Relazione Annuale 2014
Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari
Roma, 9 luglio 2015
1. L’evoluzione del contesto normativo di riferimento Il 2014 sarà ricordato come l’anno dell’avvio del Meccanismo Unico di Vigilanza sugli enti creditizi (Single Supervisory Mechanism) che, nel ridefinire gli assetti di vigilanza sul settore bancario europeo, rappresenta un passaggio fondamentale verso l’unione bancaria europea. Nel corso dell’anno sono stati inoltre portati a termine altri interventi normativi, a livello sia comunitario sia nazionale, molti dei quali incidenti sul settore della promozione finanziaria. Tali interventi nel loro complesso hanno inteso tutelare i risparmiatori europei rafforzandone la protezione e garantendo il necessario aggiornamento dell’impianto regolamentare in ragione dell’evoluzione, anche tecnologica, dei mercati finanziari. Il perseguimento di questi obiettivi ha richiesto maggiore attenzione da parte delle Autorità regolamentari nazionali e comunitarie sotto il profilo della trasparenza e della gestione dei conflitti d’interesse. Si è assistito così al rafforzamento degli obblighi di valutazione delle esigenze della clientela di riferimento sin dalla fase di ingegnerizzazione del prodotto (cd. product governance), oltre all’introduzione di: -‐ poteri di intervento delle Autorità nazionali (c.d. product intervention); -‐ regole specifiche sulle politiche di remunerazione adottate dagli intermediari e di divieti per la percezione di incentivi e commissioni nella prestazione dei servizi di investimento della consulenza finanziaria indipendente e della gestione di portafogli; -‐ nuove regole sulla professionalità e competenza del personale degli intermediari che entra a diretto contatto con il cliente per assicurare che abbiano quelle conoscenze e competenze necessarie ad operare per servire al meglio gli interessi della propria clientela. APF monitora attentamente i processi di revisione normativa che interessano direttamente o indirettamente il settore in cui operano i promotori finanziari al fine di sollecitare e sostenere le necessarie modifiche normative di semplificazione e armonizzazione regolamentare volte ad assicurare, da un lato, una maggiore efficienza nell’esercizio della funzione di tenuta dell’albo e, dall’altro, la riduzione degli oneri a carico del sistema. In tale prospettiva, nell’auspicio della costituzione dell’unico Organismo di vigilanza sui consulenti finanziari, APF ha rafforzato il dialogo e la collaborazione con le Istituzioni coinvolte nel convincimento che la realizzazione di un simile progetto garantisca notevoli vantaggi in termini di efficienza dell’azione di vigilanza sia per gli stessi soggetti vigilati sia per gli investitori.
1.1 La normativa comunitaria Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata la direttiva 2014/65/UE (cd. MiFID 2) che modifica la direttiva 2004/39/CE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (cd. MiFID), introducendo, tra l’altro, significative novità nel regime della prestazione del servizio di consulenza finanziaria oltre che, più in generale, in tema di regole di condotta che gli intermediari devono rispettare nella prestazione dei servizi di investimento. 5
La consulenza finanziaria è caratterizzata da specifici obblighi informativi che chiariscono al cliente il tipo di consulenza prestata (su base indipendente o meno), se la consulenza è resa a seguito di un’analisi più o meno ampia delle varie tipologie di strumenti finanziari, il quadro completo dei costi e la possibilità di beneficiare di una valutazione di adeguatezza periodica. L’introduzione della consulenza in materia di investimenti “su base indipendente” rappresenta, nell’ottica del legislatore comunitario, una modalità di erogazione del servizio di consulenza finanziaria sottoposto ad un regime peculiare. Tale regime prevede che la raccomandazione personalizzata fornita al cliente “su base indipendente”: i) deve basarsi su una congrua gamma di strumenti finanziari disponibili sul mercato, che devono essere sufficientemente diversificati in termini di tipologia e di emittenti o fornitori al fine di assicurare che gli obiettivi di investimento del cliente siano opportunamente soddisfatti, e non devono essere limitati agli strumenti finanziari emessi o forniti dall’impresa di investimento stessa o da entità che hanno con essa stretti legami o da altre entità che hanno con l’impresa di investimento stretti legami o rapporti legali o economici; ii) preclude all’intermediario l’accettazione di onorari, commissioni o altri benefici monetari o non monetari provenienti da terzi con l’eccezione dei benefici non monetari che possono migliorare la qualità del servizio e che, per la loro entità e natura, non possono essere considerati tali da pregiudicare il rispetto del dovere di agire nel miglior interesse del cliente. Nel Technical Advice on MiFID II/MiFIR fornito dall’ESMA alla Commissione europea, funzionale all’emanazione della direttiva di secondo livello da parte della stessa Commissione, sono fornite ulteriori indicazioni in tema di consulenza finanziaria. Con riferimento alla congrua gamma di strumenti finanziari che l’intermediario deve analizzare in caso di consulenza “su base indipendente” è richiesta l’adozione di adeguate procedure da parte dell’intermediario, tali da consentire una valutazione e una comparazione di strumenti finanziari disponibili sul mercato. In particolare, il processo di selezione deve tener conto: i) della diversificazione per tipo, emittente o produttori degli strumenti; ii) della proporzionalità in quanto a numero e varietà degli strumenti rispetto allo scopo della consulenza offerta; iii) che gli strumenti considerati siano adeguatamente rappresentativi per numero e varietà rispetto agli strumenti disponibili sul mercato; iv) della quantità di strumenti finanziari emessi dallo stesso intermediario che presta la consulenza e che deve risultare proporzionata rispetto all’ammontare degli strumenti presenti sul mercato; v) degli elementi rilevanti come i rischi, i costi e la complessità e le caratteristiche della clientela. É, inoltre, richiesto agli intermediari che prestano la consulenza “su base indipendente” focalizzandosi su determinate categorie o su uno specifico range di strumenti finanziari (es. i prodotti “equity”), il rispetto di regole di condotta finalizzate a rendere consapevole la potenziale clientela o la clientela (es. l’adozione di modelli di organizzazione che consentono di coniugare le esigenze e gli obiettivi di investimento dei clienti con la gamma di strumenti finanziari a loro più adatti). La tutela dell’investitore si realizza anche attraverso una maggiore professionalità del personale che entra in contatto con gli investitori. 6
La MiFID 2 richiede alle imprese di investimento di impiegare personale per la prestazione del servizio di consulenza finanziaria o per la fornitura di informazioni su strumenti finanziari, servizi di investimento e servizi accessori, in possesso delle conoscenze e delle competenze necessarie alle attività espletate, affidando agli Stati membri la definizione dei criteri per la valutazione di tali conoscenze e competenze e all’ESMA l’adozione di orientamenti che precisino i suddetti criteri. La conferma del ruolo assunto, anche nella prospettiva comunitaria, dalla professionalità degli operatori che sono a contatto con la clientela, si rinviene anche nelle verifiche richieste per l’iscrizione degli agenti collegati nei registri pubblici che dovranno essere istituiti presso gli Stati membri. A tal fine, il testo della nuova Direttiva MiFID richiede che gli agenti collegati soddisfino non solo il criterio dell’onorabilità e del possesso delle conoscenze generali, commerciali e professionali ma anche quello della competenza adeguate per essere in grado di prestare il servizio di investimento o servizio accessorio e comunicare accuratamente tutte le informazioni relative al servizio proposto. In attuazione di quanto prescritto, il 23 aprile 2015 l’ESMA ha sottoposto a pubblica consultazione il testo delle Linee Guida volte a definire i criteri di valutazione delle conoscenze e delle competenze del personale addetto alla consulenza finanziaria ovvero alla comunicazione di informazioni su servizi e strumenti finanziari. La consultazione si concluderà il 10 luglio 2015. Il documento declina la “conoscenza” e la “competenza” del personale rispettivamente in “appropriata qualificazione” e “appropriata esperienza”. La “appropriata qualificazione” indica il possesso di una qualifica, come, per esempio, un determinato titolo di studio, il superamento di uno specifico esame o la frequenza di un corso specialistico; mentre la “appropriata esperienza” richiede l’effettivo svolgimento delle attività rilevanti per un periodo minimo determinato dagli Stati membri. L’ESMA propone, peraltro, un’esenzione per chi abbia prestato la consulenza finanziaria o informazioni su strumenti e servizi finanziari per almeno cinque anni. E’ inoltre proposta una graduazione dei requisiti in base all’attività prestata dal personale prevedendo requisiti più stringenti per i soggetti che prestano la consulenza finanziaria rispetto a coloro che forniscono unicamente informazioni ed è richiesta alle imprese la valutazione della professionalità del personale dovendo assicurare che sia sempre adeguatamente aggiornato. I tempi di implementazione della MiFID 2 Attuazione MiFID 2 Recepimento da parte degli Stati membri della MiFID 2 (I° e II° livello) Linee Guida ESMA in tema di conoscenza e competenza Adozione della Direttiva MiFID 2 di II° livello da parte della C E della UE (previsione) Consultazione su Linee Guida ESMA in tema di conoscenza e competenza (Scadenza 10 luglio 2015) Consultazione su Technical Advice dell’ESMA
Technical Standard ESMA
MiFID 2 Entrata in vigore
7/2014
5/2014
12/2014
4/2015
12/2015?
1/2016
7/2016
7
1/2017
1.2 La normativa nazionale e la funzione pubblica di tenuta dell’albo di APF Nel corso del 2014 la Banca d’Italia, in attuazione della direttiva 2013/65/UE sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (cd. “CRD IV”), ha emanato nuove disposizioni di vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione, concepite come parti integranti degli assetti organizzativi e di governo delle banche e dei gruppi bancari. Tali disposizioni chiariscono che la generalità dei promotori finanziari-‐agenti percepiscono una remunerazione avente un carattere interamente “ricorrente” e, pertanto, non sottoponibile al regime speciale previsto per il personale più rilevante. Questa posizione tiene conto del carattere non incentivante della provvigione percepita dai promotori finanziari, rappresentando la parte ordinaria della retribuzione. Al contrario, ove il promotore finanziario rientri nel personale più rilevante, la sua remunerazione sarà costituita da una parte “ricorrente” e da una parte “non ricorrente” e ad essa si applicheranno regole più stringenti, quali il bilanciamento 1:1 tra la componente “ricorrente” e quella “non ricorrente”, nonché l’influenza delle condizioni di liquidità e patrimoniali, delle anomalie riscontrabili nel rapporto con la clientela e degli indici di rischio della banca nella determinazione e correzione della componente “non ricorrente”. Sempre nell’ambito del recepimento della CRD IV, a dicembre 2014, è stata posta in consultazione la bozza del d.lgs. contenente modifiche al TUB e al TUF che, al momento della redazione del presente documento, non è stato ancora pubblicato. Tale decreto, nel ridisegnare l’impianto sanzionatorio a carico degli intermediari, stabilisce sanzioni più rigorose nel caso di esercizio abusivo della professione di promotore finanziario e di consulente finanziario, nonché a carico degli amministratori dell’APF in caso di mancata osservanza delle disposizioni di rango primario e secondario che ne regolamentano l’attività. La Banca d’Italia ha, inoltre, emanato specifiche disposizioni di vigilanza per le attività di “Bancoposta”, nelle quali viene disciplinata l’offerta fuori sede di prodotti bancari e servizi bancari e finanziari, diversi da quelli oggetto di offerta fuori sede ex art. 30 T.U.F. e con riferimento ai quali sussiste la riserva di attività in capo ai promotori finanziari. APF monitora le riforme adottate dal legislatore e approfondisce gli aspetti normativi con particolare attenzione all’obiettivo di rendere sempre più efficiente il servizio fornito al mercato e di assicurare lo standard di efficienza e di tutela previsto per gli enti privati preposti all’esercizio di funzioni amministrative dall’art. 1, comma 1-‐ter, della legge 7 agosto 1990 n. 241. In tale ambito, nell’ottica di assicurare il costante adeguamento delle regole che presiedono lo svolgimento delle funzioni a rilevanza pubblica e, in particolare, dei criteri di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza, l’Organismo ha condotto una revisione della propria policy in materia di privacy, verificando la conformità alla normativa vigente delle modalità di pubblicazione dei dati personali dei propri iscritti. Nella prospettiva di incrementare l’efficienza nell’attività di tenuta dell’albo a vantaggio degli iscritti e del mercato, sono state inoltre formulate una serie di proposte di modifica del vigente Regolamento Intermediari (RI) della Consob in tema di pubblicità dei dati e dei provvedimenti adottati, di snellimento della procedura di convocazione dei candidati e semplificazione delle modalità di effettuazione della prova valutativa, di comunicazione tra gli iscritti e l’Organismo, attualmente al vaglio dell’Autorità. 8
Nel corso del 2014, infine, sono state implementate le prime fasi del progetto “agenda digitale”, autorizzato dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio, che porterà alla digitalizzazione della documentazione relativa all’albo con l’adozione di tutti i presidi organizzativi e di sicurezza all’uopo necessari.
