di Mifid 2 e Imd 2. Il nostro compito è spiegare loro la professione del pf nel nostro Paese e l’impatto che una legislazione limitata al fee only potrebbe avere. Oltre a ciò, proseguono in Italia gli incontri con i rappresentanti di Consob e ministero dell’Economia. Insomma, si lavora insieme a Fecif e alle istituzioni nazionali. Speriamo che il ruolo del pf ne esca rafforzato e soprattutto che tutti capiscano che il bene supremo nella nostra attività è sempre e comunque la tutela del cliente. Su Fecif, tantissime novità. Innanzitutto, l’entrata di nuovi colleghi appartenenti a Belgio, Repubblica Ceca e Spagna. In più, stiamo cercando di fare un evento a livello europeo. Ma è ancora presto per svelarne i contenuti.

IL CURRICULUM L’impegno a tutto tondo nella promozione finanziaria Iscritta all’Albo unico dei promotori finanziari, Vania Franceschelli ha avuto esperienze in UniCredit Xelion Banca e in FinecoBank. Nel febbraio del 2011 si è unita alla squadra di Allianz Bank Financial Advisors. È iscritta ad Anasf dal 2005. Nel 2007 ha avuto inizio il suo impegno come consigliere regionale. “Ho sempre creduto anche nella formazione, fiore all’occhiello di Anasf, e da tempo

ho conseguito le certificazioni di Efpa”, ha raccontato lei stessa tempo fa a BLUERATING. Inoltre, è coinvolta in prima persona nel progetto economic@mente di Anasf. “Ho sempre cercato di costruire con il cliente un rapporto personale”, ha detto sempre a BLUERATING. “Questo è un mestiere che lo consente, ma occorrono dedizione, informazione, competenza ed etica”.


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Parla il ceo Guzzini: la sede si occuperà dei clienti istituzionali

Finlabo sim e l’ufficio con vista sul Duomo di Diana Bin “Una boutique di gestione e consulenza indipendente”. Così Alessandro Guzzini definisce Finlabo sim, di cui è chief executive officer e co-fondatore insieme al responsabile del servizio di gestione e consulenza Anselmo Pallotta. Nata nel 2005 a Recanati, in provincia di Macerata, come società di consulenza, Finlabo è stata la seconda realtà italiana a essere autorizzata come sim nel giugno del 2008, a seguito della direttiva Mifid, con il via libera della Consob a offrire servizi di consulenza e di ricerca a investitori istituzionali con una specializzazione in strategie absolute return. Successivamente, nell’ottobre del 2010, è arrivata anche l’autorizzazione alla prestazione del servizio di gestione di portafogli “senza detenzione delle disponibilità liquide e degli strumenti finanziari della clientela e senza assunzione di rischi da parte della società stessa”. Un’autorizzazione che ha trasformato Finlabo da sim di sola consulenza a sim di gestione. Controllata attraverso la holding Finlabo srl dal management e dalla Fimag, holding della famiglia Guzzini, gli industriali dell’arredo legato all’illuminazione, la sim è advisor e gestore di FinLabo Investment Sicav, fondo multicomparto lussembur-

ghese. Soldi&bluerating ha intervistato il ceo Guzzini.

ne. Abbiamo inoltre un relationship manager.

Quali sono gli elementi distintivi di Finlabo sim? Finlabo sim si contraddistingue per due caratteristiche peculiari: l’approccio orientato al ritorno assoluto e l’utilizzo di modelli previsionali quantitativi sviluppati internamente.

State reclutando nuove figure? Siamo alla ricerca di persone con una forte expertise finanziaria e che abbiano sviluppato importanti relazioni con la clientela privata e istituzionale. Pensiamo a figure consulenziali, con

Puntiamo a inserire altre tre o quattro risorse senior con portafogli sviluppati. Pensiamo a figure con un profilo diverso da quello del promotore Alessandro Guzzini, Finlabo sim

L’attività di consulenza è svolta in modo molto personalizzato, potendo contare sulle competenze di analisi finanziaria sviluppate dal team della società, con un rapporto diretto tra gestore e cliente. A che tipo di clientela si rivolgono i vostri servizi? I servizi sono rivolti a una clientela di fascia alta, i cosiddetti high net worth individual, e a clientela istituzionale. Il portafoglio medio dei nostri clienti è di circa un milione di euro. Inoltre abbiamo un servizio dedicato a fondi di investimento.

un profilo diverso da quello del promotore finanziario, e puntiamo a inserire altre tre o quattro risorse senior con portafogli sviluppati. Qual è il vostro modello di remunerazione? Che cosa ci può dire sulle sue caratteristiche? Il cliente paga una commissione di advisory o di gestione sulle masse ed eventualmente una sulle performance.

Da quanti consulenti è composto oggi il vostro team? Il team di gestori/consulenti è composto da tre perso-

Quante sedi ha oggi la società? Ma soprattutto: sono in programma nuove aperture? Al momento Finlabo ha sede a Recanati, nelle Marche. Non pensiamo di aprire nuove sedi a breve, anche se riteniamo interessante dotarci nel medio periodo di una struttura a

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70

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anno

milioni

anno

La società è nata otto anni fa a Recanati e nel 2008 è stata autorizzata come sim

Finlabo sim oggi ha circa 70 milioni di euro tra asset in gestione e in consulenza

Nell’ottobre del 2010 è arrivato il via libera al servizio di gestione di portafogli

Milano con l’obiettivo di seguire la clientela istituzionale. A quanto ammontano attualmente gli asset under advisory? Abbiamo circa 70 milioni tra asset in gestione e asset in consulenza. Novità in vista da oggi alla fine del 2013? Che cosa ci può anticipare? Stiamo avviando un nuovo comparto su azioni americane, che utilizza i nostri modelli per migliorare i rendimenti e minimizzare la volatilità. L’obiettivo è “bissare” con questa nuova strategia il successo già ottenuto con il fondo Finlabo Dynamic Equity, che investe su azioni europee e ha ricevuto negli anni numerosi riconoscimenti per le performance realizzate. La nuova strategia dovrebbe partire entro l’estate.