1.3 APF e l’evoluzione della figura professionale del promotore finanziario La figura del promotore finanziario, professione regolamentata a partire dalla legge n. 1/1991, ha subito nel corso degli anni una profonda trasformazione superando i connotati originariamente commerciali ed evolvendosi in vero e proprio consulente per il risparmio. Tale mutamento ha ricevuto una spinta dalla costante revisione della normativa finanziaria che, seguendo l’evoluzione del mercato, soprattutto negli ultimi anni, ha radicalmente modificato l’attività di intermediazione mobiliare, e dall’operato dei soggetti abilitati che, in un regime di concorrenza, hanno effettuato ingenti investimenti (piattaforme tecnologiche, formazione, operatività online, pianificazione previdenziale-‐assicurativa, approccio multibrand, servizi di consulenza) a beneficio e tutela dell’intero settore. Dal canto loro i promotori finanziari, lungi dall’essere solo spettatori del processo in atto, hanno contribuito allo sviluppo qualitativo e quantitativo della promozione finanziaria, apportando il loro bagaglio di conoscenze e competenze. Nello specifico, il promotore finanziario, in ragione della relazione privilegiata con il cliente, ha rappresentato un veicolo importante e costante di educazione finanziaria. Inoltre, la complessità dei mercati e dei prodotti ha richiesto da parte dei professionisti analisi accurate di portafoglio e misurazioni del rischio sostenibile dal cliente, mentre le mutevoli esigenze della clientela collegate al ciclo di vita hanno potuto trovare declinazione e soddisfacimento attraverso le attività di identificazione degli obiettivi, di definizione di un piano coerente di investimenti e di monitoraggio nel tempo (es. i trasferimenti di patrimonio, i trust e gli atti di destinazione del patrimonio, private insurance). Il ruolo dei promotori finanziari si è, dunque, evoluto in favore della consulenza finanziaria e del rispetto delle stringenti previsioni di compliance. Gli intermediari, come detto in precedenza, hanno sostenuto e stanno sostenendo questo percorso con ingenti investimenti informatici e importanti iniziative formative a favore dei propri promotori. Gli ottimi risultati raggiunti dall’offerta fuori sede hanno, inoltre, portato negli ultimi anni anche gli istituti di credito ad avviare un processo di riorganizzazione della rete distributiva, ancora in atto, che, fermo restando l’approccio multicanale, sembra puntare più che in passato sui promotori finanziari, sulla loro capacità di relazione, sulle loro competenze e sulla loro formazione. La maggiore consapevolezza del ruolo ricoperto e la crescente autostima e professionalità favoriscono la tendenza a realizzare forme di aggregazione tra i promotori in grado di potenziare il livello specialistico del servizio fornito alla clientela, così da soddisfarne in modo esaustivo tutte le esigenze. Ad esempio, sono osservabili, anche nelle società di grandi dimensioni, forme di affiancamento dei 9
promotori finanziari più giovani da parte dei più anziani oppure la costituzione di team favoriti dalla stessa azienda mandante. Tali tendenze spontanee possono essere considerate anche fonti di vantaggio competitivo che, sfruttando le reciproche competenze dei professionisti, realizzano economie di scala coerenti con la più generale esigenza di efficienza economica degli intermediari. Il processo di evoluzione della figura professionale del promotore finanziario Da collocatore di un singolo prodotto a erogatore di consulenza
2004
A COLLOCATORE DI SERVIZI ED EROGATORE DI C ONSULENZA
1998
Nuova normativa per la riorganizzazione del settore (es. Mifid 2)
Financial Planning 1994
Forte concentrazione del settore: • fusioni ed acquisizioni • riduzione del numero di PF • aumento portafoglio medio PF • integrazione con servizi bancari
Asset Allocation 1993
Benchmark Fondi 1968
Fondi comuni di Investimento DA COLLOCATORE DI PRODOTTI
Advice Multibrand 2001
Legge SIM n. 1/91 e Istituzione dell’Albo PF presso CONSOB L. n. 77/83 D.lgs. 83/1992 Fondi Comuni (recepimento D irettiva di Investimento 85/611/CEE)
1968
1983
1991
1992
D. Lgs. 415/96 (cd. decreto Eurosim)
1996
D. Lgs 58/98 (TUF) D.M. 472/98 (Requisiti di professionalità e onorabilità dei PF)
• Forte aumento delle competenze (tipologia e profondità dei contenuti) • Ritorno del Supervisor e del tutor • Evoluzione dei modelli distributivi • Maggiore incidenza degli istituti di credito Circolare BI n. 229/99 (Istruzioni di vigilanza per le banche)
1998
1999
D. Lgs.164/07 (recepimento direttiva MIFID)
2007
2017
Il successo raggiunto dalla figura professionale del promotore finanziario nella realtà italiana si affianca all’indirizzo sinora seguito dalle Istituzioni e Autorità europee le quali stanno rinforzando il ruolo del “tied agent” riconoscendone la funzione di motore e, al tempo stesso, di diffusione della consulenza finanziaria e della tutela del risparmiatore. I promotori si muovono già nella direzione tracciata dalla normativa europea MiFID 2 che ora stabilisce, tra l’altro, che gli Stati membri consentano l’utilizzo agli intermediari dei “tied agent”, in possesso delle conoscenze generali, commerciali e professionali e della competenza adeguate per essere in grado di prestare il servizio d'investimento o servizio accessorio e comunicare accuratamente tutte le informazioni riguardanti il servizio proposto al cliente o potenziale cliente. La valorizzazione della professionalità del “tied agent”, nella nuova Direttiva, peraltro, si rinviene anche nell’esigenza che le persone fisiche che forniscono consulenza alla clientela in materia di investimenti o informazioni su strumenti finanziari, servizi d'investimento o servizi accessori per conto dell'impresa d'investimento siano in possesso delle conoscenze e competenze necessarie ad adempiere ai loro obblighi. Inoltre, la nuova Direttiva assegna all’ESMA, come già richiamato al paragrafo 1.1, la definizione delle nuove Linee Guida in tema di valutazione delle conoscenze e competenze del personale degli intermediari che presta consulenza in materia di investimenti e che fornisce informazioni su strumenti finanziari, servizi di investimento e servizi accessori. 10
Le Linee Guida intendono rafforzare la protezione dei risparmiatori e l’obbligo per gli intermediari di operare nel miglior interesse del cliente, garantendo un elevato standard di professionalità del personale che ha con loro contatti. A tal fine l’ESMA propone di uniformare i requisiti di professionalità (qualificazione ed esperienza appropriate) tra i vari Stati membri, senza, tuttavia, trascurare la necessità di flessibilità, nel rispetto delle varie realtà nazionali nonché delle esigenze degli operatori, la cui natura, per dimensioni e complessità, non può essere trascurata. Alla luce del futuro imminente contesto normativo, appare opportuno contemperare le diverse esigenze a livello europeo e nazionale e tenere conto del livello acquisito dai promotori finanziari nel corso del tempo, quali unici operatori regolamentati fin dal 1991 (Legge SIM 1/91), per evitare che un eccessivo irrigidimento si traduca non solo nell’ignorare l’esperienza italiana di successo della promozione finanziaria quanto soprattutto nel penalizzare gli stessi investitori. Si sottolinea che l’Italia garantisce già un elevato livello professionale dei promotori finanziari, in quanto il sistema nazionale di accesso alla professione prevede il necessario superamento di una prova valutativa oppure, nel caso delle iscrizioni di diritto, una verifica rigorosa dei requisiti di professionalità maturati da soggetti che, all’interno delle organizzazioni degli intermediari autorizzati, in un dato arco temporale hanno rivestito determinate qualifiche e svolto attività ritenute rilevanti. Inoltre, l’attività consulenziale svolta dai promotori finanziari rende doverosa un’ulteriore considerazione. I tempi, infatti, appaiono maturi affinché la categoria assuma la denominazione di “consulenti finanziari” e si provveda all’istituzione di un unico albo dei consulenti finanziari, che ricomprenda anche i consulenti finanziari e le società di consulenza previsti dagli artt. 18 bis e 18 ter del TUF, ancora sprovvisti di un’attuata disciplina che ne regolamenti l’accesso e l’esercizio nonostante risalgano agli anni 2007 e 2009 le emanazioni delle relative previsioni normative rimaste inapplicate. In proposito, si ricorda l’esistenza di un disegno di legge, in corso di esame al Senato, sulla riorganizzazione dell’attività di consulenza finanziaria che prevede l’introduzione di tre figure, il consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, il consulente finanziario indipendente e le società di consulenza finanziaria, iscritte in tre sezioni distinte del medesimo albo. Tale albo sarebbe sottoposto alla gestione e alla vigilanza di un unico Organismo. Non da ultimo, il disegno di legge di delegazione europea 2014, recentemente approvato in prima lettura dal Senato e in corso di esame da parte della Camera dei deputati, conferisce la delega al Governo, in occasione del recepimento della MiFID 2, per apportare le opportune modifiche e integrazioni in materia di consulenti finanziari, società di consulenza finanziaria e promotori finanziari, assegnando a un unico organismo la tenuta dell’albo, nonché i poteri di vigilanza e sanzionatori nei confronti dei soggetti anzidetti.
11
2. L’analisi del settore 2.1 Lo scenario attuale
Il 2014 ha rappresentato la coda della lunga recessione economica degli ultimi sette anni che ha interessato non solo l’Italia ma tutta l’area dell’Euro con rilevanti ricadute anche sul settore finanziario. I risultati economici dei primi mesi del 2015 fanno sperare in una ripresa, sebbene l’Italia si confermi essere tra i Paesi europei con le maggiori necessità di recupero. In un contesto, quindi, ancora incerto e complessivamente non in grado di superare le conseguenze della crisi, anche di fiducia, i promotori hanno consolidato il proprio ruolo di consulenti al fianco dei clienti nelle analisi di portafoglio e nelle scelte di investimento sui differenti orizzonti temporali, assistendo in particolar modo gli investitori nella gestione della loro emotività. Il 2014 è stato, infatti, un anno particolarmente positivo per l’intera industria del risparmio gestito, con un rafforzamento delle dinamiche di crescita già avviate l’anno precedente. Le reti dei promotori finanziari hanno realizzato ottimi risultati con una raccolta netta pari a 23,7 miliardi di euro, valore in crescita del 42,8% rispetto al 2013 (16,6 miliardi di euro) con il migliore risultato di sempre sul risparmio gestito (grazie anche alla spinta derivante dai prodotti assicurativi/previdenziali pari al 55,0% della raccolta sul risparmio gestito). 1 Il patrimonio complessivo rappresentativo dei prodotti finanziari e dei servizi d’investimento distribuiti dalle imprese aderenti ad Assoreti è risultato pari a 315,5 miliardi di euro (+ 13,0% rispetto ai 279,2 miliardi di euro nel 2013). Per il secondo anno consecutivo è cresciuto il numero di clienti seguiti dalle reti, con un incremento tendenziale del 4,4%, e anche il portafoglio medio del promotore finanziario è aumentato sensibilmente (+10,3%), raggiungendo il massimo storico di 15,0 milioni di euro.2 Anche con riferimento ai dati dell’Albo, che saranno approfonditi in dettaglio nei capitoli successivi, i risultati registrati sono rilevanti e confermano i trend positivi solo apparsi nel 2013. I provvedimenti di iscrizione deliberati da APF sono, infatti, aumentati fino a oltre le 5.000 unità, pari al 91,5% in più rispetto allo scorso anno. Con riguardo all’accesso alla professione, le domande di iscrizione alle prove valutative sono state oltre 5.600 con quasi 2.100 idonei, mai così numerosi da quando è operativo APF (2009). In esito a tali sviluppi, si è registrato per la seconda volta in 12 anni (se si include il 2007) un numero di promotori iscritti all’Albo superiore a quello dell’anno precedente con un incremento del + 3,3%. 1 2
Fonte: Assoreti -‐ Relazione Annuale 2014 Fonte: Assoreti -‐ Relazione Annuale 2014
12
Grafico 1: promotori finanziari iscritti all’Albo dal 2002 al 2014
N. promotori finanziari iscritti all'Albo 60.000
-‐0,3%
-‐2,5%
-‐2,7%
45.000
-‐3,5%
+1,0%
-‐0,2%
-‐3,8% -‐4,5%
-‐3,3%
30.000
-‐4,3% -‐1,8%
+3,3 %
15.000
0
Dal punto di vista qualitativo tale risultato è ritenuto da APF espressione di diversi fattori. Da un lato, prosegue il processo di consolidamento della categoria e l’opera di razionalizzazione avviata dagli intermediari autorizzati da diversi anni. Se si guarda, ad esempio, ai provvedimenti di cancellazione su domanda dell’interessato adottati nel 2014, si rileva che il 38,0% si riferisce a promotori che erano inattivi da almeno sei mesi ovvero non hanno mai avuto un mandato (14,6%). Dall’altro, si conferma uno dei fenomeni avvenuti più di recente nel settore ossia il maggiore interesse mostrato già nel 2013 dagli istituti di credito verso il collocamento di prodotti e servizi tramite l’offerta fuori sede, fermo restando il loro approccio distributivo multicanale. L’incidenza dei promotori dipendenti di banca si rileva, in particolar modo, andando ad analizzare la composizione dei nuovi mandati che per il 71,8% si riferisce a operatori di matrice bancaria3. Ai trend sopra descritti si accompagna, ed è un andamento costante negli ultimi anni, l’invecchiamento della popolazione dell’Albo, con un aumento progressivo dell’età media e la riduzione dei giovani promotori che accedono e permangono nell’Albo. I promotori under 30 nel 2014 sono, infatti, pari solo all’1,6% del totale della popolazione (l’1,8% nel 2012 ed il 14,4% nel 2001). La difficoltà sembra risiedere soprattutto nella permanenza nel settore.
2.2 I nuovi trend Il 2015 si apre con premesse importanti. Nei primi quattro mesi del 2015, i provvedimenti di iscrizione adottati sono pari a n. 1.5154, un risultato che permette di stimare una chiusura dell’anno pressoché in linea con il 2014. Il 46,5% delle iscrizioni si riferisce ad aspiranti che sono risultati idonei alla prova valutativa, il 41,7% è relativo a iscrizioni per possesso dei requisiti professionali e l’11,8% è costituito da re-‐iscrizioni. 3 Cfr. par. 3.1 per l’analisi di dettaglio dei rapporti aperti dagli intermediari autorizzati nel 2014 4 Dati APF al 30 aprile 2015
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Ad oggi, si può, pertanto, affermare che le iscrizioni per superamento della prova costituiscono la maggioranza dei provvedimenti assunti. Questo risultato è in linea con quello degli scorsi anni, fatta eccezione per il 2014 in cui le iscrizioni per possesso dei requisiti di professionalità hanno ampiamente superato le altre tipologie di provvedimento.5 Anche la I sessione 2015 di prove valutative conta un elevato numero di iscrizioni (secondo solo alla III sessione 2014) pari a 1.923, di cui 720 (37,4%) nella sola sede di Milano. E’ significativa la partecipazione di dipendenti bancari, che hanno dimostrato di essere complessivamente ben preparati per sostenere la prova. La percentuale di idoneità nella sessione in esame ha raggiunto la soglia del 46,4%. Grafico 2: prove valutative APF – classifica delle singole sessioni per numero di iscritti dal 2009 2.000 1.800
1.655
1.600
1.420 1.428 1.344 1.347 1.372 1.389
N. iscritti
1.400
1.923
2.357
1.485
1.181 1.215
1.200 1.000
1.765 1.770 1.783
1.863
962
985
1.053
819
800 600 400 200 0
I candidati under 30 iscritti alla I sessione di prove 2015 costituiscono il 19,5% del totale, percentuale che sembra al momento confermare la flessione registrata complessivamente anche nel 2014, dove i giovani aspiranti sono stati il 20,7% del totale degli iscritti e pari al 3,8% in meno rispetto al 2013. Con riferimento alla popolazione complessiva dell’Albo, i promotori finanziari risultano essere n. 54.541, di cui attivi (con mandato) n. 34.976, pari al 4,4% in più rispetto al 20146. Andando a ritroso nell’ultimo quinquennio, il dato risulta essere tornato ai livelli del 2011.
5 Cr. Par. 3.2 per l’analisi di dettaglio dei provvedimenti deliberati nel 2014 6 Estrazione dati del 28 aprile 2015
14
2.3 La presenza delle donne nella professione Le donne al 31 dicembre 2014 costituiscono: -‐ Il 18,8% (n. 9.980) dei promotori finanziari iscritti all’Albo -‐ Il 29,5% (n. 791) dei mandati sottoscritti con i neo-‐iscritti nel 2014 * -‐
Il 30,6% (n. 1.563) dei provvedimenti di iscrizione all’Albo
-‐
Il 37,6% (n. 2.107) delle iscrizioni alle prove valutative *L’80% dei mandati con promotrici iscritte nel 2014 è di matrice bancaria
Il 2014 conferma anche i segnali di cambiamento con riferimento alla presenza delle donne nella professione di promotore finanziario già comparsi nel 2013. Il trend di attrazione della professione da parte delle donne è da ricondurre principalmente all’arrivo di professioniste di matrice bancaria. Analizzando nel dettaglio i flussi registrati nell’anno, i provvedimenti di iscrizione all’Albo che hanno riguardato le donne sono stati n. 1.563 (pari al 30,6% del totale) rispetto ai n. 875 (pari al 32,8% del totale) dell’anno precedente con un incremento del +78,6% rispetto al 2013. I mandati sottoscritti con le promotrici iscritte nell’anno7 sono stati n. 791 (pari al 29,5% del totale) rispetto ai n. 685 del 2013 (pari al 37,4% del totale), con un incremento del +15,5%. L’80% dei rapporti si riferisce a dipendenti di banca (erano il 75,8% l’anno precedente). Grafico 3: mandati con promotori donne e uomini iscritti nel periodo 2012 – 2014: distribuzione per tipologia di rapporto Nuovi mandati -‐ Donne
Nuovi mandati -‐ Uomini
700
1600
600
1400 1200
500 400
2012
300
2013
2014
200
1000
2012
800
2013
600
2014
400
100
200
0
0 Agenzia/Mandato
Dipendenti di banca
Agenzia/Mandato
Dipendenti di banca
Con riferimento alle prove valutative, il 37,6% del totale delle domande di iscrizione pervenute è rappresentato dal genere femminile. Il dato (n. 2.107 rispetto a n. 1.659 dello scorso anno) risulta essere in aumento sia in termini relativi rispetto al 35,3% del 2013 sia in termini assoluti del +27,0%. Sebbene si riscontri che l’80% delle donne risultate idonee alla professione a seguito del superamento della prova abbia provveduto a iscriversi all’Albo (l’84,3% nel 2013) e che ad oggi solo il 43,1% abbia ottenuto un mandato da promotore (63,5% nel 2013), tale dato va letto unitamente agli altri indici ed 7 Estrazione dati dell’11 marzo 2015
15
è mitigato dalle tempistiche correlate agli obblighi di comunicazione di apertura del rapporto (mandato) da parte degli intermediari. Donne esaminande Iscritte Partecipanti Idonee alla prova
Anno 2012 (Estrazione dati al 6 maggio 2013)
2013 (Estrazione dati al 10 aprile 2014)
2014
(Estrazione dati al 7 maggio 2015)
Iscritte all’Albo
Iscritte con Mandato
1.270
1.071
406
332
120
1.659
1.418
669
564
425
2.107
1.891
880
704
379
Il numero complessivo di donne iscritte all’Albo è in aumento (+11,5%) rispetto allo scorso anno e pari al 18,8% della popolazione totale degli iscritti. La percentuale è lievemente inferiore con riferimento alle donne con mandato rispetto al totale della popolazione dei promotori attivi (18,4%).
Iscritti alle prove 2012
Popolazione Albo 2012
Iscritti alle prove 2013
Popolazione Albo 2013
Iscritti alle prove 2014
Popolazione Albo 2014
Genere
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
Numero
%
F
1.270
32%
8.665
17%
1.659
35%
8.951
17%
2.107
38%
9.980
19%
M
2.672
68%
43.596
83%
3.037
65%
42.359
83%
3.502
62%
43.046
81%
Totali
3.942
52.261
4.696
5.609
53.026
51.310
Anche nel 2015 sembra essere confermato l’interesse delle donne verso la professione tenuto conto che il 37,4% delle domande di iscrizione alla I sessione di prove valutative è pervenuto da candidate donne.
16
3. La composizione e le attività dell’Albo 3.1 Le caratteristiche e la distribuzione dei promotori finanziari I numeri dell’Albo -‐ sintesi al 31 dicembre 2014 -‐ N. 53.026 gli iscritti all’Albo dei Promotori Finanziari*: 9.980 donne (18,8%) e 43.046 uomini (81,2%) -‐ N. 33.985 i promotori che esercitano effettivamente la professione operando per soggetti abilitati (banche, sim, sgr) -‐ N. 5.110 i nuovi iscritti all’Albo nel 2014 -‐ N. 2.358 i promotori cancellati -‐ Il 46,4% degli iscritti all’Albo ha più di 50 anni, il 39,7% ha tra 40 e 50 anni, il 12,3% ha tra 30 e 40 anni, l’1,6% ha meno di 30 anni. Il 58,6% dei PF iscritti all’Albo risiede nelle regioni del nord; il 41,4% nel centro, sud e isole * al netto dei promotori in cancellazione al 31 dicembre 2014
Anno
N. promotori
Variazione %
2000
49.856
2001
59.645
19,6%
2002
66.749
11,9%
2003
66.559
-‐0,3%
2004
64.871
-‐2,5%
2005
63.124
-‐2,7%
2006
60.902
-‐3,5%
2007
61.531
1,0%
2008
61.429
-‐0,2%
2009
59.070
-‐3,8%
2010
56.416
-‐4,5%
2011
54.581
-‐3,3%
2012
52.261
-‐4,3%
2013
51.310
-‐1,8%
2014*
53.026
+3,3%
* al netto dei promotori in cancellazione al 31 dicembre 2014
Al 31 dicembre 2014 il numero degli iscritti dell’Albo è pari a 53.026, di cui attivi (con mandato) 33.985 (64,1%) e non attivi (senza mandato) 19.041 (35,9%) (cfr. grafico n. 4).
17
Rispetto al 2013, la popolazione degli iscritti è aumentata complessivamente del +3,3% (pari a 1.716 unità), in considerazione delle iscrizioni (n. 5.110) e delle cancellazioni (n. 2.358) alle quali si aggiungono i circa 1.000 procedimenti di cancellazione per mancato pagamento dei contributi APF/Consob già avviati al 31 dicembre 20148. Nel quinquennio precedente il 2014 la popolazione si era ridotta mediamente del 3,5% all’anno. Grafico 4: analisi della popolazione degli iscritti dal 2009 al 2014
60000
N. Promotori finanziari
50000
36,6%
35,6%
40000
37,1%,
36,8%,
37,1%
35,9%
30000 20000
promotori non attivi
63,4%
promotori attivi
64,4%
62,9%
63,2%,
62,9%
64,1%
2010
2011
2012
2013
2014
10000 0 2009
Periodo di riferimento
Con riferimento alla distribuzione sul territorio nazionale, la Sezione I (Italia centro-‐sud e isole) ha registrato un incremento dell’1,8% e la Sezione II (nord Italia) del 4,5%. La maggiore concentrazione di promotori finanziari rimane confermata al nord dove risiede il 58,6% degli iscritti (pari a n. 31.051), con una forte presenza in Lombardia pari al 21,0% del totale. Nel centro-‐sud si distribuisce il restante 41,4% degli iscritti. SEZIONI TERRITORIALI
N. Promotori Promotori %
Attivi %
Non Attivi %
SEZIONE I -‐ CENTRO SUD
21.975
41,4%
63,4%
36,6%
SEZIONE II – NORD
31.051
58,6%
64,6%
35,4%
TOTALE
53.026
64,1%
35,9%
8 Il dettaglio dei provvedimenti adottati nel corso del 2014 è descritto al paragrafo 3.2.
18
L’aumento degli iscritti all’Albo ha, inoltre, interessato solo le fasce di età sopra i 40 anni. Il numero dei promotori under 30 si riduce ancora fino a costituire l’1,6% del totale così come i promotori compresi tra i 30 e i 39 anni passano dal 14,8% al 12,3% di tutta la popolazione. Questo quadro conferma il graduale processo di “invecchiamento” della popolazione dell’Albo in atto già a partire dai primi anni del 20009 e non sufficientemente compensato dagli ingressi di promotori dipendenti di banca mediamente più giovani. La tabella e il grafico che seguono ben rappresentano il fenomeno descritto. 2009
2010
2011
2012
2013
2014
Δ% (*)
< 30 anni
1.892
1.497
1.247
1.027
917
858
-‐6,4%
30 -‐ 39 anni
14.985
12.625
10.729
8.887
7.582
6.544
-‐13,7%
40 -‐ 49 anni
22.508
21.976
21.512
20.779
20.588
21.046
+2,2%
21.872
+10,8%
2.706
+8,8%
Fasce d'età
50 -‐ 65 anni
17.791
18.344
18.883
19.219
19.735
> 65 anni
1.894
1.974
2.210
2.349
2.488
59.070
56.416
54.581
52.261
Totale
51.310 53.026
+3,3%
(*) Variazione dei promotori iscritti nel 2014 al netto dei promotori “in cancellazione” al 31 dicembre 2014 rispetto al 2013.
Ad oggi, l’età media degli iscritti all’Albo ha raggiunto i 49 anni. L’86% dei promotori ha un’età superiore ai 40 anni. Il 46,4% supera i 50 anni e il 5,1% ha oltre 65 anni. Grafico 5: dettaglio sulla popolazione degli iscritti al 31 dicembre 2014 distinti per fasce di età
> 6 5 anni
5,1% 41,2%
Fasce d'età
50 -‐ 65 anni 40 -‐ 49 anni
39,7%
12,3%
30 -‐ 39 anni 1,6%
< 3 0 anni 0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
Promotori finanziari
Con riguardo alla popolazione attiva, il dato è pressoché allineato con le medie del numero complessivo degli iscritti. L’81,4% dei promotori in attività ha un’età compresa tra i 40 e i 65 anni. 9
Cfr. Appendice
19
Fasce d’età <30 anni 30 -‐ 39 anni 40 -‐ 49 anni 50 -‐ 65 anni >65 anni
% promotori attivi per fascia d’età 1,6% 12,0% 39,8% 41,6% 4,9%
L’età media all’interno delle prime 10 reti presenta una significativa oscillazione compresa tra 46 e 52 anni, anche essa in aumento rispetto al 2013 quando era compresa fra i 45 e 51 anni. Età media dei promotori con mandato al 31 dicembre 2014 nei primi 10 intermediari* Intermediario N. promotori Età media 4.384 46 A. B.
3.475
51
C.
2.537
47
D.
2.266
51
E.
1.651
51
F.
1.509
49
G.
1.422
50
H.
1.393
49
I.
1.298
47
J.
1.184
52
*Estrazione senza aggregazione per gruppo societario
Con riferimento all’esperienza professionale, il 79,7% dei promotori risulta essere iscritto all’Albo per un periodo complessivo superiore a 5 anni e il 63,8% superiore a 10 anni. Nel 2014, in particolare, aumentano fino al 13,8% i professionisti con un’anzianità di iscrizione non superiore a due anni (erano il 7,8% nel 2013), quale probabile effetto dell’ingresso di numerosi neo-‐ promotori soprattutto di matrice bancaria. I professionisti iscritti da oltre 15 anni raggiungono il 32,9% (erano il 28,4% nel 2013), fenomeno che accompagna anche il processo di invecchiamento generale della popolazione dell’Albo. Di contro, diminuiscono significativamente i promotori iscritti tra i 3 e i 15 anni che passano complessivamente dal 63,8% del 2013 al 53,3% nel 2014. Considerato che la netta maggioranza dei promotori attivi (60,3%) è portatore di un’esperienza professionale complessiva10 non inferiore ai 10 anni ed ha sottoscritto il mandato corrente (cioè opera con la stessa azienda) da almeno 6 anni (59,6%), si ha un chiaro riscontro di una posizione
10 I calcoli relativi alla durata complessiva di iscrizione e dell’esperienza professionale includono rispettivamente periodi di permanenza nell’albo e di rapporti con intermediari anche non continuativi.
20
professionale ben consolidata da un importante patrimonio di relazioni, esperienza e competenza.11 Il 13,9% (n. 7.362) degli iscritti all’Albo non ha mai avuto un mandato con un intermediario. Di converso, risulta che la maggior parte dei n. 19.041 promotori non attivi al 31 dicembre 2014 (cioè il 61,3%) ha maturato un’esperienza professionale nel settore.
Durata complessiva di iscrizione
Grafico 6: dettaglio sulla popolazione degli iscritti al 31 dicembre 2014 distinti per periodo complessivo d’iscrizione all’Albo
32,9%
maggiore di 15 anni
30,9%
tra 11 e 15 anni
15,9%
tra 6 e 10 anni 6,5%
tra 3 e 5 anni
13,8%
minore o uguale a 2 anni 0
5.000
10.000
15.000
20.000
Promotori finanziari
Durata e sperienza professionale complessiva
Grafico 7: dettaglio sulla popolazione degli iscritti attivi (con mandato) al 31 dicembre 2014 distinti per fasce di durata dell’esperienza professionale complessiva
33,9%
superiore a 1 5 anni 26,3%
tra 11 e 15 anni
15,8%
tra 6 e 10 anni 8,7%
tra 3 e 5 anni
15,2%
minore o uguale a 2 anni 0
5.000
10.000
15.000
Promotori finanziari con mandato
11
Cfr. grafici nn. 6, 7 e 8.
21
Durata m andato corrente
Grafico 8: dettaglio sulla popolazione degli iscritti attivi (con mandato) al 31 dicembre 2014 distinti per fasce di durata del mandato corrente
15,2%
maggiore di 15 anni
20,0%
tra 11 e 15 anni
24,5%
tra 6 e 1 0 anni
21,6%
tra 3 e 5 anni
18,8%
minore o uguale a 2 anni
0
3.000
6.000
9.000
Promotori finanziari con mandato
L’analisi dello scenario non può prescindere dalla visione della distribuzione dei promotori nelle reti. Il 62,1% dei promotori in attività opera all’interno delle prime 10 reti più numerose e il 79,5% nelle prime 20. Si ricorda che il numero totale di intermediari abilitati e attivi (per attivi si intende con almeno un promotore con rapporto aperto nell’Albo) è pari a 306. Il settore rimane dunque caratterizzato da una forte concentrazione. I mandati (rapporti) aperti nel 2014 su tutta la popolazione dell’Albo sono stati n. 5.169, in aumento del +40,5% rispetto al 2013 (n. 3.680), di cui il 59,8% è rappresentato da nuovi mandati12 e il restante 40,2% da cambi di rapporto (“cambi di casacca”).
12 Rapporti aperti dagli intermediari autorizzati con i promotori finanziari iscritti nel 2014 o prima del 2014 che non hanno mai avuto un mandato
22
Grafico 9: composizione dei rapporti aperti dagli intermediari nel 2013 e nel 2014
Rapporti aperti dagli intermediari 6000 5000 40,2%
4000 3000
40,5%
2000
59,8% 60,5%
1000
Cambi di "casacca" Nuovi m andati
0 2013
2014
Il 71,8% dei nuovi mandati è da ricondurre a promotori di matrice bancaria e il restante 28,2% a professionisti aventi contratto di agenzia/mandato. In tale ambito, si inseriscono anche i flussi relativi alle promotrici che già dal 2013 hanno ricevuto una prima importante spinta in positivo13. Il grafico sottostante include eccezionalmente anche il 2012 per rappresentare il forte cambiamento intervenuto nei flussi dell’albo nei successivi due anni. È facile osservare come risulti invertita la proporzione tra i nuovi mandati attribuiti ai promotori agenti/mandatari e i nuovi mandati attribuiti ai promotori dipendenti di banca. Grafico 10: nuovi mandati con dettaglio della “tipologia di rapporto” nel triennio 2012 -‐ 2014
Nuovi mandati 3500 3000
28,2%
2500 2000
42,5%
1500
PF agenti/mandatari
1000 500 0
60,6%
71,8% 57,5%
PF dipendenti di banca
39,3% 2012
2013
2014
13 Cfr. par. 2.3 La presenza delle donne nella professione
23
3.2 I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’Albo Le istruttorie condotte nel 2014 (escluse le domande di iscrizione alla prova valutativa) sono state circa 16.000, costituite per il 53,2% da operazioni di variazione (intermediario, luogo di conservazione della documentazione, residenza) e per la restante percentuale da iscrizioni e cancellazioni. Alle operazioni di variazione degli elementi informativi effettuate dalle Sezioni territoriali14, si devono aggiungere quelle direttamente inserite dai soggetti abilitati (segnalazioni di inizio/fine rapporto e tipo rapporto) e automaticamente elaborate dal sistema pari a circa 7.500. Dal 2 aprile 2013, infatti, i soggetti abilitati accreditati inseriscono direttamente dal Portale APF, attraverso l’apposita area riservata agli intermediari, le variazioni del rapporto e della tipologia del rapporto (agenzia, dipendente, mandato) dei propri promotori aggiornando in modo protetto e controllato i dati di pertinenza. L’apertura del nuovo canale informatizzato, oltre a consentire l’eliminazione di migliaia di comunicazioni cartacee e la gestione manuale nel sistema, ha portato benefici di efficienza organizzativa e, soprattutto, di innalzamento della qualità dei dati stessi inseriti già alla ”fonte”, con riduzione delle tempistiche di aggiornamento dell’Albo e pubblicazione dell’informazione. Conseguentemente, le Sezioni territoriali hanno potuto incrementare le attività di controllo e di rettifica delle posizioni dei promotori finanziari all’interno dell’Albo15 oltre a risultare maggiormente efficaci nel supporto agli stessi intermediari per la gestione delle casistiche complesse (fusioni, incorporazioni, cessioni, contenziosi). Il grafico 11 consente un’immediata percezione del forte incremento del numero di provvedimenti di iscrizione riferito soprattutto all’ultimo anno. Il grafico 12 evidenzia il significativo decremento delle operazioni di variazione in carico alle Sezioni territoriali registrato, in particolare, negli ultimi due anni a fronte dell’apertura a partire da aprile 2013 dell’area riservata agli intermediari sul portale web di APF. Grafico 11: numero di delibere di iscrizione e cancellazione adottate dall’Organismo
N. iscrizioni e cancellazioni 6000 5000 4000 Cancellazioni
3000
Iscrizioni
2000 1000 0 2009
2010
2011
2012
2013
2014
14 Cfr. Appendice per una descrizione della struttura organizzativa di APF 15 Cfr. Par. 3.3 I controlli sugli aspiranti promotori richiedenti l’iscrizione e sugli iscritti all’Albo
24
Grafico 12: numero di operazioni di variazione effettuate N. Variazioni 20.000 15.000 Area I ntermediari
10.000
Sezioni t erritoriali
5.000 0 2009
2010
2011
2012
2013
2014
L’Organismo ha complessivamente adottato nel 2014 n. 84 delibere, pubblicate nel bollettino elettronico di APF sul portale www.albopf.it. Il quadro dei provvedimenti adottati include n. 5.110 provvedimenti di iscrizione all’Albo, così suddivisi: −
per superamento della prova valutativa n. 1.523
−
per possesso dei requisiti di professionalità (per diritto) n. 3.587 (di cui n. 506 re-‐iscrizioni).