Alessandro Guzzini


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Ad aprile la società di Motta ha raccolto 241 milioni di euro

A Banca Generali piace superare i 200 di Gianluca Baldini La raccolta netta totale di Banca Generali ad aprile è stata pari a 241 milioni di euro, di cui 121 milioni realizzati dalla rete Banca Generali (519 milioni da inizio anno) e 120 milioni da Banca Generali Private Banking (342 milioni da inizio anno). Lo spiega il gruppo in una nota, precisando che “si tratta della performance mensile migliore dal gennaio dello scorso anno, in cui si evidenzia la forte richiesta di prodotti di risparmio gestito, con 314 milioni realizzati nel mese e 900 milioni dall’inizio dell’anno. La riduzione dei tassi d’interesse sui governativi e le attese di un miglioramento, seppur lento e graduale, delle prospettive dell’eurozona stanno orientando la clientela verso soluzioni di investimento di risparmio gestito che consentono di aumentare la diversificazione dei portafogli e di cogliere le opportunità di investimento che i mercati finanziari internazionali offrono”. La raccolta netta del mese, così come quella dall’inizio dell’anno, si è prevalentemente concen-

Piermario Motta

Si tratta del miglior risultato dal gennaio dello scorso anno. Bene anche il private banking trata quindi verso fondi e sicav (206 milioni ad aprile), a conferma di una attiva ricerca di diversificazione dei patrimoni sul fronte degli attivi e dei mercati. In particolare, la società segnala la crescente richiesta per i nuovi fondi lanciati da Bg Sicav e per i comparti di Bg Selection, specie quelli dedicati ai mercati emergenti e Next 11. Resta inoltre alto l’interesse per le soluzioni assicurative, che abbinano alla stabilità dei rendimenti la garanzia sul capitale e l’esenzione dall’imposta di bollo sui prodotti di ramo I. La nuova produzione vita, si apprende ancora dalla nota del gruppo, “è stata pari a 111 milioni nel mese (378 milioni da inizio anno). Il saldo netto dei

prodotti amministrati riflette da un lato l’acquisizione di nuova clientela e il trasferimento di titoli (60 milioni nel mese) e dall’altro la trasformazione della liquidità dei conti correnti in prodotti a maggior valore aggiunto, come quelli di risparmio gestito e assicurativo. I deflussi dall’amministrato sono ammontati a 133 milioni di euro proprio per la ricerca di migliori opportunità di rendimento da parte della clientela”. L’amministratore delegato di Banca Generali, Piermario Motta, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti della forte

Credem, i pf sono 750 Il gruppo ha chiuso il 2012 con un utile in crescita del 25,5% sul 2011 L’assemblea degli azionisti di Credem ha approvato il bilancio dell’esercizio 2012, chiuso con un utile netto consolidato a 121,2 milioni di euro, in crescita del 25,5% su anno, e ha confermato la distribuzione di un dividendo di 0,12 euro per azione, più alto del 20% rispetto al 2011. “Anche nel corso del 2012, in una situazione generale di rara complessità, la

Duccio Marconi

attenzione che ci riserva la clientela a testimonianza del crescente riconoscimento delle comprovate capacità di fornire risposte efficaci alla cura e valorizzazione del risparmio. Dopo un primo trimestre di significativo sviluppo nella raccolta siamo stati in grado di migliorare ulteriormente il ritmo di crescita mensile per quantità e qualità. Ciò dimostra l’eccellenza della nostra offerta e la qualità della consulenza dai nostri professionisti in un mix di efficienza e competenza che ci rende molto ottimisti sui risultati futuri”.

banca non ha fatto mancare il credito ai clienti e contemporaneamente ha mantenuto una forte attenzione alla qualità degli impieghi e alla solidità patrimoniale”, ha commentato il presidente Giorgio Ferrari. “Siamo convinti che l’obiettivo non sia solo generare valore nell’immediato, ma anche lavorare affinché si creino i presupposti perché tale generazione di valore sia sostenibile nel tempo”. Gli azionisti hanno inoltre nominato il nuovo collegio sindacale per gli esercizi del 2013, del

Il bancomat di Hypo Alpe ora è gratis Hypo Alpe Adria Bank conferma in una nota la gratuità dell’uso della carta bancomat in tutta Italia: i suoi clienti, insomma, possono prelevare denaro contante e utilizzare gli altri servizi sempre a zero spese in 43.820 postazioni sparse in tutto il Paese, indipendentemente dal marchio bancario al quale appartengono.

Jp Morgan ha il 2,6% di B. Generali Jp Morgan AM holding detiene attualmente il 2,661% del capitale di Banca Generali. Prima aveva il 2,382%. Questo è quanto emerge dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti, in cui si precisa che la quota è detenuta a titolo di indiretta gestione non discrezionale del risparmio.

2014 e del 2015. I componenti sono Giulio Morandi (presidente), Maurizio Bergomi e Maria Paglia (sindaci effettivi), Gianni Tanturli e Tiziano Scalabrini (sindaci supplenti). A fine 2012 la struttura distributiva del gruppo si articolava in 644 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.604, i promotori finanziari con mandato di tutto il gruppo erano 750, gli agenti finanziari Creacasa 279 e gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto 80.


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VALZER DELLE POLTRONE

TRA IL SACRO E IL PROFANO

di Gianluca Baldini

FinecoBank, entrano Blancato in Lombardia e Todarello in Calabria

Due new entry nella rete di FinecoBank, guidata dall’amministratore delegato Alessandro Foti e coordinata dal direttore commerciale Mauro Albanese. Secondo quanto riporta MF, in Lombardia ha fatto il suo ingresso Daniele Blancato, proveniente da Ubi Banca, che opererà nel team dell’area manager Stefano Amadei, mentre in Calabria la squadra dell’area manager Giuseppe Postorino è cresciuta con l’arrivo di Giuseppina Todarello, ex di Banca Mediolanum. Da inizio anno, la società ha messo a segno una raccolta netta di oltre 800 milioni di euro attraverso la sua rete di 2.357 promotori finanziari.

Azimut Global Advisory si rafforza con nove promotori

Maxireclutamento in Azimut Global Advisory a poco più di due mesi dal via. Secondo quanto riporta il settimanale Il Mondo, la una nuova divisione del gruppo di Pietro Giuliani, guidata dai fratelli Alberto e Alessandro Parentini e focalizzata sulla consulenza finanziaria a pagamento, è cresciuta con nove new entry con una solida esperienza alle spalle. Si tratta in particolare di Leonardo Abbate e Paolo Bonavita, entrambi ex Mps Private Banking; Luca Pitton e Davide Semprini, ex Deutsche Bank Private Banking; Daniela Iachini, Davide Zambello, Mara Lunghini e Giovanni Panno, ex UniCredit Private Banking, tutti entrati in Emilia Romagna nel team coordinato dall’area manager Giovanni Andalò. A loro si aggiunge Roberto Salvi, che ha lasciato Deutsche Bank Private Banking per contribuire a incrementare l’attività di sviluppo del business in Lombardia.

Scm sim a teatro spara a zero sulla finanza italiana “Ambrosoli, quanto paga di Imu?”, “Boldrin, quanto è grande la sua casa negli Usa?”: domande come queste hanno fatto da cornice domenica 5 maggio a un dibattito semiserio sui problemi dell’economia italiana, con momenti di intrattenimento intervallati da proposte per provare a tornare

a crescere. Lo spettacolo, organizzato da Scm sim e andato in scena al teatro Franco Parenti di Milano, si intitola “Goodbye Mr. Capitalism?”. Sul palco, l’avvocato Umberto Ambrosoli, già candidato per il centrosinistra in Lombardia, Giorgio Arfaras, presidente di Scm sim, Michele Boldrin, economista alla Washington University in St. Louis, e Marco Rizzo, fondatore di

Rifondazione Comunista. Tutti guidati dalla moderazione satirica di David Parenzo e Giuseppe Cruciani, dietro la regia di Andrea Soldani. Con toni spesso dissacranti, i conduttori della trasmissione radiofonica di Radio24 “La Zanzara” hanno cercato di stimolare una riflessione su temi come il lavoro o le responsabilità delle banche, solo per citarne alcuni.


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Si terrà il 4 e il 5 giugno ad Amsterdam, tanti gli ospiti illustri

Le star sono gli etf Verso il più importante evento sul mondo dei replicanti di Gianluca Baldini Il 4 e 5 giugno si terrà ad Amsterdam la quarta conferenza annuale sugli etf organizzata da IndexUniverse, società indipendente leader nel settore degli etf, degli indici e dei fondi indicizzati, con sede a San Francisco, fondata nel 1999 da Jim Wiandt. L’evento, il più importante in Europa sul tema degli etf, è prevalentemente rivolto agli investitori istituzionali e richiama numerose personalità di spicco da tutto il mondo. Tra i principali relatori presenti, Jacco Maters, head of equities di Allianz Investment Management,

Olivier Rousseau, executive director di Fonds de Réserve pour les Retraites, David Blitz, senior vp & co-head quant research di Robeco, Philip Seegerer, senior vp, portfolio management & structuring di Assenagon, Tilman Lueder, capo della

asset management unit della Commissione europea, Han Dieperink, chief investment officer di Rabobank. Nell’edizione del 2012 si registrarono oltre 500 partecipanti. Il mondo degli etf mostra una discreta vivacità ed è ancora in forte

Efa, via ai primi esami 2013 Efpa Italia fa sapere che il 4 luglio si terrà la sessione inaugurale dell’anno Efpa Italia informa che è stato pubblicato il bando e la relativa domanda di ammissione alla prima sessione d’esame Efa 2013, che si terrà il 4 luglio a Roma, presso

l’Università “Federico Caffè”. Il programma formativo per European Financial Advisor si divide in nove moduli. Eccoli, uno per uno: la rilevazione delle esigenze del cliente, la

valutazione dei prodotti di investimento, analisi di scenario e asset allocation strategica, tecniche di portfolio management, i fondi comuni di investimento e la misura-