Nel 2014 si registra un incremento dei provvedimenti di iscrizione rispetto al 2013 del 91,5% oltre a una inversione nella composizione delle iscrizioni per superamento della prova e per possesso dei requisiti di professionalità. Nel dettaglio, le iscrizioni per superamento della prova valutativa si sono ridotte del 9,9% e costituiscono il 29,8% del totale e quelle per possesso dei requisiti di professionalità sono più che triplicate fino a incidere del 60,3% sul totale dei provvedimenti. Nel precedente quadriennio le iscrizioni per superamento della prova avevano sempre superato il 50% dei provvedimenti. Tali risultati possono essere ricondotti anche alle richieste di iscrizione pervenute da parte di numerosi dipendenti di istituti di credito in possesso dei requisiti professionali per l’accesso alla professione. APF ha, conseguentemente, intensificato le attività di verifica del possesso dell’esperienza professionale, di cui al D.M. n. 472/1998, necessaria per l’accedere all’Albo di “diritto”. Iscrizioni Iscrizione per superamento della prova Iscrizione per diritto Totale
Anno 2011 2012
2013
2014
Δ%*
892
1.030
775
1.690
1.523
-‐ 9,9%
1.211
876
778
750
979
2.337
1.769
1.808
3.587 266,4% 5.110 91,5%
2009
2010
1.126
* confronto 2014 -‐2013
25
1.525 2.669
Nella suddivisione dei provvedimenti di iscrizione all’Albo per fasce di età, il segmento compreso tra i 40 ed i 50 anni si conferma essere il più numeroso (pari a n. 2.207). Si registra, inoltre, un significativo incremento del segmento compreso fra i 50 e i 65 anni, in termini sia assoluti sia relativi, che passa dal 23,2% del 2013 (n. 618) al 37,2% del 2014 (n. 1.901) del totale delle iscrizioni. Anche questo risultato può essere ricondotto all’accesso all’Albo da parte di professionisti di matrice bancaria con rilevante esperienza. Fasce d’età < 30 anni 30 -‐ 39 anni 40 -‐ 49 anni 50 -‐ 65 anni > 65 anni Totale
N. iscrizioni 2012 250
% per fascia di età 16,4%
N. iscrizioni 2013 260
% per fascia di età 9,7%
398
26,1%
610
22,9%
722
14,1%
541
35,5%
1.159
43,4%
2.207
43,2%
326
21,4%
618
23,2%
1.901
37,2%
10
0,7%
22
0,8%
32
0,6%
1.525
2.669
5.110
N. iscrizioni % per fascia 2014 di età 248 4,9%
Con particolare riguardo alle iscrizioni all’Albo per superamento della prova, i provvedimenti sono diminuiti rispetto al 2013 con riferimento a tutte le fasce di età ad eccezione dei richiedenti compresi tra i 30 e i 39 anni. Le iscrizioni per superamento della prova relative ai giovani under 30 costituiscono la quasi totalità di quelle adottate con riferimento a tale fascia di età. Iscrizioni 2012 per Iscrizioni 2013 per Iscrizioni 2014 per Fasce d'età superamento della superamento della superamento della Δ%* prova prova prova <30 anni 246 260 247 -‐5,1% 30 -‐ 39 anni 286 465 472 1,5% 40 -‐ 49 anni 189 691 546 -‐21,0% 50 -‐ 65 anni 54 274 258 -‐5,8% Totale 775 1.690 1.523 -‐9,9% * confronto 2014 -‐2013 Si rileva, inoltre, che il 60,7% dei provvedimenti di iscrizione complessivi ha interessato promotori del nord Italia e il 39,3% quelli del centro-‐sud. Circa la metà (50,2%) dei promotori che si sono iscritti nel 2014, pari n. 2.563, ha ottenuto un mandato già nell’anno e la percentuale sale al 61,7% se si protrae il periodo di osservazione al primo quadrimestre 2015, per un totale di n. 3.155 neo-‐promotori attivi. Se si analizza il dettaglio della tipologia di tutti i rapporti aperti con i neo-‐iscritti nel 2014, si vede come circa il 75,7% dei rapporti dei nuovi iscritti si riferisce a promotori dipendenti di banca, dato in 26
aumento rispetto al 2013 quando costituivano il 61,3%, e la restante parte a promotori con contratto di agenzia o mandato. Rapporti aperti con iscritti nel 2014 con mandato/Tipologia rapporto Agenzia/mandato Dipendente di banca
2012
2013
2014
62,7% 37,3%
38,7% 61,3%
75,7% 24,3%
I provvedimenti di cancellazione dall’Albo hanno riguardato complessivamente n. 2.358 promotori, di cui: −
cancellazioni a domanda n. 1.768
−
cancellazioni per mancato pagamento nei termini del contributo di vigilanza e/o di tenuta dell’Albo n. 525
−
cancellazioni per decesso n. 63
−
cancellazioni per perdita dei requisiti n. 2.
A questi dati si aggiungono n. 37 provvedimenti di radiazione adottati dalla Consob nel corso dell’anno rispetto ai n. 44 adottati nel 2013. Nel 2014, i provvedimenti cautelari e sanzionatori sono stati complessivamente n. 107 (n. 83 nel 2013) e hanno riguardato un numero esiguo di promotori finanziari, pari allo 0,3% dei promotori attivi, agenti o dipendenti di banca, ovvero allo 0,2% del totale degli iscritti16. Le cancellazioni sono complessivamente diminuite del 35%. Tuttavia, si segnala che al 23 giugno 2014 sono stati avviati n. 1.057 procedimenti per mancato pagamento nei termini del contributo di vigilanza e/o di tenuta dell’Albo relativi all’anno 2014. A seguito dell’applicazione delle policy sulla privacy adottate da APF a partire da gennaio 2014, i provvedimenti di cancellazione acquistano efficacia al momento della notifica presso il destinatario, con conseguente dilatazione della durata del procedimenti stessi. Se si considerano, pertanto, anche i promotori oggetto dei procedimenti di cancellazione in esame ma ancora iscritti al 31 dicembre, la riduzione dei provvedimenti risulterebbe più contenuta e pari comunque a -‐9,7%. I provvedimenti di cancellazione su domanda dell’interessato sono diminuiti dell’8,4%. Δ%** Cancellazioni* Anno 2009 2010 2011 2012 2013 2014 1.768 Cancellazioni a domanda 1.752 1.408 1.823 2.327 1.931 -‐8,4% Cancellazioni per mancato pagamento dei contributi Cancellazioni perdita requisiti Totale * sono escluse le cancellazioni per decesso ** confronto tra il 2014 e il 2013
2.843 2.856 1.670 1.382 1.594
525
-‐ 67,1%
7 4 4 7 5 2 -‐60,0% 4.601 4.268 3.497 3.716 3.530 2.295 -‐ 35,0%
16 Fonte: Newsletter Consob n. 1 -‐ 12 gennaio 2015
27
Il 55,4% dei provvedimenti di cancellazione ha riguardato promotori del nord Italia e il restante 44,6% quelli del centro-‐sud. Durante l'anno, nessun ricorso giurisdizionale contro i provvedimenti adottati dall’Organismo è stato proposto, mentre sono stati esaminati dalla Consob tre reclami, ritenuti manifestamente infondati a seguito delle verifiche condotte dall’Autorità.
3.3 I controlli sugli aspiranti promotori richiedenti l’iscrizione e sugli iscritti all’Albo L’iscrizione all’Albo dei promotori, così come la permanenza nell’Albo da parte di ciascun soggetto iscritto, è subordinata al possesso dei requisiti di onorabilità (art. 1) e di professionalità (artt. 3 e 4) previsti dal D.M. n. 472/1998. In attuazione di quanto prescritto dal predetto Decreto ministeriale e di quanto stabilito nel proprio Regolamento di Organizzazione e Attività, l’Organismo, attraverso le Sezioni territoriali, procede ad effettuare i previsti accertamenti per l’iscrizione e a verificarne il mantenimento. L’attività di controllo si estende anche nei confronti dei soggetti che versino nelle situazioni impeditive previste dal citato Decreto tra le quali, in base all’esperienza maturata finora da APF, l’ipotesi più significativa riguarda quei soggetti che hanno assunto in un determinato arco temporale posizioni apicali in imprese operanti nel settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo sottoposte ad amministrazione straordinaria o a liquidazione coatta amministrativa. Al riguardo, l’Organismo, nel corso del 2014, ha continuato il dialogo con le Autorità e Istituzioni, al fine di uno svolgimento efficace e celere dei propri compiti, nonché la collaborazione con le Amministrazioni, soprattutto per quanto attiene ai flussi di informazione per effettuare i controlli sui soggetti iscrivendi e su quelli già iscritti. Sintesi dei controlli APF 2014 Sui richiedenti l’iscrizione all’Albo
Sugli iscritti
Requisiti di onorabilità
Requisiti di professionalità
Requisiti di onorabilità
Requisiti di professionalità
Rapporti con Intermediari
Verifiche anagrafiche
Situazioni impeditive
5.133
940
4.054
154
1.289
1.066
1.182
Totale
13.818
Nel seguito si propone un approfondimento dell’attività di controllo per l’anno 2014 eseguita da APF sui richiedenti l’iscrizione all’Albo e sui promotori. Il numero dei controlli è cresciuto complessivamente da 12.199 nel 2013 a 13.818 nel 2014 (+ 13%) con un notevole incremento dei controlli sui requisiti di onorabilità (+ 62%) e una diminuzione dell’attività di verifica delle informazioni in possesso dell’Organismo inerenti i rapporti di dipendenza, agenzia e mandato degli intermediari con i promotori finanziari, a fronte del già citato servizio di trasmissione per via telematica dei dati messo a disposizione da APF agli intermediari nell’area loro riservata sul portale web. 28
3.3.1 I controlli sui richiedenti l’iscrizione all’Albo L’Organismo effettua una verifica in via generalizzata e preventiva sui requisiti previsti dal D.M. n. 472/1998 provvedendo ad accertare la veridicità di quando dichiarato dall’aspirante promotore presso le Autorità ed Enti competenti in sede di domanda di iscrizione all’Albo. Non si registrano per l’anno 2014 istanze di iscrizione messe agli atti per mancanza dei requisiti di onorabilità, mentre i soggetti non iscritti per insufficienza dei requisiti di professionalità risultano essere stati n. 16. L’esiguo numero di domande di iscrizione messe agli atti è dovuto all’interazione che, anche a livello di prassi, si è sempre più consolidata tra soggetti interessati/intermediari e l’Organismo. Le istruttorie svolte nel 2014 hanno condotto all’accoglimento di n. 5.110 domande di iscrizione.
3.3.2 I controlli sui promotori finanziari Le verifiche sugli iscritti all’Albo hanno come principale obiettivo quello di garantire il permanere nell’Albo dei soli soggetti in possesso dei requisiti previsti per l’esercizio della professione nel pieno rispetto dell’intentio legis e delle esigenze del mercato, oltre a consentire un continuo e costante aggiornamento dell’Albo che risponda ai criteri di trasparenza e di correttezza dei dati consultabili da tutti i soggetti interessati. I controlli si riferiscono ai requisiti di professionalità e onorabilità, agli obblighi di comunicazione degli iscritti e dei soggetti abilitati ai sensi degli artt. 103 e 103-‐bis del Regolamento Intermediari Consob. Un’apposita procedura informatizzata permette l’estrazione dei nominativi da assoggettare a controllo sulla base di parametri definiti e regolati internamente, i quali includono “indicatori di rischio” che a fronte dell’esperienza si sono rivelati efficaci. Nel 2014 sono stati estratti e controllati sulla base di tali indicatori n. 1.406 nominativi (inclusi nella tabella di sintesi a pag. 28) che hanno contribuito agli esiti ricompresi nella tabella riassuntiva delle segnalazioni effettuate alla Consob sotto riportata. Oltre a ciò, l’Organismo effettua controlli ogni qual volta riceva segnalazioni o venga a conoscenza di presunte irregolarità commesse da iscritti. I media e le indagini di polizia giudiziaria costituiscono le principali fonti di notizie. Per i soggetti già iscritti all’Albo il controllo sul requisito di onorabilità richiede una verifica periodica, tra l’altro, dei procedimenti penali in corso, al fine di monitorare la possibile perdita del predetto requisito ove venga comminata una condanna irrevocabile nei casi prescritti dalla normativa. Anche in questa fase l’Organismo, qualora venga a conoscenza di circostanze rilevanti ai fini dello svolgimento dell’attività di vigilanza sui promotori e dell’eventuale adozione dei provvedimenti cautelari previsti dall’articolo 55, comma 2, del TUF, comunica tempestivamente alla Consob le informazioni acquisite, unitamente alla documentazione utile per la valutazione. Nel 2014 è stato controllato il requisito di onorabilità di n. 9.187 soggetti. A seguito di tali controlli sono stati segnalati alla Consob, per l’avvio di eventuali procedimenti di vigilanza, n. 40 promotori finanziari. Non risultano invece essere stati attivati procedimenti di cancellazione dall’Albo ex art. 1 D.M. 472/1998. 29
Esiti dei controlli sui requisiti di onorabilità
Promotori finanziari con carichi pendenti rilevanti
N.
Segnalazioni a Consob In corso di istruttoria
Inviate
3
37
40
L’Organismo procede inoltre alla verifica del titolo di studio dichiarato dal promotore. Nel 2014, tali controlli, riferiti ad un campione del 5% degli iscritti nei precedenti due semestri, hanno riguardato n. 154 soggetti per i quali non sono emerse criticità. A seguito dell’adozione di provvedimenti di amministrazione straordinaria e liquidazione coatta amministrativa di imprese operanti nel settore finanziario, creditizio e mobiliare sono stati sottoposti a verifica n. 23 intermediari, per un totale di n. 1.182 soggetti con incarichi di gestione, direzione e controllo, al fine di accertare se nella composizione degli organi societari vi fossero promotori finanziari ricadenti nelle situazioni impeditive previste dalla normativa. Si rileva che, al riguardo, sono stati attivati nel corso del 2014 n. 4 procedimenti di cancellazione di soggetti esercenti funzioni di gestione, conclusi (al momento della redazione del presente documento) con l’adozione di n. 2 delibere di cancellazione (cfr. tabella riassuntiva). I provvedimenti di cancellazione adottati non sono stati oggetto di impugnazione. Controlli ex art. 2 D.M. 472/1998 -‐ Sussistenza situazioni impeditive
N.
Intermediari controllati colpiti da provvedimento di gestione della crisi
Promotori Finanziari
Procedimenti in corso
Procedimenti archiviati
Provvedimenti di cancellazione adottati
23
4
1
1
2
30
4. La prova valutativa 4.1 I risultati del 2014 Nel 2014 la prova valutativa si è articolata in tre sessioni alle quali hanno partecipato n. 4.935 candidati, su n. 5.614 domande di iscrizione presentate (di cui n. 5.609 confermate), con una percentuale di successi pari al 42,4%. Gli aspiranti promotori idonei alla professione sono stati complessivamente n. 2.094. Sessioni 2014 SESSIONE I
N. Domande di N. Partecipanti % Partecipanti iscrizione (A) 1.863 1.721 92,4%
SESSIONE II
1.389
1.187
SESSIONE III
2.357
2.027
Totale
5.609
4.935
N. Abilitati (B) 806
% Abilitati (B/A) 46,8%
85,5%
479
40,4%
86,0%
809
39,9%
88,0%
2.094
42,4%
Senza tener conto dei ripetenti, cioè di quei soggetti che hanno sostenuto l’esame in più di una sessione nel corso dello stesso anno, i candidati partecipanti sono stati n. 3.939 (n. 3.243 nel 2013). Come si evince dal grafico che segue, nel 2014 si è registrato il più alto numero di iscrizioni alla prova da quando l’Albo è operativo. Rispetto al 2013, le domande sono aumentate del 19,4%. In aumento la percentuale di effettiva partecipazione rispetto al numero complessivo di domande di iscrizione pervenute, che si assesta all’88,0% pari a tre punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. La terza sessione di prove 2014 è stata la sessione con il più alto numero di partecipanti effettivi (n. 2.027) da quando è operativo APF. Grafico 13: andamento storico delle prove valutative
Prove valutative APF 6.000
4.696
5.000 4.000
4.063
4.052 3.303
2.000
3.942 3.361
3.586
4.935
4.005
2.810
3.000
1.000
5.609
5.308
1.340 608
888
1.212
1.689
2.094
Iscrizioni Partecipanti Idonei Lineare (Idonei)
0 2009
2010
2011
2012
2013
2014
Sotto il profilo logistico-‐organizzativo delle prove valutative, a fronte delle analisi e dei risultati dei primi cinque anni di operatività dell’Organismo, anche nel 2014 sono state previste una sessione 31
presso le sedi di Bari e Cagliari e due sessioni presso le sedi di Bologna, Napoli, Palermo e Venezia. È rimasto tre il numero di sessioni nelle restanti e più frequentate sedi di Milano e Roma. La sede di Milano ha visto il maggior numero di partecipanti (n. 1.937) e la migliore percentuale di idonei (49,5%) seguita da quella di Cagliari (46,2%) e di Bologna (45,3%). Le sedi di Bari (97,8%) e di Napoli (95,3%) raggiungono le più alte percentuali di presenze rispetto al numero di iscritti alle prove. Sede Bari
N. Iscritti alle prove N. Partecipanti % Partecipanti N. Idonei % Idonei 93 91 97,8% 37 40,7%
Bologna
647
592
91,5%
268
45,3%
Cagliari
32
26
81,3%
12
46,2%
Milano
2.169
1.937
89,3%
959
49,5%
Napoli
300
286
95,3%
101
35,3%
Palermo
305
271
88,9%
85
31,4%
1.511
1.254
83,0%
425
33,9%
552
478
86,6%
207
43,3%
5.609
4.935
88,0%
2.094
42,4%
Roma Venezia Totale
Il voto medio dei partecipanti alla prova è stato complessivamente di 73/100 mentre quello degli abilitati di 86,3/100, tenuto conto che per superare il test è necessario raggiungere una votazione minima di 80/10017. La prima sessione ha registrato il voto medio complessivo più alto (74,9/100). La terza sessione ha mediamente avuto gli idonei più preparati (86,6/100). Nei sei anni di prove valutative APF, il voto medio dei partecipanti presenta un trend crescente da 59/100 a 73/100. Il voto medio dei soli idonei presenta un andamento oscillante tra 86/100 e 88/100, come si evince dal grafico che segue. Grafico 14: andamento storico dei risultati delle prove valutative in termini di voto medio
100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
87 59
88
87
88
87
86
67
68
70
72
73 voto medio partecipanti
voto medio i donei
2009
2010
2011
2012
2013
2014
17 Si rinvia all’Appendice per gli approfondimenti sulla modalità di svolgimento della prova valutativa per l’idoneità alla professione di Promotore Finanziario.