Countdown a Top Advisor Manca ormai poco al lancio del concorso ideato da Fida e Pictet Sono circa 300 gli iscritti al concorso a premi “Top Advisor” a pochi giorni dal via. L’iniziativa, aperta anche al mondo degli studenti universitari e degli investitori privati, è promossa da Fida information e solution provider, leader in Italia per i dati su strumenti

finanziari - insieme a Pictet Asset Management. Si articolerà in tre fasi e durerà complessivamente circa un anno, dal 15 maggio 2013 al 15 aprile 2014. In questo periodo i partecipanti dovranno gestire al meglio i propri portafogli costruiti su fondi Pictet AM. L’obiettivo del progetto, spiegano gli organizzatori è principalmente quello di diffondere la cultura finanziaria e la conoscenza degli

strumenti del risparmio gestito. Proprio a questo scopo è partita di recente anche la promozione del concorso presso il mondo universitario, nella speranza di coinvolgere anche un buon numero di studenti, che costituiscono una delle tre categorie di partecipanti, insieme a promotori e investitori privati. Il concorso si articolerà con tre “giri di boa”, in cui si tireranno le somme dei risultati raggiunti e si stileranno classifiche parziali, con relativa premiazione per ciascuna delle categorie in corsa. Alla fine saranno scelti i vincitori finali. Nello speci-

crescita. Le tematiche trattate nel corso della conferenza toccheranno numerosi argomenti. Fra questi, tracking error, costi, innovazione di prodotto, effetti della regolamentazione, rischi degli etf, smart beta, liquidità e costruzione di portafogli attraverso gli etf. Diamond sponsor dell’evento è Deutsche AWM, mentre gold sponsor sono Flow Traders, market maker indipendente in etf ed etc, e iShares. Le presentazioni proiettate nel corso della conferenza saranno scaricabili gratuitamente dal sito di IndexUniverse, dove sono ancora presenti quelle dell’edizione 2012.

zione della performance nel risparmio gestito, i fondi comuni di investimento e la misurazione della performance sempre nel risparmio gestito, la consulenza alla clientela privata in materia previdenziale, legislazione, regolamentazione e deontologia nell’attività di intermediazione mobiliare e finanziaria.

fico, la prima sessione di partecipazione si terrà dal 15 maggio 2013 al 30 agosto 2013. Seguiranno la classifica e premiazione della prima sessione, entro il 15 settembre 2013. La seconda sessione prenderà invece il via il 2 settembre 2013, per chiudersi il 13 dicembre 2013 e lasciare spazio a classifica e premiazione da tenersi entro il 31 dicembre 2013. Infine, la terza sessione di partecipazione andrà dal 16 dicembre 2013 al 31 marzo 2014 con relative classifica e premiazione entro il 15 aprile 2014. La classifica generale e la premiazione finale dei Top Advisor avverrà entro il 15 aprile 2014: tra i premi in palio, anche un viaggio a Ginevra in visita alla sede principale di Pictet.

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IN BREVE l Apf, questa volta i promossi sono stati tanti È una cifra record quella dei promossi della prima sessione dell’esame di promotore finanziario organizzato dall’Apf, l’associazione guidata da Giovanna Giurgola Trazza. Su 1.276 candidati che si sono presentati alla prova scritta nelle sei sedi nazionali, gli abilitati che hanno passato l’esame sono stati 573, per una percentuale finale del 44,9%, che rappresenta il dato percentuale di idonei più elevato nei cinque anni di operatività dell’Albo dei promotori finanziari. Il maggior numero di abilitati è stato registrato nella sede di Bologna, con 86 promossi su 156 presenti, pari al 55,1%.

l Tutti gli aperitivi di maggio di Consultique

Appuntamento a Brescia e Padova, nel mese di maggio, con gli Aperitivi Consultique. Il roadshow lanciato dalla sim di consulenza indipendente - per incontrare risparmiatori e consulenti finanziari, commercialisti e consulenti aziendali - è partito in aprile con le prime due tappe a Verona e Modena. In agenda martedì 14 maggio, il prossimo seminario di Consultique si terrà presso l’Hotel NH Mantegna di via Tommaseo 61, sempre a partire dalle 17.00. Il programma prevede per entrambe le giornate diversi interventi, tra cui quelli di Luca Mainò e Giovanni Pedone, di Consultique sim, e quelli di Marco Zoppi e Stefano Gamba, di Capital Protected. Ecco l’elenco completo delle prossime tappe: 14 maggio a Padova, 4 giugno a Vicenza, 11 giugno a Bolzano, 12 giugno a Verona, 13 giugno a Udine e 26 giugno a Parma.


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Nell’operazione è coinvolto 360 Capital Partners

Il buono in rete Eataly distribuirà i suoi prodotti nel mondo di Daniel Settembre L’e-commerce è sempre più centrale nel business delle aziende. 360 Capital Partners, fondo di venture capital italofrancese, già supporter di diverse aziende come MutuiOnline, e Yoox Selftrade, si è associato con Eataly, il gruppo specializzato nella distribuzione del cibo italiano di alta qualità. La nuova società si chiama Eataly Net e ha l’obiettivo di diventare l’attore di riferimento nell’ecommerce di prodotti alimentari Italiani nel mondo. La società è partecipata al 60% da Eataly e 30% da 360 Capital Partners mentre il restante 10% è detenuto da Franco Denari (nella foto), ceo e co-fondatore di Eataly Net. “L’alimentare di qualità è la prossima frontiera per

l’ecommerce mondiale e crediamo che Eataly Net abbia tutte le credenziali necessarie, i prodotti ed ora anche le risorse finanziarie per conquistare questo mercato su scala mondiale” afferma lo stesso Denari, a cui a b b i a m o chiesto quali sono i prossimi passi della società. Come è nato il nuovo business ecommerce di Eataly Net? È nato da un incontro con Farinetti, Francesco Farinetti e Luca Baffigo i soci fondatori di Eataly. Io volevo vendere vino online ma in una riunione sola abbiamo deciso di portare i prodotti di Eataly nel mondo attraverso la rete e di diventare soci in Eataly Net. Il modello di business è vendere tutta la griglia prodotti di Eataly tramite inter-

net a tutto il mondo. Tra i vostri obiettivi anche l’estero. In quali Paesi e con quali tempistiche? partiremo immediatamente, durante il corso di quest’anno, in Usa, Giappone e in tutta Europa. I vostri obiettivi, invece, in termini numerici? Abbiamo un budget ambizioso. È presuntuoso divulgare numeri, ma possiamo dire che internet dovrà avere lo stesso giro d’affari di uno dei migliori negozi di Eataly. E sul fronte delle applicazioni per smartphone e tablet? Ora ci sono varie applicazioni, ma stiamo rivedendo tutta la parte mobile. Ci sarà un’app dedicata all’ecommerce e ulteriori applicazioni dedicate all’aspetto editoriale, fotografico visivo dell’esperienza in-store Eataly e dei prodotti venduti.

LA BUSSOLA TECH l LINKEDIN Fa numeri da capogiro, utili oltre le attese Utili superiori alle attese per LinkedIn, che nel primo trimestre 2013 registra un utile netto a 22,6 milioni di dollari, un valore quasi quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2012. L’utile netto per azione, su base rettificata, si è attestato a 0,45%. Più 72% i ricavi, a 324,7 miliardi di dollari. Deludente invece l’outlook sui ricavi per il secondo trimestre, stimati tra i 342 e i 347 milioni, contro aspettative di mercato pari a 359,7 milioni.

l APPLE Caccia alla cinquantamiliardesima app App Store sta per raggiungere un nuovo traguardo: è infatti vicino alla cifra record di 50 miliardi di download. Solo a marzo 2012 Apple aveva infatti festeggiato i 25 miliardi di download. E per l’occasione, la società di Cupertino ha deciso di pubblicare un altro concorso pensato per festeggiare il nuovo risultato. Da una pagina online appositamente creata da Apple si legge: “Scarica la cinquantamiliardesima app e potrai vincere una Carta regalo App Store da 10mila dollari. Se invece scarichi una delle prime 50 app successive, potresti vincere una Carta regalo App Store del valore di 500 dollari”.

Continua la tablet mania Le tavolette, sia Apple che Android, continuano a essere vendutissime I tablet viaggiano sulla cresta dell’onda. La conferma arriva dai dati dell’ultima

ricerca targata Idc. Durante il primo trimestre 2013, infatti, ne sono stati venduti 49,2 milioni, con una crescita del 142,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Apple ha superato le previsioni della società di ricerca per il trimestre, registrando 19,5 milioni di

unità vendute rispetto ai 18,7 milioni di pezzi preventivati. Anche Samsung ha registrato un aumento superiore alle aspettative, grazie anche al successo del sistema operativo Android, mentre Asus è riuscita a subentrare al terzo posto tra le aziende che vendono di più.

Intel cambia il suo a.d. Dal 16 maggio il nuovo numero uno del gruppo sarà Brian Krzanich Dal prossimo 16 maggio, giorno dell’assemblea annuale degli azionisti, l’amministratore delegato di Intel sarà Brian Krzanich, che prende l’incarico ricoperto negli ultimi otto anni da Paul

Otellini. La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione del più grande produttore di chip del mondo. Il 52enne Krzanich, che si prepara a diventare il sesto a.d. nella storia del

gruppo, era direttore operativo di Intel dallo scorso gennaio e dal 1982 dentro il gruppo. Otellini, che vanta un passato dentro Intel da 40 anni e la cui uscita era già nota, lascerà anche il cda.

l SAMSUNG GALAXY S4 Assicurato anche contro le cadute Samsung Galaxy S4 offre un ulteriore servizio per distinguersi dalla concorrenza: Cpp exclusive safety care, una copertura contro i danni accidentali come quelli derivanti dalla caduta dello smartphone. La polizza studiata in esclusiva per Samsung Italia da Cpp Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nei servizi assicurativi per le famiglie, può essere attivata mediante registrazione sul sito entro 30 giorni dell’acquisto del Galaxy S4. La durata della polizza è di un anno e copre il danno accidentale fino a un massimo di 250 euro. A breve anche una copertura aggiuntiva che in caso di furto, scippo o rapina sia per il traffico fraudolento generato.


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Per il Daily Mail, i più grassi vivono in Kuwait

Paese in forma In Italia gli uomini e le donne si difendono di Diana Bin Qual è il Paese con il maggior numero di persone in sovrappeso? Se lo è chiesto di recente il Daily Mail online, che ha stilato una classifica dettagliata sulla base dell’indice di massa corporea medio degli abitanti adulti di tutti i Paesi del mondo sul dato dell’Organizzazione mondiale della sanità. Questo indicatore, lo ricordiamo, è espresso dal rapporto tra

peso in chili e il quadrato dell’altezza in metri. Secondo l’Oms, una persona è considerata normopeso se l’indice è compreso tra 18,5 e 24,9, mentre è sovrappeso se il valore è compreso nel range 25-29,9. Oltre questa soglia, è obesità. A sorpresa, a conquistare lo scettro di Paese “extralarge” non è stata la patria del cibo-spazzatura e dei fast food, gli Stati Uniti, bensì l’emirato del Kuwait. All’estremo opposto della

classifica si attestano i Paesi tra i più poveri al mondo: il Bangladesh chiude la lista con un body mass index (bmi) medio di 20,5 per gli uomini e 19,8 per le donne, preceduto da Eritrea ed Etiopia. L’Italia si posiziona verso la metà della classifica, in 73esima posizione, con un indice di massa corporea medio di 25,1: 25,7 per gli uomini e 24,4 per le donne. Di seguito, le prime e le ultime posizioni di questa particolare classifica.