32
APF svolge, inoltre, numerose indagini, con il supporto dei propri sistemi di business intelligence, al fine di monitorare i livelli di difficoltà empirica che caratterizzano le prove degli aspiranti promotori. La tabella riporta i risultati dell’indagine condotta nel 2014, dalla quale si rileva come il database dei quesiti sia ben equilibrato, con una percentuale di “Risposte errate” che, in funzione dell’argomento, ha una bassa oscillazione compresa tra il 25,7% ed il 30,6%. La materia più complessa si conferma essere “Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo”. Descrizione
Numero di domande somministrate
% per materia
% risposte corrette
% risposte errate
Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario
29.628
10%
74,3%
25,7%
Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo
29.628
10%
69,4%
30,6%
Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria; finanza comportamentale
93.822
32%
73,3%
26,7%
Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell'attività di Promotore Finanziario
118.512
40%
72,7%
27,3%
Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale
24.690
8%
73,7%
26,3%
296.280
100%
Totale
4.2 Le caratteristiche dei candidati alla prova valutativa Con riferimento alle caratteristiche degli iscritti alle prove valutative è stato esplorato il dettaglio rispettivamente per fasce di età e per titolo di studio. L’età media degli iscritti alle prove del 2014 è di 38 anni, dato in aumento rispetto al 2013 (37 anni). Il 56,4% dei candidati iscritti alle prove si distribuisce tra i 18 ed i 40 anni di età, il 20,7% è costituito da giovani sotto i 30 anni (erano il 25,6% nel 2013 e il 34,4% nel 2012). Fascia d'età candidati iscritti alle prove
2014 %
2013 %
2012 %
< 30 anni
20,7%
25,6%
34,4%
30 -‐ 39 anni
35,7%
32,5%
36,3%
40 -‐ 49 anni
28,0%
28,6%
22,7%
50 -‐ 65 anni
15,6%
13,2%
6,6%
0,0%
0,0%
0,0%
> 65 anni
Inoltre, il 45,2% delle domande è presentato da un candidato laureato (circa il 40% nel quinquennio precedente). La selettività della prova ai fini della professione di promotore è dimostrata anche dalla 33
distribuzione della percentuale dei successi ottenuta dai candidati laureati (pari al 48,7%) rispetto agli aspiranti promotori in possesso di un diploma di scuola media superiore (pari al 36,4%). Se si analizza la composizione dei candidati per fasce di età e titolo di studio si rileva che il 57,4% degli aspiranti al di sotto dei 40 anni è laureato. Al contrario, gli aspiranti over 40 sono per il 70% in possesso di diploma di scuola secondaria. Titolo di Studio
Fascia di età
<30 anni
30 -‐ 39 anni
% Domande di iscrizione alle prove 2014
DIPLOMA
47,7%
LAUREA
52,3%
DIPLOMA
39,7%
LAUREA 40 -‐ 49 anni
60,3%
DIPLOMA
64,6%
LAUREA 50 -‐ 65 anni
35,4%
DIPLOMA
81,2%
LAUREA Totale
18,8%
DIPLOMA
54,8%
LAUREA
45,2%
Il 79% degli idonei 2014 si è iscritto all’Albo e di questi il 60,4% (ovvero il 47,7% del totale degli idonei) ha ottenuto un mandato da parte di un intermediario. Focalizzando l’attenzione sui neo-‐ promotori under 30, nel 2014 sono risultati idonei n. 364 giovani di cui il 62,9% risulta iscritto all’Albo e di questi sempre il 62,9% (ovvero il 39,6% del totale degli idonei under 30) ha sottoscritto un mandato ad operare. Idonei 2014 iscritti all’Albo N. Idonei 2014 Idonei 2014 iscritti all'Albo* Idonei 2014 (B/A) (C/A) con Mandato attivo* (A) (B) (C)
Totale
2.094
1.654
79,0%
999
Under 30
364
229
62,9%
144
(*) Estrazione dati al 7 maggio 2015
47,7% 39,6%
Se si analizza il periodo 2009 -‐ 2014, sul totale dei giovani under 30 abilitati (pari a n. 2.076), risulta ancora iscritto e con mandato attivo il 26,5%, ossia n. 551 giovani18.
18 Estrazione del 24 marzo 2014
34
5. L’architettura dei sistemi e il Portale web 5.1 L’architettura dei sistemi La trattazione delle istruttorie, la predisposizione delle delibere e la registrazione dei provvedimenti assunti avviene attraverso la piattaforma informatica SAIVAP (Sistema Automatico Integrato di Vigilanza e gestione dell’Albo dei Promotori Finanziari) che, come previsto dall’art. 94, comma 2, del Regolamento Intermediari, è condivisa con Consob. Fermo restando l’univocità del sistema integrato APF/Consob e, quindi, dei dati dell’Albo, l’architettura dei sistemi APF ha continuato a evolversi ed estendersi anche nel 2014. Il sistema APF fornisce, infatti, nuovi servizi sia verso l’esterno, tramite il portale web (intermediari, promotori, aspiranti promotori, utenti pubblici), sia verso l’interno (informatizzazione dei procedimenti amministrativi, strumenti di analisi e supporto, gestione dei pagamenti, piattaforme di studio e preparazione alla prova, gestione delle prove valutative, attivazione del sistema documentale, ecc.).
Sistema Integrato APF
Promotori Finanziari, Aspiranti Promotori, Intermediari, Utenza pubblica Consob ATTESTATI & VISURE
Compilazione guidata della modulistica
NEWS, Comunicati, Aggiornamenti Normativa, …. Intermediari, variazioni di rapporto Bollettino on-line
PORTALE APF
Preparazione alla Prova
Elenchi iscritti
Prenotazione alla Prova Valutativa
eLearning
Procedimento iscrizione Prova Valutativa
Gestione
PORTALE CONSOB
SAIVAP Sistema Automatico Integrato Vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei Promotori finanziari
PAGAMENTI
Controlli ISCRITTI
Procedimenti di VIGILANZA ALBO
Ricerca Promotore
UFFICI APF SISTEMA DOCUMENTALE
Accreditamento centralizzato
Procedimenti ALBO (iscrizione, cancellazione, variazione,..)
Business Intelligence
ALBO Promotori Finanziari
Prova Valutativa Erogazione e gestione
DB Quesiti QUESITI
SEDI PROVE ESAME
Nel corso dell’anno le attività di natura informatica si sono concentrate per il 22% in attività di manutenzione e stabilizzazione delle funzionalità esistenti e per il 78% in attività di sviluppo. In particolare, la prima parte dell’anno ha visto l’attivazione e il completamento della nuova funzionalità di presentazione online della domanda di partecipazione alla prova con l’integrazione del servizio di pagamento online del contributo di iscrizione all’esame attraverso la piattaforma GestPay. La nuova piattaforma si può considerare perfettamente stabilizzata avendo sostenuto la ricezione di oltre 5.600 domande di iscrizione alle prove valutative. Le tre sessioni di prove 2014 sono risultate le più numerose da quando è operativo APF. 35
Contemporaneamente è stata attivata sul portale APF la piattaforma e-‐learning accessibile gratuitamente ai candidati iscritti alla prova (area riservata aspiranti promotori). Sempre nella prima parte dell’anno è stata integrata la nuova piattaforma di gestione dei contributi annuali (MAV). Sul portale web, i servizi disponibili sono stati rivisitati in considerazione delle nuove policy sulla privacy che l’Organismo ha adottato e, nell’ultima parte dell’anno, è stata attivata la progettazione e sono stati realizzati i test dei nuovi servizi per la stampa online delle ricevute di pagamento dei contributi APF e delle “visure” del promotore correntemente iscritto all’Albo. Queste funzionalità a disposizione dell’utente e profilate sugli accessi (area pubblica, area riservata promotori, area riservata aspiranti, area riservata intermediari) supportano un’ulteriore de-‐materializzazione dei flussi esistenti tra l’esterno e gli uffici APF con evidente efficientamento operativo per gli uffici coinvolti. Alle attività evolutive legate alla piattaforma integrata SAIVAP, si affianca nel 2014 l’attivazione del progetto della c.d. “Agenda Digitale”19 che include già nella prima fase anche rilevanti attività informatiche di sviluppo quali: -‐ la predisposizione dell’infrastruttura hardware e di rete per la nuova piattaforma documentale APF (ambiente di test, di produzione e disaster recovery); -‐ l’installazione e la configurazione del nuovo sistema documentale sull’infrastruttura APF (incluso le attività formative per l’amministrazione del sistema stesso); -‐ l’analisi e la progettazione dell’ interazione dei sistemi proprietari di gestione dell’Albo con il sistema documentale; -‐ la progettazione dei flussi documentali (work-‐flow). Il nuovo progetto, di respiro triennale, si inserisce nel primario piano strategico di APF di continuo consolidamento e risparmio attraverso l’ottimizzazione dei flussi procedurali e la razionalizzazione della sua operatività attraverso la de-‐materializzazione dei procedimenti amministrativi dell’Albo e il potenziamento dei servizi sul Portale web. L’ampia iniziativa è finalizzata, infatti, alla digitalizzazione progressiva dei processi dell’Organismo attraverso un sistema documentale a norma, l’integrazione di un protocollo informatico e l’apertura di canali di trasmissione interamente digitali con tutti gli utenti di APF. L’approccio metodologico coinvolge l’intera struttura di APF e prende in considerazione diverse componenti: normativa, archivistica, organizzativa e tecnologica. Il progetto, nel mese di ottobre 2014, ha ricevuto l’autorizzazione, per quanto di competenza, e l’apprezzamento formale da parte della Soprintendenza archivistica per il Lazio.
19
In coerenza con il Decreto-‐Legge n. 179/2012, noto come “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”.
36
5.2 Il Portale web Il portale www.albopf.it fornisce servizi utili al pubblico, ai promotori, agli aspiranti promotori e ai soggetti abilitati20. Il portale web di APF, insieme a quello di Consob, è l’unico istituzionalmente preposto alla pubblicazione dei dati dell’Albo. Risponde, pertanto, a una logica di servizio e tutela degli investitori. Costituisce, inoltre, un sistema di informazione continuo e aggiornato sull’attività dell’Organismo. Al termine del 2014, n. 37.722 utenti risultano iscritti nelle aree riservate del portale. Dall’analisi dei dati disponibili tramite Google Analytics emerge come, a parte la Home Page del sito, l’area più visitata continui a rimanere quella dedicata agli strumenti di studio per aspiranti Promotori che da sola conta nel 2014 circa 618.000 visualizzazioni. In ogni caso nel 2014 si sono registrati oltre 3.900.000 accessi alle pagine web. Nell’anno, inoltre, ha continuato ad affermarsi l’interesse per la consultazione delle pagine relative alla “Ricerca Promotore” e all’Albo statico (rispettivamente n. 201.801 e n. 61.814 visualizzazioni), funzioni che consentono di verificare l’iscrizione all’Albo di ogni professionista, eventuali provvedimenti vigenti di sospensione o sanzionatori adottati dalla Consob nonché di conoscere l’intermediario con il quale ha un mandato. La funzione che permetteva la visualizzazione anche dello storico dei mandati precedenti dei professionisti è stata sospesa a partire dal mese di maggio 2015 a seguito dell’attività di revisione delle policy APF in materia di privacy. Come atteso, si è incrementato notevolmente anche il numero di visualizzazioni di pagina per presentare online la domanda di partecipazione alla prova (“Prenotazioni online”): la nuova funzione sostituisce completamente il vecchio iter “cartaceo” di presentazione della domanda di esame. 2010 Pagina Home page Workspace Home page Ricerca promotori Prenotazione Online Albo statico (elenchi PF) Preparati alla prova Modulistica Materie e quesiti E-‐Learning Bollettino Altro (Tassonomia m aterie d’esame; Descrizione prova; Area promotori; Struttura decentrata; Promotore Finanziario – Chi è ; e cc.) Totale
Area AREA PUBBLICA AREA ASPIRANTI PROMOTORE AREA ASPIRANTI PROMOTORE AREA PUBBLICA AREA ASPIRANTI PROMOTORE AREA PUBBLICA AREA ASPIRANTI PROMOTORE AREA PUBBLICA AREA ASPIRANTI PROMOTORE AREA ASPIRANTI PROMOTORE AREA PUBBLICA
www.albopf.it
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2011
2012
2013
Visualizzazioni di Visualizzazioni Visualizzazioni di Visualizzazioni Visualizzazioni pagina % di pagina pagina % di pagina di pagina % 16,07% 490.077 18,0% 510.948 17,3% 20,57% 479.382 17,6% 576.641 19,5% 18,58% 576.799 21,2% 562.682 19,0% 5,76% 185.815 6,8% 162.090 5,5%
85.342
3,21%
84.717
3,1%
73.267
2,5%
Visualizzazioni di pagina 686.574 651.890 419.567 174.601 44.598 58.238
52.156 36.339
1,96% 1,37%
51.473 35.187
1,9% 1,3%
51.103 42.400
1,7% 1,4%
54.793 38.176
2014 Visualizzazioni di pagina % 20,7% 19,7% 12,7% 5,3% 1,3% 1,8% 1,7% 1,2%
39.262
1,48%
34.097
1,3%
29.364
1,0%
27.110
0,8%
824.178
31,01%
786.832
28,9%
945.231
32,0%
1.154.175
34,9%
2.657.901
2.724.379
2.953.726
3.309.722
Visualizzazioni di Visualizzazioni di pagina pagina % 988.193 29,9% 617.869 18,7% 562.385 17,0% 201.801 6,1% 61.814 1,9% 58.703 1,8% 48.528 1,5% 43.188 1,3% 43.188 1,3% 30.550 0,9% 26.259 0,8% 1.234.676 3.917.154
37,3%
A partire dalla I sessione di prove valutative 2014, i candidati infatti hanno potuto prenotare l’esame scegliendo una delle tre sessioni previste nell’anno e la sede, pagare online il contributo di iscrizione, 20 Il portale APF si suddivide in diverse sezioni di cui alcune riservate a particolari categorie di utenti (promotori ed aspiranti promotori e intermediari) ed una pubblica. L’area pubblica del portale consente, ad esempio, di effettuare ricerche online sull’Albo (prima fra tutte la verifica dell’iscrizione di un soggetto all’Albo e dello svolgimento della professione per conto di un intermediario), consultare il bollettino online e le news, approfondire norme e regolamenti del settore, visionare il bando di indizione delle prove valutative, visionare i bilanci e le delibere APF, conoscere le norme che regolano il rapporto tra il cliente (anche potenziale) ed il professionista. Nell’area riservata ai promotori finanziari ed aspiranti promotori sono stati creati appositi servizi che agevolano direttamente l’operatività degli utenti (i.e. modulistica precompilata automaticamente, pagamento online della quota dei contributi una tantum, prenotazione online e preparazione alla prova valutativa, ...). Nell’area riservata agli intermediari i soggetti abilitati possono in modo sicuro e controllato adempiere agli obblighi informativi nei confronti dell’Organismo, inviando in via telematica le comunicazioni di inizio/fine e tipologia di rapporto dei propri promotori.
37
finalizzare e trasmettere ad APF la domanda di partecipazione alla prova valutativa e, quindi, accedere alla piattaforma APF di e-‐learning. La messa a regime nel 2014 di questo nuovo servizio online ha consentito l’eliminazione di flussi cartacei per un totale di n. 5.614 domande di partecipazione alla prova valutativa (incluse le domande rifiutate) su base annuale verso le Sezioni territoriali APF. L’intervento dell’operatore rimane in tal modo concentrato sulla gestione delle casistiche più complesse che richiedono un supplemento di istruttoria nella verifica della validità della domanda. Sempre nel corso del 2014 gli intermediari (n. 306 soggetti abilitati e attivi) hanno trasmesso ad APF con la nuova modalità (area riservata intermediari) circa n. 7.500 comunicazioni di inizio/fine e tipologia rapporto, eliminando anche in questo caso le comunicazioni cartacee ricevute annualmente. Il nuovo canale consente una riduzione anche del numero stesso delle comunicazioni: in modo contestuale, infatti, l’intermediario comunica sia le date di inizio/fine del mandato sia la tipologia del rapporto (agenzia/dipendente di banca). Allo stesso modo, può comunicare l’eventuale cambio di rapporto mentre un servizio ad hoc consente la gestione via e-‐mail di ogni tipo di richiesta di supporto. Gli unici flussi cartacei in ambito si limitano alle comunicazioni legate alla gestione dei casi complessi o anomali da parte delle Sezioni territoriali di Milano e Roma.
5.2.1 La piattaforma di preparazione alla prova valutativa per gli aspiranti promotori Dalla I sessione del 2014 il candidato alla prova valutativa ha potuto usufruire, oltre che di un apposito spazio individuale e personalizzato (workspace) dove effettuare le proprie esercitazioni, anche di una piattaforma e-‐learning dove studiare in maniera più approfondita le materie di esame. La nuova “Piattaforma di gestione delle Prove valutative” sviluppata direttamente da APF nel 2011 è stata, infatti, ulteriormente estesa con l’integrazione di una piattaforma di LMS (learning management system) personalizzata. Relativamente alla piattaforma di preparazione alla prova, i dati rilevati nel corso del 2014, confermano una diretta proporzionalità tra chi utilizza il simulatore della prova e l’ottenimento dell’idoneità: circa il 96% degli idonei 2014 risulta aver utilizzato il simulatore almeno una volta. La piattaforma e-‐learning, sviluppata da APF in collaborazione con le Associazioni di riferimento (ABI, Anasf e Assoreti), è utilizzabile gratuitamente dai candidati iscritti alle prove valutative con l’obiettivo di supportare non solo la preparazione per il conseguimento dell’idoneità ma anche l’avvio alla professione di promotore. La piattaforma e-‐learning consente: -‐ la partecipazione ai corsi (I miei corsi) -‐ la consultazione degli aggiornamenti (News) -‐ la fruizione diretta di un servizio di supporto per problematiche legate al portale (Contattaci). La piattaforma implementa i corsi per le cinque materie oggetto della prova valutativa APF per un totale di 10 argomenti e 48 contenuti (corsi) complessivi. Nello specifico: 38
-‐ 4 corsi per “Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale”, -‐ 14 corsi per “Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell'attività di promotore finanziario”, -‐ 15 corsi per “Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria e finanza comportamentale”, -‐ 11 corsi per “Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo”, -‐ 4 corsi per “Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario”, per un totale complessivo di 89 lezioni (sub-‐contenuti) e 514 micro-‐contenuti (schermate). Complessivamente i corsi hanno una durata di circa 73 ore (tempo stimato per l’attività di sola lettura) suddivise in 89 lezioni. Sono inoltre previsti 163 test di verifica ed un glossario con oltre 500 termini. I dati statistici indicano un crescente interesse e utilizzo della piattaforma da parte dei candidati. Nel 2014, infatti, oltre 2.100 nuovi utenti hanno acceduto ad almeno un corso su un totale di n. 20.454 accessi complessivi registrando quasi 16.000 ore totali di studio. Se si restringe il focus ai candidati partecipanti all’esame, il 53% risulta aver usufruito della piattaforma e di questi il 51% è risultato idoneo. La materia “Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale” risulta, infine, quella con il maggior numero di utenti, per complessive n. 1.513 ore di studio.
39
6. Il 2015: la valorizzazione del ruolo e dell’attività del Promotore Finanziario, i progetti istituzionali L’Organismo APF mantiene nel 2015 il proprio impegno di natura istituzionale, volto all’impulso e alla partecipazione a iniziative di educazione finanziaria e di valorizzazione del ruolo del promotore finanziario. Sotto tale profilo, una rilevante funzione propulsiva è svolta dai tavoli tecnici avviati da APF e ai quali partecipano esponenti ed esperti delle Associazioni di riferimento. Il tavolo tecnico “Formazione/Educazione Finanziaria” è stato avviato nell’ultimo trimestre del 2014 e ha come finalità lo studio di un percorso formativo completo per il promotore finanziario. Più in particolare, il gruppo di lavoro mira all’individuazione di iter formativi coerenti con l’attività e l’evoluzione della figura del promotore che, nel percorso da aspirante promotore a neo-‐promotore e fino a promotore consolidato, richiede differenti livelli di conoscenze e competenze. I suddetti iter formativi dovranno risultare allineati con il quadro delle competenze del promotore rispetto ai cambiamenti del mercato e delle necessità della clientela nonché con le disposizioni contenute nella normativa nazionale ed europea di riferimento, da ultimo, la MiFID 2 a partire dalla sua operatività prevista nel 2017. Su tali basi sono stati avviati dal tavolo approfondimenti su temi trasversali indirizzati a: 1. l’aggiornamento della tassonomia della prova valutativa APF in linea con lo sviluppo dell’attività del promotore finanziario; 2. l’ipotesi di un nuovo calendario di prove valutative che prevede la possibilità di appelli mensili e la somministrazione dei test tramite tablet anziché personal computer; 3. l’analisi dei possibili impatti sui requisiti per l’accesso e la permanenza nella professione in previsione dell’applicazione della MiFID2 nel 2017; 4. l’eventuale convergenza delle tassonomie degli enti di formazione con quella di APF.21 Con riferimento al punto uno, sono state già state introdotte per le prime due sessioni di prove valutative 2015 alcune modifiche finalizzate a rendere la tassonomia sempre più aderente alle esigenze degli investitori, all’attività di consulenza svolta dal professionista e agli adempimenti di compliance sempre più stringenti e numerosi. In particolare, oltre al consueto aggiornamento dovuto alle novità normative, sono stati introdotti nuovi quesiti. Nello specifico: -‐ 50 quesiti nel nuovo contenuto “Trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti” in “Diritto del mercato finanziario e degli intermediari”; -‐ 9 quesiti sulla tutela del patrimonio in “Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario”; -‐ 15 quesiti sugli “strumenti di porfolio selection” nel sub-‐contenuto “Pianificazione finanziaria”; -‐ 15 quesiti nel sub-‐contenuto “Finanza Comportamentale”. 21
Un’esperienza pilota è stata avviata con ABI Formazione, Assoreti Formazione Studi e Ricerche ed EFPA Italia.
40
Ulteriori interventi sono previsti ai fini del rilascio del database dei quesiti previsto in occasione della terza e ultima sessione del 2015. Contestualmente e coerentemente al rilascio di nuovi quesiti avviene l’aggiornamento della piattaforma e-‐learning. Si auspica, in tal modo, di favorire l’ingresso nel settore di professionisti sempre più preparati a svolgere un delicato ruolo di consulenza finanziaria oltre che di collocamento di prodotti e servizi di investimento. Con riferimento all’ipotesi del nuovo calendario di prove erogate con appelli mensili su tablet, correntemente allo studio, le nuove modalità logistiche e di erogazione risulterebbero in linea con le rinnovate esigenze del settore che richiedono una maggior flessibilità e una più ampia ricettività senza aggravio di costi. In particolare, senza alterare le caratteristiche di selettività e di trasparenza delle prove, si intende realizzare un nuovo calendario di prove valutative che dia la possibilità ai candidati di pianificare al meglio la preparazione, alle aziende di programmare la formazione e gli impegni dei propri aspiranti promotori e ad APF22 di ottimizzare le presenze (anche in considerazione del significativo aumento delle domande di iscrizione alle prove registrate nell’ultimo biennio). Il tavolo tecnico “Comunicazione” ha lavorato su due diversi progetti di comunicazione istituzionale. Il primo progetto costituisce la terza campagna di comunicazione23 rivolta alle Istituzioni, al pubblico dei risparmiatori, ai promotori e agli aspiranti tali ed è finalizzata a sottolineare, in particolare, alcuni aspetti della professione: -‐ l’attività di consulenza svolta dal promotore finanziario, -‐ il percorso professionale seguito dai promotori durante tutto l’arco della loro vita professionale, -‐ l’esperienza di successo del settore della promozione finanziaria italiana assunta a modello dal Legislatore europeo. Il concept creativo della campagna richiama, quindi, le caratteristiche principali della figura professionale del promotore il quale, nel garantire un servizio di consulenza serio e rigoroso, possiede una “formula” in grado di trasformare il risparmio in obiettivi personali e le conoscenze e le competenze per illustrarla al cliente applicandola nel pieno rispetto dei principi di adeguatezza e del profilo di rischio sopportabile dall’investitore. La campagna prevede due flight, in estate e in autunno, con uscite sulle maggiori testate cartacee e online generaliste e di settore. È, inoltre, prevista la presenza su social network e motori di ricerca. Il banner della campagna istituzionale:
22 23
In ogni caso l’eventuale ripetizione della prova, nei casi di esito negativo dell’esame, non potrà avvenire prima di 60 giorni. Cfr. Appendice per le precedenti campagne di comunicazione di APF.
41
Il secondo progetto ha la finalità di promuovere “la parità di genere”: le iniziative studiate sono volte, in particolare, a favorire le pari opportunità, in linea con le previsioni dell’art. 2 dello statuto di APF, considerato che le promotrici -‐ sebbene risultino rilevanti e in crescita i flussi di iscrizioni all’Albo, di partecipazione alle prove e di assegnazione di mandati -‐ rappresentano una quota minoritaria dell’Albo (vedi paragrafo 2.3). Il 13 luglio 2015 è il giorno di lancio della campagna di informazione APF mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica e le donne sulla necessità di: -‐ abbattere gli stereotipi connessi al pregiudizio che la finanza «non è materia per donne»; -‐ valorizzare il talento e le attitudini femminili come elementi che possono rispondere alle peculiarità della professione di promotore finanziario; -‐ dare visibilità a storie di successo al femminile che possano ispirare le donne e si pongano come modelli da seguire. A tal fine, la nuova sezione “APF@Donna” sul portale web di APF presenta un progetto editoriale appositamente dedicato alle donne e alle aspiranti promotrici. Questa sezione avrà, altresì, la funzione di uno “Sportello donna” online che sarà affiancato dai due sportelli previsti presso gli uffici delle Sezioni territoriali dell’Organismo a Roma e Milano. Tale iniziativa sarà accompagnata da una campagna di comunicazione istituzionale web. Il banner della campagna “parità di genere”:
Qualora intervenissero modifiche legislative volte ad attribuire ad APF nuove funzioni (inclusa l’integrazione con l’albo dei consulenti) le iniziative di comunicazione sarebbero rivolte anche a 42
informare correttamente il mercato delle novità normative intervenute al fine di tutelare gli investitori e sottolineare la funzione di consulente del risparmio esercitata dagli iscritti all’Albo. Nel mese di aprile 2015 è stato avviato anche il tavolo tecnico “Nuove Figure Professionali” finalizzato ad analizzare le nuove tendenze del settore ed avviare un confronto su possibili forme alternative di svolgimento della professione. Il 10 giungo 2015, infine, APF ha siglato la Carta di intenti su “L’educazione alla Legalità economica come elemento di Sviluppo e Crescita sociale” del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, che traccia le linee guida per l’educazione economica da realizzare negli istituti scolastici italiani. L’obiettivo di tale iniziativa ministeriale è quello di favorire la formazione economica del cittadino del futuro al fine di renderlo attivo e responsabile nell’ambito del sistema economico-‐finanziario e all’interno società. In altri termini, si mira a far acquisire al cittadino la conoscenza e la consapevolezza dell’agire economico nonché la capacità di compiere le scelte più funzionali sia alle proprie esigenze sia a quelle della collettività. APF, nell’aderire a tale iniziativa in coordinamento sia con le altre Istituzioni partecipanti sia con le proprie Associazioni di riferimento (ABI, Anasf, Assoreti), si impegna a realizzare progetti di educazione finanziaria e a contribuire in tal modo, al pari dei promotori finanziari, a un’efficace comprensione del settore finanziario fornendo utili strumenti al risparmiatore anche di domani per operare scelte di investimento consapevoli conformi ai propri obiettivi di vita, mutevoli nel tempo e di cui spesso l’investitore stesso non ha contezza o non pianifica.
43
Appendice La struttura organizzativa dell’Organismo
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La Governance Gli Organi Gli Uffici
La composizione e le attività dell’Albo
50
Le caratteristiche e la distribuzione dei promotori finanziari I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’Albo
La prova valutativa
64
Le campagne di comunicazione 2013 e 2012 di APF 66
44
La struttura organizzativa dell’Organismo La Governance L’Organigramma che segue illustra l’organizzazione di APF24 con la rappresentazione degli: − organi collegiali con poteri decisori (Assemblea, Comitato Direttivo e Comitato Ristretto) e dell’organo di controllo (Collegio Sindacale) − uffici centrali e uffici aperti al pubblico (Sezioni territoriali).
Quadro Organizzativo 2014 Assemblea Presidente
Vice Presidente Collegio Sindacale Comitato Direttivo
Comitato Ristretto Direzione Generale
Contabilità e Bilancio
Gestione Albo & Sistemi Informativi
Legale
Sezioni territoriali di Roma e Milano
24 L’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari -‐ APF è stato istituito per effetto delle modifiche introdotte all’articolo 31, comma 4, del d. lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) dalla legge n. 262/2005, ed è regolamentato oltre che dai principi ivi stabiliti, dalle previsioni attuative contenute nel Libro VIII del Regolamento Intermediari adottato dalla Consob con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007. La data di inizio dell’operatività dell’Organismo è stata determinata dalla Consob, con delibera n. 16737 del 18 dicembre 2008, al 1 gennaio 2009. Secondo la richiamata disposizione di legge, l’Organismo, costituito in forma di associazione, con personalità giuridica riconosciuta, tra le Associazioni professionali rappresentative dei promotori e dei soggetti abilitati, svolge, in via esclusiva ed autonoma, la funzione di interesse pubblico della tenuta dell’Albo unico dei promotori finanziari, nonché le attività connesse e strumentali allo svolgimento di tale funzione (quale ad esempio l’organizzazione della prova valutativa di idoneità alla professione). APF è stato pertanto costituito nel luglio 2007 tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), l’Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari (Anasf) e l’Associazione nazionale delle società di collocamento di prodotti finanziari e di servizi di investimento (Assoreti).
45
Gli Organi Assemblea: Dott. Antonio Patuelli (ABI), Dott. Maurizio Bufi (Anasf) e Dott. Matteo Colafrancesco25 (Assoreti) Comitato Direttivo26: •
Presidente: Prof.ssa Carla Bedogni Rabitti
•
Vice Presidente: Dott. Marco Tofanelli
•
Consiglieri ABI: Dott.ssa Francesca Palisi Avv. Andrea Pepe
•
Consiglieri Anasf: Dott. Roberto Dilillo Dott. Gianfranco Galati Dott. Francesco Priore Dott. Guido Rispoli
•
Consiglieri Assoreti: Rag. Ettore Betti Avv. Roberto Brega
Direttore Generale: Dott. Giuseppe Capobianco Collegio Sindacale: Dott. Giuseppe Grazia, Presidente, Dott. Alfonso Falà e Dott. Luigi Vestini, Sindaci Effettivi L’Assemblea svolge i compiti di direzione e di indirizzo generale previsti dallo Statuto27. Nel 2014 si è riunita n. 3 volte. 25 Dal 2 aprile 2014 26 Il 19 settembre 2013 l’Assemblea ha provveduto al rinnovo delle cariche associative al termine del mandato triennale. Sono stati membri del Comitato Direttivo APF: la dott.ssa Giovanna Giurgola Trazza (ex Presidente), il dott. Elio Conti Nibali (ex Vice Presidente), il dott. Vincenzo Bafunno, il dott. Carlo Bagnasco, il dott. Albino Esposito, l’avv. Enrico Granata, il dott. Domenico Santececca, l’avv. Nicola Serra. 27 Il TUF conferisce espressamente ad APF autonomia statutaria, organizzativa e finanziaria. Nell’ambito della propria autonomia regolamentare, APF ha adottato e reso pubblico un Regolamento di Organizzazione e Attività che disciplina i profili organizzativi e i principi che ne regolano il funzionamento unitamente alle procedure adottate, al fine di garantire l'esercizio delle funzioni svolte. Il Regolamento di Organizzazione e Attività è stato adottato dall’Assemblea con delibere del 23 luglio 2008 e del 24 aprile 2012.