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BREVISSIME l SPAGNA Per liberarsi dei vicini Messi si compra la loro casa I vicini sono troppo rumorosi? Nessun problema: basta comprarsi la loro casa. È la soluzione adottata dal calciatore Lionel Messi (nella foto), come riporta la Gazzetta.it. Tutto ha avuto inizio qualche mese fa a Castelldefels, a 20 chilometri da Barcellona. I proprietari del terreno confinante con quello di Messi, in difficoltà per la crisi economica, hanno messo in vendita tutto. Ma non trovando acquirenti interessati, hanno optato per affittare l’abitazione a inquilini che per il calciatore erano troppo rumorosi. La confusione e il rumore hanno creato scompiglio nella tranquilla zona di villeggiatura. Da qui la decisione più drastica: Messi ha ricontattato i padroni e ha dato il via alle trattative. Ora è lui il proprietario del terreno.

l CINA Il fascino discreto di Marte: una colonia sul pianeta entro dieci anni

La Cina sogna lo Spazio. Secondo il quotidiano inglese “The Independent”, sono già oltre 600 le persone che nel Paese del Dragone hanno fatto domanda per un biglietto di sola andata per andare a vivere su Marte, nell’ambito del progetto “Mars One”, che sta cercando volontari disposti a vivere sul pianeta rosso. Alla fine la scelta ricadrà su due uomini e due donne che, secondo i piani, dovrebbero volare su Marte entro il 2023 e vivere per due anni in capsule spaziali a forma di cupola. Iscriversi al progetto costa 7 sterline. Centinaia di cinesi hanno già dato la loro adesione. Il progetto è stato ideato dall’imprenditore olandese Bas Lansdorp, che spera di mandare l’uomo su Marte entro dieci anni per stabilirvi una colonia permanente.

l USA La Torre della Libertà ha toccato la sua altezza finale

I più “large”

I più “small”

1. Kuwait

1. Bangladesh

Bmi medio totale: 29,5 Bmi medio uomini: 27,5 Bmi medio donne: 31,4

Bmi medio totale: 20,2 Bmi medio uomini: 20,5 Bmi medio donne: 19,8

2. Stati Uniti d’America

2. Eritrea

Bmi medio totale: 28,8 Bmi medio uomini: 28,5 Bmi medio donne: 29,0

Bmi medio totale: 20,2 Bmi medio uomini: 20,1 Bmi medio donne: 20,3

3. Trinidad e Tobago

3. Etiopia

Bmi medio totale: 28,6 Bmi medio uomini: 26,6 Bmi medio donne: 30,6

Bmi medio totale: 20,3 Bmi medio uomini: 20,7 Bmi medio donne: 19,9

4. Argentina

4. Sri Lanka

Bmi medio totale: 28,6 Bmi medio uomini: 28,7 Bmi medio donne: 28,5

Bmi medio totale: 20,7 Bmi medio uomini: 20,9 Bmi medio donne: 20,5

Ha raggiunto la sua altezza finale la Freedom Tower di New York, che sorge sulle ceneri delle Torri Gemelle, distrutte dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Con l’apposizione della guglia, il nuovo grattacielo tocca la quota simbolica di 1.776 piedi (circa 541 metri), un richiamo all’anno della dichiarazione di indipendenza da parte del Congresso. Così la Torre della Libertà ha anche conquistato il titolo di edificio più alto dell’emisfero occidentale. Per ora la guglia è appoggiata su una piattaforma temporanea di 22 tonnellate, che ospiterà anche un faro visibile a chilometri di distanza.

l USA Giornalisti, Twitter è alla ricerca di un direttore del settore “news”

“Il candidato dovrà ideare e attuare le strategie che rendono Twitter indispensabile per le redazioni e i giornalisti”. È l’annuncio apparso nella sezione “trova lavoro” del sito di microblogging di San Francisco, attualmente alla ricerca di un direttore del settore “news e giornalismo”. Nella descrizione dei requisiti richiesti, Twitter fa sapere di essere interessato a una figura senior, con un’esperienza minima di 15 anni. Con questa mossa, il gruppo diretto da Dick Costolo si candida a diventare il luogo dove le notizie arrivano e si arricchiscono, seguendo quella missione che da tempo è il punto focale del colosso di San Francisco e degli utenti. L’offerta spiega che si prevede l’aumento del traffico su Twitter di giornali e televisioni, sviluppando con essi nuove forme di collaborazione.


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Patenti a confronto, gli uomini sono più sanzionati delle donne

Gioventù spericolata E i ragazzi in media perdono più punti rispetto agli adulti di Sara Lupi Si trovano nel Nord Italia - precisamente in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto - gli italiani più indisciplinati al volante, mentre gli automobilisti più “virtuosi” sono al Sud: pugliesi, calabresi e siciliani. È quanto è emerso da un’indagine realizzata da Facile.it, comparatore attivo nel settore Rc auto, su dati AciIstat, secondo cui sono circa 2,8 milioni gli italiani che, nell’ultimo quinquennio, si sono visti sottrarre punti dalla patente. In particolare lo studio, condotto su un campione di oltre 6,5 milioni di preventivi Rc auto e moto presentati negli ultimi 12 mesi, evidenzia che a livello nazionale gli automobilisti incorsi in sanzioni di gravità tale da comportare la perdita di punti sono stati il 6,3% del totale (il 5,4% nel caso dei motociclisti). Ma isolando i dati su base regionale emergono differenze

significative: in Trentino Alto Adige ha subito sottrazioni di punti l’8,6% dei patentati, mentre in Friuli Venezia Giulia la percentuale è stata dell’8,3% e in Veneto dell’8,1%. Numeri decisamente più alti delle regioni meridionali: solo per citare alcuni esempi, in Puglia ha visto scendere il saldo punti solo il 3,8% degli automobilisti, in Calabria il 4,2% e in Sicilia il 4,3%. Un altro aspetto interessante che emerge dallo studio è la maggiore prudenza al volante delle donne rispetto agli uomini:

a livello nazionale, solo il 5,7% delle automobiliste ha subito la decurtazione dei punti, mentre fra gli uomini la percentuale è stata del 6,7%. Infine, l’indagine evidenzia che con l’aumentare dell’età del conducente cresce la prudenza: se fra i giovani tra i 18 e i 24 anni la percentuale di automobilisti che ha perso punti è del 10,27%, la stessa scende al 6,93% fra chi ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni, al 5,97% fra i 36 e i 50 anni e al 5,33% sopra i 50 anni. “Dall’indagine Aci-Istat è emerso che molti italiani vorrebbero che il premio Rc auto fosse legato anche ai punti della patente”, ha spiegato Mauro Giacobbe, responsabile business unit assicurazioni di Facile.it. “Potrebbe essere interessante, ma allo stato attuale è piuttosto difficile, dato che non tutte le informazioni necessarie sono facilmente reperibili o verificabili”.

6,3% 5,7%

Le automobiliste che hanno subito la decurtazione dei punti a livello nazionale.

6,7%

La percentuale degli uomini che hanno subito il taglio dei punti in Italia.

l AMSTERDAM Riapre al pubblico con una mostra il Van Gogh Museum

l PARIGI Il presidente Hollande mette all’asta 1.200 bottiglie di vino

Dopo i lavori di ristrutturazione durati diversi mesi, in occasione del suo 40esimo anniversario, riapre al pubblico il Van Gogh Museum di Amsterdam. E lo fa con un’esposizione intitolata “Vincent al lavoro”, una mostra aperta fino al 12 gennaio 2014. Circa 200 opere del pittore rientrano così nella loro sede dopo una permanenza temporanea all’Hermitage della capitale olandese. Per festeggiare la riapertura, il museo mette inoltre in mostra diverse opere dell’artista - tra cui dipinti, lettere e vari oggetti - che solitamente non vengono esposti al pubblico.

François Hollande vuole fare la sua parte per adeguarsi al clima di austerity. O forse intende semplicemente rinnovare la cantina dell’Eliseo. Sta di fatto che il presidente francese ha deciso di mettere all’asta circa 1.200 bottiglie di vino, tutte rigorosamente “made in France”: la vendita, che si terrà a Parigi il 30 e 31 maggio, permetterà al presidente di rifornire la sua cantina con “vini più modesti, mentre l’eccedenza finirà nelle casse dello Stato”. Tra i vini in vendita, bottiglie pregiatissime come alcuni Petrus del 1990, stimati intorno ai 2.200 euro.

Misurare il livello di felicità generale tramite Twitter e comunicarlo al mondo con un’app per smartphone. È l’idea di un gruppo di ricercatori dell’Università del Vermont, i quali hanno messo a punto uno strumento in grado di leggere istantaneamente milioni di tweet. Tramite le parole catalogate in una scala è possibile stilare una graduatoria che al momento è quotidiana, ma che presto si aggiornerà ogni minuto. In un prossimo futuro l’indice si servirà anche di Google, New York Times e Cnn. Il primo test ha indicato che negli Usa il giorno dell’attentato di Boston è stato il più triste degli ultimi cinque anni.

Debito, i suoi primi 5mila anni

Gli automobilisti incorsi in sanzioni di gravità tale da comportare la perdita di punti.

BREVI

l USA Un termometro che misura il livello di felicità generale via Twitter

HANNIBAL LECTOR

l USA È Mila Kunis l’attrice più sexy del mondo secondo il sito web Fhm

L’attrice di origine ucraina Mila Kunis (nella foto), 29 anni, ha conquistato il primo posto della classifica delle 100 donne più sexy del mondo nel 2013, stilata dal sito web Fhm, battendo la cantante delle Barbados Rihanna, che si è piazzata seconda. A chiudere il podio è l’attrice e modella inglese Helen Flanagan. “Mila Kunis ha avuto un anno fenomenale, ha recitato nella commedia campione di incassi Ted e non solo, ed è di una bellezza mozzafiato, ma ha un grande senso dell’umorismo e non ha paura di prendersi in giro”, ha spiegato l’editore del sondaggio, Dan Jude. Chiudono la top 5 Michelle Keegan e Kelly Brook.

“Debito, i primi 5mila anni”, scritto da David Graeber ed edito da Il Saggiatore, ripercorre la storia del debito, la cui istituzione è anteriore rispetto a quella della moneta, arrivando a esplorare la crisi finanziaria attuale. La fornitura di credito rappresenta secondo l’autore una modalità per assoggettare gli Stati. Per questo Graeber sostiene la superiorità morale di cittadini e Stati indebitati rispetto ai creditori. Attivista politico nel movimento Occupy Wall Street ed ex professore di antropologia all’Università di Yale, l’autore sostiene inoltre la necessità di effettuare un “giubileo del debito in stile biblico, che riguarda i debiti internazionali e quelli dei consumatori”. Nei tempi antichi, davanti a continue crisi debitorie, Atene e Roma promulgavano leggi a supporto dei debitori più poveri. Il governo degli Stati Uniti ha effettuato politiche simili, per esempio “manipolando il tasso di cambio per inondare il Paese di merci a basso costo dalla Cina”, ma senza mettere in discussione i diritti a vantaggio dei creditori. Il libro è ricco di riferimenti storici e propone una visione innovativa sull’utilizzo del debito nel sistema economico e politico internazionale, estremamente utile per comprendere la crisi del debito sovrano tra gli Stati dell’Unione europea. Biagio Campo


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di Luca Spoldi

TWEET

Ognuno vede il mercato dal suo punto di vista

I commenti dopo l’intervista all’a.d. di Banca Mediolanum Massimo Doris C’è chi ricorda di “essersene andato perché stanco di far pagare le spese ai clienti”. Un altro precisa di non sentirsi “né debole né inesperto” e di aver lasciato la società perché stanco di vedere che altri colleghi di altre reti a parità di patrimonio prendevano di più. Le dichiarazioni dell’a.d. di Banca Mediolanum Massimo Doris - secondo cui “questa crisi ha messo fuori mercato i più deboli, i più inesperti” - hanno

suscitato la reazione di molti lettori, che hanno prontamente ribattuto. Non è mancato chi, particolarmente bilioso, ha addirittura rimproverato a Basiglio di non mettere il cliente al primo posto. Toni polemici che ci aspettavamo, dopo l’intervista della settimana scorsa, tenendo presente che ciascuno vive le difficoltà del mercato dal suo punto di vista: la prospettiva di Massimo Doris è quella del manager che

ha a cuore la storia della sua società, mentre quella dei pf è la cronaca di anni insidiosi, al di là delle capacità, in molti casi indubbie, di ciascuno.

Problemi momentanei @borghi_claudio L’Ocse peggiora le previsioni sul rapporto tra debito e prodotto interno lordo al 131,5% nel 2013 e al 134,2% nel 2014. Tranquilli, sono problemucci momentanei, arrivati a zero Pil e defaultati la crescita ripartirà e finalmente ringrazieremo Monti.

I massimi dello yuan

Banca Generali, raccolta top anche ad aprile

I lettori intanto si interrogano sul futuro del gruppo triestino

@bimboalieno Occhio allo yuan: la moneta cinese segna nuovi massimi contro dollaro ed euro, nonostante le esportazioni scendano. Ma forse qualcuno vi aveva avvisato che sarebbe successo, non è così?

Anche la Bce ha limiti Continua a correre la raccolta di Banca Generali, che ad aprile vede un saldo netto positivo per 241 milioni di euro, dei quali 121 milioni realizzati dalla rete Banca Generali (che così vede la raccolta netta salire a 519 milioni da inizio anno) e 120 milioni da Banca Generali

Private Banking (la cui raccolta netta si porta così a 342 milioni da inizio anno). Eppure qualche lettore si dice ancora in pensiero per il futuro della struttura all’interno del gruppo Generali. Dopo la vendita del 12% circa, Jp Morgan AM Holding di recente ha fatto sapere

La Bce non ha tagliato i tassi per Mps

Ma alle banche italiane la riduzione non fa certo male Limare i tassi è un modo, per il presidente della Bce Mario Draghi, di dare una mano a Mps e alle banche italiane (e spagnole) più in affanno? Se lo chiede un nostro lettore, domandando lumi sulle prospettive per il settore creditizio italiano dopo

l’ultima decisione di Francoforte, che ha tagliato di un quarto di punto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale (dallo 0,75% allo 0,50%) e di mezzo punto quello sulle operazioni marginali (dall’1,5% all’1,0%). Una let-

che detiene il 2,661% del capitale a titolo di indiretta gestione non discrezionale del risparmio. L’operazione è datata 19 aprile. Al 4 del mese la partecipazione era del 2,382%. Intanto il bilancio 2012 si è chiuso con un utile di 129,2 milioni. Staremo a vedere.

tura che non tiene conto dei problemi che l’ex numero uno di Banca d’Italia si trova ad affrontare da quando è stato nominato presidente dell’Eurotower, molto più incentrati sull’obiettivo di superare la frammentazione dei mercati e di far ripartire il credito a imprese e famiglie che non sul bisogno di risolvere le difficoltà di singoli istituti.

@mastrobradipo Per Draghi la Bce non può pulire i bilanci delle banche, comprare bond sovrani e sostituirsi ai governi nello sforzo per le riforme. Quanto al futuro, la Bce è “aperta ai tassi negativi, non so se le banche lo siano altrettanto”.

Meno Italia per Pimco @scarlots Pimco ha venduto un po’ di debito italiano questa mattina (il 3 maggio, n.d.r.), dice il suo boss Bill Gross. Allegria! (dico invece io). Anche se sembra trattarsi solo di “vendite fisiologiche”.

Buffet inizia a twittare @_MBarlassina_ Il primo tweet di Warren Buffett è stato: “Warren is in the house”. Immediato il retweet da parte di altri utenti, che hanno commentato divertiti: “Ma è Buffett o un disk jokey?”.

VISTO SU BLUERATING.COM Azimut sta puntando sulla consulenza

Trimestre in crescita per MetLife

Avanti tutta sulla Turchia per Yazici

Franklin Templeton avvia il tour

Azimut Global Advisory, la nuova divisione guidata dai fratelli Alberto e Alessandro Parentini focalizzata sulla consulenza finanziaria a pagamento, accelera il reclutamento, con nove new entry di esperienza.

Il 2013 parte bene per MetLife: la compagnia a stelle e strisce chiude il primo trimestre con un utile netto di 956 milioni di dollari e un utile operativo di 1,6 miliardi di dollari, in crescita del 12% su base annua.

Selim Yazici, chief investment officer di Tbe Asset Management (controllata di Bnp Paribas Investment Partners), punta sulla Turchia. Ankara, nota l’esperto, beneficia dei tassi bassi e del calo del greggio.

Prende il via il tour italiano di Franklin Templeton: 17 tappe lungo la Penisola, dal 6 maggio a Cagliari fino al 19 giugno a Milano, per illustrare la visione sul mercato globale del gruppo e le strategie di investimento.

Selim Yazici Alcune notizie tra quelle riportate in questo spazio potrebbero essere state riprese in modo più approfondito in altre pagine del settimanale.


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