46
Il Comitato Direttivo, composto dal Presidente, dal Vice Presidente e da otto membri designati dalle Associazioni di categoria (rappresentative dei promotori finanziari e dei soggetti abilitati) ha funzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione. Si è riunito nel corso dell’anno n. 12 volte. Il Comitato Ristretto, composto dal Presidente e da quattro membri nominati nell’ambito del Comitato Direttivo, è delegato dallo stesso all’assunzione dei provvedimenti incidenti sull’Albo (i.e. iscrizioni, cancellazioni). Tale organo si è riunito mediamente con cadenza quindicinale, per un numero complessivo di 17 sedute nel 2014 al fine di favorire la frequenza delle delibere. Il Collegio Sindacale è l’organo deputato al controllo contabile e di legittimità e il suo Presidente, ai sensi dell’art. 15 dello Statuto, riferisce ogni sei mesi sugli esiti delle verifiche di competenza al Comitato Direttivo e all’Assemblea. In caso di gravi irregolarità è inoltre tenuto a darne comunicazione all’Autorità di vigilanza. La solidità della governance è assicurata anche dalle figure previste dallo Statuto28 del Vice Presidente -‐ quale organo associativo nominato dall’Assemblea competente ad esercitare i compiti attribuiti al Presidente in carica in caso di sua assenza o impedimento -‐ e dal Direttore Generale. Con delibera del Comitato Direttivo del 19 giugno 2012 è stato adottato il Modello organizzativo e di gestione idoneo ad individuare e prevenire reati di cui al Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 che ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità degli Enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato. Al fine di assicurare la dovuta continuità di azione, lo statuto dell’Organismo di Vigilanza, in forma monocratica, prevede accessi presso gli uffici di APF almeno una volta ogni 2 mesi ed un attività di reporting semestrale al Comitato Direttivo. Nel 2014 l’Organismo di Vigilanza è giunto a scadenza ed è stato rinominato. Nel corso dell’anno si sono tenute 5 verifiche. L’attività dell’Organismo, in base all’art. 31, comma 4, del TUF, è sottoposta alla vigilanza della Consob la quale esercita, altresì, la vigilanza sui soggetti iscritti all’Albo e sui soggetti abilitati all’esercizio dell’offerta fuori sede. La vigilanza della Consob è assicurata e facilitata sia dall’utilizzo del sistema informatico condiviso sia da periodici incontri informativi con gli uffici preposti.
Gli Uffici29 Responsabile Ufficio Gestione Albo & Sistemi Informativi: Maria Antonietta Peluso Responsabile Ufficio Contabilità: Alessandra Bifolchi Responsabile Ufficio Legale: Francesca Tartaglia Responsabile delle Sezioni territoriali di Roma e Milano: Assunta Veraldi Dal 2014 la Presidenza di APF si avvale del Consigliere Giuridico Alessandro Paralupi che, in particolare, garantisce maggiori sinergie con Consob, stante la complementarietà delle rispettive funzioni.
28 Modifiche statutarie approvate con la delibera assembleare del 26 novembre 2010. 29 Aggiornamento ad aprile 2015.
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Gli uffici APF complessivamente contano 35 unità di cui il 71% costituito da risorse di genere femminile. Circa il 63% è laureato o in possesso di diploma di laurea. L’età media dei collaboratori, degli impiegati nelle aree professionali e dei quadri è pari a 38 anni. Gli uffici centrali, al termine del sesto anno di operatività, risultano composti da 16 unità, incluso il Direttore Generale, così distribuiti: Bilancio e Contabilità, Gestione Albo e Sistemi Informativi, Legale e una Segreteria. L’intera articolazione riporta al Direttore Generale. Il funzionamento, il controllo e l’evoluzione dei Sistemi Informativi di APF è in carico all’Ufficio Gestione Albo e Sistemi Informativi. L’ufficio si avvale della collaborazione di partner informatici specializzati sia per quanto attiene l’implementazione di nuovi programmi e loro manutenzione sia per la gestione e il monitoraggio dell’infrastruttura tecnologica proprietaria di APF. In questo ambito, anche per il 2014, è proseguito il percorso di maggior efficienza ed autonomia con l’internalizzazione graduale di ulteriori funzioni specialistiche. Gli uffici centrali operano sia direttamente sia a sostegno delle Sezioni territoriali per lo svolgimento dei procedimenti sui promotori finanziari e aspiranti promotori attraverso interventi e controlli di natura amministrativa e di sistema in continua interazione con Consob. In tale ambito, sono a supporto anche del Comitato Direttivo e Comitato Ristretto nella fase di adozione ed attuazione dei provvedimenti riguardanti la tenuta dell’Albo. Svolgono infine attività di ricerca e approfondimento su tematiche di interesse per il settore di riferimento per proporre eventuali modifiche normative e regolamentari necessarie al corretto ed efficace svolgimento dell’attività di tenuta dell’Albo nonché a supporto delle iniziative e dei progetti istituzionali APF a favore della categoria. Tale costante impegno è riscontrabile anche rispetto alle attività di natura legale, per le quali si è reso necessario solo un trascurabile ricorso a consulenze esterne. L’Ufficio legale, oltre all’attività di propria responsabilità, opera in una logica di continuo supporto ai professionisti esterni e alle altre unità organizzative. L’assenza di nuovi contenziosi per l’anno 2014 mantiene fermo a 4 il numero di contenziosi giurisdizionali, a fronte di oltre 600 delibere assunte nei 6 anni di operatività dell’Organismo. La configurazione dell’articolazione territoriale di APF30 prevede due Sezioni territoriali a Roma e Milano. L’organico si compone di 19 unità, inclusi il Dirigente Responsabile per entrambe le Sezioni e un coordinatore per la sede di Milano. La suddivisione delle risorse è funzionale non solo al numero dei promotori finanziari appartenenti a ciascuna Sezione ma anche alla centralizzazione di alcune attività presso la sede di Roma.
30 Questa soluzione organizzativa è stata adottata nel 2011, al terzo anno dell’operatività di APF. Nella fase iniziale, infatti, la struttura periferica dell’Organismo è stata realizzata in continuità rispetto al precedente sistema di gestione dell’Albo: dalle 21 Commissioni Regionali Consob presso le CCIAA (n. 72 addetti) si è passati nel 2009 a n. 11 Sezioni territoriali APF (n. 40 addetti), continuando il rapporto di distacco del personale camerale, dotato di esperienza nell’attività istruttoria propria dei procedimenti amministrativi, e valorizzando al massimo il lavoro di informatizzazione già avviato dalla Consob. Il 1 gennaio 2011 è stato definitivamente realizzato il progetto di razionalizzazione e riorganizzazione dell’articolazione territoriale, in coerenza con la delibera Consob n. 17581 del 3 dicembre 2010 che, nel modificare il Regolamento adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007, ha previsto all’art. 98, comma 2, la possibilità per l’Organismo di dotarsi di un minimo di due Sezioni territoriali.
48
Le Sezioni provvedono alla gestione e al costante aggiornamento dell’Albo, curando tutti i procedimenti di iscrizione nonché di cancellazione dall’Albo a domanda dell’interessato, per il mancato pagamento nei termini dei contributi annuali e per perdita dei requisiti di onorabilità (ex art. 1 D.M. 472/1998) ed effettuando controlli e verifiche sugli aspiranti promotori e sugli iscritti all’Albo. Le Sezioni si occupano, tra l’altro, delle operazioni connesse alla prova valutativa partecipando attivamente alle sedute di esame. Provvedono, infine, a dare informazioni qualificate all’utenza, anche attraverso gli appositi sportelli aperti al pubblico. Le Sezioni curano i rapporti con gli Intermediari e forniscono assistenza nella fase di aggiornamento dei mandati con i promotori nell’area loro riservata sul portale web.
49
La composizione e le attività dell’Albo Le caratteristiche e la distribuzione dei promotori finanziari Distribuzione geografica (regione, provincia) della popolazione degli iscritti all’Albo 2014: Residenza PF LOMBARDIA
% PF
Residenza PF
21,0%
% PF
FERRARA
0,6%
BERGAMO
2,5%
FORLI-‐CESENA
0,8%
BRESCIA
2,1%
MODENA
1,6%
COMO
1,1%
PARMA
1,0%
CREMONA
0,7%
PIACENZA
0,5%
LECCO
0,7%
RAVENNA
0,8%
LODI
0,4%
REGGIO EMILIA
1,1%
MANTOVA
1,0%
RIMINI
0,6%
MILANO
7,6%
PIEMONTE
9,5%
MONZA E BRIANZA
1,8%
ALESSANDRIA
0,9%
PAVIA
1,1%
ASTI
0,4%
SONDRIO
0,2%
BIELLA
0,6%
VARESE
1,8%
CUNEO
1,0%
10,1%
NOVARA
0,8%
FROSINONE
0,6%
TORINO
5,0%
LATINA
0,8%
VERBANO-‐CUSIO-‐OSSOLA
0,3%
RIETI
0,2%
VERCELLI
0,4%
ROMA
8,1%
TOSCANA
7,2%
VITERBO
0,5%
AREZZO
0,6%
VENETO
10,0%
FIRENZE
1,8%
BELLUNO
0,4%
GROSSETO
0,4%
PADOVA
2,2%
LIVORNO
0,6%
ROVIGO
0,5%
LUCCA
0,7%
TREVISO
1,8%
MASSA CARRARA
0,4%
VENEZIA
1,5%
PISA
0,8%
VERONA
1,9%
PISTOIA
0,7%
VICENZA
1,7%
PRATO
0,5%
EMILIA ROMAGNA
9,8%
SIENA
0,7%
BOLOGNA
2,7%
LAZIO
50
Residenza PF
% PF
Residenza PF
% PF
CAMPANIA
5,8%
CALABRIA
1,7%
AVELLINO
0,4%
CATANZARO
0,3%
BENEVENTO
0,3%
COSENZA
0,7%
CASERTA
0,7%
CROTONE
0,1%
NAPOLI
3,3%
REGGIO CALABRIA
0,6%
SALERNO
1,1%
VIBO VALENTIA
0,1%
SICILIA
4,5%
UMBRIA
1,7%
AGRIGENTO
0,3%
PERUGIA
1,3%
CALTANISSETTA
0,2%
TERNI
0,4%
CATANIA
1,1%
TRENTINO ALTO ADIGE
1,7%
ENNA
0,1%
BOLZANO
0,6%
MESSINA
0,6%
TRENTO
1,1%
PALERMO
1,2%
ABRUZZO
1,6%
RAGUSA
0,2%
CHIETI
0,4%
SIRACUSA
0,3%
L'AQUILA
0,4%
TRAPANI
0,4%
PESCARA
0,5%
PUGLIA
4,0%
TERAMO
0,3%
BARI
1,4%
SARDEGNA
1,1%
BARLETTA ANDRIA TRANI
0,4%
CAGLIARI
0,5%
BRINDISI
0,3%
CARBONIA-‐IGLESIAS
0,0%
FOGGIA
0,5%
MEDIO-‐CAMPIDANO
0,0%
LECCE
0,9%
NUORO
0,1%
TARANTO
0,6%
OGLIASTRA
0,0%
LIGURIA
3,4%
OLBIA-‐TEMPIO
0,1%
GENOVA
1,9%
ORISTANO
0,1%
IMPERIA
0,5%
SASSARI
0,2%
LA SPEZIA
0,4%
BASILICATA
0,4%
SAVONA
0,7%
MATERA
0,1%
MARCHE
2,9%
POTENZA
0,3%
ANCONA
1,0%
MOLISE
ASCOLI PICENO
0,4%
CAMPOBASSO
0,3%
FERMO
0,3%
ISERNIA
0,1%
MACERATA
0,6%
VALLE D'AOSTA
0,2%
PESARO URBINO
0,6%
AOSTA
0,2%
FRIULI VENEZIA GIULIA
2,8% 0,3%
ESTERA
0,1%
GORIZIA
0,4%
TRIESTE
0,6% 0,6%
UDINE
1,4%
PORDENONE
51
Distribuzione percentuale geografica per regione della popolazione degli iscritti all’Albo 2014 rispetto alla corrispondente distribuzione della popolazione italiana residente (Fonte: Istat – Dati al 1° gennaio 2014)31: Residenza PF
% PF
% Popolazione Residente
Popolazione Residente
LOMBARDIA
21,0%
16,4%
9.973.397
CAMPANIA
5,8%
9,7%
5.869.965
LAZIO
10,1%
9,7%
5.870.451
SICILIA
4,5%
8,4%
5.094.937
10,0%
8,1%
4.926.818
EMILIA ROMAGNA
9,8%
7,3%
4.446.354
PIEMONTE
9,5%
7,3%
4.436.798
PUGLIA
4,0%
6,7%
4.090.266
TOSCANA
7,2%
6,2%
3.750.511
CALABRIA
1,7%
3,3%
1.980.533
SARDEGNA
1,1%
2,7%
1.663.859
LIGURIA
3,4%
2,6%
1.591.939
MARCHE
2,9%
2,6%
1.553.138
ABRUZZO
1,6%
2,2%
1.333.939
FRIULI VENEZIA GIULIA
2,8%
2,0%
1.229.363
TRENTINO ALTO ADIGE UMBRIA
1,7% 1,7%
1,7% 1,5%
1.051.951 896.742
BASILICATA
0,4%
1,0%
578.391
MOLISE
0,4%
0,5%
314.725
VALLE D'AOSTA
0,2%
0,2%
128.591
VENETO
ITALIA
60.782.668
Il grafico che segue mostra il rapporto tra la distribuzione percentuale dei promotori e quella della popolazione residente per regione. In particolare, si rileva come l’indice sia prevalentemente > 1 (i promotori sono presenti in misura più che proporzionale rispetto alla popolazione) nelle regioni del nord e <1 in quelle del sud.
31 Dato al lordo dei promotori in cancellazione al 31 dicembre 2014
52
Grafico 15: Indice di equilibrio dei promotori rispetto alla popolazione residente per regione al 1° gennaio 2014 Indice di equilibrio dei promotori rispetto alla popolazione residente per regione
1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6
0,4 0,2
0,0
L’analisi sotto esposta mostra la distribuzione regionale dei promotori finanziari rispetto al PIL, assunto come proxy della ricchezza (Fonte: Istat – Dati relativi al 2013). % PF
% PIL 2013
PIL 2013 (Mil. Euro)
LOMBARDIA
21,0%
22,3%
360.358
LAZIO
10,1%
11,4%
184.206
VENETO
10,0%
9,1%
147.777
EMILIA ROMAGNA
9,8%
8,9%
144.257
PIEMONTE
9,5%
7,8%
126.335
TOSCANA
7,2%
6,7%
108.609
CAMPANIA
5,8%
6,2%
99.723
SICILIA
4,5%
5,2%
84.035
PUGLIA
4,0%
4,1%
66.356
LIGURIA
3,4%
3,0%
48.081
MARCHE
2,9%
2,4%
38.642
FRIULI VENEZIA GIULIA
2,8%
2,2%
35.162
CALABRIA
1,7%
1,9%
30.569
ABRUZZO
1,6%
1,9%
30.662
TRENTINO ALTO ADIGE
1,7%
2,4%
38.387
SARDEGNA
1,1%
1,9%
31.212
UMBRIA
1,7%
1,4%
21.868
BASILICATA
0,4%
0,7%
10.598
MOLISE
0,4%
0,4%
5.917
VALLE D'AOSTA
0,2%
0,3%
4.722
ESTERA/PIL EXTRA REGIO
0,1%
0,1%
1.428
Residenza PF
ITALIA
100,00%
53
1.618.904
Il grafico che segue mostra la relazione esistente, a livello regionale, tra la distribuzione percentuale dei promotori finanziari e quella della ricchezza in Italia (Indice di equilibrio). Considerando i dati aggregati relativi alle regioni del Nord, Centro e Sud è possibile rilevare un buon “equilibrio”, tenuto conto che nel Nord (dove si concentra oltre la metà del PIL complessivo italiano) e nel Centro il rapporto è uguale 1, mentre nel Sud vi si avvicina (0,9). Grafico 16: Indice di equilibrio dei promotori rispetto alla al PIL 2013 per regione Indice di equilibrio dei promotori rispetto al PIL per regione
1,40 1,20 1,00 0,80 0,60
0,40 0,20 0,00
Analisi storica di dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’Albo dal 2000 al 2014: •
per fasce di età fascia età / anno
<30
30-‐39
40-‐49
50-‐65
>65
2000
14,4%
37,4%
26,8%
20,4%
1,0%
2001
14,4%
37,8%
26,4%
20,3%
1,1%
2002
13,6%
38,1%
26,6%
20,4%
1,3%
2003
10,9%
37,8%
28,1%
21,8%
1,5%
2004
8,1%
36,9%
30,0%
23,2%
1,8%
2005
6,1%
35,1%
32,1%
24,6%
2,1%
2006
4,7%
32,8%
34,1%
26,0%
2,4%
2007
4,5%
30,7%
35,3%
26,9%
2,7%
2008
4,0%
28,1%
36,8%
28,1%
3,0%
2009
3,2%
25,4%
38,1%
30,1%
3,2%
2010
2,7%
22,4%
39,0%
32,5%
3,5%
2011
2,3%
19,7%
39,4%
34,6%
4,0%
2012
2,0%
17,0%
39,8%
36,8%
4,5%
2013
1,8%
14,8%
40,1%
38,5%
4,8%
2014
1,6%
12,3%
39,7%
41,2%
5,1%
54
-‐ con dettaglio relativo al 2014 per Regione: REGIONE DI RESIDENZA % PF per regione Fascia di età % PF per fascia di età <30 anni 1,3% 30 -‐ 39 10,9% LOMBARDIA 21,0% 40 -‐ 49 39,4% 50 -‐ 65 42,9% >65 anni 5,4%
VENETO
10,0%
EMILIA ROMAGNA
9,8%
PIEMONTE
9,5%
LIGURIA
3,4%
FRIULI VENEZIA GIULIA
2,8%
TRENTINO ALTO ADIGE
1,6%
VALLE D'AOSTA
0,2%
NORD
58,5%
55
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
1,7% 11,2% 38,5% 44,2% 4,4%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
1,2% 11,6% 37,3% 44,9% 5,1%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
1,7% 11,2% 37,5% 43,5% 6,1%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
1,8% 12,7% 35,0% 43,1% 7,4%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
1,4% 8,9% 40,6% 45,1% 3,9%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
0,46% 12,6% 37,4% 45,1% 4,4%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
0,8% 10,8% 40,8% 43,8% 3,8%
<30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni
1,4% 11,2% 38,4% 43,7% 5,3%
REGIONE DI RESIDENZA
LAZIO
TOSCANA
MARCHE
UMBRIA
ABRUZZO
CENTRO
% PF per regione
10,1%
Fascia di età
% PF per fascia di età
<30 anni
2,23%
30 -‐ 39
13,25%
40 -‐ 49
41,04%
50 -‐ 65
37,54%
>65 anni
5,95%
7,2%
<30 anni
1,60%
30 -‐ 39
11,26%
40 -‐ 49
37,47%
50 -‐ 65
42,97%
>65 anni
6,70%
2,9%
<30 anni
2,04%
30 -‐ 39
12,91%
40 -‐ 49
36,63%
50 -‐ 65
43,30%
>65 anni
5,13%
1,7%
<30 anni
1,55%
30 -‐ 39
15,03%
40 -‐ 49
37,68%
50 -‐ 65
41,77%
>65 anni
3,98%
1,6%
<30 anni
1,59%
30 -‐ 39
11,60%
40 -‐ 49
38,91%
50 -‐ 65
42,66%
>65 anni
5,23%
23,5%
<30 anni
1,9%
30 -‐ 39
12,6%
40 -‐ 49
39,0%
50 -‐ 65
40,6%
>65 anni
5,9%
56
REGIONE DI RESIDENZA
% PF per regione
CAMPANIA
5,8%
SICILIA
4,5%
PUGLIA
4,0%
CALABRIA
1,7%
SARDEGNA
1,1%
BASILICATA
0,4%
MOLISE
0,4%
SUD E ISOLE
17,9%
ESTERA
0,1%
Fascia di età <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65 >65 anni <30 anni 30 -‐ 39 40 -‐ 49 50 -‐ 65
57
% PF per fascia di età 2,4% 14,6% 46,2% 32,8% 4,0% 1,5% 17,6% 45,0% 31,9% 3,9% 1,5% 14,1% 44,6% 36,3% 3,5% 2,7% 24,2% 40,4% 28,6% 4,1% 2,1% 12,2% 41,8% 37,4% 6,4% 1,2% 14,3% 42,4% 36,7% 5,3% 1,5% 20,2% 37,9% 36,9% 3,4% 2,0% 16,1% 44,4% 33,4% 4,1% 4,4% 31,1% 48,9% 15,6%
•
per genere
Anno
Donne
variazione Donne %
Uomini
variazione Uomini %
Totale Promotori finanziari
2000
7.433
42.423
49.856
2001
9.470
27,40%
50.175
18,27%
59.645
2002
11.038
16,56%
55.711
11,03%
66.749
2003
10.888
-‐1,36%
55.671
-‐0,07%
66.559
2004
10.438
-‐4,13%
54.433
-‐2,22%
64.871
2005
10.035
-‐3,86%
53.089
-‐2,47%
63.124
2006
9.609
-‐4,25%
51.293
-‐3,38%
60.902
2007
9.846
2,47%
51.686
0,77%
61.532
2008
9.854
0,08%
51.575
-‐0,21%
61.429
2009
9.559
-‐2,99%
49.511
-‐4,00%
59.070
2010
9.120
-‐4,59%
47.296
-‐4,47%
56.416
2011
8.933
-‐2,05%
45.648
-‐ 3,48%
54.581
2012
8.665
-‐3,00%
43.596
-‐4,50%
52.261
2013
8.951
+3,30%
42.359
-‐2,84%
51.310
2014
9.980
+11,5%
43.046
+1,6%
53.026
Variazione dal 2000
+34,3%
+1,5%
+3,3%
58
-‐ con dettaglio relativo al 2014 per Regione:
Regione di residenza
Genere
%PF
F
17,3%
LOMBARDIA M
82,7%
F
20,8%
EMILIA ROMAGNA M
79,2%
F
15,5%
VENETO M
84,5%
F
23,9%
PIEMONTE M
76,1%
F
21,3%
LIGURIA M
78,7%
F
15,8%
FRIULI VENEZIA GIULIA M
84,2%
F
12,5%
TRENTINO ALTO ADIGE M
87,5%
F
32,3%
VALLE D'AOSTA M
67,7%
F
18,8%
M
81,2%
NORD
59
Regione di residenza LAZIO TOSCANA MARCHE ABRUZZO UMBRIA CENTRO
Genere
%PF
F
19,6%
M
80,4%
F
20,0%
M
80,0%
F
19,3%
M
80,7%
F
17,6%
M
82,4%
F
22,8%
M
77,2%
F
19,8%
M
80,2%
Regione di residenza CAMPANIA SICILIA PUGLIA CALABRIA BASILICATA MOLISE SARDEGNA SUD E ISOLE ESTERA ITALIA
Genere
%PF
F
15,7%
M
84,3%
F
18,7%
M
81,3%
F
16,6%
M
83,4%
F
19,3%
M
80,7%
F
18,0%
M
82,0%
F
19,2%
M
80,8%
F
19,4%
M
80,6%
F
17,4%
M
82,6%
F
40,0%
M
60,0%
F
18,8%
M
81,2%
60
Grafico 17: storico dei promotori attivi e non attivi dal 2000 al 2014 (composizione percentuale)
26,8%
38,0%
36,2%
35,3%
34,7%
35,6%
35,3%
36,6%
36,6%
23,7%
76,3%
2000
73,2%
2001
62,0%
2002
63,8%
2003
64,7%
65,3%
2004
2005
35,6%
37,1%
36,8%
37,1%
35,9%
64,4%
64,7%
63,4%
63,4%
64,4%
62,9%
63,2%
62,9%
64,1%
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
promotori attivi
promotori non attivi
I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’Albo Grafico 18: storico dei provvedimenti di iscrizione dal 2000 al 2014
Iscrizioni 12.000
10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
61
Grafico 19: storico della composizione percentuale dei provvedimenti di cancellazione per anno con il dettaglio per domanda, mancato pagamento dei contributi e radiazione dal 2000 al 2014 Provvedimenti di cancellazione
5000
1%
1%
2%
1% 2%
1%
4500
1% 2%
4000
44%
3500
Promotori
2% 3%
51% 67%
3000
49%
37%
41%
61% 66%
2500
1%
37% 45%
47%
2%
3%
23%
2000
1500
5% 1000
500
33%
62%
3%
46% 55% 47%
31%
65%
50%
62%
61%
58% 38%
32% 52%
51%
54%
32%
76%
0 2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Anno
DOMANDA
MANCATO PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI
RADIAZIONE
Si fa presente che le cancellazioni conseguenti la perdita dei requisiti previsti dal D.M. n. 472 dell’11 novembre 1998, così come modificato dal D. M. n.140 dell’8 luglio 2010, non sono state riportate per scarsa rilevanza del dato (la percentuale è costante sotto l’1%). Non sono altresì incluse le cancellazioni per decesso.
62
Grafico 20: storico delle variazioni percentuali di iscrizioni e cancellazioni dal 2001 al 2014 Andamento % p rovvedimenti d i iscrizione e cancellazione
115,3 91,5
80,9
25,4
76,6
9,5 -‐1,6 -‐10,0 -‐5,0 -‐4,3
-‐15,5
75,0
8,8
4,2
15,5
-‐18,6 -‐13,0
-‐34,2
5,5
2,2 -‐24,3
-‐6,1
-‐17 -‐15,7
-‐5,2
-‐40,8
-‐51,3
2001
2002
2003
-‐34,4 2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Storico Anno
variazione % iscrizioni
varazione % cancellazioni
63
La prova valutativa Lo svolgimento della prova valutativa di cui all’art. 31, comma 5, del TUF32 per l’accertamento della sussistenza dei requisiti di professionalità da parte di coloro che intendono accedere alla professione è impostato su soluzioni tecniche e di selezione avanzate. Il metodo usato da APF per realizzare e gestire i test di valutazione dei candidati alla professione di Promotore Finanziario, prevede, infatti, un modello totalmente informatizzato a partire dalla prenotazione all’esame fino alla somministrazione dello stesso mediante l’utilizzo di personal computer messi a disposizione di ciascun candidato. La prova è composta da un esame teorico-‐pratico in forma di quiz composto da 60 quesiti (40 da 2 punti e 20 da 1 punto) a risposta multipla (una corretta e tre distrattori), estratti con modalità random per ciascun candidato da un database di 5.000 quesiti. Tale archivio è basato su una tassonomia dei contenuti pubblica33, gerarchicamente ordinata per materie, argomenti, subcontenuti, microcontenuti e relativi riferimenti di legge. La tassonomia definisce, inoltre, per ciascun subcontenuto la numerosità dei quesiti ed il punteggio associato. L’esito della prova è immediatamente noto al termine della sessione d’esame; inoltre, nei giorni successivi, ogni partecipante può effettuare dal proprio computer la verifica dell’intero test eseguito in occasione della prova. La tabella seguente riassume la tassonomia delle materie oggetto della prova: NUMERO NUMERO TOTALE TOTALE QUESITI QUESITI ESAME
MATERIE Diritto del mercato finanziario e degli intermediari; Disciplina dell'attività del Promotore Finanziario
2.000
24
Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria; finanza comportamentale
1.600
19
Nozioni di diritto privato e commerciale
400
5
Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario
500
6
Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo
500
6
5.000
60
Totale quesiti
Il database dei quesiti è di proprietà dell’APF ed è protetto da copyright.
32 La prova valutativa è indetta dall’APF ai sensi dell’art. 3 del D.M. 11 novembre 1998, n.472, recante norme per l’individuazione dei requisiti di onorabilità e di professionalità per l’iscrizione all’Albo unico dei promotori finanziari, come modificato dal D.M. 8 luglio 2010, n.140. 33 Consultabile su www.albopf.it – Area riservata agli Aspiranti promotori
64
Un Comitato Scientifico -‐ composto da professori universitari ed un Promotore Finanziario altamente qualificati nelle diverse materie che compongono la tassonomia d’esame -‐ presiede all’elaborazione delle caratteristiche della prova, alla definizione ed al rispetto delle linee guida, alla verifica della stretta rispondenza della preparazione richiesta con le effettive esigenze della professione ed al controllo della qualità del sistema di gestione della prova nel tempo, anche attraverso il sistematico aggiornamento del set di quesiti. Storico dei partecipanti alle prove valutative e degli idonei dal 2000 al 2014: Anno
Prenotati
Partecipanti
Idonei
% Idonei
2000
38.498
35.355
7.259
20,53%
2001
36.894
33.207
8.965
27,00%
2002
28.223
20.993
5.883
28,02%
2003
14.091
10.193
2.785
27,32%
2004
10.702
7.561
2.077
27,47%
2005
7.545
5.206
1.642
31,54%
2006
8.393
5.845
1.866
31,92%
2007
12.264
9.344
3.532
37,80%
2008
9.963
6.859
2.437
35,53%
2009
4.052
3.304
608
18,40%
2010
5.308
4.063
1.340
32,98%
2011
3.586
2.810
888
31,60%
2012
3.942
3.361
1.212
36,10%
2013
4.696
4.005
1.689
42,2%
2014
5.609
4.935
2.094
42,4%
Distribuzione per genere dei candidati risultati idonei alle prove valutative nel periodo 2010-‐2014: Sessioni 2010
2011 2012 2013 2014
Dettaglio genere Totale F M Totale F M Totale F M Totale F M Totale F M
65
N. Idonei 1.340 430 910 888 255 633 1.212 406 806 1.689 669 1.020 2.094 880 1.214
% Idonei 32% 68% 29% 71% 34% 66% 40% 60% 42% 58%
Le campagne di comunicazione 2013 e 2012 di APF La campagna di comunicazione 2013
Presentata a “Il Salone del Risparmio 2013” e illustrata altresì in occasione della Relazione Annuale 2012 di APF34, la campagna di comunicazione 2013 è stata concepita avendo riguardo anche a contenuti di educazione finanziaria. All’obiettivo primario di diffondere la conoscenza del ruolo anche sociale del promotore finanziario si affianca l’ulteriore finalità di rendere note la sua competenza e la sua professionalità presso il grande pubblico (risparmiatori, investitori, giovani, operatori del settore). Il media mix costruito per la campagna, nonché i relativi testi a supporto, convergono verso l’invito finale ad approfondire, visitando il sito di APF www.albopf.it, sia il valore della figura del promotore sia gli strumenti e le indicazioni necessarie per instaurare col professionista un rapporto consapevole e corretto, anche da un punto di vista normativo. Il concept creativo, declinato in toni diversi a seconda del mezzo (dalle testate nazionali generaliste alle specializzate in ambito economico e finanziario, dai quotidiani ai media online) e dell’audience, evoca la complessità e la specializzazione dei contenuti della finanza richiamando il bisogno di una guida affidabile per potervisi accostare e operare scelte consapevoli. A sostegno della campagna, basata su tre messaggi chiave, sono stati realizzati strumenti a favore del pubblico, come la “landing page”, e strumenti di personal marketing per i promotori finanziari da scaricare dal sito dell’Albo. La landing page, in particolare, costituisce un approfondimento guidato sulle tematiche riportate nei tre messaggi della campagna e consente il collegamento diretto al sito ufficiale dell’Albo alle nuove pagine appositamente realizzate nella sezione “Il Promotore Finanziario”: Chi è; Cosa fa; Relazione Cliente-‐Promotore; Codice deontologico.
I messaggi della campagna di comunicazione:
34
Roma, 4 giugno 2013. Il documento è disponibile su www.albopf.it/web/area_ pubblica/novita/pubblicazioni
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La landing page sul portale web di APF e gli strumenti di personal marketing:
La campagna di comunicazione 2012 Lanciata a “Il Salone del Risparmio 2012” e illustrata in occasione della Relazione Annuale 2011 di APF35, la campagna richiama, attraverso un messaggio istituzionale con un connotato tra il provocatorio e l’ironico, l’opportunità di essere assistiti da un promotore finanziario nelle scelte d’investimento. A tal fine la comunicazione è finalizzata a far conoscere la figura del professionista, a chiarirne il ruolo e a intervenire su eventuali pregiudizi esistenti. L’iniziativa scaturisce infatti dalla necessità di far comprendere meglio la portata innovativa di assistenza e consulenza che il promotore mette a disposizione del risparmiatore-‐investitore per ottemperare a esigenze di tutela del risparmio, in considerazione della crescente complessità di funzionamento dei mercati. Le azioni e gli strumenti della campagna sono indirizzati con prevalenza ai non clienti utilizzando la pubblicità mediante annunci su stampa, online, radio e nuovi media quali i tablet e gli smartphone. I messaggi della campagna di comunicazione:
35
Roma, 1 giugno 2012. Il documento è disponibile su www.albopf.it/web/ area_pubblica/novita/ pubblicazioni
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La landing page sul portale web di APF– lo strumento per il pubblico:
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Copyright 2015 © Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari -‐ APF Via Savoia, 23 00198 Roma C.F.97474000581 Tel. 06 45556100 Fax 06 45556113 info@Albopf.it www.albopf.it
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